SERIE C - GIRONE B
VENTESIMA GIORNATA
SAB. 21 DICEMBRE 2024
STADIO GIUSEPPE SIVORI
ORE 17:30

SESTRI LEVANTE

2

GUBBIO

1

VENTUNESIMA GIORNATA
SAB. 4 GENNAIO 2025
STADIO PIETRO BARBETTI
ORE 15

GUBBIO-LUCCHESE

> Calendario completo: (vedi)

Clicca le immagini rossoblu!

CLASSIFICA
GIRONE B SERIE C
2024-2025

Pescara
Ternana (-2)
Entella
Vis Pesaro
Torres
Arezzo
Rimini
Campobasso
Pineto
Ascoli
Pianese
Carpi
Perugia
Gubbio
Pontedera
Spal (-3)
Lucchese
Milan Futuro
Sestri Levante
Legnago

40
40
38
35
33
32
28
25

25

25
24
24
22
22
20

19
19
16
16

13

Link Banner: Risultati Calcio:

Risultati Calcio...

VENTESIMA GIORNATA
DOM. 22 DICEMBRE 2025

Ascoli
Spal

1
1

Campobasso
Arezzo domenica

-
-

Lucchese
Pineto

3
3

Milan Futuro
Entella 
domenica

-
-

Perugia
Pianese 
domenica

-
-

Pescara
Ternana
domenica

-
-

Pontedera
Legnago

0
0

Rimini
Carpi
domenica

-
-

Vis Pesaro
Torres 
domenica

-
-

Marcatori 2024-2025
Serie C - Girone B

Cicerelli Ternana
Corazza Ascoli
Bruzzaniti Pineto
Cianci Ternana

12
11
11
9

Vedi lo stadio Barbetti!

Marcatori Gubbio
2024-2025

Tommasini
D'Ursi
Rosaia
Corsinelli
Fossati
Rocchi
Rovaglia
Tozzuolo

3
2
2
2
2
2
1
1

Scopri la nostra citta!

VENTUNESIMA GIORNATA
SAB. 4 GENNAIO 2025

Gubbio-Lucchese

Arezzo-Vis Pesaro

Carpi-Milan Futuro

Legnago-Campobasso

Pianese-Ascoli

Pineto-Sestri Levante

Spal-Perugia

Ternana-Pontedera

Torres-Pescara

Virtus Entella-Rimini

Link Partners:

Calcio in Diretta
Risultati.it

Calcioland.forumfree.it
Tuttocampo.it

Info e pubblicita:

redazione@gubbiofans.it

[vai alle news] [vai all'archivio news]

29 DICEMBRE 2019
Occhi su Cesaretti e Battista. Conferme di colloqui per Munoz e Grandolfo. Lakti è incedibile

Da Pesaro giunge conferma. Il Gubbio vuole l'attaccante Grandolfo. Allo stesso modo il terzino Rafa Munoz farebbe comodo alla Vis Pesaro. I due profili sarebbero graditi alle due società. Così scrive il portale pesarese Solovispesaro.it dove vengono riportate le parole del diesse dei biancorossi Crespini: "Munoz è un esterno con un buon piede ed è molto bravo in fase propositiva, ma in questo momento non è la priorità". Insomma: la cosa si può fare, è in ballo, ma bisognerà attendere. Tuttavia il mercato è pieno di stravolgimenti e quindi bisognerà vedere se poi il tutto andrà a buon fine. Infatti Francesco Grandolfo piace anche al Piacenza, perciò c'è da battere anche una certa concorrenza. Ma c'è un altro nome che crea interesse, ed è quello dell'attaccante dei rossoblù Christian Cesaretti: il calciatore lucchese è finito nel mirino di Sambenedettese, Arzignano e Cesena (così come riporta il sito web Tuttoc.com). Non è un caso che il Cesena sta cercando un attaccante perchè la punta Manuel Sarao (inseguito dal Gubbio l'estate scorsa) potrebbe chiudere la sua esperienza in bianconero in quanto è attratto dalle lusinghe della Reggina di mister Toscano (prima in classifica nel girone C). Mentre dalla Calabria si parla di un possibile approdo dell'attaccante Ignazio Battista, ala destra classe 1997: il calciatore tarantino piace forte alla Vibonese del tecnico Giacomo Modica (come scrive il sito web Calabria7.it). Per quanto riguarda altre partenze, c'è da fare una precisazione. In un articolo apparso nei giorni scorsi sul sito Fiorentinanews.com (che si può trovare scorrendo le news) c'era scritto che erano sicuri partenti da Gubbio due calciatori viola, Meli e Lakti. Risulta al vero che l'attaccante Marco Meli potrebbe tornare alla base, mentre non trova riscontri lo stesso discorso per quanto riguarda il mediano Erald Lakti: il centrocampista albanese infatti spesso ha giocato titolare con il trainer Torrente e quindi al momento risulta incedibile. Tuttavia questo articolo (sulla sponda della stampa fiorentina) ha fatto molto discutere in città in seguito alla nostra segnalazione. C'è chi accusa che mette in cattiva luce l'ambiente rossoblù. C'è chi insinua inoltre che è l'ennesima dimostrazione che nell'ultimo periodo è successo un «qualcosa di anomalo» in casa Gubbio, con delle ingerenze nell'intento di destabilizzare l'ambiente eugubino, in un periodo di difficoltà sia a livello di risultati che di classifica. Ex rossoblù: il difensore Lorenzo Paramatti, è figlio d'arte ('95), è un nuovo calciatore del Rimini, dove ha firmato un contratto fino a giugno 2020.

28 DICEMBRE 2019
Mercato: Sbaffo verso l'addio. Un possibile scambio Munoz-Grandolfo. Esce ipotesi Agnello

In casa Gubbio tiene banco il mercato. Una voce insistente dice che Alessandro Sbaffo è in partenza. Adesso la notizia viene data anche in terra marchigiana. Dalle parti di San Benedetto del Tronto. C'è chi va oltre. L'idea di prendere il calciatore di Loreto c'è sempre stata (lo avevamo scritto sulle nostre in tempi non sospetti), ma adesso viene scritto espicitamente che "il calciatore ha espresso di cambiare aria e la Samb resta alla finestra". Nozioni che si possono leggere sul sito web Picenonews24.it. Una notizia che rimbalza pure su Cronachepicene.it dove si dice chiaramente: "Sbaffo è in rottura con la dirigenza umbra ed ha espresso l'intenzione di andare via: era uno dei sogni nel cassetto del mercato estivo della Samb". Pure altri portali web ne danno risalto come Gazzettarossoblu.it, Tuttosamb.it e Veratv.it. Insomma, le strade tra il fantasista rossoblù e il Gubbio si potrebbero dividere già a gennaio, nonostante Sbaffo abbia un contratto che lo lega con la società di via Parruccini fino a giugno 2021: a questo punto è molto probabile che l'estroso calciatore marchigiano può rescindere il contratto e di conseguenza svincolarsi dal sodalizio eugubino. Sulle tracce di Sbaffo tuttavia c'è l'interesse anche della Feralpisalò che a sua volta potrebbe cedere al Gubbio l'attaccante Francesco Stanco, finora poco impiegato con la formazione gardesana. Nelle ultime ore tuttavia è in ballo un'altra trattativa piuttosto curiosa. Si parla addirittura di un possibile scambio con la Vis Pesaro. Infatti la società biancorossa è interessata al calciatore spagnolo Rafa Munoz Benavides: ma non è una novità perchè, sulle nostre colonne, in una intervista recente con il diesse vissino Claudio Crespini, lo stesso dirigente aveva detto espressamente che il difensore iberico era un calciatore molto interessante. In tal caso il Gubbio ha messo gli occhi sull'attaccante Francesco Grandolfo, classe 1992, in passato con le casacche della Virtus Verona e Bassano. In casa Gubbio è chiaro che si sta lavorando celermente sia per il mercato di uscita che in entrata. In entrata interessano sempre gli attaccanti capocannonieri in serie D come Patierno del Bitonto (un '91; finora 14 gol) e Scotto del Mantova (un '90; finora 17 gol in 17 partite). In uscita l'attaccante Lorenzo Sorrentino è finito nel mirino del Rimini, che a sua volta potrebbe cedere la punta Gerardi all'Arzignano Valchiampo. Mentre il portale web Tuttoc.com lancia una notizia: il Gubbio è sulle tracce di Francesco Agnello ('92), centrocampista dell'Albinoleffe, pronto a lasciare i seriani in questa sessione di mercato, ma ci sarebbe anche l'interesse di Fermana e Sudtirol.

26 DICEMBRE 2019
Acque agitate in casa Gubbio: lo scrivono a Firenze... tra il poco glamour e strane "affinità"!

Ormai il Gubbio fa notizia per il suo mare burrascoso. Non perchè è inverno. Tanto meno perchè a Gubbio nemmeno c'è il mare. Ma un titolo è particolarmente emblematico ed è apparso nel fiorentino: "Acque agitate in casa Gubbio". Che prosegue: "E a rimetterci sono i calciatori della Fiorentina". Si prosegue nello scrivere: «La squadra era stata costruita puntando molto sui fedelissimi del tecnico ex Fiorentina, Federico Guidi. Infatti fanno parte elementi come Meli e Lakti di proprietà viola, e Bangu ex capitano della Fiorentina Primavera». Insomma anche a Firenze mettono in chiaro che molti calciatori sono arrivati con l'ausilio di Guidi. Ma quello che fa riflettere è che si punta il dito soprattutto contro la nuova gestione parlando di congenialità con l'ex tecnico. Cioè, viene scritto chiaramente: «I calciatori ora, non contando più sull'affinità dell'ex tecnico e in virtù delle difficoltà ambientali, sondano con la riapertura del mercato la possibilità di accasarsi altrove». Insomma, si fa un'allusione diretta: si parla addirittura di problematiche ambientali nella piazza eugubina. Lo mette nero su bianco il portale web fiorentino Fiorentinanews.com, come si può leggere in questo articolo. Si scrive addirittura che Meli e Lakti sono praticamente in partenza. A questo punto che a Gubbio è successo qualcosa è ormai conclamato. Che c'è qualcosa di poco chiaro e di situazioni oscure. Ci si può mettere un punto esclamativo definitivo. Se pure da Firenze vengono scritte certe informazioni. Postilla: se si porta una maglia, se si sposa una causa, la si porta fino in fondo. E basandoci sull'articolo pubblicato, alcune considerazioni. Esistono le affinità, esistono le simpatie (o le antipatie). Nel calcio fa parte del gioco. Nello sport il rapporto tra l'allenatore e calciatori in genere è considerato fondamentale. Ma alla fine un calciatore è un professionista e deve comportarsi come tale. Chiunque allenatore ci sia. Chiunque allenatore lo alleni. Intanto il portale web Tuttoc.com inserisce il Gubbio tra le deluse del girone B. In un gruppo dove figurano pure Triestina e Cesena. Con questa precisa motivazione: «In negativo ha sorpreso il Gubbio. Tant'è che la proprietà ha deciso per un cambio di tecnico e direttore sportivo in corsa, con l'avvento di Torrente e Giammarioli. Entrambi tra l'altro hanno annunciato di voler prendere in mano la situazione e che la squadra, che ha deluso, con appena 15 punti conquistati, verrà in gran parte rivoluzionata a gennaio. Una presa di posizione forte, nei confronti di una squadra che ha tante responsabilità». Di seguito si può leggere l'intero articolo in questione.

