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• 29 SETTEMBRE 2022
Gli elogi a Braglia e la frecciata a Torrente. Patron Notari: «Il mio Gubbio più forte e bello»
Il
primo step del Gubbio per diventare grande. Domenica i rossoblù
giocano a Carrara. Partita clou della giornata. Un test probante che
forse farà capire il nuovo status quo che hanno acquisito i
rossoblù, i quali per questo campionato si candidano sicuramente
alla lotta per il vertice. In casa Carrarese ci sono due assenze
importanti, ovvero i centrocampisti Della Latta e Mercati squalificati.
Il tecnico dei marmiferi è Alessandro Dal Canto. Probabile
undici iniziale nel 3-5-2. Satalino in porta. Difesa a tre con Pelagatti,
D'Ambrosio e Imperiale. Centrocampo a cinque con Grassini, Cerretelli,
Schiavi, Bozhanaj e Cicconi. Di punta il duo Capello e Giannetti. Gli
apuani si trovano primi in classifica a quota 12 punti (in coabitazione
con la Reggiana) dopo aver ottenuto in questa fase iniziale di torneo
quattro vittorie ed una sconfitta, subita per ultimo ad Alessandria.
Per i canarini 11 reti realizzate e 6 reti subite contro i 6 gol segnati dal
Gubbio ma con un solo gol incassato. In casa eugubina rientra dalla
squalifica Redolfi che dovrebbe tornare titolare nel duo centrale
difensivo al fianco di Portanova. Da verificare ancora le
condizioni fisiche dell'altro difensore centrale, Signorini, reduce
infatti da un infortunio. Da verificare tra l'altro se Braglia
utilizzerà ancora il 4-2-3-1 di inizio stagione oppure lo
schieramento 3-5-2 adottato nella fase iniziale nella partita di sabato
contro la Virtus Entella. Si può azzardare un probabile undici
iniziale. Di Gennaro in porta. Difesa a quattro con Corsinelli,
Portanova, Redolfi e Bonini. Duo di centrocampo con Toscano e Rosaia.
Trio di trequartisti con Arena, Bulevardi e Spina. Di punta l'argentino
Vazquez. Se invece Braglia opterà per giocare con una difesa a
tre è possibile lo spostamento di Bonini centrale al fianco di
Portanova e Redolfi, mentre Corsinelli e Spina dovrebbero agire come
esterni di centrocampo, con il trio sulla mediana formato da Toscano,
Rosaia e Bulevardi. In tal caso il duo di attacco potrebbe essere
formato da Arena e Vazquez. Intanto il presidente Sauro Notari è
stato intervistato dal quotidiano nazionale 'Corriere dello Sport' e il
patron del sodalizio eugubino si mostra entusiasta di questo Gubbio:
«Il mio Gubbio più forte e bello». Un titolo ad
effetto. Ma ecco le altre parole espresse dal
patron Notari: «Sono contentissimo di come vanno le cose, la
mentalità è quella giusta, come il gruppo e l'allenatore.
Sarà un test importante contro la capolista Carrarese.
Orgoglioso dei nostri giovani e del tecnico che li mette in
campo». L'articolo si conclude un po' a sorpresa entrando nell'ultimo terreno,
spinoso, a giudicare dal livore delle parole verso l'ex allenatore: «Il Gubbio al top
nel girone? Mi piace sentirlo dire, significa che si è fatto un
buon lavoro in estate. Ho cercato di continuare con Torrente, che
voleva cose stravolgenti, e ho fatto la scelta migliore con Braglia, un
uomo intelligente che sa il fatto suo».
• 28 SETTEMBRE 2022
Caccavallo: "Se prendi Braglia... vuoi vincere il campionato. Mi piace Arena, è un mancino"
Il
doppio ex di turno, di Carrarese e Gubbio. Parla con noi l'attaccante Giuseppe
Caccavallo. Ecco cosa ci dice: "Carrarese
e Gubbio sono due squadre che hanno fatto ottimi acquisti soprattutto
con gli allenatori. Da una parte c'è il Gubbio che ha preso
Braglia, uno degli allenatori più vincenti nella categoria
e l'ho avuto pure io a Cosenza. Poi dall'altra parte, Dal Canto,
un tecnico che mi è sempre piaciuto per come fa giocare le sue
squadre: si era un po' perso negli ultimi anni, ma sta dimostrando di
essere un ottimo allenatore per la categoria". Appunto, era il suo allenatore, fa conoscere meglio agli eugubini chi è Piero Braglia? "Non
ha peli sulla lingua. A Cosenza non gli interessava il gioco
perchè lui puntava sul pratico, cercava soltanto di portare dei
punti a casa. Certamente è quello che sta facendo anche a Gubbio. Nel
mese scorso quando ero a Siena nel test amichevole ho visto che questa squadra può essere da prime posizioni.
Idem la Carrarese che mi ha sorpreso perchè ha
fatto degli ottimi investimenti sul mercato. Ribadisco, le due squadre
hanno un qualcosa in più con questi allenatori". Un calciatore da citare nel Gubbio? "Mi
piace Arena: un piccoletto, è un mancino ed io sono
innamorato dei mancini. Un giovane che può esplodere se riesce a trovare la continuità, ma se diventa
consapevole delle sue potenzialità può fare un'ottima
carriera". Ma secondo lei questo Gubbio può lottare per qualcosa di più dei playoff? "Guardate... il problema è che se tu prendi Braglia significa che
tu vuoi vincere il campionato. Altrimenti Braglia non lo prendi.
Altrimenti Braglia non accetta, capito. Ribadisco: gli interessa poco
giocare bene, va sul pratico e gli importa solo vincere
perchè la storia ci dice che è uno dei più
vincenti nella categoria". Caccavallo ha girato tutti i gironi, ma qual è veramente il più difficile? "Per
me il girone C è sempre quello più tosto. Negli altri
gironi si gioca a calcio, invece nel girone del sud si gioca a calci.
C'è da dire che il livello di Lega Pro rispetto ad otto anni fa
è sceso tantissimo. Poi dico che quest'anno il girone B è
molto equilibrato e sulla carta la favorita è la Reggiana". Parliamo al passato. Nella Carrarese, cosa ricorda? "A
Carrara l'unica piazza nella quale ci sono stato per tre anni
consecutivi: gioie e dolori, perchè pure là sono stato
operato ad un piede. Infortuni che purtroppo mi hanno penalizzato in carriera. Mi
accolsero come un figlio, ho ottimi ricordi e tanti amici". Con i canarini era compagno di squadra di Tavano e di Maccarone con Baldini allenatore, che effetto fa? "Baldini
è un maestro di calcio, è stato un mio papà
calcistico sia dentro che fuori dal campo. Mi insegnò tanto in
quei tre anni. Mi fu di insegnamento vedere Tavano e Maccarone sui 40
anni che negli allenamenti non si fermavano mai. Baldini è una
persona vera e in questo mondo del calcio ce ne sono ben poche. L'anno
scorso quando andò a Palermo mi chiamò e mi disse:
«Ti voglio portare qui». Ma già sapeva che era
impossibile perchè non mi avrebbero mai preso a 34 anni.
Baldini insegna calcio: ha portato in alto la Carrarese, ha fatto un
miracolo sportivo a Palermo e si merita di allenare la serie A". Adesso l'esperienza alla Gelbison, con la squadra di Vallo della Lucania del Cilento, un parere? "Una
bella realtà in un posto bellissimo. Avevo bisogno di nuovi
stimoli, mi volevo riavvicinare a casa e alla famiglia. Così
quando ho rescisso con il Siena c'è stato questo contatto. Sono
contento perchè per la prima volta questa società gioca
in terza serie e hanno puntato su un calciatore importante come me per
fare crescere l'ambiente. Purtroppo mi sono dovuto operare al crociato e
dovrò stare fermo dei mesi. Ma sono uno che non molla, anche
fuori dal campo cerco di dare una mano alla squadra e a questa
società che se lo merita perchè ha fatto davvero dei
grandi sforzi". Per l'intervista si ringrazia Carmela Santi e la società del Gelbison per la gentile disponibilità.
• 28 SETTEMBRE 2022
Torrente accostato al Foggia. Ma c'è diversa concorrenza: Scienza, Marchionni e Brocchi
L'avventura
di Roberto Boscaglia sulla panchina del Foggia è finita. Dopo la
netta debacle contro il Pescara si è creato un certo malumore
nella piazza foggiana, la dirigenza rossonera non ha voluto attendere
e così è arrivato l'esonero. Tra i possibili sostituti
girano alcuni nomi. Sono usciti quelli di Giuseppe Scienza e quello di
Marco Marchionni. Un sogno anche quello di ingaggiare Cristian Brocchi.
Tra questi nomi figura anche quello di Vincenzo Torrente.
La società dei satanelli ha contattato il tecnico di Cetara
per sondare il terreno se ci fosse da subito la
disponibilità per trasferirsi in terra pugliese. Da ricordare
che proprio l'ex bandiera genoana ha già allenato in Puglia
quando ha guidato il Bari in due stagioni in serie B dal 2011 al 2013.
Attualmente Vincenzo Torrente è ancora un dipendente del Gubbio
perchè il contratto va in scadenza il prossimo giugno 2023.
Infatti aveva firmato un biennale, tra l'euforia della
proprietà, alla vigilia del derby storico vinto contro il
Perugia in rimonta per 3-2 in data 17 marzo 2020. Per arrivare poi alla
storia dei nostri giorni che tutti sanno. La scorsa estate la
presidenza ha fatto una scelta totalmente differente, cioè
di allontanare con la formula dell'esonero il tecnico di Cetara per
scelte non condivise con la proprietà (altresì si
è scelto di rinnovare il contratto con il diesse Davide
Carmelo Mignemi), e si è deciso di conseguenza di tesserare come
allenatore Piero Braglia (che ha firmato un biennale), dopo che erano stati
contattati in precedenza in successione Guido Pagliuca (ora a Siena) e
Mirko Cudini (ora alla Fidelis Andria). Per Vincenzo Torrente quindi
c'è un interesse serio da parte della società foggiana
che vuole risalire la china. C'è da battere la concorrenza di diversi candidati. Si
attendono ulteriori sviluppi.
• 27 SETTEMBRE 2022
Braglia, due soluzioni per cambiare modulo. Arena 'a sorpresa' con la fascia di capitano
Parole
e musica di Piero Braglia: «Le altre ci studiano. Dobbiamo
entrare nell'ordine di idee che possiamo cambiare assetto tattico, se
dovesse occorrere. Siamo qui a lavorare per questo». Ma non sono
parole di oggi. Sono le parole del tecnico toscano che aveva
pronunciato a marzo 2021 quando era sulla panchina dell'Avellino (come
si può leggere ancora su Ottopagine.it nella rubrica dello sport
di Avellino). Sono le parole fotocopia pronunciate da Braglia sabato
dopo il match contro l'Entella: «Le avversarie
cominciano ad aspettarci, certi
spazi non ce li concedono più. Ho iniziato con una difesa a tre
però poi siamo torrnati a fare il modulo di inizio stagione. D'ora in poi dovremo essere ancora più bravi».
Il tecnico del Gubbio guarda avanti. Cerca le alternative al 4-2-3-1
usato finora in questo torneo nelle prime quattro giornate. Un
improvviso cambio di sistema di gioco con l'Entella perchè si
è visto un 3-5-1-1 che in fase di possesso diventava un 3-5-2. A
partita in corso si è visto a tratti nella ripresa anche il
4-4-2. Nelle parole di Braglia non c'è alcuna urgenza o
preoccupazione. Vanno perciò captate come un ragionamento ad
alta voce tutt'altro che secondario. In pratica il tecnico toscano
vuole così tracciare un solco per un ulteriore step di crescita.
Pertanto l'allenatore dei rossoblù vorrà fare leva su
nuovi schieramenti per trovare nuove frecce da scoccare quando gli
avversari sono abbottonati. Infatti se la squadra da un lato sta
dimostrando di essere robusta in difesa, in attacco sta trovando sempre
meno quegli spazi per andare in gol. Braglia finora ha sfruttato la
velocità, la rapidità e l'efficacia di elementi
brevilinei e fluidi come Arena e Spina per scardinare le difese
avversarie (nel 4-2-3-1), ma è mancata per entrambi la stoccata
vincente in fase di finalizzazione. Braglia ha cercato ancora di
più adesso di responsabilizzare Arena consegnadogli (a
sorpresa) la fascia di capitano proprio contro l'Entella. E proprio
Arena nella fase iniziale ha giostrato in un ruolo inedito come
trequartista nel nuovo modulo 3-5-1-1 per cercare di dare
verticalità allo sviluppo della manovra offensiva. Mentre in
fase di ripiegamento questo modulo diventava un 3-5-2 perchè
proprio Arena affiancava Vazquez in attacco. Braglia sta cercando di
rimescolare il mosaico rossoblù. Il ritorno di Mbakogu potrebbe
diventare la scintilla per apportare dei cambiamenti a livello tattico
perchè a questo punto si potrebbero vedere davvero due
attaccanti in campo dall'inizio. Il Gubbio ha atteso pazientemente
Mbakogu, ed è tempo di ripagare la fiducia e la pazienza. Per la
sua fama può fare saltare il banco sui titoli di coda. Il club
gli ha dato il via libera per curarsi con tutta calma auspicando
proprio questo, ma la vera differenza deve farla la testa. Deve
scattare la molla che spinga il calciatore a dimostrare di avere fame e
voglia di affermarsi.
