[vai alle news] [vai all'archivio
news]
• 31
OTTOBRE 2017 Casiraghi:
"Poche idee semplici, ma chiare. Siamo più
organizzati e allenamenti massacranti"
Ospite
alla trasmissione "C Piace" di Rtv San
Marino condotta da Faetanini e Giardi, era presente
il calciatore Daniele Casiraghi. Il
fantasista dei rossoblù spiega così
la metamorfosi del Gubbio: "Prima entravamo
in campo ma avevamo poche idee. Non mi piace fare
paragoni, però adesso entriamo in campo e
sappiamo quello che dobbiamo fare. Poche idee semplici
ma chiare, le facciamo bene e in campo si vedono
i risultati. Più che altro ognuno di noi
gioca per il proprio compagno. Questa cosa per me
fa la differenza. Ma ci manca ancora un certa cattiveria
sottoporta per chiudere prima le partite".
La mano di Pagliari perciò vi ha dato stima
con un Gubbio così rigenerato? "Sì,
il mister è arrivato e ci ha imposto le sue
idee. Noi l'abbiamo subito accettato e abbiamo lavorato
bene ogni giorno. Ora c'è solo da migliorare".
Ma è vero che è un martello? "Sì,
in settimana è massacrante. Ma lavoriamo un
sacco, pure due ore e mezza di allenamento. Ma
se i risultati sono questi, noi teniamo la testa
bassa e pedaliamo". Sente che è
il momento giusto per fare il salto di qualità
in serie B? "Sono dell'idea che un professionista
lavora per arrivare nei livelli più alti.
Se ancora non ci sono arrivato vuole dire che da
migliorare qualcosa c'è. Almeno mi piacerebbe
provare la serie B, questo è il mio obiettivo".
Accenno sul Renate prossima avversaria: "Non è lì
in alta classifica per caso. Conosco alcuni calciatori,
una squadra forte e organizzata. Però da quando
è arrivato il mister pure noi siamo molto
più organizzati di prima e prepariamo molto
bene le partite. Sarà una bella
partita dove chi sbaglierà di meno riuscirà
a portarla a casa".
Pure l'allenatore del Renate, Roberto Cevoli, è intervenuto parlando
telefonicamente
in trasmissione: "Con il Bassano vittoria
importante contro una squadra forte che ha giocato
un'ottima partita e negli episodi siamo stati molto
fortunati. Ma alla fine sono venuti fuori tre punti
con una prova di personalità. Noi lottiamo
con la voglia di sognare. E il Gubbio? Da quando
è cambiato l'allenatore è una squadra
molto quadrata, forte, che ha ritrovato entusiasmo
perchè sta facendo risultati importanti.
Davanti poi possiedono Casiraghi e Marchi che sono molto
pericolosi e che si compensano tra di loro. Perciò
sarà una gara molto difficile".
• 30
OTTOBRE 2017 Acori:
"Gubbio, compatto, quadrato, si aiutano
tutti. Bene Casiraghi e Ricci. E nel 2014-2015..."
Era
a vedere la partita tra Gubbio e Reggiana dalla
tribuna del Barbetti. Ex allenatore in B con il
Rimini ma è stato anche allenatore del Gubbio.
Stiamo parlando di Leonardo Acori. Una intervista
ad ampio raggio. Partiamo dalla partita. Che giudizio
si è fatto? "Si vede che la Reggiana
ha dei problemi perchè è una squadra
forte. Ma non è facile per due allenatori
emergenti lavorare con una squadra esperta come
quella granata. Una squadra forte come del resto
è il Gubbio. Infatti ho visto una formazione
rossoblù quadrata, con Dino Pagliari che
sta facendo molto bene e non è un caso che
vengano fuori pure i risultati. Ma io stimo molto
anche Giovanni Cornacchini: qualche volta nel calcio
capita anche questo, ci sono dei momenti che non
va tutto per il verso giusto". Tre anni
fa a Gubbio aveva pure lei in squadra Casiraghi
che sta attraversando un momento di grazia, non
è d'accordo? "Ma certo, Casiraghi
lo conosciamo e per me può fare alla
grande la serie B". Quindi è d'accordo
con Marchi che ha detto la stessa cosa dopo il match
in conferenza stampa, è proprio così?
"Ma io lo sto dicendo ormai da qualche anno".
Oltre a Casiraghi, c'è un altro elemento
che lo ha particolarmente impressionato? "Ma
dico: il Gubbio è squadra importante, compatta,
tutti gli elementi giocano con serenità.
Ad esempio Marchi è rientrato nelle retrovie
tante volte dando una mano. Ho notato il giovane
Ricci a centrocampo che è un classe '99 e per me è
un buon calciatore. Ripeto, la squadra è
forte perchè si aiuta: ognuno gioca per
l'altro". Perciò dove può
arrivare? "Penso che deve continuare a fare
bene. Come del resto sta facendo adesso, in casa
principalmente dove ha conquistato tanti punti.
Questo è un Gubbio che sarà difficile
da incontrare per le avversarie e non è un
caso che ha fatto risultato con squadre forti come
il Pordenone". Per Acori tornare a Gubbio
che effetto le ha fatto? "A Gubbio sono
stato bene, perciò è un piacere venire
a vederlo a giocare. Mi dispiace per quel paio di
mesi di difficoltà quando ero allenatore.
Un peccato perchè mi ricordo che facemmo
un grande girone di andata e giocavamo bene. Poi
però si è inceppato il macchinario
e purtroppo ha inciso anche il fatto che era una
squadra molto giovane. In talune circostanze quei
ragazzi hanno giocato con una certa paura. Forse
non sono stato bravo neanche io a farli giocare
con più serenità". A mente
fredda, adesso, qual è il rammarico più
grande che si porta dietro per quella retrocessione?
"La partita persa in casa contro la Carrarese
quando vincevamo 1-0 (a
segno Marchionni ndr) fino a due minuti dalla fine perchè con quella vittoria si poteva
essere già quasi salvi. Poi nei minuti finali
abbiamo preso un gol su un rigore sciocco
all' 88' (con Cellini ndr) e un gol su calcio d'angolo
al 92' (con Teso ndr). Quella è stata una
gara chiave". E dopo Gubbio ha avuto
esperienze con Rimini e Prato: "Sì,
una bella esperienza a Rimini. Mentre poi a Prato
per me non è stato calcio". Ora
aspetta una chiamata? "Più che altro
aspetto l'occasione giusta, ma senza fretta. A me
il calcio piace tanto, ma bisogna trovare una situazione
giusta. In Lega Pro se ne trovano sempre di meno
perchè c'è una crisi importante. Un
esempio il Modena che non riesce a giocare nemmeno
sul proprio stadio. In serie B avevo fatto molto
bene, non ho fatto quattro partite ma quattro anni.
Ma nessun problema. Vado avanti con le
mie forze e la mia professionalità".
• 29
OTTOBRE 2017 Pagliari:
"Noi abbiamo gli strumenti". Marchi:
"E io mi diverto". Le foto di Gubbio-Reggiana
Gubbio,
terza vittoria consecutiva tra le mura amiche. Dieci
punti in cinque partite. Decide un autogol di Manfrin
su cross di Casiraghi. Proprio Daniele Casiraghi,
tra i migliori, spiega: "Questi risultati
sono il frutto del lavoro. Durante la settimana
lavoriamo tanto. Il mister ci fa lavorare proprio
tanto. E davanti giocare con Ettore (Marchi ndr),
le cose diventano più semplici: è
un vero attaccante". Risponde allora proprio
Ettore Marchi, il capitano: "Sì,
ma anche Casiraghi se continua a questi livelli
può ambire ad altre categorie: in serie B
ci può stare di sicuro. La partita? Ma io
mi diverto quando c'è lotta e c'è
la guerra. Credo che questa partita vale doppio
vista la classifica. Spesso in aiuto nelle retrovie?
Sì, mi piace sacrificarmi. Come del resto
fa tutta la squadra. Dico questo perchè la
squadra è forte in tutti i reparti. Ma non
si vince da soli, si vince tutti insieme, perciò
bisogna aiutarci a vicenda. Altrimenti con mister
Pagliari non giochi, quindi dobbiamo essere
così per forza". Sulla stessa falsa
riga
il centrale difensivo Lorenzo Burzigotti: "Non
avere preso gol è importante. Dico questo
perchè il mister altrimenti ci fa vedere
i sorci verdi: ogni settimana ci sgrida perchè
dobbiamo prendere pochi gol e stare molto più
attenti. Abbiamo chiuso tutti gli spazi. Grande
partita contro una Reggiana esperta". Tocca
quindi al terzino Alessio Lo Porto: "Siamo
squadra unita e compatta. Siamo risaliti in classifica,
ma ancora non abbiamo fatto nulla, perciò bisogna
lavorare. Il rigore prima fischiato e poi
negato alla Reggiana? Volpe aveva anticipato l'attaccante
perciò l'arbitro è stato corretto
perchè ci ha ripensato facendo la scelta
giusta dopo che si è consultato con il guardalinee".
Si arriva al tecnico Dino Pagliari: "Reggiana
forte che ha offerto un buon palleggio. Per questo
motivo questi ragazzotti sono stati bravi. Abbiamo
faticato nella ripresa, però alla fine penso
che non ci sia tanto da discutere. Ho sempre detto
che noi abbiamo gli strumenti per mettere in rilievo
i difetti delle nostre avversarie. Marchi? Ma lui
è il nostro bomberone e tutti lo cercano
in campo. Insieme a lui e ai vecchietti, ci sono
tanti giovani che però hanno bisogno ancora
di crescere". Sull'altra sponda mastica
amaro il tecnico granata Sergio Eberini: "Meritavamo
un gol, ma l'arbitro non è stato sicuro sull'episodio
del rigore assegnato che poi non ci è stato concesso: noi
siamo stati più tonti mentre quelli del Gubbio
sono stati più furbi. Dispiace perchè
avevamo fatto una prestazione buona, anche se il
Gubbio ci ha messo in difficoltà nelle ripartenze
veloci, e inoltre si è dimostrato compatto
e organizzato. Da parte nostra invece ci manca ancora
il carattere e abbiamo problemi di identità".
Intanto ecco le foto (18 immagini) della
partita tra Gubbio e Reggiana con il fotoservizio
di Simone Grilli.
• 29
OTTOBRE 2017 Gubbio
di misura sulla Reggiana (1-0). Decide un autogol
di Manfrin su un cross di Casiraghi
Gubbio contro
Reggiana. Decide un autogol fortuito di Manfrin
che deposita la palla nella sua porta dopo un cross
da destra in area di Casiraghi. La tattica. Il trainer Pagliari conferma
il 4-4-1-1. Volpe in porta. Quartetto difensivo
con Kalombo, Burzigotti, Dierna e Lo Porto. A centrocampo
sull'asse Cazzola, Giacomarro, Ricci e De Silvestro.
Gioca tra le linee Casiraghi a supporto di Marchi.
La cronaca. All' 8' tiro dal limite di Bovo, palla
che va di poco a lato. Al 13' cross da sinistra
di Manfrin in area pericoloso, Dierna sventa tutto
salvando in extremis su Cesarini. Al 16' risponde
Cazzola con un tiro secco di destro dal limite,
Facchin vola e si salva in angolo. Al 19' tiro velenoso
in diagonale di sinistro di Bobb, palla che termina
radente di poco a lato. Al 24' parte veloce sulla
destra Kalombo che mette in area una palla al bacio
che attraversa tutto lo specchio della porta perchè
De Silvestro sottoporta manca il tap in vincente.
Al 30' dalla trequarti De Silvestro offre un taglio
sulla destra verso Cazzola che calcia di destro
radente dal limite, Facchin con i piedi si salva
in angolo. Al 34' tiro radente dal limite di Bobb,
palla che fa la barba al palo. Ripresa. Si sblocca
subito il risultato. Al 2' cross da destra di Casiraghi
in area, Manfrin per anticipare De Silvestro deposita
la sfera nella sua porta. La prima vera reazione
dei granata al 23' con Cesarini che dal limite
calcia alto. Al 32' assist di Lo Porto per Casiraghi
che entra in area, calcia deciso ma la palla sfiora
il sette. Al 36' tocco sotto di Cazzola per smarcare
Marchi con un tiro volante che fa la barba al montante.
Al 39' situazione con giallo: l'arbitro decreta
un rigore dopo un'uscita di Volpe in area su Carlini,
però ci ripensa dopo essersi consultato con il guardalinee e fa retromarcia tra le proteste
vibranti degli ospiti. Tabellino:
Gubbio - Reggiana (1-0): Gubbio
(4-4-1-1): Volpe; Kalombo, Burzigotti, Dierna, Lo
Porto; Cazzola (38' st Paramatti), Giacomarro (18'
st Sampietro), Ricci, De Silvestro (12' st Ciccone);
Casiraghi (38' st Jallow); Marchi. A disp.: Costa, Fumanti, Paolelli,
Bergamini, Conti, Manari, Libertazzi. All. Pagliari. Reggiana
(4-3-1-2): Facchin (5' st Narduzzo); Ghiringhelli (19' pt Lombardo), Crocchianti, Bastrini,
Manfrin; Bovo, Genevier, Bobb (1' st Carlini); Riverola
(22' st Altinier); Napoli,
Cesarini. A disp.: Viola, De Santis, Zaccariello,
Cianci, Rocco, Panizzi. All. Eberini. Arbitro:
Fontani di Siena (Santi di Prato e Lenza di Firenze). Rete:
2' st Manfrin (R) autogol. Ammoniti:
Genevier (R), Bastrini (R), Casiraghi (G), Volpe (G), Marchi (G),
Lo Porto (G).
Angoli: 12-5 per la Reggiana. Recupero:
1' pt; 6' st. Spettatori: 1110 (535 abbonati),
di cui 141 da Reggio Emilia. Risultati:
Undicesima Giornata - Girone B - Lega Pro: Albinoleffe
- Teramo 1-1 11'
Giorgione (A), 74' Barbuti (T) Bassano - Renate
0-2 51'
Finocchio (R), 76' Mattioli (R) Fermana -
Pordenone 0-0 Gubbio
- Reggiana 1-0 47'
Manfrin (R) aut. Mestre - Ravenna 0-0 Modena
- Padova rinviata Sambenedettese
- Fano 0-0 Sudtirol
- Vicenza 1-0 78'
Bianchi (S) aut. Triestina - Santarcangelo
1-1 23'
Acquadro (T), 42' Moroni (S)
• 28
OTTOBRE 2017 Con
la Reggiana due dubbi e ventidue convocati. Ricaduta
per Valagussa. Out è Piccinni
Pre-gara
di Gubbio e Reggiana. Non c'è Piccinni squalificato,
oltre agli infortunati Pedrelli, Malaccari e Valagussa.
