[vai alle news] [vai all'archivio
news]
• 30
SETTEMBRE 2019 Vecchini:
"In attacco bene, la retroguardia mi lascia
perplesso. Impressionato da poca gente"
É
stato portiere dei rossoblù ma anche preparatore
dei portieri del Gubbio oltre che del Perugia. Era
presente domenica a vedere la partita tra Gubbio
e Feralpisalò. Stiamo parlando di Giovanni
Vecchini. Parla con noi e partiamo da un suo commento
sulla partita. Eccolo: "Una partita discreta,
aperta a tutti i risultati. Occasioni da ambo le
parti. Alla fine il pareggio ci può stare,
dai". Questo Gubbio però non riesce
a vincere, un suo giudizio? "Non ho la bacchetta
magica, i motivi possono essere mille. Posso dire
che è la terza partita che vedo dopo quella
con la Virtus Verona e il Vicenza. Ecco, contro
i veronesi avevo visto una squadra pimpante, ha
pareggiato ma meritavano di più. Contro i
vicentini invece ho visto una squadra completamente
diversa: è finita 3-0, ma tolti i primi venti
minuti dove il Gubbio si è fatto vedere,
poi si è visto solo il Vicenza. Mentre con
la Feralpisalò ho visto una discreta squadra.
Credo che davanti abbia dei buoni calciatori mentre
in difesa ho visto una squadra direi più
compatta rispetto alla precedente partita. Aggiungo
che questo è un campionato strano, cioè
aperto a qualsiasi risultato ogni domenica".
Ha detto bene dei tre davanti, quindi è soddisfatto
del trio Tavernelli, Sorrentino e Cesaretti? "Assolutamente
sì. Ha sempre creato un qualcosa
il Gubbio, perciò davanti sono messi bene.
Quello che invece mi lascia un po' perplesso è
la retrovia: in alcuni frangenti si subiscono troppo
le ripartenze avversarie, ad esempio con il Vicenza
l'attaccante Marotta sembrava Maradona. C'è
da registrare qualcosa. Ma il mister è
competente e saprà dove si può porre
rimedio". Con questo vuole dire che spezza
una lancia in favore dei portieri visto che sono
sollecitati più del dovuto, è così?
"Assolutamente sì. Ma non parlo solo
dei portieri. Questo discorso vale anche per i difensori.
Quando si subisce così c'è una concomitanza
di cause, la colpa non può essere solo dei
difensori. Vedersi arrivare per un difensore sempre
una palla libera, oppure non avere pressione soprattutto
sui portatori di palla, poi diventa tutto più
complicato. Se invece parliamo nello specifico dei
portieri, per la giovane età che hanno, credo
che siano dei buoni estremi difensori, sia Ravaglia
che Zanellati. Ma Giovanni Pascolini lo conosciamo:
so come lavora, è bravo". Beh, bel
complimento verso un collega o no? "Adesso
sono un collega, ma sono stato anche allenato come
portiere da lui: è una vita che allena Giovanni
e niente da aggiungere". Lei conosce bene
l'ambiente eugubino, come se lo spiega questa poca
affluenza allo stadio? "Mi
ha fatto un certo effetto. Ma più che altro
mi ha sbalordito la seconda giornata con la Virtus
Verona: era la prima in casa e c'erano meno persone
di domenica. Mi sono impressionato. Peccato perchè
il pubblico eugubino si scalda subito, non è
mai freddo". Da calciatore periodo positivo, un peccato l'esperienza
nello staff tecnico di Acori nella stagione in cui
c'è stata una retrocessione nel 2015. A mente
fredda cosa ci può dire? "Spiegarlo è difficile.
I campionati di serie C sono particolari: se davanti
non fai gol, fai fatica e noi la facemmo parecchio.
Il portiere Iannarilli fece bene e fece pure gol.
Altro patimento: in quella stagione abbiamo avuto
tanti calciatori che provenivano da infortuni e
certe cose si pagano. Retrocedere è stata
come una pugnalata per me, una cosa mai successa
da calciatore". Ah, Iannarilli: ora fa
la differenza nella Ternana. Che ne pensa? "Minimo
può stare in B e non capisco perchè
finora nessuno gli abbia dato la possibilità
di poterci arrivare. Un grande portiere".
• 29
SETTEMBRE 2019 Guidi:
"Creato, ma più cinismo".
Ravaglia: "Rigore inesistente".
Le foto di Gubbio-Feralpisalò
Finisce
senza reti. Un punto che non accontenta nessuno.
Alla settima giornata il Gubbio conserva una casella
con impresso lo «0» che rappresenta
quello delle vittorie. C'è un unico dato
positivo: per la prima volta non ha subito reti.
Ma il tecnico Federico Guidi si mostra fiducioso:
"Ho visto una squadra equilibrata, prestazione
positiva: abbiamo giocato, sofferto, creato, a lunghi
tratti abbiamo messo in palese difficoltà
l'avversaria. Peccato solo che dobbiamo essere più
cinici e concreti. Peccato per la direzione arbitrale:
rigore molto dubbio fischiato contro e un rigore
a nostro favore non concesso su Sorrentino. Usati
due pesi e due misure. Peccato perchè abbiamo
preso due legni con Benedetti e Sbaffo, e per le
occasioni create da Tavernelli. Peccato perchè
abbiamo giocato con spirito, voglia e spesso con
qualità. Benedetti? Ci ha dato solidità.
Sorrentino latente? Ma lo sapevamo, deve trovare la giusta condizione e per ora è deficitaria".
Parla il portiere Federico Ravaglia e racconta l'episodio
del rigore contestato: "Ceccarelli si è
allungato la palla, ma io ho toccato il pallone.
Perciò è inesistente. Per fortuna
poi che ho parato il rigore a Caracciolo: lo avevamo
studiato in settimana insieme al nostro preparatore
Pascolini. In quel momento avevo tanta adrenalina.
Non prendere gol è stato importante".
Piccola postilla. Durante la trasmissione «Campo
Aperto» in onda su Tef Channel domenica sera,
il conduttore Sergio Fabiani ha rivelato che ha
avuto un colloquio
telefonico con il presidente Notari,
nel quale ha svelato che la notte avrebbe portato
riflessione e che la squadra non lo sta soddisfacendo
a livello tattico. C'è malcontento. Torniamo
al post-gara in conferenza. Parla l'allenatore dei
gardesani Mauro Bertoni: "Ho stravolto la
squadra in due giorni. Partita vivace, con tante
occasioni, tutti volevano vincere. Rigore fallito?
Caracciolo era molto dispiaciuto, è responsabile,
apprezzo la sua disponibilità. Risultato
giusto? Certo e mi fanno proprio ridere tutti quei
miei colleghi che a fine partita dicono che avremmo
meritato di più o di meno. Nel calcio il
risultato è lo specchio della partita. Questa
C è come la ricordavo: un calcio fisico ma
non proprio spettacolare". Intanto ecco
le immagini (20 foto) di Gubbio e Feralpisalò.
Il fotoservizio di Simone Grilli.
• 29
SETTEMBRE 2019 Gubbio
e Feralpisalò senza reti (0-0). Due legni
per parte, un rigore parato e... tutti scontenti
Gubbio
contro Feralpisalò. Il trainer Guidi conferma
il 4-3-3. Ravaglia in porta. Quartetto di difesa
con Lakti, Konate, Bacchetti e Filippini. Trio di
centrocampo con Sbaffo, Benedetti e Bangu. In attacco
il tridente Tavernelli, Sorrentino e Cesaretti. La
cronaca. All 11' azione volante con Sbaffo che apre
sulla destra per Bangu che crossa in area, colpo
di testa di Tavernelli con la palla che lambisce
il palo. Al 16' azione di contropiede con Contessa
che lancia in profondità Ceccarelli che salta
in velocità prima Filippini e poi Bacchetti,
in uscita Ravaglia lo mette giù in area ed
è calcio di rigore. Proteste rossoblù.
Dal dischetto tuttavia ci mette una pezza Ravaglia
in tuffo che ipnotizza Caracciolo e respinge; poi
ci riprova Ceccarelli di testa, ma Ravaglia salva
tutto ancora in tuffo in angolo. Al 27' corner calciato
in area da Maiorino, Scarsella svetta di testa e
punta l'angolino, con la palla che sfiora di poco
il palo. Al 28' un'azione personale di Tavernelli
che parte dalla trequarti fino al limite, ma poi
fa partire un tiro di sinistro lemme lemme che si
perde a lato. Al 33' ancora Maiorino che ci prova
con un cross dalla sinistra, con Scarsella che si
ritrova a tu per tu con il portiere in area, ma
stavolta Bacchetti è lesto e in extremis
in spaccata sbroglia la matassa. Al 37' ci prova
Ceccarelli con un tiro di destro dal limite, ma
Ravaglia è piazzato bene e para in volo.
Al 38' proteste rossoblù per un presunto
fallo di Legati su Sorrentino in area e cade a terra.
Al 40' un altro pericolo in contropiede con il solito
Maiorino che va via sulla sinistra e mette in mezzo
una palla filtrante dove calcia di destro con prontezza
Scarsella: la sfera colpisce in pieno il palo. Al
44' è Benedetti che calcia in maniera magistrale
una punizione dai venti metri di sinistro: palla
che aggira la barriera e si stampa sul palo a mezz'altezza,
alla sinistra del portiere. Ripresa. Al 14' pericolo:
dalla trequarti Scarsella con un lancio taglia tutta
la difesa e Legati si ritrova a tu per tu con il
portiere, ma in maniera clamorosa cicca il pallone
e la palla va a lato. Al 23' un cross pennellato
da destra da Sbaffo in area, colpo di testa di Sorrentino
che schiaccia a terra e la palla lambisce il palo.
Al 35' grande brivido: Maiorino calcia direttamente
su punizione dal limite con un tiro di sinistro
che si stampa all'incrocio dei pali a portiere ormai
battuto. Al 44' occasione del Gubbio con Meli che
serve al limite Sbaffo che calcia in diagonale di
destro dal limite e la palla scheggia il palo. Al
48' invece è Stanco che manca il tap in vincente di testa
solo davanti al portiere. L'epilogo di una partita
senza reti. Tabellino:
Gubbio - Feralpisalò (0-0): Gubbio
(4-3-3): Ravaglia; Lakti, Konate (36' st Maini), Bacchetti, Filippini
(11' st Cinaglia);
Sbaffo, Benedetti, Bangu (24' st Malaccari); Tavernelli
(36' st Meli), Sorrentino,
Cesaretti (24' st Battista). A disp.: Zanellati, Munoz, Zanoni, Conti, El Hilali, Ricci,
Manconi. All.: Guidi. Feralpisalò
(4-2-3-1): De Lucia; Zambelli, Legati, Giani, Contessa;
Pesce (43' st Carraro), Scarsella; Ceccarelli (21'
st Mauri), Magnino, Maiorino (43' st Bertoli);
Caracciolo (11' st Stanco). A disp.: Liverani, Eleuteri, Mordini,
Rinaldi, Altare, Guidetti. All.: Bertoni. Arbitro:
Pirrotta di Barcellona di Pozzo (Trischitta di Messina
e Andulajevic di Messina). Ammoniti: Pesce
(F).
Angoli: 3-8. Recupero: 2' pt; 4' st.
Spettatori: 762 (di cui 498 abbonati). Risultati:
Settima Giornata - Serie C - Girone B: Arzignano
Valchiampo - Reggiana 0-0 Cesena
- Imolese 1-0 15'
Butic (C) Fano
- Sudtirol 0-2 69'
Turchetta (S), 90' Rover (S) Fermana - Padova
1-2 48'
Baraye (P), 59' Mokulu (P) rig., 89' Molinari (F) Gubbio
- Feralpisalò 0-0 Modena
- Rimini 4-2 16'
Ferrario (M), 24' Sodinha (M), 39' Gerardi (R),
48' Gerardi (R), 65' De Grazia (M), 85' De Grazia
(M) Piacenza
- Carpi 2-1 32'
Paponi (P), 44' Nicco (P), 47' Boccaccini (C) Ravenna
- Sambenedettese 0-2 16'
Frediani (S), 50' Frediani (S) Virtus Verona
- Vicenza 1-2 26'
Zonta (Vc), 30' Magrassi (Vv), 64' Marota (Vc) Vis
Pesaro - Triestina 1-2 13'
Paoli (V), 20' Mensah (T), 64' Granoche (T) rig.
• 28
SETTEMBRE 2019 Col
Feralpi, è out De Silvestro. Parola a Guidi
che parla di strategie. Ex: Briganti a Bastia
Per
la partita contro la Feralpisalò è
assente la punta De Silvestro per un problema di
lombosciatalgia. Dopo la rifinitura, parla così
il tecnico Federico Guidi: "Troveremo una
Feralpisalò arrabbiata. Perciò concentrazione
massima da parte nostra. Voglio una prestazione
come è avvenuto a Rimini sotto il punto di
vista della coesione. Mi auguro che una volta tanto
gli episodi possano girare dalla parte nostra. L'anno
scorso la prima vittoria arrivò proprio alla
settima giornata? Non credo alla cabala, ma è
chiaro che sia di buon auspicio. Il peso della vittoria?
Si avverte, ma soprattutto quando guardo negli occhi
i miei calciatori. Giocheranno gli under oppure
verrà riconfermato l'usato sicuro? Dico che
tutte le possibilità sono al vaglio. Ogni
scelta che ho fatto è condivisa con la società.
Sappiamo quanto è importante il minutaggio
per la società, ma allo stesso tempo bisogna
ricordare che negli ultimi due anni gli under erano
stati un input positivo, però poi a gennaio
si è sempre stravolta la strategia perchè
la situazione di classifica era messa male. Perciò
ho fatto questa analisi con il presidente: meglio
ora, in questo momento di difficoltà, era
necessaria esperienza e personalità in squadra,
e non aspettare a gennaio. Diciamo anche che nelle
riunioni tecniche c'è dibattito, pensiamo
di schierare gli under in base alla freschezza del
momento e l'intensità di ogni singolo calciatore".
Perciò sarà di nuovo 4-3-3, ma con
gli elementi che ruotano. Ravaglia in porta. Possibile
un quartetto difensivo con Lakti, Maini, Bacchetti
e Cinaglia. A centrocampo probabile sorpresa con
un trio con Sbaffo, Benedetti e Bangu. Di punta
un tridente presupposto e variegato con Tavernelli,
Sorrentino e Manconi (in ballottaggio con Cesaretti).
Una ipotesi, che rimane tale, con il tecnico che
deciderà solo all'ultimo secondo. La lista
dei 23 convocati: Bacchetti, Bangu, Battista, Benedetti,
Cesaretti, Cinaglia, Conti, El Hilali, Filippini,
Konate, Lakti, Maini, Malaccari, Manconi, Meli,
Munoz, Ravaglia, Ricci, Sbaffo, Sorrentino, Tavernelli,
Zanellati e Zanoni. In casa della Feralpisalò
invece è tutto da decidere dopo l'esonero
di Damiano Zenoni. In lizza per la panchina restano
Bisoli e Galderisi che sembra in vantaggio, ma ancora
non c'è niente di ufficiale. Perciò
la squadra gardesana a Gubbio sarà guidata
dalla panchina dall'allenatore Mauro Bertoni, che
finora ricopriva il ruolo di tecnico della formazione
della Berretti salodiana. Altro cambio
in panchina nel girone: l'Imolese ha esonerato
Federico Coppitelli e al suo posto è stato
scelto un tecnico di esperienza come Gianluca Atzori,
ex allenatore della Sampdoria. Ex rossoblù:
Marco Briganti, ex difensore del Gubbio ai tempi
di Torrente (pure un campionato disputato in serie
B), dopo l'ultima esperienza con la Vis Pesaro,
riparte dalla serie D umbra: ingaggiato dal Bastia.
