[vai alle news] [vai all'archivio
news]
•••••
↓
►• 30 NOVEMBRE
2022
Focus. Sì, il Gubbio può sognare. Zitti zitti... attaccati al 'gruppone' dei presunti favoriti
Un
campionato abbordabile al Gubbio, finalmente. Sei squadre racchiuse in
cinque punti. Regna così l'incertezza come probabile compagna di
viaggio almeno fino a marzo. Non esiste la lepre che scappa via, come
è avvenuto invece nella passata stagione quando Modena e
Reggiana presero il volo in solitaria per contendersi il titolo. Il
meglio del momento è certamente la classifica che alza
l'interesse e legittima i sogni di tutti, compreso un Gubbio partito
(forse) tra lo scetticismo generale, ma sempre attaccato
al treno dei presunti favoriti. Non per noi perchè da
questa estate avevamo già scritto che la B poteva essere un
obiettivo accessibile visto il tenore del girone. Il
Gubbio non segnava quattro gol in
una sola partita dal 22 dicembre 2021: i rossoblù targati
Torrente si imposero per 4-1 in casa contro il Cesena con le reti di
Sainz Maza, Spalluto, Cittadino e Fantacci. La partita di Pesaro
inoltre ha confermato che la squadra di Braglia si trova più a
suo agio in trasferta. Ma lo dicono i numeri: sei vittorie, un pareggio
ed una sola sconfitta per un totale di 19 punti conquistati dei 32
totali. Ma poi ci sono altri dati: 14 gol realizzati in trasferta
contro gli 11 segnati in casa; poi 5 gol subiti contro i 7 incassati
tra le
mura amiche. Un altro dato importante è che sono andati a segno
in simultanea Vazquez e Mbakogu. Sarebbe facile ora dire "entrambi
tutta la vita!". Partita archiviata dopo il primo tempo. In
verità prima va a segno Morelli, ma lo show è di Arena
che gioca, ma gioca veramente e si inventa delle giocate assurde,
mette a sedere gli avversari in serpentina e diventa un assist man
efficace. Vazquez, meno cannibale in area, ma che ragiona come puntero
offensivo e stavolta è stato lucidissimo nelle scelte. Per non
parlare di Mbakogu che ha escogitato un gol da cineteca.
Adesso qualcuno dirà: Braglia, sei pazzo a non farli giocare
insieme! Sarebbe facile, quindi, no? Ma bisogna sempre ricordare che
nessuna partita è sembrata realmente facile. La squadra ottiene
il risultato solo ad una condizione: attenzione e determinazione sono
le precauzioni necessarie per ottenere i tre punti. Per cavalcare il
buon momento, la società ha messo in campo una iniziativa per
portare più gente allo stadio sabato contro il Siena, quei
tifosi che effettivamente sono mancati finora a livello numerico nelle
partite casalinghe. Sarà possibile entrare allo stadio gratis
per tutti gli under 18, per l'iniziativa leggi tutto nel link.
Flash news. Ex rossoblù: l'attaccante Elio De Silvestro ha
trovato l'accordo con l'United Riccione in serie D e firmerà nei
prossimi giorni. Con la formazione romagnola militano altri due ex
rossoblù: il difensore Michele Rinaldi e il centrocampista
Alessio Benedetti.
↓
►• 29 NOVEMBRE
2022
Vazquez: "Crediamo nei nostri mezzi". Braglia: "Strafelice". Le foto di Vis Pesaro-Gubbio
Il
Gubbio vince con un rotondo punteggio a Pesaro. Chiusa la pratica nel
primo tempo. Sblocca il risultato Morelli sottoporta (su assist di
Arena) che poco prima aveva colpito un palo di testa. Mentre il
raddoppio è di Vazquez dopo un assolo su lancio di Rosaia. La
terza segnatura porta il timbro di Mbakogu con un missile terra-aria
sotto il sette. Il poker è servito con Spina che segna nella
classica azione di contropiede nel finale. Le parole di Piero Braglia: "Direi
che stiamo facendo un campionato importante. Non ci siamo mai nascosti.
La squadra deve divertirsi come sta facendo e nel calcio a questo punto
si può dire: mai dire mai. Mi hanno chiamato per migliorare il
campionato dell'anno scorso, sono venuto a Gubbio per questo e ci
proviamo. Sono strafelice per i ragazzi perchè lottano e
corrono: non posso pretendere di più da una squadra che gioca
con diversi under (dai cinque ai sei), anche se abbiamo la fortuna di
avere in squadra elementi come Spina e Arena. Abbiamo anche dei giovani
bravi in difesa come Bonini e Portanova. Chi ha messo in piedi questa
squadra è stato molto bravo e bisogna riconoscerlo: non ci sono
solo io, qui contano prima di tutto i calciatori e l'ambiente. E vorrei
che ci fossero situazioni più positive attorno alla squadra.
Contro il San Donato non c'era nessun tifoso ospite mentre i nostri
tifosi erano a trecento metri... dallo stadio: di questo passo li mettono
fuori! Se non c'è nessuno da parte degli ospiti, i tifosi di
casa vanno spostati. Ma qui siamo in Italia e non mi meraviglio di
niente. Troppe leggi, bah. Tuttavia non mi aspettavo che la squadra
riuscisse ad andare in porta così facilmente, in altre occasioni
ho visto una Vis Pesaro diversa: non me lo sarei aspettato, mi sarei
aspettato una partita tosta e dura. Forse è stata una
giornataccia per loro". La parola all'argentino Federico Vazquez: "Contento
per il gol e per la prestazione di tutta la squadra. Stiamo facendo un
buon lavoro a Gubbio. Fuori casa facciamo bene, ma in questa partita in
particolare abbiamo creato tante occasioni da gol. A volte facevamo
più fatica. Al fianco come punta di Mbakogu? Ma io preferisco
giocare in attacco così con un'altra punta per le mie
caratteristiche, tuttavia posso anche ricoprire diversi ruoli e mi
metto sempre a disposizione del mister. Ora stiamo prendendo
consapevolezza della nostra forza. Chissà, a marzo si
potrebbe parlare di altro". Ecco le immagini di Pesaro. Le foto di Filippo Baioni con la collaborazione di Luciano Bertuccioli.
↓
►• 29 NOVEMBRE
2022
Il Gubbio cala il poker a Pesaro (0-4). In gol Morelli, Vazquez, Mbakogu e Spina nel finale
Vis
Pesaro e Gubbio nel turno infrasettimanale in notturna. Il trainer
Braglia schiera il 3-4-1-2. Il tecnico dei biancorossi Sassarini opta
per il 3-4-3. La cronaca. All' 8' occasione dei rossoblù quando
da sinistra Semeraro pennella in area un pallone che viene spizzato da
Mbakogu, da destra giunge Morelli che di testa cerca l'angolino basso
ma la palla si stampa sulla base del palo. Al 13' altra occasione
ghiotta quando Rosaia dal limite serve in area Vazquez che di prima
intenzione smarca da solo Mbakogu a pochi passi dal portiere, ma
l'attaccante nigeriano spreca tutto con un tiro di destro telefonato
con la palla che viene arpionata agilmente da Farroni in tuffo. Al 22'
va via sulla sinistra Mbakogu che si porta in velocità nei
pressi dell'area e serve con un filtrante una palla su un piatto
d'argento per Vazquez che manca però incredibilmente il tocco
finale. Al 25' occasione ancora per i rossoblù quando Mbakogu
entra in area e calcia a botta sicura a rete, ma Cusumano in extremis
in scivolata si salva in angolo. Ma al 26' il Gubbio raccoglie i
frutti: dalla sinistra Arena entra in area in serpentina, tocco di
sinistro morbido per vie orizzontali dove a rimorchio sopraggiunge
Morelli che di destro di piatto deposita la sfera in fondo al sacco.
Padroni di casa che protestano per un presunto fuorigioco, ma l'arbitro
indica che è tutto valido. Al 34' arriva il raddoppio: tutto
nasce dalla difesa quando Fedato cade a terra dopo un contrasto in
copertura con Portanova, poi il difensore è bravo a servire a
centrocampo Rosaia che effettua un lancio in verticale verso Vazquez
che ruba il tempo a Rossoni, lo salta in dribbling e una volta entrato
in area fa partire un tiro di sinistro che si insacca in porta a
mezz'altezza alle spalle di Farroni. Al 44' succede l'incredibile
perchè il Gubbio trova il tris: incredibile pure l'azione
perchè nasce dalla difesa quando Mbakogu dalle retrovie effettua
un lancio lungoin verticale per Vazquez che si libera sulla sinistra e
rimette in mezzo per l'accorrente Mbakogu che, una volta entrato in
area, fa partire un fendente al volo di destro con la palla che si
insacca sotto il sette. Tutto perfetto. La ripresa. Al 2' una chance
per i biancorossi quando sugli sviluppi di un corner Rossoni stacca di
testa in area e la palla sibila vicino al palo. Al 23' i vissini si
rendono pericolosi con una punizione calciata in area da Fedato con
Babayoko che di testa colpisce in pieno il palo. Al 34' in area Fedato
si gira in un fazzoletto e calcia potente in porta, ma Di Gennaro
è reattivo e respinge in tuffo. Al 40' arriva il poker: lancio
lungo dalle retrovie di Toscano e sulla transizione si invola Spina da
centrocampo a tutta velocità, una volta entrato in area di
destro insacca la palla nell'angolino basso.
Tabellino: Vis Pesaro - Gubbio (0-4):
Vis Pesaro
(3-4-3): Farroni; Rossoni, Gavazzi (1' st Babayoko), Cusumano; Ghazoini, Valdifiori (1' st Coppola), Aucelli (37' st Garau), Borsoi; Sanogo (1' st Nina), Di Paola (1' st Pucciarelli), Fedato. A disp.: Campani, Nicoli, Zoia, Ngom, Egharevba, Cavalli. All.:
Sassarini.
Gubbio (3-4-1-2):
Di Gennaro; Portanova (37' st Signorini), Redolfi, Bonini; Morelli,
Rosaia (28' st Francofonte), Bulevardi, Semeraro; Arena (19' st
Toscano); Vazquez (37' st Spina), Mbakogu (19' st Di Stefano). A disp.: Meneghetti, Bontà. All.: Braglia.
Arbitro: Turrini di Firenze (Linari di Firenze e Pasqualetto di Aprilia); quarto uomo: Gianquinto di Parma.
Reti: 26' pt Morelli (G), 34' pt Vazquez (G), 44' pt Mbakogu (G), 40' st Spina (G).
Ammoniti: Cusumano (V), Gavazzi (V), Nina (V), Semeraro (G), Pucciarelli (V), Redolfi (G), Di Stefano (G). Angoli: 5-1. Recupero: 3' pt; 1' st. Spettatori: 959 (di cui un centinaio da Gubbio).
Risultati: Sedicesima Giornata - Girone B - Serie C:
Alessandria - Olbia 1-1
26' Gazoul (A), 47' Ragatzu (O) rig.
Carrarese - Ancona 2-0
59' Energe (C), 74' Pelagatti (C)
Lucchese - Cesena 1-0
59' Franco (L)
Pontedera - Virtus Entella 2-1
5' Catanese (P), 27' Zamparo (E), 59' Benedetti (P)
Recanatese - Reggiana 0-1
88' Pellegrini (Reg) rig.
Rimini - Imolese 3-1
4' Santini (R), 30' Zagnoni (I), 39' Santini (R), 82' Santini (R)
San Donato Tavarnelle - Montevarchi 3-1
7' Ubaldi (S), 41' Jallow (M), 65' Russo (S), 92' Noccioli (S)
Siena - Fermana 2-3
23' Giandonato (F), 73' Spedalieri (F), 78' Belloni (S), 80' Frediani (S), 90' Graziano (F)
Torres - Fiorenzuola 0-1
77' Mastroianni (F)
Vis Pesaro - Gubbio 0-4
26' Morelli (G), 34' Vazquez (G), 44' Mbakogu (G), 85' Spina (G)
↓
►• 28 NOVEMBRE
2022
Con la Vis Pesaro per sfatare il tabù dal 2019. L'ultima vittoria con Torrente e Sorrentino
Contro
la Vis Pesaro nel turno infrasettimanale. L'ultima vittoria a Pesaro
risale a tre anni fa quando sulla panchina dei rossoblù c'era
Vincenzo Torrente e fu la prima vittoria del tecnico di Cetara quando
era subentrato da tre turni in panchina al posto di Federico Guidi. Era
il 27 ottobre 2019 e fu risolutivo un gol nel secondo tempo di
Sorrentino contro i marchigiani allenati allora da Pavan. A Pesaro ci
fu solo un'altra vittoria, il 18 marzo 1990, quando il Gubbio si impose
sempre per 1-0 con la rete decisiva di Di Curzio su calcio di rigore.
Nelle ultime due annate invece sono uscite solo sconfitte. La prima il
1 novembre 2020 quando i biancorossi di Nanu Galderisi si imposero per
1-0 con la rete decisiva di Giraudo. L'ultima partita risale al 23
ottobre 2021 e il Gubbio venne sconfitto di nuovo per 1-0 con la rete
risolutiva di Gucci. Adesso la classifica dice che la squadra di
Braglia si trova al secondo posto in classifica (con 29 punti
conquistati in 15 partite) contro la Vis Pesaro di Sassarini che ha
racimolato 15 punti in classifica (-14 degli eugubini). L'ultima
vittoria dei vissini è datata 9 ottobre 2022 quando si imposero
per 1-0 con il San Donato Tavarnelle. Nelle ultime otto giornate i
marchigiani hanno ottenuto appena 3 punti (con tre pareggi e cinque
sconfitte, l'ultima a Chiavari contro l'Entella). Il tecnico degli
adriatici Sassarini potrebbe proporre il modulo 4-3-1-2 che può
diventare un 4-3-3 a gara in corso. Può essere questo il
probabile undici iniziale. Farroni in porta. Difesa a quattro con
Ghazoini, Gavazzi, Babayoko e Zoia. Centrocampo a tre con Aucelli,
Valdifiori e Cusumano. Sul fronte avanzato Di Paola tra le linee a
supporto del duo di attacco Cannavò e Fedato. In casa Gubbio
invece è assente il
laterale difensivo Corsinelli che deve scontare il secondo turno di
squalifica dopo l'espulsione rimediata a Lucca. Out pure l'attaccante
Artistico che si deve operare (in questi giorni) per la frattura al
quinto metatarso rimediata durante la partita interna contro la
Recanatese. Il tecnico Braglia potrebbe riproporre il 3-4-2-1 ma non
è escluso che si torni al 4-2-3-1. D'altronde l'allenatore di
Grosseto oramai ci ha abituato a cambiare pelle e non disdegna di
mutare schieramento tattico a partita in corso. Sicuro in porta Di
Gennaro. Probabile la difesa a tre con Portanova, Signorini e Bonini.