24 DICEMBRE 2019
Dietro le quinte: quel calcio raccontato con gli scatti. Quei protagonisti al di là dei tabelloni

Lunga pausa di campionato. Feste Natalizie. Per parlare del calcio giocato bisogna aspettare gennaio. Ma di calcio parliamo ancora. Perchè c'è chi lo racconta in foto. Dietro le quinte ci sono anche coloro che contribuiscono a dare un'immagine al calcio nostrano. Un fotografo storico. Parliamo di Gianfranco Gavirati, 80 anni compiuti portati benissimo, ancora presente in campo in ogni partita casalinga dei colori rossoblù. Si tratta di un figlio d'arte, discende tra l'altro da una famiglia di fotografi nella sua città natale fin dalla fine dell'Ottocento. Ha contribuito al libro "Rossoblù" scritto da Gianluca Sannipoli che racconta i protagonisti, le sfide e i momenti memorabili del Gubbio. Ovviamente noi abbiamo scelto due momenti tra i più felici della storia recente. La marcia trionfale verso la serie C1 con lo spareggio vinto a San Marino il 13 giugno 2010 davanti a 2.624 tifosi eugubini al seguito e la storica promozione in serie B decretata l'8 maggio 2011 davanti ai 4.200 tifosi del Barbetti. Sono immagini che non si cancellano, immagini che hanno fatto la storia del calcio eugubino che restano indelebili agli occhi di tutti gli appassionati. Ma Gianfranco Gavirati è andato oltre. Dal 2003 infatti ha cominciato a dipingere. Comincia ad affermarsi nel campo pittorico. Nel 2007 ottiene il premio Nobel dell'arte assegnatogli dall'Euro Art Expo di Montecarlo. Sempre in Francia un premio della critica francese al Gran Prix della Costa Azzurra nei pressi di Cannes. Partecipa a diversi eventi pittorici a livello nazionale. Ma nel 2011 lo stesso Gavirati viene invitato ad esporre le sue opere (40 tele) alla North Gallery del Parlamento Europeo a Strasburgo. Di seguito alcune opere della sua collezione e gli eventi in sei immagini. Ma se torniamo a noi, a noi eugubini, la più toccante, è questa tela dedicata ai Ceri con il culmine dell'esplosione dell'Alzata. Ma il tutto è stato ispirato in omaggio ad un giovane ceraiolo che, appena ventenne morì nella prima guerra mondiale, ma prima scrisse una lettera il 3 maggio 1917 per chiedere se in quell'anno "i Ceri" si sarebbero alzati. Una lettera di Cesare Bevilacqua ancora conservata da Gianfranco Gavirati. Con questo vi auguriamo a tutti buone feste e un saluto dall'Albero più grande del mondo di Gubbio.

22 DICEMBRE 2019
Scatta il toto mercato: inizia la rivoluzione. Intanto allo stadio striscioni contro i calciatori

Sarà un periodo diverso dal solito. Con delle feste natalizie che già potrebbero regalare delle novità alle pendici dell'Albero di Natale più grande del mondo. Pochi giorni fa c'è stato un summit tra il patron Notari, il diesse Giammarioli e l'allenatore Torrente: si parla di autentica rivoluzione. Con un organico che finora ha deluso le attese. Il tutto condito da ingerenze esterne e frizioni interne. Si parla di alcune situazioni molto delicate e adesso si tenta il tutto per tutto per ricomporre un clima più disteso. Tutto questo si cerca di farlo entro questo breve tempo, con la squadra che si ritroverà il 2 gennaio mentre il primo impegno sarà domenica 12 gennaio contro la Virtus Verona. Mentre la partita contro la Triestina verrà recuperata il 23 gennaio, di giovedì, alle ore 20:45. Intanto il diesse GIammarioli cerca di giocare in anticipo sul mercato. Potrebbe arrivare il terzino destro Amadou Pierre Tidjane Corbier, classe '99, franco-senegalese, con esperienze in serie D con Brindisi, Savona e Taranto (cresciuto nel Bari). Si parla anche di un interessamento verso Cosimo Francesco Patierno ('91), attaccante pugliese, che nella scorsa stagione ha segnato 21 gol in serie D con il Bitonto (quest'anno finora ha segnato 14 gol con la maglia neroverde). Un calciatore che lo scorso maggio ha espresso il desiderio di tornare nei professionisti (in passato ha giocato nel Teramo) e il suo sogno è quello di giocare un giorno nel Bari. Un altro nome plausibile è quello dell'attaccante Francesco Stanco ('87) in forza alla Feralpisalò: un passato con la Samb (l'anno scorso 12 reti in campionato), in B aveva giocato con la Cremonese e il Modena. Il calciatore emiliano tuttavia ha mercato, piace anche alla Vis Pesaro che sta seguendo pure la pista che porta alla punta De Feo dell'Ascoli. Sotto la lente di ingrandimento un altro bomber della serie D: è Luigi Scotto, classe 1990, con una media notevole di un gol segnato a partita (17 gol in diciassette partite) con la maglia del Mantova, un calciatore sassarese che ha vestito le casacche di Torres, Alessandria e Cosenza in serie C. In partenza si parla di una lista lunga. Ovvero di Battista (piace alla Vibonese e Sicula Leonzio), Bangu (si parla di Pontedera o Pianese), Meli e Manconi che dovrebbero tornare alle società di appartenenza (Fiorentina e Perugia). Il giovane centrocampista Conti potrebbe andare a farsi le ossa in serie D (potrebbe essere girato al Trestina). Mentre per il terzino Filippini ci sarebbe un interesse di Carrarese, Arzignano e Rende (così riporta Tuttoc.com). Ma in uscita si parla addirittura di una possibile partenza del duttile centrocampista offensivo Sbaffo: una voce che adesso sta diventando sempre più insistente, ma già un paio di mesi fa si era parlato di un interessamento da parte della Sambenedettese. Intanto allo stadio (dopo i cartelli a favore di Torrente di alcuni giorni fa all'ingresso) sono comparsi due striscioni dei tifosi contro i calciatori affissi sotto la tribuna stampa. L'immagine degli striscioni.

20 DICEMBRE 2019
Giammarioli: "C'è chi dall'esterno ha rotto le scatole ai calciatori". Torrente: "Ora niente alibi"

Conferenza fiume parlando di mercato e delle situazioni anomale che si sono create negli ultimi giorni. Ne hanno parlato il Ds Giammarioli e il tecnico Torrente. Ecco cosa ha detto in primis il direttore sportivo Stefano Giammarioli: "Tante chiacchiere, perciò è opportuno parlare. Io e Torrente siamo due professionisti, con i loro pregi e i loro difetti. Sarà un mercato un po' particolare e abbiamo fatto una riunione con il presidente Notari che va ringraziato per i sacrifici che fa. Perciò gli abbiamo chiesto che se ci ha scelto, di essere più responsabilizzati. Qua non va migliorato solo l'aspetto tecnico ma anche gestionale e di rapporti. Va ricreata l'unione tra società, calciatori e tifosi. Così si comporta un vero professionista per salvare il Gubbio, visto la classifica ora diventa fondamentale. Coordinato da un presidente che ha fiducia in noi, lo dico perchè almeno allontaniamo anche queste chiacchiere maligne e cattive. Vogliamo creare un rapporto diverso, più spontaneo e sincero. Per cui la parola di chi non fa parte dell'organigramma del Gubbio equivale alla parola di un tifoso. Se poi questa parola è di un parente del presidente o di altre persone, a me non può fregare nulla. Pertanto chi non ha ruoli ben specifici deve fare un passo avanti per imparare, altrimenti deve fare un passo indietro per levarsi dalle scatole e fare silenzio. Questo è il professionismo. Diciamo questo perchè i calciatori hanno bisogno qua di un ambiente diverso: devono percepire il rispetto dei ruoli, ci deve essere lealtà e ordine. Se in cinque anni non si è riusciti a risolvere certi problemi, vuol dire che la gestione va rivista. Non sto parlando di chi mi ha preceduto: i soliti maligni dicono che io ho tramato contro Pannacci, ma non è vero. Ci vuole rispetto, a livello morale è grave. Pertanto va trasformata questa azienda legandola alla città. Su questo hanno avuto un importante ruolo i giornalisti di Gubbio: con due sole vittorie nel girone di andata non c'è mai stato un articolo offensivo, perchè altrove nel mio lavoro ne ho viste di tutte i colori, con delle cattiverie anche quando si vinceva". Però nelle ultime ore si è sentito di tutto e di più, con presunti contatti con l'ex allenatore con il coinvolgimento di qualche giocatore e addirittura con dei settori interni organizzativi. Per motivi di chiarezza, ma cosa c'è di vero? "Le chiacchiere si sanno e tutti lo sanno di cosa parliamo. Ma io mi sono subito mosso facendo delle telefonate personalmente con i diretti interessati per rispetto: non sono abituato a nascondermi come fa qualcuno e ho riferito a tutti loro cosa ne pensavo. Ci parlo direttamente con la gente e non me lo faccio raccontare, ok? Con Notari sono stato chiaro e gli ho detto: tu sei malfidato ed io uguale, quindi due malfidati insieme può essere che fanno qualcosa di buono. Certe chiacchiere noi le abbiamo verificate e sono tutte legate a persone che non fanno parte della società in maniera ufficiale. Coloro hanno rotto le scatole a qualche calciatore. Finito". Quindi nel mercato? "Non creo nessun disturbo come qualcuno va dicendo quando io dico che molti calciatori andranno via perchè loro lo sanno già. Partiremo da 16 calciatori già esistenti, ma ne partiranno almeno una decina. Vogliamo portare una rosa a soli 22 calciatori. Entreranno 5 o 6 calciatori nuovi che seguiamo da tempo: un paio di calciatori dalla serie D, qualcun'altro sul mercato straniero". Tra i nomi papabili c'è Amadou Tidjane Corbier ('99), franco-senegalese, un terzino destro ex Brindisi. Ma ecco il parere di mister Vincenzo Torrente: "Con l'incontro con il presidente abbiamo voluto unione e più organizzazione. Altrimenti i calciatori campano sugli alibi. L'importare è resettare. Si ricomincia. Una classifica non bella ma ancora possiamo lottare per la salvezza. Vogliamo fare un mercato per tornare ad un calcio che piace a me, cioè con calciatori propositivi e che siano degli uomini, e non escludo che si possa usare il 4-3-3 perchè per ora mi sono dovuto adattare. Sono qua per rilanciare il Gubbio: l'avevo lasciato in serie B e il sogno è riportarcelo, ma ora il sogno va messo da parte. La salvezza è come vincere un campionato".

19 DICEMBRE 2019
Gubbio, attento al fuoco amico. L'arte della destabilizzazione. Un contesto autolesionista...

Come è strano il mondo del calcio. Gubbio, attento al fuoco amico. Stiamo facendo harakiri. Chiaro che sappiamo tutti che il mestiere dell'allenatore è difficile: passi da genio alle stalle in un attimo, il tutto si riconduce ad una singola giocata o ad un gol. Non esiste più una via di mezzo. Non esiste più l'avversario. Non conta più nemmeno il curriculum o l'esperienza costruita in campo. Tutto ci sta, tutto si può comprendere, la delusione e il dispiacere perchè certe cose non vanno. Ma quando si va oltre, allora non è più calcio. Quando si scoperchia il vaso di Pandora colmo di veleno. Quando il tutto si trasforma in un vero accerchiamento nel più classico harakiri. Allora non è più calcio. Sembra un po' di rivivere la storia tra Ancelotti e il Napoli. A differenza che lì la squadra era compatta, qua si parla di fronde pure ben definibili. Ci sarebbe da dire, niente di anormale: nulla di nuovo dal fronte eugubino di questi ultimi anni. Sono anni ormai che Gubbio risponde in modo uterino, umorale e per certi versi lunatico nei momenti di difficoltà. Quanto volte è successo. Con Magi (eppure aveva vinto tanto), con Cornacchini, Pagliari, Sandreani (e via dicendo). Non si è dato mai il tempo per lavorare bene. Ed ora pure con Torrente. Sì, avete capito bene. Colui che era diventato una vera icona dopo la cavalcata verso la serie B. Ma il discorso adesso è diverso. Qui si parla di professionismo e di professionisti. Nei professionisti ruotano gente di professione ben definibili e catalogabili. Ognuno è iscritto al suo albo di competenza, ognuno ha il suo attestato, ognuno è iscritto ad un ordine con la qualifica professionale (come il giornalista). Normale prassi, direte voi. Ma non è così. Anzi, vige la regola dei "zero tituli". Gli stessi ti guardano con sospetto, sentenziano, guardano anche «cosa scrivi», giudicano e vogliono metterti il bavaglio (come ai bambini piccoli dell'asilo). Tutti maestri ma con "zero tituli". Un termine celebre di Mourinho. Un contesto autolesionista che non offre altro il fianco e il terreno fertile per i media e per la gente che va al campo. Ecco, appunto: la vera sfida è battere il fuoco amico. Ma per fortuna poi c'è l'effetto boomerang. Tutto torna al loro posto e si stanano i nidi nella cavità oscure. Oggi permettiamo a qualsivoglia nullità di poter distruggere qualsiasi cosa che si cerca di costruire per puro protagonismo, invidie, gelosie. Bene: chi vuole fare finire il calcio a Gubbio, ce lo dica.

