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• 29
DICEMBRE 2017 Pagliari:
"Smaltire la rabbia". Notari: "Troppi
in 28 in rosa". Le foto di Santarcangelo-Gubbio
Gubbio
cade in trasferta con il Santarcangelo con un gol
ad un giro di lancette dalla fine di Bussaglia che
trafigge Volpe con una conclusione beffarda tra
il palo e il portiere. Il giovane attaccante gialloblù
vero bestia nera dei rossoblù perchè
aveva segnato pure all'andata (due reti delle quattro
totali finora realizzate). Un Gubbio che in trasferta
va in sovente difficoltà. In trasferta solo
5 punti ottenuti in nove partite: una vittoria,
due pareggi e sei sconfitte. Con Pagliari in panchina
4 sconfitte su 6 trasferte. Lo stesso tecnico rossoblù
però non ci sta: "Devo sbollire la
rabbia". Una frase netta. Poi Dino Pagliari
analizza così la partita: "Una sconfitta
immeritata. Tante occasioni, ma gli errori hanno
condizionato tutto. La squadra ha mostrato grande
impegno come sempre, abbiamo creato almeno 5 o 6
palle gol ma quando non si segna poi si paga. Diciamo
che questo è stato lo specchio della partita".
Conciso il direttore sportivo Giuseppe Pannacci
che mostra tutta la sua amarezza: "Siamo
stati dei polli, la gara era praticamente finita".
Torna a parlare dopo tanto tempo il presidente Sauro
Notari. Il patron rossoblù ha detto: "Partita
conclusa ingiustamente per noi per una sconfitta
non meritata. Abbiamo tenuto il campo. Ma questa
è la legge del calcio. Quando la palla non
si mette dentro, non si vince. Abbiamo sprecato
delle occasioni importanti, come quella di Ciccone.
Dispiace perchè la partita l'avevamo fatta
noi e stavamo dicendo la nostra in questo momento.
Poi è arrivato quel gol finale che ci amareggia.
Ora a gennaio il mercato? Abbiamo una rosa di 28
calciatori e quindi va sfoltita. Pertanto chiedo
che per prima cosa vada fatto tutto questo. Ma credo
che arriverà un rinforzo di rilievo a centrocampo
da mettere subito a disposizione del nostro allenatore".
Intanto ecco le foto (18 immagini) del match tra
Santarcangelo e Gubbio. Fotoservizio di Simone Grilli.
• 29
DICEMBRE 2017 Santarcangelo,
al fotofinish piega il Gubbio (1-0). Segna Bussaglia
e che occasioni mancate
Gubbio
contro il Santarcangelo. Si decide tutto al fotofinish
con un tiro fulmineo di destro di Bussaglia che
si insacca alle spalle di Volpe. La tattica. Volpe in porta. Quartetto
in difesa con Kalombo, Burzigotti, Piccinni e Paramatti.
Centrocampo sull'asse Cazzola, Giacomarro, Sampietro
e Ciccone. Davanti c'è Casiraghi tra le linee a supporto
della prima punta Marchi. La cronaca. Al 7' un cross
insidioso in area di Cazzola, Bastianoni smanaccia
ma poi si salva. Al 10' ci prova Broli con un tiro
dal limite verso la porta, salva in scivolata in
corner Burzigotti. Al 12' cross da destra in area
di Toninelli, una sponda di Capellini che serve
a due passi dalla porta Piccioni che manca il tap
in vincente da posizione molto favorevole: palla
che termina a lato. Al 20' pennellata da sinistra
in area di Sirignano, Broli ci prova al volo di
sinistro, Volpe c'è e in tuffo para. Al 24'
la prima vera occasione per il Gubbio: Marchi entra
in area da sinistra e scarica un sinistro in porta,
Bastianoni in tuffo respinge, Ciccone ci riprova
di sinistro in diagonale, la palla sfila di poco
a lato radente. Al 35' assolo di Capellini che parte
dalla trequarti ed entra in area da destra, assist
verso il centro dove giunge Piccioni che calcia
al volo di destro: palla che fa la barba al palo.
Risponde al 37' con una sortita in avanti Ciccone
che calcia di sinistro dal limite, ma la palla termina
a lato. Al 42' ancora Ciccone dal limite (sponda
di Marchi) con un tiro secco dal limite, Bastianoni
in due tempi si accartoccia e para. Al 43' c'è
un errore
di Casiraghi, Capellini si lancia in porta, provvidenziale
l'intervento di Burzigotti in extremis. Ripresa.
Al 10', su una classica azione di contropiede, Casiraghi
da destra serve in area Marchi che calcia al volo
di destro, Bastianoni in volo toglie le ragnatele
dal sette. All'11' parte tutto dai piedi di Marchi
sulla trequarti che serve in area Casiraghi che
si libera e porge una palla d'oro per Ciccone: tiro
di sinistro solo davanti al portiere, ma Bastianoni
in tuffo riesce a salvarsi in angolo. Al 28' il
Santarcangelo vicino al gol: fa tutto Toninelli
che da destra va sulla trequarti e calibra un lancio
millimetrico per Capellini solo davanti al portiere,
ma Volpe in uscita compie il miracolo respingendo
un tiro da distanza ravvicinata. Al 32' Bussaglia
apre per Capellini che in diagonale calcia di sinistro,
palla che si infrange sull'esterno della rete. Al
43' Jallow brucia Bondioli e calcia di destro in
area, Bastianoni si distende in tuffo e salva tutto.
Al 44' il colpo di scena, gialloblù in gol:
scambio volante Piccioni e Bussaglia, quest'ultimo
entra in area dalla destra e in spaccata di destro
infila la palla tra palo e portiere. Una doccia gelata
e 1-0 finale per il Santarcangelo. Tabellino:
Santarcangelo - Gubbio (1-0): Santarcangelo
(3-4-2-1): Bastianoni; Bondioli, Briganti, Sirignano; Toninelli, Dhamo
(15' st Obeng), Dalla Bona, Cagnano;
Capellini, Broli (1' st Bussaglia); Piccioni. A disp.: Addario, Moscatelli, Chiacchio,
Luciani, Maloku, Soumahin, Bruschi,
Palmieri, Tommasone. All. Cavasin. Gubbio
(4-4-1-1): Volpe; Kalombo, Burzigotti, Piccinni,
Paramatti; Cazzola (15' st Malaccari), Giacomarro, Sampietro, Ciccone
(15' st De Silvestro);
Casiraghi; Marchi (38' st Jallow). A disp.: Costa, Fumanti, Pedrelli,
Paolelli, Bergamini, Conti, Manari, Libertazzi. All. Pagliari. Arbitro:
Rutelli di Enna (Fraggetta di Catania e Baldelli
di Reggio Emilia). Rete: 44' st Bussaglia
(S). Ammoniti: Cagnano (S), Dalla Bona
(S), Toninelli (S), Bussaglia (S). Angoli:
5-3 per il Gubbio.
Recupero: 1' pt; 3' st. Spettatori: 550 (di
cui 25 di Gubbio nel settore ospiti). Risultati:
Ventunesima Giornata - Serie C - Girone B: Fano
- Padova 1-1 16'
Germinale (F), 94' Capello (P) rig. Mestre - Albinoleffe
2-1 4'
Sottovia (M), 21' Scrosta (A), 58' Boscolo (M) Ravenna
- Bassano 1-2 22'
De Sena (R), 34' Proia (B), 62' Proia (B) Reggiana
- Triestina 2-0 44'
Cesarini (R), 69' Bovo (R) Renate
- Feralpisalò 2-1 28'
Lunetta (R), 32' Guerra (F), 73' Gomez (R) rig. Sambenedettese
- Fermana 3-0 4'
Miracoli (S), 50' Di Pasquale (S), 74' Di Pasquale
(S) Santarcangelo
- Gubbio 1-0 89'
Bussaglia (S) Sudtirol - Pordenone rinviata
per campo ghiacciato
• 28
DICEMBRE 2017 Da
Gubbio... al Milan (e vince il derby): Antonio Donnarumma
da protagonista in Coppa
Era
con il Gubbio in serie B. Ha difeso la porta dei
rossoblù nella cadetteria con 37 presenze
nella stagione 2011-2012. Poi al Genoa con una presenza
in serie A. Nel 2014 si trasferisce al Bari in serie
B collezionando 25 presenze. Ritorno al Genoa ma
non trova più spazio. Una parentesi in Grecia,
nel 2016 fino a giugno 2017 nella serie A ellenica
con l'Asteras Tripolis (21 presenze). La scorsa
estate viene ingaggiato dal Milan dove raggiunge
il fratello Gigio. Si tratta di Antonio Donnarumma,
classe '90, che mercoledì ha esordito nel
Milan da titolare nel derby di Coppa Italia contro
l'Inter. Un impiego a sorpresa perchè si
tratta del terzo portiere dei rossoneri: simultaneo infortunio del primo portiere Gigio Donnarumma
e del secondo Storari, Antonio è catapultato
in gara e la vive da protagonista. Infatti il
Milan batte l'Inter con la rete nei supplementari
di Cutrone. Dallo stadio Barbetti di Gubbio al San
Siro, in una partita che ricorderà per sempre
come dice nell'intervista rilasciata a Sky Sport.
Intanto in casa Gubbio, dopo la rifinitura, ha parlato
il trainer dei rossoblù Dino Pagliari in
vista della partita di Santarcangelo: "Avversaria
rognosa, ma lo saremo anche noi. Ma è una
partita da giocare con molta attenzione perchè
là c'è un tecnico importante e navigato
come Cavasin. E il calciomercato? Questo non è
il momento di parlarne (...)". Molto sintetico
e taglia corto l'allenatore in particolare quando
si parla di mercato. Dal lato infortuni restano
fermi ai box Lo Porto, Dierna e Ricci che non sono
stati convocati. Indisponibile ancora Valagussa
oltre al lungodegente Fontanesi. Perciò viene
confermata la formazione di venerdì scorso
con il modulo 4-4-1-1. Volpe in porta. Quartetto
in difesa con Kalombo, Burzigotti, Piccinni e Paramatti.
Centrocampo sull'asse Cazzola, Giacomarro, Sampietro
e Ciccone. Davanti Casiraghi tra le linee a supporto
della prima punta Marchi. Convocati in 22 a partire
dai portieri Volpe e Costa. Difensori: Piccinni, Burzigotti, Pedrelli, Kalombo, Paolelli, Paramatti, Fumanti.
Centrocampisti: Conti, Casiraghi, Sampietro, Bergamini, Giacomarro, Manari, Malaccari.
Gli attaccanti infine: Cazzola, Marchi, Jallow, Libertazzi, Ciccone, De Silvestro.
Notizia flash: l'ex capitano e centrocampista dei
rossoblù Alfredo Romano ha cambiato casacca
e passa dal Forlì
alla Turris.
• 27
DICEMBRE 2017 Con
il Santarcangelo: l'andata e il cambio di proprietà.
Ancora out Lo Porto, Dierna e Ricci
Contro
il Santarcangelo, l'ultima partita del 2017. La
partita dell'andata fu nefasta. Infatti la formazione
romagnola si è imposta al Barbetti per 2-1
con le reti di Bussaglia e Piccioni, poi gol della
bandiera dei rossoblù di Marchi. C'è
voglia di riscatto quindi da parte del Gubbio rispetto
a quel risultato negativo, ma la squadra gialloblù
ha cambiato pelle. Soprattutto a livello societario.
Nei prossimi giorni diventa ufficiale il cambio
di proprietà: l'azionista principale sarà
Ivan Mestrovic, giovane imprenditore croato, che
tra l'altro è stato nominato consigliere
speciale della Federazione calcistica croata (Hns)
dal presidente in carica che è il famoso
Davor Suker (ex attaccante del Real Madrid). Una
operazione andata in porto grazie ai buoni uffici
di Claudio Crespini, attuale direttore tecnico del
Santarcangelo, con l'interessamento di Vlado Borozan
(ex calciatore croato che ha giocato nel
Gualdo costruito da Crespini), divenuto adesso uomo
di fiducia del presidente entrante Mestrovic e quindi
consulente di mercato. Non è un caso che
sulla panchina del Santarcangelo ora c'è
un allenatore navigato
come Alberto Cavasin (anch'egli era a
Gualdo Tadino con Crespini), ritornato in pista in Italia dopo
un'ultima esperienza avuta in Inghilterra sulla
panchina del Leyton Orient. La formazione romagnola
tra l'altro proviene dall'impresa nella trasferta
di Pordenone con la rete decisiva nella ripresa
di Piccioni. Il trainer Cavasin schiera un modulo
simile al Gubbio, ovvero il 4-4-1-1. Con questo
probabile undici iniziale. Bastianoni in porta.
