SERIE C - GIRONE B
VENTESIMA GIORNATA
SAB. 21 DICEMBRE 2024
STADIO GIUSEPPE SIVORI
ORE 17:30

SESTRI LEVANTE

2

GUBBIO

1

VENTUNESIMA GIORNATA
SAB. 4 GENNAIO 2025
STADIO PIETRO BARBETTI
ORE 15

GUBBIO-LUCCHESE

> Calendario completo: (vedi)

Clicca le immagini rossoblu!

CLASSIFICA
GIRONE B SERIE C
2024-2025

Pescara
Ternana (-2)
Entella
Vis Pesaro
Torres
Arezzo
Rimini
Campobasso
Pineto
Ascoli
Pianese
Carpi
Perugia
Gubbio
Pontedera
Spal (-3)
Lucchese
Milan Futuro
Sestri Levante
Legnago

40
40
38
35
33
32
28
25

25

25
24
24
22
22
20

19
19
16
16

13

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Risultati Calcio...

VENTESIMA GIORNATA
DOM. 22 DICEMBRE 2025

Ascoli
Spal

1
1

Campobasso
Arezzo domenica

-
-

Lucchese
Pineto

3
3

Milan Futuro
Entella 
domenica

-
-

Perugia
Pianese 
domenica

-
-

Pescara
Ternana
domenica

-
-

Pontedera
Legnago

0
0

Rimini
Carpi
domenica

-
-

Vis Pesaro
Torres 
domenica

-
-

Marcatori 2024-2025
Serie C - Girone B

Cicerelli Ternana
Corazza Ascoli
Bruzzaniti Pineto
Cianci Ternana

12
11
11
9

Vedi lo stadio Barbetti!

Marcatori Gubbio
2024-2025

Tommasini
D'Ursi
Rosaia
Corsinelli
Fossati
Rocchi
Rovaglia
Tozzuolo

3
2
2
2
2
2
1
1

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VENTUNESIMA GIORNATA
SAB. 4 GENNAIO 2025

Gubbio-Lucchese

Arezzo-Vis Pesaro

Carpi-Milan Futuro

Legnago-Campobasso

Pianese-Ascoli

Pineto-Sestri Levante

Spal-Perugia

Ternana-Pontedera

Torres-Pescara

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30 OTTOBRE 2018
Petti: "Sarà battaglia. Gubbio che attacco! Noi rosa giovane. Nel biennio? Un grande gruppo!"

É stato calciatore dei rossoblù nel biennio vincente in cui il Gubbio è tornato nei professionisti e poi un onorevole sesto posto in serie C da neopromossi. E da due stagioni si trova adesso a Rimini. Stiamo parlando di Alessio Petti. Parte l'intervista con questa prima domanda. Romagnoli da neopromossi, come giudica finora questo campionato? "Si tratta di un campionato complicato: tutte le squadre sono attrezzate, sia chi si deve salvare, sia chi ha ambizioni di alta classifica. Si vedono infatti delle grandi individualità, per questo motivo escono ogni domenica anche dei risultati strani. Lo dimostra d'altronde il Pordenone che è molto forte ed è uscito sconfitto in casa con la Fermana. Con tutto il rispetto per la Fermana ovviamente. Anche noi all'inizio vincemmo con la Triestina. Un girone equilibrato, dove ci sono tante squadre appaiate". Nello specifico Petti è risultato il migliore in campo (secondo le pagelle stilate) domenica scorsa contro il Sudtirol. Però come si sta trovando in questo ruolo da difensore centrale? "Ormai questo è diventato il mio ruolo principale. Ma diciamo che quando ho incominciato a giocare, ho sempre fatto il terzino. Pure a Gubbio mi è successo, a parte in serie D quando feci in alcune circostanze il centrale per via dello schieramento degli under. L'anno scorso facevo il centrale in una difesa a tre, questo succedeva fino a una settimana fa. Adesso abbiamo cambiato allenatore e faccio il centrale di sinistra in una difesa a quattro: domenica direi che mi sono trovato bene. Mi trovo a mio agio su tutta la linea difensiva, ma con dei compagni che mi danno una mano come Ferrani e company". Appunto, è arrivato Acori sulla panchina. Un tecnico che a Gubbio utilizzava il 4-1-4-1 e a Rimini domenica ha impiegato il modulo 4-4-1-1. Come è stato l'impatto con questo nuovo allenatore? "Si è vista subito l'impronta di un allenatore esperto, ha fatto categorie importanti e ha avuto sotto mano fior di calciatori in carriera. Parla poco, ti dice poche parole, ma si fa capire quello che vuole e di conseguenza ti sa trasmettere sicurezza". Domenica da ex, contro un Gubbio che stenta però a decollare (solo 8 punti in nove partite). Che ci può dire? "Più o meno abbiamo fatto finora un cammino simile, anche se noi dobbiamo recuperare una gara con la Ternana. Credo che ogni partita va presa con le molle. Non sarà facile per noi venire a Gubbio perchè possiede delle individualità importanti. Perciò mi aspetto una battaglia". Ma si sarebbe mai aspettato una partenza così lenta del Gubbio? "L'inizio di un campionato è sempre un rebus. Se si parte con il piede giusto cresce l'entusiasmo. Se si sbaglia qualche partita, diventa subito negativa la situazione. Ma il Gubbio ha tanti punti di forza per potersi riprendere. In squadra ci sono il capitano Marchi, Casiraghi (con cui sono molto amico), Piccinni è esperto e con Pedrelli ci giocai insieme ai tempi del Cesena. Ma non dimentico Casoli e Campagnacci". E del Rimini, qualche nome da temere? "Volpe è un attaccante giovane interessante come lo era Candellone a Gubbio. Poi cito Cicarevic, Candido e Guiebre. Tanti ragazzi di prospettiva, in una rosa giovane". Quel biennio a Gubbio? "Due anni fantastici. Una vittoria in campionato in D e un sesto posto in C. Sono rimasto molto legato alla città di Gubbio, mi sento a casa. Sarà un piacere tornarci dove ho ancora tanti amici. Mi farà strano entrare nell'altro spogliatoio". Qualche maligno dice che quei successi erano scontati, lei cosa ne pensa? "Credo che vincere non è mai facile perchè in ogni domenica devi portare a casa i tre punti. Con mister Magi ho fatto tre anni ottimi, perchè c'ero stato pure alla Maceratese dove avevamo vinto un campionato. In Serie D eravamo forti, ma siamo stati bravi noi riaddrizzare la baracca perchè eravamo partiti male. In serie C a maggior ragione: c'era tanta organizzazione ottenendo un risultato straordinario con calciatori normali. Non c'erano dei nomi da top player. La nostra forza è stato un gruppo fantastico, composto da grandi persone".

29 OTTOBRE 2018
Focus. Gubbio... e un Pesce fuor d'acqua. Volontà sì, incisività no. Casiraghi: è contrattura

Basta scrutare la Gazzetta dello Sport del lunedì per fotografare in sintesi la prestazione a Salò. Una frase concisa ma molto indicativa: «Gubbio volenteroso ma raramente pericoloso». E parlano da sole anche le pagelle: sette undicesimi della squadra non raggiunge la sufficienza, il 63% degli interpreti. Pure i subentrati non raggiungono la sufficienza, solo Battista si salva dagli altri giudizi negativi. Per fare una analisi completa invece ci sono da definire diversi aspetti. A partire da un concetto espresso nel quotidiano in rosa. Questa squadra si dimostra inconsistente in fase di finalizzazione. Pochissime le palle giocabili, soprattutto per quegli attaccanti che si trovano spesso spalle alla porta: Marchi è costretto a rincorrere palloni e non viene aiutato dai compagni di reparto. Ma il problema nasce dalla parte nevralgica del campo (ormai è da tempo che tastiamo questo tasto). A centrocampo la manovra spesso è lenta, macchinosa e quindi prevedibile. Manca cioè una certa aggressività e velocità, due prerogative che dovrebbero essere il pane quotidiano per una squadra soprattutto come il Gubbio che deve farsi spazio contro contendenti piuttosto agguerrite. Non si capisce se è un problema di scelte (di atteggiamento o tattico), oppure dipende dalle caratteristiche dei calciatori che non sono in grado di eseguire o interpretare un certo tipo di input a livello di gioco. Da più parti (e da tempo) infatti si sta dibattendo anche sul fatto che questa squadra abbia dei limiti e che sia stata costruita con poca logica: si è pensato più al fronte avanzato e meno al centrocampo. Si è parlato inoltre di interpreti poco strutturati fisicamente ma anche di interpreti che sono predisposti solo per un tipo di gioco (il 4-3-3, che si utilizzava in estate). Ovviamente sono opinioni, queste, che per adesso lasciano il tempo che trovano. C'è bisogno di tempo prima di fare certi giudizi. Chiaro però che se continueranno a durare questi problemi, nasce spontaneo più di un interrogativo. A livello tattico tra l'altro si intravede poco sfruttamento del gioco in ampiezza, mentre si punta di più alle verticalizzazioni. Lo dimostrano le poche azioni capitate in terra lombarda, con un modo di fare simile. Una spizzata o sventagliata dalla trequarti in profondità che si ripete a più riprese: solamente in un caso è avvenuto un cross da destra di Tofanari per Marchi nel primo tempo. Basta scrutare gli highlights in maniera attenta sul portale Elevensports.it (ed è più marcato il concetto guardando la partita nella sua totalità). Si evidenziano inoltre le occasioni create. Nel primo tempo sette opportunità della Feralpi contro le due azioni del Gubbio. Nella ripresa meno occasioni per i locali, ma i rossoblù producono appena due chance vere degne di nota: il rigore poi segnato da Marchi e l'occasione in area di Plescia. Troppo poco, per una squadra che doveva reagire allo svantaggio. Perciò torna in ballo la frase scritta che calza a pennello: Gubbio volenteroso ma raramente pericoloso. Chiaro però che il Gubbio ha dovuto fare i conti con un Pesce fuor d'acqua. Altra frase che calza a pennello perchè proprio Pesce ha cambiato l'inerzia della partita: prima con un palo interno clamoroso colpito e poi con un bolide alla Cristiano Ronaldo (di Empoli) per intenderci. Pertanto il Gubbio deve cambiare rotta, la classifica langue. E come se non bastasse, c'è anche il caso di Casiraghi: è uscito nella ripresa, non per scelta tecnica, ma perchè ha riportato un problema muscolare (contrattura). In attesa di esami specifici. Piove sul bagnato.

28 OTTOBRE 2018
Sandreani: "Noi con il pallino". Toscano: "Vittoria meritata". Le foto di Feralpisalo-Gubbio

Gubbio che cade sotto i colpi della Feralpisalò. Un bolide dai venti metri di Pesce sotto il sette fa da apripista (e in avvio aveva colpito pure un palo interno). Raddoppio di Ferretti nella ripresa con un tiro chirurgico, poi accorcia Marchi su rigore. Il Gubbio si sveglia un po' tardi: troppo compassato sulla mediana nella prima frazione, l'iniziativa in avvio dei lombardi è più intraprendente. Ma l'allenatore Alex Sandreani non ci sta: "Abbiamo fatto una buona gara, affrontata a viso aperto. Abbiamo giocato a calcio. Abbiamo provato a mettere in difficoltà una forte Feralpisalò e abbiamo avuto il pallino del gioco, però un gol bellissimo di Pesce ha cambiato l'inerzia della partita. Nella ripresa abbiamo avuto un buon approccio, creando, ma il raddoppio di Ferretti ci ha tagliato le gambe. Sul 2-1 abbiamo avuto l'occasione del pareggio con Plescia. Non è la stessa sconfitta di Imola, sono fiducioso. Dobbiamo proseguire a continuare a giocare, il lavoro alla lunga paga sempre. Stiamo seminando tanto, però ora raccogliamo veramente poco". Non parla nessun altro nel Gubbio (calciatori chiusi nel silenzio). Dalla parte dei gardesani parlano in cinque (come riporta il portale web Feralpisalo.it). Prima l'allenatore dei verde-azzurri, Domenico Toscano, dice: "Una vittoria arrivata in modo meritato. Abbiamo poi riaperto la gara con il rigore loro, ma ci può stare perchè avevano forze fresche. Buona prestazione con uno spirito giusto. I gol di Pesce e Ferretti sono stati di ottima fattura. Ci godiamo la vittoria". L'autore del primo gol, Simone Pesce: "Partita dura, ma siamo stati bravi. Questa è una vittoria di squadra. Il mio gol? Ogni tanto ci provo e ogni tanto qualche gol da fuori lo faccio". Poi l'autore del gol del raddoppio, Andrea Ferretti: "Vittoria importante, non era facile con una squadra tosta". Tocca al centrocampista Davide Raffaello: "Morale alto, siamo in crescita in un campionato equilibrato". Parla anche il patron dei lombardi, Giuseppe Pasini: "Bella vittoria, meritata per come abbiamo giocato nel primo tempo. Dimostrato di giocare bene e saper soffrire. Merito dei ragazzi e del mister che fa emergere quello che di buono stiamo facendo". Ma intanto ecco le foto (12 immagini) della partita tra Feralpisalò e Gubbio. Fotoservizio di Fotolive di Filippo Venezia. Eccole in sequenza nel link.

