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• 29
NOVEMBRE 2015 Magi:
"Forse era più giusto il pareggio,
ma è una vittoria che ci ripaga".
Ruotolo: "Una beffa"
Gubbio,
vittoria al fotofinish davvero preziosa. La vetta
si avvicina a quattro lunghezze. Ma quello che conta
è l'arrivo del terzo risultato
utile consecutivo, la seconda vittoria di seguito.
Ma soprattutto la squadra di Magi non prende gol
da 315 minuti. Tre punti fondamentali contro la
Sangiovannese che è stata decisa da una punizione
di Croce ad una manciata di secondi dal termine:
il playmaker dei rossoblù è stato
determinante finora in tre gare con le sue conclusioni
balistische: in precedenza era andato a segno con
Gavorrano (2-1) e Scandicci (1-0). E si ritiene
soddisfatto il tecnico dei rossoblù Giuseppe
Magi, anche se si mantiene molto umile e con molta
onestà ammette: "Credo, forse, che
sarebbe stato più giusto il pareggio. Ma
questi tre punti ci ripagano di altre partite che
abbiamo poi buttato al vento". L'allenatore
del Gubbio poi prosegue dicendo: "Credo
che abbiamo divertito. La gara è stata giocata
a viso aperto da entrambe le squadre e ci sono state
occasioni per entrambe. Voglio dire che nessuno
ha speculato sul risultato. Diciamo che ci siamo
divisi un tempo per uno. D'altronde la Sangiovannese
si è dimostrata una squadra forte. Ma è
anche chiaro che questa vittoria non deve scandalizzare
nessuno: questo è il calcio, quello che ti viene portato
via, poi viene ripreso". E parlando delle
prossime partite, il trainer Magi è categorico:
"Dobbiamo camminare sempre a testa bassa.
Guai esaltarci che poi ci si può far del
male come è successo in passato. Adesso il
cammino è molto duro. Ma dobbiamo continuare
su questa strada, ovvero dobbiamo giocarcela con
chiunque come in questa occasione: giocare sempre
con quel pizzico di incoscienza che ci ha contraddistinto
in questa gara. Evitiamo di fare calcoli o avere
alibi o prendersela con gli arbitri. Poi a gennaio
faremo i conti: vediamo davvero dove può
arrivare questo Gubbio in questo campionato".
E sull'altra sponda, l'allenatore della Sangiovannese,
Gennaro Ruotolo, è insoddisfatto del risultato
finale: "Non meritavamo assolutamente di
perdere. La mia squadra ha giocato con equilibrio,
eravamo messi bene in campo e non abbiamo concesso
nulla all'avversaria, a parte quella punizione nel
finale (di Croce ndr) che si è rivelata fatale.
Perciò sono soddisfatto della prestazione,
peccato solo per il risultato". Intanto
abbiamo pubblicato le foto di Sangiovannese e Gubbio
(14 immagini) che si trovano nel link sotto la foto
in homepage e nella sezione "fotogallery"
nel sito. Le foto sono di Mauro Grifoni. Si ringrazia
la collaborazione di Massimo Bagiardi del portale
web Forzasangio.it.
• 29
NOVEMBRE 2015 Gubbio,
vittoria al fotofinish contro la Sangiovannese (0-1).
Decide una punizione di Croce
Gubbio
contro la Sangiovannese a San Giovanni Valdarno.
Il trainer Magi schiera il modulo 4-3-1-2 con alcune
sorprese: a centrocampo giocano Tibolla e Bouhali
al fianco di Croce playmaker; in difesa c'è
la conferma del giovane Fumanti; in attacco rientra
dal primo minuto Ferri Marini; il capitano Romano
va in panchina. L'allenatore Ruotolo dei valdarnesi
opta per il modulo 4-2-3-1. Al 4' ci prova Croce
da fuori area, palla sull'esterno della rete. Al
6' Ferri Marini va via sulla sinistra e prova una
sortita pericolosa, ma sbroglia il pericolo Bini
in extremis. Al 10' risponde Regoli con un tiro
da fuori area, ma non coglie il bersaglio. Al 12'
conclusione a rete di Ferretti, Bettoni è
reattivo e devia in tuffo in angolo. Al 16' Lischi,
tiro-cross velenoso, che costringe Volpe a sventare
il pericolo e salvarsi in corner. Al 24' Regoli
si trova a tu per tu con il portiere, calcia in
porta in maniera decisa, ma Volpe compie un intervento
prodigioso e così si salva in tuffo. Al 30'
è agile Ferri Marini che si libera in mischia
e calcia in porta, sulla linea si salva Nocentini
che sbroglia la matassa. Al 35' Croce calcia direttamente
in porta una punizione dal limite, palla che sorvola
di poco sopra la traversa. Al 38' tiro teso di Mugelli
dal vertice destro, Volpe c'è e vola per
salvarsi in angolo. Al 40' occasione importante
per Ferri Marini che da pochi passi, di testa, manca
la deviazione vincente: palla che finisce a lato,
sull'esterno della rete. Si va alla ripresa. All'
11' cross da destra di Mugelli in area, girata volante
di testa di Invernizzi in porta, Volpe in tuffo
si salva e respinge. Al 14' tiro fulmineo su punizione
di Romanelli dalla distanza, palla che sibila vicino
al palo e termina così sul fondo. Poi al
20' proteste locali per un presunto cinturamento
in area ospite su Invernizzi, ma l'arbitro fa proseguire.
Al 26' occasione Gubbio: si gira bene in area Balistreri
e la palla fa la barba al palo. Al 28' rispondono
subito i padroni di casa: Nocentini di testa gira
con prontezza a rete, Volpe in volo plastico compie
il miracolo e salva il risultato. Al 34' tiro secco
dal limite di Vezzi, palla di poco alta. Al 37' sguscia
via Ferretti e poi calcia in porta, tiro in diagonale
che termina di poco a lato. Al 44' il Gubbio va
in vantaggio: Croce calcia in porta una punizione
dai venti metri,
si apre la barriera e la palla si insacca in rete
a fil di palo a mezz'altezza.
Rossoblù: una vittoria fondamentale. Tabellino:
Sangiovannese - Gubbio (0-1): Sangiovannese
(4-2-3-1): Bettoni; Mugelli, Nocentini, Bini, Guidotti
(39' st Santi);
Camillucci, Vezzi; Lischi, Romanelli (43' st Bucaletti), Regoli
(29' st Castaldo); Invernizzi.
(A disp.: Errico, Treghini, Martinelli,
Marcon, Ermini, Papa). All. Ruotolo. Gubbio (4-3-1-2):
Volpe; Fumanti, Marini, D'Aiello, Petti; Tibolla
(20' st Bortolussi),
Croce, Bouhali; Ferretti; Balistreri (45' st Marianeschi), Ferri Marini
(24' st Fondi).
(A disp.: Zanin, Conti, Schiaroli, Cordova, Saias, Romano). All. Magi. Arbitro: Carrione
di Castellammare di Stabia (Cefariello e Mariniello
di Ercolano). Rete: 44' st Croce (G). Ammoniti:
Bouhali (G), Invernizzi (S), Petti (G), Mugelli
(S), Tibolla (G). Risultati:
Quattordicesima Giornata - Serie D - Girone E: Gualdocasacastalda
- Ponsacco 3-1 41'
Ferretti (P) rig., 45' Palazzi (G), 55' Spinosa
(G), 60' Villanova (G) Ghivizzano Borgoamozzano
- Viareggio 1-1 65'
Taddeucci (G), 80' Visibelli (V) Massese -
Jolly Montemurlo 1-1 20'
Carlesi (J) aut., 41' Pinzauti (J) Pianese
- Gavorrano 0-0 Poggibonsi
- Città di Foligno 0-1 5'
Di Paola (F) rig. Sangiovannese - Gubbio 0-1 89'
Croce (G) Scandicci - Città di Castello
3-3 5'
Mengali (S), 40' Pilleri (C), 55' Dieme (C), 65'
De Angelis (S) rig., 67' Mengali (S), 75' Gorini
(C) Vivialtotevere Sansepolcro - Colligiana
1-1 10'
Essoussi (S), 45' Tranchitella (C) rig. Voluntas
Spoleto - Valdinievole Montecatini 0-2 15'
Ferrari (M), 90' Gelli (M)
• 28
NOVEMBRE 2015 Inizia
il tour de force. Assenti Barbacci e Minnozzi. E
Magi cerca conferme dopo la Coppa
Gubbio,
inizia il tour de force. Due trasferte delicate
consecutive. Si inizia a San Giovanni Valdarno per
poi proseguire nel derby a Foligno. Rossoblù
che affrontano una Sangiovannese che è reduce
dalla bella vittoria di Foligno per 3-2 (in rete
Romanelli, Nocentini e Invernizzi). Il capocannoniere
dei toscani è Invernizzi, autore finora di
9 reti. Il tecnico dei valdarnesi è Gennaro
Ruotolo, 48 anni, ex mediano del Genoa di Bagnoli,
ma è anche ex allenatore di Livorno, Treviso,
Savona e Sorrento: di solito opta per il modulo
4-2-3-1. In casa Gubbio dopo la rifinitura del sabato
sono stati ufficializzati i convocati. Manca all'appello
il centrocampista Barbacci per un problema al setto
nasale e pure l'attaccante Minnozzi (non convocati
entrambi). L'allenatore Magi dovrebbe così
confermare il modulo 4-3-1-2, ma con alcune incognite.
Scontata la presenza in porta del portiere Volpe.
In difesa conferma del duo centrale Marini e D'Aiello.
Sulle fasce previsti due ballottaggI. A destra Conti
o Fumanti, a sinistra Petti o Cordova. A centrocampo
il trio potrebbe essere formato da Romano, Croce
e Bouhali (o Tibolla). In attacco Ferretti che giocherà
tra le linee a supporto di Balistreri e Ferri Marini.
Anche se scalpita Bortolussi, il giovane attaccante
rossoblù che ha segnato domenica scorsa contro
la Voluntas Spoleto. Ecco la lista dei convocati:
Balistreri, Bortolussi, Bouhali, Conti, Cordova,
Croce, D'Aiello, Ferretti, Ferri Marini, Fondi,
Fumanti, Marianeschi, Marini, Petti, Pucci, Romano,
Saias, Schiaroli, Tibolla, Volpe e Zanin.
• 27
NOVEMBRE 2015 A
tempo di... Amarcord. Le foto inedite del passato.
Dal 1959 al 1992 e pure con gli Azzurri
A
tempo di... amarcord. Immagine inedite, con l'aiuto
e quindi la collaborazione di alcuni colleghi che
ci hanno contattato al nostro portale. É
una carrellata di immagini che fanno parte in pianta
integrale della storia della Gubbio Calcio e allora
ci teniamo a renderle pubbliche, per tutti coloro
che tengono a cuore i colori rossoblù. Poco
tempo fa avevamo pubblicato in questo sito una foto
inedita presente allo stadio di Massa e riguarda
un Massese-Gubbio del 1947, anno in cui la formazione
eugubina approdò in serie B.
Ma in questo articolo pubblichiamo altre foto che
svariano dal 1959 al 1992. Avete capito bene. Si
comincia allora. Con la collaborazione di Alessandro
Amorese di Massa, ecco alcune foto che rappresentano
i tifosi eugubini in trasferta umbra e marchigiana.
Si comincia con la partita del 6 settembre 1992
ad Ellera (la foto è del compianto Mario
Zenobi) in serie D, poi alcune foto di Fano a cavallo
tra il 1988 al 1990 (campionati di serie C2) e si
conclude con la gara di Senigallia nel torneo di
serie D nella stagione 1985-1986.
Ma le chicche devono ancora arrivare. Un caro collega
di Trani, per la precisione Vito De Lucia, ci ha
inviato alcune foto. La prima, piuttosto inedita,
è un Trani contro Gubbio del 25 ottobre 1959
in serie D: in quella gara i rossoblù vennero
sconfitti per 4-1 con rete eugubina di Talusi. Poi
campionato di serie C2, il 18 settembre 1988, c'è
Trani-Gubbio (poi finita 0-0) nel campo neutro di
Molfetta. Nella foto si vede la squadra del Trani
e vicino il calciatore Ulivi, a quei tempi giocava
nel ruolo di stopper nella squadra guidata da Landi.
Ed infine il biglietto d'ingresso della partita
di ritorno giocata a Gubbio il 22 gennaio 1989,
finita ancora 0-0.
E si arriva veramente ad una foto che fa storia.
Luogo: Coverciano. Data: 28 ottobre 1970. Anche
se la foto poi è stata stampata a novembre
del 1970. Il Gubbio allora giocò una partita
amichevole contro la squadra dell'Italia allenata
dal Ct Valcareggi. In questa foto (a seguire) si
vedono tutti quei campioni che nel Mondiale '70
in Messico persero la finale contro il grande Brasile
di Pelè.
Un'immagine che ci è stata fornita da Francesco
Paciotti, e all'epoca gli fu regalata dalla moglie
del commendatore Pozzolini. Un tocco di passato,
per ripartire nel presente e nel futuro. E visto
che domenica il Gubbio giocherà a San Giovanni
Valdarno, mostriamo le foto del match giocato
proprio contro i locali della Sangiovannese. Campionato
2003-2004 di serie C2. Le due squadre si ritrovano
ai playoff proprio in semifinale. All'andata il
Gubbio allenato da Galderisi si impose per 2-1
con rete di Ferrari, pareggio di Baiano e poi gol
risolutivo di Turchetta, davanti a 2530 spettatori.
Al ritorno, cioè precisamente il 30 maggio
2004, la squadra di Maurizio Sarri vinse per 1-0
e passò il turno con rete decisiva di Nocentini
(con 680 eugubini al seguito sugli spalti). Mentre l'ultima partita giocata a San Giovanni Valdarno
risale alla stagione 2009-2010 con in panchina Torrente:
incontro che fini 1-1 con rete di Marotta e pareggio
dei valdarnesi (allenati da Fraschetti) ad opera
di Sacenti.
