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news]
• 30
NOVEMBRE 2019 Al
fotofinish out Zanoni. Ora è rebus sulla
mancina. Contro il Padova è una partita clou
Contro
il Padova senza De Silvestro, El Hilali e Cenciarelli.
Ma all'ultimo momento si è aggiunto anche
il terzino Zanoni che non viene convocato: si parla
di un problema muscolare. Dopo la rifinitura parla
così il tecnico Vincenzo Torrente: "Il
Padova è forte quanto il Vicenza, entrambe
lotterano per vincere il campionato. Hanno calciatori
che possono cambiare l'inerzia di una partita: per
fare alcuni nomi mi basta citare Gabionetta e Ronaldo
che con questa categoria non c'entrano nulla e dico
questo perchè ho avuto il piacere di allenarli.
Però noi giochiamo in casa e abbiamo bisogno
di punti. Ora mi aspetto che dalle belle prestazioni
possano arrivare anche i risultati perchè
abbiamo raccolto poco. Perciò abbiamo grande
rispetto del Padova ma non dobbiamo avere paura.
Servono punti per classifica e morale. Voglio una
squadra affamata che deve evitare assolutamente
le disattezioni difensive. Ma soprattutto perchè
adesso davanti le occasioni le creiamo. Perciò
servirà la partita perfetta, senza quelle
ingenuità commesse ultimamente (a Ravenna
ndr) con errori individuali di reparto e non regalare
un uomo agli avversari come contro il Cesena e il
Piacenza. Dobbiamo curare i dettagli: personalità,
cattiveria e coraggio. Il Padova chiede rispetto
agli arbitri, ma anche noi dopo quanto successo
contro il Cesena in casa. Mi auguro che il blasone
non condizioni qualcuno: noi abbiamo già
dato. Per la salvezza? Non faccio delle tabelle,
penso di partita in partita e possibilmente vincere
il più possibile. E Cenciarelli? So che è
venuto in sede, ma non l'ho incontrato: mi auguro
che il ragazzo stia bene, magari rientri presto
perchè è un calciatore che potrebbe
diventare importante per noi". Detto ciò,
dovrebbe essere confermato il 3-4-2-1. Pertanto
Ravaglia in porta. Difesa a tre con Cinaglia, Coda
e Konate. Un quartetto di centrocampo con Munoz,
Lakti, Malaccari e Filippini. Davanti possibile
Gomez e Sbaffo sulla trequarti a supporto di Cesaretti.
A meno che Munoz potrebbe essere spostato sulla
sinistra a centrocampo, Cinaglia avanzato sulla
fascia destra della mediana: in difesa, il trio,
in questo caso può essere formato da Konate,
Coda e Maini. Questa la lista dei 23 convocati:
Bacchetti, Bangu, Battista, Benedetti, Cesaretti,
Cinaglia, Coda, Conti, Filippini, Gomez, Konate,
Lakti, Maini, Malaccari, Manconi, Meli, Munoz, Ravaglia,
Ricci, Sbaffo, Sorrentino, Tavernelli e Zanellati.
• 28
NOVEMBRE 2019 Arriva
il Padova tra precedenti e curiosità. Quei
gol di Graffiedi e Burzigotti. Ipotesi 3-4-2-1
Con
il Padova sempre partite ricche di suspence, di
momenti belli ma anche di dolori. Il momento più
dolente il 12 maggio 2011 quando il Padova si impose
per 3-0 allo stadio Euganeo: andarono a segno Schiavi,
Cacia e Cutolo; per il Gubbio si decretò
la matematica certezza di retrocedere dalla serie
B alla serie C. In panchina c'era Apolloni e come
direttore sportivo c'era l'attuale Giammarioli.
Ma in quella stessa annata in cadetteria il Gubbio
all'andata (10 dicembre 2011) piegò in casa
la formazione patavina per 1-0: rete decisiva di
Graffiedi e protagonista in quella giornata fu il
portiere Donnarumma (ora al Milan, come terzo portiere);
in panchina siedeva Gigi Simoni. Una vittoria casalinga
che arrivò anche due stagioni fa (16 dicembre
2017): rossoblù che si imposero per 1-0 con
rete rocambolesca nei minuti di recupero di Burzigotti
su calcio piazzato di Bergamini. Sulla panchina
eugubina c'era Pagliari, mentre alla guida dei biancorossi
c'era Bisoli che poi condusse i veneti alla vittoria
del campionato e quindi arrivò la promozione
in serie B. L'anno precedente invece venne fuori
una sconfitta casalinga (24 settembre 2016): il
Padova vinse a Gubbio per 1-0 al fotofinish con
rete di Cappelletti (in panchina c'era Magi). Adesso
il Padova viaggia al secondo posto in classifica
(in coabitazione con Sudtirol e Carpi), dopo un
inizio sprint nel quale la formazione biancoscudata
si è ritrovata per diverse giornate prima
in classifica: poi due sconfitte negli scontri diretti
con Sudtirol e Feralpisalò, ma nell'ultimo
incontro è tornata una vittoria sul Rimini
(per 1-0 con rete di Mandorlini). Ma gli euganei
sono sempre alla ricerca del primo posto e l'ultima
vittoria esterna risale proprio contro l'attuale
capolista Vicenza: 1-0 al Menti il 3 novembre scorso,
con rete decisiva di Soleri. In vista di Gubbio
la società patavina si presenta con delle
novità in ambito societario: con il maggior
azionista Joseph Oughorlian che ottiene l'85% delle
quote societarie (prima al 51%), un imprenditore
francese che è proprietario anche del club
francese Lens e del club colombiano Millonarios
di Bogotà. Il tecnico è Salvatore
Sullo e dovrebbe optare per il 4-3-1-2. Probabile
undici. Minelli in porta. Difesa a quattro con Pelagatti,
Kresic, Lovato e Baraye. Trio di centrocampo con
Germano, Mandorlini e Castigia. Davanti Piovanello
tra le linee a supporto del duo di attacco Santini
e Mokulu. Ma il tecnico napoletano non disdegna
di usare il 3-5-2: è avvenuto due gare fa
contro il Sudtirol. Infatti c'è da ricordare
che la rosa è molto ampia e scalpiano calciatori
del calibro di Andelkovic, Gabionetta e Ronaldo.
In casa Gubbio invece si andrà avanti con
il consueto modulo. Ovvero con il 3-4-2-1. Rientrano
dalla squalifica Cesaretti, Malaccari, Konate e
Bacchetti. Possibile undici. Ravaglia in porta.
Possibile trio centrale difensivo con Cinaglia,
Coda e Konate. Un quartetto di centrocampo con Munoz,
Lakti, Malaccari e Zanoni. Davanti ai lati tra le
linee Gomez e Sbaffo a supporto di Manconi. Probabili
ballottaggi sia in difesa (uno tra Konate o Bacchetti)
che in attacco (uno tra Manconi o Cesaretti).
• 27
NOVEMBRE 2019 Cinaglia:
"Troppi gol? Errate letture di gioco, ma
le prestazioni ci sono e la squadra è idonea"
Parla
il difensore Davide Cinaglia, classe 1994, con un
passato in serie B con le casacche di Ascoli e Cremonese,
la scorsa annata era al Novara. Un Gubbio che proviene
da questo 3-3 pirotecnico di Ravenna, come si può
definire? "Peccato perchè la buona
prestazione della squadra c'è stata. Ma il
rammarico c'è perchè quando si va
in vantaggio così per tante volte, poi non
puoi farti riprendere. Non deve più succedere:
non si possono più subire così tante
reti. Bisogna stare attenti perchè sono gol
molto evitabili". Gol evitabili, ecco,
quindi dove si è sbagliato? "Di certo
è una questione di una lettura sbagliata
di gioco e di copertura. Mentre sul terzo gol i
nostri avversari (Nocciolini e Raffini ndr) si sono
ritrovati troppi liberi su uno spiovente dalla trequarti
(di Giovinco ndr) e da parte nostra dovevamo rimanere
meglio nelle nostre posizioni. Sul secondo gol (di
Pellizzari ndr) invece ci siamo messi a protestare
per una punizione anzichè restare a posto
nelle nostre posizioni. Ecco, letture sbagliate
a livello tattico ed altro. Certi gol non si devono
prendere. Basta disattenzioni. Punto".
Ma secondo lei la classifica rispecchia il valore
della squadra? "Secondo me no, per niente.
Abbiamo delle individualità importanti in
squadra. Dobbiamo solo cercare di vincere più
partite. Ma le prestazioni ultimamente ci sono e
siamo sulla buona strada". Adesso contro
il blasonato Padova? "Forse arriva la squadra più
forte del campionato. Voglio dire in attacco hanno
Santini o Mokulu, a centrocampo Castiglia o Ronaldo.
Sono forti. Ma ogni partita è a sè
e di sicuro il Padova troverà un Gubbio affamato".
Questo è vero, il Gubbio ha bisogno di punti,
ma proprio negli scontri diretti finora sono mancati
questi punti (a parte qualche rara eccezione): "Certamente
qualche punto ci manca. Ma ribadisco: la squadra
fa la prestazione e questo per me è già
importante. Se non ci fosse stata la prestazione,
allora sì che ci sarebbero dei problemi.
Come dicevo prima bisogna essere più attenti
e aggressivi per fare bottino pieno. C'è
tanta voglia di toglierci dai playout".
Cinaglia è stato utilizzato in diversi ruoli
finora dal 4-3-3 al 3-4-2-1: prima come terzino,
poi come esterno di centrocampo oppure domenica
come centrale di difesa. Ma qual è il ruolo più congeniale
per lei? "Penso proprio
il terzo di destra in una difesa a tre: è
questo il mio ruolo ideale. Ma quando c'è
bisogno mi adatto in altri ruoli". Domenica
torneranno dalla squalifica Konate e Bacchetti,
ci sarà concorrenza in questo ruolo, non
crede? "Tutto vero. Deciderà il mister,
ma sono convinto che gli undici che andranno in
campo saranno carichi per voler vincere".
Ma quale è stata l'avversaria finora incontrata
che le ha fatto più impressione? "Cito
la Reggiana: a mio avviso è quella che ha
offerto contro di noi il miglior calcio, squadra
organizzata e con calciatori di valore".
• 26
NOVEMBRE 2019 Una
bella notizia: si rivede Cenciarelli. Out dal 1
settembre, torna a fare capolino al Barbetti
Una
bella notizia, almeno. Tra risultati che sfuggono
via, arbitraggi così così, squalifiche
e infortuni. Sono passati quasi tre mesi. Ma dalle
parti dello stadio Pietro Barbetti si è rivisto
Diego Cenciarelli. Il calciatore umbertidese, classe
1992, era stato acquistato dal Gubbio la scorsa
estate dalla Viterbese e sarebbe dovuto divenire
un perno fisso nello scacchiere dei rossoblù.
Tra l'altro fortemente voluto dal tecnico Federico
Guidi (poi esonerato) in sintonia con il direttore
sportivo Giuseppe Pannacci (che poi si è
dimesso dall'incarico dopo l'allontanamento di Guidi). Prima un
infortunio alla caviglia lo ha tenuto fermo dai
campi di gioco, tant'è che ha avuto poche
apparizioni nelle amichevoli (contro la Roma a Trigoria
e poi con il Branca), mentre in Coppa contro il
Teramo figurava tra i convocati. Era stato convocato
anche per le prime due partite ufficiali di campionato,
prima a Trieste e in casa con la Virtus Verona,
senza però mai entrare in campo. Poi da quel
1 settembre, ovvero dalla partita interna contro la
Virtus Verona, non c'è stata più traccia
del centrocampista dalle parti di Gubbio. In estate
si era parlato anche di un interesse sul mercato
di Avellino, Monopoli e Teramo nei suoi confronti.
Ma niente di tutto ciò andò in porto.
Adesso è arrivato l'epilogo che tutti si
sarebbero aspettati. Ma soprattutto che tutti speravano.
Il ventisettenne Cenciarelli ha ripreso il percorso
bruscamente interrotto questa estate. Si è
ritrovato in gruppo facendo la visita al Barbetti
per un approccio di recupero tornandosi ad allenare
in palestra e per confrontarsi con lo staff tecnico
(in grande parte tutto nuovo rispetto alla scorsa
estate) e con il nuovo direttore sportivo Stefano
Giammarioli. Si può considerare, tra virgolette,
un ulteriore acquisto, perchè (come già
detto) non è stato mai utilizzato finora
in questa stagione. Questo è quello che spera
l'entourage eugubino. Un suo pieno recupero sarebbe
l'ideale perchè può fungere sia da
playmaker che da mezzala in mezzo al campo (o come
interno sinistro o destro, dipende dalla tattica).
L'esperienza non manca: parla il suo curriculum
con 200 presenze in serie C con le casacche di Viterbese,
Teramo, Perugia e Campobasso. Per questo motivo
si è aperto un canale preferenziale verso
il ragazzo: ci sono tutte le credenziali per un
pieno recupero con una preparazione personalizzata
perchè a tutti gli effetti potrebbe rivelarsi
un valore aggiunto in questo campionato che va lottato
fino alla fine, dove il Gubbio ha la necessità
di risalire la china. E per fare questo c'è
bisogno dell'apporto di tutti.
• 25
NOVEMBRE 2019 Focus.
Quei gol evitabili. Nel calcio quanto conta la lettura
di gioco e la velocità di pensiero
Dopo
Ravenna, una reale e cruda riflessione. Il problema
non è in attacco, ma è la difesa.
