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►• 31
OTTOBRE 2022
Focus. Il
Gubbio conquista tutti con Arena. Braglia si gode lui e finora il 64%
di vittorie
Tutti
pazzi per Arena. É questo giovanotto il simbolo del Gubbio
che
in questo preciso momento sta conquistando tante attenzioni nella
solidità difensiva con appena 6 reti subite in undici
partite
(meglio ha fatto solo il Siena incassando finora 5 reti) e
l'imprevedibilità offensiva generale dove ha espresso il suo
massimo potenziale nella trasferta di Olbia. A livello statistico
c'è da considerare anche il fatto che finora il Gubbio ha
totalizzato 13 punti (dei 23 totali) fuori dalle mura amiche con
quattro vittorie, un solo pareggio e nemmeno una sconfitta. Non
è un caso che la squadra di Braglia è quella che
ha vinto
di più finora nel girone: 7 partite su undici (pari al 64%),
in
coabitazione con Virtus Entella e Reggiana. Inoltre è la
squadra
che nel girone ha subito meno sconfitte (2), in convivenza con Virtus
Entella, Cesena e Siena. A fronte proprio di questa ultima statistica,
il Gubbio ha dimostrato una efficace reazione dopo le due sconfitte
casalinghe di seguito con Rimini e Reggiana. Subito dopo infatti sono
arrivate tre vittorie consecutive con 7 reti segnate e appena una rete
subita, in un collettivo che sta crescendo in virtù del
fatto
che proprio nell'ultima gara in terra sarda si è visto
probabilmente il vero Federico Vazquez (efficace sia come assist man
che come rifinitore tra le linee) e finalmente sembra essersi sbloccato
Marco Spina in fase di finalizzazione perchè nelle ultime
due
gare è andato sempre a segno. In questo collettivo tuttavia
emerge il ventiduenne attaccante Alessandro Arena che si sta facendo
apprezzare tantissimo da Piero Braglia che lo considera un punto fermo
della squadra. Arena è sempre più attenzionato,
ricordando che in estate il Gubbio ha rifiutato più di
un'offerta. Nella passata stagione, arrivato a Gubbio dal Messina,
voluto dal diesse Davide Mignemi, il ragazzo è poi esploso
sotto
la guida di Vincenzo Torrente attraverso trentasei presenze con quattro
gol e sette assist. Questo giovane siciliano è
stato
utilizzato dall'inizio in queste undici giornate con 899 minuti giocati
e già tre assist tra le prestazioni sempre convincenti.
Oltretutto nell'ultima partita ha tirato fuori dal suo cilindro la
prima doppietta in rossoblù: prima con una esecuzione
perfetta
su calcio piazzato (non era mai successo prima perchè
spettava a
Rosaia calciare le punizioni) e poi con un tocco di esterno sinistro
vellutato sottomisura angolato. L'anno scorso lo stesso Arena
realizzò la prima rete in campionato alla tredicesima
giornata
con un tiro al volo di controbalzo ad Imola (gara terminata 2-2). Le
altre reti furono messe a segno con il Montevarchi (gol decisivo per la
vittoria per 1-0), in trasferta contro la Fermana (finì
1-1), e
l'ultimo gol arrivò il 3 aprile 2022 alla sedicesima
giornata di
ritorno nella gara vinta in trasferta per 2-0 ad Ancona. Adesso Arena
si sta dimostrando in crescita e un valore aggiunto, Braglia si gode
lui e tutto il gruppo che per ora sta rispondendo nel modo migliore.
Infatti la crescita di Arena viaggia a pari passo con la crescita
esponenziale della squadra: il Gubbio rispetto alla passata stagione
viaggia a +6 in classifica (23 punti oggi, 17 punti nello stesso
periodo nel 2021). A Cesena un appuntamento importante per capire se la
squadra ha stoffa per poter recitare un ruolo da protagonista.
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►• 29
OTTOBRE 2022
Spina: "Noi leadership? Sì,
perchè abbiamo un bel gruppo". Le foto di Olbia-Gubbio
One,
two, three. Il Gubbio ci prende gusto. Dopo l'Imolese, la squadra
eugubina rifila tre gol anche in trasferta all'Olbia. Prova di
autorevolezza da parte della squadra di Braglia in terra sarda. Una
prima frazione di gioco praticamente perfetta. Arena apre le danze con
una punizione calciata in maniera magistrale dal limite. Lo stesso
Arena si ripete con un tocco morbido di esterno sinistro a pochi metri
dalla porta su suggerimento di Mbakogu. Alessandro Arena strabiliante,
nel vero senso della parola, come forse non si era mai visto. Il tris
è ad opera di
Spina che sa finalizzare con un sinistro chirurgico una bella azione
tutta in velocità costruita da Vazquez dopo uno scambio in
velocità con Mbakogu. Ma ecco le parole dell'attaccante
Marco
Spina
dopo il novantesimo: "Molto
contenti per la vittoria, ma noi
pensiamo solo di dare il massimo in campo. Abbiamo iniziato la partita
con la
mentalità giusta, abbiamo avuto subito un buon approccio e
abbiamo
avuto una lettura perfetta della partita come mister Braglia ci aveva
chiesto. Posso aggiungere che siamo stati nella circostanza precisi,
ordinati, inoltre abbiamo saputo sfruttare le nostre occasioni nel modo
migliore possibile. Pertanto siamo molto soddisfatti della prestazione
e per il risultato su un campo che non era facile assolutamente
perchè credo che l'Olbia sia una squadra tosta nonostante la
posizione in classifica. Se meritiamo di essere la leadership?
Sì, siamo felici, ma noi pensiamo giornata per giornata. Noi
siamo un grande gruppo e lavoriamo sempre per dare il massimo. Ma
restiamo sempre con i piedi per terra, così che dobbiamo
fare".
L'Olbia ha realizzato il gol della bandiera con un colpo di testa di
Contini, imbeccato in area da un assist perfetto di Ragatzu (ex
rossoblù) che è stato costretto letteralmente a
predicare
nel deserto. Infatti il Gubbio si è mostrato già
in avvio
quadrato, tonico e cinico, netta la supremazia territoriale.
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►• 29
OTTOBRE 2022
Gubbio, secco
3-1 a Olbia. Arena show con doppietta su calcio piazzato
e tocco morbido
Olbia
contro Gubbio. Il trainer Braglia sceglie il modulo 4-2-3-1 con la
formazione tipo. Il tecnico dei sardi Occhioni invece opta per il
4-4-2. La cronaca. Pronti e via, il Gubbio va subito in vantaggio. Al
6' è Toscano che conquista una punizione al limite su fallo
di
Incerti. Su calcio piazzato Arena carica il sinistro, fa il Lionel
Messi di
turno, con la palla che parte aggirando la barriera e sbuca
all'improvviso
nell'angolino basso alla sinistra del portiere: la sfera si
insacca a
foglia morta a fil di palo. Esecuzione perfetta. Chapeau. Al 17' ci
prova La
Rosa su punizione cercando di imitare l'avversario Arena in gol dieci
minuti prima: tiro a girare di destro con la palla che stavolta sibila
sopra il
montante. Al 20' invece è Spina che si rende ficcante sulla
fascia sinistra e da posizione molto decentrata cerca la porta, ma
Gelmi para a terra. Al 24' è Arena (molto ispirato) che
serve in
profondità Mbakogu che entra in area pericolosamente, ma
chiude
in uscita Gelmi e para in tuffo. Al 28' tiro di destro di Renault dal
limite, ma è telefonato, para a terra Di Gennaro. Al 33' il
Gubbio raddoppia: va via sulla sinistra Bonini (dopo uno scambio
volante con Spina) e poi serve Mbakogu che a sua volta si gira
e
prova un assist in area che viene deviato da Brignani, a rimorchio
Arena non si fa pregare e con un tocco di esterno sinistro davanti alla
porta deposita la sfera in rete nell'angolino basso. Al 35' la risposta
di Incerti con un tiro da fuori area con la palla che sfiora la
traversa. Al 37' occasione per Vazquez che carica il destro al limite e
con un tiro rasoterra cerca di sorprendere Gelmi, però
l'estremo
difensore dei sardi para a terra. Al 41' arriva addirittura il tris
dopo un'azione di assoluta bellezza: in pratica Vazquez dalle retrovie
serve con l'esterno destro Mbakogu che prende il tempo a Brignani e
porge di
nuovo un assist verso Vazquez che a sua volta serve in
profondità
Spina che, una vola entrato in area, trova il gol con un sinistro
chirurgico con la
palla che rotola in fondo al sacco a fil di palo, radente. Al 45'
accorciano le
distanze i sardi: dal limite Ragatzu offre un assist per la testa di
Contini che di testa toglie le ragnatele dal sette. La ripresa. Al 4'
proteste dei locali per un contatto in area tra Contini e Corsinelli
(dopo un assist pregevole di Ragatzu), ma l'arbitro fa proseguire. Al
14' è Arena show quando porta a spasso tre avversari al
limite e
serve un pallone al bacio per Spina che però strozza troppo
il
tiro di sinistro: la palla termina incredibilmente a lato da posizione
favorevole. Al 21' pericolo: Ragatzu va via sulla destra e pennella in
area un cross dove Contini di testa incorna a rete da distanza
ravvicinata, autentico miracolo di Di Gennaro che sulla linea di porta
toglie la palla che sembrava destinata in rete. Al 39' è
Toscano
che serve al limite Vitale che prova la rasoiata di destro, la palla
colpisce la base del palo.
Tabellino:
Olbia - Gubbio (1-3):
Olbia
(4-4-2):
Gelmi; Gabrieli (37' st Boganini), Brignani, Travaglini, Fabbri;
Renault (1' st Occhioni), Incerti
(45' st Emerson), La
Rosa (37' st Babbi), Sueva (42' st Konig); Ragatzu, Contini. A
disp.: Van Der Want, Finocchi, Sanna. All.:
Occhiuzzi.
Gubbio
(4-2-3-1):
Di Gennaro; Corsinelli, Signorini, Redolfi (1' st Portanova), Bonini;
Toscano, Rosaia;
Arena (34' st Vitale), Vazquez (29' st Artistico), Spina (17' st
Morelli); Mbakogu (16' st Bontà). A disp.:
Meneghetti, Tazzer,
Semeraro, Bulevardi, Francofonte, Di
Stefano. All.: Braglia.
Reti:
6' pt Arena (G), 33' pt Arena (G), 41' pt Spina (G), 45' pt Contini (O).
Arbitro:
Virgilio di Trapani (Dell'Arciprete di Vasto e El Filali di
Alessandria); quarto uomo: Galiffi di Alghero.
Ammoniti:
La Rosa (O), mister Braglia (G). Angoli:
1-3. Recupero:
3' pt; 5' st.
Risultati:
Undicesima Giornata - Serie C - Girone B:
Alessandria -
Recanatese 0-1
49' Sbaffo (R)
Ancona -
Lucchese 2-1
38' Bianchimano (L), 57'
Simonetti (A), 84' Spagnoli (A)
Fermana -
Imolese 1-2
30' Zanini (I), 37'
Fonseca (I), 59' Fischnaller (F)
Fiorenzuola -
Virtus Entella 0-1
87' Faggioli (E)
Montevarchi -
Cesena 0-3
39' Udoh (C), 41' Corazza (C), 52' Calderoni (C)
Pontedera -
Torres 1-0
92' Nicastro (P)
Olbia -
Gubbio 1-3
6' Arena (G), 33' Arena (G), 41' Spina (G), 45' Contini (O)
Reggiana -
Vis Pesaro 3-0
7' Guiebre (R), 74'
Montalto (R), 78' Montalto (R)
Rimini -
Carrarese 0-0
Siena - San
Donato Tavarnelle 3-0
5' Disanto (Si), 71'
Disanto (S), 81' Belloni (S)
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►• 27
OTTOBRE 2022
Braglia: "In vetta? Ora non serve... a
marzo invece. Arena la conferma, Spina è la sorpresa"
In
vista della trasferta contro l'Olbia, parla ad ampio raggio il trainer
Piero Braglia. L'allenatore, che è originario di Grosseto,
si
gusta il primato ma mette in guardia la sua squadra in terra sarda: "Ogni
anno ha una propria storia a sè. Il Gubbio è una
squadra
che sta provando a fare un qualcosa di diverso, è una
squadra
che si diverte, è una squadra composta di ragazzi che hanno
voglia di imparare e di crescere, per questo motivo si può
dare
di più. Ma non è facile entrare nella testa di 22
ragazzi, con nuove abitudini perchè io li martello e gli
rompo
le scatole in continuazione. Ogni tanto devo allentare e li devo
lasciare un po' in pace, in libertà. Questa è una
squadra
giovane con dei valori che a volte commette dell'ingenuità.
Diciamo che noi siamo in vetta perchè forse le nostre
avversarie
stanno andando un po' piano al momento. Noi ci divertiamo a fare le
nostre partite, i ragazzi stanno facendo bene altrimenti non saremmo
ora lì in alto. Ma bisogna restare tranquilli
perchè
essere in testa alla classifica adesso non conta nulla.
