SERIE C - GIRONE B
VENTESIMA GIORNATA
SAB. 21 DICEMBRE 2024
STADIO GIUSEPPE SIVORI
ORE 17:30

SESTRI LEVANTE

2

GUBBIO

1

VENTUNESIMA GIORNATA
SAB. 4 GENNAIO 2025
STADIO PIETRO BARBETTI
ORE 15

GUBBIO-LUCCHESE

> Calendario completo: (vedi)

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CLASSIFICA
GIRONE B SERIE C
2024-2025

Pescara
Ternana (-2)
Entella
Torres
Vis Pesaro
Arezzo
Rimini
Campobasso
Pineto
Ascoli
Pianese
Carpi
Perugia
Gubbio
Pontedera
Spal (-3)
Lucchese
Milan Futuro
Sestri Levante
Legnago

41
41
41
36
35
35
29
25

25

25
25
25
23
22
20

19
19
16
16

13

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Risultati Calcio...

VENTESIMA GIORNATA
DOM. 22 DICEMBRE 2025

Ascoli
Spal

1
1

Campobasso
Arezzo 

0
1

Lucchese
Pineto

3
3

Milan Futuro
Entella

1
2

Perugia
Pianese

1
1

Pescara
Ternana 

0
0

Pontedera
Legnago

0
0

Rimini
Carpi

0
0

Vis Pesaro
Torres

1
3

Marcatori 2024-2025
Serie C - Girone B

Cicerelli Ternana
Corazza Ascoli
Bruzzaniti Pineto
Cianci Ternana

12
11
11
9

Vedi lo stadio Barbetti!

Marcatori Gubbio
2024-2025

Tommasini
D'Ursi
Rosaia
Corsinelli
Fossati
Rocchi
Rovaglia
Tozzuolo

3
2
2
2
2
2
1
1

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VENTUNESIMA GIORNATA
SAB. 4 GENNAIO 2025

Gubbio-Lucchese

Arezzo-Vis Pesaro

Carpi-Milan Futuro

Legnago-Campobasso

Pianese-Ascoli

Pineto-Sestri Levante

Spal-Perugia

Ternana-Pontedera

Torres-Pescara

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31 dicembre 2013
Gubbio "esperto" in pareggi e rimonte. E i playoff sono distanti 3 punti. Ma serve qualità...

Playoff distanti 3 punti. I numeri dicono questo. Pertanto la zona playoff è ancora alla portata per un Gubbio che ha avuto un inizio di campionato tentennante (solamente 4 punti racimolati nelle prime sette giornate), per poi chiudere il girone di andata in crescendo (16 punti accumulati in dieci partite). Il Gubbio vanta anche il maggior numero di pareggi nel girone: 8 partite finite in parità, in coabitazione con Barletta e Prato. Altra curiosità: la squadra di Bucchi ha racimolato in casa gli stessi punti che sono stati ottenuti fuori, ovvero 10 punti al "Barbetti" e 10 punti fuori dalle mura amiche. Parità precisa anche nei gol fatti e subiti: 17 gol segnati e altrettanti incassati. In pratica ci vorrà un cambiamento di tendenza nel girone di ritorno per conquistare i playoff, soprattutto a livello di risultati: sicuramente serviranno più vittorie che al momento si stabilizzano a 4 (altrettante sono le sconfitte). Nonostante ciò il Gubbio è specializzato in rimonte, pure clamorose: in cinque occasioni la formazione di Bucchi è andata sotto e poi ha recuperato terreno finendo la partita in parità. Le più clamorose sono quelle di Viareggio e per ultima quella tra le mura amiche contro il Pontedera. In Toscana, il Gubbio era sotto di due gol fino a cinque minuti dalla fine, poi ci pensarono Longobardi (85') e Domini (88') a fissare il risultato sul 2-2. Idem contro il Pontedera: eugubini sotto di due reti fino a otto minuti dalla fine, poi è andato in rete Luparini (83') e Longobardi di nuovo protagonista (95'). Un altro match con il Gubbio in svantaggio per 2-0, è capitato contro il Benevento: in quell'occasione ci pensarono Malaccari (31') e Caccavallo (42') a fissare il risultato sul 2-2 già nel primo tempo. Numeri che dimostrano che questa squadra non molla mai, nemmeno un attimo, nemmeno un centimetro, nemmeno quando sembra in totale difficoltà. Questo è sicuramente un pregio per la squadra di Bucchi. Un pregio tra tanti limiti ed errori da limare. Ma probabilmente questa squadra sta offrendo il massimo di se stessa. Per vincere ci vuole carattere e determinazione, ma allo stesso tempo ci vuole la qualità. Quella qualità che con tutta sincerità appare carente nella compagine rossoblù. Come dire: "Si fà quel che si può". E proprio per questo motivo si aspettano lumi dal mercato. Ma con «questi chiari di luna» non ci si può aspettare un granchè. Infatti il diesse rossoblù Giammarioli sta pensando di piazzare alcuni calciatori in partenza come Traorè, Russo e Tamasi. Mentre Semeraro e Sandomenico hanno già trovato la sistemazione, rispettivamente a Forlì e con l'Arzanese. Da verificare di conseguenza se due pilastri come Boisfer (piace al Savona) e Radi (nel mirino di Cuneo e Cremonese) potrebbero davvero cambiare aria. Subito dopo bisogna vedere se ci sarà la possibilità di effettuare qualche operazione a "costo zero", come va dicendo il diesse Giammarioli. Proprio per questo motivo l'operazione Raggio Garibaldi è pressochè difficile: il centrocampista ligure è legato a livello affettivo a Gubbio, ma la Virtus Entella è disponibile a cedere il calciatore solo se il Gubbio si può accollare tutto l'ingaggio: in parole povere significa che l'Entella è disposto a cederlo solo se paga totalmente il Gubbio. Detto ciò, ognuno può trarre le sue conclusioni. Ma il Gubbio torna in campo il 12 gennaio in campionato. Vediamo che succederà.

30 dicembre 2013
Tempo di esoneri nel girone. Gubbio e il mercato in uscita: tentazioni per Boisfer e Radi

Tempo di esoneri. Prima di Natale era stato esautorato il tecnico del Pisa, Dino Pagliari. Al suo posto è arrivato Francesco Cozza, ex trainer del Catanzaro. In questi giorni invece è stato allontanato il tecnico Agenore Maurizi dalla Paganese. In casa Paganese hanno rescisso il contratto anche alcuni calciatori: sono il centrocampista Domenico Giampà e il difensore Enrico Pepe. Potrebbe sedersi sulla panchina azzurrostellata Luca Fusco, in collaborazione con Vittorio Belotti. Intanto il Gubbio è tornato a sudare dopo le feste natalizie con una doppia seduta di allenamento. Doppia seduta prevista anche per lunedì. Alla vigilia di Capodanno solo allenamento mattutino e non erano presenti i futuri partenti. L'attaccante Salvatore Sandomenico è già partito a suo tempo verso la Campania e già da gennaio giocherà con l'Arzanese (si tratta di un ritorno). In partenza anche Umberto Semeraro che giocherà a Forlì (anche in questo caso si tratta di un ritorno). Sulla lista delle cessioni pure il centrocampista ungherese Zsolt Tamasi (piace al Feralpisalò), l'attaccante Nicola Russo (potrebbe finire al Foggia o Casertana) e il difensore Mohamed Lamine Traorè (della Guinea). Non è escluso che potrebbe fare la valigia pure il centrocampista Gianmarco Giuliacci. Sul fronte cessioni si parla anche di un possibile addio di Rodrigue Boisfer che potrebbe accasarsi a gennaio al Savona: il centrocampista francese non era presente agli allenamenti, in permesso per alcuni giorni. E si parla anche di una possibile partenza del difensore Alessandro Radi: piace al Cuneo (dell'ex allenatore dei rossoblù Sottil), ma pare che ci sia un interesse pure alla Cremonese. In pratica il Gubbio pensa prima di tutto a sfoltire la rosa. Come ha spiegato il diesse Giammarioli: "Prima dobbiamo piazzare alcuni elementi in uscita. Solo dopo si può parlare di qualche calciatore in entrata". Anche se per il derby previsto per il 12 gennaio contro il Perugia, il diesse eugubino sta pensando di piazzare almeno alcuni colpi in entrata. Si parla addirittura di un clamoroso ritorno del centrocampista Silvano Raggio Garibaldi (in forza alla Virtus Entella, prima in classifica nel girone A di Prima Divisione), ma sul centrocampista ligure c'è anche un interesse del Sorrento. Tuttavia l'operazione appare alquanto difficile. In attacco, invece, sembra tutto top secret.

28 dicembre 2013
Tuttolegapro.com promuove il Gubbio, ma per quanto riguarda i giovani è solo decimo...

Tra polemiche, incrinature e dichiarazioni variopinte, c'è un giudizio positivo che proviene da un portale importante. Stiamo parlando del sito Tuttolegapro.com che ha stilato una classifica al giro di boa, con i promossi e i bocciati al "colloquio" di fine anno. In pratica il giornalista Luca Esposito ha fatto il grande pagellone di tutta la Prima Divisione girone B. La squadra di Bucchi ha preso un bel voto (6,5) con la seguente motivazione: "i rossoblù umbri si sono segnalati per essere soprattutto una squadra tattica. Bucchi sa cambiare in corsa, lo ha dimostrato, e se la sua squadra crede nel raggiungimento dei playoff potrà arrivarci solo attraverso l’entusiasmo dei giovani. In classifica gli eugubini hanno raccolto meno rispetto a quanto hanno seminato: difficilmente perdono, ma hanno pareggiato tantissimo". Il voto più alto al Frosinone e Perugia: si prendono un bel 8 in pagella. Segue il Prato: voto 7+. Poi a pari merito cinque squadre: Catanzaro, L'Aquila, Lecce, Viareggio e Pontedera: voto 7. Uno scalino più sotto il Pisa (7-). Poi il Benevento è alla pari del Gubbio: voto 6,5. Raggiungono invece la sufficienza Ascoli e Grosseto: voto 6. Quasi sufficiente la Nocerina (6-). Tra i bocciati dopo il girone di andata figurano il Barletta, la Paganese e la Salernitana che si prendono rispettivamente un 5,5 in pagella. Lo stesso portale ha fatto anche una statistica molto interessante: infatti ha stilato la classifica delle squadre che hanno schierato più giovani. In base all'età media con i calciatori che sono stati effettivamente in campo, con sorpresa il Gubbio occupa solo il decimo posto con una media età di 24,28 anni. Addirittura il Perugia si trova meglio posizionato: è all'ottavo posto con una media età di 23,76 anni. La squadra più giovane è la Paganese: media età di 21,47 anni. Al secondo posto il Pontedera (21,79). Fanalino di coda la Salernitana (26,68).

27 dicembre 2013
L'editoriale. Forse è l'inizio della fine di un ciclo? Quelle parole di Bucchi e Giammarioli...

Quando tuona da qualche parte piove. Di tuoni ce ne sono stati già due, nel giro di sole ventiquattr'ore. Prima le parole taglienti del tecnico Cristian Bucchi subito dopo la partita contro il Pontedera. E il giorno dopo l'intervista colorita del direttore sportivo Stefano Giammarioli che potete trovare di seguito nel nostro sito (come le parole di Bucchi il giorno prima). Cosa sta succedendo? Cosa devono sapere i tifosi in più di quello che ora sanno? E perchè proprio in questo momento sono arrivate alle orecchie dell'opinione pubblica, quasi in contemporanea, queste dichiarazioni al fulmicotone? Dall'esterno fanno sorgere delle riflessioni. Pare che sia diventata una storia "tutti contro tutti" a livello intestinale tra gli addetti ai lavori e la società. Basta riportare alcune frasi. Cristian Bucchi ha detto: "Sono stanco nel sentire chi borbotta sempre nella zona della tribuna. Gente che viene accreditata dalla società, non paga il biglietto, va a mangiare il rinfresco e poi attacca continuamente i calciatori che hanno bisogno di incitamento. Ora basta. Evitassero di fingere poi quando si avvicinano e ti danno pure le pacche sulle spalle. Dopo questa partita abbiamo capito che siamo soli". Un messaggio chiaro verso quella gente che ruota intorno alla società. Un altro messaggio chiaro alla società è giunto dalle parole che sono state espresse dal diesse Giammarioli che in sintesi ha detto: "Bucchi è un ragazzo giovane, a Gubbio sarà di passaggio e credo che sia giusto che tuteli la sua serietà e la sua professionalità. É sempre meglio un faccia a faccia, ma oggi questo mondo vive solo di pugnalate e ci sono persone che vogliono diventare protagonisti senza nessun merito". E ha aggiunto in maniera pepata: "Credo che sia opportuno fare chiarezza in alcuni ruoli in società. Forse il presidente deve cominciare a fare certe scelte: mi riferisco a certe persone che stanno intorno al Gubbio e non portano il bene per il Gubbio. Non esiste più il rispetto e non ne capisco i motivi. Non parlo nemmeno di mercato. Prima ci sarà un incontro con il presidente e io non metto più la faccia finchè non ci sarà chiarezza". Parole che, così su due piedi, lasciano di stucco e lanciano tanti punti interrogativi. Forse, è l'inizio della fine di un ciclo? Forse, si sta chiudendo un'epoca per la Gubbio Calcio? Forse se ne sta aprendo un'altra, decisamente meno favorevole? Domande chiare, che si chiedono anche tanti tifosi, che meritano risposte chiare e precise. Quei tifosi che, nonostante tante vicissitudini sono stati vicini sempre alla squadra (nel bene e nel male), incitandola durante la partita e semmai è stata criticarla solo dopo (la partita). Questi tifosi (principalmente) meritano risposte chiare. E di conseguenza viene spontanea un'altra domanda. Dopo queste dichiarazioni piccanti che hanno caratterizzato la vigilia di Natale (domenica e lunedì scorso), che futuro avrà la Gubbio Calcio? Oppure è solo un falso allarme? Però sorge immediato un altro quesito. L'accordo con il Parma è a lunga scadenza, basterà questo per salvare il Gubbio in futuro oppure no? Domanda anche questa che, a questo punto, merita una degna risposta. Ora lo pretendono tutti, tifosi e non (tifosi). (Editoriale Direttore Gubbiofans.it)

24 dicembre 2013
Giammarioli: "Non ci metto più la faccia, prima voglio chiarezza. Un 7,5 solamente ai tifosi..."