Una difesa a quattro con Bondioli, Briganti, Sirignano
e Cagnano. A centrocampo l'asse Toninelli, Dalla
Bona, Dhamo e Broli. Poi davanti Capellini tra le linee
a supporto della punta Piccioni. In casa Gubbio
si tratta della prima trasferta dopo un mese: l'ultima
uscita il 26 novembre scorso nella sconfitta contro
la Triestina. Il trainer Pagliari confermerà
il 4-4-1-1. Con il probabile undici. Volpe in porta.
Un quartetto di difesa formato da Kalombo, Burzigotti,
Piccinni e Paramatti. Infatti è molto difficile
il recupero di Lo Porto sulla fascia sinistra (problema
al polpaccio). Come terzino destro è stato
provato pure Paolelli, ma dovrebbe giocare dal primo
minuto Kalombo. Non dovrebbero farcela nemmeno Dierna
e Ricci, out per alcuni acciacchi (problemi al muscolo
soleo). A centrocampo quindi l'asse sarà
formato da Cazzola,
Giacomarro, Sampietro e Ciccone. E davanti Casiraghi
tra le linee a supporto della punta Marchi. Si gioca
venerdì 29 dicembre alle ore 14:30 al Valentino
Mazzola.
• 26
DICEMBRE 2017 Burzigotti
nella Top 11 di Tuttoc.com del girone. Mercato:
primi nomi, le ipotesi da vagliare
Un
calciatore del Gubbio figura nella Top 11 del girone
B del girone di andata. Si tratta di Lorenzo Burzigotti,
il difensore centrale rossoblù che ormai
è in pianta stabile come titolare nella formazione
di Pagliari. Come portiere è stato eletto
il migliore Di Gregorio del Renate. In difesa il
trio formato da Andreoni del Bassano, Comotto della
Fermana e appunto Burzigotti del Gubbio. A centrocampo
un quartetto con Tait del Sudtirol, Burrai del Pordenone,
Pulzetti del Padova e Tomi della Samb. Mentre in
attacco il tridente con Cesarini della Reggiana,
Guerra della Feralpisalò e Mensah della Triestina.
La Top 11 è stata stilata dal portale Tuttoc.com
con le motivazioni.
Intanto si avvicina il calciomercato di gennaio.
Allora si farà sul serio e si potrà
vedere cosa andrà in porto. In casa Gubbio
cominciano a girare alcune voci. Ma si tratta di
indiscrezioni e quindi nessuna certezza. In primo
luogo comincia a farsi insistente la voce che potrebbe
arrivare un centrocampista di peso. Un nome che
al momento però è top secret. Un nome
che potrebbe fare al caso del Gubbio è Kenneth
Obodo, classe '85, nazionalità Nigeria. La
scorsa stagione giocava nel Sudtirol, con esperienze
in serie C con Juve Stabia, Alessandria e Pisa,
pure una apparizione in serie B con il Grosseto.
Il calciatore è un vero metronomo del centrocampo,
un mediano metodista che può fungere da esterno
sinistro: adesso si trova alla Vibonese in serie
D. Un calciatore di qualità che potrebbe
sostituire proprio in quel ruolo Ricci se dovesse
andare in altri lidi (lo seguono diverse società
di categoria superiore come la Virtus Entella, Hellas
Verona, Cremonese e Pescara). Ma anche se il gioiellino
rossoblù dovesse restare in rossoblù
fino a giugno, Obodo potrebbe rappresentare un mediano
di valore per lo scacchiere di mister Pagliari per
il girone di ritorno. Un altro nome papabile potrebbe
essere Francesco Favasuli, classe '83, che Pagliari
ha già avuto a Pisa in serie C1: il calciatore
possiede un buon bagaglio di esperienza avendo giocato
in B con Ascoli e Messina, poi una lunga trafila
in serie C con Teramo, Cavese, Pisa, Juve Stabia
e Salernitana. Adesso il centrocampista calabrese
si trova in serie D alla Cavese. Per l'attacco invece
spunta il nome di Eric Lanini, classe '94, di proprietà
della Juventus, in forza adesso nel Vicenza.
La punta torinese ha segnato proprio venerdì
il gol del pareggio nella ripresa di testa dei biancorossi
a Gubbio. Una operazione possibile se la Juventus
lo girerà in prestito ai rossoblù,
visto che a Vicenza non ha trovato molto spazio
e adesso la società veneta sta attraversando
un momento non felice. Per gli altri ruoli non trapelano
voci perchè la rosa è completa,
a meno che avvengano delle cessioni importanti.
Il terzino Kalombo è seguito: si parla della
Cremonese, ma al momento nel suo ruolo c'è
Almici, tuttavia se non dovesse rinnovare con i grigiorossi
potrebbe essere proprio il laterale fanese il sostituto
naturale. Nel ruolo di difensore centrale il Gubbio è
coperto con tutti i calciatori sotto contratto (Burzigotti,
Dierna, Piccinni, Paramatti e Fontanesi),
perciò qualsiasi entrata può avvenire
solo in caso di una cessione. Si è parlato
di un ritorno di Rinaldi, però da Arezzo
finora non ci sono riscontri: il calciatore infatti
non ha ricevuto
nessun contatto, inoltre è legato da un contratto
biennale con gli amaranto. Ma esistono problemi
societari. Vediamo a gennaio se
il contatto ci sarà.
• 22
DICEMBRE 2017 Marchi:
"Sette punti in sette partite".
Zanini: "Noi, per la maglia". Le foto
di Gubbio-Vicenza
Gubbio,
prima di ritorno con un pareggio. Il Vicenza ha
giocato la sua partita con verve nonostante i problemi
societari: così dopo il gol in avvio di Marchi
su rigore, è giunto il pareggio di testa
nella ripresa con Lanini. Il tecnico dei biancorossi
Nicola Zanini analizza così il match dopo
le vicende che hanno agitato tutto l'ambiente vicentino:
"La squadra ha giocato con grande professionalità.
Non abbiamo passato dei bei momenti di lavoro che
vanno al di là del campo giocato. Ma i calciatori
sono stati compatti, si è notato spirito
di gruppo e attaccamento alla maglia. Sono di Vicenza,
una piazza con oltre seimila abbonati, sento dentro
tutta questa vicenda. Abbiamo sentito tante chiacchiere,
ora ci attendiamo i fatti. Solo i fatti. Purtroppo
in questa categoria, dopo il caso Modena, si è
parlato di tutto e non di calcio. Noi siamo come
quel pugile che prende tanti pugni e poi cade, però
noi non siamo ancora caduti. Speriamo che ci sia
una società che ci dia serenità, in
modo tale che riporti linfa e voglia di riparlare
di calcio. La partita? Direi bella. Credo un pareggio
giusto. Il Gubbio? Ha un mister (Pagliari ndr) di
esperienza ed io devo solo imparare da lui: una
squadra che ha qualità soprattutto in fase
offensiva e che sa ripartire bene, ma soprattutto
conosce i propri limiti". Tocca al Gubbio,
si parte dal capitano Ettore Marchi: "Abbiamo
affrontato un Vicenza di qualità, basta vedere
il nome di tutti i calciatori in campo. Per questo
motivo credo che sia un punto importante. Sette
punti in tre partite mi sembrano un buon bottino.
Prima raggiungere questi punti sembrava utopia".
Parla Nicola Malaccari che è ritornato in
campo dopo oltre tre mesi fuori dai campi di gioco
(dal 10 settembre a Mestre): "Tre mesi fermo,
è stato emozionante e allo stesso faticoso
tornare in campo. Ma devo ringraziare tutto lo staff
che è riuscito a mettermi in sesto. Devo
lavorare ancora tanto per recuperare appieno. Dispiace
perchè abbiamo ottenuto un solo punto. Potevamo
chiuderla ma potevamo anche perderla".
Le parole del trainer Dino Pagliari: "Risultato
giusto? Bisogna guardare da quale lato si guarda,
perciò penso di no. Potevamo chiudere la
partita nel primo tempo. Abbiamo avuto tre ripartenze
ottime per farlo. Ma ci sono state delle occasioni
anche per loro. Avevamo avuto un eccessivo consumo
energetico contro il Padova, perciò non è
stato facile anche perchè il Vicenza ha giocato
con orgoglio e possiede degli elementi molto validi.
Poi abbiamo fatto degli sbagli, ma questo può
capitare. Ma sono soddisfatto di questi ragazzotti
perchè hanno fatto un percorso importante
e tutti stanno sposando la causa". Intanto
ecco le 18 immagini di Gubbio e Vicenza. Fotoservizio
di Simone Grilli.
• 22
DICEMBRE 2017 Gubbio,
esce un pari sotto l'Albero di Natale con il Vicenza
(1-1). Lanini risponde a Marchi
Gubbio
contro il Vicenza. La tattica. Il trainer Pagliari
schiera il 4-4-1-1. Volpe tra i pali. Quartetto
di difesa con Kalombo, Burzigotti, Piccinni e
Paramatti. A centrocampo l'asse Cazzola, Giacomarro,
Sampietro e Ciccone. Davanti Casiraghi tra le linee
a supporto di Marchi. La cronaca. Pronti e via,
il Gubbio trova subito un rigore al 7': duettano
a centrocampo Casiraghi e Marchi, quest'ultimo serve
in area sulla sinistra Ciccone che viene toccato
sul piede di appoggio da Tassi. Dal dischetto Marchi
è freddo e insacca la sfera sotto all'incrocio
dei pali. Al 21' rinvio flebile della difesa rossoblù
in area, ne approfitta Giacomelli dalla sinistra
che rimette in mezzo una palla d'oro per Lanini
che si gira bene ma il suo tiro di sinistro sfiora
la traversa. Al 26' azione insistita del Vicenza:
De Giorgio crossa in area da destra, mezza rovesciata
di Giacomelli con Volpe che vola e respinge; sulla
respinta palla importante per Tassi ma da posizione
favorevole calcia di destro di poco a lato. Al 29'
c'è Casiraghi che lancia in un pallone con
il contagiri al limite dove si coordina Cazzola
che calcia in porta di esterno destro, ma Valentini
è reattivo e toglie le ragnatele dal sette.
Al 32' su corner di Giacomelli in area, Malomo gira
di testa con la palla che fa la barba alla traversa.
Risponde subito dopo Casiraghi che serve in area
a sinistra Ciccone: tiro secco ma telefonato, para
a terra Valentini. Ripresa. Al 4' Casiraghi per
Ciccone sulla sinistra, entra in area e assist a
due passi dalla porta verso Marchi, sulla linea
di porta salva in scivolata Giraudo. Al 7' chance
per Lanini in area, salva a pochi passi dalla porta
Kalombo, poi Volpe chiude lo specchio della porta.
Al 15' il solito Casiraghi che serve in area Marchi,
con tocco volante che finisce di poco a lato. Al
23' arriva il pareggio biancorosso: De Giorgio dalla
destra pennella una punizione in area, Lanini svetta
di testa e anticipa tutti schiacciando a rete, la
palla si insacca a fil di palo. Al 40' lancio in
profondità di Di Molfetta verso Lanini che
brucia il tempo alla difesa e calcia in porta in
diagonale, ma Volpe in tuffo si salva. Si chiude qui, un pareggio sotto
l'Albero di Natale più Grande del Mondo. Tabellino:
Gubbio - Vicenza (1-1): Gubbio
(4-4-1-1): Volpe; Kalombo, Burzigotti, Piccinni,
Paramatti; Cazzola (1' st Malaccari), Giacomarro, Sampietro, Ciccone
(27' st De Silvestro);
Casiraghi (43' st Libertazzi); Marchi (27' st Jallow). A disp.: Costa D., Fumanti, Paolelli,
Pedrelli, Bergamini, Conti, Manari. All. Pagliari. Vicenza
(4-3-3): Valentini; Malomo, Crescenzi, Milesi, Giraudo;
Romizi, Tassi (20' st Di Molfetta), Alimi; De Giorgio, Lanini, Giacomelli
(31' st Giusti).
