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• 31
OTTOBRE 2015 Riunione...
deserta: salta l'incontro tra tifosi e società!
Intanto il Gubbio si prepara per Massa
Un
nulla di fatto. L'atteso incontro indetto dalla
società del Gubbio con i tifosi rossoblù
che si doveva tenere venerdì sera alle ore
18:30 al Pietro Barbetti non è andato in
porto. Sala stampa nella palazzina deserta: nessun
tifoso si è presentato all'appuntamento prefissato.
Solo alcuni giornalisti si trovavano presenti all'appuntamento.
Tra l'altro il gruppo del tifo organizzato dei Gubbio
Supporters aveva fatto già sapere che nessuno
del gruppo si sarebbe presentato. Ma non si sono
visti neanche gli altri tifosi, che non facevano
parte del settore del tifo organizzato. Questo è
un segnale forte. Una rottura al momento tra società
e tifosi che sembra insanabile. Tutto ciò
è avvenuto alla vigilia di una partita delicata
come quella contro la Massese del neo allenatore
Fabrizio Tazzioli che ha bisogno di punti per rialzare
la testa e per togliersi dai bassifondi della classifica.
Il Gubbio di Magi è pronto per questa sfida,
reduce da due vittorie consecutive, la prima in
campionato sullo Scandicci e l'ultima quella in
Coppa contro il Sansepolcro. Ma fuori casa manca
ancora una vittoria. Il tecnico dei rossoblù
Giuseppe Magi dovrebbe riproporre il modulo 4-3-3.
Ovvero Volpe in porta. Quartetto difensivo basato
sui terzini Conti e Cordova, al centro il duo Marini
e D'Aiello. La novità potrebbe esserci a
centrocampo con l'innesto di Barbacci come interno
destro, Croce playmaker e Romano come interno sinistro.
In attacco invece si va verso la conferma del tridente
Ferretti, Balistreri e Ferri Marini. A meno che
l'allenatore dei rossoblù decida di optare
per il trequartista come è avvenuto in Coppa,
ovvero posizionando Marianeschi (o addirittura la
scelta ricadrebbe su Ferretti) tra le linee a supporto
del duo avanzato Ferri Marini e Balistreri.
• 30
OTTOBRE 2015 Tazzioli:
"Scelta dei fuoriquota: lì si fa
la differenza. Mi chiamano nelle situazioni disperate..."
Sulla
panchina della Massese ora è arrivato Fabrizio
Tazzioli. In settimana è giunto al posto
di Andrea Danesi. Ma in passato è stato avversario
di tante battaglie contro il Gubbio, anche l'anno
scorso alla guida del San Marino. Ma andiamo per
ordine. Prima domanda: questo ritorno sulla panchina
della Massese? "Mi chiamano sempre nelle
situazioni più disperate. L'anno scorso a
San Marino e invece quest'anno alla Massese. Chiaramente
non è facile perchè la Massese era
partita con altri programmi, ma la classifica parla
chiaro. Adesso il mio compito è quello di
trovare il bandolo della matassa per uscire da una
situazione imbarazzante. Poi vedremo strada facendo.
Però da parte mia c'è il solito entusiasmo:
sono innamorato di questo lavoro, da una vita che
lo faccio ed è una soddisfazione, che in
un momento di grande difficoltà, hanno pensato
a me. Ho fatto tre anni importanti". Adesso
invece parliamo del Gubbio che tra l'altro lei lo
ha visto dal vivo dagli spalti a Montecatini. Un
giudizio? "Sì, ma in realtà
la partita l'ho vista per un'ora e il punteggio
era fermo sullo 0-0 anche se poi ha perso (2-0 il finale ndr). Direi
che è una buona squadra, giusto mix tra calciatori
esperti e giovani, poi ho visto che il Gubbio è
partito con programmi importanti. Adesso piano piano
sta scalando la classifica". Dal lato della
sua esperienza, per primeggiare in questo campionato
che arma si deve utilizzare? "Intanto un
bel mix di giovani calciatori giovani ed esperti.
Tuttavia la scelta dei fuoriquota è quella
che fa poi la differenza. Se una società
riesce ad avere quattro giovani competitivi, è
chiaro che alza molto il livello della squadra.
Chi è bravo a fare queste scelte, poi può
fare la differenza. Bene o male, quei sette o otto
calciatori di categoria superiore ogni squadra ce
l'ha: perciò serve grande capacità
per trovare i quattro interpreti di giovani. Perciò
dico che pur avendo dei sette fenomeni in campo,
ma poi si hanno dei quattro giovani sotto la media,
poi si fa fatica. Tutto ciò, al di là
dell'organizzazione di gioco e di altre cose che
possono incidere". Lei ha affrontato il
Gubbio anche nella passata stagione, con Acori,
ma poi i rossoblù retrocedettero: "É
vero. Ero con il San Marino ed uscimmo dal Barbetti
sconfitti (per 2-0 ndr), ma noi rimanemmo in nove
uomini. Però facemmo una grande partita e
la sconfitta non fu meritata. Ma il Gubbio l'ho
incontrato diverse volte: con il Castelnuovo Garfagnana,
Sangiovannese e pure con il Poggibonsi. Diciamo
che ci sono state tante battaglie". Appunto,
ci viene spontanea una domanda. Quale è stato
il Gubbio più forte che ha affrontato da
alenatore oppure la gara che ricorda più
volentieri? "Di sicuro ricordo con soddisfazione
quel 3-0 con il Castelnuovo dove vincemmo proprio
a Gubbio (26 febbraio 2006 ndr): sulla panchina
c'era Cuttone e i rossoblù avevamo una bella
squadra dove c'era De Angelis, ma noi facemmo un
girone di ritorno strepitoso perchè prima
eravamo ultimi, mentre nel girone di ritorno nella
classifica parziale saremmo finiti primi. Forse
il Gubbio più forte l'incontrai nella stagione
2002-2003: pareggiammo a Poggibonsi per 0-0 ma perdemmo
a Gubbio (3-1 con reti di Orocini, Rizzo e Cipolla
il 10 novembre 2002). Quel Gubbio perse poi la finale
contro il Rimini nei playoff quando l'allora Florentia
Viola (ora Fiorentina ndr) vinse il campionato".
Per dovere di cronaca, Tazzioli ha esordito in Coppa
mercoledì: vittoria della Massese per 3-1
sul Viareggio.
• 28
OTTOBRE 2015 Coppa:
Gubbio-Sanseplocro, 2-0 (e foto). Botta e risposta
di comunicati tra tifosi e società
Passa
il turno di Coppa il Gubbio che supera al Barbetti
nella partita infrasettimanale il Vivialtotevere
Sansepolcro per 2-0. Prima rete di Fondi nel primo
tempo (7') di testa, che sfrutta al meglio un assist
di Ferri Marini. Raddoppio nella ripresa (2' st)
con il neo entrato Bortolussi che insacca la palla
in rete con scioltezza. Il tecnico Magi ha optato
per 4-3-1-2, con Marianeschi dietro le due punte
Ferri Marini e Balistreri. A centrocampo il trio
Barbacci, Fondi e Bouhali. In difesa il quartetto
Fumanti, Schiaroli, Marini e Saias. Le foto del
match nel link a seguire
e nella sezione fotogallery (immagini di Simone
Grilli). Tuttavia a fare più rumore è
quanto è successo nella giornata a suon di
comunicati agli organi di stampa. Un botta e risposta che da
come ci risulta non ha precedenti nel calcio eugubino. Il
primo comunicato è arrivato dai Gubbio Supporters (gruppo
del tifo organizzato rossoblù) che
spiegano in maniera chiara che non si presenteranno all'incontro indetto
dalla società e ne spiegano i motivi in sintesi:
"É da giugno 2015 che abbiamo chiesto questo
incontro che ci è stato però sempre
negato. Non realizziamo il perchè siamo
venuti al corrente di questo incontro fantomatico
tramite organi di stampa. Non accettiamo che ci
vengano imposti data, luogo, ora e partecipanti.
In base a quanto scritto noi manterremo la nostra
presa di posizione". Comunicato arrivato
in mattinata di mercoledì e lo si può
leggere in maniera integrale di seguito. Tuttavia
non è
mancata subito la risposta della società rossoblù
con un
comunicato stampa arrivato alle ore 16:32 di mercoledì
che vi riportiamo di seguito: "Vista la richiesta dei Gubbio Supporters,
l'A.S. Gubbio 1910 Srl si rende disponibile
ad incontrare non solo una delegazione ma tutti
i tifosi, sempre venerdì alle ore 18:30 nella
sala stampa del Barbetti. Scusandoci per precedenti
mancanze, ribadiamo che questo vuole essere un incontro
per costruire insieme un nuovo rapporto che aiuti
a riportare in alto i colori rossoblù". Tabellino
di Coppa:
Gubbio - Vivialtotevere Sansepolcro (2-0): Gubbio:
Zanin, Fumanti, Saias, Barbacci (77' Pucci), Schiaroli,
Marini, Bouhali, Fondi, Balistreri (46' Bortolussi),
Ferri Marini (62' Cordella), Marianeschi. (A disp.:
Monti, Conti, D'Aiello, Maggioli, Romano, Croce).
All. Magi. Sansepolcro: Kikkri, Mezzanotti,
Tavernelli, Piccinelli, Cangi, Tersini (60' Mencagli),
Innocenti (46' Chiasserini), Massai, Braccalenti,
Beati, Barbagli (48' Essoussi). (A disp.: Vadi,
Fabianelli, Giorni, Volpi, Zoccolanti, Tavernelli).
All. Mezzanotti. Arbitro: De Tommaso di
Rieti. Reti: 7' Fondi (G), 47' Bortolussi
(G). Ammoniti: Bouhali (G), Beati (S).
• 28
OTTOBRE 2015 Ecco
il nuovo preparatore: Cavargini. Comunicato della
società. E poi l'impiego dei giovani
Partiamo
in primis con un comunicato dell'A.S. Gubbio 1910
(ancora si chiama così, almeno per come si
è visto nel comunicato e non con l'aggiunta
"dilettantistica" come si va dicendo). Ecco il comunicato
della società in maniera integrale: "In
merito ad alcune rimostranze dei tifosi rossoblù,
in particolare Gubbio Supporters, l'A.S. Gubbio
1910 Srl si rende disponibile a un incontro con
una delegazione degli stessi (max. 15 persone),
per un confronto sereno e chiarificatore, venerdì
30 ottobre alle ore 18,30 presso la sala stampa
del Pietro Barbetti. Saranno presenti il presidente
Sauro Notari, con il vice presidente Filippo Barbetti,
il direttore sportivo Giuseppe Pannacci e l'allenatore
Giuseppe Magi". Questo è il comunicato
della società in seguito allo sciopero del
tifo che c'è stato in curva contro lo Scandicci
(senza striscioni,
senza cori e spazi ampiamente vuoti) e a seguito
del comunicato
dei Gubbio Supporters arrivato la scorsa settimana
che annunciava lo sciopero del tifo, fino a data
da destinarsi, per dissidi proprio con la società
eugubina. Nel frattempo il Gubbio, dopo la partenza
di Alessandro Scaia all'Alessandria, ingaggia un
nuovo preparatore atletico: si tratta di Fabio Cavargini,
nativo di Città di Castello: nel suo recente
passato un'esperienza con il Perugia di Camplone
(stagione 2013-2014) quando la squadra biancorossa
ha vinto il campionato di Prima Divisione (girone
B) davanti
al Frosinone. La curiosità. Domenica scorsa
contro lo Scandicci ha esordito il sesto giovane
dall'inizio del campionato che proviene dal settore
giovanile: si tratta del centrocampista Marco Barbacci
(classe '96) che ha giocato l'intero secondo tempo.
Il giovane più schierato finora è
il terzino Massimo Conti (classe '98) avendo giocato
450 minuti. Segue poi il difensore centrale Lorenzo
Schiaroli ('98) con 270 minuti giocati. A seguire Nicola
Pucci ('97) con 57 minuti, per l'appunto Barbacci
(con 45 minuti), per concludere Cioffi (classe '98;
33 minuti di gioco) e Cordella (classe '98; per
3 minuti di gioco). Intanto la Massese, prossima
avversaria del Gubbio, ha un nuovo allenatore: lascia
la panchina bianconera Andrea Danesi (ha rassegnato
le sue dimissioni) e arriva Fabrizio Tazzioli (ex
tecnico di San Marino, Carrarese, Sangiovannese,
Castelnuovo Garfagnana e Poggibonsi). Mercoledì 28 ottobre
si gioca prima la partita di Coppa Italia tra Gubbio e
Vivialtotevere Sansepolcro, al Pietro Barbetti alle
ore 14,30. Il prezzo dei biglietti: tribuna vip
e laterale 10 euro, donne e ragazzi fino ai 14 anni
invece sarà di 5 euro, mentre la curva avrà il prezzo
unico di 5 euro; la gradinata invece resterà chiusa.
• 27
OTTOBRE 2015 L'editoriale.
La rabbia (di Magi), la comunicazione (latitante)
e il revival (con il Torino...)
La
rabbia. É tutta nelle parole del trainer
rossoblù Giuseppe Magi dopo il match contro
lo Scandicci. Domenica non ha fatto notizia il ritorno
alla vittoria del Gubbio o la prodezza balistica
di Croce, bensì fanno notizia le parole taglienti,
mirate, telegrafiche, uscite in sala stampa dal
tecnico del Gubbio. É chiaro che qualcosa
non va e molte "cose" covano sotto la cenere. Anche
perchè negli ultimi anni, e succede a cadenza
proprio annuale,
ogni allenatore che siede sulla panchina del Gubbio
ad un certo punto sbotta e si sfoga in sala stampa:
è successo con Sottil, Bucchi, Roselli e
con Acori.
A questo punto il problema non riguarda quindi nè
l'allenatore, nè la squadra che va in campo,
ma c'è dell'altro. Evidentemente si parla
e si predica tanto bene, ma poi si razzola tanto
male.
D'altronde, alcune parole pronunciate da Magi, sono
del tutto eloquenti: "Si parla del bene
del Gubbio e poi si straparla dietro le spalle".
Sono parole ficcanti, ma realistiche. Il mondo di
oggi è diventato questo. Non esistono più le persone che sono vere, schiette, sincere.
Ovvero si contano proprio sulla punta delle dita.