• 25
NOVEMBRE 2015 Gubbio,
4-1 a Fano in Coppa. Tris di gol di Balistreri.
Poi il poker di Marianeschi nel finale
Nel
turno di Coppa Italia ad eliminaziona diretta, il
Gubbio passa i 32esimi vincendo per 4-1 in terra
marchigiana. Mister Magi ha vinto il suo derby (essendo
di Pesaro) contro la formazione guidata da Alessandrini,
ex trainer proprio del Gubbio. Il tecnico rossoblù
ha schierato di nuovo il modulo 4-3-1-2 con interprti
diversi rispetto al campionato, ad eccezione di
Balistreri che ha segnato addirittura tre reti.
Per appunto ha aperto le marcature proprio Balistreri
al 44' con un tiro fulmineo con la palla che si
piazza nell'angolino. Nella ripresa altri due gol
nel giro di tre minuti. Al 5' Balistreri insacca
in rete un assist di Marianeschi. All' 8' lo stesso
Balistreri rifila il suo tris personale con un tocco
di fino. Poi si scuote il Fano che segna con Buongiorno
al 27'. Ma arriva il poker nel finale di partita
(al 46'): la firma è di Marianeschi con un
tiro chirurgico dalla lunga distanza. Una gara che
ha rivisto in grande spolvero Balistreri, dopo un
periodo di magra in campionato, sostituito domenica
scorsa contro la Voluntas Spoleto nella ripresa
dopo una prova incolore. Spazio in questo match
come titolari ad alcuni calciatori che ultimamente
partono sempre dalla panchina: ossia Cordova, Schiaroli,
Saias, Fondi, Tibolla, poi Minnozzi e Marianeschi.
Ora ci sarà la partita di campionato domenica
contro la Sangiovannese del trainer Ruotolo che
ha passato il turno di Coppa Italia sconfiggendo
ai rigori il Poggibonsi per 5-2. Adesso il Gubbio
ha due trasferte consecutive piuttosto insidiose. Tabellino
di Coppa: Fano - Gubbio (1-4): Fano
(4-3-1-2) Marcantognini; Marconi, Nodari, Veruschi, Sassaroli
(26’ st Palazzi); Gregorini (21’ st Bartolini),
Favo, Falsaperla (34’ st Gucci); Lucciarini;
Buongiorno, Chiacchiarelli. All. Alessandrini. Gubbio
(4-3-1-2) Zanin; Cordova, Schiaroli, Petti, Saias;
Fondi, Barbacci (25’ st Bouhali), Tibolla; Marianeschi; Minnozzi (da 40’ st Bortolussi), Balistreri (17’
st Ferri Marini). All. Magi. Reti: 44' Balistreri (G), 50' Balistreri
(G), 53' Balistreri (G), 72' Buongiorno (F), 91'
Marianeschi (G). Ammoniti: Bouhali (G),
Chiacchiarelli (F).
• 25
NOVEMBRE 2015 Gli
eugubini in campo. Non succedeva dal 2010. Nel 2006-2007
ce n'erano addirittura cinque
Domenica
scorsa contro la Voluntas Spoleto sono scesi in
campo due calciatori eugubini. In primis il giovane
terzino destro Gabriele Fumanti, classe 1998, che
ha fatto il suo esordio dal primo minuto in rossoblù
proprio domenica, con la concomitante assenza per
squalifica di Conti. Tra l'altro Fumanti si è
prodigato in una prestazione convincente, con personalità
e ha fornito l'assist vincente del gol che ha sbloccato
la partita, quello in tuffo di testa di Romano.
Nel finale invece è subentrato Marco Barbacci,
classe 1996, che si è inserito ad un minuto
dalla fine al posto di Croce. Barbacci in realtà
aveva già esordito dal primo minuto nella
partita vinta a Massa (giocando tutti i novanta
minuti) e ha giocato tutta la partita seguente contro
il Poggibonsi. Ma la curiosità, anche se
per pochi minuti, è questa: ben due calciatori
eugubini hanno giocato con il Gubbio in prima squadra.
Ma andando a ritroso: da quand'è che non
avveniva? Paradossalmente si arriva ad una data
precisa e si tratta di una data storica perchè
si ricorda come un giorno glorioso. Arriviamo al
punto. La data: 13 giugno 2010. Luogo: Serravalle
di San Marino. Circostanza: finale playoff di ritorno
di Seconda Divisione. Situazione: la squadra allenata
da Vincenzo Torrente affronta il San Marino per
giocarsi la promozione in Prima Divisione. E proprio
in quell'undici iniziale giocano due eugubini: il
centrocampista Emanuele Gaggiotti, adattato in un
ruolo inedito di terzino sinistro per l'assenza
concomitante degli infortunati Farina e Bruscagin;
l'attaccante Giacomo Casoli che guarda caso segnò
il gol del raddoppio risolutivo. Quella partita
infatti finì per 2-0 (la rete di apertura
fu realizzata da Alessandro Marotta su penalty),
davanti a 2624 tifosi eugubini in festa giunti fino
sul Titano. In quella gara però esordì
anche un altro calciatore eugubino: Alessandro Gaggiotti,
subentrato nella ripresa al posto di Emanuele Gaggiotti
al 76'. Però, andando indietro, nel tempo,
il maggior numero di eugubini in squadra si verificarono
nella stagione 2006-2007 in serie C2. E quel Gubbio
era allenato da Agatino Cuttone, che poi fu sostituito
alla 17esima giornata da Alessio De Petrillo. In
quella squadra rossoblù giocarono insieme
titolari ben cinque calciatori nativi nella città
dei Ceri: il portiere Riccardo Pifarotti, i difensori
Angelo Ercoli e Alessandro Giacometti, il fantasista
Marco Gaggiotti e l'attaccante Ettore Marchi. Il
video: Toscanagol.it ha pubblicato gli highlights
della partita tra Gubbio e Voluntas Spoleto.
Breve news. Il Gubbio in campo mercoledì
25 novembre per i trentaduesimi di Coppa Italia:
si gioca a Fano alle ore 18 con eliminazione diretta.
Molto probabile che il trainer Giuseppe Magi opti
per schierare le seconde linee. Fiocco rosa in casa
Gubbio Calcio: il direttore sportivo Giuseppe Pannacci
è nonno, è nata la nipote Maria Vittoria.
• 24
NOVEMBRE 2015 Focus.
Ma che fine ha fatto il team dell'anno scorso? Solo
in otto titolari. Ecco il resoconto
Ci
è bastato scrutare i più importanti
quotidiani sportivi per addentrarci nell'approfondimento
che ora vogliamo elencare. Tutto correlato con una
domanda: ma che fine ha fatto quella squadra che
poi ci portò alla retrocessione? Ovvero.
Dove giocano ora tutti quei calciatori che indossavano
la maglia del Gubbio nella passata stagione? Un'indagine
piuttosto interessante che ha portato a quanto segue.
Solo otto calciatori stanno giocando titolari con
le proprie squadre in Lega Pro, sui 22 calciatori
totali che si trovavano in rosa. Per il resto giocano
nei dilettanti, oppure sono riserve in Lega Pro
(uno in B), ed altri non hanno fatto ancora nessuna
presenza con la propria squadra di appartenenza.
Ma andiamo per ordine. Partiamo dai titolari. Il
portiere Iannarilli è inamovibile con la
Pistoiese, però la compagine toscana per
ora viaggia in brutte acque, al quart'ultimo posto
in classifica. Va meglio a D'Anna, che a Gubbio
faceva il capitano e giocava terzino, mentre adesso
il trainer Bucchi con la Maceratese lo fa giocare
più avanzato, come esterno di centrocampo
nel 4-4-2 (marchigiani al secondo posto dietro alla
Spal). Una conferma è Casiraghi, centrocampista
duttile, ora all'Ancona (terza in classifica), sempre
schierato nell'undici iniziale dal tecnico Cornacchini.
E poi? Si segnala il centrocampista Guerri con la
Paganese, settima classificata nel girone C di Lega
Pro. Oltre al terzino Luciani che gioca adesso con
il Monopoli (al decimo posto sempre nel girone C).
E si arriva all'ala destra Mancosu che gioca con
il Lumezzane che tuttavia si trova in difficoltà
nel girone A di Lega Pro (è al quint'ultimo
posto). Questo lotto di calciatori giocavano titolari
nella passata stagione con Acori. Ma si arriva ad
altri due calciatori che invece partivano dalla
panchina. Il difensore Rosato è titolare
con la Lupa Castelli Romani, ma si trova all'ultimo
posto in classifica (girone C, Lega Pro). Mentre
ha trovato un certo andamento continuo (e forse
la sua dimensione) il centrocampista Esposito con
la Tuttocuoio che si trova all'ottavo posto in classifica
nel girone B. E tutti gli altri? Non ci dimentichiamo
di nessuno, ecco l'analisi. In serie B si
trova l'esterno Marchionni con il Modena, ma gioca
riserva e sabato è subentrato nella ripresa
contro il Trapani. L'ala destra Tutino gioca ad
Avellino, ma per ora non ha avuto nessun spazio.
Trova difficoltà pure il playmaker Loviso
che nella passata stagione veniva considerato un
valore aggiunto: gioca con la squadra dell'Alessandria
(terza in classifica nel girone A di Lega Pro),
con solo quattro presenze e domenica scorsa è
entrato solo a metà ripresa contro il Pavia.
Stesso discorso dicasi del centravanti Regolanti:
gioca a Matera (quint'ultima in classifica nel girone
C), ma gioca ad intermittenza e proprio nell'ultimo
turno contro il Lecce ha giocato solamente gli ultimi
otto minuti di partita. Stessa musica per l'attaccante
Cais che gioca con la Carrarese (quarta in classifica
nel girone B), subentrato a metà ripresa
contro la Lupa Roma. Il difensore polacco Lasicki
è con la Maceratese, però trova poco
spazio (solo quattro presenze). In Lega Pro poi
ci sono anche il difensore Caldore (Paganese), il
portiere Citti (Pontedera) e il centrocampista Castelletto
(Pordenone), ma non sono stati mai impiegati. Infine
in serie D ritroviamo il difensore Galuppo (gioca
con il Lentigione nello stesso girone del Parma),
inoltre il difensore Manganelli (con il Taranto),
l'attaccante Vettraino (al Monza), la punta Luparini
(al Foligno) e per concludere il centrocampista
Domini che milita nel campionato sammarinese con
la formazione dell'S.S. Murata Calcio (ad inizio
stagione era alla Tuttocuoio, dove poi ha rescisso
il contratto).
• 22
NOVEMBRE 2015 Magi:
"Il gol ci ha sbloccato: prima troppo prevedibili".
Fumanti: "Emozionato: grazie mister"
Gubbio:
si torna alla vittoria dopo un mese tra le mura
amiche. Classifica stabile: adesso cinque punti
di distanza dalla vetta e cinque punti di distanza
dai playout. Primo tempo da dimenticare. Per fortuna
che nella ripresa la partita è cambiata volto
e l'entrata di Ferri Marini è stata determinante.
Così il baby Fumanti si inventa un cross
che Romano spedisce in rete di testa in tuffo che
spacca la partita. Così trova il raddoppio
il giovane Bortolussi e nel finale poi Ferri Marini
inventa un pallonetto velenoso dalla lunga distanza
che fredda Addario. In sala stampa dopo il match
Giuseppe Magi parla così: "Il gol
di Romano ha sbloccato la partita: c'è stata
una liberazione a livello psicologico".
Appunto si è visto un Gubbio double-face,
primo tempo non bello, secondo tempo in scioltezza:
la motivazione? "In effetti è strano:
durante gli allenamenti tutti vanno a 200 chilometri
all'ora. Poi la domenica non avviene questo. Nel
primo tempo eravamo troppo prevedibili, lenti, come
se avessimo paura. C'era troppo nervosismo. Evidentamente
non ho trovato ancora la chiave per entrare nella
testa dei calciatori. Quindi dipende dal sottoscritto
che ci deve lavorare di più sopra. Questo
vuol dire che la squadra deve acquisire ancora la
mentalità giusta. Spero che questo risultato
rotondo, il primo del campionato, ci possa spingere
a fare meglio. Fumanti? Ma non avevo dubbi. Questo
giovane si impegna sempre negli allenamenti e ha
fatto una grande gara. Perciò non mi stupisce
affatto. Ma vorrei ricordare anche gli altri, che
si fanno trovare sempre pronti. Ma sono fiero di
allenare certi ragazzi perchè sono interessanti
e vigili, sanno mettere la grinta e la giusta determinazione".
Tocca proprio al baby difensore Gabriele Fumanti
che è di poche parole: "Ero emozionato.
Primi minuti di tensione. Poi mi sono sciolto. Ma
il mister mi ha dato quella spinta in più.
Era una partita difficile. Una vittoria per il morale".
E si passa poi all'attaccante Mattia Bortolussi,
autore del primo gol con la maglia del Gubbio: "Una
bella soddisfazione. Ho fatto un gol da rapinatore
d'area: questo è il mio ruolo e quindi quello
era il mio terreno. Spero di continuare adesso a
giocare. Con l'entrata di Ferri Marini se mi sono
trovato meglio? Diciamo che con Balistreri facevamo
il 4-3-1-2 mentre con l'entrata di Ferri Marini
abbiamo giocato più larghi con il 4-3-3.
Ma con due punte lì davanti mi trovo lo stesso
bene. Lo Spoleto ci ha dato filo da torcere, ma
cercavamo il gol e l'abbiamo trovato: chi si ferma
è perduto". Sull'altro fronte parla
invece l'allenatore Carlo Lanza, il trainer appunto
della Voluntas Spoleto: "Quando esce un
3-0 c'è poco da dire. Tuttavia il risultato
mi sembra piuttosto pesante. Nel primo tempo abbiamo
giocato bene e abbiamo creato delle occasioni che
poi abbiamo fallito. Ma ormai è consuetudine.
