SERIE C - GIRONE B
VENTESIMA GIORNATA
SAB. 21 DICEMBRE 2024
STADIO GIUSEPPE SIVORI
ORE 17:30

SESTRI LEVANTE

2

GUBBIO

1

VENTUNESIMA GIORNATA
SAB. 4 GENNAIO 2025
STADIO PIETRO BARBETTI
ORE 15

GUBBIO-LUCCHESE

> Calendario completo: (vedi)

Clicca le immagini rossoblu!

CLASSIFICA
GIRONE B SERIE C
2024-2025

Pescara
Ternana (-2)
Entella
Vis Pesaro
Torres
Arezzo
Rimini
Campobasso
Pineto
Ascoli
Pianese
Carpi
Perugia
Gubbio
Pontedera
Spal (-3)
Lucchese
Milan Futuro
Sestri Levante
Legnago

40
40
38
35
33
32
28
25

25

25
24
24
22
22
20

19
19
16
16

13

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Risultati Calcio...

VENTESIMA GIORNATA
DOM. 22 DICEMBRE 2025

Ascoli
Spal

1
1

Campobasso
Arezzo domenica

-
-

Lucchese
Pineto

3
3

Milan Futuro
Entella 
domenica

-
-

Perugia
Pianese 
domenica

-
-

Pescara
Ternana
domenica

-
-

Pontedera
Legnago

0
0

Rimini
Carpi
domenica

-
-

Vis Pesaro
Torres 
domenica

-
-

Marcatori 2024-2025
Serie C - Girone B

Cicerelli Ternana
Corazza Ascoli
Bruzzaniti Pineto
Cianci Ternana

12
11
11
9

Vedi lo stadio Barbetti!

Marcatori Gubbio
2024-2025

Tommasini
D'Ursi
Rosaia
Corsinelli
Fossati
Rocchi
Rovaglia
Tozzuolo

3
2
2
2
2
2
1
1

Scopri la nostra citta!

VENTUNESIMA GIORNATA
SAB. 4 GENNAIO 2025

Gubbio-Lucchese

Arezzo-Vis Pesaro

Carpi-Milan Futuro

Legnago-Campobasso

Pianese-Ascoli

Pineto-Sestri Levante

Spal-Perugia

Ternana-Pontedera

Torres-Pescara

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►• 31 OTTOBRE 2022
Focus. Il Gubbio conquista tutti con Arena. Braglia si gode lui e finora il 64% di vittorie 
 
Tutti pazzi per Arena. É questo giovanotto il simbolo del Gubbio che in questo preciso momento sta conquistando tante attenzioni nella solidità difensiva con appena 6 reti subite in undici partite (meglio ha fatto solo il Siena incassando finora 5 reti) e l'imprevedibilità offensiva generale dove ha espresso il suo massimo potenziale nella trasferta di Olbia. A livello statistico c'è da considerare anche il fatto che finora il Gubbio ha totalizzato 13 punti (dei 23 totali) fuori dalle mura amiche con quattro vittorie, un solo pareggio e nemmeno una sconfitta. Non è un caso che la squadra di Braglia è quella che ha vinto di più finora nel girone: 7 partite su undici (pari al 64%), in coabitazione con Virtus Entella e Reggiana. Inoltre è la squadra che nel girone ha subito meno sconfitte (2), in convivenza con Virtus Entella, Cesena e Siena. A fronte proprio di questa ultima statistica, il Gubbio ha dimostrato una efficace reazione dopo le due sconfitte casalinghe di seguito con Rimini e Reggiana. Subito dopo infatti sono arrivate tre vittorie consecutive con 7 reti segnate e appena una rete subita, in un collettivo che sta crescendo in virtù del fatto che proprio nell'ultima gara in terra sarda si è visto probabilmente il vero Federico Vazquez (efficace sia come assist man che come rifinitore tra le linee) e finalmente sembra essersi sbloccato Marco Spina in fase di finalizzazione perchè nelle ultime due gare è andato sempre a segno. In questo collettivo tuttavia emerge il ventiduenne attaccante Alessandro Arena che si sta facendo apprezzare tantissimo da Piero Braglia che lo considera un punto fermo della squadra. Arena è sempre più attenzionato, ricordando che in estate il Gubbio ha rifiutato più di un'offerta. Nella passata stagione, arrivato a Gubbio dal Messina, voluto dal diesse Davide Mignemi, il ragazzo è poi esploso sotto la guida di Vincenzo Torrente attraverso trentasei presenze con quattro gol e sette assist. Questo giovane siciliano è stato utilizzato dall'inizio in queste undici giornate con 899 minuti giocati e già tre assist tra le prestazioni sempre convincenti. Oltretutto nell'ultima partita ha tirato fuori dal suo cilindro la prima doppietta in rossoblù: prima con una esecuzione perfetta su calcio piazzato (non era mai successo prima perchè spettava a Rosaia calciare le punizioni) e poi con un tocco di esterno sinistro vellutato sottomisura angolato. L'anno scorso lo stesso Arena realizzò la prima rete in campionato alla tredicesima giornata con un tiro al volo di controbalzo ad Imola (gara terminata 2-2). Le altre reti furono messe a segno con il Montevarchi (gol decisivo per la vittoria per 1-0), in trasferta contro la Fermana (finì 1-1), e l'ultimo gol arrivò il 3 aprile 2022 alla sedicesima giornata di ritorno nella gara vinta in trasferta per 2-0 ad Ancona. Adesso Arena si sta dimostrando in crescita e un valore aggiunto, Braglia si gode lui e tutto il gruppo che per ora sta rispondendo nel modo migliore. Infatti la crescita di Arena viaggia a pari passo con la crescita esponenziale della squadra: il Gubbio rispetto alla passata stagione viaggia a +6 in classifica (23 punti oggi, 17 punti nello stesso periodo nel 2021). A Cesena un appuntamento importante per capire se la squadra ha stoffa per poter recitare un ruolo da protagonista.      

►• 29 OTTOBRE 2022
Spina: "Noi leadership? Sì, perchè abbiamo un bel gruppo". Le foto di Olbia-Gubbio
 
One, two, three. Il Gubbio ci prende gusto. Dopo l'Imolese, la squadra eugubina rifila tre gol anche in trasferta all'Olbia. Prova di autorevolezza da parte della squadra di Braglia in terra sarda. Una prima frazione di gioco praticamente perfetta. Arena apre le danze con una punizione calciata in maniera magistrale dal limite. Lo stesso Arena si ripete con un tocco morbido di esterno sinistro a pochi metri dalla porta su suggerimento di Mbakogu. Alessandro Arena strabiliante, nel vero senso della parola, come forse non si era mai visto. Il tris è ad opera di Spina che sa finalizzare con un sinistro chirurgico una bella azione tutta in velocità costruita da Vazquez dopo uno scambio in velocità con Mbakogu. Ma ecco le parole dell'attaccante Marco Spina dopo il novantesimo: "Molto contenti per la vittoria, ma noi pensiamo solo di dare il massimo in campo. Abbiamo iniziato la partita con la mentalità giusta, abbiamo avuto subito un buon approccio e abbiamo avuto una lettura perfetta della partita come mister Braglia ci aveva chiesto. Posso aggiungere che siamo stati nella circostanza precisi, ordinati, inoltre abbiamo saputo sfruttare le nostre occasioni nel modo migliore possibile. Pertanto siamo molto soddisfatti della prestazione e per il risultato su un campo che non era facile assolutamente perchè credo che l'Olbia sia una squadra tosta nonostante la posizione in classifica. Se meritiamo di essere la leadership? Sì, siamo felici, ma noi pensiamo giornata per giornata. Noi siamo un grande gruppo e lavoriamo sempre per dare il massimo. Ma restiamo sempre con i piedi per terra, così che dobbiamo fare". L'Olbia ha realizzato il gol della bandiera con un colpo di testa di Contini, imbeccato in area da un assist perfetto di Ragatzu (ex rossoblù) che è stato costretto letteralmente a predicare nel deserto. Infatti il Gubbio si è mostrato già in avvio quadrato, tonico e cinico, netta la supremazia territoriale.

►• 29 OTTOBRE 2022
Gubbio, secco 3-1 a Olbia. Arena show con doppietta su calcio piazzato e tocco morbido
 
Olbia contro Gubbio. Il trainer Braglia sceglie il modulo 4-2-3-1 con la formazione tipo. Il tecnico dei sardi Occhioni invece opta per il 4-4-2. La cronaca. Pronti e via, il Gubbio va subito in vantaggio. Al 6' è Toscano che conquista una punizione al limite su fallo di Incerti. Su calcio piazzato Arena carica il sinistro, fa il Lionel Messi di turno, con la palla che parte aggirando la barriera e sbuca all'improvviso nell'angolino basso alla sinistra del portiere: la sfera si insacca a foglia morta a fil di palo. Esecuzione perfetta. Chapeau. Al 17' ci prova La Rosa su punizione cercando di imitare l'avversario Arena in gol dieci minuti prima: tiro a girare di destro con la palla che stavolta sibila sopra il montante. Al 20' invece è Spina che si rende ficcante sulla fascia sinistra e da posizione molto decentrata cerca la porta, ma Gelmi para a terra. Al 24' è Arena (molto ispirato) che serve in profondità Mbakogu che entra in area pericolosamente, ma chiude in uscita Gelmi e para in tuffo. Al 28' tiro di destro di Renault dal limite, ma è telefonato, para a terra Di Gennaro. Al 33' il Gubbio raddoppia: va via sulla sinistra Bonini (dopo uno scambio volante con Spina) e poi serve Mbakogu che a sua volta si gira e prova un assist in area che viene deviato da Brignani, a rimorchio Arena non si fa pregare e con un tocco di esterno sinistro davanti alla porta deposita la sfera in rete nell'angolino basso. Al 35' la risposta di Incerti con un tiro da fuori area con la palla che sfiora la traversa. Al 37' occasione per Vazquez che carica il destro al limite e con un tiro rasoterra cerca di sorprendere Gelmi, però l'estremo difensore dei sardi para a terra. Al 41' arriva addirittura il tris dopo un'azione di assoluta bellezza: in pratica Vazquez dalle retrovie serve con l'esterno destro Mbakogu che prende il tempo a Brignani e porge di nuovo un assist verso Vazquez che a sua volta serve in profondità Spina che, una vola entrato in area, trova il gol con un sinistro chirurgico con la palla che rotola in fondo al sacco a fil di palo, radente. Al 45' accorciano le distanze i sardi: dal limite Ragatzu offre un assist per la testa di Contini che di testa toglie le ragnatele dal sette. La ripresa. Al 4' proteste dei locali per un contatto in area tra Contini e Corsinelli (dopo un assist pregevole di Ragatzu), ma l'arbitro fa proseguire. Al 14' è Arena show quando porta a spasso tre avversari al limite e serve un pallone al bacio per Spina che però strozza troppo il tiro di sinistro: la palla termina incredibilmente a lato da posizione favorevole. Al 21' pericolo: Ragatzu va via sulla destra e pennella in area un cross dove Contini di testa incorna a rete da distanza ravvicinata, autentico miracolo di Di Gennaro che sulla linea di porta toglie la palla che sembrava destinata in rete. Al 39' è Toscano che serve al limite Vitale che prova la rasoiata di destro, la palla colpisce la base del palo.
Tabellino: Olbia - Gubbio (1-3):
Olbia (4-4-2): Gelmi; Gabrieli (37' st Boganini), Brignani, Travaglini,
Fabbri; Renault (1' st Occhioni), Incerti (45' st Emerson), La Rosa (37' st Babbi), Sueva (42' st Konig); Ragatzu, Contini. A disp.: Van Der Want, Finocchi, Sanna. All.: Occhiuzzi.
Gubbio (4-2-3-1): Di Gennaro; Corsinelli, Signorini, Redolfi (1' st Portanova), Bonini; Toscano, Rosaia; Arena (34' st Vitale), Vazquez (29' st Artistico), Spina (17' st Morelli); Mbakogu (16' st Bontà). A disp.: Meneghetti, Tazzer, Semeraro, Bulevardi, Francofonte, Di Stefano. All.: Braglia.
Reti: 6' pt Arena (G), 33' pt Arena (G), 41' pt Spina (G), 45' pt Contini (O).
Arbitro: Virgilio di Trapani (Dell'Arciprete di Vasto e El Filali di Alessandria); quarto uomo: Galiffi di Alghero.
Ammoniti: La Rosa (O), mister Braglia (G). Angoli: 1-3. Recupero: 3' pt; 5' st.
Risultati: Undicesima Giornata - Serie C - Girone B:
Alessandria - Recanatese 0-1
49' Sbaffo (R)
Ancona - Lucchese 2-1
38' Bianchimano (L), 57' Simonetti (A), 84' Spagnoli (A)
Fermana - Imolese 1-2
30' Zanini (I), 37' Fonseca (I), 59' Fischnaller (F)
Fiorenzuola - Virtus Entella 0-1
87' Faggioli (E)
Montevarchi - Cesena 0-3
39' Udoh (C), 41' Corazza (C), 52' Calderoni (C)
Pontedera - Torres 1-0
92' Nicastro (P)
Olbia - Gubbio 1-3
6' Arena (G), 33' Arena (G), 41' Spina (G), 45' Contini (O)
Reggiana - Vis Pesaro 3-0
7' Guiebre (R), 74' Montalto (R), 78' Montalto (R)
Rimini - Carrarese 0-0
Siena - San Donato Tavarnelle 3-0
5' Disanto (Si), 71' Disanto (S), 81' Belloni (S)