Possibile è un quartetto sulla mediana con Morelli,
Bontà, Rosaia e Semeraro. Arena e Spina potrebbero fungere da
trequartisti a supporto dell'unica punta che potrebbe essere Vazquez
(o Mbakogu). Ma come sempre Braglia sceglierà interpreti e
modulo solo all'ultimo istante. Il Gubbio sarà seguito in terra
adriatica da un centinaio di tifosi vista la vicinanza.
↓
►• 26 NOVEMBRE
2022
Mbakogu: "Niente è facile, l'importante è vincere". Le foto di Gubbio-San Donato Tavarnelle
Con
più fatica del previsto il Gubbio piega il fanalino di coda San
Donato Tavarnelle. Dopo un primo tempo dove i rossoblù non
trovano sbocchi, il tecnico ha dovuto cambiare in tavola le carte
mutando modulo (passando dal 3-4-2-1 al 4-2-3-1). A metà della
ripresa per sbloccare il risultato ci pensa una intuizione di Semeraro
che pennella per la testa del neoentrato Mbakogu che gonfia la
rete
e porta il sorriso in casa rossoblù. Le parole del trainer Piero
Braglia: "Una fatica
tremenda, è la verità. Non abbiamo fatto una grande
partita. Ma non è sempre facile interpretarle al meglio. Certo,
qualcuno può dire: ma che ci frega, basta che abbiamo vinto.
Però dobbiamo anche sapere che bisogna fare molto meglio.
All'inizio ho fatto giocare Spina esterno di centrocampo come avevo
fatto contro l'Ancona, invece il ragazzo era bloccato e non era lui. Il
San Donato ha giocato a calcio, mi pare strano che abbia così
pochi punti. Sappiamo che a volte facciamo bene, altre volte invece ce
le suonano quando scendiamo di livello sotto l'aspetto dell'intensità e
della grinta. Si vincono le partite quando vinciamo i duelli in campo,
quando cioè giochiamo nell'uno contro uno a tutto campo, quando invece arriviamo
secondi sulla palla andiamo in difficoltà e dobbiamo accorciare
sui lati abbassando i quinti. Il doppio giallo di Vitale? É
stato un bischero, come si fa a prendere due ammonizioni in un minuto.
Mbakogu in gol? Mi ha fatto piacere che ha segnato Jerry ma stiamo
facendo un percorso e dipende solamente da lui accocciarlo, da parte
mia non posso aiutarlo di più di così". Tocca proprio a Jeremy Mbakogu: "Il
gol è tutto merito di Semeraro che mi ha messo una bella palla,
il 50% della rete è merito suo. Non ci sono partite facili in
serie C, forse la gente si aspetta che vinciamo tutte le partite per 4
a 0, ma non è così perchè le altre squadre
preparano bene le partite contro di noi. L'importante era vincere. Braglia dice che posso dare di più? Il mister a volte
è pesante, però questa è la sua forza
perchè tira fuori il meglio dai calciatori, è uno
abituato a vincere". Le frasi del trainer dei chiantigiani Daniele Buzzegoli: "Non
è la prima volta che perdiamo in questa maniera, evidentemente
in questo momento forse ce lo meritiamo. Abbiamo fatto la nostra prestazione,
abbiamo creato, inoltre abbiamo messo in difficoltà il Gubbio
chiudendo gli spazi, ma non abbiamo capitalizzato le nostre
occasioni. Nel momento in cui siamo rimasti in superiorità
numerica forse dovevamo essere più efficaci e in questo bisogna
lavorarci sopra". Intanto ecco le immagini (20 foto) della partita. Fotoservizio di Gianfranco Gavirati.
↓
►• 26 NOVEMBRE
2022
Gubbio a fatica piega il San Donato Tavarnelle (1-0). Decide un colpo di testa di Mbakogu
Gubbio
contro San Donato Tavarnelle. Il tecnico Braglia conferma il 3-4-2-1
adoperato a Lucca. Il trainer degli ospiti Buzzegoli opta per il
4-3-1-2. La cronaca. Al 6' sulla destra va via Arena che crossa in area
dove Bontà cerca il bersaglio di testa, palla a lato. Al 10' una
lancio lungo di Nunziatini elude la trappola del fuorigioco con Carcani
che si porta in area tutto solo penetrando da destra, però
tentenna troppo e Bonini in recupero riesce a sbrogliare il pericolo
facendo muro in extremis in copertura. Al 17' il tecnico Braglia cambia
atteggiamento tattico schierando il 4-2-3-1 che in fase di non possesso
diventa un 4-5-1. Al 29' pericolosi i toscani quando Marzierli
apre sulla destra per Russo che entra in area, si porta la palla sul
sinistro e calcia in porta radente,salva tutto a due passi dalla porta
Portanova con un prodigioso intervento in scivolata di piede. Al 39' da
centrocampo da sinistra apertura di Nunziatini per Galligani che entra
in area dal vertice destro e poi fa partire un diagonale insidioso di
destro, Di Gennaro in tuffo è reattivo e stoppa il pericolo. Al
41' invece Arena da destra serve al limite Rosaia che fa partire una
rasoiata di destro con Cardelli che si distende in tuffo a mano aperta
e si salva in angolo. La ripresa. Subentra Semeraro al posto di Spina e
il tecnico Braglia torna al modulo 3-4-2-1 iniziale. Al 16' su
punizione in area calciata da Rosaia, spizza di testa Vazquez ma la
palla sfila sul fondo. Al 23' il Gubbio trova il gol del vantaggio:
sugli sviluppi di un calcio d'angolo calciato in area da Arena, si
forma una mischia dove si smarca Semeraro che riesce a pennellare un
assist per la testa di Mbakogu che incorna all'altezza del dischetto e
la palla gonfia il sacco con Cardelli che resta impietrito. Al 28'
invece è Vazquez che apre per Arena che fa partire un tiro di
destro al volo a palombella, Cardelli vola sotto la traversa e compie
un autentico miracolo per respingere la sfera. Al 29' però
Vitale rimedia il secondo giallo nel giro di sessante secondi (per
fallo su Russo) e viene così espulso. Al 44' ci prova dalla
lunga distanza Russo con la palla che sorvola sopra la traversa.
Tabellino: Gubbio - San Donato Tavarnelle (1-0):
Gubbio
(3-4-2-1):
Di Gennaro; Portanova, Signorini, Bonini; Morelli (16' st
Vitale), Rosaia,
Bontà (10' st Toscano), Spina (1' st Semeraro);
Arena, Bulevardi (10' st Mbakogu); Vazquez (32' st Redolfi).
A disp.: Meneghetti, Francofonte, Di Stefano. All.: Braglia.
San Donato Tavarnelle (4-3-1-2):
Cardelli; Gorelli, Carcani (45' st Noccioli), Siniega, Montini (19' st Alessio); Borghi (34' st Sepe), Rossi A. (19' st Bovolon),
Nunziatini (34' st Ubaldi); Russo; Galligani, Marzierli. A disp: Rossi M., Ciurli, Mascia, Contipelli, Gjana.
All.: Buzzegoli.
Arbitro: Grasso di Ariano Irpino (Conti di Seregno e Cesarano di Castellammare di Stabia); quarto uomo: D'Agnillo di Vasto.
Rete: 23' st Mbakogu (G).
Espulso: 29' st Vitale (G) per somma di ammonizioni. Ammoniti: Rossi A. (S), Semeraro (G), mister Braglia (G), Gorelli (S), Mbakogu (G). Angoli: 6-3. Recupero: 0' pt; 5' st. Spettatori: 832 (439 abbonati).
Risultati: Quindicesima Giornata - Serie C - Girone B:
Ancona - Torres 1-1
30' Scappini (T), 69' Spagnoli (A)
Fermana - Lucchese 1-0
21' Misuraca (F)
Fiorenzuola - Alessandria 0-0
Gubbio - San Donato Tavarnelle 1-0
68' Mbakogu (G)
Imolese - Pontedera 1-2
9' Aurelio (P), 55' Perretta (P), 67' De Feo (I)
Montevarchi - Recanatese 1-1
46' Jallow (M), 78' Sbaffo (R)
Olbia - Cesena 0-1
19' Saber (C)
Reggiana - Rimini 2-0
20' Montalto (Re), 61' Lanini (Re)
Siena - Carrarese 0-0
Virtus Entella - Vis Pesaro 2-1
30' Tenkorang (E), 59' Zamparo (E), 84' Fedato (V)
↓
►• 25 NOVEMBRE
2022
Braglia: "Tutti utili, nessuno indispensabile". Giammarioli: "Il Gubbio può puntare alla B"
Alla
vigilia del match contro il San Donato Tavarnelle (fischio d'inizio
alle ore 17:30), ecco cosa dice il tecnico Piero Braglia: "Ogni
partita va affrontata nel miglior modo possibile anche perchè i
toscani non meritano la classifica che occupano e sono bravi davanti.
Ci potrebbero creare problemi perchè in casa non andiamo molto
bene ultimamente sotto l'aspetto dell'atteggiamento e quindi adesso non
ci possiamo permettere di toppare. Dobbiamo essere aggressivi e
coraggiosi, con la voglia di fare la gara. Bisogna sapere che tante
cose dipendono solamente da noi, servono fame e motivazioni". Ma possono coesistere Vazquez e Mbakogu? "Ma
sì, possono giocare insieme ma dipende sempre dallo stato di
forma dell'uno e dell'altro. Gioca chi se lo merita, chi ha sbagliato
nelle prestazioni precedenti chiaramente avrà meno
possibilità perchè quello che parla fino a prova
contraria è il campo. Mentre chi toppa con me sta fuori. Tutti
sono utili, ma nessuno è indispensabile. Al primo posto per me
viene sempre la squadra". Si proseguirà con lo stesso assetto tattico con la difesa a tre di Lucca? "Ma
credo che in questo momento stiamo giocando in una certa maniera e ci
ha dato anche buoni risultati, pertanto continuiamo così. Siamo
capaci di giocare anche con la linea a quattro, però vedremo. Come
vedremo se Arena giocherà dietro a due attaccanti oppure faremo
delle cose diversamente". Una parentesi propriamente su
Alessandro Arena: quest'anno sembra avere aggiustato la mira
sottoporta, sembra infatti maturato in questo, in pratica ci spiega
come può essere accaduto? "Dipende
tutto dal ragazzo, ed io non ho lavorato su niente. Da parte mia posso
dargli solo fiducia e dargli qualche consiglio. Deve capire che se
vuole fare quel salto di qualità deve essere continuo. Se vuole
ambire a fare il salto di categoria oppure il doppio salto di
categoria, perchè lui sa giocare a calcio, deve offrire sempre
delle prestazioni ad alto livello. La gara di Lucca ero convinto che
non la sbagliava: infatti a tavola (durante il pranzo ndr) era
silenzioso. Mi sono subito chiesto: «strano». Dico questo
perchè lui di solito chiacchiera sempre, soprattutto con
Bulevardi ma anche con gli altri. Capisco che non è facile
cambiare certe abitudini, ma credo che quando si avvicina la gara, un
calciatore deve cambiare atteggiamento. Tu puoi fare il bischero o
scherzare quanto vuoi, ma quando si va in mezzo al campo si fa sul
serio. Se qualcuno pensa che qua è tutto un giochino
perchè siamo a Gubbio e nessuno ti rompe le scatole, non si va
da nessuna parte". Intanto ha parlato l'ex direttore sportivo del Gubbio, Stefano Giammarioli, ai microfoni di Tuttoc.com e ha detto: "Gubbio
ambizioso, può puntare alla serie B. Non era facile lavorare
dopo Torrente che ha fatto la storia della città. C'è un
presidente (Notari ndr) ambizioso che ha cominciato a conoscere i
meccanismi del calcio, uno degli allenatori più esperti della
categoria (Braglia ndr) e un direttore sportivo giovane (Mignemi ndr)".
↓
►• 24 NOVEMBRE
2022
Contro la cenerentola chiantigiana. Corsinelli out per due turni. Assente anche Artistico
Una
sola vittoria in campionato. Contro la Torres Sassari, fuori casa, lo
scorso 11 settembre. Poi si sono registrati sei pareggi e sette
sconfitte. Questo è il San Donato Tavarnelle che rappresenta le
località di San Donato in Poggio e Tavarnelle Val di Pesa,
frazioni del comune di Barberino Tavarnelle nella città
metropolitana di Firenze. Segni distintivi i colori giallo, blu e
bianco. In pratica la squadra toscana non vince una partita da oltre
due mesi. Appena 9 sono i punti racimolati (-17 dal Gubbio). La squadra
chiantigiana adesso è allenata in panchina da Daniele Buzzegoli
(ad interim) dopo l'esonero di Lamberto Magrini. Proprio nell'ultima
uscita contro l'Entella è stato utilizzato il modulo 4-3-1-2. Ma
sabato mancherà lo squalificato difensore Brenna. Questo il
probabile undici. Cardelli in porta. Una difesa a quattro con Gorelli,
Contipelli, Siniega e Montini. Un centrocampo con il trio con
Borghi, Calamai e Nunziatini. Sul fronte avanzato Russo a giostrare tra
le linee a supporto del duo di attacco Ubaldi e Marzierli. In casa
Gubbio invece sarà assente il difensore di fascia Francesco
Corsinelli, espulso domenica scorsa a Lucca, che si è preso due
giornate di squalifica per una manata al volto verso un avversario dopo
una mischia a centrocampo. Out l'attaccante Gabriele Artistico per una
frattura al quinto metatarso. Da valutare ancora le condizioni fisiche
di Di Stefano assente a Lucca e nella precedente gara contro la
Recanatese. Come sono da verificare anche le condizioni di Jeremy
Mbakogu che a Lucca è partito dalla panchina perchè in
settimana aveva avuto un problemino fisico. Ovviamente sono tutte
notizie ufficiose e non ufficiali perchè quest'anno viene tenuto
tutto sotto il massimo riserbo nei confronti di coloro che fanno
comunicazione usuale sportiva a livello locale. Il tecnico Piero
Braglia potrebbe confermare il 3-4-2-1 di Lucca, ma non è poi
così escluso che si torni al 4-2-3-1. Il tecnico di Grosseto ci
ha abituato in questa stagione a cambiare spesso pelle. Appare
confermatissimo tra i pali Di Gennaro. Difesa a tre con Portanova,
Signorini e Bonini. Quartetto di centrocampo con Morelli, Toscano,
Rosaia e Semeraro. Sulla trequarti Arena e Spina a supporto di Vazquez
o Mbakogu. Se invece si torna al 4-2-3-1 è possibile Morelli,
Portanova, Signorini e Bonini sulla linea difensiva. Duo di mediani con
Toscano e Rosaia. Trio di trequartisti con Arena, Vazquez (o Bulevardi)
e Spina. Come puntero Mbakogu. Valutazioni e possibili sorprese che
Braglia sceglierà solo all'ultimo istante.