• 26 SETTEMBRE 2022
Focus. Gubbio: roccioso dietro, da registrare l'attacco. Il patron Notari: «Fatte scelte giuste»
Questione
di numeri. La statistica ci dice questo dopo cinque giornate. Gubbio:
roccioso in difesa, ma c'è da registrare un dispositivo,
l'attacco. Tra paradossi e certezze veniamo al dunque. Soltanto un gol
subito, peraltro fuori casa. Nel girone solo il Siena guidato da Guido
Pagliuca (cercato in estate anche dal Gubbio, prima di scegliere
Braglia) ha fatto ugualmente e incredibilmente sta facendo lo stesso
cammino dei rossoblù: tre vittorie, due pareggi, zero sconfitte
ed un
solo gol incassato finora. Come gli eugubini e i senesi, solo una
squadra ha subito solo una rete: la Feralpisalò di Stefano
Vecchi nel girone A. Il Gubbio inoltre, come dicevamo, è ancora
imbattuto in questo avvio di campionato come il Siena. Se guardiamo gli
altri raggruppamenti, non hanno subito ancora sconfitte le neo promosse
Novara (dove si trova il diesse eugubino Moreno Zebi) e l'Arzignano,
mentre nel girone C sono ancora imbattute Catanzaro, Crotone e
irrazionalmente pure il Potenza che si trova a metà classifica
con 5 punti appena raccolti frutto di altrettanti pareggi. Tutto questo
in questo momento sta a testimoniare che il Gubbio si è
dimostrata una squadra quadrata, pratica, di sostanza, che punta al
sodo. É un dato rilevante perchè per arrivare
fino in fondo è fondamentale, nei campionati di terza serie,
prenderne il meno possibile per mantenersi ai vertici della classifica.
Ma non basta una difesa tra le migliori del girone per dormire proprio
sonni tranquilli. Il dato statistico infatti dice questo. Finora 6 reti
segnate, nessuna delle quali però realizzate da quei calciatori
offensivi che si possono definire a tutti gli effetti degli attaccanti
di ruolo tra i titolari. Ci riferiamo per la precisione ai furetti
Arena e Spina che stanno agendo sulla trequarti nel 4-2-3-1 disegnato
da Braglia, e ci riferiamo al puntero Vazquez. Anche se bisogna dire
che sabato Braglia ha provato uno schema differente dal primo minuto
avanzando
Arena sulla linea degli attaccanti accanto (e a volte a supporto in
linea verticale) all'argentino Vazquez con uno schieramento tattico
basato sul 3-5-2 (o 3-5-1-1 per intenderci). Infatti i numeri ci
dicono: in gol
i difensori Bonini e Portanova, il centrocampista Bulevardi,
mentre quando si parla degli attaccanti finora sono andati a segno solo
i subentrati (tutti gol in zona Cesarini), ovvero Artistico che ha
realizzato una doppietta e Di Stefano nel gol vincente di Ancona. Una
linea verde che finora sta dando davvero i suoi frutti al tecnico
Braglia. Ma
è chiaro che forse ci si aspetta di più dai più
'vecchietti', in particolar modo da Mbakogu che finalmente si è
rivisto in campo sabato nella ripresa contro l'Entella e sul puntero
nigeriano c'è grande aspettativa in questa stagione. Intanto
parla il presidente Sauro Notari e si gode il momento da come traspare
dalle parole espresse su 'il Corriere dell'Umbria': "Fatte
scelte giuste in estate. La squadra ha valori precisi e dimostra di
essere all'altezza per interpretare un campionato di livello. Voi lo
sapete, a me piace vincere sempre, onestamente questo Gubbio sta
facendo bene, pure alcuni giovani che lo sono solo sulla carta
d'identità. Sì, mi sembra di poter dire che abbiamo fatto le
scelte giuste. Arena? Il ragazzo sta seguendo l'allenatore. Mbakogu? É un investimento della società e può
darci tanto. Braglia? Ha grinta da vendere, è un tipo tosto,
diretto, non ha paura di nessuno e la squadra lo sta seguendo". Intanto continua la solidarietà degli Ultrà Gubbio a
Cantiano in maniera attiva.
• 24 SETTEMBRE 2022
Braglia: "Noi, quadrati". Malaccari: "Ci ho messo sempre la faccia". Le foto di Gubbio-Entella
Gubbio
ed Entella non si fanno male. Uno zero a zero che rispecchia
l'andamento di una gara tattica, spigolosa e nervosa su un campo reso
allentato dalla pioggia. Ma la squadra rossoblù rimane ancora
imbattuta e soprattutto non prende gol in casa. La novità della
giornata è il cambio di modulo da parte del trainer Piero
Braglia e lo dice apertamente dopo il match contro i biancocelesti: "Sì,
ho iniziato proprio con la difesa a tre (con il modulo 3-5-2 ndr).
Però poi siamo andati un po' in difficoltà, ci hanno
preso le distanze e quindi sono ritornato al modulo che abbiamo usato in
questo inizio di stagione (con il 4-2-3-1 ndr). Qualche volta facciamo
un tocco in più, ma bisogna avere pazienza, qualche
ragazzo era sottotono e ci può stare". Tuttavia Braglia aggiunge: "Sono
comunque contento dei ragazzi perchè hanno dato tutto. Abbiamo
provato in tutte le maniere a vincerla. Però l'Entella è
squadra forte: basta vedere la panchina e chi è subentrato.
Ma noi stiamo prendendo coscienza nei nostri mezzi, basta
vedere come
sono entrati in campo nella ripresa Francofonte, Vitale o Di Stefano.
C'è alchimia, tutti si aiutano, questa cosa mi soddisfa.
Ma c'è anche da dire che adesso le avversarie
cominciano ad aspettarci:
vedi Spina, certi spazi non ce li concedono più. D'ora in poi dovremo essere ancora più bravi. Non prendiamo gol?
Questo vuol dire che la nostra è una squadra quadrata, che sta
bene in
campo e si aiutano fra di loro. Non abbiamo rischiato chissà
che, a parte
quella parata di Di Gennaro su Tascone. Finalmente Mbakogu in campo? Ma
per noi
si tratta di un investimento, conosco il calciatore, l'aspettiamo
perchè sappiamo quello che può fare e può
dare, l'importante
è che adesso si alleni a duemila, deve correre tanto come tutti
gli altri e parli di meno". Le parole del tecnico dei liguri Gennaro Volpe: "Siamo
partiti timorosi ma è un punto importante, e la squadra ha
dimostrato di avere un'anima contro le difficoltà. Ci siamo
difesi con le unghia e con i denti. Non siamo stati belli, ma noi
dovevamo dare un segnale dopo due sconfitte con un grande spirito di
sacrificio. Il Gubbio è forte". Ecco le immagini del
match. Servizio a cura di Gianfranco Gavirati.
Intanto l'ex capitano, Nicola Malaccari, ha scritto un post su
facebook: «Avevo venti anni la
prima volta che ho messo piede a Gubbio e mai mi sarei immaginato
quello che sarebbe diventata questa città per me. Adesso mi
ritrovo a salutare questa città da uomo di 30 anni con un figlio
e una moglie, entrambi eugubini. Gli ultimi cinque anni sono stati
indimenticabili ed ho avuto l'onore, negli ultimi tre anni, di
indossare la fascia di capitano, in passato indossata da giocatori che
hanno fatto la storia di questi colori. Ogni singolo giorno, in ogni
singola partita ho cercato di onorare al meglio questa maglia e la
fascia di capitano, mettendoci sempre la faccia anche quando le cose
non andavano bene. Ringrazio tutti per l'affetto che ho ricevuto e che mi state
dimostrando soprattutto adesso che è ora di dirsi addio. Dopo
quasi 200 partite ci salutiamo, ma questi colori faranno sempre parte della
mia vita. Ora inizia una nuova avventura, una scommessa da vincere (a
Brindisi ndr)».
• 24 SETTEMBRE 2022
Gubbio-Entella esce a rete bianche, niente di fatto (0-0). Gara spigolosa, tattica e nervosa
Gubbio
contro Virtus Entella. Cambio di modulo e di interpreti per il trainer
Braglia. Il tecnico rossoblù ridisegna la squadra con un 3-5-1-1
che in fase di possesso diventa un 3-5-2. Dentro Tazzer come quinto di
centrocampo a destra, Spina sulla parte opposta, Arena invece funge da
collante a supporto di Vazquez in attacco. Così in fase di
partenza perchè poi, a partita in corso lo schieramento,
è di nuovo mutato, con un ritorno al consueto 4-2-3-1. Un
tatticismo camaleontico. La cronaca. Al 3' va via
sulla sinistra Spina che serve in area Arena che prova il tiro di
sinistro al volo, palla che però termina sul fondo. Al 9' azione
in percussione sulla sinistra di Spina che mette in area un buon assist
per Vazquez, ma in extremis viene anticipato in tackle da Pellizzer.
Partita spigolosa con subito due ammoniti per gli ospiti per fermare le
sortite in avanti di Arena. Al
16' un brivido quando Barlocco va via sulla sinistra e crossa in area
una palla filtrante che per un soffio viene mancata in successione da
Merkaj e Faggioli in scivolata a pochi passi dalla porta. Al 31'
occasione Gubbio: disimpegno di Portanova che lancia lungo per
Bulevardi che a sua volta dalle vie centrali serve sulla destra Tazzer
che crossa in area dove calcia al volo di
destro Vazquez un rigore in movimento, ma De Lucia si salva in tuffo
respingendo la sfera con i guantoni. La ripresa. La gara diventa
nervosa e tattica, su un campo allentato dalla pioggia. Tanti contrasti
a centrocampo e la partita non decolla. Fino al 18' quando è
Tascone che fa partire un tiro fulmineo di destro dai venti metri,
palla angolata che costringe il portiere Di Gennaro a distendersi in
tuffo e respingere a mano aperta. Al 20' fa il suo esordio in questo
torneo Mbakogu e Braglia cambia di nuovo schieramento: questa volta
viene adottato il 4-4-2. Al 35' brivido: corner da sinistra di
Barlocco in area, Di Cosmo prova la girata volante con il piede destro,
palla che si infrange
sull'esterno della rete alla destra del portiere. Subito dopo (37') ci prova Merkaj dal limite a scaldare i
guantoni di Di Gennaro che fa buona presa. Al 42' invece è Arena
che innesca Vitale che prova il tiro da fuori area, ma De Lucia
intercetta e para.
Tabellino: Gubbio - Entella (0-0):
Gubbio (3-5-2):
Di Gennaro; Portanova, Bonini, Corsinelli; Tazzer (20' st Morelli), Rosaia (38' st Francofonte), Toscano, Bulevardi (20' st Mbakogu), Spina (41' st Vitale);
Arena, Vazquez (38' st Di Stefano). A disp.: Meneghetti, Semeraro, Bontà, Artistico. All.: Braglia.
Entella
(4-3-1-2):
De Lucia; Zappella, Pellizzer, Reali, Barlocco;
Tascone, Paolucci (28' st Dessena),
Rada (49' st Tenkorang);
Morosini (29' st Di Cosmo); Faggioli (49' st Favale), Merkaj. A disp.:
Borra, Coly, Parodi, Meazzi, Corbari, Palmieri, Clemenza,
Doumbia. All.: Volpe.
Arbitro: Luongo di Napoli (Rispoli di Locri e Bernasso di Milano); quarto uomo: Caruso di Viterbo.
Ammoniti: Reali (E), Pellizzer (E), Paolucci (E), Tazzer (G), Toscano (G), Rada (E), Dessena (E). Angoli: 6-3. Recupero: 0' pt; 6' st. Spettatori: 1072 (di cui 439 abbonati).
