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news]
• 31
ottobre
2013 Corbucci:
"Diversi gli infortuni atipici".
Sandreani: "Su 20 infortuni, 8 muscolari
e 12 extra..."
Si
è fatto il punto della situazione sugli infortuni, che hanno condizionato finora le prestazioni
del Gubbio. Il direttore tecnico Alessandro Sandreani,
insieme al Dottore Giangiacomo Corbucci, hanno parlato
in conferenza stampa. Alex Sandreani ha incalzato
dicendo: "A me piacciono i numeri. Perciò
li elenco: su 20 infortuni diversi, 8 sono stati
di origine muscolare, il resto (12) invece sono
stati di natura extra, ovvero contusive, fratture,
verrucche e altro. Sicuramente hanno condizionato
il nostro cammino, ma posso assicurare che abbiamo
fatto il possibile e non abbiamo lasciato nulla
al caso". Mentre il dottor Giangiacomo
Corbucci è voluto andare più sullo
specifico: "Vorrei fare una premessa: tutti
i calciatori tesserati ad inizio campionato sono
stati sottoposti a visite mediche accurate. Posso
dire che non esistevano in nessun calciatore patologie
precedenti, a parte il discorso Traorè che
è un caso a parte (problema alla caviglia).
Però posso garantire che la società
della Gubbio calcio ci ha sempre messo nelle condizioni
migliori per lavorare sia nei servizi, sia a livello
economico, per poter intraprendere qualsiasi procedimento
terapeutico. Inoltre vorrei ringraziare l'intera equipe
medica e di fisioterapisti per il lavoro fin qui
svolto". E allora si domanda, come mai
tanti infortuni? "Diciamo che abbiamo avuto
un'incidenza di infortuni atipici difficile da riscontrare
in una normale stagione: di solito capitano al massimo
due o tre fratture, mentre in due mesi abbiamo già
riscontrato sei fratture ossee. Le elenco tutte:
Boisfer frattura al piede, Sandomenico idem, Giuliacci
alla tibia, Pisseri al polso e Di Francesco con
tante microfratture allo zigomo destro. E adesso
Briganti ha riportato un'infrazione alla ottava
costola e anche uno strappo muscolare. In pratica l'imponderabile
ha inciso in maniera cospicua su tanti infortuni".
Quindi Briganti quanto dovrà stare fermo?
"Dalle tre alle quattro settimane. Lo stesso
discorso vale per Bartolucci che ha riportato un
trauma muscolare addominale con versamento (cioè
ematoma): anche per lui si prevede quasi un mese
di stop". E invece se parliamo di Caccavallo?
"Non ha avuto assolutamente una ricaduta:
aveva avuto uno stiramento in precedenza, mentre
adesso si tratta di un affaticamento all'adduttore
della gamba sinistra che in gergo medico significa
che ha un deficit all'ossigenazione del muscolo.
Per Falconieri invece c'è solo un affaticamento
muscolare". E infine Radi? "Diciamo
che questo è stato l'unico infortunio vero.
Una lesione seria con 45 giorni di stop e ne sono
passati appena 25. In pratica ha riportato una lesione
di secondo e di terzo grado al retto femorale alla
gamba destra con interessamento miotendineo".
Curiosità dalla serie A. Un arbitro, il signor
Gianpaolo Calvarese di Teramo, ne ha combinate di
tutte i colori nella partita di mercoledì
sera tra Fiorentina e Napoli, a tal punto che il
presidente viola Della Valle si è scagliato
contro di lui: "Svista incredibile su Cuadrago,
non ha avuto coraggio". Ma l'arbitro ha scontentato
tutti. Basta leggere un sito web di Napoli (Tuttonapoli.net)
dove c'è scritto in maniera piuttosto esplicita:
"Un arbitro scarso che non può continuare
a fare danni. Non è malafede, non è
il favorire qualcuno, è solo incompetenza".
Ne sa qualcosa il Gubbio che dai tempi di serie
C2 ne aveva combinate di tutte i colori. Era il
2004 quando il signor Calvarese non diede un gol
al Gubbio segnato da Chafer con la palla che era
già entrata in rete e lui fischiò
la fine delle ostilità. Per non parlare che
in serie B nel 2011 a Genova contro la Sampdoria
diede due rigori a sfavore (peraltro inesistenti)
contro il Gubbio, conditi da due espulsioni, nel
giro dei primi 43 minuti. Come dire: "Demoliamo
il Gubbio". Non ci sono proprio altre parole
da aggiungere!
• 31
ottobre
2013 Longobardi:
"É un normale processo di crescita.
Se mi manca il gol? Posso fare meglio..."
Quattro
chiacchiere con il centravanti del Gubbio, Cristian
Longobardi, che da cinque partite a questa parte
è stato sempre schierato dal primo minuto
dal trainer Bucchi. Intanto è arrivata la
prima vittoria in campionato. Cosa che ne pensa
Longobardi? "La vittoria di sicuro ci aiuta
a lavorare meglio. Ma quello che ci interessa è
il processo di crescita. C'è ancora tanto
da lavorare, però le vittorie aiutano".
Forse il Gubbio contro il Pisa è stato più
cinico di altre volte? "Penso che nelle
ultime due partite, a partire dalla trasferta di
Lecce, siamo scesi in campo innanzitutto con la
mentalità giusta. Ovvero, in questa categoria
bisogna lottare su ogni palla e di conseguenza bisogna
correre più degli altri. A mio avviso abbiamo
anche le qualità per raggiungere risultati
importanti. Ma per fare ciò, occorre fare
qualche passo in più di maturità decisivo".
Tutto ciò sta a significare che, prima di
Lecce, non si entrava in campo con la mentalità
giusta? "Certo. Ma credo che faccia parte
di un normale processo di crescita: quando una squadra
comincia una stagione, tra l'altro composta da venti
trentesimi con claciatori di età tra i 19
e 20 anni, è una cosa abbastanza logica".
Adesso parliamo nello specifico di Longobardi. A
che punto si trova adesso nello stato di forma?
"Meglio, sicuramente. Anche se ancora non
sono al top della condizione. Posso fare molto di
più, insomma. Però sono contento perchè
da quando sono arrivato, con il duro lavoro, a livello
di condizione fisica sono quasi giunto al livello
dei miei compagni". Longobardi è
un lottatore in un campo, ma da un attaccante ci
si aspettano sempre i gol. Finora è andato
a segno solo una volta: tutto ciò pesa? "Ma,
no. Ribadisco, posso fare di sicuro meglio anche
in termini realizzativi. Però sono molto
concentrato sulla nostra crescita e sul nostro progredire
di partita in partita. Quindi il discorso personale
è solo relativo. Se poi il Gubbio riuscirà
a fare un buon campionato, vorrà dire che
l'intera squadra ha reso in maniera positiva".
Facciamo una domanda più tecnica: forse a
Longobardi manca il gol perchè potrebbe essere
meglio servito dalle fasce per sfruttare il gioco
aereo? "Questa, a mio avviso, è una
sciocchezza. Di cross in area ne arrivano diversi
in ogni partita. Più che altro dobbiamo essere
più bravi a sfruttarli. Quando parlo di processo
di crescita, mi riferisco anche al discorso che
quando ci sono dei calciatori nuovi messi assieme
devono imparare a conoscersi. Dopo due mesi questa
conoscenza si sta sviluppando". Ultima
domanda: che Gubbio si aspetta da ora in avanti
e cosa si attende a livello personale? "Mi
aspetto e mi auguro che la mentalità sia
la stessa di quella delle ultime due partite (di
Lecce e contro il Pisa ndr). Con questa mentalità
il Gubbio si potrebbe togliersi parecchie soddisfazioni.
O quantomeno si esce dal campo con la giusta consapevolezza
che si è dato tutto in campo. A livello personale
voglio fare i gol che servono a questa squadra.
Per il resto, ormai mi conosco e sono convinto che
alla fine dei conti il mio lavoro sarà di
sicuro apprezzato". Dalla serie B. Galabinov,
che doppietta. Nell'undicesima giornata l'Avellino
ha vinto a Cittadella per 2-1 con due reti dell'ex
rossoblù Galabinov. L'attaccante bulgaro
sale a quota cinque gol personali nella cadetteria.
L'Avellino va al terzo posto in classifica in coabitazione
con il Cesena.
• 30
ottobre
2013 Notari:
"Le terne arbitrali sono molto fiscali.
Bucchi è bravo e farà strada".
Multa di 2500 euro
Subito
dopo la partita contro il Pisa, lo abbiamo visto
che esclamava: "Abbiamo vinto, anche contro
tutte le avversità". Stiamo parlando
del vicepresidente Sauro Notari. E adesso noi gli
chiediamo: a chi era indirizzata quella frase, alla
terna arbitrale? "Certamente. A tratti la
terna arbitrale ha condizionato la partita. Non
mi riferisco al gol annullato a Ferrari, dove hanno
ritenuto che Boisfer ha commesso una scorrettezza:
qui, forse, questa decisione non fa una piega. Ma
in altri momenti ci sono stati dei comportamenti
eccessivi. Basta guardare le espulsioni sia del
tecnico Bucchi, sia del centrocampista Malaccari:
l'arbitro è stato veramente troppo fiscale.
Già abbiamo una rosa ristretta per via dei
tanti infortuni con calciatori che fanno la differenza
(vedi Caccavallo). Se poi ci si mette pure l'arbitro,
vuol dire che siamo a posto. Tutto ciò è
penalizzante. Credo che il calcio sia come un puzzle:
bisogna mettere insieme tante cose, la sfortuna
ma pure gli arbitri". Tutto ciò
significa che il Gubbio si sente castigato dalle
terne arbitrali di turno? "Dico la verità.
Gli arbitri non ci favoriscono. Ho notato che il
Gubbio deve camminare sempre sul filo del rasoio.
Purtroppo dobbiamo coesistere con situazioni del
genere. Si è notato che gli arbitraggi di
solito ci penalizzano, è molto difficile
che sono a favore. Ma credo che la posizione di
classifica e il blasone contano". Cioè,
si spieghi meglio? "Voglio dire che gli
arbitri quando vengono a Gubbio guardano le squadre
che ospitiamo: se c'è il Pisa o il Perugia,
gli arbitri hanno un occhio di riguardo nei loro
confronti. Non dico che gli arbitri sia prevenuti,
però nel dubbio favoriscono le società
più importanti e di certo non il Gubbio".
Sul discorso dei tanti infortuni, che ne pensa Notari?
"Andrei un po' a fondo per capire perchè
succede questo. Mi sembrano un po' troppi. Ma non
posso aggiungere altro perchè io non sono
ferrato in materia. Di conseguenza lasciamo giudicare
a chi è di dovere. Però credo che
intorno dicembre si farà il punto della situazione.
Adesso abbiamo vinto questa partita con il Pisa.
Nelle prossime due partite giochiamo con Nocerina
e contro il Barletta: sono avversarie alla nostra
portata e quindi abbordabili. Vediamo che succederà,
toccando ferro. Ma speriamo di portare a casa tre
punti già domenica da Nocera". Quanto
può essere importante la vittoria sul Pisa?
"Sicuramente ci dà grande forza perchè
sembrava che fossimo bloccati. Di certo adesso possiamo
giocarcela con un'altra mentalità e possiamo
avere maggiore vigore nell'affrontare le prossime
partite. Sono fiducioso perchè mi fido di
Bucchi con cui ho un feeling eccezionale: per me
farà strada perchè è bravo
e perchè ci mette tutta la voglia per raggiungere
l'obiettivo, oltre che è un bravo ragazzo".
A proposito dell'allenatore. Il sito web Tuttolegapro.com
ha scritto che in caso di non vittoria sul Pisa,
l'allenatore Bucchi poteva essere esonerato e in
tribuna tra l'altro c'era un osservatore interessato
come Zè Maria. Cosa c'è di vero? "Assolutamente
falso. Spesso in società ci vediamo, andiamo
a cena insieme e posso garantire che Bucchi non
è mai stato in discussione. E non ho mai
captato un problema del genere. Poi, ultimamente
sono molto a contatto con il presidente (Fioriti
ndr): non è mai trapelata e non c'è
stata mai la sensazione che il tecnico era nel mirino.
Perciò Bucchi è l'allenatore del Gubbio
a tutti gli effetti, anche perchè non esiste
una motivazione per poterlo esonerare. Perciò
ribadisco, non esiste un problema di questo tipo".
Giudice Sportivo. La società del Gubbio è
stata multata di 2500 euro per "comportamento
antisportivo, perchè dalla panchina veniva
lanciato in campo (con il gioco in svolgimento)
un pallone con il chiaro intento di ostacolare il
gioco, costringendo l'arbitro ad una breve sospensione".
L'allenatore Bucchi ha ricevuto un'ammonizione e
quindi sarà in campo a Nocera. Mentre il
centrocampista Malaccari è stato stoppato
per un turno.
• 29
ottobre
2013 L'editoriale.
C'è sempre una prima volta, per tutto. Primi
tre punti: è il segnale della svolta?
C'è
sempre una prima volta. Per tutto. Nella partita
di domenica tra Gubbio e Pisa c'è stata una
prima volta, per entrambe le squadre. La squadra
di Bucchi ha centrato per la prima volta in questo
torneo una vittoria. La formazione di Pagliari ha
ottenuto la prima sconfitta esterna stagionale e
per la prima volta la difesa nerazzurra è
stata bucata fuori dalle mura amiche. Insomma, il
proverbio che dice, "c'è sempre una
prima volta", questa volta calza proprio a
pennello. Per il Gubbio serviva come il pane una
vittoria. Era diventata un'ossessione, un rodimento,
un incubo, che probabilmente ha influito anche a
livello psicologico. Una vittoria serve sempre,
per il morale. Questa vittoria vale sicuramente
doppio perchè è stata ottenuta contro
una squadra molto forte. Il Pisa ha dimostrato già
dai primi minuti di essere una formazione quadrata,
che sa il fatto suo e davanti può contare
su una pedina come Arma che è di un'altra
categoria. Di sicuro un calciatore così,
il Gubbio non lo possiede in rosa. Ma il Gubbio
ha saputo soffrire, ha saputo controbattere colpo
su colpo. Era andato in vantaggio con Ferrari, ma
il direttore di gara ha annullato la rete scaturendo
tante polemiche. Ma non si è dato per vinto
e poi al momento opportuno è andato in gol
con Caccavallo dopo una pregevole azione scaturita
da una veloce ripartenza, dove Malaccari ha smarcato
l'attaccante napoletano mandandolo in rete. Una
bella rete, con un tiro di destro, fulmineo e chirurgico,
che ha freddato l'incolpevole Provedel. Un peccato
che lo stesso Caccavallo si è subito infortunato.
Per lui, purtroppo, si tratta di una vera ricaduta:
infatti c'è un problema muscolare alla coscia
sinistra e si parla che dovrà stare fermo
almeno per 15 giorni. Invece per Briganti (botta
al costato) e Bartolucci (botta al bacino) si tratta
di una forte contusione, ma per entrambi i difensori
occorreranno degli accertamenti specifici per vedere
se si tratta di un trauma o meno. Tornando alla
partita, si è visto ancora che Caccavallo
è un calciatore determinante per questa squadra:
tre gol personali realizzati finora, è l'elemento
che sa mettere sempre scompiglio alle difese avversarie
in qualsiasi momento, prova sempre il tiro in porta
e non molla nemmeno un attimo. Stesso discorso dicasi
di Malaccari che è inesauribile in ogni partita
e guarda caso nell'azione del gol è stato
il faro: dai suoi piedi è nata la segnatura
di Caccavallo. Per il resto la squadra si è
mossa bene, con un Ferrari super in difesa, con
un centrocampo che ha saputo reggere l'onda d'urto
dei pisani e in attacco Longobardi si è dannato
l'anima, anche se dai lui ci si aspettano i gol.
Quei gol essenziali che adesso avrebbero permesso
al Gubbio di trovarsi in una posizione sicuramente
migliore in classifica. Questo è il problema
che attanaglia il Gubbio: le prestazioni ci sono
sempre state (a parte la brutta figura con il Grosseto),
ma è mancata la lucidità e la malizia
in fase di finalizzazione. Quella lucidità
e malizia che invece ha dimostrato Caccavallo nella
ripresa contro il Pisa. Che sia di buon auspicio
questo gol. Che sia di buon auspicio questa vittoria.
