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news]
• 30
SETTEMBRE 2018 Sandreani:
"Gettati via due punti". Zichella:
"Un pareggio giusto". Le foto di Teramo-Gubbio
Terzo
pareggio in campionato. Ma stavolta la prova c'è
stata. Sicuramente la migliore in questo avvio di
campionato. Dal solito errore di disimpegno da cui
è nato il gol di Bacio Terracino (rasoterra
dal limite chirurgico), il Gubbio ha saputo reagire
e ha creato tante occasioni e paradossalmente ha
trovato il gol del meritato pareggio in una situazione
rocambolesca: sugli sviluppi di una grande
mischia in area, il difensore Schiaroli (al debuto
dal primo minuto) si è fatto trovare pronto
nel posto giusto con un destro risolutivo. Il tecnico
Alessandro Sandreani stavolta è più
sereno. Prestazione convincente, ma è mancata
la concretezza. E su questo c'è grande amarezza
perchè dice: "C'è il rammarico
di avere buttato via due punti". L'allenatore cantianese ha
fatto la sua disanima: "Peccato quell'errore sul gol
di Bacio Terracino perchè il nostro approccio
era stato ottimo. Abbiamo creato tanto, almeno una
decina di occasioni da gol. Ma i ragazzi sono stati
bravi a reagire e abbiamo messo alle corde il Teramo.
Di sicuro abbiamo creato più palle gol in
questa partita che nelle altre tre precedenti messe
assieme. Ma lo avevo detto: la squadra è
in crescita. Perciò dobbiamo continuare così.
Una squadra che in questa partita caratterialmente
ci ha messo l'anima. Una squadra che ha provato
a vincere fino alla fine. Direi una prestazione
individuale ottima. Il gol del pareggio segnato
da Schiaroli dopo un corner? Diciamo che i calci
piazzati sono importanti, vanno sfruttati, ma devo
aggiungere che dobiamo essere più cinici
per portare a casa l'intera posta in palio. Ma credo
che siamo sulla via giusta. Il volere tutto e subito
non porta mai frutti, per creare un gruppo ci vuole
tempo". Una domanda sul lato tattico, e
Sandreani risponde così: "Noi allenatori
dobbiamo essere bravi a mettere i calciatori a loro
agio nei ruoli consoni. Ci sono partite dove ti
devi adattare agli avversari. Questa volta abbiamo
provato un centrocampo a rombo che sa esaltare le
qualità dei nostri attaccanti".
Ma poi chiude parlando in maniera
accorata: "Non potete capire quanto ci tiene
il presidente Notari a fare bene. E non potete capire
quanto ci tengo io a fare bene per questa squadra.
Ma questo è un campionato molto livellato,
ci sarà da soffrire e da stringere sempre
i denti". Il tecnico dei teramani, Giovanni
Zichella, è sintetico: "Un tempo
per uno, è un risultato giusto. Ma il Gubbio
ha dimostrato un buon palleggio, soprattutto a centrocampo
è stato efficace con bravi palleggiatori".
A seguire le immagini di Teramo e
Gubbio. Fotoservizio di Luciano Adriani,
con la collaborazione di Marco De Antoniis (Teramo
Calcio).
• 30
SETTEMBRE 2018 Teramo-Gubbio,
1-1. Bacio Terracino apre, ma i rossoblù
creano tanto e pareggia Schiaroli
Gubbio
a Teramo. Il trainer Sandreani schiera un po' a
sorpresa il 4-3-1-2. Esclusione illustre stavolta
è Benedetti. Marchegiani in porta. Difesa
a quattro con Schiaroli, Espeche, Piccinni e Lo
Porto. Trio di centrocampo basato su Casoli, Ricci,
Malaccari. Davanti Casiraghi schierato tra le linee
a supporto del duo in attacco Campagnacci e Marchi.
La cronaca. Avvio veemente del Gubbio. Al 2' è
Campagnacci che serve in area Marchi che calcia
di destro, Lewandowski in volo è costretto
a salvarsi in angolo. Al 4' invece penetra in area
da sinistra Lo Porto che calibra di sinistro un
tiro a mezz'altezza, ma ancora il portiere Lewandowski
è costretto a salvarsi in tuffo. Al 9' rispondono
i locali: punizione pennellata in area da De Grazia,
colpo di testa fulmineo di Piccioni, palla che sfiora
davvero di poco la traversa. Al 19' il Teramo passa
in vantaggio: passaggio di appoggio errato di Ricci,
De Grazia ne approfitta subito lanciando in profondità
Bacio Terracino che corre a grande velocità
e una volta trovatosi al limite libera un tiro di
sinistro radente chirurgico che si insacca a fil
di palo alla sinistra del portiere. Al 25' altro
brivido: da destra Ventola pennella un cross per
la testa di Piccioni che incorna prontamente in
porta, palla che fa la barba al palo con il portiere
ormai fuori causa. Al 33' è Casiraghi che
pennella un corner in area, Marchi stacca di testa
e schiaccia a rete, si salvano in due sulla linea
di porta, Lewandowski che smanaccia e Caidi che
sbroglia il pericolo. Poco prima era stato Altobelli
a fermare in scivolata un tiro pericoloso di Campagnacci
in area. Al 39' corner di Casiraghi, Ricci schiaccia
a rete di testa, però la palla prima sbatte
per terra e poi finisce alta. Al 43' azione volante
Casoli, Casiraghi e Malaccari: tiro di quest'ultimo
di destro dal limite con Lewandowski che non si
fa sorprendere e respinge con i pugni. La ripresa.
Al 7' è Casoli che serve in area Marchi:
si gira il capitano con un tiro di destro in diagonale
che si perde di poco a lato. Al 25' arriva il meritato
pareggio: corner di Casiraghi, si forma un mischione
in area, in agguato c'è Schiaroli che di destro
insacca la palla radente, a fil di palo, alla destra
del portiere. Al 35' uno spiovente dalla sinistra di De
Grazia, poi avvitamento di Barbuti: colpo di testa alto.
Finisce qui, 1-1, pari e patta. Tabellino:
Teramo - Gubbio (1-1): Teramo
(4-3-3): Lewandowski; Ventola, Altobelli, Caidi,
Mastrilli (1' st Piacentini); Spighi (40' pt Fiordaliso), Ranieri, De Grazia; Bacio Terracino
(31' st Barbuti),
Piccioni (40' st Cappa), Di Renzo (1' st Zecca). A disp.: Pacini, Mantini, Speranza, Vitale, Persia, Zenuni, Fratangelo. All.: Zichella. Gubbio
(4-3-1-2): Marchegiani; Schiaroli, Espeche, Piccinni,
Lo Porto;
Casoli, Ricci (18' st Benedetti), Malaccari; Casiraghi
(42' st Plescia);
Campagnacci (18' st De Silvestro), Marchi. A disp.: Battaiola, Paolelli, Pedrelli,
Tofanari, Conti M., Battista, Tavernelli. All.: Sandreani. Arbitro:
Di Cairano di Ariano Irpino (Fontemurato di Roma
Due e Salama di Ostia Lido). Reti: 19'
pt Bacio Terracino (T), 25' st Schiaroli (G). Ammoniti:
Ricci (G), Lo Porto (T), Ventola (T). Angoli:
11-2 per il Gubbio.
Recupero: 2' pt; 5' st. Spettatori:
1396 (di cui 11 di Gubbio nel settore ospiti). Risultati:
Quarta Giornata - Serie C - Giorne B: Albinoleffe
- Triestina 0-0 Fano
- Imolese 1-1 58'
De Marchi (I), 81' Boccardi (I) aut. Feralpisalò
- Vicenza 0-3 3'
Giacomelli (V), 30' Arma (V), 68' Arma (V) Giana
Erminio - Sambenedettese 2-1 31'
Signori (S), 43' Perna (G), 54' Chiarello (G) Ravenna
- Monza 1-0 47'
Galuppini (R) Renate - Fermana 0-1 52'
Urbinati (F) Rimini - Pordenone 2-2 45'
Arlotti (R), 47' Barison (P), 75' Buonaventura (R)
rig., 79' Candellone (P) Teramo - Gubbio 1-1 19'
Bacio Terracino (T), 70' Schiaroli (G) Virtus
Verona - Sudtirol 3-2 14'
Momentè (V), 42' Mazzocchi (S), 58' Manarin
(V), 85' De Cenco (S), 87' Speri (V) Vis Pesaro
- Ternana 0-0
• 29
SETTEMBRE 2018 Convocati
per Teramo. Possibile novità tattica. L'ex
Caracciolo sugli scudi e capitano in B
La
prima notizia è questa. Sono 21 i convocati:
out Paramatti (reduce da inforturnio), poi Nuti
e Conti Andrea (per scelta tecnica). Parla così
alla vigilia del match il tecnico Alessandro Sandreani
partendo dal modulo: "Sì, è
vero. Con l'Albinoleffe sono partito dal 4-3-3 per
poi passare al 3-5-2. Diciamo che il 4-3-3 lo abbiamo
usato per tutta la preparazione perchè questi
calciatori sono adatti per determinate caratteristiche.
Probabilmente al momento non lo stiamo interpretando
al meglio. L'adattamento al 3-5-2 ha portato qualche
frutto in campo. Credo che, al di là dei
numeri, dobbiamo sforzarci a mettere in campo il
nostro potenziale facendolo rendere al meglio. Ora
vediamo cosa sceglierò, ma una idea già
ce l'ho in testa e in campo si potrebbe vedere
pure qualche ragazzo più fresco. Tuttavia
ce ne rendiamo conto che non stiamo giocando bene, ma bisogna considerare anche i carichi di
lavoro di questa estate e serve ancora adattamento
per alcuni interpreti. Il volere tutto e subito?
Spetta solo a noi dimostrare in campo. A volte io
esagero nelle esternazioni perchè conosco
l'ambiente e con ogni probabilità è
un mio limite. Mi riferisco alla comunicazione sbagliata
che
di certo non è vostra (dei giornalisti ndr).
Bisogna essere competenti nel focalizzare
la categoria. Molti non conoscono le rose di altre
squadre che sono forti. Dobbiamo essere umili nei
messaggi se siamo competenti. Un pareggio nostro
viene subito sminuito. Fermo restando che ancora
siamo consapevoli che non forniamo un buon calcio".
Gruppo, squadra e cellulare, come viene gestita
da Sandreani? "Sono diventato subito antipatico
ai calciatori. Dal primo giorno di ritiro ho vietato
l'uso del telefono cellulare negli spogliatoi. Credo
che sia un mezzo che non può fare crescere
un gruppo ed è un mezzo che isola lo spogliatoio.
Meglio parlare tra di noi e mandarsi a quel paese".
Probabile il 4-3-3. Marchegiani in porta. In difesa il quartetto Tofanari, Espeche, Piccinni
e Lo Porto (in ballottaggio con Pedrelli). A centrocampo il trio Casoli
(oppure Casiraghi), Ricci e Benedetti (o Malaccari).
In attacco il tridente De Silvestro,
Marchi e Campagnacci. Ma non è così
escluso un 3-5-2 con l'inserimetno di Schiaroli
in difesa, davanti il duo Marchi e Campagnacci
(o Casoli). L'elenco dei convocati: Battaiola, Battista, Benedetti, Campagnacci, Casiraghi, Casoli, Conti Massimo, De Silvestro, Espeche,
Lo Porto, Malaccari, Marchegiani,
Marchi, Paolelli, Pedrelli, Piccinni, Plescia, Ricci, Schiaroli,
Tavernelli, Tofanari. Flash dalla serie B. Antonio Caracciolo,
un difensore che ha vinto con il Gubbio una serie
C1 e ha giocato in serie B. Ora è un punto fermo dell'Hellas Verona e il tecnico Fabio
Grosso gli ha pure consegnato la fascia di capitano.
Ampia pagina sulla Gazzetta di Sport di sabato.
• 28
SETTEMBRE 2018 Ora
a Teramo su un campo temibile. Possibili squadre
a specchio. Rebus e quei precedenti
Unica
trasferta abruzzese. Ora il Gubbio si presta a calcare
il campo insidioso di Teramo. Un campo che spesso
ha regalato gare tirate e i rossoblù spesso
hanno dovuto penare e non poco lasciando dei punti.
Mentre la scorsa annata ci fu una vittoria inaspettata
il 12 novembre 2017. Un 2-1 in rimonta con le reti
di Kalombo e Marchi nel giro di due minuti (42'
e 44' del primo tempo). Due gol che ribaltarono
il rigore segnato da Foggia in avvio di gara. Fu
una boccata d'ossigeno perchè la squadra
allora allenata da Dino Pagliari proveniva da due
sconfitte consecutive: caduta in casa per 1-0 con
il Ravenna e prima un ko esterno per 2-1 a Renate.
Insomma, anche adesso siamo in una situazione più
o meno simile, nel senso che il Gubbio cerca punti
vitali dopo un avvio di campionato ancora avaro
di vittorie. Tutto fa presagire che dovrebbe essere
confermato il 4-3-3. Marchegiani in porta, ormai
sembra un punto fisso. In difesa si va verso la
conferma del quartetto Tofanari, Espeche, Piccinni
e Lo Porto (anche se al suo posto potrebbe esserci
il rientro di Pedrelli). A centrocampo il trio Casoli
(oppure Casiraghi), Ricci e Benedetti (o Malaccari). Infatti i
dubbi più sostanziali riguardano il centrocampo.
In attacco tocca al tridente De Silvestro,
Marchi e Campagnacci. Chiaro che poi i nodi saranno
sciolti solo all'ultimo momento dal trainer Sandreani
che sta cercando la quadratura del cerchio. Stesso
modulo, cioè il 4-3-3, dovrebbe essere adoperato
dal tecnico dei teramani dal trainer Giovanni Zichella.