Tre gol in una partita in questo campionato il Gubbio
non li aveva mai segnati. Per ritrovare tre reti
segnate in soli novanta minuti bisogna tornare al
4 novembre 2018: il Gubbio si impose per 3-0 in
casa sul Rimini con la firma di Plescia, Marchi
su rigore e De Silverstro (in panchina c'era Alex
Sandreani). Non si può dire la stessa cosa
del reparto arretrato. É già la terza
volta che la squadra rossoblù prende tre
gol in una sola gara: in casa è avvenuto
con il Vicenza (0-3), poi a Bolzano con il Sudtirol
(3-0), ed ora a Ravenna (3-3). In questa stagione
solamente in tre occasioni non si è preso
gol: in casa contro la Feralpisalò (0-0),
nella trasferta vittoriosa di Pesaro (0-1) e in
casa con il Modena (1-0). Succede che delle volte si
subiscono dei gol imparabili o inevitabili: ovvero
sono frutto di gesti tecnici importanti degli avversari
oppure scaturiscono da scambi di natura tecnico-tattica
studiate a tavolino, altre volte il tutto
proviene da situazioni casuali o fortuite. Il problema,
però, è che il più delle volte
i gol subiti si possono catalogare nella definizione
"gol evitabili". Ovvero gol segnati per
errori individuali e di reparto, talvolta ripetivi
o per meglio dire sempre uguali. Talvolta non basta
correggerli con le dovute precauzioni o con una
migliore lettura delle coperture preventive. Per
prevenirli infatti si ricorre verso alcuni accorgimenti
tecnico-tattici. Ci spieghiamo meglio. Nel calcio
moderno spesso viene applicata la cosiddetta regola
della posizione frontale attiva che in gergo consiste
nel scegliere la presa di posizione corretta di
un difensore verso l'attaccante tenendo un controllo
visivo attivo in maniera frontale: in pratica, in
maniera contemporanea, vengono inquadrati nello
stesso campo visivo il battitore (o portatore) della
palla e l'avversario da marcare. Tutto cioè
rientra nell'applicazione della cosiddetta difesa
a uomo elastica: è il moderno
sistema difensivo basato su una marcatura con il
controllo visivo attivo (come si diceva prima):
in questo caso il marcatore deve decidere e valutare
in tempo reale quale distanza e operazioni sono
da usare
verso l'avversario (per chiuderlo, anticiparlo,
affrontarlo nell'uno contro uno, o eseguire una
copertura con la diagonale). In pratica è
questo il concetto di elasticità. La difesa
elastica non è da confondere con la difesa
a zona, dove spesso c'è l'assidua ricerca
della tattica del fuorigioco. Quando gli allenatori
parlano di una "errata lettura di gioco"
o di "velocità di pensiero" a noi
profani del calcio (che ne parliamo e ne scriviamo),
si parla di questo. É importante sviluppare
le abilità di visione nei calciatori: un
professionista serio deve avere idoneità nell'anticipo,
tempismo, intelligenza tattica, reazione, velocità
e concentrazione. Ecco perchè dopo la partita
contro il Ravenna il tecnico Vincenzo Torrente ha
parlato di disattenzioni e di ingenuità evitabili.
Nel calcio moderno ci vuole testa e gambe. Come
andava ripetendo un grande campione olandese, Johan
Cruijff: "Il calcio si gioca con la testa,
se non hai la testa le gambe non bastano".
Tutto ciò viene spiegato dal mentore tedesco
Horst Wein, l'ispiratore della cantera del Barcellona,
che fa questa considerazione: «L'allenamento delle capacità di visione non aiuta solo a calcolare
meglio la traiettoria della palla oppure a vedere i movimenti di compagni ed
avversari, ma migliora enormemente la visione periferica, i tempi di
reazione, tempi di anticipo e, la cosa più importante, l'abilità di
rimanere concentrato per tutta la durata di un match. Molto spesso la differenza tra un buon giocatore ed un gran giocatore è semplicemente la sua visione di gioco».
Tornando alla tattica. Il Gubbio attuale usa un
modulo dinamico: il 3-4-2-1 che si modifica in un
3-5-2 in fase
di ripiegamento. Quando si parla di una difesa a
tre, il pregio deriva nel saper giocare in maniera
costante sull'anticipo degli attaccanti (con copertura
sempre garantita) e blindare la zona difensiva con
il contributo degli esterni (con una linea a cinque).
Ma esiste un difetto: c'è una maggiore difficoltà
nell'assimilare gli automatismi e nel trovare i
calciatori adatti per determinati ruoli.
• 24
NOVEMBRE 2019 Torrente:
"Gettata al vento, peccato". Foschi:
"Errori pacchiani". Le foto di Ravenna-Gubbio
Gol
a grappoli a Ravenna. Ma il Gubbio si rammarica
per una vittoria buttata al vento. Per ben tre volte
in vantaggio (in gol Munoz, Sbaffo e Maini) si fa
raggiungere dai giallorossi (in rete Papa, Pellizzari
e Raffini). Una vittoria che poteva significare
la fuga dalle sabbie mobili e invece si mastica
amaro. Tutta l'amarezza nelle parole del trainer
Vincenzo Torrente: "Buttata via una vittoria
che sembrava nostra. In una gara dominata nel primo
tempo dove abbiamo creato tanto e forse è
stata la migliore prestazione dal mio avvento. Si
sono viste ottime cose. La ripresa è stata
più difficile, il Ravenna giocava molto sulle
palle lunghe e sulle seconde palle. Un peccato perchè
con quattro tiri abbiamo subito tre gol. Ma siamo
stati anche disattenti. Certe ingenuità ci
devono servire da lezione. Segnare tre gol in trasferta
per farsi poi rimontare sul 3-3 deve farci riflettere".
Le frasi del tecnico dei ravennati Luciano Foschi:
"Abbiamo preso tre gol e non abbiamo giustificazioni.
Quando si prendono tre gol solitamente perdi, ma
quando fai tre gol solitamente dovresti vincere.
Fatti gli stessi errori, errori pacchiani. Rammarico
per non avere preso i tre punti. Mi dispiace che
i nostri tifosi continuano a protestare. Non so
quale siano le loro aspettative, ma in classifica
ne abbiamo sei di squadre sotto. Non ho mai promesso
da questa estate qualcosa di più di una salvezza.
Cerchiamo di fare del nostro meglio e non vogliamo
prendere in giro nessuno. Con i nostri limiti continueremo
a fare il nostro lavoro. Ci prendiamo tutte le responsabilità
sempre. Abbiamo incontrato un Gubbio come noi che
lotta per salvarsi. Qua ci sarà sempre da
lottare per salvarsi. Perchè la contestazione
verso di me? Questa estate si congratulavano con
me e la società per il prolungamento del
contratto, adesso magari si cerca un capro espiatorio".
Le foto di Ravenna-Gubbio (20 immagini). Fotoservizio
di Simone Grilli. •••••• • 24
NOVEMBRE 2019 Ravenna-Gubbio,
pirotecnico 3-3. In vantaggio per tre volte con
Munoz, Sbaffo e Maini
Ravenna
contro Gubbio. L'allenatore opta per il 3-4-2-1.
Ravaglia in porta. Difesa a tre con Cinaglia, Coda
e Maini. Quartetto a centrocampo con Munoz, Lakti,
Benedetti e Zanoni. Sul fronte avanzato ai lati
Gomez Taleb e Sbaffo a supporto di Manconi. La cronaca.
Al 6' ci prova Gomez dalla distanza con la palla
che esce di un soffio. Al 23' il Gubbio passa in vantaggio
con un'azione che parte dai piedi di Cinaglia che
lancia verso destra dove Munoz corre veloce e
vede il portiere Spurio in uscita: un tocco con
pallonetto
di destro del calciatore spagnolo con la palla che
si insacca nell'angolino. Al 24' c'è Lakti
che serve sul corridoio centrale Manconi che entra
in area e calcia forte: para in tuffo Spurio. Al
29' reagisce Nocciolini con un tiro dal limite che
costringe Ravaglia a parare a terra. Al 31' è
Giovinco che calcia forte di sinistro dal limite,
la palla si perde a lato di poco. Al 35' però
arriva il pari ravennate: dalla trequarti Giovinco
crossa in area, colpo di tacco smarcante di Nocciolini
verso Papa che carica il sinistro e al volo insacca
la palla radente a fil di palo. Ma al 37' il Gubbio
torna in vantaggio: pressing in avanti di Manconi
su Pellizzari, con la palla che arriva sui piedi
di Lakti che pennella subito da destra in area dove
Sbaffo è in agguato e con il piatto destro
deposita a pochi passi dalla porta la palla in rete.
Ma al 39' è nuovo pareggio ravennate: tutto
nasce da una punizione calciata in area da Giovinco,
respinge di testa Sbaffo, Martorelli pennella in
area dove Nocciolini cerca la sforbiciata invano,
ma arriva Pellizzari in mischia e di destro indovina
la traiettoria verso l'angolino giusto. La ripresa.
In avvio un'altra occasione per Munoz che si ritrova
quasi a tu per tu con il portiere Spurio, ma stavolta
non va a bersaglio. Al 18'
arriva però il tris del Gubbio: Sbaffo quasi
dal vertice sinistro
pennella in area una punizione, colpo di testa di
Maini
in mischia con la palla che si insacca lemme lemme
nell'angolino.
Al 21' ancora occasione per i rossoblù quando
Sbaffo da sinistra serve in area Manconi che poi
si
gira e calcia in porta, ma il suo tiro viene murato
da Sirri. Al 29' arriva per la terza volta il pareggio
giallorosso: Giovinco da sinistra pennella in area
dove Nocciolini spizza al centro di testa verso Raffini che
da pochi passi, di destro, deposita la palla in
rete. Al 31' dal limite calcia una punizione pericolosa
in porta Benedetti, Spurio vola e con la punta delle
dita devia la palla in calcio d'angolo. Al 41' in
dribbling corre Manconi che serve in area Tavernelli,
ma il suo tiro di destro è debole, così para
Spurio. Pareggio che alla fine sa di beffa. Tabellino:
Ravenna - Gubbio (3-3): Ravenna
(3-5-2): Spurio; Ronchi, Jidayi (19' st Raffini),
Pellizzari (27' st Nigretti); Martorelli (1' st
Sirri), Papa (14' st Selleri), Lora (27' st Fyda),
D'Eramo, Purro; Nocciolini, Giovinco. A disp.: Cincilla,
Ricchi, Mustacciolo, Fiorani, Sabba. All.: Foschini. Gubbio
(3-4-2-1): Ravaglia; Cinaglia, Coda, Maini; Munoz,
Lakti (37' st Filippini), Benedetti, Zanoni (37'
st Ricci); Gomez Taleb (14' st Tavernelli), Sbaffo;
Manconi. A disp.: Zanellati, Fondacci, Bangu, Conti,
Battista, Meli, Sorrentino. All.: Torrente. Arbitro:
Paterna di Teramo (Fraggetta di Catania e De Pasquale
di Barcellona Pozzo di Gotto). Reti: 23'
pt Munoz (G), 35' pt Papa (R), 37' pt Sbaffo (G),
39' pt Pellizzari (R), 18' st Maini (G), 29' st
Raffini (R). Ammoniti: Benedetti (G),
Gomez Taleb (G), Sirri (R), Jidayi (R), D'Eramo
(R), Purro (R). Angoli: 2-5. Recupero:
1' pt; 4' st. Spettatori: 1563. Risultati:
Sedicesima Giornata - Serie C - Girone B: Cesena
- Modena 1-0 34'
Borello (C) Fermana - Reggiana 1-1 22'
Varone (R), 87' Molinari (F) Padova - Rimini
1-0 74'
Mandorlini (P) Piacenza - Imolese 0-0 Ravenna
- Gubbio 3-3 23'
Munoz (G), 35' Papa (R), 37' Sbaffo (G),
39' Pellizzari (R), 63' Maini (G), 74' Raffini (R) Sambenedettese
- Feralpisalò 2-0 33'
Frediani (S), 64' Volpicelli (S) Triestina
- Sudtirol 1-0 94'
Mensah (T) Vicenza - Fano 2-1 9'
Said (F), 60' Saraniti (V), 77' Marotta (V) Virtus
Verona - Carpi 1-2 11'
Jelenic (C), 29' Nobile (C) aut., 80' Vano (C) Vis
Pesaro - Arzignano Valchiampo 2-1 39'
Pannitteri (V), 50' Rocco (A) rig., 71' Grandolfo
(V)
• 23
NOVEMBRE 2019 Rossoblù
con ventuno convocati, ma diversi dubbi. Quattro
squalificati: dilemma formazione
L'anticamera
del match. Gubbio contro il Ravenna per uno scontro
diretto. Da parte giallorossa è il tecnico
Luciano Foschi che avverte i suoi dopo la rifinitura
in vista del Gubbio: "Siamo vogliosi di
stare sul pezzo e venire fuori da questa situazione.
Adesso nell'immediato abbiamo una serie di scontri
direttì che ci faranno capire cosa siamo
in grado di fare. Da sei partite solo un punto,
perciò dobbiamo tornare a fare punti altrimenti
diventa tutto complicato. Non basta ben figurare.
Perciò con il Gubbio ci vuole la prestazione
e fare punti. Pressione psicologica per questo scontro
diretto? Abbiamo di certo dei limiti, ma ci alleniamo
sempre al massimo. Perciò è inutile girarci
intorno, il Gubbio ha un punto in meno, ma noi dobbiamo
mettere in gioco e fare valere il fattore campo
per mettere a debita distanza la quintultima. Polemiche
con i tifosi ravennati? Sono sempre vicini a noi,
anche se talvolta ci sono contestazioni e insulti
che non fanno piacere, però io guardo sempre
il Iato positivo della cosa. É pur sempre
un modo di stare vicino alla squadra e ci fanno
capire quanto ci tengono a questi colori".
