SERIE C - GIRONE B
VENTESIMA GIORNATA
SAB. 21 DICEMBRE 2024
STADIO GIUSEPPE SIVORI
ORE 17:30

SESTRI LEVANTE

2

GUBBIO

1

VENTUNESIMA GIORNATA
SAB. 4 GENNAIO 2025
STADIO PIETRO BARBETTI
ORE 15

GUBBIO-LUCCHESE

> Calendario completo: (vedi)

Clicca le immagini rossoblu!

CLASSIFICA
GIRONE B SERIE C
2024-2025

Pescara
Ternana (-2)
Entella
Vis Pesaro
Torres
Arezzo
Rimini
Campobasso
Pineto
Ascoli
Pianese
Carpi
Perugia
Gubbio
Pontedera
Spal (-3)
Lucchese
Milan Futuro
Sestri Levante
Legnago

40
40
38
35
33
32
28
25

25

25
24
24
22
22
20

19
19
16
16

13

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Risultati Calcio...

VENTESIMA GIORNATA
DOM. 22 DICEMBRE 2025

Ascoli
Spal

1
1

Campobasso
Arezzo domenica

-
-

Lucchese
Pineto

3
3

Milan Futuro
Entella 
domenica

-
-

Perugia
Pianese 
domenica

-
-

Pescara
Ternana
domenica

-
-

Pontedera
Legnago

0
0

Rimini
Carpi
domenica

-
-

Vis Pesaro
Torres 
domenica

-
-

Marcatori 2024-2025
Serie C - Girone B

Cicerelli Ternana
Corazza Ascoli
Bruzzaniti Pineto
Cianci Ternana

12
11
11
9

Vedi lo stadio Barbetti!

Marcatori Gubbio
2024-2025

Tommasini
D'Ursi
Rosaia
Corsinelli
Fossati
Rocchi
Rovaglia
Tozzuolo

3
2
2
2
2
2
1
1

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VENTUNESIMA GIORNATA
SAB. 4 GENNAIO 2025

Gubbio-Lucchese

Arezzo-Vis Pesaro

Carpi-Milan Futuro

Legnago-Campobasso

Pianese-Ascoli

Pineto-Sestri Levante

Spal-Perugia

Ternana-Pontedera

Torres-Pescara

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30 NOVEMBRE 2019
Al fotofinish out Zanoni. Ora è rebus sulla mancina. Contro il Padova è una partita clou

Contro il Padova senza De Silvestro, El Hilali e Cenciarelli. Ma all'ultimo momento si è aggiunto anche il terzino Zanoni che non viene convocato: si parla di un problema muscolare. Dopo la rifinitura parla così il tecnico Vincenzo Torrente: "Il Padova è forte quanto il Vicenza, entrambe lotterano per vincere il campionato. Hanno calciatori che possono cambiare l'inerzia di una partita: per fare alcuni nomi mi basta citare Gabionetta e Ronaldo che con questa categoria non c'entrano nulla e dico questo perchè ho avuto il piacere di allenarli. Però noi giochiamo in casa e abbiamo bisogno di punti. Ora mi aspetto che dalle belle prestazioni possano arrivare anche i risultati perchè abbiamo raccolto poco. Perciò abbiamo grande rispetto del Padova ma non dobbiamo avere paura. Servono punti per classifica e morale. Voglio una squadra affamata che deve evitare assolutamente le disattezioni difensive. Ma soprattutto perchè adesso davanti le occasioni le creiamo. Perciò servirà la partita perfetta, senza quelle ingenuità commesse ultimamente (a Ravenna ndr) con errori individuali di reparto e non regalare un uomo agli avversari come contro il Cesena e il Piacenza. Dobbiamo curare i dettagli: personalità, cattiveria e coraggio. Il Padova chiede rispetto agli arbitri, ma anche noi dopo quanto successo contro il Cesena in casa. Mi auguro che il blasone non condizioni qualcuno: noi abbiamo già dato. Per la salvezza? Non faccio delle tabelle, penso di partita in partita e possibilmente vincere il più possibile. E Cenciarelli? So che è venuto in sede, ma non l'ho incontrato: mi auguro che il ragazzo stia bene, magari rientri presto perchè è un calciatore che potrebbe diventare importante per noi". Detto ciò, dovrebbe essere confermato il 3-4-2-1. Pertanto Ravaglia in porta. Difesa a tre con Cinaglia, Coda e Konate. Un quartetto di centrocampo con Munoz, Lakti, Malaccari e Filippini. Davanti possibile Gomez e Sbaffo sulla trequarti a supporto di Cesaretti. A meno che Munoz potrebbe essere spostato sulla sinistra a centrocampo, Cinaglia avanzato sulla fascia destra della mediana: in difesa, il trio, in questo caso può essere formato da Konate, Coda e Maini. Questa la lista dei 23 convocati: Bacchetti, Bangu, Battista, Benedetti, Cesaretti, Cinaglia, Coda, Conti, Filippini, Gomez, Konate, Lakti, Maini, Malaccari, Manconi, Meli, Munoz, Ravaglia, Ricci, Sbaffo, Sorrentino, Tavernelli e Zanellati.

28 NOVEMBRE 2019
Arriva il Padova tra precedenti e curiosità. Quei gol di Graffiedi e Burzigotti. Ipotesi 3-4-2-1

Con il Padova sempre partite ricche di suspence, di momenti belli ma anche di dolori. Il momento più dolente il 12 maggio 2011 quando il Padova si impose per 3-0 allo stadio Euganeo: andarono a segno Schiavi, Cacia e Cutolo; per il Gubbio si decretò la matematica certezza di retrocedere dalla serie B alla serie C. In panchina c'era Apolloni e come direttore sportivo c'era l'attuale Giammarioli. Ma in quella stessa annata in cadetteria il Gubbio all'andata (10 dicembre 2011) piegò in casa la formazione patavina per 1-0: rete decisiva di Graffiedi e protagonista in quella giornata fu il portiere Donnarumma (ora al Milan, come terzo portiere); in panchina siedeva Gigi Simoni. Una vittoria casalinga che arrivò anche due stagioni fa (16 dicembre 2017): rossoblù che si imposero per 1-0 con rete rocambolesca nei minuti di recupero di Burzigotti su calcio piazzato di Bergamini. Sulla panchina eugubina c'era Pagliari, mentre alla guida dei biancorossi c'era Bisoli che poi condusse i veneti alla vittoria del campionato e quindi arrivò la promozione in serie B. L'anno precedente invece venne fuori una sconfitta casalinga (24 settembre 2016): il Padova vinse a Gubbio per 1-0 al fotofinish con rete di Cappelletti (in panchina c'era Magi). Adesso il Padova viaggia al secondo posto in classifica (in coabitazione con Sudtirol e Carpi), dopo un inizio sprint nel quale la formazione biancoscudata si è ritrovata per diverse giornate prima in classifica: poi due sconfitte negli scontri diretti con Sudtirol e Feralpisalò, ma nell'ultimo incontro è tornata una vittoria sul Rimini (per 1-0 con rete di Mandorlini). Ma gli euganei sono sempre alla ricerca del primo posto e l'ultima vittoria esterna risale proprio contro l'attuale capolista Vicenza: 1-0 al Menti il 3 novembre scorso, con rete decisiva di Soleri. In vista di Gubbio la società patavina si presenta con delle novità in ambito societario: con il maggior azionista Joseph Oughorlian che ottiene l'85% delle quote societarie (prima al 51%), un imprenditore francese che è proprietario anche del club francese Lens e del club colombiano Millonarios di Bogotà. Il tecnico è Salvatore Sullo e dovrebbe optare per il 4-3-1-2. Probabile undici. Minelli in porta. Difesa a quattro con Pelagatti, Kresic, Lovato e Baraye. Trio di centrocampo con Germano, Mandorlini e Castigia. Davanti Piovanello tra le linee a supporto del duo di attacco Santini e Mokulu. Ma il tecnico napoletano non disdegna di usare il 3-5-2: è avvenuto due gare fa contro il Sudtirol. Infatti c'è da ricordare che la rosa è molto ampia e scalpiano calciatori del calibro di Andelkovic, Gabionetta e Ronaldo. In casa Gubbio invece si andrà avanti con il consueto modulo. Ovvero con il 3-4-2-1. Rientrano dalla squalifica Cesaretti, Malaccari, Konate e Bacchetti. Possibile undici. Ravaglia in porta. Possibile trio centrale difensivo con Cinaglia, Coda e Konate. Un quartetto di centrocampo con Munoz, Lakti, Malaccari e Zanoni. Davanti ai lati tra le linee Gomez e Sbaffo a supporto di Manconi. Probabili ballottaggi sia in difesa (uno tra Konate o Bacchetti) che in attacco (uno tra Manconi o Cesaretti).

27 NOVEMBRE 2019
Cinaglia: "Troppi gol? Errate letture di gioco, ma le prestazioni ci sono e la squadra è idonea"

Parla il difensore Davide Cinaglia, classe 1994, con un passato in serie B con le casacche di Ascoli e Cremonese, la scorsa annata era al Novara. Un Gubbio che proviene da questo 3-3 pirotecnico di Ravenna, come si può definire? "Peccato perchè la buona prestazione della squadra c'è stata. Ma il rammarico c'è perchè quando si va in vantaggio così per tante volte, poi non puoi farti riprendere. Non deve più succedere: non si possono più subire così tante reti. Bisogna stare attenti perchè sono gol molto evitabili". Gol evitabili, ecco, quindi dove si è sbagliato? "Di certo è una questione di una lettura sbagliata di gioco e di copertura. Mentre sul terzo gol i nostri avversari (Nocciolini e Raffini ndr) si sono ritrovati troppi liberi su uno spiovente dalla trequarti (di Giovinco ndr) e da parte nostra dovevamo rimanere meglio nelle nostre posizioni. Sul secondo gol (di Pellizzari ndr) invece ci siamo messi a protestare per una punizione anzichè restare a posto nelle nostre posizioni. Ecco, letture sbagliate a livello tattico ed altro. Certi gol non si devono prendere. Basta disattenzioni. Punto". Ma secondo lei la classifica rispecchia il valore della squadra? "Secondo me no, per niente. Abbiamo delle individualità importanti in squadra. Dobbiamo solo cercare di vincere più partite. Ma le prestazioni ultimamente ci sono e siamo sulla buona strada". Adesso contro il blasonato Padova? "Forse arriva la squadra più forte del campionato. Voglio dire in attacco hanno Santini o Mokulu, a centrocampo Castiglia o Ronaldo. Sono forti. Ma ogni partita è a sè e di sicuro il Padova troverà un Gubbio affamato". Questo è vero, il Gubbio ha bisogno di punti, ma proprio negli scontri diretti finora sono mancati questi punti (a parte qualche rara eccezione): "Certamente qualche punto ci manca. Ma ribadisco: la squadra fa la prestazione e questo per me è già importante. Se non ci fosse stata la prestazione, allora sì che ci sarebbero dei problemi. Come dicevo prima bisogna essere più attenti e aggressivi per fare bottino pieno. C'è tanta voglia di toglierci dai playout". Cinaglia è stato utilizzato in diversi ruoli finora dal 4-3-3 al 3-4-2-1: prima come terzino, poi come esterno di centrocampo oppure domenica come centrale di difesa. Ma qual è il ruolo più congeniale per lei? "Penso proprio il terzo di destra in una difesa a tre: è questo il mio ruolo ideale. Ma quando c'è bisogno mi adatto in altri ruoli". Domenica torneranno dalla squalifica Konate e Bacchetti, ci sarà concorrenza in questo ruolo, non crede? "Tutto vero. Deciderà il mister, ma sono convinto che gli undici che andranno in campo saranno carichi per voler vincere". Ma quale è stata l'avversaria finora incontrata che le ha fatto più impressione? "Cito la Reggiana: a mio avviso è quella che ha offerto contro di noi il miglior calcio, squadra organizzata e con calciatori di valore".