Probabile in porta Lewandoski. Difesa a quattro
con Fiordaliso, Caidi, Speranza e Mastrilli. Trio
a centrocampo con Spighi, Ranieri e Proietti (o
De Grazia). In attacco il tridente Bacio Terracino,
Piccioni e Fratangelo (o Barbuti). Ma in settimana
il tecnico Zichella aveva fatto turn-over nella
gara pareggiata in trasferta contro l'Imolese dove
è andato in gol il difensore Speranza. Mentre
nella domenica precedente con la Samb (gara finita
0-0) più o meno è stata schierata
la formazione elencata sopra. Pertanto
non sono escluse delle sorprese. La partita sarà
diretta dal signor Di Cairano di Ariano Irpino.
Flash dal girone. Intanto è ufficiale. A
Monza è stato presentato lo staff dirigenziale
della nuova era Silvio Berlusconi. Ci sarà
nel consiglio di amministrazione pure Paolo Berlusconi e
Adriano Galliani è nominato (come
era previsto) amministratore delegato del club brianzolo.
• 27
SETTEMBRE 2018 Focus.
La sindrome del voglio tutto e subito. L'ansia del
risultato e lo squartiacque nocivo...
Voglio
tutto e subito. Ormai è diventata una sindrome.
Ormai nel calcio è diventata normale routine.
L'ansia del risultato è un ottimo metodo
per non portare mai a frutto le capacità
vere e proprie. La si può definire l'avidità
di risultati immediati che conduce spesso a non
avere affatto i risultati. Con questo nuovo credo
non si potrà mai portare a termine un progetto
o soluzioni, perchè prima di tutto va risolta
questa ansia. Diciamolo chiaramente. Tutti vogliono
raggiungere i risultati. Visto sotto certi aspetti
può essere positivo. Ma esiste un aspetto
che va preso in considerazione. Bisogna sapere aspettare,
dare tempo al tempo, affinchè il seminato
possa fiorire e portare frutto. Invece il risultato
immediato diventa una ossessione. É venuto
fuori nella conferenza del post-partita con l'Albinoleffe
quando il tecnico Alex Sandreani ha sbottato: "I
conti li faremo alla fine, adesso è inutile
fare statistiche". D'altronde questa falsa
partenza in campionato nessuno se l'aspettava. Due
punti in tre partite con una sconfitta esterna e
due pareggi casalinghi non sono lusinghieri. Certi
numeri non aiutano. Ma Sandreani è andato
oltre e non si è trattenuto nel suo pensiero,
dicendo: "Conosco da tanti anni questo ambiente,
una volta non era così. Si creano perplessità
su tutto, serve invece sostegno". Tutto
vero. Condivisibile. Ma c'è da fare
un'altra osservazione. Ormai i tempi sono cambiati.
Il duro lavoro non viene più considerato.
É roba d'altri tempi. Il sacrificio non è
più contemplato nell'era moderna e nella
condivisione social, pure a livello calcistico.
Basta vedere cosa è avvenuto proprio di questi
tempi, l'anno scorso, sempre a Gubbio. Di questi periodi
il trainer Giovanni Cornacchini già veniva
contestato dai tifosi per gli scarsi risultati (il
17 settembre 2017 dopo la sconfitta interna con
la Samb), e addirittura fu esonerato il 24 settembre
2017 dopo la sconfitta di Bergamo contro l'Albinoleffe.
Pure l'anno scorso c'era una rosa ancora da amalgare
e c'erano dei calciatori non ancora al top. Ma non
si è aspettato. Nella nostra epoca si sta
facendo di tutto per cancellare la parola "sforzo"
dal vocabolario, per sostituirla con una frase
(deculturata) del "voglio tutto e subito".
Inoltre anche il modo di vivere è cambiato.
Una volta i bambini si divertivano a giocare a pallone
per il semplice piacere di stare insieme. Oggi non
è più così: i piccoli calciatori
fin dall'inizio della loro attività ricevono
pressioni enormi. C'è una reale caccia al
"campione" asfissiante che rischia di
rovinare l'atmosfera magica degli ambienti sportivi.
Non si pensa più allo sport come momento
di serenità e divertimento. Inoltre va aggiunta
una considerazione che non è di poco conto.
Alcuni anni fa, proprio a Gubbio, c'è stato
uno spartiacque. Uno spartiacque che (ahinoi) non
ha avuto precedenti nel calcio eugubino. Si è
riusciti nell'intento di contestare (e denigrare)
il lavoro fatto da una squadra che aveva raggiunto
un sesto posto in serie C da neopromossa. Solo due
stagioni fa è avvenuto (nell'era Magi nel 2017).
Da lì si è creato un confine. Un confine
che a lungo andare
sta diventando irrimediabilmente dannoso, deleterio
e nocivo. In altre parole. Ormai tutti parlano e
straparlano di calcio quando i risultati arrivano.
Figuriamoci quando i risultati tardano ad arrivare
cosa può accadere. E come disse il saggio:
"Una battuta sbagliata, una gaffe, si ritorce
sempre come un boomerang". La leggerezza, il
cinismo e la superficialità si ritorcono
come un boomerang.
• 26
SETTEMBRE 2018 Sandreani:
"No a strane idee". Benedetti e
Piccinni: "Calma...". Le foto di
Gubbio-Albinoffe
Squadra
ancora non al top, con alcuni elementi cardine che
devono trovare la giusta condizione. Ne scaturisce
una partita senza reti e il Gubbio deve rimandare
la prima vittoria in campionato. Il trainer Alessandro
Sandreani fa il punto della partita: "Abbiamo
sofferto tra le linee nella parte centrale della
partita. Poi con il cambio di modulo (dal 4-3-3
al 3-5-2 ndr) abbiamo sofferto di meno. Abbiamo
avuto più presenza in avanti. Chiaro che
abbiamo le qualità per fare di più
in avanti. L'approccio è stato ok, però
poi non abbiamo fatto tanti tiri in porta. I ragazzi
avevano ancora qualche scoria della sconfitta di
Pesaro, e poi abbiamo trovato un Albinoleffe tosto
e quadrato". Sui singoli dice: "Casoli
adesso è al 30%, Campagnacci al 50%, al top
sarà un'altra cosa". Ma il tecnico
cantianese vuole mandare anche un messaggio chiaro
alla piazza: "Bisogna metterci in testa
che il nostro obiettivo è la salvezza. Non
mettersi in testa altre idee. Dico questo perchè
bisogna ricordarsi l'inferno che abbiamo passato
nella passata stagione. Perciò abbiamo bisogno
del sostegno ed essere obiettivi nelle valutazioni.
In ogni partita in questo girone è una guerra,
non contano i nomi in campo. Inoltre devo fare i
conti anche con i minutaggi. Dobbiamo capire qual
è la nostra realtà". Il centrocampista
Alessio Benedetti: "Come prima volta playmaker?
Ma in passato ho fatto sia il play che la mezzala,
quindi nessun problema. Con l'Albinoleffe siamo
andati in difficoltà a centrocampo perchè
loro erano in tanti e di qualità, e spesso
finivamo in inferiorità numerica tra le linee.
Con il cambio di modulo invece ci siamo un po' compattati.
Ma abbiamo tutte le potenzialità per migliorare.
Il gruppo c'è e alla lunga verremo fuori".
ll parere del difensore Matteo Piccinni: "Stavolta
meglio in difesa rispetto altre volte. Ci è
mancata la giocata importante per spezzare gli equilibri.
Ma credo che quando Casoli e Campagnacci saranno
al top, la musica cambierà e saranno il nostro
valore aggiunto. Un ringraziamento particolare ai
tifosi della curva, solo loro ci hanno incitato
fino alla fine". Sull'altra sponda la disamina
del tecnico Max Alvini: "Potevamo vincerla,
ma sono contento anche del punto. Questo girone
quest'anno è più forte. Il Gubbio
ha alzato l'asticella comprando Espeche, Benedetti,
Campagnacci e Casoli. Ma pure le altre avversarie
sono diventate ancora più competitive. La
partita? Bene come trama di gioco, ci è mancato
solo il passaggio finale: in questo ci manca la
cattiveria e la giusta mentalità. Ma davanti
abbiamo avuto un Gubbio che mi garba e sono sicuro
che farà parlare di sè".
Ecco le foto (18 immagini) del match tra Gubbio
e Albinoleffe. Fotoservizio di Simone Grilli.
• 26
SETTEMBRE 2018 Gubbio
che impatta contro l'Albinoleffe (0-0). Squadra
ancora non la top perciò non decolla
Gubbio
contro l'Albinoleffe. Il trainer Sandreani schiera
il 4-3-3. Marchegiani in porta. Difesa a quattro
con Tofanari, Espeche, Piccinni e Lo Porto. A centrocampo
il trio Casoli, Benedetti e Casiraghi. Di punta il tridente
Battista, Marchi e Campagnacci. La cronaca. Parte
subito il Gubbio in attacco. Al 4' va via sulla
sinistra Campagnacci che rimette in area dove arriva
una girata volante di Battista, in volo respinge
Coser e si salva in angolo. Al 12' ci prova direttamente
su punizione Giorgione: tiro secco di sinistro dal
limite angolato, Marchegiani in tuffo è costretto
a respingere. Al 21' invece Campagnacci dal limite
si porta la palla dal destro sul sinistro, tiro
in porta che sorvola di poco la traversa. Al 23'
un assolo di Casiraghi che parte da centrocampo
sgroppando fino ai venti metri e tiro di destro:
palla di nuovo sopra il montante. Al 28' scambio
volante Nichetti, Agnello e Giorgione: tiro secco
proprio di quest'ultimo, palla che fa la barba al
palo, radente. Al 33' un tiro cross di Battista
da destra, la palla viene appena toccata da Marchi:
sfera che attraversa lo specchio della porta e si
perde di poco a lato sul fondo. Al 35' altro brivido
scaturito da Giorgione: tiro secco dal limite, a
pelo d'erba, con la palla che esce di poco a lato.
Al 37' va via sulla destra Gelli che rimette in
area, colpo di testa perentorio di Ravasio: palla
che sibila sopra la traversa. Ripresa. Al 3' ci
prova dalla lunga distanza Agnello, però
Marchegiani è reattivo e para a terra. Al
14' entra Schiaroli al posto di Battista e scaturisce
un cambio tattico: dal 4-3-3 al 3-5-2. Al 46' un
brivido quando Coppola mette in
area uno spiovente, colpo di testa di Mondonico
con la palla che sfiora la traversa. Tabellino:
Gubbio - Albinoleffe (0-0): Gubbio
(4-3-3): Marchegiani; Tofanari (36' st Paolelli), Espeche, Piccinni,
Lo Porto; Casoli, Benedetti, Casiraghi (25' st Malaccari); Battista
(14' st Schiaroli),
Marchi, Campagnacci (25' st Plescia). A disp.: Battaiola, Nuti, Pedrelli, Conti A., Conti M., Ricci, De Silvestro, Tavernelli. All: Sandreani. Albinoleffe
(3-4-2-1): Coser; Mondonico, Gavazzi, Stefanelli; Gelli
(34' st Colombi),
Agnello (22' st Romizi), Nichetti (34' st Ruffini), Gonzi; Sbaffo, Giorgione
(44' st Coppola); Ravasio
(22' st Kouko).
A disp.: Cortinovis, Gusu, Mandelli, Sabotic. All.: Alvini. Arbitro: Fiero
di Pistoia (Bortolomucci di Ciampino e Del Santo
di Spataru). Ammoniti: Mondonico (A),
Marchi (G), Gavazzi (A). Angoli:
4-2 per il Gubbio.
Recupero: 1' pt; 4' st. Spettatori:
699 (di cui 432 abbonati). Risultati:
Terza Giornata - Serie C - Girone B: Fermana
- Giana Erminio 1-0 12'
Cognigni (F) Gubbio - Albinoleffe 0-0 Imolese
- Teramo 1-1 54'
Speranza (T), 57' Hraiech (I) Monza - Renate
1-0 31'
Negro (M) Pordenone - Virtus Verona 1-0 42'
Candellone (P) Sambenedettese - Vis Pesaro
1-1 62'
Zaffagnini (S), 86' Tessiore (V) Sudtirol
- Fano 0-0 Ternana
- Feralpisalò rinviata Triestina
- Ravenna 3-0 8'
Bracaletti (T), 37' Beccaro (T), 69' Bracaletti
(T) Vicenza - Rimini 1-1 91'
Guiebre (R), 94' Giacomelli (V) rig.
• 25
SETTEMBRE 2018 Convocati
per l'Albinoleffe. Intanto Berlusconi prende al
100% il Monza e ci sarà Galliani
Tutto
pronto per il turno infrasettimanale contro l'Albinoleffe.
Il trainer Alessandro Sandreani è piuttosto
categorico: "Partita molto difficile, pertanto
bisogna essere molto equilibrati, non farsi trascinare
dagli eventi successi negli ultimi quindici minuti
a Pesaro. Le scorie negative che abbiamo dentro
devono essere trasformate in rabbia in partita.
Servirà decisione con un avversario di categoria,
con ambizioni e quindi non dovremo lasciare spazi.
Bisogna metterci in testa che è un
campionato molto livellato e difficile. Bisogna
capire che il nostro percorso di crescita potrebbe
essere caratterizzato anche da momenti difficili. Ci isoliamo
un po' da tutto e da tutti perchè niente
deve scalfire la nostra voglia che è tanta.
Probabilmente questa voglia si è vista solo
a tratti. Ma ribadisco che siamo molto motivati.
