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• 29
DICEMBRE 2018 Galderisi:
"Caparbietà e cattiveria".
Foschi: "Un risultato giusto".
Le foto di Ravenna-Gubbio
Prima
vittoria in trasferta di questo campionato. Si è
dovuto aspettare il girone di ritorno. Il Gubbio
non vinceva fuori casa dal 22 aprile 2018 quando
i rossoblù (allora allenati da Sandreani)
espugnarono il campo di Bassano del Grappa (contro
il Bassano) per 1-0 con una rete decisiva su punizione
di Bergamini ad un giro di lancette dal novantesimo.
Stavolta ci ha pensato Casoli a togliere le castagne
dal fuoco con un fendente dai venti metri angolato
che non ha lasciato scampo a Venturi. Poi è
arrivato il raddoppio di Battista che con un tocco
di sinistro in area ha capitalizzato in rete un
assist dello stesso Casoli dopo una azione insistita
sulla fascia sinistra. Finisce l'anno 2018 con il
ritorno di un po' di sorriso, dopo un girone di
andata veramente deprimente. Quel sorriso che ritrova
pure l'allenatore Giuseppe Galderisi che dice: "Stavolta
si è vista la caparbietà, segno di
crescita e sintomo di una migliore convinzione. Bisogna
sempre credere in quello che si fa e in quello che
cerco di inculcare alla squadra. Sì, perchè
credo che questa squadra abbia delle qualità:
c'è un gruppo vero e ci sono delle basi solide.
Ma in questa circostanza ho notato anche una maggiore
cattiveria. A Verona avevamo sbagliato tutto il
primo tempo. In questa occasione ho visto una identità
e idee ben chiare". Ma c'è una dedica
speciale da parte del tecnico dei rossoblù:
"Voglio dedicare questa vittoria al presidente
Notari. Lo avevo visto molto abbacchiato dopo la
scoppola di Verona. Vittoria importante per noi,
ma anche per lui perchè se lo merita".
Non manca però un accenno al mercato di gennaio,
che ormai è alle porte: "Decide tutto
il presidente, da parte mia non ho messo nessun
veto. Se Marchi va via, sono sempre dell'idea che
perdiamo un attaccante molto forte e che fa la differenza
in questa categoria. Perciò sappiamo quello
che perdiamo. Ma non è detto che non si può
migliorare con qualche innesto a gennaio. C'è
piena collaborazione tra il sottoscritto, il diesse
Pannacci e il presidente Notari. E dico che da parte
mia ce la metterò tutta per migliorare la
situazione. Non mi resta che augurare un buon anno
a tutti i tifosi di Gubbio, finire l'anno con una
vittoria ci voleva proprio". Sintetica
e onesta è invece la disamina del tecnico
dei ravennati Luciano Foschi: "Risultato
giusto. Siamo mancati nella prestazione. Tanti errori
e siamo andati in difficoltà". Di
seguito le immagini di Ravenna e Gubbio. Con il
fotoservizio di Filippo Venturi. Con la collaborazione
di Luca Zignani.
• 29
DICEMBRE 2018 Gubbio,
primo acuto in trasferta: 2-0 a Ravenna. Decidono
nella ripresa Casoli e Battista
Ravenna
contro Gubbio. Il trainer Galderisi conferma il
4-2-3-1. Marchegiani in porta. Un quartetto di difesa
con Paolelli, Espeche, Piccinni e Pedrelli. A centrocampo
il duo Malaccari e Benedetti. Sulla trequarti l'asse
Casoli, Casiraghi e De Silvestro. Di punta c'è
Plescia. La cronaca. Una fase iniziale di stanca
dove non si registrano situazioni degne di nota.
Con un Gubbio che chiude tutti gli spazi e con il
Ravenna che fa fatica ad imporre il proprio gioco.
Ritmi bassi e partita tattica. Fino al 35' quando
è Paolelli che come un fulmine a ciel sereno
fa partire un tiro di destro potente dal limite
e la palla si stampa in maniera clamorosa sulla
traversa; sulla ribattuta ci prova poi Casoli con
un tiro di destro a girare, ma stavolta è
il portiere Venturi a toccare la con la punta delle
dita e deviare la sfera sopra la traversa. Al 45'
invece ci prova Trovade (su assist filtrante di
Papa), ma il suo tiro dal limite termina a lato.
Ripresa. Finalmente il Gubbio si sblocca e trova
un eurogol al minuto 11: fa tutto Casoli che fa
partire un destro velenoso e potente dai venti metri,
la palla si abbassa improvvisamente e si insacca
a fil di palo, a mezz'altezza, alla sinistra del
portiere. Risposta immediata dei giallorossi (13')
con un tiro di Selleri dal limite che però
si perde a lato. Al 18' nella classica azione di
contropiede è Casiraghi che serve in area
Plescia, ma l'attaccante cicca la conclusione e
la palla va a lato. Al 15' indecisione del portiere
Venturi che nel rilancio fa sbattere la palla sul
corpo di Casiraghi in pressing: la palla va fuori
di poco. Al 33' cross in area di Papa, Raffini schiaccia
a rete di testa, Marchegiani si fa trovare reattivo
e in tuffo riesce con la punta delle dita a deviare
la sfera in angolo. Al 39' c'è il raddoppio:
efficace è un attivo Casoli che va via sulla
sinistra e offre un assist al bacio filtrante in
area per Battista che è lesto a raccogliere
l'invito e insacca la palla a fil di palo, radente,
con un tocco di sinistro. Finalmente, è la
prima vittoria in trasferta. Tabellino:
Ravenna - Gubbio (0-2): Ravenna
(3-5-2): Venturi; Pellizzari, Jidayi, Boccaccini; Eleuteri
(21' st Siani),
Selleri (29' st Raffini), Papa, Trovade (1' st Martorelli), Bresciani
(34' st Barzaghi); Galuppini (34' st Magrassi), Nocciolini.
A disp.: Spurio, Sangiorgi, Ronchi, Scatozza, Sabba. All.: Foschi. Gubbio
(4-2-3-1): Marchegiani; Paolelli (43' st Tofanari), Espeche, Piccinni,
Pedrelli; Malaccari, Benedetti (15' st Conti); De
Silvestro, Casiraghi (26' st Battista),
Casoli; Plescia. A disp.: Battaiola, Maini,
Schiaroli, Ricci, Campagnacci,
Morlandi. All.: Galderisi. Arbitro: Marotta
di Sapri (Somma di Castellammare di Stabia e Bocca
di Caserta). Reti: 11' st Casoli (G),
39' st Battista (G). Ammoniti: Benedetti
(G), Plescia (G), Galuppini (R), Malaccari (G),
Jidayi (R), Paolelli (G). Angoli: 3-0 per
il Gubbio.
Recupero: 2' pt; 5' st. Spettatori:
1374. Risultati:
Ventesima Giornata - Serie C - Girone B: Albinoleffe
- Imolese 1-1 47'
Carraro (I), 89' Sbaffo (A) rig. Fano - Pordenone
0-2 84'
Semenzato (P), 92' Magnaghi (P) Feralpisalò
- Monza 0-0 Giana
Erminio - Vicenza 0-1 87'
Maistrello (V) Ravenna
- Gubbio 0-2 56'
Casoli (G), 84' Battista (G) Renate
- Sambenedettese 1-1 12'
Piscopo (R), 77' De Paoli (S) Rimini - Ternana
sospesa
per nebbia Teramo
- Sudtirol 2-0 74'
Bacio Terracino (T), 88' De Grazia (T) Virtus
Verona - Fermana 0-1 59' Maurizi (F) Vis Pesaro - Triestina 0-1 45'
Maracchi (T)
• 28
DICEMBRE 2018 Primo
atto del ritorno senza capitani. E il quotidiano
in rosa si sbilancia: Marchi al Monza
Rifinitura
e silenzio. Prima del match di Ravenna non parla
nessuno. Bocche cucite in un periodo nero e d'altronde
va ancora digerita la scoppola di Verona. Ma c'è
subito l'occasione di rifarsi, poi ci sarà
una lunga sosta per una ventina di giorni (dove
terrà banco pure il mercato). Per la trasferta
romagnola è assente il capitano Ettore Marchi
(uno stop per un turno di squalifica) e quindi la
partita di mercoledì scorso potrebbe essere
stata l'ultima in maglia rossoblù. Il trainer
Galderisi non cambia l'assetto, cioè schieramento
sempre orientato sul 4-2-3-1. Marchegiani confermato
in porta. Una difesa a quattro con Tofanari (in
ballottaggio con Maini), Espeche, Piccinni e Pedrelli.
A centrocampo il duo Malaccari e Benedetti. Trio
di trequartisti sull'asse Casoli, Casiraghi e De
Silvestro (in vantaggio su Campagnacci). Come centravanti
previsto Plescia, in sostituzione dello squalificato
Marchi. Sono venti i convocati per Ravenna. Reintegrato
Ricci mentre per scelta tecnica stavolta resta fuori
Tavernelli. Però ecco la lista: Battaiola, Battista, Benedetti, Campagnacci, Casiraghi, Casoli,
Conti, De Silvestro, Espeche, Maini, Malaccari, Marchegiani, Morlandi, Paolelli, Pedrelli, Piccinni, Plescia, Ricci, Schiaroli, Tofanari.
Per la prima volta dirigerà una partita del
Gubbio un arbitro femmina: sarà Maria Marotta
di Sapri. Mentre in casa Ravenna mancherà
il difensore e capitano Lelj. Ma
è il mercato che tiene sempre banco. Questa volta
si sbilancia pure la Gazzetta dello Sport. Infatti
sul quotifiano in rosa (di venerdì 28 dicembre)
campeggia un articolo con un titolo a caratteri
cubitali con scritto: "Effetto Berlusconi,
Brighenti e Marchi: è Monza pigliatutto".
Nel pezzo viene riportato che per "i bomber
è fatta la nuova coppia-gol monzese. A comporla
saranno Andrea Brighenti ed Ettore Marchi, strappati
a Cremonese e Gubbio".
Insomma, l'approdo di Marchi al Monza ormai è
una cosa fatta. Ma manca solo l'ufficialità
che arriverà all'apertura ufficiale del mercato
di gennaio.
• 27
DICEMBRE 2018 Gubbio,
quei conti che non tornano. In una tabella i dati
(reali): mai così male al giro di boa
Adesso
ci sono anche i numeri che parlano chiaro: qua,
i conti non tornano. Ingannevole è l'ottimismo
sopra ogni cosa. Infatti leggi la classifica e scopri
quello che non ti aspetti. Il Gubbio ha viaggiato
nel girone di andata con una media di 0,95 punti
a partita. Mai era successo quando il Gubbio è
sceso dalla serie B. L'anno scorso al giro di boa
si erano racimolati 21 punti (+3 di oggi) ma con
due partite in meno (17 gare invece delle 19 gare
attuali): perciò con Cornacchini e poi Pagliari
si era girato con una media di 1,24 punti a match.
Al terzultimo posto troviamo il Gubbio targato Bucchi
nel 2013: al giro di boa 20 punti raccolti, ma in
16 partite (-3 di oggi) con una media di 1,25 punti
a partita. Poi a salire il Gubbio allenato da Acori
nel 2016: 27 punti ottenuti in 19 partite per una
media di 1,42 punti a partita. Un gradino più
sopra la formazione rossoblù allenata da Sottil e al giro di boa (2012-2013) aveva raccolto
22 punti ma in appena 15 partite per una media di
1,47 punti a partita. La media più alta resta quella
di due anni fa con Magi in panchina: 31 punti in
19 gare dopo il girone di andata per una media di
1,63 punti a partita.
Impressionano tra l'altro altri dati numerici. Mai
così poche vittorie nel girone di andata:
appena tre partite vinte (pari al 16%). Addirittura
nella scorsa stagione se ne erano registrate il
doppio (6), pari al 32%. Il miglior dato di vittorie
invece è detenuto dal Gubbio di Magi (10),
pari al 53%. Tornando a parlare del Gubbio attuale
si può vedere cosa può essere cambiato
con il cambio dell'allenatore. Con Sandreani in
panchina 12 punti in 13 partite (10 gol fatti e
12 subiti). Con la guida Galderisi (finora) raccolti
6 punti in sei partite (5 gol fatti e 6 subiti).
In pratica si viaggia più o meno sugli stessi
ritmi. In poche parole, non è stato un Natale
con il sorriso in casa Gubbio. Soprattutto a Verona,
la squadra non ha mai attraversato una
fase di involuzione così evidente e preoccupante
(in particolar modo per quanto si è visto
nella prima frazione
di gioco). Non solo i risultati, ma si è
fatto un passo indietro sotto altri aspetti. I problemi
veri adesso sono in area di rigore perchè
la difficoltà di andare in gol è diventata
lampante nelle ultime tre partite (un solo gol messo
a segno con Pordenone, Samb e Virtus Verona). Per
la seconda volta nella stagione si incassano tre
reti in una sola partita: era già successo
nel derby di Terni, però in quella circostanza
ci si trovava sull'1-0 fino ad undici minuti dal
termine, mentre stavolta la Virtus Verona segna
tre gol nei primi 43 minuti e avrebbe potuto farne
altri se Marchegiani non ci mettesse diverse pezze.
In definitiva occorre un cambio di tendenza nel
girone di ritorno. Questi sono i numeri reali e
spietati. E un aiutino può arrivare dal mercato
di riparazione e va fatto con un certo
criterio.
• 26
DICEMBRE 2018 Dopo
la debacle. Galderisi: "Partita balorda
e in confusione". Le foto di Virtus Verona-Gubbio
Il
Gubbio si perde tra il panettone, iI pandoro e la
pinoccata tipica umbra. Con la testa altrove per
tutto il primo tempo viene dilaniato da una Virtus
Verona che chiude la pratica già dopo 43
minuti: doppietta di Danti e un fendente di Danieli
(per loro i primi gol stagionali). Accorcia Casiraghi,
ma non basta. Un girone di andata che finisce nel
peggiore dei modi: penultimo posto in classifica,
con tutti e due i piedi in zona playout e ad un
solo punto di lunghezza dal fanalino di coda. Peggio
di così... non ci sono parole. Non serve
aggiungere altro. Solo cospargersi il capo di cenere.
