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►• 29 DICEMBRE
2023
Test a Montevarchi con prove tattiche di una difesa a quattro. Di Gianni risponde a Pardera
Allenamento
congiunto a Montevarchi giocato a porte chiuse contro la formazione di
casa che milita in serie D: la squadra allenata da Simone Calori si
trova attualmente al dodicesimo posto in un girone dove primeggia la
Pianese seguita a stretto giro dal Seravezza Pozzi Calcio, tallonate
dal Follonica Gavorrano, Grosseto e Livorno. Il Gubbio allenato da
Piero Braglia ha pareggiato per 1-1 il match amichevole disputato in
terra valdarnese. In gol prima i toscani con una rete realizzata da
Pardera al 7' del primo tempo. Gli eugubini trovano il pareggio nella
ripresa (al 35') con un gol che è stato siglato dal giovane
attaccante Di Gianni. Il tecnico Braglia ha schierato il modulo 4-3-2-1
con Spina e Di Massimo sulla trequarti a supporto del centravanti Udoh
mentre nella ripresa ha adottato sempre una difesa a quattro
utilizzando però lo schema 4-3-1-2 cambiando le carte in
tavola con Chierico che è stato schierato tra le linee a
supporto del duo di attacco Di Gianni e Montevago.
Tabellino: Montevarchi - Gubbio (1-1):
Montevarchi: Spurio, Lischi, Francalanci, Lucatuorto, Bontempi, Ciofi, Pardera, Muscas, Artini, Rufini, Keqi. All.: Calori.
Gubbio primo tempo (4-3-2-1): Greco; Frey, Tozzuolo, Pirrello, Mercadante; Rosaia, Casolari, Bulevardi; Spina, Di Massimo; Udoh. Gubbio secondo tempo
(4-3-1-2): Greco; Corsinelli, Brogni, Signorini, Dimarco; Guerrini,
Casolari, Mercati; Chierico; Di Gianni, Montevago. All.: Braglia.
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►• 28 DICEMBRE
2023
Magi: "Gubbio solido a Rimini. Ma qualche punto in meno rispetto le ambizioni della piazza"
Era
sugli spalti del Romeo Neri a vedere l'ultima partita del Gubbio
giocata a Rimini. Sentiamo quindi il parere di Giuseppe Magi, ex
allenatore dei rossoblù nel biennio dal 2015 al 2017, con
un campionato vinto in serie D e un sesto posto conquistato nel torneo
successivo in serie C da neopromosso, dietro solo a squadroni all'epoca
del calibro di Venezia, Parma, Pordenone, Padova e Reggiana. La prima
domanda, che Gubbio ha visto a Rimini? "Gubbio
solido, mi è piaciuto e ha meritato la vittoria. Per un'ora ha
fatto la partita rischiando poco o niente. Mi è sembrato di
vedere un Gubbio un po' sulla falsariga delle dichiarazioni che ho
letto spesso di mister Braglia. Ovvero, per larghi tratti della gara
questa squadra sta bene in campo e sono organizzati, poi arrivano delle
amnesie che rischiano di vanificare il tutto. In effetti anche a Rimini
è successo questo. Il Gubbio ha avuto le occasioni per poter
raddoppiare, eppure ad un certo punto ha rischiato di subire il
pareggio. Tuttavia dal mio punto di vista la vittoria è
sacrosanta. Il primo gol è figlio di uno schema ben riuscito:
una palla inattiva ben pensata con Di Massimo che ha fatto veramente un
gran bel gol. Questo significa che c'è un lavoro dietro e la
squadra mi è piaciuta". A dirla tutta, in questa partita
il trainer Braglia ha rispolverato uno schieramento tattico con una
difesa a quattro tralasciando la difesa a tre, tutto ciò forse
ha creato più compattezza? "Da
quanto ho potuto notare, il 4-3-1-2 (o 4-3-2-1 ndr) che ho visto
applicare ha dato molto fastidio al 4-3-3 (di Troise ndr) del Rimini.
Di certo mi aspettavo di più dai romagnoli, però i
biancorossi hanno fatto male questa partita perchè è
stato molto bravo il Gubbio. Aggiungo che mi sono piaciuti molto Udoh e
Di Massimo. Non mi è dispiaciuto il centrocampo (forse meno
fisico ma efficace) e in difesa la squadra ha rischiato poco. Ripeto,
il Gubbio è stato solido e organizzato". Ma guardando l'organico dei rossoblù, la classifica rispecchia veramente le sue reali potenzialità? "Penso
che il girone è più difficile nel senso che il livello si
è alzato. Nonostante ciò, a dir la verità il
Gubbio ha qualche punto in meno rispetto a quelle che possono essere le
ambizioni della piazza. Vero anche che in estate si è cambiato
molto, non sempre si ottiene tutto e subito. A volte serve pazienza per
avere dei risultati. Si diventa grandi passando attraverso anche
momenti negativi. Molte società in questi casi stravolgono il
progetto però poi rischiano di fare peggio". Ha parlato di progetti interrotti frettolosamente, un po' come avvenne con lei nel 2017? "Ogni
cosa ha i suoi tempi e i suoi percorsi. Il mio progetto a Gubbio era di
riportarlo immediatamente tra i professionisti e poi dovevamo mantenere
la categoria della C, obiettivi peraltro centrati. É avvenuto
grazie al lavoro di tutti. Oggi il Gubbio sta facendo un altro tipo di
percorso, si è alzata l'asticella e il progetto si spinge verso
l'alto della serie C". A distanza di sei/sette anni, che serie C sta osservando? "Gli
anni cambiano. Quella volta avevamo in squadra dei calciatori che oggi
sono in serie B: basta citare Lunetta o Casiraghi, pure Candellone (che
sta facendo bene con la Juve Stabia) ha già giocato in
cadetteria. Avevamo delle potenzialità enormi, ma forse eravamo
in anticipo, nel senso che oggi troviamo calciatori già pronti.
Mi riferisco ai nomi citati prima come Udoh e Di Massimo che sono
già collaudati per la categoria. Quella volta invece è
stata una scommessa vinta". Sì, ma come si spiega che un allenatore come Magi non allena oggi? "Qualche
proposta c'è stata, ma ci sono dei momenti dove si valutano
tante cose. Non guardo nè l'aspetto economico nè la
categoria, quindi preferisco guardare dove è possibile lavorare
con una seria programmazione. Questo tipo di proposta ancora non
c'è stata, neanche in serie D. Pazienza, io so anche aspettare.
Il calcio ti può dare tanto, ma allo stesso tempo sa anche
tenerti lontano da certi palcoscenici. É giusto vivere bene
quando sei dentro al calcio, ma è giusto vivere bene anche
quando non ci sei dentro".
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►• 27 DICEMBRE
2023
Stadio, la proroga fino al 31 gennaio per l'adeguamento. Il recupero si gioca il 10 gennaio
Questione
stadio. Si può giocare fino al 31 gennaio. Ma servirà una
verifica strutturale alla tribuna. In altre parole per adesso lo stadio
Pietro Barbetti è tornato idoneo e potrà ospitare le
partite interne del Gubbio fino a fine gennaio. In pratica è
prevista una proroga fino al 31 gennaio in modo tale che ci sia tutto
il tempo necessario per fare degli interventi mirati all'impianto
sportivo. C'è stato un controllo dei vigili del fuoco che hanno
verificato la stabilità delle coperture riportando alla
normalità la tribuna, nel frattempo il settore gradinata non
presenta criticità e quindi la situazione è a norma.
Pertanto è stato sottoscritto un verbale nel quale si dichiara
l'agibilità a tempo determinato, visto che sono state al momento
scongiurate situazioni d'emergenza. Tuttavia è stata prescritta
una verifica strutturale della tribuna, senza la quale l'impianto non
potrà proseguire ad ospitare le gare interne casalinghe della
squadra rossoblù per il proseguo del campionato. Perciò
tutti gli adeguamenti dovranno essere fatti entro la data perentoria
del 31 gennaio 2024, altrimenti il rischio è quello di
traslocare a Perugia, ad Arezzo oppure si parla pure di Ancona.
Pertanto è una corsa contro il tempo. Soprattutto in una fase di
campionato dove il calendario s'infittisce di impegni. La partita contro la Recanatese sarà
disputata mercoledì 10 gennaio con fischio d'inizio alle ore 18,30. Dopo quattro giorni, ovvero il
14 gennaio, il Gubbio ospita anche l'Ancona (con fischio d'inizio alle
ore 18:30). Infatti la Lega Pro ha diramato sia le date che gli orari
che vanno fino alla nona giornata di ritorno. Previsti quattro impegni
di domenica (oltre che con l'Ancona), si giocherà in un giorno
festivo pure la trasferta contro la Fermana (il 21 gennaio ma in
notturna alle ore 20,45), poi in casa con la Lucchese (il 28 gennaio
alle ore 18,30) e in terra sarda contro l'Olbia (il 25 febbraio alle
ore 14). Due impegni di venerdì entrambi in notturna nei primi
giorni di febbraio: a Pesaro contro la Vis Pesaro il 2 febbraio (ore
20,45) e il 9 febbraio in casa contro il Pescara (sempre alle ore
20,45). Turno infrasettimanale mercoledì 14 febbraio (ore 18,30)
per la trasferta contro la Carrarese. Impegno di lunedì con
diretta su Raisport il 19 febbraio quando il Gubbio ospita in casa
L'Entella (si gioca in notturna alle ore 20,30). Un tour de force
con nove partite che dovranno essere giocate (compresa quella con la
Recanatese) nel giro di quaranta giorni.
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►• 26 DICEMBRE
2023
Il punto al giro di boa: crisi evitata, serenità apparente. Le tensioni per squadra e stadio
Il
punto al giro di boa. Quando le cose non funzionano, ogni punto di
osservazione presenta le proprie ragioni, le proprie spiegazioni e
le proprie valutazioni. É il gioco delle parti, solo che poi
c'è chi è pagato per eseguire e chi investe, comanda e
decide. Sauro Notari appartiene a questa categoria. Rispetto alle
ultime stagioni, quest'anno soprattutto si è ritrovato in una
situazione inedita a dicembre: ovvero affrontare uno stato di crisi dal
punto di vista sportivo. L'ancora di salvezza: la vittoria di Rimini.