Quinta Giornata - Serie C - Girone B:
Alessandria - Carrarese 2-1
62' Sylla (A), 77' Nepi (A), 85' Giannetti (C)
Cesena - Pontedera 1-1
7' Udoh (C), 79' Benedetti (P)
Imolese - Fiorenzuola 0-2
45' Mastroianni (F), 90' Mamona (F)
Gubbio - Entella 0-0
Lucchese - Rimini 2-1
20' Bianchimano (L), 45' Mastalli (L), 91' Santini (R)
Montevarchi - Fermana 2-2
38' Giordani (M), 65' Scorza (F), 81' Giandonato (F), 92' Gennari (M)
Olbia - Siena 0-0
Recanatese - Torres 0-2
37' Ruocco (T), 41' Masala (T)
Reggiana - San Donato Tavarnelle 2-0
50' Montalto (R), 68' Guglielmotti (R)
Vis Pesaro - Ancona 0-3
27' Paolucci (A), 52' Bianconi (A), 92' Mattioli (A)
• 23 SETTEMBRE 2022
Svolta per Malaccari: firma con l'ambizioso Brindisi. Dopo cinque anni il definitivo addio
La
vicenda Nicola Malaccari. La svolta. Nelle ultime cinque stagioni
di seguito aveva indossato la maglia rossoblù, tra le quali le
ultime tre con la fascia di capitano. Ma in totale ha giocato nel
Gubbio per sette stagioni, ovvero dal 2012 al 2014, con Sottil, Bucchi
e Roselli in panchina. Ma in questa stagione è finito fuori dal
progetto tecnico di Piero Braglia. Il club per alcuni mesi ha provato a
trattare l'addio in modo anomalo: l'ex capitano dei rossoblù
infatti era in scadenza di contratto a giugno ed era finito in stand by
nei piani societari dopo un incontro informale tra le parti (tra il
diesse e il calciatore). Un'attesa che è durata a lungo
perchè Malaccari ha aspettato invano una risposta
chiarificatrice per poi trovare la quadra risolutiva. Nel frattempo si
erano fatte avanti questa estate altre squadre: in primis il Rimini,
poi c'è stato un sondaggio con la Virtus Verona, un approccio
anche con Lecco e Lucchese. Ma Nicola Malaccari vive a Gubbio ormai da
anni con la sua famiglia, visto che proprio sua moglie è
eugubina. Quindi c'è di mezzo anche una questione di cuore, di
affetti e di attaccamento ai colori. Per questo motivo ha aspettato,
forse anche troppo. Ma che possa sgambare con i compagni o che sia da
subito messo in angolo, questa volta in estate dal nuovo allenatore non
è riuscito a trovare la sponda necessaria per non cambiare il
suo futuro. Anni prima per Malaccari c'è stata sempre la
possibilità da parte degli altri allenatori, per ultimo Vincenzo
Torrente, che potesse almeno provare a riconquistarsi il posto,
com'è stato. Stavolta no, stavolta è fuori dal progetto e
fuori resterà. Ormai certo il suo addio. Resta solo da capire
quanto questa rottura costerà al Gubbio in futuro e
questo lo dimostrerà solo il campo. Si erano studiate le
alternative. In questi ultimi periodi si sono fatte avanti due
squadre di serie C: hanno sondato il terreno il Piacenza e l'Ancona.
Sono tutte situazioni che erano in ballo ma senza una risposta
definitiva.
Le notizie delle ultime ore di giovedì, in merito alla questione
Malaccari,
hanno condotto tutto verso un'altra direzione: quella che porta il
jolly di centrocampo al Brindisi, squadra che si trova in serie D (al
secondo posto dietro al Casarano), una società ambiziosa che ha
offerto proprio a Nicola Malaccari una proposta sul piatto molto
appetibile. Così è stato. Lo avevamo scritto
giovedì sera e ora è arrivata la fatidica firma.
Così il capitano Nicola Malaccari ha cambiato aria. Un'estate in
balìa delle onde. Ma adesso si approda a 'terra'.
• 21 SETTEMBRE 2022
Match clou di sabato: l'attesa tra due protagoniste. Quel precedente con quel 3-1 esaltante
Gli
scherzi del destino. Sabato arriva a Gubbio la Virtus Entella. L'anno
scorso, in questi periodi, e precisamente il 18 settembre, il Gubbio
fece forse la migliore partita del campionato proprio contro i diavoli neri.
Infatti i rossoblù targati Vincenzo Torrente vinsero per 3-1
dopo una prova superlativa con trame di gioco tutte di prima. Nel primo
tempo realizzò il vantaggio il centrocampista Andrea Cittadino
(ora al Trento) con una saetta terra-aria dai venticinque metri con la
palla che si è insaccata sotto il sette, dopo che lo stesso
playmaker romano aveva accarezzato il pallone con la suola, su assist
preciso dalla destra di Shady Oukhadda (ora al Modena, in serie B).
Pure il raddoppio fu di pregevole fattura: fraseggio volante sulla
sinistra tra Aurelio, Arena, Bulevardi, assist di quest'ultimo al limite
dove Sarao aveva fatto una piroetta e di sinistro aveva insaccato la
sfera a fil di palo. Il tris ad opera di Doudou Mangni che, dopo una
scambio volante tra Sarao e Arena, aveva freddato l'incolpevole Parodi.
Il gol della bandiera dei biancocelesti fu realizzato da Lescano. Le
immagini di repertorio.
Adesso la partita contro i liguri rappresenta un vero test probante
perchè si scontrano due squadre che provano a disputare un
campionato come protagoniste nel girone. L'Entella in questa stagione
non è partito benissimo in questo avvio. Finora accumulati
6 punti (in quattro partite) frutto di due vittorie e due sconfitte (5
gol fatti e 6 subiti). Fuori casa i biancocelesti hanno vinto
alla seconda giornata ad Alessandria per 3-1 mentre domenica
scorsa con lo stesso punteggio sono usciti sconfitti da Carrara.
L'allenatore è sempre Gennaro Volpe come nella passata annata.
In questo avvio di campionato ripetutamente ha utilizzato il modulo
4-3-1-2. Così in campo nell'ultimo match contro i marmiferi. De
Lucia in porta. Un quartetto di difesa con Parodi, Sadiki, Pellizzer e
Favale. Un trio di centrocampo con Tascone, Palmieri e Rada. In attacco
Clemenza a giostrare tra le linee a supporto del duo di attacco
Faggioli e Zamparo. Quest'ultimo però è squalificato,
perciò il suo posto potrebbe essere ricoperto da Merkaj, anche
se il tecnico dei liguri potrebbe giocare anche la carta Doumbia. In
casa Gubbio invece sembra praticamente scontato l'utilizzo del modulo
4-2-3-1, anche se Braglia non è detto che potrebbe sorprendere
l'avversaria utilizzando una difesa a tre (ma mai utilizzata
in questo avvio di campionato, solo sporadicamente a partita in corso).
Sono tutti abili e arruolabili, ma c'è da capire ancora se si
rivedrà in campo Mbakogu, finora mai utilizzato in campionato
perchè reduce da un infortunio, mentre è out quasi
certamente il difensore Signorini, oltre al centrale difensivo Redolfi
squalificato. Possibile undici iniziale. Di Gennaro in porta.
Difesa con Morelli, Portanova, Bonini e Corsinelli. Duo di mediani con
Toscano e Rosaia. Un trio di trequartisti con le ali sguscianti Arena e
Spina, e nella zona centrale Bulevardi. Come puntero l'argentino
Vazquez. Un match clou che riserva un grande interesse.
• 20 SETTEMBRE 2022
Dossier. La curva dei tifosi, lo stadio e i progetti caduti nel vuoto. Tutti quanti i dettagli...
Gettato
un sasso nello stagno. Ritorna in auge la questione stadio. Piero
Braglia tra le tante cose dette dopo il match contro l'Ancona ha tirato
fuori anche la questione della curva dei tifosi e lo ha fatto in modo
colorito. Le parole testuali: "Vorrei vedere lo stadio più pieno.
Abbiamo la curva del tifo organizzato messa in un cantuccio, per me
è un controsenso. Quando giochiamo in casa è come se
giocassimo fuori casa con la curva messa così. Non so di
chi è la responsabilità, forse è il Comune (di
Gubbio ndr) che vieta certe cose, ma non voglio entrare ulteriormente
in certi argomenti altrimenti mi dicono che parlo troppo. Io penso che
penalizzare i tifosi di casa non ha senso".
Occorre lanciare il sasso perchè le cose accadano. Ma è
altrettanto giusto dire che su questa vicenda va fatta una reale
analisi e un po' di chiarezza. La questione ormai è annosa. Pure
in passato è stata affrontata. Circa due anni fa c'era
già stata una sollecitazione verso la società per
agevolare i tifosi. Una iniziativa e una azione che era stata portata
avanti tra l'altro dall'ex tecnico dei rossoblù Vincenzo
Torrente. C'è stato un studio di fattibilità, più
formalmente si può dire che c'è stata un'analisi di
progettualità tecnica ed economica su come poter costruire una
curva ex novo in ferro dietro la porta posizionata in zona nord-ovest
identica a quella che si trova attualmente in zona sud-est, settore
occupato dalle tifoserie ospiti. Il piano però è stato
scartato in primo luogo per una questione di costi perchè lo
studio di fattibilità ha dimostrato che per effettuare un
progetto del genere era costoso (si parla dai 70mila ai 100mila euro
per la realizzabilità). Un discorso del genere era stato
affrontato anche ai tempi della serie B e per lo stesso motivo il
disegno era stato scartato. C'era anche un'altra opzione in ballo,
cioè invertire i settori: spostare gli ospiti in curva
nord-ovest e curva (in ferro) a sud-est occupata dai tifosi di casa. In
questo caso però è venuto fuori un altro problema
perchè inevitabilmente entrano in gioco le questioni
di ordine pubblico: le vie di uscita, di entrata e di sfogo non
possono essere confluenti con le due tifoserie avversarie. Ultima
ipotesi. C'è da dire che gli ultras si potrebbero recare nella
parte della gradinata a sinistra (verso il lato piscina per intenderci)
come avveniva nell'anno della promozione in B, in cadetteria e fino a
pochi anni fa. Ma adesso si è fatta una scelta: i tifosi del
tifo organizzato sono tornati nel settore che aveva reso celebre la
curva eugubina a fine anni '80 e '90 che risultava a quei tempi quasi
sempre piena. Per concludere c'è fa fare un'altra doverosa
precisazione: il Comune, in tutte queste scelte, non c'entra
assolutamente nulla. Un resoconto necessario che come sempre è
minuzioso. Quando il Gubbio andò in serie B, alcuni progetti
erano stati presentati per lo stadio e noi (di Gubbiofans.it) abbiamo
ritrovato tutto nel nostro archivio news fotografico. Uno era quello
con due curve in ferro dietro le porte. Inoltre fu presentato un
progetto avveniristico con uno stadio tutto coperto 'english style' di
Exup Srl engineering.
Un progetto che era un vero gioiello ma poi all'epoca cadde nel vuoto.
Intanto altre città umbre si stanno muovendo per costruire un
nuovo stadio, vedi Perugia oppure Ternana.
A Perugia si profila la costruzione ex novo di un impianto innovativo
dotato delle coperture agognate dai tifosi. Tra le ipotesi, durante i
lavori, i grifoni potrebbero giocare addirittura a Gubbio.
• 19 SETTEMBRE 2022
Focus. La forza dei giovani: cinque gol (su sei totali). Il grande enigma: misteri su Mbakogu
Lo
avevamo scritto proprio dopo la partita contro l'Alessandria. Il Gubbio
ora è diventato esperto nel segnare in zona Cesarini. É
successo anche ad Ancona con il tocco vincente di Di Stefano realizzato
a due minuti dal novantesimo. Quattro gol (su sei totali) infatti sono
arrivati al fotofinish (pari al 67%). Nessun gol finora segnato nei
primi quarantacinque minuti. Ma la statistica ci regala un altro dato.
Come avvenne nella passata stagione con Torrente in panchina, sono i
giovani che stanno facendo la differenza fino ad ora in un periodo nel
quale i più esperti sono in affanno. L'anno scorso ci ha dovuto
pensare il giovane Spalluto a togliere diverse castagne dal fuoco
quando il più esperto Sarao faceva una grande fatica ad
integrarsi nel gioco sviluppato da Torrente. In questa stagione cinque
gol (su sei totali) fino adesso portano la firma degli under: Artistico
con una doppietta, Portanova, Bonini e per ultimo il guizzo del giovane
Di Stefano contro i dorici. L'unico 'over' andato a segno finora
è Bulevardi, nella partita di esordio in campionato contro il
Montevarchi. A dimostrazione del fatto che se i giovani sono validi,
giocano, perchè hanno fame e sanno buttare talvolta anche il
cuore oltre l'ostacolo. La partita di Ancona è stata
emblematica. Nella gara sulla carta che sembrava più difficile,
si è visto forse il miglior Gubbio di questo avvio di stagione.
Anzi, proprio
in inferiorità numerica la squadra di Braglia ha tirato fuori il
meglio di sè: non si è mai scomposta, si è
compattata, ognuno ha lottato per la giusta causa e il gol finale
(anche se fortuito per via di una papera evidente del portiere
Perucchini) è stato il giusto frutto dopo una prestazione da
battaglia, soprattutto dopo l'espulsione di Redolfi avvenuta al 22' del
primo tempo.
