SERIE C - GIRONE B
VENTESIMA GIORNATA
SAB. 21 DICEMBRE 2024
STADIO GIUSEPPE SIVORI
ORE 17:30

SESTRI LEVANTE

2

GUBBIO

1

VENTUNESIMA GIORNATA
SAB. 4 GENNAIO 2025
STADIO PIETRO BARBETTI
ORE 15

GUBBIO-LUCCHESE

> Calendario completo: (vedi)

Clicca le immagini rossoblu!

CLASSIFICA
GIRONE B SERIE C
2024-2025

Pescara
Ternana (-2)
Entella
Torres
Vis Pesaro
Arezzo
Rimini
Campobasso
Pineto
Ascoli
Pianese
Carpi
Perugia
Gubbio
Pontedera
Spal (-3)
Lucchese
Milan Futuro
Sestri Levante
Legnago

41
41
41
36
35
35
29
25

25

25
25
25
23
22
20

19
19
16
16

13

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Risultati Calcio...

VENTESIMA GIORNATA
DOM. 22 DICEMBRE 2025

Ascoli
Spal

1
1

Campobasso
Arezzo 

0
1

Lucchese
Pineto

3
3

Milan Futuro
Entella

1
2

Perugia
Pianese

1
1

Pescara
Ternana 

0
0

Pontedera
Legnago

0
0

Rimini
Carpi

0
0

Vis Pesaro
Torres

1
3

Marcatori 2024-2025
Serie C - Girone B

Cicerelli Ternana
Corazza Ascoli
Bruzzaniti Pineto
Cianci Ternana

12
11
11
9

Vedi lo stadio Barbetti!

Marcatori Gubbio
2024-2025

Tommasini
D'Ursi
Rosaia
Corsinelli
Fossati
Rocchi
Rovaglia
Tozzuolo

3
2
2
2
2
2
1
1

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VENTUNESIMA GIORNATA
SAB. 4 GENNAIO 2025

Gubbio-Lucchese

Arezzo-Vis Pesaro

Carpi-Milan Futuro

Legnago-Campobasso

Pianese-Ascoli

Pineto-Sestri Levante

Spal-Perugia

Ternana-Pontedera

Torres-Pescara

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30 NOVEMBRE 2016
La maglia: piace quella "classica". Ma nel 1981-1982 ne esisteva una particolare...

Questione di maglie. Da tempo tiene banco qual è la più gradita dai tifosi. Cioè quella "classica" con le bande larghe (stile Genoa) con cui il Gubbio ha "esordito" in questo campionato dalla partita di sabato scorso contro il Mantova. Mentre in avvio di campionato aveva giocato con una maglia a bande più fine, cioè a strisce più strette. Spesso si è creato un dibattito (soprattutto sul muro di Gubbiofans.it) e la gran parte dei tifosi preferiscono la cosiddetta maglia tradizionale come quella che si può vedere in foto sulla sinistra. Ma in realtà, pure nel passato, non sono mancate delle maglie che sono andate fuori dalla logica da quella standard. Grazie ad un tifoso (che la tiene come un cimelio) ne abbiamo trovata una molto particolare. Ve la mostriamo in foto. Maglia rossa, con una banda blù traversale che inizia dalla parte del petto fino al collo. Ma non è finita. All'altezza dello scudetto (cioè il simbolo dell'A.S. Gubbio 1910) un piccolo accorgimento: due strisce rosso e blù molto fini, delineate sempre in linea trasversale. Sinceramente ci ricordavamo di questa maglia, ma non in quale precisa data. Dopo una ricerca approfondita abbiamo scoperto che è stata indossata nella stagione 1981-1982 e qui mostriamo proprio la foto della squadra dell'epoca. Pertanto quella maglia numero "7" apparteneva a Luciani. In quella squadra c'erano giocatori come Cerafischi, Francioni, Brugnoni e Lauri. Gli allenatori erano la coppia Cambiotti e Mancini. La foto della squadra ci è stata concessa da Mauro Lauri che ricorda proprio quella particolare maglia: "Sì, abbiamo avuto pure questa maglia, come ad esempio ce ne abbiamo avuta una di colore giallo. Quella volta le maglie erano di lana, solo successivamente si è scoperto il sintetico. Tuttavia per me la maglia più bella è quella a bande larghe stile Cagliari". In pratica sposa in pieno la maglia con cui il Gubbio ha giocato sabato a Mantova. Ma Mauro Lauri tra tante cose, ci svela un'altra curiosità. All'epoca proprio quelle maglie di lana venivano fatte appositamente dalle sorelle stiliste Giovanna e Micol Fontana (Alta Moda Italiana dell'epoca). Per chiudere la nostra ricerca si può dire che quelle maglie furono utilizzate solo per quella stagione (1981-1982): il Gubbio giocava nel campionato Interregionale (adesso chiamato serie D) e si piazzò all'undicesimo posto. Notiziario. Cambio di allenatore e staff nel Modena: esonerato Pavan, in gialloblù arriva Eziolino Capuano (ex allenatore di Arezzo e Paganese) e con lui si è portato dietro il vice Padovano e il preparatore atletico Truda. In casa Parma invece la situazione è in alto mare: si deve ancora decidere il nuovo diesse (probabile Francesco Palmieri) e il nuovo allenatore. Per ora la squadra è stata affidata a Morrone (allenatore della Berretti dei ducali) reduce dal ko di Ancona.

29 NOVEMBRE 2016
Giacomarro: "Duttili e di qualità". Zanchi: "Squadra compatta". Magi: "Ora sfacciataggine..."

Parlano due calciatori, oltre al tecnico Magi. Andiamo per ordine. Partiamo dal centrocampista Dario Giacomarro: "Fuori casa otteniamo più risultati perchè giochiamo meglio e poi siamo più bravi nelle ripartenze. In casa invece siamo più belli, ma meno concreti. Tuttavia bisogna dire che il tecnico Magi è molto bravo a lavorare per il gruppo: ce lo ha detto dai primi giorni, il gruppo è fondamentale, proprio per questo motivo chiunque scende in campo poi dà il massimo. Inoltre in questa squadra ci sono dei calciatori di qualità a mio avviso e sono anche duttili per adattarsi bene in diversi moduli. Da Mantova? Ne usciamo bene, soprattutto nel primo tempo abbiamo dimostrato le nostre qualità e siamo stati molto concreti. Poi nella ripresa siamo calati perchè avevamo speso molto. Domenica in casa con la Reggiana capolista? Ma noi guardiamo solo a noi stessi, come in ogni partita. Quanto è importante un allenatore? Molto, perchè è una guida e sa creare equilibrio in un gruppo". Tocca poi al terzino sinistro Andrea Zanchi che spiega: "Sì, ho avuto delle critiche in avvio di stagione, ma me le porto dietro da sempre, da quando avevo 18 anni. Sono un calciatore a cui piace molto spingere, l'ho sempre fatto, perchè sono le mie caratteristiche e tendo meno a difendere. Ma adesso tutta la squadra è cresciuta e pure il sottoscritto. Da 310 minuti difesa imbattibile? Ma sì, credo poi che il rientro di Rinaldi sia stato determinante perchè ha esperienza ed entra in campo con la giusta mentalità: lui si fa molto sentire anche dai compagni. Ma adesso siamo una squadra tosta, compatta. La Reggiana? É forte sia nei singoli che come squadra, ma credo che noi abbiamo delle qualità e il lavoro di mister Magi è proprio evidente. D'altronde offriamo un buon calcio. Adesso non ci resta che avere costanza e poi possiamo tirare le somme: prima la salvezza, poi prendiamo quello che viene. Ribadisco, qui esiste un grande gruppo. E dico: la differenza per vincere la fa sempre la fame che esiste in un gruppo". Tocca così al trainer Magi e chiediamo subito una domanda esplicita: ora un trittico di partite verità con le top del girone? "Sì, partite importanti, ma non possono dare un segnale definitivo. C'è ancora troppo tempo, c'è ancora tutto un girone di ritorno da giocare. Sicuramente questo trittico di partite ci possono dare dei riferimenti importanti. Credo che per affrontare le avversarie top del girone bisognerà avere un aspetto forte a livello fisico e psicologico. Per questo dico che la Reggiana è molto forte, quadrata, e noi per dare il meglio di noi stessi dobbiamo usare una certa sfacciataggine: serve spensieratezza e quel pizzico di incoscienza per esaltare al meglio le nostre caratteristiche. Il cambio di modulo dal 4-3-1-2 al 4-4-1-1? Sì, lo abbiamo fatto sempre quando eravamo già in vantaggio. Diciamo che questo cambio a partita in corso ci permette di essere più equilibrati quando sugli esterni si va in difficoltà e riusciamo così a coprire meglio il campo. Ferretti? Quest'anno gioca in un ruolo diverso, si è adattato: è un calciatore molto umile, gioca più da attaccante, è molto bravo nell'uno contro uno e tutto ciò lo ha agevolato. Diciamo anche che forse ha raggiunto la giusta maturazione psicologica. Valagussa? Mi sta meravigliando come mezzala, un ragazzo silenzioso, diligente e che lavora molto bene". Intanto è già partita la prevendita dei biglietti per Gubbio-Reggiana: sono disponibili alla Tabaccheria 2000.

28 NOVEMBRE 2016
Focus. Il gol di Ferretti finisce su... Striscia la Notizia. E da 310 minuti senza prendere gol

Mantova, prima in Italia come qualità della vita. É riuscita a scalzare dalla prima posizione Trento. A seguire Belluno e Pordenone, poi Siena e Parma. Lo ha stilato la classifica annuale di Italia Oggi - Università La Sapienza di Roma. In ambito calcistico quindi il Gubbio deve essere onorato di avere vinto nella città dove si vive meglio in Italia. E almeno in ambito calcistico il popolo eugubino può gioire. Può gioire perchè innanzitutto lo dicono i numeri. Una squadra che riesce a vincere sei partite su otto in trasferta da matricola. Solo l'Alessandria ha fatto meglio perchè ha vinto sempre lo stesso numero di partite in trasferta (6), ma non ha mai perso: infatti poi ha raccolto due pareggi. D'altronde la squadra allenata da Piero Braglia (è nel girone A di Lega Pro) è l'unica compagine ancora rimasta imbattuta in tutti i campionati professionistici: ha ottenuto 12 vittorie e tre pareggi. Poi da tre partite il Gubbio non prende gol (e questa è una notizia). Pensare che nella passata stagione (rossoblù trionfanti in serie D), è successo una sola volta: tra la dodicesima e la quattordicesima giornata (dal 15 al 29 novembre) nelle partite con Ghivizzano (0-0), Voluntas Spoleto (3-0) e Sangiovannese (0-1) la difesa eugubina era riuscita a non prendere gol. Tra l'altro dopo due partite dove la difesa ha barcollato (8 gol incassati nelle gare con Teramo e Parma), il Gubbio ha compattato la difesa e ha messo giù la saracinesca. Da tre gare tuttavia c'è stato pure un cambio tattico. Nell'approccio non è cambiato niente perchè il trainer Magi è sempre partito con il 4-3-1-2. Poi nella ripresa, per gestire meglio la partita, ha modificato il suo assetto con il 4-4-1-1 e talvolta con il 4-4-2. Quelle scoppole forse sono servite per fare chiarezza nella testa dei calciatori che evidentemente hanno capito che per fare risultato serve abnegazione, umiltà e non lasciarsi andare in cali di concentrazione: di conseguenza è cresciuta una reale consapevolezza nei propri mezzi. Fondamentale in questo avvio di stagione è stato sicuramente Valagussa: il bolide che ha aperto le marcature a Mantova ne è la riprova, in versione goleador (già 4 gol segnati finora). Poi c'è il furetto Ferretti che sta sorprendendo tutti e ha raggiunto lo score della passata stagione: 6 gol fatti. E che gol. Gli ultimi due in sequenza (a Fano e a Mantova) di pregevole fattura: colpi di classe che avevano solo alcuni storici numeri "10" come Maradona o Zico, anche se come calcia (e come muove il corpo mentre calcia) assomiglia molto alle giocate di Roberto Baggio. Ma Ferretti in realtà ha il numero "7" sulle spalle (è un'ala e non un fantasista), ma poco conta. Anche se il Gubbio in passato ha avuto dei calciatori con il numero "7" che avevano colpi di genio: a partire da Ciucarelli, De Juliis, Rossi, fino ad arrivare nell'era Torrente dove c'erano Casoli o un certo Galano (ora in B al Vicenza). E la magia di Ferretti è finita in prima serata di lunedì nella trasmissione "Striscia La Notizia" (Canale 5) nella rubrica "Striscia Lo Striscione" di Cristiano Militello: le immagini del gol al minuto 3 e 58 secondi. Tuttavia è chiaro che la forza di questo Gubbio è soprattutto il gruppo con il timoniere. Nel calcio i risultati non vengono mai per caso. Ora un trittico di partite verità. E poi, chissà.

26 NOVEMBRE 2016
Notari: "Armonia al 110%". Magi: "Vittoria sì, ma gestire meglio". Le foto di Mantova-Gubbio

Terza vittoria consecutiva. La sesta vittoria in trasferta su otto partite. La difesa non prende gol da tre partite, precisamente da 310 minuti. Gubbio che parte forte e colleziona il vantaggio con Valagussa (bolide da fuori area) e Candellone (gol in diagonale). Musto spreca un rigore, ma poi nel finale Ferretti regala un'altra perla simile al gol di Fano: tiro a palombella da lontano che scavalca il portiere. Il trainer Giuseppe Magi si gode questa vittoria, ma fa qualche appunto. Ecco cosa dice: "Tutto bene in avvio. Gol di Valagussa e raddoppio di Candellone. Abbiamo effettuato delle trame di gioco importanti, tutto meritato, prestazione perfetta. Poi però la partita è cambiata di registro. Il Mantova ci ha messo furore agonistico e ci ha messo in difficoltà. Sono saltati un po' gli schemi e devo dire che mi aspettavo un Gubbio più quadrato. Abbiamo smesso un po' di giocare, ma per fortuna poi abbiamo combattuto. Abbiamo sofferto e Narciso ha fatto la sua prestazione salvandoci nei momenti più pericolosi. É stata una partita maschia, il gioco si è fatto duro, ma la squadra ha risposto bene. Abbiamo incontrato un Mantova molto fisico, ma noi abbiamo risposto con determinazione e fisicità. Però mi piacerebbe che si gestisse un po' meglio il possesso palla". Il Gubbio nella ripresa è passato dal 4-3-1-2 al 4-4-1-1 per poi passare al 4-4-2, il motivo? "Perchè facevamo fatica con le mezzali sugli esterni. Perciò abbiamo cercato di raddoppiare sugli esterni per poi essere più efficaci nelle ripartenze alla ricerca degli spazi. Ripeto: dopo il 2-0 la squadra ha pensato che il Mantova mollasse, invece ci ha pressato e dico che è stato anche sfortunato". Ma il tecnico rossoblù chiude con un concetto ben preciso: "Comunque dico che sono contento della squadra e della vittoria. Questi ragazzi mi stanno meravigliando". Euforico il presidente Sauro Notari ma predica calma e gesso: "Siamo sulla giusta strada, ma piedi per terra. Sono contento della squadra, questo è un gruppo formidabile. Sono venuto dallo spogliatoio e posso dire che esiste una armonia al 110%. Ora un trittico di partite difficili? Mi auguro che sia un mese (di dicembre ndr) importante perchè ci giochiamo la salvezza. D'altronde la nostra squadra gioca meglio con chi gioca a calcio. Prima la salvezza e poi ci possiamo davvero divertire. Se serve una punta? I tifosi ce lo stanno chiedendo... ma intanto finiamo il girone di andata. Poi faremo i conti, ci metteremo a tavolino con il mister e il direttore sportivo per tirare le somme. Ma non deve essere una forzatura. Qui c'è un gruppo amalgamato, quindi chi arriverà deve avere lo spirito giusto perchè non ci possiamo permettere di fare dei danni". La società del Mantova, tramite il sito ufficiale (Mantovafootballclub.it), comunica che "provvederà al rimborso del costo del biglietto sostenuto dai mantovani e il rimborso varrà anche per gli abbonati", come del resto aveva anticipato il presidente Serafino Di Loreto. Intanto ecco le foto tra Mantova e Gubbio (18 immagini) che si trovano nel link sotto la foto in homepage e nella sezione "fotogallery". Fotoservizio di Simone Grilli. Ma ecco il link completo. Per vedere gli highlights sul sito web Sportube.tv, di seguito il link.