26 NOVEMBRE 2019
Una bella notizia: si rivede Cenciarelli. Out dal 1 settembre, torna a fare capolino al Barbetti

Una bella notizia, almeno. Tra risultati che sfuggono via, arbitraggi così così, squalifiche e infortuni. Sono passati quasi tre mesi. Ma dalle parti dello stadio Pietro Barbetti si è rivisto Diego Cenciarelli. Il calciatore umbertidese, classe 1992, era stato acquistato dal Gubbio la scorsa estate dalla Viterbese e sarebbe dovuto divenire un perno fisso nello scacchiere dei rossoblù. Tra l'altro fortemente voluto dal tecnico Federico Guidi (poi esonerato) in sintonia con il direttore sportivo Giuseppe Pannacci (che poi si è dimesso dall'incarico dopo l'allontanamento di Guidi). Prima un infortunio alla caviglia lo ha tenuto fermo dai campi di gioco, tant'è che ha avuto poche apparizioni nelle amichevoli (contro la Roma a Trigoria e poi con il Branca), mentre in Coppa contro il Teramo figurava tra i convocati. Era stato convocato anche per le prime due partite ufficiali di campionato, prima a Trieste e in casa con la Virtus Verona, senza però mai entrare in campo. Poi da quel 1 settembre, ovvero dalla partita interna contro la Virtus Verona, non c'è stata più traccia del centrocampista dalle parti di Gubbio. In estate si era parlato anche di un interesse sul mercato di Avellino, Monopoli e Teramo nei suoi confronti. Ma niente di tutto ciò andò in porto. Adesso è arrivato l'epilogo che tutti si sarebbero aspettati. Ma soprattutto che tutti speravano. Il ventisettenne Cenciarelli ha ripreso il percorso bruscamente interrotto questa estate. Si è ritrovato in gruppo facendo la visita al Barbetti per un approccio di recupero tornandosi ad allenare in palestra e per confrontarsi con lo staff tecnico (in grande parte tutto nuovo rispetto alla scorsa estate) e con il nuovo direttore sportivo Stefano Giammarioli. Si può considerare, tra virgolette, un ulteriore acquisto, perchè (come già detto) non è stato mai utilizzato finora in questa stagione. Questo è quello che spera l'entourage eugubino. Un suo pieno recupero sarebbe l'ideale perchè può fungere sia da playmaker che da mezzala in mezzo al campo (o come interno sinistro o destro, dipende dalla tattica). L'esperienza non manca: parla il suo curriculum con 200 presenze in serie C con le casacche di Viterbese, Teramo, Perugia e Campobasso. Per questo motivo si è aperto un canale preferenziale verso il ragazzo: ci sono tutte le credenziali per un pieno recupero con una preparazione personalizzata perchè a tutti gli effetti potrebbe rivelarsi un valore aggiunto in questo campionato che va lottato fino alla fine, dove il Gubbio ha la necessità di risalire la china. E per fare questo c'è bisogno dell'apporto di tutti.

25 NOVEMBRE 2019
Focus. Quei gol evitabili. Nel calcio quanto conta la lettura di gioco e la velocità di pensiero

Dopo Ravenna, una reale e cruda riflessione. Il problema non è in attacco, ma è la difesa. Tre gol in una partita in questo campionato il Gubbio non li aveva mai segnati. Per ritrovare tre reti segnate in soli novanta minuti bisogna tornare al 4 novembre 2018: il Gubbio si impose per 3-0 in casa sul Rimini con la firma di Plescia, Marchi su rigore e De Silverstro (in panchina c'era Alex Sandreani). Non si può dire la stessa cosa del reparto arretrato. É già la terza volta che la squadra rossoblù prende tre gol in una sola gara: in casa è avvenuto con il Vicenza (0-3), poi a Bolzano con il Sudtirol (3-0), ed ora a Ravenna (3-3). In questa stagione solamente in tre occasioni non si è preso gol: in casa contro la Feralpisalò (0-0), nella trasferta vittoriosa di Pesaro (0-1) e in casa con il Modena (1-0). Succede che delle volte si subiscono dei gol imparabili o inevitabili: ovvero sono frutto di gesti tecnici importanti degli avversari oppure scaturiscono da scambi di natura tecnico-tattica studiate a tavolino, altre volte il tutto proviene da situazioni casuali o fortuite. Il problema, però, è che il più delle volte i gol subiti si possono catalogare nella definizione "gol evitabili". Ovvero gol segnati per errori individuali e di reparto, talvolta ripetivi o per meglio dire sempre uguali. Talvolta non basta correggerli con le dovute precauzioni o con una migliore lettura delle coperture preventive. Per prevenirli infatti si ricorre verso alcuni accorgimenti tecnico-tattici. Ci spieghiamo meglio. Nel calcio moderno spesso viene applicata la cosiddetta regola della posizione frontale attiva che in gergo consiste nel scegliere la presa di posizione corretta di un difensore verso l'attaccante tenendo un controllo visivo attivo in maniera frontale: in pratica, in maniera contemporanea, vengono inquadrati nello stesso campo visivo il battitore (o portatore) della palla e l'avversario da marcare. Tutto cioè rientra nell'applicazione della cosiddetta difesa a uomo elastica: è il moderno sistema difensivo basato su una marcatura con il controllo visivo attivo (come si diceva prima): in questo caso il marcatore deve decidere e valutare in tempo reale quale distanza e operazioni sono da usare verso l'avversario (per chiuderlo, anticiparlo, affrontarlo nell'uno contro uno, o eseguire una copertura con la diagonale). In pratica è questo il concetto di elasticità. La difesa elastica non è da confondere con la difesa a zona, dove spesso c'è l'assidua ricerca della tattica del fuorigioco. Quando gli allenatori parlano di una "errata lettura di gioco" o di "velocità di pensiero" a noi profani del calcio (che ne parliamo e ne scriviamo), si parla di questo. É importante sviluppare le abilità di visione nei calciatori: un professionista serio deve avere idoneità nell'anticipo, tempismo, intelligenza tattica, reazione, velocità e concentrazione. Ecco perchè dopo la partita contro il Ravenna il tecnico Vincenzo Torrente ha parlato di disattenzioni e di ingenuità evitabili. Nel calcio moderno ci vuole testa e gambe. Come andava ripetendo un grande campione olandese, Johan Cruijff: "Il calcio si gioca con la testa, se non hai la testa le gambe non bastano". Tutto ciò viene spiegato dal mentore tedesco Horst Wein, l'ispiratore della cantera del Barcellona, che fa questa considerazione: «L'allenamento delle capacità di visione non aiuta solo a calcolare meglio la traiettoria della palla oppure a vedere i movimenti di compagni ed avversari, ma migliora enormemente la visione periferica, i tempi di reazione, tempi di anticipo e, la cosa più importante, l'abilità di rimanere concentrato per tutta la durata di un match. Molto spesso la differenza tra un buon giocatore ed un gran giocatore è semplicemente la sua visione di gioco». Tornando alla tattica. Il Gubbio attuale usa un modulo dinamico: il 3-4-2-1 che si modifica in un 3-5-2 in fase di ripiegamento. Quando si parla di una difesa a tre, il pregio deriva nel saper giocare in maniera costante sull'anticipo degli attaccanti (con copertura sempre garantita) e blindare la zona difensiva con il contributo degli esterni (con una linea a cinque). Ma esiste un difetto: c'è una maggiore difficoltà nell'assimilare gli automatismi e nel trovare i calciatori adatti per determinati ruoli.

24 NOVEMBRE 2019
Torrente: "Gettata al vento, peccato". Foschi: "Errori pacchiani". Le foto di Ravenna-Gubbio

Gol a grappoli a Ravenna. Ma il Gubbio si rammarica per una vittoria buttata al vento. Per ben tre volte in vantaggio (in gol Munoz, Sbaffo e Maini) si fa raggiungere dai giallorossi (in rete Papa, Pellizzari e Raffini). Una vittoria che poteva significare la fuga dalle sabbie mobili e invece si mastica amaro. Tutta l'amarezza nelle parole del trainer Vincenzo Torrente: "Buttata via una vittoria che sembrava nostra. In una gara dominata nel primo tempo dove abbiamo creato tanto e forse è stata la migliore prestazione dal mio avvento. Si sono viste ottime cose. La ripresa è stata più difficile, il Ravenna giocava molto sulle palle lunghe e sulle seconde palle. Un peccato perchè con quattro tiri abbiamo subito tre gol. Ma siamo stati anche disattenti. Certe ingenuità ci devono servire da lezione. Segnare tre gol in trasferta per farsi poi rimontare sul 3-3 deve farci riflettere". Le frasi del tecnico dei ravennati Luciano Foschi: "Abbiamo preso tre gol e non abbiamo giustificazioni. Quando si prendono tre gol solitamente perdi, ma quando fai tre gol solitamente dovresti vincere. Fatti gli stessi errori, errori pacchiani. Rammarico per non avere preso i tre punti. Mi dispiace che i nostri tifosi continuano a protestare. Non so quale siano le loro aspettative, ma in classifica ne abbiamo sei di squadre sotto. Non ho mai promesso da questa estate qualcosa di più di una salvezza. Cerchiamo di fare del nostro meglio e non vogliamo prendere in giro nessuno. Con i nostri limiti continueremo a fare il nostro lavoro. Ci prendiamo tutte le responsabilità sempre. Abbiamo incontrato un Gubbio come noi che lotta per salvarsi. Qua ci sarà sempre da lottare per salvarsi. Perchè la contestazione verso di me? Questa estate si congratulavano con me e la società per il prolungamento del contratto, adesso magari si cerca un capro espiatorio". Le foto di Ravenna-Gubbio (20 immagini). Fotoservizio di Simone Grilli.
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24 NOVEMBRE 2019
Ravenna-Gubbio, pirotecnico 3-3. In vantaggio per tre volte con Munoz, Sbaffo e Maini

Ravenna contro Gubbio. L'allenatore opta per il 3-4-2-1. Ravaglia in porta. Difesa a tre con Cinaglia, Coda e Maini. Quartetto a centrocampo con Munoz, Lakti, Benedetti e Zanoni. Sul fronte avanzato ai lati Gomez Taleb e Sbaffo a supporto di Manconi. La cronaca. Al 6' ci prova Gomez dalla distanza con la palla che esce di un soffio. Al 23' il Gubbio passa in vantaggio con un'azione che parte dai piedi di Cinaglia che lancia verso destra dove Munoz corre veloce e vede il portiere Spurio in uscita: un tocco con pallonetto di destro del calciatore spagnolo con la palla che si insacca nell'angolino. Al 24' c'è Lakti che serve sul corridoio centrale Manconi che entra in area e calcia forte: para in tuffo Spurio. Al 29' reagisce Nocciolini con un tiro dal limite che costringe Ravaglia a parare a terra. Al 31' è Giovinco che calcia forte di sinistro dal limite, la palla si perde a lato di poco. Al 35' però arriva il pari ravennate: dalla trequarti Giovinco crossa in area, colpo di tacco smarcante di Nocciolini verso Papa che carica il sinistro e al volo insacca la palla radente a fil di palo. Ma al 37' il Gubbio torna in vantaggio: pressing in avanti di Manconi su Pellizzari, con la palla che arriva sui piedi di Lakti che pennella subito da destra in area dove Sbaffo è in agguato e con il piatto destro deposita a pochi passi dalla porta la palla in rete. Ma al 39' è nuovo pareggio ravennate: tutto nasce da una punizione calciata in area da Giovinco, respinge di testa Sbaffo, Martorelli pennella in area dove Nocciolini cerca la sforbiciata invano, ma arriva Pellizzari in mischia e di destro indovina la traiettoria verso l'angolino giusto. La ripresa. In avvio un'altra occasione per Munoz che si ritrova quasi a tu per tu con il portiere Spurio, ma stavolta non va a bersaglio. Al 18' arriva però il tris del Gubbio: Sbaffo quasi dal vertice sinistro pennella in area una punizione, colpo di testa di Maini in mischia con la palla che si insacca lemme lemme nell'angolino. Al 21' ancora occasione per i rossoblù quando Sbaffo da sinistra serve in area Manconi che poi si gira e calcia in porta, ma il suo tiro viene murato da Sirri. Al 29' arriva per la terza volta il pareggio giallorosso: Giovinco da sinistra pennella in area dove Nocciolini spizza al centro di testa verso Raffini che da pochi passi, di destro, deposita la palla in rete. Al 31' dal limite calcia una punizione pericolosa in porta Benedetti, Spurio vola e con la punta delle dita devia la palla in calcio d'angolo. Al 41' in dribbling corre Manconi che serve in area Tavernelli, ma il suo tiro di destro è debole, così para Spurio. Pareggio che alla fine sa di beffa.
Tabellino: Ravenna - Gubbio (3-3):
Ravenna (3-5-2): Spurio; Ronchi, Jidayi (19' st Raffini), Pellizzari (27' st Nigretti); Martorelli (1' st Sirri), Papa (14' st Selleri), Lora (27' st Fyda), D'Eramo, Purro; Nocciolini, Giovinco. A disp.: Cincilla, Ricchi, Mustacciolo, Fiorani, Sabba. All.: Foschini.
Gubbio (3-4-2-1): Ravaglia; Cinaglia, Coda, Maini; Munoz, Lakti (37' st Filippini), Benedetti, Zanoni (37' st Ricci); Gomez Taleb (14' st Tavernelli), Sbaffo; Manconi. A disp.: Zanellati, Fondacci, Bangu, Conti, Battista, Meli, Sorrentino. All.: Torrente.
Arbitro: Paterna di Teramo (Fraggetta di Catania e De Pasquale di Barcellona Pozzo di Gotto).
Reti: 23' pt Munoz (G), 35' pt Papa (R), 37' pt Sbaffo (G), 39' pt Pellizzari (R), 18' st Maini (G), 29' st Raffini (R).
Ammoniti: Benedetti (G), Gomez Taleb (G), Sirri (R), Jidayi (R), D'Eramo (R), Purro (R). Angoli: 2-5. Recupero: 1' pt; 4' st. Spettatori: 1563.
Risultati: Sedicesima Giornata - Serie C - Girone B:
Cesena - Modena
1-0
34' Borello (C)
Fermana - Reggiana
1-1
22' Varone (R), 87' Molinari (F)
Padova - Rimini
1-0
74' Mandorlini (P)
Piacenza - Imolese
0-0
Ravenna - Gubbio
3-3
23' Munoz (G), 35' Papa (R), 37' Sbaffo (G), 39' Pellizzari (R), 63' Maini (G), 74' Raffini (R)
Sambenedettese - Feralpisalò
2-0
33' Frediani (S), 64' Volpicelli (S)
Triestina - Sudtirol
1-0
94' Mensah (T)
Vicenza - Fano
2-1
9' Said (F), 60' Saraniti (V), 77' Marotta (V)
Virtus Verona - Carpi
1-2
11' Jelenic (C), 29' Nobile (C) aut., 80' Vano (C)
Vis Pesaro - Arzignano Valchiampo
2-1
39' Pannitteri (V), 50' Rocco (A) rig., 71' Grandolfo (V)

