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• 31
DICEMBRE 2014 Acori:
"Un bilancio? Oltre ogni rosea previsione".
Spuntano i nomi di De Silvestro e Zottino
Conferenza
stampa in sede. Parlano l'allenatore Acori e il
direttore sportivo Pannacci con la presenza del
presidente Notari. Il tecnico Leonardo Acori fa
un bilancio di fine anno: "L'obiettivo era,
è, e resterà la salvezza. Per arrivarci
dobbiamo fare almeno 42-43 punti. Il girone è
equilibrato. Playoff? Questa parola non la voglio
nominare, per scaramanzia. Ma soprattutto non voglio
un carico troppo pesante alla squadra, in gran parte
composta da ragazzi giovani. Tuttavia questa squadra
mi ha soddisfatto perchè ha ottenuto miglioramenti
notevoli dove ha trovato la giusta concentrazione
strada facendo. Un bilancio? Direi che questa squadra
è andata oltre ogni rosea previsione. La
partita più bella? Quella di Ancona dove
abbiamo giocato con personalità e intensità
di gioco contro una signora avversaria. Ma voglio
rimarcare che sapevo già che all'inizio di
campionato si poteva soffrire, ma il gruppo adesso
è molto affiatato e amalgamato. Ho allenato
sia in B che in C, perciò sono consapevole
che in queste categorie conta il collettivo e l'intensità
di gioco. E poi vorrei citare un precedente...".
Acori lo spiega: "Con Torrente non si era
partiti per vincere il campionato, eppure quel Gubbio
poi vinse il campionato. Ho molto ammirato il lavoro
che ha fatto Torrente in quegli anni. Perciò
possiamo fare bene perchè Gubbio è
una piazza ideale e nulla è precluso. Il
mercato? Abbiamo idee molto chiare e credo che ci
orienteremo su un esterno ma bravo, possibilmente
giovane". Infine della partita contro il
Grosseto prevista per il giorno dell'Epifania dice:
"Se cambio modulo? Vedremo. Certo, ci mancheranno
sia Mancosu che Marchionni. Tuttavia Regolanti potrei
farlo giocare esterno (con Vettraino ndr) e Cais
di punta. Potrei adattarci pure Casiraghi: valuteremo".
Poi la palla passa al direttore sportivo Giuseppe
Pannacci che ha specificato: "Le scelte
di mercato sono condivise tra noi, cioè con
l'allenatore e il presidente. Non faccio nomi per
motivi di mercato. Di sicuro abbiamo le idee chiare.
Puntiamo su calciatori motivati perchè questo
gruppo ha calciatori di valore. Cessioni? Nessuno
ci ha richiesto di andare via, ma è chiaro
che chi ha avuto meno spazio potrebbe andarsene".
Da valutare infatti le situazioni di Rosato, Bentoglio
e Luparini. Ma intanto in entrata, oltre ai nomi
di Malaccari e Frediani, come esterno si fanno quelli
di Elio De Silvestro (classe '93) del Carpi e di
Francesco Zottino ('96) della Virtus Entella. Il
diesse Pannacci dice: "Frediani e De Silvestro
non sono nomi campati in aria, ma non sarà
facile prendere uno di questi calciatori. Rinnovi?
Ne stiamo parlando, soprattutto con Iannarilli.
Se Acori rinnova? Per questo dovete parlarne con
il presidente, ma credo che esista una stima reciproca
tra lui e l'allenatore". Interviene Acori
per chiudere la parentesi: "A Gubbio mi
trovo molto bene e con questa società mi
trovo a mio agio". Se son rose fioriranno.
• 30
DICEMBRE 2014 Il
più presente dei rossoblù: è
Antony Iannarilli. Il più decisisivo del
torneo: è Sandomenico
Qual
è il calciatore più presente del campionato
in corso in maglia rossoblù? Un nome su tutti.
Stiamo parlando di Antony Iannarilli. L'estremo
difensore laziale ha giocato in tutte le partite
da titolare, senza essere mai sostituito. In effetti
in 18 partite ha giocato 1620 minuti (senza considerare
i recuperi). In pratica il suo sostituto, il secondo
portiere Leonardo Citti, finora è restato
sempre a guardare dalla panchina, in attesa di una
sua chance. Intanto però Iannarilli si è
conquistato il suo spazio con merito in questo campionato
dove è risultato decisivo in diverse partite,
rilanciandosi dall'ultima esperienza vissuta a Salerno.
Sicuramente si è rivelato un valore aggiunto
per la formazione di Leonardo Acori. Dal più
presente passiamo al "più decisivo"
del torneo. Lo rivela Tuttomercatoweb.com: in pratica,
secondo quanto riportato dall'agenzia giornalistica
specializzata in statistiche "Football Data",
da settembre a dicembre, il calciatore più
determinante di tutti i campionati professionistici
è Salvatore Sandomenico (classe 1990) de
L'Aquila. Viene riportato che il calciatore napoletano
ha portato alla classifica degli abruzzesi 16 punti
con sette reti segnate nelle ultime dodici giornate
di campionato. Da ricordare che Sandomenico nella
passata stagione si trovava a Gubbio (arrivato in
prestito dal Parma in estate 2013) con Bucchi in
panchina, ma poi fu ceduto a gennaio 2014 all'Arzanese
(da dove era arrivato prima di approdare in casacca
rossoblù). L'avventura eugubina si è
rivelata senz'altro sfortunata, ma adesso c'è
stato il rilancio: infatti Sandomenico è
finito nel mirino di altre società di Lega
Pro, tra cui il Pisa. Ma intanto L'Aquila ha già
piazzato due altri rinforzi: arrivano il terzino
sinistro Massimo Gotti ('86) dal Matera (ex Ternana)
e il difensore Filippo Carini ('90) dal Lecce (ex
Modena). Notiziario Gubbio: torna ad allenarsi con
il gruppo il centrocampista Tommaso Domini che era
fuori per infortunio: si pensava ad una tendinite,
invece si trattava di una borsite ma si è
risolto per il meglio. Pertanto il tecnico Leonardo
Acori ha tutti a disposizione negli allenamanti
che proseguiranno in sede pure in questi giorni.
• 29
DICEMBRE 2014 Gubbio,
per il mercato invernale si ricerca un esterno.
I primi nomi: Frediani e Malaccari
Si
avvicina il mercato invernale e si sta muovendo
qualcosa pure in casa Gubbio. D'altronde non ci
si nasconde nel dire che serve soprattutto un esterno
che faccia da legante tra il centrocampo e il fronte
avanzato. Già in chiusura del mercato estivo
si puntava a prendere un esterno. Poi sono arrivati
anche in prova lo spagnolo Adrià De Mesa
e Davide Bariti (con cui c'era già un accordo),
ma entrambi non sono stati in definitiva ingaggiati.
Si fa già un nome: si tratta di Marco Frediani,
classe 1994, che è di proprietà della
Roma, ma sta giocando con il Pisa. In pratica il
suo ruolo naturale è ala sinistra ma si può
adattare anche come ala destra. L'anno scorso Frediani
giocava con L'Aquila di Giovanni Pagliari che poi
disputò i playoff. Se il calciatore non dovesse
arrivare c'è un'alternativa e potrebbe rivelarsi
un clamoroso ritorno. Si tratta di Nicola Malaccari,
classe 1992, in forza adesso al Savoia. Infatti
con il calciatore jesino in maniera concreta è
stata avviata una trattativa, ma c'è da capire
se il Gubbio sarà in grado di accordarsi
sull'ingaggio. Se non torna a gennaio, il centrocampista
marchigiano tornerà in mano del Gubbio a
giugno 2015, quando finisce il vincolo con il Savoia.
In definitiva: il tecnico Acori ha chiesto un esterno
e adesso bisogna vedere se arriverà Frediani,
Malaccari o qualcun'altro. Il mercato del Gubbio
si dovrebbe chiudere qui. Mettiamo il condizionale
per un semplice motivo. Se ci dovessero essere delle
cessioni a gennaio, è probabile che oltre
ad un esterno potrebbe arrivare qualche altra pedina
per coprire i vuoti di eventuali partenze. Infatti
potrebbero partire Rosato e Luparini, entrambi poco
utilizzati da Acori in questa prima fase di mercato.
E in difesa vengono fuori alcuni nomi: trattasi
di due ex. Si è parlato di Marco Briganti,
ora in forza al Monza: il difensore tifernate infatti
a gennaio dovrebbe lasciare la squadra brianzola,
ma su di lui si sono interessate diverse società
di Lega Pro. Si è parlato addirittura di
Martino Borghese, attualmente in serie B con la
maglia del Varese. A tutti gli effetti c'è
stato un contatto mesi fa tra il calciatore e il
Gubbio, ma è stato un pour parler. D'altronde
Borghese vuole giocarsi ancora le sue chances nella
cadetteria, anche se non ha assolutamente dimenticato
la realtà eugubina e non è detto che
a fine carriera possa tornare in rossoblù.
Altre di mercato. In casa Ascoli torna l'attaccante
Tripoli dalla Pistoiese. Ma la società bianconera
cerca il colpo da novanta: c'è interesse
verso l'attaccante Sforzini del Latina. Il Pisa
prova a prendere invece l'attaccante Mazzeo del
Benevento, che però piace anche al Novara.
Forlì, via allenatore e diesse: infatti Roberto
Rossi e Massimiliano Menegatti sono stati entrambi
sollevati dall'incarico.
• 27
DICEMBRE 2014 Tutti
al lavoro dopo le feste di Natale. Domini si cura
la tendinite. Si giocherà il 6 gennaio
Il
Gubbio torna al lavoro dopo le feste natalizie.
Si deve preparare la sfida
interna contro il Grosseto prevista per il giorno
dell'Epifania (il 6 gennaio). Da valutare le condizioni
del centrocampista Tommaso Domini che sta curando
la tendinite a Cesena. Per il resto dovrebbero essere
tutti a posto agli ordini del tecnico Leonardo Acori. Ma
si parla già di mercato. Infatti il Grosseto
(prossimo avversario del Gubbio) è sulle
tracce del terzino Samuele Sereni del Pavia. Mentre
il San Marino vorrebbe il difensore Alberto Cossentino
della Torres. Il Pisa invece è sulle tracce
del centrocampista Francesco Vassallo della Pistoiese.
Sempre in casa Pistoiese piace l'attaccante Amato
Ciciretti: sulle sue tracce c'è il Messina.
Il mercato invernale apre il 5 gennaio
e chiude il 2 febbraio 2015 (ore 23).
• 24
DICEMBRE 2014 Il
punto del girone: top & flop. E il mercato già
freme. E gli Auguri ai tifosi di Sandreani
Il
punto sul girone B di Lega Pro. Dopo 18 giornate
la capolista è l'Ascoli a quota 34 punti.