26 NOVEMBRE 2016
Gubbio, cala il tris a Mantova (0-3). Apre Valagussa, bis di Candellone e la perla di Ferretti

Gubbio contro il Mantova di sabato (ore 16:30). Il trainer Magi conferma il modulo 4-3-1-2 con il rientro di Candellone in attacco. Il tecnico dei biancorossi Prina opta invece per il 3-4-3 con il nuovo arrivo già schierato dal primo minuto, ovvero l'attaccante francese Laplace proveniente dal Monaco. Gubbio che scende in campo con la nuova maglia rossoblù a bande larghe. Mantova invece che gioca in maglia bianca con striscia rossa trasversale. Pronti e via, il Gubbio passa in vantaggio al primo affondo. Al 4' sponda di Casiraghi dal limite verso Valagussa che calcia al volo di controbalzo, di destro, di collo pieno: la palla parte veloce verso la porta, sbatte sotto la traversa e si insacca in rete. Un bolide che non lascia scampo al portiere Bonato. Al 7' risposta con un tiro di Di Santantonio che termina di poco alto. Al 10' rossoblù che sfiorano il raddoppio: corner di Casiraghi in area, Burzigotti in tuffo di testa devia la palla in porta, Bonato da terra riesce a respingere la sfera come può; sulla ribattuta Valagussa non riesce a calciare il colpo vincente da pochi passi. Al 25' Caridi apre bene dalla sinistra in area verso Di Santantonio che però non raccoglie l'invitante assist a pochi passi dalla porta. Al 26' il Gubbio raddoppia: Ferretti serve in area Candellone che si gira e poi di destro in diagonale indirizza la palla nell'angolino, radente. Al 31' si sfiora pure il tris: lancio in area di Valagussa, sponda di Burzigotti verso Marini che calcia al volo di destro, palla di poco a lato. Al 32' ci prova Caridi dal limite, Narciso in tuffo si salva in corner in due tempi. L'allenatore Prina fa due cambi già nel primo tempo: fuori Laplace e pure l'ex Raggio Garibaldi per Salifu e Ruopolo. Al 37' proprio il neo entrato Ruopolo si fa pericoloso con un tiro solo davanti al portiere, ma Narciso con la punta delle dita riesce a deviare la sfera quel tanto che basta che colpisce il palo. Al 43' Marchi si gira in area con un tiro di sinistro al volo angolato, Narciso c'è e in tuffo para in maniera provvidenziale. Ripresa. Il trainer Magi fa subentrare Romano al posto di Candellone, così si passa al 4-4-1-1: a centrocampo l'asse Valagussa, Romano, Croce e Giacomarro; Casiraghi trequartista a supporto dell'unica punta Ferretti. Succede questo al 15'. Al 18' ci prova Ruopolo di testa in area, palla che va a lato. Al 21' però Magi cambia di nuovo modulo passando al 4-4-2 con l'entrata di Musto (che affianca Ferretti) al posto di Casiraghi. Al 25' Siniscalchi calcia una punizione dal limite, ma va alta. Al 36' calcio di rigore per il Gubbio dopo un fallo in scivolata di Carini su Musto, protesta Siniscalchi e viene espulso. Un minuto più tardi (37') è Musto che si porta proprio sul dischetto ma fallisce tutto perchè Bonato in tuffo intercetta il penalty. Ma non è finita qui perchè ci pensa Ferretti (47') ripetendo la prodezza di Fano: dai trenta metri vede il portiere fuori dai pali, calcia di sinistro un tiro a palombella con la palla che si insacca sotto la traversa. Ennesima perla.
Tabellino: Mantova - Gubbio (0-3):
Mantova (3-4-3): Bonato; Gargiulo, Siniscalchi, Carini; Di Santantonio (29' st Bandini), Zammarini, Raggio Garibaldi (34' pt Ruopolo), Regoli; Laplace (34' pt Salifu), Marchi, Caridi. A disp.: Maniero, Romeo, Menini, Tripoli, Maccabiti. All.: Prina.
Gubbio (4-3-1-2): Narciso; Marini, Burzigotti, Rinaldi, Zanchi; Valagussa, Croce, Giacomarro (31' st Kalombo); Casiraghi (21' st Musto); Ferretti, Candellone (15' st Romano). A disp.: Volpe, Marghi, Pollace, Petti, Bergamini, Conti, Costantino, Ferri Marini. All.: Magi.
Arbitro: Guccini di Albano Laziale (Zanardi di Genova e D'Aila di Trapani).
Reti: 4' pt Valagussa (G), 26' pt Candellone (G), 47' st Ferretti (G).
Espulso: 36' st Siniscalchi (M) per proteste. Ammoniti: Rinaldi (G), Di Santantonio (M). Angoli: 5-2 per il Mantova. Recupero: 1' pt; 3' st. Spettatori: 1752.
Risultati: Quindicesima Giornata - Lega Pro - Girone B:
Ancona - Parma
2-1
7' Daffara (A), 11' Nocciolini (P), 69' Frediani (A)
Bassano - Feralpisalò
1-2
12' Crialese (B), 21' Gerardi (F), 80' Ranellucci (F)
Maceratese - Forlì
1-1
54' Ventola (M), 65' Ponsat (F)
Mantova - Gubbio
0-3
4' Valagussa (G), 26' Candellone (G), 92' Ferretti (G)
Pordenone - Fano
2-1
2' Ingegneri (P), 21' Masini (F), 24' Berrettoni (P)
Reggiana - Teramo
1-0
34' Mogos (R)
Sambenedettese - Albinoleffe
1-1
24' Sorrentino (S), 48' Anastasio (A)
Santarcangelo - Modena
2-0
67' Dalla Bona (S), 94' Danza (S)
Sudtirol - Lumezzane
0-0
Venezia - Padova
1-3
25' De Risio (P) aut., 29' Dettori (P), 45' Russo (P) rig., 88' Neto Pereira (P)

25 NOVEMBRE 2016
Gubbio, ventidue convocati contro un Mantova in crisi. Out Lunetta ma rientra Candellone

Gubbio verso Mantova. Indisponibile solo l'attaccante Lunetta. Rientra invece un altro attaccante, cioè Candellone, che ha scontato un turno di squalifica. Il trainer rossoblù Giuseppe Magi dopo la rifinitura mette in guardia la sua squadra: "Non bisogna commettere l'errore di pensare di trovare un Mantova in difficoltà: è una squadra che ha dei valori che non rispecchiano la classifica attuale. Ci vorrà il migliore Gubbio. Per noi è un match molto importante perchè la considero una prova di maturità perchè questa gara forse non è stimolante come altre, ma è piena di insidie. Per loro è una partita da dentro o fuori, perciò chiedo alla mia squadra determinazione e umiltà". In poche parole è una partita "trappola" per l'allenatore Magi. Tuttavia è probabile la conferma del 4-3-1-2. Narciso in porta. Quartetto difensivo con Marini, Burzigotti, Rinaldi e Zanchi. Centrocampo a tre con Valagussa, Croce (che si trova in vantaggio su Romano) e Giacomarro. In avanti Casiraghi tra le linee a supporto del duo Ferretti e Musto (che è in ballottaggio con il rientrante Candellone). Questa la lista dei 22 convocati: Narciso, Volpe, Burzigotti, Kalombo, Marghi, Marini, Pollace, Petti, Rinaldi, Zanchi, Bergamini, Casiraghi, Conti, Costantino, Croce, Giacomarro, Romano, Valagussa, Candellone, Ferretti, Ferri Marini e Musto. In casa Mantova invece regna tanta delusione. C'è rammarico per una classifica deficitaria. Ma proprio contro il Gubbio si cerca il riscatto. Tant'è che il patron dei virgiliani, Serafino Di Loreto, suona la carica: "Ho dei buoni motivi per credere che quella contro il Gubbio sarà una grande partita, così abbiamo deciso di andare avanti con mister Prina. Per questo motivo mi rivolgo a tutti i mantovani e li invito a stare vicini ai ragazzi. Venite tutti allo stadio e prometto che, se non assisterete ad una grande partita del Mantova, vi rimborserò il biglietto". Chiude con questo slogan il presidente dei biancobandati, come riporta il portale web della Gazzetta di Mantova. Mentre c'è una novità assoluta per la formazione lombarda: è l'inserimento dell'attaccante francese Ryan Laplace, 18enne, francese, appena tesseraro dal Monaco. E si parla addirittura che il trainer Prina potrebbe cambiare modulo inserendo in attacco un tridente formato da Caridi, Marchi e proprio da Laplace. Così riporta il portale web Tuttomantova.it.

24 NOVEMBRE 2016
Conosciamo l'avversaria, il Mantova. Con l'ex di turno Raggio Garibaldi. Maceratese a -3

Conosciamo l'avversario di turno, il Mantova. L'allenatore è Luca Prina, classe '65, in passato trainer di Virtus Entella e Biellese. Il tecnico biellese predilige il modulo 3-5-2. In porta troviamo Luca Maniero, classe '95, in prestito dal Crotone (ex Pordenone e Padova). Una difesa a tre formata su Juan Pablo Gargiulo ('92; argentino, in prestito dagli spagnoli del Marbella), Angelo Siniscalchi ('84; ex Salernitana e Ascoli) e Filippo Carini ('90; ex Modena e Lecce). Centrocampo a cinque basato sull'asse Andrea Bandini ('94; in prestito dall'Inter, ex Sudtirol), Enzo Di Santantonio ('95; francese, ex Genoa), Silvano Raggio Garibaldi ('89; ex Virtus Entella e Gubbio), Roberto Zammarini ('96) e Paolo Regoli ('91; ex Latina e Livorno). In attacco il duo Mattia Marchi ('89; ex Pavia e Cremonese) e Gaetano Caridi ('80; ex Pro Vercelli e Avellino), che spesso finisce in ballottaggio con Francesco Ruopolo ('83; ex Reggiana). Il Mantova viaggia in brutte acque in classifica: si trova infatti al penultimo posto (a quota 9 punti) con il tecnico Prina che è finito sulla graticola dopo una settimana di tensione. L'ultimo incontro tra le due squadre risale alla stagione 2001-2002 (serie C2, girone B): si giocò a Mantova il 4 novembre 2001 e il Gubbio, allenato allora da Marco Alessandrini, si impose per 1-0 con rete decisiva nella ripresa del "Cobra" Claudio Clementi al 54'. Ci furono addirittura quattro espulsi: i calciatori Panisson e Radice, oltre agli allenatori Falsettini e Alessandrini. Notiziario da Gubbio. Si va verso la conferma del 4-3-1-2. Probabile anche la conferma degli undici scesi in campo a Fano. Ovvero Narciso tra i pali. Difesa a quattro formata da Marini, Burzigotti, Rinaldi e Zanchi. A centrocampo il trio Valagussa, Croce e quindi Giacomarro. In avanti Casiraghi tra le linee a supporto di Ferretti e Musto. Inevitabile però che ci sono alcuni ballottaggi: Marini o Pollace come terzino destro, Croce o Romano come playmaker e di punta Musto si contende il posto con il rientrante Candellone. Altre news. La partita da recuperare (per via del terremoto) tra Maceratese e Lumezzane si giocherà mercoledì 14 dicembre (alle ore 14:30). Ma la squadra marchigiana intanto è stata penalizzata di tre punti in classifica con le decisioni giunte dal Tribunale Federale Nazionale: Maceratese che scende a quota 11 punti. Modificato anche l'orario della diciottesima giornata di campo: Gubbio-Bassano si giocherà sempre domenica 11 dicembre, ma alle ore 14:30, anzichè alle ore 18:30. A Mantova si giocherà per l'ultima volta di sabato. Poi sempre di domenica, con l'eccezione dell'infrasettimanale del 7 dicembre (si gioca a Venezia alle ore 14:30).

23 NOVEMBRE 2016
Statistica. Gubbio, primo in trasferta (16 punti) e in vittorie (8). E quel precedente nel 2010...

Questione di numeri. Gubbio a quota 25 punti in 14 partite giocate. Sono frutto di 8 vittorie, un solo pareggio e 5 sconfitte. L'unico pareggio è avvenuto all'esordio nella partita pareggiata a Pordenone. La differenza reti è pari a zero: 15 gol fatti e 15 subiti. Di sicuro il cammino dei rossoblù va meglio fuori casa, tant'è che hanno fatto meglio di tutti nel girone: 16 punti conquistati (dei 25 totali in classifica), seguito da Pordenone (15 punti), Venezia (14), Parma e Sambenedettese (13). Ma il Gubbio ricopre il primo posto anche per le vittorie ottenute del girone (8), a pari merito però con Pordenone, Reggiana, Sambenedettese e Venezia. La squadra che ha totalizzato più punti in casa invece è la Reggiana (19), seguita dal Bassano (16), mentre il Venezia è stato sconfitto solo in una occasione (a Pordenone per 1-0). A sua volta sempre il Venezia (che è capolista in classifica) possiede la migliore difesa del torneo con appena 9 reti subite, seguito da Lumezzane e Reggiana (11), e Padova (12). Il migliore attacco è del Bassano (26 reti realizzate), a seguire Pordenone (25) e Sambenedettese (23). Le note dolenti. Il Mantova è la squadra che ha ottenuto meno punti in casa (solo uno) e il maggiore numero di sconfitte (9). Il Forlì ha vinto una sola partita (quella di sabato scorso per 4-1 con il Mantova), il peggiore attacco appartiene a Lumezzane e Modena (7 gol fatti), mentre la peggiore difesa è del Forlì (25 reti subite). Il cammino del Gubbio è sicuramente soddisfacente visto che si trova all'ottavo posto, a pari merito con delle squadre blasonate come Parma e Padova, a sole quattro lunghezze dalla vetta, dove primeggia il Venezia del trainer Filippo Inzaghi. Curiosità: il Gubbio di oggi (dopo 14 giornate) ha gli stessi punti del Gubbio allenato da Torrente nella stagione 2010-2011, annata verso la magica cavalcata in serie B: 25 punti frutto di otto vittorie, un solo pareggio (con il Ravenna per 0-0) e cinque sconfitte anche allora, con la differenza solo nelle reti: 16 reti fatte (-1 adesso) e 13 subite (+2 incassate ora). Intanto proprio nel girone del Gubbio ci sono stati alcuni colpi di scena. A Parma è caos. Mal digerita la sconfitta tra le mura amiche al Tardini contro il Padova (4-1). Un cambiamento drastico. Esonerato infatti il tecnico Luigi Apolloni (ex rossoblù), ma sono stati esautorati dall'incarico pure i responsabili dell'area tecnica, ovvero Lorenzo Minotti e Andrea Galassi. Vista questa situazione ha rassegnato le dimissioni anche Nevio Scala che ricopriva il ruolo di presidente del CdA dei ducali. Un colpo di spugna incredibile. E come possibile sostituto di Apolloni sulla panchina dei crociati si parla di Delio Rossi oppure di Hernan Crespo, ma intanto la squadra è stata affidata a Stefano Morrone, trainer della Berretti gialloblù, che ha già svolto il primo allenamento con la prima squadra. Ma la situazione è piuttosto tesa pure a Mantova, prossima avversaria del Gubbio. Dopo la scoppola di Forlì (per 4-1) è a forte rischio l'allenatore Luca Prina. Si parla già di due possibili sostituti: sono Aimo Diana o Fabio Rossitto. E vista la situazione febbrile si è dimesso il team manager dei virgiliani Paolo Musso ed è stato indetto il silenzio stampa. Pure il presidente Alessandro Musso potrebbe lasciare, con una tifoseria in piena contestazione.