Una vittoria salutare, un rimedio estremo, per poter rasserenare un
ambiente societario che viveva un periodo di ansia e tensione per via
dei risultati che non arrivavano: i tre punti in terra romagnola hanno
permesso di rimettere a posto le cose (almeno apparentemente) e passare
le vacanze natalizie con una maggiore tranquillità. Fino a
questo momento le preoccupazioni maggiori del 'numero uno' a livello
societario sono stale legate allo stadio Pietro Barbetti. Prima il
problema all'impianto di illuminazione poi ultimanente i problemi sorti
alla copertura della tribuna che ha costretto a rimandare la gara
interna contro la Recanatese in data da destinarsi. Le lungaggini
snervanti con il comune di Gubbio, un botta e risposta con la
società che è durato per mesi, ma adesso c'è la
ricerca obbligata di correre ai ripari per riottenere
quell'idoneità alla struttura che è necessaria. Un
problema ulteriore, che il presidente Sauro Notari decisamente non
aveva messo in conto ad inizio stagione. Come non aveva messo in conto
di ritrovarsi ad esaminare con grande attenzione la situazione di Piero
Braglia in questo ultimo mese, soprattutto dopo l'annata positiva
della passata stagione dove il Gubbio aveva chiuso il torneo in quinta
posizione. Dopo quella impresa, la società ha caldeggiato l'idea
che si poteva migliorare quel piazzamento in un girone che però
si è rivelato più difficile del solito. In pratica ci
sono verificati alti e bassi, alcuni inspiegabili, in partite dove il
Gubbio ha inciampato fragorosamente e con modalità a cui
è difficile dare un senso. In altre parole: illusione e
disillusione. Per la società si aperto uno scenario che è
stato snervante. La prova: il botta e risposta che si è ripetuto
per settimane tra il patron Notari sui quotidiani regionali e il
trainer Braglia nelle conferenze stampa. Il culmine dopo il match vinto
a Rimini quando il tecnico rossoblù ha riferito pubblicamente: "Ringrazio la società che non mi fa mancare nulla... a parte
qualche
battuta di Notari ma ormai lo conosco il presidente, ed io comunque vada
lo vado
a trovare".
Adesso la chiave di svolta è la perseveranza. La vittoria di
Rimini è stato come un sussulto di vita importante, visto che si
è 'parlato nell'ambiente' che ci sono state delle riflessioni su
Braglia. Ma se davvero si decidesse di cambiare, chi ci assicurerebbe
che non rischiamo di fare di peggio? La mancanza di una vera
alternativa credibile e spendibile in tempi rapidi, è uno dei
motivi (e non l'unico) in virtù dei quali Braglia rimane al suo
posto. Tradotto: la squadra ha saputo reagire a Rimini dimostrando che
non ci sono calciatori che gli 'giocano contro' e l'idea della
società è quella di riuscire ad arrivare a fine stagione
senza stravolgimenti. Poi, da giugno in avanti, qualsiasi scenario
sarà lecito e contemplabile.
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►• 23 DICEMBRE
2023
Rendez vous con la 'Cena dei Veterani' e quel senso di appartenenza. Le immagini (» foto)
Da
oltre quaranta anni ormai è un appuntamento fisso. Nei giorni
scorsi si è tenuta la 'Cena di Natale' dei veterani che hanno
calcato i campi di gioco con la maglia del Gubbio negli anni '70. Ex
calciatori che operano con passione e continuità per
l'affermazione degli ideali e dei valori autentici dello sport del
calcio. Quel senso di appartenenza verso una maglia storica con ideali,
stile e valori che forse oggi non esistono più. Serata che si
è tenuta al ristorante «Grotta dell'Angelo» nel
centro cittadino di Gubbio. Una originale occasione, come avviene di
consueto, che serve per cementare certe amicizie che nascono sui campi
di calcio in quel clima genuino che ha sempre contraddistinto la nostra
città e la Gubbio Calcio di una volta. Come si può vedere
dalle immagini (» vedi foto), gentilmente concesse da Antonio
Ferrari, erano presenti un gruppo di ex calciatori che hanno fatto la
storia del calcio a Gubbio. In successione citiamo tutti i nomi
presenti: come dicevamo Antonio Ferrari, poi Lele Rossi, Renzo Cenci,
Stefano Vinti, Cesare Martini, Domenico Fagioli, Corrado Cerafischi,
Massimo Cavicchi, Claudio Battistelli, Mauro Lauri, Gianni Francioni,
Stefano Manuali e Giuseppe Belardi. E come si può vedere dalle
immagini la serata si è conclusa con una torta che per ornamento
aveva lo stemma della Gubbio Calcio, realizzata dalla Pasticceria
«Sotto Spirito» di Gubbio, opera di Andrea Rossi. Un
momento importante di aggregazione nella tradizionale cena delle
vecchie glorie e Renzo Cenci ha esternato durante la serata: "Tutti attaccati per il Gubbio. Oggi è difficile o impossibile vedere tutto ciò". Mentre Antonio Ferrari ci ha confidato esprimendo queste parole: "Dopo
tutti questi anni, ancora sempre insieme. Una cosa bellissima. Solo noi
a Gubbio siamo riusciti a fare una cosa del genere". E il
più giovane del gruppo, cresciuto calcisticamente con diversi
calciatori sopra citati che avevano veramente il Gubbio nel cuore,
parliamo di Gianni Francioni, ci dice queste testuali parole: "Mi
ricordo ancora quando giocavamo al vecchio stadio 'San Benedetto' ma
quando era inzuppato di fango tutti insieme ci trasferivamo sul campo
di San Secondo e ci allenavamo sulla breccia. Quelli più grandi
di me ci spronavano, mi ricordo di Renzo Cenci che fu molto importante
in questo". Come ritornare indietro nel tempo. Tutti uniti per
portare in alto i colori rossoblù e ancora oggi tutti ne vanno
veramente fieri. Fantastico. Lo sviluppo del senso dell'appartenenza
avviene con l'identificazione. Avviene quando accettiamo e condividiamo
i valori e la cultura del gruppo, quindi un senso del 'noi'.
L'appartenenza è condivisione di valori, è sentirsi a
casa, è essere Umani (con la U maiuscola). Senso di
appartenenza: tre parole che riecheggiano nella testa. Valori che
tuttavia sembrano lontani nell'attualità a Gubbio:
orgoglioso della maglia che indossi, della storia che hai ereditato e
di cui oggi sei responsabile. Se qualcuno ascoltasse.
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►• 22 DICEMBRE
2023
Udoh: "Siamo stati compatti". Braglia: "Non sono un bischero e le battute del presidente..."
Il
Gubbio torna alla vittoria in trasferta dopo oltre tre mesi. L'ultimo
exploit fuori dalle mura amiche era datato 9 settembre 2023 e i
rossoblù si imposero per 2-1 ad Ancona. Stesso risultato in quel di Rimini
dove Di Massimo trova l'angolino giusto su assist di Chierico dopo uno
schema su punizione. Nella ripresa c'è pure il raddoppio targato
Udoh che approfitta di una corta respinta di Colombi dopo una rasoiata
di Bulevardi da fuori area. In un finale burrascoso Ubaldi accorcia le
distanze in mischia, ma quello che conta alla fine delle
ostilità sono i tre punti. Le parole del trainer Piero Braglia a
fine match: "Per
almeno un'ora
abbiamo fatto una buona gara onestamente. Poi siamo calati nel ritmo ed
anche nell'intensità per via di alcuni calciatori che avevano
avuto poco spazio finora. Ma vincere è stato molto importante
contro un Rimini che stava attraversando un buon periodo, a parte
l'ultima sconfitta di Chiavari con l'Entella. Siamo stati bravi, sono
contento per i ragazzi perchè passeranno delle feste natalizie
belle e dico questo perchè se lo meritano. Quando siamo tutti
possiamo fare un buon calcio. Ringrazio i calciatori per l'impegno.
Ringrazio la società che non mi fa mancare nulla, a parte
qualche
battuta di Notari ma ormai lo conosco il presidente. Poi comunque vada
lo vado
a trovare e lui mi risponde sempre: «ma io non ho detto
nulla».
Perciò va bene così, lasciamo perdere, tanto non conta
niente questo. Ribadisco che sono contento per la prestazione. Abbiamo
meritato la vittoria. Perchè la difesa a quattro? Perchè
d'ora
in avanti giocheremo così, punto e basta. Ho fatto delle scelte,
le scelte mi dicono che in mezzo al campo la nostra squadra è
molto forte (almeno per me). Nel primo tempo siamo stati pure belli a
vedere. Ma se devo trovare una pecca: abbiamo sbagliato solamente
nell'ultimo
passaggio nel primo tempo, perciò credo che si poteva soffrire
molto meno. Se il mal di trasferta è cancellato? Ma ci sono
annate che vanno così,
molte partite le abbiamo regalate, ma qui si guardano solo i risultati.
Poi si guarda me e si dice che Braglia è un bischero.
Però io che ci posso fare,
sarò anche un bischero, che vi devo dire. Pertanto guardiamo
avanti. Cosa chiedo a Babbo
Natale adesso? Ma non chiedo proprio una mazza, me ne vado a casa e
voglio stare tranquillo". Le parole dell'attaccante rossoblù King Udoh: "Prima
un gol mangiato, poi mi sono rifatto nel secondo tempo quando Bulevardi
ha fatto un bel tiro, ho sperato nella ribattuta del portiere e così
è stato, e sono stato bravo oltre che fortunato a farmi trovare
lì. Volevamo fare risultato a tutti i costi, siamo restati compatti
come squadra. Questo si tratta di un punto di partenza per noi. Il voto
per la squadra? Meritano tutti voto dieci".
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►• 22 DICEMBRE
2023
Il Gubbio vince in trasferta a Rimini (1-2). Timbrano Di Massimo e Udoh, accorcia Ubaldi
Rimini
contro Gubbio. La cronaca. Al 6' da sinistra Delcarro serve Cernigoi
che si libera di Pirrello ed entra in area, ma tentenna troppo,
così Pirrello recupera e si salva in extremis in anticipo. All'
11' il Gubbio passa in vantaggio su uno schema su calcio piazzato
conquistato da Corsinelli quasi sul fondo: dalla punizione decentrata a
destra calciata in area da Chierico sopraggiunge a rimorchio Di
Massimo che di prima intenzione calcia di destro in porta con una
rasoiata che coglie impreparata la retroguardia biancorossa e la palla
si insacca nell'angolino basso. Al 24' occasione ghiotta per i
rossoblù quando Chierico offre un assist in verticale per Udoh
in area, tiro di sinistro angolato, ma stavolta Colombi è
reattivo e in tuffo riesce a respingere la sfera in maniera decisiva.