Teniamo solo per 45 minuti e poi subiamo l'avversaria.
D'altronde il Gubbio che abbiamo incontrato lotterà
per vincere il campionato". Intanto abbiamo
inserito le foto di Gubbio e Voluntas Spoleto (18
immagini) nella fotogallery. Foto di Simone Grilli
per studio Gavirati.
• 22
NOVEMBRE 2015 Gubbio,
tris sulla Voluntas Spoleto (3-0). Romano apre,
Bortolussi e Ferri Marini chiudono
Gubbio
contro la Voluntas Spoleto. Uno striscione campeggia
sul lato curva locale: "La nostra fede non
la diffidate". Il trainer Magi opta per il
4-3-1-2: gioca il baby Fumanti come terzino destro, mentre
in attacco confermato Bortolussi. Il tecnico
degli ospiti Lanza schiera il 4-3-3. Pronti e via.
Si fa subito pericolosa la squadra ospite al 1'
con Fondi che ruba palla al limite a D'Aiello, si
dirige solo verso la porta e calcia rasoterra, Volpe
è prodigioso e in tuffo devia la sfera in
angolo. Dopo tre minuti di gioco gli ospiti calciano
tre calci d'angolo consecutivi. Al 9' risposta eugubina:
Romano per Ferretti sulla sinistra, cross al centro
dove giunge Bortolussi che in tuffo gira di testa
a rete: palla di poco a lato. Al 16' pericolo in
area rossoblù quando Fondi si porta in velocità
in area, ma Volpe è reattivo e in uscita
sventa il pericolo. Al 25' Manes lancia in area
Fondi, tiro in diagonale, questa volta Volpe si
salva con i piedi. Al 32' Romano per Ferretti al
limite, tiro al volo di sinistro rasoterra, Addario
si salva con i piedi. Al 33' tiro fulmineo dal limite
di Bortolussi, Addario in tuffo respinge. Al 41'
fendente di Balistreri, ma la palla va fuori, vicino
al palo. Al 44' cross da destra in area di Fumanti,
velo di Balistreri, tiro al volo di Ferretti di
sinistro, Addario compie il miracolo e respinge,
poi sbroglia il pericolo Pulci. Ripresa. Al 5' Bortolussi
carica il destro dal limite, palla che sibila a
fil di palo a mezz'altezza. Al 10' tiro forte dal
limite di Bouhali, volo plastico di Addario che si
salva in angolo. Sul corner di Fioretti calciato
in area, Marini calcia a botta sicura di destro
da pochi passi, la palla si stampa sulla traversa.
Al 20' il Gubbio passa in vantaggio: cross vellutato
da destra di Fumanti, Romano in tuffo incorna a
rete, palla che si insacca a fil di palo. Al 29'
il raddoppio del Gubbio: Croce calcia in porta una
punizione dal limite, para con difficoltà
Addario, Bortolussi di sinistro ribadisce la palla
in rete con una conclusione rasoterra. Al 34' tiro
da fuori area di Cuccia, palla che fa la barba al
palo. Ospiti in dieci Al 41' per una espulsione di Ajdini
per somma di ammonizioni. Al 47' terzo gol di Ferri
Marini con un pallonetto da fuori area. Tabellino:
Gubbio - Voluntas Spoleto (3-0): Gubbio
(4-3-1-2): Volpe; Fumanti, Marini, D'Aiello, Petti;
Bouhali, Croce (44' st Barbacci), Romano A.; Ferretti
(33' st Minnozzi); Bortolussi,
Balistreri (7' st Ferri Marini). (A disp.: Zanin, Schiaroli, Saias, Fondi F., Pucci, Marianeschi). All. Magi. Voluntas
Spoleto (4-3-3): Addario; Ajdini, Pulci (26'
st Ruggeri), Rizzo,
Manes; Mascolo, De Santis, Cuccia; De Costanzo (44'
st Romano G.),
Fondi G., Mambrini (1' st Paparelli). (A disp.: Provaroni, Parmegiani, Gramaccioni, Martini, Paolucci, Altissimi). All. Lanza. Arbitro:
Bindella di Pesaro (Sorace e Caggiano di Reggio
Emilia). Reti: 20' st Romano (G), 29'
st Bortolussi (G), 47' st Ferri Marini (G). Ammoniti: Bortolussi (G), Manes
(S), Bouhali (G), Petti (G). Espulso: 41' st Ajdini
(S) per somma di ammonizioni. Spettatori:
667 (di cui 346 abbonati). Risultati:
Tredicesima Giornata - Serie D - Girone E: Città
di Castello - Ghivizzano Borgoamozzano 1-3 45'
Dieme (C), 55' Taddeucci (G), 71' De Gori (G), 85'
De Gori (G) Colligiana - Massese 2-0 15'
Venuto (C), 57' Strano (C) Città di
Foligno - Sangiovannese 2-3 30'
Di Paola (F), 41' Romanelli (S), 50' Di Paola (F),
60' Invernizzi (S), 92' Invernizzi (S) Gavorrano
- Gualdocasacastalda 3-1 10'
Lombardi (Gv), 31' Lombardi (Gv), 45' Villanova
(Gc), 75' Lombardi (Gv) Gubbio - Voluntas
Spoleto 3-0 65'
Romano (G), 74' Bortolussi (G), 92' Ferri Marini
(G) Jolly Montemurlo - Scandicci 1-0 40'
Bencini (S), 65' Silipo (J), 71' Danucci (J), 80'
Barozzi (J) Ponsacco - Vivialtotevere Sansepolcro
2-1 45'
Arcaleni (S), 60' Doveri (P), 87' Biasci (P) Valdinievole
Montecatini - Pianese 1-0 88'
Mazzanti (M) Viareggio - Poggibonsi 1-0 90'
Sciapi (V)
• 21
NOVEMBRE 2015 Gubbio:
assente Conti; torna Ferri Marini. Le incognite
di Magi in difesa e a centrocampo
Gubbio
contro la Voluntas Spoleto dopo 18 anni. Rossoblù
alla ricerca di una vittoria basilare contro una
formazione ospite senza Coresi (tra l'altro un ex)
e D'Adamo. Ventidue convocati per mister Magi. L'unico
assente in pratica è il terzino Conti che
deve osservare un turno di squalifica. Rientra invece
in toto nel gruppo l'attaccante Ferri Marini. Pertanto
l'allenatore potrebbe riproporre il 4-3-1-2. Però
con alcune incognite soprattutto in difesa e a centrocampo.
Scontata la presenza del portiere Volpe tra i pali.
Una difesa a quattro formata dal duo centrale Marini
e D'Aiello; sulle fasce invece si potrebbe profilare
un duo assai inedito formato da Cordova e il baby
Fumanti, oppure potrebbe essere riproposto Petti.
Pure a centrocampo c'è un ballottaggio per
un ruolo tra Bouhali e Barbacci. Anche se appare
probabile che poi venga confermato il trio Romano,
Croce e Bouhali. In avanti è previsto il
rientro di Ferri Marini. Quindi non è escluso
che Ferretti venga riproposto tra le linee a supporto
proprio del duo Balistreri e Ferri Marini. Chiaro
che poi tutti i nodi verranno sciolti solo all'ultimo
momento. Arbitra il match il signor Andrea Bindella
di Pesaro. Lo sciopero del tifo prosegue a tempo
indeterminato.
• 20
NOVEMBRE 2015 Magi:
"La crescita c'è, però siamo
ancora indietro. Ed io mi sento sempre in discussione..."
L'intervista.
A ruota libera con l'allenatore del Gubbio, Giuseppe
Magi. Ad un terzo di campionato un primo bilancio.
Cosa la soddisfa e cosa no di questa squadra? "Mi
ha soddisfatto la crescita. Rispetto alle prime
prestazioni, anche nei casi in cui siamo usciti
vittoriosi, ho visto una squadra in crescita nel
senso che tiene meglio il campo, concede meno agli
avversari e c'è più equilibrio. Ho
visto pure buone geometrie di gioco: nelle ultime
tre partite sotto questo di vista abbiamo fatto
molto bene a livello di squadra. Questo è
un aspetto che mi gratifica perchè si intravede
già il lavoro. Ma c'è tanto da fare".
E quindi cosa ancora non va? "A questo punto
mi sarei aspettato di essere più avanti sotto
l'aspetto di maturazione, ma abbiamo avuto varie
vicissitudini. Con una partenza fatta in ritardo
rispetto ai nostri avversari e con il cambio del
preparatore atletico, non è stato facile
essere sempre pronti ad affrontare delle contendenti
sempre agguerrite che contro il Gubbio danno il
101%. Più sei preparato e meglio si affrontano
certe situazioni. Diciamo che abbiamo lottato non
solo contro i nostri avversari, ma anche un po'
contro noi stessi per cercare una certa identità.
Secondo me siamo ancora troppo indietro".
Una nota dolente: secondo rigore fallito stagionale,
l'unico rigorista affidabile finora è Ferri
Marini, ma è una casualità? "Non
credo alla casualità. Credo ad uno stato
d'animo: il gesto tecnico non basta nel calcio di
rigore, ma c'è da guardare anche l'aspetto
psicologico. Prevale talvolta più la paura
di sbagliare che la convizione di realizzarlo. Episodi
che forse provengono dall'apprensione che abbiamo
nel voler fare a tutti i costi il risultato. Ci
manca ancora la giusta mentalità".
Capitolo Balistreri: dopo la sostituzione era nervoso,
cosa è successo? "Il fatto che un
calciatore si arrabbia per una sostituzione è
positivo. É una cosa che non mi preoccupa.
Mi preoccupa più che altro il fatto che Balistreri
è una calciatore che può fare la differenza
in questa categoria, però in questo momento
sta attraversando un periodo di forma poco brillante.
Fa parte del discorso che si faceva prima. Ma lui
poi si è scusato per la reazione forte che
ha avuto. Talvolta certe scelte vanno fatte sotto
un aspetto tattico: Minnozzi in quel preciso momento
mi garantiva più rapidità. Devo utilizzare
tutte le armi di una squadra per tentare di vincere".
Questione modulo: nelle ultime uscite si è
usato il 4-3-1-2 rispetto al 4-3-3. Così
c'è più equilibrio? "Sì,
in questo momento il 4-3-1-2 ci garantisce più
equilibrio. Copriamo meglio le zone del campo. Però
è anche vero che si avvicina molto al 4-3-3.
Nella fase difensiva e a centrocampo lavoriamo sempre
in sette, con le punte che poi sono disposte in
maniera diversa. Con una condizione fisica migliore
credo che questa squadra può riuscire a reggere
anche il 4-3-3 e cercheremo di riportarlo perchè
ora in fase realizzativa arriviamo poco sottoporta,
anche se ci siamo aggiustati di più nelle
retrovie". Mercato. La scorsa settimana
abbiamo intervistato il vicepresidente Barbetti
e ha detto che potrebbero esserci due o tre rinforzi.
É così? "Adesso sono chiacchiere
da bar. Ora andiamo in campo e lavoriamo con quelli
che siamo. Poi sulla scrivania valuteremo quali
potranno essere le scelte che si possono fare, in
base alle prestazioni dei calciatori. Oggi si dice
una cosa, ma tra una ventina di giorni può
avvenire proprio il contrario". Ma lei
aveva parlato anche di coperta corta: "Sì,
ma nel completamento dell'organico, come si riferiva
Barbetti, ha detto cose giuste. Cioè nel
reparto offensivo abbiamo poche alternative a livello
numerico, pure nel reparto difensivo sugli esterni
bassi poche alternative. Ma rinforzare una squadra
non vuol dire che parte per forza qualcuno".
Ultima domanda, piccante: si sente in discussione
come allenatore? "Mi sento in discussione
perchè il mio lavoro è questo. Non
si fa l'allenatore per dormire i sonni tranquilli.
Ma non per paura di essere esonerato. Si cerca di
sbagliare il meno possibile, studiare i metodi per
aiutare al meglio questi calciatori e questa società
a fare meglio. Perciò io per primo mi metto
sempre in discussione, anche se arrivassero tre
vittorie di seguito. Serve sempre equilibrio".
• 18
NOVEMBRE 2015 Gubbio,
anno 2010, i mesi invernali furono decisivi. Con
lo Spoleto l'ultima volta nel 1997
Una
data ben precisa. Domenica 21 novembre 2010. Il
Gubbio di Torrente va a giocare a Lumezzane, una
terra piena di fabbriche nel bresciano, vince per
2-0 chiudendo la pratica già nel primo tempo
(con le reti di Borghese e Gomez Taleb) e comincia
la vera cavalcata. Quel mese di novembre fu decisivo.
Si cominciò infatti con la vittoria a Bassano
del Grappa il 7 novembre 2010 con la rete decisiva
che fu segnata da Borghese per poi vincere subito
in casa contro il Pavia per 1-0 con la rete di Donnarumma.
Quindi Lumezzane (già citato) e poi altre
cinque vittorie di fila contro Sorrento, Paganese,
Salernitana, Cremonese ed a Bolzano contro il Sud
Tirol. Fu la svolta di quella stagione il periodo
invernale, con il Gubbio che scavalcò il
Sorrento, allungò sulla inseguitrice e da
marzo in poi ha vissuto di rendita, con il finale
a lieto fine, con l'apoteosi della conquista della
serie B datata 8 maggio 2011 con la vittoria sulla
Paganese per 3-1 davanti a cinquemila tifosi eugubini
festanti al "Pietro Barbetti". Adesso
ne è passata tanta di acqua sotto i ponti.
Domenica è il 22 novembre: Gubbio contro
la Voluntas Spoleto, fanalino di coda in serie D.