↓
►• 23 NOVEMBRE
2022
Il 'Camaleonte' di Braglia. Squadra che cambia abito. Cosa facevano i suoi predecessori
Il
Gubbio è una squadra camaleontica. Disorientamento della
filosofia dei titolarissimi e cambia pelle a campionato in corso. Il
Gubbio camaleontico è pieno di risorse e sorprese. É la
squadra che scopre il gusto del contropiede, delle ripartenze, del dai
e vai a un tocco. Il girotondo è morto e seppellito. Braglia non
ama il girotondo, è essenziale e verticale, mutando la scena,
mischiando gli interpreti, confondendo gli avversari. Questo, dunque,
è il Gubbio di Braglia. In quattordici giornate sono mutate le
strategie tattiche in quattro circostanze. Si è partiti con il
4-2-3-1 che è stato utilizzato dal primo minuto in nove
situazioni. Poi si è passati al 3-5-2. In tre situazioni
è stato utilizzato il 3-4-1-2. Mentre nell'ultimo incontro
contro la Lucchese è stato adoperato il 3-4-2-1. Una squadra
variabile. Guardiamo cosa succedeva in passato. Chi cambiava spesso
modulo era Giovanni Cornacchini che utilizzò tre schieramenti
tattici: il 4-4-2, il 4-3-3 e il 3-5-2, ma la sua esperienza in
rossoblù fu breve e sfortunata sulla panchina. Gli altri
allenatori che sono stati a Gubbio invece partivano sempre da un modulo
prestabilito, di base, anche se a stagione in corso poi sono stati
usate delle strategie tattiche di riserva. Andiamo per ordine. Nella
passata stagione Vincenzo Torrente usava come caposaldo il modulo
4-3-3, che tra l'altro rispecchiava lo stesso schieramento tattico nel
biennio vincente (in due stagioni riuscì a salire dalla Seconda
Divisione alla serie B). Tuttavia, l'anno scorso, in alternativa, il
tecnico di Cetara ha usato anche il 4-3-1-2, ma il reparto difensivo si
è sempre appoggiato su una linea a quattro. La stessa cosa
è avvenuta nella stagione 2020-2021 con Torrente: la base di
partenza con il 4-3-3, con la variante del 4-3-1-2. Nella stagione
2019-2020 invece il tecnico Federico Guidi utilizzava il 4-3-3, quando
subentrò Torrente provò il 4-3-3 ma poi durante il
campionato si adattò alle caratterisitiche dei calciatori che
aveva in possesso, così mutò il suo schieramento usando
il modulo 3-5-2 e talvolta il 3-4-2-1. Stagione 2018-2019: con
Alessandro Sandreani in panchina era stato usato il 4-3-3 e il 4-3-1-2,
poi subentrò Galderisi e usò il suo marchio di fabbrica,
ovvero il modulo 4-2-3-1, anche se nel finale di stagione aveva
cambiato assetto provando il 3-5-2. Arriviamo così alla
stagione più particolare (2017-2018) perchè in questa
annata il Gubbio cambiò ben tre allenatori: infatti come
dicevamo si partì con Cornacchini (4-4-2; 4-3-3; 3-5-2), con il
subentro di Dino Pagliari si giocò invece in pianta stabile
con l'assetto 4-1-4-1, nel finale di stagione venne chiamato Alessandro
Sandreani che invece si prodigò ad utilizzare il 3-5-2. Finiamo
la nostra statistica con la stagione del 2016-2017, quando in panchina
c'era Giuseppe Magi, appena promosso dalla serie D: in quella annata si
partì con il modulo vincente della stagione precedente, il
4-3-3, che a volte variava con il 4-3-1-2, mentre nella seconda parte
della stagione il tecnico pesarese provò il 3-5-2. Ogni
allenatore ha le sue idee e le mette in campo.
↓
►• 22 NOVEMBRE
2022
Arena, la velocità esecutiva e la sensibilità sulla palla. Nelle movenze sembra Brahim Diaz
Le
qualità nel calciatore moderno. Oltre i piedi, il cervello deve
essere super. Lo dicono alcuni esperti, per l'esattezza due ricercatori
con solide basi neuroscientifiche, Sajad Jafari (ingegnere di biomedica
iraniano) e Lesley Samuel Smith (professore di matematica e di scienze
computazionali inglese), che alcuni anni fa avevano pubblicato uno
studio originale che spiegavano il talento di calciatori di fama
mondiale (come ad esempio Lionel Messi). Alla base di tutto è
importante l'incidenza delle qualità anatomo-morfologiche e
tecniche del calciatore accompagnata dalla velocità esecutiva e
la sensibilità sulla palla. Ma è fondamentale una lettura
controintuitiva che deve essere coerente con le acquisizioni
neurobiologiche: in pratica si è notato che alcuni calciatori
hanno delle doti innate nel senso che il rapporto tra visione e tempo
di reazione è più rapido. Tutto questo differenzia il
calciatore talentuoso da un calciatore normale: l'altissima
velocità di corsa e di pensiero gli consentono di disporre di un
ventaglio di soluzioni a priori in rapporto al momento, e questo
è il frutto di una frase che spesso viene usata nel calcio
moderno: sapere a chi dare la palla prima di riceverla. Corrisponde ad
un momento percettivo più veloce, il che permette al soggetto di
effettuare più percezioni al secondo abbinando il suo repertorio
tecnico all'intelligenza che deriva dalla sensibilità nei
movimenti corporei. Una grande capacità tecnica necessita di
essere accompagnata da una grande capacità di lettura della
situazione e della velocità scelta per poter eseguire la cosa
giusta al momento giusto. Alessandro Arena sorprende in certe partite. Alcuni
esempi nella gara di Lucca: il tocco in giravolta di sinistro volante
che ha portato al rigore che si è procurato Corsinelli, quel
tocco volante di sinistro che ha portato al tiro Corsinelli, ma
soprattutto quel gol del raddoppio in serpentina che ha messo a sedere
mezza difesa rossonera e con il sinistro ha piazzato la palla tra le
gambe del portiere dei toscani. Arena sa adattare le proprie scelte e
gestualità tecniche con innate capacità di percezione e
velocità di reazione. Questi spunti stimolano
l'opportunità di allenare i calciatori a pensare rapidamente e
successivamente eseguire un gesto in un tempo limitato. Alessandro
Arena in certe sembianze assomiglia al calciatore spagnolo Brahim Diaz,
sia per le movenze e la rapidità nello stretto. A tutti gli
effetti, come il calciatore del Milan, Alessandro Arena è un
calciatore agile che fa leva sul baricentro basso per difendere la
palla, superare l'avversario e giocare il pallone, è in grado di
dare del tu alla palla e combinare con rapidità nei movimenti
con i compagni perchè dotato di una tecnica eccellente che lo
rendono efficace, e il suo posizionamento tra trequarti e fascia
garantisce imprevedibilità al gioco di squadra. I suoi continui
movimenti senza palla spingono i centrali o i terzini ad uscire dalla
propria posizione, creando quindi spazi per la manovra offensiva.
L'abilità nell'occupare le linee di passaggio, oltre la
capacità di leggere il gioco, gli permette di rubare palloni per
ripartenze pericolose utili alla squadra. L'anno scorso era un po'
acerbo in termini di concretezza in zona gol, adesso appare
più maturo sotto questo aspetto. Torrente lo ha forgiato,
Braglia lo ha plasmato.
↓
►• 21 NOVEMBRE
2022
Focus. Punti all'apice, è un Gubbio 'formato trasferta'. Ma c'è un neo: troppa indisciplina
Questione
di numeri. Innanzitutto il Gubbio si dimostra squadra "formato
trasferta". Nel girone meglio dei rossoblù non ha fatto nessuno:
cinque vittorie conquistate, un pareggio ed una sola sconfitta con 16
punti raccolti sui 26 totali. Seguono Siena ed Entella che fuori casa
hanno ottenuto finora 14 punti. Mentre i numeri dimostrano che tra le
mura amiche la formazione eugubina ha trovato sicuramente maggiori
difficoltà: in sette partite sono state racimolate appena tre
vittorie, ottenuto un pareggio mentre ha incassato ben tre sconfitte.
Per quanto riguarda le vittorie la formazione di Braglia c'è
riuscita in otto partite a pari merito con Carrarese, Fiorenzuola e
Reggiana. Un altro dato importante proviene dai punti ricavati
totalmente: 26 punti per una media di 1,85 punti a partita. In 14
partite sono stati conseguiti gli stessi punti che nella passata
stagione erano stati raggiunti nel girone di andata: 26 punti per una
media di 1,37 punti a match. Pertanto ci sono tutte le carte in regola
per migliorare il miglior trend nel girone di andata (dopo la serie B)
che era stato ottenuto da Giuseppe Magi nella stagione 2016-2017: aveva
guadagnato 31 punti in 19 gare (una media di 1,63 punti a match).
Per quanto riguarda i singoli l'attaccante Alessandro Arena ha
già raggiunto il suo record personale nei professionisti: l'anno
scorso aveva segnato 4 reti in 36 partite mentre quest'anno è
già a quota 6 reti in 14 partite. Il talento siciliano
senza ombra di dubbio rappresenta l'ago della bilancia di questo
Gubbio: nelle giornate nelle quali è imprendibile (oppure
immarcabile, direte voi) è sempre stato determinante ai fini del
risultato finale. Quando invece il giovane attaccante di Marina di
Ragusa non è in giornata di grazia, oppure viene murato o viene
tamponato con dei raddoppi di marcatura, il Gubbio fatica e non poco a
trovare i tre punti: vedasi quanto è successo nelle partite
contro Reggiana e Cesena per fare un esempio. Tuttavia, in questa
situazione dove sono stati snocciolati dei numeri importanti in favore
della squadra di Braglia, si evidenzia un neo su cui bisogna lavorarci
sopra e in fretta. Infatti questo team si dimostra alquanto
indisciplinato e anche in questo caso parlano i numeri. Eccoli: in 14
partite si sono registrate 48 ammonizioni (la squadra è rimasta
esente solo nella partita con l'Alessandria). Inoltre si sono
annotate cinque espulsioni tra i calciatori: Bulevardi è stato
espulso in due partite, poi hanno ricevuto un cartellino rosso in
successione Redolfi, Vazquez e Corsinelli. Per quanto riguarda lo staff
tecnico di certo la musica non cambia. Il tecnico Piero Braglia fino
adesso è stato sanzionato con sei ammonizioni ed una espulsione
(era stato allontanato dal rettangolo di gioco a Cesena). Il vice
allenatore Domenico De Simone è stato separato dalla panchina in
tre occasioni (con la Fermana, con la Carrarese e contro la Reggiana).
Mentre il preparatore atletico Vito Barbiero è stato spedito
negli spogliatoi anticipatamente in due partite (contro il Fiorenzuola
e con il Cesena). Che dire. Savoir faire, please.
↓
►• 20 NOVEMBRE
2022
Braglia: "Stavolta partiti bene". Maraia: "Approccio sbagliato". Le foto di Lucchese-Gubbio
Il
Gubbio torna alla vittoria dopo due sconfitte consecutive in
campionato. Autentico protagonista il talento siciliano Arena che
realizza due reti: prima gonfia il sacco su rigore che era stato
procurato da Corsinelli su un contatto (braccio con braccio) con
Tiritiello, penalty molto contestato dai rossoneri. Nervosismo che non
si placa perchè Tiritiello dopo le proteste viene ammonito e al
ventesimo minuto viene sanzionato di nuovo con il cartellino giallo per
fallo su Bontà. Nella ripresa sale in cattedra Arena che in
serpentina si divora la difesa rossonera e insacca con un tocco morbido
di sinistro. Espulso poi anche Corsinelli per un fallo di reazione
sull'ex Cucchietti. Le parole del trainer Piero Braglia al termine
del match di Lucca: "Contrariamente
alle nostre abitudini perchè prendevamo sempre gol nei primi
minuti, devo dire che stavolta siamo partiti bene e abbiamo fatto una
buona partita come sono capaci di fare questi ragazzi. Ma credo che
questa squadra può fare ancora di più perchè
è nelle loro qualità. Quando giocano così Arena e
compagnia bella è un piacere anche vederli. Se giochiamo in una
certa maniera possiamo stare attaccati al gruppo di testa, se invece ci
rilassiamo diventiamo inguardabili. Il rigore è stato contestato
dalla Lucchese? Da dove ero io non si vedeva una mazza, perciò
non saprei dire se c'era o no, tuttavia ho sentito i calciatori
rossoneri che dicevano che non c'era. Tuttavia mi sembra riduttivo attaccarsi a questi episodi. Se anche
l'espulsione di Tiritiello ha influito? Ma io vorrei dire che pure noi
ad Ancona siamo rimasti in dieci nel primo tempo per fallo da ultimo
uomo, ma ci andò bene e vincemmo. Tuttavia posso capire
l'arrabbiatura dei calciatori rossoneri. Un campionato al vertice dove
c'è una grande ammucchiata? C'è un grande equilibrio,
secondo me ci sono squadre forti. Forse si gioca anche troppo e non si
riesce a tenere i ritmi a livello di mentalità". Il commento del tecnico rossonero Ivan Maraia: "Non
abbiamo avuto un buon avvio, ho sbagliato la lettura di inizio pratita
e il Gubbio ha avuto un approccio migliore del nostro. Poi è
evidente che l'arbitro ha sbagliato e ha commesso degli errori". Tuona contro l'arbitraggio invece il presidente dei toscani Alessandro Vichi: "Non
si è giocato a calcio. Il Gubbio è un'ottima squadra,
pure noi, perciò entrambe meritavano di poter giocare a calcio.
Capitano le giornate nere agli arbitri, ma in questa occasione si
è superato il limite. Infatti le immagini dimostrano che il
rigore è inesistente ma l'errore più grave è
l'espulsione di Tiritiello. Un grande plauso alla mia Lucchese
perchè non ho visto tutta questa differenza tra le due squadre".
Intanto ecco le immagini di Lucchese e Gubbio. Si ringrazia per la
collaborazione Fabrizio Vincenti del portale web
Gazzettalucchese.it.