Intervista pepata e colorita. Abbiamo parlato con il diesse rossoblù Stefano Giammarioli. Però prima di tutto gli abbiamo chiesto cosa pensa della gara con il Pontedera. Il direttore sportivo ha risposto così: "Per la settima volta c'è stata una partita in salita per via delle espulsioni. Questa cosa è diventata fastidiosa. Ma credo che ci devono essere dei parametri: qualche espulsione è giusta, però in certe situazioni le terne arbitrali ci devono fare capire che gli stessi falli che fanno i nostri calciatori li fanno anche i nostri avversari, ma vengono puniti solamente quelli del Gubbio con ammonizioni o addirittura espulsioni. Tuttavia voglio mandare un messaggio ai nostri calciatori o al nostro staff tecnico, e gli chiedo di stare più attenti e restare più concentrati perchè in questa fase non ci perdonano niente". A fine partita il tecnico Bucchi si è sfogato: "Credo che si è sfogato perchè c'è stato un susseguirsi di episodi. In pratica c'è stata poca correttezza, poca lealtà, poca franchezza e bisogna essere uomini. Ci sono persone che lo vanno a salutare quando si pareggia o si vince, mentre durante la partita si mettono a infamare il tecnico per le scelte fatte. Credo che sia lo sfogo di una persona pulita. Credo che il Gubbio deve essere messo sempre al primo posto: non può essere circondato da personaggi che vogliono diventare degli esibizionisti e destabilizzano il lavoro che stanno facendo dei veri e seri professionisti. Pertanto credo che sia opportuno fare chiarezza in alcuni ruoli in società". Bucchi ha puntato il dito contro quella gente che è accreditata dalla società e che non paga il biglietto, però ha difeso a spada tratta Giammarioli e pure Sandreani: "Io e Sandreani rappresentiamo la società. Per questo lo ringrazio. Sono abituato ad essere serio nel mio lavoro, però in qualche settore qualcuno forse se lo è dimenticato: c'è gente che mi infama e questo non mi piace. Per quanto riguarda Bucchi è un ragazzo giovane, a Gubbio sarà di passaggio e credo che sia giusto che tuteli la sua serietà e la sua professionalità. É sempre meglio un faccia a faccia, ma oggi questo mondo vive solo di pugnalate e ci sono persone che vogliono diventare protagonisti senza nessun merito. Forse il presidente Fioriti deve cominciare a fare certe scelte: mi riferisco a certe persone che stanno intorno al Gubbio e non portano il bene per il Gubbio. Non esiste più il rispetto e non ne capisco i motivi. E vorrei aggiungere un fatto importante". Prego, dica? "Come ha detto il presidente in un consiglio (Cda ndr) ora abbiamo la potenzialità per fare l'Eccellenza oppure un campionato di Interregionale a bassi livelli. Pertanto vorrei capire perchè ci lamentiamo quando facciamo una C1 in una piccola realtà come la nostra. Noi stiamo usando delle persone che ci stimano per andare avanti". Si riferisce al Parma? "Certo, anche se prima del Parma ci sono state altre società importanti che ci hanno aiutato. Ma ora il Parma ci permette di mantenere un livello elevato di calcio a Gubbio. Quando eravamo in C2 si spendeva tre volte tanto di oggi. Adesso c'è questo malessere incomprensibile, ma io non ci sto a questi giochi". Si parla di new entry in società da fuori Gubbio, cosa c'è di vero? "Ho passato tanti anni nella Gubbio Calcio. Perciò di chiacchiere ne ho sentite tante, ma non ho visto mai nessuno che ci ha messo sul piatto il cash. L'unica persona che ha messo il cash vero è stato Sergio Spina, da fuori Gubbio". Intanto Pannacci è stato abilitato a fare il direttore sportivo: un importante riconoscimento per l'attuale Dg rossoblù. Questo sta a significare che se un giorno Giammarioli andrà via, il Gubbio ha già il sostituto? "Per me l'amicizia è sacra. Auguro a Giuseppe (Pannacci ndr) le più grandi fortune del mondo: è un amico, a cui piace il calcio. Ma non commento. Penso a me stesso e non preparo il campo a nessuno: ho un contratto fino al 2015. Se poi andrò via, il Gubbio farà la sua scelta e auguro a Pannacci di sostituirmi. Però penso che il Gubbio abbia un'altra figura di spessore come Sandreani che può dare un grande contributo. Ma finchè ci sarò io, non voglio interferenze da nessuno". E il mercato? "Non parlo di mercato. Prima ci sarà un incontro con il presidente e io non metto più la faccia finchè non ho parlato con Fioriti". Perciò non parla di mercato? "Ribadisco, voglio parlare con il presidente. In questo momento il voto più alto voglio darlo ai tifosi che meritano un bel 7,5: tutti quei 1104 abbonati e quelli che fanno il biglietto ogni domenica hanno bisogno di chiarezza, pure quando si fa mercato. Perciò dico: non ci metto la faccia, finchè non c'è chiarezza...".

22 dicembre 2013
Bucchi: "Mi sono stancato di chi borbotta sempre". Longobardi: "Ma noi non molliamo mai"

Gubbio che pareggia in extremis contro il Pontedera. Un Gubbio che però ha trovato grandi difficoltà contro un Pontedera più brillante e più ficcante. Un Gubbio che poi è riuscito a trovare il 2-2 usando la forza di carattere e gettando il cuore oltre l'ostacolo. Il primo a presentarsi in sala stampa è il tecnico degli ospiti Paolo Indiani che ha detto: "Se il risultato è giusto? Non credo proprio. Nel giro di pochi giorni avevamo 6 punti in mano e invece ne abbiamo racimolati solo 2: incredibile! Se con il Gubbio potevamo vincere per 3-0, contro il Barletta potevamo vincere 6-0. Purtroppo abbiamo peccato di errori di gioventù: il primo gol del Gubbio è emblematico, perciò lasciamo perdere perchè ogni altro discorso è superfluo. Tuttavia onore al Gubbio che, nonostante abbia giocato peggio, ci ha creduto veramente con carattere e grande agonismo, facoltà che mancano al Pontedera". Tocca all'allenatore del Gubbio, Cristian Bucchi, che prima parla della partita ma poi sbotta, senza peli sulla lingua: "Un grazie sincero ai ragazzi per questo grande ribaltone. La squadra ha dato tutto se stessa. Questa squadra ha del carattere da vendere. Faccio un'autocritica e dico che nel primo tempo ho sbagliato io: un allenatore può sbagliare e mi prendo le mie responsabilità. Infatti non riuscivamo a frenare il Pontedera e non sono mancate le difficoltà. Primo tempo non eccezionale, non abbiamo letto bene le situazioni. Poi abbiamo cambiato tattica passando al 4-4-2 (dal 4-3-1-2 ndr) e siamo stati più efficaci, nonostante l'inferiorità numerica. Boisfer in difficoltà su Grassi? Forse è più giusto dire che è stato assai ingenuo sull'espulsione, altrimenti ha fatto la sua parte e poi non doveva marcare Grassi". Ma poi Bucchi è un fiume in piena: "Adesso mi sono proprio stufato! Sono stanco nel sentire chi borbotta sempre nella zona della tribuna. Gente che viene accreditata dalla società, non paga il biglietto, va a mangiare il rinfresco e poi attacca continuamente i calciatori che hanno bisogno di incitamento. Il sottoscritto ha le spalle larghe e mi possono dire di tutto, ma verso i ragazzi non lo accetto. Ora basta. Evitassero di fingere poi quando si avvicinano e ti danno pure le pacche sulle spalle. Questi ragazzi devono essere lasciati in pace: vietato rompere le scatole. Dopo questa partita abbiamo capito che siamo soli. Non capisco certe pressioni". Tocca all'attaccante Cristian Longobardi: "Abbiamo sofferto tanto, ma certe volte ci complichiamo la vita da soli. Però poi abbiamo tirato fuori il carattere e il cuore. Questa è una squadra che non vuole mollare mai. Di fronte a tante difficoltà, dobbiamo dire grazie al mister: Bucchi è una grande risorsa per noi e possiamo diventare una mina vagante in campionato". Si chiude con il difensore Giovanni Bartolucci: "Non è un caso che siamo andati sotto, ma non è un caso nemmeno che abbiamo recuperato questa partita. Viaggiamo come una macchina diesel, piano piano prendiamo coraggio ed entriamo in partita. Forse bisogna stare più attenti e bisogna partire più sparati dal primo minuto". Intanto abbiamo inserito le foto di Gubbio e Pontedera (18 immagini) nella "fotogallery" e nel link in homepage. Le foto sono di Simone Grilli per lo studio fotografico di Gianfranco Gavirati.

22 dicembre 2013
Gubbio thrilling: sotto di due gol trova il pareggio a tempo scaduto. É successo l'incredibile!