In campo Casoli e Campagnacci? Sicuramente possono
essere utili, d'altronde abbiamo bisogno del loro vissuto
e della loro esperienza. Fino adesso ho dovuto centellinare il
loro impiego
perchè non erano al top a livello fisico". Al
di là delle parole, potrebbero esserci delle
novità per la partita di mercoledì.
Non tanto in difesa o in attacco, ma a centrocampo.
Come si evince dalle parole di Sandreani, infatti,
ci potrebbe essere l'impiego di Casoli dal primo
minuto. Ma interessante è il fatto che potrebbe
giocare mezzala (previsto allora un ballottaggio
con Casiraghi). Probabile undici iniziale. Marchegiani
in porta. Difesa a quattro con Tofanari, Espeche,
Piccinni e Lo Porto. Centrocampo a tre con Casoli
(che è in vantaggio su Casiraghi), Ricci
e Benedetti (o Malaccari). Di punta il tridente
De Silvestro, Marchi e Campagnacci. Ma ecco a lista dei ventitrè
convocati: Battaiola, Battista,
Benedetti, Campagnacci, Casiraghi, Casoli, Conti
Andrea, Conti Massimo, De Silvestro, Espeche, Lo
Porto, Malaccari, Marchegiani, Marchi, Nuti, Paolelli,
Pedrelli, Piccinni, Plescia, Ricci, Schiaroli, Tavernelli
e Tofanari. Dal girone. Ora è ufficiale.
Silvio Berlusconi è il nuovo proprietario
del Monza. Così Fininvest rileva il 100%
del club brianzolo. Si porta dietro un fedelissimo dirigente
nel Milan
pluricampione: infatti come amministratore delegato
ci sarà Adriano Galliani. Ma il presidente
resta l'attuale Nicola Colombo. Si parla
di una operazione
complessiva quantificabile intorno ai tre milioni di euro.
• 24
SETTEMBRE 2018 Focus.
Tanti ex in gol pure in serie A. Gubbio con il freno
a mano tirato: poca fame e verve
La
settimana appena conclusa ha regalato tanti gol
che portano la firma di tanti ex rossoblù,
a partire dalla serie A alla serie C. Doveroso partire
dalla vittoria nella massima serie del Sassuolo
per 3-1 con l'Empoli. Sui gol decisivi per l'allungo
dei neroverdi c'è il timbro di due calciatori
ex Gubbio, Gianmarco Ferrari e Federico Di Francesco;
in precedenza erano andati in vantaggio i toscani
con rete di Caputo e poi pari momentaneo degli emiliani
(allenati da De Zerbi) ad opera di Boateng. Finiamo
in serie B: un intero match è stato deciso
da due ex rossoblù. Ci riferiamo alla partita
tra
Cosenza e Livorno che è terminata sul punteggio
di 1-1. In rete Gennaro Tutino per i calabresi (guidati
da Braglia), mentre il pareggio dei toscani (allenati
da Lucarelli) porta il nome di Niccolò Giannetti.
Ma pure in serie C non si scherza. Subito in gol
(neanche a pensarlo) l'attaccante argentino Juanito
Gomez con la maglia della Sicula Leonzio (allenata
da Bianco): rete in avvio del calciatore sudamericano
(al 5') che ha aperto in pratica la strada al tris
(3-0) rifilato al Matera. Un altro ex ha deciso
l'incontro tra Reggina e Bisceglie: 1-0 dei calabresi
(allenati da Cevoli) con gol di Salvatore Sandomenico.
E che dire del gol risolutore di un altro ex
come
Jacopo Sciamanna con la maglia della Cavese (allenata
da Modica): un 1-0 dei campani sulla Virtus Francavilla.
Ma non è tutto. L'Olbia batte la Pro Patria
in rimonta (per 2-1) con la rete del raddoppio di
Daniele Ragatzu. Ma si prende
una bella soddisfazione anche l'attaccante Mattia
Bortolussi (con una pregevole doppietta personale)
con la maglia della Lucchese perchè ha aperto
la strada per la goleada dei rossoneri nel derby toscano
giocato in trasferta con la Pistoiese: 4-2 secco
per gli uomini guidati da Favarin. Nel girone del
Gubbio invece è protagonista Leonardo Candellone
con la maglia del Pordenone (guidato da Tesser)
perchè segna il gol vittoria dei friuliani
(del 2-1) a Bergamo contro l'Albinoleffe (prossimo
avversario degli eugubini in campionato). In serie
C d'altronde la classifica cannonieri parla chiaro.
Nel girone A guida la graduatoria Ragatzu con 3
reti segnate (in due partite), a seguire Bortolussi.
Nel girone B in testa c'è Candellone (insieme
a Cori del Monza e Olcese della Vis Pesaro) con
due reti. Nel girone C un altro ex in cima dei finalizzatori:
Sciamanna finora ha segnato due reti (insieme a
Golfo del Trapani e Rossini del Rende). C'è
pure chi non fa gol, ma sa fornire delle prestazioni
elevate. Un assoluto protagonista della roboante
vittoria del Pro Piacenza (3-1) sul campo proibitivo
dell'Alessandria è Sedrick Kalombo: si fa
quaranta metri palla al piede per servire Sicurella
autore della terza rete; le altre reti dei biancorossi
sono state prima segnate da
Scardina (anch'egli, è un ex rossoblù)
e poi da Nolè. Insomma,
tanta carne al fuoco. Pure in serie D è
protagonista un altro ex e si tratta di Giovanni
Cornacchini: alla guida del ricreato Bari si trova
già a punteggio pieno. Prima
l'exploit a Messina e poi domenica un secco 4-1
in casa davanti ad oltre undicimila spettatori dello
stadio San Nicola (contro la Sancataldese). In casa
Gubbio invece quale aria si respira? Al di là
della prodezza di Marchi (ormai non fa più
notizia), questo avvio di torneo per ora non è
ottimale e lo dicono i numeri. Due partite:
un solo punto, tre reti subite e due gol fatti.
Più che altro alla squadra per adesso mancano
il ritmo partita, la giusta cattiveria e la veemenza:
tre prerogative che dovrebbero essere il "pane
quotidiano" in ogni gara per ottenere i risultati.
Un Gubbio che gioca con il freno a mano tirato, poca
fame e appare svogliato. Ma con l'Albinoleffe,
l'occasione per rifarsi subito.
• 23
SETTEMBRE 2018 Sandreani:
"Fase clou gestita male". Olcese:
"Gol su schema". Le foto di Vis Pesaro-Gubbio
Gubbio,
che sofferenza a Pesaro. Un rigore parato da Marchegiani
su Diop. Una traversa di Gennari ad inizio ripresa.
Nel mezzo la prodezza di Marchi con un esterno destro
vellutato e chirurgico. Ma poi nulla di più.
Si spegne la luce e il nuovo entrato Olcese segna
prima di testa e poi di piede, mettendo a nudo i
limiti e gli errori commessi in difesa. Allarga
le braccia Alessandro Sandreani, l'allenatore, che
è l'unico a parlare nello stanzone rossoblù:
"Nel momento clou non siamo stati squadra".
Espressione che la dice lunga sull'amarezza che
prova il tecnico cantianese, che prosegue nel dire:
"In effetti noi abbiamo abbassato troppo
il baricentro e abbiamo perso la compattezza, soprattutto
negli episodi chiave della partita. Così
non va bene e la squadra ne è consapevole.
Non abbiamo fatto il possibile per portare a casa
il risultato. Dispiace perchè a tratti abbiamo
dimostrato di esserci. Purtroppo non abbiamo saputo
gestire i momenti importanti della gara".
Mentre si addentra a fare dei commenti sui singoli
a livello tattico: "Lo Porto ha avuto a
che fare con un brutto cliente come Petrucci che
gli ha dato molto da fare: poi ho dovuto sostituirlo
con Paolelli perchè era stato ammonito e
rischiavamo fin troppo. Nella ripresa ho provato
a fare esordire Casoli al posto di Campagnacci,
un cambio necessario per dare verve perchè
entrambi sono indietro nella preparazione".
Sul lato opposto si respira proprio un'altra aria.
L'autore della doppietta, l'argentino Emiliano Olcese,
è entusiasta: "Sono gol provati e
riprovati su schemi. Il secondo soprattutto: non
mi è restato che aspettare la palla dove
sapevo che mi sarebbe capitata. Tutto bene. Diciamo
però che avevamo fatto anche un buon primo
tempo e di certo non meritavamo assolutamente lo
svantaggio. Ma abbiamo avuto una grande forza di
reazione, dopo il contraccolpo psicologico del gol
subito da Marchi". L'allenatore dei biancorossi,
Leonardo Colucci, è letale nelle parole:
"Un rigore calciato e parato, una traversa
colpita, tante occasioni. Voglio dire che sarebbe
stato un delitto non vincere questa partita. Con
tutto il rispetto del Gubbio, ovviamente. Cioè
volevo aggiungere che abbiamo subito il gol di Marchi
nell'unico tiro in porta degli avversari. Pertanto
è una vittoria meritata e dico grazie ai
miei ragazzi. E il Gubbio? Ma è una buona
squadra, ma direi che in questa occasione non ci
sono demeriti altrui, più che altro direi
che ci sono stati i meriti della mia Vis Pesaro".
Intanto ecco le foto (20 immagini) di Vis Pesaro
e Gubbio. Fotoservizio di Simone Grilli.
• 23
SETTEMBRE 2018 Gubbio,
sorpasso Vis Pesaro (2-1). Prodezza di Marchi ma
poi arrivano due sberle di Olcese
Gubbio
in trasferta contro la Vis Pesaro. Il trainer Sandreani
schiera il consueto 4-3-3. Marchegiani in porta.
Difesa a quattro con Tofanari, Espeche, Piccinni
e Lo Porto. A centrocampo il trio Casiraghi, Ricci
e Benedetti. Di punta il tridente De Silvestro,
Marchi e Campagnacci. La cronaca. Al 2' ci prova
direttamente su punizione Ricci dal limite, con
una punizione calciata di seconda su un tocco morbido
di Casiraghi: tiro secco di sinistro del baby playmaker
che sorvola la barriera, ma Tomei abbranca la sfera
in presa alta. Al 7' colpo di scena su capovolgimento
di fronte: Paoli innesca una palla in area, Petrucci
cade giù dopo un contatto con Lo Porto e
l'arbitro concede il rigore. Dal dischetto calcia
con frenesia Diop, Marchegiani indovina l'angolino
basso e in tuffo intercetta la sfera deviandola
in angolo con la punta delle dita. Così salva
tutto il portiere figlio d'arte. Ancora padroni
di casa attivi quando al 10' dalla trequarti Buonocunto
innesca in area Diop, ma questa volta Lo Porto è
provvidenziale e salva tutto in angolo. Partita
che si fa incandescente con nervosismo in campo
e Marchi ne fa le spese con una ammonizione per
proteste al 18'. Al 22' uno schema innescato da
Lazzari, che serve Diop, e dal limite calcia di
poco a lato. Al 28' invece è Tessiore che
impegna a terra Marchegiani su tiro radente in area.
Mentre al 30' Campagnacci (su assist di Casiraghi)
scarica il destro in porta dal limite, palla che
sibila sopra alla traversa. É il preludio
al gol che arriva al 32': Campagnacci lavora un
bel pallone al limite sulla sinistra e lo scodella
in area, dove Marchi calcia al volo in spaccata
con un esterno destro fulmineo che fa schizzare
la palla dritta dritta nell'angolino basso, spazio
in cui Tomei non può arrivare. Un gol molto
bello. Un gol che smorza la veemenza dei pesaresi
e la partita cambia registro. Adesso è il
Gubbio che gioca con autorità e con una maggiore
fluidità di gioco fino alla fine del primo
tempo. Ma nella ripresa la Vis Pesaro si porta in
attacco a testa bassa e al 6' sfiora il pareggio:
su un cross dalla destra di Petrucci, uno stacco
di testa in area di Gennari, con la palla che si
stampa fragorosamente sulla traversa. Il Gubbio,
così, si salva ancora. Al 16' locali di nuovo
al tiro con Petrucci che calcia forte e radente
dal limite, ma Marchegiani è in vena, si
accartoccia e para. Al 27' trova i frutti la Vis
Pesaro che trova il gol: Petrucci da destra pennella
in area, il nuovo entrato Olcese si incunea e colpisce
di testa in maniera chirurgica: palla che toglie
le ragnatele dal sette. Succede l'incredibile perchè
quattro minuti più tardi (31') arriva il
sorpasso: corner pennellato in area da Petrucci,
lo stesso Olcese si gira in spaccata e di destro
calcia al volo: palla che si insacca nell'angolino
basso. Cala il sipario. Tabellino:
Vis Pesaro - Gubbio (2-1): Vis
Pesaro (4-3-3): Tomei; Hadziosmanovic, Gennari,
Gianola, Boccioletti (38' st Briganti); Tessiore
(1' st Marchi A.), Paoli, Buonocunto (18' st Olcese); Petrucci,
Diop (38' st Rossoni), Lazzari (38' st Baldè). A disp.: Stefanelli, Kirilov, Botta,
Pastor, Romei, Di Nardo, Sabattini. All.: Colucci. Gubbio
(4-3-3): Marchegiani; Tofanari, Espeche, Piccinni,
Lo Porto (5' st Paolelli); Casiraghi (34' st Malaccari), Ricci, Benedetti; De Silvestro
(34' st Plescia),
Marchi E., Campagnacci (5' st Casoli). A disp.: Battaiola, Nuti, Schiaroli, Conti A., Conti M.,
Battista, Tavernelli. All.: Sandreani. Arbitro:
Ricci di Firenze (Santi di Prato e Lenza di Firenze). Reti:
32' pt Marchi (G), 27' st Olcese (V), 31' st Olcese
(V). Ammoniti:
Lo Porto (G), Tessiore (V), Marchi E. (G), Marchegiani
(G), Casiraghi (G), Piccinni (G).
