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►• 29 DICEMBRE
2022
De Petrillo: "Gubbio squadra forte, Braglia il top. In Qatar che bello con Messi e Mbappé..."
Esclusivo.
Un ex allenatore del Gubbio al Mondiale nell'esperienza inedita in
Qatar. Con la Polonia del commissario tecnico Czeslaw Michniewicz come
vice allenatore era accompagnato da Alessio De Petrillo. Ecco la nostra
intervista. Allora mister, che esperienza si porta dietro? "Innanzitutto
provo una bella sensazione perchè esserci arrivato è
unico. Ma non è solo calcio perchè subentra anche un
aspetto culturale. Adesso parlo inglese, capisco la lingua polacca, ho
abbracciato culture diverse. C'è stato un arricchimento a 360
gradi. D'altronde è stato un percorso importante: la vittoria
dello scudetto con il Legia Varsavia (dove sono stato pure primo
allenatore ndr), abbiamo vissuto l'Europa League da protagonisti, poi
preliminari di Champions, senza dimenticare che con la nazionale
polacca ho vissuto la Nations League. Non sono mancati quindi a livello
personale dei risultati importanti e adesso in me c'è maggiore
consapevolezza". Dentro questo mondiale, cosa ci può raccontare? "É
stato bellissimo, anche se noi eravamo blindati: non abbiamo visto il
contorno perchè uscivamo raramente, ho visto un mercatino e
già ho capito quale era la dimensione. Quando entravi sul campo,
a partire dagli allenamenti, ti rendevi subito conto di partecipare ad
una manifestazione di livello stratosferico. Ho avuto la fortuna di
giocare contro Argentina e Francia. Trovarsi nel riscaldamento a breve
distanza da Lionel Messi, che ti saluta, è bellissimo. Dal campo
è un altro sport rispetto alla televisione: ovvero si percepisce
la cilindrata dei calciatori, la dimensione è molto elevata,
quindi c'è stato un messaggio pure per me stesso perchè
ti fa capire che caratteristiche possono avere calciatori di
così alto livello". Appunto, partiamo dalla Polonia, alcuni nomi da citare? "In
pratica molte sedute di allenamento le conducevo io, perciò mi
sono reso conto da vicino come ogni singolo elemento sapeva leggere le
situazioni nell'immediato. Ho avuto la fortuna di stare con loro sia a
tavola ma in tutta la gestione del lavoro. Diversi sono i calciatori
forti: Zielinski, Lewandowski, Milik e Szczesny sono di assoluto
livello ma vorrei menzionare pure Zalewski che gioca nella Roma
perchè sono dell'avviso che può fare tanta strada". Le finaliste Argentina e Francia, viste da vicino, cosa può dirci? "Rimango
dell'idea che la Francia sia la più forte. Tuttavia l'Argentina
se l'è voluto andare a prendere il Mondiale: una cattiveria
agonistica non comune, la famosa 'garra' argentina si è notata,
con la ciliegina sulla torta di questo fenomeno. Mi riferisco a Messi:
quando prende la palla negli ultimi venti metri è
impressionante, puoi vederlo camminare anche per diversi minuti
però poi quando si accende è difficile prenderlo. Ma
è pure difficoltoso trovarlo perchè riesce a collocarsi
nello spazio che trova e se uno osserva bene lui si guarda sempre
intorno: ribadisco, Messi è impressionante. La Francia ha
consapevolezza nella sua forza interiore e di squadra: fisicamente
tutti grandi, alti quasi due metri, è notevole veramente. Che dire poi
di Kylian Mbappé: quando accellera è quasi impossibile da
tenere, credo che possiede delle caratteristiche uniche, va troppo
forte". Perciò al calcio italiano cosa manca secondo lei adesso? "Forse
punterei il dito sull'intensità. C'è stato poco tempo per
preparare questo Mondiale perciò si è vissuto soprattutto
sulle caratteristiche dei calciatori perchè a livello tattico
non c'è stato tempo per lavorarci. Ho visto tantissima
intensità, l'Argentina ti saltava in testa ed è stato
molto difficile giocarci contro". Un doveroso passaggio sul Gubbio, ci dica? "Assolutamente, vi
dico che lo seguo sempre. C'è un allenatore che stimo molto:
Piero Braglia è veramente in gamba, uno dei top in assoluto, lui
è un'arma in più per le sue capacità ed esperienza, una persona vera che non ha maschere e penso che sia
adatto pure all'ambiente eugubino. La squadra è forte
perciò credo che ci siano tutti gli ingredienti per fare molto
bene".
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►• 28 DICEMBRE
2022
Gubbio, tiene banco il mercato. Da Modena lanciano un interessamento verso Giovannini
Inevitabile
che in queste ore si sta parlando di mercato. La sessione del
calciomercato invernale infatti parte a breve, all'inizio della
prossima settimana. In terra emiliana viene accostato un calciatore per
il Gubbio. Si tratta di Romeo Giovannini, classe 2001, ruolo
attaccante che può fungere da trequartista, una pedina di
spessore che l'anno scorso si è messa in evidenza con la maglia
dei canarini
mentre in questa stagione in serie B ha trovato poco spazio (appena sei
presenze con i gialloblù). Lo scrive oggi infatti il quotidiano
on
line 'Il Resto del Carlino' come si può leggere in questo
articolo. C'è da dire che nell'ultima partita è stato schierato titolare nella vittoria a
Bolzano contro il Sudtirol giocando da trequartista nel 4-3-2-1
adottato da Tesser e Giovannini si è posizionato al fianco di
Falcinelli a supporto del puntero Diaw. Adesso la società
emiliana sta valutando se tenerlo alla corte
di Tesser anche se è chiuso nel ruolo da titolare da Tremolada
oppure potrebbero decidere di farlo crescere ulteriormente se giocasse
con continuità dirottandolo altrove, perciò il Gubbio osserva dalla finestra
questa possibile opzione per rinforzare la squadra di Braglia che ora sta
lottando per il vertice della classifica. In uscita ci sarebbe da
Modena anche l'attaccante Davide Marsura, classe 1994, che
può essere appetibile per il Gubbio perchè è sulle
tracce anche di un centravanti e perchè oltretutto ha una lunga
esperienza tra serie C e serie B con le casacche di Pisa, Livorno,
Carpi, Venezia, Brescia e Feralpisalò (è cresciuto nelle
giovanili dell'Udinese). A dir la verità il sogno proibito è un altro: il ritorno
di Samuele Spalluto che si trova alla Ternana, ed infatti la
società neroverde potrebbe privarsene a gennaio, ma si è
fatto sotto nelle ultime ore con insistenza il Pescara. Inoltre il
Gubbio sta sondando il terreno per
prendere un centrocampista, un terzino sinistro e si parla inoltre di
un possibile portiere di riserva. Chiaro che se nella truppa di Braglia
arriveranno volti nuovi è altrettanto probabile che qualche
calciatore che ha trovato poco spazio potrebbe andarsene: secondo
alcuni rumours di mercato tra i partenti ci potrebbero essere i nomi di Francofonte,
Semeraro e Meneghetti. Intanto non si è fatta attendere la mano
pesante del Giudice Sportivo dopo il match di Montevarchi. Tra i
dirigenti espulsi il diesse Davide Mignemi che è stato inibito a
svolgere qualsiasi attività fino al 12 gennaio 2023 con
un'ammenda di 500 euro per 'condotta irriguardosa nei confronti
dell'arbitro'. Per una giornata sono stati squalificati sia il
portiere Raffaele Di Gennaro sia il difensore Denis Portanova: saltano
il match con la Fermana.
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►• 26 DICEMBRE
2022
Focus. Sempre in scia per la vetta ma serve costanza. Troppi i cartellini rossi (sono ben 19)
Due
classifiche a confronto. Quella dell'anno scorso e quella di quest'anno
dopo venti giornate. Ma partitamo dal 2021: all'epoca si trovavano
prime in classifica appaiate Reggiana e Modena a quota 48 punti,
seguiva in terza posizione il Cesena distanziato di nove lunghezze (39
punti). Il Virtus Entella era quarto a 33 punti. Seguivano Pescara e
Ancona a 32 punti. Il Gubbio invece si trovava a quota 29 punti in
settima posizione. Reggiana e Modena oltretutto avevano un attacco
molto prolifico: 40 reti realizzate ciascuna (in 20 partite) per una
media di due gol a partita. Anche il Gubbio di Torrente era abbastanza
prospero: 30 reti segnate, un gol in più realizzato di oggi (infatti
attualmente la squadra di Braglia ha siglato 29 reti). Veniamo al 2022:
adesso si trova in testa alla classifica la Reggiana a quota 43 punti
(-5 rispetto all'anno passato). A seguire a quattro lunghezze il Gubbio
che si posiziona a 39 punti in seconda posizione: l'anno scorso gli
stessi punti li aveva conquistati il Cesena che si collocava al terzo
posto in graduatoria. Mentre gli stessi romagnoli oggi si trovano
sempre in terza posizione ma a quota 38 punti. Cosa significa.
Significa che la formazione eugubina ha tutte le carte in regola per
potersi giocare il primo posto fino in fondo. Ad una condizione
però. Che deve viaggiare con una certa continuità. Quella
costanza che da undici giornate a questa parte ha trovato la squadra
allenata da Aimo Diana: sette vittorie, quattro pareggi, 25 punti
conquistati. Negli ultimi undici turni invece il Gubbio ha ottenuto 22
punti: sette vittorie, un pareggio, ma tre sconfitte, per ultima quella di
Montevarchi. Oltretutto ci sarà da migliorare a livello
comportamentale. Si sono registrate finora 19 espulsioni in venti
partite, delle quali addirittura 12 nelle ultime dieci gare. Una
situazione che è stata molto penalizzante soprattutto
nell'ultimo match di Montevarchi dove la squadra rossoblù
è rimasta in nove dopo 34 minuti di gioco. La squadra ha retto
finchè ha potuto, poi è normale che lo stress fisico e
nervoso possono prendere il sopravvento. Nel calcio c'è sempre una logica. Serve un
certo equilibrio e le forze non vanno sperperate. Soprattutto
perchè quest'anno alcuni elementi si sono messi davvero in luce.
Non è un caso che il portale nazionale Tuttoc.com ha citato tre
nomi del Gubbio. Ha votato come miglior difensore del girone B il
centrale difensivo Denis Portanova, come miglior portiere invece
Raffaele Di Gennaro. Curiosamente, entrambi, sono stati protagonisti di
due ingenuità a Montevarchi che gli è costato per ognuno
di loro un cartellino rosso. Mentre come ormai è consuetudine
è stato segnalato il funambolo Alessandro Arena: viene
considerato tra i migliori under del girone insieme a Lorenzo Meazzi
della Virtus Entella e Stiven Shpendi del Cesena. Senz'altro Arena è
il migliore, un uomo irrinunciabile per Braglia.