Nella zona playoff ci sono Pisa (32), Teramo (32)
e L'Aquila (31). In zona playout invece si trovano
Lucchese (19), Prato (17), Santarcangelo (15), San
Marino (11). Fanalino di coda il Pro Piacenza (10
punti, anche se deve scontare una penalizzazione
di 8 punti). Ascoli, Pisa e Teramo hanno ottenuto
più vittorie (9 in 18 partite). Chi ha subito
meno sconfitte è l'Ascoli (2). Il miglior
attacco è del Gubbio (27 gol realizzati).
La miglior difesa è dell'Ascoli (10 reti
subite). E il San Marino ha racimolato solo due
vittorie (2) ed è anche la squadra più
battuta (11 sconfitte). Il peggior attacco è
del Pro Piacenza (10 reti fatte). Mentre la peggiore
difesa è del Prato e del Savona (31 reti
subite). Conferme da big: Ascoli che è capolista
e Pisa che è secondo, oltre a L'Aquila che
si trova al quarto posto. Le sorprese: sono Teramo,
Gubbio e Pistoiese. Le delusioni: Prato, Savona,
Carrarese e Spal. Ora passiamo al mercato: L'Aquila
ha già ufficializzato un nuovo acquisto:
si tratta dell'attaccante Francesco Virdis (classe
1985), proveniente dal Monza (ex Savona). Intanto
l'ex capitano dei rossoblù Alessandro Sandreani,
ex direttore tecnico del Gubbio l'anno scorso, ha
scritto un messaggio proprio sul muro di Gubbiofans.it
che riporta quanto segue:«Auguri di Buon Natale
a tutti i tifosi del Gubbio. Ale Sandreani 8».
Ora Alessandro Sandreani sta collaborando con la
Cremonese, dove ci sono Giammarioli e Simoni.
• 22
DICEMBRE 2014 L'editoriale.
Un bagno d'umiltà: eccessiva leziosità
a Piacenza. Ma il sesto posto è positivo
Siamo
andati a rileggere l'editoriale che avevamo scritto
il 9 settembre 2014 dopo la sconfitta interna contro
la Lucchese, dopo la seconda giornata di campionato.
Avevamo scritto in maniera esplicita in una frase:
«Una squadra del genere non può giocare
con un ritmo blando e senza un minimo di ardore
agonistico: ci vuole sempre la massima determinazione
e lottare su ogni pallone con il coltello tra i
denti, altrimenti è dura». E il titolo
di quell'editoriale era assai eloquente: «L'equilibrio
alla base di tutto, altrimenti si perde la cognizione
della realtà». Non sappiamo se siamo
stati buoni profeti o ci avevamo visto lungo, ma
quei commenti calzano a pennello per analizzare
la situazione attuale. La partita di Piacenza ne
è stata la dimostrazione lampante. E il Gubbio
in questo campionato per fare punti e per fare risultato
deve lottare in ogni partita con la massima concentrazione
e la massima determinazione. La sconfitta con il
fanalino di coda ha messo in evidenza proprio queste
tematiche. Un primo tempo molle, troppa leziosità,
poco agonismo e inadeguata cattiveria. Tutto ciò
ha permesso al Pro Piacenza di prendere coraggio
e ha permesso alla formazione di Franzini di colpire
un Gubbio che fino a quel momento veniva ritenuto
la vera sorpresa del campionato perchè proveniva
da cinque risultati utili di seguito (quattro vittorie,
un pareggio e 13 punti conquistati in cinque partite).
Nella ripresa il Gubbio ha cercato di reagire (forse
troppo tardi) ma non è stato lucido, deciso
e concreto sbagliando occasioni molto ghiotte soprattutto
nel finale con Cais e poi con Regolanti. Si è
notata in pratica una squadra scarica, spenta, come
se fosse senza stimoli. E il Pro Piacenza ne ha
approfittato subito, sfruttando l'occasione per
segnare e poi ha difeso con il coltello tra i denti
il vantaggio. Quel coltello tra i denti che in realtà
è mancato ai calciatori rossoblù.
Sicuramente questa sconfitta servirà da lezione:
guai abbassare la guardia in questo campionato e
guai pensare che si vince facile. Ma c'è
un altro concetto che va senza dubbio affrontato.
Ovvero ci vuole equilibrio. D'Altronde il Gubbio
adesso si trova a quota 26 punti in classifica,
al sesto posto, a cinque lunghezze dai playoff.
Questa estate tutti ci avremmo messo la firma. La
squadra infatti è cresciuta notevolmente
partita dopo partita, soprattutto dopo alcuni accorgimenti
tattici (l'arretramento di Loviso come playmaker
davanti alla difesa) e l'inserimento di alcune pedine
poi rivelatasi inamovibili (Marchionni e Guerri)
per infoltire il centrocampo. É chiaro però
che se si vuole pensare in grande gli obiettivi
cambiano, (ovvero se si pensa ai playoff e non solo
alla salvezza. Allora servono dei rinforzi, in
virtù anche del fatto che alla ripresa del
torneo a gennaio non ci saranno per squalifica gli
esterni Mancosu e Marchionni, e quindi Acori dovrà
inventarsi qualcosa. Le varianti sono due: Acori
può decidere di cambiare lo schieramento
tattico oppure schierare sempre lo stesso modulo
con interpreti da inventare. Senza dimenticare che
a gennaio inizia il mercato invernale e quindi potrebbero
esserci anche delle sorprese prima della partita
casalinga contro il Grosseto che è prevista
nel giorno dell'Epifania. Tutta la squadra ora è
in vacanza fino al 27 dicembre per stare sereni
nelle feste natalizie (come è giusto che
sia), ma a livello societario si sta già
pensando come potersi muovere in fase di mercato.
Ma intanto, Buon Natale a tutti! (Editoriale Direttore
Gubbiofans.it)
• 20
DICEMBRE 2014 Acori:
"Sembrava una gara segnata: ritmo troppo
blando nel primo tempo e poco decisi..."
Inaspettata
sconfitta con il fanalino di coda. Un Gubbio lezioso
e più spento del solito cade contro il Pro
Piacenza. Primo tempo sottotono, la squadra si sveglia
troppo tardi e in attacco non scalfisce. Il tecnico
Leonardo Acori dopo il match ha detto in sintesi:
"Una partita segnata. Nel primo tempo direi
che abbiamo giocato sotto ritmo. Vorrei recriminare
sul gol: a mio avviso la punizione dove è
scaturita l'azione non c'era perchè Lasicki
rinviava e vorrei capire come ha potuto fare fallo.
Tuttavia poi siamo stati troppo ingenui: la palla
è restata troppo dentro l'area. Forse ci
sentivamo troppo sicuri e dopo il gol avversario
la partita si è complicata. Ribadisco: primo
tempo con un ritmo troppo blando, questo è
un grave errore. Nella ripresa invece abbiamo costruito
le nostre occasioni ma non siamo stati decisi e
fortunati nelle conclusioni a rete. In pratica c'è
stata poca precisione e poca cattiveria. E mi sembra
chiaro che ancora ci sono da limare alcuni errori.
Ma noi andiamo avanti fiduciosi perchè in
questo ultimo periodo la squadra mi è piaciuta
molto, siamo cresciuti, tranne questo ultimo infortunio
qui a Piacenza". L'allenatore della Pro
Piacenza, Arnaldo Franzini, invece è molto
soddisfatto: "Il periodo buio sembra lontano.
Abbiamo ottenuto punti importanti con Gubbio, L'Aquila
e Pontedera. Nel primo tempo abbiamo giocato bene, poi abbiamo
concesso troppo ma abbiamo saputo ribattere colpo
su colpo". Intanto abbiamo inserito le
foto di Pro Piacenza e Gubbio (18 immagini) che
si trovano nel link sotto la foto in homepage e
nella sezione "fotogallery". Le foto sono
di Simone Grilli e di Claudio Cavalli con la collaborazione
di Roberto Settonce. É stata l'ultima gara del 2014. Si torna nel 2015.
• 20
DICEMBRE 2014 Inaspettato
ko a Piacenza (1-0). Decide tutto Rieti. Ma il Gubbio
spreca con Cais e Regolanti
Pro
Piacenza e Gubbio, si gioca al "Garilli"
di sabato alle ore 15. Il tecnico Acori schiera
il consueto 4-1-4-1 e rientra Casiraghi a centrocampo.
L'allenatore locale Franzini opta per il 4-5-1.
Locali in maglia rossonera, Gubbio in maglia bianca.
Pronti e via. E al 2' Loviso prova di sorprendere
subito il portiere Alfonso con un tiro di destro
a palombella dalla lunga distanza: la palla sorvola
sopra la traversa. Al 7' ci prova D'Anna con un
tiro di destro dal limite, respinge con la schiena
Silva e salva. Al 10' risponde Marmiroli sempre
da fuori area, ma questa volta è Galuppo
a sbrogliare la matassa. Al 15' pericolo in area
rossoblù: fendente di destro dal limite di
Matteassi deviato leggermente da Lasicki e Iannarilli
si salva in volo con la punta del piede; sulla respinta
Caboni compie una bella rovesciata verso la porta,
stavolta salva Lasicki in extremis. Al 19' risponde
Casiraghi con un destro velenoso dal limite che
impegna a terra Alfonso. Al 26' Matteassi, alcuni
colpi di alta scuola: prima fa un tunnel a Marchionni,
poi serve Caboni con un colpo di tacco; l'azione
termina con un tiro senza pretese di quest'ultimo.
Al 29' cross da sinistra in area di Castellana,
Matteassi di testa incorna di poco a lato. Al 33'
Casiraghi calibra in area una palla invitante, Regolanti
la sfiora solamente e così Alfonso si salva
in tuffo. Al 37' doppia occasione per gli ospiti:
prima Guerri con un tiro dal limite impegna Alfonso
e poi Mancosu svirgola fuori un tiro da buona posizione.
Ma al 43' Pro Piacenza in vantaggio: dagli sviluppi
di una punizione di Schiavini, Matteassi va giù
in area e protesta per un rigore dopo un contatto
con D'Anna, ma la palla arriva al limite sui piedi
di Rieti che fa partire un tiro di sinistro chirurgico
con la sfera che si insacca a fil di palo alla destra
del portiere. Ripresa. Al 50' ci prova Luciani dalla
distanza, la palla va alta. Al 58' Speziale penetra
in area ospite in maniera pericolosa, ma Galuppo
sbroglia tutto. Al 65' annullato un gol a Speziale
pescato in offside in mischia. Al 78' corner insidioso
di Loviso in area dove Mancosu gira di testa a rete
da pochi passi: palla alta. All' 80' il Gubbio rischia
con un'azione dei locali in contropiede: sventola
di destro di Speziale, vola Iannarilli e salva.