Bisognerebbe esserci lì a marzo... allora sì che
ci
divertiamo!". Questa squadra cambia pelle a partita in
corso,
contro l'Imolese sono stati cambiati tre schieramenti tattici in
novanta minuti: "Ma se
io vedo che
la squadra non sta facendo bene, io provo a cambiare. Per un motivo
semplice: ho avuto la fortuna di lavorare su altri moduli, partendo dal
4-2-3-1 a volte ci siamo messi anche con il 3-4-1-2 o il 4-3-3. Dipende
dall'avversario e dipende da quello che vogliamo andare a fare. Non mi
frega così tanto dei moduli, a me quello che conta
è
vincere. Mi piace il modulo che vince e non quello che ci fa perdere. A
mio avviso abbiamo toppato i primi dieci minuti contro il Rimini,
altrimenti è stata la partita più bella che
finora
abbiamo fatto per intensità, per come siamo arrivati sul
fondo
per creare continuamente le occasioni contro una squadra schierata con
dieci calciatori davanti alla propria area. Invece contro la Reggiana
abbiamo fatto un pessimo secondo tempo. Ma tutto questo ci sta: siamo
una squadra di giovani, ma ci avrei messo la firma ad inizio campionato
per essere dove siamo". La vera marcia in più
della squadra è il talentuoso Alessandro Arena? "Diciamo
innanzitutto che noi cerchiamo di giocare da squadra. Se rimaniamo a
livello tattico con tutti i reparti corti e compatti va bene, invece
se ci allunghiamo troppo gente come ad esempio Ragatzu ci
può
mettere in difficoltà. Dobbiamo giocare sempre
determinati, altrimenti le buschiamo. Per quanto riguarda
Arena
è una conferma per ciò che ha fatto vedere l'anno
scorso,
ma può fare di più. Altrettanto Spina sta facendo
bene e
aggiungo che per me è una sorpresa. Ma loro si devono
divertire
giocando a calcio. Mi meraviglia il fatto che ancora giocano in questa
categoria: in Italia purtroppo conta il fisico. Se uno è
alto un
metro e novanta può arrivare in serie A senza problemi,
quelli
invece che sanno giocare a calcio li vedi quando le squadre italiane
affrontano le squadre straniere: ti fanno un mazzo così
grande
perchè c'è gente piccola che sa giocare al
pallone. Ma
nel Gubbio abbiamo giovani bravi: Vitale, Di Stefano, Francofonte,
Semeraro stesso che finora ha avuto poco spazio". Contro
l'Olbia è una partita da prendere con le molle? "Sì,
perchè loro hanno bisogno di punti ed è una
squadra che
ha avuto molti problemi in particolar modo a livello di infortuni.
Possiede dei calciatori forti per la categoria come Emerson e Ragatzu.
Queste sono tutte gare difficili, bisogna vedere uno come le interpreta
perchè noi nelle ultime partite abbiamo fatto anche fatica.
Non
è facile rimanere sempre con la testa lucida, bisogna stare
attenti su tutto al di là dell'avversario che vai ad
incontrare.
Se vogliamo fare un campionato per rompere le scatole a tutti non
bisogna mai abbassare la guardia".
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►• 25
OTTOBRE 2022
Gubbio,
l'ultima volta in vetta. Dopo 6 anni a livello temporale, dopo 11 anni
in terza serie
L'ultima
volta primo in classifica. Se si guarda il dato a livello temporale
ecco il precedente primato. In data 8 maggio 2016 il Gubbio chiudeva il
campionato con la vittoria sul Viareggio (per 3-1) sul neutro di
Città di Castello con le reti di Sciamanna, Ferretti e
Romano.
Quel Gubbio targato Giuseppe Magi vinse il campionato di serie D dopo
una cavalcata importante nel finale di campionato con 11 vittorie ed un
solo pareggio nelle ultime 12 giornate. La vetta fu conquistata il 13
marzo 2016 con la vittoria nel derby sul Gualdocasacastala per 2-1 con
1700 spettatori sugli spalti del Barbetti con le reti di Ferretti e al
fotofinish di Zuppardo. Proprio
il pubblico carica la squadra e al 92' trova il gol della vittoria che
vale l'aggancio alla vetta in coabitazione contro il Gavorrano. Infine
l'apoteosi, ancora in un altro derby: si gioca il 24 aprile, contro il
Foligno, coreografia spettacolare sugli spalti, il Gubbio vince con
rete di Degrassi e arriva la matematica certezza della promozione.
Mentre i tifosi cantavano: "C'è un solo presidente" e "Magi
uno
di noi". Sono passati più di sei anni, per l'esattezza 2.359
giorni. Si parla ovviamente del campionato di serie D vinto con undici
punti di vantaggio sulla seconda nella graduatoria (che era il
Montecatini). In terza serie invece il primato risale ai tempi magici
di Vincenzo Torrente che conquistò due promozioni di fila in
due
stagioni. Pertanto per trovare l'ultima volta che il Gubbio si trovava
primo in classifica in serie C, bisogna risalire a questa precisa data:
il 15 maggio 2011, i rossoblù fecero l'ultima partita in
trasferta a Salerno e vennero sconfitti per 2-1 con rete di Gomez
Taleb. Sono passati più di 11 anni, con esattezza 4.179
giorni.
Il Gubbio terminò primo in classifica con sette punti di
vantaggio sul Sorrento e tornò in serie B dopo 64 anni. Ma
la
data fatidica scolpita nella mente degli eugubini resta l'8 maggio
2011: il Gubbio infatti batte la Paganese per 3-1 con le reti di
Boisfer e Gomez Taleb (doppietta) davanti a 4.200 tifosi festanti. E
quella formazione conquistò il primato l'8 dicembre 2010: il
Gubbio batte il Sorrento per 1-0 con rete decisiva di Gomez Taleb
(dagli undici metri) davanti a 2.931 persone. La serie B fu conquistata
dopo aver accumulato 20 vittorie in 33 partite (pari al 60%) quando la
squadra di Torrente ha cambiato marcia precisamente da novembre 2010:
tutto iniziò dalla vittoria di Bassano con rete decisiva di
Borghese (nella circostanza il Direttore di Gubbiofans.it aveva curato
la radiocronaca in diretta sul posto) inanellando una serie positiva di
risultati con otto vittorie di fila. L'apoteosi per una intera
città. Tutti i tifosi cantavano a squarciagola: "Torrente,
guarda che gente" e "Torrente, sindaco". Fu omaggiata tutta la
truppa, Alessandro Sandreani & company autentici gladiatori,
con
una città in visibilio per un traguardo storico.
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►• 24
OTTOBRE 2022
Focus. Le armi
della rapidità e della duttilità. Questo Gubbio
non è più una sorpresa...
Dopo
dieci giornate cosa ci dice questo campionato. Ci dice che il Gubbio
viaggia spedito al vertice della classifica e quello che
sarà
importante è mantenere questi livelli nel segno della
continuità. Il Gubbio si trova a recitare un ruolo da
protagonista in questo campionato. Per molti può sembrare
una
sorpresa, non per noi, perchè da questa estate scrivevamo
che
questo organico poteva provare a salire i gradini verso la vetta. Per
qualcuno questo Gubbio è una sorpresa. Ma il Gubbio
non è una sorpresa. Non bisogna valutare solo queste prime
partite di campionato ma dobbiamo sommare quel percorso che ha fatto in
tutto l'anno solare con grande continuità di rendimento. In
estate si è fatto un mercato importante, ci sono stati degli
investimenti importanti (e sicuramente maggiori delle passate stagioni)
e si è preso un allenatore importante come Braglia per
migliorare l'ottimo percorso iniziato con Torrente. Sulla carta
sicuramente non è la squadra più forte del
girone, ma non
lo era nemmeno undici anni fa quando il 'dream team' costruito dal trio
delle meraviglie (così era stato etichettato) Simoni,
Giammarioli e Torrente riuscì a vincere un campionato con la
forza del coraggio, del bel gioco e della determinazione. Pertanto
può essere l'anno giusto per provare la scalata verso la
serie
B. I calciatori devono essere consapevoli che potrebbe essere l'anno
giusto perchè le avversarie a quanto pare annaspano, alcune
pretendenti non hanno continuità e non
c'è una
squadra 'tritatutto' come il Modena di Tesser della passata stagione.
Il Gubbio in vetta è da tanto che non lo vedevamo.
Perciò
non vediamo motivi di non porsi limiti. Ovviamente conterà
la
gestione dei momenti di difficoltà che in una stagione tutte
le
squadre prima o poi devono affrontare. Dopo le defaillance
interne
con Rimini e Reggiana, il Gubbio si è ripreso subito
vincendo a
Fiorenzuola e in casa con l'Imolese. Non è certo mancata in
questa ultima partita una fase nel quale l'Imolese ha messo in
difficoltà un Gubbio contro una avversaria, quella di
Antonioli, che ha
cercato di mandare fuorigiri la squadra di Braglia con una trama
avvolgente. Ma lo stesso Braglia ha saputo rimediare in corsa, come
ammesso dallo stesso tecnico dopo il match, cambiando modulo (passando
dal 3-4-1-2 al 4-3-3) per spostare l'inerzia della partita. Il Gubbio
ha saputo sfruttare così al meglio le sue armi migliori
nella ripresa, la
rapidità e la duttilità. Il fulcro è
rappresentato da un
calciatore cardine. Costui ha un nome e cognome. Si chiama Alessandro
Arena.
É un calciatore molto veloce, dotato di grande
qualità.
Non ha un gran fisico, il che gli permette di essere molto rapido e
bravo nel dribbling. Di ruolo esterno, può giocare sia a
destra
che a sinistra in un tridente offensivo: così spesso era
utilizzato con Torrente quando il talento siciliano è
esploso nel
campionato scorso per la prima volta tra i professionisti. Ma Arena ha
dimostrato che con Braglia può ricoprire anche
altri ruoli con la stessa efficacia mostrando ampi margini di crescita.
Le sue qualità gli
permettono anche di vestire i panni del trequartista (nel 4-2-3-1 e nel
3-4-1-2) e della seconda punta (nel 3-5-2). Duttilità,
dinamismo
e imprevedibilità (come si è notato nel gol che
ha
sbloccato il risultato contro l'Imolese) sono le armi vincenti. Flash
news. Sempre a pieno
regime. La firma del Direttore della testata Gubbiofans.it sul
quotidiano nazionale
'il Corriere dello Sport' di oggi. Leggi articolo in toto.
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►• 23
OTTOBRE 2022
Braglia: "Prima lenti, poi bravi".
Toscano: "La giusta
mentalità". Le foto di Gubbio-Imolese
Uno,
due tre. Con le reti di Arena, Toscano e Spina chiusa la pratica
Imolese. La parola proprio ai protagonisti dei gol. Marco Toscano: "La
mentalità è quella giusta. Arena e Spina sono dei
calciatori molto bravi e devono continuare su questa strada
perchè possono arrivare lontano. Ne avrà
beneficio pure
la squadra. L'alta classifica? La strada è lunga,
c'è da
lavorare perchè ancora non si è fatto niente.
Serve
questo spirito, sempre". Alessandro Arena: "Sono
felice per la squadra. Partita non facile rischiando qualcosa, ma nel
secondo tempo cambiando modulo abbiamo trovato più spazi,
tra le
linee eravamo più sciolti e sapevamo saltare l'uomo nell'uno
contro uno. Proprio questo è quello che dobbiamo fare".
Marco Spina: "Finalmente
il gol, mentalmente mi ha liberato. Ma devo stare sempre sul pezzo. Se
ho fatto gol però è merito di Arena. Ci aiutiamo
l'uno
con l'altro, è stata una vittoria di gruppo".
Le frasi del trainer Piero Braglia: "Pensare
che all'inizio siamo stati lenti, prevedibili e pure macchinosi.
Avevamo sprecato tante energie a Fiorenzuola. Ci è andata
bene
che non abbiamo preso un gol con un rigore in movimento. Poi cambiando
modulo abbiamo visto belle cose, nella ripresa ci siamo stati solo noi
e abbiamo chiuso le traiettorie agli avversari. Sono
soddisfatto
dei ragazzi in generale ma non c'è niente di scontato.
Abbiamo
creato diverse occasioni, ci sono state delle buona sovrapposizioni,
perciò credo che abbiamo fatto un buon secondo tempo. Noi,
la
capolista? Sono scene di euforia che appartengono ai ragazzi, non
appartengono all'allenatore. Non mi prendo i meriti, assolutamente. I
meriti sono dei calciatori, di chi ci ha costruito questa squadra e
della società che ci sta accanto. Da parte mia cerco di fare
il
mio lavoro: a volte lo faccio bene, altre volte lo faccio male. Il
primo l'ho fatto così così, ma penso che nel
secondo
tempo ho fatto il possibile per rimediare. In pagella? Nel primo tempo
meriterei 4,5 di voto mentre nel secondo tempo mi merito un 6+".
Ecco le foto della partita. Fotoservizio di Gianfranco Gavirati. Nel
link a seguire.
