SERIE C - GIRONE B
VENTESIMA GIORNATA
SAB. 21 DICEMBRE 2024
STADIO GIUSEPPE SIVORI
ORE 17:30

SESTRI LEVANTE

2

GUBBIO

1

VENTUNESIMA GIORNATA
SAB. 4 GENNAIO 2025
STADIO PIETRO BARBETTI
ORE 15

GUBBIO-LUCCHESE

> Calendario completo: (vedi)

Clicca le immagini rossoblu!

CLASSIFICA
GIRONE B SERIE C
2024-2025

Pescara
Ternana (-2)
Entella
Vis Pesaro
Torres
Arezzo
Rimini
Campobasso
Pineto
Ascoli
Pianese
Carpi
Perugia
Gubbio
Pontedera
Spal (-3)
Lucchese
Milan Futuro
Sestri Levante
Legnago

40
40
38
35
33
32
28
25

25

25
24
24
22
22
20

19
19
16
16

13

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Risultati Calcio...

VENTESIMA GIORNATA
DOM. 22 DICEMBRE 2025

Ascoli
Spal

1
1

Campobasso
Arezzo domenica

-
-

Lucchese
Pineto

3
3

Milan Futuro
Entella 
domenica

-
-

Perugia
Pianese 
domenica

-
-

Pescara
Ternana
domenica

-
-

Pontedera
Legnago

0
0

Rimini
Carpi
domenica

-
-

Vis Pesaro
Torres 
domenica

-
-

Marcatori 2024-2025
Serie C - Girone B

Cicerelli Ternana
Corazza Ascoli
Bruzzaniti Pineto
Cianci Ternana

12
11
11
9

Vedi lo stadio Barbetti!

Marcatori Gubbio
2024-2025

Tommasini
D'Ursi
Rosaia
Corsinelli
Fossati
Rocchi
Rovaglia
Tozzuolo

3
2
2
2
2
2
1
1

Scopri la nostra citta!

VENTUNESIMA GIORNATA
SAB. 4 GENNAIO 2025

Gubbio-Lucchese

Arezzo-Vis Pesaro

Carpi-Milan Futuro

Legnago-Campobasso

Pianese-Ascoli

Pineto-Sestri Levante

Spal-Perugia

Ternana-Pontedera

Torres-Pescara

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29 DICEMBRE 2017
Pagliari: "Smaltire la rabbia". Notari: "Troppi in 28 in rosa". Le foto di Santarcangelo-Gubbio

Gubbio cade in trasferta con il Santarcangelo con un gol ad un giro di lancette dalla fine di Bussaglia che trafigge Volpe con una conclusione beffarda tra il palo e il portiere. Il giovane attaccante gialloblù vero bestia nera dei rossoblù perchè aveva segnato pure all'andata (due reti delle quattro totali finora realizzate). Un Gubbio che in trasferta va in sovente difficoltà. In trasferta solo 5 punti ottenuti in nove partite: una vittoria, due pareggi e sei sconfitte. Con Pagliari in panchina 4 sconfitte su 6 trasferte. Lo stesso tecnico rossoblù però non ci sta: "Devo sbollire la rabbia". Una frase netta. Poi Dino Pagliari analizza così la partita: "Una sconfitta immeritata. Tante occasioni, ma gli errori hanno condizionato tutto. La squadra ha mostrato grande impegno come sempre, abbiamo creato almeno 5 o 6 palle gol ma quando non si segna poi si paga. Diciamo che questo è stato lo specchio della partita". Conciso il direttore sportivo Giuseppe Pannacci che mostra tutta la sua amarezza: "Siamo stati dei polli, la gara era praticamente finita". Torna a parlare dopo tanto tempo il presidente Sauro Notari. Il patron rossoblù ha detto: "Partita conclusa ingiustamente per noi per una sconfitta non meritata. Abbiamo tenuto il campo. Ma questa è la legge del calcio. Quando la palla non si mette dentro, non si vince. Abbiamo sprecato delle occasioni importanti, come quella di Ciccone. Dispiace perchè la partita l'avevamo fatta noi e stavamo dicendo la nostra in questo momento. Poi è arrivato quel gol finale che ci amareggia. Ora a gennaio il mercato? Abbiamo una rosa di 28 calciatori e quindi va sfoltita. Pertanto chiedo che per prima cosa vada fatto tutto questo. Ma credo che arriverà un rinforzo di rilievo a centrocampo da mettere subito a disposizione del nostro allenatore". Intanto ecco le foto (18 immagini) del match tra Santarcangelo e Gubbio. Fotoservizio di Simone Grilli.

29 DICEMBRE 2017
Santarcangelo, al fotofinish piega il Gubbio (1-0). Segna Bussaglia e che occasioni mancate

Gubbio contro il Santarcangelo. Si decide tutto al fotofinish con un tiro fulmineo di destro di Bussaglia che si insacca alle spalle di Volpe. La tattica. Volpe in porta. Quartetto in difesa con Kalombo, Burzigotti, Piccinni e Paramatti. Centrocampo sull'asse Cazzola, Giacomarro, Sampietro e Ciccone. Davanti c'è Casiraghi tra le linee a supporto della prima punta Marchi. La cronaca. Al 7' un cross insidioso in area di Cazzola, Bastianoni smanaccia ma poi si salva. Al 10' ci prova Broli con un tiro dal limite verso la porta, salva in scivolata in corner Burzigotti. Al 12' cross da destra in area di Toninelli, una sponda di Capellini che serve a due passi dalla porta Piccioni che manca il tap in vincente da posizione molto favorevole: palla che termina a lato. Al 20' pennellata da sinistra in area di Sirignano, Broli ci prova al volo di sinistro, Volpe c'è e in tuffo para. Al 24' la prima vera occasione per il Gubbio: Marchi entra in area da sinistra e scarica un sinistro in porta, Bastianoni in tuffo respinge, Ciccone ci riprova di sinistro in diagonale, la palla sfila di poco a lato radente. Al 35' assolo di Capellini che parte dalla trequarti ed entra in area da destra, assist verso il centro dove giunge Piccioni che calcia al volo di destro: palla che fa la barba al palo. Risponde al 37' con una sortita in avanti Ciccone che calcia di sinistro dal limite, ma la palla termina a lato. Al 42' ancora Ciccone dal limite (sponda di Marchi) con un tiro secco dal limite, Bastianoni in due tempi si accartoccia e para. Al 43' c'è un errore di Casiraghi, Capellini si lancia in porta, provvidenziale l'intervento di Burzigotti in extremis. Ripresa. Al 10', su una classica azione di contropiede, Casiraghi da destra serve in area Marchi che calcia al volo di destro, Bastianoni in volo toglie le ragnatele dal sette. All'11' parte tutto dai piedi di Marchi sulla trequarti che serve in area Casiraghi che si libera e porge una palla d'oro per Ciccone: tiro di sinistro solo davanti al portiere, ma Bastianoni in tuffo riesce a salvarsi in angolo. Al 28' il Santarcangelo vicino al gol: fa tutto Toninelli che da destra va sulla trequarti e calibra un lancio millimetrico per Capellini solo davanti al portiere, ma Volpe in uscita compie il miracolo respingendo un tiro da distanza ravvicinata. Al 32' Bussaglia apre per Capellini che in diagonale calcia di sinistro, palla che si infrange sull'esterno della rete. Al 43' Jallow brucia Bondioli e calcia di destro in area, Bastianoni si distende in tuffo e salva tutto. Al 44' il colpo di scena, gialloblù in gol: scambio volante Piccioni e Bussaglia, quest'ultimo entra in area dalla destra e in spaccata di destro infila la palla tra palo e portiere. Una doccia gelata e 1-0 finale per il Santarcangelo.
Tabellino: Santarcangelo - Gubbio (1-0):
Santarcangelo (3-4-2-1): Bastianoni; Bondioli, Briganti, Sirignano; Toninelli, Dhamo (15' st Obeng), Dalla Bona, Cagnano; Capellini, Broli (1' st Bussaglia); Piccioni. A disp.: Addario, Moscatelli, Chiacchio, Luciani, Maloku, Soumahin, Bruschi, Palmieri, Tommasone. All. Cavasin.
Gubbio (4-4-1-1): Volpe; Kalombo, Burzigotti, Piccinni, Paramatti; Cazzola (15' st Malaccari), Giacomarro, Sampietro, Ciccone (15' st De Silvestro); Casiraghi; Marchi (38' st Jallow). A disp.: Costa, Fumanti, Pedrelli, Paolelli, Bergamini, Conti, Manari, Libertazzi. All. Pagliari.
Arbitro: Rutelli di Enna (Fraggetta di Catania e Baldelli di Reggio Emilia).
Rete: 44' st Bussaglia (S).
Ammoniti: Cagnano (S), Dalla Bona (S), Toninelli (S), Bussaglia (S). Angoli: 5-3 per il Gubbio. Recupero: 1' pt; 3' st. Spettatori: 550 (di cui 25 di Gubbio nel settore ospiti).
Risultati: Ventunesima Giornata - Serie C - Girone B:
Fano - Padova
1-1
16' Germinale (F), 94' Capello (P) rig.
Mestre - Albinoleffe
2-1
4' Sottovia (M), 21' Scrosta (A), 58' Boscolo (M)
Ravenna - Bassano
1-2
22' De Sena (R), 34' Proia (B), 62' Proia (B)
Reggiana - Triestina
2-0
44' Cesarini (R), 69' Bovo (R)
Renate - Feralpisalò
2-1
28' Lunetta (R), 32' Guerra (F), 73' Gomez (R) rig.
Sambenedettese - Fermana
3-0
4' Miracoli (S), 50' Di Pasquale (S), 74' Di Pasquale (S)
Santarcangelo - Gubbio
1-0
89' Bussaglia (S)
Sudtirol - Pordenone
rinviata per campo ghiacciato

28 DICEMBRE 2017
Da Gubbio... al Milan (e vince il derby): Antonio Donnarumma da protagonista in Coppa

Era con il Gubbio in serie B. Ha difeso la porta dei rossoblù nella cadetteria con 37 presenze nella stagione 2011-2012. Poi al Genoa con una presenza in serie A. Nel 2014 si trasferisce al Bari in serie B collezionando 25 presenze. Ritorno al Genoa ma non trova più spazio. Una parentesi in Grecia, nel 2016 fino a giugno 2017 nella serie A ellenica con l'Asteras Tripolis (21 presenze). La scorsa estate viene ingaggiato dal Milan dove raggiunge il fratello Gigio. Si tratta di Antonio Donnarumma, classe '90, che mercoledì ha esordito nel Milan da titolare nel derby di Coppa Italia contro l'Inter. Un impiego a sorpresa perchè si tratta del terzo portiere dei rossoneri: simultaneo infortunio del primo portiere Gigio Donnarumma e del secondo Storari, Antonio è catapultato in gara e la vive da protagonista. Infatti il Milan batte l'Inter con la rete nei supplementari di Cutrone. Dallo stadio Barbetti di Gubbio al San Siro, in una partita che ricorderà per sempre come dice nell'intervista rilasciata a Sky Sport. Intanto in casa Gubbio, dopo la rifinitura, ha parlato il trainer dei rossoblù Dino Pagliari in vista della partita di Santarcangelo: "Avversaria rognosa, ma lo saremo anche noi. Ma è una partita da giocare con molta attenzione perchè là c'è un tecnico importante e navigato come Cavasin. E il calciomercato? Questo non è il momento di parlarne (...)". Molto sintetico e taglia corto l'allenatore in particolare quando si parla di mercato. Dal lato infortuni restano fermi ai box Lo Porto, Dierna e Ricci che non sono stati convocati. Indisponibile ancora Valagussa oltre al lungodegente Fontanesi. Perciò viene confermata la formazione di venerdì scorso con il modulo 4-4-1-1. Volpe in porta. Quartetto in difesa con Kalombo, Burzigotti, Piccinni e Paramatti. Centrocampo sull'asse Cazzola, Giacomarro, Sampietro e Ciccone. Davanti Casiraghi tra le linee a supporto della prima punta Marchi. Convocati in 22 a partire dai portieri Volpe e Costa. Difensori: Piccinni, Burzigotti, Pedrelli, Kalombo, Paolelli, Paramatti, Fumanti. Centrocampisti: Conti, Casiraghi, Sampietro, Bergamini, Giacomarro, Manari, Malaccari. Gli attaccanti infine: Cazzola, Marchi, Jallow, Libertazzi, Ciccone, De Silvestro. Notizia flash: l'ex capitano e centrocampista dei rossoblù Alfredo Romano ha cambiato casacca e passa dal Forlì alla Turris.

