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news]
• 29
settembre
2013 Bucchi:
"Non c'erano le condizioni per giocare".
Gubbio-Grosseto si recupera il 16 ottobre
Gubbio
e Grosseto è durata solo pochi minuti, poi
tutti a casa. Cronometro alla mano: 5 minuti e 10
secondi di gioco. Partita sospesa per 15 minuti.
Al rientro in campo non c'erano i presupposti per
poter proseguire la gara. Così hanno deciso
all'unanimità il direttore di gara Mainardi
di Bergamo insieme ai due capitani, cioè
Briganti del Gubbio e Formiconi del Grosseto. L'allenatore
dei rossoblù Cristian Bucchi ammette che
non si poteva proprio giocare: "Dispiace
molto. C'era la possibilità di far esordire
in campionato alcuni nostri giovani come Cacchioli,
Tartaglia e Russo dal primo minuto in casa. Erano
pronti per giocare. Come eravamo pronti noi per
giocare questa partita. Purtroppo questa occasione
non è arrivata. Ma diciamo che non c'erano
le condizioni per poter giocare a calcio. La palla
si fermava ogni volta che si tentava di fare un
tiro o un passaggio. Durante l'inizio della gara
tra me e il tecnico degli ospiti Cuoghi c'è
stata una consultazione tra le due panchine. Entrambi
ci chiedevamo: ma perchè l'arbitro non fischia
la sospensione? Inevitabile il rinvio".
Sulla stessa lunghezza d'onda il tecnico del Grosseto,
Stefano Cuoghi, che ha ribadito: "Non c'erano
assolutamente le condizioni, non si poteva giocare".
Le due società si sono accordate per giocare
la partita mercoledì 16 ottobre (forse in
notturna). Ma prima dell'ufficialità bisogna
attendere il parere favorevole della Lega Pro. E
in questa settimana il Gubbio giocherà in
Coppa Italia, mercoledì 2 ottobre (ore 20:45)
al "Pietro Barbetti", contro il Santarcangelo.
E infatti il tecnico rossoblù Bucchi ribadisce:
"Ora sotto con il Santarcangelo".
E intanto abbiamo inserito le foto di Gubbio-Grosseto
(7 immagini). Le trovate nella nostra "fotogallery"
e nel link sotto la foto in homepage. Le foto sono
di Gianfranco Gavirati con l'ausilio di Simone Grilli.
Per le interviste si ringrazia Roberto Filippetti.
• 29
settembre
2013 Gubbio
e Grosseto dura 5 minuti e 10 secondi: rinviata
per pioggia! E tutti gli altri risultati...
Dura
solo cinque minuti e dieci secondi la partita tra
Gubbio e Grosseto per il campo allagato dalla pioggia.
Dopo 15 minuti di sospensione l'arbitro Mainardi
di Bergamo insieme ai capitani delle due squadre
si è ripresentato sul terreno del "Pietro
Barbetti" ma era impossibile giocare. Così
la gara in questione è stata sospesa e quindi
rinviata a data da destinarsi. É molto probabile
che la partita tra Gubbio e Grosseto valevole per
la quinta giornata venga ripetuta mercoledì
16 ottobre (forse di notte): le due società
si sono accordate per giocare in questa data. Si
attende ora solamente l'ufficialità. Ci vuole
il parere favorevole della Lega Pro. Intanto si
sono giocate altre partite nel girone B. Vittorie
esterne di Salernitana, Frosinone e Prato. Il Perugia
si riscatta contro il Lecce sempre fanalino di coda.
Vittorie secche di L'Aquila e del Pontedera che
a sorpresa guida la classifica. Unico pareggio della
giornata quello tra Catanzaro e Pisa: un match finito
a reti bianche. Risultati:
Quinta Giornata - Prima Divisione - Girone B - Lega
Pro: Barletta
- Salernitana 0-2 25'
Ginestra (S) rig., 44' Guazzo (S) Catanzaro
- Pisa 0-0 Gubbio
- Grosseto Sospesa
per pioggia L'Aquila
- Viareggio 4-1 9'
De Sousa (L) rig., 15' De Sousa (L), 18' Benedetti (V)
rig.,
27' Ciciretti (L), 84' Triarico (L) Nocerina
- Frosinone 1-3 2'
Aurelio (F), 25' Jogan (N), 41' Gessa (F), 79' Curiale
(F) Paganese - Prato 0-1 11'
Malomo (Pr) Perugia
- Lecce 2-0 5'
Nicco (P), 39' Eusepi (P) rig. Pontedera
- Benevento 3-1 9'
Grassi (P), 57' Grassi (P) rig., 82' Altinier (B), 84'
Arrighini (P) Riposa:
Ascoli
• 28
settembre
2013 Piove
sul bagnato. Si infortuna pure Giallombardo. Bucchi:
"Le difficoltà ci rendono uniti"
Un
altro infortunio dopo quelli di Luparini, Boisfer,
Sandomenico e Pisseri. Si aggiunge alla lista pure
il difensore Andrea Giallombardo che si è
bloccato durante l'allenamento di rifinitura: il
terzino sinistro dei rossoblù ha sentito
una finta alla gamba sinistra all'altezza della
coscia; si parla di affaticamento muscolare e quindi
salta la sfida con il Grosseto. L'allenatore Cristian
Bucchi guarda avanti e non ci pensa sù: "Queste
difficoltà ci rendono più uniti".
