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• 30/12/2008 Spettatori:
Giulianova primo; segue il Gubbio...
Pausa di campionato, tempo di statistiche.
Questa volta affrontiamo il tema "affluenza allo stadio" nel girone. La
tifoseria eugubina si mantiene tra le prime posizioni. Diremmo un po' a
sorpresa, visto il campionato al di sotto le aspettative. Ma in fondo sono quattro
anni che il Gubbio ottiene sempre risultati deludenti
e i tifosi sono sempre presenti nonostante tutto (checchè
se ne dica). Il Gubbio ha una media spettatori al "Pietro
Barbetti" pari a 1200 persone a gara (totale 10800 spettatori su nove partite
casalinghe), secondo una tabella che fa riferimento alle presenze riportate dal
noto quotidiano sportivo "La Gazzetta dello Sport". La tifoseria rossoblù in
pratica si trova al secondo posto. Per un soffio in testa la fa da padrona la tifoseria del
Giulianova, con una media spettatori pari a 1290 unità (totale 10350
presenze al "Fedini" su 8 incontri). Dopo Giulianova e Gubbio, ecco
servito il terzo posto: troviamo il neo promosso Figline (media 1050; totale 8400 in 8 gare interne). In quarta posizione i
sostenitori della Sangiovannese (media 1040; totale 9400 in 9 incontri tra le mura
amiche). Poi si colloca il
Viareggio, quinto (media 940; totale 8450 in 9 gare) e Carrarese, sesta
(media 890; totale 7150 in 8 partite). Il record di spettatori in una sola
partita si è verificato in notturna, nel posticipo serale del 28 ottobre al "Lungobisenzio" di Prato, in occasione
di Prato-Sangiovannese (presenti 4000 unità sugli spalti), vinto
dai locali per 3-1. In quella occasione (centenario biancazzurro) la società
laniera aveva deciso di far entrare tutti allo stadio
con un biglietto con il prezzo simbolico di 1 euro.
Un'iniziativa da prendere da esempio, ogni tanto, anche
altrove...
• 29/12/2008 Giro
di boa: il Gubbio gira a 21 punti, ma si doveva fare
meglio...; tre giovani in prova al Chelsea
Al giro di boa si tracciano i primi bilanci. Dopo 17 giornate la formazione eugubina ha totalizzato 21
punti. La scorsa stagione invece furono racimolati 18 punti
(-3 rispetto ad oggi): 18 con
Alessandrini (in 14 partite) e zero con Marino (in 3 gare). Lo stesso cammino lo
aveva percorso la formazione di mister Castellucci (stagione 2005-06), quando
aveva racimolato gli stessi punti (18) nelle medesime gare di andata (17). Il Gubbio si era comportato
leggermente meglio nelle gestioni Dal Fiume e Donati: nelle stagioni 2000-01 e
1999-00, infatti, entrambi avevano totalizzato 19 punti alla fine del girone di
andata. I
rossoblù però, dopo essere ritornati nei professionisti nel 1998, in altre annate
hanno viaggiato senz'altro con andature più spedite rispetto a quella attuale
di mister Beoni. Nel 2004-05 con Castellucci in
panchina si raggiunsero 22 punti (+1 rispetto
ad oggi). Segue a ruota la stagione 2006-07 quando vennero
totalizzati 23 punti, 20 con Cuttone e 3 con De Petrillo. Più avanti troviamo il
Gubbio di Acori del 1998-99 con 24 punti che tallona da vicino (un gradino più
sopra) quello di Cannito nel 2003-04 (25 punti). Sopra la media sicuramente
l'andatura del
Gubbio targato Alessandrini negli anni d'oro tra il 2001 e il 2003. Nel 2002-03
i rossoblù girarono a 27 punti, ma il record assoluto rimane quello della
stagione 2001-02. Al giro di boa quel Gubbio conquistò la bellezza di 28 punti
in 17 partite (media di 1,64 punti a gara). Intanto giungono belle notizie dal
settore giovanile. Il Chelsea, prestigioso club anglosassone,
ha convocato tre giovani rossoblù per sostenere un provino
il prossimo 12 gennaio 2009. Trattasi di Mattia Urbani
('91, difensore), Andrea Ferrato ('92, difensore) e
Luigi Lazzoi ('93, attaccante). Pochi giorni
fa, invece, il giovane centrocampista rossoblù Tommaso Cancellotti
('92) è stato acquistato in maniera definitiva dalla
Sampdoria. Era in prestito già con i doriani da luglio scorso,
con la Primavera blucerchiata guidata da mister Fulvio Pea.
• 24/12/2008 Riceviamo
e pubblichiamo, con video a sorpresa...
Ci è arrivata alla casella di posta elettronica
un'email del nostro collega Simone Zaccagni. Per tirare
su il morale all'ambiente rossoblù, visto l'andazzo
di questi ultimi campionati, ci ha inviato un video
(di Trg) che farà piacere a tutti i tifosi eugubini.
Ma non sveliamo nulla... riportiamo di seguito l'email
e il video: "Cari webmaster di Gubbiofans.it,
innanzitutto
complimenti per lo splendido lavoro che avete fatto anche in questo 2008 e
grazie per il servizio che rendete agli appassionati (per me che spesso sono
all'estero Gubbiofans.it è punto di riferimento prezioso). Visto che in questo momento
l'umore dei tifosi
rossoblù non è al massimo livello, spero con queste immagini festose che
rievocano momenti indimenticabili della storia del Gubbio di
risollevare in parte il morale. Ricordando che in fondo il calcio è un
gioco e che con gli anni passano i giocatori, gli allenatori, i dirigenti e se
volete anche i tifosi, ma l'unica cosa che resta è proprio la squadra come
entità pura, quella rimane e compie presto un secolo di vita. Salutando tutti, auguro buone vacanze a voi e a
tutti i veri tifosi. Sperando di fare cosa gradita ai tifosi ed ai
visitatori del vostro bel sito, ho preso dall'archivio di Trg le immagini della
festa/vittoria sulla Colligiana del marzo 1998 quando il Gubbio tornò in C2 e le ho inserite su youtube".
• 23/12/2008 Gubbio:
Giammarioli è il neo consulente di mercato
Secondo quanto riportato da un comunicato della
società (A.S. Gubbio 1910), si è proceduto dopo un CdA
a espletare nuovi incarichi. Il dirigente Giuseppe Pannacci
diviene direttore generale. Il responsabile del settore
giovanile Stefano Giammarioli diventa il consulente
per le strategie di mercato. Il presidente delle giovanili
Sergio Spina e il dirigente Roberto Vispi seguiranno
invece la questione contrattuale. Questa riorganizzazione
avrà effetto immediato e si potrarrà finchè non sarà
individuato chi sarà il nuovo diesse.
• 23/12/2008 Il
panettone va di traverso, è zona playout! Negli ultimi
4 anni a Natale è capitato (quasi) sempre...
Accipicchia! È successo quello che si temeva. Il
Gubbio non supera l'ostacolo Carrarese, chiude il girone
di andata in zona playout e il contesto si fa veramente
allarmante. Solo 4 punti racimolati nelle ultime 5 gare
e la situazione è precipitata. Altre squadre, in netta
difficoltà, invece hanno invertito la rotta e proprio
domenica hanno sorpassato in classifica il Gubbio in
un battibaleno. Stiamo parlando di Poggibonsi e della
Colligiana. Era successo sette giorni prima con la neo
promossa Sangiustese. Frattanto i rossoblù sono stati
raggiunti
al quint'ultimo posto dal San Marino. Dovere di cronaca.