Al 32' lancio in area di Megelaitis dove si libera a pochi passi dalla
porta Morra, ma Signorini in copertura è lesto ad anticipare la
punta romagnola salvando in calcio d'angolo. Ripresa. Al 5' azione
fulminea di Lamesta sulla trequarti che lancia in verticale Cernigoi
che entra in area e tenta il pallonetto di destro con il portiere in
uscita, la palla sorvola sopra la traversa. Al 20' sugli sviluppi di
una punizione calciata in area da Megelaitis, contro-cross di
Pietrangeli dove Cernigoi calcia al volo di sinistro a botta sicura a
due passi dalla porta, ma la palla colpisce la parte bassa della
traversa clamorosamente. Al 25' un azione in contropiede con Mercati
che lancia in area Di Massimo, assist verso Corsinelli che manca
un rigore in movimento calciando alto. Al 27' Semeraro entra in area e
cade dopo un presunto contatto con Chierico, l'arbitro lo ammonisce per
simulazione, ma si trattava del secondo giallo e quindi arriva il
cartellino rosso per l'ex terzino dei rossoblù. Al 34' ecco il
raddoppio del Gubbio: prova la botta da fuori area Bulevardi con una
rasoiata di destro che costringe Colombi a tuffarsi ma respinge corto
con la mano aperta, in agguato c'è Udoh che di destro ribadisce
la sfera in rete insaccando la palla sotto la traversa. Al 51' su
corner di Selvini in area, in mischia Ubaldi deposita la sfera in rete
di destro. Due intoppi che prolungano il recupero: prima si ferma
l'arbitro per crampi, poi Signorini rimane a terra sanguinante dal
naso. In pieno spirito natalizio la partita finisce in una clima
rissoso tra i calciatori dopo ben dodici minuti di recupero.
Tabellino: Rimini - Gubbio (1-2):
Rimini (4-3-3):
Colombi; Lepri, Pietrangeli, Gigli, Semeraro; Megetaitis, Langella,
Delcarro (25' st Iacoponi); Lamesta (39' st Lombardi), Morra (39' st
Ubaldi), Cernigoi (25' st Selvini). A disp.: Colombo, Stanga, Acampa,
Gorelli, Marchesi, Leoncini. All.: Troise.
Gubbio (4-3-2-1):
Vettorel; Corsinelli, Pirrello, Signorini, Mercadante; Mercati,
Casolari (21' st Tozzuolo), Bulevardi; Chierico (35' st Rosaia), Di
Massimo (35' st Montevago); Udoh (50' st Guerrini). A disp.: Greco,
Frey, Dimarco, Brogni, Spina. All.:
Braglia.
Reti: 11' pt Di Massimo (G), 34' st Udoh (G), 51' st Ubaldi (R).
Arbitro: Luongo di Napoli (Piatti di Como e Schirinzi di Casarano); quarto uomo: Gagliardi di San Benedetto del Tronto.
Espulso: 27' st Semeraro (R) per doppia ammonizione. Ammoniti: Di Massimo (G), Casolari (G), Chierico (G), Udoh (G), Corsinelli (G), Pirrello (G). Angoli: 2-2. Recupero: 1' pt; 12' st. Spettatori: 2924 (2199 abbonati); di cui una settantina da Gubbio.
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►• 21 DICEMBRE
2023
Braglia: "Mi attaccano per i moduli, ma con i problemi che abbiamo avuto devo fare scelte"
Verso
la chiusura del girone di andata. Il Gubbio affronta in trasferta il
Rimini in notturna. Le parole del trainer Piero Braglia alla vigilia
del match: "Ci aspetta una partita
difficile. In trasferta le cose non vanno bene, è un dato di
fatto, bisogna invertire questa tendenza con voglia di fare. Non ci
facciamo mancare nulla, abbiamo degli indisponibili, ma dobbiamo fare
un percorso in maniera veloce, adesso bisogna pensare di toglierci dai
guai ma ancora sono convinto che questa squadra può tirarsi
fuori alla grande. Gli errori ci sono stati: a volte da parte mia, a
volte da parte dei ragazzi, a volte per via degli episodi. Però
sono convinto che alla fine i contano tornano sempre. Qualcosa dovremo
cambiare perchè quando le cose non vanno bene bisogna provare
qualcosa di nuovo, anche per quanto può riguardare gli
interpreti. Sono consapevole che mi attaccano per via dei moduli che ho
utilizzato, ma quando mancano dei calciatori si devono fare delle
scelte: o si continua con il modulo di riferimento e te ne freghi chi
alleni, oppure cerchi di dare una mano. Con tutti i problemi che
abbiamo avuto in questa fase di campionato: tendiniti, ginocchi, cavoli
vari. Io ho solo cercato di dare una mano, perciò non mi sono
bevuto il cervello perchè cambio in continuazione. Sarebbe
più facile fregarmene. Le sento anche io, le leggo anche io le
voci, ma non è che mi sono rimbecillito. Faccio l'allenatore,
sono convinto di quello che faccio e di quello che dico. Credo che i
conti si debbano fare alla fine. Il Rimini si è ben
sistemato con il nuovo allenatore Troise e ha ritrovato entusiasmo,
davanti sono pericolosi con Morra, Cernigoi e Lamesta".
Detto
questo, ci tornano in mente le parole che abbiamo scritto sul portiere
Federico Ravaglia giorni fa, che era stato anche un para-rigori a
Gubbio. Nell'incontro che si è giocato a Milano in Coppa Italia
contro l'Inter, Ravaglia si è preso il lusso di parare un rigore
a Lautaro Martinez e il Bologna ha colto l'impresa di eliminare i
nerazzurri di Simone Inzaghi in rimonta per 2-1. Il portiere Federico
Ravaglia, ex rossoblù ricordiamocelo, è stato
protagonista di una prestazione eccellente a San Siro: la Gazzetta
dello Sport con voto 8; Mediaset con le pagelle di Fabio Cazzaniga
addirittura voto 8,5.
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►• 20 DICEMBRE
2023
Morelli e Portanova verso il forfait. Dubbi su Spina e Di Gianni. Prove di difesa a quattro
Ultima
gara del girone di andata. Il Gubbio si trasferisce a Rimini
venerdì sera in notturna. Per quanto riguarda il notiziario, i
rossoblù cominciano a fare la conta degli infortuni. Sono
out infatti per problemi muscolari i difensori Gabriele Morelli e Denis
Portanova. Da capire le condizioni di altri due calciatori, anche se
c'è ottimismo per un loro recupero per la trasferta romagnola.
Stiamo parlando nel dettaglio dello sgusciante attaccante Marco Spina
(per un problema muscolare in via di guarigione) e del baby centravanti
Vincenzo Di Gianni (elongazione). Per il resto sembrano tutti abili e
arruolabili, con il rientro in pianta stabile del centrocampista
offensivo Luca Chierico. Da stabilire adesso il modulo con il quale
Piero Braglia scenderà in campo. É sempre un'incognita,
fino all'ultimo momento il tecnico toscano non svela mai le sue carte.
Tuttavia è stata provata una difesa a quattro con due specifici
schieramenti: il 4-2-3-1 e il 4-3-1-2. Quindi è possibile vedere
di sicuro in porta Vettorel. Eventuale difesa basata sull'asse Frey (o
Corsinelli), Pirrello (o Tozzuolo), Signorini e Mercadante. Prevedibile
un duo di mediani che potrebbe essere composto da Mercati e Chierico.
Sul fronte avanzato sulla trequarti ai lati Spina (se recupera) e Di
Massimo, in mezzo Bulevardi a supporto dell'unica punta Udoh. In caso
invece di 4-3-1-2 il trio di centrocampo potrebbe essere formato da
Mercati, Rosaia e Chierico. Davanti Di Massimo ad agire tra le linee a
supporto del duo di attacco Udoh e Spina (oppure Montevago). Sono tutte
ipotesi ovviamente perchè il tecnico Braglia fino a questo
momento, per gran parte del girone di andata di campionato, ha
utilizzato spesso un modulo con la difesa a tre. Invece per quanto
concerne il Rimini si può dire che si colloca al nono posto in
classifica, è riuscito a trovare la retta via dopo un inizio di
torneo difficoltoso e con l'arrivo del nuovo allenatore Emanuele Troise
ha trovato una certa continuità di risultati. Per intenderci:
negli ultimi dieci incontri i biancorossi in pratica hanno incassato
solamente una sconfitta (contro l'Entella), per il resto hanno
conquistato 5 vittorie e 4 pareggi (per un totale di 19 punti dei 23
totali). Nell'ultima uscita in campionato il tecnico Troise ha proposto
il modulo 4-4-2 contro l'Entella ma con il rientro di Langella potrebbe
riproporre il 4-3-3. Ovvero in porta Colombi. Possibile difesa a
quattro con
Lepri, Gorelli, Pietrangeli e Semeraro. Un ipotetico centrocampo con
Megelaitis, Langella e Delcarro. Davanti probabile il
tridente Lamesta, Morra e Cernigoi. L'anno scorso vinse per 1-0 il
Gubbio in
terra romagnola con la rete decisiva di Alessandro Arena, ora al
Pisa.
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►• 19 DICEMBRE
2023
Il caso stadio. Gli ultimi risvolti per poca lungimiranza. E quel progetto scartato (» foto)
La
situazione dello stadio Pietro Barbetti, negli ultimi giorni, fa
discutere la piazza. Adesso è lotta contro il tempo per riavere
la sua idoneità. Secondo le testate locali regionali si parla
che l'impegno del Comune è stato già annunciato per
riportare tutto alla normalità, con i problemi che il vento ha
creato alla copertura della tribuna al punto da rinviare la partita
interna contro la Recanatese al 10 gennaio o addirittura al 17 gennaio
2024. Adesso per evitare di dover traslocare a Perugia, l'impianto
dovrà essere sistemato entro il 14 gennaio quando è
fissata la sfida contro l'Ancona. Si parla addirittura di «un
piano triennale delle opere pubbliche dove è stato inserito un
milione di euro per il rifacimento e l'efficientamento energetico dello
stadio, - riporta 'Il Messaggero' edizione Umbria di martedì -
con un bando della Regione che prevede l'intervento che verrà
finanziato proprio dalla Regione, con il 15-18% a carico del Comune, e
con la posa dei pannelli solari verrebbe recuperata la
copertura». Da queste brevi scritture viene subito in mente quel
progetto importante che venne alla luce a dicembre nel 2010 quando il
Gubbio si apprestava a salire in serie B, un proponimento avveniristico
che fu accantonato probabilmente troppo frettolosamente. Oggi la
questione torna prepotentemente d'attualità. Forse era meglio
cavalcare fino in fondo un piano con uno stadio così bello ma
anche moderno e funzionale che in primo luogo sarebbe stato utile per
tutta la cittadinanza perchè comportava la riqualificazione di
tutta la zona, comportava coinvolgere e portare intere famiglie allo
stadio, particolarmente comportava un considerevole ritorno economico.