18 DICEMBRE 2019
Cesaretti: "Serve tutto: malizia, grinta e fortuna. Ma non entriamo in campo per le figuracce"

Una settimana tumultuosa. In primis i risultati che non arrivano. In secondo luogo altre situazioni che si sono create (probabilmente) nell'intento di destabilizzare l'intero ambiente. Aria tesa e voci continue di corridoio che non stiamo qua a rimarcare (preferiamo soprassedere), ma evidentemente qualcuno trova soddisfazione nel vedere affondare il Gubbio nel momento in cui è più fragile. Intanto ha parlato uno dei calciatori più esperti del gruppo, Christian Cesaretti, che ha cercato subito di fugare qualsiasi ipotesi o sospetto. Domenica Malaccari ha parlato che tutti devono remare dalla stessa parte mentre si parla oltretutto di fronde nello spogliatoio. Ma Cesaretti cosa dice? "Credo che c'è unità di intenti, senza dubbio. Non ho mai visto nessun calciatore entrare in campo per perdere oppure per giocare male o per fare una figuraccia. Quindi dico che la squadra rema tutta dalla stessa parte". Tuttavia domenica il Gubbio non si è visto in campo contro la Fermana, perchè? "Ma la medicina è il lavoro. Credo che sia un problema di testa, forse c'è paura e manca la personalità. Bisogna tirarci fuori noi come squadra e avere coraggio. Per fortuna siamo ancora tutte lì, vedo che trovano difficoltà anche le altre squadre. É una questione anche di momenti: a Ravenna avevamo creato tanto, nelle ultime gare poco o niente". Il trainer Torrente ha parlato di poca malizia, perciò serve qualcosa in più da parte di voi calciatori più navigati? "Serve tutto: occorrono malizia, agonismo e fortuna. Ma soprattutto serve di non avere paura. Servirebbe non guardare la classifica...". Sì, ma i numeri parlano chiaro. Solo 15 punti dopo il giro di boa, non è abbastanza per salvarsi. Non crede? "Sì, ma la classifica dice anche che siamo lontani tre punti dalla salvezza. Perciò non dobbiamo farne un dramma eccessivo in quanto c'è un girone intero da giocare". Nel campionato in corsa è cambiato il modulo, dal 4-3-3 ad una difesa a tre. Ma per voi attaccanti cosa è cambiato? "Negli ultimi anni ho giocato con il 3-5-2, poi nel 4-3-3. D'altronde il modulo lascia il tempo che trova: basta che si alza un elemento e il 3-5-2 passa al 3-4-3 o al 3-4-2-1. Perciò tutto è relativo e lascia il tempo che trova. L'importante è come si interpreta un modulo: serve attaccare gli spazi, avere personalità, poi le giocate vengono da sè". Se lo sarebbe mai aspettato, la scorsa estate, un Gubbio così in basso in classifica al giro di boa? "No, mai immaginato e nemmeno sperato. Per questo sono fiducioso perchè la squadra ha dei valori e possiamo venirne fuori". Lutto in casa Gubbio. É scomparso Ubaldo Farneti, conosciuto con il soprannome di Bubi, è stato consigliere nella società e fino agli ultimi tempi ha seguito le sorti della squadra dagli spalti. In contatto con il mondo dello spettacolo, si ricorda l'amicizia con il regista Franco Zeffirelli. Flash: è stato confermato lo sciopero per domenica: la serie C non gioca, il comunicato.

17 DICEMBRE 2019
Quei conti non tornano: solo 15 punti all'andata. Ma intanto allo stadio cartelli per Torrente

Numeri che non tornano. Anzi, sono molto pesanti. Un ruolino di marcia così misero al giro di boa non era mai successo. Solo 15 punti racimolati in 19 partite con una media di 0,79 punti a partita. Mai era successo da quando il Gubbio è sceso dalla serie B. L'anno scorso al giro di boa erano stati raccolti 18 punti (+3 di oggi), con una media di 0,95 punti a partita (con Sandreani e Galderisi poi in panchina). L'unica cosa che invece accomuna le due stagioni è il fatto che il Gubbio attuale come quello dell'anno scorso (dopo la sconfitta con la Virtus Verona per 3-1) alla fine del girone di andata si è trovato sempre in zona playout. Nella stagione prima (2017-2018) al giro di boa si erano racimolati 21 punti (+6 punti di oggi) ma con due partite in meno (17 gare invece delle 19 gare attuali): perciò con Cornacchini e poi Pagliari si era girato con una media di 1,24 punti a match. Al quartultimo posto invece troviamo il Gubbio targato Bucchi nel 2013: al giro di boa 20 punti raccolti, ma in 16 partite (-3 di oggi) con una media di 1,25 punti a partita. Poi a salire il Gubbio allenato da Acori nel 2016: 27 punti ottenuti in 19 partite per una media di 1,42 punti a partita. Un gradino più sopra la formazione rossoblù allenata da Sottil e al giro di boa (2012-2013) aveva raccolto 22 punti ma in appena 15 partite per una media di 1,47 punti a partita. La media più alta resta quella di tre anni fa con Magi in panchina: 31 punti in 19 gare dopo il girone di andata per una media di 1,63 punti a partita. Impressionano tra l'altro altri dati numerici. Mai così poche vittorie nel girone di andata: appena due partite vinte (pari al 10%), ottenute tra l'altro solamente con l'avvento di Torrente. Il miglior dato di vittorie invece è detenuto dal Gubbio di Magi (10), pari al 53%. Per quanto riguarda i singoli allenatori, la media punti di Guidi è inferiore a quella ottenuta finora da Torrente. Con il trainer Guidi raccattati 6 punti in nove partite (per una media di 0,67 punti a partita) con zero vittorie, sei pareggi e tre sconfitte. Con il tecnico Torrente raccolti 9 punti in dieci partite (per una media di 0,90 punti a partita) con due vittorie, tre pareggi e poi cinque sconfitte. Andando a ritroso: nella passata stagione con Sandreani una media di 0,90 punti a partita (12 punti in tredici partite) mentre con Galderisi una media di 1,28 punti a partita (32 punti in 25 gare). Nella stagione 2017-2018: con Cornacchini in panchina una media di 0,20 punti a partita (un punto in cinque gare), Pagliari con una media di 1,23 punti a partita (27 punti in 22 partite) e Sandreani con una media di 1,14 punti a partita (8 punti in sette partite). Intanto in casa Gubbio il clima è bollente. Si è formata una certa maretta. Situazioni al limite del paradosso che non hanno niente a che fare con il calcio e lontano anni luce dal professionismo (per definirlo tale). Nemmeno nei meandri più bassi del dilettantismo sono catalogabili. Ma la piazza si è già schierata. Allo stadio oggi c'era questo cartello con scritto: «Torrente uno di noi». L'immagine all'ingresso. Il trainer Vincenzo Torrente ha ringraziato i tifosi per l'affetto e la stima ricevuta, predicando unità (per il Gubbio).

16 DICEMBRE 2019
Quarta: "Gubbio compassato. Squadra idonea. Remare tutti insieme? Deve essere scontato..."

Era a vedere la partita tra Gubbio e Fermana. Ex direttore sportivo del Castel Rigone, era in tribuna in compagnia con l'ex diesse dei rossoblù, Giuseppe Pannacci. Stiamo parlando di Luca Quarta, che commenta così il match visto: "Questa volta ho visto un Gubbio che ha fatto una partita non tra le più belle. Una squadra che ha giocato sotto ritmo. Evidentemente ancora il cambio dell'allenatore non ha sortito gli effetti sperati. Magari il mister (Torrente ndr) ancora sta lavorando su alcune situazioni. Purtroppo contro la Fermana ho visto un Gubbio con poche idee". Quando una squadra si trova così in difficoltà, quale può essere una ricetta? "Sinceramente non era una squadra distratta. Probabilmente era una giornata no. Pertanto penso che sia più una questione di testa. Mi è sembrata una squadra frenata, troppo compassata. Mi ha un po' sorpreso perchè nelle altre partite il Gubbio non aveva fatto male. Spero che sia stata solo una giornata negativa. Anche se c'è un aspetto positivo...". Quale sarebbe? "Avere ritrovato un Luca Ricci in ottime condizioni. Finchè è rimasto in campo è stato il migliore dei suoi. Mi fa piacere perchè l'anno scorso era partito con delle buone prospettive, poi purtroppo non ha fatto benissimo. Con la Fermana l'ho visto in palla". Ecco, ha parlato di singoli, ci può dire altro? "Ribadisco che il migliore è stato Ricci. Subito dopo Cinaglia e Zanoni. Loro tre hanno fatto bene. Gli altri leggermente sotto la sufficienza. Una postilla sul portiere (Ravaglia ndr) che ha fatto un errore sul gol e su un'altra situazione dove si è rivelato incerto: forse era una giornata un po' nervosa per lui e perciò non è stato sufficiente". Il trainer Torrente ha parlato di mancanza di malizia. Ci si aspetta di più da quei calciatori più esperti? "Non saprei cosa intendeva Torrente. Tuttavia posso dire che la Fermana non ha fatto un grande gioco, però erano aggressivi sempre sui portatori di palla e belli raccolti, con ripartenze compatte di squadra. Una Fermana non con molta tecnica, ma è stata sempre sul pezzo. Così non è stato facile". Mentre capitan Malaccari ha lanciato una frase sibillina dicendo che tutti nello spogliatoio devono remare dalla stessa parte. Che ne dice? "Queste cose non le concepisco. La società paga regolare gli stipendi, pertanto è dovere remare tutti dalla stessa parte. Dovrebbe essere scontato. Anzi, un calciatore deve stare pronto in qualsiasi situazione anche da subentrato. Si entra in campo e si corre. Altrimenti sono situazioni che non mi piacciono". Qualcuno insinua che la squadra non è all'altezza della categoria, secondo lei? "Ma no, anche perchè l'obiettivo del Gubbio non è quello di vincere il campionato. Perciò penso che questa squadra non è male per niente. Diciamo che certi inciampi condizionano, Coda si è fatto subito male domenica con un cambio forzato. Ma per la categoria la squadra va benissimo". Può influire anche il modulo (si è passati con Guidi dal 4-3-3 a Torrente con il 3-4-2-1), un commento? "Diciamo che con la Fermana si è passati nella ripresa anche al 3-4-3 per poi finire con un 4-2-4. Un modulo è chiaro che incide in base alle caratteristiche dei calciatori. Aggiungo che nelle ultime stagioni il Gubbio ha usato spesso il marchio del 4-3-3". Alla partita era in compagnia di Pannacci: "Era un amico, poi è diventato un amico collega, adesso resta un amico di cui ho tanta stima. Mi complimento per la gestione fatta a Gubbio. Quello è scritto e nessuno può dire il contrario". Flash. Campionati stop. Lo ha deciso la Lega Pro: sciopero della serie C per domenica 22 dicembre.

