[vai alle news] [vai all'archivio
news]
•••••
↓
►• 30
NOVEMBRE
2023
Con la Spal per lasciarsi dietro gli strascichi. Dopo le frecciate a distanza, l'ora del riscatto
Di
sicuro è la squadra che sta deludendo maggiormente nel girone.
Stiamo parlando della Spal che è retrocessa dalla serie B. Si
è trovata inglobata in questo girone B in serie C, ma sta
trovando notevoli difficoltà nonostante i buoni propositi. La
classifica fotografa la situazione. Penultimo posto, anche se in
coabitazione con il Sestri Levante. Appena 13 punti racimolati (-7 del
Gubbio), è il secondo peggior attacco del girone (12 reti
segnate come l'Olbia) e fuori casa ben cinque sconfitte su sette
incontri finora disputati. Tre sole vittorie in campionato, l'ultima il
25 ottobre col Sestri Levante. Otto sconfitte su quindici gare
disputate pari al 53%. Con il Gubbio si assomiglia solo per un fatto:
per i pochi punti racimolati in trasferta (appena 4). In questa
stagione la Spal ha già cambiato allenatore passando da Di Carlo
a Colucci che nelle ultime uscite ha schierato il modulo 4-3-3. Un
probabile undici iniziale potrebbe essere con Alfonso in porta. Difesa
a quattro con Bruscagin, Peda, Bassoli e Tripaldelli. A centrocampo il
trio Collodel, Carraro e Maistro. Davanti il tridente Orfei, Antenucci
e Rosafio. Però gli interpreti possono cambiare perchè non esistono punti fermi. In
casa Gubbio si cerca la riscossa dopo un periodo altalenante di
risultati. La sconfitta pesante di Sassari contro la Torres ha lasciato
qualche strascico dopo le parole del patron Notari, e del tecnico
Braglia, che hanno "ripreso" la squadra per la prestazione sottotono.
Qualche riflessione sulla prova opaca di alcuni calciatori, per il
Gubbio subito l'occasione di un nuovo riscatto. Per quanto riguarda
invece modulo ed interpreti è un rebus. In vista del match di
sabato, il tecnico "invitato" dalle critiche che gli sono piovute
addosso potrebbe cambiare modulo schierando una difesa a quattro, anche
se fino adesso lo schieramento principale è stato modulato con
una difesa a tre. Perciò è prevedibile rivedere il modulo
3-4-2-1. Scontata la presenza di Vettorel in porta. Possibile trio
difensivo basato su Portanova, Signorini e Mercadante. Centrocampo con
Morelli, Mercati, Bulevardi e Dimarco. Davanti Spina e Di Massimo a
supporto di Udoh. Ma le gerarchie sono tutte da definire, Braglia
spesso riserva sorprese, perciò vista l'ottima prova del baby Di
Gianni (classe 2006) a Sassari è inevitabile che ci potrebbe
essere una chance per l'attaccante più giovane dei
rossoblù. Intanto la Gubbio Calcio fa sapere che è
possibile prenotare una maglia ufficiale del Gubbio edizione 2023-2024.
Il costo è di 50 euro, può essere personalizzata con l'aggiunta di 10 euro. Per info inviare una email a questo indirizzo: storeasgubbio1910@gmail.com. Il
ritiro presso la sede oppure tramite spedizione e su richiesta
può essere autografata da un giocatore preferito. Il programma
delle giovanili. Nel weekend la Primavera 3 di Davide Baiocco osserva
un turno di riposo. L'Under 17 di Federico Tafani e l'Under 15 di
Cristiano Della Vedova giocheranno in trasferta entrambe domenica
contro l'Arezzo.
↓
►• 28
NOVEMBRE
2023
Gubbio, andamento lento. I numeri dicono che la truppa rossoblù viaggia col freno tirato
Il
Gubbio sta attraversando un periodo non semplice, gli ultimi insuccessi
sul campo hanno generato inevitabilmente dei malumori che si stanno
riverberando in tutto l'ambiente. Non c'è verso di trovare una
stabilità nel gruppo rossoblu. Non tutte le stagioni sono
uguali. L'anno scorso, in questi periodi, si godeva per un Gubbio
brillante. Quest'anno, per ora, sembra solo una brutta copia, almeno
quello che è stato osservato nell'ultimo match contro la Torres.
Le famose tre vittorie di fila che diano una certa continuità ai
risultati sono per ora una chimera. Infatti non si fa in tempo a
conquistare tre punti con l'avversaria precedente (vedasi
con il Sestri Levante) che subito dopo arriva una sconfitta. In casa a
dir la verità regge ancora il fortino, fuori casa invece il
cammino è agghiacciante. In pratica la squadra va a fiammate.
I numeri non mentono mai e la situazione è tangibile. Se si
guarda il trend delle ultime cinque partite, il Gubbio viaggia ad
andamento lento. In altre parole: sono arrivati solamente 4 punti per
via di tre sconfitte, una vittoria ed un pareggio. Ovverosia che nel
girone si ritroverebbe nella zona calda dei bassifondi della
classifica: si colloca a pari merito con Lucchese (4 punti in cinque
gare), peggio dei rossoblù hanno fatto solamente Spal e
Olbia (2 punti), Pescara e Fermana (1). Il Cesena è il leader
(13 punti nelle ultime cinque partite). A seguire Rimini (in grande
risalita), Torres, Carrarese a quota 10 punti. A cascata Pontedera (9),
Pineto, Ancona, Perugia (8), Recanatese, Arezzo (7), Virtus Entella,
Juventus Ng (6), Sestri Levante e Vis Pesaro (5). Un Gubbio che viaggia
con una media di 1,20 gol realizzati: il record è del Cesena con
2,47 di media gol a partita. Mentre per i gol incassati la media
è di 1,07 gol a partita: rispecchia più o meno la
posizione in classifica del girone. Come si raccontava prima. Il
rendimento in casa è più che soddisfacente: percentuale
punti realizzati pari al 66,67%. Non si può dire la stessa cosa
fuori casa: percentuale punti realizzati pari al 19,05%; in questa
graduatoria il Gubbio si trova penultimo allo stesso modo della Spal mentre
peggio ha fatto solo la Fermana con un rendimento striminzito che si
aggira al 12,50%. Non c'è altro da aggiungere. Ora il
Gubbio è chiamato a rispondere alla grande e cambiare registro.
In questa stagione, però, i rossoblù non hanno mai vinto
contro squadre di rango: vedasi sconfitte con Pescara, Entella, Perugia
e Torres. Sono arrivati solo un pareggio interno con il Cesena (che
però ha giocato praticamente quasi tutta la partita in dieci
uomini) e una vittoria con la Carrarese (ma ormai è datata, ossia risale al 16
settembre 2023). La squadra è sotto esame. Il team
eugubino è tenuto a rispondere sul campo per non
inficiare le ambizioni rossoblù.
↓
►• 27
NOVEMBRE
2023
Focus. L'equivoco tattico e il problema degli under. Giovanili: Baiocco torna alla vittoria
I
numeri purtroppo parlano chiaro. Cinque sconfitte di seguito in trasferta con
appena quattro gol segnati e dieci reti subite. L'unica vittoria risale
ad Ancona lo scorso 9 settembre e poi solamente un pareggio fuori dalle
mura amiche contro la Lucchese. Qualcosa sicuramente non va. Approccio
molle, come era già avvenuto nel derby a Perugia, ma a Sassari
contro la Torres è venuta fuori la peggiore prestazione
stagionale. Ma innanzitutto fanno riflettere le parole espresse da
Braglia nel post partita di Sassari: "Indifendibili, la squadra non è pervenuta".
Parole dopo la brutta figura rimediata dalla sua squadra contro la
Torres. In diciotto minuti già sotto di due gol, squadra senza
cattiveria agonistica, senza un filo logico, di fatto consegnandosi
nelle mani dell'avversario sperando che la Dea Bendata indossasse la
maglia rossoblu. Non è questo il Gubbio che tutti si aspettano.
E si desume che questo non è il Gubbio che si
aspetta soprattutto la dirigenza. Non passano inosservate la parole
taglienti del presidente Sauro Notari rilasciate al Corriere
dell'Umbria. Basta leggere: «Abbiamo sbagliato tutto, anche
tatticamente», recita così il titolo. Un messaggio forte,
di disappunto, verso la squadra e verso il tecnico. Il presidente, in
base a quanto recita la testata regionale, è furibondo, e si
è espresso inoltre nel dire: «Non mi piace fare
figuracce». Questo significa che non è un pensiero campato
per aria, le esternazioni sono pubbliche, ciò che è
scritto non si può smentire (salvo la controreplica). Segnali di
impazienza e di suscettibilità. Adesso pertanto c'è da
comprendere se il giocattolo si è rotto oppure è
apparentemente una visione distorta. Come dicevamo, il patron Notari ha
lanciato dei seri dubbi a livello tattico. La squadra è stata
costruita su precisa richiesta dell'allenatore per interpretare una
difesa a tre, evidentemente congeniale al suo modo di pensare calcio.
Pertanto si è usato il 3-5-2, il 3-4-1-2 e domenica il 3-4-2-1.
Premesso che i numeri restano soltanto cari ai tifosi e giornalisti, e
che l'utilizzo di un modulo piuttosto che dell'altro dipende
esclusivamente da impegno e applicazione dei calciatori, sembra
però chiaro che il Gubbio visto fino ad ora non possa
prescindere dall'utilizzo dei tre centrocampisti. Lo dicono i
risultati. Soluzioni? Non sta a chi scrive indossare i panni
dell'allenatore, ma nel calcio vale da sempre una legge non scritta
secondo la quale nelle difficoltà occorre mettere da parte le
filosofie e badare alla concretezza. Un altro problema è la
gestione degli under. Un problema che viene rimarcato a più
riprese dal tecnico durante le conferenze stampa. Probabilmente qualche
giovane non sta rendendo come dovrebbe oppure sta diventando difficile
per l'allenatore gestire alcuni calciatori 'over' che sono stati
acquistati in estate per farli giocare. I segnali portano all'idea che
la strategia estiva non viaggia a pari passo con l'aspettativa.
Quell'idea, tuttavia, non collima con la realtà attuale. Tanti
dubbi, tanti interrogativi che magari sono frutto del risultato e che
in caso di vittoria sarebbero rimasti inespressi. Ma dopo tutta una
serie di risultati negativi la preoccupazione aumenta, rispecchia
l'umore di una piazza che è seriamente preoccupata per una situazione
che al momento può essere risolvibile, ma che con l'andare delle
giornate potrebbe trasformarsi in una montagna complicata da scalare.
Le giovanili. La Primavera 3 di Davide Baiocco ha vinto per 2-1 contro
il Taranto con le reti di Marinelli e Balini. L'under 17 di Federico
Tafani ha perso in casa per 3-1 contro il Perugia (rete rossoblu di
Gnazale). L'Under 15 di Cristiano Della Vedova ha fatto 2-2 con il
Perugia (in gol Peza e Poeta).
↓
►• 26
NOVEMBRE
2023
Braglia: "Siamo indifendibili". Greco: "In pochi giocano come noi". Le foto di Torres-Gubbio
Gubbio
praticamente mai in partita. Pregevole doppietta di Fischnaller che non
perdona e nel giro di 18 minuti chiude la pratica Gubbio. Nella ripresa
c'è gloria anche per Ruocco che realizza il tris per i sardi.
