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• 31
OTTOBRE 2014 Acori:
"Abbiamo giocato con raziocinio. Restiamo
umili". Marchionni: "La squadra
è forte..."
Gubbio
che stende la capolista Reggiana contro tre gol.
Una Reggiana che fino a questa partita ne aveva
subiti tre di gol, ma in dieci gare. In casa rossoblù
si festeggia, ma il tecnico predica calma e gesso.
Infatti Leonardo Acori spiega: "Ottima partita.
Ma soprattutto siamo stati ben coperti e siamo stati
bravi a ripartire. Abbiamo giocato con raziocinio.
Adesso stiamo meglio in campo e la squadra è
più corta. Però ora serve la massima
umiltà: non abbiamo fatto niente e dobbiamo
lavorare sodo. Galuppo dal primo minuto? É
un calciatore esperto e ci serviva serenità
nel reparto arretrato. E poi Marchionni? Tecnicamente
è veramente bravo. Ma più che altro
vorrei fare una considerazione. Prima si diceva
che facevamo pochi tiri in porta. Ora abbiamo fatto
cinque gol in due partite alle prime della classe.
Dico sempre: ci vuole pazienza, soprattutto con
i giovani". Parla Lorenzo Marchionni: "Il
rigore l'ho cercato ma Andreoni mi ha toccato. Unico
neo: dobbiamo saper gestire meglio il risultato
dopo il vantaggio perchè credo che possiamo
fare bene. Anzi, dico: la squadra è forte
e perciò possiamo vincere con chiunque".
Tocca all'altro centrocampista Simone Guerri: "La
squadra ha trovato un certo equilibrio, ma non bisogna
esaltarci. Però ce la possiamo giocare con
tutti. Dobbiamo crescere a livello mentale e in
casa dobbiamo ripetere certe prestazioni. Ma soprattutto
ho detto ai ragazzi più giovani: giochiamo
per divertirsi e avere coraggio. Nella ripresa infatti
si è vista la maturità della nostra
squadra. Ma voglio fare i complimenti a Iannarilli:
ha tenuto la gara a galla". Non è
soddisfatto invece il tecnico dei granata Alberto
Colombo: "Lo scherzetto lo abbiamo fatto
da soli. Abbiamo pagato a caro prezzo tre nostri
errori. Inoltre il portiere Iannarilli è
stato decisivo. Nel primo tempo abbiamo messo in
grande difficoltà il Gubbio mentre nella
ripresa abbiamo giocato ad intermittenza. Merito
del Gubbio che si è dimostrata squadra tenace
e non ha rubato nulla". Mentre l'attaccante
della Reggiana, Luca Tremolada, dice: "Una
partita strana. Bene noi nel primo tempo dove Iannarilli
ha fatto i miracoli. Sui gol presi poi abbiamo dormito.
Un contatto nel mercato con il Gubbio? Qualcosa
c'è stato quando il Gubbio era in serie B,
ma poi andai a Pisa". Intanto abbiamo inserito
le foto di Gubbio e Reggiana (18 immagini): si
trovano nel link in homepage, e nella
sezione "fotogallery". Foto di Simone
Grilli.
• 31
OTTOBRE 2014 Gubbio,
3-1 alla capolista Reggiana. Segnano Mancosu, Regolanti
e poi Loviso su rigore
Il
Gubbio contro la capolista Reggiana di venerdì
sera con inizio alle ore 19:30. Dal primo minuto
gioca Galuppo al centro della difesa al fianco di
Lasicki. Il tecnico Acori schiera di nuovo il 4-1-4-1
in fase di non possesso, come è avvenuto
ad Ascoli Piceno. Primo tiro al 7' di Mancosu da
fuori area, ma la palla è telefonata, para
a terra Messina. Risponde (8') Bruccini con un tiro
di destro dal limite e il suo diagonale termina
a lato di poco. Al 12' pericolo: tiro improvviso
dal limite di Andreoni di sinistro, para con i pugni
Iannarilli; sulla respinta stavolta calcia Angiulli
in area ma il suo sinistro termina a lato. Al 14'
grande punizione di Bruccini dal limite: tiro di
sinistro che sorvola la barriera, indirizzato verso
il sette e Iannarilli vola in tuffo per deviare
la sfera in corner. Al 20' D'Anna salva in scivolata
su Sinigaglia a pochi passi dalla porta, con la
porta sguarnita. Al 30' il Gubbio passa in vantaggio
con una pregevole azione in velocità: triangolazione
Guerri verso Marchionni al limite che lancia Mancosu
in area, tiro di destro ad anticipare Messina in
uscita e palla in rete. Al 34' sventola su punizione
di Bruccini calciata dal limite, vola Iannarilli
e in maniera strepitosa devia in corner. Al 36'
ecco il pari della Reggiana: gran tiro di sinistro
al volo di Tremolada dal limite, la palla si insacca
a fil di palo, radente. Al 42' il Gubbio torna in
vantaggio: lancio lungo di Casiraghi, Regolanti
scatta sul filo del fuorigioco e di sinistro fa
partire un diagonale calibrato con la palla che
si insacca radente in rete. Al 47' del primo tempo
ci pensa ancora un grande Iannarilli a salvare la
sua porta quando toglie le ragnatele dal sette,
su gran tiro di punizione di Tremolada. Si va alla
ripresa. Al 52' cross in area di Mignanelli, Bruccini
di testa sfiora il palo. Al 59' tiro a girare dal
limite di Angiulli con la palla che va verso l'incrocio,
Iannarilli si supera e devia la palla in corner.
Al 74' calcio di rigore per il Gubbio per fallo
in area su Marchionni di Andreoni: Loviso calcia
preciso dagli undici metri, la palla si insacca
nell'angolino a pelo d'erba. Tabellino:
Gubbio - Reggiana (3-1): Gubbio
(4-1-4-1): Iannarilli; D'Anna, Galuppo, Lasicki,
Caldore; Loviso; Mancosu, Guerri, Casiraghi (79'
Castelletto), Marchionni (84' Vettraino);
Regolanti (72' Cais). (A disp.: Citti, Rosato, Domini, Esposito). All. Acori. Reggiana
(4-3-1-2): Messina; Andreoni, Spanò, Sabotic,
Mignanelli; Bruccini, Parola, Angiulli (66' Siega); Tremolada
(78' Alessi);
Ruopolo (17' Brunori), Sinigaglia. (A disp.: Voltolini,
De Giosa, Palumbo, Maltese). All. Colombo. Reti:
30' Mancosu (G), 37' Tremolada (R), 42' Regolanti
(G), 74' Loviso (G) rigore. Arbitro:
Ciufelli di Campobasso (Monetta di Salerno e Margani
di Barletta). Ammoniti: D'Anna, Lasicki
e Casiraghi (G); Parola, Sabotic e Mignanelli (R). Spettatori: 1070 (di cui 721 abbonati); 34
di Reggio
Emilia nel settore ospiti.
• 30
OTTOBRE 2014 Contro
la Reggiana di venerdì sera. Da scegliere
il 4-1-4-1 o il 4-3-3. La lista dei convocati
Si
gioca di venerdì e in notturna, ma in un
orario inedito: alle ore 19:30. E giunge a Gubbio
la capolista Reggiana. La formazione granata finora
ha segnato poche reti (solo 8), ma possiede una
difesa molto ermetica (solamente 3 reti subite).
Fuori casa ha ottenuto una vittoria, tre pareggi
ed una sola sconfitta (a Forlì per 1-0 alla
prima giornata). Ma il dato più curioso è
che in trasferta ha segnato solo una rete (il
gol vittoria a Santarcangelo) e ne ha subite altrettanto:
ovvero solo un gol (quello appunto con il Forlì).
Una Reggiana che gioca con il 4-3-1-2, ma che con
ogni probabilità in questa partita tornerà ad
adottare il 4-3-3. Pertanto è previsto Messina
in porta (al posto dello squalificato Feola). Un
quartetto difensivo composto da Andreoni, Spanò,
Sabotic e Mignanelli. A centrocampo il trio Bruccini,
Parola (o Maltese) e Angiulli. In attacco se ci
sarà il trequartista proprio Siega fungerà
da rifinitore a supporto di Ruopolo e Sinigaglia.
Se invece ci sarà un tridente vero e proprio,
spazio allora a Tremolada, Ruopolo e Siega. L'allenatore
è Alberto Colombo. In casa Gubbio invece,
giovedì, l'allenamento di rifinitura, si
è svolto a porte chiuse di pomeriggio. Tuttavia non ci dovrebbero
essere grandi cambiamenti rispetto alla gara di
Ascoli. Quindi potrebbe essere rispolverato il 4-1-4-1.
Iannarilli in porta. Quartetto difensivo
con D'Anna, Rosato, Lasicki e Caldore. Loviso da
schermo davanti alla difesa. A centrocampo la linea
Mancosu, Guerri (o Esposito), Casiraghi e Marchionni.
Come centravanti c'è Regolanti, anche se
in settimana aveva avuto un problema al ginocchio.
Se invece gioca Vettraino (al posto di Marchionni),
si rivedrà un 4-3-3. Ma non è escluso
che Acori poi metta in campo qualche sorpresa. Per
la gara sono stati convocati 20 calciatori: Cais,
Bentoglio, Caldore, Casiraghi, Castelletto, Citti,
D'Anna, Domini, Esposito, Galuppo, Guerri, Iannarilli,
Lasicki, Loviso, Luparini, Mancosu, Marchionni,
Regolanti, Rosato e Vettraino. Arbitra l'incontro
il signor Giuseppe Ciufelli di Campobasso. Sarà
coadiuvato dagli assistenti di linea Giuseppe Monetta
di Salerno e Damiano Margani di Barletta.
• 30
OTTOBRE 2014 Ercoli:
"La piazza merita una classifica migliore.
Confido in Acori. E con l'avvento di Notari..."
Era
il 17 settembre 2006. Si gioca Gubbio contro Reggiana
con Cuttone in panchina. E la squadra rossoblù
riesce nell'impresa di battere il più quotato
avversario per 4-2. Barbieri e Stefani (i gol ospiti),
mentre per gli eugubini vanno a segno Ercoli, Marchi,
Campo e Balestri. Ricordiamo ora quella sfida proprio
con l'eugubino Angelo Ercoli che attualmente gioca
nel Matelica. Dice: "Come non ricordarsi
quella sfida. Fu una partita molto bella. Eravamo
molto carichi perchè giocavamo contro una
squadra blasonata. Quel giorno sono stato anche
baciato dalla fortuna perchè ho trovato il
guizzo giusto di testa e sono riuscito a segnare.
Provai tanta gioia, infatti anche l'esultanza era
stata esagerata". In quella partita segnò
anche Ettore Marchi, ora in B con la Pro Vercelli:
"Ma già all'epoca Marchi aveva dimostrato
che aveva le caratteristiche per emergere. Infatti
lo sta dimostrando pure ora. Mi ricordo che anche
lui fece un gran gol. Fu una partita perfetta".
Quel Gubbio era partito molto bene, poi invece
ebbe qualche difficoltà. Forse si poteva fare di
più in quella stagione? "Sì,
eravamo partiti a mille. Ad un certo punto eravamo pure
primi in classifica. Poi tanti fattori, tra cui
gli infortuni, condizionarono quella annata. Purtroppo
basta poco per fare saltare gli equilibri".
Da eugubino, segue sempre il Gubbio, giusto? "Beh,
credo proprio di sì". Che pensa
del Gubbio attuale? "É una squadra
giovane che ha voglia di emergere. C'è un
grande allenatore come Acori. D'altronde io ho avuto
la fortuna di averci lavorato da vicino nel periodo
estivo quando ero a Gubbio, dopo che si era vinto
il campionato di Interregionale. Notai che il mister
era bravo e aveva una grande voglia di fare bene.
Pertanto confido molto in Acori". Ebbene,
venerdi sera c'è Gubbio-Reggiana. Che partita
prevede? "Credo che il Gubbio deve trovare
la tranquillità giusta e la giusta voglia
per farsi valere. Per adesso questa squadra ha pagato
un po' l'inesperienza. Speriamo che esca fuori dalla
bassa classifica perchè questa piazza merita
un'altra classifica. Io vorrei sempre che il Gubbio
sia il più in alto possibile perchè
la piazza lo chiede, i tifosi lo seguono sempre
e tutta la settimana parlano del Gubbio. Vivo in questa città, quindi
questa cosa la sento.
E speriamo che con l'avvento di Notari si faccia
davvero qualcosa in più". L'ex:
Giorgio Roselli va al Cosenza. Il tecnico umbro
sostituisce Roberto Cappellacci. Mercato. L'Aquila
ha tesserato il centrocampista Edoardo Pacini ('91): la
scorsa stagione si trovava al Teramo.
• 29
OTTOBRE 2014 La
storia. Dall'incubo, al ritorno al calcio. Anthony
Iannarilli ora fa la differenza in porta...
Era
febbraio 2013. Si gioca a Lucca la partita Borgo
a Buggiano e Salernitana. Gara che terminò
0-0, valevole per il campionato di Seconda Divisione.
A difendere la porta granata c'era proprio Anthony
Iannarilli, ora estremo difensore dei rossoblù.
Durante la partita, dopo uno scontro di gioco, lo
stesso Iannarilli viene colpito e viene portato
via in barella. E il calciatore fu operato d'urgenza
poi proprio a Pistoia, dove gli fu asportata la
milza. Vedi notizia dell'epoca.
Un brutto incidente che avrebbe compromesso la carriera
di qualsiasi calciatore. Invece il portiere di Alatri
ha tenuto duro, si è rimesso in gioco e continua
a fare il suo mestiere con grande abnegazione. E
senza ombra di dubbio, fino a questo momento in
campionato, è un valore aggiunto del Gubbio.
Dieci partite disputate sempre ai massimi livelli
e in alcune gare è stato determinante ai
fini del risultato. Pure domenica scorsa ad Ascoli
ha compiuto delle parate provvidenziali nel primo
tempo, soprattutto in due occasioni con tiri piuttosto
ravvicinati di Altinier. Sicuramente un acquisto
azzeccato. D'altronde a Gubbio, storicamente, sono
arrivati spesso degli ottimi portieri che poi hanno
fatto davvero la differenza. Come non scordarsi
di Eugenio Lamanna con il trainer Torrente. Oppure
Fabio Fabbri che ha giocato con i rossoblù
dal 2002 al 2006. Ma ricordiamo pure Giovanni Vecchini,
attualmente preparatore dei portieri del Gubbio
e ha parlato così di Iannarilli su Trg Network
lunedì sera: "Oltre che un bravo
portiere, è pure costante. Una cosa non da
poco per ricoprire questo ruolo delicato".
