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• 31
dicembre
2012 Anno
nuovo, vita nuova? Parte il girone di ritorno e
un occhio sul mercato. Radi, lungo stop
Si
chiude l'anno e si apre il 2013. Si è
chiuso il girone di andata e ripartirà domenica
prossima il girone di ritorno. In primis ci saranno
da dimenticare i cinque gol incassati contro il
Catanzaro. E la partita interna contro il Sorrento
arriva a pennello perchè deve servire per
potersi riscattare subito dopo quel brutto capitombolo
in terra calabrese. Ma il Gubbio deve fare i conti
ancora con diverse defezioni. Il difensore Radi
dovrà stare fermo per un pezzetto: gli è
stata riscontrata la mononucleosi infettiva che
è provocata dal virus di Epstein-Barr e il
decorso è acuto: dalle quattro alle sei settimane di
solito. Poi Boisfer e Palermo
sono influenzati ma ritornano a disposizione dopo
Capodanno. Per quanto riguarda invece il centrocampista
Sandreani, per via del fastidioso "occhio di
pernice" al piede è stato sottoposto
ad un piccolo intervento chirurgico (o per meglio
dire ad una incisione): il capitano è tornato
a lavorare regolarmente con il resto del gruppo,
ma dopo l'intervento il fastidio persiste, perciò
sarà da valutare meglio in settimana se il
calciatore sarà in grado di tornare a disposizione
del trainer Sottil. Problema per Caccavallo per
un risentimento muscolare. Rientrano in gruppo invece
sia Regno che Baccolo. Gli allenamenti riprenderanno
il pomeriggio del 1 gennaio 2013. Mercoledì
ci sarà doppia seduta mentre giovedì
gara amichevole contro il Deruta a Costano. Però
questa sarà una settimana cruciale per il
mercato invernale che apre i battenti. É
chiaro che il Gubbio cerca rinforzi. O quanto meno
li ha chiesti pubblicamente l'allenatore Sottil.
Un terzino sinistro ma anche un attaccante che sia
in grado di fare la differenza in un reparto che
ha bisogno di un elemento che faccia fare quel salto
di qualità necessario per ambire a progetti
più ambiziosi: detto in parole povere, per
puntare ai playoff. Due sono i sogni proibiti sul
fronte avanzato. Il primo è Giacomo Casoli
(ora in forza alla Pro Vercelli), entrato nella
ripresa nell'ultima sfida di campionato a Terni
(rossoverdi vincenti per 4-2): l'attaccante eugubino
è un jolly offensivo che potrebbe ricoprire
più ruoli. L'altro porta il nome di Heracio
Erpen (in forza alla Juve Stabia), vecchio pallino
dei rossoblù, che ultimamente sta trovando
poco spazio con le vespe di Braglia e quindi a gennaio
finirà sul mercato. Però entrambi
hanno degli ingaggi onerosi per la società
eugubina. E poi c'è la possibilità
di rivedere Mattia Graffiedi, anch'egli poco utilizzato
in serie B con la maglia del Cesena da quando in
panchina siede l'allenatore Bisoli. Per quanto riguarda
invece la fascia sinistra difensiva, è piuttosto
suggestiva l'idea di ottenere dal Benfica il talento
portoghese Luis Martins. Però la società
cerca dei calciatori fuori quota. Martins è
nato nel 1992, ma non può portare dei contributi
nelle casse della società perchè è
straniero. Tuttavia il contatto c'è stato,
come ci sono stati degli approcci reali con gli
attaccanti sopra elencati (Casoli, Erpen e Graffiedi).
Altre di mercato. Un brasiliano per la Paganese:
Anderson Rodney De Oliveira ('80), meglio conosciuto
con il nome di Babù. L'anno scorso era con
il Pergocrema; un ex Latina, Avellino, Catania,
Hellas Verona e Lecce.
• 29
dicembre
2012 Alcuni
ex stanno cambiando casacca. In attesa del 2 gennaio
quando si riapre il mercato
Si
parla di mercato (apertura prevista
per il 2 gennaio 2013) e alcuni ex stanno cambiando
casacca. Il portiere Antonio Donnarumma ('90), l'anno
scorso a difendere la porta del Gubbio in serie
B (quest'anno al Genoa) è entrato nel mirino
della Cremonese dove si trovano altri due ex rossoblù,
cioè il centrocampista austriaco Buchel e
l'attaccante napoletano Marotta. Un altro ex, l'attaccante
Daniele Ragatzu ('91), dopo la rescissione del contratto
con il Cagliari va in serie con l'Hellas Verona.
Si parla di un contratto che durerà fino
a giugno 2015. Tra l'altro in serie B ci sono diversi
calciatori che stanno giocando titolari con un passato
in maglia eugubina. Stiamo parlando di Almici alla
Virtus Lanciano, di Nwankwo nel Padova, di Giannetti
nel Cittadella, oltre ai vari Gomez Taleb (Hellas
Verona), Borghese, Galano e Lamanna (Bari) che sono
arrivati già alla seconda esperienza stagionale
in cadetteria. Intanto nel girone del Gubbio si
muove il Sorrento (prossimo avversario proprio dei
rossoblù in campionato): è in procinto
a prelevare dalla Paganese l'attaccante Orlando
('90), ex Salernitana. Mentre due società
di B, Ascoli e Lanciano, seguono l'attaccante
Montini del Benevento. Intanto in casa Reggiana
c'è un nuovo allenatore: si tratta di Luigi
Apolloni, l'anno scorso a Gubbio nel finale di stagione;
con lui andrà anche il vice Bruno Redolfi.
Notiziario. Il Gubbio continua ad allenarsi fino
a domenica (doppia seduta) prima di Capodanno. Si torna
a giocare domenica
contro il Sorrento.
• 28
dicembre
2012 Nome
nuovo dall'estero. Spunta la pista portoghese: Luis
Carlos Ramos Martins del Benfica
Il
nome nuovo di mercato parla straniero. Come è
noto la società eugubina segue anche il calcio
non italiano per mano del diesse Stefano Giammarioli
che spesso e volentieri fa seguire (e segue) pure
dei calciatori che giocano all'estero. Ebbene, chi
è? Si
chiama Luis Carlos Ramos Martins, ma più
comunemente Luis Martins, di nazionalità
portoghese, classe 1992, in forza al Benfica. Il
calciatore lusitano è un esterno difensivo
sinistro con spiccate peculiarità offensive,
che milita pure nella nazionale portoghese Under
21. Nato a Lamego, Martins è stato promosso
in prima squadra del Benfica a partire dal 2011
e aveva debuttato pure in Coppa Uefa contro il Basilea.
É stato vice campione del mondo nella Coppa
del Mondo Under 20 nel 2011 giocato in Colombia:
il Portogallo perse la finale con il Brasile. Lo
scorso novembre ha giocato titolare con la nazionale
lusitana Under 21 che ha battuto la Scozia per 3-2.
Ma Martins piace anche al Gil Vicente,
società calcistica con sede a Barcelos, squadra
che milita nella Primeira Liga, la massima divisione
del campionato portoghese. Però il sogno
proibito resta Erpen, l'esterno offensivo della
Juve Stabia (ex Sorrento), e il Gubbio propone uno
scambio con Pacheco. L'operazione al momento (però)
sembra più tortuosa del solito, a meno che
ci saranno dei colpi di scena. Ma nel Gubbio chi
partirà? Oltre al portoghese Pacheco (finirà
in prestito altrove, salvo intoppi), sulla lista
dei partenti ci sono degli elementi che sono stati
poco utilizzati. Si parla ad esempio di Pambianchi,
ma si parla anche di qualche attaccante come Nappello.
Ma non è escluso che vengano prese decisioni
a sensazione. Ad esempio il centrocampista Palermo
piace ad un club di serie A, ma sul nome manteniamo
il massimo riserbo. E pure Bazzoffia potrebbe finire
sul mercato, anche se è di proprietà
del Parma e quindi in definitiva la decisione risolutiva
verrà intrapresa dalla società ducale.
Ovviamente adesso sono solo ipotesi che potrebbero
concretizzarsi a gennaio, alla riapertura ufficiale
del mercato invernale. Tuttavia qualcosa bolle in
pentola perchè Andrea Sottil è stato
esplicito nel post gara di Catanzaro: desidera assolutamente
dei rinforzi. Altre di mercato: l'attaccante Schetter
è pronto a lasciare la Nocerina e su di lui
ci sarebbe un interessamento sia del Benevento e
pure del Latina. Approccio della Paganese per ottenere
il difensore centrale Moi della Cremonese (ex Siracusa):
ma a quanto pare l'esperto calciatore dovrebbe restare
in grigiorosso. Intanto la società eugubina
ha deciso: farà il ricorso per diminuire
la pesante squalifica a Rodrigue Boisfer: il mediano
francese ha rimediato tre giornate di squalifica
dopo la partita di Catanzaro. Inoltre la società
rossoblù informa che sono pronte le tessere
del tifoso in sede (in via Paruccini) per chi ancora non l'avesse ancora
ritirate.
• 27
dicembre
2012 Boisfer,
che stangata. Mercato: tutti i nomi nel mirino.
Però la società prima vuole vendere
Tempo
di rientri, tempo di mercato. Dopo la pausa natalizia
iniziata dopo la pesante sconfitta in terra calabrese
contro il Catanzaro, la truppa di Sottil torna ad
allenarsi da giovedì pomeriggio e poi da
venerdì fino a domenica si faranno addirittura
delle sedute doppie giornaliere. Segno che non si
vuole lasciare nulla al caso. La flessione finale
di questo dicembre non è passata inosservata
e c'è l'intento di tornare in pista a pieni
giri perchè dopo l'impegno interno contro
il Sorrento nel giorno dell'Epifania sono in programma
un trittico di partite tutt'altro che semplici:
trasferta a Frosinone, derby interno contro il Perugia
e altro impegno esterno a Pisa. Con gennaio arriva
anche il mercato. Ma la società però
è stata chiara: prima si vende e poi si compra.
Tuttavia dei nomi già girano. Delle notizie
sono uscite nei portali di informazione campani,
quando noi avevamo anticipato già qualcosa
in merito. In effetti il Gubbio segue l'esterno
d'attacco della Juve Stabia, cioè Erpen:
il calciatore argentino piace da molto tempo al
club rossoblù: nell'estate scorsa (2011)
c'era stato un approccio (era a Sorrento). Per accapararsi
il forte calciatore sudamericano, il Gubbio propone
uno scambio: cedere in prestito alle vespe il terzino
sinistro portoghese Pacheco che ha un contratto
triennale con la società rossoblù.
Ma nella trattativa si è intromessa la Nocerina
che offre alla società di Castellammare di
Stabia dei soldi (quindi nessun scambio). Vuole
sostituire il fantasista peruviano Merino che si
trasferirà in Colombia con la squadra del
Deportes Tolima che affronterà pure la Coppa
Libertadores. Tra l'altro la Nocerina fa sul serio
e vuole rinforzarsi pure in difesa cercando di convincere
l'esperto Loria di lasciare Bologna per trasferirsi
in rossonero. Il Gubbio tuttavia ha tastato pure
altre strade: un contatto c'è stato per riportare
in rossoblù la punta Graffiedi che ora si
trova a Cesena; ma sempre da Cesena è uscito
fuori pure il nome di Turchetta, un centrocampista
offensivo fuori quota con trascorsi a Bellaria.
Sono ritenute calde anche le piste che portano
a due attaccanti ora in forza alla Pro Vercelli:
trattasi di Casoli e pure Di Piazza. Intanto il
Giudice Sportivo va giù pesante: Boisfer è stato squalificato per ben tre
giornate e rientra nella trasferta di Pisa in programma
il 3 febbraio 2013. La motivazione: "per doppia
ammonizione per condotta non regolamentare e per
condotta scorretta verso un avversario; espulso,
rivolgeva all'arbitro una frase offensiva".
Bisogna vedere ora se il Gubbio farà ricorso
per ridurre la squalifica. Intanto giunge una notizia
a sorpresa: si è dimesso il responsabile
dell'area tecnica delle giovanili, Riccardo Tumiatti.
Un comunicato stampa della società parla di "motivi personali".