E nell'occasione è stato caparbio il giovane Di Stefano che ha
avuto il fiuto del gol perchè è stato l'unico che
è rimasto in posizione in area, in agguato, e ha saputo
sfruttare al
meglio l'incertezza grave dell'estremo difensore degli adriatici. Altri
due giovani si sono messi in grande evidenza: Arena e Spina con la loro
velocità sono stati un'autentica spina nel fianco dei dorici
sulla trequarti ma non sono stati lucidi a livello di finalizzazione
(forse l'unico neo). Prova sicuramente ineccepibile di Portanova.
Anche se ovviamente serviranno test più probanti di questo. In
tutto questo tuttavia c'è un problema. Ormai i fatti vengono
rivelati solo dalle parole del tecnico Piero Braglia. Dopo il match
contro l'Ancona ha parlato di Jeremy Mbakogu e ha detto letteralmente: "Mi meraviglio che in un paese piccolo come Gubbio si dicono anche un sacco di cavolate. Ma lo sapevamo che veniva da tre
anni di problemi, ma ora dobbiamo aspettarlo e se avremo pazienza ci
ritroveremo un calciatore forte". Mentre alla vigilia del match prima di Fermo (il 9 settembre) aveva detto: "Jeremy in questo momento sta riflettendo troppo e deve andare oltre a certi dolorini".
Per il resto sulla situazione di Jeremy Mbakogu regna il grande
mistero. Cosa sia successo nessuno lo sa. Da quella amichevole giocata
contro il Siena in terra laziale lo scorso 7 agosto non ha più
giocato: uscito per un problema alla caviglia, poi è
scomparso dalle convocazioni. Nessuna comunicazione ufficiale. Come del
resto ormai è
diventata abitudine per altri infortunati. Si è rivisto il nome
di
Mbakogu nella lista dei convocati comunicata tra l'altro la
domenica mattina del 18 settembre (e non alla vigilia delle partite
come era
consuetudine negli anni
passati), poi l'apparizione in panchina ad Ancona. Se
qualcuno parla di voci fuori controllo o di pettegolezzi, si
dovrà capire allora quale sia l'origine di tutto questo
pasticcio. Sul caso, informazioni zero. Non ci sono state mai delucidazioni in merito. Se una società di calcio decide di procedere con questo modus operandi occorre fare delle riflessioni, da tenere
conto, se non si vuole che certe vicende o situazioni si trasformino in
una caccia alle streghe. Se il calcio viene vissuto sulla base di
sospetti, preconcetti o tabù infondati, non si andrà mai molto lontano. Se la stampa non viene informata non si fa
un dispetto solo alla stampa, ma si fa una scortesia ad un'intera
città e ai suoi tifosi che desiderano essere messi al corrente in
maniera 'pulita' sulle sorti dei colori rosso e blù.
• 18 SETTEMBRE 2022
Braglia: "Essere belli non serve una mazza". Arena: "Siamo forti". Le foto di Ancona-Gubbio
Gubbio,
blitz ad Ancona. Agli sgoccioli del match ci ha pensato il neo entrato
Di Stefano a mettere in rete una palla lasciata libera da Perucchini,
una papera del portiere che costa molto cara ai dorici. I
rossoblù incamerano tre punti pesanti nonostante
l'inferiorità numerica che è durata dal 22' del primo
tempo, ma prima della rete eugubina c'è stato un altro
cartellino rosso, nei confronti di Mondonico. C'è tutta la
felicità nello stanzone rossoblù. Il trainer Piero
Braglia è un fiume in piena dopo il match. Parla di tutto. Della
qualità della squadra, c'è chi gli chiede cosa manca per
vincere il campionato e si parla anche di tifosi e curva (e pure del Comune). Ma ecco le parole dettagliate del tecnico dei
rossoblù dopo il novantesimo: "Merito
mio di questa vittoria? No, è grande merito di tutti i ragazzi.
La squadra ha dimostrato quello che vale. Una grande partita. Sono
stati
eccezionali in modo particolare come carattere e come attaccamento.
Rimanere in dieci su questo campo non è stato facile. Questi
ragazzi hanno dato tutto e bisogna fare solo i complimenti per come
hanno interpretato la partita. Abbiamo tenuto bene il campo e siamo
stati ordinati. Mi piace questa mentalità con tutti quanti che
si aiutano. L'Ancona ha un allenatore bravo e una squadra forte, anche
i dorici lotteranno per i primi posti. Vittoria pesante? Sì, per
il morale e per la convinzione. Stiamo crescendo e ho aspettato di fare
i cambi
dopo l'inferiorità numerica perchè non mi volevo
abbassare troppo e perchè ho calciatori di qualità che
sanno giocare nell'uno contro uno. Non volevo dare campo contro un
Ancona tignoso. Ci è servito per capire che in questa categoria
essere belli non conta una bella mazza. Cosa manca per vincere il
campionato? Dipende dal processo di crescita dei ragazzi che abbiamo,
dipende anche dai giovani e di quello che sapranno fare. Se tutto
ciò significa che non escludo di provare a vincere il campionato? Ma
io non escludo niente, grazie a Dio sono abituato a vincere i
campionati. Ma
tutto dipenderà dalla nostra umiltà perchè questa
squadra ha grande qualità. Dipenderà anche da quanta
gente ci starà vicino. Vorrei vedere lo stadio più pieno.
Abbiamo la curva del tifo organizzato messa in un cantuccio, per me
è un controsenso. Quando giochiamo in casa è come se
giocassimo fuori casa con la curva messa così. Boh, non so di
chi è la responsabilità, forse è il Comune (di
Gubbio ndr) che vieta certe cose, ma non voglio entrare ulteriormente
in certi argomenti altrimenti mi dicono che parlo troppo. Io penso che
penalizzare i tifosi di casa non ha senso". Una menzione sui singoli:
"Arena al top? Ma lui ha sempre fatto la differenza perchè
è un calciatore di vero talento: in questa partita ha dimostrato che
ha cuore, ha gamba e qualità tecniche, ma lui non deve pensare a
quello che ha fatto l'anno scorso altrimenti non va da nessuna
parte, mentre in questa partita ha dimostrato che si sta ripulendo
dalle scorie del passato e sa giocare come sa. Perciò sono
orgoglioso di lui e di tutti. Mbakogu? Ma lo sapevamo che veniva da tre
anni di problemi, ma ora dobbiamo aspettarlo e se avremo pazienza ci
ritroveremo un calciatore forte". Le parole di Alessandro Arena: "Sì,
Braglia mi ha detto da subito che dovevo «scordarmi l'anno
passato, questo è un nuovo anno e ti devi rimettere in gioco
perchè ancora non hai fatto nulla per salire di categoria».
Partita non semplice, ma siamo ripartiti con determinazione sempre e
siamo stati bravi a colpire alla fine. Noi ai piani alti? Ne siamo
convinti, il mister ci ripete sempre che siamo forti". Le immagini a cura di Simone Grilli.
• 18 SETTEMBRE 2022
Decide al fotofinish Di Stefano, Ancona-Gubbio (0-1). Espulsi Redolfi e poi pure Mondonico
Ancona
contro Gubbio. In panchina vanno Signorini, Bontà e Mbakogu,
anche se tutti e tre risultano infortunati. Il trainer Braglia conferma
il 4-2-3-1. Ritorna Corsinelli terzino al posto di Morelli. Per il
resto viene confermata la formazione iniziale che aveva giocato
l'infrasettimanale. Non presenti gli ultras eugubini perchè
impegnati a soccorrere il popolo cantianese colpito dall'alluvione. La
cronaca. Al 2' va via in percussione sulla sinistra Martina che rimette
in mezzo, ci prova Di Massimo in area ma salva tutto in extremis
Redolfi che ci mette una pezza. Al 5' va via nella classica azione in
contropiede Arena che serve sulla trequarti Spina che entra in area
(mentre scivola De Santis), in dribbling si porta la palla sul sinistro
e calcia in porta, ma Perucchini è reattivo e infatti riesce ad
intercettare la sfera in tuffo su tiro ravvicinato. Al 18' una
occasione importante per i dorici: da calcio d'angolo Paolucci serve la
palla sulla trequarti dove Simonetti fa partire un tiro di destro al
volo potente che scavalca il portiere e la palla si stampa
clamorosamente sulla traversa. Pericolo scampato. Al 22' è
Spagnoli che lancia in porta Paolucci ma Redolfi lo stende: punizione
al limite e cartellino rosso diretto inevitabile per il capitano dei
rossoblù per aver fermato una chiara occasione da gol. Al 25'
brivido: da calcio piazzato Di Massimo calcia direttamente in porta di
destro a spiovere, palla che sibila vicino all'incrocio. Al 27' cross
in area di Vazquez dove Spina prova il tiro al volo di sinistro, ma la
palla va alta. Al 29' sull'altro fronte è Di Massimo che serve
in area Moretti che calcia prontamente in porta di destro in diagonale,
stavolta Di Gennaro ci mette una pezza e si salva in tuffo a mano
aperta. Al 44' percussione per vie centrali di Martina che carica il
sinistro dal limite e la palla esce a lato di una decina di centimetri.
La ripresa. Il tecnico Braglia ridisegna un 4-1-3-1 con Toscano davanti
alla difesa. Al 21' va in gol l'Ancona con un tiro in porta di Gatto
dal limite, ma l'arbitro ferma tutto perchè sulla conclusione a
rete è determinante una deviazione con un tocco di braccio di
Moretti posizionato all'altezza del dischetto. Niente di fatto. Al 40'
viene espulso Mondonico per un fallo di braccio a centrocampo e arriva
il doppio cartellino giallo. Al 43' il Gubbio passa in vantaggio:
corner di Arena calciato verso il limite, palombella di Francofonte con
Perucchini che in uscita compie una papera madornale: la palla scivola
come una saponetta, in agguato c'è di Di Stefano che con un
tocco morbido di
destro deposita la palla in rete.
Tabellino: Ancona - Gubbio (0-1):
Ancona (4-3-3):
Perucchini; Mezzoni, Mondonico, De Santis, Martina; Paolucci (14' st Prezioso), Gatto (27' st Mattioli),
Simonetti (27' st D'Eramo) (34' st Pecci); Moretti, Spagnoli, Di Massimo (14' st Lombardi). A disp.: Piergiacomi, Vitali,
Barnabà, Brogni, Bianconi, Fantoni. All.: Colavitto.
Gubbio (4-2-3-1):
Di Gennaro; Corsinelli, Portanova, Redolfi, Bonini; Toscano (33' st Di Stefano), Rosaia (45' pt Morelli);
Arena, Bulevardi (21' st Vitale), Spina
(21' st Francofonte); Vazquez (21' st Artistico). A disp.:
Meneghetti, Semeraro, Signorini, Tazzer,
Bontà, Mbakogu. All.: Braglia.
Arbitro: Andreano di Prato (Pasqualetto di Aprilia e Chiavaroli di Pescara); quarto uomo: Cortese di Bologna.
Rete: 43' st Di Stefano (G).
Espulsi: 22' pt Redolfi (G) per aver negato una chiara occasione da gol, 40' st Mondonico (A) per doppia ammonizione. Ammoniti: Bulevardi (G), mister Braglia (G), Di Gennaro (G), Gatto (A), Morelli (G), Corsinelli (G), Prezioso (A). Angoli: 4-8. Recupero: 4' pt; 5' st. Spettatori: 3037 (di cui 1138 abbonati).
Quarta Giornata - Serie C - Girone B:
Ancona - Gubbio 0-1
88' Di Stefano (G)
Alessandria - Reggiana 0-2
41' Nardi (R), 94' Pellegrini (R)
Carrarese - Entella 3-1
18' Giannetti (C), 22' Capello (C), 31' Sadiki (E), 85' Capello (C)
Fermana - Cesena 2-0
40' Pellizzari (F), 49' Scorza (F)
Fiorenzuola - Lucchese 1-0
30' Stronati (F)
Pontedera - Vis Pesaro 1-1
30' Fedato (V), 90' Petrovic (P)
Rimini - Olbia 3-0
18' Santini (R), 37' Vano (R), 57' Santini (R)
San Donato Tavarnelle - Recanatese 0-0
Siena - Montevarchi 1-0
29' Paloschi (S)
Torres - Imolese 0-0
•••••
• 17 SETTEMBRE 2022
Cantiano: tra gli "angeli del fango" anche gli Ultras del Gubbio in aiuto in presenza attiva
Etichettati
sempre come 'la parte peggiore del calcio' e 'il male della
società'. Ma sono proprio loro,
i primi a scendere tra le strade di Cantiano e prestare soccorso a chi
più ne aveva bisogno. Sono stati proprio loro che stanno facendo
la differenza in queste ore per non dimenticare il popolo del vicino
borgo cantianese che si è dovuto inginocchiare all'alluvione che
ha colpito la
terra marchigiana. Secondo i racconti che abbiamo raccolto, se non ci
sono state vittime è stato un vero miracolo. Gli Ultras del
Gubbio si
sono subito mobilitati per prestare soccorso agli amici di Cantiano,
che spesso sostengono la squadra rossoblù dagli spalti del
Barbetti. Senza dimenticare che a Cantiano abita la storica bandiera
dei rossoblù, Alessandro Sandreani, autentico capitano dei
colori rossoblù per un lungo periodo. La solidarietà si
è mobilitata fin da subito dagli Ultras 'Uno Nove Uno Zero'
armandosi di pale, guanti, stivali, sacchi neri, torce, secchi (e
soprattutto olio di gomito) per
aiutare il popolo di Cantiano martoriato dall'alluvione in modo
concreto. Il mondo dello sport si è
mobilitato perchè anche alcuni esponenti del Rugby Gubbio si sono
recati nella vicina Cantiano per aiutare la gente cantianese in questo momento difficile. Non solo i tifosi di Gubbio si sono
mossi. Anche gli ultras di Ancona e Ascoli si sono messi a disposizione
per andare nelle zone colpite, per dare una mano concreta, soprattutto
nella zona del senigalliese dove purtroppo si sono registrate anche
delle vittime. Ecco i messaggi degli ultras che si trovano in rete on
line. Solidarietà alle popolazioni marchigiane e
vicinanza alle famiglie. E non da quei signoroni in giacca e
cravatta che stanno nella stanza dei bottoni e spesso ignorano i tifosi. É l'ennesima dimostrazione che il calcio
va oltre i colori, oltre ogni rivalità, e che ogni ultrà
è dotato di un animo umano. Quest'ultimo concetto non a tutti
molto chiaro.