Ma se parliamo di portieri si ricorda anche che
a fine anni '80 a difendere la porta rossoblù
c'era un certo Massimo Cacciatori (ex Lazio e Inter),
che fu determinante nello spareggio del 1987 contro
il Poggibonsi al "Curi" di Perugia (con
ventimila persone sugli spalti): fu decisivo con
delle parate incredibili su Del Prete e Pistella,
e poi ci pensò ai tempi supplementari l'eugubino
Rosario Zoppis a regalare il gol vittoria, sotto
la curva nord con oltre diecimila tifosi eugubini
in tripudio. Notiziario. Squalifiche in arrivo.
Contro la Reggiana mancheranno i difensori Manganelli
e Luciani, entrambi fermati per un turno. Mentre
nella stessa Reggiana capolista mancherà
il portiere Feola: appiedato per una giornata. Sembrano
quindi pressochè scontate le scelte di mister
Acori in difesa. Ovvero giocherà il quartetto
basato sull'asse D'Anna, Rosato, Lasicki e poi Caldore.
Mentre Galuppo invece dovrebbe partire di nuovo
dalla panchina. A centrocampo diversi sono i ballottaggi,
anche se il trio con Guerri, Loviso e Casiraghi
non dovrebbe cambiare. Da vedere se in attacco tornerà
in pista Vettraino al posto di Marchionni che gioca
in prevalenza a centrocampo. É chiaro che
se giocherà Vettraino, con Mancosu e Regolanti,
si potrebbe tornare al consueto 4-3-3.
• 28
OTTOBRE 2014 Guerri:
"Per la salvezza... bisogna costruire le
vittorie in casa. Che calore, la gente da subito"
Finalmente
titolare. Pure protagonista di una prova autorevole.
Stiamo parlando del centrocampista Simone Guerri.
Il calciatore aretino, ospite di "Fuorigioco"
a Trg Network, ha precisato in primis: "Il
campo giocato fino adesso lo avevo visto poco. Ma
appena sono arrivato a Gubbio ho sentito subito
il calore della gente". Sulla partita di
Ascoli ha affermato: "Sapevamo che trovavamo
dei problemi con l'Ascoli. Ma sapevamo anche che
se attaccavamo, loro potevano andare in difficoltà.
Così è stato. Si è visto nel
secondo tempo con le nostre ripartenze che sono
state efficaci. Risultato giusto. Anche se alla
fine si poteva ottenere di più. In questi
casi bisogna provare a vincere, anche se di fronte
hai un forte Ascoli. Tuttavia è un punto
che fa morale. E vedo nei compagni la voglia di
giocare subito la partita con la capolista Reggiana".
Guerri poi aggiunge: "Ripartiamo da questo
punto importante. Ma è chiaro che per salvarci
e poter sperare in qualcosa in più, bisogna
cambiare marcia. Direi che deve avvenire soprattutto
tra le mura amiche perchè bisogna cominciare
a saper costruire le vittorie in casa".
Sull'impegno di venerdì sera contro la Reggiana,
dice: "Una partita importante. Cercheremo
di farci trovare pronti e stiamo lavorando in tal
senso. Dobbiamo essere a posto soprattutto a livello
fisico". É intervenuto anche l'imprenditore
eugubino Filippo Barbetti che ha specificato: "Da
presidente dell'Atletico Gubbio ho già detto
al presidente Notari che daremo il pieno appoggio
alla Gubbio Calcio come settore giovanile. E faccio
un grande in bocca al lupo al nuovo presidente Sauro
Notari". Nel posticipo del lunedì,
vittoria pirotecnica del Pontedera sul Prato (4-3).
Apre Grassi, pareggia Bocalon, vantaggio granata
con Galli e nuovo pareggio di Bocalon. Nel finale
locali che avanzano ancora con una rete di Grassi
e poi a segno pure Bartolomei; a tempo scaduto Bocalon
segna la sua tripletta.
• 26
OTTOBRE 2014 Acori:
"Ottima partita. Arrabbiato solo per i gol
presi". Luciani: "Noi non molliamo
mai..."
Clamorosa
rimonta contro l'Ascoli. Sotto di due gol, di Altinier
e Berrettoni, i rossoblù trovano il pari
con il gol di Regolanti e con il tiro cross di D'Anna
che ha ingannato Lanni. Determinante anche il cartellino
rosso di Chiricò. In conferenza stampa Leonardo
Acori dice: "Ce la mettiamo sempre tutta.
Ottima partita. Sono arrabbiato solo sui gol presi.
Ma per fortuna la squadra ha reagito. Un pareggio
meritato ma alla fine si poteva fare di più.
Sono contento del risultato, meno della convinzione.
Chiricò è stato espulso, ma già
aveva commesso un fallo evidente prima a Luciani.
Ma da parte nostra non possiamo aspettare sempre
un episodio per reagire. Dobbiamo crescere e soprattutto
dobbiamo pensare a fare meglio in casa: al Barbetti
sentiamo troppo la partita; è una squadra
giovane e fuori casa sentiamo meno il peso del gioco.
Adesso mi aspetto una bella prestazione con la Reggiana
e il nostro pubblico saprà trascinarci".
Tocca al difensore Alessio Luciani: "Noi
siamo un gruppo che non molla mai. Acori è
da insegnamento. Sicuramente ancora commettiamo
troppi errori, però usciamo sempre dal campo
con la maglia sudata. Non ci facciamo mettere i
piedi in testa da nessuno. Ma ora non dobbiamo montarci
la testa". Sull'altro fronte, il tecnico
bianconero Mario Petrone spiega: "Fa molto
male pareggiare dopo una prestazione del genere.
Ma è chiaro che non sono contento che un
giocatore come Chiricò venga espulso così:
deve sapere frenare le sue reazioni. Oltre ciò,
abbiamo sciupato troppe palle gol". L'attaccante
Emanuele Berrettoni: "Risultato non giusto
perchè il Gubbio ha segnato su nostri errori.
La prestazione c'è stata, purtroppo abbiamo
pareggiato". L'altro attaccante, Cristian
Altinier: "Sul 2-0 la partita era chiusa.
Poi il gol (di Regolanti ndr) ha ridato forza agli
avversari e gli episodi hanno fatto il resto. Quando
la partita è chiusa, va poi chiusa definitivamente".
Mentre il presidente ascolano Francesco Bellini
fa sapere: "La reazione di Chiricò
non è accettabile, perciò lo multeremo.
Pareggio amaro. Prima abbiamo dominato e alla fine abbiamo
rischiato anche di perdere. Ma questo è il
calcio". Interviste grazie alla collaborazione
di Giacomo Branco di Trg Network e di Daniel Salcedo
Mancini di Ascolilive.it. Intanto abbiamo inserito
le foto di Ascoli e Gubbio (con 18 immagini) che trovate
nel link sotto la foto in homepage e nella nostra
sezione "fotogallery". Le foto sono di
Emidio Vena (Foto Spot di Ascoli Piceno) con
la collaborazione di Roberto Settonce.
• 26
OTTOBRE 2014 Gubbio,
pareggio in rimonta ad Ascoli: da 2-0 a 2-2! In
rete prima Regolanti e poi D'Anna
Gubbio
che gioca ad Ascoli alle ore 16 di domenica. Il
trainer Acori opta per il 4-1-4-1. Giocano dal primo
minuto Guerri e Marchionni. Esposito e Vettraino
vanno in panchina, e il capitano Domini va in tribuna.
Nell'Ascoli invece sono assenti gli infortunati
Rossi, Pirrone e pure Perez (al suo posto gioca
Altinier). Ascoli in casacca bianconera. Gubbio
in maglia rossoblù. Prima azione al 2': cross
da destra di Mustacchio, Altinier gira di testa
a rete: palla che sfiora la traversa. Al 6' cross
in area insidioso di Mustacchio, Luciani anticipa
di testa in extremis su Chiricò, pronto a
girare a rete. In tre minuti, tre grossi pericoli
per il Gubbio. Al 10' Berrettoni serve in area Altinier
che anticipa Manganelli e calcia a botta sicura
a rete: Iannarilli compie il miracolo e in tuffo
devia in corner. Corner di Berrettoni (11') in area,
rovesciata di Addae con la palla che sibila sopra
il montante. Al 12' Gualdi calcia in porta dal limite,
Altinier tocca la sfera verso la porta e Iannarilli
proprio sulla linea di porta abbranca la sfera in
tuffo. Al 16' altro brivido: conclusione improvvisa
di Addae da fuori area con la palla che sfiora il
sette, con il portiere Iannarilli fuori causa. Al
20' prima conclusione del Gubbio: Loviso, dal limite,
calcia una punizione a rete: palla che sibila a
lato. Al 22' Altinier si gira bene in area ma calcia
centrale, Iannarilli c'è e para. Al 29' Chiricò
va via sulla sinistra, entra in area e calcia a
rete in diagonale: Iannarilli in tuffo devia in
angolo. Al 30' Mustacchio entra in area da destra
ma calcia debolmente in porta: Iannarilli para a
terra. Al 36' Regolanti fa tutto bene, si libera
in area, ma cicca il tiro, con la palla che va tre
metri a lato. Palla gol per il Gubbio al 42': Regolanti
serve sulla destra in area Guerri che tira al volo,
di destro, in diagonale: palla che termina di poco
a lato a pelo d'erba. Al 44' Mustacchio va via come
un fulmine sulla destra e serve un assist al bacio
in area per Altinier che in scivolata, da pochi
passi, manda la sfera alta in maniera incredibile.
In avvio ripresa arriva il gol bianconero: scorre
il 47' quando Dell'Orco crossa in area da sinistra,
la palla carambola in area tra D'Anna e Mustacchio,
Altinier è in agguato e di destro deposita
la sfera in rete nell'angolino. Risposta dei rossoblù
al 49': un cross di Luciani verso la punta Regolanti
che prova il tiro a rete, palla di poco a lato.
Al 53' il raddoppio: Avogadri va via sulla destra
e rimette in mezzo, Berrettoni carica il destro
e insacca la sfera in rete. Il Gubbio reagisce e
segna: Casiraghi serve in profondità Regolanti
che di destro infila la sfera nell'angolino, radente.
Al 67' Mustacchio carica il destro dal limite e
fa partire un diagonale insidioso radente, Iannarilli
è prodigioso e in tuffo salva. Al 68' D'Anna
crossa in area, Mancosu ci prova in tuffo di testa,
palla che sfila vicino al palo. Al 70' espulso Chiricò
per un fallo di reazione su Marchionni dopo che
lo stesso aveva fatto un fallo sulla punta bianconera.
E subito dopo c'è il clamoroso pareggio (72'):
tiro cross da sinistra di D'Anna, la palla viene
sfiorata e non toccata da Guerri, ma Lanni si fa
sorprendere e la sfera si insacca nell'angolino.
Così il Gubbio conquista un pareggio insperato
sul difficile campo di Ascoli (2-2). Tabellino:
Ascoli - Gubbio (2-2): Ascoli
(4-2-3-1): Lanni; Avogadri, Mori, Mengoni, Dell'Orco;
Gualdi, Addae; Mustacchio (84' Carpani), Berrettoni
(77' Giovannini), Chiricò;
Altinier (62' Bangal). (A disp.: Ragni, Cinaglia,
Pelagatti, Margarita). All. Petrone. Gubbio
(4-1-4-1): Iannarilli; Luciani, Manganelli, Lasicki,
D'Anna; Loviso; Mancosu (74' Vettraino), Guerri, Casiraghi
(81' Castelletto), Marchionni (86' Esposito);
Regolanti. (A disp.: Citti, Rosato, Galuppo, Cais). All. Acori. Reti:
47' Altinier (A), 53' Berrettoni (A), 56' Regolanti
(G), 72' D'Anna (G). Arbitro:
Capilungo di Lecce (Stasi e Lanotte di Barletta). Espulso:
70' Chiricò (A).
Ammoniti: Altinier e Chiricò (A);
Manganelli, Luciani e Marchionni (G). Spettatori: 4924
(di cui una ventina da Gubbio nel settore ospiti). Risultati:
Decima Giornata - Prima Divisione - Girone B - Lega
Pro: Ascoli
- Gubbio 2-2 47'
Altinier (A), 53' Berrettoni (A), 56' Regolanti
(G), 72' D'Anna (G) Carrarese
- Santarcangelo 2-2 30'
Radoi (S), 37' Cellini (C) rig., 54' Grahorè
(C), 90' Obeng (S) Forli
- Lucchese 1-0 29'
Cejas (F) Grosseto
- Spal 2-2 19'
Burzigotti (G), 37' Fioretti (S), 50' Formiconi
(G), 57' Finotto (S), 78' Finotto (S) L'Aquila
- Pisa 1-4 44'
Morrone (P), 48' Del Pinto (A), 68' Arma (P), 83'
Iori (P), 93' Arma (P) Pistoiese - Teramo
4-1 37'
Donnarumma (T) rig., 57' Coulibaly (P), 67' Tripoli
(P), 83' Speranza (T) aut., 89' Piscitella (P) Pontedera
- Prato 4-3 32'
Grassi (Po), 44' Bocalon (Pr), 50' Galli (Po), 65'
Bocalon (Pr), 85' Grassi (Po), 90' Bartolomei (Po),
92' Bocalon (Pr) Pro
Piacenza - Savona 0-1 65'
Scappini (S) Reggiana - Tuttocuoio 2-0 52'
Ruopolo (R), 60' Sinigaglia (R) San Marino
- Ancona 0-1 44'
Morbidelli (A)
• 25
OTTOBRE 2014 La
sfida nel bunker del "Del Duca" di Ascoli.
La lista dei convocati. Acori: "Ascoli forte..."
Incontro
sul difficile campo di Ascoli. Il tecnico Leonardo
Acori nella conferenza stampa prima della partita dice
in sintesi: "Sappiamo di affrontare la squadra
più forte del torneo insieme al Pisa. Per
questo motivo ho fatto delle prove durante la settimana.
Ma del resto sono prove tattiche che nel nostro
lavoro sono una normale consuetudine. Sicuramente
dobbiamo migliorare rispetto alla sfida precedente
contro il Pontedera dove abbiamo davvero creato
troppo poco. Se Loviso sarà fischiato da
ex? I fischi non possono che caricarlo, è
un professionista e sarà stimolato per fare
bene". Nel dettaglio il trainer Acori è
orientato a confermare il 4-3-3 che in fase di non
possesso può diventare un 4-1-4-1 (o 4-5-1).
In pratica Iannarilli in porta. Difesa a quattro
con Luciani, Rosato, Lasicki e D'Anna. Loviso davanti
alla difesa come playmaker. Centrocampo con gli
esterni Mancosu e Marchionni (o Vettraino), al centro
il duo Guerri e Casiraghi. Come centravanti Regolanti
che sembra in vantaggio su Cais. L'allenatore Acori
ha convocato 20 calciatori per la trasferta di Ascoli:
Cais, Caldore, Casiraghi, Castelletto, Citti, D'Anna,
Domini, Esposito, Galuppo, Guerri, Iannarilli, Lasicki,
Loviso, Luciani, Mancosu, Manganelli, Marchionni,
Regolanti, Rosato e Vettraino. Si gioca domenica
26 ottobre con inizio alle ore 16.