Ci ricordiamo chi furono gli ideatori, ovvero Fabio Mosca insieme a
Davide Coccia dell'Exup Engineering Srl. Lo stadio prevedeva una
capienza di diecimila posti a sedere, tutti coperti, dove veniva
affiancata una galleria commerciale, centri benessere e varie
attività di vario tipo. Era previsto un impianto fotovoltaico in
copertura così da reintegrare le spese con entrate importanti
e durature a livello economico nel tempo. Un disegno che poteva attirare
l'attenzione di città limitrofe creando un maggiore afflusso
di gente allo stadio, in un nuovo impianto funzionale destinato ad
accogliere tanto le esigenze della Gubbio Calcio che dei singoli
cittadini, edificando strutture di pubblica utilità. Ecco le
immagini del progetto in toto.
Era una iniziativa lungimirante e ambiziosa che purtroppo è
caduta nel vuoto. C'era l'impronta di innovazione e di futuro, con un
occhio dedicato all'accoglienza, fondamentale per come è
concepito oggi il calcio, come entrare in un vero e proprio salotto. Un esempio
è l'attuale stadio Benito Stirpe di Frosinone che tra l'altro
è totalmente green. Il Frosinone è vero che veleggia in
serie A, ma anche grazie a questo impianto è stato possibile
scalare le categorie dopo anni di anonimato in serie C. A Frosinone
c'è stata una risposta concreta a livello governativo con una
società che ha sposato fino in fondo un progetto lungimirante,
in una città che conta 46.120 abitanti (pertanto non è
una metropoli).
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►• 18 DICEMBRE
2023
Sorpresa Ravaglia titolare a Bologna. Era a Gubbio, prima con Guidi e poi con Torrente
La
gradita sorpresa durante la partita Bologna contro Roma. Nello
spareggio per il quarto posto è il tecnico Thiago Motta che
stupisce tutti e lancia in porta da titolare Federico Ravaglia. Si
verifica un autentico 'clean sheet', che nel gioco del calcio significa
una gara conclusa senza subire reti. Ed è avvenuto proprio con i
felsinei che hanno superato con il risultato di 2-0 la Roma allenata da Josè Mourinho. Si è trattato di scelta
tecnica. Il tecnico del Bologna ha voluto premiare il giovane portiere
visto che in allenamento durante la settimana aveva fatto vedere di
meritarsi il posto da titolare. E Ravaglia si è fatto trovare
pronto, soprattutto con due interventi decisivi su Belotti per
mantenere la porta inviolata. Federico Ravaglia ha giocato nel Gubbio
nella stagione 2019-2020. Arrivò in estate 2019 quando sulla
panchina rossoblù fu chiamato Federico Guidi. Nella prima fase
di campionato il tecnico toscano lo alternava da titolare al portiere
Alessandro Zanellati (attualmente al Padova, fa il vice di Antonio
Donnarumma, altro ex rossoblù). Poi con l'arrivo di Vincenzo
Torrente proprio Ravaglia si prese il suo spazio da titolare fisso: si
ricordano addirittura due rigori parati nelle partite casalinghe contro
Feralpisalò e Fermana. Adesso una bella soddisfazione, in quanto
il Bologna alza il muro anche grazie a Ravaglia, così titola una
testata on-line bolognese.
Tuttavia come dicevamo, in quella annata, c'erano altri interpreti e
guardiamo come si stanno comportando oggi. Federico Guidi allena la
squadra Primavera della Roma. Vincenzo Torrente allena il Padova nel
girone A di serie C: i biancoscudati si trovano secondi in classifica a
quattro lunghezze dalla capolista Mantova; i patavini sono imbattuti in
campionato con 11 vittorie e 7 pareggi (+2 in media inglese). Il
preparatore dei portieri Giovanni Pascolini (a suo tempo preparatore a
Gubbio con Ravaglia) si trova a Siena dove i bianconeri guidano in
testa il campionato di Eccellenza con dodici punti di vantaggio sulla
seconda classificata (Castiglionese): nell'ultimo incontro i senesi si
sono imposti per 5-0 sul Foiano. Con il Siena ci sono altri ex
rossoblù: Lamberto Magrini come allenatore; Simone Guerri e
Simone Farina nei ruoli cardine nello staff dirigenziale. Mentre un
difensore di quell'epoca sta giocando in serie B: si tratta di Loris
bacchetti che indossa la maglia della Feralpisalò, vincitrice
sabato scorso sulla Cremonese.
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►• 17 DICEMBRE
2023
Si è aperto il vaso di Pandora: squadra (e stadio). Alla ricerca di una identità ben precisa
Si
è aperto il vaso di Pandora. Siamo all'improvvisa scoperta di un
problema (o una serie di problemi) che per molto tempo erano rimasti
nascosti e che una volta manifestatasi non è più è
possibile tornare a celare. Il forte vento di questi giorni ha
compromesso la copertura della tribuna perchè ha divelto una
parte dei cupolini, con dei pannelli che sono volati via dalle forti
raffiche, andando a creare problemi alla struttura che avrebbero potuto
compromettere la sicurezza del pubblico. La scorsa estate (e poi pochi
mesi fa) un problema all'impianto di illuminazione ha creato alcuni
black out al sistema elettrico poi risolto dopo un intervento mirato.
Lo stadio Barbetti fino a pochi anni fa veniva considerato da tutti un
gioiellino, dopo soprattutto la ristrutturazione nell'estate 2011 in
vista del campionato di serie B. Mentre ora si scopre che la struttura
sta diventando obsoleta e ha bisogno di interventi. Un problema
strutturale che non mette a rischio l'intero stadio ma che naturalmente
va risolto e non è da trascurare nè da prendere sotto
gamba. Il recupero della partita contro la Recanatese non è
stato stabilito. Per adesso il prossimo incontro casalingo è
programmato per il 2024 quando a metà gennaio sarà ospite
l'Ancona. Intervenire celermente è essenziale, qualsiasi
traslosco scomodo potrebbe diventare un problema serio. Ma se si vuole
realmente che la gente coltivi una passione e venga alla partita, si
deve sentire parte di un progetto, altrimenti si disamora e rimane a
casa. Perchè il tifoso eugubino vuole che si fa qualcosa per la
città, parlare alla gente, comunicare con le persone, e non
vuole essere trattato da follower. Non esiste il tifoso 'vintage',
c'è davvero poca attenzione sotto questo aspetto: una
comunicazione fredda, ci si rivolge ai tifosi solamente come
consumatori. Per stare uniti e aggregare soprattutto in una piazza piccola
come Gubbio, la strada da percorrere è diversa. Anche i
risultati sul campo per adesso non aiutano. Gli ultimi avvenimenti
calcistici non rispecchiano gli standard iniziali. Nessuno ha mai
preteso la serie B (ne hanno parlano altri). Però è
altrettanto vero che la squadra sta scivolando in un limbo pericoloso
perchè è sempre vivo il pensiero di guardare ai playoff
ma bisogna fare attenzione nell'impegnarsi di guardare indietro
piuttosto che avanti. Anche qui si sta scivolando all'indietro. La
squadra è ancora alla ricerca di una identità e - secondo
il nostro punto di vista - non esiste un obiettivo chiaro. Di certo al
momento l'obiettivo prestabilito non è all'altezza dei discorsi
e delle premesse. Il vaso di Pandora si è scoperchiato facendo
fuoriuscire tutte le vulnerabilità di un Gubbio che, a
prescindere dalla caratura del suo organico e degli avversari, presenta
gli stessi punti deboli soprattutto in trasferta (con sei sconfitte di
seguito negli altrettanti incontri esterni fin qui disputati).
Impossibile dare colpe ai singoli, così come risulta complicato
gettare la croce addosso solamente a Braglia. Ma urge trovare la
soluzione: ridare smalto e brillantezza alla rosa, varare assetti volti
a mettere una toppa sulle criticità emerse finora, complice
anche un'evidente mancanza di fame e mordente in particolare negli
uomini chiave. In attesa degli auguri (e dei regali di Natale), il
popolo eugubino si augura che l'anno nuovo stravolga il presente sotto
molteplici aspetti. Senza scomodare Babbo Natale sulla slitta possibilmente.
Giovanili. Exploit dell'Under 17 di Federico Tafani che ha vinto in
trasferta per 3-1 a Benevento: reti di Mancini, Duro e Naticchi.
L'Under 15 di Cristiano Della Vedova perde per 4-0 sempre con i
sanniti.
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►• 16 DICEMBRE
2023
Rinviata la partita contro la Recanatese. Danni ai pannelli della tribuna per il forte vento
La
gara Gubbio-Recanatese che era in programma domenica alle ore 18:30
è stata rinviata a data da destinarsi a causa dei danni
provocati dal forte vento della scorsa notte e di questa mattina ai
pannelli di copertura della tribuna dello stadio Pietro Barbetti. Lo
comunica direttamente l'ufficio stampa e di seguito ecco le immagini
del danno subito alla tribuna dello stadio. Di conseguenza è arrivata
la decisione della Lega Pro con un comunicato ben preciso: «La Lega Pro, preso atto di quanto disposto nella riunione del Gruppo
Operativo Sicurezza con verbale del 16.12.2023, Legione Carabinieri
Umbria, Compagnia di Gubbio nel quale “a seguito del sopralluogo
effettuato presso lo stadio” e della verifica dei danni causati “dal
forte vento in atto sulla zona” viene rilevato che “l’impianto sportivo
non è ritenuto idoneo allo svolgimento della gara Gubbio contro Recanatese del
17.12.2023 in condizioni di sicurezza per gli utenti e atleti». Di seguito il comunicato ufficiale della Lega.
Da verificare adesso se la suddetta partita si giocherà entro la
fine del 2023 o direttamente ad anno nuovo (ipotesi più
plausibile). Per questo motivo è stata annullata la conferenza
stampa dell'allenatore alla vigilia del match. Il prossimo impegno di
campionato per la squadra di Piero Braglia pertanto ci sarà
venerdì prossimo, 22 dicembre, in notturna, dove è
prevista la trasferta di Rimini che in pratica chiude il girone di
andata. Giovanili, il risultato. La Primavera 3 di Davide Baiocco
è stata sconfitta a Pesaro per 3-1 contro la Vis Pesaro che
è allenata da Alessandro Sandreani (ex bandiera dei
rossoblù): il gol rossoblù è ad opera di
Cuccarini.