Capovolgimento di fronte: dal limite Marchionni
fa partire una rasoiata di destro con la palla che
va mezzo metro sopra la traversa. All' 83' il Gubbio
si mangia un gol praticamente fatto: disattenzione
di Schiavini, Cais si trova tutto solo davanti al
portiere Alfonso ma il suo destro termina in maniera
incredibile fuori a due metri dalla porta. All'
87' tiro volante di destro dal limite di Marmiroli,
palla che sorvola sopra la traversa. Al 92' Regolanti
si gira bene in area di destro, ma Alfonso in volo
salva in angolo. Finisce così, Gubbio sconfitto
(1-0). Tabellino:
Pro Piacenza - Gubbio (1-0) Pro
Piacenza (4-5-1): Alfonso; Rieti, Silva, Bini,
Castellana; Matteassi, Marmiroli, Schiavini, Porcino, Caboni
(70' Mella);
Speziale. (A disp.: Iali, Ignico, Sane, Ravasi,
Pasaro, Torri). All. Franzini. Gubbio
(4-1-4-1): Iannarilli; Luciani, Lasicki,
Galuppo, D'Anna; Loviso; Mancosu (78' Vettraino), Guerri
(88' Esposito), Casiraghi (70' Cais), Marchionni;
Regolanti. (A disp.: Citti, Manganelli, Rosato,
Castelletto). All. Acori. Rete: 43' Rieti
(P). Arbitro:
Viotti di Tivoli (Fabbro di Roma 2 e Cappello di
Busto Arsizio). Ammoniti: Porcino, Matteassi
e Mella (P); Loviso, Mancosu e Marchionni (G). Spettatori:
500 circa. Risultati: Diciottesima Giornata - Girone B - Lega
Pro: Ancona
- Ascoli 2-1 36'
Mori (As) aut., 45' Berrettoni (As), 50' Tulli (An) Carrarese
- Pontedera 1-1 28'
Gasbarro (P), 42' Gherardi (C) Forlì
- San Marino 1-0 82'
Docente (F) Grosseto -
L'Aquila 1-2 16'
Pichlmann (G) rig., 45' Pacilli (A) rig., 77' Sandomenico
(A) Pistoiese - Spal 1-5 22'
Togni (S), 25' Fioretti (S) rig., 49' Gentile (S),
70' Di Quinzio (S), 80' Piscitella (P), 91' Germinale
(S) Pro Piacenza - Gubbio 1-0 43' Rieti
(P) Reggiana - Lucchese 1-1 19'
Lo Sicco (L), 24' Spano (R) Santarcangelo
- Prato
1-0 87'
Argeri (S) rig. Teramo - Savona 4-0 28'
Amadio (T), 38' Donnarumma (T), 62' Di Paolantonio,
68' Lapadula (T) rig. Tuttocuoio - Pisa 1-4 29'
Finocchio (P), 48' Arma (P) rig., 58' Misuraca (P), 81'
Colombo (T) rig., 87' Arma (P)
• 19
DICEMBRE 2014 A
Piacenza torna Casiraghi, ma non c'è Domini.
Con L'Aquila si gioca sabato 10 gennaio
Trasferta
al "Garilli" contro la Pro Piacenza. Il
tecnico Acori recupera Casiraghi (dalla squalifica),
ma perde Domini per una tendinite. L'allenatore
rossoblù Leonardo Acori è ottimista:
"Prima di tutto non bisogna sottovalutare
il Pro Piacenza che è veloce e pericoloso
in attacco. Tuttavia il campo del Garilli è
ampio e possiamo fare la nostra partita. Ho visto
i ragazzi carichi, perciò sono fiducioso".
In pratica viene confermato il solito assetto. Iannarilli
in porta. Quartetto difensivo con Luciani, Lasicki,
Galuppo e D'Anna. Loviso playmaker. Tra la mediana
e la trequarti i due centrali Guerri e Casiraghi,
con le ali Mancosu e Marchionni. Come centravanti
Regolanti che ha recuperato (sintomi di influenza
in settimana): se non ce la fa è pronto Cais.
L'arbitro dell'incontro è il signor Daniele
Viotti di Tivoli che sarà coadiuvato dai
guardalinee Riccardo Fabbro di Roma 2 e Eleonora
Cappello di Busto Arsizio. Sono venti i convocati
dal tecnico Acori: Cais, Caldore, Casiraghi, Castelletto,
Citti, D'Anna, Esposito, Galuppo, Guerri, Iannarilli,
Lasicki, Loviso, Luciani, Luparini, Mancosu, Manganelli,
poi Marchionni, Regolanti, Rosato e Vettraino. Si
gioca (come detto) allo stadio "Garilli"
sabato 20 alle ore 15.
• 19
DICEMBRE 2014 La
cena degli Auguri. Clima allegro e i calciatori
acclamano Notari. Con l'Aquila, sabato 10
Serata
di Auguri di Natale a Villa Benveduti mercoledì
sera. Presenti in toto squadra, staff tecnico e
staff dirigenziale, giornalisti e istituzioni. Un
centinaio di persone in tutto tra gli invitati.
Presente il sindaco Filippo Mario Stirati che ha
detto: "Dobbiamo essere orgogliosi perchè
la Gubbio Calcio è un sodalizio glorioso
e fa parte della nostra storia". Il senatore
Luciano Fabio Stirati invece si è lasciato
andare con questa frase: "Gubbio che fa
grandi cose? Nessuna sorpresa. Acori è un
grande tecnico e con la sua mitezza mi ricorda Papa
Francesco". Leonardo Acori sorride e parla
dicendo solamente una frase: "Io penso solo
a vincere a Piacenza, questo sarebbe il più
grande regalo di Natale". Tocca al presidente
Sauro Notari che viene acclamato da tutti i calciatori
con questo preciso coro: "C'è solo
un presidente, un presidente...". Il patron
rossoblù, visibilmente commosso, dice poche
parole: "Un Buon Natale a tutti e ricordiamoci
dei più bisognosi in questo periodo di crisi".
Infatti il patron Notari, insieme al suo staff e
alla squadra, nella mattinata di mercoledì
era stato a fare visita all'Astenotrofio Mosca e
ne è rimasto abbastanza colpito: "Un'esperienza
che rifaremo". Presenti naturalmente gli
sponsor, Barbetti e Colacem, rappresentati da Giovanni
Barbetti e Giovanni Colaiacovo. Come era presente
l'amministratore delegato Marco Fioriti, il team
manager Luciano Ramacci, il direttore sportivo Giuseppe
Pannacci. Presenti gli imprenditori Fernando
e Filippo Barbetti, oltre a Giancarlo Brugnoni. Una serata
dove si è denotato un gruppo unito tra i
calciatori che si sono lasciati andare in diversi
cori stile stadio durante la cena: un sintomo di una
ritrovata allegria che sinceramente si era vista
mancare in particolar modo nelle ultime annate.
Tutta la squadra poi ha fatto una foto di rito con il
presidente Sauro Notari e lo staff tecnico.
Intanto è uscito il calendario della prima
giornata di ritorno di campionato: il Gubbio giocherà
in casa contro L'Aquila sabato 10 gennaio 2015 (ore
15). Inoltre la società (A.S. Gubbio 1910)
comunica che domenica 21 dicembre, alle ore 10,
lo staff tecnico e la società stessa saranno
lieti di incontrare allo stadio i tifosi rossoblù
per uno scambio di auguri. Dal girone. Colpo a sorpresa
a Savona: l'allenatore Arturo Di Napoli è
stato esonerato e al suo posto è arrivato
l'ex calciatore rossoblù Antonio Aloisi (ex
Ascoli). Un altro ex rossoblù, Agatino Cuttone,
si è accasato al Santarcangelo: la società
gialloblù aveva esonerato Fabio Fraschetti
in settimana.
• 17
DICEMBRE 2014 Da
"Costruiamo" a "Gubbio nel cuore".
A regalare emozioni sono le immagini: da vedere...
Quando
a parlare sono le immagini. Immagini che lasciano
il segno, che entrano proprio nel profondo del cuore
e che lasciano emozioni indescrivibili. Stiamo parlando
di alcuni video che si trovano sul famoso portale
"You Tube". Ci sono stati segnalati e
ne abbiamo scelti due in particolar modo, da rendere
noti ai nostri utenti perchè meritano. Il
primo riguarda una grande cavalcata (a cavallo tra
il 2010 e 2011) che solo a guardarlo lascia i brividi.
L'altro invece è un augurio per tutti quelli
che hanno il Gubbio nel cuore, visto da un occhio
inusuale. Ma andiamo per ordine. Il primo video
è stato postato da Giovanni Pascolini, ex
preparatore dei portieri del Gubbio.
Questo video fu visionato dalla squadra allenata
allora da Torrente prima della sfida cruciale contro
la Paganese (3-1) datata 8 maggio 2011. Una carrellata
di gol, emozioni, con il telecronista Roberto Filippetti
(per Trg Network) che gioisce ad ogni gol, compresi
quelli indimenticabili al "Bentegodi"
contro l'Hellas Verona targati Gomez Taleb e Sandreani.
E il video si chiude con delle frasi assai significative:
"Questo è il nostro momento. Spicchiamo
il volo. Non speriamo nel successo, costruiamo il
nostro successo". Pensare che alcuni calciatori
di quel Gubbio (ce lo hanno testimoniato) guardano
questo video anche oggi alla vigilia di ogni partita
per caricarsi. Questo a dimostrazione del fatto
che esisteva un gruppo unito, forse unico, che ha
fatto storia e ha scritto una pagina storica nella
Gubbio Calcio. Ma c'è un altro video che
fa emozionare. Ce lo ha segnalato Giampaolo Pauselli,
da lui stesso postato. Lo ha dedicato a tutti coloro
che hanno questa grande passione sportiva con gli
Auguri di Buon Natale. Un video speciale realizzato
con un drone che ha sorvolato la città di
Gubbio Gubbio e lo stadio durante la partita tra
Gubbio-Pistoiese.
Immagini affascinanti che alternano le bellezze
artistiche della città di Gubbio nel periodo
natalizio, con lo stadio, i tifosi e il tifo rossoblù.
E visto che si parlava di Vincenzo Torrente, l'ex
tecnico rossoblù ha appena rescisso il contratto
con la Cremonese. Prossima destinazione? Si parla
di Catania o addirittura Brescia.
• 17
DICEMBRE 2014 La
tabella di marcia: la metamorfosi dopo la nona giornata:
da un punto a partita... a 2,13!
La
matematica non è un opinione. Per capire
meglio il trend del Gubbio in questa stagione, abbiamo
diviso in due fasi il cammino dei rossoblù.
Ovvero dalla prima alla nona giornata. E poi dalla
decima giornata fino ad oggi (diciassettima giornata).
In pratica da quando il tecnico Leonardo Acori è
passato dal modulo 4-3-3 allo schieramento 4-1-4-1.