►• 27 OTTOBRE 2022
Braglia: "In vetta? Ora non serve... a marzo invece. Arena la conferma, Spina è la sorpresa"
 
In vista della trasferta contro l'Olbia, parla ad ampio raggio il trainer Piero Braglia. L'allenatore, che è originario di Grosseto, si gusta il primato ma mette in guardia la sua squadra in terra sarda: "Ogni anno ha una propria storia a sè. Il Gubbio è una squadra che sta provando a fare un qualcosa di diverso, è una squadra che si diverte, è una squadra composta di ragazzi che hanno voglia di imparare e di crescere, per questo motivo si può dare di più. Ma non è facile entrare nella testa di 22 ragazzi, con nuove abitudini perchè io li martello e gli rompo le scatole in continuazione. Ogni tanto devo allentare e li devo lasciare un po' in pace, in libertà. Questa è una squadra giovane con dei valori che a volte commette dell'ingenuità. Diciamo che noi siamo in vetta perchè forse le nostre avversarie stanno andando un po' piano al momento. Noi ci divertiamo a fare le nostre partite, i ragazzi stanno facendo bene altrimenti non saremmo ora lì in alto. Ma bisogna restare tranquilli perchè essere in testa alla classifica adesso non conta nulla. Bisognerebbe esserci lì a marzo... allora sì che ci divertiamo!". Questa squadra cambia pelle a partita in corso, contro l'Imolese sono stati cambiati tre schieramenti tattici in novanta minuti: "Ma se io vedo che la squadra non sta facendo bene, io provo a cambiare. Per un motivo semplice: ho avuto la fortuna di lavorare su altri moduli, partendo dal 4-2-3-1 a volte ci siamo messi anche con il 3-4-1-2 o il 4-3-3. Dipende dall'avversario e dipende da quello che vogliamo andare a fare. Non mi frega così tanto dei moduli, a me quello che conta è vincere. Mi piace il modulo che vince e non quello che ci fa perdere. A mio avviso abbiamo toppato i primi dieci minuti contro il Rimini, altrimenti è stata la partita più bella che finora abbiamo fatto per intensità, per come siamo arrivati sul fondo per creare continuamente le occasioni contro una squadra schierata con dieci calciatori davanti alla propria area. Invece contro la Reggiana abbiamo fatto un pessimo secondo tempo. Ma tutto questo ci sta: siamo una squadra di giovani, ma ci avrei messo la firma ad inizio campionato per essere dove siamo". La vera marcia in più della squadra è il talentuoso Alessandro Arena? "Diciamo innanzitutto che noi cerchiamo di giocare da squadra. Se rimaniamo a livello tattico con tutti i reparti corti e compatti va bene, invece se ci allunghiamo troppo gente come ad esempio Ragatzu ci può mettere in difficoltà. Dobbiamo giocare sempre determinati, altrimenti le buschiamo. Per quanto riguarda Arena è una conferma per ciò che ha fatto vedere l'anno scorso, ma può fare di più. Altrettanto Spina sta facendo bene e aggiungo che per me è una sorpresa. Ma loro si devono divertire giocando a calcio. Mi meraviglia il fatto che ancora giocano in questa categoria: in Italia purtroppo conta il fisico. Se uno è alto un metro e novanta può arrivare in serie A senza problemi, quelli invece che sanno giocare a calcio li vedi quando le squadre italiane affrontano le squadre straniere: ti fanno un mazzo così grande perchè c'è gente piccola che sa giocare al pallone. Ma nel Gubbio abbiamo giovani bravi: Vitale, Di Stefano, Francofonte, Semeraro stesso che finora ha avuto poco spazio". Contro l'Olbia è una partita da prendere con le molle? "Sì, perchè loro hanno bisogno di punti ed è una squadra che ha avuto molti problemi in particolar modo a livello di infortuni. Possiede dei calciatori forti per la categoria come Emerson e Ragatzu. Queste sono tutte gare difficili, bisogna vedere uno come le interpreta perchè noi nelle ultime partite abbiamo fatto anche fatica. Non è facile rimanere sempre con la testa lucida, bisogna stare attenti su tutto al di là dell'avversario che vai ad incontrare. Se vogliamo fare un campionato per rompere le scatole a tutti non bisogna mai abbassare la guardia".

►• 25 OTTOBRE 2022
Gubbio, l'ultima volta in vetta. Dopo 6 anni a livello temporale, dopo 11 anni in terza serie
 
L'ultima volta primo in classifica. Se si guarda il dato a livello temporale ecco il precedente primato. In data 8 maggio 2016 il Gubbio chiudeva il campionato con la vittoria sul Viareggio (per 3-1) sul neutro di Città di Castello con le reti di Sciamanna, Ferretti e Romano. Quel Gubbio targato Giuseppe Magi vinse il campionato di serie D dopo una cavalcata importante nel finale di campionato con 11 vittorie ed un solo pareggio nelle ultime 12 giornate. La vetta fu conquistata il 13 marzo 2016 con la vittoria nel derby sul Gualdocasacastala per 2-1 con 1700 spettatori sugli spalti del Barbetti con le reti di Ferretti e al fotofinish di Zuppardo. Proprio il pubblico carica la squadra e al 92' trova il gol della vittoria che vale l'aggancio alla vetta in coabitazione contro il Gavorrano. Infine l'apoteosi, ancora in un altro derby: si gioca il 24 aprile, contro il Foligno, coreografia spettacolare sugli spalti, il Gubbio vince con rete di Degrassi e arriva la matematica certezza della promozione. Mentre i tifosi cantavano: "C'è un solo presidente" e "Magi uno di noi". Sono passati più di sei anni, per l'esattezza 2.359 giorni. Si parla ovviamente del campionato di serie D vinto con undici punti di vantaggio sulla seconda nella graduatoria (che era il Montecatini). In terza serie invece il primato risale ai tempi magici di Vincenzo Torrente che conquistò due promozioni di fila in due stagioni. Pertanto per trovare l'ultima volta che il Gubbio si trovava primo in classifica in serie C, bisogna risalire a questa precisa data: il 15 maggio 2011, i rossoblù fecero l'ultima partita in trasferta a Salerno e vennero sconfitti per 2-1 con rete di Gomez Taleb. Sono passati più di 11 anni, con esattezza 4.179 giorni. Il Gubbio terminò primo in classifica con sette punti di vantaggio sul Sorrento e tornò in serie B dopo 64 anni. Ma la data fatidica scolpita nella mente degli eugubini resta l'8 maggio 2011: il Gubbio infatti batte la Paganese per 3-1 con le reti di Boisfer e Gomez Taleb (doppietta) davanti a 4.200 tifosi festanti. E quella formazione conquistò il primato l'8 dicembre 2010: il Gubbio batte il Sorrento per 1-0 con rete decisiva di Gomez Taleb (dagli undici metri) davanti a 2.931 persone. La serie B fu conquistata dopo aver accumulato 20 vittorie in 33 partite (pari al 60%) quando la squadra di Torrente ha cambiato marcia precisamente da novembre 2010: tutto iniziò dalla vittoria di Bassano con rete decisiva di Borghese (nella circostanza il Direttore di Gubbiofans.it aveva curato la radiocronaca in diretta sul posto) inanellando una serie positiva di risultati con otto vittorie di fila. L'apoteosi per una intera città. Tutti i tifosi cantavano a squarciagola: "Torrente, guarda che gente" e "Torrente, sindaco". Fu omaggiata tutta la truppa, Alessandro Sandreani & company autentici gladiatori, con una città in visibilio per un traguardo storico.    

►• 24 OTTOBRE 2022
Focus. Le armi della rapidità e della duttilità. Questo Gubbio non è più una sorpresa...
 
Dopo dieci giornate cosa ci dice questo campionato. Ci dice che il Gubbio viaggia spedito al vertice della classifica e quello che sarà importante è mantenere questi livelli nel segno della continuità. Il Gubbio si trova a recitare un ruolo da protagonista in questo campionato. Per molti può sembrare una sorpresa, non per noi, perchè da questa estate scrivevamo che questo organico poteva provare a salire i gradini verso la vetta. Per qualcuno questo Gubbio è una sorpresa. Ma il Gubbio non è una sorpresa. Non bisogna valutare solo queste prime partite di campionato ma dobbiamo sommare quel percorso che ha fatto in tutto l'anno solare con grande continuità di rendimento. In estate si è fatto un mercato importante, ci sono stati degli investimenti importanti (e sicuramente maggiori delle passate stagioni) e si è preso un allenatore importante come Braglia per migliorare l'ottimo percorso iniziato con Torrente. Sulla carta sicuramente non è la squadra più forte del girone, ma non lo era nemmeno undici anni fa quando il 'dream team' costruito dal trio delle meraviglie (così era stato etichettato) Simoni, Giammarioli e Torrente riuscì a vincere un campionato con la forza del coraggio, del bel gioco e della determinazione. Pertanto può essere l'anno giusto per provare la scalata verso la serie B. I calciatori devono essere consapevoli che potrebbe essere l'anno giusto perchè le avversarie a quanto pare annaspano, alcune pretendenti non hanno continuità e non c'è una squadra 'tritatutto' come il Modena di Tesser della passata stagione. Il Gubbio in vetta è da tanto che non lo vedevamo. Perciò non vediamo motivi di non porsi limiti. Ovviamente conterà la gestione dei momenti di difficoltà che in una stagione tutte le squadre prima o poi devono affrontare. Dopo le defaillance interne con Rimini e Reggiana, il Gubbio si è ripreso subito vincendo a Fiorenzuola e in casa con l'Imolese. Non è certo mancata in questa ultima partita una fase nel quale l'Imolese ha messo in difficoltà un Gubbio contro una avversaria, quella di Antonioli, che ha cercato di mandare fuorigiri la squadra di Braglia con una trama avvolgente. Ma lo stesso Braglia ha saputo rimediare in corsa, come ammesso dallo stesso tecnico dopo il match, cambiando modulo (passando dal 3-4-1-2 al 4-3-3) per spostare l'inerzia della partita. Il Gubbio ha saputo sfruttare così al meglio le sue armi migliori nella ripresa, la rapidità e la duttilità. Il fulcro è rappresentato da un calciatore cardine. Costui ha un nome e cognome. Si chiama Alessandro Arena. É un calciatore molto veloce, dotato di grande qualità. Non ha un gran fisico, il che gli permette di essere molto rapido e bravo nel dribbling. Di ruolo esterno, può giocare sia a destra che a sinistra in un tridente offensivo: così spesso era utilizzato con Torrente quando il talento siciliano è esploso nel campionato scorso per la prima volta tra i professionisti. Ma Arena ha dimostrato che con Braglia può ricoprire anche altri ruoli con la stessa efficacia mostrando ampi margini di crescita. Le sue qualità gli permettono anche di vestire i panni del trequartista (nel 4-2-3-1 e nel 3-4-1-2) e della seconda punta (nel 3-5-2). Duttilità, dinamismo e imprevedibilità (come si è notato nel gol che ha sbloccato il risultato contro l'Imolese) sono le armi vincenti. Flash news. Sempre a pieno regime. La firma del Direttore della testata Gubbiofans.it sul quotidiano nazionale 'il Corriere dello Sport' di oggi. Leggi articolo in toto.