L'ultima volta che i rossoblù affrontarono
lo Spoleto (allora si chiamava così) era
nel torneo di Eccellenza Regionale nella stagione
1996-1997. Pertanto l'ultimo incontro casalingo
risale per la precisione al 27 aprile 1997: il Gubbio
allenato allora da Vivani si impose per 2-1 davanti
al pubblico amico con le reti di Parisi (al 74'),
pareggio ospite di Feliziani (su rigore all' 84')
e il gol della vittoria finale firmato da Cau (minuto
87). All'andata, a Spoleto, invece la partita finì
in parità, 1-1, con rete rossoblù
di Martinetti. Quel Gubbio alla fine riuscì
a vincere il campionato totalizzando 65 punti, a
dieci lunghezze dal secondo classificato San Sisto
(55 punti), e quindi salì in serie D; poi
fu affidato a Leonardo Acori che vinse il campionato
successivo di D, tornando nei professionisti nel
1998. É quel professionismo che purtroppo
si è perso in maniera sorprendente e indecifrabile
proprio nella passata stagione, dopo 17 anni ininterrotti
disputati nel calcio che veramente conta. Ma questa
fase invernale potrebbe essere cruciale per il Gubbio,
come lo è stato allora nell'era Torrente.
Infatti la formazione di Magi adesso affronta la
Voluntas Spoleto, poi è prevista la trasferta
di San Giovanni Valdarno, quindi il match clou che
si disputerà a Foligno (che sicuramente diventerà
uno spartiacque), quindi in casa contro il Città
di Castello e si chiude l'anno 2015 con la gara
di Viareggio. Da quel momento si potrà tracciare
una riga e si potrà capire bene dove realmente
può arrivare questo Gubbio, se potrà
ambire realmente (come prospettato) ad un campionato
di vertice o accontentarsi di un campionato piuttosto
anonimo. Intanto una buona notizia arriva dal campo:
Ferri Marini è tornato ad allenarsi con il
gruppo, out da due turni per un problema muscolare;
Balistreri ha riportato una microfrattura ad un
mano, ma con uno speciale tutore dovrebbe essere
in campo domenica contro la Voluntas Spoleto. Assente
il difensore Conti, squalificato per una giornata.
Posticipo del girone: Pianese e Colligiana si dividono
la posta in palio per 2-2: in vantaggio gli ospiti
con il bomber Tranchitella, pareggio di Ancione
e poi ad inizio ripresa locali addirittura in vantaggio
con Greco, ma Masini trova il gol del pari definitivo
per la squadra di Colle Val d'Elsa. La Colligiana
ora va a 22 punti insieme a Gavorrano e Montecatini.
• 18
NOVEMBRE 2015 Focus.
Rigori falliti (l'ultimo di Ferretti), l'insofferenza
(di Balistreri) e cartellini rossi evitabili
Proprio
ieri abbiamo descritto (nell'editoriale) un primo
bilancio di questa stagione del Gubbio partendo
da lontano, dagli errori commessi, che devono servire
da lezione, per non ripeterli più. Adesso
invece affrontiamo altre tematiche che in fin dei
conti sono causa e sicuramente un agente che condizionano
i risultati del Gubbio. Domenica scorsa al minuto
20 della ripresa, la squadra di Magi ha avuto proprio
un'occasione per cambiare le sorti della partita.
Un rigore sacrosanto fischiato a Bortolussi. Però
dal dischetto Ferretti è stato troppo molle,
poco freddo e ha calciato un tiro basso ma centrale
in bocca al portiere Lenzi. Questo rigore sarebbe
diventato l'ago della bilancia di una partita che
ha regalato poco o nulla a livello di emozioni.
Questo per dire quanto sono importanti in certe
circostanze proprio questi episodi, soprattutto da calcio
da fermo, per condizionare l'equilibrio di una partita.
Si tratta del secondo rigore fallito in questa stagione:
l'altro episodio avvenne invece il 4 ottobre contro
il Montecatini dove Balistreri si fece intercettare
il tiro dagli undici metri da Giusti. L'unico calciatore
in pratica che finora si sta rivelando infallibile
su rigore è Ferri Marini, che ha segnato
tre rigori su tre (contro Colligiana, con il Gavorrano
e Sansepolcro). Da due partite Ferri Marini è
stato assente per un problema muscolare e a quanto
pare sui calci da fermo la sua assenza si sente,
in quanto finora è l'unico affidabile dagli
undici metri. Ma per dovere di cronaca nella partita
di Lucca contro il Ghivizzano Borgoamozzano si è
anche verificato un certo nervosismo. Al minuto
17 nella ripresa il tecnico Magi ha sostituito la punta
centrale Balistreri e al suo posto è
subentrato Minnozzi: il calciatore palermitano però
non l'ha presa per niente bene, ha mostrato segni
evidenti di insofferenza, lanciando una borraccia
e scalciando verso il tunnel prima di entrare negli
spogliatoi. Non sappiamo se il gesto di stizza era
rivolto verso l'allenatore Magi che lo ha sostituito
oppure perchè in quel momento il risultato
era fermo sullo 0-0 (un turbamento che è
scaturito quindi dal fatto che non era riuscito
ad andare a segno). Le motivazioni non le sappiamo.
Tuttavia il fatto porta a fare alcune riflessioni:
evidentemente l'ambiente non è tranquillo,
c'è agitazione e tensione. D'altronde quando
non arrivano i risultati si gioca con meno tranquillità
e l'inquietudine sale. Altra nota dolente, i cartellini
rossi. Domenica il terzino destro Conti è
stato allontanato dal rettangolo di gioco per un
fallo veramente ingenuo su De Gori, per somma di
ammonizioni, lasciando così la sua squadra
in dieci. Era successo in altre due circostanze.
Contro la Pianese infatti lo stesso Conti fu allontanato
al minuto 8 della ripresa per fallo su Golfo, per
somma di ammonizioni. Mentre contro il Sansepolcro
il difensore centrale Schiaroli si lasciò
andare ad un gesto di reazione su Chiasserini al
39' del primo tempo. Alcuni giovani (fuoriquota)
sono nuovi nella categoria, pertanto hanno bisogno
di crescere, ma per crescere in primo luogo si devono
mantenere i nervi saldi ed evitare cartellini rossi
del tutto evitabili. Per vedere gli highlights di Ghivizzano-Gubbio,
eccoli su Toscanagol.it. Giovanili. Per l'Atletico Gubbio, di nuovo a casa
Milan. L'8 novembre i gruppi 2003 e 2004 guidati
rispettivamente dagli istruttori Bettelli-Nicchi
e Ceccarelli-Fiorucci si sono recati presso il centro
Vismara di Milano per poter disputare un'amichevole
contro i gruppi del 2003 e del 2004 dell'A.C. Milan.
Mentre mercoledì 18 novembre al "Luciano Cambiotti"
altro appuntamento contro l'A.C. Perugia del 2001
e del 2003.
• 17
NOVEMBRE 2015 L'editoriale.
Quella paura di volare. Ce lo dicono i numeri. Ma
c'è un enigma... da decifrare!
Non
è proprio l'aria di decollare. Lo dicono
purtroppo i numeri che non smentiscono mai. Siamo
ad un terzo di campionato e si cominciano a fare
i primi bilanci. Dopo dodici giornate il Gubbio
si colloca a metà classifica, precisamente
al nono posto, a cinque lunghezze dalla vetta e
a soli tre punti dalla zona calda dei playout. In
poche parole al momento i conti non tornano. Il
Gubbio in pratica stenta a ingranare e ora dovrà
tentare una non facile risalita dopo l'ultima stagione
(passata) disastrosa. Ma da lì sono nate
tutte le noie e i mali del Gubbio: una stagione
gestita malissimo e alle fine le colpe sono ricadute
solo su Acori. Nessun'altro si è preso la
responsabilità di quella sciagurata annata.
Tre mesi di silenzi estivi a riguardo e ancora oggi
qualcuno tergiversa sul discorso. Come nascondere
la testa sotto la sabbia. Speriamo che quest'anno
le cose vadano diversamente e incrociamo le dita.
Speriamo inoltre che le cose vadano veramente (d'ora
in avanti) per il verso giusto perchè altrimenti
si potrebbe vedere lo stesso film. E qui facciamo
i veggenti: le colpe potrebbero ricadere solo ed
esclusivamente sul tecnico, ovvero Magi. La vittima
sacrificale di solito è l'allenatore. Ma
quando si vince e si perde (in particolar modo)
le responsabilità vanno divise per tutti.
Troppo facile far ricadere le colpe su un unico
obiettivo. Chi mastica calcio capisce benissimo
che nulla viene per caso e nulla viene improvvisato.
I risultati arrivano se dietro c'è un lavoro
completo di equipe globale: vedi la favola del Gubbio
di Torrente dove ognuno in ogni ruolo faceva il
suo lavoro senza prevaricare o invadere in competenze
altrui. Più che altro dagli errori si deve
ripartire per migliorarsi e migliorare, perchè
gli errori servono per crescere e per maturare,
in qualsiasi ambito, non solo a livello sportivo.
L'umiltà deve essere alla base di tutto,
altrimenti non si va da nessuna parte. Basta vedere
la favoletta che è nata la scorsa stagione.
E qui prendiamo spunto proprio da un articolo della
testata nazionale Ilgiornale.it pubblicato nello scorso 7 ottobre. In poche parole
è successo questo pure a Gubbio. La squadra
è in crisi? La colpa è dei giornalisti
(o dei tifosi). É questa la barzelletta che
è uscita fuori nella passata stagione. E
come scrive il quotidiano nazionale in questione
il problema sono "la stampa, i media, i giornalisti,
quelli che scrivono sciocchezze, che non aiutano
la squadra o la società, quegli altri poi
che osano opinare su scelte tecniche o tattiche,
che parlano di mercato, che non sanno, che non capiscono
e poi i tifosi, una marmaglia da evitare e che paga
stupidamente il biglietto. Strano poi che i prodi
poi corrano verso di loro, per esultare e chiedere
l'applauso. Strano anche che certe rampogne giungano
spesso da coloro i quali hanno un rapporto episodico
con la letteratura e la lettura, alcuni dei quali
si sono fermati alla Settimana Enigmistica".
Ma qualcuno può davvero pensare che quando
il Gubbio vince o perde, la responsabilità
sia dei tifosi o dei giornalisti? Qualcuno davvero
ritiene che la stampa abbia il potere di influenzare
il risultato di una partita, la condizione fisica
dei calciatori, le scelte di un allenatore? Lo pensano
sicuramente quegli addetti ai lavori che non avendo
il dono della sincerità scaricano altrove
i propri errori. Poi non ci lamentiamo se i tifosi
non vengono più allo stadio. E il giornalista
ha il compito di essere critico quando serve (critica
costruttiva si intende). Ma talvolta non si può
fare: se tu hai un parere diverso, sei il nemico,
a prescindere. Però parlare sempre bene,
che tutto va bene non aiuta. Anzi, non si affrontano
i problemi. Per questo motivo si è retrocessi
l'anno scorso. Tanto buonismo e poi i risultati
si sono visti. Pertanto le cose si devono dire come
stanno. Questo per evitare in futuro altre magre
figure. Ognuno, le proprie, responsabilità! (Editoriale Direttore Gubbiofans.it)
• 15
NOVEMBRE 2015 Pascolini:
"Un periodo no. Ma meritavamo di più".
Fanani: "Risultato giusto e Gubbio fisico"
Gubbio,
pari senza reti con tanta amarezza a Lucca contro
il Ghivizzano Borgoamozzano. Dopo un primo tempo
soporifero, la svolta a metà ripresa quando
i rossoblù usufruiscono di un calcio di rigore
procurato da Bortolussi. Ma dal dischetto Ferretti
non è infallibile e si fa ipnotizzare dal
portiere locale Lenzi che riesce ad intercettare
la sfera su tiro dagli undici metri. Nel finale
c'è pure l'espulsione del terzino Conti per
somma di ammonizioni, ma arriva il pareggio nonostante
un fotofinish in sofferenza. Nel dopo match non
parla nessuno, tanto meno l'allenatore rossoblù
Giuseppe Magi perchè in pratica era squalificato.
Sulla panchina a sostituirlo c'era Giovanni Pascolini
che commenta il pareggio in maniera telegrafica:
"C'è del rimpianto. Di certo meritavamo
qualcosa in più. Buona prestazione, ma non
è un periodo buono per noi. Di fronte abbiamo
trovato un Ghivizzano che si è rivelata una
buona squadra che ha saputo fare un buon fraseggio
a centrocampo". Sull'altra sponda
invece è soddisfatto il tecnico dei toscani
Pacifico Fanani: "Questa è stata
una partita da tripla. Si poteva vincere ma pure
perdere. Alla fine è arrivato un pareggio
e lo reputo un risultato giusto. Nel primo tempo
meglio noi e in effetti abbiamo giocato bene. Poi
nel secondo tempo è venuto fuori un Gubbio deciso
e soprattutto fisico. Di sicuro una squadra
di assoluto valore. Per questo motivo mi ritengo
soddisfatto del risultato acquisito sul campo e
sono contento per la risposta dei ragazzi sul rettangolo
di gioco". Intanto noi pubblichiamo le
immagini di Ghivizzano contro il Gubbio (12 foto) che
si trovano nel link sotto la foto in homepage e
nella sezione "fotogallery" del sito.
Le foto sono di Alfredo D'Olivo. Si ringrazia anche
la collaborazione del collega Michele Citarella
e di Emilio Volpi del Ghivizzano Borgoamozzano.
• 15
NOVEMBRE 2015 Gubbio,
solo 0-0 con il Ghivizzano. Ferretti fallisce un
penalty e cartellino rosso per Conti
Gubbio
contro il Ghivizzano Borgoamozzano a Lucca. L'allenatore
Magi opta perl 4-3-1-2 ma con delle sorprese: Petti
gioca terzino sinistro, Bouhali come interno sinistro
a centrocampo, Ferretti a supporto delle punte Balistreri
e Bortolussi; Cordova e Barbacci si siedono in panchina.