A disp.: Fortunato, Costa B., Turi, Magri, Bianchi,
Tardivo, Sbrissa, Bangu. All. Zanini. Arbitro: Di Cairano di Ariano
Irpino (Vettorel di Latina e Ciancaglini di Vasto). Reti:
7' pt Marchi (G) rigore, 23' st Lanini (V). Ammoniti: Cazzola
(G), Piccinni (G), De Giorgio (V), Malaccari (G).
Angoli: 6-3 per il Vicenza. Recupero: 0' pt; 3' st.
Spettatori: 830 (535 abbonati), di cui 42
da Vicenza. Risultati:
Ventesima Giornata - Serie C - Girone B: Albinoleffe
- Sudtirol 1-1 26'
Kouko (A) rig., 27' Gyasi (S) Bassano
- Fano 1-0 47'
Minesso (B) Feralpisalò - Reggiana
3-2 18'
Altinier (R), 37' Bovo (R), 57' Ferretti (F), 63'
Ferretti (F), 64' Ferretti (F) Fermana - Ravenna
0-0 Gubbio
- Vicenza 1-1 7'
Marchi (G) rig., 68' Lanini (V) Padova - Renate
2-1 9'
Guidone (P), 42' Contessa (P), 57' Pavan (R) Pordenone
- Santarcangelo 0-1 78'
Piccioni (S) Teramo - Mestre 2-0 64'
Caidi (T), 84' Barbuti (T)
• 21
DICEMBRE 2017 Out
Lo Porto, torna Pedrelli. Contro il Vicenza si gioca
regolarmente. Dettagli dalla rifinitura
Si
gioca, adesso è certo. Lo spiegano tre calciatori
di spicco come Giacomelli, Romizi e De Giorgio,
come scrive il sito Vicenzacalcio.it: "Saremo
a Gubbio perchè abbiamo deciso come squadra
che ci saremo. Siamo consapevoli della maglia che
indossiamo. Lo facciamo per tutti quei collaboratori
che lavorano con noi quotidianamente e lo facciamo
per i tifosi. Questo gruppo ha sempre reagito da
vera squadra e ancora ora sapremo farlo".
Pertanto la squadra biancorossa sarà regolarmente
a Gubbio, per il futuro poi si vedrà. In
casa Gubbio invece, dopo la rifinitura, ha parlato
il trainer Pagliari che deve fare i conti per l'infortunio
accorso al terzino Lo Porto per un problema al polpaccio.
Non ci saranno poi per la partita neanche Dierna,
Ricci (entrambi per un problema al soleo) e Valagussa.
Mentre rientra Pedrelli che è tornato nel
gruppo da una settimana, ma non partirà dal
primo minuto. L'allenatore dei rossoblù analizza
così il pericolo Vicenza: "Partita
complicata proprio perchè affrontiamo una
squadra che sta attraversando una situazione complicata.
Li capisco perchè in passato è capitata
anche al sottoscritto una situazione del genere.
Ma il Vicenza è una squadra che è
stata costruita per vincere il campionato, perciò
bisogna mantenere alta la concentrazione. Diro di
più: bisogna alzare ancora di più
l'asticella perchè la partita è tutt'altro
che semplice, pertanto in campo ci vorrà
testa e cuore. E mi auguro che i tifosi eugubini
ci diano una mano perchè ne abbiamo bisogno".
Detto ciò, ecco allora il probabile undici
iniziale. Modulo consueto il 4-4-1-1. Volpe in porta.
Si cambia in difesa per l'assenza del terzino sinistro
Lo Porto. Quartetto difensivo possibile formato
da Paramatti, Burzigotti, Piccinni e Kalombo. A
centrocampo l'asse Cazzola, Giacomarro, Sampietro
e Ciccone. Davanti Casiraghi tra le linee a supporto
di Marchi. Questa è tutta la lista dei 22
convocati. Portieri: Volpe
e Costa. Difensori: Burzigotti, Piccinni, Pedrelli, Kalombo, Fumanti, Paramatti
e Paolelli. Centrocampisti: Giacomarro, Conti, Casiraghi, Sampietro, Malaccari, Bergamini
e Manari. Attaccanti: Marchi, Jallow, Cazzola, Ciccone, Libertazzi
e De Silvestro. Si gioca alle ore 14:30 di venerdì
22 dicembre.
• 20
DICEMBRE 2017 Con
il Vicenza tra stato di agitazione e voci di mercato.
É la terza partita di seguito in casa
Si
gioca. Non si gioca. Un film già visto. Nel
girone B. Modena che scompare. Ora c'è fibrillazione
pure a Vicenza. Con i calciatori che minacciano
di non scendere in campo a Gubbio. É scritto
tutto in un comunicato in accordo con l'Aic che
in sintesi dice: "Davanti l'anomala situazione
del club si comunica lo stato di agitazione e il
preavviso di sciopero". Anche se nelle ultime
ore si parla che i calciatori del Vicenza saranno
regolarmente in campo a Gubbio. Ma il rischio è
quello della possibilità della messa in mora
della società da parte dei giocatori. Mentre
in classifica sono in arrivo quattro punti di penalità
per stipendi arretrati non pagati. Insomma la situazione
è tutt'altro che tranquilla in casa vicentina.
Di certo una situazione totalmente opposta rispetto
all'andata quando i biancorossi si imposero con
un netto 3-0 con le reti di De Giorgio (doppietta)
e di Alimi. Ora le cose sono cambiate, pure l'allenatore:
prima c'era Colombo, adesso alla guida c'è
Zanini. Il tecnico potrebbe optare per il 4-3-3.
Cioè Valentini in porta. Quartetto difensivo
con Malomo, Crescenzi, Milesi e Giraudo. A centrocampo
Tassi, Romizi e Alimi. Di punta un tridente di tutto
rispetto basato su De Giorgio, Ferrari e Giacomelli.
In casa Gubbio invece sembra confermata la formazione
anti Padova. Cioè il solito 4-4-1-1 usato
dal trainer Pagliari. Quindi Volpe in porta. Difesa
a quattro con Kalombo, Burzigotti, Piccinni e Lo
Porto. A centrocampo l'asse Cazzola, Giacomarro,
Sampietro e Ciccone. Di punta Casiraghi tra le linee
a supporto di Marchi. Proprio su quest'ultimo ci
sono voci di mercato. Almeno quanto scrive Tuttomercatoweb.com:
si parla di un interessamento in serie B di Ascoli
e Ternana. Chiaro che il capitano è tornato
a Gubbio, si è legato con un contratto pluriennale,
e ha dichiarato che vorrebbe chiudere la carriera
nella sua città. Perciò detto questo
sembra difficile una sua cessione. Ma nel calcio
(ci ha insegnato) non si sa mai cosa può
succedere. Altre voci invece interessano il portiere
Volpe come scrive Tuttoc.com: si parla sempre di
squadre di serie B come Ascoli e Avellino, e addirittura
si dice di un sondaggio di Genoa e Bologna. Tutte
situazioni che dovranno essere verificate però
nel concreto nel mercato di gennaio.
• 19
DICEMBRE 2017 Focus.
Come la frase di Roosevelt, come la scena di Pulp
Fiction e la curiosità su Sampietro
Una
frase celebre: "Non esiste uomo indispensabile".
Una frase detta non da una persona qualunque. Ma
fu detta da Franklin Delano Roosevelt. Un politico
statunitense molto famoso perchè è
stato anche il presidente degli Stati Uniti d'America.
Rimane nella storia perchè fu eletto per
più di due mandati consecutivi. Quella
frase si può ricondurre al calcio attuale.
In una teoria che può essere attribuibile
alle parole che esprime Dino Pagliari durante le
conferenze stampa. Quando si parla degli assenti
non batte ciglio. Guarda avanti. Pensa lo stesso
a percorrere la sua strada. Come dire proprio: "Nessuno
è indispensabile". Per esaltare il collettivo.
Per esaltare lo spirito di squadra. Quello spirito
di squadra che poi si è visto nella lotta
nel pantano del Barbetti contro il Padova. Contro
una squadra più forte di certo sia a livello
tecnico che a livello di struttura fisica. D'altronde
in certe occasioni bisogna fare di necessità
virtù perchè spesso e volentieri
la necessità aguzza l'ingegno. Quell'ingegno
di adattarsi a qualsiasi situazione. In fin dei
conti non serve a nulla piangersi addosso. Anche
perchè nel calcio non c'è tempo per
piangersi addosso. Altrimenti c'è il rischio
di entrare in un vortice vizioso e si rischia di
restare intrappolati in un labirinto psicologico
pericoloso. Diciamo tutto questo perchè nel
calcio è di assoluta importanza da un lato
la parte tecnica, tattica, atletica, ma dall'altro
lato è fondamentale la psicologia. Perchè
se è vero che un calciatore completo deve possedere un adeguato
bagaglio di conoscenze tecnico-tattiche ed ottimali capacità atletiche
che gli permettano di analizzare e risolvere nella maniera più veloce
possibile le problematiche che il gioco gli propone. É altrettanto vero
che non
bisogna assolutamente trascurare l'aspetto cognitivo: ogni individuo nello stato mentale "ideale"
sa scegliere la soluzione
migliore (anche la più complessa, nel momento in cui serve). Nel calcio
italiano il pioniere fu Arrigo Sacchi al Mondiale
del 1994, e oggi la figura psicologica della prestazione
umana sta diventando sempre più presente
e ben più radicata: per un percorso di crescita
nella prestazione sportiva occorre la tranquillità
psichica dell'atleta. Ma in questo Gubbio si intravede
pure una parte di un celebre film. Condita da una
frase: "Sono il signor Wolf e risolvo problemi".
Si presenta così Wiston Wolf, il personaggio
interpretato nel film celebre "Pulp Fiction"
(uscito nel 1994 dal regista Quentin Tarantino),
in una sequenza che offre molti stimoli per risolvere
quei problemi che talvolta facciamo nostri e talvolta
si possono usare in altri contesti. Nella gara contro
il Padova l'uomo della provvidenza è stato
Lorenzo Burzigotti: una partita incanalata sullo
0-0, il difensore centrale sale in attacco e, con
un tocco impercettibile su una punizione dalla lunga
distanza di Bergamini, disorienta il portiere Bindi
e regala la vittoria al Gubbio praticamente a tempo
scaduto. Un calciatore che si è rivitalizzato
(infatti in estate era finito sul mercato), con
prestazioni sempre più convincenti. E si
conclude con le curiose rivelazioni nel portale
web Gianlucadimarzio.com su Gianluca Sampietro:
«Agosto 2012, il Trofeo Gamper, a Barcellona.
Orologio che fa segnare quindici minuti alla fine della partita, Ciro
Ferrara (all’epoca allenatore della Sampdoria) si gira verso la
panchina: "Tocca a te". Gianluca Sampietro non fa una
piega, entra e gioca nello stadio che oggi ospita Messi e Suarez,
Iniesta oppure Piqué. Inutile andare oltre. Cinque anni dopo la realtà del
centrocampista classe 1993 è un’altra: Gubbio, serie C, profumo di rinascita.
Dopo un passato nelle giovanili della Sampdoria e un lungo
girovagare in giro per l’Italia, adesso Sampietro ha ritrovato
continuità e fiducia con la maglia del Gubbio, società dove è arrivato
in estate, fortemente voluto dal direttore sportivo Pannacci. Contro il Padova,
corsa,
geometria, qualità e sudore, e una rete sfiorata di un soffio. Mestiere,
quello di fare gol, che conosce bene invece Icardi.
Che legame c’è tra i due? Presto spiegato. Giovanili della Sampdoria:
un legame in campo ma anche fuori, tanto che i due ragazzi vanno pure in vacanza insieme alle Canarie».
• 18
DICEMBRE 2017 Bonura:
"Gubbio, bene in difesa e nelle ripartenze
con il Padova. Ma alternative in avanti..."
Presente
alla partita tra Gubbio e Padova allo stadio Barbetti.
