SERIE C - GIRONE B
VENTESIMA GIORNATA
SAB. 21 DICEMBRE 2024
STADIO GIUSEPPE SIVORI
ORE 17:30

SESTRI LEVANTE

2

GUBBIO

1

VENTUNESIMA GIORNATA
SAB. 4 GENNAIO 2025
STADIO PIETRO BARBETTI
ORE 15

GUBBIO-LUCCHESE

> Calendario completo: (vedi)

Clicca le immagini rossoblu!

CLASSIFICA
GIRONE B SERIE C
2024-2025

Pescara
Ternana (-2)
Entella
Vis Pesaro
Torres
Arezzo
Rimini
Campobasso
Pineto
Ascoli
Pianese
Carpi
Perugia
Gubbio
Pontedera
Spal (-3)
Lucchese
Milan Futuro
Sestri Levante
Legnago

40
40
38
35
33
32
28
25

25

25
24
24
22
22
20

19
19
16
16

13

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Risultati Calcio...

VENTESIMA GIORNATA
DOM. 22 DICEMBRE 2025

Ascoli
Spal

1
1

Campobasso
Arezzo domenica

-
-

Lucchese
Pineto

3
3

Milan Futuro
Entella 
domenica

-
-

Perugia
Pianese 
domenica

-
-

Pescara
Ternana
domenica

-
-

Pontedera
Legnago

0
0

Rimini
Carpi
domenica

-
-

Vis Pesaro
Torres 
domenica

-
-

Marcatori 2024-2025
Serie C - Girone B

Cicerelli Ternana
Corazza Ascoli
Bruzzaniti Pineto
Cianci Ternana

12
11
11
9

Vedi lo stadio Barbetti!

Marcatori Gubbio
2024-2025

Tommasini
D'Ursi
Rosaia
Corsinelli
Fossati
Rocchi
Rovaglia
Tozzuolo

3
2
2
2
2
2
1
1

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VENTUNESIMA GIORNATA
SAB. 4 GENNAIO 2025

Gubbio-Lucchese

Arezzo-Vis Pesaro

Carpi-Milan Futuro

Legnago-Campobasso

Pianese-Ascoli

Pineto-Sestri Levante

Spal-Perugia

Ternana-Pontedera

Torres-Pescara

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• 30 SETTEMBRE 2021
Un pezzo di storia se ne va. L'addio al 'presidente' Giuseppe Vispi per 25 anni dirigente

Un pezzo di storia rossoblu che se ne va. É stato presidente della Gubbio Calcio per 17 anni mentre ha ricoperto la carica di dirigente per 25 anni. Poi è diventato presidente onorario del Gubbio, come lo è stato solamente il senatore Luciano Fabio Stirati e Pierluigi Neri. All'età di 85 anni è venuto a mancare il professor Giuseppe Vispi, noto come imprenditore della "Fratelli Vispi Costruzioni". Fu l'indimenticato presidente nel 1987, nella data ormai nota del 17 maggio 1987, anno della storica promozione in serie C2 davanti a quasi 20.000 spettatori del Curi di Perugia nello spareggio tra Gubbio e Poggibonsi, con 14.000 eugubini al seguito (cifra record). Vedi immagini d'archivio nel nostro portale web. Una immagine che colpisce è la foto che ritrae il presidente Giuseppe Vispi con il direttore sportivo di allora, Mario Mancini. Due figure importanti di quegli anni "magici" per chi ha avuto modo di viverli. Ora entrambi si ritrovano di nuovo insieme come ai vecchi tempi e siamo sicuri che da lassù continueranno a vegliare sul Gubbio. Così quando guardiamo il cielo ci piace pensare che siano lì, per guardarci da lassù. Un piccolo retroscena che ricordiamo molto volentieri: ogni volta che incontravamo il presidente Giuseppe Vispi e si parlava del Gubbio si emozionava. Veramente si percepiva l'amore viscerale per il Gubbio, per questi colori, nel profondo. Una grande testimonianza di affetto in queste ore, in tantissimi esprimono il cordoglio: ex calciatori e anche l'ex allenatore Francesco Giorgini lo ricordano come «il presidente». Un amore intenso verso i colori rossoblu che è stato tramandato anche ai figli. D'altronde tutti quelli che hanno vissuto la curva di fine anni '80 ricordano Roberto Vispi come uno dei componenti dei capi ultrà (prima dei Fighters e poi del Commando Ultrà Gubbio). Poi ha ricoperto pure la carica da dirigente fino alcuni anni fa, compresa la parentesi della scalata dalla serie C2 alla B con Torrente in panchina. Pubblichiamo adesso proprio un'intervista che fu fatta dal nostro sito web nel 17 maggio 2010 a Roberto Vispi perchè fa capire tante cose, racconta degli aneddoti (pure dello spareggio del 1987), si avverte cosa significa e cosa ha significato amare questi colori rossoblu nella famiglia Vispi.         
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• 29 SETTEMBRE 2021
Magi: "Questo Gubbio può togliersi delle soddisfazioni. Rispetto al passato passo in avanti..."

Era in tribuna a vedere il match tra Gubbio e Pescara. Stiamo parlando di un ex allenatore del Gubbio (tra l'altro ex Samb, Bassano e Ravenna), ora osservatore di un'importante società di serie A. Parla con noi Giuseppe Magi. Ecco il suo pensiero del big match infrasettimanale: "Sono sincero, mi sarei aspettato un 4-3-3 da parte del Gubbio e invece è stato utilizzato un 3-4-2-1 o 3-4-3. Si è giocato a specchio della squadra avversaria lottando nell'uno contro uno in tutte le zone del campo. Ho visto un ottimo Gubbio ben messo in campo, organizzato e con le idee chiare. Anche se ha cambiato modulo si è espresso con gli stessi principi di gioco: la squadra è rimasta sempre molto corta, tutti dietro la linea della palla, molto aggressiva con veloci ripartenze". Invece il Pescara forse è rimasto sorpreso di questa mossa tattica di Torrente? "Il Gubbio ha mostrato vivacità, come l'aveva dimostrato nelle gare precedenti: avevo visto anche la partita contro l'Entella. Pertanto il Pescara non è rimasto sorpreso dei ritmi alti del Gubbio, di certo non si aspettava che il modulo cambiasse e questo ha fatto la differenza soprattutto nei primi venti minuti di gioco. Il Pescara è andato molto in difficoltà, mentre il Gubbio ha giocato con personalità contro un avversario blasonato e forte. Parliamoci chiaro, il Pescara ha una rosa di qualità importante. Ma quando gli adriatici hanno cominciato a prendere le misure si sono rimessi in partita e nel finale il Gubbio ha sofferto un po': i cambi in corsa del Pescara hanno influito". Un calciatore del Gubbio da citare? "Quello che per il momento è sulla bocca di tutti: Arena non si conosceva, non lo conoscevano in tanti perchè non si sapeva che risposte avrebbe potuto dare in campo in un campionato del genere. In questi frangenti ho potuto notare che Arena è stato molto bravo: credo che farà parlare di sè, è una piacevole sorpresa". Questo Gubbio allora dove può arrivare? "Una squadra costruita sui principi tattici di Torrente: si identifica, si riconosce e si percepisce lo stampo della mano dell'allenatore. Ci sono calciatori nei ruoli giusti e funzionali al credo calcistico del proprio allenatore. Dal mio punto di vista questa è una squadra forte fisicamente e tecnicamente. In questo campionato può togliersi delle belle soddisfazioni. Con un unico punto interrogativo: nel contesto di un campionato lungo, la rosa del Gubbio la ritengo più limitata rispetto alle squadre più blasonate. Ciò però non toglie nulla al valore della squadra perchè quest'anno c'è stata una reale inversione di marcia rispetto alle passate stagioni travagliate del Gubbio dove c'era qualche precarietà in qualche settore di campo. Negli undici titolari di quest'anno vedo un Gubbio molto equilibrato e forte". Quel sesto posto nel 2017 e i playoff sembravano scontati come risultati, invece strada facendo si è sottolineato che fu un traguardo storico e dopo tutti questi anni solamente in questo momento c'è la potenziale capacità di poterli raggiungere. Che ne pensa? "Estremamente positiva fu quell'esperienza a Gubbio a livello professionale ed emotivo. Ho molti amici, ricordi e affetti. Sono molto legato alla città. Nei momenti difficili ho avuto l'apporto della società e l'appoggio di tanti tifosi. Mi ha dato quella forza per portare la squadra dai dilettanti ai vertici del campionato di serie C. Quei risultati non erano scontati, è tutto vero: forse qualcuno pagava ancora lo scotto della retrocessione dalla serie B. Vincere 3-0 sembrava normale, ma non era così normale. Il percorso fu difficile, ma siamo stati bravi. I problemi sono nati quando quelle persone (vicino al Gubbio) ci abbandonarono e poi improvvisamente volevano salire sul carro quando le cose andavano bene. Forse era più signorile dare una pacca sulle spalle, piuttosto che pretendere il comando di quella cosa..."

• 28 SETTEMBRE 2021
Torrente: "Due punti persi". Signorini: "Difesa a 3 o 4, dico...". Le foto di Gubbio-Pescara

Gubbio e Pescara regalano una partita a grandi ritmi e un risultato pirotecnico. Meglio il Gubbio nel primo tempo con Arena che costringe Drudi all'autogol ma arriva il pari di Clemenza contestato dagli eugubini. Nella ripresa Arena si procura un rigore trasformato da Cittadino, ma Clemenza con un tiro potente da fuori area segna la sua personale doppietta e decreta il 2-2 finale. Il parere dell'allenatore degli adriatici Gaetano Auteri: "Risultato giusto. Partita equilibrata. Gubbio solido. Ma noi facciamo troppi regali, siamo stati gentili nelle concessioni sia nel primo gol che è un'autorete di Drudi e sia sul rigore a sfavore. Discreta partita, ma troppi svarioni. Tuttavia abbiamo saputo reagire da squadra e poi ci abbiamo provato fino alla fine anche di vincerla. ll Gubbio a specchio? Non mi ha sorpreso, ma diciamo che loro hanno cercato di bloccare i nostri attaccanti. Arena? Ragazzo interessante". Ecco il commento del tecnico Vincenzo Torrente: "Due punti persi. Abbiamo dato l'anima. Una grande prova contro la migliore avversaria del girone. Per un tempo e mezzo siamo stati superiori. Abbiamo subito il primo gol dopo due falli non fischiati, l'arbitro non era in giornata. Poi eravamo stanchi e così siamo calati. Meritavamo di vincere, ma Clemenza ha trovato la giocata straordinaria. Perchè ho giocato a specchio? Dopo il 4-3-3 mi piace anche questo modulo, il 3-4-3, è una valida alternativa. Arena? Mi sembra un Galano più magro, ha bisogno di mettere sù qualche chilo. Comunque è stato meglio per noi che Galano non è stato schierato da Auteri". Cosa pensa il difensore Andrea Signorini: "Un primo tempo direi molto bene. Poi siamo calati. Ma loro sono forti e conosco il loro tecnico che è molto preparato. Alla fine un Pescara di qualità e Clemenza ha fatto un grande bel gol. Meglio il 4-3-3 o il 3-4-3? Sono sincero, preferisco giocare con la difesa a quattro, però a Catanzaro per due anni sono stato allenato proprio da Auteri e giocavo in una difesa a tre. Arena? Giocatore forte, è pure un bravo ragazzo, ma deve restare umile e lavorare ancora tanto perchè solo così potrà togliersi delle grandi soddisfazioni". Ma ecco le immagini di Gubbio e Pescara. Fotoservizio di Simone Grilli.

• 28 SETTEMBRE 2021
Gubbio-Pescara, pirotecnico 2-2. Autogol di Drudi, Clemenza, Cittadino e ancora Clemenza

Gubbio contro Pescara. Mister Torrente sorprende Auteri con il 3-4-3 e quindi gioca a specchio con un trio centrale difensivo formato da Signorini, Migliorini e Redolfi. La tattica funziona e disorienta un Pescara che sembra frastornato. Al 7' Il Gubbio va in vantaggio dopo un inizio di partita in pressing: va via come una scheggia Arena, si porta in area e mentre cerca la sterzata arriva Drudi in tackle che per anticiparlo trafigge il proprio portiere Di Gennaro, con la palla che entra lemme lemme in rete. Al 10' lo stesso Arena prova il tiro dal limite, palla di poco alta. Al 30' Marilungo prova il tiro dal limite di sinistro che termina di poco alto. Al 37' però arriva il pareggio dei pescaresi: De Marchi ruba palla a centrocampo, serve in area Marilungo che appoggia per Clemenza che da pochi passi mette in rete con un tocco morbido di destro. Nella ripresa il Gubbio torna in vantaggio: al 18' Arena viene messo giù in area da Memushaj, è calcio di rigore. Dal dischetto Cittadino non sbaglia calciando angolato e palla in rete. Ma gli ospiti non dermordono. Al 32' arriva il grande gol di Clemenza che da lontano trova il mancino potente con la palla che si insacca all'incrocio. Niente da fare per Ghidotti questa volta. É 2-2.
Tabellino: Gubbio - Pescara (2-2):
Gubbio (3-4-3): Ghidotti; Signorini, Migliorini, Redolfi; Oukhadda, Cittadino (34' st Francofonte), Bulevardi, Malaccari (46' pt Aurelio); Arena (25' st Mangni), Sarao, Sainz Maza. A disp.: Meneghetti, Elisei, Formiconi, Bonini, Lamanna, Migliorelli, D'Amico, Spalluto. All.: Torrente.
Pescara (3-4-3): Di Gennaro; Illanes, Drudi, Frascatore; Cancellotti, Rizzo, Memushaj, Rasi (25' st D'Ursi); Clemenza (41' st Zappella), De Marchi (34' st Ferrari), Marilungo (25' st Diambo). A disp.: Sorrentino, Radaelli, 
Nzita, Sanogo, Valdifiori, Galano, Rauti. All.: Auteri.
Arbitro: Moriconi di Roma 2 (Terenzio di Cosenza e Piazzini di Prato); quarto uomo: Fiero di Pistoia.
Reti: 7' pt Drudi (P) autogol, 37' pt Clemenza (P), 18' st Cittadino (G) rigore, 33' st Clemenza (P).
Ammoniti: Sarao (G), Bulevardi (G), Illanes (P), mister Torrente (G), Frascatore (P), Signorini (G). Angoli: 5-5. Recupero: 4' pt; 4' st. Spettatori: 1369 (di cui 165 da Pescara).
Risultati: Sesta Giornata - Serie C - Girone B:
Cesena - Modena 1-2
18' Caturano (C), 27' Bonfanti (M), 65' Bonfanti (M)
Fermana - Grosseto 2-0
34' Mbaye (F), 52' Cognigni (F)
Gubbio - Pescara 2-2
7' Drudi (P) aut., 37' Clemenza (P), 63' Cittadino (G) rig., 78' Clemenza (P)
Imolese - Pontedera 4-1
17' Belloni (I), 37' Belloni (I), 69' Lombardi (I), 75' Mutton (P), 92' Masella (I)
Lucchese - Teramo 2-2
6' Arrigoni (T), 19' Fedato (L) rig., 55' Eklu (L), 83' Cuccurullo (T)
Montevarchi - Siena 0-3
25' Di Santo (S), 51' Terzi (S), 53' Varela (S)
Pistoiese - Ancona 0-4
8' Faggioli (A), 60' Faggioli (A), 77' Moretti (A), 87' Sereni (A)
Reggiana - Carrarese 3-0
72' Neglia (R), 88' Rosafio (R), 92' Neglia (R)
Virtus Entella - Olbia 3-3
10' Magrassi (P), 15' Mancini (O), 27' Morosini (V), 39' Morosini (V), 49' Ragatzu (O), 87' Udoh (O)
Viterbese - Vis Pesaro 1-1
4' Gucci (Vp), 92' D'Ambrosio (Vi)

