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• 30
NOVEMBRE 2017 Contro
il Bassano: l'anno scorso fu poker e il punto sul
mercato dove esce un nuovo nome
Contro
il Bassano. L'anno scorso ci fu un roboante 4-0
in casa nei confronti dei veneti. Era domenica 11
dicembre 2016. A segno Ferri Marini, Candellone,
Ferretti e Casiraghi su rigore. In panchina c'era
Giuseppe Magi che adesso si trova sull'altra sponda.
Il tecnico pesarese infatti allena ora la squadra
giallorossa e per sabato dovrà fare a meno
di due squalificati, il difensore centrale Bizzotto
(che è il capitano) e il laterale
sinistro Karkalis. Inoltre è infortunato
l'attaccante Grandolfo (lesione al legamento crociato),
oltre a Botta, Gashi e Bortot. Ad inizio campionato
l'ex trainer rossoblù aveva utilizzato il
4-3-3, ma nelle ultime uscite ha adoperato il 3-4-1-2
o il 3-5-2. Possibile undici anti Gubbio. Quindi
Grandi in porta. Difesa a tre con Bonetto, Barison
e Pasini. Centrocampo a quattro con Andreoni, Bianchi,
Proia e Stevanin. Minesso a fungere sulla trequarti
a supporto di Diop e Fabbro. Mentre in casa Gubbio
dovrebbe rientrare Lo Porto, mentre sono in dubbio
Ricci e Dierna. Pertanto è possibile il consueto
4-4-1-1 con questi interpreti. Volpe in porta. Difesa
a quattro con Kalombo, Burzigotti, Dierna (o Piccinni)
e Lo Porto. A centrocampo invece il quartetto Cazzola,
Giacomarro, Ricci (o Sampietro) e Ciccone. Davanti
Casiraghi tra le linee a supporto della punta Marchi.
Intanto però si torna a parlare di mercato.
Secondo quanto riporta il portale web Tuttoc.com
due squadre sarebbero sulle tracce di Ferdinando
Sforzini: sono per l'esattezza Gubbio e Teramo.
In realtà il calciatore di Tivoli, attualmente
alla Viterbese, era stato seguito pure in estate
ma poi non si fece nulla: infatti era stato allenato
da Cornacchini nella passata stagione e quando è
arrivato a Gubbio voleva portarlo con sè.
L'attaccante laziale in passato ha giocato in serie
B con Grosseto, Pescara, Latina e Virtus Entella,
e vanta pure alcune presenze in serie A con il Pescara
nel 2013. Breve news. Dalle giovanili. L'attaccante
Leonardo Nacciarriti, classe 2003, dell'under 15
allenata da mister Riccardo Passeri, è stato
impegnato in uno stage nel centro di Coverciano
con la Nazionale Under 15 Lega Pro.
• 29
NOVEMBRE 2017 Burzigotti:
"Sabato non sarà una gara come
le altre. In estate? Non mi interessava la serie
D"
Parla
il difensore centrale Lorenzo Burzigotti, alla seconda
stagione in rossoblù. Quest'anno è
tornato titolare dopo che in estate si prospettava
una sua partenza perchè non rientrava più
nei piani tecnici. Si parte dalla sconfitta di Trieste.
Un suo giudizio? "Abbiamo preso subito gol
su un calcio piazzato: qui dovevamo stare più
attenti e la responsabilità è di tutti.
Non è infatti una questione di zona oppure
una questione di marcatura a uomo. Credo che quando
si prende gol siamo tutti responsabili. Però
tutto sommato abbiamo fatto un buon primo tempo.
Ha fatto un grande gol Ettore (Marchi ndr). Da lì
in poi ci siamo ripresi e abbiamo creato anche qualche
occasione buona. Però il secondo gol incassato
a pochi minuti dalla fine del primo tempo ci ha
buttato un po' giù. Anche se forse ci poteva
essere un fallo su Lorenzo (Paramatti ndr). Nel
secondo tempo invece non abbiamo fatto bene. Non
voglio dire che non siamo entrati in campo con la
mentalità giusta. Diciamo che dovevamo essere
più incisivi e determinati. Si è giocato
su quella linea sottile di poter vincere la partita
per avere più enfasi a livello mentale e
in questo senso l'hanno vinta loro. Quindi primo
tempo bene, nella seconda frazione no".
In effetti si è notato che nella ripresa
la squadra è scomparsa dal campo: "Ribadisco
quanto detto, cioè si dovevano vincere quei
duelli in campo. Invece non ci siamo riusciti e
non abbiamo avuto il modo di poterci tirare sù".
Sabato una partita importante e particolare. Gubbio
che deve fare punti contro un Bassano che sta attraversando
un periodo no. Che ne pensa? "Non è
una partita importante, ma direi importantissima.
Sicuramente si parlerà molto perchè
affrontiamo una squadra dove c'è Magi che
è stato due anni a Gubbio. Lui sentirà
la partita quanto noi, d'altronde ci conosce molto
bene. Di sicuro sarà bravo a preparare la
sua squadra. Ma noi dovremo essere forti, cioè
dimostrare di esserci e di poter vincere. D'altronde
Pagliari ci sta preparando bene in tutte le partite,
perciò dovremo fare un qualcosa di importante.
Sono chiaro, non è una partita come le altre".
Appunto: ha parlato di Magi. La scorsa stagione
c'era anche Burzigotti e che effetto fa incontrare
il mister da avversario? "Dico che Magi
a Gubbio non ha fatto bene ma benissimo. Saluteremo
il mister, sarà un piacere rivederlo, ma
da parte nostra c'è voglia di fare risultato.
Adesso c'è un altro allenatore come Pagliari
che del resto ci sta dando tanto e ci sta insegnando
molto, perciò abbiamo voglia di fare bene.
Magari ci può essere una bella rivincita.
Non dico a livello personale con Magi, ma vogliamo
dimostrare all'ex mister in maniera orgogliosa chi
siamo". Anche Magi ha detto in una intervista
al nostro portale web che verrà a Gubbio
per fare risultato pieno. Quindi? "Questo
può essere solo uno stimolo in più.
Dobbiamo venire fuori da questa situazione di bassa
classifica e giocheremo con il dente avvelenato".
Ultima domanda e riguarda personalmente Burzigotti.
Questa estate era finito sul mercato, quasi nel
dimenticatoio, poi si è ripreso il suo spazio
e alla grande. Un commento? "Ma lo sapete
tutti quanto io volevo restare a Gubbio. Ero arrivato
qua, abbiamo fatto un'ottima annata l'anno scorso
e penso di aver fatto un buon campionato, almeno
nella prima parte. Poi tra infortuni e vicende varie
non ho più giocato, tranne le ultime due
partite. Stavo bene a Gubbio e finire così
non mi sarebbe piaciuto, perciò ho detto
no. Del resto ho voluto dimostrare in primo luogo
che sto bene fisicamente e poi che sto bene in questa
città. Inoltre posso fare bene in questa
categoria perchè chiaramente era venuto fuori
che dovevo finire in serie D verso Montevarchi.
Con tutta onestà, non me la sentivo di scendere
di categoria ora".
• 28
NOVEMBRE 2017 Magi:
"Gubbio, legame affettuoso. Anni
con risultati straordinari, ma si dava
per scontato..."
L'intervista.
Non solo è l'allenatore del Bassano che è
prossimo avversario del Gubbio. Ma è anche
l'ex allenatore del Gubbio, che dal 2015 al 2017
ha vinto un campionato di serie D e inoltre ha condotto
al sesto posto la squadra rossoblù in Lega
Pro la passata stagione. Giuseppe Magi si racconta:
"Sarà dura per me perchè dovrò
essere bravo a gestire le mie emozioni e perchè al di là dei risultati
sportivi resta con Gubbio un legame affettuoso.
Ho tanti amici con i quali con frequenza ci messaggiamo
e ci teniamo in contatto". Domenica una
partita particolare per entrambe le squadre. Gubbio che è
partito a rilento e il Bassano che ultimamente non
riesce a fare punti. Giusto? "Noi in
effetti stiamo incontrando delle difficoltà.
Ma si tratta di un progetto nuovo. C'è un
percorso da fare e tutti quanti sapevamo che non sarebbe
stato facile. Forse ci siamo illusi dopo una partenza
dove ci era girato tutto bene, ma sicuramente era
merito nostro perchè mettevamo in campo concentrazione
e molta attenzione. Strada facendo invece ci siamo
un po' smarriti. Causa alcune squalifiche come quella
di Bizzotto e Venitucci. Causa anche alcuni infortuni
come Botta e Laurenti che sono delle colonne portanti.
Da quel momento sono cominciati i nostri guai con
prestazioni altalenanti. A volte però nemmeno
la fortuna ci ha aiutato. Ma sappiamo che stiamo
facendo un percorso. Questo discorso vale anche
per me perchè ognuno deve confrontarsi pure
nelle difficoltà. Però non ci sono
allarmismi particolari, sappiamo quali
sono i nostri limiti e le nostre capacità.
Lavoriamo tutti insieme: società, staff e
squadra. Lavoriamo un passo alla volta".
E il Gubbio invece? "Devo dare per forza
di cose un giudizio da esterno. Dopo una prima parte
di torneo difficoltosa che è sfociata con
l'esonero di Cornacchini, il Gubbio mi sembra che
con Pagliari abbia trovato un'identità precisa.
Mi riferisco al fatto che Pagliari sta lavorando
su un modulo ben preciso e con determinati calciatori.
Sta cercando di dare una continuità nelle
prestazioni e anche nei risultati. Chiaro che da
subentrato ha trovato delle situazioni con cui ci
si deve convivere. Auguro al Gubbio di tornare in acque
più tranquille. Ma è chiaro che mi
auguro che il mio Bassano trovasse la giusta serenità
che ci perrnetta di esprimerci al
meglio in partita". A Bassano pure un eugubino,
Luca Pierotti, è il suo vice: "Mi
permette di rimanere legato ad una città
meravigliosa come Gubbio. Stiamo lavorando insieme,
ci sono anche delle difficoltà, ma questo
fa parte del nostro lavoro. Ci impegniamo al massimo
in quello che crediamo. Luca è
una persona speciale: avevo avuto la fortuna di
conoscerlo in questi due anni". Tanti ex calciatori rivedrà
sabato, oltre ai dirigenti. Che ci può dire?
"Ribadisco, per me è un grande piacere.
Ho vissuto a Gubbio un qualcosa di veramente forte.
Due anni con risultati davvero straordinari. É
rimasto un grande legame con il presidente Notari
e con il Ds Pannacci. Quei risultati sono venuti per
una stima reciproca, per il rispetto e per un lavoro
fatto tutti insieme. Resta un legame che va oltre l'aspetto
sportivo. Resta un legame forte anche con i tifosi
e gli ultras. Un peccato solo che nella passata
stagione non è stato apprezzato il nostro
sforzo: è come se fosse stato tutto scontato, ma non è così". E sabato? "Sono
sincero, mi auguro di vincere a Gubbio.
Veniamo per fare la partita. Semmai devo essere
bravo io a non farmi coinvolgere dall'emozione".
Domanda curiosa: l'anno scorso è mancata
una punta, e se l'anno scorso avesse avuto un Marchi? "Bella domanda. Ma il calcio è
questo. Talvolta ti mette di fronte a certe problematiche:
se avessi fatto, se avessi avuto. Ma con i sè
e con i mà non si va lontano. Per fortuna quest'anno il Gubbio ha un
calciatore come Marchi. Può colmare quella
lacuna offensiva che c'era l'anno scorso. Noi avevamo
colmato
il tutto con il gioco di squadra. Con lui può
essere che si potevano fare sfracelli. Mentre quest'anno
il Gubbio può contare su un attaccante di valore
per la categoria, magari senza Marchi avrebbe avuto
più difficoltà".
• 27
NOVEMBRE 2017 L'editoriale.
La dura legge della realtà e del destino.
Nelle ultime 5 gare 0,8 di media punti
Come
è strano il calcio. Come è strana
anche la tempistica. Il Gubbio esce malconcio dalla
trasferta di Trieste dove prende tre gol. L'anno
scorso, nello stesso periodo, anzi nella stessa
data (cioè il 26 novembre 2016), il Gubbio
vinceva in trasferta per 3-0 a Mantova con le reti
di Valagussa, Candellone e Ferretti. Ma certo, dirà
qualcuno, non è tempo di fare adesso paragoni.
Anche perchè fare proprio ora certi paragoni
diventerebbe pure scomodo. Infatti in 16 partite
quest'anno (anche se giocate risultano 15), la squadra
rossoblù ha raccolto 15 punti. La scorsa
stagione nelle prime 16 giornate addirittura erano
stati conquistati 31 punti. Ovvero un +16 punti
rispetto ad oggi, più del doppio della stagione
attuale (finora). Diventerebbe scomodo ancora fare
dei paragoni perchè nella passata stagione
il primo obiettivo era la salvezza da matricola
(e poi si è pensato ad ambire ad un torneo
più roseo), mentre in questa stagione all'inizio
i propositi (almeno dalle dichiarazioni dei vertici
dirigenziali) erano ben diversi e si pensava in
qualcosa di più ambizioso. Senza dimenticare
che quest'anno c'è stato già un esonero
di mezzo. E allora crediamo che deve essere guardata
in faccia la realtà. Con la massima onestà
e la massima schiettezza. Se adesso si vuole pensare
di fare dei voli pindarici e guardare la parte sinistra
della classifica, qualcuno è davvero fuori
strada. La classifica va guardata sulla parte destra
perchè il Gubbio dalla prima giornata fino
ad ora è stato sempre sulla zona destra della
graduatoria. Se è vero che il cammino all'inizio
è stato piuttosto difficoltoso (1 punto in
cinque partite con Cornacchini), con Pagliari il
trend è migliorato ma non c'è stata
finora la svolta che ci si attendeva: 14 punti in
10 incontri per una media di 1,4 punti a partita
ma con un calo notevole nelle ultime cinque gare:
solo 4 punti per una media di 0,8 punti a partita.
Oltretutto questo Gubbio fuori casa non riesce proprio
più a vincere. Quest'anno è successo
solo una volta, a Teramo. L'anno scorso di questi
periodi già erano state sei le vittorie fuori
casa: ovvero a Lumezzane (0-1), a Salò con
la Feralpi (0-1), a Bergamo contro l'Albinoleffe (1-2),
ad Ancona (0-2), a Fano (0-2) e a Mantova (0-3).