• 26
SETTEMBRE 2019 Focus.
Fragilità difensiva, under e media età,
rotazione portieri, tante curiosità a...
galla
Una
questione di numeri. Houston, abbiamo un problema.
Gubbio, la difesa è un problema. Che sia
una questione di singoli o di moduli, il reparto
arretrato dei rossoblù finora è stato
un colabrodo. Una statistica che mette in evidenza
la fragilità difensiva. In pratica la retroguardia
è stata perforata in tutte le sei partite:
negli anni precedenti non era mai successo dopo
sei giornate iniziali, neppure nel 2014 con Acori
(l'anno della retrocessione). Nello specifico: 10
reti incassate in sei partite, per una media di
1,67 gol subiti a partita. L'anno scorso, nello
stesso arco di tempo con Sandreani, la difesa eugubina
aveva preso 5 gol in sei partite (in pratica la
metà di oggi). Gli stessi gol invece erano
stati incassati nell'approccio in salita del 2017
con Cornacchini in panchina (appunto 10 reti subite
in sei partite). E l'anno precedente con Magi in
panchina 5 reti subite in 540 minuti. Nell'anno con
Acori in panchina nei professionisti nel 2014, curiosamente,
si contano le stesse reti subite come nell'attualità:
ovvero 10 reti nelle medesime giornate giocate.
Pertanto i numeri parlano chiaro. La difesa va registrata,
servono dei correttivi, anche se si sono potuti
intravedere dei miglioramenti a Rimini, ma evidentemente
ancora non basta. C'è assolutamente la necessità
di cambiare rotta. Un'altra situazione che ha creato
dibattito è il fatto che il Gubbio per la
prima volta ha schierato un solo under. Ma andiamo
oltre, parlando di media età. Contro il Rimini,
l'undici iniziale collocato da Guidi, aveva una
media di 26 anni. Invece nella gara precedente contro
il Vicenza la media età della formazione
in partenza allineata dall'allenatore aveva una
media età di 24,72 anni. La statistica completa
ci dice che, la formazione iniziale più giovane
che è stata schierata da Guidi, è
avvenuto nella partita in trasferta contro l'Arzignano
Valchiampo: media di 24,27 anni. Contro il Fano
la media era di 24,81 anni. Nelle prime due giornate
con Triestina e Virtus Verona la media di età
era di 24,90 anni in entrambe le partite. Parlando
di schieramento in partenza, ci sembra ovvio. In
totale, la media età della squadra in questa
fase introduttiva di campionato è pari ad
una media età di 24,93 anni. Un'altra curiosità
emerge da questo torneo. La rotazione dei portieri
è un dato di fatto. Tre partite per uno per
Zanellati e Ravaglia, che dimostra una vera e propria
staffetta tra i due estremi difensori. Ma ora c'è
da guardare avanti. Domenica arriva la Feralpisalò.
I precedenti sono oscillanti, come i portieri intercambiabili
sui quali stavamo parlando. L'anno scorso ci fu
una squillante debacle in casa per 3-0: con le reti
di Caracciolo, Legati e Vita i gardesani travolsero
i rossoblù di Galderisi. L'anno precedente,
ovvero l'11 marzo 2018, fu di nuovo ko al
Barbetti (0-1): a segno Mattia Marchi per i benacensi
con Pagliari in panchina con i rossoblù.
Mentre c'è un precedente convincente datato
il 5 febbraio 2017: un sonante 3-1 per i rossoblù
con le reti di Ferretti, Ferri Marini e Candellone,
ma sulla panchina c'era Magi. Domenica un altro
capitolo contro la squadra salodiana.
• 25
SETTEMBRE 2019 Guidi:
"Che reazione, ora più solidi".
Notari: "Ma pensavo meglio...".
Le foto di Rimini-Gubbio
Esce
un pareggio a Rimini. Cesaretti risponde a Zamparo,
nel mezzo una traversa scheggiata da De Silvestro.
Vittoria ancora rimandata. E il tecnico per la prima
volta schiera solo un under basandosi soprattutto
sull'usato sicuro. Il commento del trainer Federico
Guidi dopo il match: "Bella prestazione
soprattuto per l'atteggiamento. Peccato solo per
il solito gol incassato, ma questa volta non è
stata una disattenzione, più che altro c'è
stata la bravura di Zamparo per la scelta di tempo
su Maini. La difesa era schierata e in questa partita
abbiamo subito molto poco dimostrando che la squadra
è più solida. Del resto è un
periodo che non siamo fortunati perchè al
primo cross siamo stati puniti. Mentre da parte
nostra per ottenere il dovuto dobbiamo sudare le
sette camicie. In ogni modo la squadra ha reagito
in maniera positiva e potevamo addirittura ribaltare
la partita con quattro occasioni importanti. Si
è vista personalità e cuore, quello
che avevo chiesto ai ragazzi. Tutti i nuovi scesi
in campo hanno risposto bene: Benedetti in mezzo
al campo ci ha dato esperienza e ha fornito un calcio
pulito. Un solo under in campo? In ottica delle
tre partite in sette giorni era prevedibile. Ci
può stare perchè per me giocano chi
è più in forma e volevo una risposta
a livello caratteriale. Soprattutto in un campionato
così livellato". Invece ecco il
breve commento del patron Sauro Notari dopo il match:
"Forse si poteva fare qualcosa in più.
La squadra non mi è piaciuta molto. Prendiamo
questo punto e poi domenica prossima tireremo le
somme. Il mister mi aveva chiesto che voleva mettere
più esperienza in squadra, perciò
l'ho capito e ho fatto il sacrificio di rinunciare
agli under. Pensavo alla vittoria. Ora pensiamo
di andare avanti pensando alla partita di domenica
contro la Feralpisalò. Ma credo che in prospettiva
debbano giocare anche i giovani". Il commento
di Renato Cioffi, trainer del Rimini: "Volevo
un altro risultato, ma non ci sono partite facili.
Il Gubbio ha calciatori importanti e per la prima
volta ha giocato senza gli under. Qualcosa questo
vuole dire. Noi invece abbiamo finito con quattro
under e abbiamo fatto la nostra onesta partita.
Sono arrabbiato perchè siamo partiti molto
bene, però dopo il nostro gol siamo stati
troppo remissivi concedendo troppo il palleggio
al Gubbio. In quel caso invece dovevamo ammazzare
l'avversario". Intanto ecco le immagini
(20 foto) di Rimini e Gubbio. Fotoservizio di Simone
Grilli. Di seguito nel link tutta la carrellata
delle immagini in terra romagnola.
• 25
SETTEMBRE 2019 Il
Rimini vuole scappare con Zamparo, ma Cesaretti
lo riacciuffa per il Gubbio: finisce 1-1
Gubbio
a Rimini. Il trainer Guidi conferma il 4-3-3. Ravaglia
in porta. Quartetto in difesa con Cinaglia, Maini,
Bacchetti e Filippini. Trio di centrocampo con Malaccari,
Benedetti e Sbaffo. Tridente d'attacco con De Silvestro,
Sorrentino e Cesaretti. La cronaca. Pronti e via.
Al 4' il Rimini al primo affondo passa subito in
vantaggio: cross da destra di Palma che pennella
in area, Zamparo anticipa tutti, compreso il diretto
avversario Maini e di testa svetta quel tanto che
basta che incorna la palla precisa sotto la traversa
e così non lascia scampo al portiere Ravaglia.
Al 9' la reazione di Sbaffo che cerca il tiro di
destro dai venti metri, la palla non viene trattenuta
da Scotti che respinge con affanno, ma Ferrani è
lesto a sbrogliare la matassa. Al 14' occasione
ghiotta per il Gubbio quando De Silvestro direttamente
su calcio piazzato dal limite fa partire una saetta
di sinistro e la palla colpisce la parte superiore
della traversa finendo poi la sua traiettoria a
palombella sulla rete superiore della porta. Al
20' ci prova dai trenta metri Sbaffo con un tiro
fulmineo a palombella di destro, Scotti è
costretto a salvarsi in volo in angolo. Al 30' tuttavia
il Gubbio pareggia: sulla destra è molto
lesto De Silvestro che entra in area in velocità
e serve un assist che, prima viene sporcato da Sbaffo,
ma poi rimedia Cesaretti che da buona posizione
calcia un filtrante di destro e la palla si insacca
a mezz'altezza angolata sul primo palo. Al 35' allora
ci prova con un tiro da fuori area Van Ransbeeck
ma stavolta Ravaglia è pronto e para. Primo
tempo che si conclude a nervi tesi con i calciatori
che si beccano continuamente prima di rientrare
negli spogliatoi. Ripresa. Al 2' dopo un rinvio
sbagliato di Ravaglia, Arlotti pennella un cross
in area dove Zamparo schiaccia di testa a rete,
la palla sfila di poco a lato. Al 18' un tiro fulmineo
da oltre trenta metri di Palma di destro mette scompiglio
perchè la palla esce di poco a lato con il
portiere che sembrava fuori causa. A cavallo della
mezz'ora due colpi di testa in area che non hanno
esito: prima una incornata telefonata di De silvestro
che si perde tra le mani di Scotti, poi una inzuccata
di Gerardi che si perde di poco a lato. Al 48' Stanco
di testa manca il tap in vincente di testa solo
davanti alla porta. Tabellino:
Rimini - Gubbio (1-1): Rimini
(3-5-2): Scotti; Oliana (7' st Lionetti), Ferrani,
Scappi; Finizio, Van Ransbeeck (28' st Montanari),
Palma, Candido (7' st Gerardi), Silvestro; Arlotti,
Zamparo (28' st Ventola). A disp.: Santopadre, Sala,
Picascia, Nava, Mancini, Cigliano, Petrovic, Pari.
All.: Cioffi. Gubbio (4-3-3): Ravaglia;
Cinaglia (20' st Lakti), Maini, Bacchetti, Filippini;
Malaccari (34' st Bangu), Benedetti, Sbaffo; De
Silvestro (34' st Tavernelli), Sorrentino, Cesaretti
(41' st Manconi). A disp.: Zanellati, Konate, Munoz,
Zanoni, El Hilali, Ricci, Battista, Meli. All.:
Guidi. Arbitro: Kumara di Verona (Iacovacci
di Latina e D'Ilario di Tivoli). Reti:
4' pt Zamparo (R), 30' pt Cesaretti (G). Ammoniti:
Cesaretti (G), Van Ransbeeck (R), Sorrentino (G),
Filippini (G), Ferrani (R), Sbaffo (G). Angoli:
3-2. Recupero: 1' pt; 5' st. Spettatori:
1621. Risultati:
Sesta Giornata - Serie C - Girone B: Feralpisalò
- Fano 1-3 32'
Baldini (Fn), 45' Paolini (Fn), 64' Di Francesco
(Fn), 92' Scarsella (Fs) Imolese - Virtus
Verona 1-3 21'
Belcastro (I), 26' Magrassi (V), 37' Cazzola (V),
61' Rossi (V) Padova
- Cesena 1-0 7'
Soleri (P) Piacenza
- Ravenna 3-1 14'
Paponi (P), 60' Lora (R), 64' Cacia (P), 67' Cacia
(P) Reggiana
- Carpi 2-0 18'
Marchi (R), 65' Scappini (R) Rimini
- Gubbio 1-1 4'
Zamparo (R), 30' Cesaretti (G) Sambenedettese
- Modena 1-1 18'
Di Massimo (S), 29' Rossetti (M) Sudtirol
- Fermana 3-0 10'
Morosini (S), 24' Mazzocchi (S), 65' Rover (S) Triestina
- Arzignano Valchiampo
3-0 26'
Costantino (T), 45' Costantino (T), 90' Gomez (T) Vicenza
- Vis Pesaro 0-0
• 24
SETTEMBRE 2019 A
Rimini probabili novità. Guidi predica professionalità.
E quelle foto con le maglie d'epoca
Alla
vigilia del match infrasettimanale di Rimini, parla
il tecnico Federico Guidi, fresco di qualifica di
allenatore «Uefa Pro», una abilitazione
riconosciuta anche a livello europeo. In primis
snocciola alcune statistiche: "Sembrerà
strano, ma abbiamo dei dati: con il Vicenza abbiamo
avuto il 62% di possesso palla, 12 tiri ma solo
tre nello specchio della porta, contro i 10 tiri
dei veneti ma sette erano in porta. Perciò
la strada è giusta. Perciò non è
vero che la squadra non ha equilibrio. Vero invece
che bisogna evitare certi errori di disattenzione
e avere più furore agonistico nel corpo a corpo. Contro
il Rimini? Per l'appunto, ora serve un atteggiamento
diverso nei duelli e negli scontri fisici. Senza
sè e senza mà sono tasti da correggere.
Affronteremo una avversaria che sa soffrire e quindi
mi aspetto un Gubbio dinamico. Cercheremo di essere
più camaleontici a livello tattico. Per noi
questa gara non è una gara qualsiasi: questa
è la partita. Abbiamo sbracato contro il
Vicenza perciò voglio vedere l'orgoglio dai
miei calciatori, altrimenti difficilmente si può
fare il professionista. Ho chiesto a loro di fare
gli uomini. Dobbiamo onorare la maglia. Ora tutti
possono giocare, perciò tengo tutti sulla
corda". Detto ciò ci potrebbero
essere sorprese negli interpreti, ma non nel modulo
che sarà il 4-3-3. Probabile Ravaglia in
ballottaggio con Zanellati in porta. Un quartetto
di difesa possibile con Cinaglia, Maini, Bacchetti
e Filippini. A centrocampo non è escluso
il trio Malaccari, Benedetti (sarebbe una sorpresa)
e Sbaffo. Di punta il tridente De Silvestro, Sorrentino
e Cesaretti. Ovviamente è solo una ipotesi,
con il tecnico che diramerà solo all'ultimo
momento l'undici iniziale. In tutto questo contesto
dove si cerca una reale reazione della squadra potrebbero
aiutare alcune foto d'epoca, di 50 anni fa, che
ci ha consegnato l'ex calciatore dei rossoblù
Antonio Ferrari. Dove ci si rende conto quanto è
cambiato il calcio. A partire dalle scarpette (che
oggi sono colorate e su misura), quando c'erano
meno soldi ma probabilmente c'era più umiltà
(anche da parte di chi scendeva in campo) e quella
maglia da vera battaglia del Gubbio formato trasferta
come viene mostrato nella prima immagine di questa
inedita e di sicuro emozionante carrellata di instantanee
dove si notano i calciatori Chiaraluce, Ferrari,
Cerafischi e Vinti, in mezzo il ds e allenatore
Mario Mancini. Eccovi le immagini di Gavirati
e gustatevele.
• 23
SETTEMBRE 2019 Alessandrini:
"Con i giovani serve pazienza. Gubbio alla
ricerca di una identità e più pressing"
Era
a vedere la partita domenica tra Gubbio e Vicenza.