É stato calciatore, ma pure allenatore e
vice allenatore del Gubbio. Stiamo parlando di Marco
Bonura. Un suo giudizio su questo match? "Una
bella partita nonostante il campo pesante. Soprattutto
nel primo tempo dove il campo era praticabile. Nella
ripresa la gara è diventata più brutta,
maschia, non si riusciva a giocare palla a terra
ma perchè il campo non lo permetteva. Tuttavia
ho visto due squadre che se la sono giocata. Il
Padova è forte, con un impatto soprattutto
a livello fisico. Il Gubbio però si è
difeso bene, ha avuto una certa efficacia pure nelle
ripartenze. Poi è stato anche fortunato perchè
vincere queste partite con un episodio così
favorevole è importante. Colpa soprattutto
del portiere loro (Bindi ndr). Bene così:
sono tre punti direi fondamentali per una partita
che sembrava incanalata sullo zero a zero. Di sicuro
ora è di aiuto per il morale per affrontare
al meglio il Vicenza di nuovo in casa".
C'è in particolare qualche calciatore del
Gubbio che le piace? "Davanti mi piace come
coppia Casiraghi e Marchi. Ma mi è piaciuto
Cazzola: nel primo tempo soprattutto ha fatto almeno
tre giocate da grande calciatore, si vede che ha
qualità e fa giocate importanti per la categoria.
Dietro bene, soprattutto Burzigotti che si è
dimostrato quasi insuperabile. E poi mi è
piaciuta una giocata che forse è passata
inosservata". Prego, dica? "Nella
ripresa è stato molto bravo in una occasione
Lo Porto. Ha fatto un grande lavoro in una diagonale:
dopo un velo di un attaccante (Capello ndr), la punta
(Guidone ndr) si è trovato solo davanti
al portiere: Lo Porto lo ha ostruito e ha subito
pure il fallo, credo che sia stato determinante
perchè in pratica ha evitato un gol praticamente
quasi fatto. Di solito si guardano le giocate di
un centrocampista o di un attaccante, ma credo che
bisogna notare tutte le cose importanti che avvengono
in una gara". Quindi questo Gubbio dove
può arrivare? "Ancora ci sono fuori
Valagussa e Malaccari, ma potrebbero adesso diventare
tra virgolette due acquisti per gennaio. Diventeranno
utili per il centrocampo dove ci sono solo Ricci,
Giacomarro e Sampietro. E forse serve un'alternativa
a Marchi in attacco, tuttavia Jallow quando è
entrato non mi è dispiaciuto". Veniamo
a Marco Bonura. L'ultima esperienza a Gubbio non
è stata poi così fortunata perchè
è coincisa con la retrocessione nel 2015.
A mente fredda, oggi, si può spiegare cosa
può essere successo? "Siamo retrocessi
da polli. C'è poco da dire". Ovvero?
"Purtroppo noi non siamo retrocessi ai playout.
Ma non dico questo per giustificarmi. Siamo retrocessi
senz'altro prima perchè abbiamo sciupato
quel grande margine di vantaggio che avevamo sulle
inseguitrici, che il mister Acori aveva creato e
meritato sul campo. La squadra infatti aveva fatto
un girone di andata importante, andando anche oltre
le aspettative. Quella fase finale ci ha disorientato
e ancora oggi non so cosa può essere avvenuto.
Ogni tanto ci penso e dico ancora come abbiamo fatto
a retrocedere. Chissà, forse con una serie
di sconfitte è subentrata la paura. Ma bastava
poco per la salvezza, era su un piatto d'oro, ma
per un solo punto siamo finiti ai playout. Pertanto
è stata una retrocessione... da polli".
Ed ora Bonura si è rimesso in gioco nei dilettanti,
dove allena la Subasio, terza in classifica nel
torneo di Eccellenza: "L'anno scorso una
salvezza miracolosa a Lama. Da quest'anno ho cambiato
società, e siamo contenti perchè siamo
oltre il nostro obiettivo e possiamo puntare ai
playoff".
• 16
DICEMBRE 2017 Burzigotti:
"Il gol è mio". Volpe: "Lottato
tutti". Pagliari: "Bravi".
Le foto di Gubbio-Padova
C'è
chi lo chiama gollonzo. C'è chi lo descrive
come un gol fortuito. Peraltro segnato all'ultimo
minuto di recupero (al 94'). Ma quello che conta
è che il Gubbio ha vinto battendo la capolista.
E il gol decisivo arriva a pochi secondi dal triplice
fischio con una punizione calciata da Bergamini
in area da oltre 40 metri, un tocco impercettibile
di Burzigotti che disorienta tutti, portiere patavino
Bindi compreso. Ed è proprio Lorenzo Burzigotti
a chiarire l'episodio dopo il match: "L'ho
toccata io, sì proprio io. Un tocco minimo
ma decisivo. Forse fortuito ma non importa. Volpe
mi aveva detto di non salire in area per quella
punizione di Bergamini, invece Kalombo mi ha detto
vai ed è arrivato il gol . Meglio così.
Ma vorrei ringraziare pure Bergamini per questo.
Una partita difficile vinta su un campo pesante
dove si battevano i denti per il freddo. Con la
prima in classifica non abbiamo demeritato, il Padova
davvero ha dei calciatori forti". Sintetico
invece Francesco Bergamini risultato protagonista
nell'azione del gol della vittoria: "Lorenzo
dice che il gol è suo? Se lo dice lui, pensavo
che fosse mio. Ma l'importante è avere vinto.
Il gol è di tutta la squadra. Sapevo che
potevamo fare bene, in settimana negli allenamenti
abbiamo arato il campo da quanto abbiamo lavorato".
Tocca al portiere Giacomo Volpe: "Partita
che è stata interpretata bene. Abbiamo arginato
il Padova. Dico inoltre che i due centrali difensivi
sono stati strepitosi, pure Matteo (Piccinni ndr)
che spesso è stato criticato. Abbiamo lottato
tutti, compreso il capitano (Marchi ndr) che ci
ha aiutato molto pure nelle retrovie. L'episodio
contestato dal Padova? Ho fatto una cavolata io
in uscita, ma poi sono riuscito a scaraventare la
palla sul braccio di Capello, per fortuna l'arbitro
ha visto tutto e per questo ha annullato il gol".
Succinto come presente ma di certo soddisfatto il
trainer Dino Pagliari: "Bravi. Molto. Abbiamo
saputo leggere la partita con una capacità
di lettura importante su un campo pesante e un clima
difficile. Grande prestazione fino alla fine. Loro
non hanno mai tirato in porta. Il presidente (Notari
ndr) si è goduto questa vittoria".
Mastica amaro invece il tecnico dei patavini Pierpaolo
Bisoli: "Un beffa. Abbiamo provato a vincere
in tutti i modi. Abbiamo subito una sconfitta senza
aver subito un tiro in porta. Occasioni incredibili
sprecate. Ma le partite durano fino al 94' e in
quel momento ci siamo fatti trovare impreparati
con cinque calciatori schierati. Torniamo con i
piedi per terra, infatti è mancata cattiveria
e concentrazione. Il Gubbio ha ottenuto il massimo
con il minino sforzo, però Marchi e Casiraghi
sono veramente ottimi". Intanto ecco le
foto (18 immagini) di Gubbio e Padova. Fotoservizio
di Simone Grilli.
• 16
DICEMBRE 2017 Gubbio,
vittoria al 94' sul Padova (1-0). Bergamini, punizione
da 40 metri e gol di Burzigotti
Gubbio
contro la capolista Padova. La tattica. Il trainer Pagliari
opta per il consueto 4-4-1-1. Volpe in porta. Una difesa a quattro
con Kalombo, Burzigotti, Piccinni e Lo Porto. A centrocampo
sull'asse Cazzola, Giacomarro, Sampietro e Ciccone.
Davanti Casiraghi tra le linee a supporto di Marchi.
La cronaca. Al 4' dall'out di destra Cazzola serve
al limite Casiraghi che calcia teso di sinistro,
Bindi in volo intercetta la sfera. All' 8' Cazzola
calcia un corner in area dove si forma una mischia,
la palla va di poco a lato su tocco ravvicinato
di Casiraghi. Al 27' ci prova Giacomarro dalla lunga
distanza, ma palla che va alta. Al 38' cross teso
pericoloso in area da destra di Mandorilini, prima
Capello e poi Candido mancano il tap in vincente
a pochi passi dalla porta. Al 45' Casiraghi serve
al limite
per Sampietro, tiro di sinistro che sfila a fil
di palo, radente. Ripresa. Il trainer Bisoli lascia
il 4-3-2-1 optando per il 4-3-1-2 inserendo Guidone
al fianco di Capello in avanti, e Candido che si
piazza tra le linee. Al 12' ci prova dal limite
Lo Porto con un tiro al volo di sinistro, la palla
termina di poco a lato alla sinistra del portiere.
Al 14' è lesto Casiraghi a rubare palla su
Contessa, entra in area, ma da posizione decentrata
calcia in porta, Bindi si accartoccia e para a terra.
Al 22' situazione thrilling: uscita di Volpe, con
la palla che scivola via, Capello recupera la sfera
e la deposita in rete, l'arbitro ferma tutto per
fallo sul portiere tra le proteste dei calciatori
patavini. Al 24' lavoro efficace di Casiraghi in
area che serve a rimorchio Marchi: tiro al volo
di destro del capitano rossoblù con la palla
che sfiora il palo in diagonale. Al 43' proteste
degli ospiti per un presunto contatto in area tra
Lo Porto e Mercandella. Al 49' succede l'incredibile:
Bergamini calcia in area da punizione da 40 metri,
la palla sfila con il tocco impercettibile di Burzigotti con
la sfera che finisce in rete con Bindi che resta
impietrito. Gol e vittoria al fotofinish. Tabellino:
Gubbio - Padova (1-0): Gubbio
(4-4-1-1): Volpe; Kalombo, Burzigotti, Piccinni, Lo
Porto; Cazzola, Giacomarro, Sampietro (38' st Bergamini), Ciccone
(38' st De Silvestro);
Casiraghi (28' st Jallow); Marchi. A disp.: Costa, Fumanti, Paolelli,
Paramatti, Conti, Malaccari, Manari,
Libertazzi. All. Pagliari. Padova
(4-3-2-1): Bindi; Cappelletti, Ravanelli, Trevisan,
Contessa; Mandorlini (34' st Mazzocco), Pinzi (24'
st Serena), Belingheri; Pulzetti (1' st Guidone),
Candido (18' st Tabanelli); Capello (34' st Mercandella). A disp.: Merelli, Burigana, Russo,
Zivkov, De Risio, Chinellato, Cisco. All.
Bisoli. Arbitro:
Paterna di Teramo (Avalos di Legnano e Basile di
Chieti). Rete: 49' st Burzigotti (G). Ammoniti: Cappelletti (P),
Pinzi (P), Paolelli (G). Angoli:
6-2 per il Padova. Recupero: 0' pt; 4' st.
Spettatori: 878 (535 abbonati), di cui 112 di Padova
nel settore ospiti. Risultati:
Diciannovesima Giornata - Serie C - Girone B: Fano
- Fermana 1-0 79'
Sosa (Fa) Gubbio
- Padova 1-0 94'
Burzigotti (G) Mestre - Sudtirol 0-1 54'
Costantino (S) Ravenna - Santarcangelo 3-1 57'
De Sena (R), 87' Selleri (R), 90' Piccioni (S),
92' Broso (R) Reggiana
- Teramo 2-1 42'
Altinier (R), 52' Carlini (R), 87' Bacio Terracino
(T) Renate
- Pordenone 1-0 93'
Di Gennaro (R) Sambenedettese
- Triestina 1-1 10'
Mensah (T), 19' Tomi (S) Vicenza
- Albinoleffe 1-1 37'
Kouko (A), 54' De Giorgio (V)
• 15
DICEMBRE 2017 Tra
infortuni e mercato. Pagliari taglia corto: "Noi
pensiamo di partita in partita e non oltre"
Come
preannunciato non ci saranno Ricci e Dierna tra
i convocati. Stesso discorso vale per Pedrelli e
Valagussa fuori da tempo. Mentre rientra Kalombo
in formazione. Il trainer Pagliari alla vigilia
della gara contro la capolista Padova non fa drammi,
degli infortunati non parla e taglia corto: "Come
ribadisco spesso non parlo di chi non gioca. Tanto
non sono disponibili e quindi è inutile parlarne".