Il motivo? Ognuno pensa al proprio orticello, ognuno pensa
ai propri interessi, si calpestano
i diritti e la dignità dei più buoni,
dei più onesti, come nulla fosse. E Gubbio
non è esente, assolutamente. Sissignori. Quanto capiamo
le parole di Magi. Esistono pure delle persone ambigue
che di facciata sanno farti il sorriso, ma
poi alle spalle straparlano male senza motivo, con una tale presunzione
che sembra che il mondo cada sotto ai loro piedi. Il mondo di oggi purtroppo
è questo. Pertanto ci vogliono le spalle belle
larghe, molto larghe.
Nel silenzio, nel lavoro, si deve fare il
proprio dovere fino in fondo, senza ascoltare i
maligni, altrimenti ci si abbassa a certi livelli.
Vogliamo dire in poche parole: quando una persona ha
la coscienza a posto, che ha fatto il proprio dovere
fino in fondo e alla sera può guardarsi
allo specchio senza voltare lo sguardo sul soffitto,
non ha proprio niente da temere. Quindi? Diciamo
che la rabbia va messa da parte. Adesso serve un'unità
di intenti, altrimenti a rimetterci è solo
il Gubbio. Ma non deve essere solo di facciata.
Poi solo a fine campionato si tireranno le somme
perchè alla fine la verità viene sempre
a galla. Nel bene o nel male. Anche se molti prestigiatori
pensano di poterla nascondere. Ma è chiaro
che va ricompattato l'ambiente, pure con i tifosi.
La curva senza supporters e senza tifo è
stata una delusione contro lo Scandicci. Bisogna
riportare il dialogo e bisogna riportare quella
gente delusa allo stadio. E qui deve entrare in
gioco una maggiore trasparenza nella comunicazione.
Ci riferiamo a quella comunicazione che latita:
così non giova a nessuno. Anzi, dà
un senso di totale chiusura verso l'intera città:
non è per niente una cosa buona. Anzi, si
sta rivelando un vero e proprio boomerang, e il
disamore sta diventando sempre più marcato.
Tutto ciò ci rammarica e tanto. Nemmeno alcuni
sani consigli servono: ormai è diventato
un muro contro muro. Assurdo. Ma si deve capire
che così non si va da nessuna parte e d'altronde
i risultati sono una logica conseguenza. Se solamente
quattro anni fa esatti (cioè il 24 ottobre
2011) il Gubbio si trovava ad affrontare in casa
il Torino di Ventura (tra l'altro una gara vinta
per 1-0) e adesso la squadra rossoblù si
ritrova a giocare in serie D (il 25 ottobre 2015,
contro lo Scandicci), un motivo ci deve pur essere.
Abbiamo citato la gara con il Torino perchè
è un revival, come riportare in mente nell'attualità
una partita (di serie B) di un passato non remoto.
Proprio in quella serata lo stadio era stracolmo
e il pubblico eugubino trascinò il proprio
Gubbio ad una vittoria che di diritto è entrata
nella storia. Serve un bagno di umiltà. (Editoriale
Direttore Gubbiofans.it)
• 25
OTTOBRE 2015 Magi
tuona: "Ambiente ostile". Marini:
"Con il piglio giusto". Barbacci:
"Esordio bellissimo"
Gubbio,
vittoria sullo Scandicci. Decide una punizione calciata
in maniera magistrale da Croce che ha tolto le ragnatele
dal sette. Ma in sala stampa il clima è teso
come non mai. Nonostante la vittoria, il trainer
rossoblù Giuseppe Magi entra in sala stampa
con la rabbia stampata sul viso. E poi quando si
siede e comincia a parlare è un fiume in
piena. É arrabbiatissimo. Magi tuona: "Sono
molto deluso. Ma non dalla squadra. Nemmeno dal
risultato. Ma dall'ambiente". Parla in
modo telegrafico, ma le frasi non finiscono qui:
"Si strumentalizzano pure i colori sociali.
Si parla del bene del Gubbio e poi invece si straparla
dietro le spalle. Del resto giochiamo con tanti
giovani, basta vedere la classifica dove il Gubbio
è dietro solo al Sansepolcro per l'utilizzo
dei giovani. Inoltre c'è un ambiente ostile
e c'è chi si diverte a mettere benzina sul
fuoco. Ma io vado avanti sempre per la mia strada
e guardo ai colori del Gubbio. Punto e basta".
Si alza ed esce dalla sala stampa a testa bassa,
crucciato in volto. Insomma il clima non è
senz'altro ideale. Per i calciatori invece parla
il difensore centrale Alex Marini: "Tre
punti importanti per il morale. Adesso siamo consapevoli
delle nostre potenzialità. Abbiamo usato
il piglio giusto e potevamo chiuderla prima questa
partita. Ci conforta il fatto che che non abbiamo
subito reti. Se in questa gara abbiamo fatto dimenticare
la brutta prova di Gualdo? Direi che anche lì
ci abbiamo provato, non è andata come volevamo.
I tifosi sono la nostra arma in più: la loro
spinta in questa gara ci è mancata, ma rispettiamo
la scelta fatta. Noi siamo calciatori e dobbiamo
fare del nostro meglio per vincere e per portare
uno stato d'animo positivo in tutto l'ambiente".
La parola poi passa al giovane centrocampista Marco
Barbacci, all'esordio in prima squadra in campionato:
"Esordio bellissimo. Da tempo che aspettavo
questo momento. Da eugubino ho dato il massimo in
campo. Vittoria importante e nelle ultime tre partite
abbiamo conquistato sette punti". Per lo
Scandicci invece parla il difensore Andrea Alderotti:
"Un risultato che ci penalizza. Siamo una
squadra molto giovane. Abbiamo fatto un bel secondo
tempo e bisogna ripartire da lì. Risultato
negativo ma prova positiva. Ma ai punti ci manca
un pareggio. Il Gubbio? Ma è una corazzata.
Un esempio è il gol che abbiamo subito: c'è
stato infatti un colpo da fuoriclasse di Croce su
punizione, un colpo balistico di altre categorie".
Intanto abbiamo inserito le foto di Gubbio e Scandicci
(18 immagini) che si trovano nel link sotto la foto
in homepage e nella sezione "fotogallery"
nel sito. Le foto sono di Simone Grilli per studio
fotografico Gavirati.
• 25
OTTOBRE 2015 Gubbio,
di misura sullo Scandicci (1-0). Decide tutto Croce
con una magistrale punizione
Gubbio
contro Scandicci. Sciopero del tifo: la curva del
tifo organizzato rimane semi vuota e senza gli striscioni.
Mister Magi opta per il 4-3-3. Pronti e via. Gubbio
che parte forte. Al 1' tiro da fuori area di destro
di Romano, palla che sibila vicino al palo. Al 3'
un cross di Ferretti in area, colpo di testa di
Balistreri, palla di poco alta. Al 5' ancora un
cross velenoso di Ferretti in area, Ferri Marini
incorna a rete, palla che sfiora la traversa. Al
12' risponde con un tiro di sinistro dal limite
Papini, para Volpe. Al 19' sventola dal limite di
Romano, para con difficoltà Micheli, Ferri
Marini ribadisce in rete ma l'arbitro ferma tutto
per fuorigioco su segnalazione del guardalinee.
Al 23' pericolo in area eugubina: Mengali si trova
solo davanti alla porta che tira, ma Conti salva
in extremis in scivolata. Al 29' tiro diretto dal
limite su punizione di Granaiola, palla che sibila
di poco sopra il montante. Al 36' sventola di esterno
destro dai trenta metri di Mengali, Volpi vola e
con la punta delle dita devia la sfera in angolo.
Al 39' il Gubbio passa in vantaggio: Croce calcia
in maniera chirurgica una punizione dal limite che
aggira la barriera e la palla si insacca sotto il
sette. Gran gol. Al 44' Ferri Marini reclama il
rigore per un presunto fallo in area di Granaiola,
ma l'arbitro ammonisce l'attaccante rossoblù
per simulazione tra le proteste. Si va alla ripresa.
Al 5' rovesciata di Ferri Marini in area su cross
di Ferretti, palla che sorvola di poco sopra la
traversa. Al 13' pericolo in area eugubina: Ceciarini
dall'altezza del dischetto calcia forte ma il tiro
è impreciso, palla
che finisce sul fondo. Al 15' Mengali si libera
in area, ma calcia alto. Al 30' Pezzati si ritrova
solo in area davanti al portiere, colpo di testa
morbido, così para Volpe. Al 32' si rischia
grosso: un cross dalla sinistra di Ceciarini, Papini
incorna di testa sul primo palo e Volpe si salva
con i piedi sulla linea di porta. Al 34' Balistreri
impegna Micheli con un tiro di controbalzo in area.
Finisce 1-0. Tabellino:
Gubbio - Scandicci (1-0): Gubbio
(4-3-3): Volpe; Conti, Marini, D'Aiello, Cordova;
Tibolla (1' st Barbacci), Croce, Romano (23' st Fondi); Ferretti, Balistreri, Ferri
Marini (16' st Marianeschi). (A disp.: Zanin, Fumanti, Saias, Bouhali,
Cordella, Bortolussi). All. Magi. Scandicci
(4-2-3-1): Micheli; Pezzati, Donnini, Alderotti,
Posarelli (38' st D'Arino); Granaiola (31' st Martini), Muscas; Bencini
(16' st Betti), Ceciarini,
Papini; Mengali. (A disp.: Cecchi, Cappellini, Wilson,
Faraoni, Frijia, Saccà). All. Rocchini. Arbitro: Cascone
di Nocera Inferiore (Santamarina e Turiello di Napoli). Rete:
39' pt Croce (G). Ammoniti: Conti (G), Ceciarini
(S), Donnini (S), Ferri Marini (G), Barbacci (G),
Posarelli (S), Muscas (S), Ferretti (G). Spettatori:
679 (di cui 346 abbonati). Risultati:
Nona Giornata - Serie D - Girone E: Città
di Castello - Gualdocasacastalda 4-1 21'
Ventanni (C) rig., 55' Villanova (G), 71' Missaglia
(C), 75' Pilleri (C), 86' Pilleri (C) Città
di Foligno - Massese 1-0 50'
Cavitolo (F) Colligiana - Valdinievole Montecatini
0-2 51'
Ferrari (M), 71' Di Vito (M) Gubbio - Scandicci
1-0 39'
Croce (G) Jolly Montemurlo - Pianese 1-0 11'
Colombini (J) Poggibonsi - Voluntas Spoleto
3-1 25'
Coresi (S), 35' Foderaro (P), 55' Mitra (P), 90'
Valenti (P) Ponsacco - Gavorrano 0-1 71'
Cretella (G) Sangiovannese - Ghivizzano Borgoamozzano
0-4 5'
Taddeucci (G), 26' Taddeucci (G), 45' De Gori (G),
85' De Gori (G) Viareggio - Vivialtotevere
Sansepolcro 2-0 5'
Sciapi (Vg), 67' Sciapi (Vg)
• 24
OTTOBRE 2015 Le
foto della Rosa nella nostra fotogallery. Tanti
volti nuovi, dai calciatori allo staff tecnico
La
carrellata di foto della squadra di quest'anno.
Sono 35 immagini dove sono immortalati i componenti
della rosa, lo staff tecnico e dirigenziale. É
una squadra quest'anno totalmente rivoluzionata
in questa stagione, causa anche la retrocessione
in serie D dopo quasi un ventennio nei professionisti.
Le foto si possono vedere nella sezione "fotogallery"
del 2015-2016 del nostro sito (immagini a cura di
Simone Grilli). Domenica si cambia
orario. Infatti la partita in casa contro lo Scandicci si
giocherà con fischio d'inizio alle ore 14:30,
anzichè le ore 15. Ora il tecnico dei rossoblù
Giuseppe Magi potrebbe ripartire dagli undici schierati
nella ripresa nel derby a Gualdo Tadino. Perciò
l'allenatore degli eugubini potrebbe proporre
il modulo 4-3-3. Quindi Volpe in porta. Quartetto
difensivo basato sul terzino destro Conti, i due
centrali D'Aiello e Marini, poi a sinistra Cordova (che
sembra in vantaggio su Saias). A centrocampo invece
il trio Romano, Croce e Tibolla. Mentre in attacco si
punta sul tridente
esperto basato su Ferretti, Balistreri e Ferri Marini.
Da verificare invece le condizioni fisiche di Petti
e Minnozzi, valutazioni che saranno giudicate solo
prima del fischio della partita. D'altronde il Gubbio
è atteso dalla partita del rilancio dopo
una settimana molto travagliata. Non è stato
digerito il risultato di Gualdo Tadino, ma soprattutto la
prestazione priva di grinta, di orgoglio e soprattutto
senza ardore
agonistico. Una prova diremmo cruciale contro uno
Scandicci in difficoltà, che si trova del
resto al
terzultimo posto in classifica: in settimana si
è dimesso l'allenatore Ciccio Baiano (ex
attaccante di Foggia e Fiorentina), conosciuto a Gubbio
per le sue battaglie in campo quando indossava la
maglia della Sangiovannese nella stagione 2003-2004
(compresi i playoff poi vinti dai toscani). Al momento
la squadra fiorentina è stata affidata ai
preparatori Sardella e Tononi. Intanto nel girone
D due squadre si sono rinforzate. La Sangiovannese
ha ingaggiato il centrocampista Cristiano Camillucci
('81), reduce dall'esperienza di Ancona (ex Empoli).
Il Foligno invece ha preso un ex rossoblù:
Alessandro Luparini, classe '93, attaccante, reduce
dall'esperienza di Melfi (a Gubbio dal 2013 a gennaio
2015).
• 23
OTTOBRE 2015 Bartolucci:
"Tornare al Barbetti sarà molto dura".
Comunicato stampa dei Gubbio Supporters
Domenica
il Gubbio gioca in casa contro lo Scandicci. Dopo
l'esperienza a Gubbio, da due stagioni gioca nella
squadra toscana Giovanni Bartolucci, attualmente
infortunato per un problema al tendine d'Achille.
Il vostro obiettivo? "Di raggiungere una
salvezza tranquilla. L'anno scorso invece si puntava
ai playoff. In questo momento ci sono cambiamenti
in società, quindi bisognerà vedere
cosa ora potrà succedere". Intanto
in settimana si è dimesso l'allenatore Ciccio
Baiano e adesso? "Con Baiano c'è
stato sempre un ottimo rapporto, al di là
del fatto che io negli ultimi dieci mesi non ho
potuto giocare perchè mi sono operato al
tendine d'Achille: un vero professionista che ama
il suo lavoro e ci dispiace che si è dimesso
in questo momento. Adesso la squadra è stata
affidata al preparatore dei portieri Sardella, un
ragazzo giovane ma molto preparato e competente,
e al preparatore atletico Tononi: è uno staff
molto affiatato e molto legato. Anche la squadra
li segue e quindi al momento la situazione resterà
tale". Domenica Bartolucci sarà
lo stesso a Gubbio e che effetto fa essere avversario?