27 DICEMBRE 2017
Con il Santarcangelo: l'andata e il cambio di proprietà. Ancora out Lo Porto, Dierna e Ricci

Contro il Santarcangelo, l'ultima partita del 2017. La partita dell'andata fu nefasta. Infatti la formazione romagnola si è imposta al Barbetti per 2-1 con le reti di Bussaglia e Piccioni, poi gol della bandiera dei rossoblù di Marchi. C'è voglia di riscatto quindi da parte del Gubbio rispetto a quel risultato negativo, ma la squadra gialloblù ha cambiato pelle. Soprattutto a livello societario. Nei prossimi giorni diventa ufficiale il cambio di proprietà: l'azionista principale sarà Ivan Mestrovic, giovane imprenditore croato, che tra l'altro è stato nominato consigliere speciale della Federazione calcistica croata (Hns) dal presidente in carica che è il famoso Davor Suker (ex attaccante del Real Madrid). Una operazione andata in porto grazie ai buoni uffici di Claudio Crespini, attuale direttore tecnico del Santarcangelo, con l'interessamento di Vlado Borozan (ex calciatore croato che ha giocato nel Gualdo costruito da Crespini), divenuto adesso uomo di fiducia del presidente entrante Mestrovic e quindi consulente di mercato. Non è un caso che sulla panchina del Santarcangelo ora c'è un allenatore navigato come Alberto Cavasin (anch'egli era a Gualdo Tadino con Crespini), ritornato in pista in Italia dopo un'ultima esperienza avuta in Inghilterra sulla panchina del Leyton Orient. La formazione romagnola tra l'altro proviene dall'impresa nella trasferta di Pordenone con la rete decisiva nella ripresa di Piccioni. Il trainer Cavasin schiera un modulo simile al Gubbio, ovvero il 4-4-1-1. Con questo probabile undici iniziale. Bastianoni in porta. Una difesa a quattro con Bondioli, Briganti, Sirignano e Cagnano. A centrocampo l'asse Toninelli, Dalla Bona, Dhamo e Broli. Poi davanti Capellini tra le linee a supporto della punta Piccioni. In casa Gubbio si tratta della prima trasferta dopo un mese: l'ultima uscita il 26 novembre scorso nella sconfitta contro la Triestina. Il trainer Pagliari confermerà il 4-4-1-1. Con il probabile undici. Volpe in porta. Un quartetto di difesa formato da Kalombo, Burzigotti, Piccinni e Paramatti. Infatti è molto difficile il recupero di Lo Porto sulla fascia sinistra (problema al polpaccio). Come terzino destro è stato provato pure Paolelli, ma dovrebbe giocare dal primo minuto Kalombo. Non dovrebbero farcela nemmeno Dierna e Ricci, out per alcuni acciacchi (problemi al muscolo soleo). A centrocampo quindi l'asse sarà formato da Cazzola, Giacomarro, Sampietro e Ciccone. E davanti Casiraghi tra le linee a supporto della punta Marchi. Si gioca venerdì 29 dicembre alle ore 14:30 al Valentino Mazzola.

26 DICEMBRE 2017
Burzigotti nella Top 11 di Tuttoc.com del girone. Mercato: primi nomi, le ipotesi da vagliare

Un calciatore del Gubbio figura nella Top 11 del girone B del girone di andata. Si tratta di Lorenzo Burzigotti, il difensore centrale rossoblù che ormai è in pianta stabile come titolare nella formazione di Pagliari. Come portiere è stato eletto il migliore Di Gregorio del Renate. In difesa il trio formato da Andreoni del Bassano, Comotto della Fermana e appunto Burzigotti del Gubbio. A centrocampo un quartetto con Tait del Sudtirol, Burrai del Pordenone, Pulzetti del Padova e Tomi della Samb. Mentre in attacco il tridente con Cesarini della Reggiana, Guerra della Feralpisalò e Mensah della Triestina. La Top 11 è stata stilata dal portale Tuttoc.com con le motivazioni. Intanto si avvicina il calciomercato di gennaio. Allora si farà sul serio e si potrà vedere cosa andrà in porto. In casa Gubbio cominciano a girare alcune voci. Ma si tratta di indiscrezioni e quindi nessuna certezza. In primo luogo comincia a farsi insistente la voce che potrebbe arrivare un centrocampista di peso. Un nome che al momento però è top secret. Un nome che potrebbe fare al caso del Gubbio è Kenneth Obodo, classe '85, nazionalità Nigeria. La scorsa stagione giocava nel Sudtirol, con esperienze in serie C con Juve Stabia, Alessandria e Pisa, pure una apparizione in serie B con il Grosseto. Il calciatore è un vero metronomo del centrocampo, un mediano metodista che può fungere da esterno sinistro: adesso si trova alla Vibonese in serie D. Un calciatore di qualità che potrebbe sostituire proprio in quel ruolo Ricci se dovesse andare in altri lidi (lo seguono diverse società di categoria superiore come la Virtus Entella, Hellas Verona, Cremonese e Pescara). Ma anche se il gioiellino rossoblù dovesse restare in rossoblù fino a giugno, Obodo potrebbe rappresentare un mediano di valore per lo scacchiere di mister Pagliari per il girone di ritorno. Un altro nome papabile potrebbe essere Francesco Favasuli, classe '83, che Pagliari ha già avuto a Pisa in serie C1: il calciatore possiede un buon bagaglio di esperienza avendo giocato in B con Ascoli e Messina, poi una lunga trafila in serie C con Teramo, Cavese, Pisa, Juve Stabia e Salernitana. Adesso il centrocampista calabrese si trova in serie D alla Cavese. Per l'attacco invece spunta il nome di Eric Lanini, classe '94, di proprietà della Juventus, in forza adesso nel Vicenza. La punta torinese ha segnato proprio venerdì il gol del pareggio nella ripresa di testa dei biancorossi a Gubbio. Una operazione possibile se la Juventus lo girerà in prestito ai rossoblù, visto che a Vicenza non ha trovato molto spazio e adesso la società veneta sta attraversando un momento non felice. Per gli altri ruoli non trapelano voci perchè la rosa è completa, a meno che avvengano delle cessioni importanti. Il terzino Kalombo è seguito: si parla della Cremonese, ma al momento nel suo ruolo c'è Almici, tuttavia se non dovesse rinnovare con i grigiorossi potrebbe essere proprio il laterale fanese il sostituto naturale. Nel ruolo di difensore centrale il Gubbio è coperto con tutti i calciatori sotto contratto (Burzigotti, Dierna, Piccinni, Paramatti e Fontanesi), perciò qualsiasi entrata può avvenire solo in caso di una cessione. Si è parlato di un ritorno di Rinaldi, però da Arezzo finora non ci sono riscontri: il calciatore infatti non ha ricevuto nessun contatto, inoltre è legato da un contratto biennale con gli amaranto. Ma esistono problemi societari. Vediamo a gennaio se il contatto ci sarà.

22 DICEMBRE 2017
Marchi: "Sette punti in sette partite". Zanini: "Noi, per la maglia". Le foto di Gubbio-Vicenza

Gubbio, prima di ritorno con un pareggio. Il Vicenza ha giocato la sua partita con verve nonostante i problemi societari: così dopo il gol in avvio di Marchi su rigore, è giunto il pareggio di testa nella ripresa con Lanini. Il tecnico dei biancorossi Nicola Zanini analizza così il match dopo le vicende che hanno agitato tutto l'ambiente vicentino: "La squadra ha giocato con grande professionalità. Non abbiamo passato dei bei momenti di lavoro che vanno al di là del campo giocato. Ma i calciatori sono stati compatti, si è notato spirito di gruppo e attaccamento alla maglia. Sono di Vicenza, una piazza con oltre seimila abbonati, sento dentro tutta questa vicenda. Abbiamo sentito tante chiacchiere, ora ci attendiamo i fatti. Solo i fatti. Purtroppo in questa categoria, dopo il caso Modena, si è parlato di tutto e non di calcio. Noi siamo come quel pugile che prende tanti pugni e poi cade, però noi non siamo ancora caduti. Speriamo che ci sia una società che ci dia serenità, in modo tale che riporti linfa e voglia di riparlare di calcio. La partita? Direi bella. Credo un pareggio giusto. Il Gubbio? Ha un mister (Pagliari ndr) di esperienza ed io devo solo imparare da lui: una squadra che ha qualità soprattutto in fase offensiva e che sa ripartire bene, ma soprattutto conosce i propri limiti". Tocca al Gubbio, si parte dal capitano Ettore Marchi: "Abbiamo affrontato un Vicenza di qualità, basta vedere il nome di tutti i calciatori in campo. Per questo motivo credo che sia un punto importante. Sette punti in tre partite mi sembrano un buon bottino. Prima raggiungere questi punti sembrava utopia". Parla Nicola Malaccari che è ritornato in campo dopo oltre tre mesi fuori dai campi di gioco (dal 10 settembre a Mestre): "Tre mesi fermo, è stato emozionante e allo stesso faticoso tornare in campo. Ma devo ringraziare tutto lo staff che è riuscito a mettermi in sesto. Devo lavorare ancora tanto per recuperare appieno. Dispiace perchè abbiamo ottenuto un solo punto. Potevamo chiuderla ma potevamo anche perderla". Le parole del trainer Dino Pagliari: "Risultato giusto? Bisogna guardare da quale lato si guarda, perciò penso di no. Potevamo chiudere la partita nel primo tempo. Abbiamo avuto tre ripartenze ottime per farlo. Ma ci sono state delle occasioni anche per loro. Avevamo avuto un eccessivo consumo energetico contro il Padova, perciò non è stato facile anche perchè il Vicenza ha giocato con orgoglio e possiede degli elementi molto validi. Poi abbiamo fatto degli sbagli, ma questo può capitare. Ma sono soddisfatto di questi ragazzotti perchè hanno fatto un percorso importante e tutti stanno sposando la causa". Intanto ecco le 18 immagini di Gubbio e Vicenza. Fotoservizio di Simone Grilli.