22 NOVEMBRE 2016
Casiraghi: "Il mio gol? Da schemi provati. Si gioca sempre per vincere". Multa di 3500 euro

Ha sbloccato il risultato con un pregevole gol al volo nella partita a Fano. Come ruolo funge da legante tra centrocampo e attacco giostrando tra le linee. Stiamo parlando di Daniele Casiraghi, classe '93, che ci racconta proprio il gol del vantaggio in terra adriatica, azione studiata in allenamento: "Ma sì, durante la settimana ci alleniamo bene e prepariamo tutti gli schemi. Una cosa provata e riprovata. Per fortuna è uscita bene con il gol, quindi alla grande". Beh, è stato tutto bello: Ferretti che ha messo questa palla filtrante e lei al volo non ci ha pensato due volte a tirare in porta. Diciamo la verità, è una azione da manuale del calcio: "Daniele (Ferretti ndr) ha grandi qualità ed è in grado di mettere delle palle fantastiche. Appena l'ho visto rientrare, ho tagliato e mi ha messo una grande palla che era solo da spingere in porta". In realtà Casiraghi aveva realizzato pure un altro gol, ma l'azione è stata fermata per fuorigioco. Piuttosto dubbio. Secondo lei invece? "Non era per niente fuorigioco. Ma il guardalinee ha visto così, quindi non ci si può fare niente. Purtroppo sbagliano anche loro". Per fortuna che poi ci ha pensato Ferretti con quella magia da quaranta metri. Ma voi dal campo che idea vi siete fatti della prodezza? "Ma lui ce li ha questi colpi. D'altronde con questo gol ci ha messo in sicurezza perchè potevamo subire anche il gol del pareggio e invece ci ha portato sul 2-0 chiudendo così i giochi". A livello di ruolo: lei è partito come esterno di attacco, poi è stato inserito come trequartista nel 4-3-1-2. Questa è la sua posizione più congeniale? "Diciamo che ho fatto diversi ruoli, ma in questo ruolo mi trovo bene e il mister (Magi ndr) mi dà sempre degli ottimi consigli. Ci alleniamo bene e quindi sono contento". La forza di questo Gubbio lanciato a 25 punti, qual è? "É il gruppo che è fantastico, lavora sempre in silenzio, dà sempre il 100%, inoltre segue sempre il mister. Alla fine i risultati si vedono". In casa o in trasferta la musica non cambia. Squadra che tenta di fare la partita per vincere, ma è così? "Sì, entriamo per fare il nostro gioco. Ci prepariamo durante la settimana proprio per questo. Entriamo spensierati e cerchiamo di fare la nostra partita". Vi siete posti un obiettivo oppure pensate solo alla salvezza? "L'obiettivo principale è la salvezza. L'importante è continuare così, pensare partita dopo partita e fare i risultati. Poi quando arriveremo alla quota salvezza, semmai si penserà ad altro". Per concludere: due stagioni fa Casiraghi si trovava a Gubbio nella annata disgraziata della retrocessione. Questa per lei potrebbe essere la stagione del riscatto? "Come avevo già detto quando sono ritornato a Gubbio, quando c'era la possibilità di tornare ho fatto la scelta proprio perchè non mi era andata giù quella brutta annata. Lasciare questa città in quella maniera non mi è stato bene per niente perchè avevo conosciuto gente fantastica e quindi mi faceva molto male. Sono voluto ritornare apposta e ce la sto mettendo tutta ogni volta che scendo in campo per onorare questa maglia". Multa di 3500 euro per la Gubbio Calcio. La motivazione: "Perchè propri sostenitori in campo avverso (Fano ndr) per gran parte del secondo tempo di gara indirizzavano ad un assistente arbitrale reiterati insulti e lanci di acqua, birra e sputi che lo raggiungevano alla schiena, nonchè una bottiglietta d'acqua piena".

21 NOVEMBRE 2016
Focus. La magia di Ferretti, la nuova maglia e il punto (di Magi). E gli highlights di Sportube

L'eurogol di Ferretti. Un gol da cineteca che rimarrà sicuramente negli annali del calcio eugubino. Un tiro da quaranta metri al volo di sinistro a palombella che ha sorpreso il portiere Menegatti. C'è chi ha scomodato le prodezze di Caruso (ad Alessandria nel dicembre 1990), oppure quella di Di Felice (nel 1988 contro lo Jesi). Ma più che altro sorprende la capacità di Daniele Ferretti che si sta rivelando un valore aggiunto pure tra i professionisti essendo a tutti gli effetti il cannoniere del Gubbio (finora 5 reti segnate), dopo l'ottimo campionato disputato nella passata stagione in serie D, per non parlare degli assist. In effetti è stato determinante pure nel primo gol perchè partendo da destra prima ha saltato un avversario in dribbling, poi ha costruito una palla al bacio servendo Casiraghi nel corridoio giusto e il fantasista del resto ha concluso l'opera segnando al volo di destro. Una azione da categorie superiori, di sicuro è stata provata in allenamento e qui si vede anche la mano del trainer Magi. Immagini che del resto si possono rivedere negli highlights di Sportube.tv. Tuttavia c'è un altro calciatore che sta facendo bene e proviene dalla serie D, è Claudio Santini, protagonista assoluto nel derby che è stato vinto dal Pontedera sull'Arezzo: tripletta per l'ex calciatore del Montecatini, tra l'altro seguito dal Gubbio la scorsa estate come possibile rinforzo in attacco. Curiosamente nella formazione aretina è andato a segno un altro calciatore che era finito nel mirino dei rossoblù nel mercato estivo: si tratta di Alessandro Polidori. Ma nella giornata di domenica è stato decisivo un altro calciatore che la scorsa estate si era addirittura accordato con il Gubbio (per un biennale), ma poi all'ultimo momento ha fatto dietrofront: ci riferiamo al difensore centrale Ramzi Aya che ha risolto la partita tra Andria e Matera con un pregevole colpo di testa. Cambiamo capitolo. Forse qualcuno non s'è ne accorto, ma il Gubbio a Fano sabato scorso ha giocato con una nuova maglia. Da trasferta. Sempre bianca, sempre con righe rossoblù a sfumare, ma con l'aggiunta del logo della Gubbio Calcio stilizzato nel basso ventre. Ed è pronta anche la nuova maglia rossoblù con bande più larghe, stile Genoa, che sarà usata appena possibile: nella trasferta di Mantova infatti bisognerà vedere con quale casacca scenderanno in campo i virgiliani. Ultimo capitolo. Il trainer Giuseppe Magi fa il punto dopo 14 giornate. Dice: "Il nostro atteggiamento è sempre propositivo. Nulla cambia se giochiamo in casa o in trasferta. Perciò non giochiamo da matricola, ma cerchiamo sempre di imporre il nostro gioco. Ora forse siamo più pratici e meno spettacolari, ma questo non vuole dire che non giochiamo bene. Anzi. Diciamo più che altro che quelle due batoste (Teramo e Parma ndr) ci sono servite e la squadra mi ha dato proprio un segnale importante. Ma deve essere chiaro un concetto: si deve mantenere la stessa grinta e la stessa determinazione che si è sviluppata nelle ultime due partite. Questo discorso vale per tutti i calciatori che ho a disposizione, altrimenti si perde il posto". Ma per concludere Magi fa un elogio alla società: "Devo dire che qui non si promettono mari e monti, ma si fa un passettino che non va mai più lungo della gamba. Per il mercato di gennaio c'è tempo, ma sicuramente si valuterà il da farsi e di certo il presidente Notari porterà avanti il discorso iniziato e che è stato fatto la scorsa estate".

19 NOVEMBRE 2016
Magi: "Ci tenevamo per la vittoria". Burzigotti: "Il mister ci sprona". Le foto di Fano-Gubbio

Gubbio che vince a Fano con un gol per tempo. Magistrale azione del vantaggio con tocco morbido di Ferretti e tiro al volo di Casiraghi sotto la traversa. Poi il gol pazzesco di Ferretti che calcia al volo di sinistro da fuori area e la palla a palombella si insacca in rete: magia alla Messi. Il trainer Giuseppe Magi è soddisfatto. Dice: "Abbiamo vinto uno scontro diretto. Ci teniamo lontano dalle sabbie mobili, meglio così: ci teniamo lontani dalle pressioni che forse non sappiamo come gestirle. Mi è piaciuto molto l'atteggiamento della squadra perchè vuole dire che si crede nel lavoro che si fa. Bene in tre componenti: determinazione, grinta e furore agonistico. Dopo quelle due partite dove abbiamo subito otto gol, ci siamo compattati. Ma ora restiamo con i piedi per terra. Ci tenevamo a questa vittoria: il nostro pubblico, la società ma pure il sottoscritto. Anche perchè abbiamo trovato un Fano che ha giocato veramente bene, sapevano girare bene la palla, ci hanno costretto nella ripresa ad abbassarci troppo e ci hanno messo in difficoltà. Ma noi siamo stati bravi a calarci nella situazione e la squadra ha dimostrato una prova di maturità. Poi abbiamo cercato di addormentare la partita con l'inserimento di Romano al posto di Musto passando dal 4-3-1-2 al 4-4-1-1. Ferretti? Un gol spettacolare e quando è più vicino alla porta è davvero pericoloso. Settimana difficile dopo le polemiche sui portieri? Un bene le critiche, tutti noi siamo sempre in discussione, il sottoscritto e tutti i calciatori. Un male invece quelle polemiche cattive e personali. Non esiste nessun caso. Ma noi siamo più forti anche degli errori e di altre cose". Telegrafico il difensore Lorenzo Burzigotti: "Contenti per la prestazione. Siamo stati uniti lottando su ogni pallone. Tutto ciò è frutto delle spronate del mister che ci martella sempre. Ferretti? Un eurogol, da vedere e rivedere tante volte". Il tecnico dei granata Giovanni Cusatis mastica amaro: "Sul piano del gioco possiamo affrontare chiunque. Ottima gara contro una squadra forte. Il Gubbio con il gol di Casiraghi ha messo la freccia e poi con Ferretti ha chiuso i giochi, un calciatore direi determinante". Sintetico il centrocampista Gianmarco Gabbianelli: "Noi abbiamo creato tante palle gol, ma il Gubbio ha avuto maggiore concretezza". Intanto ecco le foto della partita tra Fano e Gubbio (18 immagini) che si trovano nel link sotto la foto in homepage e nella sezione "fotogallery". Foto di Simone Grilli. Due foto sono di proprietà di Mauro Pucci. Tutte le foto nel link. Mentre il gol incredibile di Ferretti si trova su Sportube.tv insieme a tutti gli highlights.

19 NOVEMBRE 2016
Gubbio vincente a Fano (0-2). Casiraghi sblocca al volo e poi il bis con la magia di Ferretti

Gubbio a Fano di sabato (ore 16:30). Il trainer Magi conferma il 4-3-1-2 con il rientro in difesa di Rinaldi e Zanchi; Casiraghi funge da trequartista a supporto di Ferretti e Musto. Invece l'allenatore dei granata Cusatis schiera il 3-5-2. Fano in maglia granata, Gubbio in maglia bianca. Pronti e via. Al 2' va via sulla trequarti Casiraghi che carica il destro dal limite: tiro radente che impegna a terra Menegatti. Al 12' una punizione a girare dal limite calciata da Gabbianelli, Narciso è pronto e salva in tuffo. Diventa una partita tattica, non si segnalano occasioni fino al 22' quando Valagussa serve un assist al bacio per Musto davanti al portiere, ma interviene Zullo in extremis in scivolata e riesce ad anticipare l'attaccante rossoblù. Al 32' fa tutto bene Ferretti, va via sulla destra da centrocampo, entra in area superando in dribbling Ferrani, però al momento del tiro cicca la sfera e così il suo sinistro si perde tra le braccia di Menegatti. Al 35' corner insidioso in area di Gabbianelli, Zullo svetta di testa ma non trova il bersaglio: palla che si perde a lato. Al 36' ci prova Taino con un sinistro dal limite, palla che sfila di poco a lato. Al 39' Gucci si incunea in area in maniera pericolosa, Narciso smorza tutto in tuffo. Al 40' Ferretti è bravo a liberarsi in area e calciare forte di destro, il suo tiro viene leggermente deviato da Zullo: la palla lambisce il palo. Dal corner successivo calciato da Casirgahi, Burzigotti svetta di testa con la palla che sibila sopra il montante. Al 42' salva in uscita con i piedi Narciso, su una percussione insidiosa di Gucci. Quando il primo tempo sembra terminare, il Gubbio passa in vantaggio (45'): parte tutto da Ferretti sulla destra che trova il corridoio giusto verso l'area con un sinistro liftato, Casiraghi raccoglie l'assist e fa partire un tiro al volo di destro chirurgico: la palla si insacca sotto la traversa. Ripresa. Al 3' pericolo: cross in area di Taino, Gualdi gira di testa a rete, sfiora la palla Rinaldi, una conclusione che sibila vicino al palo. Al 13' il Fano sfiora il pareggio: Masini spizza di testa in area verso Gualdi che calcia a botta sicura di destro, la palla scheggia la traversa a portiere ormai battuto. Al 19' occasione per Ferretti che carica il sinistro in area, ma il suo tiro è centrale, così Menegatti si salva in tuffo. Al 24' è Casiraghi che segna il bis da pochi passi, dopo un tiro di Valagussa respinto corto da Menegatti, ma l'arbitro ferma tutto per fuorigioco: decisione che lascia molte perplessità. Al 43' il Gubbio raddoppia: un gol pazzesco di Ferretti che carica il sinistro al volo dai trenta metri, conclusione a palombella che supera Menegatti e la palla si insacca sotto la traversa. Ultima occasione di Gucci al 47': un colpo di testa che va sopra la traversa. Gubbio che espugna Fano per 2-0.
Tabellino: Fano - Gubbio (0-2):
Fano (3-5-2): Menegatti; Zigrossi, Zullo, Ferrani; Lanini (16' st Cazzola), Gualdi (31' st Schiavini), Bellemo, Gabbianelli, Taino; Gucci, Masini (28' st Borrelli). A disp.: Andrenacci, Di Nicola, Torta, Camilloni, Carotti, Favo, Sassaroli, Capezzani. All.: Cusatis.
Gubbio (4-3-1-2): Narciso; Marini, Burzigotti, Rinaldi, Zanchi; Valagussa, Croce, Giacomarro (45' st Kalombo); Casiraghi (37' st Ferri Marini); Ferretti, Musto (19' st Romano). A disp.: Volpe, Marghi, Pollace, Bergamini, Conti, Costantino, Tavernelli. All.: Magi.
Arbitro: Piscopo di Imperia (Fantino di Savona e Teodori di Fermo).
Reti: 45' pt Casiraghi (G), 43' st Ferretti (G).
Ammoniti: Musto (G), Zullo (F), Casiraghi (G), Giacomarro (G). Angoli: 6-3 per il Fano. Recupero: 0' pt; 3' st. Spettatori: 1350 (di cui 281 di Gubbio nel settore ospiti).
Risultati: Quattordicesima Giornata - Lega Pro - Girone B:
Bassano - Maceratese
0-2
65' Colombi (M), 92' Malaccari (M)
Fano - Gubbio
0-2
45' Casiraghi (G), 87' Ferretti (G)
Feralpisalò - Venezia
0-1
79' Modolo (V)
Forlì - Mantova
4-1
7' Sereni (F), 20' Bardelloni (F) rig., 31' Bardelloni (F) rig., 37' Marchi (M), 64' Ponsat (F)
Lumezzane - Sambenedettese
0-1
47' Bonomo (L) aut.
Modena - Pordenone
0-3
5' Cattaneo (P), 31' Burrai (P), 34' Cattaneo (P)
Parma - Padova
1-4
26' Calaiò (Pr), 28' Altinier (Pd), 32' Altinier (Pd), 52' Mazzocco (Pd), 68' Russo (Pd)
Reggiana - Albinoleffe
2-0
24' Mogos (R), 44' Manconi (R)
Sudtirol - Santarcangelo
1-0
67' Gliozzi (St)
Teramo - Ancona
3-2
7' Ilari (T), 11' Bulevardi (T), 41' De Silvestro (A), 54' De Silvestro (A), 79' Fratangelo (T)