Il tecnico degli eugubini poi precisa: "Affrontiamo
un Grosseto solido, forte ed entusiasta perchè
proviene dalla vittoria sul Perugia. Può
farci male. Ma noi dobbiamo avere pazienza e colpire
al momento giusto. Noi dobbiamo pensare solamente
di imporre il nostro gioco". Si va verso
la conferma del 4-3-3. Cacchioli in porta. In difesa
invariato il duo centrale con Briganti e Ferrari;
sui lati spazio a Tartaglia a destra mentre Bartolucci
andrà a sinistra. Sulla linea di centrocampo
il trio sarà formato da Malaccari, Radi e
Moroni. Tridente d'attacco basato sull'asse Caccavallo,
Russo e Di Francesco. Falconieri e Longobardi con
ogni probabilità saranno dirottati in panchina.
Anticipo del girone B di Prima Divisione. Il Frosinone
vince a Nocera Inferiore per 3-1. Laziali in vantaggio
con Aurelio al 2'. Al 25' pareggio della Nocerina
con Jogan. Al 41' si riporta in vantaggio il Frosinone
con Gessa. Al 79' ecco il tris definitivo di Curiale
che chiude praticamente i conti.
• 27
settembre
2013 Giallombardo:
"Credo che sarà dura per tutti affrontarci.
Vogliamo imporre il nostro gioco"
Quattro
chiacchiere con l'ex di turno. Stiamo parlando di
Andrea Giallombardo, terzino sinistro, ora al Gubbio,
ma ha giocato tra le fila del Grosseto, prossimo
avversario del Gubbio. Andrea Giallombardo cosa
ci può dire del suo passato in biancorosso?
"Ho tanti ricordi belli di Grosseto perchè
è stato il mio trampolino di lancio verso
la serie B e la serie A. Andai a Grosseto quando
feci un campionato importante in serie C. Mi ha
permesso poi di fare carriera. Adesso però
sono a Gubbio e penso solo al Gubbio".
Il ricordo più bello a Grosseto? "Quando
ritornai con il Livorno a Grosseto, in un'amichevole
organizzata appositamente per la cessione: ci fu
un grande affetto della gente e del presidente Camilli
che mi hanno voluto bene". Invece del Grosseto
attuale cosa c'è da temere? "Da parte
nostra bisogna rispettare sempre tutti. Ma noi giochiamo
in casa e vogliamo imporre il nostro gioco. Pertanto,
con tutto il rispetto verso il Grosseto, qui sarà
dura per loro". Dopo l'ultima esperienza
di Ascoli, da questa stagione Giallombardo si trova
a Gubbio. Come si è inserito? "Gubbio
non la conoscevo e per me è stata una sorpresa
come cittadina. Si vive benissimo e mi trovo molto
bene con la gente. Ma mi trovo bene anche con i
ragazzi in squadra e con la dirigenza. Per il momento,
sto davvero alla grande". Poi si può
dire che Giallombardo si è ritagliato subito
il suo spazio: finora Bucchi lo ha schierato sempre
tra i titolari: "Ma sì, però
c'è un gruppo fantastico. C'è rivalità
tra di noi per chi gioca o no, però alla
fine pensiamo tutti che deve fare bene il Gubbio".
Dal lato della sua esperienza, in un girone così
difficile, questo Gubbio per farsi veramente valere
come si deve comportare? "Penso che bisogna
guardare partita per partita. Non bisogna pensare
alle squadre importanti come ad esempio Salernitana,
Perugia che vogliono uccidere il campionato. Pensiamo
a fare il nostro, ma ribadisco: credo per gli altri
sarà dura affrontarci". Se Giallombardo
va in gol con il Grosseto, esulta? "Perchè
non dovrei: adesso gioco con il Gubbio. E poi non
c'è nessun problema... non segno mai".
Se la cava con una battuta Andrea Giallombardo in
chiusura dell'intervista. Notiziario. Dopo l'infortunio
al portiere Pisseri (frattura al polso), il Gubbio
pensa di correre ai ripari: ci potrebbe essere un
clamoroso ritorno, ovvero quello di Marco Farabbi.
Intanto un ex Gubbio ha segnato un gol in serie
A. Si tratta di Juan Inacio Gomez Taleb che, con
la maglia dell'Hellas Verona, ha segnato il suo
primo gol nella massima serie italiana. L'attaccante
argentino è andato a segno a Torino (finita
2-2).
• 26
settembre
2013 Radi:
"Ci vuole più rabbia e cattiveria.
A centrocampo? No problem". Pisseri, frattura
al polso
Parliamo
con il difensore Alessandro Radi che con il trainer
Bucchi si sta adattando in un ruolo inedito per
lui, ovvero quello di centrocampista centrale. Ci
sarà una domanda specifica a tal proposito.
Ma prima di tutto chiediamo a Radi come commenta
il pareggio di Prato? "C'è la consapevolezza
di aver ottenuto un punto su un campo difficile.
Abbiamo trovato un Prato ben organizzato, che non
ci ha fatto giocare e c'era un campo disconnesso
che non ti permetteva di sviluppare il bel gioco.