28 OTTOBRE 2018
Feralpi, 2-1 al Gubbio. Eurogol di Pesce. Ferretti fa bis e Marchi accorcia. Schiaroli espulso

Feralpisalò contro Gubbio. Il trainer Sandreani conferma il 4-3-1-2. Marchegiani in porta. Quartetto di difesa con Tofanari, Espeche, Piccinni e Lo Porto. Trio di centrocampo con Malaccari, Benedetti e Ricci. Davanti Casiraghi tra le linee a supporto del duo Marchi e Campagnacci. La cronaca. Al primo affondo, dopo appena un giro di lancette, i padroni di casa si fanno subito molto pericolosi: da azione nata dalla sinistra da Parodi, con difesa eugubina che si salva in mischia, dal limite Pesce fa partire un tiro secco di sinistro al volo radente che colpisce la parte interna del palo e poi la palla di conseguenza scorre davanti alla porta senza esito. Pericolo, grande, scampato. Al 12' sventagliata di Casiraghi dalla trequarti verso Campagnacci in area, ma l'attaccante rossoblù viene chiuso in tackle da Legati, quando era solo davanti al portiere. Al 20' altro grosso pericolo in area eugubina: Ferretti va via sulla destra e rimette in mezzo una palla velenosa dove Marchegiani buca l'uscita, ma per fortuna del Gubbio c'è Espeche in agguato che salva tutto sulla linea di porta anticipando l'attaccante Marchi. Ma è forcing della Feralpi. Al 21' leggerezza di Benedetti che perde palla sulla trequarti, così Ferretti calcia un sinistro insidioso che costringe Marchegiani a gettarsi in tuffo: con la punta delle dita riesce così a deviare in corner. Sul seguente angolo, Scarsella di testa in area anticipa tutti e gira bene in porta: la sfera fa la barba al palo. Monologo dei lombardi con Ferretti al 23' quando fa partire una rasoiata che si perde davvero di poco a lato. Per fortuna (al 25') che c'è una fiammata in area locale di Marchi: si gira, si porta la palla sul sinistro e calcia radente in porta, ma De Lucia in tuffo abbranca la sfera. E al 32' esce per infortunio Guerra per i locali, entra Raffaello e così il tecnico Toscano va sl 3-5-2. Al 33' proteste locali per un presunto fallo di mani in area di Espeche, su un colpo di testa di Scarsella, ma l'arbitro fa proseguire. Al 41' un eurogol sblocca tutto: dalla sinistra Parodi serve in mezzo Pesce che fa partire un tiro al volo di sinistro dai venti metri che si impenna, scavalca Marchegiani e la palla si insacca sotto all'incrocio. Al 43' ci prova Campagnacci dal limite, ma il tiro è sporco e finisce a lato. La ripresa. Subito in avvio il trainer Sandreani toglie Casiraghi e subentra Battista. Al 18' ecco il raddoppio dei locali: al limite Ferretti è lesto, si libera e calcia un sinistro chirurgico con la palla che finisce nell'angolino basso. Tuttavia al 21' c'è un rigore per il Gubbio: sugli sviluppi di un corner di Battista in area, un presunto tocco di mani di Legati viene punito con un penalty. Dagli undici metri Marchi è freddo e la palla si insacca a fil di palo. Poi al 27' è il nuovo entrato Plescia che si fa trovare pronto in area, carica il destro al volo, De Lucia si salva in angolo in tuffo. Nel finale il neo entrato Schiaroli viene espulso per somma di ammonizioni, per fallo su Ferretti.
Tabellino: Feralpisalò - Gubbio (2-1):
Feralpisalò (3-4-1-2): De Lucia; Legati, Magnino, Marchi P.; Vita, Pesce, Scarsella, Parodi (11' st Mordini); Guerra (32' pt Raffaello) (32' st Corsinelli); Mattia M., Ferretti. A disp.: Livieri, Dametto, Ambro, Martin, Hergheligiu, Moraschi. All.: Toscano.
Gubbio (4-3-1-2): Marchegiani; Tofanari (40' st De Silvestro), Espeche, Piccinni, Lo Porto (19' st Schiaroli); Malaccari, Benedetti, Ricci (19' st Pedrelli); Casiraghi (1' st Battista); Marchi E., Campagnacci (19' st Plescia). A disp.: Battaiola, Nuti, Paolelli, Conti A., Tavernelli. All.: Sandreani.
Arbitro: Giordano di Novara (Licari di Marsala e Micalizzi di Palermo).
Reti: 41' pt Pesce (F), 18' st Ferretti (F), 21' st Marchi E. (G) rigore.
Espulso: 45' st Schiaroli (G) per doppia ammonizione. Ammoniti: Ricci (G), Pesce (F), Battista (G), Vita (F), Marchi M. (F), Malaccari (G). Angoli: 4-2 per il Gubbio. Recupero: 1' pt; 5' st. Spettatori: 658 (di cui una decina da Gubbio).
Risultati: Nona Giornata - Serie C - Girone B:
Fano - Monza
0-2
67' Ceccarelli (M), 92' Iocolano (M)
Feralpisalò - Gubbio
2-1
41' Pesce (F), 63' Ferretti (F), 67' Marchi E. (G) rig.
Giana Erminio - Albinoleffe
0-0
Pordenone - Fermana
0-1
31' Giandonato (F) rig.
Renate - Triestina
1-3
10' Mensah (T), 30' Spagnoli (R), 59' Steffè (T), 81' Granoche (T)
Rimini - Sudtirol
0-0
Teramo - Ravenna
2-1
34' Spighi (T), 77' Raffini (R), 80' Barbuti (T) rig.
Ternana - Sambenedettese
rinviata
Vicenza - Virtus Verona
3-2
12' Curcio (Vc), 32' Lavagnoli (Vv), 37' Grandolfo (Vv), 49' Giacomelli (Vc) rig., 87' Bizzotto (Vc)
Vis Pesaro - Imolese
1-3
37' Lanini (I) rig., 80' Kirilov (V)

27 OTTOBRE 2018
Casoli e Conti out per infortunio. Ventuno convocati per la Feralpisalò. La vigilia in silenzio

Il silenzio più assoluto. Vigilia della partita contro la Feralpisalò con le bocche cucite. Per il resto tutto come previsto. Non sono convocati il mediano Massimo Conti (stop per una elongazione al legamento) e la mezzala Casoli (stiramento). Anche se quest'ultimo potrebbe essere recuperabile per la partita di domenica prossima 4 novembre contro il Rimini. Mentre torna abile e arruolato il jolly di centrocampo Malaccari. Pertanto la formazione del trainer Alex Sandreani dovrebbe essere scontata con il consueto modulo basato sul 4-3-1-2. Marchegiani in porta. Quartetto di difesa probabile con Tofanari, Espeche, Piccinni e Pedrelli. A centrocampo possibile quindi il trio formato da Benedetti, Ricci e Malaccari. Ma non è escluso che Sandreani possa confermare Benedetti playmaker, Ricci così verrebbe dirottato nel ruolo di mezzala sinistra e Malaccari potrebbe fungere da mezzala destra. Insomma, non è escluso un cambio di interpretazione degli stessi interpreti. In avanti invece non dovrebbe cambiare nulla: ovvero Casiraghi a fungere da trequartista a supporto del duo di attacco Marchi e Campagnacci. Anche se quest'ultimo potrebbe finire in ballottaggio con De Silvestro. Sono in pratica ventuno i convocati per la trasferta lombarda: Battaiola, Battista, Benedetti, Campagnacci, Casiraghi, Conti Andrea, De Silvestro, Espeche, Lo Porto, Malaccari, Marchegiani, Marchi, Nuti, Paolelli, Pedrelli, Piccinni, Plescia, Ricci, Schiaroli, Tavernelli e Tofanari. Ma intanto sono stati ufficializzati dalla Lega gli orari dalla nona alla tredicesima giornata. Contro il Rimini (in casa) si giocherà alle ore 14:30 il 4 novembre. Viene tenuta in sospeso la succesiva gara che si dovrebbe giocare a Terni l'11 novembre (più sotto spiegheremo il motivo). Per il resto si giocherà sempre di domenica e sempre con inizio alle ore 14:30. Gubbio contro la Giana Erminio in casa il 18 novembre e nella trasferta contro il Renate il 25 novembre. Parlavamo della Ternana. In pratica è un continuo caos. Proprio nelle ultime ore il Consiglio di Stato ha sospeso per via cautelativa il provvedimento del Tar del Lazio (che chiedeva il ripristino di 22 squadre in serie B), pertanto riporta il numero delle squadre a 19 in cadetteria. Perciò torna tutto come prima. Così tutte le squadre di serie C sospese (perchè figurano nella forbice delle possibili ripescate) dovebbero tornare a giocare il prossimo 4 novembre. Ma adesso dipenderà dalla Figc che si riunirà martedi: si attendono delle decisioni in merito per come si dovrà procedere. Colpi di scena continui. Riprovevole.

25 OTTOBRE 2018
Conti, stop per una elongazione. Emergenza in mediana. Ma si rivede Malaccari in gruppo

Partiamo dagli infortunati perchè è arrivato in serata un bollettino ufficiale della situazione in infermeria nella Gubbio Calcio. Un comunicato stampa che recita in pratica quanto segue. Il centrocampista Massimo Conti si è infortunato durante gli allenamenti e dovrà stare fermo per almeno due settimane. Come infortunio viene descritto una elongazione al legamento collaterale mediale del ginocchio destro. Si parla invece che è in via di recupero la situazione di Giacomo Casoli che si era infortunato con il Sudtirol di domenica scorsa: viene scritto che ha riportato una lesione muscolare. Nei giorni scorsi in effetti avevamo parlato di stiramento. Pertanto la mezzala eugubina non sarà a disposizione del trainer Sandreani per domenica: le sue condizioni saranno valutate quindi nella prossima settimana. Mentre c'è una buona notizia. Il jolly di centrocampo Nicola Malaccari ha risolto il problema muscolare (uno stiramento) e quindi torna a disposizione per la partita in trasferta contro la Feralpisalò. Questo è il resoconto da fonti ufficiali della condizione degli infortunati. A questo punto la situazione è piuttosto chiara. A centrocampo soprattutto ci saranno le maggiori defezioni viste le assenze di Casoli e per ultimo di Conti. Pertanto l'allenatore Alessandro Sandreani dovrebbe confermare il 4-3-1-2. Stabile nel suo posto il portiere Marchegiani. In difesa potrebbe essere riproposto il quartetto difensivo basato su Tofanari, Espeche, Piccinni e Pedrelli (in ballottaggio con Lo Porto). A centrocampo si va così verso il trio formato da Benedetti, Ricci e Malaccari. Davanti invece non cambierà nulla con la conferma di Casiraghi tra le linee a supporto del duo di attacco Marchi e Campagnacci. Questo potrebbe essere l'undici iniziale. Chiaro però che poi il tecnico rossoblù deciderà all'ultimo momento. Sull'altra sponda, il tecnico Domenico Toscano dovrebbe confermare il modulo 3-4-2-1. Cioè con De Lucia in porta. Poi il trio di centrali formato da Legati, Magnino e Paolo Marchi. A centrocampo il quartetto basato su Vita, Pesce, Scarsella e Parodi. In attacco Ferretti e Guerra ai lati a supporto della punta Mattia Marchi. Sarà invece assente l'esperto bomber Andrea Caracciolo (ex Brescia) per infortunio. Pertanto nella partita di domenica saranno presenti tre calciatori in campo con lo stesso cognome: Paolo e Mattia per i lombardi, Ettore Marchi per il Gubbio. Fatto davvero curioso. Flash dal girone. L'ex allenatore dei rossoblù, Leonardo Acori, è il nuovo allenatore del Rimini dove è stato presentato già giovedì alla stampa: sostituisce in panchina Gianluca Righetti che aveva rassegnato le dimissioni dopo la gara persa in trasferta con la Feralpisalò (per 2-0). In settimana un'altra panchina era saltata: a Monza è stato esonerato Marco Zaffaroni, ed è arrivato sulla panchina brianzola Christian Brocchi.

24 OTTOBRE 2018
L'editoriale. La fine del calcio, pure quello genuino. Una volta c'era un binomio inossidabile

In presenza del silenzio stampa dei calciatori, prendiamo spunto da due curiosità che abbiamo trovato nel web. In primis ci ha colpito uno striscione che era apparso nella curva dell'Inter alcuni anni fa, che recitava così a grandi linee: «Il calcio è una storia di passione. Senza la passione il calcio è morto». E lo si può evincere in questo articolo dell'Ansa. Come dargli torto. Noi della nostra generazione siamo nati e cresciuti dando un calcio al pallone, che per ogni ragazzino era il gioco più immediato. E per giocare a calcio ogni spazio era buono: prati, parchi, la pista di pattinaggio, o nel piazzale davanti casa. Si giocava sempre, anche per una sola mezz'ora, e i maglioni o i giacchini fungevano da pali della porta. Il calcio veniva considerato come una palestra di vita. Se si giocava tutta la settimana, la domenica no perchè era sacra: c'è chi ascoltava la radiolina o chi andava a vedere il Gubbio (almeno, il sottoscritto, lo faceva già all'età di quattro anni per mano di suo padre). Un calcio diverso la domenica: alle sei del pomeriggio c'era Novantesimo Minuto e la sera, d'obbligo, guardare la Domenica Sportiva. Il tutto perchè era condito dalla passione, per il calcio vero e genuino. Ma oggi questo non esiste più. La modernità, il business e la tecnologia hanno fatto tabula rasa. Quel calcio non c'è più, è distrutto. Quel calcio che regalava anche situazioni inconsuete ma spontanee. Come può testimoniare questa foto datata e ancora categoricamente in bianconero. Ma c'è un altro video che ci ha colpito ed è stato postato sul guestbook di Gubbiofans.it. Un video che fa vedere la passione dei tifosi eugubini, anche in tempi magici come gli anni '80, e anche in tempi non lontani (di alcuni anni fa). Eccolo qua, così lo potete gustare. Un calcio che a Gubbio spesso è stato accompagnato da una certa passione. Una passione che però spesso andava coltivata, spalleggiata o agevolata. Passione che viaggiava su un binomio unico: il tifo e il calciatore, sempre insieme. Un binomio che aveva un unico cuore. Il cuore rossoblù. Ce lo hanno raccontato strada facendo alcuni interpreti in campo di fine anni '80. Calciatori che spesso si trovavano a cena con i tifosi eugubini: un binomio bello, carismatico, genuino, che creava pure una amicizia tra le parti, creava davvero un binomio vincente. Questa cosa, in maniera più lieve ma sempre del tutto coinvolgente, è capitato (guarda caso) quando c'è stata quella magica cavalcata verso la serie B datata 2011. Non sono passati tanti anni, ma sembra una eternità. Tutto è cambiato. Anche Gubbio si è accodato alla modernità perdendo la sua vera genuinità. Una volta (come dicevamo) i calciatori stavano in mezzo alla gente. Adesso invece addirittura non parlano tramite i mezzi stampa. Se avviene, solo in determinati orari, saltuariamente, quando capita, ed in una unica sede. Anzi, adesso è stato imposto il silenzio assoluto dallo scorso 9 ottobre: gli ultimi a parlare sono stati Marchegiani e Plescia. Non esistono più le persone, ma i robot. Non c'è più un ambiente sano ma gli standard. Il calcio ormai è sfuggito alla matrice filosofica di chi lo ha messo al mondo, un calcio che ormai è irriconoscibile. Di conseguenza decade anche l'informazione. Cioè noi giornalisti (oppure ci definiscono pure giornalai per minimizzare la figura), che siamo da tramite tra tifosi e una squadra, non hanno più senso di esistere. Nei corsi di giornalismo ci insegnano che la stampa va sempre agevolata nella diffusione chiara nelle notizie. Ma talvolta diventa carta straccia. Ormai tutti si sostituiscono al sapere tutto. C'è il diritto di cronaca e di critica ma qualcuno neanche sa il significato. Il mondo del calcio, pur con tutti i suoi limiti, è stato sempre un mondo a misura d'uomo. Ma non lo è più, nemmeno dalle nostre parti. Qualsiasi lettore potrebbe obiettare su quello che stiamo dicendo. La verità assoluta non la possiede nessuno. La libertà di opinione è sacra (e siamo aperti a tutti).