Un piccolo accorgimento tattico, con l'aggiunta
di qualche variante negli innesti negli elementi
(vedi Guerri e Marchionni), che a tutti gli effetti
ha dato proprio i suoi frutti. Ma quello che è
accaduto ha dell'incredibile. Cosa lo dicono? Per
appunto, i numeri. Infatti dopo nove giornate, ovvero
dopo la sconfitta interna con il Pontedera, il Gubbio
si trovava in piena zona playout con soli 9 punti
racimolati in classifica (una media di un punto).
Da quel momento in poi invece sono arrivati 17 punti
in otto partite per una media di 2,13 punti a partita.
Ed ora la formazione rossoblù ha scalato
posizioni finendo a ridosso dei playoff che si trovano
distanziati solo di due lunghezze. Per essere più
esatti la squadra di Leonardo Acori è passata
dal 16esimo posto in classifica al sesto posto in
classifica nel giro di otto partite e a due giornate
dal termine del girone di andata. In pratica in
questo lasso di tempo, i rossoblù hanno scalato
in classifica Forlì, Savona, Ancona, Carrarese,
Prato, Tuttocuoio, Spal, Pontedera e Grosseto (quest'ultime due
addirittura si trovavano a +5), oltre
ad aver raggiunto la Pistoiese che si trova attualmente
a quota 26 punti (come il Gubbio). Se invece si vuole
considerare solo le ultime otto giornate, addirittura
il Gubbio si troverebbe solitario al secondo posto
in classifica, ad un solo punto di distanza dalla
capolista Ascoli. Infatti negli ultimi 720 minuti
l'Ascoli ha conquistato 18 punti, il Gubbio 17 e
subito dietro L'Aquila e Pisa (16). Chi ha avuto
un calo piuttosto vertiginoso è stata la Spal
(solo 7 punti nelle ultime otto partite), ma chi
ha fatto peggio è il San Marino (solo 3 punti)
e pure il Prato ha avuto un netto calo (solo 4 punti).
Ma per rendere meglio l'idea, ecco di seguito la
tabella completa con grafico.
Per sabato a Piacenza (si gioca al "Garilli")
è pronto al rientro il centrocampista Casiraghi
che così ha scontato un turno di squalifica.
E intanto è previsto un convegno che si tiene venerdì
prossimo (19 dicembre), che riguarda nello specifico
la "Gestione della Sicurezza nelle gare di
calcio professionistico". Si svolgerà
a Gubbio presso la sala (ex refettorio) della biblioteca
sperelliana con inizio alle ore 9:30.
• 16
DICEMBRE 2014 L'editoriale.
Il decennale dei Gubbio Supporters, la maglia di
Loviso e Lamanna para-rigori
L'emblema
della fame. Fame di calcio. Gubbio e Pistoiese sabato
sera hanno dimostrato che quando una squadra ha
fame, voglia, determinazione e carattere, si può
offrire un calcio piacevole e si può arrivare lontano in un campionato difficile come quello di
Lega Pro. E soprattutto, quando non esistono delle
troppe pressioni addosso, si gioca in campo con
divertimento e può venirne fuori una gara
senza tensioni eccessive. É questa l'essenza
del calcio: divertirsi e fare divertire il pubblico.
Infatti Gubbio e Pistoiese hanno dato vita ad una
partita aperta, giocata a viso aperto da entrambe
le squadre. Se poi è venuto fuori un pareggio
nulla cambia. Serata che d'altronde ha regalato
dello spettacolo soprattutto sugli spalti. L'occasione
è stata ghiotta per festeggiare il decennale
dei "Gubbio Supporters", gruppo del tifo
organizzato nato proprio nel 2004 dagli ex "Ultrà
Gubbio 1980". Uno striscione emblematico prima
del match con scritto: «Oltre risultato e
categoria... dal 2004 incurabile malattia!».
Tante sciarpe con la scritta "Supporters".
Veramente un bel colpo d'occhio. D'altronde la curva
è stata sempre il fulcro della passione per
i colori rossoblù. Oltretutto non bisogna
proprio mai dimenticare che i "Gubbio Supporters"
hanno seguito la squadra ovunque, anche nei momenti
più difficili in serie C2. Alla ribalta tuttavia
c'è anche un calciatore che a Gubbio sembra
abbia trovato la sua seconda giovinezza. Pare chiaro
che ci riferiamo a Massimo Loviso che sabato sera
è stato di nuovo determinante, ai fini del
risultato. Una punizione dai venticinque metri, da posizione quasi impossibile. Ma per Loviso niente
è impossibile quando si tratta di calci piazzati:
tiro chirurgico di destro che si è infilato
come il burro tra la barriera e la palla si è
infilzata in rete cogliendo di sorpresa il giovane
portiere arancione Olczak (classe '96). Tuttavia
sono i numeri che parlano chiaro. Loviso ha stabilito
il suo record personale a livello realizzativo:
9 reti, di cui cinque su punizione, tre su rigore
ed uno su azione. Anche il tecnico della Pistoiese,
Lucarelli, ha fatto i complimenti al calciatore,
dicendo: "Beato Acori che può avere
un calciatore così determinante sui calci
piazzati. Ma non solo perchè ha segnato nove
reti, ma perchè ha permesso al Gubbio di
realizzarne almeno 14 o 15 di gol se consideriamo
anche i suoi assist". E a fine gara Loviso
ha mostrato una maglietta con scritto: «Siamo
tutti sushiettibili». Al momento non si capiva
il messaggio cosa poteva significare. Ma sveliamo
l'arcano. I ragazzi di una nota pasticceria eugubina
(di cui c'è anche un noto esponente della
curva) hanno regalato questa maglietta a Loviso
con la promessa che se avesse segnato sarebbe stata
mostrata allo stadio. E così è stato.
Loviso è entrato in punta di piedi e dopo
le critiche di avvio stagione sta dimostrando di
avere ritrovato in questo ambiente lo smalto che
sembrava perduto. Ma sicuramente sta diventando
sempre di più un valore aggiunto per il team
di Leonardo Acori che ci ha sempre puntato, pure
quando veniva criticato ad inizio stagione. Anche
se il calciatore ribadisce a chiare lettere che
il segreto della sua rinascita è il gruppo,
un gruppo coeso nella squadra. D'altronde i risultati
si ottengono sempre con il collettivo. E il Gubbio
adesso può davvero diventare una mina vagante
in questo campionato. Ultima curiosità. Ormai
si può soprannominare il "para-rigori".
Avveniva con il Gubbio in serie C2 e in serie C1,
tra cui quello decisivo nella finale playoff con
il San Marino nel giugno 2010 oppure contro l'Alessandria
nell'anno successivo (2011). Stiamo parlando di
Eugenio Lamanna che all'esordio in serie A (con
la maglia del Genoa) è riuscito a neutralizzare
un penalty a Liajic della Roma.
Una bella soddisfazione davvero per l'ex portiere
del Gubbio, entrato nel cuore dei tifosi rossoblù.
(Editoriale Direttore Gubbiofans.it)
• 13
DICEMBRE 2014 Acori
e Lucarelli, all'unisono: "Ci siamo annullati
a vicenda". Iannarilli: "Sì,
però ai punti..."
Gubbio
e Pistoiese finisce in parità. Finisce in
parità pure in conferenza stampa perchè
i due tecnici commentano la partita allo stesso
modo. E in primis ha parlato l'allenatore degli
arancioni Cristiano Lucarelli che ha specificato:
"Risultato giusto. Tutte e due le squadre
hanno provato a vincere. Sono due squadre in forma
che si sono annullate a vicenda. Ovviamente da parte
nostra c'è rammarico perchè eravamo
passati in vantaggio, ma il Gubbio non ha rubato
nulla. E poi Loviso è di categoria superiore:
beato Acori che possiede un calciatore così,
purtroppo noi sui calci piazzati non siamo allo
stesso modo efficaci. Eravamo in emergenza in difesa
ma abbiamo giocato con ordine, anche se siamo mancati
un po' in fase offensiva rispetto altre circostanze".
Tocca allora al tecnico rossoblù Leonardo
Acori: "Risultato giusto. Anzi, lo considero
un punto in più. Ottima partita con due squadre
che hanno provato a vincere, ma con le stesse caratteristiche
perciò si sono annullate a vicenda. Tuttavia
c'è stata una prova di maturità. L'unico
rammarico è il gol incassato: sull'inserimento
di Vassallo non abbiamo coperto bene contrastando
male l'azione. Loviso? Al di là della punizione
ha offerto una grande prova di generosità.
E poi la ricchezza del nostro gruppo sono i ricambi:
dico che proprio tutti meriterebbero di giocare.
Castelletto ad esempio ha giocato bene, anche se
per le sue caratteristiche è diverso da Casiraghi:
il primo è più fisico, il secondo
è più tecnico. E i tifosi? Che dire,
spettacolari". Il portiere Antony Iannarilli
ha detto in sintesi: "Non si può
vincere sempre. Tuttavia abbiamo avuto una bella
reazione dopo il gol subito. Nell'occasione direi
che è stato bravo Vassallo a inserirsi, ma
per fortuna poi ci ha pensato Loviso anche se sulla
punizione ho visto che la barriera si è aperta.
Per me ai punti meritavamo pure di vincere. Nonostante
ciò sono contento perchè con il nostro
impegno stiamo riportando gente allo stadio".
Tappa volante infine del presidente Sauro Notari
in sala stampa e sussurra: "Sono dispiaciuto".
Ma sorride. D'altronde avrebbe voluto che il Gubbio
vincesse, ma non si può sempre vincere e
la squadra si è espressa in maniera positiva.
Intanto abbiamo inserito le foto di Gubbio e Pistoiese
(18 immagini) che si trovano nel link sotto la foto
in homepage e nella sezione "fotogallery".
Foto di Simone Grilli per studio Gavirati.
• 13
DICEMBRE 2014 Gubbio-Pistoiese,
si dividono la posta in palio (1-1). Loviso su punizione
risponde a Vassallo
Gubbio
contro Pistoiese di sabato con inizio alle ore 19:30.
Coreografia dei tifosi eugubini in curva. Il tecnico
Acori conferma il 4-1-4-1: Loviso in cabina di regia,
mentre Castelletto sostituisce Casiraghi. L'allenatore
ospite Lucarelli opta per il 4-3-3. Le squadre si
affrontano a viso aperto: sono continui i capovolgimenti
di fronte. Prima conclusione a rete al 17': ci prova
Piscitella dal limite con un tiro a palombella che
però non sorprende Iannarilli che in volo
intercetta la sfera. Al 25' tiro di Piscitella verso
l'area, Iannarilli è lesto ad anticipare
Falasco in posizione pericolosa. Al 27' Mancosu
serve Regolanti che in area calcia in diagonale
di sinistro, la palla attraversa tutto lo specchio
della porta e finisce di poco a lato. Al 32' calcio
piazzato al limite di Loviso: tiro di destro a girare,
Olczak vola e toglie la palla da sotto la traversa.