Gubbio contro Pontedera nell'ultima giornata di andata. Mister Bucchi opta per l'inedito 4-3-1-2 con Di Francesco trequartista dietro a Falconieri e Longobardi. Si fa male nel riscaldamento Baccolo, gioca Domini. Il tecnico dei toscani Indiani schiera invece il 3-5-1-1. Pronti e via, Pontedera subito in attacco: Grassi serve Arrighini in area, tiro di destro rasoterra e palla di poco a lato. Al 5' si fa pericoloso Di Noia in area locale con un tiro che impegna Pisseri. Al 6' Di Francesco penetra in area ospite dal vertice sinistro, in dribbling salta alcuni avversari e carica il destro, ma Lenzi intercetta la sfera. Al 15' ci prova Settembrini con un tiro teso da fuori area, para Pisseri. Al 21' punizione dal limite di Falconieri smorzata dalla barriera (piuttosto ravvicinata), para a terra Lenzi. Al 23' tiro cross di Gasbarro, Pisseri si salva con difficoltà in angolo. Al 24' Grassi carica il sinistro dal limite, para a terra Pisseri. Al 35' ci prova Longobardi dal limite con un tiro a girare che termina di poco a lato. Al 39' Grassi carica il destro dalla lunga distanza, Pisseri non si fa sorprendere e para in tuffo. E al 46' del primo tempo il Gubbio resta in dieci: fallo di Boisfer che prende per la maglia Grassi, seconda ammonizione e quindi ecco il cartellino rosso. Subito dopo arriva il vantaggio del Pontedera (47'): Arrighini serve in area Grassi che di sinistro, al volo, segna: palla che tocca la traversa prima di finire in rete. Ripresa. Al 48' Longobardi serve in area Di Francesco che calcia rasoterra a terra: Lenzi si salva in tuffo. Al 50' Regoli carica un tiro dal limite, la palla colpisce il palo. Al 57' calcio di rigore per il Pontedera per un fallo di mani in area di Laezza su tocco di Grassi. Lo stesso Grassi dal dischetto non perdona: calcia forte di sinistro e rasoterra, palla che si insacca a fil di palo. Al 59' punizione bomba di Radi dal limite, la palla scheggia la parte alta della traversa. Al 63' il Gubbio protesta per un fallo in area di Gasbarro su Laezza, ma l'arbitro ammonisce lo stesso Laezza. Al 71' Di Noia serve in area Arrighini: tiro al volo, palla di poco alta sopra la traversa. Al minuto 82 ci prova Di Francesco con un tiro in porta che si infrange proprio sull'esterno della rete. Al minuto 83, il Gubbio accorcia le distanze: Longobardi serve Luparini che con un tocco sotto di destro supera Ricci e insacca in rete. Ma al 95' succede l'incredibile: bomba dal limite di Longobardi di sinistro, la palla si insacca sotto il sette. Finisce così, 2-2. Clamoroso!
Tabellino: Gubbio - Pontedera (2-2):
Gubbio (4-3-1-2): Pisseri; Laezza, Bartolucci, Ferrari, Giallombardo (77' Luparini); Malaccari, Boisfer, Domini (58' Radi); Di Francesco; Falconieri, Longobardi. (A disp.: Cacchioli, Procacci, Benedetti, Cocuzza, Damiano). All. Bucchi.
Pontedera (3-5-1-1): Lenzi (54' Ricci); Verruschi (46' Galli), Gonnelli, Gasbarro; Pezzi, Settembrini, Caponi (92' Bartolomei), Di Noia, Regoli; Grassi; Arrighini. (A disp.: Bartolomei, D'Agostino, Pastore, Picone, Romiti). All. Indiani.
Reti: 47'pt Grassi (P), 57' Grassi (P) rigore, 83' Luparini (G), 95' Longobardi (G).
Arbitro: Fiore di Barletta (Barbetta di Albano Laziale e Argentieri di Viterbo). Espulso: 46'pt Boisfer (G). Ammoniti: Boisfer, Laezza, Giallombardo, Bartolucci, Radi, Malaccari e Longobardi (G); Caponi e Gonnelli (P). Spettatori: 1486 (1104 abbonati; di cui 24 provenienti da Pontedera).
Risultati: Diciassettesima Giornata - Prima Divisione - Girone B - Lega Pro:
Benevento - Prato
3-0
5' Altinier (B), 52' Evacuo (B), 93' Mancosu (B)
Catanzaro - L'Aquila
0-2
30' De Sousa (A), 70' Infantino (A)
Frosinone - Perugia
1-1
4' Ciofani (F), 30' Mazzeo (P)
Grosseto - Barletta
0-0
Gubbio - Pontedera
2-2
47'pt Grassi (P), 57' Grassi (P) rig., 83' Luparini (G), 95' Longobardi (G)
Nocerina - Ascoli
2-2
2' Ficarrotta (N), 61' Carpani (A), 64' Sabbione (N), 67' Tripoli (A)
Pisa - Viareggio
0-1
88' Vannucchi (V)
Salernitana - Paganese
1-1
42' Beretta (P), 89' Mancini (S)
Riposa: Lecce

21 dicembre 2013
Gubbio con Di Francesco trequartista e Bucchi pensa al 4-3-1-2. Tra i convocati Benedetti

L'allenatore Bucchi ha scelto: gioca con un modulo inedito, il 4-3-1-2, ovvero con il trequartista dietro a due punte in fase di non possesso, che in fase di possesso può diventare anche un 4-3-3. In pratica Pisseri resta sempre in porta. Quartetto difensivo formato dai centrali Bartolucci e Ferrari, due laterali con Laezza e Giallombardo. A centrocampo sempre il trio Malaccari, Boisfer e Baccolo. Come trequartista Di Francesco a supporto delle due punte che sono Falconieri e Longobardi. Con questa opzione Radi è destinato a sedersi in panchina. Assenti sicuri Moroni (risentimento per pubalgia) e Caccavallo (per una frattura da stress fisico alla caviglia), oltre agli squalificati che sono Briganti e Tartaglia. Arbitrerà l'incontro di domenica contro il Pontedera il signor Francesco Fiore di Barletta e sarà coadiuvato dai guardalinee Francesco Barbetta di Albano Laziale e Davide Argentieri di Viterbo. L'allenatore Bucchi dice in conferenza stampa alla vigilia del match della fine del girone di andata: "Sarebbe bello portare a casa i tre punti per chiudere al meglio questo anno solare. Occhio al Pontedera, molto efficace nelle ripartenze e davanti sono temibili con Grassi e Arrighini. Di Francesco trequartista? Diciamo che farà movimento, quindi svarierà sul fronte avanzato. Dal Gubbio? Mi aspetto una squadra battagliera, solo così possiamo ottenere la vittoria". Diciannove convocati tra cui il giovane centrocampista Lorenzo Benedetti (classe '95), dalla Berretti. La lista dei convocati: Baccolo, Bartolucci, Boisfer, Cacchioli, Cocuzza, Damiano, Di Francesco, Domini, Falconieri, Ferrari, Giallombardo, Laezza, Longobardi, Luparini, Malaccari, Benedetti, Pisseri, Procacci e Radi. Il tecnico del Pontedera, Paolo Indiani, è orientato a confermare il modulo 3-5-1-1. In porta Lenzi. Trio difensivo con Verruscchi, Gonnelli e Pezzi. Quintetto di centrocampo con Regoli, Settembrini, Caponi, Di Noia e Romiti. Grassi fungerà da trequartista a supporto del bomber Arrighini. Salvo cambiamenti.

19 dicembre 2013
Focus: 19 punti rispetto ai 22 di un anno fa, ma quel Gubbio a dicembre andò in declino...

Un occhio ai numeri. Statistica dopo 15 partite disputate. Facciamo una premessa: ci basiamo sulle prime 15 gare giocate perchè il Gubbio nella prima giornata ha riposato, nonostante sono passate 16 giornate del campionato corrente. Pertanto facciamo una statistica rispetto agli anni passati mettendo a confronto i dati delle prime 15 giornate. Ebbene. Il Gubbio finora ha totalizzato 19 punti in 15 gare disputate per una media di 1,27 punti a partita. Nella scorsa stagione con Andrea Sottil, la formazione eugubina aveva totalizzato 22 punti in 15 partite (media di 1,47 punti a partita). Ma c'è da fare subito un appunto. Nella passata stagione il Gubbio era partito bene, nel senso che aveva raccolto diversi punti ad inizio campionato rispetto a questa stagione. Facciamo due conti nello specifico? Nelle prime sette giornate di quest'anno il Gubbio ha racimolato 4 punti e solo dopo l'ottava giornata (quindi nelle ultime nove giornate) il Gubbio ha conquistato 15 punti. La scorsa stagione nelle prime otto giornate furono totalizzati 14 punti, ma poi a fine dicembre cominciarono i veri problemi: infatti dal 22 dicembre 2012 la formazione di Sottil collezionò ben 5 sconfitte consecutive. Quel Gubbio cominciò a vacillare nella parte centrale del campionato, mentre il Gubbio attuale sembra in crescendo (a livello di risultati). Se invece andiamo indietro nel tempo i numeri dicono questo. Nell'anno della serie B (cioè 2011-2012) il Gubbio collezionò 14 punti in 15 partite (per una media di 0,93 a partita). Nell'anno della promozione in serie B (2010-2011), la formazione che era guidata allora da Vicenzo Torrente in Prima Divisione (girone A), aveva collezionato 28 punti in 15 gare (con una media di 1,87 punti a partita). La quindicesima giornata si ricorda benissimo perchè riporta la data dell' 8 dicembre 2010 e il Gubbio sconfisse per 1-0 il Sorrento con rete di Gomez Taleb (su rigore). Quel Gubbio riuscì a balzare in testa alla classifica dopo quella sfida cruciale e il primato non lo lasciò più. Nell'anno precedente in Seconda Divisione (2009-2010), sempre con Vincenzo Torrente in panchina, il Gubbio aveva raccolto 24 punti in 15 gare (una media di 1,60 punti a partita). Notiziario. Mercoledì il "Giornale dell'Umbria" ha titolato in questo modo: "Ora il Gubbio ha due direttori sportivi". Infatti il Direttore Generale in carica dei rossoblù Giuseppe Pannacci ha conseguito l'abilitazione per ricoprire il ruolo di Direttore Sportivo. Notizie dal campo. Se da un lato arriva la buona notizia del ritorno in campo della punta Longobardi dopo cinque giornate di squalifica, da un altro lato arriva una nuova tegola a livello di infortuni: il centrocampista Michele Moroni salta la partita di domenica contro il Pontedera per il problema alla pubalgia. C'è pure il serio rischio che il giovane calciatore del Parma sia sottoposto ad un intervento chirurgico: per via della pubalgia ne ha risentito tutta la parte meniscale e non è escluso che venga operato a breve di menisco. In tal caso Moroni non sarà a disposizione fino ad anno nuovo. Un'altra tegola che si aggiunge a quella di Caccavallo, fermo ai box fino al 2014.

19 dicembre 2013
Longobardi: "Su di me un'ingiustizia, ma ora torno in pista. Playoff possibili, però solo se..."

Ritorna in pista dopo quella "famosa" partita contro il Barletta datata 10 novembre 2013. Un'espulsione che causò delle conseguenze assai pesanti: cinque giornate di squalifica. Stiamo parlando di Cristian Longobardi. Finito il calvario, ora torna a disposizione del trainer Bucchi. Su questa squalifica cosa ci può dire? "Preferirei non tornare su questo argomento. Credo che ci sia stata un'ingiustizia. Quello che conta adesso è che tutto sia passato. Ora penso solo al lavoro che mi aspetta e mi concentro solo su questo". Quanto è stata dura stare fuori tutto questo tempo? "É stata molto dura perchè quando poi metti in pratica il tuo lavoro, ti senti privato quotidianamente di qualcosa sapendo che ogni calciatore si sacrifica per poter lavorare al meglio. Con l'esperienza ho imparato che anche queste cose fanno parte del gioco. Bisogna accettarlo perchè non c'è difesa che tenga. Ma ripeto, penso di essere stato vittima di un'ingiustizia. Ma guardiamo avanti". Singolare è il fatto che Longobardi fino a quel momento non aveva ricevuto nemmeno un cartellino giallo in questo campionato. Che ne pensa? "Ma sono quei paradossi che possono succedere. Però vorrei rimarcare un dato di fatto: sono un calciatore che in campo si fa rispettare ma mi ritengo un calciatore piuttosto corretto. Non ho mai preso un cartellino rosso per proteste. Mi è capitato sempre per falli di gioco. Dico questo perchè con l'esperienza ho imparato che ci sono dei limiti da non oltrepassare. Mi assumo tutte le mie responsabilità, forse in quel frangente lì dovevo reagire diversamente, ma il tutto è stato ingigantito. É stata eccessiva la mia espulsione come quella di Moroni, tra l'altro arrivate dopo appena dieci minuti di gioco". Domenica c'è il Pontedera e Longobardi spera subito di giocare? "Questo è ovvio, ma chiaramente io sono sempre a disposizione del mister. C'è un rapporto così bello, perciò non ci sono problemi". Visto che ha parlato di Bucchi: che allenatore è? "C'è un rapporto molto diretto. É una persona che ti dice in faccia le cose ed io con persone così mi sono trovato sempre bene, al di là del rispetto dei ruoli. Quando trovi un allenatore che è capace di dirti anche quello che non va bene, oppure riesce a dirti quello che stai sbagliando, è una buona cosa. É un bene essere sempre diretti". Una vittoria contro il Pontedera potrebbe avvicinare il Gubbio ai playoff: "Sono dell'idea che i playoff si raggiungono a maggio. Non ho mai sentito che se a dicembre sei dentro ai playoff, poi c'è la garanzia di giocarli. Tuttavia la partita con il Pontedera è importante come le altre che ci aspetteranno dopo. Nel girone di ritorno inizia un campionato diverso". Mettiamola così: questa squadra può centrare i playoff? "Sono convinto di sì. Però questa è una stagione un po' ingannevole. Si pensa che le partite siano scontate visto che non ci sono retrocessioni, in verità non è così perchè la partite vanno tutte giocate con la stessa intensità. E se il Gubbio riuscirà a giocarsi i playoff, è una piccola impresa. Ma se tutte le componenti (società, giocatori, tifosi e stampa) remano verso la stessa direzione, sono convinto che questa squadra possa centrare l'obiettivo playoff". Notiziario. In prova con il Gubbio c'è un nuovo centrocampista: si tratta di Luca Arseno, classe '92, proveniente dal Mezzolara (serie D). Dal girone. Si sono giocati due recuperi. Il Lecce vince per 3-0 in trasferta contro la Nocerina: in rete Bogliacino (su rigore) al 45', Zigoni al 47' e Beretta (75'). Barletta e Pontedera finisce 2-2: in vantaggio per 2-0 i toscani con le reti di Arrighini (22') e Pezzi (45'), ma nella ripresa i pugliesi acciuffano il pareggio con D'Errico (77') e Ilari (89').