18 NOVEMBRE 2016
Pannacci: "Su Volpe dettiamo noi le condizioni". Magi: "Derby difficile a Fano". I convocati

In primo luogo parliamo dell'argomento che ha tenuto banco in questa settimana. Dove ci sono state le parole di insofferenza di Crescenzo Cecere, agente del portiere Giacomo Volpe, rilasciate al portale web Tuttomercatoweb.com. In risposta a queste dichiarazioni, ecco le parole del direttore sportivo del Gubbio, Giuseppe Pannacci, che dice: "Saluto con affetto Cecere, ma deve capire che è il Gubbio che detta le condizioni. Volpe è contrattualizzato con noi. Ci abbiamo investito, crediamo nel ragazzo, tant'è che lo abbiamo legato a noi con un contratto biennale fino al 2018. Perciò per qualsiasi cosa che potrebbe verificarsi in futuro, si deve passare prima da noi. Pertanto il discorso e tutta la vicenda finiscono praticamente qui". Intanto però siamo alla vigilia della sfida contro il Fano. Out Candellone che è squalificato, oltre a Lunetta e Petti fermi ai box. Il trainer Giuseppe Magi, che è pesarese, parla del match: "Derby difficile, ma sono convinto che il Gubbio farà la sua prestazione. E troveremo un ambiente carico di entusiasmo, perciò mi aspetto una partita maschia e quindi ci sarà da battagliare. Preferivo incontrare i granata all'inizio di campionato perchè sono partiti in ritardo dopo il ripescaggio: è una squadra quadrata, che subisce pochi gol ultimamente e la considero di qualità. Non faremo dei tatticismi perchè noi guardiamo sempre in casa nostra in tal senso. Abbiamo un'idea di gioco e noi la portiamo avanti. Se cambierò modulo? Ho provato anche il 4-3-3 in settimana. Tuttavia credo che non cambierò, semmai ci potrebbe essere qualche cambio tra gli interpreti. Se il calciomercato adesso può disturbare? Non credo, ancora è presto per parlarne, dallo spogliatoio non è emerso niente e non c'è nessuna insofferenza. La vicenda Volpe con le esternazioni del suo procuratore? Ma io in maniera principale devo pensare alla mia squadra e alla integrità dello spogliatoio. Se invece ci basiamo sugli individualismi sarebbe deleterio. E ribadisco: ogni calciatore deve dare il massimo per conquistare il posto da titolare e chi gioca titolare deve fare altrettanto. E questo discorso vale per tutto il gruppo". Detto ciò è probabile che venga confermato il 4-3-1-2. Quindi Narciso in porta. Difesa a quattro con Marini, il rientrante Rinaldi, Burzigotti e il ritorno di Zanchi sulla mancina. A centrocampo invece il trio Valagussa, con Croce playmaker e Giacomarro. In avanti Casiraghi tra le linee a supporto di Ferretti e Musto. Se si dovesse optare per il 4-3-3 allora ci sarà Ferri Marini dal primo minuto, con la staffetta a centrocampo tra Casiraghi e Giacomarro. Ma ecco di seguito la lista dei ventuno convocati: Bergamini, Burzigotti, Casiraghi, Conti, Costantino, Croce, Ferretti, Ferri Marini, Giacomarro, Kalombo, Marghi, Marini, Musto, Narciso, Pollace, Rinaldi, Romano, Tavernelli, Valagussa, Volpe e Zanchi.

17 NOVEMBRE 2016
Conosciamo il Fano. L'ultimo precedente nel 2010 ai playoff. Gubbio: Magi, prove di 4-3-3

Conosciamo il Fano, avversario di sabato. L'allenatore è Giovanni Cusatis, classe '67: è un ex tecnico dell'Alessandria ma è stato anche collaboratore di Sannino con Chievoverona, Watford e Catania: il trainer milanese predilige il 3-5-2. In porta troviamo Pietro Menegatti, classe '92, ex Cesena e Spal. Difesa a tre basata su Valerio Zigrossi ('96; in prestito dalla Virtus Entella), Walter Zullo ('90; un ex Cremonese e Avellino) e Manuel Ferrani ('87; ex Campobasso e Pordenone). A centrocampo invece il quintetto formato da Umberto Cazzola ('82; ex Ancona e Perugia), Luciano Gualdi ('89; ex Venezia e Ascoli), Alessandro Bellemo ('95; in prestito dalla Spal), Gianmarco Gabbianelli ('94; ex Prato ma di proprietà dell'Inter) e Marco Taino ('93; ex Pro Patria). In attacco il duo Niccolò Gucci ('90) e Simone Masini ('84; ex Melfi e Ascoli). Alcune curiosità: Gucci è il cannoniere granata con quattro reti segnate mentre Masini era stato seguito dal Gubbio (nel 2009) con il Dt Simoni che lo cercava perchè lo aveva avuto alla Lucchese (poi l'operazione non si concretizzò); gli ex della partita sono l'attaccante Riccardo Cocuzza (ora infortunato; nel Gubbio nel 2013) e Giovanni Bachiocchi (l'anno scorso era in rossoblù come vice di Magi) che funge da preparatore dei portieri nella formazione adriatica. La scorsa stagione il Fano ha vinto i playoff del girone F di serie D (come allenatore c'era Marco Alessandrini) e in estate è stato ripescato in Lega Pro per completare gli organici. La squadra fanese si trova a quota 13 punti in classifica (-9 dal Gubbio) frutto di tre vittorie, quattro pareggi e sei sconfitte (8 gol fatti e 14 subiti). In casa ha ottenuto due vittorie (con Padova e Forlì), due pareggi (Maceratese e Ancona) e incassato due sconfitte (Santarcangelo e Parma). Tuttavia la squadra di Cusatis proviene da due vittorie consecutive: dopo l'1-0 al Mancini contro il Forlì, è reduce dai tre punti conquistati a Mantova con rete decisiva nei minuti finali di Masini su rigore. L'ultimo incontro tra le due compagini risale al campionato 2009-2010 (di Seconda Divisione) nei playoff nel giorno dei Ceri Mezzani: era il 23 maggio 2010 con il Gubbio che si impose per 2-1 a Fano con un autogol di Cacioli (al 25'), raddoppio di Casoli (76') e Ambrosini (78') aveva accorciato le distanze, davanti a 2200 persone, di cui 305 da Gubbio. Nel ritorno la formazione rossoblù allora allenata da Torrente si impose sempre per 2-1 (con gol di Casoli e Gomez Taleb) davanti a 2500 spettatori. In finale quel Gubbio superò il San Marino e approdò in Prima Divisione. In campionato invece venne fuori una sconfitta a Fano: la squadra granata allenata da Cornacchini si impose per 1-0 con rete decisiva di Invernizzi (51') davanti a 2200 spettatori, di cui 525 provenienti da Gubbio. Notiziario da Gubbio. Prove di un ritorno verso il 4-3-3 per il trainer Magi. Quindi Narciso in porta. Quartetto difensivo formato da Marini, Burzigotti, Rinaldi e Zanchi. Trio di centrocampo con Valagussa, Croce e Giacomarro. In attacco poi il tridente Ferretti, Musto e Ferri Marini. Questo il possibile schieramento ma è chiaro che ci sono alcuni ballottaggi: a centrocampo c'è da capire se come playmaker giocherà Croce o il rientrante Romano; una staffetta tra Giacomarro e Casiraghi come interno sinistro; in attacco dovrebbe giocare Musto vista l'indisponibilità di Candellone squalificato per un turno. Ovviamente è una ipotesi provata e quindi non è escluso che il trainer degli eugubini possa partire con il 4-3-1-2 adottato ultimamente con Casiraghi dietro a Ferretti e Musto.

16 NOVEMBRE 2016
Portieri, ora si apre un caso: Volpe verso l'addio? Biglietti per Fano: alla Tabaccheria 2000

Querelle portieri. Torna in primo piano. Anzi, questa volta la notizia in verità ha piuttosto del clamoroso. E la vicenda apre pure scenari misteriori per dirla tutta. Infatti il portiere Giacomo Volpe potrebbe finire altrove a gennaio. La notizia eclatante viene fornita direttamente dall'agente del calciatore, che porta il nome di Crescenzo Cecere. Dice in maniera esplicita: "Volpe si aspettava più spazio, ci guardiamo intorno". Parole che sono scritte dal sito web nazionale Tuttomercatoweb.com e lo stesso procuratore afferma: "Giacomo è stato protagonista l'anno scorso e anche quest'anno ha lasciato la squadra in un'ottima posizione di classifica. E allora perchè non gioca? Il momento attuale magari ha fatto sì che l'allenatore puntasse su un portiere più esperto. Questa scelta però ci induce a valutare altre soluzioni e quindi a guardarci intorno in vista del prossimo mercato". Ed ecco l'articolo integrale pubblicato. Parole taglienti che non lasciano alcun dubbio. La notizia è fragorosa. Facciamo però prima una cronistoria per arrivare al punto della situazione attuale. Giacomo Volpe era arrivato in prestito dalla Juventus a Gubbio nella passata stagione dove ha giocato tutte le partite in serie D da titolare e dove ha vinto il campionato con la truppa di Magi. La scorsa estate è stato confermato, ma sono dovuti passare alcune mesi prima che arrivasse una decisione definitiva. Infatti il giovane portiere era partito nel ritiro senza che avesse firmato niente di ufficiale. Poi fu contrattualizzato con un legame biennale: non c'entra più la Juventus, ma Volpe è interamente di proprietà del Gubbio. Così l'estremo difensore piemontese ha giocato questo campionato da titolare fino alla partita del posticipo serale (lunedì 3 ottobre) a Bergamo contro l'Albinoleffe. Proprio in quella partita era stato convocato per la prima volta (reduce da un infortunio) il portiere Antonio Narciso, che era giunto in estate in prestito dal Foggia. Dopo quella partita Narciso ha preso il posto da titolare, a partire dalla partita interna contro il Forlì fino al match di sabato scorso contro il Santarcangelo. In queste ultime settimane si era creato un certo dibattito, su chi dovesse giocare o no tra i pali (Narciso o Volpe). Ma il caso sembrava chiuso viste le ultime dichiarazioni sia del trainer Magi che del presidente Notari (vedi articoli precedenti nel sito). Ma dopo queste ultime dichiarazioni (dell'agente di Volpe) invece il caso diventa scottante. Ora non sarà facile gestire la patata bollente. Retroscena: a questo punto citiamo alcune indiscrezioni che girano da un po' di tempo. La prima: riguarda la possibilità che Volpe venga ceduto a gennaio (per fare cassa?) e quindi l'arrivo di Narciso è motivato per il fatto che sarebbe diventato lui l'erede del portiere ex Juventus (e come portiere di riserva diventerebbe Monti). La seconda: Narciso, quando già si trovava a Gubbio, sembra che abbia avuto un contatto con una società di serie A: si tratterebbe del Bologna e la situazione sarebbe scaturita dopo l'indisponibilità in serie dei portieri Mirante e Gomis (quest'ultimo a settembre), costringendo il trainer Donadoni a schierare in porta Da Costa e portarsi poi in panchina il giovane Sarr. Essendo a corto di portieri si era pensato (a quanto pare) a prendere Narciso. Biglietti per Fano: sono già disponibili presso la Tabaccheria 2000, ma senza la facoltà "Porta un Amico" allo stadio. Pertanto è obbligatoria la tessera del tifoso. Prevendita fino a venerdì, ore 19.