• 24
OTTOBRE 2014 Lo
spezzatino, continua: pure a pranzo il 16 novembre
al "Barbetti". Ecco nuove date e orari
Nuove
date e orari in questa Lega Pro Unica: in realtà
si potrebbe nominare Lega Pro "spezzatino con
patate". E toccherà di giocare pure
al "Barbetti" all'ora di pranzo, come
era già successo a Prato. Infatti è
stato emanato il nuovo calendario fino al 23 novembre.
Con l'Ascoli si gioca domenica (ore 16) e poi in
casa con la Reggiana (venerdì 31 ottobre,
ore 19:30). Poi a Forlì sabato 8 novembre
alle ore 17. Quindi Gubbio contro Tuttocuoio domenica
16 novembre alle ore 12:30 (all'ora di pranzo).
Infine è stata diramata pure la 14esima giornata:
si gioca ad Ancona sabato 22 novembre alle ore 17.
Intanto ha parlato Massimo Loviso (ex Ascoli) con
il portale web Ascolilive.it, intervista curata
dal collega Daniel Salcedo Mancini. A Gubbio, Loviso
non parla alla stampa dallo scorso 10 settembre,
dopo la sconfitta interna con la Lucchese. Il playmaker
rossoblù, in sintesi afferma: "Gubbio
è una cittadina tranquilla, qui si può
costruire qualcosa di importante. Con umiltà
cercheremo di fare un campionato tranquillo. E vogliamo
riscattarci dalla sconfitta con il Pontedera".
In casa Ascoli in forte dubbio il terzino Rossi.
Modulo prediletto del trainer Mario Petrone è
il 4-2-3-1. Si prevede Lanni in porta. Difesa a
quattro con Avogadri, Mengoni, Mori e Pelagatti.
Duo di centrocampo con Addae e Pirrone. Trio di
trequartisti con Chiricò, Berrettoni e Mustacchio.
Di punta Perez, al rientro. Arbitra l'incontro il
signor Marco Capilungo di Lecce. Sarà coadiuvato
dagli assistenti Salvatore Stasi di Barletta e Luigi
Lanotte di Barletta. Al "Del Duca" si
attende un grande flusso di pubblico. La piazza
bianconera ha ritrovato l'entusiasmo perduto dopo
l'avvento del presidente italo-canadese, Francesco
Bellini.
• 24
OTTOBRE 2014 Perez:
"Avrà la meglio, chi avrà
maggiore cattiveria". Acori, prove di cambio
modulo: 4-1-4-1
Parla
l'ex rossoblù Leonardo Perez, a Gubbio nella
stagione 2009-2010, anno in cui il Gubbio approdò
in C1 per mezzo dei playoff con 2624 tifosi eugubini
al seguito a San Marino. L'attaccante ora gioca
con l'Ascoli dove ha già segnato 5 reti in
nove partite. Come si trova? "Ad Ascoli
mi trovo molto bene e aver segnato 5 gol non può
che rendermi felice di quello che sto facendo. I
tifosi sono molto legati alla squadra e fanno sentire
i calciatori importanti. Sono molto contento per
la scelta fatta e spero di essere importante per
questo gruppo. L'obiettivo, per me e per la squadra,
è di fare il meglio possibile. Il mister
(Petrone ndr) ci ha inculcato una mentalità
vincente, quindi, a prescindere dall'avversario
e dalla competizione (campionato o Coppa), scendiamo
in campo sempre con l'intenzione di vincere".
Ma come considera finora il girone B di Lega Pro
Unica e secondo lei c'è una favorita? "É
un girone essenzialmente equilibrato. Nell'ultimo
periodo si sono alternate in vetta alla classifica
più squadre. Ma credo che i conti si faranno
solo alla fine. Al momento non posso che dire che
si tratta di un girone livellato". Domenica
c'è il Gubbio. Lo ha incontrato da ex già
con il Pisa. Adesso con l'Ascoli. Cosa temete del
Gubbio e cosa deve temere il Gubbio di voi? "Il
Gubbio è un'ottima squadra che, rispetto
a quella che abbiamo affrontato in Coppa, si è
rinforzata con un paio di elementi importanti. Non
credo si debba temere nulla, ma sono convinto che
avrà la meglio chi metterà in campo
maggiore cattiveria agonistica". L'esperienza
in serie B con il Cittadella. Un giudizio e se c'è
qualche rammarico? "No, nessun rammarico.
Però forse mi aspettavo di giocare un po'
di più e di avere più spazio".
Parlando del passato. Perez giocò nel Gubbio
nella stagione in cui Torrente gli diede molta fiducia.
Ma cosa ricorda? "Ricordo quell'anno come
un anno particolare, pure sfortunato per me:
infatti poi ebbi un infortunio al crociato. Ma ricordo
bene la finale playoff a San Marino, una gara che
non vidi proprio bene perchè ero con le stampelle".
Notiziario in casa Gubbio. Altre prove di pre-tattica:
provato un altro schieramento, ovvero un 4-1-4-1
che si può definire un 4-5-1 camuffato. In
pratica difesa con Luciani, Galuppo, Manganelli
e D'Anna. Loviso davanti alla difesa. Quartetto
di centrocampo basato sull'asse Mancosu, Guerri,
Domini e Casiraghi. Unica punta Cais. Sull'altro
fronte invece hanno giocato Rosato
e Lasicki (che di solito sono la coppia titolare
nel reparto arretrato).
Nei giorni scorsi era stato provato anche il 4-3-1-2
con Marchionni rifinitore. Finora in campionato Acori
ha sempre adoperato il 4-3-3. Questo schieramento
stavolta andrà in soffitta? É tutto
da vedere. Nodi che come al solito saranno sciolti
prima del fischio d'inizio. Biglietti per la trasferta
di Ascoli: in vendita alla Tabaccheria 2000.
• 23
OTTOBRE 2014 Vi
ricordate... Bazzoffia? Si trova in Portogallo allo
Sporting Clube Ohlanense. La news...
Domenica
si gioca ad Ascoli e viene subito in mente Daniele
Bazzoffia. Era il campionato di serie B: è domenica
21 gennaio 2012. I bianconeri sono in vantaggio
con una rete di Papa Waigo, ma il Gubbio riesce
a pareggiare con una rete di Bazzoffia e i 447 tifosi
eugubini presenti in curva ospite esultano. Nel
finale poi l'Ascoli si aggiudica l'incontro con
una rete di Falconieri, tra l'altro ex rossoblù.
Sulla panchina del Gubbio c'era Gigi Simoni. L'anno
scorso invece questa sfida finì 0-0 al "Del
Duca" di Ascoli Piceno. Ma tornando a Bazzoffia,
in serie B, si rivelò uno dei migliori calciatori.
Si ricorda che proprio questo attaccante aveva messo
in difficoltà il Torino di Ventura nella
partita del "Barbetti" con la sua velocità
e non a caso in quella partita Ciofani realizzò
il gol vittoria in quel fatidico risultato storico
contro i blasonati granata. Tant'è che proprio
una settimana fa, Daniel Ciofani (ora al Frosinone),
ha dichiarato: "Determinante in serie B
l'infortunio di Bazzoffia. Non a caso poi non riuscì
più a segnare nemmeno io". Questo
ragazzo di Assisi era arrivato a Gubbio nel 2008
con il trainer Loris Beoni. Poi tornò all'Arezzo.
Ma nel 2010 venne ripreso dal tandem Giammarioli
(allora direttore sportivo) e Simoni (all'epoca
direttore tecnico) con Torrente in panchina: era
la stagione della meravigliosa promozione in C1
con il Gubbio che arrivò primo in classifica
con sette punti di distacco dal Sorrento. L'ultimo
anno in rossoblù nel 2012-2013 con Sottil
in panchina. Di Bazzoffia, ne parlava molto bene
il Dt Gigi Simoni: "Bazzoffia è un
calciatore straordinario: ha una velocità
incredibile e riesce a mettere a soqquadro le difese.
Ma ha un neo: sottoporta non riesce ad essere cinico.
Se aveva questa dote, poteva giocare in maniera
tranquilla in serie A". Dopo l'esperienza
a Gubbio è stato acquistato dal Parma e così
l'anno successivo (2013-2014) si è trasferito
in Slovenia giocando con il Nova Gorica con l'allenatore
Luigi Apolloni. A riguardo ci sono alcune immagini
che lo riguardano.
Ma dove gioca in questa stagione? Si trova addirittura
in Portogallo. Gioca con lo Sporting Clube Ohlanense
nella "Segunda Liga" portoghese. In questa
società fa parte della dirigenza anche un
imprenditore italiano, cioè Igor Campedelli,
ex Cesena. L'allenatore è Jorge Paixao e
la squadra rossonera si trova attualmente a metà
classifica (13 punti in undici partite disputate).
Un'esperienza tutta nuova per il calciatore umbro
e con curiosità si può notare mentre
indossa questa nuova maglia.
E se vogliamo vedere uno scorcio del passato, c'è
il video proprio di Ascoli-Gubbio in serie B.
Notiziario. Modulo: idea 4-3-1-2? Il Gubbio fino
adesso ha giocato sempre con il 4-3-3, che in fase
di non possesso palla talvolta è diventato
un 4-5-1. Ma il tecnico Acori ha sperimentato anche
un'altra alternativa: un 4-3-1-2 con Marchionni
dietro le punte Cais e Regolanti (dove sono stati
provati pure Mancosu e Vettraino). É chiaro
che è un'ipotesi. Da vedere ora se il tecnico
cambierà davvero modulo o rimane il 4-3-3.
• 22
OTTOBRE 2014 Focus.
Un piccolo paese alla ribalta (Tuttocuoio), in un
torneo atipico. Meno spettacolo...
Questo
girone B di questa nuova Lega Pro Unica coglie di
sorpresa tutti. In testa alla classifica, in base
alla differenza reti,
ci si trova clamorosamente la Tuttocuoio, società calcistica
con sede a Ponte a Egola (di 8360 abitanti), frazione
di San Miniato (28250 abitanti) di Pisa. Faceva
notizia il Pontedera (comune di 28692 abitanti)
per i successi di questi ultimi anni, figuriamoci
ora il Tuttocuoio che tuttavia sta meritando la
vetta con un gioco dinamico ed aggressivo. Anche
se la squadra pisana, a dir la verità, si
trova prima in classifica come punteggio (16 punti)
in coabitazione con Ascoli (che è prossima
avversaria del Gubbio) e Reggiana. Una Tuttocuoio
che d'altronde possiede il miglior attacco del girone
(15 reti segnate finora) e non ha mai perso in casa
(come Ascoli, Reggiana, Pontedera e Carrarese).
É vero che siamo solamente alla nona giornata
e ancora tutto può succedere, ma è
anche vero che questo torneo è piuttosto
atipico. Ad esempio veniva dato per spacciato il
Grosseto perchè ha costruito la squadra in
netto ritardo, invece attualmente si trova solo
a due lunghezze dalla vetta. Ma per dovere di cronaca,
in vetta, nel giro di due punti solamente, ci si
trovano ben sette squadre. Tra la zona playoff e
playout ci sono appena cinque punti di distacco.
Per non parlare del Pro Piacenza, ora ultimo in
classifica: se non avesse sul groppone quella pesante
penalizzazione (-8) in questo momento si troverebbe
a quota 10 punti in classica, addirittura a +1 dal
Gubbio. A dimostrazione del fatto che è un
campionato piuttosto anomalo. Ci sono alcune squadre
che sono state costruite proprio per vincere il
campionato: vedi Ascoli, Pisa, uno scalino sotto
Reggiana, Spal, Teramo e L'Aquila. Ma per il resto
sono tutte squadre allo stesso livello, che si equivalgono
(più o meno). Molti critici dicono che questo
torneo si è livellato verso il basso rispetto
al passato. E sinceramente, parlando con un giornalista
che sta seguendo il girone C, ha messo in evidenza
la stessa cosa: ha descritto di un girone di ferro
solo sulla carta, ma in realtà quando si
osservano le partite si nota solo il nome (ha usato
proprio queste testuali parole). Insomma, si vedono
meno squadre tecniche (cioè meno calciatori
che possiedono una certa tecnica), e ci si basa
spesso solo sulla grinta o la corsa. Sicuramente
la crisi economica che sta colpendo il nostro paese
ha portato a queste conseguenze. Meno soldi, meno
calciatori bravi che circolano. Non è un
caso che l'attaccante Gianvito Plasmati (per fare
un esempio) proprio in questi giorni ha accettato
di trasferirsi in Gran Bretagna: giocherà
nel Leyton Orient in Inghilterra, squadra che milita
nella League One (l'equivalente inglese della nostra
Lega Pro) dove percepirà 200mila euro all'anno
(netti). Insomma, a rimetterci è di sicuro
lo spettacolo. D'altronde, basta ricordare calciatori
del calibro di Di Felice, Luiu o De Juliis che calcavano
i campi della C2 a fine anni '80 con la maglia del
Gubbio: adesso potrebbero giocare sul velluto su
una categoria del genere. Senza dimenticare quel
Perugia avversario del Gubbio in C2 nel 1987-1988
che aveva in squadra gente come Ravanelli, Di Livio
e Bia. Era un altro calcio, senza dubbio. Come lo
era pure in C2 anche nel 2002-2003: il Gubbio fu
avversario della Fiorentina (all'epoca denominata
Florentia Viola) dove in squadra militavano gente
del calibro di Quagliarella o di Diamanti. Oppure
il Rimini di Ricchiuti con il tecnico Acori. Altri
tempi.
• 21
OTTOBRE 2014 Bartolucci:
"Gubbio che corre e che ha spirito, ma si
può fare meglio sulle palle inattive..."
Era
presente sugli spalti nella partita contro il Pontedera
e ha abbracciato tante persone. Ora gioca con lo
Scandicci in serie D. Stiamo parlando di Giovanni
Bartolucci, difensore: ha indossato la maglia rossoblù
dal 2010 fino a giugno 2014 e nel Gubbio ha ricoperto
tutti i ruoli del reparto arretrato. Allora Bartolucci,
che sensazione ha provato tornare a Gubbio da spettatore?
"Rivedere Gubbio è stato bello davvero.
Quando sono arrivato era ancora giorno, c'era il
sole e questa città è bellissima.
Una volta che sono arrivato allo stadio, vedere
il campo illuminato e la squadra che faceva riscaldamento,
ho avuto una bella sensazione. Subito dopo è
seguita una sensazione di nostalgia e di malinconia
per non esserci più". Questo vuol
dire che Bartolucci sarebbe rimasto a Gubbio pure
quest'anno, giusto? "Sarei rimasto volentieri,
certamente. Mi sarebbe piaciuto giocare la partita
contro il Pontedera e non guardarla. Mi sarebbe
piaciuto giocare in questa squadra. Ma ormai è
acqua passata. Adesso gioco con lo Scandicci e sono
contento di giocare con questa nuova maglia".