Proprio quest'ultimo era rientrato nel gruppo in
settimana, ma si è infortunato sullo stesso
punto del precedente infortunio: si parla di uno
stiramento a livello muscolare sulla gamba sinistra,
e quindi si prevede come minimo un mese di stop.
Il trainer Pagliari come al solito è sintetico
nelle sue dichiarazioni: "Come mi sento
dopo un mese di lavoro? Soddisfatto. Infatti quando
salivo gli scalini dello spogliatoio per venire
in sala stampa, ho pensato: questa squadra sta diventando
squadra. Tutti quanti si stanno applicando con professionalità.
Nonostante anagraficamente siamo una squadra di
giovani. Ma insieme a tanti giovani ci sono anche
4 o 5 vecchietti che sanno il fatto loro. Perciò
credo che c'è un gruppo che può fare
bene. E se permettete, per me che ormai sono vecchietto,
è una reale soddisfazione. La Reggiana? Ma
sì, è squadra forte: baste citare
alcuni nomi come Altinier, Napoli, Carlini, Bovo
o Bastrini. Squadra importante ma del resto in questo
girone sono tante le squadre che sono importanti.
Ma noi ce la possiamo giocare perchè abbiamo
tutti i mezzi per poterlo fare". Undici
iniziale pressochè scontato. Si va verso
la conferma del 4-4-1-1. Volpe in porta. Quartetto
difensivo basato su Kalombo, Burzigotti, Dierna
e Lo Porto. A centrocampo un duo di mediani con
Giacomarro e Ricci (che è in ballottaggio
con Sampietro), ai lati Cazzola (ma si contende
il posto con Ciccone) e De Silvestro. Poi davanti
Casiraghi tra le linee a supporto del puntero Marchi,
tra l'altro l'ex di turno. Questa la lista dei ventidue
convocati. Portieri: Volpe, Costa.
Difensori: Burzigotti, Fumanti, Paolelli, Dierna, Kalombo, Lo Porto, Paramatti.
Centrocampisti: Bergamini, Casiraghi, Conti, Sampietro, Ricci, Manari, Giacomarro.
Attaccanti: Marchi, Cazzola, De Silvestro, Ciccone, Libertazzi, Jallow. In
casa Reggiana possibile la conferma del 4-3-1-2
con l'esordio in panchina del neo allenatore Sergio
Eberini. Indisponibili Rozzio, Spanò e Rosso,
aggregati due giovani Berretti, Zaccariello e De
Santis.
• 26
OTTOBRE 2017 De
Silvestro: "Prestazioni sì, ma limare
certi errori. Serve concentrazione nelle fasi cruciali"
Parla
Elio De Silvestro. L'esterno offensivo che in estate
è arrivato dal Siracusa. C'è innanzitutto
da capire se è stata metabolizzata la sconfitta
di Salò che ha lasciato strascichi polemici:
"Sì, è stata metabolizzata.
Anche perchè dobbiamo metabolizzarla per
forza. Chiaro che un po' di amaro in bocca rimane
ancora. Ma abbiamo fatto tesoro dei nostri errori
e cercheremo di ripeterli il meno possibile".
Ha parlato di errori, si può spiegare meglio?
"Nel senso che da quando è arrivato
il mister Pagliari da parte nostra ci sono state
delle ottime prestazioni, ma allo stesso tempo non
abbiamo chiuso come avremmo voluto le partite e
quindi dobbiamo migliorare su questo aspetto. Questo
significa che ci deve essere più concentrazione
nei minuti finali perchè evidentemente ancora
ci manca". A Salò in verità
c'è stata una buona prestazione, ma nei primi
venti minuti il Gubbio è andato in seria
difficoltà: "Si, questo è
vero. Siamo stati un po' molli nell'approccio alla
gara, forse siamo scesi in campo troppo sicuri di
noi stessi per via dei buoni risultati che avevamo
conquistato nelle ultime partite. Il mister però
ci sta lavorando molto sopra: ci dice che dobbiamo
accendere subito la luce. E ci dice che fin da subito
dobbiamo provare a fare gol. Però penso positivo
perchè adesso lavoriamo con più sicurezza
e più consapevolezza nei nostri mezzi".
In queste partite De Silvestro è stato schierato
da Pagliari nel ruolo di estermo di centrocampo
nel 4-4-1-1, ma come si trova? "Bene, anche
perchè questo è il mio ruolo. Lavoriamo
molto, anche noi centrocampisti ci adattiamo in
fase di interdizione ma anche in fase di percussione".
Contro la Reggiana quasi uno spareggio salvezza,
pensare che le ambizioni erano del tutto diverse
prima dell'inizio del campionato. De Silvestro risponde
così: "Affrontiamo una avversaria
che è stata costruita decisamente per ricoprire
altri posti in classifica. Come del resto possiamo
dire della nostra squadra. Ma noi vogliamo vincere".
L'obiettivo personale? "Mi auguro di migliorare
quello che ho fatto l'anno scorso a Siracusa quando
andammo fuori al primo turno dei playoff".
Perciò pensa che il Gubbio arriverà
ai playoff? "Penso di sì".
Notiziario. É tornato nel gruppo il mediano
Sampietro, tant'è che ha disputato uno spezzone
nella partitella di allenamento con la formazione
Berretti allenata da Sandreani. Il jolly Malaccari
si sta allenando ma con un lavoro differenziato.
Out Pedrelli prima di capire l'entità reale
del suo infortunio muscolare. Mentre il centrocampista
Valagussa ha avuto una ricaduta: dopo un guaio muscolare
ad inizio settimana era ritornato nel gruppo, ma
si è bloccato di nuovo. La tattica. Non dovrebbe
cambiare domenica prossima. Molto probabile la conferma
del modulo 4-4-1-1. Con Volpe in porta. Difesa a
quattro con Kalombo, Burzigotti, Dierna e Lo Porto.
D'altronde Piccinni è squalificato e Pedrelli
è infortunato, quindi le scelte sono pressochè
forzate. A centrocampo si prevede il quartetto basato
sull'asse Cazzola, Ricci, Giacomarro e De Silvestro.
In avanti tra le linee Casiraghi a supporto di Marchi.
Dal girone. Modena verso il baratro. Rischia di
scomparire dalla serie C ma sono da stabilire ancora
le tempistiche. Il presidente della Lega Pro, Gabriele
Gravina, però in tal senso è stato
chiaro (come riporta "il Mattino" di Padova,
poi segnalato da Tuttolegapro.com): "Se
il Modena fallisce e i calciatori si svincolano
entro novembre, i tre punti saranno tolti a tutti".
• 25
OTTOBRE 2017 Rigore,
il dilemma. Ma cosa dice il regolamento arbitrale. Ecco l'approfondimento...
L'approfondimento.
Sul rigore concesso contro il Gubbio abbiamo sentito
il parere di un addetto ai lavori (di un certo livello)
con tanto di regolamento alla mano. Diciamo questo
perchè il regolamento arbitrale tra l'altro
si aggiorna anno per anno, e proprio nell'ultima
sessione (aggiornato al 30 giugno 2017) sono state aggiunte
diverse osservazioni con guide pratiche.
Un regolamento che va letto e può essere
utile sia ai tifosi ma anche ai calciatori (allenatori
e via dicendo) per avere così delle nozioni
più
precise e non fuorvianti. Ma ecco il regolamento completo
in pdf per chi vuole conservarlo. Prendiamo spunto proprio
dalle parole di Matteo Piccinni per capire meglio
il tutto perchè le immagini televisive non
hanno risolto il caso. In primis c'è da fare
subito una prefazione. Il difensore rossoblù
ha affermato: "L'arbitro non voleva che
gli parlasse nessuno, solo il capitano".
L'arbitro in realtà ha preso alla lettera
il regolamento numero 3 (a pagina 35) dove c'è
scritto: «Il capitano durante la gara è
l'unico ad avere la facoltà di interpellare
l'arbitro, in forma corretta e a gioco fermo, per
chiedere chiarimenti in merito alle decisioni assunte
e formulare eventuali riserve». Ma ne parla
anche la regola numero 5 (a pagina 50): «Non
è consentito ai calciatori rivolgersi agli
ufficiali di gara esprimendo apprezzamenti e proteste.
Il solo capitano, che è pure responsabile
della condotta dei calciatori della propria squadra,
ha diritto di rivolgersi all'arbitro per esprimere
(in forma corretta e in modo non ostruzionistico)
riserve o avere dei chiarimenti». In molti
avranno da disquisire perchè spesso si vedono
sui campi di calcio delle scene in cui diversi calciatori
vanno a parlare con l'arbitro accerchiandolo. In
molti diranno che è stato un arbitro fiscale. Ma
questo è il regolamento. Ora il secondo capitolo.
Il rigore incriminato. Piccinni ha dichiarato: "La
palla mi ha colpito all'altezza dell'ascella. Ho
cercato di coprire lo specchio della porta e per
questo motivo mi sono buttato in questa maniera
in tuffo". Pure in questo caso abbiamo
preso il regolamento alla mano con l'ausilio della
consultazione di un esperto. Si parte dalla regola
numero 14 (pag. 109): «Un calcio di rigore
viene assegnato quando un calciatore commette una
delle infrazioni punibili con un calcio di punizione
diretto all'interno della propria area di rigore
secondo quanto previsto dalle regole 12 e 13».
E quindi si va direttamente alla regola 13. Partiamo
dalla pagina 93 dove è stato riservato un capitolo
apposito con il titolo "Negare la segnatura di una
rete" (definita D.o.g.s.o.): «Se un calciatore
nega alla squadra avversaria una segnatura di una
rete con un fallo di mano, il calciatore dovrà
essere espulso». Si ma l'infrazione come si
determina? Si va allora a pagina 96 (sempre regola
12): «Se un calciatore, diverso dal portiere,
tocca il pallone con le braccia all'interno della
propria area di rigore, l'arbitro assegna il rigore.
L'infrazione di toccare il pallone con le mani include
l'uso sia delle mani sia delle braccia». Ebbene:
la parte anatomica dell'ascella - secondo quanto
ci è stato riferito dall'esperto - fa parte
del braccio (è
una cavità posta ad angolo tra il braccio
e la spalla) e inoltre la palla stessa è più
grande a livello volumetrico del cavo ascellare. Ci è stato fatto
notare oltrettutto che in quella circostanza il calciatore avrebbe dovuto
(in maniera più corretta) portare le braccia
dietro le spalle per evitare il contatto con la
palla. Su questo punto ne parla sempre la regola
12 (a pagina 93): «L'arbitro deve valutare se
il contatto tra il pallone e la mano o il braccio
è voluto dal calciatore o si allarga, alza
e muove o, in ogni caso tiene le mani o le braccia
con l'intenzione di costituire un maggior ostacolo
alla traiettoria del pallone». Un regolamento
valutato solo
a discrezione dell'arbitro in un nano secondo. E
qualsiasi decisione è inappellabile. Le uniche
immagini tv disponibili sono del servizio
di Rai Tre nell'edizione Umbria.
• 24
OTTOBRE 2017 Piccinni:
"Sul rigore? Ho colpito la palla con l'ascella
in tuffo. E sono allibito da certe frasi..."
Parla
il protagonista della vicenda del rigore assegnato
nel finale della partita di Salò. Ci riferiamo
al difensore centrale Matteo Piccinni reo di avere
causato il rigore con un tuffo plateale su tiro
a porta sguarnita di Guerra al 90'. Il calciatore
si difende, ma non solo. Lancia accuse al pepe a
tutta la terna arbitrale. Ecco infatti cosa ha detto
nella conferenza stampa del martedì: "Lo
giuro. Ma l'ho giurato anche in campo. La palla
mi ha colpito sotto l'ascella. Nessun braccio e
nessuna mano. Tra l'altro su un tiro a dir poco
ravvicinato. Ho cercato di coprire con il corpo
la luce dello specchio della porta. Se la palla
avesse toccato il braccio si sarebbe smorzata, invece
ha avuto un rimbalzo diretto e secco. Ho cercato
di salvare la porta e mi sono buttato così".
Appunto, però sembrava un tuffo da portiere,
forse questo gesto ha ingannato l'arbitro? "Ma
io mi butto come voglio, come mi pare, l'importante
è che non tocco la palla con il braccio.
Posso capire l'arbitro che era in una visuale non
perfetta e pertanto può essere che è
stato tratto in inganno. Ma il rigore è stato
assegnato dal guardalinee che ha sussurrato all'arbitro
che era anche una chiara occasione da gol e quindi
mi ha espulso. Ma io ribadisco la mia buona fede".
Infine ecco l'affondo. Piccinni non usa giri di
parole di fronte ai taccuini dei giornalisti: "Ma
l'arbitro si è subito presentato male. Già
all'inizio si è posto verso di noi con un'aria
superiore e con un comportamento supponente. Voleva
che nessuno gli parlasse, accettava solo le parole
del capitano. Più che altro sono rimasto
allibito dalle parole che ci ha rivolto il guardalinee
già prima dell'episodio del rigore. Parole
sulle quali sono rimasto sconcertato. Credo che
ci debba essere il rispetto dei ruoli. Qui si è
andato oltre. Nelle restanti partite non ci era
mai capitato un atteggiamento così".
Sulla partita invece dice: "L'inizio non
è stato buono. Siamo rimasti sorpresi dal
gol subito in avvio con la migliore azione della
Feralpisalò e di certo ci dovevamo mettere
una pezza. Ma siamo stati bravi a mantenere la partita
viva e siamo riusciti a riacciuffarla. Il gol di
Kalombo è pervenuto su un ottimo schema che
era stato provato e riprovato in settimana".
Un dato statistico: la difesa ha preso gol in otto
partite su nove, cosa c'è che non va in difesa
e cosa va registrato? "Non credo che dipenda
da un vero calo di concentrazione. Credo che tutto
dipenda da errori di scelte e di valutazione. Talvolta
si va a coprire l'attaccante dietro oppure anticipandolo
davanti. Serve più attenzione per carità,
però bisogna anche considerare la bravura
degli avversari che abbiamo di fronte. Chiaro che
una regolata ce la dobbiamo dare".