↓
►• 20 NOVEMBRE
2022
Il Gubbio vince a Lucca (0-2). Doppietta di Arena, su rigore e in dribbling. Due gli espulsi
Lucchese
contro Gubbio. Il trainer Braglia opta per il 3-4-2-1. Il tecnico dei
toscani Maraia schiera il 4-3-1-2. La cronaca. Subito in avvio i
rossoblù ottengono un rigore (12'): Arena sulla trequarti si
gira e con il sinistro porge un assist in verticale in area verso
Corsinelli, entra in area in corsa e dopo un contatto con Tiritiello
(braccio contro braccio) cade a terra. L'arbitro indica il dischetto,
è calcio di rigore tra le proteste vibranti dei rossoneri. Dagli
undici metri Arena calcia di sinistro e insacca la palla nell'angolino,
radente. Al 20' invece è la Lucchese che protesta per un
contatto in area tra Bonini e Bruzzaniti, ma l'arbitro fischia un fallo
dell'attaccante rossonero. Al 23' la stessa Lucchese resta addirittura
in dieci uomini: a centrocampo Tiritiello commette fallo su
Bontà, l'arbitro estrare il scondo cartellino giallo verso il
capitano rossonero che viene così espulso. Al 25' dalla
trequarti Rosaia apre da destra a sinistra per Corsinelli che calcia al
volo di destro in area di piatto, la palla termina a lato di poco. Al
32' una percussione in area da sinistra di Bonini (su assist di
Rosaia), ma la sfera arriva sui piedi di Vazquez che di prima
intenzione calcia di destro in porta un rigore in movimento: palla che
fa la barba al palo. Al 39' invece si vede un cross da destra di
Bontà in area dove tenta il tiro Arena da buona posizione ma la
palla va a lato. Al 43' ci prova Bruzzaniti con un tiro da fuori area,
para senza problemi Di Gennaro. La ripresa. Al 14' apertura dalla
trequarti di Rosaia da sinistra a destra verso Morelli che in
percussione entra in area e prova il tiro di destro in diagonale, la
palla termina a lato. Al 21' azione di Arena a sinistra che serve in
area Corsinelli che prova il tiro di destro al volo, palla che sorvola
di poco sopra la traversa. É il preludio al raddoppio che arriva
al 22': fa tutto Arena che si porta in area, si libera con alcuni
dribbling e di sinistro calcia in porta con la palla che passa tra le
gambe del portiere e finisce in rete, radente. Al 29' si accende una
rissa a centrocampo, nel mucchio ne fa le spese Corsinelli che riceve
il cartellino rosso diretto per una manata in faccia a Cucchietti che
cade a terra. Partita molto nervosa, si accende una mischia anche dopo
il novantesimo.
Tabellino: Lucchese - Gubbio (0-2):
Lucchese (4-3-1-2):
Cucchietti; Quirini (19' st Merletti), Tiritiello, Benassai, Alagna (32' st Romero); Mastalli, D'Alena (31' pt Bachini),
Tumbarello (19' st Rizzo Pinna); Visconti; Semprini (18' st Bianchimano), Bruzzaniti. A disp.: Galletti, Maddaloni, Ferro, Franco, D'Ancona, Catania, Ravasio. All.: Maraia.
Gubbio (3-4-2-1):
Di Gennaro; Portanova, Signorini, Bonini; Morelli (39' st Tazzer), Bontà (20' st Toscano), Rosaia, Corsinelli;
Arena (32' st Vitale), Spina (32' st Redolfi); Vazquez (38' st
Mbakogu). A disp.: Meneghetti, Semeraro, Francofonte, Di Gianni, Mersala. All.: Braglia.
Arbitro: Carrione di Castellammare di Stabia (Ferrari di Rovereto e Bahri di Sassari); quarto uomo: Gauzolino di Torino.
Reti: 12' pt Arena (G) rigore, 22' st Arena (G).
Espulsi: 23' pt Tiritiello (L) per somma di ammonizioni; 29' st Corsinelli (G) per fallo di reazione. Ammoniti:
Mastalli (L), Quirini (L), Rosaia (G), Bontà (G),
Corsinelli (G), mister Maraia (L), mister Braglia (G), Bruzzaniti (L),
Bianchimano (L), diesse Deoma (L). Angoli: 3-3. Recupero: 1' pt; 4' st.
Risultati: Quattordicesima Giornata - Serie C - Girone B:
Alessandria - Siena 0-1
57' Paloschi (S)
Carrarese - Olbia 1-0
90' Bellodi (O) aut.
Cesena - Ancona 0-1
55' Spagnoli (A)
Imolese - Montevarchi 0-2
62' Bertola (M), 69' Alagna (M)
Lucchese - Gubbio 0-2
12' Arena (G) rig., 67' Arena (G)
Pontedera - Fiorenzuola 1-0
25' Aurelio (P)
Recanatese - Rimini 0-1
19' Delcarro (Ri)
San Donato Tavarnelle - Virtus Entella 1-1
53' Marzierli (S), 67' Zamparo (E)
Torres - Reggiana 0-2
70' Pellegrini (R), 87' Montalto (R)
Vis Pesaro - Fermana 1-1
54' Fedato (V), 90' Bunino (F)
↓
►• 19 NOVEMBRE
2022
Braglia: "Da primi avevamo dei valori, ora non è possibile che siamo diventati tutti bischeri"
Alla vigilia del match in trasferta contro la Lucchese sono queste le parole che ha espresso il trainer Piero Braglia: "Ultimamente
abbiamo sbagliato due partite in modo brutto, abbiamo fatto male con il
Cesena e la Recanatese. Contro quest'ultimi non eravamo noi, ma la
squadra ha dimostrato che non si tratta di un problema fisico come si
è visto pure in Coppa a Padova. Abbiamo corso fino alla fine ma
quando ti mancano dei calciatori possono incidere. Non cerco alibi, ma
con una squadra giovane certi aspetti influiscono. Se cambierò
modulo? A Cesena abbiamo giocato con il 4-2-3-1 e ci hanno
letteralmente asfaltato, ci hanno picchiato e loro hanno meritato di
vincere, con la Recanatese invece siamo stati lenti e macchinosi.
É stato fatto tutto il contrario che si era fatto negli
allenamenti. Alcuni gol presi sui calci piazzati? Si, ne abbiamo presi
quattro ultimamente, prima nulla. Prima eravamo bravi in questa zona,
poi invece ci siamo rilassati e quando ti rilassi nel calcio si
combinano guai. Serve determinazione anche nel giro palla. Ero davvero
incavolato, ma dobbiamo stare attenti anche nelle espulsioni e bisogna
stare più vicino alla squadra. D'ora in poi quando sarò
assente io, tutte le decisioni le prenderà solo il mio vice De
Simone: da parte mia è meglio che spengo il telefono, faccio
fare a lui perchè quando c'è da sostituire qualcuno in
campo bisogna farlo immediatamente e quindi la decisione la
prenderà lui direttamente dalla panchina. É tutta una
questione di atteggiamento e di capire i momenti in una gara. Se prima
di giocare contro il Cesena eravamo primi in classifica vuol dire che
qualche valore questa squadra li possiede. Non possiamo essere
diventati all'improvviso tutti quanti bischeri. Solamente noi ci siamo
cacciati in queste difficoltà. Ora desidero una cattiveria
generale, le squadre che io alleno hanno questa caratteristica. Contro
la Lucchese, da ex? É sempre un piacere, ci sono stato bene,
è vicino casa mia, l'unico problema è che quando c'ero io
a gennaio la società andò in fallimento e non si è
potuto fare qualcosa di bello perchè avevamo una grande squadra.
Giocheremo contro una avversaria che sta bene, a Siena ha vinto bene,
perciò affrontiamo una Lucchese tosca e quindi noi dovremo
essere bravi a presentarci adeguatamente". Ora è tutta da
valutare la formazione con le assenze di Bulevardi (squalificato), Di
Stefano, Artistico (infortunati) e sono da considerare anche le
condizioni di Mbakogu. Intanto ha parlato il diesse Davide Mignemi
sulle colonne del Corriere dello Sport: "Il
Gubbio è da applausi. Non siamo fatti per competere con certe
piazze (Entella, Cesena o Reggiana ndr) ma stiamo facendo delle belle
cose. Arena e i giovani si stanno mettendo in mostra attirandosi le
attenzioni. A gennaio? Questo organico fin qui ci ha dato garanzie, poi
se ci sarà qualche possibilità la società non si
tirerà indietro".
↓
►• 17 NOVEMBRE
2022
Ingaggi serie C: il Gubbio spende quasi due milioni. Settimo nel girone, guida l'Entella
Questa
volta lo scoop lo fa La Gazzetta dello Sport durante un'indagine sugli
stipendi di serie C. Una bella e approfondita analisi sui costi
sostenuti dai club relativamente agli ingaggi sportivi, staff tecnici e
premi della stagione in corso (» vedi tabella).
Il totale degli stipendi ammonta a 128.295.139 euro, con 97.378.141
euro sulla voce della parte fissa (cioè gli emolumenti che vanno
versati con una scadenza regolare) e 30.916.998 euro relativi alla
parte variabile. Nelle top nove del monte ingaggi ci sono tre squadre
del girone B, ovvero Entella, Cesena (che si trovano attualmente in
testa alla classifica proprio in campionato) e la Reggiana. Il Gubbio
alloggia nella fascia dove si spendono quasi due milioni di euro e nel
girone si colloca al settimo posto, dietro solamente alle tre elencate
già prima, in aggiunta figurano Siena, Ancona e Alessandria.
Leggi tabella completa (» vedi tutto).
L'anno scorso invece il Gubbio si piazzava al dodicesimo posto nel
girone con un monte ingaggi sicuramente inferiore perchè
superava per poco un milione di euro (1.145.084 euro), come si
può leggere nel grafico pubblicato lo scorso maggio (» vedi tutto).
Immaginiamo a quanto potrebbe lievitare a questo punto il costo del
lavoro (dove il monte ingaggi rappresenta solo una parte),
perchè le cifre sono più ampie come si può leggere
da questo grafico che riguardano i bilanci della società del
Gubbio a partire da giugno 2017 fino a giugno 2021 (» leggi). Oltretutto
bisogna aggiungere un particolare: nell'articolo di Nicola Binda viene
specificato che non sono compresi nel conteggio gli incentivi
all'esodo. In altre parole a volte si concede un incentivo ad una
squadra che prende un giocatore in uscita oppure succede che una
società concede una buonuscita al giocatore per rescindere un
contratto. É una pratica molto diffusa, quindi quel monte
stipendi aumenta considerevolmente. Ma da questa indagine viene fuori
un altro dato molto importante che riguarda tutto il girone. A parte quelle
società che si conoscono come Entella, Cesena e Reggiana che
possono vantare di spendere cifre importanti per ambire alla serie B,
il Gubbio si trova nella parte sinistra della classifica (pertanto le
spese sostenute giustificano pure le ambizioni), mentre a seguire c'è
il vuoto perchè ci sono ben nove società che spendono
davvero poco, meno di un milione di euro. Impressiona il Fiorenzuola
con un monte stipendi di appena 703.197 euro perchè si colloca
al terzo posto in campionato (a 24 punti, attualmente sopra il Gubbio).
E proprio da questa classifica scaturiscono i complimenti della
Gazzetta che nota come, con un budget da ultime posizioni, i rossoneri
stiano disputando una stagione assolutamente incredibile. Tuttavia
sorprende anche la stessa Lucchese che con un monte ingaggi sotto un
milione di euro si colloca al sesto posto in classifica. La più
virtuosa del girone è il Montevarchi con un monte stipendi di
appena 593.636 euro per affrontare la serie C.
↓
►• 16 NOVEMBRE
2022
Artistico out e rivela: "Frattura del quinto metatarso". L'unica informazione scorre sul web
L'informazione
scorre fuori da Gubbio. L'informazione calcistica verso coloro che
fanno informazione verso la carta stampata o verso le testate
giornalistiche locali è ridotta ai minimi termini. Ormai non fa
più notizia. Non fa più notizia che non ci sono i
convocati alla vigilia di ogni partita. Non fa più notizia che
un calciatore del Gubbio non viene intervistato da nessun giornalista
eugubino (tranne nel post match in conferenza stampa) durante la
settimana. Una volta era totalmente diverso, ora tanti paletti
insormontabili. Tuttavia le notizie scorrono sul web. Ci ha pensato un
sito web nazionale a scovare
tutto. Stiamo parlando del portale web Tuttoc.com che scrive
testualmente con la foto che mostra il fatto in allegato. Scrive
testualmente: «Gabriele Artistico, attaccante del Gubbio, con un
post su istagram ha parlato dell'infortunio che lo terrà lontano
dal campo per qualche tempo: "Gli esami che ho svolto hanno evidenziato
una frattura del quinto metatarso. Già sono al lavoro per
tornare più forte di prima. Testa bassa e lavoro duro oggi per
volare domani. A presto"». Adesso si capisce perchè sulla distinta (nel gergo calcistico
sarebbe l'elenco di gara delle persone autorizzate a scendere nel
rettangolo di gioco) di Padova non era per niente presente il nome di
Artistico. Non era presente neanche l'attaccante Di Stefano e in questo
caso si era scoperto (su precisa domanda di un giornalista in
conferenza stampa al vice De Simone nel dopo match contro la
Recanatese, come si può leggere negli articoli a scorrere) che
aveva subito un guaio muscolare durante la rifinitura. A Padova era
assente sulla lista anche Jeremy Mbakogu ma in questo caso non si hanno
notizie. Mistero. Come ormai è diventato misterioso il modus
operandi in questa stagione per quanto riguardano le informazioni,
tutto è top secret. Vige il silenzio più assoluto. Ne
prendiamo atto.