Rossoblù senza nerbo. L'unico che si salva il baby Di Gianni,
classe 2006, subentrato nella ripresa che va in gol allo scadere e
realizza il suo primo gol tra i professionisti. Tutta l'amarezza nelle
parole del trainer Piero Braglia: "Siamo indifendibili". Si ferma un attimo e prosegue a stigmatizzare: "Voglio
dire, non siamo pervenuti. Al di là del valore della Torres, a
livello di atteggiamento non ci siamo stati proprio. Una pessima
partita, una pessima figura. Non abbiamo fatto assolutamente bene. Dispiace perchè non abbiamo proprio giocato. Come
si riparte adesso? Non sarà facile perchè dovremo
analizzare bene il tutto e a questo punto qualcosa dobbiamo fare per
forza. Sembra quasi che giochiamo in trasferta tanto per giocare, la
squadra scende in campo tanto per esserci e così non va bene.
Inoltre devo dire che in questa partita abbiamo sbagliato
totalmente tutto. Con la classifica corta che abbiamo bisogna stare
attenti a tutto. Noi siamo partiti bene in campionato ma fuori casa
facciamo una
fatica incredibile, mentre altre squadre dietro a noi adesso stanno
risalendo". Le parole del tecnico della Torres, Alfonso Greco: "Stiamo
viaggiando a livelli altissimi. A volte ci riesce meglio a sfruttare la
mole di gioco come è avvenuto contro il Gubbio. La squadra ha
fatto un primo tempo straordinario. Non solo, noi potevamo chiudere la
pratica già prima di rientrare negli spogliatoi. Ormai abbiamo
una consapevolezza e una identità di squadra ben precisa. Forse
ci stiamo abituando troppo bene. Questi ragazzi stanno facendo
prestazioni (che in categoria si vedono ben poco) per la
fisicità, per la qualità e per la cattiveria che mettono in campo. Tutti remano dalla stessa parte. Quello che conta adesso è che non subentri mai la presunzione".
Intanto ecco le immagini di Torres e Gubbio. Grazie alla gentile
collaborazione di Francesco Salis. Fotoservizio di Alessandro Sanna.
↓
►• 26
NOVEMBRE
2023
La Torres è decisa, il Gubbio impalpabile (3-1). Bis Fischnaller, Ruocco, il baby Di Gianni
Torres
contro Gubbio. La cronaca. Parte subito forte la squadra sarda. Al 7'
Scotto trova il cross, ci prova Zecca di testa e la palla si stampa
sulla traversa. Un minuto dopo (8') tuttavia i locali passano in
vantaggio: Giorico disegna un filtrante, Fischnaller
arriva in allungo e fa partire una conclusione ad incrociare con la palla che si
insacca sul palo lontano. Prima risposta degli umbri (11') con Udoh che
impegna Zaccagno dalla lunga distanza. Al 12' invece gli isolani
costruiscono una nuova occasione con Ruocco che serve in
profondità Mastinu che a pochi passi dalla porta calcia
sull'esterno della rete. Ma al 18' i sardi raddoppiano: Ruocco si rende
imprevedibile ancora in velocità, poi serve al limite Fischnaller
che fa partire un tiro di destro potente e preciso con la palla che si
insacca nell'angolino basso. Al 30' c'è un altro inserimento di Fischnaller
che porge un assist verso Mastinu provando il tiro in porta, stavolta
Vettorel si salva in tuffo con le gambe. Al 37' ancora un imprendibile Fischnaller
che dopo un grande controllo di petto fa partire un gran tiro al volo
di sinistro che sfiora l'incrocio. Al 43', su assist di Spina, ci prova
Udoh, ma il suo tiro viene smorzato da un attento Zaccagno. La ripresa.
Si assiste allo stesso monologo. Al 21' è Zecca protagonista con
un
assolo e prova il tiro in porta, ma Vettorel è reattivo e para.
Al
40' arriva il tris dei sardi: stavolta diventa protagonista Ruocco che
va in pressione sulla difesa eugubina, si porta davanti al portiere, lo
scavalca e insacca la sfera in rete a porta vuota. A rendere meno amara
una giornata tutt'altro che felice ci pensa il baby Di Gianni, classe
2006, quando trova il suo primo gol tra i professionisti (al 47'),
che è lesto ad incrociare un pallone con decisione da dentro
l'area. L'unica nota positiva di una giornata dove il Gubbio ha
mostrato
ancora una volta di essere arrendevole in trasferta.
Tabellino: Torres - Gubbio (3-1):
Torres (3-4-1-2): Zaccagno;
Idda, Antonelli, Dametto; Zecca (37’ st Fabriani), Liviero,
Mastinu (43’ st Nunziatini sv), Ruocco (42’ st Goglino
sv); Giorico 6,5 (36’ st Kujabi); Scotto (29’ st
Cester), Fischnaller. A disp.: Garau, Sanat, Pinna, Siniega, Mandrelli,
Lora, Masala, Pelsamatti, Menabò, Petriccione. All.: Greco.
Gubbio (3-4-2-1): Vettorel; Pirrello (23’ st Frey), Signorini, Portanova;
Morelli (11’ st Corsinelli), Mercati, Casolari (11’ st
Montevago), Mercadante; Spina (11’ st Rosaia), Di Massimo;
Udoh (31’ st Di Gianni). A disp.: Greco, Dimarco, Brogni. All.:
Brraglia.
Arbitro: Scarpa di Collegno (Tchato di Aprilia e Laghezza di Mestre); quarto uomo: Raineri di Como.
Reti: 8’ pt Fischnaller (T), 18’ pt Fischnaller (T), 40’ st Ruocco (T), 47’ st Di Gianni (G).
Ammoniti: Idda (T), Portanova (G), Casolari (G), Montevago (G), Dametto (T), Frey (G). Angoli: 5-1. Recupero: 0' pt ; 4' st. Spettatori: 3733 (di cui una quindicina da Gubbio).
↓
►• 24
NOVEMBRE
2023
Braglia: "Ne sento e ne vedo tante... così non è nulla facile, ma andiamo avanti con dignità"
Il
Gubbio va in trasferta contro la Torres a Sassari. Parla il tecnico
Piero Braglia in vista dell'impegno in terra sarda, con prefazione: "A
dir la verità io non sono deluso da questa squadra per quanto
fatto fino adesso. Voglio dire, ne sento tante di parole e ne vedo
tante...! Credo invece che questa squadra sta tirando fuori tutto
quello che ha in corpo. Non è facile quando quotidianamente ti
manca sempre un qualcosa e non sai nemmeno come fare gli allenamenti.
Purtroppo sta succedendo questo. Anzi, devo ringraziare i ragazzi della
Primavera che vengono e non ci abbassano troppo il livello. Però
non è per niente facile, è un periodo così, basta
un niente e succede sempre qualcosa. Purtroppo dobbiamo prenderne atto.
Speriamo che passi velocemente questo periodo". Sulla partita di domenica, il trainer rossoblù afferma: "La
Torres è squadra forte, non è più una sorpresa,
giocano a meraviglia in avanti, pertanto non bisogna farli giocare
troppo e quindi dovremo limitare la loro qualità. La squadra
allenata da Greco ha una rosa ampia e hanno tutti i presupposti per
arrivare fino in fondo. Dovremo fare una grande partita almeno per non
sfigurare, anche se qualunque avversario che ci affronta non si diverte
nessuno. In trasferta abbiamo già dato parecchio, perciò
è arrivato il momento di fare punti fuori dalle mura amiche.
Andiamo avanti per la nostra strada sempre con il nostro modo di
essere. Certamente non dobbiamo ripetere la prestazione come quella con
il Sestri Levante perchè nonostante la vittoria larga non
abbiamo giocato per niente bene: di certo non ci nascondiamo e l'ho
fatto presente anche ai calciatori. Altre volte ci è andata male
in trasferta anche se abbiamo giocato bene. Questo è il gioco
delle parti. Purtroppo adesso abbiamo avuto qualche problemino, sia a
livello di rosa, sia a livello di numeri, perciò andiamo avanti
con dignità cercando di fare il possibile viaggiando al massimo
delle nostre possibilità".
↓
►• 23
NOVEMBRE
2023
Verso la trasferta sarda con gli interrogativi di routine. Torres, un calcio verticale dinamico
Il
Gubbio domenica si trasferisce in casa della Torres a Sassari. La
squadra sarda è sicuramente l'autentica sorpresa del girone. Ma
ormai non è più una sorpresa perchè a quanto pare
si è calata nel campionato con la mentalità di una big:
non è un caso che si trova appaiata in testa alla classifica con
il blasonato Cesena accreditato numero uno per vincere il girone. Il
ruolino di marcia parla chiaro dopo quattrordici giornate: dieci
vittorie, tre pareggi ed una sola sconfitta a Chiavari contro
l'Entella. Migliore difesa del girone con appena 8 gol subiti,
l'attacco
invece non è tra i più prolifici del torneo perchè
ha segnato 20 reti (+3 del Gubbio). Allo stadio 'Vanni Sanna' i sardi
hanno finora conquistato quattro vittorie e due pareggi in sei partite
disputate. La Torres offre un calcio verticale dinamico, in questa
prima fase di stagione si è dimostrata una compagine quadrata
che non molla mai, come del resto ha dimostrato nella gara vinta a
Pesaro in rimonta. Domenica rientrano dalle squalifiche Scotto e
Mastinu, unito al probabile ritorno di Zecca nel match contro il
Gubbio. Il tecnico Alfonso Greco di solito schiera una difesa a tre con
un
modulo che può variare dal 3-4-2-1 al 3-4-1-2 o al 3-4-3, molto
dipende dagli interpreti scelti a disposizione. La probabile
formazione. Zaccagno in porta. Difesa a tre con
Idda, Antonelli e Dametto. Un centrocampo con Fabriani, Giorico, Cester
e Liviero. Sul fronte avanzato potrebbe essere questo il tridente:
Ruocco e Fischnaller che fungono da esterni a supporto del puntero
Scotto, visto che l'attaccante Diakite non è al meglio delle
condizioni e potrebbe partire dalla panchina. In casa Gubbio invece
manca il lungodegente Galeandro. Inoltre sono da valutare le condizioni
del centrocampista Chierico perchè durante l'allenamento durante
la scorsa settimana ha riportato la distorsione del collaterale. Il
tecnico Piero Braglia potrebbe optare per il modulo 3-4-2-1 visto che
domenica contro il Sestri Levante era partito con il 4-2-3-1 ma
già nel primo tempo aveva cambiato schieramento tornando ad una
difesa a tre. Una primissima ipotesi di formazione. Vettorel in
porta. Una difesa a tre probabile con Tozzuolo, Signorini e Portanova.
Un quartetto a centrocampo con Morelli, Rosaia, Mercati e Mercadante.
Più indietro nelle gerarchie, al momento, i vari Frey o Dimarco,
come lo è attualmente Montevago in attacco. Dalla cintola in
sù è possibile che Spina e Di Massimo agiranno ai lati a
supporto di Udoh. Ipotesi plausibile ma non scontata, dato che con
Piero Braglia è praticamente impossibile alla vigilia stilare
una probabile formazione affidabile poichè è sempre stato
molto poliedrico alternando le sue pedine a disposizione, un mistero
che rimane irrisolto fino al fischio d'inizio.