15 DICEMBRE 2019
Torrente: "Non è il mio calcio". Malaccari: "Nello spogliatoio...". Le foto di Gubbio-Fermana

Gubbio spuntato, Fermana cinica. In avvio Petrucci realizza su incertezza del portiere, poi Ravaglia rimedia su rigore parato a Cognigni. Ma non è giornata. Rossoblù evanescenti e i gialloblù portano a casa il bottino pieno con il minimo sforzo. E questo... è un problema. Il tecnico Vincenzo Torrente è incisivo: "Errori tanti. La testa pesa tanto. Ci pesa la classifica. Non abbiamo nemmeno reagito con una Fermana che ci ha sovrastato sul piano fisico e a livello di aggressività. Errori di lettura gravi, nel gestire la palla e non siamo nemmeno furbi. Negli elementi più esperti è mancata pure la malizia. In fase di possesso non dobbiamo avere paura ma avere coraggio. Questo non è il mio calcio. Faccio un piccolo esempio: sulle punizioni voglio sempre che la palla vada in avanti, invece la tiravano indietro. Ma i calciatori lo sanno come la penso, infatti non riesco a capire (...). Ora bisogna restare tutti uniti. Scrollarsi questa paura di dosso". L'allenatore è affranto, ma Nicola Malaccari rincara la dose: "Sì, il problema siamo noi. Ma non perchè siamo scarsi. É una questione di atteggiamento. Ora bisogna venirne fuori da uomini. Ci è mancata la personalità. Dobbiamo invece essere capaci di trascinare tutti. Giuro, non è facile parlare in questo momento". Tuttavia al capitano esce una frase sibillina ed è la seguente: "Dobbiamo chiuderci nello spogliatoio, guardarci negli occhi e bisogna remare tutti dalla stessa parte". Poi si corregge: "Anche se sono convinto che tutti remiamo insieme". Tuttavia i dubbi restano. Qualcosa che non va c'è e bisogna lavorarci sopra. Di un altro umore il tecnico dei gialloblù Mauro Antonioli: "Complimenti alla squadra perchè siamo stati bravi a difendere, produrre del gioco, perciò è una vittoria meritata. Potevamo chiuderla anche prima se non avessimo fallito il rigore con Cognigni. Una vittoria importante contro un Gubbio che era in crescita, ma in questa partita l'ho visto veramente in difficoltà". Ma intanto ecco le foto del match tra Fermana e Gubbio (con 20 immagini). Fotoservizio a cura di Simone Grilli.

15 DICEMBRE 2019
Gubbio, ko con la Fermana (0-1). Decide tutto in avvio Petrucci e Cognigni fallisce un rigore

Gubbio contro Fermana. Il trainer Torrente opta per il 3-4-2-1. Ravaglia in porta. Trio di difesa con Cinaglia, Coda e Konate. Quartetto di centrocampo con Munoz, Ricci, Malaccari e Zanoni. Davanti Gomez e Sbaffo a supporto di Cesaretti. La cronaca. Pronti e via: al 5' c'è subito il vantaggio ospite. Parte tutto dalla trequarti di destra quando Iotti calcia dal limite un tiro non irresistibile ma Ravaglia respinge in maniera goffa, in agguato c'è Petrucci che da due passi deposita la sfera in rete di piatto destro. Ma il Gubbio protesta perchè l'azione è nata da una rimessa laterale invertita. Al 21' si infortuna Coda e subentra Maini. Al 24' una percussione sulla destra di Iotti che si accentra e carica il sinistro: tiro teso che sfiora di poco la traversa. Ancora ospiti in avanti al 32' quando Petrucci scarica il sinistro dal limite in porta, tiro radente che viene deviato in tuffo da Ravaglia in angolo. Al 34' altra incursione di Iotti sulla destra che serve un pallone in area per Manetta che da pochi passi anticipa tutti ma manca la mira: palla che finisce sul fondo. Prima azione degna di nota dei rossoblù al 35' con Cesaretti che di testa cerca il bersaglio, ma non lo trova. Un minuto dopo ci prova pure Konate, idem in conclusione. Al 44' calcio di rigore per la Fermana per un tocco di mano in area di Maini dopo aver anticipato Petrucci su un cross in area di D'Angelo: Cognigni calcia dal dischetto, ma il tiro è lento e centrale, Ravaglia in tuffo abbranca la sfera e sventa il pericolo. Al 48' duettano Cesaretti e Sbaffo al limite, con tiro al volo di quest'ultimo di destro, ma Ginestra in tuffo salva tutto. Ripresa. Subentra Manconi (al posto di Munoz) e Torrente cambia modulo passando al 3-4-3: ora il tridente con Gomez, Manconi e Cesaretti. A 6' scoppia la rissa tra calciatori per una rimessa non ricambiata dalla Fermana. Postilla: noi siamo stati sempre contrari a questo finto fair play, infatti poi è questo il risultato (finiamola!). Torniamo alla cronaca. Al 15' cerca direttamente dal calcio piazzato il tiro di destro Manconi, palla che sibila sopra il montante. Non succede praticamente nulla fino al 31' quando Manconi serve al limite Tavernelli che calcia dal limite di destro: palla che fa la barba al palo alla sinistra del portiere. Al 44' uno spiovente in area da destra di Battista filtrante diventa pericoloso, ma a pochi passi dalla porta Maini manca il tap in vincente: Ginestra abbranca la sfera a terra. Al 46' pure un cartellino rosso per doppia ammozione per Cinaglia. Per il Gubbio è notte fonda. Si chiude il sipario.
Tabellino: Gubbio - Fermana (0-1):
Gubbio (3-4-2-1): Ravaglia; Cinaglia, Coda (21' pt Maini), Konate; Munoz (1' st Manconi), Ricci (24' st Tavernelli), Malaccari, Zanoni; Gomez (36' st Battista), Sbaffo; Cesaretti (24' st Sorrentino). A disp.: Zanellati, Bacchetti, Filippini, Meli. All.: Torrente.
Fermana (3-4-2-1): Ginestra; De Pascalis, Manetta, Lancini; Iotti, Urbinati (43' st Ricciardi), Mane, Sperotto; Petrucci (43' st Bellini), D'Angelo (28' st Bacio Terracino); Cognigni (1' st Maistrello). A disp.: Gemello, Palombo, Isacco, Persia, Mantini, Rolfini, Cremona, Molinari. All.: Antonioli.
Arbitro: Longo di Paola (Ciancaglini di Vasto e Di Monte di Chieti).
Rete: 5' pt Petrucci (F).
Espulso: Cinaglia (G) espulso per doppia ammonizione per proteste. Ammoniti: Maini (G), Lancini (F), Cesaretti (G), Urbinati (F), Sorrentino (G), Maistrello (F). Angoli: 3-2. Recupero: 5' pt; 5' st. Spettatori: 841 (498 abbonati), di cui 100 della Fermana.
Risultati: Diciannovesima Giornata - Serie C - Girone B:
Arzignano Valchiampo - Cesena
0-1
18' Franco (C)
Carpi - Sambenedettese
1-0
71' Maurizi (C)
Fano - Virtus Verona
0-1
20' Lupoli (V)
Feralpisalò - Vis Pesaro
1-1
41' Caracciolo (F), 49' Paoli (V)
Gubbio - Fermana
0-1
5' Petrucci (F)
Imolese - Vicenza
0-3
30' Della Giovanna (I) aut., 32' Arma (V), 64' Giacomelli (V)
Modena - Ravenna
2-0
49' Spagnoli (M), 64' Zaro (M)
Reggiana - Padova
1-0
24' Kargbo (R)
Rimini - Triestina
0-1
25' Granoche (T)
Sudtirol - Piacenza
0-2
12' Pergreffi (P), 54' Nannini (P)

14 DICEMBRE 2019
Out Lakti. Prova clou e l'enigma modulo. Torrente afferma che le chiacchiere stanno a zero

Non solo Benedetti che è fermo per la lussazione di una spalla. Out con la Fermana anche il mediano Lakti per una contrattura. Elementi che si vanno ad aggiungere ai vari Bangu, El Hilali, Cesaretti e De Silvestro ormai fuori causa da un buon lasso si tempo. Il trainer Vincenzo Torrente è conciso e diretto dopo la rifinitura: "Serve intelligenza e poca frenesia. In una partita molto importante. Ma ancora non è una partita da dentro o fuori. Chiaro, però, che voglio delle risposte dopo la gara non soddisfacente di San Benedetto del Tronto. Una prestazione così non me l'aspettavo, anche se si è trattata della prima volta nella mia gestione. Mi aspetto una reale reazione dei ragazzi perchè è uno scontro diretto. Se è possibile anche un 4-2-3-1 provato in settimana? Una soluzione possibile, ma vedremo, probabile anche a gara in corso". Sull'avversaria dice: "La Fermana si chiude bene e sa ripartire in contropiede. Perciò servirà una prova con la massima determinazione e concentrazione. Le chiacchiere stanno a zero". Detto ciò, è possibile la conferma del 3-4-2-1. Ovvero Ravaglia in porta. Una difesa a tre con Cinaglia, Coda e Konate. A centrocampo il quartetto Munoz, Ricci (o Meli), Malaccari e Zanoni. Infine davanti Gomez e Sbaffo a rimorchio di Cesaretti. Ma non si esclude un 4-2-3-1 ipotetico che potrebbe essere formato da questi elementi. A parte il portiere che resterà immutato. In tal caso un quartetto di difesa possibile con Cinaglia, Coda, Konate e Zanoni. Un duo di mediani con Ricci e Malaccari. Quindi un trio sull'asse Tavernelli, Sbaffo e Cesaretti a supporto del puntero Gomez. Questa la lista dei venti convocati: Bacchetti, Battista, Cesaretti, Cinaglia, Coda, Filippini, Gomez, Konate, Maini, Malaccari, Manconi, Meli, Munoz, Ravaglia, Ricci, Sbaffo, Sorrentino, Tavernelli, Zanellati e Zanoni. Mentre in casa Fermana non ce la fa nemmeno il difensore Scrosta. Pertanto il trainer Antonioli potrebbe optare per il 3-4-2-1 (come il Gubbio fa di consueto). Con Gemello in porta. Possibile il trio difensivo con De Pascalis, Manetta e Lancini. A centrocampo il quartetto Iotti, Urbinati, Mane e Sperotto. Poi davanti D'Angelo e Maistrello a supporto di Cognigni. Il neo arrivo Ginestra partirà dalla panchina.

