SERIE C - GIRONE B
VENTESIMA GIORNATA
SAB. 21 DICEMBRE 2024
STADIO GIUSEPPE SIVORI
ORE 17:30

SESTRI LEVANTE

2

GUBBIO

1

VENTUNESIMA GIORNATA
SAB. 4 GENNAIO 2025
STADIO PIETRO BARBETTI
ORE 15

GUBBIO-LUCCHESE

> Calendario completo: (vedi)

Clicca le immagini rossoblu!

CLASSIFICA
GIRONE B SERIE C
2024-2025

Pescara
Ternana (-2)
Entella
Torres
Vis Pesaro
Arezzo
Rimini
Campobasso
Pineto
Ascoli
Pianese
Carpi
Perugia
Gubbio
Pontedera
Spal (-3)
Lucchese
Milan Futuro
Sestri Levante
Legnago

41
41
41
36
35
35
29
25

25

25
25
25
23
22
20

19
19
16
16

13

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Risultati Calcio...

VENTESIMA GIORNATA
DOM. 22 DICEMBRE 2025

Ascoli
Spal

1
1

Campobasso
Arezzo 

0
1

Lucchese
Pineto

3
3

Milan Futuro
Entella

1
2

Perugia
Pianese

1
1

Pescara
Ternana 

0
0

Pontedera
Legnago

0
0

Rimini
Carpi

0
0

Vis Pesaro
Torres

1
3

Marcatori 2024-2025
Serie C - Girone B

Cicerelli Ternana
Corazza Ascoli
Bruzzaniti Pineto
Cianci Ternana

12
11
11
9

Vedi lo stadio Barbetti!

Marcatori Gubbio
2024-2025

Tommasini
D'Ursi
Rosaia
Corsinelli
Fossati
Rocchi
Rovaglia
Tozzuolo

3
2
2
2
2
2
1
1

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VENTUNESIMA GIORNATA
SAB. 4 GENNAIO 2025

Gubbio-Lucchese

Arezzo-Vis Pesaro

Carpi-Milan Futuro

Legnago-Campobasso

Pianese-Ascoli

Pineto-Sestri Levante

Spal-Perugia

Ternana-Pontedera

Torres-Pescara

Virtus Entella-Rimini

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30 DICEMBRE 2020
Ipotesi mercato: si pensa a due reparti e alle uscite. Mentre Pasquato piace al Sudtirol e Cosenza

Siamo agli sgoccioli, si parte. Il mercato invernale del Gubbio potrebbe impennarsi. Due calciatori pronti a fare le valigie. In primis il centrocampista Alessandro Lovisa, un classe 2001, che è di proprietà della Fiorentina. Il calciatore torna alla società viola per fine prestito. Sul mediano ex Pordenone ci aveva messo gli occhi il Grosseto allenato dall'ex calciatore dei rossoblù, Lamberto Magrini. Ma alla fine la società maremmana ha glissato l'operazione e la trattativa si è arenata. Ma adesso il centrocampista friuliano è finito nel mirino del Legnago Salus. Un altro elemento è pronto a tornare alla base: si tratta di Zakaria Sdaigui, classe 2000, di proprietà della Roma. Il calciatore fiorentino adesso potrebbe essere girato dal club giallorosso al Palermo. Perciò il Gubbio dovrà trovare sul mercato dei sostituti. Lo aveva esplicitato sulle nostre colonne il diesse Stefano Giammarioli che sarebbe stato un mercato che si sarebbe incentrato soprattutto su qualche scambio. Adesso il club eugubino dovrebbe puntare su un centrocampista e su un terzino, possibilmente entrambi under e potrebbero essere ottenuti sempre con la formula del prestito. In partenza in verità ci sarebbero pure il terzino sinistro Migliorelli che finora ha trovato poco spazio e il terzino destro Cinaglia che il prossimo giugno va in scadenza di contratto: adesso bisognerà vedere se davvero cambieranno aria. Stesso discorso vale per il centrocampista Bangu che a tutti gli effetti è fuori rosa e solo in caso di cessione potrebbe avere un'opportunità per tornare a giocare. Sono tutte ipotesi al vaglio. Mentre il fantasista Cristian Pasquato è diventato un vero e proprio oggetto del desiderio: conclamato l'interesse del Sudtirol, ma adesso ci sarebbe un'attenzione anche del Cosenza che milita in serie B. Insomma sul trequartista padovano si stanno aprendo dei scenari nuovi dopo il vero rilancio in maglia rossoblù in questo scorcio di campionato (da ricordare che l'anno scorso si trovava in serie D con il Campodarsego), ma il diesse Giammarioli nell'intervista rilasciata al nostro portale web ha dichiarato che il funambolo calciatore patavino è incedibile. Mentre da gennaio si dovrebbe sapere di più su Linas Megelaitis: come rivelato a Gubbiofans.it, è pronta una proposta da parte del club rossoblù per un prolungamento di contratto: si parla di un contratto pluriennale per il playmaker lituano ma bisogna fare in fretta, per non cadere nel tranello che il calciatore poi si possa svincolare a parametro zero come è avvenuto la scorsa stagione con Camillo Tavernelli: con un autentico blitz il Dg del Cittadella, Stefano Marchetti, è riuscito ad aggiudicarsi le prestazione del versatile attaccante classe 1999. Ah proposito dell'attaccante tifernate: Tavernelli, nella partita odierna contro il Lecce in serie B, ha segnato il gol del definitivo 2-2 del Cittadella.

29 DICEMBRE 2020
Cucchietti 'The Mask' torna nel gruppo. Una programmazione che paga: allenatore che non si cambia

É tornato ad allenarsi Tommaso Cucchietti, dopo l'infortunio dello scorso 3 dicembre in uno scontro fortuito in allenamento, con la conseguente frattura della mandibola. Gli hanno preparato una maschera speciale effettuando le prime sedute agli ordini del preparatore dei portieri Giovanni Pascolini. Cucchietti si era dovuto fermare dopo aver giocato le prime 13 partite, lasciando così il posto al ventenne Emanuele Zamarion in campo nelle ultime quattro gare (con il Gubbio che ha totalizzato 7 punti). Interessante un articolo pubblicato dal sito web Tuttomercatoweb.com a cura di Claudia Marrone. Con un messaggio ben preciso: la programmazione paga sempre. Si parla nello specifico di Renate, Padova, Sudtirol, Modena e Ternana, specificando che quattro di queste non hanno cambiato allenatore rispetto alla passata stagione (solo i rossoverdi, ma hanno confermato quasi in toto l'organico). D'altronde se si vuole fare una programmazione seria si pensa guardando all'orizzonte con una visione ben oculata. Invece a Gubbio c'è stato un orientamento opposto in questi ultimi quattro anni con il cambio con effetto rapido di ben sette allenatori: in ordine Magi, Cornacchini, Pagliari, Sandreani, Galderisi, Guidi e Torrente. Sintomo di una programmazione non lineare e sicuramente non inerente alle aspettative. Pertanto serve adesso un cambio di passo. Un vero taglio con il passato. Disfarsi dell'inutile e guardare al concreto. Pensare già da adesso quale allenatore potrebbe essere giusto per la causa. L'allenatore attuale è Vincenzo Torrente che è legato con un contratto annuale fino a giugno 2021. Se si crede fermamente su questo allenatore a lunga scadenza va pensato subito di proporgli un prolungamento. Cioè fare lo stesso discorso che si sta prospettando nelle ultime ore per Linas Megelaitis che a quanto pare potrebbe legarsi ai colori rossoblù con un contratto pluriennale. Il condizionale è d'obbligo perchè spesso è accaduto che dal dire al fare poi è passato del tempo e ci si può rimanere con un palmo di naso: vedi caso Camillo Tavernelli che proprio nel 2020 è passato al Cittadella a parametro zero. D'altronde quando si fa un progetto a lungo termine prima si blinda lo staff tecnico (in particolar modo l'allenatore) e poi si bloccano quei calciatori pertinenti alla giusta causa. Di solito nel professionismo funziona così. E nel girone c'è chi non sta a guardare: la Sambenedettese del neo presidente Domenico Serafino, come spiega Rivieraoggi.it, ha siglato una collaborazione con l'Estudiantes del patron Juan Sebastian Veron (ex centrocampista di Lazio e Inter). L'ex calciatore argentino ha definito il patron Serafino così: "Un presidente lungimirante, felice di brindare a questo progetto".

28 DICEMBRE 2020
Giammarioli: "La credibilità si fa con i numeri. Troppi partiti. Su Megelaitis, Pasquato e Uggè dico..."

Il mercato di gennaio è imminente. Intervista a tutto campo con il direttore sportivo Stefano Giammarioli. Ecco cosa ci dice: "Abbiamo idee chiare. Si è parlato già con il presidente e con l'allenatore. C'è una idea comune che sarebbe quella di non stravolgere la squadra perchè in questo ultimo periodo ci ha dato belle soddisfazioni. Dopo una sofferenza iniziale che era prevedibile quando si ristruttura tanto, la squadra ha trovato equilibrio e sintonia che ci permette di fare un mercato più sereno. Nella prima fase penseremo ai giovani. Chi ha giocato di meno può andare via. In tal caso cercheremo di sostituirli in maniera adeguata e già li abbiamo individuati". Tra i partenti ci saranno Lovisa e Sdaigui? "Nomi ora non ne faccio. Dispiace per chi se ne andrà, ma chi vuole più spazio ha tutto il diritto di provarci altrove". Discorso calciatori over invece? "Qua ci sono tante voci di mercato. Sarebbe bello ora trattenere tutti come credo che faremo. Poi vedremo se ci scappa pure una ciliegina. Ma come dicevo vogliamo toccare poco o nulla, non ci teniamo a fare operazioni disordinate". In effetti Pasquato lo vuole il Sudtirol e pure Megelaitis è molto ricercato, è così? "Dico subito che con Megelaitis c'è un accordo che è stato già programmato (legame pluriennale ndr) e pensiamo che per gennaio venga messo tutto nero su bianco. Su Pasquato di richieste ufficiali non ne ho ricevute, perciò credo che terminerà la stagione a Gubbio. Più avanti si possono fare altri discorsi. Ma Cristian sa benissimo la stima che abbiamo verso di lui. Pertanto credo che non si muoverà". Salvo proposte molto appetibili? "Per me Pasquato è e rimane un giocatore del Gubbio". Si parla anche di un interessamento verso Sainz Maza, vero? "Faccio una premessa. Le squadre forti si costruiscono con il tempo. Credo che siamo forti davanti. Cito Maza, Pasquato, Gerardi, Pellegrini, De Silvestro e Gomez: è il termometro del valore della squadra. Normale che ci siano richieste. Qua arriva l'abilità di un presidente e di un direttore sportivo di sapere gestire la situazione perchè la credibilità nel calcio non si conquista con le chiacchiere: contano gli aspetti morali ma soprattutto economici". Uggè, una rivelazione, stakanovista, fu il primo acquisto estivo, un commento? "Ma lo seguivo da tempo, sono andato a vederlo pure l'anno scorso con il Gozzano. Tre credenziali: qualità, prezzo e rendimento. Su questo aspetto credo che sia una delle più importanti operazioni fatte dal sottoscritto da quando fa questo lavoro. Ragazzo di una serietà estrema, persona affidabile, da quando si è messo a posto fisicamente sta dimostrando le sue qualità. Come sta dimostrando tutto il reparto arretrato". In estate si parlava di rosa corta, adesso? "Conosco troppo la mia città. Sono per la democrazia e tutti possono dire la loro. Ma contano i numeri perchè non possono essere mai smentiti. Confidavo nel lavoro di Torrente e si è notato. Perciò credo che non va allungata la rosa, semmai va migliorato qualche settore. In questo periodo di crisi economica credo che sia incauto forzare la mano per investire. Ma non escludo che ci sia qualche scambio per migliorare la rosa senza farsi prendere dalla frenesia. Conta in primis la serenità dello spogliatoio". Ha parlato di chiacchiere, ci sono situazioni di disturbo? "Sono un professionista, mi è stato insegnato di tapparmi le orecchie, chiudere gli occhi e mettere un cerotto alla bocca. Si va avanti sulle linee programmate. La chiarezza non guasta amicizia. La chiarezza parte all'interno della struttura. Esiste una facilità di crearsi i partiti: quello del presidente, o del direttore sportivo, o dell'allenatore, e così via. Situazioni non redditizie che hanno la facoltà solamente di distruggere i progetti". Abbiamo scritto che per vincere serve coesione, organizzazione e buona comunicazione, è d'accordo? "Basta una frase: la gestione delle risorse umane. Chiarezza nei ruoli e nella comunicazione. Dopo un periodo iniziale non facile dove anche all'interno della struttura ci fu qualche malinteso, adesso si è ricostruita una identità: il presidente è soddisfatto per come si stanno sviluppando le cose". Cioè? "Ora ognuno comincia a stare al posto suo con il rispetto dei ruoli". Perbacco, una svolta. Ultima domanda: ma che fine ha fatto Bangu? "Andy è fuori rosa in accordo con il ragazzo che si è comportato in maniera esemplare a livello umano. Una situazione difficile. Adesso in questa fase di mercato cercheremo di trovare una soluzione. A livello tecnico abbiamo altre idee e lui lo sa molto bene".