Stiamo parlando dell'ex allenatore di Spezia, Ancona,
Rimini, Sudtirol e Gubbio (pure una parentesi in
serie B). Parla con noi Marco Alessandrini. Ecco
il suo commento del match: "Bisogna fare
una premessa. Siamo all'inizio del campionato. Ogni
squadra è in fase di rodaggio con tutte le
attenuanti del caso. Stiamo parlando poi di due
squadre con obiettivi diversi. Il Vicenza punta
ai primi posti, il Gubbio ha obiettivi diversi e
la differenza in partita si è vista".
Si, ma nello specifico cosa ci può dire?
"Il Gubbio è una squadra giovane
con un allenatore giovane che ha delle idee ma vanno
valutate nel tempo. Nel senso che oggi gli allenatori
giovani sono molto propositivi, che è un
qualcosa di positivo. Tuttavia in gara si è
vista una netta prevalenza del Vicenza. Il Gubbio
ancora ha bisogno di fare crescere soprattutto i
suoi giovani, pertanto il loro reale valore si potrà
vedere quando ci sarà una identità
di squadra. Sotto questo aspetto si vede che il
Gubbio sta lavorando per cercare una identità.
Perciò adesso emergono più che altro
i lati negativi, soprattutto contro un Vicenza che
ha calciatori di qualità e di categoria superiore.
Ancora il giudizio non è positivo, ma c'è
un allenatore nuovo con idee nuove e quindi va concesso
il giusto tempo per poter lavorare. Un allenatore
va aiutato e stimolato, l'ho vissuto sulla mia pelle".
Sì, ma quale può essere l'aspetto
negativo che si può evidenziare ora? "Due
aspetti da evidenziare. Quello positivo dove si
è visto un atteggiamento propositivo. Sotto
l'aspetto nel sapersi difendere invece si è
evidenziata qualche pecca". Ci ricordiamo
le squadre di Alessandrini che per sopperire l'handicap
a livello tecnico usava l'arma dell'aggressività.
Non è così? "Beh, ho cercato
di spiegarlo nel modo più giusto. L'identità
di squadra vuole dire tante cose. Cioè possedere
una propria fisionomia, aggressività, avere
intensità, ma soprattutto vuol dire avere
equilibrio in una squadra. Nel calcio ci sono due
fasi: quando si ha il pallone e quando si deve conquistare
il pallone. L'importante è avere il più
possibile il pallone e quando non lo possiedi va
poi riconquistato attraverso tanto pressing".
Il calciatore di oggi è cambiato rispetto
anni fa? "Diciamo che quando uno è
giovane gli va dato tempo. Oggi però forse
c'è meno spirito di sacrificio. Bisogna fare
leva sull'entusiasmo, va fatto capire che il calcio
è fatto di umiltà e di spirito di
squadra. Il calcio è sempre stato uguale:
negli anni è stato modificato nella velocità,
ma conta sempre una certa filosofia". Un
calciatore che ricorda volentieri che ha allenato
a Gubbio? "Ce ne sono tanti. A Gubbio la
B mi ha gratificato, ma forse avrei avuto bisogno
di più tempo perchè per assimilare
certi concetti in profondità ci vuole pazienza.
Faccio alcuni esempi attuali come Giampaolo
o Sarri". Ok, allora il nome lo facciamo
noi: Mario Rui ora al Napoli, che ne dice? "In
quel momento vedevo un calciatore di grandi prospettive
che aveva bisogno di lavorare su alcuni concetti.
Per me è stato un onore averlo allenato. Ma ho
avuto anche Magnanelli che lo feci esordire a 17
anni: già si vedeva che a quella età
aveva una mentalità di un trentenne. Un calciatore
di talento si vede subito. Vorrei citare anche
Ciofani, Buchel o Caracciolo. Ho avuto Brighi o
Meggiorini, non a Gubbio. Calciatori che
facevano intravedere che erano di prospettiva". Due nomi che oggi potrebbero giocare nella
massima serie: Cipolla e Placentino, è d'accordo?
"Ma Cipolla arrivò in B con il
Grosseto. Pure Placentino, anch'egli, era un calciatore
estroso con dei grandi numeri. Conta
la mentalità giusta per imporsi a grandi
livelli: serve carattere e personalità, parte
integrante per fare carriera".
• 22
SETTEMBRE 2019 Malaccari:
"Brutta partita". Guidi: "Squadra
passiva, così no...". Le foto di Gubbio-Vicenza
Per
la prima volta il Vicenza vince a Gubbio. Prima
vittoria esterna del Vicenza nel torneo. Un Gubbio
che è ancora fermo al palo per le vittorie. In
ogni partita la difesa va sistematicamente in bambola.
Così ringrazia Guerra che apre
le danze, raddoppia Giacomelli e Zonta cala il tris
d'assi. Tutta l'amarezza nelle parole del trainer
Federico Guidi: "Si può perdere, ma non
in questa maniera. É mancato il furore agonistico,
è mancata l'aggressività e abbiamo
commesso poi i soliti errori di lettura nelle coperture
preventive. Abbiamo abbassato troppo la testa e viaggiamo
a tratti. Calciatori passivi. Non è
giusto per il mio staff che lavora 24 ore su 24,
non è giusto per i tifosi, non è giusto
per un presidente che fa tanti sacrifici. Bisogna
sapere perdere, ma a testa alta. Mi prendo tutte
le responsabilità del caso". Anche
il capitano Nicola Malaccari si mostra giù
di morale: "Brutta partita. Un 3-0 che ci
rende tutti colpevoli. Bisogna allenare meglio la
fase di non possesso palla. Bisogna essere più
aggressivi. Ora resettare tutto e ripartire da zero.
Non abbiamo alternative". Il commento del
tecnico dei veneti Mimmo Di Carlo: "Siamo
stati superiori nella qualità dei singoli
che poi hanno fatto la differenza. Solo che dovevamo
chiudere prima la partita, perciò occorre
cinismo. In ogni caso siamo stati stati efficaci
negli spazi che il Gubbio ci ha concesso. Ma è
altrettanto vero che il Gubbio ha cercato sempre
di rientrare in gara con un atteggiamento propositivo.
Bravi noi a sfruttare al meglio le situazioni".
Ecco l'autore del primo gol, Simone Guerra: "Contento
per il gol con un grande assist di Giacomelli, ma
soprattutto per la prestazione di tutta la squadra.
Il nostro obiettivo è vincere. Partita preparata
dal tecnico nei dettagli". Gli fa eco l'attaccante
dei biancorossi Loris Zonta: "Contento per
il gol, grazie al contropiede di Zarpellon. Questa
squadra è molto unita. Tutti danno il 100%,
anche tutti coloro che entrano a partita in corso".
Intanto ecco le foto (20 immagini) di Gubbio e Vicenza.
Fotoservizio di Simone Grilli. Di seguito la carrellata
delle immagini.
• 22
SETTEMBRE 2019 Gubbio,
il Lane ne fa tre (0-3). Vicenza corsaro con un
tris con Guerra, Giacomelli e Zonta
Gubbio
contro Vicenza. Il trainer Guidi conferma il 4-3-3.
Zanellati in porta. Quartetto di difesa con Munoz,
Konate, Bacchetti e Filippini. Trio di centrocampo
con Malaccari, Lakti e Sbaffo. Di punta il tridente
Tavernelli, Manconi e Cesaretti. La cronaca. Pronti
e via. All' 11' occasione per gli ospiti: dopo un
rimpallo in area di Filippini, la palla giunge sui
piedi di Marotta che, a due passi dal portiere,
cerca la porta con un piatto destro radente, ma
Zanellati è reattivo e con la punta del piede
riesce a deviare la sfera in angolo. Al 19' arriva
il gol del Vicenza: su spiovente di Giacomelli in
area con rasoiata dietro la linea di difesa, Zanellati
tocca la palla ma non riesce ad inteccettarla, in
agguato c'è Guerra che di petto insacca la
sfera in rete a pochi passi dalla porta. Al 34'
ancora Vicenza con Giacomelli che si gira in un
fazzoletto e serve in profondità Marotta
che salta il portiere, ma viene messo giù da
Zanellati in uscita. Calcio di rigore. Dal dischetto
Giacomelli è freddo e piazza la palla radente
sul primo palo, portando a due le reti dei veneti.
Primo tempo apatico del Gubbio che si vede solo
con un tiro in porta al 34' con una punizione di
Manconi che finisce alle stelle. Ripresa. Al 3'
dalla trequarti apre il solito Giacomelli per Vandeputte
che lancia in porta Marotta, ma l'ex rossoblù
manca il tris mancando il tap in vincente. Al 9'
prima azione degna di nota ficcante dei rossoblù
con Malaccari che serve Cesaretti in area, tiro
di destro liftato che però diventa facile
preda di Grandi. Al 21' ancora un rischio quando
è Guerra che va via sulla sinistra e lancia
in profondità Arma che calcia di destro in
porta angolato, ma stavolta Zanellati è pronto
e con i guantoni riesce a deviare la sfera in angolo.
Al 39' arriva addirittura il tris del Vicenza in
contropiede: corre dalla difesa all'attacco Zarpellon
in velocità, taglia la difesa che resta inerme
e poi serve in mezzo verso Zonta che con un pallonetto
millimetrico di destro insacca inesorabilmente la
palla in rete. Al 16' fallo di Cinelli su De Silvestro
in area,
è calcio di rigore, ma dal dischetto è
Cesaretti che si fa ipnotizzare e si fa parare il
tiro da Grandi che si salva in angolo. Tabellino:
Gubbio - Vicenza (0-3): Gubbio
(4-3-3): Zanellati; Munoz (1' st De Silvestro), Konate, Bacchetti, Filippini
(29' st Cinaglia);
Malaccari (29' st Bangu), Lakti, Sbaffo; Tavernelli
(1' st El Hilali), Manconi (12' st Sorrentino), Cesaretti.
A disp.: Ravaglia, Maini, Zanoni, Benedetti, Ricci, Battista, Meli. All.: Guidi. Vicenza
(4-3-1-2): Grandi; Bruscagin, Padella, Cappelletti,
Barlocco; Vandeputte (31' st Zonta), Rigoni (15'
st Emmanuello), Cinelli; Giacomelli (19' st Zarpellon);
Marotta (19' st Arma), Guerra (31' st Saraniti). A disp.: Albertazzi, Pizzignacco,
Bianchi, Bizzotto, Liviero, Pasini, Pontisso, Scoppa.
All.: Di Carlo. Arbitro: Perenzoni di
Rovereto (Salama di Ostia Lido e Fontemurato di
Roma 2). Reti: 18' pt Guerra (V), 34'
pt Giacomelli (V) rigore, 39' st Zonta (V). Ammoniti: Rigoni
(V), Konate (G), Giacomelli (V), Lakti (G). Angoli: 5-6. Recupero:
1' pt; 3' st. Spettatori: 998 (495 abbonati);
di cui 192 di Vicenza nel settore ospiti. Risultati:
Quinta Giornata - Serie C - Girone B: Arzignano
Valchiampo - Sudtirol 0-1 50'
Ierardi (S) Carpi - Rimini 2-1 8'
Silvestro (R), 18' Vano (C), 25' Maurizi (C) Cesena
- Piacenza 1-1 31'
Paponi (P), 57' Zecca (C) Fano - Reggiana
0-0 Fermana
- Sambenedettese 1-1 12'
Cernigoi (S), 25' Liguori (F) Gubbio - Vicenza
0-3 18'
Guerra (V), 34' Giacomelli (V) rig., 84' Zonta (V) Modena
- Feralpisalò 1-1 1'
Rossetti (M), 31' Maiorino (F) Ravenna - Imolese
1-0 59'
Giovinco (R) Virtus Verona - Triestina 3-2 10'
Marcandella (V), 20' Magrassi (V), 29' Odogwu
(V), 37' Granoche (T) rig., 77' Granoche (T) rig. Vis
Pesaro - Padova
0-2 37'
Ronaldo (V), 72' Bunino (P)
• 21
SETTEMBRE 2019 Si
apre col Vicenza un trittico di gare in sette giorni.
Guidi si concentra a livello psicologico
Tutti
convocati, solo qualche acciaccato, ma tutti in
pista. Contro il Vicenza perciò parla così
il trainer Federico Guidi nel pre-gara: "Servirà
intensità per evitare quella discontinuità
che si è vista in queste partite. La condizione
fisica della squadra è ottimale: abbiamo
l'analisi dei dati e la squadra corre di media undici
chilometri a partita per ogni calciatore. Questo
è sinonimo che la squadra corre. Chiaro che
quei calciatori che sono arrivati a fine mercato
hanno una condizione precaria. Tutto questo è
fisiologico: mi riferisco a Sorrentino, Cinaglia
o Bangu. Credo pertanto che c'è stato un
aspetto più che altro psicologico, sul quale
ci abbiamo battuto e analizzato. Pertanto esiste
la paura e ci manca il coraggio per raggiungere
il risultato pieno. Ora il Vicenza? É stato
costruito per vincere e andare in serie B, con una
rosa competitiva dove i panchinari giocherebbero
titolari in altre compagini, perciò mi aspetto
un'avversaria propositiva, con un allenatore come
Di Carlo che è molto esperto. Per questo
motivo servirà furore agonistico. Possibile
il turn over? Nel trittico di partite in una settimana
sarà importante tutta la rosa, proprio per
questo si è costruito un organico omogeneo
e livellato". Non cambia il modulo (4-3-3),
forse gli interpreti. L'undici possibile.
Zanellati in porta. Difesa a quattro con Cinaglia
(o Munoz), Maini, Bacchetti e Filippini. A centrocampo
il trio Malaccari, Lakti e Sbaffo. Tridente con
Tavernelli (possibile al posto di De Silvestro),
Manconi e Cesaretti. Sono stati convocati in 23:
Bacchetti, Bangu, Battista, Benedetti, Cesaretti,
Cinaglia, De Silvestro, El Hilali, Filippini, Konate,
Lakti, Maini, Malaccari, Manconi, Meli, Munoz, Ravaglia,
Ricci, Sbaffo, Sorrentino, Tavernelli, Zanellati
e Zanoni. Probabile undici del Vicenza con Mimmo
Di Carlo allenatore che dice: "Voglio la
partita perfetta contro un Gubbio tecnico".
Scontato il modulo 4-3-1-2. Alcuni dubbi sulla formazione.
Grandi in porta. Quartetto di difesa con Bruscagin,
Padella, Cappelletti e Barlocco. Un trio di centrocampo
con Vandeputte, Rigoni e Cinelli. Davanti Giacomelli
tra le linee a supporto del duo di attacco Guerra
e Marotta. Ma scalpitano per un posto pure Pontisso,
Arma e Saraniti.
• 19
SETTEMBRE 2019 Marotta:
"Gubbio, ricordi incredibili: eravamo forti
e i tifosi...". Notari: "Voglio
una reazione"
Diciamo
che fa parte ormai della storia del Gubbio ed è
stato partecipe di un grande evento. Parliamo di
Alessandro Marotta, domenica avversario con il Vicenza.
Ci risponde così: "Certamente io
farò parte per sempre della storia del Gubbio
e vale lo stesso per il sottoscritto".
Tutti si ricordano le giocate di Marotta, ma quel
cucchiaio su rigore alla Totti nello spareggio di
San Marino davanti a tremila eugubini in tripudio,
fu l'emblema di una stagione incredibile. É
d'accordo? "Ma lì fu un'emozione
stratosferica. A volte riguardo il dvd che mi fu
regalato. Lo faccio quando mi prende un po' di malinconia.