23 OTTOBRE 2018
Casoli verso il forfait. Ma Malaccari è rientrato nel gruppo. Parla Quarta, presente domenica

Partiamo da una notizia dall'infermeria. Giacomo Casoli è uscito ad inizio ripresa contro il Sudtirol per una fitta alla coscia a fine primo tempo. Era rientrato nella ripresa, ma dopo appena un giro di lancette ha dovuto gettare la spugna. Si toccava la parte della gamba sinistra all'altezza del bicipite femorale. Dopo il match il tecnico Sandreani aveva rivelato che si trattava di più di una semplice contrattura. Ma nelle ultime si parla di un piccolo stiramento per il calciatore eugubino. Almeno è questo il resoconto dalle ultime informazioni che abbiamo avuto in possesso. Se è così, quasi certamente Casoli sarà assente domenica contro la Feralpisalò. Adesso si aspettano ulteriori news in settimana per accertare la reale entità dell'infortunio, anche per sapere i tempi di recupero, ma è altrettanto chiaro che ora la mezzala rossoblù va verso il forfait per domenica. Mentre c'è una buona notizia: Nicola Malaccari è tornato a correre con il gruppo: aveva subito uno stiramento in allenamento ed è stato fuori nelle ultime due partite. Se il jolly di centrocampo sarà pronto per la sfida contro il Feralpisalò si vedrà solo nelle ultime ore. Nodi, evidentemente, che saranno sciolti solo all'ultimo momento. Intanto abbiamo sentito Luca Quarta, ex direttore sportivo del Casterigone, che domenica era presente nella partita tra Gubbio e Sudtirol. Ecco qual è stata la sua visione di questa partita: "Ho visto un Gubbio in crescita rispetto alle prime uscite casalinghe in campionato. Una squadra più matura. Soprattutto sul fronte avanzato ho notato una squadra più potente. Purtroppo dall'altra parte c'era una squadra ben strutturata, il più basso era alto un metro e novanta. Pure il team manager era alto un metro e novanta. Perciò non è stato facile giocare con questo tipo di avversario. Un Sudtirol fisico, robusto, e che non concedeva niente. Il Gubbio ha avuto il merito di tenere botta, ha subito ma allo stesso tempo è stato sempre in partita. Questa squadra all'inizio commetteva alcuni errori tecnici, mentre adesso mi sembra cresciuta in questo. Credo che il Gubbio ha fatto il massimo che poteva fare contro un Sudtirol veramente forte. Ma credo che davanti ci siano calciatori importanti: Casiraghi, Casoli, Marchi e Campagnacci". Guarda caso ha citato Campagnacci: in molti si aspettano di più da lui, ma lei come lo ha visto? "Ma io bene, l'importante che faccia quello che sa fare. Sarebbe un valore aggiunto. Qualcuno si era dimenticato di questo calciatore in Umbria, invece è stata una scommessa del direttore sportivo: ha detto infatti che lo riportava in Umbria dopo tanto tempo che non giocava, per fare vedere che è un calciatore vero". E in particolar modo Quarta cita un calciatore che lo impressiona e lo dice apertamente: "Mi piace molto il portiere, lo ribadisco: Marchegiani è tanta roba, è proprio forte". In realtà noi abbiamo evidenziato un neo: cioè il centrocampo ancora ci sembra lento nella manovra e nella gestione della palla. Lei invece che ne pensa? "Diciamo che la squadra non è di grande struttura, infatti ci sono diversi calciatori di un metro e 70/75 centimetri. Ma credo che il Gubbio ha sofferto ma con raziocinio. Nel momento in cui trova un'avversaria meno robusta e potente, credo che possa esprimersi ancora meglio. Anche perchè credo che sarà difficile trovare sempre avversarie come il Sudtirol che ha fatto una partita perfetta: un 3-5-2 fatto bene, mai buttavano via la palla, sempre corti, sovrapposizioni continue, presenti sempre per punzecchiare. Il Gubbio ha dovuto faticare per stare in partita, ma non sarà sempre così".

22 OTTOBRE 2018
Focus. L'importanza della "zona nevralgica" del campo. Un rebus pure la catena di destra

Ci piace spesso snocciolare i numeri. Perchè in fin dei conti dicono sempre la verità. Ma questa volta invece parliamo di tattica. Così capiamo meglio cosa è avvenuto contro il Sudtirol rispetto alla partita precedente. Diciamo che sul campo si è vista la migliore avversaria finora incontrata. Squadra solida, compatta in ogni reparto, che gioca un buon calcio, ma soprattutto gioca quasi sempre palla a terra coinvolgimento più elementi in fase di possesso in maniera efficace e fluida, sia nelle geometrie e sia quando attaccano la profondità. Con una catena di sinistra molto pericolosa con Fabbri (il terzino) e Morosini (il centrocampista) che hanno fatto letteralmente il diavolo a quattro. Soprattutto Morosini (fino all'espulsione) è risultato devastante: molto pericoloso nei tagli, con personalità, e in partita molto spesso è stato perso dall'avversario di riferimento. Un calciatore di qualità e di quantità che manca (al momento attuale) nel Gubbio a centrocampo. Appunto, la differenza è stata tutta qui: nella parte nevralgica del campo. Una squadra rossoblù che è andata in sofferenza sulla mediana per via della prestanza fisica e del livello tecnico della squadra biancorossa, che ha saputo tenere il pallino del gioco per quasi tutta la partita, compreso nella seconda parte della ripresa quando il Gubbio tra l'altro era in superiorità numerica. Un centrocampo sudtirolese sovrastante, per questo motivo il Gubbio si è mostrato di più con un atteggiamento di attesa e meno in fase propositiva. Chiaro che in campo c'era un'avversaria più organizzata e brillante rispetto alla Fermana vista alcuni giorni prima. Ma è altrettanto vero che questa partita ha dimostrato che il reale incaglio del Gubbio si trova a centrocampo. Quando soprattutto si parla di una poca agilità nella gestione della palla: era successo con l'Albinoleffe, con l'Imolese e si è ripresentato con il Sudtirol. Chiaro che l'infortunio di Casoli a fine primo tempo non ha agevolato la truppa di Sandreani: la mezzala eugubina è una pedina troppo importante per vivacità, dinamismo e tecnica. Probabilmente in undici contro dieci nella ripresa sarebbe stato decisivo. Ma la parte nevralgica del campo è fondamentale in ogni gara: le due punte Marchi e Campagnacci hanno avuto tra i piedi pochissime palle giocabili. E Casiraghi tra le linee è stato stretto nella morsa del centrocampo altoatesino: una chiusura ermetica in fase di non possesso palla, molto attenta alla lettura delle linee di passaggio dei rossoblù, e pure le torri centrali di difesa si sono mostrate aderenti e compatte lasciando pochi spazi. Tutto ciò cosa sta a significare. Che il punto conquistato con il Sudtirol vale oro, grazie oltretutto all'onnipresenza del portiere Marchegiani che si è dimostrato ancora una saracinesca. Ma tutto ciò sta a significare che a centrocampo probabilmente la coperta è corta. A meno che ci sia una crescita graduale di tutto il reparto che ancora sembra meno dinamico (e quindi più statico) rispetto alla velocità di pensiero e di manovra delle altre contendenti. Fermo restando che si aspetta la crescita di altri elementi in squadra: su tutti Campagnacci che deve trovare la giusta condizione e possibilmente va aggiustato qualcosina sulla catena di destra. Tutto probabilmente dipende dal fatto che i sincronismi devono essere ancora oliati. Mentre la nota positiva (oltre che dal portiere già citato), proviene dalla difesa: Marcos Espeche si sta dimostrando un ottimo acquisto, diligente e autoritario nelle chiusure, nessuna sbavatura o quasi, tranne la parentesi di Imola (ma in quell'occasione fu bravo Lanini a trovare il varco giusto ed un eurogol). Ora il prossimo esame duro con la quotata Feralpisalò. Altro banco di prova importante.

21 OTTOBRE 2018
Sandreani: "Ok in tattica, meno in qualità". Zanetti: "Meglio noi". Le foto di Gubbio-Sudtirol

Nonostante il pareggio interno, la curva dei tifosi acclama il tecnico Sandreani con questi cori: "C'è un solo capitano" e "Sandreani è uno di noi". Un segnale di stima verso un allenatore che sta provando a dare tutto con la maglia rossoblù anche dalla panchina. Ma questa volta sulla strada trova un Sudtirol che gestisce la partita con il possesso palla e il Gubbio arranca, e oltretutto non sa approfittare di una superiorità numerica per gran parte del secondo tempo. In sala stampa non si presenta (stranamente) neanche un calciatore rossoblù (come avvenne dopo la gara con la Fermana). Parla quindi solamente l'allenatore Alessandro Sandreani che dice: "Un pareggio importante conquistato contro una tra le migliori squadre del girone. Partita con poche occasioni. Ma non abbiamo concesso niente. Tuttavia ci è mancata la qualità, ma in partita ci siamo stati alla grande. Soddisfatto per la prestazione a livello tattico e comportamentale. Forse dovevamo far correre meno gli avversari e ci siamo interstarditi in troppe giocate per via centrale. Nel forcing finale non mi sono piaciute le troppe imprecisioni". Ma poi parla dei singoli: "Casoli? É uscito anzitempo e credo che sia ben più di una contrattura. Malaccari? Credo che dovrebbe essere dei nostri, già in settimana. Campagnacci indietro nella condizione? Credo che può arrivare solo giocando, ha qualità e lo aspettiamo. Ma infine vorrei aggiungere...". Prego, dica: "Non abbiamo preso ancora gol, da due partite, questo a mio avviso va rimarcato. Questa squadra è in continua crescita". Sull'altra sponda parla il tecnico del Sudtirol, Paolo Zanetti: "Due punti persi? Ma credo che è un punto importante perchè a Gubbio a livello di cabala ci andava sempre male. Temevo questa trasferta. Sapevamo di affrontare una squadra ostica, che tra l'altro possiede un potenziale offensivo notevole ed elementi molto validi a trazione anteriore: basta citare Marchi, Campagnacci, Casoli e Casiraghi. Nella ripresa per grande parte della gara siamo pure rimasti in dieci, ma siamo andati lo stesso meglio noi. Sull'espulsione di Morosini dico che ha fatto due falli normali, perciò credo che sia stato punito troppo severamente. Tuttavia abbiamo saputo gestire la palla perchè questa è la nostra priorità, ma ci manca una certa concretezza in attacco". Ecco le foto (20 immagini) della gara Gubbio e Sudtirol. Fotoservizio di Simone Grilli.

21 OTTOBRE 2018
Gubbio, impatta con un Sudtirol coriaceo (0-0). Marchegiani è saracinesca, espulso Morosini

Gubbio contro Sudtirol. Il trainer Sandreani schiera il consueto 4-3-1-2. Marchegiani in porta. Difesa a quattro con Tofanari, Espeche, Piccinni e Pedrelli. Trio di centrocampo con Conti Massimo, Benedetti e Casoli. Davanti Casiraghi tra le linee a supporto del duo di attacco Marchi e Campagnacci. Si va alla cronaca. Al 4' è De Rose che cerca di sorprendere tutti dai trenta metri con un pallonetto di destro, ma Marchegiani si fa trovare pronto e con la punta delle dita devia la sfera in angolo da sotto la traversa. Al 16' percussione di Turchetta sulla destra e crossa in mezzo, arriva a rimorchio Morosini che calcia al volo di destro, palla che sorvola di poco sopra la traversa. Insiste il Sudtirol al 21' quando Morosini da destra pennella in area, sponda di De Cenco, tiro al volo di sinistro a rimorchio di Fabbri, palla che si perde sul fondo da posizione favorevole. Al 33' brivido in area rossoblù, ma l'arbitro ferma tutto per fallo sul portiere: tutto nasce da una punizione pennellata in area da De Rose, colpo di testa di Vinetot che si scontra con Marchegiani, poi Ierardi deposita in rete ma come già citato il gol viene annullato. Primo tiro dei rossoblù al 38' quando Casiraghi carica il destro dai venti metri, tiro radente che Offredi in due tempi abbranca a terra. Ripresa. Esce per infortunio Casoli (si toccava la coscia sinistra a livello del bicipite femorale) e subentra Schiaroli, così Sandreani passa al 3-4-1-2. Al 3' filtrante di Morosini in area verso Turchetta che calcia a botta sicura davanti al portiere, ma Marchegiani in tuffo respinge a terra e sulla ribattuta Benedetti sbroglia il pericolo in calcio d'angolo. Al 21' doppio cartellino giallo per Morosini per fallo su Conti, perciò Sudtirol in dieci. Al 24' tiro fulmineo di Turchetta dal limite, però Marchegiani si distende e in tuffo devia la sfera in angolo. Nel finale il Gubbio cambia ancora modulo passando al 4-3-3. Primo vero affondo rossoblù al 40' quando Pedrelli dalla sinistra crossa in area, volèe di Marchi di destro, para a terra Offredi. Finisce così, un punto che fa classifica.
Tabellino: Gubbio - Sudtirol (0-0):
Gubbio (4-3-1-2): Marchegiani; Tofanari (37' st Paolelli), Espeche, Piccinni, Pedrelli; Conti M., Benedetti, Casoli (2' st Schiaroli); Casiraghi (37' st Plescia); Marchi, Campagnacci (10' st De Silvestro). A disp.: Battaiola, Lo Porto, Nuti, Paramatti, Conti A., Ricci, Battista, Tavernelli. All.: Sandreani.
Sudtirol (3-5-2): Offredi; Ierardi, Casale, Vinetot; Tait, Fink (10' st Berardocco), De Rose (29' st Antezza), Morosini, Fabbri; Turchetta (29' st Procopio), De Cenco (29' st Costantino). A disp.: Ravaglia, Della Giovanna, Boccalari, Mazzocchi, Zanon, Oneto, Jamai. All.: Zanetti.
Arbitro: Marini di Trieste (Segat di Pordenone e Lazzaroni di Udine).
Espulso: 21' st Morosini (S) per doppia ammonizione per fallo su avversario. Ammoniti: Benedetti (G), Morosini (S), Vinetot (S), Conti M. (G), Offredi (S). Angoli: 7-4 per il Sudtirol. Recupero: 0' pt; 4' st. Spettatori: 834 (di cui 442 abbonati).
Risultati: Ottava Giornata - Serie C - Girone B:
Albinoleffe - Vis Pesaro
0-2
14' Olcese (V), 74' Lazzari (V)
Fano - Sambenedettese
1-1
4' Acquadro (F), 72' Stanco (S)
Fermana - Vicenza
2-0
10' D'Angelo (F), 59' D'Angelo (F)
Gubbio - Sudtirol
0-0
Imolese - Rimini
3-1
29' Mosti (I), 67' Lanini (I), 73' De Marchi (I), 92' Cecconi (R)
Monza - Teramo
0-1
18' Caidi (T)
Pordenone - Renate
2-1
29' Venitucci (R), 72' De Agostini (P), 87' Barison (P)
Ravenna - Feralpisalò
1-1
12' Guerra (F), 31' Galuppini (R) rig.
Triestina - Ternana
1-1
29' Marilungo (Ter), 72' Petrella (Tri)
Virtus Verona - Giana Erminio
0-3
15' Dalla Bona (G), 18' Chiarello (G) rig., 65' Piccoli (G)