E allora si parla del Padova: "Ma sì,
bella sfida. Un Padova che tutti sappiamo che è
stato costruito per vincere. Una squadra importante
che si trova in vetta. Ma noi credo che abbiamo
tutti i mezzi per scalfire le loro incertezze. Abbiamo
in mano il temperino proprio per scalfirli perchè
talvolta basta un temperino. La squadra si allena
sempre con generosità, voglia, attenzione, abnegazione.
La sosta? Ci ha aiutato, ma in particolar modo abbiamo
cercato di mettere a frutto a maggior ragione il
nostro lavoro che si sta facendo negli allenamenti
per focalizzarci bene proprio sulla partita. Se
è un campionato falsato per questi eccessivi
turni di stop? Credo di no perchè il tutto
è avvenuto per via di una serie di eventi
che si sono intrecciati tra di loro e pertanto tutti
quanti ci siamo dovuti adeguare". Si avvicina
il mercato di gennaio, lei ha già fatto qualche
richiesta? Anche su questa domanda il tecnico Pagliari
glissa e dice: "Penso solo al Padova, non
penso alla partita prossima e tantomeno al mercato
in questo preciso momento". Pertanto la
formazione titolare è pressochè fatta
con il 4-4-1-1. Volpe in porta. Una difesa a quattro
con Kalombo, Burzigotti, Dierna e Lo Porto. A centrocampo
sull'asse Cazzola, Giacomarro, Sampietro e Ciccone.
Davanti Casiraghi tra le linee a supporto di Marchi.
Sono stati
convocati in ventidue: Bergamini, Burzigotti, Casiraghi,
Cazzola, Ciccone, Conti, Costa, De Silvestro, Fumanti,
Giacomarro, Jallow, Kalombo, Libertazzi, Lo Porto,
Malaccari, Manari, Marchi, Paolelli, Paramatti,
Piccinni, Sampietro e Volpe. In casa Padova invece
ha parlato il tecnico Pierpaolo Bisoli e in breve
ha detto (da Padovacalcio.it): "Il Gubbio ha le caratteristiche della Fermana, sarà una battaglia.
Là piove da qualche giorno e il campo sarà molto pesante, dovremo
adattarci. Ma siamo in un buon momento, dobbiamo dare ulteriore continuità
ai risultati. E lo schema? Provato qualcosa di diverso davanti per avere un
palleggio maggiore ed essere più ficcanti da dietro, potrebbe essere una
soluzione valida perché così in avanti possiamo muoverci a piacimento
senza dare punti di riferimento".
Ci potrebbe essere una novità a livello tattico,
cioè l'impiego del 4-3-2-1. Perciò
Bindi
tra i pali. Difesa a quattro con Cappelletti, Ravanelli, Trevisan e Contessa.
A centrocampo Pulzetti, Pinzi e Belingheri. Mentre
avverrà davanti il cambio con Candido e Capello
trequartisti alle spalle di Guidone. Soluzione possibile.
• 14
DICEMBRE 2017 Contro
la capolista Padova, out Ricci e Dierna. Ma c'è
Kalombo e Malaccari a tempo pieno
Gubbio
contro la capolista dopo due settimane senza una
partita vera. Rossoblù contro il Padova che
viaggia a +6 dalla seconda classificata Sambenedettese
ed è già campione d'inverno. Questa
si tratta dell'ultima gara prima del giro di boa.
Sfida importante per entrambe. Rossoblù per
risalire posizioni in vista di un girone di ritorno
pieno di incognite, patavini che vogliono mantenere
inalterato il vantaggio da prima della classe. In
casa Gubbio bisogna fare ancora i conti con qualche
acciaccato. Si profila a tutti gli effetti con ogni
probabilità l'assenza del difensore centrale
Emilio Dierna. Oltretutto verrà a mancare
per il quarto turno consecutivo il promettente centrocampista
Luca Ricci: un problema muscolare sotto al polpaccio
che evidentemente risulta più serio del previsto.
Ma c'è pure una buona notizia: rientra il
terzino destro Sedrick Kalombo in pianta stabile.
É stato reintegrato a pieno regime Nicola
Malaccari che a questo punto potrebbe essere utile
per il trainer Pagliari. Fermi ancora ai box i lungodegenti
Valagussa e Pedrelli. Probabile quindi che il tecnico
maceratese confermi il consueto modulo che è
stato adottato fino ad ora, il 4-4-1-1. Probabile
undici titolare. Volpe in porta. Poi difesa a quattro
con Kalombo (in vantaggio su Paramatti), Burzigotti,
Piccinni e Lo Porto. Centrocampo basato sull'asse
Cazzola, Giacomarro, Sampietro e Ciccone. Davanti
Casiraghi tra le linee a supporto della prima punta
che è Marchi. In casa Padova invece sarà
squalificato il tecnico Pierpaolo Bisoli (deve osservare
un turno di stop dopo l'espulsione rimediata contro
la Reggiana) e al suo posto in panchina andrà
il vice Simone Groppi. Tuttavia rientra dalla squalifica
il centrocampista Pinzi. Mentre sono in dubbio sia
il capitano Pulzetti che il giovane attaccante Cisco
(classe '98). Probabile l'utilizzo del 4-3-1-2 che
si può trasformare pure in un 4-3-3. Perciò
Bindi va in porta. Poi un quartetto difensivo basato
su Cappelletti, Ravanelli, Trevisan e Contessa.
A centrocampo Pulzetti (se non ce la dovesse fare
è pronto De Risio), Pinzi e Belingheri. Davanti
Capello tra linee a supporto del duo di attacco
Guidone e Chinellato.
• 13
DICEMBRE 2017 Cazzola:
"Aspettative iniziali diverse, ma guardo
positivo". Piccinni: "Adesso siamo
squadra"
Parlano
in due. Cazzola e Piccinni. Partiamo dall'ala destra
fanese Umberto Cazzola. Un breve rewind tornando
al gol di Ciccone (stupendo) contro il Bassano,
con sombrero di Casiraghi, e scaturito da un tocco
liftato e telecomandato proprio di Cazzola. Un colpo
di classe o altro? "Non ho assolutamente
il telecomando in mano. Anzi, il mister ci massacra:
non solo a me, pure a Casiraghi. Lui voleva la palla
addosso per arrivare alla porta. Così ho
fatto e ho cercato di buttare la palla lì
davanti dove voleva lui. Perciò poi è
stato bravo Casiraghi e poi lo stesso Ciccone che
ha fatto gol. Tutto quello che ci chiede il mister,
perciò nulla di speciale insomma".
Facciamo il punto della situazione quasi al giro
di boa, un suo giudizio? "Per fortuna piano
piano qualche risultato positivo è cominciato
ad arrivare. É ovvio che le aspettative iniziali
della scorsa estate erano altre. Se uno guarda la
classifica solo adesso non si può essere
di certo soddisfatti. Ma, basandomi su quanto dicevo
prima, adesso per fortuna le cose stanno andando
meglio a livello di risultati e quindi mi pare giusto
guardare il futuro con più ottimismo. Credo
che abbiamo le potenzialità per fare meglio
in classifica. Peccato che tra episodi, infortuni
e situazioni varie hanno influito molto. Ma l'importante
è guardare avanti con positivà e di
certo non con negatività. Soddisfatto di
me stesso? Questo mai, esigo sempre di più
da me stesso. Perciò, essere soddisfatto
quasi mai". Adesso il Padova, la capolista:
"Una squadra costruita per vincere. Noi
siamo qui per cercare di impedirgli di vincere anche
con noi. Cercheremo di utilizzare le nostre armi
per fare molto meglio". Tocca allora al
difensore Matteo Piccinni e gli chiediamo se la
sosta ha giovato oppure no? "Credo che conterà
molto il risultato. Se vinciamo di sicuro diremo
che ha giovato, altrimenti no. Secondo me ha giovato
perchè abbiamo potuto allenarci una settimana
in più e poi abbiamo avuto la possibilità
di recuperare qualche calciatore acciaccato. Di
sicuro a livello fisico ha giovato". Adesso
il Padova? "É una buonissima squadra,
una squadra fortissima. Una formazione che ormai
ha trovato la giusta quadratura per via anche dei
buoni risultati". Il trainer Pagliari per
ora ha usato una specie di turnover nel duo centrale
di difesa facendo una staffetta sistematica con
Burzigotti, Dierna e lo stesso Piccinni. Che ne
pensa? "Credo che sia normale che ognuno
di noi si giochi il posto in ogni partita. La concorrenza
si dice che fa sempre bene. A livello personale
è chiaro che vorrei giocare tutte le partite,
anche per trovare il ritmo partita, e pure per trovare
la confidenza e l'amalgama con i compagni. Però
c'è talmente stima nel lavoro del mister
e dei compagni, perciò qualsiasi calciatore
scende in campo non c'è nessuna differenza.
L'importante alla fine è fare risultato in
campo". Un bilancio finora? "Se
si prende in considerazione come avevamo iniziato
questo campionato, ora siamo di sicuro soddisfatti.
Almeno per quello che siamo diventati ora. Adesso
si può dire che siamo diventati una squadra
e in ogni gara cerchiamo di giocarcela con chiunque.
Credo che così facendo arriveranno i risultati".
• 12
DICEMBRE 2017 Pannacci:
"Mercato, idee chiare ma rosa ampia. Sì,
ci aspettavamo di più ma fatte correzioni"
Ad
ampio raggio con il direttore sportivo Giuseppe
Pannacci. A gennaio si apre il mercato e facciamo
il punto della situazione. Girano alcune voci su
sondaggi di società importanti su Ricci,
Casiraghi e pure Kalombo. Ma cosa ci può
dire a riguardo? "Noi ad oggi non abbiamo
avuto alcun tipo di richiesta in maniera ufficiale.
Punto. Fermo restando che sicuramente Ricci è
un ragazzo giovane, un '99 che del resto gioca con
continuità, perciò credo che sia normale
che alcune società abbiano analizzato il
calciatore e potrebbe esistere un interesse".
Nelle ultime ore si è parlato di un interesse
di Reggiana e Feralpisalò anche verso Burzigotti,
quindi? "Beh, sono contento". Abbiamo
capito, non si sbottona. Le porgiamo un'altra domanda
allora, avete già un'idea per gennaio? "Sì:
abbiamo le idee chiare, ci sono degli input, molto
delineati come del resto è avvenuto negli
altri anni. Piena sintonia con il presidente e in
sinergia con l'allenatore". Perciò
si pensa a qualche rinforzo in qualche reparto?
"Ma abbiamo una rosa abbastanza vasta, formata
di 27 calciatori. All'interno di questo organico,
il 70% sono ragazzi giovani, di cui il 50% è
di proprietà. Questo lo reputo un valore
aggiunto per questa società. Faremo tuttavia
una valutazione e valuteremo un attimo quali potrebbero
essere le migliorie da apportare a questo gruppo.
Ma senza dei stravolgimenti". Siamo alla
fine del girone di andata, un primo bilancio si
può fare, no? "Se lo vogliamo analizzare
in tutta la sua interezza, forse ci aspettavamo
un qualcosa di più. Di sicuro non abbiamo
avuto una partenza delle migliori in campionato.
Poi quando si parte male, andare a pensare a correggere
non è mai facile. Speriamo di esserci riusciti,
anzi siamo convinti di questo. Direi che il mister
(Pagliari ndr) sta facendo un grande lavoro. Perciò
andiamo avanti giornata per giornata. Ora abbiamo
subito una partita molto difficile perchè
il blasone del Padova con i risultati fatti sono
sotto l'occhio di tutti. Ma sapremo affrontarlo
con la cattiveria giusta per ottenere un risultato
positivo". In estate c'erano buoni propositi,
ora cambiano quei programmi pensando solo alla salvezza
o si può parlare di altro? "Noi cerchiamo
di essere corretti in base alle comunicazioni che
cerchiamo di dare verso l'esterno. Indipendentemente
da quelle che possono essere le esternazioni che
vengono fatte in determinate situazioni. Ma noi
abbiamo sempre detto che volevamo consolidare il
campionato fatto l'anno scorso. Cioè partire
con una salvezza da centrare il prima possibile,
e poi poter migliorare la posizione dell'anno scorso
(sesto posto ndr). In verità ad oggi, quasi
al giro di boa, ci vede un po' in ritardo per tutta
una serie di situazioni. Però siamo consapevoli
di avere allestito una buona rosa e, con alcune
correzioni e messe a punto (sia del tecnico, sia
della società), vedo la possibilità
che nel girone di ritorno si possa recuperare terreno
e poter dire la nostra". A mente fredda,
ad oggi, cosa non rifareste se ne aveste la possibilità?