18 dicembre 2013
Pisseri: "In linea con le aspettative. Playoff? É il nostro obiettivo". Briganti, stop di due turni

Da quest'anno difende la porta rossoblù. É giovane, classe '91, ed è di proprietà del Parma. Si chiama Matteo Pisseri e gli facciamo un'intervista. Allora Pisseri, la gara di Ascoli a freddo come la giudica? "Siamo entrati in campo con il piglio giusto. Abbiamo interpretato bene la partita. Abbiamo creato diverse occasioni che purtroppo non siamo riusciti a sfruttare. Poi ci sono stati quei due episodi così ravvicinati con le espulsioni e ci hanno condizionato la partita. Per cui credo che abbiamo ottenuto un buon punto e se vinciamo domenica con il Pontedera siamo sulla buona strada perchè proveniamo da diversi risultati positivi". Questo è vero: 7 punti nelle ultime tre partite, però senza quelle espulsioni potevano essere pure nove (di punti)? "Certo e c'è un po' di rammarico proprio per questo. Infatti se andiamo a vedere come è andata la partita, forse meritavamo qualcosa di più. Guardando proprio la classifica, una vittoria ci poteva proiettare in piena zona playoff. Purtroppo l'arbitro è stato anche un po' severo nelle due espulsioni". Questione cartellini rossi: ne sono stati totalizzati 9 negli ultimi 11 incontri, ma non sono troppi? "Su qualcuna possiamo prendercela con l'arbitro, su altre invece c'è sicuramente una nostra colpa. Ma non c'è da rimproverare niente ai miei compagni. Magari bisogna stare più attenti, in certe circostanze bisogna usare più esperienza e avere furbizia". Ad Ascoli tante le occasioni create (come si diceva), però è mancata la concretezza: "Diciamo che talvolta bisogna essere più cinici, ma in altre occasioni abbiamo sfruttato le opportunità che abbiamo creato. Però ad Ascoli non ce l'abbiamo fatta". Parliamo nello specifico di Matteo Pisseri e cosa ci può raccontare? "Sono soddisfatto come stanno andando le cose a Gubbio, ma posso senz'altro dare di più. Tuttavia le somme si tireranno a fine stagione". Ma ad Ascoli è stato provvidenziale un suo intervento (su tiro ravvicinato di Tripoli) in nove uomini contro undici, salvando il risultato in un momento delicato della gara: "Ma io ne sono contento perchè sarebbe stata una beffa tornare a casa a mani vuote". Abbiamo parlato dei pregi, ma qual è un difetto di Pisseri? "Non saprei. Dico solo che devo sempre migliorare. Credo che devo essere bravo a migliorarmi su tanti aspetti e non solo nello specifico su un aspetto particolare". Capitolo Gubbio che viene inteso come squadra: è il torneo che si aspettava? "Direi di si. Stiamo rispettando i programmi perchè la zona playoff è molto vicina. C'è stata una fase di amalgama e di studio, ma sono convinto che abbiamo ampi margini di miglioramento e sono convinto che nel girone di ritorno possiamo fare sicuramente meglio". Ha parlato di playoff: quindi questo è l'obiettivo dichiarato e non vi nascondete dietro un dito: "Assolutamente si. L'obiettivo sono i playoff e credo che possono essere alla nostra portata". Giudice Sportivo. Marco Briganti è stato squalificato per due giornate "per atto di violenza verso un avversario" e salta il derby contro il Perugia di gennaio, oltre la partita di domenica contro il Pontedera. L'altro difensore Angelo Tartaglia è stato stoppato per un turno. Ex rossoblù: Agatino Cuttone è il nuovo allenatore del San Marino. Dal girone. Parla il Dg dell'Ascoli, Emidio Gaspari, a Tuttomercatoweb.com: "La squadra andrà comunque avanti e finirà la stagione nonostante il fallimento. C'è stato un incontro con i calciatori: chi vuole svincolarsi è libero di farlo e può benissimo per insolvenza. Chi resta deve dare tutto".

17 dicembre 2013
L'editoriale. Le solite sbavature e quei cartellini rossi evitabili: ci risiamo! Occorre maturità!

Ci risiamo, vero provvidenza? É un film del 1973 diretto da Alberto De Martino. Il protagonista della storia è Provvidenza, impersonato da Tomas Milian, nei panni di uno stralunato Charlot da spaghetti western. Però in questo caso, parlando calcisticamente, la Provvidenza non è arrivata. La fortuna è esente dal vocabolario del Gubbio che sembra destinato al suo crudele destino in questo campionato. Infatti ogniqualvolta che si presenta un'occasione ghiotta, una occasione che gli permetta di fare quel salto di qualità decisivo che è necessario per pensare più in grande, qualcosa si inceppa e il risultato non va a buon fine. In pratica, si complica la vita da solo. E ritornano fuori le solite lacune. Ci sarebbe proprio da esclamare: ci risiamo! Quello visto ad Ascoli Piceno è l'emblema: una squadra che quando vuole sa offrire un bel calcio, sa creare occasioni, sa mettere in difficoltà gli avversari (come è avvenuto con altre squadre più titolate in classifica), ma al momento che si deve arrivare al "dunque" si perde e non trova la retta via. Manca innanzitutto la concretezza. Quella concretezza necessaria per vincere poi le partite. Il Gubbio aveva tutte le carte in regola per portare a casa i tre punti dallo stadio "Del Duca" ma non ha trovato la zampata vincente. Quella zampata vincente che poi rendono grandi proprio le grandi squadre. Un esempio lampante? Ci è bastato osservare con attenzione la partita tra Perugia e Salernitana nell'anticipo serale di venerdì scorso. Primo tempo di marca Salernitana, però tanto fumo e niente arrosto. Nella ripresa è salito di tono il Perugia e al momento opportuno ha trovato la stoccata vincente con un giovane, cioè Sprocati (di proprietà del Parma; ma non poteva fare comodo proprio al Gubbio?), che con la massima freddezza ha freddato il portiere Innarilli su assist al bacio (di tacco) di Eusepi. Così il Perugia ha vinto la partita. Mentre il Gubbio continua a sprecare delle ghiotte occasioni e ormai siamo alla fine del girone di andata. Bucchi dopo il match di Ascoli ha detto: "Poca precisione e poca cattiveria". Appunto. Evidentemente a questa squadra manca proprio qualcosa. Ci sono troppe sbavature, a partire dalla mancanza di concentrazione nei momenti chiave, fino ad arrivare a certi errori sotto porta che vanno sicuramente corretti. Ad aggravare la situazione le tante espulsioni, troppe. Pure ad Ascoli sono arrivati due cartellini rossi evitabili. Bucchi ha detto dopo il match: "Siamo stati ingenui nelle espulsioni: ce la siamo cercata". Appunto. Certe ingenuità si pagano, eccome, e un dato a livello statistico non aiuta proprio. In questo campionato sono piovuti già 9 cartellini rossi (tanti) e in maniera alquanto curiosa sono cominciati a fioccare dalla sesta giornata in poi per una media 0,81 a partita. E pensare che gli ultimi sette cartellini rossi sono sopraggiunti dalla nona giornata in poi: ovvero nelle ultime otto giornate ci sono stati 7 cartellini rossi per una media di 0,88 cartellini rossi a partita. Non sono assolutamente pochi. E per dirla tutta il 33% delle espulsioni sono arrivate da calciatori esperti. Ecco in dettaglio. Tra i più giovani due espulsioni per Moroni, un cartellino rosso per Baccolo, Laezza, Malaccari e Tartaglia (pari al 67%). Mentre tra i più esperti si sono visti sventolare un cartellino rosso rispettivamente Falconieri, Longobardi (rientra domenica dopo cinque turni di squalifica) e per ultimo il capitano Briganti. Un dato numerico preoccupante: bisogna lavorarci sopra e semmai se necessario bisogna prendere dei provvedimenti seri. Senza quei cartellini rossi, la gara di Ascoli poteva prendere un'altra piega. Occorre un vero salto di maturità, senz'altro... (Editoriale Direttore Gubbiofans.it)

15 dicembre 2013
Bucchi: "Abbiamo creato tanto, ma che ingenuità! Espulsioni evitabili e tanta imprecisione..."

Un punto agrodolce in terra marchigiana. Il Gubbio crea, ma spreca tanto e nella ripresa si complica la vita con due espulsioni (prima di Tartaglia e poi di Briganti) evitabili. L'allenatore dei rossoblù Cristian Bucchi si mostra piuttosto rammaricato dopo il match: "Sono arrabbiato, a dir poco". Incalza così il tecnico degli eugubini che prosegue dicendo: "Per prima cosa sono dispiaciuto perchè in questa gara abbiamo creato tanto: abbiamo totalizzato almeno 12 conclusioni a rete, di cui tre clamorose. Una volta è stato bravo il portiere loro, un'altra volta un altro calciatore ha salvato sulla linea. Nella ripresa sono dispiaciuto perchè per due nostre ingenuità siamo rimasti in nove. Le due espulsioni? Purtroppo c'erano tutte e due, e ribadisco che sono arrivate per nostre ingenuità. Tartaglia poteva evitare quel fallo e pure Briganti subito dopo perchè aveva perso una palla banale, anche se quest'ultimo forse è stato un cartellino rosso troppo affrettato. Tuttavia ce la siamo cercata. Nonostante ciò, in inferiorità numerica abbiamo avuto un'altra ghiotta occasione con Di Francesco ma è stato molto bravo il loro portiere (Pazzagli ndr) a salvare il risultato. Ma soprattutto in nove contro undici abbiamo dimostrato grande carattere perchè fino alla fine abbiamo tenuto duro e non abbiamo preso gol. Devo dire che in questa partita abbiamo giocato bene, non abbiamo concesso nulla e si poteva pure vincere. Diciamo che siamo stati poco precisi e ho visto poca cattiveria. Falconieri? Ha fatto un'ottima partita e devo dire che avrebbe meritato un gol su azione. Per dirla tutta Vito (Falconieri ndr) ha offerto una prova di spessore, si è sacrificato e ha combattuto su tutti i palloni". In casa Ascoli invece il tecnico Bruno Giordano non parla. Ci sono altre problematiche che in giornata sono diventate effettive. Come riporta il sito web Picenotime.it, l'amministratore dimissionario Costantino Nicoletti aveva dichiarato poco prima della gara contro il Gubbio: "L'Ascoli Calcio è fallito. Domani (lunedì ndr) sarò in tribunale ma l'Ascoli Calcio manterrà il titolo, la categoria e la squadra. Ci sarà un curatore fallimentare che garantirà le normali attività societarie e sportive". Intanto abbiamo inserito le foto delle partita tra Ascoli e Gubbio (ben 18 immagini) che trovate nella nostra "fotogallery" e nel link sotto la foto in homepage. Le foto sono di proprietà di Emidio Vena (Foto Spot di Ascoli Piceno), con la collaborazione di Roberto Settonce.

15 dicembre 2013
Ascoli e Gubbio finisce zero a zero. Il Gubbio crea, ma poi rimane in nove con ingenuità