Solamente due giornate fa i titani si trovavano a -5
dagli eugubini, tanto per rendere meglio l'idea. I numeri
pesano come macigni e se si guarda al passato (recente)
la musica non è che cambia di molto. A parte la stagione
2006-07 (c'era Cuttone in panchina e poi fu sollevato
dall'incarico con l'arrivo di De Petrillo), negli
ultimi anni
di questi tempi, per la precisione alla fine del
girone di andata il Gubbio si è sempre ritrovato immerso nelle
sabbie mobili. È successo nella stagione 2005-06 con
i rossoblù che vennero sconfitti a Forlì al giro di
boa e quella gara
costò la panchina a Castellucci alla vigilia di Natale.
È avvenuto anche nella scorsa stagione (2007-08), ma c'è da
fare un discorso a parte. Come tutti ricordano la partenza fu disastrosa,
zero punti totalizzati fino alla quarta giornata e zero gol fatti.
Ma ci fu quasi immediatamente il cambio dell'allenatore
(esonerato Marino). Con l'avvento di Alessandrini in
panchina si fece quasi un mezzo miracolo se facciamo
i calcoli dalla quinta giornata fino alla diciassettesima:
furono conquistati la bellezza di 18 punti in 13 partite
(una media di 1,4 punti a gara), realizzando 22 gol
(media 1,7 gol a match), con la coppia d'attacco Corallo e Placentino
in grande spolvero (in due avevano segnato 12 reti).
Se guardiamo al presente... in questo lasso di tempo
si è fatto senz'altro peggio. Basta fare alcuni conti
per capire quanto si sta dicendo. A distanza di anni quindi
non è cambiato quasi nulla. Alla fine del girone di andata
sistematicamente (tre volte su quattro dal dicembre
2005) si strapiomba
nei playout. E il girone di ritorno si presenta come
non mai tortuoso e pieno di insidie. Di conseguenza
sorge spontanea
una domanda. Ad inizio campionato si è parlato di un progetto a lungo termine,
di una squadra che mano a mano stava crescendo e prima
o poi sarebbe venuta fuori. I fatti concreti però hanno
dimostrato esattamente il contrario. In primo luogo il famoso progetto
tanto sbandierato, checchè se
ne dica, è tramontato bruscamente con la partenza
del diesse Bignone a Perugia. Adesso semmai si dovrà
"costruire" un nuovo progetto, ma solo dopo
l'arrivo del nuovo direttore sportivo. Prima si rischia
di parlare solo a vanvera. In secondo luogo la squadra
invece di crescere ha cominciato prima a tentennare per
poi regredire
progressivamente. Lo dimostrano le prestazioni
sul campo (altalenanti e ultimamente insipide) e lo dimostrano in maniera inequivocabile
i numeri già elencati sopra. Allora. Qual è la causa?
Tanti i commenti venuti a galla. C'è chi dice che
la squadra è stata troppo sopravvalutata in estate.
C'è chi parla invece che sono stati sbagliati completamente
gli acquisti. Inoltre c'è chi pensa che manca un leader.
Oppure ci si sofferma che a questa squadra manca uno
spirito di gruppo e non ci sia la giusta cattiveria.
Si tirano in ballo la personalità e il carattere che
vengono a mancare in alcuni calciatori. Si è detto anche
che è solo questione di mentalità. Chi più ne ha, più ne metta. Il presidente
Marco Fioriti, al termine della gara di domenica scorsa
non ha usato mezzi termini. A caldo ha affermato: "Nel
mercato di gennaio? Ci saranno di sicuro dei cambiamenti.
Non ho nessuna intenzione di mantenere una rosa composta
da alcuni elementi che non meritano questa maglia".
Parole taglienti che evidenziano una delusione marcata
della dirigenza (in primis del presidente) per come
stanno andando le cose. Ritrovarsi (come negli anni precedenti) nei playout
non è semplice da digerire.
E verrebbe proprio da esclamare: "Il panettone va...
di traverso". Le feste natalizie arrivano a pennello. Servano per
ricaricare le pile e fare le giuste riflessioni. L'anno
2008 non è stato esilarante. Il nuovo
anno deve essere di un altro tenore. È categorico! Occorre
ripartire con un nuovo diesse, deciso e capace di intraprendere
un nuovo progetto serio e duraturo con il Gubbio (e
non come è successo negli ultimi quattro anni fino a
pochi giorni orsono...); occorre ripartire con veemenza
e con la giusta carica perchè tutta la squadra (a partire
dai tecnici fino ai calciatori) ha tutte le capacità
per
rialzarsi e ha il dovere di risollevare una situazione che
potrebbe diventare assai più delicata
e pericolosa; occorre ripartire nel girone di ritorno
con ardore e mettersi in testa
che c'è solo un risultato da perseguire in campo, la
vittoria! Per il mercato di gennaio? Nessun consiglio.
Non spetta a noi questa decisione. Spetta agli addetti
ai lavori, alla società,
al nuovo diesse e al mister. Il rispetto dei ruoli è
sacrosanto e inviolabile. Buon Natale e Felice Anno Nuovo a tutti
voi... (editoriale
direttore Gubbiofans.it)
• 21/12/2008 Gubbio, è
solo un 3-3: regge la Carrarese in dieci
Ultima gara di andata, ultima gara dell'anno 2008.
Nulla di fatto. Il Gubbio non va oltre il pari con
la Carrarese e con un piede finisce nelle sabbie
mobili dei playout. Una gara scoppiettante, da raccontare,
ricca di colpi di scena. Per dirla tutta il Gubbio
poteva perderla questa partita, guardando l'andazzo
del primo tempo. Ma nella ripresa poteva anche vincerla,
soprattutto quando gli apuani sono rimasti in dieci.
Ma passiamo alla cronaca di questo incredibile match.