20 OTTOBRE 2018
Verso il Sudtirol: vigilia in silenzio e staffetta in attacco. Assente è solamente Malaccari

Silenzio stampa. Così era avvenuto alla vigilia di Gubbio-Fermana. Così avviene alla vigilia della gara Gubbio-Sudtirol. Non parla l'allenatore dopo la rifinitura. Ma il contesto è diverso. Prima della partita contro gli adriatici, si veniva da una sconfitta inaspettata che aveva creato un po' di tensione. Adesso ci si ritrova in questa situazione dopo la prima vittoria in campionato. Appunto. Questa è una decisione scaturita a questo punto come rito apotropaico. Che va sommato all'amuleto Sudtirol: nelle ultime tre edizioni il Gubbio ha sempre vinto in casa con gli altoatesini. Se il tutto può essere salutare o meno, se questa chiusura verso l'informazione può generare effetti positivi (o sarà terapeutico) lo vedremo strada facendo. Fatto sta che tutti stanno con le bocche cucite. Un altro dilemma da evidenziare. Assente ancora Nicola Malaccari, per un problema muscolare alla gamba destra che a questo punto è più serio del solito: si parla di uno stiramento, ma a livello ufficiale non c'è nessuna notizia. Insomma, un mistero sopra un altro. Sul campo invece si va verso la conferma del 4-3-1-2. Confermato il portiere Marchegiani. Poi un quartetto di difesa che potrebbe essere confermato in toto: quindi Tofanari e Pedrelli terzini, al centro del reparto arretrato il duo Espeche e Piccinni. A centrocampo probabile anche la conferma del trio basato su Massimo Conti, Benedetti e Casoli. L'unico dubbio semmai riguarda il fronte avanzato: con Casiraghi schierato tra le linee a supporto del duo di attacco Marchi e Plescia (che adesso si trova in vantaggio su Campagnacci). Ipotesi plausibile visto che il tecnico Alex Sandreani potrebbe tornare a mettere in campo quattro under dal primo minuto. Tutti nodi, tuttavia, che verranno sciolti solo all'ultimo istante. Ecco quindi la lista dei ventidue convocati (senza Andrea Conti dirottato in Berretti): Battaiola, Battista, Benedetti, Campagnacci, Casiraghi, Casoli, Conti Massimo, De Silvestro, Espeche, Lo Porto, Marchegiani, Marchi, Nuti, Paolelli, Paramatti, Pedrelli, Piccinni, Plescia, Ricci, Schiaroli, Tavernelli e Tofanari. In casa Sudtirol parla il centrocampista Tommaso Morosini (fonte sito web Fc-suedtirol.com): "Sarà una partita insidiosa e diversa contro il Gubbio, non solo per il blasone della squadra. Diciamo che il Gubbio non è predisposto al gioco come lo è stata la Triestina mercoledì. Sarà un bel banco di prova". Verso la conferma del 3-5-2 del tecnico dei biancorossi Paolo Zanetti. Ovvero Offredi in porta. Trio di difesa con Ierardi, Casale e Vinetot. Quintetto di centrocampo con Tait, Fink, De Rose, Morosini e Fabbri. In attacco il duo De Cenco e Costantino. Lutto in casa rossoblù. Se ne va improvvisamente un tifoso storico, Lorenzo Ghigi. Lo ricordiamo con affetto quando seguiva le trasferte nei periodi mitici degli anni '80. Le condoglianze sentite di Gubbiofans.it.

18 OTTOBRE 2018
Focus. Finalmente la prima vittoria. Dopo 10 mesi (e 4 giorni). Con due eugubini sugli scudi

Mamma mia. Quanti giorni sono passati. Al Barbetti si torna a sorridere dopo 10 mesi e quattro giorni. O per dire meglio, da 304 giorni. Cioè da quella vittoria datata 16 dicembre 2017 contro il Padova con rete di Burzigotti al 94esimo minuto. Nel mezzo di questo interminabile tempo, cioè nell'anno solare, a Gubbio, i tifosi eugubini si sono dovuti sorbire sette pareggi e tre sconfitte casalinghe in dieci incontri di campionato. Una vera eternità. Una depressione che sembrava non avesse fine. Ma è arrivato ora il momento. E diciamo finalmente. Crolla il muro della Fermana sotto i colpi di due calciatori che sono di un'altra categoria. A partire da Giacomo Casoli che è un valore aggiunto (lo avevamo scritto in tempi non sospetti): devastante in percussione, in interdizione e finalmente pure in fase realizzativa. Fino ad arrivare a Ettore Marchi che ormai ci ha abituato a fare vedere non dei gol facili, ma praticamente dei gol che sembrano impossibili: la torsione fulminea in un fazzoletto di campo, con un tiro che si vede raramente sia per precisione che per potenza balistica. Solo applausi. Chapeau. Ecco, la differenza sta tutta qui. Il Gubbio può contare su alcuni elementi che fanno la differenza. Che possono cambiare l'inerzia della partita. Adesso che la squadra si è sbloccata (a livello di vittorie), non ha più attenuanti. Ci spieghiamo meglio. Non si deve vedere più quella squadra flebile e presuntuosa che si era vista a Imola. Altrimenti si prendono schiaffi da chiunque. Servirà sempre una squadra che deve stare sul pezzo. Se si vogliono raggiungere i risultati. Perchè si fa molto presto per finire dalle stalle alle stelle, e viceversa. Basta vedere i commenti che girano dopo appena una vittoria di campionato, rispetto a due giorni fa appena: sono totalmente opposti, frutto della circostanza. Ma in certe situazioni serve equilibrio. Mai affrontare gli argomenti con superficialità. Sicuramente questa è una vittoria salutare. Anche perchè sul cielo eugubino negli ultimi giorni si stavano addensando nuvole scure. Però, fare attenzione. Una rondine ancora non fa primavera. Serviranno alcuni test più probanti per vedere se i progressi visti con la Fermana sono perduranti o sono solo un fuoco di paglia. Le reali dimensioni di questa squadra si possono vedere strada facendo. A partire già da domenica contro il Sudtirol che tuttavia è una avversaria portafortuna. Nella scorsa stagione arrivò la prima vittoria in campionato (alla sesta giornata) contro gli altoatesini (a segno Cazzola), e pure nel ritorno i rossoblù si imposero a Bolzano per 2-1 con la doppietta di Marchi (in tre minuti). Pure nella stagione precedente con Magi in panchina venne fuori una vittoria al Barbetti: 1-0, con rete decisiva di Candellone. Per non parlare di quella roboante vittoria per 4-0 nel 2009 (targata Gubbio di Torrente), con il poker firmato da Gomez Taleb (doppietta), Galano e Donnarumma. Questo è un talismano che va sfruttato. Per ritrovare la giusta serenità. Quella serenità perduta che si respirava pure nel dopo-gara, che di conseguenza ha fruttato quel silenzio stampa inspiegabile dei calciatori dopo una vittoria come questa. Nervosismo, irrequietezza e l'esuberanza irrazionale non portano mai giovamento. Soprattutto nel calcio.

17 OTTOBRE 2018
Sandreani: "Tolto un peso". Poi vige il silenzio dei calciatori. Le foto di Gubbio-Fermana

Prima vittoria. Era ora. Il Gubbio non vinceva in casa dal 16 dicembre 2017 (contro il Padova per 1-0). La pratica si chiude dopo appena quaranta minuti. Sblocca tutto Casoli che sfrutta una palla vagante in area canarina. Poi Marchi inventa una magia: palla dal sinistro al destro in girata volante, tiro potente e palla a fil di palo. Stranamente non si presenta nessun calciatore a parlare in sala stampa. Non viene chiamato nessuno. Parla solo il tecnico Alessandro Sandreani che sembra essersi tolto un grande sasso dalla scarpa: "Sì, lo dico: ci siamo levati un peso". L'allenatore cantianese prosegue dicendo: "Tutti bravi, buona partita e vittoria meritata. Predico pazienza perchè per offrire un calcio propositivo ci vuole del tempo. Bravo Casoli che ha sbloccato la partita: sa fare la mezzala ma anche altri ruoli con personalità e grinta. Marchi ha fatto un grande gol. Conti si è fatto trovare pronto, capendo che occorreva stare subito nel pezzo e ha dato ossigeno al centrocampo. Bene tutti, tutta la difesa e bene pure Casiraghi. Tutti ad un buon livello. Siamo stati lucidi e determinati". Tuttavia sul finire il trainer dei rossoblù avverte i suoi: "Ma guai adesso abbassare la guardia. Questa serie C non ce lo permette. La squadra lo sa: abbiamo passato questi ultimi tre giorni in maniera terribile, ed io non dimentico. La testa va subito ora al Sudtirol di domenica". Sull'altro fronte mastica amaro il tecnico della Fermana, Flavio Destro: "Non c'eravamo. Non abbiamo fatto la partita che avevamo preparato. Approccio del tutto sbagliato. Abbiamo solo subito l'avversaria. Squadra troppo lunga e sfilacciata, non abbiamo proprio giocato. Il Gubbio ha condotto la gara giocando con ritmi alti, contenuti elevati e altà velocità. Dal canto nostro invece non abbiamo fatto altrettanto". Intanto ecco le foto (20 immagini) della gara tra Gubbio e Fermana. Fotoservizio di Simone Grilli.

17 OTTOBRE 2018
Gubbio, prima vittoria: 2-0 alla Fermana. Tap in di Casoli e magia da fuori area di Marchi

Gubbio contro Fermana. Il trainer Sandreani conferma il 4-3-1-2. Marchegiani in porta. Quartetto di difesa con Tofanari, Espeche, Piccinni e Pedrelli. A centrocampo il trio Conti Massimo, Benedetti e Casoli. Davanti Casiraghi tra le linee a supporto di Marchi e Campagnacci. La cronaca. All' 11' ci prova Campagnacci con un tiro fulmineo dal limite di destro, palla che sorvola di poco sopra la traversa. Al 14' dal limite Pedrelli calcia direttamente una punizione in porta con un destro liftato che supera la barriera: Ginestra vola sotto la traversa e devia in corner. Ma è il preludio al gol del vantaggio rossoblù che arriva al 16': da destra Tofanari crossa in mezzo, la palla passa tra Marchi e il portiere Ginestra, in agguato c'è Casoli che di piatto destro a pochi passi dalla porta insacca in rete. Al 29' un assist dalla destra di Benedetti verso Casoli che calcia al volo di destro, palla smorzata e para a terra Ginestra. Al 40' ecco un eurogol. Fa tutto Marchi con la palla che passa dal sinistro al destro, si gira e fa partire una saetta che si insacca come un missile a mezz'altezza a fil di palo alla sinistra del portiere. Tanto di cappello, un gol straordinario. Può bastare. Si va alla ripresa. Al 10' sulla trequarti Casiraghi innesca Marchi in area, si gira e calcia di destro radente, stavolta Ginestra si salva in tuffo. Non succede più nulla. La partita ormai è messa in ghiaccio. Il Gubbio si riscatta, ma Fermana non pervenuta.
Tabellino: Gubbio - Fermana (2-0):
Gubbio (4-3-1-2): Marchegiani; Tofanari (44' st Paolelli), Espeche, Piccinni, Pedrelli; Conti M. (37' st Schiaroli), Benedetti, Casoli; Casiraghi (37' st Battista); Marchi (44' st Tavernelli), Campagnacci (19' st De Silvestro). A disp.: Battaiola, Lo Porto, Nuti, Paramatti, Conti A., Ricci, Plescia. All.: Sandreani.
Fermana (3-4-1-2): Ginestra; Soprano, Urbinati, Scrosta; Iotti (1' st Clemente), Fofana (7' st Kacorri), Misin (35' st Nasic), Sarzi Puttini; Giandonato (1' st Maurizi); Lupoli, Zerbo (17' st Marozzi). A disp.: Marcantognini, Calzola, D'Angelo, Nepi, Malavolta, Palumbo, Contaldo. All.: Destro.
Arbitro: Colombo di Como (Colasanti di Grosseto e Lencioni di Lucca).
Reti: 16' pt Casoli (G), 40' pt Marchi (G).
Ammoniti: Benedetti (G), Urbinati (F). Angoli: 8-0 per il Gubbio. Recupero: 0' pt; 5' st. Spettatori: 832 (di cui 439 abbonati); 65 di Fermo nel settore ospiti.
Risultati: Settima Giornata - Serie C - Girone B:
Feralpisalò - Rimini
2-0
39' Marchi (F), 92' Pesce (F)
Giana Erminio - Ravenna
1-1
54' Perna (G) rig., 65' Magrassi (R)
Gubbio - Fermana
2-0
16' Casoli (G), 40' Marchi (G)
Renate - Virtus Verona
0-1
55' Grandolfo (V)
Sambenedettese - Imolese
2-1
4' Lanini (I), 49' Stanco (S), 65' Ilari (S)
Sudtirol - Triestina
2-0
14' De Cenco (S), 55' Fabbri (S)
Teramo - Fano
2-1
18' De Grazia (T), 55' Caidi (T), 67' Ferrante (F)
Ternana - Albinoleffe
1-0
87' Marilungo (T)
Vicenza - Monza
3-0
19' Giacomelli (V), 28' Arma (V), 64' Giacomelli (V)
Vis Pesaro - Pordenone 1-2
20' Olcese (V), 54' Germinale (P), 75' Germinale (P)