Tabellino:
Gubbio - Imolese (3-0):
Gubbio (3-4-1-2): Di Gennaro;
Portanova (18' st Redolfi), Signorini, Bonini;
Morelli (1'
st Corsinelli), Rosaia (1' st Toscano),
Bontà (1' st
Francofonte), Spina; Arena; Mbakogu, Vazquez (1' st Vitale). A
disp.: Meneghetti, Semeraro, Tazzer, Di Stefano, Artistico. All.:
Braglia.
Imolese (3-5-2):
Rossi;
Zagnoni, Serpe, Eguelfi (33' st Rocchi);
Cerretti, Bensaja (33' st De Vito), Zanini,
Annan (12' st
Stijepovic), Agyemang (21' st Faggi);
Fonseca, Pagliuca (12' st
Zanon). A disp.: Adorni, Molla, Fort, Scremini, De Vito, Zanon,
Rocchi, Manfredonia, Stijepovic, Milani, Castellano, Diaby. All.:
Antonioli.
Arbitro: Vergaro di Bari (Spataru di
Siena-Caldirola di Milano); quarto uomo: Papagno di Roma.
Reti:
28' st Arena, 45' st Toscano, 49' st Spina.
Ammoniti: Zanini
(I), Annan (I), Pagliuca (I), Bensaja (I) Rosaia (G), Mbakogu (G),
Bonini (G)
Angoli: 9-1; Recupero: 1' pt, 4'
st. Spettatori:
878.
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►• 20 OTTOBRE 2022
Focus. É un Gubbio formato trasferta. Totalizzati 10 punti su 17. La chiave del rendimento
É
un Gubbio "formato trasferta" quello che sta meravigliando i tifosi in
questo inizio di stagione. Infatti in terra emiliana è arrivato
il riscatto dopo due ko di fila in casa che avevano lasciato tanto
amaro in bocca. Ma il cammino calcistico dà e toglie al tempo
stesso. La squadra eugubina conferma che ha margini di crescita nel
gioco. ll Gubbio domina il match nel primo tempo e nella ripresa ha
gestito il vantaggio senza grandi affanni, complice anche una giornata
no del Fiorenzuola che è sembrato poco brillante e poco reattivo
in tutto l'arco dei novanta minuti. I numeri fuori dalle mura amiche
parlano chiaro. Dieci punti lontano dal Barbetti sul bottino totale di
17, frutto di tre vittorie ed un pareggio, 5 gol fatti ed uno solo
subito, per giunta giunto al fotofinish a Fermo. Numeri importanti
anche se maturati dopo solamente nove partite di campionato.
Perdipiù la formazione di Piero Braglia resta l'unica squadra
imbattuta del girone in trasferta. Se invece si scrutano gli altri
gironi, solo nel girone C si registra un tale primato: il Catanzaro e
il Pescara non hanno subito sconfitte nelle partite esterne. Ma quello
che impressiona di più è proprio il Catanzaro di Vivarini
perchè è l'unica squadra di serie C imbattuta in
campionato: 25 punti, 8 vittorie, un pareggio, ben 29 gol fatti (dei
quali 14 in trasferta) e solo 4 reti incassate. La curiosità ci
svela che l'unica sconfitta dei catanzaresi è avvenuta questa
estate in amichevole proprio contro il Gubbio di Braglia (per 3-0) lo
scorso 28 agosto sul neutro di Roma. Ma come dicevamo, il formato
trasferta è di quelli golosi e interessanti: per la cronaca sono
arrivate vittorie sui campi di Ancona, Carrarese e Fiorenzuola, oltre
al pareggio in terra marchigiana contro la Fermana. Non che, beninteso,
il Gubbio visto in versione casalinga non abbia convinto, anzi. Sia con
il Rimini che contro la Reggiana la squadra ha fatto vedere cose buone,
anche se nell'ultimo match contro i granata nella ripresa si è
visto un Gubbio forse troppo timoroso e troppo superficiale nelle
giocate quando specialmente la formazione allenata da Diana si è
ritrovata in inferiorità numerica per tutto il secondo tempo. Ma
in trasferta appare anche più semplice per i rossoblù
contenere il minimo degli errori che, nelle precedenti uscite, sono
stati pagati a caro prezzo. La vittoria di Fiorenzuola, va detto,
è stata benedetta anche da un po' di sana fortuna che non guasta
mai: vedi l'incertezza a dir poco clamorosa del portiere Battaiola che
ha messo sui piedi di Mbakogu la palla che ha sbloccato il risultato ed
è stata decisiva ai fini della vittoria finale. Occasioni
sprecate ancora negli ultimi metri sia da Spina che da Arena: il
più grande difetto risiede nella finalizzazione, attacco con le
polveri bagnate ma solidi dietro. Ma questo non toglie i pregi di un
Gubbio che si è mostrato quadrato e con le idee chiare. Ora
serve la continuità. L'obiettivo prefissato è di fare un
campionato di spessore.
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►• 19 OTTOBRE 2022
Braglia: "Cercavo delle risposte". Tabbiani: "Gubbio è attrezzato per vincere il campionato"
Gubbio,
exploit in trasferta contro il Fiorenzuola che era imbattuto in casa.
La squadra rossoblù dal canto suo mantiene
l'imbattibilità fuori dalle mura amiche. Dopo una partenza
sprint con due chance capitate sui piedi di Spina, arriva il gol
decisivo di Mbakogu che insacca la sfera in rete di destro a porta
sguarnita dopo una grave incertezza in uscita del portiere Battaiola.
Poi nella ripresa è pura accademia, i rossoblù tengono la
partita in mano senza grossi affanni. Il Gubbio torna a sorridere e
torna alla vittoria dopo due sconfitte casalinghe. Le parole a fine
match del tecnico Piero Braglia: "Cercavo
una risposta anche per noi stessi dopo due ko di fila. Dobbiamo cercare
di migliorare il campionato dell'anno scorso perchè i patti
erano questi e cercheremo di farlo in tutte le maniere. Nonostante la
nostra vittoria, il Fiorenzuola si è dimostrato veramente bravo,
si vede che ha un organico ben collaudato e che gioca molto bene a
calcio, infatti ho fatto i complimenti a mister Tabbiani perchè
si vede la sua mano. Però ci siamo stati anche noi, siamo stati
combattivi e se vogliamo fare un qualcosa di buono questa è la
strada giusta. C'è stato un cambio di atteggiamento
perchè già in altre partite abbiamo dimostrato di stare
bene in campo e di sapere giocare a calcio. Forse eravamo diventati un
po' troppo superficiali, forse pensavamo che tutto era dovuto e abbiamo
preso due randellate. Spero e credo che ci siamo rimessi a posto.
Questa partita deve essere un punto di partenza. Dobbiamo ritornare a
fare le cose che sappiamo fare. Perchè il cambio tattico con la
difesa a tre? Il Fiorenzuola è molto veloce sui lati e si
sovrappongono i terzini, perciò abbiamo cercato di non fargli
giocare la palla e abbiamo cercato di limitare Quaini che per loro
è tanta roba. Bontà dal primo minuto? Già lo
conoscevo ai tempi di Campobasso, è un animale in campo, di
testa è molto forte e credo che ci può dare una grande
mano. Dedico la vittoria a Giuseppe Pannacci per la scomparsa di suo
padre nella settimana scorsa. Un messaggio lo manda anche tutta la
squadra perchè lui deve sapere che gli stiamo tutti vicino". Le parole del trainer dei rossoneri Luca Tabbiani: "Un
nostro primo tempo al di sotto delle nostre aspettative, eravamo troppo
lenti e timorosi nel fare le nostre giocate propositive e questo ha
permesso al Gubbio di prendere fiducia. Penso che questo Gubbio
è attrezzato per vincere il campionato. Nella ripresa abbiamo
avuto una buona reazione ma è stata confusionaria".
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►• 19 OTTOBRE 2022
Exploit del Gubbio a Fiorenzuola (0-1). Gol decisivo di Mbakogu su incertezza di Battaiola
Fiorenzuola
contro Gubbio. Il tecnico Braglia rivoluziona la squadra cambiando
anche modulo, usando il 3-4-1-2. L'allenatore dei locali Tabbiani
conferma il 4-3-3. La cronaca. Al 7' occasione dei rossoblù:
Bontà lancia in profondità Spina che una volta entrato in
area cerca l'angolino di sinistro con un tiro radente, palla che sibila
vicino al palo. All' 8' ancora Gubbio: lancio lungo di Morelli dalle
retrovie, con spizzata di Mbakogu che serve Spina in area che prova
stavolta il tiro radente di destro, in questa occasione però
Battaiola è reattivo in tuffo respingendo la sfera a mano
aperta, subito dopo sbroglia la matassa Quaini scaraventando la palla
in calcio d'angolo. Al 15' però il Gubbio passa in vantaggio,
stavolta con la complicità di una incertezza del portiere: dalla
trequarti Rosaia lancia lungo in area dove Battaiola in uscita è
incerto e con i pugni frettolosamente (e fortuitamente) consegna la
palla sui piedi di Mbakogu che non si fa pregare e di piatto destro
insacca la palla in rete con la porta ormai sguarnita. Risponde al 18'
dal limite Mamona con un tiro in porta, ma fa buona guardia Di Gennaro
che intercetta la sfera. Al 32' stop a seguire sulla destra di Morelli
che serve in area Arena che si porta la palla sul sinistro e prova il
tiro a girare, salva a pochi passi dalla porta Popov di testa che viene
costretto a deviare la palla in calcio d'angolo. Al 45' una delle poche
fiammate dei locali quando Mastroianni serve per vie trasversali al
limite Oneto che calcia un fendente di destro radente, ma Di
Gennaro in tuffo è vigile e ci mette una pezza. Primo tempo in
favore del Gubbio che arriva sempre sulle seconde palle contro un
Fiorenzuola che si è dimostrato opaco e parecchio disattento. La
ripresa. Al 2' ci prova ancora Oneto dalla distanza, ma la sua rasoiata
è centrale, para a terra di Gennaro. Al 6' va in serpentina
Arena sulla destra e serve al limite Rosaia che prova la botta in
porta, salva in extremis Bondioli di testa in volo. Al 21' proteste
locali per un contatto tra Morelli e Currarino in area eugubina, ma
l'arbitro è vicino all'azione e lascia proseguire. Ripresa
blanda e spezzettata, per rivedere un tiro in porta bisogna aspettare
praticamente il 35' quando Di Gesù prova il tiro di sinistro dal
limite ma è telefonato, para senza problemi Di Gennaro.
Tabellino: Fiorenzuola - Gubbio (0-1):
Fiorenzuola
(4-3-3): Battaiola; Danovaro, Quaini, Potop,
Oddi; Currarino, Fiorini (1' st Bondioli),
Stronati (25' pt Oneto) (10' st Di Gesù); Mamona (35' st
Sartore), Mastroianni (35' st Scardina), Morello. A disp.: Sorzi,
Yabre, Frison, Coghetto, Sussi,
Iselle, Arduini, Areco. All.: Tabbiani.
Gubbio
(3-4-1-2):
Di Gennaro; Portanova, Signorini, Bonini; Morelli, Bontà (30' st Toscano),
Rosaia, Corsinelli;
Arena (23' st Vitale); Spina, Mbakogu (26' st Artistico). A disp.: Meneghetti, Semeraro, Redolfi, Tazzer,
Francofonte, Vazquez, Di Stefano. All.:
Braglia.
Arbitro: Petrella di Viterbo (Belsanti di Bari e Piatti di Como); quarto uomo: Maccorin di Pordenone.
Rete: 15' pt Mbakogu (G).
Espulso: 43' pt preparatore Barbiero (G) per proteste. Ammoniti: Quaini (F), Potop (F), Mbakogu (G), Currarino (F), Scardina (F). Angoli: 1-6. Recupero: 4' pt; 7' st.
Risultati: Nona Giornata - Serie C - Girone B:
Alessandria - Torres 0-0
Fermana - San Donato Tavarnelle 1-1
8' Ubaldi (S), 29' Fischnaller (F)
Fiorenzuola - Gubbio 0-1
15' Mbakogu (G)
Imolese - Carrarese 2-1
18' Fonseca (I), 32' Capello (C) rig., 95' Stijepovic (I)
Montevarchi - Virtus Entella 1-2
3' Merkaj (E), 27' Italen (M), 79' Faggioli (E)
Olbia - Ancona 2-4
8' Ragatzu (O) rig., 18' Moretti (A), 22' Petrella (A), 45' Spagnoli (A), 54' Ragatzu (O), 95' Spagnoli (A)
Pontedera - Recanatese 0-0
Reggiana - Cesena 0-1
50' Corazza (C) rig.