E in casa Ghivizzano il tecnico Fanani schiera il
4-3-1-2 dove si può registrare il rientro
di Mei e Angeli in difesa, ma è assente Pagano.
Pronti e via. Al 3' si fa pericoloso Ferretti che
penetra per vie centrali eludendo Borgia e Mei,
sinistro secco a botta sicura, il portiere locale
Lenzi si salva in corner volando con i pugni. Al
12' c'è Croce che da destra serve Ferretti:
il trequartista si accentra e calcia in porta, però
la palla sfiora la traversa. Al 15' ancora Croce
che serve in area Balistreri, ma Mei sbroglia il
pericolo. Al 23' Balistreri serve in profondità
Bouhali in posizione favorevole, ma non trova la
conclusione vincente. Si va al 25' con Carignani
che si fa pericoloso sulla destra, va via in serpentina,
la palla poi giunge a De Gori che calcia forte dal
limite: la sua conclusione termina di poco sopra
la traversa. Al 27' è insidioso Russo: carica
il destro dal limite, palla che fa la barba al palo.
Al 30' punizione dal limite calciata da Taddeucci
in porta, ma Volpe c'è e para. Al 34' Bouhali
dialoga con Romano, penetra in area, ma Mei chiude
in extremis. Al 39' cross da sinistra di Angeli,
Taddeucci calcia al volo, palla di poco a lato.
Ripresa. Al 7' Ferretti va via sul vertice destro
e tiro ravvicinato in porta, Lenzi respinge a terra;
sulla ribattuta però si catapulta Balistreri
ma da pochi passi calcia troppo debole e il portiere
Lenzi si salva di nuovo. Al 10' Romano prova la
conclusione dal limite, palla fuori bersaglio. Al
20' occasione per il Gubbio perchè c'è
un rigore procurato da Bortolussi per fallo in area
locale di Mei che entra in scivolata sulla punta
degli ospiti. Dagli undici metri però Ferretti
si fa ipnotizzare da Lenzi che para a terra. Al
30' Angeli lancia in profondità Russo che
cerca il tocco di fino con un pallonetto, Volpe
è attento e intercetta la sfera. Al 32' Ferretti
sguscia via tra le linee e serve in posizione favorevole
Bortolussi, Mei si salva in tackle. Al 41' Conti
viene espulso per somma di ammonizioni per fallo
su Russo. Finisce così, è 0-0. Tabellino:
Ghivizzano Borgoamozzano - Gubbio (0-0): Ghivizzano
Borgoamozzano (4-3-1-2): Lenzi; Borgia, Barretta,
Mei, Angeli; Carignani (39' st Signorini), Pane,
Zoppi; De Gori; Russo, Taddeucci. (A disp.: Fontanelli,
Lelli, Cecchini, Manauzzi, Alfredini, Zavatto, Francesconi,
Berzolla). All. Fanani. Gubbio (4-3-1-2):
Volpe; Conti, Marini, D'Aiello, Petti; Romano, Croce,
Bouhali (38' st Marianeschi); Ferretti (45' st Cordova);
Balistreri (17' st Minnozzi), Bortolussi. (A disp.:
Zanin, Fumanti, Schiaroli, Barbacci, Pucci, Tibolla).
All. Magi (squalificato, in panchina Pascolini). Arbitro:
Garoffolo di Vibo Valentia (Ferrari di Aprilia e
Ragone di Ciampino). Ammoniti: Bouhali
(Gu), Petti (Gu), Zoppi (Gh), Mei (Gh). Espulso:
41' st Conti (Gu) per somma di ammonizioni. Risultati:
Dodicesima Giornata - Serie D - Girone E: Ghivizzano
Borgoamozzano - Gubbio 0-0 Gualdocasacastalda
- Jolly Montemurlo 1-0 15'
Villanova (G) Massese - Viareggio 1-1 45'
Rosati (V), 90' Falchini (M) Pianese - Colligiana
mercoledi
18 novembre ore 14:30 Poggibonsi
- Sangiovannese 2-0 16'
Foderaro (P), 31' Foderaro (P) Scandicci -
Città di Foligno 1-2 5'
Di Paola (F), 35' Di Paola (F), 51' Mengali (S) Valdinievole
Montecatini - Ponsacco 1-0 21'
Santini (M) Vivialtotevere Sansepolcro - Città
di Castello 0-1 25'
Dieme (C) Voluntas Spoleto - Gavorrano 1-1 45'
Lombardi (G), 85' Mascolo (S)
• 14
NOVEMBRE 2015 Gubbio
senza Ferri Marini e Fondi. Torna Minnozzi. Le incognite
per il mister da valutare
Gubbio
nella trasferta di Lucca contro il Ghivizzano Borgoamozzano
senza Ferri Marini (ancora out per un problema muscolare)
e senza il centrocampista Fondi: entrambi non sono
stati convocati. Il trainer Magi potrebbe confermare
il modulo 4-3-1-2 ma con alcune incognite. Ecco
quali. In porta va Volpe. Quartetto difensivo confermato
con i laterali Conti e Cordova, e i due centrali
Marini e D'Aiello. Trio di centrocampo con Barbacci
come interno destro, Croce playmaker e Romano come
interno sinistro. Ferretti dovrebbe giocare tra
le linee a supporto di Balistreri e Bortolussi.
Ma non è esclusa nemmeno l'ipotesi che Marianeschi
giocherà da trequartista e in tal caso Ferretti
farebbe coppia in attacco con il puntero Balistreri.
L'ultima ipotesi invece potrebbe riguardare il fatto
che l'allenatore Magi potrebbe tornare al 4-3-3
con il tridente Ferretti, Balistreri e Bortolussi.
Anche se pare piuttosto chiaro che si dovrebbe partire
con il trequartista. Per il resto torna a disposizione
l'attaccante Minnozzi, dopo alcuni turni fuori per
un infortunio. Arbitra l'incontro Valentina Garoffolo
di Vibo Valentia. Assistenti di linea saranno invece
Luca Ferrari di Aprilia e Luca Ragone di Ciampino.
Si gioca a Lucca (ore 14:30).
• 13
NOVEMBRE 2015 Barbetti:
"Gubbio, hai bisogno del calore di tutti.
E il Gubbio è amato: si vede dalle critiche"
Intervista
a tutto campo con Filippo Barbetti, consigliere
della Gubbio Calcio, in procinto a ricoprire il
ruolo di vice-presidente (la definizione giusta
è vice-presidente in pectore). Prima domanda.
Cosa le piace e cosa non la soddisfa di questa squadra?
"Sono soddisfatto delle individualità
in tutti i reparti. Perciò vedo buoni calciatori.
Se qualcosa invece non mi piace è dovuto
dal fatto che la squadra è nuova e costruita
solo da tre mesi, per cui sta cercando di trovare i
giusti automatismi. Ritengo che mister Magi
sia valido e mi piace la sua interpretazione a livello
tattico". Appunto, la squadra forse doveva
essere costruita prima, a luglio?
"É stata un'estate difficile. Le
sirene della Lega Pro ci hanno portato a fare delle
valutazioni tecniche che ci hanno portato fuori
strada. Il Gubbio non ha potuto in quel momento
sottoscrivere i contratti con i propri calciatori
fino alla fine di agosto: eravamo retrocessi e quindi
abbiamo perso la qualifica come matricola di Lega
Pro, perciò non si potevano sottoscrivere dei contratti
ufficiali con nessuno. E allo stesso tempo non avevamo
la matricola della Lega Nazionale Dilettanti. Molti
calciatori che avevamo contattato e con cui avevamo
un accordo informale, poi ci sono sfuggiti".
Ma voi, se si potesse tornare indietro, ad oggi
quella cifra di 500mila euro per il ripescaggio
la versereste oppure rimanete della stessa idea?
"Assolutamente no. Versare quei 500mila
euro a fondo perduto era impossibile se non assistiti
da istituti di credito: per la deliberazione non
ci sarebbe stato il tempo necessario. Perciò
non c'erano le disponibilità economiche.
A livello concettuale era un errore madornale: tu
andavi ad indebitare ulteriormente una società
che ha già i suoi problemi". Mercato,
ora a gennaio si interverrà? "Il
direttore sportivo e il mister già ne stanno
parlando. Ci sono 24/26 elementi in rosa. A distanza
di tre mesi abbiamo utilizzato 18/20 calciatori
e quindi qualcuno ha avuto minore visibilità.
Perciò tanti ne usciranno, altrettanti ne
arriveranno. Pensiamo ad un esterno di difesa basso
classe '97, ma pure un centrocampista e non è
escluso che si pensi ad un verticalizzatore".
Società, questo è il mese cruciale
verso la ricapitalizzazione: "Ci auguriamo
di sì". Appunto, si prevedono nuovi
partner oppure no? "Magari. Con Sauro Notari,
con le dovute accortezze, abbiamo iniziato a cercare
di coinvolgere personaggi nuovi. Ma la situazione
è difficile: non si fa più la Lega
Pro, quindi non sei più il Gubbio di alcuni
anni fa come blasone, poi il periodo economico è
quello che è per tutti quanti. Ora mi auguro
che non ci sia nessuna disdetta di nessun consigliere
o socio: la Gubbio Calcio ha bisogno del calore
e della presenza di tutti". Questione tifosi:
come pensate di ricucire questo strappo? "Ma
va ricucito con una medicina che nel calcio è
universale: con i risultati. Squadra nuova e ci
vuole tempo, pure la squadra ai tempi di Torrente
nel primo trimestre faceva fatica. Tuttavia la società
deve avere l'obbligo morale verso tutti i tifosi
di riaprire il dialogo, con una comunicazione positiva,
e dimenticare il passato dove ci sono state tante
mancanze e sono stati commessi tanti errori. Si
deve pensare solo al presente e al futuro: con Sauro
Notari ce lo diciamo tutti i giorni, dobbiamo coinvolgere
la persone e dobbiamo comunicare più con
la città, se possibile organizzare anche
eventi per creare empatia verso la squadra, la società
e verso i colori rossoblù. Il Gubbio è
amato e le critiche che ci arrivano ce lo stanno
dimostrando (l'indifferenza invece è disamore):
credo che sia un grande punto di partenza".
Il settore giovanile: dalla gestione dell'Atletico
Gubbio sono arrivati elementi in prima squadra: "Per
me è un immenso piacere. Dopo tanti anni
è tornato ad esordire un eugubino e condivido
l'intervista che ha fatto Zoppis con voi. Il futuro
del calcio è legato ai settori giovanili".
Alessandro Sandreani allena la Juniores e sta facendo
bene: in futuro potrebbe anche allenare in prima
squadra? "Solo un consiglio posso dargli
e lui lo sa: deve fare tanta esperienza sul campo
e deve lavorare con la stessa serietà che
usava da calciatore. Poi è l'uomo che fa
la differenza, ma il buongiorno si vede dal mattino.
Ma per la prima squadra ora è prematuro dirlo
e pure spiacevole direi.
D'altronde c'è Magi e credo che va fatto un progetto
pluriennale con lui. Negli ultimi anni c'è
stato un cambio di allenatori incredibile".
• 12
NOVEMBRE 2015 Statistica:
per vincere... fondamentali le palle inattive. Magi
è squalificato per una giornata
Questione
di centimetri o di calci piazzati. Mettiamola come
vogliamo. Nel calcio moderno contano e parecchio.
Prendiamo spunto dall'analisi tecnica di Andrea
Bettelli, ex calciatore rossoblù, giocava
nella Berretti del Gubbio che arrivò alla
finale nazionale a fine anni '80, ed ora è
un grande tifoso del Gubbio. Ecco cosa dice: "A
questa squadra a mio avviso mancano i centimetri.
Nel calcio di oggi le partite si vincono soprattutto
sui calci piazzati. Segnare su azione è molto
più difficile. Ma non lo dice il sottoscritto,
ma lo dice la statistica". Un'analisi che
noi abbiamo voluto approfondire con i numeri. E si può
dire chiaramente che tutto ciò risulta al
vero. Un esempio? Nella stagione 2010-2011 in cui
il Gubbio vinse la Prima Divisione (vecchia serie
C1) per approdare in serie B (con la guida Torrente),
la squadra rossoblù realizzò in totale
48 reti in 34 partite (una media di 1,41 gol a partita).
Ebbene. Sui calci piazzati (o sugli sviluppi degli
stessi) il Gubbio realizzò 28 reti contro
le 20 reti segnate invece su azione: in poche parole
dai calci da fermo arrivarono gol per una percentuale
pari al 59%. Quest'anno, in serie D, con la guida
Magi, sono stati realizzate 12 reti in totale su
11 partite (una media di 1,09 gol a partita). Questo
Gubbio (viceversa di quello di Torrente) ha segnato
più reti su azione (7) contro le 5 da calcio
da fermo (pari al 41%). Per la precisione il leader
da calcio da fermo finora è Ferri Marini
che ha segnato sempre su palla inattiva: 3 reti.
Segue Croce, anche lui a segno solo su calcio piazzato:
sugli sviluppi di un corner con un tiro da fuori
area (contro il Gavorrano) e direttamente su punizione
(con lo Scandicci). Mentre Balistreri al momento
è il cannoniere della squadra con 4 reti
ma è andato a segno sempre su azione (fallendo
un rigore a Ponsacco). Ai tempi di Torrente il cannoniere
invece era Gomez Taleb (ora in A) con 18 reti realizzate: dieci
gol sugli sviluppi di un calcio piazzato, otto su azione.