"Certo, sarò sugli spalti. Già
l'anno scorso sono stato a Gubbio a vedere una partita
e fu dura. Adesso sarò in tribuna, ma avrei
preferito essere in campo: non giocare mi farà
ancora più effetto, anche se forse è
meglio così perchè sarebbe difficile
giocare contro i rossoblù per me".
Ma Bartolucci che differenze ha trovato tra la serie
B, la Lega Pro e ora la D? "Non stratosferiche.
Ho lasciato la serie C quando poi è scomparsa
la vecchia C2. Così molti calciatori di C2
si sono riversati in serie D. In pratica il torneo
di serie D è diventata una finta C2. Perciò
il divario non è talmente grande. Poi è
chiaro che ci sono delle regole sui fuoriquota nei
dilettanti, quindi si incontrano squadre molto giovani:
ci sono dei ragazzi di prospettiva, altri invece
sono ancora un po' acerbi e quindi gli allenatori
si trovano a dover ripartire da alcune basi del
calcio". Visto come è la D, che
consigli può dare al Gubbio attuale per emergere?
"Per il Gubbio quest'anno c'è una
occasione ghiotta perchè non ci sono squadre
ammazza-campionato. E nel calcio l'arma che si usa
per vincere i campionati è sempre uguale:
tenere un andamento costante, poi si deve sapere
quando è il momento di pigiare sull'acceleratore
e quando invece è il momento di accontentarsi
di un pareggio. L'anno che vincemmo la C1 con Torrente,
c'era una squadra che vinceva e tanto, ma allo stesso
tempo non perdeva mai". Appunto, ha accennato
a quella annata trionfale. E allora nasce spontanea
una curiosità. Domenica scorsa nella partita
di Gualdo, il tecnico dei locali Giorgio Bellucci
ha specificato che il Gubbio ha giocato senza cuore
e anima, dicendo anche che ben diversa era la situazione
quando Torrente era a Gubbio. Cosa c'è di
vero in queste parole? "Quella squadra di
Torrente credo che sia stata un eccezione stupenda
non solo a Gubbio ma anche nella mia carriera: quella
squadra aveva cuore e anima da vendere a tutti,
non a caso facemmo dei numeri incredibili. Una squadra
eccezionale". Notiziario. Riceviamo e pubblichiamo
un comunicato del gruppo del tifo organizzato dei
Gubbio Supporters: "Alla luce dei fatti accaduti
domenica 18 ottobre nel post partita di Gualdocasacastalda-Gubbio,
quando l'A.S. Gubbio 1910 ha dimostrato per l'ennesima
volta la volontà di allontanare i ragazzi
del tifo organizzato, noi ultras non saremo più
presenti nè in casa e neanche in trasferta
ad incitare la nostra squadra a partire dal 25 ottobre
in occasione della partita tra Gubbio e Scandicci,
fino a data da destinarsi. Decisione dura ma necessaria.
Sia chiaro che questa presa di posizione non è
dovuta alle recenti prestazioni dei calciatori.
Il Gubbio siamo noi".
• 22
OTTOBRE 2015 Bove:
"Una gioia quei tanti giovani in prima squadra.
Con i giovani ci vuole tanta pazienza"
Ha
lavorato per otto anni come allenatore nel settore
giovanile dell'Atalanta fino al 2012. Nella stagione
2012-2013 è arrivato a Gubbio nel settore
giovanile con l'arrivo del responsabile Riccardo
Tumiatti. Poi, con la partenza di quest'ultimo,
il diesse di allora Stefano Giammarioli gli diede
l'incarico da gennaio 2013 di responsabile del
settore giovanile rossoblù. Un ruolo che
occupa ormai da quasi tre anni, ma è pure
collaboratore federale del settore giovanile scolastico
delle Marche. Lui è lombardo, ma ora vive
a Castelraimondo. Stiamo parlando di Lucio Bove,
classe 1981. Un bilancio in questi anni in rossoblù?
"Di sicuro è un'esperienza diversa
rispetto a quella dell'Atalanta. Da una parte ho
lavorato in un club al top del settore giovanile
in Italia. Qui ho cominciato a lavorare dopo la
retrocessione dalla serie B, cioè quando
in prima squadra c'era Sottil: ho visto un mondo
diverso e una cultura calcistica differente. Di
sicuro più passionale rispetto a campi del
nord Italia. La reputo positiva perchè ho
accelerato pure i tempi. Da allenatore sono diventato
responsabile, ma ho sempre cercato di portare avanti
le politiche giovanili come mi hanno insegnato i
miei maestri tra cui Favini: nel giovane serve la
cultura del lavoro e tanta applicazione spendendo
le ore sul campo. Ma soprattutto con i giovani serve
tanta pazienza". In prima squadra al momento
ci sono diversi calciatori che provengono dalle
giovanili, tra cui Conti e Schiaroli che hanno giocato
titolari: "Sono due calciatori che ho ereditato
dalla gestione di Tumiatti che hanno fatto un importante
percorso. Hanno toccato l'anno scorso la Nazionale
di Lega Pro con mister Bertotto. Quest'anno, parlando
con la società, ho ritenuto opportuno che
venissero inseriti nella rosa. Poi è chiaro
che vanno valutati dal mister (Magi ndr) in funzione
delle esigenze. Ma ce ne sono anche altri. Cito
dei nomi come Branco e Barbacci, oltre a Marchi e Fumanti.
Sono un buon numero, 13 elementi che ruotano in
prima squadra: tutto ciò ci rende contenti.
Poi abbiamo altri ragazzi altrove che stanno maturando
in altri campionati nella speranza che fioriranno.
Prendo il caso di Battistelli che ora gioca a Gualdo:
proviene dall'Atletico Gubbio, poi è andato
pure al Castelrigore e sta quindi fiorendo fuori
Gubbio. Ma questo succede pure fuori Gubbio: a Bergamo
non giocano i bergamaschi in prima squadra, come
a Milano non giocano i milanesi o a Roma non giocano
i romani: c'è solo una percentuale, altrimenti
sarebbe un sogno. E uso una metafora: noi siamo
come il vino, perciò ci vuole l'annata giusta.
In Lega Pro forse siamo stati meno bravi, mentre
quest'anno è andata meglio in D, ma c'è
qualche opportunità in più perchè
in questa categoria servono i fuoriquota".
A Gualdo Tadino ha esordito Cordella che sta segnando
a raffica con la Juniores di Sandreani prima in
classifica: "Ma è questa l'ennesima
risposta a tutte quelle persone che dicono che non
ci sono calciatori nel settore giovanile valorizzati.
Speriamo che rimanga in pianta stabile in prima
squadra, questo del resto è il nostro compito".
La più grande soddisfazione e il più
grande rammarico a Gubbio? "La più
grande gioia è poter vedere tanti ragazzi
in prima squadra, come responsabile. Come allenatore
invece è vedere il nostro Giovanni Nuti al
Genoa in un settore giovanile importante. Sulle
cose negative invece guardo sempre il lato positivo
perchè mi hanno fatto crescere. Ma avrei
preferito rigiocare la partita di ritorno degli
ottavi di finale degli Allievi a Novara con il Gubbio
salvo: si giocò all'indomani della retrocessione
con il Savona e noi in hotel abbiamo vissuto quella
vigilia in un clima surreale". E conclude:
"Ho un rapporto fantastico con Fernando
e Filippo Barbetti. Continuerò a restare
a Gubbio con Filippo finchè ci sarà
un progetto serio come lo è finora. Sui giovani
bisogna crederci. E poi vorrei ringraziare quelle
tante persone eugubine che ci stanno aiutando nel
silenzio e con tanta passione da tanti anni".
• 21
OTTOBRE 2015 Giunti:
"Gubbio, ci sono delle qualità ancora
inespresse. Ma all'allenatore va dato del tempo"
Una
carriera di tutto rispetto. Ha giocato con il Milan
dove ha vinto uno scudetto, ma pure con Parma,
Brescia, Bologna, Perugia e nel Besiktas in Turchia.
É stato allenatore del Gualdo nelle ultime
due stagioni, prima di approdare la scorsa estate
a Foligno, poi esonerato. Stiamo parlando di Federico Giunti, presente a Gualdo
Tadino domenica scorsa a vedere la partita tra Gualdocasacastalda
e il Gubbio. Che partita ha visto? "É
stato un derby molto equilibrato e il risultato
rispecchia quello che si è visto in campo.
Poi il Gubbio ha avuto la possibilità di
giocare parte del secondo in superiorità
numerica e magari da questo punto di vista poteva
fare qualcosa in più. Ma di fronte ha trovato
un Gualdocasacastalda che del resto ha giocato e
in particolar modo nel primo tempo ha tenuto bene
il campo. Probabile che il Gubbio non si aspettava
che venisse fuori una partita del genere degli avversari.
In casa rossoblù di sicuro c'è del
rammarico, ma per quello visto in campo il risultato
è giusto". É chiaro
che ci si aspettava di più dal Gubbio, giusto?
"Ho avuto la netta sensazione che è
una squadra che ha delle potenzialità, ma
in questo momento rimangono inespresse. Sono rimasto
un po' sorpreso nel vedere un trio di attacco notevole
che ha tirato troppo poco in porta: Balistreri,
Ferri Marini che conosco e Ferretti sono dei calciatori
che in questa categoria fanno la differenza".
Questo significa che il Gubbio ha i nomi per vincere
il campionato, ma allora cosa manca secondo lei?
"Beh, io non lo posso sapere. Nel senso
che ci sono tutti i presupposti perchè il
Gubbio possa fare un ottimo campionato. Tuttavia
credo che bisogna dare ancora tempo all'allenatore
(Magi ndr) di lavorare perchè quando si va
a costruire una squadra ex-novo, ci vuole tempo
purtroppo. Senza poi dimenticare tutte le vicissitudini
estive che ha subito la squadra rossoblù.
Organico costruito con l'andare del tempo. Queste
sono tutte attenuanti che giocano a favore dell'allenatore.
Parliamoci chiaro: questo è un campionato
che sta aspettando perchè ci sono dei risultati
che dimostrano un grande livellamento, cioè
tutti possono vincere con tutti. Perciò il
Gubbio deve avere solo pazienza perchè le
distanze sono ancora colmabili". Quindi,
quale è la sua favorita? "Non c'è
ora.
Da ex allenatore del Foligno pensavo che la Massese
si potesse trovare molto più in alto in classifica.
Ma gli inizii dei campionati talvolta riservano
delle sorprese. Tuttavia il tempo per recuperare
c'è per tutti perchè davanti ci sono
squadre che non hanno obiettivi di vertice. Chi
è messa meglio al momento è il Jolly
Montemurlo che a mio avviso ha delle qualità,
ma non è il Robur Siena della passata stagione
o la Pistoiese di due anni fa. Pertanto tutti possono
ripartire dal Gubbio o dal Foligno stesso".
E al momento in testa c'è la sorpresa Colligiana,
vero? "Di sicuro è una sorpresa in
positivo. Tra l'altro ha determinato il mio esonero
a Foligno. Da quel momento hanno fatto cinque vittorie
consecutive. Sarà importante per le altre fare dei filotti
di vittorie per tornare in pista". E una parentesi nel passato. Come carriera da calciatore
niente male. Ma quale è stato il calciatore
più forte con cui ha giocato e quale è
stato l'allenatore preferito? "Di sicuro
il calciatore a livello tecnico più forte
è stato Zvonimir Boban. A livello di uomo
di riferimento e di immagine invece cito Paolo Maldini.
Senza dimenticare poi che ho avuto la fortuna di
giocare con Roberto Baggio e Pep Guardiola. Come
allenatore Giovanni Galeone, a Perugia, con cui
mi sono divertito di più per il calcio giocato che
siamo riusciti ad esprimere in campo. Senza dimenticare che sono stato allenato
da gente come Mircea Lucescu e Alberto Zaccheroni".
• 20
OTTOBRE 2015 L'editoriale.
Tifosi da dieci e lode, tutto il resto è
noia! Numeri da pubblico di altre categorie
Tutto
il resto è noia. É il titolo di una
canzone di Franco Califano datata 1977. Ma si può
adattare bene ai giorni nostri per raccontare il
match di domenica scorsa. La
partita di Gualdo Tadino doveva essere uno spartiacque.
Purtroppo al di là del risultato, è
mancata la prestazione. Da questa partita esce fuori
un solo lato positivo: il pubblico. Un pubblico
che merita 10 e lode in pagella. Portare fuori casa
tutto questo pubblico non è di questa categoria.
Numeri che del resto parlano da soli: 557 biglietti
staccati per il settore ospiti (gradinata est praticamente
colma) e più di 200 persone in tribuna che
abbiamo visto con i nostri occhi: quasi 800 tifosi
eugubini al seguito dei propri colori. E chi se
lo sarebbe mai aspettato? Solo tre anni fa il Gubbio
si trovava in serie B, cioè si proviene da
due retrocessioni nelle ultime quattro stagioni.
E proprio a Gualdo Tadino la tifoseria ha dimostrato
che la serie D sta molto stretta, eccome. Per questo
motivo ci si aspettava quella molla, quello slancio,
da una squadra alla ricerca di una identità
che deve trovare la strada giusta per trovare la
continuità dei risultati. La spinta dal pubblico
non è mancata. Gubbio è proprio questa. Nei
momenti in cui il pubblico viene chiamato a raccolta,
risponde sempre, indipendentemente dalla categoria.
Purtroppo la squadra non ha capito e non ha risposto.
Poca grinta e determinazione, una squadra troppo
contratta nel primo tempo, mentre gli avversari
hanno messo tanto agonismo, quell'ardore agonistico
che deve essere messo in campo in partite del genere.