Punto e basta. Nel dopo match l'unico a parlare
è Giuseppe Galderisi che cerca di analizzare
una prestazione del tutto inammissibile, soprattutto
nella prima frazione di gioco: "Una partita
balorda. Iniziata molto male. Una partita che si
è complicata da subito. Poi il raddoppio
ci ha messo praticamente a terra. Un peccato perchè
di solito siamo bravi nell'approccio, mentre questa
volta la strada si è fatta subito in salita
e la successione dei gol incassati ci hanno creato
tanta confusione. Nella ripresa è andata
meglio, abbiamo subito segnato un gol, ma poi non
abbiamo fatto quello che dovevamo fare perchè
ci eravamo incartati troppo nella prima frazione
di gioco. Un primo tempo non certo all'altezza.
Troppi errori e per questo mi girano in maniera
considerevole le scatole. Ci serva da lezione, non
voglio cercare alibi. Ma non ci abbattiamo. Sono
sempre dell'idea che questa squadra abbia dei valori
e lo sapremo dimostrare già dal prossimo
impegno". Il trainer rossoblù cerca
naturalmente di sdrammatizzare ma tra le righe si
capisce proprio che la delusione è notevole.
Oltretutto a Ravenna mancherà anche il capitano
Marchi (ammonito, sarà squalificato). Una brutta prestazione, con
un Gubbio sempre in apnea nel
primo tempo, dove non ha funzionato davvero nulla.
Una prova così comporta un segno di impotenza
e quando la grinta sparisce si delineano mediocrità,
limiti di gioco e di idee, che fanno molto pensare.
Come del resto fanno pensare pure quei movimenti
compiuti nel mercato estivo che per adesso si rivelano
non del tutto azzeccati. In virtù anche di
un andamento deprimente del girone di andata che
diventa la fotografia di una classifica deficitaria
(mai così rattristante). Ma ecco le foto
(18 immagini) di Virtus Verona e Gubbio.
Fotoservizio di Clemente Liborio (di foto Liborio).
Con la collaborazione di Gianluca De Rosa, responsabile
della comunicazione della Virtus Verona.
• 26
DICEMBRE 2018 Gubbio
ancora con la testa nel panettone e la Virtus Verona
dilaga (3-1) con Danti e Danieli
Virtus
Verona contro Gubbio. Il trainer Galderisi schiera
il 4-2-3-1. Marchegiani in porta. Difesa a quattro con Maini,
Espeche, Piccinni e Pedrelli. Duo di mediani con
Benedetti e Malaccari. Asse di trequartisti con
Casoli, Casiraghi e Campagnacci. Di punta c'è
Marchi. Solo un under schierato dal primo minuto:
è la prima volta. Esordio assoluto per Maini.
La cronaca. Al 3' è già in vantaggio
la squadra veronese: va via sulla sinistra Lavagnoli
che serve Ferrara che a sua volta penetra in area
da sinistra come un coltello nel burro e mette una
palla d'oro in mezzo verso Danti: l'attaccante locale
si ritrova solo, mantiene la massima freddezza e
non sbaglia depositando la sfera in rete di piatto
destro, nonostante l'estremo tentativo di Marchegiani
di salvare in tuffo. Prima risposta del Gubbio al
9' quando Benedetti cerca la porta da fuori area,
ma la palla finisce sopra il montante. Al 18' però
si
trema ancora quando Trainotti crossa da destra in
area una palla vellutata, sponda di Ferrara, Grbac
da pochi passi cerca il tap in vincente, ma Marchegiani
in tuffo salva tutto in respinta. Ancora un affondo
e al 22' arriva il raddoppio: Ferrara da sinistra
serve un pallone per Grbac che fa sponda su Danieli
che fa partire al volo un gran tiro dai venti metri
di destro che si insacca a fil di palo, a mezz'altezza,
alla sinistra del portiere. Primo vero acuto del
Gubbio al 30' quando Pedrelli pennella un cross
in area da sinistra, con Marchi che ci prova in
tuffo di testa, ma la palla si perde a lato radente.
Al 35' ancora pericolo quando Grbac cerca l'angolino
con un tiro fulmineo di destro dal limite, Marchegiani
si deve distendere in tuffo e salvare in angolo
deviando la sfera con la punta delle dita. Poi al
40' è invece Casoli che da posizione defilata
cerca il tiro di destro in porta, Chironi in tuffo
devia la sfera in angolo. É un monologo dei
veneti che trovano al 43' addirittura il tris: tutto
nasce da un disimpegno dalle retrovie di Casarotto
per Grbac che riparte a tutta velocità facendo
quaranta metri di campo e servire su un piatto d'argento
una palla in area per Danti che, in spaccata di
sinistro, insacca la sfera in rete. La ripresa.
In avvio il Gubbio segna (al 3'): cross dalla sinistra
radente di Campagnacci, velo di Marchi, Casiraghi
da pochi passi di piatto destro deposita la sfera
in rete. Mentre al 10' il difensore Sirignano fa
tutto il campo (coas to coast) e tiro conclusivo
dal limite: palla che sibila di poco a lato. Al
28' il neoentrato Manarin ruba palla sulla trequarti
e cerca l'angolino con il sinistro dal limite: para
a terra Marchegiani. Al 34' lancio in area di Rubbo
verso Fasolo che calcia al volo in girata in area,
Marchegiani para in volo plastico. Al 42' assist
in area di De Silvestro, dove Casiraghi da distanza
ravvicinata cerca il piatto destro vincente, Chironi
si salva con i piedi. Al 48' punizione di Casiraghi
che colpisce la parte bassa della traversa. Tabellino:
Virtus Verona - Gubbio (3-1): Virtus
Verona (3-4-1-2): Chironi; Rossi, N'zè,
Sirignano (12' st Maccarone); Trainotti, Casarotto
(27' st Rubbo), Danieli, Lavagnoli; Grbac (40' st
Frinzi);
Danti (13' st Manarin), Ferrara (27' st Fasolo). A
disp.: Sibi, Pinton, Santuari, Merci, Grandolfo,
Momentè, Giacomel. All.: Fresco. Gubbio
(4-2-3-1): Marchegiani; Maini (17' st De Silvestro), Espeche, Piccinni,
Pedrelli; Benedetti (35' st Plescia), Malaccari; Casoli, Casiraghi,
Campagnacci (17' st Tavernelli); Marchi. A disp.: Battaiola, Paolelli,
Schiaroli, Tofanari, Conti, Battista. All.: Galderisi. Arbitro:
Guida di Salerno (Conti di Acireale e Lalomia di
Agrigento). Reti: 3' pt Danti (V), 22'
pt Danieli (V), 43' pt Danti (V), 3' st Casiraghi
(G). Ammoniti: Piccinni (G), Trainotti
(V), Marchi (G), Rossi (V). Angoli: 7-4 per
il Gubbio.
Recupero: 0' pt; 4' st. Spettatori:
586. Risultati:
Diciannovesima Giornata - Serie C - Girone B: Imolese
- Ravenna
2-2 40'
Bresciani (R), 51' Carraro (I), 52' Nocciolini (R),
70' Lanini (I) Monza
- Sudtirol
1-1 41'
Reginaldo (M), 57' De Cenco (S) Pordenone
- Feralpisalò 2-2 28'
Barison (P), 67' Guerra (F), 73' Marchi (F), 84'
Legati (F) aut. Renate - Rimini 1-0 4'
Pavan (Re) Sambenedettese - Fermana 2-0 22'
Calderini (S) rig., 31' Di Massimo (S) Ternana
- Teramo 2-1 30'
Frediani (Tn), 62' Fiordaliso (To), 69' Pobega (Tn) Triestina
- Fano 0-1 11'
Ferrante (F) Vicenza - Albinoleffe 1-1 37'
Razzitti (V), 54' Sbaffo (A) Virtus Verona
- Gubbio 3-1 3'
Danti (V), 22' Danieli (V), 43' Danti (V), 48' Casiraghi
(G) Vis Pesaro - Giana Erminio 1-1 82'
Lazzari (V), 91' Perna (G) rig.
• 24
DICEMBRE 2018 La
prima volta del Boxing Day. Tour de force prima
di Capodanno. Mercato e indiscrezioni
La
prima volta del Boxing Day. Tutti in campo per Santo
Stefano. Una novità assoluta per la serie
C per seguire l'esempio della Premier League in
Inghilterra. E poi subito a giocare prima di Capodanno,
il 29 dicembre, prima della sosta che durerà
fino al 20 gennaio 2019. Il Gubbio adesso è
chiamato così a giocare due trasferte nel
giro di quattro giorni prima con la Virtus Verona
e poi a Ravenna. Quindi altro che panettone. Si
lavora sodo e ci si allena pure in questi giorni
di feste natalizie. Per mercoledì non ci
dovrebbero essere sorprese di sorta. Il trainer
Galderisi dovrebbe confermare il consueto 4-2-3-1.
Con Marchegiani in porta. Quartetto di difesa con
Tofanari, Espeche, Piccinni e Pedrelli. In mediana
il duo Malaccari e Benedetti. Sulla trequarti l'asse
De Silvestro, Casiraghi (è al rientro dal
primo minuto) e Casoli. Di punta Marchi. Si chiude
con questa partita il girone di andata con appena
18 punti racimolati in altrettante partite (18).
Un trend deficitario, peggiore anche di quello del'anno
scorso: dopo 18 turni pure nel 2017 erano stati
raccattati appena 18 punti, ma con due partite in
meno giocate (16) perchè i rossoblù
avevano due turni di riposo. Ancora out il terzino
sinistro Lo Porto, per una scelta tecnica restano
fuori Nuti e Ricci. La lista dei venti convocati:
Battaiola, Battista, Benedetti, Campagnacci, Casiraghi, Casoli,
Conti, De Silvestro, Espeche, Maini,
Malaccari, Marchegiani, Marchi, Paolelli, Pedrelli, Piccinni, Plescia, Schiaroli, Tavernelli
e Tofanari. Una partita importante
quindi con una Virtus Verona che è reduce
dalla sconfitta bruciante di Bergamo contro l'Albinoleffe
(un rigore al 93' realizzato da Sbaffo). La squadra
veronese (che rappresenta il quartiere di Borgo
Venezia della città di Verona) possiede gli
stessi colori sociali del Gubbio, il rosso e il
blu. Ora si trova all'ultimo posto in classifica,
ma a solo due lunghezze dalla formazione di Galderisi.
Il tecnico Luigi Fresco potrebbe schierare il 3-4-1-2.
Cioè Chironi in porta. Trio di difensori
con Rossi, N'zè e Sirignano. Poi a centrocampo
il quartetto Trainotti, Rubbo, Grbac e Lavagnoli.
Davanti Manarin trequartista a supporto di Grandolfo
e Momentè. Intanto la società veneta
si è mossa sul mercato ingaggiando in queste
ultime ore il difensore Gianni Manfrin, un classe
'93, la scorsa stagione alla Reggiana. Un mercato che tra l'altro
è sempre vivo anche in casa Gubbio e sarà
operativo dopo il 29 dicembre. D'altronde in queste
ultime ore gira una voce in terra lombarda: con
Marchi in procinto ad accasarsi a Monza, potrebbe
arrivare in rossoblù l'attaccante Reginaldo
dei brianzoli. Indiscrezioni che però
devono trovare ulteriori conferme. Mentre il nome
più caldo resta quello dell'attaccante Forte
del Beveren, che tra l'altro è andato a segno
nel derby vinto per 2-0 contro il Lokeren. Ma gennaio
è alle porte e tutti i rebus verranno sciolti.
• 22
DICEMBRE 2018 Galderisi:
"Troppi errori, serve crescere".
Roselli: "Ragazzi eroici". Le foto
di Gubbio-Samb
Un
Gubbio imbrigliato dalla ragnatela della Samb. Un
pareggio che finisce tra gli sbadigli e la classifica
torna a farsi pericolosa. Fuori dai playout, ma
classifica molto corta e ultimo posto distante solamente
di due punti. A parte la traversa iniziale di Calderini,
la partita non impenna, gli eugubini non alzano
il ritmo e non scalfiscono il bunker messo in atto
da una Sambenedettese incerottata. Non trova alibi
il trainer Giuseppe Galderisi che dice: "Abbiamo
trovato una avversaria organizzata, tra le linee
molto compatta e bloccata sugli esterni. Da parte
nostra abbiamo provato ad arginarli in ampiezza,
però nell'uno contro uno non siamo stati
efficaci. Ecco, i miei calciatori hanno qualità
ma devono ancora tirarla fuori. Serviva convinzione
per spaccare la partita, soprattutto di fronte ad
un'avversaria chiusa e senza spazi. Male la gestione
della palla, in particolar modo nelle ripartenze
troppi errori assurdi e in area ogni palla deve
essere capitalizzata come fosse un calcio di rigore.
Ecco, dobbiamo crescere e parecchio: lo dico perchè
le qualità individuali ci sono, ma così
non basta". Sulla stessa lunghezza d'onda
Elio De Silvestro: "Si, ha ragione il mister.
Si doveva fare meglio per saltare l'uomo. Ma non
è stato semplice perchè loro erano
compatti. La squadra c'è, ma serve una maggiore
cattiveria". Mentre è sintetico
Daniele Pedrelli: "Diciamo che il rammarico
c'è: loro non ci hanno quasi mai impensierito
e si sono chiusi bene. Ma noi dovevamo fare di più".