Campionati diversi (direte voi), con situazioni
e circostanze differenti (potrebbe aggiungere qualcuno),
ma la sostanza non cambia. Non cambia perchè
i numeri non mentono mai, dicono tutto. Potremmo
stare a parlare qui le ore, tanto ognuno ha la sua
opinione, e ogni giudizio va accettato e rispettato.
Ma la realtà va guardata in faccia e non
va aggirata. Il Gubbio adesso deve fare punti, senza
sè e senza ma. E sabato c'è un incrocio
che sembra proprio uno scherzo del destino. Il Gubbio
di Pagliari dovrà affrontare il Bassano di
Magi. Un Bassano che in questo momento sta attraversando
un periodo di difficoltà: dopo un'ottima
partenza, è arrivato il quinto ko (con la
Reggiana) nelle ultime sei giornate, tre punti nelle
ultime otto giornate, un solo gol segnato nelle
ultime sei partite. E sabato si affronteranno due
squadre che devono ritrovare la retta via. Come
è strano il calcio. Come è strana la
tempistica. Si scontrano il presente, Pagliari,
contro il passato, cioè Magi. Quel Magi che
era arrivato a Gubbio nel 2015 (da Macerata) quando
trovò le macerie dopo quella traumatica retrocessione
(che nessuno dimentica) e in due soli anni il Gubbio
si è ritrovato ai playoff nel 2017 in Lega
Pro, dopo che era ritornato nei prof dal baratro
dei dilettanti. Si è dovuto ricostruire tutto
daccapo: dalle fondamenta e poi i muri portanti.
In due anni un vero miracolo, viste le premesse
già espresse. Ma quest'anno? Vediamo come
finirà. E si inizia sabato, con la sfida
nella sfida.
• 26
NOVEMBRE 2017 Pagliari:
"Provo tanto fastidio". Pannacci:
"Le solite incertezze". Le foto di Triestina-Gubbio
Gubbio,
un tonfo contro la Triestina che non vinceva in
casa dal 9 ottobre, ma possiedono il migliore attacco
e lo hanno dimostrato: tre gol segnati da Codromaz,
Mensah e Petrella, e nel mezzo pure un rigore parato
da Volpe al centravanti Arma. Unica nota lieta un
eurogol di Marchi, l'ex di turno, ma non è
bastato. Dopo un primo tempo dove il Gubbio ha giocato
con reattività, nella ripresa è scomparso
dal campo: questa è la nota più negativa.
Il trainer Dino Pagliari analizza così il
pesante ko: "Un primo tempo importante.
Abbiamo subito recuperato un gol. Siamo stati pericolosi
in varie circostanze. Poi però abbiamo subito
questo secondo gol immeritato: dico questo perchè
era viziato da un fallo che è stato commesso
ai danni di Paramatti. Questo gol è stato
ingiusto. Diciamo che questo episodio ci ha praticamente
abbattuto a fine primo tempo. E nella ripresa ci
sono state le ripercussioni. Merito alla Triestina,
ma...". Ma? "Sinceramente non ho
tanta voglia di parlare dopo questa partita. Provo
un certo fastidio". Si evidenzia una certa
amarezza che traspare poi anche dalle parole del direttore
sportivo Giuseppe Pannacci: "Primo tempo
interpretato bene. Infatti abbiamo tenuto il pallino
del gioco. Un peccato questo secondo gol preso dopo
una nostra incertezza. Sono delle situazioni che
purtroppo si stanno ripetendo. D'altronde pure nella
terza segnatura c'è stata una nostra incertezza.
Ci lascia con tanto amaro in bocca, come l'infortunio
che è capitato a Dierna nel primo tempo ed
è dovuto uscire". Le parole del
trainer degli alabardati Giuseppe Sannino: "La
partita si è incanalata nel verso giusto.
Purtroppo però noi abbiamo la capacità
di soffrire da soli. La nostra è una squadra
che deve costruire il triplo degli altri per portare
a casa il risultato". Felice il difensore
in gol, Roberto Codromaz: "Bella soddisfazione
davanti ai tifosi della Triestina". E
l'attaccante Mirco Petrella autore del tris: "Il
Gubbio mi porta bene, continua la mia
striscia positiva: è già
il terzo gol che segno a loro (prima ai tempi del
Teramo ndr)". Ma ecco le
foto del match tra Triestina e Gubbio (10 immagini).
Fotoservizio di Sandro Stanchich. Con la collaborazione
di Emilio Ripari della Triestina Calcio.
• 26
NOVEMBRE 2017 Triestina,
3-1 al Gubbio. Codromaz apre, eurogol Marchi, ma
Mensah e Petrella la chiudono
Gubbio
in trasferta contro la Triestina. Tre gol nel primo
tempo: Codromaz di testa segna, poi
risposta con un eurogol di Marchi, ma Mensah con
un filtrante di sinistro segna il raddoppio degli
alabardati. E nella ripresa Petrella segna il tris. La tattica. Il
trainer Pagliari conferma il 4-4-1-1. Volpe in porta.
Linea di difesa a quattro con Kalombo, Burzigotti,
Dierna e Paramatti. Centrocampo basato sull'asse
Cazzola, Sampietro, Giacomarro e Ciccone. Davanti
Casiraghi tra le linee a supporto di Marchi. La
cronaca. Al 1' va via sulla destra Cazzola che crossa
in area, Troiani anticipa in extremis di testa su
Casiraghi che si trova in posizione favorevole.
Al 5' friuliani in vantaggio: corner pennellato
in area da Bracaletti, Codromaz anticipa tutti di
testa e insacca la sfera a fil di palo a mezz'altezza
alla sinistra del portiere. All' 8' ancora locali
avanti con Arma che carica il destro su assist di
Bracaletti, palla che termina a lato di poco radente.
Al 10' uno scambio volante al limite tra Casiraghi
e Marchi, con quest'ultimo che entra in area e calcia
in diagonale di destro, Boccanera però in tuffo si salva
respingendo la sfera che era indirizzata a fil di
palo. Al 15' il Gubbio pareggia: sponda sulla trequarti
di Ciccone per Marchi che si porta al limite e fa
partire un tracciante terra-aria di destro che si
insacca sotto il sette. Autentico eurogol del capitano
eugubino. Al 19' un cross pericoloso di Cazzola
in area da destra, Boccanera salva in uscita su
Marchi che è in agguato. Al 21' la risposta
con un tiro di destro dal limite di Meduri, palla
che sibila vicino al palo a mezz'altezza. Al 23'
cross millimetrico in area di Bariti per la testa
di Arma, ma Volpe è reattivo in anticipo
e salva tutto in angolo. Un minuto più tardi
lo stesso Volpe si accartoccia e para su colpo di
testa ravvicinato di Codromaz. Al 41' alabardati
ancora in vantaggio: cross da sinistra di Bracaletti
per la testa di Arma che schiaccia a rete ma Volpe
respinge in tuffo; sulla ribattuta calcia deciso
Bariti ma la palla sbatte sul corpo di Paramatti
disteso a terra; sulla seguente ribattuta Mensah
fa partire un sinistro radente che si insacca a
fil di palo. Dopo il gol viene allontanato dal campo
il trainer Pagliari per proteste. Ripresa. Al 7'
cross da destra di Libutti in area con Arma che
di testa gira a rete, la palla sibila vicino al
palo. Al 12' da destra entra in area Bracaletti
che crossa in mezzo ma la palla viene intercettata
con il braccio da Piccinni, è calcio di rigore.
Dal dischetto calcia Arma, ma Volpe in tuffo è
prodigioso e respinge il tiro del bomber locale
dagli undici metri. Al 35' azione insistita in area
dove il neo entrato De Silvestro entra in area,
salta il portiere dopo un batti e ribatti, ma in
extremis salva in scivolata Pizzul a pochi passi
dalla porta. Al 39' ecco il tris dei friuliani:
Bracaletti lavora un buon pallone sulla trequarti
e lo lancia in profondità, Petrella ruba
il tempo al neo entrato Paolelli, si coordina e
di piatto sinistro in diagonale insacca la sfera
a fil di palo radente con il portiere in uscita. Tabellino:
Triestina - Gubbio (3-1): Triestina
(4-4-2): Boccanera; Troiani (36' pt Libutti), El Hasni, Codromaz,
Pizzul; Bariti (16' st Petrella), Acquadro (36'
st Celestri), Meduri, Bracaletti; Mensah,
Arma. A disp.: Perisan, Dubaz, Erman, Hidalgo, Pozzebon. All.: Sannino. Gubbio
(4-4-1-1): Volpe; Kalombo, Burzigotti, Dierna (1'
st Piccinni), Paramatti;
Cazzola (26' st De Silvestro), Sampietro, Giacomarro
(36' st Paolelli), Ciccone (36' st Libertazzi); Casiraghi
(16' st Manari);
Marchi. A disp.: Costa, Fumanti, Conti, Jallow.
All.: Pagliari. Arbitro: Bitonti di Bologna
(Vitali di Brescia e Salvalaglio di Legnano). Reti:
5' pt Codromaz (T), 15' pt Marchi (G), 41' pt Mensah
(T), 39' st Petrella (T). Espulso: 42' pt mister Pagliari (G)
per proteste. Ammoniti: Ciccone (G), Meduri
(T), Piccinni (T).
Angoli: 7-2. Recupero: 2' pt; 4' st.
Spettatori: 2789 (di cui una decina da Gubbio). Risultati:
Sedicesima Giornata - Girone B - Serie C: Albinoleffe
- Padova 1-2 13'
Russo (P) aut., 55' Cisco (P), 65' Cisco (P) Bassano
- Reggiana 0-1 20'
Riverola (R) Mestre - Fano 1-1 37'
Torelli (F), 42' Sodinha (M) Pordenone - Vicenza
3-2 18'
Ciurria (P), 40' Sainz Maza (P), 62' Comi (V), 71'
Lanini (V), 74' Magnaghi (P) Ravenna - Renate
1-0 12'
De Sena (Ra) Santarcangelo - Feralpisalò
1-2 33'
Marchi (F), 60' Marchi (F), 74' Cagnano (S) Teramo
- Sambenedettese
0-2 54'
Bove (S), 96' Miracoli (S) rig. Triestina
- Gubbio 3-1 5' Codromaz (T), 15' Marchi (G), 41' Mensah
(T), 84' Petrella (T)
• 25
NOVEMBRE 2017 Tante
le defezioni: out pure Ricci, Lo Porto e Bergamini.
Prima di un autentico tour de force
Tante
defezioni per Trieste. Oltre a Malaccari, Valagussa
e Pedrelli, sono indisponibili Bergamini (per influenza),
Lo Porto (risentimento al polpaccio) e Ricci (un
problema al soleo). Il tecnico Dino Pagliari dopo
la rifinitura fa il punto della situazione: "Vorrei
chiarire una volta per tutte la situazione infortuni.
Per me è un calciatore infortunato quando
sta fuori per più di dieci giorni. In questo
caso mi riferisco a Malaccari, Valagussa e Pedrelli
che li considero lungodegenti, di cui due hanno
riportato dei problemi traumatici. Per il resto
sono solo acciacchi che capitano durante l'arco
di una stagione. In questo caso li teniamo fuori
per via del tutto precauzionale perchè ci
orientiamo verso una lettura preventiva di ogni
situazione". Sulla Triestina poi dice:
"É una squadra forte costruita per
vincere il campionato. Squadra importante, ma dal
nostro punto di vista non ci dovrebbe fregare nulla
cosa succede in casa Triestina. Dobbiamo cioè
pensare a noi stessi e pensare al Gubbio. Credo
tra l'altro che la nostra squadra a delle qualità
per poter segnare a chiunque e fare male a chiunque".
Ora un tour de force con Triestina, Bassano e Padova?
"Non mi piace questo concetto. Quando eravamo
bambini ci facevano fare quel giochetto che si saltavano
degli ostacoli. Ma gli ostacoli non sono messi tutti
e tre uno sopra l'altro, altrimenti è difficile
poi superarli. Gli ostacoli sono davanti uno alla
volta. Ecco, io guardo ogni partita di volta in
volta. Ormai la conosco bene questa categoria, sono
un vecchietto e dico che il campionato è
molto ma molto lungo". Detto ciò,
la formazione è pressochè scontata.
La consueta conferma del modulo che così
si orienta sul 4-4-1-1. Probabile undici iniziale.
Volpe in porta. Quartetto difensivo con Kalombo,
Burzigotti, Dierna e Paramatti (stavolta dirottato
a sinistra). Un quartetto di centrocampo basato
in mezzo dal duo Giacomarro e Sampietro, ai lati
come ali sembra previsto il rientro di Cazzola a
destra e sulla parte opposta Ciccone. Davanti il
solito Casiraghi a fungere da trequartista tra le
linee come collante verso la prima punta che è
Marchi. Questa la lista dei venti convocati. Portieri:
Volpe e Costa. Difensori: Burzigotti, Dierna, Fumanti,
Kalombo, Paolelli, Paramatti e Piccinni. Centrocampisti:
Casiraghi, Conti, Giacomarro, Manari e Sampietro.
Attaccanti: Cazzola, Ciccone, De Silvestro, Jallow,
Libertazzi e Marchi. Lutto in casa rossoblù:
le più sentite condoglianze per Michele Monti,
portiere del Gubbio, al momento in prestito al Fabriano
Cerreto, per la scomparsa del caro padre.
• 23
NOVEMBRE 2017 Paramatti:
"Siamo una squadra che combatte sempre.
Gubbio, qua esiste un ambiente ottimo"
Ha
parlato il difensore Lorenzo Paramatti, figlio d'arte,
da due partite impiegato da titolare dal trainer
Dino Pagliari sull'asse difensivo come esterno destro.
É tornato a parlare sulla partita con la
Fermana e ha detto: "Quel punto conquistato
contro i gialloblù lo ritengo un punto importante.