Ha visto la partita tra Gubbio e Pontedera: che
idea si è fatto? "Ho visto un Gubbio
agguerrito. La squadra corre e si è data
molto da fare. Nei primi trenta minuti si è
vista una partita senza riserve. Ma davanti c'era
un Pontedera che si sa: è una squadra che
da anni sta insieme, il gioco è ormai rodato
ed è difficile poi metterla in seria difficoltà.
Il Gubbio ha pagato il fatto che è andato
subito sotto di un gol. A quel punto il Pontedera
si è chiuso bene dietro ed è stato
efficace con le ripartenze: i rossoblù hanno
trovato pochi sbocchi. Però credo che si dovevano
sfruttare meglio le palle inattive: in tal senso
ci voleva più pericolosità". In concreto,
cosa è piaciuto del Gubbio e non? "Come
calciatore, il difensore centrale biondo (Lasicki
ndr). Ma ho visto altre buone individualità
con giovani interessanti. A livello di squadra mi
è piaciuto lo spirito". Ma la squadra
ha fatto pochi tiri in porta: che ne pensa? "Sì,
questo è vero. Ma non è facile. Ci
giocai contro il Pontedera l'anno scorso recuperando
una partita negli ultimi minuti in dieci uomini
(dallo 0-2 al 2-2 ndr) e fu per noi come una partita
vinta. Ho sentito parlare che questo Gubbio segna
poco, ma da parte mia non posso giudicarlo in una
sola partita vista". Torniamo al passato.
Il ricordo più bello in rossoblù?
"Il primo anno è stato eccezionale.
Non riguarda soltanto la partita finale con la Paganese
della promozione in serie B. Ogni partita che vincevamo
ed eravamo in testa alla classifica, contavamo quante
ne mancavano. Facevamo i conti matematici. Quella
stagione è stata vissuta con una intensità
incredibile. C'era un gruppo bellissimo, integro,
con un staff molto integro: eravamo un tutt'uno.
Mi ricordo dei tifosi, i festeggiamenti. L'anno
dopo, ad inizio preparazione, fu esposto uno striscione
con scritto: «Bentornati Campioni».
É stato un sogno, durato due anni, dalla
C2 alla serie B. Poi purtroppo c'è stata
la retrocessione. Al di là di ciò
sono stati anni proprio belli, anche se esiste del
rammarico: in serie B si poteva fare di più
e ci si poteva stare ancora per qualche anno".
E il momento più brutto? "Appunto,
in serie B. Noi ce l'abbiamo messa tutta per venire
fuori da quel tunnel, ma più ci provavamo
e più non funzionava. E quando perdemmo una
partita in casa a tempo scaduto (con il Livorno
per 2-1 al 94' ndr), ci siamo sentiti come si spegnesse
il sole. In quell'istante mi sono sentito impotente.
Credo che la piazza si meritasse di restare in B:
la città è stata davvero un esempio".
• 18
OTTOBRE 2014 D'Anna:
"Sul rigore ci siamo toccati. Ma ora, non
abbattersi". Acori: "Un passo indietro..."
Gubbio
sconfitto in casa dal Pontedera dopo tre risultati
utili consecutivi. Segna Grassi su rigore, poi Cesaretti
e lo stesso Grassi colpiscono rispettivamente un
palo e una traversa. Il primo a presentarsi in sala
stampa è Paolo Indiani, tecnico dei toscani:
"Primo tempo molto buono e il risultato
poteva essere ben più rotondo. Nella ripresa
invece il mio Pontedera non mi è piaciuto,
ma non abbiamo rischiato nulla perchè il
Gubbio non ha fatto praticamente un tiro in porta.
Oltre ai legni colpiti, c'è stato un portiere
del Gubbio (Iannarilli ndr) che ha effettuato parate
strepitose. Sul rigore? Dico la verità, io
non ho visto nulla ma il mio calciatore (Cesaretti
ndr) ha detto che è stato toccato in area.
Grassi da categoria superiore? Lo è, ma è
discontinuo e perciò per questo motivo si
trova ancora in questa categoria". Tocca
al tecnico dei rossoblù Leonardo Acori che
dice: "Dico che il rigore è
esagerato: il tocco di D'Anna è stato involontario.
Per il resto dico che eravamo partiti bene ma il
rigore ci ha tagliato le gambe. Ci siamo impauriti
e di sicuro abbiamo fatto un passo indietro rispetto
alle tre partite precedenti. Abbiamo sofferto troppo
e dopo quel gol dovevamo reagire con più
forza perchè c'era tutto il tempo per farlo.
Inoltre abbiamo perso tanti palloni. Un peccato,
dobbiamo di certo migliorare in questo. E quando
si perde, si perde insieme come quando si vince".
Il terzino Emanuele D'Anna fa una disamina onesta
e afferma sul rigore decisivo dove è stato
protagonista: "In quell'occasione sono stato
ingannato e mi sono fermato, mentre Cesaretti mi
ha superato in velocità. Devo dire che il
contatto c'è stato tra il mio piede e il
suo. Dispiace, è andata male. Ma non bisogna
assolutamente abbattersi perchè i mezzi ci
sono per risollevarci. Peccato perchè ci
è mancata pure l'incisività, ma la
colpa è di tutti i reparti e non solo dell'attacco.
Il rigore ci ha pesato e il 3-5-2 loro ci ha creato
non poche difficoltà. E quel Grassi ci ha
messo sempre in difficoltà: si spostava in
maniera continua e creava sempre la superiorità
numerica in campo". Intanto abbiamo inserito
le foto di Gubbio e Pontedera (18 immagini) che
si trovano nel link sotto la foto in homepage, e
nella nostra sezione "fotogallery". Le
foto sono di proprietà di Simone Grilli per
lo studio fotografico Gavirati.
• 18
OTTOBRE 2014 Il
Pontedera vince a Gubbio con rigore di Grassi (0-1).
Legni di Cesaretti e lo stesso Grassi
Gubbio
contro Pontedera di sabato con inizio alle ore 19:30.
La curva eugubina espone uno striscione di solidarietà
verso gli operai: "Vicini agli operai Merloni
e Ast". Mentre in tribuna si saluta l'avvento
del nuovo presidente Notari: "In bocca al lupo
presidentissimo". ll tecnico Acori schiera
il 4-3-3: Rosato rientra al centro della difesa
al fianco di Lasicky, Cais gioca al posto di Regolanti
come centravanti. Pronti e via: il Pontedera va
in vantaggio. Al 5' Caponi lancia in profondità
Cesaretti che penetra in velocità in area
e si tocca con il piede sinistro di D'Anna,
per l'arbitro è calcio di rigore. Dal dischetto
Grassi non sbaglia, palla che si insacca rasoterra
a fil di palo. Risposta di Mancosu al 7' con un
tiro da fuori area e la palla sorvola sopra la traversa.
All' 8' Bartolomei, tiro d'interno destro dal limite,
palla che sibila vicino al palo. Al 25' brivido
in area rossoblù: su respinta corta della
difesa, Cesaretti carica il destro e in diagonale
fa partire un tiro rasoterra che si stampa in pieno
sul palo. Al 29' Caponi calcia direttamente dal
limite su punizione: la palla aggira la barriera,
ma Iannarilli è pronto e in tuffo salva in
angolo. Sull'angolo di Caponi in area (30'), questa
volta Luperini di testa schiaccia a rete da pochi
passi, ma Iannarilli compie un altro prodigioso
intervento e in tuffo respinge la sfera. Al 34'
cross insidioso di Luperini in area, Cesaretti in
tuffo di testa manca di poco il tap in vincente.
Poi nel primo tempo non succede più nulla.
Si va alla ripresa. All' 8' percussione sulla destra
di Bartolomei che poi crossa in area, Grassi di
testa schiaccia a rete, ma Iannarilli si distende
in tuffo e salva deviando la sfera in corner. Al
68' fucilata di Grassi su punizione dalla lunga
distanza, ma la palla sorvola sopra la traversa.
Al 73' gran tiro di sinistro al volo di Grassi dal
limite: la palla scheggia la traversa. Al minuto
83, numeri di alta scuola di Grassi che salta tre
avversari sulla destra come birilli e poi serve
di tacco un compagno: da applausi. Si chiude qui la partita. Il Pontedera vince a Gubbio. Tabellino:
Gubbio - Pontedera (0-1): Gubbio
(4-3-3): Iannarilli; D'Anna, Rosato, Lasicky,
Caldore (58' Luciani); Esposito (46' Domini), Loviso, Casiraghi; Mancosu, Cais
(67' Regolanti),
Vettraino. (A disp.: Citti, Manganelli, Guerri, Marchionni). All. Acori. Pontedera
(3-5-2): Ricci; Madrigali, Vettori, Redoldi; Luperini,
Bartolomei, Caponi, Della Latta (80' Polvani), Galli; Grassi,
Cesaretti (75' Tazzari). (A disp.: Cardelli, Favilli, Gasbarro,
Paparusso, Romiti). All. Indiani. Rete:
5' Grassi (P) rigore. Arbitro:
Fiorini di Frosinone (Cassarà di Cuneo e
Locatelli di Novara). Ammoniti: Rosato, Domini,
Casiraghi e D'Anna (G);
Cesaretti e Grassi (P). Spettatori:
1114 (di cui 721 abbonati); 46 di Pontedera nel settore ospiti. Risultati:
Nona Giornata - Prima Divisione - Girone B - Lega
Pro: Ancona
- Pistoiese 0-0 Gubbio
- Pontedera 0-1 5'
Grassi (P) rig. Lucchese
- Ascoli 0-2 9'
Mengoni (A), 65' Mengoni (A) Pisa - Grosseto
1-2 27'
Verna (G), 45' Verna (G), 64' Misuraca (P) Prato
- Spal 1-0 55'
Ghidotti (P) Reggiana - L'Aquila 1-1 9'
Sandomenico (A), 55' Bruccini (R) San
Marino - Pro Piacenza 3-0 29'
Ferrero (S), 32' Jara Martinez (S), 58' Poletti (S) Savona
- Santarcangelo 2-0 42'
Quintavalla (Sv), 55' Marchetti (Sv) Teramo
- Carrarese 1-1 65'
Cellini (C), 77' Donnarumma (T) Tuttocuoio
- Forlì 3-2 18'
Ingrosso (T), 35' Colombo (T), 49' Melandri (F),
65' Gargiulo (T), 74' Jidayi (F)
• 17
OTTOBRE 2014 Ciofani:
"Ma cosa è mancato in serie B? Il
gruppo...". Convocati 22 calciatori per
sabato
Intervista
all'ex attaccante di Gubbio e Perugia da parte di
Giacomo Marinelli Andreoli per Trg Network nella
trasmissione "il Rosso e il Blù".
Parla Daniel Ciofani, ora centravanti del Frosinone.
Ha parlato pure della stagione in serie B quando
giocava con la maglia rossoblù. E non ha
avuto peli sulla lingua: "Cosa è
mancato al Gubbio in quell'anno? Credo che mancò
il gruppo. Le individualità c'erano, perchè
diversi calciatori di quella squadra ora sono in
serie A e B. Purtroppo ci è mancata la continuità,
e qualche infortunio di troppo: quello di
Bazzoffia ad esempio ci ha tagliato le gambe. Infatti
da quel momento non ho più segnato nemmeno
io". Ma parla anche dell'esperienza vissuta
a Perugia in Prima Divisione: "Nonostante
il finale amaro con la sconfitta ai playoff contro
il Pisa, considero quell'annata positiva. Al termine
di quella partita avevo pianto e il motivo è
molto semplice: avevamo fatto davvero una rimonta
straordinaria ma in pochi se ne sono accorti".
Dell'attualità invece dice: "Vogliamo
essere una sorpresa in serie B, ma dire che puntiamo
alla serie A è esagerato. Koprivec mi ha
parato il rigore domenica scorsa, ma non mi spiace:
il portiere biancorosso ha subito troppe critiche
e si fa in fretta dimenticare le qualità
di un calciatore quando si fa il primo errore. É
capitato anche a me, a Perugia e non solo. Fortuna
che quell'errore dal dischetto non è stato
decisivo, altrimenti sarebbe stata dura digerirlo".
Intanto in casa Gubbio sono stati diramati i convocati
per la partita di sabato alle ore 19:30 contro il
Pontedera. Il trainer Acori ha convocato tutti i
calciatori (22). Ecco la lista: Bentoglio, Cais,
Caldore, Casiraghi, Castelletto, Citti, D'Anna,
Domini, Esposito, Galuppo, Guerri, Iannarilli, Lasicki,
Loviso, Luciani, Luparini, Mancosu, Manganelli,
Marchionni, Regolanti, Rosato e Vettraino. Nessuna
indicazione sulla formazione ma si va verso il 4-3-3
con la conferma degli undici di Carrara, con una
unica eccezione: il rientro di Rosato al posto di
Manganelli al centro della difesa. Ma i nodi, come
sempre, saranno sciolti solo all'ultimo da Leonardo
Acori contro il Pontedera di Paolo Indiani.
• 17
OTTOBRE 2014 Pontedera:
l'anno scorso a suon di gol e lo spauracchio Grassi.
E quei precedenti lontani...
Gubbio
e Pontedera si incontrano poco, ma quando si trovano
davanti fioccano i gol. E si ricorda la scorsa stagione
quando la partita si concluse 2-2 al "Pietro
Barbetti". Sulla panchina dei rossoblù
c'era Bucchi. Pontedera avanti con due reti di Grassi,
una su rigore. Poi nella ripresa negli ultimi sette
minuti è successo di tutto: prima va in rete
Luparini e a tempo scaduto segna il gol della clamorosa
rimonta Longobardi. Nella gara fu espulso Boisfer
per fallo su Grassi. Al ritorno, ultima giornata,
il Pontedera si è imposto per 3-1: in rete
Arrighini, ancora Grassi (tre gol in una stagione
al Gubbio) e poi Pera; aveva accorciato le distanze
alla fine Falconieri. Per ritrovare un incontro
tra le due squadre bisogna tornare indietro nel
tempo fino alla stagione 1991-1992. E in quella
stagione passarono tre allenatori: Giorgini, Vettori
e Ripari. Il Gubbio si impose in casa per 3-0 con
rete di Ulivi e doppietta di Zoppis. Nel ritorno
finì invece 1-1: al gol di Ricci, rispose
Pugnitopo. Ma non fu un anno felice per il Gubbio
perchè arrivò ultimo nel girone B
della serie C2 e tornò nei dilettanti. Nel
1990-1991 invece non ci furono reti nè all'andata,
nè al ritorno: venne fuori infatti in entrambe
le partite il risultato di 0-0. In quella stagione,
il Gubbio allenato da Giorgini arrivò quinto
in classifica in serie C2 e in quella squadra giocava
Stefano Giammarioli, attuale direttore sportivo
della Cremonese. Nell'attualità, in casa
Gubbio si cerca la continuità dei risultati,
dopo i sette punti conquistati nelle ultime tre
partite. Scontanto il modulo (4-3-3), ma non ancora
gli interpreti. In porta confermato Iannarilli.