• 15 SETTEMBRE 2022
Focus. Il Gubbio va in gol in zona Cesarini al 60%. Il siparietto Braglia e tifosi mandrogni
Il
termine 'zona Cesarini' è nato in Italia negli anni Trenta per
definire un gol segnato negli ultimi minuti di una partita, ma nel
corso del tempo ha superato l'ambito sportivo ed è stato
utilizzato per qualcosa fatto all'ultimo momento, in extremis.
L'espressione prende il nome da Renato Cesarini, un calciatore oriundo
argentino che giocò dal 1929 al 1935 con la Juventus, con cui
segnò diversi gol nel finale di partita. L'espressione in
particolare gli venne dedicata durante un torneo degli Europei di
calcio quando indossava la maglia azzurra contro l'Ungheria e l'Italia
vinse per 3-2 grazie ad un gol segnato proprio al novantesimo da
Cesarini. Il Gubbio sembra specialista in questo ambito in questo avvio
di campionato. Infatti tre gol (su cinque) sono stati realizzati dopo
il novantesimo (pari al 60%). Un gol porta la firma del difensore Denis
Portanova in trasferta a Fermo quando aveva siglato il momentaneo
vantaggio al 92' con un perfetto colpo di testa. Le altre due reti
portano il timbro invece di Gabriele Artistico e curiosamente è
andato
in gol in due partite diverse in casa (Montevarchi e Alessandria) allo
stesso minuto (entrambe le reti realizzate al 91'). Tra l'altro
Artistico
si è messo in luce sempre da subentrato perchè finora ha
giocato per 80 minuti totali con una media di un gol realizzato ogni
quaranta minuti. La statistica dice anche che il Gubbio fa fatica nei
primi tempi (nessun gol realizzato finora nei primi quarantacinque
minuti) mentre riesce a trovare la porta nella ripresa: cinque gol
fatti
finora tutti nella seconda frazione di gioco (pari al 100%). Gli altri
due gol sono stati realizzati da Bulevardi (al 56') col Montevarchi e
da Bonini (al 64') mercoledì contro l'Alessandria.
Intanto dal Piemonte viene svelato un curioso siparietto tra il tecnico
Piero Braglia e la sparuta presenza di tifosi ospiti presenti al
Barbetti. Un passato in grigio per l'allenatore toscano e non fu una
esperienza felice. Al termine della gara di Gubbio i sostenitori
mandrogni hanno chiesto spiegazioni per l'epilogo del 2017 che vide
l'Alessandria scavalcata in testa alla classifica dalla diretta
concorrente Cremonese. Il trainer Braglia si è diretto verso il
settore ospiti e ha risposto così ai tifosi dei grigi: "Ma non chiedete a me delle spiegazioni...". Un retroscena di questo episodio svelato dal sito web ilpiccolo.net.
• 14 SETTEMBRE 2022
Artistico: "Filosofia dell'applicazione". Braglia: "Se siamo...". Le foto di Gubbio-Alessandria
Il
Gubbio chiude la pratica Alessandria nella ripresa. L'ago della
bilancia è il difensore Bonini che con una rasoiata trova
l'angolino giusto. Allo scadere raddoppia Artistico in contropiede e
segna da vero cecchino. Grigi generosi ma ancora in fase di rodaggio
con tanti giovani: sei under titolari; undici under in panchina sui
dodici totali che erano presenti in distinta. Le parole del trainer
Piero Braglia: "Gubbio secondo in
classifica? Sono contento per i ragazzi perchè può essere
un'iniezione di fiducia per loro. Ma essere secondi alla terza giornata
mi viene da ridere. Se siamo bravi lo dimostreremo in futuro.
Dobbiamo volare bassi. Alessandria giovane? Diciamo che anche il
Gubbio è una delle squadre più giovani del campionato.
Comunque sia l'Alessandria ci ha creato qualche problemino, oggi in un
paio di circostanze ci siamo sfilacciati e ancora non riusciamo a
leggere bene i momenti della gara. Noi dobbiamo giocare sull'ampiezza
mentre per adesso giochiamo ancora troppo con la palla nei piedi e
corriamo poco negli spazi: solamente Spina accelera, ma dovrebbero
farlo un po' tutti. Nel primo tempo è stato bravo Di Gennaro
perchè dobbiamo riconoscere che ha fatto una bella parata: spero
che anche lui prenda fiducia e si tranquillizzi. Piano piano dovremo
dare la sensazione di essere una squadra importante. La doppietta di
Artistico in due partite in casa? Deve dire grazie agli altri, credo
che deve partecipare di più con la squadra perchè tende
sempre a isolarsi". Le frasi di Gabriele Artistico: "Ho
già segnato due gol? L'importante è mettersi a
disposizione dell'allenatore e della squadra. Il gol è stato
molto bello perchè ho creduto su una palla che era molto
difficile. Noi secondi in classifica? Sto vivendo un bel momento con un
gruppo dove siamo amici anche fuori dal campo. Il mister sta facendo un
grande lavoro per fare gruppo: lui pretende applicazione massima da noi
ed è questa la sua filosofia". Il parere dell'allenatore dei grigi, Fabio Rebuffi: "Ci
manca a noi tutto il percorso iniziale perciò al momento ci
riesce solo di essere aggrappati alla partita. Non abbiamo struttura
perchè non abbiamo avuto modo di lavorare ed è per questo
motivo che per adesso non abbiamo raccolto nulla. I ragazzi si stanno
sacrificando e stanno dando tutto quello che hanno in corpo senza avere
fatto una preparazione. Dobbiamo trovare una identità. Ma
sappiamo che il nostro percorso è estremamente difficile e
complicato". Le immagini del match a cura di Simone Grilli.
• 14 SETTEMBRE 2022
Gubbio, con l'Alessandria tutto nella ripresa (2-0). Rasoiata di Bonini e nel finale Artistico
Gubbio
contro Alessandria. Il trainer Braglia schiera ancora il 4-2-3-1. Dal
primo minuto Portanova e Morelli, mentre Signorini e Corsinelli partono
dalla panchina. Sulla mediana c'è regolarmente Toscano al fianco
di Rosaia. Come finalizzatore d'attacco confermato Vazquez. Ospiti che
giocano dal primo minuto con sei under, mentre in panchina si
registrano undici under su dodici osservando la distinta. Una compagine
molto giovane quella di Rebuffi. La cronaca. Parte forte il Gubbio che
crea scompiglio per la giovane formazione piemontese. L'occasione
nitida arriva all' 8' quando scambiano in velocità sul vertice di sinistra Arena
e Bulevardi, con quest'ultimo che prova il tiro di destro ma la palla
termina sul fondo. Al 18' da destra Morelli serve al centro sulla
trequarti Spina che prova il tiro di sinistro ma la palla finisce molto
alta. Grigi molto timidi e chiusi nelle retrovie, l'unica incursione in
avanti è un tiro-cross al 24' di Nunzella che attraversa tutto
lo specchio della porta e termina sul fondo. Al 30' parte bene in
velocità in contropiede Spina che apre in area verso Bulevardi,
però il suo sinistro è strozzato, Marietta para senza
problemi a terra. Al 38' pericolo: punizione insidiosa calciata in area
da Lombardi, Di Gennaro rimane sorpreso e respinge corto, ci prova da
distanza ravvicinata Checchi, ma stavolta il portiere rossoblù
si salva come può deviando con le ginocchia la sfera in angolo.
Al 43' un gol annullato all'Alessandria per un presunto fuorigioco di
Sylla che colpisce la traversa e sulla ribattuta Nepi aveva depositato
la palla in rete. Niente di fatto. La ripresa. Al 7' il Gubbio va in
gol con Arena che va verso la porta tutto solo e deposita la palla in
rete saltando pure il portiere, ma viene annullato per fuorigioco dopo
una consultazione dell'arbitro con il guardalinee: in effetti durante
la
spizzata di testa di Vazquez verso il talentino siciliano si evidenzia
che l'attaccante rossoblù si trovava al di là della linea
della difesa ospite di oltre un metro. Al 19' però il Gubbio
trova veramente il vantaggio: da destra Arena apre al centro sulla
trequarti
verso Bonini che carica il sinistro, fa partire un tiro calibrato
radente che sorprende Marietta in tuffo e la palla si insacca in
rete. Al 28' è Spina che apre al centro per Rosaia che calcia di
destro ma la palla termina a lato. Al 29' pericolo: sulla trequarti
Sylla apre per Mionic che calcia in porta, salva tutto Morelli che
riesce a deviare la palla in angolo in extremis. Al 36' si gira bene
Galeandro ma Di Gennaro fa buona guardia. Al 46' su lancio lungo di
Corsinelli si lancia sulla fascia sinistra Artistico che brucia sul
tempo Checchi, entra in area e mette la palla tra le gambe del portiere
in uscita: sfera che rotola in fondo al sacco.
Tabellino: Gubbio - Alessandria (2-0):
Gubbio
(4-2-3-1):
Di Gennaro; Morelli (38' st Tazzer), Redolfi, Portanova (38' st Signorini), Bonini; Rosaia, Toscano (26' st Francofonte);
Arena (30' st Artistico), Spina (30' st Corsinelli), Bulevardi; Vazquez. A disp.: Meneghetti, Semeraro, Vitale, Di
Stefano. All.: Braglia.
Alessandria
(3-5-2): Marietta; Rota, Checchi, Sini; Podda (31' st Ghiozzi), Speranza (39' st Pagani), Nichetti,
Lombardi (15' st Mionic), Nunzella; Sylla (15' st Galeandro), Nepi. A disp.: Dyzeni, Liverani, Costanzo, Perseu, Bellucci, Baldi, Filip, Ascoli. All.: Rebuffi.
Arbitro: Gemelli di Messina (Marchetti di Trento e Fiore di Genova); quarto uomo: Mangani di Arezzo.
Reti: 19' st Bonini (G), 46' st Artistico (G).
Ammoniti: Sini (A), Nunzella (A). Angoli: 7-2. Recupero: 1' pt; 5' st. Spettatori: 878 (di cui 430 abbonati).
Risultati: Terza Giornata - Serie C - Girone B:
Ancona - Fiorenzuola 2-0
14' Paolucci (A), 28' Martina (A)
Cesena - Torres 1-1
65' Ruocco (T), 93' Udoh (C)
Entella - Rimini 0-2
12' Sereni (R), 77' Santini (R)
Gubbio - Alessandria 2-0
64' Bonini (G), 91' Artistico (G)
Lucchese - Pontedera 1-1
59' Tiritiello (L), 71' Nicastro (P)
Imolese - Siena 0-4
7' Buglio (S), 34' Paloschi (S), 44' Buglio (S), 67' De Paoli (S)
Olbia - Vis Pesaro 0-1
89' Aucelli (V)
Recanatese - Fermana 1-1
12' Spedalieri (F), 29' Sbaffo (R)
Reggiana - Montevarchi 4-0
35' Pellegrini (R), 49' Lanini (R), 55' Lanini (R), 88' Guglielmotti (R)
San Donato Tavarnelle - Carrarese 1-2
13' Galligani (S), 18' Schiavi (C), 62' D'Ambrosio (C)
• 13 SETTEMBRE 2022
Con l'Alessandria nel turno infrasettimanale. Obiettivi opposti. Duello tra testa e la coda
Alla
vigilia del match contro l'Alessandria un'unica comunicazione
ufficiale: «nessuna dichiarazione di Braglia e il mister
diramerà i convocati solo domattina (mercoledì
ndr)». Dopo questa doverosa premessa, quali sono le
curiosità su questo match infrasettimanale. Obiettivi opposti a
confronto. Da una parte chi vuole fare un campionato di vertice,
cioè gli umbri che sono attrezzati per vincere. E dall'altra
parte
chi sa di avere una strada in salita, e di quelle impervie, per tenere
la C, e salvarsi è una impresa: così scrive il sito web
ilpiccolo.net, che tra l'altro aggiunge sui grigi altre informazioni.