Assenti nel Gubbio: Bruni
squalificato; Borgogni e Farina infortunati; Corallo (problemi alla
schiena) si siede in panchina. Nella Carrarese mancano Citro,
Sicignano, Bischeri e Chiaria infortunati, oltre a Pennucci
squalificato. Avvio al cardiopalma. Pronti e via: il Gubbio ottiene
subito un calcio di rigore. Al 4’ Martinetti cade giù in area dopo
un presunto contatto con Del Nero. Dal dischetto lo stesso Martinetti
trasforma piazzando la sfera sotto l’incrocio. Ma la Carrarese
reagisce in maniera immediata e al 5’ ottiene il pari grazie a una
dormita generale della difesa eugubina: Doretti prova la conclusione
da fuori, il suo tiro diventa un assist per Manzoni che trova un
varco e dal limite fa partire un destro radente: la palla rotola in
fondo al sacco. Ma la "dormita" prosegue e gli apuani ribaltano
il risultato al 9’: cross tagliato di Doretti da destra in area,
Micchi anticipa tutti all’altezza dell’area piccola e di testa
schiaccia la sfera in rete, a fil di palo. Le emozioni continuano. Al
16’ i rossoblù protestano per un presunto mani in area di Briotti su
pallonetto di Zacchei. Al 22’ arriva il tris per
la Carrarese con Bonfanti che calcia una punizione dal limite con un
destro liftato: una parabola che sorprende Manfredini e la palla si
insacca sotto la traversa. Al 23’ però il Gubbio accorcia, complice
questa volta una retroguardia toscana disattenta: Zacchei serve sulla
destra Anania che entra in area dal fondo e fa partire un tiro cross
in scivolata che sorprende Dessena (la palla si infila a pelo d’erba
tra portiere e palo destro). Poco più tardi (28’) Falivena manca
per poco il tap in vincente. Al 35’ grande brivido: Bonfanti di
nuovo al tiro su calcio piazzato dal limite, la palla colpisce in
pieno il palo. Al 43’ invece è Caleri a sfiorare il palo di testa
sugli sviluppi di una punizione di Martinetti. Ripresa, stessa
musica. Partita sempre vibrante. E il Gubbio ottiene il pari dopo
un’azione rocambolesca al 56’: Caleri cerca la porta dal limite,
respinge corto Dessena; Crispino arpiona il pallone e mette fuori
causa Dessena con un tiro che arriva sui piedi di Bazzoffia, il quale
spinge la sfera in rete ad un passo dalla porta. Altro colpo di scena
al 68’: cartellino rosso per Vaira per una presunta "parola" di troppo
indirizzata verso l'arbitro (anche se i toscani
in sala stampa hanno poi ribadito che era rivolta nei confronti di Mannucci
e non diretta al direttore di gara). Ma
nonostante l’inferiorità numerica e una difesa completamente
ridisegnata da mister Firicano (viste le numerose assenze), la
Carrarese riesce a portare a casa un prezioso punto dal "Barbetti". Il
Gubbio invece si deve accontentare di un pari, che rende un Natale
pressoché amaro. Che il 2009 sia di un altro tenore. Tabellino: Gubbio – Carrarese
3-3 Gubbio:
Manfredini, Anania, Briganti, Caleri, Fiumana, Orlando (14’
Mannucci), Zacchei (65’ Gallozzi), Sandreani, Crispino (61’
Corallo), Martinetti, Bazzoffia. All. Beoni. Carrarese:
Dessena, Spitoni, Briotti, Vincenzi (85’ Rinaldi), Del Nero, Vaira,
Doretti (79’ Bigazzi), Falivena, Micchi, Bonfanti (69’
Marchetti), Manzoni. All. Firicano. Reti:
4’ Martinetti (G) rig., 5’ Manzoni (C), 9’ Micchi (C), 22’
Bonfanti (C), 23’ Anania (G), 56’ Bazzoffia (G). Arbitro:
Corradini di Macerata (Zucca di Carbonia e Belmonte di
Frosinone). Espulso:
68’ Vaira (C). Ammoniti:
Bazzoffia, Crispino e Anania (G); Falivena e Del Nero (C). Spettatori:
1092 (716 abbonati), di cui 38 provenienti da Carrara presenti nel settore
ospiti. Risultati
- 17° giornata - 2° Divisione - girone B: Colligiana
- Celano 2-0 24' Bongiorni (Co), 51' Tranchitella
(Co) Cuoiopelli C.R. - Figline 0-0 Giacomense
- Poggibonsi 1-2 21' Cardini (P), 32' Porricelli
(P), 40' Perelli (G) Gubbio - Carrarese 3-3 4' Martinetti (G) rig., 5' Manzoni (C), 9' Micchi (C), 22'
Bonfanti (C), 23' Anania (G), 56' Bazzoffia (G) Prato
- Bassano 2-0 72' Ferrario (P), 92' Piantoni
(P) Rovigo - Giulianova 0-0 San
Marino - Sangiustese 3-1 32' Bove (Sg), 38'
Longobardi (Sm), 51' Chiopris Gori (Sm), 90' Longobardi
(Sm) Sangiovannese - Cisco
Roma 0-0 Viareggio - Bellaria 1-0 41'
De Angelis (V) rig.
• 19/12/2008 News
girone: tempo di addii per Stocco e Orneck
Due partenze nel girone. Il difensore Nicola Stocco
('80; ex Portogruaro e Pavia) lascia il Rovigo (rescissione
contrattuale) e approda nei dilettanti con L'Albignasego.
L'attaccante Michel Orneck ('89) se ne va dal San
Marino. Il calciatore francese era in prestito dalla
Triestina. Capitolo infortunati. Il centrocampista
Claudio Costanzo ('85) della Cisco Roma è stato
operato (ricostruzione del crociato del ginocchio
destro). Si prevede un lungo periodo di stop (pare
cinque
mesi).
• 18/12/2008 Brugnoni:
"Il diesse? Dovrà avere esperienza e si punti
più sui giovani; Beoni? Non è in discussione"
Da tanti anni segue il Gubbio da dirigente e ultimamente
ricopre la carica di vice presidente. Giancarlo
Brugnoni fa il punto della situazione con un'intervista
a tutto campo rilasciata al sito Gubbiofans.it,
e tanto per iniziare porgiamo subito una domanda.
Il Gubbio si trova a quota 20 punti in classifica:
come giudica questo andamento? "Ritengo che
siano i punti proporzionati per come si è espressa
la squadra". Ossia? "Mi piace sempre fare
i conti. Conteggio 20 punti, divido per 16 e moltiplico
per 34. Il risultato è il seguente: 42,5 punti.
Che siano 42, 43 o 44, penso che siano i punti sufficienti
per avvicinarsi al nostro obiettivo". In altre
parole? "Sono punti che ci possono permettere
di raggiungere a fine campionato una salvezza tranquilla.
È l'obiettivo che si è dato fin dall'inizio la società".
Al di là di quanto detto, la squadra la soddisfa
o le ha regalato delle delusioni? "Nel suo
insieme la squadra ha fatto quello che ha potuto.
Purtroppo c'è un evidente problema in trasferta.
E come noi, soltanto il Torino in tutti i campionati
professionistici ha racimolato solo due punti fuori
casa. In casa invece abbiamo ottenuto dei buoni
risultati. Per intenderci abbiamo lo stesso cammino
dell'Arezzo in prima divisione. C'è un'incongruenza.
Non conosco la ricetta e niente meno la causa, altrimenti
avremmo preso già le contromisure". Focalizziamo
il problema «mal di trasferta». Forse qualche calciatore
manca di personalità e fuori casa non rende a dovere
come invece avviene in casa? "Sapete. I calciatori
non sono tutti uguali. C'è chi entra in forma prima
e chi dopo. Tuttavia preferisco non parlare dei
singoli. È un compito che non spetta a me".
Sì, ma a gennaio si interverrà sul mercato? "Se
c'è bisogno di qualche aggiustamento se ne parlerà
in primis con l'allenatore. Non escludo che ci saranno
dei cambiamenti. Ma bisogna tener conto sempre al
bilancio. Soltanto in caso di uscite ci saranno
delle nuove entrate". Visto che è stato menzionato
l'allenatore. Mister Beoni nutre ancora la vostra
piena fiducia oppure è in bilico? "Sono fermamente
chiaro. Martedì sera c'è stato il consiglio della
società. È stato ribadito all'unanimità di stare
vicino all'allenatore e abbiamo rinnovato la totale
fiducia a mister Beoni. Non dico questo a nome mio,
ma a nome dell'intera società del Cda". Il
diesse Bignone se ne è andato e il ruolo è rimasto
vacante. Come vi state orientando? "Abbiamo
preferito rifletterci sopra e aspettare la fine
del girone di andata. Abbiamo fatto dei sondaggi,
abbiamo avuto dei contatti, ma la scelta va ponderata. Puntiamo su
un personaggio che abbia esperienza,
che sia abituato a lavorare di più con i giovani
perchè il futuro è dei giovani. Un esempio la Sangiustese:
parlando con il loro presidente (Pantanetti ndr)
si è scoperto che
il budget è di 500mila euro per la squadra e per
il resto delle spese vengono destinati 200mila euro.
Sono senz'altro di meno di quelli che si utilizzano
a Gubbio. L'età media è tra i 23 e i 25 anni. In
campo ci vanno i calciatori e non i nomi. È una
strada che si può perseguire anche dalle nostre
parti. Pertanto servirà un direttore sportivo adatto
per portare avanti una politica di questo genere".
Però una considerazione va fatta e non deve essere
messa in secondo piano. Nella scelta si deve mettere
subito in chiaro con il diesse (che verrà) che non
deve partire all'improvviso e lasciare la barca
su due piedi, altrimenti saremmo di nuovo punto
e a capo. Giusto? "Sulla storia di Bignone
preferirei non tornarci sopra. Credo che la società
si sia comportata correttamente sia nei confronti
di Bignone, sia nei confronti della piazza. Mettiamoci
in testa che i personaggi passano ma il Gubbio resta.