• 24
dicembre
2012 L'editoriale.
Babbo Natale, il pandoro e il finimondo... ma non
c'entrano per niente i Maya
Che
finimondo! Ma non è ad opera dei Maya. La
data della fine del mondo è fortunatamente
passata: 21 dicembre 2012. Ma il giorno dopo è
successo di tutto, ovvero il 22 dicembre 2012: a
Catanzaro è successo davvero il "finimondo"
e questa data sarà ricordata, per una lunga
serie di motivi. In primis perchè il Gubbio
chiude l'anno 2012 nel peggiore dei modi. A maggio,
poco prima della Festa dei Ceri, era arrivata la
tribolata retrocessione dalla serie B che in un
sol boccone si è portata via quei tanti bei
momenti vissuti nelle due stagioni precedenti con
due promozioni di fila. E a chiudere l'anno, in
un sol boccone, a dicembre, è arrivata una
cinquina che fa molto male perchè chiude
un'annata disgraziata. Se vogliamo usare un eufemismo:
questi cinque gol presi a Catanzaro si possono equiparare
ad uno schiaffo preso a bruciapelo a mano aperta
in pieno viso che ti lascia il segno delle cinque
dita sulla guancia e che ti lascia il caratteristico
segno rosso in faccia. Cinque gol sono troppi in
una sola gara. Non ci sono scuse che tengono. Non
ci sono attenuanti che reggono. Tutto questo "finimondo"
è nato dalla espulsione di Boisfer. Ammesso
e non concesso che il secondo cartellino giallo
dopo appena mezz'ora rifilato al centrocampista
francese è stato esagerato, fa molto riflettere
quello che è avvenuto subito dopo, nell'immediatezza.
Se da un lato c'è da considerare che il signor
Lanza di Nichelino è stato troppo pignolo
a sventolare il cartellino rosso in faccia al
calciatore transalpino, dall'altro lato appare inspiegabile
prendere due gol nel giro di cinque minuti dopo
l'espulsione con due errori che con tutta sincerità
non capitano tutti i giorni. Un gol incassato con
la difesa schierata e un uomo lasciato solo (Fioretti)
ad incornare sugli sviluppi di un calcio piazzato.
L'altro gol subito dopo una svarione difensivo che
ha lanciato l'avversario (Russotto) solo davanti
al portiere. Ci sarebbe da dire molto pure sul terzo
gol: anche questa volta una difesa schierata e con
uomo libero (Fiore) pronto a incornare solo davanti
alla porta. Amnesie inammissibili, soprattutto quando
si gioca in certi campi dove deve essere sempre
mantenuta alta la concentrazione e la determinazione.
Sintomatologia di una squadra che al primo ostacolo
diventa fragile. Per utilizzare un altro eufemismo
diventa morbida e si sbriciola come quando si addenta
un pandoro. Siamo a Natale, ogni riferimento non
è puramente casuale. Diciamo che Babbo Natale
ha fatto un bel regalo al Catanzaro. L'arbitro Lanza
si è vestito da Babbo Natale nel momento
in cui ha estratto il cartellino rosso. Ma anche
la squadra del Gubbio è scesa in campo con
la giacca rossa, il cappuccio rosso, la parrucca,
la barba bianca, guanti e la cintura. Che la festa
di Natale porti consiglio: dopo qualche buona ora
di sonno, e di sogni, le idee siano più chiare
e ritorni in primo piano quell'umiltà che
manca ormai da tre partite a questa parte. D'altronde,
le problematiche, ormai sono sotto gli occhi di
tutti (a parte chi non vuol vedere oltre il proprio
naso). Numeri alla mano. Incassati 14 gol negli
ultimi sette incontri: una media di due gol a partita
per capirci. Un dato che a tutti gli effetti preoccupa.
La difesa era il punto di forza di questa squadra
ed ora sta sbandando come avveniva in fase di precampionato.
Pure la classifica parla chiaro. Il Gubbio dopo
diverse domeniche esce dalla zona playoff. Qualcuno
potrebbe sentenziare: sì, ma i playoff sono
distanti solo un punto. Vero, verissimo. Ma è
anche vero che la zona playout si è avvicinata
a quattro lunghezze. Ma è anche vero che
le squadre di vertice hanno cambiato passo: l'Avellino
vince da tre turni, il Latina da due e la Nocerina
comincia a fare sul serio. La squadra di Sottil
deve cominciare a guardarsi alle spalle. Se non
si cambia musica e se non arrivano rinforzi di categoria,
ma soprattutto se non si cambia da gennaio subito
atteggiamento, si fa davvero dura. Buon Natale a
tutti. (Editoriale Direttore Gubbiofans.it)
• 22
dicembre
2012 Post
Catanzaro. Sottil: "Arbitraggio assurdo.
Un 5-2 pesante". Cozza: "Una
vittoria giusta"
Gubbio,
sonora sconfitta a Catanzaro. Cinque sberle che
mandano di traverso il panettone prima di Natale.
Un solo punto nelle ultime tre partite: un dato
che fa molto riflettere come i cinque gol presi
in un sol boccone. Ma fa parlare l'espulsione di
Boisfer. L'allenatore dei rossoblù Andrea
Sottil non usa mezzi termini: "Nella prima
mezz'ora abbiamo dominato. Decisiva l'espulsione
che reputo in maniera assoluta assurda. L'arbitro
ci ha messo del suo sul risultato perchè
stavamo vincendo 1-0. Chi vede ora il punteggio pensa
che sia successo il finimondo. Ma non è così.
La squadra infatti è stata sempre in partita".
Ma Sottil parla anche di mercato: "Però
è chiaro che a gennaio servono rinforzi di
categoria". Gli fa eco il diesse Stefano
Giammarioli: "Nella prima mezz'ora si è
visto solo il Gubbio. La direzione arbitrale la
reputo preoccupante. Una decisione che ha stravolto
la gara. Ci sono stati anche dei nostri errori,
ma la squadra alla fine era provata: è rimasta
in dieci per troppo tempo". L'espulsione
si può vedere nella sintesi del match su
Catanzaroinforma.it nel video highlights.
É di un altro tenore l'umore in casa del
Catanzaro. Il tecnico Francesco Cozza è soddisfatto:
"Senz'altro l'uscita per il cartellino rosso
di Boisfer ci ha favorito. Però la squadra
ha saputo reagire bene svolgendo un gioco con la
palla sempre a terra, creando diverse occasioni
e meritando la vittoria". La mezza punta
Andrea Russotto: "La mia doppietta? Ma la
vittoria è merito di tutti e non dei singoli.
Perciò il merito va a tutto il gruppo".
Il presidente dei giallorossi Giuseppe Cosentino
giudica la vittoria sacrosanta: "Chiaramente
meritata la vittoria. Abbiamo sofferto poco e abbiamo
dominato". Intanto abbiamo inserito le
foto di Catanzaro e Gubbio (21 immagini) tutte da
sfogliare e da gustare con le azioni salienti. Le
troverete nella sezione "fotogallery"
e nel link sotto la foto in homepage. Le foto sono
di proprietà di Salvatore Monteverde (U.S.
Catanzaro 1929) con la collaborazione di Roberto
Settonce. Sono inserite anche le foto che sono proprietà
di Lorenzo Costa con la collaborazione di Ivan Pugliese
(Uscatanzaro.net).
• 22
dicembre
2012 Gubbio,
scoppola a Catanzaro (5-2). Espulso Boisfer dopo
il gol di Guerri. Poi è una goleada
Gubbio
sconfitto a Catanzaro. Il tecnico Sottil schiera
il 5-3-2. Il trainer dei giallorossi Cozza opta
invece per il 3-5-1-1. Al 7' si fa pericoloso il
Catanzaro con Russotto con un tiro che finisce di
poco a lato. Al 17' ci prova lo stesso Russotto
ma Venturi para. Il Gubbio passa in vantaggio
al 25' con Guerri che di destro infila in diagonale Pisseri
dopo un assist di Caccavallo. Al 26' c'è
l'espulsione di Boisfer per doppia ammonizione per
un fallo su Fioretti. Così i calabresi
colgono il pareggio dopo due minuti: scorre il 28',
sugli sviluppi di una punizione di Quadri calciata
in area, Fioretti spizzica di testa e infila la palla in
rete a palombella a superare Venturi. Al 34' arriva il raddoppio locale: incertezza
di Radi,
Russotto lo supera in dribbling, si presenta davanti a Venturi e
lo batte in uscita con un tocco morbido di sinistro.
Prima della fine del primo tempo (42') si registra però
una ghiotta
occasione per il Gubbio: sugli sviluppi di un assist
di Galabinov,
Caccavallo è lesto a liberarsi della difesa
giallorossa ma davanti al portiere conclude alto
sopra la traversa. Ma in avvio di ripresa arriva
il tris del Catanzaro: siamo al 46' quando Squillace
crossa in area da sinistra, Fiore si smarca e da
pochi passi di testa insacca la sfera in rete.
Poco più tardi (52') assist di Caccavallo
per
Semeraro che impegna
con un tiro rasoterra il portiere Pisseri. Ma anche
Russotto (54') spreca una occasione davanti a Venturi
perchè solo davanti al portiere spara alto.
Al 68' Caccavallo è sempre il più
attivo e serve la palla d'oro in area per il bulgaro Galabinov
che insacca la sfera in rete di sinistro. Però passano appena
quattro minuti e arriva il poker dei padroni di
casa (72'): Masini triangola servendo Russotto che in
area non sbaglia e fredda Venturi
in uscita con un tiro di destro. A quattro minuti dal termine (86') Orchi
salva sulla linea di porta una palla calciata dal
solito Caccavallo. E al minuto 89 arriva pure la quinta
rete locale con il neo entrato
D'Alessandro che supera Venturi con un tocco di
sinistro su assist in area di Fiore. Ed è
una cinquina tremenda che chiude nel
peggiore dei modi l'anno 2012: un solo punto raccolto
nelle
ultime tre gare. Tabellino:
Catanzaro - Gubbio 5-2: Catanzaro:
Pisseri, Conti, Squillace, Quadri, Orchi, Papasidero
(76' Narducci), Fiore, Ulloa (56' D'Alessandro),
Fioretti (60' Masini), Russotto, Benedetti.
(A disp.: Faraon, Mariotti, Carboni, Tuzzato). All. Cozza. Gubbio: Venturi, Bartolucci,
Semeraro, Boisfer, Pambianchi (52' Nappello) (72'
Manzoni), Radi, Guerri, Malaccari (82' Scardina),
Galabinov, Caccavallo, Grea. (A disp.: Farabbi,
Galimberti, Lupi, Baldinelli). All. Sottil. Reti:
25' Guerri (G), 28' Fioretti (C), 34' Russotto (C),
46' Fiore (C), 68' Galabinov (G), 72' Russotto (C),
89' D'Alessandro (C). Arbitro: Lanza di Nichelino
(Oliveri e Vigo di Acireale). Espulso: 26'
Boisfer (G). Ammoniti: Papasidero (C); Boisfer,
Caccavallo, Pambianchi e Guerri (G).
Spettatori: 3395. Risultati:
Quindicesima Giornata - Lega Pro - Prima Divisione
- Girone B: Andria
Bat - Prato 2-0 43'
Innocenti (A) rig., 45' Innocenti (A) rig. Barletta
- Benevento 2-2 52'
Burzigotti (Ba), 59' Mancosu (Be), 86' Carretta
(Ba), 91' Montini (Be) Catanzaro
- Gubbio 5-2 25'
Guerri (G), 28' Fioretti (C), 34' Russotto (C),
46' Fiore (C), 68' Galabinov (G), 72' Russotto (C),
89' D'Alessandro (C) Frosinone
- Viareggio 1-1 60'
Frara (F), 90' Magnaghi (V) Latina
- Carrarese 1-0 16'
Kolawole (L) Nocerina
- Sorrento 3-1 19'
Mazzeo (N), 45' Daffara (N), 64' Negro (N), 77'
Bernardo (S) Perugia
- Paganese 3-0 5'
Ciofani (Pe), 59' Ciofani (Pe), 88' Ciofani (Pe) Pisa
- Avellino 0-3 5'
Biancolino (A) rig., 71' Castaldo (A) rig., 90'
Bariti (A)
• 21
dicembre
2012 In
piena emergenza anche a Catanzaro: fuori sei elementi.
Prima del mercato di gennaio
Piena
emergenza anche a Catanzaro. Sono fuori sei elementi.
Baccolo, Regno, Sandreani oltre a Briganti (che
difficilmente scenderà in campo) per infortunio;
Bazzoffia e Palermo sono squalificati. Sembra scontata
la riconferma del 5-3-2 con il rientro di Bartolucci
che giocherà centrale al fianco di Radi e
Galimberti (in ballottaggio con Pambianchi). Centrocampo
con gli uomini contati. In attacco Caccavallo (in
vantaggio) e Nappello si giocano un posto. Al Catanzaro
mancheranno Sirignano per squalifica e Borghetti
per infortunio. Contro la squadra dell'allenatore
Sottil, il tecnico Cozza si opporrà
con il 3-5-1-1. Mariotti (oppure Narducci) sostituirà
lo squalificato Sirignano in difesa. In attacco in ballottaggio tra Fioretti (in vantaggio) e Masini.
A supporto Russotto.
• 21
dicembre
2012 Ora
si chiude il girone di andata. Catanzaro: obiettivo
vincere al "Ceravolo". E il Gubbio...