• 27 SETTEMBRE 2021
L'ultimo precedente in B davanti a 4.434 spettatori. Da Zeman ad Auteri. Out Fantacci

Gubbio contro il Pescara nel match clou infrasettimanale. L'ultimo incontro risale alla serie B, era il 28 aprile 2012 e stiamo parlando del 'grande' Pescara di Zeman che aveva in campo niente di meno che Immobile, Insigne e Verratti, ma nel Gubbio c'era il terzino portoghese Mario Rui che adesso gioca in A con il Napoli capolista. All'epoca la partita finì 2-0 in favore degli adriatici con le reti di Sansovini e di Insigne davanti ai 4.434 spettatori del Pietro Barbetti (con 739 tifosi pescaresi al seguito), come si può vedere in queste immagini. Quel Pescara arrivò primo a quota 83 punti al fianco del Torino di Giampiero Ventura. In quella stagione nella cadetteria figurava anche la Sampdoria, che si aggiudicò la promozione in serie A tramite i playoff battendo in finale il Varese e prima in semifinale il Sassuolo. Adesso il Pescara è allenato da Gaetano Auteri con il suo marchio di fabbrica, il modulo 3-4-3. Come avversario torna Cristian Galano che fu uno degli artefici della promozione in serie B nel 2011. L'altro ex è un eugubino, il terzino Cancellotti. Mentre come attaccante ci sarà di fronte Ferrari che fu molto vicino al Gubbio alcune stagioni fa, autore del pareggio nell'ultimo match contro la Viterbese (i laziali erano andati in vantaggio con Volpicelli), mentre l'anno scorso aveva vinto il campionato con il Como in serie C. In casa Gubbio manca solo Fantacci, tenuto a riposo precauzionale per un nuovo problema muscolare al quadricipite femorale. Le parole di mister Vincenzo Torrente alla vigilia: "Un Pescara da battere con delle grandi individualità: Galano, Marilungo o Ferrari. Grande stima verso Galano come uomo e come calciatore: con me ha dato sempre tanto sia a Gubbio che a Bari, per cui sono molto legato a questo ragazzo, un calciatore del genere è sprecato per questa categoria. La loro forza è il ritmo e la qualità tecnica con un allenatore preparato come Auteri. Ma noi ce la giochiamo con tutti e non abbiamo paura di nessuno. Ci vorrà un grande Gubbio per battere il Pescara, servirà intensità e determinazione. Se sarà turn over? No, ma qualche ragazzo acciaccato potrebbe rifiatare". In ogni caso ci aspettiamo la stessa formazione schierata a Grosseto sia negli interpreti che nel modulo, ma è chiaro che non escludiamo sorprese: possibile infatti un ballottaggio nella difesa centrale tra Redolfi (uscito anzitempo a Grosseto) e Migliorini. Questa è la lista dei 22 convocati: Ghidotti, Meneghetti, Elisei, Formiconi, Aurelio, Bonini, Redolfi, Migliorini, Signorini, Migliorelli, Lamanna, Cittadino, Francofonte, Malaccari, Sainz Maza, Oukhadda, Bulevardi, Sarao, Spalluto, D'Amico, Arena e Mangni.

• 25 SETTEMBRE 2021
Torrente: "Giusto così". Giammarioli: "Grazie ai tifosi per i cori". Le foto di Grosseto-Gubbio

Gubbio che ottiene il terzo pareggio consecutivo fuori casa. Stavolta trova un Grosseto scorbutico che frena le velleità dei rossoblù. Un gol pregevole di Mangni illude ma Vrdoljak trova la punizione perfetta e così finisce in parità. Cosa dice il trainer Vincenzo Torrente: "Partita equilibrata, potevamo vincerla ma alla fine potevamo anche perderla sbagliando nel gestire il pallone. Nel primo tempo abbiamo sofferto l'aggressività del Grosseto sbagliando diversi appoggi. Qua a Grosseto sarà difficile fare risultato, da parte nostra un passo indietro rispetto alla prova con l'Entella. Dove possiamo arrivare? Dobbiamo solo migliorarci e crescere. Sarao arginato? Le squadre ancora devono trovare il giusto collaudo, mentre ho trovato un Mangni in crescita e ha fatto un gran gol. Ma devo dire che ci sono due allenatori esperti (e Magrini lo è) che hanno cercato entrambi di vincere e ognuno ha cercato di sfruttare le proprie mosse". Il parere del tecnico dei biancorossi Lamberto Magrini: "Bella intensità, abbiamo provato a vincerla fino alla fine. Sono arrabbiato per il gol subito perchè loro calciano bene da fuori area (oggi il quarto gol su cinque per il Gubbio ndr) e andava fatta una maggiore pressione sul tiro di Mangni. Un peccato perchè al 95esimo abbiamo avuto la palla del 2-1 con Marigosu. Già nel primo tempo potevamo segnare con Dell'Agnello ma è stato bravo Ghidotti a parare. Dopo un ottimo primo tempo da parte nostra è stata una partita aperta, sia noi che loro abbiamo cercato di vincere. Noi abbiamo giocato, creato, ma abbiamo trovato un Gubbio in salute. De Silvestro? Ottimo, un ragazzo che gioca bene tra le linee, mi è piaciuto molto e ha grande qualità, dall'anno scorso già lo volevo. Siniega? Ottima prova su Sarao, ma abbiamo fatto grandi acquisti". La perla su punizione di Mario Vrdoljak e il croato parla così: "Ci tenevo a fare gol: ho visto Sarao e Migliorini in barriera molto alti, ma Cretella e Ciolli gli hanno creato disturbo e così la palla l'ho messa dove non avrei creduto. Mi ha spronato il direttore Giammarioli che mi ha dato il coraggio di tirare il più possibile. Il Gubbio è forte, ma abbiamo interpretato bene la gara e nel primo tempo se fossimo andati sul 2-0 o sul 3-0 non avremmo rubato nulla. Mi dispiace alla fine per Marigosu perchè meritava il gol vittoria". Il parere di Simone Dell'Agnello: "Mi manca il gol, ma arriverà. Fatto bene contro una squadra forte. Potevamo vincerla al 95esimo, ma ci è mancata la fortuna". Questo quanto detto in sala stampa. Tocca infine a Stefano Giammarioli, diesse del Grosseto, che ci dice: "A livello sportivo è stato uno dei giorni più brutti per me: giocare contro il Gubbio, sapete io sono un eugubino vero. La partita mi ha divertito. Un Gubbio forte, ma noi abbiamo usato l'arma della nostra intensità. Bella partita, risultato giusto. Ho parlato con Torrente e gli ho fatto i complimenti: squadra quadrata, nel dna ha tante soluzioni per andare in gol con i centrocampisti. Per giocare con questo Gubbio occorrono dei ritmi elevati. Vorrei ringraziare i tifosi del Gubbio per i cori riservati a me: quel «Giamma uno di noi» che ha risuonato per diversi minuti allo stadio mi ha fatto molto emozionare. Mi ha fatto piacere parlare con il presidente Notari: una bella e lunga chiacchierata tra noi". Le immagini di Grosseto e Gubbio.

• 25 SETTEMBRE 2021
Grosseto scorbutico, Gubbio non va oltre l'1-1. Mangni saetta, ma Vrdoljak regala una perla

Grosseto contro Gubbio. Mister Torrente conferma in toto la formazione di sette giorni fa. Ghidotti in porta. Difesa con Oukhadda, Signorini, Redolfi e Aurelio. Centrocampo con Malaccari, Cittadino e Bulevardi. In attacco il tridente Arena, Sarao e Mangni. La cronaca. Parte meglio il Grosseto e al 7' sfiora il gol: da centrocampo Cretella serve sulla trequarti De Silvestro che si gira in serpentina e crossa in area un bel pallone arpionato da Dell'Agnello, con stop a seguire e tiro in giravolta di destro con la palla che fa la barba al palo. Al 33' iniziativa di Arena decentrato sulla destra che prova un tiro-cross velenoso di sinistro che attraversa tutto lo specchio della porta e la palla sfiora il palo. Al 28' altro rischio per gli ospiti: cross pennellato in area da sinistra da Semeraro che viene raccolto da Dell'Agnello che di testa anticipa tutti e schiaccia a rete angolato, ma Ghidotti è reattivo e in tuffo riesce a salvarsi respingendo la sfera. Al 29' ancora i grifoni in pressing: scambio sulla trequarti tra Dell'Agnello e De Silvestro, con quest'ultimo che prova il tiro di sinistro radente che esce a lato di poco. Capovolgimento di fronte al 31' quando Mangni cerca il tiro di sinistro dal limite, leggermente deviato da Raimo, che costringe Barosi a volare in tuffo e salvarsi in angolo. Al 36' protesta degli eugubini su conclusione in area di Mangni per un presunto fallo di mani, ma le immagini in replay dicono che con ogni probabilità Ciolli interviene con il petto. Al 38' altro pericolo: da destra Raimo penetra in area e prova il diagonale di destro radente, ma Ghidotti è ancora provvidenziale e in tuffo salva di nuovo la sua porta. Al 42' c'è Cittadino che ha il piedino caldo dai calci piazzati e da una posizione decentrata fa partire un tiro di sinistro a girare che supera Barosi ma la palla scheggia la parte alta della traversa. La ripresa. Con una fiammata il Gubbio trova il vantaggio con un eurogol (10'): lavora un pallone sulla destra Arena che serve al limite Mangni che fa partire un tiro di sinistro preciso e potente terra-aria, la palla tocca il palo interno prima di infilarsi in rete. Il Gubbio ci prende gusto con i gol da lontano quest'anno. Ma al 13' arriva subito il pareggio del Grosseto e anche questo è davvero di pregevola fattura: dal limite Vrdoljack calcia direttamente in porta una punizione con un destro a girare che supera Ghidotti, con la palla che tocca la parte bassa della traversa prima di insaccarsi in rete. Traiettoria impeccabile. Al 49' grande brivido quando Marigosu si trova a tu per tu con Ghidotti, calcia a botta sicura ma il portiere dei rossoblù salva il risultato in uscita chiudendo lo specchio. Un sospiro di sollievo.        
Tabellino: Grosseto - Gubbio (1-1):
Grosseto (4-3-1-2): Barosi; Raimo, Siniega, Ciolli, Semeraro (38' st Verduci); Cretella (23' st Piccoli), Vrdoljak, Serena; De Silvestro (32' st Marigosu); Dell'Agnello (23' st Scaffidi), Moscati (1' st Arras). A disp.: Fallani, Biancon, Salvi, Artioli, Fratini, Ghisolfi, Perrella. All.: Magrini.
Gubbio (4-3-3): Ghidotti; Oukhadda, Signorini, Redolfi (1' st Migliorini), Aurelio; Malaccari, Cittadino, Bulevardi (15' st Sainz Maza); Arena (15' st D'Amico), Sarao, Mangni (27' st Fantacci). A disp.: Meneghetti, Elisei, Formiconi, Bonini, Migliorelli, Lamanna, Francofonte, Spalluto. All.: Torrente.
Arbitro: Saia di Palermo (Ferrari di Rovereto e Feraboli di Brescia); quarto uomo: Silvestri di Roma 1.
Reti: 10' st Mangni (Gu), 13' st Vrdoljak (Gr).
Ammoniti: Mangni (Gu), Oukhadda (Gu), Migliorini (Gu), Semeraro (Gr), Aurelio (Gu), Cittadino (Gu), Vrdoljak (Gr), Siniega (Gr). Angoli: 0-4. Recupero: 1' pt; 5' st. Spettatori: 1308 (820 abbonati), di cui una sessantina da Gubbio.
Risultati: Quinta Giornata - Serie C - Girone B:
Ancona Matelica - Lucchese 3-1
24' Rolfini (A), 55' Sereni (A), 64' Rolfini (A), 74' Semprini (L)
Carrarese - Fermana 1-0
69' Tunjov (C)
Grosseto - Gubbio 1-1
55' Mangni (Gu), 58' Vrdoljack (Gr)
Modena - Virtus Entella 1-2
2' Magrassi (V), 52' Minesso (M), 81' Lescano (V) rig.
Olbia - Cesena 0-1
94' Caturano (C)
Pescara - Viterbese 1-1
5' Volpicelli (V) rig., 93' Ferrari (P)
Pontedera - Montevarchi 3-0
9' Magnaghi (P) rig., 45' Mattioli (P), 61' Milani (P)
Siena - Reggiana 0-2
7' Sciaudone (R), 9' Zamparo (R)
Teramo - Imolese 0-1
46' Angeli (I)
Vis Pesaro - Pistoiese 0-2
4' Sottini (P), 47' Pinzauti (P)