Quindi guardiamo al futuro, con fiducia". Per
concludere. Che messaggio intende mandare ai tifosi?
"Di stare sempre vicino alla squadra. Accettiamo
le contestazioni, per questo abbiamo indetto delle
riunioni mettendoci a disposizione per dare chiarimenti.
Ci piace il confronto e il dialogo, sia ora, sia
in futuro. Capisco la tifoseria. Sono diversi anni
che gli regaliamo ben poche soddisfazioni. Però
tengo a precisare che io oltre ai soldi e al tempo
che ci perdo per il Gubbio, sono anche un grande
tifoso del Gubbio. L'ho dimostrato, i colori rossoblù
li sento nel cuore. Insomma anche noi, come dirigenti,
siamo per primi degli autentici tifosi. Si sbaglia,
ed è umano. Ma ci vuole anche comprensione".
• 17/12/2008 Giacomense:
via Benuzzi, ecco Rossi; Giudice Sportivo:
Bruni stop di un turno, Pannacci inibito
È tempo di esoneri. La Giacomense accumula la settima
sconfitta consecutiva, sprofonda nei playout e la
società decide di allontanare mister Eugenio Benuzzi.
Al suo posto arriva un tecnico navigato, Leonardo
Rossi, 48 anni, la scorsa stagione trainer del Teramo (ex
Spal). Il presidente Walter Mattioli promette che
altre novità non mancheranno: "In gennaio, - spiega nel
sito web Giacomense.com - vi saranno molte modifiche,
a livello dirigenziale ed a livello di organico". Aria
di rivoluzione.
I provvedimenti disciplinari. Il difensore Gionata
Bruni salta la partita con la Carrarese: il calciatore
rossoblù è stato fermato per una giornata. Inibizione a svolgere ogni
attività in seno Figc fino al 13 gennaio 2009 per
il dirigente Giuseppe Pannacci del Gubbio (espulso
domenica a Fermo con la Sangiustese). Due giornate
di squalifica per il difensore Salvatori della Sangiovannese.
Stop per un turno di Brighi (Bellaria), Pennucci
(Carrarese), Collini e Donati (Colligiana), Mignani
(Poggibonsi), Shakpoke e Smania (Rovigo), Tafani
(San Marino), Evangelisti e Varriale (Sangiovannese)
e Carboni (Sangiustese). Nessuna ammenda alle società.
• 16/12/2008 Fuori
casa? È il peggior cammino degli ultimi 10 anni
nei prof; Gubbio a due facce, che stress...
La sconfitta di Fermo contro la Sangiustese porta
alla mente tanti brutti pensieri. Ma visto che i
numeri sono inconfutabili e incontestabili, partiamo
proprio dalle statistiche. Ruolino di marcia in
trasferta del Gubbio: otto partite, 2 punti racimolati
per mezzo di due pareggi, 6 sconfitte, nessuna vittoria
e soli 3 gol fatti. Pure il Rovigo ultimo in classifica
ha fatto meglio dei rossoblù fuori casa (una
vittoria e tre pareggi). Sconcertante. Ma non è
finita. Da quando è ritornato nei professionisti,
il Gubbio non era mai andato così male fuori dalle
mura amiche. Nel 2005-06 con Castellucci si fecero
due punti in più (4) alla fine del girone di andata
(poi fu esonerato).
Nel 2006-07 con Cuttone (e De Petrillo poi) si raggiunse
quota 5 punti. L'anno scorso (2007-08), nonostante
la partenza disastrosa, il Gubbio di Alessandrini
totalizzò 7 punti al giro di boa. Come sopra nel 2000-01
con Dal Fiume, 7 punti racimolati. Nella stagione
precedente (1999-2000) con la guida Donati conseguiti
8 punti; allo stesso modo è avvenuto nella stagione
2004-05 con Castellucci al timone (8 punti). Nel 2003-04 con Cannito si raggiunsero
9 punti.
Nelle gestioni Alessandrini a cavallo tra il 2001
e il 2003 le miglior fortune lontano dalla città
dei Ceri. Nell'annata 2002-03 furono
guadagnati 11 punti; idem nell'era Acori (1998-99; acquisiti 11 punti).
Ma il record rimane nella stagione
2001-02: conquistati 12 punti in trasferta nel primo
anno di mister Alessandrini a Gubbio. Numeri
che risultano sorprendenti e inquietanti (a prima
vista). Cosa succede? Come si spiega che il Gubbio
fa punti in casa, ma poi si sgretola in maniera
sistematica lontano dal Barbetti? Da cosa è dovuto?
C'è una spiegazione? Una logica? Pare di no. Escono
fuori tante scusanti. Ne abbiamo sentite tante.
Del tipo. È solo sfortuna. Colpa dei legni (colpiti).
È frutto di episodi. Chi più ne ha, più ne metta.
Invece non è assolutamente così. Forse è ora di
farla finita di cercare sempre dei cavilli e dei
pretesti ingiustificati. Può succedere in una, due
o tre partite al massimo. Ma dopo otto partite esterne
non è più frutto del... caso! La squadra non va,
senza sè, senza ma. La squadra soffre e i motivi
sostanziali sono i seguenti: mancanza di personalità,
scarsità di carattere, assenza di cattiveria e carenza
di un agonismo continuo. La Sangiustese, pur senza
alcuni titolari inamovibili, pur senza un pubblico
caloroso, pur senza il suo stadio preferito, ha
dimostrato in campo di lottare con il coltello tra
i denti con tutti gli undici effettivi per tutto
l'arco dei novanta minuti (recuperi compresi) e
ha ottenuto con grinta l'intera posta in palio.
Ricordiamoci che stiamo parlando di una matricola
che può disporre di un budget risicato (un terzo
di quello del Gubbio), che per la prima volta nella
sua storia è tra i professionisti. Per la cronaca
Monte San Giusto ha poco più di 7000 abitanti. I rossoblù invece?
Quelli visti a Fermo sono sembrati impacciati, timorosi
e macchinosi (a parte alcune fiammate nella ripresa). Praticamente sono la copia sbiadita
che di solito si vedono a Gubbio. Da salvare poco
o nulla (il capitano, e pochi altri). Tempo fa fui
accusato che ero troppo disfattista quando dicevo
(e ho scritto) che questa squadra deve darsi una
svegliata fuori casa. I fatti (purtroppo) parlano
chiaro. E adesso dico. Bisogna darsi una svegliata
e molto in fretta. Il motivo? I playout sono solo
ad un punto di distanza. Se la squadra si inceppa
pure in casa sono dolori... quindi, ora più che
mai è giunta l'ora di tirare fuori davvero gli attributi.
Concludiamo con un'e-mail simpatica giunta alla nostra
casella postale. In breve Stefano da Rimini ha scritto:
"Non mi accettano nemmeno più
le scommesse sulla sconfitta del Gubbio fuori casa per un gol di scarto. Come si
fa a giocare così? Qualche giocatore forse pensa di venire a rubare lo stipendio?"...
parole che fotografano ampiamente l'amarezza di una tifoseria
depressa, affranta. Sta terminando l'anno 2008.
Si concluda con dignità e onorabilità... (editoriale
direttore Gubbiofans.it)
• 14/12/2008 Altra
trasferta amara: ride la Sangiustese, 1-0
Un film drammatico già visto... per il Gubbio che
ritorna a casa di nuovo con un paio di mosche in
mano. La formazione di mister Beoni soccombe anche
al "Bruno Recchioni" di Fermo. Fuori casa
arriva la terza sconfitta consecutiva (la sesta
complessiva), solo due punti racimolati per mezzo
di due pari e nessuna vittoria. Un cammino disastroso.