"Nella vita purtroppo non sempre tutte le
situazioni hanno risvolti positivi. Non rinnego
niente, sicuramente. Abbiamo fatte delle scelte
ma perchè ci credevamo. Poi nel calcio si
sa, contano i risultati. Contano più di tutto,
più della programmazione e pure della scelta
dei calciatori. Ma dico che anche gli errori servono
per crescere e per essere analizzati. In tutte le
squadre si commettono degli errori. Quegli errori
che ti permettono poi di crescere a livello personale.
Bisogna essere obiettivi e quando uno sbaglia deve
risconoscere i propri errori". Infine il
Ds vuole mandare un messaggio verso il patron Notari:
"É una figura importante, il presidente.
Bisogna ringraziarlo per tutto quello che sta facendo.
Vogliamo regalargli dei risultati positivi nelle
ultime tre partite dell'anno, come è successo
con il Bassano. Così si può fare il
punto della situazione con maggiore tranquillità".
• 11
DICEMBRE 2017 Burzigotti,
ora è uomo mercato. Dal girone, la statistica:
media sconfitte e gol presi elevati
La
notizia è questa. Non solo Ricci (nel mirino
di Cremonese, Hella Verona, Virtus Entella e Pescara),
Casiraghi (sondaggio della Virtus Entella) e Kalombo
(gli occhi della Cremonese). Un altro elemento
rossoblù è diventato uomo mercato.
Si tratta per la precisione di Lorenzo Burzigotti,
perno della difesa eugubina. In pratica il difensore
centrale biturgense, a quanto pare, ha attirato
le attenzioni di altri club. Nello specifico si
parla della Reggiana (con il Ds Magalini che lo
aveva già avuto a Grosseto), inoltre ci sarebbe
la Feralpisalò. Notizia che viene riportata
da Tuttoc.com, portale web che cura nello specifico
tutte le trattative che avvengono nella terza serie
nazionale. Lorenzo Burzigotti in effetti si è
ritagliato il suo giusto spazio (dopo che era stato
reintegrato in rosa a fine estate) e con Pagliari
è stato utilizzato per 720 minuti in undici
partite giocate. Per adesso è chiaro che
sono tutte voci di mercato. Come del resto sono
tutte indiscrezioni in questo periodo. Il calcio
ci insegna che dal dire al fare c'è di mezzo
il mare. Poi bisognerà vedere cosa avverrà
di concreto e le sorprese potrebbero non mancare
di certo. Dal girone. Cosa dice la statistica. Maggior
punti in casa la capolista Padova (21 punti) e con minore punti il Ravenna (6): il Gubbio è
in quinta posizione (13 punti) in coabitazione con
Mestre, Triestina e Renate. Maggior punti ottenuti
in trasferta dalla Samb (19 punti) e il minor punteggio
è del Fano (2 soli punti): il Gubbio è
terz'ultimo con 5 punti in coabitazione con il Vicenza.
Mentre il miglior attacco è della Triestina
(27 reti) e il Ravenna ha un attacco asfittico
(solo 12 reti): Gubbio a metà classifica con 16
reti fatte (come il Teramo). Miglior difesa sono
quelle di Renate e Reggiana (11 reti subite) mentre
il Santarcangelo è fanalino di coda (ben
33 reti subite): Gubbio penultimo con 23 reti incassate.
Padova che guida il numero di vittorie ottenute
(10), in fondo il Fano (con solo 2 vittorie). La
capolista Padova comanda anche sul numero di sconfitte
(solo 2), mentre il Fano ne ha ottenute 10 (su 16
partite). Per partite perse, il Gubbio si trova
al terz'ultimo posto (8 sconfitte insieme a Bassano
e Santarcangelo). Penultimo invece è il Ravenna
(9), sopra al già citato Fano (10). Il Padova
è l'unica squadra che per adesso è
rimasta imbattuta in casa: all'Euganeo infatti 6
vittorie e 3 pareggi su nove partite. Fuori casa
invece non hanno ancora ottenuto vittorie Teramo
e Fano. Il Gubbio invece ne ha ottenute solo una
di vittorie in trasferta (a Teramo per 2-1) in otto
partite: negli altri incontri 2 pareggi e 5 sconfitte.
• 10
DICEMBRE 2017 Ciccone
e la fattoria. Casiraghi cuoco e pescatore. Le parole
tra l'esilarante e il calcio reale
Alcune
settimane fa una intervista ad ampio raggio al capitano
Ettore Marchi. Adesso due in un colpo solo, Ciccone
e Casiraghi. Entrambi intervistati dal portale web
Gianlucadimarzio.com. Se i calciatori pure a Gubbio
potessero parlare con frequenza come una volta (via smartphone).
Ma non è consentito: altrove evidentemente
c'è il miele ma quello più buono, forse nella
città dei Ceri mancano anche le api. Chissà,
non è dato sapere. Tra ironia e dilemma. Ma
entriamo nello
specifico e vediamo cosa dicono i calciatori. Non si parla solo di calcio. L'attaccante Nicola
Ciccone dice: "il mio sogno è comprare
una fattoria". La punta rossoblù,
ma è di proprietà della Cremonese, aggiunge:
"Con l'arrivo di Pagliari è cambiato
tutto. Prima giocavo poco, solo qualche spezzone
di partita. Poi mi è stata data fiducia e
sono riuscito ad emergere. Adesso voglio proprio
arrivare più in alto possibile. E quest'anno
punto ai playoff con il Gubbio". Ma si
dice molto legato e molto tifoso della sua squadra
di appartenenza, la Cremonese: "L'esordio
in grigiorosso a 18 anni, non lo dimenticherò
mai. Sono un tifosissimo, già a 8 anni avevo
l'abbonamento in curva. E il mio obiettivo rimane
sempre uno, vorrei diventare un punto fermo della
Cremonese". Però l'insegnamento
di vita arrivano dalla parole di suo padre: "Mi
ha sempre detto: fai quello che vuoi. Basta che
lo desideri veramente, anche se decidessi di fare
l'operaio sarei sempre al tuo fianco".
Parole forti, parole sincere, che nel mondo di oggi
sono molto rare, in un mondo attuale dove i veri
valori stanno scomparendo, pure nel calcio. Tuttavia
è molto curioso e assai originale anche quello
che dice Daniele Casiraghi: "Mi piace cucinare,
sono appassionato. Una passione che mi ha trasmesso
mia madre che cucina 24 ore al giorno. Non disdegno
oltretutto di sperimentare qualche piatto nuovo,
soprattutto quando me lo chiede Cazzola: lui e Pedrelli
vengono a casa mia, si siedono e spazzolano via
tutto. Il mio piatto preferito è il risotto
milanese ma posso pure preparare l'ossobuco con
i funghi chiodini. Ma mi piace anche pescare: vado
a trote a Bergamo". Ma non manca di certo
un accenno
su Gubbio e la cucina eugubina: "A Gubbio
fanno una crescia, una specie di focaccia, che è
la fine del mondo. Si può farcire con costarelle
o affettato". Dalle arti culinarie chiaro
che si passa al calcio, perchè di calcio
stiamo parlando. Il fantasista dei rossoblù
afferma: "Gubbio è la mia seconda
casa, persone alla mano e accoglienti, la città
poi è un gioiello. Adesso c'è l'Albero
di Natale più grande del mondo, anche se
lo spettacolo vero c'è durante la Festa dei
Ceri. E poi nella vita mai dimenticarsi chi ti fa
del bene: loro hanno puntato su di me in un periodo
abbastanza complicato per me a livello calcistico".
E aggiunge: "Sono un mix: il 10 marzo (il
giorno di nascita) e il numero 10 in campo, sono
segnali. L'estro è senz'altro importante,
in campo e fuori, ma deve essere coniugato ad una
sana razionalità". Le interviste
integrali si possono trovare su Gianlucadimarzio.com.
• 09
DICEMBRE 2017 Gubbio
a riposo... scende al quart'ultimo posto. Padova
pareggia, Samb exploit esterno
Un
sabato diverso dal solito. Soprattutto un weekend
diverso dal solito. Con il Gubbio che deve subire
il secondo "stop forzato" visto che osserverà
un turno di riposo. Con l'estromissione dal campionato
del Modena (infatti questo sabato si doveva giocare
con i modenesi), la squadra rossoblù è
costretta a guardare le altre a giocare. Si è
giocato l'anticipo venerdì tra Albinoleffe
e Sambenedettese. La squadra ora affidata a Eziolino
Capuano (che paradossalmente prima dell'esclusione
dei canarini, era allenatore del Modena) vince per
1-0 in trasferta a Bergamo nel turno serale con
rete decisiva nella ripresa di Miracoli, su cross
del gioiellino Bove, in un'azione iniziata dal funambolico
Esposito,
pescato la scorsa stagione in serie D (giocava infatti
nel
Matelica). Il Padova si fa fermare in casa dalla
Reggiana, nel big match di giornata: sabato prossimo
la capolista allenata da Bisoli si presenterà
a Gubbio. Mentre il derby veneto lo vince il Vicenza
che vince a Bassano con rete decisiva di Ferrari
su rigore: nel dopo Magi arriva una nuova sconfitta
per la formazione giallorossa. Santarcangelo che
vince contro il Mestre con il nuovo allenatore Cavasin.
Importante vittoria casalinga anche della Fermana
sul Renate. Bene anche la Triestina in rimonta sulla
Feralpisalò e il Teramo che vince al fotofinish
sul Fano con una rete decisiva di Bacio Terracino.
Una gara senza reti tra Sudtirol e Ravenna. Gubbio
che viene agganciato in classifica dal Teramo, inoltre
viene superato dal Vicenza: rossoblù al quart'ultimo
posto. Incontri:
Diciottesima Giornata - Serie C - Girone B: Albinoleffe
- Sambenedettese 0-1
(venerdì) 80'
Miracoli (S) Bassano - Vicenza 0-1 78'
Ferrari (B) rig. Fermana
- Renate 3-1 39'
Misin (F), 52' Ungaro (R) rig., 68' Lupoli (F),
75' Sansovini (F) Padova - Reggiana
0-0 Santarcangelo -
Mestre 2-1 40'
Spagnoli (M), 51' Capellini (S), 78' Piccioni (S) Sudtirol - Ravenna
0-0 Teramo - Fano
2-1 30'
Ventola (T), 86' Melandri (F), 88' Bacio Terracino
(T) Triestina
- Feralpisalò 2-1 41'
Petrella (T), 62' Ferretti (F), 80' Petrella (T) Riposano: Gubbio e Pordenone
• 06
DICEMBRE 2017 Casiraghi:
"Gioco e risultati". Lo Porto:
"Aiutarsi a vicenda". Volpe: "Ora,
livello più basso..."
Parlano
in tre calciatori. Sono Casiraghi, Lo Porto e Volpe.
Si parte dal fantasista Daniele Casiraghi: "Adesso
siamo soddisfatti. Abbiamo prima avuto una partenza di
campionato un po' difficile, ma per fortuna piano piano
ci siamo ripresi. Adesso dimostriamo la squadra
che siamo, offriamo un bel gioco e arrivano anche
i risultati. Perciò credo che bisogna continuare
a lavorare così. A livello personale? Potrei
fare qualcosa di meglio, c'è sempre da migliorare,
per fare questo lavoriamo in settimana con il mister,
quindi testa bassa e pedalare. La sosta? Arriva
proprio nel momento migliore. Cerchiamo di recuperare in
squadra quei calciatori infortunati. Poi prepareremo
la partita con il Padova: si tratta di una buona
squadra, attrezzata per vincere il campionato. Però
ribadisco che ogni partita la stiamo preparando
bene con Pagliari ed ogni squadra ha i suoi punti
forti ma anche quelli deboli. L'obiettivo? Non bisogna
fissarlo perchè per me non è la cosa
migliore. Vediamo dove arriviamo e poi tireremo
le somme. Bisogna stare tutti uniti, lavorare tutti
insieme al 100% e dare tutto in campo".