Le prospettive? "Penso ottime. Questo mister
(Pagliari ndr) ci fa pedalare e lavora tanto. Ma
soprattutto ci sa inculcare fiducia e ci stimola
sempre a credere sempre di più in noi stessi.
Credo che questo sia molto importante per tutta
la squadra". Intanto Piccinni è stato squalificato
per un turno.
• 23
OTTOBRE 2017 Focus.
Difesa forata (in 8 partite su 9), zona Cesarini
decisiva e il giallo che resta sul rigore
Chiunque
conosce il calcio avrà sentito nominare più
volte la zona Cesarini. Il nome deriva da Renato
Cesarini, mezzala della Juventus della prima metà
degli anni '30, il quale era capace di realizzare
reti nei minuti finali o in extremis. La squadra
rossoblù ormai è diventata succube
di questa zona Cesarini, tant'è che la possiamo
rinominare zona Gubbio. É successo nella
penultima trasferta a Pordenone con quel 2-2 segnato
al 90' da Magnaghi per i friuliani. É avvenuto
pure a Salò con quel rigore al 92' che ha
regalato la vittoria ai gardesani per 2-1 con rete
decisiva dagli undici metri del cannoniere Guerra.
Ma più che altro salta nell'occhio il fatto
che la difesa eugubina è praticamente (quasi)
sempre perforata. In nove partite, solo in una circostanza
il Gubbio non ha preso gol: nella partita vinta
in casa per 1-0 con il Sudtirol con rete di Cazzola
lo scorso 1 ottobre. Per il resto avversari sempre
a segno: Vicenza (tre gol), Santarcangelo (2), Mestre
(1), Samb (2), Albinoleffe (2), Pordenone (2), Fano
(2) e appunto contro la Feralpisalò (2).
Sono 16 le reti subite in nove partite. Non è
un caso che il Gubbio possiede la terza peggiore
difesa del girone: 16 gol incassati come il Ravenna,
peggio hanno fatto solo Modena (18) e il Santarcangelo
(27). Chiaro che qualcosa va registrato in difesa
perchè tra l'altro sembrano tutti dei gol
fotocopia con i due centrali che perdono di vista
i propri avversari da marcare. Fa riflettere (e
non poco) il gol preso a freddo contro la Feralpisalò,
quando Ferretti addirittura si è ritrovato
tutto solo (o meglio dire, completamente smarcato)
a due passi dalla porta ed è stato un gioco
da ragazzi depositare la sfera in rete. Una dormita
generale che si è concretizzata pure dopo
appena 14 minuti, ma per fortuna l'arbitro ha annullato
il tiro sottoporta di Guerra giudicandolo in off-side
per questioni di millimetri. Primi venti minuti
senz'altro da dimenticare dove si è sbagliato
l'atteggiamento nell'approccio. Il caso però
ha voluto che il Gubbio ha saputo reagire e aveva
trovato il gol del pareggio nella ripresa con un
perfetto schema su punizione, iniziato da Lo Porto,
proseguito da Casiraghi e finalizzato da Kalombo
al limite dell'off-side. E si arriva al finale:
un vero e proprio far west. L'arbitro decreta un
rigore per fallo di mani in area di Piccinni tra
le vibranti proteste degli eugubini. Un autentico
giallo. Il direttore di gara però non ha
avuto esitazioni, è stato perentorio nella
decisione perchè ha estratto pure il cartellino
rosso diretto verso il difensore milanese per avere
ostruito una chiara occasione da gol sul tiro in
porta di Guerra. Dalla parte rossoblù invece
si parla di un contatto della palla verso il fianco
del calciatore e non verso il braccio. Piccinni
infatti si è buttato a pesce in maniera goffa
alla disperata (come fosse un portiere aggiunto)
per salvare un gol praticamente fatto con la porta
ormai sguarnita, dopo un'uscita incauta del portiere Volpe. Lo
dimostra questa foto pubblicata sul profilo facebook
ufficiale della Feralpisalò di Fotolive. Tuttavia il giallo resta perchè pure le immagini
tv che sono state mostrate da Rai 3 regionale
non chiariscono quanto è successo.
Ma, indipendentemente da tutto ciò, va detto
che ogni decisione viene presa a discrezione dell'arbitro
e le sue decisioni che si riferiscono ai fatti di
gioco sono inappellabili. Quindi possiamo disquisire
qui per diverse ore sull'accaduto, ma la sostanza
non cambia. Più che altro c'è da fare
una analisi a 360 gradi. Alcuni cambi a partita
in corso non hanno poi così convinto. Soprattutto
a metà ripresa la sostituzione di Ricci,
fino a quel momento uno dei migliori. Inoltre tutti
quei cambi finali
hanno disorientato una squadra che aveva ormai una
certa omogeneità in campo. Questa scelta non ha giovato minimamente.
Andrà meglio la prossima volta.
• 22
OTTOBRE 2017 Pagliari:
"Grande fastidio". Pannacci: "Che
rigore e che arbitro". Le foto di Feralpi-Gubbio
Non
succede il miracolo dell'anno scorso quando Volpe
riuscì ad intercettare un rigore al novantesimo
a Romero e il Gubbio di Magi vinse per 1-0 a Salò
con rete decisiva di Valagussa. Stavolta sempre
al novantesimo i rossoblù cadono con un rigore
di Guerra che ha scaturito l'espulsione di Piccinni.
In avvio (dopo un minuto e 25 secondi esatti) Ferretti
aveva portato in vantaggio i gardesani e poi Kalombo
(terza segnatura stagionale) aveva segnato il pari
momentaneo. Gubbio che ingoia malvolentieri una
sconfitta al fotofinish e per il tecnico rossoblù
si tratta della prima sconfitta in campionato. L'allenatore
Dino Pagliari infatti è contrariato: "Provo
tanto fastidio". Una frase secca, ma prosegue
dicendo: "Sì, dico questo perchè
abbiamo perso una partita che non avremmo mai meritato
di perdere. Difficoltà solo nel primo tempo,
poi nella ripresa non c'è stata più
partita. La Feralpisalò ha sfruttato solamente
qualche ripartenza. Siamo inciampati su una buca
ma le buche ci aiutano per il proseguo della nostra
strada e ci aiutano per rialzarsi dopo ogni caduta".
Poi un accenno sul rigore a tempo scaduto: "Dico
la verità, non ho visto niente. Ma penso
che tutti non abbiano visto niente. Non c'è
stata la visuale per nessuno per capire cosa è
successo. Perciò ribadisco che provo fastidio
e rabbia perchè il risultato non riusciamo
ad accettarlo. É un risultato bugiardo. Il
Gubbio non è stato per niente inferiore alla
Feralpisalò". Laconico il direttore
sportivo Giuseppe Pannacci che punzecchia l'operato
della terna arbitrale: "Questo tipo di rigori
non si danno. Rigore difficile da decifrare. C'è
stato un atteggiamento intimidatorio da parte del
direttore di gara per tutta la partita".
Dall'episodio specifico si passa all'analisi della
partita: "Amaro in bocca perchè avevamo
interpretato bene la partita. Però potevamo
essere più cinici. Ci dispiace perchè
la squadra ha giocato con carattere e caparbietà".
E intanto ecco le foto di Feralpisalò e Gubbio
(18 immagini) con il racconto dettagliato della
gara. Fotoservizio di Fotolive (di Filippo Venezia)
con la collaborazione di Roberto Settonce.
• 22
OTTOBRE 2017 Feralpisalò
vincente al fotofinish (2-1). Apre Ferretti, pari
di Kalombo e rigore di Guerra
Gubbio
contro la Feralpisalò. Un gol lampo di Ferretti
in avvio di gara, ma su uno schema su punizione
Kalombo nella ripresa trova il pareggio. Al fotofinish
l'incredibile: Guerra segna su rigore e regala la
vittoria ai lombardi. La tattica. Il trainer
Pagliari schiera il 4-4-1-1. Volpe in porta. Difesa
a quattro con Kalombo, Dierna, Piccinni e Lo Porto.
A centrocampoo sull'asse Cazzola, Ricci, Giacomarro
e De Silvestro. Davanti Casiraghi tra le linee a
supporto di Marchi. La cronaca. Passano appena 1
e 25 secondi con i padroni di casa in vantaggio:
Boldini da sinistra apre sulla destra per Vitofrancesco
che rimette in mezzo un assist al volo rasoterra dove giunge
Ferretti che da due passi insacca la sfera in rete
di piatto sinistro. Una partenza shock per il Gubbio
che si fa trovare del tutto impreparato. All' 8'
tiro secco su punizione di Vitofranscesco in porta,
un sinistro a girare che costringe Volpe a volare
sotto la traversa e salvarsi in angolo. Al 14' padroni
di casa ancora a segno con Guerra da sotto misura
dopo un corner di Vitofrancesco, ma l'arbitro ferma
tutto per fuorigioco. Al 15' va via sulla destra
Vitofrancesco che crossa in area, Ferretti svetta
sopra tutti e devia di testa la palla in porta:
stavolta Volpe c'è e para. Al 21' prima azione
ospite: Casiraghi pennella in area una punizione,
spizza di testa Marchi con la palla che attraversa
tutto lo specchio della porta e va di poco a lato.
Al 24' ci prova in diagonale dal limite Casiraghi,
Caglioni para a terra. Al 33' il Gubbio si mangia
un gol fatto: Marchi serve Cazzola sulla destra
che rimette in area con un assist radente, solo
davanti ad una porta sguarnita Casiraghi calcia
alto in maniera incredibile. Al 39' tiro di sinistro
dal limite di Ricci che costringe Caglioni a salvarsi
in tuffo in angolo. Al 42' cross pericoloso in area
di Parodi, però salva in spaccata Dierna
in anticipo su Ferretti che era rimasto solo davanti
alla porta. Un minuto più tardi Casiraghi
di testa manda di poco a lato su cross di Cazzola.
Ripresa. Al 4' tiro bomba dal limite di Emerson,
volo plastico di Volpe che toglie le ragnatele dal
sette. Al 7' tiro radente in diagonale di Vitofrancesco,
para a terra Volpe. Capovolgimento di fronte: un
tiro di Ricci di sinistro in area termina alto di
poco. All' 11' sulla trequarti Casiraghi apre a
sinistra su De Silvestro che scarica il sinistro
in porta, Caglioni in tuffo si salva in angolo.
Al 20' uno scambio volante tra Marchi e Casiraghi,
con quest'ultimo che calcia di destro dal limite,
ma Caglioni para a terra in due tempi. Al 31' il
Gubbio pareggia: schema su punizione con Lo Porto
che apre un corridoio a destra su Casiraghi che
rimette in mezzo: da due passi, sul filo del fuorigioco,
Kalombo di piatto destro deposita la sfera in rete.
Al 39' c'è Volpe che sventa un pericoloso
cross vagante di Parodi sotto porta. Al 44'
calcio di rigore per il Feralpisalò: sugli
sviluppi di una punizione di Emerson, Guerra calcia
in porta ma respinge sulla linea di porta con una
mano un difensore rossoblù (Piccinni). Espulso
proprio Piccinni. Dopo tre minuti di gara interrotta
per grandi proteste, dal dischetto lo stesso Guerra
insacca la sfera sotto il sette dagli undici metri.
Al 49' incursione di Manari in area e in diagonale
impegna a terra Caglioni. Tabellino:
Feralpisalò - Gubbio (2-1): Feralpisalò
(4-3-1-2): Caglioni; Parodi, Ranellucci, Emerson,
Martin;
Vitofrancesco, Capodaglio, Staiti (29' st Raffaello);
Boldini (18' st Jawo); Guerra (49' st Alcibiade), Ferretti. A disp.: Rausa, Livieri, Marchi
P., Luche, Magnino, Gamarra, Turano,
Marchetti, Voltan. All. Serena. Gubbio
(4-4-1-1): Volpe; Kalombo, Dierna, Piccinni, Lo
Porto; Cazzola (40' st Paramatti), Giacomarro, Ricci L.
(17' st Bergamini), De Silvestro (25' st Ciccone);
Casiraghi (40' st Manari); Marchi E. (40' st Jallow). A disp.: Costa, Paolelli, Conti, Burzigotti,
Fumanti, Libertazzi. All. Pagliari. Arbitro:
Ricci M. di Firenze (Garzelli di Livorno e Meocci
di Siena). Reti: 2' pt Ferretti (F), 31'
st Kalombo (G), 47' st Guerra (F) rigore. Espulso:
45' st Piccinni (G) per proteste. Ammoniti: Capodaglio
(F), Emerson (F).
Angoli: 8-5 per il Gubbio. Recupero:
1' pt; 7' st. Spettatori: 645. Risultati:
Decima Giornata - Serie C - Girone B: Fano
- Modena rinviata Feralpisalò
- Gubbio 2-1 2' Ferretti (F), 76'
Kalombo (G), 92' (F) rig. Padova - Bassano
1-0 30'
Capello (P) rig. Pordenone - Mestre 2-2 15'
Sainz Maza (P), 28' Sottovia (M), 46' Gerardi (P),
84' Politti (M) Ravenna
- Albinoleffe 0-1 82'
Sbaffo (A) Reggiana - Fermana 0-0 Renate
- Sudtirol 0-0 Santarcangelo
- Teramo 2-2 33'
Piccioni (S) rig., 44' Ilari (T), 47' Dalla Bona
(S), 83' Fratangelo (T) Vicenza
- Triestina 1-3 15'
Bracaletti (T), 23' Petrella (V), 34' Petrella (T),
37' Comi (V) rig.
• 21
OTTOBRE 2017 Verso
la partita di Salò. Pagliari parla di "passepartout".
E si fa il punto di tutti gli infortunati
Tutto
pronto per la partita contro la Feralpisalò.
Una prova del nove. Il trainer Dino Pagliari però
non si scompone e parla in maniera telegrafica alla
vigilia del match: "Una partita importante
con una squadra di spessore? In verità per
me lo sono tutte importanti e di spessore. Basta
vedere infatti come si è comportato il Fano
domenica scorsa. Conosco questa categoria molto
bene perchè l'ho vissuta da allenatore per
16 anni. Dal canto nostro sono fiducioso perchè
abbiamo tutte le armi per fare male a chiunque".