22 DICEMBRE 2017
Gubbio, esce un pari sotto l'Albero di Natale con il Vicenza (1-1). Lanini risponde a Marchi

Gubbio contro il Vicenza. La tattica. Il trainer Pagliari schiera il 4-4-1-1. Volpe tra i pali. Quartetto di difesa con Kalombo, Burzigotti, Piccinni e Paramatti. A centrocampo l'asse Cazzola, Giacomarro, Sampietro e Ciccone. Davanti Casiraghi tra le linee a supporto di Marchi. La cronaca. Pronti e via, il Gubbio trova subito un rigore al 7': duettano a centrocampo Casiraghi e Marchi, quest'ultimo serve in area sulla sinistra Ciccone che viene toccato sul piede di appoggio da Tassi. Dal dischetto Marchi è freddo e insacca la sfera sotto all'incrocio dei pali. Al 21' rinvio flebile della difesa rossoblù in area, ne approfitta Giacomelli dalla sinistra che rimette in mezzo una palla d'oro per Lanini che si gira bene ma il suo tiro di sinistro sfiora la traversa. Al 26' azione insistita del Vicenza: De Giorgio crossa in area da destra, mezza rovesciata di Giacomelli con Volpe che vola e respinge; sulla respinta palla importante per Tassi ma da posizione favorevole calcia di destro di poco a lato. Al 29' c'è Casiraghi che lancia in un pallone con il contagiri al limite dove si coordina Cazzola che calcia in porta di esterno destro, ma Valentini è reattivo e toglie le ragnatele dal sette. Al 32' su corner di Giacomelli in area, Malomo gira di testa con la palla che fa la barba alla traversa. Risponde subito dopo Casiraghi che serve in area a sinistra Ciccone: tiro secco ma telefonato, para a terra Valentini. Ripresa. Al 4' Casiraghi per Ciccone sulla sinistra, entra in area e assist a due passi dalla porta verso Marchi, sulla linea di porta salva in scivolata Giraudo. Al 7' chance per Lanini in area, salva a pochi passi dalla porta Kalombo, poi Volpe chiude lo specchio della porta. Al 15' il solito Casiraghi che serve in area Marchi, con tocco volante che finisce di poco a lato. Al 23' arriva il pareggio biancorosso: De Giorgio dalla destra pennella una punizione in area, Lanini svetta di testa e anticipa tutti schiacciando a rete, la palla si insacca a fil di palo. Al 40' lancio in profondità di Di Molfetta verso Lanini che brucia il tempo alla difesa e calcia in porta in diagonale, ma Volpe in tuffo si salva. Si chiude qui, un pareggio sotto l'Albero di Natale più Grande del Mondo.
Tabellino: Gubbio - Vicenza (1-1):
Gubbio (4-4-1-1): Volpe; Kalombo, Burzigotti, Piccinni, Paramatti; Cazzola (1' st Malaccari), Giacomarro, Sampietro, Ciccone (27' st De Silvestro); Casiraghi (43' st Libertazzi); Marchi (27' st Jallow). A disp.: Costa D., Fumanti, Paolelli, Pedrelli, Bergamini, Conti, Manari. All. Pagliari.
Vicenza (4-3-3): Valentini; Malomo, Crescenzi, Milesi, Giraudo; Romizi, Tassi (20' st Di Molfetta), Alimi; De Giorgio, Lanini, Giacomelli (31' st Giusti). A disp.: Fortunato, Costa B., Turi, Magri, Bianchi, Tardivo, Sbrissa, Bangu. All. Zanini.
Arbitro: Di Cairano di Ariano Irpino (Vettorel di Latina e Ciancaglini di Vasto).
Reti: 7' pt Marchi (G) rigore, 23' st Lanini (V).
Ammoniti: Cazzola (G), Piccinni (G), De Giorgio (V), Malaccari (G). Angoli: 6-3 per il Vicenza. Recupero: 0' pt; 3' st. Spettatori: 830 (535 abbonati), di cui 42 da Vicenza.
Risultati: Ventesima Giornata - Serie C - Girone B:
Albinoleffe - Sudtirol
1-1
26' Kouko (A) rig., 27' Gyasi (S)
Bassano - Fano
1-0
47' Minesso (B)
Feralpisalò - Reggiana
3-2
18' Altinier (R), 37' Bovo (R), 57' Ferretti (F), 63' Ferretti (F), 64' Ferretti (F)
Fermana - Ravenna
0-0
Gubbio - Vicenza
1-1
7' Marchi (G) rig., 68' Lanini (V)
Padova - Renate
2-1
9' Guidone (P), 42' Contessa (P), 57' Pavan (R)
Pordenone - Santarcangelo
0-1
78' Piccioni (S)
Teramo - Mestre
2-0
64' Caidi (T), 84' Barbuti (T)

21 DICEMBRE 2017
Out Lo Porto, torna Pedrelli. Contro il Vicenza si gioca regolarmente. Dettagli dalla rifinitura

Si gioca, adesso è certo. Lo spiegano tre calciatori di spicco come Giacomelli, Romizi e De Giorgio, come scrive il sito Vicenzacalcio.it: "Saremo a Gubbio perchè abbiamo deciso come squadra che ci saremo. Siamo consapevoli della maglia che indossiamo. Lo facciamo per tutti quei collaboratori che lavorano con noi quotidianamente e lo facciamo per i tifosi. Questo gruppo ha sempre reagito da vera squadra e ancora ora sapremo farlo". Pertanto la squadra biancorossa sarà regolarmente a Gubbio, per il futuro poi si vedrà. In casa Gubbio invece, dopo la rifinitura, ha parlato il trainer Pagliari che deve fare i conti per l'infortunio accorso al terzino Lo Porto per un problema al polpaccio. Non ci saranno poi per la partita neanche Dierna, Ricci (entrambi per un problema al soleo) e Valagussa. Mentre rientra Pedrelli che è tornato nel gruppo da una settimana, ma non partirà dal primo minuto. L'allenatore dei rossoblù analizza così il pericolo Vicenza: "Partita complicata proprio perchè affrontiamo una squadra che sta attraversando una situazione complicata. Li capisco perchè in passato è capitata anche al sottoscritto una situazione del genere. Ma il Vicenza è una squadra che è stata costruita per vincere il campionato, perciò bisogna mantenere alta la concentrazione. Diro di più: bisogna alzare ancora di più l'asticella perchè la partita è tutt'altro che semplice, pertanto in campo ci vorrà testa e cuore. E mi auguro che i tifosi eugubini ci diano una mano perchè ne abbiamo bisogno". Detto ciò, ecco allora il probabile undici iniziale. Modulo consueto il 4-4-1-1. Volpe in porta. Si cambia in difesa per l'assenza del terzino sinistro Lo Porto. Quartetto difensivo possibile formato da Paramatti, Burzigotti, Piccinni e Kalombo. A centrocampo l'asse Cazzola, Giacomarro, Sampietro e Ciccone. Davanti Casiraghi tra le linee a supporto di Marchi. Questa è tutta la lista dei 22 convocati. Portieri: Volpe e Costa. Difensori: Burzigotti, Piccinni, Pedrelli, Kalombo, Fumanti, Paramatti e Paolelli. Centrocampisti: Giacomarro, Conti, Casiraghi, Sampietro, Malaccari, Bergamini e Manari. Attaccanti: Marchi, Jallow, Cazzola, Ciccone, Libertazzi e De Silvestro. Si gioca alle ore 14:30 di venerdì 22 dicembre.

20 DICEMBRE 2017
Con il Vicenza tra stato di agitazione e voci di mercato. É la terza partita di seguito in casa

Si gioca. Non si gioca. Un film già visto. Nel girone B. Modena che scompare. Ora c'è fibrillazione pure a Vicenza. Con i calciatori che minacciano di non scendere in campo a Gubbio. É scritto tutto in un comunicato in accordo con l'Aic che in sintesi dice: "Davanti l'anomala situazione del club si comunica lo stato di agitazione e il preavviso di sciopero". Anche se nelle ultime ore si parla che i calciatori del Vicenza saranno regolarmente in campo a Gubbio. Ma il rischio è quello della possibilità della messa in mora della società da parte dei giocatori. Mentre in classifica sono in arrivo quattro punti di penalità per stipendi arretrati non pagati. Insomma la situazione è tutt'altro che tranquilla in casa vicentina. Di certo una situazione totalmente opposta rispetto all'andata quando i biancorossi si imposero con un netto 3-0 con le reti di De Giorgio (doppietta) e di Alimi. Ora le cose sono cambiate, pure l'allenatore: prima c'era Colombo, adesso alla guida c'è Zanini. Il tecnico potrebbe optare per il 4-3-3. Cioè Valentini in porta. Quartetto difensivo con Malomo, Crescenzi, Milesi e Giraudo. A centrocampo Tassi, Romizi e Alimi. Di punta un tridente di tutto rispetto basato su De Giorgio, Ferrari e Giacomelli. In casa Gubbio invece sembra confermata la formazione anti Padova. Cioè il solito 4-4-1-1 usato dal trainer Pagliari. Quindi Volpe in porta. Difesa a quattro con Kalombo, Burzigotti, Piccinni e Lo Porto. A centrocampo l'asse Cazzola, Giacomarro, Sampietro e Ciccone. Di punta Casiraghi tra le linee a supporto di Marchi. Proprio su quest'ultimo ci sono voci di mercato. Almeno quanto scrive Tuttomercatoweb.com: si parla di un interessamento in serie B di Ascoli e Ternana. Chiaro che il capitano è tornato a Gubbio, si è legato con un contratto pluriennale, e ha dichiarato che vorrebbe chiudere la carriera nella sua città. Perciò detto questo sembra difficile una sua cessione. Ma nel calcio (ci ha insegnato) non si sa mai cosa può succedere. Altre voci invece interessano il portiere Volpe come scrive Tuttoc.com: si parla sempre di squadre di serie B come Ascoli e Avellino, e addirittura si dice di un sondaggio di Genoa e Bologna. Tutte situazioni che dovranno essere verificate però nel concreto nel mercato di gennaio.

19 DICEMBRE 2017
Focus. Come la frase di Roosevelt, come la scena di Pulp Fiction e la curiosità su Sampietro

Una frase celebre: "Non esiste uomo indispensabile". Una frase detta non da una persona qualunque. Ma fu detta da Franklin Delano Roosevelt. Un politico statunitense molto famoso perchè è stato anche il presidente degli Stati Uniti d'America. Rimane nella storia perchè fu eletto per più di due mandati consecutivi. Quella frase si può ricondurre al calcio attuale. In una teoria che può essere attribuibile alle parole che esprime Dino Pagliari durante le conferenze stampa. Quando si parla degli assenti non batte ciglio. Guarda avanti. Pensa lo stesso a percorrere la sua strada. Come dire proprio: "Nessuno è indispensabile". Per esaltare il collettivo. Per esaltare lo spirito di squadra. Quello spirito di squadra che poi si è visto nella lotta nel pantano del Barbetti contro il Padova. Contro una squadra più forte di certo sia a livello tecnico che a livello di struttura fisica. D'altronde in certe occasioni bisogna fare di necessità virtù perchè spesso e volentieri la necessità aguzza l'ingegno. Quell'ingegno di adattarsi a qualsiasi situazione. In fin dei conti non serve a nulla piangersi addosso. Anche perchè nel calcio non c'è tempo per piangersi addosso. Altrimenti c'è il rischio di entrare in un vortice vizioso e si rischia di restare intrappolati in un labirinto psicologico pericoloso. Diciamo tutto questo perchè nel calcio è di assoluta importanza da un lato la parte tecnica, tattica, atletica, ma dall'altro lato è fondamentale la psicologia. Perchè se è vero che un calciatore completo deve possedere un adeguato bagaglio di conoscenze tecnico-tattiche ed ottimali capacità atletiche che gli permettano di analizzare e risolvere nella maniera più veloce possibile le problematiche che il gioco gli propone. É altrettanto vero che non bisogna assolutamente trascurare l'aspetto cognitivo: ogni individuo nello stato mentale "ideale" sa scegliere la soluzione migliore (anche la più complessa, nel momento in cui serve). Nel calcio italiano il pioniere fu Arrigo Sacchi al Mondiale del 1994, e oggi la figura psicologica della prestazione umana sta diventando sempre più presente e ben più radicata: per un percorso di crescita nella prestazione sportiva occorre la tranquillità psichica dell'atleta. Ma in questo Gubbio si intravede pure una parte di un celebre film. Condita da una frase: "Sono il signor Wolf e risolvo problemi". Si presenta così Wiston Wolf, il personaggio interpretato nel film celebre "Pulp Fiction" (uscito nel 1994 dal regista Quentin Tarantino), in una sequenza che offre molti stimoli per risolvere quei problemi che talvolta facciamo nostri e talvolta si possono usare in altri contesti. Nella gara contro il Padova l'uomo della provvidenza è stato Lorenzo Burzigotti: una partita incanalata sullo 0-0, il difensore centrale sale in attacco e, con un tocco impercettibile su una punizione dalla lunga distanza di Bergamini, disorienta il portiere Bindi e regala la vittoria al Gubbio praticamente a tempo scaduto. Un calciatore che si è rivitalizzato (infatti in estate era finito sul mercato), con prestazioni sempre più convincenti. E si conclude con le curiose rivelazioni nel portale web Gianlucadimarzio.com su Gianluca Sampietro: «Agosto 2012, il Trofeo Gamper, a Barcellona. Orologio che fa segnare quindici minuti alla fine della partita, Ciro Ferrara (all’epoca allenatore della Sampdoria) si gira verso la panchina: "Tocca a te". Gianluca Sampietro non fa una piega, entra e gioca nello stadio che oggi ospita Messi e Suarez, Iniesta oppure Piqué. Inutile andare oltre. Cinque anni dopo la realtà del centrocampista classe 1993 è un’altra: Gubbio, serie C, profumo di rinascita. Dopo un passato nelle giovanili della Sampdoria e un lungo girovagare in giro per l’Italia, adesso Sampietro ha ritrovato continuità e fiducia con la maglia del Gubbio, società dove è arrivato in estate, fortemente voluto dal direttore sportivo Pannacci. Contro il Padova, corsa, geometria, qualità e sudore, e una rete sfiorata di un soffio. Mestiere, quello di fare gol, che conosce bene invece Icardi. Che legame c’è tra i due? Presto spiegato. Giovanili della Sampdoria: un legame in campo ma anche fuori, tanto che i due ragazzi vanno pure in vacanza insieme alle Canarie».