Sull'altra sponda l'allenatore Giorgio Roselli fa
di necessità virtù: "Troppe
assenze, chiederei di sospendere il campionato.
Per fortuna che i ragazzi sono stati eccezionali.
Anzi, eroici. Gli avversari li abbiamo messi tutti
in marcatura, non avevamo scelta. Solo così
potevamo fare, altrimenti il Gubbio ci poteva fare
a fette. Siamo in totale difficoltà a livello
fisico, ora facciamo quello che possiamo".
Succinto il centrocampista Luca Cecchini: "Partita
gestita bene perchè non abbiamo concesso
nulla al Gubbio limitandolo enormemente. Sulla traversa
colpita da Calderini poi non abbiamo avuto fortuna.
Ma risultato giusto". Ecco le foto (20
immagini) della gara Gubbio e Samb. Fotoservizio
di Simone Grilli.
• 22
DICEMBRE 2018 Gubbio-Samb
(0-0) regala solo sbadigli. Una traversa di Calderini
e poi è solo calma piatta
Gubbio
contro Samb. Il trainer Galderisi conferma il 4-2-3-1.
Marchegiani in porta. Difesa a quattro con Paolelli,
Espeche, Piccinni e Pedrelli. Duo di mediani con
Benedetti e Malaccari. Asse di trequartisti con
Casoli, Marchi e De Silvestro. Di punta Plescia.
Per precauzione Casiraghi parte dalla panchina:
così Marchi funge da rifinitore a supporto
di Plescia che funge da finalizzatore. La cronaca.
Va via al 10' sulla trequarti in contropiede Calderini
che fa partire un fendente improvviso dal limite
di destro: un tiro potente che supera Marchegiani
ma la palla si stampa in pieno sulla traversa e
il Gubbio si salva. Al 18' è Piccinni che
cerca la porta direttamente su punizione calciata
dal limite: tiro a girare di sinistro che costringe
Pegorin a volare sotto la traversa e deviare la palla
in corner. Al 26' è Cecchini che va via sulla
sinistra e crossa in area, con Calderini che cerca
il colpo di tacco volante verso la porta, un gesto
imprevedibile che non coglie di sorpresa Marchegiani
che para a terra. Ancora Calderini è fluttuante
e al 44' si incunea in area pericolosamente in velocità,
inoltre cerca un tiro in diagonale che costringe Marchegiani
a salvarsi in tuffo in due tempi. Ripresa. In avvio
Pedrelli lancia in area Casoli che calcia di sinistro
da posizione defilata, palla che va oltre la traversa.
Ma bisogna aspettare il 35' per vedere una azione
degna di nota: Russotto va via sulla corsia di sinistra,
si accentra e fa partire un diagonale con un tiro
mancino, Marchegiani in tuffo con i pugni si salva.
Al 43' invece reclamano un rigore la Samb per un
presunto fallo di mani in area di Piccinni, ma l'arbitro
fa proseguire. Gara senza sussulti. Tabellino:
Gubbio - Sambenedettese (0-0): Gubbio
(4-2-3-1): Marchegiani; Paolelli (35' st Tofanari), Espeche, Piccinni,
Pedrelli; Malaccari, Benedetti (27' st Tavernelli); De Silvestro
(14' st Battista), Marchi,
Casoli; Plescia (14' st Casiraghi). A disp.: Battaiola, Maini,
Nuti, Schiaroli, Conti, Ricci, Campagnacci, Morlandi. All.:
Galderisi. Sambenedettese (3-5-2): Pegorin;
Gelonese, Miceli, Zaffagnini; Rapisarda, Rocchi,
Caccetta, Signori, Cecchini; Ilari, Calderini (20'
st Russotto). A disp.: Sala,
De Paoli, Brunetti, Islamaj, Panaioli, Gemignani,
Di Massimo. All.: Roselli. Arbitro:
Pashuku di Albano Laziale (Meocci di Siena e Testi
di Livorno). Ammoniti: Rapisarda (S),
Malaccari (G), Gelonese (S), Casoli (G), Signori
(S). Angoli:
7-3.
Recupero: 0' pt; 4' st. Spettatori:
906 (442 abbonati), di cui 193 di San Benedetto
del Tronto. Risultati:
Diciottesima Giornata - Serie C - Girone B: Albinoleffe
- Virtus Verona 1-0 93'
Sbaffo (A) rig. Fano - Vicenza 0-0 Feralpisalo
- Renate 0-0 Fermana
- Monza 0-1 29'
D'Errico (M) Giana Erminio - Pordenone 1-1 31'
Berrettoni (P), 91' Rocco (G) Gubbio - Sambenedettese
0-0 Ravenna
- Ternana 3-2 2'
Trovade (R), 27' Bresciani (R), 43' Marilungo (T),
50' Bifulco (T), 92' Boccaccini (R) Rimini
- Vis Pesaro 1-1 52'
Candido (R) rig., 91' Petrucci (V) Sudtirol
- Imolese 1-1 43'
Berardocco (S), 80' Belcastro (I) Teramo -
Triestina 2-0 79'
De Grazia (Te), 82' Zecca (Te)
• 21
DICEMBRE 2018 Gubbio
senza Lo Porto, Samb in emergenza. L'ex Roselli
menziona l'ex tecnico Sandreani
Dopo
la rifinitura. Alcune defezioni. Out il terzino
Lo Porto per infortunio, mentre sono in forse la
punta Campagnacci e il fantasista Casiraghi (non
è escluso che potrebbero partire dalla panchina).
Sono in 23 i convocati, tra cui l'ultimo acquisto
Maini. Pertanto si va verso la conferma del modulo
4-2-3-1. Cioè Marchegiani in porta. Difesa
a quattro con Tofanari, Espeche, Piccinni e Pedrelli.
Duo di mediani con Benedetti e Malaccari. Sulla
trequarti l'asse Casoli, Casiraghi e De Silvestro.
Di punta c'è Marchi. Se invece Casiraghi
sarà tenuto precauzionalmente in panchina,
allora Marchi potrebbe indietreggiare fin sulla
trequarti come rifinitore e come centravanti potrebbe
giocare Plescia. Sono delle ipotesi, ovvio, nessuna
da scartare. La lista dei convocati: Battaiola, Battista, Benedetti, Campagnacci, Casiraghi, Casoli,
Conti, De Silvestro, Espeche, Maini, Malaccari, Marchegiani, Marchi, Morlandi, Nuti,
Paolelli, Pedrelli, Piccinni, Plescia, Ricci, Schiaroli, Tavernelli
e Tofanari. Intanto il trainer Giuseppe Galderisi
si confessa con gli avversari. Come scrive Gazzettarossoblu.it,
vengono riportate le dichiarazioni di Nanu Galderisi
fatte a «Il Resto del Carlino»: "San
Benedetto del Tronto è una di quelle piazze
nelle quali si può fare grande calcio. Puoi
toglierti grandi soddisfazioni. Mi è rimasta
dentro, però non ho avuto la fortuna di trovarmici
in momenti positivi". Sull'altra
sponda, l'ex di turno Giorgio Roselli, alla
guida della Samb, ha parole di elogio verso Sandreani
che lo aveva accanto (quando era direttore tecnico)
nella breve esperienza di Gubbio: "Il Gubbio
gioca un calcio piuttosto moderno anche grazie a
Sandreani che tuttavia ha pagato troppo caro qualche
risultato negativo. Esonero troppo prematuro, meritava
un'altra chance. Ora c'è Galderisi, allenatore
che stimo e affidabile. Ma sono preoccupato, siamo
in emergenza. Rischiamo di giocare con cinque calciatori
fuori ruolo". Sono sei calciatori che danno forfait: Celjak, Biondi, Di Pasquale,
Bove, Rinaldi e Stanco. Stringono i denti
Zaffagnini e Di Massimo, oltre a Calderini reduce dall'influenza. Probabile formazione orientata
sul 3-5-2. Pegorin in porta. Difesa a tre con
Gelonese (centrocampista adattato a centrale
difensivo), Miceli e Zaffagnini. A centrocampo il quintetto Rapisarda, Rocchi, Caccetta, Signori
e Cecchini. Di punta Calderini e Di Massimo.
• 20
DICEMBRE 2018 Maini:
"Conosco già Galderisi, questa è
squadra forte". Pannacci: "Pronti
altri tre innesti..."
Era
arrivato in allenamento lunedì scorso (come
avevamo scritto) ed ora è arrivata l'ufficialità
del primo acquisto di gennaio. Pardon, di dicembre,
visto che il calciatore ha già firmato con
il Gubbio (dopo che aveva rescisso con il Santarcangelo)
ed è stato presentato come nuovo acquisto.
Si tratta di Marco Maini, difensore centrale, e
queste sono le sue prime parole: "Mi sono
trovato subito a mio agio. La città è
molto bella. La squadra a mio avviso è competitiva
e forte. L'allenatore Galderisi lo conosco già
perchè lo avevo avuto per due anni alla Lucchese.
Perciò credo che ci siano i presupposti per
fare bene. Contento della scelta fatta perchè
la chiamata è arrivata da una società
importante. Ringrazio pure il mister perchè
mi ha voluto con lui. Ritrovo Espeche con cui ci
ho giocato insieme sempre alla Lucchese: il difensore
argentino mi ha parlato molto bene della città,
della squadra e della società. E dico anche
che ho trovato un buon gruppo e bravi ragazzi. Tuttavia
sono già pronto per scendere in campo perchè
con il Santarcangelo sono stato in pista fino alla
scorsa settimana". Il diesse Giuseppe Pannacci
precisa: "Maini è un calciatore del
Gubbio fino a giugno 2019 e siamo contenti della
scelta fatta. Una scelta ponderata con la società
e con il mister. Il ragazzo ha subito dimostrato
interesse per questa piazza. Sarà quindi
già a disposizione di Galderisi a partire
dalla prossima partita contro la Sambenedettese".
Ma il direttore sportivo va oltre e accenna al mercato
che verà, perchè gennaio è
ormai alle porte: "Il primo obiettivo lo
abbiamo portato a casa. Maini era uno dei tre calciatori
che in qualsiasi caso volevamo portare a Gubbio.
Siamo contenti, ma non ci fermiamo. Adesso abbiamo
tracciato una strada in sintonia con Galderisi e
la società. Ci porta ad indirizzarci su obiettivi
che noi abbiamo già chiari. Quando si fermerà
il campionato, ovvero dopo questo trittico di partite
ravvicinate con Sambenedettese, Virtus Verona e
Ravenna, inizieremo a mettere nero su bianco quelle
trattative che sono già ormai avviate".
In quali ruoli ci saranno nuovi innesti? "Pensiamo
ad un centrocampista, un attaccante ed un esterno
di attacco alto. Stiamo lavorando in questa ottica".
In pratica nel mercato di gennaio ci potrebbero essere
diversi volti nuovi. In attesa di quello che sarà
l'esito definitivo dell'affare che riguarda Marchi, in lizza ci sono diversi nomi che potrebbero
essere pronti per sposare la causa Gubbio. Girano
gli stessi nomi per ora: il difensore Sgarbi e l'attaccante
Terrani del Perugia, il puntero Forte attualmente
al Beveren. Sono adesso questi i nomi più
gettonati e papabili. Ma si vedrà.
• 19
DICEMBRE 2018 Da
Roselli alla Samb, tra incroci e curiosità.
L'affare Marchi a Monza lo danno per concluso
Si
dice Sambenedettese, allora ecco quante curiosità
che vengono fuori. In primis l'allenatore, Giorgio
Roselli, che guida gli adriatici dallo scorso ottobre.
É stato a Gubbio in una fase cruciale quando
nel gennaio 2014 subentrò al posto di Bucchi
(che fu esonerato dopo la sconfitta interna di 5-0
nel derby con il Perugia) e concluse il campionato
a quota 40 punti. In quella stagione non c'era la
serie C, si chiamava ancora Prima Divisione e fu
l'ultima annata in cui c'è stato Stefano
Giammarioli come diesse (poi si trasferì
alla Cremonese) e pochi mesi dopo anche il presidente
Fioriti lasciò la carica nel ruolo di presidente. Pertanto
la conclusione della stagione del 2014 con Roselli
allenatore (poi infatti non fu confermato) coincise
con una svolta anche a livello dirigenziale dove
subentrò come diesse Pannacci e
da lì a poco la carica di presidente venne
acquisita da Sauro Notari. Adesso Roselli si ritrova davanti
il Gubbio dopo che ha allenato il Cosenza per quasi
due stagioni ed ora è alla Samb, dove ha
sostituito il tecnico Magi esonerato. Una curiosità
nella curiosità perchè Magi è
stato allenatore del Gubbio a partire da quella
stagione in cui anche la Sambenedettese si trovava
in serie D e vinse il torneo (girone F) in simultanea
con i rossoblù eugubini (nel girone E) nel
2016. Nella poule scudetto si incontrarono pure
al Riviera delle Palme il 29 maggio 2016 e quel Gubbio
allenato da Magi si impose per 1-0 sul campo dei
rivieraschi con rete di Massimo Conti al 40esimo
della ripresa. Un'altra coincidenza vuole che Giuseppe
Galderisi è stato allenatore dalla Sambenedettese
iniziando la stagione nel 2005 ma poi fu esonerato
dopo appena otto giornate. Insomma, questa, non è
una partita come le altre per queste due contendenti
che in classifica sono divise da cinque punti. In
casa Gubbio si va verso la conferma del 4-2-3-1.
Probabile quindi sempre Marchegiani in porta. In
difesa il quartetto Tofanari, Espeche, Piccinni
e Pedrelli. A centrocampo il duo Benedetti e Malaccari.
Perciò il trio di trequartisti sarà
De Silvestro, Casiraghi e Casoli. Di punta Marchi.