↓
►• 21
NOVEMBRE
2023
Rinaldi: "Gubbio, potenzialmente può dare fastidio con la giusta alchimia. Torres la sorpresa"
Gioca
ancora a calcio nel campionato sammarinese con la maglia della Virtus
Acquaviva. Parla con noi il difensore centrale Michele Rinaldi, che nel
2017 fu tra i protagonisti per il prestigioso traguardo del sesto posto
(nei playoff) nel Gubbio neopromosso e ci racconta anche
l'esperienza in serie A. Ma partiamo dall'attualità. Girone B di
serie C, un giudizio? "La prima cosa
che mi salta all'occhio è questa Torres sorprendente: mi
stupisce il cammino perchè nessuno aveva indicato tra le
favorite la squadra sarda. Tuttavia cito il Cesena che sta rispettando
le aspettative. Il Perugia si trova con un leggero ritardo un gradino
sotto. Il Pescara di Zeman è sempre quella squadra che produce
tante occasioni in ogni partita, ma quando il risultato non si sblocca
è una squadra che concede anche molto, ma il tecnico boemo
è sempre un maestro ed un esempio da seguire. Perciò a
grandi linee le squadre che vogliono stare in alto si trovano
lì. Poi è chiaro che ci sono altre squadre come l'Ancona
che sono un po' in ritardo, ma con l'arrivo di Colavitto ha avuto una
risposta positiva. La delusione, se vogliamo chiamarla così,
è la Spal: talvolta però è fisiologico dopo una
retrocessione dalla B, o si riesce subito a creare entusiasmo
altrimenti dopo alcune partite negative nascono dei problemi, ho visto
che sia con Di Carlo che con Colucci stanno facendo fatica". E il Gubbio? "Ma
è sempre una squadra di categoria. É guidata da un
allenatore esperto come Braglia che ha vinto tanto e quindi è in
buone mani. Credo che il presidente Notari a livello di investimenti
quest'anno ha dato una marcia in più, voglio dire sono arrivati
degli acquisti importanti e il primo nome che mi viene in mente
è quello di Udoh. Oltrettutto gioca con il Gubbio un caro amico
che è Signorini. Spero che riescano ad entrare nei playoff in
una buona posizione. Potenzialmente questa squadra può arrivare
non tra le prime tre, però può dare fastidio. Se poi si
riesce a creare un'alchimia tra società, squadra e pubblico,
proprio i tifosi sono passionali perchè ti seguono con tanto
affetto ed io me lo ricordo molto bene". Sì, allora ricordiamo la stagione 2016-2017 in rossoblù, un commento? "Personalmente
è stata la mia migliore stagione degli ultimi anni.
Riuscì a segnare anche quattro gol da difensore, uno anche nella
partita playoff contro la Samb. Avevamo creato una alchimia tra
società, l'allenatore Magi e la squadra: questo grazie
anche al gruppo storico che aveva vinto la serie D l'anno precedente.
Il gruppo era bello e fantastico. Abbiamo avuto pochi momenti di
passaggi a vuoto, ma noi siamo subito stati bravi a tramutarli in
aspetti positivi. La tifoseria ci diede una grande mano: in trasferta a
Fano ad esempio erano davvero in tanti". A volte non bastano i nomi altisonanti o grandi investimenti per ottenere i risultati, è d'accordo? "Assolutamente.
Facemmo un campionato importante. Quindi sono d'accordo che soprattutto
in serie C non bastano i nomi ma occorrono organizzazione, giovani
bravi e uno zoccolo duro che sia trascinante. Ma il Gubbio ha l'uomo
giusto come il Ds Mignemi perchè è una persona in gamba:
me lo ricordo quando si trovava alla Sicula Leonzio con Torrente ed io
all'epoca lo affrontai da avversario con la Viterbese". A Gubbio però poi a lei non fu rinnovato il contratto, perchè? "Volevo
restare, era il mio obiettivo, fortemente. Ma i matrimoni si fanno in
due. Tanti colloqui, tante strette di mano, ma la firma non c'è
stata. Ovviamente non potevo firmare da solo". Nel repertorio di
Rinaldi in carriera l'esperienza in A con il Bari dove ha marcato dei
fuoriclasse del calibro di Totti ed Ibrahimovic, un
ricordo? "Sono ricordi forti, direi.
Ogni bambino da piccolo sogna la serie A e ci sono riuscito. Ero
giovane, fu una esperienza emozionante. Ho avuto la fortuna di marcare
Totti della Roma mentre esordivo all'Olimpico e Ibrahimovic a San Siro
con il Milan, credo che non ti capita tutti i giorni".
↓
►• 20
NOVEMBRE
2023
Focus. Un Gubbio (ancora) non decifrabile. Ambizioni e realtà, non sempre combaciano
Questione
di numeri. Il Gubbio segna cinque gol in una sola partita. Curioso ma
vero: gli stessi gol antecedentemente erano stati realizzati nell'arco
di sette partite. Dall'inizio del campionato 12 gol siglati nelle prime
tredici partite. Nell'ultimo incontro un autentico exploit.
Sarà frutto della circostanza, è solo un fuoco di paglia
oppure l'attacco ha cominciato a svegliarsi? Questo lo dirà il
campo anche perchè il cammino di questo Gubbio è
curiosamente poco decifrabile. Come i numeri che riguardano la quota
punti ottenuti dagli uomini di Braglia. Tra le mura amiche il Gubbio
occupa la terza posizione per i punti conquistati (16) nel girone:
davanti ci sono solamente Cesena e Carrarese (19). Fuori casa invece si
staziona al penultimo posto in classifica come punti: in coabitazione
con i rossoblù ci sono Olbia, Rimini, Spal ed Entella (4);
peggio degli eugubini hanno fatto solamente Fermana e Vis Pesaro (3).
Parlavamo di fronte avanzato. Fino alla partita contro il Sestri
Levante è andata in atto la sagra degli sprechi. Occasioni
sbagliate sottoporta, tutto okay fino ad arrivare al limite dell'area
però al momento dell'ultimo passaggio sono arrivati errori
pagati a caro prezzo. Insomma, dal post derby perso contro il Perugia,
si è rischiato seriamente di proseguire il cammino inseguito dal
fantasma del rammarico. Contro il Sestri Levante sono andati a segno
tutti gli attaccanti: Spina (una doppietta), Di Massimo ed Udoh. Sono
loro i nomi da sottolineare con la matita blu sottoporta. Osservandola
da una certa angolazione può essere una buona notizia, ma in un
girone come quello di quest'anno occorre soprattutto concretezza.
Pertanto tutto l'ambiente rossoblù si augura che la goleada
intensa di domenica non sia passeggera. L'obiettivo preventivato: il
Gubbio dovrà ritagliarsi un posto ai playoff che sia il migliore
immaginabile. Le opinioni si sprecano. Qualcuno pensa che è
verosimile migliorare la quinta posizione dell'anno scorso. Altri
pensano che già sarebbe un successo conquistare il settimo o
l'ottavo posto. Il calcio è anche uno sport estremamente
complesso e non lineare. Si dice che dentro una partita di calcio ci
siano "più partite", ovvero che i match siano fatti di momenti e
che la bravura di una squadra si misuri dalla capacità
nell'interpretare queste frazioni di tempo rimanendo in controllo.
É avvenuto realmente nell'ultima uscita: a fine primo tempo
nessuno si sarebbe mai immaginato che la ripresa fosse finita in
goleada. Le partite e le situazioni di gioco non sono niente meno che
il risultato delle azioni stesse di chi le produce. Ebbene, nella
ripresa il Gubbio ha saputo sfruttare i momenti favorevoli che sono
stati propiziati dall'insieme dei valori tecnici, posizionali e
dinamici. Il calcio dopotutto è fatto di finestre di
opportunità che si aprono. Vediamo adesso se questo Gubbio
sarà capace di ridurre al minimo gli errori, o quantomeno saper
limitare i danni nei momenti sbagliati di lettura di gioco di una gara,
perchè sul lungo periodo sarà determinante per
consolidarne cammino e ambizioni finali. Flash news. I risultati delle
giovanili nel weekend. La Primavera 3 di Davide Baiocco è uscita
sconfitta dal campo di Catanzaro per 2-1 (rete rossoblù di
Bita). L'Under 17 di Federico Tafani è stata piegata sul campo
di Cerignola per 3-2 (in gol per gli eugubini Mancini con una
doppietta). L'Under 15 di Cristiano Della Vedova infine ha perso per
4-1 sempre a Cerignola: il gol dei rossoblù è di
Biccari.
↓
►• 19
NOVEMBRE
2023
Braglia: "Perso il senso della misura". Pirrello: "Ci voleva". Le foto di Gubbio-Sestri Levante
Il
Gubbio cala la cinquina contro il Sestri Levante dopo una partita
tambureggiante. Regna il più totale equilibrio fino a
metà ripresa. Suil finire gli eugubini si sciolgono e ottengono
una vittoria a dir poco salutare dopo un periodo avaro di risultati.
Il commento del trainer Piero Braglia: "Stavamo
facendo fatica giocando in una certa maniera (con il 4-2-3-1 ndr),
perciò sono dovuto intervenire (con la difesa a tre ndr). Non
stavamo facendo bene, eravamo troppo lunghi tra i reparti, soprattutto
contro un Sestri Levante che si è dimostrato che sa giocare a
calcio e ci hanno messo seriamente in difficoltà con il
palleggio. Ho dovuto cambiare modulo perchè qualcuno faceva
fatica a capirlo. Mi è dispiaciuto che ho dovuto fare uscire un
ragazzo (Frey ndr), ma io devo lavorare per il Gubbio. In attacco
tuttavia abbiamo fatto bene: hanno corso e lottato. Specialmente Udoh
che da un po' di tempo era criticato, Spina è stato davvero
molto bravo, lo stesso Di Massimo è stato bravo". Braglia
si ferma un attimo e risponde così alle critiche piovute dalla
tribuna immediatamente dopo il fischio d'inizio: "Dispiace
perchè si guarda solo il risultato. Questa squadra con tutti i
problemi che ha avuto non merita i fischi dopo un minuto di gioco: ci
gridavano «svegliatevi». Ma così poi diventa dura
giocare. Non vorrei fare polemica, però non mi sembra giusto. Se
la prendessero con me perchè io non ho problemi, da anni faccio
questo lavoro, le critiche non mi fanno nè caldo nè
freddo. Questo è un campionato diverso dall'anno scorso, non
siamo diventati scemi tutto in una volta. Se le risposte di alcuni under
che cerchi di inserire in un contesto non sono positive, io cosa
cacchio devo fare? Guardate che qua non è facile nulla, il
campionato è difficile per tutti. Non vorrei che si è
perso il senso della misura nel giudicare troppo certe cose e
situazioni". Le parole del difensore Roberto Pirrello: "Sul
gol mi aveva chiuso bene lo specchio Anacoura, ma sono stavo bravo a
metterla dentro. Dico che il Sestri Levante è stato fastidioso
per noi. Il nostro gol del 2 a 1 è stato un po' fortunoso,
però ci voleva perchè era un periodo che le cose non ci
giravano a dovere. Bisogna restare compatti per uscirne. Ci serviva
vincere". Le frasi di Marco Spina: "Ho
fatto due gol simili, il primo con una deviazione, il secondo
però un bel gol. Nel primo tempo il Sestri Levante mi ha
impressionato nel giro palla, poi hanno perso le distanze e noi ne
abbiamo approfittato. L'obiettivo è fare meglio dell'anno scorso". Infine cosa dice il tecnico dei liguri Enrico Barilari: "E
pensare che dopo il primo tempo dovevamo essere pure in vantaggio. Fino
all'intervallo bene, il Gubbio non aveva mai tirato in porta.
L'episodio chiave il gol mangiato dopo il 2 a 1. Gli episodi sono stati
sfavorevoli, abbiamo preso dei gol da dilettanti, e mi ci metto pure
io, sono un dilettante. Però noi giochiamo con 7 under e abbiamo
risentito di tre partite giocate in sette giorni". Ecco le immagini del match tra Gubbio e Sestri Levante. Fotoservizio di Roberto Settonce.