Siamo
così giunti alla famosa data 21 dicembre
2012: è la data del calendario gregoriano
nella quale secondo alcune credenze si dovrebbe
verificare un evento di natura imprecisata ma è
di proporzioni planetarie: una trasformazione dell'umanità
oppure la fine del mondo. L'evento viene collegato
a livello temporale alla fine dei uno dei cicli
del calendario Maya. Non sappiamo se ci sarà
la fine del mondo. Ma di sicuro si sa che sabato
si chiuderà il girone di andata di questo
campionato. Il Gubbio si reca a Catanzaro. É
già partito nel primo pomeriggio di giovedì
per fare tappa prima in Campania. Solo dopo il pernottamento
si va in direzione Calabria. Due tappe per percorrere
in totale 797 chilometri, la trasferta più
lunga stagionale. Sono andati con la squadra pure
il capitano Sandreani e il difensore Briganti, ma
tutti e due sono partiti per stare vicino al gruppo:
praticamente impossibile vedere il capitano in campo
per un problema al piede; con qualche speranza in
più ma appare improbabile il recupero del
difensore. Sono rimasti a casa Baccolo e Regno,
out per infortunio. Non saranno a Catanzaro neanche
Bazzoffia e Palermo, squalificati. Torna in pista
Bartolucci che rientra da un infortunio, insieme
a Boisfer e pure Caccavallo (entrambi hanno scontato
un turno di squalifica). Si va verso il 5-3-2 riprovato
da Sottil pure il giovedì mattina. Ma per
il trainer rossoblù non sarà poi una
partita come le altre. Ritroverà di fronte
Francesco Cozza, attuale tecnico del Catanzaro,
compagno di squadra nella Reggina del 2003-2004
in serie A. Quella formazione era guidata prima
da Colomba e poi da Camolese: giunse al tredicesimo
posto in classifica. Il Catanzaro sarà senza
lo squalificato Sirignano e l'infortunato Borghetti,
entrambi difensori. Un match importante per entrambe
le squadre. Il Catanzaro proviene da un'annata importante
dove è salito in Prima Divisione lo scorso
giugno (secondo nel girone B di Seconda Divisione
dietro al Perugia). E adesso vuole battere il Gubbio
per chiudere l'anno nel migliore dei modi e togliersi
dalla zona playout. Allo stadio "Nicola Ceravolo"
entreranno gratis i ragazzi sotto i dodici anni
e la tifoseria giallorossa è pronta per eseguire
una coreografia d'eccezione. Il Catanzaro ha un
passato illustre: si contano sette stagioni in serie
A. Miglior piazzamento il settimo posto: avvenne
nel 1980-1981 con il tecnico Tarcisio Burgnich e
nel 1981-1982 con Bruno Pace. In quelle stagioni
la formazione giallorossa aveva due bomber d'eccezione:
Massimo Palanca (1981) e poi Edy Bivi (1982) divennero
entrambi vice capocannonieri della serie A dietro
a Roberto Pruzzo che militava nella Roma. Fu cannoniere
con la squadra calabrese Giuseppe Lorenzo (in C1
nel 1985 con 18 gol) che poi ha vestito la maglia
rossoblù. Quella di sabato, tuttavia, è
una partita importante pure per il Gubbio. Si chiude
il girone di andata e il Gubbio ha bisogno di punti
per restare ancorato ai playoff. Sottil ha specificato:
"Bisogna fare questo ultimo sforzo. Poi
ci riposiamo e a gennaio si riparte". Eh,
già. Gennaio. In attesa di qualche rinforzo.
• 20
dicembre
2012 Gubbio:
grande con le grandi... ma "piccolo" con
le piccole. E altre foto del derby di Perugia
Trend
singolare della formazione rossoblù. Il Gubbio
dopo quattordici giornate di campionato ha avuto
vita più facile con le squadre che si trovano
sulla parte sinistra della classifica attuale che
con quelle che si trovano sulla parte destra. Ad
eccezione di Avellino e di Latina, rispettivamente
primo e seconda in classifica, dove i rossoblù
hanno incassato due sconfitte in trasferta con il
medesimo risultato (2-0), il Gubbio è riuscito
a sconfiggere Pisa, Frosinone, Prato, Nocerina e Viareggio:
cinque squadre che sono uscite tutte sconfitte
dal "Pietro Barbetti". Ma la statistica
dice che il Gubbio fa una fatica matta con le avversarie
che si trovano al momento nei quartieri più
bassi della classifica. A parte la vittoria interna
con il Benevento, il Gubbio ha perso a Perugia (nel
derby di settembre) e poi ha ottenuto solo un punto
rispettivamente con Andria, Carrarese, Sorrento
e Barletta. Curioso ma vero: la formazione eugubina
ha ottenuto solamente pareggi con le ultime quattro
classificate. In definitiva 15 punti conquistati
dei 18 totali con le squadre di testa. Solo 7 punti
dei 21 disponibili ottenuti con le avversarie che
si trovano più in coda.
E sabato c'è il Catanzaro che si trova nella
parte destra della classifica. Intanto in casa Gubbio
è ancora emergenza. Appare improbabile il
recupero di Sandreani e Briganti. Pure Baccolo è
in forse. Sulla via del rientro Bartolucci. Tornano
a disposizione Boisfer e pure Caccavallo perchè
hanno scontato il turno di squalifica. Out per squalifica
sono Bazzoffia e Palermo. L'allenatore Sottil sembra
orientato a riconfermare il modulo 5-3-2 schierato
contro l'Andria domenica scorsa. Designato l'arbitro
Claudio Lanza di Nichelino: il direttore di gara
è coadiuvato dagli assistenti di linea
Antonino Oliveri e Alessandro Vigo di Acireale.
Intanto abbiamo aggiunto nel nostro archivio altre
tre foto del derby di Perugia. Si ringrazia la collaborazione
di Maurizio Borghetto.
• 19
dicembre
2012 Galimberti:
"Rigore inesistente. Ma io non c'entro nulla:
fallo non mio". Palermo squalificato
É
stato usato con il contagocce. Però in due
partite è partito titolare: nella partita
vittoriosa contro la Nocerina e domenica scorsa
contro l'Andria. Stiamo parlando di Jacopo Galimberti,
classe 1993, un difensore centrale. A proposito
dell'ultimo match pareggiato in casa con i pugliesi,
cosa ci può dire Galimberti? "Potevano
essere due punti persi, ma se guardiamo bene gli
sviluppi della partita per me è un punto
guadagnato. Si poteva vincere ma anche l'Andria
alla fine ha avuto due occasioni importanti con
quel colpo di testa di Maccan uscito di poco e un
rigore inesistente che si è inventato l'arbitro.
Peccato: perchè se vincevamo potevamo essere
in alto". Appunto, ha parlato del rigore.
Galimberti era proprio presente nell'azione e cosa
ci può dire? "Intanto togliamo ogni
dubbio. Il fallo non era opera mia. Semmai è
Radi che è andato in contatto con Maccan.
Però sono contatti che succedono sempre in
area. Qualcuno ha pensato che fossi stato io a commettere
il fallo perchè sono stato l'unico che sono
andato a protestare dall'arbitro. Ma come ripeto
questa spinta era inesistente". Tuttavia
questo Gubbio nelle ultime due partite è
sembrato più opaco del solito, come mai?
"In primo luogo a Latina abbiamo sbagliato
l'approccio alla partita e ci è mancata la
fame, mentre sul piano del gioco non siamo stati
sovrastati dall'avversaria. Invece contro l'Andria
non siamo stati bravi a concretizzare le occasioni
che abbiamo avuto. Purtroppo non abbiamo chiuso
la partita e con un tiro dai trenta metri abbiamo
subito il gol del pareggio (di Loiodice ndr)".
La parola ai numeri: 12 gol fatti (pochini) e nelle
ultime sei partite pure la difesa prende sempre
dei gol (9 reti), perchè? "A mio
avviso non vogliono dire niente. É chiaro
però che davanti dobbiamo essere concreti.
Non c'è stata mai stata una gara dove abbiamo
vinto 2-0 o 3-0. Ci sono sempre state delle partite
che si sono chiuse sul filo di lana. Non mi preoccupa
invece la difesa anche se ultimamente prendiamo
più gol. Ma è solo frutto degli episodi".
A livello personale, Jacopo Galimberti si aspettava di
giocare così poco? "Non me l'aspettavo.
Però davanti a me ho dei calciatori importanti
come Briganti e Radi che sono giocatori esperti
e di categoria. Pertanto da parte mia cerco sempre
di allenarmi, dare il massimo e farmi trovare pronto
quando sono chiamato in causa". Sabato
a Catanzaro e il Gubbio in trasferta fino adesso
ha trovato tante difficoltà. Quindi? "É
vero. In trasferta facciamo fatica: abbiamo vinto
solo una volta a Prato. Storicamente giocare nel
sud è difficile e quindi a Catanzaro ci sarà
un avversario difficile. Ma noi dobbiamo fare dei
punti per forza. Perciò dobbiamo tornare
a casa con il bottino pieno. Con tre punti importanti
si può chiudere al meglio il girone di andata
e significherebbe ritornare nei quartieri alti della
classifica". Notiziario. La squadra è
tornata ad allenarsi. Out Sandreani per un problema
al piede. Lavoro differenziato sia per Briganti
e per Bartolucci oltre che per Baccolo. Da valutare
pure le condizioni di Regno. Sabato contro il Catanzaro
mancheranno Bazzoffia e Palermo squalificati. Nel
Catanzaro invece mancherà Sirignano, squalificato.
Altre del girone. Paganese-Latina era stata sospesa
al 45' sul punteggio di 0-0 perchè sul terreno
di gioco all'improvviso si è aperta una voragine:
il capitano dei locali ha provato di vedere quanto
era profonda la cavità ed entrava tutto il
braccio. L'arbitro ha deciso per la sospensione
anche se poi il terreno è stato sistemato.
Il Giudice Sportivo, su ricorso del Latina, non
si è espresso e slitta così la decisione
sul da farsi. La Carrarese invece ingaggia il difensore
Fabrizio Anzalone ('78), ex Pistoiese in serie D
(si tratta di un ritorno).
• 18
dicembre
2012 L'editoriale.
Bis di opacità e i nodi vengono al pettine.
Attacco: solo 12 gol. E quelli subiti...
Prova
opaca contro il Latina. Prestazione altrettanto
fumosa con l'Andria. Avvisaglie che nel concreto
dimostrano che ci sono dei limiti evidenti. Un Gubbio
annebbiato che proprio in queste ultime due gare
ha dimostrato di trovarsi di fronte ad una linea
di confine difficilmente scavalcabile in questo
attuale momento. Per capire meglio la situazione,
usiamo un eufemismo: è come incontrare per
strada un macigno che si fa sempre più grande
e difficile da spostare. Appare fuorviante puntare
il dito solamente sulle assenze (anche all'Andria
mancavano quattro pedine fondamentali) oppure sulle
direzioni arbitrali sfavorevoli: i problemi vanno
risolti e non vanno aggirati. E le difficoltà
sono palpabili. In primo luogo questa squadra fa
fatica a trovare la via della rete. Nella maggior
parte dei casi la rete è arrivata dai calci
da fermo: due gol su rigore (Scardina e Galabinov),
tre direttamente da calcio di punizione (due gol
Radi ed uno Galabinov), uno sugli sviluppi di un
calcio piazzato (quello di Guerri contro l'Andria)
e un altro sugli sviluppi di un corner (quello di
Guerri contro la Nocerina). In tutto sono sette
gol segnati in questo modo dei dodici totali.
Appunto, 12 gol in tutto sono pochi: una media di
0,86 gol a partita. Non è una casualità
che il Gubbio possiede il terzo peggiore attacco
del girone: peggio hanno fatto solamente il fanalino
di coda Barletta (11 gol fatti) e il Sorrento (solo
7 gol realizzati). Addirittura tre squadre che si
trovano attualmente nei playout hanno fatto meglio
dei rossoblù in fase realizzativa: Carrarese,
Andria (entrambe 13 gol siglati) e il Catanzaro
prossimo avversario degli eugubini (18 volte a bersaglio
in quattordici incontri). E nelle ultime partite
ha cominciato a traballare anche la difesa. Nelle
prime otto giornate il Gubbio aveva incassato solamente
4 reti (media di 0,50 a partita) diventando pure
la miglior difesa del girone. Poi nelle restanti
partite sono arrivati nove gol in sei partite (media
di 1,50 gol subiti a partita): in pratica negli
ultimi sei incontri la retroguardia rossoblù
ha preso sempre dei gol. Altra problematica irrisolta:
l'attacco continua a fare cilecca. Al di là
di Galabinov che è l'unico a quota cinque
gol personali, per il resto si registra l'unica
rete segnata da Scardina su rigore nella gara interna
vinta per 1-0 contro il Frosinone. Le altre contendenti,
che si trovano attualmente nella parte sinistra
della classifica, viaggiano con una marcia in più
in attacco. Un piccolo esempio? L'Avellino capolista
vede Castaldo a quota 7 gol personali mentre Biancolino
ha già segnato 6 gol. Il Pisa può
vantarsi di avere due attaccanti a quota 5 gol,
Perez e Tulli, e con un centrocampista come Favasuli
che ha già segnato 7 reti. Per non parlare
della Nocerina che si trova a due punti di distanza
dai playoff e come finalizzatore possiede il capocannoniere
del girone: Evacuo è già a quota 8
gol. Numeri alla mano che fanno emergere tutte le
problematiche del momento. Probabilmente alla lunga
stanno venendo a galla tutti i nodi al pettine.