Siena - Rimini 0-0
Vis Pesaro - Lucchese 0-1
73' Visconti (L)
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►• 18 OTTOBRE 2022
Due giornate di stop per Bulevardi. Un turno per De Simone. Ora il Fiorenzuola: la sorpresa
Partiamo
dalle defezioni. Nella gara infrasettimanale mancherà il
centrocampista Danilo Bulevardi, in quanto è stato espulso nei
minuti di recupero contro la Reggiana. Il calciatore siciliano si
prende due giornate di squalifica. La motivazione: «per aver
tenuto una condotta violenta nei confronti di un calciatore avversario
in quanto, senza contesa del pallone, per liberarsi dalla marcatura
dell'avversario lo colpiva al volto con l'avambraccio, con media
intensità». Non è presente nemmeno il vice
allenatore Domenico De Simone perchè squalificato per una
giornata. La motivazione: «durante l'intervallo ha tenuto una
condotta irriguardosa nei confronti dell'arbitro all'interno dell'area
antistante gli spogliatoi, avvicinandosi a meno di 50 centimetri dal
viso e pronunciando frasi irrispettose». Tuttavia torna Piero
Braglia in panchina, dopo aver scontato un turno di squalifica. Detto
ciò, il Gubbio si prepara alla trasferta di mercoledì
contro il Fiorenzuola. Da verificare le condizioni di Vazquez che si
era fermato in maniera cautelativa durante l'allenamento prima del
match contro la Reggiana per un risentimento muscolare. Il tecnico
Braglia potrebbe anche cambiare assetto, ovvero provare la difesa a
tre, ma non è poi così escluso che confermi lo stesso
schieramento fin qui adottato, cioè il 4-2-3-1. Probabile undici
iniziale. Di Gennaro in porta. Difesa con Corsinelli, Signorini (in
ballottaggio con Portanova), Redolfi e Bonini. A centrocampo il duo di
mediani Toscano e Rosaia. Possibile linea di trequartisti formata da
Arena, Di Stefano (o Vazquez) e Spina (o Vitale). Come puntero Mbakogu. In casa
Fiorenzuola si viaggia sulle ali dell'entusiasmo. É la vera
sorpresa in questo avvio di campionato, avendo totalizzato 18 punti in
classifica frutto di sei vittorie e due sconfitte (mai un pareggio),
con 12 reti fatte e 4 subite. Tra le mura amiche i rossoneri hanno
sempre vinto: quattro vittorie su quattro. Oltretutto i valdardesi
provengono da cinque vittorie consecutive. Le uniche sconfitte sono
arrivate sui campi di Pesaro e Ancona. Il tecnico degli emiliani Luca
Tabbiani dovrebbe confermare il modulo 4-3-3. Questo è il
probabile undici iniziale. Battaiola in porta. Difesa a quattro con
Danovaro, Frison, Quaini e Oddi. Trio di centrocampisti con Oneto,
Fiorini e Stronati. Di punta il trio Mamona (in ballottaggio con
Morello), Mastroianni e Sartore.
►• 17 OTTOBRE 2022
Focus. Difesa, attacco, stadio: è dibattito. L'analisi dopo due sconfitte che non erano attese
Tra
calcio giocato e stadio. Un dibattito che interseca alcuni eventi che
sta creando discussione. A partire dal campo. Il Gubbio, dopo la
sconfitta contro il Rimini, rimedia un'altra defaillance casalinga contro
la Reggiana. Due risultati forse inaspettati dopo un avvio di
campionato promettente dove la squadra rossoblù aveva ottenuto
quattro vittorie e due pareggi. In particolar modo si era evidenziato
il fatto che questa squadra si era dimostrata ferrea nel reparto
difensivo avendo subito solo una rete in 540 minuti giocati. Nelle
ultime due partite il trend si è capovolto con una situazione
inusuale. La squadra di Braglia infatti ha incassato quattro gol nelle
ultime due partite (due col Rimini e due con la Reggiana), tutte reti
subite nei primi quarantacinque minuti. Il Gubbio, quando ha reagito,
lo ha fatto in maniera tardiva e specialmente la squadra ha messo in
evidenza delle carenze evidenti in fase realizzativa. Tutto bene fino
alla trequarti, poi è mancata la giusta lucidità e la
giusta cattiveria per depositare la palla in rete, con un Mbakogu
giù di tono che ha mostrato insofferenza. La partita contro la
Reggiana ha messo in risalto un fatto inconfondibile: le occasioni
vanno concretizzate come è avvenuto per i granata che al minimo
affondo hanno portato a casa l'intero bottino, mentre i rossoblù
hanno fallito due occasioni a dir poco clamorose con Spina che sono
state pagate a caro prezzo. Quando tutti nella ripresa si aspettavamo
una grande reazione dei rossoblù, particolarmente dopo
l'espulsione di Kabashi dopo appena 39 secondi della ripresa, in
realtà si è visto un Gubbio opaco e privo di
convinzione negli ultimi dieci metri. Dal suo canto la Reggiana si
è mostrata squadra esperta, quadrata, che ha saputo gestire
l'inferiorità numerica a suo piacimento contro un Gubbio in tono
minore rispetto alle precedenti uscite. Queste due sconfitte smorzano
gli entusiasmi, forse prima c'era stata troppa euforia. L'atteggiamento
di questa squadra non è mai stato messo in discussione
perchè ha giocato al top anche nella sconfitta contro il Rimini
(a parte i primi dieci minuti iniziali sventurati), mentre contro la
Reggiana c'è stato un passo indietro, in altre parole si
è notata poca briosità, vivacità e spigliatezza.
Ma in questi giorni fa discutere la questione stadio. Prende il via il
nuovo progetto per ristrutturare lo stadio di Perugia. Cosa ci azzecca
il Gubbio, direte voi. Ci azzecca perchè il patron del club
biancorosso, Massimiliano Santopadre, ha dichiarato apertamente che il
nuovo progetto avrà inizio per il 2024 con «due anni anni
di lavori per 53 milioni di euro con uno stadio che conterrà 18.000
spettatori». Il presidente ha aggiunto che «durante i
lavori, che inizierano a maggio 2024 per finire a maggio 2026, il
Perugia giocherà in trasferta a Gubbio per due stagioni». Inoltre Santopadre ha parlato apertamente che ci
sono stati già degli incontri con la dirigenza eugubina
aggiungendo che c'è stato un confronto per realizzare una nuova
curva al Barbetti e per rifare l'antistadio. Se ne farà carico
in parte la società di progetto perchè ci sarà da
ampliare anche la tribuna stampa nello stadio di Gubbio. Il dibattito
è servito.
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►• 16 OTTOBRE 2022
Signorini: "Nè fenomeni, nè scarsi". Diana: "Cuore e anima". Le foto di Gubbio-Reggiana
Seconda
sconfitta consecutiva interna con il medesimo risultato di sette giorni
prima. Dopo il Rimini passa anche la Reggiana che sa capitalizzare al
meglio le occasioni create: prima su rigore che è procurato da
Pellegrini e trasformato da Montalto, poi lo stesso Montalto insacca di
testa in rete un invito dello scatenato Guiebre. Nella ripresa,
nonostante la superiorità numerica per quarantacinque minuti per
via dell'espulsione di Kabashi, il Gubbio riesce solo ad accorciare le
distanze su un rigore trasformato da Mbakogu. Con Braglia squalificato,
in sala stampa si è presentato solo il capitano Andrea
Signorini: "Non deve essere un
alibi, ma ci è girato tutto storto. La partita è stata
sulla stessa falsariga di quella con il Rimini. La Reggiana è
stata cinica mentre da parte nostra non abbiamo saputo capitalizzare le
occasioni create. Bisogna rimboccarci le maniche. Non eravamo fenomeni
prima che vincevamo e non siamo scarsi adesso che perdiamo. Adesso
spetta a noi, con il mister, capire gli errori che abbiamo commesso.
Evidentemente dobbiamo mettere qualcosina in più: se finora
abbiamo dato il 100%, d'ora in poi dovremo dare il 110%. Non è
facile adesso proseguire dopo due sconfitte in casa soprattutto
perchè sono venuti fuori due stop che non ci aspettavamo.
Fortuna che rigiochiamo subito contro il Fiorenzuola, almeno abbiamo la
possibilità da subito per riscattarci. Con ogni
probabilità ci manca ancora la giusta cattiveria". Il parere del tecnico dei granata, Aimo Diana: "Tre
punti importanti contro una avversaria di livello composta da gente
fresca e rapida. Ma la Reggiana ha dato dimostrazione che ha cuore e
anima. Ho 22 calciatori sullo stesso piano, ecco spiegato il mio
stravolgimento iniziale in formazione e la squadra ha saputo soffrire.
Quello che avevo chiesto: sofferenza e sacrificio. Io rischio nelle
scelte perchè devo dare consapevolezza alla squadra e
perchè sono tutti utili. Quando siamo rimasti in dieci
siamo rimasti ancora più uniti e in maniera paradossale in
inferiorità numerica è più facile difendersi
perchè ti difendi più basso, dai una mano anche al tuo
portiere e alzi il livello della concentrazione". Le parole del goleador Adriano Montalto: "É
la vittoria del gruppo. Siamo rimasti compatti anche in
inferiorità numerica. Ho visto un Gubbio molto forte
perchè ci hanno concesso molto poco, sono stati rognosi e
giocavano la palla, infatti si vede la mano di Braglia. Ma noi abbiamo
una rosa molto competitiva in ogni ruolo e di qualità". Le parole di Sonny D'Angelo: "Sapevamo
che venivamo a Gubbio per fare una guerra perchè conosco Braglia
e la sua forza è l'atteggiamento. In serie C bisogna mettere
l'elmetto e fare la guerra per vincere". Ma ecco le immagini (20 foto) di Gubbio e Reggiana. Fotoservizio a cura di Gianfranco Gavirati.
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►• 16 OTTOBRE 2022
Gubbio, sconfitta interna contro la Reggiana (1-2). Doppio Montalto, Mbakogu non basta
Gubbio
contro Reggiana. Il trainer Braglia conferma il 4-2-3-1 con Di Stefano
trequartista (Vazquez si fa ferma durante il riscaldamento per un risentimento muscolare) a supporto
del puntero Mbakogu. Il tecnico dei granata Diana opta per il 3-5-2. La
cronaca. Al 16' azione sulla sinistra di Mbakogu che libera in area
Spina che prova il tiro di destro a botta sicura all'altezza del
dischetto, la palla viene deviata da Rossi in calcio d'angolo
toccandola fortuitamente con il petto. Al 21' occasione ghiotta per il
Gubbio: rilancio sbagliato di Turk, palla che arriva sui piedi di
Spina che solo davanti al portiere calcia addosso proprio all'estremo
difensore granata, sulla ribattuta sbroglia la matassa Rozzio.
Ribaltamento di fronte (23') e gli ospiti trovano il calcio di rigore
quando Bonini spinge da dietro in area Pellegrini sbucato via in velocità. Dal dischetto
Montalto non sbaglia e insacca la sfera a fil di palo. Al 25' azione da
sinistra di Bonini per Spina che calcia un rigore in movimento, ma
respinge a pochi passi dalla porta Cremonesi, seguente sforbiciata volante di Di
Stefano con la palla che sibila vicino al palo. Al 32' però gli ospiti
raddoppiano: va via sulla sinistra come un fulmine Guiebre che dopo una
serpentina crossa in area un assist pennellato dove Montalto è
lesto sul primo palo ad anticipare tutti di testa e la palla si insacca
angolata a mezz'altezza. Al 37' punizione pennellata in area da
Rosaia, Signorini svetta di testa con la palla che sibila sopra il
montante. La ripresa. Dopo appena trentanove secondi Kabashi commette
fallo su Arena: ammonito per la seconda volta viene espulso. Al 26' ci
prova Bulevardi dalla distanza ma il suo destro è respinto da
Turk in tuffo. Al 31' si fa tutto il campo Guglielmotti, scambia in
velocità con Guiebre, e una volta entrato in area prova la
girata di sinistro, si salva in tuffo Di Gennaro e respinge la
sfera. Al 39' calcio di rigore per il Gubbio quando su lancio di
Bulevardi in area Guiebre mette giù Spina. Dal dischetto Mbakogu
insacca infilando la palla angolata. Al 48' viene espulso Bulevardi per fallo
di reazione su Sciaudone. Cala il sipario dopo otto minuti di recupero.
Tabellino: Gubbio - Reggiana (1-2):
Gubbio (4-2-3-1):
Di Gennaro; Corsinelli (1' st Morelli), Signorini, Redolfi, Bonini; Rosaia (27' st Francofonte), Toscano
(9' st Bulevardi);
Arena (28' st Semeraro), Di Stefano (9' st Artistico), Spina;
Mbakogu. A disp.: Meneghetti, Portanova, Tazzer,
Bontà, Vitale. All.: Braglia (squalificato, in panchina De
Simone).
Reggiana (3-5-2):
Turk; Luciani (29' st Laezza), Rozzio, Cremonesi; Libutti,
Kabashi, Rossi (43' st Sciaudone),
D'Angelo (29' st Guglielmotti), Guiebre; Montalto (8' st Nardi),
Pellegrini (29' st Lanini). A disp.:
Venturi, Cauz, Orsi, Rosafio. All.:
Diana.