Nella ripresa la squadra ha cambiato volto, complice
il cambio dell'assettto tattico: nel primo tempo
il Gubbio è andato in sofferenza soprattutto
nella linea mediana del campo con il 4-4-2 che diventava
un 4-2-4 in fase di possesso palla; nella ripresa
si è passati invece al 4-3-3 e la squadra è
sembrata più equilibrata, più imprevedibile
e penetrante. Non è un caso infatti che è
arrivato il gol del vantaggio con il preciso tocco
di destro di Romano, inoltre si sono create pure
diverse occasioni. Ma c'è stato un nuovo
neo: al primo corner avversario, l'intero reparto
difensivo è andato in bambola e per Palazzi
è stato un gioco da ragazzi buttarla dentro
da due passi. Invece di chiudere la partita, si
è tornati nel baratro. Solito gol subito
su un'azione innocua. Qualcosa non va e senz'altro
qualcosa va registrato. La squadra probabilmente
soffre la pressione di una piazza esigente che vuole
tornare da subito nei professionisti. Ma d'altronde
si sapeva dall'inizio: il Gubbio vuole vincere il
campionato e quindi qualsiasi calciatore deve avere
la consapevolezza che si deve lottare per vincere
e basta. Perciò ogni calciatore deve sapere
reggere la pressione, altrimenti si deve fare da
parte. Nel calcio contano i nomi, ma contano soprattutto
l'abnegazione, l'unità di intenti, la grinta
e la volontà di lottare su ogni pallone.
Poi è chiaro che la squadra si sta portando
dietro sulle spalle un macigno per le scelte (sbagliate)
di questa estate. Squadra costruita tardi e in fretta,
preparazione iniziata tardi, con dei calciatori
giovani che devono adattarsi ad una categoria mai
fatta e quindi devono crescere, con dei calciatori
più esperti che ancora devono far vedere
il loro valore perchè giocano a fasi alterne.
Serve altro per vincere il campionato. Per fortuna
del Gubbio, il torneo è molto equilibrato
e ogni settimana c'è la sorpresa di turno:
attualmente si è portata in vetta la Colligiana,
distante solo sei lunghezze. É un campionato
abbordabile, ma si deve cambiare rotta da subito.
Serve la massima concentrazione e la massima volontà.
Altrimenti potrebbe essere troppo tardi. (Editoriale
Direttore Gubbiofans.it)
• 18
OTTOBRE 2015 Magi:
"Troppo macchinosi". Bellucci:
"Gualdocasacastalda con cuore e anima, il
Gubbio no"
Il
pubblico risponde e alla grande (557 tifosi eugubini
presenti nel settore ospiti a Gualdo Tadino), ma
la squadra no. Gubbio brutto nel primo tempo dove
soffre a centrocampo: solo palle lunghe e pedalare.
Nella ripresa si passa al 4-3-3 e la squadra cambia
volto: segna con Romano, ma si fa riprendere da
Palazzi dopo una dormita generale in difesa. Menchinella
viene espulso ma i rossoblù non riescono
ad approfittarne. Alla fine della partita sale la
contestazione: i calciatori si dirigono verso la
curva piena di tifosi ma vengono respinti con veemenza.
Al ritorno a Gubbio la squadra viene aspettata da
un gruppo di tifosi arrabbiati: al confronto si
presentano il tecnico Magi ed alcuni calciatori.
Il clima non è proprio dei migliori. In sala
stampa si presenta Giuseppe Magi, allenatore del
Gubbio: "Un pareggio che sa di delusione.
Volevamo regalare una gioia ai tifosi. Ma non ci
siamo riusciti perchè siamo stati troppo
lenti, troppo macchinosi. Primo tempo brutto da ambo le
parti. Nella ripresa si era messa bene, ma al primo
tiro in porta locale ci hanno pareggiato: non è
ammissibile che la palla sia passata tra tante gambe
fino sul secondo palo. Perciò dobbiamo fare
il mea culpa. Di sicuro questo Gubbio deve fare
di più". In casa gualdese invece
si gioisce come una vittoria. Il tecnico Giorgio
Bellucci dice: "Diamo a Cesare di quel che
è di Cesare: io sono il viceallenatore che
ha sostituito in panchina Omar Manuelli e devo dire
che aveva preparato questa partita alla perfezione:
c'è stato un capolavoro tattico. Noi abbiamo
affrontato una squadra molto più forte di
noi sotto tutti i punti di vista. Perciò
siamo stati molto bravi a portare a casa un punto
importante". E non manca una frecciata
verso il Gubbio: "La nostra squadra ha giocato
con tanto cuore e anima, il Gubbio no. Non è
un caso che alla fine i tifosi eugubini hanno allontanato
i calciatori mentre si dirigevano verso la curva.
Questo per dire che i nomi non contano: per giocare
bisogna dare sempre il 100% e lo dichiaro da eugubino".
L'autore del pareggio Mirko Palazzi si gode il gol:
"Contento per il gol perchè ci tenevamo
molto a questa partita. Abbiamo ottenuto un pari
contro una grande avversaria". E nessun
calciatore del Gubbio si è presentato in
sala stampa, nonostante il sollecito dell'addetto
stampa del Gualdocasacastalda. Intanto abbiamo inserito
le foto del derby (20 immagini) con i gol del match,
le azioni salienti e il pubblico sugli spalti. Le
immagini nel link sotto la foto in homepage e nella
sezione "fotogallery" del sito. Le foto
sono di Simone Grilli.
• 18
OTTOBRE 2015 Gualdocasacastalda-Gubbio,
1-1. Apre Romano, pareggia Palazzi e Menchinella
è espulso
Gualdocasacastalda
contro Gubbio. Torna dopo nove anni questa partita.
Un bel pubblico sugli spalti, oltre un migliaio
di spettatori, di cui oltre 500 tifosi provenienti
da Gubbio. Mister Magi opta così per il modulo
4-4-2 che in fase di possesso diventa un 4-2-4;
idem il tecnico locale Bellucci che schiera anch'egli
il 4-4-2. Prima fase di tattica, poi la gara si
infiamma al 12': Romano dal limite fa partire un
fendente di destro che sorprende il portiere dei
locali Lilli, ma la palla si stampa sul palo alla
sinistra proprio del portiere. Al 17' risponde Gaggioli
dal limite con un tiro a girare di destro, Volpe
è reattivo e para. Al 27' ancora un tiro
da fuori area, dai trenta metri ci prova Croce:
Lilli si tuffa e si salva. Al 31' Spinosa lancia
in profondità Battistelli che va via sulla
destra, entra in area e calcia di destro: Volpe
non si fa sorprendere e para in volo. Al 37' Romano
calcia a parabola dal limite, palla che supera il
portiere ma la sfera passa di un soffio sopra la
traversa. Primo tempo avaro di emozioni, con il
Gubbio che fatica soprattutto a centrocampo. Ripresa.
Entra Tibolla al posto di Minnozzi, così
Magi passa dal 4-4-2 al 4-3-3. Al 4' Antonioni cerca
la porta con il destro dal limite, palla che va sopra
il montante. Al 6' Ferri Marini mette una palla
dove c'è Balistreri che cade a terra dopo
un contatto con Sgambato: la punta rossoblù
protesta, ma l'arbitro fa proseguire. All' 8' cross
insidioso da un corner di Croce in area, Ferri Marini
ha l'occasione giusta, ma la palla sbatte sul piede
destro e si salva in tuffo Lilli. Al 12' il Gubbio
passa in vantaggio: Ferretti recupera palla a centrocampo,
lancio lungo dove raccoglie la sfera Romano al limite:
fa due passi, calcia forte, un rasoterra di destro:
palla che si insacca a fil di palo alla sinistra
del portiere. Ma il vantaggio dura poco per una
dormita generale della difesa: è il 22',
corner di Menchinella, la palla filtra in area e
a due passi dalla porta Palazzi insacca di destro.
Al 28' Dragoni va via sulla destra e crossa in mezzo,
Battistelli ci prova di destro da vicino, ma para
come può Volpe e salva. Serpentina di Romano
al 28' che entra in area e calcia in diagonale,
in extremis salva Tofoni in scivolata a due passi
dalla porta. Al 30' tiro secco di Balistreri, para
a terra Lilli. Risponde al 31' con un tiro da fuori
area Menchinella, palla che si infrange sull'esterno
della rete. Al 32' locali in dieci perchè
Menchinella scalcia da dietro Ferri Marini: cartellino
rosso diretto. Al 35' un cross da destra di Croce,
Ferri Marini è solo davanti al portiere ma
di testa cicca il pallone. Finisce così,
è 1-1. Tabellino:
Gualdocasacastalda - Gubbio (1-1): Gualdocasacastalda
(4-4-2): Lilli; Stoppini, Sgambato, Palazzi,
Tofoni; Menchinella, Spinosa, Gaggioli (27' st Dragoni), Antonioni
(39' st Cenerini);
Battistelli, Moretti (18' st Villanova). (A disp.: Fiorucci, Gagliardini,
Fiacco, Santini, Cancelloni, Tortelli). All. Manuelli (in panchina
Bellucci perchè squalificato). Gubbio
(4-4-2): Volpe; Conti (45' st Cordella), Marini, D'Aiello, Cordova;
Ferretti, Romano, Croce, Ferri Marini; Minnozzi
(1' st Tibolla),
Balistreri. (A disp.: Zanin, Fumanti, Saias, Bouhali,
Fondi, Pucci, Marianeschi). All. Magi. Arbitro:
Pashuku di Albano Laziale (Basile di Chieti e Micaroni
di Pescara). Reti: 12' st Romano (Gu),
22' st Palazzi (Gs). Espulso: 32' st Menchinella
(Gs) per fallo da tergo. Ammoniti: Stoppini (Gc),
Sgambato (Gc), Antonioni (Gc), Balistreri (Gu),
Ferri Marini (Gu), Ferretti (Gu). Spettatori: 1500 circa (di cui 557 da Gubbio
nel settore ospiti). Risultati:
Ottava Giornata - Serie D - Girone E: Gavorrano
- Città di Castello 5-2 20'
Tiritiello (G), 25' Rubechini (G), 35' Dieme (C),
50' Missaglia (C), 52' Lombardi (G), 62' Lombardi
(G), 67' Conti (G) Gualdocasacastalda - Gubbio
1-1 57'
Romano (Gu), 67' Palazzi (Gs) Massese - Poggibonsi
2-3 20'
Remorini (M), 40' Mitra (P), 85' Mitra (P), 89'
autogol, 93' Granito (M) Pianese - Città
di Foligno 2-4 18'
Di Paola (F), 25' Di Paola (F), 30' Golfo (P), 75'
Keqi (F), 83' Mammetti (P), 88' Ubaldi (F) Ponsacco
- Jolly Montemurlo 1-0 30'
Biasci (P) Scandicci - Ghivizzano Borgoamozzano
1-1 20'
Bencini (S), 90' Pane (G) Valdinievole Montecatini
- Viareggio 1-2 30'
Santini (M), 75' Mariani (V), 80' Rosa Gastaldo
(V) Vivialtotevere Sansepolcro - Sangiovannese
1-1 25'
Chiasserini (Vs), 57' Invernizzi (S) Voluntas
Spoleto - Colligiana 0-3 58'
Fall (C), 64' Masini (C), 71' Venuto (C)
• 17
OTTOBRE 2015 Verso
Gualdo Tadino. Le parole di Magi. E in prevendita
venduti 427 biglietti per gli ospiti
Tutto
pronto per la sfida a Gualdo Tadino tra Gualdocasacastalda
e Gubbio. Rossoblù che tra l'altro si presentano
al completo, tranne la presenza del difensore centrale
Schiaroli squalificato. Probabile il ritorno al
4-3-3 anche se non è escluso che venga riproposto
il 4-4-2 adoperato contro il Sansepolcro. Nel primo
caso giocherebbe Tibolla nel trio di centrocampo
al fianco di Romano e Croce, con il tridente d'attacco
Ferretti, Balistreri e Ferri Marini. Altrimenti,
nel secondo caso, potrebbe giocare Minnozzi a sinistra
e Ferretti a destra sulle ali, con i due punteri
Ferri Marini e Balistreri. La posta in palio è
alta e lo spiega pure il trainer dei rossoblù
Giuseppe Magi in maniera sintetica: "Noi
vogliamo fare una partita importante magari con
una bella prestazione. Cercheremo di raccogliere
qualcosa perchè proveniamo da tre trasferte
con zero punti. Ci teniamo enormemente a questa
partita perchè ci tiene la città con
i suoi tifosi, ci tiene la società, ma ci teniamo
noi come squadra". Arbitra l'incontro
il signor Eduart Pashuku di Albano Laziale: sarà
coadiuvato dagli assistenti Giulio Basile di Chieti
e Andrea Micaroni di Pescara. Fino alle ore 19 di
sabato sono stati venduti in prevendita 427 biglietti
per il settore ospiti presso la Tabaccheria 2000.
Si prevendono oltre 500 tifosi eugubini al seguito.
L'ingresso per il settore ospiti (gradinata est)
è presso il piazzale Piazza Caduti di Nassirya.
Possibile anche l'acquisto del biglietto presso
il botteghino del settore ospiti prima della partita
che si gioca domenica alle ore 15.
• 16
OTTOBRE 2015 Bellucci:
"Anomalo un eugubino sulla panchina del
Gualdo. Ma è una gara che vale doppio"
Per
la prima volta nella storia delle sfide tra Gubbio
e Gualdo, un eugubino siederà sulla panchina
del Gualdo come allenatore contro i cugini rossoblù.
Siccome l'allenatore della prima squadra gualdese,
Omar Manuelli, è squalificato, sarà
Giorgio Bellucci a guidare la formazione locale
contro il team di Magi. Che sensazione si prova?
"Al di là della mia eugubinità
che mi contraddistingue, dovunque mi sono trovato
a lavorare ho sempre dato il 100% delle mie possibilità
e delle mie conoscenze. Di sicuro un eugubino
sulla panchina del Gualdocasacastalda è una
cosa anomala. La dea bendata adesso mi ha dato questa
chance, quindi cercheremo di sfruttarla nel miglior
modo possibile. Ad oggi lavoro con il Gualdocasacastalda
e quindi daremo il 100% per ottenere i tre punti
sul campo". La partita è un po'
strana: il Gubbio parte con i favori dei pronostici
ma viaggia a fasi alternate e il Gualdocasacastalda
si trova ultimo in classifica e vuole tirarsi fuori
dalle
sabbie mobili. Che partita sarà? "In palio ci sono sempre e solo tre punti.
Tuttavia il Gubbio è la candidata numero uno per vincere
questo campionato, a prescindere dal risultato
finale di domenica. Da parte invece del Gualdocasacastalda
l'obiettivo è la salvezza, magari all'ultimo
minuto dell'ultima partita di questo campionato.
Da noi si cerca di centrare la salvezza, ma soprattutto
c'è la volontà di valorizzare dei
giovani nel settore giovanile in cui sto lavorando".
Ci sembra di capire che venderete cara la pelle,
è giusto? "Assolutamente sì.