Per questo motivo Sottil predica calma e gesso come
ha fatto trasparire nella conferenza stampa del
post partita con l'Andria: "La gente mugugna,
ma bisogna salvarsi. Guai fare dei sogni strani".
Parole eloquenti che mettono in evidenza una riflessione:
pure l'allenatore di Venaria Reale ha capito che
questa squadra ha dei limiti. Perciò se si
vuole pensare veramente in grande c'è l'assoluta
necessità di intervenire in maniera mirata
nel mercato di gennaio. Sarebbe impreciso o per
meglio dire inesatto pensarla diversamente. Come
è stato errato fare dei paragoni frettolosi
di questo Gubbio con quello di Torrente di due anni
fa. Quel Gubbio riuscì a vincere il campionato
di C1 perchè dimostrava di esprimere una
grande calcio pure fuori casa. Anzi, giocava meglio
fuori casa: talvolta la pratica veniva chiusa prima
della fine del primo tempo: vedi a Lumezzane oppure
a Bolzano con il Sud Tirol. Quel Gubbio era tagliente
e ficcante dalla cintola in sù. Questo Gubbio
invece talvolta diventa troppo prevedibile e mostra
grandi difficoltà nell'imporsi proprio fuori
casa: purtroppo lo dicono i numeri. E sabato arriva
subito una trasferta insidiosa... a Catanzaro! (Editoriale
Direttore Gubbiofans.it)
• 16
dicembre
2012 Sottil:
"Me l'aspettavo: partita chiusa".
Guerri: "Sbagliato l'approccio nella ripresa.
E il gol..."
Gubbio
in casa: con le più "piccole" fa
cilecca. É successo con il Barletta ed ora
con l'Andria. E così salta la sesta vittoria
casalinga su sette partite disputate. In tribuna
a seguire la partita l'ex tecnico di Ternana e Gubbio,
Francesco Giorgini.
In sintesi ha detto: "Gara veramente
non bella. Ma il Gubbio ha dovuto giocare con una squadra rimaneggiata e si è visto".
In tribuna anche Pierfrancesco Battistini,
ex allenatore del Perugia, che ha detto: "Partita
bloccata. Ma il merito è dell'Andria che
si è mostrata una squadra coperta e ben organizzata,
e quindi è stato difficile superarla".
In conferenza stampa si sono presentati prima gli
andriesi con il tecnico Cosco e l'autore del gol
del pareggio Loiodice.
L'allenatore Vincenzo Cosco ha detto: "Sono
soddisfatto sia della prestazione che del risultato.
Dopo il vantaggio beffa del Gubbio abbiamo avuto
carattere e a livello tattico abbiamo saputo sfruttare
il campo in ampiezza. Non dimentichiamoci che di
fronte c'era un Gubbio molto forte che a mio avviso
arriverà ai playoff". Felice è
Nicola Loiodice: "Finalmente il mio primo
gol. Ho cercato di calciare con il destro direttamente
in porta: è andata bene, meglio così".
Sull'altro fronte ecco il tecnico Sottil e l'autore
della rete del vantaggio rossoblù Guerri.
Dice Andrea Sottil: "La partita che mi aspettavo:
è stata una gara chiusa. Non è stato
semplice perchè l'Andria si è coperto
bene, nei frangenti di gara è stato più
furbo ma anche l'arbitro ci ha messo del suo con
un atteggiamento strano e diverso tra le due frazioni
di gioco. Per non parlare del rigore che ci è
stato fischiato contro dove non è caduto
nessuno a terra. Tuttavia è stata una partita
difficile anche se il tiro del pari di Loiodice
non mi sembrava così irresistibile. Il nostro
obiettivo è sempre lo stesso e cioè
la salvezza. Capisco i mugugni dei tifosi per la
mancata vittoria ma noi dobbiamo salvarci e quindi
non bisogna fare sogni strani". Il commento
di Simone Guerri: "Contento del gol ma in
realtà prende il sopravvento la delusione
perchè non è stata raggiunta la vittoria.
La partita l'abbiamo fatta ma nella ripresa abbiamo
sbagliato l'approccio e il gol preso con più
scaltrezza si poteva evitare". E intanto
abbiamo inserito le foto tra Gubbio e Andria (21
immagini) che troverete nella "fotogallery"
e nel link sotto la foto in homepage. Foto di Gianfranco Gavirati e
di Simone Grilli.
• 16
dicembre
2012 Gubbio,
stop interno con l'Andria (1-1): Loiodice risponde
a Guerri. Maccan fallisce un rigore
Gubbio
contro Andria Bat. L'allenatore Sottil schiera il
5-3-1-1. Infatti Nappello viene schierato dietro
alla punta Galabinov. Il tecnico dei pugliesi Cosco opta per il
4-4-2. Al 4' il primo tiro in porta: ci prova Nappello
dal limite, palla a lato. Al 10' nuovo tiro di Nappello
su assist di Galabinov: palla che va sopra la traversa.
Bisogna aspettare il 23' per un'altra azione degna di
nota: Nappello lancia in porta Palermo che però
tentenna troppo e si fa anticipare da Rossi in uscita.
Al 24' Comini calcia forte di collo dal
limite, Venturi respinge la sfera con la spalla
e poi la palla va fuori. Al 29' esce Sandreani,
subentra Malaccari. Al 34' missile di Radi dai trentacinque
metri, la palla va a lato. La partita stenta proprio
a decollare. Al 37' punizione dai venti metri: calcia
di destro a girare Galabinov, la palla va verso
l'incrocio ma Rossi vola e salva in angolo. Al 42'
tiro cross di Taormina che impegna in due tempi
Venturi. Ma sul finire di tempo il Gubbio passa
in vantaggio (44'): un fendente su punizione dal
limite da posizione decentrata di Radi costringe
Rossi a salvarsi con i pugni; sulla respinta il
più lesto di tutti è Guerri che di
destro insacca la sfera in rete. Al 45' Innocenti,
con una girata al volo, impegna a terra Venturi.
Nella ripresa (47') subito pericoloso l'Andria con
Maccan che impegna a terra Venturi che salva il
risultato. Al 48' brivido: Comini crossa in area
per la testa di Maccan che incorna a botta sicura:
la palla fa la barba al palo. Al 58' calcio di rigore
per l'Andria per un presunto fallo di Galimberti
su Maccan. Dal dischetto lo stesso Maccan calcia
in maniera incredibile alto sopra la traversa. Al
68' girata volante di Galabinov in area: la palla
finisce a lato in diagonale. All' 81' l'Andria pareggia:
Loiodice dal limite calcia in porta con l'esterno
destro e la palla si insacca rasoterra a fil di
palo freddando il portiere Venturi. All' 88' bel
traversone di Malaccari in area, Galabinov gira
di testa a rete ma salva Rossi. Finisce così:
1 a 1. Tabellino:
Gubbio - Andria Bat 1-1: Gubbio:
Venturi, Galimberti, Semeraro, Guerri, Pambianchi
(83' Manzoni),
Radi, Palermo, Sandreani (29' Malaccari), Galabinov,
Nappello (62' Scardina), Grea.
(A disp.: Farabbi, Lupi, Giuliacci, Martini). All. Sottil. Andria Bat: Rossi,
Scrugli, Malerba (69' Loiodice), Arini, Migliaccio, Tartaglia,
Comini (74' Lanteri), Larosa, Maccan, Innocenti, Taormina.
(A disp.: Sansonna, Nocerino,
Bruno, Perfetti, Salvemini). All. Cosco. Reti:
44' Guerri (G), 81' Loiodice (A). Arbitro: Piccinini
di Forlì (Di Guglielmo di Ariano Irpino e
Opromolla di Salerno). Ammoniti: Nappello,
Pambianchi e Palermo (G); Innocenti e La Rosa (A). Spettatori:
1680 (di cui 1245 abbonati; 32 da Andria nel settore ospiti);
incasso di 12473 euro. Risultati:
Quattordicesima Giornata - Lega Pro - Prima Divisione
- Girone B: Avellino
- Catanzaro 2-0 77'
Biancolino (A), 90' Castaldo (A) Benevento
- Pisa 2-1 33'
Altinier (B), 72' Altinier (B), 77' Scappini (P) Carrarese
- Nocerina 2-1 45'
Mancuso (C), 79' Evacuo (N), 92' Mancuso (C) Gubbio
- Andria Bat 1-1 44'
Guerri (G), 81' Loiodice (A) Paganese
- Latina (sospesa
per cedimento del terreno al 45' sul punteggio di
0-0) Prato
- Perugia 2-0 22'
Benedetti (Pr), 75' Casini (Pr) Sorrento
- Frosinone
2-2 32'
Aurelio (F), 63' Schenetti (S), 69' Schenetti (S),
92' Frara (F) rig. Viareggio
- Barletta
3-0 37'
Trocar (V), 45' Calamai (V), 91' Magnaghi (V)
• 15
dicembre
2012 I
precedenti con l'Andria. Gubbio in piena emergenza.
Prato: un rinforzo, arriva Essabr
Gubbio,
sei calciatori out: Bazzoffia, Boisfer e Caccavallo
squalificati; Baccolo, Regno e Bartolucci infortunati.
In forte dubbio Briganti per l'ematoma al malleolo.
Rientrano invece Galabinov e Malaccari. Ma il Gubbio
è in piena emergenza e per questo motivo
sono stati convocati due baby, cioè il terzino
Gabriele Lupi e l'attaccante Riccardo Martini.
Andrea Sottil predica calma e gesso ma vuole la
vittoria senza tanti fronzoli: "Spero di
chiudere nel migliore dei modi questo girone di
andata iniziando prima da questo impegno casalingo.
Bisogna stare attenti prima delle feste natalizie
perchè non bisogna prendere una via sbagliata.
Qui siamo come in guerra: siamo in trincea e non
devono esistere cali di concentrazione perchè
tutti quanti dobbiamo essere pronti per la battaglia
perchè ogni partita è una battaglia
in questo campionato. Il mercato a gennaio? Faremo
un mercato mirato. Non servono nè sconvolgimenti,
nè degli elementi che possono rovinare l'equilibrio
nel gruppo. Cerchiamo di trovare solo coloro che
possono essere un valore aggiunto per noi e quindi
ci servono calciatori da Gubbio". Alcuni
precedenti tra Gubbio e Andria. Risalgono a fine
anni '80 in serie C2 nei campionati del 1987-1988
e del 1988-1989 con l'allenatore Giampaolo Landi.
Tra le mura amiche il Gubbio ha ottenuto due vittorie
di seguito di misura: 1-0 con rete di Cocciari su
rigore e 1-0 l'anno dopo con gol di Ricci. Mentre
in terra pugliese sono usciti un pareggio (2-2)
con una doppietta di Zoppis e le reti di Martiradonna
e Fiorillo. L'anno dopo si impose l'Andria in casa
propria (1-0) con la rete decisiva di Tomba. Mercato:
il Prato ingaggia Essabr Oussama ('89), attaccante
marocchino ex Crotone.
• 14
dicembre
2012 Galabinov
verso il rientro. Ma il Gubbio conta i cocci. Vademecum
per entrare allo stadio
Il
Gubbio comincia a contare i cocci per vedere quanti
calciatori sono a disposizione contro l'Andria.
Out per squalifica Bazzoffia, Boisfer oltre a Caccavallo.
A livello di infortuni la situazione appare critica
sia per Briganti (per un fastidioso ematoma al piede)
e sia per Bartolucci (per un problema muscolare alla
coscia). Da verificare inoltre se potrà essere
in campo Malaccari che deve togliersi il gesso dalla
mano. L'unico che dovrebbe farcela è Galabinov.
Ma solo dopo la rifinitura si saprà
il responso definitivo. Ma la sensazione è
che l'allenatore Sottil sta pensando di optare per
il 5-3-2 e in tal caso ci potrebbe essere l'esordio
dal primo minuto di Pambianchi (in caso del probabile
forfait di Briganti) in difesa. In attacco è
ballottaggio tra Nappello e Manzoni per affiancare
Galabinov, se sarà considerato abile e arruolato.
La gara di domenica è affidata al signor
Marco Piccinini di Forlì: il direttore di
gara sarà coadiuvato dagli assistenti di
linea Giuseppe Di Guglielmo di Ariano Irpino e Giuseppe
Opromolla di Salerno.