Angoli: 6-3 per la Vis Pesaro. Recupero:
0' pt; 4' st. Spettatori: 1800 circa (di
cui 127 di Gubbio nel settore ospiti). Risultati:
Seconda Giornata - Serie C - Girone B: Albinoleffe
- Pordenone
1-2 3'
Giorgione (A), 22' Magnaghi (P), 34' Candellone
(P) Fano
- Ternana
rinviata Feralpisalò
- Fermana 0-0 Giana
Erminio - Imolese 1-2 13'
Perna (G), 29' De Marchi (I), 83' Rossetti (I) Ravenna
- Sudtirol 0-1 30'
Fink (S) Renate - Vicenza 1-1 32'
Giacomelli (V) rig., 34' Guglielmotti (R) Rimini
- Triestina 2-1 35'
Volpe (R), 69' Variola (R), 72' Petrella (T) Teramo
- Sambenedettese 0-0 Virtus
Verona - Monza 0-2 42'
Cori (M), 44' Giudici (M) Vis
Pesaro - Gubbio 2-1 32'
Marchi (G), 72' Olcese (V), 76' Olcese (V)
• 22
SETTEMBRE 2018 Verso
Pesaro: out Pedrelli. Parla Sandreani. Abbonamenti,
ancora la campagna è aperta
Prima
trasferta stagionale contro la Vis Pesaro. Il terzino
Pedrelli non recupera per affaticamento, ma dal
primo minuto ci potrebbe essere in attacco Campagnacci.
Mentre Casoli partirà dalla panchina. In
primis però partiamo da cosa dice il trainer
Alessandro Sandreani nel pre-partita del sabato:
"Credo che sarà una bella partita.
Mi sarebbe piaciuto giocarla. Adesso bisogna dare
un bel segnale, alla gente. In formazione ho qualche
dubbio perchè tutti si sono allenati bene".
Casoli è pronto e in che ruolo lo vede Sandreani?
"Diciamo che Giacomo ha bruciato le tappe,
però noi bisogna essere del tutto professionali,
perciò dico che al momento giusto avrà
il suo spazio. Chiaro però che Casoli è
un elemento chiave in questa squadra: sicuramente
un valore aggiunto, un calciatore che garantisce
veemenza. E parlando del ruolo sono dell'idea che
ci può essere utile sia come esterno di attacco
sia come mezzala". La partita pareggiata
con il Ravenna cosa ha portato dietro? "Che
noi abbiamo dei limiti, siamo stati poco lucidi.
Dobbiamo migliorare in questo. Gli errori li abbiamo
analizzati. Ma al di là di ciò, non
dobbiamo perdere di vista il nostro obiettivo che
è la salvezza". Adesso la Vis Pesaro?
"Squadra neopromossa, ma con tanti calciatori
professionali. Compagine di qualità e organizzata,
con l'asse con la Sampdoria su cui stanno trovando
giovamento". Troverà degli ex con
la Vis Pesaro, ma anche degli amici. Sandreani afferma:
"Sì, con Marco Briganti abbiamo condiviso
tutto qui a Gubbio: abbiamo gioito e pianto insieme.
Sono molto legato, è un ragazzo fantastico.
Un calciatore importante e mi auguro che non giochi
domenica". Mentre il diesse Claudio Crespini
ha mostrato molta stima verso Sandreani, dicendo
che sa di calcio e potrebbe fare addirittura il
direttore sportivo. Ma proprio il diretto interessato
che ne pensa? "Tutto vero, è lui
che mi portò a Gubbio. Quindi credo che...
il vero intenditore di calcio sia lui".
Detto ciò, si va verso la conferma del modulo
4-3-3. Possibile undici dal primo minuto. Marchegiani
in porta. Quartetto di difesa con Tofanari, Espeche,
Piccinni e Lo Porto. A centrocampo il trio Casiraghi,
Ricci e Benedetti. In avanti infine il tridente
con De Silvestro, Marchi e Campagnacci (in vantaggio
stavolta su Tavernelli che quindi potrebbe finire
in panchina). In prevendita sono stati venduti 127
biglietti per il settore ospiti (dai tifosi eugubini) in
chiusura sabato. Ecco la lista dei 22
convocati: Battaiola, Battista, Benedetti, Campagnacci,
Casiraghi, Casoli, Conti Andrea, Conti Massimo,
De Silvestro, Espeche, Lo Porto, Malaccari, Marchegiani,
Marchi, Nuti, Paolelli, Piccinni, Plescia, Ricci,
Schiaroli, Tavernelli e Tofanari. La società
fa sapere che i biglietti per la gara interna infrasettimanale
con l'Albinoleffe sono già in prevendita
(per evitare file ai botteghini si consiglia di
comprarli prima della partita). Inoltre informa
che la campagna abbonamenti è ancora aperta.
• 20
SETTEMBRE 2018 Espeche:
"A tratti bel gioco, ma troppi errori. Ma
ho buone sensazioni: qua si può fare bene"
Parla
un calciatore, infrasettimanalmente, della Gubbio
Calcio. Stiamo parlando del difensore Marcos Espeche,
argentino, arrivato lo scorso giugno dalla Lucchese.
Archiviato il pareggio con il Ravenna, c'è
subito il match contro la Vis Pesaro. Ma quanto
è importante? "Senz'altro sarà
una partita importante. Siamo ancora all'inizio,
ancora il vero Gubbio bisogna vederlo, però
dobbiamo lavorare e prepariamo la gara per arrivarci
al meglio possibile". Forse contro il Ravenna
si è visto un Gubbio maggiormente in difficoltà
rispetto al solito. Ma qual è il suo pensiero?
"Io sono dell'idea che si è visto
a tratti un bel calcio, soprattutto nel primo tempo.
Nella fase intermedia della gara invece siamo andati
in difficoltà. Non tanto perchè non
c'era la voglia di giocare. Più che altro
perchè abbiamo commesso tanti errori. Forse
dettati dalla voglia di fare e forse perchè
avevamo troppo ansia. Ma vedo un lato positivo".
Quale sarebbe? "Intendevo dire che la squadra
ha voglia di giocare. In altre parole volevo dire
che possiede un certo senso di responsabilità
e vuole dimostrare di essere all'altezza".
Ma parliamo del gol preso, dica? "Credo
che sia scaturito tutto da una situazione rocambolesca.
Commessi una serie di errori. A partire dalla punizione,
dalla palla calciata in mezzo che non siamo riusciti
ad allontanare dalla porta. Chiaro poi che l'attaccante
(Nocciolini ndr) è stato bravo a mettere
in rete una palla che gli è capitata sui
suoi piedi". Adesso la Vis Pesaro, un suo
commento? "Diciamo che in Coppa abbiamo
vinto, ma ci aveva messo in difficoltà cercando
di mettere a nudo i nostri punti deboli. Cercheremo
di fare la nostra parte anche perchè sappiamo
che in campionato è un'altra storia".
Qui a Gubbio, come si sta trovando? "Finora
mesi positivi, molto bene. Ho subito detto all'allenatore
e al diesse, che io vado a sensazioni".
Quindi, si spieghi meglio? "Nel senso che
le mie sensazioni iniziali sono state molto positive.
Più mi alleno con questo gruppo, più
questa mia sensazione trova conferma. Ho trovato
tutti ragazzi che hanno voglia di dimostrare. E
credo che insieme al lavoro, tutto ciò sia
fondamentale per poi poter fare delle grandi cose
a Gubbio". Con il suo compagno di reparto,
Piccinni, come va? "Direi bene. Mi sono
trovato a mio agio sin dal'inizio, abbiamo condiviso
camera e ritiro, e posso dire che è un ragazzo
straordinario. Ci siamo complementati bene fin da
subito". Un po' di statistica. L'ultimo
incontro tra Vis Pesaro e Gubbio risale al 5 dicembre
1999 (stagione 1999-2000), campionato di serie C2.
Rossoblù che vennero sconfitti per 2-0 con
le reti di Antonioli (14' pt) e Ortoli su rigore
(19' st). In quella stagione la Vis Pesaro venne
promossa in serie C1 dopo i playoff. Nell'anno prima
fu sconfitta di nuovo al "Benelli": 1-0
per i biancorossi con rete decisiva di Cupellaro
(27' pt) su calcio di rigore. Se andiamo a ritroso
altra sconfitta, eppure sonora il 5 settembre 1993
(serie D): i rossoblù incassarono un 5-0
(doppiette di Montigelli e Busilacchi, con la cinquina
a firma di Villa). La sconfitta anche il 20 ottobre
1991 (in serie C2): 1-0, in gol Tentoni. Per trovare
una vittoria a Pesaro bisogna scomodare il campionato
1989-1990: il Gubbio si impose a Pesaro per 1-0
con rete di Di Curzio su rigore.
• 19
SETTEMBRE 2018 Crespini:
"Noi giovani contro un Gubbio veloce".
Quarta: "Gubbio brillante, ma troppi errori"
Domenica
si gioca a Pesaro, contro la Vis neopromossa in
serie C. Una trasferta vicina, una gara che negli
anni '80 era molto sentita. Il direttore sportivo
è Claudio Crespini, una vecchia conoscenza
del calcio umbro (è stato diesse di Gubbio
e Gualdo). Parliamo proprio con il Ds dei biancorossi,
dopo la sconfitta di Trieste, che ci dice: "Abbiamo
fatto un ottimo primo tempo, bene per un'ora, però
avevamo la coperta corta. Con Lazzari senza i novanta
minuti nelle gambe, mancavano inoltre Briganti,
Gennari e Ivan. Si è aggiunto pure Botta
alla fine del primo tempo. Siamo rimasti senza play,
l'uscita di Botta è stata per noi determinante.
Speriamo di recuperare qualcuno per la partita contro
il Gubbio, squadra che è più alla
nostra portata, perchè non è un'armata
come quella della Triestina. Ma è anche vero
che il Gubbio, soprattutto davanti, tiene dei calciatori
di qualità: tipo Marchi, Casiraghi, De Silvestro
oppure Campagnacci. Da parte nostra speriamo di
recuperare qualcuno: cinque calciatori fuori non
li puoi regalare a nessuno. Dovremmo recuperare
di sicuro Gennari, spero anche Briganti, mentre
Botta è in dubbio. Se riusciamo a recuperare
qualcuno, abbiamo anche Paoli che può giocare
da difensore". Ma il Gubbio lo avete incontrato
in Coppa, un giudizio? "Mi ha dato l'idea
di una squadra tosta, composta da buoni elementi
soprattutto sul fronte avanzato. Per noi tra l'altro
è l'unica partita che giochiamo in casa,
con un inizio di campionato con una gara casalinga
e quattro in trasferta (una cosa rara). Spero che
venga gente e mi auguro che ci sia anche spettacolo
domenica". Diciamo anche che per la Vis
Pesaro è il primo vero esordio al Benelli,
in virtù della squalifica del campo, giusto?
"Esatto. A Pesaro avevamo fatto solo l'incontro
contro l'Ascoli. Noi siamo una squadra giovane e
dobbiamo sfruttare al massimo le partite interne.
Ma troveremo un Gubbio scorbutico perchè
sa giocare bene di rimessa e in velocità
soprattutto in attacco". Una chicca: Crespini
aveva portato Sandreani a Gubbio ed ora lo ritrova
da allenatore, che ne pensa? "Ma Alessandro
è un intenditore di calcio. E vi aggiungo:
avrebbe potuto fare anche il direttore sportivo.
Ha scelto di stare nel campo, ma è uno che
sa di calcio". Nella partita di domenica
scorsa (in Gubbio-Ravenna) era presente Luca Quarta,
ex direttore sportivo del Castelrigone, ora lavora
nel Centro Giovanile Federale in Umbria (a Solomeo).
Ci dice: "Ho visto un Gubbio brillante.
Soprattutto nei primi venti minuti mi è proprio
piaciuto. Semmai ho visto che ci sono stati troppi
errori individuali, su cui bisognerà lavorare.
In particolar modo quando Ricci ha sbagliato l'appoggio
e Nocciolini ha rischiato di segnare il gol vittoria.
Proprio questo ragazzo l'ho visto un po' in ombra,
però non tanto perchè non è
stato dinamico, ma più che altro perchè
è stato poco servito dai compagni: lo vedevano
poco. Chiaro però che Ricci è un calciatore
interessante e di sicuro è una pedina importante.
Mi è piaciuto molto invece il portiere Marchegiani.
Abbastanza bene anche il duo centrale difensivo,
in special modo Espeche. Marchi è il solito
trascinatore e di certo non lo scopro io oggi. Ma
oltretutto mi ha impressionato Casiraghi: ci sa
fare, può essere davvero determinante. Inoltre
ho notato un Campagnacci subito reattivo quando
è subentrato nella ripresa. Diciamo che il
Ravenna è una squadra più fisica:
basta vedere il play di centrocampo Jidayi, un vero
mastino. Mentre il Gubbio ha altre caratteristiche:
credo che per rendere al meglio deve basarsi sul
ritmo di gioco".
• 18
SETTEMBRE 2018 Zebi:
"Le squadre si sono annullate, ma dalla
cintola in su il Gubbio c'è. E su Casoli
dico..."
Adesso
è collaboratore nell'area tecnica del Novara,
il braccio destro del diesse Carlarberto Ludi. Ma
domenica era a vedere la partita tra Gubbio e Ravenna.
Stiamo parlando di Moreno Zebi, ex Gubbio sia come
calciatore che come componente dello staff tecnico.