Ci sono tanti eugubini: a partire da me, dal preparatore
Barilari, con i calciatori come Battistelli, Ferranti
e lo stesso Angeletti. Faremo capire che sarà
una partita che vale doppio per noi. Un po' di eugubinità
a questa società vogliamo trasmetterla".
É singolare appunto il fatto che ci sono
tanti eugubini a Gualdo Tadino, non crede? "Queste
sono le politiche diametralmente opposte delle due
società. Una società (Gubbio ndr)
punta molto sui nomi e sull'erba del vicino che
sembra essere la migliore. L'altra società
più piccola (Gualdocasacastalda ndr) e forse anche
più umile, sta cercando di sviluppare un
prodotto nel comprensorio come punto di partenza:
infatti i calciatori provengono in maniera prevalente
dal nostro comprensorio". Notiziario. Prevendita
biglietti. Alle ore 19 di venerdì sono stati
venduti 253 tagliandi per il settore ospiti. Biglietti
disponibili presso la Tabaccheria 2000 anche nella
giornata di sabato. Tuttavia domenica è aperto
il botteghino dello stadio anche per gli ospiti.
La gara inizia alle ore 15.
• 16
OTTOBRE 2015 Insidie
da derby: una partita che mancava da nove anni.
Sarà pure una partita tattica...
Nessuno
lo dice, nessuno lo scrive, forse anche per scaramanzia,
ma quella di domenica è una partita fondamentale
per il proseguo per il campionato. E il passato
insegna. La partita di domenica potrebbe rivelarsi
determinante a livello psicologico per il Gubbio.
Diciamolo proprio chiaramente: è una partita
spartiacque. In caso di vittoria si aprirebbe un
nuovo capitolo: arriverebbe la prima vittoria nel
torneo in trasferta; è un derby che manca
da tanti anni (anche se il Gualdo non è più
quello di una volta perchè oggi si chiama
Gualdo Casacastalda, ma si gioca sempre a Gualdo
Tadino) ma regna sempre un bel campanilismo perchè
le due città sono molto vicine (a soli 28
chilometri di distanza) e chi lo vince poi rende
meglio in campionato; l'ultimo derby fu vinto proprio
dai gualdesi in casa nel 2006 per 2-0 con la doppietta
di Turchi, ora tornato al suo paese di origine in
Argentina. In caso invece di sconfitta o di un pareggio
(che sarebbe come una mezza sconfitta), si potrebbero
aprire degli scenari negativi non di poco conto
che non stiamo qui ad elencare. In poche parole:
se il Gubbio vuole puntare veramente alla vetta
del campionato deve assolutamente cominciare a vincere
anche fuori casa. Pertanto la posta in palio è
molto alta anche perchè soprattutto in casa
gualdese l'attesa è molto febbrile visto
che ritorna una partita ufficiale contro il Gubbio
che solo tre anni fa si trovava in serie B mentre
lo stesso Gualdo era addirittura in Eccellenza Umbra
(ovvero c'erano ben quattro categorie di differenza).
Perciò ogni altro discorso è superfluo.
Il tecnico Magi quindi dovrà schierare la
migliore formazione possibile. Non ci sarà
a disposizione il difensore centrale Schiaroli,
squalificato per tre turni dopo il fallo di reazione
di domenica scorsa contro il Sansepolcro. L'allenatore
dei rossoblù ha riprovato in settimana il
4-4-2 che è stato usato domenica scorsa,
ma crediamo che alla fine ritornerà al 4-3-3.
Ovvero Volpe in porta. Il quartetto di difesa formato
a destra da Conti, duo centrale con D'Aiello e Marini,
sulla sinistra invece è ballottaggio tra
Cordova, Bouhali e Saias. A centrocampo il trio
Romano, Croce e Tibolla. In attacco il tridente
Ferretti, Balistreri e Ferri Marini. In casa Gualdo
il tecnico eugubino Giorgio Bellucci (al posto dell'allenatore
Omar Manuelli, squalificato) potrebbe optare per
il 4-4-2. Fiorucci in porta. Quartetto di difesa
basato su Fiacco, Cenerini, Sgambato e Tofoni. A
centrocampo sulle ali Antonioni e Stoppini, al centro
Menchinella e Spinosa. In attacco il duo Moretti
e Battistelli. Ma c'è anche il difensore
Palazzi che scalpita in panchina. Tuttavia per il
tecnico dei biancorossi c'è anche l'opzione
di schierare pure il 4-3-1-2 con Spinosa o Antonioni
dietro alle due punte. In casa Gubbio giovedì
sera in prevendita sono stati venduti 170 biglietti:
biglietti in vendita alla Tabaccheria 2000, vicino
Bar della Stazione. A Gubbio sono stati inviati
300 biglietti in prevendita (in caso di esaurimento
potrebbero arrivarne altri). Tuttavia è aperto
il botteghino dello stadio per gli ospiti che saranno
destinati nella gradinata est e curva sud.
• 15
OTTOBRE 2015 Tasso,
il doppio ex: "Ho il sangue rossoblù,
perciò tiferò Gubbio. Ma ora bisogna
vincere..."
Ha
giocato con il Gualdo, è stato allenatore
delle giovanili del Gubbio. É eugubino e
ora si trova a fare il viceallenatore dell'Ancona
in Lega Pro. Stiamo parlando di Renzo Tasso. Ha
vestito la casacca del Gualdo da centrocampista
nella stagione 1993-1994 quando vinse il campionato
di serie C2. Ricordi? "Ho un ricordo straordinario
perchè è stata la prima esperienza
tra i professionisti. Centrammo subito la vittoria
del campionato e con tutto l'ambiente si creò
un ottimo rapporto. Il nostro presidente è
stato il grande Barberini che ha fatto la storia
del Gualdo: persona straordinaria, appassionata.
Ma possiedo un ottimo ricordo anche del gruppo,
dell'allenatore Novellino". Da quella esperienza
poi Tasso riuscì poi a giocare in B con Perugia,
Andria e Rimini: "Infatti, l'anno dopo andai
a Perugia. Pertanto Gualdo fu un trampolino molto
importante. Sono stato fortunato perchè sono
arrivato a Gualdo in un momento che la società
era forte: c'era disponibilità economica
e passione". Stranamente nel Gubbio non
ha mai giocato, mentre da allenatore si è
tolto una grande soddisfazione vicendo il campionato
con la Berretti rossoblù (per la prima volta
nella storia) nel 2013. Giusto? "Ci sono
dei ricorsi storici. Feci tre anni di giovanili
da calciatore a Gubbio e poi andai all'Inter: da
lì iniziò il mio percorso. Poi ho
fatto tre anni di giovanili da allenatore a Gubbio
e così ho iniziato un altro percorso ad Ancona.
Diciamo che Gubbio è sempre stato un viatico
importante per me. D'altronde il campionato vinto
con la Berretti è stato il coronamento di
un lavoro con ragazzi di qualità, un'esperienza
forte con tutti i collaboratori". Ma è
mancata la ciliegina sulla torta, fare l'allenatore
della prima squadra, non è così? "Sì,
direi che mi è mancata in un certo momento
(nel 2013 ndr). Però la scorsa estate la
società mi aveva cercato, ma ho scelto di
rimanere ad Ancona per una serie di motivi. Probabilmente
quando era il momento giusto per me non lo è
stato per la società, adesso magari era per
la società ma non lo è stato per me.
Ma il fatto che il presidente Notari e il direttore
Pannacci mi abbiano cercato, mi ha fatto molto piacere
e colgo l'occasione per ringraziarli per la fiducia
che mi avevano dato". Domenica torna la
gara Gualdo e Gubbio. Da esterno, come la vede?
"Un derby è sempre un derby. Naturalmente
io tifo in maniera forte per il Gubbio perchè
ho i colori rossoblù nel sangue. Ma il Gubbio
adesso deve saper sfruttare questa possibilità
in questa partita, in un girone dove non esistono
avversarie super attrezzate. Perciò c'è
l'occasione per tornare subito in Lega Pro, ma deve
fare dei risultati importanti consecutivi. Dico
che conquistare la vetta il prima possibile diventa
fondamentale. Quindi è una partita che ha
un valore di campanilismo, ma soprattutto di classifica:
sarebbe importante per il Gubbio ottenere il successo
fuori casa". Ad Ancona per il secondo anno
consecutivo. C'era già il tecnico Cornacchini
e da questa stagione ci sono altri ex rossoblù
come il preparatore Prete e i calciatori Casiraghi
e Radi. E un suo giudizio? "Lavoro con molto
piacere ad Ancona. Società seria, una piazza
stimolante e la categoria è buona. Con Cornacchini
c'è un feeling straordinario: un ottimo allenatore
con cui ho la possibilità di crescere e mi
dà molta importanza. Poi Prete era già
stato mio collaboratore e quindi sapevo cosa ci
poteva dare, dal punto di vista tecnico e umano.
Radi e Casiraghi li avevo ammirati a Gubbio, ora
si stanno dimostrando affidabili pure ad Ancona".
Chiudiamo con una curiosità. L'attuale allenatore
del Gubbio, Magi, e l'attuale Ds del Gualdo, Gagliardini,
l'anno scorso hanno vinto il campionato con la Maceratese
che ora si trova in Lega Pro: dopo il recupero contro
il Savona la formazione di Bucchi si è portata
al terzo posto e la scorsa settimana aveva pareggiato
ad Ancona. Che effetto le ha fatto? "É
una squadra di categoria, solida, esperta. Per loro
pareggiare il derby di Ancona è stato come
vincere la Coppa dei Campioni. Tuttavia hanno tutte
le credenziali per centrale l'obiettivo della salvezza".
• 14
OTTOBRE 2015 Il
giallo: l'addio di Scaia, ora il Gubbio senza preparatore.
Per Gualdo: tutte le disposizioni
Colpo
di scena, inaspettato e improvviso. Il Gubbio da
oggi non ha più il preparatore atletico.
Infatti la Lega Pro ha chiamato e Alessandro Scaia
ha risposto: si è accasato all'Alessandria
del neo allenatore Angelo Gregucci, dove si trova
del resto l'ex playmaker rossoblù Massimo
Loviso. Era giunto a Gubbio nella passata stagione
in Lega Pro con Acori in panchina e ha proseguito
iniziando il lavoro lo scorso 29 luglio con Magi.
Ma adesso questo rapporto è completamente interrotto.
D'altronde il Gubbio ora è in serie D, in
altre piazze professionistiche ci sono più
stimoli e pure gli stipendi sono diversi. É
chiaro ora che nel Gubbio manca una casella da incasellare
nel puzzle. Il sogno potrebbe essere il nome di
Romano Mengoni, conosciuto a Gubbio perchè
già preparatore atletico dei rossoblù
negli anni di Prima Divisione e in serie B. Oltretutto
conosce bene l'attuale preparatore dei portieri
Giovanni Pascolini, con cui ha lavorato insieme
in B a Bari e in Lega Pro con la Cremonese con Vincenzo
Torrente allenatore (ora alla Salernitana). Mengoni
è senza squadra, per la cronaca. Ma si parla
che ci potrebbe esserci una soluzione interna, ovvero
resterebbe in mano tutto nelle mani del trainer
Magi pure la preparazione atletica fino a fine stagione,
con l'ausilio eventuale di un consulente esterno.
Tuttavia dalla società del Gubbio tutto tace:
nessun comunicato stampa ufficiale a riguardo. Intanto
ci si prepara alla trasferta di Gualdo Tadino che
mancava dal lontano febbraio 2006 in campionato.
Alcune curiosità. Per la prima volta nella
storia un allenatore eugubino sarà sulla
panchina del Gualdo contro il Gubbio. Si tratta
di Giorgio Bellucci che sostituirà in panchina
lo squalificato Omar Manuelli: ha allenato in passato
gli Allievi del Gubbio e pure il Semonte di Notari,
adesso patron del sodalizio rossoblù. Ma
nelle fila del Gualdocasacastalda c'è un
altro eugubino, il preparatore atletico Michele
Barilari, anch'egli tra l'altro ex rossoblù.
Per la
trasferta di Gualdo Tadino sono uscite tutte le
disposizioni, come del resto comunica il sito ufficiale
del Gualdo, Gualdocasacastalda.com. Per i tifosi
del Gubbio saranno a disposizione la gradinata est
(vicino la tribuna centrale) e la curva sud: settori
che possono contenere oltre un migliaio di posti.
Il parcheggio per gli ospiti sarà quello
di Largo Caduti di Nassirya con l'ingresso unico di
10 euro (questo è il prezzo del biglietto). Il vecchio settore ospiti con la gradinata
costituita da vetrate che costeggiava il campo non esiste più. Mentre
il parcheggio riservato agli ospiti è sempre
lo stesso con l'entrata verso più a sud.
Per chi vorrà acquistare il biglietto il
giorno della gara, è aperto il botteghino
nello stesso piazzale. A Gubbio sono stati spediti
da Gualdo Tadino 300 tagliandi al momento. La prevendita
parte mercoledì 14 ottobre presso la sede
dell'A.S. Gubbio 1910 e presso la Tabaccheria 2000
(vicino Bar della Stazione) a Gubbio. Gara che si
gioca domenica 18 ottobre, alle ore 15.
• 13
OTTOBRE 2015 Eder,
Darmian, Verratti... dal Barbetti all'Europeo: determinanti
con gli Azzurri, erano in B
Sono
passati appena tre anni eppure sembrano un'eternità.
Ma notare certi calciatori protagonisti con l'Italia
di Antonio Conte, ma soprattutto risultanti decisivi
per la qualificazione all'Europeo 2016 che si svolgerà
in Francia, fa di sicuro un certo effetto. Infatti
la Nazionale Azzurra ha tagliato il nastro della
qualificazione sabato scorso a Baku in Azerbaigian
vincendo per 3-1 con le reti di Eder, El Shaaravy
e Darmian. E la lente di ingrandimento va proprio
su tre calciatori determinanti per la vittoria. E
partiamo
da Eder Citadin Martins, conosciuto con il
nome Eder. Il calciatore italo-brasiliano ha totalizzato
115 presenze e 38 gol con la maglia della
Sampdoria. Lo stesso Eder ha calcato il campo del
"Barbetti" da avversario in Gubbio-Sampdoria
(finita 0-0) il 28 gennaio 2012. In quella partita
(basta scorrere come un flash le immagini) si trovavano
in campo inoltre giocatori del calibro di Romero
(portiere che ha difeso la porta dell'Argentina
nell'ultimo mondiale vinto poi dalla Germania),
il serbo Krsticic e pure il veterano Palombo (giocano
in serie A ora con la compagine blucerchiata), oltre
a Gastaldello (ora al Bologna). Sul fronte Gubbio
invece giocavano con la maglia rossoblù Mario
Rui Silva Duarte e Daniel Ciofani, ora in serie
A rispettivamente con le casacche di Empoli e Frosinone.