Ascoli contro Gubbio. Il tecnico Bucchi opta per il 5-3-2 con il rientro di Boisfer a centrocampo mentre conferma la coppia d'attacco Falconieri e Luparini. L'allenatore dei bianconeri Giordano schiera il 4-3-3 preferendo in porta Pazzagli al posto di Russo. Parte il Gubbio con un'azione di Luparini (4') in area locale, ma salva in extremis Schiavino. Al 7' risponde l'Ascoli con Carpani che serve in area Tripoli, in questo caso è provvidenziale Tartaglia che sbroglia la matassa. Al 9' punizione da fuori area calciata da Falconieri, ma la palla termina a lato. All' 11' si fa pericoloso il Gubbio con Baccolo con un tiro in diagonale che costringe il portiere Pazzagli a salvarsi in tuffo. Un minuto dopo Baccolo con un tiro di sinistro è ancora insidioso in area bianconera (ben servito da Falconieri), ma questa volta ci mette una pezza Giacomini salvando sulla linea di porta. Al 19' punizione sul vertice destro di Falconieri che calcia direttamente verso la porta, la palla sfiora la traversa. Ci prova (23') anche Giallombardo dalla distanza, ma la palla sorvola il montante. Al 30' assist in area di Baccolo verso Falconieri che crea scompiglio, salva in extremis Scognamillo. Al 33' ci prova Capece con un tiro dal limite (su assist di Pestrin), para a terra Pisseri. Al 36' ci prova di destro Malaccari dal limite (assist di Tartaglia), para Pazzagli. Al 41' Giallombardo, appena entrato in area, calcia in diagonale a rete: la palla attraversa lo specchio della porta e si perde sul fondo. Al 42' pericolo in area ospite: provvidenziale intervento di Briganti che salva a pochi passi dalla porta su Carpani, pronto a scoccare il tiro a rete, su cross di Falzerano. Ripresa. Al 48' Falconieri ci prova con una conclusione da destra verso sinistra, Pazzagli respinge con difficoltà, poi ci mette una pezza Scognamillo, anticipando pure sull'accorrente Luparini. Al 52' ancora Falconieri si fa insidioso con un destro dal limite che impegna Pazzagli. Un minuto più tardi (53') però viene espulso Tartaglia (per somma di ammonizioni) per un fallo su Carpani. Al 60' ci prova Gandelli con un tiro che si perde di poco a lato. Ma il Gubbio si complica ancora la vita e rimane in nove (62'): cartellino rosso diretto per Briganti per un fallo sulla trequarti su Giacomini. Nonostante l'inferiorità numerica, ghiotta occasione per il Gubbio al 65' quando Di Francesco lanciato a rete si trova solo davanti al portiere, ma non è freddo e così Pazzagli si salva in tuffo. Al 69' si fa pericoloso Falzerano con un tiro che impegna Pisseri. Al 72' colpo di testa di Carpani, palla di poco a lato. Al 76' colpo di tacco di Malaccari smarcante in area verso Falconieri che calcia in porta: salva con il corpo Scognamillo. All' 80' grande opportunità per l'Ascoli: Tripoli da pochi passi manca la zampata vincente con Pisseri che salva il risultato. Il Gubbio stringe i denti fino alla fine e porta a casa un punticino.
Tabellino: Ascoli - Gubbio (0-0):
Ascoli (4-3-3): Pazzagli; Schiavino, Di Gennaro, Scognamillo, Giacomini; Carpani (82' Gragnoli), Pestrin, Capece; Falzerano, Tripoli, Gandelli (73' Giovannini). (A disp.: Russo, Massei, Bianchi, Rosania, De Iulis). All. Giordano.
Gubbio (5-3-2): Pisseri; Bartolucci, Tartaglia, Briganti, Ferrari, Giallombardo; Malaccari, Boisfer (65' Laezza), Baccolo; Falconieri, Luparini (63' Di Francesco). (A disp.: Cacchioli, Radi, Tamasi, Domini, Damiano). All. Bucchi.
Arbitro: Rapuano di Rimini (Pagnotta di Nocera Inferiore e Della Vecchia di Avellino). Espulsi: 53' Tartaglia (G); 62' Briganti (G). Ammoniti: Schiavino, Giacomini, Giovannini, Tripoli e Capece (A); Tartaglia e Falconieri (G). Spettatori: 500 circa (di cui una sessantina da Gubbio nel settore ospiti).
Risultati: Sedicesima Giornata - Prima Divisione - Girone B - Lega Pro:
Ascoli - Gubbio
0-0
Barletta - Nocerina
0-0
L'Aquila - Frosinone
0-1
19' Ciofani (F)
Lecce - Pisa
2-0
3' Diniz (L), 45' Bogliacino (L)
Paganese - Catanzaro
1-3
23' Fioretti (C), 59' Russotto (C), 67' Fioretti (C), 79' Martinovic (P)
Perugia - Salernitana
1-0
81' Sprocati (P)
Prato - Grosseto
0-2
55' Bombagi (G), 91' Mancini (G)
Viareggio - Benevento
2-1
62' Romeo (V), 75' Vannucchi (V), 92' Mengoni (B)
Riposa: Pontedera

14 dicembre 2013
Finisce l'avventura di Sandomenico e Bucchi dice: "Ci dispiace". Cocuzza, fuori ad Ascoli

Tutto pronto contro l'Ascoli. Ma il trainer Bucchi deve fare a meno anche di Cocuzza che ha ricevuto una botta ad un occhio (non convocato) e si aggiunge già ad una lunga lista: infatti per Ascoli sono assenti Caccavallo, Moroni e Longobardi (quest'ultimo squalificato). Ma intanto già si può parlare di mercato perchè Sandomenico ha lasciato in anticipo il ritiro dei rossoblù per tornare in Campania e da gennaio giocherà nell'Arzanese, una formazione di Seconda Divisione, dove già militava nella stagione passata, anche se l'attaccante è di proprietà del Parma. A riguardo l'allenatore Cristian Bucchi dice: "Ci dispiace che va via, ma ci ha chiesto esplicitamente di tornare a casa per suoi motivi personali. Non ha niente da dire contro l'ambiente rossoblù: è stato bene con noi, ma il brutto infortunio (frattura al piede ndr) ne ha pregiudicato le sue performance e quindi è restato parecchio fuori". Sulla partita contro l'Ascoli, lo stesso Bucchi afferma: "Non mi fido di questa partita, ma soprattutto non mi fido di questo Ascoli. Nonostante i problemi societari, sono convinto che troveremo un'avversaria assai agguerrita. Ma troveranno un Gubbio allo stesso modo agguerrito e ce la giocheremo a viso aperto". In pratica viene confermato il modulo 5-3-2. Quintetto difensivo basato sull'asse Bartolucci, Tartaglia, Briganti, Ferrari e Giallombardo. A centrocampo il trio Malaccari, Boisfer e Baccolo. In attacco il duo Falconieri e Luparini. Perciò Radi torna in panchina. Questa la lista dei convocati: Baccolo, Bartolucci, Boisfer, Briganti, Cacchioli, Damiano, Di Francesco, Domini, Falconieri, Ferrari, Giallombardo, Laezza, Luparini, Malaccari, Pisseri, Procacci, Radi, Tamasi e Tartaglia. Diciannove convocati per Ascoli.

13 dicembre 2013
Caccavallo out fino ad anno nuovo. Si va verso la conferma del 5-3-2. Arbitra Rapuano

Verso la sfida di Ascoli. Verso il forfait il centrocampista Moroni per problemi di pubalgia. Mentre la tegola arriva sul fronte avanzato: Caccavallo dovrà saltare le prossime due partite (ad Ascoli e poi a Pontedera) per un problema tendineo alle caviglie: l'attaccante aveva saltato pure le gare di L'Aquila e per ultima quella interna con la Paganese per problemi alla schiena. Una serie di infortuni che stanno diventando un caso. Tuttavia il trainer Bucchi può contare sul rientro di Baccolo che ha scontato una giornata di squalifica. A centrocampo potrebbe tornare titolare Boisfer al posto di Radi. Perciò si va profilando la prospettiva che l'allenatore rossoblù confermi il modulo adottato contro la Paganese. Spazio quindi al 5-3-2. In porta c'è Pisseri. Quintetto difensivo basato sull'asse Bartolucci, Tartaglia, Briganti, Ferrari e Giallombardo. A centrocampo il trio Malaccari, Boisfer (che è in vantaggio su Radi) e Baccolo. In attacco il duo Falconieri e Luparini. In casa Ascoli invece ci sono le acque molto agitate. In società è stata respinta la proposta dell'impreditore campano Luigi Izzo e il fallimento dell'Ascoli 1898 sembra più vicino: scrive così il portale Picenotime.it e in aggiunta è arrivato pure il deferimento del procuratore Stefano Palazzi (a seguito della segnalazione della Covisoc) verso la Commissione Disciplinare: in pratica la società marchigiana rischia anche un punto di penalizzazione. In campo il trainer bianconero Bruno Giordano sta valutando se adottare lo schieramento che è stato utilizzato a Benevento (4-3-2-1), oppure ritornare al 4-2-3-1, con Malatesta centravanti, supportato sulla trequarti da Hanine, Tripoli e Falzerano. A centrocampo il duo Capece e Pestrin. In difesa invece è tutto da definire. Arbitra l'incontro il signor Antonio Rapuano di Rimini. Sarà coadiuvato dai guardalinee Orlando Pagnotta di Nocera Inferiore e Pierluigi Della Vecchia di Avellino. Dal girone. Il mercato. Il Grosseto acquista l'attaccante Andrea Ferretti ('86), proveniente dal Carpi, dove non aveva trovato spazio in questa annata.

12 dicembre 2013
Aloisi: "Ascoli-Gubbio? Sarà una gara combattuta. Falconieri? Introverso, ma che qualità..."

Intervista con un doppio ex. Ha giocato con l'Ascoli ma è stato anche allenatore in seconda a supporto di Silva nell'Ascoli nell'anno della serie B. Ha giocato anche nel Gubbio per due stagioni, dal 2004 al 2006. Stiamo parlando di Antonio Aloisi, classe '68. Prima domanda. Che partita prevede domenica? "É una partita tra due squadre che hanno avuto un passato importante, nelle rispettive categorie che hanno frequentato. Perciò sono due società importanti per diversi motivi. L'Ascoli non l'ho visto mai giocare ma conosco dei giocatori, mentre il Gubbio sì e quindi ho un'idea un po' più precisa. Tuttavia sono due compagini che, calate nella difficoltà della categoria, sono abbastanza competitive. Perciò possono dire la loro in questo campionato. Prevedo una partita equilibrata e combattuta perchè la percentuale agonistica in Lega Pro è molto elevata. Siccome entrambe le squadre hanno pure dei giocatori di valore, potrebbe venire fuori proprio una bella partita". Visto che ci ha detto che ha visto il Gubbio, che idea si è fatto? "É una squadra compatta che sa offrire una grande intensità alla gara e possiede delle buone individualità. C'è un difensore centrale bravo come Ferrari, un centrocampista giovane come Moroni, senza dimenticare Boisfer che è un calciatore di grande esperienza. Pure in attacco ci sono elementi interessanti. Quindi è una squadra costruita bene e in tutti i reparti ci sono uomini che danno sostanza. A me il Gubbio ha fatto un'ottima impressione. D'altronde ho visto la partita in casa contro il Barletta assolutamente decisa dagli episodi arbitrali: solo dopo tredici minuti giocare con due uomini in meno, fu una gara assolutamente falsata. Ma nonostante tutto fu una gara molto combattuta: il Gubbio, prima di prendere il gol della sconfitta, ha lottato tanto. Questo significa che è una squadra che ha carattere e ha una sua identità". Ascoli-Gubbio riporta in mente quella sfida cruciale del 21 gennaio 2012 in serie B, quando proprio la formazione bianconera riuscì a battere al fotofinish la compagine eugubina per 2-1. Sulla panchina dell'Ascoli c'era proprio Aloisi (come vice) al fianco di Silva (allenatore). Cosa ricorda di quel match? "Ricordo una bella partita con due squadre che avevano la necessità di fare punti. Fu una partita spigolosa e sentita da ambo le parti. Mi ricordo pure che venne ad Ascoli tanto pubblico da parte di Gubbio. Era una partita che pesava molto a livello di classifica, ma le due squadre si affrontarono a viso aperto e posso dire che è stata una gara bella in un campionato di serie B avvincente". E la partita fu decisa da un gol di Falconieri, ora tra le fila del Gubbio: cosa ci può dire di lui? "Vito (Falconieri ndr) è un introverso, è una ragazzo che sta sulle sue e parla poco. Però è un calciatore che quando va in campo sa perfettamente quello che deve fare: ha delle qualità fisiche, atletiche e un tiro di una potenza impressionante. E su di lui vi posso dire una curiosità". Prego, dica: "Mi ricordo che quando subentrai io insieme a Silva, Falconieri stava fuori rosa e tutta la settimana giocava a calcio-tennis con i ragazzi della Primavera. Noi lo reintegrammo subito perchè Silva conosceva le sue qualità. Falconieri si calò subito nella situazione, con anima e corpo: ha sempre risposto con grande professionalità quando è stato chiamato in causa. In Lega Pro può fare la differenza. Se io fossi l'allenatore dell'Ascoli, ovvero Giordano, mi preoccuperei se dovesse giocare Falconieri perchè è un calciatore che ha fatto bene pure in serie B". L'ultima domanda riguarda proprio nello specifico Aloisi. Abbiamo letto che il Riccione (serie D) è in cattive acque e ora potrebbe entrare in sua salvezza una nuova cordata capitanata dall'ex presidente del Gubbio, Massimo Lupini. Si è detto anche che potrebbe essere Aloisi il nuovo allenatore del Riccione. Cosa c'è di vero? "Non è assolutamente vero. Mi piace fare l'allenatore e sto finendo di conseguire l'ultimo patentino, il Master, e si concluderà a giugno 2014. La mia aspirazione quindi è fare l'allenatore. Con il Riccione è andata così: esiste un'amicizia con Massimo Lupini che conosco dai tempi di Gubbio e il nostro rapporto si è fortificato nel tempo. Lui mi ha telefonato e mi ha detto che esisteva questa intenzione. Ma per motivi di tesseramnto devo stare fermo perchè ho iniziato la stagione con l'Avellino (alla Primavera, ma poi Aloisi si è dimesso ndr), non posso allenare e devo aspettare giugno 2014. Perciò mi è stato proposto di aiutarlo, di dargli una mano e fargli compagnia quando si trova a Riccione. Tipo una persona che ti può dare pure un sostegno morale. Semmai potrebbe diventare una collaborazione amichevole con Massimo, con il quale sono legato da un ottimo rapporto: finisce qui il mio impegno con il Riccione".