►• 23 OTTOBRE 2022
Braglia: "Prima lenti, poi bravi". Toscano: "La giusta mentalità". Le foto di Gubbio-Imolese
 
Uno, due tre. Con le reti di Arena, Toscano e Spina chiusa la pratica Imolese. La parola proprio ai protagonisti dei gol. Marco Toscano: "La mentalità è quella giusta. Arena e Spina sono dei calciatori molto bravi e devono continuare su questa strada perchè possono arrivare lontano. Ne avrà beneficio pure la squadra. L'alta classifica? La strada è lunga, c'è da lavorare perchè ancora non si è fatto niente. Serve questo spirito, sempre". Alessandro Arena: "Sono felice per la squadra. Partita non facile rischiando qualcosa, ma nel secondo tempo cambiando modulo abbiamo trovato più spazi, tra le linee eravamo più sciolti e sapevamo saltare l'uomo nell'uno contro uno. Proprio questo è quello che dobbiamo fare". Marco Spina: "Finalmente il gol, mentalmente mi ha liberato. Ma devo stare sempre sul pezzo. Se ho fatto gol però è merito di Arena. Ci aiutiamo l'uno con l'altro, è stata una vittoria di gruppo". Le frasi del trainer Piero Braglia: "Pensare che all'inizio siamo stati lenti, prevedibili e pure macchinosi. Avevamo sprecato tante energie a Fiorenzuola. Ci è andata bene che non abbiamo preso un gol con un rigore in movimento. Poi cambiando modulo abbiamo visto belle cose, nella ripresa ci siamo stati solo noi e abbiamo chiuso le traiettorie agli avversari. Sono soddisfatto dei ragazzi in generale ma non c'è niente di scontato. Abbiamo creato diverse occasioni, ci sono state delle buona sovrapposizioni, perciò credo che abbiamo fatto un buon secondo tempo. Noi, la capolista? Sono scene di euforia che appartengono ai ragazzi, non appartengono all'allenatore. Non mi prendo i meriti, assolutamente. I meriti sono dei calciatori, di chi ci ha costruito questa squadra e della società che ci sta accanto. Da parte mia cerco di fare il mio lavoro: a volte lo faccio bene, altre volte lo faccio male. Il primo l'ho fatto così così, ma penso che nel secondo tempo ho fatto il possibile per rimediare. In pagella? Nel primo tempo meriterei 4,5 di voto mentre nel secondo tempo mi merito un 6+". Ecco le foto della partita. Fotoservizio di Gianfranco Gavirati. Nel link a seguire.
Tabellino: Gubbio - Imolese (3-0):

Gubbio (3-4-1-2): Di Gennaro; Portanova (18' st Redolfi), Signorini, Bonini; Morelli (1' st Corsinelli), Rosaia (1' st Toscano), Bontà (1' st Francofonte), Spina; Arena; Mbakogu, Vazquez (1' st Vitale). A disp.: Meneghetti, Semeraro, Tazzer, Di Stefano, Artistico. All.: Braglia.
Imolese (3-5-2): Rossi; Zagnoni, Serpe, Eguelfi (33' st Rocchi); Cerretti, Bensaja (33' st De Vito), Zanini, Annan (12' st Stijepovic), Agyemang (21' st Faggi); Fonseca, Pagliuca (12' st Zanon). A disp.: Adorni, Molla, Fort, Scremini, De Vito, Zanon, Rocchi, Manfredonia, Stijepovic, Milani, Castellano, Diaby. All.: Antonioli.
Arbitro: Vergaro di Bari (Spataru di Siena-Caldirola di Milano); quarto uomo: Papagno di Roma.
Reti: 28' st Arena, 45' st Toscano, 49' st Spina.
Ammoniti: Zanini (I), Annan (I), Pagliuca (I), Bensaja (I) Rosaia (G), Mbakogu (G), Bonini (G)
Angoli: 9-1; Recupero: 1' pt, 4' st. Spettatori: 878.

►• 20 OTTOBRE 2022
Focus. É un Gubbio formato trasferta. Totalizzati 10 punti su 17. La chiave del rendimento
 
É un Gubbio "formato trasferta" quello che sta meravigliando i tifosi in questo inizio di stagione. Infatti in terra emiliana è arrivato il riscatto dopo due ko di fila in casa che avevano lasciato tanto amaro in bocca. Ma il cammino calcistico dà e toglie al tempo stesso. La squadra eugubina conferma che ha margini di crescita nel gioco. ll Gubbio domina il match nel primo tempo e nella ripresa ha gestito il vantaggio senza grandi affanni, complice anche una giornata no del Fiorenzuola che è sembrato poco brillante e poco reattivo in tutto l'arco dei novanta minuti. I numeri fuori dalle mura amiche parlano chiaro. Dieci punti lontano dal Barbetti sul bottino totale di 17, frutto di tre vittorie ed un pareggio, 5 gol fatti ed uno solo subito, per giunta giunto al fotofinish a Fermo. Numeri importanti anche se maturati dopo solamente nove partite di campionato. Perdipiù la formazione di Piero Braglia resta l'unica squadra imbattuta del girone in trasferta. Se invece si scrutano gli altri gironi, solo nel girone C si registra un tale primato: il Catanzaro e il Pescara non hanno subito sconfitte nelle partite esterne. Ma quello che impressiona di più è proprio il Catanzaro di Vivarini perchè è l'unica squadra di serie C imbattuta in campionato: 25 punti, 8 vittorie, un pareggio, ben 29 gol fatti (dei quali 14 in trasferta) e solo 4 reti incassate. La curiosità ci svela che l'unica sconfitta dei catanzaresi è avvenuta questa estate in amichevole proprio contro il Gubbio di Braglia (per 3-0) lo scorso 28 agosto sul neutro di Roma. Ma come dicevamo, il formato trasferta è di quelli golosi e interessanti: per la cronaca sono arrivate vittorie sui campi di Ancona, Carrarese e Fiorenzuola, oltre al pareggio in terra marchigiana contro la Fermana. Non che, beninteso, il Gubbio visto in versione casalinga non abbia convinto, anzi. Sia con il Rimini che contro la Reggiana la squadra ha fatto vedere cose buone, anche se nell'ultimo match contro i granata nella ripresa si è visto un Gubbio forse troppo timoroso e troppo superficiale nelle giocate quando specialmente la formazione allenata da Diana si è ritrovata in inferiorità numerica per tutto il secondo tempo. Ma in trasferta appare anche più semplice per i rossoblù contenere il minimo degli errori che, nelle precedenti uscite, sono stati pagati a caro prezzo. La vittoria di Fiorenzuola, va detto, è stata benedetta anche da un po' di sana fortuna che non guasta mai: vedi l'incertezza a dir poco clamorosa del portiere Battaiola che ha messo sui piedi di Mbakogu la palla che ha sbloccato il risultato ed è stata decisiva ai fini della vittoria finale. Occasioni sprecate ancora negli ultimi metri sia da Spina che da Arena: il più grande difetto risiede nella finalizzazione, attacco con le polveri bagnate ma solidi dietro. Ma questo non toglie i pregi di un Gubbio che si è mostrato quadrato e con le idee chiare. Ora serve la continuità. L'obiettivo prefissato è di fare un campionato di spessore.    

►• 19 OTTOBRE 2022
Braglia: "Cercavo delle risposte". Tabbiani: "Gubbio è attrezzato per vincere il campionato"
 
Gubbio, exploit in trasferta contro il Fiorenzuola che era imbattuto in casa. La squadra rossoblù dal canto suo mantiene l'imbattibilità fuori dalle mura amiche. Dopo una partenza sprint con due chance capitate sui piedi di Spina, arriva il gol decisivo di Mbakogu che insacca la sfera in rete di destro a porta sguarnita dopo una grave incertezza in uscita del portiere Battaiola. Poi nella ripresa è pura accademia, i rossoblù tengono la partita in mano senza grossi affanni. Il Gubbio torna a sorridere e torna alla vittoria dopo due sconfitte casalinghe. Le parole a fine match del tecnico Piero Braglia: "Cercavo una risposta anche per noi stessi dopo due ko di fila. Dobbiamo cercare di migliorare il campionato dell'anno scorso perchè i patti erano questi e cercheremo di farlo in tutte le maniere. Nonostante la nostra vittoria, il Fiorenzuola si è dimostrato veramente bravo, si vede che ha un organico ben collaudato e che gioca molto bene a calcio, infatti ho fatto i complimenti a mister Tabbiani perchè si vede la sua mano. Però ci siamo stati anche noi, siamo stati combattivi e se vogliamo fare un qualcosa di buono questa è la strada giusta. C'è stato un cambio di atteggiamento perchè già in altre partite abbiamo dimostrato di stare bene in campo e di sapere giocare a calcio. Forse eravamo diventati un po' troppo superficiali, forse pensavamo che tutto era dovuto e abbiamo preso due randellate. Spero e credo che ci siamo rimessi a posto. Questa partita deve essere un punto di partenza. Dobbiamo ritornare a fare le cose che sappiamo fare. Perchè il cambio tattico con la difesa a tre? Il Fiorenzuola è molto veloce sui lati e si sovrappongono i terzini, perciò abbiamo cercato di non fargli giocare la palla e abbiamo cercato di limitare Quaini che per loro è tanta roba. Bontà dal primo minuto? Già lo conoscevo ai tempi di Campobasso, è un animale in campo, di testa è molto forte e credo che ci può dare una grande mano. Dedico la vittoria a Giuseppe Pannacci per la scomparsa di suo padre nella settimana scorsa. Un messaggio lo manda anche tutta la squadra perchè lui deve sapere che gli stiamo tutti vicino". Le parole del trainer dei rossoneri Luca Tabbiani: "Un nostro primo tempo al di sotto delle nostre aspettative, eravamo troppo lenti e timorosi nel fare le nostre giocate propositive e questo ha permesso al Gubbio di prendere fiducia. Penso che questo Gubbio è attrezzato per vincere il campionato. Nella ripresa abbiamo avuto una buona reazione ma è stata confusionaria".

►• 19 OTTOBRE 2022 
Exploit del Gubbio a Fiorenzuola (0-1). Gol decisivo di Mbakogu su incertezza di Battaiola

Fiorenzuola contro Gubbio. Il tecnico Braglia rivoluziona la squadra cambiando anche modulo, usando il 3-4-1-2. L'allenatore dei locali Tabbiani conferma il 4-3-3. La cronaca. Al 7' occasione dei rossoblù: Bontà lancia in profondità Spina che una volta entrato in area cerca l'angolino di sinistro con un tiro radente, palla che sibila vicino al palo. All' 8' ancora Gubbio: lancio lungo di Morelli dalle retrovie, con spizzata di Mbakogu che serve Spina in area che prova stavolta il tiro radente di destro, in questa occasione però Battaiola è reattivo in tuffo respingendo la sfera a mano aperta, subito dopo sbroglia la matassa Quaini scaraventando la palla in calcio d'angolo. Al 15' però il Gubbio passa in vantaggio, stavolta con la complicità di una incertezza del portiere: dalla trequarti Rosaia lancia lungo in area dove Battaiola in uscita è incerto e con i pugni frettolosamente (e fortuitamente) consegna la palla sui piedi di Mbakogu che non si fa pregare e di piatto destro insacca la palla in rete con la porta ormai sguarnita. Risponde al 18' dal limite Mamona con un tiro in porta, ma fa buona guardia Di Gennaro che intercetta la sfera. Al 32' stop a seguire sulla destra di Morelli che serve in area Arena che si porta la palla sul sinistro e prova il tiro a girare, salva a pochi passi dalla porta Popov di testa che viene costretto a deviare la palla in calcio d'angolo. Al 45' una delle poche fiammate dei locali quando Mastroianni serve per vie trasversali al limite Oneto che calcia un fendente di destro radente, ma Di Gennaro in tuffo è vigile e ci mette una pezza. Primo tempo in favore del Gubbio che arriva sempre sulle seconde palle contro un Fiorenzuola che si è dimostrato opaco e parecchio disattento. La ripresa. Al 2' ci prova ancora Oneto dalla distanza, ma la sua rasoiata è centrale, para a terra di Gennaro. Al 6' va in serpentina Arena sulla destra e serve al limite Rosaia che prova la botta in porta, salva in extremis Bondioli di testa in volo. Al 21' proteste locali per un contatto tra Morelli e Currarino in area eugubina, ma l'arbitro è vicino all'azione e lascia proseguire. Ripresa blanda e spezzettata, per rivedere un tiro in porta bisogna aspettare praticamente il 35' quando Di Gesù prova il tiro di sinistro dal limite ma è telefonato, para senza problemi Di Gennaro.  
Tabellino: Fiorenzuola - Gubbio (0-1):
Fiorenzuola (4-3-3): Battaiola; Danovaro,
Quaini, Potop, Oddi; Currarino, Fiorini (1' st Bondioli), Stronati (25' pt Oneto) (10' st Di Gesù); Mamona (35' st Sartore), Mastroianni (35' st Scardina), Morello. A disp.: Sorzi, Yabre, Frison, Coghetto, Sussi, Iselle, Arduini, Areco. All.: Tabbiani.
Gubbio (3-4-1-2): Di Gennaro; Portanova, Signorini, Bonini; Morelli, Bontà (30' st Toscano), Rosaia, Corsinelli; Arena (23' st Vitale); Spina, Mbakogu (26' st Artistico). A disp.: Meneghetti, Semeraro, Redolfi, Tazzer, Francofonte, Vazquez, Di Stefano. All.: Braglia.
Arbitro: Petrella di Viterbo (Belsanti di Bari e Piatti di Como); quarto uomo: Maccorin di Pordenone.
Rete: 15' pt Mbakogu (G).
Espulso: 43' pt preparatore Barbiero (G) per proteste. Ammoniti: Quaini (F), Potop (F), Mbakogu (G), Currarino (F), Scardina (F). Angoli: 1-6. Recupero: 4' pt; 7' st.
Risultati: Nona Giornata - Serie C - Girone B:
Alessandria - Torres 0-0
Fermana - San Donato Tavarnelle 1-1
8' Ubaldi (S), 29' Fischnaller (F)
Fiorenzuola - Gubbio 0-1
15' Mbakogu (G)
Imolese - Carrarese 2-1
18' Fonseca (I), 32' Capello (C) rig., 95' Stijepovic (I)
Montevarchi - Virtus Entella 1-2
3' Merkaj (E), 27' Italen (M), 79' Faggioli (E)
Olbia - Ancona 2-4
8' Ragatzu (O) rig., 18' Moretti (A), 22' Petrella (A), 45' Spagnoli (A), 54' Ragatzu (O), 95' Spagnoli (A)
Pontedera - Recanatese 0-0
Reggiana - Cesena 0-1
50' Corazza (C) rig.
Siena - Rimini 0-0
Vis Pesaro - Lucchese 0-1
73' Visconti (L)