27 DICEMBRE 2020
Focus. Lo stakanovista Uggè, un primato nel girone. Regole basilari: organizzazione e comunicazione

Un calciatore del Gubbio ha un primato. Ha giocato tutte le partite (17) senza essere mai sostituito. Entra nella speciale classifica di coloro che non hanno mai perso un minuto in stagione. Fa parte insieme ad altri sette calciatori stakanovisti del girone. Maximiliano Achille Uggè però detiene un primato assoluto. É l'unico difensore della lista, gli altri sono solo portieri: Fulignati del Perugia, Nobile della Samb, Offredi della Triestina, Vannucchi del Padova, Tozzo del Mantova, Poluzzi del Sudtirol e Ginestra della Fermana. Tutti quanti hanno collezionato 1530 minuti effettivi giocati. Così parte la campagna dei più presenti che è stata elaborata dal portale web Tuttoc.com, sottolinenando che chi si colloca per presenze nelle prime posizioni in graduatoria sono i punti fermi della retroguardia. D'altronde il difensore italo-russo è stato la scorsa estate il primo acquisto della campagna estiva del Gubbio: arrivò in mezzo un po' di scetticismo generale, soprattutto nella fase iniziale del campionato nel quale proprio il reparto arretrato ha dovuto subire un periodo di assestamento, ma adesso Uggè & company si sono ripresi il percorso perduto con gli interessi. E il Gubbio sembra averci visto lungo. Non è un caso che alcune pedine acquistate in estate sono finite nel mirino di grandi clubs: vedi in particolare Pasquato (lo vuole fortemente il Sudtirol) e il lituano Megelaitis (che ha firmato un contratto dopo l'esperienza precedente da gennaio a giugno). In fin dei conti è importante scovare calciatori capaci di essere parte integrante di un progetto per poi saperli valorizzare (soprattutto a livello economico) e diventare oggetti di mercato appetibili. Una questione di assoluta importanza soprattutto per quei clubs le cui società viaggiano con budget predefiniti senza mai sforare di un centesimo. D'altronde un club professionistico deve assolutamente seguire delle regole basilari per ottenere i risultati. Molto interessante a riguardo una intervista a tutto campo sul settimanale 'Sette' del Corriere della Sera al bomber Zlatan Ibrahimovic del Milan che ad una precisa domanda («stai bene a Milanello dove si allena?»), ha risposto così: "Benissimo, con persone piacevoli che ti vogliono bene. Dirigenti, mister, i compagni, comunicazione, qui funziona tutto". Frasi che dicono tutto. Non si vince mai a caso. Non si fa professionismo mai a caso. Se questo discorso vale per un club di serie A altolocato, certe regole devono valere anche in serie C. Una struttura deve essere un tutt'uno. Ognuno al suo posto con incarichi precisi, con persone all'avaguardia, redditizie e professionali, e ci deve essere armonia in tutte le componenti. Non solo a livello di staff tecnico e calciatori, ma nella struttura a 360 gradi. Basilare inoltre è la trasparenza della comunicazione che è di vitale importanza. Da alcuni anni ci battiamo per questo, quando scriviamo nelle nostre colonne. Se lo diciamo noi, non siamo nessuno. Ma se lo dice Ibrahimovic dovremmo ascoltarlo. Perciò quando si fa una osservazione costruttiva serve per crescere e per maturare. Chi si chiude in se stessi perde sempre. E chi crea le fazioni può creare solo disagi. In campo si vince non per caso. Si vince con un impianto organizzativo limpido, schietto, senza i franchi tiratori. Questo è lapalissiano.

24 DICEMBRE 2020
L'editoriale. Il Gubbio formato trasferta e il portafortuna con tris di vittorie. Le foto di Mantova-Gubbio

Gubbio, giocare a Mantova porta bene. Infatti il 4 novembre 2011 (in serie C2) la squadra rossoblù allora allenata da Marco Alessandrini vinse per 1-0 in terra lombarda con la rete decisiva di Clementi (al 54') davanti a 1700 spettatori. Sabato 26 novembre 2016 (in Lega Pro) la squadra eugubina allenata allora da Giuseppe Magi vinse per 3-0 al Martelli con le reti di Valagussa, Candellone e Ferretti. Non ci mancava che il tris: il 23 dicembre 2020 è Vincenzo Torrente che espugna il campo di Mantova per 2-1 con una magnifica doppietta d'autore di Gomez. Ormai è un Gubbio formato trasferta. Nelle ultime cinque partite fuori casa la squadra eugubina ha ottenuto tre vittorie (Ravenna, Matelica e appunto Mantova) e due pari su campi difficili come quello di Perugia e di Carpi. Niente da dire, probabilmente, questo Gubbio gioca con più scioltezza fuori casa quando le altre contendenti si aprono, concedono spazi e in contropiede gli uomini di Torrente sanno come fare male mostrando anche una certa dimestichezza nel palleggio in velocità. L'azione del primo vantaggio è l'emblema: quattro tocchi di prima sull'asse Formiconi, Pasquato, Sainz Maza e Munoz, con un'azione avvolgente poi finalizzata da Gomez come cecchino d'area di rigore. L'attaccante argentino dimostra che è ancora in palla: il secondo gol di prepotenza è il simbolo di un vero finalizzatore rapace. Intanto è tempo di feste natalizie. La squadra ha ottenuto almeno una settimana di giusto relax con le loro famiglie. Si torna in campo il 10 gennaio contro l'Imolese. Per questa occasione abbiamo ricevuto un messaggio particolare di Alessandro Sandreani, bandiera dei rossoblù (ora trainer della Berretti della Vis Pesaro), che viene rivolto al popolo eugubino: «Auguri di Buon Natale a tutti i tifosi del Gubbio. Non vi dimentico... il vostro numero 8». Infine le immagini di Mantova e Gubbio, di proprietà del Mantova Calcio 1911.

23 DICEMBRE 2020
Dopo la vittoria di Mantova. Gomez: "Ora sicurezza". Torrente: "Che prova. E rinforzi come promesso"

Gubbio, fuori dai playout per un solo punto. Per fortuna che è arrivata la vittoria perchè le inseguitrici non mollano e il campionato diventa sempre più intricato. Blitz a Mantova: il vero protagonista è l'argentino Gomez che segna da vero ariete d'area di rigore. Prima un colpo di testa chirurgico poi di forza in area. Saveljevs accorcia, ma la squadra rossoblù dimostra padronanza nel campo e una crescita costante. Inevitabile sentire le parole del bomber Juan Ignacio Gomez Taleb: "Che dire, tutti e due dei bei gol. Il primo magari c'è stato un bel cross di Rafa (Munoz ndr) ed io sono riuscito a girarla in rete. Nel secondo gol invece è stato Cristian (Pasquato) a mettermi una grande palla. Dai, sono contento per queste belle reti. Ma soprattutto sono felice per la vittoria perchè ci tenevamo tanto a chiudere l'anno 2020 vincendo a Mantova. Da un po' di tempo stiamo facendo bene a dir la verità, stiamo acquisendo sicurezza nei nostri mezzi. Sotto questo punto di vista siamo abbastanza tranquilli e sereni perchè a livello di performance non abbiamo mai deluso. Io imprescindibile? Credo che c'è la forza del gruppo, ha saputo venire fuori da un inizio di campionato non facile nonostante le tante difficoltà. Adesso? Ci prendiamo un po' di tempo per stare con le nostre famiglie. Da gennaio poi cercheremo di ricominciare con lo stesso passo". Tocca al trainer Vincenzo Torrente: "Molto bene perchè c'è stata una grande reazione della squadra dopo la sconfitta contro il Padova. Che vittoria su un campo difficile. Una grande prestazione soprattutto nella prima frazione di gioco. Stiamo crescendo nella qualità del gioco. Nella ripresa abbiamo un po' sofferto ma è anche vero che la squadra ha saputo soffrire e addirittura potevamo segnare altri gol con delle ripartenze sbagliando l'ultimo passaggio. Tre punti pesanti contro una squadra rivelazione. Un bilancio? Contento come abbiamo finito l'anno perchè non dimentico quando arrivai a Gubbio: posso dirlo adesso, trovai una situazione molto difficile e abbiamo dovuto fare un'impresa, per fortuna in pochi mesi siamo riusciti a risistemare le cose riuscendo a centrare una salvezza importante. Questa estate abbiamo poi cambiato tanti elementi ma la crescita evidente mi crea soddisfazione. A gennaio bisogna stare attenti agli equilibri: perciò attenzione, certe voci non aiutano e quindi adesso aspetto la ratifica da parte del presidente (da come ho letto) della conferma di quei calciatori importanti e soprattutto di cercare pure di completare questa rosa. Mi auguro che si faccia quello che non si è riuscito a fare nella scorsa estate per vari motivi. Perciò mi auguro che la squadra venga migliorata e completata come mi era stato promesso in estate". Mastica amaro il tecnico dei virgiliani Emanuele Troise: "La squadra crea ma, pecchiamo in fase finalizzativa. Anche se siamo partiti sottotono. Potevamo pareggiarla creando i presupposti. Però ci è mancata la determinazione".

23 DICEMBRE 2020
Gubbio, blitz a Mantova (1-2). Doppio Gomez da rapace in area e gol di Saveljevs. Espulso Moreo

Gubbio a Mantova. Il trainer Torrente opta per il 4-3-1-2. Zamarion in porta. Difesa con Munoz, Uggè, Ferrini e Formiconi. Centrocampo con Sainz Maza, Malaccari e Oukhadda. Davanti Pasquato tra le linee a supporto di De Silvestro e Gomez. La cronaca. Pronti e via, dopo dieci minuti il Gubbio passa subito in vantaggio: tutto nasce dall'asse da sinistra a destra con un'azione avvolgente ad un tocco sulla trequarti a partire da Formiconi, proseguendo con Pasquato, Sainz Maza e Munoz: lo spagnolo da destra crossa in area trovando l'incornata giusta di Gomez che di testa anticipa tutti e trova l'angolino basso alla sinistra del portiere. Al 19' è Oukhadda che lancia in profondità sul filo del fuorigioco Pasquato che elude con una sterzata la sorveglianza di Zanandrea e carica il destro a girare dal limite: Tozzo si deve distendere in tuffo per salvarsi. Al 22' il Gubbio raddoppia: Pasquato pennella un corner in area, Gomez arriva a gran carriera eludendo la sorveglianza di Milillo e scarica la palla in rete di destro con freddezza. Al 28' pericolo quando Lucas Felipe da destra mette in area un cross insidioso dove sbuca Ganz che schiaccia in porta di testa con il portiere fuori causa, ma sulla linea di porta salva in extremis Malaccari in spaccata. Al 30' è Gerbaudo che si fionda in area da sinistra e calcia con il mancino in porta, Zamarion fa buona guardia e in volo plastico para. Al 33' Guccione calcia una punizione in porta dal limite, ma il suo sinistro sfiora il montante. Al 38' una bella acrobazia di Guccione (su assist di Silvestro) in area mette i brividi: la palla esce a lato di poco. La ripresa. Al 2' su una rimessa laterale lunga in area, si fa pericoloso Silvestro con un tiro deciso di sinistro ma viene murato da Munoz che salva tutto. Al 6' ci prova Sainz Maza con una saetta di sinistro dai venti metri, la palla si perde a lato di un soffio. Al 30' accorcia le distanze il Mantova: va via sulla sinistra Zanandrea che crossa in area e Saveljevs di testa schiaccia a rete. Un minuto più tardi è Moreo con un tiro da fuori area che impegna in angolo Zamarion. Al 44' espulso Moreo per somma di ammonizioni per gioco scorretto su Ferrini.
Tabellino: Mantova - Gubbio (1-2):
Mantova (4-4-2): Tozzo; Milillo, Checchi, Zanandrea, Silvestro (17' st Militari); Guccione, Lucas Felipe (1' st Saveljevs), Zibert (35' st Zappa), Gerbaudo; Ganz (1' st Vano), Cheddira (1' st Moreo). A disp: Tosi R., Panizzi, Tosi F., Esposito, Mazza, Cortesi, Rosso. All.: Troise.
Gubbio (4-3-1-2): Zamarion; Munoz, Uggè, Ferrini, Formiconi (37' st Cinaglia); Sainz Maza, Malaccari, Oukhadda; Pasquato; De Silvestro (35' st Pellegrini), Gomez (27' st Gerardi). A disp.: Elisei, Montanari, Migliorelli, Sorbelli, Sdaigui. All.: Torrente.
Arbitro: Catanoso di Reggio Calabria (Trischitta di Messina e Micalizzi di Palermo); Rinaldi di Bassano del Grappa.
Reti: 10' pt Gomez (G), 22' pt Gomez (G), 30' st Saveljevs (M).
Espulso: 44' st Moreo (M) per somma di ammonizioni per scorrettezze. Ammoniti: Malaccari (G), Zamarion (G), Sainz Maza (G). Angoli: 7-3. Recupero: 5' pt; 5' st. Note: gara a porte chiuse.
Risultati: Diciassettesima Giornata - Serie C - Girone B:
Arezzo - Legnago Salus
1-1
35' Luppi (L), 87' Cutolo (A) rig.
Carpi - Feralpisalò
rinviata
Fano - Matelica
1-2
7' Barbuti (F), 46' Moretti (M), 54' De Santis (M)
Fermana - Vis Pesaro
2-0
17' Neglia (F), 52' Neglia (F)
Imolese - Cesena
1-2
12' Ardizzone (C), 14' Polidori (I), 69' Russini (C)
Mantova - Gubbio
1-2
10' gomez (G), 22' Gomez (G), 75' Saveljevs (M)
Padova - Modena
0-1
42' Spagnoli (M)
Perugia - Ravenna
3-1
21' Minesso (P), 52' Minesso (P), 62' Franchini (R), 74' Minesso (P)
Sambenedettese - Virtus Verona
1-0
91' Angiulli (S)
Sudtirol - Triestina
1-2
26' Fischnaller (S), 47' Granoche (T) rig., 87' Mensah (T)