23 NOVEMBRE 2019
Rossoblù con ventuno convocati, ma diversi dubbi. Quattro squalificati: dilemma formazione

L'anticamera del match. Gubbio contro il Ravenna per uno scontro diretto. Da parte giallorossa è il tecnico Luciano Foschi che avverte i suoi dopo la rifinitura in vista del Gubbio: "Siamo vogliosi di stare sul pezzo e venire fuori da questa situazione. Adesso nell'immediato abbiamo una serie di scontri direttì che ci faranno capire cosa siamo in grado di fare. Da sei partite solo un punto, perciò dobbiamo tornare a fare punti altrimenti diventa tutto complicato. Non basta ben figurare. Perciò con il Gubbio ci vuole la prestazione e fare punti. Pressione psicologica per questo scontro diretto? Abbiamo di certo dei limiti, ma ci alleniamo sempre al massimo. Perciò è inutile girarci intorno, il Gubbio ha un punto in meno, ma noi dobbiamo mettere in gioco e fare valere il fattore campo per mettere a debita distanza la quintultima. Polemiche con i tifosi ravennati? Sono sempre vicini a noi, anche se talvolta ci sono contestazioni e insulti che non fanno piacere, però io guardo sempre il Iato positivo della cosa. É pur sempre un modo di stare vicino alla squadra e ci fanno capire quanto ci tengono a questi colori". Detto questo il Ravenna giocherà praticamente al completo, tranne l'indisponibilità del difensore Grassini. In casa Gubbio invece la musica è diversa perchè sono assenti Malaccari, Konate, Bacchetti e Cesaretti squalificati, oltre agli infortunati De Silvestro ed El Hilali. Poi sono da valutare le condizioni di Cinaglia, Sbaffo e Gomez, con quest'ultimo che potrebbe essere tenuto anche a riposo precauzionale, anche se risulta tra i convocati. Così il trainer Torrente dovrebbe optare per il consueto 3-4-2-1. Con probabile undici iniziale. Ravaglia in porta. Difesa a tre con Cinaglia, Coda e Maini. A centrocampo il quartetto basato su Munoz, Lakti, Benedetti e Zanoni. Probabile sulla trequarti a giostrare il duo Manconi e Sbaffo a supporto di Sorrentino. Ma in fase offensiva è una questione di pochi metri, talvolta Manconi si può scambiare con Sorrentino, allo stesso tempo Sbaffo funge da elastico tra il centrocampo e la trequarti, così che il modulo talvolta diventa un 3-5-2 o addirittura in un 5-3-2 in fase di copertura. Lista dei 21 convocati: Bangu, Battista, Benedetti, Cinaglia, Coda, Conti, Filippini, Fondacci, Gomez, Lakti, Maini, Manconi, Meli, Munoz, Ravaglia, Ricci, Sbaffo, Sorrentino, Tavernelli, Zanellati e Zanoni. Viene convocato anche il giovane difensore Marco Fondacci (2001) dalla Berretti.

21 NOVEMBRE 2019
Contro il Ravenna in emergenza: da valutare Cinaglia, Gomez e Sbaffo. L'anno scorso fu 0-2

L'anno scorso si giocò a Ravenna durante le feste natalizie. Era la prima giornata di ritorno, si giocò esattamente il 29 dicembre 2018. Sulla panchina c'era Nanu Galderisi e il Gubbio si impose per 2-0 sul campo ravennate con le reti di Casoli (tiro da fuori area che sorprese Venturi) e di Battista (tocco sotto porta dopo un assist di Casoli). Adesso tra le due squadre c'è solo un punto di differenza. In media inglese in perfetta parità (-12). Curiosamente i giallorossi sono la squadra che ha subito più sconfitte nel girone insieme al Fano (9), ma ha vinto per quattro volte e solo due pareggi nel cammino. L'ultima vittoria in casa risale al 21 settembre (1-0 all'Imolese) e proviene da un periodo non tanto positivo: cioè con cinque sconfitte ed un pareggio (con il Cesena) nelle ultime sei partite conquistando solo un punto. L'ultima vittoria risale al 13 ottobre quando la formazione romagnola sbancò il campo di Padova. Nell'ultimo turno è arrivato il ko a Vicenza per 1-0 con rete di Cappelletti a metà ripresa. Il tecnico è Luciano Foschi e di solito schiera il 3-5-2. Probabile undici. Spurio in porta. Difesa a tre con Nigretti (o Ricchi), Ronchi e Jidayi. Centrocampo sulla linea Martorelli, Lora, Papa (o Selleri), D'Eramo e Purro. Un duetto di attacco formato da Nocciolini e Giovinco. La società giallorossa chiama a raccolta i suoi tifosi con biglietti ad un euro: campagna valevole per chi ha già acquistato il biglietto per il derby romagnolo con il Cesena che si era giocato il 27 ottobre (finito 1-1). In casa Gubbio è piena emergenza. Out per squalifica Malaccari, Bacchetti, Cesaretti e Konate. Fuori per infortunio De Silvestro ed El Hilali. In questa settimana finora Gomez Taleb e Cinaglia si sono allenati a parte, mentre non è al meglio nemmeno Sbaffo. Pertanto il trainer Torrente dovrà per forza di cose inventarsi un undici iniziale del tutto inedito. Confermato il 3-4-2-1 che in fase di non possesso diventa un più lineare 3-5-2. Perciò Ravaglia in porta. Difesa a tre con Cinaglia, Coda e Maini. In caso di forfait di Cinaglia come terzo centrale di sinistra difensivo potrebbe collocarsi Filippini. A centrocampo possibile il quartetto con Munoz, Lakti, Benedetti e Zanoni. Davanti sulla trequarti Manconi e Sbaffo (o Meli) in appoggio al puntero Sorrentino.

20 NOVEMBRE 2019
Meli: "Ancora c'è rabbia, cosa mai capitata: ma la squadra ora è migliorata; voglia di tre punti"

In vista di Ravenna e nel post Cesena, parla il centrocampista offensivo Marco Meli, di Pontedera, un classe 2000. Si parte dalla gara contestata di domenica e non si sono sopite le polemiche: "Ancora c'è tanta rabbia dentro, ma dobbiamo farcela passare. Dico questo perchè adesso c'è subito una partita complicata a Ravenna su un campo difficile. Occorre portare a casa i tre punti, è una partita fondamentale". Diciamo che vi siete innervositi parecchio domenica: "Sì, eravamo parecchio nervosi. E forse dovevamo stare più tranquilli e andare dalla parte dell'arbitro. Invece è stato il contrario. Infatti l'arbitro ha cominciato a darci tutto contro, non so quanti cartellini sono usciti ma erano tanti. C'era un rigore netto per noi, un rigore fischiato contro subito che forse non c'era nemmeno, due espulsioni discutibili. Partita subito in salita, è stata dura". Dica la verità, gli era mai capitato così? "No, mai". Domenica è stato impiegato a centrocampo da mister Torrente, è la prima volta? "No, già l'avevo fatto. L'anno scorso giocavo mezzala sinistra: andai con Pioli in ritiro a Moena con la Fiorentina e mi vedeva mezzala, poi ha parlato con Bigica e così ho giocato in questo ruolo. Domenica con il Cesena ho giocato mezzala destra, ma cambia poco. Ho giocato anche a destra e mister Guidi mi metteva a sinistra. Mi adatto a tutto. Anche se devo dire che il mio ruolo dove credo di rendere al meglio è fare la seconda punta". Parliamo del Gubbio, nonostante l'inferiorità numerica domenica la squadra ha lottato fino alla fine o no? "Ma certamente, una grande partita è venuta fuori: nel secondo tempo li abbiamo messi in un cantone e non sono usciti dalla loro metà campo. Sembravamo noi con un uomo in più, ma ci è mancato il gol. Le occasioni le abbiamo create, pure una bella parata del portiere Marson su Manconi". Domenica prossima, tante defezioni, purtroppo: "Stiamo lavorando duramente. Pensiamo solo a vincere. Quindi non pensiamo alle assenze". In stagione c'è già stato un cambio tecnico, ma è cambiato qualcosa da prima ad ora? "Sicuramente il mister Guidi ha avuto tante difficoltà perchè la squadra era tutta nuova. Con tanti giovani. Ha fatto il suo, ma poi nel calcio si sa: quando si perde e non ci sono i risultati l'allenatore finisce nel mirino. Poi l'arrivo di mister Torrente: ha inquadrato subito la situazione e ha cambiato il modulo con il 3-5-2. Ci siamo adattati subito e ci stiamo trovando bene. Secondo me con lui abbiamo avuto dei miglioramenti in fase difensiva, aggiungo che siamo pure più concreti e cinici davanti. Secondo me siamo migliorati: Torrente ci prepara sempre bene curando tutti i dettagli". Tutto questo sta a significare che con il 3-5-2 (o il 3-4-2-1) la squadra è più compatta? "Sì, più compatta. Perchè poi sappiamo ripartire e davanti siamo veloci in contropiede". Dalle giovanili alla serie C, ma cosa cambia? "Cambia tanto. Qua i punti contano. Nelle giovanili se pareggiavi o perdevi, non ti interessava più di tanto. C'è una maggiore esperienza, pertanto cambia tutto".

19 NOVEMBRE 2019
Sbaffo: "Partita corretta diventata nervosa. Girone complicato, va lottato". Quattro squalificati

Parla il centrocampista avanzato Alessandro Sbaffo. É stato ospite della trasmissione «C Piace» in onda lunedì sera su Rtv San Marino. Così si è presentato prima con una breve intervista: "Questo è un girone complicato, ma quello che sto vedendo nelle ultime partite è che c'è uno spirito giusto. Con l'arrivo di Torrente ci ha dato più serenità nell'ambiente, d'altronde aveva avuto insieme a Giammarioli un rapporto importante con Gubbio e hanno dato una scossa che poi c'è stata. La squadra ha reagito bene dopo le sconfitte iniziali, diciamo che si è vista la risposta dei calciatori". Come si può vedere in questo link. Il calciatore marchigiano poi è intervenuto in trasmissione partendo proprio dagli episodi contestati contro il Cesena: "Purtroppo la conduzione arbitrale ha scaturito nervosismo nella partita. Una partita peraltro molto corretta. Protestando si perde energie, non serve a niente e poi non porta niente di buono. Ci sono stati degli episodi purtroppo tutti a sfavore nostro continui che di certo ci hanno condizionato. Tanti cartellini non sono spiegabili. Tuttavia c'è stato un lato positivo: cioè una grande reazione della squadra, perchè in inferiorità numerica e pure nel risultato abbiamo sfiorato a più riprese la segnatura. Meritavamo di pareggiare. Contro un Cesena organizzato e allenato bene. Ma il Gubbio ha saputo lottare da Gubbio". Commenta così gli episodi cardine, con l'ausilio della moviola: "Il rigore di Cesaretti si poteva dare oppure no. Ma il rigore su Butic è assolutamente non da fischiare oltretutto perchè se c'è il fallo semmai è stato commesso fuori area, e pure la trattenuta mi sembra piuttosto leggera. Molto fiscale il secondo cartellino giallo su Cesaretti. Infine l'espulsione di Malaccari non esiste proprio perchè non ha commesso nemmeno fallo a mio avviso". Sul Gubbio attuale dice: "É un Gubbio che lotta. Ogni partita è complicata. In squadra c'è un bello spirito. Secondo me adesso la strada è quella giusta. Dispiace perchè tanti assenti ci condizioneranno". Sul girone dice: "Ci sono tante squadre blasonate con organici importanti che meriterebbero di salire di categoria. Un girone B sicuramente più complicato del girone A. Girone livellato. A parte la Triestina che è troppo giù e la Virtus Verona che è una sorpresa, la classifica rispecchia i valori delle squadre. Chiaro che noi vista la classifica bisogna guardarci indietro perchè tutti lottano e quindi bisognerà lottare. Tuttavia credo che il mercato di gennaio avrà una rilevanza importante". Inoltre Alessandro Sbaffo elogia con un grande messaggio Ettore Marchi, eugubino, che ora gioca con il Monza: "Credo che il Monza è una fuori serie in serie C nel girone A. Ma rispetto anche a tutte le squadre di serie C come Bari, Reggina o Ternana. Poi c'è Ettore Marchi, un calciatore straordinario, il vero cuore del centro Italia. Credo che insieme a Giuseppe Bellusci andranno lisci verso la serie B". Provvedimenti del Giudice Sportivo: squalificati per una giornata Cesaretti, Malaccari, Bacchetti e Konate. Multa per il Cesena di 500 euro perchè propri sostenitori danneggiavano i servizi e le strutture del settore dello stadio a loro riservato.