Detto questo il Ravenna giocherà praticamente
al completo, tranne l'indisponibilità del
difensore Grassini. In casa Gubbio invece la musica
è diversa perchè sono assenti Malaccari,
Konate, Bacchetti e Cesaretti squalificati, oltre
agli infortunati De Silvestro ed El Hilali. Poi
sono da valutare le condizioni di Cinaglia, Sbaffo
e Gomez, con quest'ultimo che potrebbe essere tenuto
anche a riposo precauzionale, anche se risulta tra
i convocati. Così il trainer Torrente dovrebbe
optare per il consueto 3-4-2-1. Con probabile undici
iniziale. Ravaglia in porta. Difesa a tre con Cinaglia,
Coda e Maini. A centrocampo il quartetto basato
su Munoz, Lakti, Benedetti e Zanoni. Probabile
sulla trequarti a giostrare il duo Manconi e Sbaffo
a supporto di Sorrentino. Ma in fase offensiva è
una questione di pochi metri, talvolta Manconi si
può scambiare con Sorrentino, allo stesso
tempo Sbaffo funge da elastico tra il centrocampo e la
trequarti, così che il modulo talvolta diventa
un 3-5-2 o addirittura in un 5-3-2 in fase di copertura.
Lista dei 21 convocati: Bangu, Battista, Benedetti,
Cinaglia, Coda, Conti, Filippini, Fondacci, Gomez,
Lakti, Maini, Manconi, Meli, Munoz, Ravaglia, Ricci,
Sbaffo, Sorrentino, Tavernelli, Zanellati e Zanoni.
Viene convocato anche il giovane difensore Marco
Fondacci (2001) dalla Berretti.
• 21
NOVEMBRE 2019 Contro
il Ravenna in emergenza: da valutare Cinaglia, Gomez
e Sbaffo. L'anno scorso fu 0-2
L'anno
scorso si giocò a Ravenna durante le feste
natalizie. Era la prima giornata di ritorno, si
giocò esattamente il 29 dicembre 2018. Sulla
panchina c'era Nanu Galderisi e il Gubbio si impose
per 2-0 sul campo ravennate con le reti di Casoli (tiro
da fuori area che sorprese Venturi) e di Battista (tocco
sotto porta dopo un assist di Casoli). Adesso tra
le due squadre c'è solo un punto di differenza.
In media inglese in perfetta parità (-12).
Curiosamente i giallorossi sono la squadra che
ha subito più sconfitte nel girone insieme
al Fano (9), ma ha vinto per quattro volte e solo
due pareggi nel cammino. L'ultima vittoria in casa
risale al 21 settembre (1-0 all'Imolese) e proviene
da un periodo non tanto positivo: cioè con
cinque sconfitte ed un pareggio (con il Cesena) nelle ultime
sei partite conquistando solo un punto. L'ultima
vittoria risale al 13 ottobre quando la formazione
romagnola sbancò il campo di Padova. Nell'ultimo
turno è arrivato il ko a Vicenza per 1-0
con rete di Cappelletti a metà ripresa. Il
tecnico è Luciano Foschi e di solito schiera
il 3-5-2. Probabile undici. Spurio in porta.
Difesa a tre con Nigretti (o Ricchi), Ronchi e Jidayi.
Centrocampo sulla linea Martorelli, Lora, Papa (o
Selleri), D'Eramo e Purro. Un duetto di attacco
formato da Nocciolini e Giovinco. La società
giallorossa chiama a raccolta i suoi tifosi con
biglietti ad un euro: campagna valevole per chi
ha già acquistato il biglietto per il derby
romagnolo con il Cesena che si era giocato il 27 ottobre
(finito 1-1). In casa Gubbio è piena emergenza.
Out per squalifica Malaccari, Bacchetti, Cesaretti
e Konate. Fuori per infortunio De Silvestro ed El
Hilali. In questa settimana finora Gomez Taleb e
Cinaglia si sono allenati a parte, mentre non è
al meglio nemmeno Sbaffo. Pertanto il trainer Torrente
dovrà per forza di cose inventarsi un undici
iniziale del tutto inedito. Confermato il 3-4-2-1
che in fase di non possesso diventa un più
lineare 3-5-2. Perciò Ravaglia in porta.
Difesa a tre con Cinaglia, Coda e Maini. In caso
di forfait di Cinaglia come terzo centrale di sinistra
difensivo potrebbe collocarsi Filippini. A centrocampo
possibile il quartetto con Munoz, Lakti, Benedetti
e Zanoni. Davanti sulla trequarti Manconi e Sbaffo
(o Meli) in appoggio al puntero Sorrentino.
• 20
NOVEMBRE 2019 Meli:
"Ancora c'è rabbia, cosa mai capitata:
ma la squadra ora è migliorata; voglia di
tre punti"
In
vista di Ravenna e nel post Cesena, parla il centrocampista
offensivo Marco Meli, di Pontedera, un classe 2000.
Si parte dalla gara contestata di domenica e non
si sono sopite le polemiche: "Ancora c'è
tanta rabbia dentro, ma dobbiamo farcela passare.
Dico questo perchè adesso c'è subito
una partita complicata a Ravenna su un campo difficile.
Occorre portare a casa i tre punti, è una
partita fondamentale". Diciamo che vi siete
innervositi parecchio domenica: "Sì,
eravamo parecchio nervosi. E forse dovevamo stare
più tranquilli e andare dalla parte dell'arbitro.
Invece è stato il contrario. Infatti l'arbitro
ha cominciato a darci tutto contro, non so quanti
cartellini sono usciti ma erano tanti. C'era un
rigore netto per noi, un rigore fischiato contro
subito che forse non c'era nemmeno, due espulsioni
discutibili. Partita subito in salita, è
stata dura". Dica la verità, gli
era mai capitato così? "No, mai".
Domenica è stato impiegato a centrocampo
da mister Torrente, è la prima volta? "No,
già l'avevo fatto. L'anno scorso giocavo
mezzala sinistra: andai con Pioli in ritiro a Moena
con la Fiorentina e mi vedeva mezzala, poi ha parlato
con Bigica e così ho giocato in questo ruolo.
Domenica con il Cesena ho giocato mezzala destra,
ma cambia poco. Ho giocato anche a destra e mister
Guidi mi metteva a sinistra. Mi adatto a tutto.
Anche se devo dire che il mio ruolo dove credo di
rendere al meglio è fare la seconda punta".
Parliamo del Gubbio, nonostante l'inferiorità
numerica domenica la squadra ha lottato fino alla
fine o no? "Ma certamente, una grande partita
è venuta fuori: nel secondo tempo li abbiamo
messi in un cantone e non sono usciti dalla loro
metà campo. Sembravamo noi con un uomo in
più, ma ci è mancato il gol. Le occasioni
le abbiamo create, pure una bella parata del portiere
Marson su Manconi". Domenica prossima,
tante defezioni, purtroppo: "Stiamo lavorando
duramente. Pensiamo solo a vincere. Quindi non pensiamo
alle assenze". In stagione c'è già
stato un cambio tecnico, ma è cambiato qualcosa
da prima ad ora? "Sicuramente il mister
Guidi ha avuto tante difficoltà perchè
la squadra era tutta nuova. Con tanti giovani. Ha
fatto il suo, ma poi nel calcio si sa: quando si
perde e non ci sono i risultati l'allenatore finisce
nel mirino. Poi l'arrivo di mister Torrente: ha
inquadrato subito la situazione e ha cambiato il
modulo con il 3-5-2. Ci siamo adattati subito e
ci stiamo trovando bene. Secondo me con lui abbiamo
avuto dei miglioramenti in fase difensiva, aggiungo
che siamo pure più concreti e cinici davanti.
Secondo me siamo migliorati: Torrente ci prepara
sempre bene curando tutti i dettagli".
Tutto questo sta a significare che con il 3-5-2
(o il 3-4-2-1) la squadra è più compatta?
"Sì, più compatta. Perchè
poi sappiamo ripartire e davanti siamo veloci in
contropiede". Dalle giovanili alla serie
C, ma cosa cambia? "Cambia tanto. Qua i
punti contano. Nelle giovanili se pareggiavi o perdevi,
non ti interessava più di tanto. C'è
una maggiore esperienza, pertanto cambia tutto".
• 19
NOVEMBRE 2019 Sbaffo:
"Partita corretta diventata nervosa. Girone
complicato, va lottato". Quattro squalificati
Parla
il centrocampista avanzato Alessandro Sbaffo. É
stato ospite della trasmissione «C Piace»
in onda lunedì sera su Rtv San Marino. Così
si è presentato prima con una breve intervista:
"Questo è un girone complicato, ma
quello che sto vedendo nelle ultime partite è
che c'è uno spirito giusto. Con l'arrivo
di Torrente ci ha dato più serenità
nell'ambiente, d'altronde aveva avuto insieme a
Giammarioli un rapporto importante con Gubbio e
hanno dato una scossa che poi c'è stata.
La squadra ha reagito bene dopo le sconfitte iniziali,
diciamo che si è vista la risposta dei calciatori".
Come si può vedere in questo link.
Il calciatore marchigiano poi è intervenuto
in trasmissione partendo proprio dagli episodi contestati
contro il Cesena: "Purtroppo la conduzione
arbitrale ha scaturito nervosismo nella partita.
Una partita peraltro molto corretta. Protestando
si perde energie, non serve a niente e poi non porta
niente di buono. Ci sono stati degli episodi purtroppo
tutti a sfavore nostro continui che di certo ci
hanno condizionato. Tanti cartellini non sono spiegabili.
Tuttavia c'è stato un lato positivo: cioè
una grande reazione della squadra, perchè
in inferiorità numerica e pure nel risultato
abbiamo sfiorato a più riprese la segnatura.
Meritavamo di pareggiare. Contro un Cesena organizzato
e allenato bene. Ma il Gubbio ha saputo lottare
da Gubbio". Commenta così gli episodi
cardine, con l'ausilio della moviola: "Il
rigore di Cesaretti si poteva dare oppure no. Ma
il rigore su Butic è assolutamente non da
fischiare oltretutto perchè se c'è
il fallo semmai è stato commesso fuori area,
e pure la trattenuta mi sembra piuttosto leggera.
Molto fiscale il secondo cartellino giallo su Cesaretti.
Infine l'espulsione di Malaccari non esiste proprio
perchè non ha commesso nemmeno fallo a mio
avviso". Sul Gubbio attuale dice: "É
un Gubbio che lotta. Ogni partita è complicata.
In squadra c'è un bello spirito. Secondo
me adesso la strada è quella giusta. Dispiace
perchè tanti assenti ci condizioneranno".
Sul girone dice: "Ci sono tante squadre
blasonate con organici importanti che meriterebbero
di salire di categoria. Un girone B sicuramente
più complicato del girone A. Girone livellato.
A parte la Triestina che è troppo giù
e la Virtus Verona che è una sorpresa, la
classifica rispecchia i valori delle squadre. Chiaro
che noi vista la classifica bisogna guardarci indietro
perchè tutti lottano e quindi bisognerà
lottare. Tuttavia credo che il mercato di gennaio
avrà una rilevanza importante". Inoltre Alessandro Sbaffo elogia con un grande messaggio
Ettore Marchi, eugubino, che ora gioca con il Monza:
"Credo che il Monza è una fuori serie
in serie C nel girone A. Ma rispetto anche a tutte
le squadre di serie C come Bari, Reggina o Ternana.
Poi c'è Ettore Marchi, un calciatore straordinario,
il vero cuore del centro Italia. Credo che insieme
a Giuseppe Bellusci andranno lisci verso la serie
B". Provvedimenti del Giudice Sportivo:
squalificati per una giornata Cesaretti, Malaccari,
Bacchetti e Konate. Multa per il Cesena di 500 euro
perchè propri sostenitori danneggiavano i
servizi e le strutture del settore dello stadio
a loro riservato.
• 18
NOVEMBRE 2019 Focus.
Flop arbitri. A repentaglio la credibilità.
Abbagli, errori e incongruenze: il dettaglio
Una
premessa doverosa. Anzi, una proposta iniziale.
Come sarebbero diverse le cose se gli arbitri motivassero
le loro decisioni, ammettendo anche l'errore nel
caso che ci sia. Sul tema è intervenuto pure
il presidente della Figc, Gabriele Gravina, spiegando
che serve chiarezza per scacciare le nubi e i lati
oscuri su alcune norme: chiede a grande voce che
venga pubblicato il commento tecnico da parte dell'Associazione
degli Arbitri sugli episodi più controversi
in ogni gara, come si può leggere in questo
articolo.
Ci sarebbe un calcio più
tranquillo. Ci sarebbero meno nervosimi. Ma soprattutto
meno sospetti. Sappiamo tutti che l'arbitro e le
sue decisioni influiscono su una partita di calcio
e commette errori, come quando un attaccante sbaglia
un gol, come quando un difensore si perde il suo
attaccante o come quando un portiere fa una papera.
Per questo motivo dare spiegazioni o quanto meno
fare talvolta il mea culpa è necessario per
stemperare gli animi ed è necessario per
buttare giù un muro. Come dire: io sono l'arbitro
e ho sempre ragione. Non è così. Perchè
parliamoci chiaro. A Gubbio domenica è stata
una giornata nerissima per l'arbitro. Se nelle scorse
giornate le proteste più veementi provenivano
da casi isolati, questa volta gli errori sono piovuti
a grappoli. Nel turno contro il Cesena ci sono stati
degli abbagli, alcuni inspiegabili. Con un regolamento
alla mano, si intende. É qui che sorge il
problema. Un regolamento che non viene rispettato
o male che vada viene utilizzato solo a macchia
di leopardo. Questo ragionamento arriva dal fatto
che ci sono le immagini tv che poi sono testimonianze
tangibili. Molto interessante un video che gira
su youtube.com, tra l'altro postato dal Calcio Cesena
Fc.