►• 18 OTTOBRE 2022
Due giornate di stop per Bulevardi. Un turno per De Simone. Ora il Fiorenzuola: la sorpresa
 
Partiamo dalle defezioni. Nella gara infrasettimanale mancherà il centrocampista Danilo Bulevardi, in quanto è stato espulso nei minuti di recupero contro la Reggiana. Il calciatore siciliano si prende due giornate di squalifica. La motivazione: «per aver tenuto una condotta violenta nei confronti di un calciatore avversario in quanto, senza contesa del pallone, per liberarsi dalla marcatura dell'avversario lo colpiva al volto con l'avambraccio, con media intensità». Non è presente nemmeno il vice allenatore Domenico De Simone perchè squalificato per una giornata. La motivazione: «durante l'intervallo ha tenuto una condotta irriguardosa nei confronti dell'arbitro all'interno dell'area antistante gli spogliatoi, avvicinandosi a meno di 50 centimetri dal viso e pronunciando frasi irrispettose». Tuttavia torna Piero Braglia in panchina, dopo aver scontato un turno di squalifica. Detto ciò, il Gubbio si prepara alla trasferta di mercoledì contro il Fiorenzuola. Da verificare le condizioni di Vazquez che si era fermato in maniera cautelativa durante l'allenamento prima del match contro la Reggiana per un risentimento muscolare. Il tecnico Braglia potrebbe anche cambiare assetto, ovvero provare la difesa a tre, ma non è poi così escluso che confermi lo stesso schieramento fin qui adottato, cioè il 4-2-3-1. Probabile undici iniziale. Di Gennaro in porta. Difesa con Corsinelli, Signorini (in ballottaggio con Portanova), Redolfi e Bonini. A centrocampo il duo di mediani Toscano e Rosaia. Possibile linea di trequartisti formata da Arena, Di Stefano (o Vazquez) e Spina (o Vitale). Come puntero Mbakogu. In casa Fiorenzuola si viaggia sulle ali dell'entusiasmo. É la vera sorpresa in questo avvio di campionato, avendo totalizzato 18 punti in classifica frutto di sei vittorie e due sconfitte (mai un pareggio), con 12 reti fatte e 4 subite. Tra le mura amiche i rossoneri hanno sempre vinto: quattro vittorie su quattro. Oltretutto i valdardesi provengono da cinque vittorie consecutive. Le uniche sconfitte sono arrivate sui campi di Pesaro e Ancona. Il tecnico degli emiliani Luca Tabbiani dovrebbe confermare il modulo 4-3-3. Questo è il probabile undici iniziale. Battaiola in porta. Difesa a quattro con Danovaro, Frison, Quaini e Oddi. Trio di centrocampisti con Oneto, Fiorini e Stronati. Di punta il trio Mamona (in ballottaggio con Morello), Mastroianni e Sartore.

►• 17 OTTOBRE 2022
Focus. Difesa, attacco, stadio: è dibattito. L'analisi dopo due sconfitte che non erano attese
 
Tra calcio giocato e stadio. Un dibattito che interseca alcuni eventi che sta creando discussione. A partire dal campo. Il Gubbio, dopo la sconfitta contro il Rimini, rimedia un'altra defaillance casalinga contro la Reggiana. Due risultati forse inaspettati dopo un avvio di campionato promettente dove la squadra rossoblù aveva ottenuto quattro vittorie e due pareggi. In particolar modo si era evidenziato il fatto che questa squadra si era dimostrata ferrea nel reparto difensivo avendo subito solo una rete in 540 minuti giocati. Nelle ultime due partite il trend si è capovolto con una situazione inusuale. La squadra di Braglia infatti ha incassato quattro gol nelle ultime due partite (due col Rimini e due con la Reggiana), tutte reti subite nei primi quarantacinque minuti. Il Gubbio, quando ha reagito, lo ha fatto in maniera tardiva e specialmente la squadra ha messo in evidenza delle carenze evidenti in fase realizzativa. Tutto bene fino alla trequarti, poi è mancata la giusta lucidità e la giusta cattiveria per depositare la palla in rete, con un Mbakogu giù di tono che ha mostrato insofferenza. La partita contro la Reggiana ha messo in risalto un fatto inconfondibile: le occasioni vanno concretizzate come è avvenuto per i granata che al minimo affondo hanno portato a casa l'intero bottino, mentre i rossoblù hanno fallito due occasioni a dir poco clamorose con Spina che sono state pagate a caro prezzo. Quando tutti nella ripresa si aspettavamo una grande reazione dei rossoblù, particolarmente dopo l'espulsione di Kabashi dopo appena 39 secondi della ripresa, in realtà si è visto un Gubbio opaco e privo di convinzione negli ultimi dieci metri. Dal suo canto la Reggiana si è mostrata squadra esperta, quadrata, che ha saputo gestire l'inferiorità numerica a suo piacimento contro un Gubbio in tono minore rispetto alle precedenti uscite. Queste due sconfitte smorzano gli entusiasmi, forse prima c'era stata troppa euforia. L'atteggiamento di questa squadra non è mai stato messo in discussione perchè ha giocato al top anche nella sconfitta contro il Rimini (a parte i primi dieci minuti iniziali sventurati), mentre contro la Reggiana c'è stato un passo indietro, in altre parole si è notata poca briosità, vivacità e spigliatezza. Ma in questi giorni fa discutere la questione stadio. Prende il via il nuovo progetto per ristrutturare lo stadio di Perugia. Cosa ci azzecca il Gubbio, direte voi. Ci azzecca perchè il patron del club biancorosso, Massimiliano Santopadre, ha dichiarato apertamente che il nuovo progetto avrà inizio per il 2024 con «due anni anni di lavori per 53 milioni di euro con uno stadio che conterrà 18.000 spettatori». Il presidente ha aggiunto che «durante i lavori, che inizierano a maggio 2024 per finire a maggio 2026, il Perugia giocherà in trasferta a Gubbio per due stagioni». Inoltre Santopadre ha parlato apertamente che ci sono stati già degli incontri con la dirigenza eugubina aggiungendo che c'è stato un confronto per realizzare una nuova curva al Barbetti e per rifare l'antistadio. Se ne farà carico in parte la società di progetto perchè ci sarà da ampliare anche la tribuna stampa nello stadio di Gubbio. Il dibattito è servito.

►• 16 OTTOBRE 2022 
Signorini: "Nè fenomeni, nè scarsi". Diana: "Cuore e anima". Le foto di Gubbio-Reggiana

Seconda sconfitta consecutiva interna con il medesimo risultato di sette giorni prima. Dopo il Rimini passa anche la Reggiana che sa capitalizzare al meglio le occasioni create: prima su rigore che è procurato da Pellegrini e trasformato da Montalto, poi lo stesso Montalto insacca di testa in rete un invito dello scatenato Guiebre. Nella ripresa, nonostante la superiorità numerica per quarantacinque minuti per via dell'espulsione di Kabashi, il Gubbio riesce solo ad accorciare le distanze su un rigore trasformato da Mbakogu. Con Braglia squalificato, in sala stampa si è presentato solo il capitano Andrea Signorini: "Non deve essere un alibi, ma ci è girato tutto storto. La partita è stata sulla stessa falsariga di quella con il Rimini. La Reggiana è stata cinica mentre da parte nostra non abbiamo saputo capitalizzare le occasioni create. Bisogna rimboccarci le maniche. Non eravamo fenomeni prima che vincevamo e non siamo scarsi adesso che perdiamo. Adesso spetta a noi, con il mister, capire gli errori che abbiamo commesso. Evidentemente dobbiamo mettere qualcosina in più: se finora abbiamo dato il 100%, d'ora in poi dovremo dare il 110%. Non è facile adesso proseguire dopo due sconfitte in casa soprattutto perchè sono venuti fuori due stop che non ci aspettavamo. Fortuna che rigiochiamo subito contro il Fiorenzuola, almeno abbiamo la possibilità da subito per riscattarci. Con ogni probabilità ci manca ancora la giusta cattiveria". Il parere del tecnico dei granata, Aimo Diana: "Tre punti importanti contro una avversaria di livello composta da gente fresca e rapida. Ma la Reggiana ha dato dimostrazione che ha cuore e anima. Ho 22 calciatori sullo stesso piano, ecco spiegato il mio stravolgimento iniziale in formazione e la squadra ha saputo soffrire. Quello che avevo chiesto: sofferenza e sacrificio. Io rischio nelle scelte perchè devo dare consapevolezza alla squadra e perchè sono tutti utili. Quando siamo rimasti in dieci siamo rimasti ancora più uniti e in maniera paradossale in inferiorità numerica è più facile difendersi perchè ti difendi più basso, dai una mano anche al tuo portiere e alzi il livello della concentrazione". Le parole del goleador Adriano Montalto: "É la vittoria del gruppo. Siamo rimasti compatti anche in inferiorità numerica. Ho visto un Gubbio molto forte perchè ci hanno concesso molto poco, sono stati rognosi e giocavano la palla, infatti si vede la mano di Braglia. Ma noi abbiamo una rosa molto competitiva in ogni ruolo e di qualità". Le parole di Sonny D'Angelo: "Sapevamo che venivamo a Gubbio per fare una guerra perchè conosco Braglia e la sua forza è l'atteggiamento. In serie C bisogna mettere l'elmetto e fare la guerra per vincere". Ma ecco le immagini (20 foto) di Gubbio e Reggiana. Fotoservizio a cura di Gianfranco Gavirati.

►• 16 OTTOBRE 2022
Gubbio, sconfitta interna contro la Reggiana (1-2). Doppio Montalto, Mbakogu non basta
 
Gubbio contro Reggiana. Il trainer Braglia conferma il 4-2-3-1 con Di Stefano trequartista (Vazquez si fa ferma durante il riscaldamento per un risentimento muscolare) a supporto del puntero Mbakogu. Il tecnico dei granata Diana opta per il 3-5-2. La cronaca. Al 16' azione sulla sinistra di Mbakogu che libera in area Spina che prova il tiro di destro a botta sicura all'altezza del dischetto, la palla viene deviata da Rossi in calcio d'angolo toccandola fortuitamente con il petto. Al 21' occasione ghiotta per il Gubbio: rilancio sbagliato di Turk, palla che arriva sui piedi di Spina che solo davanti al portiere calcia addosso proprio all'estremo difensore granata, sulla ribattuta sbroglia la matassa Rozzio. Ribaltamento di fronte (23') e gli ospiti trovano il calcio di rigore quando Bonini spinge da dietro in area Pellegrini sbucato via in velocità. Dal dischetto Montalto non sbaglia e insacca la sfera a fil di palo. Al 25' azione da sinistra di Bonini per Spina che calcia un rigore in movimento, ma respinge a pochi passi dalla porta Cremonesi, seguente sforbiciata volante di Di Stefano con la palla che sibila vicino al palo. Al 32' però gli ospiti raddoppiano: va via sulla sinistra come un fulmine Guiebre che dopo una serpentina crossa in area un assist pennellato dove Montalto è lesto sul primo palo ad anticipare tutti di testa e la palla si insacca angolata a mezz'altezza. Al 37' punizione pennellata in area da Rosaia, Signorini svetta di testa con la palla che sibila sopra il montante. La ripresa. Dopo appena trentanove secondi Kabashi commette fallo su Arena: ammonito per la seconda volta viene espulso. Al 26' ci prova Bulevardi dalla distanza ma il suo destro è respinto da Turk in tuffo. Al 31' si fa tutto il campo Guglielmotti, scambia in velocità con Guiebre, e una volta entrato in area prova la girata di sinistro, si salva in tuffo Di Gennaro e respinge la sfera. Al 39' calcio di rigore per il Gubbio quando su lancio di Bulevardi in area Guiebre mette giù Spina. Dal dischetto Mbakogu insacca infilando la palla angolata. Al 48' viene espulso Bulevardi per fallo di reazione su Sciaudone. Cala il sipario dopo otto minuti di recupero.      
Tabellino: Gubbio - Reggiana (1-2):
Gubbio (4-2-3-1): Di Gennaro; Corsinelli (1' st Morelli), Signorini, Redolfi, Bonini;
Rosaia (27' st Francofonte), Toscano (9' st Bulevardi); Arena (28' st Semeraro), Di Stefano (9' st Artistico), Spina; Mbakogu. A disp.: Meneghetti, Portanova, Tazzer, Bontà, Vitale. All.: Braglia (squalificato, in panchina De Simone).
Reggiana (3-5-2): Turk; Luciani (29' st Laezza), Rozzio, Cremonesi; Libutti, Kabashi, Rossi (43' st Sciaudone), D'Angelo (29' st Guglielmotti), Guiebre; Montalto (8' st Nardi), Pellegrini (29' st Lanini). A disp.: Venturi, Cauz, Orsi, Rosafio. All.: Diana.
Arbitro: Galipò di Firenza (Festa di Avellino e Bocca di Caserta); quarto uomo: Vingo di Pisa.
Reti: 23' pt Montalto (R) rigore, 32' pt Montalto (R), 39' st Mbakogu (G) rigore.
Espulso
1' st mister De Simone (G) per proteste; 1' st Kabashi (R) per somma di ammonizioni; 47' st mister Diana (R) per somma di ammonizioni; 48' st Bulevardi (G) per fallo di reazione. Ammoniti: Bonini (G), Pellegrini (R), Luciani (R), Artistico (G), Guglielmotti (R), Rossi (R), Turk (R). Angoli: 2-2. Recupero: 1' pt; 8' st. Spettatori: 1521 (439 abbonati); di cui 217 da Reggio Emilia.
Ottava Giornata - Serie C - Girone B:
Ancona - Fermana 2-1
12' Spagnoli (A), 46' Di Massimo (A), 88' Pinzi (F)
Carrarese - Pontedera 1-0
60' Energe (C)
Cesena - Imolese 4-0
20' Chiarello (C), 22' Corazza (C), 41' Corazza (C), 87' Corazza (C)
Fiorenzuola - Montevarchi 1-0
31' Stronati (F)
Gubbio - Reggiana 1-2
23' Montalto (R) rig., 32' Montalto (R), 84' Mbakogu (G) rig.
Recanatese - Lucchese 0-0
Rimini - Vis Pesaro 5-0
4' Gabbianelli (R), 14' Gabbianelli (R), 20' Delcarro (R), 24' Santini (R), 65' Santini (R)
San Donato Tavarnelle - Alessandria 0-1
71' Filip (A)
Torres - Siena 2-0
45' Liviero (T), 50' Ruocco (T)
Virtus Entella - Olbia 2-1
37' Zamparo (E), 58' Bellodi (O), 80' Merkaj (E)