• 24 SETTEMBRE 2021
La rosa al completo. Ma Torrente predica attenzione. Le foto della rosa con tutto lo staff

Tutti a disposizione per il trainer Torrente per la partita di Grosseto. Rientra Fantacci, anche se con ogni probabilità partità dalla panchina. Il preambolo del tecnico è tutto dedicato all'addetto stampa uscente: "Vorrei ringraziare Francioni per il lavoro svolto in questi anni, è stato importante per tutti noi". Parlando dell'impegno in Maremma, ecco cosa afferma il tecnico di Cetara: "Occhio perchè il Grosseto ha offerto buone prestazioni, squadra scorbutica, che sa palleggiare, molto dinamica e che gioca bene tutta dietro la linea della palla, una squadra costruita bene con buoni giovani e con un allenatore esperto. Non dimentico che hanno un direttore sportivo (Giammarioli ndr) molto esperto. La squadra è concentrata, questa è una partita diversa dalle ultime perchè lo abbiamo già visto con la Fermana, cioè con le tipiche avversarie che lottano per la salvezza. La nostra squadra deve avere sempre la massima attenzione, non possiamo permetterci nessun rilassamento. Questa è una prova di maturità. De Silvestro? Un calciatore importante per la categoria, un ragazzo a cui devo molto, con noi è stato sfortunato perchè è stato infortunato e alla fine abbiamo fatto altre scelte di mercato in estate". La lista dei 23 convocati: Ghidotti, Meneghetti, Elisei, Formiconi, Aurelio, Bonini, Redolfi, Migliorini, Signorini, Migliorelli, Lamanna, Cittadino, Francofonte, Malaccari, Sainz Maza, Oukhadda, Bulevardi, Fantacci, Sarao, Spalluto, D'Amico, Arena e Mangni. Si va verso la conferma dell'undici completo iniziale contro l'Entella. Intanto ecco le foto di tutta la rosa del Gubbio di Torrente del nuovo corso, compreso lo staff tecnico e quello dirigenziale. Fotoservizio a cura di Simone Grilli. L'ex: l'attaccante Daniele Ferretti, reduce dall'esperienza di Ravenna, sta firmando il contratto con la neonata Sambenedettese che adesso è stata riammessa nei dilettanti e ripartirà dalla serie D.

• 23 SETTEMBRE 2021
Verso Grosseto: obiettivi diversi, gli ex, i precedenti. Quell'esodo di tifosi eugubini in B

Dall'ultimo incontro a Grosseto sono passati oltre sei anni. Era il 9 maggio 2015 quando il Gubbio si impose per 3-2 a Grosseto con le reti di D'Anna, Guerri e Vettraino. All'epoca l'allenatore era Marco Bonura (aveva appena sostituito in panchina Leonardo Acori, esonerato). Però fu una vittoria amara perchè il Gubbio andò ai playout e poi retrocedette in serie D (agli spareggi salvezza prevalsero i liguri del Savona). Quel Grosseto allenato da Silva si salvò, ma il 1 luglio il presidente Camilli decise di non presentare l'iscrizione della squadra biancorossa al campionato (nonostante avesse tutti i requisiti e i conti a posto con la Co.Vi.Soc.), così la società maremmana lasciò il calcio professionistico. Perciò fu un annus horribilis per entrambe le squadre. Anche nella stagione prima fu vittoria allo Zecchini: era il 2 febbraio 2014, il Gubbio si impose per 2-1 con le reti di Luparini e Falconieri (in panchina siedeva Giorgio Roselli). C'è stato pure un incontro in serie B: era la prima di campionato, il 27 agosto 2011, ma in quell'occasione i rossoblù allenati da Fabio Pecchia vennero sconfitti per 2-0 con le reti di Alfageme e Caridi davanti a 363 tifosi eugubini al seguito. Ai giorni nostri le ambizioni delle due squadre sono ben diverse, la classifica è già uno specchio della situazione. Grifoni che puntano alla salvezza, eugubini che puntano ad un campionato di vertice. Biancorossi che non hanno mai vinto, rossoblù che non hanno mai perso. In casa Grosseto il trainer Magrini deve contare sulle assenze di Gorelli, Dell'Agnello e Scaffidi (quest'ultimi due verranno valutati fino all'ultimo). Il modulo è il 4-3-1-2. I probabili undici. Barosi in porta. Difesa con Raimo, Siniega, Ciolli e Semeraro. Centrocampo con Serena, Vrdoljak e Cretella. Davanti Marigosu (o Ghisolfi) tra le linee a supporto del duo di attacco Arras e Moscati. Mentre De Silvestro potrebbe entrare a partita in corso (da trequartista o come seconda punta), salvo che Magrini decida di farlo giocare dal primo minuto. Gli ex di turno: il diesse Giammarioli, Magrini, Serena e appunto De Silvestro. In casa Gubbio invece si prevede il rientro dall'infortunio di Fantacci. Rosa al completo quindi. Probabile undici. Modulo 4-3-3 per Torrente. Ghidotti in porta. Difesa con Oukhadda, Signorini, Redolfi e Aurelio. Centrocampo con Malaccari, Cittadino e Bulevardi. Tridente con Arena, Sarao e Fantacci (in ballottaggio con Doudou Mangni).      

• 22 SETTEMBRE 2021
Lascia un'altra figura: Massimiliano Francioni non è più l'addetto stampa. Ecco il motivo

Una terza figura lascia la Gubbio Calcio. Dopo Luciano Ramacci (ora team manager del Branca) e l'addetto al campo Angelo Casagrande, lascia il suo incarico Massimiliano Francioni come addetto stampa (ricopriva questo ruolo dall'estate 2019). Un fulmine a ciel sereno perchè in questi due anni si è prodigato in questo lavoro (delicato) in maniera continua, costante, precisa e puntuale. Francioni ha rassegnato le dimissioni: frizioni e divergenze interne alla base del suo congedo dall'incarico, con un episodio (avvenuto sabato scorso) che ha scaturito la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Qualcuno in queste ore sta cercando di fare passare un altro messaggio fuorviante, ma ormai è diventata una moda: le bugie le raccontano tutti, solo chi ha coraggio dice la verità. Siamo sinceri come sempre. Francioni ha avuto un innegabile merito in questi anni: rilanciare i rapporti con i giornalisti che erano ridotti al lumicino, ha saputo rilanciare l'immagine della Gubbio Calcio sui social con un lavoro che non si era mai fatto prima (con il contributo di Simone Grilli con le sue pregevoli fotografie), ha creato una chat di WhatsApp con tutta la stampa locale per informare tutti i media e per aggiornarli in tempo reale con le notizie che gli era permesso di trasmettere. Tra noi ci sono stati anche momenti poco sereni, frutto di vedute diverse e opinioni differenti, però al di là di tutto c'è stato sempre un confronto diretto. Un confronto (o un diverbio) è sempre meglio del silenzio. Un confronto è sempre un motivo di crescita per tutti. I silenzi assordanti invece sono deleteri. Quel silenzio (lo abbiamo saputo solo nelle ultime ore, ahinoi) sul quale si è battuto a più riprese l'ormai ex addetto stampa. Il mondo si evolve, non si vive più nel Medioevo. La comunicazione è alla base di tutto: pertanto per coinvolgere e veicolare un messaggio positivo a tutta la piazza serve una comunicazione a 360 gradi. Lo si capisce anche dal comunicato che ha postato lo stesso Francioni quando scrive: «Sono stato sempre alla ricerca di situazioni che potessero far crescere l'aspetto comunicativo di questa gloriosa società». La crescita, appunto. Si cresce tutti insieme. Ma delle volte questa è proprio una città strana. Le invidie, le gelosie, il protagonismo e i personalismi prendono il sopravvento. Non si pensa mai alla collettività. Sembra che non si voglia imparare dai più bravi, ma si guarda solamente al proprio orticello. Questo succede a livello politico e purtroppo pure nel calcio. Non si crescerà mai, non c'è la volontà. Se da una parte c'è una squadra che vola in classifica (con merito), dall'altra parte non si capisce perchè l'informazione non possa andare di pari passo. Basta raccontare i fatti. Non è stato presentato nemmeno un calciatore nuovo quest'estate: Sarao ha parlato per la prima volta sabato alla quarta di campionato. Il diesse Mignemi è stato in silenzio per due mesi ininterrotti durante la fase clou del mercato. Tante notizie sono state filtrate, pure un'amichevole con la Primavera del Perugia. Per chi conosce questo mestiere da un ventennio tutto ciò è inusuale. Per chi si confronta giornalmente con tanti giornalisti in Italia questa non è prassi. Sarà dura trovare un sostituto di Francioni perchè si è adoperato in un lavoro impegnativo: tutti i colleghi giornalisti glielo riconoscono. Sarà dura per il nuovo addetto stampa perchè dovrà mantenere un certo standard di lavoro (come il predecessore), inoltre dovrà farsi carico di tante questioni in sospeso.                 

• 21 SETTEMBRE 2021
Magrini: "Il Gubbio interpreta il suo calcio a meraviglia. Noi pochi punti ma la squadra è viva"

L'intervista esclusiva con il trainer Lamberto Magrini del Grosseto. Squadra con tre punti, per adesso nessuna vittoria, ma? "Le prestazioni ci sono state, a tratti esprimiamo un bel gioco, dobbiamo però migliorare in continuità perchè abbiamo momenti di pausa. Dopo il nostro gol a Carrara domenica abbiamo fatto 35 minuti di livello e di ottima fattura tecnico-tattico. Subito il pareggio ci siamo un po' disorientati e c'è stato pure un leggero calo fisico. Ma la squadra c'è, è viva e crea: sono sempre fiducioso". Un progetto con tanti giovani, è una bella sfida in un girone così agguerrito o no? "Dico subito che abbiamo giovani importanti. Tuttavia ci serve un po' di tempo ancora. L'anno scorso Kraja, Raimo o Polidori avevano già sulle spalle campionati di serie D ed erano già pronti per la categoria. Invece quei calciatori che vengono fuori dalla Primavera, se non sei forte caratterialmente come lo è Siniega, c'è bisogno di tempo per inserirli nei meccanismi della categoria". Ieri nella trasmissione 'il Biancorosso' di TV9 di Grosseto è intervenuto il vice-presidente Simone Ceri e ha affermato: «Qua servono undici guerrieri in campo, bisogna mettersi in testa che bisogna salvarci». Che ne pensa? "Ma è tutto vero. Tutte le nostre partite bisogna soffrirle fino al 95esimo minuto. Non si è mai vinta una gara facilmente nemmeno l'anno passato con tanti giovani che si affacciavano per la prima volta in serie C. Adesso però ci mancano tre calciatori esperti fondamentali: Gorelli che è un difensore tra i più forti della categoria, Dell'Agnello che in attacco ci garantisce peso e sostanza, in più stiamo ora aspettando il miglior De Silvestro che voi conoscete bene ed è arrivato in ritardo da noi". Ma con il diesse Stefano Giammarioli invece, come va? "Stefano è un uomo di calcio. Un rapporto diretto tutti i giorni a Grosseto e valuta con me ogni allenamento: mi piace questo, è sempre presente. C'è tra noi un ottimo rapporto di stima. Capisco inoltre che per lui non è semplice operare con una società con un budget ridimensionato al minimo. Però Stefano è riuscito a portare dei ragazzi interessanti ed ora spetta a noi valorizzarli. Tutto è stato fatto in comune accordo con il rispetto dei ruoli: lui è il direttore ed io l'allenatore". Adesso parliamo del Gubbio che invece ha investito molto e si è posto un obiettivo diverso, un giudizio? "Una partenza che non mi sorprende: squadra organizzata, sa quello che vuole, sa interpretare il suo calcio a meraviglia. Ottimi attaccanti, ma soprattutto è una squadra costruita bene. Esterni offensivi bravi nell'uno contro uno, sono sempre pericolosi. Non è una squadra che palleggia tanto, ma ha un'identità di gioco con concetti dell'allenatore che vengono interpretati bene dalla squadra. Ho visto anche un gruppo che sta bene a livello psico-fisico. Ci vorrà pertanto il miglior Grosseto". Ma sarà tra le protagoniste il Gubbio? "Davanti ci sono squadre ben attrezzate come Pescara, Modena, Reggiana, Siena ed Entella (anche se ancora deve trovare una sua identità). Ma subito dietro Gubbio, Cesena, Ancona e Viterbese hanno senz'altro un potenziale sopra la media". Concludiamo: Lamberto Magrini con importanti trascorsi a Gubbio come mediano a fine anni '80, ricordi? "Quattro anni bellissimi: da Fiorindi, gli spareggi con Roscini, la vittoria del campionato con Landi, e quarto posto in C dietro solamente a Perugia, Casarano ed Andria che erano avversarie di alto livello. Da calciatore Gubbio è stata la mia squadra del cuore. Da allenatore è il Grosseto". Lei ha giocato con Candido Di Felice, ma ci sono più dei fantasisti del genere oggi? "Direi molto pochi. Una tecnica individuale con visione di gioco e trasmissione della palla eccellente. Era assolutamente sprecato per la serie C: se fosse stato più disciplinato avrebbe potuto giocare in categorie superiori. Vorrei sempre un trequartista del genere nella mia squadra. Ma nel nostro piccolo ho il piacere di allenare De Silvestro: credo che ha qualità tecniche, se saprà interpretare bene il ruolo ci potrà dare una grande mano, ha gli spunti giusti, buona trasmissione della palla e sa calciare bene in porta".

