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►• 22 FEBBRAIO
2024
Dossier. Gubbio, gestione societaria: dati e dettagli (il grafico). Tutti i costi reali di bilancio
Come
di consueto di questi periodi ogni anno affrontiamo la questione
economica. Quanto costa una squadra di serie C e in particolare il
Gubbio nello specifico a livello gestionale. Negli anni precedenti
riguardavano la chiusura del bilancio dal 2022 al 2017. Adesso abbiamo
un nuovo aggiornamento: quale è stato il bilancio di chiusura al
30 giugno 2023 della società A.S. Gubbio 1910. Andiamo nel
dettaglio. Il costo del lavoro è stato di 2.004.548 euro. Il
valore del fatturato invece è stato pari a 3.314.695 euro. Il
tutto con incidenza pari al 60,47%. Spiegazione. L'incidenza
in che cosa consiste:
è quanto pesa il costo del lavoro (in altre parole stipendi,
contributi e tfr sul volume complessivo dei ricavi, cioè delle
entrate). In pratica il costo del lavoro quanto può incidere sul
fatturato in percentuale. Il valore del fatturato invece si intendono
tutto ciò che riguarda incassi, sponsor, pubblicità, contributi della Lega e
valorizzazione dei prestiti. Invece il costo del lavoro
è inteso come stipendi, ingaggi e il personale che ruota intorno
al mondo del calcio. A
conti fatti il costo del lavoro è lievitato rispetto all'anno
precedente (2022) quando il Gubbio ha chiuso la stagione con Torrente
in panchina con una spesa che è aumentata di 170.427 euro.
Mentre il valore del fatturato è cresciuto di 325.765 euro.
Stiamo parlando della chiusura del bilancio nella stagione passata
quando il Gubbio guidato da Braglia aveva chiuso il torneo al quinto
posto raggiungendo i playoff. A chiusura del bilancio a giugno 2023, quindi,
viene evidenziato inoltre che c'è stato un incremento dei costi della
produzione totale: a livello di numeri si è passati da 3.118.066
del 2022 a 3.565.946 in chiusura di bilancio a giugno 2023, cioè
con un accrescimento di 447.880 euro. Per quanto riguarda la voce
'investimenti', la società precisa che «ha continuato
a privilegiare la contrattualizzaione biennale per gli elementi
più rappresentativi e di maggior talento per sviluppare un
progetto pluriennale, nel caso si verificassero i presupposti, di
ottenere plusvalenze interessanti nell'ottica di risultato di
esercizio». Si evidenzia inoltre che con la cessione di
Alessandro Arena alla società del Pisa ha «consentito la
realizzazione di plusvalenze da cessione per 350.000 euro». In base a questi aggiornamenti, la
stagione 2016-2017 (ai tempi di Magi in panchina per intenderci)
risulta ancora oggi l'annata meno costosa con questa gestione
societaria quando il costo del lavoro si attestava a quota 1.195.811
euro e il valore del fatturato era di 1.814.285 euro (oggi è
praticamente quasi raddoppiato in euro). Cifre che si possono vedere in questo grafico dettagliato e completo
che raccoglie tutti i dati a partire dai bilanci in chiusura della società dal 2017, basta cliccare nel link: (» vedi tutto). Tutti documenti che sono tra l'altro reperibili e scrutabili presso il Ccia di Perugia.
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►• 17 NOVEMBRE
2022
Ingaggi serie C: il Gubbio spende quasi due milioni. Settimo nel girone, guida l'Entella
Questa
volta lo scoop lo fa La Gazzetta dello Sport durante un'indagine sugli
stipendi di serie C. Una bella e approfondita analisi sui costi
sostenuti dai club relativamente agli ingaggi sportivi, staff tecnici e
premi della stagione in corso (» vedi tabella).
Il totale degli stipendi ammonta a 128.295.139 euro, con 97.378.141
euro sulla voce della parte fissa (cioè gli emolumenti che vanno
versati con una scadenza regolare) e 30.916.998 euro relativi alla
parte variabile. Nelle top nove del monte ingaggi ci sono tre squadre
del girone B, ovvero Entella, Cesena (che si trovano attualmente in
testa alla classifica proprio in campionato) e la Reggiana. Il Gubbio
alloggia nella fascia dove si spendono quasi due milioni di euro e nel
girone si colloca al settimo posto, dietro solamente alle tre elencate
già prima, in aggiunta figurano Siena, Ancona e Alessandria.
Leggi tabella completa (» vedi tutto).
L'anno scorso invece il Gubbio si piazzava al dodicesimo posto nel
girone con un monte ingaggi sicuramente inferiore perchè
superava per poco un milione di euro (1.145.084 euro), come si
può leggere nel grafico pubblicato lo scorso maggio (» vedi tutto).