18 DICEMBRE 2017
Bonura: "Gubbio, bene in difesa e nelle ripartenze con il Padova. Ma alternative in avanti..."

Presente alla partita tra Gubbio e Padova allo stadio Barbetti. É stato calciatore, ma pure allenatore e vice allenatore del Gubbio. Stiamo parlando di Marco Bonura. Un suo giudizio su questo match? "Una bella partita nonostante il campo pesante. Soprattutto nel primo tempo dove il campo era praticabile. Nella ripresa la gara è diventata più brutta, maschia, non si riusciva a giocare palla a terra ma perchè il campo non lo permetteva. Tuttavia ho visto due squadre che se la sono giocata. Il Padova è forte, con un impatto soprattutto a livello fisico. Il Gubbio però si è difeso bene, ha avuto una certa efficacia pure nelle ripartenze. Poi è stato anche fortunato perchè vincere queste partite con un episodio così favorevole è importante. Colpa soprattutto del portiere loro (Bindi ndr). Bene così: sono tre punti direi fondamentali per una partita che sembrava incanalata sullo zero a zero. Di sicuro ora è di aiuto per il morale per affrontare al meglio il Vicenza di nuovo in casa". C'è in particolare qualche calciatore del Gubbio che le piace? "Davanti mi piace come coppia Casiraghi e Marchi. Ma mi è piaciuto Cazzola: nel primo tempo soprattutto ha fatto almeno tre giocate da grande calciatore, si vede che ha qualità e fa giocate importanti per la categoria. Dietro bene, soprattutto Burzigotti che si è dimostrato quasi insuperabile. E poi mi è piaciuta una giocata che forse è passata inosservata". Prego, dica? "Nella ripresa è stato molto bravo in una occasione Lo Porto. Ha fatto un grande lavoro in una diagonale: dopo un velo di un attaccante (Capello ndr), la punta (Guidone ndr) si è trovato solo davanti al portiere: Lo Porto lo ha ostruito e ha subito pure il fallo, credo che sia stato determinante perchè in pratica ha evitato un gol praticamente quasi fatto. Di solito si guardano le giocate di un centrocampista o di un attaccante, ma credo che bisogna notare tutte le cose importanti che avvengono in una gara". Quindi questo Gubbio dove può arrivare? "Ancora ci sono fuori Valagussa e Malaccari, ma potrebbero adesso diventare tra virgolette due acquisti per gennaio. Diventeranno utili per il centrocampo dove ci sono solo Ricci, Giacomarro e Sampietro. E forse serve un'alternativa a Marchi in attacco, tuttavia Jallow quando è entrato non mi è dispiaciuto". Veniamo a Marco Bonura. L'ultima esperienza a Gubbio non è stata poi così fortunata perchè è coincisa con la retrocessione nel 2015. A mente fredda, oggi, si può spiegare cosa può essere successo? "Siamo retrocessi da polli. C'è poco da dire". Ovvero? "Purtroppo noi non siamo retrocessi ai playout. Ma non dico questo per giustificarmi. Siamo retrocessi senz'altro prima perchè abbiamo sciupato quel grande margine di vantaggio che avevamo sulle inseguitrici, che il mister Acori aveva creato e meritato sul campo. La squadra infatti aveva fatto un girone di andata importante, andando anche oltre le aspettative. Quella fase finale ci ha disorientato e ancora oggi non so cosa può essere avvenuto. Ogni tanto ci penso e dico ancora come abbiamo fatto a retrocedere. Chissà, forse con una serie di sconfitte è subentrata la paura. Ma bastava poco per la salvezza, era su un piatto d'oro, ma per un solo punto siamo finiti ai playout. Pertanto è stata una retrocessione... da polli". Ed ora Bonura si è rimesso in gioco nei dilettanti, dove allena la Subasio, terza in classifica nel torneo di Eccellenza: "L'anno scorso una salvezza miracolosa a Lama. Da quest'anno ho cambiato società, e siamo contenti perchè siamo oltre il nostro obiettivo e possiamo puntare ai playoff".

16 DICEMBRE 2017
Burzigotti: "Il gol è mio". Volpe: "Lottato tutti". Pagliari: "Bravi". Le foto di Gubbio-Padova

C'è chi lo chiama gollonzo. C'è chi lo descrive come un gol fortuito. Peraltro segnato all'ultimo minuto di recupero (al 94'). Ma quello che conta è che il Gubbio ha vinto battendo la capolista. E il gol decisivo arriva a pochi secondi dal triplice fischio con una punizione calciata da Bergamini in area da oltre 40 metri, un tocco impercettibile di Burzigotti che disorienta tutti, portiere patavino Bindi compreso. Ed è proprio Lorenzo Burzigotti a chiarire l'episodio dopo il match: "L'ho toccata io, sì proprio io. Un tocco minimo ma decisivo. Forse fortuito ma non importa. Volpe mi aveva detto di non salire in area per quella punizione di Bergamini, invece Kalombo mi ha detto vai ed è arrivato il gol . Meglio così. Ma vorrei ringraziare pure Bergamini per questo. Una partita difficile vinta su un campo pesante dove si battevano i denti per il freddo. Con la prima in classifica non abbiamo demeritato, il Padova davvero ha dei calciatori forti". Sintetico invece Francesco Bergamini risultato protagonista nell'azione del gol della vittoria: "Lorenzo dice che il gol è suo? Se lo dice lui, pensavo che fosse mio. Ma l'importante è avere vinto. Il gol è di tutta la squadra. Sapevo che potevamo fare bene, in settimana negli allenamenti abbiamo arato il campo da quanto abbiamo lavorato". Tocca al portiere Giacomo Volpe: "Partita che è stata interpretata bene. Abbiamo arginato il Padova. Dico inoltre che i due centrali difensivi sono stati strepitosi, pure Matteo (Piccinni ndr) che spesso è stato criticato. Abbiamo lottato tutti, compreso il capitano (Marchi ndr) che ci ha aiutato molto pure nelle retrovie. L'episodio contestato dal Padova? Ho fatto una cavolata io in uscita, ma poi sono riuscito a scaraventare la palla sul braccio di Capello, per fortuna l'arbitro ha visto tutto e per questo ha annullato il gol". Succinto come presente ma di certo soddisfatto il trainer Dino Pagliari: "Bravi. Molto. Abbiamo saputo leggere la partita con una capacità di lettura importante su un campo pesante e un clima difficile. Grande prestazione fino alla fine. Loro non hanno mai tirato in porta. Il presidente (Notari ndr) si è goduto questa vittoria". Mastica amaro invece il tecnico dei patavini Pierpaolo Bisoli: "Un beffa. Abbiamo provato a vincere in tutti i modi. Abbiamo subito una sconfitta senza aver subito un tiro in porta. Occasioni incredibili sprecate. Ma le partite durano fino al 94' e in quel momento ci siamo fatti trovare impreparati con cinque calciatori schierati. Torniamo con i piedi per terra, infatti è mancata cattiveria e concentrazione. Il Gubbio ha ottenuto il massimo con il minino sforzo, però Marchi e Casiraghi sono veramente ottimi". Intanto ecco le foto (18 immagini) di Gubbio e Padova. Fotoservizio di Simone Grilli.

16 DICEMBRE 2017
Gubbio, vittoria al 94' sul Padova (1-0). Bergamini, punizione da 40 metri e gol di Burzigotti

Gubbio contro la capolista Padova. La tattica. Il trainer Pagliari opta per il consueto 4-4-1-1. Volpe in porta. Una difesa a quattro con Kalombo, Burzigotti, Piccinni e Lo Porto. A centrocampo sull'asse Cazzola, Giacomarro, Sampietro e Ciccone. Davanti Casiraghi tra le linee a supporto di Marchi. La cronaca. Al 4' dall'out di destra Cazzola serve al limite Casiraghi che calcia teso di sinistro, Bindi in volo intercetta la sfera. All' 8' Cazzola calcia un corner in area dove si forma una mischia, la palla va di poco a lato su tocco ravvicinato di Casiraghi. Al 27' ci prova Giacomarro dalla lunga distanza, ma palla che va alta. Al 38' cross teso pericoloso in area da destra di Mandorilini, prima Capello e poi Candido mancano il tap in vincente a pochi passi dalla porta. Al 45' Casiraghi serve al limite per Sampietro, tiro di sinistro che sfila a fil di palo, radente. Ripresa. Il trainer Bisoli lascia il 4-3-2-1 optando per il 4-3-1-2 inserendo Guidone al fianco di Capello in avanti, e Candido che si piazza tra le linee. Al 12' ci prova dal limite Lo Porto con un tiro al volo di sinistro, la palla termina di poco a lato alla sinistra del portiere. Al 14' è lesto Casiraghi a rubare palla su Contessa, entra in area, ma da posizione decentrata calcia in porta, Bindi si accartoccia e para a terra. Al 22' situazione thrilling: uscita di Volpe, con la palla che scivola via, Capello recupera la sfera e la deposita in rete, l'arbitro ferma tutto per fallo sul portiere tra le proteste dei calciatori patavini. Al 24' lavoro efficace di Casiraghi in area che serve a rimorchio Marchi: tiro al volo di destro del capitano rossoblù con la palla che sfiora il palo in diagonale. Al 43' proteste degli ospiti per un presunto contatto in area tra Lo Porto e Mercandella. Al 49' succede l'incredibile: Bergamini calcia in area da punizione da 40 metri, la palla sfila con il tocco impercettibile di Burzigotti con la sfera che finisce in rete con Bindi che resta impietrito. Gol e vittoria al fotofinish.
Tabellino: Gubbio - Padova (1-0):
Gubbio (4-4-1-1): Volpe; Kalombo, Burzigotti, Piccinni, Lo Porto; Cazzola, Giacomarro, Sampietro (38' st Bergamini), Ciccone (38' st De Silvestro); Casiraghi (28' st Jallow); Marchi. A disp.: Costa, Fumanti, Paolelli, Paramatti, Conti, Malaccari, Manari, Libertazzi. All. Pagliari.
Padova (4-3-2-1): Bindi; Cappelletti, Ravanelli, Trevisan, Contessa; Mandorlini (34' st Mazzocco), Pinzi (24' st Serena), Belingheri; Pulzetti (1' st Guidone), Candido (18' st Tabanelli); Capello (34' st Mercandella). A disp.: Merelli, Burigana, Russo, Zivkov, De Risio, Chinellato, Cisco. All. Bisoli.
Arbitro: Paterna di Teramo (Avalos di Legnano e Basile di Chieti).
Rete: 49' st Burzigotti (G).
Ammoniti: Cappelletti (P), Pinzi (P), Paolelli (G). Angoli: 6-2 per il Padova. Recupero: 0' pt; 4' st. Spettatori: 878 (535 abbonati), di cui 112 di Padova nel settore ospiti.
Risultati: Diciannovesima Giornata - Serie C - Girone B:
Fano - Fermana
1-0
79' Sosa (Fa)
Gubbio - Padova
1-0
94' Burzigotti (G)
Mestre - Sudtirol
0-1
54' Costantino (S)
Ravenna - Santarcangelo
3-1
57' De Sena (R), 87' Selleri (R), 90' Piccioni (S), 92' Broso (R)
Reggiana - Teramo
2-1
42' Altinier (R), 52' Carlini (R), 87' Bacio Terracino (T)
Renate - Pordenone
1-0
93' Di Gennaro (R)
Sambenedettese - Triestina
1-1
10' Mensah (T), 19' Tomi (S)
Vicenza - Albinoleffe
1-1
37' Kouko (A), 54' De Giorgio (V)