• 20 SETTEMBRE 2021
De Silvestro: "Noi giovani ma bravi, il Gubbio è forte". Notari: "Questo Gubbio mi piace"

Parliamo con l'ex di turno, Elio De Silvestro, che alla fine del mercato ha firmato un biennale con il Grosseto. Ecco che cosa ci dice ai nostri microfoni: "Ero rimasto in contatto con il Ds Giammarioli quando è finita la stagione a Gubbio. C'era stato già un approccio. Per un periodo ho valutato altre offerte che poi sono tramontate. Quando mi ha richiamato il diesse con piacere ho accettato di firmare con il Grosseto". Una bella sfida a Grosseto, progetto orientato principalmente sui giovani, ma De Silvestro che obiettivi ha? "La squadra è giovane, è vero, però essendo qua da settimane mi sono meravigliato perchè la squadra è ottima. L'allenatore Magrini è ottimo e in biancorosso ha fatto molto bene negli anni. Ho avuto un'ottima impressione sia della squadra, sia del tecnico che dello staff. Ho voglia di fare bene con questa maglia". Al Grosseto manca ancora la vittoria, l'ultimo ko a Carrara con un gol regolare annullato a Moscati, un giudizio? "Sono arrivato dopo la gara con il Modena dove il Grosseto ha fatto molto bene. A Pistoia abbiamo pareggiato alla fine, però nella ripresa abbiamo giocato solo noi e meritavamo la vittoria. Con l'Ancona in casa una gara equilibrata, però ai punti meritavamo di più colpendo due traverse. A Carrara una battuta d'arresto: eravamo partiti bene, poi demeriti nostri, anche se la Carrarese per me è una buona squadra. Tuttavia sono fiducioso: questo Grosseto crea tanto, gioca e ha coraggio". Domenica c'è il Gubbio che ha altri propositi ambiziosi per un campionato di vertice, un suo parere? "Contro l'Entella ho visto una grande partita del Gubbio. La società ha investito tanto perciò merita altri obiettivi. Gli altri anni partivamo sempre con un handicap, invece quest'anno i miei ex compagni sono partiti forte. Sono certo che faranno un buon campionato". Un elemento che temete del Gubbio? "Cito il mio amico e capitano Malaccari: è la colonna portante della squadra, fare a meno di Nicola per Torrente significa tanto perchè è il cuore e l'anima della squadra. Signorini in difesa è una garanzia. Oltretutto mi impressionano i giovani, soprattutto Arena che sta facendo un ottimo inizio. Credo che siano stati fatti tutti ottimi acquisti". Perciò che partita si aspetta? "Sarà gara tosta, ma noi vogliamo sbloccarci, siamo vogliosi di vincere. Il Gubbio è in fiducia, ancora imbattuto, ha preso solo un gol. Speriamo di essere i primi a batterlo". Ma come si è lasciato con Gubbio? "In quattro anni sono stato bene, mi sono lasciato in buoni rapporti con tutti. Posso solo dire grazie alla società che è seria e solida. Il patron Notari ci mette tante risorse per la squadra". Qualche rammarico? "Sì, dispiace non aver mai raggiunto i playoff. Con Galderisi si poteva fare molto di più. Pure l'anno scorso li abbiamo sfiorati per un attimo. A livello personale avrei potuto dare di più e con le squadre che avevamo potevamo avere senz'altro dei risultati migliori". In casa Gubbio invece ha parlato il presidente Sauro Notari che dalle colonne de 'Il Messaggero' ha detto: "La squadra è stata costruita per fare bene e divertirci. Mi piace la compattezza, la squadra lotta e contro l'Entella si è visto un primo tempo stellare come piace a me. Vedo affiatamento, unità d'intenti e poi Arena mi ha stupito. C'è simbiosi con Torrente: parliamo di tutto con un confronto costante. Se penso alla serie B? Andiamo avanti, vediamo quando sarà il momento. Ma se stiamo lì, farò di tutto per fare il salto di categoria". Breve news. Allenemanto congiunto di Calcio a 5 "Memorial Stefano Mengoni" alla palestra Polivalente (ore 19:30) mercoledì 22 settembre, tra Polisportiva Csi Oratorio Don Bosco, Vis Gubbio Calcio A5 e San Martino Calcio 5: ingresso gratuito consentito solo ai possessori di green pass, per prenotazioni (cel. 334-6514536).

• 19 SETTEMBRE 2021
Focus. Sì, questo è il Gubbio che piace. Imbattibilità della porta violata dopo 329 minuti

Sì, lo diciamo. Come sempre siamo schietti. Come sempre ci distinguiamo. Può piacere o meno, ma scriviamo sempre quello che vediamo e pensiamo. A qualcuno non piace, ci è stato detto: qualcuno cerca anche di provocarci con intidimidazioni o lezioni, ma non ci abbassiamo ai livelli degli sciocchi. Da oltre un ventennio ci siamo presi un impegno: dobbiamo rendere conto ad una intera città, a tutti i tifosi, a tutti i lettori, non per fare un favore a Tizio o a Sempronio per interessi personali. Non saremo mai ipocriti: conosciamo da vicino ormai le maschere, chi sono i burattini e i pagliacci. Non saremo mai banali: l'informazione non è monopolio, ogni opinione va rispettata. Non saremo mai solo cani con guinzaglio più o meno lungo. Questo ambiente ha bisogno ancora di crescere: serve tanta umiltà, si studia ogni giorno, si impara sempre dai migliori e non dalla gente che si crede chissà chi. Perchè da una parte c'è una persona che ci sta investendo grandi risorse, tempo, passione: stiamo parlando del presidente Sauro Notari. Questo va detto, va sottolineato e ne prendiamo atto. Questo non è stato mai messo in discussione, da noi e da nessuno. Proprio per questo motivo si sottolinea (e senza indugi) che intorno al presidente (e non solo) serve serietà e onestà intellettuale. Serve professionalità e rispetto dei ruoli. Questo è il vero bene del Gubbio, non altro. Stop alle strumentalizzazioni: ogni nostra critica costruttiva (per qualche servo sciocco) viene vista come anti-Gubbio e anti-proprietà. Chi dice questo mente e sa di mentire: da oltre vent'anni ci siamo e scriviamo solamente del Gubbio. Qua si cerca solo di svilire il lavoro degli altri e si cerca di svilire certe persone nei confronti anche del presidente: lo sappiamo, lo diciamo, siamo limpidi, non cadiamo in certi tranelli, oltretutto rimandiamo al mittente le vili e squallide ingerenze. Diamo a Cesare quel che è di Cesare. Dicevamo. Sì, lo diciamo. Questo Gubbio piace. Questo Gubbio è piaciuto contro l'Entella. Sostanza, compattezza e gioco propositivo. Ma nessuno se lo sarebbe mai aspettato in così poco tempo, visto che il Gubbio ha cambiato per sedici ventiduesimi la rosa. Merito del trainer Torrente che ha saputo plasmare da subito un gruppo, merito dei ragazzi che hanno saputo da subito recepire i concetti dell'allenatore. La squadra ha subito dimostrato solidità come atteggiamento: un gioco corale che è stato coronato oltretutto con dei gol pregevoli: la botta di Cittadino da fuori area è da applausi, come la volèè dal limite di Sarao nella ripresa, poi la ciliegina sulla torta la rete di Mangni. Ma quello che più colpisce di questa squadra è la compattezza: in fase di non possesso si sono viste delle linee perfette dove ogni singolo calciatore copriva il suo spazio con spirito di sacrificio e acume tattico. Vero che nella ripresa l'imbattibilità di Ghidotti è terminata dopo 329 minuti senza prendere gol. Ma anche questo deve essere uno stimolo e un motivo in più per crescere. Se il buongiorno si vede dal mattino, la musica sembra essere cambiata stavolta per davvero. La piazza comincia a capirlo. Lo si è visto soprattutto dall'euforia del pubblico allo stadio che sembra avere ritrovato il giusto entusiasmo. Ora serve continuità, senza perdere mai di vista l'umiltà.
Risultati: Quarta Giornata - Serie C - Girone B:
Ancona Matelica - Pontedera 2-0
59' Sereni (A), 79' Rolfini (A)
Carrarese - Grosseto 2-1
26' Cretella (G), 52' Galigani (C), 79' Doumbia (C)
Fermana - Modena 0-4
26' Scarsella (M), 57' Minesso (M), 65' Ingegneri (M), 84' Armellino (M)
Gubbio - Virtus Entella 3-1
17' Cittadino (G), 52' Sarao (G), 56' Mangni (G), 59' Lescano (V)
Imolese - Siena 0-0

Lucchese - Olbia 2-1
20' Biancu (O), 67' Semprini (L), 76' Nanni (L)
Montevarchi - Pescara 1-2
42' Memushaj (P), 72' Lischi (M), 88' De Marchi (P)
Pistoiese - Reggiana 0-2
37' Rosafio (R), 83' Lanini (R)
Teramo - Vis Pesaro 1-2
7' Malotti (T), 54' Gucci (V), 67' De Respinis (V)
Viterbese - Cesena 0-1
75' Caturano (C)       

• 18 SETTEMBRE 2021
Sarao: "Che approccio". Torrente: "Tutto bello". Superbi: "Male". Le foto di Gubbio-Entella

Un Gubbio che stupisce. Un Gubbio che manda un segnale al campionato. Un Gubbio che piega con disinvoltura la quotata Entella che è sembrata piuttosto impacciata in campo. Cittadino trova la saetta terra-aria con un destro che toglie le ragnatele dal sette. Sarao trova il gol in giravolta dal limite con un sinistro ad incrociare angolato. Magni trova il tris dopo un'azione corale. Solo nel finale un paio di brividi con il gol di Lescano e il palo interno colpito da Schenetti. Ma il Gubbio ha risposto presente. Per la prima volta parla da quando è a Gubbio il bomber Manuel Sarao: "Contento del mio gol e della prestazione della squadra. Abbiamo avuto un bell'approccio alla gara e li abbiamo messi subito sotto. Solo sul 3-0 abbiamo concesso qualcosa, forse in certi casi dobbiamo gestirla meglio. Il mio gol? Ho cercato di calciare il più forte possibile, è un colpo che so di possedere e lo proviamo spesso negli allenamenti. Entella deludente? No, sono contento del Gubbio, l'Entella è forte e verrà fuori. Arena? Lo conosco da Catania, è un ragazzo di sicuro avvenire ma gli dico sempre che deve provare sempre la sua giocata. Il momento positivo? Ma è merito di mister Torrente che non ci fa mai mollare di un millimetro negli allenamenti. É un martello, per noi è uno stimolo per stare sempre concentrati. La partenza sprint? Ma non guardiamo troppo oltre, qua l'allenatore ci tiene con la testa sulle spalle". E appunto tocca al trainer Vincenzo Torrente: "La mia dedica di questa vittoria alle persone scomparse, a Marco e al dottor Rialti. Soprattutto dopo una vittoria dove abbiamo fatto una grande partita: primo tempo da incorniciare, abbiamo dominato. Quel gol però potevamo evitarlo. Ma siamo stati quasi perfetti: una grande partecipazione della squadra e mi sembra che sta tornando l'entusiasmo tra i tifosi. Tutto bello. Una prova di intensità, aggressività, nel muoversi senza palla siamo stati efficaci, nell'attacco degli spazi, nei cambi di gioco e con le sovrapposizioni interne. Contento anche per i primi gol di Sarao e Mangni. A centrocampo siamo stati perfetti da Bulevardi a Cittadino. E Arena? Gli manca solo il gol, buone capacità, ma lasciamolo tranquillo. La nostra forza? É il gruppo, cerca di migliorarsi sempre e mi segue". Alla fine non manca una 'bezzicata' in vista del prossimo impegno di Grosseto, quando Torrente afferma: "Questa squadra è stata costruita bene rispetto ad un anno fa quando ho dovuto far esordire tre ragazzini e non eravamo messi molto bene nelle prime giornate. Ora siamo partiti con un gruppo, ci stiamo togliendo delle soddisfazioni giocando con spirito e qualità. Ma a Grosseto fare attenzione: hanno preso giovani di qualità, perciò dobbiamo avere tanto rispetto e non bisogna andare a fare i fenomeni". Non risparmia certo i suoi il diesse dell'Entella, Matteo Superbi: "Il Gubbio ha giocato meglio e ha meritato. Una prova negativa, un brutto approccio e poca cattiveria. Il Gubbio è ben allenato con buone individualità, squadra che lotterà per il vertice e sicuramente per i playoff". Intanto ecco le foto di Gubbio e Virtus Entella. Fotoservizio di Simone Grilli.