Al 36' Regolanti serve in area Marchionni che calcia
di sinistro: tiro radente verso l'angolino, ma para
a terra Olczak. Al 37' girata volante di Mancosu
dal limite, la palla scheggia la parte esterna del
palo alla destra del portiere. Al 39' Castelletto
lancia in porta Mancosu che supera Olczak in uscita,
ma si allunga troppo la palla (occasione ghiotta
svanita). Al 44' sventola di destro dai venticinque
metri di Mungo, Iannarilli vola e si salva in angolo.
Ripresa. Al 48' Tripoli vola verso la porta da sinistra
e mette in mezzo una palla d'oro per Piscitella,
provvidenziale D'Anna in scivolata che salva in
extremis. Al 56' Pistoiese in vantaggio: Calvano
imposta l'azione, assist verso Falzerano che dalla
destra mette in mezzo una palla dove giunge Vassallo:
tiro al volo di sinistro, di piatto, palla che si
insacca a fil di palo. Al 77' il Gubbio trova il
pareggio: punizione dai venticinque metri di Loviso
che calcia un missile di destro rasoterra, la palla
aggira la barriera e si insacca a fil di palo. All'
84' ci prova Falzerano dal limite, palla di poco
alta. Gubbio e Pistoiese fanno 1-1. Tabellino:
Gubbio - Pistoiese (1-1): Gubbio
(4-1-4-1): Iannarilli; Luciani, Lasicki, Galuppo,
D'Anna; Loviso; Mancosu (88' Esposito), Guerri, Castelletto
(72' Cais), Marchionni (59' Vettraino);
Regolanti. (A disp.: Citti, Manganelli, Caldore,
Domini). All. Acori. Pistoiese
(4-3-3): Olczak; Celiento, Di Bari, Falasco, Frascatore;
Calvano, Mungo (65' Saric), Vassallo; Falzerano, Tripoli
(77' Golubovic),
Piscitella (69' Coulibaly). (A disp: Pazzagli, Bortoletti,
Ciciretti, Frugoli). All. Lucarelli. Reti:
56' Vassallo (P), 77' Loviso (G). Arbitro:
Strippoli di Bari (Spensieri e Zanardi di Genova).
Ammoniti: D'Anna (G); Falasco e Mungo (P). Spettatori: 1309
(721 abbonati); di cui 43 di Pistoia nel settore
ospiti. Risultati:
Diciassettesima Giornata - Girone B - Lega Pro: Ascoli
- Santarcangelo 2-0 12'
Altinier (A), 52' Altinier (A) Gubbio
- Pistoiese 1-1 56'
Vassallo (P), 77' Loviso (G) L'Aquila
- Pro Piacenza 0-1 81'
Matteassi (P) Lucchese - Tuttocuoio 0-0 Pisa
- Ancona 2-1 12'
Iori (P), 51' Finocchio (P), 53' Cognigni (A) Pontedera
- Teramo 2-4 24'
Donnarumma (T) rig., 33' Luperini (P), 43' Lapadula
(T), 74' Della Latta (P), 76' Lapadula (T), 82'
Petrella (T) Prato
- Grosseto 1-1 51'
Bocalon (P), 91' Torromino (G) San
Marino - Reggiana 5-4 6'
La Mantia (S), 14' Alessi (R), 35' Coto (S), 38'
Ruopolo (R), 44' Angiulli (R), 55' Armada (S), 59'
Sensi (S), 60' Angiulli (R), 70' La Mantia (S) Savona
- Forlì 2-1 6'
Castellani (F), 88' Spadafora (S), 92' Spadafora
(S) Spal - Carrarese 0-2 20'
Merini (C), 55' Merini (C)
• 12
DICEMBRE 2014 Tutto
pronto per il match clou. Manca Casiraghi, ma rientra
Loviso. Sfida tra le rivelazioni
É
arrivato il momento del match clou tra Gubbio e
Pistoiese. Si gioca di sabato sera (13 dicembre)
alle ore 19:30. Torna Loviso, ma manca Casiraghi
che è squalificato. Il tecnico Leonardo Acori
in sintesi ha detto nella conferenza stampa del
prepartita: "Questa è una partita
delicata e difficile. Affrontiamo una ottima squadra
come la Pistoiese che fa paura soprattutto in attacco.
Perciò dovremo restare più che compatti.
Ma noi siamo consapevoli della nostra forza, pertanto
sono molto fiducioso. Ma sia chiaro che dobbiamo
restare con i piedi per terra e guai farsi illusioni.
Solo a salvezza raggiunta si possono fare altri
discorsi,
ora no". Quindi l'assetto non cambia.
Solo alcuni ballottaggi. Al centro della difesa Lasicki
è in vantaggio su Manganelli (che giocherà
con la mascherina per proteggere il setto nasale
operato). A centrocampo Domini, Esposito e Castelletto
si giocano il posto per sostituire Casiraghi. Detto
ciò, in porta va Iannarilli. Difesa a quattro
con Luciani, Lasicki, Galuppo e D'Anna. Playmaker,
torna Loviso. E poi il quartetto di centrocampo basato
sui centrali Guerri e Domini, quindi sulle ali Mancosu
e Marchionni. In attacco il puntero Regolanti. Sono
stati convocati venti calciatori: Bentoglio, Cais,
Caldore, Castelletto, Citti, D'Anna, Domini, Esposito,
Galuppo, Guerri, Iannarilli, Lasicki, Loviso, Luciani,
Mancosu, Manganelli, Marchionni, Regolanti, Rosato
e Vettraino. Arbitra l'incontro il signor Giuseppe
Strippoli di Bari: guardalinee Antonio Spensieri
e Cristian Zanardi di Genova.
• 11
DICEMBRE 2014 I
tifosi eugubini invitano: «Tutti allo stadio».
Presentiamo la Pistoiese con Pistoiasport.com
É
saltato subito all'occhio uno striscione già
dalla mattinata di giovedì nei pressi della
rotatoria che porta a nord al centro (verso il Teatro
Romano) e a sud (nei pressi dello stadio Barbetti").
Un lenzuolo bianco con scritto: «13-12-14:
tutti allo stadio».
Il riferimento non è casuale. Sabato c'è
il match clou contro la Pistoiese alle ore 19:30.
Pertanto i tifosi eugubini chiamano a raccolta la
città per questa sfida importante del campionato.
Intanto la società dell'A.S. Gubbio 1910,
tramite un comunicato stampa, fa sapere che prima
della partita verranno distribuite castagne e vin
brulè a fronte di un'offerta il cui ricavato
sarà totalmente devoluto all'Astenotrofio
Mosca di Gubbio. E proprio nella Casa di Riposo,
i calciatori e lo staff tecnico, andranno a fare
visita la settimana prossima per uno scambio di
auguri. Intanto presentiamo la Pistoiese e lo facciamo
con un articolo a cura di Alessandro Benigni del
sito Pistoiasport.com: «Il presidente Ferrari
ha deciso che per il doppio salto di categoria ci fosse bisogno di
una svolta, così ha affidato la rifondazione a un direttore sportivo
esperto come Nelso Ricci che non ha bisogno di presentazioni. E non
ne ha bisogno nemmeno Cristiano Lucarelli, ex calciatore dal
curriculum importante e adesso allenatore emergente e grintoso,
scelto da Ricci proprio per la sua voglia e per la sua attitudine a
lavorare con un gruppo giovane. Il modulo di riferimento del mister
è il 4-3-3. La squadra: in porta
inizialmente il titolare è stato Pazzagli, che ha alternato parate
di spessore e gravi disattenzioni. Questa discontinuità ha fatto sì
che negli ultimi tre turni il mister puntasse sul giovane polacco
Olczak. Per quanto riguarda il reparto difensivo i più esperti sono
capitan Di Bari e Pasini, protagonisti lo scorso anno con la maglia
del Venezia, mentre come terzini ci sono i due prodotti scuola Roma,
Frascatore e Golubovic. La concorrenza invece è rappresentata dai giovani
Celiento, Falasco e Piana. A centrocampo i punti di riferimento sono i grintosi
Calvano e Vassallo, con l’opzione Mungo già rodata qualora ci sia
bisogno di maggior spinta propositiva. Nelle gerarchie del mister,
invece, sono indietro Saric e Ciciretti. Ben assortita la batteria di
esterni, con tre elementi in grado di fare male come
Falzerano, Tripoli e l'altro giallorosso Piscitella, sulla carta il
colpo di maggior prestigio del mercato arancione. In attacco il punto
fermo è Romeo: in carriera non hai mai segnato moltissimo, ma fin
qua con la maglia arancione ha fatto faville (5 gol, tutti decisivi,
in 9 gare). Peccato per l’infortunio che lo terrà ai box almeno
fino all’anno nuovo. Alle sue spalle c’è Coulibaly, giovane
promessa che non ha ancora convinto del tutto. Capitolo tifosi: nell’ultimo anno, grazie al lavoro di riavvicinamento
portato avanti da Morgia e complice i risultati sportivi più che
buoni, il "Melani" si è finalmente ripopolato. Sono state 2000 le
presenze registrate nel match d’esordio casalingo contro l'Ascoli,
addirittura 3500 nel sentitissimo derby con il Prato. Adesso la sfida
sarà avvicinarsi a questi numeri anche nelle gare non proprio di
cartello.
Ora verso Gubbio: c’è entusiasmo in casa arancione dopo la vittoria nel derby contro il
Pisa. Contro il
Gubbio non sarà della partita il bomber arancione Romeo,
infortunatosi in seguito di un brutto fallo subito contro la
Lucchese. Out anche Piana per squalifica. In porta dovrebbe essere
confermato Olczak. Sarà invece ballottaggio Falasco-Frascatore per l’out di
sinistra e Coulibaly-Tripoli per il centro dell’attacco. Questi
quindi
i probabili undici: Olczak; Celiento, Pasini, Di Bari, Falasco;
Calvano, Vassallo, Mungo; Falzerano, Coulibaly, Piscitella. E a disposizione: Pazzagli, Frascatore, Golubovic, Saric, Ciciretti,
Bicchi, Tripoli».
• 11
DICEMBRE 2014 Falzerano:
"Ce la giocheremo alla pari. E a Gubbio...".
Mancherà Casiraghi, Domini in pole
É
un ex di turno. Si chiama Marcello Falzerano, classe
'91, la scorsa stagione a Gubbio da gennaio a giugno.