La partita ha preso una brutta piega subito all'inizio
con decisioni che porgono tanti interrogativi. La
protesta degli eugubini è lecita quando Cesaretti
cade a terra in area dopo una evidente ginocchiata
con la gamba destra di Maddaloni sullo stomaco dell'attaccante
dei rossoblù. L'arbitro ha fatto proseguire.
Qui subito un altro colpo di scena perchè
Butic va verso l'area e viene strattonato da Bacchetti
al limite dell'area, ma l'attaccante croato poi
cade con il corpo in area. L'arbitro stavolta concede
il rigore. Sono passati appena 2 minuti e 23 secondi
di gioco. Episodi che diventeranno decisivi. Ma l'incoerenza continua. Doppia
ammonizione per Cesaretti culminata con una simulazione
in area: lo diciamo chiaramente, a livello di regolamento
esiste questo provvedimento. Peccato che poi l'arbitro
ha l'occasione di rimettere la parità numerica:
Capellini trattiene vistosamente Sbaffo
da tergo, ma il secondo giallo non arriva (regolamento
non rispettato). Episodio che non viene mostrato
stranamente dalle immagini tv (cosa più unica
che rara). Siamo alla mezz'ora di gioco. In poco
tempo tanti episodi che lasciano tante perplessità.
Per non parlare dell'espulsione di Malaccari al
novantesimo su Sarao, che sembra
un fallo normale di gioco: al massimo ci si aspettava
un cartellino giallo, non un cartellino rosso diretto.
Stupore per le spartizioni delle ammonizioni.
Comportamenti privi di coerenza e di legame logico.
Difficile da spiegare, a persone che amano il calcio
sano.
• 17
NOVEMBRE 2019 Torrente:
"Arbitro 2, Gubbio 0". Notari:
"Il calcio che brutta piega". Le
foto di Gubbio-Cesena
Gubbio
contro Cesena, come Juventus contro Inter nel 1998
nel fattaccio tra Ronaldo e Juliano in area, e un
minuto dopo fu concesso un rigore su Del Piero.
Quella volta l'arbitro era Piero Ceccarini, stavolta
è Stefano Nicolini di Brescia. Dopo 21 anni
la vicenda si è ripetuta. Un rigore non dato
al Gubbio al 2' su Cesaretti e nel capovolgimento
di fronte viene concesso un rigore su Butic (con
fallo iniziato fuori dall'area di rigore, sono chiare
le immagini televisive). Ma non è finita:
espulso per doppia ammonizione Cesaretti dopo una
simulazione, ma il regolamento viene "aggirato"
quando poco dopo Capellini si aggrappa alla maglia
di Sbaffo (un secondo giallo lampante mai pervenuto).
Praticamente la partita è finita al trentesimo
del primo tempo. La ciliegina sulla torta l'espulsione
finale di Malaccari per un fallo veniale. Nel 1998
il carissimo Gigi Simoni (che poi è passato
per Gubbio) sentenziò: "Si vergogni,
si vergogni". Usa lo stesso tono oggi il
tecnico dei rossoblù Vincenzo Torrente con
una battuta che non lascia scampo: "Arbitro
2, Gubbio 0". E prosegue: "É
da 40 anni che gioco e alleno, però non ho
mai visto una cosa del genere. Dopo questa partita
ho scoperto una cosa nuova. Una partita serena,
così condizionata: non ci sono parole. Un
rigore non dato, un rigore concesso contro subito
dopo, andava espulso Capellini: boh, ditemi voi.
Mi dite un arbitro sottotono? Assolutamente no,
è come fargli un complimento. Peccato perchè
pure in inferiorità numerica la prestazione
è stata straordinaria dove il Cesena non
ha passato la metà campo". Nel 1998,
Luis Nazario Da Lima (detto Ronaldo), si espresse
così: "Mi vergogno per lei".
Sullo stesso tenore oggi il presidente Sauro Notari
che tuona all'interno della palazzina: "Una
vergogna. Tredici ammoniti, mai visti. Adesso voglio
vedere cosa scrivono i giornali. Questo si chiama
protagonismo. Pro-ta-go-ni-smo. Sì, il calcio
italiano ha preso una brutta piega". Sulla
stessa falsa riga il difensore Andrea Coda: "L'arbitro
ha sbagliato tutto. Gli episodi da elencare sono
molteplici. Per fortuna ho mantenuto la calma, altrimenti
avrei potuto prendermi cinque giornate di squalifica.
Ora ripartire con la stessa reazione che abbiamo
avuto in dieci contro undici". Sull'altra
sponda l'umore è diverso. Parla il tecnico
bianconero Francesco Modesto: "Vittoria
meritata. Siamo stati concreti. Nel secondo tempo
abbiamo sofferto perchè ci siamo abbassati
troppo. Ma il Gubbio si lamenta? Non commento mai
l'operato degli arbitri. Vincere così mi
sta bene". Tuttavia poi ammette: "Capellini?
L'ho tolto perchè l'arbitro gli ha evitato
il secondo giallo e non ho rischiato".
Le foto di Gubbio-Cesena (20 immagini). Fotoservizio
di Simone Grilli.
• 17
NOVEMBRE 2019 Gubbio
beffato dal Cesena (0-2). Ma l'arbitro finisce sotto
accusa come Juve-Inter del 1998
Gubbio
contro Cesena. Il trainer conferma il 3-4-2-1. Ravaglia
in porta. Trio di difesa con Konate, Coda e Bacchetti.
Quartetto di centrocampo con Cinaglia, Meli, Malaccari
e Zanoni. Sulla trequarti Cesaretti e Sbaffo
a supporto di Gomez Taleb. La cronaca. Inizio frizzante.
Al 2' veementi proteste degli eugubini con Cesaretti
che cade a terra in area dopo un contatto con Maddaloni,
ma l'arbitro decreta la regola del vantaggio. Un
vantaggio che è fatale perchè al 3'
è Butic che viene strattonato da Bacchetti
sulla
riga dell'area e l'arbitro stavolta concede il rigore.
Veementi proteste ancora del Gubbio, viene infatti
ammonito nella circostanza Konate, tuttavia ormai
è tutto deciso e così Butic (4') calcia
dal dischetto angolato, la palla si insacca radente
alla sinistra del portiere. Continuano le proteste
dei rossoblù pure dopo il gol cesenate con
i calciatori che accerchiano il direttore di gara.
Al 21', sugli sviluppi di un corner di Meli in area,
prova a calciare Sbaffo dal limite, ma la palla
si perde tra le braccia di Marson. Al 22' viene
espulso Cesaretti per doppia ammonizione per una
presunta simulazione molto discutibile. Una conduzione
arbitrale non catalogabile, il peggiore
in campo in assoluto. Al 24' torna protagonista un arbitro che
espelle in maniera affrettata Cesaretti per una
presunta simulazione (doppio cartellino giallo e
va dritto negli spogliatoi). Tutti perplessi. Ma l'arbitro
si ripete nelle incongruenze: al 30' Capellini si
aggrappa alla maglia di Sbaffo, tutti aspettano
il cartellino giallo, ma l'arbitro stavolta usa
un altro
mezzo di misura e aggirando il regolamento non espelle il calciatore bianconero
(era già ammonito). Lo capisce anche l'allenatore
ospite Modesto che fa uscire Capellini (graziato
dall'arbitro) e al suo posto entra Franchini. Al
39' è Butic che cerca il raddoppio con il
piedino destro da pochi passi, ma Ravaglia è
reattivo e devia in tuffo la sfera in angolo. Ma
piove sul bagnato perchè al 40' esce dal
campo per infortunio pure Gomez Taleb e al suo posto
subentra Manconi. Al 48' calcia forte Zerbin da
fuori area, la palla sfiora di poco il palo. Ma
le proteste continuano anche a fine primo tempo,
con un arbitro subissato dai fischi. Ripresa. Al
3' su corner di Tavernelli, la palla arriva dalle
parti di Sbaffo che calcia forte di destro, la sfera
si perde di poco a lato radente. Al 27' c'è
Malaccari che serve in area Sorrentino che calcia
di sinistro, la palla sfiora il palo, radente. Al
33' fa tutto il neo entrato Manconi che entra in
area e si porta la palla sul destro: calcia forte
e angolato, ma Marson in volo plastico si supera
e si salva. Al 45' arriva il raddopppio: su assist
di Franchini da destra in area, Russini calcia di destro
e la palla tocca il palo prima di entrare in rete.
Al 47' un cartellino rosso diretto per Malaccari
per fallo veniale su Sarao. La ciliegina sulla torta. Tabellino:
Gubbio - Cesena (0-2): Gubbio
(3-4-2-1): Ravaglia; Konate, Coda, Bacchetti; Cinaglia
(21' st Sorrentino),
Meli (1' st Tavernelli), Malaccari, Zanoni; Cesaretti, Sbaffo;
Gomez Taleb (40' pt Manconi). A disp.: Zanellati, Filippini, Maini,
Bangu, Benedetti, Conti, Ricci. All.: Torrente. Cesena (3-4-2-1):
Marson; Ciofi, Maddaloni, Brunetti (17' st Brignani); Capellini (36'
pt Franchini), Rosaia,
De Feudis, Valeri (26' st Giraudo); Zerbin (26'
st Russini), Zecca (26' st Sarao); Butic. A disp.:
Agliardi, Valencia,
Franchini, Cortesi, Borello, Stefanelli.
All.:
Modesto. Arbitro: Nicolini di Brescia
(Cerilli e Pressato di Latina). Reti:
4' pt Butic (C) rigore, 45' st Russini (C). Espulsi: 24' pt
Cesaretti (G) per doppia ammonizione; 47' st Malaccari
(G) per fallo scorretto. Ammoniti:
Konate (G), Meli (G), Capellini (C), Bacchetti (G),
Tavernelli (G), Sbaffo (G), De Feudis (C), Cinaglia
(G), mister Torrente (G), Coda (G), Sarao (C).
Angoli: 5-5. Recupero: 3' pt; 5' st.
Spettatori: 1382 (498 abbonati); di cui 415
di Cesena nel settore ospiti. Risultati:
Quindicesima Giornata - Serie C - Girone B: Carpi
- Fermana 4-0 15'
Biasci (C), 24' Bellini (F) aut., 54' Biasci (C),
83' Saric (C) Fano - Piacenza 2-4 5'
Corradi (P), 28' Kanis (F), 52' Pergreffi (P), 57'
Marotta (P), 62' Parlati (F), 74' Paponi (P) Feralpisalò
- Padova 1-0 26'
Caracciolo (F) Gubbio - Cesena 0-2 4'
Butic (C) rig., 90' Russini (C) Imolese -
Triestina rinviata Modena
- Virtus Verona 1-0 81'
Duca (M) Reggiana - Vis Pesaro 2-1 24'
Espeche (R) aut., 73' Marchi (R), 91' Kargbo (R) Rimini
- Arzignano Valchiampo 0-2 67'
Bonalumi (A), 72' Rocco (A) Sudtirol - Sambenedettese
3-0 10'
Casiraghi (Su), 12' Mazzocchi (Su), 27' Morosini
(Su) rig. Vicenza - Ravenna 1-0 71'
Cappelletti (V)
• 16
NOVEMBRE 2019 Gubbio,
giunge il Cesena: out Munoz e Lakti. Avanti con
lo stesso assetto. Possibile Coda
Dopo
la rifinitura fa il punto della situazione il trainer
Vincenzo Torrente: "Troveremo un Cesena
che è organizzato, che ha ritmo e aggressività, gioca
bene in verticale e in ampiezza,
che meriterebbe più punti in classifica.
Sulla carta è una squadra di alta classifica,
è bravo pure il tecnico Modesto che proviene
dalla scuola di Gasperini e Juric. Ma noi vogliamo
fare bene. Sarà importante fare nostra
la partita perchè significherebbe superare
una squadra blasonata come il Cesena che fino a
pochi anni fa si trovava in serie A. Per questo
motivo servirà giocare con intelligenza e
umiltà. Dopo la prova di Piacenza ho visto
che la squadra sta crescendo in personalità
e coraggio, e ho visto che se la può giocare
con tutti. Questa deve essere la mentalità.
Tuttavia i problemi restano, ma io e Giammarioli
stiamo facendo il possibile per rendere il maggior
possibile equilibrata questa squadra. Oltretutto
io sono
molto esigente e pretendo sempre di più. La difesa
a tre con Coda? Intanto mettiamo fisicità
in un punto cardine. Quella fisicità che manca perlopiù
a questa squadra. Ma portiamo pure esperienza e
qualità nell'impostazione da dietro. Adesso
abbiamo trovato un sistema di gioco e cercheremo
di costruire pian piano una formazione base. Ravaglia
continuo? Il ruolo del portiere è particolare,
basta pensare che hanno un allenatore personale,
ma bisogna dargli fiducia per farli rendere al meglio
perchè è fondamentale. Due o tre under
viste le assenze? Valuto sempre la squadra in base
agli equilibri. Ci sono giovani pronti e meno pronti,
perciò vediamo". Assenti De Silvestro
(si è operato in settimana al crociato),
Munoz e Lakti, oltre ai lungodegenti Cenciarelli
ed El Hilali. Detto ciò dovrebbe essere confermata
la formazione di domenica con il 3-4-2-1. Con Gomez
e Sbaffo in avanti a supporto di Cesaretti. Centrocampo
a quattro con Cinaglia, Malaccari, Benedetti e Zanoni.