►• 14 OTTOBRE 2022
Braglia: "Con identità ma serve cattiveria". Giammarioli: "Gubbio quadrato e imprevedibile"
 
Verso la partita contro la Reggiana. Il tecnico Piero Braglia, che non sarà in campo, parla così in vista di questo match clou: "La classifica parla da sola, affrontiamo una squadra prima in classifica e ben quadrata, con calciatori importanti e che può disporre di un budget enorme. Noi proveniamo da una sconfitta che per come è arrivata mi girano ancora le scatole. Nei primi dieci minuti contro il Rimini ho fatto vedere ai ragazzi le immagini per quello che abbiamo combinato. Significa che il mio staff non è stato bravo per farsi capire, significa che non eravamo concentrati e attenti come altre volte. Perciò non dobbiamo scendere di livello perchè non ci possiamo permettere di sbagliare soprattutto contro avversarie con certi valori, perchè poi gli errori si pagano a caro prezzo e si prendono due labbrate. Giochiamo sempre con quattro under, perciò ci sta che un ragazzo a volte si rilassa un attimo e ci sta anche che un allenatore può combinare qualche casino. Chi non fa niente, non sbaglia. Noi abbiamo la nostra identità, abbiamo le idee ben precise, però in campo ci sono anche gli altri. Se a questa squadra manca la concretezza? In effetti si sono visti tanti traversoni dal fondo, ma riempivamo poco l'area avversaria. Al di là di Mbakogu mi auguro che si sblocchi anche Vazquez: sta facendo degli inserimenti importanti ma deve essere più cattivo in area di rigore. Mentre Mbakogu sta crescendo di condizione, ma un conto è allenarsi e un contro è giocare. Non sarò alla guida dal campo? Sono tranquillo perchè De Simone già lo ha fatto altre volte e fa più casino di me in panchina. Il modulo? Altre volte si è cambiato schieramento, si è provata pure la difesa a tre, ma non credo che cambierò assetto perchè la squadra si sta esprimendo bene e quindi non vedo la necessità di toccare qualcosa, anche perchè non posso buttare un mese e mezzo di lavoro. Se vedo che faremo fatica, ci metto due secondi a ribaltare tutto. A me non piace perdere o partecipare, tanto per essere chiari". Parla l'ex diesse eugubino Stefano Giammarioli e lo fa tramite la 'Gazzetta di Reggio': «Il Gubbio è una squadra quadrata, imprevedibile, con giocatori interessanti e che punta su una difesa molto solida. Poi ha attaccanti veloci come Arena e Spina, e ha calciatori che negli spazi possono fare male. Sono certo che per la Reggiana sarà una partita molto tosta, il Gubbio sarà un avversario ostico».

►• 13 OTTOBRE 2022 
Match clou, con la Reggiana un reale banco di prova. Dilemma modulo e l'ipotesi specchio

Contro la favorita numero uno. Contro la Reggiana allenata da Aimo Diana che l'anno scorso è stata protagonista di un duello incredibile con il Modena di Tesser che poi si è aggiudicato il campionato. I granata finora hanno ottenuto cinque vittorie in sette partite e subito due sconfitte, entrambi fuori dalle mura amiche (11 reti fatte e 7 subite). In pratica la Reggiana ha perso in trasferta a Siena (1-0) e con il Fiorenzuola (5-0). Il tecnico Diana di solito utilizza il 3-5-2. Domenica scorsa è sceso in campo con questa formazione iniziale. Turk in porta. Difesa a tre con Luciani, Rozzio e Cremonesi. Quintetto di centrocampo con Guglielmotti, Nardi, Rossi, Sciaudone e Guiebre. Attacco formato dal duo Montalto e Lanini. In casa rossoblù mancherà in panchina il tecnico Braglia, squalificato, pertanto la squadra sarà guidata dal vice De Simone. Probabile la conferma del 4-2-3-1, anche se con Braglia non c'è nulla di scontato e ci potrebbe essere uno schieramento a sorpresa (3-5-2- o 3-5-1-1). Probabile conferma di questi undici iniziale con alcuni ballottaggi. Di Gennaro in porta. Difesa con Corsinelli, Portanova (oppure Signorini), Redolfi e Bonini. Duo di centrocampo con Toscano e Rosaia. Trio di trequartisti basato su Arena, Vazquez (oppure Bulevardi) e Spina. Il puntero è Mbakogu. Un match importante per entrambe le squadre. Da una parte una Reggiana che vuole essere protagonista in campionato, dall'altra parte un Gubbio che vuole dimostrare tutto il suo valore dopo un avvio di torneo promettente ed è alla ricerca di riscattare la sconfitta interna contro il Rimini. L'anno scorso venne fuori una vittoria per il Gubbio per 2-1. In rete prima Doudou Mangni, pareggio di Cremonesi e gol vittoria nella ripresa di Migliorini, con Torrente in panchina. Nel match del 23 febbraio 2020 venne fuori uno 0-0 tra il Gubbio sempre allenato da Torrente e la Reggiana di Alvini (che poi vinse i playoff e salì in serie B): quella fu l'ultima partita di quel campionato perchè subito dopo ci fu il repentino scoppio della pandemia ed iniziò il primo lockdown di massa della storia. Il 29 ottobre 2017 venne fuori una vittoria: 1-0 in casa con la formazione allenata da Dino Pagliari e il Gubbio si impose per mezzo di un autogol di Manfrin.

►• 12 OTTOBRE 2022 
Pellegrini: "Sono contento di tornare a Gubbio". Braglia è squalificato per una giornata

É stato attaccante del Gubbio nella stagione 2020-2021. É esploso con la squadra di Torrente nella seconda parte di stagione (segnando sei reti) e fu protagonista nel derby vinto contro il Perugia per 3-2 il 17 marzo 2021 perchè realizzò la terza segnatura contro i grifoni. Stiamo parlando di Jacopo Pellegrini che adesso veste la casacca della Reggiana. Domenica perciò sarà l'ex di turno. La punta scuola Sassuolo parla così della sfida clou di Gubbio con il portale web Tuttoreggiana.com: "Sono contento di tornare a Gubbio, penso che potremo ottenere un risultato importante. Dall'inizio o da subentrato spero di dare una mano. Il Gubbio mette in difficoltà tutti, soprattutto quando gioca in casa e quindi noi dovremo dare il massimo. La vittoria con l'Ancona ha riportato certezze che si erano perse dopo Fiorenzuola. Penso che già a Gubbio avremo un gioco più fluido e si tornerà a vedere la Reggiana che dobbiamo essere. Sappiamo di avere dei leader su cui fare affidamento. É stata dura perdere per 5-0 a Fiorenzuola, non si digerisce così facilmente, ma abbiamo lavorato duramente per tornare subito alla vittoria. Non va cancellato il fatto che finora abbiamo vinto cinque partite su sette. Vedo che ci sono squadre competitive, ma c'è tanto equilibrio. Il gruppo è formato da uno zoccolo duro che ha fatto 86 punti nella scorsa stagione. Nelle ultime gare non abbiamo messo in mostra le nostre potenzialità, però siamo una squadra che può fare bene e nella verticalità mi ci ritrovo. Indossare questa maglia è un sogno che si realizza, emozionante giocare davanti ai nostri tifosi, li sentiamo sempre e ci sono utili quando soffriamo". Altre notizie. Piero Braglia viene squalificato per un turno dal Giudice Sportivo per recidività in ammonizione dopo la quinta infrazione: perciò in panchina guiderà la truppa rossoblù domenica il vice allenatore Domenico De Simone, che rientra appositamente dopo aver scontato un turno di squalifica perchè era stato espulso a Carrara.  

►• 11 OTTOBRE 2022
L'intervista. Zoppis: "Gubbio di carattere. Mbakogu mi piace. Arena, Spina, la coesistenza..."
 
Era il bomber veramente amato da tutti. A fine anni '80 aveva fatto una caterva di gol con la maglia rossoblù. Parla con noi Rosario Zoppis. Domenica è andato a vedere Gubbio-Rimini. Ecco qual è il suo giudizio: "É la prima partita che ho visto del Gubbio quest'anno e ho avuto la sensazione che si tratta di una buona squadra in generale. Credo inoltre che ci siano margini di miglioramento". Cosa è piaciuto e cosa è piaciuto di meno? "Due sono i fattori positivi. Mi è piaciuta la reazione con una squadra che ha mostrato di non abbattersi dopo aver preso due gol all'inizio. Il Gubbio ha mostrato carattere e questo aspetto è molto importante nel calcio. Credo che il mister (Braglia ndr) sia stato contento della reazione. In avvio ci sono state due disattenzioni grazie alla caparbietà del Rimini che ha iniziato la partita con veemenza. In secondo luogo vorrei citare un calciatore". Prego, dica? "Io, essendo stato un attaccante, naturalmente non posso che sottolineare la validità di Mbakogu: certo, non è che io scopro l'acqua calda, tuttavia mi è sembrato un centravanti che può fare assolutamente la differenza, ma dovrà essere aiutato dai compagni di squadra. Sia Arena che Spina possono essere adatti per supportare il suo gioco, però questi due vederli giocare tutti e due insieme non lo so... mi lascia qualche dubbio. É un'idea mia, per carità, ma io la vedo così". Questo Gubbio può giocarsela fino alla fine al vertice della classifica? "Non conosco bene il girone, ma rispetto al Gubbio degli anni scorsi può sicuramente dire la sua fino alla fine senza nessun problema per i valori che ho visto in campo. Credo che ci siano dei margini di miglioramento, ma questo spetta al mister dover poter intervenire per potenziare qualche zona del campo o fare qualche rivisitazione. Però Braglia ha la giusta esperienza per saperne più di me e in cuor suo penso che lo sappia dove intervenire. Detto ciò, la squadra la vedo predisposta per fare un ottimo campionato". Che intende dire quanto parla di riconsiderazione, a livello tattico o a livello di interpreti? "A livello di elementi: ovviamente io parlo per quanto ho potuto vedere, ma sicuramente il mister avrà dei calciatori e una panchina valida per fare le opportune accortezze". Resta inalterata quell'imbattibilità di Landi del 1988 con dieci gare senza subire delle sconfitte e all'epoca proprio Zoppis realizzò 6 reti in quell'arco di partite: "Con tutta sincerità quando domenica ero in tribuna e guardavo il tappeto verde, è tornato il pensiero quando correvo e avevo voglia di fare gol per vincere. Ho ricordi troppo belli, ancora vivi e che rimangono sempre nel cuore. All'epoca eravamo una squadra brava, un'ottima società, un ottimo allenatore, un ambiente straordinario con dei tifosi (come adesso) meravigliosi. Momenti belli che non potranno essere mai dimenticati". Ci ricordiamo che da anni Zoppis si batte per vedere in campo un eugubino con la maglia rossoblù. Ancora oggi sposa questa causa? "Bravo! Gli eugubini, esatto. Questo in effetti è un elemento che cercavo e infatti ho chiesto: ma non c'è nessun eugubino in squadra? Mi hanno risposto di no. É un grande peccato perchè una città come Gubbio merita almeno tre calciatori titolari eugubini in squadra, è stata sempre la mia aspettativa. Se fossi in società, io vorrei tre o quattro eugubini in campo: li andrei proprio ad allevare, a scovarli, a curare e gestirli". Con queste parole ci torna in mente un articolo datato 6 marzo 1988: «É un Gubbio fatto in casa, con i magnifici sette: Baldinelli, Ragnacci, Pugnitopo, Zoppis, Bettelli, Bonifazi, con l'aggiunta di Riommi che risiede a Valfabbrica».