Ma dico questo perchè dà una certa
continuità ai risultati e alla vittoria di
Teramo. Dal mio punto di vista perciò vedo
il bicchiere mezzo pieno, soprattutto se vogliamo
evidenziare l'aspetto della prestazione. E d'altronde
posso dire che noi cerchiamo di mettere in campo
tutto ciò che ci dice il mister durante la
settimana". Ma domenica si affronterà
la Triestina, un suo giudizio? "Squadra
molto forte, sia per i calciatori che possiede sia
per il blasone. Ma noi cercheremo di affrontarla
con la massima umiltà e consapevoli delle
nostre forze. Sappiamo che ogni partita ha una storia
a sè e magari spesso sono gli episodi a deciderla.
Ma il nostro atteggiamento è chiaro: è
quello di una squadra che combatte e cerca poi sul
campo di dare sempre il massimo. Il trainer Pagliari
ci ha dato tanto e ci darà ancora molto:
infatti è un allenatore che conosce bene
la categoria e che in allenamento pretende sempre
il massimo". E la sua integrazione a Gubbio?
"Mi sto trovando molto bene. Società,
tifosi e città, tutti stupendi. Oltre a ciò,
pure il rapporto con tutti i compagni di squadra
è ottimo". Suo padre ha giocato
nel calcio che conta, con la Juventus (con cui ha
vinto pure uno scudetto), è stato capitano
con il Bologna dove arrivò a giocare pure
una semifinale di Coppa Uefa. Come la vive questa
figura il figlio Lorenzo? "Per me è
un esempio. Non si è perso una mia partita,
mi segue già quando giocavo nelle giovanili".
Anche lui era un difensore, differenze come caratteristiche
da suo padre? "Cosa ci accomuna? A mio avviso
siamo diversi. Lui era un terzino di spinta, io
mi sento più un centrale difensivo. L'unica
cosa che abbiamo in comune a livello calcistico
è lo spirito battagliero". Notiziario.
Info dal campo. Alcuni calciatori non si sono allenati
per varie ragioni. Bergamini per una influenza,
Lo Porto per affaticamento muscolare. Poi il baby
gioiello Ricci ha lavorato a parte per il problema
al soleo. Adesso bisognerà vedere se sono
tutti recuperabili per domenica per la trasferta
di Trieste. E allora potrebbe essere questo il probabile
undici iniziale. Consueto modulo il 4-4-1-1. Quindi
Volpe in porta. Quartetto difensivo basato su Paramatti,
Burzigotti, Dierna e Lo Porto (ma in caso di forfait
potrebbe essere dirottato Kalombo a sinistra). Di
seguito l'asse di centrocampo formato da Kalombo
(oppure Cazzola), Giacomarro, Ricci (ma se non ce
la dovesse fare è pronto Sampietro) e Ciccone.
Davanti Casiraghi tra le linee a supporto della
prima punta Marchi. Breve news. L'attaccante Leonardo
Nacciarriti, classe 2003, in forza nell'Under 15
del Gubbio di Arrigoni, è stato convocato
dalla Nazionale Under 15 di Lega Pro.
• 22
NOVEMBRE 2017 Con
la Triestina dopo 19 anni, l'ex Marchi ai primi
passi in B con gli alabardati e calendario
L'ultima
volta a Trieste. Era domenica 11 ottobre 1998. Il
Gubbio era allenato da Acori e si trovava in serie
C2. Gli alabardati vinsero l'incontro per 1-0 con
rete decisiva di Criniti su calcio di rigore (al
10') davanti a quattromila spettatori sugli spalti
del Nereo Rocco. Al termine della stagione la Triestina
arrivò seconda in classifica dietro alla
Viterbese: la formazione giuliana poi ai playoff
perde la finale contro il San Donà che sale
in C1. Il Gubbio invece si piazza al settimo posto.
Sono passati 19 anni e questa volta la formazione
friuliana si trova a quota 18 punti in classifica
(+3 dal Gubbio) e provengono dalla sconfitta di
Padova per 2-1. La Triestina finora in casa ha ottenuto
una vittoria, quattro pareggi e una sconfitta (sette
reti fatte e cinque subite). Anche se in totale
poi ha segnato 22 reti e possiede il miglior attacco
del girone (un gol in più di Padova e di
Pordenone). L'allenatore è l'esperto Giuseppe
Sannino, con esperienze sulle panchine di Palermo,
Siena, Chievo Verona e pure in Inghilterra con il
Watford. Lo schieramento tattico è il 4-2-3-1.
Possibile undici in campo. Boccanera in porta. Quartetto
di difesa con Troiani, El Hasni, Codromaz e Pizzul. Duo
sulla mediana basato da Meduri e Porcari. Poi dalla
cintola in sù diversi calciatori di rango. Un trio sulla trequarti composto
sull'asse Bariti, Bracaletti e Mensah.
E il centravanti è il conosciuto Rachid Arma,
ex Pordenone e Pisa.
Ma un'altra curiosità riguarda il capitano del
Gubbio. Infatti Ettore Marchi, dopo essere cresciuto
con il Gubbio, lasciò per la prima volta
la città eugubina perchè viene acquistato
dalla Triestina a gennaio 2007 che poi lo gira in prestito
alla Sangiovannese in serie C1. Però l'opportunità
di giocare in serie B arriva nella stagione 2010-2011
proprio con la Triestina dove Marchi totalizza 34
presenze e 6 reti. Calendario. Reso noto dalla Lega
tutta la programmazione delle partite fino a fine
febbraio. E si giocherà sempre di sabato, tranne
due incontri di venerdì (il 22 dicembre in
casa con il Vicenza e il 29 dicembre in trasferta
con il Santarcangelo). Per vedere tutto il calendario
con gli orari precisi basta andare sulla nostra
sezione "stagione". Mercato dal girone.
Due rinforzi per il Fano. La società marchigiana infatti
fa spesa tra gli svincolati del Modena. Arrivo il
terzino sinistro Simone Fautario ('87; ex Frosinone,
Grosseto e Como) e il centrale difensivo uruguaiano
Cristian Nicolas Sosa (85; ex Alessandria e Cittadella).
Infine il post Gubbio-Fermana, lascia strascichi polemici.
Dopo alcuni giorni dalla sfida ha parlato al veleno
il Dg Fabio Massimo Conti dalle colonne del sito
ufficiale Fermanafc.com: "Sono ancora molto amareggiato per quello che è successo,
come sempre accettiamo il risultato del
campo, però a mio avviso le decisioni della terna arbitrale ci hanno
nuovamente penalizzato. Non sono assolutamente alla ricerca di
alibi, in quanto se avessimo capitalizzato al meglio le tre o quattro
chiare occasioni da gol costruite, avremmo dato un peso differente agli
errori della terna. Si tratta di episodi che hanno sicuramente
inciso sulla gara, privando la Fermana della possibilità di portare a
casa un risultato ancora più positivo che sarebbe stato meritato".
Notizia che riporta pure Tuttoc.com.
• 21
NOVEMBRE 2017 Mercato.
Luca Ricci, non solo Pescara: è visionato
anche dall'Hellas Verona. Playout ora...
Mercato.
Avevamo scritto una settimana fa che il centrocampista
Luca Ricci, classe 1999, era finito nel mirino di
alcuni clubs di categoria superiore. Si era parlato
del Pescara allenato da Zeman. Lo aveva anticipato
il sito web Pescarasport24.it e la notizia poi era
stata rimarcata anche dal sito web Tuttomercatoweb.com
e Tuttoc.com. Ma sul baby mediano perugino (è
di San Martino in Campo), da quando è entrato
in pianta stabile da titolare con la prima squadra
(ma ha saltato il match di domenica scorsa per un
problema al muscolo soleo), è finito sotto
la lente di ingrandimento e si è scatenato
un certo interesse nei suoi confronti. Infatti,
in base alle informazioni raccolte dalla nostra
redazione, il calciatore è visionato addirittura
da un club di serie A: si tratta dell'Hellas Verona
dove tra l'altro c'è alla guida l'ex allenatore
rossoblù Fabio Pecchia. La società
scaligera vanta un buon feeling con i calciatori
rossoblù visto che con i gialloblù
ha giocato Juan Inacio Gomez Taleb (un attaccante
argentino che ha segnato nella massima serie pure
due gol alla Juventus negli anni passati e ha vinto
un torneo di B con l'Hellas) e al momento milita
il difensore Antonio Caracciolo (con il Gubbio ha
vinto un campionato di serie C1 e ha disputato una
stagione in serie B). Chiaro però che il
ragazzo deve mantenere calma e gesso in campo, e
la giusta umiltà, se vorrà fare davvero
carriera e non bruciarsi prima del tempo. Cambiamo
capitolo. Ci è stato chiesto: con l'esclusione
del Modena, cambiano i playout nel girone? Al momento
solo due squadre disputeranno i playout e solo una
accompagnerà nei dilettanti il Modena già
retrocesso di ufficio. Però il presidente
di serie C, Gabriele Gravina, ha già annunciato
che per il 30 novembre è prevista una assemblea
di Lega dove parteciperanno tutte le società
di Lega Pro: potrebbe mettere sul tavolo alcune
proposte per risolvere la situazione dopo l'estromissione
del Modena stesso. Tenendo pure conto che adesso
in ogni settimana due squadre nel girone riposano.
Non si sa quale sarà la proposta concreta
che porterà avanti il presidente Gravina.
Al di là di ciò, qualsiasi proposta
dovrà essere valutata da tutte le società
e se non passerà, rimarrà tutto immutato,
con il Modena che viene considerata come formazione
retrocessa. Ma le ipotesi possono essere due. Rifare
il calendario del girone di ritorno togliendo i
due turni di sosta a testa (nessuno riposerà
quindi). Ma c'è un ostacolo non di poco conto:
l'Albinoleffe gioca nello stadio di Bergamo dove
gioca anche l'Atalanta, inoltre nel Mapei Stadium
gioca sia la Reggiana che il Sassuolo. Andrebbe
cambiato pure il calendario di queste squadre di
serie A ma non è una cosa semplice. Se invece
il Modena venisse considerato come non avesse mai
partecipato al campionato (quindi radiato e non
retrocesso), la proposta potrebbe essere quella
di fare retrocedere altre due squadre. In questo
caso allora andrebbe rivisto il meccanismo dei playout.
E qui le possibili soluzioni si moltiplicano. Tre
squadre ai playout con due che retrocedono. Oppure
addirittura che i playout si allarghino alle ultime
quattro squadre in classifica. Però nell'attualità,
salvo diverso provvedimento, i playout saranno disputati
da due squadre (e solo una retrocede).
• 20
NOVEMBRE 2017 Focus.
Lo slogan: dietro la linea della palla. La statistica
a confronto dopo quindici giornate
Il
post partita tra Gubbio e Fermana ha regalato un
nuovo slogan: tutti dietro alla linea della palla.
Non sono parole costruite ma vere dichiarazioni
riportate dagli stessi protagonisti in campo. Lo
ha detto prima Emilio Dierna parlando della Fermana:
"Abbiamo trovato una squadra che si è
chiusa bene con tutti gli elementi dietro alla linea
della palla". Lo stesso ha fatto il centrocampista
dei canarini Roberto Grieco quando ha parlato del
Gubbio: "Non è stato facile giocare
con un'avversaria che giocava con undici calciatori
dietro alla linea di palla". Troviamo alquanto
curioso che da entrambe le parti sia stata utilizzata
la stessa fraseologia. Che in sintesi vuole farci
intendere che c'è stata una similitudine
a livello tattico e a livello di filosofia di gioco
per entrambe le contendenti. Non è un caso
allora che le due squadre si siano annullate ed
infatti è uscito un salomonico zero a zero.
Ma tutto questo cosa significa nella terminologia
calcistica? Ci sono allenatori che nel calcio moderno
adottano le coperture preventive. Ultimamente si
sente parlare di marcatura preventiva senza cognizione
di causa. Ma cosa è in realtà la copertura
preventiva? É una tattica difensiva che si attua durante la fase di possesso di
palla e ha come obiettivo quello di non concedere contropiedi alla
squadra avversaria bloccando gli avversari che stanno sopra la linea
della palla. Questo fondamentale accorgimento difensivo deve essere applicato da
tutti quei giocatori che durante la fase di possesso palla si trovano
sotto la linea della stessa e non sono collegabili con un "passaggio di
scarico". Questi giocatori possono essere utilizzati in due modi: se la scelta tattica presuppone una marcatura preventiva, devono marcare
preventivamente i giocatori avversari che si trovano sopra la linea
della palla e che fungono da ricevitori per un'eventuale ripartenza; se la scelta tattica presuppone una copertura preventiva, devono
garantire copertura ai compagni in possesso palla posizionandosi dietro
la linea della stessa senza marcare avversari. Le chiusure preventive garantiscono quindi di giocare la fase di
possesso con la sicurezza di non subire un contropiede avversario. Questo è
un frasario
in materia che è stato analizzato a fondo e a tema
da Renato Montagnolo.
Chiaro è che il Gubbio adotta questa filosofia delle
coperture preventive in maniera totale: lo si vede
quando avviene il ripiegamento nelle retrovie anche
delle punte con l'arretramento simultaneo di Casiraghi
e di Marchi per aiutare i vari compagni. D'altronde
il calcio moderno, a causa dei suoi ritmi sempre più intensi e
frenetici, impone ai calciatori di avere sempre meno pause e di essere
attivi in ogni situazione di gioco. Dalla tattica, ora passiamo ai numeri. Un
po' di statistica non guasta mai perchè talvolta
ci fa capire meglio l'andamento di qualsiasi situazione.
Il cammino del Gubbio di quest'anno dopo 15 giornate
(ma 14 gare giocate): 15 punti totalizzati per una
media di 1,07 punti a partita. Con l'arrivo di Dino
Pagliari sono stati accumulati 14 punti in 9 incontri
per una media di 1,55 punti a partita. La scorsa
stagione in 15 giornate con la guida Magi sono stati
conquistati 28 punti per una media di 1,87 punti
a partita. Una media notevole, di sicuro. Ma la
curiosità arriva adesso. Nel campionato globale
della scorsa stagione, con Magi, sono stati raccolti
58 punti in 38 incontri disputati per una media
di 1,53 punti a partita. Bizzarramente è una
media paragonabile da quella ottenuta da Pagliari in questo
lasso di tempo in rossoblù. Si riuscirà
a reggere questo andamento fino alla
fine? E adesso è previsto un autentico tour di force
con Triestina, Bassano e Padova (e nel mezzo una sosta). Ora si vedrà di che pasta è
fatto questo Gubbio.