22 DICEMBRE 2020
Gubbio senza Signorini e Megelaitis. Occhio ai "re" dei rigori del Mantova. E quel tris di reti nel 2016

Gubbio nel turno infrasettimanale di Mantova senza Signorini e Megelaitis squalificati. Pertanto il trainer Torrente deve ridisegnare lo scacchiere verso la trasferta lombarda. Confermato il 4-3-1-2. Si va verso Zamarion in porta. Possibile il quartetto difensivo formato da Formiconi, Uggè, Ferrini e Migliorelli. Poi a centrocampo il trio Oukhadda, Malaccari e Sainz Maza. Davanti Pasquato tra le linee a supporto del duo De Silvestro (in vantaggio su Gerardi) e Gomez. Il tecnico rossoblù convoca 19 calciatori: Zamarion, Elisei, Montanari, Cinaglia, Ferrini, Formiconi, Migliorelli, Munoz, Uggè, Sorbelli, Malaccari, Oukhadda, Sdaigui, Pasquato, Sainz Maza, De Silvestro, Pellegrini, Gerardi e Gomez. In casa Mantova il tecnico Emanuele Troise avverte i suoi: "Gubbio avversario complicato e di qualità. Ma noi abbiamo una classifica importante che meritiamo tutta". L'allenatore dei virgiliani predilige il 4-4-2 che talvolta diventa un 4-3-3. Probabile formazione. Tozzo in porta. Difesa con Zanandrea, Checchi, Milillo e Panizzi. A centrocampo con Guccione, Lucas Felipe, Gerbaudo e Di Molfetta. Di punta il duo Ganz e Cheddira. La formazione biancorossa si trova in piena zona playoff, a +9 del Gubbio in classifica. In squadra i virgiliani possono contare sul vice cannoniere del girone: Simone Andrea Ganz, autore finora di nove reti, figlio d'arte, il padre è il famoso Maurizio Ganz che fu attaccante di Inter e Milan. Il Mantova ha un primato: è la squadra che ha ottenuto più rigori a favore in Italia (10 penalty) contro gli 8 del Milan e i 5 di Juventus, Monza e Padova. Nell'ultima gara, curiosamente, pareggiata in casa contro il Legnago Salus (0-0), la formazione lombarda ha fallito addirittura due rigori: prima sbaglia Guccione dopo appena un giro di lancette (al 1' di gara) e poi tocca a Ganz non segnare dal dischetto al 5' del primo tempo. Perciò è una squadra molto pericolosa nell'area avversaria, il Gubbio dovrà fare molta attenzione. L'ultimo precedente risale al 26 novembre 2016: il Gubbio allora allenato da Giuseppe Magi si impose per 3-0 al Martelli di Mantova con le reti di Valagussa, Candellone e Ferretti. E in quell'occasione si sfiorò il poker, ma dal dischetto Musto aveva fallito un rigore parato da Bonato. Quel Mantova si salvò per un punto fuori dai playout, quel Gubbio andò ai playoff.

21 DICEMBRE 2020
Notari: "Gruppo con risultati, lo potenzieremo. Quanti sacrifici. Ci mancano i tifosi, è penalizzante"

In vista dell'ultima partita del 2020 di Mantova, dopo sedici giornate, in prossimità delle feste natalizie che saranno diverse dal solito, è il presidente Sauro Notari che parla: "Colgo l'occasione per inviare gli auguri di buone feste a tutti i tifosi, in particolare a quelli rossoblù, alla stampa ed organi di informazione tutti, inoltre agli sponsor che non ci hanno fatto mai mancare il loro supporto in un momento così difficile e delicato per tutti". Il patron ci tiene a precisare le incognite del momento: "Giocare a porte chiuse e con i centri sportivi sbarrati è veramente penalizzante. Non è retorica dire che non è sport quello che stiamo cercando di fare. Ci mancate cari tifosi: ci manca il vostro affetto, la vostra passione e perchè no anche la vostra critica fatta in modo corretto. Continuate a seguirci perchè personalmente vi posso garantire che stiamo facendo dei sacrifici economici enormi per mantenere accesa la fiammella. Come presidente posso garantirvi che il mio impegno sarà massimale, di certo continuerò a battermi per garantire un futuro migliore a questa gloriosa società". Ma il presidente Notari aggiunge alcune frasi importanti in vista del mercato di gennaio ormai alle porte, viste le continue voci di un interessamento di altri clubs su Pasquato (lo cerca il Sudtirol in maniera concreta) e su Megelaitis. Ecco cosa dice: "Cercheremo di mantenere questo gruppo perchè sta dando buoni risultati e se possibile noi faremo di tutto per potenziare questa squadra, però sempre nel rispetto del budget che va assolutamente preservato soprattutto in questa fase delicata e difficile. La nostra stagione a livello sportivo in verità non era iniziata nel migliore dei modi, anche di fronte a buone prestazioni che non sono mai mancate. Ma per fortuna nell'ultimo periodo sono arrivati i punti, ma la strada da percorrere è ancora lunga. La sconfitta con una grande avversaria come il Padova non deve piegarci, pertanto non dobbiamo abbatterci". Infine, dopo questa sana riflessione, il patron rossoblù ci tiene a ringraziare tutti coloro che collaborano per il Gubbio, dicendo così: "Un grazie per l'impegno e la disponibilità per chi mette ogni giorno, quotidianamente, il suo lavoro al servizio di questi colori: ai nostri dirigenti, staff tecnico e medico, soprattutto i nostri medici che sono stati davvero sotto pressione in questo anno particolare. Aggiungo un grazie a tutti gli atleti, ai dipendenti, a tutti quanti i collaboratori".

20 DICEMBRE 2020
Torrente: "La differenza è la qualità". Formiconi: "Non perdere certezze". Le foto di Gubbio-Padova

Gubbio, dopo sette risultati utili consecutivi si ferma la striscia positiva. Ma davanti trova un Padova che sul campo dimostra tutta la sua caparbietà e l'efficacia del suo ampio organico. La cosa non si può dire del Gubbio. Tutta qui è la differenza tra le due squadre, per chi vuole vincere il campionato e invece per chi deve pensare prima di tutto a salvarsi. Partita decisa dai brasiliani, Jefferson si procura il rigore poi trasformato da Ronaldo che coglie pure un palo. Poi ci pensa l'attaccante fiorentino Santini a spaccare la partita con due gol, uno di potenza ed uno su rigore da lui stesso procurato. Il commento di Vincenzo Torrente: "Partita equilibrata, la differenza l'ha fatta la qualità e l'esperienza dei calciatori del Padova. Noi invece molto ingenui sul rigore e sul secondo gol incassato. Pagate care certe disattenzioni e non siamo riusciti a capitalizzare le nostre occasioni. Soprattutto una con Pasquato clamorosa, da lui ci si aspetta di più. Errori gravi. Ma è un risultato esagerato. Adesso senza Megelaitis e Signorini a Mantova? Mi aspetto una reazione di orgoglio. Ci servono punti". Tocca a Giovanni Formiconi: "Nonostante tutto buon Gubbio con le nostre carte. Sul 2-0 la partita si è complicata. Bravi loro con un Padova molto fisico e che non ha perso la testa in inferiorità numerica: hanno una rosa ampia per vincere e mi hanno fatto impressione. Per noi tanto dispiacere. Ma questa sconfitta non deve fare vacillare le certezze che sono state acquisite in questo ultimo periodo. Guardare avanti". Cosa dice il tecnico dei biancoscudati Andrea Mandorlini: "Bella gara, ma dovevamo chiuderla prima. Abbiamo saputo soffrire in inferiorità numerica su un campo difficile e vincere 3-0 a Gubbio non è facile per nessuno. Santini? Quando pensa poco fa la differenza negli spazi ed è devastante, chi mi ha indirizzato nel farlo entrare ha avuto pienamente ragione". Parla proprio Claudio Santini: "Contento per la scelta fatta e per la vittoria. La volevamo a tutti i costi. La mia esultanza come quella di Batistuta". Intanto ecco le foto (20 immagini) di Gubbio e Padova. Fotoservizio di Simone Grilli.

20 DICEMBRE 2020
Gubbio, il Padova cala il tris (0-3). Ronaldo e una doppietta di Santini. Espulsi Gasbarro e Signorini

Gubbio contro il Padova. Il trainer Torrente opta per il 4-3-1-2. Zamarion in porta. Difesa con Formiconi, Uggè, Signorini e Ferrini. Centrocampo con Sainz Maza, Megelaitis e Malaccari. Davanti Pasquato tra le linee a supporto di Gomez e Gerardi. La cronaca. Fase iniziale con iniziativa dei patavini, prima azione degna di nota al 10' quando Jefferson cerca l'angolino con un destro dal limite: palla che fa la barba al palo. Risponde il Gubbio al 12' con un calcio piazzato pennellato in area da Pasquato, Ferrini in tuffo ci prova di testa e la palla esce di poco a lato. Al 23' un colpo di genio di Gomez che si libera con un colpo di tacco servendo Sainz Maza che davanti alla porta però manca il bersaglio calciando a lato di sinistro. Sul capovolgimento di fronte arriva il rigore per il Padova quando Megelaitis scivola in area e poi stoppa con il braccio la palla da terra un'azione di Jefferson dopo un'incursione dalla fascia sinistra: dal dischetto (al 25') Ronaldo è glaciale e insacca la sfera sotto all'incrocio. Al 39' occasione Gubbio con Malaccari che pennella in area un cross, sponda di Gomez, ma Pasquato da posizione favorevole sbuccia il pallone che finisce tra le braccia di Vannucchi. Brividi al 40' quando Ronaldo fa partire una saetta dai venti metri di destro, la palla scheggia il palo alla sinistra del portiere. Al 44' è l'altro capitano, Malaccari, che cerca di imitarlo con un tiro di destro da fuori area ma la palla si perde a lato. La ripresa. Al primo giro di lancette una incursione da destra di Germano per Jefferson che prova un tiro a girare dal limite, la palla sfiora il montante. All 11' di gioco espulso Gasbarro per somma di ammonizione per reciproce scorrettezze con Gomez. Al 17' proprio Gomez cerca il gol di testa su spiovente di Munoz, ma la palla va fuori dopo una energica uscita del portiere Vannucchi. Al 23' su calcio piazzato di Hallfredsson in area, Nicastro di testa cerca l'angolino con palla di poco a lato. Il solito Gomez (32') cerca la rete (su assist di Signorini) in area ma il suo tiro viene deviato per un soffio quel tanto che basta che finisce in angolo. Al 35' il raddoppio dei patavini: gol di forza di Santini che vince il duello prima con Signorini e poi con Uggè, entra poi in area saltando in dribbling pure Munoz e di sinistro in diagonale insacca la sfera in rete a mezz'altezza. Al 37' espulso per somma di ammonizione Signorini dopo un fallo su Santini. Al sesto minuto di recupero rigore per il Padova con Santini che viene messo giù da Zamarion: dal dischetto è lo stesso Santini che fredda il portiere con un tiro angolato.
Tabellino: Gubbio - Padova (0-3):
Gubbio (4-3-1-2): Zamarion; Formiconi, Uggè, Signorini, Ferrini (15' st Munoz); Sainz Maza (25' st De Silvestro), Megelaitis (45' st Pellegrini), Malaccari; Pasquato; Gomez, Gerardi. A disp.: Elisei, Montanari, Cinaglia, Migliorelli, Lovisa, Sdaigui. All.: Torrente.
Padova (4-3-3): Vannucchi; Germano, Pelagatti, Gasbarro, Curcio; Ronaldo (22' st Saber), Hallfredsson, Della Latta; Buglio (13' st Andelkovic), Nicastro (26' st Santini), Jefferson (22' st Valentini). A disp.: Merelli, Fazzi, Kresic, Jelenic, Beretta, Paponi, Soleri, Bifulco. All.: Mandorlini.
Arbitro: Rutella di Enna (Cortese di Palermo e Poma di Trapani); quarto uomo: Cudini di Fermo.
Reti: 25' pt Ronaldo (P) rigore, 35' st Santini (P), 51' st Santini (P) rigore.
Espulsi: 11' st Gasbarro (P) per somma di ammonizioni; 37' st Signorini (G) per somma di ammonizioni. Ammoniti: Megelaitis (G), Malaccari (G), Ronaldo (P), Ferrini (G), Gomez (G), Vannucchi (P), Zamarion (P). Angoli: 7-1. Recupero: 1' pt; 6' st. Note: gara a porte chiuse.
Risultati: Sedicesima Giornata - Serie C - Girone B:
Cesena - Sambenedettese
2-1
2' Steffè (C), 71' Maddaloni (C) aut., 91' Zecca (C)
Feralpisalò - Fermana
1-1
46' Carraro (Fs), 93' Boateng (Fm)
Gubbio - Padova
0-3
25' Ronaldo (P) rig., 80' Santini (P), 96' Santini (P) rig.
Legnago Salus - Mantova
0-0
Matelica - Carpi
rinviata
Modena - Fano
2-0
6' Pergreffi (M), 52' Monachello (M)
Ravenna - Imolese
3-2
12' Mokulu (R), 16' Martignago (R) rig., 48' Mokulu (R), 78' Mattiolo (I), 87' Carini (I)
Triestina - Perugia
2-1
4' Boultam (T), 40' Boultam (T), 82' Tartaglia (T) aut.
Virtus Verona - Sudtirol
2-2
5' Beccaro (S), 19' Pittarello (V), 63' Danti (V), 74' Magnaghi (S)
Vis Pesaro - Arezzo
3-2
14' D'Eramo (V), 21' Belloni (A), 51' Belloni (A), 56' De Feo (V) rig., 64' Di Paola (V)