In casa Samb invece si deve fare i conti con diversi
infortunati. Una squadra in piena emergenza soprattutto
in attacco perchè non c'è l'esperto
Stanco, per non parlare di altre assenze importanti
come Di Pasquale e Bove. Mister Roselli potrebbe
optare per il 3-5-2. Pegorin in porta. Trio di difensori
con Celjak, Miceli e Zaffagnini. Un quintetto di
centrocampo con Rapisarda, Rocchi, Caccetta, Signori
e Cecchini. Davanti il duo Ilari e Calderini. Intanto
il mercato è sempre sotto la lente di ingrandimento.
Si sbilancia davvero un portale web brianzolo,
Monza-news.it, che scrive esplicitamente
che la società biancorossa ha acquistato
alcuni calciatori per il mercato di gennaio e tra
i nomi risulta quello di Ettore Marchi. In terra lombarda, danno già per
concluso l'affare che riguarda il capitano eugubino.
• 18
DICEMBRE 2018 Galderisi
a ruota tra squadra e mercato: "C'è
tanta voglia di costruire un qualcosa insieme"
Parole
e musica di Giuseppe Galderisi. Nella trasmissione
«C Piace» in onda sulla tv di Stato
di San Marino (Rtv), condotta da Lorenzo Giardi,
è intervenuto il tecnico dei rossoblù.
In primis ha parlato dell'episodio di Pordenone
che lo ha costretto a lasciare il campo anzitempo:
"Non c'è stata nessuna offesa o una
reazione verso nessuno. É capitato che nella
situazione molto evidente del fallo di braccio (di
Barison su De Silvestro ndr) sono uscito dall'area
tecnica e in una situazione di confusione l'arbitro
ha poi pensato di cacciare me. Non c'è stata
nessuna cattiveria, solo un gesto spontaneo. Peccato
perchè avevamo preparato al massimo delle
nostre possibilità una partita complicata
e direi che abbiamo fatto tutto quello che potevamo
fare per cercare di portare via il massimo possibile.
Ai miei calciatori sto inculcando la mentalità
che non esistono squadre impossibili da battere,
c'è solo la volontà di crescere per
potersela giocare con chiunque. Dico che in tre
settimane le risposte sono state meravigliose perchè
si sono viste motivazioni importanti e ho trovato
risposte anche da parte mia. Adesso bisogna solo
coltivare tutto questo. Ci sono le potenzialità
e si può fare ancora meglio". Ma
che lotta sarà per la salvezza in questa stagione
per Galderisi? "Non ci sono squadre materasso,
anzi. Pochi punti di distanza tra tutte. Pertanto
non bisogna guardare tanto lontano, ma guardare
in ottica più vicina ed essere responsabili.
Questo è un campionato complicato dove regna
l'equilibrio: nessuno mai ha messo sotto qualcuno,
c'è stato sempre un episodio che ha condizionato
il risultato in partite molto equilibrate. Il campionato
è lungo e chi saprà gestire meglio
i momenti di difficoltà alla lunga riuscirà
a raggiungere l'obiettivo". Si è
svariato pure sul mercato. Si sta allenando con
il Gubbio il nuovo volto Marco Maini. Altri calciatori
ex Lucchese come Forte e Terrani che avevano fatto
faville proprio con Galderisi sono nel mirino. Sono
possibili nomi pronti per venire a Gubbio, visto
che sono insistenti le voci che Marchi non dirà
di no (società compresa) al richiamo del
Monza di Berlusconi e Galliani? "Parto dal
presupposto che conosco bene Berlusconi e Galliani:
quindi sono consapevole in maniera esatta che loro
faranno di tutto per portare il Monza in serie A.
Non mi stupisco se vengono a cercare il più
grande attaccante della serie C come Marchi. Questa
è una mia considerazione, anzi la sottolineo
e la firmo. Ho grande stima dei due ragazzi (Forte
e Terrani ndr) che io conosco bene, che con me hanno
fatto strabene. Sicuramente nella mia testa c'è
la voglia di migliorare la squadra del Gubbio. Ma
ho una proprietà con cui discutere, parlare
e vedere quello che potrà succedere. In questo
momento non devo pensare lontano o distrarmi: ho
addosso gli occhi dei miei ragazzi che vogliono
altre cose da me. Perciò il mercato lo lascio
fare a chi lo deve fare. Ma con questa società
mi sento sempre coinvolto, nessuno prenderà
un calciatore che non piace all'allenatore e nel
calcio di oggi non è una cosa sbagliata.
E da parte mia c'è così tanta voglia
di costruire un qualcosa insieme con questa proprietà.
Cercheremo di tirare fuori il meglio".
• 17
DICEMBRE 2018 Marco
Maini è già a Gubbio. Le ultime di
mercato. Under, rivisitazione in atto a Pordenone
Marco
Maini è il nuovo volto del Gubbio per il
mercato di gennaio. É un nuovo volto in quanto
già nel pomeriggio di lunedì si è
allenato con la truppa di Galderisi. Maini è
un difensore centrale, classe '95, cresciuto nelle
giovanili del Bologna, ha esordito tra i professionisti
nel 2014 con l'Ancona (con la coppia Cornacchini
e Tasso in panchina). Poi fino a gennaio del 2017 ha
giocato con la Lucchese e ha incrociato proprio
il tecnico Galderisi. Fino ad oggi invece era a Santarcangelo di Romagna: con
12 presenze e zero gol
fino a giugno scorso in serie C; 16 presenze e due
gol segnati fino adesso con i romagnoli in serie
D; si è svincolato lo scorso 14 dicembre.
Ai gialloblù in cambio è arrivato
Gabrielli dal Forlì. In pratica Maini sostituisce il partente Lorenzo Paramatti
che ha rescisso il contratto con il Gubbio.
Ma il mercato non si ferma qui perchè a quanto
pare si è formato un asse con il Perugia,
soprattutto dopo aver individuato alcuni calciatori
che finora hanno trovato poco spazio in serie B con
i grifoni. In primis si è parlato del difensore Filippo
Lorenzo Sgarbi, classe '97, un centrale difensivo
che la scorsa stagione si trovava al Sudtirol. Ma
si parla anche dell'attaccante Giovanni Terrani,
classe '94, sempre del Perugia: un calciatore che
può fungere da trequartista ma anche da esterno
avanzato. Ma per quest'ultimo l'operazione sembra
più difficile
in quanto il calciatore ha richieste pure da categoria
superiore. Ovvio che il Gubbio sta sondando il terreno
per trovare un degno sostituto di Ettore Marchi
che sembra molto vicino ad approdare al Monza (offerta
allettante sia per il Gubbio che per il
bomber). Monza che tra l'altro sta chiudendo
anche la trattativa per avere l'attaccante Andrea
Brighenti che si trova alla Cremonese. Il
primo della lista, come possibile
sostituto, perciò resta l'attaccante
Francesco Forte, classe '93, che si trova al Beveren
in Belgio: in settimana ci dovrebbe essere un incontro
di approccio tra le parti e se ne saprà di
più in merito. Meno percorribile la strada
che porta all'attaccante Marco Guidone, classe '86,
in forza al Padova: il calciatore monzese viaggia
a cifre proibitive, a meno che è previsto un grande
sforzo economico da parte della società eugubina
per averlo già da gennaio. Mentre sulla lista
di partenza ci potrebbe essere Giovanni Nuti, classe
'98, che finora non ha giocato nemmeno un minuto
con i rossoblù: per questo motivo si cerca
di prelevare Sgarbi dal Perugia. Come è finito
nel dimenticatoio ormai pure l'attaccante Camillo Tavernelli,
classe '99, non convocato più con l'avvento
di Galderisi e quindi possibile partente (forse
in prestito in serie D) già all'apertura
del mercato di riparazione. D'altronde sembra che
sia cambiata pure la strategia stagionale. Per la
prima volta, a Pordenone, infatti il Gubbio è sceso
in campo dal primo minuto con soli due under: con
il portiere Marchegiani (un '96) e il terzino Tofanari
('98). In pratica la formazione iniziale dei rossoblù
aveva una età media
di 27,64 anni. Con Sandreani in panchina come minimo
erano scesi in campo tre under, per un massimo di
cinque baby schierati nella trasferta di Imola
(Marchegiani, Schiaroli, Lo Porto, Ricci e Plescia).
Il calciatore under sempre impiegato è il
portiere Marchegiani, di sicuro la rivelazione fino
a questo momento. Con questa rivisitazione sull'impiego dei giovani, forse
cambieranno pure gli obiettivi: cioè non potrebbe
essere più
una semplice salvezza. Ne sapremo di più,
prossimamente.
• 15
DICEMBRE 2018 Notari:
"Un'ingiustizia". Galderisi: "Non
bene negli ultimi metri". Le foto di Pordenone-Gubbio
Il
Gubbio perde sul campo della capolista Pordenone.
Decide una prodezza in avvio di Berrettoni che indovina
al volo l'angolino con un siluro mancino dal limite.
Ma non mancano le proteste nella ripresa per un
rigore non concesso su presunto fallo di mani di
Barison su tocco di De Silvestro. Episodio che manda
su tutte le furie il presidente Sauro Notari che
dice: "Peccato perchè abbiamo fatto
una grande partita. Sembrava già tutto preparato
per fare un lavoro del genere. Hanno visto tutti
e quindi c'è poco da commentare. Ma se capitano
certe direzioni di gara è giusto che qualcuno
lo fermi e per un periodo certi arbitri non possono
più arbitrare. Altrimenti così diventa
declassante anche nei confronti della terna arbitrale.
Specialmente quel rigore che reputo netto con il
tocco di braccio (di Barison su De Silvestro ndr)
dove l'arbitro era a soli tre metri di distanza.
Mi stupisco enormemente che non sia stato concesso
un rigore del genere. Dispiace perchè noi
avevamo tenuto testa alla capolista, anzi. A tratti
abbiamo giocato a senso unico. Adesso mi farò
sentire in Lega. Già ci sto pensando. Sia
chiaro: non vogliamo aiuti, ma nemmeno che ci penalizzano
oltremodo. Questa è una ingiustizia. E così
è una vergogna". Con l'avvento di
Galderisi, è quello che si attendeva? "Onestamente
ho visto un cambio di rotta. Non voglio dire questo
per denigrare il lavoro fatto prima, assolutamente.
Però sto vedendo che c'è una squadra
con tanta grinta e con una mentalità diversa.
Di conseguenza la squadra ha giocato e ha fatto
la sua partita. La squadra contro il Pordenone mi
ha fatto divertire. Credo che così ci potremo
divertire". Tocca all'allenatore Giuseppe
Galderisi: "La mia espulsione? Ho protestato
per il fallo di braccio su tiro di De Silvestro.
Ma io faccio l'allenatore e non l'arbitro. Adesso
non serve prendersela con gli arbitri. Bisogna guardare
in noi stessi. Credo che in questa gara abbiamo
consolidato il lavoro fatto in questo periodo: abbiamo
messo in campo convinzione, intensità e qualità.
Tuttavia c'è stato un neo: dovevamo essere
più concreti negli ultimi metri. Ecco, serve
maggiore cattiveria in fase di finalizzazione. Anche
a Marchi l'ho spiegato: lui mi diceva che il suo
gol non era in fuorigioco, ed io ho risposto che
non bisogna perdersi in chiacchiere, in talune circostanze
bisogna essere più incisivi e fare gol".
Così invece il tecnico dei neroverdi Attilio
Tesser: "Una dura battaglia, il Gubbio ha
giocato molto bene. Ci hanno aggredito impedendoci
di giocare coma sappiamo, però noi abbiamo
avuto più palle da gol nitide rispetto a
loro". Poi il match winner Emanuele Berrettoni:
"Contento per il gol e mi mancava, una liberazione.
Abbiamo trovato un avversario in forma, ma noi molto
bravi a sbloccarla". Le immagini (20 foto)
della gara. Fotoservizio di Antonio Ros.
• 15
DICEMBRE 2018 Pordenone-Gubbio
(1-0). Prodezza di Berrettoni e proteste per un
rigore: Galderisi cacciato
Pordenone
contro Gubbio. Il trainer Galderisi schiera ancora il 4-2-3-1.
Marchegiani in porta. Difesa a quattro con Tofanari,
Espeche, Piccinni e Pedrelli. A centrocampo il duo
Malaccari e Benedetti. Linea dei trequartisti con
De Silvestro, Casiraghi e Casoli. Davanti il puntero
Marchi. La cronaca. Si parte con due tentativi aereei
(tra il 5' e il 6') di Ciurria su cross da destra
di Misuraca in area: nel primo caso l'incornata
va poco alta, nel secondo caso para Marchegiani.
All' 8' c'è Marchi che deposita la palla
in rete su assist di Malaccari, ma viene colto in offside.
Al 9' sale in cattedra il Pordenone con un'azione
in velocità e passa in vantaggio: da destra
Misuraca verso Candellone che serve subito al limite
per Berrettoni che fa partire un gran tiro al volo
di sinistro che non lascia scampo a Marchegiani:
palla che si insacca radente a fil di palo. Un gol
davvero bello. Al 13' fa tutto De Silvestro che
si accentra e fa partire una sventola di sinistro
dal limite, Bindi è prodigioso e in volo plastico
toglie la palla da sotto la traversa salvando tutto
in corner. Al 14' è ancora De Silvestro che
penetra in area pericolosamente, ma a pochi passi
dalla porta salva tutto Barison facendo muro. Al
16' c'è Berrettoni che cerca il bis dal limite ma stavolta con il destro: Marchegiani
è reattivo e para. Al 30' è molto
ispirato Berrettoni che va via sulla trequarti e
calcia in porta, palla che sorvola di poco sopra
la traversa. Al 40' è brivido in area rossoblù
quando Candellone penetra da destra e rimette in
mezzo una palla che balzella in maniera pericolosa
davanti lo specchio della porta. Al 43' invece è
Casiraghi che carica il destro in area, palla che
viene deviata in corner. Il tempo si chiude con
una percussione in slalom in area rossoblù
dell'ex Candellone: tiro di destro che viene frenato
dalle mani di Marchegiani in tuffo. Ripresa. Al
14' il primo tiro con Benedetti che carica il sinistro
da fuori area, palla che va a lato. Al 22' cosa
fa Berrettoni: in velocità parte dalla retrovie,
raggiunge la trequarti e pennella un assist al bacio
per Candellone che manca il tap-in vincente da posizione
ravvicinata. Al 24' azione in velocità Malaccari,
Casiraghi e De Silvestro che impegna in angolo Bindi.