↓
►• 16 NOVEMBRE
2022
Coppa: il Gubbio cede il passo al Padova allo scadere. Decide un gol di testa di Monaco
Padova
contro Gubbio in Coppa. Il trainer Braglia stavolta sceglie il modulo
4-3-2-1. L'allenatore dei biancoscudati opta per il 3-4-2-1. La
cronaca. Al 4' ci prova da fuori area De Marchi con un tiro a girare
dal limite che termina a lato. Al 9' va via sulla destra Terrani
e prova il tiro di destro volante, Di Gennaro in tuffo sventa il
pericolo. Al 13' altra insidia quando Gasbarro serve in area Gagliano
che tenta il tiro di destro radente in diagonale, Di Gennaro è
costretto di nuovo a distendersi in tuffo e respingere la sfera a mano
aperta. Al 20' un filtrante in area di Radrezza per Bifulco che carica
il tiro di sinistro radente da distanza ravvicinata, Di Gennaro
è ancora reattivo e questa volta in tuffo si salva in calcio
d'angolo. Al 24' un'azione insistita in area eugubina dei patavini,
dopo un batti e ribatti Bifulco prova il tiro di destro ma la palla
termina di poco a lato. Al 40' dalla sinistra Semeraro serve al centro
Francofonte che fa partire un tiro fulmineo di destro dal limite,
Zanellati vola e si salva in angolo. Al 46' altra occasione, questa
volta clamorosa per i rossoblù: da centrocampo Bulevardi lancia
in profondità Vazquez che si porta solo davanti al portiere, una
volta in area esita troppo, sembra inciampare, così Zanellati
chiude lo specchio e intercetta la sfera. La ripresa. Al 7' il
neoentrato Cretella fa partire un gran tiro di destro dai venti metri
con la palla che sfiora il palo alla destra del portiere. Al 15' Spina
crossa in area per la testa di Vazquez, incornata centrale, para
Zanellati. Al 19' prova il tiro potente Cretella dal limite, in ottima
giornata è Di Gennaro che in tuffo respinge miracolasamente. Al 34' una
occasione ghiotta per i biancoscudati quando Radrezza serve su un
piatto d'argento un pallone per Cretella che si porta al tiro da
posizione favorevole ma la conclusione è telefonata, para a
terra Di Gennaro. Al 46' il gol che decide la gara: Radrezza pennella
un corner da sinistra in area dove sbuca Monaco che di testa incorna
angolato e la palla si insacca in rete. Così il Padova trova il
pass per i quarti di finale.
Tabellino di Coppa: Padova - Gubbio (1-0):
Padova
(3-4-2-1): Zanellati; Calabrese, Monaco, Germano (30' st Zanchi);
Terrani (27' st Jelenic), Busellato (1' st Cretella), Radrezza,
Gasbarro; Gagliano (27' st Ghirardello), Bifulco; De Marchi. A disp.:
Fortin, Valentini, Belli, Ceravolo, Dezi, Vasic,
Bacci, Curcio, Miccoli, Franchini, Beccaro. All.: Caneo.
Gubbio (4-3-2-1):
Di Gennaro; Tazzer, Signorini (1' st Bonini), Redolfi, Semeraro;
Morelli, Francofonte (14' st Spina), Rosaia (1' st Bontà);
Vitale (22' st Arena), Bulevardi (22' st Toscano); Vazquez. A disp.:
Meneghetti, Corsinelli, Portanova, Di Gianni. All:. Braglia.
Arbitro: Lipari di Brescia (Sicurello di Seregno e Restaldo di Ivrea); quarto uomo: Milone di Taurianova.
Rete: 46' st Monaco (P).
Ammoniti: Rosaia (P), Redolfi (G), Gasbarro (P), Zanchi (P), Semeraro (G), Toscano (G). Angoli: 3-2. Recupero: 1' pt, 6' st.
↓
►• 14 NOVEMBRE
2022
Beoni: "No problem, Braglia non molla mai. Il mio viaggio a Napoli, Juve, Sarri e Ronaldo..."
Presente
sugli spalti nella partita tra Gubbio e Recanatese. É stato
allenatore del Gubbio nell'annata 2008-2009, negli ultimi anni super
esperienze al Napoli e nello staff tecnico della Juventus scudettata di
Sarri. Si tratta di Loris Beoni e parla con noi. Un giudizio su questo
lunch match? "Probabilmente non
è stata la migliore giornata del Gubbio: è riuscito ad
entrare in partita molto poco fin dall'inizio, ha trovato sicuramente
delle difficoltà e non si è espresso al massimo. Per cui è
venuta fuori una partita un po' confusionaria, la squadra non è
riuscita a trovare situazioni importanti e la Recanatese è stata
brava a sfruttare le occasioni che gli sono capitate". C'è qualche calciatore del Gubbio che secondo lei è stato sottotono? "Diciamo
che Mbakogu poteva fare di più, mi aspettavo che
facesse una partita più importante. A volte ho visto meglio
anche Bontà. Un vero peccato per Bulevardi perchè quando è
entrato è stato decisivo e aveva fatto un grandissimo gol,
purtroppo poi ha fallito il rigore e si è fatto espellere. Stava facendo cose importanti nel gol e nel
contributo, peccato quegli episodi seguenti sopra elencati che gli
hanno macchiato la prestazione. Onestamente in questa partita non ci
sono stati calciatori che hanno espresso molto: sicuramente Arena e
Spina potevano essere più incisivi, invece sono un
po' spariti nell'arco della partita". Nonostante ciò questo Gubbio può ambire ad un campionato di vertice? "Penso
che il Gubbio ha un grande vantaggio, è la figura
dell'allenatore: Piero Braglia è bravo, capace, esperto, conosce
molto bene la categoria e oltretutto possiede un aspetto motivazionale molto
importante. Credo che sia un valore aggiunto. Per cui penso che
riuscirà a fare un campionato importante perchè le
squadre di Braglia non mollano mai. Perciò è alla portata
di questa squadra fare un torneo nelle prime posizioni, poi da
lì a vincerlo un po' ce ne corre". Nessuna preoccupazione intende dire, giusto? "Questa
squadra finora ha dimostrato di essere pronta e ha fatto
cose importanti, la classifica rimane particolarmente interessante.
Pertanto credo si continuerà su questo trend, al di là di
alti e
bassi". Parliamo adesso di Loris Beoni nello specifico. Cosa si
porta dietro dopo le esperienze nel calcio che conta a Napoli e con la
Juventus? "Ho
avuto tante
esperienze importanti, ma queste sono state particolari. A Napoli ho
allenato la Primavera e credo che sia stata la Primavera più
forte degli ultimi anni perchè era l'anno
della riforma. Basta leggere i tabellini con squadre di un valore
assoluto a livello di singoli: voglio dire Bastoni, Musa Barrow,
Raspadori, Mota
Carvalho e Frattesi sono il meglio del meglio attualmente. Della mia
Primavera attualmente ci sono nella rosa del Napoli alcuni elementi
importanti, tra cui uno è stato convocato in Nazionale: Zerbin,
Zanoli e Gaetano. L'esperienza ancora più grande alla Juventus:
ho fatto parte dello
staff in modo attivo e mi mancava di vivere quel calcio così ai
massimi livelli". Forse con Sarri c'è stata poca pazienza alla Juventus? "Una
società del genere quando prende uno come Sarri o Beoni conosce
vita e miracoli, perciò è evidente che si conoscono pure le virtù e i difetti. Se lo si prende per fare un
calcio diverso bisogna dargli tempo per poterlo fare. Prima c'è
un anno zero, come è avvenuto l'anno scorso alla Lazio, e
quest'anno per Sarri è l'anno uno e si vedono i risultati.
Sì, sicuramente dovevano dargli più tempo per portare
avanti le sue idee perchè la cosa era nata con un progetto ben
preciso cercando di fare un calcio diverso. Nonostante tutto, con una
squadra che tra l'altro non era la sua, Sarri è riuscito a vincere un campionato
difficile". Un aneddoto: è vero o no che non c'era un rapporto idilliaco tra Sarri e Ronaldo? "A
livello giornalistico ne sono state dette tante, e di tutti i tipi. Le
cose bisogna viverle e saperle dal dentro, di solito non sono
quelle che vengono raccontate". Perchè la sua collaborazione con Sarri non è continuata con la Lazio? "Perchè
Sarri non ha potuto portare lo staff al completo in biancoceleste per
volere di Lotito ed io ero l'ultimo arrivato. Questa è la
motivazione che so io. Tra l'altro ho vissuto un momento con gravi
problemi familiari". Ma lei vuole tornare ad allenare? "Lo voglio, disperatamente".
↓
►• 13 NOVEMBRE
2022
Redolfi: "Questione di testa e umiltà". Pagliari: "Noi compatti". Le foto di Gubbio-Recanatese
Gubbio,
inaspettara sconfitta interna con la Recanatese. I rossoblù
pagano ancora un avvio morbido e subiscono due reti su calci piazzati
scaturiti da un impeccabile ex, Ferretti. Nella prima circostanza va in
gol con un colpo di tacco sottomisura Sbaffo, l'altro ex. Nella seconda
circostanza Alfieri insacca in rete con un filtrante. Sale in cattedra
Bulevardi nel bene e nel male: davvero splendida la sborbiciata che
accorcia le distanze e si procura un rigore, ma fallisce lo stesso
penalty e si fa espellere per somma di ammonizioni. Così i
leopardiani segnano il tris ad opera di Carpani. Il tecnico giallorosso
Giovanni Pagliari è soddisfatto: "Abbiamo
segnato due gol su palle inattive, ci hanno aiutato pure gli episodi,
però la squadra è stata sempre in partita e abbiamo
trovato una discreta quadratura. Il Gubbio a livello
individuale è molto forte, molto temibile, perciò bisogna stare
sempre sul pezzo. Ma noi siamo stati bravi nei momenti della gara e non
abbiamo rubato niente, siamo rimasti compatti e la linea difensiva si
è comportata bene, buoni i raddoppi sugli esterni, sono contento
per come lavorano questi ragazzi. Ce la giocheremo con tutti e dovremo
lottare per la salvezza con spirito di sacrificio, con tutti i limiti
del caso perchè nella nostra squadra c'è gente che non
aveva fatto mai la Lega Pro. Un giudizio su Ferretti? Ma Daniele
è un iper-professionista, un calciatore vero, lo stesso dicasi di
Sbaffo che sta segnando a ripetizione". Per il Gubbio parla il vice allenatore Domenico De Simone: "Ci
serve un bagno di umiltà. Braglia è in linea con
questo pensiero e anche lui dice che c'è stata una prestazione
veramente brutta. Bisogna cambiare rotta. Partita complicata fin
dall'inizio ma quel rigore sbagliato è stato il crocevia di una
gara nel quale abbiamo fatto veramente male. Non è un discorso
di moduli perchè doveva emergere in una partita del genere
un piglio diverso. C'è amarezza perchè
pensavano che Cesena era un episodio isolato invece non è stato
così. Nei primi venticinque minuti anche con la Recanatese
c'è stata una prestazione brutta e c'è un problema di
testa. Se vogliamo stare lì davanti non possiamo offrire
prestazioni del genere. Per vincere bisogna metterci la cattiveria,
molti calciatori hanno giocato molto al di sotto delle loro
possibilità. Tanti calci d'angolo senza esito? Anche lì
siamo stati carenti, eppure avevamo studiato alcune soluzioni sui calci
piazzati. Out Bonini? Aveva subito una distorsione venerdì con
una caviglia gonfia perciò non è stato convocato,
idem Di Stefano che invece ha avuto un guaio muscolare durante la
rifinitura. Di Gennaro in panchina? Con le partite ogni tre giorni mi
pare giusto alternare". Tocca al difensore Alex Redolfi: "Un
esame sbagliato. Ma cosa abbiamo sbagliato? Sta tutto nella nostra
testa, se giochiamo come sappiamo fare non ce n'è per
nessuno, evidentemente dobbiamo ritrovare la quadratura che abbiamo
smarrito. Di nuovo in dieci? Come dicevo prima, è una questione
di mentalità. Dobbiamo stare più attenti ed essere
più umili". Ma ecco le immagini (20 foto) tra Gubbio e Recanatese. Fotoservizio di Gianfranco Gavirati.
↓
►• 13 NOVEMBRE
2022
Gubbio, inaspettato ko con la Recanatese (1-3). Sbaffo, Alfieri, Bulevardi e Carpani in gol
Gubbio
contro Recanatese. Il tecnico Braglia stavolta sceglie il 3-4-1-2 e non
mancano delle novità negli interpreti. Il trainer dei
giallorossi Pagliari opta per il 4-3-3. La cronaca. Al 16' dalla
sinistra è Sbaffo che serve su un corridoio a destra Ferretti
(dopo una finta con il corpo di Giampaolo) che si porta la palla sul
sinistro e calcia in porta dal limite, Meneghetti in tuffo è
costretto a salvarsi in calcio d'angolo. Dal seguente corner (17') gli
ospiti vanno in vantaggio: corner perfetto in area di Ferretti, un
batti e ribatti in area con Carpani che viene murato da Portanova, ma
davanti la porta Sbaffo è il più lesto di tutti e con un
pregevole colpo di tacco volante insacca la sfera in rete sotto la
traversa. Non passano neanche due minuti e la Recanatese raddoppia
sempre sugli sviluppi di un calcio d'angolo (19'): ancora un corner
pennellato perfettamente in area da Ferretti, respinge con i pugni
Meneghetti, in agguato c'è Alfieri che si coordina e calcia al
volo di destro
con la palla che si insacca a fil di palo, radente, alla destra del
portiere. Al 32' ci prova Toscano dal limite con un tiro di punizione a
palombella, palla che sfiora il montante. Al 44' il Gubbio trova un gol
spettacolare: sulla destra Spina trova un cross in area vellutato
dove Bulevardi con una splendida rovesciata volante e di destro
insacca la sfera
a fil di palo. Al 47' gol annullato a Carpani su lancio di Sbaffo per
fuorigioco. La ripresa. Al 3' il Gubbio trova un calcio di rigore
quando Arena da destra crossa in area con Bulevardi che prova una
volèe di destro ma la palla viene stoppata da Somma con le mani:
sul dischetto si porta lo stesso Bulevardi che però si fa
ipnotizzare da Fallani che in tuffo abbranca la sfera. All' 11' su
punizione calciata in area da Bulevardi, Somma rischia l'autogol quando
svirgola la palla verso la sua porta ma Fallani in volo riesce a
deviare la sfera in corner. Al 13' pregevole apertura da sinistra di
Sbaffo di esterno verso destra dove Ferretti stoppa la palla di
destro, si libera in dribbling e prova un tiro di sinistro a girare con
la palla che sibila vicino al palo alla destra portiere. Al 22' va via
sulla sinistra Spina, entra in area e calcia di sinistro in porta,
Fallani in tuffo con i pugni si salva in angolo. Al 31' viene espulso
Bulevardi per somma di ammonizioni dopo un fallo a braccio aperto su
Carpani. Al 33' arriva il tris dei marchigiani: su lancio lungo di
Raparo sulla corsia di
sinistra va via Carpani, si gira e da posizione molto decentrata
fa partire un tiro di destro a palombella a girare che sorprende il
portiere e la palla si insacca a fil di palo. Al 37' su un calcio
d'angolo calciato in area da Semeraro, Arena carica il sinistro con la
palla che si stampa sulla traversa, sulla respinta ci prova Mbakogu ma
sulla linea di porta si salva in corner Sbaffo, tra i migliori come
l'altro ex Ferretti.
Tabellino: Gubbio - Recanatese (1-3):
Gubbio (3-4-1-2): Meneghetti; Tazzer
(31' pt Bulevardi), Redolfi,
Portanova; Morelli (26' st Vitale), Bontà (13' st Semeraro),
Toscano (26' st Francofonte), Corsinelli (13' st Artistico); Arena;
Spina,
Mbakogu. A disp.: De Luca, Di Gennaro, Signorini.