Quest'anno gioca con la Pistoiese. La squadra toscana,
con quella rossoblù, sono finora le autentiche
sorprese del campionato. Stessi punti (25), stessi
pure i gol subiti (19). Allora Falzerano, secondo
lei che partita sarà? "Sicuramente
sarà una partita giocata alla pari. Siamo
entrambi delle rivelazioni, ma si sa che in campionato
le squadre che poi fanno meglio sono quelle che
hanno più fame e voglia di vincere. Noi e
il Gubbio siamo due squadre dinamiche, quindi credo
che verrà fuori una bella partita".
Nell'ultimo incontro avete sconfitto il Pisa, ma
secondo lei qual è la più forte del
torneo? "La classifica parla che l'Ascoli
al momento è la squadra più forte.
Però con tutta sincerità finora non
ho visto chi può ammazzare il campionato
e non c'è una squadra più forte rispetto alle
altre. Forse ci sono compagini che hanno più
esperienza e possono fare meglio: mi riferisco a
L'Aquila, o lo stesso Ascoli. Ma a livello di qualità
non ho visto tante differenze". La Pistoiese
da neopromossa sta facendo bene. Il tecnico Cristiano
Lucarelli, com'è? "É un allenatore
che ci chiede sempre tanto. In pratica pretende
tanto dai suoi calciatori. A me piace perchè
è una persona che non si accontenta. Quindi
sia io che i miei compagni ci stiamo trovando molto
bene". Cosa deve temere il Gubbio della
Pistoiese e viceversa? "In avanti il Gubbio
è molto bravo e lo dimostrano i numeri, perciò
sappiamo che non possiamo commettere errori. Noi
dovremo scendere in campo con la giusta mentalità,
quella che talvolta ci manca soprattutto in trasferta
e in effetti facciamo più fatica. Il Gubbio
non so dove deve stare attento: posso solo dire che siamo
una squadra che ha potenzialità per esprimersi
bene. Ce la giocheremo e poi vedremo come finirà".
Una breve esperienza a Gubbio, un giudizio? "La
reputo una esperienza positiva. Sicuramente ho ricordi
belli. Sono arrivato a gennaio e ho fatto bene,
però poi purtroppo non si è potuto
continuare il rapporto. Sarei stato felice di
restare a Gubbio". Questo vuol dire che
Falzerano non è rientrato più nei
piani del Gubbio? "Esatto. A gennaio avevo
firmato con il Gubbio e quindi ero di proprietà
del Gubbio. Poi a giugno non mi è stato offerto
il rinnovo. Pertanto sono andato via".
E quindi la scelta è ricaduta sulla Pistoiese:
"Certamente. La Pistoiese ha mostrato da
subito un grande interesse verso il sottoscritto.
Ho avuto altre offerte, ma la Pistoiese mi ha voluto
fortemente. Perciò non è stata una
scelta economica. Ho trovato una squadra giovane
ma vogliosa di vincere". Notiziario. Rientra
dalla squalifica il playmaker Loviso, ma manca Casiraghi
che a sua volta è stato squalificato per
un turno. Possibile la conferma di Domini titolare
che a questo punto verrebbe dirottato da playmaker
a mezzala a centrocampo. Altrimenti sono pronti
Esposito e Castelletto.
• 10
DICEMBRE 2014 Quel
poker (di vittorie) che mancava dall'era Torrente.
Negli ultimi 540 minuti, 15 punti...
Quel
poker di vittorie consecutive che mancava dall'era
di Vincenzo Torrente. Ebbene si. Infatti per ritrovare
quattro vittorie consecutive in un campionato bisogna
risalire alla stagione 2010-2011, l'anno trionfale
della promozione in B passando direttamente dalla
porta principale (primo posto in classifica davanti
al Sorrento dei vari Paulinho, Erpen e Togni). Accadde
dalla ventunesima giornata (23 gennaio 2011) alla
ventiquattresima giornata (20 febbraio 2011): quel
Gubbio vinse con lo Spezia (2-1), poi a Verona con
l'Hellas (1-2) con 678 tifosi eugubini al seguito
al Bentegodi davanti a 11491 spettatori, in casa
con l'Alessandria (1-0) davanti a 2595 spettatori
al Barbetti ed infine a Monza (2-3). Tuttavia c'è
da notare che in quella magica cavalcata, quel Gubbio
targato Torrente riuscì ad ottenere otto
vittorie consecutive (dal 7 novembre 2010 al 9 gennaio
2011), poi arrivò la sconfitta di Ravenna
e quindi il poker sopra citato. In pratica quella squadra
riuscì a vincere 12 incontri in 13 gare disputate
a cavallo tra il 7 novembre 2010 e il 20 febbraio
2011. Ora che la truppa di Acori comincia a "volare"
qualche tifoso comincia a sognare pensando a quella
magica cavalcata. D'altronde il primato nel girone
è distante solo sei lunghezze, a tre giornate
dal termine del girone di andata e sabato c'è
un match clou contro la Pistoiese. Nonostante ciò
si predica calma e gesso: mantenere ben saldi i
piedi per terra, sempre (e ci sembra che sia doveroso).
Tuttavia altri numeri dicono che nelle ultime sei
giornate solo L'Aquila ha fatto meglio dei rossoblù
(16 punti raccolti): il Gubbio ne ha accumulati
15 e la capolista Ascoli è "dietro"
a quota 14 punti. Senza dimenticare che in questo
poker di vittorie, la formazione di Acori ha segnato
12 reti (una media di tre gol a match): e pensare
che ad inizio stagione l'attacco era finito sotto
accusa. Ed invece sono andati a segno già
10 calciatori: Loviso è il cannoniere (8
reti), Regolanti (6), Cais (3), Domini e Mancosu
(2), Casiraghi, D'Anna, Esposito, Lasicki e Vettraino
(1). Notizie dal girone. La Spal esonera il tecnico
Oscar Brevi: al suo posto è arrivato Leonardo
Semplici, ex allenatore della Primavera della Fiorentina
(ex tecnico di Arezzo e Figline). Due ex rossoblù
fanno 2-2: nel posticipo di lunedì tra Ancona
e Lucchese finisce in parità a suon di gol.
E sulle rispettive panchine, con i dorici Giovanni
Cornacchini e con i rossoneri Giuseppe Galderisi:
il primo ex calciatore e il secondo ex allenatore
del Gubbio. Gli adriatici si trovano a 22 punti,
i toscani in zona playout.
• 07
DICEMBRE 2014 Domini:
"Squadra solida". Casiraghi:
"Sono rinato". Acori: "Ma
il nostro obiettivo resta tale"
Gubbio che
rifila il poker di vittorie di fila e si porta ad
un solo punto di distanza dai playoff. Apre le marcature
Casiraghi e le chiude Domini su punizione. Il tecnico
dei rossoblù Leonardo Acori è più
che soddisfatto: "Siamo orgogliosi di questa
bella vittoria contro un ottimo avversario. Tuttavia
il nostro obiettivo resta tale e non cambia (salvezza
ndr). Non è stato facile giocare a calcio
su un campo del genere. Nonostante ciò il
primo gol (di Casiraghi ndr) è stato veramente
bello. Domini? Ha giocato bene e il suo gol è
stato molto importante per il risultato".
Tocca a Daniele Casiraghi, autore del bel gol che
ha sbloccato il risultato: "Sono molto contento
per il gol: Mancosu mi ha messo una grande palla
e ho tirato al volo: per fortuna la palla dopo aver
sbattuto sotto la traversa e poi sulla linea di
porta è entrata in rete. Sono contento per
la vittoria perchè ci siamo presi tre punti
importanti. Siamo contenti di questa classifica,
ma non dobbiamo montarci la testa: piedi sempre
per terra. Questa è una squadra che non ha
titolari e ci giochiamo tutto partita dopo partita.
A Gubbio sono come rinato: dopo anni difficili mi
sono ripreso". La palla passa a Tommaso
Domini, autore del gol che ha chiuso in maniera
definitiva la partita: "Abbiamo fatto una
bella gara su un campo che si è rivelato
molle, perciò è stato difficile giocare.
Sono stato molto contento per il gol. D'altronde
quando sono stato chiamato in causa ho fatto sempre
bene. La squadra ha trovato la giusta quadratura
ed ora siamo solidi. Fare il playmaker? Questo è
il mio ruolo. Ho fatto anche la mezzala, ma il ruolo
mio è questo". E sull'altro fronte
il tecnico del Santarcangelo, Fabio Fraschetti,
è sconsolato e in maniera telegrafica ha
detto: "Non meritavamo di perdere e abbiamo
avuto le nostre occasioni". Intanto abbiamo
inserito le foto di Santarcangelo e Gubbio (18 immagini)
che si trovano sotto il link sotto la foto in homepage
e nella sezione "fotogallery" nel sito.
Le foto della gara di Santarcangelo sono di Simone
Grilli.
• 07
DICEMBRE 2014 Gubbio
cinico, vince a Santarcangelo (0-2). Casiraghi apre
le marcature, Domini le chiude
Gubbio
in trasferta a Santarcangelo. Si gioca di domenica
alle ore 16. Il tecnico Acori conferma lo stesso
schieramento (4-1-4-1): Domini gioca playmaker al
posto di Loviso squalificato; Lasicki al centro
della difesa al fianco di Galuppo mentre Manganelli
va in tribuna. L'allenatore dei romagnoli Fraschetti
opta per il 4-3-2-1. Locali in maglia gialloblù,
Gubbio in maglia bianca. Ma partono forte i padroni
di casa. Al 1' Torelli offre una palla in area a
Guidone, salva in extremis Luciani. Al 2' lancio
lungo in area di Obeng, colpo di testa di Guidone
con la palla che termina di poco a lato. Al 5' risposta
degli ospiti: Domini, assist in area, Guerri fa partire
un destro al volo radente, Nardi in tuffo compie
il miracolo e salva in corner. Al 7' però
locali di nuovo insidiosi: punizione dal limite
di Radoi a girare con Iannarilli che respinge un
po' in affanno; sulla respinta si avventa Guidone
che però manca il tap in vincente in maniera
incredibile. Al minuto 8 ancora Radoi che fa partire
una saetta dal limite, palla che sibila vicino al
palo. Al 25' De Respinis lancia Radoi che parte
in velocità dalla trequarti, entra in area,
e di sinistro fa partire un diagonale che attraversa
tutto lo specchio e la palla termina a lato di poco.
Al 26' ci prova Torelli con un tiro fulmineo dai
venticinque metri: la palla sorvola di poco sopra
il montante. Al 31' Obeng lancia in area Guidone
che calcia prontamente di destro in porta, Iannarilli
in uscita è davvero provvidenziale: la palla
passa tra le gambe del portiere ma con il palmo
della mano destra riesce ad intercettarla in maniera
strepitosa. Ma il Gubbio è cinico e va in
vantaggio al 34': Mancosu crossa in area da destra,
Casiraghi calcia al volo di destro con la palla
che scheggia prima la parte bassa della traversa
e poi finisce in rete. Al 42' Marchionni si gira
al limite e di destro fa partire un diagonale che
termina fuori di poco. Ripresa. Al 54' Torelli lancia
in profondità Guidone che entra in area:
un tiro di sinistro che si perde a lato. Al 56'
risponde Regolanti ma la sua conclusione va a lato.