• 18 SETTEMBRE 2021
Gubbio in scioltezza, 3-1 all'Entella. Cittadino, Sarao e Mangni finalizzano il gioco corale

Gubbio contro la Virtus Entella. Il trainer Torrente conferma il 4-3-3. Ghidotti in porta. Difesa con Oukhadda, Signorini, Redolfi e Aurelio. Centrocampo con Malaccari, Cittadino e Bulevardi. Tridente con Arena, Sarao e Mangni. La cronaca. Al 4' corner in area di Cittadino dove svetta Redolfi, ma la sua incornata va alta. La pressione del Gubbio è più insistita rispetto ai liguri e al 17' trova i suoi frutti con un eurogol: va via sulla destra Oukhadda che serve sulla trequarti Cittadino che accarezza il pallone con la suola e poi fa partire un saetta di destro terra-aria dai venticinque metri: palla che toglie le ragnatele dal sette. Solo applausi. Al 27' il Gubbio protesta quando Sarao si libera in area e in caduta Silvestre da terra sembra toccare la palla con il braccio, ma l'arbitro molto vicino all'azione fa cenno di proseguire. Al 44' un'altra azione iniziata da Oukhadda che formano una linea di passaggi per via orizzontale di prima con Cittadino e Bulevardi, che a sua volta serve in area Arena che prova il tiro a girare di sinistro verso la porta e Paroni smanaccia la sfera per salvarsi in corner. La ripresa. Al 5' il primo vero tiro in porta ospite di Di Cosmo (su assist di Schenetti) da fuori area, tuttavia la sua conclusione termina alta. Al 7' arriva pure il raddoppio e anche questo è un gol di pregevole fattura: fraseggio sulla sinistra tra Aurelio, Arena, Bulevardi, quest'ultimo serve al limite Sarao che si gira subito, fa partire un tiro di sinistro potente e calibrato che si insacca a mezz'altezza a fil di palo. Il Gubbio dilaga e all'11' arriva il tris: tutto nasce da un fallo laterale di Oukhadda, palla veloce scambiata tra Sarao e Arena, con quest'ultimo che serve in area Mangni che di destro fredda con un tiro rasoterra Paroni in uscita. Al 14' accorcia l'Entella nel primo momento di rilassamento della difesa eugubina: su cross da sinistra di Barlocco in area, Lescano si libera di Aurelio e di piatto destro piazza la palla in rete. Al 18' altro pericolo per il Gubbio quando Schenetti va via al limite e fa partire un tiro rasoterra che supera Ghidotti ma la palla colpisce il palo interno. Pericolo scampato. Allo scadere Lescano (48') cerca la porta con un tiro di destro volante dal limite, ma Ghidotti fa buona guardia e così para in due tempi.
Tabellino: Gubbio - Virtus Entella (3-1):
Gubbio (4-3-3): Ghidotti; Oukhadda, Signorini, Redolfi, Aurelio; Malaccari, Cittadino
(36' st Francofonte), Bulevardi (45' st Migliorini); Arena (21' st D'Amico), Sarao, Mangni (21' st Sainz Maza). A disp.: Meneghetti, Elisei, Formiconi, Bonini, Lamanna, Migliorelli, Spalluto. All.: Torrente.
Virtus Entella (4-3-1-2): Paroni; Di Cosmo, Coppolaro,
Silvestre, Barlocco (21' st Cicconi); Dessena (21' st Macca), Paolucci (38' st Capello), Rada; Schenetti (21' st Morosini); Merkaj (1' st Magrassi), Lescano. A disp.: Borra, Cleur, Alesso, Lipani, Prosdocimi, Meazzi, Pavic. All.: Volpe.
Arbitro: Tremolada di Monza (Carrelli di Campobasso e Dicosta di Novara); quarto uomo: Frosi di Treviglio.
Reti: 17' pt Cittadino (G), 7' st Sarao (G), 11' st Mangni (G), 14' st Lescano (V).
Ammoniti: Cittadino (G), Dessena (V), Migliorini (G), D'Amico (G). Angoli: 7-1. Recupero: 1' pt; 4' st. Spettatori: 751.

• 17 SETTEMBRE 2021
Out è Fantacci, però Torrente non si scompone: "Sono tutti titolari". Gubbio piange Rialti

Gubbio che affronta l'Entella: rientra Signorini mentre Fantacci è ancora fermo ai box. É questo ciò che risulta dalla lista dei convocati. Il trainer Vincenzo Torrente è lapidario: "Giochiamo contro una squadra favorita per vincere il campionato e con ottime individualità. Questo per noi è un altro esame, ma noi giochiamo in casa e vogliamo ottenere il massimo risultato. Meglio incontrare queste squadre adesso perchè le contendenti devono trovare ancora una certa identità. A livello tattico dovremo fare una partita quasi perfetta. La partenza migliore quest'anno? L'anno scorso abbiamo avuto tante difficoltà con tanti ragazzi schierati del settore giovanile. Quest'anno le cose sono cambiate, grazie infatti al presidente abbiamo formato una squadra per l'inizio del campionato, anche se c'è da dire che gli acquisti importanti sono arrivati alla fine. Questa è una rosa di titolari, tutti possono giocare. Però il rientro di Bulevardi è fondamentale: è diverso dagli altri centrocampisti perchè nel suo gioco è molto dinamico, molto efficace nelle due fasi, sa inserirsi negli spazi e inoltre ha il piedino caldo. Stiamo lavorando per dare continuità e per fare sempre meglio, con la giusta concentrazione sempre. Ma occhio a questo girone perchè risulta molto equilibrato". Detto questo ecco la lista dei 22 convocati: Ghidotti, Meneghetti, Elisei, Formiconi, Aurelio, Bonini, Redolfi, Migliorini, Signorini, Migliorelli, Lamanna, Cittadino, Francofonte, Malaccari, Sainz Maza, Oukhadda, Bulevardi, Sarao, Spalluto, D'Amico, Arena e Mangni. In casa Entella invece è il centrocampista e capitano Andrea Paolucci che suona la carica, come spiega Genovatoday.it: "Partita durissima, Gubbio ancora imbattuto come la sua difesa, per vincere servirà il miglior Entella". Lutto. In casa Gubbio si piange la scomparsa di Renato Rialti, figura importante per la Gubbio Calcio del quale è stato dirigente e ha fatto parte pure dello staff medico (era uno stimato ginecologo), oltre che da sempre è stato un grande tifoso dei rossoblù. 

• 16 SETTEMBRE 2021
La prima volta con Chiavari: Entella, la voglia di risalita. Nel Gubbio al rientro Signorini

La prima volta tra Entella e Gubbio. La squadra di Chiavari è scesa in serie C in questa stagione dopo due annate in serie B. Anche se nella cadetteria i biancocelesti erano già saliti nel 2014 rimanendoci per quattro stagioni. Tuttavia nella stagione 2018-2019 i 'diavoli neri' avevano vinto subito il campionato di serie C del girone A chiudendo al primo posto a quota 75 punti (davanti al Piacenza che giunse a 74 punti). Insomma, è una società che punta subito al ritorno in cadetteria. Il tecnico Gennaro Volpe a Cesena in Coppa Italia ha effettuato il turn over in vista della partita di sabato contro il Gubbio. Una vittoria per 2-1 al Manuzzi (in rete Morosini e Magrassi in risposta a Pierini). Il tecnico Volpe usa spesso il 4-3-1-2. Paroni in porta. Difesa con Cleur, Coppolaro, Silvestre e Barlocco. Centrocampo con Dessena, Paolucci e Rada. Sul fronte avanzato Schenetti tra le linee a supporto del duo di attacco Merkaj e Lescano. Questa era la formazione titolare di domenica scorsa, nella partita vinta per 2-0 sulla Lucchese con le reti di Lescano e Schenetti. Nomi importanti che hanno calcato la serie A a partire dal difensore argentino Matias Silvestre (ex Inter, Samp e Milan), il centrocampista Daniele Dessena (ex Samp, Cagliari e Brescia) e il play Andrea Paolucci (ex Fiorentina). Mentre in attacco si punta su un calciatore di origini albanesi, Merkaj, che i liguri hanno prelevato in estate dalla serie D molisana (giocava con il Vastogirardi totalizzando 32 presenze e 14 gol nei dilettanti). In casa Gubbio il trainer Torrente non dovrebbe cambiare nulla o quasi nel consueto scacchiere con il modulo 4-3-3. In porta l'imbattuto Ghidotti. Difesa a quattro con Oukhadda, Signorini (è al rientro, ma in ballottaggio con Migliorini), Redolfi e Aurelio. Centrocampo con Malaccari, Cittadino e Bulevardi (al rientro dopo il turno di squalifica). In attacco il tridente Arena, Sarao e Mangni. Ancora out invece per infortunio l'esterno d'attacco Tommaso Fantacci per un problema muscolare: potrebbe tornare disponibile dalla prossima settimana. Ex rossoblù. L'attaccante Alessio Campagnacci, originario di Spello, classe '87, ha accettato la proposta dell'Angelana scendendo in Eccellenza regionale dopo l'ultima esperienza al Real Giulianova. L'ex punta di Reggina, Benevento e Siena ha giocato con il Gubbio nella stagione 2018-2019 realizzando una rete in 25 presenze.      

• 15 SETTEMBRE 2021
Statistica. Dai tempi di Magi, mai un avvio così bello. Ghidotti: "Giochiamo bene, vincere"

Tempo di statistica. Una partenza così positiva mancava da tempo. Mancava da cinque anni. Adesso il Gubbio ha totalizzato 5 punti frutto di una vittoria e due pareggi esterni. L'anno scorso invece (nel 2020) nelle prime tre giornate la squadra di Torrente era partita con il freno tirato: appena un punto racimolato frutto di un pareggio (in casa con l'Arezzo per 1-1 con rete di De Silvestro) e due sconfitte, una interna per 2-0 in favore del Modena e l'altro ko in trasferta per 2-1 con la Sambenedettese (in rete Gomez). L'anno prima (2019) ci fu un avvio leggermente migliore con Federico Guidi in panchina: 2 punti raccolti frutto di due pareggi, in casa con la Virtus Verona per 2-2 (doppietta di Sbaffo) e fuori casa con l'Arzignano per 1-1 (in gol Cesaretti), e una sconfitta in trasferta con la Triestina (per 2-1, gol rossoblù di Munoz). Nel 2018 con Alessandro Sandreani in panchina lo stesso cammino: due punti raccolti, con i pareggi entrambi in casa con il Ravenna (1-1, rete di De Silvestro) e con l'Albinoleffe (0-0), in mezzo la sconfitta esterna con la Vis Pesaro (per 2-1, in gol Marchi). Nel 2017 ci fu lo stesso avvio della passata stagione con Torrente: in panchina c'era Giovanni Cornacchini e si racimolò solo un punto, frutto di un pareggio esterno a Mestre (1-1, in gol Kalombo) ma nelle prime due giornate ci furono due sconfitte con il Vicenza (3-0 al Menti) e in casa con il Santarcangelo (1-2, in rete Marchi). Per trovare un avvio migliore di oggi bisogna risalire al 2016 quando in panchina c'era Giuseppe Magi: allora il Gubbio aveva conquistato 7 punti in tre partite (+2 di oggi), frutto di due vittorie con il Sudtirol per 1-0 (gol vincente di Candellone) ed exploit esterno a Lumezzane per 1-0 (in gol Musto), mentre all'esordio ci fu un importante punto strappato a Pordenone per 1-1 (in gol Ferretti e il Gubbio venne poi raggiunto solo nei minuti di recupero su rigore calciato da Arma). L'unica similitudine con oggi è che anche quella volta il Gubbio era imbattuto dopo tre giornate. Tuttavia è un dato che fa ben sperare perchè in quella circostanza i rossoblù raggiunsero a fine campionato i playoff in sesta posizione, anche se bisogna sottolineare che in quella occasione il Gubbio era la squadra sorpresa da matricola (era appena approdata dalla serie D) mentre oggi le ambizioni con investimenti importanti sono di tutt'altro tenore. Nello specifico, ecco il grafico completo. Intanto ha parlato il portiere dei rossoblù Simone Ghidotti, assoluto protagonista (da 270 minuti imbattuto) con la sua porta ancora inviolata. Laconico è il suo commento: "Stiamo giocando bene con buone prestazioni di squadra con avversarie forti: ho sensazioni positive perchè i risultati stanno arrivando. Voglio mettermi in mostra per poter ripagare la fiducia del mister e della società. La parata più difficile di Reggio Emilia? Quella allo scadere sul colpo di testa di Cigarini. Ma adesso sabato vogliamo solo vincere contro la Virtus Entella".

• 14 SETTEMBRE 2021
Ora si pensa in grande: Bulevardi e il triennale sostanzioso; il giovane Rocchi in prospettiva

Sottovoce. Escono fuori altri dettagli sotterranei e in controluce delle operazioni di mercato di quest'anno che lasciano trasparire che c'è stato un cambio di passo rispetto al passato e si vuole puntare ad un campionato di rilievo. Rispetto all'anno scorso, dove si è provato a fare un lavoro diverso, il presidente ha fatto degli investimenti importanti. Si punta a fare un campionato importante, cercando di fare divertire la piazza e cercando di infiammare la tifoseria dopo annate di buio pesto. Con parole importanti enunciate dalla società che da tempo immemore non venivano pronunciate dai piani alti della sede della palazzina di via Parruccini, a cui però la società a questo punto è chiamata a dare un seguito. Ma l'espressione di un progetto ambizioso è stato confermato dai contratti che la proprietà ha ritenuto opportuno firmare ai propri tesserati nella fase di mercato. Si è parlato tempo fa di contratti importanti con calciatori di spessore: il difensore Marco Migliorini (tra i migliori a Reggio Emilia) ha firmato un contratto biennale (80mila euro netti a stagione con adeguamento automatico a 135mila euro in caso di promozione in serie B) mentre l'attaccante Manuel Sarao ha firmato altrettanto un biennale sostanzioso (75mila euro netti all'anno). Non è tutto: domenica torna in campo dopo aver smaltito il turno di squalifica e si tratta dell'unico calciatore finora andato in gol (con una conclusione da fuori area alla Del Piero contro la Fermana). Stiamo parlando di un calciatore sul quale ci si punta molto e lo si capisce dai particolari: il centrocampista offensivo Danilo Bulevardi ha firmato in estate un contratto triennale a 70mila euro netti a stagione. Siccome anche il diesse Davide Carmelo Mignemi ha ripetuto nelle pochissime apparizioni che è stato fatto un "mercato intelligente e di qualità", adesso non bisogna avere paura di nascondere legittime ambizioni. Ma c'è stata una nuova operazione di mercato che riguarda un giovane emergente. Un calciatore visionato da diverse squadre di livello professionistico è approdato alla Gubbio Calcio. É nato a Senigallia ma è residente a San Costanzo, è un classe 2007, era all'Alma Juventus Fano, è un difensore di prospettiva e si chiama Tommaso Rocchi. L'operazione viene messa in risalto dal portale web Fanoinforma.it e soprattuto dal sito web Ilmetauro.it che fornisce anche alcuni particolari. Altra notizia che a Gubbio è passata sottotraccia. Una strategia comunicativa orientata al silenzio mentre la comunicazione dovrebbe essere indirizzata verso il coinvolgimento. Un brand va sponsorizzato verso i tifosi senza i quali la società non può esistere. Lo dicono alcuni esperti del settore. Maurizio Costanzo (responsabile di strategie della comunicazione dell'A.S. Roma) ha specificato (come riporta Sport.sky.it): "Serve un contributo per cercare di ricostruire il clima di amore con i tifosi verso la Roma. Stringere bene i rapporti con la città, bisogna lavorare molto sui tifosi". Dello stesso tenore Fabio Guadagnini (il capo della comunicazione del Milan per diversi anni) ha detto (come cita il sito It.blastimg.news.com): "Il calciomercato va fatto in modo trasparente, alla luce del sole. Gli incontri con i procuratori si fanno a 'Casa Milan', così i giornalisti possono vedere chi entra e chi esce. É un modo meno lobbistico di gestire l'intera campagna acquisti. Gli appassionati sono piccoli editori con cui dobbiamo interagire, comunicare, aggiornandoli sempre sulle attività del club". Nitidezza, trasparenza e rapporto diretto con i tifosi. 