• 19
NOVEMBRE 2017 Ciccone:
"Serve più cattiveria".
Pagliari: "Il pragmatismo dice...".
Le foto di Gubbio-Fermana
Gubbio,
il gol diventa una vera chimera. Per la seconda
volta consecutiva in casa non riesce a trovare il
bersaglio. Contro la Fermana è 0-0. Tuttavia
il trainer Dino Pagliari non fa drammi: "Se
guardiamo il pragmatismo questo si può considerare
un punto in più. Abbiamo avuto buone occasioni
da gol, ma non siamo riusciti a buttarla dentro.
Abbiamo aspettato la Fermana, poi invece abbiamo
preso campo ma a volte lo abbiamo fatto bene e altre
volte meno. Prendiamo il punto così e ricominciamo,
anche perchè questi ragazzotti hanno messo
il massimo impegno in campo. L'arbitro? Non parlo
mai di loro perchè non li alleno io, perciò
penso solo ai miei calciatori. Marchi pure nelle
retrovie? Ma credo che nell'economia della squadra
penso che sia importante il suo apporto anche in
fase difensiva e non credo che sia questo un lavoro
limitante poi in fase offensiva. É un calciatore
importante che reputo sappia adattarsi bene nel
suo ruolo". Tocca al difensore Emilio Dierna:
"Un pareggio giusto, anche se abbiamo avuto
qualche occasione in più noi. Abbiamo trovato
una Fermana che si è chiusa bene con tutti
gli elementi dietro la linea della palla. C'è
un po' di rammarico perchè forse si poteva
fare meglio in fase offensiva". Parla l'attaccante
Nicola Ciccone: "Risultato bugiardo per
quello che abbiamo creato. Ci è mancato solo
il gol e in certi casi serve più cattiveria.
Poi ci è mancato un rigore solare che non
è stato concesso a Marchi in avvio di partita".
Sull'altro fronte l'allenatore Flavio Destro afferma:
"Buona gara, ma con un Gubbio molto raccolto
non è stato facile. Nella ripresa ho voluto
rischiare schierando quattro punte perchè
volevo vincerla: forse ci siamo esposti troppo alle
loro ripartenze e serviva una migliore gestione
nel giro palla. Ma globalmente sono molto contento
della prestazione". Gli fa eco il centrocampista
dei canarini Roberto Grieco: "Nel primo
tempo una buona partita, poi però ci siamo
allungati troppo. Non abbiamo sfruttato al massimo
le nostre occasioni. Ma non era facile contro un
Gubbio che giocava con undici calciatori dietro
la linea della palla. E ci è mancato un rigore
direi netto per un fallo di braccio di Lo Porto.
La squadra più forte incontrata finora in
questo campionato? Mi ha fatto un'ottima impressione
l'Albinoleffe per organizzazione e gioco".
Intanto ecco le foto (18 immagini) della gara tra
Gubbio e Fermana. Fotoservizio di Simone Grilli.
• 19
NOVEMBRE 2017 Gubbio
e Fermana non si fanno male, è 0-0. Gara
vibrante ma non si sfonda, è pari e patta
Gubbio
contro Fermana. La tattica. Il trainer Pagliari
conferma il 4-4-1-1. Volpe in porta. Difesa a quattro
con Paramatti, Burzigotti, Dierna e Lo Porto. Centrocampo
sull'asse Kalombo, Giacomarro, Bergamini e Ciccone.
Davanti Casiraghi tra le linee a supporto del centravanti
Marchi. La cronaca. Al 9' tiro dal limite di Marchi,
palla che sfiora la traversa. All' 11' salva tutto
in extremis Burzigotti in area su Lupoli, dopo un
traversone di Petrucci. Al 13' c'è Marchi
che prova la rasoiata dal limite di piatto destro
ma Valentini si distende in tuffo e si salva in
angolo. Al 14' cross in area di Grieco, Lupoli incorna
di testa, Volpe in volo salva in angolo. Susseguente
azione (15') con protagonista sempre Lupoli che
in diagonale calcia di sinistro dal limite, la palla
attraversa tutto le specchio della porta radente
e fa la barba al palo. Al 19' Marchi cade a terra
in area e protesta dopo un presunto contatto con
Comotto, ma l'arbitro fa proseguire. Al 31' protestano
gli ospiti per un braccio largo di Lo Porto in area
dopo un batti e ribatti. Al 35' spiovente in area
di Ciccone, Kalombo gira di testa a palombella in
porta, in volo Valentini toglie la palla da sotto
la traversa. Ripresa. Al 9' Sansovini lancia in
porta Lupoli che insacca la palla in rete, ma l'arbitro
ferma tutto segnalando il fuorigioco tra le proteste
dell'attaccante ospite. Al 15' da fuori area Ciccone
impegna Valentini che in tuffo si salva in angolo.
Al 17' c'è Marchi che prova il tiro di sinistro
ad effetto dal limite ma Valentini in volo respinge;
sulla ribattuta Ciccone carica un buon sinistro
in diagonale ma la palla sfila a lato. Al 23' ci
prova Sperotto dal limite con un fendente, Volpe
in tuffo si salva in angolo. Al 28' spiovente da
sinistra in area di Sperotto, Sansovini schiaccia
di testa a rete, palla che sibila vicino al palo. Tabellino:
Gubbio - Fermana (0-0): Gubbio
(4-4-1-1): Volpe; Paramatti, Burzigotti, Dierna,
Lo Porto; Kalombo (26' st Cazzola), Giacomarro, Bergamini
(9' st Sampietro), Ciccone;
Casiraghi; Marchi. A disp.: Costa, Fumanti, Piccinni,
Paolelli, Conti, Manari, De
Silvestro, Libertazzi. All. Pagliari. Fermana
(4-4-2): Valentini; Clemente, Comotto, Mane,
Sperotto; Petrucci (12' st Da Silva), Grieco, Doninelli, Misin
(44' st Franchini); Sansovini,
Lupoli (12' st Cremona). A disp.: Ginestra, Equizi, Acunzo, Ferrante,
Forò, Urbinati, Akammadu, Ciarmela,
Maurizi. All. Destro. Arbitro:
Donda di Cormons (Pappalardo di Parma e Zambelli
di Finale Emilia). Ammoniti: Sansovini
(F). Angoli:
6-4 per il Gubbio.
Recupero: 0' pt; 4' st. Spettatori:
1123 (535 abbonati); di cui 219 da Fermo nel settore
ospiti. Risultati:
Quindicesima Giornata - Serie C - Girone B: Fano
- Sudtirol 0-1 18'
Costantino (S) Feralpisalò - Albinoleffe
1-2 8'
Mondonico (A), 34' Kouko (A), 58' Guerra (F) Gubbio
- Fermana 0-0 Padova
- Triestina 2-1 14'
Tabanelli (P), 28' Meduri (T), 63' Capello (P) Reggiana
- Ravenna 3-0 2'
Altinier (Re), 24' Cesarini (Re), 91' Altinier (Re) Renate
- Teramo 0-0 Sambenedettese
- Bassano 0-0 Vicenza
- Mestre 0-2 65'
Beccaro (M), 84' Neto Pereira (M)
• 18
NOVEMBRE 2017 Con
la Fermana out Ricci. Parla il tecnico. Il punto
sugli infortunati. E la lista dei convocati
Contro
la Fermana non sono stati convocati Valagussa, Pedrelli,
Jallow, Malaccari (anche se è tornato ad
allenarsi da alcuni giorni) e all'ultimo momento
non ce l'ha fatta nemmeno il centrocampista Ricci
per un problema al muscolo soleo della gamba. Il
trainer Dino Pagliari parla del match: "Se
con la Fermana mi aspetto il salto di qualità?
Non mi trovo d'accordo con questo concetto. Credo
che il salto di qualità ci sia già
stato in una squadra che sta facendo bene il suo
cammino. Perciò non bisogna campare in aria
un ostacolo che non esiste. Sappiamo che dobbiamo
fare un percorso, in cui ci sono anche degli ostacoli,
questo è vero, ma ogni settimana lavoriamo
per poterli superare. Non parlo mai degli infortunati?
Molto semplice, perchè gli infortunati non
giocano. Perciò penso a chi devo mettere
in campo e fare giocare. La Fermana? Squadra rognosa,
ostica, che viene da un risultato importante fuori
casa (contro la Feralpi ndr) e ha osservato pure
un turno di riposo. Perciò saranno più
freschi di noi. Il duello Marchi e Sansovini? Un
bel duello tra due vecchietti che possiedono un
ottimo curriculum ma mi auguro che il duello lo
vinca il nostro bomberone. D'altronde in squadra
ho anche dei ragazzotti che sanno il fatto loro
ma ancora hanno grandi margini di crescita".
Per la formazione invece sembra scontata la conferma
del modulo 4-4-1-1. Volpe in porta. Possibile conferma
del quartetto difensivo di Teramo con Paramatti,
Burzigotti, Dierna e Lo Porto. A centrocampo è
probabile l'asse con Kalombo, GIacomarro, Sampietro
e Ciccone. Davanti Casiraghi tra le linee a supporto
del centravanti Marchi. La lista dei ventuno convocati.
Portieri: Volpe
e Costa. Difensori: Burzigotti, Dierna, Kalombo, Lo Porto, Paolelli, Paramatti, Piccinni
e Fumanti.
Centrocampisti: Sampietro, Conti, Giacomarro, Casiraghi, Manari, Bergamini
e Cazzola.
Infine gli attaccanti: Marchi, De Silvestro, Ciccone e Libertazzi.
• 17
NOVEMBRE 2017 Marchi:
"Voglio chiudere la carriera qui, non avrebbe
più senso andare altrove. Fiduciosi..."
Il
capitano Ettore Marchi si confessa al portale web
Gianlucadimarzio.com e l'attaccante eugubino non
nasconde il suo amore verso la sua città:
"Con il presidente Notari ci eravamo sentiti già la passata stagione, ma
alla fine non si era potuto fare niente. Sono felice di essere tornato a questo punto della carriera perché sono nel pieno della mia forma fisica.
Ancora qualche anno e non avrei io accettato di
tornare, perchè non avrei mai voluto indossare
questa maglia nella fase calante della carriera. É
stato sempre una grande mio desiderio tornare, ne
parlavo spesso con la famiglia. Dopo 10 anni sono
stato accolto benissimo, forse anche meglio delle
aspettative".
Parla del campionato, ma con un avvio
di stagione che non è stato tra i più
positivi: "Però stiamo tornando, siamo fiduciosi per il continuo del campionato. E’
inutile porsi degli obiettivi al momento, come dice anche il mister. Ora non guardiamo la classifica, perché è talmente corta che una sola
sconfitta può farti sprofondare".
E chiude poi tutta l'intervista con una promessa:
"Voglio chiudere la carriera qui, non avrebbe
più senso andare altrove". L'intervista
completa si può leggere sul sito Gianlucadimarzio.com.
• 16
NOVEMBRE 2017 L'avversaria
Fermana con l'ex. Si svuota l'infermeria. E il talento
di Juba Ghanam in video
Domenica
il Gubbio torna a giocare in casa. L'avversaria
di turno è la neo promossa Fermana. Una squadra,
quella canarina, allenata da Flavio Destro, padre
dell'attaccante Mattia Destro, ora in forza al Bologna
(ex Roma, Milan e Nazionale azzurro). Il trainer
dei gialloblù adotta spesso il modulo 4-4-2
che talvolta diventa un 4-3-3. Probabile questo
schieramento. Valentini in porta. Difesa a quattro
con Clemente, Comotto, Benassi e Sperotto. Centrocampo
a quattro sull'asse Petrucci, Grieco, Doninelli
e Misin. Duo di punte formato dall'esperto Sansovini
(ex Pescara) e Lupoli. L'ex di turno è Francesco
Negro, originario di Sannicola di Lecce. Il preparatore
atletico salentino la scorsa stagione era nello
staff tecnico di Magi e da quest'anno ha iniziato
questa nuova avventura in terra marchigiana. In
casa Gubbio si registrano invece alcune buone notizie
e provengono dall'infermeria. Sono stati riaggregati
nel gruppo Cazzola, Conti, De Silvestro, Piccinni
e pure Malaccari. Pertanto tutti quanti potrebbero
essere convocati per domenica. Mentre restano fermi
ai box Jallow, Pedrelli (problema muscolare) e Valagussa
(lesione al polpaccio). Da decidere adesso per Pagliari
quale formazione potrebbe scendere in campo, ma
visto il risultato positivo di Teramo, difficilmente
cambierà di molto l'undici iniziale. Per
quanto riguarda il modulo invece sembra scontato
l'impiego del 4-4-1-1, diventato ormai consuetudine
del trainer maceratese. Intanto parla l'agente di
Lorenzo
Burzigotti, cioè Maurizio Casilli, e lo fa tramite
le colonne del sito web Tuttoc.com. Ecco cosa dice:
"Con Burzigotti ci siamo tolti tanti
sassolini dalle scarpe. Ricordo che un paio di mesi fa era ai margini
della rosa, per un momento anche fuori rosa, e la società voleva
cederlo. Però sapevamo che bisognava solo recuperare la forma fisica e
poi tutto si sarebbe risolto da solo. Il campo ha dimostrato che
difensori con la sua imponenza in categoria ce n'è davvero pochi e
infatti sta aiutando gli eugubini a migliorare la propria classifica".
A Gubbio parlano di rado (e in certi giorni stabiliti)
i calciatori, a livello stampa, in base al diktat
della società, come ormai è diventata
consuetudine nel calcio moderno in altre realtà
calcistiche nazionali. Ma come si può vedere
gli agenti parlano. Era successo pure nella passata stagione
con le esternazioni sullo stesso portale dell'agente
del portiere Giacomo Volpe. Concludiamo con un video
che ora sta spopolando via web. La notizia viene
riportata dalle Marche dal portale
Marcheingol.it e riguarda un calciatore del Gubbio.
