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• 29
novembre 2013 Falconieri:
"Questa è la vittoria della compattezza".
Bucchi: "Abbiamo vinto con i raddoppi"
Gubbio
vincente nella tana della capolista L'Aquila. Un
Gubbio diverso, più solido e concreto del
solito, forse frutto anche del cambiamento di modulo.
L'allenatore Bucchi ha optato per un inedito 5-3-2.
Lo stesso Cristian Bucchi è piuttosto soddisfatto
dopo la partita: "Questo campionato è
così. Pure una squadra nei bassifondi della
classifica può vincere con la prima in classifica.
Sono contento per la prova dei ragazzi che hanno
giocato con solidità, compattezza e concentrazione.
Temevamo L'Aquila perchè merita il posto
che occupa, ma noi abbiamo cercato di limitarli
con il pressing e con i raddoppi di marcatura. Falconieri?
Ha fatto un grande gol. Ma noi conosciamo le sue
potenzialità e cercheremo di utilizzare al
meglio le sue qualità. Se ora cambia il nostro
campionato? Ma dobbiamo stare sempre con i piedi
per terra: siamo una squadra giovane che ha bisogno
del tempo per crescere, ma adesso dobbiamo essere
bravi a bruciare le tappe. Se domenica prossima
sarà confermato il 5-3-2 o si torna al 4-3-3?
Ma si vedrà. Ricordiamoci che abbiamo dovuto
fare di necessità virtù. Avevamo tanti
assenti e dovevamo adeguarci". Tocca all'autore
del gol del raddoppio, Vito Falconieri, tra l'altro
ex di turno, che dice: "Perchè i
tifosi de L'Aquila mi hanno fischiato? Evidentemente
gli è dispiaciuto che ho fatto gol. Posso
solo dire che il Gubbio ha fatto un'ottima partita
dopo un eccellente primo tempo. Nella ripresa abbiamo
pensato più a contenere il risultato. Ma
la nostra forza è stata la compatezza e così
abbiamo raggiunto questa vittoria". Giù
di tono invece è il tecnico de L'Aquila dopo
una sconfitta forse inaspettata. Giovanni Pagliari
infatti è piuttosto telegrafico: "Una
serata dove ci è andato tutto storto. Diciamo
una serata storta. Non ci è riuscito proprio
niente. Pure nel palleggio abbiamo sviluppato una
manovra lenta e prevedibile. Perciò ribadisco:
una giornata no". Intanto abbiamo inserito
le foto di L'Aquila e Gubbio (8 immagini) che trovate
nella nostra "fotogallery" e nel link
in homepage. Le foto della partita sono di proprietà
di Marco Giancarli, con la collaborazione di Roberto
Settonce.
• 29
novembre 2013 Gubbio
che vince con la capolista L'Aquila (1-2). Apre
Baccolo e poi eurogol di Falconieri
Anticipo
serale di venerdì tra L'Aquila e Gubbio.
Il trainer Bucchi schiera a sorpresa un inedito
modulo, il 5-3-2, con Radi fulcro di centrocampo
e di punta Falconieri e Di Francesco. Invece
il tecnico degli abruzzesi Pagliari opta per il
consueto 4-3-3. Alla prima vera azione da gol il
Gubbio passa in vantaggio: scorre il minuto 8, Falconieri
penetra in area da destra, la palla viene rimpallata;
giunge dalle retrovie Baccolo che di piatto destro
fa partire un tiro con la palla che si insacca
a mezz'altezza nell'angolino. Al 10' percussione dei locali
con De Sousa che dalla trequarti serve al limite
Ciotola che si aggiusta la palla sul sinistro e
calcia a rete: la sfera viene respinta con difficoltà
da Pisseri, ma Briganti riesce a sbrogliare la matassa.
Al 16' cross velenoso in area di Ciotola, ma a pochi
passi dalla porta Briganti va in anticipo di testa
su De Sousa (provvidenziale intervento del capitano).
Ma al 42' il Gubbio raddoppia: punizione da oltre trenta
metri, Radi appoggia la palla verso Falconieri che
fa partire un missile di sinistro con la palla che
sorprende il portiere Testa e si insacca radente
nell'angolino. Ripresa: subito due cambi per L'Aquila,
entrano Corapi e Ciciretti. Al 53' punizione pennellata
in area da Radi, Ferrari svetta di testa e incorna
a rete, ma Testa non si fa sorprendere e abbranca
la sfera. Al 55' incursione da sinistra di Frediani
che pennella un tiro cross che però si infrange
sulla rete sopra la traversa. Al 60' gran botta
da fuori area di Corapi, Pisseri si salva a terra
respingendo la sfera con i pugni. Al 72' ci prova
Frediani da fuori area, la palla si perde a lato.
All' 83' ci prova pure Carcione dalla lunga distanza,
para a terra Pisseri. All' 86' viene espulso il
secondo portiere Addario de L'Aquila, seduto in
panchina. All' 87' L'Aquila accorcia le distanze:
Ciciretti lavora un bel pallone sulla destra e crossa
in mezzo dove Pomante schiaccia a rete di testa
e la palla si insacca nell'angolino. Ma è
l'epilogo dell'anticipo serale. Gubbio batte L'Aquila
(1-2). Tabellino:
L'Aquila - Gubbio (1-2): L'Aquila
(4-3-3): Testa; Zaffagnini, Pomante, Di Maio, Gallozzi
(70' Bentoglio);
Agnello (46' Corapi), Carcione, Del Pinto; Ciotola
(46' Ciciretti), De Sousa,
Frediani. (A disp.: Addario, Scrugli, Dallamano, Triarico). All. Pagliari. Gubbio
(5-3-2): Pisseri; Bartolucci, Tartaglia, Briganti,
Ferrari, Giallombardo; Malaccari, Radi (70' Boisfer), Baccolo
(75' Domini);
Falconieri, Di Francesco (52' Cocuzza). (A disp.: Cacchioli, Laezza,
Sandomenico, Luparini).
All. Bucchi. Reti: 8' Baccolo (G), 42'
Falconieri (G), 87' Pomante (A). Arbitro: Caso di
Verona (Monetta e Opromolla di Salerno). Espulso:
86' Addario (A). Ammoniti:
Carcione, Corapi, Del Pinto e Di Maio (A); Baccolo, Pisseri,
Radi, Di Francesco e Domini (G). Spettatori:
2300 circa (di cui una decina da Gubbio).
• 29
novembre 2013 Radi
dal primo minuto. Boisfer verso la panchina. Tornano
Di Francesco e Giallombardo
Si
gioca in notturna l'anticipo tra L'Aquila e Gubbio.
Si gioca di venerdì sera (diretta Raisport).
Si gioca al "Tommaso Fattori" dove in
questi giorni è caduta copiosa la neve, però
la società abruzzese si è subito adoperata
per assicurare il normale svolgimento della partita
mettendo in atto la pulitura del terreno di gioco.
Il Gubbio affronta così la capolista senza
gli squalificati Longobardi e Moroni, oltre all'infortunato
Caccavallo (problema alla schiena, come contro il
Catanzaro). Rientra Di Francesco dalla squalifica.
Mentre Giallombardo è abile e arruolato,
e giocherà dal primo minuto. La novità
è a centrocampo dove Radi prenderà
il posto di Boisfer. Pertanto il Gubbio di Cristian
Bucchi dovrebbe giocare con il 4-3-3. Pisseri in
porta. In difesa il quartetto Bartolucci, Briganti,
Ferrari e Giallombardo. A centrocampo il trio Malaccari,
Radi e Baccolo. In attacco il trio Cocuzza, Falconieri
e Di Francesco. In casa L'Aquila pare invece confermata
la formazione vittoriosa di Pontedera. Pertanto
il tecnico degli aquilani Giovanni Pagliari dovrebbe
di nuovo schierare il 4-3-3. Testa in porta. E in
difesa il quartetto Zaffagnini, Pomante, Di Maio
e Gallozzi. Mentre a centrocampo ci sarà
il trio Agnello, Carcione e Del Pinto. In attacco
il tridente Ciotola, De Sousa e Frediani. Sono da
verificare fino all'ultimo le condizioni fisiche
di Dallamano e Corapi, ma entrambi rischiano di
non essere neanche in panchina (assenti pure a Pontedera).
Arbitra l'incontro il signor Alessandro Caso di
Verona. Guardalinee: Giuseppe Monetta e Giuseppe
Opromolla di Salerno. Notizie dal girone. Rescissione
consensuale del contratto tra Mirko Carretta e il
Benevento: l'anno scorso
si trovava al Barletta.
• 28
novembre 2013 La
spada di Damocle dei cartellini: 7 rossi e 37 gialli;
media di 3,10 ammonizioni a match
La
spada di Damocle dei cartellini. Con la precisazione
7 cartellini rossi e 37 cartellini gialli in 12
gare disputate dopo 13 giornate di torneo (nella
prima giornata il Gubbio ha riposato). Partiamo
prima dai cartellini rossi. Tre sono arrivati in
una sola partita, precisamente nella sconcertante
direzione del direttore di gara Lacagnina di Caltanissetta
contro il Barletta (domenica dirige Cuneo-Mantova
dove troverà l'ex allenatore dei rossoblù
Sottil): sono stati espulsi in successione Moroni,
Longobardi e Laezza. A Viareggio due espulsi: Baccolo
e Falconieri (direttamente dalla panchina). Poi
un espulso con il Pisa (Malaccari) e per ultimo
contro il Catanzaro (Moroni). Capitolo cartellini
gialli: ben 37, per una media di 3,10 ammonizioni
a partita. Cartellini che non hanno risparmiato
nessun reparto, a partire dal portiere fino agli
attaccanti. Basta entrare nello specifico. E quali
sono i più indisciplinati? Baccolo e Di Francesco
che hanno ricevuto finora quattro cartellini gialli
ciascuno. Seguono a ruota Bartolucci, Briganti,
Ferrari, Giallombardo, Malaccari e Moroni con tre
cartellini gialli, ognuno. A quota due ecco Caccavallo
e Falconieri. Una sola ammonizione per Boisfer,
Cocuzza, Domini, Giuliacci, Laezza, Pisseri e Sandomenico.
Ben 17 calciatori diversi hanno ricevuto almeno
un cartellino giallo. E si può notare che
l'unico che non è stato ammonito è
proprio Longobardi, fino a quando è arrivata
la giornata "famosa" contro il Barletta
dove è stato espulso e gli sono state inflitte
pure cinque giornate di stop. Notiziario. La squadra
del Gubbio è partita per Fiuggi mercoledì
prima di pranzo e si è allenata nel pomeriggio
nella città laziale. Giovedì tutta
la truppa rossoblù si recherà a L'Aquila.
Sono partiti venti calciatori: i portieri Pisseri
e Cacchioli; i difensori Bartolucci, Briganti, Ferrari,
Giallombardo, Laezza, Procacci, Radi, Semeraro e
Tartaglia; i centrocampisti Baccolo, Boisfer, Domini
e Malaccari; infine gli attaccanti Cocuzza, Di Francesco,
Falconieri, Luparini e Sandomenico. Assenti ovviamente
Moroni e Longobardi, squalificati. Giallombardo
è partito con il gruppo ma sono da verificare
le sue condizioni: doveva rientrare contro la Paganese,
ma si sta cercando di forzare i tempi (aveva subito
uno stiramento nella partita contro il Barletta).
Caccavallo invece risente ancora dei problemi alla
schiena e quindi è rimasto a casa (era assente
anche contro il Catanzaro). Ritorna a disposizione
invece Di Francesco dopo aver scontato un turno
di squalifica. Lutto nel calcio eugubino: è scomparso Enrico
Nicchi, detto il "Pittino": ha giocato
con la maglia del Gubbio nel 1957-1958 e pure nella
stagione nel 1973-1974. Ha giocato pure in B con
la Samb.
• 27
novembre 2013 Pagliari:
"In vetta? Ma la nostra forza è il
gruppo". Gubbio: partenza in ritiro verso Fiuggi
L'intervista
esclusiva con l'allenatore che guida la squadra
prima in classifica del girone. Si tratta per l'appunto
de L'Aquila, neopromossa, sola in vetta nel girone
B di Prima Divisione e prossima avversaria del Gubbio
venerdì in notturna. Allora, mister Giovanni
Pagliari, che effetto le fa essere in vetta alla
classifica da neopromossi? "Significa che
stiamo proseguendo il lavoro della passata stagione
e vuol dire che stiamo lavorando bene. C'è
un grande feeling con la società e con il
diesse Di Nicola, ma in particolar modo il nostro
principio è quello di formare un grande gruppo.
C'è tanto lavoro e ci si allena con grande
serietà. Regole ferree e nulla di più.
L'anno scorso siamo saliti di categoria con questi
principi e adesso siamo lassù in classifica:
sicuramente faremo un buon campionato".
Che effetto le fa vedere L'Aquila in vetta e subito
dietro alle calcagna c'è il Pisa di suo fratello
Dino Pagliari. Ormai è una lotta tra fratelli?
"Ormai non ci facciamo più caso.
Ormai è da tanto tempo che alleniamo tutti
e due, e quindi non ci fa più effetto. Alcuni
anni fa, quando ci incontravamo era diverso. Tuttavia
sono contento che Dino stia facendo bene a Pisa e
lui è contento di me". L'Aquila
è una sorpresa e poi secondo lei qual è
la rivelazione del torneo? "Quelle che si
sono incontrate domenica scorsa, ovvero Pontedera
e L'Aquila che sono due neopromosse. Le altre sono
tutte squadre blasonate: Salernitana, Perugia, Benevento,
Pisa e Lecce". E il Gubbio invece come
lo identifica? "Diciamo che a Gubbio è
iniziato un progetto con i giovani con un allenatore
giovane che conosco molto bene. Ci vuole del tempo
perchè quando si lavora con i giovani c'è
un processo nuovo da fare, e quindi bisogna avere
tanta pazienza e lavorare". Venerdì
sera ci sarà questa partita in notturna a
L'Aquila, ma dipenderà anche dalle condizioni
meteorologiche. A L'Aquila sono caduti 20 centimetri
di neve, giusto? "Proprio così, ma
direi anche 30 centimetri di neve. Vediamo".
Tempo permettendo, che partita sarà secondo
il tecnico Pagliari? "Sarà una partita
tosta per noi. Ho visto che domenica il Gubbio contro
il Catanzaro si è comportato bene e poi ha
battuto pure il Pisa. É una squadra che sa
il fatto suo e riparte bene con dei calciatori veloci.
In difesa ci sono calciatori interessanti: mi basta
ricordare che ho allenato Bartolucci a Monza. Credo
che sarà una partita tosta per entrambe".
E il Gubbio invece cosa deve temere de L'Aquila?
"Direi che loro sanno come giochiamo. Diciamo
che la nostra forza è il gruppo. Lo abbiamo
dimostrato pure nella vittoria di Pontedera. C'è
grande entusiasmo e posività. Pertanto mi
auguro che metteremo in campo le nostre armi migliori".
Notiziaro. Cambio di programma in casa Gubbio. La
squadra non parte più in ritiro mercoledì per
Roccaporena (causa maltempo), pertanto tutta la
truppa rossoblù si reca a Fiuggi.
• 26
novembre 2013 L'editoriale.
Gubbio limitato: ma lo si sapeva già da questa
estate. E il silenzio stampa...
Facciamo
una carrellata di alcuni nomi per rendere ben precisa
l'idea: Fioretti (autore finora di 6 gol), Russotto
(vero faro dei catanzaresi), Fiore, Germinale, Ferraro
e Bindi. Tutti calciatori del Catanzaro con una
comprovata esperienza nella categoria. Senza dimenticare
che il tecnico dei calabresi Brevi si può
permettere il lusso di tenere in panchina Tortolano
(ex Latina) o Marchi (ex Piacenza e Rimini in B). Diciamoci la
verità. Nel girone ci sono squadre organizzate con un organico di grande valore. Basta
guardare la classifica e rispecchia fedelmente i
valori del girone. Ad eccezione del Lecce
che possiede un organico attrezzato
per il vertice di classifica. Per il resto, le forze
reali sono queste e i numeri li manifestano in maniera
chiara. D'altronde lo avevamo scritto già
tempo fa, in maniera chiara. Non si può vivere
di facili illusioni o fare dei voli pindarici. L'organico
di quest'anno è più debole della passata
stagione, nel senso che ci sono meno uomini di esperienza.