Difesa a tre con Konate, Coda e Bacchetti, e in
porta il portiere Ravaglia. La lista dei ventuno
convocati: Bacchetti, Bangu, Benedetti, Cesaretti,
Cinaglia, Coda, Conti, Filippini, Gomez Taleb, Konate,
Maini, Malaccari, Manconi, Meli, Ravaglia, Ricci,
Sbaffo, Sorrentino, Tavernelli, Zanellati e Zanoni.
• 14
NOVEMBRE 2019 Con
il Cesena mai in campionato: solo in Tim Cup e un
rinnovato Barbetti ai tempi della B
Contro
il Cesena mai una partita ufficiale in campionato.
Domenica si tratta della prima volta. Che portano
lo stemma del cavalluccio marino: un simbolo comune
solo alla Salernitana, agli inglesi del Newscastle
e agli americani del Southern California Seahorses.
Tuttavia ci sono due precedenti. Entrambe le date
risalgono all'annata del 2011. Uno in Coppa Italia
ed una in amichevole al Barbetti. In primis fu giocato
a Gubbio un test estivo il 7 agosto 2011 che era
valevole per il Memorial Mancini: i rossoblù
di allora erano stati appena promossi in serie B
ed erano allenati da Fabio Pecchia, mentre sulla
panchina dei romagnoli siedeva Marco Giampaolo.
Quella partita finì 3-1 in favore dei bianconeri
con le reti di Eder, Mutu e Candreva; per gli eugubini
andò a segno Daniel Ciofani. In quel Cesena
(che giocava in serie A) figuravano anche calciatori del calibro di Parolo
e Giaccherini. Si giocò davanti a tremila
persone in uno stadio Pietro Barbetti che era stato
appena rinnovato a tempo di record per essere tirato
a lucido per il campionato di serie B. Ecco le immagini
di quel match.
Ma il Gubbio incrociò di nuovo i bianconeri
in Tim Cup al Manuzzi di Cesena il 30 novembre
2011: vinsero per 3-0 i romagnoli (ma in panchina
c'era Arrigoni) con le reti di
Bodgani (su rigore), Benalouane e Candreva; sulla
panchina dei rossoblù in quella occasione
c'era Gigi Simoni. Ecco le immagini di quella partita.
Una sfida inedita in campionato nella
terza serie. Giunge un Cesena che ha bisogno
di punti e cerca i tre punti dopo sette partite
senza vittoria. L'ultimo acuto risale al 29 settembre
scorso quando venne fuori un 1-0 in casa dopo aver
piegato l'Imolese. Per l'ultima gioia fuori casa
bisogna tornare all'8 settembre: un 2-0 sul campo della Virtus Verona. Il più prolifico
è Karlo Butic, attaccante croato
in prestito dal Torino (sei reti è
il suo bottino). Ora l'allenatore è Francesco
Modesto, calabrese, in passato allenatore del Rende,
ed è un ex calciatore di Genoa, Bologna, Ascoli e Parma.
Il tecnico può optare per il 3-4-2-1. Marson in porta. Una difesa a tre con Ricci (o Maddaloni),
Brignani e Ciofi. Quartetto di centrocampo con Capellini,
Rosaia, De Feudis e Valeri. Sulla trequarti
probabile Borello e Zerbin (o Sarao) a supporto di Butic.
In casa Gubbio si deve fare i conti con tante
defezioni. L'attaccante De Silvestro è stato
operato in settimana per la ricostruzione del legamento
crociato, dovrà stare fermo
per diversi mesi. Il centrocampista Lakti è
impegnato con la nazionale Under 20 dell'Albania:
salterà la gara di domenica.
Il difensore spagnolo Munoz è squalificato
per un turno. Ancora out Battista per una infiammazione
al tallone. Tuttavia sono tornati nel gruppo Bangu,
Manconi e Meli. Con Torrente in procinto a confermare
il modulo 3-4-2-1 che in fase di ripiegamento diventa un
più lineare 3-5-2. Pertanto Ravaglia va in
porta. Possibile trio difensivo con Konate,
Coda e Bacchetti. Probabile quartetto di
centrocampo composto da Cinaglia, Benedetti, Malaccari
e Zanoni. Sulla trequarti l'ipotesi Gomez Taleb
e Sbaffo a supporto di Cesaretti. In fase di non
possesso Sbaffo arretra sulla linea di centrocampo
mentre Cesaretti scala accanto a Gomez Taleb.
• 13
NOVEMBRE 2019 Ravaglia:
"Giocando con continuità acquisisco
fiducia. Col nuovo modulo c'è più
sicurezza"
Da
quando sta giocando sempre titolare è in
crescita e l'estremo difensore rossoblù sta
diventando determinante. Stiamo parlando di Federico
Ravaglia, molto giovane, classe 2000, scuola Bologna,
che spiega così il suo momento di grazia
e domenica contro il Piacenza ha parato davvero
l'impossibile: "Diciamo che la parata più
difficile è stata quella su Paponi all'inizio
sul colpo di testa perchè ero un po' fuori
dai pali. Sicuramente giocando con continuità
e macinando minuti in campo mi ha agevolato nel
mio percorso di crescita. Mi ha aiutato a trovare
fiducia e sicurezza in me stesso. Così è
potuta arrivare la continuità di rendimento".
All'inizio del campionato c'è stato un dualismo
con Zanellati. Ma tutto ciò avveniva per
via di un input già prestabilito oppure è
stato frutto di un rendimento in campo? "Diciamo
che mister Guidi ci parlò ad entrambi e ci
disse che ci riteneva a me e Zanellati due titolari.
Dopo di questo ci ha detto che ci avrebbe utilizzato
in base a come leggeva lui la partita, in base alle
nostre caratteristiche e in base alle caratteristiche
dell'avversario. In pratica in sintesi è
andata così". Invece il nuovo mister
Torrente cosa vi ha detto? "Diciamo che
con Torrente non è stato mai affrontato il
discorso di chi era titolare o meno. Con il suo
arrivo nella prima partita sono stato schierato
io come portiere titolare a Bolzano con il Sudtirol
e da quel momento mi ha dato continuità.
Tutto qui". Ma un giudizio sulla partita
di Piacenza? "Credo che abbiamo fatto la
nostra partita. Magari abbiamo sofferto nei primi
minuti. Tutto sommato la partita è stata
equilibrata. Anzi, posso pure aggiungere che sia
nel primo tempo che nel secondo tempo abbiamo avuto
le nostre occasioni. Abbiamo saputo stringere i
denti quando c'era bisogno di farlo. L'unica pecca
è che non siamo riusciti a sfruttare certe
occasioni e quindi è arrivato purtroppo il
grande gol di Paponi. É successo dopo che
eravamo rimasti in dieci (per l'espulsione di Munoz
ndr), un peccato perchè sono dell'idea che
la sconfitta non era meritata". Si intravede
un cambio di registro oppure no? "Credo
che vincere aiuta. Con buone prestazioni abbinate
a due vittorie consecutive (con Vis Pesaro e Modena
ndr) ci hanno dato sicuramente tanto morale".
E il nuovo modulo (3-4-2-1) ha portato più
compattezza in fase di non possesso oppure no? "Senz'altro.
Sembra scontato quello che dico ma ci difendiamo
con un uomo in più. Ci difendiamo con una
linea più bassa. Questo ci permette di concedere
molto meno occasioni alle avversarie. Di conseguenza
ha comportato più compattezza e sicurezza
a tutto il reparto difensivo. Aver preso pochi gol
(uno su tre partite ndr) con il cambio di modulo,
di sicuro ci ha dato morale e più sicurezza".
Domenica lo scontro diretto contro il Cesena, giusto?
"Assolutamente. Una partita importantissima.
Vogliamo dimostrare che stiamo facendo qualcosa
di buono, l'ideale sarebbe vincere in casa. Togliere
dei punti ad una diretta concorrente diventerebbe
essenziale. Perciò sì, è una
gara fondamentale". In squadra sono arrivati
due calciatori di esperienza come Gomez Taleb e
Coda, come si sono integrati nello spogliatoio? "Benissimo. Dico questo perchè
hanno portato tanta esperienza, credenziale che
prima magari ci mancava, essendo una squadra prettamente
formata da giovani. Voglio dire, arrivano con tante
presenze dalla serie A, perciò possono solo
darci una grande mano". Ma
quanto è importante il lavoro di Giovanni
Pascolini, il preparatore dei portieri,? "Secondo me è un grande
allenatore e mi sto trovando molto bene".
E il sito Tuttoc.com ha inserito Ravaglia nella
Top 11 settimanale: "Fa piacere, per me
è un punto di partenza per fare sempre meglio".
• 12
NOVEMBRE 2019 Verso
il match Gubbio-Cesena, parlano i due diesse. Il
punto di Giammarioli e Pelliccioni
La
partita di domenica tra Gubbio e Cesena può
essere un viatico per entrambe le squadre. In primo
luogo lo si capisce perchè entrambe sono
partite con altri propositi in estate e si ritrovano
con una classifica al di sotto delle aspettative.
Non è un caso infatti che romagnoli e umbri
sono distanziati di appena un punto. Nella circostanza
hanno parlato i due diesse delle due squadre. Il
direttore sportivo Stefano Giammarioli fa il punto della situazione (intervenuto telefonicamente
domenica sera su Tef Channel in diretta) e afferma:
"A Piacenza si è visto finalmente
il lavoro che sta facendo in maniera assidua Torrente,
per un'ora un buon Gubbio sfornando
un calcio che ci piace, però non è
bastato. Degli errori ci sono stati e vanno limati".
Il diesse rossoblù non si ferma qui e aggiunge
con decisa autorità: "Per andare
avanti tuttavia devono cambiare delle cose. Tra
me e il presidente Notari c'è grande sintonia,
ma ho spiegato che servono delle accortezze
e cambiare vedute. Ho avuto grandi maestri nel calcio
(da Castellani a Simoni ndr) e l'esperienza alla
Cremonese mi ha fatto crescere tanto nel mondo professionistico
e mi ha ampliato gli orizzonti. Nel professionismo
per fare risultato bisogna lavorare pure sui dettagli.
Ma di cosa intendo? Per riuscire a fare le cose per bene
si deve cambiare qualcosa anche a livello societario
e gestionale. Pedine giuste con ruoli ben stabiliti.
Serve una organizzazione ben delineata perchè
ogni calciatore deve avere dei punti di riferimento precisi,
perciò non ci devono essere scuse.
Ci dovrò lavorare sopra, so che è
una strada lunga da percorrere, però è
assolutamente necessaria". L'obiettivo
è sempre la salvezza? "Sì
sì, non scherziamo. Come dicevo prima
per poter raggiungere certi obiettivi serve
organizzazione ampia". A gennaio è
possibile
l'arrivo di un bomber d'area? "No, abbiamo
preso Juanito Gomez e per noi è una garanzia".
Non era prevista una rivoluzione? "Non credo,
ma qualche calciatore che ha
meno spazio avrà la possibilità di
andare altrove e cercheremo di cedere qualcuno".
L'acquisto di Coda è importante, si diceva
che lo voleva anche il Perugia, ma è vero?
"Questo non lo so. Ma posso dire che diverse
squadre ci hanno messo gli occhi, ma avevamo
la parola con il calciatore e il suo procuratore:
devo dire che entrambi hanno mantenuto la parola". Ha
parlato pure il direttore sportivo del Cesena, Alfio
Pelliccioni (ospite in studio lunedì sera
su Rtv San Marino a «C Piace»), che in estate
ha soffiato l'attaccante Manuel Sarao ai rossoblù
prelevandolo dalla Virtus Francavilla. Ha detto in sintesi: "Ci manca la vittoria
da sette gare, i ragazzi si impegnano con prestazioni
buone, però servirebbero tre punti in più
in classifica per stare tranquilli. Al di sotto
delle aspettative? Non è un problema del
tecnico (Modesto ndr), semmai è l'organico
che va rinforzato. Ma l'obiettivo è la salvezza:
in squadra abbiamo puntato su 15 calciatori under
e qualche over non sta funzionando al momento. Facciamo
un passo alla volta con i piedi per terra. Il Cesena
gioca troppo per vie orizzontali? Ma è un
modo di giocare, non credo che sia questo il problema
del Cesena attuale e sono convinto che verremo fuori.
Domenica a Gubbio? Lo definisco già uno scontro
diretto, e vogliamo vincere. Ma non
sarà facile perchè il Gubbio con il nuovo
allenatore (Torrente ndr) ha cominciato a macinare
punti". Sul girone dice: "Almeno
dieci squadre hanno organici importanti, tra cui
Padova, Vicenza e Feralpisalò. Ma la Virtus
Verona darà filo da torcere. Poi dietro squadre
di livello medio come il Cesena, Rimini, Fano, Arzignano
e Imolese".
• 11
NOVEMBRE 2019 Focus.
Secondi tempi letali, correre ai ripari: in svantaggio
nel 57% dei casi. E che girone...