16 OTTOBRE 2018
Tra silenzio stampa, dilemmi e un flash dal mercato. Clima surreale. E ora spunta Capece

Bocche totalmente cucite. Così è dopo la rifinitura del martedì in vista del delicato confronto contro la Fermana. Non parla il trainer Sandreani come faceva di consueto. Il clima è tutt'altro che idilliaco prima di questo tour de force che vedrà il Gubbio impegnato prima con la Fermana e poi domenica contro il Sudtirol. Un clima sereno che si era già guastato dopo la sconfitta rimediata a Imola. Pertanto adesso la posta in palio diventa piuttosto alta e il Gubbio dovrà tornare protagonista nel suo stadio. In quello stadio in cui non vince da dicembre del 2017 (1-0 al Padova, con gol di Burzigotti, che ormai fa parte dell'almanacco calcistico). In mezzo a tutto ciò piomba pure una notizia di mercato. Un nome che già girava in questa estate ed ora è tornato in auge. Si tratta di Giorgio Capece, classe 1992, la scorsa stagione con esperienze prima alla Juve Stabia e poi alla Fermana. Il calciatore nativo proprio di Fermo si è svincolato la scorsa estate dalla Juve Stabia ed è ancora senza squadra. Un pensierino su questo calciatore c'è, visto che da più parti si sbandiera il fatto che il Gubbio sarebbe carente proprio sulla mediana del campo a livello numerico. Chiaro che è una ipotesi, perciò non è certo che andrà in porto. Come ancora non è certo a centrocampo il rientro di Nicola Malaccari, che ha riportato un problema muscolare alla gamba destra nella scorsa settimana, ma dalle fonti ufficiali non si sa nulla di quale tipo di infortunio si tratta, e tanto meno si è venuto a sapere dell'entità e dei tempi di recupero. L'unica cosa certa è che Malaccari non è stato convocato nemmeno per la partita contro la Fermana. Sono infatti in 23 i convocati: Battaiola, Battista, Benedetti, Campagnacci, Casiraghi, Casoli, Conti Andrea, Conti Massimo, De Silvestro, Espeche, Lo Porto, Marchegiani, Marchi, Nuti, Paolelli, Paramatti, Pedrelli, Piccinni, Plescia, Ricci, Schiaroli, Tavernelli e Tofanari. Come si può evincere dai convocati, torna a disposizione il difensore Paramatti (era reduce da un infortunio a livello tibiale) e poi si rivede il baby Andrea Conti, che nelle ultime partite era stato relegato alla formazione Berretti. Probabile la conferma da parte di Sandreani del 4-3-1-2, ma non è escluso un cambiamento di interpreti. Ovvero Marchegiani in porta è sicuramente confermato. Mentre in difesa sono previsti alcuni ballottaggi. Infatti come terzino destro Tofanari è in vantaggio su Schiaroli, mentre sulla mancina Pedrelli potrebbe scalzare Lo Porto. A centrocampo probabile il trio Casoli, Ricci e Benedetti, ma c'è anche Massimo Conti che scalpita dalla panchina. In attacco invece Casiraghi fungerà tra le linee a supporto di Marchi e Campagnacci (o Plescia). Tutti nodi che saranno sciolti all'ultimo momento. L'anno scorso Gubbio-Fermana (con il tecnico Pagliari in panchina) finì 0-0. Ora ci si aspetta un altro esito, sicuramente migliore.

15 OTTOBRE 2018
Focus. Storie di falsa partenza (non era così dal 2013), troppa leziosità e questione modulo

Cade il Gubbio a Imola. Non conferma la prova contro il Fano e si fa infilzare da una Imolese tutt'altro che irresistibile. Infatti i rossoblù giocano sotto la soglia della sufficienza. Costruiscono davvero poco e crollano di fatto al primo vero affondo degli avversari. L'astinenza dei tre punti si allunga. D'altronde ci sono i numeri che parlano. Nessuna vittoria dopo le prime sei giornate. Non succedeva dalla stagione 2013-2014 quando alla guida dei rossoblù c'era Christian Bucchi. In quella annata, nella prima giornata il Gubbio riposava. Ma dalla seconda alla settima giornata quella squadra ottenne due sconfitte (con il Perugia e in casa con il Grosseto) e quattro pareggi (Salernitana, Prato, Viareggio e Benevento). La statistica diventa più accattivante quando si nota che in quelle sei partite, il Gubbio di Bucchi aveva raccolto gli stessi punti del Gubbio di Sandreani di oggi (4 punti). Per chiudere in maniera globale la statistica, diciamo che l'anno scorso la prima vittoria avvenne proprio alla sesta giornata (1-0 contro il Sudtirol) quando Pagliari esordì in panchina dopo l'esonero di Cornacchini. Nei primi cinque turni erano stati raccolti solo un punto: perciò anche l'anno scorso dopo sei giornate si trovava a quota 4 punti. Di ben altro tenore invece la partenza del trainer Giuseppe Magi nella stagione 2016-2017: in sei giornate raccolti 10 punti, frutto di tre vittorie, un pareggio e due sconfitte. Nell'ultimo anno tra i professionisti, prima di quella traumatica retrocessione del 2016, il Gubbio (guidato allora da Leonardo Acori) aveva ottenuto 5 punti, con tre sconfitte, due pareggi e una vittoria capitata alla sesta giornata per 3-2 contro il Savona. Insomma, di false partenze ci sono state, con epilogo diverso poi alla fine del campionato. C'è una astinenza di risultati. Una situazione che pone diverse questioni. Innanzitutto troppa leziosità: a Imola si è visto un Gubbio presuntuoso. Un gol subito impietosamente, Lanini è fuggito come un fulmine e nessuno che è andato a chiudere. Da un errore se ne innesca un altro: vedi il rigore di Casoli su Rossetti. Per fortuna che ci ha pensato Marchegiani ad ipnotizzare Belcastro dagli undici metri. Per non parlare del gol fallito nel primo tempo (da Plescia) che poteva cambiare l'inerzia della partita. Si denota anche una questione tattica. Questa squadra è stata costruita in estate per il modulo 4-3-3. É stato utilizzato nelle prime tre partite, ma poi è stato accantonato ed è stato preferito il 4-3-1-2. Ma al momento non ha dato i frutti sperati. E lo dicono ancora i numeri. Infatti nelle prime tre giornate è stato usato il 4-3-3 e ha fruttato due punti: due pareggi e una sconfitta. Idem nelle ultime tre partite con il 4-3-1-2. Perciò non è cambiato nulla, anzi. Con questo modulo si fa più fatica ad andare in gol. Nelle prime tre giornate due gol fatti, dopo il cambiamento di schieramento è arrivato solo un gol fatto in 270 minuti. D'altronde lo dice anche la classifica, Gubbio con il secondo peggior attacco del girone (3 reti): peggio ha fatto solo l'Albinoleffe (solo un gol fatto). Si sbandiera oltremodo che il Gubbio possiede un grande potenziale dalla cintola in sù, ma ancora non è pervenuto. A segno fino adesso solo Marchi e De Silvestro (quest'ultimo tra l'altro accantonato dopo la seconda partita). Mentre i vari Campagnacci, Plescia o Battista sono ancora a secco. Quante cose da risolvere (...) e che siano risolvibili.

14 OTTOBRE 2018
Sandreani: "Brutta gara, pure senza personalità: niente scusanti". Le foto di Imolese-Gubbio

Gubbio, debacle a Imola. Decide un missile a traiettoria girevole di Lanini nella ripresa. E Marchegiani para un rigore con vero intuito a Belcastro dagli undici metri, altrimenti il risultato poteva risultare più rotondo. Rossoblù evanescenti e compassati, una prova da dimenticare e in fretta. Si mastica amaro a fine partita. Non si nasconde dietro un dito il tecnico Alessandro Sandreani dopo questa prova di certo insipida: "Non abbiamo scusanti. Brutta partita. Giocata male questa partita sotto diversi aspetti. La palla va gestita e giocata, ma non ci siamo riusciti. Bisogna correre meglio e di più. Solamente un primo tempo discreto, ma poi veramente una brutta partita per noi. Sconfitta meritata. Peccato perchè l'Imolese non aveva fatto tantissimo. Mi prendo tutte le mie responsabilità. Questo è un passo indietro perchè abbiamo fornito una prova non all'altezza. Perciò torniamo a casa a testa bassa. Diciamo che il grande gol di Lanini ha fatto la differenza in campo. Mentre noi avevamo avuto una occasione buona (con Plescia ndr), ma non l'abbiamo sbloccata. Questo è un momento delicato e difficile. Tuttavia da parte nostra è mancata la reazione e la personalità. Sono deluso in primis perchè mi ritengo per primo un tifoso del Gubbio: perciò sono deluso da me stesso e dalla prestazione dei ragazzi. Mi auguro ora che già da mercoledì contro la Fermana venga fuori un altro tipo di prestazione. Altrimenti si fa dura e difficile in un campionato come questo". E a fine partita la dirigenza non gradisce la perfomance della squadra e chiama a rapporto il tecnico rossoblù. Volti scuri e nessuno che ha voglia di parlare. É di tutt'altro umore il tecnico degli imolesi, Alessio Dionisi: "Non è stata la nostra migliore partita, ma in fin dei conti siamo stati bravi. Siamo stati attenti non concedendo nulla. Non dimentichiamoci che noi siamo una squadra ripescata in serie C". Intanto ecco le foto (20 immagini) della gara tra Imolese e Gubbio. Fotoservizio di Simone Grilli.

14 OTTOBRE 2018
L'Imolese supera il Gubbio (1-0). Lanini sblocca da fuori area e Marchegiani para un rigore

Imolese contro Gubbio. Il trainer Sandreani schiera il 4-3-1-2. Marchegiani in porta. Difesa a quattro con Schiaroli, Espeche, Piccinni e Lo Porto. Centrocampo a tre con Casoli, Ricci e Benedetti. Davanti Casiraghi tra le linee a supporto del duo di attacco Marchi e Plescia. La cronaca. Al 7' è De Marchi che serve al limite Belcastro che fa partire subito un tiro al volo di sinistro che sorvola di poco sopra la traversa. Al 14' prima risposta degli ospiti con Casiraghi che serve al limite Benedetti che fa partire una fiondata di sinistro radente, la palla esce di poco a lato. Al 18' perla di Marchi in mezza rovesciata che scaraventa la palla in gol, peccato che non è valido perchè l'arbitro ferma tutto per fuorigioco: tutto era nato da una punizione indirizzata in area da Benedetti, spizzicata da Casoli verso il puntero eugubino che però si è ritrovato in off-side. Al 30' occasione ghiotta sprecata: Casiraghi offre una palla filtrante in area verso Plescia che si ritrova a tu per tu con il portiere, ma l'attaccante in scivolata di sinistro calcia in bocca a Rossi in uscita, che così si salva in tuffo. Al 32' risponde subito Gargiulo con un tiro al volo di sinistro dal limite che fa la barba al palo alla sinistra del portiere. Al 38' Sciacca invola in profondità Belcastro che calcia forte di destro dal limite, ci deve pensare Marchegiani in volo plastico a deviare la sfera in angolo. Si va alla ripresa. Protagonista un nuovo entrato, Lanini, che trova un eurogol al minuto 8: tutto nasce da un errore in fase di impostazione sulla trequarti dei rossoblù, rilancia lungo Carini verso appunto Lanini che salta in dribbling Espeche e fa partire un tiro a girare di destro dai venti metri che supera Marchegiani in volo: la palla si insacca a mezz'altezza alla sinistra del portiere. Al 12' si rischia ancora grosso quando Sciacca parte veloce in contropiede e serve in area Lanini: tiro secco di destro ma si salva con la schiena Piccinni in angolo. Al 14' il Gubbio rischia di capitolare quando c'è un rigore per i locali decretato per un fallo in area di Casoli su Rossetti. Dal dischetto Belcastro calcia basso ma Marchegiani è strepitoso in tuffo con la mano bassa perchè riesce ad intercettare la sfera: sulla respinta poi lo stesso Belcastro calcia a lato. Al 20' la prima vera azione degli eugubini quando Tofanari crossa per la testa di Marchi che incorna a rete: il portiere Rossi si salva in due tempi. Al 40' Bensaja in area per Mosti che calcia di sinistro, ma c'è Marchegiani che in tuffo sventa tutto.
Tabellino: Imolese - Gubbio (1-0):
Imolese (4-3-1-2): Rossi; Garattoni, Boccardi, Carini, Fiore (17' pt Sciacca); Valentini, Carraro (39' st Bensaja), Gargiulo; Belcastro (23' st Mosti); De Marchi (1' st Rossetti), Giovinco (1' st Lanini). A disp.: De Gori, Tissone, Zucchetti, Giannini, Hraiech, Checchi, Tattini. All.: Dionisi.
Gubbio (4-3-1-2): Marchegiani; Schiaroli (1' st Tofanari), Espeche, Piccinni, Lo Porto (15' st Pedrelli); Casoli, Ricci (19' st Conti M.), Benedetti; Casiraghi (31' st Battista); Marchi, Plescia (15' st Campagnacci). A disp.: Battaiola, Nuti, Paolelli, De Silvestro, Tavernelli. All.: Sandreani.
Arbitro: Monaldi di Macerata (Pompei Poentini di Pesaro e Di Monte di Chieti).
Rete: 8' st Lanini (I).
Ammoniti: Espeche (G), Giovinco (I), Casoli (G), Piccinni (I). Angoli: 8-4 per l'Imolese. Recupero: 3' pt; 4' st. Spettatori: 593 (di cui una trentina da Gubbio).
Risultati: Sesta Giornata - Girone B - Serie C:
Albinoleffe - Feralpisalò
0-1
51' Parodi (F)
Fano - Giana Erminio
1-0
62' Filippini (F)
Fermana - Sudtirol
0-0
Imolese - Gubbio
1-0
53' Lanini (I)
Monza - Triestina
1-1
67' Negro (M), 87' Granoche (T) rig.
Pordenone - Vicenza
1-1
43' Burrai (P), 59' Bianchi (V)
Ravenna - Sambenedettese
2-0
22' Nocciolini (R), 76' Nocciolini (R) rig.
Renate - Vis Pesaro
0-1
29' Diop (V)
Rimini - Teramo
1-1
9' Ranieri (T), 92' Venturini (R)
Virtus Verona - Ternana
0-2
29' Defendi (T), 79' Nicastro (T)