Il Gubbio potrebbe voltare pagina e non è
escluso che potrebbe farlo per davvero. Lo stesso
allenatore Bucchi lo dice spesso: "Siamo
noi i padroni del nostro destino". Ma il
tecnico si è sempre dimostrato fiducioso
di questa squadra. Vediamo d'ora in avanti se Bucchi
ha davvero ragione. Questo campionato è ancora
tutto da giocare. Ma per dovere di cronaca dobbiamo
segnalare che cinquanta tifosi pisani senza tessera
del tifoso si sono presentati a Gubbio davanti ai
cancelli del "Barbetti", ma gli organi
di sicurezza li hanno spediti al mittente. Strano
ma vero, ma a Perugia non si era presentato nessun
tifoso pisano senza tessera del tifoso. Allora nasce
spontanea una domanda: forse Gubbio comincia ad
essere considerato veramente un paese di nessuno (vedi
pure qualche spiacevole esternazione dal capoluogo umbro)?
(Editoriale Direttore Gubbiofans.it)
• 27
ottobre
2013 Caccavallo:
"Ho dovuto calciare di destro".
Bucchi: "La terna si è proprio accanita
su di noi"
La
prima vittoria in campionato per il Gubbio arriva
contro il blasonato Pisa che proveniva da tre vittorie
esterne e un pareggio. Decide un gol di Caccavallo
nella ripresa. Lo stesso Giuseppe Caccavallo dice
sul gol: "Volevo calciare di sinistro ma
ho avuto paura che mi procurassi uno strappo, così
ho calciato forte con il destro". L'attaccante
napoletano infatti spiega: "Avevo chiesto
la sostituzione cinque minuti prima del gol, per
fortuna è andata bene. Però poi dopo
la segnatura ho sentito una forte fitta alla coscia:
mi auguro che non ci sia una ricaduta dopo l'infortunio
della scorsa settimana. Il gol è stato bello
perchè abbiamo fatto quello che ci ha chiesto
il mister: abbiamo sfruttato una ripartenza e l'apertura
di Malaccari è stata fondamentale. Bella
vittoria contro una squadra forte. Il gol annullato
a Ferrari? L'arbitro aveva convalidato, ma il guardalinee
ha visto un'ostruzione di Boisfer sul portiere e
ha segnalato pure il fuorigioco". Telegrafico
il difensore Angelo Tartaglia: "Grande soddisfazione
per una vittoria che aspettavamo da tempo. Grande
partita. Vittoria meritata ottenuta con i denti.
Arma? Non è stato semplice marcarlo, ma ci
è andata bene. Negli ultimi minuti abbiamo
sofferto? Però eravamo rimasti in nove: c'è
stata l'espulsione di Malaccari e Bartolucci si
è infortunato (botta al bacino) ma è
rimasto in campo". Tocca al tecnico Cristian
Bucchi: è un fiume in piena. Ecco perchè:
"Sono stato allontanato dall'arbitro perchè
sono uscito dall'area tecnica e non per proteste.
Da parte mia ho solo chiesto al guardalinee perchè
aveva annullato il gol a Ferrari: il guardalinee
nemmeno mi ha risposto e mi ha fatto cacciare dal
campo. E pure nell'occasione dell'espulsione di
Malaccari c'è stato un vero accanimento della
terna arbitrale: espulso per doppia ammonizione
per un fallo di mani, mentre subito dopo Goldaniga
ha commesso la stessa scorrettezza ma l'arbitro
non ha estratto nessun cartellino. Con questo dico
tutto". Dopo una giusta rimarcatura sulla
inadeguatezza della terna arbitrale, Bucchi si sofferma
sulla partita: "Questa vittoria ci voleva
per tutti i ragazzi che ci hanno messo l'anima,
oltre al carattere e al cuore. Credo che sia la
giusta medicina per una squadra che aveva offerto
sempre delle belle prestazioni. Abbiamo vinto contro
un Pisa molto forte, che possiede un calciatore
come Arma che è di un'altra categoria. Ma
noi abbiamo saputo arginarli e colpirli in contropiede".
L'allenatore dei pisani Dino Pagliari è giù
di tono: "C'è sempre una prima volta:
il Gubbio ha vinto e il Pisa ha perso fuori casa.
Sono arrabbiato perchè non è andata
come volevamo. Complimenti al Gubbio, però
con demeriti nostri che non abbiamo sfruttato le
nostre limpide occasioni da rete. Però nel
calcio si sa: vince chi segna e non chi conduce
la partita per tutti i due tempi di gara e sa palleggiare
la palla". Intanto abbiamo inserito le
foto di Gubbio e Pisa (18 immagini) che trovate
nella sezione "fotogallery" e nel link
sotto la foto in homepage. Foto di Simone Grilli
per lo studio fotografico di Gavirati.
• 27
ottobre
2013 Prima
vittoria in campionato: il Gubbio batte il Pisa
(1-0). Decide una rete di Caccavallo
Gubbio
contro Pisa. Mister Bucchi schiera il 4-3-3. Il
trainer dei toscani Pagliari opta per il 4-4-2.
Al 2' si fa pericoloso subito il Pisa: cross da
sinistra di Sampietro in area, svetta di testa Arma
e incorna a rete, Pisseri è costretto a salvarsi
in tuffo e respinge la sfera. Al 7' insidioso diagonale
di Napoli, con la palla che termina di poco a lato.
Al 9' risponde Caccavallo con una percussione e
tiro dal limite che però di perde sopra la
traversa. Al 12' episodio che fa discutere con un
annullamento di un gol per il Gubbio che sembra
inspiegabile:
Malaccari calcia un angolo in area, Ferrari in tuffo
di testa insacca la sfera in rete. L'arbitro annulla
tra le proteste dei rossoblù: probabile che
è stata fischiata un'ostruzione di Boisfer
nei confronti del portiere Provedel. Ne fa le spese l'allenatore
Bucchi che viene espulso per proteste. Altro episodio
dubbio in area ospite al 19': Sabato cintura per
la maglia Baccolo che cade a terra, ma l'arbitro
non vede nulla. Al 31' ci prova Caccavallo con un
tiro dal limite, para Provedel. Al 32' Briganti
deve uscire dal campo per una botta al costato:
subentra Tartaglia. Al 37' gran lavoro di Arma in
area che brucia Tartaglia e con un tocco sotto di
sinistro cerca l'angolino: la palla esce di poco
a lato. L'arbitro però sbaglia ancora: al 40' si
inventa un fallo che non esiste di Giallombardo
su Forte al limite (scivolata che prende in pieno
la palla) e regala una punizione ai toscani. Si
va alla ripresa. Al 60' Giovinco lancia
in porta Arma, provvidenziale intervento di Tartaglia
in scivolata; sulla ribattuta Arma cerca la conclusione a
rete, ma la palla va a lato. Al 65' il Gubbio
passa in vantaggio: Malaccari sulla trequarti apre
a destra per Caccavallo che vola verso l'area di
rigore e poi di destro fa partire un potente tiro che
si insacca alle spalle di Provedel. Nell'occasione
del gol si infortuna lo stesso Caccavallo per un
problema alla coscia: entra Falconieri. Al 69' tiro
da fuori area di Sabato che termina di poco a lato.
Al 79' Giovinco si gira in area e calcia di destro
a rete: palla di poco alta. Al minuto 82 viene espulso
(per doppia ammonizione) pure Malaccari per un presunto
fallo di mani, però il calciatore segnala al
direttore di gara
che ha colpito la palla con il petto. Nel finale
c'è pure una protesta di Pellegrini per un
presunto rigore in area locale, anche se il contatto
di Moroni sembra veniale (spalla a spalla). Un arbitro
scadente. Ma vince il Gubbio (1-0). Tabellino: Gubbio - Pisa (1-0): Gubbio
(4-3-3): Pisseri; Bartolucci, Briganti (32' Tartaglia), Ferrari,
Giallombardo; Baccolo (55' Cocuzza), Boisfer, Moroni; Malaccari,
Longobardi, Caccavallo (66' Falconieri). (A disp.: Cacchioli, Procacci,
Domini, Semeraro). All. Bucchi. Pisa
(4-4-2): Provedel; Pellegrini, Goldaniga, Kosnic,
Sabato; Napoli, Sampietro, Mingazzini, Bollino (66'
Cia);
Forte (52' Giovinco), Arma. (A disp.: Pugliesi, Simoncini, Caputo,
Lucarelli, Melis). All. Pagliari. Rete:
65' Caccavallo (G). Arbitro:
Martinelli di Roma 2 (Barbetta di Albano Laziale
e Margani di Latina).
Espulsi: 12' allenatore Bucchi (G); 82' Malaccari
(G). Ammoniti:
Malaccari, Giallombardo e Moroni (G); Goldaniga,
Pellegrini
e Kosnic (P). Spettatori: 1871 (1104
abbonati; di cui 298 provenienti da Pisa); incasso
di 13752 euro. Risultati:
Nona giornata - Prima Divisione - Girone B - Lega
Pro: Ascoli
- Lecce 2-5 13'
Bogliacino (L) rig., 32' Ferreira Pinto (L), 35'
Bogliacino (L) rig., 39' Zigoni (L), 71' Vegnaduzzo (A),
75' Zigoni (L), 85' Schiavino (A) Benevento
- Salernitana 1-2 46'
Guazzo (S), 59' Mancosu (B), 67' Guazzo (S) Grosseto
- Frosinone 1-1 50'
Frara (F), 79' Montalto (G) Gubbio
- Pisa 1-0 65'
Caccavallo (G) Paganese
- Barletta 2-0 11'
De Sena (P) rig., 58' Novotny (P) Perugia
- Catanzaro 2-1 59'
Mazzeo (P), 81' Moscati (P), 85' Fioretti (C) rig. Pontedera
- Nocerina 2-1 25'
Lepore (N), 74' Grassi (P), 81' Grassi (P) rig. Viareggio
- Prato 0-2 57'
De Agostini (P), 70' Lanini (P) Riposa:
L'Aquila
• 26
ottobre
2013 Bucchi:
"Nel girone, altre squadre hanno mezzi tecnici
ed economici fuori dalla categoria..."
Tornano
nel gruppo Briganti e Caccavallo: giocheranno fin
dal primo minuto. Confermata la formazione già
scritta venerdì. L'allenatore Bucchi schiera
il modulo 4-3-3, che in fase di non possesso diventa
un 4-1-4-1. Pisseri in porta. Difesa sull'asse Bartolucci,
Briganti, Ferrari e Giallombardo. A centrocampo
il trio Baccolo, Boisfer e Moroni. In attacco il
tridente Malaccari, Longobardi e Caccavallo. E non
sono stati convocati Russo e Tamasi tra i venti
convocati, oltre agli infortunati Di Francesco,
Sandomenico, Radi e Luparini. Il trainer rossoblù
incalza dicendo: "Speriamo che sia la volta
buona". Ogni riferimento non è casuale.
Il Gubbio attende la prima vittoria in campionato,
però deve affrontare un Pisa che si trova
primo in classifica. Bucchi a riguardo dice: "Il
Pisa è una squadra solida, di grande sostanza,
che trova in avanti un finalizzatore decisivo come
Arma. Pertanto il Gubbio dovrà concedere
davvero pochi spazi e mi aspetto di ripetere i primi
70 minuti di Lecce. La squadra ha lavorato bene.
In questo girone ci sono altre squadre ben attrezzate
che possono disporre sia di mezzi tecnici individuali
sia di mezzi economici fuori dalla categoria. Quindi,
da parte nostra, dobbiamo disporre di uno spirito
di squadra fuori dalla categoria". Infine
Bucchi spiega il motivo del ritiro alla vigilia
del march presso il "Camino Vecchio" di
Osteria del Gatto: "Per ritrovare il clima
di squadra. Ci vuole concentrazione e unità.
Perciò abbiamo deciso di fare questo ritiro,
per stare tutti insieme come una vera squadra".
La lista dei convocati: Baccolo, Bartolucci, Boisfer,
Briganti, Caccavallo, Cacchioli, Cocuzza, Damiano,
Domini, Falconieri, Ferrari, Giallombardo, Laezza,
Longobardi, Malaccari, Moroni, Pisseri, Procacci,
Semeraro e Tartaglia. Come già detto, sabato
sera l'intera truppa andrà per la prima volta
in ritiro.
• 25
ottobre
2013 Briganti
e Caccavalo verso il rientro contro il Pisa. Ascoli:
penalizzazione di altri due punti
Si
va verso la super sfida contro il Pisa che si trova
primo in classifica in coabitazione con Pontedera,
L'Aquila e Frosinone. L'anno scorso, in casa, il
Gubbio si impose per 2-1 con le reti di Galabinov
su rigore, Sandreani e poi segnò Favasuli,
sempre su penalty. Nel Gubbio si conferma il rientro
nel gruppo del difensore Briganti e dell'attaccante
Caccavallo. Sono invece out per infortunio Di Francesco
(che è stato operato lunedì scorso
allo zigomo destro per ricomporre la frattura),
poi Sandomenico, Radi e Luparini. Si va verso la
conferma del 4-3-3 (o 4-1-4-1, dipende dai movimenti
in campo). Perciò Pisseri in porta. In difesa
il quartetto Bartolucci, Briganti, Ferrari e Giallombardo.
Trio di centrocampo con Baccolo, Boisfer e Moroni.
In attacco nel tridente Malaccari (fungerà
come cursore di destra come raccordo tra centrocampo
e attacco), Longobardi e Caccavallo dirottato a
sinistra. In casa Pisa non ci sono Rozzio e Martella,
infortunati. Il tecnico Dino Pagliari va verso la
conferma del 4-4-2. Provedel in porta. Quartetto
difensivo con Pellegrini, Goldaniga, Kosnic e Sabato.
A centrocampo invece Napoli e il rientrante Favasuli
(se non ce la fa è pronto Cia) faranno gli
esterni, mentre al centro ci sarà il duo
Sampietro e Mingazzini. Infine in attacco Bollino
è il più indiziato per fare coppia
con Arma che è il capocannoniere del girone:
altrimenti è pronto Forte. Arbitra l'incontro
il signor Daniele Martinelli di Roma 2: sarà
coadiuvato dagli assistenti di linea Francesco Barbetta
di Albano Laziale e Damiano Margani di Latina. La
squadra di Bucchi intanto andrà in ritiro
alla vigilia del match contro il Pisa, dopo la rifinitura
che si terrà al "Barbetti" sabato
mattina. L'intera truppa rossoblù infatti
si trasferirà all'Hotel "Camino Vecchio"
di Osteria del Gatto, a pochi chilometri da Gubbio.
La posta in palio contro il Pisa è molto
alta. Per la cronaca: la squadra eugubina non ha
ancora ottenuto una vittoria in campionato. Dal
girone: la Commissione Disciplinare ha inflitto
due punti di penalizzazione alla società
dell'Ascoli, riguardo a inadempienze di contributi
Inps e ritenute Irpef non versate di maggio e giugno
scorso. Così l'Ascoli scende a 6 punti.
• 25
ottobre
2013 Focus.
Quella serie B, buttata al vento: il resoconto.
Gubbio: Filippo Barbetti entra nel Cda
Se
si fa un'indagine informativa di quello che cosa
pensano e di cosa parlano i tifosi, spesso viene
fuori un dilemma: la serie B è stata buttata
al vento. Facendo un'indagine più approfondita
si capisce che non hanno tutti i torti. Un'occasione
del genere doveva essere gestita meglio. E quella
squadra non era proprio così male. Lo dimostra
il fatto che diversi calciatori giocano ancora nella
cadetteria. Andiamo nello specifico. Partiamo dal
portiere: Antonio Donnarumma (classe '90) aveva
avuto degli alti e bassi, ma da due anni a questa
parte si trova nella rosa del Genoa in serie A:
non è cosa di poco conto. Ora passiamo al
reparto difensivo. Alberto Almici ('93) fa parte
della rosa del Cesena in B (è rientrato dopo
un infortunio) e la scorsa stagione sempre in serie
B ha totalizzato 29 presenze con la Virtus Lanciano
(pensare che a Gubbio era stato bistrattato). Simone
Benedetti ('92) gioca nel Padova in B, mentre l'anno
scorso era con lo Spezia (21 presenze in cadetteria).
Alberto Cottafava ('77) ha già totalizzato
10 presenze in B con il Latina: in passato aveva
collezionato 176 presenze in B con Triestina, Lecce
e Treviso (pure in serie A, 45 presenze con il Treviso).
Antonio Caracciolo ('90) ora gioca in C1 con la
Cremonese dove domenica scorsa ha segnato una rete
con i grigiorossi di Torrente; la scorsa stagione
aveva totalizzato 19 presenze in B con il Brescia.