19 DICEMBRE 2020
Torrente, trecento candeline da prof: "Ma ora pretendo rispetto". Mandorlini ricorda Juanito Gomez

Contro il Padova un importante record per il tecnico considerato dei "miracoli" a Gubbio. L'allenatore dei rossoblù Vincenzo Torrente raggiungerà le 300 panchine tra i professionisti nella gara di domenica contro la formaziona patavina. Un curriculum di tutto rispetto con 119 presenze in serie B e 145 in Lega Pro, in più 29 in Coppa Italia e 6 in altri appuntamenti post-season. Nel suo score alla guida delle panchine di Genoa (giovanili), Gubbio, Bari, Cremonese, Salernitana, Vicenza e Sicula Leonzio. Adesso si presenta una grande sfida contro un Padova allenato dal quotato Andrea Mandorlini che punta ad un campionato di vertice. Il Gubbio, con la squalifica di Oukhadda, è alla ricerca del sostituto. La logica dice (tenendo conto il vincolo di schierare gli under imposto dalla società per accedere ai contributi federali legati all'utilizzo dei giovani) potrebbe essere Sdaigui. Ma non è escluso che in prossimità di questo importante match si possa decidere di soprassedere a questo vincolo, perciò in tal caso potrebbe partire dal primo minuto il rientrante Sainz Maza. Assente inoltre il portiere Cucchietti dopo l'intervento maxillo-facciale. Pertanto viene confermato il 4-3-1-2. Con questo undici probabile. Zamarion in porta. Difesa con Formiconi, Uggè, Signorini e Ferrini. Centrocampo con Malaccari, Megelaitis e Sainz Maza (o Sdaigui). Davanti Pasquato tra le linee a supporto di Gomez e Gerardi. La lista dei convocati: Zamarion, Elisei, Montanari, Cinaglia, Ferrini, Formiconi, Migliorelli, Munoz, Signorini, Uggè, Lovisa, Malaccari, Megelaitis, Sainz Maza, Sdaigui, Pasquato, Gerardi, Gomez, Pellegrini e De Silvestro. Il trainer Vincenzo Torrente è serafico: "Padova di categoria superiore, con tante alternative in organico, lotterà per vincere il campionato. Noi facciamo un campionato diverso da loro. Però è una partita secca: ce la giochiamo. Adesso pretendo anche rispetto per noi da parte degli arbitri e mi auguro non ci sia sudditanza". In casa Padova invece ha già parlato il tecnico Andrea Mandorlini, che dice (come riporta Padovacalcio.it): "Felice di ritrovare Juanito Gomez: sono molto legato a lui, mi ha dato tanto quando eravamo all'Hellas Verona, ma pure io gli ho dato tanto, credo inoltre che ha dimostrato di essere un calciatore importante anche in categorie superiori, è un bravo ragazzo e insieme abbiamo vissuto dei momenti molto belli. Ma oltre all'argentino davanti hanno calciatori di qualità come Pasquato e Gerardi. Il Gubbio è una squadra che si è ritrovata, aggressiva, un campo difficile storicamente per tutti. Quindi noi dobbiamo essere bravi a gestire bene queste due partite ravvicinate". Non è escluso che il tecnico dei biancoscudati posso effettuare un turn-over vista la rosa cospicua.

17 DICEMBRE 2020
Pasquato, ecco chi ha messo gli occhi su di lui: il Sudtirol. Megelaitis sotto osservazione di top club

Occhi su Cristian Pasquato. Il calciatore veneto è un giocatore del Gubbio, la scorsa estate ha firmato un contratto annuale, ma il fantasista piace ad una squadra top nel girone. Su Pasquato infatti ci sarebbe adesso un interesse concreto del Sudtirol, visto che Paolo Bravo, attuale diesse degli altoatesini, è un suo grande estimatore. Risalendo alle ultime indiscrezioni che filtrano negli ultimi giorni, la trattativa potrebbe presto accendersi. D'altronde il Sudtirol proprio due anni fa prelevò dal Gubbio il fantasista Daniele Casiraghi, ora punto cardine del tecnico Stefano Vecchi. La società di Bolzano quest'anno punta al salto di categoria e vuole integrare un organico già solido e competitivo. D'altronde Pasquato pure in serie C sta dimostrando le sue qualità, nonostante l'età che avanza, con un fisico con caratteristiche rapide e la tecnica indiscutibile. Adesso bisognerà vedere cosa metterà sul piatto la società del Sudtirol per convincere il calciatore patavino. Da parte sua invece il Gubbio cercherà di blindarlo, semmai con la possibile proposta di un rinnovo per i prossimi anni. I giochi sono aperti, vedremo chi la spunterà. Ma c'è un altro calciatore che sta dimostrando tutto il suo valore e già ci sono società di categoria superiore che lo stanno seguendo con una attenta valutazione. Parliamo del centrocampista Linas Megelaitis che è diventato l'assoluto padrone del Gubbio a centrocampo prendendo le chiavi della mediana. Un calciatore che fu notato da Torrente quando era alla Sicula Leonzio e il Gubbio è riuscito ad ingaggiarlo grazie anche alla caparbietà del diesse Giammarioli che ormai ha raggiunto un buon bagaglio di esperienza maturato anche in categoria superiore quando è stato pure il direttore sportivo della Cremonese. Questo significa che i calciatori si devono andare a vedere sui campi (e non sulle figurine) perchè si possono trovare dei veri talenti e si può toccare con mano la bravura del singolo. Notiziario. Il Gubbio è pronto a giocare contro la corrazzata Padova. Il trainer Vincenzo Torrente dovrebbe confermare ormai il collaudato 4-3-1-2. Con l'assenza dello squalificato Oukhadda, potrebbe prendere il suo posto Sdaigui oppure il rientrante Sainz Maza. Pertanto Zamarion tra i pali. Difesa a quattro con Formiconi (in ballottaggio con Munoz), Uggè, Signorini e Ferrini. A centrocampo il trio Malaccari, Megelaitis e Sainz Maza (o Sdaigui). Davanti Pasquato a supporto del duo Gomez e Gerardi. In casa Padova ritorna Ronaldo dalla squalifica. Il tecnico Andrea Mandorlini predilige il 4-3-3. Possibile undici iniziale. Vannucchi in porta. Difesa con Germano, Pelagatti, Andelkovic e Curcio. Centrocampo con Della Latta, Ronaldo e Hallfredsson. Davanti il tridente Jelenic, Nicastro e Bifulco.

16 DICEMBRE 2020
Gerardi: "Serve più concretezza e attenzione. Quando siamo compatti facciamo male a chiunque"

La parola all'attaccante Federico Gerardi, autore del secondo gol a Carpi, finora il più prolifico in attacco con tre reti personali realizzate: "Grazie a Shady (Oukhadda ndr) che mi ha messo un pallone rasoterra, io ho anticipato Gozzi con il sinistro e di interno destro ho chiuso in rete. Penso che mi hanno chiamato per questo, ovvero per dare peso all'attacco. Provenivo da un periodo difficile di forma, adesso ho preso già confidenza con il gruppo e anche fisicamente sto meglio. Essendo possente di fisico mi ci vuole un po' più di tempo per andare su di giri e riprendere il ritmo. Sono uno che si mette sempre a disposizione per la squadra. Il mio motto è unire i reparti, attaccare la profondità negli ultimi trenta metri con i tagli". A Carpi da 2-0 a 2-2, cosa è successo? "Credo che stavamo facendo una buona partita, però il momento del rigore ci ha un po' cambiato a livello di atteggiamento, forse dovevamo rimanere concentrati e questo ci ha messo in difficoltà. C'è stata pure l'espulsione di Oukhadda, seppur immeritata. Tuttavia gli eventi a noi sfavorevoli in quel momento non dovevano condizionarci e invece abbiamo perso la concentrazione. E credo inoltre che dovevamo fare il terzo gol, in certi casi serve concretezza e sapere gestire meglio le partite per portare a casa i tre punti". Perciò quali solo al momento pregi e difetti? "Di positivo direi la compattezza, quando soprattutto facciamo gioco riusciamo a fare veramente male agli avversari. Di negativo succede che talvolta ci allunghiamo tra i reparti e in tal caso andiamo in affanno. Credo che con la compattezza possiamo dare fastidio a chiunque". Domenica il Padova? "Parliamo di una corrazzata, una squadra costruita per vincere, ma noi cercheremo di darle fastidio. Le motivazioni sono a mille. Ma credo che sia basilare la concentrazione e restare corti tra i reparti. Aggiungo che bisogna sfruttare le palle inattive visto che abbiamo Christian (Pasquato ndr) che sa calciare molto bene sui calci da fermo. Sarà una gara sporca". Intanto si sono giocati due recuperi nel girone. Il Fano di Destro è in ripresa e ha sfiorato l'impresa ad Arezzo (1-1): in vantaggio con la rete di Barbuti nei primi minuti (8'), la formazione allenata da Camplone riesce a trovare il pareggio a tempo scaduto (al 95') con un gol segnato dall'esperto Cutolo. Invece il Legnago Salus si impone in casa per 2-1 sull'Imolese con una doppietta di Chakir, di Rondanini il gol della bandiera.

15 DICEMBRE 2020
Graffiedi: "Gubbio, gara aperta col Padova. Tanti errori in B. Su Giammarioli, Mario Rui, Shevchenko..."