Basta scorrere le immagini di quel match per capire
che calciatori hanno calcato il campo di Gubbio.
Ma come dicevamo c'è pure il terzino Matteo
Darmian, autore del terzo gol in azzurro: adesso
gioca nel Manchester United, ma nel 2011-2012 era
in forza al Torino di Ventura e incontrò
il Gubbio. All'andata si impose il Gubbio per 1-0
con rete decisiva di Ciofani dove in campo c'erano
i vari Glik e Ogbonna.
Nel ritorno a Torino si vede proprio Darmian in
azione nelle nostre foto repertorio.
Fondamentale nella partita contro l'Azerbaigian
anche Matteo Verratti nel ruolo di playmaker: adesso
si trova al Paris Saint Germain, ma nel 2011-2012
giocava con il Pescara di Zeman che dava spettacolo
dove giocavano pure Insigne ed Immobile come si
può vedere nella carrellata di foto di Gubbio-Pescara.
Si torna indietro nel tempo, per fare capire cosa
è passato al "Barbetti" di Gubbio.
Calciatori che ora sono degli autentici campioni.
Ma adesso torniamo alla dura realtà, cioè
l'attualità. Parliamo quindi subito di serie
D. Domenica (ore 15) si gioca al Luzi di Gualdo
Tadino: Gualdocasacastalda-Gubbio. E la prevendita
parte mercoledì 14 ottobre nella sede della
Gubbio Calcio (stadio Barbetti) e presso la Tabaccheria
2000 (vicino il Bar della Stazione): biglietti al
prezzo di 10 euro. Per la tifoseria ospite sono
previsti un migliaio di posti circa che si possono
dividere tra la tribuna laterale in ferro e la curva
est.
• 11
OTTOBRE 2015 Magi:
"Prova di coraggio". Ferri Marini:
"E che carattere". Marini: "Il
cuore oltre l'ostacolo"
Gubbio,
prova di orgoglio. Avvio insipido fino all'espulsione
di Schiaroli ma l'inferiorità numerica scuote
gli uomini di Magi che cominciano a creare gioco
e occasioni. Balistreri segna e colpisce un palo,
poi Essoussi ristabilisce l'equilibrio, ma Ferri
Marini segna il gol vittoria da lui stesso procurato.
Daniele Ferri Marini è felice: "Ero
emozionato sul rigore da ex, il portiere Vadi mi
conosceva: ma io ho tirato forte e angolato. Gol
importante condito da una prestazione importante.
In dieci abbiamo tirato fuori gli artigli. Grande
carattere, lo stesso carattere che ci trasmette
il mister (Magi ndr). E il rigore? C'era".
Gli fa eco il difensore Alex Marco Marini: "Determinante
la voglia e la volontà di vincere. Non abbiamo
mollato fino alla fine. Abbiamo gettato il cuore
oltre l'ostacolo in inferiorità numerica.
Ora il derby: ce lo giocheremo con orgoglio e umiltà".
Tocca al terzino destro Consalvo Cordova: "Partita
equilibrata. Poi l'espulsione ci ha dato la forza
di reagire e il gol di Balistreri ci ha spronato.
Da quel momento in poi è venuta fuori la
nostra forza". L'allenatore Giuseppe Magi
invece spiega: "Una prova di forza e di
grande coraggio. Vittoria importante perchè
abbiamo giocato con il cuore. C'è stata una
reazione forte dopo l'espulsione perchè nell'avvio
di gara eravamo impacciati. Diciamo che c'è
stata la scossa giusta e nella ripresa si è
visto davvero un Gubbio bello. Dobbiamo solo calarsi
nella categoria con umiltà perchè
per costruire ci vuole del tempo mentre per distruggere
ci vuole un attimo. Perchè tanti cambi di
formazione? Mi piace tenere tutti sulla corda: siamo
partiti in ritardo, perciò cerchiamo ancora
la giusta identità. Ora il derby: è
una partita a sè, con tante insidie. Ma noi
confidiamo anche nei nostri tifosi che pure contro
il Sansepolcro sono stati la nostra spinta in più".
Sull'altro fronte il tecnico del Sansepolcro mastica
amaro. Davide Mezzanotti dice: "Risultato
non giusto. Ma onore al Gubbio. Noi abbiamo dominato
nel primo tempo, poi è venuto fuori un Gubbio
arrabbiato con dei calciatori che hanno fatto la
differenza". Intanto abbiamo inserito le
foto di Gubbio e Sansepolcro (18 immagini) che trovate
nel link sotto la foto in homepage e nella sezione
"fotogallery". Foto di Simone Grilli per
studio fotografico Gavirati.
• 11
OTTOBRE 2015 Gubbio
in dieci si scuote: 2-1 al Sansepolcro. Balistreri
poi Essoussi ma ci pensa Ferri Marini
Gubbio
contro il Sansepolcro. Il tecnico Magi cambia modulo,
passa dal 4-3-3 al 4-4-2: di punta il duo Ferri
Marini e Balistreri, sulle ali Ferretti e Minnozzi.
L'allenatore degli ospiti Mezzanotti opta per il
4-4-2 anch'egli. Al 12' ci prova Ferretti con un
tiro da fuori area, para a terra Vadi. Rispondono
poi i bianconeri al 14' con un diagonale dal limite
di Giorni, palla che sorvola di poco sopra la traversa.
Una partita tattica che stenta a decollare. Al 29'
lancio lungo di Croce per Ferri Marini che supera
sullo scatto Cangi, ma Vadi in uscita salva di testa
anticipando l'attaccante rossoblù. Al 39'
colpo di scena: cartellino rosso diretto per Schiaroli
per presunto fallo di reazione su Chiasserini, quindi
Gubbio in dieci uomini. Al 41' Giorni ci prova direttamente
su punizione, para a terra Volpe. Al 42' il Gubbio però
passa in vantaggio: Croce lancia lungo, Ferretti
stoppa sulla destra e rimette in area, Balistreri
è lesto a trovare il varco giusto e con il
destro calcia al volo: palla che si insacca a
fil di palo alla sinistra del portiere. Si va alla
ripresa. Al 5' cross da sinistra di Cordova, Balistreri
si gira bene in area e di testa incorna a rete:
la palla centra il palo. Al 10' lancio di Croce
per Balistreri, assist per Ferretti che calcia in
porta, Vadi in tuffo si salva in angolo. Al 23'
il Sansepolcro pareggia: una punizione dalla sinistra
di Marinelli che pennella in area, Essoussi svetta
da solo praticamente indisturbato e di testa schiaccia a rete: la palla si
insacca a fil di palo alla sinistra del portiere.
Ma c'è subito un altro colpo di scena. Al
26' calcio di rigore per il Gubbio per fallo di
Piccinelli su Ferri Marini in area. Dal dischetto lo stesso Ferri
Marini calcia angolato, la palla che infila rasoterra
a fil di palo. Al 40' Braccalenti entra in area
da sinistra e cerca l'angolino lontano, Volpe vola
e si salva. Così finisce, 2 a 1. Tabellino:
Gubbio - Vivialtotevere Sansepolcro (2-1): Gubbio
(4-4-2): Volpe; Cordova, Marini, Schiaroli, Petti;
Ferretti (43' st D'Aiello), Romano, Croce, Minnozzi
(1' st Tibolla); Ferri Marini (29' st Marianeschi),
Balistreri. (A disp.: Zanin, Conti, Bouhali,
Fondi, Pucci, Cordella). All. Magi. Vivialtotevere
Sansepolcro (4-4-2): Vadi; Piccinelli, Volpi,
Cangi, Giorni; Chiasserini, Innocenti (7' st Mencagli), Beati
(15' st Braccalenti), Marinelli;
Essoussi, Tavernelli C. (19' st Beers). (A disp.: Kikkri, Tersini,
Tavernelli N., Fabianelli, Bianchini, Arcaleni). All. Mezzanotti. Arbitro:
Pascarella di Nocera Inferiore (D'Apice di Castellammare
di Stabia e Battista di Torre del Greco). Reti:
42' pt Balistreri (G), 23' st Essoussi (S), 26'
st Ferri Marini (G) rigore. Espulso: 39' Schiaroli
(G) per fallo di reazione.
Ammoniti: Minnozzi (G), Giorni (S), Innocenti
(S), Cangi (S), Volpe (G). Spettatori: 813
(346 abbonati; 11 di Sansepolcro nel settore ospiti). Risultati:
Settima Giornata - Serie D - Girone E: Città
di Castello - Valdinievole Montecatini 0-1 20'
Ferrari (M) Città di Foligno - Gualdocasacastalda
1-0 25'
Fiordiani (F) Colligiana - Ponsacco 5-2 21'
Tranchitella (C), 25' Andreotti (P), 40' Fall (C),
45' Tranchitella (C), 65' Ferretti (P), 75' Scortecci
(C), 90' Mugnai (C) Ghivizzano Borgoamozzano
- Voluntas Spoleto 3-1 25'
Coresi (S), 50' Pagano (G), 65' Barretta (G), 86'
Russo (G) Gubbio - Vivialtotevere Sansepolcro
2-1 42'
Balistreri (G), 68' Essoussi (S), 71' Ferri Marini
(G) rig. Jolly Montemurlo - Gavorrano 2-0 15'
Pinzauti (J), 83' Molinari (J) Poggibonsi
- Scandicci 0-0 Sangiovannese
- Massese 2-0 50'
Regoli (S), 58' Invernizzi (S) Viareggio -
Pianese 0-0
• 10
OTTOBRE 2015 Con
il Sansepolcro l'incognita modulo: l'ex di turno
è Ferri Marini. Juniores, Gubbio: è
3-0
Tante
incognite per la sfida contro il Vivialtotevere
Sansepolcro. Durante la settimana il tecnico Magi
infatti ha provato due moduli alternativi. In primo
luogo il 3-5-2 con Marini, D'Aiello e Petti difensori,
poi a centrocampo l'asse Conti, Romano, Croce, Tibolla
e Saias, di punta il duo Ferretti e Balistreri.
Poi il 4-2-3-1 con Romano e Croce a centrocampo,
sulla trequarti ai lati Ferretti e Ferri Marini,
Minnozzi al centro a supporto di Balistreri. Ma
ci pare più che ovvio che l'allenatore rossoblù
riproporrà il 4-3-3, a meno che Magi decida
davvero di cambiare assetto tattico. Tuttavia crediamo
che Volpe andrà ancora in porta, finora inamovibile.
In difesa ci sarà il rientro di Conti come
terzino destro, sulla sinistra andrà uno
tra Bouhali e Saias, al centro invece dovrebbe esserci
il duo Marini e D'Aiello. A centrocampo il trio
Romano, Croce e Tibolla. Di punta il tridente Ferretti,
Balistreri e Ferri Marini. Il tecnico degli ospiti
Davide Mezzanotti dovrebbe confermare gli undici
che hanno affrontato domenica scorsa il Ghivizzano
Borgoamozzano, con il modulo 3-4-2-1. Quindi Vadi
in porta. Trio di difensori con Volpi, Cangi, Giorni.
Quartetto di centrocampo basato sull'asse Piccinelli,
Chiasserini, Beati, Marinelli. Poi il duo Tavarnelli
e Innocenti a supporto di Essoussi. L'ex di turno
è Ferri Marini che ha giocato con il Sansepolcro
dal 2008 al 2011 in serie D (prima di approdare
al Perugia) realizzando 27 reti con i biturgensi.
Giovanili. Campionato Juniores. Il Gubbio allenato
da Alessandro Sandreani fa sul serio e si impone
con un risultato rotondo nel derby umbro: batte
la capolista Foligno per 3-0 e va in testa alla
classifica. Le reti sono state realizzate da Cordella
(al quinto gol personale in stagione), Bucci e Branco.
• 09
OTTOBRE 2015 Galano:
"Gubbio il mio trampolino. Era una famiglia.
Con Torrente si giocava a memoria..."
Cristian
Galano. A Bari in serie B con 117 presenze e 21
gol. Ora a Vicenza in serie B dove ha già
segnato due reti in questo avvio di stagione. Ma
a Gubbio c'è stato il suo lancio: 30 presenze
e 5 gol in quella annata di quella fatidica e indimenticabile
cavalcata verso la serie B. Prima domanda. Come
si trova a Vicenza? "Mi sto trovando molto
bene, pure con i compagni. Dopo diversi anni a Bari,
poi andare fuori non è mai facile. A Bari
mi sentivo come adottato. Adesso mister Marino mi
ha voluto a tutti i costi e sono a Vicenza. Oltre
a dei bravi calciatori ho trovato delle brave persone,
mi sono così integrato subito in questo gruppo".
L'obiettivo? "Spero di torgliermi tante
soddisfazioni come a Bari, in quella stagione in
cui feci 13 gol e per un soffio non riuscimmo a
salire in serie A. Spero adesso con il Vicenza di
ripetermi, fare più gol possibili e riportare
questa squadra nella massima serie". Galano
ha come compagno di squadra un certo Raicevic che
in estate era stato seguito dal Gubbio, però
ora è esploso nel Vicenza. Cosa ci può
dire? "Non lo conoscevo, ma mi ha fatto
un'ottima impressione: è un calciatore forte
fisicamente, alto. Pensare che pensava di non fare
parte di questa squadra e ha aspettato l'ultimo
giorno di mercato: poi dopo la cessione di Cocco
e gli hanno detto di rimanere, il mister gli ha
dato fiducia e Raicevic ha fatto vedere di che pasta
è fatto. Per me è proprio forte e
sta crescendo partita dopo partita". Negli
anni passati si è pure parlato di un interessamento
dell'Inter e del Torino nei confronti di Galano.
Cosa c'era di vero? "Dell'Inter non ho saputo
nulla, ma con il Torino invece qualcosa c'è
stato. Ma c'erano altre squadre. Alla fine il Bari
mi ha voluto sempre trattenere, in pratica alla
fine mi sentivo come in gabbia perchè volevo
fare quel salto di qualità, non mi è
stato mai permesso di farlo. Sono una persona sincera
e le cose le dico in faccia". Altre squadre,
quali? "Mi ha cercato Empoli, pure il Cagliari
con Zeman che mi voleva a tutti i costi. Però
il Bari non mi ha fatto andare". In Puglia
Galano veniva denominato il Robben di Bari, ma è
vero? "Sì, è vero. Avevo questo
soprannome. Forse per il mio stile di gioco".