Mentre il quartetto difensivo dovrebbe essere basato
sull'asse D'Anna, Rosato, Lasicki e Caldore. Ma
se il trainer Acori decidesse di riportare titolare
Luciani come terzino destro, allora D'Anna verrebbe
dirottato a sinistra con Caldore destinato alla
panchina. A centrocampo il trio sarà formato
da Esposito (o Guerri), Loviso e Casiraghi, tra
i migliori nelle ultime partite. In attacco invece
si va verso la conferma del solito tridente formato
da Mancosu, Regolanti e Vettraino, anche se Cais
e Marchionni (prova positiva nel rush finale a Carrara)
scalpitano per trovare spazio tra i titolari. La
gara in questione tra Pontedera e Gubbio sarà
diretta dal signor Vincenzo Fiorini di Frosinone.
Sarà coadiuvato dagli assistenti di linea
Luca Cassarà di Cuneo e Riccardo Locatelli
di Novara. Intanto la tifoseria eugubina si sta
mobilitando: per solidarietà sarà
effettuata una coreografia per gli alluvionati di
queste settimane, e per i lavoratori Ast di Terni.
• 16
OTTOBRE 2014 Calcio
spezzatino, domenica addio: e i tifosi mugugnano.
E c'era una volta "90° Minuto..."
Quello
che nessuno si aspettava. Tanto meno i tanti tifosi
(e soprattutto gli abbonati) prima di questo inizio
di campionato. Un campionato spezzatino che condiziona
le abitudini dei tifosi che si recavano allo stadio
normalmente alle ore 14:30 (in inverno) o alle ore
15 (autunno e primavera) per seguire dal vivo le
sorti della propria squadra. Invece no. É
arrivato infatti il calendario "quindicinale",
cioè viene comunicato con scadenza quindicinale.
E il Gubbio (finora) non è riuscito mai a
giocare una partita di domenica, a parte quella
contro la Lucchese ma con inizio alle ore 18. Ecco
la cronologia delle gare: Gubbio contro Spal di
mercoledì (ore 20:45), contro il Savona di
sabato (ore 15), sabato prossimo con il Pontedera
(alle ore 19:30) e il prossimo turno in casa è
previsto di venerdì (il 31 ottobre, alle
ore 20:45) contro la Reggiana. Per non parlare di
orari stravaganti. Il Gubbio ha iniziato il campionato
a L'Aquila di sabato (ore 14:30), a Pisa di domenica
ma con inizio alle ore 18, a Teramo sempre di sabato
(ore 14:30), a Prato addirittura all'ora di pranzo
(ore 12:30 di domenica) e sabato scorso invece all'ora
di cena (si è giocato a Carrara alle ore
20). Per fortuna che la prossima trasferta (ad Ascoli
Piceno) si giocherà di domenica in un orario
più abbordabile (ore 16). Tuttavia è
chiaro che questo calcio spezzatino scontenta tanti
tifosi. Diventa più difficile affrontare
le trasferte, ma diventa difficile seguire anche
la propria squadra in casa. Ma diventa difficile
anche il lavoro di allenatori e staff medici che
si devono adeguare a certi orari stravaganti. Nell'era
delle televisioni ed ora di internet, con partite
che si possono seguire in diretta comodamente sul
divano di casa, il calcio è cambiato. Ci
viene da dire in maniera spontanea: "C'era
una volta l'era di Novantesimo Minuto". É
stato l'appuntamento fisso della domenica pomeriggio
per milioni di italiani. Un appuntamento fisso per
tutta quella gente che, prima di quella trasmissione,
si recava allo stadio per tifare la propria squadra
del cuore dal vivo. Ora quel tempo appare lontano,
quando in casa c'era una sola televisione e quel
momento rappresentava la genuinità del calcio.
Come era genuino andare allo stadio. Il calcio moderno
non consente più di vivere emozioni del genere.
Abbiamo a disposizione i gol e gli highlights un
minuto dopo la fine delle partite, che spesso vengono
spalmate dal venerdì al lunedì per
esigenze di business televisivo. Ma è chiaro
che tutto ciò ha fatto perdere al calcio
quella sensazione di emozioni collettive. Ma di
sicuro resta indimenticabile per chi ha avuto la
fortuna di assaporla. Faceva parte del calcio di
un tempo. Quel calcio che oggi non c'è più.
D'altronde, come scrive il portale Calciologia.com,
il calcio oggi è visto come «mezzo
di acquisizione del consenso elettorale, come "volano"
per affari personali, in qualche raro caso addirittura
come un giocattolo, un gingillo». Ma di questo
passo, questo sport, finisce.
• 14
OTTOBRE 2014 Scardina:
"Quel Gubbio di due anni fa era forte, da
playoff. Indiani insegna calcio e Grassi..."
É
un ex rossoblù. Ha giocato per pochi mesi
a Gubbio nella stagione 2012-2013 con Andrea Sottil
in panchina. Ora si trova al Pontedera, prossima
avversaria. Stiamo parlando dell'attaccante Filippo
Maria Scardina, in questo momento indisponibile
per infortunio. Quest'anno a Pontedera, com'è?
"Sono arrivato il 10 agosto e mi hanno accolto
bene. Gruppo giovane, con quattro esperti. Un posto
dove si lavora con serenità. D'altronde c'è
molta euforia perchè nelle ultime tre stagioni
sono stati fatti degli ottimi campionati. Siamo
una piccola realtà in una piccola città,
ma i tifosi si aspettano molto dalla squadra. Il
nostro obiettivo primario è la salvezza,
ma è chiaro che puntiamo ad arrivare il più
in alto possibile. Ci dobbiamo credere".
E del tecnico Paolo Indiani cosa può dirci?
"É un allenatore esperto, molto bravo,
che fa giocare a calcio la sua squadra. Di solito
in questa categoria si trovano allenatori che puntano
sul carattere di una squadra, invece Indiani ti
insegna calcio". C'è un calciatore
con voi che merita altre platee, ovvero Luigi Grassi:
è d'accordo? "Assolutamente sì.
Dico la verità: Gigi è un calciatore
fantastico. Ho avuto modo di giocarci insieme nelle
prime partite e può giocare in maniera tranquilla
in altre categorie. Ma credo che lui vuole stare
a Pontedera perchè qua è diventata
la sua squadra, la sua realtà, sta bene,
sta sereno e il gruppo è con lui. Noi lavoriamo
molto in funzione di Grassi perchè senza
tanti giri di parole fa sempre la differenza".
Parliamo invece di Scardina: un inizio di campionato
positivo, poi l'infortunio: un vero peccato, no?
"Un peccato sì. In estate ero arrivato
un po' scettico perchè tutti mi dicevano
che il mister faceva giocare degli attaccanti rapidi
o veloci. E invece mi è stata data la possibilità
per mettermi in mostra e in quelle gare dove
ho giocato abbiamo pure vinto. Poi ho avuto uno
stiramento e adesso pure la tallonite che mi tormenta.
Spero solo di tornare al più presto".
Parliamo del Gubbio ora: lo conosce? "Del
Gubbio attuale non so nulla perchè non mi
sono documentato. Di sicuro il Gubbio guarderà
come giochiamo nei video. Il Pontedera è
una squadra che fa molto possesso palla, siamo una
squadra noiosa per gli avversari. Ma è chiaro
che Gubbio è una bella realtà: ho
belli ricordi e dei rimpianti perchè avrei
voluto dare molto di più per quella maglia".
Appunto, quella breve esperienza a Gubbio? "Diciamo
che sono arrivato a Gubbio in una fase triste perchè
si proveniva dalla retrocessione dalla B. Però
quella squadra era veramente forte: c'erano Sandreani,
Galabinov, Guerri e tanti altri. Si potevano fare
i playoff tranquillamente e invece quella squadra
si salvò con l'acqua alla gola. Ho dei rimpianti
perchè ci credevo veramente, ma c'erano stati
dei problemi. Sono stato molto bene con il mister,
con lo staff e con la dirigenza: infatti me ne sono
andato con il sorriso e ho abbracciando tutti perchè
ho incontrato persone leali. Infatti mi avevano
detto che forse per me era il caso di trovare un'altra
squadra per trovare più spazio, anche perchè
provenivo da una frattura alla scapola che mi ha
tenuto fuori. C'è uno stadio bello, c'è
bella gente che viene allo stadio e si può
lavorare bene a Gubbio. Ma di sicuro il ricordo
più bello è il gol decisivo segnato
al Frosinone. Ma ho ancora dei rimpianti: se stavo
al 100%, tutto cambiava".
• 13
OTTOBRE 2014 L'editoriale.
Quel tris di risultati, la "foglia morta"
di Loviso e l'anomalia del campionato...
Ecco
servito il tris. Quel tris che serviva per riportare
morale in una squadra che era partita con il freno
tirato. Stiamo parlando dei tre risultati consecutivi
che hanno risollevato una formazione che ad inizio
di campionato sembrava in balia degli avversari.
Sette punti conquistati nelle ultime tre partite.
Così il Gubbio ha mandato un chiaro segnale.
Un segnale forte. A dimostrazione del fatto che
il sodalizio di Leonardo Acori può competere
in questo torneo fino alla fine, e con questi ultimi
risultati, è riuscito nell'intento di respingere
a spada tratta i suoi detrattori e le critiche.
Ci pare chiaro che ancora vanno migliorati diversi
aspetti che poi elencheremo, ma i margini di crescita
sono evidenti e questo è un fatto non di
poco conto. Infatti la squadra eugubina a Carrara
(come era già avvenuto sei giorni prima a
Prato) ha giocato con ordine tattico, reparti ben
stretti tra di loro, e si è rischiato davvero
poco. Tuttavia alcune lacune si sono evidenziate
di nuovo e purtroppo si manifestano in maniera sistematica.
Stava tutto filando liscio come l'olio (il pareggio
era in pratica a portata di mano) quando, un errore
piuttosto macroscopico di Manganelli con fallo in
area su Merini, ha permesso alla Carrarese di sbloccare
il risultato dagli undici metri dove Cellini si
è mostrato freddo nell'esecuzione a rete.
Come si è notata una lacuna in attacco con
gli esterni che ancora faticano a trovare la giusta
dimensione e ne risente Regolanti che talvolta si
ritrova troppo solo nel centro del reparto avanzato.
Per fortuna, quando la gara (e il risultato) sembrava
compromesso, ci ha pensato l'uomo tra più
gli esperti della squadra, finora tra i più
criticati in questo inizio di torneo. Stiamo parlando
di Massimo Loviso, ruolo playmaker, che ha messo
in evidenza tutte le sue peculiarità balistiche.
Un calcio piazzato sfruttato alla perfezione, con
una esecuzione degna di altre platee. Basta raccontare
in sequenza la punizione. Tocco vellutato con il
piede destro, la palla supera la barriera, si alza
verso la porta e all'improvviso scende a "foglia
morta" per togliere le ragnatele dal sette.
L'immagine del portiere apuano Calderoni esterrefatto,
che guarda la palla che si insacca in rete, è
emblematica. Gol di magistrale fattura. Del resto
i calci piazzati sono importanti per vincere le
partite. Avere calciatori di questo calibro che
sanno sfruttare le palle inattive, nel calcio moderno
è fondamentale. Tuttavia in squadra c'è
un altro calciatore cha ha dimostrato di avere doti
balistische eccelenti: stiamo parlando di Domini,
adesso relegato in panchina, che proprio a Teramo
aveva realizzato un gol simile: stessa posizione,
stesso piede, con un'unica eccezione, cioè
la palla si è insaccata a fil di palo e non
sotto il sette. D'altronde il Gubbio in passato
ha avuto proprio dei calciatori importanti che hanno
risolto spesso situazioni difficili con un calcio
piazzato. Si ricorda il gol favoloso di Sandreani
a Verona contro l'Hellas nell'anno della promozione
in serie B. Oppure il gol del paraguaiano Rivaldo
nella finale di andata playoff contro il San Marino
nel 2010. Però, in passato si ricordano i
vari Parisi, Caruso, Di Felice o Di Renzo (solo
per citarne alcuni), che erano degli autentici maestri
sulle punizioni. Al di là di questi aspetti,
è chiaro che il Gubbio ora deve proseguire
su questa strada, senza mollare mai la presa. Antenne
dritte e pedalare, questo deve essere il motto.
Anche perchè questo è un campionato
anomalo. L'anomalia di un torneo che giornata dopo
giornata cambia capolista. Prima è toccato
all'Ascoli, poi al Pisa, di seguito al Teramo, alla
Spal ed ora alla Reggiana. Basta notare che tra
la zona playoff e playout esiste una forbice di
solo cinque lunghezze, e dal primo posto solo sette
punti. Sintomo di un torneo oltremodo livellato.
(Editoriale Direttore Gubbiofans.it)
• 11
OTTOBRE 2014 Acori:
"Pari meritato, ora una squadra convinta".
Remondina: "Gubbio, non ha fatto nulla..."
Gara
in terra apuana senza sussulti, finchè nell'ultimo
quarto d'ora succede di tutto. Rigore segnato da
Cellini dopo un'ingenuità di Manganelli su
Merini. Ma poi ci pensa Loviso con una perla su
punizione a ristabilire la parità. Punteggio
che alla fine è il risultato più giusto.
Il tecnico Leonardo Acori a fine gara dice: "Credo
che sia un pareggio più che meritato. C'è
stato un rigore per la Carrarese che con tutta sincerità
vorrei rivedere perchè mi sembra dubbio.
Ma la squadra ha saputo reagire bene e poi ci ha
pensato Loviso: ha calciato una punizione in maniera
magistrale. Ve lo dicevo: Loviso è un calciatore
importante per questa squadra. Adesso affronteremo
un Pontedera forte, allenato bene da Indiani. Ma
il Gubbio adesso gioca convinto nei propri mezzi.
Questa squadra ha voglia di fare bene, ha voglia
di crescere, ma soprattutto vuole risalire e farsi rispettare
in classifica. Della partita aggiungo e dico: rispetto
ad altre volte abbiamo rischiato di meno in fase
difensiva, ma potevamo essere più concreti
e cinici in fase offensiva. Ma le occasioni le abbiamo
create. Pertanto siamo molto fiduciosi".
Invece sull'altra sponda, il tecnico Gianmarco Remondina
è polemico con il direttore di gara: "Il
fallo di Teso su Marchionni ci stava e forse anche
il cartellino rosso. Peccato che da lì è
arrivato il pareggio. Ma prima andava espulso Manganelli
perchè sul rigore c'era una chiara occasione
da gol e quindi non andava solo ammonito. Il risultato
non ci soddisfa assolutamente perchè meritavamo
di più. Il Gubbio non ha fatto praticamente nulla
mentre da parte nostra abbiamo
avuto almeno quattro palle gol nella ripresa. Purtroppo è
arrivata la punizione e Loviso, che conosciamo
sui calci piazzati, ci ha punito alla prima occasione.