All.: Braglia
(squalificato, in panchina De Simone).
Recanatese (4-3-3):
Fallani; Somma, Ferrante, Pacciardi, Quacquarelli; Alfieri (32' st Morrone), Raparo,
Carpani (36' st Senigagliesi); Ferretti (21' st Minicucci), Giampaolo (32' st Ventola), Sbaffo. A disp.: Bagheria, Longobardi,
Tafa, Zammarchi, Marafini,
Meloni. All.:
Pagliari.
Arbitro: Frascaro di Firenze (Iacovacci di Latina e Renzullo di Torre del Greco); quarto uomo: Gallorini di Arezzo.
Reti: 17' pt Sbaffo (R), 19' pt Alfieri (R), 44' pt Bulevardi (G), 33' st Carpani (R).
Espulso: 31' st Bulevardi (G) per somma di ammonizioni. Ammoniti: Redolfi (G), Quacquarelli (R), Portanova (G), Bulevardi (G), Spina (G), Raparo (R). Angoli: 15-3. Recupero: 3' pt; 4' st. Spettatori: 868 (439 abbonati).
Risultati: Tredicesima Giornata - Serie C - Girone B:
Ancona - Imolese 1-0
84' Mattioli (A)
Fermana - Alessandria 0-0
Fiorenzuola - Carrarese 2-0
23' Sartore (F), 92' Stronati (F)
Gubbio - Recanatese 1-3
17' Sbaffo (R), 19' Alfieri (R), 44' Bulevardi (G), 78' Carpani (R)
Montevarchi - Vis Pesaro 0-0
Olbia - San Donato Tavarnelle 2-2
4' Ubaldi (S), 7' Ragatzu (O), 35' Calamai (S), 89' Boganini (O)
Reggiana - Pontedera 1-1
8' Catanese (P), 25' Montalto (R)
Rimini - Torres 1-1
7' Delcarro (R), 45' Sanat (T)
Siena - Lucchese 0-1
58' Bruzzaniti (L)
Virtus Entella - Cesena 0-0
↓
►• 11 NOVEMBRE
2022
Braglia: "A mezzogiorno non giocherei mai. Basta con gli schiaffi. A casa mia c'è un detto..."
Verso
la partita contro la Recanatese. Parla il tecnico Piero Braglia. Si
toccano diversi argomenti, compreso il fischio d'inizio all'ora di
pranzo. Ecco cosa dice il trainer di Grosseto: "Mi
aspetto la reazione di una squadra incavolata, voglio una squadra
determinata e che giochi con cattiveria. Io credo che dalla partita di
Cesena si devono imparare tante cose. Proprio il Cesena ha saputo in
quell'occasione interpretare molto bene la gara, come l'hanno saputa
interpretare diversi calciatori. Noi sotto certi aspetti siamo ancora
indietro. Abbiamo sbagliato e tutti ci prendiamo tutte le nostre
responsabilità. Noi pensiamo di essere bellini, il giro palla o
il giocare da dietro, invece talvolta siamo ingenui. Il Cesena ci ha
segnato il primo gol su un rinvio e poi abbiamo fatto tutto da soli. Da
bravi ragazzi le abbiamo anche prese. Per questo motivo ero incavolato
nero. Capisco che a Gubbio c'è poca pressione, ma se tu parti
rimanendo con la testa nello spogliatoio e non giochi alla pari degli
altri, è normale che si perde. Ma avete visto cosa è
successo ad Arena? Ha preso quattro o cinque schiaffi, io li ho
contati, senza che nessuno di noi intervenisse. Per come leggo io le
partite è la cosa più brutta che si poteva fare: un tuo
compagno deve fare in modo che non deve toccarti nessuno. Ai miei tempi
quando toccavano uno, dieci persone si mangiavano quello che lo avevano
toccato. Noi bisogna fare così, se vogliamo fare un campionato
all'avanguardia, altrimenti è inutile che parliamo. Se
cambierò modulo? Quando si perde cerco di analizzare tutto e in
certi casi siamo stati troppo leggeri". Previsto il 'lunch match' domenica, un suo giudizio? "Qualche
tifoso storce la bocca, ma pure io. Per me è una grande
cavolata. Capisco la società, capisco anche chi gli ha chiesto
di giocare in questo orario, capisco tutto. Però poi chi va in
campo e cambia le
proprie abitudini sono i ragazzi. Non è
normale fare colazione e pranzare alle ore 8:30 del mattino per
poter giocare a mezzogiorno. Per risparmiare cosa se si gioca alle
ore 14 o
alle ore 14:30, ma dove sta il problema? Non credo che sia un problema
di spreco di luce. Io non avrei mai giocato a mezzogiorno. Ma io sono
un
dipendente, perciò io gioco quando mi dicono di giocare, a
mezzogiorno oppure a mezzanotte. Ma io non l'avrei mai fatto. Poi
c'è
una società che prende le sue decisioni e dobbiamo
rispettarle, ci mancherebbe altro". La scorsa settimana lei ha sollevato il
caso delle strutture e c'è stata la risposta immediata con un comunicato
stampa del sindaco. Che ne pensa? "Per
me è finito lì il discorso. Non volevo fare polemica con
nessuno, non volevo offendere nessuno e non volevo mancare di rispetto
nè al Sindaco nè all'Assessore. Tuttavia a casa mia
c'è un detto: «quando uno si incavola vuol dire che
qualche cavolata non l'ho detta». Ho solo raccontato quello che
vedo tutti i giorni, andando nel sussidiario. Devo portare la squadra
per allenarsi a 30 chilometri di distanza dal lunedì al venerdì, e per
fortuna abbiamo trovato una grande persona che ci ospita e ci mette
nelle condizioni di lavorare. Volevo fare solo presente questo".
↓
►• 10 NOVEMBRE
2022
Gubbio, il 'lunch match' senza Rosaia e Vazquez. Rosario Zoppis ricorda Enzo Pastorelli
Contro
la neopromossa Recanatese. Un match all'ora di pranzo per riscattare la
sconfitta contro il Cesena per il Gubbio. La squadra giallorossa si
trova al quindicesimo posto in classifica. Ma dopo un avvio di
campionato non esaltante (nelle prime nove gare con 5 pareggi e quattro
sconfitte), il team marchigiano nelle ultime tre partite ha ottenuto le
prime due vittorie ed una sconfitta, nell'ultimo match interno contro
il Fiorenzuola. Il tecnico Giovanni Pagliari ha utilizzato finora il
4-3-3 o il 4-4-2, anche se ultimamente si è affidato al 4-2-3-1.
Il probabile undici iniziale. Fallani in porta. In difesa possibile il
quartetto Somma, Ferrante, Pacciardi e Quacquarelli. A centrocampo il
duo Raparo e Morrone. Sul fronte avanzato l'asse di trequartisti formato da
Ferretti, Carpani e Senigagliesi, come finalizzatore Sbaffo. In casa
Gubbio invece sono assenti tre squalificati: in altre parole il centrocampista
Rosaia e l'attaccante argentino Vazquez, oltre al tecnico Braglia,
tutti fermati per un turno. In panchina andrà a guidare la
truppa rossoblù pertanto il vice Domenico De Simone.
L'allenatore toscano adesso potrebbe confermare il 4-2-3-1. Ovvero Di Gennaro
in porta. Difesa con Corsinelli, Signorini, Redolfi e Bonini.
Centrocampo a due con Toscano e Francofonte (o Bontà). Un trio
di trequartisti basato su Arena, Bulevardi e Spina. Come puntero
Mbakogu. Però non è escluso che Braglia possa optare per
un 3-4-1-2 con Arena sulla trequarti a supporto del duo di attacco Di
Stefano (o Artistico) e Mbakogu. É tutto da stabilire con Braglia
che deciderà all'ultimo istante. Intanto l'ex bomber rossoblù
Rosario Zoppis, tramite le nostre pagine, ci tiene a ricordare Enzo
Pastorelli, per lunghi anni massaggiatore del Gubbio, a pochi giorni
dalla sua scomparsa: "Vorrei ricordarlo con
tutto il cuore perchè oltre ad essere stato un grande massaggiatore
vorrei raccontare un aneddoto: ogni domenica mi voleva massaggiare in
ogni caso anche se io non ne facevo richiesta, ma lui voleva farlo
comunque. Lui quella 'bottarella' voleva darla sempre perchè
diceva che portava bene prima di entrare in campo. Era l'anno in cui
realizzavo tanti gol e quindi Enzo voleva usare le sue mani come una
benedizione. Ma vorrei ricordare anche l'umanità di Enzo, era
una persona che ascoltava tutti nel vero senso della parola, capiva
tutte le nostre esigenze e sapeva rispondere con professionalità
cercando di esaudire qualsiasi dubbio. Un giovane calciatore si crea
tanti scrupoli prima di entrare in campo e si fa tante domande che neanche un
genitore era in grado di dare risposte mente Enzo sapeva
risponderti sempre. Era proprio come un padre e un fratello maggiore.
Che famiglia con una grande moglie e grandi figli (Verusca, Elisabetta e
Paolo), tutte persone eccezionali che ho avuto la fortuna di conoscere,
con le quali ho passato parte della mia gioventù".
↓
►• 09 NOVEMBRE
2022
Pagliari: "Gubbio, è tra le pretendenti per vincere. Conosco Braglia e la squadra è completa"
Domenica
la Recanatese nel lunch match (ore 12). Ieri avevamo parlato con
Daniele Ferretti, l'ex. Ora tocca all'esperto allenatore degli
adriatici, Giovanni Pagliari. Iniziamo subito. La favola Recanatese in
un campionato tutto nuovo, come si spiega? "Siamo
partiti da zero con il direttore e con la società, sicuramente
abbiamo fatto un bel lavoro con Josè Cianni. Partire in una
certa maniera e vincere uno scudetto non è facile, tutt'altro,
con un gruppo nuovo e dei ragazzi straordinari. É normale che il
salto di categoria l'abbiamo sentito perchè (nonostante da oltre
25 anni che alleno in C) c'è una differenza dai dilettanti anche
a
livello di organizzazione. I ragazzi si stanno calando nella parte,
è un gruppo che lavora bene formato da persone serie e sono
convinto che dovremo lottare ma faremo di tutto per tenere la
categoria. In questo sono convinto di farcela". In squadra ci
sono calciatori esperti, tra i quali due ex rossoblù come
Ferretti e Sbaffo che ultimamente gioca nell'inedito ruolo di
centravanti nel 4-2-3-1. Un suo commento? "Sì
sì, però Sbaffo l'anno scorso con me giocava da
trequartista e ha fatto pure la seconda punta. Ha fatto 25 gol,
insomma. L'anno scorso avevo visto che aveva questa qualità
sottoporta di fare gol, perciò ci abbiamo provato ed è
andata bene. Ma Alessandro non lo scopro certo io, è un
calciatore talentuoso. Tuttavia la nostra squadra è formata
anche da giovani interessanti. Ma è normale che il nostro budget
non può essere paragonato a più della metà delle
squadre che sono nel girone. Però ripeto, abbiamo fatto una
scommessa con il direttore e ce la giochiamo fino alla fine
perchè questo gruppo merita di giocarsela in Lega Pro fino alla
fine". Invece cosa ci può dire del Gubbio? "Per
il Gubbio parla la classifica. C'è un allenatore esperto con dei
calciatori forti, perciò sicuramente è una delle
pretedenti per poter vincere il campionato. Però noi domenica
venderemo cara la pelle. Questo è un campionato livellato dove
tutti possono vincere con tutti. Non ho visto una squadra
ammazza-campionato che non si riesce a giocare contro. Il Gubbio stesso
sabato ha fatto male a Cesena, però è una squadra che
fino adesso ha fatto molto bene e possiede delle
individualità molto forti. D'altronde Pierino (Braglia ndr) lo conosco
da venti anni, non ha bisogno di presentazioni e di belle parole. Noi
vecchietti non abbiamo più bisogno delle belle parole". Appunto, le individualità, può fare qualche nome? "Certamente...
Arena, Spina, Mbakogu, ma c'è anche Bontà che incontrai
con il Campobasso. Ma voglio dire, è una squadra forte anche nel
reparto difensivo con calciatori esperti, quindi la ritengo una
squadra completa. Però ribadisco, in questa categoria non vedo
squadre imbattibili".
Parliamo del passato di Pagliari. Un lungo
curriculum sia da calciatore che da allenatore, ma a Gubbio tutti
ricordano quando a fine anni '80 giocava con la maglia del Perugia dove
figuravano calciatori del calibro di Ravanelli o Di Livio, e tutti
ricordano quei derby infuocati contro il Gubbio con stadi completamente
gremiti. Cosa ci può raccontare a riguardo? "Mi
ricordo un bel derby (nel 1988 al Curi di Perugia ndr) e
dall'altra
parte c'era il mio «gemello», cioè mi riferisco a
Morbiducci.
Vincemmo 2 a 1 e feci gol proprio io. Prima aveva segnato Ravanelli su
rigore,
ma perdevano 1 a 0 con un gol di Ciucarelli. Con 'Ciuca' lo
ricordiamo ogni tanto. Mi ricordo che c'era tantissima gente. Ricordo
anche quel pareggio all'andata per 1 a 1, al 92' fece gol
Giovannico, era un gigante, era alto e quando saltò di
testa non riuscimmo a tenerlo. Una giornata tremenda, con
tanta pioggia. Mentre io avevo fatto fare il
gol del Perugia anche se poi la spinse dentro Nofri. In Umbria ho bei
ricordi e belli rapporti: ho allenato il Perugia, il Foligno e il
Gualdo... adesso mi manca il Gubbio che è una bella piazza ma
non
ci sono riuscito. Però vengo spesso a Gubbio perchè
è
veramente una città bellissima".
↓
►• 08 NOVEMBRE
2022
Ferretti: "Il Gubbio di Braglia arriverà in fondo. Vorrei Toscano. Quel sesto posto e Magi..."
Torna
da avversario domenica nel lunch match (inizio ore 12) con la maglia
della Recanatese. Già si era visto in Coppa, ma il campionato
è un'altra storia. Stiamo parlando di Daniele Ferretti, autore
di 18 reti in due stagioni nel Gubbio allenato allora da Giuseppe Magi.