15 NOVEMBRE 2016
Notari: "Il Gubbio come un'azienda: Magi è come un direttore commerciale e fa le sue scelte"

La parola al presidente. Dopo alcune settimane di tensioni e qualche polemica. Tuttavia la vittoria sul Santarcangelo ha riportato un po' di buon umore. In ogni caso il patron Sauro Notari ha voluto precisare quanto segue: "Il Gubbio lo identifico come un'azienda". Frase pronunciata durante la trasmissione "Fuorigioco" in onda il lunedì sera su Trg Network. Lo stesso presidente ha voluto spiegare così il suo concetto: "In un'azienda c'è un direttore commerciale che deve saper lavorare per il meglio e deve fare tornare i conti. Ebbene, per me Magi si identifica in questo ruolo e ha la piena fiducia della società, per cui ci fidiamo del suo operato". Tant'è che subentra di conseguenza il discorso sulla querelle sui portieri: "La società non impone mai le sue scelte, c'è un allenatore che fa le sue scelte. Chiaro che io mi confronto spesso con Magi, ci aspettiamo anche fuori e ognuno dice la sua. Però in quanto alle scelte spetta esclusivamente all'allenatore perchè visiona tutti i calciatori giorno per giorno durante gli allenamenti, conosce pregi e difetti, conosce le problematiche, perciò spetta a lui capire e sapere qual è la formazione migliore per scendere in campo. Sia chiaro. Il portiere Volpe è un nostro patrimonio, un patrimonio della Gubbio Calcio ed io la scorsa estate l'ho voluto fortemente tant'è che gli ho voluto fare firmare un contratto biennale. Però ribadisco che spetta al mister fare le scelte e spetta al mister capire come fare crescere questo ragazzo. Anche perchè si fanno tante polemiche su questa vicenda, ma io ho parlato anche con Volpe e sta affrontando la situazione con estrema serenità. Pertanto si è creato un caso che non esiste". Ma si tocca anche l'argomento mercato che riaprirà a gennaio. Lo stesso Notari diventa pure auto-ironico: "Sì, lo so. Ci serve una punta. Me lo dico da solo, altrimenti la domanda mi viene chiesta di continuo. Ma voglio ribadire che la scorsa estate l'abbiamo cercata, ma non è andata in porto. Avevamo cercato tre elementi: un calciatore non ha preferito scendere di una categoria e un altro ha preferito scegliere di andare da un'altra parte". E guarda caso si torna a parlare di un possibile arrivo da Parma (come avevamo scritto una settimana fa). Si parla di Evacuo però è fuori portata per il budget eugubino. Alla portata invece ci sarebbero Guazzo o Melandri, che tra l'altro stanno giocando con il contagocce con la formazione ducale. Ma a riguardo Sauro Notari ha posto pure un quesito: "É vero, stiamo dicendo tutti che può servire una punta. Però chi me lo dice poi che una nuova punta potrebbe rompere gli equilibri nella squadra? Nessuno può saperlo. D'altronde nel calcio avvengono cose imprevedibili. Infatti sono pienamente soddisfatto della squadra, del gruppo che si è scelto e per questo dico che ci avrei messo la firma per la posizione di classifica attuale".

14 NOVEMBRE 2016
Sfrappa: "Gubbio, prova di maturità. Querelle portieri? Polemica gratuita". E silenzio stampa

É stato direttore sportivo del Gubbio. Recentemente è stato ad Ancona. Ora invece è osservatore della Sampdoria. Era presente al Barbetti nel vedere la partita tra Gubbio e Santarcangelo. Stiamo parlando di Domenico Sfrappa. Chiediamo subito, che partita ha visto? "Diciamo che ha giocato solo il Gubbio mentre il Santarcangelo ha fatto poco e l'ho visto in difficoltà. Pensare che la settimana prima aveva fatto bene con il Venezia. Ampiamente meritata la vittoria del Gubbio: direi che non è spumeggiante come le prime giornate, ma la considero una prova di maturità visto che ho letto che c'era un po' di malcontento. Il Gubbio può giocare per la salvezza e semmai quando ha raggiunto l'obiettivo può pure togliersi qualche soddisfazione perchè a mio avviso ne ha le possibiità. Ma credo che bisogna essere contenti per la classifica che ha, all'inizio tutti avrebbero messo la firma per ritrovarsi nel posto che occupa insomma". Entriamo nel dettaglio: secondo lei cosa va e cosa non va in questo Gubbio? "É una squadra compatta ma allo stesso tempo l'ho vista un po' contratta, visto certe polemiche. Forse qualcuno si è montato un po' la testa per poter ambire ai vertici. Ripeto, ho visto una squadra matura che si è portata dietro in questo momento anche degli infortunati: un calciatore come Ferri Marini è importante per questa squadra come lo è Ferretti. Forse in avanti manca un finalizzatore che con ogni probabilità non era stato trovato nel mercato estivo. Tuttavia Candellone è un calciatore che aiuta la squadra, che si impegna ed è sempre disponibile al sacrificio. Quello che non mi sono piaciute certe polemiche sul gol da parte dell'allenatore e di qualche calciatore. Non c'è una classifica che può del resto preoccupare pertanto le polemiche non possono cambiare tutto. Il Gubbio in questo campionato si sta comportando alla grande, perciò non so quali altri problemi ci possano essere o almeno non ne sono a conoscenza". Quindi a questa squadra manca una punta centrale? "Con i sè e con i mà nel calcio non si va avanti e non contano mai. In questo momento la punta non c'è, si punta sul gruppo e semmai si dovrà aspettare a gennaio". Invece queste polemiche sul portiere, un suo giudizio? "Non conosco i contenuti di questa polemica. Non capisco se viene dalla società o dai tifosi. Dico solo che qui c'è un portiere di esperienza e un altro no. Magari l'allenatore si sta affidando all'esperienza di Narciso. Tuttavia il ragazzino (Volpe ndr) aveva fatto sempre bene, è un ragazzo di prospettiva e che meritava di giocare. Ma ribadisco: evidentemente Magi ha fatto la scelta di inserire un portiere di esperienza. Ma soprattutto questa polemica la considero piuttosto gratuita. L'allenatore fa una scelta". Parliamo di Sfrappa, l'ultima esperienza ad Ancona? "Direi positiva perchè abbiamo raggiunto il quarto posto (nel 2016 ndr). C'erano calciatori importanti, alcuni di prospettiva ed altri che sono finiti in una categoria superiore. Poi le cose sono andate diversamente. Si è buttato via un lavoro di un anno e si è deciso di cambiare tanto". Quella sua esperienza a Gubbio come diesse invece? "Bella. Sono stati cinque anni veramente belli e sicuramente importanti. É stata la mia vera prima esperienza fuori da Perugia e c'era come presidente Guerriero Tasso. Seguo sempre il Gubbio, sono contento quando fa risultato e vince". Breve news. Continua nella Gubbio Calcio il silenzio stampa per i calciatori durante la settimana. Di solito parlavano almeno due calciatori il lunedì, ma da alcune settimane è stata in pratica abrogata la conferenza stampa di inizio settimana. Solo il difensore Alex Marco Marini (che nell'occasione era il capitano) ha parlato, ma solo dopo il match di sabato insieme al trainer Magi.

12 NOVEMBRE 2016
Magi: "Che risposta. E Narciso...". Marini: "Piglio giusto". Le foto di Gubbio-Santarcangelo

Gubbio che torna a vincere in casa dopo un mese e dopo due sconfitte di seguito. Decide in mischia il difensore centrale Marini che realizza il suo primo gol tra i professionisti. Proprio Alex Marco Marini dice a fine match: "É bello avere segnato ma è ancora più bello aver raggiunto la vittoria. La nostra arma è stata la grinta e abbiamo voluto i tre punti stringendo i denti. Siamo scesi in campo compatti e con il piglio giusto. Risultato raggiunto con caparbietà. All'inizio timorosi? No, eravamo concentrati per stare attenti nello sbagliare il meno possibile. Ora serve continuità. Voltiamo pagina e pensiamo al Fano". Il tecnico Giuseppe Magi torna a sorridere: "Un sospiro di sollievo? Fondamentalmente, sì. In questa partita abbiamo cambiato atteggiamento. Siamo partiti aspettando l'avversaria, cosa mai fatta da noi. Ma è stata una cosa voluta per disorientare il Santarcangelo. In questa circostanza abbiamo curato di più la fase difensiva, ma talvolta abbiamo perso lucidità nel possesso palla. Ma dopo il gol segnato in pratica abbiamo fatto trovare il duro all'avversaria e abbiamo giocato da squadra. Grande risposta dei ragazzi a livello caratteriale, ma ancora ci mancano certi equilibri. Alcune uscite a vuoto di Narciso? Sono dell'idea che si recuperano certi calciatori tenendoli in campo. Noi lo abbiamo preso per un obiettivo ben preciso: ora sta trovando la giusta condizione e mi aspetto una reazione forte da lui. Alla fine perchè sono corso subito negli spogliatoi? Dico che avevo accumulato molta tensione perchè ci tenevo molto a questa partita. Negli ultimi periodi avevo dormito molto poco, adesso posso dormire più sereno". Ultimo capitolo: Petti è uscito in barella con il collarino, ma cosa è successo? "In pratica aveva ricevuto una botta al naso. Ha continuato a giocare ma ad un certo punto dopo un colpo di testa ha incominciato ad avere dei giramenti di testa. Per precauzione è stato portato all'ospedale però posso dire che era cosciente". Sull'altra sponda il tecnico dei gialloblù Michele Marcolini non trova scuse: "Un salto all'indietro. Bene solo i primi cinque minuti. Poi il Gubbio ha alzato il ritmo e la gara ha preso subito una piega chiara. Il nostro atteggiamento non mi è piaciuto per niente. Il Gubbio? Una squadra che ricerca sempre il gioco e c'è qualità: si sono dimostrati più tignosi e più disperati di volere ottenere il risultato. Per questo motivo il Gubbio ha vinto e con merito". Telegrafico il terzino dei romagnoli Lorenzo Paramatti: "Non bene come atteggiamento e come gioco. Siamo stati molli e ci è mancata la cattiveria. L'agonismo è il nostro pregio ma in questa partita ci è mancato". Ecco le foto del match tra Gubbio e Santarcangelo (18 immagini) che si trovano nel link sotto la foto in homepage e nella sezione "fotogallery". Fotoservizio di Simone Grilli. Le foto in toto nel link.

12 NOVEMBRE 2016
Il Gubbio ritrova la vittoria, 1 a 0 al Santarcangelo. Decide Marini ed è il primo gol tra i pro

Gubbio contro il Santarcangelo. Si gioca di sabato (ore 14:30). Il trainer Magi conferma il 4-3-1-2 con gli stessi undici scesi in campo sette giorni prima a Parma. L'allenatore dei gialloblù Marcolini opta per il 3-5-2. Si parte. Al 3' pericolo in area rossoblù: il portiere Narciso esce in maniera avventata, Cori in area prova a segnare di tacco con il piede destro a porta sguarnita, la palla va a lato. Al 12' ci prova direttamente su punizione dal limite Casiraghi: tiro di destro con la palla che lambisce il palo alla sinista del portiere. Al 23' il Gubbio passa in vantaggio: Ferretti calcia un corner in area, in mischia Sirignano tocca la palla di testa, sopraggiunge Marini che si coordina e calcia di destro di collo pieno, il portiere Nardi tocca la palla ma non riesce ad intercettarla e così si insacca proprio nell'angolino. Al 33' Croce lancia in profondità Ferretti che da sinistra calcia in diagonale in porta, Nardi non trattiene a terra, riprende palla Candellone ma non sfrutta la ghiotta occasione. Al 37' fendente dai venti metri di Giacomarro di destro, Nardi in tuffo non trattiene, palla d'oro per Casiraghi che al volo da pochi passi di sinistro calcia deciso, ma spara alto di sinistro. Al 42' Croce lancia in porta Ferretti, ma stavolta Nardi si salva in extremis in uscita respingendo la palla di petto. Si va alla ripresa. Al 9' cross da sinistra di Ferretti in area, da posizione favorevole Valagussa di destro spara alto. Al 41' rischio in area eugubina quando c'è una incertezza del portiere Narciso: Valentini, di testa, sfiora il palo. Finisce così, 1-0.
Tabellino: Gubbio - Santarcangelo (1-0):
Gubbio (4-3-1-2): Narciso; Pollace, Marini, Burzigotti, Petti (45' st Ferri Marini); Valagussa, Croce, Giacomarro (40' st Kalombo); Casiraghi (31' st Romano); Ferretti, Musto. A disp.: Volpe, Marghi, Bergamini, Conti, Costantino, Ricci, Candellone. All.: Magi.
Santarcangelo (3-5-2): Nardi; Paramatti, Adorni, Sirignano; Carlini (20' st Ungaro), Danza (1' st Valentini), Dalla Bona, Gatto, Rossi; Cesaretti, Cori (31' st Merini). A disp.: Gallinetta, Battistini, Ronchi, Oneto, Gulli, Posocco, Rondinelli, Mancini. All.: Marcolini.
Arbitro: Viotti di Tivoli (Gregorio e Mittica di Bari).
Rete: 23' pt Marini (G).
Ammoniti: Cesaretti (S), Adorni (S), Danza (S), Candellone (G), Casiraghi (G), Valagussa (G), Paramatti (S), Romano (G), Sirignano (S). Angoli: 6-4 per il Santarcangelo. Recupero: 0' pt; 5' st. Spettatori: 993 (di cui 675 abbonati).
Risultati: Tredicesima Giornata - Lega Pro - Girone B:
Albinoleffe - Bassano
2-2
3' Virdis (A), 5' Grandolfo (B), 35' Minesso (B) rig., 45' Gonzi (A)
Ancona - Lumezzane
0-1
15' Barbuti (L)
Forli - Modena
2-2
20' Olivera (M), 31' Bardelloni (F) rig., 72' Laner (M), 92' Bardelloni (F) rig.
Gubbio - Santarcangelo
1-0
23' Marini (G)
Maceratese - Parma
0-0
Mantova - Fano
0-1
83' Masini (F) rig.
Padova - Feralpisalò
2-1
58' Gerardi (F), 78' Favalli (P), 83' Alfageme (P)
Pordenone - Reggiana
2-0
4' Suciu (P), 57' Cattaneo (P)
Sambenedettese - Teramo
2-0
57' Mancuso (S), 92' Mancuso (S)
Venezia - Sud Tirol
2-0
27' Moreo (V), 38' Geijo (V)

11 NOVEMBRE 2016
Magi: "Nelle difficoltà serve unità e non disunità. Adesso voglio vedere il carattere eugubino"

Tutto pronto per la sfida contro il Santarcangelo. Out Rinaldi e Zanchi. E dopo la rifinitura sono sciolti gli altri nodi. Lo spiega il trainer rossoblù Giuseppe Magi: "Vorrei tanto ora far tornare a giocare uno spezzone di partita a Ferri Marini. Metto il condizionale, ma sembra che sia finalmente ristabilito. Già a Parma pensavo di poterlo utilizzare, ma il problema muscolare si era risentito. Ora mi auguro che il capitolo sia chiuso. Così mi ha confermato lo staff tecnico". Si parla della partita e il tecnico avverte subito: "Voglio un Gubbio che giochi con il carattere eugubino". In altre parole? "Ovvero che ci sia lo spirito eugubino che piace tanto a me: mettere grinta, determinazione e non mollare mai. Così è fatto l'eugubino". Sui due black-out intercorsi di seguito nelle ultime due partite, Magi si spiega così: "In primo luogo mi auguro che la squadra non prenda gol. Incassare otto gol in due partite non è bello. Di sicuro evidenziano un campanello d'allarme che non va sottovalutato. Non sono il tipo che sottovaluta i problemi: perciò tutto ciò va preso in considerazione, lavorarci sopra, ma ci vuole anche pazienza in quanto il calcio non è una scienza esatta". Ma in particolar modo l'allenatore pesarese manda un segnale preciso che da parte di tutti ci sia unità di intenti. Lo dice in questo modo: "Le ultime due sconfitte non ci hanno fatto piacere. Ma è altrettanto vero che noi andiamo avanti sulla nostra strada. Peccato che qualcuno vuole mandarci fuori carreggiata. Ci si lamenta che si fa un allenamento a porte chiuse, invece bisogna venire a vedere come si allena questa squadra e come lavora con dedizione. Chi vuole il bene del Gubbio deve guardare questo. Non deve guardare i personalismi. D'altronde se gioca un calciatore oppure un altro non c'è molta differenza, non sposta molto gli equilibri. Nel dare dei giudizi ci vuole sempre equilibrio e calma". E chiude con una frase significativa: "Nei momenti di difficoltà serve unità e non disunità". In pratica si va verso la conferma del 4-3-1-2. In porta va ancora Narciso, salvo ripensamenti dell'ultimo momento. Un quartetto difensivo formato da Pollace, Marini, Burzigotti e Petti. Sulla mediana il trio Valagussa, Romano e Croce. In avanti Casiraghi tra le linee a supporto del duo Ferretti e Musto. Gli unici dubbi riguardano l'impiego di Giacomarro al posto di Croce a centrocampo e di Candellone al posto di Musto in attacco. Convocati ventuno calciatori: Bergamini, Burzigotti, Candellone, Casiraghi, Conti, Costantino, Croce, Ferretti, Ferri Marini, Giacomarro, Kalombo, Marghi, Marini, Musto, Narciso, Petti, Pollace, Romano, Ricci, Valagussa e Volpe.