Domenica c'è Gubbio contro Padova. In serie B, il 10 dicembre 2011, i rossoblù vinsero per 1-0 sui patavini con rete decisiva di Mattia Graffiedi. Ne parliamo proprio con l'attaccante romagnolo (attuale allenatore della Juniores del Forlì). Ecco cosa ci dice Graffiedi: "Ho ricordi positivi perchè oltre alla vittoria facemmo una grande prestazione contro un Padova forte all'apoca, candidato per il salto di categoria. Mi ricordo una giornata di pioggia, feci gol alla fine del primo tempo. Grazie a quella rete e alle grandi parate di Donnarumma che fece diversi miracoli, riuscimmo a portare a casa i tre punti". Molti calciatori di quel Gubbio poi finirono in serie A, cosa significa? "Ed io aggiungo, anche altri sono rimasti in serie B facendo pure molto bene. Ciofani ha segnato poi tanti gol in serie B e ha avuto spazio anche in A. Credo che quella squadra poteva lottare sicuramente fino alla fine per salvarsi. Ma ci sono state a dir la verità diverse problematiche, troppi i cambi di allenatori, a volte magari affrettati o sbagliati. Ci siamo giocati diverse possibilità". Perciò è stato un errore cambiare quattro allenatori? "Sì, oltretutto (ne sono convinto) se fosse arrivato Apolloni prima, potevamo fare altri ragionamenti oggi". Del Gubbio attuale che cosa può dire? "Ho visto che il Gubbio si è ripreso, sette risultati utili consecutivi non sono pochi, perciò è in netta ripresa". Perciò che partita prevede domenica in Gubbio-Padova? "Penso che il Padova rimanga la favorita del girone insieme al Perugia, per blasone e per società. Però ho visto che il Gubbio ha fatto un ottimo risultato a Perugia in un derby sentito, perciò questo momento positivo deve essere sfruttato anche contro il Padova. Prevedo una partita aperta". Sappiamo che lei è un simpatizzante del Cesena, come lo vede? "Mi sta stupendo, era partito per un campionato senza grandi ambizioni ed invece stanno facendo risultati positivi con una squadra molto giovane. Sono lieto se centrassero i playoff". Il Gubbio potrebbe raggiungerli i playoff? "É un campionato particolare. Ma con questi playoff allargati, se si riuscirà a continuare con questa serie positiva, poi basta poco per agganciarli. C'è un distacco ancora colmabile". A Gubbio è tornato il diesse Giammarioli, lei lo aveva avuto in rossoblù in serie B, cosa pensa? "Che torna un pezzo di Gubbio praticamente. Con Giammarioli mi trovai benissimo: è una grandissima persona e per il Gubbio ha fatto tanto. Pertanto il suo ritorno non può essere nient'altro che una cosa positiva". É tornato pure Torrente che portò il Gubbio in B, un suo commento? "Si è voluto ricostruire un po' di vecchio Gubbio dei momenti migliori, direi". Lei è stato compagno di squadra di Mario Rui a Gubbio in B, ma se lo sarebbe mai aspettato che sarebbe finito anche a calcare i campi della Champions League? "Onestamente fino alla Champions, no. Però si vedeva che era un ragazzo con delle grandi qualità, era piccolino fisicamente però era un fulmine. Ma non mi sarei aspettato una crescita così continua da parte del ragazzo: si è sicuramente guadagnato e meritato tutto sul campo. Da anni ormai si sta affermando nel calcio che conta". Ci siamo imbattutti su un articolo (di Goal.com) che ricorda che Graffiedi fu pagato 15 miliardi di lire nell'estate 1999 per andare al Milan, ma non riuscì a fare una presenza. Paradossale, vero? "Sì, è giusto. Arrivai a luglio. Ma venni operato e sono rimasto fermo per oltre un anno. Ho partecipato solo a qualche amichevole. Un vero peccato, una volta lì mi volevo confrontare con i grandi e invece andò così". In quell'anno arrivò Shevchenko al Milan, ce lo può descrivere? "Era un robot. Era come una macchina che lavora di continuo, il primo ad arrivare e l'ultimo ad andarsene dallo spogliatoio, poi passava il tempo pure in palestra. Un calciatore di qualità assoluta". Il Milan attuale pare che sta tornando a divertire, un suo giudizio? "Sta stupendo e ne sono contento perchè sono un tifoso milanista. Ma conosco bene le qualità di Stefano Pioli che ho avuto come allenatore per quattro anni (a Modena, Grosseto e Piacenza ndr). Sono felice perchè il Milan è una grande sorpresa con una squadra giovane e sa giocare anche molto bene. L'augurio è quello di continuare su questa strada. Nei momenti negativi poi si vedrà quanto sarà tosto veramente questo Milan".

14 DICEMBRE 2020
Focus. La gratitudine e la logica (perversa) nel calcio. Se il Gubbio ha ritrovato un barlume di gioco...

La gratitudine e la logica (perversa) nel calcio. Basta riavvolgere la pellicola di un anno e così capiamo ancora meglio. Un anno fa, precisamente il 15 dicembre 2019, si toccò proprio il fondo in casa Gubbio: fu sicuramente uno dei momenti più brutti a livello calcistico eugubino. Il Gubbio perdette in casa contro la Fermana per 1-0 con rete di Petrucci in avvio di gara. Quella squadra non reagì, si definì una sconfitta che a molti fece storcere il naso. Si ricorda ancora una frase sibillina del capitano Malaccari nel dopo match (basta scrutare il nostro archivio news): "Guardarci negli occhi negli spogliatoi e remare tutti dalla stessa parte". All'indomani di quel match i tifosi esposero un cartello con scritto: «Torrente uno di noi». Cosa significava tutto ciò? Ai più sembrava inspiegabile. Però poi si scoprì l'arcano. Si era formata una certa maretta. C'era chi remava contro. Situazioni lontane anni luce dal professionismo, nemmeno nei meandri più bassi del dilettantismo sono catalogabili. Si scatena la fronda contro Torrente. Come se qualcuno si fosse dimenticato in un baleno quella promozione storica in serie B del 2011: l'allenatore fu etichettato come superato e andava esautorato. Ma non era la piazza che lo stava screditando. Era il fuoco amico. Un'arte della destabilizzazione sconvolgente. C'è chi pensava di tornare all'indietro come i gamberi, come se niente fosse accaduto. Si cercava di sovvertire quel poco che si stava ricostruendo dopo un avvio di campionato disastroso. Tutto sembrava architettato da qualche maestro malpensante e arrivista. Però tutto tornò al suo posto, alla fine si stanano sempre i nidi nelle cavità oscure. Diciamo questo perchè altrimenti non ci saremmo mai ritrovati ai giorni nostri. Cioè con un Gubbio che torna a fare divertire, con un calcio piacevole che non si vedeva da tanti anni. D'altronde per poter ritrovare un barlume di calcio esteticamente appetitoso bisogna risalire alla prima parte di campionato con Magi nel 2016 e non è un caso che quella squadra poi arrivò ai playoff. E il Gubbio attuale di Torrente ha tutte le carte in regola per riuscire nell'impresa. Scusate, quasi dimenticavamo: anche il tecnico pesarese fu disonorato, non dai tifosi che gli dedicarono pure uno striscione. Ci dimenticavamo che ai destabilizzatori non piace un Gubbio vincente o che gioca a calcio seriamente: contano solo le ambizioni personali. Ebbene, per non incorrere in nuovi errori futuri... pensare con costrutto: ognuno deve stare al suo posto e deve essere cosciente dei propri limiti, ogni struttura deve avere un ordine ben saldo, funzionale e professionale. Ovviamente vanno riconosciuti al presidente Sauro Notari tutti gli sforzi economici che sono stati profusi in questi anni per mantenere il Gubbio nel professionismo. Costi che sono lievitati quest'anno con il Covid-19 per via degli esborsi esosi per i tamponi sistematici. Rientra anche questo nella logica della gratitudine, un aspetto che va sottolineato. Per questo motivo vanno dette le cose in maniera aperta e sincera. Anche impietose talvolta, se necessario. Un progetto serio va blindato. Un allenatore non può diventare sempre un capro espiatorio o un "parafulmine" per difendere anche quei limiti della società, come avvenuto nel recente passato. E ribadiamo un concetto basilare. Lo andiamo dicendo da tempo. Prendere sempre le distanze da chi è bravo a manipolare la realtà per propri fini personali e continua a raccontare frottole sugli altri. C'è un detto esemplificativo che dice: se vuoi capire una persona, non ascoltare le sue parole, ma osserva il suo comportamento.

13 DICEMBRE 2020
Munoz: "L'arbitro ci ha massacrato". Torrente: "Dominio e gioco, ma...". Le foto di Carpi-Gubbio

Il Gubbio ha sfiorato una nuova impresa con le reti di Munoz e Gerardi. Poi sette minuti di follia con il gol su rigore di Biasci, secondo cartellino giallo per Oukhadda e pareggio del Carpi di Ferretti. Però il Gubbio c'è, macina gioco, unico neo è che non concretizza a dovere. Il parere del trainer Vincenzo Torrente: "Sì, è vero. Partita dominata e potevamo fare altri gol. Poi è arrivato il secondo giallo per Oukhadda che non esiste proprio e da quel momento è cambiata l'inerzia della partita. Credo che l'errore dell'arbitro sia molto evidente. Dispiace perchè c'è stata una grande prestazione della squadra anche in inferiorità numerica. Peccato perchè meritavamo l'intera posta in palio. Già nel primo tempo poteva finire 3-0 per noi. Un punto che non ci accontenta per via di una giornata no dell'arbitro. Quello che mi rincuora è che questa squadra è matura e abbiamo giocato con grande personalità. Ottime cose ho visto sul piano del gioco. Purtroppo certi episodi hanno condizionato nettamente la partita". Le parole dello spagnolo Rafael Munoz, autore del primo gol. Una curiosità: è il terzo pallonetto con il piede destro in altrettanti gol con la maglia rossoblù tra la scorsa stagione (Triestina e Ravenna) e quest'anno (a Carpi): "Tutto vero, stavolta ho preso la palla dopo un bel lancio smarcante da parte di Malaccari, non ho fatto nient'altro che metterla sopra al portiere quando ho visto che era uscito. Semplice no? Gli ho fatto un pallonetto". E sul rigore? "Credo che sia stato furbo il mio avversario (Biasci ndr), ma vi assicuro che non era rigore". Invece sulla partita il calciatore iberico è categorico e manda un messaggio preciso: "Un sapore amaro perchè l'arbitro ci ha massacrato. Meritavamo di sicuro la vittoria. Due punti persi. Ma la squadra sta lavorando molto bene e credo adesso abbiamo intrapreso la strada giusta". Fa mea culpa il tecnico biancorosso Sandro Pochesci: "Forse ho sbagliato io, poi quando ho cambiato modulo e atteggiamento abbiamo visto il Carpi che conosciamo. Ma abbiamo trovato un Gubbio di qualità che è stato padrone del campo all'inizio e davanti sono tanta roba. Se il Gubbio avesse vinto non avrebbe nulla. Un punto d'oro". Ora le 20 foto di Carpi e Gubbio. Fotoservizio di Andrea Vignoli.

13 DICEMBRE 2020
Gubbio in vantaggio di 2-0 a 2-2 a Carpi. In solo sette minuti la rimonta e l'espulsione di Oukhadda

Gubbio in trasferta a Carpi. Il trainer Torrente opta per il 4-3-1-2. Zamarion in porta. Difesa con Munoz, Uggè, Signorini e Ferrini. Centrocampo con Oukhadda, Megelaitis e Malaccari. Davanti Pasquato tra le linee a supporto di Gomez e Gerardi. La cronaca. Dopo appena un minuto azione in percussione di Munoz sulla destra che crossa in area, la palla arriva sui piedi di Malaccari da posizione favorevole ma la sua conclusione di sinistro viene stoppata con il corpo da Gozzi. All' 10' spiovente pericoloso da sinistra di Lomolino in area ma stavolta salva tutto Malaccari anticipando in extremis Bellini. Un minuto dopo però (12') il Gubbio passa in vantaggio dopo un'azione perfetta: il lituano Megelaitis si mette in proprio con una corsa da centrocampo fino alla trequarti e appoggia all'indietro verso Malaccari che inventa un passaggio filtrante a scavalcare la linea difensiva biancorossa e sul filo del fuorigioco è caparbio Munoz che sbuca da dietro, con un pallonetto di esterno destro scavalca il portiere Rossini e la palla si insacca in rete. Un tocco morbido egregio del laterale spagnolo. Al 18' si forma una mischia in area dove Zamarion è lesto a sventare tutto su tiro ravvicinato di Biasci. Al 33' lo stesso Biasci ci prova direttamente su punizione dal limite con un tiro di destro insidioso che buca la barriera, tuttavia è reattivo Zamarion che si accartoccia e para a terra. Al 42' il Gubbio si mangia un gol che sembra fatto: Megelaitis è un metronomo martellante e serve al bacio sulla sinistra Gomez che lancia solo davanti alla porta Pasquato che però tentenna troppo mancando il tap in vincente. Al 43' lo stesso Pasquato serve Gerardi il quale fa partire un tiro di sinistro da limite che si perde di poco a lato. La ripresa. Nel giro di tre minuti la partita si accende. Al 4' è Gomez che si trova a tu per tu con il portiere su lancio di Pasquato, ma Sabotic salva in extremis in angolo. Ma dal corner (al 5') pennellato in area da Pasquato, sbuca Signorini che colpisce a botta sicura di testa in porta ma Rossini c'è e para a terra. Al 6' va via sulla destra Bayeye che serve Biasci che fa sponda al limite con Ferretti che calcia deciso e la palla fa la barba al palo a portiere ormai battuto. Ma il Gubbio è in partita e al 9' raddoppia: galoppa sulla destra Oukhadda (dopo uno scambio con Gomez) che serve un passaggio tagliato e preciso al centro in area, a rimorchio Gerardi lascia sul posto Venturi e di piatto destro insacca la sfera radente a fil palo. Al 19' però il Carpi ottiene un rigore per fallo di Munoz su Biasci: dal dischetto lo stesso Biasci insacca a fil di palo. Al 20' il Gubbio rimane in dieci dopo un fallo veniale di Oukhadda su Salata sanzionato con il cartellino giallo e quindi viene espulso per somma di ammonizioni. Al 26' il Carpi pareggia: è Sabotic che trova l'imbucata giusta centrale, con Ferretti che elude la sorveglianza di Uggè e Signorini, e di sinistro deposita la palla in rete. Nel giro di due minuti (35' e 36') il Gubbio sfiora il tris. Prima è Pasquato che impegna a terra Rossini, sulla respinta Cinaglia si mangia un gol fatto calciando tutto solo ancora addosso a Rossini. Subito dopo Pasquato fa partire una saetta di destro dai venti metri che costringe Rossini a salvarsi in tuffo.
Tabellino: Carpi - Gubbio (2-2):
Carpi (3-4-1-2): Rossini; Gozzi, Venturi, Sabotic; Marcellusi (39' pt Bayeye), Fofana, Ghion (41' st Ceijas), Lomolino (11' st Salata); Bellini (39' pt Ferretti); Biasci, Giovannini. A disp.: Rossi, Varoli, Varga, Danovaro, Offidani, Motoc, Ridzal, Maurizi. All.: Pochesci.
Gubbio (4-3-1-2): Zamarion; Munoz (34' st Cinaglia), Uggè, Signorini, Ferrini; Oukhadda, Megelaitis, Malaccari; Pasquato; Gomez (44' st Pellegrini), Gerardi (22' st Formiconi). A disp.: Elisei, Montanari, Migliorelli, Lovisa, Gaia, Sainz Maza. All.: Torrente.
Arbitro: D'Ascanio di Ancona (Santarosa di Pordenone e Tricarico di Udine); quarto uomo: Tremolada di Monza.
Reti: 12' pt Munoz (G), 9' st Gerardi (G), 19' st Biasci (C) rigore, 26' st Ferretti (C).
Espulso: 20' st Oukhadda (G) per doppia ammonizione. Ammoniti: Venturi (C), Signorini (G), Cinaglia (G). Angoli: 2-6. Recupero: 1' pt; 3' st. Note: gara a porte chiuse.
Risultati: Quindicesima Giornata - Serie C - Girone B:
Arezzo - Modena
0-1
49' Monachello (M)
Carpi - Gubbio
2-2
12' Munoz (G), 54' Gerardi (G), 64' Biasci (C) rig., 71' Ferretti (C)
Fano - Feralpisalò
1-1
77' Scarsella (F), 80' Parlati (F)
Fermana - Ravenna
2-1
29' Demirovic (F), 91' Urbinati (F), 93' Mokulu (R)
Imolese - Vis Pesaro
1-2
43' Morachioli (I), 49' Lazzari (V), 61' Lazzari (V) rig.
Mantova - Cesena
0-4
12' Steffè (C), 18' Capanni (C), 74' Russini (C), 90' Zanandrea (M) aut.
Padova - Triestina
0-0
Perugia - Virtus Verona
2-2
40' Marcandella (V), 76' Delcarro (V), 82' Murano (P), 86' Melchiorri (P)
Sambenedettese - Matelica
2-3
7' Angiulli (S), 65' Balestrero (M), 81' D'Angelo (S) aut., 89' Moretti (M), 91' Maxi Lopez (S)
Sudtirol - Legnago Salus
1-0
79' Tait (S)