Di primo acchito, un giudizio sulla partita? "Non
ha fornito grandi emozioni, una partita sostanzialmente
in equilibrio. In campo erano schierati due moduli
speculari, a specchio, e quindi ci sono stati diversi
duelli nell'uno contro uno. Penso che alla fine
il risultato di parità sia giusto. Anche
se il Ravenna ha avuto una grande occasione, poi,
su quell'errore di Ricci nella ripresa. É
stata la classica partita di serie C, con due squadre
che hanno interpretato la partita con agonismo.
Non ci sono stati tanti temi tattici, ma le due
squadre giocando a specchio si sono praticamente
annullate. Chiaro però che il Gubbio possiede
alcuni calciatori di una certa qualità. Credo
che alla fine il punto va preso positivamente perchè
il Ravenna è cresciuto rispetto all'anno
scorso come organico". Parlava di calciatori
di qualità, quali sarebbero? "Dalla
cintola in su è un Gubbio potenzialmente
importante: Casiraghi lo reputo un calciatore offensivo,
poi Marchi e De Silvestro. Senza dimenticare quando
sarà a disposizione Casoli. Mi è piaciuta
inoltre la coppia dei due centrali difensivi (Espeche
e Piccinni ndr). Chiaro che è la prima di
campionato, quindi la fluidità del gioco
e la bellezza della manovra hanno bisogno di affinarsi".
Appunto, parlava di Casoli, ma non lo cercava proprio
il Novara? "Bene, così chiariamo
subito questa questione. La verità è
una sola. Lo scorso fine luglio lo contattai. Il
Novara era in ballottaggio per andare dalla serie
C alla B. Avevamo un mercato in uscita e ci serviva
un calciatore ben preciso in un ruolo. Ovvero una mezzala.
Prendevamo Casoli per fare la mezzala, anche in
considerazione del fatto che il Novara non gioca
con delle punte esterne. Come del resto ha fatto
per lunghi tratti a Matera la scorsa stagione. Però
certi calciatori non sono usciti (tra cui Sciaudone
ndr) e Casoli al Novara non è potuto venire,
con dispiacere. Però è un calciatore
forte e faccio i complimenti al Gubbio che è
riuscito ad accaparrarselo con freddezza".
Ma prima di Novara lei ha avuto esperienze sia a
Perugia che a Gubbio, un commento? "A Gubbio
direi una esperienza molto positiva. Ne vado fiero
e contento. In pratica ho iniziato quel percorso
lì, perciò ringrazio il presidente
Notari e il diesse Pannacci. Da lì è
nata quella base che adesso mi permette di sfruttare
questa nuova opportunità a Novara come collaboratore
nell'area tecnica. D'altronde a Gubbio sono stati
sfornati sempre buoni calciatori e perciò
certi rapporti rimangono intatti". A Perugia?
"Direi che è stata un'altra grande
opportunità. Ho avuto la fortuna di lavorare
con una società blasonata, gloriosa e importante.
Penso che Perugia può ambire al salto in
serie A perchè ha tutte le capacità
sia a livello di piazza che a livello tecnico. Ci
sono dei dirigenti tra i più bravi nel calcio
in serie B: parlo di Goretti e Pizzimenti. Ma parlo
anche del presidente Santopadre che ha una visione
illuminante nel calcio: ha preso una squadra in
C2 e l'ha portata per due volte a sfiorare la serie
A, valorizzando dei calciatori. Per me è
stato un grande onore e una grandissima palestra
lavorare a Perugia".
• 17
SETTEMBRE 2018 Focus.
Il modulo mutabile e la sofferenza in mezzo al campo.
Modernità del piede invertito
Facciamo
una premessa. Le prime giornate di campionato, di
solito, non fanno testo. I reali valori delle squadre
si vedranno non prima di ottobre inoltrato. Tuttavia
cominciamo a dare un primo giudizio, con la consapevolezza
che ogni considerazione adesso può rivelarsi
affrettata. Ma la partita in fin dei conti ha regalato
degli spunti sia a livello tattico, sia a livello
di gioco e di uomini. Input: lo schieramento. Lo
scacchiere di Sandreani è stato lo stesso
utilizzato nella fase in preparazione di campionato:
il modulo 4-3-3. Due terzini (Tofanari e Pedrelli),
due centrali difensivi (Espeche e Piccinni). A centrocampo
Ricci regista basso a schermare la difesa, coadiuvato
dalle mezzali Casiraghi (a destra) e Benedetti (sulla
mancina), in considerazione del fatto che si gioca
a piede invertito. Lo stesso discorso vale sul fronte
avanzato: Marchi posizionato come al solito come
bomber risolutore, sulle ali De Silvestro e Tavernelli.
Anche in questo caso si capisce che prende campo
l'utilità degli attaccanti a piede invertito.
Nasce il concetto degli esterni di attacco, perchè
ormai nel calcio si sta abbandonando il concetto
di ala destra o ala sinistra. Spesso si preferisce
a schierare due esterni invertiti al loro piede
naturale. Ma a quanto pare sta prendendo piede questa
teoria anche sulla parte nevralgica del campo, ovvero
a centrocampo. D'altronde il calcio ha subito una
fisiologica trasformazione. Tra i tanti aspetti,
il graduale abbandono del 4-4-2 che poi è
mutato nel 4-3-3 o addirittura nel 4-2-3-1. Sotto
certi aspetti si sta estinguendo una tipologia di
calciatore: non c'è più il mitico
numero "7" (l'ala vecchio stampo), sostituito
dal trequartista o dall'ormai famigerato esterno
invertito. Alla ricerca della polivalenza. Non più
cross e assist, ma l'ala di oggi deve accentrarsi
per tirare o servire il taglio alle spalle della
punta centrale. In pratica si cerca di incentivare
un calciatore che sia in grado di rientrare sul
piede preferito per scaricare il tiro o tentare
una palla filtrante. Stesso discorso dicasi per
il centrocampista moderno. In un centrocampo a tre,
a livello spaziale, la zona del campo da coprire
(rispetto a quello con quattro mediani), è
più ampia: per cui questi tre calciatori
devono sapere gestire in maniera corretta lo spazio
sia centrale che laterale con adeguati movimenti
di reparto. In definitiva: il play (o centrocampista
basso) deve avere una lettura anticipata delle situazioni,
velocità nelle scelte di gioco e duttilità
nelle giocate (sul corto, sul lungo, in ampiezza
o profondità); i due interni devono invece
dare equilibrio al reparto con intelligenza tattica,
ma devono essere anche dinamici (con resistenza
a livello aerobico e anaerobico), dare ampiezza
alla manovra in fase di possesso, oltre a togliere
tempo (o spazio) di giocata agli avversari in fase
di non possesso palla. In definitiva in questa zona
nevralgica del campo spesso si decidono le sorti
di una partita e gli equilibri tattici di una squadra.
Ecco, il Gubbio in questo ancora annaspa. Non è
un caso che nella ripresa c'è stato un accorgimento
tattico, passando dal 4-3-3 al 4-2-3-1: cioè
Casiraghi si è accentrato tra le linee in
mezzo alle due ali De Silvestro (e Battista poi)
e Tavernelli (e Campagnacci poi), con Marchi posizionato
da finalizzatore. Ovvero si è cercato di
sfruttare la potenzialità che si può
avere in attacco: d'altronde Casiraghi, Marchi,
De Silvestro, Campagnacci (e in aggiunta Casoli)
sono delle belle frecce nell'arco che possono essere
sfruttate. Chiaro però che il centrocampo ha sofferto.
Una crepa c'è, ma è risanabile. C'è
tutto il tempo per migliorare. Al campo, l'ultimo
giudizio.
• 16
SETTEMBRE 2018 De
Silvestro: "Gruppo, blocco unico".
Sandreani: "Tirato poco". Le foto
di Gubbio-Ravenna
Gubbio
e Ravenna, 1-1 e palla al centro. Tutto in pareggio
finisce, compresi i calci d'angolo (1-1). Una fiammata
di De Silvestro infiamma il Barbetti dopo una volèe
di Marchi. Ma Nocciolini trova l'angolino giusto
che vale il pareggio definitivo. L'allenatore Alessandro
Sandreani analizza così il match: "Una
nostra pecca: abbiamo tirato poco in porta, questo
è vero e si poteva fare di più. Dovevamo
poi essere più lucidi nel gestire la palla,
forse in qualche ragazzo c'è stata l'emozione
della prima gara. Nella ripresa abbiamo aumentato
l'intensità con Campagnacci rischiando di
più. Ma ribadisco che c'è stata poca
velocità e talvolta siamo stati troppo prevedibili
contro un Ravenna che si è mostrato molto
compatto. Marchegiani? Grande parata su Nocciolini
e portiere di affidamento". Tocca ora al
capitano Ettore Marchi: "Due tempi per uno:
meglio noi prima, però poi abbiamo subito
il colpo psicologico sul gol del pareggio. Un errore
avere lasciato campo libero agli avversari sulle
palle inattive. Ci serve di fare un ulteriore step
e avere maggiore consapevolezza nei nostri mezzi.
Ma quando saremo tutti al top credo che saremo un
osso duro". L'autore del gol Elio De Silvestro:
"Sul gol è stata questione di vita
o di morte: mi ci sono buttato e ringrazio il grande
lavoro di Marchi. Visto? Dicono che non segno, o
segno poco, ma devo dire che quei sette gol a campionato
riesco a garantirli. In attacco potenziale importante?
Ma il campionato è lungo, ci sarà
spazio per tutti. Aggiungo che rispetto all'anno
scorso ho trovato un gruppo veramente positivo,
è un blocco unico". Sull'altra sponda
le parole di Luciano Foschi, allenatore del Ravenna:
"Le occasioni più importanti le abbiamo
avute noi, ma la partita è stata maschia,
combattuta. Parzialmente contento, ma risultato
utile. E il Gubbio? Possiede delle qualità
tecniche importanti: Marchi è un gladiatore,
ma mi è piaciuto pure Casiraghi".
L'autore del pari, Manuel Nocciolini, dice: "Prestazione
di squadra: buona. Un gol l'ho segnato, ma un altro
potevo farlo: l'allenatore Foschi mi ha detto che
potevo fare tutto, meno quello che ho combinato.
Pazienza. E il Gubbio? Ottima squadra, avvio con
sprint ma poi siamo venuti fuori noi alla lunga".
Ecco le immagini (20 foto) della partita Gubbio-Ravenna.
Fotoservizio di Simone Grilli.
• 16
SETTEMBRE 2018 Gubbio-Ravenna,
1-1. Un esordio con pareggio. Apre De Silvestro, ma
risponde Nocciolini
Esordio
in campionato. Gubbio contro Ravenna. Il trainer
Sandreani schiera il 4-3-3. Marchegiani in porta.
Difesa a quattro con Tofanari, Espeche, Piccinni
e Pedrelli. A centrocampo il trio Casiraghi, Ricci
e Benedetti. Davanti il tridente De Silvestro, Marchi
e Tavernelli. La cronaca. Partita che parte in maniera
flemma, ma alla prima fiammata il Gubbio passa in
vantaggio al minuto 12: lancio in area di Piccinni
per Marchi che elude la sorveglianza di un avversario
(Ronchi) e porge una palla d'oro sulla destra dove
accorre De Silvestro: piatto destro in scivolata
al volo, palla radente che si insacca a fil di palo
alla sinistra del portiere Venturi. Al 18' prima
reazione ravennate con Magrassi che si ritrova in
area e si gira con un tiro di sinistro, Marchegiani
si salva respingendo con i pugni. Al 21' proteste
veementi degli ospiti per un presunto contatto in
area di Pedrelli su Nocciolini, ma l'arbitro dice
che tutto è a posto. Al 23' però arriva
il pareggio ravennate: Galuppini mette in mezzo
una punizione, in mischia Nocciolini è il
più lesto di tutti e con un sinistro chirurgico
insacca la sfera a fil di palo a mezz'altezza. Al
33' esce per infortunio Pedrelli, al suo posto Lo
Porto. Ripresa. Affondo ospite con Nocciolini che
serve davanti alla porta Galuppini, Marchegiani
riesce a chiudere lo specchio della porta in uscita.
All' 8' fiondata fulminea di Casiraghi dal limite,
palla che sfila di poco a lato radente. Al 14' errore
di Ricci, Nocciolini si invola verso la porta solo
davanti al portiere ma calcia telefonato: in uscita
Marchegiani riesce a salvare tutto, con la palla
che esce lemme lemme di poco a lato. Al 46' brivido
con un cross pennellato da Nocciolini in area, Boccaccini
di testa tenta la via della rete di testa, palla
che sibila di poco sopra il montante. Finisce qui,
1-1. Tabellino:
Gubbio - Ravenna (1-1): Gubbio
(4-3-3): Marchegiani; Tofanari, Espeche, Piccinni,
Pedrelli (33' pt Lo Porto); Casiraghi, Ricci (15'
st Malaccari), Benedetti; De Silvestro (15' st Battista),
Marchi, Tavernelli (28' st Campagnacci). A disp.: Battaiola, Nuti, Paolelli, Schiaroli, Conti A.,
Conti M., Casoli,
Plescia. All.: Sandreani. Ravenna (4-3-3):
Venturi; Eleuteri, Ronchi (46' pt Boccacini), Lelj, Bresciani; Papa
(36' st Martorelli),
Jidayi, Maleh; Galuppini (15' st Raffini), Magrassi
(15' st Selleri), Nocciolini (36' st Siani).