La matricola Sangiustese ringrazia e punisce il
Gubbio nella ripresa con Galli (52'). Da segnalare
però due legni colpiti dai rossoblù nella ripresa
(Martinetti e Bazzoffia) che si sommano al palo
esterno colto da Sandreani ad inizio gara. La cronaca
completa. Assenti nel Gubbio: Briganti (squalificato),
Farina, Orlando e Corallo infortunati. Nella Sangiustese
mancano per squalifica l'esperto Vitali e l'argentino
Magallanes. Avvio vivace. Partono i marchigiani
con Aquino che dal limite impegna in tuffo Manfredini.
Al 4' si fa molto pericoloso il Gubbio: Sandreani
tenta di collo destro la conclusione a rete da fuori,
la palla tocca il palo e termina a lato. Al 24'
Aquino cerca il bersaglio di testa, Manfredini c'è
e para a terra. Al 25' sinistro insidioso di Crispino
con palla che esce di poco a lato. Al 27' Martinetti
calcia direttamente in porta su calcio di punizione
dai venticinque metri: tiro secco, si salva Recchi
con un prodigioso intervento in tuffo. Al 36' il
Gubbio rischia davvero grosso: sugli sviluppi di
un corner calciato in area eugubina, Aquino svetta
sopra di tutti e indirizza la sfera di testa verso
l'angolino con il portiere (Manfredini) ormai
battuto, ma sulla linea di porta sventa il pericolo
di testa Sandreani. Che dire, il capitano si è trovato nel
posto giusto nel momento giusto. Ripresa. Partono
forte i marchigiani. Al 49' Galli ci prova da fuori
con un tiro insidioso, Manfredini intercetta e devìa,
quindi niente di fatto. La Sangiustese è vivace
e si porta in vantaggio al 52': corre forte sulla
fascia destra Iazzetta, si decentra e mette in mezzo
una palla radente al bacio per Galli che da pochi passi
non perdona e di esterno sinistro infila Manfredini
con la sfera che rotola in fondo al sacco. Un colpo
da ko che annichilisce i rossoblù. Ancora Sangiustese
al 60': Monti ci prova da fuori, palla di poco alta
sopra la traversa. Lo stesso Monti cerca il bersaglio
poco più tardi (64'), ma in questa occasione è Manfredini
a dirgli di no. Brivido al 69':
punizione pennellata in mezzo da Monti, Pirro incorna
di testa a rete, palla che fa la barba al palo.
Il Gubbio reagisce e nel giro di pochi minuti colpisce
due legni. Al 67' Martinetti centra la parte alta
della traversa direttamente da calcio piazzato dal
limite con un destro a girare. Al 74' sulla destra
veloce combinazione Gallozzi-Martinetti,
con quest'ultimo che crossa in area, il nuovo entrato
Bazzoffia colpisce di testa ma coglie la base del palo. Due
circostanze davvero sfortunate che tolgono il sorriso
al Gubbio che deve sperare di nuovo sul fattore
campo per recuperare i punti persi per strada fuori
casa. Domenica giunge al "Barbetti" la Carrarese
nell'ultima gara valevole del girone di andata,
l'ultima dell'anno 2008. D'obbligo finire
con una vittoria. Tabellino: Sangiustese
- Gubbio 1-0 Sangiustese:
Recchi, Carboni, Polinesi, Mancinelli, Aquino, Arcolai,
Iazzetta (90' Pigini), Rovrena, Pirro, Galli, Monti. All.
Giudici. Gubbio:
Manfredini, Anania, Mannucci, Caleri, Fiumana, Bruni, Zacchei (57' Bazzoffia),
Sandreani, Crispino, Borgogni (70' Gallozzi),
Martinetti. All. Beoni. Rete: 52' Galli (S). Arbitro:
Di Paolo di Avezzano (Cursio di Campobasso e Veccia di San Benedetto del Tronto). Ammoniti:
Carboni, Rovrena e Aquino (S); Sandreani, Bruni
e Mannucci (G).
Spettatori: 250 circa (40 da Gubbio). Risultati
- 16° giornata - 2° Divisione - girone B: Bassano
- Sangiovannese 4-2 37' Zubin (B), 47' Evangelisti
(S), 59' Zubin (B), 75' Berrettoni (B) rig., 85'
Baggio (S), 88' Fabiano (B) Bellaria - Giacomense 1-0 65'
Marchi (B) rig. Carrarese
- Cuoiopelli C.R. 2-0 7' Bonfanti (C), 11'
Micchi (C) Celano - San Marino 2-4 11'
Chiopris Gori (S), 28' Turchetta (S), 47'pt Dionisi
(C), 49' Longobardi (S), 69' Longobardi (S), 89'
Meloni (C) Cisco
Roma - Prato 1-2 27' Vieri (P), 40' Cecchi
(P), 59' Lo Piccolo (C) Figline - Colligiana 2-1 59'
Frediani (F), 85' Tranchitella (C), 93' Iacona (F) Giulianova
- Viareggio 0-0 Poggibonsi - Rovigo 2-1 23'
Piemontese (R), 52' Sadotti (P), 92' Esposito (P) Sangiustese
- Gubbio 1-0 52' Galli (S)
• 13/12/2008 Giovanili:
Berretti Gubbio, cinquina al Poggibonsi
Bella e sorprendente prestazione dei rossoblù di
mister Riccardo Tumiatti. La Berretti Gubbio sconfigge
per 5-1 il Poggibonsi capolista. In rete Toteri
(8'), doppietta di Urso (22' e 67'), Gaggiotti (32')
e Bertolo (55'). Gol della bandiera dei giallorossi
ad opera di Desalovo (12').
• 12/12/2008 Girone:
l'ex Balestri dice... addio alla Colligiana
L'attaccante Federico Balestri ('79) lascia la Colligiana.
Si parla di una rescissione consensuale. Nella stagione
2006-07 il calciatore pisano ha vestito la casacca
rossoblù. Si dice inoltre che potrebbe trasferirsi
nei dilettanti nella Sansovino guidata da Ciccio
Baiano, dove si trova il giovane centrocampista
eugubino Manzo. Altre news dalla Toscana. In casa
Cuoiopelli Cappiano invece si registrano le dimissioni
del co-presidente Michele Videtta, ma a quanto pare
continuerà lo stesso a contribuire economicamente
per il sodalizio toscano. In carica rimane per ora
solo un presidente, Carlo Battini.
• 11/12/2008 Gubbio,
che "valzer" di d.s., allenatori e calciatori negli
ultimi 4 anni...; Rovigo, preso Olorunleke
Che valzer! Negli ultimi quattro anni è successo
di tutto e di più. Sono cambiati 8 allenatori e
4 direttori sportivi (in attesa che arrivi il quinto).
È un autentico "primato" tutto rossoblù.
Partiamo dalla stagione 2003-04: dopo la parentesi molto positiva di
Alessandrini conclusasi a giugno con la finale playoff di Rimini, arriva a
guidare la squadra eugubina Ruggero Cannito. Il suo operato dura fino alla
27esima giornata. Subentra Giuseppe Galderisi e conduce il Gubbio ai playoff. Ma
nella stagione successiva (2004-05) si cambia di nuovo: arriva sulla panchina
rossoblù Ezio Castellucci, portato dal nuovo diesse Antonio Frasca (arrivato al
posto di Claudio Crespini). La sua posizione vacilla alla settima e alla 16esima
giornata, ma salva la panchina con due vittorie esterne (rispettivamente con
Cisco Roma e Massese); il Gubbio a fine stagione sfiora per un punto i playoff.