12 DICEMBRE 2020
A Carpi dopo 21 anni. Ma è la prima volta nella serie C unica. Assente Sdaigui. Tre portieri in ritiro

Si torna a giocare a Carpi dopo 21 anni, ma è la prima volta in una serie C unica. Infatti il 31 ottobre 1999 quel Gubbio targato Donati si trovava in serie C2 e la squadra rossoblù si impose per 3-0 sul campo degli emiliani con una doppieta di Cornacchini ed un gol realizzato da Epifani. Per dovere di cronaca, quel Carpi retrocedette nei dilettanti a fine stagione, mentre il Gubbio arrivò undicesimo in classifica ma con Dal Fiume in panchina. Intanto nell'attualità il trainer Torrente recupera lo spagnolo Sainz Maza, tuttavia dovrà fare a meno di De Silvestro (squalificato) e Sdaigui (infortunio), oltre naturalmente al portiere Cucchietti (intervento maxillo-facciale dopo la frattura della mandibola). Così il tecnico Vincenzo Torrente parla della trasferta bis dopo l'impegno di Macerata contro il Matelica: "Affrontiamo una squadra di qualità e giovane, temo soprattutto l'attacco di spessore del Carpi. Altra partita difficile come sempre, perciò dovremo avere la stessa mentalità di sempre. Recuperati dei calciatori importanti come Formiconi e Sainz Maza. Però Sdaigui ha un problema alla caviglia. Adesso dobbiamo toglierci quanto prima da una classifica che non è ancora bella. Dobbiamo fare più punti possibili mettendo in campo concentrazione e bisogna avere una certa continuità nei risultati: questo è ciò che pretendo, in quanto c'è sempre da migliorare anche se a dire la verità stiamo crescendo a livello di gioco. Tuttavia servirebbe una maggiore concretezza". Detto ciò possibile è la conferma del 4-3-1-2. Zamarion in porta. Difesa con Munoz, Uggè, Signorini e Ferrini. Centrocampo con Oukhadda, Megelaitis e Malaccari. Davanti Pasquato tra le linee a supporto di Gomez e Gerardi. Per la prima volta tre portieri in ritiro: oltre a Zamarion (classe 2000) ci sono pure Elisei (2003) e Montanari (2003). La lista dei venti convocati: Zamarion, Elisei, Montanari, Cinaglia, Ferrini, Formiconi, Migliorelli, Munoz, Signorini, Uggè, Lovisa, Gaia, Malaccari, Megelaitis, Pasquato, Oukhadda, Sainz Maza, Gerardi, Gomez e Pellegrini.

10 DICEMBRE 2020
Trasferta bis. Contro il Chèrp dopo il lockdown. Torna in campo Sainz Maza, ma è out De Silvestro

L'anno scorso la partita di Carpi contro il Gubbio non fu mai giocata. Dopo il pareggio interno contro la Reggiana, la formazione di Torrente si doveva recare in terra emiliana il 26 febbraio 2020, ma l'Italia finì in lockdown per l'esplosione della pandemia. Adesso, a distanza di 291 giorni, il Gubbio torna al Cabassi per affrontare la formazione biancorossa: in casa è imbattuta con tre vittorie e quattro pareggi e si trova a +5 dagli eugubini in classifica. L'ultima vittoria tuttavia risale al 1 novembre in trasferta contro la Fermana e l'intera posta in palio manca quindi da sei turni. L'allenatore è Sandro Pochesci, ex trainer della Ternana. Possibile che il tecnico romano giocherà con lo schieramento 3-4-1-2. Torna tra i pali dopo due turni di squalifica il portiere Rossini. Trio di difesa con Gozzi, Venturi e Sabotic. Centrocampo con Marcellusi, Fofana (o Bellini), Ghion e Lomolino. Davanti Maurizi come trequartista a supporto di Carletti e Biasci. Il Carpi è reduce dal pareggio esterno per 0-0 contro la Virtus Verona. Nella sua storia calcistica il Chèrp (soprannome dialettale della società) si è aggiudicato l'encomiabile traguardo della promozione in serie A nel 2015, alla guida il tecnico Fabrizio Castori, una favola che tuttavia è durata per una sola annata. In casa Gubbio invece il trainer Torrente dovrebbe selezionare di nuovo il 4-3-1-2. Scontata la presenza di Zamarion in porta. In difesa possibile il quartetto formato da Munoz (in vantaggio su Formiconi), Uggè, Signorini e Ferrini. A centrocampo il trio Oukhadda, Megelaitis e Malaccari. Davanti probabile Pasquato tra le linee a supporto di Gomez e Gerardi. Il tecnico Torrente però dovrà fare a meno dell'attaccante De Silvestro perchè stoppato per un turno di squalifica, ma torna a disposizione lo spagnolo Sainz Maza che è reduce da un infortunio al piede. Ultimo capitolo. In ricordo di Pablito Mundial. L'eroe del Mondiale in Spagna nel 1982 dove l'Italia vinse il Mondiale battendo prima l'Argentina di Maradona e il Brasile di Zico (Rossi realizzò tre reti), e finale epica a Madrid con vittoria per 3-1 sulla Germania Ovest di Rummenigge. Non erano calciatori, ma mostri sacri all'epoca per un calcio che forse non c'è più. Ebbene, in questo 2020 funesto per la pandemia, se n'è andato pure Paolo Rossi. Noi lo conoscemmo personalmente e lo intervistammo proprio a Gubbio in occasione della partita contro il Vicenza esattamente due anni fa (era l'11 dicembre 2018): una persona colta, pure gioviale e molto disponibile. Quella gara finì 2-0 in favore del Gubbio con le reti di Marchi e De Silvestro, in panchina c'era Nanu Galderisi. Paolo Rossi seguì la partita in tribuna al Pietro Barbetti con Werner Seeber, allora direttore sportivo del Vicenza. Ecco la foto che li ritrae a Gubbio.

09 DICEMBRE 2020
Zamarion: "La mia forza la resilienza. Mi sono fatto trovare pronto". Un gol di sabato va su 'Striscia'

Parla il portiere Emanuele Zamarion, dopo l'esordio in maglia rossoblù sabato scorso contro il Matelica: "In primo luogo c'è stato rammarico per Cucchietti perchè è un bravo ragazzo. Ma io mi sentivo pronto, mi sono sempre allenato al massimo come dovessi scendere sempre in campo ogni domenica. Perciò per me non è stata una sorpresa, anzi, ero tranquillo. Quindi nessuna ansia, in campo l'ho vissuta bene. La partita è stata positiva per la vittoria. Pure al sottoscritto è andata egregiamente perchè ho fatto dei buoni interventi soprattutto nel secondo tempo. Cerco sempre di non strafare e non esagerare, cerco solo di sfruttare le mie capacità. Penso che ho fatto una buona gara, ma ora pensiamo già alle prossime perchè ormai il Matelica fa parte del passato. Mi hanno fatto piacere tuttavia gli elogi di mister Torrente: sono contento che ha visto che mi sono allenato sempre con il massimo impegno, d'altronde sono qua per essere a disposizione della squadra e posso aggiungere che questo è veramente un gruppo sano. Ma il ruolo del portiere è particolare: bisogna non accontentarsi e non bisogna mai essere appagati. D'altronde ho pregi e difetti. La mia forza è la determinazione, sono stato abituato a non mollare mai. Il punto forte è la costanza e la resilienza, non mi lascio buttare giù dagli episodi che accadono. Diciamo che la tecnica mi è stata insegnata nelle giovanili della Roma. Tuttavia devo ancora molto migliorare, devo diventare un portiere più solido e ogni dettaglio è importante. Ora il Carpi? Ci aspetta una partita equilibrata, come sono tutte in questo girone. Incontreremo un Carpi di blasone. Ma il Gubbio finalmente sta tirando fuori i suoi veri valori, di questo ne sono convinto perchè è un gruppo in totale crescendo. Il mio sogno nel cassetto? Giocare una grande notte di Champions League e sentire nelle orecchie quella musichetta: non nego che è molto stimolante ascoltare quelle note". Si parlava della partita Matelica-Gubbio e curiosamente un gol di quella gara è finito in tv su Canale 5 nella rubrica «Striscia Lo Striscione» che viene curata da Cristiano Militello. Tra le reti più belle selezionate il 'gollissimo' di Volpicelli del Matelica su punizione che ha saputo disegnare una traiettoria impeccabile. Questo riconoscimento avvalora la prestazione di Zamarion perchè questo gol è stato considerato imparabile. Inoltre comprova l'abilità di Volpicelli, che non a caso la scorsa estate era stato seguito dal Gubbio (piaceva al trainer Torrente). Intanto si sono giocati due recuperi. L'ex tecnico dei rossoblù Giovanni Cornacchini esordisce con un pareggio sulla panchina della Fermana: i canarini hanno pareggiato 0-0 in casa contro l'Arezzo di Camplone. Exploit del Fano che ottiene la prima vittoria in campionato: i granata di Destro piegano in casa il Legnago Salus per 1-0 con rete (84') di Nepi.