Arbitro: Galipò di Firenza (Festa di Avellino e Bocca di Caserta); quarto uomo: Vingo di Pisa.
Reti: 23' pt Montalto (R) rigore, 32' pt Montalto (R), 39' st Mbakogu (G) rigore.
Espulso: 1' st mister De Simone (G) per
proteste; 1'
st Kabashi (R) per somma di ammonizioni; 47' st mister Diana (R) per somma di ammonizioni; 48' st
Bulevardi (G) per fallo di reazione. Ammoniti: Bonini (G), Pellegrini (R), Luciani (R), Artistico (G), Guglielmotti (R), Rossi (R), Turk (R). Angoli: 2-2. Recupero: 1' pt; 8' st. Spettatori: 1521 (439 abbonati); di cui 217 da Reggio Emilia.
Ottava Giornata - Serie C - Girone B:
Ancona - Fermana 2-1
12' Spagnoli (A), 46' Di Massimo (A), 88' Pinzi (F)
Carrarese - Pontedera 1-0
60' Energe (C)
Cesena - Imolese 4-0
20' Chiarello (C), 22' Corazza (C), 41' Corazza (C), 87' Corazza (C)
Fiorenzuola - Montevarchi 1-0
31' Stronati (F)
Gubbio - Reggiana 1-2
23' Montalto (R) rig., 32' Montalto (R), 84' Mbakogu (G) rig.
Recanatese - Lucchese 0-0
Rimini - Vis Pesaro 5-0
4' Gabbianelli (R), 14' Gabbianelli (R), 20' Delcarro (R), 24' Santini (R), 65' Santini (R)
San Donato Tavarnelle - Alessandria 0-1
71' Filip (A)
Torres - Siena 2-0
45' Liviero (T), 50' Ruocco (T)
Virtus Entella - Olbia 2-1
37' Zamparo (E), 58' Bellodi (O), 80' Merkaj (E)
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►• 14 OTTOBRE 2022
Braglia: "Con identità ma serve cattiveria". Giammarioli: "Gubbio quadrato e imprevedibile"
Verso
la partita contro la Reggiana. Il tecnico Piero Braglia, che non
sarà in campo, parla così in vista di questo match clou: "La
classifica parla da sola, affrontiamo una squadra prima in classifica e
ben quadrata, con calciatori importanti e che può disporre di un
budget enorme. Noi proveniamo da una sconfitta che per come è
arrivata mi girano ancora le scatole. Nei primi dieci minuti contro
il Rimini ho fatto vedere ai ragazzi le immagini per quello che abbiamo
combinato. Significa che il mio staff non è stato bravo per
farsi capire, significa che non eravamo concentrati e attenti come
altre volte. Perciò non dobbiamo scendere di livello
perchè non ci possiamo permettere di sbagliare soprattutto
contro avversarie con certi valori, perchè poi gli errori si
pagano a caro prezzo e si prendono due labbrate. Giochiamo sempre con
quattro under, perciò ci sta che un ragazzo a volte si rilassa
un attimo e ci sta anche che un allenatore può combinare qualche
casino. Chi non fa niente, non sbaglia. Noi abbiamo la nostra
identità, abbiamo le idee ben precise, però in campo ci
sono anche gli altri. Se a questa squadra manca la concretezza? In
effetti si sono visti tanti traversoni dal fondo, ma riempivamo poco
l'area avversaria. Al di là di Mbakogu mi auguro che si sblocchi
anche Vazquez: sta facendo degli inserimenti importanti ma deve essere
più cattivo in area di rigore. Mentre Mbakogu sta crescendo di
condizione, ma un conto è allenarsi e un contro è
giocare. Non sarò alla guida dal campo? Sono tranquillo
perchè De Simone già lo ha fatto altre volte e fa
più casino di me in panchina. Il modulo? Altre volte si è
cambiato schieramento, si è provata pure la difesa a tre, ma non
credo che cambierò assetto perchè la squadra si sta
esprimendo bene e quindi non vedo la necessità di toccare
qualcosa, anche perchè non posso buttare un mese e mezzo di
lavoro. Se vedo che faremo fatica, ci metto due secondi a ribaltare
tutto. A me non piace perdere o partecipare, tanto per essere chiari".
Parla l'ex diesse eugubino Stefano Giammarioli e lo fa tramite la
'Gazzetta di Reggio': «Il Gubbio è una squadra quadrata,
imprevedibile, con giocatori interessanti e che punta su una difesa
molto solida. Poi ha attaccanti veloci come Arena e Spina, e ha
calciatori che negli spazi possono fare male. Sono certo che per la
Reggiana sarà una partita molto tosta, il Gubbio sarà un
avversario ostico».
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►• 13 OTTOBRE 2022
Match clou, con la Reggiana un reale banco di prova. Dilemma modulo e l'ipotesi specchio
Contro
la favorita numero uno. Contro la Reggiana allenata da Aimo Diana che
l'anno scorso è stata protagonista di un duello incredibile con
il Modena di Tesser che poi si è aggiudicato il campionato. I
granata finora hanno ottenuto cinque vittorie in sette partite e subito due
sconfitte, entrambi fuori dalle mura amiche (11 reti fatte e 7 subite).
In pratica la Reggiana ha perso in trasferta a Siena (1-0) e con il
Fiorenzuola (5-0). Il tecnico Diana di solito utilizza il 3-5-2.
Domenica scorsa è sceso in campo con questa formazione iniziale.
Turk in porta. Difesa a tre con Luciani, Rozzio e Cremonesi. Quintetto
di centrocampo con Guglielmotti, Nardi, Rossi, Sciaudone e Guiebre.
Attacco formato dal duo Montalto e Lanini. In casa rossoblù
mancherà in panchina il tecnico Braglia, squalificato, pertanto
la squadra sarà guidata dal vice De Simone. Probabile la
conferma del 4-2-3-1, anche se con Braglia non c'è nulla di
scontato e ci potrebbe essere uno schieramento a sorpresa (3-5-2- o
3-5-1-1). Probabile conferma di questi undici iniziale con alcuni
ballottaggi. Di Gennaro in porta. Difesa con Corsinelli, Portanova (oppure
Signorini), Redolfi e Bonini. Duo di centrocampo con Toscano e Rosaia.
Trio di trequartisti basato su Arena, Vazquez (oppure Bulevardi) e Spina. Il
puntero è Mbakogu. Un match importante per entrambe le squadre.
Da una parte una Reggiana che vuole essere protagonista in campionato,
dall'altra parte un Gubbio che vuole dimostrare tutto il suo valore
dopo un avvio di torneo promettente ed è alla ricerca di
riscattare la sconfitta interna contro il Rimini. L'anno scorso venne
fuori una vittoria per il Gubbio per 2-1. In rete prima Doudou Mangni,
pareggio di Cremonesi e gol vittoria nella ripresa di Migliorini, con
Torrente in panchina. Nel match del 23 febbraio 2020 venne fuori uno
0-0 tra il Gubbio sempre allenato da Torrente e la Reggiana di Alvini
(che poi vinse i playoff e salì in serie B): quella fu l'ultima
partita di quel campionato perchè subito dopo ci fu il repentino scoppio
della pandemia ed iniziò il primo lockdown di massa della
storia. Il 29 ottobre 2017 venne fuori una vittoria: 1-0 in casa con la
formazione allenata da Dino Pagliari e il Gubbio si impose per mezzo di
un autogol di Manfrin.
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►• 12 OTTOBRE 2022
Pellegrini: "Sono contento di tornare a Gubbio". Braglia è squalificato per una giornata
É
stato attaccante del Gubbio nella stagione 2020-2021. É esploso
con la squadra di Torrente nella seconda parte di stagione (segnando
sei reti) e fu protagonista nel derby vinto contro il Perugia per 3-2
il 17 marzo 2021 perchè realizzò la terza segnatura
contro i grifoni. Stiamo parlando di Jacopo Pellegrini che adesso veste
la casacca della Reggiana. Domenica perciò sarà l'ex di
turno. La punta scuola Sassuolo parla così della sfida clou di
Gubbio con il portale web Tuttoreggiana.com: "Sono
contento di tornare a Gubbio, penso che potremo ottenere un risultato
importante. Dall'inizio o da subentrato spero di dare una mano. Il
Gubbio mette in difficoltà tutti, soprattutto quando gioca in
casa e quindi noi dovremo dare il massimo. La vittoria con l'Ancona ha
riportato certezze che si erano perse dopo Fiorenzuola. Penso che
già a Gubbio avremo un gioco più fluido e si
tornerà a vedere la Reggiana che dobbiamo essere. Sappiamo di
avere dei leader su cui fare affidamento. É stata dura perdere
per 5-0 a Fiorenzuola, non si digerisce così facilmente, ma
abbiamo lavorato duramente per tornare subito alla vittoria. Non va
cancellato il fatto che finora abbiamo vinto cinque partite su sette.
Vedo che ci sono squadre competitive, ma c'è tanto equilibrio.
Il gruppo è formato da uno zoccolo duro che ha fatto 86 punti
nella scorsa stagione. Nelle ultime gare non abbiamo messo in mostra le
nostre potenzialità, però siamo una squadra che
può fare bene e nella verticalità mi ci ritrovo.
Indossare questa maglia è un sogno che si realizza, emozionante
giocare davanti ai nostri tifosi, li sentiamo sempre e ci sono utili
quando soffriamo". Altre notizie. Piero Braglia viene squalificato per un turno dal
Giudice Sportivo per recidività in ammonizione dopo la quinta
infrazione: perciò in panchina guiderà la truppa rossoblù
domenica il vice allenatore Domenico De Simone, che rientra
appositamente dopo aver scontato un turno di squalifica perchè
era stato espulso a Carrara.
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►• 11 OTTOBRE 2022
L'intervista. Zoppis: "Gubbio di carattere. Mbakogu mi piace. Arena, Spina, la coesistenza..."
Era
il bomber veramente amato da tutti. A fine anni '80 aveva fatto una
caterva di gol con la maglia rossoblù. Parla con noi Rosario
Zoppis. Domenica è andato a vedere Gubbio-Rimini. Ecco qual
è il suo giudizio: "É
la prima partita che ho visto del Gubbio quest'anno e ho avuto la
sensazione che si tratta di una buona squadra in generale. Credo
inoltre che ci siano margini di miglioramento". Cosa è piaciuto e cosa è piaciuto di meno? "Due
sono i fattori positivi. Mi è piaciuta la reazione con una
squadra che ha mostrato di non abbattersi dopo aver preso due gol
all'inizio. Il Gubbio ha mostrato carattere e questo aspetto è
molto importante nel calcio. Credo che il mister (Braglia ndr) sia
stato contento della reazione. In avvio ci sono state due disattenzioni
grazie alla caparbietà del Rimini che ha iniziato la partita
con veemenza. In secondo luogo vorrei citare un calciatore". Prego, dica? "Io,
essendo stato un attaccante, naturalmente non posso che sottolineare la
validità di Mbakogu: certo, non è che io scopro l'acqua
calda, tuttavia mi è sembrato un centravanti che può fare
assolutamente la differenza, ma dovrà essere aiutato dai
compagni di squadra. Sia Arena che Spina possono essere adatti per
supportare il suo gioco, però questi due vederli giocare tutti e
due insieme non lo so... mi lascia qualche dubbio. É un'idea
mia, per carità, ma io la vedo così". Questo Gubbio può giocarsela fino alla fine al vertice della classifica? "Non
conosco bene il girone, ma rispetto al Gubbio degli anni scorsi
può sicuramente dire la sua fino alla fine senza nessun problema
per i valori che ho visto in campo. Credo che ci siano dei margini di
miglioramento, ma questo spetta al mister dover poter intervenire per
potenziare qualche zona del campo o fare qualche rivisitazione.
Però Braglia ha la giusta esperienza per saperne più di
me e in cuor suo penso che lo sappia dove intervenire. Detto
ciò, la squadra la vedo predisposta per fare un ottimo
campionato". Che intende dire quanto parla di riconsiderazione, a livello tattico o a livello di interpreti? "A
livello di elementi: ovviamente io parlo per quanto ho potuto vedere,
ma sicuramente il mister avrà dei calciatori e una panchina valida per fare le
opportune accortezze". Resta inalterata
quell'imbattibilità di Landi del 1988 con dieci gare senza
subire delle sconfitte e all'epoca proprio Zoppis realizzò 6
reti in quell'arco di partite: "Con
tutta sincerità quando domenica ero in tribuna e guardavo il
tappeto verde, è tornato il pensiero quando correvo e avevo
voglia di fare gol per vincere. Ho ricordi troppo belli,
ancora vivi e che rimangono sempre nel cuore. All'epoca eravamo una
squadra brava, un'ottima società, un ottimo
allenatore, un ambiente
straordinario con dei tifosi (come adesso) meravigliosi. Momenti
belli che non potranno essere mai dimenticati". Ci ricordiamo
che da anni Zoppis si batte per vedere in campo un eugubino
con la maglia rossoblù. Ancora oggi sposa questa causa? "Bravo! Gli eugubini, esatto. Questo in effetti è un elemento che
cercavo e infatti ho chiesto: ma non c'è nessun eugubino in
squadra? Mi hanno risposto di no. É un grande peccato
perchè una città come Gubbio merita almeno tre calciatori
titolari eugubini in squadra, è stata sempre la mia aspettativa.