Veniamo al dunque, ovvero quell'anno magico a Gubbio
e la conquista della serie B. Ricordi? "Fu
un'annata indimenticabile per me. Ringrazio mister
Torrente, la società, gli amici compagni:
tutti quanti mi hanno saputo valorizzare e far crescere.
Porterò Gubbio sempre nel mio cuore. Fu un'annata
difficilmente ripetibile. Avevamo una squadra di
grandi uomini, e mi riferisco partendo dal grande
capitano Sandreani. Eravamo veramente una famiglia:
questa è stata la nostra forza. Giocavamo
a memoria in campo grazie a Torrente e facevamo
un ottimo calcio: ma noi eravamo forti e infatti
abbiamo stradominato su tutti. E Gubbio per me è
stato un trampolino di lancio". E il pubblico?
"Mi hanno portato sempre in alto. C'è
stato sempre il loro sostegno". Il gol
più importante a Gubbio? "Forse mi
ricordo meglio un assist gol: una giocata alla Messi
con passaggio a Sandreani e gol al volo del capitano
all'Hellas Verona. Sono uscito in mezzo a quattri
avversari e poi con l'esterno ho servito Sandreani.
Un gol che non dimenticherò mai".
Gente come Gomez o Lamanna ora si trovano in serie
A, non è un caso, giusto? "C'erano
dei grandi valori in quella squadra. Gomez è
un fenomeno. Ma si possono citare anche altri come
Donnarumma, Borghese o Caracciolo ora in B".
Vedere il Gubbio in serie D adesso che effetto fa?
"Dispiace. Dalla serie B scendere così
in basso, è brutto vederlo. Dopo quella annata
lì, pensavo che il Gubbio potesse restarci
di più in serie B. Spero in una pronta risalita".
E nel muro di Gubbiofans.it sono arrivati i saluti
di Cosma Lamanna, padre di Eugenio, ora portiere
del Genoa in serie B. Ha lasciato questo messaggio:
"A distanza di qualche anno, degli indimenticabili
e storici trionfi della nostra mitica squadra (Gubbio),
quando entro nel vostro forum, mi fa venire la pelle
d'oca. Due anni indimenticabili. Siete nei nostri
cuori. Forza Gubbio".
• 08
OTTOBRE 2015 Numeri:
Girone, regna l'equilibrio. Classifica corta, tanti
gol. Il Gubbio in una via di mezzo...
Dopo
sei giornate, un po' di statistica. Un girone molto
equilibrato. Ben 18 compagini racchiuse nella forbice
di 9 punti. Una sola capolista (il sorprendente
Montecatini) a quota 13, ma che è distanziata
di solo due punti da un bel gruppone di squadre
(a quota 11): Jolly Montemutlo, Colligiana, Gavorrano
e Pianese che si trovano in zona playoff ma che
alla fine del torneo non servono a nulla: infatti
servono solo per far impinguare le casse delle società,
ma non valgono per la promozione nella serie superiore.
Solo la prima classificata in serie D può accedere
alla Lega Pro. Tante le squadre raggruppate pure
in fondo alla classifica, per la precisione sei
squadre nel giro di un punto: Voluntas Spoleto,
Ghivizzano, Viareggio, Scandicci e Gualdocasacastalda
a quota 5 punti, poi il fanalino di coda Città
di Foligno a quota 4. Retrocedono in Eccellenza
due squadre dirette, mentre altre due compagini
retrocedono dopo la lotteria dei playout. Il Gubbio
per ora si trova in una via di mezzo: a cinque punti
dalla vetta (perciò facilmente recuperabili),
ma ci sono appena due lunghezze dai playout (e questo
è il dato che fa subito tenere le antenne
belle dritte). Alcuni dati curiosi. Si segnano diversi
gol nel girone. Sono venuti fuori solo cinque partite
a reti bianche (0-0) in sei giornate: pari al 9%.
Il risultato più frequente è stato
il pari per 1-1 e la vittoria casalinga per 2-1:
per entrambi si è verificato in dieci circostanze.
Quattro invece sono stati gli 1-0 casalinghi e solo
2-0 in casa. Il risultato più roboante in
casa si è verificato domenica scorsa in Colligiana-Città
di Castello (4-0). Il risultato più vistoso
in trasferta (e con più gol finora in una
sola partita), si è verificato sempre domenica
scorsa: la netta vittoria del Jolly Montemurlo a
Spoleto per 5-2. Che esiste un grande equilibrio
si denota anche dalle reti fatte: ci sono quattro
squadre con il miglior attacco, ovvero Colligiana,
Gavorrano, Jolly Montemurlo e Sangiovannese a quota
11 reti (una media di 1,80 gol a partita). E lo
Scandicci ha l'attacco meno prolifico: solo 3 reti
segnate. Sono stati segnati in totale 132 gol in
sei giornate, per una media di 2,40 gol a partita.
Ora il capitolo difesa: le migliori sono quelle
del Vivialtotevere Sansepolcro (prossimo avversario
del Gubbio) e del Poggibonsi che hanno incassato
appena 4 reti (una media di 0,67 gol a partita).
Il reparto arretrato più colabrodo è
quello del Gualdocasacastalda: 13 reti subite in
sei gare (una media di 2,17 gol a partita). Le maggiori
vittorie della capolista Valdinievole Montecatini:
4 su sei partite, di cui 3 su altrettante gare in
trasferta, per una perfetta media inglese (è
a zero). Nessuna squadra è imbattuta e tutte
le squadre per almeno una volta hanno vinto in questo
girone. Insomma, l'equilibrio regna sovrano. In
attesa che le squadre che hanno più valori
si sblocchino. Ma soprattutto ci attendiamo che
si sblocchi il Gubbio. Finora 7 gol fatti e 9 subiti
in sei partite, media inglese di -4. Nota dolente:
tre sconfitte su tre in trasferta.
• 07
OTTOBRE 2015 L'editoriale.
Partenza lenta, ci si meraviglia? Squadra costruita
tardi, pure fuori condizione
Un
Gubbio già sotto accusa. E a quanto pare,
un allenatore è già sotto accusa.
Troppo facile, troppo comodo, troppo semplicistico,
molto banale e molto sbrigativo. Quando invece i
problemi nascono a monte. Non nascondiamoci dietro
ad un dito perchè noi lo avevamo scritto in
tempi non sospetti. E lo ribadiamo: nel calcio non
si inventa nulla. Dicevamo: la squadra andava costruita
ad inizio luglio. Cioè si doveva costruire
subito una squadra molto competitiva per la serie
D e poi, nel caso in cui ci fosse stato un ripescaggio
in Lega Pro, si potevamo fare quattro o cinque innesti
mirati. Come del resto ha fatto l'Arezzo nella passata
stagione che, ricordiamo bene, fu ripescato il 10
settembre 2014. Poi è naturale e logico che
le ciambelle non vengono con il buco. Squadra costruita
in fretta e furia, pure con poca tranquillità.
Preparazione iniziata tardi con dei calciatori fuori
condizione fisica. Innesti importanti solo in fase
di chiusura di mercato. Come è possibile
che adesso la squadra in un battibaleno possa andare
a pieno regime? Impossibile. La bacchetta magica
non ce l'ha nessuno, tanto meno il trainer Magi.
E allora? In questa situazione ci vuole equilibrio.
Molto equilibrio. Chi pensava, in maniera molto
banale e scontato, che in serie D si vince facile,
si sbagliava di grosso. Purtroppo tutti i mali arrivano
da quella data disgraziata del 30 maggio,
il giorno della retrocessione. Noi abbiamo creduto,
con tutta sincerità, che la retrocessione
avrebbe portato un esame di coscienza in tutto l'ambiente
e proprio da certi errori si doveva ripartire per
non commetterli più. In questo caso ci siamo
illusi noi, perchè questo non è avvenuto.
Non c'è quell'umiltà essenziale per
capire che nel calcio niente è scontato.
Le parole, nell'intervista rilasciata da Massimo
Morgia nel nostro portale web, fanno molto riflettere:
"Per vincere ci vuole unità di intenti
e gruppo compatto. Ma soprattutto sei obbligato
a giocare a fare giocare gente con la carta di identità.
Di solito, chi ha i giovani più bravi, vince.
Ho vinto a Pistoia e poi a Siena ho vinto di nuovo
portando con me calciatori che la pensavano come
me". E allora, partendo proprio da questa
riflessione, facciamo un'analisi approfondita. Sei
calciatori li ha portati il tecnico Magi dove ha
vinto il campionato con la Maceratese. Ecco i nomi:
Croce, Marini, Romano, Ferri Marini, Cordova e Petti.
Poi altri calciatori che dovrebbero fare la differenza:
D'Aiello, Balistreri e Ferretti, ma ancora non sono
in condizioni ottimali. Di conseguenza, insieme
ai vari Marianeschi e Fondi, un gruppo di giovani
che non hanno esperienza in questa categoria. E
qui nasce il nocciolo della questione: i giovani
hanno bisogno di tempo e bisogna lavorarci sopra
perchè raggiungano delle prestazioni costanti
e ottimali. Ma siccome c'è l'obbligo dei
regolamenti, devono essere schierati per forza.
Quindi? Non si può certo pretendere la luna
da subito dai vari Pucci, Cioffi, Conti o dallo
Schiaroli di turno. Più che altro si deve
fare un altro esame di coscienza. Una società
di provincia per sopravvivere deve tornare a scoprire dei talenti.
In passato si erano fatti dei grandi affari: Bochu
e Rizzo fruttarono diversi soldi nelle casse del
Gubbio finiti alla Fiorentina, oppure i vari Marotta
o Borghese poi venduti a Lucchese e Bari. Spesso
si prendono calciatori a scatola chiusa. No. Se
si vuole fare calcio i calciatori
vanno visionati e monitorati.
Altre news. Grazie all'addetto stampa Alberto Scarsi,
il video di Montecatini-Gubbio.
• 06
OTTOBRE 2015 Morgia:
"Vincere la D? Il torneo più difficile
che esista. Ho visto un Gubbio lento e nervoso"
Intervista
con l'allenatore Massimo Morgia. Nelle ultime due
stagioni ha vinto due campionati di fila di serie
D, prima con la Pistoiese (2014) e poi con la Robur
Siena (2015). Ora è senza squadra, ma era
presente sugli spalti di Montecatini per vedere
la sfida tra il Gubbio e i locali biancocelesti
che ora a sorpresa si trovano in testa la classifica.
Che idea si è fatto di questa partita? "Il
Montecatini più volte l'ho visto a giocare
e mi ha fatto un'ottima impressione. Gioca sulle
ali dell'entusiasmo, con un gruppo che proviene
da una promozione (dall'Eccellenza ndr), ma c'è
pure
della qualità: ci sono dei calciatori importanti
per la categoria come Santini e Caciagli. Questo
conferma quello che ho sempre pensato: le squadre
che vincono poi si portano dietro questa scia positiva
che se ben gestita può riservare poi delle
belle sorprese. Mentre il Gubbio è la prima
volta che lo vedo: a mio avviso ha pagato il fatto
che ha trovato un'avversaria più sbarazzina,
d'altronde ho visto una squadra rossoblù
un po' nervosa, più bloccata e piena di paure. Sicuramente le aspettative sono
alte a Gubbio, tutto l'opposto a dire il vero di
Montecatini". Infatti il Gubbio vuole una
pronta risalita dopo un'estate calda: "Appunto,
il Gubbio pensava di tornare nella categoria superiore.
Il fattore psicologico e mentale è fondamentale
in tutti gli ambiti". Lei come allenatore
ha vinto di recente due campionati in serie D, pertanto
dal lato della sua esperienza, cosa serve per raggiungere
questo obiettivo? "Serve una grande unità
di intenti. Ci deve essere sempre un gruppo compatto,
coeso, tutti devono ragionare verso la stessa direzione.
Da parte mia ho avuto la fortuna a Pistoia di plasmare
prima il gruppo andando ai playoff (2013 ndr) e
sulle basi di quell'entusiasmo ho costruito la squadra
l'anno dopo con la conferma di diversi calciatori,
inserendo poi degli elementi che ritenevo giusti
sotto l'aspetto mentale e tecnico: con la continuità
del lavoro ci ha portato a vincere un campionato
(2014 ndr). L'anno dopo in parte si è ripetuta
Siena: sette elementi mi hanno seguito, tutto il
mio staff idem, tutte persone che ragionavamo alla
stessa maniera". Adesso tuttavia il Gubbio
ha dei nomi importanti per la categoria, lei che
ne pensa, potrebbe venire fuori? "Ho visto
diverse squadre, finora mi è sembrato un
campionato equilibrato. Può essere accessibile
a tutti, quindi può essere accessibile anche
al Gubbio dove c'è una piazza che vuole tornare
nella categoria superiore". In base a quanto
ha visto, c'è una sua favorita? "Non
le ho viste tutte, quindi non mi posso esprimere.
Credo che vincerà la squadra che saprà
gestire meglio le difficoltà". Anche
perchè non è così semplice
vincere un campionato di serie D, giusto? "Credo
che sia il campionato più difficile che esista.
Per un semplice motivo: sei condizionato e obbligato
a fare giocare gente guardando la carta di identità.
Far coesistere una vittoria di campionato con degli
obblighi di scelte, non è semplice. Chi vince
il campionato di solito riesce ad avere i giovani
più bravi. Ma è più facile
in piazze dove c'è poca pressione, meno dove
c'è tanta pressione". Al momento
Morgia è a spasso, sta cercando la chiamata
giusta? "Di chiamate ne ho avute già
abbastanza. Mi chiamano perchè vogliono vincere
i campionati. Ma io non ho questa presunzione. Quando
ho vinto dei campionati è perchè ho
potuto fare quello che avevo in testa e mi hanno
lasciato fare. A Pistoia e a Siena mi trovavo dentro
un progetto, non ero un allenatore che serviva per
vincere e basta. Le indicazioni devono venire da
me e non da altri". Girone. Si possono
vedere tutti i highlights delle partite.
• 04
OTTOBRE 2015 Magi:
"Ora guardarci in faccia". Notari:
"Gubbio brutto". Maneschi: "Vittoria
con una grande"
Gubbio,
altra trasferta amara. Terza trasferta e terza sconfitta.