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►• 23 DICEMBRE
2022
Braglia: "In inferiotià fatto il possibile, ma troppe ingenuità". Le foto di Montevarchi-Gubbio
Il
girone di ritorno si apre con una sconfitta inaspettata. Un testa coda
che diventa subito amaro dopo appena 68 secondi quando Di Gennaro si fa
espellere per fallo di mani fuori dall'area e intorno alla mezz'ora lo
segue negli spogliatoi anche Portanova rimediando il secondo cartellino
giallo. Pensare che Redolfi aveva illuso la truppa eugubina con un gol
a fine primo tempo. Nella ripresa però ci pensa Giordani a
ribaltare la partita nel giro di tre minuti con una doppietta. Il
commento finale del trainer Piero Braglia: "Una
sconfitta che mi fa letteralmente girare le scatole. Nessuno ci ha
schiacciato, ma siamo stati in inferiorità numerica. Noi
dovevamo e potevamo gestire molto meglio certe situazioni. Abbiamo
commesso delle ingenuità, parliamoci chiaro. Non ci possiamo
permettere di farsi buttare fuori due elementi in questa maniera. Di
Gennaro poteva andarci con la testa e non con le mani, a riguardo di
Portanova già lo avevo avvisato che rischiava e forse ha
incontrato una giornata con poca lucidità. Non si può
subire un rigore in questa maniera: la palla prima ha preso il piede e
di seguito il braccio. Si vede che il regolamento adesso è
cambiato, che volete che vi dica. Purtroppo è giusto così
perchè abbiamo commesso delle ingenuità. Abbiamo risposto
sotto il profilo dell'impegno, ma abbiamo sbagliato e quindi abbiamo
perso, c'è poco da parlare. In undici contro undici poteva
essere un'altra storia. Invece in nove calciatori per lunghi tratti
della partita in un campo pesante abbiamo fatto quello come potevamo
fare. Inoltre ho ritenuto opportuno effettuare dei cambi in mezzo al
campo perche volevo contenere meglio gli avversari, però il calcio
ti insegna che quando prendi un gol da bischero così
successivamente ne prendi subito un altro di gol. Diciamo che abbiamo
avuto anche le nostre occasioni dopo il 2-1, ma le abbiamo
fallite. Perciò non c'è altro da aggiungere". Intanto ecco le
immagini del match di Montevarchi. Si ringrazia Andrea Albizzi di
Aquila Montevarchi 1902.
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►• 23 DICEMBRE
2022
Gubbio, ko a Montevarchi (2-1). Due cartellini rossi, Redolfi segna ma Giordani la ribalta
Montevarchi
contro Gubbio. Il trainer Braglia conferma il 3-4-1-2. Mentre il
tecnico dei valdarnesi Bachini opta anch'egli per il 3-4-1-2. La
cronaca. Al 2' si parte subito con un colpo di scena con cartellino
rosso diretto per Di Gennaro che esce improvvidamente fuori dall'area e
colpisce la palla con le mani su incursione di testa di Kernezo in
anticipo su Portanova. Al 5' punizione di Marcucci dal limite che
calcia direttamente in porta di destro con un tiro teso che viene
respinto in tuffo da Meneghetti. Al 7' da una punizione defilata
Marcucci effettua un assist tagliato in area dove si forma una mischia,
c'è un colpo di testa ravvicinato di Jallow a porta sguarnita ma
per fortuna degli eugubini la palla arcuata colpisce in pieno la
traversa. Brivido ma pericolo scampato. Al 27' al limite Rosaia apre
per Corsinelli che prova il tiro al volo di sinistro ma la palla
termina a lato. Al 29' fendente di destro di Tozzuolo dal limite con la
palla che sorvola di poco sopra il montante. Al 34' un fallo con
braccio alto di Portanova su Kernezo viene punito con il secondo
cartellino giallo con inevitabile seguente cartellino rosso per il
difensore rossoblù. Al 38' ci prova Kernezo con un tiro a girare
dal limite che sorvola di poco sopra il sette. Al 39' colpisce la
traversa in spaccata da pochi passi Jallow su assist di Marcucci, ma
l'arbitro ferma tutto segnalando l'off-side. Ma il colpo di scena
arriva al 41': dalla trequarti Arena con il sinistro calcia una
punizione tagliata in area dove il portiere Mazzini esce
frettolosamente a vuoto, così Redolfi con un tocco morbido di
testa deposita la sfera in rete a porta completamente sguarnita.
Proteste locali per un presunto fallo sul portiere locale, ma l'arbitro
non ha esitazioni e assegna la rete. Gubbio in vantaggio. La ripresa.
Al 20' va via sulla destra Pietra che poi rimette in area una palla
filtrante dove sbuca Jallow ma manca in scivolata il tap in vincente a
due passi dalla porta. Al 30' pericolo quando Marcucci mette una palla
filtrante in area ma salva sulla linea di porta Morelli che rilancia,
sulla ribattuta calcia Tozzuolo ma la sfera va di poco a lato. Al 32'
altro brivido quando su assist di Saporiti la palla arriva sui piedi di
Nador ma davanti alla porta colpisce in pieno il palo. Al 35'
però arriva il pareggio valdarnese: Marcucci pennella in area
una punizione, dopo una mischia la palla arriva sui piedi di Giordani
che calcia in diagonale di destro e la palla si insacca nell'angolino
alla sinistra del portiere. Al 38' calcio di rigore per i locali quando
Saporiti lancia in area Giordani in area che calcia in mezzo ma la
palla viene intercettata con il braccio da Redolfi. Dal dischetto lo
stesso Giordani non sbaglia con la palla che si insacca lemme lemme
nell'angolino basso. Al 40' Redolfi pennella una punizione in area,
svetta Bontà che colpisce di testa con la palla che scheggia la
parte bassa del palo. Al 45' è Vitale che porge una palla al
bacio per Mbakogu che calcia in diagonale di destro ma la palla esce
incredibilmente a lato.
Tabellino: Montevarchi - Gubbio (2-1):
Montevarchi
(3-4-1-2): Mazzini; Fiumanò (1' st Bassano), Bertola, Tozzuolo; Pietra (20' st Cerasani), Marcucci (44' st Biagi), Nador, Lischi; Giordani; Jallow, Kernezo (1' st Saporiti). A disp.: Giusti, Rossi, Boccadamo, Manè, Italeng, Alagna. All.:
Banchini.
Gubbio
(3-4-1-2):
Di Gennaro; Portanova, Redolfi, Bonini; Morelli, Rosaia (27' st
Bontà), Toscano (18' st Francofonte),
Corsinelli; Arena (18' st Vitale); Vazquez (27' st Mbakogu), Di Stefano
(3' pt Meneghetti). A disp.:
Signorini, Bulevardi, Ahmetaj, Spina. All.: Braglia.
Arbitro: Cherchi di Carbonia (Pintaudi di Pesaro e Martinelli di Seregno); quarto uomo: Andreano di Prato.
Reti: 41' pt Redolfi (G), 35' st Giordani (M), 38' st Giordani (M) rigore.
Espulsi:
2' pt Di Gennaro (G) per tocco di mani fuori area; 34' pt Portanova (G)
per doppia ammonizione; 32' st diesse Mignemi (G) per proteste. Ammoniti: Fiumanò (M), Marcucci (M), Bassano (M), Toscano (G), Saporiti (M). Angoli: 3-1. Recupero: 5' pt; 6' st.
Risultati: Ventesima Giornata - Serie C - Girone B:
Alessandria - Imolese 2-0
21' Galeandro (A), 29' Galeandro (A)
Carrarese - Cesena 1-1
43' Corazza (Ce), 89' D'Auria (Ca)
Fermana - Fiorenzuola 4-2
25' Fischnaller (Fm), 35' Giandonato (Fm), 39' Romeo (Fm), 54' Currarino (Fz), 72' Morello (Fz), 95' Giandonato (Fm)
Lucchese - Reggiana 0-1
76' Varela (R)
Montevarchi - Gubbio 2-1
41' Redolfi (G), 80' Giordani (M), 83' Giordani (M) rig.
Pontedera - Olbia 5-4
3' Mutton (P), 20' Fabbri (O), 38' Shiba (P), 42'
Mutton (P), 45' Nanni (O), 61' Bellodi (O), 67' Biancu (O), 80' Mutton
(P), 88' Perretta (P)
Rimini - San Donato Tavarnelle 1-2
24' Marzierli (S), 39' Santini (R), 77' Russo (S)
Siena - Ancona 0-0
Torres - Virtus Entella 0-1
27' Corbari (E)
Vis Pesaro - Recanatese 0-1
92' Sbaffo (R)
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►• 21 DICEMBRE
2022
L'ultimo atto del 2022 a Montevarchi. Semeraro squalificato. Mbakogu e Signorini in forse
Nell'ultima
partita dell'anno 2022 il Gubbio affronta il trasferta il Montevarchi
nella partita valevole per la prima giornata di ritorno. I valdarnesi
si trovano all'ultimo posto in classifica. Non vincono in casa da
ottobre quando superarono la Carrarese per 2-1, si tratta dell'unica
vittoria casalinga stagionale. Non è un momento buono per gli
aquilotti che hanno subito 11 sconfitte, 5 pareggi e ottenuto solo tre
vittorie finora (15 reti realizzate e 29 gol incassati). L'allenatore
è Marco Banchini e venerdì dovrà fare a meno
dell'infortunato capitano Amatucci per una distorsione alla caviglia.
Ultimamente viene adoperato il modulo 3-4-3, anche se in altre
occasioni è stato utilizzato il 5-4-1 o il 4-3-1-2. Probabile
undici iniziale. In porta Mazzini. Difesa a tre con Fiumanò,
Tozzuolo e Nador. A centrocampo il quartetto Manè, Pietra, Chiti
e Lischi. Davanti il trio di attacco Kernezo, Jallow e Giordani. In
casa Gubbio sono assenti ancora Artistico e Tazzer. Alcuni altri
calciatori sono in dubbio, in particolare l'attaccante Jerry Mbakogu
per una virus influenzale e poi c'è da stabilire se viene
recuperato il difensore Andrea Signorini che ha subito una contrattura
muscolare durante il match contro il Pontedera. Detto ciò il
trainer Braglia dovrebbe confermare l'ormai collaudato 3-4-1-2. Quindi
Di Gennaro in porta. Difesa a tre con Portanova, Redolfi e Bonini.
Centrocampo a quattro con Morelli, Rosaia, Bulevardi e Corsinelli. E
davanti Arena a giostrare tra le linee a supporto del duo di attacco
Vazquez e Di Stefano (però se recupera gioca Mbakogu). Ma il tecnico
maremmano potrebbe giocare l'opzione 3-4-2-1 inserendo Spina al fianco
di Arena a supporto dell'unica punta Vazquez. Squalificato per una
giornata il terzino Semeraro. Intanto giunge una importante notizia a
livello di marketing. In attesa della riapertura di un vero e proprio
store dell'A.S. Gubbio 1910, è possibile in questi giorni
acquistare le maglie ufficiali (la prima in rossoblù e quella
bianca da trasferta) del club eugubino presso il negozio Saldi
Sport in via Campo di Marte in Gubbio.