18 NOVEMBRE 2019
Focus. Flop arbitri. A repentaglio la credibilità. Abbagli, errori e incongruenze: il dettaglio

Una premessa doverosa. Anzi, una proposta iniziale. Come sarebbero diverse le cose se gli arbitri motivassero le loro decisioni, ammettendo anche l'errore nel caso che ci sia. Sul tema è intervenuto pure il presidente della Figc, Gabriele Gravina, spiegando che serve chiarezza per scacciare le nubi e i lati oscuri su alcune norme: chiede a grande voce che venga pubblicato il commento tecnico da parte dell'Associazione degli Arbitri sugli episodi più controversi in ogni gara, come si può leggere in questo articolo. Ci sarebbe un calcio più tranquillo. Ci sarebbero meno nervosimi. Ma soprattutto meno sospetti. Sappiamo tutti che l'arbitro e le sue decisioni influiscono su una partita di calcio e commette errori, come quando un attaccante sbaglia un gol, come quando un difensore si perde il suo attaccante o come quando un portiere fa una papera. Per questo motivo dare spiegazioni o quanto meno fare talvolta il mea culpa è necessario per stemperare gli animi ed è necessario per buttare giù un muro. Come dire: io sono l'arbitro e ho sempre ragione. Non è così. Perchè parliamoci chiaro. A Gubbio domenica è stata una giornata nerissima per l'arbitro. Se nelle scorse giornate le proteste più veementi provenivano da casi isolati, questa volta gli errori sono piovuti a grappoli. Nel turno contro il Cesena ci sono stati degli abbagli, alcuni inspiegabili. Con un regolamento alla mano, si intende. É qui che sorge il problema. Un regolamento che non viene rispettato o male che vada viene utilizzato solo a macchia di leopardo. Questo ragionamento arriva dal fatto che ci sono le immagini tv che poi sono testimonianze tangibili. Molto interessante un video che gira su youtube.com, tra l'altro postato dal Calcio Cesena Fc. La partita ha preso una brutta piega subito all'inizio con decisioni che porgono tanti interrogativi. La protesta degli eugubini è lecita quando Cesaretti cade a terra in area dopo una evidente ginocchiata con la gamba destra di Maddaloni sullo stomaco dell'attaccante dei rossoblù. L'arbitro ha fatto proseguire. Qui subito un altro colpo di scena perchè Butic va verso l'area e viene strattonato da Bacchetti al limite dell'area, ma l'attaccante croato poi cade con il corpo in area. L'arbitro stavolta concede il rigore. Sono passati appena 2 minuti e 23 secondi di gioco. Episodi che diventeranno decisivi. Ma l'incoerenza continua. Doppia ammonizione per Cesaretti culminata con una simulazione in area: lo diciamo chiaramente, a livello di regolamento esiste questo provvedimento. Peccato che poi l'arbitro ha l'occasione di rimettere la parità numerica: Capellini trattiene vistosamente Sbaffo da tergo, ma il secondo giallo non arriva (regolamento non rispettato). Episodio che non viene mostrato stranamente dalle immagini tv (cosa più unica che rara). Siamo alla mezz'ora di gioco. In poco tempo tanti episodi che lasciano tante perplessità. Per non parlare dell'espulsione di Malaccari al novantesimo su Sarao, che sembra un fallo normale di gioco: al massimo ci si aspettava un cartellino giallo, non un cartellino rosso diretto. Stupore per le spartizioni delle ammonizioni. Comportamenti privi di coerenza e di legame logico. Difficile da spiegare, a persone che amano il calcio sano.

17 NOVEMBRE 2019
Torrente: "Arbitro 2, Gubbio 0". Notari: "Il calcio che brutta piega". Le foto di Gubbio-Cesena

Gubbio contro Cesena, come Juventus contro Inter nel 1998 nel fattaccio tra Ronaldo e Juliano in area, e un minuto dopo fu concesso un rigore su Del Piero. Quella volta l'arbitro era Piero Ceccarini, stavolta è Stefano Nicolini di Brescia. Dopo 21 anni la vicenda si è ripetuta. Un rigore non dato al Gubbio al 2' su Cesaretti e nel capovolgimento di fronte viene concesso un rigore su Butic (con fallo iniziato fuori dall'area di rigore, sono chiare le immagini televisive). Ma non è finita: espulso per doppia ammonizione Cesaretti dopo una simulazione, ma il regolamento viene "aggirato" quando poco dopo Capellini si aggrappa alla maglia di Sbaffo (un secondo giallo lampante mai pervenuto). Praticamente la partita è finita al trentesimo del primo tempo. La ciliegina sulla torta l'espulsione finale di Malaccari per un fallo veniale. Nel 1998 il carissimo Gigi Simoni (che poi è passato per Gubbio) sentenziò: "Si vergogni, si vergogni". Usa lo stesso tono oggi il tecnico dei rossoblù Vincenzo Torrente con una battuta che non lascia scampo: "Arbitro 2, Gubbio 0". E prosegue: "É da 40 anni che gioco e alleno, però non ho mai visto una cosa del genere. Dopo questa partita ho scoperto una cosa nuova. Una partita serena, così condizionata: non ci sono parole. Un rigore non dato, un rigore concesso contro subito dopo, andava espulso Capellini: boh, ditemi voi. Mi dite un arbitro sottotono? Assolutamente no, è come fargli un complimento. Peccato perchè pure in inferiorità numerica la prestazione è stata straordinaria dove il Cesena non ha passato la metà campo". Nel 1998, Luis Nazario Da Lima (detto Ronaldo), si espresse così: "Mi vergogno per lei". Sullo stesso tenore oggi il presidente Sauro Notari che tuona all'interno della palazzina: "Una vergogna. Tredici ammoniti, mai visti. Adesso voglio vedere cosa scrivono i giornali. Questo si chiama protagonismo. Pro-ta-go-ni-smo. Sì, il calcio italiano ha preso una brutta piega". Sulla stessa falsa riga il difensore Andrea Coda: "L'arbitro ha sbagliato tutto. Gli episodi da elencare sono molteplici. Per fortuna ho mantenuto la calma, altrimenti avrei potuto prendermi cinque giornate di squalifica. Ora ripartire con la stessa reazione che abbiamo avuto in dieci contro undici". Sull'altra sponda l'umore è diverso. Parla il tecnico bianconero Francesco Modesto: "Vittoria meritata. Siamo stati concreti. Nel secondo tempo abbiamo sofferto perchè ci siamo abbassati troppo. Ma il Gubbio si lamenta? Non commento mai l'operato degli arbitri. Vincere così mi sta bene". Tuttavia poi ammette: "Capellini? L'ho tolto perchè l'arbitro gli ha evitato il secondo giallo e non ho rischiato". Le foto di Gubbio-Cesena (20 immagini). Fotoservizio di Simone Grilli.

17 NOVEMBRE 2019
Gubbio beffato dal Cesena (0-2). Ma l'arbitro finisce sotto accusa come Juve-Inter del 1998

Gubbio contro Cesena. Il trainer conferma il 3-4-2-1. Ravaglia in porta. Trio di difesa con Konate, Coda e Bacchetti. Quartetto di centrocampo con Cinaglia, Meli, Malaccari e Zanoni. Sulla trequarti Cesaretti e Sbaffo a supporto di Gomez Taleb. La cronaca. Inizio frizzante. Al 2' veementi proteste degli eugubini con Cesaretti che cade a terra in area dopo un contatto con Maddaloni, ma l'arbitro decreta la regola del vantaggio. Un vantaggio che è fatale perchè al 3' è Butic che viene strattonato da Bacchetti sulla riga dell'area e l'arbitro stavolta concede il rigore. Veementi proteste ancora del Gubbio, viene infatti ammonito nella circostanza Konate, tuttavia ormai è tutto deciso e così Butic (4') calcia dal dischetto angolato, la palla si insacca radente alla sinistra del portiere. Continuano le proteste dei rossoblù pure dopo il gol cesenate con i calciatori che accerchiano il direttore di gara. Al 21', sugli sviluppi di un corner di Meli in area, prova a calciare Sbaffo dal limite, ma la palla si perde tra le braccia di Marson. Al 22' viene espulso Cesaretti per doppia ammonizione per una presunta simulazione molto discutibile. Una conduzione arbitrale non catalogabile, il peggiore in campo in assoluto. Al 24' torna protagonista un arbitro che espelle in maniera affrettata Cesaretti per una presunta simulazione (doppio cartellino giallo e va dritto negli spogliatoi). Tutti perplessi. Ma l'arbitro si ripete nelle incongruenze: al 30' Capellini si aggrappa alla maglia di Sbaffo, tutti aspettano il cartellino giallo, ma l'arbitro stavolta usa un altro mezzo di misura e aggirando il regolamento non espelle il calciatore bianconero (era già ammonito). Lo capisce anche l'allenatore ospite Modesto che fa uscire Capellini (graziato dall'arbitro) e al suo posto entra Franchini. Al 39' è Butic che cerca il raddoppio con il piedino destro da pochi passi, ma Ravaglia è reattivo e devia in tuffo la sfera in angolo. Ma piove sul bagnato perchè al 40' esce dal campo per infortunio pure Gomez Taleb e al suo posto subentra Manconi. Al 48' calcia forte Zerbin da fuori area, la palla sfiora di poco il palo. Ma le proteste continuano anche a fine primo tempo, con un arbitro subissato dai fischi. Ripresa. Al 3' su corner di Tavernelli, la palla arriva dalle parti di Sbaffo che calcia forte di destro, la sfera si perde di poco a lato radente. Al 27' c'è Malaccari che serve in area Sorrentino che calcia di sinistro, la palla sfiora il palo, radente. Al 33' fa tutto il neo entrato Manconi che entra in area e si porta la palla sul destro: calcia forte e angolato, ma Marson in volo plastico si supera e si salva. Al 45' arriva il raddopppio: su assist di Franchini da destra in area, Russini calcia di destro e la palla tocca il palo prima di entrare in rete. Al 47' un cartellino rosso diretto per Malaccari per fallo veniale su Sarao. La ciliegina sulla torta.
Tabellino: Gubbio - Cesena (0-2):
Gubbio (3-4-2-1): Ravaglia; Konate, Coda, Bacchetti; Cinaglia (21' st Sorrentino), Meli (1' st Tavernelli), Malaccari, Zanoni; Cesaretti, Sbaffo; Gomez Taleb (40' pt Manconi). A disp.: Zanellati, Filippini, Maini, Bangu, Benedetti, Conti, Ricci. All.: Torrente.
Cesena (3-4-2-1): Marson; Ciofi, Maddaloni, Brunetti (17' st Brignani); Capellini (36' pt Franchini), Rosaia, De Feudis, Valeri (26' st Giraudo); Zerbin (26' st Russini), Zecca (26' st Sarao); Butic. A disp.: Agliardi, Valencia, Franchini, Cortesi, Borello, Stefanelli. All.: Modesto.
Arbitro: Nicolini di Brescia (Cerilli e Pressato di Latina).
Reti: 4' pt Butic (C) rigore, 45' st Russini (C).
Espulsi: 24' pt Cesaretti (G) per doppia ammonizione; 47' st Malaccari (G) per fallo scorretto. Ammoniti: Konate (G), Meli (G), Capellini (C), Bacchetti (G), Tavernelli (G), Sbaffo (G), De Feudis (C), Cinaglia (G), mister Torrente (G), Coda (G), Sarao (C). Angoli: 5-5. Recupero: 3' pt; 5' st. Spettatori: 1382 (498 abbonati); di cui 415 di Cesena nel settore ospiti.
Risultati: Quindicesima Giornata - Serie C - Girone B:
Carpi - Fermana
4-0
15' Biasci (C), 24' Bellini (F) aut., 54' Biasci (C), 83' Saric (C)
Fano - Piacenza
2-4
5' Corradi (P), 28' Kanis (F), 52' Pergreffi (P), 57' Marotta (P), 62' Parlati (F), 74' Paponi (P)
Feralpisalò - Padova
1-0
26' Caracciolo (F)
Gubbio - Cesena
0-2
4' Butic (C) rig., 90' Russini (C)
Imolese - Triestina
rinviata
Modena - Virtus Verona
1-0
81' Duca (M)
Reggiana - Vis Pesaro
2-1
24' Espeche (R) aut., 73' Marchi (R), 91' Kargbo (R)
Rimini - Arzignano Valchiampo
0-2
67' Bonalumi (A), 72' Rocco (A)
Sudtirol - Sambenedettese
3-0
10' Casiraghi (Su), 12' Mazzocchi (Su), 27' Morosini (Su) rig.
Vicenza - Ravenna
1-0
71' Cappelletti (V)

16 NOVEMBRE 2019
Gubbio, giunge il Cesena: out Munoz e Lakti. Avanti con lo stesso assetto. Possibile Coda

Dopo la rifinitura fa il punto della situazione il trainer Vincenzo Torrente: "Troveremo un Cesena che è organizzato, che ha ritmo e aggressività, gioca bene in verticale e in ampiezza, che meriterebbe più punti in classifica. Sulla carta è una squadra di alta classifica, è bravo pure il tecnico Modesto che proviene dalla scuola di Gasperini e Juric. Ma noi vogliamo fare bene. Sarà importante fare nostra la partita perchè significherebbe superare una squadra blasonata come il Cesena che fino a pochi anni fa si trovava in serie A. Per questo motivo servirà giocare con intelligenza e umiltà. Dopo la prova di Piacenza ho visto che la squadra sta crescendo in personalità e coraggio, e ho visto che se la può giocare con tutti. Questa deve essere la mentalità. Tuttavia i problemi restano, ma io e Giammarioli stiamo facendo il possibile per rendere il maggior possibile equilibrata questa squadra. Oltretutto io sono molto esigente e pretendo sempre di più. La difesa a tre con Coda? Intanto mettiamo fisicità in un punto cardine. Quella fisicità che manca perlopiù a questa squadra. Ma portiamo pure esperienza e qualità nell'impostazione da dietro. Adesso abbiamo trovato un sistema di gioco e cercheremo di costruire pian piano una formazione base. Ravaglia continuo? Il ruolo del portiere è particolare, basta pensare che hanno un allenatore personale, ma bisogna dargli fiducia per farli rendere al meglio perchè è fondamentale. Due o tre under viste le assenze? Valuto sempre la squadra in base agli equilibri. Ci sono giovani pronti e meno pronti, perciò vediamo". Assenti De Silvestro (si è operato in settimana al crociato), Munoz e Lakti, oltre ai lungodegenti Cenciarelli ed El Hilali. Detto ciò dovrebbe essere confermata la formazione di domenica con il 3-4-2-1. Con Gomez e Sbaffo in avanti a supporto di Cesaretti. Centrocampo a quattro con Cinaglia, Malaccari, Benedetti e Zanoni. Difesa a tre con Konate, Coda e Bacchetti, e in porta il portiere Ravaglia. La lista dei ventuno convocati: Bacchetti, Bangu, Benedetti, Cesaretti, Cinaglia, Coda, Conti, Filippini, Gomez Taleb, Konate, Maini, Malaccari, Manconi, Meli, Ravaglia, Ricci, Sbaffo, Sorrentino, Tavernelli, Zanellati e Zanoni.