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►• 14 DICEMBRE
2023
Bontà rescinde. Di Gianni, contratto triennale due mesi fa: sondaggio della Fiorentina
Siamo
alle porte di gennaio quando si aprirà il mercato riparatore. Ma
qualcosa già si muove. In primo luogo lascia il Gubbio il
centrocampista Francesco Bontà che si era legato ai
rossoblù nell'estate del 2022 con un contratto biennale, dopo
l'esperienza di Campobasso. La mezzala di inserimento (ma è
praticamente un jolly di centrocampo), classe 1993, infatti ha rescisso
il contratto che lo legava ai rossoblù appena 24 ore fa (mercoledì). Per il calciatore nativo di Giulianova si
aprono le porte della Sambenedettese che lo sta seguendo con molto
interesse: l'attuale diesse dei rivieraschi Stefano De Angelis
già lo ha avuto ai tempi del San Nicolò, Notaresco e
Campobasso, dove vinsero il campionato. Bontà la scorsa estate
era stato seguito dal Foggia dove si era accasato il suo ex allenatore
ai tempi del Campobasso, Mirko Cudini, esonerato nelle ultime ore
proprio dal club pugliese. L'altra notizia riguarda il baby Vincenzo Di
Gianni, classe 2006, che si è messo in luce durante l'estate a
suon di gol nelle amichevoli, tant'è che è stato portato
in prima squadra ad inizio campionato anche se ha giocato con il
contagocce, nonostante ciò ha già segnato una rete
pregevole a Sassari contro la Torres. Il bomber cresciuto
nell'Accademia Calcio Roma, fu visionato alcuni anni fa da Daniele
Martini (diesse rossoblù delle giovanili) e così venne a
Gubbio: adesso arriva la notizia della firma sul contratto che lo lega
al club eugubino con un contratto triennale, anche se la ratifica
dell'accordo è avvenuta un paio di mesi fa. Di Gianni viene
monitorato da club di serie A, infatti è finito sotto la lente
di ingrandimento in particolar modo degli osservatori della Fiorentina.
Intanto il Gubbio domenica affronta la Recanatese. Il team marchigiano
è allenato da Giovanni Pagliari e potrebbe optare per il modulo
3-4-2-1 o 3-5-2. Con Meli in porta. Una difesa a tre con Peretti, Ricci
e Ferrante. A centrocampo probabile asse con Longobardi, Prisco,
Morrone, Carpani e Quacquarelli. Sul fronte avanzato possibile il duo
Sbaffo e Melchiorri. Tra le riserve figura l'ex rossoblù
Ferretti. In casa Gubbio invece non dovrebbe cambiare nulla rispetto
alla formazione di Pontedera visto che risultano non
ancora disponibili sia Morelli che Portanova per problemi
muscolari mentre rientra Chierico ma in ogni caso dovrebbe partire
dalla panchina. Giovanili, il programma nel weekend. La Primavera 3 di
Davide Baiocco gioca sabato in trasferta al Benelli di Pesaro contro la
Vis Pesaro. L'Under 17 di Federico Tafani si trasferisce invece a
Benevento domenica. Stesso dicorso dicasi per l'Under 15 di Cristiano
Della Vedova che è impegnata sempre a Benevento.
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►• 13 DICEMBRE
2023
Morelli e Portanova verso il forfait. Torna Chierico. L'ex Alessandrini: "Gubbio ha ambizioni"
Ultimo
impegno casalingo del 2023 per il Gubbio. La squadra rossoblù
proprio domenica affronta la Recanatese. Per quanto riguarda gli
infortunati piove sul bagnato in questa stagione. Non basta che
è già fuori per tutta la stagione l'attaccante Galeandro.
Per domenica verso il forfait sia il difensore Denis Portanova che il
terzino destro Gabriele Morelli, entrambi per problemi muscolari.
Tuttavia non è una novità perchè entrambi i
difensori erano già assenti nella trasferta di sabato scorso a
Pontedera, ma non è dato sapere i tempi di recupero. Mentre
è stato recuperato il centrocampista Luca Chierico, una carta in
più da giocare per il tecnico Piero Braglia per quanto riguarda
gli under, ma vista l'inattività sui campi di gioco da quasi un
mese e mezzo (l'ultima volta ha giocato ad Arezzo lo scorso 30 ottobre)
con ogni probabilità partirà dalla panchina. Intanto ha
parlato l'ex allenatore dei rossoblù, Marco Alessandrini, al
'Quotidiano Sportivo' on line, in quanto durante la sua carriera ha
allenato anche la Recanatese. Viene scritto in pratica che il Gubbio
viaggia a quota 21 punti in classifica, al di sotto delle aspettative,
ed ecco cosa ha detto il tecnico di origini piemontesi trapiantato a
Senigallia: "Ma io conosco benissimo
l'ambiente. Negli ultimi anni la società (eugubina ndr) ha
investito parecchio con l'obiettivo di essere protagonista, coltivando
ambizioni per primeggiare e competere ad alti livelli. E quando i
risultati non arrivano non è semplicissimo gestire certe
situazioni in una città dove il calcio è molto sentito.
La realtà Recanatese ha senz'altro meno pressioni. Il Gubbio ha
elementi promettenti come Montevago, Mercati e Casolari. Prevedo una
gara aperta visto che ci sono tanti interpreti che possono farla
svoltare in qualsiasi momento. Si affronteranno due squadre che non
sono all'apice a livello psicologico considerando che il successo manca
da diverse domeniche".
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►• 12 DICEMBRE
2023
Mignemi: "Nelle difficoltà servono gli uomini. Nessuno è esente da colpe. E nel mercato..."
Le
parole del direttore sportivo Davide Mignemi che ha risposto alle
domande degli opinionisti in studio (Marco Bellini e Giancarlo
Tomassoli di Gubbiofans.it) durante la trasmissione
«Fuorigioco» condotta da Giacomo Branco su Trg Media
Network. Ecco la parti salienti del pensiero del diesse siciliano. Fa
subito una premessa: "Inutile
girarci intorno, siamo in un momento difficile. In queste
difficoltà si vedono quali sono i veri uomini. Pertanto serve
carattere e determinazione, quindi adesso è arrivato il momento
di mostrarlo. Perciò guardo dritto al punto. Essenzialmente
abbiamo smarrito quella fame agonistica e non riusciamo a morire su
ogni pallone come vorrei io, oppure fare una corsa in più per il
compagno. Cioè non riusciamo a buttare il cuore oltre l'ostacolo". Mignemi ha continuato dicendo: "Penso
che quando ci siano delle difficoltà, in primis ci sono delle
figure che si devono prendere le proprie responsabilità.
Perciò devo farlo io, nonostante a me non piace apparire o
parlare, preferisco lasciare la scena agli altri. Gli anni passati le
cose sono andate bene, adesso invece è un momento che non
arrivano i risultati che speravamo. Si cerca sempre un capro
espiatorio, invece qua nessuno è esente da colpe. Stiamo facendo
un percorso, ci sta che si incontrano delle buche e noi non ci
spostiamo dai nostri principi. Dipende da noi tirarsi fuori dalle
difficoltà. Ogni critica è costruttiva e ci deve fare
crescere. Questo è un torneo diverso dall'anno scorso dove regna
un totale equilibrio. Siamo in difficoltà a livello mentale,
dobbiamo riprendere quel filo conduttore che purtroppo abbiamo smarrito
perchè siamo capaci di dimostrare altro. Dobbiamo essere noi
capaci di trascinare la gente allo stadio con le prestazioni". La squadra ha dei limiti? "Al
momento esiste un limite caratteriale. Questa rosa è giovane, i
ragazzi di solito fanno più fatica nelle difficoltà
perchè sono abituati a tornei primavera. Dobbiamo stringerci
ancora di più e tirarci fuori". L'attacco fa fatica, perchè? "Con
Arena abbiamo fatto dei soldi importanti. Di Stefano era giusto che
andasse in serie B. Il nostro lavoro è quello di valorizzare
certi calciatori e spedirli in categoria superiore. Invece Vazquez
questa estate non aveva più la considerazione di prima con
l'arrivo di Montevago, Udoh, Di Massimo, Spina e Galeandro. Così
il parco attaccanti era già completo. Quando è capitata
l'occasione Perugia, dato che questa società deve guardare gli
interessi economici perchè siamo una piccola società,
c'è stata la scelta di cederlo. Purtroppo non siamo stati
fortunati perchè dopo un paio di settimane Galeandro si è
rotto il crociato. Perciò abbiamo dovuto fare di
necessità e virtù". Ma il tecnico Piero Braglia è stato mai messo in discussione dalla società? "No,
non abbiamo mai messo in discussione il lavoro del mister. Stiamo
facendo un nostro percorso che non può essere scalfito da
qualche risultato negativo. Il mister deve lavorare nella piena
serenità perchè è giusto cosi. Non esiste una
persona più responsabile degli altri. Tutti noi dobbiamo essere
responsabili per una maglia importante perciò ognuno nel suo
piccolo deve dare il suo apporto. Credo che tutti quanti noi siamo
chiamati adesso ad essere messi in discussione. Non esiste per nessuno
un'amnistia illimitata per chi fa il nostro lavoro". Mercato di gennaio, previsti dei ritocchi? "Io ho già le idee molto chiare. Ora tutte le scelte dovranno passare al vaglio in simbiosi con la società".