Borghese si rivelò il vero cecchino sui calci
da fermo: ben cinque reti segnate (di cui quattro di
testa) e solo una rete su azione nella trasferta
di Monza dove il centrale difensivo realizzò
addirittura una doppietta. E pure Daud, che giunse
a gennaio 2010, fu decisivo con tre punizioni fulminanti
nella vittoria contro l'Alessandria (con l'ausilio
anche della parata di Lamanna su penalty di Artico),
il gol del pareggio a Pavia e da calcio da fermo
segnò pure a Sorrento (anche se poi il Gubbio
perse nel finale per 2-1); solo una rete su azione
contro il Lumezzane. Numeri alla mano che fanno
capire che conta giocare bene e creare occasioni,
ma conta soprattutto lavorare molto sugli schemi da calcio
piazzato (quindi possedere qualità balistiche
importanti), e conta avere calciatori fisici e possenti
per sfruttare al meglio i corner o gli spioventi
su palle inattive.
Intanto il tecnico Giuseppe Magi non ci sarà
contro il Ghivizzano Borgoamozzano: è stato
squalificato per un turno (era stato allontanato
domenica scorsa durante l'intervallo contro il Poggibonsi).
Notiziario dal girone. Si è dimesso il tecnico
Omar Manuelli dal Gualdocasacastalda: il nuovo allenatore
adesso è Riccardo Bocchini, ex trainer di Martina Franca
e Castel Rigone: è stato vice di Fabrizio
Castori con Piacenza, Ascoli, Salernitana e Piacenza.
Anche lo Scandicci ha un nuovo tecnico: si tratta
di Mario Cecchi, ex trainer della Primavera dell'Empoli,
che subentra al dimissionario Francesco
Baiano. Nuovo allenatore pure alla Voluntas Spoleto:
ecco Carlo Lanza (ex Pomezia) al posto di Carlo
Pascucci.
• 11
NOVEMBRE 2015 Zoppis:
"Questo Gubbio c'è, ma manca un bomber.
Mi piacerebbe il 70% di titolari eugubini"
L'ex
attaccante di fine anni '80, eugubino doc, Rosario
Zoppis, ha visto dal vivo domenica la gara con il
Poggibonsi. Un suo giudizio? "É la
prima partita che vedevo e devo dire che nei primi
venti minuti ho visto un buon livello. Gara veloce
con buone giocate a livello tecnico. Squadre di
categoria superiore. Nel Gubbio mi sono piaciuti
Ferretti, Croce e pure Marianeschi. Si sono create
delle occasioni, però è mancata la
presenza di un attaccante puro dentro l'area di
rigore. Con un guizzo di un centravanti, il gol
sarebbe arrivato sicuramente. Intendiamoci: Balistreri
non mi è poi dispiaciuto, però un
attaccante vero va a cercarle le palle per spingerla
dentro. Ovviamente il mio giudizio è di una
partita, ma questo ho notato. Alla fine il Gubbio
tuttavia avrebbe meritato anche il pareggio. Però
ribadisco: è mancato questo guizzo negli
ultimi metri. Per il resto la squadra non mi è
dispiaciuta, anche se qualcosa c'è da registrare".
Perciò manca un bomber secondo lei? "Solo
con il numero 9 (Balistreri ndr) non si vince a
mio avviso il campionato: ci vuole allora un'altra
punta per vincere. Ma questa non è una sentenza,
è solo una mia sensazione". Invece
che sensazione ha provato vedere uno stadio con
spazi così vuoti e senza il tifo? "Un
vero tifoso non fa nessuno sciopero. Voglio dire,
un tifoso vuole fare il dirigente? Il tifoso deve
tifare durante la partita. Poi alla fine può
fischiare perchè il fischio ad un calciatore
fa del male. Se un calciatore se lo merita è
giusto che vada fischiato. Perciò se esistono
anche degli attriti, queste questioni vanno lasciate
fuori dallo stadio. Dopo è logico: se succede
che una società o dei calciatori non regalano
delle emozioni ai tifosi, è un altro discorso.
Ma la squadra mi piace. Secondo me il direttore
sportivo ha lavorato bene. Ma se devo dare un consiglio
a Giuseppe Pannacci, che per me è un amico,
gli direi: uno Zoppis della situazione serve assolutamente
per fare gol". Anni fa proprio con Zoppis
facemmo un'intervista su questo portale e il suo
cruccio era quello che non esisteva una bandiera
di Gubbio con il Gubbio. Ma è sempre dello
stesso avviso pure oggi? "Sarà un'utopia,
ma lo continuo a dire ogni volta. Per me dovrebbe
essere una legge: ogni società sportiva di
una città deve essere rappresentata dal 60
o dal 70% di calciatori residenti. Perciò
voglio vedere sei eugubini titolari. Poi se insieme
a loro ci giocano un Messi o un Buffon, non mi interessa.
Dico tutto questo perchè il Gubbio è
Gubbio. Tutto ciò potrebbe creare più
entusiasmo e portare più gente al campo".
E Zoppis svela: "C'era un gruppo di calciatori
con me del '64 e '65 quando Coppari ci allenava:
c'erano elementi bravi, forti e se su quel ciclo
si fosse creduto di più probabilmente noi
potevamo essere pure in serie B. Ma il calcio è
stato rovinato dai procuratori". Questo è il motivo per cui Zoppis non è
tornato più nel mondo del calcio? "Certo.
Non sono entrato come dirigente. Mi piace solo la
purezza delle cose. Poi non ci meravigliamo che
escono fuori degli scandali o la corruzione. Purtroppo
un calciatore si abitua a questo sistema.
Oggi un calciatore cresce già montato: è
un attore, non è più un giocatore".
• 10
NOVEMBRE 2015 L'editoriale.
Il Gubbio è unione, ma oggi c'è solo
divisione! Così non si va da nessuna parte!
Gubbio,
è sinonimo di unione. Di aggregazione. Di
coinvolgimento della piazza. Basta fare tutta una
cronistoria dei più grandi successi del Gubbio
nella sua storia centenaria. Quando una città
intera era coinvolta si sono raggiunti risultati
anche insperabili. Proprio nella passata settimana,
cogliendo nello specifico l'occasione della sfida
con il Poggibonsi, il ricordo dello spareggio del
1987 che era riuscito a spostare un'intera città:
oltre diecimila persone provenienti dalla città
dei Ceri, a casa erano rimasti solo pochi intimi
e noi ce lo ricordiamo bene perchè abbiamo
vissuto quell'epoca veramente nel suo incantevole
splendore. Ma le vittorie si costruivano non solo
il sabato o solo la domenica, ma tutta la settimana.
Ci ricordiamo che i calciatori, finiti gli allenamenti,
erano in stretto contatto con la città, si
incontravano ogni giorno con i tifosi e si stava
insieme, come essere dei veri amici. Si costruivano
le vittorie durante la settimana. E il calciatore
riusciva a palpare con mano lo spirito eugubino
e allora si dava in campo il 100% perchè era
stimolato per lottare per quella maglia. Era tutto
un tutt'uno: ovvero società, squadra e pure
i tifosi. Ma possiamo arrivare anche ai giorni nostri.
Basta ricordare le imprese del team di Torrente
con la fatidica promozione in serie B. Ci ricordiamo
benissimo gli incontri e pure delle cene con gli
stessi tifosi con i calciatori, una fase aggregante
indispensabile per rendere davvero partecipe un'intera
città verso la proprio squadra del cuore.
La squadra del cuore denominata Gubbio. E non a
caso sono arrivati dei risultati insperati, che
nemmeno lontanamente si potevano immaginare. Il
Gubbio è questo: partecipazione, aggregazione,
coinvolgimento di una città per spingere
la propria squadra contro ogni ostacolo. Tant'è
(senza fare nomi) che sappiamo che alcuni interpreti
di quelle annate magiche dicono ancora oggi che
c'era un giocattolo perfetto, ma il segreto della
vittoria è stato soprattutto l'autentica
genuinità, l'autentica passione, che ogni
tifoso eugubino sa trasmettere davvero alla propria
squadra. Purtroppo, oggi, non è più
così. L'ultima partita contro il Poggibonsi
ha sancito un momento davvero difficile per la Gubbio
calcistica. Vedere gli spalti sempre più
vuoti, vedere la curva senza tifo e senza colore,
è stato come sentire un tuffo al cuore. E
questo va la di là dello sciopero del tifo
organizzato. Parlare solo di questo sciopero è
fuorviante e riduttivo. Anche perchè alla
fine chi va in curva di solito segue sempre la propria
squadra e l'ha seguita anche in momenti difficili.
Perciò il reale problema, quello vero, è
che la gente non viene più allo stadio. E
il motivo non è la categoria e questo deve
essere capito bene. Il problema è che in
città si respira un certo disamore perchè
non viene più coinvolta. É inutile
girarci intorno o puntare il dito altrove. Il nocciolo
della questione è questo e non si può
vivere solo su pregiudizi o guardare con il paraocchi.
Perciò qual è la soluzione? Farsi
un esame di coscienza tutti, proprio tutti, a 360
gradi. Qualcosa va fatto. In primis dalla società
che deve avere il coraggio di aprirsi alla città
con una comunicazione precisa, diretta, trasparente
e non si deve chiudere in se stessa. E non si possono
trattare i propri tesserati (calciatori) come dei
bambini ovattati perchè poi nel mondo reale,
quello vero, si trovano in grandi difficoltà
e di conseguenza non rendono al meglio sul campo.
La stampa (o i mass-media in genere) deve fare da
tramite o per meglio dire deve diventare il filo
conduttore tra società, squadra verso i tifosi.
E i tifosi, adesso, devono aiutare questa squadra,
al di là degli attriti che sono nati e che
a nostro avviso vanno risolti al più presto.
Perchè? Altrimenti non si va da nessuna parte.
Così, il calcio, a Gubbio finisce! (Editoriale
Direttore Gubbiofans.it)
• 08
NOVEMBRE 2015 Magi:
"Che frenesia: serve più personalità".
Ghizzani: "Quando si vince non si ruba niente"
Gubbio,
amara sconfitta. Ci ha dovuto pensare il Poggibonsi,
l'avversaria di tante battaglie passate, a far rimediare
la prima sconfitta casalinga al team di Magi. Un
gol di Zuppardo che ha saputo infilzare la porta
difesa da Volpe in una partita soporifera e con
poche emozioni. Ma soprattutto fa ancora notizia
lo sciopero del tifo organizzato: curva semi vuota
e senza striscioni. Uno scenario inconsueto per
uno stadio Barbetti che di solito è sempre
caloroso e partecipe. A fine partita mastica amaro
l'allenatore Giuseppe Magi che d'altronde è
stato allontanato durante l'intervallo per proteste
verso l'arbitro. Ma in definitiva cosa è
successo sotto il tunnel che portava allo spogliatoio?
Lo spiega lo stesso Magi: "C'è stato
uno scambio di opinioni. Diciamo che la terna arbitrale
si trovava in una giornata infelice. Perciò
ho espresso il mio parere. Arrivano cartellini gialli
per simulazioni in area di rigore ospite inspiegabili:
abbiamo bisogno di rispetto perchè ci vogliono
far passare per quello che non siamo. Mi auguro
in terne più felici, altrimenti è
meglio chiudere baracca e burattini". Dopo
lo sfogo verso la terna, Magi analizza la partita
così: "Sia chiaro, non abbiamo perso
per colpa della terna arbitrale. La difesa si è
comportata bene, ma nel gol siamo stati disattenti.
In fase offensiva inoltre non abbiamo creato poi
così tanto. Il Poggibonsi ha sfruttato l'occasione
creata e poi ha fatto una partita ordinata. E poi
nella ripresa da parte nostra ho visto troppa frenesia
e confusione. Dobbiamo migliorare in questo. Direi
che ci è mancato il cinismo e dobbiamo crescere
anche sulla personalità. Talvolta abbiamo
troppa paura di sbagliare anche nei passaggi che
sembrano facili. In certi frangenti ho visto troppi
lanci lunghi e poco fraseggio in campo. C'è
ancora molto da lavorare". Sull'altra sponda
invece parla il tecnico Marco Ghizzani che spiega:
"Bella vittoria. Abbiamo vinto per la nostra
bravura difensiva. Buon primo tempo contro un Gubbio
che a mio avviso è la migliore squadra finora
incontrata. Ma il calcio è questo e non si
ruba niente: si vince e siamo contenti. Nel secondo
tempo è andato meglio il Gubbio rispetto
a noi, ma abbiamo portato in porto la partita. Il
nostro obiettivo? L'appetito viene mangiando, ma
vogliamo essere protagonisti in questo campionato".
Tocca al presidente dei giallorossi Antonello Pianigiani:
"Ci abbiamo provato a vincere. Credo che
abbiamo fatto un buon primo tempo dove ho visto
un grande Poggibonsi. Poi nella ripresa c'è
stata un'altra partita, forse ci siamo difesi troppo,
ad oltranza. Ma va bene così. Per vincere
la serie D qual è l'arma migliore? Avere
tanta pazienza". Intanto sono state pubblicate
le foto di Gubbio e Poggibonsi (18 immagini). Foto
che si trovano nel link sotto la foto in homepage
e nella sezione fotogallery nel sito. Foto di Simone
Grilli per studio fotografico Gavirati.
• 08
NOVEMBRE 2015 Gubbio,
sconfitta interna contro il Poggibonsi (0-1). Gol
di Zuppardo, ma senza il tifo locale
Gubbio
contro Poggibonsi. Sciopero del tifo organizzato
nella curva eugubina: spazi vuoti e neppure gli
striscioni sono appesi. Il trainer Magi opta per
il 4-3-1-2 con Marianeschi dietro le punte Ferretti
e poi Balistreri. Il tecnico dei giallorossi Ghizzani
invece schiera il 4-3-3. Al 7' azione pericolosa
in area locale: Foderaro mette in area una palla
filtrante, a due passi dalla porta salva Conti che
sbroglia la matassa. Al 19' su corner di Marianeschi,
la palla arriva sul vertice sinistro dell'area:
tiro secco di sinistro di Romano, palla tesa che
esce a fil di palo. Partita tattica, con grande
equilibrio e non si registra nulla fino al 32' quando
Romano cade a terra in area ospite dopo un contatto
con Checchi, ma l'arbitro ammonisce il centrocampista
rossoblù per simulazione. Al 43' ci prova
Croce: cerca la fiondata dai trenta metri di destro,
Pagnini si salva in due tempi. Al 45' però
il Poggibonsi passa in vantaggio: Foderaro dal limite
lancia Zuppardo in area che calcia di piatto destro
di precisione rasoterra: palla che si insacca a
fil di palo alla sinistra del portiere. Ripresa.