Al 26' azione in mischia in area locale quando termina
con un tiro di Pedrelli ad un metro dalla porta,
ma viene deviato in angolo in extremis da un tocco
di piede di Barison: palla che si impenna sopra
la traversa. Al 29' episodio che fa discutere quando
su tocco di De Silvestro in area neroverde sembra
che Barison respinga la palla con il braccio. Ma
niente rigore. E l'epilogo
è l'espulsione del tecnico Galderisi che
viene allontanato dal campo per proteste. Tabellino:
Pordenone - Gubbio (1-0): Pordenone
(4-3-1-2): Bindi; Semenzato, Stefani, Barison, De
Agostini; Misuraca, Burrai, Gavazzi; Berrettoni
(40' st Bombagi);
Candellone, Ciurria (16' st Germinale). A disp.: Meneghetti, Bassoli,
Cotroneo, Florio, Cotali, Damian, De Anna, Bertoli, Magnaghi. All.: Tesser. Gubbio
(4-2-3-1): Marchegiani; Tofanari (39' st Schiaroli), Espeche, Piccinni,
Pedrelli (39' st Lo Porto); Malaccari, Benedetti; De Silvestro
(39' st Plescia), Casiraghi (43' st Campagnacci),
Casoli; Marchi. A disp.: Battaiola, Paolelli,
Conti, Ricci, Battista. All.: Galderisi. Arbitro: Carella
di Bari (Salvatori e Della Croce di Rimini). Rete:
9' pt Berrettoni (P). Espulso: 29' st Galderisi
(G) per proteste. Ammoniti: Benedetti (G),
De Agostini (P), Candellone (G).
Angoli: 7-1 per il Gubbio. Recupero:
0' pt; 4' st. Spettatori: 1150. Risultati:
Diciassettesima Giornata - Serie C - Girone B: Imolese
- Fermana 0-0 Monza
- Albinoleffe 1-1 34'
Kouko (A), 70' Reginaldo (M) Pordenone
- Gubbio 1-0 9'
Berrettoni (P) Renate - Sudtirol 0-1 73'
Berardocco (S) rig. Sambenedettese
- Rimini 1-0 87'
Calderini (S) rig. Ternana
- Giana Erminio 3-3 9'
Palma (R), 24' Bifulco (T), 27' Bifulco (T), 35'
Perna (G) rig., 55' Frediani (T), 60' Rocco (R) Triestina
- Feralpisalò 2-0 43'
Steffè (T), 55' Petrella (T) Vicenza
- Ravenna 1-2 67'
Lelj (V), 75' Zarpellon (V), 79' Galuppini (R) rig. Virtus
Verona - Fano 1-0 5'
Momentè (V) rig. Vis Pesaro - Teramo 0-0
• 14
DICEMBRE 2018 Torrente
alla Sicula Leonzio. Dalla Brianza parlano di Marchi.
A Pordenone venti convocati
Incredibile
ma vero. Vincenzo Torrente torna in pista e firma
il contratto con la Sicula Leonzio (fino a giugno
2019). L'ex tecnico dei rossoblù era fermo
ormai da quasi due anni e proprio nella scorsa stagione
(prima che arrivasse Cornacchini) fu cercato
per l'appunto dal Gubbio, ma la trattativa si concluse
con una fumata nera. Adesso in Sicilia ritrova in
squadra Juan Inacio Gomez Taleb (meglio conosciuto
come Juanito), che aveva avuto difatti a Gubbio
in quella magica cavalcata verso la serie B nel
2011. Ma ecco la notizia ufficiale dal portale web
Siculaleonzio.it,
formazione siciliana che milita in serie C nel girone
C. Intanto in casa Gubbio si continua a parlare
di mercato. La questione in gioco è sempre
Ettore Marchi e questa volta si sbottonano dalla
Brianza. Alcune dichiarazioni rilasciate dal presidente
del Monza, Nicola Colombo, al portale web Mbnews.it
di Monza.
Si parla del capitano del Gubbio. A precisa domanda,
il presidente Colombo risponde così: "Posso
dire che Marchi è un pallino del direttore
sportivo Filippo Antonelli Agomeri. Ma in trattativa
c'è pure Brighenti della Cremonese".
In pratica viene ulteriormente confermata la trattativa
tra le parti, anche perchè il diesse Antonelli
aveva avuto già Marchi ai tempi della Triestina.
Sul fronte di possibili nomi in entrata, oltre a
quello di Francesco Forte (ora in Belgio al Beveren),
esce anche quello di Marco Guidone, già seguito
dai rossoblù nelle passate stagioni. Lo rivela
Padovagoal.it,
però si precisa che ci sarebbe un ostacolo
non così facilmente sormontabile che riguarda
l'ingaggio: si legge che, con la promozione in serie
B, Guidone ha avuto uno scatto di stipendio
e percepisce un compenso più alto di quello
di Marchi. Nel frattempo il Gubbio si prepara
per la trasferta di sabato a Pordenone. Dopo la
rifinitura il trainer Giuseppe Galderisi è
stato piuttosto sintetico: "Affrontiamo
un Pordenone forte sia a livello di struttura fisica che sotto l'aspetto dinamico. Prevedo una partita
maschia, perciò da parte nostra bisogna alzare
l'asticella e alzare il livello della nostra qualità".
Torna a disposizione Campagnacci, mentre per scelta
tecnica non fanno parte del gruppo in terra friuliana
il difensore Nuti (mai utilizzato finora), il centrocampista
Andrea Conti e l'attaccante Tavernelli. Probabile
il 4-2-3-1. Marchegiani in porta. Difesa a quattro
con Tofanari, Espeche, Piccinni e Lo Porto. Centrocampo
a due con Benedetti e Malaccari. Poi un trio di
trequartisti con Casoli, Casiraghi e De Silvestro.
Di punta Marchi. La lista dei venti
convocati: Battaiola, Battista, Benedetti, Campagnacci,
Casiraghi, Casoli, Conti Massimo, De Silvestro,
Espeche, Lo Porto, Malaccari, Marchegiani, Marchi,
Paolelli, Pedrelli, Piccinni, Plescia, Ricci, Schiaroli
e Tofanari.
• 13
DICEMBRE 2018 Verso
il mercato: nel mirino il centravanti Forte. E in
uscita: Paramatti rescinde il contratto
Dopo
che continuano le trattative per un possibile approdo
di Ettore Marchi verso il Monza, chiaro che il Gubbio
si sta già muovendo per correre ai ripari. Gennaio è alle porte. Esce
un nome come possibile rinforzo. Si tratta, guarda
caso, di un centravanti: Francesco
Forte, classe '93, romano, ora in forza in Belgio
nel Waasland Beveren. L'anno scorso aveva
giocato in serie B con lo Spezia (con 32 presenze e
6 gol) e prima (da gennaio a giugno 2017) con il
Perugia (11 presenze e tre gol). In serie C era
stato con la Lucchese (2016-2017) dove ha segnato
15 reti (in 21 presenze) quando c'era proprio Galderisi
in panchina. In uscita invece giunge la notizia
della rescissione del contratto con il difensore
Lorenzo Paramatti, ultimamente
tenuto ai margini (non più convocato). Ma
sulla questione interviene
Michele Paramatti (padre del calciatore), ex difensore
di Juventus (ha vinto uno scudetto nel 2002) e Bologna.
Le sue dichiarazioni: "Una
esperienza non
fortunata. E dire che Lorenzo
lo scorso anno aveva risolto il contratto con il Bologna in serie A per
sposare la causa del Gubbio, fortemente voluto da mister Cornacchini, ma
dopo cinque presenze e un gol, l’esonero del mister e un leggero
infortunio che lo ha fermato per quindici giorni è però cambiata tutta la
prospettiva venendo utilizzato col contagocce e mai nel suo
ruolo di centrale fino a gennaio dove ha preferito andare al Pro
Piacenza alla corte di Fulvio Pea che lo aveva ripetutamente richiesto. La scorsa
estate gli è stato detto che non rientrava nei piani
della società. Una volta iniziato il ritiro si è comunque
messo a disposizione del tecnico con la sua solita professionalità:
gli era stato poi detto che sarebbe rimasto e si sarebbe giocato il posto
come normalmente deve succedere. In seguito però sarebbe stato meglio
che gli fosse stato detto direttamente dal ds che la società era
intenzionata a risolvere il contratto e non ricorrere invece a mezzucci
da prima repubblica piuttosto umilianti per il ragazzo, contrari alle
normative federali e mettendolo addirittura in cattiva luce nei
confronti dei suoi compagni di squadra per farlo stancare. Il colpo
basso finale (vista la futilità lo ritengo tale in quanto si sarebbe
potuta risolvere con un semplice chiarimento a due) è stato un episodio
che è avvenuto domenica 18 novembre 2018 dopo la partita Gubbio-Giana Erminio. Infatti
i giocatori che non sono scesi in campo sostengono
un allenamento puramente atletico e facoltativo durante il quale Lorenzo borbotta una
frase che se non avesse fatto l'ultima ripetuta lo avrebbero
riportato al mister. Frase che scaturisce una reazione
veemente da parte del preparatore atletico condita da una frase minacciosa,
ma senza risposta da parte di Lorenzo. Da lì il divieto da parte del ds
di allenarsi con la squadra nonostante non fosse stato messo fuori rosa, e cosa ancor
peggiore l'aver fatto riportare da un calciatore
rappresentativo nello spogliatoio parole e nomi mai pronunciati nei giorni seguenti nè da me
nè da Lorenzo che avrebbero riguardato altri giocatori della squadra,
creando così nei suoi confronti un clima ostile anche da parte dei suoi
compagni. A tal riguardo vorrei rassicurarli: giocavo in serie A quando
molti di questi nascevano o erano appena nati, quindi non possono
conoscermi. Posso però rassicurarli che posseggo altri valori e sono quelli
che ho trasmesso a mio figlio. E non mi abbasso di certo al livello di
chi sta nel calcio con mancanza di professionalità e di correttezza".
Ora c'è Galderisi a Gubbio, cosa dice? "Lo conosco, è una bravo allenatore ed una persona per bene. Saprà
sicuramente toccare le corde giuste per ottenere buoni risultati senza
subire troppi condizionamenti. Gli faccio un grosso in bocca al lupo".
• 12
DICEMBRE 2018 Pablito
Rossi: "Ho visto un Gubbio organizzato.
A Vicenza? Porterò tutta la mia esperienza"
Un
ospite d'onore sugli spalti del Pietro Barbetti
durante la partita Gubbio-Vicenza. Era presente
Paolo Rossi, da tutti ricordato come l'eroe del
Mundial 1982 quando l'Italia di Bearzot vinse il
Mondiale in Spagna. Pablito fu cannoniere di quella
manifestazione con sei reti segnate e fatidica fu
quella tripletta personale contro il Brasile di
Zico e Falcao, nel 3-2 rifilato ai verdeoro nella
gara del Sarrìa di Madrid. Lo abbiamo avvicinato.
Dapprima un accenno sulla partita. Cosa ci può
dire? "Sinceramente è la prima partita
che vedo. Faccio fatica a dare dei giudizi. Sia
i calciatori che le squadre andrebbero visti un
po' più alla lunga. Tuttavia ho potuto notare
che per il Vicenza non è stata una partita
facile. Qualche difficoltà nel primo tempo
c'è stata. Si è fatta un po' di fatica
ad imporre un po' il gioco. Nella ripresa è
andata sicuramente meglio, ma certi errori hanno
comportato il raddoppio del Gubbio". Ma
a Vicenza, adesso, che ruolo sta ricoprendo? "In
campo ovviamente non scendo. Non faccio nè
l'allenatore e nè il direttore sportivo.
Diciamo che sono di supporto, di certo sto cercando
di portare la mia esperienza. Il mio bagaglio di
esperienza lo metto a disposizione della squadra
in tutto e per tutto, anche a livello di presenza".
Ma è ritornato dopo tanti no detti in passato,
non è così? "Mi pare che dopo
tanti anni ci sia una società solida, ci
sono persone che hanno in mente di fare delle cose
importanti. Voglio dire, Vicenza ha una storia importante.
Pertanto il blasone della città non va trascurato.
Ci sono tutte le premesse per poter fare un qualcosa
di bello e importante. Non ci siamo dati dei tempi:
le squadre si costruiscono con il tempo e non si
costruiscono in soli due mesi, talvolta ci vuole
anche un pochino di pazienza. Tuttavia le ambizioni
ci sono, con l'intento di riportare il Vicenza dove
merita". Ma tornerà allo stadio
di Vicenza? "Ma sì, adesso comincerò
a riprogrammare il tutto un attimo. Di certo tornerò
a vedere qualche partita". Infine, un accenno
sul Gubbio: un suo giudizio? "Non è
facile giudicarlo, come dicevo prima, perchè
in pratica è la prima volta che mi reco a
vedere una partita di questo campionato. Tuttavia
ho visto un Gubbio impostato bene in campo, una
squadra ben organizzata. Tutto sommato è
una formazione che dimostra che può stare
bene in questo campionato". Non è
un caso che a fine gara, il tecnico Giuseppe Galderisi
(è stato compagno di squadra di Rossi nella
Juventus dal 1980 al 1983), in conferenza stampa,
ha voluto parlare del Pablito Mundial con queste
parole: "Ci siamo visti prima della gara
e ci siamo abbracciati. Quando ero alla Juventus
per me era un esempio. Con lui giocavo sempre a
carte, e anche in quella circostanza cercavo di
carpire degli insegnamenti da lui. Paolo Rossi fa
parte di quella generazione di calciatori di cui
il calcio italiano deve esserne grato. Ho imparato
tante cose a quell'epoca. Ho avuto la fortuna di
stare con dei campioni, lo erano in campo e anche
nella vita. Sono cresciuto sia come calciatore ma
soprattutto sotto l'aspetto umano".