Fuori casa la formazione rossoblù non riesce
proprio a carburare. Primo tempo avaro di emozioni
a Montecatini. Succede tutto nella ripresa con i
due fendenti di Santini e Gelli, poi Balistreri
fallisce l'occasione dagli undici metri. Una giornata
proprio no e il Gubbio fatica a decollare in questo
campionato di serie D. Allarga le braccia a fine
gara il tecnico dei rossoblù Giuseppe Magi:
"Niente da dire, abbiamo perso meritatamente".
Niente scuse, quindi. L'allenatore degli eugubini
non digerisce questa sconfitta: "Abbiamo
fatto fatica. Siamo stati poco propositivi. La squadra
non ha girato e mi prendo tutte le mie responsabilità.
Adesso bisogna guardarci in faccia e lavorare. Per
ora non dimostriamo di essere una grande squadra.
Siamo in cerca di una identità. In casa veniamo
spronati dal pubblico, fuori casa invece c'è
tensione. Di sicuro un passo indietro rispetto alle prestazioni precedenti. Montecatini veloce
e organizzato,
noi invece lenti e pure impacciati. Per non parlare
dei gol presi dove ci siamo fatti trovare impreparati.
Bisogna essere realisti: non è
questa la situazione che ci aspettavamo e che volevamo".
Magi tra le righe parla anche di una certa presunzione:
"Bisogna pensare che si può perdere
con chiunque e bisogna calarsi in questa situazione.
Si dice: bisogna vincere. Certo, ma per vincere
ci vuole la testa sulle spalle". É inevitabile
che l'umore è sotto i tacchi. Un solo punto racimolato
nelle ultime tre gare, un bottino molto esiguo.
Sull'altra sponda invece, il tecnico dei biancocelesti
Giovanni Maneschi, che guida la matricola del Valdinievole
Montecatini, si gode il primato. Dice: "Devo
fare i complimenti ai ragazzi. Noi abbiamo ottenuto
una vittoria contro una grande squadra. Forse siamo
stati fortunati sul primo gol, ma poi c'è
stato il raddoppio e quindi credo che alla fine
la vittoria sia meritata. Tuttavia credo che il
Gubbio verrà fuori in tutti i modi". La
società eugubina intanto fa sapere (tramite
il presidente Notari su Trg Network) che è
stata indetta una riunione straordinaria lunedì
sera con staff tecnico e calciatori per fare il punto della situazione. Notari
ha detto: "Ma voglio
capire cosa sta succedendo. Ho visto un Gubbio brutto". Intanto abbiamo inserito le foto di Montecatini
e Gubbio (12 immagini) che trovate nella link sotto
la foto in homepage e nella sezione "fotogallery"
del sito. Si ringrazia per le interviste,
la collaborazione di Alberto Scarsi e l'ausilio
di Luca Pollastrini di Montecatini. Foto di Alberto
Scarsi e di Maria Angela Ciucci. Tutto il reportage
fotografico si potrà vedere sul sito web
www.clickmanie.it.
• 04
OTTOBRE 2015 Gubbio,
brutto ko a Montecatini (2-0). Uno-due Santini e
Gelli, Balistreri fallisce un penalty
Gubbio
a Montecatini. Il trainer Magi schiera il consueto
4-3-3 ma con alcune sorprese. Romano non è
nemmeno in panchina, così gioca Marianeschi
a centrocampo con Croce e Tibolla. Mentre di punta
viene schierato il giovane Pucci, classe 1997. Ferri
Marini va in panchina dove siedono pure due baby
come Cioffi (classe '98) e Maggioli ('99) per la
prima volta. Il tecnico locale Maneschi invece schiera
il 4-3-1-2 e la stessa formazione vittoriosa a Foligno.
La prima vera occasione degna di nota arriva al
17': Vettori va via sulla destra e crossa in area
ospite dal fondo, colpo di testa di Santini, però
il portiere Volpe riesce a sbrogliare la matassa;
sulla ribattuta ci prova Caciagli da fuori area
con un tiro secco che esce di poco a lato. Al 21'
Santini serve in posizione favorevole Di Vito, ma
l'occasione non porta esiti positivi: palla che
finisce sul fondo. Al 33' invece Santini si procura
una punizione pericolosa al limite: Caciagli tira
direttamente in porta di destro con una conclusione
insidiosa che costringe Volpe a volare per salvarsi
in angolo. Ripresa. In avvio punizione di Michelotti
calciata in porta, Volpe in tuffo, para. Al 12'
esce Pucci e fa il suo esordio in rossoblù
il baby Cioffi. Al 20' però il Montecatini
passa in vantaggio: Caciagli pennella in avanti,
assist pregevole di Giordani per Santini che calcia
al volo dal limite di esterno sinistro: palla che si insacca a fil di palo,
rasoterra.
Al 30' altra doccia gelata perchè arriva
il raddoppio dei locali: Santini serve Gelli che
si fa trenta metri palla al piede e poi scocca il
tiro vincente di sinistro con la sfera che si insacca nell'angolino.
Al 32' occasione per il Gubbio perchè c'è
un calcio di rigore per fallo di Vettori che stende
Balistreri:
lo stesso centravanti rossoblù si porta sul
dischetto ma fallisce perchè Giusti riesce
ad intercettare la sfera, in tuffo. Al 43' Santini cerca il
tris con un tiro da fuori area, Volpe si salva in
volo plastico. Di nuovo una trasferta molto amara:
tre sconfitte su tre, sempre in terra toscana. Giovanili: la Juniores allenata
da Sandreani si impone per 3-1 a Grosseto con una
tripletta di Cordella (45', 47' e 50'). E Cordella è andato a segno anche nel precedente
incontro vittorioso contro la Sangiovannese (1-0).
Ora Gubbio al secondo posto con 7 punti. Tabellino:
Valdinievole Montecatini - Gubbio (2-0): V.
Montecatini (4-3-1-2): Giusti; Vettori, Giordani,
Mazzanti, Gialdini; Di Vito (38' st Santeramo), Caciagli, Michelotti;
Gelli (48' st Agostiniani); Ferrari (41' st Pecchioli), Santini. (A disp.: Scagliarini,
Orsatti, Tafi, Chiaramonti, Rinaldi, Del Sorbo). All. Maneschi. Gubbio
(4-3-3): Volpe; Cordova, D'Aiello, Marini, Petti
(25' st Ferri Marini);
Tibolla (25' st Minnozzi), Croce, Marianeschi; Ferretti, Balistreri,
Pucci (12' st Cioffi). (A disp.: Zanin, Schiaroli, Maggioli,
Bouhali, Bortolussi, Fondi). All. Magi. Arbitro: Di
Marco di Ciampino (Caggiano e Sorace di Reggio Emilia). Reti:
20' st Santini (M), 30' st Gelli (M). Ammoniti:
Michelotti (M), Gialdini (M), Croce (G), Tibolla
(G), Mazzanti (M), Vettori (M), Pecchioli (M). Risultati:
Sesta Giornata - Serie D - Girone E: Colligiana
- Città di Castello 4-0 15'
Fall (Co); 31' Fall (Co), 56' Bandini (Co), 62'
Tranchitella (Co) Gavorrano - Città
di Foligno 2-1 6'
Lombardi (G), 71' Napolano (F), 76' Martinozzi (G) Gualdo
Casacastalda - Poggibonsi 1-1 5'
Antonioni (G), 94' Checchi (P) Massese - Scandicci
0-0 Pianese
- Sangiovannese 0-3 43'
Regoli (S), 45' Vezzi (S), 85' Nocentini (S) Ponsacco
- Viareggio 1-0 70'
Bortoletti (P) Valdinievole Montecatini -
Gubbio 2-0 65'
Santini (M), 75' Gelli (M) Vivialtotevere
Sansepolcro - Ghivizzano Borgoamozzano 1-1 74'
Pagano (G), 85' Essousi (S) Voluntas Spoleto
- Jolly Montemurlo 2-5 30'
Gherlandoni (J), 40' Danucci (J), 49' Improta (J),
55' Romano (S) rig., 60' Fondi (S), 80' Pinzauti
(J), 92' Pinzauti (J)
• 03
OTTOBRE 2015 Magi,
alle prese con dei dubbi e con la calcolatrice in
mano. Il regolamento è categorico
Gubbio,
domenica a Montecatini nella terza trasferta stagionale.
Rossoblù ancora a secco di punti fuori dalle
mura amiche. Il Montecatini curiosamente in casa
è avaro di vittorie: un pareggio e poi una
sconfitta con zero reti fatte e quattro subite (0-0
con lo Scandicci e 0-4 con il Poggibonsi). Mentre
i biancocelesti fuori casa hanno ottenuto tre vittorie
su tre partite (con il Ghivizzano, Sangiovannese
e per ultima a Foligno). Pensare che il Montecatini
fino al 2010 si trovava in Seconda Categoria toscana
e l'anno scorso ha vinto il campionato di Eccellenza
toscana del girone B, tornando dopo 37 anni in serie
D. Dal canto suo il Gubbio deve fare a meno del
terzino Conti, squalificato per un turno. Il tecnico
Magi è costretto a fare la formazione con
la calcolatrice. Nella Lega Nazionale Dilettanti
il regolamento è categorico: si devono schierare
quattro under dal primo minuto, ovvero un elemento
del 1995, due del 1996 e uno che è nato nell'anno
1997 (o anno superiore). Tutto ciò vale anche
per i vari cambi durante il corso della gara. Ora
si spiega perchè certe scelte sono obbligate.
Un grattacapo in più per il trainer rossoblù
che deve fare i conti con i limiti di età,
oltre che guardare la tattica da affrontare. Tenendo
conto di questi conti (scusate il gioco di parole),
il tecnico Magi potrebbe schierare di nuovo il 4-3-3.
Ovvero Volpe tra i pali. Difesa a quattro sull'asse
Cordova, D'Aiello (o Marini), Schiaroli e Petti.
Poi a centrocampo il trio Romano, Croce e quindi
Tibolla. Di punta il trio Ferretti, Balistreri e
Ferri Marini. Ma non è escluso che possa
essere integrato un altro calciatore di esperienza
a centrocampo al fianco dei già rodati Romano
e Croce, ovvero Marianeschi che ha proprio ben figurato
nel match di Coppa a Città Castello. In tal
caso potrebbe giocare nel tridente d'attacco il
giovane Minnozzi, con il sacrificato di turno che
potrebbe essere uno tra Ferretti e Ferri Marini.
In poche parole i dubbi non mancano. Tanti nodi
che saranno sciolti solo all'ultimo momento. Dirige
l'incontro l'arbitro Davide Di Marco di Ciampino,
che sarà coadiuvato dagli assistenti Adriano
Caggiano e Daniele Sorace di Reggio Emilia.
• 02
OTTOBRE 2015 Pollastrini:
"Gubbio favorita: sta stretta la D. Il Montecatini?
Fieno in cascina, stile Sassuolo"
Domenica
il Gubbio giocherà a Montecatini (famosa
per le terme) contro la squadra toscana che è
denominata Valdinievole Montecatini, fresca di promozione
in serie D, categoria ottenuta dopo 37 anni (l'ultima
apparizione risaliva al campionato 1977-1978). Presentiamo
questa sfida con il team manager (in passato anche
direttore sportivo) del Montecatini, Ennio Pollastrini.
Quale obiettivo vi siete preposti per questo campionato?
"Possibilmente vogliamo mantenere la categoria.
Meglio ancora senza quella lotteria dei playout".
In questo campionato finora quale avversaria vi
ha impressionato di più? "Andando
a guardare il risultato finale, il Poggibonsi. Ma
credo che il Foligno ha una squadra che possiede
dei nomi importanti e quindi prima o poi verrà
fuori". Sì, ma domenica scorsa la
vostra squadra a Foligno ha dominato vincendo con
merito per 2-0, non è così? "Sì,
è vero". Quindi è stato poco
bravo il Foligno oppure è stato molto bravo
il Montecatini? "É stato bravo il
Montecatini e probabilmente il Foligno con il cambio
dell'allenatore in settimana non ha assimilato delle
idee che vanno assimilate con il tempo".
Ma in questo campionato, che differenza avete trovato
rispetto all'Eccellenza della passata stagione?
"Abbiamo incontrato avversarie che da una
vita sono in serie D, pure ex Lega Pro. Abbiamo
visto una grande organizzazione, pure dei nomi importanti
nei ruoli tecnici e dei calciatori importanti nelle
rose". A questo punto, ora il Gubbio cosa
deve temere del Montecatini? "Il Gubbio,
a detta del nostro mister (Giovanni Maneschi ndr),
è la squadra favorita dal 27 luglio, ovvero
da quando noi abbiamo iniziato la preparazione.
Noi restiamo di questa idea. Crediamo che il Gubbio
prima o poi verrà fuori: squadra che sta
stretta la serie D, con giocatori e allenatore che
hanno vinto proprio il campionato di serie D nella
passata stagione e poi ci sono altri elementi che
in precedenza avevano giocato in Lega Pro. Di sicuro
è la grande favorita del girone".
Bene, per voi il Gubbio è la favorita numero.
Ma oltre al Gubbio? "Penso Massese e Poggibonsi:
alla fine possono recitare un ruolo importante.
Anche se guardando la rosa sorprende la posizione
del Jolly Montemurlo che ancora non ha ingranato
al 100%". Mentre il Montecatini può
diventare una mina vagante? "Assolutamente
no. Tanto fieno in cascina, cioè stile Sassuolo,
per evitare i playout". Piccola curiosità
sul Valdinievole Montecatini. In squadra è
presente l'esperto Caciagli (centrocampista, classe
'86), vecchia conoscenza del Gubbio: è stato
avversario ai tempi della C2 con la maglia del Cuoiopelli
Cappiano, Poggibonsi e in C1 con la maglia del Bassano
dal 2005 al 2011. Poi ci sono altri calciatori ex
Lega Pro come il centrocampista avanzato Santini
(l'anno scorso alla Lucchese) e l'attaccante Gelli
che può fungere anche da trequartista (nella
passata stagione alla Tuttocuoio). Nell'ultima gara
disputata in campionato il Montecatini ha sbancato
il campo del Foligno per 2-0 con le reti di Santini
(su rigore) e dell'italo-argentino Franco Ferrari,
classe 1995, nato a Rosario (in Argentina). Contro
il Foligno l'allenatore dei biancocelesti Giovanni
Maneschi ha schierato il modulo 4-3-1-2. Gelli trequartista
a supporto di Santini e Ferrari. Caciagli è
stato impiegato come playmaker a centrocampo, ai
lati Gialdini e Di Vito. Difesa a quattro sull'asse
Vettori, Giordani, Mazzanti e Michelotti. In porta
Giusti. Adesso il Montecatini è al secondo
posto, con 10 punti.
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