Però il campionato è questo: è lungo
e sarà molto equilibrato". Intanto
abbiamo inserito le foto del match tra Carrarese
e Gubbio (18 immagini) che si possono trovare nel
link sotto la foto in homepage e nella sezione "fotogallery".
Le foto sono del nostro inviato Simone Grilli.
• 11
OTTOBRE 2014 Carrarese-Gubbio,
tutto nell'ultimo quarto d'ora (1-1). Rigore di
Cellini e la perla di Loviso
Gubbio
nella sfida serale di sabato con inizio alle ore
20 a Carrara. Acori opta per il 4-3-3 con il rientro
di Lasicki mentre Rosato va in panchina. Per il
resto viene confermata la stessa formazione della
gara di Prato. Carrarese in maglia azzurra, Gubbio
in maglia bianca. Al 9' Loviso lancia in area Vettraino,
salva in extremis Berra in anticipo in angolo. All'
11' corner insidioso di Loviso calciato in area,
salva di testa Teso in anticipo su Vettraino, a
pochi
passi dalla porta. Al 16' tocca alla Carrarese:
punizione calciata dalla trequarti di Castagnetti
in area, Merini di testa in tuffo cerca il bersaglio,
ma la palla va alta. Al 18' punizione insidiosa
di Loviso, palla che finisce di poco a lato e precisamente
sull'esterno della rete. Al 34' Cellini serve a
destra Brondi che mette un cross rasoterra velenoso,
salva in extremis Lasicki da pochi passi in anticipo
su Merini. Al 40' altra occasione per i locali:
Cellini va via in area e rimette in mezzo una palla
d'oro per Grahorè che calcia prontamente
in porta di sinistro, ma la palla va sopra la traversa.
Si va alla ripresa. Nel giro di due minuti occasioni
per gli apuani. Al 54' una grande sventola di Merini
dal limite che costringe Iannarilli a salvarsi in
volo e deviare in corner. Poi, al 55', sul corner
di Castagnetti pennellato in area, arriva dalle retrovie
Sbraga che di testa in tuffo anticipa tutti e la
palla sfiora la traversa. Al 58' risponde Loviso
con un tiro da lontano, ma la palla va a lato. All
66' ci prova Castagnetti con un pallonetto dal limite,
Iannarilli non si fa sorprendere e para. Un minuto
dopo tiro in diagonale di Gherardi, Iannarilli si
salva a terra. Al 74' calcio di rigore per una evidente
e ingenua trattenuta di Manganelli in area su Merini
che cade a terra. Dal dischetto Cellini non sbaglia,
con la sfera che si insacca sotto all'incrocio.
Al minuto 85 viene espulso Teso per una scivolata
pericolosa su Marchionni. Su punizione, esecuzione
perfetta di Loviso che di destro fa partire un magistrale
tiro che aggira la barriera e insacca la sfera a
fil di palo sotto la traversa. Gol da cineteca.
Finisce 1-1. Tabellino:
Carrarese - Gubbio (1-1): Carrarese
(4-3-1-2): Calderoni; Berra, Sbraga, Teso, Lancini;
Brondi, Castagnetti, Grahorè (69' Gorzegno); Belcastro
(64' Gherardi);
Cellini (79' Di Nardo), Merini. (A disp.: Zanotti,
Benassi, Galli, Ademi). All. Remondina. Gubbio
(4-3-3): Iannarilli; D'Anna, Manganelli, Lasicki, Caldore
(78' Cais);
Esposito, Loviso, Casiraghi; Mancosu (78' Marchionni), Regolanti,
Vettraino (61' Luciani). (A disp.: Citti, Rosato,
Guerri, Domini). All. Acori. Reti: 74'
Cellini (C) rigore, 85' Loviso (G). Arbitro:
Pillitteri di Palermo (Ficarra di Palermo e De meo
di Formia). Espulso: 84' Teso (C). Ammoniti:
Castagnetti (C); Esposito, Manganelli e Casiraghi
(G). Spettatori: 954. Risultati:
Ottava Giornata - Prima Divisione - Girone B - Lega
Pro: Ancona
- Pisa 1-1 37'
Arma (P), 72' Perez (A) Carrarese - Gubbio
1-1 74'
Cellini (C) rig., 85' Loviso (G) Forlì - Ancona 1-2 52'
Tulli (A), 69' Parodi (A), 80' Catacchini (F) Grosseto
- Tuttocuoio 2-2 11'
Ingrosso (T), 32' Torromino (G), 74' Pichlmann (G),
82' Colombo (T) L'Aquila - Lucchese 1-0 12'
Sandomenico (A) Pistoiese - San Marino 2-1 44'
Lamantia (S), 67' Tripoli (P) rig., 79' Romeo (P) Pontedera
- Savona 1-1 12'
Scappini (S) rig., 91' Grassi (P) Pro
Piacenza - Prato 1-1 34'
Fofana (Pra), 62' Torri (Pia) Spal - Teramo
0-0 Santarcangelo
- Reggiana 0-1 35'
Siega (R)
• 10
OTTOBRE 2014 Out
Luparini e Bentoglio. Ma riecco Lasicki e Luciani.
Verso il 4-3-3. Acori: "Squadra carica"
Gubbio
senza Luparini (problemi fisici) e Bentoglio (scelta
tecnica). Il trainer Leonardo Acori in sintesi
afferma prima del match contro la Carrarese: "Faremo
di tutto per proseguire la striscia positiva. Dico
che la
squadra è molto caricata. E possibilmente vogliamo
tentare una nuova impresa fuori casa. Grande rispetto
della Carrarese che proviene da una buona striscia
positiva e quindi troveremo una squadra in salute.
Però noi siamo pronti e vogliosi di fare
la nostra figura". In pratica potrebbe
essere confermata la formazione di Prato, ad eccezione
del reintegro di Lasicki. Perciò si va verso
la conferma del 4-3-3. Iannarilli in porta. Poi
il quartetto difensivo basato su D'Anna, Rosato,
Lasicki (in ballottaggio con Manganelli) e Caldore.
Trio di centrocampo con Esposito (o Guerri), Loviso
(in vantaggio su Domini) e Casiraghi. Scontato il
tridente d'attacco con Mancosu, Regolanti e Vettraino.
La lista dei convocati: Cais, Caldore, Casiraghi,
Castelletto, Citti, D'Anna, Domini, Esposito, Galuppo,
Guerri, Iannarilli, quindi Lasicki, Loviso, Luciani,
Mancosu, Manganelli, Marchionni, Regolanti, Rosato
e Vettraino.
• 10
OTTOBRE 2014 L'ultima
sfida con doppietta di Galabinov. Di sera vittoria
con Caracciolese. Ma gli apuani...
Carrarese
e Gubbio, ci si rivede, con diversi precedenti.
Due stagioni fa, il 25 novembre 2012, allora il
g Gubbio allenato da Sottil (ora alla Paganese) strappò
un pareggio dopo un 2-2 rocambolesco. Infatti i
rossoblù andarono in vantaggio con una doppietta
di Galabinov, adesso impegnato con la nazionale
bulgara nel girone H e sarà avversario dell'Italia
di Conte. Poi ci fu la rimonta di Belcastro e di
Makinwa nella ripresa. Sulla panchina degli apuani
c'era Di Costanzo. Gubbio e Carrarese si incontrarono
anche nella stagione 2009-2010: era l'8 novembre
2009, in panchina c'era Torrente e gli eugubini
si imposero per 2-1 allo stadio Dei Marmi con le
reti di Marotta (doppietta) che ribaltarono il gol
iniziale di Bigazzi su rigore. Nella squadra toscana
giocava Bariti, oggetto di discussione in questi
giorni in casa Gubbio. Sulla panchina dei gialloazzurri
c'era Lavezzini. Nella stagione precedente era invece
l'ultima giornata di campionato: il 17 maggio 2009
finì 1-1, con gol di Martinetti e poi pareggio
di Bonfanti. In panchina la coppia Tumiatti e Simoni.
In precedenza pure una sconfitta (2-0) il 26 agosto
2007, un pareggio (0-0) il 7 aprile 2007 e un altro
0-0 il 19 febbraio 2006. Il 26 febbraio 2005 era
uscito un 1-1. Il 21 settembre 2003 invece uscì
una vittoria in una partita giocata in notturna:
doppietta di Caracciolese. Adesso si torna a giocare
in notturna perchè sabato il fischio d'inizio
è previsto per le ore 20. E la Carrarese
è l'unica squadra imbattuta di questo torneo
con una vittoria (quella di domenica a Lucca) e
sei pareggi. Il tecnico è il navigato Gianmarco
Remondina che opta per il modulo 4-3-1-2. In casa
Gubbio invece Leonardo Acori va verso la conferma
del 4-3-3, in attesa che vengano recuperati Luciani
e Lasicki, oltre alla punta Luparini. In ogni caso
Iannarilli va in porta. In difesa è probabile
la conferma del quartetto basato sull'asse D'Anna,
Rosato, Lasicki e Caldore. A centrocampo diversi
ballotaggi: Esposito o Guerri a destra, Loviso o
Domini al centro e Casiraghi a sinistra. In attacco
riconfermato in blocco il trio Mancosu, Regolanti
e Vettraino. Arbitra il match di Carrara il signor
Luigi Pillitteri di Palermo. Un arbitro coadiuvato
dai guardalinee Edoardo Ficarra di Palermo e Roberta
De Meo di Formia.
• 09
OTTOBRE 2014 Bariti,
Gubbio niet: come nel romanzo de «I promessi
Sposi». Nuovi orari fino a fine mese
Gubbio,
niet! Per Davide Bariti la porta di
Gubbio è sbarrata. Ma non è poi la prima
volta. E questa storia riporta in mente una famosa
frase de «I Promessi Sposi» scritto
da Alessandro Manzoni: "Questo matrimonio non
s'ha da fare". Infatti il calciatore di La
Spezia era stato corteggiato già dai rossoblù
nella passata stagione quando in panchina era arrivato
mister Christian Bucchi. Addirittura nell'agosto
2013 qualche portale informativo web campano dava
per fatto il passaggio dell'esterno d'attacco (ex
Avellino) al Gubbio, ma in realtà Bariti
poi non è mai arrivato in Umbria. Quest'anno
il discorso è diverso. Davide Bariti è
stato corteggiato e poi ha raggiunto veramente il
gruppo eugubino una settimana fa, precisamente martedì
pomeriggio 30 settembre. Si è allenato con
la truppa di Acori per tutta la settimana. Si è
parlato di un contratto, già concordato,
ma la fumata bianca non è mai arrivata. Sia
chiaro: a riguardo non è mai arrivato un
comunicato stampa ufficiale, nè del suo arrivo
in prova a Gubbio, nè della sua improvvisa
partenza. Lunedì, in pratica, si è
concretizzata la scelta di non procedere al tesseramento
di Bariti e infatti il giorno dopo lo stesso calciatore
non era presente agli allenamenti. La società
ha preso una decisione ben precisa: aspettare gennaio
e vedere se arriverà una vera occasione.
Ha valutato che per adesso non serviva un esterno
di attacco, anche se poi in questi ruoli gli uomini
sono contati: ci sono Mancosu e Vettraino, con Marchionni
e Luparini adattabili ma non è il loro ruolo
più peculiare. Probabilmente si sta aspettando
l'evolversi dei risultati visto che la squadra,
dopo un inizio di campionato tentennante, ha trovato
due vittorie consecutive che di sicuro hanno portato
morale e più convinzione nei propri mezzi.
E probabilmente si sta aspettando che la stessa
squadra riesca a trovare la sua giusta dimensione
in questo campionato e riesca a crescere a piccoli
passi. E la società ha pensato che se c'è
da fare un correttivo, semmai si farà nel
mercato di riparazione invernale. E non è
escluso che si potrebbe cambiare obiettivo: ovvero
si potrebbe optare per un centravanti di esperienza.
É chiaro che questa scelta della società,
se è azzeccata o meno, lo dirà solo
il campo. Solo il campo può dare il giusto
responso. Mentre in difesa si sta aspettando che
Galuppo torni a disposizione a tempo pieno. Ma non
è escluso che a gennaio si intervenga pure
in questo reparto, ovvero la difesa. Intanto sono
state diramate le date dei prossimi incontri fino a
fine mese. Nella decima giornata il Gubbio sarà
ospite ad Ascoli Piceno: si gioca domenica
26 ottobre alle ore 16. Undicesima giornata in casa
contro la Reggiana: in questo caso si gioca
di venerdì sera, il 31 ottobre, alle ore
19:30 al Pietro Barbetti. Sabato questo (11 ottobre)
il Gubbio è ospite a Carrara e il fischio
d'inizio è alle ore 20. Mentre il sabato
successivo (18 ottobre) la squadra di Acori gioca
in casa contro il Pontedera (ore 19:30). Intanto
la società invita a ritirare le tessere del
tifoso in sede.
• 08
OTTOBRE 2014 Mario
Rui: "Gubbio, il mio trampolino in Italia.
Ora in A...". Bariti salta. Sottil alla
Paganese
Mario
Rui Silva Duarte. Laterale sinistro portoghese.
Classe 1991. Ha iniziato la sua carriera in Italia
a Gubbio in serie B. Ora si trova in serie A con
l'Empoli e nell'ultimo match (vittorioso sul Palermo)
è stato tra i migliori in campo. Lo intervistiamo
in esclusiva per Gubbiofans.it. Allora, come si
sente in serie A? "Giocare in serie A si
sogna da bambini. Sono arrivato a Gubbio dopo il
Mondiale Under 20 e avevo l'obiettivo di arrivare
il più in alto possibile. Spero di non fermarmi
qui". Già avete incontrato una grande
squadra, per la precisione il Milan che si è
dovuto accontentare di un pareggio con l'Empoli:
"Si è vero. Queste sono partite indimenticabili.
Tanti di noi erano abituati a giocare contro il
Milan solo alla playstation. Affrontare questi campioni
dal vivo è stimolante, un vero peccato perchè
in quella partita si potevano portare pure tre punti
a casa". Un tuo compagno di squadra si
chiama Vincent Laurini, nazionale francese, ma originario
di famiglia di Gubbio. Effettuò anni fa un
provino a Gubbio e poi fu scartato, lo sapeva? "Come
no, lo so bene. Laurini è un mio grande amico,
noi due parliamo spesso di Gubbio. Mi ha raccontato
che aveva fatto un provino ma poi non era stato
preso. Da parte mia posso dire che è un giocatore
molto forte: per me è uno dei più
forti terzini che ci sono in serie A e lo dico perchè
lo vedo tutti i giorni allenarsi". A Gubbio
sono passati altri calciatori che poi sono finiti
in serie A, tipo Magnanelli, Gomez Taleb e Lamanna.
Un bel trampolino di lancio la piazza eugubina?
"Credo proprio di sì. Nell'anno della
serie B è stata data l'opportunità
a tanti giovani, anche se poi è finita non
bene. Gubbio lo considero un passaggio importante".