A disp.: Sangiorgi, Spurio, Pellizzari,
Barzaghi, Scatozza, Sabba, Trovade. All.: Foschi. Arbitro: Cudini di Fermo (Mariotti
di Arezzo e Meocci di Siena). Reti: 12'
pt De Silvestro (G), 23' pt Nocciolini (R). Ammoniti:
Eleuteri (R), Ricci (G), Papa (R). Angoli:
1-1. Recupero:
2' pt; 3' st. Spettatori: 1027 (418 abbonati);
di cui 64 di Ravenna nel settore ospiti. Risultati:
Prima Giornata - Serie C - Girone B: Fermana
- Virtus Verona 2-0 37'
Scrosta (F), 41' Lupoli (F) Imolese - Albinoleffe
0-0 Gubbio
- Ravenna 1-1 12'
De Silvestro (G), 23' Nocciolini (R) Monza
- Feralpisalò 1-0 58'
Cori (M) Pordenone - Fano 2-1 11'
Semenzato (P), 35' Candellone (P), 92' Ferrante
(F) Sambenedettese
- Renate 0-2 30'
Gomez (R), 43' Piscopo (R) Sudtirol - Teramo
1-0 67'
Costantino (S) Ternana
- Rimini
rinviata Triestina
- Vis Pesaro
2-0 56'
Beccaro (T), 72' Mensah (T) Vicenza
- Giana Erminio 0-0
• 14
SETTEMBRE 2018 Focus.
In rosa dieci calciatori con dimestichezza in serie
B. Statistica con relativa tabella
Veramente
curiosa la statistica che andremo a stilare adesso.
Una rosa che con l'arrivo di Casoli ha portato quell'esperienza
in più in squadra. Ma c'è di più.
Se approfondiamo la casistica dei calciatori, vediamo
che viene fuori un fattore importante. Diversi giocatori
hanno calcato i campi della serie B. In realtà
sono ben dieci quei calciatori che hanno giocato
in categoria superiore. Una similitudine nel numero
con la squadra che aveva vinto il campionato di
serie C1 con Vincenzo Torrente nella stagione 2010-2011.
Ma se approfondiamo la questione nelle presenze,
vedremo che queste pedine di oggi hanno una esperienza
nettamente maggiore rispetto a quella squadra vincente
di otto stagioni fa. Ce lo spiega questa tabella
completa che mostriamo qui nel link.
In pratica guida Marchi la classifica dei calciatori
più esperti: 135 presenze in serie B, con
31 gol realizzati e quattro stagioni in cadetteria
(due anni alla Pro Vercelli, una a Sassuolo e poi
alla Triestina). Notevoli le presenze anche di Piccinni
(per la precisione 117 in cinque stagioni), avendo
indossato in cadetteria le casacche di Albinoleffe
(tre stagioni), Padova e Pisa. Al terzo livello
l'attaccante Campagnacci: 84 presenze e 11 gol in
tre stagioni alla Reggina (e una piccola parentesi
a Benevento). Un gradino più sotto c'è
invece l'ultimo arrivato Casoli con 34 presenze
(ed un gol), avendo giocato con Pro Vercelli, Empoli
e Como. Nella graduatoria presente anche il terzino
Pedrelli che in serie B vanta 33 presenze (e due
gol) con le casacche di Treviso e Cesena (con quest'ultima
vinse addirittura il campionato verso la serie A).
Ma c'è anche il centrocampista Benedetti
che ha giocato in serie B per un'intera stagione
nel Cittadella: 31 presenze nel 2014-2015. Come
figura anche l'attaccante De Silvestro che ha fatto
esperienza in serie B con le maglie di Carpi, Pro
Vercelli e due stagioni a Lanciano (29 presenze
in toto). Infine sono state sporadiche le apparizioni
di Battista (con la Ternana 7 presenze) e di Lo
Porto (due presenze quando si trovava a Perugia).
Chiude la classifica il portiere Marchegiani: quattro
presenze in serie B, ed una in serie A con la maglia
della Spal. In totale sono calciatori che in categoria
superiore hanno totalizzato 477 presenze. Sono un
abisso in confronto della squadra di Torrente, non
per numero di calciatori (sono sempre dieci), ma
per le presenze (appena 129). In quella squadra
il più longevo era il centrocampista Rodrigue
Boisfer che proveniva da diversi campionati di esperienza
in serie B con il Genoa (e poi una breve parentesi
al Venezia) per un totale di 89 presenze (e due
gol). Decisamente frammentarie le esperienze degli
altri calciatori: Daud (11 presenze a Crotone),
Gomez Taleb (a Trieste con 8 presenze), Raggio Garibaldi
(8 presenze a Pisa), Borghese (2 presenze al Genoa),
Alcibiade (tre presenze a Pescara prima di giungere
a Gubbio). Poi che dire: Galano aveva avuto solo
una presenza a Bari, idem il difensore Caracciolo,
per non parlare di Suciu (una presenza nel Torino
in serie A). E per concludere l'attaccante Testardi
(curriculum con 5 presenze alla Sampdoria in serie
A).
• 13
SETTEMBRE 2018 Casoli:
"Qui per dare un mano ma niente chiacchiere.
Con Notari l'accordo... in poco tempo"
Presentato
l'ultimo acquisto in ordine cronologico. Un colpo
veramente da novanta della Gubbio Calcio. Uno sforzo
del presidente Sauro Notari, questo va detto, per
completare una rosa con una pedina che di certo
può alzare l'asticella della squadra. Stiamo
parlando dell'attaccante Giacomo Casoli. A lui è
stata attribuita la maglia numero 29. Il calciatore
ci scherza sù: "É stata una
scelta obbligatoria. Ma questo è l'ultimo
dei problemi". Dice così perchè
ormai la numerazione della squadra era stata già
presentata (si può leggere nella nostra sezione
"stagione"). Tuttavia Casoli poi aggiunge:
"Adesso il mio pensiero è di fare
bene in campo. Sono molto contento di essere tornato,
per me è uno stimolo maggiore. Adesso penso
solo a rimettermi in paro con i miei compagni, perchè
ho iniziato tardi. Con la palla ho fatto davvero
poco in questo ultimo periodo. Mi sono preparato
fisicamente, ma è chiaro che ancora devo
arrivare al top. Dal 24 agosto in poi invece mi
sono allenato all'Atletico Gubbio sul campo di Zappacenere.
Se ho ricevuto altre offerte? Ma nel calcio si fanno
tante chiacchiere. Direi proprio tante. Però
è fondamentale che io torno a Gubbio per
dare una mano: credo che sia importante a mio avviso.
Con mister Sandreani già ci conosciamo. Quello
che è stato in passato conta poco. Adesso
conta solo il presente. Erano quasi dieci anni che
non calcavo questo terreno e questo stadio. E non
nego che ho provato una sensazione particolare.
L'obiettivo prefissato? Credo sia prematuro parlare
adesso. Adesso conta solo il campo. Le chiacchiere
contano davvero poco. Il mio ruolo? A Gubbio facevo
l'ala destra. In queste ultime stagioni ho fatto
di tutto: la mezzala, l'interditore e addirittura
il centrocampista centrale in caso di emergenza.
Poi l'anno scorso ho rifatto l'esterno di attacco.
Mi metto a disposizione, non mi focalizzo su un
ruolo ben preciso". Infine parla come è
nato l'accordo con il presidente Notari. A riguardo
dice: "Con il presidente ci siamo parlati
per due volte e in poco tempo ci siamo trovati d'accordo".
Per domenica è pronto? "Mi sono allenato
con la squadra, sono adesso a disposizione. Deciderà
poi il mister chi giocherà o meno".
Il cerchio è stato chiuso. La rosa adesso
è completa. La campagna abbonamenti è
ancora aperta. Questi sono i prezzi: tribuna vip
380 euro, le poltroncine laterali 195 euro, gradinata
al costo di 175 euro, curva a 95 euro, donne a 80
euro. Per i ragazzi: da 15 a 18 anni pagano 50 euro;
da 8 a 14 anni pagano 15 euro. L'abbonamento è
valido per tutte le gare di campionato. Non sono
previste infatti alcuna Giornata Rossoblù.
• 12
SETTEMBRE 2018 Casoli
firma. Notari: "Avvio tosto, ma ora spetta
al campo". Sandreani: "Umiltà
col Ravenna"
Reso
noto il calendario del girone B. Il Gubbio inizia
in casa contro il Ravenna.
Poi la prima trasferta contro la Vis Pesaro il 23 settembre.
La terza giornata in casa contro l'Albinoleffe. Invece
alla quarta giornata il 30 settembre si gioca a
Teramo. Alla quinta giornata altro derby ravvicinato
con una squadra marchigiana: infatti sarà
ospite al Barbetti il Fano. Il derby contro la Ternana
si giocherà domenica 11 novembre (valevole
per l'undicesima giornata): si disputerà
allo
stadio Liberati di Terni. Dai calendari si evince
che ci saranno sette turni infrasettimanali, compreso
il boxing day del 26 dicembre. Ma ecco le giornate complete
nel link in formato pdf scaricabile. Il
presidente Sauro Notari commenta il
calendario: "Lo considero buono come partenza.
Sono dell'avviso che le partite sono tutte uguali.
Le considero tutte uguali le partite perchè
vanno tutte giocate, anche se sulla carta ci possono
essere avversarie più forti o meno. Alla
fine è il campo che deciderà il tutto.
Prima facciamo la prima giornata con il Ravenna
e poi andremo a Pesaro. Due partite toste, ma sono
convinto che possiamo affrontarle con lo spirito
giusto. E il derby del Liberati con la Ternana l'11
novembre? Vedremo, intanto pensiamo ad incominciare".
Lo stesso patron rossoblù tuttavia svela
che con il Ravenna si potrebbe esordire già
domenica: "Noi siamo d'accordo con la società
del Ravenna, perciò si dovrebbe giocare domenica
alle ore 16:30". Perfetto. A questo punto
si potrebbe sbloccare la situazione di Casoli. Sarà
quindi adesso un nuovo calciatore del Gubbio. Sarà
la ciliegina sulla torta? "Sì, sì.
Con Casoli diciamo che è fatta. Sarà
un calciatore del Gubbio. Nelle prossime ore sarà
ufficializzato". Infatti in serata arriva
l'ufficialità: in pratica Casoli ha firmato
un contratto annuale con opzione di rinnovo per
la seconda stagione. E confermato l'inizio del campionato
domenica (16:30) con il Ravenna. Tocca all'allenatore Alessandro
Sandreani fornire un commento sul calendario, ma
il trainer fa capire fin da subito che guarderà
una partita alla volta. Infatti il tecnico cantianese
dice: "Parlo solo del Ravenna. Una squadra
difficile da affrontare sicuramente. Quindi incontreremo
un'avversaria che ha le stesse nostre ambizioni,
cioè di arrivare il prima possibile alla
salvezza. La scorsa stagione il Ravenna ci aveva
preso sei punti. Perciò è un'avversaria
da affrontare con la giusta umiltà e con
il giusto equilibrio. Quindi guarderò giornata
per giornata? Assolutamente sì. Non ha senso
in questo momento pensare agli altri impegni".
• 11
SETTEMBRE 2018 Finalmente
il girone, è sempre il B. Da 20 squadre e
stesso orientamento dell'anno scorso
Epilogo,
non proprio scontato. La serie B resterà
a 19 squadre. Lo ha deciso il Coni a maggioranza
(anche se risicata) martedì sera. Il Collegio
di Garanzia (sezioni unite) ha deciso di respingere
tutti i ricorsi di Ternana, Pro Vercelli, Novara,
Siena e Catania che così restano tutte in
serie C. Adesso così si passerà alla
ufficializzazione dei calendari di
serie C che sono previsti in giornata di mercoledì
12 settembre. La prima giornata sarebbe in programma
martedì 18 o mercoledì 19 settembre.
Secondo alcune indiscrezioni però ci sarebbe
una deroga: se due clubs saranno d'accordo si potrebbe
giocare domenica 16 o lunedì 17 settembre.
Ma per il momento sono solo ipotesi da vagliare. In tarda serata la Lega Pro, però,
si è subito prodigata a stilare in maniera
ufficiale i tre gironi. Il Gubbio infatti viene
confermato nel girone B, formato da venti squadre.
Ma ecco tutto l'elenco completo ufficiale di questo
raggruppamento: Albinoleffe, Fano, Feralpisalò, Fermana, Giana Erminio, Gubbio,
Imolese, Monza, Pordenone, Ravenna, Renate, Rimini, Sambenedettese,
Sudtirol, Teramo, Ternana, Triestina, L.R. Vicenza Virtus, Virtus Verona e Vis Pesaro.
E nelle prossime ore si attende pure che si sblocchi
la situazione di Giacomo Casoli. A questo punto
è molto probabile che l'attaccante ritorni
a Gubbio dopo l'ultima esperienza di Matera (si
parla infatti di un accordo con un contratto pluriennale).
Mentre come avevamo scritto nelle ultime ore, il
colpo di scena c'è stato per Juan Inacio
Gomez Taleb: l'attaccante argentino (ex Gubbio,
Hellas Verona e Cremonese) ha fatto dietrofront
verso il Porto Tolle in serie D e si è accordato
con la Sicula Leonzio in serie C, e ha firmato in
definitiva un contratto annuale con opzione di rinnovo
per il secondo anno. Come scrive sempre Tuttoc.com,
proprio Juanito si è dichiarato entusiasta
della scelta fatta: "Molto contento per
l'opportunità che mi ha dato il presidente,
la società e il mister. Pronto a dare tutto
per raggiungere gli obiettivi". Chissà
se il Gubbio ci ha fatto davvero un pensierino.
Chissà se ci ha pensato. Chissà. Ma
ormai è andata così.