Ho ricordi incredibili, abbiamo giocato davanti
ad un pubblico strepitoso. Ancora mi ricordo bene
quando poi rientrammo a Gubbio: tanta gente, le
persone che piangevano e avere reso felice tanti
tifosi per me è un motivo di orgoglio".
Ma quale fu il segreto di quella squadra vincente?
"Passando gli anni ho capito che era una
squadra proprio forte. Solo che eravamo giovani,
spensierati, ma pure coraggiosi. Con un allenatore
molto preparato come Torrente. Un direttore sportivo
come Giammarioli che insieme a Gigi Simoni facevano
una grande coppia. Non è un caso che l'anno
dopo poi il Gubbio andò pure in B. In pratica
tutto questo mix ha reso una squadra vincente e
soprattutto una società vincente".
Appunto, Giammarioli dice che Marotta fu strappato
a tanta concorrenza nell'estate 2009, ma è
davvero così? "Sì, avevo parlato
con parecchie squadre. Diciamo che la caparbietà
di Giammarioli mi ha convinto a venire a Gubbio.
Quindi ha ragione perchè mi mostrarono grande
fiducia su di me. Credo di aver fatto la scelta
giusta perchè poi Gubbio è stato il
mio trampolino di lancio". Ma quel tridente
d'attacco con Casoli, Marotta e Gomez Taleb era
trascinante. Non crede? "Embè, eravamo
forti. Giacomino (Casoli ndr) ho avuto modo di rivederlo
anche l'anno scorso quando mi trovavo al Catania:
ci ho giocato contro con il Catanzaro e sembra che
non gli sia passato nemmeno un giorno. Lo stesso
parere posso dirlo di Gomez che l'ho incontrato
l'anno scorso con la Sicula Leonzio e ci siamo salutati
veramente con molto affetto. Quell'anno è
stato speciale per tutti noi". Ora a Vicenza
e domenica è la prima volta a Gubbio da avversario.
Quindi? "Sono felicissimo perchè
stranamente è dal 2010 che non vedo più
lo stadio di Gubbio. Non so se è un segno
del destino, ma è particolare. Incontrai
il Gubbio solo una volta quando giocai a Benevento
e segnò una doppietta per noi Ettore Marchi".
Del Gubbio attuale cosa ci può dire? "L'importante
è mantenere la categoria perchè la
categoria è importante. É piena zeppa
di prestigiose città. Ormai è diventata
una piccola serie B. Perciò la serie C per
una piccola realtà come Gubbio non è
poco. Ma la piazza è passionale e potrebbe
meritare di più". Del Vicenza che
ci dice? "Siamo una buona squadra. Società
molto ambiziosa, molto seria, investimenti lodevoli,
stiamo lavorando bene per diventare un bel gruppo
e sicuramente vogliamo essere protagonisti nel campionato".
Parla con noi il presidente Sauro Notari in vista
della partita di domenica: "Spero in una
reazione della squadra. Affrontiamo un'avversaria
di una certa caratura. Perciò non mancheranno
gli stimoli per i calciatori. Credo che abbiamo
tutte le potenzialità per fare una bella
partita". L'ex Ds dei rossoblù Giammarioli
ha detto che al presidente bisogna fargli un monumento
per i sacrifici che fa a livello economico. Un commento?
"Le parole che dice il Giamma le apprezzo
sempre. D'altronde c'è stato un periodo che
lo abbiamo condiviso insieme, anzi direi un periodo
positivo. Perciò l'ho sempre stimato e ammirato.
Quindi sentirmi dire queste cose mi gratifica".
Tuttavia ha aggiunto che per poter vincere serve
un rapporto sinergico con l'ambiente e saper gestire
bene i calciatori. Un parere? "Ma senz'altro.
Un risultato positivo è condizionato da tanti
fattori. La squadra e i calciatori sono importanti,
ma anche tutto ciò che gli gira intorno.
É come un puzzle che va ultimato. Pertanto
condivido quanto detto. Vero anche che faccio anche
tanti sacrifici, ma qualcuno ancora non lo vuole
capire".
• 18
SETTEMBRE 2019 Giammarioli:
"Per vincere occorre un rapporto sinergico
con l'ambiente. Su Mario Rui dico..."
Era
a vedere la partita di sabato tra Gubbio e Fano.
Parla con noi l'ex direttore sportivo del Gubbio
e della Cremonese, Stefano Giammarioli. Ecco il
suo commento: "Nel primo tempo il Gubbio
bene, con buoni ritmi, preciso e pochi errori. Nel
secondo tempo la squadra ha sofferto un po' il Fano.
Però in questo periodo dell'anno sono partite
che possono capitare, ma la squadra una base ce
l'ha. Perciò bisogna essere positivi".
L'allenatore Guidi predica calma dicendo che la
squadra ha cambiato tanti elementi, si trova d'accordo?
"Per me gli allenatori sono sacri. Nella
mia carriera il più grande errore che ho
fatto a Gubbio credo che sia stato quello dell'esonero
di Bucchi. Per essere mandato via un allenatore
deve essere un disastro. Quello che mi spaventa
di Gubbio è che talvolta non si è
coerenti. Quando si prende Guidi si sa già
da prima che è un esordiente di categoria,
perciò va fatto lavorare con pazienza. Questo
discorso valeva anche per Sandreani. Questa tesi
vale per tutti gli allenatori che sono giovani.
Poi è chiaro: la squadra è stata rifondata
dalla punta dei piedi fino ai capelli, per cui è
normale che ci vuole calma". Un calciatore
del Gubbio da nominare? "In primis Sbaffo
lo conosco da una vita, calciatore di qualità
indiscusse. Inoltre c'è Cesaretti che fa
sempre gol. Invece per quanto riguarda i giovani
vorrei rivederli. Pertanto adesso mi concentrei
di più sull'usato sicuro". Al di
là di ciò, è un organico competitivo
secondo lei in serie C? "Ho una mia teoria,
cioè si fa spesso confusione a Gubbio quando
si parla di organici. Alla fine gli obiettivi si
raggiungono con calciatori importanti, ma soprattutto
è basilare la gestione. L'esempio c'è
stato negli anni precedenti: quando avevamo vinto
due campionati non è perchè avevamo
dei fenomeni, è avvenuto perchè c'era
un rapporto sinergico con tutto l'ambiente. Ovvero:
un rapporto aperto tra società, squadra,
tifosi e giornalisti. C'era un mix esplosivo e questo
è stato il nostro vero segreto vincente.
Poi aggiungerei che...". Prego, dica? "Ci
sono adesso il 70% di buoni calciatori che sono
disoccupati, perciò è facile inserirli
nelle squadre. Il problema però è
poi saperli integrare e saperli gestire. Questo
è il lavoro più difficile ma che va
fatto". Inoltre Giammarioli fa una precisazione:
"Credo che deve essere fatto un monumento
al presidente Notari. Infatti il mio amico Pannacci,
con il quale mi sento di frequente, mi ha detto
che il patron sta facendo grandi sacrifici a livello
economico. Per questo va solo ringraziato".
Parliamo nello specifico di Giammarioli e sorge
spontanea una domanda. Vedere Mario Rui giocare
con il Napoli a grandi livelli mentre sconfigge
in Champions League i campioni in carica del Liverpool,
ricordando che i suoi primi passi in Italia li ha
mossi a Gubbio, che effetto fa? "La nostra
realtà fece davvero qualcosa di magico. Me
lo hanno detto diversa gente in giro per l'Italia.
Fu un periodo dove sono sbocciati tanti calciatori
che non avevano fatto mai calcio ad alti livelli
e poi oggi ce li ritroviamo in B, addirittura molti
in serie A. Grazie di sicuro al nostro lavoro dove
curavamo ogni minimo dettaglio. Ci tengo a svelare:
Mario Rui nel 2011 fu preso da svincolato e
arrivò dal Portogallo a parametro zero. Credo
che Mario Rui sia stato l'apice di un gruppo di
tanti ragazzi che grazie al Gubbio si sono fatti
conoscere nel calcio che conta. Ma ci fu un grande
lavoro di scouting e mesi di osservazione incredibile.
Condito (come dicevo) con un rapporto schietto, genuino
e sincero con la città e la stampa:
vanno coinvolti tutti". Una intuizione
fu quel Marotta che sarà ora avversario con
il Vicenza: "Fu un'operazione di coraggio:
giocava ad Arrone in serie D e fece 20 gol, lo
volevano sia il Perugia che la Ternana, ma alla
fine arrivò a Gubbio perchè lo chiamai
e lo convinsi dicendogli che l'ambiente
era spontaneo e allegro. Perciò non arrivò
per una questione di soldi". Un pensiero per
Gigi Simoni che sta passando un periodo difficile
di salute: "Da sempre un amico, un secondo
padre, un maestro di vita e di calcio. Speriamo
che si rimetta al più presto possibile".
Ma ora Giammarioli che fa? "Per mesi ho
viaggiato, ho visionato calciatori e ho visto molte
partite, per una mia decisione dopo l'esperienza
di Cremona. Nell'attesa... a breve andrò
a lavorare con una società importante".
• 17
SETTEMBRE 2019 Focus.
Il Gubbio segna, ma subisce. Gubbio double-face
anche nei numeri. E quegli ex...
La
curiosità dei numeri. Questo Gubbio in questa
fase iniziale di campionato ha dimostrato di andare
a segno in ogni partita, ma allo stesso tempo ha
dimostrato che prende pure gol in ogni partita.
Un fatto insolito sul quale vanno fatte delle correzioni.
In pratica finora i rossoblù hanno segnato
cinque reti, ma ne hanno subite addirittura sei
di reti. Inoltre si può dire che Guidi ha
raccolto finora tre punti in quattro partite. Tornando
a ritroso si scopre in modo bizzarro che dopo quattro
giornate sono gli stessi punti che aveva racimolato
il Gubbio l'anno scorso dopo quattro giornate quando la panchina
era guidata da Alex Sandreani, frutto di tre pareggi
ed una sconfitta a Pesaro: inoltre
la squadra aveva segnato 3 reti in quattro partite e ne aveva
subite 4 di reti (un -2 rispetto ad oggi). Due stagioni
fa invece (2017) l'inizio di torneo fu più
difficile: un punto solo raccattato in quattro partite,
con una squadra che aveva segnato appena due reti
e ne aveva incassati otto di gol. Ma aggiungiamo
che dopo appena cinque giornate fu sollevato dall'incarico
il tecnico Giovanni Cornacchini (ora trainer del
Bari), all'indomani della sconfitta di Bergamo con
l'Albinoleffe. É senz'altro migliore l'avvio del 2016
con Giuseppe Magi in panchina: 7 punti in quattro
partite allora, frutto di due vittorie, un pareggio
ed una sconfitta (4 reti fatte e altrettante subite).
Questo è per quanto riguarda la statistica
da quando il Gubbio è tornato nei professionisti
dal 2016. Stranamente nell'avvio di campionato del
2014 (l'anno della retrocessione) si erano incassate
le stesse reti (6) in quattro giornate, ma singolarmente
aveva segnato appena 2 reti: in quella fase, con
Leonardo Acori in panchina, erano stati raccolti
due punti nelle prime quattro partite. News in pillole.
Ex rossoblù. Marco Bonura, ex calciatore
e allenatore dei rossoblù nell'ultima fase
della stagione del 2014-2015, è il nuovo
allenatore del Sansepolcro: l'anno scorso era alla
guida del Bastia. Anche un ex calciatore del Gubbio,
il centrocampista Alfredo Romano, adesso si trova
in Eccellenza:
ha vinto un campionato di serie D nel 2016 ed è
arrivato ai playoff in serie C nel 2017 nell'era
di Magi in panchina, ed ora gioca tra le fila
dell'Afro Napoli United, formazione che milita nel
campionato di Eccellenza campana. La Robur Siena
comunica di aver rinnovato il contratto
con Alessio Campagnacci fino a giugno 2021: il calciatore
folignate nella passata stagione non aveva avuto
una annata fortunata, con 25 presenze ed un solo
gol. Focus di Tuttomercatoweb.com che stila la Top
11 della settimana nel girone. Figura l'attaccante
Manuel Sarao del Cesena, cercato per tutta l'estate
dal Gubbio, ma poi ha preferito vestire la maglia
bianconera. Come allenatore figura Massimiliano
Alvini della Reggiana, contattato sempre in estate
dal Gubbio, ma poi la società ha preferito
scegliere l'opzione Federico Guidi. Nel girone A
spiccano i nomi del portiere Eugenio Lamanna del
Monza e di Raffaele Alcibiade della Juventus U23,
che giocavano nel Gubbio vincente ai tempi di Vincenzo
Torrente.
• 16
SETTEMBRE 2019 Magi:
"Quando si cambia tanto non è facile...
da subito". Ds Pannacci: "Squadra
competitiva"
Era
presente in tribuna a vedere Gubbio contro Fano.
Parliamo con Giuseppe Magi, pesarese, tra l'altro
ex allenatore di Bassano, Samb e appunto il Gubbio.
Ci dica subito, ma che partita ha visto? "É
stata una partita sentita. Uno perchè è
quasi un derby. Due perchè a tutte e due
manca la vittoria. Un primo tempo sicuramente di
marca eugubina: ho visto un bel Gubbio, con una
buona mentalità e determinazione creando
più palle gol. Purtroppo ha chiuso la prima
frazione solo con una rete di vantaggio. Nella ripresa
c'è stata la reazione del Fano. Credo che
il Gubbio abbia patito un po' l'ansia da vittoria.
A volte per superare certe difficoltà serve
anche un episodio fortunato. Tuttavia il Fano alla
fine ha meritato il pareggio per quello che ha fatto
vedere soprattutto nel secondo tempo".
Ma un calciatore in particolare del Gubbio da citare?
"Fare nomi è riduttivo. Ripeto, nella
prima frazione ho visto una buona organizzazione
di gioco e una bella squadra ordinata. Poi è
chiaro che va analizzato cosa può essere
avvenuto nel secondo tempo sia a livello psicologico
che a livello atletico. Si è notato un arretramento,
un atteggiamento più difensivo e ne ha sofferto
tutta la squadra. Forse la mancanza di una vittoria
pesa. Credo che ci voglia del tempo perchè
il tutto funzioni al meglio e in un percorso possono
capitare periodi difficili. Tra l'altro penso che
Guidi sia emergente e bravo. Ma questa squadra può
stare in categoria alla grande, è un collettivo
competitivo e allora faccio un nome...".
Prego, dica? "Lakti e lo cito per due motivi:
ha giocato bene sia da terzino sia quando ha giocato
come play quando è uscito El Hilali ed è
subentrato Munoz da terzino. Un ragazzo così
giovane si è mostrato propositivo ed è
un buon segnale". Lo sconvolgimento di
una rosa con 17 nuovi volti mutati può incidere
come si va dicendo? "Credo che sia figlia
di una scelta societaria. Oggi incide molto l'aspetto
economico. Si è dichiarato di fare la politica
dei giovani schierando tre under. Pertanto per trovare
il giusto equilibrio ci vuole del tempo. Nel mio
primo anno di esperienza a Gubbio ricordo che i
primi mesi furono difficili e anche in quella occasione
all'inizio non arrivavano i risultati".