Mario Rui Silva Duarte ('91) gioca in B con l'Empoli
(6 presenze) e il portoghese nella passata stagione
con lo Spezia ha raccolto 23 presenze. Passiamo
al reparto di centrocampo. Alberto Gerbo ('89) gioca
nel Latina in B e in passato aveva collezionato
già 27 presenze nella cadetteria con Ancona
e Triestina. Emeka Obiora Nwankwo ('91) gioca ora
nella serie A della Romania con la maglia del Cluj;
il nigeriano l'anno scorso si trovava a Padova in
B. E poi Marcel Buchel ('91), austriaco, che in
questa stagione gioca in B con il lanciato Virtus
Lanciano (primo in classifica) dove ha collezionato
già 7 presenze. Concludiamo con l'attacco.
Daniele Ragatzu ('91) è in serie A con l'Hellas
Verona (dove c'è anche un altro rossoblù,
Juanito Gomez); la scorsa stagione era in B alla
Pro Vercelli. Ma il vero exploit è stato
fatto da Nicolò Giannetti ('91), praticamente
quasi mai utilizzato a Gubbio: a Siena sta facendo
"faville" avendo già segnato 5
gol in 9 partite in serie B; la scorsa stagione
era invece a Cittadella sempre nella cadetteria
(21 presenze e 5 reti).
Questi dati dimostrano che in quella stagione i
problemi erano "altri" e non erano attribuibili
alla scarsezza della squadra allestita. Quella stagione
fu gestita male dall'inizio. Poi strada facendo
furono messe tante pezze che non portarono a nulla.
Se il Gubbio si fosse salvato, nelle stagioni seguenti
si poteva vivere di rendita. Sarebbero arrivati
dei calciatori più forti e il pubblico non
mancava. Ci basta ricordare un commento di un giornalista
di Torino quando noi andammo all'Olimpico a vedere
la partita tra Torino e Gubbio. E ci disse: "A
Gubbio, il Torino aveva perso anche per via del
pubblico". E noi gli domandammo: "Possibile?".
E lui ci rispose: "Certo, lo stadio è
piccolo ma era una bolgia e ha inciso".
Ogni altro commento è superfluo. Notiziario.
Nuova entrata in società nella Gubbio Calcio:
Filippo Barbetti è diventato consigliere
nel Cda eugubino. Suo nonno, Pietro Barbetti, è
stato presidente del Gubbio (dal 1956 al 1958 e
dal 1963 al 1970) e con il suo nome è stato
intitolato lo stadio di Gubbio. Suo padre invece,
Fernando Barbetti, è l'attuale presidente
dell'Atletico Gubbio e dal 1976 al 1979 è
stato anche presidente del Gubbio. Partitella in
famiglia per la formazione di Bucchi. Si rivedono
Caccavallo e Briganti reduci da infortuni. Pure
Ferrari ha giocato nel test pomeridiano del giovedì.
In attacco si prevede per domenica prossima la conferma
di Malaccari come esterno aggiunto avanzato, Longobardi
al centro e Caccavallo a sinistra. Per il resto
confermata la formazione schierata a Lecce, con
il reintegro però in difesa di Briganti al
posto di Tartaglia.
• 24
ottobre
2013 Ferrari:
"Serve più concentrazione nell'approccio
e più concretezza". Ascoli: preso
Cellucci
Questo
Gubbio ha un Ferrari in più. Da quando è
iniziato il campionato l'allenatore Cristian Bucchi
lo ha sempre schierato fin dal primo minuto in tutte
le partite. E lui si è fatto trovare sempre
pronto a tal punto che per ora è la vera
rivelazione della squadra rossoblù. Allora,
Ferrari, che ne pensa a riguardo? "Rivelazione?
Diciamo che appena sono arrivato a Gubbio mi sono
allenato con grande impegno e ho sempre cercato
di dare il massimo. Per fortuna il mister mi ha
dato fiducia. Adesso sto cercando di ricambiarla
nel modo migliore possibile". In questi
giorni però si è allenato a parte
per un problema al ginocchio. Ma con il Pisa, Ferrari
sarà in campo? "Domenica scorsa a Lecce
ho fatto una scivolata e Beretta mi è caduto
sopra. Di conseguenza ho avuto una iperestensione
del ginocchio. Adesso sto facendo delle terapie ma
non dovrebbe essere nulla di grave. Credo che sarò
a disposizione già dai prossimi giorni in
allenamento". Primo gol in maglia rossoblù
a Lecce. Ce lo può raccontare? "Diciamo
che fare gol è sempre bello. In un campo
importante come Lecce lo diventa ancora di più.
Nel rigore ho messo giù la palla, ho guardato
il portiere fino all'ultimo e sono riuscito a spiazzarlo:
è stato bello". Ma Ferrari è
un rigorista? "Doveva batterlo Caccavallo.
Però non c'era perchè infortunato
e l'allenatore Bucchi mi ha dato fiducia".
E dal dischetto è stato molto lucido... "All'inizio
non proprio, ero un po' in difficoltà. Però
poi sono stato freddo". Nella prova di
Lecce è stata riscattata la brutta prova
interna con il Grosseto. Ma non si poteva fare di
più? "Sicuramente: il Lecce ha sfruttato
un'unica occasione, cioè quella del rigore
(di Lopez ndr) che ha portato al gol leccese. Poi
poco altro. Noi invece abbiamo creato tanto e abbiamo
fatto di tutto per poter vincere questa partita.
Peccato, ma credo che un punto a Lecce fa sempre
comodo". Giusto, questo Gubbio crea tanto.
Ma per raggiungere questa benedetta vittoria secondo
lei mancano proprio i gol? "La vittoria
ci manca sicuramente. Dopo otto giornate questo
peso si fa sentire. Però non deve diventare
un assillo, altrimenti può essere controproducente.
Bisogna giocare con la mente libera e giocare bene,
poi sono convinto che il risultato pieno arriverà".
Andare sempre in svantaggio diventa dura in ogni
partita, non crede? "Purtroppo pure a Lecce
siamo andati in svantaggio. Non è mai facile
poi recuperare. Di sicuro nell'approccio alla gara
dobbiamo essere più concentrati e possibilmente
non dobbiamo concedere niente all'avversaria. Di
conseguenza bisogna essere più concreti in
attacco". E domenica c'è il Pisa:
è una brutta gatta da pelare... "Sì,
il Pisa è una buona squadra.
Però deve venire in casa nostra, e
sono convinto che possiamo fare bene".
Dal girone: l'Ascoli ingaggia l'attaccante Alessandro
Cellucci ('93), ex Pavia; è cresciuto nella
Lazio.
• 23
ottobre
2013 Bucchi:
"Non è colpa degli attaccanti se
non andiamo in rete. Serve più malizia e
lucidità..."
Torna
a parlare l'allenatore Cristian Bucchi dopo la partita
di Lecce. E lo fa in vista della difficile gara
in programma domenica prossima a Gubbio contro il
lanciato Pisa. Ma prima di tutto si fa il punto
della situazione sugli infortunati. Bucchi a tal
proposito dice: "Per Sandomenico ancora
la fase di recupero è lunga: quindici giorni
di stop. Radi ha effettuato una risonanza magnetica
e sta migliorando, però bisogna stare attenti:
esiste un problema anche a livello tendineo. Luparini
invece ne avrà per altri dieci giorni. Caccavallo
e Briganti sono sulla via della guarigione, valuteremo
meglio giovedì prossimo le loro condizioni".
E poi c'è Di Francesco che è dovuto
ricorrere ad un intervento chirurgico a Bari per
ricomporre la frattura allo zigomo destro e dovrà
stare fermo per almeno 30 o 40 giorni, giusto? "Sì,
purtroppo è stato un intervento delicato
perchè ci sono state diverse microfratture,
è stata coinvolta pure la parte mascellare.
Purtroppo dovremo fare a meno di lui per un bel
pezzo". L'infortunio è stato causato
dalla gomitata di D'Ambrosio domenica scorsa a Lecce
durante una fase di gioco? "Sì, ma
credo che il gesto non sia stato così volontario.
Almeno credo. Però lo stesso D'Ambrosio dopo
quel gesto ha fatto altri tre falli scomposti nei
confronti di Di Francesco e in una circostanza gli
ha dato pure una manata in faccia. Tutto questo
è successo davanti al commissario di campo,
ma dai referti del Giudice Sportivo non c'è
nulla. In quel momento mi sono molto arrabbiato
verso di lui e gli ho detto che i suoi collaboratori
dovevano stare più attenti in certe situazioni".
Ma c'è stato pure un battibecco con l'allenatore
leccese Lerda? "Sì, perchè
quando ho detto quelle cose al commissario di campo,
Lerda mi ha detto che dovevo stare zitto".
Ma torniamo al campo giocato. Il pareggio di Lecce
come lo considera? "Per settanta minuti
abbiamo comandato noi il gioco, abbiamo creato tante
occasioni e poi nel finale c'è stato un calo
fisico naturale dopo il turno infrasettimanale.
Ma noi ci siamo sempre espressi bene in campo: solo
con il Grosseto abbiamo giocato male, ma una partita
sbagliata può capitare. Diciamo che a Lecce
mi ha soddisfatto la prestazione, ma non il risultato.
Speriamo che con il Pisa arrivi questa prima gioia
in campionato con una vittoria". Ma la
squadra deve sempre rincorrere il risultato: che
può significare per lei? "Che la
squadra ha un grande carattere e un grande coraggio,
ma ci rode che andiamo sempre sotto. Vorrei vedere
come si comporta la squadra quando si trova in vantaggio:
sarei proprio curioso". Forse a questo
Gubbio manca chi butta dentro la palla? "No,
non diamo la colpa agli attaccanti. A Lecce ci sono
state alcune situazioni dove sia Longobardi che
Di Francesco potevano essere serviti meglio in area.
E in altre situazioni ci sono state circostanze
del tutto sfavorevoli a noi. Semmai dobbiamo essere
più lucidi e forse più fortunati.
Ma senza dubbio per fare gol dobbiamo essere più
cattivi e avere malizia". Come già
detto prima, l'attaccante Federico Di Francesco
dovrà stare fermo per almeno 40 giorni: il
calciatore è stato operato a Bari per ricomporre
la frattura allo zigomo destro. Una brutta tegola
per il Gubbio che in questa stagione deve fare già
i conti con diversi infortuni. E domenica arriva
a Gubbio il Pisa, che è reduce da due vittorie
consecutive.
• 22
ottobre
2013 L'editoriale.
Salento dal sapore forte. La squadra dimostra di
essere viva. Però i tre punti...
Come
quando si sorseggia il Primitivo del Salento. Un
vino rosso che lascia il segno sulle labbra di chi
lo gusta, dal suo profumo inconfondibile, dal sapore
forte e robusto, evocando piacevoli sensazioni.
La trasferta di Lecce lascia il segno perchè
il Gubbio ha dimostrato di essere vivo e vegeto,
ha dimostrato che può giocarsela con chiunque
pure in campi caldi come quello del "Via del
Mare" e ha dimostrato di non avere paura di
nessuno, nemmeno di un Lecce blasonato che era voglioso
di vincere a tutti i costi per confermare l'ottimo
risultato ottenuto sette giorni prima a Pagani.
Ma lascia il segno anche sul viso di Di Francesco:
zigomo rotto per l'attaccante rossoblù dopo
un colpo proibito di D'Ambrosio (occorre un intervento
chirurgico). Tuttavia la prestazione in terra salentina è confortante:
il Gubbio ha fatto capire che sa rialzarsi,
pure dopo una brutta figura rimediata in settimana
contro il Grosseto, e nonostante numerose assenze.
D'altronde il tecnico leccese Lerda ha parlato chiaro
nel dopo partita: "Il Gubbio si è
dimostrata una squadra organizzata e che ha saputo
tenere bene il campo". Parole che
provengono da un tecnico avversario: non è
cosa di poco conto. Un Gubbio che ha cercato subito
in avvio la via della rete, tra l'altro con un incrocio
dei pali scheggiato con un tiro cross di Bartolucci.
E poi la strada si è fatta subito in salita
per un rigore che è stato concesso ai pugliesi
per fallo in area dello stesso Bartolucci ai danni
di Lopez. Per la verità, il rigore non appare
così plateale, ma il Gubbio ormai ci è
abituato a decisioni simili. Dal dischetto Lopez
si è fatto parare il tiro da Pisseri, ma
ha avuto la fortuna che la palla è rimasta
in agguato: così il calciatore uruguiano
è riuscito ad insaccare lo stesso la sfera
in rete. Ma proprio in questo momento il Gubbio
ha tirato fuori tutto il suo carattere. E poco più
tardi è arrivato un rigore sacrosanto per un
fallo di mani in area di Salvi, trasformato con
la massima freddezza (palla da una parte e portiere
dall'altra parte) da Ferrari. Nella ripresa il Gubbio
poteva andare pure in vantaggio con una pregevole
punizione di Bartolucci intercettata con fatica
dal portiere Perucchini e con una ficcante
percussione dell'inesauribile Malaccari che un tiro
in diagonale poteva freddare lo stesso Perucchini.
Insomma, il Gubbio c'è e non demorde mai.
Semmai manca il risultato pieno e sta diventando
un assillo. Tuttavia la vittoria manca come il pane.
E manca colui che butta dentro la palla. Questo
sta diventando un vero problema. E lo ha ribadito
pure il tecnico Bucchi dopo la partita di Lecce:
"Certe occasioni da gol vanno sfruttate:
dovevamo punire il Lecce". Dopo otto giornate
sono arrivati 5 punti, frutto di cinque pareggi
e due sconfitte. Soprattutto in attacco non si
sfonda: 7 gol fatti in sette partite (la media di
un gol a partita). Non basta. Per vincere serve
altro, a meno che si pensi che si può vincere
sempre per 1 a 0. E da qui nasce un'altra nota dolente.
Il Gubbio in 7 partite è andato in svantaggio
per sei volte: con Perugia (2-1), Salernitana (1-1),
Grosseto (0-1), Viareggio (2-2), Benevento (2-2)
e a Lecce (1-1): è successo nell' 85% dei
casi. Mentre a Prato la partita si è conclusa
senza reti (0-0). In pratica la formazione di Bucchi
non è riuscita mai a portarsi in vantaggio
finora in questo campionato. Logica conseguenza
di un attacco che appare spuntato.
É chiaro che occorre un cambio di rotta. E i numeri parlano chiaro. Su sette reti
finora realizzate, tre portano la firma di tre centrocampisti:
Domini, Malaccari e Moroni. In gol è andato
pure un difensore: Ferrari. In attacco si sono messi
in luce solo due elementi: Caccavallo (2 gol) e
Longobardi (1 gol). É troppo poco. Ed ora, ecco il lanciato Pisa: brutta gatta da pelare!
(Editoriale Direttore Gubbiofans.it)
• 20
ottobre
2013 Bucchi:
"Era una partita da vincere e non da pareggiare".
Boisfer: "Uno spirito battagliero"
Gubbio
che centra il pareggio a Lecce. Succede tutto nel
primo tempo. In vantaggio i salentini con un rigore
calciato da Lopez poi parato da Pisseri, ma lo stesso
Lopez ribadisce la sfera in rete. Pareggio di Ferrari
sempre su rigore. Il parere del direttore sportivo
Stefano Giammarioli: "Abbiamo disputato
una bella partita. Senza fare il presuntuoso credo
che nel primo tempo abbiamo dominato e abbiamo avuto
due ottime occasioni in avvio dove abbiamo scheggiato
pure l'incrocio dei pali. Poi è arrivato
un rigore inventato per il Lecce che ci poteva tagliare
le gambe. Per nostra fortuna è arrivato quasi
subito il pareggio di Ferrari. Nella ripresa abbiamo
sofferto un po' solo negli ultimi venti minuti,
ma avevamo tante assenze e la squadra è giovane.
Ma a Lecce abbiamo dimostrato che non siamo assolutamente
una squadra sprovveduta". Gli fa eco il
centrocampista Rodrigue Boisfer: "Abbiamo
provato a vincere fornendo una buona prestazione.
Abbiamo giocato alla pari del Lecce con spirito
battagliero, su un campo molto difficile. Ci manca
solo la fortuna per raggiungere questa prima vittoria
in campionato". Il tecnico Cristian Bucchi
invece dice: "Risultato giusto. Il primo
tempo abbiamo fatto molto bene. Nel finale di partita
invece il Lecce ci ha chiuso nella nostra metà
campo. Sono però rammaricato perchè
questa era una partita da vincere e non pareggiare.