15 DICEMBRE 2017
Tra infortuni e mercato. Pagliari taglia corto: "Noi pensiamo di partita in partita e non oltre"

Come preannunciato non ci saranno Ricci e Dierna tra i convocati. Stesso discorso vale per Pedrelli e Valagussa fuori da tempo. Mentre rientra Kalombo in formazione. Il trainer Pagliari alla vigilia della gara contro la capolista Padova non fa drammi, degli infortunati non parla e taglia corto: "Come ribadisco spesso non parlo di chi non gioca. Tanto non sono disponibili e quindi è inutile parlarne". E allora si parla del Padova: "Ma sì, bella sfida. Un Padova che tutti sappiamo che è stato costruito per vincere. Una squadra importante che si trova in vetta. Ma noi credo che abbiamo tutti i mezzi per scalfire le loro incertezze. Abbiamo in mano il temperino proprio per scalfirli perchè talvolta basta un temperino. La squadra si allena sempre con generosità, voglia, attenzione, abnegazione. La sosta? Ci ha aiutato, ma in particolar modo abbiamo cercato di mettere a frutto a maggior ragione il nostro lavoro che si sta facendo negli allenamenti per focalizzarci bene proprio sulla partita. Se è un campionato falsato per questi eccessivi turni di stop? Credo di no perchè il tutto è avvenuto per via di una serie di eventi che si sono intrecciati tra di loro e pertanto tutti quanti ci siamo dovuti adeguare". Si avvicina il mercato di gennaio, lei ha già fatto qualche richiesta? Anche su questa domanda il tecnico Pagliari glissa e dice: "Penso solo al Padova, non penso alla partita prossima e tantomeno al mercato in questo preciso momento". Pertanto la formazione titolare è pressochè fatta con il 4-4-1-1. Volpe in porta. Una difesa a quattro con Kalombo, Burzigotti, Dierna e Lo Porto. A centrocampo sull'asse Cazzola, Giacomarro, Sampietro e Ciccone. Davanti Casiraghi tra le linee a supporto di Marchi. Sono stati convocati in ventidue: Bergamini, Burzigotti, Casiraghi, Cazzola, Ciccone, Conti, Costa, De Silvestro, Fumanti, Giacomarro, Jallow, Kalombo, Libertazzi, Lo Porto, Malaccari, Manari, Marchi, Paolelli, Paramatti, Piccinni, Sampietro e Volpe. In casa Padova invece ha parlato il tecnico Pierpaolo Bisoli e in breve ha detto (da Padovacalcio.it): "Il Gubbio ha le caratteristiche della Fermana, sarà una battaglia. Là piove da qualche giorno e il campo sarà molto pesante, dovremo adattarci. Ma siamo in un buon momento, dobbiamo dare ulteriore continuità ai risultati. E lo schema? Provato qualcosa di diverso davanti per avere un palleggio maggiore ed essere più ficcanti da dietro, potrebbe essere una soluzione valida perché così in avanti possiamo muoverci a piacimento senza dare punti di riferimento". Ci potrebbe essere una novità a livello tattico, cioè l'impiego del 4-3-2-1. Perciò Bindi tra i pali. Difesa a quattro con Cappelletti, Ravanelli, Trevisan e Contessa. A centrocampo Pulzetti, Pinzi e Belingheri. Mentre avverrà davanti il cambio con Candido e Capello trequartisti alle spalle di Guidone. Soluzione possibile.

14 DICEMBRE 2017
Contro la capolista Padova, out Ricci e Dierna. Ma c'è Kalombo e Malaccari a tempo pieno

Gubbio contro la capolista dopo due settimane senza una partita vera. Rossoblù contro il Padova che viaggia a +6 dalla seconda classificata Sambenedettese ed è già campione d'inverno. Questa si tratta dell'ultima gara prima del giro di boa. Sfida importante per entrambe. Rossoblù per risalire posizioni in vista di un girone di ritorno pieno di incognite, patavini che vogliono mantenere inalterato il vantaggio da prima della classe. In casa Gubbio bisogna fare ancora i conti con qualche acciaccato. Si profila a tutti gli effetti con ogni probabilità l'assenza del difensore centrale Emilio Dierna. Oltretutto verrà a mancare per il quarto turno consecutivo il promettente centrocampista Luca Ricci: un problema muscolare sotto al polpaccio che evidentemente risulta più serio del previsto. Ma c'è pure una buona notizia: rientra il terzino destro Sedrick Kalombo in pianta stabile. É stato reintegrato a pieno regime Nicola Malaccari che a questo punto potrebbe essere utile per il trainer Pagliari. Fermi ancora ai box i lungodegenti Valagussa e Pedrelli. Probabile quindi che il tecnico maceratese confermi il consueto modulo che è stato adottato fino ad ora, il 4-4-1-1. Probabile undici titolare. Volpe in porta. Poi difesa a quattro con Kalombo (in vantaggio su Paramatti), Burzigotti, Piccinni e Lo Porto. Centrocampo basato sull'asse Cazzola, Giacomarro, Sampietro e Ciccone. Davanti Casiraghi tra le linee a supporto della prima punta che è Marchi. In casa Padova invece sarà squalificato il tecnico Pierpaolo Bisoli (deve osservare un turno di stop dopo l'espulsione rimediata contro la Reggiana) e al suo posto in panchina andrà il vice Simone Groppi. Tuttavia rientra dalla squalifica il centrocampista Pinzi. Mentre sono in dubbio sia il capitano Pulzetti che il giovane attaccante Cisco (classe '98). Probabile l'utilizzo del 4-3-1-2 che si può trasformare pure in un 4-3-3. Perciò Bindi va in porta. Poi un quartetto difensivo basato su Cappelletti, Ravanelli, Trevisan e Contessa. A centrocampo Pulzetti (se non ce la dovesse fare è pronto De Risio), Pinzi e Belingheri. Davanti Capello tra linee a supporto del duo di attacco Guidone e Chinellato.

13 DICEMBRE 2017
Cazzola: "Aspettative iniziali diverse, ma guardo positivo". Piccinni: "Adesso siamo squadra"

Parlano in due. Cazzola e Piccinni. Partiamo dall'ala destra fanese Umberto Cazzola. Un breve rewind tornando al gol di Ciccone (stupendo) contro il Bassano, con sombrero di Casiraghi, e scaturito da un tocco liftato e telecomandato proprio di Cazzola. Un colpo di classe o altro? "Non ho assolutamente il telecomando in mano. Anzi, il mister ci massacra: non solo a me, pure a Casiraghi. Lui voleva la palla addosso per arrivare alla porta. Così ho fatto e ho cercato di buttare la palla lì davanti dove voleva lui. Perciò poi è stato bravo Casiraghi e poi lo stesso Ciccone che ha fatto gol. Tutto quello che ci chiede il mister, perciò nulla di speciale insomma". Facciamo il punto della situazione quasi al giro di boa, un suo giudizio? "Per fortuna piano piano qualche risultato positivo è cominciato ad arrivare. É ovvio che le aspettative iniziali della scorsa estate erano altre. Se uno guarda la classifica solo adesso non si può essere di certo soddisfatti. Ma, basandomi su quanto dicevo prima, adesso per fortuna le cose stanno andando meglio a livello di risultati e quindi mi pare giusto guardare il futuro con più ottimismo. Credo che abbiamo le potenzialità per fare meglio in classifica. Peccato che tra episodi, infortuni e situazioni varie hanno influito molto. Ma l'importante è guardare avanti con positivà e di certo non con negatività. Soddisfatto di me stesso? Questo mai, esigo sempre di più da me stesso. Perciò, essere soddisfatto quasi mai". Adesso il Padova, la capolista: "Una squadra costruita per vincere. Noi siamo qui per cercare di impedirgli di vincere anche con noi. Cercheremo di utilizzare le nostre armi per fare molto meglio". Tocca allora al difensore Matteo Piccinni e gli chiediamo se la sosta ha giovato oppure no? "Credo che conterà molto il risultato. Se vinciamo di sicuro diremo che ha giovato, altrimenti no. Secondo me ha giovato perchè abbiamo potuto allenarci una settimana in più e poi abbiamo avuto la possibilità di recuperare qualche calciatore acciaccato. Di sicuro a livello fisico ha giovato". Adesso il Padova? "É una buonissima squadra, una squadra fortissima. Una formazione che ormai ha trovato la giusta quadratura per via anche dei buoni risultati". Il trainer Pagliari per ora ha usato una specie di turnover nel duo centrale di difesa facendo una staffetta sistematica con Burzigotti, Dierna e lo stesso Piccinni. Che ne pensa? "Credo che sia normale che ognuno di noi si giochi il posto in ogni partita. La concorrenza si dice che fa sempre bene. A livello personale è chiaro che vorrei giocare tutte le partite, anche per trovare il ritmo partita, e pure per trovare la confidenza e l'amalgama con i compagni. Però c'è talmente stima nel lavoro del mister e dei compagni, perciò qualsiasi calciatore scende in campo non c'è nessuna differenza. L'importante alla fine è fare risultato in campo". Un bilancio finora? "Se si prende in considerazione come avevamo iniziato questo campionato, ora siamo di sicuro soddisfatti. Almeno per quello che siamo diventati ora. Adesso si può dire che siamo diventati una squadra e in ogni gara cerchiamo di giocarcela con chiunque. Credo che così facendo arriveranno i risultati".