Dopo la partita, proprio il trainer rossoblù
Guidi ha alzato i toni e ha sbottato, stile Giovanni
Trapattoni in una virale intervista in tedesco quando
allenava il Bayern Monaco. Lei conosce l'ambiente
eugubino, che ne pensa? "Non conosco il
contesto della vicenda. In ogni caso dico che è
positivo quando un allenatore riesce ad esternare
una certa determinazione perchè credo che
sia convinto delle proprie idee, ed è giusto
che le porti avanti senza lasciarsi condizionare.
Capisco anche che allenare un gruppo con tanti volti
nuovi non è facile e non è semplice
trovare subito la quadratura del cerchio. Posso
aggiungere che anche io fui protagonista in certe
situazioni nelle quali avevo sbroccato a Gubbio.
Ma dimostrano grinta e talvolta ben vengano".
Intanto predica pazienza il direttore sportivo Giuseppe
Pannacci, intervenuto a Tef Channel, dicendo: "A
Trieste non meritavamo di perdere. Nelle altre partite
abbiamo dimostrato di saper rimontare con carattere.
Domenica con il Fano non siamo andati bene il secondo
tempo. La squadra è competitiva, se il Vicenza
ha Giacomelli, Arma o Marotta, anche noi abbiamo
Cesaretti, De Silvestro o Sorrentino. Abbiamo fatto
una scelta condivisa sul cambio di tanti volti in
rosa. É stato scelto Guidi perchè
ci puntiamo, ma serve tempo. Chiaro che ci mancano
i risultati, ma siamo fiduciosi".
• 14
SETTEMBRE 2019 Cesaretti:
"Che ritmo, poi calo fisiologico".
Guidi: "Troppa ansia". Le foto
di Gubbio-Fano
Gubbio,
altro pareggio. Il secondo consecutivo in casa,
il terzo consecutivo nelle ultime tre giornate.
Rossoblù che partono forte e raggiungono
il vantaggio con Cesaretti, ma nella ripresa calano
di tono e vengono raggiunti da Barbuti su rigore.
Il commento del trainer Federico Guidi: "Grande
primo tempo, solo il Gubbio è stato in campo.
Mentre nel secondo meglio loro, giocando spesso
nella nostra metà campo e siamo andati in
difficoltà. Non siamo abituati a fare una
partita sporca e c'è stata ansia per il risultato.
Ci è mancata pure una certa personalità
e qualità nelle giocate". L'autore
del gol, Christian Cesaretti, invece dice: "Primo
tempo giocato a grande ritmo e pressing a tutto
campo. Credo che nella ripresa c'è stato
un calo fisiologico, forse abbiamo avuto un po'
di paura e ci siamo messi troppo ad aspettare. La
serie C è questa, contano i punti e bisogna
essere bravi a conquistarli". L'allenatore
dei granata Gaetano Fontana afferma: "Una
partita direi strana, due tempi con due volti. Nel
primo tempo siamo stati remissivi e il Gubbio ha
preso coraggio. Nella ripresa invece noi abbiamo
avuto sempre il pallino del gioco, mettendo l'avversaria
sempre nella propria metà campo, giocando
con intensità e determinazione. Bene la prestazione,
ma non il risultato perchè potevamo anche
vincere questa gara". Sulla stessa falsa
riga l'attaccante dei fanesi Hichann Kanis: "Due
punti persi per noi, senza dubbio. Abbiamo giocato
con intensità, abbiamo creato tante occasioni,
però ci è mancato il cinismo".
Ma intanto ecco le foto (20 immagini) del match
tra Gubbio e Fano. Fotoservizio di Simone Grilli.
Le foto in carrellata a seguire della partita serale
che è finita in parità.
• 14
SETTEMBRE 2019 Gubbio
che va avanti con Cesaretti, ma si fa riprendere
da Barbuti e il Fano pareggia 1-1
Gubbio
contro Fano. Il trainer Guidi opta per il modulo
4-3-3. In porta Zanellati. Quartetto di difesa con
Lakti, Bacchetti, Konatè e Filippini. Centrocampo
a tre con Malaccari, El Hilali e Sbaffo. In attacco
il tridente De Silvestro, Sorrentino e Cesaretti.
Al 2' subito sprint con Cesaretti che carica il
destro dal limite e Viscovo ci deve mettere una
pezza in tuffo. Al 4' una punizione di Baldini che
si infrange sulla barriera e si protesta per un
presunto mani, ma l'arbitro fa proseguire. A 6'
da destra El Hilali pennella una punizione in area
dove Cesaretti è lesto a colpire di testa
a rete, la palla sfiora il montante. Al 10' va via
in serpentina Kanis sulla destra e calcia di sinistro
a girare, Zanellati di slancio salva tutto in volo
plastico. Al 26' invece è il Gubbio che reclama
mentre De Silvestro cade a terra, dopo un contatto
presunto in area. Al 29' però il Gubbio passa
in vantaggio: va via sulla destra Lakti che crossa
in area, contro-cross di Sbaffo che pennella in
mezzo dove sbuca Cesaretti che di testa schiaccia
a rete: palla che tocca il palo interno prima di
insaccarsi in porta. Al 34' lancio di Baldini per
Carpani in area che si coordina e calcia teso di
sinistro, Zanellati salva in tuffo, sulla respinta
sbroglia il pericolo Filippini in angolo. Al 44'
ancora Cesaretti lancia in porta Malaccari ma tentenna
e calcia addosso a Gatti che si salva con il corpo.
Ripresa. Al 5' ci prova Barbuti dal limite con un
tiro che impegna Zanellati in tuffo e si salva in
angolo. Al 9' è pericolo per la retroguardia
eugubina: su un corner di Baldini in area svetta
Tofanari che di testa coglie la traversa. Al 25'
altro pericolo quando Kanis carica il destro da
posizione favorevole indisturbato, la palla sibila
di poco sopra il montante. Al 35' è calcio
di rigore per il Fano con Zanellati che esce a valanga
su Barbuti e cade a terra, dopo un lancio filtrante
in area di Carpani. Dal dischetto lo stesso Barbuti
è freddo e calcia angolato: palla che si
insacca a fil di palo a mezz'altezza. Al 39' invece
è Parlati che lancia in porta Di Francesco,
ma questa volta Zanellati in uscita riesce ad anticipare
l'avversario. Al 47' altro brivido con Parlati che
con un pallonetto sfiora il sette. Al 48' poi le
proteste vibranti del Fano per un presunto tocco
di braccio di Manconi su tentativo di Sarli. Finisce
con qualche battibecco finale. Tabellino:
Gubbio - Fano (1-1): Gubbio
(4-3-3): Zanellati; Lakti, Bacchetti, Konatè,
Filippini; Malaccari (41' st Bangu), El Hilali (28'
st Munoz), Sbaffo; De Silvestro (15' st Battista),
Sorrentino (41' st Manconi), Cesaretti (28' st Tavernelli). A disp.: Ravaglia, Maini,
Zanoni, Benedetti, Conti, Ricci, Meli. All.: Guidi. Fano
(4-3-3): Viscovo; Tofanari, Di Sabatino, Gatti,
De Vito; Carpani (37' st Said), Sapone (1' st Marino), Paolini
(1' st Parlati); Kanis (48' st Sarli), Barbuti,
Baldini (12' st Di Francesco). A disp.: Fasolino, Venditti, Ricciardi,
Diop, Boccioletti, Bedushi, Gjuci. All.: Fontana. Arbitro:
Luciani di Roma 1 (Pellino di Frattamaggiore e Festa
di Avellino). Reti: 29' pt Cesaretti (G),
35' st Barbuti (F) rigore. Ammoniti: Bacchetti
(G), Filippini (G), Konatè (G). Angoli:
0-9.
Recupero: 0' pt; 4' st. Spettatori:
985 (di cui 490 abbonati); 100 tifosi da Fano. Risultati:
Quarta Giornata - Serie C - Girone B: Cesena
- Triestina 3-2 7'
Zecca (C), 67' Borello (C), 72' Giorico (T), 74'
Granoche (T), 89' sarao (C) rig. Feralpisalò - Virtus Verona
2-0 34'
Scarsella (F), 54' Maiorino (F), 92' Magrassi (V)
rig. Gubbio
- Fano 1-1 29'
Cesaretti (G), 80' Barbuti (F) rig. Imolese
- Modena 0-1 26'
Rossetti (M) Padova - Carpi 0-0 Piacenza
- Fermana 0-1 53'
Cognigni (F) Ravenna - Vis Pesaro 2-1 46'
Giovinco (R), 75' D'Eramo (R), 94' Gennari (V) Sambenedettese
- Arzignano Valchiampo 2-1 22'
Cais (A), 53' Cernigoi (S), 87' Frediani (S) Sudtirol
- Reggiana 0-3 39'
Marchi (R), 46' Scappini (R), 59' Marchi (R) rig. Vicenza
- Rimini 2-0 79'
Pontisso (V), 95' Saraniti (V)
• 13
SETTEMBRE 2019 Col
Fano senza Cinaglia e Cenciarelli. Guidi mette i
puntini sulle «i» parlando alla piazza
Gubbio
verso la partita serale di sabato contro il Fano.
La posta in palio è alta. L'unico assente
sarà Cinaglia per un problema al soleo, oltre
a Cenciarelli. Qualche acciacco per Bangu e Manconi,
ma sono convocati. Il trainer dei rossoblù
Federico Guidi è carico per questa sfida:
"Vogliamo portare a casa la vittoria in
quanto la partita è sentita in città.
Vogliamo regalare una gioia ai tifosi, alla società
e al presidente soprattutto. Non credo tuttavia
che sia un crocevia perchè per me tutte le
partite sono determinanti. Siamo in un girone equilibrato
dove ogni partita è complicata. Il Fano con
Fontana offre un calcio propositivo, mi aspetto
una partita dove si gioca a calcio. Pertanto dovremo
essere puliti a livello tecnico e veloci a livello
di esecuzione, dobbiamo essere efficaci nelle coperture
preventive. Fondamentale la tenuta atletica. Se
in porta va Zanellati o Ravaglia? Sono due portieri
che considero titolari, fortemente voluti perchè
under, ma alla stessa maniera ci garantiscono qualità".
Ma il tecnico vuole mettere subito in chiaro alcuni
concetti e manda un messaggio alla piazza: "Non
si deve mai dimenticare da dove siamo partiti. Sono
due anni che il Gubbio si salva proprio all'ultima
giornata. Una squadra completamente rinnovata con
17 nuovi innesti. Perciò è naturale
che adesso ci siano degli errori. E l'errore di
tanti è quello che stiamo stravolgendo la
realtà, si fanno passare come negativi due
pareggi e questa è pura follia. É
vero che con l'Arzignano abbiamo fatto una prova
al di sotto delle nostre possibilità, ma
con la Virtus Verona e la Triestina meritavamo di
più. Siamo solo all'inizio del campionato.
Perciò mi sembra estremamente riduttivo esprimere
certi giudizi in questo momento. Ma siamo una delle
squadre più giovani e alla lunga può
fare divertire. Qua ora si è costruita una
squadra guardando al futuro per porre delle basi
verso un futuro più radioso. Per questa società
è un motivo di vanto e spero che ogni eugubino
riesca a leggerlo in questa maniera". Detto
ciò, scontata la conferma del 4-3-3. Possibile
formazione. Zanellati in vantaggio su Ravaglia in
porta. Difesa a quattro con Lakti, Bacchetti, Konatè
e Filippini. Un trio di centrocampo con Malaccari,
El Hilali e Sbaffo. Infine di punta possibile il
trio d'attacco di impatto con De Silvestro, Sorrentino
e Cesaretti. Perciò ecco la lista dei 23
convocati: Bacchetti, Bangu, Battista, Benedetti,
Cesaretti, Conti, De Silvestro, El Hilali, Filippini,
Konatè, Lakti, Maini, Malaccari, Manconi,
Meli, Munoz, Ravaglia, Ricci, Sbaffo, Sorrentino,
Tavernelli, Zanellati e Zanoni. Altre news. Un pallino
di mercato, Gabriele Gori, ha parlato così
al portale web Arezzonotizie.it: "In C mi
volevano tante squadre, aspettavo la B, però
l'Arezzo mi è sempre piaciuto e quindi sono
venuto qua per rilanciarmi. Ora voglio tornare in
B". Mentre entra in ballo un ex rossoblù,
Alessio Campagnacci, come riporta Tuttomercatoweb.com
che mette in risalto le frasi dette dal diesse del
Siena, Davide Vaira, espresse a Siena Tv: "In
verità era sul mercato. Ma il ragazzo si
presenta in ritiro in condizioni psicofisiche eccellenti,
mai avute in precedenza. Fa tutto il ritiro e in
fondo rimane un calciatore di grandi qualità.
Lo ha dimostrato domenica. Perciò ora è
nel gruppo al 100%".
• 12
SETTEMBRE 2019 Fano,
tra precedenti e curiosità. Dagli anni '80
ai playoff 2010. E le foto della rosa con staff
Una
partita non come le altre. Gubbio e Fano è
stato sempre così. Già dai tempi di
fine anni ottanta quando nel 25 marzo 1990 la formazione
granata vinse lo scontro diretto contro i rossoblù
allenati da Giorgini che si trovavano primi in classifica:
la rete di Mainardi spezza gli equilibri e a fine
stagione i marchigiani salgono in serie C1 a discapito
proprio degli eugubini. Ma il Gubbio si rifà
venti anni dopo esatti durante le semifinali playoff
di serie C2 del maggio 2010. Prima vittoria al Mancini
per 2-1 con rete di Casoli ed autogol di Cacioli.
Nel ritorno in un Barbetti bollente con quasi tremila
spettatori sugli spalti la formazione di Torrente
vince per 2-1 con le reti ancora di Casoli e di
Gomez Taleb. Pensare che quel Gubbio poi era salito
in Prima Divisione dopo aver vinto pure la finale
playoff contro il San Marino. E l'anno seguente
ci fu quella magica cavalcata verso la serie B.
Altri tempi, direte voi, ma fa parte sempre della
storia del calcio eugubino. Nelle ultime stagioni
al Barbetti l'andamento è questo: L'anno
scorso il match si giocò alla quinta giornata
è finì 0-0 e sulla panchina c'era
Alex Sandreani. L'anno prima, precisamente il 15
ottobre 2017, venne fuori una vittoria per 3-2:
doppietta di Marchi e tris (che valgono i tre punti)
di Kalombo (in panchina Dino Pagliari). Idem
con vittoria nella stagione precedente quando il
5 aprile 2017 il Gubbio (allenato da Giuseppe Magi)
si impose sui granata per 1-0 con rete decisiva
di Daniele Ferretti, ora in serie B con il Trapani.
In questa stagione troviamo un Fano cambiato, che
ha passato una estate dove l'acqua è stata
spesso agitata (e non perchè c'è il mare):
una squadra costruita in ritardo, sicuramente è
una formazione totalmente diversa di quella vista
in Coppa Italia. L'allenatore è Gaetano Fontana (ex
tecnico di Casertana, Cosenza e Juve Stabia) e gioca con un assetto basato sul 4-3-3. Con Viscovo
in porta. Una difesa a quattro con Tofanari, Di
Sabatino, Gatti e De Vito. Centrocampo a tre con
Carpani, Sapone e Parlati. Di punta il tridente
Kanis, Barbuti e Baldini. Da tenere d'occhio anche
il giovane tanzaniano Said che domenica quando è
entrato in campo nella ripresa ha creato tanto scompiglio
tra le linee alla retroguardia del Ravenna. Intanto,
tornando al Gubbio, vi mostriamo tutti i volti del
Gubbio targato Federico Guidi. Le foto stile figurine
Panini che il nostro sito ormai pubblica in maniera
sistematica dal lontano 2001. Il fotoservizio
è ad opera di Simone Grilli per l'A.S. Gubbio
1910. Eccole in sequenza.
Una rosa con 31 foto, che è condita con dettagli dei calciatori,
e ci abbiamo aggiunto anche lo staff tecnico e dirigenziale.