12 dicembre 2013
Statistica. Dall'ottava giornata in poi, il Gubbio sarebbe secondo. Ecco la tabella completa

Curioso ma vero, ma se il campionato fosse iniziato l'ottava giornata, il Gubbio adesso si troverebbe secondo in classifica. Infatti dalla partita di Lecce del 20 ottobre 2013 (pareggiata 1-1), la squadra di Bucchi ha raccolto 14 punti, come il Lecce stesso. Davanti al Gubbio ci sarebbe solo il Perugia, che in otto giornate ha conquistato 20 punti, grazie anche alle ultime cinque vittorie consecutive. A seguire: al terzo posto il Catanzaro con 13 punti, che ha vinto la gara di recupero (dell' 11 dicembre) contro il Benevento. A quota 12 punti stazionano invece Frosinone, Prato e Salernitana. Nelle ultime otto giornate hanno conquistato 10 punti rispettivamente Pisa e Benevento. Seguono poi Grosseto (9 punti) e L'Aquila (8). Ascoli, Nocerina e Barletta hanno racimolato appena 6 punti, mentre il Viareggio staziona a 5 punti. Fanalino di coda Pontedera (che sembra in caduta libera) e Paganese con 4 punti raccolti nelle ultime 8 giornate. La classifica completa nella tabella che si può trovare di seguito. É anche vero che ci sono da recuperare altre partite, ovvero Nocerina-Lecce e Barletta-Pontedera. Ma nonostante ciò, un dato statistico del genere conforta perchè significa che l'andamento del Gubbio è senz'altro migliorato negli ultimi 720 minuti con 14 punti conquistati in otto partite, mentre nelle prime sette giornate si erano racimolati solamente 4 punti. Senza dimenticare poi la partita che si è giocata il 10 novembre scorso (valevole per l'undicesima giornata) contro il Barletta, che grazie all'operato sconcertante del signor arbitro Lacagnina di Caltanissetta, il Gubbio ha perso una partita fortemente condizionata (alla vista di tutti) dalle decisioni criticabili di una terna arbitrale (assistenti compresi) assolutamente non all'altezza della situazione che ha comportato tre cartellini rossi verso i calciatori rossoblù, tra cui una pedina fondamentale come Longobardi ne sta pagando ancora le conseguenze (infatti gli furono inflitte cinque giornate di squalifica). Notiziario dal girone. Come dicevamo, c'è stato il recupero della partita tra Catanzaro e Benevento: la formazione calabrese ha vinto per 1-0 con rete di Russotto (26'). Mentre a Grosseto rescinde il contratto Gennaro Delvecchio, classe '78, centrocampista: per la cronaca, l'ex sampdoriano è stato l'autore del gol vittoria del Grosseto a Gubbio lo scorso mercoledì 16 ottobre.

11 dicembre 2013
Giammarioli: "Serve serenità in questa fase delicata. E disordine nella comunicazione..."

Intervista al direttore sportivo Stefano Giammarioli. Andiamo a toccare diversi punti: dall'andamento del Gubbio, parleremo del silenzio stampa e pure di mercato. Ma andiamo per ordine. Prima domanda. All'inizio del campionato c'era del bel calcio ma non arrivavano i risultati. Viceversa adesso il Gubbio gioca meno bene ma sono arrivati due risultati importanti. Ma in entrambi i casi c'è del malcontento. Ma Giammarioli che spiegazione può dare? "Diciamo che i risultati arrivano quando si trovano i giusti equilibri e quando una squadra cresce, sia per merito dell'allenatore, sia per merito dei calciatori. Ma credo che ci sia il momento giusto di parlare, mentre in altri momenti è meglio parlare di meno. Credo che in questo senso ci sia stato un po' di disordine nella comunicazione. Pure delle esternazioni fatte all'interno della società sono state espletate in un momento di trance agonistica, ma poi nelle sedi opportune gli animi sono stati più sereni e tranquilli. Tuttavia serve più equilibrio da parte di tutti: gli obiettivi si raggiungono solo dove c'è serenità". Intanto si protrae questo silenzio stampa. Cosa ci può dire a riguardo? "Vorrei precisare fin da subito che dobbiamo chiedere scusa ai giornalisti perchè in questo momento non stiamo aiutando il vostro lavoro. Dico questo perchè ognuno quando lavora deve avere tutti i mezzi possibili per lavorare al meglio. Chiedo un po' di pazienza. Questo silenzio stampa serve per compattare un gruppo che sta venendo fuori da tanti infortuni e prima di ogni partita serve la massima concentrazione. Ci sono pure alcune voci di mercato e qualche calciatore non è sereno. Mi auguro che questo silenzio stampa verrà sospeso al più presto. Sistemate alcune cose interne, ci sarà di sicuro più tranquillità". Adesso che la rosa è bella ampia con il reintegro di tanti infortuni, per gennaio è previsto uno sfoltimento? "Dobbiamo accontentare anche per una questione di serietà quei ragazzi che stanno giocando di meno. Abbiamo già avviato dei contatti a riguardo. Di conseguenza a gennaio proviamo ad integrare uno o due innesti per assecondare le esigenze dell'allenatore". Oltre un centravanti, manca un centrocampista di qualità? "Credo che manca a livello di struttura di squadra un elemento con i piedi buoni che sappia giocare nella parte sinistra nel centrocampo a tre. Ci serve un calciatore tipo Buchel (ora al Lanciano ndr) per intenderci. Per quanto riguarda l'attacco invece stiamo valutando bene il tutto". In estate avevate cercato Mungo di proprietà del Parma che poi è approdato a Perugia, ma non ha trovato spazio. Potrebbe essere lui il primo inidiziato a vestire la maglia rossoblù? "É un calciatore interessante e di qualità, ma non ha le caratteristiche del calciatore che ci serve e che ho elencato prima. Può arrivare solo se vanno via da Gubbio un Malaccari o Moroni, ma credo che non succederà. Abbiamo una lista di nomi, vediamo". Il presidente Fioriti domenica scorsa ha detto che non vuole assolutamente fare un campionato anonimo. E Giammarioli che ne pensa? "Ha ragione il presidente. Anonimo significa non raggiungere le prime nove posizioni in classifica. Avere questo obiettivo credo che sia legittimo, ma ne siamo consapevoli tutti. Sarebbe bello riportare a Gubbio i playoff proprio nel periodo di maggio, sappiamo che è un mese straordinario per tutta la città".

10 dicembre 2013
L'editoriale. Tre punti basilari, ma a centrocampo ci sono delle lacune. Perchè nel calcio...

Come è difficile soddisfare tutti. Ma il bello del calcio è anche questo. Ma, su due piedi, una riflessione viene quasi spontanea. Nelle prime giornate il Gubbio ha offerto un bel calcio, ma non sono arrivati i punti. Perciò c'era malcontento perchè mancavano i risultati. Adesso il Gubbio gioca meno bene, ma sono arrivati due risultati di fila molto importanti a livello di classifica. Ma c'è di nuovo del malcontento. É chiaro che contro la Paganese non si è visto un bel Gubbio: non a caso abbiamo scritto proprio in un precedente articolo che si è vista una partita al "rallentatore". Ma alla fine quello che contava era il risultato: giusto? É chiaro che il Gubbio visto con la Paganese ha presentato delle lacune evidenti, soprattutto nella parte nevralgica del campo, dove ci sono stati momenti di autentica difficoltà contro un'avversaria non proprio trascendentale. Ma è anche evidente che in mezzo al campo manca di certo qualcosa, a livello di qualità, ovvero un uomo che sappia dettare i tempi e fare la differenza: giusto? A tal proposito abbiamo fatto proprio una domanda al diesse Giammarioli in conferenza stampa subito dopo la sfida con la Paganese. Gli abbiamo chiesto: problemi a centrocampo? E lui ci ha risposto in maniera testuale: "Direi di sì, abbiamo giocato con un difensore aggiunto a centrocampo (Radi) e poi Malaccari e Moroni sono tenuti a fare un lavoro più offensivo e non di interdizione". Di rimbalzo è nata una nuova domanda di questo tipo: nel mercato di gennaio, oltre un centravanti, forse non servirà prima un centrocampista di qualità che permette di fare il salto di qualità? Giammarioli se l'è cavata con una battuta, dicendo: "Ora stiamo pensando di fare riscaldare di nuovo Sandreani (attuale Dt rossoblù ndr), così lo convinciamo a tornare ad allenarsi e giocare". É chiaro che non si è voluto sbilanciare, ma è ovvio che servirà come il pane un calciatore che sappia dettare i tempi proprio in mezzo al campo. Anche perchè tutte le partite si vincono con uomini di qualità in mezzo al campo, dove girano un'infinità di palloni e da dove si costruiscono le azioni di gioco. Il centrocampo è basilare perchè rappresenta la parte collante tra difesa e attacco. Nel calcio non si inventa nulla. Sia ben chiaro: scriviamo questo in maniera esplicita perchè si parla tanto che il Gubbio ha come obiettivo il raggiungimento dei playoff. Se invece l'obiettivo principale non è questo, la squadra può rimanere anche così. Se l'obiettivo è fare crescere dei giovani e valorizzarli, può andare bene anche così. Diversamente, se si vuole centrare un obiettivo più ambizioso, occorre correre ai ripari nel mercato di gennaio con almeno due innesti, ma di qualità. Altrimenti c'è il rischio di buttare solo del fumo agli occhi alla gente. La squadra, così come è, può essere competitiva, ma non può essere considerata assolutamente ai livelli di quelle squadre che si trovano ai vertici della classifica. Bisogna essere sinceri e schietti nel dire queste cose. Ci è bastato leggere un'intervista che ha riportato "La Gazzetta dello Sport" al calciatore Fabrizio Miccoli, ora tra le fila del Lecce. A una domanda ben precisa, a riguardo della Prima Divisione, Miccoli ha risposto così: "Sono contento di essere venuto a Lecce perchè voglio riportare la mia città in alto e qui ho ritrovato me stesso. Mi aspettavo che sarebbe stato più facile, per la verità in questa Prima Divisione c'è molta più qualità di quanto pensassi e bisogna correre tanto". Parole eloquenti: dimostrano che in questa Prima Divisione c'è molta competizione con squadre con organici di qualità: basta guardare i nomi di alcuni calciatori che giocano nel Perugia, Frosinone, Pisa, Catanzaro, Benevento, oppure Salernitana e Lecce. Nel calcio non si inventa nulla. Veramente, nulla. (Editoriale Direttore Gubbiofans.it)
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08 dicembre 2013
Giammarioli: "Un passo indietro, ma avete visto Luparini?". Fioriti: "Prova che fa riflettere"

Gubbio non bello, ma pratico. É la sintesi di una partita giocata al rallentatore, ma alla fine dei conti quello che conta è la vittoria. Il primo a presentarsi in sala stampa è il tecnico degli azzurrostellati Agenore Maurizi che mastica molto amaro e dice: "Risultato ingiusto. Abbiamo fatto una buona gara giocando bene con una squadra di over: basta vedere che il Gubbio in campo aveva elementi come Giallombardo, Radi, Briganti, Bartolucci e Falconieri mentre noi abbiamo schierato tanti calciatori del 1994. Meritavamo sicuramente il pareggio. Il Gubbio? É stato attento, ma era molto bloccato e non ha creato così tanto nonostante le qualità che possiede. Mi aspettavo di più dal gioco del Gubbio. Se sono sulla graticola? Da sempre, ma è il nostro mestiere". Bocche cucite ancora per l'allenatore e per la squadra del Gubbio (nessuno si presenta in sala stampa). Tocca al direttore sportivo dei rossoblù Stefano Giammarioli dire: "Un passo indietro sul gioco, ma se l'arbitro ci avesse concesso almeno due rigori netti adesso potevamo parlare di un'altra partita. Ma con tutta sincerità dico che era più giusto il pareggio. Abbiamo dei problemi però l'importante era vincere. Diciamo che abbiamo raggiunto una vittoria importante, però non siamo stati belli. Se si sono viste lacune a centrocampo? Direi di sì, abbiamo giocato con un difensore aggiunto e abbiamo incontrato tante difficoltà. Luparini? É un'altra bella scommessa del sottoscritto dopo Gomez Taleb e Galabinov. Pensare che ho dovuto subire diverse cattiverie sull'ingaggio di questo calciatore, ma Luparini sta dimostrando di che pasta è fatto perchè si vede che ha una media spaventosa di conclusioni a rete a partita. Però c'è soddisfazione perchè sono andati a segno due ragazzi del 1993, Cocuzza oltre che Luparini. Purtroppo noi non siamo il Perugia e non ci possiamo permettere di avere gente come Mazzeo in panchina. Il migliore? Bartolucci, perchè ha disputato la migliore partita dell'anno". Il diesse passa la mano al presidente Marco Fioriti che si mostra da subito poco soddisfatto: "Tre punti importanti per la classifica, però la prestazione è da rivedere. Prendiamo per buono un risultato contro un avversario non trascendentale. Per fortuna che ci è scappato un eurogol di Luparini: è un ragazzo di valore e sarà un valore aggiunto in vista anche del mercato di gennaio. Il mercato? Ora è presto per parlarne. Prima ci sono due tappe importanti con Ascoli e Pontedera. Non vorrei fare un campionato anonimo e certe prestazioni fanno riflettere. Questa squadra ha dei valori ancora inespressi, lo dimostra la scoperta di Luparini e pensare che potevamo avere 24 punti in classifica se non li avevamo persi per strada. Un ritiro? Direi che non lo escludo. Quando? Se lo facciamo subito da martedì". Intanto abbiamo inserito le foto di Gubbio e Paganese. Foto di Gianfranco e Matteo Gavirati e di Paolo Panfili per Roberto Settonce.