• 10
SETTEMBRE 2018 L'attesa
per Casoli passa dalla serie B. Mario Rui contro
l'Italia. Gomez alla Sicula Leonzio
Quello
che all'inizio sembrava uno scherzo. O quantomeno
tutto è iniziato quasi per scherzo. Giacomo
Casoli è cresciuto a Gubbio, ha vinto pure
con il Gubbio. Ha fatto parte di un tridente d'attacco
(che si può dire) da favola. Un tridente
formato da Casoli, Marotti e Gomez Taleb: nella
stagione in cui (ovvero quella del 2009-2010) la
squadra rossoblù ottenne la promozione in
serie C1 per mezzo dei playoff, in particolare nella
ormai mitica trasferta di San Marino dove il Gubbio
allenato allora da Torrente vinse pure quell'incontro
per 2-0. Protagonista proprio Casoli che si procurò
il rigore, poi trasformato dagli undici metri da
Marotta con il cucchiaio. E nella ripresa lo stesso
Casoli realizzò il gol del raddoppio in contropiede,
con un sinistro millimetrico. In visibilio i 2624
tifosi provenienti da Gubbio. E come si può
notare nel reportage fotografico di quella partita.
Era il 13 giugno 2010. Una giornata che fu storica
perchè la promozione avvenne proprio nella
annata del centenario. Da quel momento in poi le
strade tra il Gubbio e Casoli si dividono. Il calciatore
eugubino gioca due stagioni in serie C1 con lo Spezia.
Poi l'approdo in serie B con le casacche di Pro
Vercelli ed Empoli. Quindi esperienza alla Cremonese
in serie C1, e poi ritorno in serie B con il Como
dove vince proprio un torneo di serie C. Fino ad
arrivare all'esperienza di Matera. Ma in questa
estate Casoli si svincola dai materani. Prima c'è
l'interesse del Livorno che poi si stoppa. Si è
parlato di un interessamento del Catanzaro (dove
è finito Auteri che si trovava a Matera)
e nelle ultime settimane della Sicula Leonzio. Un
approccio anche del Novara. In tutto ciò,
ecco il blitz inaspettato del Gubbio: ci prova,
ci parla, tenta di trovare un accordo. Una chiacchierata
prima, un affondo poi. L'accordo - secondo alcune
indiscrezioni - già ci sarebbe. Ma è
chiaro che Casoli, se arrivasse una chiamata dalla
serie C, accetterebbe, eccome. Ma tutto ruota anche
al discorso dei ripescaggi. Si aspetta adesso di conoscere
la decisione del Collegio di Garanzia se riportare
o meno al format di 22 squadre in serie B, oppure
resterà tutto a 19 squadre. Sentenza che
è slittata a martedì 11 settembre
in serata (sul tardi). Situazione che tra l'altro ha fatto slittare
la pubblicazione dei gironi di serie C. Regna l'attesa,
che a sua volta crea maggiore suspense sulla situazione
che riguarda Casoli. Un sogno nel cassetto che il
patron Notari sta cercando di portare a termine.
Ancora un paio di giorni e poi si saprà come
finirà questa storia. E visto che parlavamo
di Juanito, altra situazione di suspense: sembrava
fatto l'accordo con il Porto Tolle in serie D, ma
nelle ultime ore si è impennata l'ipotesi
Sicula Leonzio che ha offerto un contratto importante
al calciatore argentino. Vediamo, quindi, come finirà.
E visto che parliamo di ex. Che bello vedere un
ex Gubbio in campo contro l'Italia nella Uefa Nations
League: Mario Rui Silva Duarte ha giocato
titolare come terzino sinistro allo stadio da Luz
di Lisbona. Il calciatore, ora al Napoli del trainer
Carlo Ancelotti, ha giocato
in rossoblù in B nella stagione 2011-2012.
• 09
SETTEMBRE 2018 Rinaldi:
"Gubbio, sì: ho visto un buon mix.
Sandreani incita l'intensità. E per Ricci
prevedo..."
Un
ex di turno nella gara amichevole con la Viterbese.
Aveva giocato nel Gubbio di Magi nella stagione
2016-2017. Stiamo parlando del difensore Michele
Rinaldi che ci racconta come è stata la prima
da ex a Gubbio: "Una bella sensazione perchè
a Gubbio ho vissuto una annata stupenda. In quella
stagione abbiamo compiuto un qualcosa di straordinario.
Con gli anni a venire, riesci a capire meglio che
quel sesto posto in classifica in un girone tosto
come quello, è stato veramente una bella
soddisfazione. Si era creato un certo feeling con
la città e con la tifoseria. E ringrazio
i tifosi per gli attestati di stima: pure sabato
in amichevole tante persone mi hanno salutato. Fa
piacere, significa che ho lasciato un buon ricordo
e il discorso è reciproco". Diciamo
inoltre che da parte di Rinaldi c'era stata la volontà
di restare a Gubbio, ma il discorso si è
arenato. Un suo commento? "Non lo nascondo,
il mio obiettivo era quello di rimanere. Con la
società c'erano stati dei discorsi, poi non
sono stati mantenuti. Però non voglio fare
polemica. Fa parte di questo mondo, con tante situazioni
che vanno accettate". Ma subito dopo, Rinaldi,
ci tiene a puntualizzare: "Con il presidente
Notari nessun problema e infatti con lui ho avuto
sempre un ottimo rapporto: ho colto l'occasione
sabato di parlarci per almeno una mezz'ora e mi
ha fatto molto piacere rivederlo". Poi,
tutto sommato, non gli è andata male visto
che con la Viterbese avete raggiunto i playoff,
giusto? "Diciamo che fino a gennaio 2018
ero ad Arezzo, ma poi la situazione che si era creata
mi ha costretto a cambiare. La scelta più
giusta è stata quella di andare a Viterbo.
Questa avventura mi ha regalato insieme ai miei
compagni sei mesi stupendi, in cui abbiamo fatto
una cavalcata incredibile. Condita nella gara playoff
contro il Pisa nella quale abbiamo regalato una
grande gioia ai nostri tifosi. E quest'anno il presidente
Camilli è molto carico, ha voluto rinforzare
la squadra e adesso spetta a noi sul campo fare
il meglio possibile. Per dare soddisfazioni a noi
stessi in primis ma anche ai tifosi di Viterbo".
Grandi ambizioni in terra laziale. Ma lei ha tastato
con mano il Gubbio in questa amichevole, che impressione
le ha fatto? "Mi è piaciuto, soprattutto
nel primo tempo ha fatto meglio di noi. Da parte
nostra c'è stato un approccio sbagliato.
Tuttavia ho potuto sentire che dalla panchina mister
Sandreani incitava la sua squadra sotto l'aspetto
dell'intensità e dell'aggressività.
Dico inoltre che la squadra possiede degli elementi
importanti per la categoria. Esiste un buon mix
e mi auguro per i tifosi del Gubbio che questa squadra
regali soddisfazioni". Andiamo nello specifico,
sui nomi importanti intendeva? "Marchi di
certo non lo scopro io. Sono stato compagno di squadra
con Benedetti, conosco il suo valore: è un
ragazzo splendido. C'è gente di categoria
come Piccinni, pure Espeche è esperto. In
più ci sono un paio di ragazzotti che possono
dare quel brio in più". Sì,
ma vogliamo fare almeno un nome? "Luca Ricci:
quando mi trovavo a Gubbio già si era allenato
con noi diverse volte. Aveva già testa e
una mentalità importante, pure fisicamente
è messo bene. Penso che potrebbe essere l'anno
della sua consacrazione". Intanto, una
notizia clamorosa. L'attaccante Juan Inacio Gomez
Taleb (conosciuto come Juanito) si accorda con il
Porto Tolle in serie D. In estate era stato accostato
al Rimini e infine alla Sicula Leonzio. Si è
svincolato dalla Cremonese. In pochi anni vederlo
scendere dalla serie A (con l'Hellas verona) ai
dilettanti, fa notizia. Che peccato.
• 08
SETTEMBRE 2018 Mercato,
spunta l'idea Casoli. Gubbio, 2-1 nel test contro
la Viterbese. E le foto del match
Amichevole
contro la Viterbese al Barbetti. Il trainer Sandreani
ha schierato il solito 4-3-3 con questi undici titolari.
Battaiola in porta. Difesa a quattro con Tofanari,
Espeche, Piccinni e Pedrelli. Poi nel centrocampo
Casiraghi, Ricci e Benedetti. Di punta il tridente
De Silvestro, Marchi e Tavernelli. Quattro under
e sette over in campo. A segno prima De Silvestro
al 12' con un preciso rasoterra. Nella ripresa invece
raddoppia Plescia al 29' su assist di Benedetti.
Al 32' accorcia le distanze Roberti su rigore, da
lui stesso procurato dopo un fallo di Espeche. Ma
la notizia del giorno è che il Gubbio sta
lavorando ad un clamoroso colpaccio: assicurarsi
l'attaccante Giacomo Casoli, reduce dall'esperienza
di Matera, da cui si è svincolato. Sembravano
aprirsi per il calciatore le porte verso la serie
B con un interesse del Livorno, ma poi in realtà
si è tutto arenato. Così il Gubbio
sta cercando un accordo con l'attaccante eugubino,
a meno che in settimana arrivino proposte da società
di serie B. Se torna a Gubbio, sarebbe davvero un
acquisto di qualità. Possibilisti pure il
trainer Sandreani e il capitano Marchi, dopo il
match con la Viterbese, che su Casoli hanno detto:
"É un calciatore importante, se sarà
fumata bianca lo accoglieremo a braccia aperte".
Sulla partita invece entrambi hanno manifestato
soddisfazione della prestazione e del risultato
della squadra, nel test amichevole con i laziali
di Lopez. Mentre
i calendari sono di nuovi slittati (dovevano essere
resi noti l'8 settembre). Ma il presidente della
Lega, Gravina, ai microfoni di Tuttoc.com ha spiegato:
"La serie C partirà domenica 16,
o al massimo martedì 18 o mercoledì
19 settembre. I calendari e i gironi verranno
creati subito dopo la decisione del Collegio di
Garanzia sui ripescaggi in serie B". Un
format che dovrebbe tornare a 22 o
addirittura a 24 squadre. Si saprà tutto
in settimana. Infine ecco il resoconto con immagini
(14 foto) del match amichevole con la Viterbese.
Fotoservizio a cura di Simone Grilli. Di seguito
nel link le foto in carrellata. Tabellino:
Gubbio - Viterbese (2-1): Gubbio (4-3-3): Battaiola (1' st Marchegiani); Tofanari (16' st Paolelli), Espeche, Piccinni (16' st Schiaroli), Pedrelli (21' st Lo Porto); Benedetti, Ricci (30' st A. Conti), Casiraghi (1' st Malaccari); De Silvestro (1' st Battista), Marchi (16' st Plescia), Tavernelli (30' st Campagnacci). A disp.: Montanari, Nuti, M. Conti. All.: Sandreani.
Viterbese (4-3-1-2): Forte; De Giorgi (26' st Messina), Atanasov (36' st Milillo), Sini (14' st Rinaldi), De Vito (36' st Perri); Baldassin (26' st Valagussa), Bovo (8' st Cenciarelli), Palermo (1' st Otranto);
Vandeputte; Polidori (14' st Pacilli 6), Ngissah (1' st Roberti). A disp.: Micheli, Schaeper, Svidercoschi, Molinaro. All.: G. Lopez.
Arbitro: Angelucci di Foligno.
Reti: 12' pt De Silvestro (G), 29' st Plescia (G), 33' st Roberti (V) rigore.
Note: spettatori 200 circa. Angoli: 5-4 per la Viterbese.
• 07
SETTEMBRE 2018 Altro
giovane baby approda a Gubbio e ha firmato: si tratta
dell'attaccante Armando Guei
Ancora
un movimento in entrata per il Gubbio. Ingaggiato
un giovane attaccante italiano, ma di origine ivoriane.
Si tratta di Armando Guei, classe 2004. Il ragazzo,
assistito di nuovo dal talent scout Luigi Esposito
(come era avvenuto pochi giorni fa per l'operazione
Oumar Thior), proviene dall'Ostra Tevere (nell'ultima
stagione 13 gol con i Giovanissimi Provinciali).
Ha firmato il contratto con i rossoblù in
queste ultime ore, e dovrebbe fare parte dell'Under
15 del Gubbio. Altro acquisto in prospettiva quindi.
Il calciatore Guei è possente fisicamente
(altro 1 e 85 centimetri). Ne dà notizia
in maniera ufficiale il portale web Mondoprimavera.com,
che lo paragona addirittura al calciatore Duvan
Zapata (possente attaccante ora all'Atalanta, ex
Napoli) per caratteristiche. Perciò ecco
un altro giovane in rossoblù. Ma come nel
caso di Thior, pure sull'acquisto di Guei, da Gubbio
c'è il massimo silenzio. Come avvenne con
l'ingaggio di Nuti dal Chievo Verona.
• 05
SETTEMBRE 2018 Marini:
"Sandreani, scelta giusta. Notari, persona
vera. In quel biennio c'era un gruppo coeso"
É
stato calciatore del Gubbio nel biennio dal 2015
al 2017. É stato partecipe del ritorno del
Gubbio in serie C nel 2016 e in Lega Pro ha ottenuto
un sesto posto con i rossoblù. Adesso è
a spasso. É di Senigallia. Stiamo parlando
del difensore Alex Marco Marini che ci dice: "Al
momento sono libero, sono senza squadra e mi sto
allenando qua con una squadra vicino Senigallia
facendo tra l'altro tutta la preparazione. Mi sono
arrivate delle richieste, ma sto aspettando qualche
progetto serio. Sono in attesa, dai". L'anno
scorso l'esperienza a Forlì dove tra l'altro
un altro ex rossoblù, Ferri Marini, ha fatto
tanti gol, come li aveva fatti a Gubbio (16 reti
in serie D): "Alla fine abbiamo fatto un
bel torneo, in quanto siamo partiti male. Abbiamo
provato a vincere il campionato, ma non ce l'abbiamo
fatta. Ma siamo arrivati lo stesso ai playoff. Del
resto Ferri Marini ha fatto i suoi 21 gol, sono
tanti ed ora è finito a Mantova".