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►• 11 DICEMBRE
2023
Focus. Squadra piatta e un record ostile (come undici anni fa). Primavera, pirotecnico 4-4
La
stagione del Gubbio è un'altalena di prestazioni e risultati
apparentemente indecifrabili. Negli ultimi periodi una fase di
flessione e di preoccupante inconsistenza. I numeri dicono che con la
debacle di Pontedera è arrivata in casa eugubina la sesta
sconfitta consecutiva in trasferta. Un record negativo che non
succedeva dal lontano 2012-2013 (c'era addirittura un altro presidente,
Marco Fioriti, alla guida del club rossoblu). Infatti bisogna tornare
indietro di undici anni per ritrovare una sequenza così
sfavorevole. Alla guida del Gubbio all'epoca c'era Andrea Sottil, tra il
18 novembre 2012 e il 17 febbraio 2013 aveva avuto lo stesso ruolino di
marcia: sei sconfitte consecutive in trasferta rimediate in
rapida sequenza con Avellino, Latina, Catanzaro, Frosinone, Pisa e Benevento. Nel
mezzo ci fu una sconfitta nel derby contro il Perugia in casa: i
grifoni si imposero per 3-2 a Gubbio il 20 gennaio 2013. I numeri
dicono che la formazione di Piero Braglia nelle ultime otto partite ha
conquistato solo una vittoria, tre pareggi e ben quattro sconfitte
(equivalenti al 50%) totalizzando appena sei punti (media di
0,75 punti a gara). Non è certo un ruolino di marcia da
playoff, all'opposto. Nella stagione passata Braglia era un allenatore
camaleonte, che sapeva adattarsi ad ogni situazione. Oggi il suo Gubbio
è diventato una squadra sgonfia, piatta, sempre uguale a se
stessa. La sensazione è che la squadra rossoblu faccia fatica a
trovare motivazioni nell'ordinaria amministrazione di una qualsiasi
domenica di campionato, è come se non riuscisse a colmare i
vuoti di certe assenze e a trovare alternative credibili al piano
partita predefinito. E il vero problema è che
il primo Gubbio di Braglia era una squadra con un approccio fluido che
sapeva ordinarsi in un dinamismo grazie alle letture dei suoi
calciatori più tecnici, come ad esempio alle intuizioni di
Alessandro Arena (ora al Pisa) che era un calciatore veramente creativo
nello scorso anno. In questa stagione invece, soprattutto negli ultimi
mesi, proprio quei meccanismi si sono inceppati. O meglio: le ambizioni
tattiche della squadra si sono appiattite, in campo non si vede
più quella fame, quel carattere e quella determinazione per
centrare il risultato a tutti i costi. Nelle ultime partite, per dirla
brutalmente, il Gubbio ha perso ogni variabile possibile sul suo gioco,
anche le azioni che portano alle occasioni da gol sono sempre e solo le
più intuitive. Forse Braglia l'anno scorso era andato oltre i
limiti di quel gruppo. Diciamo questo perchè questa parola è stata usata
proprio Braglia nel post match di Pontedera: "Questa squadra ha dei limiti".
Certe volte i campionati girano davvero su eventi imprevedibili, come
l'errore dei singoli o il singolo episodio che può decidere una
contesa. I rossoblu di queste ultime uscite sembrano l'esatto opposto
di quel che si aspetta da una squadra di Piero Braglia, ovvero una
compagine che lotta, che mostra grinta e non demorde mai su ogni
pallone, e che non subisce gol così banalmente come è
avvenuto proprio a Pontedera. Al netto di prospettive al momento
sfocate, ci si aspetta una squadra con prospettive più rosee di
quelle attuali. Una situazione creata da una dirigenza e un allenatore
che hanno puntato tutte le fiches su una squadra che sulla carta sembra
affidabile, ma che al momento purtroppo appare sgonfia,
piatta, in alcuni interpreti e meccanismi. I risultati delle
giovanili. La Primavera 3 di Davide Baiocco ha pareggiato con un
pirotecnico 4-4 contro la capolista Avellino (reti di Arpaia con una
doppietta, Conti e Marinelli). L'Under 17 di Federico Tafani ha vinto
per 2-1 contro la Recanatese (in gol Duro e Panichella). L'Under 15 di
Cristiano Della Vedova è stata sconfitta per 3-2 sempre dalla
Recanatese (in gol Latini e Farache).
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►• 09 DICEMBRE
2023
Braglia: "Evidentemente abbiamo dei limiti. Serve orgoglio". Le foto di Pontedera-Gubbio
Sesta
sconfitta consecutiva fuori dalle mura amiche. Ormai è crisi. I
rossoblù escono a mani vuote pure da Pontedera. Granata che
passano in vantaggio con Benedetti, ma i rossoblù trovano il
pari con un'azione in contropiede di Udoh che trova l'angolino
freddando il portiere in uscita. Ma i toscani prima della fine del
primo tempo trovano il guizzo giusto per riportarsi in vantaggio ancora
con Benedetti che calcia una rasoiata al volo e trova l'angolino basso.
Le parole del trainer Piero Braglia a fine match: "Mi
dispiace veramente. Onestamente non meritavamo di perdere questa
partita, come è avvenuto tante altre volte. Ma non voglio adesso
cercare alibi. Facciamo degli errori che paghiamo in maniera
sistematica e in attacco facciamo molta fatica in base la mole di gioco
espressa. Facciamo fatica ad intuire il passaggio del compagno,
facciamo fatica a liberarsi dell'avversario, facciamo fatica ad
attaccare il primo palo, tutte cose che ci stanno penalizzando molto e
non riusciamo a sviluppare ciò su cui lavoriamo. Ormai è
un dato di fatto. Basta un episodio e ci puniscono, non esiste proprio
che perdiamo così tante partite di seguito non meritandole.
Adesso diventa tutto più complicato e quindi bisogna darsi una
svegliata. Bisogna capire in modo importante che è arrivato il
momento di tirare fuori l'orgoglio, la cattiveria, bisogna essere
cinici. Nel momento di difficoltà enorme del Pontedera abbiamo
preso il secondo gol, non è possibile. Sempre le solite cose. Se
c'è stata una difficoltà eccessiva a centrocampo? Fino al
secondo gol del Pontedera, in verità, abbiamo fatto tutto
ciò quello che avevamo preparato in settimana, poi nel momento
in cui c'è stato questo errore su un fallo laterale non
siamo riusciti più a mostrare cattiveria in campo. Adesso
bisogna stare zitti e lavorare. Mi prendo ora tutte le mie
responsabilità, non diamo la colpa ai calciatori perchè
fanno quello che possono fare. In campo abbiamo la nostra fisionomia
tuttavia negli ultimi trenta metri ci manca la cattiveria. Tutto
ciò diventa preoccupante, probabilmente abbiamo dei limiti".
Ecco le immagini di Pontedera e Gubbio. Si ringrazia la collaborazione
di Luca Leggerini dell' Us Pontedera.
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►• 09 DICEMBRE
2023
Gubbio piegato a Pontedera (2-1). Doppietta di Benedetti, non basta il gol segnato da Udoh
Pontedera
contro Gubbio. La cronaca. Al 6' crossa da sinistra Angori in area dove
svetta Nicastro ma il suo colpo di testa è centrale e para senza
problemi Vettorel. Al 10' pericolo quando ancora Angori crossa da
sinistra in area, ci prova di testa Benedetti ma respinge Mercadante,
calcia a botta sicura Perretta ma stavolta si salva con il corpo
Dimarco che sbroglia la matassa. All 11' invece è Fossati che
entra in area da sinistra e calcia deciso di destro, tiro murato e
Vettorel fa presa a terra. Al 12' lampo di Spina che prova a servire
Udoh in area, ma niente di fatto. Al 14' granata in vantaggio: di
fronte all'area ospite Di Massimo fallisce un appoggio, così ne
approfitta Fossati che serve al limite Nicastro che a sua volta trova
un corridoio per Benedetti che con un tocco morbido di destro insacca
la sfera a fil di palo. Al 27' la prima reazione dei rossoblù
con un lampo di Corsinelli che entra in area da destra e prova il tiro
ma è murato da Pretato. Ma al 28' gli eugubini trovano il
pareggio: sulla fascia Dimarco serve sulla trequarti Spina che si gira
e trova un corridoio per Udoh che supera in velocità Martinelli,
entra in area e di destro insacca la sfera a fil di palo a
mezz'altezza. Al 30' lo stesso Udoh sguscia via al limite, con un tiro
di destro in area tenta un pallonetto che costringe Vivoli a salvarsi
con un volo plastico e con la punta delle dita riesce a deviare la
sfera in angolo. Incredibile al 39' in quanto il Pontedera torna in
vantaggio: direttamente da fallo laterale Espeche lancia lungo in area,
in agguato c'è Benedetti che fa partire al volo una saetta di
sinistro radente che fredda Vettorel: la palla si insacca nell'angolino
basso. Ripresa. Al 13' proteste ospiti quando Corsinelli cade a terra
dopo una presunta spinta di Catanese, di fronte al portiere in uscita,
ma l'arbitro fa proseguire. Al 15' ci prova Fossati con un tiro di
destro dal limite con la palla che viene intercettata a terra da
Vettorel in tuffo. Al 19' si libera in area Rosaia che fa partire un
tiro di destro teso che costringe Vivoli a salvarsi in tuffo con i
guantoni in calcio d'angolo. Sul seguente angolo calciato in area da
Rosaia, colpo di testa di Mercati con la palla che attraversa di poco
alta il montante. Al 30' ci prova subito il neoentrato Di Gianni in
area (su assist di Bulevardi), ma chiude Vivoli. Al 32' azione in
velocità Angori, Ianesi e Nicastro che calcia a botta sicura in
area, salva con il corpo Mercadante.
Tabellino: Pontedera - Gubbio (2-1):
Pontedera
(3-4-1-2): Vivoli; Pretato (28' st Calvani), Espeche, Martinelli;
Perretta (1' st Guidi), Ignacchiti,
Catanese, Angori; Benedetti (29' st Delpupo); Nicastro (42' st
Selleri), Fossati (21' st Ianesi). A disp.: Lewis, Ambrosini,
Marrone, Paudice, Salvadori. All.: Canzi.
Gubbio
(3-5-1-1):
Vettorel; Tozzuolo, Signorini, Mercadante (35' st Pirrello); Corsinelli
(30' st Frey), Mercati, Rosaia (24' st Bulevardi),
Di Massimo, Dimarco (30' st Di Gianni); Spina; Udoh (24' st Montevago).
A disp.: Greco, Brogni, Guerrini, Casolari. All.: Braglia.
Arbitro: Allegretta di Molfetta (Robilotta di Sala Consilina e Cozzuto di Formia); quarto uomo: Papagno di Roma 2.
Reti: 14' pt Benedetti (P), 28' pt Udoh (G), 39' pt Benedetti (P).
Ammoniti: Mercati (G), Catanese (P), Rosaia (G), Signorini (G), Delpupo (P), Selleri (P). Angoli: 1-7. Recupero: 2' pt; 5' st.
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►• 08 DICEMBRE
2023
Braglia: "Troppi giudizi ho dovuto sentire, ora non parlo di altre cose. Sul modulo dico..."