• 14
dicembre
2012 Alla
cena degli auguri ha parlato Fioriti:
"La classifica è buona. Ma i conti
li faremo alla fine"
Al
Park Hotel "Ai Cappuccini", nella serata
della cena degli auguri della Gubbio Calcio, ha
parlato solo il presidente Marco Fioriti, in segno
di lutto per la scomparsa di Franca Cancellotti
Colaiacovo. Infatti non era presente alla cena la
famiglia dello sponsor Colacem; per lo sponsor Barbetti
era presente Antonella Barbetti. Presente la squadra
al completo, con le squadre giovanili, tutto lo
staff tecnico e quello dirigenziale. Presenti anche
le istituzioni della città. Non è
mancata una battuta del vescovo, monsignor Mario
Ceccobelli, che ha rivelato di aver detto al tecnico
Sottil queste testuali parole: "Dica ai
ragazzi che quando si arriva in area bisogna tirare
in porta". Il patron Marco Fioriti invece
ha voluto ringraziare tutti, società, sponsor,
le banche che sostengono il Gubbio, la squadra e
lo staff tecnico. In sintesi ha detto: "Ringraziamo
tutti. Ci siamo rifatti dopo che l'anno scorso dopo
una retrocessione dolorosa abbiamo toccato il fondo.
Ma i conti sono in ordine, la classifica è
positiva e i conti li faremo alla fine. Un grazie
anche ai tifosi che al di là di quella spiacevole
contestazione della scorsa estate, ci stanno sostenendo
e sono la nostra armai in più".
Ai microfoni di Trg Network hanno parlato altre
persone come il tecnico Sottil. Ma un'intervista
ad Andrey Galabinov lascia un po' di suspense. Alla
domanda precisa se resterà a Gubbio fino
alla fine della stagione, l'attaccante bulgaro ha
risposto in questa maniera: "A Gubbio sto
bene, c'è un bel gruppo. Se resto? Non lo
so. Vediamo".
Mercato. Sono fondate le voci che vedono un interessamento
del Gubbio verso Erpen della Juve Stabia. Un sondaggio
c'è stato verso il calciatore argentino che
piace anche alla Nocerina. Sono fondate anche le
voci di un approccio per riportare a Gubbio l'attaccante
Graffiedi attualmente a Cesena. Il Gubbio pensa
che con qualche ritocco si può puntare alla
serie B e pertanto sta cercando di rinforzarsi con
uno oppure due elementi di esperienza. Ovviamente dovranno
allo stesso tempo intersecarsi alcune cessioni e
a questo punto non è escluso che siano importanti.
Ad esempio Palermo è finito pure nel mirino
di squadre di serie A. Ma c'è da stabilire
anche dove finirà Pacheco di cui il Gubbio
è proprietario (con un triennale) e andrà
in prestito altrove: in pole il Monza ma non è
escluso che finisca da un'altra parte. E si parla
sempre di un terzino sinistro fuori quota in arrivo
in casa rossoblù. Notiziario. L'allenatore
Andrea Sottil nella partitella del giovedì ha provato
il 5-3-2. Una formazione totalmente rimaneggiata
senza Regno, Bartolucci, Briganti, Sandreani (tenuto
a riposo per via precauzionale), Galabinov, oltre
agli squalificati Bazzoffia, Caccavallo e Boisfer.
In porta Venturi. Difesa a cinque con Grea, Pambianchi,
Galimberti, Radi e Semeraro. Trio a centrocampo
a partire da Malaccari, Guerri e Palermo. Duo di
attacco con Nappello (poi è subentrato Manzoni)
e Scardina.
• 13
dicembre
2012 Giammarioli:
"Ricordiamoci sempre da dove siamo venuti.
E per il mercato di gennaio..."
Intervista
ad ampio raggio con il diesse Stefano
Giammarioli. Si toccano più tasti. Partiamo
dalla prima domanda. Un bilancio a due giornate
dalla fine del girone di andata. "Il bilancio
è positivo e lo dicono il numeri, - spiega
Giammarioli - perchè siamo nei playoff
e non bisogna mai dimenticare da dove noi siamo partiti.
Proveniamo da una retrocessione, da una forte delusione
e da alcuni problemi a livello organizzativo. Abbiamo
dovuto fare per intero una squadra con uno staff
nuovo. Credo pertanto che sia stato fatto un lavoro
eccellente. Ora ci sono queste due partite fondamentali
con Andria Bat e Catanzaro. Se rimaniamo nei playoff
nel girone di andata possiamo affrontare il mercato
in maniera più tranquilla".
Unico neo l'ultima gara di Latina: "Credo
che abbia detto già tutto Sottil: non abbiamo
fatto una bella partita. Questa squadra può
fare un grande campionato se si rimbocca
le maniche e se si mette in testa che ogni partita
è una battaglia. Appena ci passa per la mente
che siamo più bravi degli altri, rischiamo
di perdere con chiunque. Dobbiamo raddoppiare le
nostre forze con
squadre più forti di noi: un po' come
è avvenuto negli anni di Torrente".
La gara di domenica tuttavia ha dato un responso. Il mercato
della passata stagione non era poi così da
buttare.
Ci sono calciatori che stanno facendo bene
in serie B come ad esempio Giannetti. A Latina
si è visto un ottimo Gerbo: "Sono
dell'idea che l'anno scorso abbiamo effettuato un
mercato all'altezza della nostra realtà.
Se lo facevamo a Verona sarebbe stato un mercato
fallimentare. Tuttavia ci sono dei calciatori giovani
che stanno ottenendo dei risultati meritati perchè
erano di qualità. Non parlo di Graffiedi
o Cottafava che sono ormai affermati, e neanche
di Ciofani che è un attaccante importante
della C1. L'anno scorso i problemi erano altri...".
Cioè? "Sia il sottoscritto che la
società si devono prendere le proprie responsabilità
su altri aspetti e non riguardano i calciatori".
Ma Gerbo era così impossibile trattenerlo a Gubbio? "Gerbo
l'ho preso io dall'Inter. L'anno scorso abbiamo
avuto un aiuto (a livello economico ndr). Quest'anno
il suo ingaggio per la nostra realtà era
troppo alto. Il ragazzo voleva il contratto in essere
e la garanzia di giocare. Le garanzie noi non possiamo
darle a nessuno". Cosa risponde invece
alle parole di Pecchia (aveva detto che il Latina
è primo grazie agli scarti del Gubbio)? "Ma
gli auguro tanta fortuna perchè è
una persona seria. Non mi piace ora parlare attraverso
la stampa. Se devo parlare con Pecchia, ci parlerò
solo con Simoni da testimone al mio fianco".
Passiamo al mercato. É stato ribadito che
arriverà un terzino sinistro. Poi? "Pacheco
non si è ambientato. Abbiamo Bartolucci che
ha vinto con noi un campionato di C1. Ma è
fisiologico che deve arrivare un terzino. Credo
che poi faremo qualcosa sul fronte avanzato ma dipende
dal risultato di domenica. Questa la reputo la gara
più importante. Può influire sul
mercato". Casoli (Pro Vercelli) arriverà?
"Ci siamo incontrati. Ho un certo feeling
con lui: è uno dei tanti ragazzi che sono
passati da noi per poi sottoscrivere dei contratti in
serie A e B (vedi Mario Rui, Borghese, Marotta,
Cancellotti). Però Casoli ha un contratto
molto alto tra Pro Vercelli e Spezia. L'anno scorso
pure Sau e Immobile erano venuti a Gubbio ma avevano
dei parametri troppo alti, come quest'anno Said
e Improta". Ultima domanda. Ma in attacco
ci potrebbe essere un ritorno? "Parlate
di Marotta?". Assolutamente no. Facciamo
un nome. Graffiedi? "Rispondo, una bella domanda!
Graffiedi volevo che restasse a Gubbio la scorsa
estate: fa bene in B, figuriamoci in C1. Però
noi
abbiamo problemi di minutaggi. Se si incastrano
alcune situazioni, sarebbe bello portare Graffiedi
anche se è molto legato alla sua Cesena.
Ma come caratteristiche non nego che sarebbe la ciliegina sulla torta".
Rumours di mercato. Si parla di un terzino fuori
quota di scuola Lazio. In attacco invece spunta
pure il nome di Erpen ('81; ex Sorrento) che si
trova alla Juve Stabia. Il calciatore argentino
ha un sontuoso contratto con la società campana
ma da gennaio è sul mercato. Nella Juve Stabia
c'è anche il centrocampista Doninelli ('91)
che dovrebbe lasciare le vespe a gennaio. Erano
"due pallini" del Gubbio l'anno scorso.
• 12
dicembre
2012 Briganti:
"La squadra deve tirare fuori più
carattere. Una prova sterile". Gubbio,
è emergenza
É
uno dei pochi elementi che si è salvato nel
grigiore generale di domenica scorsa a Latina.
Stiamo parlando del difensore centrale Marco Briganti.
Sottil dopo la partita ha detto che tutta la squadra
non si è presentata in campo. Dal punto di
vista di un calciatore come si spiega questa tesi?
"Non penso che non siamo scesi in campo.
Secondo me ha inciso molto quell'uno-due che ci
ha visto quasi subito soccombere per due gol. Prima
della punizione calciata da Burrai, non c'erano state
delle occasioni degne di nota per gli avversari.
Ma questi due gol presi in tre minuti hanno lasciato
strascichi fino alla fine del primo tempo. Nella
ripresa abbiamo provato a reagire ma abbiamo fatto
fatica a creare perchè il Latina ha giocato
con la giusta cattiveria agonistica". Tuttavia
c'era tutto il tempo per poter provare a riequilibrare
la partita, non crede? "Abbiamo provato
a reagire ma siamo stati sterili. Quando avviene
una reazione sterile pare che la reazione non ci
sia stata per niente. Ma bisogna dare i giusti meriti
al Latina che ha giocato un buon calcio e merita
tutti i punti conquistati in classifica".
Visto che si parlava del Latina, c'erano diversi
ex, tra cui Gerbo che a nostro avviso ha disputato
una partita da 7,5 in pagella. Se lo aspettava?
"Le qualità di Gerbo sono conosciute.
Lo sapevamo all'interno dello spogliatoio. Davvero
ha disputato un'ottima partita. Spero che ne faccia
altre allo stesso livello ma non al ritorno contro
il Gubbio". Curioso ma vero. Il Gubbio
attuale sta sviluppando il trend di Beoni (2008)
con una squadra che faceva tanti punti in casa,
ma in trasferta trovava spesso delle difficoltà.
Cosa ne pensa Briganti? "Arrivai proprio
in quella stagione. A mio avviso, in casa, con l'aiuto
del pubblico le cose vengono un po' più facili.
In trasferta la situazione si ribalta e quindi sono
gli altri che hanno il pubblico a favore. Questa è una squadra che deve tirare fuori
più
carattere in trasferta. Una squadra ricostruita
quest'anno dove si è cambiato molto, la conoscenza
avviene strada facendo. Però, come ripeto,
c'è la necessità di tirare fuori più
carattere perchè le potenzialità ci
sono. Abbiamo dimostrato che se giochiamo da Gubbio
possiamo giocarcela con chiunque". Parlando
di Briganti. Durante la gara di Latina è
successo un inconveniente, giusto? "Ho avuto
un taglio al piede dopo cinque minuti di gara. Ho
una ferita sotto il malleolo. Per calciare il pallone
un fastidio lo sento. Monitoriamo l'infortunio giorno
per giorno". E domenica con l'Andria ci
saranno tanti assenti: "Abbiamo una rosa
competitiva. Alcuni calciatori sono rimasti fuori
perchè l'organico è ampio: ora hanno
la possibilità di dimostrare le loro potenzialità".
Il Gubbio infatti sarà in emergenza per domenica.
Le condizioni di Briganti saranno monitorate fino
a venerdì. Stesso discorso dicasi di Bartolucci
che è uscito malconcio da Latina. Si prevede
invece il rientro di Galabinov che ha riportato
un'infiammazione al poplitero del tendine destro:
giovedì sarà sottoposto a risonanza
magnetica per dissipare ogni dubbio. Malaccari si
è allenato e toglierà il gesso alla
mano destra venerdì: torna a disposizione.
Regno invece dovrà stare fermo una settimana:
sta portando il collarino. Baccolo ancora out. E
domenica mancheranno gli squalificati Bazzoffia
(due giornate di stop), Boisfer e Caccavallo (fermati
per un turno). In casa Andria ci saranno invece
quattro squalificati: Contessa, D'Errico, Giorgino
e Zaffagnini. Parla l'attaccante bulgaro Andrey
Galabinov: "Farò di tutto per esserci
domenica. A Latina una partita storta ma può
capitare". Gli fa eco Alessandro Radi:
"I due gol di Latina ci hanno stordito e
poi è mancata la scossa. In casa facciamo
meglio aiutati pure dal pubblico. Ma non è
una questione di stimoli. Spesso hanno influito
gli episodi".