Basta focalizzarsi su un reparto che da quando è
nato il calcio è essenziale sia in interdizione
che nell'impostazione: stiamo parlando del centrocampo
che fa da filtro tra la difesa e l'attacco. Pertanto,
un forte centrocampo è alla base di tutto.
Appunto: nella scorsa stagione il Gubbio aveva almeno
quattro uomini di esperienza in mezzo al campo che
quest'anno non ha: ci riferiamo a Palermo, Guerri
e Sandreani, oltre a Boisfer. In questa stagione
invece il centrocampo è senz'altro più
giovane e c'è il solo Boisfer a fare da chioccia.
Senza considerare poi che in attacco l'anno scorso
c'era un certo Galabinov che esplose in maglia rossoblù
segnando 12 reti personali e non a caso sta facendo
molto bene pure in serie B con l'Avellino. Mentre
quest'anno, attaccanti cercansi: ancora una volta
bisogna guardare i numeri che dicono che in toto
il Gubbio ha realizzato 5 reti con i suoi attaccanti.
Troppo pochi. Però, con tutta sincerità,
lo si sapeva fin dall'inizio: quando si sposa un
progetto si porta fino in fondo. Si sapeva che con
il Parma era in atto un programma per valorizzare
dei giovani, ma i giovani hanno bisogno di maturare
e farsi le ossa nelle categorie inferiori se provengono
anche dalla serie A. Ma per farlo ci vuole tempo.
Altrimenti nascono tante riflessioni e sorgono spontanee
alcune domande. Allora, questo progetto a cosa serve?
Se si vuole tutto ma subito, perchè non sono
arrivati in estate calciatori di assodata esperienza
come è avvenuto con le altre pretendenti
nel girone nel mercato estivo? E in un campionato
come questo che non ci sono nemmeno le retrocessioni,
che scopo hanno tante pressioni? Qualcuno dovrà
rispondere a queste domande. Altrimenti non abbiamo
capito un tubo a cosa serve o a chi serve questa
"sinergia" con il Parma. Che poi questo
Gubbio ha dei limiti è un altro discorso.
Ma quando si punta sui giovani si rischia sempre
e si è consapevoli dei rischi che si corrono.
Lo si è visto in maniera lampante sul gol
incassato contro il Catanzaro: Russotto in contropiede
ha fatto quello che ha voluto e ha lanciato a rete
Benedetti che ha trovato il tiro della domenica.
In quel caso, qualche calciatore eugubino doveva
commettere fallo su Russotto, come ha fatto nella
ripresa sull'altra sponda Orchi su Sandomenico.
In certe occasioni manca la malizia, la cattiveria,
ma un calciatore esperto sa quando può fare
fallo o meno. Intanto la società eugubina,
tramite un comunicato stampa, fa sapere che il Gubbio
andrà in ritiro a Roccaporena (nei pressi
di Cascia) mercoledì, per poi trasferirsi
a L'Aquila giovedì perchè è
in programma l'anticipo serale contro la capolista
L'Aquila venerdì prossimo. La società
ha indetto anche un ennesimo silenzio stampa per
i tesserati. Può parlare solo Bucchi e lo
staff dirigenziale. Ma come mai? Ma questo silenzio
stampa a cosa serve e a chi serve? (Editoriale
Direttore Gubbiofans.it)
• 24
novembre 2013 Fioriti:
"Prestazione non eccezionale, e i playoff...".
Bucchi: "Meglio in dieci contro undici"
Finisce
in parità la partita tra Gubbio e Catanzaro.
Il primo a presentarsi in sala stampa è il
tecnico ospite Oscar Brevi che non è soddisfatto
del risultato: "Meritavamo di vincere, ma
non si può sempre vincere in undici contro
dieci. Abbiamo avuto almeno otto palle gol ma per
via di alcuni episodi direi sfortunati e per nostri
certi errori non siamo riusciti a portare a casa
i tre punti. D'Altronde avevamo preso un gol rocambolesco,
con la palla che è sbattuta sul piede del
nostro calciatore (Benedetti ndr). Abbiamo fatto
un grande sforzo per vincere e alla fine abbiamo
rischiato anche di perdere con quel palo di Luparini:
ma è stato l'unico tiro verso la nostra porta.
Questo è il calcio". Parla l'allenatore
dei rossoblù Cristian Bucchi: "Primo
tempo non brillanti complice un Catanzaro che a
mio avviso è la squadra più forte
incontrata finora. Nella ripresa invece abbiamo
giocato con tanta voglia di fare e con grande determinazione.
Strano ma vero, ma abbiamo creato di più
in inferiorità numerica e si poteva anche
vincere con quel tiro di Luparini che ha centrato
il palo. Faccio i complimenti a Luparini e pure
a Sandomenico che dopo un lungo stop si sono fatti
trovare pronti, ma ancora non hanno novanta minuti
sulle gambe e quindi ho preferito schierarli nella
ripresa. Cocuzza centrale? In settimana, in effetti,
avevo provato Caccavalo al centro ma si è
infortunato. Cosa abbiamo pagato? L'esuberanza dei
giovani. Triplicano le forze quando si trovano in
difficoltà, però in certe situazioni
sono ingenui: vedi espulsione di Moroni. Ma noi
conosciamo i nostri limiti, per questo motivo non
possiamo vivere di pressioni esterne. Sono contento
di allenare questa squadra". Ma subito
dopo si presenta il patron dei rossoblù Marco
Fioriti che manda subito a dire: "Prestazione
sicuramente non eccezionale. Abbiamo giocato meglio
in dieci contro undici. Nel primo tempo invece ho
visto un Gubbio non bello e troppo nelle retrovie.
Playoff a sei punti? Direi che sono distanti, ma
per adesso è giusto così: questa è
la classifica che ci meritiamo. Purtroppo tanti
fattori hanno condizionato il nostro cammino con
infortuni e squalifiche. Le altre squadre hanno
organici più forti? Non ci credo, credo che
questo Gubbio può fare meglio ed esprimersi
ancora meglio. Delle problematiche ci sono, è
evidente, ma i ragazzi sono validi e di qualità.
Però ci manca quella molla che ci permetta
di cambiare passo. Nella seconda parte del campionato
dobbiamo recuperare terreno perchè sono convinto
che si possono disputare i playoff. Ma devo rimarcare
ancora una volta che gli arbitri ci tartassano:
usano sempre due pesi, due misure". Quindi
la classifica attuale non la soddisfa? "Certo
che no, c'è l'obbligo di fare molto di più".
Intanto abbiamo inserito le foto di Gubbio-Catanzaro
(18 immagini) nella "fotogallery" e nel
link in homepage. Foto di Matteo e Gianfranco Gavirati,
e di Paolo Panfili con la collaborazione di Roberto
Settonce.
• 24
novembre 2013 Gubbio
contro Catanzaro (1-1), fa tutto Benedetti: autogol
e pareggio. E Moroni, espulsione
Gubbio contro Catanzaro.
Mister Bucchi schiera il 4-3-3 con una sorpresa
in attacco: Cocuzza gioca centrale e Falconieri
si posiziona sul lato sinistro. Il trainer dei calabresi
Brevi opta per il 4-4-2 con Fiore che gioca come
esterno destro al posto di Marchi che si siede in
panchina. Al 3' ci prova da fuori area Catacchini:
palla alta. Risponde Falconieri al 6' con un tiro
da fuori area che termina alto sopra la traversa.
Al 12' Benedetti penetra pericolosamente in area;
salva in extremis Ferrari in scivolata. Al 13' ci
prova dal limite Russotto con un tiro al volo di
sinistro: para a terra Pisseri. Al 19' prova la
bomba da fuori Falconieri, Catacchini devia la sfera
in corner. Ma subito dopo (20') contropiede di Fiore
che serve in area Fioretti che si lancia in porta,
ma salva in uscita Pisseri con l'aiuto seguente
di Malaccari. Al 23' girata volante in area di Germinale
(assist di Fiore): la palla va a lato di poco. Al
26' disimpegno errato di Boisfer: parte in velocità
Fioretti che serve in area Russotto, salva in uscita
Pisseri. Al 28' il Gubbio passa in vantaggio: fa
tutto Moroni che penetra in area da sinistra in
dribbling e di destro calcia a rete; respinge la
sfera Orchi, però all'altezza del dischetto
Benedetti di destro devia la palla nella propria
porta: incredibile autogol. Al 37' punizione in
area di Russotto dove Orchi deposita la sfera in
fondo al sacco, ma l'arbitro annulla per fuorigioco
su segnalazione del guardalinee. Al 43' arriva il
pari del Catanzaro in contropiede: Russotto va via
sulla trequarti e serve sulla sinistra Benedetti
che entra in area e con un diagonale di sinistro
insacca la sfera a mezz'altezza nell'angolino. Ripresa.
Al 48' Malaccari va via sulla destra e mette in
area una palla invitante dove Falconieri e Cocuzza
non trovano il tap in vincente. Al 50' pericolo
in area eugubina: cross da destra di Vitiello in
area dove Germinale calcia a botta sicura di destro,
ma la palla centra la traversa. Al 54' proteste
del Gubbio per un fallo in area di Orchi su Cocuzza,
l'arbitro fa proseguire. Al 55' Gubbio in dieci:
fallo di Moroni su Fiore e così arriva il
secondo giallo per il centrocampista rossoblù.
Al 63' Russotto fa partire un tiro a girare dal
vertice sinistro dell'area con la palla che sibila
vicino al sette. Al 69' altro pericolo con Germinale
che schiaccia a rete di testa (cross di Catacchini),
Pisseri salva in tuffo. Al minuto 87 clamoroso legno
per il Gubbio: Boisfer serve al limite Luparini
che fa partire un grande destro con la palla che
si stampa sul palo. Così termina 1 a 1 la
sfida tra Gubbio e Catanzaro. Un punto dopo due
sconfitte di seguito. Tabellino:
Gubbio - Catanzaro (1-1): Gubbio
(4-3-3): Pisseri; Tartaglia, Briganti, Ferrari,
Bartolucci; Baccolo (69' Sandomenico), Boisfer, Moroni; Malaccari,
Cocuzza (57' Luparini), Falconieri. (A disp.: Cacchioli, Laezza,
Radi, Procacci, Domini). All. Bucchi. Catanzaro
(4-4-2): Bindi; Catacchini, Orchi, Ferraro, Sabatino
(81' Calvarese);
Fiore (69' Tortolano), Vitiello, Benedetti (45' Uliano), Russotto; Fioretti,
Germinale. (A disp.: Scuffia, Bacchetti, Marchi, Martignago). All. Brevi. Reti:
28' Benedetti (C) autogol, 43' Benedetti (C). Arbitro:
Piccinini
di Forlì (Di Guglielmo di Ariano Irpino e
Guarino di Frattamaggiore). Espulso: 55'
Moroni (G). Ammoniti: Moroni
(G); Catacchini e Orchi (C). Spettatori:
1615 (1104 abbonati; di cui 112 da Catanzaro); incasso
di 10809 euro. Risultati:
Tredicesima Giornata - Prima Divisione - Girone
B - Lega Pro: Benevento
- Barletta 4-2 21'
Campagnacci (Be); 23' Bonaiuto (Be), 27' Mengoni
(Be), 61' Evacuo (Be), 75' Cicerelli (Ba), 79' Ilari
(Ba) Grosseto
- Paganese 1-1 9'
Gioè (G), 60' De Sena (P) Gubbio
- Catanzaro 1-1 28'
Benedetti (C) aut., 43' Benedetti (C) Nocerina
- Lecce rinviata
al 18 dicembre Perugia
- Ascoli 3-2 21'
Eusepi (P), 41' Fabinho (P), 64' Carpani (A), 77'
Fabinho (P), 90' Hanine (A) Pontedera
- L'Aquila 2-3 15'
Del Pinto (A), 54' Del Pinto (A), 60' Regoli (A),
62' Agnello (P), 70' Grassi (P) rig. Prato
- Pisa 1-1 70'
Roman (Pr), 85' Forte (Pi) Salernitana
- Frosinone 1-0 89'
Mendicino (S) Riposa:
Viareggio
• 23
novembre 2013 Pisseri
è l'ex di turno. Contro il Catanzaro roccioso,
Bucchi dice: "Forte in tutti i reparti..."
Gubbio contro
il Catanzaro che possiede la migliore difesa del
torneo (sette gol subiti). Il trainer dei rossoblù
Cristian Bucchi predica grande attenzione: "Ci
vorrà un Gubbio perfetto". Spiega
il perchè: "Affrontiamo una squadra
molto forte: granitica in difesa, solida a centrocampo
e pure imprevedibile in attacco. Tra l'altro il
Catanzaro ha perso solo una partita in campionato
finora e ha perso in maniera immeritata a Perugia:
ero alla partita e ho potuto notarlo con i miei
occhi. Perciò ci vuole un Gubbio al meglio:
dobbiamo giocare sul ritmo, sul palleggio di palla
e giocare con determinazione". Caccavallo
non ce la fa: problema alla schiena. Anche se il
calciatore napoletano è stato convocato e
proverà fino all'ultimo: ma appare difficile
un suo impiego, pure in panchina. Al suo posto gioca
Cocuzza. Quindi spazio al 4-3-3. Pisseri in porta.
Quartetto
difensivo confermato sull'asse Tartaglia, Briganti,
Ferrari e Bartolucci. Sulla mediana il trio Baccolo,
Boisfer e Moroni. In attacco il tridente Malaccari,
Falconieri e Cocuzza. Questa la lista dei convocati:
Pisseri e Cacchioli come portieri; Laezza, Tartaglia,
Ferrari, Briganti, Radi, Bartolucci e Procacci in
difesa; Baccolo, Domini, Moroni, Boisfer, Malaccari
sulla mediana; Caccavallo, Cocuzza, Sandomenico,
Luparini, Falconieri e Damiano sul fronte d'attacco.
Si rivedono Radi e Luparini che tuttavia andranno
in panchina. Assenti gli squalificati Longobardi
e Di Francesco. Per infortunio invece è assente
Giallombardo: deve stare fermo per quindici giorni.
Matteo Pisseri è l'ex di turno: infatti nella
passata stagione il portiere ha giocato proprio tra le fila
del Catanzaro.
• 22
novembre 2013 Assenti
Longobardi, Di Francesco e Giallombardo. Malaccari
torna in attacco. E il rebus...
Gubbio
contro il Catanzaro che riporta in mente l'addio
di Alessandro Sandreani al calcio giocato (era il
12 maggio 2013, ultima giornata del torneo della
passata stagione), ora direttore tecnico dei rossoblù.