10 NOVEMBRE 2016
Conosciamo il Santarcangelo. L'ultimo precedente fu 1-1 nel 2015. Rientra capitan Romano

Conosciamo il prossimo avversario, Santarcangelo. L'allenatore è Michele Marcolini, classe 1975, ex trainer di Lumezzane, Real Vicenza e Pavia. Il tecnico ligure predilige il modulo 3-5-2 che in fase di non possesso può diventare un 5-3-2. In porta Michele Nardi ('86), dal 2005 in gialloblù. In difesa il trio Luca Oneto ('96; in prestito dalla Virtus Entella), Davide Adorni ('92; di proprietà del Cesena) e Ciro Oreste Sirignano ('85; ex Paganese e Avellino). A centrocampo il quintetto basato sull'asse Lorenzo Paramatti ('95; ex Messina e Siena), Dejan Danza ('95; in prestito dalla Pro Vercelli), Daniele Dalla Bona ('83; del Mantova, ex Modena), Emanuele Gatto ('94; in prestito dal Chievo Verona) e Giovanni Rossi ('89; ex Spal e Cesena). In attacco invece il duo Cristian Cesaretti ('87; ex Empoli e Frosinone) e Sasha Cori ('89; ex Cesena, Siena e Arezzo). La formazione romagnola si trova a quota 16 punti in classifica (-3 dal Gubbio): è la regina dei pareggi nel girone (7), poi tre vittorie e due sconfitte (14 gol fatti e 13 subiti). In trasferta hanno ottenuto una vittoria (a Fano per 2-0), poi tre pareggi (con Reggiana, Pordenone e Forlì) e rimediato una sconfitta (a Bassano per 4-0). Nell'ultimo turno hanno fermato in casa sul pareggio (per 1-1) il Venezia: è successo tutto nei minuti finali prima con la rete di Valentini (subentrato ad un quarto d'ora dalla fine) e pareggio dei veneti al 90' di Baldanzeddu. L'ultimo incontro tra le due compagini risale a due stagioni fa. Precisamente il 19 aprile 2015 venne fuori un pareggio al Barbetti con due reti segnate dagli undici metri: vantaggio ospite di Guidone (42') su rigore e pareggio di Loviso (75') sempre su penalty. Sulla panchina rossoblù c'era Acori, su quella dei gialloblù invece siedeva Cuttone. Notiziario da Gubbio. Assenti sicuri gli squalificati Rinaldi e Zanchi che sconteranno l'ultima giornata di stop sabato contro il Santarcangelo per tornare poi a disposizione per la trasferta di Fano. Ma torna nei ranghi il centrocampista Romano. Alcuni ballottaggi per alcuni ruoli, però il modulo (salvo stravolgimenti) resterà sempre il 4-3-1-2. In porta si va verso la conferma del portiere Narciso (in vantaggio su Volpe per il posto da titolare). Difesa a quattro che dovrebbe ricalcare la stessa adoperata a Parma: quindi Pollace e Petti ai lati, con il duo centrale Marini e Burzigotti. A centrocampo ci sono i maggiori dubbi. Prevedibile il trio basato su Valagussa, poi Romano in cabina di regia e Giacomarro. Ma non è escluso che Croce potrebbe giocare come interno sinistro al posto di Giacomarro. In avanti Casiraghi è pronto a giostrare tra le linee a supporto del duo Ferretti e Musto (che al momento sembra avvantaggiato su Candellone). Ovvio che il trainer Magi terrà sulle spine (come sempre) tutti quanti fino all'ultimo momento. Invece sembra ancora rinviato il rientro di Ferri Marini. E la storia si tinge di giallo. Era rientrato in pianta stabile in squadra, infatti è risultato tra i convocati nelle ultime due partite con Teramo e Parma, ma non è stato mai utilizzato. In pratica il capocannoniere del Gubbio della passata stagione è assente dalla partita di Lumezzane giocata lo scorso 10 settembre alla terza giornata: da quel momento in poi è rimasto fermo ai box. Adesso pare che l'attaccante biturgense abbia avuto una nuova ricaduta, ma non si sa di quale entità e di cosa si tratta. Come non si sanno i tempi di recupero di Lunetta. Infatti non c'è nessuna comunicazione ufficiale. La rifinitura scioglierà questi nodi.

09 NOVEMBRE 2016
La statistica, dopo un anno un cammino simile: i dettagli. Vademecum tifosi: il documento

Trend. Ma cosa succedeva l'anno scorso di questi periodi? Curiosamente viene fuori che il cammino è piuttosto simile rispetto alla presente stagione. Infatti ad inizio di campionato nel 2015 (in serie D per intenderci) la formazione di Magi dopo dodici giornate di campionato aveva totalizzato 18 punti. Per la precisione erano arrivate cinque vittorie, tre pareggi e quattro sconfitte. Le reti fatte erano uguali alle reti subite (12). Pensare che i gol fatti quest'anno sono gli stessi (12) mentre variano le reti che sono state incassate (15). In questa stagione sono arrivate più vittorie (6), un solo pareggio, ma più sconfitte (5), mentre a livello di classifica la formazione di Magi quest'anno ha un punto in più (19). Diciamo che l'unica variante netta rispetto alla passata stagione è che il Gubbio vinceva in casa (quattro vittorie su cinque totali) mentre in questo inizio di campionato la formazione rossoblù si trova meglio altrove dallo stadio "Pietro Barbetti". L'anno scorso in realtà, dopo la dodicesima giornata, ovvero dopo il pareggio che era stato ottenuto contro il Ghivizzano Borgoamozzano, quel Gubbio cominciò a carburare con tre vittorie di fila (in casa con la Voluntas Spoleto, in trasferta con il Foligno e la Sangiovannese). Ci fu poi anche quella mazzata interna contro il Città di Castello (0-3), ma di conseguenza sappiamo tutti che ci fu la rivoluzione di dicembre dove arrivarono ben nove calciatori nuovi e furono ceduti otto calciatori. In fin dei conti una soluzione così drastica in questa stagione nel mercato di riparazione non è prevista. Ma non è prevista per un motivo molto semplice. Nella scorsa stagione il Gubbio puntava a vincere in maniera immediata il campionato e quindi è stato costretto a correre ai ripari nel mercato invernale. In questa stagione invece si punta ad una salvezza possibilmente tranquilla. É prevedibile perciò qualche ritocco, a meno che ci sono altri propositi che a tutti gli effetti a noi sono oscuri. Intanto riportiamo alla luce un documento che testimonia nella gloriosa storia centenaria dell'A.S. Gubbio 1910, come ci si comportava 70 anni fa. Torniamo indietro al campionato 1946-1947, cioè quando il Gubbio militava nella Divisione Nazionale Serie C nel girone B. Quella formazione rossoblù riuscì per la prima volta nella storia a conquistare la serie B. Era un altro calcio, era senz'altro un'altra epoca, ma ci è passato di mano un documento che veniva dedicato ai tifosi. Un vademecum (ovvero una guida) che ogni tifoso doveva seguire. La vediamo in toto. Sono molto curiose alcune citazioni. Tipo: "Il tifoso deve essere intelligente anche quando urla". Oppure: "Lo sport è una gara cavalleresca, ma non di cavalleria rusticana". Si parla anche come comportarsi verso il direttore di gara. Ecco: "L'arbitro è un giudice, e il giudice si rispetta anche quando condanna; se mai si ricorre al tribunale d'appello". Tuttavia non sono esenti nemmeno i calciatori: "I tifosi non facciano i difficili, i superuomini, i competentoni, i giuocatori (cit. testuale) anche quando sbagliano, ne sanno più di noi". Ma si difende anche l'essenza del tifoso stesso: "Chiunque ha pagato il suo ingresso va rispettato senza superstizioni idiote e cafone: i preti e i frati non portano nè fortuna nè sfortuna. Vince la squadra più brava: ecco tutto". Ma chissà se questo manuale potrebbe essere valido anche nel calcio di oggi. Sarebbe bello. Il dibattito è aperto.

08 NOVEMBRE 2016
Il punto. L'illusione, l'equilibrio, la virtù della calma. Sale la tensione e non c'è spiegazione

La parola pazienza ha origine dal latino "patire" (cfr. il greco pathein e pathos, dolore corporale e spirituale). La pazienza è la qualità e l'atteggiamento di chi è in grado di accettare i contrattempi, le avversità, le difficoltà e il dolore con animo tranquillo. Ma come scrisse lo scrittore e poeta polacco Stanislaw Jerzy Lec, "occorre molta pazienza per impararla". Quella pazienza che evidentemente sta mancando adesso al Gubbio. Si è creato un certo nervosismo, diciamo immotivato, almeno agli occhi dei comuni mortali. Bisognerebbe chiederlo a chi si trova nella stanza dei bottoni cosa sta avvenendo. E il motivo è molto semplice. Il Gubbio sta facendo finora il suo campionato rispettando i programmi che sono stati prefissati in estate. Ovvero si punta alla salvezza o quantomeno ad un campionato tranquillo per mantenere la categoria, dopo averla conquistata dopo un anno di purgatorio in serie D. Un Gubbio che attualmente si trova a metà classifica, tra l'altro a solo sei lunghezze dalla vetta. Viaggia a fasi alternate, questo è vero. Soprattutto in casa non fa risultato, anche questo è vero. Ma è altrettanto vero che non si può pretendere la luna. O almeno. Non crediamo che questa squadra sia stata costruita per puntare al vertice del campionato. Perciò perchè esiste tutta questa inquietudine? Non si spiega. Del resto non si spiegano anche certe espulsioni, vedi Rinaldi e per ultima di Zanchi contro il Teramo. Del resto non si spiegano pure le due amnesie avvenute in tre minuti in due partite consecutive prima contro il Teramo e poi a Parma. Si potrebbe capire una certa situazione in piazze blasonate che in maniera dichiarata ambiscono verso l'alto come a Parma (dove le critiche sono arrivate anche durante la vittoria di sabato), Venezia o alla Reggiana, dove sono stati costruiti degli organici con tanti quattrini. Come non si spiega questo silenzio stampa. Anche se in verità una specie di silenzio di stampa c'è sempre stato visto che i calciatori possono parlare solo dopo la fine del match e qualche volta solo il lunedì (anche se da tre settimane non parlano neanche ad inizio settimana). A tutti gli effetti c'è un silenzio stampa anche durante i giorni feriali in questa prima fase di campionato (anche se non è stato mai esplicitamente dichiarato). Perciò la domanda sorge spontanea: perchè avviene tutto ciò? Quali pressioni ci sono? Sarebbe il caso che qualcuno lo chiarisca una volta per tutte. Oppure esiste una variante che non è poi così campata in aria. Cioè: qualcuno si è illuso (non certo la tifoseria, forse all'interno della stanza dei bottoni) che questa squadra può ambire a vincere il campionato (o giù di lì). Per carità, tutto può succedere nel calcio. Come è successo nell'anno magico di Torrente che si è vinto un torneo di serie C1 contro squadroni costosi e blasonati. Tuttavia bisogna essere realisti nel capire che nel calcio bisogna stare sempre con i piedi per terra, bisogna ragionare con equilibrio, bisogna lavorare sodo e soprattutto usare la testa. Altrimenti si potrebbe ricadere negli errori madornali che portarono il Gubbio alla retrocessione proprio due anni fa. Fino a poche partite fa si è sempre decantato un gruppo solido e unito in squadra. Pertanto in soli dieci giorni cosa può essere accaduto? Qualcuno forse adesso si è montato la testa? O qualche calciatore sente veramente delle pressioni? Quest'ultima affermazione sinceramente fa un po' sorridere. Qualsiasi individuo nel mondo del lavoro riceve pressioni, figuriamoci se non ce le deve avere un calciatore che ha la fortuna di fare il mestiere più bello del mondo. Poi è chiaro che va avanti chi è più bravo, chi è più maturo e chi è più capace. Questo succede in tutti gli ambiti, non solo nello sport. E con altrettanta schiettezza, noi diciamo. Ora serve umiltà, per tutti. E chi non ce l'ha, scendesse pure dal piedistallo (...).

07 NOVEMBRE 2016
Focus mercato. A Parmalive il Ds Pannacci: "Ci piacciono due crociati". Guazzo o Melandri?

Partiamo da una intervista, passata inosservata, ma interessante a livello di mercato. Direttamente da Parma il portale web Parmalive.com ha interpellato il direttore sportivo del Gubbio, Giuseppe Pannacci. Il titolo è esplicito: "Ci piacciono due crociati. Ne parleremo con la dirigenza ducale". Queste sono poi le parole riportate dal sito parmense: "In estate ci piacevano due calciatori crociati? Ci sarà modo di poter parlare direttamente con i responsabili del Parma. Vediamo, gli affarri vanno in porto quando entrambe le parti sono d'accordo, ma soprattutto quando c'è l'ok da parte dei calciatori". A questo punto si apre uno scenario per quello che si può verificare nel mercato di riparazione a gennaio. É risaputo che il Gubbio cerca una punta centrale. La scorsa estate è stato sbandierato e anche ad inizio campionato in corso. Quindi la scelta dove potrebbe ricadere? Facendo due conti è impossibile arrivare agli attaccanti Nocciolini, Evacuo o Calaiò perchè stanno giocando con continuità con la formazione guidata da Apolloni, oltretutto (ma soprattutto) sono fuori portata per il budget eugubino. Restano allora due indiziati. Il primo è Daniele Melandri, classe '88: gioca sia a destra che a sinistra sul fronte avanzato, pure da seconda punta, in alcune occasioni ha giocato centrale. L'attaccante di Ravenna in passato ha giocato nel Forlì. Il secondo invece è Matteo Guazzo, classe '82: sa giocare come seconda punta ma principalmente è una punta centrale. Una certa esperienza per il calciatore di Acqui Terme perchè in passato ha militato nella Virtus Entella, Alessandria, Salernitana e Como. Chiaro che uno dei due potrebbe essere nel mirino. Pertanto chi potrebbe essere il secondo calciatore? Non è escluso che potrebbe esserci un interesse nei confronti di un centrocampista (Crocefisso Miglietta o il giovane Lorenzo Simonetti) o di un difensore (Maikol Benassi o i giovani Giacomo Ricci e Michele Messina): d'altronde il Parma ha una rosa assai ampia e proprio a gennaio potrebbe sfoltirla cedendo alcuni calciatori che trovano poco spazio nella formazione ducale. Capitolo portieri. Nelle ultime settimane si è acceso un dibattito su chi sta difendendo i pali nel Gubbio. Dalla prima alla settima giornata è stato titolare Giacomo Volpe, come lo era stato per tutto il campionato di serie D della passata stagione. Dopo il 3 ottobre, ovvero dopo la trasferta vincente di Bergamo contro l'Albinoleffe, è diventato titolare Antonio Narciso fino all'ultima partita giocata a Parma. In pratica il giovane portiere Volpe (classe '96) ha giocato titolare le prime sette partite, poi nelle ultime cinque partite è stato scelto il più esperto Narciso (classe '80). Si è creata una specie di staffetta. Ma l'allenatore Magi lo scorso 14 ottobre era stato piuttosto chiaro: "Non esiste un caso portieri o un caso Volpe. Ho due grandi portieri e devo fare delle scelte. La formazione la scelgo io ed io scelgo quella che mi garantisce al momento il meglio. Nessuno è titolare inamovibile". Chiaro però che il ruolo del portiere è il ruolo più delicato in una squadra. Un portiere ha bisogno di serenità per poter rendere al meglio. Ci auguriamo solo che questo dualismo non abbia incrinato proprio questa serenità che è vitale per un portiere. Test probanti le prossime partite. Parlavamo di serenità. Ed ecco allora che la società ha indetto un silenzio stampa per tutti i tesserati della Gubbio Calcio. Il comunicato: "L'A.S. Gubbio 1910 comunica che a partire dalla data odierna verrà effettuato il silenzio stampa dai propri tesserati; rimane a disposizione degli organi di stampa mister Magi, previo autorizzazione".