• 13 SETTEMBRE 2021
Focus: difesa ferrea, attacco spuntato. Dopo 270 minuti porta inviolata come solo il Siena

ll sostanzioso pareggio con la Reggiana ha segnato un netto progresso nel rendimento del reparto arretrato in questo avvio di campionato. Questo è un dato molto positivo. Si tratta di un autentico record le zero reti subite in campionato dopo 270 minuti: nel girone solo la capolista Siena ha fatto altrettanto (ma ha segnato già 6 gol) e in tutta la serie C sono le uniche squadre che non hanno subito reti. Il duo centrale difensivo Migliorini (all'esordio, un esordio ottimale) e Redolfi ha funzionato alla perfezione: nessuna sbavatura e una concentrazione alta nel reparto, nonostante l'assenza dell'ultimo momento di Signorini. Mentre il centrocampo ha sofferto più del solito il fraseggio continuo con palla a terra del trio granata dinamico sulla mediana formato da Radrezza, Cigarini e Sciaudone, che con delle sventagliate hanno cercato il gioco in ampiezza sfruttando la velocità degli esterni Guglielmotti e Contessa: situazione che ha messo un po' alle corde il Gubbio che ha faticato non poco a ripartire, ma per fortuna il reparto arretrato è rimasto solido e impenetrabile, con l'aggiunta del portiere Ghidotti sempre attento e reattivo. Una prestazione di sostanza che riassume in poche parole un dato di fatto: negli anni precedenti una partita del genere sarebbe potuta finire con una goleada. Sul fronte avanzato la musica è totalmente diversa: una sola rete segnata in 270 minuti, come il Gubbio hanno fatto solo Grosseto e Modena, peggio solamente il Teramo (fermo ancora a zero reti realizzate). Peraltro l'unico gol segnato finora porta la firma di Bulevardi che è una mezzala. In attacco i 90 minuti contro la Reggiana sono stati in effetti i più avari di opportunità in area avversaria, dove il Gubbio ha faticato ad arrivare come mai in precedenza. Solamente Arena ha cercato qualche fiammata a livello personale sfruttando l'agilità sul terreno asciutto e D'Amico (entrato nella ripresa) ha sfiorato il colpaccio nell'unica occasione vera in tutto l'incontro dopo una indecisione di Libutti, ma il suo tiro è stato stoppato con prontezza dall'ex portiere dei rossoblù Venturi, risultato inoperoso fino a quella situazione specifica. Il tanto decantato Sarao è sicuramente importante come stazza fisica, ma ancora è troppo statico e poco incisivo, in attesa di una forma migliore. Idem Mangni, appannato, ancora lontano dalla forma migliore. L'assenza di Fantacci si fa sentire per vivacità e imprevedibilità, fermo ai box per un infortunio. Un passo indietro rispetto alle prime due giornate di campionato. Il valore dell'avversario c'entra, ma fino ad un certo punto perchè se è vero che la Reggiana è una delle candidate più serie alla promozione non lo è di meno il Gubbio che lotta per raggiungere i quartieri alti della classifica. Di sicuro è un Gubbio sul quale Torrente, com'è anche ovvio per una squadra molto rinnovata, sta ancora lavorando, in particolare per raggiungere l'equilibrio migliore tra la fase difensiva e offensiva.

• 12 SETTEMBRE 2021
Redolfi: "Mai domi". Torrente: "Che punto". Diana: "Dominato". Le foto di Reggiana-Gubbio

ll Gubbio esce indenne dal Mapei Stadium contro la Reggiana e manda già un segnale. Lo stesso portale web Tuttoc.com proprio oggi ha affermato in modo chiaro che il Gubbio «rivoluzionato sul mercato con 16 acquisti vuole stupire con una squadra che ha come obiettivo minimo i playoff nonostante Torrente cerchi di placare gli eccessivi entusiasmi». Granata con il pallino del gioco ma non sfondano il muro dei rossoblù. Il tecnico Vincenzo Torrente infatti ha specificato: "Lo sapevamo che sarebbe stata una partita di sofferenza. Punto molto importante. Siamo stati bravi tatticamente, abbiamo concesso poco ad una squadra forte. Alla fine potevamo pure vincerla con quella palla gol mancata da D'Amico. Diamo continuità ai risultati. Un passo indietro come prestazione, ma ripeto davanti abbiamo trovato una Reggiana forte sia a livello fisico che qualitativo. All'ultimo momento ci è mancato pure Signorini per un problema fisico. Però tutti coloro che hanno giocato hanno dato il loro contributo: mi è piaciuta la mentalità, non abbiamo mollato mai. Questa è una squadra che lotta e che sa soffrire. L'esordio di Migliorini? Positivo, si è fatto trovare pronto giocando di esperienza". Tocca al difensore Alex Redolfi dire: "Lo abbiamo già dimostrato con il doppio salvataggio di sette giorni fa sulla linea di porta contro la Fermana. Questa è una squadra che non molla mai. Abbiamo sofferto, ma abbiamo fatto anche una grande partita. Zero gol subiti? Tocchiamoci... ma continuando così possiamo fare delle belle cose. Migliorini? Per Marco parla da solo il suo palmares. Per me con chi gioco in coppia in difesa va bene lo stesso: mancava Signorini e sappiamo tutti che è un grande professionista, ma ripeto per me no problem". Il parere del tecnico granata Aimo Diana: "Abbiamo dimostrato che siamo in grado di dominare le partite, li abbiamo attaccati sui fianchi e li abbiamo chiusi. Abbiamo giocato da squadra e abbiamo concesso veramente poco al Gubbio, a parte una nostra disattenzione. Sapevamo che il Gubbio può fare male in contropiede. Abbiamo dato tutto ma serve altro, siamo mancati solo sul piano realizzativo, ci è mancato solo il gol". Ma ecco le immagini di Reggiana e Gubbio. Fotoservizio di Simone Grilli.

• 12 SETTEMBRE 2021
Il Gubbio regge l'onda d'urto Reggiana (0-0). Granata sterili e D'Amico sfiora il colpaccio

Al Mapei Stadium il Gubbio fa visita alla Reggiana. Rossoblù senza Bulevardi (squalificato) e Fantacci (distrazione muscolare al muscolo pettineo della gamba destra). All'ultimo momento a sorpresa neanche Signorini è presente nella lista. Granata senza gli infortunati Cauz e Rossi. Il trainer Torrente schiera il 4-3-3. Ghidotti in porta. Difesa con Oukhadda, Migliorini, Redolfi e Aurelio. Centrocampo con Francofonte, Cittadino e Malaccari. Tridente con Arena, Sarao e Mangni. La cronaca. Pressing al via della Reggiana che mette il Gubbio sulla difensiva con un calcio ragionato cercando di sfruttare l'ampiezza. All' 11' proprio da un'azione del genere iniziata sulla fascia sinistra da Contessa e dopo un'azione insistita dei granata, ci prova al volo Sciaudone con una rasoiata volante di sinistro dai venti metri, ma Ghidotti è reattivo e respinge in tuffo a mano aperta. Al 25' dalla corsia di destra Luciani serve in mezzo Zamparo che si gira bene al limite e calcia di sinistro in porta, ma Ghidotti c'è e para a terra. Al 30' break del Gubbio quando Mangni per vie centrali serve Arena che carica il tiro volante di sinistro, la palla termina a lato di un metro. Al 36' lancio lungo di Cigarini con Zamparo che elude la trappola del fuorigioco, si porta avanti la palla con il petto e cerca il diagonale dal limite, ma apre troppo il piattone sinistro e la palla sfila sullo sfondo. Al 43' l'ennesima incursione sulla fascia destra di Guglielmotti che pennella in area verso Zamparo che davanti alla porta non trova la conclusione ben ostacolato da Redolfi. La ripresa. Stesso refrain della prima parte di gara. Al 2' su cross in area di Contessa è Zamparo che crea scompiglio, ma ci pensa ancora Redolfi che ci mette una pezza. Al 10' break del Gubbio con Arena che va in contropiede e lancia in porta Mangni, ma Camigliano è efficace in chiusura in scivolata. Al 13' occasione granata con Contessa che serve in area Zamparo che poi appoggia al volo per Radrezza che da posizione favorevole calcia alto. Al 24' su punizione di Cigarini dal limite la palla sfiora il palo deviata da Malaccari in barriera. Al 25' invece Zamparo deposita la sfera in rete da pochi passi sugli sviluppi di un corner, ma l'arbitro ferma tutto per un giusto off-side. Al 30' è lo stesso Zamparo che cerca l'incornata in area su cross di Cigarini, la palla sfiora il palo. Al 34' è il nuovo entrato Lanini che prova la conclusione in porta direttamente su punizione, stavolta è Ghidotti che si salva con i pugni. Al 40' l'occasione è ghiotta per il neo entrato D'Amico che sfrutta un errato retropassaggio di Libutti e in area prova il piattone destro vincente, ma Venturi in tuffo salva tutto. Al 46' brivido: un diagonale di Cigarini dal limite attraversa lo specchio e lambisce il palo. In chiusura è Ghidotti che salva in tuffo su colpo di testa ravvicinato di Libutti.              
Tabellino: Reggiana - Gubbio (0-0):
Reggiana (3-5-2): Venturi; Luciani, Rozzio, Camigliano; Guglielmotti (7' st Scappini), Radrezza, Cigarini,
Sciaudone (16' st Libutti), Contessa (30' st Anastasio); Zamparo (30' st Lanini), Neglia (16' st Muroni). A disp.: Voltolini, Laezza, Chiesa, Del Pinto, Rosafio, Sorrentino. All.: Diana.
Gubbio (4-3-3): Ghidotti; Oukhadda, Migliorini, Redolfi, Aurelio;
Francofonte (1' st Sainz Maza), Cittadino, Malaccari; Arena (32' st Bonini), Sarao, Mangni (16' st D'Amico). A disp.: Meneghetti, Elisei, Lamanna, Formiconi, Migliorelli, Spalluto. All.: Torrente.
Arbitro: Giaccaglia di Jesi (Cipolletta di Avellino e Pizzoni di Frattamaggiore); quarto uomo: Pistarelli di Fermo.
Ammoniti: Francofonte (G), Rozzio (R), Migliorini (G), Cigarini (R), Ghidotti (G), Libutti (R), Oukhadda (G). Angoli: 4-1. Recupero: 1' pt; 4' st. Spettatori: 3628 (di cui 60 circa da Gubbio).
Risultati: Terza Giornata - Serie C - Girone B:
Cesena - Imolese 0-0
Fermana - Montevarchi 0-1
70' Gambale (M)
Grosseto - AnconaMatelica 0-0
Modena - Teramo 0-0
Olbia - Viterbese 3-2
9' Volpicelli (V), 39' Udoh (O), 50' Udoh (O), 70' D'Ambrosio (V), 87' Biancu (O)
Pescara - Vis Pesaro 2-2
2' Clemenza (P), 34' Cannavò (V) rig., 72' Rubin (V), 84' Cancellotti (P)
Pontedera - Pistoiese 2-0
49' Barba (Po), 68' Magnaghi (Po)
Reggiana - Gubbio 0-0
Siena - Carrarese 3-0
45' Paloschi (S), 57' Acquadro (S), 89' Montiel (S)
Virtus Entella - Lucchese 2-0
25' Lescano (V), 69' Schenetti (V)

• 09 SETTEMBRE 2021
Fedato: "Ho rinnovato, poi le cose sono cambiate". Lascia Casagrande: ecco le motivazioni

L'ormai ex Francesco Fedato parla per la prima volta dopo il passaggio lampo nell'ultimo giorno di mercato verso la Lucchese (in prestito), dopo che aveva appena rinnovato con il Gubbio fino a giugno 2023. L'attaccante veneto ha specificato: "Con la Lucchese c'erano già stati dei contatti nei mesi passati ma il Gubbio ha deciso di rinnovarmi il contratto ed io di rimanere a Gubbio. Poi però la situazione è cambiata e appena c'è stata l'occasione non ho perso tempo per tornare volentieri. Ho voglia di rinascere con questa maglia". Parla così Fedato al sito web Gazzettalucchese.it, visto che se n'è andato da Gubbio senza rilasciare nessuna dichiarazione e sinceramente ci sembrava giusto sentire anche l'altra campana perchè qua le notizie passano solamente da una voce monopolistica. Intanto, però, nelle ultime ore fanno notizia le dimissioni di Angelo Casagrande, l'addetto al campo da un decennio. Le motivazioni. Siccome a Gubbio si è deciso di alzare l'asticella in questa stagione e si punta al vertice, si lavora senza tralasciare nulla al caso. Per questo motivo c'è una maggiore richiesta di tenere a puntino il manto erboso del Barbetti per gli allenamenti, con l'erba che viene falciata più frequentemente per rendere più fluidi gli schemi di Torrente. Ma per fare di frequenza un certo lavoro certosino serve tempo e personale. Ecco il motivo delle dimissioni. Al suo posto è già operativo Enzo Pierotti, che proprio in passato lavorava al fianco di Casagrande. Chissà se per una giusta causa si potrebbe riformare questo binomio per mantenere il manto erboso del Barbetti come un tappeto del biliardo. Due ex rossoblù in nazionale contro l'Italia: la Lituania è uscita sconfitta per 5-0 dagli azzurri allenati da Mancini per qualificarsi ai Mondiali, ma in campo hanno giocato come titolare Edgaras Dubickas (a Gubbio da gennaio 2020, ora a Piacenza) mentre il centrocampista Linas Megelaitis ha giocato tutta la ripresa (quest'estate è passato alla Viterbese). Concludiamo con una curiosa rubrica condotta da Nicolò Schira che per il portale web Tuttoc.com ha stilato la lista dei diesse meritevoli di essere partecipi della «Top & Flop del calciomercato estivo 2021». Nel girone B vengono elogiati per il lavoro svolto il Modena (da Vaira), Siena (Perinetti), Fermana (Conti) e Pescara (Matteassi). Stranamente non viene menzionato il Gubbio che si è rinforzato con tanti acquisti e non ha badato a spese. Evidentemente quello del Gubbio qua è considerato un mercato di quantità mentre altri lo valutano di qualità. Ma per fortuna ci sarà il campo che saprà dare il giusto responso.       