08 dicembre 2013
Gubbio non bello, ma vince contro la Paganese (2-0). Prime reti per Luparini e per Cocuzza

Gubbio contro la Paganese. L'allenatore Bucchi schiera il 5-3-2 con Luparini al fianco di Falconieri in attacco. Il tecnico degli ospiti Maurizi opta per uno strano modulo, il 5-2-3. Al 5' Falconieri entra in area ma cade a terra dopo un leggero tocco di Amelio, l'arbitro fa proseguire. Al 12' Giampà entra in area in maniera pericolosa da destra e crossa in mezzo: Ferrari salva sulla linea di porta, in anticipo su De Sena. Al 13' Beretta calcia in porta, salva in tuffo Pisseri. Al 18' il Gubbio passa in vantaggio: lancio lungo di Radi dove Falconieri cerca la porta va viene anticipato da Tortora; la palla arriva al limite dove Luparini fa partire un gran tiro di destro al volo di controbalzo con la sfera che si insacca sotto all'incrocio. Si tratta della prima rete in rossoblù per l'ex Spoleto, classe '93. Al 27' ci prova ancora il Gubbio con un tiro dalla distanza di Bartolucci, la palla termina fuori di poco a lato. Al 28' però si fa pericoloso Deli che entra in area da sinistra, salta in dribbling alcuni avversari e con un destro a girare sfiora il sette. Al 31' esce per infortunio il portiere Pisseri; subentra Cacchioli. Al 37' proteste rossoblù perchè Luparini cade a terra in area spinto da Tortora, su cross di Falconieri, ma l'arbitro indica che si deve proseguire. Al 39' punizione telefonata di De Sena, para Cacchioli. Ripresa. Al 55' un cross da sinistra di Amelio in area va verso la testa di Beretta che incorna a rete: la palla fa la barba al palo. Al 56' Luparini viene messo giù in area ospite da Monopoli, ma l'arbitro non concede di nuovo un rigore, anzi ammonisce l'attaccante rossoblù tra le proteste del pubblico. Al 61' De Sena fa partire un tiro dal vertice destro dell'area con la palla che si perde di poco alta sopra la traversa. Al 64' sventola di Radi di sinistro dal limite, Svedkauskas respinge a fatica e Luparini ribadisce la sfera in rete, però l'arbitro fa fermare tutto per fuorigioco. Al 72' Falconieri libera il sinistro dal limite, Svedkauskas vola e si salva in angolo. Al 77' clamoroso errore dell'arbitro quando non concede un rigore per il Gubbio: Tortora stoppa la palla con la mano su azione in area di Malaccari; proteste veementi del pubblico. All' 83' cross di Cioffi in area, Perrotta schiaccia di testa a rete, Cacchioli in tuffo si salva in angolo. All' 85' espulso Meola per doppia ammonizione, dopo un fallo su Cocuzza. Al 91' Cioffi calcia a rete dal limite, però Cacchioli non trattiene: De Sena segna, ma l'arbitro ferma tutto per fuorigioco. Al 92' il Gubbio trova il raddoppio: Falconieri lavora un bel pallone sulla destra e serve in mezzo Cocuzza che con un tocco di sinistro insacca la sfera nell'angolino. Arriva così la seconda vittoria consecutiva per il Gubbio.
Tabellino: Gubbio - Paganese (2-0):
Gubbio (5-3-2): Pisseri (31' Cacchioli); Bartolucci, Tartaglia, Briganti, Ferrari, Giallombardo; Malaccari, Radi (74' Boisfer), Moroni (69' Cocuzza); Falconieri, Luparini. (A disp.: Laezza, Procacci, Domini, Di Francesco). All. Bucchi.
Paganese (5-2-3): Svedkauskas; Meola, Monopoli, Tortora, Perrotta, Amelio; Giampà (91' Valle), Franco; Beretta (67' Cioffi), De Sena, Deli. (A disp.: Ruocco, Pepe, Panariello, Grillo, Pugliese). All. Maurizi.
Reti: 18' Luparini (G), 92' Cocuzza (G).
Arbitro: Rossi di Rovigo (Forte di Cervignano del Friuli e Mangino di Roma 1). Espulso: 85' Meola (P). Ammoniti: Tartaglia, Luparini e Cacchioli (G); Meola e Monopoli (P). Spettatori: 1411 (1104 abbonati; di cui 14 da Pagani).
Risultati: Quindicesima Giornata - Prima Divisione - Girone B - Lega Pro:
Benevento - Ascoli
2-0
60' Bonaiuto (B), 72' Evacuo (B)
Catanzaro - Barletta
1-1
65' Fioretti (C), 69' Ilari (B)
Frosinone - Lecce
3-1
19' Miccoli (L), 35' Ciofani D. (F) rig., 54' Ciofani D. (F), 80' Ciofani M. (F)
Grosseto - Viareggio
2-1
7' Rosafio (V), 44' Giovio (G), 70' Bombagi (G)
Gubbio - Paganese
2-0
18' Luparini (G), 92' Cocuzza (G)
Nocerina - L'Aquila
1-0
50' Danti (N)
Pontedera - Perugia
0-1
41' Eusepi (Pe)
Salernitana - Prato
0-2
14' Lanini (P), 29' Corvesi (P)
Riposa: Pisa

07 dicembre 2013
Caccavallo non è convocato e si va verso il 5-3-2. Silenzio stampa alla vigilia del match

Si va verso la sfida contro la Paganese. Assenti Baccolo e Longobardi per squalifica. E l'allenatore Bucchi è orientato a confermare il 5-3-2 di L'Aquila con gli stessi interpreti. Quindi Pisseri in porta. Quartetto difensivo formato sull'asse Bartolucci, Tartaglia, Briganti, Ferrari e Giallombardo. Trio di centrocampo basato da Malaccari, Radi e Moroni. In attacco il duo Falconieri e Di Francesco (o Luparini). Per quanto riguarda Caccavallo, le sue condizioni fisiche non sono ottimali: persiste il problema alla schiena, non è stato nemmeno convocato. In casa Paganese diversi assenti. Oltre gli squalificati Volturo, Martinovic e Novotny, sono in forte dubbio William e Velardi mentre è fermo ai box Iraci. Il tecnico Agenore Maurizi è orientato a schierare il modulo 3-4-3. In porta il lituano Svedkauskas. In difesa il trio Monopoli (o Panariello), Tortora e Perrotta. Quartetto di centrocampo formato da Meola, Giampà, Franco e Amelio. In attacco il trio Beretta, De Sena e Deli. Arbitra l'incontro il signor Luigi Rossi di Rovigo. Sarà coadiuvato dai guardalinee Luca Forte di Cervignano del Friuli e Antonello Mangino di Roma 1. Intanto è stata annullata la consueta conferenza stampa del tecnico Bucchi dopo la rifinitura del sabato mattina. Infatti un comunicato stampa delle società inviato alle ore 16,25 del 6 dicembre specifica quanto segue: "L'A.S. Gubbio informa che questa settimana non è prevista la consueta conferenza stampa del sabato mattina con l'allenatore Cristian Bucchi. Gli unici autorizzati a parlare con i giornalisti sono il presidente Marco Fioriti e il direttore sportivo Stefano Giammarioli". Un dietrofront improvviso che cancella il comunicato stampa del giorno prima (del 5 dicembre ore 16,35) che riportava: "Si terrà sabato 7 dicembre alle ore 12 la consueta conferenza stampa di mister Bucchi, presso la sala stampa del Pietro Barbetti". Non chiari i motivi di questo ennesimo silenzio stampa.

06 dicembre 2013
Sandreani: "Abbiamo dato un segnale forte. Contro la Paganese? Fu un giorno fantastico..."

Domenica contro la Paganese. Rievoca belli ricordi in casa rossoblù. In data 8 maggio 2011 il Gubbio approdò in serie B battendo proprio la Paganese per 3-1. Per questo motivo intervistiamo il direttore tecnico Alessandro Sandreani, che ha vissuto in prima persona in campo quella memorabile situazione e l'annata in serie B. Ma per prima cosa chiediamo: che partita si aspetta domenica? "A L'Aquila abbiamo mandato un segnale forte. Ma devo dire che fino ad ora le prestazioni quasi sempre sono state all'altezza della situazione. Credo che l'allenatore Bucchi sta facendo un buon lavoro. Ma credo anche che ci manca qualche punto in classifica che ha condizionato un po' il nostro cammino, e quindi pure gli umori e l'entusiamo. Ma noi andiamo avanti per la nostra strada, in silenzio e con molta umiltà. E vorrei aggiungere che a L'Aquila abbiamo disputato una partita importante, nonostante le numerose defezioni. Adesso però ci sarà un ostacolo difficile perchè arriva una Paganese che può essere una squadra ostica e ha tanto agonismo da vendere: sicuramente vorrà fare punti, soprattutto dopo la sconfitta nel derby con la Nocerina. Dipenderà molto dal nostro approccio alla partita, ma noi ci stiamo lavorando molto su questo e l'allenatore ci sta lavorando durante gli allenamenti. Certe gare che sembrano abbordabili sono molto difficili e per questo motivo l'approccio diventa fondamentale". Tuttavia la gara con la Paganese rievoca la promozione in serie B: Sandreani cosa può dirci? "Credo che abbiamo vinto tutti quel giorno. Tutte le cinquemila persone presenti allo stadio. É stato bello perchè allo stadio c'erano tutti: bambini, anziani, donne e uomini di tutte le età e di tutte le dimensioni. É stata una giornata fantastica (al di là del risultato sul campo) perchè in quella partita delicata dopo la sconfitta di Sorrento a livello di gioco forse abbiamo disputato la più bella partita del Gubbio. Perciò rimane nella memoria di tutti. Da parte mia è stato bello, ma ancora più bello è stato regalare questo sogno a tutta questa gente. Solo una nota stonata: adesso vedo la stessa categoria, ma vedo quasi quattromila persone in meno. Diciamo che è tutta un'altra storia. Non vorrei che l'anno della serie B ci ha fatto veramente fare un passo indietro, invece di farne due in avanti". A proposito di serie B: forse, per voi, il più grande rammarico è esserci restati solo per una stagione? "Probabilmente si. Ma a casa non ho foto, non ho dvd, perchè mi piace guardare sempre al presente e al futuro. Per me ora esiste solo Gubbio-Paganese. Poi è chiaro che quell'emozione vissuta con la promozione in serie B rimane indescrivibile". Ultima domanda e riguarda il mercato: abbiamo letto di un interessamento del Cuneo verso Boisfer e Radi. Cosa può dire Sandreani? "Non penso. É chiaro che c'è un grande rapporto con mister Sottil: c'è sicuramente una grande stima da parte sua verso due uomini importanti. Ma sono due uomini importanti per noi, perciò ce li teniamo stretti: entrambi sono contenti di restare a Gubbio e rappresentano quei valori che nel calcio si vedono poco. Gli ho lasciato il testimone io perchè se lo meritano: sono calciatori e uomini fondamentali per il Gubbio". Notiziario. L'allenatore Bucchi, nel test del giovedì con la Berretti, ha riproposto il modulo 5-3-2. Da verificare però gli interpreti. Infatti il trainer rossoblù ha mischiato un po' le carte. Due posti in attacco per tre elementi: Falconieri, Di Francesco e Caccavallo. A centrocampo è ballottaggio tra Radi e Boisfer. Squalificati Baccolo e Longobardi.

05 dicembre 2013
Radi: "Mi sento motivato giocare a centrocampo. Stare fuori? Qualcuno si deve sacrificare..."