• 11
SETTEMBRE 2019 Manconi:
"Siamo avvelenati, le piccole cose da fare
diventare grandi". E parla l'ex Tofanari
Parla
l'attaccante Jacopo Manconi, dopo la prova non convincente
di Vicenza contro l'Arzignano, e in vista del match
di sabato sera contro il Fano. Dice: "Sappiamo
che è un appuntamento importante. Ci stiamo
allenando a mille. Grande impegno perchè dobbiamo
essere pronti sabato. Cosa è successo a Vicenza?
Nel primo tempo abbiamo fallito sui passaggi personali,
nel senso che non ci venivano di fare le cose che
avevamo provato negli allenamenti. Però nella
ripresa abbiamo messo quel passo in più e
abbiamo ripreso la partita facendo una bella partita.
Dobbiamo partire proprio da qua". Però,
nel finale, si è rischiato grosso, con i
due pali colpiti dagli avversari. Manconi risponde
così: "Diciamo che le partite non
sono facili. Non ci sono scusanti, però si
deve comunque guardare avanti guardando i lati positivi
di ogni gara. Le piccole cose buone bisogna farle
diventare grandi. La squadra adesso è avvelenata:
vuole fare di più, ora servono i tre punti.
E il mio arrivo in maglia rossoblù? Sono
stato accolto molto bene dal gruppo. Aggiungo che
siamo un bel gruppo: Sbaffo, De Silvestro e Filippini
già li conoscevo e mi hanno fatto inserire
bene. L'obiettivo? Sono dell'idea che non dobbiamo
porci degli obiettivi. Intanto cominciamo a pensare
solo di portare i punti a casa". Sull'altro
fronte parla invece l'ex Niccolò Tofanari,
fino a poco tempo fa in gruppo con il Gubbio, passato
in agosto al Fano, in prestito dall'Ascoli. Il terzino
destro laziale carica il suo ambiente, dal sito ufficiale del Fano (Almajuventusfano1906.com):
"Sono più motivato del solito non solo per me, ma soprattutto per noi. É
una partita dove vogliamo fare punti oltre che bene, quindi al momento
penso più alla gara in sè che all’avversario in questione che è la mia
ex squadra. Sicuramente il Gubbio ha una mentalità simile alla nostra, a partire dall’idea di
gioco. Hanno un allenatore Federico Guidi molto preparato, con delle
individualità importanti sia in mezzo al campo come Sbaffo sia davanti
come Cesaretti e De Silvestro. Ma noi stiamo lavorando su ogni singolo
dettaglio e ci faremo trovare pronti. La tifoseria ci dimostra di essere presente
perciò adesso è arrivato il momento di ripagarli: non dobbiamo fermarci agli applausi ma è giunta l’ora di fare punti".
Si prepara quindi già un clima derby per
una partita sentita tra Gubbio e Fano. Con alcune
disposizioni del Gos che ha stabilito che i residenti
nelle provincia di Pesaro-Urbino possono acquistare
i tagliandi nei settori della tifoseria eugubina
solo se in possesso della tessera del tifoso dell'A.S.
Gubbio. In caso contrario sono disponibili sono
i tagliandi per il settore ospiti.
• 10
SETTEMBRE 2019 Dossier.
Medià età della squadra è di
23,60 anni. Spettatori: quota abbonati, e nel girone...
Una
bella raccolta di dati. Una ricerca approfondita
sulla squadra del Gubbio, ma anche in generale parlando
dell'andamento dell'affluenza allo stadio che fa
discutere soprattutto negli ultimi anni. In primis
partiamo dalla squadra e qua viene fuori un dato
sorprendente, se vogliamo. Quando si vocifera che
il Gubbio di quest'anno è una squadra giovane,
è un dato di fatto. Lo dicono i numeri.
Due stagioni fa, quando furono cambiati ben tre
allentori in una sola stagione (Cornacchini,
poi Pagliari ed infine Sandreani) esisteva una rosa
con una media età pari a 23,70 anni (stagione
2017-2018). L'anno scorso (stagione 2018-2019) la
media si era un pochino alzata rispetto alla stagione
precedente: in totale una media di 24,51 anni. Quest'anno
in effetti esiste un organico sicuramente meno stagionato:
una rosa che in toto tocca 23,60 anni di media.
Nello specifico il più "anziano"
del gruppo è la punta Cristian Cesaretti:
è un 32enne. A seguire tra i più esperti
un duo formato dal fantasista Alessandro Sbaffo
e il centrocampista (appena reintegrato) Alessio
Benedetti: entrambi 29enni. La linea verde è
formata da tre calciatori: il mediano albanese Erald
Lakti, l'attaccante Marco Meli e il centrocampista
Andrea Conti sono tutti e tre 19enni. In porta si
è sposata poi la linea giovane con Alessandro
Zanellati e Federico Ravaglia, entrambi 20enni.
Per capire meglio il tutto, la tabella completa.
Dopo di chè si arriva al capitolo spettatori.
Dopo tre giornate si può fare già
un primo bilancio. Il Gubbio per ora ha avuto una
media di 810 spettatori e il numero di abbonati
ad oggi ha toccato quota 477. Tuttavia la campagna
abbonamenti ancora non è stata chiusa. Il
dato in ogni modo ci racconta che c'è stato
un leggero aumento di abbonati rispetto alla passata
stagione (erano quota 440), ma sicuramente le
tessere di abbonamento sono calate rispetto al passato:
535 abbonati (nella stagione 2017-2018) e 675 abbonati
(stagione 2016-2017). Quest'anno si registra il
secondo dato più basso nei professionisti
da venti anni a questa parte: bisogna risalire alla
stagione 1999-2000 (in C2) quando furono sottoscritte
453 tessere. Per una visione completa, ecco la tabella.
Nel girone come abbonati, ad oggi, il Gubbio si
piazza al 14esimo posto, davanti a Fano, Feralpisalò,
Imolese, Virtus Verona, Arzignano Valchiampo e Sudtirol.
Spicca invece il dato del Cesena che viaggia con
quasi novemila abbonati. Per farsi un'idea, ecco
la tabella completa.
Come media di presenze allo stadio invece il Gubbio
si trova finora al 17esimo posto, cioè davanti
solamente a Feralpisalò, Arzignano Valchiampo
e Imolese. In testa il Cesena con una media che
va oltre le diecimila unità. Ci si augura
che a Gubbio ci sia una escalation già a
partire da domenica. A tal proposito la società
eugubina fa sapere che è aperta la prevendita
per la partita di sabato sera contro il Fano: biglietti
acquistabili in sede e alla Tabaccheria 2000. La
società invita a munirsi di biglietto in
prevendita per evitare code al botteghino.
• 09
SETTEMBRE 2019 Focus.
Ontologia del calcio: estetica contro gioco pratico.
E un po' di pepe sul mercato...
Bel
gioco contro risultato. Estetica contro senso pratico.
Un concetto conteso e frainteso. Una disputa che
sorge nel mondo del calcio per tutti gli osservatori,
dai tifosi, allenatori e addetti ai lavori. Da una
parte i cantori dell'estetica e dall'altra i fautori
del pragmatismo. Questo tema diventa attualissimo
visto che adesso Guidi è finito nel mirino
dei tifosi e sotto osservazione del patron che
non ha digerito la prestazione di Vicenza. Ma non
è una novità. Visto che era già
successo due anni fa con Cornacchini dopo appena
poche giornate e al primo affanno pure con Sandreani
nella scorsa stagione. Solo con Magi si era resistito
un po' più a lungo perchè in quel
caso in compenso c'erano i risultati. Bel gioco
o non bel gioco? D'altronde c'è stata pure
una famosa diatriba per una diversa ontologia del
calcio tra Adani e Allegri. Ma sembra essere la
domanda shakespeariana diventata ormai comune da
queste parti. Chiaro che Guidi sta cercando di esprimere
una filosofia di gioco votata verso l'attacco ma
che fino ad ora ha comportato dei rischi notevoli.
Ovviamente ci vuole anche del tempo logistico per
dare un'impronta importante ad una squadra tra l'altro
rinnovata per il 68%. Del resto una squadra è
come una orchestra sinfonica che ha bisogno di una
musica armoniosa. Perciò adesso Guidi fa
con quello che ha: probabilmente ci sono delle mancanze
tecniche oggettive degli interpreti che tra l'altro
devono assimilare dei concetti nuovi. Bisogna essere
efficaci. Ma l'efficacia spesso è fortemente
legata alla bellezza. Cioè sotto l'aspetto
tattico i reparti si mantengono molto corti, con
le linee parecchio strette. Cosa che purtroppo al
momento non avviene, come ammesso dallo stesso tecnico
che ha specificato che il Gubbio non ha saputo mai
tenere le distanze a Vicenza. C'è chi pensa
che è meglio giocare meno bene ma vincere.
Diciamo che ognuno può scegliere la sua tattica,
ma per vincere serve sempre giocare bene. Almeno
così la pensiamo noi. Ma è altrettanto
chiaro che c'è chi pensa che i tre punti
finiscono per premiare non il calcio offensivo,
ma quello cinico. D'altronde è ricorrente
la filosofia nel calcio nostrano che si pensa solo
a badare al sodo perchè conta solo il risultato.
Un'altra questione viene prepotentemente a galla:
il calciomercato. Un po' di pepe lo mette il sito
Tuttomercatoweb.com che in fase di trattative estive
boccia il Gubbio inequivocabilmente: voto secco,
un bel 5. Come si può del resto evincere
da questo articolo.
Mentre in casa Gubbio si pensa diversamente: è
stato ribadito che la squadra è assai competitiva,
come espressamente dichiarato dal presidente Notari
in una recente intervista sulle nostre colonne e
come affermato in egual misura dall'allenatore Guidi
nella conferenza stampa di sabato scorso. Chi avrà
ragione in questo contesto? Risposta: l'unico responso
inappellabile lo darà il campo. Dai tempi
passati, dai tempi ovvero del compianto Mario Mancini,
ci è stato sempre insegnato che una squadra
viene creata su una spina dorsale (portiere, libero, mediano,
fantasista e attaccante) già ad inizio mercato
e poi si costruisce attorno tutto il resto per congegnare
un puzzle omogeneo. Quest'anno il mercato
è stato strano, a rincorrere dei calciatori
che poi non sono sopraggiunti (vedi Sarao e Gondo),
e la prima punta (Sorrentino) ha firmato nell'ultimo
quarto d'ora dell'ultimo giorno di mercato. Probabilmente
nel calcio moderno le dinamiche e pure gli incastri
nelle trattative sono cambiate. Giusto o sbagliato?
L'unico responso oggettivo spetterà al campo.
• 08
SETTEMBRE 2019 Notari:
"Perplesso sulla formazione...".
Guidi: "Troppo fioretto". Le foto
di Arzignano-Gubbio
Gubbio
brutto nel primo tempo regala campo all'Arzignano
e trova il gol con Maldonado su punizione. Nella
ripresa Cesaretti sveglia i rossoblù pareggiando,
ma nel finale si rischia di capitolare con due pali
colpiti prima da Flores Heatley e poi dall'ex Valagussa.
Mastica amaro il trainer dei rossoblù Federico
Guidi: "Complimenti all'Arzignano perchè
ha giocato meglio di noi. Abbiamo sofferto più
del solito. Un primo tempo sbloccato con un gol
su punizione dove in verità Ravaglia poteva
fare meglio. In realtà poi l'avevamo ripresa
la partita con Cesaretti, ma alla fine loro meritavamo
di più. Non siamo riusciti a svolgere il
nostro gioco. Non siamo mai riusciti a trovare le
distanze. Perciò è un punto guadagnato.
In sofferenza andiamo in difficoltà, pertanto
devo analizzare con la squadra tutto questo. Non
si può giocare assolutamente di fioretto.
Talvolta ci vuole pure la sciabola". Tuttavia
la prestazione opaca non soddisfa assolutamente
il presidente Sauro Notari che è un fiume
in piena. Il patron (intervenuto su Tef Channel)
è furibondo: "Appena ho visto sotto
i miei occhi la lista con la formazione degli undici
iniziali in campo ho subito capito che sarebbe stata
una giornata no. Sono rimasto perplesso e non riesco
a capire certe scelte. Ne parlerò assolutamente
in settimana con il mister. Non è possibile
poi ribaltare una situazione che si fa in salita,
non è facile raddrizzare certe partite. E
poi si continuano a fare degli errori veramente
inaccettabili. Facciamo cavolate su cavolate continue.
Non è possibile. Ne parlerò con l'allenatore
perchè credo che l'organico sia competitivo.
E la staffetta tra Ravaglia e Zanellati? L'allenatore
ha deciso così, considera entrambi come possibili
titolari". Parla invece sull'altra sponda
un rammaricato tecnico Alberto Colombo: "Uscire
con un solo punto dopo una gara come questa è
spiacevole. Con dieci palle gol devi per forza portare
a casa i tre punti. Invece siamo qui a recriminare.
Tuttavia abbiamo offerto una prova di carattere
ma siamo stati efficaci anche a livello tecnico-tattico".
Intanto ecco le foto di Arzignano e Gubbio. Fotoservizio
di Alessio Di Benedetto di Sportshot. Con la collaborazione
di Nicola Ciatti dell'Fc Arzignano Valchiampo.
• 08
SETTEMBRE 2019 Botta
e risposta tra Arzignano e Gubbio (1-1). Maldonado
chiama, ma poi Cesaretti risponde
Gubbio
sul campo di Vicenza contro l'Arzignano Valchiampo.