13 OTTOBRE 2018
Convocati per Imola. Malaccari è out come previsto. Varianti a alternative: parla Sandreani

Out Malaccari per infortunio, come già anticipato alcuni giorni fa. Assenti pure Paramatti (problema tibiale, in via di recupero) e Conti Andrea (scelta tecnica). Sintentico il tecnico Alessandro Sandreani dopo la rifinitura e ribadisce il concetto espresso dopo il match contro il Fano: "Non ci resta ora che vincere, ci manca solo il gol". Una frase che adesso va tramutata in campo. E il trainer rossoblù inoltre spiega: "Spero che il vento cambi direzione. Speriamo che cominci ad iniziare già da Imola. Però sappiamo che affrontiamo la squadra più in forma del momento. Non buttano mai via la palla e perciò non dobbiamo sbagliare l'approccio. Ciò significa che non dobbiamo farci aggredire. Da parte nostra dovremo essere efficaci a fare la nostra partita". Contro l'Imolese si va verso la conferma del 4-3-1-2. Marchegiani è destinato in porta. Una difesa a quattro con Schiaroli, Espeche, Piccinni e Lo Porto. A centrocampo ci dovrebbe essere il trio Casoli, Ricci (al rientro dal primo minuto) e Benedetti. Davanti Casiraghi tra le linee a supporto del duo di attacco Marchi e Campagnacci. Ecco la lista dei ventuno convocati: Battaiola, Battista, Benedetti, Campagnacci, Casiraghi, Casoli, Conti Massimo, De Silvestro, Espeche, Lo Porto, Marchegiani, Marchi, Nuti, Paolelli, Pedrelli, Piccinni, Plescia, Ricci, Schiaroli, Tavernelli e Tofanari. Se da una parte il Gubbio cerca la prima vittoria nel torneo, dall'altra altra parte l'Imolese cerca la prima vittoria casalinga. Squadre che giocheranno a specchio. Il trainer Alessio Dionisi dovrà fare a meno di Sereni e di Jukic (per infortunio), e del portiere Zommers che è impegnato con la nazionale della Lettonia under 21. Perciò tra i pali tornerà titolare Rossi. Per il resto dovrebbe essere confermata la formazione iniziale di domenica scorsa contro il Pordenone, salvo cambiamenti dell'ultimo momento.

11 OTTOBRE 2018
Contendenti con la pareggite come vizio. Intanto si ferma Malaccari: problema muscolare

Alcuni dubbi per domenica. Ma c'è una cosa certa. Il centrocampista Nicola Malaccari in questi giorni non si è allenato con il resto del gruppo e per questo motivo non sarà presente per la trasferta di Imola. Il calciatore rossoblù ha riportato un problema muscolare al quadricipite della gamba destra e quindi dovrà stare fermo ai box: non si sa di preciso al momento l'entità dell'infortunio e per quanti giorni non sarà a disposizione del trainer Sandreani. Chiaro che, con questo evento, cambieranno un po' le carte in tavola da parte del tecnico cantianese. Che tuttavia dovrebbe confermare il 4-3-1-2. Alcuni dubbi a questo punto sugli interpreti. Scontata la presenza del portiere Marchegiani. Probabile poi anche la conferma di tutto l'asse difensivo: ovvero Schiaroli, Espeche, Piccinni e Lo Porto. A centrocampo ecco tutte le ipotesi. Si potrebbe ripartire con il trio di centrocampo basato su Casoli, Ricci e Benedetti. É questo l'assetto sulla mediana più plausibile. Altrimenti si potrebbe giocare anche la carta Massimo Conti. In avanti invece non dovrebbe cambiare nulla. Cioè Casiraghi fungerà da trequartista a supporto delle due punte Marchi e Campagnacci. Quest'ultimo però è in ballottaggio con Plescia, che proprio nell'ultima partita pareggiata contro il Fano è partito da titolare. Contro l'Imolese si giocherà a specchio perchè la formazione romagnola gioca con lo stesso assetto, il 4-3-1-2. Questo è lo schieramento finora adottato dal tecnico Alessio Dionisi. Probabile Zommers in porta. Difesa a quattro con Garattoni, Boccardi, Carini e Fiore. A centrocampo il trio Valentini, Carraro e Gargiulo. Davanti invece Belcastro a posizionarsi tra le linee a supporto del duo di attacco De Marchi e Giovinco. Però, in Coppa Italia, la formazione rossoblù imolese ha ben figurato battendo per 4-2 la Pistoiese con una formazione del tutto diversa da quella solita. Infatti si sono contraddistinti Lanini (con una pregevole doppietta), Mosti e Gargiulo, entrambi autori di una rete. Tutto ciò ha messo in luce una squadra che può contare su più elementi e il tecnico Dionisi dopo questo match ha detto (come riporta Imolesecalcio1919.it): "Hanno giocato chi aveva meno spazio in campionato, ma tutti mi hanno dimostrato di poter dare un grande contributo. Ci godiamo questa vittoria, ma ora testa subito al Gubbio". Insomma, già si pensa quindi alla partita di domenica che sarà importante per entrambe le squadre. Tra l'altro entrambe soffrono di una sindrome: sono abbonate al pareggio. In cinque incontri disputati infatti sia Gubbio che Imolese hanno raccolto già quattro pareggi (pari all' 80%). Con una differenza, però, che non è di poco conto. Il Gubbio nell'altro incontro ha subito una sconfitta: in trasferta con la Vis Pesaro (per 2-1) alla seconda giornate e quindi ancora è alla ricerca della prima vittoria. Mentre l'Imolese una vittoria già l'ha ottenuta: sempre alla seconda giornata la squadra di Dionisi vinse in trasferta con la Giana Erminio per 2-1. Così c'è una classifica diversa perchè l'Imolese si trova a tre lunghezze (7 punti) sopra il Gubbio (a 4 punti). Inoltre la squadra neopromossa romagnola è ancora imbattuta in campionato: nel girone sono senza sconfitte inoltre solo Pordenone, Vicenza, Rimini e Ternana. In pratica, per il team di Sandreani & c. non è una partita da sottovalutare. In un girone dove pare non esista una squadra materasso.

10 OTTOBRE 2018
Con l'Imolese: precedenti tra goleade e "doppi" rigori. Quella foto inedita e il video virale

Si parla di Imolese e l'ultima sfida in campionato risale al 6 marzo 2005. Era la serie C2 e la partita finì 1-1 con le reti di De Angelis (al 59') per il Gubbio e pareggio dei romagnoli ad opera di Negrini (al 63'). Sulla panchina dei rossoblù c'era Ezio Castellucci. Stiamo parlando della stagione 2004-2005. Nelle stagioni precedenti invece si registrarono tre vittorie consecutive sul campo di Imola. Ad esempio il 21 dicembre 2003 i rossoblù si imposero per 1-0 con rete di Cipolla (al 43'). Sulla panchina c'era Ruggiero Cannito. Mentre nella stagione 2002-2003 venne fuori un risultato pirotecnico: era il 17 novembre 2002 e il Gubbio si impose per 4-3 in trasferta. In gol De Pascale (subito al 1'), Bruni (24'), Clementi (27'), poi mini rimonta degli imolesi (con Schiavon ed Evangelisti), ma arrivò il poker che portava la firma di Cipolla (57'), in chiusura a segno Ghidini. Alla guida del Gubbio c'era Marco Alessandrini, ma proprio in quella circostanza fu sostituito in panchina dal vice Cicioni, perchè squalificato. Vittoria roboante il 21 ottobre 2001: un 3-0 netto con rete di Gilardi (al 48'), poi una doppietta di un Cipolla scatenato (al 52' e 69'). In pratica lo stesso Cipolla in tre stagioni ha segnato quattro reti a Imola contro gli imolesi, cioè a cavallo tra il 2001 e il 2003. Un vero record e quindi autentica bestia nera per i rossoblù romagnoli. E pure in quell'annata c'era Alessandrini in panchina. Per ritrovare una sconfitta invece bisogna andare alla stagione 2000-2001: infatti il 20 settembre 2000, la formazione dell'Imolese vinse per 2-0 con le reti di Gabriellini e Actisdato, nel giro di tre minuti (al 28' e al 31' del primo tempo). La curiosità è che quei due gol furono segnati entrambi su rigore: due penalty da record nel giro di 180 secondi, una cosa assai rara nel calcio che scatenò le proteste veementi degli eugubini che allora erano allenati da Paolo Dal Fiume. Pensare che l'Imolese adesso è una neopromossa. L'ultimo campionato tra i professionisti risale proprio alla stagione 2004-2005. In quella stagione l'attuale allenatore del Gubbio, Alessandro Sandreani, si trovava in campo. E abbiamo trovato una foto inedita in cui viene ritratto un più giovane Sandreani che contrasta un avversario proprio contro l'Imolese nel 2004. Curiosamente lo stesso Sandreani giocò con la maglia numero 10, in quanto la numero 8 fu affidata all'argentino Chafer. Non mancano le curiosità, quindi, contro un avversario che il Gubbio lo ritrova contro dopo quasi tredici anni. E visto che siamo in vena di curiosità, dal girone imperversa un video che in queste ultime ore è diventato subito virale. Tant'è che il portale nazionale di Repubblica lo ha subito postato sul suo sito web. In pratica l'opinionista Gianfranco Semproni (ex pallanuotista e calciatore), in una tv locale (Vera Tv), si sfoga in dialetto abruzzese contro un calciatore della Sambenedettese, Alessio Di Massimo. In pratica parla che i calciatori di oggi vogliono "il nutrizionista, lo psicologo, il motivatore" mentre in verità un calciatore dovrebbe "allenarsi, fare il professionista, essere persona seria e schiumare sangue in campo". Ma ecco il video integrale che è tutto da gustare nel link.

09 OTTOBRE 2018
Marchegiani: "Stiamo prendendo consapevolezza". Plescia: "Imparo dal capitano Marchi"

Parlano in due, Gabriele Marchegiani e l'attaccante Vincenzo Plescia. Si parte dal portiere figlio d'arte, ovvero Marchegiani, che dice: "Sono contento a livello personale per come è iniziata la stagione. Non c'è stata finora una parata migliore o peggiore. Sul tiro di Ferrante, seppur insidioso, penso che quella è una parata che ero tenuto a farla. Credo che stiamo lavorando bene sia con il preparatore Pascolini, sia con il tecnico Sandreani. Mi auguro adesso solo di migliorare di partita in partita". Mentre a livello di squadra invece ancora manca una vittoria, secondo lei perchè? "Partiamo dal presupposto che per adesso stiamo prendendo consapevolezza. Penso che sia fondamentale questo. In estate e ad inizio campionato si notava che la squadra tendeva poco a giocare in avanti. Tendeva a tornare indietro e si badava alla solidità difensiva, e magari si puntava solo sulla giocata dei singoli. In questo ora stiamo crescendo, stiamo giocando più in verticale e lo dimostra il fatto che nelle ultime due partite stiamo tirando tanto in porta. A mio avviso ci manca quel pizzico di convinzione che arriverà quando tutta la squadra si sbloccherà. Cioè quando arriverà la vittoria e quando gli attaccanti si sbloccheranno come ad esempio Plescia. Adesso capisco che è difficile, abbiamo racimolato solo quattro punti, magari sia i centrocampisti che gli attaccanti che sono preposti a fare la giocate decisiva si tirano un po' indietro. Questo succede perchè per loro sta passando un momento difficile. Tuttavia sono fiducioso per un semplice motivo: considero questa squadra di qualità. Possiamo puntare alle posizioni nobili della classifica". E un giudizio sulla difesa? "Credo che siamo una squadra solida, ma con due giocate sbagliate a partita spesso si rischia troppo. Penso che una squadra che si deve salvare deve prendere pochi gol". Adesso ci sarà l'Imolese, quindi? "É una squadra fastidiosa, con delle qualità davanti e sanno battere bene i calci piazzati. Su tutti cito Giovinco per le sue reali peculiarità. Però noi ce la possiamo giocare alla pari con tutti. Mi riferisco anche alle più blasonate Vicenza, Triestina oppure Feralpisalò. Non siamo inferiori a nessuno, più che altro dovremo essere efficaci a limitare al massimo gli errori. Una volta che troveremo la quadratura del cerchio potremo diventare fastidiosi pure noi". Dal portiere, passiamo alla punta Plescia che dice: "Ringrazio il mister che mi ha dato fiducia domenica. Prendo spunto molto da Marchi: il capitano qua è come un Dio. Posso dire che tengo molto a questa maglia e ai tifosi. Lo staff e la società ci tengono a me, perciò voglio ricambiare. Con il Fano? Ma è mancato solo il gol, ci manca quell'evento positivo per trovare la vittoria. Dove arriveremo? Secondo me molto in alto: c'è una grande squadra e un grande gruppo. Non siamo ancora al 100%, ma manca ancora poco. Non dipende dal gruppo, ma dalla facoltà di esprimersi al meglio dei singoli".