Vigilia della partita contro il Pontedera. Le parole del trainer Piero Braglia: "Stiamo
lavorando bene, al di là tutto, in campo ci siamo anche noi e
quindi cercheremo di farci valere. Troppi giudizi ho sentito, bisogna
fregarsene e andare avanti per la nostra strada. Sappiamo che facciamo fatica a fare gol. Davanti
abbiamo Udoh, Montevago e Di Gianni, ognuno di loro ha certe
caratteristiche. Tuttavia bisogna aspettare un attimo prima di dare
delle grandi responsabilità a Di Gianni, mi pare giusto che
prima se le prenda qualcun'altro. Purtroppo abbiamo delle defezioni,
ormai ci siamo abituati, alla fine certe cose pesano. A livello tattico
non possiamo giocare con il 4-3-3 come ha fatto il Pescara a Pontedera:
noi abbiamo un certo tipo di calciatori, perciò solo in tre o
quattro possono avere certe caratteristiche per giocare in una certa
maniera, quindi dobbiamo lavorare con quello che abbiamo a
disposizione. É giusto anche che i ragazzi ci diano delle
risposte. Dobbiamo pensare partita dopo partita. Di Massimo di nuovo
come mezzala? Credo che sia l'abito giusto, ha bisogno di stare dentro
il gioco, in questa maniera lo ritengo più determinante
perchè sa guidare la palla in modo veloce quando prende spazio.
Assomiglia ad un ex calciatore della Juventus (Marco Tardelli ndr) per
le qualità che possiede, infatti io Di Massimo lo definisco un
centrocampista con libertà di agire. Quando saremo al completo a
centrocampo vedrete, abbiamo una mediana molto tecnica, quindi
già dico che più avanti ci si divertirà anche in
questo anno. Tanti cambi sulle corsie esterne? Non è buon
periodo per Morelli e si è fatto anche male. Mi piace la gente
che attacca ma deve sapere anche coprire. Un conto fare il quinto ed
essere propositivo, mi sta bene, ma devi essere in grado pure di
tornare se vuoi giocare. Le considerazioni del presidente? Scusate, non
voglio parlare di altre cose... veramente! Parlare di altre cose adesso
non ha senso! Quando sarà il momento affronteremo pure questo
argomento".
Capitolo infortunati. Morelli sarà assente
per via di un infortunio: si parla di uno strappo muscolare.
La situazione di Chierico (distorsione al collaterale subita dieci giorni fa)
è da valutare fino all'ultimo perchè ha recuperato ma non
ha lavorato con il gruppo. Per Portanova si parla di problemi
muscolari.
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►• 06 DICEMBRE
2023
Tutto resta aperto nell'altalena della classifica. Occasione per non perdere ulteriore terreno
Sabato
il Gubbio a Pontedera. Un'occasione per ripartire e poter scavalcare
una diretta avversaria in classifica. Serve una svolta e invertire la
rotta perchè nelle ultime sette sfide ha rimediato ben tre sconfitte e
racimolato appena sei punti. Gli errori individuali, la mancata
concretezza, alcuni singoli che non stanno rendendo come sperato. Tutto
questo ha creato qualche malumore nell'ambiente e soprattutto nella
proprietà, viste le dichiarazioni di disappunto del patron
Notari negli ultimi giorni. Quel che conta adesso è ritrovare
punti e morale per voltare pagina e tornare a correre in campionato. Di
fronte ci sarà un Pontedera che è reduce dal recupero
giocato martedì contro il Pescara: gli abruzzesi si sono imposti
con un netto risultato (5-0), pertanto in casa granata c'è
voglia di rivalsa. La squadra toscana si trova al settimo posto in
classifica (in coabitazione con la Recanatese), in casa finora il
cammino parla di tre vittorie, due pareggi e due sconfitte. Il trainer
Max Canzi potrebbe schierare il 3-4-2-1. Cioè Lewis in porta,
visto che il portiere titolare Stancampiano è infortunato
(lesione del legamento crociato con interessamento del menisco).
In difesa possibile il trio Calvani, Martinelli ed Espeche. Probabile a
centrocampo il quartetto Perretta, Ignacchiti, Catanese e Angori. Sul
fronte avanzato è prevedibile Benedetti e Ianesi sulla trequarti
a supporto dell'unica punta Nicastro. In casa Gubbio sono out il
lungodegente Galeandro (rottura del crociato nella trasferta di
Chiavari contro l'Entella) e Chierico (distorsione del collaterale) che
è in via di recupero. Possibile la conferma del modulo 3-5-1-1
usato contro la Spal che potrebbe trasformarsi in un 3-4-2-1. Un
ipotesi di formazione. Vettorel in porta. Difesa a tre con Portanova,
Signorini e Mercadante. A centrocampo il quintetto Morelli, Mercati,
Rosaia, Di Massimo e Dimarco. Sul fronte avanzato Spina sulla trequarti
a supporto del centravanti Udoh. Impossibile indovinare l'undici
rossoblù. Quest'anno i cronisti che seguono il Gubbio si possono
esporre solo a brutte figure. Nessuno è mai riuscito ad
indovinare una formazione di Braglia. É difficile fare
previsioni.
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►• 05 DICEMBRE
2023
Notari, panchine e tormenti. La cronistoria. Braglia è il decimo tecnico dall'era del patron
Il
rapporto di Sauro Notari con gli allenatori del Gubbio ha sempre avuto
dei momenti delicati anche se poi quasi tutti sono arrivati a fine
anno, a parte un periodo travagliato a cavallo tra il 2017 e il 2019.
Piero Braglia è il decimo tecnico sulla panchina
rossoblù da quando Notari è entrato in carica da
presidente nel 2014. Il primo fu Leonardo Acori, ma quella fu una
stagione particolare perchè il Gubbio alla fine del girone di
andata si trovava ai playoff mentre nel girone di ritorno è poi
sprofondato nei playout: venne sostituito dal vice Marco Bonura, ma i
rossoblù non evitarono la retrocessione. Un esordio non
particolarmente fortunato per l'imprenditore delle acque minerali, ma
poi si riscattò subito perchè nel giro di un anno il
Gubbio ritornò subito tra i professionisti e l'anno seguente
centrò anche i playoff (era il 2017). In quel biennio
l'allenatore che fu scelto per una immediata rinascita era Giuseppe
Magi e il tecnico pesarese non deluse le attese perchè
riuscì al primo colpo a riportare subito il Gubbio in serie C e
all'istante nell'anno seguente conquistò gli spareggi promozione
da neopromosso. Un rapporto che però visse un momento di
tensione a fine stagione tra presidente e allenatore, poi ampiamente
risanato tanto è vero che tra i due poi negli anni è
rimasto un ottimo rapporto. Al suo posto subentrò Giovanni
Cornacchini (coadiuvato dal vice Renzo Tasso) che però l'anno
successivo non partì bene e dopo poche partite venne esonerato
dal club rossoblù. Infatti ebbe inizio un periodo tormentato per
gli allenatori che sono transitati a Gubbio. Dal 2017 al 2020 si sono
visti sei volti nuovi. Nella stagione 2017-2018 ci fu un susseguirsi di
cambi in corsa: come dicevamo avvio con Giovanni Cornacchini
(esonerato), fu chiamato Dino Pagliari (esonerato), perciò
chiuse la stagione Alessandro Sandreani. L'anno successivo però
la 'bandiera' cantianese che per oltre un decennio ha indossato la
maglia rossoblù ebbe la stessa sorte dei suoi predecessori: fu
allontanato e al suo posto arrivò in panchina Giuseppe
Galderisi. A fine stagione però il rapporto si concluse
perchè i punti di vista non collimavano. Arrivò Federico
Guidi nell'estate 2019, anche lui non partì bene e dopo poche
gare venne esonerato. Nacque così il clamoroso ritorno: Vincenzo Torrente fu
richiamato dopo quel biennio magico dal 2009 al 2011, il tecnico che
aveva vinto i due campionati di Seconda Divisione e di Prima Divisione
(con promozione in serie B). Vincenzo Torrente rimase due anni e mezzo
a Gubbio, proprio nell'ultima stagione (2021-2022) riuscì dopo
cinque anni a riportare il Gubbio ai playoff nell'era Notari. Anche con
lui ci furono momenti difficili, un rapporto che si è chiuso
inaspettatamente in modo spiccio e rude: dall'illidio alla rottura.
Così è iniziata l'era Piero Braglia sulla panchina dei
rossoblù dall'estate 2022. Un avvio di campionato ottimo, poi un
calo nel girone di ritorno, ma al termine è arrivato un
invidiabile quinto posto. Qualche divergenza di vedute si sono
presentate più avanti, quest'anno la musica non è
più la stessa, con le dichiarazioni pepate e pungenti degli
ultimi giorni. Panchine e tormenti. Un film già visto.
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►• 04 DICEMBRE
2023
Notari: "C'è fibrillazione nell'ambiente. Braglia ne risente. Su Di Gianni e Montevago dico..."
Parole
che fanno rumore quelle del presidente Sauro Notari rilasciate al
quotidiano 'Il Messaggero' nell'edizione umbra del lunedì. Dalla
proprietà traspare una certa apprensione per gli
ultimi risultati e in particolar modo crea timori la situazione di
classifica attuale. Soprattutto nelle ultime settimane lo sfogo a
distanza prosegue con un ambiente in trepidazione e nell'intervista il
patron dei rossoblù tocca proprio diversi punti cruciali. Ecco
alcuni estratti dell'intervista: "Trovo
difficile spiegare questo periodo negativo. C'è un po' di
fibrillazione in tutto l'ambiente, anche il mister ne risente. Bisogna
capire le difficoltà e superarle assieme. Ci servono i punti e
la classifica stessa li chiede: quota 21 punti non è abbastanza".
Si tocca l'argomento dei giovani in rosa, lente di ingrandimento su due
elementi su cui la società fa affidamento e il patron
rossoblù afferma in maniera decisa: "Di
Gianni merita spazio, me l'aspettavo come riprova della prestazione di
Sassari. Voglio capire il motivo della sua esclusione (con la Spal
ndr). Pure la situazione di Montevago va chiarita perchè
è un talento, qualcosa evidentemente lo frena. Fa tutto parte di una problematica generale". Il presidente parla pure dell'assetto tattico: "La
squadra deve trovare un'identità precisa, la formazione deve
essere quella, poi ovviamente con i cambi in corso d'opera e con
un'idea di squadra ben definita". A riguardo del tecnico Braglia, il patron Notari dice la sua con questa esclamazione: "L'allenatore
non si discute per quello che rappresenta. Mi chiedo se possa aver
perso un po' di carisma, c'è qualcosa di diverso rispetto al
passato". Si parla anche di mercato e il presidente si esprime in questa maniera: "Cercheremo
di cedere i giocatori meno utilizzati ed inserirne due o tre più
pronti. Pensiamo a tre elementi per rafforzare la rosa. Il Ds Mignemi
è bravo (ci penserà lui ndr)". L'articolo nel link
(» leggi). I risultati delle giovanili nel weekend. L'Under 17 di
Federico Tafani ha vinto in trasferta per 3-2 ad Arezzo con le reti di
Naticchi, Mancini e Becciolotti. L'Under 15 di Cristiano Della Vedova
è stata sconfitta per 3-1 ad Arezzo: rete eugubina di Gabellone.