Ecco
l'analisi del quotidiano piemontese: «i primi turni sono di
rodaggio per una squadra che non ha
avuto la possibilità di giocare amichevoli e sta insieme da otto
giorni, e nelle prossime tre gare affronterà altre tre
favorite». Infatti i grigi si trovano attualmente fermi a quota
zero
punti, ultimi in classifica. Domenica scorsa, nella sconfitta interna
contro la Virtus Entella, il tecnico Rebuffi ha schierato il modulo
3-5-2. Con Marietta in porta. Difesa a tre con Rota, Checchi e Sini. A
centrocampo il quintetto Ascoli, Filip, Nichetti, Lombardi e Nunzella.
In attacco il duo Galeandro e Nepi. Il Gubbio di Braglia invece
dovrebbe confermare il modulo finora utilizzato in questo inizio di
campionato, ovvero il 4-2-3-1. Con questi probabili undici iniziali. Di
Gennaro in porta. Quartetto di difesa con Corsinelli, Redolfi,
Signorini e Bonini. Il duo di centrocampo con Rosaia e Toscano. Sulla
trequarti il trio Arena, Spina e Bulevardi. Di punta Vazquez che si
gioca il posto con Artistico. Gli
ex di turno: oltre al tecnico Piero Braglia, l'altro ex della sfida di
mercoledì è
Andrea Signorini, la sua carriera da professionista è iniziata
proprio ad Alessandria.
• 12 SETTEMBRE 2022
Focus. Le pungolature di Braglia: un linguaggio tutto nuovo per Gubbio. E i 'ricordi magici'
Un
pareggio giusto quello di Fermo che riporta tutti con i piedi per
terra. Le squadre che sulla carta sembrano meno deboli vendono cara la
pelle. La partita è stata molto ruvida, con i fermani bravi a
metterla sul terreno a loro congeniale. Il gol di Portanova, bello per
esecuzione e tempismo, aveva illuso la truppa rossoblù dopo una
prova non certo brillante. Un gol di Gkertsos (con la complicità
di un tocco finale di Bonini nella propria porta) riprende per i capelli
il vantaggio eugubino e così arriva un
pareggio che puzza tanto di occasione persa. Tornando indietro nel
tempo, alla
vigilia del match di Fermo è andato in scena un curioso
siparietto tra
Braglia e un giornalista locale in conferenza stampa. Le pungolature
del tecnico toscano verso la punta Jeremy Mbakogu non sono passate inosservate: "Non
sappiamo qual è la data del suo rientro. Io e lui abbiamo
parlato parecchio ma credo che Jerry in questo momento stia riflettendo
troppo. Lui adesso dovrebbe andare oltre a certi dolorini. Più tempo sta fuori e più rischia di stare lontano dal gruppo".
Un discorso dove non c'è bisogno di interpretazioni. Senza
risparmiare nessuno, a cominciare da quei calciatori che il tecnico stesso ha
voluto fortemente. Un tipo di linguaggio che difficilmente si trova nei
suoi predecessori (almeno qui a Gubbio), dove magari gli stessi moniti,
concetti, pungolature si trovano sì, ma in maniera assai meno
immediata e dirompente. Sicuramente un segno dei tempi perchè
probabilmente Braglia è consapevole che in questa stagione c'è una grande attesa in questa piazza. L'allenatore
punta sul calciatore e
vuole da lui il meglio, per renderlo un uomo chiave nello scacchiere
tattico rossoblù. Pertanto nessuno del gruppo dovrà tirarsi indietro. Nessuno dovrà tirare indietro la gamba. Ma non solo questo richiamo!
Dopo il match contro la Fermana, alla precisa domanda «se la
partita è stata brutta», il tecnico toscano ha risposto
salomonicamente: "Gara brutta e
spezzettata? Ma questa è la C. Questa è una partita di
serie C. Nessuno, come la Fermana, ci sta a perdere".
In altre parole, ecco qual è il Piero
Braglia pensiero: lo spettacolo non
può diventare l'unica discriminante per giudicare una partita di
calcio, con tutto che resta un carattere soggettivo e difficilmente
elevabile a regola o sistema. E proprio mercoledì Braglia
affronta il suo passato. In panchina con l'Alessandria nel 2017, a tre giornate
dalla fine, e dopo un campionato condotto sempre in testa, si vede
scavalcato dalla Cremonese allenata da Attilio Tesser (con i grigiorossi c'era anche il
diesse eugubino Stefano Giammarioli): quel sorpasso è costato la
panchina proprio a Piero Braglia. Un incrocio che torna dopo cinque anni con i
grigi. Mentre per il Gubbio l'ultimo incontro avvenne nel lontano
campionato 2010-2011: si ricorda la stagione magica della cavalcata verso la
serie B con Vincenzo Torrente in panchina. A Gubbio decise il match un eurogol
su punizione di Daud e in quell'occasione Lamanna intercettò un
rigore di Artico. Le immagini dell'epoca.
• 11 SETTEMBRE 2022
Braglia: "Gara brutta? No, gara di C". Portanova: "Quel gol...". Le foto di Fermana-Gubbio
Gubbio
che si fa sfuggire una grande occasione dopo una partita tirata che
sembrava incanalata verso lo 0-0. Succede tutto in tre minuti. Fiammata
di Portanova che porta in vantaggio i rossoblù con un colpo di
testa sotto il sette, ma Gkertsos riequilibra il match negli ultimi
secondi giocabili (l'ultimo tocco però sembra di Bonini dopo una
carambola nel più classico degli autogol).
L'amarezza nelle parole del trainer Piero Braglia che tuttavia vede il
bicchiere mezzo pieno: "Un punto in
trasferta va sempre bene. Il modo e il come è arrivato questo
punto, ne parleremo tra di noi con i ragazzi. Forse nel primo tempo
abbiamo forzato troppo le giocate, ho visto pure troppi lanci lunghi.
Nel secondo tempo siamo andati un po' meglio, ma purtroppo non è
bastato per vincere la partita. Certamente, nei minuti di recupero ci
siamo rilassati troppo dopo il nostro gol (di Portanova ndr), siamo
rimasti un po' troppo fermi e abbiamo fatto passare un po' di palle
pericolose dalle nostre parti. Infatti ci hanno subito pareggiato.
Partita brutta, fallosa e spezzettata? Ma è una partita di serie
C, che è stata giocata in un campo difficile dove la Fermana non
voleva assolutamente perdere. Partita non bella? Diciamo di sì,
ma nel calcio ci sta anche questo". L'autore del gol, il difensore Denis Portanova: "Un
esordio con un gol non me lo sarei mai aspettato, però avrei
preferito che questo gol fosse servito per la vittoria. É stata
una partita difficile fin dall'inizio in questo campo, c'è stata
un'autentica battaglia, tuttavia dovevamo stare più concentrati
negli istanti finali. Quel vantaggio dovevamo portarlo in porto. Per
fortuna c'è subito una gara contro l'Alessandria per rifarsi.
Cosa ci aveva chiesto il mister prima della partita? Di pressare alti e
rubare palla sui contrasti. Ma ribadisco, tutti dovevamo restare più
concentrati". Il parere di Stefano Protti, tecnico della Fermana: "Abbiamo
lottato. Quel gol al 92' è stata una beffa grossa perchè
non ce lo meritavamo. Abbiamo fatto venti minuti di grande livello, non
solo, ci hanno tolto un gol praticamente fatto (su salvataggio di
Signorini ndr) e abbiamo avuto le nostre situazioni importanti per
sbloccarla. Siamo stati bravi a prenderli alti contro un Gubbio che ha
una velocità e una tecnica pazzesca. Tuttavia penso che ai punti
avremmo meritato anche qualcosa in più. Ma la Fermana nel suo
contesto ha vinto nel globale contro un Gubbio forte che
arriverà nei primi quattro posti, anche se il loro allenatore ha
bluffato un po' alla vigilia perchè ha fatto più i
nomi dei nostri calciatori che quelli del Gubbio. Ormai anche io sono
vecchio, certe cose non mi sfuggono". Infine è telegrafico l'autore del pareggio Andreas Gkertsos, classe 2000, di nazionalità greco-albanese: "Contento
per il gol anche se in verità è stato rocambolesco. Nel campionato
c'è grande intensità. Ma ho trovato un gruppo fantastico
a Fermo". Le immagini del match a cura di Sara Valentini.
• 11 SETTEMBRE 2022
Fermana-Gubbio, tutto nei minuti di recupero (1-1). Portanova illude, Gkertsos pareggia
Fermana
contro Gubbio. Il trainer Piero Braglia schiera dall'inizio Vazquez
mentre alla vigilia veniva dato in forte dubbio. Mentre sono assenti
Bontà e Mbakogu. In panchina Bulevardi e Artistico in avvio.
Mentre Francofonte e Morelli vengono buttati nella mischia da subito
come titolari. Confermato il modulo 4-2-3-1 con Corsinelli dirottato
sulla linea della trequarti sulla mancina. La cronaca. Al 15' ci prova
Bunino con un tiro deciso da fuori area, la palla sfila a lato. Partita
combattuta sulla mediana dove ci sono sporadiche azioni in percussione
per vie centrali. Al 25' c'è un lancio dalle retrovie per
Corsinelli in area che non riesce a spizzicarla di testa da posizione
favorevole. Alla mezz'ora una punizione di Vazquez termina alta. Ancora
canarini in avanti al 34' quando lo stesso Bunino spara a botta sicura
in porta, ma sulla linea di porta c'è il salvataggio che risulta
provvidenziale della difesa eugubina: in pratica nell'azione in
questione c'è una disattenzione di Di Gennaro con una uscita
poco sicura, palla intercettata da Bunino che da fuori area si gira, va
verso la porta e calcia a rete, sulla linea di porta prodigioso
intervento di Signorini che di testa in maniera miracolosa riesce a
deviare la palla sopra la traversa. Pericolo scampato. A parte questo
episodio di assoluto rilievo, gara senza grandi squilli e tanto
tatticismo. Finisce così il primo tempo. Dopo una prima parte di
gara flebile, si attende il secondo tempo. Nella ripresa però
succede davvero poco o nulla. Un'azione degna di nota: al 22' è
Spina che serve Arena a tu per tu con il portiere ma Nardi respinge con
un volo plastico. Fino allo scoccare del novantesimo
perchè da quel momento in avanti succede di tutto. Al secondo
minuto di recupero il Gubbio va in vantaggio: su cross dalla sinistra
di Corsinelli, una precisa incornata del
neo entrato Portanova mette la palla in rete nell'angolino alto sotto all'incrocio dove Nardi non può fare nulla. Ma al
quinto minuto di recupero arriva la doccia gelata: sugli sviluppi di
un calcio d'angolo, immediato pareggio
dei canarini per mezzo di una incursione di Gkertsos
in area e con una zampata sul secondo palo gela il portiere Di
Gennaro, che in prima battuta riesce a respingere la palla in tuffo, ma
sbatte sul corpo di Bonini come un flipper e rotola in rete.
Tabellino: Fermana - Gubbio (1-1):
Fermana
(4-3-3):
Nardi; Gkertsos, De Pascalis (5' st Eleuteri), Pellizzari, Carosso (6'
st Spedalieri); Graziano (31' st Misuraca), Giandonato (30' st Parodi),
Scorza; Romeo, Bunino, Fischnaller (42' st Nannelli). A disp.: Borghetto, Vaccarezza,
Cardinali, Diouane, Vessella, Lorenzoni, Grassi,
Onesti, Pinzi, Maggio. All.: Protti.
Gubbio
(4-2-3-1):
Di Gennaro; Morelli, Redolfi, Signorini (19' st Portanova), Bonini;
Francofonte (19' st Vitale), Rosaia; Arena (25' st Bulevardi), Spina
(25' st Artistico), Corsinelli; Vazquez (28' st Di Stefano). A disp.: Meneghetti,
Semeraro, Tazzer, Toscano. All.: Braglia.
Arbitro: Castelleone di Napoli (Cecchi di Roma Uno e Rastelli di Osia Lido); quarto uomo: Perri di Roma Uno.
Reti: 47' st Portanova (G), 50' st Gkertsos (F).
Espulso: 50' st il vice allenatore De Simone (G). Ammoniti:
De Pascalis (F), Redolfi (G), Carosso (F), Gkertsos (F), Graziano (F),
Bunino (F), Spina (G), Bonini (G), Misuraca (F), Rosaia (G).
Angoli: 6-6. Recupero: 1' pt; 6' st.