Già il fatto di non aver subito gol è
un dato importante. Anche in casa contro la Salernitana,
al di là del rigore contro, abbiamo concesso
due o al massimo tre occasioni agli avversari. Perciò
sono fiducioso. Mi aspetto domenica una reazione
alla ricerca della vittoria. Ci vorrà quella
rabbia e cattiveria in più che ci è
mancata un po' in queste prime partite".
Finora l'allenatore Bucchi, prima a partita
in corso a Perugia e poi a Prato dal primo minuto,
ha schierato Radi a centrocampo. Lei ha fatto sempre
il difensore. Come si trova da centrocampista?
"Ringrazio il mister per la fiducia che ha
riposto in me nello schierarmi in mezzo al centrocampo.
É un ruolo che mi piace, è un ruolo
che mi permette di sfruttare il calcio e la profondità,
e pure la struttura fisica perchè sulle palle
aeree sono sempre pronto a contrastare. Sono motivato
ed entusiasta. Tutto qui". Quindi non esiste
nessun problema se Radi gioca in questo ruolo inedito:
è proprio così? "É
normale che cambiano i ritmi, cambiano i tempi di
giocata, ma l'importante è essere svegli
e avere velocità di pensiero. Quindi non ci sono problemi a riguardo". Con il discorso
di schierare per forza tanti giovani, alcuni anziani
vengono penalizzati. Uno di questi è Radi
che è stato sacrificato in panchina. Ma il
diretto interessato che ne pensa? "A qualsiasi
calciatore pesa il fatto di non giocare. Fa male
a tutti o dà fastidio stare in panchina.
Ma l'importante è farsi trovare pronti e
avere un gruppo come il nostro che ti mette in condizione
di fare bene in qualsiasi parte del campo. Poi se
farò il terzino, il centrocampista o la punta,
cambia poco. Spetterà al mister trovare il
giusto equilibrio e mettere in campo la migliore
formazione". Pertanto nessun problema con
mister Bucchi, giusto? "Nessun problema,
assolutamente. Capisco le problematiche che ci sono
con questo discorso della media età per schierare
i giovani. L'importante è farsi trovare pronti
in quasiasi occasione". Ultima domanda:
questo Gubbio dove può arrivare? "Non
mi piace fare mai pronostici di questo genere. Preferisco
che a parlare sia il campo. Credo che conta il lavoro
che si fa durante gli allenamenti. Poi è
normale: io gioco sempre per vincere tutte le partite.
La prerogativa è di non avere mai paura di
nessuno perchè il campionato è apertissimo".
Notiziario. Piove sul bagnato. Dopo gli infortuni
di Boisfer e Sandomenico, si deve registrare il
forfait del portiere Matteo Pisseri. L'estremo difensore
rossoblù ha riportato la frattura pisiforme
al polso sinistro: lo ha stabilito l'esame radiografico.
Resta solo Cacchioli in porta. Pertanto si alleneranno
con il Gubbio due baby: Giovanni Ranieri ('96) e
Matteo Bellucci ('97).
• 25
settembre
2013 Bucchi:
"Troppo frenetici, bisogna stare tranquilli.
Soffriamo l'ansia di risultato, ma arriverà"
Conferenza
stampa del trainer Cristian Bucchi. Il tecnico torna
sulla partita di Prato: "Nel primo tempo
avevo chiesto ai ragazzi di giocare con la palla
a terra: il campo sembrava apparentemente buono
e quindi ho chiesto ai ragazzi di far giocare la
palla. In realtà i palloni erano sgonfi e
come si faceva un passaggio rasoterra il pallone
si impennava. Perciò la squadra dopo dieci
minuti di gara si è dovuta subito adeguare
cambiando modo di giocare. Diciamo che potevamo
alzare il ritmo partita, ma non ci è riuscito
nemmeno quello. Nella ripresa invece ci è
mancata solamente la zampata vincente perchè
da parte nostra abbiamo costruito delle occasioni
pulite. Ci abbiamo provato in tutti i modi, ma la
vittoria non è arrivata. A fine partita i
ragazzi sono usciti dal campo con la testa bassa:
erano affranti e rammaricati. Forse soffriamo l'ansia
del risultato: siamo stati frenetici e frettolosi,
invece dobbiamo stare tranquilli. Fidatevi: se ci
esprimiamo così, prima o poi la vittoria
arriverà". Tuttavia l'attacco non
sembra ancora ben rodato. Si può dire già
che c'è il primo campanello d'allarme? "Diciamo
che a Prato la difesa è stata meravigliosa
e pure il centrocampo si è comportato bene.
Ma questo è merito anche degli attaccanti
che si sono sacrificati e hanno fatto da pendolino.
Si sono mossi tutti bene. Però ci è
mancato l'ultimo passaggio. Ma sono convinto che
ancora ci sono grandi margini di miglioramento".
E della prossima avversaria, il Grosseto, Cristian
Bucchi afferma: "É una squadra blasonata,
retrocessa dalla serie B. Perciò dobbiamo
avere il giusto occhio di riguardo". Per
Gubbio-Grosseto di domenica è stato designato
l'arbitro Marco Mainardi di Bergamo. Assistenti
di linea Giovanni Baccini di Conegliano e Mauro
Galetto di Rovigo. Giudice Sportivo: nessun squalificato
tra le fila del Gubbio. Squalificato per tre giornate
il tecnico Sanderra della Salernitana. Due giornate
di stop ai calciatori D'Ambrosio (Lecce) e Topouzis
(Salernitana). Per un turno sono stati fermati Siniscalchi
e Montervino (Salernitana), Ferrero (Lecce), Palma
(Nocerina) e Velardi della Paganese.