E dell'esperienza di Gubbio? "Ho un bel
ricordo perchè è stata la mia prima
esperienza in Italia. Mi ricordo sia l'esordio (con
la Reggina ndr) e sia l'ultima partita (con l'Albinoleffe
ndr). Per me è stato un anno molto importante,
perciò il ricordo me lo porterò sempre
con me". Di sicuro il ricordo più
bello la vittoria sul Torino dove proprio Mario
Rui centrò un palo: "Senza dubbio.
Fu proprio una bella serata. Era la prima gara di
Gigi Simoni che era tornato in panchina. Un'atmosfera
molto bella quel giorno". Adesso lo possiamo
svelare: ma chi ha scoperto Mario Rui per poi portarlo
poi al Gubbio? "Il mio procuratore portoghese
si è incontrato con un altro in Italia che
poi ha parlato con il direttore Giammarioli".
Diciamo allora senza riserve che c'è stato
lo zampino di Giammarioli, è così?
"Non mi piace parlare molto di me, tuttavia
è proprio così. Per questo motivo
per me è un piacere ricordare Gubbio: mi
hanno preso e se adesso sono in serie A lo devo
anche al Gubbio". In quell'anno però
c'è stata una retrocessione: cosa non ha
funzionato? "Diciamo che si era partiti
male, però poi la squadra ha cominciato a
fare vedere un buon calcio. Ma la squadra era praticamente
nuova e c'erano tanti giovani: possono essere questi
i motivi per cui poi siamo retrocessi. Anche se
poi è difficile spiegare". Forse
sono cambiati troppi allenatori (ben quattro) in
una stagione? "Anche. Anzi, direi certamente.
Già è un brutto segnale quando ne
cambi uno, figuriamoci quattro". Dei quattro,
con chi si è trovato meglio Mario Rui? "Bene
con tutti e ho avuto insegnamenti da tutti, ma se
devo fare un nome il mio preferito è stato
Luigi Apolloni". Notiziario. Salta l'acquisto
di Davide Bariti. Notizia ufficiosa, non ufficiale.
La società è orientata ad aspettare
gennaio per fare il prossimo acquisto. Intanto l'ex
allenatore dei rossoblù Andrea Sottil va
alla Paganese.
• 07
OTTOBRE 2014 L'editoriale.
L'ordine tattico, il "gollonzo", la prima
volta di Notari con vittoria e il mercato...
Gubbio
che sbanca Prato. É una notizia. Gubbio che
vince due partite di seguito. E fa notizia anche
questo dato. Dopo un inizio tribolato (due punti
in cinque partite), la squadra di Acori ha raccolto
due importanti vittorie salutari per la classifica.
Anche se per soli due punti di distanza, i rossoblù
infatti si trovano fuori dai playout. Ma del Gubbio
visto a Prato si è notato un fattore fondamentale.
La squadra si è espressa in campo con ordine.
Con ordine tattico, intendiamo. Squadra corta in
tutti i reparti. Ma la squadra è
rimasta compatta fino alla fine del match. Giusta grinta,
giusta determinazione e giusta concentrazione. Solo
così si può raggiungere il tanto agognato
obiettivo prefissato. E lo sanno i calciatori e lo
sa lo stesso Acori. L'esultanza di gioia dopo il
fischio finale del tecnico di Bastia Umbra parla
da sola. Tuttavia, facendo un'analisi precisa e
obiettiva, c'è da dire che il gol della vittoria
è stato fortuito. Lo ha ammesso lo stesso
Esposito che lo ha definito un gol fortunoso. In
pratica è venuto fuori un vero gollonzo.
Di sicuro il portiere croato Ivusic
si è fatto trovare impreparato sul tiro cross
di Esposito in area, con Mancosu che ha sfiorato
(ma non ha toccato) la palla di testa e ha disorientato
l'estremo difensore dei toscani. Ma gollonzo o no,
quello che conta è che la palla si è
insaccata in rete. Poco importa come. Si vince anche
così. Tante volte la dea bendata ha girato
le spalle al Gubbio. Una volta tanto la fortuna
non guasta mai. E c'è un
proverbio che dice: la fortuna aiuta gli
audaci. É chiaro che adesso bisogna restare
sempre con i piedi per terra. Mai fare dei voli pindarici.
Il motivo è molto semplice. La squadra
deve dimostrare durante il
torneo che queste due vittorie non siano isolate. Mai abbassare la guardia. Tuttavia c'è una prima
volta. La prima volta di Sauro Notari da presidente.
Da presidente in carica (dal 1 ottobre) è
arrivata la prima vittoria fuori casa di questo
Gubbio. Non poteva bagnare meglio questo nuovo incarico.
E si è notato che tra squadra, staff tecnico
e dirigenti c'è una unità di intenti.
Il fotogramma, che vede il trainer Acori insieme
al presidente Notari e all'amministratore delegato
Fioriti seduti a parlare in panchina con tutta calma
prima del match contro il Prato, parla da solo.
Un'immagine emblematica. Come se esistesse un patto
di ferro. Un patto di ferro che può dare
i suoi frutti: questo si augura tutto il popolo
rossoblù. Un popolo rossoblù che è
ancora scioccato da quella serie B persa malamente.
Un popolo rossoblù che ha voglia di vedere
il bel calcio e in particolar modo vuole vedere
una squadra che suda per la maglia. Ora bisogna
vedere cosa succederà anche in fase di mercato.
Bariti si sta allenando da una settimana con il
team di Acori, ma non si sa se verrà tesserato
o meno. Valutazioni che sta facendo la società
in tal senso: se ingaggiare subito l'esterno d'attacco
di La Spezia, oppure aspettare gennaio per acquistare
un centravanti. Da notare però che in squadra
ci sono già quattro prime punte: Regolanti,
Cais, Luparini e Bentoglio (spesso non convocato
da Acori). Mentre nel ruolo di esterno di attacco
gli uomini sono contati (Mancosu e Vettraino). E
si aspetta anche il ritorno di Galuppo, a tempo pieno.
(Editoriale Direttore Gubbiofans.it)
• 05
OTTOBRE 2014 Esposito:
"Gol fortunato, ma ok così".
Iannarilli: "Squadra corta". Acori:
"Gruppo di qualità"
Il
Gubbio vince la sua seconda partita consecutiva,
ma soprattutto nel primo tempo convince. Nella ripresa
invece soffre troppo, ma l'espulsione di Rickler
chiude praticamente la partita. Si mostra molto
soddisfatto il tecnico Leonardo Acori: "Bella
vittoria e Gubbio in crescita. Primo tempo molto
buono. Nel secondo tempo abbiamo controllato bene
anche se abbiamo sofferto un po' troppo, ma davanti
avevamo il forte attacco del Prato. Il gruppo è
di qualità e l'ho sempre detto. Pure Manganelli
e Caldore hanno dimostrato di meritarsi di giocare
in questa squadra. Ma adesso dobbiamo restare umili:
il campionato è lungo". Tocca all'autore
del gol, Alessio Esposito: "Abbiamo giocato
molto bene nel primo tempo. Il mio gol, a dir la
verità, è stato fortunato: ho provato
a fare un cross in mezzo, la palla non l'ha toccata
nessuno e forse il portiere (Ivusic ndr) è
rimasto impietrito perchè aveva paura di
toccarla. Ma credo che alla fine ce lo siamo meritato.
Nella ripresa abbiamo offerto una prestazione di
maturità. C'è stata una grande prova
di sacrificio da parte di tutti". Tocca
al portiere Anthony Iannarilli: "Tre punti
importanti presi e una prestazione importante. La
squadra ha giocato stretta tra i reparti e corta.
All'inizio di questo torneo siamo partiti male perchè
abbiamo pagato lo scotto della gioventù.
Ma siamo restati sempre uniti. Con lo stesso atteggiamento
dovremo giocare a Carrara". Sintetico invece
il diesse Giuseppe Pannacci: "Squadra
giovane ma è in crescita. Partita interpretata
bene. Andiamo avanti fiduciosi ma occhi bene aperti.
Un grazie ai tifosi e a chi sta facendo dei sacrifici
per questo storico sodalizio. Squadra di ragazzi
seri e bravo l'allenatore. Bariti? Vediamo domani
(lunedì ndr) sul da farsi, decideremo per
chiudere al più presto la vicenda".
Sul lato opposto, l'allenatore del Prato, Vincenzo
Esposito, è lapidario: "Purtroppo
andiamo in sofferenza in ogni inizio partita a livello
fisico. Talvolta ci riesce di ribaltare la situazione,
altre volte no. Ma è stata determinante l'assenza
in attacco di Bocalon. La partita poteva cambiare
aspetto in due attimi, sul palo interno colpito da
Fanucchi e poi l'espulsione di Rickler: queste situazioni
hanno condizionato il risultato finale e si poteva
parlare di un'altra partita". Intanto abbiamo
inserito le foto di Prato e Gubbio (21 immagini),
che potete trovare nel link sotto la foto in homepage
e nella sezione "fotogallery". Foto del
nostro inviato Simone Grilli.
• 05
OTTOBRE 2014 Il
Gubbio sbanca Prato (0-1). Decide Esposito, complice
Ivusic. Palo interno di Fanucchi
Prato
contro Gubbio nell'inedito orario delle ore 12:30.
L'allenatore Acori schiera sempre il 4-3-3 ma con
alcune sorprese. Lasicki e Luparini vanno in tribuna,
mentre Guerri e capitan Domini vanno in panchina.
D'Anna con la fascia di capitano. Prato in maglia
azzurra, Gubbio in maglia bianca. Al 3' ci prova
direttamente su punizione Loviso con un tiro a girare
dal limite che aggira la barriera e Ivusic respinge
in tuffo; sulla ribattuta ci prova Vettraino ma
Ivusic si salva in corner. Risposta dei locali al
4': tiro di Fanucchi improvviso in porta, ma Iannarilli
c'è e para. Il Gubbio parte bene, però
al 9' rischia perchè Rubino penetra in area
tra Rosato e D'Anna, e prova la conclusione di sinistro
a rete: Iannarilli si salva in volo plastico. Al
10' cross teso di Regolanti in area, Vettraino per
un soffio manca il tap in vincente in scivolata.
Al 18' Knudsen va via a centrocampo e serve sul
filo del fuorigioco Fanucchi che calibra il destro,
ma il suo diagonale con il piede destro termina
di poco a lato. Al 27' il Gubbio passa in vantaggio
ma l'errore del portiere pratese è marchiano:
lancio lungo dalla trequarti di Esposito, la palla
arriva in area tra una selva di gambe, rimbalza
a terra e poi si insacca in rete sorprendendo in
maniera davvero goffa proprio l'estremo difensore
locale Ivusic, con la sfera che gli passa in mezzo
ai guantoni. Al 32' contropiede degli eugubini con
Casiraghi che serve in area Vettraino ma al momento
del tiro cicca il pallone. Ripresa. Al 47' ci prova
Gabbianelli dal limite, ma la palla va a lato. Però
la formazione toscana insiste e pressa sull'accelleratore.
Al 48' il Prato sfiora il pareggio: Pasa serve
in area Gabbianelli che calcia a botta sicura a
rete di sinistro, ma la palla finisce sull'esterno
della rete dando l'illusione del gol. Al 57' il
Prato colpisce anche un legno: Gabbianelli serve
in area Fanucchi che si gira bene e fa partire un
destro calibrato rasoterra che mette fuori causa
Iannarilli, ma la palla colpisce il palo interno.
Al 58' viene poi espulso Rickler per doppia ammonizione
dopo un fallo su Regolanti: quindi Prato in dieci.
Al 91' cartellino rosso diretto verso Cavagna per
un fallo su Domini. Finale convulso: Fanucchi se
la prende con D'Anna dopo aver chiesto un rigore.
Dopo il novantesimo proteste locali verso l'arbitro.
Ma il Gubbio coglie un importante risultato e vince
1-0 a Prato. Tabellino:
Prato - Gubbio (0-1): Prato
(4-3-1-2): Ivusic; Grifoni, Rickler, Dametto,
Eguelfi (46' Bandini); Knudsen, Pasa, Romanò
(46' Cavagna); Gabbianelli (65' Tassi); Fanucchi,
Rubino. (A disp.: Brunelli, Ghidotti, Ogunseye,
Fofana). All. Esposito. Gubbio
(4-3-3): Iannarilli; D'Anna, Rosato, Manganelli, Caldore;
Esposito (74' Domini), Loviso, Casiraghi (69' Guerri); Mancosu, Regolanti
(89' Cais), Vettraino.
(A disp.: Citti, Galuppo, Castelletto, Marchionni). All. Acori. Rete:
27' Esposito (G). Arbitro: Mastrodonato
di Molfetta (Margini e Scarpa di Reggio Emilia).
Espulsi: 58' Rickler (P); 91' Cavagna (P).
Ammoniti: Rickler (P); Mancosu, Esposito
e Loviso (G). Spettatori: 1136 (di cui una
quindicina da Gubbio). Risultati:
Settima Giornata - Prima Divisione - Girone B - Lega
Pro: Ancona
- Grosseto 0-2 50'
Pichlmann (G), 92' Torromino (G) Forlì-
Pistoiese 0-0 43'
Melandri (F) Lucchese - Carrarese 0-1 82'
Merini (C) Pisa
- Pontedera 1-1 70'
Arma (Pi), 92' Vettori (Po) Prato
- Gubbio 0-1 27'
Esposito (G) Reggiana - Pro Piacenza 1-0 88'
Spanò (R) San Marino - Spal 0-1 34'
Fogacci (S) aut. Savona - Ascoli 0-1 91'
Perez (A) Teramo - L'Aquila 0-1 79'
Sandomenico (A) Tuttocuoio - Santarcangelo 2-1 10'
Zanchi (T), 20' Deiola (T), 90' Graziani (S)
• 04
OTTOBRE 2014 Out
Luciani, ma si rivede Galuppo e Bariti è
in stand by. A Prato si gioca alle ore 12:30
Per
Prato sono stati convocati venti calciatori. Assente
il terzino destro Luciani. Mentre tra gli abili
e arruolati si vede per la prima volta il centrale
difensivo Galuppo, e se tutto va bene andrà
in panchina. Scontato il modulo 4-3-3. Quindi Iannarilli
va in porta. Ci sarà invece un quartetto
inedito nel reparto difensivo: pertanto D'Anna sarà
dirottato a destra, Caldore a sinistra e come duo
centrale viene confermato Rosato e Lasicki. Ballottaggio
a centrocampo tra Guerri e Loviso, mentre sembrano
scontate le conferme di Domini e Casiraghi. In attacco
si va verso il tridente Mancosu, Regolanti e Vettraino.
Invece per quanto riguarda Davide Bariti, l'attaccante
si sta allenando da martedì scorso con la
truppa rossoblù, però manca ancora
il tesseramento ufficiale: al momento è in
una situazione di stand by, per questo motivo non
è stato convocato per Prato. L'allenatore
Leonardo Acori ha specificato nella conferenza stampa
del prepartita: "Non ci possiamo fidare
del Prato perchè è una buona squadra.