Parla anche in maniera flash il terzino sinistro
Alessio Lo Porto: "Contro il Padova ci vorrà
tanta voglia, quella giusta. Però come ci dice sempre il mister
in ogni partita tutti quanti in squadra si devono
aiutare a vicenda. Ognuno deve correre per l'altro.
Dico questo perchè se non facciamo questo
diventiamo una squadra normale. L'obiettivo? Siamo
partiti non bene, ma sappiamo i nostri valori. Prima
di tutto la salvezza. A livello personale voglio
giocare (è la cosa più importante),
crescere e soprattutto ascoltare il mister perchè
ci dà tante indicazioni ad ognuno di noi".
Il portiere Giacomo Volpe dice la sua: "Una partita
così si prepara da sola. Come era successo
nella passata stagione con il Parma o con il Venezia. Secondo
me il Padova alla lunga può vincere il campionato.
Credo che verrà a Gubbio per imporre il suo
gioco e fare la partita. Quattro ammonizioni e sono
in diffida? Così tante non le avevo mai prese,
alcune non ne ho capito neanche il motivo. Quando un
portiere giovane ci mette un secondo in più
per rilanciare viene preso come un affronto o una
sfida. L'obiettivo? Per come si sta lavorando adesso,
in primo luogo pensiamo alla salvezza. Come del
resto lo devono pensare diverse squadre in questo campionato.
É inutile negare che il livello è
più basso rispetto all'anno scorso. Dico
questo perchè l'anno scorso sono salite due
squadre (Parma e Venezia ndr) che facevano la differenza.
Infatti pure adesso hanno giocatori che fanno la
differenza in serie B. Pertanto il nostro obiettivo
secondario si potrebbe creare tra un po' di tempo.
Adesso pensiamo solo di lavorare bene in settimana,
e di lavorare di partita in partita. A livello personale?
Voglio crescere ancora, di fare sempre meglio e
di dare una mano alla squadra. Abbiamo preso parecchi
gol? Se tutti noi sapessimo il motivo, non li prenderemmo
più di certo. Ci stiamo lavorando, ma quando commettiamo
degli errori poi ci diventa sempre difficile recuperarli.
Bisogna evitarli. Però con il mister ci stiamo lavorando, tutti i giorni
e tutte le ore".
• 05
DICEMBRE 2017 Presenze
con Pagliari: Volpe sul trono, seguono Marchi e
Lo Porto. E prodezza... Cazzola
Le
presenze con Pagliari. Chi utilizza maggiormente
e chi utilizza di meno. Abbiamo fatto la statistica
completa in undici incontri giocati con l'arrivo
del tecnico maceratese. Sul trono c'è il
portiere Giacomo Volpe che non ha saltato nemmeno
una partita giocando per tutto l'arco dei novanta
minuti: perciò il suo score parla di 990
minuti giocati. Segue il capitano Ettore Marchi
con 985 minuti giocati. Al terzo posto il terzino
sinistro Alessio Lo Porto con 900 minuti. Sullo
scalino più sotto, un altro terzino, cioè
Sedrick Kalombo (881 minuti). Invece il primo tra i centrocampisti
è Dario Giacomarro con 868 minuti giocati.
Al sesto posto ecco il fantasista Daniele Casiraghi
con 857 minuti (ma è stato pure il calciatore
che è stato più sostituito, in otto
occasioni). Due difensori centrali dietro il trequartista:
Emilio Dierna (855') e Lorenzo Burzigotti (720').
Ancora più indietro un duo di ali: Nicola
Ciccone (685') e Umberto Cazzola (622'). E quindi
si arriva al baby centrocampista, Luca Ricci, che
si colloca all'undicesimo posto (561 minuti). E
i calciatori
meno utilizzati? Se si toglie il portiere Davide
Costa, che non ha trovato spazio neanche un minuto, visto
che ha giocato in porta sempre Volpe, sono il difensore
Gabriele Fumanti (un minuto di gioco, più
recupero a Teramo) e il centrocampista Massimo Conti
(appena 9 minuti giocati, subentrato nei minuti finali
a Cazzola contro il Sudtirol). Nella lista non ci
sono Pedrelli, Valagussa e Malaccari
perchè non sono stati mai utilizzati dal
trainer Pagliari in quanto fuori causa per infortuni
vari come del resto è out Fontanesi (ma lui
già ad inizio stagione). Per vedere tutta
la lista completa si può cliccare nel grafico
di seguito.
La lente di ingrandimento. Abbiamo parlato nei giorni
scorsi della grande prodezza di Casiraghi per il
sombrero ad un avversario nell'azione del gol di
Ciccone contro il Bassano. Ma rivedendo bene le
immagini l'azione è stata esemplare. Colpo
di petto smarcante di Marchi, Casiraghi che apre
su Cazzola con l'esterno destro, ma il vero tocco
di classe è nel lancio di scambio di Cazzola in area,
con la palla che sembra "telecomandata"
con un tocco
liftato di destro. Azione che va vista e rivista
negli highlights di Elevensports.it.
Però sabato ci sono state altre prodezze nel girone
che si possono osservare sempre sullo stesso portale
web. Quel lancio smarcante dalla lunga distanza
di Emerson che scaturisce il gol del raddoppio di
Guerra contro il Sudtirol. Ma soprattutto il gol
decisivo con un colpo di tacco di Germinale che
regala la vittoria al Fano contro la Triestina.
Tutte immagini che vanno gustate e che fanno veramente
bene al calcio.
• 04
DICEMBRE 2017 Dal
"sombrero" al mercato: gli occhi dalla
B su Casiraghi. E su Ricci c'è un nuovo interesse
Si
è fatto notare sabato sera nell'azione del
gol che poi è risultato decisivo. Assist
di Cazzola. Palla sul destro, sombrero all'avversario
di turno in area (Pasini). Si porta la sfera sul
sinistro, fa partire una parabola tagliente che
scavalca il portiere (Grandi) e si stampa in pieno
sulla traversa. Sarebbe stato un gol da cineteca.
Per fortuna che sulla ribattuta ci ha pensato Ciccone
a ribadire in rete la palla con un preciso sinistro.
Stiamo parlando di Daniele Casiraghi, il fantasista
dei rossoblù, è un classe 1993. Con
il 4-4-1-1 disegnato da Dino Pagliari sta giocando
in pianta stabile tra linee a supporto della punta
Marchi. La scorsa estate era stato seguito nella
fase di mercato estiva dal Pordenone, ma si è
parlato anche del Livorno. Il calciatore lombardo
è legato al Gubbio con un contratto biennale.
Durante la gara contro il Bassano erano presenti
degli osservatori della Virtus Entella, formazione
tra l'altro che proprio domenica ha battuto per
3-1 la capolista Bari in serie B. In verità si
è parlato già nella scorsa estate di un
presunto interessamento della società di
Chiavari verso il calciatore ora in forza al
Gubbio. Questo allora sta a significare che è
tornato sotto osservazione. D'altronde con la società
biancoceleste esiste un ottimo rapporto, tant'è
che nella passata stagione arrivarono proprio in
rossoblù in prestito, nella fase invernale
del mercato di gennaio, Lafuente e Stefanelli. Pertanto
niente è precluso. Ci sono altre società
di categoria superiore che stanno sondando il terreno
invece per il baby playmaker Luca Ricci, classe
1999, come abbiamo già scritto da un po'
di tempo: si tratta del Pescara in serie B, però
c'è
stato un sondaggio dell'Hellas Verona che si trova
in serie A. Sul calciatore di San Martino in Campo
si è aperta un'altra strada: c'è l'interesse
anche della Cremonese in B. Chiaro che adesso bisognerà aspettare l'apertura
di mercato invernale per testare con mano cosa poi
avverrà in realtà. Dopo questa finestra
di gennaio, se ne riparlerà in tal caso a
giugno 2018. Intanto il Bassano ha già deciso
a chi affidare la panchina dopo l'esonero lampo
di Giuseppe Magi subito dopo il match di Gubbio.
Si tratta per la precisione di Giovanni Colella,
classe 1966, di Cosenza, la scorsa stagione sulla
panchina della Robur Siena (dove aveva subito un
esonero), e in passato trainer del Renate e del
Como. E con lui arriverà in giallorosso un
collaboratore tecnico, il vice Moreno Greco che
sostituisce così Luca Pierotti, anch'egli
esonerato dalla società veneta dopo la sconfitta
contro la formazione di Dino Pagliari.
• 03
DICEMBRE 2017 Focus.
L'incrocio beffardo degli ex allenatori con il Gubbio
e il gioco della battaglia navale
Quell'incrocio
beffardo che talvolta diventa fatale quando ci si
trova di fronte. Una storia di ex allenatori. Era
successo a Piero Fiorindi nel lontano 1 febbraio
1987 che fu esonerato dal Città di Castello
dopo che aveva perso per 3-0 sul campo con il Gubbio
con le reti di Cipolletti (doppietta) e Camborata.
Poi era successo anche ad Agatino Agatino il 25
febbraio 2012 quando era alla guida del Modena in
serie B e venne sconfitto dal Gubbio per 2-0 al
Barbetti con le reti di Ciofani e Sandreani. Una
storia che si è ripetuta con Giuseppe Magi:
il Bassano perde a Gubbio (1-0) e il tecnico pesarese
è stato esautorato subito dopo il match. D'altronde
Magi era stato salutato dalla curva con uno striscione:
"Salta con noi Giuseppe Magi". Un saluto
sincero uscito dai ragazzi della curva che poi si
è protratto pure nel dopo gara: infatti Magi
(nonostante l'amarezza dell'esonero e del risultato
negativo) si è intrattenuto con gli ultras
eugubini per stare insieme con una bevuta per ricordare
quel qualcosa che non si dimentica. In due anni
il Gubbio è tornato nei professionisti e
poi ha condotto un buon campionato arrivando sesto
in classifica. Il vero tifoso, chi ha tribolato,
non si scorda, mai. Perchè se è vero
che Magi deve molto al Gubbio per aver visto per
la prima volta il professionismo. Pure il Gubbio
deve molto a Magi perchè è stato lui
a riportarlo proprio in serie C dopo una cavalcata
storica: all'andata si trovava a -7 dalla vetta,
nel ritorno è andato a +11 dal Montecatini.
Questi sono i numeri. Perchè fino a prova contraria
non era scontato vincere un campionato di serie
D. Perchè fino a prova contraria non era
scontato che senza Magi si fosse riusciti a tornare
subito in serie C: anzi, può essere che il
Gubbio ancora oggi si sarebbe trovato nelle sabbie
mobili dei dilettanti e può essere che il
calcio sarebbe pure scomparso nella città
dei Ceri (chi lo sa!). Oltretutto al primo anno
nei professionisti, lo stesso Magi, con il Gubbio
"formato matricola", è riuscito
a centrare un sesto posto considerevole in un girone
con squadroni come Parma e Venezia che ad oggi stanno
primeggiando in serie B: ducali che sono al primo
posto in coabitazione con il Bari e lagunari che
si trovano in zona playoff. Inoltre il Gubbio è
arrivato dietro solo a squadre come Pordenone, Padova
e Reggiana che avevano speso il triplo (se non il
quadruplo) dello stesso Gubbio nel campionato scorso.
E secondo alcuni addetti ai lavori, il campionato
dell'anno scorso viene considerato più difficile
di quello attuale. Infatti lo dice chiaramente il
navigato Ds Eugenio Olli, della Feralpisalò,
sulle colonne di Tuttoc.com: "Quest'anno
è un campionato abbordabile perchè
mancano le big come Venezia e Parma. L'unica squadra
che dà l'impressione di avere in più
qualcosa è il Padova". Pertanto,
giustamente, c'è stato il giusto omaggio
ad un tecnico (che insieme a tutte le componenti
generali, intendiamoci) ha ottenuto risultati
importanti in due stagioni. Tutto ciò nel
calcio si chiama riconoscenza. La riconoscenza è
la logica conseguenza dei risultati e di quello
che si fa in campo. Poi entrano in gioco altre questioni
(poco chiare). C'è chi si diverte a fare
il bambino e si mette a giocare a battaglia navale.