Risultati: Seconda Giornata - Girone B - Serie C:
Alessandria - Virtus Entella 1-3
43' Checchi (A) aut., 50' Galeandro (A), 59' Clemenza (E), 79' Faggioli (E)
Carrarese - Recanatese 3-1
11' Capello (C), 19' Capello (C), 40' Senigagliesi (R), 44' Capello (C)
Fermana - Gubbio 1-1
92' Portanova (G), 95' Gkertsos (F)
Lucchese - Imolese 3-1
16' Di Quinzio (L), 20' Bianchimano (L) rig., 50' Bruzzaniti (L), 57' Stijepovic (I) rig.
Montevarchi - Olbia 0-0
Pontedera - Ancona 2-2
3' Spagnoli (A), 41' Spagnoli (A) rig., 50' Cioffi (P), 61' Fantacci (P)
Rimini - Cesena 0-1
24' Corazza (C)
Siena - Reggiana 1-0
52' Disanto (S)
Torres Sassari - San Donato Tavarnelle 1-2
6' Ruocco (T), 51' Russo (S) rig., 64' Russo (S)
Vis Pesaro - Fiorenzuola 1-0
48' Fedato (V)
• 08 SETTEMBRE 2022
Scoop. Novità in società da dicembre 2021. Nuova vicepresidente e un nuovo consigliere
Grande
scoop. Grandi sono le novità in casa Gubbio. Rivoluzionato l'assetto
societario del club. Il Gubbio cambia volto perchè cambiano
altri ruoli all'interno del club. Non mancano di certo le sorprese. In
sintesi è cambiato tutto dopo il consiglio di amministrazione
del Gubbio da dicembre 2021. In pratica il presidente Sauro Notari
detiene il 98,99% delle quote societarie, e la restante quota minima
è ripartita tra piccoli soci. Notari è presidente
dell'A.S. Gubbio 1910 dal 2014. A livello di cariche ci sono cinque
amministratori. Il presidente del Consiglio d'Amministrazione è
Sauro Notari, legale
rappresentante della società con poteri di firma e responsabile
della gestione. Tuttavia ci sono importanti cambiamenti perchè
vengono nominate nuove cariche. La novità assoluta riguarda la
carica di Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione: un nome
totalmente nuovo nel panorama calcistico eugubino, si tratta di Katia
Cernicchi. Questo
incarico è fondamentale perchè Katia Cernicchi ha il
potere di firma e legale rappresentante della società nel caso
di impedimento del legale rappresentante Sauro Notari. Pertanto in caso
di assenza del patron rossoblù ha poteri di firma. Il CdA ha
avuto un mutamento in altri settori. Figurano tre consiglieri e anche
in questo caso ci sono delle sorprese assolute. In primis Rodolfo
Mencarelli non figura più dal novembre 2021 come vice
presidente, ma viene nominato come consigliere. Il secondo consigliere
invece è Marco Fioriti, ex presidente del Gubbio (in carica dal
2006 al 2014): nel periodo nel quale ricopriva la carica di presidente
sono avvenute due promozioni di fila (dalla C2 alla serie B nel 2010 e
nel 2011), nello staff tecnico figuravano il compianto Gigi Simoni (nel
ruolo di direttore tecnico), il direttore sportivo Stefano
Giammarioli e l'allenatore Vincenzo Torrente. La novità
assoluta riguarda il terzo consigliere perchè anche in questo
caso è una new entry (come la carica del nuovo Vice Presidente
unico): si tratta di Michele Notari, tra l'altro ex difensore dei
rossoblù nella rosa della prima squadra della stagione
2001-2002, all'epoca con Marco Alessandrini allenatore. Tutte cariche
che sono operative da dicembre 2021 dicevamo. Tutte cariche che avranno scadenza fino approvazione del bilancio al 30
giugno 2024. Tutti i dati sono pubblici perchè accessibili alla
Camera di Commercio (archiviazione del Cciaa di Perugia).
• 06 SETTEMBRE 2022
Mbakogu: "Sulla scia di Brunori, metterei subito la firma. La serie B? Io sono un sognatore..."
Occhi
puntati sull'acquisto considerato di maggior peso del Gubbio.
C'è grande aspettativa su Jeremy Mbakogu, ritornato in Italia
dopo un'esperienza greca all'Apollon Smyrnis, e ha parlato della sua
nuova esperienza in rossoblù. Ecco cosa dice: "Sono
qui per tornare ai miei livelli. La presenza del mister (Braglia ndr)
è stata importante per la mia scelta. É un allenatore che
riesce a stimolarmi e tirare fuori il meglio di me. É una
persona con il quale mi sono trovato sempre bene, che mi conosce
dentro e fuori dal campo. Gubbio è una bellissima realtà,
il gruppo è formato da belle persone e bravi ragazzi. Ci sono
tanti talenti pronti ad esplodere. La squadra per me viene prima di
tutto, se c'è da combattere non tiro indietro la gamba. Quando
il gruppo fa bene, il singolo fa bene, sono cresciuto con questa
filosofia". Così parla il centravanti rossoblù in
esclusiva su Lacasadic.com, un'intervista poi riportata anche dai
portali web ilovepalermo.it e Tifosipalermo.it, inoltre l'ex attaccante
dei palermitani, ora a Gubbio, fa un paragone beneaugurante pensando al
cannoniere rosanero Brunori Sandri, che tra l'altro a suo tempo fu
scartato dal Gubbio perchè considerato non idoneo per i
professionisti (scelta che poi si è rivelata totalmente errata):
"Prendere la scia di Brunori? Se posso firmare, firmo subito oggi". Il calciatore italo-nigeriano parla anche di come vive la vita fuori dal campo: "Vivo
con la musica, me la ascolto in continuazione. Ho visitato Gubbio, ma
non ho ancora visto il luogo dove hanno girato Don Matteo". Si
arriva al dunque e si parla anche di serie B. Si specifica infatti che
il connubio tra Braglia e Mbakogu è sinonimo di salto di categoria
perchè era successo in C già ai tempi della Juve Stabia: "É sicuramente di buon auspicio. Io sono un sognatore, a me piace sognare. Tutto si può fare".
Invece a Gubbio, per questa settimana, curiosamente, non sono previste
interviste con i calciatori rossoblù con la stampa cartacea e
web locale. Salvo ovviamente ulteriori cambi di programma. Purtroppo la
figura dell'addetto stampa spesso viene tenuta ai margini in una
società di calcio (...) dove a volte non ha voce in capitolo per fare
il suo lavoro e non può svolgere appieno il suo operato da
professionista (a livello prettamente deontologico) perchè
qualsiasi iniziativa (talvolta pure innovativa) per agevolare i giornalisti
viene repressa sul nascere. Così facendo la libertà
di informazione va a farsi benedire. Sempre al servizio dei tifosi
eugubini e di tutti gli appassionati che ci seguono da gran parte
d'Italia e dai paesi esteri, vi terremo sempre aggiornati. Per qualcuno
siamo scomodi, per altri siamo 'anti', secondo gli haters. Mai
adulatori (giammai), saremo sempre al servizio della
verità.
• 05 SETTEMBRE 2022
Focus. Buona la prima. Non succedeva da 2.555 giorni con Magi. E nei prof con Torrente
Buona
la prima. Cronologicamente parlando una vittoria alla prima giornata
mancava dal 6 settembre 2015, esattamente da sette anni (da 2.555
giorni): era il campionato di serie D con Giuseppe Magi in panchina e
il Gubbio si impose per 2-1 contro la Colligiana con le reti di Ferri
Marini e Ferretti. Mentre invece se guardiamo i campionati
professionistici, per rivedere una vittoria all'esordio, bisogna andare
indietro ancora nel tempo e risalire alla data 23 agosto 2009:
campionato di Seconda Divisione (la vecchia serie C2 per intenderci),
il Gubbio si impose in trasferta per 2-0 sul campo dell'Itala San
Marco, società calcistica di Gradisca D'Isonzo. Quella squadra
era guidata da Vincenzo Torrente, e andarono in gol nell'occasione
Casoli e Perez. Esattamente sono passati oltre 13 anni (intercorrono
4.760 giorni). Tutto questo può essere di buon auspicio,
senz'altro, anche se va rimarcato che in passato in avvio il Gubbio
aveva incontrato spesso all'esordio squadre che puntavano ai vertici del
torneo. Vedasi già a partire dall'anno scorso: il Gubbio guidato
da Torrente aveva esordito a Cesena e uscì fuori uno 0-0 (ma i
rossoblù sfiorarono i tre punti con un palo colpito in pieno da
Fantacci). Vero che il 27 settembre 2020 i rossoblù esordirono
in casa con una sconfitta per 2-0, però l'avversaria di turno
era il Modena che poi terminò quarto in classifica. Mentre il 25
agosto 2019 con Guidi in panchina i rossoblù vennero sconfitti
in trasferta contro la Triestina per 2-1 (la rete rossoblù di
Munoz). Il 16 settembre 2018 il Gubbio, che era guidato da Sandreani,
pareggiò in casa per 1-1 con il Ravenna (in gol De Silvestro).
Il 27 agosto 2017 venne fuori una sconfitta per 3-0 sul campo del
Vicenza e sulla panchina dei rossoblù c'era Cornacchini. Il 27
agosto 2016 invece il Gubbio guidato da Magi pareggiò per 1-1
sul campo del quotato Pordenone: i rossoblù però
sfiorarono la vittoria dopo la rete iniziale di Ferretti e furono
raggiunti dai neroverdi solo a tempo abbondantemente scaduto con la
rete (tra l'altro molto contestata) su rigore di Arma. Nemmeno dopo la
serie B si ricordano vittorie in casa alla prima giornata. Il 30 agosto
2014, il Gubbio allenato allora da Acori riuscì a strappare un
pareggio fuori casa a L'Aquila per 0-0 (alla fine di quel campionato
però i rossoblù retrocedettero nei dilettanti). Torneo in
avvio anomalo nel 2013 quando il Gubbio allenato allora da Bucchi alla
prima giornata aveva un turno di riposo, e l'esordio vero e proprio
avvenne nel derby di Perugia giocato l'8 settembre 2013: in quella
precisa occasione i rossoblù vennero sconfitti per 2-1 dai
grifoni allenati da Camplone (in gol in successione Eusepi, Caccavallo
e Sprocati). Nemmeno con Sottil alla guida (ora in serie A sulla
panchina dell'Udinese) arrivò una vittoria alla prima giornata
il 2 settembre 2012: infatti venne fuori un risultato ad occhiali (0-0)
sul campo del Sorrento. C'è un proverbio che dice: «Chi
ben incomincia è a metà dell'opera». Ora spetta al
campo verificare se le aspettative saranno corrisposte. Flash news.
Sempre in pista. La firma del direttore della testata Gubbiofans.it sul
quotidiano nazionale 'il Corriere dello Sport' di oggi.
• 04 SETTEMBRE 2022
Braglia: "Sì, è meritata". Spina: "Con Arena, che intesa". Le foto di Gubbio-Montevarchi
l
Gubbio bagna il suo esordio con una vittoria. Partita in salita ma la
squadra di Braglia si sblocca nella ripresa: assist di Arena e
Bulevardi insacca in diagonale, a tempo scaduto Artistico raddoppia in
solitaria dribblando pure il portiere. Le frasi del trainer Piero
Braglia alla fine del match: "Abbiamo
fatto la partita che dovevamo fare, anche se abbiamo fatto un po' di
confusione. Dovevamo aprire più il gioco e abbiamo perso subito
Vazquez perchè non riusciva a correre bene. Ma abbiamo avuto le
nostre occasioni importanti, perciò sul risultato non ci sono
dubbi e abbiamo meritato di vincere. Ancora abbiamo dei calciatori non
brillanti, ma sono contento dei calciatori che ho a disposizione,
bisogna lavorare tanto e bisogna vedere quello che succede. Noi, lo
ripeto, forse eravamo troppo bassi con i due mediani, dovevamo forse
giocare più in verticale. Ma sono tutte cose che dovremo
sistemare. Siamo qui per portare la gente allo stadio, ma tutto
ciò dipenderà da noi. Mi piacerebbe vedere lo stadio
pieno. Oltre al Gubbio chi è favorito? Ma il Gubbio non è
favorito secondo me, altrimenti prendiamo in giro la gente. Siamo
attrezzati per fare un certo tipo di campionato. Dipenderà dai
progressi che faremo noi per avere delle aspettative diverse. Chiaro
che prima di batterci dovremo morire. Noi dobbiamo volare bassi e
lavorare. É sempre il solito campionato di serie C". Tocca al trequartista Marco Spina: "C'è
una buona intesa con Arena, lavoriamo negli scambi, quando lui va
più dentro, io vado più lungo. Mi dispiace che ho colpito
un palo perchè dovevo fare gol. Braglia? Ci tiene sempre sul
pezzo e non ci fa mai mollare, sempre concentrati e per noi ragazzi
è fondamentale. La vittoria ci serve per avere autostima. Forse
dovevamo chiudere prima la partita, l'importante è che sono
arrivati i tre punti". Molto contrariato invece è il presidente dei valdarnesi Angelo Livi, indice puntato contro la terna arbitrale: "Noi
paghiamo come società giovane gli errori a livello arbitrale. Ci
viene intimato di guardare le casacche in panchina e magari qualcuno fa
l'arbitro in campo, oltre all'arbitro stesso, e gli viene pure permesso
di tutto. Così non va bene. Questo è assolutamente
ingiusto". Il parere del trainer ospite Roberto Malotti: "Il
Gubbio è più avanti ai nastri di partenza per
qualità nei singoli del Montevarchi, ma abbiamo perso una
partita che si poteva amministrare meglio e potevamo portarla a casa
pure con il punteggio di parità. Gubbio solido e
tosto, credo che sarà una delle protagoniste di questo
campionato. Il Montevarchi non si è mai disunito e poi
ricordiamoci che avevo all'inizio sette under. Purtroppo
c'è stato anche un arbitro non all'altezza della situazione". Di seguito le immagini del match dell'esordio (20 immagini). Fotoservizio a cura di Simone Grilli.