Il trainer Guidi conferma il 4-3-3 ma con alcune
novità in campo. In porta questa volta va
Ravaglia. Difesa a quattro con il rientro di Munoz,
poi Konatè, Bacchetti e Filippini. Confermato
in toto il centrocampo con il trio Malaccari, El
Hilali e Sbaffo. Di punta il tridente De Silvestro,
Manconi e Meli. La cronaca. Al 7' va via sulla sinistra
Perretta che poi mette un pallone tagliato in area
verso Rocco che prova il tiro in porta ma viene
murato da Konatè. Il primo vero pericolo
del Gubbio al 23' quando Munoz pennella in area
un cross da destra, a rimorchio Sbaffo di testa
cerca la porta, ma para a terra Tosi. Capovolgimento
di fronte con Perretta che crossa in area da sinistra,
colpo di testa volante di Cais con la palla che
si perde a lato. Ancora padroni di casa in avanti
al 27' quando Casini offre un lancio in ampiezza
per Pattarello che si invola in area da sinistra
e calcia forte con il mancino, palla che sfiora
il montante. Al 42' una palla filtrante di Balestrero
verso il limite con Casini che calcia forte di destro,
ma salva tutto con il corpo Konatè che si
butta a pesce sulla palla. Al 45' i veneti passano
in vantaggio e fa tutto l'ecuadoriano Maldonado
che fa partire un destro potente da calcio piazzato
dai venti metri, la palla supera la barriera per
poi balzare a terra e inganna il portiere Ravaglia
prodigato in tuffo: la sfera si insacca sotto il
sette. Ripresa. Subito avviene un triplice cambio
dove subentrano Cesaretti, Lakti e Cinaglia in luogo
di Meli, Malaccari e Munoz. Al 5' è Sbaffo
che pennella un cross da sinistra in area, Manconi
carica il destro in girata volante, ma la palla
si perde a lato. All' 8' Maldonado carica il tiro
dal limite, questa volta Ravaglia si fa trovare
pronto e para a terra in due tempi. Al 10' su corner
di Cesaretti, è ancora Sbaffo che cerca di
trovare la porta con un colpo di testa che finisce
la sua traiettoria tra le mani di Tosi. Al 20' una
fiammata regala il pareggio al Gubbio: innesca Sbaffo
con un cross lungo da destra in area, spizzica di
testa Manconi, il neo entrato Cesaretti è
in agguato e di destro anticipa tutti depositando
la sfera in rete di piatto destro. Ma subito pericolo
dei locali (22') quando Pattarello si ritrova in area
con il portiere Ravaglia che calibra male l'uscita,
ma il calciatore arzignanese calcia a lato a porta
vuota. Al 25' un colpo di testa di Rocco mette i
brividi perchè la palla fa la barba al palo
a portiere ormai battuto. Al 27' invece si rischia
grosso quando il nuovo entrato Flores Heatley si
invola verso la porta e calcia di esterno destro
dal limite, la palla colpisce in maniera incredibile
il palo interno e ritorna in campo: pericolo scampato.
Allo scadere ('90) è Ravaglia che salva il
risultato in volo plastico su colpo di testa di
Flores Heatley. Al 92' un altro legno dei locali
con un tiro di destro di Valagussa che centra dal
limite la base del palo. Tabellino:
Arzignano Valchiampo - Gubbio (1-1): Arzignano
Valchiampo (4-3-3): Tosi; Tazza, Pasqualoni,
Bachini, Perretta; Casini (37' st Valagussa), Maldonado
(37' st Hoxha), Balestrero;
Cais (24' st Flores Heatley), Pattarello (44' st
Ferrara), Rocco. A disp.: Amatori, Antoniazzi, Bozzato,
Cavaliere, Piccioni, Bonalumi, Lo Porto. All.: Colombo. Gubbio
(4-3-3): Ravaglia; Munoz (1' st Cinaglia) (16' st
Bangu), Konatè, Bacchetti,
Filippini; Malaccari (1' st Lakti), El Hilali, Sbaffo; De Silvestro,
Manconi (38' st Sorrentino), Meli (1' st Cesaretti). A disp.: Zanellati, Maini, Zanoni, Ricci, Battista, Tavernelli. All.: Guidi. Arbitro:
Cherchi di Carbonia (Piedipalumbo di Torre Annunziata
e Nasti di Napoli). Reti: 45' pt Maldonado
(A), 20' st Cesaretti (G). Ammoniti: Sbaffo
(G), Sorrentino (G). Angoli: 6-4.
Recupero: 1' pt; 4' st. Spettatori:
345. Risultati:
Terza Giornata - Serie C - Girone B: Arzignano
Valchiampo - Gubbio 1-1 45'
Maldonado (A), 65' Cesaretti (G) Carpi - Vicenza
1-1 50'
Maurizi, 73' Marotta (V) Fano - Ravenna 0-1 9'
Giovinco (R), 54' Barbuti (F) Fermana - Feralpisalò
0-1 14'
Scarsella (Fp) Modena - Padova 0-1 35'
Castiglia (P) Reggiana
- Imolese 2-2 43'
Checchi (I), 54' Varone (R), 67' Scappini (R), 77'
Latte Lath (I) Rimini
- Sudtirol 1-1 49'
Gerardi (R), 72' Morosini (S) rig. Triestina
- Piacenza 1-3 10'
Formiconi (T), 73' Paponi (P), 78' Paponi (P), 84'
Sylla (P) Virtus Verona - Cesena 0-2 70'
Butic (C), 75' Butic (C) Vis Pesaro - Sambenedettese
2-1 8'
Grandolfo (V), 32' Di Massimo (S), 61' Voltan (V)
• 07
SETTEMBRE 2019 Con
l'Arzignano con i nuovi innesti. Out Benedetti,
Cenciarelli e Conti. Parla il trainer Guidi
Gubbio,
sono ventidue i convocati, compresi i nuovi acquisti
Cinaglia e Sorrentino. Out per una scelta tecnica
Benedetti, Cenciarelli e Conti. Parla così,
alla vigilia del match di Vicenza contro l'Arzignano
Valchiampo, il tecnico Federico Guidi: "Mi
aspetto sempre una prova propositiva perchè
è questa la nostra identità e mentalità.
Bisogna però riuscire a tenere meglio le
distanze in campo perchè poi ci permette
di essere più dinamici con il possesso palla.
Su questi temi ci abbiamo battuto in maniera ripetuta.
Finora abbiamo commesso degli errori individuali
e mi auguro che siano stati metabolizzati. Tutti
errori che abbiamo analizzato con il lavoro e sedute
video. Superate certe disattenzioni questo è
un Gubbio che diverte e può fare punti contro
chiunque. Ma come spesso dico: meglio un giorno
da leone, che cento giorni da pecora. Il calcio
è come la boxe: davanti puoi avere un pugile
più forte di te, ma se scappi sempre prima
o poi vai knock-out, se invece hai coraggio di andare
avanti può partire un pugno ben assestato
e puoi buttare a terra un pugile più forte.
Quindi si può anche sbagliare, ma lo spirito
di squadra deve essere sempre univoco. Quando si
va in campo non voglio avere rimpianti: in questa
settimana ho fatto lavorare di più la squadra
perchè ogni calciatore in campo deve conoscere
la poesia a memoria. Con l'Arzignano mi aspetto
ciò. I nuovi acquisti? Finalmente ogni calciatore
a fine mercato si può concentrare sul campo.
Dopo questa premessa, affermo che Cinaglia e Sorrentino
sono delle pedine che volevamo con caratteristiche
che ci mancavano in squadra. Il primo è duttile:
può giocare a destra, centrale e a sinistra
in difesa con una fisicità importante. Mentre
l'attaccante è un centravanti con margini
di crescita impressionanti. Ringrazio la società
perchè ha fatto dei grandi sforzi completando
una rosa estremamente competitiva e guardando al
futuro: sia il presidente che il direttore sportivo
hanno lavorato con tanto sacrificio e ne sono riconoscente.
Però non sono arrivati Gondo o Gori? Non
sono dispiaciuto, chiaramente già li conoscevo
e partivo avvantaggiato perchè sono calciatori
che stimo e che ho allenato. Tuttavia sono soddisfatto
che è arrivato Sorrentino. E il reintegro
di Benedetti? A tutti gli effetti è un calciatore
nuovo, inizialmente non faceva parte del progetto
tecnico, ma è un ragazzo che ho saputo apprezzare
per la dedizione sul lavoro e perchè si è
comportato da professionista. Ora non è stato
convocato perchè ha fatto pochi allenamenti
con noi, me credo che abbia le caratteristiche per
integrarsi con il nostro metodo di lavoro".
Detto ciò, ecco la formazione con i probabili
undici. I neo innesti Cinaglia e Sorrentino dovrebbero
partire dalla panchina perchè non hanno novanta
minuti nelle gambe. Scontato il 4-3-3. Quindi sarà
ballottaggio tra Zanellati e Ravaglia in porta.
Un quartetto di difesa con Lakti, Konatè,
Bacchetti e Filippini. A centrocampo il trio Malaccari,
El Hilali e Sbaffo. Di punta il tridente De Silvestro,
Manconi e Cesaretti (in ballottaggio con Tavernelli).
La lista dei convocati: Bacchetti,
Bangu, Battista, Cesaretti, Cinaglia,
De Silvestro, El Hilali, Filippini, Konatè,
Lakti, Maini, Malaccari, Manconi, Meli, Munoz, Ravaglia,
Ricci, Sbaffo, Sorrentino, Tavernelli, Zanellati
e Zanoni.
• 05
SETTEMBRE 2019 Nuovi
metodi, dal drone ai raccattapalle. Domenica a Vicenza
con gli ex Cais e Valagussa
Sedute
video: perchè l'utilizzo di immagini selezionate
rappresenta un vero mezzo di allenamento. Il drone:
per riprendere i lavori e analizzarli, basilare
per una stagione in corso. Tanta tattica: fino allo
sfinimento. Questo è il metodo di lavoro
che usano sovente Sarri (ora alla Juventus) e
Giampaolo (ora al Milan). Ma è lo stesso
metodo che ha intrapreso Federico Guidi e basta
scrutare il drone che si usa durante le sedute degli
allenamenti. Qui l'immagine fotografata da Simone
Grilli per l'A.S. Gubbio 1910.
Nel calcio moderno ormai arrivano numerose novità.
Per vincere e per fare risultato, si fa uso di qualsiasi
mezzo. Pure un raccattapalle può essere importante
ai fini del risultato. Pensate che stiamo scherzando?
Niente affatto. Lo ha detto il trainer Guidi dopo
il match pareggiato domenica contro la Virtus Verona.
Ecco, nello specifico, cosa ha voluto intendere:
"Quando la palla viene ridata agli avversari,
si deve aspettare un pochino. Quando la palla invece
serve al Gubbio, deve essere data subito. Ho detto
ai raccattapalle che sono chiaramente una parte
integrante della partita e quindi ci possono aiutare
a vincere le partite". Capito? Non scherzavamo.
Ora il notiziario. Il Gubbio si prepara per
la partita in trasferta contro l'Arzignano Valchiampo.
Probabile la conferma degli stessi undici di domenica
scorsa. Ovvero Zanellati in porta, anche se è
in concorrenza
per un posto con Ravaglia. Una difesa a quattro
con Lakti, Konatè, Bacchetti e Filippini.
A centrocampo il trio Malaccari, El Hilali e Sbaffo.
Di punta il tridente De Silvestro, Manconi e Cesaretti.
Chiaro però che i nuovi acquisti di fine
mercato scalpitano, perciò non è poi
escluso che Cinaglia e Sorrentino possano giocare
dall'inizio, ma è molto probabile che partiranno
dalla panchina. La formazione veneta, neopromossa
in Lega Pro da questa stagione, proviene da due
pareggi in due partite con una curiosità
del tutto singolare: infatti la squadra gialloceleste
ancora non ha subito gol, ma allo stesso tempo non
ha segnato nemmeno una rete. L'allenatore è
Alberto Colombo, ex trainer di Alessandria, Vicenza,
Sudtirol e Reggiana. Adopera il modulo 4-3-3.
Questa la probabile formazione. Con Tosi in porta.
Quartetto di difesa con Tazza, Pasqualoni, Bachini
e Barzaghi. Trio di centrocampo con Perretta (in
ballottaggio con Valagussa), Maldonado e Balestrero.
Di punta il tridente Pattarello, Cais e Rocco. Due
gli ex rossoblù: Cais e Valagussa. La formazione
arzignanese gioca le partite in casa allo stadio
Menti di Vicenza.
• 04
SETTEMBRE 2019 El
Hilali: "Evitare errori banali".
Benedetti è reintegrato. Giovani: Nacciarriti
alla Vis Pesaro
Parla
il playmaker Mattia El Hilali, finora utilizzato
dal trainer Federico Guidi tra i titolari in questo
avvio di campionato. Dice: "Finora proveniamo
da due belle prestazioni, c'è amarezza solo
per i risultati. In particolar modo in casa perchè
potevamo vincere. Stiamo cercando di lavorare per
rimediare a certi errori banali che arrivano in
partita. L'ambiente è sereno e tranquillo,
da parte nostra pensiamo solo al campo. Il campionato
è tosto, sappiamo che incontriamo avversarie
difficili da affrontare, noi siamo una squadra giovane
e per questo motivo dobbiamo trovare in fretta la
quadratura del cerchio. A livello personale? Mi
aspetto di giocare più gare possibili, ho
voglia di mettermi in mostra e rilanciarmi perchè
l'anno scorso ho affrontato un anno difficile. A
livello tattico? Molti ragazzi non erano abituati
a fare un certo tipo di lavoro. Diciamo che dobbiamo
migliorare sotto il punta di vista difensivo. Finora
abbiamo commesso degli errori di troppo per alcune
letture sbagliate personali in difesa. Il mio ruolo
con Guidi? É quello che preferisco, ho sempre
giocato davanti alla difesa, perciò mi trovo
a mio agio. Domenica? Sappiamo che affrontiamo un
Arzignano che ancora non ha preso gol, pertanto
sarà una gara tosta e dobbiamo giocarcela
al 100%. E i nuovi arrivi Cinaglia e Sorrentino? Fanno
solo che bene, di sicuro ci aiuteranno".
News dal campo. Il centrocampista Alessio Benedetti
era finito sul mercato in questa estate perchè
non rientrava nei piani tecnici societari e finora
si era allenato a parte: alla chiusura del mercato
estivo è restato al Gubbio (vige un contratto
fino a giugno 2020), perciò da giovedì
il calciatore assisiate verrà reintegrato
nel gruppo e farà parte della rosa
del trainer Guidi. Giovanili: ampio risalto viene
data una notizia dai mezzi di informazione nel
pesarese. L'attaccante Leonardo Nacciarriti, classe
2003, talentuoso calciatore jesino, viene acquistato
dalla Vis Pesaro prelevandolo dal Gubbio. Come si può
evincere da questo articolo sulle colonne marchigiane.
Il calciatore in questione nelle ultime due stagioni
aveva militato nel Gubbio. Con l'Under 15 era stato
capocannoniere di tutta la Lega Pro con 25 reti
segnate. L'anno scorso invece non si era ripetuto
per via di un infortunio con la squadra Berretti
rossoblù. Ora il blitz dei vissini a fine
mercato che lo portano in biancorosso a titolo definitivo.
Infine il portale web Tuttoc.com esprime il suo
giudizio sul mercato di C e nello specifico
il Gubbio si prende come voto un 6,5 con questa
motivazione: «La cessione pesante di Casiraghi è stata ottimamente calibrata con
l'arrivo di un altro prospetto importante come Sbaffo. Bene anche
Bacchetti, Cesaretti e Cenciarelli, in attacco al fotofinish è arrivato
Sorrentino dopo esser stati a un passo da Sarao, Gondo e Gori. Squadra
rivoluzionata per 3/4, vedremo se sarà un bene o un male».
• 03
SETTEMBRE 2019 Notari:
"Vi spiego cosa è successo nel mercato.
L'organico così è completo, ma una
pecca..."
Mercato
estivo concluso. Ne parliamo direttamente con il
patron Sauro Notari. Ma prima una domanda: un giudizio
su questo Gubbio iniziale di campionato? "Specialmente
a Trieste il gioco mi è piaciuto, ma devo
aggiungere che abbiamo fatto degli errori che sarebbe
il caso di non farli. Degli errori che si sono ripetuti
domenica con la Virtus Verona. Perciò vanno
corretti. Dico questo perchè sono convinto
che la squadra c'è. Ci si può divertire.
Con gli ultimi due inserimenti penso che abbiamo
completato una squadra buona". E il difensore
Cinaglia è arrivato proprio per colmare certe
disattenzioni in difesa? "Diciamo di sì.