05 NOVEMBRE 2016
Magi: "In confusione sul 2-1". Lucarelli: "Non belli ma efficaci". E le foto di Gubbio-Parma

Gubbio, arriva la prima sconfitta in trasferta. Una sconfitta che mancava dal campionato scorso, cioè dal 17 gennaio 2016 sul campo del Gavorrano per 1-0. Due dati allarmanti: otto gol subiti nelle ultime due gare e due "black out" simili nel giro di una settimana. Tre gol subiti in tre minuti contro il Teramo e stavolta due gol subiti in tre minuti con il Parma. Ferretti in diagonale aveva illuso tutti, poi il pari con uno sfortunato autogol di Burzigotti e l'uno-due micidiale in 180 secondi di Calaiò e di Nocciolini. Il tecnico dei rossoblù Giuseppe Magi è sconsolato e amareggiato: "L'errore sul 2-1 è stato devastante. Poi sul 3-1 su palla inattiva siamo stati passivi. Troppi gli errori gravi. Infatti siamo entrati in uno stato confusionale. Abbiamo fatto tutto noi, pure l'autogol che ha scaturito il pareggio. Quanto successo è un segnale da non sottovalutare proprio. Bisogna trovare le contromisure prima possibile. Chiaro che pure le assenze di Rinaldi, Zanchi, Romano e Ferri Marini ci hanno condizionato. Ma è altrettanto vero che ci è mancata la personalità. Un peccato perchè un'idea di un gioco c'è, però alla prima difficoltà cediamo a livello psicologico". E l'allenatore usa una frase ad effetto per spiegare la situazione: "Ci siamo malati da soli e ci dobbiamo curare da soli. Ma ci vuole tempo per curare questa malattia". E lancia un messaggio anche ai suoi calciatori più anziani: "Proprio da chi dovrebbe dare quel qualcosa di più in questo momento manca in qualcosa, nel senso che non fa quello che dovrebbe fare". Mentre sull'altra sponda tira un'altra musica. Il trainer dei gialloblù Luigi Apolloni precisa: "Il Gubbio era partito con ritmi notevoli, ma noi siamo venuti fuori alla distanza perchè carburiamo in ritardo. E per fortuna abbiamo scacciato la sindrome del Tardini, però i calciatori sentono la partecipazione di chi ama il Parma. In alcune situazioni siamo stati frenetici, però dopo abbiamo avuto coraggio e nella ripresa siamo stati molto propositivi". Mentre il capitano dei ducali Alessandro Lucarelli afferma: "Sì, questo Parma è stato spietato nel secondo tempo. Gubbio veloce e rapido, alla prima occasione però siamo andati sotto. Abbiamo pareggiato su un episodio fortunoso, però poi quell'uno-due è stato per tutti noi determinante. Non saremo belli a vedersi, ma siamo efficaci". Telegrafico infine il difensore Lorenzo Saporetti: "Bella vittoria e bella prestazione. Parma rabbioso e cattivo". Intanto ecco le foto della gara tra Parma e Gubbio (18 immagini) che si trovano nel link sotto la foto in homepage e nella sezione "fotogallery". Fotoservizio di Simone Grilli.

05 NOVEMBRE 2016
Parma, tris al Gubbio (3-1). Ferretti illude, autogol Burzigotti, il sorpasso Calaiò e Nocciolini

Gubbio contro Parma al Tardini di sabato (ore 18:30). Il trainer Magi conferma il 4-3-1-2 ma con delle novità: Pollace gioca terzino destro, Petti terzino sinistro, Croce playmaker, mentre Romano non è nemmeno in panchina. Il tecnico dei gialloblù Apolloni schiera il 3-5-2. Ducali in campo con la maglia bianca crociata, Gubbio in maglia rossoblù. Pronti e via, ma il Gubbio si porta in vantaggio al primo affondo. Al 7' c'è Casiraghi che ruba palla sulla trequarti, si infila tra Canini e Coly e serve sul filo del fuorigioco Ferretti che entra in area da destra, alza la testa e di piatto destro insacca la sfera radente nell'angolino alla sinistra del portiere. Al 14' Scavone serve al limite Nocciolini che calcia in porta, para a terra Narciso. Al 19' però arriva il pari dei ducali: punizione dal limite di Corapi calciata in porta, esce con i pugni in tuffo Narciso, la palla sbatte accidentalmente sul polpaccio destro di Burzigotti e la sfera si infila in rete lemme lemme, nel più classico degli autogol. Al 24' un cross insidioso di Candellone in area da sinistra, Lucarelli respinge male, Ferretti è in agguato ma non riesce ad incidere alla palla il colpo vincente. Al 25' invece Zommers si salva in tuffo respingendo un tiro dal limite di Croce. Al 35' fendente dai venticinque metri di Croce di destro, palla che sibila vicino al montante. Si va alla ripresa. Parma che va subito in vantaggio. Non passano neanche due minuti, Croce cade e così perde palla a centrocampo, Corapi è subito lesto a lanciare in un corridoio centrale Calaiò che entra in area e di sinistro calcia radente a rete: tiro leggermente smorzato da Burzigotti e la palla passa tra le gambe di Narciso. Ma il Gubbio è in bambola e si ripete il black out come contro il Teramo perchè dopo appena tre minuti (5') giunge il tris dei parmensi: corner di Mazzocchi pennellato in area, Calaiò che smorza di testa verso il centro dove sbuca da dietro Nocciolini che a due passi dal portiere, di piatto sinistro, non ci pensa due volte e insacca la sfera in rete di prepotenza. Al 14' timida risposta degli ospiti con un tiro da fuori area di Valagussa con la palla che sfila a lato. Al 18' ci prova direttamente su punizione dal limite Ferretti, ma il suo tiro di sinistro a girare viene intercettato da Zommers. Al 25' su punizione di Croce in area, Petti cerca la conclusione di sinistro, para a terra Zommers. Al 31' poi tiro potente di Nocciolini dal limite che impegna in volo Narciso. Al 42' tiro secco di Baraye, Narciso salva in tuffo.
Tabellino: Parma - Gubbio (3-1):
Parma (3-5-2): Zommers; Coly (27' st Saporetti), Canini, Lucarelli; Mazzocchi (24' st Baraye), Corapi, Giorgino, Scavone (38' st Simonetti), Nunzella; Nocciolini, Calaiò. A disp.: Coric, Garufo, Miglietta, Messina, Fall, Ricci G., Evacuo, Guazzo, Melandri. All.: Apolloni.
Gubbio (4-3-1-2): Narciso; Pollace (44' st Kalombo), Marini, Burzigotti, Petti; Valagussa, Croce (37' st Bergamini), Giacomarro; Casiraghi (30' st Musto); Ferretti, Candellone. A disp: Volpe, Marghi, Conti, Costantino, Ricci L., Ferri Marini. All.: Magi.
Arbitro: Giua di Olbia (Imperiale di Genova e Nocenti di Padova).
Reti: 7' pt Ferretti (G), 19' pt Burzigotti (G) autogol, 2' st Calaiò (P), 5' st Nocciolini (P).
Ammoniti: nessuno. Angoli: 4-1 per il Parma. Recupero: 0' pt; 4' st. Spettatori: 9757 (di cui 130 di Gubbio).
Risultati: Dodicesima Giornata - Lega Pro - Girone B:
Bassano - Padova
2-1
4' Grandolfo (B), 12' Russo (P), 47' Bianchi (B)
Fano - Forlì
1-0
15' Gualdi (Fa)
Feralpisalò - Maceratese
2-0
54' Gerardi (F), 87' Bracaletti (F)
Lumezzane - Pordenone
0-1
29' De Agostini (P)
Modena - Albinoleffe
0-1
18' Virdis (A)
Parma - Gubbio
3-1
7' Ferretti (G), 19' Burzigotti (G) aut., 47' Calaiò (P), 50' Nocciolini (P)
Reggiana - Sambenedettese
2-0
7' Nolè (R), 68' Manconi (R)
Santarcangelo - Venezia
1-1
84' Valentini (S), 90' Baldanzeddu (V)
Sudtirol - Ancona
1-1
47' Bariti (A), 63' Gliozzi (S)
Teramo - Mantova
0-1
48' Zammarini (M)

04 NOVEMBRE 2016
Bruno Conti: "Lieto della Academy con Gubbio. Nel 1982 nazionale di veri uomini"

Si è concretizzato l'accordo tra l'Atletico Gubbio e la Roma. Presso gli impianti del Luciano Cambiotti è stata resa ufficiale questa collaborazione con la presenza illustre di Bruno Conti, ora coordinatore tecnico per l'individuazione dei giovani per la Roma. Da padrone di casa ha aperto la seduta Fernando Barbetti: "Insieme a me, con Filippo Barbetti e i suoi collaboratori, abbiamo voluto questo accordo perchè lo staff della Roma ha creduto in noi e sono onorato di avere qua Bruno Conti. Finalmente c'è una svolta per quello che sarà lo sviluppo e il futuro del settore giovanile. Una società professionistica attraverso le Academy (come nel nostro caso la Roma) fornisce un messaggio chiaro. Un programma ben preciso per la crescita di ogni giovane". Passa la parola a Bruno Conti che dice: "Da quest'anno sono coordinatore dell'Academy e ringrazio proprio Gubbio: c'è stata sempre stima tra noi ed ora c'è un piano di lavoro che è la cosa più importante. Qua c'è Lucio Bove che è una persona che sa gestire il lavoro: lo conosco da quando era all'Atalanta ed è una persona stupenda in questo. É importante la figura dell'istruttore per fare crescere i ragazzini e va data una certa responsabilità ai tecnici". Tanti giovani del resto sono stati lanciati dalla Roma, giusto? "Infatti in tanti non credevano ad esempio in Florenzi quando era alla Primavera perchè era piccolino, poi a Crotone si è fatto le ossa facendo una esperienza importante. Anche io ho avuto i miei tempi quando giocavo: dalle giovanili ero stato pure al Genoa in serie B per poi tornare alla Roma. Le società devono saper gestire quei giovani che in caso di evenienza ti possono essere utili. Vedi come sta facendo il Milan con Locatelli e Donnarumma. Ad esempio adesso Spalletti ha convocato Marchizza che è un '98 e lo avevamo preso a 9 anni. Questo è il nostro piacere più grande, fare esordire un giovane in prima squadra". Rispetto al passato c'è meno coraggio per fare esordire un giovane? "Da quando giocavo io, il calcio è cambiato in tutto oggi. Oggi i calciatori sono gestiti dai procuratori che mettono in testa tante cose alle famiglie, già a 12/14 anni li fanno diventare dei fenomeni prima di fare un certo percorso. Quindi bisogna sapere gestire i giovani. Ma tavolta c'è anche la paura e la preoccupazione di lanciare certi ragazzi". Bruno Conti però è uno dei pochi fortunati al mondo che è riuscito ad alzare la Coppa nel Mondo (1982 ndr) e cosa si prova? "La mia prima convocazione in Lussemburgo dove davanti a me c'erano calciatori importanti come ad esempio Vincenzo D'Amico. Già ero contento e non stavo nella pelle per la convocazione. Proprio in Lussemburgo si è verificato che Causio fu espulso e così io entrai in campo dalla panchina. Subito dopo feci l'esordio all'Olimpico di Roma dal primo minuto contro la Danimarca, mi riuscì tutto e da quel momento Bearzot non mi fece più uscire. Una tappa importante che poi mi ha permesso di vincere un Mondiale. Ancora oggi che ho 62 anni ovunque vado nel mondo mi riconoscono, soprattutto per come fu disputato quel Mondiale da un grande collettivo: era una squadra di uomini veri". E il rammarico più grande la finale di Coppa Campioni persa con il Liverpool nel 1984? "Sì, perchè tra l'altro non sono nemmeno un rigorista. Dopo aver vinto uno scudetto e aver fatto un percorso di Coppa incredibile, poi dover giocare la finale all'Olimpico è un sogno. Quel Liverpool era una grande squadra con Dalglish e Rush. Purtroppo i calci di rigore sono un terno al lotto. Qualcuno si è tirato pure indietro, purtroppo io e Graziani sbagliammo. Però sono contento perchè almeno ho avuto il coraggio di andarlo a tirare". Ma Conti ha giocato insieme con tanti campioni ma del brasiliano Falcao che abbinava eleganza e tecnica in campo, cosa può dirci? "Era un grande campione. Ma avevamo un collettivo incredibile: mi ricordo di Prohaska e di Ancelotti che già era un allenatore in campo. Falcao era un campione anche a livello caratteriale: la sua intelligenza negli inserimenti, in una squadra forte dove c'erano però gente forte come Cerezo e Pruzzo". Ecco il fotoreportage della giornata a Gubbio.