Immaginiamo a quanto potrebbe lievitare a questo punto il costo del
lavoro (dove il monte ingaggi rappresenta solo una parte),
perchè le cifre sono più ampie come si può leggere
da questo grafico che riguardano i bilanci della società del
Gubbio a partire da giugno 2017 fino a giugno 2021 (» leggi). Oltretutto
bisogna aggiungere un particolare: nell'articolo di Nicola Binda viene
specificato che non sono compresi nel conteggio gli incentivi
all'esodo. In altre parole a volte si concede un incentivo ad una
squadra che prende un giocatore in uscita oppure succede che una
società concede una buonuscita al giocatore per rescindere un
contratto. É una pratica molto diffusa, quindi quel monte
stipendi aumenta considerevolmente. Ma da questa indagine viene fuori
un altro dato molto importante che riguarda tutto il girone. A parte quelle
società che si conoscono come Entella, Cesena e Reggiana che
possono vantare di spendere cifre importanti per ambire alla serie B,
il Gubbio si trova nella parte sinistra della classifica (pertanto le
spese sostenute giustificano pure le ambizioni), mentre a seguire c'è
il vuoto perchè ci sono ben nove società che spendono
davvero poco, meno di un milione di euro. Impressiona il Fiorenzuola
con un monte stipendi di appena 703.197 euro perchè si colloca
al terzo posto in campionato (a 24 punti, attualmente sopra il Gubbio).
E proprio da questa classifica scaturiscono i complimenti della
Gazzetta che nota come, con un budget da ultime posizioni, i rossoneri
stiano disputando una stagione assolutamente incredibile. Tuttavia
sorprende anche la stessa Lucchese che con un monte ingaggi sotto un
milione di euro si colloca al sesto posto in classifica. La più
virtuosa del girone è il Montevarchi con un monte stipendi di
appena 593.636 euro per affrontare la serie C.
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►• 08
SETTEMBRE 2022
Scoop.
Novità in società da dicembre 2021. Nuova
vicepresidente e un nuovo consigliere
Grande
scoop. Grandi sono le novità in casa Gubbio. Rivoluzionato
l'assetto
societario del club. Il Gubbio cambia volto perchè cambiano
altri ruoli all'interno del club. Non mancano di certo le sorprese. In
sintesi è cambiato tutto dopo il consiglio di
amministrazione
del Gubbio da dicembre 2021. In pratica il presidente Sauro Notari
detiene il 98,99% delle quote societarie, e la restante quota minima
è ripartita tra piccoli soci. Notari è presidente
dell'A.S. Gubbio 1910 dal 2014. A livello di cariche ci sono cinque
amministratori. Il presidente del Consiglio d'Amministrazione
è
Sauro Notari, legale
rappresentante della società con poteri di firma e
responsabile
della gestione. Tuttavia ci sono importanti cambiamenti
perchè
vengono nominate nuove cariche. La novità assoluta riguarda
la
carica di Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione: un nome
totalmente nuovo nel panorama calcistico eugubino, si tratta di Katia
Cernicchi. Questo
incarico è fondamentale perchè Katia Cernicchi ha
il
potere di firma e legale rappresentante della società nel
caso
di impedimento del legale rappresentante Sauro Notari. Pertanto in caso
di assenza del patron rossoblù ha poteri di firma. Il CdA ha
avuto un mutamento in altri settori. Figurano tre consiglieri e anche
in questo caso ci sono delle sorprese assolute. In primis Rodolfo
Mencarelli non figura più dal novembre 2021 come vice
presidente, ma viene nominato come consigliere. Il secondo consigliere
invece è Marco Fioriti, ex presidente del Gubbio (in carica
dal
2006 al 2014): nel periodo nel quale ricopriva la carica di presidente
sono avvenute due promozioni di fila (dalla C2 alla serie B nel 2010 e
nel 2011), nello staff tecnico figuravano il compianto Gigi Simoni (nel
ruolo di direttore tecnico), il direttore sportivo Stefano
Giammarioli e l'allenatore Vincenzo Torrente. La
novità
assoluta riguarda il terzo consigliere perchè anche in
questo
caso è una new entry (come la carica del nuovo Vice
Presidente
unico): si tratta di Michele Notari, tra l'altro ex difensore dei
rossoblù nella rosa della prima squadra della stagione
2001-2002, all'epoca con Marco Alessandrini allenatore. Tutte cariche
che sono operative da dicembre 2021 dicevamo. Tutte
cariche che avranno scadenza fino approvazione del bilancio al 30
giugno 2024. Tutti i dati sono pubblici perchè accessibili
alla
Camera di Commercio (archiviazione del Cciaa di Perugia). .
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