Ma nel 2005-06 Ezio Castellucci non va oltre la 17esima giornata. Al suo posto
subentra Agatino Cuttone e il Gubbio si salva. Finisce l'era Frasca e come
diesse viene chiamato Nario Cardini; stagione 2006-07: parte bene il Gubbio con
Cuttone al timone, ma dopo un grosso calo arriva l'esonero del tecnico cesenate
dopo la 16esima giornata. Ecco l'arrivo di Alessio De Petrillo che salva in
extremis i rossoblù dopo diversi risultati altalenanti. L'anno scorso arriva un altro direttore sportivo (Alvaro Arcipreti) e insieme
a lui giunge un nuovo
tecnico (Raimondo Marino). Ma la storia è nota a tutti. Marino salta dopo appena
tre giornate, mentre il diesse Arcipreti ha rassegnato le dimissioni dopo la
quarta giornata. Ritorna dopo diversi anni il tecnico
Marco Alessandrini e a novembre arriva Marco Bignone
come nuovo diesse. Stagione in corso... nuovo tecnico
(Loris Beoni), ma c'è un nuovo colpo di scena: il
diesse Bignone lascia Gubbio a dicembre per andare
a Perugia e il posto per ora rimane vacante. E i calciatori?
Dal 2004 ad oggi sono giunti in maglia rossoblù
ben 65 volti nuovi e ne sono partiti la bellezza
di
67. Un record davvero tutto eugubino. Mercato
nel girone:
il Rovigo ingaggia il difensore Mathew Olorunleke
('83), la scorsa stagione alla Juve Stabia. Il calciatore
nigeriano in passato ha militato
nel Messina in A (2006-07), a Catanzaro (B), Reggiana
(C1), Nocerina e Trento in C2.
• 10/12/2008 Briganti,
squalificato, salta la gara di domenica
I provvedimenti disciplinari della settimana. Il difensore Marco
Briganti del Gubbio è stato stoppato per una gara: salta la
trasferta di Fermo contro la Sangiustese. Per due
turni sono stati fermati Giarnera (Carrarese), Passera (Cuoiopelli
C.R.) e Vitali (Sangiustese). Per una gara sono
stati appiedati Marchetti (Bellaria), Balzano (Cisco Roma), Laverone
(Colligiana), Lisi (Giulianova), Francini (Poggibonsi),
Cocco e Maa Boumsong (Rovigo), Di Benedetto (San
Marino) e Magallanes (Sangiustese). Multa alla società
della Giacomense per 500 euro; ammenda alla società
della Sangiovannese di 200 euro.
• 09/12/2008 Ritorna
un po' di sorriso... ma ora guai a sbagliare ancora:
sia nei risultati, sia nella scelta del diesse
Dopo diversi giorni tormentati ritorna il sorriso
in casa Gubbio... sia a livello di risultati (si
proveniva da due sconfitte consecutive pesanti esterne),
sia a livello strettamente ambientale, per le polemiche
che sono scaturite dopo la partenza del diesse Bignone
al Perugia. Il clima era surriscaldato, con la
tifoseria organizzata che ha indetto un quarto d'ora
di sciopero (indice puntato contro società ed ex
diesse), con una squadra che in campo doveva solo
vincere per scacciare via le polemiche, che tuttavia
(bisogna rimarcarlo) non travolgeva nè l'allenatore,
nè i calciatori. Per fortuna è andata bene e si
è vinto. Partiamo proprio parlando di calcio giocato.
Si comincia dai numeri, che sono inconfutabili.
Il ruolino in casa è davvero apprezzabile: 8 partite,
5 vittorie, 3 pareggi e nessuna sconfitta al "Barbetti".
Meglio dei rossoblù nel girone ha fatto solo il Viareggio con
sei vittorie, due pari e nessuna sconfitta tra le
mura amiche. Semmai è da cambiare totalmente il
cammino in trasferta, dove il Gubbio annaspa e non
poco, in maniera inspiegabile. Un collettivo che
sa fare risultato in casa, non può subire in ogni
circostanza o quasi in trasferta. Occorre voglia
e tanta rabbia in corpo per imporsi in maniera continuativa
(sarebbe proprio ora). Quella stessa rabbia
che invocava a gran voce alla vigilia della gara
mister Beoni: sabato abbiamo notato che il tecnico
era visibilmente
imbronciato (la partenza di Bignone su due piedi
non gli è andata giù); domenica dopo
la partita invece l'abbiamo visto rinfrancato grazie
alla risposta sul campo della propria squadra. Ma
dal calcio
giocato passiamo alla vicenda diesse. Prima una
premessa. La vicenda Bignone ha turbato tutti, non
solo i tifosi ma anche gli addetti ai lavori. Ma
ormai fa parte del passato, fa parte del calcio e da
adesso si deve pensare
solo al Gubbio. Quello che si doveva dire su questo
avvenimento è stato detto e ridetto. C'è stata una
"forte" presa di posizione del dirigente Vispi (ex
ultras) e del capitano Sandreani. Anche noi, da
parte nostra, abbiamo esternato all'oramai ex diesse
quello che pensavamo
(in maniera schietta e diretta come ha fatto sempre
il sottoscritto, e come del resto è stato fatto con
tutti). Ma ora è acqua passata. Bignone
è a Perugia con un sontuoso contratto triennale
(beato lui!) e gli auguriamo un buon lavoro. Ora
il Gubbio va avanti lo stesso. Ma attenzione. Per
guardare al futuro bisogna fare una legittima considerazione.
La scelta del diesse deve essere ponderata e mirata. Sia
chiaro.
Non vogliamo sostituirci e non vogliamo entrare
in maniera specifica nelle decisioni della società, ci mancherebbe altro.
Ognuno ha il rispetto e deve rispettare i propri ruoli. Ma ultimamente
troppe stagioni anonime e tribolate ha dovuto patire,
sopportare e tollerare...
la tifoseria. Tanti direttori sportivi sono cambiati
e si sono sciolti in breve tempo come neve al sole
(come gli allenatori). Perciò avanti con decisione,
ma con estrema meditazione. La scelta va fatta dopo
un'attenta analisi e valutazione, per non incorrere
in nuovi controproducenti errori e cantonate...
(editoriale direttore
Gubbiofans.it)
• 07/12/2008 Gubbio,
vittoria scaccia crisi sul Bellaria (2-1)
Si è giocato in un clima surreale. La contestazione
dei tifosi ha avuto luogo nel primo quarto d'ora
di gioco quando sono rimasti fuori dai cancelli
dello stadio per scioperare contro la società per
la partenza di Bignone al Perugia. Pure l'ex d.s.
è stato bersaglio di cori di disappunto. Poi è tornato
tutta alla normalità e... il Gubbio riesce a vincere
una partita inverosibilmente importante grazie al
duo Borgogni-Corallo; per gli adriatici il gol della
bandiera è ad opera di Ferrani. Ma si parla già
del nuovo diesse. In tribuna presenti Claudio Crespini
e l'ex d.g. grifone Marco Scarpelloni. Ma passiamo
alla cronaca della gara. Assenti nel
Gubbio: Farina (squalificato), Orlando e Zacchei, infortunati. Tante
assenze pure nel Bellaria: Verdi, Nevicati, Zanardo, Briglia (tutti
infortunati) e lo squalificato Camillini. Clamorosa occasione mancata
subito in avvio (4’): Martinetti serve da destra una palla d’oro
in area per Bazzoffia che tutto solo davanti alla porta spara fuori.