12 DICEMBRE 2019
Con la Fermana gara chiave. Benedetti out per lussazione. Cosa dicono gli altri sul Gubbio...

Gubbio e Fermana, una partita chiave e sfida salvezza. L'anno scorso venne fuori una bella vittoria tra le mura amiche. Si è giocato di mercoledì sera, il 17 ottobre 2018, e la squadra allenata allora dal tecnico Sandreani si impose con un netto 2-0 sui canarini: pratica già chiusa nel primo tempo con il tocco sotto porta di Casoli e l'eurogol con un destro volante dal limite di Marchi. Due eugubini in rete, il primo ora si trova a Catanzaro e l'altro nel Monza schiacciasassi nel girone A. L'anno precedente, il 19 settembre 2017, venne fuori uno zero e zero senza gloria (in panchina c'era Dino Pagliari). Ora le due compagini sono divise da sole tre lunghezze. La Fermana intanto ha ufficializzato un nuovo acquisto: si tratta del portiere Paolo Ginestra, classe '79, firmando un contratto fino a giugno 2021. Mentre i gialloblù per domenica dovranno fare a meno del capitano, il difensore Marco Comotto, squalificato per due giornate. Il tecnico Mauro Antonioli potrebbe optare per il 3-4-1-2. Con Gemello tra i pali. Difesa a tre con De Pascalis, Manetta e Scrosta. Quartetto di centrocampo con Iotti, Manè, Urbinati e Lancini. Poi D'Angelo a giostrare tra le linee a supporto del duo di attacco Rolfini e Cognigni. Un 3-4-1-2 che in alcuni casi si trasforma in un 3-5-2. In casa Gubbio invece si deve fare i conti con l'infortunio di Alessio Benedetti che, durante la partita di lunedì sera contro la Samb, ha subito una lussazione alla spalla destra che è stata ridotta poi sul terreno di gioco. Al calciatore umbro quindi è stato applicato un tutore protettivo e adesso è stato sottoposto alle cure riabilitative. Le partite di domenica tra l'altro inizieranno con quindici minuti di ritardo, come viene dichiarato dal presidente Francesco Ghirelli sul portale ufficiale della Lega (Lega-pro.com): "Con 15 minuti di ritardo come segnale che questa Lega non sta a guardare. La Lega Pro chiede al Governo che vengano adottati urgenti provvedimenti e fornite risposte concrete in materia di defiscalizzazione per le società che partecipano al campionato serie C. Ma se ciò non accadrà, Lega Pro valuterà l’adozione di ulteriori misure". Intanto, però, da San Benedetto del Tronto scrivono del Gubbio. Senza peli sulla lingua definiscono con molta franchezza che la squadra dei rossoblù è mediocre a livello qualitativo. Per la precisione nel portale Noisamb.it c'è un articolo dove esiste un botta e risposta tra due interlocutori. Scrive così Michele Palmiero: «Mi aspettavo tutto un altro Gubbio, e invece hanno giocato una gara da mani nei capelli. Per qualità dei singoli giocatori, metterei il Gubbio tra le ultime 4 o 5 del girone. Esagero nel dire che gli umbri sono la peggior squadra affrontata al Riviera delle Palme?». Ecco la replica di Angelo Pisani: «Ma di questo campionato o di sempre? Perché se allarghiamo la rete c’è una lista infinita di carneadi affrontate tra Eccellenza e Serie D. Più che altro mi è sembrata una squadra molto povera tecnicamente, un po’ come il Rimini visto un mesetto fa». Ecco l'articolo integrale.

11 DICEMBRE 2019
Sbaffo: "É il momento di dimostrare qualcosa... saper capire la filosofia dei cittadini eugubini"

Sicuramente è il calciatore più estroso in squadra. Colui che può spezzare gli equilibri di una partita per visione di gioco e tecnica. Ma lunedì sera contro la Samb queste giocate non si sono viste, con la complicità di un grigiore generale della squadra. Il centrocampista offensivo Alessandro Sbaffo parla così dopo questa debacle: "Niente da dire, una serata no. Ma voglio aggìungere che la Samb si è mostrata molto organizzata in campo. Dico che ci può anche stare una serata no, dopo delle buone prestazioni. Sicuramente dobbiamo guardare gli errori fatti, ma più che altro questa partita dobbiamo dimenticarla in fretta". Tuttavia il calciatore di Loreto ironizza sull'arbitraggio: "Il rigore non dato per fallo di braccio di Biondi? Sembrava netto, ma fanno una fatica a darceli... questi rigori. Speriamo che ce li daranno in futuro". Qualche preoccupazione lascia questa partita? "Non sono preoccupato. Ormai si sa, è un'annata dura e difficile. Però si lotta e bisogna essere positivi". Quella lotta che in verità non c'è stata in quel di San Benedetto del Tronto o no? "Ma no, non c'era rassegnazione. Così sono le partite. Sono sensazioni che qualcuno può avere. Ma in realtà certe volte entri in campo con la voglia di fare una grande partita, ma talvolta non ti riesce. Questo è iI calcio". Pure un dato numerico: ultime cinque partite, solo due punti. Sbaffo resta perplesso, poi risponde così: "Ah si? Però se andiamo ad analizzare le gare una per una, ci sono state buone prestazioni. A parte lunedì sera, ovviamente. Di sicuro la peggiore. L'importante è sapere prendere questa partita in modo positivo. Può essere stata salutare per noi questa sconfitta a dicembre". Adesso si gioca contro la Fermana reduce dal pareggio interno contro l'Arzignano Valchiampo: "É uno scontro salvezza. É l'ultima del girone di andata. Viene in un momento nel quale alla partita va data la giusta importanza. Perciò dico: è arrivato il momento nel quale il Gubbio deve dimostrare qualcosa. Per tutti i calciatori è una giornata importante, lo deve essere per tutti. Ci serve che la gente ci sostenga. C'è bisogno di una giornata tosta. Perciò aggiungo e lo dico apertamente: domenica è una partita molto importante". Alla fine Sbaffo fa un bilancio a livello personale e si confessa così: "Sono contento per l'impegno profuso per potermi integrare in questa realtà nuova. Però non è un'annata liscia a livello personale. Per nessuno. Però queste annate sono quelle che alla fine possono lasciarti qualcosa in più (...). Nonostante ciò siamo ancora a metà strada. Pertanto non vorrei dilungarmi ancora. Anche se...". Anche se? "Voglio dire, per rendere al meglio in questa squadra devi capire anche la filosofia di questa città e dei suoi cittadini. Essendo del centro Italia, sono marchigiano, per me si tratta di una esperienza direi positiva per quanto mi riguarda. Al di là del livello professionale". Ecco. Messaggio chiaro. Da adesso non c'è trippa per gatti.

10 DICEMBRE 2019
Focus. Come si riesce a complicare la vita. Impasse: due punti nelle ultime cinque partite

Questa squadra sa bene come complicarsi la vita. Incredibile quanto successo al Riviera delle Palme. Una squadra che non è stata in grado di mantenere la stessa intensità contro una avversaria che si è buttata negli spazi a più riprese e con velocità. Tutta qui è stata la differenza. Indipendentemente da un nuovo arbitraggio penalizzante che non concede un rigore solare per un evidente fallo di braccio di Biondi: ormai si capisce che in questa categoria il livello degli arbitri è veramente scadente. Ma sia ben chiaro: il Gubbio di lunedì sera avrebbe perso pure col miglior arbitraggio del mondo. Due punti conquistati nelle ultime cinque partite che tengono lontano il Gubbio da sicurezze di salvezza. Errori evidenti in difesa, rare percussioni sulle fasce, poco dinanismo a centrocampo e conclusioni a rete con il contagocce. Buttate al vento le confortanti prestazioni fino contro il Padova. Quell'intramontabile tendenza a complicarsi la vita accompagna fino in fondo anche questa stagione rossoblù. Una squadra di personalità nel momento che conta deve togliersi dagli affanni con grinta, carattere e aggressività. Niente di tutto questo è pervenuto nel monday night rivierasco. La riflessione post partita è la sintesi del rammarico. Giusto che tutti si assumano le proprie responsabilità. Con calciatori entrati in campo eccessivamente distratti e "leggeri", mentre ora serve dell'altro contro la Fermana domenica: corpo, spirito e testa. Il calcio per fortuna permette di rialzarsi. Intanto, però, hanno incuriosito le parole del tecnico pesarese Giuseppe Magi, ospite della trasmissione «C Piace» su Rtv San Marino, che si è sbottonato come non mai parlando delle esperienze di Gubbio e San Benedetto del Tronto. Ecco cosa ha detto: "Mi piacciono le sfide. Quella di Gubbio è stata molto importante e molto forte. Si parla di piazze con pressioni o meno pressioni. Sfido chiunque andare ad allenare il Gubbio dopo che appena quattro anni prima aveva fatto la serie B per ritrovarsi in serie D. La pressione era tanta. Aspettative. Infatti le aspettative erano tantissime. Perciò io rimarco che quella prima parte di campionato è stata quella fondamentale per poi darci la vittoria di slancio nel campionato nel ritorno. Come si suol dire, abbiamo badato al sodo. Dicevamo, facciamo punti in questo momento che non siamo ancora noi. Però possiamo centrare il traguardo se facciamo un buon bottino. Per cui se io dovessi subentrare oggi con una nuova squadra, di certo è una novità, ma sono pronto perchè mi sono sempre piaciute le sfide". Un accenno anche alla esperienza farraginosa di San Benedetto del Tronto nella passata stagione con il patron Fedeli: "Quando ci si scotta con l'acqua calda, si dice che qualcuno ha paura pure dell'acqua fredda. Là non ha funzionato perchè erano in tanti ad avere voce in capitolo. Già si fa fatica in due o in tre a parlare tra presidente, diesse e allenatore. Ma quando ci si mettono anche altre persone ad interloquire, poi diventa difficile trovare un punto d'incontro: è mancata la pazienza perchè era un progetto basato sui giovani. Un progetto poi cambiato con Roselli. Ma è stata una esperienza importante perchè mi ha fatto affrontare difficoltà che non conoscevo. Mi servirà per il futuro".

09 DICEMBRE 2019
Torrente: "Gara da cancellare". Montero: "Bel calcio". Fedeli rivela. Le foto di Samb-Gubbio

La Samb affonda, il Gubbio sprofonda. Un uno-due micidiale di Di Massimo e Cernigoi nel primo tempo con una difesa completamente in bambola. Un rigore netto (fallo di braccio evidente di Biondi su tiro di Coda) grida vendetta, ma non scalfisce una prova veramente opaca con i rossoblù mai pericolosi dalle parti di Santurro. Il presidente degli adriatici Franco Fedeli gongola: "Meritato il doppio vantaggio. Sì, abbiamo giocato bene. Di Massimo è il mio pupillo. L'allenatore Montero me lo tengo ben stretto: il suo arrivo è stato casuale, mi avevano detto che voleva tornare in Italia e così io ne ho approfittato". Allora ecco proprio il tecnico uruguaiano Paolo Montero che dice: "Abbiamo offerto un bel calcio. Noi abbiamo creato tante palle gol. Ma certe partite vanno chiuse prima, tutto qui". C'è amarezza invece in casa eugubina. La delusione nelle parole del diesse Stefano Giammarioli: "Gubbio non bello. Forse il peggiore visto nell'era Torrente. Così non va bene. Serviva orgoglio, servivano punti, purtroppo non ci sono stati. Ogni volta che la Samb attaccava ci ha messo in difficoltà. Ora tanti calciatori si devono mettere in testa che si giocheranno il posto per l'apertura del mercato di gennaio. Qua c'è da lavorare sulla struttura della squadra". Delusione che prosegue con le frasi dell'allenatore Vincenzo Torrente: "Una partita da cancellare. Errori banali pagati a caro prezzo contro un'ottima Samb. Passo indietro rispetto alle precedenti prestazioni. Approccio male. Errori individuali e nel palleggio, abbiamo poco verticalizzato e abbiamo fatto poche conclusioni. Non accetto nemmeno l'atteggiamento che si è visto. Ho provato nella ripresa a cambiare modulo con il 4-3-3 ma non è bastato". Pensare che prima del fischio d'inizio, su Rai Sport Sat, l'ex tecnico dei rossoblù Giuseppe Galderisi aveva elogiato il tecnico di Cetara dicendogli apertamente: "Prima erano stati fatti degli errori con Guidi. Adesso con Torrente si vedono dei miglioramenti e si vede la sua mano. Malaccari come capitano è un punto di riferimento e lo paragono a Tardelli. Questa squadra deve fare i risultati perchè lo merita un presidente come Notari". Perciò è l'ora di rimboccarsi le maniche. Ecco le foto (20 immagini) di Samb e Gubbio. Fotoservizio di Giuseppe Troiani.