14 NOVEMBRE 2019
Con il Cesena mai in campionato: solo in Tim Cup e un rinnovato Barbetti ai tempi della B

Contro il Cesena mai una partita ufficiale in campionato. Domenica si tratta della prima volta. Che portano lo stemma del cavalluccio marino: un simbolo comune solo alla Salernitana, agli inglesi del Newscastle e agli americani del Southern California Seahorses. Tuttavia ci sono due precedenti. Entrambe le date risalgono all'annata del 2011. Uno in Coppa Italia ed una in amichevole al Barbetti. In primis fu giocato a Gubbio un test estivo il 7 agosto 2011 che era valevole per il Memorial Mancini: i rossoblù di allora erano stati appena promossi in serie B ed erano allenati da Fabio Pecchia, mentre sulla panchina dei romagnoli siedeva Marco Giampaolo. Quella partita finì 3-1 in favore dei bianconeri con le reti di Eder, Mutu e Candreva; per gli eugubini andò a segno Daniel Ciofani. In quel Cesena (che giocava in serie A) figuravano anche calciatori del calibro di Parolo e Giaccherini. Si giocò davanti a tremila persone in uno stadio Pietro Barbetti che era stato appena rinnovato a tempo di record per essere tirato a lucido per il campionato di serie B. Ecco le immagini di quel match. Ma il Gubbio incrociò di nuovo i bianconeri in Tim Cup al Manuzzi di Cesena il 30 novembre 2011: vinsero per 3-0 i romagnoli (ma in panchina c'era Arrigoni) con le reti di Bodgani (su rigore), Benalouane e Candreva; sulla panchina dei rossoblù in quella occasione c'era Gigi Simoni. Ecco le immagini di quella partita. Una sfida inedita in campionato nella terza serie. Giunge un Cesena che ha bisogno di punti e cerca i tre punti dopo sette partite senza vittoria. L'ultimo acuto risale al 29 settembre scorso quando venne fuori un 1-0 in casa dopo aver piegato l'Imolese. Per l'ultima gioia fuori casa bisogna tornare all'8 settembre: un 2-0 sul campo della Virtus Verona. Il più prolifico è Karlo Butic, attaccante croato in prestito dal Torino (sei reti è il suo bottino). Ora l'allenatore è Francesco Modesto, calabrese, in passato allenatore del Rende, ed è un ex calciatore di Genoa, Bologna, Ascoli e Parma. Il tecnico può optare per il 3-4-2-1. Marson in porta. Una difesa a tre con Ricci (o Maddaloni), Brignani e Ciofi. Quartetto di centrocampo con Capellini, Rosaia, De Feudis e Valeri. Sulla trequarti probabile Borello e Zerbin (o Sarao) a supporto di Butic. In casa Gubbio si deve fare i conti con tante defezioni. L'attaccante De Silvestro è stato operato in settimana per la ricostruzione del legamento crociato, dovrà stare fermo per diversi mesi. Il centrocampista Lakti è impegnato con la nazionale Under 20 dell'Albania: salterà la gara di domenica. Il difensore spagnolo Munoz è squalificato per un turno. Ancora out Battista per una infiammazione al tallone. Tuttavia sono tornati nel gruppo Bangu, Manconi e Meli. Con Torrente in procinto a confermare il modulo 3-4-2-1 che in fase di ripiegamento diventa un più lineare 3-5-2. Pertanto Ravaglia va in porta. Possibile trio difensivo con Konate, Coda e Bacchetti. Probabile quartetto di centrocampo composto da Cinaglia, Benedetti, Malaccari e Zanoni. Sulla trequarti l'ipotesi Gomez Taleb e Sbaffo a supporto di Cesaretti. In fase di non possesso Sbaffo arretra sulla linea di centrocampo mentre Cesaretti scala accanto a Gomez Taleb.

13 NOVEMBRE 2019
Ravaglia: "Giocando con continuità acquisisco fiducia. Col nuovo modulo c'è più sicurezza"

Da quando sta giocando sempre titolare è in crescita e l'estremo difensore rossoblù sta diventando determinante. Stiamo parlando di Federico Ravaglia, molto giovane, classe 2000, scuola Bologna, che spiega così il suo momento di grazia e domenica contro il Piacenza ha parato davvero l'impossibile: "Diciamo che la parata più difficile è stata quella su Paponi all'inizio sul colpo di testa perchè ero un po' fuori dai pali. Sicuramente giocando con continuità e macinando minuti in campo mi ha agevolato nel mio percorso di crescita. Mi ha aiutato a trovare fiducia e sicurezza in me stesso. Così è potuta arrivare la continuità di rendimento". All'inizio del campionato c'è stato un dualismo con Zanellati. Ma tutto ciò avveniva per via di un input già prestabilito oppure è stato frutto di un rendimento in campo? "Diciamo che mister Guidi ci parlò ad entrambi e ci disse che ci riteneva a me e Zanellati due titolari. Dopo di questo ci ha detto che ci avrebbe utilizzato in base a come leggeva lui la partita, in base alle nostre caratteristiche e in base alle caratteristiche dell'avversario. In pratica in sintesi è andata così". Invece il nuovo mister Torrente cosa vi ha detto? "Diciamo che con Torrente non è stato mai affrontato il discorso di chi era titolare o meno. Con il suo arrivo nella prima partita sono stato schierato io come portiere titolare a Bolzano con il Sudtirol e da quel momento mi ha dato continuità. Tutto qui". Ma un giudizio sulla partita di Piacenza? "Credo che abbiamo fatto la nostra partita. Magari abbiamo sofferto nei primi minuti. Tutto sommato la partita è stata equilibrata. Anzi, posso pure aggiungere che sia nel primo tempo che nel secondo tempo abbiamo avuto le nostre occasioni. Abbiamo saputo stringere i denti quando c'era bisogno di farlo. L'unica pecca è che non siamo riusciti a sfruttare certe occasioni e quindi è arrivato purtroppo il grande gol di Paponi. É successo dopo che eravamo rimasti in dieci (per l'espulsione di Munoz ndr), un peccato perchè sono dell'idea che la sconfitta non era meritata". Si intravede un cambio di registro oppure no? "Credo che vincere aiuta. Con buone prestazioni abbinate a due vittorie consecutive (con Vis Pesaro e Modena ndr) ci hanno dato sicuramente tanto morale". E il nuovo modulo (3-4-2-1) ha portato più compattezza in fase di non possesso oppure no? "Senz'altro. Sembra scontato quello che dico ma ci difendiamo con un uomo in più. Ci difendiamo con una linea più bassa. Questo ci permette di concedere molto meno occasioni alle avversarie. Di conseguenza ha comportato più compattezza e sicurezza a tutto il reparto difensivo. Aver preso pochi gol (uno su tre partite ndr) con il cambio di modulo, di sicuro ci ha dato morale e più sicurezza". Domenica lo scontro diretto contro il Cesena, giusto? "Assolutamente. Una partita importantissima. Vogliamo dimostrare che stiamo facendo qualcosa di buono, l'ideale sarebbe vincere in casa. Togliere dei punti ad una diretta concorrente diventerebbe essenziale. Perciò sì, è una gara fondamentale". In squadra sono arrivati due calciatori di esperienza come Gomez Taleb e Coda, come si sono integrati nello spogliatoio? "Benissimo. Dico questo perchè hanno portato tanta esperienza, credenziale che prima magari ci mancava, essendo una squadra prettamente formata da giovani. Voglio dire, arrivano con tante presenze dalla serie A, perciò possono solo darci una grande mano". Ma quanto è importante il lavoro di Giovanni Pascolini, il preparatore dei portieri,? "Secondo me è un grande allenatore e mi sto trovando molto bene". E il sito Tuttoc.com ha inserito Ravaglia nella Top 11 settimanale: "Fa piacere, per me è un punto di partenza per fare sempre meglio".

12 NOVEMBRE 2019
Verso il match Gubbio-Cesena, parlano i due diesse. Il punto di Giammarioli e Pelliccioni

La partita di domenica tra Gubbio e Cesena può essere un viatico per entrambe le squadre. In primo luogo lo si capisce perchè entrambe sono partite con altri propositi in estate e si ritrovano con una classifica al di sotto delle aspettative. Non è un caso infatti che romagnoli e umbri sono distanziati di appena un punto. Nella circostanza hanno parlato i due diesse delle due squadre. Il direttore sportivo Stefano Giammarioli fa il punto della situazione (intervenuto telefonicamente domenica sera su Tef Channel in diretta) e afferma: "A Piacenza si è visto finalmente il lavoro che sta facendo in maniera assidua Torrente, per un'ora un buon Gubbio sfornando un calcio che ci piace, però non è bastato. Degli errori ci sono stati e vanno limati". Il diesse rossoblù non si ferma qui e aggiunge con decisa autorità: "Per andare avanti tuttavia devono cambiare delle cose. Tra me e il presidente Notari c'è grande sintonia, ma ho spiegato che servono delle accortezze e cambiare vedute. Ho avuto grandi maestri nel calcio (da Castellani a Simoni ndr) e l'esperienza alla Cremonese mi ha fatto crescere tanto nel mondo professionistico e mi ha ampliato gli orizzonti. Nel professionismo per fare risultato bisogna lavorare pure sui dettagli. Ma di cosa intendo? Per riuscire a fare le cose per bene si deve cambiare qualcosa anche a livello societario e gestionale. Pedine giuste con ruoli ben stabiliti. Serve una organizzazione ben delineata perchè ogni calciatore deve avere dei punti di riferimento precisi, perciò non ci devono essere scuse. Ci dovrò lavorare sopra, so che è una strada lunga da percorrere, però è assolutamente necessaria". L'obiettivo è sempre la salvezza? "Sì sì, non scherziamo. Come dicevo prima per poter raggiungere certi obiettivi serve organizzazione ampia". A gennaio è possibile l'arrivo di un bomber d'area? "No, abbiamo preso Juanito Gomez e per noi è una garanzia". Non era prevista una rivoluzione? "Non credo, ma qualche calciatore che ha meno spazio avrà la possibilità di andare altrove e cercheremo di cedere qualcuno". L'acquisto di Coda è importante, si diceva che lo voleva anche il Perugia, ma è vero? "Questo non lo so. Ma posso dire che diverse squadre ci hanno messo gli occhi, ma avevamo la parola con il calciatore e il suo procuratore: devo dire che entrambi hanno mantenuto la parola". Ha parlato pure il direttore sportivo del Cesena, Alfio Pelliccioni (ospite in studio lunedì sera su Rtv San Marino a «C Piace»), che in estate ha soffiato l'attaccante Manuel Sarao ai rossoblù prelevandolo dalla Virtus Francavilla. Ha detto in sintesi: "Ci manca la vittoria da sette gare, i ragazzi si impegnano con prestazioni buone, però servirebbero tre punti in più in classifica per stare tranquilli. Al di sotto delle aspettative? Non è un problema del tecnico (Modesto ndr), semmai è l'organico che va rinforzato. Ma l'obiettivo è la salvezza: in squadra abbiamo puntato su 15 calciatori under e qualche over non sta funzionando al momento. Facciamo un passo alla volta con i piedi per terra. Il Cesena gioca troppo per vie orizzontali? Ma è un modo di giocare, non credo che sia questo il problema del Cesena attuale e sono convinto che verremo fuori. Domenica a Gubbio? Lo definisco già uno scontro diretto, e vogliamo vincere. Ma non sarà facile perchè il Gubbio con il nuovo allenatore (Torrente ndr) ha cominciato a macinare punti". Sul girone dice: "Almeno dieci squadre hanno organici importanti, tra cui Padova, Vicenza e Feralpisalò. Ma la Virtus Verona darà filo da torcere. Poi dietro squadre di livello medio come il Cesena, Rimini, Fano, Arzignano e Imolese".