Ed usa una frase ad effetto: "Noi abbiamo
il passepartout per aprire tutti i portoni".
Ma si arriva anche sul capitolo infortunati visto
che non sono convocati per infortunio Pedrelli,
Sampietro, Valagussa e Malaccari. Il tecnico rossoblù
fa il punto della situazione: "Riferisco
in base a quello che mi è stato detto dagli
addetti a livello medico. Pedrelli dovrà
fare degli esami strumentali per capire meglio la
situazione dell'infortunio a livello muscolare.
Valagussa la prossima settimana potrà rientrare
nel gruppo in una fase di ambientamento. Stesso
discorso dicasi per Sampietro. Mentre per Malaccari
ancora ci vorrà un po' di tempo per il reintegro".
Detto questo, si va così verso la conferma
del modulo 4-4-1-1. Volpe in porta. Quartetto difensivo
formato da Kalombo, Burzigotti, Dierna (si trova
in vantaggio su Piccinni) e Lo Porto. A centrocampo
il duo di mediani con Ricci e Giacomarro, ai lati
Cazzola a destra (in ballottaggio con Paolelli)
e a sinistra De Silvestro. Davanti Casiraghi si
colloca come di consueto tra le linee a supporto
dell'unica punta Marchi. Questa la lista dei 22
convocati. Portieri: Volpe, Costa.
Difensori: Burzigotti, Dierna, Piccinni, Fumanti, Paramatti, Paolelli, Kalombo, Lo Porto. Centrocampisti: Ricci, Giacomarro, Conti, Bergamini, Manari, Casiraghi.
Attaccanti: Marchi, Cazzola, De Silvestro, Ciccone, Libertazzi, Jallow.
La partita di domenica 29 ottobre tra Gubbio e Reggiana
che si terrà al Pietro Barbetti è
stata anticipata alle ore 16:30, anzichè
alle 18:30.
• 19
OTTOBRE 2017 Contro
la Feralpisalò la prova del nove. E quel
precedente positivo. Pedrelli di nuovo out
Archiviata
l'eliminazine della Coppa. Ora c'è il campionato.
Comunque si è registrato il primo ko nelle
partite ufficiali per Pagliari da quando è
a Gubbio (anche se trattasi di partita di Coppa)
e dopo aver conquistato 7 punti in tre partite di
torneo. Sviluppato il turnover nel turno infrasettimanale,
ma lo ha fatto pure la Samb, perciò non ci
sono attenuanti. E di fronte adesso ci sarà
una Feralpisalò dove è previsto un
reale banco di prova. La squadra bresciana è
rinfrancata dal ritorno al successo contro il Ravenna
dove è andato a segno il solito bomber: Simone
Guerra, cannoniere del girone, con 7 reti segnate
finora. Un attacco però con solo 8 reti in tutto,
mentre la difesa è ermetica con 7 reti subite
(meglio hanno fatto solo Vicenza e Renate con 4
reti incassate). L'allenatore dei verdeazzurri Michele
Serena adotta il 3-4-1-2 e in alcune circostanze
il 3-5-2. In porta Caglioni. Una difesa a tre con
Parodi, Emerson e Ranellucci. A centrocampo l'asse
con Vitofrancesco, Staiti, Capodaglio e Martin.
Davanti Voltan tre le linee a supporto di Guerra
e Ferretti. Una squadra esperta quella gardesana
costruita per fare un campionato ambizioso. Conforta
tuttavia il precedente datato 17 settembre 2016
nella scorsa stagione. Il Gubbio allenato allora
da Magi si impose in terra lombarda per 1-0: decisiva
una rete di Valagussa al 36esimo minuto del primo
tempo, nella ripresa poi Volpe riuscì ad
intercettare un rigore calciato da Romero al fotofinish.
La formazione che potrebbe schierare Pagliari domenica
potrebbe essere la stessa usata contro il Fano.
Ma non si escludono sorprese. Per quanto riguarda
gli infortuni, invece, la situazione potrebbe seria
per il terzino sinistro Daniele Pedrelli, uscito
anzitempo nella gara di Coppa contro la Samb: si
attendono l'esito degli esami strumentali, da verificare
in particolar modo se si tratta di uno stiramento
o addirittura di uno strappo a livello muscolare.
Ancora out pure Gianluca Sampietro che ha problemi
fisici e si parla di un interessamento della cartilagine.
Verso il recupero, anche se non proprio imminente,
di Paolo Valagussa e di Nicola Malaccari. Ex rossoblù.
Loris Beoni (allenatore del Gubbio nella stagione
2008-2009, esonerato dopo la 23esima giornata per
l'arrivo del duo Simoni-Tumiatti) è il nuovo
allenatore della Primavera del Napoli e prende il
posto di Giampolo Saurini (esonerato). Il tecnico
toscano è legato alla figura dell'allenatore
Maurizio Sarri (entrambi sono stati allenatori della
Sansovino di Monte San Savino). Marco Alessandrini
invece è il nuovo allenatore della Recanatese
(serie D, girone F) e subentra al posto di Alessandro
Potenza.
• 18
OTTOBRE 2017 Post
Coppa. Pagliari: "Bravi lo stesso".
Piccinni: "Una gara strana". Le
foto di Gubbio-Samb
Non
si sfata il tabù come si era augurato il
trainer rossoblù alla vigilia. Vince per
3-1 la Samb al Pietro Barbetti con Valente show
(due gol e un palo colpito), segna pure Candellori,
per il Gubbio a segno il difensore Burzigotti. Il
tecnico Dino Pagliari è frettoloso quando
arriva in sala stampa (ormai è una sua consuetudine),
poche parole, sembra insofferente anche se ostenta
serenità: "Una ottima prestazione, molto bravi, ma non è stato facile con tanti
calciatori giovani che non avevano giocato prima. Però
hanno poi dimostrato in campo che ci possono stare.
Peccato perché la partita l’avevamo riaperta".
Telegrafico il difensore Matteo Piccinni: "Partita
strana. Credo che siamo stati anche sfortunati.
Ho visto pure delle cose positive. Diciamo però
che la Samb ha giocato meglio". L'autore
della doppietta Nicola Valente è diplomatico:
"Avere fatto una doppietta? Conta marginalmente.
Conta che è servito alla nostra squadra.
Il Gubbio è una squadra importante ma noi
abbiamo saputo impostare il nostro gioco".
E il portiere, classe 2000, Matteo Raccichini: "Bella
partita e vittoria meritata. Questa è la
vittoria del gruppo. Il mio debutto? Normale amministrazione,
non abbiamo mai rischiato. Solo sul gol potevo fare
meglio". L'amministratore delegato degli
adriatici Andrea Fedeli è soddisfatto: "É
molto importante passare il turno. Soprattutto per
quei tanti giovani che sono stati schierati dall'inizio.
Un risultato giusto e una bella prestazione. In
campionato adesso siamo primi in classifica? In
verità noi viviamo domenica per domenica,
poi chissà". Intanto ecco le foto
della partita di Coppa tra Gubbio e Samb (12 immagini).
Fotoservizio di Simone Grilli. Ecco le immagini
in sequenza.
• 18
OTTOBRE 2017 Gubbio,
fuori dalla Coppa. La Samb passa al Barbetti per
3-1. Valente show. Espulso Dierna
Gubbio
contro Samb in Coppa Italia. Passa il turno la squadra
marchigiana. La tattica. Il trainer Pagliari disegna
il 4-4-2. Costa in porta. Quartetto difensivo con
Paramatti, Burzigotti, Piccinni e Pedrelli. A centrocampo
l'asse è formato da Paolelli, Conti, Bergamini
e Ciccone. Davanti il duo Libertazzi e Jallow. Il
tecnico Moriero invece il 4-3-3. La cronaca. Una
partita tattica. Primo tiro in porta al 23' da oltre
trenta metri da parte di Candellori, la palla finisce
fuori misura (alta). Al 30' accelerazione di Bergamini
che apre sulla sinistra verso Ciccone che lancia
in profondità Libertazzi in area: tiro radente
ma centrale, si salva con i piedi Raccichini. Al
31' esce per infortunio Pedrelli, entra al suo posto
Giacomarro. Al 32' un tiro di Libertazzi dal limite
viene intercettato da Di Pasquale in area, proteste
eugubine per un presunto fallo di mani, ma l'arbitro
fa proseguire. Al 36' la Samb va in vantaggio: Candellori
ruba palla a centrocampo a Conti e serve sulla destra
Rapisarda che rimette in mezzo, tiro secco dal limite
di Valente con la sfera che si insacca radente a
fil di palo alla destra del portiere. Al 41' colpo
di testa a palombella di Damonte, palla che sfiora
il montante. Al 45' arriva il raddoppio ospite:
Valente va via sulla sinistra, vede il portiere
fuori dai pali e rimette in area dove Candellori
in spaccata di destro insacca la palla a fil di
palo. Proteste rossoblù per un probabile
fuorigioco. La ripresa. Al 1' tiro secco di Bergamini
che impegna in angolo Raccichini. Sul seguente angolo
di Bergamini pennellato in area, Burzigotti svetta
sopra tutti e di testa schiaccia la palla in rete.
Al 7' Valente entra in area in dribbling e calcia
forte di sinistro, palla che si stampa sul palo.
Al 18' cross da destra di Candellori, Damonte schiaccia
di testa, palla che colpisce stavolta la base del
palo. Al 32' Valente si lancia in porta e viene
messo giù da Dierna: cartellino rosso diretto
per il difensore. Al 35' punizione chirurgica di
Valente dal limite con la palla che si insacca a
fil di palo. La Samb passa il turno. Il Gubbio viene
eliminato. Tabellino
di Coppa: Gubbio - Sambenedettese (1-3): Gubbio
(4-4-2): Costa; Paramatti, Burzigotti (31' st Dierna), Piccinni,
Pedrelli (31' pt Giacomarro); Paolelli, Conti M., Bergamini, Ciccone;
Libertazzi, Jallow (17' st Manari). A disp.: Volpe, De Vincenzi,
Fumanti, Lo Porto, Conti A., Tempesta. All. Pagliari. Sambenedettese
(4-3-3): Raccichini; Rapisarda, Miceli, Di Pasquale,
Ceka; Candellori (28' st Demofonti), Damonte, Di
Cecco; Trillò (11' st Esposito), Di Massimo,
Valente (38' st Sargolini). A disp.: Aridità, Gelonese, Bove,
Paolucci, Vallocchia, Bacinovic, Miracoli, Bengala,
Tomi. All. Moriero. Arbitro:
Andreini di Forli (Dell'Università di Aprilia
e Barone di Roma 1). Reti: 36' pt Valente
(S), 45' pt Candellori (S), 1' st Burzigotti (G),
35' st Valente (S). Espulso: 32' st Dierna
(G) per fallo su avversario per chiara occasione
da gol. Angoli: 4-2 per la Samb.
Recupero: 1' pt; 3' st. Spettatori:
320 spettatori, di cui 61 della Samb.
• 17
OTTOBRE 2017 Prepartita
di Coppa, le parole di Pagliari e Moriero. Con possibili
novità. Ferretti, che tegola
Gubbio,
sfida infrasettimanale di Coppa Italia di serie
C. La partita è ad eliminazione diretta.
Si gioca di mercoledì (ore 18:30). Sicuramente
ci sarà turn over perchè non sono
stati convocati diversi calciatori come Kalombo,
Casiraghi, Cazzola, Marchi, Ricci e De Silvestro.
Oltre agli indisponili per infortunio Malaccari,
Sampietro e Valagussa. Probabile allora stavolta
un 4-4-2 classico invece del 4-4-1-1, di solito adoperato
finora dal trainer Pagliari. Quindi è possibile
vedere Costa in porta. Poi il quartetto difensivo
basato su Paramatti, Burzigotti, Piccinni e Pedrelli.
A centrocampo come mediani Conti e Bergamini, sugli
esterni Paolelli e Ciccone. Di punta il duo Jallow
e Libertazzi. Sono le indicazioni di una
possibile formazione iniziale anti Samb. Sono stati
convocati anche i giovani Andrea Conti, ex Lupa
Roma (quello in prima squadra si chiama Massimo)
e Vincenzo Tempesta. E il tecnico Dino Pagliari è
stato telegrafico prima del match: "Vogliamo
sfatare il tabù Samb, che sia la volta buona.
Ci vorrà massimo impegno e una certa attenzione.
Ma sono fiducioso perchè la squadra si allena
sempre al massimo. Ora giocherà chi fino a questo
momento ha giocato meno perchè sono curioso
di vederli all'opera in partita". Parla
pure il tecnico della Samb, Francesco Moriero, prima
del match. Ecco cosa dice (da Tuttosamb.it): "Sarà
un banco di prova importante, per questo metterò
la formazione migliore. Qualcuno riposerà,
ma ci sarà da valutare qualche giovane anche
in ottica futura. La nostra forza è il gruppo.
Siamo obbligati a fare risultato perchè noi
siamo la Samb!". Ma non è tutto.
Moriero parla del Gubbio nello specifico anche dopo
il cambio dell'allenatore. Cosa dice (da Sambenedettesecalcio.it):
"Pagliari è stato bravo a mettere
i giocatori nei rispettivi ruoli, ha una squadra
che gioca bene e che sta ottenendo una continuità
di risultati". Brevi news. Brutta tegola
per un ex rossoblù. Daniele Ferretti, in
forza al Trapani, si è infortunato nei giorni
scorsi in allenamento. Gli esami specifici hanno
rilevato la lesione del legamento crociato anteriore
del ginocchio sinistro. Dovrà essere operato
e poi inizierà la fase riabilitativa (così
riporta Trapanicalcio.it). Modena: la luce dopo
il tunnel in vista? Come comunica il sito ufficiale
(Modenafc.net), il presidente del Modena,
Aldo Taddeo, ha parlato con i
rappresentanti dell Aic (Associazione Italiana Calciatori)
rassicurandoli sul pagamento anticipato degli stipendi di ottobre e
novembre nel pieno rispetto delle regole. In base al concordato gli
arretrati saranno pagati nei tempi previsti dalla procedura.
Nei prossimi
giorni lo stesso presidente Aldo Taddeo sarà a Modena per perfezionare l'accordo con
l'Amministrazione Comunale relativamente allo stadio Braglia.
• 16
OTTOBRE 2017 Paramatti:
"Gubbio, è emersa voglia di vincere.