La battaglia navale è un gioco di carta e
penna (il più classico): il vincitore è
quello che per primo riesce ad affondare tutta la
corazzata del suo contendente. Si gioca ad armi
pari. Come lo si fa in un campo di calcio. Una squadra
di calcio entra in campo per battere l'altra e lo
fa con spirito sportivo, come è successo
al Gubbio di Pagliari che ha vinto con merito la
sfida con il Bassano perchè ha usato bene
i giusti strumenti (usando una terminologia tanto
cara al tecnico dei rossoblù). Poi c'è
chi usa la "battaglia navale" in maniera inappropriata. C'è
chi si diverte ad affondare le persone. Nella loro
dignità e nella loro serietà.
Ma si entra in un gioco più grande, di menti
contorte (e cattive). Forse qualcuno non si merita la serie C. Si merita la serie D.
Per davvero e per sempre.
• 02
DICEMBRE 2017 Ciccone:
"Ho tirato ad occhi chiusi". Pagliari:
"Gara di sostanza". Le foto di Gubbio-Bassano
Il
Gubbio torna alla vittoria con un gol decisivo di
Ciccone dopo un sombrero di Casiraghi che aveva
colpito la traversa. Sconfitta del Bassano che costa
cara all'ex tecnico rossoblù Giuseppe Magi
che viene esonerato dopo il match e pensare che
la curva eugubina gli aveva dedicato uno striscione
con scritto: "Salta con noi Giuseppe Magi".
La notizia infatti viene comunicata in sala stampa
dal direttore generale dei giallorossi Werner Seeber:
"In questa occasione non sono venuto a parlare
della partita, ma comunichiamo che Magi è
stato sollevato dall'incarico". Messaggio
flash e isolato. Oltre al tecnico viene esonerato
anche il vice allenatore Luca Pierotti. In casa
rossoblù invece torna il sorriso. L'autore
del gol vittoria Nicola Ciccone è euforico:
"Non sono abituato a segnare. Ho visto la
palla, prima l'ho stoppata e poi mi sono chiesto:
ora che faccio? Ho chiuso gli occhi e ho tirato,
mi è andata bene. E pensare che alla fine
potevo segnarne un altro, ma l'ho ciccato e forse
era troppo per me. Questo è un risultato
ottimo. Una tattica perfetta e abbiamo fatto vedere
gli attributi". Gli fa eco il centrocampista
Gianluca Sampietro: "Abbiamo giocato con
il collettivo. In queste circostanze pure il singolo
viene poi esaltato. Non era facile, complimenti
alla nostra squadra. Grande carattere e tatticamente
bravi. Ma più importante è stato il
nostro atteggiamento: con grinta e determinazione
abbiamo ottenuto l'intera posta in palio".
L'allenatore Dino Pagliari come al solito parla
striminzito: "Una tattica perfetta contro
una squadra forte come il Bassano. Questi ragazzotti
hanno fatto quello che dovevano fare. Abbiamo concesso
molto poco e in verticale abbiamo spesso messo in
difficoltà gli avversari. Una partita di
sostanza, insomma. Marchi? Tiene quella fascetta
sul braccio e quindi deve dare l'esempio: direi
che lo sta facendo con serietà, generosità
e qualità". Tocca infine proprio
alla punta Ettore Marchi: "Siamo contenti,
ci voleva. Alla resa dei conti i nostri punti li
abbiamo fatti, con Pagliari 17 punti in 11 partite.
C'è da migliorare, questo è vero".
Ma poi il capitano eugubino manda delle frecciatine:
"Vedo spesso che si guarda sempre l'erba
del vicino. Invece bisogna guardare il nostro orticello.
Credo oltretutto che non siamo così deboli,
anzi. E se in campo sto facendo bene è perchè
ci sono altri dieci calciatori che mi aiutano in
campo". Intanto ecco le foto (18 immagini)
di Gubbio e Bassano. Fotoservizio di Simone Grilli.
Tutte le istantanee nella sezione "fotogallery"
e nel link in sequenza
• 02
DICEMBRE 2017 Gubbio
batte Bassano con un gol di Ciccone (1-0). Vittoria
che costa cara all'ex trainer Magi
Gubbio
contro il Bassano di sabato. La curva dei tifosi
del Gubbio salutano l'ex allenatore con questo striscione
con scritto: "Salta con noi Giuseppe Magi".
Decisivo un gol in avvio di Ciccone dopo un sombrero
di Casiraghi che colpisce la traversa. La tattica. Il trainer
Pagliari conferma il 4-4-1-1. Volpe in porta. Difesa
a quattro con Paramatti, Burzigotti, Dierna e Lo
Porto. Centrocampo basato sull'asse Cazzola, Giacomarro,
Sampietro e Ciccone. Davanti Casiraghi tra le linee
a supporto di Marchi. La cronaca. Pronti e via,
Gubbio subito in vantaggio. Scorre il 3': Cazzola lavora sulla
destra un pallone e lo serve in mezzo a Casiraghi
che con un sombrero salta Pasini e libera un tiro di
sinistro che si stampa sulla traversa, sulla ribattuta
si trova in agguato Ciccone che di piatto sinistro
insacca la sfera radente. Risposta al 10' con un
tiro volante di Bianchi in porta, salva accartocciandosi sulle
ginocchia Piccinni che di testa respinge la conclusione potente
del centrocampista giallorosso. Al 26' Barison sfiora
il palo di testa sugli sviluppi di un corner di
Venitucci. Fase di stanca dove il Bassano con il
palleggio cerca di fare la partita e il Gubbio gioca
di rimessa ma non corre rischi particolari. Al 41' Cazzola si libera sulla destra di
Stevanin, si porta al limite e fa partire una rasoiata
di destro: palla che sibila vicino al palo. Ripresa.
Al 2' da sinistra Proia apre bene in area per Minesso
che da posizione favorevole cicca in maniera clamorosa
la palla davanti al portiere. All' 11' tiro teso
di Bianchi dal limite con la palla che si perde
a lato. Al 15' un tiro dal limite di Minesso,
ma questa volta Volpe è reattivo e para.
Al 22' ci prova Venitucci con una volèè
al limite di sinistro, esce fuori una palombella
insidiosa che costringe Volpe a salvarsi in angolo
per deviare la sfera sopra la traversa. Al 25' si
forma invece una mischia in area rosoblù: provvidenziale
intervento in chiusura di Lo Porto che salva tutto
su un tiro ravvicinato di Minesso. Al 30' Casiraghi
porge un pallone d'oro a Ciccone che a pochi passi
dalla porta cicca il pallone. Al 33' ancora Casiraghi
per Marchi, tiro in diagonale radente, Grandi in
tuffo si salva in corner. Al 37' compie il miracolo
Volpe in tuffo su sventola di Venitucci dal limite.
E al 45' c'è una occasione clamorosa per Minesso:
calcia forte in area, ma la palla fa la barba al
palo. Tabellino:
Gubbio - Bassano (1-0): Gubbio
(4-4-1-1): Volpe; Paramatti, Burzigotti, Piccinni,
Lo Porto; Cazzola (47' st Paolelli), Giacomarro, Sampietro, Ciccone
(32' st De Silvestro);
Casiraghi (47' st Jallow); Marchi. A disp.: Costa, Fumanti, Bergamini, Conti, Malaccari, Manari, Libertazzi. All. Pagliari. Bassano
(4-3-3): Grandi; Andreoni, Pasini, Barison,
Stevanin (42' st Bonetto); Bianchi, Botta (34' st
Giordani), Proia (14' st Diop); Venitucci, Fabbro, Minesso.
A disp.: Falcone, Bortot, Ceccato, Laurenti, Popovic,
Salvi, Tronco, Zarpellon.
All. Magi. Arbitro: Tursi di Valdarno
(Lenza di Firenze e Santi di Prato). Rete:
3' pt Ciccone (G). Espulso: 42' st vice
allenatore Pierotti
(B) per proteste. Ammoniti: Sampietro
(G), Barison (B), Botta (B), Volpe (G), Fabbro (B),
Paramatti (G).
Angoli: 10-5 per il Bassano. Recupero:
1' pt; 5' st. Spettatori: 771 (di cui 535
abbonati). Risultati:
Diciassettesima Giornata - Serie C - Girone B: Fano
- Triestina 1-0 54'
Germinale (F) Feralpisalò - Sudtirol
2-1 11'
Ranellucci (F), 16' Guerra (F), 85' Costantino (S) Gubbio
- Bassano 1-0 3'
Ciccone (G) Padova - Fermana 0-0 Reggiana
- Albinoleffe 4-1 5'
Altinier (R), 40' Altinier (R), 77' Cesarini (R),
82' Gonzi (A) aut., 85' Nichetti (A) Renate
- Santarcangelo 0-0 Sambenedettese
- Pordenone 1-1 52'
Magnaghi (P), 67' Rapisarda (S) Vicenza -
Ravenna 0-2 2'
Broso (R) rig., 47' Broso (R)
• 01
DICEMBRE 2017 Ancora
out Ricci, si aggiungono Kalombo e Dierna. Ma si
rivede tra i convocati Malaccari
Contro
il Bassano con nuovi acciaccati. Infatti si aggiungono
alla lista Dierna, Kalombo, oltre a Ricci che dovrà
stare fermo per la terza giornata consecutiva, oltre
ai lungodegenti Pedrelli e Valagussa. La bella notizia
invece arriva dal reintegro di Malaccari che è
stato convocato. Il trainer Dino Pagliari non nè
fa un caso e va avanti per la sua strada: "Rientra
Malaccari dopo diversi mesi. Torna con noi per potergli
fare riassaporare l'aria del campo di gioco".
Per il resto ogni avversario vale l'altro per il
tecnico rossoblù e a riguardo dice: "Per
vincere servirà molta accortezza e molta intelligenza.
Inoltre, come spesso vado dicendo, credo che noi abbiamo
gli strumenti per fare male a chiunque. Credo anche
che la nostra squadra ha qualità e velocità.
L'unico avvertimento che posso enunciare è
che questa è una squadra molto giovane e
pertanto per fare bene si deve basare sul collettivo.
Quando non lo facciamo succede quanto è successo
con Ravenna e Triestina. Ma ricordiamoci sempre
che di fronte ci sono gli avversari che sono sempre
di un certo valore". Detto ciò,
viste le defezioni, appare scontata quindi la formazione
con il modulo 4-4-1-1. Pertanto Volpe in porta.
Difesa a quattro con Paramatti, Burzigotti, Piccinni
e Lo Porto. Centrocampo basato sull'asse Cazzola,
Giacomarro, Sampietro e Ciccone. Infine di punta
Casiraghi tra le linee a supporto del centravanti
Marchi. Questa la lista dei ventuno convocati. Portieri:
Volpe
e Costa. Difensori: Burzigotti, Piccinni, Paramatti, Fumanti, Lo Porto
e Paolelli. Poi i centrocampisti: Sampietro, Conti, Manari, Casiraghi, Bergamini, Giacomarro
e Malaccari. Attaccanti: Marchi, Jallow, Libertazzi, Ciccone, Cazzola
e De Silvestro. Arbitra il signor Tursi di Valdarno
che sarà coadiuvato dagli assistenti Lenza
di Firenze e Santi di Prato. Si gioca di sabato
alle ore 16:30. Fino a fine febbraio il Gubbio giocherà
sempre di sabato, tranne due sfide di venerdì,
il 22 e 29 dicembre. Il Consiglio di Lega, riunitosi
nel pomeriggio di venerdì 1 dicembre, ha
approvato quelle modifiche che nello specifico riguardavano
il girone B dopo l'esclusione del Modena. Per quanto
riguarda i
playout ci sarà un'unica retrocessione: si sfideranno ovvero
la 17°e la 18° in
classifica, però nel caso tra le due formazioni vi siano più di otto punti
di distacco, l'ultima retrocederà direttamente. Ma a quanto pare ci può
essere un cambiamento anche per i playoff. Infatti
Tuttoc.com scrive questo: "Verrà rivisto il valore del coefficiente delle squadre che accederanno ai playoff, in modo da bilanciare le graduatorie con gli altri due gironi che contano una squadra in più e quindi più punti a disposizione".
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