• 11
DICEMBRE 2018 Galderisi:
"Bene nella lettura della gara".
Colella: "Noi sfilacciati". Le
foto di Gubbio-Vicenza
Gubbio,
ritorno alla vittoria. Ci voleva. Apre Marchi su
rigore e De Silvestro chiude la pratica per un 2-0
salutare. Era ora. Il tecnico Giuseppe Galderisi
è pratico nel parlare: "Ho detto
solamente alla squadra che si dovevano limare gli
errori. Perchè nel calcio non devono esistere
alibi. Servono idee, concetti e voglia di giocare
per fare gol. Questa era una gara terribile. Servivano
le motivazioni nello spogliatoio. Per fortuna abbiamo
fatto bene quello che dovevamo fare. Una squadra
unita e compatta. E con la velocità di pensiero
si esaltano le certezze e si arriva prima degli
altri per essere concreti. Ed io dico sempre: difendersi
aggredendo e non scappando. Serve sempre una lettura
precisa della gara e della palla come va gestita.
Lavoriamo soprattutto sui particolari. In questa
gara abbiamo cercato di usare in maggior modo l'arma
del gioco in ampiezza. Ma adesso guai esaltarsi
dopo una vittoria. Guardare avanti subito alla prossima
partita. Casoli? Cresce, prende fiducia e si diverte.
Marchi? Il più forte del girone e può
giocare in serie B, non è un caso che vogliono
portarcelo via". Gli fa eco proprio Ettore
Marchi: "Contento per il gol e il vantaggio
è stato importante. Ma dico: 5 punti in un
trittico difficile nessuno se lo sarebbe aspettato.
Ci serva per ripartire. Potevamo essere già
sul 2-0 nel primo tempo. Diciamo che il mister trasmette
una certa filosofia di gioco. Siamo più vogliosi
e presenti nell'area avversaria". Mentre
il portiere Gabriele Marchegiani è telegrafico:
"La parata più bella su Zarpellon,
ma sono contento della mia prestazione globale.
Però sono contento soprattutto della prova
di squadra". Succinto pure il difensore
Marcos Espeche: "Ora però ci serve
la continuità giusta per cambiare rotta".
Poi il difensore Matteo Piccinni
ci mette un po' di pepe nelle dichiarazioni, prima
elogiando l'estremo difensore: "Marchegiani
ci ha fatto il miracolo in un momento clou della
gara. Da due giorni rosicavamo per il pareggio di
Trieste. Abbiamo dimostrato che la squadra è
viva. Al di là delle tante chiacchiere e
delle balle che si dicono in giro, siamo una squadra
con i dovuti attributi. Ma occorre l'aiuto di tutti".
Sull'altra sponda mastica amaro l'allenatore dei
biancorossi Giovanni Colella: "Loro in partita,
noi meno. Episodi favorevoli al Gubbio ma li hanno
sfruttati con merito. Siamo stati troppo lunghi.
Loro a segno nel 2-0 in contropiede per colpa di
nostri errori. Allucinante quello che abbiamo fatto,
un episodio che è lo specchio della partita.
E il Gubbio? Ma è forte, Marchi è
il più forte della categoria, non è
un caso che c'è una società (il Monza
ndr) che ha offerto un sacco di soldi per averlo.
E Casoli ribadisco che lo volevamo. Mentre noi dobbiamo
diventare ancora una vera squadra". Intanto
ecco le immagini (20 foto) di Gubbio-Vicenza. Fotoservizio
di Simone Grilli.
• 11
DICEMBRE 2018 Gubbio,
torna la vittoria: piegato il Vicenza (2-0). Apre
Marchi su rigore, chiude De Silvestro
Gubbio
contro Vicenza di martedì pomeriggio. I tifosi
in curva espongono uno striscione: "Martedi
14:30: non sono rispettato e mi vuoi ancora abbonato?".
Il
trainer Galderisi conferma il 4-2-3-1. Marchegiani
in porta. Quartetto di difesa con Paolelli, Espeche,
Piccinni e Lo Porto. Duo di mediani con Benedetti
e Malaccari. Trio di trequartisti con Battista,
Casiraghi e Casoli. Di punta il centravanti Marchi.
La cronaca. Al 3' va via sulla destra De Falco che
pennella in area, a due passi dalla porta sbuca
Razzitti che per un soffio in scivolata manca il
tap in vincente. All' 11' ci prova Zarpellon con
una percussione dalla sinistra, poi si accentra
e calcia dal limite: tiro di sinistro in diagonale
che costringe Marchegiani a salvarsi in tuffo. Al
18' è Casiraghi che entra in area ma poi
viene trattenuto da Davide Bianchi, è calcio
di rigore: Marchi da dischetto è freddo e
di destro insacca la sfera sotto la traversa di
potenza. Al 26' un lancio lungo invitante di Malaccari
in area, dove Marchi si trova a tu per tu con il
portiere, ma incorna debole di testa e la palla
diventa facile presa di Grandi. Ripresa. Al 7' da
destra Zarpellon crossa in area dove Arma di testa
schiaccia a rete di testa, para a terra Marchegiani.
Al 9' invece De Falco innesca in area Arma che a
tu per tu con il portiere calcia radente, ma Marchegiani
in tuffo riesce a respingere; sulla respinta Razzitti
deposita la palla in rete ma l'arbitro ferma tutto
per fuorigioco (tra le proteste dei vicentini).
Brivido in due minuti per il Gubbio. Al 24' è
Davide Bianchi che pennella in area dove Zarpellon
colpisce di testa verso l'angolino, miracolo di
Marchegiani che si allunga e in tuffo salva in angolo.
Al 25' è lo stesso Zarpellon che calcia un
tiro velenoso dal limite con la palla che fa la
barba al palo radente. Ma nella prima ripartenza
il Gubbio ne approfitta subito con il gol del raddoppio.
Infatti al 26' assist in profondità di Marchi
per De Silvestro
che calcia a rete ma respinge Grandi, ma è
lesto sulla ribattuta
lo stesso De Silvestro che insacca la sfera in rete
di sinistro. Tabellino:
Gubbio - Vicenza (2-0): Gubbio
(4-2-3-1): Marchegiani; Paolelli (24' st Tofanari), Espeche, Piccinni,
Lo Porto; Benedetti (29' st Conti M.), Malaccari; Battista (1' st
De Silvestro), Casiraghi (29' st Plescia),
Casoli; Marchi. A disp.: Battaiola, Nuti, Schiaroli,
Conti A., Ricci,
Morlandi. All.: Galderisi. Vicenza
(4-3-1-2): Grandi; Bianchi D. (35' st Maistrello), Bonetto, Bizzotto,
Stevanin; Zarpellon, Bianchi N. (22' st Zonta), De Falco; Curcio
(14' st Laurenti); Razzitti (14' st Tronco),
Arma. A disp.: Albertazzi, Solerio, Rover, Gashi. All.: Colella. Arbitro:
Miele di Torino (Younes di Torino e Ciancaglini
di Vasto). Reti: 17' pt Marchi (G), 26'
st De Silvestro (G). Ammoniti: Laurenti
(V). Angoli:
5-5.
Recupero: 0' pt; 4' st. Spettatori:
711 (442 abbonati); di cui 80 di Vicenza nel settore
ospiti. Risultati:
Sedicesima Giornata - Serie C - Girone B: Albinoleffe
- Sambenedettese 0-0 Fano
- Vis Pesaro 0-0 Feralpisalò
- Imolese 0-1 70'
Lanini (I) Fermana
- Triestina 1-0 60'
Lupoli (F) Giana Erminio - Renate 0-1 4'
Piscopo (R) Gubbio - Vicenza 2-0 17'
Marchi (G), 71' De Silvestro (G) Ravenna -
Virtus Verona 0-1 57'
Trainotti (V) Rimini
- Monza 1-0 92'
Volpe (R) Sudtirol - Ternana 2-1 5'
Tait (S), 27' Turchetta (S), 76' Bifulco (T) Teramo
- Pordenone 0-2 19'
Gavazzi (P), 37' Candellone (P)
• 10
DICEMBRE 2018 Ritorna
Espeche, out Campagnacci. Mercato: tiene banco l'interesse
per Marchi del Monza
Incontro
ravvicinato. Il Gubbio torna in campo di martedì
(ore 14:30) per un turno infrasettimanale, dopo
lo choc della rimonta della Triestina di sabato.
L'avversario di turno è il quotato Vicenza.
Il trainer dei rossoblù ha svolto la rifinitura
di lunedì mattina. Out per infortunio ancora
Campagnacci (tendinite), oltre all'attaccante Tavernelli.
Mentre torna a disposizione Espeche che si è
allenato con il resto del gruppo, ma se giocherà
dall'inizio è tutto da vedere. Si tratta
dell'unico dubbio per l'allenatore Galderisi che
dovrà scegliere uno tra Schiaroli ed Espeche
per giocare al fianco di Piccinni come duo di colonne
centrali di difesa. Si va verso la conferma quindi
del 4-2-3-1. Confermato Marchegiani tra i pali.
Difesa a quattro con Tofanari, Schiaroli (o Espeche),
Piccinni e Pedrelli. Duo di centrocampo con Benedetti
e Malaccari (che potrebbe essere in ballottaggio
su Conti). Diciamo questo perchè durante
la rifinitura Conti è stato provato tra i
titolari sulla mediana al fianco di Benedetti, ma
talvolta lo stesso tecnico usa il metodo del mescolamento
delle carte. In avanti invece sembra scontata la
presenza dei trequartisti basata sull'asse De Silvestro,
Casiraghi e Casoli. Di punta infine il centravanti
Marchi. Per la partita sono stati convocati 22 calciatori:
Battaiola, Battista, Benedetti, Casiraghi, Casoli, Conti Andrea,
Conti Massimo, De
Silvestro, Espeche, Lo Porto, Malaccari, Marchegiani, Marchi, Morlandi,
Nuti, Paolelli, Pedrelli, Piccinni, Plescia, Ricci, Schiaroli e Tofanari. Da
Vicenza il tecnico Giovanni Colella carica
i suoi (da Biancorossi.net): "Con
il Teramo la nostra prestazione non mi è
piaciuta proprio, perciò dobbiamo fare tutti
di più. Non siamo una squadra forte ancora,
ma dobbiamo lavorare per arrivarci. Adesso attenzione.
Affrontiamo un Gubbio con Marchi che è uno
dei tre migliori attaccanti della categoria. Poi
c'è Casoli che volevamo anche noi del Vicenza
perchè è forte. Senza dimenticare
Casiraghi. Nel girone non ci sono squadre
materasso". In casa Gubbio non ha
parlato nessuno alla vigilia. In casa Vicenza ci
sono pesanti assenze: Andreoni, Bortot, Salvi, il
pacchetto dei due centrali difensivi titolari, ovvero
Pasini e Mantovani, ma soprattutto
il bomber Giacomelli (cannoniere del girone). Pertanto
Colella potrebbe schierare il 4-3-1-2. Grandi in
porta. Quartetto di difesa con Bianchi Davide, Bonetto,
Bizzotto e Solerio. Centrocampo a tre con Laurenti,
Zonta e Nicolò Bianchi. Davanti Tronco trequartista
a supporto di Curcio e Arma. Mentre sul fronte rossoblù
tiene banco sempre il mercato. In particolar modo
dopo l'uscita della notizia che Marchi piace al
Monza. Tra le frasi di circostanza di rito che si
susseguono, tra le smentite (poco credibili) ed
alcune dichiarazioni contraddittorie (e poco coerenti)
che si leggono giorno dopo giorno, la questione
(come avevamo scritto la settimana scorsa) è
apertissima. Sul piatto della bilancia c'è
una proposta onerosa (fino al 2021) dove ballano
mezzo milione di euro. Una operazione che può
fare comodo sia alla società che al calciatore.
In quanto il Gubbio potrebbe monetizzare per rinfonzarsi
nel mercato di gennaio. Rinforzi che servono come
il pane vista la classifica. Da qui a gennaio si
vedrà.
• 08
DICEMBRE 2018 Galderisi:
"Troppi errori, ecco il 2-2". Pavanel:
"La gara migliore". Le foto di Triestina-Gubbio
Il
Gubbio si butta via a Trieste. Ennesima occasione
persa e la classifica peggiora: scivolone verso
il quartultimo posto. Rossoblù che si fanno
rimontare (dopo la perla di Casiraghi e il gol di
testa di Plescia), con un patatrac nel giro di tre
minuti con Pizzul e Lambrughi che segnano con una
difesa immobile. Un sorriso a metà per la
truppa di Galderisi che doveva superare una settimana
delicata, vissuta in un clima pesante, il tutto
culminato con alcuni striscioni esposti dai tifosi
in città alla vigilia del match, in protesta
contro alcuni esponenti della dirigenza eugubina.
Quindi un Gubbio bello a metà perchè
nella ripresa arretra troppo il baricentro e inoltre
si fa trovare deconcentrato nei minuti finali cruciali
della partita. L'allenatore dei rossoblù
Giuseppe Galderisi analizza così il match:
"Abbiamo pagato tre minuti dove abbiamo
commesso degli errori. Non cerchiamo degli alibi.