• 24
settembre
2013 L'editoriale.
Gubbio a piccoli passi. Ora occorre correre. E il
nodo del problema di attacco
La
partita di Prato lascia dell'amaro in bocca. Perchè
si è fatto un passo indietro rispetto alle
prove fornite a livello di gioco di Perugia e contro
la Salernitana. Un Gubbio sicuramente meno grintoso
e meno sprintoso delle prestazioni precedenti. Complice
sicuramente il terreno di gioco di Prato che non
ha permesso al Gubbio di giostrare la palla a terra
come sa fare. Complice anche un Prato roccioso che
finora in campionato non ha incassato nemmeno un
gol (l'unica nel girone). Ma di certo si poteva
fare di più. La squadra forse si è
adagiata troppo pensando di portare a casa il punticino
per muovere la classifica. Ma questa non è
la mentalità del tecnico Bucchi che vuole
sempre vincere. Inoltre è tornato al pettine
il solito problema: in attacco non si sfonda e si
fa fatica a impensierire seriamente le retroguardie
avversarie. Falconieri è ancora a secco.
Gli unici a segno finora Caccavallo e Moroni. E
si attende che Longobardi arrivi alla forma migliore.
Un problema non di poco conto visto che nel girone
il Gubbio possiede il secondo peggior attacco (due
reti segnate come il Prato); in fase realizzativa
solo il Barletta ha fatto peggio con zero reti segnate.
Ancora manca la vittoria. Su tre partite sono arrivati
due pareggi (Salernitana e Prato) e una sconfitta
(a Perugia). Solo Viareggio, Nocerina, Barletta
e Lecce, insieme al Gubbio, non hanno mai vinto
ancora un partita in campionato. Dati alla mano
che fanno riflettere, anche se siamo solo all'inizio
del campionato. Sicuramente occorre una sterzata.
Un Gubbio che va a piccoli passi e quindi occorre
che comincia a correre. Si è parlato tanto
in questi giorni se il modulo 4-3-3 sia adatto per
portare a casa punti. A nostro avviso la squadra
ha una sua identità, con questo modulo che
ormai è stato assimilato e quindi non va
snaturato. É vero che a Prato non ha dato
i suoi frutti, per i motivi elencati sopra. Ma può
capitare una giornata storta. Capitava anche al
Gubbio di Torrente. Ma in altre occasioni questo
schieramento ha offerto un bel calcio e le occasioni
giuste sono state create (vedi Perugia e contro
la Salernitana). Purtroppo è mancata la stoccata
vincente. O per meglio dire è mancato quello
stoccatore che sappia finalizzare al meglio la mole
di gioco e tutte le occasioni che si sono create.
Un problema che Bucchi dovrà senz'altro risolvere.
Il campionato è lungo, c'è tutto il
tempo per migliorare, però questo problema
non deve essere sottovalutato: si può considerare
a tutti gli effetti un primo campanello d'allarme.
In attesa che Falconieri trovi lo smalto giusto.
In attesa che Longobardi trovi la forma fisica giusta.
In attesa che pure gli esterni di attacco (Caccavallo
e Di Francesco) trovino la lucidità giusta
per indirizzare la palla a bersaglio. Domenica arriva
un Grosseto che ancora deve smaltire la retrocessione
dalla cadetteria. Tuttavia la formazione maremmana
proviene da un risultato molto positivo con la vittoria
interna (per 2-0) sul quotato Perugia di Camplone.
I biancorossi verranno a Gubbio per portare a casa
l'intera posta in palio. Ma il Gubbio deve farsi
trovare pronto. Deve vendere cara la pelle, deve
tirare fuori tutto quello che ha dentro e deve tirare
fuori gli artigli. Solo così si può
veramente decollare. (Editoriale Direttore Gubbiofans.it)
• 22
settembre
2013 Post
Prato. Bucchi: "Buon punto, ma si poteva
fare meglio". Bartolucci: "Una
partita strana"
A
Prato finisce senza reti una partita scialba e non
all'altezza della situazione. Prato e Gubbio non
si fanno male. Un punto per parte e tutti a casa.
Il trainer dei rossoblù Cristian Bucchi commenta
così il match in terra toscana: "Credo
che abbiamo ottenuto un buon punto. Ma si poteva
fare meglio perchè il Gubbio non ha giocato
bene come fa abitualmente. Di sicuro ha inciso il
campo che era pieno di buche e ha inciso pure la compattezza
del Prato che ha pensato a fare un gioco non spettacolare
ma redditizio, con tanti lanci lunghi. Perciò
ripeto: il Gubbio non ha espresso il solito gioco.
L'attacco? Per me Falconieri ha fatto una buona
prova. Nella ripresa ho fatto entrare Longobardi
perchè ho provato a dare più peso
specifico in attacco. Tuttavia durante la partita
abbiamo avuto le migliori occasioni noi, soprattutto
con Caccavallo. Ma è stata una partita strana:
si poteva vincere ma anche perdere. Unica nota positiva:
non abbiamo rischiato nulla. Perciò reputo
questo un punto positivo". Tocca al difensore
Giovanni Bartolucci che dice: "Risultato
giusto. Una partita strana dove non ci sono state
tutte queste grandi occasioni. Anche se abbiamo
creato qualcosa in più del Prato".