Si tratta di Juba Esmail Ghanam, classe 2000, in
forza alla Berretti rossoblù allenata da
Alessandro Sandreani. É un attaccante egiziano
che giocava a Falconara Marittima con la Falco 1919
in Terza Categoria. Per lui anche una convocazione
con la Nazionale Under 18 dell'Egitto. Adesso è
passato a titolo definitivo al Gubbio. La sua classe
è stata notata nella partita vinta sabato
scorso dalla Berretti del Gubbio contro il Siena
per 2-0. Il calciatore Juba Ghanam ha mostrato tutti
i suoi numeri che si possono vedere in queste immagini.
Un giovane talento in casa rossoblù. Con
l'ausilio del responsabile tecnico delle giovanili
Lucio Bove che è riuscito a scovarlo in categorie
inferiori.
• 15
NOVEMBRE 2017 Mercato.
Gli occhi puntati sul baby Ricci del Pescara. Sondaggio
Cremonese per Kalombo
Mercato
di gennaio ancora lontano. Ma cominciano a girare
le prime voci. Principalmente proprio su due calciatori
in forza al sodalizio eugubino. In primis riguarda
un giovane. Si tratta di Luca Ricci, è un
classe '99, da quest'anno integrato in prima squadra
dopo l'esperienza alla Berretti allenata da Alex
Sandreani. Il giovane centrocampista perugino (è
di San Martino in Campo) è diventato una
pedina stabile nello scacchiere di Pagliari (è
rimasto in panchina solo nella sfida interna contro
il Ravenna), ma già con Cornacchini si era
ritagliato il suo spazio da titolare ad inizio di
campionato. Adesso su di lui ci sono gli occhi di
un club di serie B. Si tratta del Pescara allenato
da Zdenek Zeman. La notizia è stata riportata
alcuni giorni fa dal portale web Pescarasport24.it.
Sul mediano rossoblù così ci sarebbe
l'interesse di alcuni clubs di categoria superiore,
ma la società abruzzese avrebbe un canale
preferenziale, come precisa il portale pescarese.
La notizia è stata riportata in queste ultime
ore anche dai portali web Tuttomercatoweb.com e
Tuttoc.com, con il concreto interessamento del Pescara.
E quindi all'apertura delle liste di mercato invernale
non può essere esclusa nessuna ipotesi. Ma
non c'è solo questa eventualità. Un'altra voce
viaggia sotto traccia. Anche in questo caso
si parla però di un sondaggio da parte di
un club di serie B. Si tratterebbe questa volta
della Cremonese. In particolar modo i grigiorossi
avrebbero messo gli occhi su Sedrick Kalombo, protagonista
in questa prima fase di campionato tra le fila rossoblù.
Il terzino fanese, classe '95, nel suo score vanta
delle presenze in serie C1 con Lecce e Nocerina.
Dopo un periodo di flessione è iniziata la
sua rinascita proprio tra le fila del Gubbio da
dicembre 2015 quando fu prelevato proprio dal Lecce.
Vinse il campionato di serie D con gli eugubini
con 10 presenze e due gol. La scorsa stagione fu
confermato in Lega Pro e con Magi vanta 26 presenze
tra i professionisti. Quest'anno il vero exploit
con 13 presenze e quattro reti già segnate
(un record per il laterale marchigiano). E chissà,
se davvero ci fosse la possibilità di aprire
le porte della cadetteria. E chissà,
il Gubbio potrebbe cederlo proprio a gennaio, cioè
prima
della scadenza del contratto che è prevista
per giugno 2018. Ora siamo tutti alla finestra e vediamo
cosa realmente potrà succedere. Ma chiudiamo
con una curiosità. Viene direttamente da
Firenze e lo riporta il portale web Violanews.com
come si può vedere nel link.
Un articolo che è una via di mezzo tra l'esilarante
e il sarcastico. Basta leggere il titolo: «La
nevicata di Gubbio e un mito da sfatare».
Nello specifico si scrive: «Esiste
un piccolo campo nella periferia calcistica italiana in
provincia di Perugia, che possiede qualcosa di mitologico, nostalgico,
senza apparenti meriti sportivi. Lo stadio era il San Biagio – Piero Barbetti di Gubbio:
0-0 al termine di novanta sofferti minuti per
Riganò e compagni, in dieci nel finale per il rosso sventolato al prode
Cherubini e graziati all’ultimo respiro dall’incrocio dei pali colpito
su rigore da Giovanni Cipolla, il più talentuoso di una banda
di onesti mestieranti delle serie minori. Ma perché Gubbio nell’immaginario comune è diventato un posto così leggendario per la storia recente viola e perché in era
dellavalliana
quando le cose prendono una brutta piega ci si appella a quel gelido
giorno di marzo come capro espiatorio? Forse è giunto il momento di superare la nevicata di Gubbio,
momento populista, di unione e divisione. Meglio la notte di Anfield, di Eindhoven, la batosta
di Siviglia e l’amarezza dell’Allianz Arena, che dibattere ancora su
Gubbio e la C2».
• 14
NOVEMBRE 2017 Da
epurato a punto fermo e il terzino goleador. La
storia dettagliata di Burzigotti e Kalombo
The
day after dal dramma del calcio italiano. Quel dramma
di colore azzurro che ha visto affossare una nazionale
contro la compagine svedese che ha mostrato i muscoli
e soprattutto il fisico contro una formazione ben
più attrezzata. Chiaro che l'Italia ci ha
messo del suo perchè non si può pensare
di giocare usando solo dei lanci lunghi invece di
giocare in velocità con palla a terra. Quei
lanci lunghi che sono stati preda automaticamente
degli spilungoni difensori scandinavi. Una Svezia
che d'altronde assomiglia al Gubbio che ha portato
a casa i tre punti da Teramo. Cioè ha badato
al sodo. E in difesa alla ribalta c'è stato
proprio un'anima lunga: ci riferiamo a Lorenzo Burzigotti
che in pratica di testa le ha prese praticamente
tutte. E in questo scorcio di campionato di sicuro
è stato il più redditizio nel reparto
difensivo. Ma la sua storia va raccontata perchè
proprio la scorsa estate era prevista la sua epurazione.
Era arrivato in ritiro il 15 luglio ma la società
gli aveva comunicato già dai primi giorni
che si trattava di un periodo del tutto provvisorio
(nonostante fosse legato con un contratto fino a
giugno 2018) perchè non rientrava nei piani
tecnici. Una esclusione che si è prodigata
tra l'altro per tutto il periodo estivo, tant'è
che proprio nella prima gara di Coppa Italia contro
il Monterosi si è concretizzata l'estromissione
dalla lista dei convocati. Esclusione che si è
ripetuta nella sfida di Tim Cup contro il Perugia
del 6 agosto. Per la prima di campionato l'eliminazione
sembra definitiva: non viene ancora convocato per
la trasferta di Vicenza dove poi il Gubbio ha perso
per 3-0. In pratica appare imminente il suo allontanamento.
In chiusura di mercato estivo Burzigotti non va
da nessuna parte, anche se in verità c'erano
stati dei contatti con Racing Fondi, Virtus Francavilla
e Paganese ma nessuna di queste operazioni va in
porto. Alla seconda giornata il Gubbio perde ancora,
questa volta in casa contro il Santarcangelo, per
2-1: Burzigotti anche in questa occasione non era
stato convocato. La svolta arriva il 4 settembre:
il difensore biturgense viene convocato in sede
e viene reintegrato in rosa. Esordisce in prima
squadra subito da titolare il 10 settembre a Mestre
dove arriva un pareggio per 1-1. Il calcio è
proprio strano. Da epurato a reintegrato ed ora
quasi un punto fermo di Pagliari. Curiosamente proprio
da Mestre inizia la nuova vita di Sedrick Kalombo.
Segna il gol del pareggio in terra veneta e regala
il primo punto in campionato per la formazione rossoblù
in quel momento allenata da Cornacchini. E chi se
lo sarebbe mai aspettato che il terzino fanese diventasse
poi un goleador aggiunto? Nessuno. In effetti si
rende protagonista nella finalizzazione anche nel
gol decisivo del 3-2 contro il Fano. Segna pure
a Salò anche se poi alla fine arriva una
sconfitta per 2-1 contro la Feralpi. Ma domenica
a Teramo si supera: segna il gol del pareggio che
riapre la partita con una esecuzione perfetta, tiro
in diagonale radente che fa fuori allo stesso tempo
il difensore Speranza e il portiere Calore. E poi
funge anche da assist man nella segnatura decisiva
di Marchi. Segue a livello di gol proprio il capitano
rossoblù, che finora ha segnato 5 reti, contro
le 4 reti realizzate da Kalombo. E questa volta
il terzino fanese si è prodigato pure in
un ruolo inedito: Pagliari lo ha testato come esterno
di centrocampo. Solo in un'altra occasione Kalombo
aveva giocato come esterno di centrocampo: avvenne
in serie D in trasferta contro la Pianese quando
Magi allora disegnò un 4-4-2 inedito con
il laterale fanese schierato come esterno sinistro
sulla mediana. Anche in quella occasione Kalombo
segnò e fu il gol decisivo (1-0 finale).
• 13
NOVEMBRE 2017 Focus.
Sostanza in campo, quei raffronti improponibili
e dal 1992 non si vinceva a Teramo
Gubbio
sorpresa. Soprattutto in terra abruzzese. Dove i
rossoblù non vincevano da 25 anni a Teramo.
Infatti basta scrutare il resoconto dei campionati.
Addirittura nella passata stagione venne fuori un
6-0 tennistico. Nel 2014 altra sconfitta per 2-1
con rete consolatoria di Domini ma dopo una doppietta
di Lapadula. Poi bisogna arrivare addirittura al
2007: venne fuori un 3-3 pirotecnico con una doppietta
di Fiumana e in gol pure Sandreani con Alessandrini
in panchina. Nel 2002 invece uscì fuori una
netta sconfitta per 2-0: in gol Carrozzieri e De
Angelis, ma era quel Teramo allenato da Zecchini
che vinse il campionato di serie C2 con 70 punti.
Poi tanti pareggi: nel 2000/2001 venne fuori un
1-1 con rete di Mattioli, idem (1-1) nel 1999/2000
con il gol di Epifani, nella stagione precedente
(1998/1999) ancora un 1-1 con la rete di De Vito.
E allora ecco quando avenne l'ultima vittoria: era
il 29 marzo 1992 e il Gubbio si impose per 1-0 con
rete decisiva di Marini al 25' del primo tempo.
Ma questo precedente ricorda un campionato disgraziato
perchè in quella stagione la squadra rossoblù
si piazzò all'ultimo posto in classifica
(a 26 punti) e retrocedette nei dilettanti insieme
al Giulianova, Lanciano e allo stesso Teramo che
perse gli spareggi retrocessione con Cerveteri e
Valdagno. Però il Gubbio aveva vinto a Teramo
pure il 20 maggio 1990 per 1-0 con rete decisiva
di Ciucarelli: in quella stagione umbri e abruzzesi
chiusero il campionato di serie C2 al quarto posto
appaiate. Ma torniamo ai giorni nostri. Il Gubbio
di Pagliari ha saputo reagire dopo due sconfitte
consecutive. Una prova di sostanza e non si poteva
fare altrimenti visto che c'erano ben nove defezioni,
con l'aggiunta di Cazzola e Piccinni seduti in panchina
per via precauzionale. Nel primo tempo la squadra
ha pensato innanzitutto a non prenderle perchè
il Teramo poteva contare su calciatori brevilinei
e veloci, capaci di sfruttare appieno le proprie
caratteristiche un su un terreno sintetico. É
arrivato un rigore molto dubbio segnato da Foggia.
Però proprio dopo quel momento il Gubbio
ha saputo reagire sferrando due colpi da ko. Prima
Kalombo è stato impressionante per la sua
progressione ma anche per la precisione nella conclusione:
un tiro radente e angolato che non ha lasciato scampo
al portiere Calore. Poi un'azione tutta in velocità
con la complicità di Casiraghi, Kalombo e
la finalizzazione da vero bomber d'area del capitano
Marchi. Nella ripresa si è alzato un muro
con tutti i calciatori dietro alla linea della palla
e, anche se con un po' di sofferenza, è arrivata
la vittoria. Tre punti pesanti per proseguire
il cammino con più tranquillità. L'inizio
di campionato è stato difficile e la squadra sta cercando di tirarsi su dai bassifondi
della classifica, ma non è cosa facile. É
un campionato piuttosto livellato, ogni partita
fa storia a sè. C'è già
qualcuno che prova a scomodare quanto è successo
nella passata stagione. Addirittura c'è qualcuno
che pensa in grande dopo una vittoria. Adesso
è prematuro dare giudizi o fare voli pindarici.
D'altronde dei paragoni non si possono
assolutamente fare in questo momento. Basta guardare
alcuni numeri. Rispetto alla passata stagione ci
sono ben undici punti di differenza: quest'anno dopo
14 partite (anche se il Gubbio ne ha giocate solo
13) la squadra ha ottenuto 14 punti in classifica
(una media di 1,08 punti a partita), mentre l'anno
scorso nelle medesime giornate erano stati conquistati
25 punti (una media di 1,79 punti a partita). Ma
il campionato è ancora lungo e ogni fase
ha una storia sè. Allora prima bisogna arrivare
al giro di boa e tracciare una riga. Si può
trarre un primo realistico bilancio. Per il resto
si vedrà.
• 12
NOVEMBRE 2017 Pagliari:
"Bravi nel ribaltarla". Pannacci:
"Prestazione gagliarda". Le foto
di Teramo-Gubbio
Gubbio,
la prima vittoria in trasferta. Foggia apre le marcature
su rigore. Ma nel giro di 120 secondi ci sono i
gol di Kalombo e Marchi che spianano la squadra
rossoblù verso i tre punti pesanti. Il trainer
rossoblù Dino Pagliari gongola: "Una
squadra che ha saputo ribaltare il risultato dopo
un rigore che avrebbe abbattuto qualsiasi persona.
Ma questi ragazzotti hanno saputo fare due gol.
Bravi, molto bravi. La squadra ha saputo dare fastidio
al Teramo e nelle ripartenze si poteva pure arrotondare
il risultato. Nella ripresa c'è stata la
percezione di portare a casa l'intera posta in palio:
tutti quanti questi ragazzotti in campo hanno messo
tanta energia con la forza del gruppo per poter
vincere". Gli fa eco il direttore sportivo
Giuseppe Pannacci: "Tre punti, tanta roba
su un campo difficile contro un'avversaria difficile.