• 11
dicembre
2012 L'editoriale.
Lezione pontina e la metafora della neve. Sindrome
da trasferta: solo 5 punti
Sabato
notte: fiocchi di neve nella città dei
Ceri. Ma al risveglio, alla mattina, la neve si
scioglie sotto i raggi del sole. Ma dopo pranzo
tocca al Gubbio... sciogliersi come neve al sole.
Metafora quanto mai appropriata vista la prestazione
dei rossoblù contro la squadra pontina. Senza
tanti giri di parole c'è stata una lezione
che la denominiamo "Lezione pontina".
Il motivo è molto semplice. Perchè
in una partita importante come questa dove due squadre
ai vertici si scontravano in un vero e proprio esame
di maturità, ha avuto la meglio e con grande
merito il Latina. Una partita senza storia dove
il Gubbio non è per niente pervenuto. Il
Latina ha dimostrato fame, ardore agonistico e soprattutto
carattere da vendere lottando su qualsiasi pallone possibile
e immaginabile, con un pressing alto e con delle
geometrie a centrocampo con la palla sempre a terra.
Gubbio assente in tutti questi aspetti. Nel Latina
tra l'altro figuravano diversi ex che non hanno
deluso le attese, anzi. Gerbo era da tutte le parti:
a destra, poi a sinistra, poi al centro, di conseguenza
a servire degli assist gol per i compagni e ci poteva
scappare pure il gol personale. Cottafava: un muro invalicabile. Bruscagin ha fatto il
suo compito senza strafare ma non ha sbagliato una
virgola. Ma soprattutto c'è stata la "rivincita"
di Fabio Pecchia che si è aggiudicato questo
big match con una squadra ben amalgata che ha dimostrato
di sapere il fatto suo e che ha fame di vittorie.
Quella fame che è mancata totalmente al Gubbio.
Non sono arrivate a caso le parole di Sottil a fine
gara: "Abbiamo fatto mezzo tiro in porta.
Non si è salvato nessuno". E siamo
pienamente d'accordo. In questa partita tutti bocciati,
dal numero uno al numero undici, compresa la panchina
e nessuno escluso. E non vale nemmeno la scusante
delle assenze (vedi Galabinov) perchè al
Latina mancava tutto l'attacco (Barraco, Angelilli,
Jefferson e Tortolano in panchina). Se serviva una
prova di maturità, la squadra di Sottil ha
ciccato in pieno l'appuntamento. Oltretutto giocare
fuori dalle mura amiche sta diventando un vero problema.
Prima ad Avellino dove è stata buttata alle
ortiche una partita sbagliando dei gol fatti. Poi
a Carrara: la gara è pressochè chiusa
ma nel giro di otto minuti il Gubbio si fa raggiungere
complicandosi da solo la vita contro l'ultima della
classe. E adesso a Latina: sono bastati tre minuti
per demolire un Gubbio evanescente, spento, come
la neve che viene sciolta al sole appunto. Oltretutto
i numeri cominciano ad essere pesanti. Se da una
parte è vero che in casa il Gubbio macina
punti con prestazioni di livello (5 vittorie e un
solo pareggio in sei partite), dall'altro lato il
bottino è assai magro. Solo 5 punti raccolti
in sette partite: una vittoria (a Prato), due pari
(a Sorrento e Carrara) e quattro sconfitte (Perugia,
Paganese, Avellino e Latina), con soli tre gol fatti
e sette gol subiti. Se il Gubbio non fosse stato
così continuo tra le mura del "Barbetti"
(16 punti conquistati), la situazione al momento
attuale sarebbe stata piuttosto critica. Una "sindrome"
da trasferta davvero inspiegabile. E a quanto pare
questa situazione che si è venuta a creare
è inspiegabile pure a Sottil che a fine gara
ha detto: "Questa metamorfosi? Non la capico.
Prepariamo le gare sempre allo stesso modo".
Sembra rivedere il Gubbio del tecnico Loris Beoni
del 2008 che alla sua guida ottenne sette vittorie,
cinque pareggi e nessuna sconfitta in casa. In trasferta
invece una sola vittoria, due pareggi e ben otto
sconfitte. All'epoca si puntava il dito sulla mancanza
di attributi di qualche calciatore. Adesso qual
è il problema? E il post Latina ha lasciato
il segno anche per le parole espresse da Pecchia
nel post partita in diretta radio Rgm ad una domanda
precisa dell'inviato Simone Zaccagni. Gerbo e gli
ex? Pecchia risponde così: "Siamo
primi con gli scarti del Gubbio". Questa
frase è stata postata dallo stesso Zaccagni
nel suo profilo di facebook e sono arrivati tanti
commenti. Preleviamo alcune frasi: "Chi semina
vento raccoglie tempesta"; "Ha il dente
avvelenato e credo sia normale"; "A me
più che dente avvelenato pare una veritiera
constatazione"; "Se era così bravo
poteva far vedere qualcosina anche l'anno scorso".
Al di là di questi commenti che riguardano
il passato, il Gubbio deve pensare al presente e
deve pensare a rialzare da subito la testa. (Editoriale Direttore Gubbiofans.it)
• 09
dicembre
2012 Sottil:
"É stato il peggior Gubbio della
stagione". Boisfer: "Non c'eravamo.
Serva da lezione"
Mai
visto un Gubbio così brutto dall'inizio della
stagione. Impalpabile
e inconcludente. L'allenatore rossoblù Andrea Sottil non
le manda a dire e dice: "Non siamo scesi in campo: il Latina
ha avuto fame mentre noi no. Siamo arrivati secondi
su ogni rimpallo o sui contrasti. Di certo il peggior
Gubbio della stagione. Il Latina è forte
e ha meritato di vincere la partita. Palermo trequartista?
Non è una questione di moduli o tattica.
Più che altro c'è stata una prestazione
deludente di tutti, proprio di tutti. Un Gubbio
abulico in trasferta? Ci prepariamo con intensità
sia quando andiamo a giocare in casa che fuori.
Neppure io mi riesco a spiegare questa metamorfosi".
Sull'altra sponda l'allenatore nerazzurro Fabio Pecchia
è sorridente e utilizza anche una frase pepata per commentare
questa vittoria.
Dice: "Abbiamo trovato davanti un Gubbio
forte. Ma noi abbiamo offerto una grande prova,
con intensità e determinazione, e così
abbiamo raggiunto con merito questa vittoria".
Alla domanda che c'erano tanti ex in campo e il
Latina si trova primo in classifica, Fabio Pecchia
risponde secco: "Siamo primi in classifica
grazie agli scarti del Gubbio (...)". Tra
i calciatori rossoblù non ci sono scuse.
Perentorio il commento di Rodrigue Boisfer: "Non
c'eravamo in campo. Sconfitta giusta. Ci serva da
lezione per il futuro". Alessandro Radi
è sintetico: "Siamo entrati in campo
un po' così. Molli o poco determinati? Non
saprei. So solamente che una volta preso il primo
gol non siamo più esistiti". Pure
il diesse Stefano Giammarioli è scuro in
volto e mentre saluta l'ex Cottafava dice una frase
soltanto: "Sottil ha detto che il Latina
aveva fame e noi no? Concordo in pieno".
E proprio l'ex di turno, Marcello Cottafava, ha
detto: "Mi aspettavo forse un Gubbio diverso.
Sicuramente dopo il nostro primo gol si è
come spento. Merito del Latina che ha
offerto una bella prestazione. Ma il Gubbio avrà
tutto il tempo per rifarsi in questo torneo".
Notiziario dall'infermeria. Regno è dovuto
uscire
anzitempo dal campo per un colpo ricevuto alla testa
che gli ha procurato dei capogiri. Seguiranno accertamenti.
Bartolucci si è di nuovo infortunato e si
sospetta uno stiramento. Briganti si è procurato
un taglio al piede. Domenica prossima mancheranno
Boisfer, Caccavallo e Bazzoffia per squalifica.
Intanto abbiamo inserito 15 foto della partita tra
Latina e Gubbio che troverete nella "fotogallery".
Foto di Gianluca Biniero e Paola Libralato. Si ringrazia
il collega Stefano Pettoni del
quotidiano "Latina Oggi".
• 09
dicembre
2012 Gubbio:
affossato a Latina nel giro di tre minuti (2-0).
Rete di Burrai e autogol di Sandreani
Gubbio
contro Latina. Novità in casa rossoblù
con l'innesto di Palermo come trequartista dietro
le due punte Caccavallo e Bazzoffia nel modulo 4-3-1-2.
Latina invece che si schiera con il 4-3-3 e tridente
inedito con Gerbo avanzato sulla destra. Pronti
e via. Prima azione degna di nota al 12' quando
Radi dai venticinque metri, su calcio piazzato,
cerca la porta di sinistro: Bindi c'è e para a
terra. Partita molto tattica dove il gioco ristagna
a centrocampo. Al 21' ci prova Regno da fuori area
ma la palla va fuori a lato di un metro dalla porta
difesa da Bindi. Poi in realtà la partita
si infiamma. Al
25' punizione dal limite per fallo di Boisfer su
Gerbo tutto fare. Si incarica del tiro Burrai che
calcia alla perfezione: palla che aggira la barriera
e si insacca sotto all'incrocio dei pali. Poco dopo
il Latina sfiora il raddoppio (27'): Gerbo serve
in area Tulli che calcia prontamente in porta: Venturi
vola e devia la sfera che colpisce la parte
alta della traversa. Però il gol è solo rinviato
perchè al 28' arriva il 2 a 0: cross da destra
in area di Gerbo, si catapulta sulla palla Sacilotto,
arriva
in velocità Sandreani che in scivolata tenta
l'anticipo ma invece insacca la sfera nella sua
porta: palla nell'angolino.
Timida è la reazione dei rossoblù al 31' con
Caccavallo che cerca la porta da fuori area: la
palla sorvola sopra la traversa. Al 33' una punizione
di Radi e la palla finisce a lato. Ripresa.
Entrano Scardina e Semeraro al posto di Boisfer
e Regno. Primo tiro in porta del Gubbio al minuto
54: Caccavallo ci prova dal limite ma la palla termina
a lato di poco. Due sortite in avanti del Latina,
prima con Kolawole (58') e poi con Tulli (62'), ma sbroglia come
può
la retroguardia rossoblù. Al 66' c'è
un tiro cross
di Gerbo da fuori area che supera Venturi e termina
di un soffio alto sopra la traversa. Al 69' Nappello
si libera e apre un corridoio a Caccavallo che spara in porta:
salva in tuffo Bindi. Al 70' va in rete Cottafava
ma l'arbitro ferma tutto per fuorigioco. All' 85'
viene espulso Bazzoffia per proteste. La gara si conclude con un tiro di Kolawole che manca il
tris con un tiro da fuori area. Gubbio a testa bassa;
Latina che vince con pieno merito. Tabellino:
Latina - Gubbio 2-0: Latina: Bindi,
Milani, Bruscagin, Cejas, Cottafava, De Giosa, Gerbo
(78' Cafiero),
Burrai (86' Ricciardi), Tulli (72' Pagliaroli), Sacilotto, Kolawole. (A disp.: Ioime,
Giacomini, Agius, Tortolano). All. Pecchia. Gubbio: Venturi,
Regno (46' Semeraro), Bartolucci, Boisfer (46' Scardina), Briganti, Radi, Guerri,
Sandreani, Bazzoffia, Palermo (62' Nappello), Caccavallo.
(A disp.: Farabbi, Galimberti, Grea, Manzoni). All. Sottil. Reti:
25' Burrai (L), 28' Sandreani (G) autogol. Arbitro: Ripa
di Nocera Inferiore (Stasi di Barletta e Orsini
di Casarano). Espulso: 85' Bazzoffia (G).
Ammoniti: Milani, Kolawole
e Cottafava (L); Boisfer e Caccavallo (G). Spettatori:
1893 (di cui 61 da Gubbio nel settore ospiti); incasso
di 11305 euro. Risultati:
Tredicesima Giornata - Lega Pro - Prima Divisione
- Girone B: Andria
Bat - Avellino 0-2 20'
Biancolino (A), 50' Biancolino (A) Barletta
- Carrarese 2-2 13'
Molina (B), 35' Burzigotti (B), 42' Makinwa (C)
rig., 89' Mancuso (C) Catanzaro
- Sorrento 1-0 90'
Fioretti (C) Frosinone
- Paganese 2-2 8'
Ganci (F) rig., 35' Caturano (P), 51' Marchi (F),
88' Scarpa (P) rig. Latina
- Gubbio 2-0 25' Burrai (L), 28' Sandreani (G) aut. Nocerina
- Benevento 3-2 5' Daffara
(N), 9' Mancosu (B) rig., 50' Evacuo (N), 88' Evacuo
(N), 90' Montiel (B) Perugia
- Viareggio 4-1 40'
Ciofani (P), 57' Politano (P), 59' Moscati (P),
80' Ciofani (P), 88' Sorbo (V) Pisa
- Prato 1-1 35'
Napoli (Pr); 45' Favasuli (Pi) rig.