Quel biennio a Gubbio, a bocce ferme come lo giudica?
"Due anni ottimi, bellissimi. Di sicuro entusiasmante
la cavalcata nella prima stagione quando il Gubbio,
non scordiamoci, proveniva da una retrocessione.
Siamo partiti dalla serie D con un girone di andata
tra alti e bassi. Ma poi ci fu un eccellente girone
di ritorno riuscendo a riportare il Gubbio subito
in serie C. Merito senz'altro di un gruppo importante
e coeso. Nel secondo anno ci conoscevamo già
bene: sia perchè era rimasto Magi e sia perchè
come gruppo era stata riconfermata un'ossatura importante.
Abbiamo fatto molto bene in serie C contro compagini
importanti: mi porto dietro dei ricordi positivi
raggiungendo pure i playoff, in un girone molto
difficile. In quella stagione il girone B era il
più difficile di tutti e tre, con Parma e
il Venezia, ma c'erano anche corazzate attrezzate
come Pordenone, Reggiana e Samb. Un girone direi
molto tosto: il nostro obiettivo era salvarsi e
invece arrivammo sesti". E pensare che
nella passata annata si è partiti con buoni
propositi e invece il Gubbio si è salvato
all'ultima giornata. Secondo lei ci può essere
una spiegazione? "Campionato strano, mi
sarei aspettato che confermasse l'andamento dell'anno
prima. Ma ogni annata fa storia a sè. Ci
sono stati tre cambi tecnici, cioè si riparte
sempre da zero. Da parte mia ho vissuto la stessa
situazione l'anno scorso a Forlì con i medesimi
cambi di allenatore. Quindi capisco le dinamiche
e capisco che non è facile. E non è
facile ripetersi ogni anno. Ma quello che conta
è alla fine aver mantenuto la categoria".
Quest'anno si è partiti con una linea più
giovane e alla guida è stato confermato Alex
Sandreani, ma che ne pensa? "Credo innanzitutto
che Sandreani abbia dei grandi meriti e ha fatto
bene. Ha centrato infatti l'obiettivo che la società
si era prefissata. La società ha fatto bene
a riconfermalo, oltretutto è un allenatore
giovane. L'ho conosciuto quando era a Gubbio: penso
sia un allenatore pronto, è un'ottima persona,
conosce molto bene la piazza e chi meglio di lui
poteva essere sulla panchina del Gubbio adesso.
Penso che sia il momento giusto per Sandreani".
Un messaggio al presidente e ai tifosi eugubini?
"Ci tengo che si faccia bene perchè
Gubbio è una piazza in cui sono stato benissimo.
La tifoseria ci tiene molto alla squadra. C'è
una società molto seria. Auguro poi al presidente
Notari di prendersi le maggiori soddisfazioni perchè
è una persona vera, seria, e nel calcio di
oggi ce ne sono veramente poche. Una persona che
ci tiene molto alla Gubbio Calcio, ma anche al territorio
di Gubbio. Perciò auguro le migliori fortune".
• 04
SETTEMBRE 2018 Gubbio,
under in rosa pari al 56,5% (13 su 23 totali). Intanto
firma il senegalese Oumar Thior
Statistica.
Alcune settimane fa avevamo scritto che la rosa
di quest'anno è leggermente "più
vecchia" della passata stagione. Ovvero c'è
una media età di 23,91 anni su un organico
di 23 calciatori, contro una media età di
23,70 anni su una rosa che alla fine ha compreso
30 calciatori. Come del resto si può notare
da questa tabella completa.
Ma è altrettanto vero che quest'anno in rosa
sono presenti 13 under su un totale di 23 calciatori
(pari al 56,5%). Mentre l'anno scorso sono stati
in organico 16 under su una rosa completa di 30
calciatori (pari al 53,3%). Ci riferiamo in pratica
ai quei calciatori che portano ai contributi federali
per l'impiego di giovani (da quest'anno tutti coloro
che sono nati dal 1996 in sù). Ovviamente,
però, poi bisognerà vedere quanti
calciatori under in campionato saranno impiegati
in maniera effettiva. Ma è altrettanto chiaro
che si è tracciata una linea giovane. Un
progetto che è stato sposato appieno dal
tecnico Alessandro Sandreani che in passato ha lavorato
proprio con le giovanili, allenando la formazione
Berretti: non è un caso che molti di questi
ragazzi promossi in prima squadra, già erano
conosciuti dall'allenatore cantianese. Un trainer
tra l'altro giovane (appena 38enne), alla prima
esperienza tra i professionisti come allenatore a
partire da un inizio di campionato. Infatti nella
passata stagione Sandreani era subentrato a sette
giornate dalla fine al posto dell'esonerato Dino
Pagliari. Intanto lunedì scorso, agli impianti
Luciano Cambiotti di Zappacenere di Gubbio, c'è
stato un incontro tra lo staff della Roma Calcio
e tutti i tesserati dell'Atletico Gubbio. Tutto
ciò è avvenuto nell'ambito del rinnovo
della sinergia tra le due società. Una sinergia
che era avviata con la "Roma Academy".
Presente anche Bruno Conti, l'ex campione della
Roma e campione del Mondo in azzurro nel 1982. Infine
una notizia proviene proprio dalle giovanili. In
chiusura di mercato il Gubbio si è assicurato
il centrocampista senegalese (classe 2002), Oumar
Thior. Un baby calciatore che è considerato
di prospettiva, un centrocampista esterno sinistro
ambidestro, e farà parte dell'Under 17 allenata
da Riccardo Passeri. Così scrive il sito
web Mondoprimavera.com, e proviene dal Caldiero
Terme. Il promettente calciatore africano, lo scorso
maggio, aveva effettuato un provino con l'Inter.
Un calciatore scoperto dal talent scout Luigi Esposito.
Con il benestare del responsabile delle giovanili
Lucio Bove, si è arrivati al tesseramento
del calciatore (come scrive Footballscouting.it).
Ma eccolo mentre quando firma il contratto con il
Gubbio in questa foto di seguito.
• 03
SETTEMBRE 2018 Focus.
Mercato chiuso e tattica, il punto della situazione.
E Tuttoc.com dà il voto al Gubbio
Ancora
c'è da attendere per il campionato. Ma nel
mercato si è chiuso il sipario. A meno che
arrivi una pedina di rinforzo dagli svincolati.
Ma il patron Sauro Notari lo ha spiegato chiaramente
al nostro sito web nell'intervista di sabato scorso:
"La squadra va bene così, iniziamo
così. Solo più avanti si vedrà".
Pertanto la truppa di Sandreani è questa.
Con ventitreè calciatori a disposizione.
Anche nell'ultimo test in famiglia disputato nel
fine settimana, il tecnico cantianese ha schierato
il solito modulo 4-3-3. Ormai è questo lo
schieramento prediletto. Ha schierato undici calciatori
che dovrebbero essere poi i titolari in campionato.
Ovvero Battaiola in porta. Difesa a quattro con
Tofanari, Espeche, Piccinni e Pedrelli. A centrocampo
il trio basato da destra a sinistra da Casiraghi
(mezzala destra), Ricci (playmaker) e poi Benedetti
(mezzala sinistra). Di punta il tridente formato
da De Silvestro, Marchi e Tavernelli. Invece sull'altra
sponda c'erano Marchegiani in porta. Difesa a quattro
con Paolelli, Nuti, Schiaroli e Lo Porto. Trio di
centrocampo con Massimo Conti a destra, il baby
Andrea Conti (classe 2000) come playmaker e Malaccari
a sinistra. Mentre il tridente d'attacco era rappresentato
da Battista, Plescia e il giovane Bazzucchi (che
in realtà è un terzino destro). Tutto
ciò è spiegato perchè c'erano
degli assenti: ovvero l'attaccante Campagnacci (out
per una tonsillite) e il difensore Paramatti (reduce
da un infortunio, ma in via di recupero). Per la
cronaca sono andati a segno De Silvestro (3'), Marchi
(32') e Battista (75'), che nel frattempo aveva
sostituito De Silvestro nella squadra opposta. Partitella
che è terminata con il risultato di 3-0 in
favore dei titolari. Insomma, a quanto pare le idee
sembrano piuttosto chiare nella testa di Sandreani.
Modulo costante, un credo di gioco, si è
potuto intravedere pure un possibile undici predominante.
Chiaro però che poi sarà il campionato
il reale campo di battaglia. E soltanto in quella
occasione si stabilirà se tutti questi soldati
si riveleranno un buon esercito, pronto a dare del
filo da torcere alle avversarie. Siccome, però,
il campionato non inizierà non prima del
16 settembre, il Gubbio effettuerà nel fine
settimana una gara amichevole allo stadio Pietro
Barbetti. Sarà ospite in questo test la Viterbese
e si giocherà sabato 8 settembre alle ore
16:30. Ma è tempo anche di voti. Non mancano
i giudizi a fine mercato. Su questo punto di vista
si è espresso il portale web Tuttoc.com che
ha fatto il resoconto di tutte le operazioni estive
in serie C. Al Gubbio è stato dato questo
giudizio: "Conferme di qualità come quelle di Marchi, Casiraghi, Ricci e
Piccinni. Molto positivi, in chiave salvezza, pure gli innesti di Espeche e
Campagnacci. Ne sarebbe servito un altro anche in mediana, la sensazione
è che qualcosa ancora manca per completare una squadra salvatasi con
grande difficoltà pochi mesi fa".
La pagella si conclude con un voto 6. Ma ecco di
seguito tutte le pagelle stilate.
Lo stesso portale web ha votato il miglior direttore
sportivo del girone B di questa sessione di mercato:
si tratta di Gianluca Andrissi della Feralpisalò
(rilevante l'ingaggio di Caracciolo dal Brescia).
• 01
SETTEMBRE 2018 Notari:
"La squadra va bene così, e spazio
agli under. Scelte condivise. E sulla curva dico..."
Chiuso
il mercato estivo. Alla fine nessun altro nuovo
acquisto al gong finale. Ne parliamo direttamente
con il patron del Gubbio, Sauro Notari. Una sua
considerazione su questo mercato estivo? "Giudizio
positivo. Abbiamo pensato di correggere la squadra
con alcuni tasselli dove eravamo carenti. Adesso
spero che sia stata allestita una squadra per fare
un campionato che ci possa dare la salvezza prima
possibile. Di non soffrire possibilmente come è
avvenuto nella passata stagione. Chiaro però
che il calcio lo considero come una bestia feroce:
perciò va presa per il verso giusto. Mi auguro
tuttavia che la squadra faccia divertire, ma ribadisco
il concetto: salvarsi il prima possibile".
Ma nelle ultime ore di mercato si è sparsa
la voce di un interessamento del Gubbio nei confronti
del centrocampista Capece, che si è appena
svincolato dalla Juve Stabia. Ma cosa c'è
di vero? "No. Se ne dicono tante. Non è
vero niente. Onestamente ci sono diversi calciatori
in giro, pure svincolati, ma da oggi in avanti il
numero di calciatori a spasso si amplificheranno.
La crisi finanziaria di varie società, sommata
a quelle società che aspettano di essere
ripescate o meno, provocherà tanto caos.
Comporterà di conseguenza tanti calciatori
che resteranno senza squadra. Credo che ci saranno
pure tanti calciatori in giro validi".
Ma questa eventuale ipotesi cambierà qualcosa
per voi? "Ma credo che noi abbiamo una squadra
che già in essere possiede un buon mix, composto
da più giovani e meno over. Per noi sarà
importante dare spazio ai calciatori under".
Questo sta a significare che per voi sarà
fondamentale fare giocare diversi giovani, ci pare
di avere capito. Giusto? "Sì. Abbiamo
portato in prima squadra dei ragazzi dal nostro
vivaio. Ad esempio abbiamo ripreso pure Schiaroli
e Nuti. Tutti ragazzi cresciuti a Gubbio. Invece
di andare a prendere personaggi fuori, che tecnicamente
possono essere all'altezza di quelli che sono già
in casa, abbiamo preferito dare spazio ai nostri
ragazzi". Per concludere quindi si può
dire, qua finisce il mercato? "Momentaneamente
è chiuso. Andremo avanti così. Poi
si vedrà strada facendo. A mio avviso, penso
che vada bene così. Certe scelte le abbiamo
condivise con mister Sandreani e con il direttore
sportivo Pannacci. Abbiamo condiviso tutte le cose
insieme. Avanti così, iniziamo, poi si valuterà".
Il calendario è slittato all'8 settembre
e il campionato inizierà non prima di metà
settembre. Un suo pensiero? "Questa situazione
ha creato diversi disagi. Il campionato doveva cominciare
il 26 agosto, invece passano ulteriori tre settimane
e restiamo fermi. Se consideriamo che la preparazione
è iniziata il 20 luglio e ad oggi si sarebbe
dovuta giocare la seconda partita di campionato.
Tutto ciò non va bene. Purtroppo è
andata così e dobbiamo prenderne atto".
Ultimo capitolo. In questa estate è girata
voce pure di un ampliamento della curva allo stadio.
Lei cosa ci può dire a riguardo? "Ma
dico la verità. Visto l'andamento della situazione,
sinceramente mi preme di più riportare la
gente allo stadio. Ora è superfluo costruire
nuovi posti, perchè come avete potuto notare nelle gare di campionato tutta questa affluenza
non c'è stata allo stadio. Prima occorre
riportare entusiasmo a Gubbio nei tifosi e stiamo
cercando di creare motivazioni. Sono abituato sempre
a fare una programmazione guardando i conti. Un
investimento deve avere una sua utilità.
E, mai fare il passo più lungo della gamba".
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