11 NOVEMBRE 2019
Focus. Secondi tempi letali, correre ai ripari: in svantaggio nel 57% dei casi. E che girone...

Gubbio, i secondi tempi sono spesso letali. Come dire: bisogna sapere gestire meglio i finali di gara. Lo dice una statistica piuttosto accurata. Questo significa che probabilmente è giusto puntare su una squadra giovane ma ad un certo punto servono anche calciatori di esperienza. Allora non è proprio un caso che negli ultimi mesi il Gubbio abbia ingaggiato due calciatori di peso tra gli svincolati: in primis Gomez Taleb che ha esordito da titolare domenica a Piacenza e guarda caso è stato già determinante (sia nella partita precedente contro il Modena, sia domenica con giocate di alta scuola) e in secondo luogo il difensore Coda che proviene da un curriculum di tutto rispetto (non è un caso che diversi siti di informazione di Udine ne danno risalto, dopo i lunghi trascorsi all'Udinese). Oppure la squadra patisce un calo di concentrazione, oppure un deficit psico-fisico. Di certo tutto è da approfondire. Ma veniamo al dunque. Una classifica dei primi tempi ci dice che il Gubbio si ritroverebbe al tredicesimo posto in coabitazione con la Sambenedettese con 16 punti in classifica (+3 rispetto alla totalità di oggi) dopo quattordici giornate di campionato. Se si guarda una classifica globale solo dei secondi tempi, invece, la squadra rossoblù scivolerebbe al quintultimo posto. In pratica tutto questo ci dice che il Gubbio si è trovato in vantaggio nei primi 45 minuti con Fano, Reggiana e Imolese (tutte gare poi pareggiate nella ripresa). Mentre la prima frazione di gioco è finita in parità in sette circostanze: con Triestina (poi persa), Rimini, Feralpisalò, Carpi (poi persa), Vis Pesaro (poi vinta), Modena (poi vinta) e Piacenza (poi persa). Solo quattro volte in svantaggio: con la Virtus Verona (poi pareggiata), Arzignano Valchiampo (poi finita pari), Vicenza e Sudtirol. La statistica infatti ci dice esplicitamente che il Gubbio ha subito finora in campionato dieci reti nella seconda parte di partita (pari al 56%). In altre parole nei secondi tempi il Gubbio si è trovato in svantaggio di gol in 8 partite su 14 (pari al 57%). Un dato che fa riflettere, sul quale bisogna ricorrere ai ripari. Un dato ancora più in generale nel girone ci testimonia - in maniera numerica - che questo campionato è molto equilibrato e non esiste più il fattore campo. Ecco il dato: finora 52 vittorie in casa (pari al 37,14%), 38 pareggi (pari al 27,14%) e 50 vittorie fuori casa (pari al 35,71%). C'è una differenza di solo 2 punti percentuali tra vittorie in casa e in trasferta. L'equilbrio si dimostra pure nei scarti di gol in ogni partita: 30 partite con un gol di differenza tra squadra vincente e perdente (pari al 57,69%) e 32 partite fuori casa (pari al 64%). Il risultato che si è ripetuto più volte è l'1-0 (in trenta partite, 12 in casa e 18 fuori casa). Classifica dettagliata molto interessante, che del resto si può scandagliare più a fondo (su Statistichesulcalcio.com). La matematica non è un opinione.

10 NOVEMBRE 2019
Torrente: "Rosso esagerato, ma in crescita". Matteassi: "Meritata". Le foto di Piacenza-Gubbio

Proprio vero: Franzini continua ad essere la bestia nera del Gubbio. L'allenatore biancorosso centra la quarta vittoria su quattro contro gli eugubini. Questa volta decide un colpo di testa nei minuti finali di Paponi. Espulso Munoz. Ma tante occasioni che potevano cambiare l'inerzia della partita. Prestazione che per un'ora è stata la migliore della stagione, a parte un avvio iniziale sofferto e l'ultima parte con un uomo in meno. L'allenatore Vincenzo Torrente analizza così il match: "Pensavamo di portare a casa il risultato. Siamo partiti nei primi minuti male, però poi la prestazione mi è piaciuta, abbiamo avuto coraggio e personalità. Abbiamo giocato alla pari della forte avversaria e abbiamo creato pure diverse occasioni. Nel secondo tempo potevamo andare in vantaggio in due circostanze. Due episodi hanno condizionato il match: il gol mangiato da Tavernelli e poco dopo il secondo cartellino giallo che reputo esagerato che è stato rifilato a Munoz. Tutto questo ha spianato la strada al gol di Paponi nel finale perchè sono convinto che in undici contro undici la partita sarebbe finita in parità. Tuttavia sono fiducioso perchè la squadra ha dimostrato di essere in crescita, soprattutto sul piano del gioco. Che dire di un Gomez statuario? Ma bravi tutti, però alla fine è venuta fuori la qualità del Piacenza". In casa biancorossa non ha parlato il tecnico Franzini, alcune dichiarazioni solo da parte del direttore sportivo Luca Matteassi: "Vittoria meritata. Abbiamo centrato una vittoria con il cuore. D'altronde il portiere ospite Ravaglia è stato il migliore in campo. Abbiamo trovato un Gubbio organizzato e in salute, per questo motivo per noi è stata una partita difficile". Intanto ecco le foto (20 immagini) di Piacenza e Gubbio. Fotoservizio di Claudio Cavalli (Photo Cavalli).

10 NOVEMBRE 2019
Gubbio, caduta di testa di Paponi (1-0). A Piacenza espulso Munoz, ma diverse occasioni

Gubbio, in trasferta a Piacenza. Il trainer Torrente conferma il 3-4-2-1. Ravaglia in porta. Trio difensivo con Cinaglia, Konate e Bacchetti. A centrocampo il quartetto Munoz, Lakti, Malaccari e Zanoni. Davanti Gomez Taleb e Sbaffo a supporto di Cesaretti. La cronaca. Curiosità: nei primi quattro minuti i padroni di casa conquistano tre calci d'angolo e iniziano la partita in pressing in attacco. Al 6' va via sulla destra Zampella che crossa al bacio in area, Paponi cerca il colpo di testa volante, ma Ravaglia è reattivo e in volo plastico con la punta delle dita riesce a deviare la palla in angolo. Al 9' un vero brivido: innesca tutto Pergreffi da centrocampo che serve al limite Corradi che calcia subito potente di destro, la palla si stampa sulla traversa. Al 15' va via ancora Zappella sulla destra e dal fondo crossa in area dove giunge Imperiale che colpisce di testa verso la porta, ma Munoz è ben posizionato e di testa, da pochi passi dalla porta, salva tutto deviando la sfera in maniera provvidenziale in angolo. Al 18' invece si fa vedere il Gubbio con un'azione che nasce sulla destra dopo una triangolazione tra Lakti e Munoz, con quest'ultimo che crossa in area dove Zanoni di testa cerca di schiacciare a rete, ma a due passi dalla porta salva tutto Milesi che con due interventi di piede riesce ad intercettare il tiro e scaraventare la palla in angolo. Al 22' da sinistra Zanoni apre verso Gomez lanciato in area, sbroglia in maniera goffa Milesi, così arriva Munoz che cerca il tiro al volo di destro dal limite, con la palla che sorvola di poco sopra la traversa. Al 27' è Juanito Gomez show che salta sulla destra Pergreffi con una finta e serve un pallone d'argento per Cesaretti che cerca la mezza sforbiciata all'altezza del dischetto, ma cicca la palla e spreca così una ghiotta occasione. Al 29' è ancora Gubbio con Lakti che serve Munoz che in slalom entra in area e calcia di sinistro sul primo palo, la palla esce di pochissimo a lato. Al 38' un fulmineo tiro di sinistro da venti metri di Nicco costringe Ravaglia a volare in tuffo e deviare con la punta delle dita la palla in angolo. La ripresa. Parte bene il Gubbio con due occasioni nel giro di due minuti. Al 10' è Munoz che da destra serve in area verso Gomez Taleb che calcia al volo di destro, Del Favero respinge come può: Cesaretti ribadisce in rete ma l'arbitro ferma tutto per fuorigioco. Al 12' invece è il calciatore argentino (Gomez) che cambia il favore con un assist allo spagnolo (Munoz) che calcia di destro in area, ma stavolta Del Favero si salva ancora in tuffo smanacciando la sfera. Al 22' è Corradi che serve Cacia pronto a centrare la porta, ma Ravaglia è reattivo e salva tutto. Al 29' un Corradi molto ispirato inventa un tiro di sinistro dai venti metri con la palla che sembra destinata sotto il sette, ma un Ravaglia fenomenale devia la sfera in corner. Al 31' occasione ghiotta con Gomez Taleb che lancia in profondità Tavernelli che cerca il pallonetto vedendo il portiere fuori dai pali, ma non inquadra la porta. Al 32' il Gubbio rimane in dieci per fallo di Munoz su Nannini e arriva così il secondo cartellino giallo. Una situazione che influisce perchè il Piacenza passa al 39': il solito Corradi da sinistra pennella un cross per la testa di Paponi che schiaccia in rete in maniera chirurgica sul secondo palo. Al 44' poi è Zappella che cerca la porta da fuori area di destro e la palla si stampa sulla traversa.
Tabellino: Gubbio - Piacenza (1-0):
Piacenza (3-5-2): Del Favero; Della Latta, Milesi, Pergreffi; Zappella, Nicco (19' st Cattaneo), Marotta, Corradi, Imperiale (29' st Nannini); Cacia (43' st Sylla), Paponi. A disp.: Bertozzi, Ansaldi, El Kaouakibi, Giandonato, Borri, Bolis, Forte. All.: Franzini.
Gubbio (3-4-2-1): Ravaglia; Cinaglia, Konate, Bacchetti; Munoz, Lakti (43' st Benedetti), Malaccari, Zanoni; Gomez Taleb (43' st Sorrentino), Sbaffo (37' st Filippini); Cesaretti (24' st Tavernelli). A disp.: Zanellati, Coda, Maini, Conti, Ricci. All.: Torrente.
Arbitro: Moriconi di Roma 2 (Miniutti di Maniago e Bonomo di Milano).
Rete: 39' st Paponi (P).
Espulso: 32' st Munoz (G) per doppia ammonizione. Ammoniti: Pergreffi (P), Nicco (P), Zappella (P). Angoli: 13-1. Recupero: 1' pt; 3' st. Spettatori: 2733.
Risultati: Quattordicesima Giornata - Serie C - Girone B:
Arzignano Valchiampo - Carpi
0-1
18' Jelenic (C)
Cesena - Reggiana
0-0
Fermana - Virtus Verona
0-2
22' Danti (V) rig., 51' Onescu (V)
Modena - Fano
2-1
7' Spagnoli (N), 24' Barbuti (F), 90' Rossetti (M)
Padova - Sudtirol
0-1
50' Mazzocchi (S)
Piacenza - Gubbio
1-0
84' Paponi (P)
Ravenna - Feralpisalò
1-2
7' Caracciolo (F), 23' Caracciolo (F), 44' Nocciolini (R) rig.
Sambenedettese - Rimini
2-0
69' Di Massimo (S), 84' Frediani (S)
Triestina - Vicenza
0-3
46' Cinelli (V), 65' Arma (V), 77' Guerra (V)
Vis Pesaro - Imolese
1-1
41' Ngissah (I), 47' Voltan (V)

09 NOVEMBRE 2019
Firma il difensore Coda. Ma tanti assenti a Piacenza. Si aggiungono Bangu, Battista e Meli

Gubbio, ma quanti assenti! Sono out in successione Bangu (una patologia infiammatoria al tendine rotuleo), Battista (infiammazione al tallone), Cenciarelli, De Silvestro, El Hilali, Manconi e Meli. La bella notizia tuttavia arriva dal ritorno in pista di Benedetti, Ricci e Cesaretti. Ma soprattutto ora è ufficiale l'acquisto del difensore Andrea Coda, classe 1985, che ha firmato con il Gubbio un contratto fino a giugno 2020 (e indosserà la maglia numero 28). Parla così il tecnico Vincenzo Torrente alla vigilia del match di Piacenza: "Troveremo una squadra forte, costruita per vincere, con un organico a livello tecnico molto elevato al pari delle prime in classifica. Però mi aspetto una prova di coraggio, di concentrazione e di personalità da parte dei miei. Mi aspetto che la squadra rimanga compatta e sia concreta. Dobbiamo migliorare sotto l'aspetto del gioco e trovare continuità. Dobbiamo migliorare sul ritmo e l'aggressività. La squadra ha una buona base di resistenza, però va migliorata nell'intensità soprattutto sui portatori di palla. Migliorare notevolmente anche sulle palle inattive. Abbiamo cambiato sistema di gioco e la metodologia di lavoro, perciò i ragazzi si stanno applicando per capire quello che gli dico: serve tempo, ma in squadra vedo la voglia e lo spirito di soffrire. Tanti infortuni, questo è vero, con alcuni che avevano precedenti problemi al mio arrivo. Però andiamo avanti lo stesso e per fortuna qualcuno è rientrato. L'arrivo di Coda? Calciatore importante, di fisico e di esperienza, ma non credo che partirà dall'inizio". Detto ciò, sarà rispolverato il solito assetto tattico, ovvero il 3-4-2-1. Con questo possibile undici iniziale. Ravaglia in porta. Un trio centrale difensivo formato da Cinaglia, Maini (in ballottaggio con Konate) e Bacchetti. A centrocampo il quartetto Munoz, Lakti, Malaccari e Zanoni. Sulla trequarti probabile il duo Tavernelli e Sbaffo a supporto di Sorrentino. Ma non è escluso l'impiego di Cesaretti (che dovrà giocare con una maschera protettiva dopo l'operazione per la frattura all'arcata zigomatica) e Gomez Taleb, provati a più riprese insieme in settimana. La lista dei venti convocati: Bacchetti, Benedetti, Cesaretti, Cinaglia, Coda, Conti, Filippini, Gomez Taleb, Konate, Lakti, Maini, Malaccari, Munoz, Ravaglia, Ricci, Sbaffo, Sorrentino, Tavernelli, Zanellati e Zanoni.