Se fossi in società, io vorrei tre o quattro eugubini in campo:
li andrei proprio ad allevare, a scovarli, a curare e gestirli".
Con queste parole ci torna in mente un articolo datato 6 marzo 1988:
«É un Gubbio fatto in casa, con i magnifici sette:
Baldinelli, Ragnacci, Pugnitopo, Zoppis, Bettelli, Bonifazi, con
l'aggiunta di Riommi che risiede a Valfabbrica».
►• 10 OTTOBRE 2022
Focus: stop all'imbattibilità, approccio fatale. Resiste ancora il record di Landi del 1988
C'è
sempre una prima volta. Se n'è andata l'imbattibilità di
Braglia e un piccolo contraccolpo è tuttavia inevitabile
perchè la prima sconfitta del nuovo ciclo non fa bene
all'autostima del Gubbio e con ogni probabilità lo ha riportato
bruscamente sulla terra, dopo la partenza sprint (4 vittorie e due
pareggi) che aveva fatto sognare squadra e tifosi. Nonostante ciò, ad onor
del vero, va detto che non c'è niente di irreparabile
perchè i rossoblù restano sulla scia delle prime
posizioni e adesso potranno approfittare della sfida di domenica contro
la Reggiana per rimediare a quegli errori commessi in
avvio di gara contro il Rimini. Infatti c'è stata una prima
volta anche nei gol subiti. Finora il Gubbio non aveva mai subito un
gol in casa, non solo, aveva incassato un solo gol in sei partite,
peraltro su una rete al 95' a Fermo ad opera di Gkertsos (ma in
verità era un autogol perchè l'ultimo tocco è
stato di Bonini). In questa partita contro il Rimini invece è
successo quello che nessuno si sarebbe mai aspettato: un uno-due
micidiale nel giro di cinque minuti a cavallo tra il quarto e il nono
minuto del primo tempo con due diagonali fotocopia di Tonelli e
Gabbianelli. I romagnoli hanno giocato sull'effetto sorpresa, come del
resto aveva fatto il Gubbio a Carrara nel primo tempo, premendo
alto con un pressing sui portatori di palla. La reazione è stata
importante e i rossoblù potevano addirittura pareggiarla la
partita dopo i primi dieci minuti di sbandamento e avevano tutto il
tempo perchè ancora c'erano ottanta minuti da giocare, ma
è mancata la stoccata vincente e solo un autogol di Pietrangeli
(su tiro di Vazquez) ha bucato la porta di Zaccagno. Un segnale
tangibile che evidenzia che la mole di gioco non è stata
accompagnata dalla concretezza e in fase di finalizzazione manca ancora
qualcosina a questa squadra per fare il salto di qualità. Ma
soprattutto bisogna riflettere sugli errori commessi senza però
smarrire per strada le certezze fin qui conseguite. Adesso il rischio
maggiore sembra proprio questo: che il Gubbio scenda di colpo dalla
nuvoletta su cui era volato con l'arrivo di Braglia, passando con
disinvoltura da un successo all'altro. Ora è arrivata invece la
prima sconfitta e i rossoblù dovranno avere la forza di
assorbirla, riscattandosi subito in campionato. Il match clou di
domenica contro la Reggiana arriva proprio a fagiolo. La statistica ci
dice che la striscia positiva di Braglia in questo avvio di campionato
termina dopo sette giornate e non era mai successo prima in terza serie
dopo la retrocessione dalla serie B nel 2012, neanche quando il Gubbio
vinse il campionato di Prima Divisione nel 2011 con Torrente in
panchina. In quella stagione (2011-2012) infatti l'avvio non fu dei
migliori, con tre sconfitte nelle prime sette partite, ma poi Torrente fece
l'exploit con otto vittorie di seguito tra fine novembre ed inizio
gennaio. Mentre resiste il record ottenuto nel 1988-1989, era il
campionato di serie C2. Il Gubbio perse l'imbattibiltà
all'undicesima giornata a San Marino con l'ultima in classifica (rete
decisiva su rigore di Rossi) e con gli eugubini in testa. Quella
sconfitta contribuì al record di vincita per il famoso 'tredici' al
Totocalcio: quattro miliardi 361 milioni e 200 mila lire. Nelle prime
dieci giornate di campionato quel Gubbio, che era allenato all'epoca da
Giampaolo Landi, ottenne 6 vittorie e 4 pareggi, 14 reti segnate (sei
delle quali realizzate da Rosario Zoppis) e solo due reti subite. Il
Gubbio terminò il campionato al sesto posto.
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►• 09 OTTOBRE 2022
Braglia: "Troppo dolci nei contrasti". Gaburro: "Buon approccio". Le foto di Gubbio-Rimini
Gubbio,
primo stop. Il Rimini vince per 2-1 al Barbetti e così dopo sette giornate la
squadra di Braglia perde l'imbattibilità. Sono fatali i primi nove
minuti quando Tonelli e Gabbianelli infilano la porta di Di Gennaro con
due diagonali angolati. Il gol della bandiera dei rossoblù
è un autogol di Pietrangeli su tiro di Vazquez. Da rivedere un
fallo di mani di Pasa in area ospite su rovesciata di Vazquez ad inizio
ripresa sul quale gli eugubini hanno protestato parecchio. Ecco le parole del trainer Piero Braglia a fine match: "Ci
sono stati dieci
minuti di ritardo prima di entrare in partita? Sì, la penso
proprio così. Siamo stati troppo buoni, troppo dolci anche nei
contrasti. Inoltre abbiamo regalato due gol che tra l'altro sembravano
in fotocopia. Poi
è difficile rimontare una partita del
genere. Ma noi ci abbiamo provato lo stesso, alcune situazioni non sono
girate per il verso giusto. Dopo di chè abbiamo
fatto anche una
buona gara con intensità, però adesso vallo a raccontare
agli altri che abbiamo perso. Ci girano le scatole perennemente. Il
mani
di Pasa in area? Per me era netto, poi se il regolamento è
cambiato ce lo dicano apertamente, ma ormai dipende sempre
dall'interpretazione
all'arbitro: all'inizio gli ho chiesto se si era portato dietro il
fischietto. Nonostante ciò, ribadisco: nei primi dieci minuti
noi non siamo pervenuti
perdendo dei contrasti anche nella nostra area e per una squadra come
la nostra è un fatto grave perchè non ce lo possiamo
permettere assolutamente. Fino adesso non avevamo sbagliato
l'approccio, stavolta è successo. La colpa
è di
tutti, del sottoscritto e dei calciatori. Quei dieci minuti così
non si spiegano. Tuttavia è una sconfitta che non mi preoccupa:
la prestazione c'è stata e gli episodi sono stati determinanti,
ma dobbiamo ritrovare quella cattiveria che ci aveva contraddistinto.
La curva era più numerosa del solito, ci ha fatto piacere e alla
fine i tifosi ci hanno
pure applaudito. Appunto per questo, ci girano le scatole lo stesso". Le parole del trainer dei romagnoli Marco Gaburro: "Siamo
orgogliosi per lo spirito di sacrificio della squadra. Abbiamo fatto
due gol straordinari dopo una partenza importante, frutto di un
approccio non timoroso. Poi è venuta fuori la forza del Gubbio a
livello di impatto e di volume. Abbiamo fatto di tutto per non
abbassarci e si poteva andare anche sul 3-0 per quel gol annullato sul
quale andrei a rivederlo perchè il fallo fischiato su Vano
è dubbio. Però poteva segnare pure il Gubbio perciò va
bene così perchè abbiamo lottato". L'autore del gol, Simone Tonelli: "Sul
gol sono stato fortunato sul rimpallo, ma poi la palla l'ho calciata molto bene in
diagonale. Che emozione e un grazie ai tifosi al seguito. Sul campo della capolista è un risultato importante". Il parere del difensore biancorosso Tommaso Panelli: "Partita
difficile ma siamo stati bravi a sbloccarla con il doppio vantaggio e poi
il Gubbio ci ha attaccato con tutti gli uomini. Ma voglio lodare tutta la
squadra per l'atteggiamento sul campo della capolista. Due squadre che
hanno giocato a viso aperto". Le 20 immagini del match. Fotoservizio di Gianfranco Gavirati.
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►• 09 OTTOBRE 2022
Gubbio, primo stop: ko in casa col Rimini (1-2). Tonelli, Gabbianelli e autogol Pietrangeli
Gubbio
contro Rimini. Il trainer Braglia conferma la formazione di Carrara con
lo stesso modulo, cioè il 4-2-3-1. Biancorossi di Gaburro che
invece si schierano con il 4-3-3. La cronaca. Pronti e via. Al 4' i
romagnoli vanno subito in vantaggio: pressing sulla trequarti di
Delcarro che serve Gabbianelli che apre al limite per Tonelli che vince
con destrezza il contrasto prima con Bonini e poi con Portanova, e una
volta entrato in area fa partire un tiro di sinistro filtrante con la
palla che si insacca a fil di palo radente. Al 9' arriva pure il
raddoppio ospite: stavolta è Pasa che vince un contrasto sulla
sinistra e mette una palla filtrante in area dove Vano appoggia a
rimorchio verso Gabbianelli che fa partire un tiro di sinistro al volo
in diagonale con la palla che si insacca a fil di palo radente. Al 16'
è Bonini che lancia lungo verso Mbakogu che supera il diretto
avversario in velocità e una volta entrato in area calcia di
sinistro, Zaccagno con i pugni si salva in angolo. Al 25' ci prova
Vazquez con un tiro di destro di controbalzo dai venticinque metri,
palla a spiovere che sfiora il montante. Al 42' si mette in proprio
Arena che da destra entra in area e prova il tiro di sinistro radente,
palla che però sfila sul fondo. Al 45' ghiotta occasione per il
Gubbio: da calcio piazzato Arena fa spiovere una palla in area dove
Bonini colpisce a botta sicura di testa, autentico miracolo di Zaccagno
che in volo con la mano aperta toglie la palla dalla porta che sembrava
indirizzata in rete. La ripresa. Al 6' proteste del Gubbio quando
Vazquez ha provato la sforbiciata in area con la percezione che
Pasa sembra toccare la palla con la mano sinistra, ma il direttore
di gara fa proseguire l'azione. Al 15' su cross di Corsinelli in area
prova la sforbiciata Mbakogu, ma non ha fortuna perchè la palla
viene respinta in fase di copertura da Pietrangeli. Al 25' il Gubbio
accorcia le distanze: rilancio errato di Zaccagno, raccoglie palla
Arena sulla trequarti che serve un passaggio filtrante per Vazquez che
calcia in porta in diagonale, palla viene deviata in scivolata da
Pietrangeli nella propria porta. Al 37' si fa pericoloso Arena davanti
al portiere ma Zaccagno si salva in extremis con i piedi in
scivolata.
Tabellino: Gubbio - Rimini (1-2):
Gubbio (4-2-3-1):
Di Gennaro; Corsinelli (26' st Morelli), Portanova (21' st Signorini), Redolfi, Bonini; Toscano, Rosaia (21' st Bulevardi);
Arena, Vazquez, Spina (26' st Di Stefano); Mbakogu (26' st Artistico). A disp.: Meneghetti, Semeraro,
Tazzer, Bontà, Francofonte, Vitale. All.: Braglia.
Rimini (4-3-3):
Zaccagno; Laverone (35' st Gigli), Panelli, Pietrangeli, Regini; Delcarro (20' st Piscitella), Pasa, Tonelli (20' st Rossetti); Gabbianelli (9' st Tanasa), Vano (35' st Tofanari), Santini. A disp.: Galeotti, Lazzarini,
Haveri, Acquistapace, Accursi, Rosso, Ejango, De Rinaldis. All.: Gaburro.
Reti: 4' pt Tonelli (R), 9' pt Gabbianelli (R), 25' st Pietrangeli (R) autogol.
Arbitro: Scatena di Avezzano (Starnini di Viterbo e Catallo di Frosinone); quarto uomo: Bocchini di Roma 1.
Ammoniti:
mister Braglia (G), Rosaia (G), Panelli (R), Santini (R), Pasa (R),
Vazquez (G), Delcarro (R), Portanova (G), Vano (R), Rossetti (R),
Signorini (G), Bontà (G). Angoli: 12-3. Recupero: 1' pt; 7' st. Spettatori: 1659 (439 abbonati), di cui 182 da Rimini.
Risultati: Settima Giornata - Serie C - Girone B:
Alessandria - Pontedera 2-3
10' Aurelio (P), 14' Speranza (A), 18' Cioffi (P), 29' Catanese (P), 47' Pagani (A)
Fermana - Virtus Entella 0-1
42' Tenkorang (E)
Gubbio - Rimini 1-2
4' Tonelli (R), 9' Gabbianelli (R), 70' Pietrangeli (R) aut.