• 08 SETTEMBRE 2021
Aurelio: "Sì, questo Gubbio è forte". L'ex: Pasquato al Trento. A Modena: grande pubblico

Parla il terzino sinistro Giuseppe Aurelio. Si ritiene molto ottimista sulla squadra e sul gruppo che si sta formando, pertanto il Gubbio potrebbe diventare un assoluto protagonista in questo campionato. Le premesse ci sono tutte secondo il difensore neroverde (è in prestito dal Sassuolo), infatti afferma: "Le prime sensazioni a livello di squadra sono molto positive. Ma ancora mancano 36 partite, pertanto calma. Tuttavia dobbiamo continuare con questa mentalità, andremo a giocarci la partita a Reggio Emilia perchè siamo una squadra forte". La squadra è forte dice Aurelio e lo ribadisce quando gli si dice che Gubbio vede? E lui risponde secco: "Questo è un Gubbio forte". A livello tattico invece dice: "Da parte del mister Torrente ci sono delle indicazioni precise: vuole che noi terzini accompagniamo sempre l'azione, ovviamente non tutti e due, ma solo dalla parte della fascia dove si sta spingendo. Vuole che finiamo l'azione fino in fondo, con almeno tre calciatori che si intersecano sulla fascia". Un altro dato positivo che va delineato è che la squadra in due partite ancora ha una difesa imbattuta. A riguardo Aurelio dice: "Merito di una pressione ordinata da parte della squadra. Merito anche degli attaccanti che sanno difendere, quei tre davanti fanno un grande lavoro e aiutano sia il centrocampo che la difesa. Dico inoltre che con il 4-3-3 di Torrente mi trovo molto bene e spingiamo molto quando è necessario". Infine parla dell'integrazione a Gubbio in questa nuova realtà: "A livello di società mi hanno accolto molto bene. Come paese mi piace, un paese tranquillo e mi trovo bene qui a Gubbio". Domenica con la Reggiana? "Sappiamo che la Reggiana lotta per la serie B, ma a noi non ci deve interessare: ogni partita per noi è come una finale perchè solo così facendo possiamo toglierci delle belle soddisfazioni". Ex rossoblù. Il fantasista Cristian Pasquato firma con il Trento. Il trequartista (ex Juventus e Torino) ha subito rivelato appena sbarcato a Trento ai canali ufficiali: "La trattativa è nata di fatto un anno fa, quando ho avuto modo di conoscere il presidente e il direttore sportivo che mi hanno fatto capire che a Trento c'è un progetto serio e rivolto al futuro. Dodici mesi or sono (ero a Gubbio ndr) la cosa non si è concretizzata, ma siamo rimasti sempre in contatto. Sono felice di vestire la maglia di un club prestigioso: da subito ho trovato serietà". Nel girone intanto già c'è stato un afflusso da record di pubblico nonostante le restrizioni vigenti per la pandemia. Nel derby di Modena contro la Reggiana il botteghino ha registrato con esattezza 6.523 spettatori, con la presenza di oltre mille tifosi reggiani. É buon auspicio rivedere il pubblico in massa negli stadi, il vero cuore pulsante del calcio.

• 07 SETTEMBRE 2021
Signorini nella Top 11 con Bulevardi. La stoccata di Giammarioli: "Tanti acquisti in estate..."

Due calciatori nella Top Undici settimanale del girone nel portale web Tuttoc.com. Un difensore figlio d'arte, Andrea Signorini, con questa motivazione: comanda a meraviglia il reparto trasmettendo tanta sicurezza ai compagni in ogni situazione di gioco, uno scoglio sul quale si infrangono le ondate della Fermana. Non è passato inosservato evidentemente il triplo salvataggio sulla linea di porta dove è stato protagonista pure Signorini che ha salvato praticamente il risultato. Nella classifica c'è anche l'autore del gol Danilo Bulevardi con questa motivazione: sposta l'inerzia di un match piuttosto tirato disegnando un magnifico arcobaleno alle spalle del malcapitato Moschin che viene scavalcato da una conclusione di tale bellezza. Purtroppo adesso la mezzala degli eugubini viene fermata per un turno di squalifica dopo il cartellino rosso rimediato. Tra presente e recente passato. Torna a parlare l'ormai ex diesse Stefano Giammarioli, ospite della trasmissione 'C Piace' in diretta il lunedì su Rtv San Marino. Giammarioli nei confronti del Gubbio (senza citarlo) indirettamente è tagliente e manda un messaggio sibillino: "Dipende cosa si dice nel precampionato e cosa si comunica ai tifosi: è inutile inventarsi vittorie di campionato per crearsi una attenzione che non esiste. Credo invece che sia più opportuno dire: facciamo un buon campionato. Gli investimenti ci sono e si spende ma nessuno lo dice. Un bell'esempio è il Cittadella: da 15 anni con lo stesso budget minimo, ma c'è una programmazione e un lavoro impostato dal vertice. In questi casi si parla di calcio vero. In molti casi c'è improvvisazione. Di chi sto parlando? Il termometro è sempre il numero degli acquisti. C'è chi dice che siamo forti perchè abbiamo fatto 18 acquisti, invece a me preoccupa molto quando si fanno 18 acquisti. Credo che i 18 acquisti servono solo per la gente perchè hanno modo di parlare e servono per i giornalisti. Chi fa una programmazione seria non è una società che fa 18 acquisti in estate". Curiosità: solo il Gubbio ha effettuato tanti acquisti (16) nel girone quest'anno: ogni riferimento non è puramente casuale. Tutto era partito da un discorso più ampio riguardante gli obiettivi e i proclami nel girone, in cui l'ex diesse aveva detto: "É un campionato equilibrato, curiosa è già la classifica dove non c'è nessuna squadra a zero punti. Chiaro che Modena, Pescara, Reggiana e Siena sono costrette a vincere e devono dichiararlo apertamente". Tuttavia Giammarioli usa anche delle parole al miele per il Gubbio per il suo match winner: "Il miglior gol della seconda giornata è quello di Bulevardi: un tiro alla Del Piero bellissimo". Poi sulla sua squadra, il Grosseto, dice: "Dobbiamo pensare solo a salvarci, qua la proprietà è stata chiara per non dare delle false illusioni: i tifosi hanno capito subito la comunicazione, ci seguono in massa e con passione. Investimenti importanti sulle strutture sportive con un progetto importante a Grosseto improntato sui giovani che giocano titolari per sette undicesimi. Siamo tra le squadre più giovani del campionato. Posso aggiungere che sentiremo parlare di Marigosu. A Pistoia la squadra ha dimostrato carattere, merito di un tecnico Magrini bravo, di carattere e tosto". Lutto in casa eugubina. L'ultimo saluto a Marchino: proprio la curva dei tifosi aveva dedicato uno striscione domenica contro la Fermana. Il Gubbio piange la scomparsa di Marco Pierotti: sammartinaro, ceraiolo santantoniaro e tifoso rossoblù.  

• 06 SETTEMBRE 2021
Focus: nei giudizi equilibrio si... equilibrio no. Dalle ruggini recenti: sono tutti sotto esame

Equilibrio, sia nell'assetto della squadra sia nei giudizi complessivi. Soprattutto questo c'è bisogno a Gubbio. É sbagliato credere che aver messo in difficoltà una squadra come la Fermana collochi ora i rossoblù sopra altre avversarie per lotta al vertice. Così come non ci si deve deprimere o fasciare la testa quando il risultato tarda ad arrivare. L'equilibrio nel mondo Gubbio Calcio, lo sappiamo bene, è un concetto astratto che gli eventi hanno sempre asfaltato negli ultimi anni. Serve equilibrio nei giudizi. Avremo dati più precisi e veri dopo mesi di campionato. Vero che rispetto alla passata stagione è stato fatto un grande passo in avanti. La squadra sembra già avere assimilato i dettami del tecnico Torrente e infatti soprattutto nel primo tempo si è visto un Gubbio dinamico con un gioco fluido e armonico. Ma soprattutto si è fatto un grosso passo in avanti perchè quest'anno la squadra è stata costruita investendo molte risorse (come non era mai successo). Investimenti importanti, soldi veri. Si è visto questo cambio di passo nella seconda parte di mercato quando evidentemente il presidente Notari ha preso sulle spalle la situazione cambiando il passo rispetto al recente passato: per il patron dei rossoblù è diventata questa come una sfida personale per dimostrare a tutti che quest'anno non si scherza e la parola "benedetta serie B" (ripetuta a più riprese dal presidente a distanza di mesi su Umbria Tv e Trg Network) non era solo un caso. Non era neppure ironia, come qualcuno vuole fare credere. Perchè nel calcio non esiste l'ironia o le interpretazioni del tutto personali. Quando una parola viene detta, è detta. Quando una parola o una frase viene così enunciata a livello pubblico diventa come scritta su papiro per il giornalista. Perchè il giornalista deve fare il giornalista, non fa il tifoso e neanche il public relations. Quest'anno potrebbe essere davvero l'anno buono per fare quel salto di categoria. Le credenziali ci sono tutte. La volontà pure. Lo si vede anche nel piccolo cambiamento a livello di figure professionali nella società. L'arrivo di un addetto agli arbitri esperto come Massimiliano Grilli, oppure l'arrivo come Max Lazzoni (gladiatore da mediano) come figura importante nella società. Un piccolo cambiamento c'è stato. Anche se per chiudere il cerchio ci vorrebbe un altro piccolo sforzo per rendere l'aria ancora più pulita e tollerabile nello stesso ambiente. Un piccolo sforzo ulteriore che potrebbe davvero spianare la strada verso il ritorno in serie B dopo undici anni. Quella volta ci riuscirono il trio Simoni, Giammarioli e Torrente con il presidente Fioriti. Adesso Notari ha l'opportunità di poter scrivere anche il suo nome nell'albo dei presidenti che ci possono riuscire in questa impresa. Una occasione ghiotta dopo anni di vacche magre. Dopo le ruggini che si sono manifestate nella passata stagione con Giammarioli (da gennaio in poi), c'è l'occasione giusta per sgombrare del tutto questa 'macchia' e quelle ombre che aleggiano nell'ambiente. Ma serve equilibrio. É il calcio, non c'è niente da stupirsi.      

• 05 SETTEMBRE 2021
Bulevardi: "Uniti". Torrente: "Qualità". Domizzi: "Ma il rigore?". Le foto di Gubbio-Fermana

Gubbio che vince in casa e lo fa dopo 315 giorni davanti ai tifosi: l'ultimo incontro con il pubblico risaliva al 25 ottobre 2020 (Gubbio contro Legnago finì 0-0). Una perla di Bulevardi regala la vittoria dopo un primo tempo dove il Gubbio gioca in scioltezza. Nella ripresa invece si evidenzia un calo, Marchi reclama un rigore dopo un contatto in area con Ghidotti, nel finale i rossoblù si salvano per tre volte sulla linea di porta con la palla impazzita che sembrava un flipper. Il Gubbio tira un sospiro di sollievo e porta a casa l'intera posta in palio. Il parere del trainer Vincenzo Torrente dopo il match: "Primo tempo direi ottimo. Nella ripresa abbiamo sofferto. Dovevamo chiuderla nella prima parte di gara, purtroppo ci manca ancora la concretezza dopo una prestazione di intensità e di qualità. Siamo stati anche fortunati, ma è un segnale anche questo battendo la Fermana. Il salvataggio finale è l'emblema del carattere di questi ragazzi che hanno voluto questa vittoria. Nella tattica mi piace la conquista degli spazi: i terzini, le mezzali e gli esterni hanno fatto un egregio lavoro in questo senso. Arena? Bravo lui, ma bravi tutti i ragazzi, solo giocando si può trovare la giusta condizione. Bulevardi? Grande gol ed una espulsione esagerata". Ma cosa ha detto l'autore del gol vittoria Danilo Bulevardi: "Sono uno che ci crede molto. Sono rammaricato per l'espulsione, non è da me, non volevo fare del male, forse da fuori si è visto qualcos'altro. Sono contento per la vittoria e per il gol: ho cercato di aprire il controllo sul destro e ho cercato di metterla a giro sul secondo palo. Poi Signorini e Redolfi hanno salvato sulla linea di porta, anche questo è un segnale che la squadra sta crescendo: abbiamo esultato come un gol, noi siamo uniti e pensiamo di fare un qualcosa di bello tutti insieme". Non ci sta il tecnico dei fermani Maurizio Domizzi: "Dispiace perchè nel primo tempo abbiamo sbagliato cose facili, nel secondo tempo con i cambi abbiamo riequilibrato gli spazi in campo. Nel finale abbiamo molto da recriminare perchè una è stata una clamorosa occasione con quei salvataggi sulla linea. Poi rimango stupito sul rigore perchè era così facile fischiare un rigore del genere su Marchi: ma se era simulazione doveva ammonirlo o no? Per il resto ribadisco che abbiamo sbagliato il primo tempo mandando troppo spesso le palle avanti senza motivo. Ma nella ripresa avremmo potuto pareggiare. Il Gubbio e la Viterbese possono dare fastidio alle più grandi in questo campionato". Il parere del difensore canarino Nicolò Sperotto: "Primo tempo con sofferenza. Nella seconda frazione un peccato quel rigore non concesso per noi su Marchi e quei rimpalli sulla linea di porta dove la palla non è voluta proprio entrare". A seguire le immagini di Gubbio e Fermana. Fotoservizio di Simone Grilli.