07 NOVEMBRE 2019
La prima volta a Piacenza e quell'unico precedente a Pontedera. La bestia nera Franzini

Gubbio e Piacenza, mai di fronte in un campionato. Talvolta come uno scherzo del destino. Infatti il Piacenza è retrocesso dalla serie B nel 2011, proprio nella stagione che gli eugubini di Torrente di allora salirono nella cadetteria. Quel Piacenza proveniva da otto stagioni ininterrotte in serie B, dove era retrocesso nel 2003. La società biancorossa può vantarsi di aver disputato anche il campionato di serie A per otto stagioni. Sono passati tra le sue fila calciatori del calibro di Filippo e Simone Inzaghi, Gilardino, Vierchowod e si ricorda pure il capocannoniere della serie A nel 2002: Dario Hubner segnò 24 reti, in coabitazione con David Trezeguet della Juventus. Nel Piacenza hanno fatto parte anche tre ex rossoblù: l'attaccante Giovanni Cornacchini (22 reti in maglia biancorossa nel 1990-1991), quindi il centrocampista Davide Baiocco e anche il tecnico Gigi Simoni. Incontro sfiorato tra le due compagini anche nel dopoguerra. Nella stagione 1947-1948 il Gubbio si trovava in serie B come il Piacenza, ma all'epoca la cadetteria era formata da più gironi, perciò gli eugubini si ritrovarono nel girone C mentre la squadra piacentina era collocata nel girone B: curiosamente, però, entrambe retrocedettero in serie C nella stessa annata ma non ebbero modo di incontrasi nemmeno nelle stagioni seguenti. L'unica volta nella storia che si sono incontrate le due compagini è avvenuto nel 2016, cioè quando entrambe furono protagoniste nei rispettivi gironi di serie D vincendo il campionato. Si ritrovarono di fronte nella Poule Scudetto in semifinale a Pontedera: il Gubbio allenato da Magi aveva passato il primo turno dopo aver superato il Parma (vittoria per 2-1) e la Sambenedettese (1-0 al Riviera delle Palme), ma fermò la sua corsa proprio contro il Piacenza perdendo per 3-2 (il 3 giugno 2016) con la doppietta di Marzeglia ed un autogol di Kalombo, mentre per i rossoblù andarono a segno Romano e Ferri Marini. Curiosamente quel Piacenza era allenato da Arnaldo Franzini, ovvero lo stesso allenatore di oggi. Ma non finiscono qua le stranezze. Il Gubbio ha già incontrato Franzini quando allenava la Pro Piacenza in serie C nella stagione 2014-2015: vennero fuori due sconfitte sia in terra emiliana (1-0, con rete di Rieti) sia in casa al Barbetti (0-1, con rete di Bini). Insomma Arnaldo Franzini è un'autentica bestia nera. Ora schiera di solito il modulo 3-5-2 che in fase di ripiegamento diventa un 5-3-2. Con questo possibile undici. In porta Del Favero. Una difesa a tre con Della Latta, Milesi e Pergreffi. A centrocampo il quintetto Sestu, Nicco, Marotta, Corradi e Imperiale. Di punta il duo Sylla e Paponi. Ma può contare su calciatori come Cacia e l'ex rossoblù Cattaneo. In casa Gubbio piove ancora sul bagnato. Infatti l'attaccante Jacopo Manconi è out per affaticamento muscolare che si è acuito nella giornata di giovedì. Dovranno essere effettuati gli approfondimenti del caso. Perciò è in forse per la trasferta di Piacenza.

06 NOVEMBRE 2019
Tavernelli: "Ora siamo più compatti e cinici. Vedo dedizione al lavoro e tanta concentrazione"

Ha parlato l'attaccante Camillo Tavernelli, dopo il match contro il Modena e prima della difficile trasferta di Piacenza. Ecco cosa dice: "Il Gubbio ha vinto due partite, cosa è cambiato? Ma sicuramente con il nuovo allenatore abbiamo trovato più compattezza in difesa. Probabilmente c'è pure più lucidità in fase offensiva. É vero che nel primo tempo contro il Modena abbiamo sofferto un po', ma poi nella ripresa nonostante le poche occasioni siamo stati più cinici rispetto al solito. Credo che sia cambiato questo rispetto a prima. Dico questo perchè gli interpreti siamo sempre gli stessi e quindi non ci sono stati così tanti stravolgimenti. Questo campionato è molto difficile e molto equilibrato. Basta pensare che se riuscissimo a vincere a Piacenza domenica, ci potremmo avvicinare addirittura a soli due punti dai playoff. Potrebbe essere il mio anno? Rispondo solamente che da parte mia cerco solo di dare il massimo per la mia squadra. Questo avviene in qualsiasi modulo che adottiamo. Il mio ruolo? Sono partito prima bene con il 4-3-3 come esterno di attacco, ora mi ritrovo come seconda punta e così ci avevo giocato pure quando mi trovavo a Sansepolcro, e con tutta sincerità mi trovo molto bene. Perciò per me non fa differenza. Comunque adesso ho trovato una squadra più concentrata e con maggiore dedizione al lavoro. Magari è stata la vittoria che ha creato la scintilla giusta. Posso solo aggiungere che vogliamo confermarci a Piacenza contro una squadra forte e con grande motivazioni. Però pure a noi non mancano le motivazioni, d'altronde". Così ha parlato Camillo Tavernelli di fronte ai taccuini dei giornalisti nel mercoledì pomeriggio in sede, nella conferenza stampa pianificata dall'ufficio stampa della Gubbio Calcio: il giovane calciatore è un classe 1999, è umbro, di Città di Castello, sta cercando di trovare il giusto spazio. In questo scorcio di campionato già 10 presenze in tredici partite. Si tratta del suo migliore score. L'anno scorso nove presenze in rossoblù. Ma il suo esordio tra i professionisti ci fu nella stagione 2016-2017 (con Magi in panchina), all'epoca appena diciassettenne, dove totalizzò 4 presenze: per la precisione esordì sabato 8 ottobre 2016 contro il Forlì in casa e il Gubbio vinse per 1-0 con rete di Casiraghi; mentre il 22 ottobre 2016 ad Ancona giocò gran parte nella ripresa quando il Gubbio si impose per 2-0 in trasferta con le reti di Valagussa e Ferretti. Nella stessa stagione tuttavia giocò titolare nella sconfitta pesante di Teramo. L'anno scorso invece era partito titolare con il trainer Sandreani, poi strada facendo solo qualche apparizione. Quest'anno (dicevamo) dieci presenze, cinque da titolare con Guidi e una ora con Torrente. Sarà l'anno buono? Omnia tempus habent.

05 NOVEMBRE 2019
Focus. Una questione di numeri e non solo (...). Difesa più ermetica e quello spirito di lotta

Sapete, a noi piacciono i numeri. É stato sempre il nostro cavallo di battaglia. Diciamo questo perchè alla fine mettono in luce il reale andamento di una squadra. Oltretutto perchè i numeri non possono dare adito a opinioni o soluzione soggettive. Veniamo al dunque. Il Gubbio ha ottenuto due vittorie di seguito, quando prima in undici partite non era arrivato mai il bottino pieno. Una vittoria in casa tra l'altro mancava da sei mesi esatti. Era lo scorso campionato, il 5 maggio, il Gubbio allenato allora da Nanu Galderisi si impose per 1-0 contro la Virtus Verona con rete decisiva su rigore di Casiraghi. Su rigore pure la vittoria di domenica scorsa contro il Modena con il medesimo risultato: questa volta dal dischetto è stato lucido e freddo Sbaffo che ha piazzato la palla nell'angolino. Altro dato. Il Gubbio non ha preso gol da due partite: sarà stata una coincidenza, sarà stata la fortuna, ma è un dato di fatto e quindi è un dato inappuntabile. Quando prima invece la squadra rossoblù aveva subito 17 reti in undici partite: la media di 1,55 gol a partita. Tutte situazioni che hanno permesso al Gubbio di risalire almeno un pochino la china, in caso contrario la situazione sarebbe diventata già proibitiva in questa fase di campionato. Curioso ma vero: è cresciuto pure il pubblico. Per la prima volta in questa stagione si è superata quota mille spettatori che fino alcuni anni fa era una normalità: per la precisione erano 1.081 spettatori, mentre ad inizio stagione il massimo dato si era rivelato con il Vicenza (998 spettatori). Chiaro che la strada da percorrere è ancora molto molto lunga. Che ancora tante cose devono essere sistemate (per stessa ammissione del tecnico Torrente). Che la squadra potrebbe fare molto meglio in fase di possesso palla e in fase di costruzione, questo è fuor di dubbio. Ma è altrettanto vero che la squadra adesso subisce di meno, soprattutto tra il centrocampo e la difesa dove prima spesso i due reparti restavano scollegati nelle ripartenze avversarie, e talvolta saltavano le marcature preventive (per stessa ammissione di Konatè nel dopo gara contro il Modena). C'è stato un cambio tattico che con ogni probabilità ha dato i suoi frutti. Un difensore centrale in più, un 4-3-3 che è diventato un 3-4-2-1 che in fase di non possesso talvolta diventa un 3-5-2 o addirittura un 5-3-2. Ma dipende anche da chi scende in campo perchè alla fine la differenza la fanno i calciatori. Lo ha spiegato anche Gianni Rivera in una recente intervista al Corriere.it: «Nereo Rocco ci diceva: Cudicini va in porta, tutti il resto fuori. E aggiungeva: io ti dico di fare questo, io ti dico fare quest'altro, però in campo ci vai tu». E la differenza in effetti poi la fanno i calciatori. Come è avvenuto domenica. L'argentino Juanito Gomez Taleb ha trovato il guizzo giusto nel posto giusto, un pallone vagante in area che è stato tramutato in rigore. La facoltà di leggere le situazioni in anticipo e non è un caso che era in serie A: ma le categorie ci sono apposta. Ma è altrettanto vero che sono cresciuti altri calciatori. Come ad esempio il portiere Ravaglia, cioè da quando è terminato il turn-over con Zanellati. Come ad esempio Lakti che adesso gioca nel suo ruolo naturale come mediano metodista (il suo idolo infatti è stato Gattuso). Ma soprattutto nella partita di domenica si è visto uno spirito di squadra e tanta lotta. In questo torneo è vitale.

04 NOVEMBRE 2019
Magi: "Curioso di vedere all'opera Torrente. Ha mostrato intelligenza tattica ed io... annoto"

Ha visto il Gubbio sia a Pesaro che domenica contro il Modena dagli spalti. Stiamo parlando dell'ex tecnico dei rossoblù, Giuseppe Magi. Due vittorie. Risponde sorridendo: "Ovviamente, il Gubbio per me ha sempre un posticino di riguardo". Un giudizio sull'ultimo match? "Secondo l'opinione comune diciamo che ha comandato di più il gioco il Modena. Nel senso che ha avuto più di una occasione per andare in vantaggio. Ma questo è il bello del calcio. Se non si concretizza poi arriva la beffa. Però il risultato sorride a chi è bravo a sfruttare anche il singolo episodio e il Gubbio ha saputo capitalizzare al massimo le azioni capitate. Diciamo però che il Gubbio proviene da uno stato d'animo particolare, nel senso che c'è stato un cambio di allenatore e di modulo, perciò è normale avere un atteggiamento più di attesa in partenza piuttosto che avere in campo quella sicurezza di imporre il proprio gioco. Il Gubbio ora vuole certezze attraverso il risultato: poche cose ma fatte molto bene. La partita ha fatto rispecchiare questo". In effetti Torrente va spiegando che adesso conta più il risultato e la sostanza, ha detto che il 4-3-3 è il modulo preferito ma a livello pratico adesso è più utile il 3-4-2-1 perchè la squadra si mostra più solida. Curiosamente pure i numeri dicono che da due partite il Gubbio non prende gol. Un suo commento? "Una analisi che condivido. Un cambio di modulo non sai mai cosa può portare. In questo caso ha portato delle certezze accompagnate dai risultati. É vero che sono state due vittorie sofferte, passate anche attraverso episodi che ti hanno sorriso. Però la fortuna di solito aiuta gli audaci. Sono stati risultati cercati attraverso l'adattamento con il quale Torrente sta cercando di dare consapevolezza e più sicurezza nei propri mezzi attraverso il cambio di modulo. E posso aggiungere che soprattutto a Pesaro la squadra ha subito poco ed era compatta". Una postilla a riguardo: prima si diceva che questa squadra subiva troppo nelle retrovie, ora si dice che con una difesa a tre c'è più equilibrio. Un suo parere? "Sì, perchè si aggiunge un difensore e si crea più densità nella propria area, si subisce di meno, si bilancia meglio la fase difensiva senza però trascurare le ripartenze in fase offensiva. É successo pure all'Imolese: con l'esonero di Coppitelli è arrivato Atzori e per necessità si è messo con una difesa a tre. Ho visto il Gubbio più volte. Prima si cercava di fare un gioco totale: inizio del gioco dal basso cercando di proporre un gioco propositivo e ultra-offensivo, ma subiva tantissimo le ripartenze avversarie. Diciamo che prima Guidi probabilmente sposava il bello, in questo momento Torrente sta sposando la praticità. In serie C essere pratici (e lo posso dire per mia esperienza) ti aiuta a prendere tempo per poi costruire un qualcosa. Sicuramente l'idea di gioco di Torrente (per sua stessa ammissione) non è questa, ma sta dimostrando molta intelligenza e una grande qualità: sapere adattarsi al momento e ai calciatori che hai a disposizione. Questa è una cosa che mi sono annotato. Adesso sono fuori, spesso si vanno a vedere le gare per imparare e attingere dai colleghi che lavorano". Un giudizio su Gomez? "Beh, il calcio di rigore lo ha ottenuto da grande attaccante, ma ha messo lo zampino su altre azioni importanti. Una grande dote è sapere dare una lettura anticipata dell'azione. Di sicuro è un acquisto di grande valore. Ma in queste due partite ho ammirato anche Manconi: fa tanto lavoro dispendioso, con la personalità e sa puntare l'avversario, è un calciatore importante per la categoria". Lei incontrò di persona Torrente nel 2016 in estate, giusto? Ora che effetto le fa? "Ricordo molto bene che lui era contento del percorso che avevo fatto dalla serie D ai professionisti perchè mi disse che non era facile e mi fece i complimenti. Perciò ero molto curioso di vederlo all'opera adesso in queste due partite perchè ho grande stima di lui: Torrente è rimasto sempre molto legato a Gubbio, lo dimostra che è tornato con grande umiltà".