Al 2' Ferretti crossa al centro, in area mezza sforbiciata
di Balistreri, palla che sorvola sopra la traversa.
Al 12' ci prova D'Aiello dal limite di destro, palla
che si perde a lato. Al 24' Balistreri lancia in
profondità Bortolussi che entra in area,
calcia con il destro rasoterra, Pagnini in uscita
compie il miracolo e para a terra. Al 44' contropiede
con Bartoccini che calcia in diagonale dal limite,
palla di poco a lato. Tabellino:
Gubbio - Poggibonsi (0-1): Gubbio
(4-3-1-2): Volpe; Conti, Marini, D'Aiello, Cordova
(32' st Bouhali);
Barbacci, Croce (14' st Bortolussi), Romano; Marianeschi; Ferretti,
Balistreri. (A disp.: Zanin, Fumanti, Petti, Schiaroli,
Pucci, Fondi, Tibolla). All. Magi. Poggibonsi
(4-3-3): Pagnini; Bartoccini, Checchi, Mariotti,
Borri (5' st Bencini); Ceccatelli, Fenati, Mitra
(19' st Della Bartola); Valenti, Foderaro,
Zuppardo (25' st D'Alessio). (A disp.: Valoriani, Bengala,
Fontani, Ticci, Casucci, Proietti). All. Ghizzani. Arbitro:
Rossetti di Ancona (Franchitto di Cassino e Mignacca
di Frosinone). Rete: 45' pt Zuppardo (P). Espulso:
al 47' allontanato Magi (G) per proteste. Ammoniti:
Romano (G), Ceccatelli (P), Della Bartola (P), D'Aiello
(G). Spettatori: 814 (di cui 346 abbonati;
69 da Poggibonsi
nel settore ospiti). Risultati:
Undicesima Giornata - Serie D - Girone E: Città
di Castello - Massese 1-0 10'
Locchi (C) Città di Foligno - Ghivizzano
Borgoamozzano 1-2 10'
De Gori (G) rig., 39' De Gori (G), 67' Di Paola
(F) Colligiana - Gualdocasacastalda 2-0 60'
Tranchitella (C), 82' Tranchitella (C) Gavorrano
- Valdinievole Montecatini 3-1 5'
Carnevale (G), 24' Ferrari (M), 30' Salvadori (G),
90' Rubechini (G) Gubbio - Poggibonsi 0-1 45'
Zuppardo (P) Jolly Montemurlo - Vivialtotevere
Sansepolcro 1-0 45'
Improta (J) Ponsacco - Pianese 1-0 80'
Ferretti (Po) rig. Sangiovannese - Voluntas
Spoleto 3-1 24'
Invernizzi (S), 27' Regoli (S), 53' Fondi (V), 85'
Romanelli (S) Viareggio - Scandicci 2-2 20'
Sciapi (V), 46' Mengali (S), 51' Guidi (V), 72'
Martini (S)
• 07
NOVEMBRE 2015 Gubbio,
manca Minnozzi. Dubbi di formazione per Magi. In
casa Poggibonsi: va via Cecchi
Alla
fine l'attaccante Ferri Marini e il centrocampista
Croce risultano tra i convocati. Però pare
assai improbabile che possano scendere in campo
già dal primo minuto: potrebbero finire in
panchina al massimo, salvo colpi di scena. L'unico
assente è Minnozzi mentre ritornano in pista
dopo un turno di stop (per acciacchi) il difensore
Schiaroli e il centrocampista Tibolla. Pertanto
il trainer Magi dovrebbe optare per il 4-3-1-2.
Così Volpe andrà in porta. Difesa
a quattro con Conti, Marini, D'Aiello e Cordova.
Centrocampo a tre basato sull'asse Barbacci, Romano
e Fondi (o Tibolla). Mentre Marianeschi sarà
inserito come trequartista a supporto del duo d'attacco
Ferretti e Balistreri. Sul piano del tifo, probabile
la conferma dello sciopero del tifo organizzato
che ormai si protrae da tre settimane. Invece in
casa Poggibonsi in questi ultimi giorni è
scoppiata la grana Cecchi: il centrocampista ex
Cuneo ha rescisso in maniera fulminea il contratto
con la società giallorossa. Pertanto il tecnico
Marco Ghizzani ora deve correre ai ripari. Confermato
il 4-3-1-2. Così Fenati dovrebbe giocare
playmaker al posto del partente Cecchi, Ceccatelli
e destra e Mitra a sinistra per formare il trio
di centrocampo. In difesa il quartetto Bartoccini,
Checchi, Mariotti e Borri. In avanti Valenti a supporto
di Zuppardo e Foderaro, che sembra recuperato in
extremis. In porta Pagnini. Da Poggibonsi sono previsti
un centinaio di tifosi al seguito e tra l'altro
è stato allestito un pullman. Le due squadre
si trovano appaiate a 17 punti in classifica.
• 06
NOVEMBRE 2015 Gubbio
e Poggibonsi, si ritrovano cinque anni dopo. Stesso
cammino e partita interessante
L'ultima
sfida contro il Poggibonsi. Datata 9 maggio
2010 e il Gubbio vinse in terra toscana per 2-0
con le reti di Boisfer e Casoli: era l'ultima giornata
di campionato di Seconda Divisione. E da lì
cominciò la scalata verso la Prima Divisione
con la promozione tramite la finale playoff datata
13 giugno 2010 nella gara di Serravalle vinta sul
San Marino per 2-0 davanti a 2624 eugubini festanti.
E l'anno dopo ci fu pure la promozione in serie
B. L'ultima partita in casa con il Poggibonsi quindi
è datata 13 dicembre 2009: la formazione
guidata da Torrente pareggiò per 1-1 con
i giallorossi allora allenati da Firicano: a segno
Sandreani, poi pareggio ospite di Staffolani su
rigore. Ne è passata di acqua sotto i ponti.
Ora la sfida in serie D. Il Poggibonsi proviene
dall'ottima vittoria ottenuta in trasferta contro
il Ghivizzano per 4-2. In grande spolvero Zuppardo
con una tripletta e Valenti poi ha chiuso il poker.
Giallorossi che vengono a Gubbio in grande forma:
10 punti nelle ultime quattro partite (come il Gubbio),
a tre lunghezze dalla vetta (come il Gubbio) e un
attacco molto prolifico (17 gol realizzati). Per
questo motivo la sfida che si gioca domenica è
piuttosto interessante ma anche rilevante ai fini
della classifica. In casa rossoblù al momento
però si contano due acciaccati: si tratta
per la precisione dell'attaccante Ferri Marini (uscito
malconcio a Massa) e si parla di uno stiramento
al bicipite femorale, e a rischio forfait c'è
anche il centrocampista Croce per un problema al ginocchio.
Per questo motivo il trainer rossoblù Magi
sarà costretto a correre ai ripari, salvo
recuperi improvvisi dell'ultimo momento. Si va verso il
modulo con l'uso del trequartista,
ovvero il 4-3-1-2. Quindi Volpe va in porta. Quartetto
difensivo confermato con i terzini Conti e Cordova,
i due centrali Marini e D'Aiello. A centrocampo
(se non ci sarà Croce) Romano farà
il playmaker, come interno destro è ballottaggio
tra Barbacci e Fondi, sul lato sinistro invece si
giocano un posto Tibolla e Bouhali. Marianeschi
sarà il fantasista a supporto di Ferretti
e Balistreri. Sul fronte giallorosso l'allenatore
è Marco Ghizzani, ex attaccante di Siena,
Ascoli, Grosseto e Carrarese (fu anche avversario
del Gubbio da calciatore). Anch'egli dovrebbe optare
per il modulo 4-3-1-2. Quindi Pagnini in porta.
Quartetto difensivo basato su Bartoccini, Checchi,
Mariotti e Borri. A centrocampo il trio Ceccatelli,
Cecchi e Fenati. Poi Mitra a fungere da trequartista
a supporto di Valenti e Zuppardo. Anche se il tecnico
giallorosso Ghizzani confida nel recupero in extremis
dell'attaccante Foderaro. In Coppa Italia il Gubbio
giocherà il 25 novembre contro il Fano di
Alessandrini in terra marchigiana.
• 05
NOVEMBRE 2015 Signorini:
"Quel boato al Curi me lo ricordo ancora...
Camborata mi scappò e Zoppis segnò"
Gira
che ti rigira, quando si incontra il Poggibonsi
viene in mente subito quella sfida mitica del Curi
di Perugia del 1987. Era il 17 maggio 1987. Presenti
ventimila spettatori, oltre diecimila da Gubbio,
quasi cinquemila invece di Poggibonsi. Rossoblù
che vinsero con il gol di Zoppis al 113'. Ma si
ricorda pure la sfida di campionato del 29 marzo
1987 che sancì l'aggancio del Poggibonsi
al Gubbio al Polisportivo San Biagio (così
all'epoca si chiamava lo stadio Pietro Barbetti)
davanti a seimila persone sugli spalti: in rete
Fabbri (al 5') e Signorini (al 69'). Appunto. Questa
volta facciamo una cosa inversa, sentendo l'umore
e i ricordi dell'altra sponda. Abbiamo intervistato
un personaggio che all'epoca indossava la casacca
di calciatore del Poggibonsi, ovvero l'ex difensore
giallorosso Alessandro Signorini, classe 1966, all'epoca
21enne. Ecco le sensazioni di Signorini a distanza
di 28 anni: "Diciamo che erano altri tempi
rispetto ad oggi: un'intera città si muoveva
e si sentiva molto questo avvenimento. E a Gubbio
venimmo in campionato per vincere perchè
ci serviva l'aggancio, ma il mister Uliano Vettori
ci stupì prima dell'ingresso in campo: fece
una formazione molto difensiva all'apparenza con
una punta sola, si preoccupò delle bocche
di fuoco del Gubbio. Il sottoscritto e i miei compagni
rimanemmo di sasso: si doveva vincere per forza.
Al tempo c'era la marcatura a uomo e avevamo un
difensore in più. Forse è stata un'intuizione:
il gol a freddo di Fabbri ci ha spianato la strada
perchè la squadra era già pronta per
potersi difendere e nella ripresa raddoppiai io
in contropiede. Non ho fatto molti gol in carriera
e quindi lo ricordo bene. Ma la gara fu combattutta
e il Gubbio forse meritava anche il pareggio. Tuttavia
questa partita se la ricordano ancora tutti a Poggibonsi".
Ma Signorini non si sofferma qua e racconta il contorno
di quella giornata con 6000 persone sugli spalti:
"Fu impressionante: arrivammo allo stadio
un'ora e mezzo prima ed era gremito in ogni settore
riservato al Gubbio. Si respirava un'atmosfera da
categorie superiori. Di per sè fu già
stimolante". E si arriva quindi allo spareggio
di Perugia con 20000 persone sugli spalti. La parola
passa ancora a Signorini: "In carriera ho
giocato pure in C1, ma non mi capitò mai
una cornice di pubblico di quel genere e si stava
parlando di serie D. Per noi poggibonsesi è
legato ad un brutto ricordo perchè perdemmo,
però io personalmente lo ricordo sempre come
uno degli eventi più belli della mia carriera.
Le sensazioni ed emozioni che ho vissuto in quella
gara non l'ho più rivissute". In
campo fu una partita molto tattica, è d'accordo?
"Vero, partita tattica. Con poche emozioni.
Al 90' facemmo un contropiede con Pistella che per
un non nulla non riuscì a segnare. Poi il gol subito
ai tempi supplementari (al 113') da Zoppis. In quel
momento forse stavamo già pensando al prossimo
match perchè in caso di parità la
partita doveva essere ripetuta (si parlava di
Arezzo oppure Cesena ndr). Fummo sorpresi da quell'azione:
io marcavo Camborata, lo persi sulla parte destra
del campo sulla fascia, lui riuscì a rimettere
questa palla dietro e arrivò Zoppis: lì
finì praticamente tutto per noi".
E si ricorda anche quel boato: "Me lo ricordo
ancora: eravamo sotto la curva del Gubbio, si sentì
molto bene. Questo è il bello e il brutto dello sport.
Si percepiva il grande entusiamo e la felicità
di una parte, e l'abbattimento sull'altro fronte
(a Perugia giunsero 25 pullman da Poggibonsi).
Finimmo quel campionato imbattuti e in questi minuti
finali svanì tutto. Tuttavia quei numeri
sugli spalti sono e saranno irripetibili: non c'erano
tv o altri svaghi, ma solo la partita di calcio".
L'anno scorso è stato vice allenatore del
Poggibonsi a supporto del tecnico Fusci: giallorossi
che arrivarono dietro al Robur Siena. In serie D
ora per primeggiare cosa serve? "Un
grande gruppo, importantissimo: così abbiamo
tenuto
testa al Siena". Si ringrazia la collaborazione del collega Paolo
Bartalini di Poggibonsi.
• 04
NOVEMBRE 2015 Croce:
"Vittoria importante a Massa: ora
continuità. Ma l'assenza del calore del tifo
si sente"
Ruolo
playmaker. Ma può giocare pure come interno
destro e sinistro in un centrocampo a tre. Tanti
anni a Giulianova, poi l'esperienza con l'Aprilia,
Poggibonsi, l'anno scorso alla Maceratese e Gubbio.
Stiamo parlando di Marco Croce, classe '87, finora
autore di due reti in nove partite in maglia rossoblù.