Importante risultato dopo una prestazione gagliarda.
Si è notato lo spirito di gruppo e la voglia
di volontà. Ci tenevamo a riprenderci dopo
le ultime battute di arresto. Questo gruppo ha nel
dna la cultura del lavoro e del non mollare mai.
Un gruppo a cui viene trasmesso il carattere dell'allenatore
Pagliari. Siamo contenti e dedichiamo questa vittoria
al presidente". E sull'altra sponda invece
tutta l'amarezza traspare dalle parole del tecnico
Antonino Asta: "Dura digerire una sconfitta
così. Per più di quaranta minuti siamo
andati alla grande. Per due ripartenze siamo stati
puniti. Creiamo molto ma non concretizziamo. A volte
è meglio essere meno belli ma più
pratici". Intanto ecco le foto (16 immagini)
della gara tra Teramo e Gubbio. Fotoservizio di
Luciano Adriani.
• 12
NOVEMBRE 2017 Prima
vittoria del Gubbio in trasferta, 2 a 1 a Teramo.
Kalombo e Marchi ribaltano Foggia
Gubbio
a Teramo in serata. E fa il colpaccio. Foggia porta
in vantaggio su rigore i biancorossi, ma nel giro
di due minuti c'è il ribaltone di Kalombo
e Marchi. La tattica. Stesso modulo, cioè
il 4-4-1-1, ma sorprese negli interpreti. In porta
Vope. Difesa a quattro con Paramatti, Burzigotti,
Dierna e Lo Porto. A centrocampo l'asse con Kalombo,
Bergamini, Ricci e Ciccone. Davanti Casiraghi tra
le linee a supporto della punta Marchi. La cronaca.
Al 3' penetra in area Ventola in percussione e cade
giù dopo una leggera spinta di Bergamini,
l'arbitro fa proseguire. Al 6' assist di De Grazia
in area per Foggia che si gira e cerca di farsi
spazio, in chiusura salva tutto Lo Porto. Al 10'
in velocità Varas va via sulla sinistra a
Kalombo, cross in area, a rimorchio c'è Bacio
Terracino che calcia al volo di sinistro, palla
che fa la barba alla traversa. Al 17' lo stesso
Varas va via sempre a Kalombo sulla sinistra con
un tunnel e poi cerca la porta con un tiro di sinistro
potente da posizione sfavorevole, Volpe salva tutto
togliendo la sfera da sotto il sette. Dopo neanche
un giro di lancette ci prova Bacio Terracino con
un tiro dal limite radente, para a terra Volpe.
Al 22' un curioso gioco di classe: tunnel di Tulli
a Bergamini, un colpo che si vede solo in altre
platee. Al 32' però una leggera spinta di Ciccone in
area su Bacio Terracino viene considerata dall'arbitro
come un fallo di rigore. Dal dischetto Foggia calcia
radente angolato, Volpe ci prova ma riesce solo
a toccare la sfera che tuttavia si insacca in rete.
Al 34' lo stesso Bacio Terracino cade in area di
nuovo dopo un presunto contatto con Bergamini, stavolta
l'arbitro ammonisce l'attaccante teramano per simulazione.
Nel giro di due minuti succede il ribaltone. Al
42' pareggia il Gubbio: fa tutto Kalombo che va
via dalla trequarti, si porta al limite e con un
tiro di destro in diagonale radente brucia il tempo
a Speranza e insacca la sfera a fil di palo. Al
44' il Gubbio capovolge addirittura il risultato:
Casiraghi da sinistra serve in area Kalombo che
fa sponda verso la punta Marchi, piatto destro volante
radente del capitano rossoblù con la palla
che si insacca a fil di palo. La ripresa. Al 10'
assist volante di Marchi per Ricci che calcia al
volo dal limite di destro, palla che sfila di poco
a lato. All' 11' proteste locali per un presunto
contatto in area tra Lo Porto e Ventola. Al 13'
sventola dal limite di Ventola, vola Volpe e toglie
le ragnatele dal sette. Al 15' altra chance dei
biancorossi con un cross in area di Ventola e colpo
di testa in porta di Varas, palla che sibila vicino
al palo. Al 45' colpo di testa di Barbuti, Volpe
in volo da sotto la traversa salva il risultato.
Scoppia una grande scaramuccia tra i calciatori
a fine partita, il bersaglio principale è
Kalombo. Tabellino:
Teramo - Gubbio (1-2): Teramo
(3-4-3): Calore; Caidi (29' st Altobelli), Speranza, Sales
(21' st Barbuti); Ventola,
Amadio (21' st Ilari), De Grazia (29' st Paolucci), Varas; Bacio Terracino, Foggia,
Tulli (38' st Soumarè). A disp.: Lewandowski,
Diallo,
Milillo, Pietrantonio, Graziano, Faggioli, Mancini. All.
Asta. Gubbio (4-1-4-1): Volpe; Paramatti
(31' st Paolelli),
Burzigotti, Dierna, Lo Porto; Kalombo, Bergamini
(16' st Giacomarro),
Ricci, Ciccone (44' st Libertazzi); Casiraghi (44'
st Fumanti); Marchi. A disp.: Costa,
Piccinni, Manari,
Sampietro, Cazzola. All. Pagliari. Arbitro:
Colombo di Como (D'Apice e Somma di Castellammare
di Stabia). Reti: 32' pt Foggia (T) rigore,
42' pt Kalombo (G), 44' pt Marchi (G). Ammoniti:
Bacio Terracino (T), Casiraghi (G), Bergamini (G),
Paramatti (G). Angoli:
8-2 per il Teramo.
Recupero: 1' pt; 7' st. Spettatori:
1540 (di cui una ventina da Gubbio). Risultati:
Quattordicesima Giornata - Serie C - Girone B: Albinoleffe
- Fano 2-0 38'
Colombi (A), 75' Mondonico (A) Bassano - Feralpisalò
1-2 11'
Laurenti (B), 67' Ferretti (F), 76' Staiti (F) Mestre
- Renate 1-2 8'
Gomez (R), 25' Gomez (R), 30' Spagnoli (M) Pordenone
- Padova 1-2 42'
Belingheri (Pa), 51' Ciurria (Po), 54' Pulzetti
(Pa) Ravenna
- Sambenedettese 1-2 14'
Tomi (S), 19' Broso (R) rig., 50' Bacinovic (S) Santarcangelo
- Vicenza 2-1 13'
Obeng (S), 19' Piccioni (S), 69' Lanini (V) Sudtirol
- Reggiana 1-1 28'
Costantino (S), 57' Sgarbi (S) aut. Teramo
- Gubbio 1-2 32' Foggia (T) rig.,
42' Kalombo (G), 44' Marchi (G)
• 11
NOVEMBRE 2017 Sette
infortunati (un vero record) e dopo due sconfitte
consecutive. E il nuovo calendario
Prepartita
contro il Teramo. Il Gubbio è atteso alla
prova del nove dopo due sconfitte consecutive nel
giro di quattro giorni. Dino Pagliari dopo la rifinitura
difende il suo operato: "Se è finito
l'effetto Pagliari? Ma non esiste un effetto Pagliari.
Esiste solo un percorso da fare e avere pazienza.
Penso inoltre che la sconfitta di mercoledì
non cancelli quanto di buono fatto nelle precedenti
prestazioni. In sette partite la squadra ha fatto
10 punti e ha sbagliato solo 60 minuti di gioco
di partita". Fioccano gli infortunati.
In aggiunta ai vari Valagussa, Malaccari, Pedrelli,
De Silvestro e Conti, si inserisce all'ultimo momento
pure l'attaccante Jallow per una botta al ginocchio
sinistro e dovrà essere sottoposto ad una
risonanza magnetica. Senza dimenticare il lungodegente
difensore Fontanesi fermo ai box dall'inizio proprio
del campionato. Questa la probabile formazione.
Confermato il consueto 4-4-1-1. Volpe in porta.
Quartetto difensivo basato su Kalombo, Burzigotti,
Dierna e Lo Porto. A centrocampo Paolelli (in vantaggio
su Cazzola in forse per un affaticamento muscolare),
Ricci, Giacomarro e Ciccone. Davanti Casiraghi tra
le linee a supporto del centravanti Marchi. Lista
dei venti convocati. Portieri:
Volpe e Costa.
Difensori: Burzigotti, Dierna, Fumanti, Lo Porto, Paolelli, Paramatti, Kalombo
e Piccinni. Poi i centrocampisti: Bergamini, Casiraghi, Giacomarro, Ricci, Sampietro
e Manari. Infine gli attaccanti: Marchi, Cazzola, Ciccone
e Libertazzi. In casa Teramo non è stato
convocato invece l'attaccante Fratangelo per una
distorsione alla caviglia. Il tecnico dei biancorossi
Asta potrebbe confermare il 3-5-2. Calore in porta.
Trio di centrali difensivi con Caidi, Speranza e
Altobelli. Quintetto di centrocampisti con Sales,
De Grazia, Amadio, Ilari e Ventola. Di punta il
duo Tulli e Barbuti. Ma in panchina scalpitano calciatori
del calibro di Bacio Terracino e Foggia. In casa
il Teramo ha ottenuto due vittorie, tre pareggi
e nessuna sconfitta (5 reti fatte e 3 subite). La
squadra abruzzese detiene il record di pareggi nel
girone (8 su 12 gare giocate). Intanto è
uscito il calendario fino a fine febbraio: si trova
nella sezione "stagione".
• 09
NOVEMBRE 2017 Giovanni
Pagliari: "In squadra non ci sono calciatori
che possono vincere la partita da soli"
Nella
serata della partita tra Gubbio e Ravenna erano
presenti due personaggi molto familiari al tecnico
dei rossoblù. Ci riferiamo a Giovanni (allenatore)
e Ivo (preparatore atletico), fratelli proprio del
trainer Dino Pagliari, come si può vedere
nell'immagine da noi scattata.
Parliamo del match che si è visto con Giovanni
Pagliari. Qual è il suo giudizio? "Oggettivamente
è andata male. Ho visto una squadra stanca.
Nelle precedenti partite avevano fatto sempre bene
con mio fratello. É arrivato questo gol evitabile,
ma poi non hanno avuto la forza di reagire perchè
un impegno infrasettimanale così è
assurdo: il Gubbio aveva giocato tre giorni prima
con il Renate su un campo molto pesante".
Dopo la partita abbiamo sentito un Dino Pagliari
per la prima volta insoddisfatto della prestazione
della propria squadra. Dice sempre quello che pensa?
"Sì, si. Ripeto, la garanzia sotto
questo aspetto è solo lui. E prima che arrivasse
lui la squadra aveva fatto pochi punti. Pertanto
con Dino la squadra sta facendo bene e questa si
tratta della prima toppata. Ma d'altronde è
un allenatore che ha tutte le qualità e il
carattere per ritirare sù questa squadra.
Con il Ravenna la reputo una serata negativa. Ora
basta. Si ricomincia, non c'è tempo per piangersi
addosso perchè già da domenica a Teramo
ci sarà una partita molto pesante".
Lei che conosce bene Dino, ci può presentare
meglio il personaggio? "Ma credo che parla
da solo il suo curriculum. É un allenatore
molto preparato che sa come mettere la squadra in
campo e sa come motivare. In questa categoria è
uno dei migliori. Poi è chiaro che la fortuna
di ogni allenatore è la qualità di
una società e dei calciatori che alleni.
Come vale per me vale per tutti quanti. Ad esempio
io ho vinto campionati dove c'era una società
forte con una squadra forte. Questo direi che è
l'ovvio. Ma Dino sicuramente è uno che sa
allenare". Parlava di squadra e il Gubbio
allora come lo giudica? "Come tutte le squadre
di serie C, il Gubbio è una squadra che deve
giocare insieme. Non è una squadra con individualità
che possono vincere le partite da soli. Ci sono
buoni calciatori, ma occorre giocare tutti insieme
per essere compatti, serve voglia e aggressività
altrimenti può andare in difficoltà.
Come succede alla maggiore parte delle compagini
del girone. Basta adesso guardare il Pordenone che
ha perso un po' in intensità ed aggressività,
di conseguenza non sta facendo più punti.
E stiamo parlando di una signora squadra".
Quell'aggressività che è mancata proprio
al Gubbio contro il Ravenna, giusto? "Sì,
si. La cosa che di più è balzata all'occhio
è che nel secondo tempo si è vista
una squadra stanca. Non è riuscita a recuperare
lo sforzo subito con il Renate". Giovanni
Pagliari ora è libero. Nel futuro c'è
qualcosa? "Vado in giro, vedo se c'è
qualcosa di interessante e semmai mi rituffo. Altrimenti
vivo bene, dopo diversi anni c'è anche la
forza di poter aspettare e non accettare una qualsiasi
situazione che si viene a creare. D'altronde provengo
anche da una esperienza negativa (ad Ancona ndr)
e quindi se non c'è una possibilità
reale con una società che ti permette di
lavorare e di allenare con serietà, non sono
obbligato a rimettermi subito in carreggiata. Tra
allenatore e calciatore ho già fatto più
di mille presenze, perciò non mi manca l'esperienza.
La voglia c'è sempre ma voglio trovare un
ambiente dove si può fare un calcio decente".
Ma chiudiamo con una battuta: la tappa di Gubbio
è stata bruciata dal fratello Dino, quindi
ormai è andata, non è così?
"Ma in verità sono stato molto vicino
al Gubbio alcuni anni fa dopo l'esperienza di Foligno.
In Umbria sto bene, ho allenato Gualdo, Foligno
e Perugia. Mi manca Terni ma sono stato un grifone
e difficilmente ci andrò mai".
• 08
NOVEMBRE 2017 Pagliari:
"Che fatica". Marchi: "Non
siamo fenomeni, equilibrio". Le foto di Gubbio-Ravenna
Gubbio,
brutto ko interno contro il Ravenna. Sia per il
risultato, ma soprattutto per la prestazione. Una
difesa in continuo affanno, gioco inconcludente,
una serataccia insomma. Il tecnico Dino Pagliari
non trova alibi o scuse: "Niente da dire,
è l'unica partita nella mia gestione dove
abbiamo fatto veramente fatica". C'è
amarezza nelle parole del trainer rossoblù:
"Una brutta prestazione. Dopo il gol preso
poi ci siamo abbacchiati. Ci mancavano le energie,
forse le abbiamo perse nel pantano di Renate durante
la ripresa. Difesa in tilt? Preferisco fare un discorso
collettivo, non mi piace parcellizzare: non è
stata una buona gara per tutti, pure per il sottoscritto.