12 DICEMBRE 2017
Pannacci: "Mercato, idee chiare ma rosa ampia. Sì, ci aspettavamo di più ma fatte correzioni"

Ad ampio raggio con il direttore sportivo Giuseppe Pannacci. A gennaio si apre il mercato e facciamo il punto della situazione. Girano alcune voci su sondaggi di società importanti su Ricci, Casiraghi e pure Kalombo. Ma cosa ci può dire a riguardo? "Noi ad oggi non abbiamo avuto alcun tipo di richiesta in maniera ufficiale. Punto. Fermo restando che sicuramente Ricci è un ragazzo giovane, un '99 che del resto gioca con continuità, perciò credo che sia normale che alcune società abbiano analizzato il calciatore e potrebbe esistere un interesse". Nelle ultime ore si è parlato di un interesse di Reggiana e Feralpisalò anche verso Burzigotti, quindi? "Beh, sono contento". Abbiamo capito, non si sbottona. Le porgiamo un'altra domanda allora, avete già un'idea per gennaio? "Sì: abbiamo le idee chiare, ci sono degli input, molto delineati come del resto è avvenuto negli altri anni. Piena sintonia con il presidente e in sinergia con l'allenatore". Perciò si pensa a qualche rinforzo in qualche reparto? "Ma abbiamo una rosa abbastanza vasta, formata di 27 calciatori. All'interno di questo organico, il 70% sono ragazzi giovani, di cui il 50% è di proprietà. Questo lo reputo un valore aggiunto per questa società. Faremo tuttavia una valutazione e valuteremo un attimo quali potrebbero essere le migliorie da apportare a questo gruppo. Ma senza dei stravolgimenti". Siamo alla fine del girone di andata, un primo bilancio si può fare, no? "Se lo vogliamo analizzare in tutta la sua interezza, forse ci aspettavamo un qualcosa di più. Di sicuro non abbiamo avuto una partenza delle migliori in campionato. Poi quando si parte male, andare a pensare a correggere non è mai facile. Speriamo di esserci riusciti, anzi siamo convinti di questo. Direi che il mister (Pagliari ndr) sta facendo un grande lavoro. Perciò andiamo avanti giornata per giornata. Ora abbiamo subito una partita molto difficile perchè il blasone del Padova con i risultati fatti sono sotto l'occhio di tutti. Ma sapremo affrontarlo con la cattiveria giusta per ottenere un risultato positivo". In estate c'erano buoni propositi, ora cambiano quei programmi pensando solo alla salvezza o si può parlare di altro? "Noi cerchiamo di essere corretti in base alle comunicazioni che cerchiamo di dare verso l'esterno. Indipendentemente da quelle che possono essere le esternazioni che vengono fatte in determinate situazioni. Ma noi abbiamo sempre detto che volevamo consolidare il campionato fatto l'anno scorso. Cioè partire con una salvezza da centrare il prima possibile, e poi poter migliorare la posizione dell'anno scorso (sesto posto ndr). In verità ad oggi, quasi al giro di boa, ci vede un po' in ritardo per tutta una serie di situazioni. Però siamo consapevoli di avere allestito una buona rosa e, con alcune correzioni e messe a punto (sia del tecnico, sia della società), vedo la possibilità che nel girone di ritorno si possa recuperare terreno e poter dire la nostra". A mente fredda, ad oggi, cosa non rifareste se ne aveste la possibilità? "Nella vita purtroppo non sempre tutte le situazioni hanno risvolti positivi. Non rinnego niente, sicuramente. Abbiamo fatte delle scelte ma perchè ci credevamo. Poi nel calcio si sa, contano i risultati. Contano più di tutto, più della programmazione e pure della scelta dei calciatori. Ma dico che anche gli errori servono per crescere e per essere analizzati. In tutte le squadre si commettono degli errori. Quegli errori che ti permettono poi di crescere a livello personale. Bisogna essere obiettivi e quando uno sbaglia deve risconoscere i propri errori". Infine il Ds vuole mandare un messaggio verso il patron Notari: "É una figura importante, il presidente. Bisogna ringraziarlo per tutto quello che sta facendo. Vogliamo regalargli dei risultati positivi nelle ultime tre partite dell'anno, come è successo con il Bassano. Così si può fare il punto della situazione con maggiore tranquillità".

11 DICEMBRE 2017
Burzigotti, ora è uomo mercato. Dal girone, la statistica: media sconfitte e gol presi elevati

La notizia è questa. Non solo Ricci (nel mirino di Cremonese, Hella Verona, Virtus Entella e Pescara), Casiraghi (sondaggio della Virtus Entella) e Kalombo (gli occhi della Cremonese). Un altro elemento rossoblù è diventato uomo mercato. Si tratta per la precisione di Lorenzo Burzigotti, perno della difesa eugubina. In pratica il difensore centrale biturgense, a quanto pare, ha attirato le attenzioni di altri club. Nello specifico si parla della Reggiana (con il Ds Magalini che lo aveva già avuto a Grosseto), inoltre ci sarebbe la Feralpisalò. Notizia che viene riportata da Tuttoc.com, portale web che cura nello specifico tutte le trattative che avvengono nella terza serie nazionale. Lorenzo Burzigotti in effetti si è ritagliato il suo giusto spazio (dopo che era stato reintegrato in rosa a fine estate) e con Pagliari è stato utilizzato per 720 minuti in undici partite giocate. Per adesso è chiaro che sono tutte voci di mercato. Come del resto sono tutte indiscrezioni in questo periodo. Il calcio ci insegna che dal dire al fare c'è di mezzo il mare. Poi bisognerà vedere cosa avverrà di concreto e le sorprese potrebbero non mancare di certo. Dal girone. Cosa dice la statistica. Maggior punti in casa la capolista Padova (21 punti) e con minore punti il Ravenna (6): il Gubbio è in quinta posizione (13 punti) in coabitazione con Mestre, Triestina e Renate. Maggior punti ottenuti in trasferta dalla Samb (19 punti) e il minor punteggio è del Fano (2 soli punti): il Gubbio è terz'ultimo con 5 punti in coabitazione con il Vicenza. Mentre il miglior attacco è della Triestina (27 reti) e il Ravenna ha un attacco asfittico (solo 12 reti): Gubbio a metà classifica con 16 reti fatte (come il Teramo). Miglior difesa sono quelle di Renate e Reggiana (11 reti subite) mentre il Santarcangelo è fanalino di coda (ben 33 reti subite): Gubbio penultimo con 23 reti incassate. Padova che guida il numero di vittorie ottenute (10), in fondo il Fano (con solo 2 vittorie). La capolista Padova comanda anche sul numero di sconfitte (solo 2), mentre il Fano ne ha ottenute 10 (su 16 partite). Per partite perse, il Gubbio si trova al terz'ultimo posto (8 sconfitte insieme a Bassano e Santarcangelo). Penultimo invece è il Ravenna (9), sopra al già citato Fano (10). Il Padova è l'unica squadra che per adesso è rimasta imbattuta in casa: all'Euganeo infatti 6 vittorie e 3 pareggi su nove partite. Fuori casa invece non hanno ancora ottenuto vittorie Teramo e Fano. Il Gubbio invece ne ha ottenute solo una di vittorie in trasferta (a Teramo per 2-1) in otto partite: negli altri incontri 2 pareggi e 5 sconfitte.

10 DICEMBRE 2017
Ciccone e la fattoria. Casiraghi cuoco e pescatore. Le parole tra l'esilarante e il calcio reale

Alcune settimane fa una intervista ad ampio raggio al capitano Ettore Marchi. Adesso due in un colpo solo, Ciccone e Casiraghi. Entrambi intervistati dal portale web Gianlucadimarzio.com. Se i calciatori pure a Gubbio potessero parlare con frequenza come una volta (via smartphone). Ma non è consentito: altrove evidentemente c'è il miele ma quello più buono, forse nella città dei Ceri mancano anche le api. Chissà, non è dato sapere. Tra ironia e dilemma. Ma entriamo nello specifico e vediamo cosa dicono i calciatori. Non si parla solo di calcio. L'attaccante Nicola Ciccone dice: "il mio sogno è comprare una fattoria". La punta rossoblù, ma è di proprietà della Cremonese, aggiunge: "Con l'arrivo di Pagliari è cambiato tutto. Prima giocavo poco, solo qualche spezzone di partita. Poi mi è stata data fiducia e sono riuscito ad emergere. Adesso voglio proprio arrivare più in alto possibile. E quest'anno punto ai playoff con il Gubbio". Ma si dice molto legato e molto tifoso della sua squadra di appartenenza, la Cremonese: "L'esordio in grigiorosso a 18 anni, non lo dimenticherò mai. Sono un tifosissimo, già a 8 anni avevo l'abbonamento in curva. E il mio obiettivo rimane sempre uno, vorrei diventare un punto fermo della Cremonese". Però l'insegnamento di vita arrivano dalla parole di suo padre: "Mi ha sempre detto: fai quello che vuoi. Basta che lo desideri veramente, anche se decidessi di fare l'operaio sarei sempre al tuo fianco". Parole forti, parole sincere, che nel mondo di oggi sono molto rare, in un mondo attuale dove i veri valori stanno scomparendo, pure nel calcio. Tuttavia è molto curioso e assai originale anche quello che dice Daniele Casiraghi: "Mi piace cucinare, sono appassionato. Una passione che mi ha trasmesso mia madre che cucina 24 ore al giorno. Non disdegno oltretutto di sperimentare qualche piatto nuovo, soprattutto quando me lo chiede Cazzola: lui e Pedrelli vengono a casa mia, si siedono e spazzolano via tutto. Il mio piatto preferito è il risotto milanese ma posso pure preparare l'ossobuco con i funghi chiodini. Ma mi piace anche pescare: vado a trote a Bergamo". Ma non manca di certo un accenno su Gubbio e la cucina eugubina: "A Gubbio fanno una crescia, una specie di focaccia, che è la fine del mondo. Si può farcire con costarelle o affettato". Dalle arti culinarie chiaro che si passa al calcio, perchè di calcio stiamo parlando. Il fantasista dei rossoblù afferma: "Gubbio è la mia seconda casa, persone alla mano e accoglienti, la città poi è un gioiello. Adesso c'è l'Albero di Natale più grande del mondo, anche se lo spettacolo vero c'è durante la Festa dei Ceri. E poi nella vita mai dimenticarsi chi ti fa del bene: loro hanno puntato su di me in un periodo abbastanza complicato per me a livello calcistico". E aggiunge: "Sono un mix: il 10 marzo (il giorno di nascita) e il numero 10 in campo, sono segnali. L'estro è senz'altro importante, in campo e fuori, ma deve essere coniugato ad una sana razionalità". Le interviste integrali si possono trovare su Gianlucadimarzio.com.

09 DICEMBRE 2017
Gubbio a riposo... scende al quart'ultimo posto. Padova pareggia, Samb exploit esterno

Un sabato diverso dal solito. Soprattutto un weekend diverso dal solito. Con il Gubbio che deve subire il secondo "stop forzato" visto che osserverà un turno di riposo. Con l'estromissione dal campionato del Modena (infatti questo sabato si doveva giocare con i modenesi), la squadra rossoblù è costretta a guardare le altre a giocare. Si è giocato l'anticipo venerdì tra Albinoleffe e Sambenedettese. La squadra ora affidata a Eziolino Capuano (che paradossalmente prima dell'esclusione dei canarini, era allenatore del Modena) vince per 1-0 in trasferta a Bergamo nel turno serale con rete decisiva nella ripresa di Miracoli, su cross del gioiellino Bove, in un'azione iniziata dal funambolico Esposito, pescato la scorsa stagione in serie D (giocava infatti nel Matelica). Il Padova si fa fermare in casa dalla Reggiana, nel big match di giornata: sabato prossimo la capolista allenata da Bisoli si presenterà a Gubbio. Mentre il derby veneto lo vince il Vicenza che vince a Bassano con rete decisiva di Ferrari su rigore: nel dopo Magi arriva una nuova sconfitta per la formazione giallorossa. Santarcangelo che vince contro il Mestre con il nuovo allenatore Cavasin. Importante vittoria casalinga anche della Fermana sul Renate. Bene anche la Triestina in rimonta sulla Feralpisalò e il Teramo che vince al fotofinish sul Fano con una rete decisiva di Bacio Terracino. Una gara senza reti tra Sudtirol e Ravenna. Gubbio che viene agganciato in classifica dal Teramo, inoltre viene superato dal Vicenza: rossoblù al quart'ultimo posto.
Incontri: Diciottesima Giornata - Serie C - Girone B:
Albinoleffe - Sambenedettese
0-1 (venerdì)
80' Miracoli (S)
Bassano - Vicenza
0-1
78' Ferrari (B) rig.
Fermana - Renate
3-1
39' Misin (F), 52' Ungaro (R) rig., 68' Lupoli (F), 75' Sansovini (F)
Padova - Reggiana
0-0
Santarcangelo - Mestre
2-1
40' Spagnoli (M), 51' Capellini (S), 78' Piccioni (S)
Sudtirol - Ravenna
0-0
Teramo - Fano
2-1
30' Ventola (T), 86' Melandri (F), 88' Bacio Terracino (T)
Triestina - Feralpisalò
2-1
41' Petrella (T), 62' Ferretti (F), 80' Petrella (T)
Riposano: Gubbio e Pordenone