08 OTTOBRE 2018
Focus. Polveri bagnate e maturità dei tifosi. La firma del Direttore sul Corriere dello Sport

Le polveri bagnate. Sta diventando un ritornello ripetitivo (da due partite a questa parte) quello di dire che si è giocato bene ma purtroppo non si è raccolto il seminato. É avvenuto così anche al Barbetti contro il Fano, che non raccoglieva punti a Gubbio ormai da tanti anni. Precisamente dal 27 ottobre 2002 (da 16 anni) e anche in quella occasione la gara finì 0-0. Una vittoria che sembrava alla portata di mano, ma alla fine questo pareggio genera solo delusione ma anche un'arrabbiatura proprio tosta. Almeno, a sentire le parole del dopogara del trainer Sandreani e del capitano Marchi. Chiaro che alcune occasioni ghiotte ci sono state, ma non si è riusciti a bucare la porta, grazie anche al bunker eretto dalla formazione granata allenata da Epifani. Nessuno vuole puntare il dito contro qualcuno, in un avvio di campionato in cui le squadre sono tutte in fase di rodaggio. É chiaro però che bisognerà trasformare in un sano sentimento agonistico quell'umore che ora come ora non può che essere non ottimale. D'altronde il quarto pareggio in cinque partite, quattro punti appena raccolti, portano di certo ad una sana riflessione. Altri numeri fotografano in pieno il momento attuale del Gubbio: 3 gol realizzati in cinque partite, peggio ha fatto solo l'Albinoleffe che ha segnato solo una rete nelle medesime partite. Ad esempio Fano (2 reti) e Ternana (1 rete) hanno segnato meno del Gubbio, ma hanno giocato meno partite: rispettivamente quattro gare (i marchigiani) e due gare (i ternani). Non bisogna fare drammi, ma un piccolo segnale di allarme c'è. Soprattutto negli ultimi venti metri, in fase di finalizzazione. Per ora solo due attaccanti sono andati in rete (Marchi e De Silvestro) e un difensore (Schiaroli). Se il cambio di modulo (il 4-3-1-2) ha giovato per quanto concerne la fluidità della manovra e il ritrovato equilibrio in mezzo al campo, ha altresì accentuato la sterilità sottoporta. Infatti nelle ultime due gare, dove è stato schierato il centrocampo a rombo, nessun attaccante è andato a segno. A Teramo in verità non sono mancate le occasioni, ma alla fine ci ha dovuto pensare il difensore Schiaroli in mischia a togliere le castagne dal fuoco. Mentre contro il Fano il duo di attacco Marchi e Plescia hanno ricevuto pochissimi palloni giocabili, in virtù del muro edificato dalla retroguardia fanese, ma anche in virtù di una scarsa lucidità nell'essere efficaci nell'ultimo passaggio. Ora si attende la crescita graduale di molti interpreti: a partire da Campagnacci, per poi arrivare ai vari Battista o Plescia, che devono ancora sbloccarsi in fase di realizzazione. D'altronde per un attaccante il gol deve essere il pane quotidiano: non si scappa, un attaccante che non segna, lo sappiamo, è un calciatore in crisi. E un attaccante che non segna non è mai contento. Ma la partita contro il Fano ha mostrato anche una certa maturità da parte del pubblico eugubino. Nonostante il pareggio, i tifosi hanno applaudito la squadra e hanno incitato i propri beniamini per tutti i novanta minuti. Sono gli unici che hanno capito che non bisogna dare retta alle "false" aspettative e che per giocarsi questo campionato serve lottare soffrendo in ogni gara. Ultimo flash. La firma del Direttore di Gubbiofans.it in un importante quotidiano nazionale: sul "Corriere dello Sport - Stadio", edizione di lunedì 8 ottobre, a pagina 36, il resoconto della gara tra Gubbio e Fano di domenica al Barbetti.

07 OTTOBRE 2018
Sandreani: "Luna storta". Marchi: "Ma adesso siamo propositivi". Le foto di Gubbio-Fano

Gubbio, altro pareggio, il quarto stagionale in cinque partite. Squadra che crea in avvio, ma a parte una traversa colpita da Lo Porto, non riesce a pungere. Nella ripresa tanta volontà ma negli ultimi metri non c'è la lucidità. Marchi & company in attacco non trovano spazi e sbocchi. Lo stesso capitano, Ettore Marchi, però è ottimista: "Ho rosicato e parecchio. Usando termini civili. Questo ambiente meritava la vittoria. Da due partite a questa parte abbiamo cambiato atteggiamento: giochiamo a calcio, per la prima volta dall'anno scorso vedo voglia di giocare e vedo una squadra propositiva. Se miglioreremo, saremo un osso duro per tutti. Adesso, forse, ci manca un pizzico di serenità nell'ultimo passaggio". Gli fa eco il trainer Alessandro Sandreani: "Una luna storta, pazienza". Tira un sospiro e poi il tecnico cantianese prosegue nel dire: "Dominiamo a livello fisico, peccato perchè ci è mancato solo il gol. E una vittoria ci manca perchè porterebbe fiducia. Volevamo dare una bella soddisfazione al pubblico che è stato eccezionale. Mi sono piaciute diverse cose: l'approccio, la volontà, la cattiveria, le trame di gioco. Un unico neo: su due contropiedi abbiamo rischiato, ma siamo sulla strada giusta". Sull'altra sponda parla l'allenatore del Fano, Massimo Epifani: "Partita equilibrata. Nella ripresa invece è andato meglio il Gubbio ma non ha creato un granchè. Mentre noi nella ripresa siamo diventati più timorosi, è venuta fuori quella cappa di paura che cova dentro. Perciò dobbiamo crescere, fare meglio, ma alla fine mi sono piaciute la tenacia e l'ardore per portare a casa il punto che ritengo importante viste le condizioni: nella ripresa avevamo otto under in campo, sembrava che allenassi una Primavera. E il Gubbio? Mi piace, gioca bene, ha calciatori forti come Marchi, Casiraghi, Casoli e Campagnacci che possono cambiare l'inerzia di una partita in qualsiasi momento". Sintentico è il difensore dei granata Davide Vitturini: "Interpretata bene la gara, ma siamo stati poco offensivi. Creato troppo poco. É una fortuna che abbiamo ottenuto questo pareggio a denti stretti". Ecco adesso le foto (20 immagini) del match tra Gubbio e Fano. Fotoservizio di Simone Grilli.

07 OTTOBRE 2018
Gubbio impatta contro il muro del Fano (0-0). Lo Porto fa tremare la traversa, ma niente gol

Gubbio contro Fano. Il trainer schiera il 4-3-1-2. Marchegiani in porta. Un quartetto di difesa con Schiaroli, Espeche, Piccinni e Lo Porto. Poi a centrocampo il trio Casoli, Benedetti e Malaccari. Quindi Casiraghi trequartista a supporto del duo di attacco Marchi e Plescia. La cronaca. Al 4' subito affondo dei rossoblù con Casiraghi che serve sulla sinistra Plescia che rimette in area, tiro volante di Marchi con la palla che va di poco alta. All' 8' invece è Marchi che ricambia l'assist verso Plescia in area, girata volante di destro e Sarr in tuffo si deve salvare in angolo. Al 14' però in disimpegno Lazzari lancia Ferrante che supera in velocità Espeche e carica un bolide di sinistro, Marchegiani in volo sventa il pericolo. Al 29' tiro secco e forte di controbalzo di Lo Porto dal limite, palla che fa tremare la traversa a portiere ormai battuto. Si chiude il pimo tempo con una punizione di Casiraghi calciata direttamente in porta che liscia la rete sopra la traversa. Ripresa. Al 14' Marchi carica il destro dal limite, tiro radente che costringe Sarr a salvarsi in tuffo sul primo palo. Rimane l'unica occasione vera della ripresa perchè il Gubbio non sfonda proprio e il Fano difende con i denti il pareggio. Partita senza reti. Prima vittoria ancora rimandata per gli uomini di Sandreani.
Tabellino: Gubbio - Fano (0-0):
Gubbio (4-3-1-2): Marchegiani; Schiaroli (23' st Tofanari), Espeche, Piccinni, Lo Porto; Casoli, Benedetti, Malaccari; Casiraghi; Marchi, Plescia (39' st De Silvestro). A disp.: Battaiola, Nuti, Paolelli, Pedrelli, Conti M., Ricci, Battista, Campagnacci, Tavernelli. All.: Sandreani.
Fano (4-3-1-2): Sarr; Vitturini, Sosa, Konate, Setola; Selasi (32' st Scimia), Lazzari (19' st Morselli), Lulli (28' pt Ndiaye); Acquadro; Ferrante, Fioretti (32' st Cernaz). A disp.: Voltolini, Celli, Maloku, Diallo, Magli, Filippini, Cernaz, Mancini. All.: Epifani.
Arbitro: Fontani di Siena (Rondino di Piacenza e Testi di Livorno).
Ammoniti: Malaccari (G), Acquadro (F), Schiaroli (G). Angoli: 11-1 per il Gubbio. Recupero: 2' pt; 4' st. Spettatori: 1242 (di cui 439 abbonati); 142 provenienti da Fano.
Risultati: Quinta Giornata - Serie C - Girone B:
Feralpisalò - Teramo
3-1
55' Caracciolo (F), 58' Ferretti (F), 83' Scarsella (F), 89' Ranieri (T)
Fermana - Ravenna
0-2
32' Galuppini (R) rig., 35' Comotto (F) aut.
Giana Erminio - Rimini
2-2
3' Volpe (R), 20' Lunetta (G), 35' Volpe (R), 57' Perna (G)
Gubbio - Fano
0-0
Imolese - Pordenone
1-1
40' De Marchi (I), 69' Burrai (P) rig.
Sambenedettese - Monza
1-1
39' Stanco (S), 78' Jefferson (M)
Sudtirol - Albinoleffe
0-0
Ternana - Renate
1-1
52' Simonetti (R), 58' Marilungo (T)
Triestina - Virtus Verona
2-0
79' Maracchi (T); 90' Granoche (T)
Vicenza - Vis Pesaro
2-1
4' Lazzari (Vp), 28' Arma (Vc), 39' Laurenti (Vc)

06 OTTOBRE 2018
Verso il match con il Fano. Lista convocati e parla Sandreani: "No ai soldati, ma regole..."

Partita importante per il Gubbio contro il Fano e sono tutti a disposizione del trainer Sandreani. Tranne Montanari e Andrea Conti che vanno in Berretti. Il tecnico dei rossoblù presenta così questa partita alla vigilia dopo la rifinitura: "Ci teniamo molto, soprattutto vogliamo ottenere i primi tre punti in campionato. Tra la voglia di vincere e le motivazioni, poi c'è sempre di mezzo il campo. Servono fatti in una partita che sarà difficile. Ma devo aggiungere che stiamo crescendo sotto tutti i punti di vista. Se confermo il 4-3-1-2? Può essere, siamo andati bene a Teramo. Chiaro che per le mezzali serve una particolare intelligenza tattica in questo modulo, gamba e corsa. Ma alla fine conta l'atteggiamento, già a partire dall'approccio. Ora contro il Fano? In Coppa avevamo fatto la partita sempre noi e l'abbiamo persa, ma avevamo fatto poco negli ultimi venti metri. In quell'occasione ci mise in difficoltà Tascone, ma credo che il Fano possieda una squadra forte. Ad esempio Ferrante è un lusso per la categoria: ha forza, è carismatico, efficace sia in area che fuori area. Un centrocampo di bravi corridori e bravi sulle seconde palle, e una difesa esperta. Credo che verrà fuori una partita muscolare. Ancora Casiraghi da trequartista? Credo che lui per dare il meglio di se stesso deve avere la mente sgombra". Per ultimo una domanda curiosa: Berlusconi dice che nel Monza vuole calciatori italiani, con capelli corti e senza tatuaggi. Ma qual è il pensiero di Sandreani? "Penso che la libertà di pensiero vada rispettata. Credo che non bisogna creare dei soldati. Bisogna altresì calarsi nella mentalità per lottare per la maglia. D'altronde basta rispettare le regole e sputare l'anima in campo, poi ognuno fuori dal campo può fare la sua vita liberamente". Detto ciò, probabile la conferma del 4-3-1-2. Marchegiani in porta. Quartetto di difesa con Schiaroli, Espeche, Piccinni e Lo Porto. A centrocampo il trio Casoli, Ricci e Malaccari. Davanti Casiraghi trequartista a supporto del duo di attacco Marchi e Campagnacci. Unici dubbi: se dovesse giocare dall'inizio Benedetti (in luogo di Ricci), in attacco ci potrebbe essere l'impiego da subito di Plescia (al posto di Campagnacci). Ecco la lista dei ventidue convocati: Battaiola, Battista, Benedetti, Campagnacci, Casiraghi, Casoli, Conti Massimo, De Silvestro, Espeche, Lo Porto, Malaccari, Marchegiani, Marchi, Nuti, Paolelli, Pedrelli, Piccinni, Plescia, Ricci, Schiaroli, Tavernelli e Tofanari. La società rossoblù invita i tifosi ad acquistare i biglietti in prevendita per evitare poi lunghe file ai botteghini. In quanto il nuovo metodo di emissione dei ticket impiega almeno due minuti per ogni biglietto. La segreteria dell'A.S. Gubbio 1910 sarà aperta già dalle ore 10 di domenica mattina.