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►• 20 DICEMBRE
2022
Serata conviviale al Park Hotel Ai Cappuccini. Notari: "Il puzzle costruito è quello giusto"
Serata
al Park Hotel Ai Cappuccini. Si è ritrovata dopo tanti anni la
squadra in una serata conviviale prima delle feste natalizie alla
presenza ovviamente del presidente Notari, di tutto lo staff
dirigenziale, degli sponsor Barbetti e Colacem, oltre al nuovo arrivato
Cvr (con la presenza di Giuseppe Calzettoni come vicepresidente
dell'azienda), la stampa e una nota lieta era presente una delegazione
della
tifoseria. Una serata all'insegna della positività dopo un
girone di andata di tutto rispetto dove per primo ha preso la parola
proprio il patron Sauro Notari: "Sono
contento di ritrovarci tutti insieme dopo anni difficili complice la
pandemia. Per arrivare agli obbiettivi dobbiamo stare tutti uniti:
città, tifosi e stampa. Se sono meravigliato che il Gubbio si
trovi ad un punto dalla vetta? Non proprio perchè ho creduto da
subito che abbiamo fatto un buon lavoro dove ho cercato di mettere le
persone giuste al posto giusto. Un ringraziamento in modo principale va
al diesse Mignemi e a Braglia perchè è un allenatore con
la 'A' maiuscola. Un grazie alla squadra. Credo che si è
costruito davvero un buon puzzle, ma come dice il mister bisogna stare
sempre concentrati altrimenti si prendono le randellate. Se a gennaio
prenderemo qualcuno? Questo non è il momento giusto per parlarne". Il cavalier Carlo Colaiacovo ringrazia apertamente il presidente Notari con queste parole: "Non
posso che ringraziare Notari se siamo a questo punto perchè so
quanti sacrifici fa e quanta dedizione mette tutti i giorni per il
Gubbio. É tutto merito suo. Quando chiama non posso dirgli mai
di no, lui è sempre il benvenuto e lo ringrazio vivamente". Prende la parola anche Giovanni Barbetti: "Sono
molto felice di condividere queste sensazioni. La squadra deve
divertirsi e deve fare divertire i tifosi perchè è questo
che vuole la gente di Gubbio". Erano presenti anche le istituzioni e ha parlato il sindaco Filippo Mario Stirati: "Contento
di partecipare ad una serata che riguarda un patrimonio della
città. I calciatori infatti devono capire che quando indossano
questa maglia è gloriosa e centenaria. Noi come istituzioni
siamo disponibili e aperti a qualsiasi situazione per agevolare la
Gubbio Calcio". Non è mancato un intervento breve del tecnico Piero Braglia: "Sto
allenando dei ragazzi fantastici. Questo è un momento con una
serata importante per unità di intenti, perciò cito anche
il sindaco e così facciamo pace". Poi un breve intervento del capitano Andrea Signorini: "Noi pensiamo a restare sempre umili e compatti, daremo il massimo, e per adesso guardiamo solo partita dopo partita".
A margine ha parlato anche il direttore sportivo Davide Mignemi e
per quanto riguarda il mercato ha specificato quanto segue: "Faremo
degli aggiustamenti ma non vogliamo certamente intaccare una macchina
che funziona. Perciò niente stravolgimenti, solo
accorgimenti. Un motore già rodato va solamente potenziato e non
modificato".
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►• 19 DICEMBRE
2022
Giunti: "Stupito da Arena, incarna il calcio. Il Gubbio gioca bene ma servono più soluzioni"
Era
presente sugli spalti a vedere Gubbio contro Pontedera sabato. Mentre
la serata prima è stato ospite del Milan Club di Gubbio al Ristorante Conte Fabiani. É stato calciatore
del Milan (scudettato), Brescia, Bologna, Parma e Perugia. Fino
all'anno scorso è stato allenatore nelle giovanili del Milan.
Stiamo parlando di Federico Giunti che ci rilascia questa intervista.
Andiamo per ordine, che partita ha visto sabato? "Credo
che il risultato sia stato giusto perchè il Gubbio ci ha creduto
di più, a volte è molto importante sfruttare
gli episodi.
Questo Gubbio mi ha impressionato per la capacità di andarsi a
prendere il risultato, in gare livellate c'è stato sempre un
calciatore che ha avuto uno spunto vincente. Il Pontedera si è
rivelato un avversario ostico, tra l'altro nel primo tempo è
stato pure abbastanza pericoloso. Ma credo che queste sono stagioni che
ti fanno capire che può essere l'anno giusto. Dico
questo perchè quando si ottengono dalla squadra questo tipo di
prove che portano i risultati, è una dote fondamentale per
raggiungere l'obiettivo finale". Questo significa che il Gubbio può giocarsela fino all'ultimo con Reggiana e Cesena per il primo posto? "Secondo
me sì, con un però. Nel senso che il Gubbio può
sembrare che abbia qualcosa in meno rispetto alle altre a livello di
cambi. Però fino adesso le cose sono andate abbastanza bene,
semmai ha avuto qualche problema di troppo con le espulsioni. Mentre il
Gubbio secondo me è più avanti rispetto a Cesena e
Reggiana sotto il punto di vista delle prestazioni a livello tecnico.
Nel senso che da parte mia gli occhi vogliono la sua parte: il Gubbio
di Braglia bisogna ammetterlo è tra le squadre che gioca meglio
in questo girone". Pertando condivide la tesi di Piero Braglia che considera questa rosa ristretta? "Non
conosco il gruppo così bene come lo può conoscere
Braglia. Faccio una considerazione da esterno. Ma sicuramente alla
lunga quando il campionato entra nel vivo potrebbe diventare un punto a
favore poter avere maggiori soluzioni". Ma c'è un calciatore del Gubbio da citare? "Sono
amante del trequartista, potete capirlo. Quindi Arena mi ha fatto
subito brillare gli occhi. Devo dire che è un calciatore
che incarna il calcio: ti dà sempre la
sensazione che fa le scelte giuste, inoltre ha un piede sinistro con il
quale sa trattare la palla nella maniera che piace a me. A mio avviso
Arena fa la differenza, pure nella giocata semplice, nell'ultima
partita il Pontedera stesso è stato costretto a limitarlo
sprecando un
uomo come Shiba per marcarlo". Giunti, una carriera importante, il culmine al Milan, un ricordo? "Sono
stato fortunato da calciatore entrare in un certo ambiente. Arrivai in
una sessione di mercato invernale e non è facile integrarsi,
eppure trovai uno spogliatoio importante, mi sono sentito da subito una
pedina importante. Vi svelo un aneddoto: il primo giorno che arrivai a
Milano, c'era un compleanno di un compagno di squadra e mi diede un
passaggio Boban che avevo conosciuto ai tempi di Parma perchè
era
amico di Stanic. Rimasi molto sorpreso, ma questo fatto fa capire che
livello di persone esistevano al Milan. C'erano grandi campioni, ma
là c'erano pure un grande staff tecnico e staff diringenziale.
Capisci poi perchè un club del genere fa la differenza e ha
vinto tanti trofei". Giunti fu protagonista di un gol nel derby storico vinto per 6-0 contro l'Inter: "L'ho
ricordato anche nella cena del Milan Club. Si giocava in casa dei
cugini, ma dal gol di Comandini in poi non ci fu più partita. Da
parte milanista fu impensabile vincere un derby così e ci fece
molto piacere". Un campione che si può citare? "Paolo
Maldini, colui che ha vinto tutto quello che c'era da vincere: neanche
parlava tanto ma aveva un carisma incredibile, una grande serietà negli
allenamenti e nelle partite, trasmetteva proprio a tutti cosa voleva dire avere la
maglia milanista tatuata sulla pelle. Ricordo volentieri pure
Costacurta e Albertini. A livello tecnico ricordo bene George Weah, Shevchenko, Leonardo, però Boban era avanti a tutti
perchè aveva una tecnica pazzesca che si notava anche in
allenamento". Sì, ma Giunti ha giocato al fianco anche di Roberto Baggio a Brescia, quindi? "Sì,
sono stato fortunato anche dopo il mondo Milan. Roberto era un campione
con la 'C' maiuscola. Lasciai il Milan proprio per lui: mi telefonò
Carlo Mazzone e Baggio attirava interesse anche verso altri
calciatori. Un campione che è stato sempre con la testa
attaccata sulle spalle ed io lo dico sempre: il talento cade nella persona
giusta, era di un'umiltà incredibile e con l'esempio era
un trascinatore. In allenamento e in campo ho visto fargli fare cose a
livello tecnico da calciatore tra i più forti al mondo".
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►• 18 DICEMBRE
2022
Focus. Gubbio, numeri propizi al giro di boa: 39 punti in 19 partite e 553' senza subire reti
Questione
di numeri. Giro di boa. La statistica dell'ultimo decennio ci dice che,
dall'epoca di Sottil in poi, ovvero da quando il Gubbio è
retrocesso dalla serie B nel 2012, quest'anno è stato raggiunto
il miglior risultato. La formazione di Braglia ha totalizzato 39 punti
in 19 partite per una media di 2,05 punti a partita. Rispetto alla
passata stagione con Torrente è un +13 dopo diciannove partite:
infatti dopo il giorne di andata erano stati conquistati 26 punti. Ma
la statistica ci rivela un'altra curiosità: il Gubbio
attualmente ha il miglior attacco del girone con 27 reti segnate (a
pari merito con Rimini e Ancona). Ebbene, l'anno scorso con Torrente la
squadra aveva realizzato 26 reti in 19 giornate, cioè solamente
un gol in meno rispetto all'attuale stagione. I numeri ci dicono pure
che con Acori nel 2014 al giro di boa c'era stato l'attacco migliore:
28 reti segnate in 19 partite (cioè +1 di oggi), eppure quel
Gubbio a fine campionato retrocedette nei dilettanti, strano ma vero. A
livello di punti pertanto si è superato il record di questo
ultimo decennio che apparteneva a Giuseppe Magi al giro di boa: 31
punti allora, 39 punti oggi. Ma ecco la tabella completa.