Parla il tecnico del Prato, cioè Vincenzo
Esposito: "Una gara equilibrata. Il caldo
di fuori stagione si è fatto sentire. Pure
il campo di gioco non era ottimale. Nel primo tempo
siamo andati meglio noi, mentre nella ripresa ha
preso una maggiore iniziativa il Gubbio. Ma alla
fine credo che il risultato di 0 a 0 sia giusto.
Anche se da parte nostra siamo mancati in fase offensiva".
Per le interviste si ringrazia Roberto Nardi (di
Pratoblog.it). Intanto abbiamo inserito le foto
(10 immagini) della partita tra Prato e Gubbio.
Si possono trovare nella sezione "fotogallery"
e nel link sotto la foto in homepage. Foto di proprietà
di Michele Di Fronzo.
• 22
settembre
2013 Prato
e Gubbio finisce 0-0. Pochi sussulti in una partita
giocata soprattutto a centrocampo
A
Prato gioca dall'inizio Radi in mezzo a centrocampo.
Sostituisce Baccolo che si era infortunato (per
stiramento). La partita si gioca soprattutto a centrocampo,
ma non si segnalano grandi emozioni. Ad inizio gara (5')
ci prova Lamma ad impensierire la retroguardia
eugubina, ma la palla non trova la via del bersaglio. Al
28' ci prova Moroni con un tiro dal limite, ma la
palla termina a lato di poco. Al 38' tiro di Radi
da fuori area, palla a lato. Al 40' tiro di Tiboni
con la palla che si perde sul fondo. Nella ripresa la musica
non cambia. Al 49' ci prova Caccavallo da fuori
area, ma la palla finisce a lato. Al 57' botta di
destro di Tiboni con la palla che va sopra la traversa.
Al 61' Caccavallo
calcia forte in diagonale dal limite, miracolo di Brunelli
che si distende in tuffo. Al 70' Brunelli si ripete
deviando la sfera in angolo su un tiro del solito Caccavallo.
Capovolgimento di fronte
e c'è una punizione per il Prato: tira in
porta Serrotti, Pisseri si salva e respinge in tuffo,
rovesciata di Malomo con la palla che non coglie
il bersaglio. Al 77' tenta il tiro da fuori area
il brasiliano Silva Reis, Pisseri si salva in tuffo.
La partita si chiude con una punizione di Radi che
si infrange sulla barriera. Ma non succede più nulla:
è 0-0. Tabellino:
Prato - Gubbio (0-0): Prato
(4-1-3-2): Brunelli; Malomo, Ghinassi, Lamma, De
Agostini; Cavagna; Roman, Corvesi (72' Silva Reis), Serrotti (90' Cela); Tiboni, Benedetti (67' Papini). (A disp.:
Layeni, Grifoni, De Pasquale, Lanini).
All. Esposito. Gubbio (4-3-3): Pisseri;
Bartolucci, Briganti, Ferrari, Giallombardo; Malaccari,
Radi, Moroni (78' Giuliacci); Caccavallo, Falconieri
(67' Longobardi), Di Francesco (88' Russo). (A disp.:
Cacchioli, Laezza, Tartaglia, Domini). All. Bucchi. Arbitro: Bellotti di Verona
(Agostini di Frosinone e Grieco di Macerata). Ammoniti:
Brunelli e Malomo (P); Falconieri, Caccavallo, Di Francesco
e Bartiolucci (G). Spettatori: 611 (di cui 40 di
Gubbio nel settore ospiti); incasso di 3998 euro. Risultati:
Quarta Giornata - Lega Pro - Prima Divisione Girone
B: Ascoli
- L'Aquila 1-3 25'
De Sousa (L), 28' Malatesta (A), 51' Frediani (L),
80' Gallozzi (L) Frosinone
- Barletta 1-0 45'
Altobelli (F) Grosseto
- Perugia 2-0 25'
Onescu (G), 45' Obodo (G) Lecce
- Catanzaro 1-2 8'
Marchi (C), 47' D'Ambrosio (L), 67' Fioretti (C) Pisa
- Nocerina
5-2 14'
Arma (P), 45' Sampietro (P), 48' Arma (P) rig.,
62' Danti (N), 65' Martella (P), 82'
Napoli (P), 84' Danti (N) rig. Prato
- Gubbio 0-0 Salernitana
- Pontedera 1-2 37'
Arrighini (P), 80' Guazzo (S), 83' Grassi (P) rig. Viareggio
- Paganese 0-1 81'
Panariello (P) Riposa:
Benevento
• 21
settembre
2013 Bucchi:
"Bisogna pensare sempre solo a noi stessi".
A Prato senza Boisfer e Sandomenico
L'allenatore
Cristian Bucchi parla alla vigilia della trasferta
di Prato: "Dobbiamo essere pratici perchè
è una partita molto dura. Dobbiamo rispondere
giocando con agonismo e giostrare la palla. Voglio
che giochiamo sempre a calcio, sempre e comunque.