04 NOVEMBRE 2016
Verso Parma. Out Rinaldi e Zanchi. Parla Magi: "Parma, un organico da serie B: stimolante..."

Verso Parma con ventuno convocati. Non ci sono gli squalificati Rinaldi e Zanchi, ma sono recuperati Romano, oltre a Musto e Ferri Marini che sono completamente ristabiliti. Il tecnico Giuseppe Magi fa il punto della situazione dopo la rifinitura del venerdì: "Abbiamo delle assenze e quindi bisogna fare di necessità virtù. Questa è una partita importante su cui sono curioso di vedere come saprà reagire la squadra dopo la batosta con il Teramo: d'altronde prendere una cinquina così non è poi semplice. Ma la squadra in settimana si è allenata bene, i ragazzi sono pronti e sono convinto che faremo la nostra partita. Non ci risparmieremo, perciò la partita è aperta a qualsiasi risultato. Nel senso che noi non ci accontentiamo, proveremo anche a vincere. É vero che si incontrano due compagini che provengono dalla serie D, ma è anche vero che il Parma adesso possiede un organico da serie B. Pertanto sarà stimolante giocare contro di loro al Tardini, però se riusciremo a giocare da squadra di certo potremo dire la nostra". Le prove di difesa a tre? "Sì, in settimana ho provato questa soluzione e devo dire che la squadra ha risposto bene in campo. É una soluzione che di sicuro in partite ufficiali utilizzerò, ma la decisione me la riservo solo all'ultimo momento". Ma Ferri Marini è già pronto per scendere in campo dal primo minuto? "Anche in questo caso deciderò all'ultimo istante". Dopo la cinquina con il Teramo, che risposte ha avuto dalla squadra? "C'è stato un colloquio sano ma quello che ci siamo detti resta tra le mura dello spogliatoio. É stato un colloquio salutare perchè non bisogna fermarsi sull'errore, anzi possibilmente va risolto. Credo che anche questa situazione sia un motivo di crescita per tutto il gruppo". In pratica è probabile che venga confermato il modulo 4-3-1-2. Narciso in porta. Un quartetto difensivo con Kalombo, Marini, Burzigotti e Petti. Un trio di centrocampo con Valagussa, Romano e Croce. In avanti Casiraghi agirà tra le linee a supporto di Ferretti e Ferri Marini (è in ballottaggio con Candellone). In caso di 3-4-1-2 invece lo schieramento potrebbe prevedere un trio di difensori formato da Marini, Burzigotti e Petti. A centrocampo l'asse sarebbe Pollace, Valagussa, Romano e Kalombo. Dalla trequarti in sù invece non cambierebbe nulla. Ma ecco la lista dei ventuno convocati: Bergamini, Burzigotti, Candellone, Casiraghi, Conti, Costantino, Croce, Ferretti, Ferri Marini, Giacomarro, Kalombo, Marghi, Marini, Musto, Narciso. Petti, Pollace, Romano, Ricci, Valagussa e Volpe.

03 NOVEMBRE 2016
Conosciamo il Parma e quel precedente del 14 maggio. Magi intanto prova la difesa a tre

Prossimo avversario è il Parma. L'allenatore è Luigi Apolloni, tra l'altro ex trainer del Gubbio durante la stagione in serie B. Il tecnico dei ducali predilige il 3-5-2. In porta troviamo Kristaps Zommers ('97), portiere della Lettonia, con una esperienza in Danimarca. Trio di difensori con il senegalese Mohamed Coly ('84; ex Cittadella e Pro Vercelli), quindi Michele Canini ('85; ex Atalanta e Genoa) e Alessandro Lucarelli ('77; ex Genoa e Fiorentina). Quintetto di centrocampo basato sull'asse Desiderio Garufo ('87; ex Catania e Novara), Yves Baraye ('92, senegalese, ex Chievo Verona), Francesco Corapi ('85; ex Nocerina e Benevento), Manuel Scavone ('87; ex Bari e Pro Vercelli) e Leonardo Nunzella ('92; ex Lanciano e Lecce). In attacco invece il duo Emanuele Calaiò ('82; ex Genoa, Napoli e Spezia) e Felice Evacuo ('82; ex Novara e Avellino). Crociati che si trovano al secondo posto a quota 21 punti, per la precisione a due lunghezze dal Gubbio. La formazione gialloblù in casa ha ottenuto due vittorie, ma anche tre sconfitte (e nessun pareggio) con cinque gol realizzati e quattro gol subiti: paradossalmente i parmensi (come il Gubbio) vanno meglio fuori casa avendo ottenuto finora tre vittorie e tre pareggi (e nessuna sconfitta). L'ultimo precedente nella Poule Scudetto della passata stagione: sul neutro di Sansepolcro, la formazione di Magi si impose il 14 maggio 2016 per 2-1 sui ducali con le reti di Ferri Marini (42'), Simonetti (46') e gol vittoria di Crocetti (51'). In casa Gubbio invece si è sperimentato un nuovo modulo in questa settimana. Ovvero il 3-4-1-2. Una difesa inedita a tre viste le assenze sia di Rinaldi e Zanchi (squalificato per due giornate). Ma potrebbe rientrare capitan Romano. Quindi Narciso in porta. Trio di difensori con Marini, Burzigotti e Zanchi. Un quartetto di centrocampo con Pollace e Kalombo ai lati, Valagussa e Romano al centro in mediana. Tra le linee Casiraghi a supporto del duo Ferretti e Candellone. Ma è possibile che venga confermato il consueto 4-3-1-2. Sempre Narciso tra i pali. Quartetto difensivo con Kalombo, Marini, Burzigotti e Petti. A centrocampo il trio con Valagussa, Romano e Croce. E davanti invece verrebbe confermato lo stesso Casiraghi trequartista a sostegno sempre di Ferretti e Candellone. Ma non è poi così escluso che venga fuori un'altra ipotesi: il ritorno in campo in attacco di Ferri Marini ormai ristabilito dall'infortunio. Intanto da Parma, il difensore Mohamed Coly mette in guardia la sua squadra. Dice a Parmalive.com: "Occhio incontrare il Gubbio dopo cinque schiaffi che fanno male, perciò penso che gli possano aver dato quella spinta e quella determinazione in più per venire da noi per fare una prova di alto livello. Sarà una partita impegnativa perchè saranno agguerriti per portare via dei punti. Forse in casa soffriamo l'esigenza del nostro pubblico, speriamo di trasformare il Tardini nel nostro fortino e adesso vogliamo proseguire la nostra striscia positiva".

02 NOVEMBRE 2016
Ciucarelli: "Nel calcio serve la testa: dimenticare subito la cinquina. Quando ero a Gubbio..."

É stato un calciatore del Gubbio dal 1984 al 1990. É stato allenatore di Foligno e Todi, attualmente è trainer del Castel del Piano in Eccellenza. Sabato scorso era presente a vedere la partita tra Gubbio e Teramo. Stiamo parlando di Fabrizio Ciucarelli che commenta così questa gara: "L'epilogo finale con cinque reti subite direi inimmaginabile. Fino al 72' se si scommetteva un euro contro quattromila euro che la partita fosse finita 5-1, tutti rispondevamo che sarebbe stato impossibile. Ma io lo dico sempre: il gioco del pallone e le donne, se non ci stai con la testa, ti possono mandare al manicomio. Questa è una mia frase ricorrente. Uno ci deve stare sempre con la testa. Tanto bene il Gubbio si è trovato in vantaggio immediatamente perchè il rigore non c'era. Però poi stava mantenendo bene il risultato, nel senso che non si era rischiato poi così tanto fino al pareggio. Ma prendere cinque gol era impensabile. Ma soprattutto ho notato che dopo il primo gol subito, per il Gubbio è diventata una partita del giovedì: ogni avversario si è trovato sempre davanti al portiere. É stata una cosa talmente strana". Ma più che altro prendere tre gol in tre minuti sembra fantascientifico o no? "Ma lo è stato anche per noi in tribuna. Inspiegabile. Per questo dico che il calcio è il giuoco più bello del mondo. In altri sport come calcetto, pallavolo o pallacanestro, che cosa sarebbe accaduto? Si chiamava il time-out e ci si riorganizzava. Ma nel calcio questo non è possibile. Non c'è tempo si serrare le fila e si possono prendere gli schiaffi da tutte le parti". Secondo lei, cosa può essere successo? "Sono cose impreviste. É successo pure al Milan in una finale con il Liverpool (nel 2005 ndr). In certe situazioni pure un allenatore non riesce a decifrare quello che accade: è come quando arriva acqua da tutte le parti e non sai dove tamponarla. Per questo dico che bisogna starci con la testa altrimenti si va al manicomio". Mettiamola così, che Gubbio ha visto fino a quella goleada? "Ho visto un buon Gubbio: per i primi trenta minuti ho notato i calciatori che raddoppiavano da tutte la parti, da destra a sinistra, correvano come dei pazzi e le palle sporche erano tutte le loro. Mi sono chiesto se avrebbero resistito a questi ritmi fino alla fine. Infatti poi il Teramo ha preso campo. Però dopo il gol del pari ho visto che sono crollati proprio". Perciò cosa manca a questo Gubbio? "Forse manca una certa qualità. Facendo un esempio: Jefferson, Sansovini, Speranza, Caidi sono calciatori di un certo valore che il Gubbio non ce l'ha". E quindi cosa consiglia adesso? "Di tenersi stretti questi 19 punti che sono tanti e sono guadagnati. Da qui si deve ripartire e non pensare alla cinquina presa. D'altronde il Gubbio fino al 72' era in testa alla classifica e poi si è ritrovato terzo. Bisogna ripartire da qua. Però di certo va analizzato il fatto perchè in casa succedono delle cose e fuori casa no". Parliamo del passato a Gubbio, il momento più bello? "Faccio fatica a trovare il momento più bello, sono stati sei anni spettacolari. Con Fiorindi nel 1984 ci fu la rivoluzione con acquisti mirati con l'ausilio del diesse Mancini: si crearono le fondamenta per un futuro dove ci fu un ciclo molto roseo. Ma all'epoca esistevano tre prerogative essenziali: c'era armonia, in campo tra noi si giocava a occhi chiusi e c'erano tutti calciatori di temperamento che non tiravano mai indietro la gamba. Il compagno più forte? Erano forti tutti, semmai io ero il più scarso: Cacciatori, Franceschini, Sbrega, Magrini, Lilli, Pompa, Miocchi, Zoppis, Pepe, Morbiducci, Cocciari, Cipolletti, Lotorio, oppure anche Pugnitopo, Ragnacci, pure Di Felice, Rossi, Farsoni, Riommi o Luiu. Chi si seguiva all'epoca sa di chi sto parlando". E il gol più bello? "Quello a Genzano con il Cynthia: un tiro dritto per dritto al volo di destro su assist di Giammarioli. Ma segnai anche da calcio d'angolo contro la Colligiana. Come azione corale il più bello è stato il gol segnato al Perugia nel derby. I tifosi? Ricordo i ventimila dello spareggio del Curi, ma mi ricordo anche i diecimila tifosi che erano presenti agli spareggi di Senigallia con il Pesaro. Soprattutto mi vengono i brividi quando ripenso a quando si giocava fuori casa, appena sentivo l'arrivo dei tifosi eugubini dicevo: «Eccoli, ce semo, ora tocca a noi». Così ci caricavamo".

01 NOVEMBRE 2016
Focus. Tra psicologia e numeri. Ma quelle "imbarcate" sono successe anche ai più grandi...

Talvolta succede l'imprevedibile. Talvolta succede pure nel calcio quello che non ti aspetti. Quei tre gol incassati nel giro di tre minuti lasciano spaesati. In conferenza stampa lo abbiamo chiesto anche ai due avversari di turno, Petrella e Jefferson del Teramo, se era mai capitato anche a loro di subire in carriera tre gol in tre minuti. Entrambi hanno risposto: "Come no? Certo che sì, ci è capitato". In ogni caso si possono scomodare addirittura alcune finali di Champions League. Partite che hanno avuto un risvolto assai incredibile. Due date importanti. La prima il 26 maggio 1999. Si gioca la finale in Spagna a Barcellona tra Manchester United e Bayern Monaco. Tedeschi in vantaggio con la rete di Basler al 5' del primo tempo. Partita che resta bloccata sullo stesso punteggio fino al 90' ma nei minuti di recupero succede davvero l'inimmaginabile: al primo minuto di recupero (al 91') infatti Sheringham segna il pari degli inglesi e dopo solo un minuto (cioè al secondo minuto di recupero, al 92') arriva addirittura il sorpasso con la rete di Solskjaer che garantisce ai "Diavoli Rossi" la vincita della Coppa dopo ben 31 anni di digiuno. Seconda data. É il 25 maggio 2005. Si gioca la finale in Turchia a Istanbul tra Milan e Liverpool. Primo tempo in favore dei rossoneri che vanno al riposo sul punteggio di 3-0 con le reti di Maldini e con una doppietta di Crespo. Nella ripresa succede l'imponderabile: venne ribattezzato «quei sei minuti di follia». Infatti il Liverpool riuscì a segnare ben tre gol in soli sei minuti: in rete Gerrard, poi Smicer e Xabi Alonso (su rigore, prima intercettato da Dida). Finale 3-3, ma ai rigori vinsero proprio gli inglesi (errori dal dischetto di Serginho, Pirlo e Shevchenko). Insomma, come si può vedere succede anche ai grandi di steccare o avere un black out. Per il Gubbio si possono definire «quei tre minuti di follia» con le reti in successione realizzate nella ripresa da Jefferson (27'), poi da Petrella (29') e quindi ancora da Jefferson (30'). Ma è giunta poi una cinquina. Cinque gol incassati nel giro di appena 18 minuti (per una media di una rete subita in tre minuti): questo sì che a tutti gli effetti sembra un record. Magi ha dato la sua spiegazione a fine partita: "É una questione psicologica: forse in casa si sente quella pressione emotiva della classifica e in questo caso sono venuti fuori tutti i nostri limiti con una coperta che è corta". La psicologia nel calcio è importante, senz'altro. Ma noi diamo alcuni numeri, per fare una disamina più completa. Fuori casa il Gubbio ha ottenuto quattro vittorie (pari all'80%), un pareggio e nessuna sconfitta. In casa invece si registrano due vittorie, ma anche quattro sconfitte (pari al 67%) e nessun pareggio. Un trend contrastante tra risultati casalinghi e quelli in trasferta. Ma il dato più curioso deriva dai gol (fatti e subiti). Fuori casa il Gubbio ha segnato 7 reti (degli 11 gol totali), mentre per quanto riguarda i gol subiti solo due incassati lontano dal Barbetti sui dodici totali. Quindi solo quattro gol segnati in casa, ma solo due su azione: due calci di rigore realizzati da Casiraghi (uno risultato decisivo nella vittoria contro il Forlì), mentre gli altri due sono stati segnati da Candellone (gol vittoria al 75' al Sudtirol) e da Ferretti contro la Sambenedettese (sconfitta interna per 3-1). Cosa vuole dire? Che in trasferta il Gubbio è spigliato e sa sfruttare le sue veloci ripartenze (vedi il tris di gol di Valagussa, il bis di reti di Ferretti, condite dai gol di Musto e Rinaldi). In casa invece ci sono difficoltà a trovare lo specchio della porta negli ultimi metri e non si sfrutta appieno la mole di gioco espressa. In più se la squadra non è brillante e perde di concentrazione (come è avvenuto contro il Teramo), poi si rischiano le "imbarcate" come è avvenuto sabato sera. Errori e lezione su cui rifletterci sopra.

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Anno 2011-2012 Serie B:

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1 ottobre 2011:

Gubbio-Verona 1-1
Spettatori: 3911

24 ottobre 2011:
Gubbio-Torino 1-0
Spettatori: 4173

6 gennaio 2012:
Gubbio-Bari 2-2
Spettatori: 3821

28 gennaio 2012:
Gubbio-Sampdoria 0-0
Spettatori: 3977

28 aprile 2012:
Gubbio-Pescara 0-2
Spettatori: 4434

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