Mentre il record in terza serie resta quello di Torrente nella
stagione 2010-2011, cioè l'annata della promozione in serie B
per
intenderci, perchè dopo 19 partite il Gubbio aveva conquistato
40 punti (+1 di oggi) per una media di 2,11 punti a partita. La
statistica ci dice che il Gubbio non prende gol da 553 minuti: per la
precisione da sei partite consecutive la porta eugubina rimane
inviolata. L'ultimo gol incassato risale alla gara giocata a
mezzogiorno contro la Recanatese: finì 3-1 in favore degli
adriatici, l'ultima rete fu segnata a tredici minuti dal termine da
Carpani. Al di là dei numeri, ci sono da considerare anche le
scelte a livello tecnico. Gubbio e Pontedera si è giocata nel
più totale equilibrio: rossoblù imbrigliati dal gioco dei
granata che avevano formato una ragnatela su tutte le linee di
passaggio, poche emozioni e sussulti. La differenza c'è
stata quando sono ci sono stati i cambi in corsa: in pratica quando
sono subentrati Bontà, Spina, ma soprattutto Toscano che ha
spezzato gli equilibri. I toscani hanno tirato i remi in barca
mentre la manovra rossoblù è sembrata fluida. Il gol, una
vera chicca: uno schema su punizione con l'idea geniale di Arena (fino
a quel momento in ombra più del solito) di aprire con il piede
sinistro verso il limite (invece di crossare in area) per assistere
Toscano che è stato lesto di calciare di
destro al volo una palla chirurgica sotto la traversa. Gol pesantissimo
perchè permette al Gubbio di restare aggrappato al vetta. Questo
momento favorevole va cavalcato fino all'ultimo. L'occasione è
assoluta. Sognare, si può.
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►• 17 DICEMBRE
2022
Braglia: "Che ragazzi". Di Gennaro: "Sarà dura per gli altri". Le foto di Gubbio-Pontedera
Et
voilà. Il Gubbio ottiene tre punti pesanti contro un Pontedera
ben organizzato e chiude il girone di andata ad una sola distanza dalla
vetta. Decide un gol di destro chirurgico di Toscano a dieci minuti dal
termine. Cosa ha detto il tecnico Piero Braglia: "Questi
ragazzi stanno facendo un qualcosa di fantastico. Continuano a
divertirsi, giocano con il cuore, stiamo rompendo le scatole a tutti,
ma non andrei troppo oltre perchè a gennaio inizia un altro
campionato. Se penso al mercato dicendo questo? Dico che purtroppo ti
devi confrontare con un presidente che ci mette i soldi e quindi della
sua vita può fare quello che vuole. Ma ribadisco che l'organico
è ristretto e la rosa è corta, noi non abbiamo i giusti
ricambi se vogliamo fare un certo campionato anche nel girone di
ritorno. Lo sapevamo già dalla scorsa estate e quindi adesso le
cose per me non sono mica cambiate. Pertanto adesso mi dovranno dire
cosa vorranno fare. Chi comanda vuole ritoccare la squadra oppure no?
Basta saperlo, io vado avanti lo stesso. Poi ognuno alla fine della
stagione farà le sue valutazioni, il presidente farà le
sue ed io farò le mie di valutazioni. Per il resto posso dire
solamente che bisogna stare zitti, lavorare duro e pedalare. Toscano?
Fa la differenza quando subentra, si vede che sta soffrendo a stare
fuori. É un calciatore forte, come altri, questi ragazzi mi
stanno dando soddisfazione". Le parole di Raffaele Di Gennaro: "Stiamo
facendo belle cose e così possiamo prenderci delle belle
soddisfazioni ma bisogna stare sempre sul pezzo. Siamo compatti,
aggressivi e uniti. Oggi classica partita di serie C con poche
occasioni e grandi duelli, noi siamo stati più cinici per
portarla a casa. Da 553 minuti senza prendere un gol? Perchè
tutti difendono, in più siamo concentrati al massimo e se
giocheremo sempre con questo atteggiamento sarà dura per gli
altri". Il parere del difensore Denis Portanova: "Un
bel girone di andata. Ci aspetta un girone di ritorno più
difficile. Le partite si vincono nei duelli nell'uno contro uno". Il tecnico dei granata Max Canzi: "Il
risultato non rispecchia la prestazione perchè abbiamo fallito
delle occasioni ciclopiche nel primo tempo con Aurelio e NIcastro. Poi
sono stati decisivi i cambi del Gubbio perchè gli hanno portato
freschezza. Due esterni come quelli del Gubbio (Arena e Spina ndr) ce
ne hanno in pochi. Il Gubbio mi è sembrata una squadra che ha
saputo sfruttare la concretezza. La reputo la più concreta
confrontandola con Reggiana, Cesena ed Entella, non molla mai e ha una
forte caratterialità". Il parere di Marcos Espeche: "Ha
deciso tutto un episodio che ci condiziona e torniamo a casa a mani
vuote. Non abbiamo avuto grossi problemi, il Gubbio che è molto
forte non ha creato molto, abbiamo frenato Arena che sa imbucare le
seconde palle e abbiamo fatto un bel lavoro pure con Vazquez e Mbakogu,
un peccato". Fotoservizio di Gianfranco Gavirati. Con l'ausilio
anche di Roberto Settonce pubblichiamo pure il curioso siparietto
finale con Bontà.
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►• 17 DICEMBRE
2022
Il Gubbio piega il Pontedera a dieci minuti dal termine con un tiro chirurgico di Toscano
Gubbio
contro Pontedera. Il trainer Braglia conferma il 3-4-1-2. Il tecnico
dei granata Canzi opta per il 3-4-2-1. La cronaca. Al 4' gran tiro di
Izzillo dal limite con Di Gennaro che intercetta la conclusione a rete
e si salva in tuffo in calcio d'angolo. Al 13' pericolo: Somma va via
sulla destra e crossa in area dove a tu per tu con il portiere si
ritrova Aurelio (pressato da Corsinelli) ma incredibilmente spara di
poco alto al volo da posizione molto favorevole. Al 29' un tiro-cross
da sinistra di Semeraro diventa una conclusione in porta ma
Stancampiano è attento e con la punta delle dita devia la palla
sopra la traversa in angolo. Al 39' assolo di Arena sulla trequarti,
calcia di sinistro dal limite ma la conclusione non è precisa
con la palla che
termina alta. Al 41' va via sulla sinistra Fantacci e poi crossa in
area dove sbuca Nicastro che di testa schiaccia a rete, palla che
termina di poco a lato. La ripresa. Al 19' ci prova Vazquez con un tiro
da fuori area che sorvola la traversa. Al 23' occasione ghiotta:
duettano nei pressi dell'area Vazquez e Toscano, con quest'ultimo che
calcia un rigore in movimento ma apre troppo il piede destro e la palla
va a lato incredibilmente. Al 29' cross da destra di Martinelli in area
dove sbuca Aurelio di testa, palla che sfiora il montante. Al 35' il
Gubbio passa in vantaggio: Arena da calcio piazzato serve al limite
Toscano che fa partire un tiro di destro al volo di rara bellezza con
la palla che si insacca sotto la traversa. Al 38' però Semeraro
si prende la doppia ammonizione per simulazione, così arriva il
cartellino rosso. Tre punti pesanti contro un'avversaria
sorprendentemente ben organizzata.
Tabellino: Gubbio - Pontedera (1-0):
Gubbio
(3-4-1-2):
Di Gennaro; Portanova, Signorini (26' pt Redolfi), Bonini;
Corsinelli, Rosaia (29' st Bontà), Bulevardi (16' st
Toscano), Semeraro; Arena; Mbakogu (29' st Spina), Vazquez.
A disp.: Meneghetti, Francofonte, Ahmetaj,
Guerrini, Vitale, Di Stefano, Di Gianni. All.: Braglia.
Pontedera
(3-4-2-1): Stancampiano; Espeche, Shiba,
Martinelli (39' st Mutton); Perretta, Guidi (26' st Somma), Izzillo
(26' st Catanese), Aurelio; Fantacci (34' st Benedetti), Cioffi; Nicastro. A disp.: Vivoli, Tonelli, Pretato, De Ioannon, Mercandalli, Bonfanti, Tripoli, Petrovic. All.: Canzi.
Arbitro: Nicolini di Brescia (Ceolin di Treviso e Zanellati di Seregno); quarto uomo: Castelli di Ascoli Piceno.
Rete: 35' st Toscano (G).
Espulso: 38' Semeraro (G) per somma di ammonizioni. Ammoniti: Shiba (P), mister Braglia (G), Semeraro (G), Nicastro (P), Espeche (P), Arena (G), Rosaia (G), Martinelli (P), Spina (G). Angoli: 3-2. Recupero: 2' pt; 5' st. Spettatori: 1049 (439 abbonati), di cui 50 di Pontedera nel settore ospiti.
Risultati: Diciannovesima Giornata - Serie C - Girone B:
Ancona - Recanatese 4-0
5' De Santis (A), 15' Lombardi (A), 64' Di Massimo (A), 82' D'Eramo (A)
Carrarese - Vis Pesaro 3-0
42' Cicconi (C), 49' Cicconi (C), Della Latta (C)
Cesena - Alessandria 3-1
11' Prestia (C), 35' Martignago (A) rig., 49' Ferrante (C), 57' Corazza (C)
Fermana - Torres 1-0
77' Maggio (F)
Fiorenzuola - San Donato Tavarnelle 1-2
13' Russo (S), 28' Mastroianni (F), 32' Marzierli (S)
Gubbio - Pontedera 1-0
80' Toscano (G)
Imolese - Reggiana 0-1
32' Cremonesi (R)
Montevarchi - Rimini 0-1
3' Gigli (R)
Olbia - Lucchese 1-1
38' Quirini (L), 75' La Rosa (O)
Virtus Entella - Siena 1-2
9' Frediani (S), 35' Merkaj (E), 84' Favalli (S)
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►• 16 DICEMBRE
2022
Braglia: "La nostra squadra è numericamente corta. Adesso a chi comanda spetta decidere "
Parla il trainer rossoblù Piero Braglia alla vigilia del match contro il Pontedera. Ecco cosa afferma: "Come
di solito è una partita difficile. Di fronte un Pontedera che
sta bene, ha il giusto equilibrio, sanno riempire molto bene l'area
avversaria, nei big match si è sempre comportata egregiamente,
perciò è una squadra forte e con l'arrivo di Canzi ha
cambiato percorso. Giocano bene con diversi calciatori di
qualità come Ladinetti, Catanese, Cioffi, Benedetti e Nicastro.
Ma in campo ci siamo anche noi e faremo del nostro meglio. Adesso
stiamo meglio a livello di mentalità, siamo infatti più
continui e i risultati si vedono. Due mesi fa una partita come quella
di Sassari si poteva perdere e penso che prendere un punto fuori casa
non è mai da buttare, checchè ne dica qualcuno".