Gubbio,
i secondi tempi sono spesso letali. Come dire: bisogna
sapere gestire meglio i finali di gara. Lo dice
una statistica piuttosto accurata. Questo significa
che probabilmente è giusto puntare su una
squadra giovane ma ad un certo punto servono anche
calciatori di esperienza. Allora non è proprio
un caso che negli ultimi mesi il Gubbio abbia ingaggiato
due calciatori di peso tra gli svincolati: in primis
Gomez Taleb che ha esordito da titolare domenica
a Piacenza e guarda caso è stato già
determinante (sia nella partita precedente contro
il Modena, sia domenica con giocate di alta scuola)
e in secondo luogo il difensore Coda che proviene
da un curriculum di tutto rispetto (non è
un caso che diversi siti di informazione di Udine
ne danno risalto, dopo i lunghi trascorsi all'Udinese).
Oppure la squadra patisce un calo di concentrazione,
oppure un deficit psico-fisico. Di certo tutto è
da approfondire. Ma veniamo al dunque. Una classifica
dei primi tempi ci dice che il Gubbio si ritroverebbe
al tredicesimo posto in coabitazione con la Sambenedettese
con 16 punti in classifica (+3 rispetto alla totalità
di oggi) dopo quattordici giornate di campionato. Se
si guarda una classifica globale solo dei secondi
tempi, invece, la squadra rossoblù scivolerebbe
al quintultimo posto. In pratica tutto questo ci
dice che il Gubbio si è trovato in vantaggio
nei primi 45 minuti con Fano, Reggiana e Imolese
(tutte gare poi pareggiate nella ripresa). Mentre
la prima frazione di gioco è finita in parità
in sette circostanze: con Triestina (poi persa),
Rimini, Feralpisalò, Carpi (poi persa), Vis
Pesaro (poi vinta), Modena (poi vinta) e Piacenza
(poi persa). Solo quattro volte in svantaggio: con
la Virtus Verona (poi pareggiata), Arzignano Valchiampo
(poi finita pari), Vicenza e Sudtirol. La statistica
infatti ci dice esplicitamente che il Gubbio ha
subito finora in campionato dieci reti nella seconda
parte di partita (pari al 56%). In altre parole
nei secondi tempi il Gubbio si è trovato
in svantaggio di gol in 8 partite su 14 (pari al
57%). Un dato che fa riflettere, sul quale bisogna
ricorrere ai ripari. Un dato ancora più in
generale nel girone ci testimonia - in maniera numerica
- che questo campionato è molto equilibrato e non
esiste più il fattore campo. Ecco il dato:
finora 52 vittorie in casa (pari al 37,14%), 38
pareggi (pari al 27,14%) e 50 vittorie fuori casa
(pari al 35,71%). C'è una differenza di solo
2 punti percentuali tra vittorie in casa e in trasferta.
L'equilbrio si dimostra pure nei scarti di gol in
ogni partita: 30 partite con un gol di differenza
tra squadra vincente e perdente (pari al 57,69%)
e 32 partite fuori casa (pari al 64%). Il risultato
che si è ripetuto più volte è l'1-0
(in trenta partite, 12 in casa e 18 fuori casa). Classifica
dettagliata molto interessante, che del resto si
può scandagliare più a fondo (su Statistichesulcalcio.com).
La matematica non è un opinione.
• 10
NOVEMBRE 2019 Torrente:
"Rosso esagerato, ma in crescita".
Matteassi: "Meritata". Le foto
di Piacenza-Gubbio
Proprio
vero: Franzini continua ad essere la bestia nera
del Gubbio. L'allenatore biancorosso centra la quarta
vittoria su quattro contro gli eugubini. Questa
volta decide un colpo di testa nei minuti finali
di Paponi. Espulso Munoz. Ma tante occasioni che
potevano cambiare l'inerzia della partita. Prestazione
che per un'ora è stata la migliore della
stagione, a parte un avvio iniziale sofferto e l'ultima
parte con un uomo in meno. L'allenatore Vincenzo
Torrente analizza così il match: "Pensavamo
di portare a casa il risultato. Siamo partiti nei
primi minuti male, però poi la prestazione
mi è piaciuta, abbiamo avuto coraggio e personalità.
Abbiamo giocato alla pari della forte avversaria
e abbiamo creato pure diverse occasioni. Nel secondo
tempo potevamo andare in vantaggio in due circostanze.
Due episodi hanno condizionato il match: il gol
mangiato da Tavernelli e poco dopo il secondo cartellino
giallo che reputo esagerato che è stato rifilato
a Munoz. Tutto questo ha spianato la strada al gol
di Paponi nel finale perchè sono convinto
che in undici contro undici la partita sarebbe finita
in parità. Tuttavia sono fiducioso perchè
la squadra ha dimostrato di essere in crescita,
soprattutto sul piano del gioco. Che dire di un
Gomez statuario? Ma bravi tutti, però alla
fine è venuta fuori la qualità del
Piacenza". In casa biancorossa non ha parlato
il tecnico Franzini, alcune dichiarazioni solo da
parte del direttore sportivo Luca Matteassi: "Vittoria
meritata. Abbiamo centrato una vittoria con il cuore.
D'altronde il portiere ospite Ravaglia è
stato il migliore in campo. Abbiamo trovato un Gubbio
organizzato e in salute, per questo motivo per noi
è stata una partita difficile".
Intanto ecco le foto (20 immagini) di Piacenza e
Gubbio. Fotoservizio di Claudio Cavalli (Photo Cavalli).
• 10
NOVEMBRE 2019 Gubbio,
caduta di testa di Paponi (1-0). A Piacenza espulso
Munoz, ma diverse occasioni
Gubbio,
in trasferta a Piacenza. Il trainer Torrente conferma
il 3-4-2-1. Ravaglia in porta. Trio difensivo con
Cinaglia, Konate e Bacchetti. A centrocampo il quartetto
Munoz, Lakti, Malaccari e Zanoni. Davanti Gomez
Taleb e Sbaffo a supporto di Cesaretti. La cronaca.
Curiosità: nei primi quattro minuti i padroni
di casa conquistano tre calci d'angolo e iniziano
la partita in pressing in attacco. Al 6' va via
sulla destra Zampella che crossa al bacio in area,
Paponi cerca il colpo di testa volante, ma Ravaglia
è reattivo e in volo plastico con la punta
delle dita riesce a deviare la palla in angolo.
Al 9' un vero brivido: innesca tutto Pergreffi da
centrocampo che serve al limite Corradi che calcia
subito potente di destro, la palla si stampa sulla
traversa. Al 15' va via ancora Zappella sulla destra
e dal fondo crossa in area dove giunge Imperiale
che colpisce di testa verso la porta, ma Munoz è
ben posizionato e di testa, da pochi passi dalla
porta, salva tutto deviando la sfera in maniera
provvidenziale in angolo. Al 18' invece si fa vedere
il Gubbio con un'azione che nasce sulla destra dopo
una triangolazione tra Lakti e Munoz, con quest'ultimo
che crossa in area dove Zanoni di testa cerca di
schiacciare a rete, ma a due passi dalla porta salva
tutto Milesi che con due interventi di piede riesce
ad intercettare il tiro e scaraventare la palla
in angolo. Al 22' da sinistra Zanoni apre verso
Gomez lanciato in area, sbroglia in maniera goffa
Milesi, così arriva Munoz che cerca il tiro
al volo di destro dal limite, con la palla che sorvola
di poco sopra la traversa. Al 27' è Juanito
Gomez show che salta sulla destra Pergreffi con
una finta e serve un pallone d'argento per Cesaretti
che cerca la mezza sforbiciata all'altezza del dischetto,
ma cicca la palla e spreca così una ghiotta
occasione. Al 29' è ancora Gubbio con Lakti
che serve Munoz che in slalom entra in area e calcia
di sinistro sul primo palo, la palla esce di pochissimo
a lato. Al 38' un fulmineo tiro di sinistro da venti
metri di Nicco costringe Ravaglia a volare in tuffo
e deviare con la punta delle dita la palla in angolo.
La ripresa. Parte bene il Gubbio con due occasioni
nel giro di due minuti. Al 10' è Munoz che
da destra serve in area verso Gomez Taleb che calcia
al volo di destro, Del Favero respinge come può:
Cesaretti ribadisce in rete ma l'arbitro ferma tutto
per fuorigioco. Al 12' invece è il calciatore
argentino (Gomez) che cambia il favore con un assist
allo spagnolo (Munoz) che calcia di destro in area,
ma stavolta Del Favero si salva ancora in tuffo
smanacciando la sfera. Al 22' è Corradi che
serve Cacia pronto a centrare la porta, ma Ravaglia
è reattivo e salva tutto. Al 29' un Corradi
molto ispirato inventa un tiro di sinistro dai venti
metri con la palla che sembra destinata sotto il
sette, ma un Ravaglia fenomenale devia la sfera
in corner. Al 31' occasione ghiotta con Gomez Taleb
che lancia in profondità Tavernelli che cerca
il pallonetto vedendo il portiere fuori dai pali,
ma non inquadra la porta. Al 32' il Gubbio rimane
in dieci per fallo di Munoz su Nannini e arriva
così il secondo cartellino giallo. Una situazione
che influisce perchè il Piacenza passa al
39': il solito Corradi da sinistra pennella un cross
per la testa di Paponi che schiaccia in rete in
maniera chirurgica sul secondo palo. Al 44' poi
è Zappella che cerca la porta da fuori area
di destro e la palla si stampa sulla traversa. Tabellino:
Gubbio - Piacenza (1-0): Piacenza
(3-5-2): Del Favero; Della Latta, Milesi, Pergreffi; Zappella, Nicco
(19' st Cattaneo), Marotta, Corradi, Imperiale (29'
st Nannini); Cacia (43' st Sylla),
Paponi. A disp.: Bertozzi, Ansaldi, El Kaouakibi,
Giandonato, Borri, Bolis, Forte. All.: Franzini. Gubbio (3-4-2-1):
Ravaglia; Cinaglia, Konate, Bacchetti; Munoz, Lakti
(43' st Benedetti),
Malaccari, Zanoni; Gomez Taleb (43' st Sorrentino), Sbaffo
(37' st Filippini); Cesaretti (24' st Tavernelli).
A disp.: Zanellati, Coda, Maini, Conti, Ricci. All.: Torrente. Arbitro:
Moriconi di Roma 2 (Miniutti di Maniago e Bonomo
di Milano). Rete: 39' st Paponi (P). Espulso:
32' st Munoz (G) per doppia ammonizione. Ammoniti:
Pergreffi (P), Nicco (P), Zappella (P). Angoli:
13-1.
Recupero: 1' pt; 3' st. Spettatori:
2733. Risultati:
Quattordicesima Giornata - Serie C - Girone B: Arzignano
Valchiampo - Carpi 0-1 18'
Jelenic (C) Cesena
- Reggiana 0-0 Fermana
- Virtus Verona 0-2 22'
Danti (V) rig., 51' Onescu (V) Modena - Fano
2-1 7'
Spagnoli (N), 24' Barbuti (F), 90' Rossetti (M) Padova
- Sudtirol 0-1 50'
Mazzocchi (S) Piacenza
- Gubbio 1-0 84'
Paponi (P) Ravenna - Feralpisalò 1-2 7'
Caracciolo (F), 23' Caracciolo (F), 44' Nocciolini
(R) rig. Sambenedettese
- Rimini 2-0 69'
Di Massimo (S), 84' Frediani (S) Triestina
- Vicenza 0-3 46'
Cinelli (V), 65' Arma (V), 77' Guerra (V) Vis
Pesaro - Imolese 1-1 41'
Ngissah (I), 47' Voltan (V)
• 09
NOVEMBRE 2019 Firma
il difensore Coda. Ma tanti assenti a Piacenza.
Si aggiungono Bangu, Battista e Meli
Gubbio,
ma quanti assenti! Sono out in successione Bangu
(una patologia infiammatoria al tendine rotuleo),
Battista (infiammazione al tallone), Cenciarelli,
De Silvestro, El Hilali, Manconi e Meli. La bella
notizia tuttavia arriva dal ritorno in pista di
Benedetti, Ricci e Cesaretti. Ma soprattutto ora
è ufficiale l'acquisto del difensore Andrea
Coda, classe 1985, che ha firmato con il Gubbio
un contratto fino a giugno 2020 (e indosserà
la maglia numero 28). Parla così il tecnico
Vincenzo Torrente alla vigilia del match di Piacenza:
"Troveremo una squadra forte, costruita
per vincere, con un organico a livello tecnico molto
elevato al pari delle prime in classifica. Però
mi aspetto una prova di coraggio, di concentrazione
e di personalità da parte dei miei. Mi aspetto
che la squadra rimanga compatta e sia concreta.
Dobbiamo migliorare sotto l'aspetto del gioco e
trovare continuità. Dobbiamo migliorare sul
ritmo e l'aggressività. La squadra ha una
buona base di resistenza, però va migliorata nell'intensità
soprattutto sui portatori di palla. Migliorare notevolmente
anche sulle palle inattive. Abbiamo cambiato sistema
di gioco e la metodologia di lavoro, perciò
i ragazzi si stanno applicando per capire quello
che gli dico: serve tempo, ma in squadra vedo la
voglia e lo spirito di soffrire. Tanti infortuni,
questo è vero, con alcuni che avevano precedenti
problemi al mio arrivo. Però andiamo avanti
lo stesso e per fortuna qualcuno è rientrato.
L'arrivo di Coda? Calciatore importante, di fisico
e di esperienza,
ma non credo che partirà dall'inizio".
Detto ciò, sarà rispolverato il solito
assetto tattico, ovvero il 3-4-2-1. Con questo possibile
undici iniziale. Ravaglia in porta. Un trio centrale
difensivo formato da Cinaglia, Maini (in ballottaggio
con Konate) e Bacchetti. A centrocampo il quartetto
Munoz, Lakti, Malaccari e Zanoni. Sulla trequarti
probabile il duo Tavernelli e Sbaffo a supporto
di Sorrentino. Ma non è escluso l'impiego
di Cesaretti (che dovrà giocare con una maschera
protettiva dopo l'operazione per la frattura all'arcata zigomatica) e Gomez
Taleb, provati a più riprese insieme in settimana.