06 DICEMBRE 2017
Casiraghi: "Gioco e risultati". Lo Porto: "Aiutarsi a vicenda". Volpe: "Ora, livello più basso..."

Parlano in tre calciatori. Sono Casiraghi, Lo Porto e Volpe. Si parte dal fantasista Daniele Casiraghi: "Adesso siamo soddisfatti. Abbiamo prima avuto una partenza di campionato un po' difficile, ma per fortuna piano piano ci siamo ripresi. Adesso dimostriamo la squadra che siamo, offriamo un bel gioco e arrivano anche i risultati. Perciò credo che bisogna continuare a lavorare così. A livello personale? Potrei fare qualcosa di meglio, c'è sempre da migliorare, per fare questo lavoriamo in settimana con il mister, quindi testa bassa e pedalare. La sosta? Arriva proprio nel momento migliore. Cerchiamo di recuperare in squadra quei calciatori infortunati. Poi prepareremo la partita con il Padova: si tratta di una buona squadra, attrezzata per vincere il campionato. Però ribadisco che ogni partita la stiamo preparando bene con Pagliari ed ogni squadra ha i suoi punti forti ma anche quelli deboli. L'obiettivo? Non bisogna fissarlo perchè per me non è la cosa migliore. Vediamo dove arriviamo e poi tireremo le somme. Bisogna stare tutti uniti, lavorare tutti insieme al 100% e dare tutto in campo". Parla anche in maniera flash il terzino sinistro Alessio Lo Porto: "Contro il Padova ci vorrà tanta voglia, quella giusta. Però come ci dice sempre il mister in ogni partita tutti quanti in squadra si devono aiutare a vicenda. Ognuno deve correre per l'altro. Dico questo perchè se non facciamo questo diventiamo una squadra normale. L'obiettivo? Siamo partiti non bene, ma sappiamo i nostri valori. Prima di tutto la salvezza. A livello personale voglio giocare (è la cosa più importante), crescere e soprattutto ascoltare il mister perchè ci dà tante indicazioni ad ognuno di noi". Il portiere Giacomo Volpe dice la sua: "Una partita così si prepara da sola. Come era successo nella passata stagione con il Parma o con il Venezia. Secondo me il Padova alla lunga può vincere il campionato. Credo che verrà a Gubbio per imporre il suo gioco e fare la partita. Quattro ammonizioni e sono in diffida? Così tante non le avevo mai prese, alcune non ne ho capito neanche il motivo. Quando un portiere giovane ci mette un secondo in più per rilanciare viene preso come un affronto o una sfida. L'obiettivo? Per come si sta lavorando adesso, in primo luogo pensiamo alla salvezza. Come del resto lo devono pensare diverse squadre in questo campionato. É inutile negare che il livello è più basso rispetto all'anno scorso. Dico questo perchè l'anno scorso sono salite due squadre (Parma e Venezia ndr) che facevano la differenza. Infatti pure adesso hanno giocatori che fanno la differenza in serie B. Pertanto il nostro obiettivo secondario si potrebbe creare tra un po' di tempo. Adesso pensiamo solo di lavorare bene in settimana, e di lavorare di partita in partita. A livello personale? Voglio crescere ancora, di fare sempre meglio e di dare una mano alla squadra. Abbiamo preso parecchi gol? Se tutti noi sapessimo il motivo, non li prenderemmo più di certo. Ci stiamo lavorando, ma quando commettiamo degli errori poi ci diventa sempre difficile recuperarli. Bisogna evitarli. Però con il mister ci stiamo lavorando, tutti i giorni e tutte le ore".

05 DICEMBRE 2017
Presenze con Pagliari: Volpe sul trono, seguono Marchi e Lo Porto. E prodezza... Cazzola

Le presenze con Pagliari. Chi utilizza maggiormente e chi utilizza di meno. Abbiamo fatto la statistica completa in undici incontri giocati con l'arrivo del tecnico maceratese. Sul trono c'è il portiere Giacomo Volpe che non ha saltato nemmeno una partita giocando per tutto l'arco dei novanta minuti: perciò il suo score parla di 990 minuti giocati. Segue il capitano Ettore Marchi con 985 minuti giocati. Al terzo posto il terzino sinistro Alessio Lo Porto con 900 minuti. Sullo scalino più sotto, un altro terzino, cioè Sedrick Kalombo (881 minuti). Invece il primo tra i centrocampisti è Dario Giacomarro con 868 minuti giocati. Al sesto posto ecco il fantasista Daniele Casiraghi con 857 minuti (ma è stato pure il calciatore che è stato più sostituito, in otto occasioni). Due difensori centrali dietro il trequartista: Emilio Dierna (855') e Lorenzo Burzigotti (720'). Ancora più indietro un duo di ali: Nicola Ciccone (685') e Umberto Cazzola (622'). E quindi si arriva al baby centrocampista, Luca Ricci, che si colloca all'undicesimo posto (561 minuti). E i calciatori meno utilizzati? Se si toglie il portiere Davide Costa, che non ha trovato spazio neanche un minuto, visto che ha giocato in porta sempre Volpe, sono il difensore Gabriele Fumanti (un minuto di gioco, più recupero a Teramo) e il centrocampista Massimo Conti (appena 9 minuti giocati, subentrato nei minuti finali a Cazzola contro il Sudtirol). Nella lista non ci sono Pedrelli, Valagussa e Malaccari perchè non sono stati mai utilizzati dal trainer Pagliari in quanto fuori causa per infortuni vari come del resto è out Fontanesi (ma lui già ad inizio stagione). Per vedere tutta la lista completa si può cliccare nel grafico di seguito. La lente di ingrandimento. Abbiamo parlato nei giorni scorsi della grande prodezza di Casiraghi per il sombrero ad un avversario nell'azione del gol di Ciccone contro il Bassano. Ma rivedendo bene le immagini l'azione è stata esemplare. Colpo di petto smarcante di Marchi, Casiraghi che apre su Cazzola con l'esterno destro, ma il vero tocco di classe è nel lancio di scambio di Cazzola in area, con la palla che sembra "telecomandata" con un tocco liftato di destro. Azione che va vista e rivista negli highlights di Elevensports.it. Però sabato ci sono state altre prodezze nel girone che si possono osservare sempre sullo stesso portale web. Quel lancio smarcante dalla lunga distanza di Emerson che scaturisce il gol del raddoppio di Guerra contro il Sudtirol. Ma soprattutto il gol decisivo con un colpo di tacco di Germinale che regala la vittoria al Fano contro la Triestina. Tutte immagini che vanno gustate e che fanno veramente bene al calcio.

04 DICEMBRE 2017
Dal "sombrero" al mercato: gli occhi dalla B su Casiraghi. E su Ricci c'è un nuovo interesse

Si è fatto notare sabato sera nell'azione del gol che poi è risultato decisivo. Assist di Cazzola. Palla sul destro, sombrero all'avversario di turno in area (Pasini). Si porta la sfera sul sinistro, fa partire una parabola tagliente che scavalca il portiere (Grandi) e si stampa in pieno sulla traversa. Sarebbe stato un gol da cineteca. Per fortuna che sulla ribattuta ci ha pensato Ciccone a ribadire in rete la palla con un preciso sinistro. Stiamo parlando di Daniele Casiraghi, il fantasista dei rossoblù, è un classe 1993. Con il 4-4-1-1 disegnato da Dino Pagliari sta giocando in pianta stabile tra linee a supporto della punta Marchi. La scorsa estate era stato seguito nella fase di mercato estiva dal Pordenone, ma si è parlato anche del Livorno. Il calciatore lombardo è legato al Gubbio con un contratto biennale. Durante la gara contro il Bassano erano presenti degli osservatori della Virtus Entella, formazione tra l'altro che proprio domenica ha battuto per 3-1 la capolista Bari in serie B. In verità si è parlato già nella scorsa estate di un presunto interessamento della società di Chiavari verso il calciatore ora in forza al Gubbio. Questo allora sta a significare che è tornato sotto osservazione. D'altronde con la società biancoceleste esiste un ottimo rapporto, tant'è che nella passata stagione arrivarono proprio in rossoblù in prestito, nella fase invernale del mercato di gennaio, Lafuente e Stefanelli. Pertanto niente è precluso. Ci sono altre società di categoria superiore che stanno sondando il terreno invece per il baby playmaker Luca Ricci, classe 1999, come abbiamo già scritto da un po' di tempo: si tratta del Pescara in serie B, però c'è stato un sondaggio dell'Hellas Verona che si trova in serie A. Sul calciatore di San Martino in Campo si è aperta un'altra strada: c'è l'interesse anche della Cremonese in B. Chiaro che adesso bisognerà aspettare l'apertura di mercato invernale per testare con mano cosa poi avverrà in realtà. Dopo questa finestra di gennaio, se ne riparlerà in tal caso a giugno 2018. Intanto il Bassano ha già deciso a chi affidare la panchina dopo l'esonero lampo di Giuseppe Magi subito dopo il match di Gubbio. Si tratta per la precisione di Giovanni Colella, classe 1966, di Cosenza, la scorsa stagione sulla panchina della Robur Siena (dove aveva subito un esonero), e in passato trainer del Renate e del Como. E con lui arriverà in giallorosso un collaboratore tecnico, il vice Moreno Greco che sostituisce così Luca Pierotti, anch'egli esonerato dalla società veneta dopo la sconfitta contro la formazione di Dino Pagliari.

03 DICEMBRE 2017
Focus. L'incrocio beffardo degli ex allenatori con il Gubbio e il gioco della battaglia navale

Quell'incrocio beffardo che talvolta diventa fatale quando ci si trova di fronte. Una storia di ex allenatori. Era successo a Piero Fiorindi nel lontano 1 febbraio 1987 che fu esonerato dal Città di Castello dopo che aveva perso per 3-0 sul campo con il Gubbio con le reti di Cipolletti (doppietta) e Camborata. Poi era successo anche ad Agatino Agatino il 25 febbraio 2012 quando era alla guida del Modena in serie B e venne sconfitto dal Gubbio per 2-0 al Barbetti con le reti di Ciofani e Sandreani. Una storia che si è ripetuta con Giuseppe Magi: il Bassano perde a Gubbio (1-0) e il tecnico pesarese è stato esautorato subito dopo il match. D'altronde Magi era stato salutato dalla curva con uno striscione: "Salta con noi Giuseppe Magi". Un saluto sincero uscito dai ragazzi della curva che poi si è protratto pure nel dopo gara: infatti Magi (nonostante l'amarezza dell'esonero e del risultato negativo) si è intrattenuto con gli ultras eugubini per stare insieme con una bevuta per ricordare quel qualcosa che non si dimentica. In due anni il Gubbio è tornato nei professionisti e poi ha condotto un buon campionato arrivando sesto in classifica. Il vero tifoso, chi ha tribolato, non si scorda, mai. Perchè se è vero che Magi deve molto al Gubbio per aver visto per la prima volta il professionismo. Pure il Gubbio deve molto a Magi perchè è stato lui a riportarlo proprio in serie C dopo una cavalcata storica: all'andata si trovava a -7 dalla vetta, nel ritorno è andato a +11 dal Montecatini. Questi sono i numeri. Perchè fino a prova contraria non era scontato vincere un campionato di serie D. Perchè fino a prova contraria non era scontato che senza Magi si fosse riusciti a tornare subito in serie C: anzi, può essere che il Gubbio ancora oggi si sarebbe trovato nelle sabbie mobili dei dilettanti e può essere che il calcio sarebbe pure scomparso nella città dei Ceri (chi lo sa!). Oltretutto al primo anno nei professionisti, lo stesso Magi, con il Gubbio "formato matricola", è riuscito a centrare un sesto posto considerevole in un girone con squadroni come Parma e Venezia che ad oggi stanno primeggiando in serie B: ducali che sono al primo posto in coabitazione con il Bari e lagunari che si trovano in zona playoff. Inoltre il Gubbio è arrivato dietro solo a squadre come Pordenone, Padova e Reggiana che avevano speso il triplo (se non il quadruplo) dello stesso Gubbio nel campionato scorso. E secondo alcuni addetti ai lavori, il campionato dell'anno scorso viene considerato più difficile di quello attuale. Infatti lo dice chiaramente il navigato Ds Eugenio Olli, della Feralpisalò, sulle colonne di Tuttoc.com: "Quest'anno è un campionato abbordabile perchè mancano le big come Venezia e Parma. L'unica squadra che dà l'impressione di avere in più qualcosa è il Padova". Pertanto, giustamente, c'è stato il giusto omaggio ad un tecnico (che insieme a tutte le componenti generali, intendiamoci) ha ottenuto risultati importanti in due stagioni. Tutto ciò nel calcio si chiama riconoscenza. La riconoscenza è la logica conseguenza dei risultati e di quello che si fa in campo. Poi entrano in gioco altre questioni (poco chiare). C'è chi si diverte a fare il bambino e si mette a giocare a battaglia navale. La battaglia navale è un gioco di carta e penna (il più classico): il vincitore è quello che per primo riesce ad affondare tutta la corazzata del suo contendente. Si gioca ad armi pari. Come lo si fa in un campo di calcio. Una squadra di calcio entra in campo per battere l'altra e lo fa con spirito sportivo, come è successo al Gubbio di Pagliari che ha vinto con merito la sfida con il Bassano perchè ha usato bene i giusti strumenti (usando una terminologia tanto cara al tecnico dei rossoblù). Poi c'è chi usa la "battaglia navale" in maniera inappropriata. C'è chi si diverte ad affondare le persone. Nella loro dignità e nella loro serietà. Ma si entra in un gioco più grande, di menti contorte (e cattive). Forse qualcuno non si merita la serie C. Si merita la serie D. Per davvero e per sempre.