Ma ecco cosa ci dice: "Fa un certo
effetto tornare, per me è sempre un piacere rivedere Gubbio
perchè è un qualcosa di magico. Però non è
la Coppa, qua è un'altra storia e in campo sono in palio i tre
punti". Per la Recanatese una esperienza tutta nuova dopo l'exploit l'anno scorso in serie D, un commento? "L'anno
scorso abbiamo fatto un campionato strepitoso con una vittoria
abbastanza netta. Si è creato un gruppo sano e forte. Il grande
merito va al direttore tecnico Josè Cianni perchè oltre
ad essere competente lo ritengo una persona di spessore. Un grande
merito a lui e al mister Giovanni Pagliari che insieme sono riusciti a
creare questa favola. Per la Recanatese stessa la serie C è una
favola perchè si sta confrontando nel professionismo. Inoltre
attorno si è costruita una squadra di bravi calciatori e di
grandi uomini". Dopo un avvio stentato adesso vi siete ripresi, è così? "Infatti
all'inizio abbiamo avuto un po' di difficoltà, ma credo che
mancava la convizione nei propri mezzi con tanti calciatori che in
pratica non conoscevano la categoria. Ma ci siamo ricompattati, ci
siamo rimessi in carreggiata, abbiamo inoltre cambiato il nostro modo
di giocare: prima giostravamo la palla a terra costruendo dal basso,
ora cerchiamo più la profondità e badiamo più alla
concretezza. Il girone è sempre uguale, difficile e complicato,
il livello è alto e c'è molto equilibrio. Tutte le gare
sono toste". Infatti si nota ultimamente pure Alessandro Sbaffo nell'inedito ruolo di finalizzatore nel 4-2-3-1, non è così? "Secondo
me Sbaffo si trova in un momento della sua carriera che è al top
sotto diversi punti di vista: a livello di testa, di
condizione, a livello di motivazioni. Alessandro è un
nostro valore aggiunto, non nego che tanto passa da lui". Ma il Gubbio di Braglia secondo lei lotterà fino alla fine per il vertice? "Senza
dubbio. Ho conosciuto Braglia ai tempi dell'Avellino: sia lui che il
vice De Simone sono molto preparati per questa categoria. Perciò
sì, questo Gubbio arriverà fino in fondo sicuramente". Un calciatore da menzionare invece? "Cito
Marco Toscano, è un calciatore fondamentale per questo Gubbio.
Ci ho giocato insieme a Trapani, una persona che vorrei sempre nella
mia squadra". Parliamo di quell'esperienza passata. Pensare che
quel sesto posto nel 2017 sembrava un fatto scontato, però a
distanza di anni è stato rivalutato quel campionato
perchè il Gubbio ha dovuto aspettare cinque anni per centrare i
playoff la passata stagione nel 2022 con Torrente. Che ne pensa? "Per
me vale come se avessimo vinto quel campionato. Un sesto posto ottenuto
in un girone con tante avversarie forti e blasonate (Venezia, Parma,
Padova, Pordenone, Reggiana, Modena, Feralpi e Sudtirol ndr), fu un
traguardo importante. Lì venne costruito tutto alla perfezione
con un budget direi molto ma molto basso, in una squadra dove tra
l'altro non c'erano nomi altisonanti. Facemmo un campionato
meraviglioso, fu una esperienza splendida sia per come ho vissuto nel
gruppo sia in città". Ma non le suona strano che un tecnico come Giuseppe Magi oggi sembra essere fuori dai giochi? "Mi
avete tolto le parole di bocca, lo stavo nominando il mister. Fece un
lavoro straordinario. É una follia che un tecnico come Magi non
alleni. Non può stare a casa. Ti dava tanto a livello umano
fuori dal campo, pure nel rettangolo di gioco ti dava tanto
perchè è molto preparato come allenatore. In questa
categoria ci sta alla grande. Lo sento ogni tanto e gli ho detto di non
mollare".
↓
►• 08 NOVEMBRE
2022
Lunch match tra Gubbio e Recanatese: si gioca alle ore 12. Il precedente contro il Lecce
Ecco
che ritorna il lunch match. La partita di domenica prossima prevista al
Pietro Barbetti contro la Recanatese non si giocherà più
alle ore 14:30. Il fischio d'inizio è previsto per le ore 12. La
decisione è stata presa dalla Lega Pro in accordo con le
società, tutto ciò come iniziativa per combattere i
rincari energetici. Si tratta della seconda gara in assoluto di questa
fase sperimentale dopo Messina contro Monterosi che si è
disputata nel turno precedente. Ma per il Gubbio non è la prima
volta che gioca poco prima di pranzo. Dopo oltre otto anni, per la
precisione dopo 3.185 giorni, la formazione rossoblù torna a
giocare in un orario inedito. Era la data 23 febbraio 2014. Il Gubbio
allora allenato da Roselli si doveva scontrare contro il Lecce guidato
da Lerda. Fischio d'inizio alle ore 12:30. In quella precisa occasione
i salentini si imposero per 2-1 a Gubbio con le reti di Abruzzese e
Beretta, mentre la rete dei rossoblù fu realizzata da Malaccari.
In quella partita, nonostante l'orario proibitivo, era presenti sugli
spalti di Gubbio ben 1.669 spettatori (dei quali 37 da Lecce), ma
all'epoca il Gubbio poteva pure vantare un bel numero di abbonamenti:
si contavano 1.104 abbonati. Altri tempi.
↓
►• 07 NOVEMBRE
2022
Focus. Metabolizzare la sconfitta di Cesena e la diatriba con il sindaco. Botta e risposta
Gubbio,
metabolizzare la sconfitta contro il Cesena e ripartire
immediatatamente dal campionato. Un ko da metabolizzare velocemente, il
calendario non concede tregua, c'è subito il modo di riscattarsi
contro la Recanatese in un campionato dove si registra un grande
equilibrio con sette squadre che si trovano appaiate nel giro di tre
punti al vertice della classifica. Come era ipotizzabile in un big
match come quello di Cesena a fare la differenza sono quasi sempre gli
episodi, e nella circostanza quelli che hanno condannato il Gubbio sono
arrivati prevalentemente da errori propri nella fase di lettura di
alcune situazioni di gioco. Senza dubbio la squadra di Braglia ha
pagato l'avvio molle, certamente c'è stato un approccio
titubante e i romagnoli ne hanno approfittato. Senza nulla togliere ai
meriti del Cesena che in campo si è dimostrata fin dai primi
secondi una squadra tosta, vogliosa, grintosa per portare a casa
l'intero bottino. Un'avversaria, quella allenata da Toscano, ben messa
in campo a livello tattico che non ha lasciato respirare i
rossoblù in qualsiasi zona del campo tale da rendere velleitaria
qualsiasi azione sul fronte offensivo del team eugubino. Tant'è
che il funambolo Arena è stato limitato con un raddoppio di
marcatura di zona. Lo stesso Spina ha avuto solo un'occasione in
area, dopo una improvvisa accelerazione, che però non è
stata sfruttata a dovere, grazie al tempestivo intervento del
difensore bianconero Mercadante. Dopo il match è rimasto deluso
anche il tecnico Piero Braglia che in maniera molto onesta ha
dichiarato che per la prima volta la prestazione dei suoi ragazzi non
è stata soddisfacente. Senz'altro il tecnico di Grosseto si
aspettava una prova di maturità contro il Cesena per alzare
l'asticella e per fare un salto di qualità, invece sul
rettangolo di gioco le attese sono state disattese. Non è mai
facile lasciarsi alle spalle, in pochi giorni, una delusione di questo
calibro, ma i rossoblù possono contare sulla serenità di
un ambiente che non porge il fianco alle pressioni e possono contare
sulla serenità di una classifica sempre ottimale. Ripartire
subito. Dopo la bruciante sconfitta con il Cesena, è importante
che "il Gubbio faccia il Gubbio", come dice spesso mister Braglia.
Soprattutto ci sarà da verificare se è stata assimilata
in toto la consapevolezza dei valori e della mentalità che hanno
permesso loro di raggiungere la vetta della classifica. Pertanto, dopo
il ko del Manuzzi, dai rossoblù ci si aspetta di vedere la
reazione a cui ci hanno abituato dopo i passi falsi (con il Rimini e la
Reggiana), lo scatto di autostima che può permettere loro di
rimettersi subito in carreggiata per continuare il cammino verso un
traguardo finale che ancora è alla portata di mano visto che il
campionato è ancora lungo. In questa prima fase di campionato
tuttavia la statistica non è benevola per gli uomini di Braglia
contro le pretendenti al titolo del girone. Purtroppo i numeri parlano
chiaro: due sconfitte ed un pareggio interno negli scontri diretti (con
Cesena, Reggiana ed Entella) costituiscono un dato disarmante, ma non
preoccupante se si considera che sono gli unici episodi in cui il
Gubbio è inciampato. Intanto c'è una polemica che sta
facendo breccia in questi giorni a Gubbio. Piero Braglia giovedi scorso
aveva mandato segnali all'amministrazione comunale per quanto riguarda
le strutture (leggi articolo a scorrere nelle news), e la risposta del
sindaco Filippo Maria Stirati non ha tardato a venire:
«Dichiarazioni sconcertanti. Per la Gubbio Calcio investite
risorse ingenti, prima di essere il primo cittadino sono un tifoso,
grave quello che dice». La nota completa del sindaco
Stirati.
↓
►• 05 NOVEMBRE
2022
Braglia: "Che fatica, abbiamo sbagliato tutti". Toscano: "Che gara". Le foto di Cesena-Gubbio
Prima
sconfitta pesante in campionato per il Gubbio. Prima prova opaca del
Gubbio in questo avvio di stagione. Approccio rabbioso del Cesena che
coglie un palo con Chiarello e segna con Corazza dopo appena due minuti
di gioco. Reazione piuttosto sterile dei rossoblù nel primo
tempo. Nella ripresa gli eugubini non sono mai pericolosi, viene
espulso Vazquez, così i bianconeri dilagano con i gol di Saber e
di Ferrante. Praticamente una giornata no. Il trainer Piero Braglia
è franco dopo il match e non cerca scuse: "Racconto
una partita dove per la prima volta posso dire che abbiamo
meritato di perdere. Il Cesena ha meritato di vincere. Sono preoccupato
per quello che ho visto fin da subito, dobbiamo prendere solo atto che
abbiamo sbagliato partita, a partire dall'allenatore fino all'ultimo
calciatore. Nell'approccio abbiamo fatto un'enorme fatica, stiamo stati
troppo leggerini, siamo stati troppo buoni, mentre gli avversari ti
mangiano vivi e usano la giusta cattiveria. Il Cesena è squadra
fisica, che lotta e ha delle qualità enormi, ha voluto
fortemente questa vittoria, quando ci attaccavano con gli esterni
davano la sensazione di farti sempre male. Non possiamo appellarci a niente. Se
vogliamo stare nella parte alta della classifica dobbiamo fare come il
Cesena. Ma avete visto che partita ha fatto il centrale difensivo
(Prestia ndr) loro? Sotto l'aspetto fisico ha fatto una prestazione
incredibile. Bisogna capire cosa è successo e bisogna capire i
nostri sbagli. Subire così a me non sta bene, qualcosa faremo
perchè la squadra può giocare in altre maniere (a livello
tattico ndr). Non capisco perchè non abbiamo ripetuto la
prestazione di Fiorenzuola. Una volta siamo bravi, una volta no. In
pratica il Cesena ha fatto la stessa prestazione di quella del Gubbio a
Fiorenzuola. Vediamo di sistemare le cose, c'è poco da fare.
Perchè sono stato allontanato dal direttore di gara? Ho
sbagliato io, ho detto qualcosa ad un calciatore del Cesena. Se cambia
qualcosa dopo questa sconfitta? No, noi andiamo avanti per il nostro
percorso, però dobbiamo guardare in faccia la realtà". Le parole del tecnico dei bianconeri, Domenico Toscano: "Serviva
una grande partita e la squadra mi ha dato le giuste risposte. Siamo
partiti forte di testa e di gamba anche dopo l'intervallo. Solo
così dovevamo esprimerci contro una squadra organizzata e forte
come il Gubbio, e i ragazzi hanno dimostrato che hanno un'alchimia
straordinaria. Un grazie ai nostri tifosi che sono il nostro dodicesimo
uomo in campo". Ma ecco le immagini (20 foto) di Cesena-Gubbio. Fotoservizio di Gianmaria Zanotti.
↓
►• 05 NOVEMBRE
2022
Gubbio, pesante sconfitta a Cesena (3-0). Tre gol incassati e tre espulsi durante la partita
Cesena
contro Gubbio. Il trainer Braglia schiera il 4-2-3-1. Il tecnico dei
bianconeri Toscano opta per il 3-4-1-2. La cronaca. Partono forte i
bianconeri. Dopo appena 55 secondi gran fendente di Chiarello dal
limite con un destro potente con la palla che si stampa sul palo alla
sinistra del portiere. Al 2' però i padroni di casa trovano il
gol del vantaggio: da centrocampo Saber effettua un lancio in verticale
dove parte in velocità sulla trequarti Corazza che elude la
sorveglianza di Redolfi e una volta entrato in area con un sinistro
chirurgico piazza la palla in rete che si insacca a fil di palo,
radente. All' 8' ci prova Udoh dal limite con un destro radente che
impegna Di Gennaro e abbranca la sfera a terra. Al 22' ci prova
Calderoni dai venti metri con un tiro di sinistro con la palla che
viene arpionata a terra da Di Gennaro. Al 23' risponde Vazquez con un
destro a girare dal limite, questa volta para a terra Tozzo. Al 31'
fiammata rossoblù quando Spina si invola in area a grande
velocità partendo dalla trequarti e prova il tiro di sinistro ma
viene murato in scivolata da Mercadante con un prodigioso intervento.
La ripresa. Al 14' un tiro-cross di Ciofi dalla destra diventa
insidioso perchè sorvola di poco sopra il montante. Al 20' un
fendente dal limite di destro di Chiarello colpisce la base del palo,
sulla ribattuta Udoh cade a terra in area dopo una uscita di Di
Gennaro, ma l'arbitro fa proseguire. Al 22' fallo di Vazquez su Saber e
viene espulso per somma di ammonizioni. Due minuti più
tardi (24') è allontanato dal terreno di gioco l'allenatore
Braglia per proteste. Al 27' raddoppio dei bianconeri: da destra cross
in area di Albertini, respinge di testa Bonini, al limite Saber si
coordina e fa partire un tiro al volo di destro preciso e potente con
la palla che si insacca a fil di palo alla sinistra del portiere. Al
46' arriva il tris: su corner calciato in area da Calderoni, spizzata
di Corazza, in spaccata di sinistro Ferrante deposita la palla in
rete.