Ma contro il Catanzaro c'è l'ex Matteo Pisseri, l'anno scorso a difesa della porta dei calabresi,
che in questi giorni ha compiuto 22 anni. L'allenatore
Bucchi dovrà fare a meno dello squalificato
Longobardi, che si è visto respingere il
ricorso per uno sconto delle cinque giornate di
stop scaturite dalla direzione arbitrale (alquanto
sciagurata) di Gubbio-Barletta. Assente Di Francesco,
squalificato. Ma non ci sarà
neanche l'infortunato Giallombardo, che ha subito
uno stiramento e potrà rientrare non prima
della sfida casalinga con la Paganese. Mentre torna
a disposizione Radi. Bucchi è orientato a
riproporre il 4-3-3. Pisseri in porta. Quartetto
difensivo confermato sull'asse Tartaglia, Briganti,
Ferrari e Bartolucci. Sulla mediana il trio Baccolo,
Boisfer e Moroni. In attacco il tridente Malaccari,
Falconieri e Caccavallo. Su quest'ultimo ci sono
delle riserve perchè nell'ultimo allenamento
ha riportato un problema alla schiena e il nodo
verrà sciolto solo dopo la rifinitura del
sabato mattina. Se Caccavallo non ce la dovesse
fare, è pronto Cocuzza a sostituirlo. In
casa Catanzaro è assente lo squalificato
Rigione. É molto probabile che il tecnico
giallorosso Oscar Brevi mette in campo uno schieramento
con il 4-4-2. Quindi Bindi in porta. Quartetto difensivo
con Catacchini, Orchi (a sostituire Rigione), Ferraro
e Sabatino. Mentre in mediana spazio a Marchi, Vitiello,
Benedetti e Russotto. Di punta il duo Fioretti e
Germinale. Arbitra l'incontro il signor Marco Piccinini
di Forlì. Sarà coadiuvato dai guardalinee
Giuseppe Di Guglielmo di Ariano Irpino e Giuliana
Guarino di Frattamaggiore. Altre notizie dal girone.
La partita tra Nocerina e Lecce, che era in programma
domenica prossima (rinviata su segnalazione del
Prefetto di Salerno), si giocherà mercoledì
18 dicembre. Mentre il derby tra Paganese e Nocerina,
in programma domenica 1 dicembre, verrà giocato
fuori dalla provincia di Salerno a porte chiuse
(come avvenne l'anno scorso).
• 22
novembre 2013 Giammarioli:
"Siamo una piccola realtà. Troppe
critiche. E ci mancano quei quattro punti..."
Intervista
fiume con il direttore sportivo Stefano Giammarioli
e tocchiamo diversi punti. Ma per iniziare ci pare
logico porgere una domanda. Un bilancio dopo dodici
giornate di campionato? "Lo suddividirei
in due aspetti. Sotto l'aspetto organizzativo e
gestionale è in programma un progetto molto
serio. A livello tecnico sono soddisfatto lo stesso,
anche se ci mancano quei 3 o 4 punti. C'è
del rammarico perchè in alcune partite come
contro Perugia, Pisa, Benevento, Lecce e Prato,
cioè con squadre che si trovano nei primi
posti, abbiamo giocato alla pari. In pratica abbiamo
sbagliato il primo tempo di Frosinone e il primo
tempo di Grosseto. Ciò ci ha condizionato:
potevamo già essere nei playoff. Poi, per
il resto, alla squadra non ho da rimproverare nulla.
Non dimentichiamoci i tanti infortuni e alcune decisioni
arbitrali che ci hanno costretto a tenere fuori
dei calciatori importanti". L'allenatore
Bucchi in conferenza stampa mercoledì (vedi
articolo precedente) si è come sfogato. Ma
cosa ne pensa il Ds Giammarioli? "Credo
che adesso c'è bisogno di parlare poco, tutti.
Tuttavia Bucchi ha cercato di difendere il proprio
lavoro e ha preso le difese dei propri calciatori.
Però credo che con il silenzio e il lavoro,
tutto si ripaga. Inoltre occorre avere equilibrio:
non si può essere eccitati dopo le due vittorie
consecutive con Pisa e Nocerina, e all'improvviso
non si può essere abbattuti dopo le due sconfitte
con il Barletta e il Frosinone. Ci vuole equilibrio
perchè non si può dimenticare il progetto
iniziale dove abbiamo dovuto affrontare dei problemi
e tante situazioni varie. Non dimentichiamoci che
noi, dopo il Pontedera, siamo la realtà più
piccola di questo girone e ci stiamo confrontando
con delle realtà molto blasonate. Mi dispiace
perchè forse non ci rendiamo conto che siamo
in un torneo importante per Gubbio. Certi giudizi
e certe critiche, talvolta non si sentivano nemmeno
negli anni in cui in C2 il Gubbio si salvava nelle
ultime giornate. Perciò credo che certe critiche
siano esagerate. Ogni sfogo è plausibile,
pure da un dirigente, ma deve essere costruttivo.
E dobbiamo rispettare una tifoseria che con i suoi
abbonati anche quest'anno ci ha dato fiducia. Mai
dimenticarsi questo fatto". A freddo, dopo
la direzione arbitrale con il Barletta e ciò
che ne è conseguito con sanzioni esemplari
(vedi squalifica di cinque giornate a Longobardi
e ricorso respinto),
che idea si è fatto? "Ma ci vuole
equilibrio anche in questo. Contro il Barletta è
chiaro che c'è stata una conduzione molto
discutibile, per non dire di più. Ci sono
state le espulsioni di Moroni e Longobardi: per
parlare di ciò non basterebbe un processo
di dieci giorni. Ma è anche vero che siamo
andati a Frosinone e abbiamo trovato un arbitro
da serie A, arbitrando in una maniera corretta e
la squadra prima in classifica sembravamo noi. Vuol
dire che anche noi dobbiamo adattarci a certe decisioni
e dobbiamo dimostrare una certa maturità,
anche in questo". Una domanda curiosa che
va al di là delle nostre mura. Ora l'Avellino
è primo in classifica in serie B con il bulgaro
Galabinov e pure Giannetti con il Siena sta facendo
benissimo: erano pedine del Gubbio. Non è
un motivo di orgoglio per Giammarioli? "Mi
fa molto piacere che viene rimarcato ciò.
Purtroppo, a Gubbio, delle volte si apprezzano di
più quei calciatori trentenni che arrivano
già navigati, che quei giovani che hanno
bisogno di emergere. Tuttavia, noi come società,
siamo stimati dal calcio ad alti livelli per la
valorizzazione dei giovani. Sono un eugubino purosangue,
ma soprattutto mi ritengo un professionista. Vedere
che Galabinov e Giannetti fanno bene in B, e Gomez
Taleb in serie A, fa molto piacere: sono passati
per Gubbio e quindi devono ringraziare Gubbio per
la loro crescita". Visto che si parla di
serie B: l'Avellino sta insegnando che quando non
si cambia allenatore, si può fare bene anche
in categoria superiore. Questo forse è il
più grosso rimpianto per il Gubbio? "Credo
che Torrente è stato uno degli allenatori
più importanti della Gubbio calcio. Torrente è un professionista e
quindi voleva fare carriera: credo che era difficile
trattenerlo perchè aveva delle richieste
importanti. Ma di conseguenza abbiamo fatto un errore:
per sostituire uno come Torrente, dovevamo ingaggiare
un allenatore di esperienza. Questo non significa
che Pecchia non era adatto perchè si sta
dimostrando un vero professionista (infatti è
il vice di Benitez al Napoli ndr). Però in
quel momento era un tecnico esordiente, perciò
dovevamo fare un'altra scelta al primo anno di serie
B. E dopo Pecchia, aggiungo, che se alla fine fosse
rimasto Simoni in panchina ci saremmo potuti salvare
o quanto meno avremmo fatto i playout: Gigi sapeva
gestire bene i calciatori, era la persona più
adatta in quel momento".
• 21
novembre 2013 Bucchi:
"Guai se si tocca la squadra: non ci siamo!
La squadra va appoggiata e motivata..."
Conferenza
stampa senza peli sulla lingua del trainer Cristian
Bucchi. Dopo la sconfitta di Frosinone è
tornato a parlare di mercoledì l'allenatore
dei rossoblù. Prende direttamente lui l'iniziativa
perchè ha da dire qualcosa. Infatti Bucchi
incalza così: "Prima vorrei fare
una premessa, poi fatemi le domande che volete".
Si è rivolto in questa maniera ai giornalisti
presenti. E Bucchi ha affermato: "Vorrei
fare alcune precisazioni. La scorsa estate abbiamo
condiviso tutti insieme un progetto giovane basato
sui giovani e abbiamo deciso tutti insieme di portarlo
avanti. Quando dico tutti insieme mi riferisco alla
società, allo staff tecnico e via dicendo.
Ci è stato prospettato questo progetto, non
qualcosa di diverso. Però per portare avanti
questo progetto c'è bisogno di tempo. Perciò
tutti quanti eravamo a conoscenza del progetto stesso.
Adesso, cioè a distanza di quattro mesi,
mi sembra che un certo equilibrio lo abbia trovato
solo la squadra. Da fuori vengono lanciate delle
mine che stanno mettendo a repentaglio la tranquillità
di una squadra che invece ha bisogno di certezze
e ha bisogno pure di essere motivata, sempre. Questi
ragazzi devono crescere e sono da motivare. Perchè
proprio adesso succede questo? Ma come, fino a due
domeniche fa non eravamo stati scippati di una vittoria
per via di una direzione arbitrale criticabile e
siamo stati puniti con sanzioni ingiuste? Senza
poi dimenticare che oltre agli squalificati abbiamo
avuto una serie indescrivibile di infortuni da inizio
stagione? Ma forse, il secondo tempo sbagliato a
Frosinone ha annebbiato la vista e ora ci troviamo
tutti in discussione? Ma forse, ci siamo dimenticati
qual è il progetto condiviso la scorsa estate
e ci siamo già dimenticati quello che ci
siamo detti la scorsa estate? Come, adesso è
cambiato proprio tutto? Adesso non si può
mettere in discussione tutto. Dico io: guai chi
tocca la squadra! Se si tocca la squadra, non ci
siamo. La squadra è una mia creatura e va
salvaguardata. Solo io posso essere messo in discussione
perchè proprio il sottoscritto si mette sempre
in discussione, sia davanti alla squadra, sia davanti
alla città. Mi metto sempre in discussione
perchè il sottoscritto vuole sempre il meglio
dai ragazzi. Però, quando ho da dirgli qualcosa
e li rimprovero, lo faccio a quattr'occhi in privato,
e non li rimprovero davanti ai quattro venti. Come
un genitore quando rimprovera il suo bambino: lo
fa dentro le quattro mura di casa sua. Posso solamente
dire che questa squadra è compatta, è
unita, ma ha bisogno dell'apporto di tutti. Ha bisogno
di una società che appoggia i ragazzi. C'è
bisogno di una tifoseria che ci sta vicino come
del resto è avvenuto contro il Barletta in
nove contro in undici, e per questo li ringrazio.
C'è bisogno della stampa che abbia sempre
un certo equilibrio quando si giudica o si critica
una squadra. Se saremo tutti uniti, sono convinto
che questa squadra ha tutti i mezzi per raggiungere
il nono posto (quello dei playoff ndr). Finora in
campo non siamo stati inferiori a nessuno. Lo abbiamo
dimostrato anche nel primo tempo di Frosinone sciorinando
un buon calcio. Poi nel secondo tempo abbiamo commesso
tanti errori e siamo stati puniti. Ovvio che i numeri
parlano chiaro: rispetto ad altre squadre segniamo
poco, ma ci stiamo lavorando. Forse ci meritiamo
questa posizione di classifica. Ma ribadisco, con
l'apporto di tutti possiamo migliorare ma ci vuole
tempo e tanto lavoro. E noi ce la stiamo mettendo
tutta, credetemi". Notiziario. Caccavallo
(che ha riportato di nuovo un problema all'adduttore
sinistro, martedì negli allenamenti) e Radi
(al rientro dopo un lungo infortunio muscolare e
tendineo) sono a disposizione del trainer Bucchi.
Anche se sul difensore si va con cautela. Bucchi
stesso ha detto: "Radi va inserito piano
piano, proviene da un lungo stop". Dal
girone. Rescissione
consensuale a Catanzaro con il portiere Faraon.
Rinviata la partita (in data da definire) di domenica
prossima tra Nocerina e Lecce: lo ha deciso mercoledì
il Prefetto di Salerno per questioni di ordine pubblico.
• 20
novembre 2013 Briganti:
"In 11 contro 9 abbiamo perso la nostra
identità. A volte serve maggiore coraggio..."
Dall'ultima
sfida contro il Frosinone, alla prossima sfida contro
il Catanzaro. Quattro chiacchiere con il capitano
dei rossoblù, Marco Briganti, che è
rientrato sabato scorso dopo un infortunio. Inevitabile
la domanda sulla sconfitta a Frosinone. É
mai capitato al capitano vedere soccombere una squadra
in superiorità numerica, ovvero in 11 contro
9? "Pensandoci bene, no. Purtroppo a Frosinone
è capitata una giornata storta. Ma nel secondo
tempo ci siamo espressi male perchè con tutta
sincerità nella prima frazione di gioco abbiamo
fatto la nostra onesta partita. Infatti abbiamo
creato delle occasioni tra cui quelle di Falconieri
e Caccavallo. Ma al primo vero tiro in porta dei
laziali abbiamo preso gol. Però, di certo,
il secondo tempo è sicuramente da dimenticare
e in fretta". Ma cosa è successo?
"Di sicuro non abbiamo giocato più
da squadra. Forse c'è stata troppa frenesia
perchè ci sentivamo come costretti di vincere
la partita perchè loro avevano due calciatori
in meno. Purtroppo abbiamo fatto tutto quello che
non dovevamo fare". É avvenuto praticamente
un black out: problema di deconcentrazione, oppure?
"Non credo che la squadra era deconcentrata.
Vorrei specificare che abbiamo pagato di certo l'inesperienza
di una squadra giovane perchè si è
sentito il peso di fare risultato a tutti i costi,
siccome eravamo in superiorità numerica:
ci ha messo fretta e ci siamo sbilanciati, mentre
dovevamo usare più la testa e non l'istinto".
Quindi il secondo gol è arrivato perchè
la squadra si era troppo sbilanciata? "Assolutamente
si: abbiamo preso gol in una ripartenza con due
elementi in più a nostro favore. Di sicuro
sono stati commessi degli errori di fondo. Ci voleva
più intelligenza calcistica". Quanto
pesa il fatto che davanti si segna poco? "Più
che altro come squadra si segna poco. Nel calcio
di oggi è il collettivo che fa la differenza.
Una squadra deve trovare un certo equilibrio e pure
un po' di coraggio. Questa cicatrice ci deve fare
bene perchè dobbiamo essere talvolta maggiormente
spensierati". Una domanda a livello personale:
leggendo i giornali, il giorno dopo il match di
Frosinone, abbiamo visto che Briganti ha preso una
insufficienza in pagella. Ma il diretto interessato
cosa ne pensa? "Non avevo letto i giornali
e di questa cosa ne vengo a conoscenza ora. Posso
solo dire che a mio avviso non siano meritate queste
insufficienze. Però lo accetto. Ovviamente
fa piacere prendere un 7 e non fa piacere quando
si prende un 5 in pagella: sarei un ipocrita se
direi il contrario. Però alla fine per me
conta la fiducia del mister e dei miei compagni.
Cerco di fare sempre il mio lavoro al massimo delle
possibilità, per questo motivo resto tranquillo".
Ora il riscatto con il Catanzaro? "Penso
che il Gubbio deve pensare più a se stesso
che all'avversaria perchè deve ritrovare
la sua identità. Per intenderci: quella identità
che si è persa nel secondo tempo a Frosinone.
Quando vogliamo sappiamo giocare da squadra e di
conseguenza sappiamo giocare bene. Poi se incontriamo
il Catanzaro o la Nocerina o il Barletta, ci deve
interessare poco. Bisogna tornare quelli che siamo,
ovvero noi stessi. Se giochiamo da squadra sono
convinto che possiamo dire la nostra in questo campionato.
Perciò, tutto dipende da noi". Notiziario.
Squalificato per un turno Di Francesco. Ancora out
invece per infortunio Giallombardo, Russo, Luparini
e Giuliacci, oltre a Longobardi che deve scontare
ancora quattro giornate di squalifica. Mentre potrebbe
tornare disponibile il difensore Radi. In casa Catanzaro
non ci sarà invece il difensore Rigione,
squalificato per due giornate, dopo una fallo di
reazione verso Guazzo della Salernitana.