Dico sempre alla squadra: bisogna pensare sempre
a noi stessi, bisogna giocare sempre senza la dipendenza
degli altri: abbiamo una fisionomia e non la snaturiamo
di certo". Confermata la formazione che
scenderà in campo. In un modulo come il 4-3-3
Pisseri va in porta. Difesa con Bartolucci e Giallombardo
laterali, Briganti e Ferrari centrali. Invece a
centrocampo Baccolo è il fulcro, ai lati
Malaccari e Moroni. In attacco il tridente viaggia
sull'asse che segue: Caccavallo, Falconieri e Di
Francesco. Questa la lista dei convocati: Pisseri,
Cacchioli, Ferrari, Radi, Bartolucci, Tartaglia,
Briganti, Giallombardo, Procacci, Laezza, Moroni,
Malaccari, Baccolo, Giuliacci, Domini, Tamasi, Russo,
Caccavallo, Longobardi, Falconieri e Longobardi.
• 20
settembre
2013 Infortunio
per Salvatore Sandomenico. Out per circa 40 giorni
per una frattura al piede
Tegola
sul Gubbio. L'esterno d'attacco Salvatore Sandomenico,
in seguito ad un contrasto durante la partitella
del giovedì, ha riportato una frattura completa
del metatarso al piede destro. Dovrà stare
fermo per almeno 40 giorni. Una vera maledizione
visto che il Gubbio già deve fare a meno
del mediano francese Rodrigue Boisfer che proprio
durante il derby di Perugia era dovuto uscire anzitempo
dal campo e aveva riportato la frattura all'avampiede
destro. Intanto il Gubbio domenica va a Prato e
la gara sarà diretta dal signor Marco Bellotti
di Verona: assistenti di linea Alessandro Agostini
di Frosinone e Nello Grieco di Macerata. In casa
Gubbio si va verso il 4-3-3. Confermato l'undici
titolare schierato con la Salernitana. Pisseri in
porta. Quartetto difensivo formato sull'asse Bartolucci,
Briganti, Ferrari e Giallombardo. Trio di centrocampo
formato da Malaccari, Baccolo e Moroni. E in attacco
il tridente Caccavallo, Falconieri e Di Francesco.
In casa Prato è assente Bagnai per infortunio,
mentre Silva Reis è in dubbio (se tutto va
bene partirà dalla panchina). Il tecnico
Vincenzo Esposito utilizza spesso il 3-5-2 che talvolta
viene mutato con il 4-3-1-2. Ma è molto probabile
che ci sia la difesa a tre. Così facendo
in porta c'è Brunelli. Difesa a tre con Lamma,
Ghinassi e Malomo. Quintetto di centrocampo con
gli esterni Grifoni e De Agostini, i due interni
Cavagna e Serrotti, mentre al centro giostra Roman.
In attacco il duo Tiboni e Benedetti. Se Esposito
decidesse di schierare una difesa a quattro, la scelta ricade
su Corvesi come difensore aggiunto.
• 20
settembre
2013 Moroni:
"Subito primo gol, per me partita perfetta.
Con Bucchi si gioca sempre palla a terra"
Giovane
ma subito in gol. Stiamo parlando di Michele Moroni,
classe 1994, centrocampista, che è andato
a segno subito da quando è stato schierato
tra i titolari. Allora Moroni, ci può raccontare
cosa ha provato domenica scorsa? "Allo stadio
ho avuto subito un bell'impatto perchè la
gente di Gubbio ci ha regalato grande calore e ha
dimostrato attaccamento alla maglia. Per questo
motivo dico che sono stati fantastici. Per quanto
riguarda il match, per me è stata la partita
perfetta: il mio esordio in Lega Pro dal primo minuto
con il gol, non potevo sperare di meglio. Un peccato
solo che abbiamo ottenuto solo un pareggio perchè
abbiamo disputato un'ottima partita". Ma
raccontiamo il gol, cosa ci può dire? "É
nato da un mio tiro sbagliato. La palla è
finita all'esterno. Bartolucci ha rimesso la palla
in mezzo, come era già avvenuto nelle amichevoli
e mi sono inserito sul secondo palo: mi è
andata bene". Dopo il gol, insieme a Di
Francesco, Moroni è corso ad abbracciare
Bucchi: perchè? "Ho visto il mister
che mi veniva incontro e quindi sono andato ad
abbracciarlo. Ho provato una grande emozione".
Diciamo anche che l'allenatore Bucchi non si fa
problemi a schierare in squadra dei baby. Che ne
pensa? "A noi giovani, mister Bucchi ci
sta dando grande fiducia. Noi dobbiamo pensare di
migliorarci sempre e allenarci sempre al massimo.
Dobbiamo crescere al meglio delle nostre possibilità
grazie all'aiuto dello staff e dei più anziani
della squadra". La gente domenica si è
divertata allo stadio con un calcio propositivo:
"Assolutamente sì, - spiega Moroni
- il mister ci segue sempre durante gli allenamenti,
ci fa giocare palla a terra e prepariamo molti schemi.
Ci dà diverse idee e noi in campo cerchiamo
di mettere in pratica i suoi insegnamenti. La nostra
mentalità consiste di giocarcela con tutti
a testa alta, lo si è visto sia con il Perugia
che con la Salernitana. Ma se finora abbiamo solo
un punto, significa che ancora c'è molto
da migliorare. Ma penso che alla lunga il lavoro
paga". Pertanto avanti sempre senza paura?