Avevamo la partita in mano, siamo stati noi a spianare
la strada alla Triestina che ha trovato così
i due gol del pareggio. Abbiamo perso troppe palle
in uscita in disimpegno, con certi errori abbiamo
rimesso in gioco gli avversari. Un peccato perchè
la mentalità di vincere c'era, la crescita
c'è stata, ma si è vista pure la nostra
qualità. Però dobbiamo essere anche
critici con noi stessi. Adesso la mia preoccupazione
maggiore è recuperare tutti i ragazzi per
l'incontro ravvicinato contro il Vicenza. Ma nel
calcio ci vuole convinzione e mentalità.
Fare tesoro degli errori commessi e dobbiamo essere
bravi adesso a curare tutte le nostre ferite".
Sull'altra sponda parla il tecnico degli alabardati
Massimo Pavanel e dice (come viene riportato da
Trivenetogoal.it): "Paradossalmente è
stata una delle migliori partite, tra le più
belle che abbiamo fatto. Ma questo è il calcio.
Siamo andati prima sotto, ma l'abbiamo ripresa e
soprattutto non abbiamo mai mollato. Nonostante
tanti infortunati, sono soddisfatto della reazione
della squadra". Di seguito le foto (14
immagini) della partita tra Triestina e Gubbio.
Fotoservizio di Francesco Bruni..
• 08
DICEMBRE 2018 Il
Gubbio si butta via a Trieste e si fa rimontare
(2-2). In soli tre minuti succede il patatrac
Triestina
contro Gubbio. Il trainer Galderisi ripropone il
4-2-3-1. Marchegiani in porta. Difesa a quattro
con Tofanari, Schiaroli, Piccinni e Pedrelli. Duo
di mediani con Malaccari e Benedetti. Trequartisti
con il trio De Silvestro, Casiraghi e Casoli. Come centravanti
Marchi. La cronaca. A 6' ci prova De Silvestro sulla
destra (dopo una sventagliata di Marchi) che penetra
in area in dribbling e cerca il tiro di destro in
porta, ma Boccanera è in agguato e para a
terra. Al 12' va via sulla destra Procaccio che
pennella in area per la testa di Bracaletti che
incorna a botta sicura a rete, ma sulla linea di
porta è salvataggio in extremis di Tofanari che sbroglia
il pericolo. Al 18' altro pericolo da destra quando
Procaccio elude la trappola del fuorigioco e mette
in mezzo una palla d'argento per Steffè che
calcia di poco alto di destro da posizione favorevole.
Al 26' il colpo di scena quando Casiraghi trova
una punizione dai venti metri. Lo stesso Casiraghi
calcia alla perfezione da calcio da fermo: tiro
di destro che aggira la barriera e si insacca a
fil di palo, a mezz'altezza, alla sinistra del portiere.
Al 29' va via sulla sinistra Casoli che fa partire
un tiro-cross che diventa una conclusione a palombella
che scavalca il portiere con la palla che scheggia
la traversa. Al 35' spinge la Triestina con due
incursioni in area di Hidalgo salvate in extremis
da Schiaroli in disimpegno, poi è invece
Sabatino che si ritrova a pochi passi dalla porta
con un assist velenoso ma Marchegiani c'è
e sventa tutto. Al 40' è ancora il difensore
Schiaroli a salvare in angolo su incursione pericolosa
in area di Procaccio a due passi dalla porta. Ripresa.
Al 4' è subito pericolo: il neo entrato Granoche
taglia come il burro la difesa rossoblù e
serve un assist per Hidalgo che calcia al volo di
destro in diagonale: palla che fa la barba al palo,
radente. Al 6' azione tutta di prima partita da
Hidalgo, poi Beccaro verso Granoche che in girata
di sinistro calcia a rete: Marchegiani c'è
e para a terra. Spinge ancora la Triestina. Al 18'
c'è Hidalgo che cerca l'angolino con un tiro
radente di sinistro dal limite, Marchegiani in tuffo
è reattivo e abbranca la sfera. Ma il Gubbio
è lesto a sfruttare la migliore delle occasioni
in contropiede al 28': tutto inizia da destra quando
Casoli pennella in area un cross, in agguato c'è
il neo entrato Plescia che di testa (in tuffo) insacca
la palla in rete. Al 37' però è Bolis
che pennella in area un cross che taglia tutta la
difesa e Pizzul da due passi insacca la sfera in
rete. Così inizia il patatrac perchè
arriva il pareggio degli alabardati al 39': in area
Granoche disorienta una difesa immobile e serve
a due passi dalla porta Lambrughi che di piatto
destro deposita la palla in rete. Alla fine segna
anche Bariti nei minuti di recupero, per fortuna
l'arbitro ferma tutto per un fallo di mani. Tabellino:
Triestina - Gubbio (2-2): Triestina
(4-2-3-1): Boccanera; Libutti (30' st Bariti), Malomo, Lambrughi,
Sabatino; Steffè (30' st Bolis), Coletti; Hidalgo
(32' st Pizzul), Beccaro (23' st Mensah),
Bracaletti (1' st Granoche); Procaccio. A disp.: Zuani, Codromaz,
Pedrazzini, Ghiglia, Marzola, Gozzerini. All.: Pavanel. Gubbio
(4-2-3-1): Marchegiani; Tofanari, Schiaroli, Piccinni,
Pedrelli (42' st Lo Porto); Malaccari, Benedetti; De Silvestro
(20' st Battista), Casiraghi (26' st Plescia), Casoli; Marchi. A disp.: Battaiola, Nuti, Paolelli,
Conti A., Conti M., Morlandi. All.: Galderisi. Arbitro: Longo
di Paola (Massara di Reggio Calabria e Gianluca
D'Elia di Ozieri). Reti: 26' pt Casiraghi
(G), 28' st Plescia (G), 37' st Pizzul (T), 39'
st Lambrughi (T). Ammoniti: De Silvestro (G),
Tofanari (G), Pedrelli (G), Piccinni (G), Coletti
(T), Bariti (T). Angoli:
3-3.
Recupero: 0' pt; 5' st. Spettatori:
3933. Risultati:
Quindicesima Giornata - Serie C - Girone B: Imolese
- Virtus Verona 3-1 77'
Valentini (I), 84' Momentè (V) rig., 88' Valentini
(I), 90' Belcastro (I) Monza
- Giana Erminio 3-0 15'
D'Errico (M) rig., 37' Reginaldo (M), 64' Ceccarelli
(M) Pordenone
- Ravenna 2-1 23'
De Agostini (P), 25' Candellone (P), 83' Siani (R) Renate
- Fano 0-1 4'
Ferrante (F) Rimini - Albinoleffe 3-2 3'
Simoncelli (R), 7' Agnello (A), 18' Sibilli (A),
50' Guiebre (R), 90' Ferrani (R) Sambenedettese
- Sudtirol 1-0 18'
Di Massimo (Sb) Ternana
- Fermana 2-0 32'
Vantaggiato (T), 37' Defendi (T) Triestina
- Gubbio 2-2 26'
Casiraghi (G), 73' Plescia (G), 82' Pizzul (T),
84' Lambrughi (T) Vicenza - Teramo 1-1 33'
Tronco (V), 87' Proietti (T) Vis Pesaro -
Feralpisalò 1-0 85'
Hadziosmanovic (V)
• 06
DICEMBRE 2018 Marchi:
"Il mercato lo fa la società. Qualsiasi
decisione spetta a loro. Non vorrei passare per..."
In
questi giorni si è parlato molto sul possibile
interessamento del Monza verso Ettore Marchi. Proprio
il capitano eugubino parla dell'argomento: "Innanzitutto
voglio ringraziare il presidente Notari e il diesse
Pannacci che mi avevano scelto nell'estate 2017.
Sono orgoglioso di giocare in questo Gubbio. Ma
voglio altresì mettere in chiaro che qualsiasi
richiesta fatta alla Gubbio calcio verrà
valutata solo ed esclusivamente dal presidente e
dal diesse. Perchè al sottoscritto, qualsiasi
proposta arrivi, che sia il Monza o chiunque, oppure
qualunque contratto mi venga offerto, viene valutato
dalla società. Ma dico questo perchè
un anno e mezzo fa avevo dato la parola al Gubbio
che io non avrei più mai chiesto niente. Soltanto
nel momento in cui la società avesse valutato
un'offerta irrinunciabile, me ne avrebbe parlato
e solo di conseguenza si potevano tirare delle conclusioni.
Non vorrei passare per quello che non sono. Non
faccio la guerra con nessuno. Il sottoscritto Marchi
si attiene solo alle decisioni della società.
Vorrei precisare un concetto importante per me:
tra dieci anni, quando cioè avrò smesso
di giocare, voglio essere ricordato per la persona
e per l'uomo che sono stato, e non per il calciatore
che sono stato perchè i calciatori passano
mentre il Gubbio resta". La parola passa
al direttore sportivo Giuseppe Pannacci: "Sono
passate delle voci su dei concetti di realtà.
Ci fa immensamente piacere quando delle società
blasonate possono puntare gli occhi su calciatori
della nostra rosa. Ora dovremo fare le nostre valutazioni
e tirare bene le conclusioni. Con una premessa da
fare: Marchi è un grande uomo, aveva fatto
una scelta di tornare a Gubbio e all'inizio c'era
scetticismo quando lo prendemmo. Mentre invece in
questo anno e mezzo non ci sono mancate delle situazioni
o delle occasioni per cui Marchi potesse andare
in altri lidi". Detto ciò, se arriva
una mega-offerta dal Monza, la valuterete: si
o no? "Bisogna essere realisti. Non mettiamo
la testa sotto la sabbia. Ma un conto è parlare,
un altro conto è avere davanti situazioni
concrete. C'è un interesse nei confronti
di Ettore, ma la concretezza può arrivare
quando c'è il nero su bianco. Siamo una società
che non vive in un paradiso. Possiede un presidente
che è il primo tifoso, fa tutto ciò
per amor proprio e ha allestito un organico per
mantenere la categoria. Già stiamo parlando
con l'allenatore per vedere se ci saranno bisogno
dei ritocchi per gennaio. Però la prerogativa
nelle decisioni di mercato passa sempre tra le mani
della società. E la società stessa
ha l'obbligo di analizzare tutte quelle situazioni
che si presentano". Intanto la truppa di
Galderisi parte in anticipo per la traferta di Trieste
(già da giovedì mattina). Out per
infortunio Espeche (lesione all'alluce; ma è
in via di guarigione), Campagnacci (tendinite) e
Ricci (una botta alla caviglia). Il trainer Giuseppe
Galderisi è sintetico: "La squadra
è reattiva e sta acquisendo i miei concetti
di calcio che devono essere semplici ed efficaci.
Per ora siamo andati bene solo in fase di non possesso,
ma pretendo una crescita in fase di proposizione
di gioco. Ma ho visto dei ragazzi affamati e vogliosi
di giocarsela contro una Triestina che la reputo
molto forte ed è ben allenata da Pavanel
che conosco". Probabile formazione. Sempre
il 4-2-3-1. Marchegiani in porta. Difesa con Tofanari,
Schiaroli, Piccinni e Lo Porto. In mediana il duo
Benedetti e Malaccari. Trio di trequartisti sull'asse
Casoli, Casiraghi e Battista. Infine il centravanti
è sempre Marchi. Ma ecco la lista dei venti
convocati: Battaiola, Battista, Benedetti, Casiraghi,
Casoli, Conti Andrea, Conti Massimo, De Silvestro,
Lo Porto, Malaccari, Marchegiani, Marchi, Morlandi,
Nuti, Paolelli, Pedrelli, Piccinni, Plescia, Schiaroli
e Tofanari.
• 05
DICEMBRE 2018 Una
notizia di mercato che ha del clamoroso. Parte l'assalto
per Marchi da parte del Monza
Arriva
una notizia improvvisa di mercato che ha del clamoroso.
Dopo alcuni giorni travagliati, dove il Gubbio ha
rimediato dei fischi dopo il match non proprio esaltante
contro il Monza, fuori dal terreno di gioco fioccano
le notizie di calciomercato, una soprattutto della
quale è destinata a lasciare a bocca aperta
i tifosi eugubini. Andiamo per ordine. Nelle ultime
48 ore alcuni siti web nazionali di mercato (Tuttoc
e Tuttomercatoweb) hanno cominciato a scrivere questa
notizia: «il Monza di Berlusconi ora è
scatenato, avviate trattative per sei calciatori.
Tra cui c'è il capitano del Gubbio, Ettore
Marchi». Una notizia fondata. Non solo. Esiste
una trattativa in corso da parte dei brianzoli per
accaparrarsi la punta eugubina. Perciò Silvio
Berlusconi e il suo braccio destro Adriano Galliani
vogliono Ettore Marchi. Non è stato tenuto
nascosto da parte di Galliani negli ultimi tempi
di rivoluzionare la squadra nel mercato di gennaio
con arrivi importanti. Marchi è finito nel
mirino della società biancorossa che infatti
è in cerca nel mercato di riparazione di
alcuni giocatori di peso in attacco. D'altronde
lo ha confermato lo stesso allenatore Brocchi (in
sala stampa a Gubbio) che in attacco il Monza ha
bisogno adesso di punte che sappiano concretizzare
la mole di gioco. Lo stesso allenatore dei brianzoli
ha elogiato inoltre Marchi per le sue qualità.
Sul piatto della bilancia ci sarebbe una offerta
sontuosa, che riguarda un contratto pluriennale.
La proposta è quella di legarsi al Monza
fino a giugno 2021, quindi si parla di un legame
che dovrebbe partire da gennaio 2019 fino alle due
stagioni successive. Una operazione di mercato che
in toto - secondo alcune indiscrezioni - viene valutata
per più di mezzo milione di euro. La società
del Gubbio è al corrente di tutto, solamente
che fino a questo momento la trattativa stessa è
stata tenuta sottotraccia. Chiaro che adesso arriveranno
le smentite del caso e probabilmente il calciatore
sarà considerato incedibile. Ma il mercato
nel calcio è piuttosto flessibile, tutto
può succedere da un momento all'altro. Ci
sono due varianti non proprio da sottovalutare.