↓
►• 19
NOVEMBRE
2023
Cinquina Gubbio al Sestri Levante (5-2). Bis di Spina, in gol Di Massimo, Pirrello e Udoh
Gubbio
contro Sestri Levante. La cronaca. Al 2' va via sulla sinistra Parlanti
che crossa in area una palla tesa dove Forte manca per un soffio la
stoccata finale. Al 14' sempre Parlanti da sinistra serve in area Forte
che prova il tiro di sinistro, palla che sorvola sopra il montante. Al
18' il Gubbio passa in vantaggio con un'azione fulminea: sulla
trequarti Udoh serve in area Spina che cade a terra dopo un contrasto,
ma la palla arriva sui piedi di Di Massimo che da pochi passi di
esterno destro insacca la palla in rete. Al 26' lancio in area di Di
Massimo per Spina che prova il tiro di sinistro, ma la palla si perde
sul fondo. Al 28' pareggio dei liguri: una azione orchestrata da
sinistra da Parlanti con cross in area, spizza di testa
Forte verso il lato destro, ci prova Sandri con un tiro che viene
respinto
dalla difesa eugubina, ma nuovo tentativo stavolta di Troiano con un
destro radente che indovina l'angolino e la palla si insacca in
rete. La ripresa. Al 2' contropiede fulmineo con Gala che lancia in
area
Forte che prova il tiro di sinistro che sorvola di poco sopra la
traversa. Al 4' ci prova dalla distanza Sandri con un tiro dal limite
che termina tra le braccia di Vettorel. Succede tutto in 120 secondi.
Al 10' il Gubbio torna in
vantaggio: scambio tra Di Massimo e Spina al limite, con quest'ultimo
che fa partire un tiro di sinistro deviato leggermente da Regini con
una traiettoraia che sorprende Anacoura e la palla così
finisce in
rete. All' 11' su cross di Gala in area, colpo di testa deciso di
Forte, ma Vettorel compie il miracolo in tuffo e salva il risultato. Su
capovolgimento di fronte (12') c'è Di Massimo che serve in
profondità Spina che trova il tiro volante di sinistro con la
palla che si insacca sotto all'incrocio. Al 17' però il Sestri
Levante accorcia le distanze: lancio di Troiano in verticale verso
Forte che scatta sul filo del fuorigioco e con lo scavino di destro
insacca la palla in rete con il portiere in uscita. Al 25' dopo un
batti e ribatti sulla trequarti, Di Massimo lancia sul filo del
fuorigioco Pirrello che
salta il portiere in uscita in dribbling e di destro mette la palla in
rete con il piattone destro. Al 27' arriva pure
la cinquina quando Udoh si ritrova la palla in area, a tu per tu con il
portiere, e con il destro non si fa pregare e insacca
la palla nell'angolino.
Tabellino: Gubbio - Sestri Levante (5-2):
Gubbio (4-2-3-1): Vettorel;
Morelli (29' st Corsinelli), Pirrello, Signorini, Mercadante (43' st Dimarco); Rosaia, Casolari; Frey (38'
pt Portanova),
Spina (43' st Di Gianni), Di Massimo (29' st Bulevardi); Udoh. A disp.: Greco, Tozzuolo, Brogni, Guerrini. All.: Braglia.
Sestri Levante (4-3-1-2):
Anacoura; Podda (29' st Ghigiotti), Regini (28' st Nenci), Grosso, Furno (15' st Raggio Garibaldi); Sandri, Troiano, Parlanti;
Gala (28' st Toci); Forte, Margiotta (43' st Matteucci). A disp.: Olivieri, Raspa, Andreis, Masini, Busatto. All.:
Barilari.
Reti: 18' pt Di
Massimo (G), 28' pt Troiano (S), 10' st Spina (G), 12' st Spina (G),
17' st Forte (S), 25' st Pirrello (G), 27' st Udoh (G).
Arbitro: Di Reda di Molfetta (Rinaldi di Pisa e Lo Calio di Seregno); quarto uomo: Decimo di Napoli.
Ammoniti: Grosso (S), Di Massimo (G), Signorini (G). Angoli: 5-3. Recupero: 1' pt; 4' st. Spettatori: 1047 (621 abbonati).
↓
►• 18
NOVEMBRE
2023
Mignemi: "Le critiche? Si rispettano. Errori a porta sguarnita. Su Vazquez e Montevago..."
A ruota libera parla il direttore sportivo Davide Mignemi: "L'ho
sempre detto, questo è un girone molto complicato. Ogni partita
va sudata perchè nessuna è abbordabile. Dobbiamo fare
punti per rimanere attaccati al treno playoff. La rosa è stata
costruita per affrontare bene entrambi i moduli, ovvero sia con la
difesa a tre o con la difesa a quattro. Nel calcio contano sempre i
risultati e talvolta quando non arrivano rendono la situazione
più brutta di quella che in realtà è. Le
prestazioni non sono mai mancate, solo che abbiamo fatto degli errori e
a volte abbiamo sbagliato degli appoggi pure con la porta sguarnita.
Stiamo commettendo delle ingenuità sulle quali ci stiamo
lavorando e credo che abbiamo tutto per poter fare ancora bene". Dopo la sconfitta nel derby di Perugia, la delusione è tanta in città nella tifoseria. Che ne pensa? "Noi
prendiamo quello di buono di quanto è stato fatto, non è
tutto da
buttare. Ormai è una gara archiviata per noi. Guardiamo avanti,
perciò ogni neurone del nostro cervello è orientato
guardando al presente e al futuro". Forse qualche elemento è mancato a livello caratteriale? "Non
direi. L'atteggiamento giusto c'è sempre stato da parte di tutta
la squadra. Di sicuro non siamo stati bravi a portare gli episodi dalla
nostra parte. Per fare questo però è chiaro che serve
qualcosa in più a livello di concentrazione e di
determinazione, ma per ora in questo non siamo stati ancora bravi". La stampa on line doriana ha sollevato il caso Montevago, ma quale è il suo pensiero? "No,
assolutamente. Non c'è nessun caso, anzi. Montevago ha ottenuto
più minutaggio di quanto ci aspettassimo. Il ragazzo è
arrivato in estate senza preparazione, l'abbiamo buttato subito in
campo anche in condizioni fisiche precarie e gli impegni in
nazionale hanno fatto il resto. Se poi andiamo a vedere i suoi
predecessori, ovvero Di Stefano o Spalluto, a questo punto della
stagione non avevano avuto lo stesso impiego. Perciò contiamo
molto su
di lui per questa squadra". Assente Galeandro per tutta la stagione, ci saranno ritocchi a gennaio?
"Parlare di mercato adesso è utopia. Ovviamente noi lavoriamo
sempre, giornalmente, perchè quando mi guardo allo specchio quando arriva sera ho la
piena consapevolezza di avere dato tutto per il mio lavoro. Quello che
sarà lo vedremo solo a tempo debito". E ultimamente sono piovute delle critiche, lei cosa ne pensa? "Le
critiche vanno rispettate. Tuttavia vorrei sottolineare che dobbiamo
ricordarci sempre da dove siamo partiti. Da quando ci sono io posso
assicurare che questa squadra è improntata con la cultura del
lavoro. Da tre anni il Gubbio si trova sempre in zona playoff, quindi".
Ah proposito di polemiche. Nel derby a Perugia c'è stato, dopo il gol dei perugini, un
siparietto vivace tra Vazquez e la panchina rossoblù, lei cosa
ha notato? "Ma io non mi sono
accorto di nulla perchè ero concentrato su altre cose e sulla partita. In ogni caso penso che
Vazquez debba essere molto riconoscente e grato al lavoro che è
stato fatto a Gubbio, e per il lavoro fatto dall'allenatore. Credo oltretutto che per
una cosa così futile non bisogna dare adito a fraintendimenti".
↓
►• 16
NOVEMBRE
2023
Ecco due ex del centrocampo delle meraviglie: Boisfer e Raggio Garibaldi (con Sandreani)
Domenica
arriva a Gubbio la neopromossa Sestri Levante. Di fronte ci saranno due
ex rossoblù che facevano parte del 'centrocampo delle
meraviglie' e che rappresentarono la parte nevralgica del campo nella
magica cavalcata verso la serie B nel 2011 quando in panchina siedeva
Vincenzo Torrente. In particolare stiamo parlando di Silvano Raggio
Garibaldi che ancora oggi gioca con la stessa voglia e determinazione.
L'altro nome è quello di Rodrigue Boisfer: a quei tempi giocava
come playmaker, ma ha ricoperto anche il ruolo di vice allenatore in
rossoblù alcuni anni fa a Gubbio quando è tornato il
tecnico Torrente, poi allontanato, ed è cominciata l'era
Braglia. Adesso Boisfer ricopre il ruolo di vice allenatore del Sestri
Levante, a supporto di un tecnico molto giovane che porta il nome di
Enrico Barilari. All'epoca completava quel trio di centrocampo
Alessandro Sandreani, indimenticato capitano della formazione eugubina.
Boisfer, Raggio Garibaldi e Sandreani giocarono insieme anche in
serie B con la maglia rossoblù. Proprio giovedì il
Sestri Levante ha giocato il recupero a
Vercelli contro il Rimini e ha perso per 1-0 con la rete nella ripresa
di Ubaldi per i romagnoli. La squadra è scesa in campo con il
4-3-1-2 con questi interpreti. Anacoura in porta. Difesa a quattro con
Podda, Nenci, Grosso e Furno. Un centrocampo con il trio Sandri, Raggio
Garibaldi e Parlati. Sul fronte avanzato Candiano a giostrare tra le
linee a supporto del duo di attacco Margiotta e Forte. Il tecnico
Barilari proprio a Gubbio dovrà fare a meno di due pilastri
della difesa: sono out il duo centrale titolare Oliana e il capitano
Pane, oltretutto è indisponibile anche l'esterno sinistro Regini
sempre nel reparto arretrato. Con il Gubbio manca pure Candiano
perchè squalificato e al suo posto potrebbe giocare Andreis. In
pratica l'allenatore dei
liguri è corso ai ripari e dovrà schierare i giovani
Nenci (è un 2004) e Grosso (2002). In casa Gubbio si mastica
ancora amaro per il derby perso a Perugia in malo modo, non sono
mancati
i mugugni da parte della tifoseria, ma anche da parte della
proprietà. Pertanto domenica scatta l'ora del riscatto per non
perdere troppo terreno in classifica. Non è disponibile
l'attaccante Daniele Montevago perchè è stato convocato
da Alberto Bollini, Ct dell'Under 20 azzurra, impegnata in questi
giorni con l'Inghilterra e il Portogallo per la Elite League. Da
verificare le condizioni fisiche di alcuni calciatori, tra le
quali il
centrocampista Chierico che ha subito un acciacco in allenamento. Il
programma delle giovanili. La Primavera 3 di Davide Baiocco è
impegnata sabato a Catanzaro (ore 13,30). L'Under 17 di Federico Tafani
si trasferisce in Puglia contro l'Audace Cerignola domenica (ore 14).
Per l'Under 15 di Cristiano Della Vedova stessa destinazione con
fischio d'inizio alle ore 11:45 sempre a Cerignola.