09 DICEMBRE 2019
Samb-Gubbio, 2-0. Uno-due di Di Massimo e Cernigoi: rossoblù al tappeto. Un rigore negato

Nel posticipo il Gubbio ospite della Samb. Il trainer Torrente opta per il 3-4-2-1. Ravaglia in porta. Trio di difesa con Cinaglia, Coda e Konate. Quartetto di centrocampo con Munoz, Lakti, Malaccari e Filippini. Davanti Tavernelli e Sbaffo a supporto di Gomez. La cronaca. Al 2' subito pericolosa la Samb quando Orlando va via sulla destra e rimette in mezzo una palla al bacio per Cernigoi che, solo davanti alla porta, cicca il pallone e calcia a lato. Al 10' padroni di casa in vantaggio dopo una reale dormita generale degli eugubini: c'è Gelonese che recupera palla a centrocampo di testa, raccoglie l'invito Volpicelli che serve sulla trequarti Orlando che per vie laterali lancia in profondità subito Di Massimo (lasciato indisturbato) che di sinistro fredda Ravaglia con un diagonale radente che si insacca sul primo palo. Al 18' rigore negato al Gubbio in maniera clamorosa: tutto nasce da un corner calciato da Tavernelli, in area Filippini serve Coda che calcia prontamente in porta ma la palla viene stoppata dal braccio largo di Biondi. Veementi proteste degli eugubini, episodio che manda su tutte le furie anche l'allenatore Torrente, ma l'arbitro in maniera incredibile fa proseguire l'azione. Al 29' tuttavia giunge il raddoppio: da centrocampo Angiulli apre sulla sinistra per Gemignani che corre come un fulmine, entra in area sulla mancina bevendosi in corsa Munoz e servendo in area Cernigoi che a sua volta disorienta il suo marcatore (Konate) e insacca con il piatto destro la palla nell'angolino. Al 31' ancora un rischio quando Orlando apre in profondità per Volpicelli che calcia a tu per tu con il portiere, ma stavolta in uscita salva tutto Ravaglia. Ripresa. Al 3' in contropiede Cernigoi dalla trequarti serve in profondità Orlando che entra in area e calcia in porta, ma Ravaglia è reattivo e in tuffo respinge la sfera. Al 10' altro pericolo quando Cernigoi lancia in porta Frediani che da pochi passi, di sinistro, calcia alto. Al 35' esce dal campo Benedetti per un problema alla spalla, ma stoicamente rientra in campo dopo alcuni minuti per ristabilire la parità numerica. Al 38' su cross da sinistra di Gemignani, c'è un rimpallo in area eugubina dove Gelonese di destro indirizza la palla verso l'angolino ma colpisce la base del palo.
Tabellino: Sambenedettese - Gubbio (2-0):
Sambenedettese (4-2-3-1): Santurro; Rapisarda, Biondi, Carillo, Gemignani; Gelonese, Angiulli; Volpicelli (47' st Miceli), Orlando (20' st Trillò), Di Massimo (1' st Frediani); Cernigoi (33' st Piredda). A disp.: Raccichini, Zaffagnini, Bove, Brunetti, Garofalo, Malandruccolo, Panaioli. All.: Montero.
Gubbio (3-4-2-1): Ravaglia; Cinaglia, Coda, Konate; Munoz (32' pt Benedetti), Lakti (13' st Meli), Malaccari, Filippini; Tavernelli, Sbaffo; Gomez (33' st Cesaretti). A disp.: Zanellati, Bacchetti, Maini, Zanoni, Ricci, Battista, Sorrentino. All.: Torrente.
Arbitro: Rutella di Enna (Dell'Olio di Molfetta e De Chirico di Barletta).
Reti: 10' pt Di Massimo (S), 29' pt Cernigoi (S).
Ammoniti: Biondi (S), Benedetti (G), Konate (G). Angoli: 1-8. Recupero: 1' st; 4' st. Spettatori: 2668.

08 DICEMBRE 2019
Verso il posticipo: parlano diesse e allenatore; i convocati e i risultati della diciottesima

In vista del posticipo. Out per problemi fisici pure Bangu e Manconi, oltre ai lungodegenti El Hilali e Cenciarelli, insieme a De Silvestro che deve recuperare dopo l'operazione al crociato. Il diesse Stefano Giammarioli è stato presente in studio nella trasmissione «Campo Aperto» su Tef Channel in diretta domenica sera. Cosa ha detto: "San Benedetto del Tronto è una delle più belle piazze dove si può giocare per calore e passione. Sarà un motivo in più da parte nostra per fare la nostra parte. Cosa è cambiato con Torrente? Più attenzione ai particolari, chi conosce la serie C capisce a che cosa mi riferisco. Il tecnico ha portato delle idee chiare per i calciatori. Sappiamo però che la squadra va aggiustata: una rosa che va sfoltita, al massimo con 22 elementi, per risparmiare e per rinforzarsi. Lo dobbiamo fare per un presidente come Notari che in questi anni ha fatto enormi sacrifici". Parla così il tecnico dei rossoblù Vincenzo Torrente: "Veniamo da buone prestazioni, per questo motivo dico che ci manca qualche punto. Giocheremo su un campo difficile contro una buona squadra che ha delle potenzialità importanti in attacco con giovani interessanti. In un ambiente con una tifoseria calda e passionale, d'altronde la Samb dà sempre un qualcosa in più tra le mura amiche. Ma andiamo a giocarcela perchè abbiamo bisogno di punti. Con la difesa a tre abbiamo trovato il giusto equilibrio difensivo e in generale. É un 3-5-2? Mi fate sempre la stessa domanda. Dico che in fase di possesso non è un 3-5-2 (ma un 3-4-2-1 ndr). Ma il calcio è dinamico: conta l'atteggiamento e la mentalità. Ora occorre fare più punti possibili. Pensiamo già a gennaio, ne parlo spesso con il diesse Giammarioli, per il mercato che vogliamo fare. Gli infortuni? Cesaretti proviene da un problema alla schiena, si è allenato solo nella rifinitura, perciò valuterò fino all'ultimo. Semmai può avere una chance Tavernelli. Manconi è out per un colpo al ginocchio, idem Bangu. Conti è con la Berretti per dargli continuità. Ma Gomez e Coda? Avevamo messo in preventivo che dovevano attraversare un periodo di crescita, visto che sono arrivati in corsa, ma le qualità non si discutono. Ci mancano i gol, questo è vero". Detto ciò, confermato il 3-4-2-1. Ravaglia in porta. Difesa a tre probabile con Cinaglia, Coda e Konate. Quartetto a centrocampo con Munoz, Lakti, Malaccari e Zanoni. Davanti Gomez e Sbaffo da dietro a supporto di Cesaretti (altrimenti è pronto Tavernelli). La lista dei ventuno convocati: Bacchetti, Battista, Benedetti, Cesaretti, Cinaglia, Coda, Filippini, Juanito, Konate, Lakti, Maini, Malaccari, Meli, Munoz, Ravaglia, Ricci, Sbaffo, Sorrentino, Tavernelli, Zanellati e Zanoni.
Risultati: Diciottesima Giornata - Serie C - Girone B:
Cesena - Fano
0-4
3' Barbuti (F) rig., 10' Di Sabatino (F), 50' Barbuti (F), 85' Kanis (F)
Fermana - Arzignano Valchiampo
1-1
45' Cognigni (F), 92' Piccioni (A)
Padova - Imolese
2-0
80' Ronaldo (P), 92' Mandorlini (P)
Piacenza - Rimini
3-0
25' Paponi (P), 79' Corradi (P), 94' Della Latta (P)
Ravenna - Sudtirol
0-2
11' Morosini (S) rig., 45' Mazzocchi (S)
Sambenedettese - Gubbio
lunedì
Triestina - Modena
0-1
86' Tulissi (M)
Vicenza - Feralpisalò
3-1
9' Guidetti (F), 20' Vandeputte (V), 43' Marotta (V), 82' Marotta (V)
Virtus Verona - Reggiana
1-4
14' Marchi (R), 18' Kargbo (R), 22' Zanini (R), 39' Cazzola (V), 59' Marchi (R)
Vis Pesaro - Carpi
0-1
41' Maurizi (C)

07 DICEMBRE 2019
Gubbio, monday night e Montero stile Libertadores. Samb e Gubbio a confronto (per i punti)

Gubbio verso il Monday Night. Rossoblù che sono attesi dalla sfida di lunedì sera a San Benedetto del Tronto. Un Gubbio che deve ritrovare i punti in classifica perchè nelle ultime quattro partite ha ottenuto appena due punti. Tra l'altro si segnalano solo due vittorie (pari al 12%) in diciassette partite. Mentre la Sambenedettese sa usufruire del fattore campo: nelle ultime due partite casalighe sono venuti fuori due 2-0 secchi con Rimini e Feralpisalò. L'ultima sconfitta casalinga per gli adriatici risale al 20 ottobre scorso contro la capolista Vicenza (0-3). D'altronde il Gubbio al Riviera delle Palme ha dovuto quasi sempre cozzare contro l'onda d'urto sambenedettese. Nella stagione scorsa, il 28 aprile 2019, infatti gli eugubini vennero sconfitti per 3-1 dai rossoblù marchigiani allenati da Magi: in gol Di Massimo, Ilari e Stanco; rete della bandiera ospite di De Silvestro (sulla panchina umbra c'era Galderisi). E l'anno precedente venne fuori un pareggio (1-1): eurogol di Marchi con un pallonetto da quaranta metri e pari di Rapisarda per i locali (sulla panchina rossoblù c'era Pagliari). Un campo che è stato sempre avaro di soddisfazioni per il Gubbio, tranne nella Poule Scudetto di serie D quando gli eugubini espugnarono il campo di San Benedetto del Tronto per 1-0 con rete di Massimo Conti, stagione in cui i rossoblù sono riusciti a risalire subito in Lega Pro con l'allenatore Magi. Eppure in campionato il Tempio del Tifo sambenedettese si è rivelato sempre un tabù. La Sambenedettese vuole vincere, lo dice apertamente il tecnico Paolo Montero e vuole un clima stile Libertadores. Come scrive Rivieraoggi.it, l'allenatore uruguaiano dice: "Avete mai visto cosa succede durante una partita in Coppa Libertadores? Chi è in vantaggio parcheggia il pullman davanti alla porta e spariscono i palloni. Ecco, dobbiamo diventare come i sudamericani. Leggere bene le situazioni quando mancano pochi minuti alla fine della partita". Ogni riferimento non è casuale: Montero si è arrabbiato molto per il gol incassato al 90' con l'Imolese nell'ultima partita di campionato (finita 1-1). Sulla partita di lunedì si è espresso anche l'ex difensore dei rossoblù Alex Marini (ora tra le fila della Jesina in serie D) che dalle colonne del Corriere Adriatico (articolo ripreso anche da Gazzettarossoblu.it), ha specificato: "Per il Gubbio sarà una gara difficile perchè la Samb viene trascinata dal pubblico, anche se cercherà di subire il meno possibile perchè ha bisogno di punti salvezza. Ma a San Benedetto il fattore campo si sente e Montero offre un buon calcio". Detto questo, il trainer Montero potrebbe optare per il 4-3-3. Con probabile undici. Santurro in porta. Quartetto difensivo con Rapisarda, Biondi, Carillo e Gemignani. A centrocampo il trio Gelonese, Angiulli e Frediani. Di punta il tridente Volpicelli, Cernigoi e Di Massimo. In casa Gubbio invece Torrente è pronto con il modulo 3-4-2-1. Ravaglia in porta. Difesa a tre con Cinaglia, Coda e Konate. Poi un quartetto a centrocampo con Munoz, Lakti, Malaccari e Zanoni. Davanti Gomez e Sbaffo a supporto di Cesaretti.