Tabellino: Cesena - Gubbio (3-0):
Cesena (3-4-1-2):
Tozzo; Ciofi, Prestia, Mercadante; Albertini (37' st Zecca), De Rose (47' st Bumbu), Saber (38' st Francesconi),
Calderoni; Chiarello (43' st Adamo); Udoh (37' st Ferrante), Corazza. A disp.: Lewis, Pollini, Kontek,
Lepri, C. Shpendi,
S. Shpendi. All.: D. Toscano.
Gubbio (4-2-3-1):
Di Gennaro; Corsinelli, Redolfi (17' st Morelli), Signorini,
Bonini; M. Toscano (14' st Bontà), Rosaia (14' st
Bulevardi);
Arena, Vazquez, Spina (25' st Artistico); Mbakogu (14' st Francofonte).
A disp.: Meneghetti, Semeraro, Tazzer, Portanova, Vitale, Di
Stefano. All.: Braglia.
Arbitro: Collu di Cagliari (Bonomo di Milano e Nasti di Napoli); quarto uomo: Eremitaggio di Ancona.
Reti: 2' pt Corazza (C), 27' st Saber (C), 46' st Ferrante (C).
Espulsi: 40' pt
il preparatore Barbiero (G) per proteste; 22' st Vazquez (G) per doppia
ammonizione; 24' st l'allenatore Braglia (G) per proteste. Ammoniti:
Udoh (C), Saber (C), Prestia (C), Rosaia (G), Corazza (C),
Signorini (G), Albertini (C), Calderoni (C), Mercadante (C). Angoli: 5-1. Recupero: 0' pt; 5' st. Spettatori: 9353 (di cui 435 di Gubbio nel settore ospiti).
Risultati: Dodicesima Giornata - Serie C - Girone B:
Carrarese - Fermana 2-0
58' Schiavi (C), 92' Samele (C)
Cesena - Gubbio 3-0
2' Corazza (G), 72' Saber (C), 91' Ferrante (C)
Imolese - Olbia 0-1
65' Contini (O)
Lucchese - Alessandria 1-2
2' Lombardi (A), 43' Tumbarello (L), 84' Nepi (A)
Pontedera - Rimini 1-0
43' Aurelio (P)
Recanatese - Fiorenzuola 0-1
71' Morello (F)
San Donato Tavarnelle - Ancona 1-1
35' Galligani (S), 37' Spagnoli (A)
Torres - Montevarchi 2-1
29' Scappini (T), 57' Giordani (M) rig., 79' Masala (T)
Virtus Entella - Reggiana 0-0
Vis Pesaro - Siena 0-2
49' Paloschi (S), 61' Riccardi (S)
↓
►• 04 NOVEMBRE
2022
Braglia: "Mai avuto un gruppo così rispettoso. Ma a Gubbio sulle strutture c'è disinteresse"
Alla
vigilia del big match contro il Cesena, parla Piero Braglia e non
mancano alcune affermazioni al pepe. Sulla gara dice: "Partita
importante. Il Cesena è una squadra forte, costruita per vincere
il torneo, con una tifoseria importante, è una avversaria tosta.
Da parte nostra abbiamo due modi di giocare, uno è il 4-2-3-1 ed
uno è quello del 3-5-2 o 3-4-1-2: questi sono i nostri moduli di
riferimento. Chiaro che andremo a giocare in uno stadio dove ci saranno
oltre diecimila persone, già solo questo aspetto è
stimolante. Penso sia un'occasione più unica che rara per farsi
conoscere e fare vedere quello sappiamo fare. Posso dire solamente che
sono fortunato perchè non ho mai visto un gruppo che si rispetta
come questo: ridono, scherzano, non c'è competizione tra di
loro, chi gioca meno è sempre voglioso di giocare, è una
cosa molto bella e spero che continui per parecchio tempo". Arena e Spina, cosa ci può dire a riguardo? "A
Spina dico di correre, altrimenti lo tolgo. Ad Arena dico fai come ti
pare, basta che giochi e sei libero di fare quello che sai fare. Sono
parte integrante di un gruppo perchè si fanno volere bene dagli
altri". Ci sarà un buon seguito di tifosi da Gubbio: "Ma
noi ci eravamo prefissati di riportare la gente allo stadio. Adesso i
tifosi ci fermano, ci chiedono e ci fanno i complimenti. Quando siamo
arrivati la scorsa estate nessuno ci diceva niente. Ci fa piacere". E qui il tecnico diventa pungente: "Spero
solo che un giorno venga fatta questa benedetta curva. Non ho mai visto
una cosa come a Gubbio. Non ho conosciuto nè il sindaco e
nell'assessore (allo sport ndr), qua non si conosce niente e nessuno.
Da qualsiasi altra parte vengono ad interessarsi delle condizioni dello
stadio e delle strutture sportive: qua invece c'è un
disinteresse comune, anche verso le persone. Si devono mettere al primo
posto le persone, non altre cose. Per me non esiste! Sono 33 anni che
faccio questo mestiere, pure a Bibbiena quando iniziai la carriera
venne l'assessore in un momento di difficoltà e ci diede una
grande mano. Penso sia anche una forma di educazione farsi vedere: sia
nei confronti di una società che tira fuori dei soldi, sia nei
confronti dei tifosi che sono costretti a vedere una partita a cento
metri di distanza dove c'è un'azione di gioco. Gubbio è
un posto tranquillo, la gente ti fa crescere, ti lascia in pace, non ti
rompono le scatole e sono presenti, è un posto ideale per fare
calcio. Però è inconcepibile andare a fare un allenamento
a 30 chilometri di distanza da Gubbio. Se ci fossero le strutture...
è una cosa assurda nel 2022". L'ultima battuta è su Danilo Bulevardi: "Lui
a livello di carattaristiche lo vedo come centro-sinistra, ovvero nel
ruolo che adesso fa Spina. Adesso Spina sta facendo bene e Bulevardi
sta cercando di adattarsi ad altro. Lui ci sta provando, può
essere competitivo anche in mezzo perchè può dare
qualità. Se però poi inizia a fare dei tunnel nella mia
metà campo, con me non gioca perchè non porta a niente.
Deve solo capire che se vuole fare certe giocate importanti si devono
fare a trenta metri dalla porta avversaria, dall'altra parte deve fare
le cose semplici".
↓
►• 03 NOVEMBRE
2022
Verso il big match a Cesena. I numeri, le curiostità e la tattica. Lo scontro vale il vertice
Due
punti dividono in classifica il Gubbio e il Cesena (23 contro 21). Ma
nei numeri quasi quasi le due squadre si assomigliano. Sono le stesse
finora le sconfitte subite (2), cambia solo il numero di vittorie (7
per i rossoblù; 6 per i bianconeri) e di conseguenza il numero
dei pareggi (2 per gli eugubini; 3 per i romagnoli). Un gol in meno
segnato dal Cesena rispetto al Gubbio (16 contro 17) e un gol incassato
in più rispetto ai rossoblù (7 contro 6). In casa il
'Cavaluccio Marino' ha subito finora solo una sconfitta all'esordio in
campionato contro la Carrarese. L'altro ko è arrivato sul campo
della Fermana. Adesso però i bianconeri provengono da quattro
vittorie consecutive che gli hanno permesso di risalire la china fino
al terzo posto in classifica. Il trainer è l'esperto Domenico
Toscano e finora ha utilizzato come modulo il 3-4-1-2. Probabile undici
titolare. Tozzo in porta. Difesa a tre con Ciofi, Prestia e Coccolo.
Quartetto di centrocampo basato su Albertini, De Rose, Saber e
Calderoni. Mentre sul fronte avanzato Chiarello giostra tra le linee a
supporto di Udoh (o Ferrante) e Corazza. Out l'esperto centrocampista
Nicolò Bianchi per un risentimento muscolare nella zona del
flessore sinistro. In casa Gubbio si respira un'aria di alta classifica
e c'è euforia dopo la vittoria (e passaggio del turno) a Pescara
in Coppa. Il trainer dei rossoblù Piero Braglia potrebbe
confermare l'ormai collaudato 4-2-3-1 con la stessa formazione vincente
di Olbia. Con questo probabile undici. Di Gennaro in porta. Difesa a
quattro con Corsinelli, Signorini, Redolfi e Bonini. Centrocampo con il
duo Toscano e Rosaia. Trio di trequartisti basato sull'asse Arena,
Vazquez e Spina. Come finalizzatore Mbakogu. Però Braglia ci ha
abituato in questo campionato che a volte cambia le carte in tavola,
sperimentando altri moduli, come è successo a Pescara dove ha
usato il 3-5-2. Gli ultimi precedenti. L'anno scorso si giocò a
Cesena alla prima giornata di campionato: era il 29 agosto 2021, la
gara terminò a reti bianche (0-0) con Torrente in panchina con i
rossoblù, su quella bianconera siedeva Viali. Nella stagione
2020-2021 invece venne fuori una sconfitta per gli eugubini al Manuzzi
(con gli stessi allenatori in panchina): partita che terminò 2-1
in favore dei bianconeri con le reti (tutte nella ripresa) di Munari,
Russini e Gomez Taleb.
↓
►• 02 NOVEMBRE
2022
Il Gubbio vince a Pescara e va agli ottavi. Vazquez: "Siamo consapevoli della nostra forza"
L'allenatore Piero Braglia parla così dopo la qualificazione agli ottavi: "Partita
equilibrata, siamo stati bravi e fortunati a fare questo gol, a quel
punto abbiamo pensato alla qualificazione. Sia noi che il Pescara
abbiamo schierato un undici titolare con le seconde linee, anche se i
delfini hanno un organico importante, questo Pescara è proprio
forte e gioca veramente bene, per questo ho fatto i complimenti al
trainer Colombo. Noi dovevamo verificare soprattutto la tenuta di
alcuni ragazzi e siamo contenti di quello che abbiamo visto. In
campionato stiamo facendo un qualcosa in più di quello che era
sulla carta, però questi ragazzi stanno sorprendendo un po'
tutti, anche se io credo molto nelle loro qualità. Non è
contento il presidente? Ma io sono molto felice: non ho mai visto che
un allenatore va negli spogliatoi e dice che oggi dobbiamo perdere. Se
qualcuno mi viene a dire una cosa del genere, è un bene che io
resto a casa. Lui (il presidente ndr) è giusto che faccia i suoi
conti, ma da parte nostra è giusto che facciamo i nostri conti.
Secondo me non puoi dire ad un ragazzo di scendere in campo e perdere,
anzi un calciatore fa di tutto per farsi vedere in campo. Le
chiacchiere stanno a zero". Le parole di Federico Vazquez: "Contento per la squadra e per il gruppo. Sappiamo della nostra forza, con impegno e sacrificio". La cronaca della partita. Il trainer Piero
Braglia sceglie il 3-5-2. Il tecnico dei delfini Colombo opta per il
4-3-2-1. In avvio ci prova su punizione Tupta, palla alta a
spiovere.
Al 5' è Bulvevardi che ruba palla sulla trequarti e serve in
profondità Artistico che da posizione favorevole calcia alto. Al
18' su cross di Semeraro in area, Di Stefano viene anticipato per un
soffio con i pugni da Sommariva; poi ritenta Semeraro da sinistra con un
tiro-cross che però attraversa tutto lo specchio della porta ma
è senza esito. Al 25' si fa vedere sulla destra in percussione
Tazzer che serve al limite Artistico che si gira e calcia a rete di
destro radente, Sommariva si distende in tuffo per respingere la sfera.
Al 28' brivido quando Vergani si lancia in porta saltando in
velocità Portanova che però lo stende: cartellino giallo
per il difensore rossoblù tra le proteste dei calciatori
biancazzurri che invece chiedevano il cartellino rosso. Al 30'
segnaliamo il tecnico: si registra un spettacolare 'ruleta' di
Bulevardi per liberarsi della palla sotto la pressione di un
avversario. Al 35' occasione sui piedi di Dalle Monache che prova il
tiro di destro dal limite, para a terra Meneghetti. Al 43' pericolo:
Dalle Monache lancia in porta Crecco, provvidenziale intervento in
copertura in scivolata di Bontà con Meneghetti in uscita. La
ripresa. Al 6' è Tazzer che si fa soffiare il pallone da Tupta
al limite dell'area, assist della punta slovacca di tacco verso Crecco
che calcia di sinistro radente, Meneghetti è attento e in tuffo
abbranca la sfera. Al 16' punizione pennellata in area da Francofonte,
dove a due passi dalla porta prova il tap in vincente Morelli ma di
destro calcia incredibilmente alto. Al 21' è lesto Di Stefano a
girarsi in un fazzoletto sul
vertice sinistro in area e prova il tiro di destro con una conclusione
volante, Sommariva è reattivo e para a terra. Al 28' punizione
pennellata in area da Kolaj con Ingrosso che cerca la porta di testa da
posizione decentrata, palla che sfiora la traversa. Intorno alla
mezz'ora succede di tutto. Al 33' grande pericolo: Desogus crea
scompiglio andando via sulla destra e crossa in area dove Kolaj calcia
al volo di destro, la palla si stampa clamorosamente sulla traversa. Si
passa dal grande brivido al gol degli eugubini dopo appena sessanta
secondi (è il 34'): nella classica azione di contropiede Di
Stefano apre verso Vazquez che si porta al limite e fa partire un tiro
radente di sinistro angolato con la palla che si insacca a fil di palo
alla sinistra del portiere. Al 37' azione personale di Tupta che entra
in area ma da posizione favorevole calcia alto.
Tabellino, Coppa
Italia: Pescara - Gubbio (0-1):
Pescara
(4-3-2-1): Sommariva; Saccani, Ingrosso, De Marino, Crescenzi (37' st Milani); Aloi (37' st Germinario),
Kraja (37' st D'Aloia), Crecco; Dalle Monache (27' st Kolaj), Tupta; Vergani (27' st Desogus). A disp.: Plizzari,
D'Aniello, Palmiero, Gyabuaa, Lescano, Brosco, Boben, Mora, Cuppone, Cancellotti. All.: Colombo.
Gubbio (3-5-2):
Meneghetti; Tazzer, Bontà, Portanova (15' st Corsinelli);
Morelli,
Vitale, Francofonte, Bulevardi (31' st Rosaia), Semeraro (15' st
Bonini); Di Stefano (37' st Fagotti), Artistico (31' st Vazquez). A
disp.: Di Gennaro, Pauselli. All.: Braglia.
Arbitro:
De Angeli di Milano (Decorato di Cosenza e Peloso di Nichelino); quarto
uomo: Allegretta di Molfetta.
Rete: 34' st Vazquez (G).
Ammoniti:
Semeraro (G), Portanova (G), Dalle Monache (P), Saccani (P). Angoli: 1-4.
Recupero: 2' pt; 4' st. Spettatori: 667 (di cui 5 da Gubbio nel settore ospiti).
•••••
[vai a inizio pagina] [vai
alle news] [vai all'archivio
news]
|