• 19
novembre 2013 Focus
sul campionato. Tutti i numeri del girone. E il
Gubbio? Una media di 1 punto a gara
Abbiamo
superato un terzo di campionato ed è già
tempo di bilanci. La classifica comincia a delinearsi
e le squadre che lotteranno per il titolo sono già
ben evidenziate. Dal Frosinone (che si trova in
vetta) al Benevento (che occupa l'ultimo posto disponibile
nei playoff, per ora) c'è una differenza
di otto punti, perciò tutte quante possono
giocarsi ancora il titolo. Sono in ordine di successione
Frosinone, Pisa, L'Aquila, Pontedera, Catanzaro,
Perugia, Prato, Salernitana e Benevento. Ma non
si può dimenticare il Lecce che ha ripreso
quota e non a caso ha agganciato il Benevento al
nono posto. Ci sono pure delle sorprese: le neopromosse
L'Aquila e Pontedera stanno facendo un campionato
oltre le aspettative. Ma hanno cambiato poco e hanno
tenuto entrambe l'allenatore della passata stagione
(Pagliari e Indiani): il calcio insegna che quando
una squadra vincente cambia poco dopo una promozione,
può fare bene pure nel campionato successivo.
Basta guardare cosa è successo proprio in
casa Gubbio. Dopo la promozione in C1 nel 2010,
la formazione rossoblù riuscì l'anno
dopo a conquistare la serie B tenendo lo stesso
allenatore e tutta l'ossatura della stagione precedente.
Nella cadetteria invece si è voluto rivoluzionare
tutto e i risultati si sono visti: retrocessione
diretta al primo anno. Però entriamo nello
specifico del girone. L'attacco più prolifico
(guarda caso) è della capolista Frosinone:
20 reti segnate in 12 partite (una media gol di
1,67 a partita) come il sorprendente Pontedera.
La migliore difesa è invece del Catanzaro,
prossima avversaria del Gubbio: 7 reti subite in
11 partite (una media gol di 0,64 per ogni match).
Seguono Pisa (8 gol subiti) e Frosinone (9 reti
incassate). Frosinone, Pontedera, Prato e Catanzaro
sono ancora imbattute tra le mura amiche. La migliore
performance casalinga è ad opera del Frosinone:
5 vittorie e un pareggio (12 reti fatte e solamente
2 subite). Passiamo adesso ai numeri negativi. La
Nocerina è l'unica squadra che ancora non
ha mai vinto: non a caso è fanalino di coda
del girone. Mentre la squadra più battuta
è la Paganese che ha subito 9 sconfitte in
11 incontri: pari all' 82%. Il peggior attacco è
del Barletta: solo tre reti segnate (una al Gubbio)
in 11 partite: una media di 0,27 gol a partita.
La peggiore difesa è della Nocerina: 28 reti
subite in 11 gare: una media di 2,55 gol subiti
a partita. E il Gubbio? Ha i numeri di una squadra
di medio bassa classifica: 11 punti raccolti in
altrettante gare (media di un punto a partita).
Per quanto riguarda l'attacco sono state segnate
10 reti in 11 partite (una media di 0,91 gol per
ogni match). In difesa sono 13 le reti subite (una
media di 1,18 gol a partita). Insomma, i numeri
sono questi. Il campionato è ancora lungo.
C'è ancora tutto il tempo per migliorare
la classifica e di conseguenza i numeri. Ma sappiamo
che Bucchi dovrà lavorare ancora tanto, complice
però pure una stagione disgraziata, nel senso
che ci sono stati svariati infortuni che si sono
sommati alle squalifiche dopo la sciagurata direzione
di gara di Gubbio-Barletta del signor arbitro Lacagnina
di Caltanissetta: ricordiamo che dopo quella gara
l'attaccante Longobardi si è preso cinque
giornate di squalifica e potrà tornare in
campo solo il 22 dicembre, contro il Pontedera al
"Barbetti". E dopo la debacle di Frosinone,
è intervenuto come ospite il presidente Marco
Fioriti nella trasmissione "Fuorigioco"
su Trg Network. Il patron rossoblù ha specificato:
"Sconfitta che ci ha fatto male e che
purtroppo fa riflettere. Bisogna capire ora cosa
non va insieme allo staff. Se Bucchi è in discussione?
Assolutamente no. Bucchi non è sul banco
degli imputati. Siamo tutti in discussione, semmai.
Però adesso bisogna serrare tutti quanti
le fila. A gennaio? Faremo dei ritocchi dove sarà
possibile".
• 18
novembre 2013 L'editoriale.
La brutta figura a Frosinone. L'attacco non ingrana:
numeri che parlano chiaro
La
brutta figura. Un Gubbio che perde a Frosinone e
prende il gol del 2-0 in superiorità numerica
di due uomini in campo, non ha fatto una bella figura.
Un Gubbio che si fa prendere di sorpresa in contropiede
sul secondo gol, quando Gucher pennella un pallone
con il contagiri in profondità e la difesa
rossoblù rimane ferma, come impietrita, complice
un'uscita non esemplare del portiere: Curiale
ringrazia e di destro deposita la sfera in rete
con un pallonetto chirurgico. E qui finisce la partita
del Gubbio. Però anche sul primo gol del
Frosinone, il Gubbio non è esente da colpe:
viene permesso a Curiale di girarsi in area e porgere
un pallone all'indietro verso Altobelli che trova
il gol della domenica con un potente tiro di destro
al volo. Difesa anche questa volta disattenta e
pure il portiere non vede quando parte la palla
e così si fa trovare completamente impreparato
sulla grande conclusione del centrocampista dei
ciociari. Questi sono stati gli episodi chiave di
una gara che poteva finire diversamente. Problemi
che dimostrano che questa squadra ha dei limiti.
Di sicuro ci sono problemi di concentrazione, frutto
anche dell'inesperienza. Un peccato perchè
il Gubbio era partito bene e aveva creato le sue
occasioni da gol. Ma anche qui ritorna a galla un
problema che attanaglia il Gubbio di questa stagione:
manca chi segna o per meglio dire la butta dentro.
La squadra di Bucchi è andata in rete con
i suoi attaccanti solo per cinque volte: Caccavallo
tre reti siglate, Longobardi e Falconieri una ciascuno.
Le formazioni che si trovano al vertice del girone
hanno sicuramente un altro passo. Basta guardare
con attenzione tutte le formazioni che si trovano
in zona playoff. La coppia d'attacco della capolista
Frosinone viaggia a nove reti: Curiale 5 gol personali,
Ciofani 4. Idem il tridente d'attacco della seconda
classificata Pisa con nove reti segnate dai suoi
attaccanti: Arma 6 gol personali, Napoli 2 e Forte
1. Il Pontedera addirittura ha un attacco molto
prolifico con 14 reti segnate dai suoi attaccanti:
Grassi che è il capocannoniere si trova a
quota 8 reti, Arrighini invece è a 6. L'Aquila
è a quota 10 reti con il suo tridente: De
Sousa (4), Del Pinto (3) e Frediani (3). Catanzaro
a quota 8 reti: Fioretti 6 reti, poi Germinale (1)
e Tortolano (1). Perugia a quota 10 reti: Eusepi
(5), Mazzeo (3) e Fabinho (2). Prato a quota 8:
Lanini (5), Tiboni (2) e Silva Reis (1). Salernitana
addirittura a quota 11: Guazzo che viaggia con 7
reti, a seguire Ginestra (3) e Mendicino (1). Per
chiudere la zona playoff, il Benevento è
a 9 reti: Evacuo con 5 reti personali, poi Mancosu
(2), Altinier (1) e Campagnacci (1). Pure il Lecce
che sta riprendendo quota, ha segnato 11 reti con
i suoi attaccanti: Zigoni (5), Miccoli (4) e Bogliacino
(2). Insomma la differenza sostanziale tra le prime
della classe e il Gubbio, si trova nel reparto avanzato:
lo dicono i numeri e come sapete i numeri non mentono
mai. Ma è chiaro che il trainer Bucchi dovrà
lavorare molto anche sotto l'aspetto psicologico
perchè non si spiega come mai il Gubbio abbia
reso al massimo a Frosinone a parità di uomini
in campo e poi si è improvvisamente sciolto
come neve al sole in netta superiorità numerica
(ovvero in 11 contro 9 uomini). Forse il nocciolo
della questione è da ricercare sullo spirito
di squadra. É stato chiaro a fine gara il
trainer Bucchi: "Ho visto troppi individualismi.
Si deve giocare con spirito di squadra".
In effetti questo Gubbio si deve mettere in testa
che deve giocare sempre da squadra e dare in campo
il 110%. Altrimenti non c'è scampo. Questo
è chiaro. (Editoriale Direttore Gubbiofans.it)
• 16
novembre 2013 Bucchi:
"Troppi individualismi: sono deluso".
Caccavallo: "Siamo andati in confusione..."
Brutta
sconfitta per il Gubbio a Frosinone. Paradossalmente
gioca meglio a parità numerica, mentre quando
il Frosinone rimane in nove (contro undici), la
squadra rossoblù si perde e non trova più
la bussola. Un fattore che non è piaciuto
al trainer rossoblù Cristian Bucchi che a
fine partita afferma: "Purtroppo abbiamo
pagato l'inesperienza e la giovane età dei
ragazzi". Si affretta a dire il tecnico
degli eugubini, che aggiunge: "Un vero peccato
perchè avevamo disputato un ottimo primo
tempo, in cui abbiamo creato le migliori occasioni
ma non le abbiamo sfruttate. Anzi, al primo vero
tiro in porta del Frosinone dai trenta metri (gol
di Altobelli ndr) è arrivato il gol dei locali.
Va detto che in doppia superiorità di certo mi aspettavo
un atteggiamento diverso: ci siamo intestarditi
a fare dei dribbling e delle giocate risultate inutili.
Siamo stati troppo frettolosi e troppo individualisti.
Invece bisogna giocare da squadra, perchè
solo con il gioco di squadra si possono cogliere
dei risultati. Sono molto deluso del secondo tempo
dei miei ragazzi. Su questo bisogna lavorare ancora
tanto". E fa sapere: "Contro il
Catanzaro bisogna ripartire dal bel primo tempo,
e non sicuramente dal secondo tempo di Frosinone".
Parla la punta Giuseppe Caccavallo. Ammette che
qualcosa non è andato a dovere. Dice: "Eravamo
partiti bene con un primo tempo dove avevamo disputato
un'ottima partita. Potevamo andare in rete, ma per
demeriti nostri e per meriti del portiere avversario
Zappino non ci siamo riusciti. Nel secondo tempo
abbiamo sbagliato completamente l'approccio: dovevamo
far girare meglio la palla e invece abbiamo pensato
solo a concludere a rete. Poi, in undici contro
nove, e dopo il 2 a 0, siamo andati in totale confusione:
purtroppo". Tocca al difensore Angelo Tartaglia
che afferma: "Dispiace perchè nel
primo tempo avevamo disputato una bella partita.
Sul punteggio di 0 a 0 abbiamo avuto delle occasioni
nitide con Falconieri e Caccavallo, mentre il Frosinone
poi è andato in rete con l'unico tiro in
porta del primo tempo. Nella ripresa dovevamo sfruttare
la superiorità numerica. Purtroppo ci è
mancata la cattiveria. Ma voglio precisare anche
che abbiamo incontrato una signora squadra e non
a caso il Frosinone è in testa alla classifica".
Intanto sono state inserite le foto di Frosinone
e Gubbio (14 le immagini). Le foto sono di proprietà
di Mario Salati grazie alla collaborazione di Roberto
Settonce.
• 16
novembre 2013 Gubbio,
brutta sconfitta a Frosinone (2-0). Gol di Altobelli
e Curiale. E laziali pure in nove!
Frosinone
contro Gubbio. Il tecnico Bucchi schiera il 4-3-3
con il rientro in difesa di Briganti, mentre in
attacco Falconieri ritorna come centravanti. L'allenatore
dei laziali Stellone opta per il 4-4-2, con l'ex
Ciofani schierato in attacco in coppia con Curiale.
Prima azione degna di nota al 5' con Crivello che
crossa in area, Gessa cerca la conclusione a rete,
Pisseri devia in corner. All' 11' pericolo invece
in area locale: Boisfer serve sulla destra Tartaglia
che rimette in mezzo una palla insidiosa che costringe
Zappino a deviare la sfera in angolo. Sugli sviluppi
del corner, Caccavallo si costruisce un'azione da
gol con la palla che supera il portiere Zappino,
ma sulla linea di porta salva in extremis Bertoncini.
C'è un Gubbio che non demorde e infatti al
17' ci prova dal limite Falconieri con un tiro fulmineo
che costringe Gucher a salvare in angolo. Al 20'
si fa ancora pericoloso Falconieri con un colpo
di testa indirizzato a rete, Zappino si salva in
tuffo e abbranca la sfera a terra. Capovolgimento
di fronte con l'ex Ciofani che cerca la deviazione
vincente di testa, ma la palla va alta. Al 27' Falconieri,
tiro dal limite, para a terra Zappino. Ma al 28'
il Frosinone passa in vantaggio: Curiale appoggia
un pallone per Altobelli che si coordina fuori dall'area,
fa partire un gran tiro radente con la palla che
si insacca nell'angolino e Pisseri guarda la sfera in fondo al sacco. Al 37' tiro
da fuori area insidioso di Caccavallo che viene
deviato leggermente da Blanchard e la palla sfiora
il palo. Sul corner, la palla arriva in area laziale
dove Ferrari e poi Baccolo non riescono a trovare
la deviazione di testa: sfera che attraversa tutto
lo specchio della porta. Al 39' Zappino toglie una
palla dai piedi di Falconieri lanciato a rete. Al
40' assist di Curiale per Ciofani che di testa sfiora
il palo. Al 47' del primo tempo Frosinone in dieci:
Frabotta si prende infatti il cartellino rosso (per
una doppia
ammonizione) per un fallo su Malaccari. Termina
la prima frazione di gioco con le proteste dei tifosi
locali verso la terna arbitrale. Ripresa. Altro
cartellino rosso per il Frosinone che rimane in
nove uomini al 54': cartellino giallo per Frara
dopo un fallo su Caccavallo; lo stesso Frara si rivolge
verso l'arbitro con una protesta e arriva subito
il secondo cartellino giallo. Fischi del pubblico
locale perchè poi vengono ammoniti in successione
pure Curiale e Zappino dei ciociari. Al 58' si rivede
in campo Di Francesco che subentra a Baccolo: lo
stesso Di Francesco viene subito ammonito per simulazione.
Ma il Frosinone, nonostante l'inferiorità
numerica, trova il raddoppio al 59': Gucher porge
un assist perfetto per Curiale che un pregevole
pallonetto deposita la palla in rete, sorprendendo
in uscita il portiere Pisseri. Reazione del Gubbio
al 62' con un colpo di testa di Bartolucci a rete,
però sulla linea di porta salva l'ex Ciofani,
con il portiere Zappino ormai battuto. Al 74' Falconieri
offre un assist a Di Francesco ben appostato, che
però non trova la conclusione a rete facendosi
sfuggire la sfera. Al 79' si va vivo Malaccari che,
con un tiro da fuori area, fa la barba al palo.
Finisce 2 a 0. Tabellino:
Frosinone - Gubbio (2-0): Frosinone
(4-4-2): Zappino; M. Ciofani, Bertoncini (18' Frabotta), Blanchard,
Crivello; Gessa, Gucher, Altobelli, Frara; Curiale
(87' Aurelio),
D. Ciofani. (A disp.: Mangiapelo, Menicucci,
Benedetti, Carrus, Cesaretti). All. Stellone. Gubbio
(4-3-3): Pisseri; Tartaglia, Briganti, Ferrari,
Bartolucci; Malaccari, Boisfer, Baccolo (59' Di
Francesco); Caccavallo,
Falconieri (90' Damiano), Cocuzza (80' Sandomenico). (A disp.: Cacchioli, Traorè,
Semeraro, Domini).