Lorenzo? Ha qualità con margini di crescita"
Era
a vedere Gubbio-Fano. É stato campione d'Italia
con la Juventus nel 2002 e un terzino ambidestro
di spessore nel Bologna. Con il Gubbio gioca suo
figlio Lorenzo. Stiamo parlando di Michele Paramatti
che ci concede questa intervista. Partiamo proprio
dalla partita, che giudizio si può dare?
"Credo che il Gubbio ha indirizzato la partita
con un atteggiamento giusto, poi c'è
stato un calo di tensione che ha permesso al Fano
di rientrare in gara. Ma alla fine è emersa
forse la voglia maggiore del Gubbio di portare a
casa il risultato pieno". Quindi come considera
questa squadra? "La considero ancora in
evoluzione e in crescita. Ma lo era anche inizialmente,
soltanto che non sono arrivati quei risultati che
tutti speravano. Le ho viste tutte: non sono arrivati
i risultati più per errori dei singoli e
non per demeriti della squadra. Reggeva bene, forse
era poco incisiva, ma non sfigurava neanche. L'unica
partita su cui si può recriminare è
quella contro il Santarcangelo perchè era
alla portata e si doveva vincere. Per il resto
ci sta di perdere con il Vicenza, con la Samb, in considerazione
anche del fatto che stavamo parlando dell'inizio
del campionato. Bisogna ricordare che questa squadra
è stata cambiata per molti elementi, perciò
sarebbe servito un po' di tempo prima di arrivare
a cementare il gruppo e avere quei risultati che
adesso stanno arrivando". Allora sposa
la nostra tesi di quando abbiamo scritto che per
il 67% è cambiato l'organico e serviva tempo.
Ma è così? "Ma sì,
io non sono una persona che alla prima goccia quando
piove apre l'ombrello. Aspetto un attimo. Avrei
aspettato un po' più di tempo. Però
la società ha fatto una scelta di cambiare
direzione e i risultati del resto stanno arrivando".
Parliamo di suo figlio Lorenzo, ma che calciatore
è? "Quest'anno seguo solo il Gubbio.
L'anno scorso guardavo il Santarcangelo dove lui
giocava. Quindi lo seguo costantemente. É
un ragazzo che ha avuto una certa sfortuna nel momento
della svolta, dall'uscita del settore giovanile
(dell'Inter) purtroppo ha avuto un infortunio (nel
Bologna) che lo ha penalizzato nel suo percorso
iniziale: dopo due giorni di ritiro si è
rotto il ginocchio completamente e ha saltato tutta
l'annata in quella squadra che poi ha vinto la serie
B. Però poi ha recuperato bene, sta facendo
il suo percorso di crescita ripartendo dalla serie
C. Un calciatore che secondo me ha buone qualità
con grandi margini di crescita se viene indirizzato
con degli insegnamenti giusti. Ma serve fiducia
nonostante gli errori e avere spazio. Assomiglia
a me per quanto riguarda la volontà, la determinazione
e la voglia di migliorarsi sempre. Però ha
caratteristiche diverse di quelle che avevo io:
magari ero più portato a spingere che a difendere
mentre a Lorenzo piace più coprire e meno
sganciarsi". Cosa gli ha detto Lorenzo
di Gubbio? "Si trova bene, si è subito
ambientato con il gruppo. Ma lui è un ragazzo
solare quindi non ha difficoltà a relazionarsi.
Dice che lavora bene e quindi è contento.
Si è svincolato dal Bologna appunto per andare
in una società con un legame di proprietà
in una squadra che lo facesse giocare e accudire.
Può diventare un capitale della società
e può essere valorizzato". Ma parliamo
di Michele Paramatti da calciatore, la gratificazione
più bella? "Mi ricordo i primi anni
di professionismo con la Spal con una crescita graduale
frequentando anche due anni di Interregionale (con
il Russi ndr). Sono partito dal basso per ottenere
poi lo scudetto. Alla fine sono arrivati i frutti
del mio impegno e lavoro. Gratificanti le due promozioni
dalla C2 alla B con la Spal, quella con il Bologna
e quella semifinale in Coppa Uefa dove segnai ma
per pochi minuti non andammo in finale. L'apice
lo scudetto con la Juventus". Il campione
più forte con cui ha giocato? "Da
vedere in allenamento di sicuro Zidane: con spensieratezza
faceva dei numeri fantastici. Ma ho avuto la fortuna
di giocare con Baggio, Del Piero e Signori. Calciatori
fantastici. Cercavo di copiarli per quello che potevo
apprendere". Il campionato di oggi, chi
è favorito? "Sono tifoso della Juve,
quindi. Però il Napoli è partito bene
quest'anno, è maturato rispetto gli anni
passati: sarà un osso duro fino alla fine
del campionato. Perciò vedo una corsa a due
per lo scudetto tra Napoli e Juventus".
• 15
OTTOBRE 2017 Marchi:
"Vittoria di vitale importanza".
Kalombo: "Andiamo a mille". Le foto
di Gubbio-Fano
Gubbio e
Fano non delude le attese. Cinque gol, partita intensa,
un discreto pubblico (1400 persone). Marchi fa una
doppietta, Germinale e Torelli la recuperano, ma
Kalombo la chiude. Finisce 3-2 e con Pagliari in
panchina il Gubbio viaggia in perfetta media inglese
(sette punti in tre partite). Il tecnico dei rossoblù
come è suo solito è succinto (parla
per 1 minuto e 9 secondi) e volatile: "Questa
è stata la vittoria del gruppo. Del gruppo
intendo a partire dal magazziniere. Un gruppo che
ha lottato fino alla fine. Con grinta, determinazione
e forza di volontà. Voglio vedere sempre
il Gubbio che si è espresso dopo il gol del
2-2". Se l'allenatore è breve nello
spiegarsi, a ruota parla il capitano Ettore Marchi
che ha segnato una doppietta e ha raggiunto quota
100 gol nella sua carriera: "Vittoria di
una importanza vitale. Erano due squadre appaiate.
Dopo la partenza sprint, il pareggio ci rammaricava.
Ma il 2-2 è la fotografia del momento che
passa questa squadra. Se la partita fosse finita
in parità, ora si sarebbe parlato di una
occasione sciupata. Questo è il calcio. Ma
ripeto che è una vittoria vitale".
L'autore del gol della vittoria, Sedrick Kalombo,
spiega: "Ci alleniamo a mille, questo è
il coronamento. Il gol al Fano da fanese? Un po'
mi dispiace, ma è stato un gol liberatorio
per noi. Dico questo perchè la gara dovevamo
chiuderla prima e invece si era compromessa".
Il difensore Emilio Dierna dice: "Abbiamo
fatto bene contro un Fano che non merita la classifica
che occupa. Dopo il 2-0 del nostro vantaggio si
è sbagliato atteggiamento: ci siamo un po'
rilassati, abbiamo abbassato i ritmi e quando facciamo
così diventiamo vulnerabili. Ma siamo un'ottima
squadra. Però la strada è ancora lunga".
Il trainer dei granata Agatino Cuttone mastica amaro:
"Abbiamo trovato un Gubbio pimpante e veloce.
Ma io non rimprovero nulla ai miei perchè
abbiamo offerto una buona prestazione nel palleggio.
Forse era più giusto il pareggio. L'avvio
ci ha condizionato con due gol subiti evitabili,
ma sono soddisfatto della capacità di reazione
della squadra". Il capitano del Fano, Manuel
Ferrani: "Quei due gol all'inizio ci hanno
tagliato le gambe. Abbiamo tenuto campo, abbiamo
pareggiato ma alla fine è arrivato un nuovo
errore nostro. Ma siamo una squadra giovane che
ha bisogno di fare esperienza". Tocca poi
ad Alberto Torelli che è telegrafico: "Primi
quindici minuti difficili. Poi potevamo anche ribaltare
il risultato, ma ci è andata male. Dovremo
parlarne con il mister che cos'è che non
va". Intanto ecco le foto (18 immagini)
di Gubbio e Fano. Fotoservizio di Simone Grilli.
Eccole in sequenza con tutti i gol.
• 15
OTTOBRE 2017 Gubbio-Fano
a suon di gol (3-2). Marchi doppietta, Germinale,
Torelli, ma Kalombo fa il tris
Gubbio
contro Fano. Marchi segna una doppietta, Germinale segna su rigore e
Torelli trova il gol del pareggio. Alla fine Kalombo
trova il gol vittoria. La tattica. Il trainer Pagliari schiera
il 4-4-1-1. Volpe in porta. Una difesa a quattro con
Kalombo, Burzigotti, Dierna e Lo Porto. Centrocampo
con Ricci e Giacomarro mediani, ai lati Cazzola
e De Silvestro. Davanti Casiraghi a supporto di
Marchi. Ora la cronaca. Neanche un giro di lancette
e il Gubbio è in vantaggio: cross da destra
di Cazzola, sponda di De Silvestro di testa verso
Marchi che da due passi, di testa, deposita la sfera
in fondo al sacco. Poi al 10' cerca il gol De Silvestro
con un diagonale che si perde di poco a lato. Al
13' calcio di rigore per il Gubbio: De Silvestro
serve in area Marchi che viene messo giù
sul piede di appoggio da Camilloni. Dal dischetto lo
stesso Marchi calcia forte e angolato, la palla
si insacca a mezz'altezza. Al 31' Lo Porto va via
sulla sinistra e crossa in area, tiro al volo di
destro di Marchi, Miori in tuffo evita il pericolo
e si salva. Al 32' rigore per il Fano dopo un atterramento
di Burzigotti su Germinale. Lo stesso Germinale
dal dischetto insacca la sfera a fil di palo. Si
riapre il match. Al 38' un tiro bomba di Cazzola
dai venticinque metri, la palla si stampa sulla
traversa. Al 40' ancora Casiraghi con un fendente
dal limite fa scaldare le mani di Miori in volo.
Ripresa. Al 4' sventola di Ricci dal limite, Miori
è ancora reattivo e in tuffo si salva in
angolo. Al 6' il Fano trova il pareggio: corner
pennellato di Filippini in area, Torelli si incunea
e incorna di testa con una palombella che sorprende
il portiere Volpe: palla in fondo al sacco. La partita
si infiamma. Al 7' bolide di Casiraghi che coglie
la traversa in pieno. Capovolgimento di fronte (8')
con Filippini che cerca il sette dal limite, Volpe
vola a togliere le ragnatele dal sette. Al 21' sinistro
secco di De Silvestro dal limite, Miori toglie la
sfera da sotto la traversa. Al 30' però il
Gubbio torna in vantaggio: tutto nasce da un tiro
cross di Casiraghi in area, sbuca Kalombo che da
due passi, di piatto destro, insacca la palla in
rete radente. Al 36' Marchi sfiora il poker, palla
di poco a lato. Nel finale Volpe salva su Germinale. Tabellino:
Gubbio - Fano (3-2): Gubbio
(4-4-1-1): Volpe; Kalombo, Burzigotti, Dierna,
Lo Porto; Cazzola (13' st Ciccone), Ricci, Giacomarro, De Silvestro
(37' st Paramatti); Casiraghi (46' st Libertazzi);
Marchi. A disp.: Costa, Fumanti, Paolelli, Pedrelli, Piccinni, Bergamini, Conti, Manari, Jallow. All. Pagliari. Fano
(4-3-1-2): Miori; Camilloni, Lanini, Ferrani, Masetti
(37' st Melandri);
Eklu (1' st Torelli), Capellupo (45' st Varano), Lazzari; Filippini;
Germinale, Fioretti. A disp.: Thiam, Maddaloni, Costantino,
Favo. All. Cuttone. Arbitro:
Zingarelli di Siena (Micaroni di Chieti e Di Giacinto
di Teramo). Reti: 1' pt Marchi (G), 13' pt Marchi
(G) rigore, 32' pt Germinale (F) rigore, 6' st Torelli
(F), 30' st Kalombo (G). Ammoniti:
Burzigotti (G), Ferrani (F), Lazzari (F), Kalombo
(G). Angoli:
10-8 per il Gubbio.
Recupero: 1' pt; 3' st. Spettatori:
1384 (535 abbonati); di cui 192 da Fano. Risultati:
Nona Giornata - Serie C - Girone B: Albinoleffe
- Pordenone
1-1 14'
Kouko (A), 44' Gerardi (P) Bassano - Triestina
1-1 13'
Arma (T), 22' Fabbro (B) Fermana - Vicenza
0-0 Gubbio
- Fano 3-2 1' Marchi (G), 13' Marchi
(G) rig., 32' Germinale (F) rig., 51' Torelli
(F), 75' Kalombo (G) Mestre - Reggiana 1-0 29'
Rubbo (M) Ravenna - Feralpisalò 0-1 83'
Guerra (F) Renate - Sambenedettese 1-1 65'
Gelonese (S), 83' Tomi (S) aut. Sudtirol -
Santarcangelo 5-0 13'
Berardocco (S) rig., 39' Costantino (S), 42' Costantino
(S), 60' Frascatore (S) rig., 69' Gyasi (S) rig. Teramo
- Padova 2-1 24'
Capello (P), 45' Varas (T), 56' Ilari (T)
• 14
OTTOBRE 2017 Con
il Fano una conferenza prepartita lampo (3' e 54")
e l'incitamento del tifo organizzato
Cronometro
alla mano. La conferenza stampa del prepartita dopo
la rifinitura è durata 3 minuti e 54 secondi.
Il tecnico Dino Pagliari è sempre succinto
nelle sue analisi. Dice in vista del quasi derby
con il Fano: "Mi aspetto un Gubbio sempre
uguale, cioè quello da quando lo sto allenando
io. Non dico una cosa a caso. Dico quello che vedo,
come si applicano i calciatori negli allenamenti
e nelle partite. La squadra si applica con energia
e concentrazione. Il Fano? Una avversaria fastidiosa,
ma anche noi non siamo tranquilli. Sembra un gioco
di parole ma non lo è. Pure noi dobbiamo
essere fastidiosi per gli altri. Tuttavia il Fano
ha buoni elementi lì davanti e noi dobbiamo
essere bravi a chiuderli tra le linee".
Una rifinitura disputata a porte chiuse ma solo
in via eccezionale sono stati aperti i cancelli
alle ore 11:15 del sabato per fare entrare una delegazione
dei tifosi (capitanata dai Gubbio Supporters) che
hanno incitato la squadra con dei cori prima del
match sentito con il Fano. Per quanto riguarda invece
la formazione non dovrebbe cambiare molto o nulla.