Dopo il match di Sassari ha parlato che le altre società
già si stanno muovendo sul mercato e lei aveva precisato che ci sarebbe stato un incontro
con la società, perciò si attende rinforzi nella sessione di mercato invernale? "Credo
che qui debba decidere chi comanda. Qui, chi deve decidere quello che
vuole
fare è la società, perciò è Notari. Noi
siamo dipendenti della società. Quello che vorrà fare lo
dovremo accettare, nel bene o nel male. In fin dei conti è il
presidente che ci mette i soldi e in conclusione è il presidente
che deve decidere. Da parte mia sono convinto che questa è una
squadra che anche numericamente è corta. Siamo corti. Dico
questo perchè a gennaio inizierà un altro campionato.
Tutte le società faranno qualcosa. Non è così
scontato poi che noi ci ripetiamo con certi risultati. Chiaro che ci
metteremo tutto quello che abbiamo dentro, più di questo non
possiamo
fare. Oltretutto, più che i rinforzi, vorrei un campo dove
allenarmi.
Speriamo di risolvere questo problema. Si è visto a Sassari:
stiamo facendo il minimo sindacale perchè in queste condizioni
non riusciamo a preparare bene le partite. Mi fa girare le scatole
perchè non è facile programmare la settimana di lavoro
e non sappiamo dove sbattere la testa. Adesso ho attivato la
società tramite il team manager (Lazzoni ndr) che dovrà
parlare con chi deve parlare. Stiamo andando oltre ogni aspettiva di
quello che
possiamo fare. Non stiamo facendo una cosa normale: stiamo facendo
meglio di avversarie che hanno speso più di noi, inoltre
giochiamo con
diversi giovani e sono bravi, bisognerebbe rimarcarlo con onestà". La Lega Pro aveva proposto una riforma che poi è stata bocciata, che ne pensa? "Era
una riforma del cavolo. Come è assurdo fare giocare le partite a
mezzogiorno quando altrove si gioca addirittura alle nove di sera.
Succedono cose senza senso. Se si vuole fare una serie C importante proponendo un
campionato a venti squadre d'elite e il resto le vuoi buttare in serie
C2, ma a qualcuno può stare bene? Come quando volevano fare la Superlega. Qui
mi pare che uno si alza alla mattina e pensa ad un nuovo format. Non
è che con queste novità si porta più gente allo
stadio. Si entra in un giro vizioso per favorire le televisioni.
Iniziassero invece a fare riforme in funzione della gente perchè si perdono gli incassi. La gente
è bene che venga al campo, è importante nel calcio
poter vedere il pubblico allo stadio. A me piace vedere lo stadio pieno".
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►• 15 DICEMBRE
2022
Gubbio in forma contro un Pontedera... in forma. Punti sopra la media. Assente Morelli
Il
Gubbio si prepara per il match contro il Pontedera. Out attualmente
l'attaccante Artistico che si sta curando in un centro specializzato
per risolvere le conseguenze della mini frattura del metatarso: il
calciatore di proprietà del Parma tornerà in campo non
prima di febbraio. Fuori causa anche il terzino Tazzer per uno
stiramento muscolare e fino a gennaio non sarà arruolabile.
Assente anche il terzino Morelli che ha rimediato il cartellino rosso
contro la Torres e quindi è squalificato. Il trainer Braglia
dovrebbe confermare orma il collaudato 3-4-1-2 utilizzato ultimamente
(era partito con il 4-2-3-1) che gli ha permesso nelle ultime cinque
partite di non subire gol. Infatti è da 463 minuti che la
squadra rossoblù non incassa reti con 13 punti conquistati sui
15 a disposizione (quattro vittorie consecutive e l'ultimo pareggio a
Sassari). Ma di fronte ci sarà un Pontedera che sta sorprendendo
le attese anche perchè la compagine toscana è stata
costruita con un budget risicato rispetto agli standard del girone
perchè si attesta sotto un milione di euro.
La squadra granata tuttavia ha cambiato volto da quando è
subentrato sulla panchina dei toscani Max Canzi e proviene da cinque vittorie di seguito: in dodici partite di
campionato ha conquistato 9 vittorie, 2 pareggi e subito una sola
sconfitta totalizzando per l'esattezza 29 punti per una media di 2,42
punti a partita. É un cammino notevole se si considera che
Braglia con il Gubbio ha conquistato 36 punti in 18 partite per una
media di 2,00 punti a partita. Max Canzi allenava l'anno scorso l'Olbia
e in carriera è stato vice allenatore del Cagliari con Walter
Zenga trainer. Formazione granata che spesso viene schierata con il
3-4-1-2, tuttavia il trio offensivo è molto mobile con un modulo
che può diventare talvolta un 3-4-2-1. Tra i pali troviamo
Stancampiano. Difesa a tre con Shiba, Espeche e Martinelli. Centrocampo
a quattro con Somma, Ladinetti, Catanese e Aurelio. Sul fronte avanzato Benedetti a
giostrare tra le linee a supporto del duo di attacco Nicastro e Cioffi. Tra i granata
figurano tra l'altro tre ex rossoblù: Espeche, Aurelio e Fantacci. Lutto in casa
rossoblù: è scomparso Lanfranco Chinea, fu direttore
sportivo del Gubbio in due campionati di promozione regionale (dal 1976
al 1978) e poi in un'altra parentesi nella stagione 1992-1993 in serie
D.
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►• 13 DICEMBRE
2022
Focus. 'Under or no under age', è il dilemma. Undici anni fa titolari con cinque/sei giovani
Il
Gubbio si trova ad un punto di distanza dalla vetta e adesso ci spera.
Sono 36 i punti accumulati in 18 partite, con il miglior attacco del
girone con 27 reti segnate e la seconda miglior difesa del torneo con
12 gol incassati. Pertanto si cercherà di fare il possibile per
raggiungere il primo posto. Braglia ha capito che è un momento
propizio e ha mandato un messaggio chiaro alla società dopo il
match di Sassari: "Altre
squadre hanno iniziato a fare delle manovre di mercato e adesso da
parte nostra bisogna pianificare
con la società che cosa realmente ha intenzione di fare. Perchè noi dipendiamo solamente dalla società:
noi dobbiamo giocare sempre con gli under mentre le nostre avversarie
se ne fregano per poter vincere il campionato".
Il contesto va approfondito. Perciò la domanda nasce spontanea.
Si può vincere un campionato anche con gli under oppure no?
Oppure è più facile vincerlo con gli over? Nessuno ha la
sfera di cristallo. Però se guardiamo in casa Gubbio la risposta
già ci sarebbe se osserviamo attentamente quanto è
successo undici anni fa. Il Gubbio targato Torrente che vinse il
campionato nella stagione 2010-2011, tra l'altro da neopromossa, contro
ogni aspettativa, in quanto c'erano squadroni del calibro di Hellas
Verona, Salernitana, Spezia, Cremonese e Monza (tutte e cinque
attualmente in seria A), schierava cinque calciatori under in campo: il
portiere Lamanna (classe 1989), il difensore Caracciolo (1989), il
centrocampista Raggio Garibaldi (1989), l'esterno di attacco Galano
(1991, il più giovane) e l'attaccante Alfredo Donnarumma (1990)
nella formazione titolare. Ma i corrispettivi federali all'epoca
ricoprivano gli 'under 23' e ci rientrava anche il difensore centrale
Borghese (classe 1987), anch'egli titolare, anche se con un contributo
inferiore pari al 40% (i calcoli venivano ponderati in base
all'età), come era avvenuto con Marotta (classe 1986) nell'anno
precedente. Senza dimenticare che a ruota giocarono i difensori
Alcibiade ('90) e Capogrosso ('89), il centrocampista Suciu
('90), gli attaccanti Daud ('90) e poi Testardi ('90). Se c'è la
qualità, si può fare tutto. Pertanto questo
precedente ci dice: sì, è assolutamente possibile vincere
un campionato con gli under soprattutto se sono di qualità.
Approfondendo l'analisi possiamo fare un paragone anche con l'anno
scorso. Le due maggiori contendenti per il titolo, Modena e Reggiana,
alla fine l'ha spuntata la squadra di Tesser. Nelle partite importanti
per i canarini hanno fatto la differenza proprio alcuni under come
Giovannini, Bonfanti e Oukhadda che arrivò a gennaio 2022
proprio dal Gubbio. E il Gubbio non rimpiazzò il calciatore a
dovere, anzi arrivarono nelle casse rossoblù un bel gruzzoletto
con
questa operazione di mercato. Ma in casa eugubina la musica sembra
essere
cambiata da questa stagione: mai come quest'anno questa società
si era così
sbottonata così apertamente a livello economico. Inoltre il
gioiellino Arena viene
considerato incedibile a gennaio nonostante le lusinghe. Chiaro che
c'è anche il gioco
della parti. Braglia, dal canto suo, giustamente, vuole alzare
l'asticella per provare a tentare l'affondo per poter vincere il
campionato. Notari, dal canto suo, dovrà tenere conto del budget
(anche se è notevolmente superiore degli anni precedenti)
perciò
farà quello che si sente di fare. Un vero dilemma che
verrà sciolto a gennaio. Intanto Vincenzo Torrente è
stato presentato ufficialmente a Padova dalla mattinata di
martedì. Ecco la foto di rito con il Ds Mirabelli.
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►• 12 DICEMBRE
2022
Torrente a Padova: firma fino a giugno 2023 con opzione. E quella mancata gratitudine...
Ora
è certo, Vincenzo Torrente ha trovato squadra. Durante questi
mesi ci sono stati alcuni approcci con altre società: in primis
il Foggia, poi secondo alcuni rumours si è parlato di un sondaggio
di Trento e Reggiana, ma ci sono stati contatti con Andria
e Triestina. Tutto questo vuol significare che, nonostante a Gubbio
è stato messo alla porta la scorsa estate, in categoria ha
grandi estimatori e il suo lavoro è stato apprezzato. Mentre a
Gubbio era diventato una figura ingombrante, addirittura ultimamente
non sempre stimato (non dai tifosi). Il calcio non ha riconoscenza.
La riconoscenza, nel mondo del calcio, spesso è solo un'utopia
portata avanti da chi crede ancora nei sentimenti e negli uomini. Due
campionati vinti dalla serie C2 alla storica conquista della serie B
(dal 2009 al 2011), una salvezza miracolosa (nel 2020) da subentrato
dopo un avvio di campionato traumatico dove si è rischiato il
tracollo e un settimo posto l'anno scorso
con il raggiungimento dei playoff dopo cinque stagioni, con l'uscita
di scena a Pescara
senza sconfitta. Qualcuno frettolosolamente ha dimenticato tutto. Ma la
storia non si dimentica. La gratitudine evidentemente non trova spazio
in un mondo in cui le emozioni vengono sempre dopo
il profitto. Però adesso la fumata bianca è arrivata. A
Padova è stato esonerato Bruno Caneo e la scelta per il
sostituto è ricaduta proprio sul tecnico di Cetara. La dirigenza
biancoscudata ha deciso infatti di scegliere Torrente dopo alcune
riflessioni e nella giornata di lunedì 12 dicembre c'è
stato un incontro con la dirigenza patavina con la presenza del direttore sportivo
Massimiliano Mirabelli. Torrente firmerà un contratto fino a
giugno 2023, con opzione di rinnovo per il secondo anno. Adesso il
tecnico di Cetara si rimette in gioco in una piazza importante in un
girone avvincente dove le prime cinque classificate lottano in un
fazzoletto di cinque punti, con il Padova che attualmente si trova al
quattordicesimo posto. I biancoscudati sperano che possa portare alla risalita della squadra. Lutto in casa
rossoblù. Se n'è andato il cavalier Adalberto Menichetti,
ex calciatore e dirigente del Gubbio, oltre che grande tifoso. Aveva 95
anni giocando con il Gubbio a fine anni '40 ed inizio anni '50 facendo
parte della squadra che conquistò la promozione in serie B nella
stagione 1946-1947.