07 DICEMBRE 2020
Focus. Come dieci anni fa, il 5 dicembre (...). Gomez, il gol come in sospensione. E le lezioncine!

Partiamo dalle frasi di Torrente dopo il match contro il Matelica: "A tratti ho rivisto il Gubbio di dieci anni fa". Una frase non caduta a caso. Dieci anni fa esatti del match di Macerata, il 5 dicembre 2010, il Gubbio si impose per 2-0 in trasferta sul campo della Paganese. Proprio in quell'occasione l'argentino Gomez realizzò una magnifica doppietta, con un colpo di testa beffardo e con una semirovesciata straordinaria. Questa volta il calciatore sudamericano ci è andato molto vicino a ripetere certe gesta: un primo gol segnato al Matelica sempre di testa e poi in semirovesciata ha cercato il bis personale, forse ripensando a quel gesto atletico epico lontano un decennio. D'altronde quella vittoria a Pagani aprì la strada verso la prima posizione perchè il successivo 8 dicembre 2010 il Gubbio si impose per 1-0 sul Sorrento conquistando il primo posto (con rigore procurato da Donnarumma poi realizzato dallo stesso Gomez) che non lasciò più fino all'ultima giornata. Oltretutto quel Gubbio targato Torrente in quel preciso periodo riuscì a decorarsi di otto vittorie consecutive. Ora ci troviamo al sesto risultato utile consecutivo. Situazione non paragonabile a quei tempi, ma senz'altro notevole per i tempi che corrono. Per diversi motivi. Perchè non vanno di certo dimenticate le difficoltà iniziali di questo Gubbio ad inizio stagione che arrancava a livello di risultati. Perchè non va dimenticato che sono girate voci (che sono venute fuori su siti a livello nazionale) che il tecnico Torrente era stato messo in discussione: per fortuna adesso sono arrivati i risultati per rendere l'ambiente più tranquillo e per mettere a tacere qualsiasi illazione contro il tecnico di Cetara. Perchè Gomez Taleb quando arrivò l'anno scorso venne considerato un calciatore al capolinea (erroneamente da qualcuno) e invece sul campo sta dimostrando di avere dei numeri ancora paragonabili ad altre platee. Colpi di testa che sfidano le leggi della fisica: l'incornata con avvitamento come in sospensione nel gol di Macerata parla da sola. D'altronde quando giocava in serie A, Gomez Taleb, proprio di testa, per due volte, riuscì a sorprendere addirittura Buffon della Juventus. Corsi e ricorsi storici. Fatti e circostanze che vanno enunciati per chi mastica calcio. Fatti e verità, non le chiacchiere becere. La maldicenza rivela la più grande verità sul codardo che la diffonde. Ma ormai non è vita facile nemmeno per chi diffonde notizie. Il mondo è cambiato. Poter fare interviste con il filtro delle società non aiutano nè l'autorevolezza del giornalismo nè la lotta alle fake news e alla post verità. Ormai ci si affida solo all'informazione mainstream, i mezzi di comunicazione alternativi passano solo in secondo piano. Ormai a 50 anni suonati (il 7 dicembre), con 20 anni (a maggio 2021) di vissuto sulle spalle con Gubbiofans.it, pensiamo di averne viste abbastanza fuori e dentro il campo. Ma le lezioncine le facciamo fare agli altri. Prendiamo sempre le distanze da coloro che non ammettono mai di sbagliare. Il tempo ti mostra sempre il valore delle persone.

05 DICEMBRE 2020
Gomez: "Mandato un segnale". Torrente: "Ho rivisto come 10 anni fa". Le foto di Matelica-Gubbio

Gubbio, tris al Matelica a Macerata e raccoglie il sesto risultato utile consecutivo. Un colpo di testa con l'avvitamento di Gomez, un tap in vincente di Ferrini, un tiro chirurgico dal limite di Oukhadda e il Gubbio segna tre gol; in mezzo la perla su punizione di Volpicelli. Curiosità: il Matelica non aveva mai perso in casa in campionato. Gongola il trainer rossoblù Vincenzo Torrente che dice: "Una grande partita, niente da dire. Qualità di gioco sopraffino, questa è stata veramente la nostra forza. Abbiamo fornito una grande prestazione. Siamo stati attenti e siamo stati capaci anche di soffrire quando era necessario. Tante le note positive, compreso l'esordio del portiere Zamarion: si è fatto trovare pronto. Gol importanti pure quelli di Ferrini e Oukhadda perchè era la prima volta. Però diciamo che ci siamo comportanti bene in tutti i reparti in campo. Sono sincero, a tratti nei primi venti minuti ho rivisto il Gubbio di dieci anni fa a livello di qualità di gioco e nel palleggio. Siamo in forte crescita sul piano tecnico. In questa occasione abbiamo fatto grandi cose soprattutto per via delle defezioni. Ma noi lavoriamo sempre per cercare di vincere. Dico sempre ai ragazzi: rispetto di tutti, ma paura di nessuno. Andremo a giocarcela con tutti. Vittoria che di sicuro dedichiamo a Tommaso Cucchietti e speriamo che si riprenda il più presto possibile". Tocca ora a Juan Ignacio Gomez Taleb: "Felice per il gol, ma De Silvestro mi ha messo una grande palla ed io così ho potuto insaccare di testa. Quello che conta è che abbiamo vinto portando a casa i tre punti. Questo è un segnale importante perchè stiamo dando continuità. La mia presenza conta? Sono dell'idea che questo gruppo c'è e c'era già dall'inizio, poi abbiamo avuto problemi fisici e pure io il Covid-19 come tutti sapete, ma le prestazioni da parte nostra non sono mai mancate. Certamente con i risultati cresce in tutti noi una certa consapevolezza nei nostri mezzi, ma bisogna restare sempre umili e bisogna mantenere sempre la stessa mentalità. Credo che con una squadra bella compatta possiamo fare delle belle cose". L'amarezza del trainer dei vallesinesi Gianluca Colavitto: "L'avevamo riagguantata, poi nel nostro migliore momento abbiamo preso il secondo gol. D'altronde quando incontri squadre di qualità come il Gubbio è inevitabile. La squadra mi è piaciuta, ma quando è cominciata a mancare la compattezza ogni errore si paga e noi l'abbiamo pagato a caro prezzo". Il parere di Emilio Volpicelli: "Partiti col piglio sbagliato, eravamo lenti nel fare girare la palla trovando un Gubbio molto organizzato e con calciatori di qualità". Le 20 immagini di Matelica-Gubbio. Fotoservizio di Simone Grilli.

05 DICEMBRE 2020
Il Gubbio corsaro a Macerata contro il Matelica (1-3). Tris ad opera di Gomez, Ferrini ed Oukhadda

Gubbio contro il Matelica a Macerata. Il trainer Torrente opta per il 4-3-1-2. Zamarion in porta. Difesa con Munoz, Uggè, Signorini e Ferrini. Centrocampo con Oukhadda, Megelaitis e Malaccari. Davanti Pasquato a supporto di De Silvestro e Gomez. La cronaca. Al 7' ruba palla Volpicelli dal limite e calcia di sinistro a rete ma viene murato da Signorini; capovolgimento di fronte con Pasquato che serve De Silvestro al limite che prova il tiro di sinistro che si perde a lato di poco. Al 15' spiovente di Calcagni dove si avventa in area Leonetti che svetta di testa, la palla sorvola il montante. Al 17' su cross da destra in area di Munoz, c'è Malaccari da posizione favorevole che tentenna troppo e così sbroglia tutto Balestrero. Al 18' un pericolo quando Volpicelli ruba palla a centrocampo e lancia in porta Leonetti che si accentra verso la porta, salva tutto Signorini in extremis in angolo. Al 25' il Gubbio passa in vantaggio: Pasquato serve sulla destra De Silvestro che va via in dribbling e pennella un cross al bacio in area dove si avventa Gomez anticipando De Santis, si avvita e di testa incorna a rete: gesto che sorprende il portiere Cardinali che riesce solo a toccare la palla prima di terminare in rete. Al 30' l'argentino cerca il bis quando Munoz va via sulla destra e crossa in area, mezza sborficiata volante di Gomez che cerca l'angolino, ma salva tutto Magri deviando la sfera in corner. Al 35' pareggia il Matelica con un'altra prodezza, stavolta è Volpicelli che fa partire una punizione perfetta dai venti metri: tiro di sinistro liftato che aggira la barriera e la palla si insacca sotto il sette. Al 38' proteste locali dopo un contatto in area tra Signorini e Leonetti. Al 39' invece Bordo fa partire un gran tiro di sinistro dal limite con la palla che si stampa sulla traversa con il portiere ormai battuto. Al 44' il Gubbio torna in vantaggio: un corner pennellato in area da Pasquato e colpo di testa di Ferrini che colpisce la traversa; si crea una mischia con Uggè che rimette la palla in mezzo e lo stesso Ferrini da terra con il piede destro in spaccata deposita la sfera in rete a fil di palo. Ripresa. Al 2' dalla trequarti Megelaitis serve De Silvestro che prova il tiro di sinistro dal limite, palla che sfiora il palo. Al 10' arriva il tris: da sinistra Pasquato apre sulla destra verso Megelaitis che rimette in mezzo, Oukhadda è in agguato e dal limite fa partire un tiro di destro chirurgico con la palla che si insacca radente a fil di palo. Al 15' ci prova Malaccari dal limite, palla di poco a lato. Al 18' su punizione Volpicelli cerca di ripetere la perla del primo tempo, ma Zamarion si oppone salvandosi in angolo. Al 20' Volpicelli ha il piedino caldo e di sinistro calcia forte dal limite, ma Zamarion è prodigioso e in tuffo riesce a deviare la conclusione angolata. Al 42' episodio insolito: Ferrini in tackle va in anticipo su un avversario e colpisce fortuitamente in pieno sulla pancia il guardalinee che stramazza al suolo ma poi si riprende.
Tabellino: Matelica - Gubbio (1-3):
Matelica (4-3-3): Cardinali; Masini (22' st Fracassini), De Santis, Magri, Maurizii (40' st Ruani); Calcagni (40' st Peroni), Bordo, Balestrero (22' st Barbarossa); Volpicelli, Moretti (22' st Franchi), Leonetti. A disp.: Martorel, Puddu, Baraboglia, Pizzutelli. All.: Colavitto.
Gubbio (4-3-1-2): Zamarion; Munoz, Uggè, Signorini, Ferrini; Oukhadda, Megelaitis, Malaccari (36' st Formiconi); Pasquato; De Silvestro (36' st Pellegrini), Gomez (44' st Gerardi). A disp.: Elisei, Montanari, Cinaglia, Migliorelli, Lovisa, Sdaigui. All.: Torrente.
Arbitro: Sfira di Pordenone (Minafra e D'Ascanio di Roma 2); quarto uomo: Pezzopane di L'Aquila.
Reti: 25' pt Gomez (G), 35' pt Volpicelli (M), 44' pt Ferrini (G), 10' st Oukhadda (G).
Ammoniti: Megelaitis (G), Leonetti (M), Bordo (M), Gomez (G), Signorini (G), Munoz (G). Angoli: 7-6. Recupero: 2' pt; 5' st. Note: gara a porte chiuse.
Risultati: Quattordicesima Giornata - Serie C - Girone B:
Arezzo - Sudtirol
0-4
2' Tait (S), 16' Rover (S), 20' Casiraghi (S), 61' Karic (S)
Feralpisalò - Mantova
1-3
49' Guccione (M) rig., 51' D'Orazio (F), 79' Guccione (M), 91' Guccione (M) rig.
Legnano Salus - Cesena
0-1
93' Capanni (C)
Matelica - Gubbio
1-3
25' Gomez (G), 35' Volpicelli (M), 44' Ferrini (G), 55' Oukhadda (G)
Modena - Fermana
1-0
2' Prezioso (M)
Perugia - Imolese
2-0
9' Melchiorri (P), 29' Elia (P)
Ravenna - Padova
1-3
5' Della Latta (P), 30' Fiorani (R), 54' Saber (P), 93' Santini (P)
Triestina - Sambenedettese
0-1
78' Lescano (S)
Virtus Verona - Carpi
0-0
Vis Pesaro - Fano
0-0

04 DICEMBRE 2020
Torrente con la coperta corta senza Cucchietti e Sainz Maza. Malaccari, back to Helvia Recina

Alla vigilia del match contro il Matelica è un mister crucciato per l'ennesimo infortunio. Questo peraltro più pesante del previsto visto che il portiere Cucchietti stava attraversando un buon momento di forma: una frattura alla mandibola avvenuta in allenamento lo costringerà a stare fuori fino a gennaio inoltrato. Le parole del trainer Vincenzo Torrente: "Mi dispiace per Tommaso, stava facendo molto bene. Non ci voleva, purtroppo ci sta succedendo un po' di tutto. La classifica piange anche per questo. Tuttavia ho fiducia in Emanuele Zamarion che sta crescendo molto e dà qualità in allenamento". Del Matelica dice: "Squadra rivelazione insieme al Mantova, compagine dinamica e propositiva, attaccano in gruppo. Ma in questo campionato tutte partite difficili. Serve la massima attenzione. Ma noi veniamo da cinque risultati ultili consecutivi, stiamo dando continuità ai risultati, la squadra sta bene sia a livello psicologico sia a livello fisico. Adesso cerchiamo la continuità. Dobbiamo andare sempre al massimo e avere sempre il massimo rispetto di ogni avversaria. Comunque vedo una crescita continua a livello di qualità nel gioco. Ecco, forse ci manca una certa concretezza". Oltre al portiere Cucchietti, è out Sainz Maza. Verso il rientro Formiconi e Migliorelli ma partono dalla panchina. Pertanto si va verso la conferma del 4-3-1-2. Questi i possibili interpreti. Zamarion in porta. Difesa con Munoz, Uggè, Signorini e Ferrini. Centrocampo basato su Oukhadda, Megelaitis e Malaccari. Davanti Pasquato tra le linee a supporto del duo De Silvestro (in vantaggio su Gerardi) e Gomez. Sul fronte biancorosso parla il tecnico Gianluca Colavitto (dal canale ufficiale Ssmatelicacalcio.com) così: "Partita difficilissima contro un Gubbio che possiede uno dei più importanti organici della categoria". Curiosità. Si gioca allo stadio Helvia Recina di Macerata, ed è un campo amico del capitano dei rossoblù Nicola Malaccari: infatti militò con la Maceratese (nell'annata 2016-2017) allenata allora da Federico Giunti (ora alla Primavera del Milan). In quella stessa stagione il preparatore atletico dei maceratesi era Romano Mengoni (anch'egli oggi a Gubbio), che dopo quella annata seguì proprio Giunti al Perugia in serie B. La lista dei venti convocati: Zamarion, Elisei, Montanari, Cinaglia, Ferrini, Formiconi, Migliorelli, Munoz, Signorini, Uggè, Lovisa, Malaccari, Megelaitis, Oukhadda, Sdaigui, De Silvestro, Gomez, Pellegrini, Pasquato e Gerardi.