All. Bucchi. Reti: 28' Altobelli (F),
59' Curiale (F). Arbitro: Giovani di Grosseto
(Ficarra di Palermo
e Benedettino di Bologna). Espulsi: 47'pt
Frabotta (F), 54' Frara (F). Ammoniti: Frabotta,
Altobelli, Frara, Curiale, Zappino e Gessa (F);
Baccolo, Di Francesco, Caccavallo e Sandomenico
(G). Spettatori: 2072 (di cui una decina
da Gubbio). Risultati:
Dodicesima Giornata - Prima Divisione - Girone B
- Lega Pro: Ascoli
- Pontedera 2-0 91'
Malatesta (A), 93' Malatesta (A) Barletta
- Viareggio 0-2 37'
Vannucchi (V), 64' Rosafio (V) Catanzaro
- Salernitana 2-2 37'
Fioretti (C), 62' Guazzo (S) rig., 83' Germinale
(C) rig., 87' Mendicino (S) Frosinone
- Gubbio 2-0 28'
Altobelli (F), 59' Curiale (F) L'Aquila
- Benevento 2-2 15'
Frediani (A), 21' Del Pinto (A), 85' Evacuo (B)
rig., 93' Di Deo (B) Lecce
- Prato 2-0 67'
Miccoli (L), 90' Zigoni (L) Paganese
- Perugia 1-4 12'
De Sena (Pa) rig., 18' Eusepi (Pe) rig., 60' Filipe
(Pe), 62' Insigne (Pe), 91' Mazzeo (Pe) Pisa
- Grosseto 0-0 Riposa:
Nocerina
• 15
novembre 2013 Briganti
torna a disposizione. Falconieri al centro dell'attacco.
Bucchi opterà per il 4-3-3
Si
gioca di sabato al "Matusa" di Frosinone.
É un Gubbio decimato dalle assenze. Mancano
infatti gli squalificati Laezza, Longobardi e Moroni.
Oltre a loro non fanno parte del gruppo gli infortunati
Radi, Giallombardo (stiramento alla coscia sinistra),
Giuliacci e Luparini. Rientrano invece nel gruppo
due infortunati di lunga data: sono Sandomenico
e Di Francesco, ma quest'ultimo difficilmente potrà
andare in panchina (dipende se arriverà in
tempo la mascherina di protezione per il viso dopo
l'operazione allo zigomo). Mentre si rivede in campo
il capitano Briganti. La formazione è pressochè
fatta. L'allenatore Bucchi è orientato a
confermare il 4-3-3. Quindi Pisseri in porta. Quartetto
difensivo con il duo laterale Tartaglia a destra
e Bartolucci a sinistra, e il duo centrale Briganti
e Ferrari. Trio di centrocampo con l'asse Malaccari,
Boisfer e Baccolo. Tridente d'attacco formato da
Caccavallo, Falconieri e Cocuzza. Ecco allora la
lista dei convocati per Frosinone: Baccolo, Bartolucci,
Boisfer, Briganti, Caccavallo, Cacchioli, Cocuzza,
Damiano, Di Francesco, Domini, Falconieri, Ferrari,
Malaccari, Migliori, Pisseri, Semeraro, Sandomenico,
Tamasi, Tartaglia e Traorè. Tra i convocati
dei rossoblù risulta pure il baby centrocampista
Migliori, calciatore del Parma che milita nella
formazione Berretti del Gubbio. In casa Frosinone
sono assenti Russo e Paganini per squalifica. A
questi due vanno aggiunti gli infortunati Biasi,
Soddimo, Campagna e per ultimo Formato. Il tecnico
dei ciociari Roberto Stellone è orientato
a schierare il 4-4-2. Zappino in porta. In difesa
il quartetto Frabotta (o Crivello), Bertoncini,
Blanchard e Matteo Ciofani. Sulla mediana Gessa
e Frara ai lati, al centro il duo Gucher (o Carrus)
e Altobelli. In attacco il duo Curiale e Daniel
Ciofani (ex Gubbio e Perugia), autore nell'ultima
gara a Prato di una tripletta personale. Arbitrerà
l'incontro di Frosinone il signor Stefano Giovani
di Grosseto: arbitro che è coadiuvato dai
collaboratori di linea Edoardo Ficarra di Palermo
e Matteo Benedettino di Bologna. Stavolta che siano
all'altezza.
• 15
novembre 2013 Focus.
Gironi stravaganti e la regressione arbitrale. E
a rimetterci sono le squadre umbre...
Non
siamo nè nel paese dei balocchi e nè
nel paese delle meraviglie. Siamo in Italia. Guarda
caso le maggiori stranezze avvengono nel nostro
bel paese pieno di contraddizioni, a partire dalla
politica fino ad arrivare ai comuni mortali nel
vivere quotidiano. Perciò non è esente
assolutamente il calcio, che porta svariati milioni
di appassionati a seguire questo sport. Uno sport
che si può definire a tutti gli effetti un
mix di competizione e passione. La Lega Pro raccoglie
svariate squadre, ma soprattutto ci sono tante società
che si vogliono fare valere nella terza serie italiana.
Città più piccole che vogliono venire
alla ribalta e città più grandi che
vogliono tornare nel calcio che conta, ovvero in
serie A, oppure quantomeno in serie B. Pertanto
c'è competizione, campanilismo e ci sono
i famosi derby, che proprio in questi giorni fanno
discutere molto. Fanno discutere perchè dopo
i fatti di Salerno, cioè dopo il derby tra
Salernitana e Nocerina terminato anzitempo per inferiorità
numerica della formazione ospite, ci si chiede se
ne è valsa la pena comporre dei gironi in
Prima Divisione (vecchia C1) in maniera piuttosto
stravagante. Ormai
è sotto l'occhio di tutti che qualcosa non
va. Si è voluto a tutti i costi mantenere
intatti i derby campani, pur sapendo che molte tifoserie
campane non avrebbero potuto partecipare in prima
persona a certi eventi. Basta guardare cosa è
successo nella passata stagione tra Nocerina e Paganese:
le due gare da calendario tra queste due squadre
sono state disputate in campo neutro, senza pubblico,
in uno scenario inverosimile. Però poi non si è
voluto fare il derby tra la Carrarese e il Viareggio,
forse ritenuto più pericoloso: così facendo
la Carrarese è stata dirottata nel girone
A mentre il Viareggio è stato collocato
nel girone B. Un'altra stranezza difficile da decifrare.
Ma alla fine chi ci hanno rimesso sono quelle società
che forse non contano un tubo, o per meglio dire
forse non hanno voce in capitolo.
Ci riferiamo alle squadre umbre, Gubbio e Perugia,
che avrebbero desiderato (e in maniera dichiarata)
di essere collocate nel girone A. Invece, per il
secondo anno consecutivo, sono state entrambe deviate
verso sud. Morale della favola. Alla fine ci rimettono
quelle società che fanno il proprio dovere
e non rompono mai le scatole. Gubbio e Perugia sicuramente
sono state penalizzate. Di conseguenza sono quelle
stesse società che devono fare pure i conti con
degli arbitraggi talvolta squallidi. Basta guardare
con attenzione cosa sta succedendo da un po' di tempo a questa
parte. Gli arbitri più scadenti, o che devono
fare le ossa, li mandano in Umbria. Gli stessi arbitri
poi fanno i danni e non pagano nemmeno le conseguenze,
anzi. Chi paga sono solo le squadre che vengono
"decimate" dalla giacchetta nera di turno
e ne pagano a caro prezzo le conseguenze per tutto
il campionato. La classe arbitrale
sta perdendo il suo smalto. Abbiamo notato delle
terne arbitrali in Lega Pro davvero incompetenti, in cui
il livello di incapacità viene spesso abbassato
dai guardalinee che, pure in ottima posizione, non vedono
nemmeno quello che hanno di fronte. C'è in
gioco la credibilità del nostro calcio. C'è
in gioco la passione genuina e sana di tanti tifosi.
Purtroppo
però c'è chi non si rende conto.
• 14
novembre 2013 Sandreani:
"Abituati a soffrire anche contro le ingiustizie.
Ma dopo la beffa, pure mazziati..."
Parliamo
con il direttore tecnico del Gubbio, Alessandro
Sandreani, che per tanti anni è stato capitano
e bandiera dei rossoblù. Inevitabile la prima
domanda. Che idea si è fatto dell'arbitraggio
di domenica scorsa e delle sanzioni che ne sono
conseguite? "Che la partita è stata
arbitrata male, senz'altro: è sotto l'occhio
di tutti. Ci sono state decisioni che ci hanno danneggiato.
Ma noi siamo un popolo che siamo abituati a soffrire:
mi riferisco agli eugubini e mi ci metto pure io.
Un peccato perchè dopo la beffa di domenica,
siamo stati pure mazziati con sanzioni che possono
condizionare pure l'esito del nostro campionato.
E mi riferisco in particolar modo all'attaccante Longobardi
che aveva finalmente trovato la giusta condizione
in campo (cinque giornate di squalifica ndr). Ma
di sicuro, però, non lo condizionerà
perchè ci sarà lo stesso di aiuto
all'interno dello spogliatoio e non condizionerà
il nostro spirito. Siamo abituati ai momenti difficili,
e pure alle ingiustizie. Perchè quello che
è avvenuto è una ingiustizia. Già
stiamo preparando con il coltello tra i denti la
partita con il Frosinone. E torneremo a giocare
in undici contro undici, ecco". Tuttavia
Sandreani ha giocato diversi anni a Gubbio e ha
vissuto in prima persona sul campo tante ingiustizie
arbitrali, tra cui quelle clamorose di Calvarese
di Teramo che ormai fanno storia nel calcio eugubino. Ci
mancava la conduzione a senso unico di Lacagnina
di Caltanissetta.
Gubbio è così mal visto dalle giacchette nere?
"Guardate: io vedo il calcio in maniera
pura, lo vivo in modo pulito e passionale. Nel momento
in cui comincio a fare qualche ragionamento che
va al di là della passionalità, perderei
tutto ciò che è bello del calcio.
Pure dopo queste partite strane, riesco a non pensare
male. Spero che non mi venga tolta questa passionalità.
Ma ribadisco: l'arbitraggio è stato
a dir poco discutibile, ma soprattutto è
a dir poco discutibile che un arbitro del genere
domenica si troverà di nuovo su un campo
di C1 (Pro Patria-Carrarese ndr). Quest'ultima cosa
risalta in maniera evidente agli occhi di tutti".
Adesso, come ha detto Bucchi in sala stampa
martedì, bisogna mettere una pietra sopra su questa
brutta pagina calcistica e guardare avanti. Allora,
Sandreani
cosa può aggiungere? "Mi pare ovvio.
Ci aspetta una partita difficile contro il Frosinone. Troveremo
di fronte l'ennesima squadra forte del girone costruita per vincere.
Però noi abbiamo dimostrato che ci siamo
e andremo a giocarci questa partita più forti
di prima: domenica in nove contro undici abbiamo
rischiato di vincere la partita. Questo fa capire
che il lavoro fin qui svolto è ottimo. Essendo
un piccola realtà, dobbiamo giocare sempre
con questa mentalità: garibaldini da una
parte, e poi dall'altra parte restiamo sempre umili.
Ma la cosa più bella è che stiamo
riconquistando la tifoseria e la gente di Gubbio.
Domenica contro il Barletta ci hanno aiutato molto
in nove contro undici, ma in realtà eravamo
in dieci contro undici perchè il nostro pubblico
è stato veramente il decimo uomo in campo".
Intanto la società del Gubbio comunica che
farà ricorso in merito alle decisioni del
Giudice Sportivo. Mentre su internet, i tifosi ci
hanno segnalato un video dove si vede l'operato
del signor Lacagnina in una partita di serie D,
Sibilla Bacoli contro Salerno Calcio (0-2): la partita
viene sospesa al nono minuto della ripresa perchè
la squadra locale rimane in sei uomini.
Il telecronista di Telecolore dice: "L'arbitro
è nel pallone. La carriera di Lacagnina finisce
qui". Ma non è andata così.
A Gubbio, il bis!
• 13
novembre 2013 Bucchi:
"L'arbitro non era sereno, già prima
dell'inizio della partita. Un fatto mai avvenuto..."
Dopo
il danno la beffa. Cinque giornate di squalifica
per l'attaccante Longobardi "perchè
protestando verso l'arbitro, - c'è scritto
nel comunicato ufficiale - lo urtava volontariamente
con una spallata e gli rivolgeva una frase offensiva".
Ma più che altro c'è uno scambio
di persona: è stato squalificato per quattro
giornate il massaggiatore Andrea Rosetti, mentre
in verità era stato allontanato il vice allenatore
Mirko Savini.
Mentre il centrocampista Moroni e il difensore Laezza
sono stati stoppati per una giornata. Bocche ancore
cucite in casa Gubbio. Non parla nessun calciatore,
ma abbiamo visto tanti volti scuri. Martedì
ha parlato solo l'allenatore Cristian Bucchi che
ha raccontato dei retroscena inquietanti sull'operato
della terna arbitrale. Ecco cosa ha detto in sala
stampa Bucchi: "L'arbitro ha avuto un comportamento
di disturbo già prima del fischio d'inizio".
Cioè, cosa è successo? "Dal
sopralluogo sul campo ha cominciato prima a contestare
l'area tecnica sul terreno di gioco (pensare che
è stata regolamentata per la serie B ndr)
perchè era troppo grande e ci hanno dovuto
mettere dei cinesini. Durante l'appello ha sbagliato
cinque cognomi dei miei calciatori e poi due ne
ha saltati, quelli di Cacchioli e Bartolucci. In
più non ci ha stretto la mano come fa qualsiasi
arbitro". Sembra inverosimile quello che
dice. Che idea si è fatto? "Che l'arbitro
non era sereno già prima della partita. Tutti
quanti noi abbiamo avuto subito una percezione diversa.
Credo sempre nella buona fede degli arbitri, ma
questa volta pure a mente fredda mi viene molto
da pensare e male. Qui non si tratta di un rigore
non dato o di un errore tecnico. Qui c'è
dell'altro. Mi metto nei panni di un tifoso. Non
mi era mai successa una cosa del genere in carriera,
ma credo che non sia successo mai nel calcio professionistico.
Espulsioni senza motivo. Con questo metro di misura
tutte le partite finirebbero in 5 contro 5. Gestione
inverosimile". Inverosimile come l'espulsione
di Laezza che poi è rientrato in campo. E
a riguardo il trainer Bucchi svela un altro retroscena.
Sentite cosa ha detto Bucchi: "In pratica
Laezza, dopo il cartellino rosso, si è diretto
verso il guardalinee dicendogli: «aiuti l'arbitro,
ho preso la palla». Così mi ha detto
il calciatore. E il guardalinee gli ha subito risposto:
«vai dentro, torna in campo». Dico io,
c'era una confusione totale". Ma Bucchi
rincara la dose: "E non si può dire
che è stato usato lo stesso metro di misura.
Infatti c'è stato un fallo da cartellino
rosso nei confronti di Cocuzza, l'arbitro era lì
vicino e non ha fatto niente. E poi nel finale c'era
anche un rigore clamoroso su Bartolucci. Pareggiare
questa partita sarebbe stato un miracolo. Tutta
la gestione della terna è stata incredibile".
Parole che lasciano di stucco. Basta leggere cosa
ha pubblicato "il Giornale dell'Umbria".
Intanto, l'arbitro in questione dirigerà
subito una partita domenica prossima in Prima Divisione
(girone A): Pro Patria-Carrarese.
• 12
novembre 2013 L'editoriale.
Le comiche della terna arbitrale. É una farsa,
tutto il campionato. Finiamola...