05 DICEMBRE 2019
Giammarioli: "Rosa da sfoltire e acquisti mirati. Vogliamo portare una ventata d'aria nuova..."

Da qui ad un mese cominciano quelle trattative per delineare le strategie per il mercato di gennaio. Il discorso vale anche in casa Gubbio. Dopo un inizio di campionato difficile, al di sotto delle aspettative, la squadra rossoblù cerca di risalire la china perchè al momento è impelagata in piena zona playout. Servono i risultati ma evidentemente servono anche delle correzioni in corsa all'apertura del mercato di gennaio. Ma cosa ci aspetta all'orizzonte? Chiaro che si sta provando di cambiare le carte in tavola per il trainer Torrente. L'idea è questa: alcune uscite per poter usufruire di alcune nuove entrate. Adesso il direttore sportivo Stefano Giammarioli sta dettando la linea. Ecco cosa ha in mente: "Cercheremo in maniera essenziale di lavorare sui giovani. Questa società ha bisogno del minutaggio. Qualche pedina del resto ha trovato delle difficoltà in questa prima fase di campionato. In difesa e in attacco abbiamo già inserito due pedine importanti come Coda e Gomez. Così adesso andremo ad individuare quello che ci serve: probabilmente un centrocampista, di esperienza, ma con l'aggiunta di qualche giovane". Così si è confessato il diesse eugubino ai microfoni dei colleghi di Tuttoc.com, e per quanto riguarda il mercato ha aggiunto: "Faremo un mercato nell'intento di sfoltire una rosa numerosa. Ci saranno degli innesti mirati per rinforzare una struttura ben avviata. Andrea Conti in uscita? Possibile, il ragazzo è un giovane interessante e stiamo valutando di mandarlo a fare esperienza in categorie inferiori". Ma si sofferma anche sul fatto che sta cercando di portare una ventata d'aria nuova nell'ambiente eugubino dopo un periodo cupo e oscuro. Dice: "Il Gubbio deve sapersi difendere in un campionato dove ci sono tante squadre con piazze importanti. Per fare questo, cioè per difendersi, serve organizzazione e idee ben chiare. Pertanto sia il sottoscritto che mister Torrente vogliamo portare tutto ciò in questo club". News dal girone. Nuovo volto in casa Fano. Esonerato il tecnico Gaetano Fontana dopo ben otto sconfitte consecutive. La formazione marchigiana è fanalino di coda solitaria. Sulla panchina granata è stato chiamato un allenatore conosciuto pure a Gubbio (ha guidato i rossoblù in tre occasioni, con una breve parentesi in serie B). Si tratta di Marco Alessandrini, 65enne, di Senigallia: firma un contratto per un anno e mezzo (fino a giugno 2021). Aveva già allenato il Fano nella stagione 2014-2015 in serie D, quando arrivò al secondo posto dietro alla Maceratese vincitrice del campionato allenata all'epoca da Giuseppe Magi, che poi nella stagione successiva venne a Gubbio per risollevarlo dal baratro (dalla D), e si portò dietro Cordova, Marini, Petti, Romano, Croce e Ferri Marini dai biancorossi.

04 DICEMBRE 2019
Lakti: "Abbiamo capito che non siamo così scarsi. Meritiamo più punti. Il mio ruolo attuale..."

Parla il centrocampista Erald Lakti, classe 2000, dopo la gara contro il Padova e in vista del posticipo serale contro la Sambenedettese: "Dalle giovanili della Fiorentina alla serie C ho trovato un calcio molto diverso. In questo campionato conta molto il risultato rispetto al campionato Primavera. Qua anche un punto può fare la differenza sia per quanto riguarda la retrocessione sia per quanta riguarda per raggiungere la zona playoff. Per quanto concerne il mio ruolo, io ho fatto sempre il centrocampista, pertanto sono un calciatore di inserimento e che aiuta molto nella fase divensiva. Adesso, come mi sta facendo ora giocare il mister (Torrente ndr), mi sto trovando molto bene. Purtroppo mi manca solo il gol: finora ho avuto qualche occasione, mi auguro di sbloccarmi nelle partite a venire. A livello di team credo che questa squadra merita qualche punto in più: abbiamo raccolto di meno di quanto abbiamo espresso sul campo, soprattutto nelle ultime due partite. Con il Ravenna siamo andati in vantaggio per tre volte ma non siamo riusciti poi a gestire la partita. Con il Padova invece credo che abbiamo disputato una buona partita, dove tra l'altro abbiamo messo in difficoltà una grande squadra e questo incontro ci ha fatto capire che non siamo inferiori a nessuno. Stiamo così dimostrando che non siamo una squadra scarsa. Dico questo perchè stiamo mettendo in difficoltà pure le squadre forti. In prospettiva lunedì contro la Sambenedettese ci aspetta una grande partita: tuttavia già ci stiamo lavorando con il mister e dovremo ascoltare le sue indicazioni". Un accenno sulla nazionale Under 19 dell'Albania, dove è stato convocato alcune settimane fa: "Un onore indossare la maglia del proprio paese. In Italia non ho avuto mai una convocazione dalle nazionali azzurre. Quindi alla prima chiamata sono andato con quella albanese. Ma a conti fatti preferisco rispettare le mie origini". Intanto nella giornata di mercoledì si è giocato il recupero tra Imolese e Triestina. La gara è finita in parità, 1-1. Due rigori come protagonisti. Prima hanno sbloccato il risultato gli alabardati con un tiro dagli undici metri di Ferretti. Ma sempre su penalty la formazione di casa ha trovato il pari con il sigillo dal dischetto di Boccardi a fine primo tempo. Così con questo risultato la formazione giuliana aggancia il Modena al decimo posto a quota 23 punti. Invece l'Imolese si avvicina ad un solo punto dal Gubbio (sale a 14 punti), ma si trova sempre impelagata nella zona playout.

03 DICEMBRE 2019
Focus. Munoz e il calciatore "box to box". La terminologia da scoprire del calcio moderno

Quel termine poco conosciuto, ma estrapolato a sorpresa dal cilindro dal calciatore rossoblù Rafa Munoz Benavides durante la conferenza stampa del post partita contro il Padova. Ovvero ha parlato che "il calcio italiano è diverso da quello spagnolo" aggiungendo che "assomiglia al calcio inglese dove esiste un calcio box to box". In molti si saranno chiesti, ma cosa significa? Basta approfondire subito la questione. In fondo noi siamo qui per questo. Ovvero cercare - nel nostro piccolo - di semplificare certe nozioni che vengono menzionate nel calcio moderno e talvolta sono frasi indecifrabili per chi è abituato ad un calcio che ormai sembra sorpassato. Andiamo nello specifico. Il termine "Box To Box" è legato al calcio. Alla lettera significa "scatola contro scatola". Si parla che questa definizione è nata quando l'allenatore Terry Venables ai tempi del Leeds definì il suo calciatore Lee Bowyer così: "The lad's got a good engine. He goes from box to box". Tradotto: "Il ragazzo ha un buon motore. Va da una scatola all'altra". Un calciatore si è evoluto nel calcio di oggi, ora si interessa maggiormente di entrambe le estremità del campo, coprendo ogni filo d'erba in campo. Deve essere efficace nel coast to coast, ovvero sia in difesa che in attacco. Perciò spesso viene utilizzato un centrocampista (di fascia in questo caso nel 3-4-2-1) che viene definito centrocampista box-to-box. In altre parole è colui che recupera palla nei pressi della propria area e successivamente fa ripartire l'azione concludendola nell'area avversaria. Un po' come succede a Munoz in questo nuovo modulo targato Vincenzo Torrente con il calciatore iberico che si piazza sulla fascia destra: di frequente si porta al recupero palla dalla retrovie, riparte in velocità, senza remore, per poi lanciarsi verso l'attacco: un reale esempio il suo gol a Ravenna che ha sorpreso l'intera retroguardia ravennate e l'assist al bacio (un rigore in movimento) per Gomez contro il Padova. Diciamo anche che questo tipo di calciatori non viene usato spesso da quelle squadre che amano tanto il possesso palla o il fraseggio. Altresì le squadre che vengono allevate per giocare una partita difensiva o contrattaccante sono quelle che beneficiano di questi calciatori. Ecco spiegata la differenza dal calcio spagnolo che pensa più ad un calcio ragionato, con una ragnatela fitta e continua di passaggi, denominato Tiki Taka (che lo ha reso celebre Pep Guardiola al Barcellona). D'altronde in Spagna c'è sempre una certa repulsione verso il «resultadismo» (ovvero al pragmatismo viscerale del primato della vittoria su tutto il resto). Mentre nel calcio italiano l'efficacia del contropiede o delle ripartenze è basilare nel giuoco del calcio, ma pure in Inghilterra: un esempio lampante è il gioco espresso dal Liverpool targato Klopp campione d'Europa in carica. Per fare questo però servono calciatori che hanno una elevata resistenza, la volontà di correre per 90 minuti: una pedina efficace nella pressione, per poi passare alla transizione in maniera rapida e deve sapere scappare negli spazi aperti in avanti, inoltre deve sapere coniugare la capacità di intercettazione della palla e l'abilità nel passaggio. Questo è definito un calciatore box to box. Per definire il termine stesso vengono in mente determinati giocatori con certe caratteristiche: Steven Gerrard (ex Liverpool), Frank Lampard (ex Chelsea), o Bastian Schweinsteiger (ex Bayern Monaco). Perciò Munoz nel calcio nostrano sta trovando una nuova dimensione. Da difensore centrale (in Spagna) è diventato un centrocampista box to box o un terzino fluidificante vecchio stampo (figura leggendaria creata da Helenio Herrera su misura per Giacinto Facchetti). Nel calcio c'è sempre da imparare. Nulla è mai precluso.

02 DICEMBRE 2019
Crespini: "Torrente ha registrato la difesa. Ma in attacco...". Guerri: "Si può fare di più avanti"

Presente durante la partita tra Gubbio e Padova. L'ex diesse del Gubbio, ora direttore sportivo della Vis Pesaro. Stiamo parlando di Claudio Crespini che nella nostra intervista commenta così il match che ha vissuto dagli spalti del Barbetti: "Direi che è venuto fuori uno 0 a 0 esatto. Ovvero un risultato che ha rispecchiato in pieno la partita. In pratica le difese hanno prevalso sugli attacchi. Adesso vedendo il Gubbio lo posso definire registrato bene in difesa: Torrente l'ha proprio registrata bene. Ora non è più facile segnare al Gubbio. Davanti ha qualche problema, ma credo come quasi tutte. Infatti i migliori attaccanti se li sono aggiudicati quelle sei o sette squadre migliori del girone. Per il resto, un qualche problema in attacco ce l'abbiamo un po' tutti". Massima schiettezza. Perciò serve un attaccante di peso? "Come il mio Pesaro. Tutti siamo alla ricerca di attaccanti". Ma il Padova può riagganciare a suo avviso il Vicenza che sta quasi sfuggendo da primatista? "Ancora il campionato è aperto. Quelle quattro o cinque squadre in alta classifica lotteranno fino alla fine. Però il Padova mi è sembrato in un momento di involuzione di gioco. Infatti fatica molto ad andare al tiro. Aggiungerei che mi sembra per ora più che altro un Ronaldo dipendente". Invece, del Gubbio, un nome di un calciatore si può fare? "Mi sono piaciuti Cinaglia e Munoz: nella parte destra della difesa stanno facendo un bel lavoro. Credo che hanno dato solidità al reparto. Ad esempio Coda già lo conoscevo, ma Cinaglia e Munoz per me sono stati una sorpresa". E la sua Vis Pesaro? "Facciamo fatica. Abbiamo lo stesso problema del Gubbio: non segniamo. Perciò dovremo lottare fino alla fine per raggiungere la salvezza". Sugli spalti c'era pure Simone Guerri, ex centrocampista dei rossoblù, attualmente fa parte dello staff nell'area tecnica del Siena. Con noi ha fatto un commento sul match. Ecco le sue dichiarazioni: "É stata una partita tra una squadra forte che è stata costruita per vincere come il Padova. Di fronte un Gubbio che deve trovare un attimo la quadratura. Si è visto il Padova che è una buona squadra, con differenze tecniche evidenti, però in pratica hanno creato poco. Credo che il Gubbio ha fatto quella partita che doveva fare. Nel primo tempo è rimasto chiuso, non ha concesso nulla, a parte tre calci piazzati e tiri di Ronaldo. Nel secondo tempo invece i rossoblù hanno cercato di sfruttare le ripartenze. Credo che sia auspicabile che si vada a sviluppare qualcosa in più in fase offensiva. Mi riferisco in particolare al modulo: con la difesa a tre nel momento che ti copri difendi con cinque elementi, perciò gli attaccanti restano più da soli, idem i centrocampisti". Il Padova come il Vicenza? "Conosco entrambe, squadre quadrate e per me sono alla pari. Dico che ancora è tutto aperto nel girone B". Un calciatore su tutti? "Mi piace Lakti che è della Fiorentina, lo avevo già visto l'anno scorso: con personalità e gamba, tosto e non molla mai, a livello caratteriale assomiglia al calciatore che ero io. E sinceramente Munoz mi intriga: ha delle qualità, forse deve migliorare in fase difensiva e deve crescere in muscolatura. Ma su tutti mi ha sorpreso Tavernelli: è giovane, ha gamba e forza, un buon giocatore". Nel girone A? "Con il Monza il destino sembra già scritto. Un Davide contro Golia. Quest'anno penso che sia più tosto il girone B con almeno nove piazze ben strutturate. Invece per noi al Siena sta succedendo una cosa strana: abbiamo il record di vittorie fuori casa (7 vittorie su otto gare ndr), in casa invece fatichiamo (una sola vittoria e cinque sconfitte ndr). Ma credo che faremo un grande campionato".