• 04 SETTEMBRE 2022
Gubbio batte Montevarchi alla prima giornata. Decidono le reti di Bulevardi e Artistico
Gubbio
contro Montevarchi alla prima giornata di campionato. L'allenatore
Braglia propone come modulo il 4-2-3-1. Valdarnesi invece con lo
schieramento 3-5-2. La cronaca. In avvio rischio in area eugubina
quando un retropassaggio errato degli eugubini costringe al salvataggio
il portiere Di Gennaro sulla linea di porta che con il piede sinistro
sbroglia la matassa. Al 3', in un'azione di contropiede, va via in
velocità sulla sinistra Spina che entra in area e calcia di
sinistro, ma non inquadra lo specchio della porta sparando alto. Al 14'
invece si fanno pericolosi i toscani quando Pietra mette in area una
palla insidiosa, con Di Gennaro in uscita a due passi dalla porta che
salva tutto con Italeng in agguato in scivolata. Fase di stanca fino al
31' quando Amatucci prova il tiro dalla distanza ma la palla sorvola
sopra il montante. Al 35' primo vero squillo del Gubbio quando Arena
scatta sulla fascia destra sul filo del fuorigioco e rimette in area
una palla filtrante per l'accorrente Spina che si porta la palla sul
sinistro e calcia radente in porta, palla che scheggia la base del palo
alla sinistra del portiere. Al 38' pericolo in area eugubina quando Di
Gennaro si fa superare da un pallone filtrante di Pietra, ma l'estremo
difensore rossoblù recupera tutto arpionando la sfera a terra
tallonato da Boccadamo all'altezza dell'area piccola. La ripresa. All'
11', al primo vero affondo, il Gubbio passa in vantaggio: sulla destra
Corsinelli ruba palla e serve sulla trequarti Arena che lancia in un
corridoio Bulevardi: tocco di destro di precisione della mezzala
rossoblù che calcia radente tra portiere e palo. Al 31' lo
squillo di Jallow che in area prova una conclusione in porta, ma Di
Gennaro c'è e para. Al 35' però rischia di capitolare il
Gubbio quando Boiga carica il sinistro dai venti metri e con con un
tiro fulmineo costringe Di Gennaro a salvarsi in tuffo: deviazione
provvidenziale con i guantoni per il portiere in maglia gialla, con la
palla che fa la barba al palo e salva così il risultato. Al
46' lancio lungo di Morelli per Artistico che scatta sul filo del
fuorigioco, salta il portiere in uscita e di destro deposita la palla
in rete a porta sguarnita. Al 50' Saporiti scalda i guantoni di Di
Gennaro che si salva di nuovo in angolo. Al 51' viene espulso per somma
di ammonizioni Amatucci per fallo su Di Stefano.
Tabellino: Gubbio - Montevarchi (2-0):
Gubbio (4-2-3-1):
Di Gennaro; Corsinelli (48' st Semeraro), Signorini, Redolfi,
Bonini; Rosaia (38' st Francofonte), Toscano; Arena (38' st Di
Stefano), Spina (36' st Morelli), Bulevardi; Vazquez (1' st Artistico).
A disp.: Meneghetti, Tazzer, Vitale. All.: Braglia.
Montevarchi
(3-5-2): Mazzini; Bertola (36' st Firminò), Tozzuolo, Gennari (20' st Boiga); Lischi (20 'st Nador), Martinelli, Amatucci, Pietra (20' st Saporiti), Cerasani
(37' pt Boccadamo); Italeng, Jallow. A disp.: Rossi,
Kernezo, Manè, Marcucci, Giordani. All.: Malotti.
Arbitro: Gangi di Enna (Marchese di Pavia e Giudice di Frosinone). Quarto uomo: Petrella di Viterbo.
Reti: 11' st Bulevardi (G), 46' st Artistico (G).
Espulso: 51' st Amatucci (M) per somma di ammonizioni per scorrettezze. Ammoniti: Rosaia (G), mister Braglia (G), Artistico (G), Arena (G). Angoli: 4-4. Recupero: 3' pt; 6' st. Spettatori: 1126 (403 abbonati), di cui 60 da Montevarchi.
Risultati: Prima Giornata - Serie C - Girone B:
Ancona - Siena 1-1
57' Di Massimo (A), 67'Arras (S)
Cesena - Carrarese 1-2
12' Shpendi (Ce), 72' Giannetti (Ca), 80' Bozhanaj (Ca)
Entella - Torres 1-0
37' Tascone (E)
Fiorenzuola - Fermana 1-0
45' Oneto (Fi)
Gubbio - Montevarchi 2-0
55' Bulevardi (G), 96' Artistico (G)
Imolese - Alessandria 1-0
77' Stijepovic (I) rig.
Olbia - Pontedera 1-0
90' Boganini (O)
Recanatese - Vis Pesaro 0-0
Reggiana - Lucchese 2-1
9' Lanini (R), 12' Rizzo Pinna (L), 33' Lanini (R) rig.
San Donato Tavarnelle - Rimini 1-1
18' Vano (R), 62' Gorelli (S)
• 02 SETTEMBRE 2022
Braglia: "Notari ha fatto quello che doveva fare". Mignemi: "Notevoli gli sforzi della società"
Chiuso
il mercato, parlano gli interpreti di questo mercato. Parla il tecnico
Piero Braglia in conferenza stampa partendo proprio dal mercato: "Rispondo
subito che sono molto contento. Posso ringraziare il presidente.
É una buonissima squadra, ma ci sarà da lavorare per
farla diventare ottima. Sono arrivati ragazzi che hanno voglia di fare
calcio, abbiamo preso infatti dei calciatori importanti, e abbiamo
cercato di trovare un equilibrio tra over e under. Penso che ci siamo
riusciti. Penso che il presidente Notari ha fatto quello che doveva
fare. Ora spetta a noi in campo. Adesso dobbiamo avere le giuste
ambizioni per andare oltre alle nostre possibilità. Dobbiamo
giocarcela e cercheremo di fare il nostro calcio. Sarà
così già contro il Montevarchi: è una avversaria
rompiscatole e aggressiva contro un allenatore bravo per la categoria.
Per vincere bisogna dimenticare il calcio d'agosto e da adesso dobbiamo
dimostrare quello che sappiamo fare. Mbakogu rientrerà dalla
prossima settimana. Ma abbiamo preso ragazzi di valore, come Artistico
ad esempio. Noi guardiamo ai risultati perchè noi dobbiamo fare
un campionato che ci deve dare delle soddisfazioni, sia ben chiaro.
Sarà 4-2-3-1? Un'idea di base ce l'abbiamo, ma potremo fare
anche una difesa a tre perchè non dobbiamo essere fissati solo
con un modulo. Abbiamo dei calciatori bravi. Per me contano solo i
risultati e bisogna stare attaccati alle avversarie che contano, tipo
Reggiana, Cesena, Entella ed Ancona. Questo è un campionato
difficile ma noi non dovremo avere problemi, dobbiamo fare la nostra
partita e giocare sempre a certi livelli. Non bisogna mai scendere di
livello: cattiveria, fame e aggressività sempre al massimo.
Bisogna guardare sempre in casa nostra e non guardare le avversarie,
non ci deve fregare nulla degli altri. L'attesa nell'ambiente? Mi hanno
detto che c'è attesa, speriamo che la gente venga a vederci. Noi
siamo qui per fare un campionato importante e un qualcosa di importante".
Dopo oltre due mesi, con esattezza dopo 65 giorni (dopo 1.560
ore), torna a parlare in il direttore sportivo Davide Carmelo Mignemi: "Non
è stato facile fare tutte queste operazioni ma conta il
risultato alla fine. Tutto quello che ci eravamo prefissati lo abbiamo
fatto. Bisogna dare soddisfazioni soprattutto alla società che
ha fatto degli sforzi notevoli. Bisogna dare soddisfazioni al popolo
eugubino che aspettiamo allo stadio. L'ultima operazione di Di Stefano
forse è stata la più complicata. L'importante è
che siamo soddisfatti perchè abbiamo forgiato una rosa
competitiva costruita tra l'altro su una ossatura che ci aveva
dato grosse soddisfazioni l'anno scorso. Sono orgoglioso di fare parte
di questa società perchè è fatta di persone dove
si può lavorare in maniera compatta e quando si decide si fa
grazie al placet di tutte le componenti, con il benestare sempre del
mister. Tutte operazioni fatte dal sottoscritto. Sono un uomo del fare
e non del dire, metto davanti a tutto la causa Gubbio. Mi piace
lavorare 24 ore su 24 e non mi interessano le telecamere. Il presidente
Notari è stato encomiabile, non ci ha fatto mancare nulla".
• 01 SETTEMBRE 2022
Deadline: Di Stefano e Vitale firmano. In ventidue adesso in rosa. Squadra mutata del 64%
Adesso
è ufficiale. Lo avevamo scritto venerdì scorso scovando
la notizia dai siti doriani. Arriva in rossoblù l'attaccante
Lorenzo Di Stefano dalla Sampdoria con la formula del prestito, dopo
che alla Reggina aveva trovato poco spazio. L'attaccante originario di
Catania è classe 2002, tatticamente è una prima punta,
mobile, può giocare in un attacco a due di un 3-5-2, l'anno
scorso si trovava nella formazione Primavera blucerchiata. Ma è
in arrivo un altro calciatore: si tratta di Gaetano Vitale, è un
classe 2001, giovane centrocampista centrale che si trova al Monopoli.
Il club umbro ha accelerato la trattativa trovando l'accordo con i
biancoverdi (come riporta Tuttocalciopuglia.com) per un prestito con
diritto di riscatto. Il Monopoli infatti era intenzionato a
sfoltire la rosa dopo l'arrivo del centrocampista De Risio dal Bari.
Curiosa però la vicenda di Vitale: questa estate il Monopoli lo
aveva acquistato a titolo definitivo dalla Salernitana dopo le
esperienze passate a Foggia e Seregno nella passata stagione puntando
sul giovane ragazzo originario di Castellammare di Stabia. Infatti con
il Monopoli aveva firmato un contratto fino a giugno 2025. Ora il colpo
di scena. Così la rosa viene completata nell'ultimo giorno utile
della sessione del calciomercato estivo per un Gubbio costruito per
ambizioni di vertice. In rosa salgono a 22 i calciatori. Accontentato
pienamente quindi il tecnico Braglia che chiedeva a gran voce altri
rinforzi, come del resto stanno scrivendo dal alcuni giorni alcuni
giornali locali mettendo in evidenza il parere del tecnico toscano. A
tal punto che gira un aneddoto nelle ultime ore a Gubbio proprio
sull'esperto trainer maremmano: "Chi conosce Braglia sa quello che vuole Braglia",
avrebbe confidato a pochi intimi. A livello statistico in pratica in
questa stagione c'è stata un'autentica rivoluzione. Una squadra
mutata del 64%. Si contano infatti 14 acquisti a fronte di 16 cessioni.
In rosa due portieri: Di Gennaro e Meneghetti. Quindi otto difensori:
Corsinelli, Bonini, Semeraro, Redolfi, Signorini, Morelli, Portanova e
Tazzer. Sei centrocampisti: Toscano, Rosaia, Bulevardi, Bontà,
Francofonte e Vitale. Un trequartista. Spina. Cinque attaccanti: Arena,
Mbakogu, Vazquez, Artistico e appunto Di Stefano. I giochi sono fatti.
Il patron Sauro Notari quest'anno ha voluto fare veramente sul serio.
Prendendo un tecnico con il pedigree di Braglia ha mandato un segnale
chiaro alla piazza: si punta al salto di categoria come mai non era
avvenuto prima nella sua presidenza. Gli sforzi economici sono stati
notevoli (tra acquisti importanti e rescissioni con quegli elementi
ritenuti fuori dal progetto tecnico), un investimento atto a soddisfare
i bisogni primari ed inderogabili per dare dei risultati nel breve
periodo. Adesso si parte. Il Gubbio si candida per lottare per la B.
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