03 NOVEMBRE 2019
Torrente: "Mollato... mai". Konate: "Ora siamo più concentrati". Le foto di Gubbio-Modena

Gubbio, seconda vittoria consecutiva. É una notizia. Ultime due partite: zero gol subiti. É una notizia. Piegato tuttavia un Modena coriaceo che colpisce due legni con De Grazia e Tulissi. Ma nella ripresa gli eugubini trovano il gol vittoria su rigore procurato da Gomez con un guizzo in area dove Gagno lo stende e Sbaffo segna con freddezza. Il trainer Vincenzo Torrente predica calma e gesso: "Non mi interessa la poesia, ma fare punti. Di certo sono soddisfatto del risultato. Abbiamo lottato su ogni palla. Complimenti al Modena che ha offerto un buon calcio e noi abbiamo sofferto. Abbiamo saputo tenere botta. Non abbiamo mai mollato. Ovviamente a me piace giocare a calcio, ma talvolta bisogna sapersi adattare. Ma non mi illudo, questa squadra ha passato mesi difficili e c'è ancora tanto da migliorare. Juanito? Sta crescendo, ha i numeri e il rigore procurato dimostra che è un vero calciatore che ha giocato in serie A. Konate? Va meglio con la difesa a tre". Tocca proprio al difensore Dramane Konate: "Vittoria che vale tanto. Le cose sono cambiate. Prima avevamo difficoltà nelle marcature preventive, ora siamo più concentrati. Mister Torrente ci ha cambiato il modulo e siamo più compatti". Ma non ci sta il tecnico dei canarini, Mauro Zironelli: "Così è difficile da digerire. Due pali colpiti e nell'unica azione avversaria abbiamo preso il gol. Ma di cosa stiamo parlando? Ma questo è il calcio. Un Gubbio che predilige il contropiede in velocità, ma il nostro portiere non è stato impensierito. Però dovevamo chiuderla". Mastica amaro pure il capitano dei gialloblù, Guido Davì: "Potevamo fare gol e invece è arrivata una sconfitta immeritata. Noi non siamo stati fortunati, ma abbiamo incontrato un Gubbio che dimostra di essere squadra solida. Girone tosto". Ecco le foto (20 immagini) di Gubbio e Modena. Fotoservizio di Simone Grilli.

03 NOVEMBRE 2019
Gubbio, battuto il Modena nel pantano (1-0). Decide Sbaffo su rigore procurato da Gomez

Gubbio contro il Modena. Il tecnico Torrente conferma il 3-4-2-1. Ravaglia in porta. Difesa a tre con Cinaglia, Konate e Bacchetti. Centrocampo a quattro con Munoz, Lakti, Malaccari e Zanoni. In avanti Sorrentino e Sbaffo a supporto di Manconi. La cronaca. pronti e via. Al 2' dopo una discesa sulla destra di Tulissi, la palla arriva al limite sui piedi di De Grazia che calcia prontamente in porta, ma Ravaglia è attento e para a terra. Al 34' un gol annullato al Modena: tutto parte con un tiro da fuori area di De Grazia di destro che colpisce in pieno il palo, la palla arriva sui piedi di Rossetti che deposita la palla in rete, ma l'arbitro ferma tutto per posizione irregolare di un calciatore gialloblù (Zaro) che è sulla linea della porta e viene considerato influente sull'azione. Al 37' ancora pericolo quando Tulissi serve in area Rossetti che si gira pronto per scoccare il tiro di sinitro, ma Konate in scivolata intercetta la conclusione e devia provvidenzialmente la palla in angolo. Al 44' altro brivido quando Tulissi fa partire una saetta dal limite di sinistro, la palla viene sfiorata con le dita in volo plastico da Ravaglia quel tanto che basta che la sfera si stampa sulla traversa. Pericolo scampato. Si va al riposo. Al 13' si fa molto pericoloso De Grazia, ma in diagonale provvidenziale salvataggio di Munoz con un intervento in tackle. Al 15' una occasione grande per il Gubbio: parte tutto da Sbaffo sulla trequarti che lancia in profondità Manconi che offre un assist davvero al bacio in mezzo verso Zanoni che però da pochi passi manca incredibilmente il bersaglio da posizione molto favorevole e il suo tiro di destro termina lemme lemme sul fondo. Al 20' una rasoiata di Pezzella dal limite impegna a terra Ravaglia che respinge in tuffo, la risposta in diagonale di Tulissi con un sinistro velenoso che termina a lato di poco. Al 23' punizione di Cinaglia in area, spizza di testa Konate, dove giunge Munoz che calcia in porta di destro ma Gagno salva tutto in uscita. Al 28' su corner di Tavernelli in area, svetta Sbaffo che schiaccia a rete di testa, ma Gagno c'è e para a terra. Al 33' c'è Tavernelli che scambia con Munoz sulla fascia destra, con quest'ultimo che entra in area e calcia forte di destro, Gagno in tuffo si salva in angolo. Ma al 34' il Gubbio passa in vantaggio su un rigore concesso per atterramento in area di Gomez Taleb da parte del portiere Gagno in uscita: dal dischetto Sbaffo rimane freddo e di destro piazza la sfera nell'angolino a mezz'altezza. Al 38' risponde Sodinha su punizione: tiro potente che va di poco a lato.
Tabellino: Gubbio - Modena (1-0):
Gubbio (3-4-2-1): Ravaglia; Cinaglia, Konate, Bacchetti; Munoz, Lakti, Malaccari (42' st Bangu), Zanoni (20' st Filippini); Sorrentino (14' st Gomez Taleb), Sbaffo; Manconi (20' st Tavernelli). A disp.: Zanellati, Maini, Conti, Battista, Meli. All.: Torrente.
Modena (3-4-2-1): Gagno; Ingegneri, Zaro, Stefanelli; Bearzotti, Davì, Pezzella (31' st Boscolo Papo), Varutti (38' st Duca); Tulissi, De Grazia (31' st Laurenti); Rossetti (20' st Sodinha). A disp.: Pacini, Narciso, Cargnelutti, Politti, Rabiu, Mattioli, Ferrario, Spaviero. All.: Zironelli.
Arbitro: Scatena di Avezzano (De Angelis di Roma 2 e Bartolomucci di Ciampino).
Rete: 34' st Sbaffo (G) rigore
Ammoniti: De Grazia (M), Rossetti (M), Pezzella (M), Malaccari (G), Ravaglia (G), Laurenti (M). Angoli: 6-5. Recupero: 2' pt; 5' st. Spettatori: 1081 (498 abbonati), di cui 191 di Modena.
Risultati: Tredicesima Giornata - Serie C - Girone B:
Carpi - Ravenna
4-1
9' Rossoni (C), 37' Biasci (C), 47' Vano (C), 61' Raffini (R), 70' Biasci (C) rig.
Fano - Arzignano Valchiampo
0-2
44' Ferrara (A), 69' Rocco (A)
Feralpisalò - Triestina
3-0
38' Caracciolo (F), 61' Scarsella (F), 69' Mordini (F)
Fermana - Cesena
3-3
19' Maistrello (F), 32' Butic (C) rig., 35' Rosaia (C), 53' Maistrello (F), 65' Franco (C), 83' Molinari (F)
Gubbio - Modena
1-0
79' Sbaffo (G) rig.
Imolese - Sudtirol
2-2
2' Mazzocchi (S), 30' Padovan (I), 77' Latte Lath (I), 91' Morosini (S)
Reggiana - Sambenedettese
2-1
64' Orlando (S), 89' Scappini (R), 95' Rozzio (R)
Rimini - Vis Pesaro
1-0
7' Zamparo (R)
Vicenza - Padova
0-1
72' Soleri (P)
Virtus Verona - Piacenza
0-0

02 NOVEMBRE 2019
Gubbio in emergenza. Torrente parla di tattica: "Perchè no il 4-3-3...". Coda verso la firma

Dopo la rifinitura, parla il tecnico Vincenzo Torrente in vista della partita contro il Modena dove tra l'altro il Gubbio dovrà fare i conti con tanti assenti (Benedetti, Cenciarelli, Cesaretti, De Silvestro, El Hilali e Ricci). Ma l'allenatore rossoblù non si scompone e va avanti nel suo credo: "Abbiamo fatto bene a Pesaro, ma adesso dobbiamo ancora migliorare nelle prestazioni. D'altronde il Modena è una squadra di qualità in attacco e a centrocampo, perciò è una partita difficile. Se sarà ancora 3-4-2-1? Dipende da come si sposta un calciatore, capisco che a voi piacciono i numeri. Talvolta può essere un 3-5-2 o altre volte un 3-4-3. Non mi piace snaturare la squadra perchè gli equilibri tattici saltano, perciò avanti così. Non sono uno che cambia tanto in formazione. Così continueremo con questo assetto di gioco perchè per caratteristiche questa squadra si trova meglio. Analizzando la rosa credo che il 4-3-3 non può essere supportato perchè mancano dei determinati calciatori: in squadra ci sono solo due esterni, ovvero De Silvestro e Battista, per il resto sono tutti attaccanti con caratteristiche da seconda punta. Non c'è un centrocampista centrale, semmai va adattato per fare il perno. Non ci sono terzini con delle caratteristiche come piacciono a me quando si fa il 4-3-3. Amo giocare con il 4-3-3 ma posso dire che non sono masochista e quindi cerco di valutare al meglio la rosa che c'è a disposizione per cercare di farla rendere al meglio. Cosa mi aspetto adesso? Voglio più coraggio e personalità dalla mia squadra. Oltretutto chiedo intensità e aggressività, e rispetto a Pesaro dobbiamo migliorare nel fraseggio. Mi aspetto molto di più sul lavoro provato in settimana: sulle verticalizzazioni e gli attacchi degli spazi. Tanti infortuni? Sì, purtroppo sono degli infortuni importanti con De Silvestro che ha avuto dei problemi ai legamenti (del ginocchio ndr) e lo perderemo per diverso tempo. Anche Ricci purtroppo si è fermato (problema al piede ndr)". Detto ciò potrebbe essere confermata la stessa formazione di domenica scorsa con il 3-4-2-1. Con Sbaffo e Sorrentino in avanti a supporto di Manconi. Centrocampo a quattro con Munoz, Malaccari, Lakti e Zanoni (o il rientrante Filippini). Difesa a tre con Cinaglia, Konate e Bacchetti, e in porta il portiere Ravaglia. La lista dei venti convocati: Bacchetti, Bangu, Battista, Cinaglia, Conti, Filippini, Gomez Taleb, Konate, Lakti, Maini, Malaccari, Manconi, Meli, Munoz, Ravaglia, Sbaffo, Sorrentino, Tavernelli, Zanellati e Zanoni. Nella prossima settimana potrebbe essere ingaggiato il difensore Andrea Coda (ex Udinese e Sampdoria), che si sta allenando da due settimane a Gubbio e ora la società ha dato il via libera.

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Anno 2011-2012 Serie B:

MATCH CLOU:

1 ottobre 2011:

Gubbio-Verona 1-1
Spettatori: 3911

24 ottobre 2011:
Gubbio-Torino 1-0
Spettatori: 4173

6 gennaio 2012:
Gubbio-Bari 2-2
Spettatori: 3821

28 gennaio 2012:
Gubbio-Sampdoria 0-0
Spettatori: 3977

28 aprile 2012:
Gubbio-Pescara 0-2
Spettatori: 4434

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