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►• 10 DICEMBRE
2022
Braglia: "Nessuno ti regala niente. Gli under...". Greco: "Che prova". Le foto di Torres-Gubbio
Il
Gubbio pareggia per 0 a 0 a Sassari contro la Torres. Primo tempo
più difficoltoso del previsto con gli eugubini che faticano ad
entrare in partita mentre i sardi sembrano più efficaci mettendo
in campo una ragnatela. Nella ripresa invece il Gubbio prova a spingere
senza il sussulto del gol, ma spreca almeno due occasioni importanti,
tra le quali una clamorosa di Mbakogu a tu per tu con il portiere
Salvato, mentre i locali protestano per un rigore non concesso nei
minuti di recupero su Dametto. Le parole del trainer Piero Braglia: "Se
abbiamo sofferto a Sassari? In tutte le partite si soffre perchè
nessuno nella categoria le
partite te le regala. La Torres si è dimostrata tra l'altro una
buona squadra con una buona
base di gioco. Perciò ci può stare di pareggiare le
partite, non siamo dei fenomeni, non lo
eravamo prima e non lo siamo diventati nemmeno ora. Abbiamo fatto una
partita dove non
ci hanno permesso di giocare come avremmo voluto. Abbiamo fatto la
partita che ci è stata concessa di fare, tutto qui. Ma non mi
lamento perchè nelle ultime cinque partite ne abbiamo vinte
quattro e abbiamo pareggiato solamente a Sassari, perciò a me va
bene così. Stiamo
facendo un percorso importante, anche stavolta contro
un’avversaria che ha corso e
lottato, perciò ci teniamo ben stretto questo risultato di
parità. Noi se puntiamo al
vertice visto che siamo lì? Nel girone di ritorno credo che ci
sarà un altro campionato, altre
squadre hanno iniziato a fare delle manovre di mercato e adesso da
parte nostra bisogna pianificare
con la società che cosa realmente ha intenzione di fare. Voglio
dire, noi dipendiamo dalla società:
noi dobbiamo giocare sempre con gli under mentre le nostre avversarie
se ne fregano per poter vincere il campionato. Noi siamo ben
consapevoli dei nostri limiti e dei nostri pregi. Per
adesso stiamo rompendo le scatole a tutti e quindi per adesso ci va
bene così". Le parole del tecnico dei sardi Alfonso Greco: "Avevamo
davanti un avversario importante, ma nel primo tempo abbiamo creato,
abbiamo gestito meglio e nella ripresa meglio loro quando hanno
cambiato qualcosa. Nell'ultimo quarto d'ora meritavamo anche di fare
gol. Grande partita, bella prestazione. Il rigore su Dametto? Pare che
il fallo c'era, ma non possiamo farci niente e accettiamo la decisione
dell'arbitro". L'attaccante Davide Luppi: "Una
partita difficile ma se l'avessimo vinta non ci sarebbe stato nulla da
dire. Ci sono state occasioni da ambo le parti, un pareggio che
accontenta tutti". Il terzino Lorenzo Ferrante: "Abbiamo
fatto un'ottima gara, abbiamo fatto una battaglia. Tra l'altro abbiamo
avuto le nostre occasioni per vincere soffrendo molto poco".
Le
immagini (20 foto) di Torres Sassari e Gubbio. Fotoservizio di
Alessandro Sanna per la Torres Calcio con la collaborazione di
Francesco Salis. Immagini che si possono trovare sulla pagina ufficiale
facebook della Torres Sassari Calcio.
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►• 10 DICEMBRE
2022
Gubbio stoppato a Sassari con la Torres, è 0-0. Finale concitato. Pure un 'rosso' per Morelli
Torres
contro Gubbio. Il trainer Braglia conferma il modulo 3-4-1-2. Il
tecnico dei sardi Greco opta per il 4-4-2. La cronaca. Primo squillo in
avvio dei locali quando Girgi va via sulla sinistra e crossa in area
dove Liviero fa sponda verso Scappini che prova il tiro al volo di
destro dal limite con la palla che sfiora il palo alla sinistra del
portiere. Al 4' ancora un cross dalla sinistra di Liviero con Diakite
che stacca di testa e incorna in porta, palla che finisce un metro a
lato. Al 7' ancora i locali si rendono temibili con Masala che prova il
tiro al volo di sinistro dal limite, una rasoiata insidiosa con la
palla che fa la barba al palo. Al 27' corner di Masala calciato sul
primo palo, Scappini prova la girata al volo di destro in anticipo da
posizione molto favorevole, ma manca incredibilmente lo specchio della
porta. Al 34' è Masala che pennella una punizione in area,
Ferrante porge una palla filtrante per Antonelli che manca un rigore in
movimento e calcia alto di destro. Al 38' un brivido: iniziativa di
Diakite che al limite va via in anticipo su Signorini e crossa in area
dove giunge a rimorchio Liviero che calcia al volo in spaccata ma per
fortuna la palla termina di poco a lato. Il Gubbio si fa vedere nel
finale di primo tempo (45') prima con Vazquez che ad un metro dalla
porta si fa anticipare in angolo da Dametto su assist di Mbakogu, poco
più tardi Portanova calcia un tiro dai venti metri ma la
conclusione è telefonata e para senza esitazioni Salvato. La
ripresa. Mister Braglia cambia modulo passando al 3-4-2-1 con l'entrata
in campo di Spina al posto di Vazquez, dove Mbakogu diventa l'unico
finalizzatore mentre Arena viene dirottato sulla destra sulla
trequarti. Al 2' incursione da destra di Arena che porge un assist al
limite per Bulevardi che prova il tiro al volo di destro ma viene
murato da Dametto. Al 6' spiovente di Liviero in area dove Masala tenta
una sforbiciata, pregevole il gesto ma la palla termina a lato. Al 15'
egregio scambio tra Bulevardi e Semeraro in area, con quest'ultimo che
prova il tiro da posizione defilata ma si salva in angolo Salvato. Al
16' ci prova anche Bulevardi con un tiro di destro dal limite che viene
deviato dalla schiena di Girgi in calcio d'angolo. Al 33' un brivido
quando Luppi calcia a botta sicura a rete dopo una serpentina
di Sorgente, ma a pochi decimetri dalla porta è provvidenziale
un intervento di Toscano che ci mette il corpo e riesce a salvarsi in
calcio d'angolo. Nei minuti finali succede di tutto. All' 43' espulso
per doppia ammonizione Morelli per un braccio alto su Samuele Pinna. Al
44' su spiovente in area di Lora, colpisce di testa a colpo
sicuro Dametto con la palla che fa la barba al palo. Sul
capovolgimento di
fronte, lancio lungo di Di Gennaro con sponda di testa di Bontà
che lancia in porta Mbakogu ma solo davanti al portiere gli calcia
addosso e Salvato si salva con i piedi. Al 48' va via sulla sinistra
Corsinelli che porge un assist al bacio in area per Spina che si gira
ma spreca tutto calciando alto. Scintille finali al 51'
con grandi proteste della Torres per un presunto contatto in area
tra Dametto con Redolfi, ma l'arbitro fa proseguire tra la
contestazione
veemente dei sassaresi, ne fa le spese il preparatore dei portieri
Pinna allontanato dalla panchina locale per proteste.
Tabellino: Torres - Gubbio (0-0):
Torres (4-4-2):
Salvato; Ferrante, Antonelli, Dametto, Girgi (27' st Pinna R.);
Campagna (21' pt Pinna S.), Lora, Masala (27' st Gianola), Liviero;
Diakite (17' st Luppi), Scappini (27' st Sorgente). A disp.: Carboni, Garau, Suciu, Bonavolonta, Carminati, Tesio, Lisai, Teyou. All.: Greco.
Gubbio (3-4-1-2):
Di Gennaro; Redolfi, Signorini,
Portanova; Morelli, Rosaia (30' st Bontà), Bulevardi (30' st
Toscano), Semeraro (22' st Corsinelli); Arena (35' st Vitale); Vazquez
(1' st Spina), Mbakogu. A disp.: Meneghetti, Francofonte, Di
Stefano. All.: Braglia.
Arbitro: Bonacina di Bergamo (Bocca di Caserta e De Angelis di Roma 2); quarto uomo: Cherchi di Carbonia.
Espulsi: 43' st Morelli (G) per somma di ammonizioni; 51' st preparatore dei portieri Pinna T. (T) per proteste. Ammoniti: Girgi (T), Masala (T), Lora (T). Angoli: 5-9. Recupero: 3' pt; 6' st.
Risultati: Diciottesima Giornata - Serie C - Girone B:
Alessandria - Montevarchi 2-2
23' Rota (A), 57' Lischi (M), 62' Checchi (A), 67' Jallow (A)
Lucchese - Carrarese 3-2
16' Rizzo Pinna (L), 26' Giannetti (C), 39' Cicconi (C), 79' Ravasio (L), 83' Romero (L)
Pontedera - Fermana 2-1
35' Nicastro (P), 74' Spedalieri (F), 83' Nicastro (P)
Recanatese - Virtus Entella 1-2
60' Meazzi (E), 62' Carpani (R), 67' Zamparo (E)
Reggiana - Olbia 0-0
Rimini - Ancona 2-1
70' Simonetti (A), 72' Delcarro (R), 75' Tanasa (R)
San Donato Tavarnelle - Imolese 0-0
Siena - Fiorenzuola 1-1
10' Mastroianni (F), 87' Paloschi (S)
Torres - Gubbio 0-0
Vis Pesaro - Cesena 1-2
22' Fedato (V), 32' Corazza (C), 67' Shpendi S. (C)
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►• 08 DICEMBRE
2022
Braglia: "Non ho rimorsi, mi sono divertito. Non mi fossilizzo su un modulo. Su Bulevardi..."