Al 64' locali molto vicini al pareggio: Radoi calcia
a botta sicura sotto misura, ma Iannarilli respinge
come può: la palla colpisce il viso dell'estremo
difensore rossoblù e termina in corner. Al
67' tiro al volo di Argeri, Iannarilli ci deve mettere
ancora una pezza in tuffo. Al 70' Torelli lancia
in porta Radoi che calcia di sinistro, para a terra
ancora Iannarilli. Al 74' il Gubbio raddoppia: punizione
dai venticinque metri di Domini che calcia in porta,
la palla viene deviata dalla barriera che spiazza
il portiere e si insacca in rete. All' 81' Radoi
si fa pericoloso in area ospite: un tiro che viene
però intercettato da un insuperabile Iannarilli.
Finisce così: il Gubbio vince a Santarcangelo
e ottiene il poker di vittorie. Tabellino:
Santarcangelo - Gubbio (0-2): Santarcangelo
(4-3-2-1): Nardi; Traorè, Polenghi, Olivi,
Rossi; Torelli (61' Graziani), Obeng, Bisoli; Radoi
(75' Palmieri),
De Respinis (46' Argeri);
Guidone. (A disp.: Marani, Salvatori, Courdas, Cola). All. Fraschetti. Gubbio
(4-1-4-1): Iannarilli; Luciani, Lasicki, Galuppo,
D'Anna; Domini; Mancosu (89' Vettraino), Guerri, Casiraghi
(86' Castelletto), Marchionni;
Regolanti. (A disp.: Citti, Rosato, Caldore, Esposito, Cais). All. Acori. Reti:
34' Casiraghi (G), 74' Domini (G). Arbitro:
Melidoni di Frattamaggiore (Cordeschi di Isernia
e Barbetta di Albano Laziale).
Ammoniti: Argeri, Traorè e Bisoli
(S); Casiraghi e Marchionni (G). Spettatori:
585 (di cui 119 di Gubbio nel settore ospiti). Risultati:
Sedicesima Giornata - Girone B - Lega Pro Unica: Ancona
- Lucchese 2-2 14'
D'Orazio (A), 24' Ferretti (L), 71' Tavares (A),
72' Lo Sicco (L) Carrarese
- Ascoli 0-0 Forlì
- L'Aquila 2-2 8'
Pacilli (A), 21' Forte (F), 50' Djuric (F), 70'
Corapi (A) rig. Grosseto - San Marino 2-1 8'
Monaco (G), 13' Torromino (G), 18' Sensi (S) Pistoiese
- Pisa 2-0 26'
Vassallo (Pt), 51' Piscitella (Pt) Pro Piacenza
- Pontedera 1-1 8'
Matteassi (Pr), 27' Di Santo (Po) Reggiana
- Savona 5-0 11'
Siega (R), 12' Bruccini (R), 48' Alessi (R) rig.,
55' Angiulli (R), 70' Maltese (R) Santarcangelo
- Gubbio 0-2 34'
Casiraghi (G), 74' Domini (G) Teramo
- Prato 1-0 51'
Donnarumma (T) Tuttocuoio - Spal 1-0 1'
Silvestri (S) aut.
• 06
DICEMBRE 2014 A
Santarcangelo senza Loviso. Non cambia però
l'assetto tattico. Tifosi: in 119 al seguito
Per
la trasferta di Santarcangelo non c'è Loviso,
ma dovrebbe giocare Domini al suo posto. Quindi
è probabile che Iannarilli va in porta. Quartetto
difensivo con Luciani, Manganelli (o Lasicki), Galuppo
e D'Anna. Domini playmaker. Quartetto di centrocampo
con Mancosu, Guerri, Casiraghi e Marchionni. Di
punta Regolanti. Manganelli è recuperato
e giocherà con una mascherina al setto nasale:
se Acori lo lascia in panchina è pronto Lasicki.
L'allenatore umbro tuttavia è fiducioso,
ma predica sempre la giusta umiltà: "Il
Santarcangelo gioca sempre bene nonostante la classifica,
perciò da parte nostra ci vuole sempre la
massima attenzione e concentrazione. Perciò
se rimaniamo umili possiamo sfruttare le nostre
potenzialità e possibilità. Questa
è una partita molto importante per noi".
In pratica sono stati convocati venti calciatori.
Ecco la lista: Cais, Caldore, Casiraghi, Castelletto,
Citti, D'Anna, Domini, Esposito, Galuppo, Guerri,
Iannarilli, Lasicki, Luciani, Luparini, Mancosu,
Manganelli, Marchionni, Regolanti, Rosato e Vettraino.
Si gioca domenica 7 dicembre alle ore 16 al "Valentino
Mazzola". In prevendita sono stati venduti
119 biglietti per il settore ospiti riservati ai
tifosi eugubini.
• 05
DICEMBRE 2014 Pascolini:
"Santarcangelo fu ostico. Acori è
completo e il Gubbio può andare ai playoff..."
Eugubino,
per tanti anni preparatore dei portieri a Gubbio in
cui ha vinto quattro campionati. Ma è stato anche un portiere
dei rossoblù. Domenica il Gubbio va a Santarcangelo
di Romagna. L'ultimo incontro risale al 1 dicembre
1985 (campionato Interregionale) e la Santarcangiolese
(all'epoca si chiamava così) riuscì
a vincere per 2-0 (reti di Vinciguerra e Savini).
Lui era in porta, stiamo parlando di Giovanni Pascolini.
Cosa ricorda? "Una grande punizione di Vinciguerra
sotto all'incrocio. A Santarcangelo in quel periodo
abbiamo sofferto. Ma ad oggi non si possono fare
paragoni". A quei tempi nel Gubbio poi
arrivò anche un grande portiere che porta
il nome di Cacciatori: un ricordo? "Venne
a Gubbio dopo un periodo non felice: poi con il
Gubbio vincemmo un campionato e andammo in C2. Siamo
rimasti in buoni rapporti: ho fatto un corso a Coverciano
dove l'ho incontrato ed è stato uno dei tecnici
che mi ha insegnato qualcosa". Il Gubbio
di adesso? "Sta facendo
bene: tre vittorie di fila e c'è una posizione
di classifica molto importante. Ora può
davvero ambire ai playoff". E lei conosce
bene Acori con cui ha lavorato nel bienno 1997-1999.
Cosa può dirci? "Acori è un
grande lavoratore: la Lega Pro gli va anche stretta;
ha fatto cose importanti anche in B. Per come lo conosco io è un tecnico che ha
grinta, idee, carattere e personalità. Poi
con un gruppo che lo segue credo che può
ambire a qualcosa di più di una salvezza. É
vero che la partenza non è stata poi così
eccezionale, ma è riuscito ad amalgamare
sia a livello tattico sia umano la squadra".
Da preparatore, di portieri ne ha allenati tanti:
qual è quello che le ha dato più soddisfazioni?
"Ma è difficile fare una graduatoria:
ogni ragazzo ha avuto una caratteristica personale
unica. Ma come mentalità, voglia, e come fame,
senza dubbio faccio il nome di Lamanna. Ma non dimentico
Vecchini (con cui anche ora c'è un rapporto
di amicizia), Flavoni, Prete, Narciso (che poi è
andato in B), oppure Fabbri. Da ognuno di loro ho
avuto degli insegnamenti e viceversa".
Proprio Lamanna (ora al Genoa in A) in questo sito
in una recente intervista ha ricordato proprio lei
(Pascolini) per la sua crescita: "Diciamo
che io lo avevo conosciuto in Nazionale Under 18
e per me è stata una vetrina importante.
Caratterialmente Lamanna è un ragazzo equilibrato,
professionale e c'era un confronto sano tra noi:
il portiere deve essere forte a livello mentale.
Poi quando arrivò Torrente a Gubbio mi parlò
di lui e io gli dissi prendiamolo subito. Ma ci
ricordiamo che i primi mesi a Gubbio qualcuno aveva
storto la bocca, ma con la dovuta pazienza poi il
giovane Lamanna fu determinante sia per la promozione
in C1 e poi l'anno dopo per la B". L'allenatore?
"Ne ho avuti tanti. Un elenco: Dal Fiume,
Galderisi, Cuttone, Alessandrini e lo stesso Acori.
Ognuno di loro ha un credo e un modo di allenare diverso.
A livello personale mi impressionava Dal Fiume per
come lavorava in fase difensiva. In fase offensiva
invece faccio il nome di Torrente. Mentre Acori lo
reputo un tecnico completo". Con tutta
sincerità, un nome su tutti? "Torrente,
tutta la vita". Dopo Gubbio è stato
in serie B a Bari e poi alla Cremonese. Un racconto? "Con
Torrente e Mengoni abbiamo formato un buon gruppo
come staff. A Bari vissuti momenti stratosferici in una
piazza che merita la serie A. E a Cremona invece
abbiamo avuto qualche problema perchè c'erano
calciatori poco adatti per il modulo di Torrente
e si è dovuto cambiare, ma quando fu
esonerato si proveniva da nove risultati utili consecutivi
con la squadra nei playoff". Ultima domanda:
la più grande amarezza a Gubbio? "La
retrocessione dalla B. Lo stadio di Gubbio
era sempre pieno. É un campionato importante,
border line della serie A. La Lega Pro di oggi ha
perso molto rispetto alla serie C degli anni '80
e '90. Si è persa una grande occasione".
• 04
DICEMBRE 2014 Focus.
Quel 4-1-4-1 che piacque a Pep Guardiola al Barcellona.
A Gubbio, stessa evoluzione
Calcio
moderno. Calcio globale e schemi. Una nuova mentalità
che è nata negli anni ottanta proprio con
l'avvento di un allenatore italiano, Arrigo Sacchi,
che cambiò anche la filosofia del calcio
basandosi sul gioco offensivo. Il suo credo, nel
Milan si intende, in fase di partenza c'era un 4-4-2
classico (come riportavano tutti i giornalisti all'epoca)
e come spiega questo articolo.
In fase di possesso palla però questo schema
diventava un 2-4-4 perchè i terzini Tassotti
e Maldini salivano al fianco di Ancelotti e Rijkaard,
a loro volta le ali Donadoni ed Evani affiancavano
in attacco il duo Gullit e Van Basten, come si può
notare in questa immagine.