Le
comiche è un film del 1990 diretto da Neri
Parenti. I protagonisti del film sono Paolo Villaggio
e Renato Pozzetto. L'anno successivo uscirà
un "sequel" intitolato Le Comiche 2. Stiamo
parlando di un film, di attori e di recitazione.
Ma "le comiche" sono accadute davvero,
questa volta a Gubbio, il 10 novembre 2013 (segnatevi
questa data) durante la partita tra Gubbio e Barletta.
Questa volta gli attori sono stati in tre, cioè
la terna
arbitrale, autentici dilettanti allo sbaraglio.
A Gubbio, dopo l'operato del signor Giampaolo Calvarese
di Teramo, che il 7 novembre 2004 (guarda caso si
giocava in novembre pure allora) riuscì nell'impresa
di non convalidare un gol a Chafer con la palla
che si era già insaccata in rete decretando
il triplice fischio, pensavano di averle viste proprio
tutte.
Invece Gubbio, da come si può notare, è
diventata terra di conquista per le giacchette nere:
si fanno notare, in assoluto si divertono a infierire
sulla squadra locale e fanno i protagonisti. Come
dire: "Gubbio è un paesello, qua nessuno
ci dice niente, non siamo nei campi infuocati e
allora facciamo quello che vogliamo". Eh no,
cari miei. Quello che è successo domenica
è veramente uno scempio. Una vero obbrobrio
per il calcio italiano. E dopo la farsa di Salerno,
ci mancava la pagliacciata di Gubbio dove la terna
arbitrale ha condizionato
in maniera evidente il risultato di una partita,
vanificando il duro lavoro di una squadra di calcio
che si allena con sudore e passione durante la settimana,
per disputare una sana partita di calcio sul campo,
combattendo sul campo. Le partite vanno giocate
sul campo, combattendo
lealmente, ad armi pari. D'altronde hanno fatto
scalpore le parole espresse da Massimo Mauro che durante
"Sky Calcio Show" ha precisato: "Gli episodi di Salernitana-Nocerina sono gravissimi e sottolineano una crisi senza fine. In passato c'era stato il caos scommesse che aveva travolto l'ex Serie C. Si parla tanto, ma nulla cambia.
Dinanzi a episodi del genere, la Lega Pro non ha più senso di esistere. Ci sono club che non pagano stipendi e contributi: dovrebbe essere riformato completamente. Così come è oggi, personalmente l'abolirei: terrei la Serie A, la Serie B, il campionato riserve e le formazioni giovanili a rappresentare il calcio professionistico".
Come dargli torto? Come si può continuare
a vedere un calcio così malato? Come può
un sano e vero tifoso, che vede il calcio come passione
e divertimento, seguire più un campionato
così falsato? Ma la vera farsa è la
seguente. Nel finale è stato espulso Laezza
(il terzo calciatore del Gubbio in una sola partita
dopo Moroni e Longobardi, entrambi al 13' del primo
tempo). Lo stesso Laezza ha continuato a giocare
fino alla fine. Un fatto singolare che dimostra
quanto sia stata inadeguata la terna arbitrale. Ha ragione Massimo Mauro. Chiudiamo i
battenti e alla domenica dedichiamoci all'ippica,
che è meglio. Intanto è arrivata una
lettera alla nostra e-mail del sito scritta da Marco
Bellini, collega giornalista ed ex arbitro: la pubblichiamo
integralmente con il titolo "C'era una volta
il calcio".
Intanto la società del Gubbio fa sapere che
non farà ricorso e ne spiega i motivi tramite
un comunicato che dice: "L'A.S. Gubbio 1910,
in relazione agli episodi accaduti domenica, valutati
gli atti e le normative vigenti con il supporto
dell'ufficio legale, non ha inteso inoltrare il
ricorso per errore tecnico, non essendoci i presupposti
finali per la ripetizione della partita". (Editoriale Direttore Gubbiofans.it)
• 10
novembre 2013 Giammarioli:
"Mai visto un arbitraggio così, con
20 episodi criticabili. Quando emergiamo..."
Fa
scalpore la direzione dell'arbitro Lacagnina di
Caltanissetta, insieme ai suoi assistenti. Fa notizia
pure a Barletta (vedi Barlettalife.it) per una direzione
di gara agghiacciante. Il Gubbio è rimasto
in nove uomini dopo tredici minuti (espulsi Moroni
e Longobardi) e fa discutere pure il cartellino
rosso a Laezza nel finale. In sala stampa, per evitare
ulteriori polemiche, non si presenta nessuno del
Gubbio. Parla solamente il direttore sportivo Stefano
Giammarioli e ne spiega i motivi: "La squadra
tutta è in silenzio stampa: c'è sconcerto.
Pure il nostro presidente (Fioriti ndr) è
molto nervoso. Non parla nessuno, solo il sottoscritto".
Inevitabile la domanda sulla sconcertante direzione
del signor Lacagnina. Giammarioli non ha peli sulla
liungua e dice: "Mai visto in tanti anni
di carriera un arbitro di questo genere".
E poi rincara la dose: "Da eugubino sono
abituato a combattere, ma è la prima volta
che mi capita che un arbitro condiziona un'intera
partita con 20 situazioni criticabili. Qui non si
tratta mica di malafede o di incompetenza o di giornata
storta. Ma l'arbitro stava male? Ma l'arbitro aveva
dei problemi? Oppure c'è sotto qualcos'altro?
Ribadisco, non mi era mai successo un arbitraggio
del genere. Longobardi è stato espulso perchè
ha messo una mano sulla spalla dell'arbitro: ma
perchè non si può? Faremo ricorso
perchè l'arbitro ha fatto pure un errore
tecnico: Laezza è stato espulso ma è
rimasto in campo". Però la società
si farà sentire? A riguardo il diesse usa
parole al vetriolo. Eccole: "Andare in Lega
non serve a niente. Ma posso dire solo una cosa:
ogni volta che emergiamo in classifica, iniziano
i problemi con gli arbitri. E contro il Barletta
ci è stato impedito di vincere per situazioni
evidenti che hanno visto tutti. Nello spogliatoio
c'è malessere. Giocare in nove dopo appena
dieci minuti è sconfortante". Ma
anche sull'altra sponda, si manifesta una certa
onestà nel dire che l'arbitro ha condizionato
la partita. Infatti il tecnico dei pugliesi Nevio
Orlandi dice: "L'arbitro? Con tutta sincerità
si è vista una cosa inconsueta: il Gubbio
è rimasto in nove e la partita è stata
falsata. Però onore al Gubbio che ha combattuto
fino alla fine. Poi siamo stati bravi noi a vincere
la partita. Laezza che è rimasto in campo
dopo l'espulsione? Non ricordo una cosa del genere
in vita mia". Parla l'autore del gol barlettano,
l'attaccante Antonio Giulio Picci: "La partita
è stata condizionata dalle espulsioni iniziali
del Gubbio che tuttavia ha lottato fino al novantesimo.
Abbiamo cercato la vittoria fino all'ultimo e sono
contento per il mio gol". Chiude il centrocampista
francese Guillame Legras: "Risultato giusto.
Abbiamo giocato bene come contro il Perugia. Gubbio,
buona squadra, ma quei cartellini rossi hanno cambiato
la partita". Intanto abbiamo inserito le
foto di Gubbio-Barletta (18 immagini). Le foto sono
di Simone Grilli per lo studio Gavirati.
• 10
novembre 2013 Gubbio-Barletta
finisce 0-1, ma viene condizionata da una terna
arbitrale sconcertante...
Gubbio
contro Barletta, una partita falsata da un arbitro
veramente scadente. Mister Bucchi schiera il 4-3-3
con Malaccari che rientra a centrocampo e Cocuzza
confermato in attacco. Il tecnico degli ospiti Orlandi
opta per uno schieramento piuttosto accorto, il
5-3-2. Al 6' si infortuna Giallombardo: subentra
Laezza che si porta a destra e così Bartolucci
viene dirottato a sinistra in difesa. La prima azione
al 7' con un tiro da fuori area di Cane e la palla
termina alta. All' 11' su corner di Cocuzza in area,
sponda di testa di Longobardi, Tartaglia schiaccia di testa
a rete: la palla va di poco a lato. Al 13' arbitro
show: espelle due calciatori del Gubbio nel giro
di 30 secondi. Cartellino rosso diretto per Moroni
per un presunto fallo a braccio alzato su Branzani:
è il 13'.
E le immagini televisive dimostreranno che è
una espulsione totalmente inventata. Ma subito dopo l'arbitro Lacagnina di Caltanissetta
sventola il cartellino rosso sotto il viso della
puna Longobardi
per proteste. Il Gubbio così si ritrova in
nove uomini in uno colpo solo: incredibile! Però
si scatena il nervosismo in maniera immediata. Tutta
la panchina rossoblù si riversa in campo
e l'arbitro tiene a stento le vibranti proteste
degli eugubini. Infatti viene allontanato dal campo
anche il vice allenatore Savini: è il terzo
espulso nel giro di due minuti (al 15'). In superiorità
numerica prende coraggio il Barletta: al 22' tiro
da fuori area di Mantovani, con la palla che sfiora
la traversa. Al 23' Picci di testa incorna di poco
a lato. Al 27' Caccavallo va via in contropiede,
salva in extremis Maccarone in calcio d'angolo.
Al 31' ancora l'arbitro è protagonista: allontana
il direttore generale Pannacci dai bordi del campo,
su segnalazione del guardalinee. Al 32' ci prova
dal limite Legras: la palla sfila rasoterra di poco
a lato. Al 39' è ancora arbitro show: una manata in
faccia di Romeo su Cocuzza che cade rovinosamente
a terra, però la giacchetta nera non ammonisce
neanche il difensore barlettano. Sul finire del
tempo (45') Branzani con un tiro da fuori area impegna
in maniera pericolosa Pisseri che si salva in angolo. Altro
show della terna arbitrale: il guardalinee si inventa
pure un angolo per il Barletta al 48' del primo
tempo: cose mai viste! Prima di entrare negli spogliatoi
il direttore sportivo Giammarioli discute animatamente
con l'arbitro. Ripresa. Al 50' un tiro dal limite
di Legras impegna a terra Pisseri. Al 55' grande
mischia in area eugubina: su tiro ravvicinato di
Picci, salva con il corpo Ferrari. Al 59' gran tiro
di sinistro dal limite del neoentrato Falconieri,
con la palla che sfiora di poco la traversa. Al
67' ancora Falconieri che penetra in area e calcia
di destro: sfera che finisce sull'esterno della
rete. Al 68' esce Branzani tra i vibranti fischi
del pubblico perchè ha causato l'espulsione
di Moroni. Al minuto 88 Barletta in vantaggio: dopo
un'azione convulsa in area eugubina, segna di testa
da pochi passi Picci. L'arbitro però non
ha ancora finito il suo show con il Gubbio e così
si inventa pure un'altra espulsione: cartellino
rosso per Laezza per un presunto fallo su Cicerelli, ma il difensore
rossoblù ha colpito in pieno la palla (95'). Quarto
espulso per il Gubbio della giornata, ma il calciatore
resta in campo senza che la terna arbitrale se ne
accorge. Errore tecnico dell'arbitro? La terna è
stata sconcertante! Tabellino:
Gubbio - Barletta (0-1): Gubbio
(4-3-3): Pisseri; Bartolucci (6' Laezza), Tartaglia, Ferrari,
Giallombardo; Malaccari, Boisfer (88' Baccolo), Moroni; Caccavallo
(57' Falconieri),
Longobardi, Cocuzza. (A disp.: Cacchioli, Semeraro,
Domini, Damiano). All. Bucchi. Barletta
(5-3-2): Liverani; Cane, Romeo (46' Zigon), Maccarone, Di Bella,
Pippa; Branzani (68' Ilari), Legras, Mantovani (85'
Prutsch); Picci, Cicerelli.
(A disp.: Vaccarecci, Ferreira, Cascione, Mastroberti). All. Orlandi. Rete:
88' Picci (B). Arbitro: Lacagnina di Caltanissetta
(Pignone di Empoli
e Berti di Prato). Espulsi: 13' Moroni (G),
13' Longobardi (G), 15' vice allenatore Savini
(G), 95' Laezza (G). Ammoniti: Laezza, Cocuzza
e Bartolucci (G); Romeo e Mantovani (B). Spettatori:
1443 (1104 abbonati; di cui 20 da Barletta). Risultati:
Undicesima Giornata - Prima Divisione - Girone B
- Lega Pro: Benevento
- Pisa 1-1 71'
Caputo (P), 90' Montiel (B) Grosseto - Catanzaro
0-1 22'
Fioretti (C) Gubbio
- Barletta 0-1 88'
Picci (B) Perugia
- L'Aquila 2-1 21'
Eusepi (P) rig., 72' Triarico (A), 82' Mazzeo (P) Pontedera
- Lecce 0-0 Prato
- Frosinone 3-3 24'
Serrotti (P), 40' De Agostini (P), 59' Ciofani (F)
rig., 65' Ciofani (F), 67' Ciofani (F), 82'
Lanini (P) Salernitana
- Nocerina sospesa Viareggio
- Ascoli 0-0 Riposa:
Paganese
• 09
novembre 2013 Bartolucci
abile e arruolato. In attacco nuova chance a Cocuzza.
Bucchi sempre con il 4-3-3
Bartolucci
abile e arruolato: il difensore rossoblù
gioca dall'inizio. Rientra ora Malaccari dopo il turno
di squalifica ma tornerà a centrocampo perchè
in attacco il trainer Bucchi darà nuovo spazio
a Cocuzza, schierato dal primo minuto a Nocera.
Pertanto il Gubbio giocherà così (modulo
4-3-3). Pisseri in porta. In difesa Bartolucci a
destra e Giallombardo a sinistra. Come duo centrale
difensivo ci sarà Tartaglia e Ferrari. A
centrocampo un trio formato da Malaccari, Boisfer
e Moroni. In attacco un tridente formato da Caccavallo,
Longobardi e Cocuzza. L'allenatore dei rossoblù
Cristian Bucchi parla così del match contro
il Barletta: "Per noi è una partira
durissima perchè il Barletta è una
squadra temibile soprattutto quando si deve difendere:
è compagine coriacea che sa coprirsi molto
bene. Pertanto mi aspetto un Gubbio che faccia
molta densità di gioco e mi auguro che proseguiamo
il cammino che abbiamo appena intrapreso. Adesso
abbiamo trovato il giusto equilibrio".
Sono assenti Briganti, Radi, Russo, Di Francesco,
Giuliacci, Luparini e Sandomenico. Ecco la lista
dei convocati: Baccolo, Bartolucci, Boisfer, Caccavallo,
Cacchioli, Cocuzza, Damiano, Domini, Falconieri,
Ferrari, Giallombardo, e poi Khribech, Laezza, Longobardi,
Malaccari, Moroni, Pisseri, Semeraro, Tartaglia
e Traorè. Per scelta tecnica non convocato
il mediano ungherese Tamasi.
• 08
novembre 2013 Gubbio
e Barletta: arbitra il signor Lacagnina. E l'ex
Guerri fa delle dichiarazioni al pepe...
Tutto
pronto per la sfida di domenica contro il Barletta,
anche se bisogna attendere la rifinitura. Salvo stravolgimenti dell'ultimo momento, sono indisponibili
Briganti, Radi, Russo, Di Francesco, Luparini, Giuliacci
e Sandomenico. Bartolucci è in forse: bisognerà
vedere l'ultimo test di allenamento. Pertanto il trainer
Bucchi sta pensando di schierare di nuovo il modulo
4-3-3 con questi interpreti. Pisseri in porta. In
difesa Laezza (o Bartolucci) e Giallombardo
ai lati, il duo centrale sarà di nuovo formato
da Tartaglia e Ferrari. In mediana il trio basato
su Baccolo, Boisfer e Moroni. In attacco un tridente
con il rientrante Malaccari a destra, Longobardi
al centro e Caccavallo a sinistra. Pertanto Falconieri
è destinato di nuovo verso la panchina. In
casa Barletta invece sono assenti D'Errico e poi
Camilleri squalificati, oltre agli infortunati Allegretti
e La Mantia. Il tecnico dei pugliesi Nevio Orlandi
dovrebbe schierare il 3-5-2. Tra i pali c'è
Liverani.