Nel primo tempo dovevamo sfruttare le occasioni
create, ma non siamo stati in grado di punire il
Lecce. Il battibecco con Lerda in panchina? No,
c'è stato un chiarimento cordiale: D'Ambrosio
ha commesso diversi falli e in uno meritava il rosso
(nei confronti di Di Francesco ndr)". L'allenatore
dei salentini Franco Lerda afferma: "Non
abbiamo vinto, quindi un passo indietro rispetto
a Pagani. Ha iniziato bene il Gubbio e quel rigore
a nostro sfavore ce lo siamo creati da soli: troppi
errori nella gestione della palla. Il Gubbio si
è dimostrata una squadra organizzata e ha
tenuto bene il campo". Per le insterviste
si ringrazia la collaborazione di Roberto Martalò,
direttore di Colpoditaccoweb.it. Intanto abbiamo
inserito le foto della partita tra il Lecce e il
Gubbio (12 immagini) che trovate nella sezione "fotogallery"
e nel link sotto la foto in homepage. Le foto della
partita sono di proprietà di Marco Lezzi,
in collaborazione con Roberto Settonce.
• 20
ottobre
2013 Gubbio,
pareggio al "Via del Mare" di Lecce (1-1).
Segna Ferrari (rigore); risponde a Lopez
Lecce
contro Gubbio. In campo Malaccari sul fronte avanzato.
L'allenatore Bucchi ritorna al 4-3-3. In avvio c'è
subito un'occasione per il Gubbio (1'): Moroni trova
il corridoio giusto e prova il tiro in porta dal
limite: la palla termina di poco altra sopra la
traversa. Poco dopo Bartolucci colpisce l'incrocio
dei pali su un tiro cross velenoso. Al 15' occasione per Di Francesco,
su assist di Moroni in area: Amodio ferma in extremis
la corsa della punta rossoblù. Al 24' calcio
di rigore per il Lecce per fallo in area di Bartolucci
su Lopez. Dal dischetto calcia lo stesso Lopez,
ma Pisseri in tuffo è caparbio a respingere
la sfera; sulla ribattuta lo stesso Lopez è
il più lesto di tutti e da pochi passi ribadisce
la palla in rete. Quindi, Lecce in vantaggio. La
gara si innervosisce e non mancano episodi di reciproche
scorrettezze. L'arbitro sorvola dopo una presunta
gomitata di D'Ambrosio nei confronti di Di Francesco,
che però ne scaturisce un battibecco tra i due allenatori
in panchina. Si segnala poi un'azione di D'Ambrosio
al limite dell'area che, invece di servire il meglio
posizionato Beretta, prova la conclusione a rete:
la palla però non va a bersaglio. Al 30'
Sacilotto dalla lunga distanza scheggia la traversa.
Al 36'
ci prova da fuori area Di Francesco, ma la palla
si perde tra le braccia di Perucchini. Ma al 40'
ecco il rigore per il Gubbio per un fallo di mani
in area salentina di Salvi. Dal dischetto Ferrari
resta freddo e non sbaglia, insaccando la sfera
in rete. Ripresa. Al 53' c'è Doumbia che
cerca di entrare in area dopo alcuni dribbling,
ma Baccolo lo ferma fallosamente al limite: Lopez
calcia la punizione direttamente in porta, però
Pisseri c'è e para a terra. Al 67' punizione insidiosa
di Baccolo dalla lunga distanza: palla radente calciata
forte dal centrocampista rossoblù che costringe
il portiere leccese a salvarsi in tuffo, ma con grandi
difficoltà. Poco più tardi cross insidioso
di Giallombardo dalla sinistra in area leccese, si salva
in extremis Perucchini che va in anticipo su Falconieri
e devia la sfera in angolo. Al 70' una punizione pericolosa
dal limite di Ziboni impegna severamente Pisseri.
Al 75' Longobardi serve sulla destra
l'attivo Malaccari che in velocità si porta
al limite dell'area e calcia in porta in diagonale:
la palla esce di poco a lato. Forcing finale dei
giallorossi, ma è sterile in attacco: Bogliacino (80')
pennella una bella palla in area per Papini che
incorna a rete, ma la sfera va alta. Poi nel finale
Zigoni non trova il bersaglio da posizione favorevole,
servito da un ispirato Bogliacino. Finisce 1 a 1
al "Via del Mare" di Lecce. Tabellino:
Lecce - Gubbio (1-1): Lecce
(3-5-2): Perucchini; Martinez, Diniz, Vinetot; D'Ambrosio,
Sacilotto (46' Papini), Amodio, Salvi (73' Bogliacino), Lopez; Beretta, Doumbia
(59' Ziboni).
(A disp.: Bleve, Bencivenga, Parfait, Sales) All. Lerda. Gubbio (4-3-3):
Pisseri; Bartolucci, Tartaglia, Ferrari, Giallombardo;
Baccolo, Boisfer, Moroni (76' Domini); Malaccari, Longobardi
(84' Cocuzza),
Di Francesco (64' Falconieri). (A disp.: Cacchioli, Laezza, Procacci,
Russo). All. Bucchi. Reti: 24' Lopez (L),
40' Ferrari (G) rigore. Arbitro:
Serra di Torino (Mertino di Torre Annunziata e Sbrescia
di Castellammare di Stabia). Ammoniti: D'Ambrosio,
Salvi, Doumbia e Vinetot (L); Bartolucci e Ferrari
(G). Spettatori: 3552 (2219 abbonati; di
cui 6 di Gubbio nel settore ospiti). Risultati:
Ottava Giornata - Prima Divisione - Girone B - Lega
Pro: Barletta
- L'Aquila 2-2 4'
Carcione (A), 62' Allegretti (B), 89' Del Pinto
(A), 92' Picci (B) Benevento
- Perugia 1-1 28'
F. Evacuo (B), 64' Scognamiglio (P) Catanzaro
- Ascoli 1-1 7'
Falzerano (A), 20' Benedetti (C) Frosinone
- Pontedera 5-0 19'
Ciofani (F), 37' Altobelli (F), 44' Curiale (F),
52' Soddimo (F) rig., 72' Curiale (F) Lecce
- Gubbio 1-1 24'
Lopez (L), 40' Ferrari (G) Pisa
- Paganese 3-0 32'
Forte (Pi), 52' Bollino (Pi), 65' Napoli (Pi) Prato
- Nocerina 4-1 5'
Silva Reis (P), 42' Cavagna (P), 75' D. Evacuo (N),
76' Lanini (Pr), 79' Benedetti (Pr) Salernitana
- Viareggio 1-1 30'
Guazzo (S), 94' De Vena (V) Riposa:
Grosseto
• 19
ottobre
2013 Riecco
Bartolucci. Baccolo e Malaccari stringono i denti.
E Bucchi ritorna al modulo 4-3-3
Tutto
pronto con il Gubbio che domenica affronta il blasonato
Lecce nello stadio "Via Del Mare" dove
fino alla stagione 2011-2012 (solo due stagioni
fa) facevano visita squadre di rango come Milan,
Inter, Juventus, Napoli o Roma. Sono assenti Briganti,
Caccavallo, Radi, Sandomenico, Giuliacci e Luparini
per infortunio. Mentre Bartolucci, Pisseri, Baccolo
e Malaccari saranno della partita, nonostante le
non perfette condizioni fisiche. Il tecnico Cristian
Bucchi tornerà al modulo 4-3-3. Pisseri in
porta. Quartetto di difesa formato sull'asse Bartolucci,
Tartaglia, Ferrari e Giallombardo. A centrocampo
il trio Baccolo (posizionato nell'inedito ruolo
di interno destro), Boisfer e Moroni. In attacco
invece il tridente è formato da Malaccari
(avanzato in attacco), Longobardi e Di Francesco.
In casa Lecce sono out gli attaccanti Bellazzini
e Miccoli, non convocati. Ma ritorna a disposizione
l'esperto centrocampista Bogliacino, out da diverso
tempo: quasi sicuramente il calciatore uruguaiano
giocherà dal primo minuto nel 3-5-2.
• 18
ottobre
2013 Briganti
e Caccavallo non partono per Lecce. Bucchi: "Non
può girarci sempre tutto storto"
Un
Gubbio incerottato è già partito nel
primo pomeriggio verso la Puglia. Destinazione Corato,
vicino Bari, dove sabato mattina la formazione di
Bucchi eseguirà la rifinitura, prima di trasferirsi
a Lecce. Out per infortunio Caccavallo (stiramento
all'adduttore sinistro) e Briganti (problema all'adduttore
destro). Sono fuori per infortunio pure Radi (stiramento
al tendine), Sandomenico, Giuliacci e Luparini.
Mentre rientra nel gruppo Bartolucci che è
partito con il resto della comitiva: si è
allenato regolarmente, ma l'ultimo test sarà
effettuato durante la rifinitura. Ma non è
tutto. Lo spiega il tecnico Cristian Bucchi nella
conferenza stampa anticipata a venerdì: "Purtroppo
ci sono pure altri calciatori che non sono al meglio.
Malaccari si è infortunato alla spalla durante
l'incontro contro il Grosseto: si parla di una forte
contusione, niente di più. Però potrò
scegliere solo all'ultimo momento. Lo stesso discorso
dicasi di
Baccolo che ha un problema ad un stinco, con dei
punti di sutura. Per non parlare del portiere Pisseri
che durante la sfida di mercoledì ha ricevuto
una bella botta al braccio. Sono tutti partiti con
il gruppo, però devo monitorare la situazione". Insomma, non mancano i problemi
per il trainer Bucchi che tuttavia cerca di mantenere
il sangue freddo: "Non posso rimproverare
nulla a questa squadra. Al di là della brutta
prestazione contro il Grosseto, non ho visto una
squadra che non gioca bene a calcio. Solo che al
bel gioco bisogna abbinare la giusta cattiveria:
questa sì, che ci manca. Da Perugia in poi
abbiamo creato almeno 40 occasioni da gol. Ma mica
può girare sempre storto". Per la
trasferta di Lecce rientra Moroni, reduce dall'impegno
con la nazionale under 20. Il tecnico Bucchi ancora
non ha deciso se tornare al 4-3-3 o riproporre
il 4-4-2 come contro il Grosseto. A riguardo Bucchi specifica:
"A partita in corso talvolta cambiamo assetto, vediamo".
Ma sembra probabile che si torni al 4-3-3. E il
Gubbio potrebbe giocare così. In porta Pisseri.
In difesa Bartolucci andrà a destra (se non
darà forfait, altrimenti è pronto
Laezza) e Giallombardo a sinistra. Il duo centrale
difensivo è formato da Tartaglia e Ferrari.
A centrocampo probabile il trio con Malaccari, Boisfer
e Moroni. In attacco possibile il tridente Falconieri,
Longobardi e Di Francesco. In casa Lecce è
restato a riposo Bellazzini, mentre Miccoli sta
svolgendo un lavoro differenziato. Ma il tecnico dei
giallorossi Franco Lerda (fonte Colpoditaccoweb.it)
afferma: "A Pagani bisognava essere coesi
e siamo stati compatti. La squadra mi è piaciuta
tutta. Ora pensiamo al Gubbio e cercheremo di recuperare
Miccoli, Bellazzini e Bogliacino". Il tecnico
Lerda è orientato a confermare il 3-5-2.
Perucchini in porta. Trio difensivo formato da Diniz,
Martinez e Vinetot. A centrocampo D'Ambrosio, Sacilotto,
Salvi, Amodio e Lopez. In attacco il duo Doumbia
e Beretta.
• 18
ottobre
2013 L'editoriale.
Qualcuno si era illuso. Ma questo è l'anno
zero per il Gubbio. E tanti infortuni...
Il
Gubbio sembra avere perso la bussola. Contro il
Grosseto si è vista una squadra spenta, incolore,
senza ardore agonistico, senza cattiveria. Una squadra
che ancora non ha trovato la prima vittoria in campionato.
Una squadra che ha racimolato solo quattro punti
in sei partite. É un momento delicato, difficile,
questo è fuor di dubbio. Forse ci sono stati
troppi proclami in estate. Si è parlato subito
di playoff. Un passo azzardato, a nostro modesto
parere. E il motivo è molto semplice. Questo
è come un "anno zero" per il Gubbio.
Si è inaugurato questo nuovo progetto con
la sinergia con il Parma. Così quasi tutto
ruota intorno a ciò che "spedisce"
in terra umbra il Parma. Quando in estate scrivevamo
che c'era il rischio che arrivassero tanti calciatori
di seconda linea, non ci eravamo sbagliati. I calciatori
più forti se li tiene il Parma oppure vanno
a giocare in categorie superiori (in serie A o serie
B). Qui a Gubbio arrivano dei calciatori che devono
farsi le ossa e devono crescere. Ma per fare questo
ci vuole del tempo. Ci vuole pazienza, tanta pazienza.
Oltretutto, la maggior parte di questi calciatori,
sono molto giovani: non hanno la malizia, l'esperienza
o la cattiveria che possono avere dei calciatori
che navigano ormai da anni nel panorama della prima
fascia di Lega Pro. Per questo diciamo: qualcuno
si è illuso, troppo presto. Qualcuno pensa
che si vince subito, in un battibaleno. Non è
così. Per vincere e per costruire una squadra
vincente ci vuole tanto lavoro, tanti sacrifici,
ma soprattutto ci vuole tempo. Si sapeva che il
girone del sud è molto difficile. Si sapeva
che ogni partita è una battaglia. Finora,
a dir la verità, questo Gubbio non aveva
sfigurato in campo con nessuna avversaria, a parte
l'ultima brutta figura contro il Grosseto. Ovvero,
il gioco e la voglia di giocarsela a viso aperto
non è mancata. Però intendiamoci.
Questa squadra ha dei limiti e si vede. Il portiere
Pisseri dopo l'infortunio non sembra più
lo stesso. La difesa balla troppo: si salva il solo
Ferrari, autentica sorpresa finora di questo Gubbio.
A centrocampo si soffre quando mancano gli uomini
cardine e c'è il solo Malaccari che si danna
l'anima correndo in lungo e in largo fino al novantesimo.
In attacco ci sono i problemi più grandi:
Di Francesco è ancora troppo fumoso, mentre
Falconieri e Longobardi fanno molta fatica ancora
per integrarsi. Non è un problema di poco
conto visto che mancano i gol: sei reti segnate
in sei partite sono poche. In fase realizzativa
solo Caccavallo finora si è distinto con
due reti. Per il resto, per ora, è buio pesto.
Bucchi, per la prima volta da quando è a
Gubbio, lo abbiamo visto pensieroso (come preoccupato),
dopo il ko con il Grosseto. Pure durante l'allenamento
del giovedì mattina lo abbiamo visto più
cupo e meditativo del solito. Le preoccupazioni
non mancano. Dall'infermeria non arrivano buone
notizie. Caccavallo ha riportato uno stiramento
(di cinque millimetri) all'adduttore sinistro: ne
avrà per almeno 15 giorni. Pure Briganti
si è fermato: si parla di uno stiramento
all'adduttore destro. Bartolucci invece è
out per una elongazione al quadricipite destro. Senza
dimenticare che sono out per infortunio Radi (stiramento
al tendine) e Sandomenico. Piove veramente sul bagnato.
E domenica c'è la trasferta insidiosa al
"Via del Mare" di Lecce. Non sarà
una passeggiata, non c'è che dire! (Editoriale
Direttore Gubbiofans.it)
• 16
ottobre
2013 Bucchi:
"É stata la nostra peggiore partita.
Approccio sbagliato". Solo 4 punti in sei
partite...
Brutta
sconfitta per il Gubbio in casa contro il Grosseto.
Una sconfitta pervenuta dopo una prestazione incolore.
Parla il tecnico Cristian Bucchi.
Queste le sue parole: "É stata la
nostra peggiore partita. Di sicuro la più
brutta finora disputata in campionato".
Viso cupo e affranto di Bucchi che ha proseguito
dicendo: "In questa partita non c'è
stato niente di anomalo. Abbiamo trovato un Grosseto
che ha giocato dietro la palla come hanno fatto
in precedenza Prato o Viareggio. Ma il Grosseto
ha badato al sodo, senza tanti fronzoli, e ci ha
messo cattiveria in campo per portare a casa il
risultato. Purtroppo a noi ci manca questa cattiveria.