►• 10 OTTOBRE 2022
Focus: stop all'imbattibilità, approccio fatale. Resiste ancora il record di Landi del 1988
 
C'è sempre una prima volta. Se n'è andata l'imbattibilità di Braglia e un piccolo contraccolpo è tuttavia inevitabile perchè la prima sconfitta del nuovo ciclo non fa bene all'autostima del Gubbio e con ogni probabilità lo ha riportato bruscamente sulla terra, dopo la partenza sprint (4 vittorie e due pareggi) che aveva fatto sognare squadra e tifosi. Nonostante ciò, ad onor del vero, va detto che non c'è niente di irreparabile perchè i rossoblù restano sulla scia delle prime posizioni e adesso potranno approfittare della sfida di domenica contro la Reggiana per rimediare a quegli errori commessi in avvio di gara contro il Rimini. Infatti c'è stata una prima volta anche nei gol subiti. Finora il Gubbio non aveva mai subito un gol in casa, non solo, aveva incassato un solo gol in sei partite, peraltro su una rete al 95' a Fermo ad opera di Gkertsos (ma in verità era un autogol perchè l'ultimo tocco è stato di Bonini). In questa partita contro il Rimini invece è successo quello che nessuno si sarebbe mai aspettato: un uno-due micidiale nel giro di cinque minuti a cavallo tra il quarto e il nono minuto del primo tempo con due diagonali fotocopia di Tonelli e Gabbianelli. I romagnoli hanno giocato sull'effetto sorpresa, come del resto aveva fatto il Gubbio a Carrara nel primo tempo, premendo alto con un pressing sui portatori di palla. La reazione è stata importante e i rossoblù potevano addirittura pareggiarla la partita dopo i primi dieci minuti di sbandamento e avevano tutto il tempo perchè ancora c'erano ottanta minuti da giocare, ma è mancata la stoccata vincente e solo un autogol di Pietrangeli (su tiro di Vazquez) ha bucato la porta di Zaccagno. Un segnale tangibile che evidenzia che la mole di gioco non è stata accompagnata dalla concretezza e in fase di finalizzazione manca ancora qualcosina a questa squadra per fare il salto di qualità. Ma soprattutto bisogna riflettere sugli errori commessi senza però smarrire per strada le certezze fin qui conseguite. Adesso il rischio maggiore sembra proprio questo: che il Gubbio scenda di colpo dalla nuvoletta su cui era volato con l'arrivo di Braglia, passando con disinvoltura da un successo all'altro. Ora è arrivata invece la prima sconfitta e i rossoblù dovranno avere la forza di assorbirla, riscattandosi subito in campionato. Il match clou di domenica contro la Reggiana arriva proprio a fagiolo. La statistica ci dice che la striscia positiva di Braglia in questo avvio di campionato termina dopo sette giornate e non era mai successo prima in terza serie dopo la retrocessione dalla serie B nel 2012, neanche quando il Gubbio vinse il campionato di Prima Divisione nel 2011 con Torrente in panchina. In quella stagione (2011-2012) infatti l'avvio non fu dei migliori, con tre sconfitte nelle prime sette partite, ma poi Torrente fece l'exploit con otto vittorie di seguito tra fine novembre ed inizio gennaio. Mentre resiste il record ottenuto nel 1988-1989, era il campionato di serie C2. Il Gubbio perse l'imbattibiltà all'undicesima giornata a San Marino con l'ultima in classifica (rete decisiva su rigore di Rossi) e con gli eugubini in testa. Quella sconfitta contribuì al record di vincita per il famoso 'tredici' al Totocalcio: quattro miliardi 361 milioni e 200 mila lire. Nelle prime dieci giornate di campionato quel Gubbio, che era allenato all'epoca da Giampaolo Landi, ottenne 6 vittorie e 4 pareggi, 14 reti segnate (sei delle quali realizzate da Rosario Zoppis) e solo due reti subite. Il Gubbio terminò il campionato al sesto posto.

►• 09 OTTOBRE 2022
Braglia: "Troppo dolci nei contrasti". Gaburro: "Buon approccio". Le foto di Gubbio-Rimini
 
Gubbio, primo stop. Il Rimini vince per 2-1 al Barbetti e così dopo sette giornate la squadra di Braglia perde l'imbattibilità. Sono fatali i primi nove minuti quando Tonelli e Gabbianelli infilano la porta di Di Gennaro con due diagonali angolati. Il gol della bandiera dei rossoblù è un autogol di Pietrangeli su tiro di Vazquez. Da rivedere un fallo di mani di Pasa in area ospite su rovesciata di Vazquez ad inizio ripresa sul quale gli eugubini hanno protestato parecchio. Ecco le parole del trainer Piero Braglia a fine match: "Ci sono stati dieci minuti di ritardo prima di entrare in partita? Sì, la penso proprio così. Siamo stati troppo buoni, troppo dolci anche nei contrasti. Inoltre abbiamo regalato due gol che tra l'altro sembravano in fotocopia. Poi è difficile rimontare una partita del genere. Ma noi ci abbiamo provato lo stesso, alcune situazioni non sono girate per il verso giusto. Dopo di chè abbiamo fatto anche una buona gara con intensità, però adesso vallo a raccontare agli altri che abbiamo perso. Ci girano le scatole perennemente. Il mani di Pasa in area? Per me era netto, poi se il regolamento è cambiato ce lo dicano apertamente, ma ormai dipende sempre dall'interpretazione all'arbitro: all'inizio gli ho chiesto se si era portato dietro il fischietto. Nonostante ciò, ribadisco: nei primi dieci minuti noi non siamo pervenuti perdendo dei contrasti anche nella nostra area e per una squadra come la nostra è un fatto grave perchè non ce lo possiamo permettere assolutamente. Fino adesso non avevamo sbagliato l'approccio, stavolta è successo. La colpa è di tutti, del sottoscritto e dei calciatori. Quei dieci minuti così non si spiegano. Tuttavia è una sconfitta che non mi preoccupa: la prestazione c'è stata e gli episodi sono stati determinanti, ma dobbiamo ritrovare quella cattiveria che ci aveva contraddistinto. La curva era più numerosa del solito, ci ha fatto piacere e alla fine i tifosi ci hanno pure applaudito. Appunto per questo, ci girano le scatole lo stesso". Le parole del trainer dei romagnoli Marco Gaburro: "Siamo orgogliosi per lo spirito di sacrificio della squadra. Abbiamo fatto due gol straordinari dopo una partenza importante, frutto di un approccio non timoroso. Poi è venuta fuori la forza del Gubbio a livello di impatto e di volume. Abbiamo fatto di tutto per non abbassarci e si poteva andare anche sul 3-0 per quel gol annullato sul quale andrei a rivederlo perchè il fallo fischiato su Vano è dubbio. Però poteva segnare pure il Gubbio perciò va bene così perchè abbiamo lottato". L'autore del gol, Simone Tonelli: "Sul gol sono stato fortunato sul rimpallo, ma poi la palla l'ho calciata molto bene in diagonale. Che emozione e un grazie ai tifosi al seguito. Sul campo della capolista è un risultato importante". Il parere del difensore biancorosso Tommaso Panelli: "Partita difficile ma siamo stati bravi a sbloccarla con il doppio vantaggio e poi il Gubbio ci ha attaccato con tutti gli uomini. Ma voglio lodare tutta la squadra per l'atteggiamento sul campo della capolista. Due squadre che hanno giocato a viso aperto". Le 20 immagini del match. Fotoservizio di Gianfranco Gavirati.

►• 09 OTTOBRE 2022
Gubbio, primo stop: ko in casa col Rimini (1-2). Tonelli, Gabbianelli e autogol Pietrangeli 
 
Gubbio contro Rimini. Il trainer Braglia conferma la formazione di Carrara con lo stesso modulo, cioè il 4-2-3-1. Biancorossi di Gaburro che invece si schierano con il 4-3-3. La cronaca. Pronti e via. Al 4' i romagnoli vanno subito in vantaggio: pressing sulla trequarti di Delcarro che serve Gabbianelli che apre al limite per Tonelli che vince con destrezza il contrasto prima con Bonini e poi con Portanova, e una volta entrato in area fa partire un tiro di sinistro filtrante con la palla che si insacca a fil di palo radente. Al 9' arriva pure il raddoppio ospite: stavolta è Pasa che vince un contrasto sulla sinistra e mette una palla filtrante in area dove Vano appoggia a rimorchio verso Gabbianelli che fa partire un tiro di sinistro al volo in diagonale con la palla che si insacca a fil di palo radente. Al 16' è Bonini che lancia lungo verso Mbakogu che supera il diretto avversario in velocità e una volta entrato in area calcia di sinistro, Zaccagno con i pugni si salva in angolo. Al 25' ci prova Vazquez con un tiro di destro di controbalzo dai venticinque metri, palla a spiovere che sfiora il montante. Al 42' si mette in proprio Arena che da destra entra in area e prova il tiro di sinistro radente, palla che però sfila sul fondo. Al 45' ghiotta occasione per il Gubbio: da calcio piazzato Arena fa spiovere una palla in area dove Bonini colpisce a botta sicura di testa, autentico miracolo di Zaccagno che in volo con la mano aperta toglie la palla dalla porta che sembrava indirizzata in rete. La ripresa. Al 6' proteste del Gubbio quando Vazquez ha provato la sforbiciata in area con la percezione che Pasa sembra toccare la palla con la mano sinistra, ma il direttore di gara fa proseguire l'azione. Al 15' su cross di Corsinelli in area prova la sforbiciata Mbakogu, ma non ha fortuna perchè la palla viene respinta in fase di copertura da Pietrangeli. Al 25' il Gubbio accorcia le distanze: rilancio errato di Zaccagno, raccoglie palla Arena sulla trequarti che serve un passaggio filtrante per Vazquez che calcia in porta in diagonale, palla viene deviata in scivolata da Pietrangeli nella propria porta. Al 37' si fa pericoloso Arena davanti al portiere ma Zaccagno si salva in extremis con i piedi in scivolata.         
Tabellino: Gubbio - Rimini (1-2):
Gubbio (4-2-3-1): Di Gennaro; Corsinelli (26' st Morelli), Portanova (21' st Signorini), Redolfi, Bonini; Toscano, Rosaia (21' st Bulevardi); Arena, Vazquez, Spina (26' st Di Stefano); Mbakogu
(26' st Artistico). A disp.: Meneghetti, Semeraro, Tazzer, Bontà, Francofonte, Vitale. All.: Braglia.
Rimini (4-3-3): Zaccagno; Laverone (35' st Gigli), Panelli, Pietrangeli, Regini;
Delcarro (20' st Piscitella), Pasa, Tonelli (20' st Rossetti); Gabbianelli (9' st Tanasa), Vano (35' st Tofanari), Santini. A disp.: Galeotti, Lazzarini, Haveri, Acquistapace, Accursi, Rosso, Ejango, De Rinaldis. All.: Gaburro.
Reti: 4' pt Tonelli (R), 9' pt Gabbianelli (R), 25' st Pietrangeli (R) autogol.
Arbitro: Scatena di Avezzano (Starnini di Viterbo e Catallo di Frosinone); quarto uomo: Bocchini di Roma 1.
Ammoniti: mister Braglia (G), Rosaia (G), Panelli (R), Santini (R), Pasa (R), Vazquez (G), Delcarro (R), Portanova (G), Vano (R), Rossetti (R), Signorini (G), Bontà (G). Angoli: 12-3. Recupero: 1' pt; 7' st. Spettatori: 1659 (439 abbonati), di cui 182 da Rimini.
Risultati: Settima Giornata - Serie C - Girone B:
Alessandria - Pontedera 2-3
10' Aurelio (P), 14' Speranza (A), 18' Cioffi (P), 29' Catanese (P), 47' Pagani (A)
Fermana - Virtus Entella 0-1
42' Tenkorang (E)
Gubbio - Rimini 1-2
4' Tonelli (R), 9' Gabbianelli (R), 70' Pietrangeli (R) aut.
Imolese - Recanatase 2-1
7' Ventola (R), 35' De Feo (I), 72' De Feo (I)
Lucchese - Torres 0-0
Montevarchi - Carrarese 2-1
23' Gennari (M), 60' Capello (C), 64' Giordani (M) rig.
Olbia - Fiorenzuola 1-2
31' Morello (F), 39' Mastroianni (F), 86' Nanni (O)
Reggiana - Ancona 1-0
11' Simonetti (R) aut.
Siena - Cesena 0-0
Vis Pesaro - San Donato Tavarnelle 1-0
62' Fedato (V)