Abbiamo preso un ragazzo che ci può dare
una grande mano all'intero reparto. Come abbiamo
pensato di rinforzare l'organico pure in attacco".
Ecco appunto: un centravanti che vi ha fatto penare
non poco in questa estate. Prima si era pensato
a Sarao, poi a Gondo e al fotofinish è arrivato
Sorrentino. A riguardo cosa può dirci? "Vi
spiego il problema. Con Sarao era tutto fatto, dico
a livello economico. Poi il calciatore ha preferito
andare a Cesena in una piazza di blasone e per avvicinarsi
a casa. Per quanto riguarda Gondo invece purtroppo
l'ha preso la Lazio di Lotito dando una grande mano
al Rieti ed è stato girato alla Salernitana.
Così è arrivato Sorrentino, ma vorrei
svelare un fatto". Prego, dica: "Negli
ultimi istanti di mercato si è riaperto il
discorso con Gori della Fiorentina che avevamo del
resto rincorso in estate perchè ci era stato
promesso, ma ormai ci trovavamo alle battute finali
con l'ingaggio di Sorrentino e quindi non era possibile
prenderli tutti e due. Così Gori è
andato all'Arezzo". Invece Benedetti ormai
rimane in rossoblù, è così?
"Lo volevano alcune squadre, ma per un motivo
e per un altro non è andato via, alla fine
lui stesso ha scelto di restare". Idem
per il discorso Cenciarelli? "Qua abbiamo
problemi diversi. Cercheremo di superarli insieme.
Ci incontreremo di nuovo. Perchè per noi
è molto importante anche l'aspetto umano".
Diciamolo chiaramente: un'autentica rivoluzione
con 17 volti nuovi in una rosa da 25 calciatori.
Ci dica, ma come mai? "E questa in verità
può essere l'unica pecca".
Ci scusi presidente, si può spiegare meglio
in altre parole? "Nel senso che abbiamo
cambiato un po' troppo. Credo che potevamo lasciare
in rosa anche quattro o cinque elementi della vecchia
squadra. Penso che ci potevano stare bene insieme
a questo organico che è stato costruito.
Però sono convinto che occorrerà che il mister
riesca ad amalgamare la squadra, in quanto ci
sono calciatori importanti che possono fare bene".
Ma il trainer Guidi, a fine partita, domenica, ha
affermato che ci vuole almeno un mese per vedere
un Gubbio diverso. Lei che pensa? "Speriamo
di no. In un mese si fanno già diverse partite.
Un rodaggio serve sicuramente ma ci deve portare
anche ai risultati, sennò diventa penalizzante".
Ultimo capitolo, i tifosi. Per ora sottoscritti
471 abbonamenti, forse ci si aspettava di più
visto anche gli sconti di quest'anno. Un suo giudizio?
"Capisco che ci sono molteplici
problemi. Ma non riguarda solo l'ambiente
calcistico societario dove probabilmente la mia presenza
viene attribuita come un qualcosa di non positivo. Ci sono altri
problemi come quelli economici perchè adesso
per alcune persone comprare un biglietto o un abbonamento
può diventare un peso per motivi di lavoro.
Una situazione che stanno subendo altre realtà
calcistiche. Ma tutto dipenderà anche dai
risultati. Poi è chiaro che il contestatore
accanito parlerà sempre male, anche se avessi
acquistato
Icardi che era stato messo sul mercato dall'Inter.
Su questo, però, non posso fare nulla".
• 02
SETTEMBRE 2019 Last
minute di mercato: firmano Cinaglia e Sorrentino.
Poi Benedetti e Cenciarelli restano
Gubbio, in
chiusura di mercato altri due volti nuovi e siamo
a 17 su 25 in rosa. Un'autentica revolution in squadra
compreso uno staff tecnico quasi completamente rinnovato.
In primis ha firmato nella data del 2 settembre
un nome che già era stato citato in questi
giorni come rinforzo in difesa: si tratta di Davide
Cinaglia, classe '94, proveniente dal Novara dove
nella passata stagione ha disputato 29 gare (ed
un gol). Il calciatore romano ha giocato pure in
serie B con Cremonese e Ascoli, è cresciuto
nelle giovanili del Torino. É una pedina
duttile in quanto può giocare in difesa sia
come centrale che come esterno: arriva a titolo
definitivo e ha firmato un biennale con il sodalizio
rossoblù. Arriva anche questo tanto ricercato
centravanti che ha fatto dannare per un'intera estate:
operazione che arriva al fotofinish delle contrattazioni.
Firma perciò con il Gubbio l'attaccante Lorenzo
Sorrentino, classe '95, proveniente dalla Juve Stabia.
L'anno scorso si trovava alla Lucchese con 35 presenze
e 7 gol. Il calciatore romano in serie C aveva giocato
con la Sambenedettese. Arriva a titolo definitivo
firmando un biennale. La Juve Stabia si adegua ingaggiando l'attaccante
Francesco Forte dal Beveren, corteggiato dal Gubbio
nella passata stagione perchè lo voleva fortemente
il tecnico di allora Giuseppe Galderisi. Ora la telenovela centravanti è arrivata
all'epilogo finale. Prima si era puntato infatti
con insistenza su Manuel Sarao della Virtus Francavilla
(si è accordato con il Cesena) e poi su Cedric
Gondo del Rieti che è stato acquistato dalla
Lazio che a sua volta lo ha girato in prestito alla
Salernitana. Un altro calciatore, un pallino del
trainer Guidi, il giovane talento Gabriele Gori
della Fiorentina, è stato girato nelle ultime
ore dal club viola in prestito all'Arezzo. Un capitolo
a parte per Cristian Cesaretti. In questi ultimi
giorni c'è stato un serio tentativo della
Paganese di riportarlo in azzurrostellato. Una trattativa
che è rimasta in piedi fino alle ultime ore.
Però poi la società campana ha pescato in chiusura
di mercato l'attaccante Musso dalla Salernitana e
tessera la punta brasiliana Caetano Calil (ex
Crotone). Così Cesaretti resta a Gubbio. Parlavamo di 25 calciatori in
rosa. Il motivo è semplice. Il centrocampista
Diego Cenciarelli, nonostante le voci di mercato
(negli ultimi giorni era stato accostato al Monopoli),
si trova ancora in rossoblù. Il centrocampista
Alessio Benedetti risulta ancora tesserato con il
Gubbio e dovrà essere reintegrato
in organico, salvo clamorose sorprese nei giorni
a venire. Contestualmente il difensore Edoardo Blondett,
cercato dal Gubbio ad inizio mercato, firma un biennale
con la Reggina. Idem per il centravanti Andrea Bianchimano
del Perugia che passa in prestito al Catanzaro.
Allo stesso modo il centravanti Saveriano Infantino
passa dal Teramo alla Carrarese a titolo definitivo.
• 01
SETTEMBRE 2019 Sbaffo:
"Che disattenzioni". Guidi: "Sì,
ma abbiamo dominato". Le foto di Gubbio-V.Verona
Gubbio,
vittoria rimandata pure in casa. Un Gubbio double
face. Primo tempo opaco, ripresa con più
vigore e occasioni. Ma la difesa va in bambola con
errori che si ripetono ormai a ripetizione che hanno
condizionato il risultato. Doppietta di
Odogwu ma Sbaffo lo riagguanta ed evita al fotofinish
con una prodezza un'altra beffa finale dopo quella
di Trieste. Nonostante ciò, il tecnico Federico
Guidi vede il bicchiere mezzo pieno: "Due
punti persi perchè in campo abbiamo dominato,
praticamente c'è stata solo una squadra in campo.
Diciamo però che al minimo errore ci puniscono:
loro con tre tiri in porta hanno fatto due gol.
Nella ripresa tuttavia siamo stati più ficcanti
e concreti. Positiva è la volontà
e l'identità di gioco dei ragazzi. Questa
è una squadra rivoluzionata, pertanto per
andare al massimo serviranno ancora alcuni mesi.
Credo che più avanti saremo diversi. Talvolta
abbiamo perso troppo le distanze, mentre quando
la palla va veloce sappiamo esprimerci al meglio".
Il parere del fantasista Alessandro Sbaffo: "Questa
era una partita da vincere. Contento per la doppietta
sì, ma dovevamo vincerla. Preferivo vincere. Troppe le
disattenzioni, dobbiamo lavorare
su questo. Di certo però siamo andati meglio
nella ripresa perchè nel primo tempo non
ci siamo espressi come avremmo voluto. Ma questa è
la serie C, ogni episodio può diventare importante".
Sull'altra sponda parla così il trainer dei veronesi
Luigi Fresco: "Un pareggio giusto perchè
nel primo tempo siamo andati meglio noi mentre nella
ripresa meglio il Gubbio. Ha cercato di metterci
in difficoltà con il possesso palla, tuttavia
ci ha pure concesso qualcosa lasciandoci qualche
buona ripartenza. Una partita interpretata bene
da parte nostra, peccato solo per quel gol allo scadere
di Sbaffo perchè ormai ci speravamo".
Ecco le foto (20 immagini) di Gubbio con la
Virtus Verona. Fotoservizio di Simone Grilli.
• 01
SETTEMBRE 2019 Gubbio,
nel finale si riacciuffa il 2-2 con la Virtus Verona.
Doppio Odogwu e doppio Sbaffo
Gubbio
contro Virtus Verona. Il trainer Guidi conferma
il 4-3-3. Cambio in porta rispetto all'esordio,
gioca Zanellati. Quartetto di difesa
con Lakti, Konatè, Bacchetti e Filippini.
Trio di centrocampo con Malaccari, El Hilali e Sbaffo.
Di punta il tridente De Silvestro, Manconi e Cesaretti.
La cronaca. Al 9' da un lancio lungo da fallo laterale
in area di Manfrin, Odogwu si libera e serve Magrassi
che calcia di prima intenzione di destro, la palla
sorvola di poco sopra la traversa. All 11' lancio
lungo in profondità di Manfrin per vie centrali
con Odogwu che elude l'intera sorveglianza della
retroguardia eugubina, ma Zanellati sbroglia tutto
in uscita con una scivolata determinante. Al 23'
è Sbaffo che apre per la prima volta verso
Cesaretti che calcia di destro dal limite: tiro
radente ma centrale, para a terra Giacomel. Capovolgimento
di fronte con Odogwu che serve Casarotto che calcia
prontamente in porta, si salva Zanellati in calcio
d'angolo. Al 34' pericolo: cross tagliato da sinistra
di Casarotto in area dove Odogwu anticipa tutti
di testa e schiaccia in porta: palla che si perde
davvero di poco a lato. Al 40' gli ospiti passano
in vantaggio: parte tutto da Da Silva che dalla
trequarti lancia nel corridoio giusto Odogwu che
lascia sul posto un'intera difesa rossoblù
che si fa trovare impreparata: l'attaccante nigeriano
non si fa pregare e fa partire un tiro di sinistro
preciso con la palla che si insacca sotto il sette.
Al 42' la prima vera fiammata rossoblù con
Cesaretti che cerca dal limite l'angolino lontano
con un tiro di destro, ma la palla si perde a lato
radente. Lo stesso Cesaretti al 43' ci prova ancora
con un tiro che questa volta viene intercettato
da Giacomel. Un primo tempo veramente opaco per
il Gubbio. Ripresa. La squadra rossoblù sembra
svegliarsi dal torpore iniziale e al 9' trova il
pareggio: tutto nasce sulla destra quando Malaccari
serve Lakti che crossa prontamemte in area, Sbaffo
anticipa tutti e di testa insacca la sfera a fil
di palo. Al 15' una buona combinazione sulla trequarti
tra Sbaffo, Cesaretti e De Silvestro che in maniera
immediata calcia di destro con la palla che si stampa
sul palo alla sinistra del portiere. Al 21' ancora
Sbaffo che apre sulla destra in area per Lakti che
calcia forte da posizione favorevole, però
il suo diagonale di destro si perde sul fondo. Al
27' il Gubbio rischia grosso in contropiede con
Odogwu che da destra mette una palla al centro per
Manarin che calcia di sinistro radente angolato,
ma è di nuovo Zanellati in tuffo a salvare
tutto in angolo. Al 43' altro patatrac della difesa
eugubina e gli ospiti tornano in vantaggio: lancio
lungo di testa in profondità di Manarin che sembra innocuo, ma Odogwu lascia sul posto sia
Bacchetti che Konatè e fa partire un sinistro
chirurgico che si insacca radente sa fil di palo.
Sembra finita ma al 47' ci pensa di nuovo Sbaffo
che dal limite fa partire un missile con un tiro
di sinistro e la palla si insacca a fil di palo
a mezz'altezza. Tabellino:
Gubbio - Virtusvecomp Verona (2-2): Gubbio
(4-3-3): Zanellati; Lakti (29' st Munoz), Konatè, Bacchetti,
Filippini; Malaccari (43' st Meli), El Hilali (43'
st Bangu), Sbaffo; De Silvestro (18' st Battista),
Manconi (29' st Tavernelli), Cesaretti. A disp.: Ravaglia, Maini,
Zanoni, Cenciarelli, Conti, Ricci. All.: Guidi. Virtusvecomp Verona
(4-3-1-2): Giacomel; Pinton (22' st Curto), Sirignano, Santacroce,
Manfrin (22' st Rossi); Cazzola (33' st Merci),
Onescu, Casarotto; Da Silva (1' st Manarin); Odogwu,
Magrassi (38' st Di Paola). A disp.: Chiesa, Sibi,
Pellacani, Danieli, Fermo, Lavagnoli, Lupoli. All.: Fresco. Arbitro:
Virgilio di Trapani (Cleopazzo e Matera di Lecce). Reti:
40' pt Odogwu (V), 9' st Sbaffo (G), 43' st Odogwu
(V), 47' st Sbaffo (G). Ammoniti: Onescu
(V), Filippini (G), Giacomel (V), Curto (V).
Angoli: 1-3. Recupero: 1' pt; 4' st.
Spettatori: 814 (471 abbonati). Risultati:
Seconda Giornata - Serie C - Girone B: Cesena
- Vis Pesaro 1-2 32'
Butic (C), 71' Butic (C) aut., 72' Voltan (V) Feralpisalò
- Rimini 2-2 39'
Scappi (R), 41' Caracciolo (F), 48' Ferrani (R),
95' Mauri (F) Gubbio - Virtus Verona 2-2 40'
Odogwu (V), 54' Sbaffo (G), 88' Odogwu (V), 92'
Sbaffo (G) Imolese - Arzignano Valchiampo
0-0 Padova
- Fano 6-1 55'
Santini (P) rig., 64' Santini (P), 71' Fazzi (P),
74' Castiglia (P), 77' Germano (P), 82' Bunino (P),
92' Gatti (F) Piacenza - Modena 2-1 54'
Pergreffi (P), 82' Boscolo Papo (M), 93' Pergreffi
(P) Ravenna - Reggiana 1-2 55'
Varone (Reg), 64' Nocciolini (Rav), 81' Lunetta
(Reg) Sambenedettese
- Triestina 0-0 Sudtirol
- Carpi 2-3 11'
Saber (C), 46' Rover (S), 57' Vano (C), 64' Morosini
(S), 91' Vano (C) Vicenza - Fermana 3-1 43'
Giacomelli (V) rig., 47' Mantini (F), 52' Arma (V),
73' Marotta (V)
[vai a inizio pagina] [vai
alle news] [vai all'archivio
news]
|