Per chi ha una buona memoria: a metà giugno
del 2017 l'attaccante Daniele Ferretti era stato
dichiarato incedibile, ma poi fu ceduto il 5 luglio
2017 al Trapani dove aveva firmato un sostanzioso
contratto. In secondo luogo c'è da considerare
l'operazione a 360 gradi. Da un lato è vero
che il Gubbio potrebbe privarsi di una pedina importante
per il proseguo. Ma è altrettanto vero che
dovrà essere quantificato quanti soldi reali
saranno offerti sul tavolo: per la società
del Gubbio potrebbe essere linfa vitale per le casse.
Perciò, di fronte ad una ricca offerta, un
eventuale rifiuto va calcolato. Oltretutto anche
l'attaccante potrebbe avvalersi di un ricco contratto
(fino al 2021), mentre in maglia rossoblù
è in scadenza nel 2020. Sono tutte eventualità
da valutare nella sua globalità per i potenziali
risvolti economici. Il Gubbio, per ora, pare che
non cede sulla trattativa già intavolata
dal Monza. Ma non è escluso niente. La questione
è apertissima.
• 03
DICEMBRE 2018 Magi:
"Gara bloccata e Gubbio sotto ritmo. Il
nostro rapporto si interruppe, spiego il perchè..."
Sabato era
in tribuna a vedere la gara tra Gubbio
e Monza. Ex allenatore dei rossoblù, reduce
dalle esperienze non proprio fortunate con Bassano
e Samb. Stiamo parlando del tecnico Giuseppe Magi.
Prima domanda, ovvia, un giudizio sulla partita
che ha visto? "Una partita bloccata, c'era
molta paura di perdere per entrambe. Mi aspettavo
un Monza più intraprendente, invece anche
i brianzoli hanno giocato sotto ritmo. Senza velocizzare
la manovra ha facilitato il compito difensivo del
Gubbio. Dico questo perchè ho visto un Gubbio
con un atteggiamento che pensava più che
altro a tenere bene il campo, di aspettare l'avversaria
per poi ripartire". Ha parlato di sotto
ritmo. Ma il Gubbio spesso ha giocato così.
Perciò è questo il problema attuale?
"Molte volte il ritmo è condizionato
dall'aspetto dal punto di vista psicologico. Quando
le cose vanno bene sei più inconsciente,
sbarazzino e i ritmi si alzano. Quando le cose non
vanno al meglio, spesso si tengono i ritmi bassi
per rischiare il meno possibile e si arretra il
baricentro. Il sotto ritmo dipende di solito da
due cause: dall'aspetto emotivo ma anche da un fattore
fisico, e non dall'aspetto tecnico-tattico o individuale
di un calciatore. Chiaro però che questa
è la prima volta che ho visto il Gubbio,
perciò non saprei aggiungere altro".
Ma un Gubbio così costruito, se lo sarebbe
mai aspettato così in basso in classifica?
"Credo che il Gubbio ha un potenziale importante.
Però il girone è difficile, ci sono
contendenti forti che non riescono ad esprimere
totalmente il potenziale (vedi Ternana). Chiaro
però che il Gubbio può fare molto
di più. Ma se non riesce a farlo, evidentemente
qualche limite c'è. E bisognerebbe capire
a fondo come è lo spogliatoio oppure come
è il carattere dei singoli calciatori, per
dire come mai adesso si ritrova in una posizione
di pericolo in classifica in zona playout".
In molti dicono che manca un metronomo che detti
le giocate a centrocampo. Un tipo che manca ai tempi
di Romano, per intenderci. É così?
"Alfredo Romano è stato il capitano
della Maceratese e poi del Gubbio con il sottoscritto.
Un Gubbio che lo possiamo chiamare dei record perchè
quello è stato un Gubbio bellissimo. Parliamo
di un calciatore che ha lasciato un segno profondo
in un biennio nella storia del calcio eugubino.
Adesso non saprei individuare cosa manchi veramente
alla squadra perchè l'ho vista troppo poco
per giudicarla. Ho notato solo un Gubbio che con
Galderisi ha usato prima il 4-2-3-1 e di conseguenza
il 4-4-2 (con Casiraghi vicino a Marchi), contro
un Monza di qualità". Un dato statistico.
Con l'era Notari alla presidenza, Magi finora è
l'allenatore che ha durato di più e che ha
fatto più punti: "Ma sono stati
due anni con risultati straordinari. Da fuori è
sembrato tutto così scontato vincere subito
la serie D, ma effettivamente non lo era. Inoltre
arrivare sesti in una serie C unica al primo anno
è stato formidabile. C'è stata sempre
stima e fiducia verso il presidente Notari. Poi
l'interruzione del rapporto. Ma è nato dal
fatto che avevo ricevuto delle richieste dalla serie
B. Perciò mi servivano una decina di giorni
per aspettare questa ghiotta eventualità.
La società invece aveva necessità
di una risposta immediata. Così feci un passo
indietro, pur non avendo niente in mano, liberando
nella scelta il presidente. Purtroppo, poi, questa
porta importante per me non si è mai spalancata.
Ma la stima con la società e viceversa non
è mai cambiata". Poi non è
stato rose e fiori per nessuno, però, vero?
"Stranamente abbiamo avuto delle vite parallele.
Ho vissuto un esonero a Bassano, pure il Gubbio
ha cambiato tre allenatori. Quest'anno a Gubbio
siamo al secondo tecnico e pure io ho avuto una
vita breve con sole quattro partite a San Benedetto
del Tronto (dove ho trovato una squadra stravolta
e un organico incompleto)". E sabato a
Gubbio c'era aria di contestazione: "Ma
è il bello di questo sport con tante variabili. Non c'è
una regola scritta. Dimostra
che la città è presente. L'amore
talvolta ti porta rabbia ma è un buon segnale
perchè c'è vitalità. Tuttavia
non bisogna mai perdere di vista l'obiettivo comune:
incitare sempre la squadra. Il Gubbio è un
bene per tutta la città. Quindi per vincere
serve unità e remare tutti insieme".
• 01
DICEMBRE 2018 Marchi:
"Limiti... se cambiamo gli allenatori".
Galderisi: "Intimoriti". Le foto
di Gubbio-Monza
Per
la prima volta in campionato il Gubbio si ritrova
nei playout: quint'ultimo posto e solo tre lunghezze
dal fanalino di coda. Un pareggio con il Monza che
regala solo sbadigli. Alla fine si registra oltretutto
la contestazione dei tifosi. La curva si svuota
in anticipo, mostra anche uno striscione polemico
(«stiamo perdendo la pazienza, società
fatti un esame di coscienza») e rimandano
al mittente i calciatori che cercavano un confronto
con i tifosi. Contestazione con fischi che piovono
anche dalla tribuna. Un clima piuttosto pesante.
Adesso occorre davvero alzare la testa. Dal campo
alla conferenza stampa. Parla il capitano Ettore
Marchi e si mostra molto furente: "Ora
è inutile che ci giriamo intorno. La squadra
ha dei limiti. Punto e basta. D'altronde se in 16
mesi che sono qua sono cambiati quattro allenatori,
un motivo ci deve pur essere. Abbiamo delle reali
mancanze, ma non è una questione di impegno.
Anche la testa è poco libera. Ma bisogna
essere chiari: questa squadra è stata costruita
per la salvezza e bisogna tutti farsi una ragione.
Marchi corre per quattro? Certo, se non lo fa il
capitano poi è la fine. Un capitano non si
può permettere di andare in difficoltà.
A 33 anni ormai ho esperienza, con tante partite
in serie B: ma a 20 anni non ero così e quindi
dovete capire questi ragazzi in squadra. Ma perchè
sotto la curva? Lo faccio per coerenza, lo facevo
quando vincevamo e pure quando perdiamo".
Mentre il trainer Giuseppe Galderisi esprime questo
giudizio: "Sì, siamo andati in affanno
all'inizio perchè il Monza ci ha sorpreso
nella tattica. Eravamo intimoriti, loro ci hanno
messo in difficoltà con un solido centrocampo:
un palleggio pulito, si sentiva dal rumore della
palla nei tocchi. Noi, troppo contratti. Ma la squadra
non è fatta di eroi: serve del tempo e qualche
ragazzo deve maturare nella personalità.
Ho una mia visione di calcio. I terzini dovevano
salire e non lo hanno fatto. Davanti invece siamo
potenti ma dobbiamo crescere. Soprattutto serve
velocità di pensiero". Sull'altra
sponda arriva la disamina del tecnico dei brianzoli
Christian Brocchi: "In un ring di pugilato
sicuramente avremmo vinto ai punti. Ma questo è
il calcio. Dal primo minuto abbiamo controllato
la gara attraverso un buon calcio e il palleggio.
Purtroppo siamo mancati negli ultimi metri perchè
per adesso abbiamo in attacco solo Reginaldo che
è una mezza punta. Il Gubbio? Organizzato
ma è stato piuttosto guardingo. Merito anche
nostro perchè siamo stati efficaci a fare
girare la palla, ma ci è mancato il gol".
Intanto ecco le foto (20 immagini) della partita
a partire dalla coreografia per Sandreani, all'esordio
di Galderisi e alla contestazione finale. Fotoservizio
di Simone Grilli.
• 01
DICEMBRE 2018 Gubbio,
un pari tra la noia contro il Monza (0-0). Coreografia
per Sandreani e contestazione
Gubbio
contro Monza. La curva espone una coreografia per
salutare Sandreani con scritto: "Capitano fuori
e dentro il campo, Sandreani il nostro vanto!". Il trainer Galderisi all'esordio sperimenta
il 4-2-3-1. Marchegiani in porta. Difesa a quattro
con Tofanari, Schiaroli, Piccinni e Lo Porto. A centrocampo
il duo Malaccari e Benedetti. Davanti la linea dei trequartisti
con De Silvestro, Casiraghi e Casoli. Poi il centravanti
è Marchi. La cronaca. Partita contratta ma
al 6' ci prova Palesi con un tiro di sinistro dal
limite, la palla esce a lato di un metro. Al
28' una palla filtrante dalla trequarti di Origlio
per Reginaldo che si gira e calcia forte: conclusione
però imprecisa con la palla che termina fuori
radente. Al 30' fendente pericoloso di Guidetti
dal limite, salva tutto con il corpo Marchi che
indietreggia in questa circostanza verso le retrovie.
Al 31' primo vero pericolo del Gubbio con Casiraghi
che va via sulla destra e crossa radente in area,
Marchi piomba come un falco e calcia al volo di
destro, palla che sibila vicino al palo. Un primo
tempo che si chiude con un Monza sempre in pressing,
ma il Gubbio regge l'urto. La ripresa. Al 12' il
primo tiro della partita nello specchio della porta
da parte di Ceccarelli che cerca, con un sinistro dal limite a girare, l'angolino più
lontano: ma Marchegiani è in agguato e in tuffo
abbranca senza grandi affanni. Al 16' un brivido
quando Guidetti carica il destro dal limite, palla
insidiosa che fa la barba al palo. Al 19' tenta
una conclusione volante di destro Casiraghi dal
limite, palla radente che attraversa lo specchio
della porta e termina di poco a lato. Al 24' assist
del nuovo entrato Battista per Marchi che cerca
l'incornata a rete, Guarna in volo plastico devia
la sfera sopra la traversa. Al 45' è Tomaselli
che di testa manca un gol fatto davanti alla porta
e grazia il Gubbio. Meglio così. Ma alla
fine della partita, sale la contestazione dei tifosi. Tabellino:
Gubbio - Monza (0-0): Gubbio
(4-2-3-1): Marchegiani; Tofanari, Schiaroli, Piccinni,
Lo Porto (30' st Pedrelli); Malaccari (30' st Conti
M.), Benedetti; De Silvestro (20' st Battista), Casiraghi,
Casoli (20' st Campagnacci) (39' st Plescia); Marchi. A disp.: Battaiola, Nuti,
Paolelli, Conti A., Ricci,
Morlandi. All.:
Galderisi. Monza (4-3-3): Guarna; Giudici,
Negro, Riva, Origlio; Barba, Guidetti, Palesi (26'
st D'Errico); Ceccarelli (40' st Tomaselli),
Reginaldo, Iocolano. A disp.: Sommariva,
Cavaliere, Adorni, Galli, Giorno, Brero, Brignoli, Tentardini, Otelè. All.:
Brocchi. Arbitro: Panettella di Bari (Lencioni
di Lucca e Spataru di Siena). Ammoniti:
Lo Porto (G), Riva (M), Marchi (G), Conti M. (G).
Angoli: 7-2 per il Monza. Recupero:
0' pt; 3' st. Spettatori: 842 (di cui 442
abbonati); 27 di Monza nel settore ospiti. Risultati:
Quattordicesima Giornata - Serie C - Girone B: Fano
- Rimini 1-0 63'
Celli (F) Fermana
- Albinoleffe 0-0 Giana
Erminio - Feralpisalò 2-4 15'
Caracciolo (F), 27' Palma (G), 43' Caracciolo (F)
rig.,
54' Ferretti (F), 59' Perna (G) rig., 92' Guerra (F) Gubbio
- Monza
0-0 Ravenna
- Vis Pesaro 1-0 69'
Nocciolini (R) Sudtirol
- Pordenone 1-1 77'
De Cenco (S), 82' Germinale (P) Teramo - Renate
2-2 5'
Celli (T), 34' Gomez (R), 37' Pavan (R), 87' Cappa
(T) Ternana - Vicenza 0-2 18'
Giacomelli (V), 79' Zonta (V) Triestina -
Imolese 1-0 65'
Granoche (T) rig. Virtus Verona - Sambenedettese
1-2 43'
Grandolfo (V), 60' Rapisarda (S), 91' Rapisarda
(S)
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