►• 07 OTTOBRE 2022
Braglia: "Per vincere serve fortuna e crederci". Le foto con l'allenatore nel nostro reportage
 
Conosciamo a fondo il tecnico Piero Braglia. Prima con la nostra carrellata di immagini che trovate nel link. Poi ecco con le parole del tecnico con domande secche e risposte secche. La squadra come sta? "Mentalmente sta bene. Quando si vince va bene. C'è un buon gruppo che va d'accordo. Non siamo una squadra che aspetta, siamo una squadra che cerca di aggredire e cerca di imporre le qualità che abbiamo con calciatori veloci. Giochiamo abbastanza stretti e corti. Per ora questi ragazzi meritano un grande applauso". Squadra che spesso cambia modulo, è un suo modo di fare calcio? "Ma qua ho trovato terreno fertile. C'era già la mano dell'ex allenatore (Torrente ndr) e giocavano con il 4-3-3. Perciò io ho fatto solo il mio lavoro, ovvero per quindici giorni abbiamo giocato con la difesa a tre per creare delle alternative. Però la base per lavorare c'era già, Redolfi, Bonini e Signorini c'erano già. A centrocampo c'erano già Bulevardi e Francofonte. Niente stravolgimenti, non ci siamo inventati niente". Quando si cambia schieramento tattico, lo si fa perchè? "Quando vedo che la squadra va in difficoltà. Mercoledì avevamo iniziato con il 4-3-1-2 ma delle cose non mi sono piaciute, perciò è inutile fare determinate cose se non portano a niente. Così volevo più ampiezza e ho giocato con il 3-5-1-1 o 3-5-2, dipende dai movimenti". Ma come vive Braglia la vigilia di una partita, è teso o tranquillo? "La partita si prepara prima. Ma come persona solo dopo pranzo, prima della gara, per davvero comincio a pensare alla gara. L'ho vissuta così anche prima quando ero calciatore. Cioè, mi preparavo solo quando salivo le scalette. Prima rompevo le scatole a tutti, ma qua lo faccio di meno perchè ovviamente ho un altro ruolo e se mi venissero tutti dietro verrebbe fuori un casino. Alla fine mi interessano solamente i calciatori, sono loro che vanno in campo. Io, male che vada, gli rompo le scatole". Dal lato della sua esperienza, per vincere i campionati cosa serve? "Si devono abbinare diverse situazioni. Ci vuole fortuna. Inoltre si devono portare i calciatori a crederci sempre. Quando ero a Cosenza nessuno credeva in noi: ai playoff abbiamo cambiato atteggiamento, bisogna credere in quello che si fa e infatti siamo arrivati fino in fondo vincendo. Credo che siano molto importanti le motivazioni dei ragazzi e di quello che vogliono fare nella propria vita: in serie C non ci sono grandi guadagni, se invece si sale di categoria raddoppia lo stipendio e si cambia la vita. Serve una certa mentalità, prima di batterci dobbiamo morire". Sui tifosi dice: "Non concepisco la curva ospite che agevola il settore dei tifosi di casa. Quelli fanno sentire la loro voce, gli altri sono in fondo alla strada. Credo sia un controsenso. Se una squadra vuole lottare per un qualcosa di importante, il calore dei tifosi ti porta cinque-sei punti in una stagione. Ti cambia una stagione. Un pubblico di casa lontano dai ragazzi, non lo concepisco. Così non aiuta la squadra. Quando sento le motivazioni, mi viene da ridere. In una partita di calcio serve tutto". Sulle strutture per gli allenamenti dice: "Ci troviamo bene al Beniamino Ubaldi quando il terreno assorbe bene. Il problema è che andrebbe rullato. Penso che sia il minimo. Capisco che è difficile trovare dei campi, non vedo tante collaborazioni qui a Gubbio fra la nostra società e quelle che ci girano intorno. Cercherò di parlare con il presidente e cercheremo di spostarci un po'. Siamo perennemente alla ricerca dei campi durante la settimana. Poi se piove, non ne parliamo nemmeno. Siamo in difficoltà perchè non possiamo usare lo stadio e oltretutto non possiamo andare nell'antistadio perchè le misure non sono adeguate. Il presidente (Notari ndr) ha detto che sistemerà al meglio le cose, del resto vogliamo lavorare al meglio. Ne abbiamo bisogno come squadra".

►• 06 OTTOBRE 2022
Mbakogu: "Torniamo in B. Il Gubbio è forte, vedo dei talenti". Stadio, Perugia verso Gubbio
 
Jeremy Mbakogu, che sorpresa. Da quando è arrivato a Gubbio non ha mai parlato ai taccuini dei giornalisti nemmeno quando ha messo i piedi per la prima volta nella città dei Ceri. Per trovare le sue prime dichiarazioni bisogna leggere il quotidiano del 'Corriere dell'Umbria'. Proprio le sue parole sono davvero una sorpresa. Mbakogu non si nasconde dietro ad un dito e parla chiaramente così: «Forza Gubbio, torniamo in B». Questo è il titolo. Le altre sue dichiarazioni, eccole: "La presenza del mister (Braglia ndr) è stata fondamentale per convincermi. É un tecnico che riesce a stimolarmi e tirare fuori il meglio di me. Sono qua per rilanciarmi e tornare ai massimi livelli. Il Gubbio è forte e ci sono tanti talenti pronti ad esplodere. Sta solo a noi seguire bene il mister e bisogna stare sempre sul pezzo. Sarebbe molto bello tornare in serie B con questa maglia. Come obiettivo punto alla doppia cifra di gol segnati. Anche a Carrara volevo fare gol, ma il loro portiere (Satalino ndr) aveva deciso il contrario e sul tiro che ha deviato sul palo gli ho fatto i complimenti. Ma una delle cose ai cui tengo di più è far divertire la gente che ci viene a vedere". L'articolo integrale. Ma in questi giorni tiene banco la questione stadio. Il patron del Perugia, Massimiliano Santopadre, ai canali di 'Umbria Tv' ha svelato la realizzazione di un progetto concreto per realizzare un nuovo stadio nel capoluogo umbro perchè "se il club biancorosso, - ha spiegato lo stesso presidente -  vuole entrare nell'elìte del calcio italiano deve farlo attraverso lo stadio". Ma durante i lavori ci sarà la necessità di giocare per due anni lontano dalla città e si parla proprio della città di Gubbio. Notizia che trova conferma dalle nostre parti. Infatti il presidente Sauro Notari ha svelato alcuni retroscena sulla questione che si sta sviluppando: "Ho avuto già un incontro con alcuni dirigenti del Perugia nei miei uffici. Abbiamo parlato, analizzato, valutato con grande attenzione tutta la situazione. Tutte le problematiche saranno ponderate in maniera generale e saranno frutto di altri incontri prima di prendere una decisione".     

►• 05 OTTOBRE 2022
Il Gubbio vince in Coppa con la Recanatese (2-1). Al secondo turno giocherà con il Pescara
 
Coppa Italia. Il Gubbio supera la Recanatese. La cronaca. Al 5' su punizione in area calciata da Alfieri, Marafini cerca la zampata vincente ma para a terra Meneghetti. Al 25' su lancio in profondità di Alfieri, Ferretti cerca un pallonetto con un tocco morbido per sorprendere Meneghetti che si salva in tuffo in calcio d'angolo. Al 31' il Gubbio va in vantaggio dopo un'iniziativa sulla sinistra di Artistico, con Di Stefano che raccoglie una corta respinta di Ferrante e fa partire una staffilata di destro dal limite con la palla che si insacca nell'angolino. Nella ripresa il Gubbio raddoppia al 14': Corsinelli va via sulla destra e serve al limite Di Stefano che trova Tazzer in area che calcia verso la porta in diagonale, sulla linea di porta il più lesto di tutti è Artistico che con un tocco morbido insacca la sfera in rete. Però al 18' accorciano i giallorossi quando Somma dalla destra crossa in area per Zammarchi che si gira e di destro trafigge Meneghetti con un tiro che si insacca sotto la traversa. Al 20' invece Di Stefano scalda le mani di Fallani che si salva in corner deviando il destro potente scagliato dai venti metri. Al 50' un grande brivido: un missile terra aria di destro di Sbaffo su punizione colpisce in pieno la traversa con Meneghetti ormai battuto.
Tabellino Coppa Italia: Gubbio - Recanatese (2-1):
Gubbio (4-3-1-2): Meneghetti; Tazzer, Corsinelli, Signorini (19' st Morelli), Semeraro (19' st Redolfi);
Francofonte, Bontà (10' st Bonini), Vitale; Bulevardi (30' st Rosaia); Artistico (30' st Mbakogu), Di Stefano. A disp.: Di Gennaro, Vazquez, Toscano, Spina, Arena, Portanova. All.: Braglia.
Recanatese (4-3-3): Fallani; Meloni (
1' st Somma), Marafini, Ferrante, Longobardi (1' st Quacquarelli)Carpani, Alfieri, Raparo (30' st Minicucci); Ferretti (15' st Sbaffo), Marilungo (15' st Ventola), Zammarchi. A disp.: Bagheria, Amadio, Senigagliesi, Morrone. All.: Pagliari.
Arbitro: Maccarini di Arezzo (Giorgi di Legnago e Morotti di Bergamo), Quarto uomo: Mazzoni di Prato.
Reti: 31' pt Di Stefano (G), 14' st Artistico (G), 18' st Zammarchi (R).
Ammoniti: Carpani (R), Raparo (R), Bontà (G), Marafini (R), Morelli (G), Bonini (G), Meneghetti (G). Angoli: 6-7. Recupero: 1' pt; 5' st. Spettatori: 173.

►• 04 OTTOBRE 2022
Sandreani: "Un grazie a tutti. Rivedervi a Cantiano a spalare il fango mi ha reso orgoglioso"
 
A Cantiano, paese di poco più di duemila abitanti, le strade si sono trasformate in torrenti. La forza dell'acqua ha trascinato via le auto e allagato le abitazioni. Sono caduti 420 millimetri di pioggia in un pomeriggio del 16 settembre, circa la metà di quanto piovuto in tutto il 2021 e la temperatura è scesa dai 26 gradi ai 17 gradi in due ore. Sono i dati che sono stati forniti dalla Rete Meteo Idropluviometrica Regionale delle Marche. Cantiano è stata invasa da un'enorme quantità di acqua e fango anche a causa dell'esondazione del torrente Burano che ha superato gli argini alti sei metri. Fortunatamente sono state ritrovate sane e salve le persone che mancavano all'appello. Tanti i volontari, anche da Gubbio, che si sono mossi per aiutare gli abitanti cantianesi, tant'è che sono stati soprannominati «gli angeli del fango» perchè hanno contribuito ad affrontare l'emergenza successiva all'alluvione. Alex Sandreani è stata una bandiera del Gubbio per 12 anni, dopo 367 presenze ha appeso le scarpette al chiodo il 12 marzo 2013 (ultima gara contro il Catanzaro), ma a fine carriera ha ricoperto altri ruoli in terra eugubina: è stato direttore tecnico dei rossoblù (con Bucchi in panchina nel 2013-2014) oltre che allenatore nelle giovanili e in prima squadra (nel 2018). Da cantianese, Alessandro Sandreani, si apre al popolo eugubino (e non) e parla con il cuore in mano: "Ci tengo a ringraziare i tantissimi volontari che sono venuti ad aiutarci nella nostra comunità. Sono venuti da tutte le parti d'Italia. Però, anche per via del mio legame stretto con la città di Gubbio, che sento anche un po' mia, mi sento solamente di ringraziare ogni persona, una ad una, e non ci sono bisogno di altre parole. Ho rivisto tanta gente con le quali si è battagliato in un altro ambito, quello sportivo, che sicuramente è meno importante di quanto è accaduto. Rivedere questa gente qua, sporca di fango, rivedervi qua a disposizione di una piccola comunità umile come la nostra già dal giorno successivo dell'alluvione, mi sento di dire con sincerità che mi ha reso veramente orgoglioso di essere stato un vostro punto di riferimento in campo. Tutti avete visto che la nostra comunità è stata messa in ginocchio, ma allo stesso tempo abbiamo avuto subito la forza per reagire. Tutto questo è avvenuto anche grazie nel vedere uomini, donne, ragazzi, bambini, anche da altre parti d'Italia, che ci hanno dato quella mano in più. Un fatto che esula dal campo di gioco. Ne ho visti talmente tanti di ragazzi, gli Ultras, del Rugby Gubbio, del Csi, ma anche gente comune con i bambini che usavano pale e che non hanno fatto altro che darci una mano. Questo è il vero significato di una piccola comunità come la nostra che è legata ad una città come la vostra (Gubbio ndr) dove io sono stato da tramite come figura storica. Voglio ringraziarvi tutti, un gesto che rimarrà impresso".