01 DICEMBRE 2019
Torrente: "Ora squadra maschia, ma...". Munoz: "Un box to box". Le foto di Gubbio-Padova

Gubbio contro Padova. Un punto per uno, ma che alla fine non accontenta nessuno. Patavini che si distanziano di sei lunghezze dal primo posto. Eugubini che restano ancora nelle sabbie mobili dei playout. Il tecnico dei biancorossi Salvatore Sullo è laconico: "Non cerco alibi, è da perdenti". Poi analizza così la partita: "Abbiamo fatto la partita, però non abbiamo segnato. Primo tempo notevole con un buon palleggio, abbiamo spesso messo delle palle negli ultimi 16 metri, però non siamo stati bravi a rifinirli. Le partite se non si sbloccano, poi diventa un problema. ll lato positivo è che abbiamo rischiato poco, a parte due contropiedi. Ma il Gubbio è squadra tosta, organizzata. D'altronde la partita stessa è formata da tre partite insieme". Quali? "La prima fase sono i primi dieci minuti, la seconda è la parte centrale della partita ed infine ci sono gli ultimi 15 minuti dove per tutti è una vera battaglia". Questa è la teoria di Sullo. Mentre il trainer dei rossoblù Vincenzo Torrente parla così: "La squadra ha risposto bene per applicazione, con una buona manovra e in difesa non abbiamo quasi mai rischiato. Peccato perchè nella ripresa ho cercato di sfruttare le giocate in velocità di Tavernelli e Manconi, ma ci è mancato l'ultimo passaggio. Non era facile contro un Padova forte, ma in fase di non possesso siamo stati efficaci contro un fenomeno come Ronaldo. Tuttavia potevamo fare meglio sulla destra quando Munoz si è trovato spesso a sfondare in percussione. In sostanza? Attenti in difesa, però imprecisi nelle occasioni create in avanti. Ma la squadra ha dimostrato di essere maschia. In serie C non contano i nomi sulle figurine Panini, le partite vanno giocate e lottate. Dieci anni fa vincemmo proprio per questo". Tocca allo spagnolo Rafael Munoz: "Questa è la strada sulla quale continuare. Credo che la squadra abbia fatto una buona prestazione. Perciò avanti così. Il calcio italiano? É molto diverso da quello spagnolo. Nel paese iberico giocavo come difensore centrale, ma qui mi trovo bene come terzino e sugli esterni. Questo calcio assomiglia a quello anglosassone: mi vedo un calciatore box to box (come si dice in gergo nel calcio inglese ndr)". Ma ecco le foto (20 immagini) di Gubbio e Padova. Fotoservizio di Simone Grilli.

01 DICEMBRE 2019
Gubbio contro Padova senza acuti (0-0). Un punto per uno, ma che non accontenta nessuno

Gubbio contro Padova. Il trainer Torrente conferma il 3-4-2-1. Ravaglia in porta. Difesa a tre con Cinaglia, Coda e Konate. Quartetto a centrocampo con Munoz, Lakti, Malaccari e Filippini. Davanti Gomez e Sbaffo a supporto di Cesaretti. La cronaca. In avvio, al 3', proteste degli eugubini quando su un colpo di testa di Gomez in area, la palla sembra sbattere sul braccio di Baraye, ma l'arbitro non ravvede nulla e fa proseguire. All 11' c'è la risposta di Ronaldo che va via sulla trequarti per vie centrali e prova il tiro di destro dai venti metri: Ravaglia è costretto in tuffo a salvarsi in calcio d'angolo. Al 26' è pericoloso sempre Ronaldo che su calcio piazzato dal limite calcia forte di destro: la palla parte come un missile ma Ravaglia in volo plastico è reattivo e con la punta delle dita devia la sfera in angolo. Al 40' è lesto Munoz che dal fondo si porta la palla dal destro al sinistro e rimette una palla d'oro tagliata verso il centro, ma Gomez manca un rigore in movimento quando calcia di destro ma viene murato da Andelkovic che si salva in calcio d'angolo. Al 45' è Ronaldo show, uno strappo in corsa improvviso, poi si ferma e fa partire (quasi da fermo) un tiro di destro potente dal limite che sibila di poco alto sopra la traversa. Da applausi. La ripresa. Partita ancora tattica. Al 16' è il Padova che recrimina dopo una presunta spinta in area di Cinaglia su Santini: protesta l'attaccante patavino ma l'arbitro fa cenno di proseguire. Al 27' prova la giocata della domenica Cinaglia con un tiro da calcio piazzato dai quaranta metri: una palombella che rischia di sorprendere Minelli ma l'estremo difensore biancorosso con un colpo di reni riesce a deviare la sfera da sotto la traversa in angolo. Al 28' invece è Manconi che cerca il tiro volante dal limite, palla che si perde a lato di poco. Al 38' tiro teso di sinistro di Malaccari dal limite, palla che esce di mezzo metro a lato. Al 40' apre sulla destra Tavernelli per Lakti che calcia in diagonale: tiro teso ma la palla si perde sul fondo.
Tabellino: Gubbio - Padova (0-0):
Gubbio (3-4-2-1): Ravaglia; Cinaglia, Coda (25' st Maini), Konate; Munoz, Lakti, Malaccari, Filippini; Gomez (36' st Tavernelli), Sbaffo; Cesaretti (18' st Manconi). A disp.: Zanellati, Bacchetti, Bangu, Benedetti, Conti, Ricci, Battista, Meli, Sorrentino. All.: Torrente.
Padova (4-3-1-2): Minelli; Pelagatti (31' st Fazzi), Andelkovic, Kresic, Baraye; Germano (8' st Mandorlini), Ronaldo, Castiglia; Piovanello (8' st Gabionetta); Mokulu (17' st Bunino), Santini (17' st Soleri). A disp.: Galli, Rondarini, Capelli, Buglio, Serena, Pesenti, Daffara. All.: Sullo.
Arbitro: Di Cairano di Ariano Irpino (Santi di Prato e Rondino di Piacenza).
Ammoniti: Gomez (G), Ronaldo (P), Munoz (G), Lakti (G), Manconi (G), Malaccari (G), Soleri (G). Angoli: 4-5. Recupero: 1' pt; 3' st. Spettatori: 994 (498 abbonati); di cui 142 da Padova nel settore ospiti.
Risultati: Diciassettesima Giornata - Serie C - Girone B:
Arzignano Valchiampo - Virtus Verona
1-1
28' Magrassi (V), 49' Rocco (A)
Carpi - Triestina
1-0
51' Jelenic (C) rig.
Fano - Fermana
0-1
49' Cognigni (F)
Feralpisalò - Cesena
2-2
42' Borello (C), 70' Guidetti (F), 77' Russini (C), 90' Scarsella (F)
Gubbio - Padova
0-0
Imolese - Sambenedettese
1-1
49' Rapisarda (S), 90' Vuthaj (I)
Modena - Vis Pesaro
3-1
39' Gianola (V), 49' Pezzella (M), 54' Davì (M), 67' De Grazia (M)
Reggiana - Piacenza
2-2
2' Varone (R), 16' Radrezza (R), 55' Paponi (P), 87' Della Latta (P)
Rimini - Ravenna
1-2
30' Zamparo (Ri), 69' Giovinco (Ra), 72' D'Eramo (Ra)
Sudtirol - Vicenza
0-1
69' Pontisso (V)

[vai a inizio pagina] [vai alle news] [vai all'archivio news]

Ultimo aggiornamento - Last update
data 21.12.2024 ora 19:30

Info: > Privacy e Cookie Policy

Copyright 2024
Aut. 22/2006 Registro dei Periodici del Tribunale di Perugia 20/01/2006
Iscrizione Roc al numero 21309

Sito web dal 2001 - copyright 2024

PROVVED. n. 231 GAZZETTA UFFICIALE n.163 del 9 luglio 2021
ART.13 REGOLAMENTO UE n.2016/679
D.LGS. ART. 122 DL 196/03
G.U. ART. n.229/14:

Questo sito usa cookie tecnici utilizzati al solo fine di erogare il servizio per il suo funzionamento, pertanto non usa cookie di profilazione e non coinvolge terze parti come viene indicato nell'informativa estesa sopra indicata nel banner   

MAIN SPONSOR
(CLICK CON FINESTRA GRANDE)

SPONSOR WITH PAGE LINKS:

SPONSOR WITH PAGE LINKS:

SPAZIO BANNER E INFO:

Media Spettatori
Lega Pro - Girone B
Stagione 2023/2024
Dopo 38 giornate:

Cesena
Spal
Pescara
Ancona
Torres
Perugia
Arezzo
Rimini
Lucchese
Carrarese
Vis Pesaro
Entella
Gubbio
Fermana
Pineto
Olbia
Recanatese
Pontedera
Sestri Levante
Juventus Ng

10090
6510
4260
4170
3770
3600
3410
3320
2380
1570
1500
1430
1350
1300
970
860
650
610
580
110

Media spettatori:
>
La scheda

Dati media:
La Gazzetta dello Sport

Lega Pro
Girone B - 2024/2025

Abruzzo (2)
Pescara, Pineto
Emilia-Romagna (3)
Carpi, Rimini, Spal
Liguria (2)
Sestri Levante, Virtus Entella
Marche (2)
Ascoli, Vis Pesaro
Molise (1)
Campobasso
Lombardia (1)
Milan Futuro
Toscana (4)
Arezzo, Lucchese, Pontedera, Pianese
Umbria (3)
Gubbio, Perugia, Ternana
Sardegna (1)
Torres
Veneto (1)
Legnago Salus

Amarcord rossoblu


Anno 2011-2012 Serie B:

MATCH CLOU:

1 ottobre 2011:

Gubbio-Verona 1-1
Spettatori: 3911

24 ottobre 2011:
Gubbio-Torino 1-0
Spettatori: 4173

6 gennaio 2012:
Gubbio-Bari 2-2
Spettatori: 3821

28 gennaio 2012:
Gubbio-Sampdoria 0-0
Spettatori: 3977

28 aprile 2012:
Gubbio-Pescara 0-2
Spettatori: 4434

Info: > Privacy e Cookie Policy