• 08
dicembre
2012 Big
match: Latina-Gubbio. L'ultimo precedente nel 1984-1985.
Un pareggio e una sconfitta
Grattacapi
per Sottil. Oltre agli infortunati Baccolo e Malaccari,
che non sono stati convocati, il trainer rossoblù
deve fare i conti con altre defezioni. Galabinov
è partito con la comitiva verso Latina, però
è praticamente improbabile il suo impiego
dall'inizio per un problema sopra al ginocchio.
Se va bene, andrà in panchina. Discorso diverso
per Palermo che è tornato ad allenarsi ma
entra in ballottaggio sul fronte di centrocampo
con Guerri. Dipende se Sottil vorrà rischiarlo
o meno dal primo minuto dopo un infortunio agli
adduttori. Ritornano a disposizione Radi, dal turno
di squalifica, e Bartolucci, reduce da un infortunio
al polpaccio. In attacco è rebus, ma è
probabile l'impiego subito in avvio di Nappello.
In casa Latina assenti Barraco e Angelilli squalificati,
Jefferson infortunato, mentre Tortolano è
destinato alla panchina. Nel tridente offensivo
potrebbe esserci Gerbo. Le probabili formazioni.
Il Gubbio sarà seguito da un centinaio di
tifosi: oltre una sessantina i biglietti venduti
solo nel settore ospiti. Tra Latina e Gubbio l'ultimo
precedente risale alla stagione 1984-1985, campionato
di serie D, all'epoca era denominata Interregionale.
A Gubbio finì 1-1: rete di Pierfederici e
pareggio laziale di Morgagni. A Latina vinsero i
neroazzurri per 2-0: rete di Santarelli e autorete
di Brugnoni. Il Gubbio all'epoca arrivò terzo
in classifica dietro a Latina, giunto secondo, e
Pro Cisterna che vinse il torneo del girone G. •••••• • 07
dicembre
2012 Sottil
torna a parlare dopo un lungo periodo: "Fino
a Natale, guai sognare e piedi per terra"
Torna
a parlare in maniera ufficiale dopo tanto tempo,
cioè da prima della trasferta di Avellino per intenderci.
Stiamo parlando di Andrea Sottil che analizza il
momento della squadra rossoblù. Dice: "Il
momento è buono. Prima di Natale abbiamo
nove punti a disposizione. Dobbiamo mantenere sempre
i piedi per terra e guai sognare oppure prendere strade
sbagliate. Bisogna giocare sempre con la testa.
Domenica con il Latina sarà una partita molto
importante: cercheremo di giocarcela come
sappiamo. Ancora il 4-3-3? Sapete: è un modulo
che mi piace, ma adesso vediamo". Ed elogia
la sua squadra quando si lascia andare da questa
affermazione: "Contro la Nocerina nel secondo
tempo abbiamo fatto proprio un'ottima partita. Credo
inoltre che abbiamo offerto il miglior calcio della categoria".
Notiziario. Si è fermato il bulgaro Galabinov
che rischia seriamente di saltare la sfida di Latina
per un problema sopra al ginocchio. Solo dopo la
rifinitura si verrà a sapere se partirà
con il resto del gruppo oppure no. Out Baccolo.
Verso il rientro Bartolucci. Per Palermo si deciderà
all'ultimo e quindi è in ballottaggio con
Guerri. In attacco, in caso di forfait di Galabinov,
sono pronti Bazzoffia o Scardina per ricoprire il
ruolo di punta centrale. Ai lati sono candidati
Caccavallo e Nappello. In casa Latina invece sono
assenti i due squalificati, ovvero Angelilli e Barraco.
Out pure Jefferson mentre Tortolano è in
forte dubbio. Un attacco da inventare per il trainer
Pecchia. Possibile un tridente d'attacco con Kolawole, Tulli e Giacomini o Pagliaroli. Oppure
il tecnico di Formia sta pensando di schierare Gerbo
dietro due punte che in questo caso sarebbero Kolawole
e Tulli. Nodi che verranno sciolti all'ultimo
momento.
• 07
dicembre
2012 Uno
strano scherzo del destino. Domenica: Pecchia ritrova
il Gubbio; Sottil ritrova il campo
Uno
strano scherzo del destino. Il Gubbio si ritrova
come avversario l'allenatore Fabio Pecchia dopo
l'esperienza non felice vissuta in rossoblù
l'anno scorso. Fu chiamato in estate (2011) per
guidare una squadra giovane al primo anno in serie
B. Ma l'avventura dura poco. Dopo dieci giornate
il tecnico di Formia venne esonerato, dopo la trasferta
di Crotone. Il suo score: cinque sconfitte, quattro
pareggi e una vittoria sulla Nocerina. Nel giro
di dieci giornate vennero cambiati sei moduli di
gioco. Quest'anno è a Latina e l'allenatore
Pecchia si sta prendendo la sua rivincita. Il suo
Latina gioca un buon calcio ed ha un'identità
ben precisa con un modulo ben definito che sta dando
i suoi frutti, ovvero il 4-3-3. E non è un
caso se la formazione neroazzurra si trova al secondo
posto. E domenica è previsto un incontro
ravvicinato proprio contro il Gubbio che insieme
al Latina si trovano appaiate nella seconda posizione.
E di fronte ci saranno pure quei calciatori come
Cottafava e Gerbo che l'anno scorso hanno vissuto
l'esperienza in serie B proprio a Gubbio, come Bruscagin
che invece aveva vinto con i rossoblù la
C2 nel 2010 con il Gubbio di Torrente. Guarda caso
Torrente utilizzava il 4-3-3, cioè lo stesso
modulo che sta usando Pecchia in questa stagione
a Latina. Quanti ex: perciò domenica sarà
la sfida nella sfida. Però la partita ha
un risvolto importante anche in casa rossoblù.
Si rivede in panchina Andrea Sottil, dopo aver scontato
due giornate di squalifica. E il tecnico di Venaria
Reale ritornerà in campo proprio in una gara
di cartello. Una tappa importante per l'allenatore
rossoblù che adesso nella città dei
Ceri viene etichettato come il tecnico della rinascita
dopo la tribolata retrocessione dalla cadetteria
nella passata stagione. Una tappa fondamentale per
capire se questo Gubbio può ambire a qualcosa
di veramente importante in questo campionato. Una
tappa probante anche a livello di identità.
E ritorna in gioco il modulo, il 4-3-3. Dopo la
sperimentazione in estate del 5-3-2 per poi cambiare
in campionato con il 4-3-1-2, da due giornate a
questa parte Sottil ha utilizzato il 4-3-3. Un atteggiamento
tattico che dovrebbe essere riproposto anche a Latina,
come si è potuto notare nell'ultimo test
amichevole del giovedì con una mista tra
riserve e formazione Berretti. Riproposta nel primo
tempo la formazione schierata con la Nocerina, con
il reintegro in difesa di Radi che rientra dalla
squalifica. Cambiamento in attacco dove Nappello
è stato schierato dal primo minuto al posto
di Bazzoffia. Nella prima frazione di gioco però
si è fermato Galabinov: si parla di affaticamento
muscolare; si saprà qualcosa in più
negli ultimi test di venerdì e sabato. Nella
ripresa si sono rivisti Bartolucci e Palermo, reduci
da infortuni. Curiosità: il Latina può
vantarsi di avere un presidente di sesso femminile
e si chiama Paola Cavicchi.
Altre notizie. L'Avellino ingaggia il portiere Federico
Orlandi ('81), ex Fano e Lecco.
• 06
dicembre
2012 Duetto.
Caccavallo:
"Finalmente sono tornato io". Cottafava:
"Latina-Gubbio: divertente..."
Faccia
a faccia tra due calciatori che domenica si troveranno
di fronte ma insieme hanno vissuto una esperienza
a Lecce. Stiamo parlando di Giuseppe Caccavallo
e dell'ex difensore rossoblù Marcello Cottafava
ora al Latina. Cominciamo con Caccavallo. La prima
domanda è la seguente. Quello che si è
visto con la Nocerina è il vero Caccavallo?
"Sì, ho giocato ai livelli di come
ero prima. Spero adesso di continuare così.
Ma mi manca il gol. Però intanto è
importante che vengano i risultati". Giammarioli
ha parlato di critiche ingiuste verso di lei. Cosa
ne pensa? "Non ci vado appresso alla critiche.
Non mi interessa proprio di quello che dice la gente.
Ricordiamoci che sono arrivato senza una preparazione.
Ero a pezzi fisicamente. Al di là dei moduli,
se sono messo nella condizione giusta so quello
che posso dare". Contro la Nocerina si
è visto un attacco in forma, con Caccavallo
e Galabinov: "Stiamo trovando una buona
condizione fisica. Ma non solo io e Galabinov. Siamo
tutti pronti. Merito del mister che ci manda sempre
a mille". Domenica il Latina e troverete
in difesa della gente esperta come ad esempio Cottafava:
"Marcello lo avevo conosciuto quando ci
trovavamo a Lecce: è un calciatore molto
esperto ed è pure forte perchè
ha una carriera alle spalle. Dai, è una bella partita. Dobbiamo
essere al massimo concentrati perchè in trasferta
non abbiamo fatto le stesse partite come abbiamo
fatto in casa. Adesso dobbiamo fare il massimo del
punteggio prima della sosta". Ora tocca
a Cottafava che con il suo Latina domenica sarà
avversario del Gubbio. Da ex che sensazione si prova?
"Sia Latina che Gubbio si trovano in alto
ed è una partita importante: forse nessuno
si sarebbe aspettato che le due squadre si affrontassero
a dicembre come seconde in classifica. Un match
che vale molto, in particolar modo per noi che dobbiamo
sfruttare il fattore campo. Giocando contro il Gubbio
un po' di emozione ci sarà perchè
rivedrò degli ex compagni che fino a pochi
mesi fa abbiamo condiviso un anno bellissimo ma
concluso calcisticamente male. Ma io ho lo stesso
ottimi ricordi, questa estate ho tenuto la porta
aperta per poter restare. Poi la società
ha fatto le sue valutazioni ed io sono andato a
Latina". Domenica il Gubbio. Avrà
a che fare con gli attaccanti eugubini, tra cui
Caccavallo: "Giuseppe era ancora ragazzino
quando eravamo insieme a Lecce ma mi ricordo che
era un ragazzo talentuoso che usava principalmente
il sinistro: è un calciatore che può
fare la differenza in qualsiasi momento con la giocata
o l'imprevedibilità. Sono dell'idea che nel
calcio chi ha la capacità di saltare l'uomo
è quello che poi fa la differenza e crea
la superiorità numerica. Pertanto noi difensori
dovremo avere un occhio di riguardo". Che
partita verrà fuori? "Entrambe le
squadre sono in salute. Il Gubbio contro la Nocerina
ha fatto fatica nel primo tempo perchè i
campani hanno tanta qualità; però
poi nel secondo tempo è venuto fuori alla
grande e sta a significare che il Gubbio c'è.
Ma noi uguale. Nelle ultime due partite abbiamo
recuperato dei risultati difficili con Benevento
e Avellino. Spero che venga fuori una gara divertente.
Soprattutto per i tifosi che soprattutto qui a Latina
saranno numerosi perchè c'è attesa
in città". Una differanza tra le
due squadre? "Forse in attacco: il Gubbio
può contare su un calciatore molto fisico
come Galabinov mentre il Latina utilizza tre punte
piccole ma rapide". Notiziario. Baccolo
verso il forfait. Bartolucci verso il rientro. Palermo
si cerca di recuperarlo ma con possibilità
minori.
• 05
dicembre
2012 Gerbo:
"Per me non è una partita come le
altre. Ero impiegato poco e l'organico era buono"
Domenica
a Latina. Un ex di turno. Alberto Gerbo, classe
1989, l'anno scorso solo 14 presenze in maglia rossoblù
in serie B mentre quest'anno ha già collezionato
dieci presenze con la casacca dei nerazzurri da
titolare, saltando solo una partita. Allora Gerbo,
come vede questo Latina-Gubbio? "Per me
non è assolutamente una partita come le altre.
Questa è una gara speciale. Innanzitutto
perchè a Gubbio mi sono trovato bene nonostante
sono stato impiegato poco. Durante la stagione,
in quelle poche volte in cui sono stato chiamato
in causa, ho dato sempre il massimo. E poi mi sono
fidanzato vicino a Gubbio con una ragazza di Cantiano:
quindi ogni tanto torno". Nella passata
stagione, la sua delusione più
grande? "Prima di tutto mi è dispiaciuta
la retrocessione. Secondo me c'era un organico buono,
solo che c'era chi giocava di più e chi di
meno. Diciamo in un altro contesto o per meglio
dire con una gestione diversa potevamo salvarci
senza problemi". Si riferisce al susseguirsi
degli allenatori? "Ho parlato di contesto
e gestione diversa da parte di tutti. Ad esempio
quest'anno mi sembra che la squadra del Gubbio come
organico sia inferiore rispetto all'anno scorso.