Non siamo stati nemmeno brillanti. Abbiamo un limite:
tiriamo fuori il carattere troppo tardi e sbagliamo
l'approccio della partita, ci guardiamo troppo intorno
prima che vengano prese le misure all'avversaria
di turno. Siamo stati troppo lenti, abbiamo fatto
il loro gioco e al primo mezzo tiro in porta il
Grosseto ci ha punito. É anche vero che abbiamo
tanti ragazzi giovani che possono sbagliare la lettura
di una gara, ma a livello di impegno non posso dire
nulla. Tuttavia devo rimarcare che giocavamo anche
in piena emergenza: infatti non ho potuto schierare dal
primo minuto Caccavallo per un problema all'adduttore.
Caccavallo è un calciatore importante per
noi: è come se alla Roma togliessimo Totti. D'altronde
Boisfer aveva problemi e così ho potuto schierarlo
solo nella ripresa. Bartolucci era out, altri erano a
mezzo servizio. Tutto ciò non è una
scusante,
ma tutto ciò pesa nelle dinamiche di un gruppo.
Purtroppo nelle situazioni decisive dobbiamo essere
più incisivi". É un Bucchi
rammaricato dopo la debacle con il Grosseto. Il
tecnico degli ospiti Stefano Cuoghi non si è
presentato in sala stampa perchè è
in silenzio
stampa. Intanto abbiamo inserito le foto di Gubbio
e Grosseto che trovate nella sezione "fotogallery"
e nel link sotto la foto in homepage. Sono 18 immagini
con la cronistoria della partita in questione. Foto
di Simone Grilli per lo studio fotografico Gavirati.
• 16
ottobre
2013 Gubbio,
brutto ko casalingo contro il Grosseto (0-1). Decide
Delvecchio. Gubbio impalpabile
Recupero
tra Gubbio e Grosseto. Infortunio per Caccavallo
(problema all'adduttore sinistro; farà un'ecografia
giovedì): dal primo minuto quindi gioca in attacco
Russo. Mister Bucchi cambia modulo e schiera il
4-4-2. Il trainer degli ospiti Cuoghi schiera invece
un inedito 4-2-3-1, con il rientro di Delvecchio
posizionato sulla trequarti. Primo tiro in porta
all' 8' con Obodo che cerca la conclusione da fuori
area: palla alta. Al 15' brivido per il Gubbio:
Delvecchio lancia in porta (sul filo del fuorigioco)
Scappini che supera il portiere Pisseri in uscita
e calcia di sinistro a rete da posizione decentrata:
sulla linea di porta salva in scivolata Briganti.
Prima conclusione degna di nota del Gubbio al 22':
cross da destra in area di Malaccari dove Baccolo
gira di destro a rete, salva in extremis Terigi
in corner. Al 31' il Grosseto passa in vantaggio:
Formiconi pennella da destra un pallone in area,
non si intendono Briganti e Tartaglia con Pisseri
che esce a vuoto;
Delvecchio è in agguato e di destro insacca la sfera in
rete con un pallonetto nell'angolo
più lontano. Al 33' Scappini calcia forte
dal limite
un insidioso tiro radente che costringe Pisseri
a salvarsi in angolo. Al 40', su corner di Di Francesco,
la palla arriva in area e carambola come un flipper:
poi su conclusione di Baccolo para a terra Lanni.
Ripresa. Al 51' Delvecchio calcia direttamente in
porta dal limite: para in tuffo Pisseri. Al 58',
su assist di Russo, c'è Baccolo in area che
gira di testa a rete: palla di poco a lato. Al 60'
Obodo insacca di testa la sfera in rete, l'arbitro
annulla per fuorigioco su segnalazione dell'assistente
di linea. Al 63' Falconieri calcia in porta una
punizione dal limite: para Lanni. Al 79' ci prova
Baccolo dal limite, ma il tiro è blando:
para Lanni. All' 84' triangolazione volante in area
tra Falconieri e Cocuzza, ma davanti alla porta
salva in extremis Burzigotti. Finisce 0-1. Tabellino:
Gubbio - Grosseto (0-1): Gubbio
(4-4-2): Pisseri; Tartaglia, Briganti (80' Cocuzza), Ferrari,
Giallombardo; Malaccari, Domini (46' Boisfer), Baccolo, Di Francesco
(62' Falconieri);
Russo, Longobardi. (A disp.: Cacchioli, Laezza,
Procacci, Tamasi). All. Bucchi. Grosseto
(4-2-3-1): Lanni; Formiconi, Burzigotti, Terigi,
Legittimo; Obodo, Delvecchio; Esposito (75' Montalto), Ricci
(80' Gotti), Bombagi
(69' Onescu);
Scappini. (A disp.: Maurantonio, Dicuonzo,
Tedeschi, Giovio). All. Cuoghi. Rete:
31' Delvecchio (Gr). Arbitro:
Tardino di Milano (Di Guglielmo di Ariano Irpino
e Pellegrini di Roma 2). Ammoniti: Briganti,
Boisfer, Giallombardo, Malaccari e Di Francesco (Gu); Burzigotti, Delvecchio
e Legittimo (Gr). Spettatori: 1743 (1104 abbonati;
di cui 25 di Grosseto in curva ospiti); incasso
13102 euro.
• 15
ottobre
2013 Bartolucci
out contro il Grosseto. Turn over a centrocampo.
E ci sarà un cambio di modulo
É
tutto pronto per la sfida contro il Grosseto, recupero
della quinta giornata. Una partita che si gioca di mercoledì
16 ottobre alle ore 15 al "Barbetti". Il trainer
dei rossoblù dovrà fare a meno di
Bartolucci per un problema muscolare (non convocato).
Mentre ci sarà un turn over a centrocampo:
Boisfer andrà in panchina; Domini e Baccolo
in campo. Ma più che altro ci sarà
un cambiamento di modulo: infatti dal 4-3-3 si passerà
al 4-4-2 (o 4-2-3-1, in base a come può essere
interpretato). L'allenatore Cristian Bucchi presenta
così
questa partita: "Sappiamo che il Grosseto
è un'ottima squadra. Grande rispetto per
l'avversaria che di sicuro verrà a Gubbio
per darci battaglia. La difesa è il loro
punto di forza, ma pure in attacco possono farci
male. Perciò ci vuole da parte nostra la
massima attenzione. Dobbiamo essere concentrati.
E non voglio sentire ragioni: ora bisogna vincere...
e ci devono essere 90 minuti di guerra (calcisticamente
parlando)". Come già detto, cambio
di modulo in vista con il 4-4-2. Pisseri in porta.
In difesa quartetto formato dai laterali Tartaglia
(a destra) e Giallombardo (a sinistra). Confermato
il duo centrale del reparto arretrato con Briganti
e Ferrari. A centrocampo un quartetto con gli esterni
Malaccari (a destra) e Di Francesco indietreggiato
a centrocampo sulla sinistra. Poi al centro della mediana
il duo Domini e Baccolo. In attacco un duo, con
Caccavallo che affiancherà Longobardi. Dirige
la gara il signor Andrea Tardino di Milano: assistenti
di linea Giuseppe Di Guglielmo di Ariano Irpino
e Claudio Pellegrini di Roma 2. In casa Grosseto
invece il tecnico Stefano Cuoghi è in silenzio
stampa.
In campo verrà riproposto lo stesso modulo
(3-5-1-1) di L'aquila, salvo ripensamenti. Lanni in porta. Trio difensivo con Burzigotti,
Terigi e Legittimo. Un quintetto di centrocampo basato
sull'asse Formiconi, Obodo, Onescu (o Del Vecchio), Ricci e Dicuonzo.
In attacco il trequartista Esposito è a supporto
di Giovio (che è in ballottaggio con Scappini). Assente
per il Grosseto, solamente Biraschi. La partita
tra Gubbio e Grosseto sarà trasmessa in diretta
via radio su Rgm Hit Radio (88,5 fm). In streaming
su internet è in diretta sul sito web di
Trg Netwok (www.trgmedia.it).
Alla sera telecronaca integrale.
• 15
ottobre
2013 Giallombardo:
"Per vincere serve più cattiveria.
Con il Benevento i peggiori venti minuti..."
Mercoledì
si gioca il recupero contro il Grosseto in casa,
dopo il pareggio interno contro il Benevento. Parliamo
con il terzino sinistro dei rossoblù Andrea
Giallombardo, autentico assist man nella sfida contro
il Benevento, nonchè ex calciatore del Grosseto,
prossima avversaria del Gubbio. Ecco il primo commento
con Giallombardo. Ci può raccontare il pirotecnico
2-2 tra Gubbio-Benevento? "Credo che abbiamo
disputato i più brutti venti minuti dal campionato.
Siamo andati meritatamente sotto di due gol con
il Benevento che è stato bravo a sfruttare
due nostri errori, di cui un errore mio sul secondo
gol: pensavo di aver messo in fuorigioco Campagnacci,
invece il gol era regolare. Però poi, come
sta avvenendo ultimamente, abbiamo avuto una grande
reazione e dopo quelle due sberle abbiamo preso
il predominio del campo. Nell'arco di un quarto
d'ora siamo riusciti a pareggiare la partita.
Forse con più cattiveria, si poteva vincere
questa partita nel secondo tempo". Giallombardo
ha ispirato gli assist per i gol di Malaccari e
Caccavallo: ma è questo il vero Giallombardo?
"Qualche assist ogni tanto lo faccio, in
ogni campionato. Diciamo che non mi era mai capitato
di farne due nella stessa partita. Ma è merito
anche dei miei compagni che hanno fatto delle belle
azioni di gioco e oltretutto degli ottimi inserimenti".
A questo Gubbio manca solo la vittoria, o c'è
dell'altro? "Di sicuro manca quel pizzico
di cattiveria in più che ti può portare
a vincere le partite. Ma è chiaro che ci
serve proprio una vittoria per sbloccarci, anche
perchè può diventare assillante. Pertanto
bisogna scendere in campo tranquilli".
Ed ora subito l'impegno contro il Grosseto: che
avversario si troverà? "Non dobbiamo
fidarci del Grosseto. Alla fine questa squadra il
suo buon campionato lo fa sempre. Nonostante ciò,
da parte nostra, c'è subito l'occasione per
portare a casa questa prima vittoria. Perciò
dobbiamo sfruttare subito questa opportunità".
Dopo il turno infrasettimanale, domenica c'è
una trasferta insidiosa a Lecce che tra l'altro
ha ottenuto la prima vittoria stagionale a Pagani.
Che ne dice? "Sicuramente è una
trasferta insidiosa. Ma andiamo per gradi. Prima
pensiamo al Grosseto e poi penseremo al Lecce".
Notiziario. Contro il Grosseto è assente
il centrocampista Moroni che sarà impegnato
con l'Under 20 di Evani e al suo posto dovrebbe
giocare Baccolo che rientra dalla squalifica, insieme
a Falconieri. Per il resto dovrebbe essere confermata
la stessa formazione contro il Benevento. L'unico
dubbio semmai riguarda la fascia destra difensiva
dove Bartolucci lamenta un piccolo infortunio (uscito
anzitempo contro il Benevento) ma dovrebbe recuperare:
in tal caso è pronto Tartaglia. In attacco
l'unico rebus riguarda il centravanti: bisogna vedere
se Bucchi conferma Longobardi dal primo minuto,
oppure potrebbero giocare Russo o Falconieri. Contro
il Grosseto si gioca alle ore 15 (mercoledì
16 ottobre) allo stadio Pietro Barbetti. Intanto
il diesse Giammarioli rilascia un'intervista al
sito Tuttomercatoweb.com: "Siamo soddisfatti
del lavoro di Bucchi. Siamo sereni, nonostante la
vittoria manchi ancora".
• 13
ottobre
2013 Caccavallo:
"Sembravamo più forti del Benevento".
Bucchi: "Meritavamo la vittoria, peccato"
Dopo
Viareggio, esce fuori di nuovo un 2 a 2, peraltro
in rimonta come era avvenuto in terra toscana. Le
reti di Evacuo (10') e Campagnacci (29') avevano
illuso il Benevento, Malaccari (31') e Caccavallo
(42') hanno ristabilito le distanze in parità
dopo una partita accesa e viva fino al novantesimo.
Parla il tecnico Cristian Bucchi: "Meritavamo
la vittoria. C'è rammarico perchè
abbiamo disputato una grande gara contro una grande
squadra. Nella prima mezz'ora eravamo sottotono
per merito dell'avversaria. Giocavamo sotto ritmo.
Ma quando abbiamo alzato il ritmo si è vista
la differenza. Dispiace solo per quelle ingenuità
commesse sui gol del Benevento, ma la squadra ha
offerto una bella prestazione. Ci manca solo la
vittoria, purtroppo". Il direttore sportivo
Stefano Giammarioli dice: "Nella prima mezz'ora
abbiamo sofferto il Benevento. Dopo il 2-2 invece
meritavamo sicuramente di più. Abbiamo giocato
per 60 minuti una grande partita contro una grande
squadra. L'arbitro? Non parlo dell'arbitro. Noi
non siamo abituati a lamentarci come fa una società che
è
poco distante da noi...". Ogni riferimento
non è casuale: il diesse Giammarioli si riferisce
alle continue lamentele nei confronti degli arbitri
del Perugia Calcio. Parla l'autore del pareggio,
Giuseppe Caccavallo: "Dedico la mia rete
al mio secondogenito Cristiano. Non abbiamo mai
temuto di farcela quando eravamo sotto di due gol.
Però, purtroppo, è un periodo che
prendiamo prima le sberle e poi rimontiamo. Ma noi
siamo forti. Anzi, in questa partita abbiamo dimostrato
che siamo più forti del Benevento. Ci manca
solo la vittoria". Tocca al tecnico degli
ospiti Guido Carboni: "Il risultato ci può
stare. Questo campo non sarà semplice per
nessuno. C'è rammarico perchè dopo
il 2-0 a nostro favore siamo stati ingenui e superficiali.
Dovevamo gestire meglio la situazione. Ma il Gubbio
darà filo da torcere a chiunque in questo
campionato". Parla il difensore dei giallorossi
Damiano Zanon: "Risultato giusto. All'inizio
siamo partiti meglio noi, ma dopo il 2-2 c'è
stata una netta superiorità territoriale
da parte del Gubbio. Siamo stati messi in difficoltà
dal Gubbio perchè in attacco si muove bene
e hanno gamba". Intanto abbiamo inserito
le foto tra Gubbio e Benevento (18 immagini) che
si trovano nella sezione "fotogallery"
e nel link sotto la foto in homepage. Foto di Simone Grilli per lo studio di
Gianfranco Gavirati.
• 13
ottobre
2013 Gubbio-Benevento,
2-2. Aprono Evacuo e Campagnacci, Malaccari e Caccavallo
rimontano
Gubbio
contro Benevento. Il trainer Bucchi schiera il consueto
4-3-3 con Longobardi prima punta. Il tecnico degli
ospiti Carboni schiera il 4-3-3 con Evacuo regolarmente
in campo dal primo minuto. Si parte con una penetrazione
in area di Di Francesco e poi cade a terra: l'arbitro
fa proseguire. Al 5' ci prova dal limite Evacuo
con un tiro che finisce tra le braccia di Pisseri.
Al 7' si fa pericoloso ancora Evacuo in area locale,
anticipa in extremis Ferrari in angolo. Al 10' il
Benevento passa in vantaggio: Espinal pennella in
area una palla da sinistra dove si avventa Evacuo
che di testa insacca la sfera in rete, in anticipo
su Pisseri in uscita: leggera protesta del portiere
rossoblù per una presunta carica. Al 12'
reagisce il Gubbio con un tiro da fuori area di
Giallombardo che termina di poco a lato. Al 22',
su cross da sinistra di Som in area, è di
nuovo pericoloso Evacuo di testa: palla di poco
a lato. Al 27' Evacuo lavora un bel pallone al limite
e fa partire un sinistro che termina poco sopra
la traversa. Al 29' ecco il raddoppio del Benevento:
Vacca lancia sul filo del fuorigioco Campagnacci
che si porta al limite dell'area e con un pallonetto
di destro fredda Pisseri in uscita. Ma il Gubbio
accorcia le distanze al 31': dribbling di Giallombardo
sulla sinistra e cross in area, velo di Longobardi,
da dietro Malaccari di testa insacca la sfera nell'angolino.
Al 38' cross in area di Evacuo dove esce con incertezza
Pisseri; da pochi passi De Risio manca il bersaglio
con la sfera che va alta. Al 42' il Gubbio trova
il pareggio: cross da sinistra di Giallombardo in
area, Caccavallo va in anticipo sul primo palo di
testa e la palla si insacca nell'angolino. Ripresa.