03 DICEMBRE 2020
Cucchietti fuori un mese: frattura della mandibola e occorre un intervento chirurgico maxillo-facciale

Piove sul bagnato. Si infortuna il portiere Tommaso Cucchietti: in uno scontro di gioco in allenamento si procura una doppia frattura alla mandibola (in gergo frattura della branca montante destra e sinistra della mandibola) e sarà costretto sottoposto ad un intervento chirurgico a Perugia dal chirurgo specialista maxillo-facciale. Rischia uno stop per oltre un mese. Adesso toccherà a difendere i pali ad Emanuele Zamarion. Altra tegola per il trainer Torrente in questo inizio di campionato non certo felice per le defezioni. La prima volta del Gubbio contro il Matelica. La prima volta del Matelica in serie C. Un piccolo comune di 9.500 abitanti in provincia di Macerata. Le gare interne vengono giocate appunto a Macerata allo stadio Helvia Recina. La squadra biancorossa si porta dietro con sè una storia particolare perchè ha sempre militato nei campionati di Seconda e di Prima Categoria marchigiana fino ad arrivare alla Promozione. Il vero exploit viene ottenuto a partire dal 2010 quando ottennero ben tre promozioni di fila, passando dalla Prima Categoria alla serie D in soli tre anni. Curiosamente, proprio a cavallo di quegli anni, il Gubbio ottenne due promozioni di fila con Torrente dalla serie C2 alla serie B. L'anno scorso per il Matelica arriva il coronamento di un sogno, con la promozione per la prima volta nei professionisti, con la vittoria del girone F di serie D. Il patron è Mauro Canil, imprenditore dei prodotti Fidea, che sono presenti in tutti i mercati internazionali. Una autentica favola perchè il Matelica si sta dimostrando di valore anche in questo campionato: si trova in classifica a +7 dal Gubbio. L'uomo di punta è Davide Balestrero, mezzala goleador, autore già di quattro gol, che dice (da Ssmatelicacalcio.com): "Il Gubbio a dispetto dei 12 punti in classifica è una squadra costruita per le zone alte della classifica, ha delle qualità importanti e sta crescendo. Ci aspetta una partita tosta, serve massima attenzione. Noi finora abbiamo messo insieme un buon bottino ma sempre con prestazioni convincenti". L'allenatore dei vallesinesi è Gianluca Colavitto, di Pozzuoli, con esperienze passate sulle panchine di Avezzano, Vastese e Angizia Luco, e predilige il 4-3-3. Sabato sarà assente per squalifica il difensore Cason. In campo l'ala d'attacco Volpicelli che il Gubbio aveva cercato in estate (un calciatore gradito a Torrente). Questo il probabile undici iniziale. Cardinali in porta. Difesa con Masini, De Santis, Magri e Maurizii. Centrocampo con Calcagni, Bordo e Balestrero. Tridente formato da Volpicelli, Leonetti e Franchi. In casa Gubbio invece c'è l'orientamento per la conferma del 4-3-1-2. Da capire le condizioni degli infortunati Formiconi e Sainz Maza, anche se sarà difficile che saranno convocati: si attendono lumi dopo la seduta di rifinitura. Possibile Zamarion in porta. Difesa con Munoz, Uggè, Signorini e Ferrini. Un centrocampo con Oukhadda, Megelaitis e Malaccari. Dubbi in attacco, tre uomini per due posti. Quindi davanti Pasquato tra le linee a supporto di Gerardi (o De Silvestro) e Gomez.

02 DICEMBRE 2020
Ferrini: "Adesso abbiamo trovato la quadratura". Conferimento per Francioni con la 'Palma di Bronzo'

Parla il difensore Manuel Ferrini che con il trainer Torrente si sta prodigando nel ruolo di terzino sinistro come titolare. Le sue affermazioni: "Finalmente abbiamo trovato la quadratura del cerchio, ma siamo anche consapevoli che ancora non abbiamo fatto nulla. Perciò serve la maggiore attenzione sempre per poter stare tranquilli. Tuttavia stiamo attraversando un periodo positivo, mi riferisco sia alla squadra che a livello personale. Finalmente anche i risultati stanno venendo fuori. Ma noi eravamo consapevoli che ci saremo riusciti perchè le prestazioni non sono mai mancate. Dico questo perchè abbiamo avuto sempre la mentalità di proporre il nostro gioco. Giocare da terzino sinistro? Sono sincero, non lo avevo mai fatto. Al massimo avevo fatto il terzo di sinistra in una difesa a tre e non a quattro. Però mi sono subito calato nella parte dando piena disponibilità. Le caratteristiche per la fase difensiva già le conosco, sto invece ora imparando a propormi nella fase offensiva. Cerco di aiutare la squadra anche in avanti. Ora ci spetta il Matelica? Veniamo da tre partite impegnative e molto difficili contro avversari forti (Perugia, Triestina e Feralpisalò ndr). D'altronde ho incontrato gente come Melchiorri e Sarno che mi hanno impressionato e li reputo calciatori di un'altra categoria. Ma sotto l'aspetto mentale adesso arriverà la sfida più difficile: dobbiamo essere pronti, cioè determinati e non sbagliare l'approccio. Chiaro però che bisogna migliorare, soprattutto in fase offensiva, dove stiamo creando ma facciamo un po' fatica a fare gol". Intanto arriva una importante onorificenza per una bandiera del Gubbio da calciatore e allenatore. Stiamo parlando di Gianni Francioni, che l'anno scorso ricopriva il ruolo di responsabile del settore giovanile della Gubbio Calcio. A Francioni è stata conferita dal Coni la 'Palma di Bronzo' al merito tecnico per il 2019. Questo è un prestigioso conferimento che è stato comunicato al diretto interessato direttamente dal presidente del Coni, Giovanni Malagò, con una lettera con questa motivazione: «L'organizzazione sportiva nazionale, oltre che attestare le capacità e i risultati conseguiti, è desiderosa di esprimere profonda riconoscenza per l'impegno dedicato allo sport per anni». Gianni Francioni è stimato da sempre per il suo spessore umano e professionale, e accoglie così questo riconoscimento. Dice: "Sono orgoglioso. Mi fa piacere, significa che per questo sport qualcosa ho dato. Due giorni fa mi è arrivata questa lettera da Roma. Mi ha fatto piacere soprattutto dal punto di vista umano ed educativo, oltre che tecnico. La soddisfazione è notevole perchè è una onorificenza a livello nazionale".

01 DICEMBRE 2020
Magi: "Allenerei Malaccari e Pasquato. Torrente il numero uno. Nulla può scalfire ciò che fu fatto..."

L'ex allenatore di Ravenna, Sambenedettese, Bassano e Gubbio. Col tecnico Giuseppe Magi facciamo il punto sul girone. Ci dice: "Sento dire da più parti che il girone C è il più difficile. Se guardiamo il blasone delle squadre probabilmente sì. Ma con il mio vissuto il girone B mi sembra molto più difficile in quanto c'è una qualità media superiore e non esistono le squadre materasso. Perciò lo ritengo quel girone più complicato". Complicato anche per gli allenatori, visto che già sono saltate diverse panchine, non è così? "Su questo aspetto sono anche parte in causa. Per tanti colleghi come me questo torneo è stato anomalo e difficile. Le società si sono mosse sul mercato con grande ritardo. Con l'aggravante del Covid-19 che ha tenuto i calciatori fermi per sette mesi. Senza dimenticare gli infortuni che ne sono conseguiti. Difficile trovare l'equilibrio dei risultati da subito. Si prende atto di queste decisioni e molte le società che hanno seguito questo passo. Va di moda che il primo a pagare è l'allenatore. Cosa che non è avvenuta a Gubbio: nel momento di difficoltà l'ambiente si è coeso dando fiducia ad un allenatore preparato come Torrente e i risultati stanno venendo. Però guardando le prestazioni il Gubbio avrebbe già meritato di fare più punti anche prima". Ma una squadra ha bisogno di un rodaggio, non crede? "Sì, io condivido pienamente questa vostra considerazione. A parte che il Gubbio io lo seguo a prescindere, in quanto sono legato anche sotto l'aspetto affettivo con quelle persone con le quali ho lavorato e la città stessa con due anni meravigliosi. Come dicevo prima, non si sono fatti prendere dall'ansia quando le vittorie non arrivavano: la società, il mister e il gruppo intero hanno fatto un buon lavoro e credo che i valori stanno venendo fuori. La squadra è stata costruita con equilibrio. Ma ci si toglie dalle sabbie mobili con unità di intenti e compattezza". Un calciatore che allenerebbe? "Malaccari è una piacevole conferma, poteva essere un mio calciatore ma la serie D lo condusse altrove: lavorammo insieme qualche mese e devo dire che fu una piacevole sorpresa sia come uomo sia come calciatore. Invece mi ha stupito Pasquato: è forte, può spostare gli equilibri di una partita perchè è capace di inventarsi qualsiasi cosa e per come vedo io il calcio non nego che mi piacerebbe allenarlo: calciatore estroso, come fu per noi Casiraghi". Ora un dato statistico veramente curioso: nell'era Notari lei rimane finora l'unico allenatore che ha retto per una intera stagione, che dice? "Ma io sono stato fortunato soprattutto il primo anno in serie D: c'erano grandi problemi e pure io rischiai l'esonero dopo la sconfitta per 3-0 con il Città di Castello. La società rimase forte e difese il mio modo di lavorare. Si delineò il cambiamento. Quando si vince il merito passa attraverso la collaborazione di tanti. Questa unione creò entusiasmo e ce lo portammo dietro in C dove facemmo una cavalcata straordinaria verso i playoff". Pensare che il Gubbio raggiunse quel traguardo con una squadra che costò meno (nel 2016-17) degli anni successivi, cosa significa? "Ci sono delle realtà che lavorano con quella filosofia tutt'oggi: vedi il Cittadella. Lavorano su un progetto tecnico-tattico preciso, non solo prendendo esclusivamente calciatori già pronti o costosi. Prendono calciatori funzionali al progetto con lo stesso allenatore: ci vuole coraggio e crederci. Costruire ci vuole tempo, ma distruggere basta un attimo". Eppure ci sono alcuni detrattori, qualcuno le rimprovera ancora di aver fatto giocare Burzigotti invece di Rinaldi nei playoff con la Samb nel 2017: "Sono diatribe nel calcio che esistono, come quando Baggio doveva giocare o meno in Nazionale. Però nel calcio non c'è mai la controprova. Facciamo le scelte in buona fede palpando le nostre percezioni. Andò male, ma arrivammo corti perchè non rinforzammo la rosa a gennaio. L'obiettivo era di mantenere la categoria per rispettare l'aspetto economico. Aggiungo: spesso c'è gente che ti dà consigli, ma non ha fatto mai calcio oppure ha fatto l'1% del tuo cammino. Perciò dico: con quale diritto o a quale titolo uno ti punta il dito? Serve sempre l'umiltà". Si è sentito più con il presidente Notari? "Ci siamo rivisti negli anni, esiste un ottimo rapporto. Nulla può scalfire ciò che abbiamo fatto, nemmeno le malelingue o chi ci invidiava. C'è stima reciproca". Lei incontrò Torrente nel Galà Eugubino nel 2016, cosa vi siete detti? "Mi volle conoscere, ma il piacere fu più grande il mio: quello che ha fatto Torrente a Gubbio è importante e so cosa vuol dire avendoci lavorato. Lui fece un percorso fantastico perchè non è facile: il pubblico eugubino è esigente. Torrente è stato il numero uno della storia della Gubbio Calcio. Mi piacerebbe da parte mia ricoprire il podio, essere tra i primi tre: in cuor mio credo che ho lavorato bene perchè quello che è stato fatto è importante. In quella precisa occasione con Torrente ho avuto la sensazione che c'era stima e un feeling reciproco. In campo l'ho incontrato poche settimane fa a Ravenna: ho perso io, però il Gubbio ha fatto qualcosina in più di noi e per me giocare contro il Gubbio di Torrente è stato un vero onore".

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