Quindi si va verso la conferma del 4-4-1-1. Volpe
in porta. Difesa a quattro con Kalombo, Burzigotti,
Piccinni (in vantaggio su Dierna) e Lo Porto, che
è in ballottaggio con il rientrante Pedrelli.
A centrocampo il duo centrale di mediani formato
da Ricci e Giacomarro, sulle ali Ciccone (in ballottaggio
con De Silvestro) e Cazzola. Mentre davanti Casiraghi
tra le linee a supporto della punta Marchi. Indisponibili
Malaccari, Sampietro e Valagussa. Questa la lista
dei 23 convocati. Portieri: Volpe, Costa. Difensori: Dierna, Fumanti, Kalombo, Lo Porto, Burzigotti, Paramatti, Paolelli, Pedrelli, Piccinni. Centrocampisti:
Bergamini, Giacomarro, Ricci, Manari, Conti, Casiraghi. Attaccanti: Marchi, Cazzola, Ciccone, Jallow, De Silvestro, Libertazzi.
• 12
OTTOBRE 2017 Riccardo
Cucchi a Gubbio.
Cazzola: "Con il Fano che strano, non un
rapporto idilliaco"
Presente
a Gubbio con l'iniziativa "ti racconto lo sport"
al polo liceale Mazzatinti, il conduttore de "La
Domenica Sportiva", Riccardo Cucchi, per diversi
anni radiocronista di punta della Rai. Poi lo stesso
Cucchi si è recato a visitare lo stadio Barbetti
dove ha ricevuto in regalo un gagliardetto (quello
del centenario) della Gubbio Calcio, consegnato
dal Ds Giuseppe Pannacci.
É stato piacevolmente colpito nel visitare
l'impianto sportivo eugubino e la città
dei Ceri. Durante il dibattito con gli studenti
non sono mancati degli spunti interessanti. Si è
parlato della vita da radiocronista: "Mi
è sempre piaciuto raccontare le cose nei
fatti. Con la radio ho cercato di fare questo, cioè
trasmettendo
anche quelle emozioni verso coloro che ci ascoltavano.
Perchè il radiocronista o il giornalista
non deve essere un inventore, deve essere un raccontatore
dei fatti. Questo discorso vale anche per il mondo
dello sport". E svela il momento più
toccante della sua carriera: "Sicuramente
quando ho raccontato la vincita del Mondiale con
l'Italia a Berlino nel 2006. Avere gridato Campioni
del Mondo non è da tutti. Ci sono riusciti
solo Nicolò Carosio ed Enrico Ameri nel 1982.
E pensare che gente come ad esempio Bruno Pizzul
non ci sono riusciti. É stato molto emozionante:
quella sera ho vagato per Berlino senza capire più
nulla, ho passato una notte insonne". Infine
non poteva mancare un accenno alla Nazionale maggiore
e su come è cambiata la formazione azzurra
oggi. Riccardo Cucchi ha espresso così il
suo parere: "L'Italia al momento attuale
ha dei problemi perchè da oltre dieci anni la
Nazionale non ha più dei veri campioni.
Ho raccontato partite per radio guardando sul campo
campioni come Maradona, Platini, Baggio e Totti.
Ne ho visti passare di calciatori per tanti anni.
Si è molto criticato Ventura perchè
ha giocato con il modulo 4-2-4. Credo
che Ventura poteva giocare anche con il modulo 1-10
contro la Spagna, ma le cose non sarebbero cambiate.
Purtroppo ora la Nazionale è questa e quindi
credo che il Ct non avrebbe potuto fare di meglio".
Poi l'intervista. Ha parlato l'ala offensiva Umberto
Cazzola, fanese, tra l'altro ex Fano. Del match
di domenica prossima dice: "Credo che con
il cambio dei risultati in senso positivo ci abbiano
dato fiducia, ci ha stimolato e in campo si rischia
anche la giocata più difficile. In più
abbiamo stimolato la tifoseria che ci stia sempre
più vicino". Con la sua ex squadra
invece si toglie qualche sassolino: "Ho
avuto un rapporto strano con il Fano. Per tanti
versi non sono riuscito mai ad esprimermi al meglio.
Per colpe anche mie. Con la tifoseria non ho avuto
un rapporto idilliaco. Ma stimo il presidente Gabellini,
persona seria. Perchè non sono stato confermato?
In effetti non ho ricevuto nessuna telefonata, nessuno
mi ha sentito e non c'è stato un comportamento
carino nei miei confronti. Certe cose è sempre
bene dirle a quattr'occhi. Ma capisco le scelte".
Come dice quel proverbio: nessuno è profeta
in patria (nemo profheta in patria, in versione
latina).
• 11
OTTOBRE 2017 Cuttone:
"Gubbio pericoloso, servirà il giusto
piglio. Esonero di Cornacchini inaspettato, e..."
L'intervista.
Abbiamo parlato con Agatino Cuttone, il tecnico
del Fano, prossima avversaria del Gubbio, tra l'altro
ex allenatore dei rossoblù. "Finora il bicchiere
è mezzo vuoto per noi", esordisce
il trainer dei granata. Ma andiamo per ordine. L'ultimo
pareggio interno con il Renate? "Ma se andiamo
a vedere il computo della gara, io sono molto onesto.
Forse meritavamo qualcosa in più. Abbiamo
sbagliato un rigore. Abbiamo avuto due o tre palle
gol molto importanti. Ma siamo stati penalizzati
dal fatto che noi abbiamo incassato due gol su due
palle da fermo. Con più di attenzione secondo
me si poteva ridurre ai minimi termini la pericolosità
del Renate". Dopo la prima vittoria contro
il Bassano, poi c'è stato un avvio di campionato
un po' altalenante, ma se lo sarebbe mai aspettato?
"No, non me lo aspettavo assolutamente. Mi
sarei aspettato qualche risultato in più
favorevole. Credo che lo meritavamo anche contro
squadre importanti che si trovano nelle prime sei
posizioni in classifica, a parte il Ravenna. In
tutte le partite siamo riusciti a tenerle sul filo
dell'equilibrio. Per cui ci è dispiaciuto
perchè spesso si è perso su misura.
Purtroppo siamo stati penalizzati per via dell'inesperienza
e di alcune ingenuità". Ma è
arrivato un rinforzo a centrocampo, Lazzari (ex
Spal), che ha esordito subito con profitto nella
partita con il Renate. Giusto? "
Si era già allenato con noi. Per questo ringrazio
la società che ci ha messo a disposizione
questo pezzo da novanta. Già domenica si
sono visti gli effetti sotto l'aspetto qualitativo
e della personalità. Di sicuro ci ha fatto
fare un salto di qualità notevole".
Abbiamo visto che lei mister utilizza sempre una
difesa a quattro cambiando solo dalla cintola in
sù, usando il 4-3-2-1 o il 4-3-1-2. Ma è
così? "Sì sì, è
proprio così. Davanti abbiamo delle varianti
molto importanti (Filippini, Germinale o Fioretti
ndr). Anche in mezzo al campo. Così facendo
c'è modo di scegliere delle varianti e sistemi
di gioco diversi in funzione all'avversaria che
andiamo ad affrontare". Ma ora parliamo
del Gubbio. Un avvio stentato ed ora sta cercando
di riprendersi. Se lo sarebbe mai aspettato un avvio
così negativo con un conseguente esonero?
"Decisamente no perchè Cornacchini
è anche un allenatore navigato, è
di categoria. A dire il vero non mi sarei aspettato
nemmeno l'esonero. Però è questo il
nostro mondo, lo sappiamo e quando non arrivano
i risultati il primo a pagare è sempre un
allenatore. Però ha avuto i suoi effetti
perchè fare due partite come ha fatto il
Gubbio contro il Sudtirol e il Pordenone dove sono arrivati
quattro punti, tutto ciò significa che c'è stata
una svolta importante". Ma come considera
nello specifico la squadra del Gubbio? "Da
temere in tanti. In primis Ettore Marchi, poi c'è
Casiraghi. Gli esterni, chiunque gioca, sotto tutti
pericolosi: vedi Cazzola, De Silvestro o Paolelli.
Il centrocampo è ben assortito con Giacomarro
e il giovane Ricci che sta facendo molto bene. E
la
linea difensiva è molto esperta visto che deve rimanere
fuori sempre un elemento tra i tre che sono Piccinni,
Dierna e Burzigotti.
Niente male nemmeno i terzini Kalombo e Lo Porto
che sta giocando al posto di Pedrelli. Perciò
è una squadra assortita con elementi di categoria
e con giovani interessanti". Quindi
che partita si aspetta? "Sì, lo definiscono
un quasi derby. Ma resta il fatto che noi dobbiamo
solo dare continuità alla prestazione contro
il Renate.
Ma sappiamo che affrontiamo un Gubbio molto pericoloso
tra le mura amiche che al primo errore ci può
castigare. Ma se noi giocheremo con il nostro atteggiamento
che si è notato con il Renate,
la nostra prestazione non mancherà e servirà
il piglio giusto".
• 10
OTTOBRE 2017 Paolelli:
"Ora cambiamento tattico e siamo più
uniti". E la locandina dei tifosi contro il
Fano
In
questo campionato ha esordito dal primo minuto a
Pordenone. Un terzino destro che è stato
però schierato dal trainer Pagliari come
esterno destro di centrocampo nel 4-4-1-1 disegnato
nella trasferta friuliana con la partita che si
è conclusa sul 2-2 al fotofinish. Andrea
Paolelli commenta così: "Sono contento
perchè ho rivisto il campo dal primo minuto.
Questo esordio iniziale ha combaciato con un bel
momento per la squadra. Direi che ci siamo ripresi
dopo un inizio di campionato stentato. Credo che
bisogna lavorare su questa strada perchè
sono convinto che si può fare bene se lavoriamo
così. Sono dell'idea che più si lavora
meglio è perchè il lavoro alla lunga
paga sempre. Certo, siamo rimasti molto rammaricati
per il pareggio subito al 90' a Pordenone, però
credo che il punto è buono ottenuto su un
campo difficile, dopo la vittoria che avevamo conquistato
in casa con il Sudtirol. Penso allora che bisogna
continuare su questa striscia perchè ancora
non abbiamo fatto niente. Ora non bisogna fermarci".
Come esterno di centrocampo come si è trovato
da terzino naturale? "Bene. In realtà pure
sulla mediana perchè non era la prima volta
che avevo ricoperto questo ruolo. In passato ho
giocato anche alto a centrocampo". Questa
estate è venuto a Gubbio perchè lo conosceva Cornacchini,
ora?
"Sì, è vero. Lo avevo avuto
come allenatore nella passata stagione a Viterbo.
Dispiace come è andata la situazione".
Allora, nello specifico, cosa può essere successo
dal prima al dopo? "Difficile trovare delle
giustificazioni da prima ad oggi. Diciamo che
adesso in squadra c'è più compattezza
e inoltre siamo più uniti. C'è stato
pure un cambiamento a livello tattico. Pagliari
ci ha dato organizzazione per stare meglio in campo.
C'è una idea di gioco e il mister sta curando
tutti i dettagli possibili". Adesso vi
aspetta il match interno con il Fano, che per molti
è considerato un quasi derby (umbro-marchigiano)
per via della vicinanza tra le due città
(80 chilometri di percorrenza). Cosa può
dire a riguardo? "Ma guarda, ogni martedì
noi prepariamo la partita successiva visionando l'avversaria
per poi poter rendere al meglio in campo. Pertanto
come sempre cercheremo di portare a casa l'intera
posta in palio". Brevi news. La partita
valevole per il primo turno della Coppa Italia di
serie C, tra Gubbio e Samb, che è in programma
mercoledì 18 ottobre si giocherà alle
ore 18:30 al Pietro Barbetti (è una gara
secca ad eliminazione diretta). Intanto per la partita
di domenica si sta mobilitando la tifoseria per
portare gente allo stadio. Il tifo organizzato dei
Gubbio Supporters ha reso pubblica questa locandina.
• 09
OTTOBRE 2017 Magi:
"Bassano può essere guastafeste.
Gubbio, cambiato tanto e in confusione, ma ora..."
Abbiamo
seguito direttamente dagli studi della tv di stato
della Repubblica di San Marino (Rtv San Marino)
la trasmissione dedicata al girone B di Lega Pro,
"C Piace", condotta da Palmiro Faetanini
e Lorenzo Giardi, coadiuvati dall'opinionista Massimo
Boccucci. Presente come ospite il tecnico attuale
del Bassano, Giuseppe Magi, ex trainer del Gubbio.
L'allenatore pesarese ha parlato del campionato
e dell'andamento del suo Bassano: "La squadra
ha una media età di 24 anni, in squadra ci
sono solo tre calciatori sui 30 anni, perciò
dobbiamo ancora maturare per diventare grandi. La
squadra è forte, ma dobbiamo ancora crescere.
Lo dimostra anche il gol incassato al 96' dal Teramo.
Serve attenzione in tutti i novanta minuti perchè
in questo campionato non bisogna avere distrazioni.
Questo è un torneo molto equilibrato. Tuttavia
a Bassano c'è un progetto importante ma c'è
anche la giusta serenità per poter lavorare
in prospettiva. Per la vincita del campionato le
favorite sono il Vicenza, Padova, pure il Pordenone
che è squadra molto pratica e la Feralpisalò
che non ha badato a spese. Poi c'è la Samb,
una piazza importante che si può incendiare
quando le cose vanno bene. E il Bassano? Diciamo
che da parte nostra cercheremo di fare il guastafeste".
Non manca un accenno sulla scorsa estate quando
ancora Magi era libero sul mercato: "Non
nego che avevo avuto altre offerte, da cui una della
serie B, ma alla fine ho scelto Bassano perchè
ogni allenatore deve fare i suoi percorsi e non
deve bruciare le tappe. Ho trovato una società
seria, un ambiente dove si può lavorare".
Durante la trasmissione viene svelato il nome della
squadra di serie B: si trattava del Perugia. Ovviamente
non è potuta mancare una domanda sul Gubbio
e di come sta andando in questo campionato. Magi,
da ex, ha risposto così: "Io sono
molto legato a questa città dove sono stato
bene in una piazza passionale. Mi resta un amore
morboso per il Gubbio dove del resto ho trovato
una società fantastica. In questa estate
però si è cambiato tanto e addirittura
si è mutata la direzione rispetto al percorso
che era stato costruito nei due anni precedenti.