Un
Gubbio senza lo squalificato Bonini oltre al lungodegente Artistico
è pronto salpare per trasferirsi in terra sarda perchè
sabato è prevista la trasferta di Sassari con la Torres. Parla
così Piero Braglia due giorni prima del match: "Incontriamo
una squadra che sta facendo il suo percorso e si deve salvare, una
Torres che possiede delle individualità importanti in attacco
come Diakitè oppure Scappini oltre a Ruocco, perciò
incontreremo un'avversaria tosta e quadrata. Tuttavia posso dire che
ultimamente siamo diventati più intelligenti nel gestire le
partite e siamo diventati più bravi ad iniziarle le partite. Se
c'è un calciatore tra tutti che mi fa più incavolare?
Danilo Bulevardi perchè ha mezzi importanti, ma è un
centrocampista perciò deve adeguarsi e deve sapere giocare a
calcio, non deve essere fissato su certe tematiche, se siamo a due o a
tre (a centrocampo ndr), evidentemente se non riesce a gestire certe
situazioni vuol dire che merita di stare dove si trova perchè
credo che abbia i mezzi per giocare in una categoria superiore. Troppe
cavolate ho visto fargli fare: montava sopra il pallone e toccava per
troppo tempo la palla, non esiste! Un centrocampista deve giocare in
funzione della squadra. Credo che adesso Bulevardi ha solamente due
possibilità: o gioca in una certa maniera e corre dandoci la
qualità, altrimenti sta fuori con me; è un bravo ragazzo
ma deve capire che non può sbagliare più nulla in campo.
A livello tattico abbiamo due moduli di riferimento, a seconda di
quello che ci dà più garanzie al momento per interpretare
una partita lo mettiamo in campo. Per me non è importante il
modulo, per me è importante l'atteggiamento della squadra e
l'atteggiamento di un ragazzo di fronte a quello che vuole fare nella
propria vita. Se uno non cambia modulo almento tre volte in una partita
quando un'avversaria ti prende le misure, che fai? Non si può
essere troppo fossilizzati verso un solo modulo. Non bisogna dare
mica punti di riferimento. Il calcio è cambiato. Faccio subito
un esempio. Quando allenavo il Catanzaro avevo di fronte il Crotone
allenato allora da Gasperini: già quella volte si vedeva che era
un bravo allenatore e non dava punti di riferimento, non mi sorprende
dove è arrivato (al Genoa, all'Inter ed ora all'Atalanta ndr).
Ho giocato in serie A, mi sono divertito, sono stato bene, alleno da
una vita e faccio ciò che mi piace. E non vivo di rimorsi, nella
mia vita ho fatto quello che dovevo e potevo fare".
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►• 06 DICEMBRE
2022
Sfrappa: "Braglia, valore aggiunto. Arena migliorato, era nervoso. Ma la rosa è un po' corta"
Ex
direttore sportivo di Gubbio, Ancona, Grosseto (ai tempi di Max
Allegri) e Arezzo, ex osservatore del Perugia ai tempi di Serse Cosmi e
Alessandro Gaucci. Stiamo parlando di Domenico Sfrappa, era presente
sugli spalti del Barbetti sabato scorso nella partita contro il Siena.
Ecco cosa ci ha detto: "Per me
è stata una partita senza storia nel senso che il Gubbio ha
meritato di vincere entrando in campo con una convinzione diversa
rispetto altre volte. Avevo già visto il Gubbio in altre
occasioni, dove ad esempio all'inizio aveva preso due gol oppure si
è trovato più in difficoltà. Diciamo che di fronte
al pubblico amico forse questa è stata la migliore prestazione". Se parliamo dei singoli, c'è qualche nome che vale la pena citare? "Fino
adesso nelle partite in casa non mi aveva convinto, ma stavolta Vazquez
ha fatto veramente una buona partita. Ma in particolar modo
mi ha colpito in questa circostanza l'attenzione della squadra.
Sicuramente un grande merito va al Gubbio anche se il Siena in campo ha
fatto vedere veramente poco". Invece cosa ne pensa di questo ragazzino talentuoso che porta il nome di Alessandro Arena? "Ma
rispetto
agli ultimi tempi, da come lo avevo visto io, Arena talvolta non
riusciva ad entrare bene in partita però poi grazie a tre belle
giocate
riusciva a fare cose egregie. Adesso sotto questo aspetto è
migliorato sicuramente, anche fisicamente, mentre altre volte a tratti
lo vedevo anche troppo nervoso e insofferente, e non capisco il
perchè in verità. Adesso mi sembra più tranquillo,
forse ha capito che questo è un anno
importante per lui. Probabilmente anche l'allenatore sta
valorizzando le sue qualità". Tanti allenatori si basano
su un modulo ben prestabilito mentre Braglia cambia spesso assetto
tattico, che ne pensa a riguardo? "Sicuramente
Braglia è un valore aggiunto. Voglio dire la categoria la sa
fare e la sa fare pure bene. Qualche volta è un po' bacchettone,
sotto questo punto di vista è un allenatore con una grande
personalità, oltretutto sa leggere bene le partite. Non mi
sorprende sotto questo punto di vista, il suo valore è indubbio.
Per questo motivo vorrei aggiungere...". Prego, dica? "Attenzione
al Gubbio. Può fare bene in questo campionato perchè quei
calciatori che formano l'ossatura sono importanti, per questo motivo
è una squadra che può dire la sua. Ma dico questo
perchè in campionato ancora non c'è una squadra che
è venuta fuori nettamente rispetto alle altre e in questa
situazione può diventare determinante un allenatore quando i
valori sono abbastanza livellati. L'anno scorso la differenza l'ha
fatta l'allenatore del Modena, Attilio Tesser. Tuttavia vorrei far
notare che come organico è un pochino corto rispetto altre pretendenti
che potrebbero avere una rosa più profonda". Con questo vuole intendere che la differenza può farla proprio Braglia? "Assolutamente
sì. Essendoci un allenatore con una grande esperienza come
Braglia sicuramente per il Gubbio è un valore in più". E allora è l'anno buono che il Gubbio se la possa giocare fino in fondo?
"Non lo so, per un motivo: sono dell'avviso che la rosa è
un po' corta nel senso che non vedo dei cambi nel momento in cui
può servire qualcosa di diverso. Ci sono parecchi giovani. Se
uno vuole fare qualcosa di più, magari a gennaio si potrebbe
prendere qualche calciatore che partendo dalla panchina può fare la
differenza. Allora sì che il Gubbio può giocarsi tutte le sue chances".
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►• 05 DICEMBRE
2022
Focus. Gubbio, non puoi più nasconderti. Un miglior attacco e da 373' senza prendere reti
Lo
dicevamo già la scorsa estate. Gubbio, ora non ti puoi
più nascondere. L'anno scorso era arrivato un settimo posto
onorevole con Torrente in un girone dove c'erano diverse avversarie
candidate al titolo: Modena, Cesena, Reggiana, Virtus Entella e
Pescara, quest'ultime tre appena retrocesse dalla serie B. Tutte
avversarie con risorse economiche e organici sopra la media per la
serie C. La scorsa estate la presidenza ha messo in campo diversi
investimenti per completare una rosa con diverse alternative in tutti i
ruoli, come non era avvenuto mai prima. In più è arrivato
un allenatore navigato e molto efficace per la categoria come Braglia
proprio per alzare l'asticella di una squadra che aveva bisogno di un
organico molto competitivo e non si è fatto attendere un
importante finanziamento per allestire una squadra più ambiziosa e
di qualità. Il resto ce lo racconta il campionato dopo
diciassette giornate esatte. Il Gubbio si trova al secondo posto in
classifica a ridosso della capolista Reggiana. Infatti le pretendenti
al titolo quest'anno sono racchiuse in un fazzoletto. Reggiana, Gubbio,
Cesena ed Entella, anche se quest'ultime non riescono a trovare la
giusta continuità e quindi rendono ancora più probabile
una impresa dei rossoblù. Ma ce lo dicono anche i numeri. Il
Gubbio ha ottenuto quattro vittorie di seguito scrollandosi di dosso
due sconfitte consecutive con Cesena e Recanatese. Ma in particolar
modo sembra essersi sbloccato l'attacco: nel mirino erano finiti
Mbakogu e Vazquez, però proprio quest'ultimo negli ultimi due
incontri ha sempre timbrato il cartellino dopo un avvio di torneo dove
l'argentino aveva attraversato un periodo di appannamento. Infatti il
Gubbio adesso ha il miglior attacco del girone: 27 reti realizzate in
17 partite (per una media di 1,78 gol a partita), mentre la miglior
difesa appartiene al Fiorenzuola (con 10 reti subite). Tuttavia
c'è un altro dato importante che arriva proprio dal reparto
difensivo: il Gubbio non prende gol da 373 minuti; negli ultimi quattro
incontri nessun gol subito e nove gol realizzati. Tutto ciò sta
a significare che la squadra di Braglia ha ritrovato una certa
consistenza nelle retrovie dopo un periodo di offuscamento. Numeri che
potrebbero portare a facili entusiasmi. C'è chi predica calma,
c'è chi si sbilancia, chi esalta i singoli, chi invita gli altri
a guardare il calendario perchè la strada è ancora tanto
lunga. Anche se la vittoria importante sul Siena ha messo d'accordo
tutti: i gol di Vazquez e Toscano hanno ridato morale ai tifosi, basta
fare un giro sui social per capire l'umore degli eugubini. C'è
chi pensa pure a quanto è successo undici anni fa con Torrente in
panchina. Fra certezze, scaramanzia, vecchi e nuovi eroi, c'è la
necessità di restare con i piedi ben piantati per terra. Ma
è altrettanto chiaro un altro concetto. Gubbio, adesso non puoi
più nasconderti dopo una partenza così sprint. Intanto
proprio l'ex tecnico rossoblù, Vincenzo Torrente, parla
così a TuttalaC.it, dicendo queste parole: "Gli attestati di
stima della tifoseria della Vis Pesaro mi hanno fatto enorme piacere,
ho letto parole di apprezzamento che non mi hanno lasciato
indifferente, significa che a Pesaro ricordano con piacere quanto ho
fatto nella mia ultima esperienza lavorativa".
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►• 03 DICEMBRE
2022
Toscano: "Noi siamo squadra forte". Rosaia: "Stiamo bene insieme". Le foto di Gubbio-Siena
Gubbio
in scioltezza contro il Siena. Chiusa la pratica con un gol per tempo
contro una formazione apparsa sterile in fase offensiva. Una saetta su
punizione di Vazquez apre le danze sul finire del primo tempo mentre
nella ripresa chiude i conti Toscano con un destro a girare angolato.