• 03 OTTOBRE 2022
Arena: "Siamo tanto felici per la testa della classifica. Niente paura dei difensori strutturati"
 
Parla il furetto del Gubbio, quel calciatore che abbina talento e fantasia, quel calciatore che potrebbe davvero portare in alto la squadra di Braglia, con un sogno nascosto nel cassetto, la serie B. Non è più utopia visto che la squadra rossoblù attualmente si trova in vetta alla classifica, anche se in coabitazione con il Siena. Ospite a Rtv San Marino nella trasmissione «C Piace» condotta da Lorenzo Giardi, in studio il calciatore dei rossoblù Alessandro Arena che dice: "Siamo felici per la testa della classifica. Nei primi venti minuti siamo partiti forte a Carrara perchè avevamo intenzione di vincere la partita. Se dobbiamo trovare un neo forse dovevamo gestire meglio la partita quando siamo rimasti in superiorità numerica. In questi casi dovevamo gestire meglio la palla e chiuderla prima. Il mio gol nel finale? Ci tenevo tanto, avevo voglia di sbloccarmi". Sul girone invece dice: "Questo è un campionato equilibrato. Credo che Cesena e Virtus Entella sono le prime squadre che adesso stanno deludendo. I romagnoli dicevano che dovevano vincere il campionato mentre i liguri già li abbiamo incontrati in campionato, perciò dico che finora non hanno fatto vedere niente di chè. Un risultato a sorpresa del Fiorenzuola (per 5-0 ndr) sulla Reggiana, quando ho saputo questo punteggio non ci credevo e ho pensato che si erano sbagliati". A Gubbio è esploso, dopo essere arrivato dai dilettanti, e Arena spiega pure il perchè: "L'anno scorso, quando io arrivai a Gubbio, hanno creduto subito in me e mi sono trovato subito a mio agio. Il mio fisico troppo esile? Sì, infatti vado in palestra. Se ho paura dei difensori strutturati fisicamente? Quando sono in campo non penso nulla quando affronto l'avversario. Sono bravo nella tecnica e nella fantasia, ma ci provo anche di testa nonostante la mia statura. A quale calciatore mi ispiro? A Paulo Dybala. Se preferisco giocare di giorno o in notturna? Preferisco giocare con il sole". Alessandro Arena svela inoltre che non ha nemmeno un tatuaggio sulla pelle del corpo e non si mette nemmeno il gel sui capelli. Ma arriva la domanda anche su Piero Braglia e Arena parla così dell'allenatore: "Ci confrontiamo spesso, questo succede perchè mi devo trovare al meglio in campo: mi dice mettiti là oppure di quà, ma in particolar modo mi dice che mi devo divertire in campo. Posso aggiungere che quest'anno c'è un gruppo compatto". Domenica contro il Rimini? "É una squadra che gioca, sa giocare e ha creato tanto contro l'Alessandria. Però noi giocheremo come sempre con lo stesso atteggiamento che è quello giusto e mister Braglia saprà come metterci in campo".

• 02 OTTOBRE 2022
Braglia: "Possiamo rompere le scatole a chiunque". Dal Canto: "Intimoriti, ma l'arbitro..."
 
Gubbio in cima alla montagna. Nei pressi delle Alpi Apuane la squadra rossoblù vede la vetta. Un calcio di rigore in avvio di gara spiana la strada agli eugubini che vanno in vantaggio dal dischetto con l'argentino Vazquez. Nella ripresa succede di tutto. Mbakogu colpisce la base del palo. Poi Bozhanaj viene espulso tra le proteste veementi dei locali. Allo scadere ci pensa Arena con un filtrante che chiude la pratica. Il trainer dei rossoblù Piero Braglia è pragmatico: "Per un'ora una buona gara, negli ultimi venti minuti solo confusione. Dovevamo gestirla meglio e chiuderla prima. La squadra è giovane e quindi non posso non essere contento. Sono ragazzi che corrono, si danno da fare e si divertono. Stanno bene insieme, ecco. Quel tanto nervosismo nel finale? Volevo cambiare Morelli che mi aveva chiesto il cambio, poi è andato in sofferenza Spina con i crampi, ma ormai ammoniscono solo me. Ormai ci sono abituato, ma nessuno voleva perdere tempo, volevo solo cambiare modulo. La chiave della vittoria? Facciamo il nostro calcio, con aggressività e intensità, cerchiamo di creare problemi agli altri con la velocità e la nostra qualità. Finchè avremo questa intensità romperemo le scatole a tutti. Mbakogu? Sapeva da giovedì che giocava, inutile farlo allenare se poi uno non lo fai giocare, bisogna avere pazienza e lui dovrà essere bravo. Questo Gubbio dove può arrivare? Se continua a divertirsi e non prendersi troppo sul serio può veramente rompere le scatole a tutti. Dove possiamo arrivare? Non saprei oggi. Se abbiamo studiato la Carrarese? Abbiamo il nostro vice De Simone che fa questo e studia bene gli avversari". Il trainer degli apuani Alessandro Dal Canto: "Prova opaca. Intimoriti nell'approccio, Gubbio più in palla. Molti i palloni sbagliati in uscita, non abbiamo vinto nemmeno un duello, poca intensità, tanti palloni regalati agli avversari, ce la siamo complicata da soli. Abbiamo incontrato finora la migliore avversaria a livello di qualità. Ma devo parlare anche dell'arbitro: l'episodio che ha determinato il rigore contro di noi non mi sembra così evidente; invece Capello nell'area eugubina è stato agganciato piuttosto chiaramente; un altro momento valutato erroneamente è stato il cartellino rosso a Bozhanaj. Quest'ultima decisione, pura follia, un'inferiorità numerica che non ci ha permesso chance di recupero e ci ha spento totalmente la luce. C'era invece un'espulsione per un calciatore del Gubbio. Occorre che l'arbitro stia più sveglio. Sono stufo: ci insegnano nelle riunioni di non protestare verso gli arbitri, invece l'arbitro è stato condizionato dall'atteggiamento loro e ci ha penalizzato. Tutto ciò senza nulla togliere ai meriti del Gubbio". Alcune immagini del match da 'La Nazione' versione on line. 

• 02 OTTOBRE 2022
Il Gubbio sbanca Carrara (0-2) e sale al vertice. Vazquez su rigore e Arena al novantesimo
 
Gubbio in trasferta contro la Carrarese. Il tecnico Braglia conferma il 4-2-3-1 con Vazquez nell'inedito ruolo di trequartista centrale a supporto dell'unico centravanti Mbakogu. La cronaca. Al 3' un cross da destra di Morelli in area diventa un assist prezioso per Redolfi che prova il colpo di testa vincente in tuffo ma non riesce a toccare la palla che termina sul fondo. All' 11' la svolta della partita quando dalla destra Morelli mette in area una palla che viene spizzata con il braccio da Imperiale e l'arbitro indica subito il dischetto. Dagli undici metri Vazquez non sbaglia con un tiro angolato radente di destro, palla da una parte, portiere dell'altra. Al 14' proteste anche dei gialloblù per un contrasto in area su Capello, ma l'arbitro stavolta fa proseguire tra le proteste degli apuani. Al 16' spiovente da destra di Grassini in area dove Cicconi a rimorchio prova il tiro al volo di sinistro con la palla che crea un brivido perchè fa la barba al palo. Al 18' ci prova ancora Cicconi con un tiro dal limite che costringe Di Gennaro in tuffo ad abbrancare la sfera. Al 25' va via sulla sinistra Cicconi che crossa in area dove Grassini si ritrova tutto solo davanti alla porta ma il suo colpo di testa è impreciso e la palla termina alta. Al 27' su spiovente in area da calcio piazzato di Schiavi, dopo una respinta la palla arriva sui piedi di Pasciuti che prova la botta in porta, ma Bonini è ben piazzato davanti al portiere e respinge in extremis con efficacia. Al 30' nella classica azione di contropiede Spina serve in profondità Mbakogu che prova il tiro di sinistro ma para a terra Satalino. Un minuto più tardi, sugli sviluppi di un calcio piazzato di Rosaia calciato in area, Redolfi prova l'incornata vincente da pochi passi ma la palla va alta. Al 35' il Gubbio va vicino al raddoppio con Rosaia che mette in area un calcio piazzato, sotto misura Bonini in spaccata di sinistro cerca l'angolino basso, ma Satalino è prodigioso perchè con la punta delle dita riesce a deviare la sfera in angolo. Al 37' bella azione degli eugubini con Arena che serve in area Mbakogu che mette a sedere un avversario con una finta e con il destro prova lo scavino che costringe Satalino a salvarsi in volo con i guantoni. La ripresa. Al 6' il Gubbio sfiora ancora la segnatura quando Toscano serve sulla fascia sinistra Spina che mette in mezzo una palla filtrante per Mbakogu che calcia al volo di sinistro radente, paratona di Satalino che in tuffo con la punta delle dita devia la palla quel tanto che basta che colpisce la base del palo. Al 20' protestano gli apuani per un presunto fallo di braccio di Portanova quando Capello calcia in porta dall'altezza del dischetto. Al 24' i canarini rimangono pure in dieci perchè Bozhanaj afferra per la maglia Spina lanciato a rete quando ha appena superato la metà campo e l'arbitro estrae direttamente il cartellino rosso. Al 45' il Gubbio raddoppia: un erroraccio di Imperiale favorisce Arena che sguscia via sulla trequarti, entra in area e con un rasoterra di sinistro fredda Satalino in uscita.
Tabellino: Carrarese - Gubbio (0-2):
Carrarese (3-5-2): Satalino; Pelagatti, D'Ambrosio, Imperiale; Grassini (1' st Frey), Andreoli (10' st Bozhanaj), Pasciuti (30' st Cerretelli), Schiavi, Cicconi; Capello, Giannetti (23' pt D'Auria). A disp.: Rovida, Folino, Coccia, Samele, Marino, Energe. All.: Dal Canto.
Gubbio (4-2-3-1): Di Gennaro; Morelli, Portanova (25' st Signorini), Redolfi, Bonini; Toscano, Rosaia (25' st Bulevardi); Arena, Vazquez (25' st Corsinelli), Spina (34' st Di Stefano); Mbakogu (10' st Artistico). A disp.: Meneghetti, Corsinelli, Semeraro, Tazzer, Bontà, Francofonte, Vitale. All.: Braglia.
Arbitro: De Angeli di Milano (Laghezza di Mestre e Barbiero di Campobasso); quarto uomo: Isoardi di Cuneo.
Reti: 11' pt Vazquez (G) rigore, 45' st Arena (G).
Espulsi: 24' st Bozhanaj (C) per fallo su chiara occasione da gol; 33' st De Simone (G) per proteste. Ammoniti: Portanova (G), Pasciuti (C), Spina (G), D'Ambrosio (C), Schiavi (C), Redolfi (G), Capello (C), mister Braglia (G), Vazquez (G), Morelli (G). Angoli: 3-7. Recupero: 1' pt; 6' st.
Risultati: Sesta Giornata - Serie C - Girone B:
Ancona - Montevarchi 1-2
43' Giordani (M), 69' Kernezo (M), 81' Bianconi (A)
Carrarese - Gubbio 0-2
11' Vazquez (G) rig., 90' Arena (G)
Cesena - Recanatese 2-0
18' Shpendi (C), 22' Udoh (C)
Fermana - Olbia 0-0
Fiorenzuola - Reggiana 5-0
20' Morello (F), 27' Morello (F), 37' Sartore (F), 62' Oneto (F), 88' Di Gesu (F)
Pontedera - Siena 0-2
9' Di Santo (S) rig., 52' Di Santo (S)
Rimini - Alessandria 3-0
57' Gabbianelli (R), 91' Santini (R), 94' Santini (R)
San Donato Tavarnelle - Lucchese 0-2
10' Semprini (L), 38' Bianchimano (L) rig.
Torres - Vis Pesaro 2-2
11' Provazza (V), 59' Fedato (V), 51' Diakite (T), 92' Scappini (T)
Virtus Entella - Imolese 0-0

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Umbria (3)
Gubbio, Perugia, Ternana
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Anno 2011-2012 Serie B:

MATCH CLOU:

1 ottobre 2011:

Gubbio-Verona 1-1
Spettatori: 3911

24 ottobre 2011:
Gubbio-Torino 1-0
Spettatori: 4173

6 gennaio 2012:
Gubbio-Bari 2-2
Spettatori: 3821

28 gennaio 2012:
Gubbio-Sampdoria 0-0
Spettatori: 3977

28 aprile 2012:
Gubbio-Pescara 0-2
Spettatori: 4434

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