Per noi si tratta di una partita molto importante.
Devo vedere se la squadra ha fatto progressi dopo
la confortante vittoria con il Savona e se riusciamo
ad eliminare certe disattenzioni difensive. Voglio
più vicinanza tra i reparti, delle volte
siamo troppo lunghi". Ma
ecco la lista dei venti convocati: Cais, Caldore,
Casiraghi, Castelletto, Citti, D'Anna, Domini, Esposito,
Galuppo, Guerri, Iannarilli, Lasicki, Loviso, Luparini,
Mancosu, Manganelli, Marchionni, Regolanti, Rosato
e Vettraino.
• 03
OTTOBRE 2014 Torrente:
"Lamanna, bello rivederlo al Genoa.
E Gomez Taleb, che intuizione centravanti"
L'ex
allenatore del Gubbio, autore di due campionati
vinti consecutivi in rossoblù, è stato
intervistato via telefonicamente da Giacomo Marinelli
Andreoli, direttore di Trg Media Network. L'intervista
è andata in diretta su Rgm Hit Radio alle
ore 12. E Vincenzo Torrente si è mostrato
pronto a rispondere alle domande incalzanti del
giornalista. Come approccio si è parlato
del derby di Genova. "Si, ho visto il derby".
Ha specificato subito Torrente e poi ha proseguito
dicendo: "Credo che il Genoa non meritasse
di perdere: il pareggio era il risultato più
giusto". E Lamanna al Genoa? "Che
bello rivederlo in serie A con la maglia del Genoa,
anche se al momento fa il secondo di Perin. D'altronde
è un ragazzo che ha meritato questa scalata.
Prima a Gubbio e poi a Bari con me ha lavorato sempre
bene". E adesso Torrente sta alla finestra?
"Direi di sì. Ma desidero di tornare
in serie B. Aspetto la chiamata giusta".
Ma l'esperienza di Cremona? "É stata
una scelta affrettata. C'era un progetto importante
ma poi non si è rivelato così".
Un giudizio sul Perugia in serie B? "Per
me non è una sorpresa. Si è costruita
una squadra con intelligenza. Potrebbe arrivare
fino in fondo e fare bene in questa categoria".
E il Gubbio? "Beh, a Gubbio ho passato due
anni indelebili, favolosi. Abbiamo raggiunto un
qualcosa di storico. E seguo pure ora sempre con
affetto le sorti dei rossoblù".
Alla domanda che Torrente ebbe una grande intuizione
portare Marotta e Gomez Taleb centrali in un attacco
a tre, quando invece erano due esterni, il tecnico
risponde così: "Sì, credo
che è stata una bella intuizione. Ma il centravanti
in un attacco a tre è questo in base alle
mie idee. Deve essere un calciatore che sa dialogare
con i compagni. Impiegai in questo ruolo anche Donnarumma
e lo fece bene senz'altro". Ma cosa successe
veramente nel giorno dell'addio nell'estate 2011?
"Meglio guardare avanti". Incalzato
ancora dal giornalista Andreoli sulla stessa domanda,
Torrente ha risposto così: "Non è
stato trovato un accordo economico. Io ho aspettato
prima il Gubbio e poi mi sono guardato nel recepire
altre offerte. Purtroppo ho capito che non c'erano
i presupposti per proseguire e così ho preso
un'altra strada (a Bari in serie B ndr)".
L'intervista è andata in onda nella trasmissione
"il Rosso e il Blù" condotta proprio
da Giacomo Marinelli Andreoli ale ore 12 su Rgm
Hit Radio. Andrà in replica alle ore 19 e
sabato alle ore 10. In televisione su Trg Network
andrà in onda venerdì (oggi) alle
ore 21 e in replica sabato alle ore 14:30.
• 03
OTTOBRE 2014 Mezzogiorno
di fuoco. Ma non sarà un film... a Prato.
Il Gubbio è alla prova della verità
Mezzogiorno
di fuoco. É in film western del 1952 diretto
da Fred Zinnemann. Fu interpreato dagli attori Gary
Cooper e Grace Kelly. Un film ambientato negli Stati
Uniti d'America. Ma adesso il "mezzogiorno
di fuoco" sarà a Prato perchè
si giocherà in un orario insolito domenica
prossima: il fischio d'inizio è previsto
per le ore 12:30. Tutto ciò grazie all'avvento
di questo calcio spezzatino in questa nuova Lega
Pro Unica. Un orario inedito che scombussola anche
il piano settimanale degli allenamenti e non a caso
proprio giovedì la truppa di Acori ha cominciato
gli allenamenti alle ore 12:30. Un orario insolito
che ha costretto di mutare pure le abitudini alimentari
quotidiane. Infatti proprio giovedì tutta
la truppa rossoblù ha pranzato (si far per
dire) alle ore 9:30 con un menù specifico
studiato appositamente per rendere al meglio durante
la gara di domenica. Insomma questo spezzatino costringe
di modificare non solo il lavoro sul campo ma anche
la dieta alimentare. Un lavoro in più per
lo staff tecnico e per lo staff medico. Al di là
di ciò, la posta in palio domenica è
alta. Il Gubbio deve capire se la vittoria di sabato
scorso sul Savona rappresenta davvero una svolta
importante in questo campionato, dopo due pareggi
e tre sconfitte. Una banco di prova importante perchè
di fronte c'è un Prato che proviene da quattro
partite senza sconfitte e i biancazzurri vorranno
ripetersi proprio con i rossoblù. D'altronde
il "Lungobisenzio" si è rivelato
sempre un campo ostico. L'anno scorso il Gubbio
di Bucchi riuscì a strappare un pareggio
per 0-0. L'anno prima (con Sottil in panchina) venne
fuori una vittoria (0-1) grazie ad una splendida
punizione calciata direttamente in porta da Radi
(attualmente al Barletta). Mentre in altre occasioni
sono arrivate diverse sconfitte. Solo il 6 dicembre
2009 venne fuori un pareggio (1-1): in panchina
c'era Torrente, al gol di Basilico rispose nella
ripresa Perez (ora all'Ascoli). Un Prato che quest'anno
ha seguito l'iter collaborativo del Gubbio della
passata stagione con il Parma. Infatti ha intrapreso
la strada di una sinergia con una società
di serie A, precisamente con l'Inter: sono arrivati
tanti giovani promettenti dalla società nerazzurra,
ma sono arrivati anche calciatori di spessore come
Rubino e Bocalon (anche se quest'ultimo è
in dubbio per domenica per infortunio insieme a
Ivusic). In casa Gubbio invece c'è da capire
quando verrà ufficializzato il tesseramento
dell'ala destra Davide Bariti, che si è aggregato
al gruppo proprio in questi giorni. Mentre per quanto
riguarda la formazione ci potrebbero essere anche
dei cambiamenti, soprattutto a centrocampo. Sembrano
infatti scontate le scelte in difesa: Iannarilli
tra i pali e il quartetto difensivo basato sull'asse
Luciani, Rosato, Lasicki e D'Anna. E in attacco
si va verso la conferma del tridente Mancosu, Regolanti
e Vettraino, a meno che il trainer Acori decida
di far giocare dall'inizio Luparini da esterno oppure
il neo arrivato Bariti (se sarà tesserato
in tempo). Mentre a centrocampo potrebbe essere
utilizzato dal primo minuto Guerri (a destra) con
Casiraghi (a sinistra) e il capitano Domini (playmaker).
Ma sarà tutto da vedere. Infine la prevendita
dei biglietti per Prato (per il settore ospiti)
si tiene presso la Tabaccheria 2000.
• 02
OTTOBRE 2014 Ottobre,
il passaggio di consegne: da Marco Fioriti a Sauro
Notari. Si chiude così un'epoca
Da
ottobre ormai è conclamato. In maniera attuativa
si va al passaggio di consegne dei vertici della
Gubbio Calcio, fra il past presidente Marco Fioriti
e il nuovo presidente Sauro Notari. Infatti proprio
Sauro Notari ricoprirà la carica di presidente
da questo mese, mentre Marco Fioriti prenderà
la nuova carica di amministratore delegato. Un passaggio
storico perchè si chiude una epoca. Infatti
Marco Fioriti ricopriva la carica di presidente
dal 2006 (precisamente da otto anni). In questo
lasso di tempo sono arrivati anche traguardi storici.
Prima la promozione in C1 culminata nel giorno indimenticabile
del 13 giugno 2010 a San Marino con 2624 tifosi
eugubini al seguito (un vero esodo). Poi la clamorosa
promozione in serie B attuata in data 8 maggio 2011
in uno stadio "Barbetti" gremito che registrò
4200 paganti (con la vittoria del 3-1 sulla Paganese).
E senza dubbio Marco Fioriti sarà ricordato
come quel presidente che ha portato la piazza eugubina
alla massima espressione calcistica nella regione:
cioè il Gubbio in B, con la Ternana in C1
e il Perugia in D (poi promosso in Lega Pro). É
chiaro che vanno ricordati tutti gli artefici di
quella storica promozione, a partire dallo staff
dirigenziale (come ad esempio i vari vicepresidenti
Mencarelli, Brugnoni e Urbani, oltre al Dg Pannacci
e al team manager Ramacci) allo staff tecnico (come
il Dt Simoni, il diesse Giammarioli e il tecnico
Torrente). Senza dimenticare gli sponsor principali:
Barbetti e Colacem. E senza dimenticare tutte quelle
persone che hanno lavorato dietro le quinte (che
non abbiamo menzionato) e tutti quei calciatori
che hanno portato in alto il nome di una piccola
città come Gubbio. La serie B, purtroppo,
viene ricordata solo per gli stadi visitati (vedi
l'Olimpico contro il Torino, il Marassi contro la
Sampdoria o il Bentegodi contro l'Hellas Verona)
perchè i risultati non hanno dato i frutti
sperati. Unica gioia la vittoria sul Torino datata
24 ottobre 2011: quel Gubbio, allora allenato da
Gigi Simoni, si impose per 1-0 con rete decisiva
di Daniel Ciofani. Un vero peccato perchè
la piazza era pronta per il salto: una media di
3540 presenze al Pietro Barbetti con il picco registrato
contro il Pescara di Zeman con 4430 spettatori,
mentre gli abbonamenti raggiunsero quota 2475. Numeri
notevoli se si considera il bacino d'utenza. Poi
si ricordano le ultime due stagioni tribolate in
Prima Divisione, ma alla fine il Gubbio ha salvato
la categoria (questo è quello che conta).
E così si arriva ai giorni nostri. Dopo un'estate
assai tormentata (condita dall'addio di Giammarioli
e Sandreani), l'appoggio di Sauro Notari (verso
Fioriti e Mencarelli) è stato determinante
per mantenere lo storico sodalizio rossoblù
tra i professionisti. Ecco perchè (forse)
è arrivata la fatidica nomina di presidente
per Sauro Notari, sottoscritta all'unanimità
nell'assemblea dei soci che si è tenuta lo
scorso 19 settembre. Una decisione che, a dir la
verità, ha spiazzato un po' tutti. Ma ora
ci siamo. Dopo l'iter burocratico, questa carica
è operativa. E inizia (da adesso, in maniera
effettiva) un nuovo corso.
• 01
OTTOBRE 2014 Bariti
c'è: è con il gruppo di Acori da martedì.
E il Gubbio... in numeri: le cifre dal girone
É
arrivato Davide Bariti. Lo avevamo scritto una settimana
fa (precisamente il 24 settembre) che c'era una
trattativa avviata con il calciatore di La Spezia.
L'attaccante ligure (per la precisione predilige
il ruolo di esterno destro) è un classe 1991,
fino all'anno scorso contrattualizzato con il Napoli.
Nella sua carriera ha giocato ad Avellino ed è
stato avversario dei rossoblù proprio nella
stagione 2012-2013, e fu protagonista del rigore
del 18 novembre 2012 al "Partenio" con
conseguente espulsione di Venturi. Un penalty che
poi fu trasformato da Castaldo che fissò
il risultato sul 2-0 in favore degli irpini: la
prima rete era stata siglata da Herrera. Ma Bariti
fu avversario del Gubbio anche nella stagione 2009-2010
in C2 ai tempi di Torrente: l'ala destra ligure
all'epoca giocava con la Carrarese. Tuttavia Bariti
ha giocato pure in serie B con la maglia della Triestina
(2010-2011) e del Vicenza (2011-2012). E proprio
con il Vicenza subentrò nella ripresa al
"Pietro Barbetti" il 14 aprile 2012 e
la partita finì 1-1 (reti di Nwankwo e Mustacchio).
L'anno scorso si è ritagliato un piccolo
spazio in serie A con il Napoli di Benitez (due
presenze in maglia partenopea). Adesso Davide Bariti
si è aggregato al gruppo del tecnico Leonardo
Acori già da martedì pomeriggio. A
giorni si attendono gli sviluppi se verrà
tesserato (o meno) dalla compagine rossoblù.
Ma è anche tempo di statistiche. Dopo sei
giornate saltano fuori già dei numeri significativi.
La media inglese è deficitaria: in questo
momento il Gubbio si trova ultimo in classifica
in coabitazione con il Santarcangelo (a -4). Pure
nel numero di sconfitte si trova all'ultimo di posto
(3 gare perse rimediate in 6 gare): la squadra rossoblù
è fanalino di coda in coabitazione con Pro
Piacenza e Savona. Come reti subite invece il Gubbio
si trova terzultimo in classifica: 10 reti subite;
seguono il Prato (11) e Savona (12). Pertanto la
squadra eugubina ha incassato una media di 1,67 gol
a partita. Per quanto riguarda le reti fatte, invece,
il Gubbio si trova a metà classifica: 6 reti
realizzate per una media di un gol a partita; la
Reggiana è ultima con solo 3 reti segnate;
l'Ascoli è dietro ai rossoblù con
solo 5 reti siglate. Ma soprattutto il Gubbio deve
cambiare ruolino di marcia fuori dalle mura amiche
(un solo punto conquistato): infatti è fanalino
di coda in coabitazione con Ancona e Spal (punto
tra l'altro che è stato ottenuto proprio
al "Barbetti"). La squadra che ha fatto
più punti in casa è la Spal (9). La
peggiore il Santarcangelo (2). Teramo e Tuttocuoio
hanno ottenuto già 6 punti fuori casa. Il
miglior attacco è del Prato (prossimo avversario
degli eugubini) con 11 reti. La miglior difesa appartiene a
due squadre con sole due reti subite: Pontedera
e Reggiana. Il Teramo è la squadra che ha
ottenuto più vittorie (4). Mentre ci sono
squadre che ancora non hanno mai vinto in campionato: sono Carrarese,
L'Aquila, San Marino e Santarcangelo. Ed infine
la Carrarese è l'unica squadra ancora imbattuta:
zero sconfitte. Intanto c'è già un
cambio di allenatore nel girone: infatti la società
de L'Aquila ha sollevato dall'incarico Giovanni
Pagliari e al suo posto è arrivato Nunzio
Zavattieri, ex Bari.
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