Risposta degli ospiti all’ 8’: pallonetto di Marchi in area,
sponda di Conti, Mezgour calcia al volo di poco a lato. Al 12’
sventola da fuori di Martinetti che costringe Viotti a salvarsi in
volo plastico. Al 31’ ci prova Mezgour dal limite, palla radente di
poco a lato. Capovolgimento di fronte e il Gubbio va in vantaggio
(32’): cross da destra di Anania in area, velo di Corallo, Borgogni
arpiona la sfera e insacca in rete di destro infilando il portiere in
uscita, complice la difesa romagnola praticamente ferma. Al 42’
tiro teso di Nobili dalla lunga distanza, Manfredini si salva con
affanno. Ma improvviso arriva il 2-0 al 43’: Corallo vince un
rimpallo al limite, entra in area, con una finta mette fuori causa il
portiere in uscita e di piatto destro insacca la palla in rete. Ma a
tempo scaduto (46’) il Bellaria accorcia: punizione pennellata di
Conti in area, Ferrani anticipa tutti e di testa infila la palla
nell’angolino. Nella circostanza la difesa eugubina è apparsa
impacciata. Ripresa. Al 57’ Martinetti scatta sul filo del
fuorigioco e cerca l’incrocio dal limite senza fortuna. Al 59’ ci
prova Caleri sempre da fuori, palla che però sorvola sopra la
traversa. Al 72’ il Gubbio va vicino al tris: Gallozzi entra in
area e serve una palla per Corallo che di prima intenzione colpisce
in pieno il palo a portiere battuto. Al 75’ assist di Marchi per
Ferrani che calcia a rete, Manfredini para a terra. Al 79’ rossoblù
in dieci per un fallo a gioco fermo di Briganti (espulso) che si scalcia con Conti. Ma
il Gubbio stringe i denti e porta a casa una vittoria
scaccia crisi. Tabellino: Gubbio –
Bellaria 2-1 Gubbio:
Manfredini, Anania, Briganti, Caleri, Fiumana, Bruni, Martinetti,
Sandreani, Corallo (89’ Crispino), Borgogni (70’ Mannucci),
Bazzoffia (60’ Gallozzi). All. Beoni. Bellaria:
Viotti, Ferrani (85’ Severi), Nobili, Tasso, Giacometti, Marchetti,
Mezgour (47’ Ambrosini), Brighi, Marchi, Zauli, Conti. All.
Neri. Reti: 32’
Borgogni (G), 43’ Corallo (G), 46’pt Ferrani (B). Arbitro:
Bellutti di Trento (Armellin di Treviso e Cerantola di Bassano del
Grappa). Espulso: 79’
Briganti (G). Ammoniti:
Corallo e Sandreani (G); Marchetti (B). Spettatori:
1095
(di cui 716 abbonati). Risultati
- 15° giornata - 2° Divisione - girone B: Colligiana
- Carrarese 2-1 35' Tranchitella (Co), 59'
Marino (Co), 87' Micchi (Ca) rig. Cuoiopelli C.R. - Bassano 0-2 51'
Ghosheh (B), 63' Zubin (B) Giacomense
- Cisco Roma 0-1 44' Bellè (C) Gubbio - Bellaria 2-1 32'
Borgogni (G), 43' Corallo (G), 46'pt Ferrani (B) Prato
- Celano 2-0 37' Ouchene (P), 84' Basilico
(P) Rovigo - Figline 0-0 San Marino
- Poggibonsi 5-2 13' Cardini (P), 32' Chiopris
Gori (S), 42' Grassi (S), 68' Grassi (S), 70' Bifini
(P) rig., 73' Longobardi (S), 89' Longobardi
(S) Sangiovannese - Giulianova 1-1 19'
Sacenti (S), 35' Lisi (G) Viareggio
- Sangiustese 2-0 73' De Angelis (V), 89'
Genova (V)
• 05/12/2008 Placentino:
"Gubbio in crisi? I playoff sono... vicini;
Bignone via? Scelta logica nel momento sbagliato"
Visita lampo di Rocco Placentino ('82)
in Italia ma poi
oggi riparte per il suo paese, il Canada, precisamente
per Montreal, dove vive e dove gioca. Ma le sue
prime parole sono rivolte al Gubbio e dice: "Ma
io vi seguo sempre anche dall'altro continente,
- spiega l'attaccante canadese - ogni domenica vengo
sul vostro sito (Gubbiofans.it ndr) e guardo cosa
ha fatto il Gubbio. Purtroppo ho notato che ha solo
17 punti in classifica ed è troppo vicino ai playout.
Per fortuna che i playoff non sono così poi lontani".
Se lo aspettava un Gubbio così in difficoltà? "Ho
fatto una visita agli allenamenti oggi (giovedì ndr)
e la squadra mi sembra quadrata. Ma il campionato
di C2 è davvero strano. Anche se possiedi la squadra
più forte sulla carta, non è sicuro poi che vinci.
Ci deve essere tanta rabbia di vincere e devi essere fortunato
di non incappare in una serie di infortuni come invece
sta succedendo ora. Ci vuole solo pazienza e rimanere
tranquilli. A mio avviso il Gubbio ha tutto il tempo
per agganciare ancora i playoff". Sì, ma cosa
cambierebbe nel mercato di gennaio? "Magari
prenderei un elemento valido al fianco di Corallo in modo
tale che ritorni a fare gol a raffica come l'anno
scorso. Adesso fa troppa fatica. E sapete cosa mi
ha confidato? Magari ci fosse ancora Placentino".
Davvero, le ha detto proprio questo? "Certo.
Io sono uno veloce, creavo
gli spazi giusti e con lui ci capivamo all'istante. C'era
un feeling speciale con Corallo, come c'era con
Turchi a Gualdo. Ma tranquilli. Corallo si sbloccherà,
ne sono certo". Senza dubbio lei con il 4-2-3-1
di Beoni quest'anno si sarebbe trovato ancora più a
suo agio, come avveniva a Gualdo. Non crede? "Ovvio.
Ma più che i moduli... conta conoscere a fondo le
doti dei tuoi compagni in campo e capirsi al volo". Dell'esperienza dell'anno
scorso cosa dice? "Sono stato molto bene. Ringrazio
tutti, tifosi e società, e in bocca al lupo per
il futuro". A giugno però è andato via. È stata una
sua la scelta?
"Sì. Prima di partire avevo parlato sia con
Bignone, sia con Fioriti e Brugnoni. Mi volevano
prolungare il contratto e mi hanno lasciato le porte
aperte. Ma io ho dovuto fare una scelta di vita.
Sono tornato a casa in Canada, il prossimo ottobre
mi sposo e volevo stare vicino ai miei cari.
Ma in futuro, chissà". Ma Bignone adesso è
andato a Perugia. Il suo parere su questa vicenda?
"A livello professionale ha fatto una scelta
importante perchè essere a Perugia non è da tutti,
con una società che ha trascorsi in serie A. Magari è stato
sbagliato il momento... e probabilmente sarebbe stato
meglio andare
via più avanti, a fine campionato. Mi è sembrato
prematuro lasciare da sola la squadra in vista del
mercato di gennaio che è imminente". A Montreal
l'estroso Placentino si è fatto subito notare con
alcuni gol da cineteca. Conclude dicendo: "Hanno fatto un nuovo
stadio, è sempre pieno, contiene 15000 spettatori.
Nel mio paese sta crescendo a vista d'occhio il calcio e giocare
nella massima serie (lega usl soccer) è stimolante.
Poi c'è un campionato simile alla Champions League
in Europa. Siamo ai quarti di finale. Giocheremo a
febbraio la partita di andata all'Olimpico di Montreal,
tutto al chiuso perchè in inverno è molto freddo.
Uno stadio che
contiene oltre 60000 persone e hanno già venduto
40000 biglietti. È bellissimo. Ho fatto dei bei
gol? Ma è... il mio mestiere".
• 04/12/2008 Gubbio,
è toto diesse; l'ex Placentino in visita; Farina
salta la partita di Bellaria per squalifica
Farina salta la partita interna con il Bellaria.
È stato squalificato per una giornata. Per due turni
stop per Rinaldi della Carrarese e
Giorgi della Giacomense. Per una gara
fermati Camillini (Bellaria), Dionisi e Rossini
(Celano), Perrone (Colligiana), Pozza (Giacomense),
Machetti (Poggibonsi), Piemontese (Rovigo), Capece
(San Marino), Mancinelli e Rovrena (Sangiustese).