"Chiaro, senza paura e sempre a testa alta".
Questo Gubbio in campionato secondo Moroni dove
può arrivare? "Diciamo che può
regalare delle belle soddisfazioni. Il campionato
è ancora lungo però a mio avviso possiamo
fare un'ottima stagione". Notiziario: sarà
il Santarcangelo (di Romagna) l'avversario del Gubbio
nel primo turno della seconda fase di Coppa Italia.
La gara è in programma mercoledì 2
ottobre (ad eliminazione diretta) allo stadio "Barbetti"
(orario da definire). La vincente tra Gubbio e Santarcangelo
affronterà nel turno successivo la vincente
tra il Perugia e il Castelrigone, sempre in una
gara unica ad eliminazione diretta. Mercato. Il
centrocampista brasiliano Luiz Sacilotto ('83) è
stato preso dal Lecce, via Latina; in passato ha
giocato con Nocerina, Virtus Lanciano, Cesena e
Perugia. Grosseto: in porta arriva il difensore
Roberto Maurantonio ('81), nella passata stagione
ad Ascoli in B; in passato ex
Piacenza e Lanciano.
• 19
settembre
2013 Focus.
Con i giovani, senza nessuna paura. Un radicale
mutamenro rispetto all'anno scorso
Un
cambiamento radicale. Un anno fa schierare dei giovani
diventava un problema. O quanto meno, si storceva
la bocca quando si dovevano far giocare per forza
i giovani. Adesso sembra che la musica sia totalmente
cambiata. Domenica contro la Salernitana sono scesi
in campo cinque calciatori della linea verde tra
gli undici titolari: Pisseri ('91), Ferrari ('92),
Malaccari ('92), Moroni ('94) e Di Francesco ('94).
Senza dimenticare che tra i titolari c'era pure
Baccolo, classe '90. L'anno scorso furono schierati
sei giovani in una partita solo in caso di assoluta
emergenza: avvenne a Frosinone. Per Bucchi non è
assolutamente un problema schierare dei giovani.
Per Bucchi conta che la squadra giochi a calcio
e sia sempre propositiva, come ha dimostrato contro
la Salernitana, e come aveva dimostrato nel derby
di Perugia. Poi non si sa se i risultati gli daranno
ragione o meno. Però la mentalità
è cambiata, in maniera radicale, sia come
filosofia di gioco, sia come intento reale di valorizzare
dei giovani. E poi se parliamo dei singoli, si può
notare che se sono messi nei ruoli più appropriati,
sanno dare il massimo. Caccavallo sta dando il meglio
di sè come esterno di attacco nel tridente:
ma l'attaccante napoletano lo ha sempre manifestato
dicendo che si trova al meglio con il 4-3-3. Questione
di identità. Basta vedere Malaccari che sta
fornendo delle prestazioni super e viene schierato
sempre dal primo minuto; l'anno scorso il centrocampista
di Jesi era utilizzato con il contagocce e nei ruoli
più strani. Questione di fiducia. E una certa
filosofia riporta in mente il Gubbio di Torrente
dove c'erano tanti giovani che davano il massimo
con un modulo ben prestabilito, il 4-3-3. Basta
ricordare infatti che nel 2010-2011 giocavano titolari
ben quattro fuoriquota: Lamanna in porta, Galano
come esterno di attacco, la punta Donnarumma e il
centrocampista Raggio Garibaldi. Calciatori che
furono decisivi per la promozione in serie B. E
in panchina la linea verde era composta da Farabbi,
Caracciolo (che disputò molte partite da
titolare), Nazzani, Gaggiotti, Bazzoffia, Suciu,
Alcibiade, Capogrosso e nella prima parte della
stagione pure Testardi. Diciamo anche che in quella
squadra c'era un certo Gomez Taleb che ora si trova
in serie A con l'Hellas Verona: farebbe molto comodo
un elemento del genere oggi al tecnico Bucchi. Sarebbe
proprio la ciliegina sulla torta. Mercato: il Lecce
ingaggia il difensore uruguaiano Walter Alberto
Lopez ('85), la scorsa stagione al Penarol Montevideo,
ex Brescia nel 2009-2010.
• 18
settembre
2013 Di
Francesco: "Quel rigore non dato valeva
per tre... e dico: ce la possiamo giocare con tutti"
Figlio
d'arte. Federico Di Francesco, classe '94, ha esordito
con la maglia rossoblù domenica scorsa contro
la Salernitana. Ci dice: "A Gubbio ho avuto
subito un bell'impatto. Mi hanno fatto sentire subito
partecipe. Ho incontrato veramente dei ragazzi eccezionali
e vorrei ringraziare tutto lo staff. L'impatto con
lo stadio è stato bello perchè mi
è piaciuto il calore delle persone, del tifo
eugubino. E soprattutto alla fine della partita
mi ha fatto piacere che la tifoseria ha apprezzato
la nostra prestazione. La partita contro la Salernitana
è stata entusiasmante. Siamo andati sotto,
ma poi abbiamo ripreso la partita. D'ora in poi
speriamo di fare risultato e soprattutto speriamo
che arrivi questa prima vittoria stagionale che
per noi può essere importantissima".