Al 54' ci prova Caccavallo direttamente dalla distanza
con un tiro che termina di poco a lato. Al 60' dribbling
in area di Caccavallo che carica il sinistro: la
palla esce radente a fil di palo. Al 61' Mancosu
mette i brividi su punizione dal limite che colpisce
il palo esterno. Al 64' Ferrari recupera in extremis
in scivolata su Evacuo lanciato a rete. All' 84'
palla d'oro di Caccavallo al limite per Di Francesco
che entra in area ma cicca la palla solo davanti al portiere.
Finisce 2-2. Tabellino:
Gubbio - Benevento (2-2): Gubbio
(4-3-3): Pisseri; Bartolucci (71' Tartaglia), Briganti, Ferrari,
Giallombardo; Malaccari, Boisfer (66' Domini), Moroni; Caccavallo,
Longobardi, Di Francesco. (A disp.: Cacchioli, Laezza, Tamasi, Russo, Cocuzza). All. Bucchi. Benevento
(4-3-3): Baiocco; Zanon, Milesi, Signorini, Som;
De Risio (74' Anaclerio), Vacca (79' Montiel), Espinal; Campagnacci, Evacuo, Mancosu
(82' Agyei). (A disp.:
Gori, Ferretti, Altinier,
Buonaiuto). All. Carboni. Reti: 10' Evacuo
(B), 29' Campagnacci (B), 31' Malaccari (G), 42'
Caccavallo (G). Arbitro:
Fiore di Barletta (Margini di Reggio Emilia e Argentieri
di Viterbo). Ammoniti: Moroni e Ferrari (G); Zanon,
Signorini, De Risio
e Som (B). Spettatori:
1835 (1104 abbonati; di cui 170 da Benevento nel
settore ospiti), incasso di 13499 euro. Risultati:
Settima Giornata - Prima Divisione - Girone B -
Lega Pro: Ascoli
- Salernitana 1-1 21'
Guazzo (S), 67' Tripoli (A) Gubbio
- Benevento 2-2 10'
Evacuo (B), 29' Campagnacci (B), 31' Malaccari (G),
42' Caccavallo (G) L'Aquila
- Grosseto 1-0 34'
Del Pinto (L) Nocerina
- Catanzaro 0-4 9'
Tortolano (C), 42' Fioretti (C), 70' Uliano (C),
91' Fioretti (C) Paganese
- Lecce 0-1 81'
Doumbia (L) Perugia
- Pisa 0-1 34'
Arma (Pi) Pontedera
- Prato 2-2 10'
Grassi (Po) rig., 29' Arrighini (Po), 37' Lanini (Pr),
80' Lanini (Pr) Viareggio
- Frosinone 0-0 Riposa:
Barletta
• 12
ottobre
2013 Si
va verso il modulo 4-3-3 con il Benevento. Bucchi:
"Il Benevento gioca a calcio, pure noi"
Allarme
rientrato per il capitano Briganti: il difensore
centrale rossoblù si è allenato durante
la rifinitura e sarà regolarmente in campo,
dopo il problema al ginocchio (causa una botta a
Viareggio). Rientrano in formazione Boisfer, Giallombardo
e Pisseri. Out gli squalificati Baccolo e Falconieri,
oltre agli altri infortunati, ossia Luparini e Sandomenico.
Il tecnico Cristian Bucchi prevede una bella partita
tra il Gubbio e il Benevento: "Sarà
una partita come contro Perugia e Salernitana: il
Benevento è forte, con calciatori di qualità.
Non a caso la società campana ha speso cinque
volte la nostra. Tuttavia da parte nostra cercheremo
di fare la nostra partita come sempre. Dobbiamo
giocare solo a calcio contro una squadra che sa
giocare a calcio ma che ti permette anche di giocare.
Noi siamo padroni a determinare il nostro cammino".
La formazione è pressochè fatta con
il modulo 4-3-3. Pisseri in porta. Quartetto difensivo
formato dai laterali Bartolucci (a destra) e Giallombardo
(a sinistra). Duo centrale del reparto arretrato
formato da Briganti e Ferrari. Trio di centrocampo
con Malaccari, Boisfer e Moroni. Tridente d'attacco
con Caccavallo, Longobardi e Di Francesco. Ecco
la lista dei convocati: Bartolucci,
Boisfer, Briganti, Caccavallo, Cacchioli, Cocuzza,
Damiano, Di Francesco, Domini, Ferrari, Giallombardo,
Laezza, Longobardi, Malaccari, Moroni, Pisseri,
Procacci, Russo, Tamasi e Tartaglia.
• 11
ottobre
2013 Boisfer,
Pisseri e Giallombardo al rientro. Arbitra Fiore.
Fiocco azzurro in casa Caccavallo
Prima
della partita contro il Benevento, l'unico dubbio
riguarda Marco Briganti. Il capitano dei rossoblù
ha una leggera distorsione al ginocchio. Il difensore
centrale si è allenato ancora a parte: solo
dopo la rifinitura sarà sciolto qualsiasi
nodo, ma si va verso il forfait. Rientrano invece
in organico il portiere Matteo Pisseri e il centrocampista
francese Rodrigue Boisfer. Pure il terzino Andrea
Giallombardo torna a disposizione del trainer Cristian
Bucchi. Sono assenti per squalifica il centrocampista
Pietro Baccolo e l'attaccante Vito Falconieri. A
questo punto dovrebbe essere questa la formazione
che scende in campo contro il Benevento con il consueto
4-3-3. Pisseri in porta. Difesa a quattro con i
laterali Bartolucci (che ritorna a destra) e Giallombardo
si posiziona a sinistra. Duo centrale del reparto
arretrato formato da Tartaglia (se non ce la fa
Briganti) e Ferrari. In mediana il trio formato
sull'asse Malaccari, Boisfer e Moroni. In attacco
il tridente basato su Caccavallo, Longobardi e Di
Francesco. In casa Benevento sono out i difensori
Di Deo e Mengoni, entrambi per infortunio. L'allenatore
dei campani Guido Carboni dovrebbe schierare il
4-3-3. Baiocco in porta. Difesa con Zanon, De Risio,
Milesi e Som. Centrocampo a tre con Mancosu, Montiel
(se non ce la fa Vacca) e Espinal. In attacco il
trio Campagnacci, Evacuo (in ballottaggio con Altinier)
e Buonaiuto. Arbitra l'incontro il signor Francesco
Fiore di Barletta: sarà coadiuvato dagli
assistenti di linea Lauro Margini di Reggio Emilia
e Davide Argentieri di Viterbo. Intanto in casa
Gubbio, il calciatore Giuseppe Caccavallo è
diventato di nuovo papà: la moglie Gaia ha
dato alla luce il piccolo Cristiano (3,470 kg. di
peso), che così farà compagnia al
fratellino Roberto. Alle finali del torneo Anpis
(associazione nazionale polisportive per l'integrazione
sociale), ha preso parte una delegazione rossoblù:
Giammarioli, Sandreani, Briganti e Caccavallo hanno
fatto da accompagnatori d'eccezione per la formazione
eugubina dell'Associazione Peter Pan (da anni integrata
nel territorio eugubino) che si è comportata
bene nelle finali di Lidarno.
• 11
ottobre
2013 Marchi:
"Gubbio-Benevento: sarà una bella
partita. Ora alla Pro Vercelli gioco nel mio ruolo"
L'eugubino
Ettore Marchi è un ex di Gubbio e di Benevento.
Adesso il calciatore nativo di Gubbio gioca con
la Pro Vercelli dove ha realizzato sei gol in cinque
partite e domenica proprio Marchi indosserà
la maglia celebrativa con il numero 9 per i 100
anni del mitico Silvio Piola.
Allora, Marchi, cosa ci può dire di questa
nuova esperienza con la Pro Vercelli? "Domenica
sicuramente si vivrà una situazione particolare.
Diventa emozionante solo a parlarne. Se indosserò
la maglia numero 9 anche domenica, per me sarà
sicuramente un onore e un privilegio. Solo nominare il nome di
Silvio
Piola, fa tremare
le gambe a qualsiasi calciatore". Sei gol
in cinque partite, è il record personale
di Marchi? "Nelle prime giornate di campionato,
sicuramente sì. Per questo ringrazio la squadra
e pure il mister Scazzola che mi ha portato a giocare
nella posizione ideale: gioco come centravanti,
mentre negli ultimi anni (dopo Gubbio) ho ricoperto
poche volte questo ruolo. Ho giocato da seconda
punta e mi è capitato di fare pure l'esterno.
Ma l'allenatore è stato bravo a riportarmi
nel mio ruolo. Però dietro c'è una
squadra ottima, con un reparto di attacco direi
formidabile". Nel girone A di Prima Divisione
la squadra più forte è la Cremonese
di Torrente e poi? "Di sicuro la Cremonese
è la più forte. Però in queste
prime cinque gare abbiamo incontrato squadre importanti,
per ultima l'Albinoleffe che mi ha fatto veramente
una grande impressione. Poi vedo bene la Virtus
Entella e a mio avviso non è male nemmeno
la Reggiana perchè ci ha messo in difficoltà".
E la sua Pro Vercelli invece? "Vive come
la mentalità di noi giocatori nel senso che
viviamo alla giornata. Tuttavia siamo consapevoli
dei nostri mezzi, ma non facciamo voli pindarici".
Domenica nel girone B invece c'è Gubbio-Benevento.
Marchi si è ritagliato il suo spazio in entrambe
le squadre. Che partita prevede? "Credo
che venga fuori una bella partita. Gubbio è
la mia città. A Benevento ci sono calciatori
e uno staff tecnico importanti che sono rimasti,
con cui ho un rapporto ottimo. Ribadisco, spero
che sia una bella partita". Ma Marchi,
l'anno scorso, durante Benevento-Gubbio realizzò
le due reti decisive (2-1) per la vittoria: "In
quella partita in me esiste un'emozione indelebile.
Ma per un semplice fatto: poco prima c'era stata
la scomparsa del nostro allenatore. Quella partita
per noi era troppo importante. E in quell'occasione
indossavo proprio la maglia numero 7, quella di
Carmelo Imbriani. Ogni volta che ci penso mi viene
la pelle d'oca. Se c'è un vero rammarico
è che quella partita sia arrivata proprio
quando di fronte avevamo il Gubbio e di sicuro avrei
preferito fare gol ad un'altra squadra. In quella
gara c'è stato un vulcano di emozioni".
In quel Benevento c'era Alessandro Marotta che in
questo mercato estivo è stato vicino ad indossare
la maglia del Gubbio: "Marotta è
un ragazzo fantastico. Lo sento ancora e mi ha spiegato
del mancato passaggio al Gubbio: mi sarebbe piaciuto
vederlo giocare ancora a Gubbio perchè conosco
le qualità del calciatore. Mi ha specificato
che c'è stato questo ritardo nel depositare
il contratto. Vi posso dire che lui era contento
di venire a Gubbio. Purtroppo è andata così".
Ultima domanda: che differenze ci sono tra il girone
A e il girone B di Prima Divisione? "L'unica
differenza che ho trovato, gli stadi dove si va
a giocare. Nel girone B si giocano delle partite
in situazioni ambientali con pubblico superiore
come ad esempio la Salernitana, il Benevento o come
l'anno scorso che c'era l'Avellino. Pure quando
si viene a Gubbio c'è un pubblico molto caldo.
Ma il calcio è sempre uguale. Domenica ad
esempio con l'Albinoleffe c'erano solo mille persone.
Però la qualità di gioco è
elevata come nel girone B".
• 10
ottobre
2013 Ferrari:
"Ora servono i tre punti: ha ragione il
presidente". Radi, un lungo stop: è
stiramento
Facciamo
il punto della situazione con il difensore Gianmarco
Ferrari. Fino adesso ha giocato tutte le partite
da titolare. Se lo sarebbe mai aspettato? "Ogni
calciatore quando arriva in una squadra nuova cerca
di tentarle tutte e dare il massimo per poter giocare.
Per ora mi sta andando bene e cerco ogni volta di
ripagare la fiducia del mister. Cerco di essere
sempre utile per la squadra". L'incontro
con il presidente Fioriti di lunedì sera,
come è andato? "A mio avviso ci ha
detto delle cose giustissime. E diciamo che ci aspettavamo
certe parole. Bisogna ottenere assolutamente i tre
punti che ci mancano in una partita. Questo è
un dato di fatto e lo vedono tutti. Quindi cercheremo
di fare ciò che ci ha detto e bisogna risolvere
quei problemi per arrivare alla vittoria".
Della partita di Viareggio invece cosa ci può
dire? "L'avevamo preparata in una certa
maniera. Dovevamo sfruttare i loro errori. Purtroppo,
però, il Viareggio ha fatto due tiri e due
gol. Per fortuna che alla fine siamo riusciti a
recuperare una partita già persa grazie al
nostro carattere". Ma cosa non ha funzionato
a Viareggio? "Se abbiamo preso due gol,
qualcosa di sicuro non ha funzionato".
Vi pesa il fatto che manca ancora una vittoria in
campionato? "Ci manca la vittoria, sicuramente".
Ma questo fatto vi sta assillando? "Assillante,
assolutamente no. Infatti sono dell'idea che stiamo
facendo bene in campo finora. Ci mancano solo i
risultati in questo momento". Domenica
arriva il forte Benevento a Gubbio. A tal proposito
cosa ci può dire Gianmarco Ferrari? "Che
dobbiamo assolutamente centrare i tre punti. Punto
e basta". Notiziario. Tempi ancora lunghi
per il recupero del difensore Alessandro Radi: ha
riportato uno stiramento e ne avrà per almeno
tre settimane. Il portiere Matteo Pisseri sta migliorando
dopo la frattura al polso: si tenta di recuperarlo
per domenica, anche se i dubbi restano. Mentre sembrano
vicini al rientro il centrocampista Rodrigue Boisfer
e il difensore Andrea Giallombardo. Out per infortunio
i lungodegenti Sandomenico e Luparini. Domenica
non ci saranno neanche due squalificati: il centrocampista
Pietro Baccolo e l'attaccante Vito Falconieri, stoppati
per un turno. Il difensore e capitano Marco Briganti
invece è rientrato nel gruppo, dopo una botta
al ginocchio che aveva ricevuto domenica scorsa
nella partita di Viareggio: ha lavorato a parte
insime a Bartolucci e Longobardi, ma per tutti e
tre non ci dovrebbero essere problemi e pertanto
saranno in campo domenica contro il Benevento. Intanto la società
della Gubbio Calcio informa che, in occasione della
gara di recupero tra Gubbio e Grosseto, in programma
mercoledì 16 ottobre alle ore 15, i ragazzi
fino ai 18 anni non compiuti potranno avere l'accesso
allo stadio gratuitamente. Gli stessi, dovranno
presentarsi ai botteghini dello stadio, prima dell'inizio
della partita, esibendo un documento d'identità
per ottenere il biglieto gratuito. Mercato. La Paganese
ingaggia il centrocampista Domenico Giampà
('77). La scorsa stagione giocava a Como e Catanzaro
(ex Modena, Ascoli, Ternana e Crotone).
• 09
ottobre
2013 Fioriti:
"Il confronto con la squadra? Doveroso.
Era necessario ricaricare e spronare tutti..."
Lunedì
c'è stato un confronto faccia a faccia tra
la società e la squadra presso lo stadio
"Barbetti". Per saperne di più
abbiamo intervistato il patron dei rossoblù
Marco Fioriti. Allora presidente, in questo incontro
cosa vi siete detti? "A distanza di tre
mesi dall'inizio della stagione mi sembrava doveroso
fare un confronto. Un confronto che serve soprattutto
per crescere, per migliorare e per cercare in qualche
modo di affrontare una stagione che per tanti motivi
non è iniziata in maniera brillante. Per
via del calendario, per via che la partita in casa
con il Grosseto non si è giocata, uno va
a guardare la classifica e vede che c'è qualche
problema. Sembra chissà cosa sia successo.
In realtà è successo ben poco perchè
abbiamo giocato poco: tre partite su quattro sono
state disputate in trasferta. Quindi per cercare
di ricaricare l'ambiente e per motivare il gruppo,
si è fatto questo colloquio. Sappiamo che
è un gruppo formato da ragazzi abbastanza
giovani, pertanto abbiamo cercato di dare degli
stimoli nuovi a questi ragazzi e abbiamo cercato
di dare una certa tranquillità all'ambiente.