02 DICEMBRE 2017
Ciccone: "Ho tirato ad occhi chiusi". Pagliari: "Gara di sostanza". Le foto di Gubbio-Bassano

Il Gubbio torna alla vittoria con un gol decisivo di Ciccone dopo un sombrero di Casiraghi che aveva colpito la traversa. Sconfitta del Bassano che costa cara all'ex tecnico rossoblù Giuseppe Magi che viene esonerato dopo il match e pensare che la curva eugubina gli aveva dedicato uno striscione con scritto: "Salta con noi Giuseppe Magi". La notizia infatti viene comunicata in sala stampa dal direttore generale dei giallorossi Werner Seeber: "In questa occasione non sono venuto a parlare della partita, ma comunichiamo che Magi è stato sollevato dall'incarico". Messaggio flash e isolato. Oltre al tecnico viene esonerato anche il vice allenatore Luca Pierotti. In casa rossoblù invece torna il sorriso. L'autore del gol vittoria Nicola Ciccone è euforico: "Non sono abituato a segnare. Ho visto la palla, prima l'ho stoppata e poi mi sono chiesto: ora che faccio? Ho chiuso gli occhi e ho tirato, mi è andata bene. E pensare che alla fine potevo segnarne un altro, ma l'ho ciccato e forse era troppo per me. Questo è un risultato ottimo. Una tattica perfetta e abbiamo fatto vedere gli attributi". Gli fa eco il centrocampista Gianluca Sampietro: "Abbiamo giocato con il collettivo. In queste circostanze pure il singolo viene poi esaltato. Non era facile, complimenti alla nostra squadra. Grande carattere e tatticamente bravi. Ma più importante è stato il nostro atteggiamento: con grinta e determinazione abbiamo ottenuto l'intera posta in palio". L'allenatore Dino Pagliari come al solito parla striminzito: "Una tattica perfetta contro una squadra forte come il Bassano. Questi ragazzotti hanno fatto quello che dovevano fare. Abbiamo concesso molto poco e in verticale abbiamo spesso messo in difficoltà gli avversari. Una partita di sostanza, insomma. Marchi? Tiene quella fascetta sul braccio e quindi deve dare l'esempio: direi che lo sta facendo con serietà, generosità e qualità". Tocca infine proprio alla punta Ettore Marchi: "Siamo contenti, ci voleva. Alla resa dei conti i nostri punti li abbiamo fatti, con Pagliari 17 punti in 11 partite. C'è da migliorare, questo è vero". Ma poi il capitano eugubino manda delle frecciatine: "Vedo spesso che si guarda sempre l'erba del vicino. Invece bisogna guardare il nostro orticello. Credo oltretutto che non siamo così deboli, anzi. E se in campo sto facendo bene è perchè ci sono altri dieci calciatori che mi aiutano in campo". Intanto ecco le foto (18 immagini) di Gubbio e Bassano. Fotoservizio di Simone Grilli. Tutte le istantanee nella sezione "fotogallery" e nel link in sequenza

02 DICEMBRE 2017
Gubbio batte Bassano con un gol di Ciccone (1-0). Vittoria che costa cara all'ex trainer Magi

Gubbio contro il Bassano di sabato. La curva dei tifosi del Gubbio salutano l'ex allenatore con questo striscione con scritto: "Salta con noi Giuseppe Magi". Decisivo un gol in avvio di Ciccone dopo un sombrero di Casiraghi che colpisce la traversa. La tattica. Il trainer Pagliari conferma il 4-4-1-1. Volpe in porta. Difesa a quattro con Paramatti, Burzigotti, Dierna e Lo Porto. Centrocampo basato sull'asse Cazzola, Giacomarro, Sampietro e Ciccone. Davanti Casiraghi tra le linee a supporto di Marchi. La cronaca. Pronti e via, Gubbio subito in vantaggio. Scorre il 3': Cazzola lavora sulla destra un pallone e lo serve in mezzo a Casiraghi che con un sombrero salta Pasini e libera un tiro di sinistro che si stampa sulla traversa, sulla ribattuta si trova in agguato Ciccone che di piatto sinistro insacca la sfera radente. Risposta al 10' con un tiro volante di Bianchi in porta, salva accartocciandosi sulle ginocchia Piccinni che di testa respinge la conclusione potente del centrocampista giallorosso. Al 26' Barison sfiora il palo di testa sugli sviluppi di un corner di Venitucci. Fase di stanca dove il Bassano con il palleggio cerca di fare la partita e il Gubbio gioca di rimessa ma non corre rischi particolari. Al 41' Cazzola si libera sulla destra di Stevanin, si porta al limite e fa partire una rasoiata di destro: palla che sibila vicino al palo. Ripresa. Al 2' da sinistra Proia apre bene in area per Minesso che da posizione favorevole cicca in maniera clamorosa la palla davanti al portiere. All' 11' tiro teso di Bianchi dal limite con la palla che si perde a lato. Al 15' un tiro dal limite di Minesso, ma questa volta Volpe è reattivo e para. Al 22' ci prova Venitucci con una volèè al limite di sinistro, esce fuori una palombella insidiosa che costringe Volpe a salvarsi in angolo per deviare la sfera sopra la traversa. Al 25' si forma invece una mischia in area rosoblù: provvidenziale intervento in chiusura di Lo Porto che salva tutto su un tiro ravvicinato di Minesso. Al 30' Casiraghi porge un pallone d'oro a Ciccone che a pochi passi dalla porta cicca il pallone. Al 33' ancora Casiraghi per Marchi, tiro in diagonale radente, Grandi in tuffo si salva in corner. Al 37' compie il miracolo Volpe in tuffo su sventola di Venitucci dal limite. E al 45' c'è una occasione clamorosa per Minesso: calcia forte in area, ma la palla fa la barba al palo.
Tabellino: Gubbio - Bassano (1-0):
Gubbio (4-4-1-1): Volpe; Paramatti, Burzigotti, Piccinni, Lo Porto; Cazzola (47' st Paolelli), Giacomarro, Sampietro, Ciccone (32' st De Silvestro); Casiraghi (47' st Jallow); Marchi. A disp.: Costa, Fumanti, Bergamini, Conti, Malaccari, Manari, Libertazzi. All. Pagliari.
Bassano (4-3-3): Grandi; Andreoni, Pasini, Barison, Stevanin (42' st Bonetto); Bianchi, Botta (34' st Giordani), Proia (14' st Diop); Venitucci, Fabbro, Minesso. A disp.: Falcone, Bortot, Ceccato, Laurenti, Popovic, Salvi, Tronco, Zarpellon. All. Magi.
Arbitro: Tursi di Valdarno (Lenza di Firenze e Santi di Prato).
Rete: 3' pt Ciccone (G).
Espulso: 42' st vice allenatore Pierotti (B) per proteste. Ammoniti: Sampietro (G), Barison (B), Botta (B), Volpe (G), Fabbro (B), Paramatti (G). Angoli: 10-5 per il Bassano. Recupero: 1' pt; 5' st. Spettatori: 771 (di cui 535 abbonati).
Risultati: Diciassettesima Giornata - Serie C - Girone B:
Fano - Triestina
1-0
54' Germinale (F)
Feralpisalò - Sudtirol
2-1
11' Ranellucci (F), 16' Guerra (F), 85' Costantino (S)
Gubbio - Bassano
1-0
3' Ciccone (G)
Padova - Fermana
0-0
Reggiana - Albinoleffe
4-1
5' Altinier (R), 40' Altinier (R), 77' Cesarini (R), 82' Gonzi (A) aut., 85' Nichetti (A)
Renate - Santarcangelo
0-0
Sambenedettese - Pordenone
1-1
52' Magnaghi (P), 67' Rapisarda (S)
Vicenza - Ravenna
0-2
2' Broso (R) rig., 47' Broso (R)

01 DICEMBRE 2017
Ancora out Ricci, si aggiungono Kalombo e Dierna. Ma si rivede tra i convocati Malaccari

Contro il Bassano con nuovi acciaccati. Infatti si aggiungono alla lista Dierna, Kalombo, oltre a Ricci che dovrà stare fermo per la terza giornata consecutiva, oltre ai lungodegenti Pedrelli e Valagussa. La bella notizia invece arriva dal reintegro di Malaccari che è stato convocato. Il trainer Dino Pagliari non nè fa un caso e va avanti per la sua strada: "Rientra Malaccari dopo diversi mesi. Torna con noi per potergli fare riassaporare l'aria del campo di gioco". Per il resto ogni avversario vale l'altro per il tecnico rossoblù e a riguardo dice: "Per vincere servirà molta accortezza e molta intelligenza. Inoltre, come spesso vado dicendo, credo che noi abbiamo gli strumenti per fare male a chiunque. Credo anche che la nostra squadra ha qualità e velocità. L'unico avvertimento che posso enunciare è che questa è una squadra molto giovane e pertanto per fare bene si deve basare sul collettivo. Quando non lo facciamo succede quanto è successo con Ravenna e Triestina. Ma ricordiamoci sempre che di fronte ci sono gli avversari che sono sempre di un certo valore". Detto ciò, viste le defezioni, appare scontata quindi la formazione con il modulo 4-4-1-1. Pertanto Volpe in porta. Difesa a quattro con Paramatti, Burzigotti, Piccinni e Lo Porto. Centrocampo basato sull'asse Cazzola, Giacomarro, Sampietro e Ciccone. Infine di punta Casiraghi tra le linee a supporto del centravanti Marchi. Questa la lista dei ventuno convocati. Portieri: Volpe e Costa. Difensori: Burzigotti, Piccinni, Paramatti, Fumanti, Lo Porto e Paolelli. Poi i centrocampisti: Sampietro, Conti, Manari, Casiraghi, Bergamini, Giacomarro e Malaccari. Attaccanti: Marchi, Jallow, Libertazzi, Ciccone, Cazzola e De Silvestro. Arbitra il signor Tursi di Valdarno che sarà coadiuvato dagli assistenti Lenza di Firenze e Santi di Prato. Si gioca di sabato alle ore 16:30. Fino a fine febbraio il Gubbio giocherà sempre di sabato, tranne due sfide di venerdì, il 22 e 29 dicembre. Il Consiglio di Lega, riunitosi nel pomeriggio di venerdì 1 dicembre, ha approvato quelle modifiche che nello specifico riguardavano il girone B dopo l'esclusione del Modena. Per quanto riguarda i playout ci sarà un'unica retrocessione: si sfideranno ovvero la 17°e la 18° in classifica, però nel caso tra le due formazioni vi siano più di otto punti di distacco, l'ultima retrocederà direttamente. Ma a quanto pare ci può essere un cambiamento anche per i playoff. Infatti Tuttoc.com scrive questo: "Verrà rivisto il valore del coefficiente delle squadre che accederanno ai playoff, in modo da bilanciare le graduatorie con gli altri due gironi che contano una squadra in più e quindi più punti a disposizione".

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