Ora ci serve di lavorare in questi tre giorni prima
di Teramo perchè serve una maggiore pulizia
nel palleggio della palla". E gli fa eco
il direttore sportivo Giuseppe Pannacci: "Una
prestazione negativa, risultato figlio della prova
offerta. La partita l'hanno vista tutti. Non mi
piace accampare scuse. Parentesi negativa, adesso
dobbiamo avere la capacità di resettare tutto
perchè non siamo stati quello che invece
abbiamo dimostrato di essere". Tocca allora
al capitano Ettore Marchi: "Non abbiamo
giocato una buona partita per problematiche svariate.
Ma ci vuole equilibrio. Non eravamo fenomeni prima.
Siamo una buona squadra. Però dobbiamo sapere
giocare sempre a grandi ritmi, altrimenti vengono
fuori i nostri limiti. Il gol subito poi ci ha innervositi.
Più che altro ci ha destabilizzato la mancanza
di forza e freschezza. Il confronto con i tifosi
finale? Certo, ho voluto parlare con i tifosi perchè
era giusto farlo e perchè abbiamo bisogno
di loro". Sull'altra sponda parla il tecnico
dei ravennati Mauro Antonioli: "Ottima partita
contro una squadra di valore. Onore e merito ai
miei ragazzi che ci hanno dato dentro. Con la lotta
e con l'intensità che abbiamo aumentato negli
allenamenti. Il Gubbio? Credo che è stato
più merito nostro che per demeriti loro questa
nostra vittoria". L'ex di turno Giacomo
Venturi, ora portiere del Ravenna: "Tredici
giorni senza una sosta negli allenamenti. Ha giovato.
Partita tosta, intensa, con errori commessi da entrambe
le squadre. Ma noi siamo stati bravi nell'occasione
del gol e poi nel concedere poco o nulla all'avversaria.
Per me non è una rivincita perchè
a Gubbio mi trovai molto bene". Intanto
ecco le foto di Gubbio e Ravenna.
Fotoservizio di Simone Grilli.
• 08
NOVEMBRE 2017 Gubbio,
che brutto ko interno con il Ravenna (0-1). Difesa
da brividi, Broso ringrazia e segna
Gubbio
contro il Ravenna nel turno infrasettimanale. Decide
tutto un gol nel primo tempo di Broso di piatto
destro. La
tattica. Il trainer Pagliari opta per il consueto
4-4-1-1. Volpe in porta. Difesa a quattro con Kalombo,
Dierna, Piccinni e Lo Porto. Centrocampo a quattro
sull'asse Paolelli, Giacomarro, Ricci e Ciccone.
Di punta Casiraghi tra le linee a supporto dell'unica
punta Marchi. La cronaca. Partita senza vere occasioni
fino al 22' quando il Ravenna passa in vantaggio:
da centrocampo Selleri lancia lungo verso Broso
che brucia sul tempo Piccinni, entra in area e di
piatto destro insacca la sfera radente al fil di
palo. Al 27' lancio di Ballardini in area dove c'è
un tentennamento tra Dierna e Volpe, Maistrello
si ritrova la palla sui piedi a porta sguarnita e
prova il tiro, ma salva tutto Piccinni. Al 35' altro
svarione difensivo in casa Gubbio quando Volpe in
uscita si scontra con Kalombo e rischia il patatrac,
per fortuna nelle vicinanze Dierna sbroglia la matassa.
Il primo tiro in porta del Gubbio arriva al 40'
su punizione calciata dal limite da Casiraghi che
termina di poco a lato radente. Ripresa. Al 2' avvio
fulmineo con Casiraghi che entra da sinistra in
area e rimette in mezzo, sopraggiunge Paolelli che
da pochi passi spedisce la sfera sopra la traversa.
Al 4' ci prova su punizione Casiraghi dal limite,
palla che sibila vicino al palo. Al 12' ci prova
invece Broso con un tiro che impegna a terra Volpe.
Al 28' il Gubbio rischia grosso quando c'è
una uscita incerta del portiere, Venturini cerca
il gol in rovesciata a palombella con la porta sguarnita,
ma sulla linea di porta Giacomarro di testa toglie
la palla da sotto la traversa e salva tutto. Tabellino:
Gubbio - Ravenna (0-1): Gubbio
(4-4-1-1): Volpe; Kalombo, Dierna, Piccinni,
Lo Porto; Paolelli (19' st Jallow), Giacomarro, Sampietro
(41' st Ricci), Ciccone (33' st Manari);
Casiraghi; Marchi. A disp.: Costa, Burzigotti, Fumanti,
Paramatti, Bergamini, Libertazzi.
All. Pagliari. Ravenna (3-5-2): Venturi;
Ierardi, Lelj, Venturini; Magrini (47' st Capitanio), Ballardini, Selleri,
Papa, Barzaghi (14' st Cenci); Maistrello (38' st
De Sena), Broso. A disp.: Gallinetta,
Ronchi, Piccoli, Sabba, Portoghese, Samb, Severini. All. Antonioli. Arbitro:
Miele di Torino (Yoshikawa e Barone di Roma 1). Rete:
22' pt Broso (R). Ammoniti: Ciccone (G),
Papa (R), Piccinni (G), Dierna (G).
Angoli: 8-6 per il Ravenna. Recupero: 0' pt; 5' st.
Spettatori: 842 (535 abbonati), di cui 22
ospiti. Risultati:
Tredicesima Giornata - Lega Pro - Serie C: Fano
- Santarcangelo 1-1 10'
Dalla Bona (S), 26' Germinale (F) Feralpisalò
- Fermana 1-2 48'
Marchi (Fp), 53' Sansovini (Fm), 91' Da Silva (Fm) Gubbio
- Ravenna 0-1 22'
Broso (R) Padova - Mestre 2-1 9'
Guidone (P), 31' Guidone (P), 69' Neto Pereira (M) Reggiana
- Pordenone 1-0 62'
Cianci (R) Sambenedettese - Sudtirol 0-1 79'
Erlic (Su) Triestina - Teramo 1-1 3'
Ventola (Tm), 61' Bracaletti (Ts) Vicenza
- Renate 1-1 12'
Lunetta (R), 78' Comi (V)
• 07
NOVEMBRE 2017 Out
Cazzola e De Silvestro. Convocati in venti. La nuova
classifica senza il Modena radiato
Si
moltiplicano gli assenti. Dopo i lungodegenti Malaccari
(edema al ginocchio da assorbire), Pedrelli (stiramento) e Valagussa
(lesione muscolare al polpaccio), si aggiungono
due infortunati: De Silvestro per un trauma al primo
dito del piede destro con frattura parcellare e
Conti per una distorsione alla caviglia. Alla vigilia
del match infrasettimanale con il Ravenna parla
stringato il tecnico Dino Pagliari: "É
un
Ravenna che va preso con le molle visto che sta
attraversando un periodo difficile. Tuttavia noi cercheremo
di giocarcela come facciamo sempre. Turnover? Qualcuno
potrebbe riposare". Sugli errori commessi
a Renate, il trainer rossoblù è categorico:
"Errori sì, ma la squadra è
giovane e i giovani devono sbagliare per poi poter
migliorare". Indisponibile contro
il Ravenna c'è pure Cazzola che infatti è
squalificato.
Probabile quindi la conferma del 4-4-1-1. Con Volpe
in porta. Una difesa a quattro con Kalombo,
Dierna, Piccinni (in vantaggio su Burzigotti) e Lo Porto. A centrocampo l'asse sarà
formato da Paolelli, Sampietro (è in vantaggio
su Ricci),
Giacomarro e Ciccone. Di punta Casiraghi a supporto
di Marchi. Ma ecco la lista
dei 20 convocati. Portieri: Volpe
e Costa.
Difensori: Burzigotti, Dierna, Fumanti, Lo Porto, Piccinni, Paramatti, Paolelli
e Kalombo. Centrocampisti: Bergamini, Casiraghi, Giacomarro, Manari, Ricci
e Sampietro.
Attaccanti: Marchi, Ciccone, Jallow e Libertazzi. Intanto con il Modena che
viene radiato cambia completamente la classifica.
Il provvedimento è stato reso noto in maniera
diretta dal Giudice Sportivo con il seguente comunicato:
"la società Modena risulta essere rinunciataria già in altre tre
precedenti occasioni e a norma dell'art. 53 comma 5) delle Noif, alla
quarta rinuncia consegue, come sanzione, l'esclusione dal campionato di
competenza". Il provvedimento di esclusione prevede che le partite disputate ad
oggi vengano annullate "ai fini della classifica del girone B del
campionato di Serie C 2017/2018, che verrà pertanto riformulata senza
tener conto dei relativi risultati".
In quella data in cui, ogni squadra, doveva giocare contro
il Modena, osserverà un turno di riposo,
oltre quello previsto. •••••• • 06
NOVEMBRE 2017 Focus.
Una difesa in tilt: 18 gol subiti in 11 gare. E
poi quando si spegne il faro... Casiraghi
Mamma
mia, la difesa. Due gol fotocopia subiti. Due cross
simili dalla corsia di sinistra che nessuno ostacola.
Due cross che vengono pennellati sul secondo palo
e l'avversario di turno ha la piena libertà
di depositare la sfera in rete con facilità.
Nella prima occasione è lesto Simonetti a
depositare la palla in rete di piede su cross di
Finocchio, approfittando di una incertezza nelle
valutazioni tra Volpe prima e Lo Porto poi. Nella
seconda occasione Gomez salta da solo di testa indisturbato
girando in rete un assist di Pavan. La strana curiosità
è che in marcatura sul centravanti nerazzurro
erano rimasti Ricci e Marchi. Ma un centravanti
non va marcato da uno dei due centrali di difesa?
Difficile spiegarlo. Oppure il calcio è cambiato
e qualcuno allora un giorno dovrà spiegarcelo
questo mutamento. Però è un dato di
fatto che questi due gol hanno steso a livello psicologico
un Gubbio come quando un pugile assesta due fendenti
sul volto di un avversario che viene mandato al
tappeto e poi fatica a rialzarsi prima del knock-out.
Ma lo dicono anche i numeri che qualcosa non quadra
nelle retrovie. Sono 18 le reti subite in 11 partite.
Prima 10 incassate in cinque partite nell'era Cornacchini,
poi 8 reti in sei partite con il nuovo tecnico Pagliari.
Un piccolo miglioramento c'è stato, ma ancora
non basta affatto. D'altronde i numeri dicono anche
che il Gubbio possiede la seconda peggior difesa
del girone: peggio ha fatto solo il Santarcangelo
con 28 reti subite. Solo in due occasioni la porta
è rimasta inviolata: con il Sudtirol e con
la Reggiana. Qualcosa va registrato nel reparto
arretrato perchè poi certi errori in serie
C si pagano a caro prezzo. Soprattutto quando si
incontra una squadra come il Renate che ha subito
finora solo 5 reti in campionato e non è
un caso che possiede la migliore difesa del girone.
Infatti nella ripresa non c'è stato il modo
(un campo impraticabile) e il tempo (reazione tardiva)
per riequilibrare una gara ormai pressochè
compromessa. C'è stata solo una fiammata
nell'arco di dieci minuti con il gol della bandiera
di Ciccone, con l'aggiunta di due conclusioni velleitarie
di Marchi e Jallow. Troppo poco. E il knock-out
definitivo è sopraggiunto con l'espulsione
di Cazzola che ha in pratica chiuso il sipario sul
match. Ma non è tutto. Passiamo ad un'analisi
a livello tattico. Da quando è arrivato Pagliari
ci ha ormai abituato a disegnare sul campo un preciso
schieramento tattico: quattro difensori, quattro
centrocampisti con ali che si prestano anche ad
offendere, un trequartista lasciato libero di svariare
tra le linee a supporto di un vero centravanti.
Nel dettaglio si tratta di un 4-4-1-1 chiaro e trasparente.
In uno schema di gioco in cui è diventato
basilare il ruolo di Casiraghi che è cresciuto
notevolmente da quando è stato schierato
nel suo ruolo più congeniale. Non è
un caso che il trequartista lombardo è stato
cruciale nelle azioni chiave nelle partite importanti
come con il Sudtirol: assist man per il tiro decisivo
di Cazzola dell'1-0. É successo pure a Pordenone:
assist al bacio per il gol di Marchi e susseguente
gol del raddoppio dello stesso Casiraghi che stavolta
viene ricambiato da un assist di Marchi. Idem con
il Fano quando sono decisivi i piedi di Casiraghi
che apre la strada al gol del definitivo 3-2 di
Kalombo. Curioso ma vero ma anche a Salò
lo stesso fantasista porge l'assist gol per Kalombo
su uno schema di punizione iniziato da Lo Porto.
E con la Reggiana il gol vittoria è in realtà
un autogol di Manfrin che guarda caso cerca di fermare
un tiro partito dai piedi di Casiraghi. A Meda contro
il Renate invece la luce si è spenta e il
Gubbio ha brancolato nel buio. Casiraghi non è
stato influente, è stato costretto spesso
e volentieri di carpire dei palloni nelle retrovie
perchè a livello sistematico era ostruito
dalle coperture preventive che sono state adottate
dal Renate nella fase di transizione negativa (denominazione
in gergo). Si nota che quando si spegne il faro
ne risente tutta la squadra. Come dire, tutto ruota
intorno a Casiraghi.
• 05
NOVEMBRE 2017 Pagliari:
"Prova sì, ma due distrazioni fatali".
Adamo: "Stupiamo". Le foto di Renate-Gubbio
Gubbio,
mal di Lombardia. Prima ko a Bergamo con l'Albinoleffe,
poi a Salò con la Feralpi, ora a Meda contro il Renate.
Tre partite e zero punti. Un uno-due micidiale di
Simonetti e di Gomez che spiana la strada ai nerazzurri
con la complicità di una difesa rossoblù
praticamente impietrita. Una reazione sterile e
pure tardiva porta al gol di Ciccone ma nel finale
costa cara anche l'inferiorità numerica dopo
l'espulsione di Cazzola per condotta violenta. Si
tratta della seconda sconfitta consecutiva in trasferta.