↓
►• 15
NOVEMBRE
2023
Minutaggio giovani. Non conta più la singola gara per ottenere i contributi. Il resoconto
Si
parla molto di minutaggio. Di quanti giovani possono essere schierati
per ottenere i contributi dalla Lega. Non funziona più come
nella passata stagione. Le modifiche erano state approvate lo scorso 12
giugno. Le principali novità del regolamento per la stagione
2023/2024 sono importanti e adesso, per avere un quadro più
completo (e soprattutto per fare chiarezza), spieghiamo nei dettagli in
definitiva cosa è cambiato e come funziona il nuovo regolamento
riguardante il minutaggio degli under. Fino all'anno scorso per
ottenere i contributi federali bisognava fare attenzione per ogni
singola partita: cioè si dovevano schierare tre giovani per 90
minuti ciascuno, più uno che da subentrato totalizza almeno un
minuto. In ogni singola partita l'impiego degli under doveva essere
ripartito arrivando alla soglia di 271 minuti minimi. Quest'anno il
conteggio è cambiato, la maglia è più larga, forse
per andare incontro anche verso quelle società che non
necessariamente schierano sempre gli under. Ecco cosa è variato nello specifico: le società che vorranno usufruire dei contributi per il minutaggio
dovranno schierare tre under per 90 minuti ciascuno più uno che da
subentrato totalizza almeno un minuto. La soglia minima ammonta di 270
minuti fino ad un massimo di 450 per partita. Per il calcolo della quota, la Lega
Pro prende in considerazione le ponderazioni: 0.80 per i calciatori
nati nel 2001, 1.00 per i 2002, 1.20 per i 2003 e 1.40 per i nati dal
2004 in poi. Il minutaggio tuttavia verrà calcolato ogni sette giornate di
campionato, fino alla trentacinquesima (non vanno prese in
considerazione le ultime tre gare di campionato). Qualora
all’esito del conteggio dei minuti giocati da ciascun
club ogni sette gare, venga raggiunta la soglia complessiva di 1897
minuti, considerando comunque la soglia massima di 450 minuti giocati
per gara, sarà corrisposto lo stesso alla
società il corrispettivo relativo al minutaggio effettuato anche
per quelle gare nelle quali non era stata superata la soglia minima dei
270 minuti giocati. In
altre parole non è più obbligatorio avere una soglia
minima che ammonta a 271 minuti in ogni gara singola. Come già
elencato sopra, il calcolo parte dopo sette giornate (e non
più in ogni determinato match) con parametri diversi. Il
retroscena quale è. Che
la società della Gubbio Calcio è venuta a conoscenza di
questa novità dopo la
settima giornata del campionato corrente quando si è vista
recapitare il conteggio del contributo sull'utilizzo degli under
con una cifra piena. Cosa era successo antecedentemente: nella
trasferta di Lucca per un
disgiudo sul calcolo del minutaggio non era stata raggiunta la quota di
271 minuti con l'impiego degli under e tutto ciò aveva causato
un certo malumore
all'interno della società rossoblù. Come tutti sanno, la
proprietà
eugubina ha dettato un input importante al tecnico Braglia:
l'accortezza di schierare almeno tre giovani dal fischio d'inizio.
Pertanto,
nonostante questo inciampo non previsto durante la gara contro la
Lucchese, i contributi federali non sono saltati. Ecco nel link il
regolamento completo, in particolare osservare la pagina 4 in pdf (» leggi tutto).
↓
►• 14
NOVEMBRE
2023
Focus. Mai così giù in classifica con Braglia. La stampa doriana solleva il caso Montevago
Il
Gubbio sta attraversando il punto più basso dell'era Piero
Braglia. Da quando è arrivato nell'estate 2022, con la guida del
tecnico toscano, mai era stato così in basso in classifica. Lo
dice un'attenta analisi per quanto riguarda la classifica progressiva.
Dopo tredici giornate, in questa prima fase di torneo, il Gubbio ha
viaggiato tra il quinto e il settimo posto, ma nelle ultime due partite
è scivolato al nono posto. In altre parole si trova nei pressi
della 'border line' che non va assolutamente oltrepassata per essere
risucchiati nella parte bassa della classifica. Non era mai successo
con Braglia da quando siede sulla panchina rossoblù. Infatti
nella passata stagione, complice un avvio di campionato spumeggiante,
il Gubbio si era trovato addirittura al primo posto per due giornate,
oltretutto aveva ricoperto il secondo posto per ben otto turni, con una
breve parentesi al terzo posto nel girone di andata. Al giro di boa
iniziarono i problemi, ma nonostante un periodo avaro di risultati il
Gubbio non era mai sceso sotto la sesta posizione e in definitiva ha
chiuso il campionato al quinto posto. Per ritrovare un Gubbio
così in basso bisogna tornare alla data del 27 febbraio 2022: il
Gubbio venne sconfitto in trasferta contro la Carrarese con gol
risolutivo di Energe. In quella occasione i rossoblù si
trovavano al decimo posto. In panchina c'era Vincenzo Torrente. A onor
del vero, il Gubbio in quella stagione (2021-2022) ebbe un inizio non
facile perchè ha viaggiato sempre tra l'ottavo e il decimo
posto, tuttavia nella parte finale del campionato la squadra ebbe uno
slancio e riuscì nell'impresa di piazzarsi egregiamente in
settima posizione. Ovviamente gli obiettivi dichiarati erano ben
diversi rispetto ad oggi. Oggi la società è intenzionata,
in base ad un progetto più ambizioso, di migliorare il quinto
posto ottenuto nella passata stagione. Al momento, però, le cose
non stanno andando in una certa maniera. Il torneo si sta mostrato
più critico e insidioso del solito. L'ambizione
non è negativa, ma serve una visione progettuale. La
verità è che una visione del futuro desiderato e un
progetto in testa ce l'abbiamo tutti. Ma non è detto che avere
un progetto ci garantisca il successo, anzi ci si espone al rischio di
non farcela, di deludere. Ma il campionato è lungo e c'è
tutto il tempo per riparare. In secondo luogo c'è chi punta il
dito sul rendimento ancora non redditizio di qualche singolo. Curioso
che la questione non viene sollevata a Gubbio, bensì a Genova.
L'attaccante Daniele Montevago è di proprietà della
Sampdoria. Il portale Clubdoria46.it solleva il caso dichiarando che il
calciatore doriano è in difficoltà. E si puntualizza che le
presenze sono appena undici (diverse da subentrato) con soltanto due
reti messe a segno. E si sottolinea che anche il Gubbio ne risente in
quanto al momento si trova al nono posto a quota 17 punti, a meno 13
(di punti) dalla Torres prima in classifica.
↓
►• 13
NOVEMBRE
2023
Derby: Gubbio, resta un'occasione mancata. Con le 'grandi' solo un punto. Tifosi esemplari
Gubbio,
così non va. Una grossa occasione persa. Infatti il Gubbio aveva
la palla buona per mettere un po' di luce nei confronti del Perugia
dopo annate dove il divario tra le due squadre (per la forza degli
organici a disposizione e per la qualità dei calciatori in
campo) era più netta, più marcata, più evidente e
pronunciata. Ancora una volta però il Gubbio sembra incartarsi
nel momento che arrivano le partite clou, ovvero quelle che contano.
É avvenuto l'anno scorso nei big match contro Cesena e Reggiana.
Di nuovo è successo quest'anno quando i rossoblù hanno
incontrato sul campo le squadre di rango. Solo un punto in quattro gare
ha racimolato la squadra di Braglia con le avversarie che vengono
considerate come 'leader' nel girone: in successione sono arrivate le
sconfitte con Pescara, contro l'Entella e per ultima contro il Perugia,
nel mezzo un pareggio casalingo contro il Cesena che però era
ridotto in dieci per ottantasette minuti e in questo caso la
squadra ha mostrato (forse) poco coraggio. Alcuni dati statistici
cominciano a preoccupare. Il Gubbio nelle ultime quattro giornate ha
ottenuto appena 2 punti, con appena due gol segnati e quattro subiti.
Oltretutto la formazione rossoblù proviene da una striscia assai
negativa per quando riguarda i risultati fuori dalle mura amiche: sono
quattro le sconfitte di seguito con Pescara, Entella, Arezzo e Perugia;
addirittura salirebbero a cinque (di ko) se si considera anche la
sconfitta in Coppa Italia contro il Rimini. In poche parole anche a
Perugia l'undici di Braglia è sceso in campo con il piglio
giusto ma non è riuscito a trovare la via del gol contro la
retroguardia perugina e in difesa l'erroraccio ormai è
all'ordine del giorno: Vazquez ha segnato di testa davvero un bel gol,
però praticamente è saltato di testa tranquillo, deciso e
indisturbato. Il canovaccio della partita non è cambiato neanche
nella ripresa: il Perugia ha concesso a tratti volentieri il possesso
agli ospiti, il Gubbio ha cercato di alzare il ritmo per trovare la
chiave giusta per mettere in crisi la retroguardia biancorossa, ma
quando arriva qualche pallone buono in area di rigore, gli avanti
rossoblù non ci sono quasi mai. Evidentemente dalla cintola in
su c'è qualche problema, quando si arriva davanti alla porta il
gioco diventa un po' frenetico: si notano imprecisioni, difetti, a tratti anche
approssimazione. Il forcing finale non è riuscito a dare i
frutti sperati con alcuni tiri da fuori area senza calibrare la mira
(solo Di Massimo di destro ha saputo impegnare Adamonis su punizione
dalla distanza). Niente da fare, il Gubbio non è riuscito a
sbloccare una partita decisamente storta. Occasione buttata da un
Gubbio che non ha fatto abbastanza per avere la meglio su un Perugia
che in ogni caso si è mostrato organizzato e attento,
specialmente è sceso in campo più energico e determinato
dei rossoblù per ottenere l'intera posta in palio. Un'occasione
persa perchè il Gubbio oltretutto ha ritrovato il pubblico delle
grandi occasioni: infatti, allo stadio di Perugia, i tifosi eugubini
sono stati encomiabili per presenza ed incitamento verso i propri
colori. Un'altra occasione persa perchè adesso la classifica non
sorride e va osservata con molta attenzione.
↓
►• 12
NOVEMBRE
2023
Braglia: "Derby? Buttato via noi". Vazquez: "Sul gol, lo sfogo...". Le foto di Perugia-Gubbio
Il
derby va al Perugia. Decisivo in avvio di gara il colpo di testa
preciso di Vazquez con la palla che si è insaccata sotto al
sette. Post match. Le parole di Piero Braglia: "Il
risultato lo abbiamo servito al Perugia su un piatto d'argento. Un
peccato averla buttata via così, un peccato per come prendiamo
gol e poi non sappiamo più recuperare. Perdiamo la quarta
partita
dove giochiamo praticamente solo noi, non va bene. Troppi errori nelle
situazioni di lettura della partita. Inoltre sono troppe le
ingenuità,
come sul gol incassato e paghiamo a caro prezzo. Abbiamo avuto una
serie di occasioni, ma non siamo stati incisivi e non c'è stata
cattiveria. Non si possono buttare via le partite in questa maniera.
Dobbiamo darci una svegliata tutti quanti. Si vince e si perde tutti
insieme, quando si perde il primo colpevole sono io. Se è
mancato il giusto epilogo per il nutrito pubblico che ci è
venuto a vedere? Assolutamente
sì, i tifosi eugubini meritavano un risultato diverso. Al di
là di ciò, ci abbiamo provato fino alla fine per dargli
questa soddisfazione. E speriamo di dargliele in futuro le
soddisfazioni". Il commento del portiere Thomas Vettorel: "Sì, sul
gol preso potevamo fare di più. Ma devo dire che Vazquez ha
colpito la palla di testa abbastanza libero e non capisco per quale
motivo, oltretutto la palla è andata all'incrocio e questo
purtroppo è un dato di fatto. Quattro sconfitte fuori dalle
amiche? Sono dati, quindi bisogna accettarli. Non voglio parlare di
sfortuna, ma aggiungo che è un periodo dove gli episodi non
girano a nostro favore". Cosa dice il tecnico dei grifoni Francesco Baldini: "Faccio
i complimenti ai ragazzi perchè sono stati bravi soprattutto nel
primo tempo quando abbiamo avuto pure l'occasione per chiudere la
partita. La prestazione in fase di non possesso palla l'abbiamo fatta
egregiamente e siamo rimasti sempre compatti. Abbiamo vinto una partita
sofferta perchè il Gubbio è forte e non è stata
facile perchè era un derby. Stimo un allenatore come Braglia
perchè, al di là del calcio, è una persona che ti
insegna a vivere. Il
probabile rigore su Seghetti? Mi sembra che c'era, ma vorrei rivederlo". Ecco il commento del match winner Federico Vazquez: "Sono
contento per il gol perchè sono riuscito di indirizzarla bene di
testa, è stato proprio un bel gol ed è servito per vincere.