04 OTTOBRE 2018
Contro il Fano, la parola ai granata. Storia di ex, cosa fanno ora. Le foto rosa del 2018-2019

La rosa rossoblù. Tutti i volti noti, i volti nuovi, lo staff tecnico e la dirigenza in primo piano. Carrellata di foto che si possono trovare nella nostra sezione "fotogallery" nella stagione 2018-2019. Fotoservizio di Simone Grilli, grazie alla concessione dell'A.S. Gubbio 1910. Vedi nel link. Detto ciò, si va verso la sfida importante di domenica contro il Fano. Il trainer Sandreani ha provato in settimana di nuovo il 4-3-1-2 adoperato a Teramo. Probabile la conferma in toto della formazione di domenica. Tra l'altro pure il Fano gioca con il 4-3-1-2 e dovrebbe avere recuperato alcuni acciaccati dopo la partita pareggiata in casa contro l'Imolese per 1-1 (trattasi di Konate e Magli). Quindi probabile Sarr in porta. Difesa a quattro con Vitturini, Sosa, Konate e Magli. Un trio di centrocampo con Tascone, Lulli e Acquadro. Mentre in avanti Lazzari fungerà da trequartista a supporto di Ferrante e Cernaz. Questa è la formazione titolare che dovrebbe scendere in campo per mano dell'allenatore Massimo Epifani. E suona la carica l'attaccante dei granata Alexis Ferrante che aveva segnato il gol vittoria al Gubbio in Coppa Italia. Dice: "Speriamo nel bis e che riusciamo a sfatare il tabù del Barbetti dove il Fano non ha mai vinto. In quella partita offrimmo un buon calcio e non concedemmo nulla perchè li affrontammo con umiltà e rispetto. Servirà un'altra prestazione rispetto a quella con l'Imolese, giocare senza paura e grinta". Così spiega l'attaccante argentino dalle colonne del «Corriere Adriatico». Sulla stessa falsa riga il centrocampista Luca Lulli, cha dalle colonne de «Il Resto del Carlino» di Pesaro, spiega: "Il campionato è difficile e non c'è nulla di scontato. Ora affronteremo una formazione (il Gubbio ndr) tosta, per cui dovremo concentrarci bene". Insomma, tutto è pronto per una partita che promette già interesse. News in pillole. Alcuni ex rossoblù hanno trovato squadra. L'attaccante Alberto Libertazzi gioca nel Gozzano Calcio (serie C girone A) e domenica scorsa è andato subito in gol nel 2-2 nella trasferta contro la Pistoiese, segnando il gol del momentaneo 2-1. Altri calciatori si sono accasati in serie D. Il difensore Martino Borghese gioca nel Como e domenica scorsa ha segnato nella partita vittoriosa in trasferta contro l'Olginatese: 2-1 il risultato finale per i comaschi e l'ex difensore rossoblù ha realizzato il gol vittoria. L'attaccante Daniele Bazzoffia si è trasferito al Prato e ha già esordito con i toscani nella gara contro il Real Forte Querceta. Il centrocampista Francesco Bergamini gioca con il Trastevere e ha pure segnato domenica scorsa nel 4-1 rifilato all'Artena. Flash da Gubbio. Un evento in programma venerdì 5 ottobre (a partire dalle ore 21) presso il Salone d'Onore di Palazzo Ducale. Una serata in cui l'amministrazione comunale premierà le eccellenze dello sport eugubino e quindi saranno assegnati i premi "Città di Gubbio - Amore dello Sport" ad alcuni personaggi che hanno reso grande l'Italia sportiva con le loro imprese. Ospiti d'onore come il giornalista Marino Bartoletti, il ciclista Eros Capecchi, il campione di atletica Fabrizio Mori e la campionessa di tiro a volo Jessica Rossi.

03 OTTOBRE 2018
Campagnacci: "Cambiato il nostro atteggiamento". Malaccari: "Ora più efficaci in mediana"

Parlano in due, il centrocampista Nicola Malaccari e l'attaccante Alessio Campagnacci. Partiamo da quest'ultimo, dicendo come si è trovato con questa nuova tattica sperimentata dal tecnico Sandreani, cioè il 4-3-1-2. Spiega Campagnacci: "Diciamo che i moduli contano fino ad un certo punto, conta più l'atteggiamento di squadra. Sicuramente, per Casiraghi, il nuovo ruolo da trequartista, è più adatto per lui. Da parte mia invece nessun problema: pure lo scorso anno a Siena mi prodigavo nel 4-3-1-2, sia nella trequarti che come seconda punta. Questo è un modulo che mi piace perchè sono dell'idea che si danno meno punti di riferimento in quanto il trequartista è libero di svariare e crea più spazi verso gli attaccanti. Mentre il 4-3-3 è più prevedibile, ma dipende come viene fatto". L'unico neo a Teramo è che si creato tanto ma si è concretizzato poco, giusto? "Parto da un fattore positivo: siamo stati in campo quei 15 o 20 metri più avanti del solito. Questo ci ha permesso di non dare respiro all'avversaria e ci ha permesso di rubare tante seconde palle. Abbiamo creato tanto, chiaro però che dobbiamo essere più lucidi in attacco. Credo che con il raggiungimento della condizione ottimale pure la testa funziona a dovere, mentre adesso talvolta andiamo in deficit. E ci stiamo lavorando, ma soprattutto vogliamo questi tre punti che adesso ci servono come il pane. D'altronde da parte mia è da tutto lo scorso che non faccio tre partite di fila, perciò la macchina deve ancora carburare. Ma il mister mi sta dando la continuità, non sono ancora al 100% ma piano piano ci arriverò". Domenica la sfida accesa contro il Fano, considerato per molti un derby. Che partita prevede? "In Coppa era calcio d'agosto, perciò quella sconfitta conta poco. Adesso per noi è importante confermare la prestazione fornita a Teramo perchè partendo da quella base ci si può davvero divertire in futuro. Ma credo che nell'immediato sia basilare ottenere la prima vittoria perchè crea fiducia, crea morale e può sbloccarci a livello psicologico". Poi tocca a Nicola Malaccari che afferma: "Il nuovo modulo 4-3-1-2? Credo a Teramo la reale differenza si è notata nell'atteggiamento. Siamo stati efficaci nella densità in mezzo al campo e siamo riusciti a perdere pochissime seconde palle. In poche parole siamo stati protagonisti a centrocampo e proprio sulla mediana abbiamo messo in difficoltà gli avversari. Più che altro, il cambio di modulo, ha giovato a Casiraghi perchè sa esaltare le sue caratteristiche per diversi motivi: gli toglie responsabilità in fase di interdizione e quindi si può concentrare meglio in fase offensiva. Tuttavia abbiamo portato a casa un punto, ma credo che siano due punti persi perchè la prestazione c'è stata. Io mezzala? Diciamo che questo è il mio ruolo principale, poi per caratteristiche riesco a ricoprire altri ruoli. Domenica arriva il Fano? Siamo stimolati perchè è una partita importante. La sconfitta di Coppa Italia ancora brucia, perchè avevamo fatto una buona partita. Perciò domenica scenderemo in campo con il coltello tra i denti. Sappiamo che ottenere una vittoria adesso può cambiare tutto in campionato. Ma posso dire che stiamo smaltendo i pesanti carichi di questa estate, serve tempo e comincia ad intravedersi la brillantezza. Credo che abbiamo una buona squadra con calciatori di esperienza come Marchi, lo stesso Campagnacci, Espeche e Casoli, con un vissuto anche in serie B. Tutto ciò sta a significare che se scenderemo in campo con il giusto atteggiamento, possiamo dare fastidio a chiunque".

02 OTTOBRE 2018
L'inchiesta. L'uso dei quattro under e la media età. Marchegiani il più utilizzato tra i giovani

La nostra inchiesta nasce per caso. Tutto nasce dalle parole espresse dall'allenatore Giovanni Zichella del Teramo dopo il match contro i rossoblù, quando ha spiegato che il Gubbio è una "squadra esperta per la categoria" mentre il Teramo ha fatto una scelta "puntando sui giovani". Cosa c'è di vero in quello che dice? Allora, distinta (delle formazioni) in mano, abbiamo fatto dei conti. Guardando la formazione dei titolari. Il Gubbio è sceso in campo con un undici iniziale con una media età di 26,6 anni. Mentre per il Teramo la media si è fermata a quota 24,5. Una media età cioè inferiore pari a 2,1 anni da parte dei teramani. Perciò i numeri dicono che la formazione rossoblù è più navigata. D'altronde tempo fa scrivemmo che in squadra ci sono calciatori già rodati pure per la cadetteria. L'asticella nella media età viene alzata, senza dubbio, per l'impiego di cinque calciatori trentenni: ovvero Marchi ed Espeche (entrambi classe '85), Piccinni (classe '86), Campagnacci ('87), e Casoli ('88). Mentre il Teramo ha schierato solo un trentenne, ovvero il difensore Caidi (classe '88). Per il resto tutti calciatori di classe '90 in sù. Oltretutto il trainer Zichella a partita in corso ha fatto entrare ben tre calciatori classe 1999 (Piacentini, Fiordaliso e Cappa). Si può certamente dire che il Teramo, finora, è la squadra più giovane incontrata dal Gubbio. Infatti andando a ritroso ecco la media di Gubbio-Albinoleffe. In quella partita si è verificata la media più alta di età da parte del Gubbio (27 anni) contro quella dell'Albinoleffe che aveva una media di 24,8 anni. Contro la neopromossa Vis Pesaro invece si è incontrata paradossalmente come avversaria la formazione più anziana: marchigiani scesi in campo con una media età di 26,72 anni mentre il Gubbio aveva una media di 26,36 anni. E la formazione più giovane schierata da Alex Sandreani? É avvenuto alla prima giornata con il Ravenna: una media età di 26 anni contro quella del Ravenna che invece aveva una media età di 25,72 anni. In quell'occasione in effetti scesero in campo dall'inizio ben due diciannovenni (Ricci e Tavernelli), e un ventenne (Tofanari). Riepilogando: in queste prime quattro gare il Gubbio è sceso in campo con un team con una media di 26,49 anni. Per ora i numeri dicono che la formazione attuale è la più esperta da quando si è tornati nel professionismo. La scorsa stagione c'è stata una media età pari a 23,93 anni. Mentre la stagione precedente, quando alla guida c'era Giuseppe Magi (la squadra alla fine ottenne un sesto posto e un piazzamento playoff), la media età era pari a 24,10 anni. Questo è l'esito dell'inchiesta. Nonostante ciò, il trainer Sandreani sta rispettando l'input della società che vuole vedere in campo fin dall'inizio quattro under che possono garantire dei contributi. É successo in tutte le gare iniziali con Ravenna, Vis Pesaro, Albinoleffe e per ultima a Teramo. Il portiere Marchegiani è stato il più presente: classe '96, ha giocato tutte le quattro partite da titolare. A seguire Lo Porto ('96), Ricci ('99) e Tofanari ('98), ognuno con tre presenze da titolari. Infine Tavernelli ('99), Battista ('97) e Schiaroli ('98), con una presenza ciascuno.

01 OTTOBRE 2018
Focus. La nuova tattica (4-3-1-2) e la fluidità nel centrocampo. E la prima volta di Schiaroli

Primo capitolo. Quel cambio tattico. Che ha spiazzato tutti. Infatti al massimo ci si immaginava un 4-3-3 oppure un 3-5-2 che era stato provato nella ripresa con l'Albinoleffe. Invece eccoti qua un 4-3-1-2 che in fondo cambia poco (perchè sulla carta è una variante del 4-3-3). Ma in realtà cambia tanto. In primis perchè Casiraghi, invece di fungere da mezzala, è stato avanzato tra le linee a supporto delle due punte Campagnacci e Marchi. In pratica Casiraghi è stato lasciato libero più di svariare fungendo da vero fantasista. In secondo luogo la novità assoluta è stato il trio di centrocampo. Al di là del play Ricci (che poi è stato sostituito a partita in corso da Benedetti), sbalordisce l'impiego degli interpreti come interno destro e interno sinistro: in pratica corrispondenti ai nomi di Casoli e di Malaccari. Due interpreti che come caratteristiche sono portati alla corsa e dotati soprattutto in fase offensiva, meno in fase di interdizione. Perciò un modulo a trazione anteriore che di sicuro ha portato un miglioramento in fase di palleggio. Chiaro che nelle tre precedenti partite il Gubbio aveva spesso sofferto sulla parte nevralgica del campo. Questa volta invece è stato proprio il Gubbio a dettare legge soprattutto sulla mediana. Forse potrebbe essere questa la soluzione tattica provvisoria per tamponare quei mali che avevano accompagnato la squadra in questo avvio di campionato. Potrebbe (mettiamo il condizionale). D'altronde il calcio ci insegna che tutto può cambiare e tutto succedere da un momento all'altro, ed è spesso conseguenza del fatto che il tutto deve combaciare con i risultati. Ma è altrettanto vero che il Gubbio in questa occasione si è dimostrato più compatto ed energico in tutta la fase della gara: un centrocampo a rombo che di certo ha mostrato la sua efficacia, ma va provato in test più probanti. Un dato di certo curioso: erano da due stagioni che non si provava più questo modulo. In pratica questo specifico atteggiamento tattico basato sul 4-3-1-2 non veniva utilizzato dal 2017. L'ultima partita risale al 26 marzo 2017: il Gubbio venne sconfitto in casa dal Parma per 4-1. Con Casiraghi che fungeva da trequartista (come è avvenuto a Teramo domenica) a supporto del duo di attacco Ferretti e Candellone. Mentre il trio di centrocampo era formato da Valagussa, Romano e Croce. In quella stagione il trainer Magi utilizzò il centrocampo a rombo in 18 partite con questi risultati: 6 vittorie, 3 pareggi e 9 sconfitte. In tutte le diciotto gare fu impiegato Casiraghi trequartista. Con le punte che variavano da Ferretti a Candellone, Ferri Marini, Musto e pure Tavernelli. A centrocampo invece come trio si alternavano i vari Valagussa, Croce, Romano e Giacomarro, oltre all'impiego più frammentario di Conti e di Bergamini. Secondo capitolo. La novità assoluta di Lorenzo Schiaroli. La prima volta da titolare nei professionisti. Pure la prima volta schierato come terzino destro perchè in realtà si è sempre prodigato come centrale difensivo. E il primo gol con il Gubbio, eppure pesante: un gol di rapina in mischia, come un attaccante vero, piazzando la palla dove il portiere Lewandowski non ci è potuto arrivare. Il ragazzo urbinate ha dimostrato freddezza e lucidità in una fase molto delicata della partita. Determinante. Un flash dal girone. Dopo appena quattro giornate in casa Sambenedettese viene esonerato il tecnico Giuseppe Magi. Al suo posto viene chiamato un altro allenatore ex rossoblù: si tratta di Giorgio Roselli.

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Gubbio-Torino 1-0
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6 gennaio 2012:
Gubbio-Bari 2-2
Spettatori: 3821

28 gennaio 2012:
Gubbio-Sampdoria 0-0
Spettatori: 3977

28 aprile 2012:
Gubbio-Pescara 0-2
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