Poi il calcio moderno si è evoluto e sono
nati altri schemi tattici. E prendiamo come esempio
il Barcellona di Pep Guardiola. Era famoso il suo
4-3-3 (come veniva descritto da tutti i giornalisti
delle testate mondiali) che però in fase
di possesso palla diventava un 3-4-3, come del resto
spiega bene un articolo de La Gazzetta dello
Sport nel dicembre 2010. Da qui si capisce come viene
delineato un modulo. Come si evince dal quotidiano
in rosa in questo pezzo e come si orientano altri
quotidiani sportivi nazionali (vedi Corriere dello
Sport), il modulo di appoggio viene guardato sulla
carta in base a come le pedine si dispongono in
fase di non possesso palla (cioè quando il
portiere avversario rinvia la palla). E un caso
eloquente è il gioco di Sacchi che è
stato etichettato sempre con il modulo 4-4-2 (come
spiegato prima). Però Guardiola strada facendo
ha cambiato ed è passato dal 4-3-3 al 4-1-4-1.
Basta documentarsi e leggere questa nozione che
parla proprio del modulo 4-1-4-1 che viene così
definito: «É la diretta evoluzione
del 4-3-3, si tratta di un modulo molto offensivo
che permette di fare un grande pressing alto grazie
alla presenza di quattro calciatori che agiscono
tra le linee. Il Barcellona di Guardiola ha adottato
questo modulo con l'arretramento del mediano davanti
alla difesa (Tourè) e il posizionamento centrale
quasi in rifinitura di Xavi e Iniesta». Basta
guardare qui.
Così viene sfatato un falso mito che parla
che il 4-1-4-1 è un modulo difensivistico
e solo il 4-3-3 è offensivo. Pertanto il
4-1-4-1 (o 4-5-1) in realtà può diventare
imprevedibile per gli avversari, anche se poi dipende
tutto dagli interpreti. E lo ha dimostrato proprio
il Barcellona di Guardiola che quando si trovava
in fase di possesso palla si tramutava nel 4-3-3
(dal 4-1-4-1) o 3-4-3 (dal precedente
4-3-3). Nel suo piccolo, il Gubbio di Acori quest'anno,
ha avuto questa evoluzione. E guarda caso sono arrivati
più gol con un piccolo cambio (o variante)
nell'atteggiamento tattico. Loviso fa il playmaker
davanti alla difesa, mentre ai lati Mancosu e Marchionni
creano più imprevedibilità partendo
da più lontano e giocando tra le linee. Tutto
ciò significa che Acori si è ispirato
a Guardiola nel suo credo tattico? Oppure questo
preciso nuovo schieramento ha creato più
equilibri alla squadra? Tutto può essere.
Ma se si va a fondo nell'analisi tattica, domenica
scorsa contro il San Marino è cambiato qualcosa
a partita in corso. Loviso (marcato ad uomo da Sensi)
retrocedeva fino alla linea difensiva per impostare
l'azione: perciò in fase di possesso palla
si delineava un 3-5-2 con Loviso che fungeva da
libero, i terzini si alzavano fino sulla linea di
centrocampo e in attacco a turno Marchionni e Mancosu
facevano coppia con la punta Regolanti. Allora Acori
sta studiando altre varianti dal 4-1-4-1? Santarcangelo
sarà il primo banco di prova, vista l'assenza
di Loviso. Tuttavia le prime indicazioni dicono
che non cambierà nulla con Domini o Esposito
al posto di Loviso (squalificato).
• 03
DICEMBRE 2014 La
statistica dopo quindici giornate: Acori come Sottil
nel 2012 (stessi punti). La tabella...
Statistica
dopo 15 giornate partendo dal 2009. Numeri che parlano
dell'andamento del Gubbio in base ai punti, ai gol
fatti e subiti, ma anche guardando l'aspetto dei
cannonieri. Un andamento che tuttavia, caso per
caso, stagione per stagione, è mutato strada
facendo in modo differente. Nonostante ciò
la statistica dice che Leonardo Acori in quindici
giornate di campionato ha ottenuto gli stessi punti
che aveva raccolto Andrea Sottil nel 2012 (ovvero
22). L'anno scorso ad esempio (2013), con l'allenatore
Cristian Bucchi in panchina, sono stati racimolati
19 punti. Invece la peggiore performance si è registrata
nel 2011 in serie B: 14 punti (le prime dieci giornate
con Fabio Pecchia e di conseguenza con Gigi Simoni
in panchina). Gli anni di Torrente rimangono i più
prolifici in tal senso. Nel 2009 (in C2) infatti
erano stati ottenuti 24 punti. L'anno dopo in C1
furono totalizzati addirittura 28 punti, nonostante
la partenza con il freno tirato (tre sconfitte nelle
prime sei giornate). Passiamo alla fase della finalizzazione
a rete. Quello di quest'anno (nelle prime 15 giornate)
è l'attacco più produttivo: 24 reti.
Segue il Gubbio del 2010 di Torrente: 19 reti. Uno
scalino più sotto sempre il Gubbio di Torrente
ma in C2 (2009): 18 reti. A seguire l'attacco di
Bucchi (2013) con 15 reti, di Sottil (2012) e Pecchia
più Simoni (2011) con 14 reti. Invece se
si guarda la difesa, si vede che il Gubbio
ora ha un suo tallone di Achille. Infatti risulta che il
reparto arretrato ha fatto meglio solo della squadra
che si trovava in serie B: 26 reti subite da Pecchia
e poi Simoni, mentre quello attuale ha incassato
19 reti. Con Sottil (2012) la difesa rossoblù
era stata perforata 18 volte, mentre con Bucchi
(l'anno scorso) incassate 15 reti. Le difese di
Torrente risultano le più robuste: 14 reti
subite nel 2010 e solo 13 reti incassate nel 2009.
É chiaro che poi ogni stagione ha avuto una
storia a sè strada facendo. Alcuni esempi?
Nel 2010 il Gubbio di Torrente prese il volo ottenendo
otto vittorie di fila. Una sorte invece diversa
è capitata al Gubbio di Sottil nel 2012:
dopo un girone di andata in ascesa quasi a ridosso
dei playoff, sono sopraggiunte in inverno ben sei
sconfitte in sette partite. Il calcio è strano
anche per questo: può succedere di tutto
a campionato in corso. Ora tocchiamo il tasto dei
bomber. Attualmente il cannoniere del Gubbio è
Loviso a quota 8 reti, seguito da Regolanti (6).
Lo stesso cammino di Loviso nelle medesime giornate
lo avevano fatto sia Juan Inacio Gomez Taleb (2010)
che Alessandro Marotta (2009): avevano segnato ciascuno
8 reti. Seguono poi Daniel Ciofani in serie B (2011)
e Andrey Galabinov (2012) con 6 reti ciascuno. Dulcis
in fundo nella passata stagione (2013) Caccavallo
che con Bucchi in panchina aveva realizzato 3 reti.
Intanto per la trasferta di domenica di Santarcangelo,
biglietti in vendita presso la Tabaccheria
2000. Trasferta valida solo per chi possiede la
Tessera del Tifoso.
• 02
DICEMBRE 2014 L'editoriale.
L'evoluzione nel finalizzare... in numeri. Gubbio,
quell'attacco che ti sorprende!
Un
tris di vittorie consecutive. Nove punti che fanno
morale perchè la classifica cambia aspetto
e il Gubbio si è avvicinato alla zona playoff,
ora distanziata di solo tre lunghezze. Anche se
in realtà ora sarebbe distante di quattro
lunghezze: infatti nel girone A e nel girone C
di Lega Pro Unica viaggiano ad un'andatura più
spedita le squadre di vertice: in quarta posizione
ci si trovano rispettivamente il Real Vicenza (27
punti) e Lecce (31 punti); così anche la
Reggiana (quarta nel girone B) resterebbe fuori
dagli spareggi promozione perchè si trova
a quota 25 punti. Nonostante ciò questo tris
di vittorie sono importanti per il morale perchè
aiutano la formazione di Acori ad avere più
fiducia nei propri mezzi e di conseguenza può
aumentare il coraggio (quindi si può osare
anche di più). É chiaro tuttavia che
i piedi devono restare ben saldi per terra perchè
contro il San Marino la compagine eugubina ha sofferto
e tanto. Non si è vista l'aggressività
e la brillantezza dal primo minuto di gioco che
si erano notate nella partita interna contro il
Tuttocuoio e nella trasferta di Ancona. Ma soprattutto
nella prima frazione di gioco si è notata
una squadra troppo prevedibile nella manovra e si
è fatto un passo indietro in fase di creazione
di palle gol (solo una parata del portiere ospite
Vivan su tiro da fuori area di Casiraghi). Nella
ripresa è cambiato il risultato però
i due cartellini rossi rifilati agli ospiti hanno
sicuramente spianato la strada ad un Gubbio che
domenica non è apparso in giornata di grazia.
Però nel calcio ci può stare, niente
è scontato. Tutto ciò sta a significare
che il Gubbio non si può permettersi il lusso
(mai) di abbassare la guarda perchè in ogni
partita c'è l'insidia dietro l'angolo e ogni
partita va lottata con il coltello tra i denti.
Ma è chiaro che ci sono anche dei dati positivi
da questa vittoria perchè bisogna ricordare
bene che la fortuna aiuta sempre gli audaci. Infatti il
Gubbio ha aspettato il momento giusto per affondare
l'avversaria, ha avuto calma e pazienza, ma soprattutto
ci ha pensato di nuovo il tecnico Acori che è
uscito ad estrarre il coniglio dal cilindro. Entra
Cais e dopo neanche un giro di lancette è
riuscito ad andare in gol sbloccando una partita
che sembrava destinata sullo 0-0. Cais nelle ultime
due gare ha giocato a partita in corso, è
subentrato negli ultimi dieci minuti finali (e con
esattezza ha giocato 25 minuti in tutto) e ha realizzato
due gol. Ma soprattutto sembra essersi sbloccato
in maniera definitiva Regolanti: da tre partite
di seguito (Tuttocuoio, Ancona e San Marino) è
andato sempre a segno (tre gol negli ultimi 270
minuti). Ma non è un caso che il Gubbio possiede
il miglior attacco del girone: 24 reti realizzate
in quindici partite (per una media di 1,6 gol a
partita), sopra alla capolista Ascoli (22). Ma se
si fa un'analisi anche negli altri gironi, il Gubbio
ha un attacco più prolifico rispetto alle
squadre del girone C: Salernitana, Benevento e Juve
Stabia sono appaiate a 23 gol fatti. Mentre nel
girone A è tutta un'altra musica: la capolista
Bassano ha segnato 27 reti, segue il Pavia (26)
che è secondo e il Real Vicenza (25). Chi
se lo sarebbe mai immaginato? Pensare che nelle
prime cinque giornate sono arrivatre solo 3 reti
(media di 0,60 a partita). Dalla sesta giornata
in poi sono giunte 21 reti (media di 2,10 gol a
partita). Senza considerare che nelle ultime sei
partite sono stati segnati 16 gol (media di 2,67
gol a partita). Un balzo in avanti notevole. (Editoriale
Direttore Gubbiofans.it)
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