Tanti calciatori diversi e poi tanti cambi di modulo:
dal 4-4-2, al 4-3-3 e al 3-5-2. Credo che si è
creata un po' di confusione. Con l'arrivo di Pagliari
invece si sta adottando un preciso modulo e penso
che così facendo si possa ritrovare una certa
identità. Se ancora brucia l'uscita dai playoff
contro la Samb lo scorso maggio? Certo che brucia.
Ma in quella partita siamo arrivati un po' corti.
Infatti è stato un campionato logorante.
Siamo partiti con l'obiettivo della salvezza mentre
invece in campionato abbiamo ricoperto sempre posizioni
di vertice dal quinto al settimo posto. Perciò
siamo arrivati a quell'incontro un po' scarichi
e senza le giuste energie nervose. In più
abbiamo commesso degli errori, errori pure miei.
Una sconfitta che mi è servita per il mio
percorso di crescita". Lutto. Si è
spento Umbro Filippetti, è stato dirigente
del Gubbio e da sempre un grande tifoso rossoblù.
Sentite condoglianze alla famiglia e al figlio Roberto
Filippetti, collega giornalista pubblicista.
• 08
OTTOBRE 2017 Il
Pordenone conquista la vetta, ma c'è pure
la Samb. Bassano raggiunto al 96' dal Teramo
Il Gubbio
ha osservato un turno di riposo. Ma intanto si è
giocata la ottava giornata di campionato. Il Pordenone
riconquista la vetta e dimentica subito il mezzo
passo falso interno con il Gubbio. Ma i tre punti
sono arrivati a tempo scaduto con un rigore realizzato
da Burrai. In vetta pure la Samb che vince in casa
per 3-1 contro il Santarcangelo. Il Bassano si fa
stoppare in casa sul punteggio di 1-1 con un gol
del pari del Teramo siglato al 96esimo minuto: la
formazione di Magi adesso si trova al secondo posto.
Il Renate pareggia a Fano per 2-2 quando si è
trovato due volte in vantaggio ma nel finale la
squadra di Cuttone (prossima avversaria del Gubbio)
trova il definitivo pareggio con Germinale. Squadra
lombarda che si porta al terzo posto dove viene
raggiunta dal Padova che ha battuto per 3-1 in rimonta
il Sudtirol. Finisce senza reti la gara tra Feralpisalò
e Mestre. Mentre è sempre più nei
guai il Modena che non ha disputato ancora una partita
interna perchè lo stadio è rimasto
chiuso e quindi l'Albinoleffe otterrà la
vittoria di 3-0 a tavolino, come era già
successo precedentemente contro il Mestre. Risultati:
Ottava Giornata - Girone B - Lega Pro: Bassano
- Teramo 1-1 73'
Fabbro (B), 96' Foggia (T) Fano - Renate 2-2 34'
Gomez (R), 52' Fioretti (F), 61' Pavan (R), 92'
Germinale (F) Feralpisalò - Mestre
0-0 Modena
- Albinoleffe non
disputata (0-3 a tavolino) Padova
- Sudtirol 3-1 11'
Gyasi (S), 43' Capello (P) rig., 49' Capello (P),
87' Contessa (P) Pordenone - Ravenna 2-1 42'
Samb (R), 46' De Agostini (P), 92' Burrai (P) rig. Reggiana
- Vicenza 1-0 79'
Rivarola (R) Sambenedettese
- Santarcangelo 3-1 65'
Vallocchia (Sb), 71' Tommasone (St), 88' Miceli
(Sb), 92' Di Massimo (Sb) Triestina - Fermana
3-0 7'
Arma (T) rig., 56' Mensah (T), 70' Arma (T)
• 05
OTTOBRE 2017 Pagliari:
"Prova di personalità. Infastidito
per il gol alla fine". E le foto di Pordenone-Gubbio
Il
tecnico aveva invocato Davide contro Golia alla
vigilia in una conferenza lampo (durata 79 secondi).
Il Gubbio non ha vinto, ma ci è andato molto
vicino. Marchi ha aperto le marcature con Ciurria
che ha subito ristabilito l'equilibrio. Casiraghi
ha riportato avanti i rossoblù, solo allo
scadere i neroverdi sono riusciti a trovare il pareggio
con Magnaghi. L'allenatore Dino Pagliari è
conciso nel spiegare il pareggio di Pordenone: "Sono
molto contento della prestazione. Una prestazione
importante e di personalità. Mi ha infastidito
quel gol incassato nel finale del pareggio. Però
davanti avevamo una squadra blasonata. Ma lo avevo
detto che saremmo stati un osso duro da mordere.
Adesso dobbiamo cercare di sfruttare al meglio il
turno di riposo per lavorare ancora e migliorarci".
Telegrafico è il direttore sportivo Giuseppe
Pannacci: "Amaro in bocca. Un risultato
pieno sfuggito solo alla fine. Questo è un
campo stregato. Ci era successo anche nella passata
stagione di subire gol negli ultimi minuti. Grande
prestazione contro una grande squadra. Ragazzi encomiabili".
Dopo l'infrasettimanale il Gubbio osserva un turno
di riposo domenica. Ritornerà a giocare domenica
15 ottobre contro il Fano. Intanto ecco le foto
(18 immagini) del match tra Pordenone e Gubbio.
Foto che si possono trovare nel link sotto la foto
in homepage e nella nostra sezione "fotogallery".
Fotoservizio di Antonio Ros. Ecco la sequenza.
• 05
OTTOBRE 2017 Pordenone-Gubbio,
2-2. Marchi apre, poi Ciurria, Casiraghi allunga,
Magnaghi fa pari al 90'
Turno
infrasettimanale, trasferta del Gubbio a Pordenone.
Nel primo tempo botta e risposta di Marchi e Ciurria,
poi Casiraghi segna il raddoppio, nel finale Magnaghi
regala il pari ai neroverdi. La tattica. Confermate
le indicazioni della vigilia con il 4-4-1-1. Pagliari
schiera Volpe in porta. Quartetto difensivo sulla
linea Kalombo, Dierna, Piccinni e Lo Porto. A centrocampo
l'asse Paolelli (a sorpresa dal primo minuto), Giacomarro,
Ricci e De Silvestro. Davanti Casiraghi tra le linee
a supporto di Marchi. La cronaca. Pronti e via,
il Gubbio passa in vantaggio al primo affondo. Scorre
il 6', Casiraghi lancia in profondità per
vie centrali Marchi che si porta in area, carica
il piatto destro e con un tiro radente in diagonale
insacca la sfera a fil di palo. Ma dura davvero
poco il vantaggio perchè i neroverdi pareggiano
subito al minuto 8: un lancio per vie centrali di
Burrai, Ciurria brucia sul tempo Dierna, entra in
area e di piatto destro fredda Volpe in uscita con
un tiro radente. Al 19' occasione umbra: Ricci pennella
un cross in area da sinistra, dove si incunea Paolelli
che colpisce di testa a rete, Perilli vola sotto
la traversa e devia la sfera in angolo. Al 22' Gubbio
ancora in vantaggio: tutto nasce dai piedi di Ricci
che dalle retrovie lancia sulla destra il centravanti
Marchi che rimette in area una palla filtrante che
viene raccolta al volo da Casiraghi che, sotto porta,
insacca la sfera in rete di piatto sinistro. Al
28' ci prova Burrai su punizione ma spara alto.
Si va alla ripresa. Cazzola sostituisce Casiraghi.
Poi tocca a Ciccone al posto di Paolelli. Al 24'
tiro secco di Giacomarro dal limite che termina
fuori. Al 26' assist in area di Sainz Maza di testa
verso Martignago che calcia in porta da posizione
decentrata, ma in uscita salva Volpe che devia la
sfera in corner. Al 29' punizione pennellata in
area da Burrai, colpo di testa di Sainz Maza, Volpe
di nuovo in volo si salva in calcio d'angolo. Allo
scadere arriva il gol definitivo che vale il pareggio
(45'): un cross da sinistra di Nunzella in area
che crea una mischia, in agguato però c'è
Magnaghi che da pochi passi insacca di piatto destro
la palla in rete. Finisce 2-2. Tabellino:
Pordenone - Gubbio (2-2): Pordenone
(4-3-2-1): Perilli; Pellegrini (1' st Formiconi), Stefani, Parodi,
Nunzella; Misuraca (12' st Magnaghi), Burrai, Buratto
(12' st Danza); Ciurria (31' st Berrettoni), Martignago
(32' pt Sainz Maza);
Gerardi. A disp.: Meneghetti, De Agostini, Lulli,
Raffini, Silvestro, Bassoli. All. Colucci. Gubbio
(4-4-1-1): Volpe; Kalombo, Dierna, Piccinni, Lo
Porto; Paolelli (10' st Ciccone), Giacomarro (29'
st Sampietro), Ricci, De Silvestro (23' st Libertazzi);
Casiraghi (1' st Cazzola); Marchi. A disp.: Costa, Burzigotti, Fumanti,
Bergamini, Conti, Manari, Jallow. All. Pagliari. Arbitro:
Provesi di Treviglio (Zaninetti di Voghera e D'Alia
di Trapani). Reti: 6' pt Marchi (G), 8'
pt Ciurria (P), 22' pt Casiraghi (G), 45' st Magnaghi
(P). Ammoniti: Paolelli (G), Giacomarro
(G), Volpe (G), Burrai (P).
Angoli: 5-3 per il Pordenone. Recupero:
1' pt; 5' st. Spettatori: 1400 circa.
• 04
OTTOBRE 2017 A
porte chiuse. Si invoca Davide contro Golia. Conferenza
lampo (1' e 19"). E quel quadro...
Questa
volta si è battuto ogni record. Una conferenza
stampa durata appena un minuto e 19 secondi. Una
domanda e una risposta del tecnico rossoblù
dopo la rifinitura che tra l'altro è stata
disputata a porte chiuse. Cancelli serrati per tenere
lontano gli occhi indiscreti. L'allenatore Dino
Pagliari ha detto: "Giochiamo con il Pordenone?
Ma noi non temiamo nessuno". É laconico
il trainer maceratese che prosegue dicendo in maniera
stringata: "Rispetto dell'avversaria, a
livello sportivo. Troviamo infatti un Pordenone
ben organizzato, una bella squadra, ma i miei ragazzi
si sono preparati con attenzione, spirito di gruppo
e dedizione. Poi ho visto scritto da qualche parte
che c'è stato un piccolo uomo che si chiamava
Davide e riuscì a sconfiggere un certo Golia.
Perciò andiamo a Pordenone per il risultato
pieno". Sono ancora out per infortunio
Paramatti e Pedrelli, oltre a Malaccari e Valagussa.
Probabile la conferma del 4-4-1-1 che diventa un
4-4-2 in fase di non possesso palla. Ma ci potrebbero
essere delle novità per quanto riguarda gli
interpreti. Volpe in porta. Difesa a quattro con
Kalombo, Dierna, Piccinni (in vantaggio su Burzigotti)
e Lo Porto. A centrocampo il duo di mediani con
Ricci e Giacomarro, ai lati Paolelli (in ballottaggio
con Cazzola) e De Silvestro. Di punta Casiraghi
a supporto di Marchi. Ma non è escluso che
ci possano essere ulteriori sorprese al fischio
d'inizio, come d'altronde era già avvenuto
domenica scorsa. Questa la lista dei 22 convocati.
Portieri: Volpe, Costa. Difensori: Dierna, Burzigotti, Fumanti, Kalombo, Paolelli, Lo Porto, Piccinni. Lista
dei centrocampisti: Conti, Bergamini, Casiraghi, Giacomarro, Ricci, Manari, Sampietro. Attaccanti: Marchi, Jallow, Libertazzi, Cazzola, Ciccone, De Silvestro.
La curiosità. Siamo entrati in un negozio
di frutta e abbiamo trovato una gradita sorpresa.
Nel muro era appeso un quadro con cornice di legno
rossoblù, all'interno lo stemma della Gubbio
Calcio in ceramica.
La proprietaria ha una grande fede per il Gubbio,
non c'è che dire. Intanto si sono giocate
alcune partite dell'infrasettimanale. Il Bassano
di Magi ha vinto a Fermo per 1-0 e balza così
in testa alla classifica, aspettando però
la partita tra Pordenone e Gubbio. Pure la Samb supera in trasferta
il Mestre per 2-1. Risultati:
Settima Giornata - Girone B - Lega Pro: Albinoleffe
- Triestina 0-0 Fermana
- Bassano 0-1 31'
Bianchi (B) Mestre - Sambenedettese 1-2 20'
Miracoli (S), 79' Miracoli (S), 83' Beccaro (M)
rig. Ravenna
- Padova 0-2 26'
Belingheri (P), 32' Capello (P) rig. Pordenone
- Gubbio giovedi
ore 16:30 Santarcangelo
- Reggiana 1-1 42'
Bussaglia (S), 67' Altinier (R) rig. Sudtirol
- Modena 3-1 3'
Costantino (S), 51' Tait (S), 68' Tait (S), 75'
Momente (M) Teramo
- Feralpisalò giovedì
ore 14:30 Vicenza
- Fano 2-1 44'
Romizi (V), 50' Giacomelli (V), 81' Fioretti (F)
rig.
• 03
OTTOBRE 2017 Lo
Porto: "Ora siamo compatti e idee di gioco.
Tirare le orecchie....". In Coppa con la
Samb
Ha
esordito in maglia rossoblù dal primo minuto.
Classe '96, l'anno scorso si trovava alla Tuttocuoio,
e il suo ruolo è il terzino sinistro. Aveva
promesso che si sarebbe allenato con costanza finchè
non avrà avuto il giusto spazio. Quello spazio
ora è arrivato. Stiamo parlando di Alessio
Lo Porto. Cosa può dirci a riguardo adesso?
"Sì, è vero. Finalmente ho
trovato il mio spazio. Diciamo che con il mister
Pagliari ci siamo trovati da subito bene. C'è
una idea di gioco. Ma soprattutto siamo compatti.
Lui da subito ci ha detto che voleva una squadra
vera dentro il campo. E da parte mia non vedevo
l'ora di giocare". Nell'ultima gara la
difesa è rimasta indenne, ma cosa è
successo rispetto a prima? "Diciamo che
Pagliari cura molto e lavora sulla fase difensiva.