Difesa a tre con Romeo, Maccarone e Di Bella. Cinque
di centrocampo basato sull'asse Cane, Branzani (in
ballottaggio con Ilari), Legras, Mantovani e Pippa.
In attacco il duo Picci e Zigon (in vantaggio su
Cicerelli). Arbitra l'incontro in questione il signor
Antonio Eros Lacagnina di Caltanissetta. Sarà
coadiuvato dai guardalinee Antonio Pignone di Empoli
e Andrea Berti di Prato. Intanto al portale web
Barlettalife.it parla l'ex di turno Simone Guerri,
centrocampista, attualmente in forza alla Torres
Sassari. L'ex mediano rossoblù parla così
della sua esperienza a Gubbio: "Gubbio è sempre stata una piazza particolare, molto legata al Parma. Si era partiti ad inizio anno con un budget e delle valorizzazioni che andavano rispettate. Abbiamo subito sette sconfitte consecutive, in cui però bisognava tener conto del gioco delle rotazioni e dei minutaggi. Fossimo stati una grande squadra, magari li avremmo superati".
E rivela senza mezzi termini come è stato
scaricato dal Gubbio. Ecco cosa dice al portale
di Barletta: "Dovevo rimanere a Gubbio, dove avevo un ottimo rapporto con i compagni di squadra e il direttore sportivo. Lui mi ha fatto i conti davanti, spiegandomi che di over ne poteva tenere tre che giocassero, e il budget era diminuito. Io ho sempre aspettato loro, solo dopo mi sono guardato intorno: in Lega Pro ci sono pochi over
e poi mi ha chiamato la Torres".
• 08
novembre 2013 Mencarelli:
"Playoff: è l'obiettivo minimo. Senza
il Parma, era difficile restare in categoria..."
É
il dirigente più di lunga vita nella Gubbio
Calcio. Da tantissimi anni si prodiga in prima persona
per le sorti calcistiche dei rossoblù. Stiamo
parlando di Rodolfo Mencarelli, ovvero attuale vicepresidente
del Gubbio, che ci fornisce una intervista molto
schietta. Eccola. Prima domanda. Questo Gubbio la
sta soddisfando? "Ad inizio campionato ero
abbastanza titubante perchè non ingranavamo.
Ma visti gli ultimi risultati, mi pare che la squadra
sta prendendo la giusta strada". La scorsa
estate, lei, è stato uno di quelli che ha
visto di buon occhio la sinergia che è stata
conseguita con il Parma. Conferma pure ora questo
pensiero? "Certo perchè credo che
sia molto positiva. D'altronde siamo al primo anno
di esperienza che poi sarà prolungata per
quattro anni. Vedremo quest'anno che risultati porteranno.
Ma bisogna mettersi in testa che se non c'era questa
opzione Parma, non sarebbe stato poi così
facile mantenere una squadra in questa categoria.
Con l'entrate che ci sono attualmente a Gubbio,
direi che era quasi impossibile. Invece con l'avvento
del Parma, si possono mantenere gli stipendi
dei calciatori e dello staff tecnico. In questa
maniera possiamo respirare e ci possiamo garantire
di disputare pure un ottimo campionato, senza fare
degli esborsi enormi". Secondo Mencarelli
questa squadra può raggiungere la zona playoff?
"Diciamo che l'obiettivo minimo che ci siamo
prefissati sono proprio il raggiungimento
dei playoff. Anche perchè se non facciamo
i playoff non possiamo attingere a quei finanziamenti
abbastanza congrui. La vittoria contro la Nocerina
ci dà sicuramente più morale e una spinta in
più. Soprattutto in considerazione del fatto
che si giocava questa partita con tante riserve.
Si può dire che possiamo avere quasi due
squadre e avendo due squadre si può anche
sopportare benissimo tutto il campionato in maniera
positiva". Mencarelli, ormai da diversi
anni, è sempre vicino alla squadra all'interno
della società. Fu presidente insieme a Giuseppe
Vispi negli anni indimenticabili di fine anni '80.
Di quel periodo qual è il ricordo più
bello? "Nel 1987, lo spareggio contro il
Poggibonsi a Perugia. Una giornata di grande visibilio.
Era il primo anno che nello stadio di Perugia si
rivedevano 23mila persone perchè in quegli anni
il Perugia non andava bene e lo stadio era sempre
quasi semi vuoto. Mi ricordo ancora che dopo la partita
c'era una colonna di auto che da Perugia arrivava
fino a Gubbio in maniera interminabile. Un ricordo
così per Gubbio è indelebile".
In pratica un'intera città che aveva seguito
le sorti del Gubbio. Forse erano altri tempi?
"Bravo. La città era più ricca.
Più gente poteva seguire il Gubbio. Adesso
siamo un po' in decadenza. Molta gente è
in cassa integrazione, le imprese vanno così
così. Una persona adesso prima pensa all'economia
aziendale o personale, e poi ai divertimenti. Ma
con questo accordo che abbiamo fatto con il Parma,
con le ipotesi che ci siamo detti, possiamo stare
abbastanza tranquilli". Ma Mencarelli ci
tiene ad aggiungere qualcosa: "Dare sempre
forza a questa squadra. Dobbiamo
ritornare a proporci degli obiettivi che purtroppo
ci sono sfuggiti per mancanza di esperienza e fortuna.
Mi riferisco alla serie B che dopo tanti anni eravamo
riusciti a riconquistarla e sarebbe
stato bello mantenerla. Sono il più longevo
tra i dirigenti del Gubbio, sono eugubino: per
questo motivo il Gubbio me lo sento dentro".
Notiziario. Si sono allenati a parte Briganti, Bartolucci,
Radi, Di Francesco e Sandomenico che saranno tuttavia
assenti domenica con il Barletta. L'unico spiraglio
arriva da Bartolucci, ma sembra improbabile un suo
recupero. Si sono inoltre allenati a parte Longobardi,
Falconieri e Moroni, ma non hanno un problema di
indisponibiltà.
• 07
novembre 2013 Falconieri:
"Adesso siamo diventati meno belli, ma più
cinici. Come esterno mi trovo meglio"
É
arrivato il momento di Vito Falconieri. É
subentrato nella ripresa a Nocera, ha conquistato
con la giusta grinta una punizione dal limite con
conseguente espulsione di Kamana e poi direttamente
su calcio piazzato ha fatto partire un tiro calibrato
con la palla che si è insaccata a fil di
palo. Si tratta della prima rete in campionato per
Falconieri. Ma cosa ne pensa il diretto interessato?
"Direi che tutto ciò è stato
molto importante per il sottoscritto. Per un attaccante
sbloccarsi è fondamentale. Sono contento
perchè ci ho messo il massimo impegno anche
se ultimamente sono sempre subentrato. Spero di
continuare così". Falconieri è
partito spesso dalla panchina. Adesso si aspetta
più spazio? "É normale, uno
vuole sempre giocare. In queste ultime due settimane
ho avuto alcuni problemi per motivi fisici. Però
adesso sto meglio e mi auguro che domenica il mister
mi metta in formazione: io voglio esserci. Se mi
chiama in causa, ci metterò tutto il mio
impegno". Falconieri si trova meglio come
esterno d'attacco e non come centravanti, giusto?
"Sì, negli ultimi anni ho fatto sempre
l'esterno di attacco a destra o a sinistra. All'inizio
il mister mi aveva dato la possibilità di
giocare mettendomi come punta centrale. Adesso,
con l'arrivo di Longobardi che sta facendo bene,
il mister mi adatta come esterno. Quindi spero che
mi chiamerà per giocare e cercherò
di dare tutto me stesso". Proprio sul nostro
sito, Bucchi ha elogiato la prova di Falconieri
a Nocera e ha aggiunto che i suoi colpi come quello
di Nocera potrebbero essere utili strada facendo.
Lei cosa può rispondere? "Lo ringrazio.
Posso solo dire che metto a disposizione le mie
qualità e spero di ripagarlo già domenica".
Con questo vuol dire che domenica contro il Barletta
spera di giocare titolare, vero? "Speriamo.
Lo spero con tutto me stesso". Ultima domanda:
il Gubbio nelle ultime tre partite ha conquistato
sette punti cambiando il suo ruolino di marcia.
Cosa è accaduto? "Forse all'inizio
pensavamo più a giostrare la palla, ma avevamo
meno palle gol. Nelle ultime partite invece siamo
diventati più concreti e cinici. Basta vedere
le partite con il Pisa o con la Nocerina: non abbiamo
fatto proprio un gioco spumeggiante, nel senso che
siamo stati meno belli del solito, però le
occasione che ci sono capitate le abbiamo sfruttate
a dovere e la palla l'abbiamo buttata dentro".
Notiziario. Per domenica contro il Barletta ci saranno
ancora diverse defezioni. Out sicuri per infortunio
Briganti, Radi, Sandomenico, Bartolucci e Di Francesco,
anche se quest'ultimi due stanno forzando i tempi
per rientrare al più presto. Ritorna invece
a disposizione di sicuro Malaccari che ha scontato
una giornata di squalifica. In casa Barletta saranno
assenti D'Errico e Camilleri, entrambi squalificati.
• 06
novembre 2013 Bucchi:
"Miglioramenti, con una lettura diversa
della partita. Playoff? Vediamo a febbraio..."
A
colloquio con l'allenatore del Gubbio, Cristian
Bucchi. La squadra, da Lecce in poi, ha intrapreso
la strada giusta a livello di risultati con un pareggio
esterno e due vittorie consecutive. La squadra appare
anche più solida in difesa. Ma il trainer
rossoblù è stato sempre fiducioso.
Allora aveva ragione lei? "Confermo che
ero fiducioso, nel senso che quando si ha una squadra
molto giovane c'è bisogno di tempo rispetto
ad una squadra con calciatori già affermati.
La cosa che ci ha sempre confortato è che
non sono mai mancate le prestazioni. Poi man mano
con l'esperienza, pure con una diversa lettura all'interno
di una partita, ci sono stati miglioramenti rilevanti.
Nelle ultime tre partite si è proprio notato
che siamo cresciuti". Al mister, cosa è
piaciuto di più della vittoria di Nocera?
"Lo spirito di gruppo. Basta citare un episodio:
il grande entusiasmo di Longobardi nei confronti
dei compagni quando c'è stato il gol (di
Ferrari ndr). Lui corre e combatte sempre per tre
o quattro persone, ma è stato bello vedere
che è andato ad abbracciare tutti i ragazzi.
Credo che sia l'emblema di quello che deve essere
lo spirito di una squadra". Tra l'altro
Bucchi è stato un buon profeta. Alla vigilia
del match di Nocera ha difeso a spada tratta proprio
Longobardi e ha ripagato subito il suo allenatore
procurandosi quel rigore che ha sbloccato il risultato:
"Ma certo. Longobardi è un calciatore
che fa giocare bene la squadra. É di aiuto
quando siamo in fase di non possesso palla. Nelle
fasi di attacco ogni pallone passa sempre da lui.
Pertanto per noi è un calciatore importante
e se continua a giocare così è insostituibile,
anche se non va in rete". Cosa ci può
dire invece di Falconieri che è stato decisivo
nella seconda frazione di gioco? "Falconieri
è entrato bene in campo, con il piglio giusto.
Purtroppo non era arrivato al top della condizione
per questa partita. Però, sinceramente sono
rimasto contento perchè è entrato
subito nello spirito della partita. Quel gol è
stato importante per la squadra ma anche per lui.
Falconieri ha questi colpi, perciò cercheremo
di sfruttarli anche in futuro". I due baby
Laezza e Coccuzza, all'esordio dal primo minuto,
non hanno deluso le attese: "Ma io lo dico
sempre: quando uno lavora sempre prima o poi l'occasione
arriva. Sono dei ragazzi all'altezza e si sono fatti
trovare pronti". Playoff distanti di un
solo punto adesso. Si può anche sognare?
"Il nostro obiettivo innanzitutto è
continuare su questa strada. Poi a febbraio e marzo
vediamo dove saremo. Se c'è la possibilità
di agganciare i playoff, cercheremo di conquistarli
con tutte le nostre forze". Ultima domanda
che riguarda il girone: ci sono due neopromosse
in testa alla classifica, cioè L'Aquila e
Pontedera. Se lo sarebbe mai immaginato? "Questo
campionato è caratterizzato da un grande
equilibrio. Può capitare che le ultime della
classe possono vincere contro quelle in testa della
classifica. I risultati di ogni domenica sono sempre
lo specchio dell'indecisione che esiste in questo
campionato. Alla lunga credo che i valori delle
squadre forti verranno fuori. Ma L'Aquila e Pontedera
hanno degli organici e quell'entusiamo per mantenere
la propria posizione di classifica". Notiziaro
dal girone. La società dell'Ascoli protesta
contro gli arbitri dopo il match di Pisa (rigore
assegnato ai toscani a tempo scaduto): il presidente
bianconero Guido Manocchio tramite il portale Picenotime.it
ha detto: "La situazione sta diventando insostenibile, ci faremo sentire in Lega e alla prossima riunione porterò tutti i filmati della partite.
Ho parlato con il tecnico Bruno Giordano domenica
sera dopo la partita ed era davvero arrabbiato: il rigore è stato completamente inventato ed in più l'arbitro non ne ha fischiato uno a nostro favore".
Gubbiofans.it, altri numeri. Domenica 3 novembre
sono state visitate 2089 pagine e lunedì
4 novembre sono state 1900 le pagine viste. Domenica
3 novembre, dopo le ore 17, ci sono stati una media
di 50 utenti on line in maniera contemporanea a
visitare il nostro sito.
• 05
novembre 2013 L'editoriale.
La prima volta a Nocera. E le riserve diventano
determinanti. E i playoff a -1...
Il
Gubbio contro il Pisa aveva ottenuto la prima vittoria
in campionato il 27 ottobre scorso. Adesso, il 3
novembre, il Gubbio ha ottenuto la prima vittoria
in campionato in trasferta. Nel precedente editoriale
di sette giorni fa avevamo titolato: "C'è
sempre una prima volta per tutto". Eravamo
stati dei buoni profeti. E avevamo aggiunto: "Questo
è il segnale della svolta?". Potrebbe
essere visto che il Gubbio è riuscito a vincere
su un campo difficile come quello di Nocera. Non
era scontato, anche perchè in precedenza
gli eugubini non avevano mai vinto in terra campana
in casa dei rossoneri, dai tempi della serie B nel
lontano 1947-1948: il Gubbio venne sconfitto per
5-1 dalla Nocerina. Poi altra sconfitta in serie
C2 nel 2009-2010 per 1-0 a Nocera. In serie B nel
2011-2012 stessa musica: 2-1 in favore dei molossi.
Nella passata stagione (2012-2013) il Gubbio ottenne
per la prima volta un punto (1-1). Pertanto questa
si tratta della prima vittoria per la formazione
rossoblù a Nocera Inferiore. Sfatato, quindi,
il tabù del "San Francesco d'Assisi"
e non è una cosa di poco conto. Come dicevamo,
ottenere l'intera posta in palio a Nocera non era
così facile. Tutt'altro. La compagine di
Fontana voleva ottenere a tutti i costi la prima
vittoria in campionato contro il Gubbio, per regalare
la prima vera gioia ai propri tifosi. Un campo che
è stato sempre difficile e caldo. Inoltre
il Gubbio ha dovuto giocare questa partita in totale
emergenza con dieci defezioni: non è una
cosa di poco conto. Ma la formazione di Bucchi ha
saputo gestire la gara in modo eccellente, aspettando
il momento giusto per colpire, senza frenesia e
fretta. Sono stati determinanti due calciatori che
finora non hanno trovato lucidità sottoporta.