C'erano dei calciatori molto validi come Graffiedi,
Mario Rui, Buchel o Ragatzu". Che Latina
troverà il Gubbio? "Proveniamo da
due pareggi dove abbiamo finito la partita in dieci
uomini. Ci sono state le prestazioni ma non i risultati.
Perciò siamo affamati di vittorie e quindi
abbiamo bisogno al più presto di prendere
i tre punti perchè vogliamo continuare la
nostra marcia". Un Latina così in
alto, se lo aspettava? "Credo che all'inizio
nessuno pensava a noi. Però fin dal ritiro
si è visto che l'organico è buono
e il mister dà tutto perchè vuole
sempre il massimo da noi. Perciò sapevamo
che potevamo fare bene. Anzi, credo che potevamo
fare anche meglio perchè con il Viareggio
abbiamo preso gol al novantesimo dopo aver dominato
la partita". Visto che parlava dell'allenatore:
ha ritrovato Pecchia dell'anno scorso? "Diciamo
che il mister lo vedo più sereno e può
lavorare più tranquillamente. Forse dipende
anche dai risultati che sono dalla sua parte. Pecchia
vuole il massimo dai calciatori e ci stimola sempre".
Notiziario. Ancora out Baccolo. In forse Palermo
e Bartolucci. In questi giorni si valuteranno le
loro condizioni. Giudice Sportivo. Multata la società
della Nocerina (post Gubbio) per "i tre fumogeni
accesi nel settore ospiti" e in maniera singolare
viene punita per "aver inserito come allenatore
in seconda (Cassia) un soggetto non abilitato".
Domenica a Latina, Fabio Pecchia sarà regolarmente
in panchina: il tecnico di Formia era stato espulso
ad Avellino ma è stato solo ammonito, mentre
salteranno la sfida contro il Gubbio gli squalificati
Barraco e Angelilli. Per domenica i biglietti sono
in prevendita alla Tabaccheria 2000 fino a venerdì
sera alle ore 20 (sabato è giorno festivo
e la tabaccheria resterà chiusa). L'ex centrocampista
rossoblù Vincenzo Maisto lascia il Catanzaro
(risoluzione consensuale del contratto) e si accasa
alla Sarnese (serie D). Andria Bat penalizzata di
un punto: un provvedimento per il ritardato pagamento di alcune
mensilità.
• 04
dicembre
2012 Guerri:
"Una V per vendetta. Ma nulla di polemico.
A gennaio? Ancora non abbiamo parlato"
Simone
Guerri da due partite sta giocando titolare e contro
la Nocerina ha trovato il gol del pareggio. Dopo
la rete si è notata una esultanza particolare.
Guerri ce la può spiegare? "Ogni
anno cerco di fare più gol possibili, ma
siccome ne faccio pochi ogni anno mi scelgo una
esultanza particolare. Pertanto questa immagine
«V» per vendetta derivava da un film
che mi piace. Un simbolo a lieto fine. Ma non c'è
niente di polemico, in maniera più assoluta".
Diciamo che quella rete è stata fondamentale
in una fase della gara delicata dove il Gubbio stava
in svantaggio e stava soccombendo peraltro in maniera
meritata nel primo tempo. Cosa ne pensa? "Infatti
alla fine del primo tempo negli spogliatoi abbiamo
capito velocemente che in quella maniera non si
poteva giocare. Non riuscivamo proprio a stare dietro
ai nostri avversari e non riuscivamo a pressare.
Perciò siamo andati a pressarli più
alti e ci abbiamo provato. Il gol poi ci ha dato
una spinta come squadra ma allo stesso tempo ha
creato nella tifoseria quell'entusiasmo che ha creato
la svolta". Merito del Gubbio, demerito
della Nocerina, oppure? "Diciamo che dobbiamo
riconoscere il merito agli avversari. E' una squadra
composta di giocatori che potrebbe stravincere questo
campionato. Giocatori esperti che creano sempre
superiorità numerica. Il secondo tempo abbiamo
rischiato di più e abbiamo vinto".
E la squadra ci ha creduto fino in fondo: "Stiamo
imparando nuove cose come squadra ed emergono nuove
qualità. Ci sono fattori di crescita che
danno la consapevolezza nei propri mezzi. Alla fine
del girone di andata possiamo pensare dove realmente
può arrivare questo Gubbio". Stranamente
il Gubbio fa più punti con le grandi e meno
punti con le squadre che attualmente si trovano
nella parte bassa della classifica. Come si spiega?
"Se si vanno a vedere tutte le partite giocate,
l'unica gara dove abbiamo giocato in modo diverso
è avvenuto in quel di Avellino. In genere
noi facciamo una tattica attendista dove si sfruttano
le ripartenze, mentre sul piano del gioco ad Avellino
forse abbiamo giocato la migliore partita finora
disputata. Ma i punti non sono arrivati. É
un campionato talmente equilibrato che alla fine
non so se si tratta di casualità oppure per
davvero abbiamo difficoltà con le più
piccole. Tuttavia davanti al nostro pubblico abbiamo
dimostrato che non ce n'è per nessuno".
Ultima domanda. Il diesse Giammarioli su un quotidiano
regionale ha detto che Guerri non si muove. Lei
cosa risponde? "Nell'ultima intervista fatta
al vostro portale web avevo detto che a tempo debito
ognuno prenderà le sue decisioni. Tutto questo
rimane tale perchè le decisioni si prendono
in due. Tuttavia all'inizio ho sposato un progetto
e tengo al progetto. Ma qualora diventassi un problema,
sarei il primo a dire che me ne ne vado: altrimenti
non faccio solo del male a me, ma anche per rispetto
verso la squadra e i tifosi. Ancora non abbiamo
parlato di nulla. Vediamo come vanno le cose. Ma
a Gubbio sto benissimo e finchè sono a Gubbio
rispetterò il mio contratto". Posticipo
serale. Finisce in parità (0-0) l'incontro
tra Benevento e Frosinone. Nel primo tempo però
la formazione campana fallisce un calcio di rigore
quando il portiere Zappino respinge il tiro di Mancosu.
• 03
dicembre
2012 L'editoriale.
La cabala, il double face e il calarsi nella categoria.
Forti con le grandi, e...
Se
alla fine del primo tempo la Nocerina si fosse trovata
in vantaggio per 2 a 0 o addirittura per 3 a 0,
crediamo che nessuno avrebbe gridato allo scandalo.
La compagine rossonera ha offerto un calcio arioso,
dinamico, con individualità da categoria
superiore, mettendo alle corde un Gubbio che ha
sofferto in particolar modo sulle fasce. Non a caso
il gol del vantaggio campano è nato dalla
fascia sinistra e si è concluso dalla parte
opposta, quando Corapi ha trovato il corridoio giusto
e in diagonale di destro ha freddato un incolpevole
Venturi. Altre occasioni per la Nocerina che non
hanno centrato il bersaglio per un niente: abbiamo
contato ben cinque palle gol nitide, compreso il
palo interno di Negro. Però nella ripresa
succede quello che nessuno si aspetta. Il Gubbio
cambia faccia, mentre gli ospiti sono
rientrati in campo con la testa ancora negli spogliatoi.
Un double face che impressiona perchè la
formazione di Sottil nella ripresa gioca con un
ritmo forsennato e crea diverse palle gol. Ne abbiamo
contate ben sette di occasioni nitide da gol, tra
cui i due gol che hanno deciso la gara, quello di
testa di Guerri del momentaneo pareggio dopo la
traversa colpita da Galabinov, e quello risolutivo
di Galabinov su punizione. Una partita che sembrava
prendere una piega ben definita (vedi prima frazione
di gioco) dove la squadra rossoblù meritava
di soccombere, è cambiata totalmente
in favore del Gubbio che è riuscito a ribaltare
la situazione. Il calcio è bello anche per
questo. Niente è scontato, tutto è
imponderabile. Tuttavia crediamo che in questa vittoria
il Gubbio abbia avuto dei meriti che vanno sottolineati.
Ovvero ha messo in campo ardore agonistico, fame,
voglia e determinazione per ribaltare una situazione
piuttosto compromessa. Ma soprattutto la formazione
di Sottil si è calata nella categoria e ha
ottenuto il risultato pieno perchè ci ha
creduto fino in fondo, senza mollare mai. Un atteggiamento
che non si è visto nella Nocerina: a nostro
avviso questa squadra, sia come organico che come
gioco, ha tutte le potenzialità per stare
al vertice della classifica; allo stesso tempo però
non si è calata ancora nella categoria e
quei primi quindici minuti di totale addormentamento
del secondo tempo fanno riflettere. In questa categoria
bisogna saper abbinare il bel gioco alla concentrazione
che deve essere massimale: ne sa qualcosa il Gubbio
a Carrara. Al di là di queste considerazioni,
c'è di mezzo anche la cabala. Il fattore
campo in questa sfida è stato sempre determinante.
Il Gubbio ha sempre vinto in casa contro la Nocerina:
è successo l'anno scorso in serie B (sempre
per 2-1), è poi avvenuto nel 2009 (per 2-0)
e addirittura è avvenuto nel 1948 in B alla
vecchia "Fossa dei Leoni" con il risultato
di 1-0 in favore degli eugubini. E a Nocera Inferiore
hanno vinto sempre i rossoneri: 2-1 l'anno scorso,
per 1-0 nel 2010 e per 5-1 nel lontano 1947. E adesso
cosa può succedere? Diciamo noi, tutto può
succedere! E il motivo è molto semplice.
La matematica non è un opinione. Il Gubbio
finora ha vinto con cinque squadre delle prime nove
classificate. Precisamente con la capolista Pisa,
Frosinone, Prato, Viareggio e Nocerina. Mentre è
stato sconfitto da Paganese e Avellino in terra
campana. Per chiudere il cerchio la formazione eugubina
deve incontrare ancora il Latina che sarà
proprio il prossimo avversario dei rossoblù
in terra laziale. In pratica il Gubbio ha ottenuto
15 punti dei 21 disponibili contro le squadre di
vertice (pari al 71%). Paradossalmente la compagine
umbra ha sofferto con le squadre che occupano la
parte destra della classifica. Solo sei punti incamerati
dei 15 disponibili: si è infatti registrata
le sconfitta a Perugia; pareggi con Sorrento, Barletta
e Carrarese; una vittoria solo contro il Benevento.
Insomma, il Gubbio per pensare in grande deve innanzitutto
trovare i risultati contro le più piccole.
Dopo di chè deve trovare la giusta carica
agonistica pure fuori casa. E anche in questo caso
entra in gioco la statistica. Ruolino in casa: 5
vittorie e un solo pareggio (16 punti conquistati
dei 18 disponibili, pari all' 89%). Ruolino in trasferta:
tre sconfitte, due pareggi ed una sola vittoria
(5 punti incamerati dei 18 disponibili, pari al
28%). Se lo dicono i numeri... (Editoriale Direttore
Gubbiofans.it)
• 02
dicembre
2012 Risultati:
Latina e Pisa si salvano al fotofinish a Avellino
e Viareggio. Perugia, solo un pari
Dopo
l'anticipo della dodicesima giornata dove il Gubbio
ha battuto per 2-1 la Nocerina, nella giornata di
domenica la capolista Pisa riesce a pareggiare al
fotofinish nel derby di Viareggio. La stessa cosa
fa il Latina
(prossimo avversario del Gubbio): trova
il pari solo nella ripresa ad Avellino. Vibranti
2-2 a Pagani e Carrara. Prato vincente.
Infine il Perugia pareggia a Sorrento con il pubblico
ospite che non gradisce il pareggio in terra campana
e se la prende con i giocatori dei grifoni all'uscita
dal campo. E lunedì si giocherà un
importante posticipo: il Frosinone farà visita
al Benevento dell'eugubino Marchi. Risultati:
Dodicesima Giornata - Lega Pro - Prima Divisione
- Girone B: Avellino
- Latina 1-1 31'
Castaldo (A), 75' Cafiero (L) Benevento -
Frosinone lunedì
ore 20:45 Carrarese
- Catanzaro 2-2 15'
Fioretti (Ct), 53' Makinwa (Cr), 71' Russotto (Ct),
89' Mancuso (Cr) Gubbio - Nocerina 2-1
(venerdì) 23' Corapi (N), 50' Guerri
(G), 83' Galabinov (G) Paganese - Andria 2-2 31'
Maccan (A), 37' Girardi (P), 52' Arini (A), 69'
Fernandez (P) Prato - Barletta 1-0 32'
Disabato (P) Sorrento - Perugia 0-0 Viareggio
- Pisa 2-2 50'
Benedetti (P), 57' Giovinco (V), 69' De Vena (V),
90' Gatto (P)
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