Lavoriamo molto sulle due linee, cioè di
difesa e di centrocampo. In pratica cura molto la
fase difensiva utilizzando pure tutti gli undici
uomini". Con la stampa è di poche
parole, con i calciatori invece com'è Pagliari?
"Diciamo che con noi parla, ma sa misurare
le parole. E inoltre posso affermare che con le
sue parole ci sa trasmettere la fiducia in noi stessi".
Veniamo alla partita vinta con il Sudtirol: cose
positive e quelle negative? "Cose positive
tante. É arrivata la prima vittoria. Questo
ci ha trasmesso morale in tutta la squadra. Poi
siamo stati una squadra compatta. Ci siamo difesi
bene e non a caso non abbiamo preso gol. Siamo stati
una vera squadra dal primo all'ultimo minuto. L'unica
cosa negativa che posso segnalare è che forse
in alcune circostanze potevamo e dovevamo gestire
meglio la palla. Ma credo che lavorandoci sopra
potremo migliorare anche sotto questo aspetto".
Adesso il Pordenone nel turno infrasettimanale,
che partita si aspetta? "Stiamo preparando
la partita nel migliore dei modi. Il Pordenone è
una buona squadra, una formazione compatta con una
buona struttura e con degli elementi importanti.
Ma noi cercheremo di essere compatti come con il Sudtirol.
Faremo la nostra gara. Come ci ha detto il mister: bisogna tirare le
orecchie agli avversari".
Proprio così? "Sì, proprio
così ci ha detto". Notiziario dal
campo. Prove tattiche da parte del trainer Pagliari
che ha lavorato sulla fase difensiva sulla linea
a quattro di difensori e sulla linea dei due mediani.
La fase offensiva è stata curata invece dal
secondo allenatore Tacchi. Probabile la conferma
del 4-4-1-1. Possibile invece la mutazione degli
interpreti. In difesa la linea potrebbe essere composta
da Kalombo, Dierna, Piccinni (possibile rientro)
e Lo Porto. In mediana un duo centrale con Sampietro
(o Giacomarro) e Ricci, sulle ali possibile l'utilizzo
di Cazzola e Ciccone (anche se scalpita De Silvestro).
Davanti appare scontata la formula con Casiraghi
che va a supporto di Marchi. Altre news. I biglietti
per Pordenone sono in prevendita presso la Tabaccheria
2000 e non è necessaria la tessera del tifoso.
Il Gubbio è stato ammesso alla Coppa Italia
di serie C: il primo turno si giocherà al
Pietro Barbetti mercoledì 18 ottobre e l'avversaria
sarà la Samb con eliminazione diretta con
gara secca. La vincente affronterà la Casertana
mercoledì 22 novembre in trasferta.
• 02
OTTOBRE 2017 Focus.
Il personaggio, il fortino e il pubblico carente.
Casiraghi: "Stimolati a livello mentale"
Il
personaggio. Si parte dall'allenatore. Cinque giorni
di allenamento con la nuova squadra. Arriva la prima
vittoria in campionato. Serviva un esonero per responsabilizzare
i calciatori? Serviva un esonero per dare una scossa
al gruppo? Un dato di fatto è che Dino Pagliari
(di poche parole in sala stampa, talvolta ironico)
è partito con il piede giusto facendo parlare
i fatti. Si cercava la vittoria e così è
stato. Poi possiamo disquisire lungamente, possiamo
discutere una settimana per come è arrivata
la vittoria. Ma la vittoria è arrivata, questo
è il punto. Certo, adesso servirà
una certa continuità nei risultati, anche
perchè altrimenti saremo di nuovo punto e
a capo. Tuttavia fanno riflettere le parole espresse
su Trg Network lunedì sera da parte del fantasista
Daniele Casiraghi: "Questa partita è
stata preparata molto bene dal mister in soli cinque
giorni. É riuscito a stimolarci a livello
mentale e psicologico. Siamo stati bravi. E il mio
ruolo? Quello che preferisco è giocare tra
le linee". Ogni riferimento non è
puramente casuale. Non è un caso che Casiraghi
nella partita contro il Sudtirol ha giocato tra
le linee a supporto della punta Marchi in un 4-4-1-1
armonico che in fase di non possesso diventava un
4-4-2 inusuale. Pagliari ha usato questo schieramento
tattico e chissà se adesso il tecnico rossoblù
confermerà lo stesso assetto pure a Pordenone.
Ma è anche vero che il neo allenatore ha
adottato un vero "fortino" dopo il gol
del vantaggio. Con l'innesto infatti di Paolelli
(al posto di Casiraghi) al 25esimo minuto della
ripresa (dopo appena sette minuti del gol realizzato
da Cazzola), il tecnico Pagliari ha adottato una
barriera a difesa del portiere: un 5-4-1 di stampo
militaresco quando i soldati si schierano a difesa
del fronte "stile Fort Apache". Una linea
che è piaciuta al capitano eugubino Ettore
Marchi perchè dopo il match ha dichiarato:
"Questa volta mi sono divertito, quando
c'è la guerra". Questa roccaforte
alla fine ha funzionato. Il Gubbio è riuscito
nell'impresa di non subire gol. La definiamo impresa
perchè finora in questo campionato non era
mai successo. Nelle prime cinque giornate infatti
la difesa eugubina aveva incassato dieci gol. Si
tratta della prima volta. Sarà solo un fuoco
di paglia? Questo bisognerà testarlo nelle
prossime partite. Mentre il dato dolente viene dal
pubblico. Domenica c'erano solo 929 spettatori allo
stadio Barbetti, con appena 394 paganti (da aggiungere
ai 535 abbonati). Il dato più basso nella
stagione. Un dato più basso si è registrato
solamente in una occasione nella passata stagione
contro il Venezia: ci furono 903 paganti, ma gli
abbonamenti non erano validi. Evidentemente questa
squadra ancora non attira le simpatie della città.
Serve ben altro. Mentre a livello di girone il Gubbio
si piazza all'undicesimo posto (per ora) con una
media di 1.200 spettatori a partita. Guida la classifica
il Vicenza (una media 6.630 spettatori a partita),
seguito dalla Reggiana (6.090), Padova (5.730) e
Samb (4.100). Una classifica completa che si può
scrutare sulla parte destra in homepage. Notiziario.
La partita di giovedì tra Pordenone e Gubbio
è posticipata alle ore 16:30 (anzichè
alle ore 14:30).
• 01
OTTOBRE 2017 Pagliari:
"Bravi, tutti". Cazzola: "Dato
tutto, prima forse no...". E le foto di Gubbio-Sudtirol
Il
Gubbio raggiunge la prima vittoria in campionato
con l'esordio di Pagliari in panchina. Decide tutto
un tiro rasoterra in diagonale di Cazzola nella
ripresa. La partita si conclude con questo coro
della curva: "Vi vogliamo così".
Che fa da controaltare alle parole rilasciate nell'area
stampa tv dal patron Sauro Notari: "Squadra
con grinta. Sono contento anche perchè
hanno giocato sei calciatori fuoriquota e per il pubblico. Il
mister ha detto che siamo un osso duro da mordere
e possiamo fare del male".
Prende allora la palla al balzo il tecnico Dino
Pagliari che afferma: "Ottima la prima.
Sì, ragazzi molto bravi. Bravi tutti. Tutti
hanno dimostrato che si può vincere. Avevo
detto che serviva un gruppo-squadra. Una prestazione
sopra le righe. Contro una grande squadra del Sudtirol
per intenderci. Questo gruppo ha messo in campo
tutte le energie che aveva in corpo. Inoltre la
squadra ha saputo subito leggere la partita bloccando
il Sudtirol sui doppi esterni". Gli fa
eco il capitano Ettore Marchi: "Stavolta
mi sono divertito, quando c'è lotta e la
guerra. Questo pubblico vuole la lotta". Il
centravanti eugubino prosegue dicendo: "Ci
siamo sbloccati ma per quanto riguarda la determinazione.
Iniziamo il nuovo cammino con una vittoria. Siamo
stati bravi nel carattere. Evidentemente sono state
toccate le corde giuste. Ma allora cosa è
cambiato in questi quattro giorni? Diciamo che è
antipatico parlare di quanto è successo in
passato nelle prime giornate di campionato. Questo
tipo di discorsi si possono fare a lungo termine.
Adesso
parliamo del presente". L'autore del gol,
Umberto Cazzola, fa subito una precisazione: "Già
mi immagino cosa mi chiederete. Mi ha portato Cornacchini,
è stato esonerato ed ora è arrivata
la prima vittoria. Dico solo che dobbiamo fare il
mea culpa. In questa partita abbiamo dato tutto,
quel qualcosa in più che invece dovevamo
dare nelle prime giornate. É stato esonerato
un allenatore ma le colpe non erano solo sue. Ora
guardiamo avanti. Il mio gol? Non mi ricordo nulla,
mi ricordo solo il tiro e poi il gol. Bene così".
Il baby mediano Luca Ricci tornato titolare: "Soddisfatto
della prestazione, per me e per la squadra. Ora
è un nuovo presente e speriamo che ci sia
un bel futuro. Il mister parla poco con la stampa?
Ma lo fa anche con noi calciatori, poche parole
e tanti fatti in campo". Mastica amaro
il trainer biancorosso Paolo Zanetti: "Un
gol subito su una disattenzione in fase di copertura
preventiva. Rammaricati per il risultato ma non
per la prestazione. Creiamo tanto ma ci manca la
concretezza. Ma vince chi fa gol. Bravo il Gubbio
che è stato ordinato, aggressivo e preciso
a livello tattico. Del resto davanti Casiraghi e
Marchi sono forti. Noi imprecisi e direi anche molto
ingenui". Intanto ecco le foto (18 immagini)
del match tra Gubbio e Sudtirol. Fotoservizio di
Simone Grilli.
• 01
OTTOBRE 2017 Gubbio,
prima vittoria in campionato: 1-0 al Sudtirol. Decide
Cazzola. Pagliari, esordio ok
Gubbio
contro il Sudtirol. All'esordio è il tecnico Pagliari.
Decide tutto nella ripresa un diagonale dal limite
di Cazzola. La tattica. Il neo allenatore schiera il 4-4-2 che
talvolta diventa un 4-4-1-1. Con Volpe in porta.
Difesa a quattro con Kalombo, Burzigotti, Dierna
e Lo Porto. A centrocampo si gioca invece sull'asse Cazzola,
Giacomarro, Ricci e Ciccone. Di punta Marchi che
viene affiancato da Casiraghi a volte in verticale
e a volte in orizzontale. La cronaca. Al 2'
ci prova Giacomarro di destro dal limite con un
tiro che termina alto sopra la traversa di un metro.
Al 20' lancio in profondità di Smith verso
Gyasi che entra in area in velocità e calcia
forte di destro in diagonale, palla che sibila vicino
al palo. Al 24' arriva un tiro secco di Giacomarro dal limite,
deviazione di Baldan provvidenziale con la palla
che si alza in calcio d'angolo. Al 41' gol annullato
a Gyasi (colpo di testa in area), su cross di Tait.
Al 43' punizione dal limite calciata da Casiraghi,
destro a girare a palombella, palla che sfiora la
traversa. Tutto qui nella prima frazione di gioco.
Ripresa. Al 4' un cross da sinistra in area di Casiraghi,
Cazzola si coordina e calcia al volo di destro,
salva in scivolata Baldan che stoppa la conclusione
da terra. Al 12' c'è Cazzola che lancia in
profondità Casiraghi: tito secco di destro
del fantasista rossoblù, vola Offredi e si
salva in corner. Al 15' efficace lavoro sulla sinistra
di Gyasi che serve al centro Fink, provvidenziale
Dierna che salva tutto in tackle. Al 18' fendente
di destro di Tait dal limite, Volpe vola e devia
la sfera sopra la traversa. Al 18' il Gubbio si
porta in vantaggio: Cazzola recupera palla su una ripartenza
da metà campo, serve sulla destra Casiraghi
che ricambia verso Cazzola: tiro secco dal limite
di piatto destro radente che si insacca a fil di palo. Al 22' un
pericolo
in area locale: tocco da distanza ravvicinata di
Gyasi, si salva con i piedi Volpe in uscita. Al
30' pericolo: Tait pennella da destra, mezza rovesciata
al volo di Costantino, palla che fa la barba al
montante. Al 41' tiro dal limite di Sampietro che
impegna a terra Offredi. Arriva la prima
vittoria del Gubbio in campionato. Tabellino:
Gubbio - Sudtirol (1-0): Gubbio
(4-4-2): Volpe; Kalombo, Burzigotti, Dierna, Lo
Porto; Cazzola (36' st Conti), Ricci, Giacomarro
(36' st Sampietro), Ciccone (20' st De Silvestro);
Marchi, Casiraghi (25' st Paolelli). A disp.: Costa, Fumanti, Piccinni, Bergamini, Manari, Jallow, Libertazzi. All. Pagliari. Sudtirol
(3-4-2-1): Offredi; Baldan, Sgarbi, Frascatore (23'
st Cess); Tait (44' st Heatley),
Berardocco, Smith, Zanchi; Fink (23' st Gatto), Cia
(16' st Costantino); Gyasi.
A disp.: D'Egidio, Bertoni, Boccalari,
Oneto, Berardi, Erlic, Roma. All.
Zanetti. Arbitro: Rutella di Enna (Lalomia
di Agrigento e Bovini di Ragusa). Rete:
18' st Cazzola (G). Ammoniti: Baldan (S),
Volpe (G).
Angoli: 6-5 per il Sudtirol. Recupero: 1' pt; 5' st.
Spettatori: 929 (di cui 535 abbonati). Risultati:
Sesta Giornata - Lega Pro - Girone B: Bassano
- Albinoleffe 1-0 65'
Minesso (B) Fano - Ravenna 0-1 32'
Papa (R) Feralpisalò
- Pordenone 0-0 Gubbio
- Sudtirol 1-0 63'
Cazzola (G) Modena - Mestre non
disputata Padova
- Santarcangelo 3-0 14'
Trevisan (P), 28' Belingheri (P), 62' Candido (P) Reggiana
- Sambenedettese 0-2 28'
Gelonese (S), 43' Miracoli (S) Teramo - Fermana
0-0 Triestina
- Renate 0-1 74'
Pavan (R)
[vai a inizio pagina] [vai
alle news] [vai all'archivio
news]
|