Stiamo parlando prima di tutto di Longobardi che,
nell'occasione del vantaggio rossoblù, si
è costruito il rigore (ineccepibile) con
caparbietà: infatti il centravanti ha rubato
palla al suo marcatore Kamana, lo ha disorientato
e lo stesso Kamana è stato costretto a compiere
un fallo piuttosto evidente per fermarlo. Poi ci
riferiamo ad un altro attaccante, Falconieri, che
appena è entrato in campo nella ripresa si
è fatto trovare subito pronto per segnare
il gol che ha chiuso i conti: si è conquistato
una punizione dal limite scaturendo tra l'altro
il cartellino rosso verso Kamana e su calcio piazzato
ha fatto partire con un tiro di sinistro calibrato
una parabola che ha sorpreso Esposito e la palla
si è infilata proprio a mezza altezza nell'angolino.
Una esecuzione perfetta, proprio un grande bel gol.
Tutto ciò sta a significare che pure le riserve,
nel momento opportuno, possono essere determinanti.
Basta vedere le prestazioni dei due giovani Laezza
e Cocuzza, entrambi classe '93. Infatti per la prima
volta sono stati schierati dal trainer Bucchi dal
primo minuto e non hanno deluso le attese. Si sono
fatti trovare pronti, entrambi, per la causa del
Gubbio. Questo significa molto. Significa che c'è
un'unità di spogliatoio. Non sono giunte
a caso, a nostro modesto parere, certe affermazioni
nel dopo partita. Sandreani ha specificato: "Questa
è la giusta mentalità di una squadra
umile". Bucchi ha affermato: "Una prestazione
da vera squadra. Le dinamiche dello spogliatoio
per noi sono fondamentali". E alla vigilia
della partita di Nocera, Bucchi era stato pure un
buon profeta quando aveva detto: "Penso che
questo Gubbio ha tutte le carte in regola per andare
ai playoff. Ci sono mancati solo i risultati. Se
non avevamo perso maldestramente contro il Grosseto,
oppure se il Perugia non avesse vinto con il Catanzaro,
adesso ci troveremmo lì, ovvero nei playoff.
Bisogna avere pazienza, aspettiamo. Ho piena fiducia
nei miei ragazzi". Infatti, se guardiamo nello
specifico la classifica, adesso il Gubbio si trova
ad un solo punto di distanza dalla zona playoff.
Ci voleva forse questa iniezione di fiducia. Una
vittoria risolleva il morale. Una vittoria toglie
dalla testa una moltitudine di brutti pensieri.
E la vittoria contro il Pisa di nove giorni fa ha
sicuramente aiutato l'intero team a livello psicologico.
Bisogna vedere però adesso se questi risultati
utili consecutivi siano solo un fuoco di paglia,
oppure c'è dell'altro e quindi sono di buon
auspicio. Non ci resta che attendere. Però
se resta questo spirito di squadra, niente è
precluso! (Editoriale Direttore Gubbiofans.it)
• 03
novembre 2013 Longobardi:
"Abbiamo vinto con agonismo e grinta".
Sandreani: "Il cuore oltre l'ostacolo..."
Prima
vittoria in campionato in trasferta. Seconda vittoria
consecutiva in campionato. In rete Ferrari su rigore
e Falconieri su punizione. Il tecnico Cristian Bucchi
è contento del risultato ottenuto: "Questa
è una vittoria voluta a tutti i costi".
Incalza così l'allenatore dei rossoblù
che poi ha aggiunto: "Sapevamo che era una
partita dura con una Nocerina che ci ha messo in
difficoltà. É stata una battaglia.
Ma il Gubbio con i suoi ragazzi ha lottato in lungo
e in largo con sacrificio, generosità e determinazione.
C'è stata una grande prestazione di squadra,
considerando che avevamo diverse defezioni e dei
giovani all'esordio. Abbiamo badato alla sostanza
del risultato". E manda un elogio a Falconieri:
"Per noi sono importanti le dinamiche dello
spogliatoio: Falconieri ha fatto superiorità
numerica quando è entrato in campo e ha fatto
un gol bellissimo". Parla l'attaccante
Cristian Longobardi, su di lui c'è stato
il fallo da rigore di Kamana. Dice: "Venire
a Nocera e vincere non è cosa di tutti i
giorni. Abbiamo approfittato delle difficoltà
della Nocerina, ma lo abbiamo fatto con la grinta
e l'agonismo. Questo è un campionato molto
livellato". Ha parlato il direttore tecnico
Alessandro Sandreani: "Si è vista
la giusta mentalità di una squadra umile
e compatta come squadra. Eravamo in emergenza totale,
eppure la risposta dei ragazzi è stata grande
perchè hanno gettato il cuore oltre l'ostacolo".
Per i rossoneri parla Salvatore Fusco, il tecnico
in seconda, perchè l'allenatore Fontana era
squalificato: "Purtroppo stiamo pagando
ogni nostro errore. Due nostri errori e due gol
subiti. Siamo partiti un po' troppo bloccati per
l'assillo di una vittoria che non arriva, ma poi
ci siamo sciolti. Ma durante la partita abbiamo
avuto poca pazienza". Tocca poi all'attaccante
dei molossi Domenico Danti: "Dura da digerire
questa sconfitta. Non dobbiamo trovare alibi, abbiamo
commesso troppi errori in questa partita. É
una delle più brutte sconfitte che abbiamo
mai fatto". Si ringrazia per la collaborazione
Andrea D'Amico, direttore di Forzanocerina.it. Intanto
abbiamo inserito le foto di Nocerina e Gubbio (18
immagini). Le foto sono di proprietà di GiusFa Villani.
• 03
novembre 2013 Gubbio
corsaro in trasferta contro la Nocerina (1-2). In
rete Ferrari su rigore e Falconieri
Nocerina
contro Gubbio. Il trainer Bucchi schiera il 4-3-3
con Cocuzza schierato in attacco e Laezza in difesa:
due baby classe '93 che giocano per la prima volta
dal primo minuto in campionato. L'allenatore dei
locali Fontana opta per il modulo 4-4-2 con l'attaccante
Martinez che viene schierato regolarmente fin dall'inizio.
La partita è equilibrata, senza sussulti
e nessuna azione da segnalare fino al 20' quando
Rizza si porta sulla sinistra e crossa in area un
cross velenoso, ma Tartaglia è provvidenziale
perchè di testa va in anticipo su Martinez
e si salva in angolo. Però il Gubbio sale
di tono e mette in difficoltà i rossoneri
soprattutto sulle fasce, con Giallombardo e Cocuzza
a sinistra e con Laezza e Caccavallo sulla destra.
E al 27' il risultato si sblocca con un calcio di
rigore per il Gubbio: Kamana stoppa la palla in
area ma Longobardi è lesto ad anticiparlo;
il difensore rossonero lo insegue ma lo mette giù
e l'arbitro indica il dischetto: Ferrari dagli undici
metri non sbaglia e insacca la sfera in rete, freddando
Esposito. Prima reazione dei campani al 32' con
Lepore che mette in area un assist pericoloso che
però non viene raccolto a dovere da Danti.
Al 39' cross in area di Lepore, con Rizza che cerca
una conclusione di testa a rete: la palla va a lato.
Al 41' Nocerina pericolosa: su punizione di Rizza
che mette la palla in area, Sabbione di testa incorna
a rete ma Pisseri riesce a respingere; sulla ribattuta
tiro a botta sicura di Lepore, ma la difesa eugubina
riesce a sbrogliare la matassa sulla linea di porta.
Ripresa. Al 51' si fa pericoloso in attacco Longobardi
verso la porta rossonera, ma salva in extremis Sabbione.
Al 64' Palma si porta al limite dell'area e serve
il meglio posizionato Danti che calcia in porta,
ma il suo tiro si perde sul fondo. Al 68' ci prova
dal limite Caccavallo con un tiro che finisce a
lato. Al 70' ci prova Palma con un tiro a botta
sicura in porta, però Baccolo è in
buona posizione e riesce a ribattere la pericolosa
conclusione a rete del centrocampista molosso. Al
79' la Nocerina resta in dieci per un fallo di Kamana
su Falconieri: doppia ammonizione per il difensore
rossonero. Dalla stessa punizione il Gubbio raddoppia
(80'): calcia direttamente in porta il neo entrato
Falconieri con un tiro a parabola che inganna il
portiere Esposito e la sfera si insacca a fil di
palo.
All' 85' Pisseri interviene in maniera prodigiosa
in volo su conclusione di Danti.
Nel finale va in gol la Nocerina con Lepore (88')
che insacca la sfera in rete con un tiro dal limite.
Finisce così: 2 a 1 in favore del Gubbio
di Bucchi. Tabellino:
Nocerina - Gubbio (1-2): Nocerina
(4-4-2): Esposito; Cremaschi (59' Pontos Paz), Kamana, Sabbione, Rizza;
Lepore, Palma, Remedi, Crialese (46' Ficarrotta); Danti,
Jara Martinez (51' Evacuo).
(A disp.: Russo, Kalombo, Hottor, Polichetti). All. Fontana (squalificato, in panchina
il vice Fusco). Gubbio (4-3-3): Pisseri;
Laezza (78' Traorè), Tartaglia, Ferrari, Giallombardo; Baccolo,
Boisfer, Moroni; Caccavallo, Longobardi, Cocuzza
(78' Falconieri).
(A disp.: Cacchioli, Tamasi, Domini, Khribech, Damiano). All. Bucchi. Reti:
27' Ferrari (G) rigore, 80' Falconieri (G), 88'
Lepore (N). Arbitro: Greco
di Lecce (Di Salvo di Barletta e Favia di Bari). Espulso:
79' Kamana (N).
Ammoniti: Lepore, Kamana, Crialese, Ficarrotta
e Sabbione (N); Baccolo e Falconieri (G). Spettatori:
1000 circa. Risultati:
Decima Giornata - Prima Divisione - Girone B - Lega
Pro: Barletta
- Perugia 0-0 Catanzaro
- Pontedera 1-0 93'
Fiore (C) Frosinone
- Benevento 0-0 L'Aquila
- Paganese 2-0 25'
Corapi (A), 33' Frediani (A) Lecce
- Viareggio 3-0 10'
Zigoni (L), 43' Zigoni (L), 52' Falasco (V) aut. Nocerina
- Gubbio 1-2 27'
Ferrari (G) rig., 80' Falconieri (G), 88' Lepore
(N) Pisa
- Ascoli 2-1 44'
Vegnaduzzo (A), 76' Kosnic (P), 94' Favasuli (P)
rig. Salernitana
- Grosseto 0-1 75'
Ricci (G) Riposa: Prato
• 02
novembre 2013 Bucchi:
"Tanti infortuni? Ci sono state situazioni
particolari, non comuni. Cose allucinanti..."
Caccavallo
abile e arruolato. Cocuzza sul fronte d'attacco.
Queste sono le novità dopo la rifinitura.
Lo spiega il tecnico Cristian Bucchi nella conferenza
stampa del sabato: "Caccavallo gioca: lui
ha questi problemi di affaticamento muscolare, ma
sarà dei nostri. Cocuzza agirà sul
fronte avanzato e per lui questa è una grande
chance. Longobardi è il nostro leader, quindi
non si tocca". Ma l'allenatore dei rossoblù
non si fida della Nocerina: "É una
squadra che ha offerto sempre delle buone prestazioni,
ma ha pagato con degli errori e con la sfortuna.
Per questo motivo dico che la classifica della Nocerina
è bugiarda. Questa per noi è la partita
più difficile. Se mi accontento del pareggio?
Da parte mia chiedo ai ragazzi sempre di vincere.
Ma se poi uscirà un pareggio, sarà
ben accettato perchè si gioca su un campo
difficile come Nocera". E infine fa il
punto sui tanti infortuni. Dice a riguardo: "Sono
d'accordo con il dottore Corbucci e il direttore
tecnico Sandreani. Abbiamo avuto degli infortuni
non comuni, piuttosto particolari. Ci sono capitate
delle cose allucinanti. Ma andiamo avanti. Chiedo
alla squadra di giocare sempre con la massima generosità,
grinta e compattezza". La formazione è
pressochè fatta. Modulo 4-3-3. Pisseri in
porta. In difesa Laezza a destra e Giallombardo
a sinistra; il duo centrale è formato da
Tartaglia e Ferrari. Trio di centrocampo con Baccolo
a destra, Boisfer centrale e Moroni a sinistra.
In attacco il tridente formato da Caccavallo a destra,
Longobardi centravanti e Cocuzza che si posizionerà
sulla sinistra. Questa la lista dei convocati: Baccolo,
Boisfer, Caccavallo, Cacchioli, Cocuzza, Damiano,
Domini, Falconieri, Ferrari, Giallombardo, Laezza,
Longobardi, Moroni, Pisseri, Tamasi, Tartaglia,
Traorè e Khribech. Tra i convocati figura
anche Briganti, seppur infortunato. Bucchi ne spiega
i motivi: "É il nostro capitano.
Pertanto viene via con noi per starci vicino e fare
gruppo con la squadra, nonostante è infortunato".
• 01
novembre 2013 Briganti
e Bartolucci out a Nocera. Il trainer Bucchi pensa
al 4-3-3 con Cocuzza in attacco
Si
tenta in extremis di recuperare Caccavallo per la
trasferta di Nocera. Come ha spiegato il dottore
Corbucci in conferenza stampa giovedì, per
l'attaccante campano non si tratta di una ricaduta
di uno stiramento, ma si tratta di un affaticamento
all'adduttore. Visto che l'infermeria è piena,
si sta facendo di tutto per recuperare Caccavallo:
il nodo sarà sciolto dopo la rifinitura del
sabato mattina. La lista degli infortuni è
piuttosto elevata: sono out Bartolucci, Briganti,
Radi, Di Francesco, Giuliacci, Russo, Luparini e
Sandomenico. A questi si potrebbero aggiungere pure
Falconieri e Procacci, con problemi fisici. Mentre
Baccolo e Moroni non sono al meglio delle condizioni,
ma salvo sorprese partiranno per Nocera. Inoltre
è assente Malaccari perchè squalificato.
Pertanto il trainer rossoblù Bucchi è
orientato a confermare il modulo 4-3-3, ma con questi
probabili interpreti. Pisseri in porta. Quartetto
difensivo basato sull'asse Laezza (in vantaggio
su Traorè), Tartaglia, Ferrari e Giallombardo.
A centrocampo il trio Baccolo, Boisfer e Moroni.
Mentre il tridente d'attacco dovrebbe essere formato
da Caccavallo (se sarà recuperato), Longobardi
e Cocuzza. In casa Nocerina sono assenti Romito
(squalificato), Jogan, Vilkaitis e Gragnianiello
(infortunati). L'allenatore dei rossoneri Gaetano
Fontana (che sarà sostituito in panchina
dal suo vice Salvatore Fusco, perchè squalificato)
conferma il modulo 4-4-2. Esposito in porta. Difesa
a quattro con Lepore, Kamana, Sabbione e Rizza.
A centrocampo il quartetto Polichetti, Palma, Remedi
e Crialese. In attacco il duo Martinez (in vantaggio
su Evacuo o Malcore) e Danti. La partita sarà
diretta dal signor Alessandro Greco di Lecce. Sarà
coadiuvato dai guardalinee Francesco Di Salvo di
Barletta e Nicola Favia di Bari. Notizie dal girone.
Il Viareggio ha esonerato nei giorni scorsi il tecnico
Roberto Miggiano. Al suo posto è arrivato
Cristiano Lucarelli sulla panchina bianconera: il
tecnico livornese aveva iniziato la stagione con
il Perugia, ma fu esonerato prima dell'inizio del
torneo. In estate Lucarelli era stato indiziato
di sedersi sulla panchina del Gubbio, prima dell'arrivo in
rossoblù
di Cristian Bucchi.
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