Imolese - Recanatase 2-1
7' Ventola (R), 35' De Feo (I), 72' De Feo (I)
Lucchese - Torres 0-0
Montevarchi - Carrarese 2-1
23' Gennari (M), 60' Capello (C), 64' Giordani (M) rig.
Olbia - Fiorenzuola 1-2
31' Morello (F), 39' Mastroianni (F), 86' Nanni (O)
Reggiana - Ancona 1-0
11' Simonetti (R) aut.
Siena - Cesena 0-0
Vis Pesaro - San Donato Tavarnelle 1-0
62' Fedato (V)
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►• 07 OTTOBRE 2022
Braglia: "Per vincere serve fortuna e crederci". Le foto con l'allenatore nel nostro reportage
Conosciamo
a fondo il tecnico Piero Braglia. Prima con la nostra carrellata di
immagini che trovate nel link. Poi ecco con le
parole del tecnico con domande secche e risposte secche. La squadra
come sta? "Mentalmente sta bene.
Quando si vince va bene. C'è un buon gruppo che va d'accordo.
Non siamo una squadra che aspetta, siamo una squadra che cerca di
aggredire e cerca di imporre le qualità che abbiamo con
calciatori veloci. Giochiamo abbastanza stretti e corti. Per ora questi
ragazzi meritano un grande applauso". Squadra che spesso cambia modulo, è un suo modo di fare calcio? "Ma
qua ho trovato terreno fertile. C'era già la mano dell'ex
allenatore (Torrente ndr) e giocavano con il 4-3-3. Perciò
io ho fatto solo il mio lavoro, ovvero per quindici giorni abbiamo
giocato con la difesa a tre per creare delle alternative. Però
la base per lavorare c'era già, Redolfi, Bonini e
Signorini c'erano già. A centrocampo c'erano già
Bulevardi e Francofonte. Niente stravolgimenti, non ci siamo inventati
niente". Quando si cambia schieramento tattico, lo si fa perchè? "Quando
vedo che la squadra va in difficoltà. Mercoledì avevamo
iniziato con il 4-3-1-2 ma delle cose non mi sono piaciute,
perciò è inutile fare determinate cose se non
portano a niente. Così volevo più ampiezza e ho giocato
con il 3-5-1-1 o 3-5-2, dipende dai movimenti". Ma come vive Braglia la vigilia di una partita, è teso o tranquillo? "La
partita si prepara prima. Ma come persona solo dopo pranzo, prima della
gara, per davvero comincio a pensare alla gara. L'ho vissuta
così anche prima quando ero calciatore. Cioè, mi
preparavo solo quando salivo le scalette. Prima rompevo le scatole a
tutti, ma qua lo faccio di meno perchè ovviamente ho un altro
ruolo e se mi venissero tutti dietro verrebbe fuori un casino. Alla
fine mi interessano solamente i calciatori, sono loro che vanno in
campo. Io, male che vada, gli rompo le scatole". Dal lato della sua esperienza, per vincere i campionati cosa serve? "Si
devono abbinare diverse situazioni. Ci vuole fortuna. Inoltre si devono
portare i calciatori a crederci sempre. Quando ero a Cosenza nessuno
credeva in noi: ai playoff abbiamo cambiato atteggiamento, bisogna
credere in quello che si fa e infatti siamo arrivati fino in fondo
vincendo. Credo che siano molto importanti le motivazioni dei ragazzi e
di quello che vogliono fare nella propria vita: in serie C non ci sono
grandi guadagni, se invece si sale di categoria raddoppia lo stipendio
e si cambia la vita. Serve una certa mentalità, prima di
batterci dobbiamo morire". Sui tifosi dice: "Non
concepisco la curva ospite che agevola il settore dei tifosi di casa.
Quelli fanno sentire la loro voce, gli altri sono in fondo alla strada.
Credo sia un controsenso. Se una squadra vuole lottare per un
qualcosa di importante, il calore dei tifosi ti porta cinque-sei punti
in una stagione. Ti cambia una stagione. Un pubblico di casa lontano
dai ragazzi, non lo concepisco. Così non aiuta la squadra.
Quando sento le motivazioni, mi viene da ridere. In una partita di
calcio serve tutto". Sulle strutture per gli allenamenti dice: "Ci
troviamo bene al Beniamino Ubaldi quando il terreno assorbe bene. Il
problema è che andrebbe rullato. Penso che sia il minimo.
Capisco che è difficile trovare dei campi, non vedo tante
collaborazioni qui a Gubbio fra la nostra società e quelle che
ci girano intorno. Cercherò di parlare con il presidente e
cercheremo di spostarci un po'. Siamo perennemente alla ricerca dei
campi durante la settimana. Poi se piove, non ne parliamo nemmeno.
Siamo in difficoltà perchè non possiamo usare lo stadio e
oltretutto non possiamo andare nell'antistadio perchè le misure
non sono adeguate. Il presidente (Notari ndr) ha detto che
sistemerà al meglio le cose, del resto vogliamo lavorare al
meglio. Ne abbiamo bisogno come squadra".
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►• 06 OTTOBRE 2022
Mbakogu: "Torniamo in B. Il Gubbio è forte, vedo dei talenti". Stadio, Perugia verso Gubbio
Jeremy
Mbakogu, che sorpresa. Da quando è arrivato a Gubbio non ha mai
parlato ai taccuini dei giornalisti nemmeno quando ha messo i piedi per
la prima volta nella città dei Ceri. Per trovare le
sue prime dichiarazioni bisogna leggere il quotidiano del 'Corriere
dell'Umbria'. Proprio le sue parole sono davvero una sorpresa. Mbakogu non si
nasconde dietro ad un dito e parla chiaramente così:
«Forza Gubbio, torniamo in B». Questo è il titolo.
Le altre sue dichiarazioni, eccole: "La
presenza del mister (Braglia ndr) è stata fondamentale per
convincermi. É un tecnico che riesce a stimolarmi e tirare fuori
il meglio di me. Sono qua per rilanciarmi e tornare ai massimi livelli.
Il Gubbio è forte e ci sono tanti talenti pronti ad esplodere.
Sta solo a noi seguire bene il mister e bisogna stare sempre sul pezzo.
Sarebbe molto bello tornare in serie B con questa maglia. Come
obiettivo punto alla doppia cifra di gol segnati. Anche a Carrara
volevo fare gol, ma il loro portiere (Satalino ndr) aveva deciso il
contrario e sul tiro che ha deviato sul palo gli ho fatto i
complimenti. Ma una delle cose ai cui tengo di più è far
divertire la gente che ci viene a vedere". L'articolo integrale. Ma in questi giorni tiene banco la questione stadio.
Il patron del Perugia, Massimiliano Santopadre, ai canali di 'Umbria
Tv' ha svelato la realizzazione di un progetto concreto per realizzare
un nuovo stadio nel capoluogo umbro perchè "se il club biancorosso, - ha spiegato lo stesso
presidente - vuole entrare nell'elìte
del calcio italiano deve farlo attraverso lo stadio". Ma durante i
lavori ci sarà la necessità di giocare per due anni
lontano dalla città e si parla proprio della città di
Gubbio. Notizia che trova conferma dalle nostre parti. Infatti il
presidente Sauro Notari ha svelato alcuni retroscena sulla questione
che si sta sviluppando: "Ho avuto
già un incontro con alcuni dirigenti del Perugia nei miei
uffici. Abbiamo parlato, analizzato, valutato con grande attenzione
tutta la situazione. Tutte le problematiche saranno ponderate in
maniera generale e saranno frutto di altri incontri prima di prendere
una decisione".
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►• 05 OTTOBRE 2022
Il Gubbio vince in Coppa con la Recanatese (2-1). Al secondo turno giocherà con il Pescara
Coppa
Italia. Il Gubbio supera la Recanatese. La cronaca. Al 5' su punizione
in area calciata da Alfieri, Marafini cerca la zampata vincente ma para
a terra Meneghetti. Al 25' su lancio in profondità di Alfieri,
Ferretti cerca un pallonetto con un tocco morbido per sorprendere
Meneghetti che si salva in tuffo in calcio d'angolo. Al 31' il Gubbio
va in vantaggio dopo un'iniziativa sulla sinistra di Artistico, con Di
Stefano che raccoglie una corta respinta di Ferrante e fa partire una
staffilata di destro dal limite con la palla che si insacca
nell'angolino. Nella ripresa il Gubbio raddoppia al 14': Corsinelli va
via sulla destra e serve al limite Di Stefano che trova Tazzer in area
che calcia verso la porta in diagonale, sulla linea di porta il
più lesto di tutti è Artistico che con un tocco morbido
insacca la sfera in rete. Però al 18' accorciano i
giallorossi quando Somma dalla destra crossa in area per Zammarchi che
si gira e di destro trafigge Meneghetti con un tiro che si insacca
sotto la traversa. Al 20' invece Di Stefano scalda le mani di Fallani
che si salva in corner deviando il destro potente scagliato dai venti
metri. Al 50' un grande brivido: un missile terra aria di destro di
Sbaffo su punizione colpisce in pieno la traversa con Meneghetti ormai
battuto.
Tabellino Coppa Italia: Gubbio - Recanatese (2-1):
Gubbio (4-3-1-2): Meneghetti; Tazzer, Corsinelli, Signorini (19' st Morelli), Semeraro (19' st Redolfi); Francofonte, Bontà (10' st Bonini), Vitale; Bulevardi (30' st Rosaia); Artistico (30' st Mbakogu), Di Stefano. A disp.: Di Gennaro, Vazquez, Toscano, Spina, Arena, Portanova. All.: Braglia.
Recanatese (4-3-3): Fallani; Meloni (1' st Somma), Marafini, Ferrante, Longobardi (1' st Quacquarelli); Carpani, Alfieri,
Raparo (30' st Minicucci); Ferretti (15' st Sbaffo), Marilungo (15' st
Ventola), Zammarchi. A disp.: Bagheria, Amadio, Senigagliesi,
Morrone. All.: Pagliari.
Arbitro: Maccarini di Arezzo (Giorgi di Legnago e Morotti di Bergamo), Quarto uomo: Mazzoni di Prato.
Reti: 31' pt Di Stefano (G), 14' st Artistico (G), 18' st Zammarchi (R).
Ammoniti: Carpani (R), Raparo (R), Bontà (G), Marafini (R), Morelli (G), Bonini (G), Meneghetti (G). Angoli: 6-7. Recupero: 1' pt; 5' st. Spettatori: 173.
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►• 04 OTTOBRE 2022
Sandreani: "Un grazie a tutti. Rivedervi a Cantiano a spalare il fango mi ha reso orgoglioso"
A
Cantiano, paese di poco più di duemila abitanti, le strade si
sono trasformate in torrenti. La forza dell'acqua ha trascinato via le
auto e allagato le abitazioni. Sono caduti 420 millimetri di pioggia in
un pomeriggio del 16 settembre, circa la metà di quanto piovuto
in tutto il 2021 e la temperatura è scesa dai 26 gradi ai 17
gradi in due ore. Sono i dati che sono stati forniti dalla Rete Meteo
Idropluviometrica Regionale delle Marche. Cantiano è stata
invasa da un'enorme quantità di acqua e fango anche a causa
dell'esondazione del torrente Burano che ha superato gli argini alti
sei metri. Fortunatamente sono state ritrovate sane e salve le persone
che mancavano all'appello. Tanti i volontari, anche da Gubbio, che si
sono mossi per aiutare gli abitanti cantianesi, tant'è che sono
stati soprannominati «gli angeli del fango» perchè hanno
contribuito ad affrontare l'emergenza successiva all'alluvione. Alex
Sandreani è stata una bandiera del Gubbio per 12 anni, dopo 367
presenze ha appeso le scarpette al chiodo il 12 marzo 2013 (ultima gara
contro il Catanzaro), ma a fine carriera ha ricoperto altri ruoli in
terra eugubina: è stato direttore tecnico dei rossoblù
(con Bucchi in panchina nel 2013-2014) oltre che allenatore nelle
giovanili e in prima squadra (nel 2018). Da cantianese, Alessandro
Sandreani, si apre al popolo eugubino (e non) e parla con il cuore in
mano: "Ci
tengo a ringraziare i
tantissimi volontari che sono venuti ad aiutarci nella nostra
comunità. Sono venuti da tutte le parti d'Italia. Però,
anche per via del mio legame stretto con la città di Gubbio, che
sento anche un po' mia, mi sento solamente di ringraziare ogni persona,
una ad una,
e non ci sono bisogno di altre parole. Ho rivisto tanta gente con le
quali si è battagliato in un altro ambito, quello
sportivo, che sicuramente è meno importante di quanto è
accaduto. Rivedere questa gente qua, sporca di fango, rivedervi qua a
disposizione di una piccola comunità umile come la nostra
già dal giorno successivo dell'alluvione, mi sento di dire con
sincerità
che mi ha reso veramente orgoglioso di essere stato un vostro punto
di riferimento in campo. Tutti avete visto che la nostra
comunità è stata messa in ginocchio, ma allo stesso tempo
abbiamo avuto subito la forza per reagire. Tutto questo è
avvenuto anche grazie
nel vedere uomini, donne, ragazzi, bambini, anche da altre parti
d'Italia, che ci hanno dato quella mano in più. Un fatto che
esula dal campo di gioco. Ne ho visti talmente tanti di ragazzi, gli Ultras, del Rugby
Gubbio, del Csi, ma anche gente comune con i bambini che usavano pale e
che non hanno fatto altro che darci una mano. Questo è il vero
significato di una piccola comunità come la nostra che è
legata ad una città come la vostra (Gubbio ndr) dove io sono
stato da tramite come figura storica. Voglio ringraziarvi tutti, un
gesto che
rimarrà impresso".