La parola proprio a Marco Toscano: "Il
mio gol è merito di una grande azione di Arena, ho sterzato e ho
tirato di interno destro. É piacevole giocare con Arena, tuttavia è
piacevole giocare con tutti i componenti di questa squadra
perchè è composta da giovani molto forti e anche il resto
della squadra è molto forte. Però bisogna restare con i
piedi per terra e concentrati". Tocca all'altro centrocampista Giacomo Rosaia: "Abbiamo
trovato una quadratura importante. Siamo un gruppo che sta davvero bene
insieme. Solo così si raggiungono i grandi obiettivi. Partita
maschia e spezzettata, però noi siamo rimasti compatti per
portare a casa una grande vittoria". Il parere del trainer Piero Braglia: "Abbiamo
vinto contro una signora avversaria. Ma la nostra squadra si
diverte e si sacrifica, inoltre stiamo crescendo, cioè c'è più consapevolezza
nei nostri mezzi. Arena? Sta cambiando atteggiamento e ha dei mezzi
enormi, corre, lotta, dribbla, calcia e inventa, direi con ampi margini
di miglioramento, e si prepara meglio alle partite perchè lo vedo
più serio. Anche Bulevardi è cresciuto, ha capito di
sacrificarsi, porta la croce, devono capirle certe cose. Tutti stanno crescendo, compresi
i subentrati come Toscano e Vitale, questi sono segnali che la squadra
vuole fare cose importanti. Ma non ammetto ingenuità come quella di
Bonini che si è fatto espellere. Qualcosina però si
può migliorare all'interno di questa società. Tuttavia ho
trovato gente umile, ma l'importante è che mi trovino i campi
per farmi allenare altrimenti mi girano le scatole: mi avevano fatto una
promessa, poi se vado a Umbertide o altrove non mi interessa, però qualcuno
si deve fare qualche domanda. Questo è il problema, ma sono
felice di essere a Gubbio: lavoriamo dalla ore 9 di mattina alle ore 7
di sera. Ma ribadisco, questo Gubbio può fare molte cose: solo a
Cesena siamo andati in sofferenza perchè ci hanno mangiato vivi
e ci hanno scortecciato, per il resto qualche gara l'abbiamo regalata
ma poi siamo stati bravi a rimetterci in carreggiata". Il vice allenatore Nico Lelli del Siena: "Ci
mancavano tanti calciatori e si è visto, ma il risultato
è ingiusto. Partita decisa da un episodio dubbio a fine primo
tempo e il tiro di Vazquez è stato anche deviato. Abbiamo creato
ma poi abbiamo subito il 2-0. Non siamo fortunati". Il commento del centrocampista dei senesi Tommaso Bianchi: "Partita equilibrata, ma ogni episodio ormai ci gira contro. Gara decisa solamente dagli episodi". Ma ecco le immagini (20 foto) di Gubbio e Siena. Fotoservizio di Gianfranco Gavirati.
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►• 03 DICEMBRE
2022
Gubbio in scioltezza sul Siena (2-0). Apre le danze Vazquez e chiude i conti Toscano
Gubbio
contro Siena. Il trainer Braglia conferma il 3-4-1-2. Mentre il tecnico
Pagliuca (squalificato, in panchina c'è Lelli) opta per il
4-4-2. La cronaca. All' 11' ci prova Arena dalla distanza con un tiro
di sinistro che termina a lato di poco. Al 22' sponda di Vazquez al
limite verso Bulevardi che prova il tiro di destro al volo radente,
palla che sfila di poco a lato. Al 34' cross in area di Rosaia per la
testa di Vazquez che schiaccia a rete ma la conclusione è
centrale, para senza problemi Lanni. Al 39' una giocata smarcante di
Arena al limite verso Morelli che entra in area, prova il pallonetto
sull'uscita del portiere Lanni, nei pressi della riga di porta salva
tutto Riccardi che sbroglia la matassa. Al 45' il Gubbio passa in
vantaggio: su punizione di seconda dal limite, Rosaia tocca per Vazquez che fa
partire una saetta di
destro con la palla che si insacca a fil di palo a mezz'altezza alla
sinistra del portiere. Al 47' ci prova Disanto su punizione che sfiora
la traversa. La ripresa. Al 18' da destra Raimo serve per vie centrali
Castorani che trova il corridoio per Arras che si invola verso la
porta, ma è efficace in tuffo Di Gennaro che chiude lo specchio.
Al 22' cross da sinistra in area da parte di Meli con Arras che cerca
il colpo di testa, ma Di Gennaro fa buona guardia e para. Al 32'
salvataggio sulla linea di Belloni su tiro a botta sicura di Signorini
dopo uno spiovente in area di Arena. Al 40' arriva il raddoppio: Arena
lavora una grande palla al limite servendo Toscano che appena entrato
in area si porta la palla sul destro e fa partire un tiro a giro con la
palla che si insacca a fil di palo alle spalle di Lanni a mezz'altezza.
Tabellino: Gubbio - Siena (2-0):
Gubbio (3-4-1-2):
Di Gennaro; Portanova, Signorini, Bonini; Morelli (25' st Semeraro), Rosaia (43' st Francofonte),
Bulevardi (25' st Toscano), Corsinelli; Arena (43' st Vitale); Vazquez (13' st Di Stefano), Mbakogu. A disp.:
Meneghetti, Redolfi, Bontà, Spina. All.: Braglia.
Siena (4-4-2): Lanni; Silvestri, Crescenzi, Riccardi, Raimo; Disanto, Bianchi (9' st Meli), Leone, Castorani (30' st Picchi); Belloni, Frediani (9' st Arras). A disp.: Manni, De Santis, Franco, Farcas, Rizzitelli. All.: Pagliuca (squalificato, in panchina Lelli).
Arbitro: Di Marco di Ciampino (Tempestilli di Roma 2 e Tchato di Aprilia); quarto uomo: Catanoso di Reggio Calabria.
Reti: 45' pt Vazquez (G), 40' st Toscano (G).
Espulso: 48' st Bonini (G) per somma di ammonizioni. Ammoniti:
Belloni (S), Bonini (G), Mbakogu (G), Bianchi (S), Bulevardi (G),
Toscano (G), Vitale (G), Castorani (S), Lanni (S), Arena (G), Signorini
(G). Angoli: 3-1. Recupero: 4' pt; 5' st. Spettatori: 1091 (439 abbonati); di cui 112 provenienti da Siena.
Risultati: Diciassettesima Giornata - Serie C - Girone B:
Ancona - Alessandria 3-0
47' D'Eramo (Ac), 51' Moretti (Ac), 89' Mattioli (Ac)
Carrarese - Torres 0-1
39' Scappini (T) rig.
Cesena - San Donato Tavarnelle 3-2
6' Corazza (C), 10' Adamo (C), 46' Ubaldi (S), 65' Corazza (C), 69' Russo (S)
Fermana - Reggiana 0-3
14' Rosafio (R) rig., 19' Montalto (R) rig., 54' Pellegrini (R)
Fiorenzuola - Rimini 2-1
61' Delcarro (R), 67' Stronati (F), 88' Frison (F)
Gubbio - Siena 2-0
45' Vazquez (G), 85' Toscano (G)
Imolese - Vis Pesaro 0-0
Montevarchi - Pontedera 1-2
19' Nicastro (P), 24' Cioffi (P), 74' Cerasani (M)
Olbia - Recanatese 1-1
50' Sbaffo (R), 80' Brignani (O)
Virtus Entella - Lucchese 1-1
31' Mastalli (L), 91' Favale (E)
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►• 02 DICEMBRE
2022
Mignemi: "Siamo super ambiziosi, società e allenatore. Arena? A gennaio non si muove..."
Dopo
la rifinitura, che si è svolta a porte chiuse, parla il
direttore sportivo Davide Mignemi. Di seguito il nostro reportage
fotografico. Ecco cosa dice: "Con
il Siena affrontiamo una squadra molto forte, con la migliore difesa
del campionato e per blasone è stata costruita per primeggiare,
perciò sarà una partita complicata. Ma ci siamo anche
noi. Questo Gubbio sta ricevendo attenzioni grazie a grandi
prestazioni. Il merito è dei ragazzi. Noi siamo battaglieri,
questo è il nostro dna, questo è il dna anche del nostro
condottiero Braglia che con fare sapiente ha saputo forgiare questa
rosa". Si registra un diverso trend in trasferta rispetto a quello in casa? "Ma
io vedo il dato più importante: abbiamo 32 punti, questa piazza
da anni non riusciva a vedere una partenza così importante, con
una cultura del lavoro non indifferente. Pertanto esalterei di
più questo aspetto. Questo entusiasmo che deve fare esaltare la
piazza e i tifosi. Nessuno di noi è appagato, nessuno vuole
fare dei voli pindarici, credo che dalle forte radici crescono degli
alberi forti. Perciò vogliamo continuare a stupire". Lei è da un anno e mezzo in rossoblù, un bilancio? "Posso
di certo dire che tante cose sono cambiate e spero che cambino anche
altre cose. Non è una questione di operazioni, perchè
tutte le trattative vengono fatte con criterio e con sinergia piena con
la società e con lo staff tecnico, e a me spettano quelle
decisioni che spero poi sul campo si possano rivelare giuste. Sono
contento quando vedo la gente intorno a me contenta e mi dà
quelle motivazioni nel mio lavoro. Oppure vedere quei tifosi che ci
sostengono come è avvenuto a Cesena o a Pesaro. Finchè
avrò questa passione sono convinto che le cose potranno andare
bene". Lei ha detto di cambiamenti e si aspetta altri cambiamenti, si può spiegare meglio? "Ogni
giorno tutti noi siamo chiamati a poterci migliorare, il sottoscritto
in primis. Spero in un futuro prossimo di essere anche un migliore
direttore sportivo. Dico questo sia per una crescita personale ma
soprattutto per la crescita di questa società. Questa
società merita più lustro, questo è il concetto".
Due allenatori, Torrente prima e Braglia ora, hanno svolto un egregio
lavoro per dare lustro all'organico costruito in questi due anni, non
crede? "Assolutamente sì, per
me è importante lavorare con il concetto del noi. Cioè
lavorare con delle persone che antepongono il noi rispetto all'io.
Bisogna lavorare di gruppo e in sinergia. Solo così si possono
fare dei risultati, quando tutti remano dalla stessa parte e c'è
unità di intenti, soprattutto nei momenti di difficoltà
perchè ogni giorno bisogna lavorare per migliorarci". Veniamo al dunque: Arena è un uomo mercato, parte a gennaio o resterà a Gubbio? "Lui
rimarrà con noi fino a fine stagione. Lo dice il mio presidente
(Notari ndr) perciò la sua parola è sovrana. Ma siamo
contenti così, compreso lo stesso Arena". Ma si pensa al salto di categoria? "Diciamo
che non soffriamo di vertigini e lassù ai vertici non ci stiamo
male. Anzi, ci stiamo benissimo. Abbiamo avversarie che per blasone e
budget non possono essere paragonate a noi. Ma non sempre vince chi
spende di più, ed io voglio pensare che si può sognare.
Perciò se voglio sognare voglio farlo in grande. Ma questo
avviene attraverso un lavoro giornaliero e avere delle ambizioni da
parte di tutti. Società, allenatore, il sottoscritto, siamo
tutti super ambiziosi".
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