La lista dei venti convocati: Bacchetti,
Benedetti, Cesaretti, Cinaglia, Coda, Conti, Filippini,
Gomez Taleb, Konate, Lakti, Maini, Malaccari, Munoz,
Ravaglia, Ricci, Sbaffo, Sorrentino, Tavernelli,
Zanellati e Zanoni.
• 07
NOVEMBRE 2019 La
prima volta a Piacenza e quell'unico precedente
a Pontedera. La bestia nera Franzini
Gubbio
e Piacenza, mai di fronte in un campionato. Talvolta
come uno scherzo del destino. Infatti il Piacenza
è retrocesso dalla serie B nel 2011, proprio
nella stagione che gli eugubini di Torrente di allora
salirono nella cadetteria. Quel Piacenza proveniva da
otto stagioni ininterrotte in serie B, dove era
retrocesso nel 2003. La società biancorossa
può vantarsi di aver disputato anche il campionato
di serie A per otto stagioni. Sono passati tra le
sue fila calciatori del calibro di Filippo e Simone
Inzaghi, Gilardino, Vierchowod e si ricorda pure
il capocannoniere della serie A nel 2002: Dario
Hubner segnò 24 reti, in coabitazione con David Trezeguet della
Juventus. Nel Piacenza hanno fatto parte
anche tre ex rossoblù: l'attaccante Giovanni
Cornacchini (22 reti in maglia biancorossa nel 1990-1991),
quindi il centrocampista Davide Baiocco e anche
il tecnico Gigi Simoni. Incontro sfiorato tra le
due compagini anche nel dopoguerra. Nella stagione
1947-1948 il Gubbio si trovava in serie B come il
Piacenza, ma all'epoca la cadetteria era formata
da più gironi, perciò gli eugubini
si ritrovarono nel girone C mentre la squadra piacentina
era collocata nel girone B: curiosamente, però,
entrambe retrocedettero in serie C nella stessa
annata ma non ebbero modo di incontrasi nemmeno
nelle stagioni seguenti. L'unica volta nella storia
che si sono incontrate le due compagini è
avvenuto nel 2016, cioè quando entrambe furono
protagoniste nei rispettivi gironi di serie D vincendo
il campionato. Si ritrovarono di fronte nella Poule
Scudetto in semifinale a Pontedera: il Gubbio allenato
da Magi aveva passato il primo turno dopo aver superato
il Parma (vittoria per 2-1) e la Sambenedettese
(1-0 al Riviera delle Palme), ma fermò la sua
corsa proprio contro il Piacenza perdendo per 3-2
(il 3 giugno 2016) con la doppietta di Marzeglia
ed un autogol di Kalombo, mentre per i rossoblù
andarono a segno Romano e Ferri Marini. Curiosamente
quel Piacenza era allenato da Arnaldo Franzini,
ovvero lo stesso allenatore di oggi. Ma non finiscono
qua le stranezze. Il Gubbio ha già incontrato
Franzini quando allenava la Pro Piacenza in serie
C nella stagione 2014-2015: vennero fuori due sconfitte
sia in terra emiliana (1-0, con rete di Rieti) sia
in casa al Barbetti (0-1, con rete di Bini). Insomma
Arnaldo Franzini è un'autentica bestia nera.
Ora schiera di solito il modulo 3-5-2 che in
fase di ripiegamento diventa un 5-3-2. Con questo
possibile undici. In porta Del Favero. Una difesa
a tre con Della Latta, Milesi e Pergreffi. A centrocampo
il quintetto Sestu, Nicco, Marotta, Corradi
e Imperiale. Di punta il duo Sylla e Paponi. Ma
può contare su calciatori come Cacia e l'ex
rossoblù Cattaneo. In casa Gubbio piove ancora
sul bagnato. Infatti l'attaccante Jacopo Manconi
è out per affaticamento muscolare che si è
acuito nella giornata di giovedì. Dovranno
essere effettuati gli approfondimenti del caso.
Perciò è in forse per la trasferta
di Piacenza.
• 06
NOVEMBRE 2019 Tavernelli:
"Ora siamo più compatti e cinici.
Vedo dedizione al lavoro e tanta concentrazione"
Ha
parlato l'attaccante Camillo Tavernelli, dopo il
match contro il Modena e prima della difficile trasferta
di Piacenza. Ecco cosa dice: "Il Gubbio
ha vinto due partite, cosa è cambiato? Ma
sicuramente con il nuovo allenatore abbiamo trovato
più compattezza in difesa. Probabilmente
c'è pure più lucidità in fase
offensiva. É vero che nel primo tempo contro
il Modena abbiamo sofferto un po', ma poi nella
ripresa nonostante le poche occasioni siamo stati
più cinici rispetto al solito. Credo che
sia cambiato questo rispetto a prima. Dico questo
perchè gli interpreti siamo sempre gli stessi
e quindi non ci sono stati così tanti stravolgimenti.
Questo campionato è molto difficile e molto
equilibrato. Basta pensare che se riuscissimo a
vincere a Piacenza domenica, ci potremmo avvicinare
addirittura a soli due punti dai playoff. Potrebbe
essere il mio anno? Rispondo solamente che da parte
mia cerco solo di dare il massimo per la mia squadra.
Questo avviene in qualsiasi modulo che adottiamo.
Il mio ruolo? Sono partito prima bene con il 4-3-3
come esterno di attacco, ora mi ritrovo come seconda
punta e così ci avevo giocato pure quando
mi trovavo a Sansepolcro, e con tutta sincerità
mi trovo molto bene. Perciò per me non fa
differenza. Comunque adesso ho trovato una squadra
più concentrata e con maggiore dedizione
al lavoro. Magari è stata la vittoria che
ha creato la scintilla giusta. Posso solo aggiungere
che vogliamo confermarci a Piacenza contro una squadra
forte e con grande motivazioni. Però pure
a noi non mancano le motivazioni, d'altronde".
Così ha parlato Camillo Tavernelli di fronte
ai taccuini dei giornalisti nel mercoledì
pomeriggio in sede, nella conferenza stampa pianificata
dall'ufficio stampa della Gubbio Calcio: il giovane
calciatore è un classe 1999, è umbro,
di Città di Castello, sta cercando di trovare
il giusto spazio. In questo scorcio di campionato
già 10 presenze in tredici partite. Si tratta
del suo migliore score. L'anno scorso nove presenze
in rossoblù. Ma il suo esordio tra i professionisti
ci fu nella stagione 2016-2017 (con Magi in panchina),
all'epoca appena diciassettenne, dove totalizzò
4 presenze: per la precisione esordì sabato
8 ottobre 2016 contro il Forlì in casa e
il Gubbio vinse per 1-0 con rete di Casiraghi; mentre
il 22 ottobre 2016 ad Ancona giocò gran parte
nella ripresa quando il Gubbio si impose per 2-0
in trasferta con le reti di Valagussa e Ferretti.
Nella stessa stagione tuttavia giocò titolare
nella sconfitta pesante di Teramo. L'anno scorso
invece era partito titolare con il trainer Sandreani,
poi strada facendo solo qualche apparizione. Quest'anno
(dicevamo) dieci presenze, cinque da titolare con
Guidi e una ora con Torrente. Sarà l'anno
buono? Omnia tempus habent.
• 05
NOVEMBRE 2019 Focus.
Una questione di numeri e non solo (...). Difesa
più ermetica e quello spirito di lotta
Sapete,
a noi piacciono i numeri. É stato sempre
il nostro cavallo di battaglia. Diciamo questo perchè
alla fine mettono in luce il reale andamento di
una squadra. Oltretutto perchè i numeri
non possono dare adito a opinioni o soluzione soggettive.
Veniamo al dunque. Il Gubbio ha ottenuto due vittorie
di seguito, quando prima in undici partite non era
arrivato mai il bottino pieno. Una vittoria in casa
tra l'altro mancava da sei mesi esatti. Era lo scorso
campionato, il 5 maggio, il Gubbio allenato allora
da Nanu Galderisi si impose per 1-0 contro la Virtus
Verona con rete decisiva su rigore di Casiraghi.
Su rigore pure la vittoria di domenica scorsa contro
il Modena con il medesimo risultato: questa volta
dal dischetto è stato lucido e freddo Sbaffo
che ha piazzato la palla nell'angolino. Altro dato.
Il Gubbio non ha preso gol da due partite: sarà
stata una coincidenza, sarà stata la fortuna,
ma è un dato di fatto e quindi è un
dato inappuntabile. Quando prima invece la squadra
rossoblù aveva subito 17 reti in undici partite:
la media di 1,55 gol a partita. Tutte situazioni
che hanno permesso al Gubbio di risalire almeno
un pochino la china, in caso contrario la situazione
sarebbe diventata già proibitiva in questa
fase di campionato. Curioso ma vero: è cresciuto
pure il pubblico. Per la prima volta in questa stagione
si è superata quota mille spettatori che
fino alcuni anni fa era una normalità: per
la precisione erano 1.081 spettatori, mentre ad
inizio stagione il massimo dato si era rivelato
con il Vicenza (998 spettatori). Chiaro che la strada
da percorrere è ancora molto molto lunga.
Che ancora tante cose devono essere sistemate (per
stessa ammissione del tecnico Torrente). Che la
squadra potrebbe fare molto meglio in fase di possesso
palla e in fase di costruzione, questo è
fuor di dubbio. Ma è altrettanto vero che
la squadra adesso subisce di meno, soprattutto tra
il centrocampo e la difesa dove prima spesso i due
reparti restavano scollegati nelle ripartenze avversarie,
e talvolta saltavano le marcature preventive (per
stessa ammissione di Konatè nel dopo gara
contro il Modena). C'è stato un cambio tattico
che con ogni probabilità ha dato i suoi frutti.
Un difensore centrale in più, un 4-3-3 che
è diventato un 3-4-2-1 che in fase di non
possesso talvolta diventa un 3-5-2 o addirittura
un 5-3-2. Ma dipende anche da chi scende in campo
perchè alla fine la differenza la fanno i
calciatori. Lo ha spiegato anche Gianni Rivera in
una recente intervista al Corriere.it: «Nereo
Rocco ci diceva: Cudicini va in porta, tutti il
resto fuori. E aggiungeva: io ti dico di fare questo,
io ti dico fare quest'altro, però in campo
ci vai tu». E la differenza in effetti poi
la fanno i calciatori. Come è avvenuto domenica.
L'argentino Juanito Gomez Taleb ha trovato il guizzo
giusto nel posto giusto, un pallone vagante in area
che è stato tramutato in rigore. La facoltà
di leggere le situazioni in anticipo e non è
un caso che era in serie A: ma le categorie ci sono
apposta. Ma è altrettanto vero che sono
cresciuti altri calciatori. Come ad esempio il portiere
Ravaglia, cioè da quando è terminato
il turn-over con Zanellati. Come ad esempio Lakti
che adesso gioca nel suo ruolo naturale come mediano
metodista (il suo idolo infatti è stato Gattuso).
Ma soprattutto nella partita di domenica si è
visto uno spirito di squadra e tanta lotta. In questo
torneo è vitale.
• 04
NOVEMBRE 2019 Magi:
"Curioso di vedere all'opera Torrente. Ha
mostrato intelligenza tattica ed io... annoto"
Ha
visto il Gubbio sia a Pesaro che domenica contro
il Modena dagli spalti. Stiamo parlando dell'ex
tecnico dei rossoblù, Giuseppe Magi. Due
vittorie. Risponde sorridendo: "Ovviamente,
il Gubbio per me ha sempre un posticino di riguardo".
Un giudizio sull'ultimo match? "Secondo
l'opinione comune diciamo che ha comandato di più
il gioco il Modena. Nel senso che ha avuto più
di una occasione per andare in vantaggio. Ma questo
è il bello del calcio. Se non si concretizza
poi arriva la beffa. Però il risultato sorride
a chi è bravo a sfruttare anche il singolo
episodio e il Gubbio ha saputo capitalizzare al
massimo le azioni capitate. Diciamo però
che il Gubbio proviene da uno stato d'animo particolare,
nel senso che c'è stato un cambio di allenatore
e di modulo, perciò è normale avere
un atteggiamento più di attesa in partenza
piuttosto che avere in campo quella sicurezza di
imporre il proprio gioco. Il Gubbio ora vuole certezze
attraverso il risultato: poche cose ma fatte molto
bene. La partita ha fatto rispecchiare questo".
In effetti Torrente va spiegando che adesso conta
più il risultato e la sostanza, ha detto
che il 4-3-3 è il modulo preferito ma a livello
pratico adesso è più utile il 3-4-2-1
perchè la squadra si mostra più solida.
Curiosamente pure i numeri dicono che da due partite
il Gubbio non prende gol. Un suo commento? "Una
analisi che condivido. Un cambio di modulo non sai
mai cosa può portare. In questo caso ha portato
delle certezze accompagnate dai risultati. É
vero che sono state due vittorie sofferte, passate
anche attraverso episodi che ti hanno sorriso. Però
la fortuna di solito aiuta gli audaci. Sono stati
risultati cercati attraverso l'adattamento con il
quale Torrente sta cercando di dare consapevolezza
e più sicurezza nei propri mezzi attraverso
il cambio di modulo. E posso aggiungere che soprattutto
a Pesaro la squadra ha subito poco ed era compatta".