Quanto è stato importante ottenere la prima
vittoria in questo campionato in trasferta con la
Massese? "É stata molto importante
perchè ci mancava. In casa il nostro ruolino
di marcia è da primi posti. Fino ad ora facevamo
fatica fuori casa, perciò ritengo che sia
arrivato un ottimo risultato contro una buona squadra
che però si trovava in difficoltà.
A livello di crescita stiamo migliorando, ma soprattutto
conta il fatto che da due partite di fila non prendiamo
nemmeno gol. Anche questo di sicuro è un
segnale più che incoraggiante".
Domenica sarà ospite a Gubbio il Poggibonsi,
reduce dalla vittoria esterna per 4-2 sul Ghivizzano
e Croce giocherà da ex visto che proprio
in maglia giallorossa ha giocato nella stagione
2013-2014. Un suo commento? "Sarà
una sfida difficile. L'anno scorso il Poggibonsi
infatti ha sfiorato il salto di categoria. Ci vorrà
il piglio giusto, ma siamo consapevoli che possiamo
farcela. Sì, con loro ho giocato due stagioni
fa, in un campionato molto strano visto che retrocedevano
nove squadre (era la vecchia Seconda Divisione ndr)
su diciotto totali e noi eravamo partiti per mantenere
la categoria, purtroppo non ci siamo riusciti pur
facendo un girone di andata ottimo. Poi nel mercato
di gennaio ci siamo indeboliti e non siamo riusciti
a cogliere l'impresa. É stato un anno particolare
ma nonostante ciò lo tengo a cuore perchè
mi sono trovato molto bene a Poggibonsi".
Negli ultimi incontri c'è stato lo sciopero
del tifo organizzato. Soprattutto nell'ultima partita
in casa si è notato e non poco. Ma per voi
quanto incide il fatto che non ci siano i cori di
sostegno della curva? "Incide perchè
comunque è brutto vedere certi spazi vuoti
e comunque sia in campo si sente. Anche se poi i
risultati non sono stati a sfavore. É un
peccato perchè proprio nei momenti di difficoltà
è il pubblico che ci può dare una
mano. Quindi spero che ritornino al più presto
allo stadio e ci facciano sentire il loro affetto".
E diciamo che Gubbio e Poggibonsi non è stata
mai una partita come le altre, tante battaglie,
come quella fatidica sfida a Perugia nel lontano
1987 davanti a ventimila spettatori. Perciò
quanto potrebbe divenire cruciale portare a casa
l'intero bottino? "Sono a conoscenza della
storia e della rivalità. Per questo motivo
ci piacerebbe molto dare una bella gioia ai nostri
tifosi perchè non ci siamo riusciti in pieno
nel derby a Gualdo Tadino. Sarà importante
per noi questa partita soprattutto per quel che
si diceva prima, per proseguire il processo della
nostra crescita che sta avvenendo. L'unica cosa
però è dare continuità ai risultati.
Proveniamo da una scia positiva di quattro partite
e quindi vogliamo continuare su questa strada".
• 03
NOVEMBRE 2015 L'editoriale.
Dal passato al ritorno al futuro. Quella foto d'epoca
di Massa ai giorni nostri...
Stadio
degli Oliveti di Massa. Salta subito nell'occhio
una foto del passato dove si vede un'immagine d'epoca
di Massese-Gubbio.
Si tratta dell'antico stadio "Dina delle Piane".
Si vede gente assiepata intorno alla rete, ma anche
sui tetti, in una giornata che sembra calda e quindi
estiva. Dopo una ricerca approfondita (dopo aver
visionato anche il libro «Rossoblù» di Gianluca
Sannipoli), la partita in questione potrebbe essere
Massese-Gubbio del 6 luglio 1947, dove alcune squadre
affrontarono gli spareggi promozione per salire
in serie B. Il Gubbio ci riuscì, arrivò
in cadetteria, insieme alla Centese. E la Massese
invece, denominata allora Unione Sportiva Massese
Juventus, definita ai giorni nostri quella squadra
più forte di sempre, dovette cedere proprio
al Gubbio (per 4-0) nello spareggio definitivo che
in realtà fu giocato in campo neutro a Prato.
Il motivo? Perchè nella partita precedente
già citata (probabilmente proprio quella
nella fotografia pubblicata), come evidenzia il
libro Rossoblù, "i tifosi toscani, infastiditi
da alcune decisioni arbitrali sfavorevoli, iniziarono
ad inveire contro i calciatori del Gubbio: al fischio
finale dalla parola si passò ai fatti con
una vera invasione di campo: alcuni calciatori eugubini
vengono aggrediti e cinque di loro finiscono all'ospedale".
La foto d'altronde è molto curiosa per il
contorno, ma anche perchè come erano fatte
le casacche (un calcio d'altri tempi, senz'altro).
E, semmai, nei prossimi giorni faremo un approfondimento
per ricostruire nei dettagli questa foto. É
un ritorno al passato (che non fa mai male) per
il ritorno al futuro, ovvero ai giorni nostri. Evidentemente
giocare con la Massese porta bene. E così
è arrivata la prima vittoria in campionato
in trasferta. Tutto ciò è successo
dopo tre sconfitte consecutive (a Montemurlo, Ponsacco
e Montecatini) e un pareggio (a Gualdo Tadino).
Tre punti che sono un toccasana perchè può
aprire altri scenari. Soprattutto a livello morale.
Adesso la vetta è distanziata solo tre punti
con il Jolly Montemurlo che ha conquistato il primo
posto vincendo a Montecatini. Sia chiaro: il Gubbio
non ha certo brillato a Massa, ma l'importante era
vincere, l'importante è fare risultato, anche
perchè la serie D è questa e bisogna
adattarsi (tutti). Non esiste il calcio spettacolo:
serve la sostanza e quindi badare al sodo. Fondamentale
è trovare ora il bandolo della matassa e
la quadratura del cerchio. Piano piano il Gubbio
sta trovando la giusta via: una testimonianza viene
dal campo con 10 punti raccolti nelle ultime quattro
partite. E qualche errore comincia ad essere limato.
Vedasi reparto difensivo. Infatti il Gubbio non
prende gol da 203 minuti, cioè dalla partita
di Gualdo Tadino. Due gol subiti negli ultimi quattro
incontri: ovvero una media di 0,5 gol a partita.
Mentre nelle prime sei giornate la difesa rossoblù
aveva incassato 9 reti: una media di 1,5 gol a partita.
Adesso serve continuità, ma soprattutto consapevolezza
nei propri mezzi. E domenica a Gubbio arriverà
il Poggibonsi: un'avversaria che riporta subito
in mente tante battaglie, come quella indimenticabile
annata 1986-1987 stampata nei cuori rossoblù.
(Editoriale Direttore Gubbiofans.it)
• 01
NOVEMBRE 2015 Magi:
"Vittoria notevole: equilibrio e gioco".
Tazzioli: "Gubbio meglio, ma che pasticcio..."
Prima
vittoria in trasferta in campionato. Dieci punti
nelle ultime quattro partite grazie a tre vittorie
ed un solo pareggio. Solo il Città di Foligno
ha fatto meglio nelle ultime quattro partite che
con la cura Battistini ha ottenuto quattro vittorie
di seguito. Altro fattore importante: da due partite
il Gubbio non prende gol. É evidente che
qualcosa si è registrato e i risultati si
vedono. Pure il presidente Notari a fine partita
era sorridente e felice sugli spalti di Massa: questa
vittoria sicuramente è un toccasana. Il gol
decisivo è stato segnato da Balistreri, lesto
ad insaccare la sfera in rete solo davanti
al portiere, su assist di Ferretti, dopo un'ingenuità
clamorosa del portiere bianconero Barsottini. Una
vittoria che tira su il morale. Le parole del tecnico
rossoblù Giuseppe Magi infatti sono eloquenti:
"Una vittoria direi notevole".
E prosegue dicendo: "La squadra sta crescendo
e la vittoria è meritata. La squadra infatti
sta trovando i giusti equilibri e pure organizzazione
di gioco. Abbiamo coperto bene tutte le parti del
campo. Grazie a ciò pure i calciatori più
rappresentativi hanno potuto dare il meglio di se
stessi e le nostre qualità individuali del
resto hanno fatto la differenza. Dopo il gol abbiamo
saputo controllare bene la Massese". L'allenatore
degli apuani Fabrizio Tazzioli invece mastica amaro:
"Diciamo che il Gubbio ha giocato meglio,
ma non aveva mai tirato in porta nel primo tempo
dove invece noi siamo stati ordinati. Poi nella
ripresa abbiamo commesso un errore macroscopico,
che guarda caso ci ha tagliato le gambe. Abbiamo
dei limiti psicologici e fisici al momento, questa
Massese ora non riesce proprio a fare un calcio
propositivo. Abbiamo sofferto l'iniziativa del Gubbio,
ma di certo da parte mia non mi aspettavo la luna.
E quel pasticcio difensivo ha compromesso proprio
tutto". Intanto abbiamo inserito le foto
di Massese e Gubbio (18 immagini) che si trovano
nel link sotto la foto in homepage e nella sezione
"fotogallery" del sito (con il gol decisivo
segnato da Balistreri). Le foto sono di proprietà
di Alessandro Amorese. Si ringrazia la collaborazione
del collega Alessandro Tabarrani.
• 01
NOVEMBRE 2015 Il
Gubbio passa con la Massese in trasferta (0-1).
Segna Balistreri risolve tutto nella ripresa
Massese
con il nuovo allenatore Tazzioli contro il Gubbio.
L'allenatore Magi opta per il 4-3-3, ma c'è
l'esordio dal primo minuto del baby Barbacci a centrocampo.
Assenti Minnozzi, Schiaroli e Tibolla. Il trainer
dei bianconeri Tazzioli invece schiera il 4-2-3-1,
con l'esordio di Diouf. Assenti tra i locali Del
Nero e Stampa. Si parte. Al 6' ci prova Croce con
un tiro da fuori area, la palla finisce di poco
a lato. Al 10' su corner di Croce, D'Aiello devia
la sfera di testa in porta, palla che sorvola sopra
la traversa. Al 15' tenta una conclusione a rete
Ferretti, palla che termina a lato. Al 22' risponde
la Massese con un tiro di Rosaia, la palla però
termina di poco fuori. Al 30' di nuovo Croce al
tiro dal limite, questa volta è il portiere
Barsottini che intercetta la sfera a terra. Al 33'
ci prova anche Cordova ma la conclusione viene di
nuovo parata da Barsottini. Al 34' risponde Aliboni,
tiro a lato. Al 37' occasione per Ferri Marini che
calibra il tiro in porta, Barsottini c'è
e para. Al 42' il portiere Barsottini si ripete
su un tiro secco di Ferretti. Il primo tempo si
chiude con una conclusione di Balistreri che impegna
il portiere Barsottini. Ripresa. In avvio Remorini
calcia forte, ma Volpe è reattivo e para.
Al 5' si infortuna Ferri Marini che si tocca la
gamba, subentra Marianeschi e il tecnico Magi così
passa al 4-3-1-2. E all' 7' il Gubbio passa in vantaggio:
il portiere Barsottini si incarta da solo; Ferretti
ne approfitta, ruba palla e assist in area per Balistreri
che praticamente a porta vuota insacca la sfera
in rete con un tocco rasoterra. Al 13' tiro di Aliboni,
palla fuori. Al 16' risponde Marini ma non coglie
il bersaglio. Al 27' Falchini calcia in porta, ma
Volpe non si fa sorprendere e para a terra. Al 33'
occasione per Ferretti che scavalca con un tocco
morbido il portiere Barsottini, ma Parenti sulla linea di
porta
sbroglia la matassa. Al 35' invece Ferretti serve Marianeschi,
tiro centrale, para Barsottini. Al 48' Bortolussi
serve Balistreri che colpisce il palo. Finisce qui: 0-1.
Così il Gubbio ottiene la prima vittoria
in campionato in trasferta. Domenica c'è
il Poggibonsi. Tabellino:
Massese - Gubbio (0-1): Massese
(4-2-3-1): Barsottini; Cecchetti, Milianti, Parenti,
Zambarda (20' st Granito); Aliboni, Rosaia; Remorini,
Surace (1' st Lorenzini), Diouf (30' st Mannucci);
Falchini. (A disp.: Truschi, Cinquini, Dell'Amico,
Chianese, Menchini, Ferrante). All. Tazzioli. Gubbio
(4-3-3): Volpe; Conti, Marini, D'Aiello, Cordova;
Barbacci, Croce (41' st Fondi), Romano; Ferretti
(40' st Bortolussi), Balistreri, Ferri Marini (5'
st Marianeschi). (A disp.: Zanin, Fumanti, Petti,
Maggioli, Bouhali, Cordella). All. Magi. Arbitro:
Petrella di Viterbo (Passarella di Ferrara e Reggiani
di Ravenna). Rete: 7' st Balistreri (G). Espulso:
30' pt allontanato Cipollini (M) preparatore atletico per proteste.
Ammoniti: Aliboni (M), Falchini (M), Croce
(G), Cordova (G), Zambarda (M). Spettatori:
230. Risultati:
Decima Giornata - Serie D - Girone E: Gavorrano
- Colligiana 1-1 35'
Venuto (C), 55' Rubechini (G) Ghivizzano Borgoamozzano
- Poggibonsi lunedì
ore 20:30 Gualdo
Casacastalda - Viareggio 0-0 Massese
- Gubbio 0-1 53'
Balistreri (G) Pianese - Città di Castello
4-0 15'
Gagliardi (P), 60' Golfo (P), 65' Zagaglioni (P),
80' Mammetti (P) Scandicci - Sangiovannese
1-1 55'
Guidotti (Sg), 75' Pezzati (Sc) Valdinievole
Montecatini - Jolly Montemurlo 0-1 15'
Molinari (J) Vivialtotevere Sansepolcro -
Città di Foligno 0-2 65'
Fapperdue (F), 75' Ubaldi (F) Voluntas Spoleto
- Ponsacco 0-2 70'
Biasci (P), 85' Doveri (P)
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