• 03 OTTOBRE 2022
Arena: "Siamo tanto felici per la testa della classifica. Niente paura dei difensori strutturati"
Parla
il furetto del Gubbio, quel calciatore che abbina talento e fantasia,
quel calciatore che potrebbe davvero portare in alto la squadra di
Braglia, con un sogno nascosto nel cassetto, la serie B. Non è
più utopia visto che la squadra rossoblù attualmente si
trova in vetta alla classifica, anche se in coabitazione con il Siena.
Ospite a Rtv San Marino nella trasmissione «C Piace»
condotta da Lorenzo Giardi, in studio il calciatore dei rossoblù
Alessandro Arena che dice: "Siamo
felici per la testa della classifica. Nei primi venti minuti siamo
partiti forte a Carrara perchè avevamo intenzione di vincere la
partita. Se dobbiamo trovare un neo forse dovevamo gestire meglio la
partita quando siamo rimasti in superiorità numerica. In questi
casi dovevamo gestire meglio la palla e chiuderla prima. Il mio gol nel
finale? Ci tenevo tanto, avevo voglia di sbloccarmi". Sul girone invece dice:
"Questo è un campionato equilibrato. Credo che Cesena e Virtus
Entella sono le prime squadre che adesso stanno deludendo. I
romagnoli dicevano che dovevano vincere il campionato mentre i liguri
già li abbiamo incontrati in campionato, perciò dico che
finora non hanno fatto vedere niente di chè. Un risultato a
sorpresa del Fiorenzuola (per 5-0 ndr) sulla Reggiana, quando ho saputo
questo punteggio non ci credevo e ho pensato che si erano sbagliati". A Gubbio è esploso, dopo essere arrivato dai dilettanti, e Arena spiega pure il perchè: "L'anno
scorso, quando io arrivai a Gubbio, hanno creduto subito in me e mi
sono trovato subito a mio agio. Il mio fisico troppo esile? Sì, infatti vado in palestra. Se ho paura dei difensori
strutturati fisicamente? Quando sono in campo non penso nulla quando
affronto l'avversario. Sono bravo nella tecnica e nella fantasia, ma ci
provo anche di testa nonostante la mia statura. A quale calciatore
mi ispiro? A Paulo Dybala. Se preferisco giocare di giorno o in
notturna? Preferisco giocare con il sole". Alessandro Arena
svela inoltre che non ha nemmeno un tatuaggio sulla pelle del corpo e
non si mette nemmeno il gel sui capelli. Ma arriva la domanda anche su
Piero Braglia e Arena parla così dell'allenatore: "Ci
confrontiamo spesso, questo succede perchè mi devo trovare al
meglio in campo: mi dice mettiti là oppure di quà, ma in
particolar modo mi dice che mi devo divertire in campo. Posso
aggiungere che quest'anno c'è un gruppo compatto". Domenica contro il Rimini? "É
una squadra che gioca, sa giocare e ha creato tanto contro
l'Alessandria. Però noi giocheremo come sempre con lo stesso
atteggiamento che è quello giusto e mister Braglia saprà
come metterci in campo".
• 02 OTTOBRE 2022
Braglia: "Possiamo rompere le scatole a chiunque". Dal Canto: "Intimoriti, ma l'arbitro..."
Gubbio
in cima alla montagna. Nei pressi delle Alpi Apuane la squadra
rossoblù vede la vetta. Un calcio di rigore in avvio di gara
spiana la strada agli eugubini che vanno in vantaggio dal dischetto con
l'argentino Vazquez. Nella ripresa succede di tutto. Mbakogu colpisce
la base del palo. Poi Bozhanaj viene espulso tra le proteste veementi
dei locali. Allo scadere ci pensa Arena con un filtrante che chiude la
pratica. Il trainer dei rossoblù Piero Braglia è pragmatico: "Per
un'ora una buona
gara, negli ultimi venti minuti solo confusione. Dovevamo gestirla
meglio e chiuderla prima. La squadra è giovane e quindi non
posso non essere contento. Sono ragazzi che corrono, si danno da fare e
si divertono. Stanno bene insieme, ecco. Quel tanto nervosismo nel
finale?
Volevo cambiare Morelli che mi aveva chiesto il cambio, poi è
andato in sofferenza Spina con i crampi, ma ormai ammoniscono solo me.
Ormai ci sono abituato, ma nessuno voleva perdere tempo, volevo solo
cambiare modulo. La chiave della vittoria? Facciamo il nostro calcio,
con aggressività e intensità, cerchiamo di creare
problemi agli altri con la velocità e la nostra qualità.
Finchè avremo questa intensità romperemo le scatole a
tutti. Mbakogu? Sapeva da giovedì che giocava, inutile farlo
allenare se poi uno non lo fai giocare, bisogna avere pazienza e lui
dovrà essere bravo. Questo Gubbio dove può arrivare? Se
continua a divertirsi e non prendersi troppo sul serio può
veramente rompere le scatole a tutti. Dove possiamo arrivare? Non
saprei oggi. Se abbiamo studiato la Carrarese? Abbiamo il nostro vice
De Simone che
fa questo e studia bene gli avversari". Il trainer degli apuani Alessandro Dal Canto: "Prova
opaca. Intimoriti nell'approccio, Gubbio più in palla. Molti i
palloni sbagliati in uscita, non abbiamo vinto nemmeno un duello, poca
intensità, tanti palloni regalati agli avversari, ce la siamo
complicata da soli. Abbiamo incontrato finora la migliore avversaria a livello di qualità.
Ma devo parlare anche
dell'arbitro: l'episodio che ha determinato il rigore contro di noi non
mi sembra così evidente; invece Capello nell'area eugubina
è stato agganciato piuttosto chiaramente; un altro momento
valutato
erroneamente è stato il cartellino rosso a Bozhanaj.
Quest'ultima decisione, pura follia, un'inferiorità numerica che
non ci ha
permesso chance di recupero e ci ha spento totalmente la luce. C'era
invece un'espulsione per un calciatore del Gubbio. Occorre che
l'arbitro stia più sveglio. Sono stufo: ci insegnano nelle riunioni di non
protestare verso gli arbitri, invece l'arbitro è stato
condizionato dall'atteggiamento loro e ci ha penalizzato. Tutto ciò senza nulla
togliere ai meriti del Gubbio". Alcune immagini del match da 'La Nazione' versione on line.
• 02 OTTOBRE 2022
Il Gubbio sbanca Carrara (0-2) e sale al vertice. Vazquez su rigore e Arena al novantesimo
Gubbio
in trasferta contro la Carrarese. Il tecnico Braglia conferma il
4-2-3-1 con Vazquez nell'inedito ruolo di trequartista centrale a
supporto dell'unico centravanti Mbakogu. La cronaca. Al 3' un cross da
destra di Morelli in area diventa un assist prezioso per Redolfi che
prova il colpo di testa vincente in tuffo ma non riesce a toccare la
palla che termina sul fondo. All' 11' la svolta della partita quando
dalla destra Morelli mette in area una palla che viene spizzata con il
braccio da Imperiale e l'arbitro indica subito il dischetto. Dagli
undici metri Vazquez non sbaglia con un tiro angolato radente di
destro, palla da una parte, portiere dell'altra. Al 14' proteste anche
dei gialloblù per un contrasto in area su Capello, ma l'arbitro
stavolta fa proseguire tra le proteste degli apuani. Al 16' spiovente
da destra di Grassini in area dove Cicconi a rimorchio prova il tiro al
volo di sinistro con la palla che crea un brivido perchè fa la
barba al palo. Al 18' ci prova ancora Cicconi con un tiro dal limite
che costringe Di Gennaro in tuffo ad abbrancare la sfera. Al 25' va via
sulla sinistra Cicconi che crossa in area dove Grassini si ritrova
tutto solo davanti alla porta ma il suo colpo di testa è
impreciso e la palla termina alta. Al 27' su spiovente in area da
calcio piazzato di Schiavi, dopo una respinta la palla arriva sui piedi
di Pasciuti che prova la botta in porta, ma Bonini è ben
piazzato davanti al portiere e respinge in extremis con efficacia. Al
30' nella classica azione di contropiede Spina serve in
profondità Mbakogu che prova il tiro di sinistro ma para a terra
Satalino. Un minuto più tardi, sugli sviluppi di un calcio
piazzato di Rosaia calciato in area, Redolfi prova l'incornata vincente
da pochi passi ma la palla va alta. Al 35' il Gubbio va vicino al
raddoppio con Rosaia che mette in area un calcio piazzato, sotto misura
Bonini in spaccata di sinistro cerca l'angolino basso, ma Satalino
è prodigioso perchè con la punta delle dita riesce a
deviare la sfera in angolo. Al 37' bella azione degli eugubini con
Arena che serve in area Mbakogu che mette a sedere un avversario con
una finta e con il destro prova lo scavino che costringe Satalino a
salvarsi in volo con i guantoni. La ripresa. Al 6' il Gubbio sfiora
ancora la segnatura quando Toscano serve sulla fascia sinistra Spina
che mette in mezzo una palla filtrante per Mbakogu che calcia al volo
di sinistro radente, paratona di Satalino che in tuffo con la punta
delle dita devia la palla quel tanto che basta che colpisce la base del
palo. Al 20' protestano gli apuani per un presunto fallo di braccio di
Portanova quando Capello calcia in porta dall'altezza del dischetto. Al
24' i canarini rimangono pure in dieci perchè Bozhanaj afferra
per la maglia Spina lanciato a rete quando ha appena superato la
metà campo e l'arbitro estrae direttamente il cartellino rosso.
Al 45' il Gubbio raddoppia: un erroraccio di Imperiale favorisce Arena
che sguscia via sulla trequarti, entra in area e con un rasoterra di
sinistro fredda Satalino in uscita.
Tabellino: Carrarese - Gubbio (0-2):
Carrarese
(3-5-2):
Satalino; Pelagatti, D'Ambrosio, Imperiale; Grassini (1' st Frey),
Andreoli (10' st Bozhanaj),
Pasciuti (30' st Cerretelli), Schiavi, Cicconi; Capello, Giannetti (23'
pt D'Auria). A disp.: Rovida, Folino, Coccia,
Samele, Marino, Energe.
All.: Dal Canto.
Gubbio (4-2-3-1):
Di Gennaro; Morelli, Portanova (25' st Signorini), Redolfi, Bonini; Toscano, Rosaia (25' st Bulevardi); Arena,
Vazquez (25' st Corsinelli), Spina (34' st Di Stefano); Mbakogu (10' st Artistico). A disp.: Meneghetti, Corsinelli,
Semeraro, Tazzer, Bontà, Francofonte,
Vitale. All.: Braglia.
Arbitro: De Angeli di Milano (Laghezza di Mestre e Barbiero di Campobasso); quarto uomo: Isoardi di Cuneo.
Reti: 11' pt Vazquez (G) rigore, 45' st Arena (G).
Espulsi: 24' st Bozhanaj (C) per fallo su chiara occasione da gol; 33' st De Simone (G) per proteste. Ammoniti:
Portanova (G), Pasciuti (C), Spina (G), D'Ambrosio (C), Schiavi (C),
Redolfi (G), Capello (C), mister Braglia (G), Vazquez (G), Morelli (G).
Angoli: 3-7. Recupero: 1' pt; 6' st.
Risultati: Sesta Giornata - Serie C - Girone B:
Ancona - Montevarchi 1-2
43' Giordani (M), 69' Kernezo (M), 81' Bianconi (A)
Carrarese - Gubbio 0-2
11' Vazquez (G) rig., 90' Arena (G)
Cesena - Recanatese 2-0
18' Shpendi (C), 22' Udoh (C)
Fermana - Olbia 0-0
Fiorenzuola - Reggiana 5-0
20' Morello (F), 27' Morello (F), 37' Sartore (F), 62' Oneto (F), 88' Di Gesu (F)
Pontedera - Siena 0-2
9' Di Santo (S) rig., 52' Di Santo (S)
Rimini - Alessandria 3-0
57' Gabbianelli (R), 91' Santini (R), 94' Santini (R)
San Donato Tavarnelle - Lucchese 0-2
10' Semprini (L), 38' Bianchimano (L) rig.
Torres - Vis Pesaro 2-2
11' Provazza (V), 59' Fedato (V), 51' Diakite (T), 92' Scappini (T)
Virtus Entella - Imolese 0-0
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