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►• 02 DICEMBRE
2023
Braglia: "C'è caccia alle streghe". Signorini: "Non solo lati negativi". Le foto di Gubbio-Spal
Il
Gubbio non va oltre lo zero a zero con la Spal. Una occasione nitida
per tempo. La traversa colpita nel primo tempo da Corsinelli e un altro
montante centrato nella ripresa da Di Massimo. Detto ciò, il
trainer Piero Braglia vede il bicchiere mezzo pieno: "É
stata fatta una buona gara. Abbiamo costruito delle occasioni e siamo
tornati ad essere compatti. Nel calcio ci vuole fortuna. É
inutile che andiamo a cercare per forza sempre qualcosa di sbagliato.
Infatti stiamo abituando un po' tutti in una certa maniera (...). Ci
andiamo a creare dei problemi da soli. In questo momento non ci gira
bene nulla e va preso atto, ma non abbiamo concesso nulla. Abbiamo
sbagliato due partite in sedici incontri che abbiamo giocato. Sta
venendo fuori una situazione che a me non piace per nulla perchè
qua non siamo mai contenti. Abbiamo cambiato assetto, la squadra si
è impegnata, che cosa altro devo fare io? Ognuno vede il calcio
come vuole ed è libero di farlo, per carità. Però
qua siamo in serie C, non siamo il Real Madrid. Non bisogna fare la
caccia alle streghe. Ed io tiro dritto per la mia strada, poi vediamo". Le parole del centrocampista Alessandro Mercati: "Giusto
atteggiamento all'approccio. Abbiamo dimostrato che siamo all'altezza.
Chiaramente non siamo stati fortunati nelle occasioni create, forse ci
è mancata una certa cattiveria davanti alla porta, perciò
li ritengo come due punti persi perchè meritavamo di vincere. I
punti persi ci cominciano a pesare eccome perchè la squadra
è ottima, come potenzialità possiamo essere benissimo tra
le prime cinque del girone". Le frasi del capitano Andrea Signorini: "Abbiamo
fatto bene, ci è mancato solo il gol e quindi lo ritengo un
punto di partenza. Abbiamo giocato bene, abbiamo creato e subito poco.
La strada da proseguire è questa. Per la dinamica della partita
sono due punti persi. Però quando non si può vincere,
è meglio non perdere. Non guardiamo solamente i lati negativi.
Tireremo le somme dopo le prossime tre partite". Il tecnico dei ferraresi Leonardo Colucci: "Un
punto che ci dà morale. Tuttavia la squadra ultimamente sta
facendo bene, solo che ci manca l'ultimo passaggio. Solamente durante
la ripresa ci siamo abbassati troppo dando coraggio al Gubbio, ma poi
con tre cambi abbiamo rimesso le cose a posto, anche se abbiamo
sbagliato alcuni fraseggi. Ma stiamo migliorando anche se talvolta ci
mettiamo in difficoltà da soli". Ecco le immagini di Gubbio e Spal. Fotoservizio di Gianfranco Gavirati.
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►• 02 DICEMBRE
2023
Il Gubbio non oltrepassa il muro Spal (0-0). Due legni colpiti da Corsinelli e Di Massimo
Gubbio
contro Spal. La cronaca. Al 9' disattenzione a centrocampo degli
eugubini, parte così dalla trequarti Antenucci che lancia un
filtrante per Rabbi che si trova a tu per tu con il portiere in uscita,
tiro debole dell'attaccante spallino ma Vettorel è reattivo a
respingere in tuffo con le gambe. Al 14' su assist volante dalla
trequarti di Maistro verso l'area, Rabbi si gira in un fazzoletto e si
fa pericoloso, ma ancora una volta Vettorel in uscita è lesto a
chiudere lo specchio della porta e arpiona la sfera con le mani in
scivolata. Al 19' invece in contropiede Spina innesca dalla trequarti
Udoh che entra in area ma viene anticipato in uscita da Alfonso. Al 29'
fiammata dei rossoblù: parte tutto da Spina dalla trequarti che
serve sulla sinistra Dimarco che dal fondo crossa in area dove giunge
il secondo quinto da destra, ovvero con Corsinelli che in corsa
colpisce di testa ma nella circostanza è sfortunato in quanto la
palla colpisce la traversa piena. La ripresa. Fase di stanca fino al
14' quando c'è un'altra fiammata: è lesto a centrocampo
Di Massimo che ruba palla, si porta in velocità verso la porta e
dal limite fa partire un tiro di destro fulmineo con la sfera che
colpisce la traversa interna. Al 22' c'è Rao che si mette in
proprio, va via sulla sinistra, si accentra e una volta al limite fa
partire un tiro a girare di destro con la palla che sfiora l'incrocio.
Al 32' invece è lesto Spina a rubare palla sulla destra, si invola
sulla fascia in velocità e mette in mezzo una palla d'oro per
Montevago che manca un rigore in movimento calciando alto la palla di
destro. Al 44' ci prova Di Massimo con una conclusione fulminea dalla
distanza con la palla che esce di poco a lato.
Tabellino: Gubbio - Spal (0-0):
Gubbio
(3-5-1-1):
Vettorel; Tozzuolo, Signorini, Mercadante; Corsinelli (31' st Morelli), Mercati (15' st Bulevardi), Rosaia,
Di Massimo, Dimarco; Spina; Udoh (15' st Montevago). A disp.: Greco, Frey,
Pirrello, Brogni, Portanova, Casolari, Di Gianni.
All.: Braglia.
Spal (4-3-3):
Alfonso; Bruscagin (14' st Fiordaliso), Peda, Bassoli, Celia (14' st
Tripaldelli); Collodel, Carraro,
Maistro (41' st Parravicini); Rabbi, Antenucci (43' st Valentini), Rao
(14' st Orfei). A disp.: Meneghetti, Del
Favero, Bertini, Saiani, Dumbravanu, Puletto, Angeletti,
Deme. All.: Colucci.
Arbitro: Cerbasi di Arezzo (Fracchiolla e Alessandrino di Bari); quarto uomo: Bonci di Pesaro.
Ammoniti: Carraro (S), Rabbi (S), Mercadante (G), Rosaia (G), Spina (G). Angoli: 4-1. Recupero: 1' pt; 4' st. Spettatori: 1040 (621 abbonati); di cui 149 provenienti da Ferrara.
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►• 01 DICEMBRE
2023
Braglia: "Siamo da decimo posto in sù. Quest'anno vedo che si continua a parlare troppo"
Il
tecnico Piero Braglia parla di tutto alla vigilia del match contro la
Spal. Non mancano dei messaggi crittografati da parte dell'allenatore
toscano. Di seguito alcuni passaggi in sintesi delle sue parole: "La
Spal ha un grande organico, è una grande squadra con giovani
veramente bravi, voglio dire hanno Antenucci, Bruscagin o Maistro e
forse si trovano in difficoltà a capire la categoria della C.
Però noi proveniamo dalla peggiore partita dell'anno contro la
Torres e
quindi mi aspetto risposte. Stiamo faticando, ogni punto ha
un valore enorme e quindi dobbiamo giocare con più
aggressività, cattiveria e determinazione mentre invece siamo
troppo leggeri e superficiali". Il tecnico manda alcuni messaggi subliminali all'ambiente: "Nel
calcio chi non fa una mazza non sbaglia mai, mentre chi è che fa (...). Mi viene da ridere quando qualcuno fa certe
considerazioni: lascio parlare tutti perchè porto rispetto,
però nessuno sa cosa ci sta succedendo. Abbiamo recuperato un
calciatore sabato scorso altrimenti dovevamo adattare un difensore in
mezzo al campo. Prima di salire in aereo, a Bologna, si è
sentito anche male. Poi mi devo sentirmi dire o le leggere o scrivere
altre cose. Ma io ribadisco, noi stiamo raschiando il barile, tra
difficoltà di organico, tra gli infortuni, e via dicendo. Se qui
qualcuno pensa di vincere il campionato, io non ci posso fare niente.
Cioè, quest'anno vedo che si continua troppo a parlare. Noi
siamo una squadra da decimo posto in sù, quando siamo tutti. In
pochi fanno notare che abbiamo under del 2002 e del 2003, perciò
c'è bisogno di tempo per farli sbocciare. Questo va tenuto
sempre presente. Bisogna fare quadrare i conti perchè il presidente
Notari è stato chiaro che devono giocare dei giovani, noi lo
sappiamo e lo abbiamo accettato, ci mancherebbe. Tuttavia ci
vuole anche un po' di pazienza o no? Dico io. Speriamo che qualcuno faccia come Di
Stefano l'anno scorso che è cresciuto a campionato in corso. Noi
dobbiamo fare i fatti, questo è altrettanto vero". Può essere il turno del baby attaccante Vincenzo Di Gianni? "É
entrato subito bene a Sassari perchè era libero di testa, direi che ha fatto molto bene. Però non
carichiamo troppo questo ragazzo di responsabilità. Abbiamo Di
Gianni ma anche Montevago. Chi si doveva caricare le
responsabilità sono altri. Basta chiacchiere. Qualcuno si prenda
le sue responsabilità. Cosa intendo? Che qualche calciatore deve
stare più in piedi e meno in terra: i difensori altrui menano
come fabbri nei nostri confronti, ed io voglio vedere i nostri
attaccanti che non si buttano a terra per ogni minimo contrasto, oppure urlano,
perchè hanno le mani per difendersi, per aggrapparsi, perciò
devono lottare. Ma io credo in questi ragazzi, perciò aspetto
risposte. Zero alibi per tutti. Non bisogna sbagliare atteggiamento". Si affronta anche l'argomento delle strutture: "Capisco
che la società sta facendo di tutto. Alterniamo un po' il campo
del Barbetti, a volte andiamo al Beniamino Ubaldi quando ce lo
concedono e se troviamo un altro campo che rispecchia le nostre
prerogative ci potrebbe risolvere una serie di problemi. L'ultimo mese
ci siamo allenati troppo spesso nell'antistadio: dico chiaramente che
non ci sono le misure adatte, è stretto, c'è un muro accanto e
non capisco perchè non viene demolito, perciò ci
arrangiamo finchè non troveremo di meglio".
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