• 05 SETTEMBRE 2021
Il Gubbio piega la Fermana (1-0). Perla di Bulevardi, poi è rosso. Proteste di Marchi in area

Gubbio nell'esordio casalingo contro la Fermana. Il trainer Torrente sceglie il 4-3-3. Ghidotti in porta. difesa con Oukhadda, Signorini, Redolfi e Aurelio. Centrocampo con Malaccari, Cittadino e Bulevardi. Tridente con Arena, Sarao e Fantacci. La cronaca. Al 4' su corner di Cittadino svetta in area Sarao ma il suo colpo di testa da posizione favorevole non è preciso e la palla va fuori. Al 10' un cross dal vertice destro vellutato di Cittadino in area dove Bulevardi ci prova in tuffo di testa, la palla va a lato di un metro. Al 17' dalla trequarti Cittadino serve in area Arena che si gira in un fazzoletto e poi calcia radente in porta, para a terra Moschin. Al 26' occasione ghiotta per il Gubbio: su corner di Cittadino, prova il tiro ravvicinato Sarao ma la palla viene salvata sulla linea di porta da Urbinati che sventa il grande pericolo. Al 41' la perla: Fantacci lavora un bel pallone sulla sinistra e serve Bulevardi che fa partire un gran tiro di destro (dai venti metri) arcuato che si abbassa improvvisamente e la palla si insacca sotto il sette. Un gol da applausi. Primo tempo con il Gubbio con un vantaggio meritato. La ripresa. Un episodio fa infuriare la Fermana al 21' quando Marchi cade a terra in area dopo un contatto con il portiere Ghidotti, l'arbitro fa proseguire, anche se le immagini televisive lasciano molti dubbi. L'ex attaccante eugubino protesta vivacemente e si becca l'ammonizione. Più tardi (34') è Arena che cade in area dopo essere inseguito da Mordini dopo uno slalom, anche stavolta nulla di fatto, ma cresce il nervosismo e in campo nasce un parapiglia. Nel finale (42') il Gubbio rischia grosso con la palla che sembra un flipper: infatti Marchi, Cognigni e Frediani calciano a botta sicura in successione ma sulla linea di porta salvano Ghidotti, poi Signorini e Redolfi: sembra un film, ma è tutto vero e il Gubbio la scampa bella veramente. Al 43' viene espulso Bulevardi per un fallo deciso a gamba alta su Pannitteri.
Tabellino: Gubbio - Fermana (1-0):
Gubbio (4-3-3): Ghidotti; Oukhadda, Signorini, Redolfi, Aurelio; Malaccari (27' st Sainz Maza), Cittadino, Bulevardi; Arena (39' st D'Amico), Sarao (39' st Spalluto), Fantacci (16' st Mangni). A disp.: Meneghetti, Elisei, Formiconi, Bonini, Migliorini, Lamanna, Francofonte. All.: Torrente.
Fermana (4-4-2): Moschin; Rossoni, Blondett, Sperotto, Mordini; Bugaro (1' st Capece), Graziano (37' st Pannitteri), Urbinati (23' st Mbaye), Bolsius (34' st Cognigni); Marchi, Nepi (1' st Frediani). A disp.: Ginestra, Corinus, Pistolesi, Rodio, Alagna, 
Lovaglio, Rovaglia. All.: Domizzi.
Arbitro: Emmanuele di Pisa (Lalomia di Agrigento e Toce di Firenze); quarto uomo: Giaccaglia di Jesi.
Rete: 41' pt Bulevardi (G).
Espulso: 43' st Bulevardi (F). Ammoniti: Signorini (G), Urbinati (F), Marchi (F), Malaccari (F). Angoli: 4-1. Recupero: 1' pt; 5' st. Spettatori: 860 paganti (di cui 89 ospiti).
Risultati: Seconda Giornata - Serie C - Girone B:
Ancona Matelica - Olbia 2-1
53' Moretti (A), 67' Moretti (A), 69' Ragatzu (O)
Carrarese - Pescara 1-2
13' De Marchi (P), 34' Battistella (C), 79' Ferrari (P)
Gubbio - Fermana 1-0
41' Bulevardi (G)
Lucchese - Cesena 1-2
44' Corsinelli (L), 49' Ardizzone (C), 51' Candela (C)
Modena - Reggiana 1-1
47' Ogunseye (M), 74' Neglia (R)

Montevarchi - Virtus Entella 3-1
4' Jallow (M), 40' Gambale (M), 70' Tozzuolo (M), 79' Schenetti (V) rig.
Pistoiese - Grosseto 1-1
29' Vano (P), 91' Scaffidi (G)
Teramo - Siena 0-0
Vis Pesaro - Pontedera 2-2
15' Mercandella (V), 39' Tonso (V), 53' Mutton (P), 55' Milani (P)
Viterbese - Imolese 0-3
49' Lia (I), 64' Benedetti (I), 89' Boccardi (I) rig.

• 04 SETTEMBRE 2021
Out Migliorelli contro la Fermana. Il monito di Torrente: "Nell'ambiente non c'è equilibrio"

Tutto pronto per l'esordio casalingo. Out per scelta tecnica Migliorelli. Per il resto sono tutti abili e arruolabili. Il trainer Vincenzo Torrente alla vigilia della partita contro la Fermana è contento del mercato, ma viaggia sulla stessa falsariga del diesse Mignemi che in settimana si è lamentato della troppa euforia e del troppo entusiasmo che ha percepito nell'ambiente. Il messaggio è molto chiaro e sibillino. Probabilmente si sente molto la pressione delle nuove parole del patron a Trg Network lunedì scorso che ha ribadito la frase 'benedetta serie B' e gli stessi collaboratori della società manifestano apertamente l'euforia per un campionato di vertice considerando questo mercato 'fatto con i fiocchi'. Ma ecco cosa ha detto il trainer Torrente proprio alla specifica domanda nel quale si chiede se c'è molta aspettativa nella piazza dopo le esternazioni del presidente (una domanda posta dal collega Roberto Filippetti al tecnico dei rossoblù): "In questo ambiente non c'è equilibrio. Si passa subito dal rosso al blu. Ma io non sono fatto così. Per me esistono il rosso e il blu. Sono stato sempre un uomo equilibrato e lo rimango. Qui si fa in fretta a dire misterone se si vince una partita e poi se si perde il parere è totalmente opposto, e nessuno si ricorda più del mio nome. Guardate, qui ci sono sei o sette squadre di livello sopra di noi. Se penso a Entella, Reggiana, Modena e Siena con investimenti molto importanti. Per carità, anche noi abbiamo fatto degli investimenti importanti ma sarà solo il campo che ci darà il definitivo responso. Dobbiamo lavorare con umiltà. Abbiamo le nostre responsabilità, ma non è un problema per un allenatore come me. Noi cercheremo di avere una certa personalità. E ora attenzione alla Fermana che è aggressiva nel suo dna, si difendono bene con due linee molto strette e sanno ripartire in contropiede. Ora con Frediani e Marchi sono forti davanti, con l'arrivo poi di Blondett in difesa hanno acquistato esperienza. Noi proveremo a vincere con la stessa mentalità di giocarcela con tutti con una crescita continua sul piano del gioco. Mi piacerebbe essere più concreti rispetto a Cesena però penso che in blocco potrei confermare la stessa squadra che tuttavia mi è piaciuta". In pratica potrebbe essere confermato il 4-3-3. Con questi probabili undici iniziali. Ghidotti in porta. Difesa a quattro con Oukhadda, Signorini, Redolfi e Aurelio. Un centrocampo con Malaccari, Cittadino e Bulevardi. Poi un tridente con Arena, Sarao e Fantacci. Questa la lista dei 22 convocati: Ghidotti, Elisei, Meneghetti, Formiconi, Aurelio, Bonini, Redolfi, Migliorini, Signorini, Lamanna, Fantacci, Cittadino, Francofonte, Malaccari, Sainz Maza, Oukhadda, Bulevardi, Sarao, Spalluto, D'Amico, Arena e Mangni.     

• 03 SETTEMBRE 2021
Firma Lamanna (biennale). Ma ecco alcuni retroscena di mercato con Fedato e Frediani

La rosa sale così a 22 elementi: il difensore Francesco Lamanna (classe 2002), ha appena firmato anch'egli un biennale (come tutti i nuovi acquisti con un legame fino a giugno 2023). Si tratta di un terzino destro che si è appena svincolato dal Novara e in carriera ha passato la trafila delle giovanili di Cremonese e Juventus. É un nuovo tassello in difesa come quello delle ultime ore di mercato di Federico Bonini, classe 2001, proveniente in prestito dalla Virtus Entella: il calciatore toscano è un terzino sinistro che all'occorrenza può giostrare come centrale difensivo, un po' come faceva Manuel Ferrini la scorsa stagione (adesso al Renate). Un calciatore duttile utile per lo scacchiere tattico di Torrente che gioca spesso con due terzini, uno pronto più ad offendere (è il caso di Aurelio) e l'altro è più propenso ad assicurare copertura. Una questione di equilibri tecnico-tattici che ogni allenatore sposa con le sue idee. Mentre sul fronte avanzato ha fatto piuttosto rumore la cessione in prestito dell'attaccante Francesco Fedato, visto che gli era stato appena prolungato il contratto fino a giugno 2023. Il diesse Mignemi ha sbrigato la faccenda nel dire che Fedato non aveva più spazio e quindi aveva bisogno di giocare. Il calciatore veneto, secondo fonti bene informate, tuttavia se n'è andato da Gubbio con l'umore sotto i tacchi. Ma dalla Toscana vanno oltre, parlano di rivincita. Scrivono che Fedato è pronto a riscattare le ultime annate. Oltretutto spiegano i dettagli dell'operazione scrivendo che a Gubbio il calciatore percepiva 70mila euro a stagione netti quando lo scorso gennaio firmò un biennale. Leggere l'articolo de 'il Tirreno' di oggi. Cifre (dettagliate) che a Gubbio non vengono mai menzionate (invece è un modo per essere trasparenti verso tutti) e poi qualcuno si scandalizza che gli organi di stampa li pubblicano (ma è loro compito farlo). Un altro giallo di fine mercato riguarda il probabile ingaggio di Marco Frediani, un esterno d'attacco di esperienza, in uscita dall'Alessandria. Serviva per tappare un buco con l'uscita di Fedato. Ma Frediani alla fine ha deciso di declinare l'offerta del Gubbio e ha preferito firmare un biennale con la Fermana (dove c'è Ettore Marchi). L'attaccante romano è stato da tempo un pallino del Gubbio, infatti già nelle passate stagioni c'erano stati altri tentativi e il calciatore era gradito al tecnico Torrente come caratteristiche, come piaceva Volpicelli, che è stato trattato in estate ma poi è finito alla Viterbese firmando un sontuoso biennale. Alla fine della fiera è così.     

• 01 SETTEMBRE 2021
Mignemi torna a parlare dopo 62 giorni: "Alt ai facili entusiasmi. Nessun rimpianto e ferocia"

Dopo 62 giorni esatti (di silenzio assoluto) torna a parlare il direttore sportivo Davide Mignemi. Tono pacato, è soddisfatto del mercato ma non sopporta i facili entusiasmi nell'entourage e nell'ambiente. Cosa ha detto: "Un mercato lungo ed estenuante. Ringrazio la società perchè mi ha messo nelle condizioni ideali per esprimere le mie intuizioni. Abbiamo costruito una squadra che solo il tempo ci dirà se abbiamo fatto un bel lavoro dietro le quinte e in totale silenzio. Abbiamo costruito una rosa in prospettiva con calciatori fortemente motivati, e nonostante la concorrenza sono venuti qui da una proprietà seria e sana. Nessun rimpianto per nessun calciatore che non è potuto venire. Sono felice per chi ha sposato la nostra causa. Abbiamo bisogno adesso della spinta dei tifosi. Il mio credo è stato portare dei giovani ragazzi di proprietà come Arena o Lamanna che verrà tesserato. Abbiamo preso dei calciatori versatili che saranno utili a lungo termine e funzionali ai dettami di Torrente. La cessione di Fedato? Si è meritato il rinnovo del contratto ma in quel ruolo sono arrivati altri esterni di attacco: erano in cinque per due posti, pertanto aveva poco spazio e quindi si è deciso di dargli un maggiore minutaggio. Sarao? Concorrenza folta, militava nel Catania e si è privato del contratto con gli etnei, tutto ciò dimostra la sua voglia di venire a Gubbio: abbiamo intavolato una trattativa assai veloce e in tal senso è stato spettacolare l'intervento del presidente Notari. Inoltre è arrivato anche Migliorini: era appetito da altre squadre, sono contento perchè è un caratteriale e perchè ci può dare un grande apporto sia dentro che fuori dal campo. Il girone? Abbiamo tre retrocesse dalla serie B che hanno fatto un mercato sontuoso, perciò è un girone difficile e dico che questa piazza ha bisogno di una squadra che lotti per tutti i novanta minuti con ferocia. Perciò aggiungo che dopo la partita di Cesena ho percepito nell'ambiente un eccessivo entusiasmo: buona partita, ma abbiamo fatto solo pareggio. Manteniamo sempre i piedi per terra, è importante". Forse Mignemi ha sentito riecheggiare ancora la parola "Benedetta Serie B" che è stata espressa anche dalla proprietà pure nelle recenti dichiarazioni in una tv locale e ha percepito un'eccessiva euforia nei suoi stretti collaboratori. Intanto fanno eco le parole dell'ex direttore sportivo rossoblù (ora a Grosseto), Stefano Giammarioli, che con grande stile ha elogiato il Gubbio sul mercato e lo vede come protagonista nel girone. Cosa ha detto a Tuttoc.com: "Nel girone B vedo Entella, Reggiana, Pescara e Modena con un organico dello stesso livello. Poi c'è un gruppetto, con Ancona e Cesena, così come la mia ex squadra, il Gubbio: hanno fatto un buonissimo lavoro, con ottimi acquisti". Curioso però che lo stesso portale web, Tuttoc.com, ha proposto un sondaggio con la domanda: chi è stata la regina del calciomercato? Sono elencate 18 squadre tra le quali Cesena, Modena, Pescara, Reggiana, Siena ed Entella (del girone B) ma manca inspiegabilmente il Gubbio. 
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