Una schema sulla rete che proviamo e riproviamo in settimana, perciò bene così. Mi dite a chi erano
indirizzati i festeggiamenti? Dentro una partita ci sono tante
situazioni, è stato uno sfogo, nulla di più, ma con questo non volevo togliere
rispetto ai tifosi del Gubbio che con me si sono comportati sempre
bene. Se qualcuno si è sentito offeso, chiedo scusa, ma rientra
negli aspetti di una partita di calcio".
Il retroscena: secondo
alcune testimonianze che abbiamo raccolto di chi era nei pressi del
rettangolo di gioco, dopo il gol nell'esultare Vazquez
sembrava dirigersi verso la panchina del Gubbio, però alcuni
compagni lo hanno fermato, il capitano Bartolomei oltretutto ha cercato
di tappargli la bocca. Vecchie ruggini, visibilmente. Le immagini del
match. Il fotoservizio a cura di Roberto Settonce.
↓
►• 12
NOVEMBRE
2023
Il Perugia si aggiudica il derby sul Gubbio per 1-0. Decisiva la rete di testa dell'ex Vazquez
Il
derby tra Perugia e Gubbio. La cronaca. Al 6' va via sulla trequarti
Santoro che si accentra e fa partire un tiro di destro radente che
costringe Vettorel ad abbrancare in tuffo. Capovolgimento di fronte
(7') con Di Massimo che mette in mezzo una palla filtrante dove
Adamonis esce a vuoto, Udoh rimette in mezzo ma Spina non trova la
stoccata vincente. Al 9' il Perugia va in vantaggio: Vazquez va via
sulla trequarti, serve sulla sinistra Cancellieri che pennella in area
un cross vellutato dove lo stesso Vazquez si fa trovare pronto e di
testa indirizza la palla sotto all'incrocio togliendo le ragnatele dal
sette. Al 14' assist di Mezzoni dalla destra per Vazquez che carica il
destro dal limite, la palla termina a lato di mezzo metro. Al 15' va
via ancora Mezzoni sulla destra e crossa in area dove Santoro cerca il
colpo di testa in porta, stavolta Vettorel c'è e abbranca la
sfera in volo plastico. Al 25' prova il tiro direttamente su punizione
Cancellieri, palla che sorvola di poco il montante. Al 30' ci prova
Morelli da destra a mettere una palla fitrante in area, Udoh si libera
all'altezza del dischetto, calcia di sinistro ma la conclusione
è alta. Al 35' è Mercati che conquista palla sulla
trequarti e lancia in area Spina che calcia di sinistro ma la palla
termina a lato. La ripresa. Al 10' grandi proteste dei grifoni per un
presunto fallo in area su Seghetti da parte di Tozzuolo, ma l'arbitro
fa proseguire tra le vibranti proteste del pubblico perugino. Al 12' va
via sulla sinistra Cancellieri che serve al limite Kouan che prova il
tiro al volo, ma la palla sorvola sopra il montante. Al 18'
Vazquez
costruisce sulla trequarti, assist per Cudrig che serve al limite Kouan
che
fa partire un fendente di sinistro con la palla che sfiora l'incrocio.
Al 27' proteste del Gubbio per un presunto fallo in area di Cancellieri
su Bulevardi, ma niente di fatto. Al 40' grande sventola di
Bartolomei di destro su punizione dal limite, Vettorel in volo plastico
si salva deviando con la punta delle dita togliendo la palla dal sotto
il sette. Al sesto minuto di recupero ci prova Frey con un tiro dalla
distanza che sfiora di poco il montante. Finisce qui il derby. Perugia
vittorioso, Gubbio sconfitto.
Tabellino: Perugia - Gubbio (1-0):
Perugia
(4-3-1-2):
Adamonis; Mezzoni, Morichelli, Vulikic, Cancellieri; Iannoni,
Bartolomei,
Kouan (50' st Acella); Santoro (28' st Lisi); Vazquez (28' st Paz), Seghetti (16' st Cudrig). A disp.:
Furlan, Angella, Bozzolan, Souare, Torrasi, Giunti,
Matos, Ricci. All.: Baldini.
Gubbio
(3-4-2-1):
Vettorel; Tozzuolo (12' st Casolari), Signorini, Portanova;
Morelli (35' st Frey), Mercati (1' st Rosaia),
Bulevardi (35' st Montevago), Mercadante (1' st Corsinelli); Spina, Di
Massimo; Udoh. A disp.: Greco, Dimarco, Pirrello, Brogni,
Guerrini, Di Gianni. All.: Braglia.
Rete: 9' pt Vazquez (P).
Arbitro: Scatena di Avezzano (Porcheddu di Oristano e Zanellati di Seregno); quarto uomo: Luongo di Napoli.
Espulso: 30' st Baldini (P) per proteste. Ammoniti: Morichelli (P), Mercati (G), Vulikic (P), Bartolomei (P), Baldini (P), Kouan (P), Braglia (G), Frey (G). Angoli: 6-5. Recupero: 2' pt; 6' st. Spettatori: 4877 (di cui 776 da Gubbio).
↓
►• 11
NOVEMBRE
2023
Braglia alla vigilia del derby: "É di importanza rilevante". In 760 tifosi eugubini a Perugia
Alla vigilia del derby parla così il tecnico Piero Braglia: "Una
partita con una importanza rilevante e speriamo che saremo all'altezza.
Sarà una partita difficile, cercheremo e faremo di tutto per
fare qualcosa di buono, ma giocare contro di noi non è facile
per nessuno. Possiamo diventare fastidiosi. Il Perugia in ogni caso
è forte: voglio dire ha un ottimo centrocampo, ha tutto per
lottare per il vertice, hanno le strutture e hanno lo stadio, hanno
preso Vazquez che è un bell'attaccante, quindi è inutile
aggiungere che affrontiamo una squadra che può fare un
campionato da protagonista. É partita tosta,
spero che alla fine sia tosta anche per loro, sia per via del
nostro modo
di giocare e in base al nostro atteggiamento. Il Gubbio non ha mai
vinto a Perugia? Speriamo che capiti prima possibile. Ma io sono qua
per fare il meglio. Spero di fare il
meglio per il Gubbio fino alla fine. La tattica? Ma non ve lo dico di
certo adesso, vediamo se giocheremo con una linea a quattro o una linea
a tre in difesa. Ma
qui c'è sempre un problema di fondo: bisogna fare giocare gli
under e
quindi bisogna fare quadrare sempre i conti, anche se il presidente in
questo è
stato elastico e ci ha riferito che a volte possiamo farne anche a
meno. Tuttavia bisogna pensare soltanto a lavorare ma sappiamo che sta
continuando il problema con i campi di allenamento, abbiamo problemi
con l'antistadio e allora mi auguro che a breve il tutto si risolva per
il meglio".
La prevendita dei tagliandi si è chiusa alle ore 19: a Gubbio
sono stati venduti per il settore ospiti 760 biglietti. Nei giorni dal
7 al 9 novembre sono stati
svolti gli stage delle rappresentative (Under 15/16/17) per la
Lega Pro
del Centro Italia presso il Centro Tecnico Federale di Coverciano. Tra
i nove ragazzi che sono stati convocati, ben tre elementi provengono
dalle scuole calcio di Gubbio: sono Pietro Di Luca (classe 2008),
Nicholas Becciolotti (2008) e Daniele Scricciolo (2008), tutti e tre
facenti parte dell'Under 16.
↓
►• 09
NOVEMBRE
2023
Gubbio, ennesimo esame a Perugia. La probabile tattica e le incognite per mister Braglia
Verso
la sfida di Perugia. La gara è importante per il Gubbio
perchè, al di là dell'importanza che si tratta di un
derby, c'è la necessità di migliorare la classifica
in zona playoff e ritrovare un passo costante. Specialmente c'è
da cambiare totalmente la tendenza fuori casa perchè i
rossoblù provengono da tre sconfitte di seguito fuori dalle mura
amiche. Come al solito in casa Gubbio la partita viene preparata nel
totale silenzio, si può definire meglio un 'silenzio sacrale'
visto che fino a pochi istanti dal fischio d'inizio non lasciano
trasparire mai nulla alla stampa, ai mass media e ai tifosi. Pertanto
ad oggi accennare una probabile formazione diventa molto problematico
in assenza della comunicazione dei convocati fino a quando non viene
pubblicata la cosiddetta 'distinta' della partita e durante la
settimana non vengono mai comunicati nemmeno gli infortunati. Una
caratteristica ormai distintiva, un modus operandi che va avanti da un
paio di anni. Le uniche certezze riguardano le assenze dell'attaccante
Galeandro (per infortunio) e del centrocampista Chierico (che deve
scontare il secondo turno di squalifica dopo la gara di Arezzo). Cosa
può succedere a livello tattico. É possibile stavolta,
per via del fatto che Baldini gioca con il modulo 4-3-1-2 o 4-3-3, che
ci potrebbero essere delle novità a livello di strategia. Adesso
Braglia può scegliere se organizzare la propria difesa con una
linea a quattro, che era stata accantonata nelle ultime apparazioni
subito dopo la vittoria casalinga contro la Carrarese. Perciò
non è escluso che si può rivedere un 4-2-3-1 o un
4-3-2-1. Possibile quindi Vettorel in porta. Una difesa a quattro con
Frey, Portanova, Signorini e Mercadante. Un centrocampo a due con
Rosaia e Mercati. Sulla trequarti il trio basato sull'asse Spina,
Bulevardi e Di Massimo a supporto dell'unica punta che potrebbe essere
Udoh. Un modulo che permette di sfruttare ampiezza e inserimenti
per attaccare la profondità. Ma non è escluso che Braglia
potrebbe giocare a specchio usando il 4-3-1-2 o 4-3-3. Se invece la
scelta ricade di nuovo se organizzare la propria difesa con una linea a
tre, allora nulla cambia e verrà confermato il 3-4-2-1. Il
programma delle giovanili. La Primavera 3 di Davide Baiocco gioca un
turno casalingo sabato a Ponte Valleceppi (ore 13) contro il Latina.
L'Under 17 di Federico Tafani è impegnata in casa nell'impianto
Beniamino Ubaldi di Gubbio contro il Foggia (inizio ore 13,30)
domenica. L'Under 15 di Cristiano Della Vedova gioca sempre domenica
prossima in casa nello stesso impianto contro il Foggia, ma il fischio
d'inizio è previsto per le ore 15,15.
↓
►• 08
NOVEMBRE
2023
Verso il derby. Partita la prevendita per Perugia. Prevista anche la diretta in televisione
Verso
la sfida di domenica in un derby umbro che torna con il pubblico dopo
dieci anni. Per quanto riguarda la prevendita dei biglietti sono
già a disposizione. Ecco le modalità per accedere al
tagliando per vedere la partita dal vivo. Da mercoledì 8 novembre alle ore 16 è iniziata la vendita in modalità
online e presso le ricevitorie abilitate Ticketone, dei biglietti per la
gara Perugia-Gubbio, in programma domenica 12 novembre ore 20:45 presso
lo stadio Curi. I tifosi rossoblu potranno acquistare i tagliandi
solo nel settore a loro riservato ovvero in curva sud. La vendita terminerà
sabato 11 novembre alle ore 19. Il costo del biglietto è di 14 euro (+1
euro di prevendita) e incedibilità del titolo.
Per l’acquisto nel settore ospiti saranno abilitate solo due
ricevitorie, delle quali una a Gubbio ed un'altra fuori regione
(precisamente a Pesaro). A Gubbio si può acquistare il biglietto
in prevendita presso la Tabaccheria 2000, in via Beniamino Ubaldi, nei
pressi del Bar della Stazione. Pure nel capoluogo umbro è
iniziata la prevendita in modalità on-line e presso le
ricevitorie abilitate Ticketone. Per l'acquisto per i tifosi perugini
in modalità on-line è obbligatoria la tessera del tifoso
(Grifo card). La partita sarà trasmessa in diretta anche in
televisione. Si può vedere in streaming su Now Tv, ma per chi non
è in possesso di questo abbonamento, specialmente in Umbria
è possibile vedere il match direttamente in tv. Infatti la
partita Perugia-Gubbio sarà trasmessa in diretta domenica 12
novembre (a partire dalle ore 20) in tutto il territorio umbro
dall'emittente regionale Umbria Tv (canale digitale terrestre
numero 10 in formato hd).