Nonostante ciò, il tecnico Dino Pagliari
vede il bicchiere mezzo pieno: "Si è
giocato alla pari contro il Renate. Si è
giocato alla pari dal primo al 95esimo minuto. Soprattutto
nella ripresa abbiamo potuto dire la nostra. Avevamo
messo la partita nei binari giusti per segnare,
ma onore al Renate che ha saputo sfruttare le sue
opportunità. Ma la partita l'ha fatta il
Gubbio. Il piglio giusto non è cambiato di
una virgola anche su un campo che poi è diventato
molto pesante. La prestazione pertanto c'è
stata, non c'è nessuna discussione da fare.
L'espulsione di Cazzola? Ero lontano una quarantina
di metri, non ho visto nulla e quindi non so, valuteremo".
L'allenatore rossoblù però poi ammette
che ci sono stati degli errori e lo dice apertamente:
"Due nostre distrazioni hanno spianato la
strada al Renate che ha saputo sfruttare i nostri
errori". Sull'altra sponda parla il vice
allenatore Gioacchino Adamo (Cevoli era squalificato)
e si ritiene soddisfatto di una squadra che come
afferma non finisce di stupire: "Una gara
che si presentava complicata contro una formazione
che si è dimostrata in salute. Perciò
questa la reputo una vittoria molto importante.
Abbiamo messo la partita subito sui binari che volevamo
con i gol di Simonetti e di Gomez. Nella ripresa
abbiamo abbassato il baricentro, ma ci stava. D'altronde
il campo pesante non ci ha aiutati nel gioco in
velocità mentre a sua volta ha aiutato il
Gubbio per la sua fisicità. Perciò
si tratta di una vittoria che ha un grande valore.
Questo Renate sorprende per i suoi risultati, ma
è frutto del grande lavoro che si fa sempre
in settimana in campo". Intanto ecco
le foto (12 immagini) della gara tra Renate e Gubbio.
Fotoservizio di Alex Zambroni. Con la collaborazione
di Fabio Mariani del Renate Calcio.
• 05
NOVEMBRE 2017 Renate,
2-1 al Gubbio. Uno-due Simonetti e Gomez. Ciccone
accorcia ma Cazzola è espulso
Gubbio
contro il Renate a Meda. Decidono due gol nel primo
tempo di Simonetti con un tiro sottoporta e di Gomez con
un colpo di testa. Un gol in spaccata di Ciccone
nella ripresa non basta. Il trainer Pagliari conferma il 4-4-1-1.
Volpe in porta. Difesa a quattro con Kalombo, Burzigotti,
Dierna e Lo Porto. Centrocampo sull'asse Cazzola,
Giacomarro, Ricci e Ciccone. Davanti Casiraghi tra
le linee a supporto di Marchi. La cronaca. Al 2'
percussione sulla destra di Simonetti che crossa
in area, spizza di testa Gomez, tiro al volo di
sinistro di Lunetta in diagonale che termina di
poco a lato, deviato in corner da Kalombo. Al 6'
su punizione in area di Casiraghi, la palla finisce
in rete dopo un tocco in mischia di Ricci, ma l'arbitro
ferma tutto per fuorigioco su segnalazione del guardalinee.
Al minuto 11 padroni di casa in vantaggio: cross
pennellato da sinistra di Finocchio in area, da
destra sbuca Simonetti che brucia sul tempo Lo Porto
e di piatto destro insacca la sfera a mezz'altezza
in rete, con il portiere fuori causa. Al 29' arriva
il raddoppio nerazzurro: cross da sinistra di Pavan
in area, Gomez anticipa tutti e di testa incorna
a rete con la palla che si insacca a fil di palo.
Il primo vero tiro in porta del Gubbio arriva al
36' quando Giacomarro prova la botta dalla distanza,
ma la palla a palombella termina alta. Al 44' c'è
Palma che calcia direttamente in porta una punizione
da posizione molto decentrata, vola Volpe che devia
la sfera da sotto la traversa. La ripresa. Al 12'
tiro dal limite di Gomez radente, para a terra Volpe.
Al 15' cerca la porta Palma su una punizione decentrata,
para Volpe che non si fa sorprendere. Al 21' su
punizione di Palma in area, tenta la sforbiciata
Di Gennaro, palla di poco a lato. Al 22' però
è il Gubbio che trova la rete: cross da destra
di Cazzola in area, Ciccone si avventa sul pallone
con un tocco di sinistro in spaccata e insacca la sfera in rete.
Al 32' tiro secco di Marchi dal limite, para a terra
Di Gregorio. Al 33' lancio in profondità
di Giacomarro in
area, Jallow schiaccia di testa in porta, para in
tuffo ancora Di Gregorio. Al 35' entrata dura di
Cazzola su Ungaro sulla linea di centrocampo e il
calciatore viene espulso: cartellino rosso diretto.
Al 45' ci prova Ungaro con un tiro di sinistro dalla
distanza, palla di poco alta. Tabellino:
Renate - Gubbio (2-1): Renate
(4-3-3): Di Gregorio; Mattioli (42' st Malgrati), Di Gennaro, Teso,
Anghileri; Simonetti, Pavan, Palma (22' st De Micheli); Finocchio
(30' st Vannucci), Gomez,
Lunetta (22' st Ungaro). A disp.. Cincilla, Savi,
Makinen,
Musto, Sofia. All. Cevoli (squalificato, in panchina
Adamo). Gubbio (4-4-1-1): Volpe; Kalombo,
Burzigotti, Dierna, Lo Porto; Cazzola, Giacomarro,
Ricci (1' st Sampietro), Ciccone (40' st Manari); Casiraghi
(19' st Jallow); Marchi. A disp.:
Costa, Paolelli, Paramatti, Piccinni, Bergamini,
Conti, Libertazzi.
All. Pagliari. Arbitro: Schirru di Nichelino
(Dell'Olio di Molfetta e Politti di Lecce). Reti:
11' pt Simonetti (R), 29' pt Gomez (R), 22' st Ciccone
(G). Espulso: 35' st Cazzola (G) per condotta
violenta. Ammoniti:
Pavan (R), Di Gennaro (R), Dierna (G), Ciccone (G),
Mattioli (R).
Angoli: 10-4 per il Gubbio. Recupero: 0' pt; 5' st.
Spettatori: 250 circa. Risultati:
Dodicesima Giornata - Serie C - Girone B: Feralpisalò
- Padova 2-2 7'
Belingheri (P), 19' Guerra (F) rig., 34' Ferretti
(F), 37' Capello (P) Fermana
- Albinoleffe 0-3 12'
Colombi (A), 53' Sbaffo (A), 95' Kouko (A) Mestre
- Bassano 1-0 64'
Beccaro (M) rig. Pordenone - Triestina 2-4 3'
Misuraca (P), 50' Troiani (T), 51' Magnaghi (P),
53' Arma (T), 67' Mensah (T), 72' Troiani (T) Reggiana
- Fano 1-0 79'
Lombardo (R) Renate - Gubbio 2-1 11'
Simonetti (R), 29' Gomez (R), 67' Ciccone (G) Santarcangelo
- Modena rinviata Teramo
- Sudtirol 0-0 Vicenza
- Sambenedettese 2-1 36'
Esposito (S), 80' Comi (V) rig., 92' Comi (V)
• 04
NOVEMBRE 2017 Il
"glossario" di Pagliari. Spiega la sua
terminologia. Con il Renate rientra in difesa Piccinni
Verso
la sfida contro il Renate. Out sempre gli infortunati
Malaccari, Pedrelli e Valagussa, in aggiunta a Fumanti.
Il trainer Dino Pagliari è sintetico dopo
la rifinitura: "Sappiamo chi è il
Renate e non si può più nascondere.
Una squadra ben messa in campo e sa prendere pure
pochi gol. Ma credo che noi abbiamo gli strumenti
per competere con qualsiasi avversaria. Uso questa
parola 'strumenti' e non armi perchè è
un termine militaresco e non siamo in guerra. Tuttavia
penso che abbiamo raggiunto una fase in cui la squadra
per intensità e per qualità può
fare bene, e può giocarsela con tutti. Perchè
uso spesso la parola ragazzotti? Mi piace usare
questa terminologia perchè questi ragazzotti
hanno un'eta dove si vive con spensieratezza. Beati
loro, aggiungo". Per quanto riguarda la
formazione non ci dovrebbero essere delle novità.
Conferma del modulo 4-4-1-1. Volpe in porta. Quartetto
difensivo con Kalombo, Burzigotti, Dierna e Lo Porto.
A centrocampo l'asse sarà formato da Cazzola,
Giacomarro, Ricci e De Silvestro. Di punta Casiraghi
tra le linee a supporto della punta Marchi. Questa
la lista dei 22 convocati. Portieri: Volpe
e Costa.
Difensori: Burzigotti, Dierna, Lo Porto, Paolelli, Paramatti, Piccinni e Kalombo.
Centrocampisti: Conti, Giacomarro, Ricci, Bergamini, Casiraghi, Sampietro e Manari.
Attaccanti: Marchi, Libertazzi, Cazzola, Ciccone, De Silvestro e Jallow.
Arbitra il signor Fabio Schirru di Nichelino, che sarà coadiuvato dagli
assistenti Mauro Dell'Olio di Molfetta e Mattia
Politi di Lecce. Si gioca allo stadio di Meda. Il
Renate non può contare in panchina sull'allenatore
Cevoli (è squalificato) e ci sarà
al suo posto il vice Adamo. Probabile conferma del 4-3-3. Con Di Gregorio in porta.
Difesa a quattro con Anghileri, Di Gennaro, Teso
e Vannucci. Centrocampo con Simonetti, Pavan e Palma.
Di punta il tridente Finocchio, Gomez e Lunetta.
• 02
NOVEMBRE 2017 Lunetta:
"Renate, squadra giovane. Gubbio forte,
ha trovato i giusti equilibri. L'anno scorso..."
Nella
scorsa stagione era tra le file del Gubbio in prestito
dall'Atalanta. In questa stagione invece sta giocando
con il Renate, girato dagli stessi orobici. Stiamo
parlando di Gabriel Lunetta. Come si trova in questa
nuova realtà? "Mi trovo bene, c'è
un gruppo molto affiatato. Un gruppo compatto, c'è
pure un certo entusiasmo e i risultati ci stanno
dando ragione". In questa annata sta giocando
sempre titolare come esterno di attacco nel 4-3-3
disegnato da Cevoli, nonostante ci sono buoni calciatori
sul fronte avanzato come ad esempio Gomez: "Ma
Guido è un ottimo calciatore, mi trovo bene
con lui perchè è forte. Sono contento
dello spazio che ho avuto fino adesso. Ma si stanno
facendo delle cose positive e stiamo lavorando veramente
bene". A nostro avviso il Renate è
la squadra sorpresa, l'obiettivo? "La salvezza.
Speriamo di raggiungerla quanto prima e poi semmai
penseremo ad altro. Siamo un gruppo giovane e la
classifica è corta". Il Renate può
definirsi il Gubbio della passata stagione che nel
girone di andata viaggiava sulle ali dell'entusiasmo
e offriva un ottimo calcio, si trova d'accordo?
"Ma sì, su certi aspetti è
così sicuramente. Siamo stati tra i primi
posti fino a campionato inoltrato. Significa che
le cose si stavano facendo molto bene. Poi nel girone
di ritorno abbiamo avuto qualche difficoltà
in più, però è anche vero che
si può considerare di avere fatto una grande
annata perchè in primo luogo l'obiettivo
iniziale era la salvezza. Mentre il Gubbio è
arrivato sesto in classifica e allora si è fatto
un campionato strepitoso". Del Gubbio attuale,
un giudizio? "Sono rimasto in contatto con
alcuni miei ex compagni con cui ho legato l'anno
scorso. E mi dicono che adesso la squadra sta viaggiando
ad ottimi livelli, molto quadrata e compatta, perciò
per noi sarà una partita molto tosta. Da
quando è arrivato il nuovo mister ho visto
che la squadra ha trovato quegli equilibri che prima
mancavano. La squadra si sa che è forte.
Del resto ci sono individualità importanti
per la categoria come Casiraghi e Marchi. La classifica
non è veritiera per il Gubbio in base alla
qualità della squadra, perciò può
venirne fuori". La sua esperienza invece
di Gubbio nell'anno scorso? "La considero
un'annata molto importante per me stesso perchè
a livello di mentalità sono cresciuto molto.
Ho un bel ricordo della città. Nonostante
io abbia avuto qualche difficoltà durante
la stagione, a causa pure di un infortunio che mi
ha tenuto fuori dal campo per tanto tempo. Non sono
riuscito a rendere come avrei sperato. Però
mi sono trovato con tutti molto bene, con i compagni
e con tutte le persone. Ho ricordi belli di Gubbio
e non vedo l'ora di riaffrontarlo". Forse
però si sarebbe aspettato di avere un po'
più di spazio? "Ribadisco che ho
avuto delle difficoltà per via degli infortuni.
Del resto all'inizio ero partito bene. Poi è
chiaro che si sono fatte delle scelte e ognuno le
deve rispettare". Comunque quello spazio
ci fu in quella gara contro la Samb ai playoff,
ma il Gubbio venne eliminato: un ricordo? "Quando
entrai in quello spezzone di partita feci molto
bene. Perchè con la testa sono stato sempre
positivo. Ma quello rimane il rammarico più
grande della stagione perchè siamo incappati
in una giornata storta. Gli episodi non sono stati
dalla nostra parte. Comunque sia fu una grande annata
per tutta la squadra". Curiosità:
domenica scorsa Lunetta ha avuto modo di ritrovarsi
davanti Magi con il suo Bassano, cosa vi siete detti?
"Con il mister ci siamo salutati prima della
partita e alla fine mi ha fatto i complimenti per
quello che sto facendo. Ci siamo scambiati un 'in
bocca al lupo' e c'è stato un colloquio molto
cordiale e tranquillo. Il Bassano è una delle
squadre più forti che abbiamo affrontato,
con un reparto offensivo che ci ha messo in difficoltà
nell'arco della gara: gioca proprio bene e in alcuni
frangenti abbiamo avuto fortuna negli episodi".
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