Una postilla a riguardo: prima si diceva che questa
squadra subiva troppo nelle retrovie, ora si dice
che con una difesa a tre c'è più equilibrio.
Un suo parere? "Sì, perchè
si aggiunge un difensore e si crea più densità
nella propria area, si subisce di meno, si bilancia
meglio la fase difensiva senza però trascurare
le ripartenze in fase offensiva. É successo
pure all'Imolese: con l'esonero di Coppitelli è
arrivato Atzori e per necessità si è
messo con una difesa a tre. Ho visto il Gubbio più
volte. Prima si cercava di fare un gioco totale:
inizio del gioco dal basso cercando di proporre
un gioco propositivo e ultra-offensivo, ma subiva
tantissimo le ripartenze avversarie. Diciamo che
prima Guidi probabilmente sposava il bello, in questo
momento Torrente sta sposando la praticità.
In serie C essere pratici (e lo posso dire per mia
esperienza) ti aiuta a prendere tempo per poi costruire
un qualcosa. Sicuramente l'idea di gioco di Torrente
(per sua stessa ammissione) non è questa,
ma sta dimostrando molta intelligenza e una grande
qualità: sapere adattarsi al momento e ai
calciatori che hai a disposizione. Questa è
una cosa che mi sono annotato. Adesso sono fuori,
spesso si vanno a vedere le gare per imparare e
attingere dai colleghi che lavorano". Un
giudizio su Gomez? "Beh, il calcio di rigore
lo ha ottenuto da grande attaccante, ma ha messo
lo zampino su altre azioni importanti. Una grande
dote è sapere dare una lettura anticipata
dell'azione. Di sicuro è un acquisto di grande
valore. Ma in queste due partite ho ammirato anche
Manconi: fa tanto lavoro dispendioso, con la personalità
e sa puntare l'avversario, è un calciatore
importante per la categoria". Lei incontrò
di persona Torrente nel 2016 in estate, giusto?
Ora che effetto le fa? "Ricordo molto
bene che lui era contento del percorso che avevo
fatto dalla serie D ai professionisti perchè
mi disse che non era facile e mi fece i complimenti.
Perciò ero molto curioso di vederlo all'opera
adesso in queste due partite perchè ho grande
stima di lui: Torrente è rimasto sempre molto
legato a Gubbio, lo dimostra che è tornato
con grande umiltà".
• 03
NOVEMBRE 2019 Torrente:
"Mollato... mai". Konate: "Ora
siamo più concentrati". Le foto di Gubbio-Modena
Gubbio,
seconda vittoria consecutiva. É una notizia.
Ultime due partite: zero gol subiti. É una
notizia. Piegato tuttavia un Modena coriaceo che
colpisce due legni con De Grazia e Tulissi. Ma nella
ripresa gli eugubini trovano il gol vittoria su
rigore procurato da Gomez con un guizzo in area
dove Gagno lo stende e Sbaffo segna con freddezza.
Il trainer Vincenzo Torrente predica calma e gesso:
"Non mi interessa la poesia, ma fare punti.
Di certo sono soddisfatto del risultato. Abbiamo
lottato su ogni palla. Complimenti al Modena che
ha offerto un buon calcio e noi abbiamo sofferto.
Abbiamo saputo tenere botta. Non abbiamo mai mollato.
Ovviamente a me piace giocare a calcio, ma talvolta
bisogna sapersi adattare. Ma non mi illudo, questa
squadra ha passato mesi difficili e c'è ancora
tanto da migliorare. Juanito? Sta crescendo, ha
i numeri e il rigore procurato dimostra che è
un vero calciatore che ha giocato in serie A. Konate?
Va meglio con la difesa a tre". Tocca proprio
al difensore Dramane Konate: "Vittoria che
vale tanto. Le cose sono cambiate. Prima avevamo
difficoltà nelle marcature preventive, ora
siamo più concentrati. Mister Torrente ci
ha cambiato il modulo e siamo più compatti".
Ma non ci sta il tecnico dei canarini, Mauro Zironelli:
"Così è difficile da digerire.
Due pali colpiti e nell'unica azione avversaria
abbiamo preso il gol. Ma di cosa stiamo parlando?
Ma questo è il calcio. Un Gubbio che predilige
il contropiede in velocità, ma il nostro
portiere non è stato impensierito. Però
dovevamo chiuderla". Mastica amaro pure
il capitano dei gialloblù, Guido Davì:
"Potevamo fare gol e invece è arrivata
una sconfitta immeritata. Noi non siamo stati fortunati,
ma abbiamo incontrato un Gubbio che dimostra di
essere squadra solida. Girone tosto".
Ecco le foto (20 immagini) di Gubbio e Modena.
Fotoservizio di Simone Grilli.
• 03
NOVEMBRE 2019 Gubbio,
battuto il Modena nel pantano (1-0). Decide Sbaffo
su rigore procurato da Gomez
Gubbio
contro il Modena. Il tecnico Torrente conferma il
3-4-2-1. Ravaglia in porta. Difesa a tre con Cinaglia,
Konate e Bacchetti. Centrocampo a quattro con Munoz,
Lakti, Malaccari e Zanoni. In avanti Sorrentino
e Sbaffo a supporto di Manconi. La cronaca. pronti
e via. Al 2' dopo una discesa sulla destra di Tulissi,
la palla arriva al limite sui piedi di De Grazia
che calcia prontamente in porta, ma Ravaglia è
attento e para a terra. Al 34' un gol annullato
al Modena: tutto parte con un tiro da fuori area
di De Grazia di destro che colpisce in pieno il
palo, la palla arriva sui piedi di Rossetti che
deposita la palla in rete, ma l'arbitro ferma tutto
per posizione irregolare di un calciatore gialloblù
(Zaro) che è sulla linea della porta e viene
considerato influente sull'azione. Al 37' ancora
pericolo quando Tulissi serve in area Rossetti che
si gira pronto per scoccare il tiro di sinitro,
ma Konate in scivolata intercetta la conclusione
e devia provvidenzialmente la palla in angolo. Al
44' altro brivido quando Tulissi fa partire una
saetta dal limite di sinistro, la palla viene sfiorata
con le dita in volo plastico da Ravaglia quel tanto
che basta che la sfera si stampa sulla traversa.
Pericolo scampato. Si va al riposo. Al 13' si fa
molto pericoloso De Grazia, ma in diagonale provvidenziale
salvataggio di Munoz con un intervento in tackle.
Al 15' una occasione grande per il Gubbio: parte
tutto da Sbaffo sulla trequarti che lancia in profondità
Manconi che offre un assist davvero al bacio in
mezzo verso Zanoni che però da pochi passi
manca incredibilmente il bersaglio da posizione
molto favorevole e il suo tiro di destro termina
lemme lemme sul fondo. Al 20' una rasoiata di Pezzella
dal limite impegna a terra Ravaglia che respinge
in tuffo, la risposta in diagonale di Tulissi con
un sinistro velenoso che termina a lato di poco.
Al 23' punizione di Cinaglia in area, spizza di
testa Konate, dove giunge Munoz che calcia in porta
di destro ma Gagno salva tutto in uscita. Al 28'
su corner di Tavernelli in area, svetta Sbaffo che
schiaccia a rete di testa, ma Gagno c'è
e para a terra. Al 33' c'è Tavernelli che
scambia con Munoz sulla fascia destra, con quest'ultimo
che entra in area e calcia forte di destro, Gagno
in tuffo si salva in angolo. Ma al 34' il Gubbio
passa in vantaggio su un rigore concesso per atterramento
in area di Gomez Taleb da parte del portiere Gagno
in uscita: dal dischetto Sbaffo rimane freddo e
di destro piazza la sfera nell'angolino a mezz'altezza.
Al 38' risponde Sodinha su punizione: tiro potente
che va di poco a lato. Tabellino:
Gubbio - Modena (1-0): Gubbio
(3-4-2-1): Ravaglia; Cinaglia, Konate, Bacchetti;
Munoz, Lakti, Malaccari (42' st Bangu), Zanoni (20'
st Filippini); Sorrentino (14' st Gomez Taleb), Sbaffo;
Manconi (20' st Tavernelli). A disp.: Zanellati, Maini, Conti, Battista,
Meli.
All.: Torrente. Modena (3-4-2-1): Gagno;
Ingegneri, Zaro, Stefanelli; Bearzotti, Davì,
Pezzella (31' st Boscolo Papo), Varutti (38' st
Duca); Tulissi, De Grazia (31' st Laurenti); Rossetti
(20' st Sodinha).
A disp.: Pacini, Narciso, Cargnelutti,
Politti, Rabiu, Mattioli, Ferrario, Spaviero. All.: Zironelli. Arbitro:
Scatena di Avezzano (De Angelis di Roma 2 e Bartolomucci
di Ciampino). Rete: 34' st Sbaffo (G)
rigore Ammoniti: De Grazia (M), Rossetti
(M), Pezzella (M), Malaccari (G), Ravaglia (G),
Laurenti (M). Angoli:
6-5.
Recupero: 2' pt; 5' st. Spettatori: 1081
(498 abbonati), di cui 191 di Modena. Risultati:
Tredicesima Giornata - Serie C - Girone B: Carpi
- Ravenna 4-1 9'
Rossoni (C), 37' Biasci (C), 47' Vano (C), 61' Raffini
(R), 70' Biasci (C) rig. Fano
- Arzignano Valchiampo 0-2 44'
Ferrara (A), 69' Rocco (A) Feralpisalò
- Triestina 3-0 38'
Caracciolo (F), 61' Scarsella (F), 69' Mordini (F) Fermana
- Cesena 3-3 19'
Maistrello (F), 32' Butic (C) rig., 35' Rosaia (C),
53' Maistrello (F), 65' Franco (C), 83' Molinari
(F) Gubbio
- Modena 1-0 79'
Sbaffo (G) rig. Imolese - Sudtirol 2-2 2'
Mazzocchi (S), 30' Padovan (I), 77' Latte Lath (I),
91' Morosini (S) Reggiana - Sambenedettese
2-1 64'
Orlando (S), 89' Scappini (R), 95' Rozzio (R) Rimini
- Vis Pesaro 1-0 7'
Zamparo (R) Vicenza - Padova 0-1 72'
Soleri (P) Virtus Verona - Piacenza 0-0
• 02
NOVEMBRE 2019 Gubbio
in emergenza. Torrente parla di tattica: "Perchè
no il 4-3-3...". Coda verso la firma
Dopo
la rifinitura, parla il tecnico Vincenzo Torrente
in vista della partita contro il Modena dove tra
l'altro il Gubbio dovrà fare i conti con
tanti assenti (Benedetti, Cenciarelli, Cesaretti,
De Silvestro, El Hilali e Ricci). Ma l'allenatore
rossoblù non si scompone e va avanti nel
suo credo: "Abbiamo fatto bene a Pesaro,
ma adesso dobbiamo ancora migliorare nelle prestazioni.
D'altronde il Modena è una squadra di qualità
in attacco e a centrocampo, perciò è
una partita difficile. Se sarà ancora 3-4-2-1?
Dipende da come si sposta un calciatore, capisco
che a voi piacciono i numeri. Talvolta può
essere un 3-5-2 o altre volte un 3-4-3. Non mi piace
snaturare la squadra perchè gli equilibri
tattici saltano, perciò avanti così.
Non sono uno che cambia tanto in formazione. Così
continueremo con questo assetto di gioco perchè
per caratteristiche questa squadra si trova meglio.
Analizzando la rosa credo che il 4-3-3 non può
essere supportato perchè mancano dei determinati
calciatori: in squadra ci sono solo due esterni,
ovvero De Silvestro e Battista, per il resto sono
tutti attaccanti con caratteristiche da seconda
punta. Non c'è un centrocampista centrale,
semmai va adattato per fare il perno. Non ci sono
terzini con delle caratteristiche come piacciono
a me quando si fa il 4-3-3. Amo giocare con il 4-3-3
ma posso dire che non sono masochista e quindi cerco
di valutare al meglio la rosa che c'è a disposizione
per cercare di farla rendere al meglio. Cosa mi
aspetto adesso? Voglio più coraggio e personalità
dalla mia squadra. Oltretutto chiedo intensità
e aggressività, e rispetto a Pesaro dobbiamo
migliorare nel fraseggio. Mi aspetto molto di più
sul lavoro provato in settimana: sulle verticalizzazioni
e gli attacchi degli spazi. Tanti infortuni? Sì,
purtroppo sono degli infortuni importanti con De
Silvestro che ha avuto dei problemi ai legamenti
(del ginocchio ndr) e lo perderemo per diverso tempo.
Anche Ricci purtroppo si è fermato (problema
al piede ndr)". Detto ciò potrebbe
essere confermata la stessa formazione di domenica
scorsa con il 3-4-2-1. Con Sbaffo e Sorrentino in
avanti a supporto di Manconi. Centrocampo a quattro
con Munoz, Malaccari, Lakti e Zanoni (o il rientrante
Filippini). Difesa a tre con Cinaglia, Konate
e Bacchetti, e in porta il portiere Ravaglia. La
lista dei venti convocati: Bacchetti, Bangu, Battista,
Cinaglia, Conti, Filippini, Gomez Taleb, Konate,
Lakti, Maini, Malaccari, Manconi, Meli, Munoz, Ravaglia,
Sbaffo, Sorrentino, Tavernelli, Zanellati e Zanoni.
Nella prossima settimana potrebbe essere ingaggiato
il difensore Andrea Coda (ex Udinese e Sampdoria),
che si sta allenando da due settimane a Gubbio e
ora la società ha dato il via libera.
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