Capitolo Gubbio. È toto diesse. Tre
nomi i più gettonati: Nario Cardini (sarebbe un
ritorno), Stefano Giammarioli (attuale responsabile
tecnico delle giovanili) e spunta la figura di Sandro
Marcaccio (ex direttore sportivo dell'Ancona). Intanto
l'ex Rocco Placentino è in visita a Gubbio. È arrivato
dal Canada per riprendere i suoi effetti personali;
oggi saluterà la squadra rossoblù e venerdì ripartirà
per il suo paese d'origine. Attualmente gioca nella
squadra della sua città, il Montreal Impact.
• 03/12/2008 Bignone:
"Perchè Perugia? Scelta esclusivamente professionale.
La tifoseria delusa? Comprendo..."
Marco
Bignone, classe '66, passa al Perugia. La scelta
definitiva è stata fatta. L'oramai ex direttore
sportivo del Gubbio spiega per il sito Gubbiofans.it
come si è giunti a questa decisione: "Due mesi
fa girava la notizia che mi voleva il Perugia e
posso dire che era assolutamente veritiera".
Incalza così Bignone, che prosegue dicendo: "Premessa.
Quando ci siamo incontrati avevo fatto capire che
prima io volevo terminare l'annata a Gubbio. Però
dieci giorni fa il presidente dei grifoni (Covarelli
ndr) ha visto che fin da subito aveva bisogno di
una figura che coordinasse tutta la società. Ha
contattato e voluto a tutti i costi me e mi ha comunicato
che dovevo scegliere subito. O andavo io o sarebbe
arrivato qualcun'altro. A quel punto è nato un conflitto
pazzesco interiore in me. L'ho fatto presente sia
al presidente, sia agli altri membri del consiglio.
Sia ben chiaro. Sono consapevole che posso commettere
tanti errori, ho qualche pregio e tanti difetti,
ma sono sincero. Ho capito che una cosa sono i legami
e gli affetti, e un'altra cosa è il percorso professionale.
Tuttavia lascio una società che si è evoluta da
quando sono arrivato io, crescendo in maniera consistente".
Sì, ma si è sempre parlato di un progetto a lungo
termine. Adesso che fine farà il tanto menzionato
progetto? "Prosegue lo stesso". Cioè?
"A livello strutturale, di immagine e di migliorie
dello stadio si sta procedendo per una via spedita.
La squadra a mio avviso non è male. Ha buoni elementi
e i più interessanti sono contrattualizzati più
a lungo con il Gubbio. Ci sono le basi per creare
qualcosa di importante, ma ci vuole del tempo e
bisogna avere la pazienza di aspettare. Le difficoltà
vanno messe in conto. Però è stato raccolto meno
di quanto seminato". La classifica parla chiaro,
è abbastanza deficitaria. Che ne pensa? "Ma
certo. Questa classifica non piace a nessuno. Ad
un punto ci sono i playout, ma i playoff sono distanti
solo quattro punti. È chiaro che da qualche elemento
si sono viste risposte convincenti in campo, da
altri di meno e da altri non si sono viste proprio.
Ma fa parte del gioco e ci sono grandi margini di
crescita". La tifoseria non l'ha presa per
niente bene la decisione della partenza di Bignone.
Cosa può dire a riguardo il diretto interessato?
"Capisco, comprendo e accetto. Non voglio essere
nè ipocrita, nè banale. La mia è stata una scelta
discutibile che ha deluso tante persone. Oltretutto
proviene a tre giornate dalla fine del girone di
andata e dopo due sconfitte. Però vi garantisco
che mi sono massacrato il fegato. Non è stato per
niente facile. Ma voglio ribadire due concetti:
tutti sono utili e nessuno è indispensabile; nel
calcio non deve emergere mai il singolo ma sempre
il club. Credo inoltre che gli affetti e i legami
autentici che ho avuto con questa gente e con questa
società, non posso essere incrinati da una scelta
professionale. Rimarrò sempre legato a questa città".
Questo Gubbio dove arriverà? "Sono convinto
che il gruppo ha lavorato bene e alla fine di un
campionato si compensa tutto. Questa squadra così
come è può fare un campionato tranquillo, che vuol
dire di arrivare vicino ai... playoff".
• 02/12/2008 Una
formazione vera contro una squadra... non vera;
intanto il diesse Bignone va verso Perugia!
Prima
tentiamo di discorrere della partita (ancora) deludente
di domenica scorsa, per poi intrattenersi del clamoroso
sviluppo di mercato delle ultime ore in cui vede
protagonista il d.s. Marco Bignone che si reca a
Perugia. Ma andiamo per ordine. Il Gubbio esce con
le "ossa rotte" pure dalla trasferta di
Figline e intravede lo spettro dei playout che sono
lontani adesso di una sola lunghezza. A Figline
non è stata la partita fotocopia di Colle Val d'Elsa,
ma poco ci manca, checchè se ne dica... perchè purtroppo
si è dovuta registrare (giusto rimarcarlo) per l'ennesima volta una
inconcludente e infruttuosa performance. Tiri in
porta neanche a parlarne (con il contagocce), prestazione
altalenante (primo tempo evanescente, ripresa produttiva
ma fumosa) e pista pista ci si trova sempre lì a
recriminare per quei punti che non arrivano mai
e sono buttati al vento. Insomma, tanto fumo e niente
arrosto. Ebbene sì. Il resoconto è impietoso. Zero
vittorie, due pari, cinque sconfitte, tre gol fatti
e nove subiti (nessuno ha fatto peggio). In pratica
in trasferta non si tira fuori un ragno dal buco.
E non si può sempre pensare che in casa si debba
recuperare gli errori fatti fuori casa. Questo "giochetto"
alla lunga può non funzionare più e quindi bisogna
stare in campana perchè le sabbie mobili della bassa
classifica sotto troppo vicine. Ma al di là dei
numeri (crudeli) e delle analisi (spietate), c'è
un dato di fatto che non può passare inosservato.
Il Figline, a differenza del Gubbio, si è dimostrata
vera squadra. Compatta, attenta, caparbia, implacabile
e pungente al punto giusto. Le assenze pesanti (di
Chiesa e Robbiati) non si sono per niente sentite,
con un Emiliano Frediani (incontenibile e decisivo) che può
fare praticamente reparto da solo. Una formazione
che ha dimostrato autorevolezza e consistenza. A
tratti è pure sembrata sfrontata e spavalda. Nel
possesso palla la maggiore dote: a metà primo tempo,
durante un fraseggio prolungato a centrocampo, il
Gubbio non ha visto palla per quasi due minuti ininterrotti.
Sembravano infiniti! Dal calcio giocato si passa
alla notizia del giorno che scuote tutto l'ambiente
rossoblù. La partenza del direttore sportivo Marco
Bignone dopo un anno esatto (era arrivato precisamente
il 18 novembre 2007). Destinazione Perugia, dove
ritrova mister Sarri, alla corte del presidente
Covarelli. Una piazza importante per un direttore
sportivo che ha tutto il diritto e il dovere di
provare esperienze nuove in categorie superiori e tentare
di fare carriera. La partenza era nell'aria, ma
con tutta sincerità questa novità è sopraggiunta
in un momento del tutto inatteso e impensato. Buona
fortuna a Bignone, ma... il Gubbio? Cosa resterà
ora di una squadra che sembra a pezzi e perde un
ruolo così importante (e non marginale) che fa da
legante tra calciatori, staff tecnico e dirigenziale? Cosa
ne sarà ora di una squadra che ha bisogno di uno
scossone, di maggiore vigore e di una inversione
di tendenza per non ripetere di nuovo un campionato
anonimo, insignificante e sbiadito? In molti si
stanno facendo questi quesiti e la tifoseria rumoreggia...
non possiamo più nasconderlo. Siamo ad un bivio pericoloso,
tortuoso e spinoso. Il presente non è roseo e il
futuro non è decifrabile. Che ne sarà del Gubbio?
(editoriale direttore Gubbiofans.it)
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