Crediamo che questo Gubbio può dire la sua
in questo campionato". Che cosa non è
piaciuto, al presidente Fioriti, a Viareggio? "Ci
sono stati degli eventi che hanno condizionato la
partita. Ad inizio partita il Gubbio di sicuro aveva
creato di più a livello di occasioni, ma
il Viareggio alla prima occasione ha fatto gol.
Poi nella ripresa abbiamo subito creato due occasioni,
ma ci siamo complicati la vita con l'espulsione
di Baccolo che fino a quel momento era uno tra i
migliori. Poi è arrivato subito il 2-0. Ma
il Gubbio si è rimboccato le maniche e abbiamo
pareggiato. Diciamo però che è stata
una partita maledetta, questo sicuramente. Diciamo
anche che l'avversario non era trascendentale e
quindi si poteva fare di più. Ma, come ho
detto anche alla squadra lunedì sera, vorrei
che la stagione del Gubbio parta dal 37esimo minuto
del secondo tempo di Viareggio: si è vista
una reazione importante, ma vorrei che si iniziasse
dalle prime battute di gioco. Quei due gol negli
ultimi minuti a Viareggio tuttavia mi confortano
perchè è stata compiuta un'impresa:
vuol dire che la squadra è viva e ha tanta
voglia in qualsiasi maniera di combattere fino alla
fine. Questo è un elemento importante in
prospettiva futura". Probabilmente al Gubbio
attuale non manca tanto il gioco, ma mancano proprio
i risultati? "Secondo me, adesso ci manca
proprio la vittoria. Ci pesa questo fatto che ancora
non riusciamo a vincere una partita ufficiale. Ci
pesa tantissimo. Però non deve essere un
macigno. Bisogna restare tranquilli: questo è
un gruppo di ragazzi che lavora tanto, lo staff
ha grandi motivazioni oltre che le competenze necessarie.
Perciò dobbiamo avere pazienza e non bisogna
mettere troppe pressioni. Infatti proprio lunedì
sera ho fatto un confronto con tutti, proprio per
cercare di far capire che ancora non è successo
assolutamente niente. Però bisogna fare qualcosina
in più, ma vedo che c'è la voglia
di farlo". Sull'argomento c'è pure
il parere dell'allenatore Cristian Bucchi che dice:
"Questo incontro è stato piacevole.
La squadra ha apprezzato molto le parole del presidente
Fioriti che ci ha spronato. La società e
il presidente ci hanno voluto dimostrare che ci
sono vicini. Adesso pensiamo al Benevento. Per noi
è una partita importante come quella di Viareggio.
Tutte le partite sono importanti". Altre
notizie. Gubbiofans.it: viaggia a grandi numeri.
Nella giornata di lunedì 7 ottobre sono state
visitate 2059 pagine in 24 ore (una media di 86
pagine all'ora). Mentre domenica 6 ottobre le pagine
viste sono state addirittura 2150 (una media di
90 pagine all'ora). Intorno alle ore 17:15 di domenica
scorsa abbiamo raggiunto il record di utenti on
line in contemporanea (47). La durata media di ogni
vistatore è di 3 minuti e 17 secondi. Grazie
a tutti.
• 08
ottobre
2013 L'editoriale.
La rimonta che sembrava impossibile. Adesso aspettiamo
prima di giudicare...
Fino
a cinque minuti dal termine il Gubbio si trovava
sotto di due gol e con un uomo in meno in campo
a Viareggio. La partita ormai era segnata. Invece
è successo l'incredibile. La rimonta impossibile.
É vero che il 26 maggio 1999, nella finale
di Champions League a Barcellona, il Manchester
United riuscì nell'impresa di vincere la
Coppa Campioni segnando due gol a tempo scaduto
prima con Sheringham (al 46' del secondo tempo)
e poi con Solskjaer (al 47' del secondo tempo),
ribaltando il gol di Basler (al 5' del primo tempo)
del Bayern Monaco. Quando l'impossibile diventa
possibile. Ma è anche vero che nessuno poteva
immaginare che il Gubbio riuscisse in tre minuti
a pareggiare una partita che ormai sembrava buttata
alle ortiche. Questione di carattere. Questione
di non arrendersi mai. Una questione di non darsi
mai per vinti. Mai darsi per vinti! É vero
che il Gubbio poteva fare di più. É
anche vero che il Gubbio doveva mettere più
convinzione prima in campo e non aspettare gli ultimi
minuti della partita. É anche vero che il
Gubbio doveva concretizzare al meglio le occasioni
create nel primo tempo e non doveva prendere quel
gol evitabile di Benedetti, lasciato indisturbato
ad insaccare di testa in rete. Ma è anche
vero che non si può pretendere la luna a
questa squadra. La squadra è questa: è
piena zeppa di giovani che hanno bisogno di crescere
e maturare. Perciò ha dei difetti e dei limiti
sostanziali, come è logico che sia. E fino
a questo momento è mancato lo stoccatore
vincente davanti alla porta. Lo ha ribadito anche
il tecnico Cristian Bucchi: "Non si può
pretendere il calcio champagne. Ci sono molti ragazzi
giovani, perciò hanno bisogno di tranquillità.
Abbiamo creato quattro palle da gol nitide nel primo
tempo. Nella ripresa abbiamo avuto un po' di sbandamento
dopo l'espulsione di Baccolo ma credo che sia normale.
Però alla fine abbiamo tirato fuori tutto
quello che avevamo dentro: questo per me è
confortante. Prima o poi la fortuna deve pur girare
dalla nostra parte". Senza considerare
poi le assenze che attanagliano la squadra di Bucchi:
nove calciatori fuori causa, non convocati nemmeno
per Viareggio. Non sono assolutamente pochi. Tuttavia
la squadra prova sempre a giocare a pallone. Tuttavia
la squadra prova sempre a giocarsi la partita apertamente
attraverso il gioco. Poi può capitare che
in alcuni frangenti si può vedere un lancio
lungo: ma la squadra ha bisogno di essere amalgamata
e ha bisogno di tempo per recepire una certa mentalità.
In campionato finora ha giocato solo quattro partite:
sono arrivati solo tre pareggi e una sconfitta.
Questo è appurato. Però bisogna far
notare che le prestazioni, al di là di qualche
pausa, non sono mai mancate. A parte la brutta figura
rimediata in Coppa contro il Santarcangelo dove
veramente si è vista una squadra demotivata
e spenta. Forse non abbiamo una buona memoria. L'anno
scorso, di questi periodi, si vinceva in casa con Frosinone,
Pisa e Benevento. Ma si vinceva con due palle gol nitide
a partita e con tanti lanci lunghi nell'impostazione
di ogni azione di gioco. Alla lunga, poi, tutti
i nodi sono venuti al pettine. Chi ha buona memoria
si deve ricordare che, dal 9 dicembre 2012 al 6
febbraio 2013, il Gubbio aveva incamerato sei sconfitte
in sette partite, racimolando solo un punto. Si
è rischiato veramente il tracollo, dopo un
inizio di stagione che sembrava positivo a livello
di risultati. Ma quei risultati furono solo illusori.
Perciò prima di giudicare diamo tempo al
tempo. Adesso ci sono tre partite in sette giorni:
impegni casalinghi con Benevento e Grosseto, e poi
la trasferta a Lecce. Aspettiamo e vediamo. (Editoriale
Direttore Gubbiofans.it)
• 06
ottobre
2013 Longobardi:
"Non abbiamo mollato fino alla fine".
Bucchi: "Squadra con grande carattere"
Un
pareggio pirotecnico tra Viareggio e Gubbio. Un
pareggio raggiunto al fotofinish con due gol in
tre minuti di Longobardi e Domini, con il Gubbio
ridotto pure in dieci (espulsione di Baccolo). A
parlare è proprio Cristian Longobardi, che
ha iniziato la rimonta. L'attaccante rossoblù
dice: "Sembrava una partita persa. Ma noi
non abbiamo mollato e il bel gol di Domini ci regala
un punto che ci dà morale. Il mio gol? Ho
approfittato di un pallone vagante e mi è
andata bene". L'allenatore Cristian Bucchi
invece dice: "Ad inizio gara un punto ci
stava stretto. Ma alla fine siamo contenti di questo
punto perchè la squadra ha dimostrato un
grande carattere. Ma anche in questa partita ci
è mancata la fortuna. Nel primo tempo siamo
esistiti solo noi e il Viareggio ci ha punito nell'unica
occasione verso la nostra porta. Nella ripresa siamo
rimasti in dieci per un espulsione di Baccolo molto
dubbia. Ma ci siamo compattati, abbiamo raggiunto
il pari e alla fine potevamo pure vincere".
Sulla stessa lunghezza d'onda il diesse Stefano
Giammarioli: "Nella prima mezz'ora abbiamo
dominato la gara. Il Viareggio non ha mai superato
la metà campo. Nella ripresa è arrivata
pure questa espulsione incredibile su Baccolo. Perciò
va un applauso a tutti i ragazzi che ci hanno creduto
fino alla fine. Questo gruppo sono convinto che
ci darà delle belle soddisfazioni. Dobbiamo
solo recuperare i tanti infortunati. E sono contento
per Longobardi che è andato a segno: noi
crediamo molto in lui". Il tecnico Roberto
Miggiano del Viareggio si rammarica: "Siamo
indietreggiati troppo e abbiamo subito il pareggio.
Un vero peccato. Eppure avevo visto delle cose positive
nella mia squadra. Forse in quel momento dovevamo
gestire meglio la palla. Non siamo riusciti a tenere
alta la concentrazione per tutti i novanta minuti".
Il centrocampista bianconero Gianmarco Gerevini
autore del momentaneo raddoppio afferma: "Dispiace
perchè poteva essere una bella giornata.
Poi nel finale siamo stati condizionati da eventi
del tutto inimmaginabili". L'esperto fantasista
viareggino Ighli Vannucchi spiega: "Si poteva
vincere ma siamo stati troppo ingenui e forse presuntuosi. Dovevamo
fare scorrere meglio il tempo. Il Gubbio ci ha creduto
fino alla fine, però noi gli abbiamo permesso
di tornare in gara". Interviste grazie
all'ausilio di Gabriele Noli di Versiliatoday.it.
Intanto abbiamo inserito le foto di Viareggio e
Gubbio (18 immagini). Le foto sono di
Nunzio Ciurca e di Andrea Zani.
• 06
ottobre
2013 Il
Gubbio va sotto di due gol, rimane in dieci, ma
alla fine fa 2-2 con Longobardi e Domini
Si
gioca Viareggio-Gubbio. Longobardi
gioca come centravanti dal primo minuto. Tartaglia in difesa come
terzino destro. L'allenatore Bucchi opta per il
consueto 4-3-3. Il Viareggio del trainer Miggiano
si schiera con il 4-3-1-2:
Vannucchi a supporto di Benedetti e Romeo. La partita.
Prima azione degna di nota con protagonisti gli
ospiti. All' 8' Caccavallo calcia di sinistro a
rete da fuori area, respinge con i pugni Furlan;
sulla ribattuta ci prova Malaccari ma non trova
il bersaglio (palla a lato). Un minuto più
tardi (9') è ancora protagonista Caccavallo
che sfrutta un errore difensivo di Conson: ma l'attaccante
napoletano calcia debole in porta, para Furlan.
Al 12' contropiede insidioso del Viareggio con Gerevini
che spreca tutto. Dopo una fase di rilassamento
si rivede il Gubbio in avanti: al 27' ci prova il
solito Caccavallo con un tiro di sinistro dal limite
pericoloso e il portiere Furlan si salva in volo
deviando la sfera in angolo. Ma al primo vero affondo,
il Viareggio passa in vantaggio: scorre il 35' quando
l'esperto fantasista Vannucchi pennella in area
un cross invitante dove svetta Benedetti e di testa
insacca la sfera in rete. Risponde il Gubbio al
39': Di Francesco innesca un tiro in porta ma la
palla si perde sul fondo. Al 42' ci prova Vannucchi
con tiro da fuori area: palla che va a lato. La
prima frazione di gioco si chiude con un tiro di
Romeo (assist di Gerevini) con la palla che si infrange
sull'esterno della rete. La ripresa. Parte subito
in attacco il Gubbio con un tiro di Malaccari che
viene intercettato da Furlan. E subito dopo (47')
ci prova Moroni con una conclusione a rete che finisce
di poco a lato. Al 51' però viene espulso
Baccolo per il Gubbio, per somma di ammonizioni,
dopo un fallo su Vannucchi. Perciò Gubbio
che rimane in dieci. Al 55' Romeo (su assist di
Vannucchi) manca la conclusione vincente da posizione
favorevole. Al 64' arriva il raddoppio del Viareggio:
ispira l'azione del gol ancora Vannucchi con un
cross dalla destra in area dove si fa trovare pronto
Gerevini: gran sinistro del centrocampista bianconero
e palla in rete. Altro espulso per il Gubbio al
66': mentre fa riscaldamento Falconieri viene espulso
per proteste, per un calcio d'angolo inventato dall'arbitro
in favore del Viareggio. Al minuto 85 va in gol
il Gubbio con Longobardi che sfrutta un pallone
vagante in area e a porta vuota, con la punta del
piede, insacca la sfera in rete. Al minuto 87 arriva
il pareggio del Gubbio: Domini indovina
un gran gol con un potente tiro di destro dal limite che si
insacca all'incrocio dei pali. Match che si chiude
con un cartellino rosso per Gerevini del Viareggio.
Finisce così 2-2. Tabellino: Viareggio - Gubbio
(2-2): Viareggio
(4-3-1-2): Furlan; Celiento (81' Mancini), Conson, Lamorte, Falasco
(77' Peverelli);
Della Latta, Gemignani, Gerevini; Vannucchi; Benedetti,
Romeo (71' De Vena). (A disp.: Fontanelli, Mancini, Galassi, Fabiani, Rosafio). All. Miggiano. Gubbio
(4-3-3): Cacchioli; Tartaglia, Briganti, Ferrari,
Bartolucci; Malaccari (82' Cocuzza), Baccolo, Moroni; Caccavallo,
Longobardi, Di Francesco (74' Domini). (A disp.: Ranieri, Traorè,
Laezza, Tamasi, Falconieri). All.
Bucchi. Reti: 35' Benedetti (V), 64' Gerevini
(V), 85' Longobardi (G), 88' Domini (G). Arbitro: Capilungo di Lecce (Pignone
di Empoli e D'Apice di Parma). Espulsi: 51'
Baccolo (G), 66' Falconieri (G), 94' Gerevini (V).
Ammoniti: Benedetti, Falasco, Peverelli e Furlan (V);
Malaccari, Baccolo e Domini (G). Spettatori:
600 circa (una ventina da Gubbio). Risultati:
Sesta Giornata - Prima Divisione - Girone B - Lega
Pro: Benevento
- Nocerina 1-0 74'
Montiel (B) Frosinone - Paganese 2-1 24'
Frara (F) rig., 35' William (P), 90' De Sena (P) aut. Grosseto
- Ascoli 0-1 35'
Vegnaduzzo (A) Lecce - Barletta 0-0 Pisa
- Pontedera 1-2 10'
Di Noia (Po), 18' Arma (Pi), 94' Bartolomei (Po) Prato
- Perugia 2-2 4'
Vitofrancesco (Pe), 34' De Agostini (Pr) rig., 50'
Tiboni (Pr), 87' Fabinho (Pe) Salernitana
- L'Aquila 0-1 71'
Siniscalchi (S) aut. Viareggio - Gubbio 2-2 35'
Benedetti (V), 64' Gerevini (V), 85' Longobardi
(G), 88' Domini (G) Riposa: Catanzaro
• 05
ottobre
2013 Nove
assenti a Viareggio. Solamente 19 sono i convocati.
Bucchi: "Ci aspetta una battaglia"
La
lunga lista degli infortunati: Boisfer, Giallombardo,
Luparini, Pisseri e Sandomenico. Ma a questi calciatori
se ne aggiungono quattro: Radi si è bloccato
per un problema muscolare (si attendono gli accertamenti
del caso); Russo si è fermato per affaticamento;
Procacci non parte per Viareggio perchè influenzato;
Badara Sarr è ancora out. Alla fine il tecnico
Bucchi potrà portare con sè solamente
19 calciatori. Lo stesso Cristian Bucchi in conferenza
stampa ha precisato: "Adesso ho solo 19
calciatori ma sono tutti affidabili. Pertanto sono
tranquillo e sicuro della mia squadra. Se in Coppa
Italia contro il Santarcangelo la squadra non si
è espressa bene non è assolutamente
colpa dei calciatori, ma è solo del sottoscritto.