↓
►• 07
NOVEMBRE
2023
Passando per Perugia si rivive il grande 'esodo' (la foto). Resoconto di tutti i precedenti
Giocare
allo stadio Renato Curi di Perugia è sempre un evento per la
Gubbio Calcio. In primo luogo perchè è il
capoluogo di
regione. In secondo luogo perchè quando si parla del Perugia
evoca gli antichi fasti della serie A, dal momento che la
compagine biancorossa può vantare ben tredici partecipazioni
nella massima serie, in particolar modo nel 1979 fu vice campione
d'Italia arrivando seconda (da imbattuta) dietro al Milan di Liedholm
con Castagner in panchina. Tuttavia, tutto il popolo eugubino, quando
si parla di Perugia, rivive l'esodo del 17 maggio 1987 quando il Gubbio
affrontò sul campo neutro di Perugia lo spareggio contro il
Poggibonsi per salire in serie C2 e sugli spalti si radunarono
ventimila persone (»
vedi foto). Il tutto si può osservare
da questa pellicola che rende l'idea di quale portata è
stato
quell'avvenimento (» vedi video).
Quella partita fu vinta dagli uomini guidati da Landi ai tempi
supplementari con un gol decisivo di Rosario Zoppis. L'ultimo incontro
in campionato a Perugia propriamente contro i grifoni è
avvenuto
il 21 novembre 2020 quando il Gubbio riuscì a pareggiare per
0-0
contro i biancorossi di Caserta in una partita che si è
giocata
a porte chiuse per via del covid 19: in panchina nel Gubbio c'era
Vincenzo Torrente (»
foto).
Un Gubbio che specificatamente non regalò niente in quella
stagione al Perugia perchè nella partita di ritorno vinse in
rimonta per 3-2, anche se poi a fine campionato la squadra di Caserta
riuscì lo stesso a vincere il campionato e approdare in
serie B
ai danni del Padova. Si ritorna ora a gustare un derby con la presenza
del pubblico dopo dieci anni. Il penultimo incontro risale
all'8
settembre 2013 con la vittoria dei grifoni che si imposero per 2-1 con
le reti di Eusepi, Caccavallo e Sprocati, davanti a 9769 spettatori
sugli spalti, tra i quali 1165 provenienti da Gubbio (»
foto).
Altra sconfitta il 16 settembre 2012 quando i grifoni si imposero per
2-0 con le reti di Di Tacchio e Tozzi Borsoi, davanti a 10036
spettatori, dei quali 1274 provenienti da Gubbio (»
foto).
Per ritrovare a ritroso un Perugia contro Gubbio bisogna giungere alla
stagione 1987-1988 quando in serie C2 c'era un trio tutto umbro con
Gubbio, Perugia e Ternana. Si giocò il derby a Perugia il 21
febbraio 1988, i grifoni si imposero per 2-1 con le reti di Ciucarelli,
Pagliari e Ravanelli (su rigore), davanti a 16000 spettatori, tra i
quali circa 4000 tifosi eugubini presenti in curva sud (» foto).
Il Gubbio in pratica non ha mai vinto a Perugia: infatti in campionato
ha racimolato solo quattro pareggi e incassato nove sconfitte. Dopo
quello
ottenuto da Torrente nel 2020 (per 0-0), gli
altri tre pareggi sono datati: il 29 marzo del 1937 finì 2-2
con
le reti di Nafissi (Gu), Trona (Pg), Wenter (Pg) e Narni (Gu); il 20
febbraio 1949 finì 1-1 con le reti di Pascucci (8') e pari
grifone di Bruni (77'); il 26 ottobre 1958 finì sempre 1-1
con
le reti di Serlupini (4') e pari eugubino di Nofri (41').
Un motivo in più per cercare di fare bella figura. Ma ecco
la
scheda completa stilata con la collaborazione di Ac-perugia.com a cura
di Giordano Martucci, da cliccare nel link (»
leggi).
↓
►• 06
NOVEMBRE
2023
Focus.
Superiorità numerica senza costrutto. L'analisi tattica. Le foto di Gubbio-Cesena
L'inferiorità
numerica nel calcio si sa, è uno svantaggio,
perchè una
squadra è costretta a giocare con un numero inferiore di
giocatori rispetto all'avversario per il tempo restante dell'incontro.
É avvenuto domenica sera quando il Cesena è
rimasto in
dieci dopo appena 180 secondi di gioco per via del cartellino rosso
rifilato a Corazza dopo un fallo di reazione su Signorini. Tutto faceva
presagire al meglio perchè il Gubbio ha saputo sfruttare la
superiorità numerica andando a segno con Di Massimo
già
al 16esimo minuto di gioco, dopo un perfetto assist di Morelli. Eppure?
Ciononostante i bianconeri sono riusciti a pareggiare con Adamo dopo un
passaggio illuminante di Kargbo e oltretutto gli uomini di Mimmo
Toscano sono riusciti a tornare a casa indenni guadagnando almeno un
punto in classifica. I commenti si sono sprecati. Troppo forte il
Cesena rispetto al Gubbio nonostante l'inferiorità numerica
per
quasi novanta minuti di gioco, oppure è stata un'occasione
persa
perchè gli uomini di Piero Braglia non sono riusciti a
trovare
la via della rete nella ripresa nonostante l'uomo in più per
quasi tutta la partita? Ognuno ha la sua opinione. Dal punto di vista
tattico ci si pone la domanda se giocare in undici o in dieci uomini
è così negativo. É impossibile dare
una risposta
certa. Resta il fatto che, contrariaramente a quanto si può
pensare, il generarsi di una disparità numerica provoca
diverse
conseguenze dal punto di vista tattico, psicologico, atletico, sia
nella squadra in inferiorità numerica ma anche nella
formazione
con la superiorità dei calciatori. In pratica cosa
è
successo domenica sera. Nella fase di non possesso sarà
sicuramente svantaggioso per chi si ritrova con un uomo in meno se si
sceglie di marcare ad uomo. Ma può diventare praticamente
indifferente se si sceglie di marcare a zona. Così
è
avvenuto, oltretutto Mimmo Toscano non ha voluto rivoluzionare
l'assetto tattico perchè è passato dal 3-4-2-1 al
3-4-2:
in fase di non possesso lo schieramento diventava un 5-2-2 con
l'intento di ostruire le linee di passaggio. Il Gubbio infatti ha
cominciato a giostrare la palla con un palleggio costruito dal basso,
ma una volta che si è trovato ad offendere non ha trovato
gli
spazi giusti (soprattutto nella ripresa) per trovare la stoccata
vincente: Pisseri è rimasto praticamente inoperoso. In altre
parole il
Cesena ha cercato di aumentare la propria 'attenzione' per
sopperire all'inferiorità numerica. Il Gubbio invece era
propenso ad alzare il baricentro con la necessità di 'osare'
di
più con l'uomo in più, ma inevitabilmente
scoprendosi a
ripartenze avversarie: proprio così è arrivato il
pareggio bianconero con Kargbo che ha saltato i suoi avversari in
velocità e ha mandato in gol Adamo che è stato
lesto a
finalizzare con lo scavetto. Tanto è vero che, in una
situazione
tattica in cui l'avversario ha chiuso tutti gli spazi, il giro palla va
velocizzato aumentando di conseguenza le energie fisiche alla ricerca
del giusto varco che possa innescare le punte. Nel primo tempo a volte
è riuscito (vedasi due occasioni per Di Massimo, in una
è
nato il gol), nella ripresa no. Nel calcio si potrebbe dire che non
esiste una scienza esatta, ne tanto meno esistono
scienziati
che possano stabilire cosa sia giusto o sbagliato, ma si possono fare
solo supposizioni e studi alla ricerca del miglioramento. Intanto ecco
le immagini di Gubbio contro Cesena. Fotoservizio di Gianfranco
Gavirati.
↓
►• 05
NOVEMBRE
2023
Braglia:
"Buon punto,
Cesena forte pure in dieci". Di Massimo: "Sì, ma dovevamo
vincerla"
Il
Gubbio non sfrutta la superiorità numerica per 87 minuti di
gioco (più recupero) e così impatta per 1-1
contro il
Cesena. Una occasione persa perchè i rossoblù
erano
riusciti a passare in vantaggio con un assist di Morelli poi
capitalizzato a rete da Di Massimo da pochi passi. Ma Kargbo
(incontenibile) fornisce una palla illuminante per Adamo che non lascia
scampo a Vettorel con un delizioso scavino trovando così il
pareggio. Le parole del trainer Piero
Braglia: "Un buon punto
perchè al Cesena non cambia niente giocare in dieci o in
undici
uomini dato che sanno ripartire molto bene e si è mostrata
una squadra forte, e per il fatto che sanno
ribaltare qualsiasi situazione con grande velocità.
Perciò
credo che abbiamo fatto una buona gara e siamo stati maturi dato che
non era
facile. Però abbiamo preso un gol veramente da polli
perchè non ti puoi permettere di far fare ad Adamo un taglio
di
oltre quaranta metri (sui tagli si segue sempre l'uomo). Diciamo che
qualche elemento stavolta ha
giocato sottotono rispetto ai nostri standard. Ci siamo schierati
tatticamente a specchio per non fare arginare i loro quinti
per il fatto che il Cesena sa giocare molto bene negli spazi. Ora non
ci resta di restare zitti
e lavoriamo, ci rimane solo quello". Le frasi di Alessio
Di Massimo: "Sono
contento
per il gol, per una questione di attimi potevo segnare il
raddoppio,
purtroppo non è facile commentare questa partita. Siamo
stati
ingenui sul gol che abbiamo preso. Bisogna migliorare in fase di
possesso palla,
bisogna farsi vedere di più e avere maggiore
personalità per fare male
di più in attacco. Forse non ci dovevamo accontentare con
l'uomo in più,
soprattutto dopo il vantaggio, anche se il Cesena si
è mostrato molto forte anche in dieci
uomini. Un vero peccato perchè una partita del genere si
poteva anche vincere". Il commento del tecnico bianconero
Domenico Toscano: "Certamente
l'espulsione dopo appena pochi minuti ha influenzato la partita.
Corazza mi ha detto che il cartellino rosso non c'era assolutamente:
è stato esagerato. Ma
anche se ci fossero stati gli estremi, credo che sia stata una
decisione avventata
perchè non si può rovinare una partita espellendo
un
calciatore dopo appena due minuti, tra l'altro sapendo che non
c'è l'ausilio del
Var. Per questo motivo sono contento per la prestazione
perchè
la squadra è rimasta compatta, è stata
determinata,
abbiamo cercato addirittura di vincere la partita e non abbiamo
concesso quasi nulla al Gubbio. Infatti nella ripresa non abbiamo
subito neanche un tiro in porta. Una prova di grande
maturità, in
inferiorità numerica, contro un Gubbio che lo reputo di
qualità".