Intervista con Alessandro Radi, difensore, ma venerdì scorso ha giocato da playmaker a centrocampo. E se l'è cavata bene. Allora Radi, come si è trovato in questo nuovo ruolo? "Mi sento bene. Mi sento pure motivato e poi quello che conta è portare a casa il risultato. Tuttavia questo ruolo mi piace e ne ho parlato anche con il mister. Mi ha dato la sua completa fiducia e lui pensa che sia un ruolo che io posso ricoprire. L'importante è farmi trovare pronto: poi se gioco nel mio ruolo naturale da difensore, oppure gioco come centrocampista in un ruolo che mi piace, va bene lo stesso". Entriamo nei dettagli: cosa cambia dalla difesa al centrocampo? "Cambiano i ritmi e i tempi di giocata. Diciamo che sono più brevi sia per l'inserimento, sia per l'interdizione". Se gioca Radi a centrocampo, rischia di finire in panchina Boisfer. Che ne pensa? "Purtroppo in questa stagione qualcuno si deve sacrificare. Fino a questo momento era toccato a me stare fuori. Adesso si vedrà. Ma l'importante adesso è ottenere dei risultati e fare il meglio possibile sul campo. Del resto giocare fa piacere a tutti e stare fuori può fare arrabbiare tutti. Però a calcio si gioca in undici. Bisogna avere pazienza e bisogna farsi trovare pronti quando l'allenatore lo richiede". Diciamo che Bucchi ha fatto intendere che non esiste un titolare come dire inamovibile. A voi ve lo ha detto? "L'allenatore è stato chiaro fin dall'inizio. Ci ha sempre detto che chi dimostra in settimana di stare bene, poi gioca. Da parte nostra non ci resta altro che metterlo in difficoltà nelle scelte". A L'Aquila si è visto un Gubbio perfetto. Ma cosa è successo? "Diciamo che non è stato un Gubbio perfetto, ma abbiamo disputato una partita molto buona. Abbiamo dimostrato di essere una compagine forte: tutto ciò ci fa acquisire consapevolezza nei nostri mezzi, però allo stesso tempo non dobbiamo mai sottovalutare la partita che verrà. Non ci deve ingannare la classifica della Paganese. Bisogna sempre migliorare e possibilmente dobbiamo cercare di prendere meno gol". Tra l'altro domenica c'è la Paganese, ex squadra proprio di Alessandro Radi. Che partita sarà? "É una partita che va affrontata nella maniera giusta. La Paganese è quel tipo di squadra a cui basta poco per ricaricarsi e per tirarsi su di morale da una situazione non positiva. Pertanto occorre avere la massima attenzione e possibilmente bisogna affondare il colpo al momento opportuno". Ovviamente Radi spera di giocare: "Sicuramente. Vorrei giocare il più possibile. Però se non fosse così, mi farò trovare pronto". Notiziario. Allenamento nel pomeriggio di giovedì a Scheggia. Provato di nuovo il 5-3-2 di L'Aquila: unico cambio Moroni al posto di Baccolo che è squalificato. Intanto su facebook, è on line il campionato che mette in sfida le squadre della Lega Pro. Lo ha comunicato Martina Carella, ufficio stampa della testata Superscommesse.it. Ecco il comunicato stampa: "Il grande calcio di Lega Pro si sposta su facebook. Si chiama Social Pro League, il nuovo campionato tra le pagine facebook delle squadre della ex serie C1. Il campionato è del tutto innovativo perchè per la prima volta a decretare il vincitore saranno i tifosi che si trasformeranno da protagonisti sul campo: saranno infatti loro a stabilire chi vincerà i match, dando un voto alle pagine facebook delle squadre a confronto. L'applicazione è già su facebook! Per votare le squadre basta digitare Social Pro League nello spazio di ricerca dedicato su facebook o andare al link: https://apps.facebook.com/socialproleague/. E giocare è gratuito".

04 dicembre 2013
Quei temerari tifosi sempre presenti per... il Gubbio! Senza loro manca l'essenza del calcio

Quei temerari tifosi che sono presenti sempre per il Gubbio. Ci pare giusto aprire una parantesi sui sostenitori che seguono le sorti dei rossoblù ovunque si giochi. Venerdi sera hanno sfidato il freddo e il gelo fino a L'Aquila: erano in undici, e nonostante la diretta tv, non ci hanno pensato due volte e hanno voluto vedere da vicino i propri beniamini, che tra l'altro gli hanno regalato una bella soddisfazione con la vittoria sulla capolista. Sono gli stessi che poi macinano chilometri e chilometri, come è avvenuto a Lecce in questa stagione (per pura informazione sono con esattezza 1424 chilometri, tra andata e ritorno). Non fanno mai mancare la loro presenza: sono i "Gubbio Supporters" e altri tifosi che hanno un'unica passione: il Gubbio. "É come una malattia, che non va più via...": è lo slogan appunto di una canzone del tifo organizzato rossoblù. Una passione vissuta a 360 gradi, sette giorni su sette. A noi più "vecchietti" ci riporta in mente il passato. Fine anni '80, eugubini che avevano in mente il Gubbio tutti i giorni, e si pensava alla domenica di tifare il Gubbio dalla curva (punto e basta). Di quei tempi ne sanno qualcosa "Tony Bologna" (assiduo frequentatore di questo sito, nonchè del muro dei tifosi) e Roberto Vispi (attuale dirigente dei rossoblù). Una passione senza confini. Una passione viscerale per i colori, quelli rosso e blù. Ecco, ci sembrava doveroso aprire questa parentesi. La tifoseria è l'essenza del calcio. Senza di essa il calcio sarebbe poca cosa. Per questo motivo ci sembra giusto ricordare chi dagli spalti è sempre presente, sempre e ovunque, a prescindere. Cambiamo capitolo. Notiziario. Il Gubbio cambierà sede per gli allenamenti nei prossimi due giorni. Mercoledì pomeriggio la truppa di Bucchi si trasferirà a Scheggia mentre giovedì l'allenamento si terrà a Fontanelle, sempre nel primo pomeriggio. Giudice Sportivo. Il centrocampista Baccolo salta la partita con la Paganese: stop per un turno. In casa Paganese non ci saranno Volturo, Martinovic e Novotny, fermati sempre squalifica. Per il resto in casa Gubbio torna a disposizione Caccavallo (dopo i problemi alla schiena) e per l'allenatore Bucchi si profila l'imbarazzo della scelta per domenica prossima. Sarà poi curioso vedere se il trainer rossoblù confermerà lo schieramento vincente di L'Aquila, ovvero il 5-3-2 (o 3-5-2), oppure si tornerà al 4-3-3 della fase iniziale di campionato. Intanto è giunto in prova un nuovo portiere: si tratta di Leonardo Ostricati, classe '93, ex Aurora Seriate, Pro Sesto e Lumezzane (cresciuto nelle giovanili del Milan). Dal girone. Mercato: il Prato ingaggia il difensore Alessandro Armenise, classe '94, ex Cremonese, Pro Vercelli, Varese e Bari.

03 dicembre 2013
L'editoriale. La tattica perfetta, il modulo e il falco... rigenerato! Che sarà, tra 5-3-2 o 4-3-3?

La tattica perfetta. Tre parole per sintetizzare la vittoria di L'Aquila. Nessuno alla vigilia si sarebbe mai aspettato una vittoria del Gubbio sul campo della capolista L'Aquila (ora spodestata dal Perugia) e nessuno si sarebbe mai immaginato una vittoria del Gubbio così netta e meritata. Netta perchè fino al gol finale di Pomante, che ha accorciato le distanze, non c'è stata storia. Un Gubbio perfetto che non ha lasciato spazi alla quotata formazione abruzzese di Pagliari. Un Gubbio che ha saputo giocare con la massima concentrazione fino alla fine (a parte il gol subito, però ci può stare). Un Gubbio che ha saputo giocare con ordine, disciplinato quanto basta e spietato nelle ripartenze. Un Gubbio che è stato schierato in maniera perfetta in campo. Una vittoria che non fa un grinza, niente da dire. Tuttavia il trainer Bucchi per questa occasione ha cambiato modulo. É passato dal 4-3-3 ad un più accorto 5-3-2 che ha dato i suoi frutti. Uno schieramento preciso che ha permesso al Gubbio di chiudere tutti i varchi in fase di non possesso con una difesa schierata a cinque, ma poi in fase di possesso è diventato un 3-5-2, con i due terzini che si spingevano in avanti. Un modulo redditizio che si è rivelato azzeccato, soprattutto quando si affrontano squadre di qualità tecnica elevata, fuori dalle mura amiche. Adesso, però, bisogna vedere se lo stesso modulo è applicabile anche nelle partite casalinghe quando molte squadre vengono a chiudersi. Perciò c'è curiosità nel vedere se domenica prossima con la Paganese verrà riproposto il modulo di L'Aquila (un 5-3-2 che si trasforma in un 3-5-2 in fase di attacco), oppure Bucchi tornerà al 4-3-3. Ma tutto ciò spetterà al mister decidere: è il suo mestiere e vede i calciatori tutti i giorni; per noi giornalisti non ci resta che giudicare o raccontare se la squadra gioca bene o no, senza invasioni in campo, come è giusto che sia. Abbiamo parlato di tattica, abbiamo parlato anche dei moduli e dei singoli? La partita di L'Aquila ha senz'altro rigenerato un calciatore che fino adesso era stato tenuto ai margini, un po' per via di alcuni infortuni e talvolta per scelta tecnica. Ma il "falco" è stato determinante nel capoluogo abruzzese. Ci riferiamo a Vito Falconieri, decisivo in entrambi i gol contro L'Aquila. Sulla prima rete è entrato in area in maniera pericolosa e da lì è arrivata la zampata vincente di Baccolo, alla sua prima rete stagionale. E la seconda segnatura è stata una perla della domenica (pardon, del venerdì sera): una bomba di sinistro da oltre trenta metri su calcio piazzato che ha spiazzato (scusate la rima) il portiere Testa: un tiro potente e calibrato, niente da dire. Ma si è visto anche uno spirito di sacrificio di Falconieri e non solo. Tutta la squadra ha giocato con sacrificio, cioè ha giocato da vera squadra. Si è visto ad esempio, in difesa, capitan Briganti offrire una prova super: ha giocato ai livelli dei tempi di Torrente. E tutto il reparto arretrato si è distinto con Ferrari che gioca sempre ad alti livelli e pure Tartaglia ha offerto una prova senza sbavature. Stesso discorso dicasi dei due laterali Bartolucci e Giallombardo. A centrocampo Malaccari ha corso in lungo e in largo, e si è potuto notare un Baccolo più intraprendente del solito. Ma la vera sorpresa è stato il playmaker: Radi, al rientro dopo un lungo infortunio, ma soprattutto giocando in un ruolo non suo, ha offerto una prova davvero eccellente: è stato il vero metronomo del centrocampo rossoblù, finchè ha tenuto il fiato. In attacco di Falconieri ne abbiamo già parlato. Da rivedere invece Di Francesco, che a nostro avviso ha ancora le poveri bagnate: dal figlio d'arte ci si aspetta di più. E adesso? Sotto contro la Paganese. Con l'augurio che non si perda per strada lo spirito di L'Aquila... (Editoriale Direttore Gubbiofans.it)

01 dicembre 2013
Perugia in testa, grazie al Gubbio vincente a L'Aquila. Pisa che impatta con la Salernitana

Dopo l'anticipo, dove il Gubbio aveva battuto la capolista L'Aquila per 2-1, adesso il girone B ha una nuova capolista. Si tratta del Perugia che ha vinto per 2-0 a Viareggio con le reti di Eusepi (tiro al volo di sinistro) e di Fabinho (gol di piatto sinistro in contropiede). Il Pisa non va oltre il pareggio interno contro la Salernitana, ridotta in nove uomini. Il Lecce vince ancora con rete decisiva di Miccoli. Ascoli e Prato finisce 1-1: Serrotti risponde a Scalise. Sabato si era giocato a porte chiuse a Pontedera il derby tra Paganese e Nocerina: hanno vinto i rossoneri in rimonta con le reti di Evacuo e Lepore (su rigore), in risposta al gol iniziale di Deli. Rinviate per maltempo le partite di Barletta e Catanzaro.
Risultati: Quattordicesima Giornata - Prima Divisione - Girone B - Lega Pro:
Ascoli - Prato
1-1
12' Scalise (A), 64' Serrotti (P)
Barletta - Pontedera
rinviata per pioggia
Catanzaro - Benevento
rinviata per maltempo
L'Aquila - Gubbio
1-2
8' Baccolo (G), 42' Falconieri (G), 87' Pomante (A)
Lecce - Grosseto
1-0
25' Miccoli (L)
Paganese - Nocerina
1-2
5' Deli (P), 29' Evacuo (N), 45' Lepore (N) rig.
Pisa - Salernitana
0-0
Viareggio - Perugia
0-2
18' Eusepi (P), 37' Fabinho (P)
Riposa: Frosinone


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1 ottobre 2011:

Gubbio-Verona 1-1
Spettatori: 3911

24 ottobre 2011:
Gubbio-Torino 1-0
Spettatori: 4173

6 gennaio 2012:
Gubbio-Bari 2-2
Spettatori: 3821

28 gennaio 2012:
Gubbio-Sampdoria 0-0
Spettatori: 3977

28 aprile 2012:
Gubbio-Pescara 0-2
Spettatori: 4434

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