Mi assumo tutte le responsabilità di quello
che succede in campo. Questi ragazzi hanno bisogno
sempre del sostegno di tutti e non devono essere
mai messi alla gogna. Adesso con il Viareggio ci
aspetta una battaglia. Ci aspetta un avversario
energico. Ma noi cercheremo di fare la nostra partita,
come sempre". Si va verso la conferma del
4-3-3. Cacchioli
in porta. In difesa in linea Tartaglia,
Briganti, Ferrari e Bartolucci. A centrocampo il
trio Malaccari, Baccolo e Moroni. In attacco il
tridente è formato da Caccavallo, Longobardi
e Di Francesco. Ecco la lista dei convocati per
Viareggio: Baccolo, Bartolucci, Briganti, Caccavallo,
Cacchioli, Cocuzza, Di Francesco, Domini, Falconieri,
Ferrari, Laezza, Longobardi, Malaccari, Moroni,
Ranieri, Semeraro, Tamasi, Tartaglia e Traorè.
• 04
ottobre
2013 Un'altra
tegola. Si ferma pure Radi: problema muscolare.
Bucchi ripropone il modulo 4-3-3
Piove
sul bagnato in casa Gubbio. Altra tegola. Si fa
male il difensore Alessandro Radi che ha sentito
una fitta dietro la coscia. Gli accertamenti saranno
effettuati sabato, ma la trasferta di Viareggio
è pressochè compromessa. Il calciatore marchigiano si aggiunge
così alla lunga lista degli infortunati:
Luparini, Pisseri, Boisfer, Sandomenico e Giallombardo.
Il tecnico Bucchi è orientato a confermare
il modulo 4-3-3 con questa formazione. Cacchioli
in porta. Un quartetto difensivo basato su Tartaglia,
Briganti, Ferrari e Bartolucci. A centrocampo il
trio Malaccari, Baccolo e Moroni. In attacco nel
tridente ci sarà spazio per Longobardi centrale,
mentre ai lati agiranno Caccavallo e Di Francesco.
Invece nel Viareggio mancano Gazzoli (squalificato), oltre
agli infortunati Ferrari e Pizza. Da valutare con
che modulo giocherà la squadra versiliese:
il tecnico Miggiano potrebbe optare per un inedito
4-3-1-2, anche se domenica scorsa a L'Aquila ha
utilizzato il 4-2-3-1. Arbitra l'incontro tra Viareggio
e Gubbio il signor
Marco Capilungo di Lecce. Gli assistenti di linea sono Antonio Pignone di Empoli e Alfonso
D'Apice di Parma. Altre notizie. Il Benevento ha
un nuovo direttore tecnico: si tratta di Salvatore
Di Somma, ex difensore storico dell'Avellino.
• 04
ottobre
2013 Sandreani:
"Questo schiaffo in Coppa può essere
salutare. Poche gare: manca l'amalgama"
Facciamo
il punto della situazione con Alessandro Sandreani,
coordinatore dell'area tecnica, ex capitano dei
rossoblù. Prima domanda. Il Gubbio è
uscito dalla Coppa Italia dopo la sconfitta interna
con il Santarcangelo e domenica c'è subito
la partita di campionato a Viareggio. Cosa ci può
dire a riguardo Sandreani? "La sconfitta
di Coppa brucia. Le vittorie aiutano nel morale,
mentre le sconfitte bruciano sempre. Bisogna prenderla
nel verso giusto. Ci tenevamo, però sapevamo
anche dei rischi che potevamo incorrere. Negli ultimi
70 giorni abbiamo giocato davvero poche partite
e per trovare una certa amalgama c'è il bisogno
di giocare. Ma adesso chiudiamo il capitolo della
Coppa. Questo ko ci deve spronare per dare battaglia
domenica a Viareggio su un campo difficile. La squadra
deve credere in quello che dice il mister (Bucchi
ndr) e cercare di trovare la mentalità che
vogliamo. Ma credo che siamo sul percorso giusto:
nelle prime tre giornate, al di là della
sconfitta di Perugia, ci siamo espressi in maniera
positiva. Adesso ci manca solo il salto di qualità:
ora dobbiamo fare il possibile e bisogna stringersi
tutti intorno alla squadra. Ma bisogna farlo senza
assilli e senza patemi d'animo". Tornando
alla partita di Coppa, però, c'è da
dire che è mancata per la prima volta la
prestazione della squadra. Questo fatto può
essere preoccupante? "Non mi preoccupa,
ma mi dispiace. Ci dispiace di aver perso con una
squadra di categoria inferiore. Tuttavia quei ragazzi
che avevano trovato meno spazio, hanno dato quello
che potevano in campo. Ci dispiace tanto per la
sconfitta perchè è avvenuta dopo una prestazione
non esaltante. Però, ribadisco: come dice
il mister, questo schiaffo può essere salutare,
ma per tutto il gruppo e non solo per i ragazzi
più giovani". Pochi giorni fa, nel
nostro portale, il diesse Giammarioli ha detto che
il Gubbio finora ha avuto un campionato anomalo
perchè ha giocato davvero poche partite e
il suo campionato comincerà a Viareggio.
Un commento di Sandreani? "Ma io sono d'accordo.
Io ho detto che si sarebbe visto da Prato di che
pasta eravamo fatti. Del resto mi aspettavo
proprio quel tipo di partita dove abbiamo risposto
abbastanza bene. Purtroppo contro il Grosseto non
abbiamo potuto dare una certa continuità
al nostro percorso. La classifica adesso per noi
conta relativamente. Potenzialmente potremmo essere
in zona playoff. Pertanto adesso ci servono i punti
perchè ci danno la convinzione nei giocatori
e cresce l'autostima. Però permettetemi di
dire una cosa su Bucchi: devo fare i complimenti
al mister perchè in due mesi non era facile
ricostruire una certa mentalità e credo che
sta percorrendo la strada giusta". Notiziario.
Infortunio per il centrocampista Gianmarco Giuliacci che ha
riportato una distorsione alla caviglia: pertanto
a Viareggio mancherà anche lui, insieme agli
altri infortunati che sono Luparini, Sandomenico,
Pisseri, Giallombardo e Boisfer. Su questi ultimi
due però ci sono alcuni interrogativi: Giallombardo
è tornato a correre, ma ci sono da
verificare le sue reali condizioni; Boisfer sta
recuperando e si tenterà di convocarlo almeno
tra i panchinari. Penalizzazione
di due punti alla Nocerina in classifica. Lo ha
reso noto la Commissione Disciplinare in riferimento
a violazioni al regolamento Co.Vi.Soc.: scende a
un punto in classifica.
• 02
ottobre
2013 Coppa:
il Santarcangelo passa a Gubbio (0-1). Gubbio-Grosseto
si gioca il 16 alle ore 15
Turno
serale infrasettimanale di Coppa Italia in notturna. Il
Gubbio gioca contro il Santarcangelo con una formazione
ampiamente rimaneggiata. Spazio alle seconde linee.
In porta confermato Cacchioli. La difesa è
completamente rivoluzionata, pure il centrocampo.
In attacco invece gioca il trio Falconieri, Longobardi
e Russo. La partita. Al 4' punizione dal limite
di Pasi, respinge con i pugni Cacchioli. Al 14'
risponde Tamasi sempre su punizione dal limite:
Calderoni agguanta la sfera senza esitazioni. Al
34' Graziani si trova a tu per tu con il portiere:
Cacchioli salva in uscita. Al 44' punizione in area
di Pasi dove interviene Maioli di testa: para Cacchioli
in tuffo. Ripresa. Al 51' Longobardi penetra in
area e calcia di sinistro a rete, respinge come
può il portiere Calderoni con i piedi; sulla
ribattuta Russo non riesce a ribadire in rete la
sfera. Al 55' grande giocata di Longobardi che sulla
trequarti salta alcuni avversari in dribbling, e
poi dal limite fa partire un gran tiro di destro:
la palla si infrange sull'esterno della rete, dopo
che aveva sfiorato il sette. Al 59' colpo di testa
in area di Falconieri: Calderoni si distende in
tuffo e salva il risultato. Al 65' lancio di Traorè
in area, dove Longobardi si coordina e calcia a
botta sicura di destro a rete: Calderoni vola e
devia la sfera in angolo. Al minuto 80 i romagnoli
trovano il corridoio giusto con Pasi che prova il
tiro dal limite: la palla sorvola di poco sopra
la traversa. Ma il Santarcangelo passa in vantaggio
al minuto 90: bolide di destro dal limite di Negri
con la palla che si insacca in rete rasoterra, infilandosi
a fil di palo, freddando Cacchioli in tuffo. Così
i romagnoli passano il turno e giocheranno con il
Perugia. Infatti nell'altro incontro di Coppa Italia,
il Perugia batte il Castel Rigone per 1-0 con rete
di Fabinho. Intanto è ufficiale: la partita
tra Gubbio e Grosseto, rinviata per maltempo, sarà
recuperata mercoledì 16 ottobre alle ore
15 (non si giocherà in notturna). Intanto
nella sezione "fotogallery" abbiamo inserito le foto
di Coppa Italia tra Gubbio e Santarcangelo (7 immagini).
Foto di Gianfranco Gavirati e Simone Grilli. Tabellino
di Coppa: Gubbio - Santarcangelo (0-1): Gubbio
(4-3-3): Cacchioli; Traorè, Tartaglia, Laezza,
Procacci; Domini (67' Moroni), Tamasi, Giuliacci
(80' Baccolo); Falconieri,
Longobardi, Russo (61' Caccavallo). (A disp.: Ranieri, Semeraro,
Bartolucci, Damiano).
All. Bucchi. Santarcangelo (4-4-2): Calderoni;
Calzola, Maioli, Fedi, Porcino; Moneti, Negri, Bisoli,
Dell'Acqua (68' Mariani); Graziani (73' Radoi), Pasi
(83' D'Antoni). (A disp.: Stimac, Vona,
Gori, Beccaro). All. Fraschetti. Rete:
90' Negri (S). Arbitro:
Capraro di Cassino (Vettorel e Zanella di Latina).
Espulso: 91' Porcino (S). Ammoniti:
Laezza (G); Porcino (S). Spettatori: 261.
• 02
ottobre
2013 Focus,
girone. Sorpresa Pontedera e due cannonieri. Prato
roccioso: 450 minuti senza gol
Lente
di ingradimento sul girone. La vera rivelazione
finora del torneo è senza dubbio il Pontedera.
La squadra allenata dal trainer Paolo Indiani si
trova prima in classifica con 13 punti, frutto di
quattro vittorie, un solo pareggio e nessuna sconfitta.
Un attacco molto prolifico con 14 reti segnate in
cinque partite (una media di 2,8 gol a partita).
Nel Pontedera ci sono i due capocannonieri del girone:
Arrighini e Grassi hanno realizzato 5 reti ciascuno.
La difesa invece non è tra le migliori (7
reti subite). Lo stesso Pontedera, Pisa, Prato e
Catanzaro: sono le uniche squadre che finora non
hanno subito neanche una sconfitta. Viaggia subito
sotto il Pisa di Dino Pagliari: 11 punti, frutto
di tre vittorie e due pareggi. Ma sia Pontedera
che Pisa viaggiano accoppiate a +1 in media inglese.
Un Pisa che ha realizzato 8 reti (come il Benevento)
e il suo cannoniere è Arma con 4 reti. Al
terzo posto un'altra neopromossa (come il Pontedera):
si tratta de L'Aquila del tecnico Giovanni Pagliari
(fratello di Dino Pagliari, allenatore del Pisa)
che ha 10 punti in classifica (3 vittorie, un pareggio
e una sola sconfitta). La squadra abruzzese ha il
secondo miglior attacco del girone: 9 reti segnate
con De Sousa che è il suo cannoniere con
4 reti. Idem il Frosinone: terzo posto in classifica,
ma con 7 reti realizzate. Segue il Prato che possiede
un autentico record: non solo non ha subito una
sconfitta, ma finora non ha incassato nemmeno una
rete su cinque gare giocate: in pratica il portiere
dei lanieri Brunelli mantiene inviolata la sua porta
da ben 450 minuti. Come miglior difesa segue quella
del Catanzaro: due reti subite in cinque partite.
Ecco i numeri negativi. Peggior attacco quello del
Barletta: nessun marcatore biancorosso è
andato a rete finora (zero reti in cinque partite).
La peggior difesa appartiene a due compagini: Nocerina
e Lecce hanno incassato 12 reti in 5 partite (una
media di 2,4 gol a partita). Lo stesso Lecce finora
è l'autentica delusione di questo campionato:
cinque partite giocate con cinque sconfitte sul
groppone. E pensare che in squadra c'è un
certo Fabrizio Miccoli che ha segnato 3 reti, ma
evidentemente non basta. E il Gubbio? Ancora è
tutto da decifrare: ha giocato finora solamente
3 partite (con una partita da recuperare). Ci sarà
tempo e modo per giudicare con i numeri le prestazioni
della compagine rossoblù. Notiziario. Oggi
(mercoledì) il Gubbio gioca in serata la
partita di Coppa Italia contro il Santarcangelo
(con inizio ore 20,45 al Barbetti). Domenica poi
ci sarà il campionato: la formazione di Bucchi
andrà a Viareggio, partita valevole per la
sesta giornata di campionato di Prima Divisione.
Prevendita biglietti per Viareggio: presso la Tabaccheria 2000
e Bar Due B fino a sabato 5 ottobre alle ore 19.
• 01
ottobre
2013 Giammarioli:
"Un inizio di torneo anomalo per noi. Il
nostro campionato inizia a Viareggio"
Intervista
con il direttore sportivo Stefano Giammarioli. Parliamo
innanzitutto della partita rinviata tra Gubbio e
Grosseto. Che ne pensa Giammarioli? "Noi
abbiamo fatto il possibile per giocare. Avevamo
dei problemi (con gli infortuni ndr), ma aveva dei
problemi anche il Grosseto. Poi dopo la sospensione
l'arbitro è tornato sul campo, ma non c'è
stato nulla da fare. Infatti non c'erano le condizioni
per poter proseguire". Così il Gubbio
deve rimandare la prima vittoria in campionato,
ma nel frattempo si sono giocate altre partite nel
girone. Un commento? "Diciamo che abbiamo
avuto un inizio di campionato molto anomalo. Prima
la sosta e poi questa partita sospesa. Si può
dire che, a differenza dell'80% delle squadre, siamo
con due partite in meno. Credo che il campionato
del Gubbio comincia nella partita di domenica prossima
a Viareggio. Sperando che non ci siano più
intoppi a livello di partite. Per quanto riguarda
gli altri risultati del girone, posso dire che giocare
a Pontedera sarà difficile per tutti. Giocare
sul quel campo sintetico sarà problematico:
ho visto le immagini tra Pontedera e Benevento,
con i campani che si sono trovati in grande difficoltà
nell'adattarsi su quel terreno di gioco. Diciamo
però che questo è l'unico risultato
(di 3-1) che mi ha colpito un po' di più".
Parliamo ora di mercato. Con l'infortunio di Pisseri,
Cacchioli è stato promosso titolare. Ora
arriverà un altro portiere? "Adesso
non ci possiamo permettere di fare altri investimenti.
Non possiamo permetterci adesso di intaccare la
tranquillità di Pisseri che sta dimostrando
il suo valore". Quindi come secondo di
Cacchioli, rimane il giovane Ranieri dalla Berretti?
"Credo che sia proprio così. Aspettiamo
la partita infrasettimanale di Coppa Italia contro
il Santarcangelo e poi la partita di domenica contro
il Viareggio per avere un quadro più completo.
Poi avremo le idee ben più chiare".
Notiziario. Appuntamento quindi mercoledì
sera in Coppa Italia a Gubbio contro il Santarcangelo
alle ore 20:45 al Barbetti. La società del
Gubbio intanto comunica che i biglietti della gara Gubbio-Grosseto rinviata per
maltempo sono validi in occasione del recupero in programma per il 16 ottobre. Chiunque volesse essere comunque rimborsato può rivolgersi presso i punti vendita dove è stato acquistato il biglietto (Bar Due
B o Tabaccheria 2000, o presso la sede della Gubbio Calcio) entro e non oltre venerdì 4 ottobre.
Mercato: il Barletta ingaggia l'attaccante sloveno
Dejan Zigon, 24 anni, proveniente dal Nogometno
Drustvo Gorica (serie A della Slovenia).
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