↓
►• 05 NOVEMBRE
2023
Gubbio-Cesena, è 1-1. Corazza espulso dopo tre minuti, gol di Di Massimo, pari di Adamo
Gubbio
contro Cesena. La cronaca. Al 3' subito in dieci il Cesena per un fallo
di reazione a gioco fermo nei confronti di Signorini da parte di
Corazza. Al 13' ci prova
Mercati con un tiro dalla distanza, la palla sfila a lato di poco. Al
16' il Gubbio passa in vantaggio: da destra Morelli mette una palla
tagliata dove Prestia non arriva, davanti alla porta Di Massimo si
mette la sfera sul destro e la insacca radente in rete. Al 20' va via
sulla destra Ciofi che pennella in area un cross dove Kargbo cerca la
porta di testa, la palla sibila vicino al palo alla sinistra del
portiere. Al 28' va via sulla sinistra Udoh e prova un tiro cross con
la palla che attraversa tutto lo specchio della porta. Al 30' azione
con Dimarco che serve in area Di Massimo che prova il tiro di sinistro
con Pisseri che in tuffo compie il miracolo respingendo la sfera. Al
37' arriva il pareggio dei cesenati: Kargbo sulla trequarti va via in
dribbling, trova l'imbucata con un filtrante in verticale per Adamo che
entra in area, si ritrova solo davanti al portiere e con lo scavino, di
sinistro, deposita la sfera in fondo al sacco. Al 4' su punizione
calciata in area da Donnarumma dalla trequarti, Silvestri ci prova di
testa, ma Vettorel c'è e abbranca la sfera. Al 6' ci prova con
un tiro di destro Bulevardi dal limite, ma da terra lo mura Prestia,
qualche protesta, ma l'arbitro fa proseguire. Al 23' Shpendi conquista
una palla sulla trequarti e prova il tiro di destro da limite, ma
Vettorel in tuffo intercetta la sfera. Al 41' Donnarumma va via sulla
sinistra e crossa in area un cross teso che attraversa tutto lo
specchio della porta.
Tabellino: Gubbio - Cesena (1-1):
Gubbio (3-4-2-1):
Vettorel; Tozzuolo, Signorini (34' st Pirrello), Mercadante;
Morelli (34' st Frey), Bulevardi (24' st Rosaia), Mercati, Dimarco
(17' st Corsinelli); Spina, Di Massimo; Udoh (34' st Montevago). A
disp.: Greco,
Stacchiotti, Brogni, Guerrini, Casolari, Di Gianni. All.:
Braglia.
Cesena
(3-4-2-1):
Pisseri; Ciofi (1' st Pieraccini), Prestia, Silvestri; Adamo (29' st Pierozzi), Francesconi, De Rose,
Donnarumma; Kargbo, Bumbu (19' pt Shpendi) (29' st Ogunseye); Corazza. A disp.: Siano,
Veliaj, Pitti, David, Berti,
Chiarello, Giovannini. All.: Toscano.
Arbitro: Costanza di Agrigento (Fine di Battipaglia e Chaivaroli di Pecara); quarto uomo: Torreggiani di Civitavecchia.
Reti: 16' pt Di Massimo (G), 37' pt Adamo (C).
Espulso: 3' pt Corazza (C) per fallo di reazione.
Ammoniti: Bulevardi (G), Mercati (G), Dimarco (G). Angoli: 0-1. Recupero: 4' pt; 5' st. Spettatori: 1875 (di cui 620 abbonati); 638 provenienti da Cesena nel settore ospiti.
↓
►• 04 NOVEMBRE
2023
Primavera 3: vittoria (3-4) a Castellammare e secondo posto. Le frasi di Braglia alla vigilia
Primavera
3 guidata da Davide Baiocco. Un'altra vittoria importante, questa volta
in trasferta, per il Gubbio che vince per 4-3 a Castellammare di Stabia
allo stadio Menti e sale a 14 punti in classifica. Rossoblù che
si sono schierati sempre con il 4-3-3. Con Manganelli in porta. Difesa
a quattro con Cerbella, Bita, Toma e Merciari. A centrocampo il trio
Cuccarini, Conti e Bianchi.
Il tridente Giommetti, Arpaia e Barculli. I rossoblù si sono
imposti contro la Juve Stabia con le reti di Arpaia, Cuccarini, Toma e
Giommetti. Il Gubbio, vincendo lo scontro diretto (gli stabiesi erano a
pari punti), sale così al secondo posto nel girone a quota 14
punti dietro all'Avellino che viaggia con andatura veloce (sei partite
vinte su sei del totale finora disputate). Per quanto riguarda la prima
squadra, il trainer Piero Braglia è stato conciso nella
conferenza del prepartita contro il Cesena. Ecco le sue parole
salienti: "Il Cesena ha grandi
qualità davanti, sono tosti in difesa, gli esterni sono forti,
è un insieme di squadra ben plasmata. Se cambio modulo? Non so
se conviene con loro fare qualcosa di diverso. Quando ci saranno tutti
può essere una soluzione (la difesa a quattro ndr), ma bisogna
vedere chi sta meglio. Dobbiamo adesso recuperare qualche pedina e
dobbiamo fare giocare gli under, insomma abbiamo qualcosa da dover
sistemare". Assenti Portanova e Chierico per squalifica, mentre
rientra Casolari. Possibile dunque la conferma del 3-4-2-1 con il
probabile schieramento di qualche giovane come Tozzuolo (al posto di
Portanova, assente) rispetto ad Arezzo, e l'impiego di Casolari sulla
mediana (al posto di Chierico, anch'egli assente), con la
possibilità di vedere Di Massimo (al rientro) sulla trequarti al
fianco di Spina a supporto Udoh. Ovviamente sono tutte ipotesi alla
vigilia come spesso accade con il trainer Braglia che non fa mai
trasparire informazioni sulla formazione tipo, solo il campo saprà darci le giuste risposte.
↓
►• 02 NOVEMBRE
2023
Moduli: più punti con la difesa a quattro. Con il Sestri Levante posticipata di domenica
Anche
per domenica è vivo il dubbio. Con che modulo si
presenterà il Gubbio al Barbetti contro il Cesena? Braglia in
estate ha studiato e testato il 3-5-2, che però dopo quattro
partite di campionato non ha convinto del tutto il tecnico toscano.
Ecco allora che si è testato il 4-4-2 (nella vittoria con la Vis
Pesaro), poi il 4-2-3-1 (nella sconfitta rocambolesca a Pescara) e
sempre il 4-2-3-1 (nella vittoria netta contro la Carrarese). Poi
questi moduli sono stati accantonati e tornando sui suoi passi si
è rivisto il 3-5-2 e di seguito si è usato pure il
3-4-2-1 nelle ultime quattro partite di campionato. Tanti tipi di
schieramenti, numeri freddi che non dicono molto a leggerli
così. I moduli li fanno i calciatori, è impossibile
determinare un disegno tattico unico che vada bene per ogni squadra. I
grandi allenatori sono quelli capaci di cambiare a seconda della rosa a
disposizione, ma è pur vero che un tecnico ha degli schemi
preferiti e cerca di metterli in pratica. Da quando è arrivato a
Gubbio, Piero Braglia ha cambiato spesso. Entriamo nei dettagli e
vediamo cosa ci dice la statistica. Con il modulo con una difesa a
quattro finora sono arrivati 6 punti ma in sole tre partite (due
vittorie ed una sconfitta). Con il modulo con una difesa a tre invece
sono stati ottenuti 10 punti ma in otto partite (due vittorie, quattro
pareggi e due sconfitte). Cosa significano allora questi numeri. Con
questo trend, se Braglia avesse utilizzato sempre una difesa a quattro
si potevano ottenere 22 punti rispetto ai 16 punti racimolati
realisticamente dopo undici giornate. In pratica la statistica ci dice
che con una difesa a quattro le vittorie sono arrivate (in percentuale)
al 67% rispetto allo schieramento con una difesa a tre dove si tocca
quota 25% (di vittorie). In altre parole con la difesa a quattro sono
arrivati una media punti di 2,00 a gara contro una media punti di 1,25
a gara con la tattica difensiva a tre. Sicuramente quello che gli ha
portato più risultati in questo scorcio di campionato è
stato il 4-4-2 o il 4-2-3-1. Interessante questa statistica in
virtù del fatto che con il rientro di Di Massimo (dalla
squalifica) questo Gubbio può giocare con il 4-2-3-1: Spina e
appunto Di Massimo infatti hanno le capacità di poter giocare da
ali, con Bulevardi che può fungere da rifinitore con l'unico
centravanti Udoh o Montevago. Flash news. La gara Gubbio-Sestri Levante
in programma sabato 18 novembre è stata posticipata a domenica
19 novembre alle ore 16:15. Il programma delle giovanili. La Primavera
3 di Baiocco gioca sabato alle ore 14:30 in trasferta contro la Juve
Stabia allo stadio Menti. L'Under 17 di Tafani si trasferisce a Pescara
domenica nell'impianto Delfino Training Center di Città
Sant'Angelo (fischio d'inizio alle ore 15). Stesso impianto per l'Under
15 di Della Vedova che affronterà sempre il Pescara ma con
fischio d'inizio alle ore 13.
↓
►• 01 NOVEMBRE
2023
Gubbio criptico: troppi cartellini e le polveri bagnate in attacco. Le foto di Arezzo-Gubbio
L'ultima
partita contro l'Arezzo lascia strascichi soprattutto a livello
disciplinare. Il centrocampista Luca Chierico viene stoppato per due
giornate perchè "ha tenuto una condotta irriguardosa nei
confronti dell'arbitro in quanto pronunciava al suo indirizzo una frase
offensiva ripetuta tre volte; la misura della sanzione è per la
continuazione e valutate le modalità complessive della condotta
di particolare ingiuriosità". Inoltre è stato fermato per
un turno il difensore Denis Portanova dopo il doppio cartellino giallo
che ha ricevuto ad Arezzo, sul quale ci sono state diverse discussioni
in corso in casa eugubina. Ma è un dato di fatto che a livello
disciplinare questo si tratta del settimo cartellino rosso in casa
Gubbio dopo undici giornate di campionato ripartite tra quattro
espulsioni per i calciatori (Di Massimo, Casolari, Chierico e
Portanova) e tre elementi allontanati dal rettangolo di gioco facenti
parte dello staff tecnico. Sanzioni racchiuse nelle ultime cinque
giornate di campionato: due espulsi per gioco scorretto, uno per fallo
di reazione, ben quattro per reiterate proteste. Oltre a ciò si
sono registrati ben 28 cartellini gialli nelle prime undici giornate.
Per quanto riguarda i numeri invece si registra un attacco con le
polveri bagnate di fronte alla mole di occasioni costruite. Allo stato
attuale il Gubbio è andato in gol per undici volte, al pari
della Lucchese nel girone. Peggio dei rossoblù hanno fatto
nell'ordine soltanto Pineto, Spal, Virtus Entella (10), Vis
Pesaro (9), Olbia (8), Fermana e Sestri Levante (5). Numeri ben lontani
dalle squadre di testa che sul fronte avanzato sono piuttosto brillanti
e prolifici: la regina del gol è il Cesena con 27 reti segnate,
a seguire Pescara (21) e Torres (17). Questo aspetto accende un
campanello d'allarme perchè evidentemente c'è una
mancanza di lucidità, di determinazione, di cattiveria e di
concretezza dalla cintola in sù, che provengono da errori di
reparto o leggerezze individuali che cominciano a pesare parecchio.
Così come comincia a pesare il fatto che, tralasciando la
correttezza o meno delle decisioni arbitrali, il Gubbio ha collezionato
(come dicevamo prima) finora ben sette cartellini rossi. Nella
settimana che porta all'importante match di domenica con il Cesena, ci
sarà da lavorare proprio su questi aspetti: da una parte nello
specifico sulla fase offensiva che continua ad apparire tutt'altro
che efficace allo stato conclusivo, dall'altra una tendenza al
cartellino rosso che non può passare inosservata. Intanto ecco
le immagini di Arezzo e Gubbio. Fotoservizio di Alessandro Falsetti con
la collaborazione di Roberto Settonce.
↓
•••••
[vai a inizio pagina] [vai
alle news] [vai all'archivio
news]
|