L'episodio del rigore non concesso ai suoi danni,
cosa ci può dire? "A mio avviso quel
rigore ne vale come tre rigori! Il portiere (Iannarilli
ndr) mi ha preso in pieno: ho spostato la palla
in velocità, il portiere mi ha colpito la
gamba sia con il petto che con le mani. Per me era
rigore netto: non mi sono assolutamente buttato.
Ma l'arbitro può sbagliare come sbagliamo
noi calciatori. Non siamo stati fortunati negli
episodi. Speriamo che da qui in avanti ci siano
episodi a nostro favore. Ma sono contento della
prestazione in toto: nonostante la nostra giovane
età, contro una grande squadra che aveva
grandi nomi, abbiamo dimostrato che possiamo giocarcela
con tutti". Quel rigore poteva cambiare
completamente la partita perchè poteva comportare
pure l'espulsione del portiere ospite, giusto? "Sicuramente
è vero. Poteva cambiare il corso della partita.
Però ormai sono episodi passati. Adesso dobbiamo
pensare solo alla partita di Prato e prepararla
al meglio con il mister: siamo veramente fiduciosi
perchè lavoriamo ogni giorno con grande intensità".
Federico è figlio di Eusebio Di Francesco,
ex centrocampista della Roma, attuale allenatore
del Sassuolo. Quando pensa che suo padre verrà
a vedere suo figlio a Gubbio? "Purtroppo
giochiamo negli stessi orari e quindi non so. Più
che altro mi auguro che si riprenda con il Sassuolo,
che non sta attraversando un buon momento. Lui lo
sa: io sono il suo primo tifoso perchè per
me è un orgoglio avere un padre che allena
in serie A. Ribadisco: spero che si riprenda perchè
lo merita". Mercato. L'ex ala del Gubbio
e del Foligno, Marco Gallozzi ('88), è stato
ingaggiato da L'Aquila.
• 17
settembre
2013 L'editoriale.
La voglia di giocarsela: sembrava un lontano ricordo.
Ma l'arbitro è bocciato!
Dopo
la partita tra Gubbio e Salernitana, il commento
è stato unanime. Ci è bastato incontrare
diversi tifosi che ci hanno detto: "Ci siamo
divertiti". Un tifoso del Gubbio mi ha mandato
un sms con scritto: "Finalmente si vede giocare
a calcio. Dai tempi di Torrente non si vedeva. Poi
ci stà di perdere, ma al 90esimo ancora attaccavamo".
In effetti, il Gubbio, sotto di un gol subito un
avvio, non ha mai mollato le armi. Si è prodigato
a cercare di fare la partita, attaccando, pur rischiando
di prendere un altro gol. Ma questo fa parte del
gioco. Ha ragione il trainer Bucchi quando ha detto
in conferenza stampa: "La squadra ha avuto
carattere e coraggio nella forza di reagire".
Abbiamo notato in maniera netta che la squadra ha
provato sempre a giocare la palla, sia in verticale
che in orizzontale. Mai un lancio lungo, a meno
che non fosse strettamente necessario. Tutti i calciatori
si sono impegnati a dare il massimo, alla ricerca
della vittoria. Sembra un lontano ricordo quella
squadra compassata e talvolta impaurita dell'annata
precedente. Nel calcio come nella vita ci vuole
coraggio. Poi puoi essere anche più debole.
Poi può essere che ci sbatti pure i denti.
Ma anche questo fa parte del gioco. La partita va
vissuta intensamente, come la vita. É chiaro
che la squadra deve ancora crescere e migliorare.
É chiaro che la squadra ha dei limiti, rispetto
a delle corazzate che sono presenti nel girone.
Ma se la squadra va a mille, se la squadra non rinuncia
mai a fare gioco, se la squadra vuole sempre la
vittoria come contro la Salernitana, allora siamo
convinti che questo Gubbio può ritagliarsi
il suo spazio in questo difficile girone del sud.
Perchè senza queste importanti credenziali,
non si va da nessuna parte quando si va a giocare
in certi campi del sud infuocati oppure al cospetto
di una tifoseria calorosa come quella della Salernitana
che si è presentata con mille tifosi al seguito
al Pietro Barbetti. Parlando dei singoli si è
rivisto un Malaccari super a centrocampo, dopo l'ottima
prova di Perugia. Pure Moroni ha dimostrato personalità
nonostante la sua giovane età e nel momento
del gol ha saputo capitalizzare la palla in rete
(di testa) come un veterano. Da rivedere Baccolo,
che ci è sembrato ancora acerbo. In attacco
positiva la prova di Caccavallo. Ottima la performance
di Di Francesco che ha dimostrato di avere piede
e velocità. Mentre Falconieri si è
sacrificato molto, anche se da lui ci si aspetta
di più. In difesa sulle fasce Bartolucci
ha fatto la sua parte, mentre Giallombardo ha offerto
una prestazione senz'altro positiva (di qualità
e quantità). Al centro della difesa il duo
Briganti e Ferrari hanno saputo ostacolare l'attacco
della Salernitana. Unico neo: qualche errore di
concentrazione di troppo, come il fallo di mani
in area di Briganti in occasione del rigore poi
realizzato da Ginestra. Positiva pure la prova del
portiere Pisseri: sempre concentrato e molto reattivo
nell'occasione gol della domenica capitata sui piedi
di Foggia, a pochi passi dal portiere. Insomma,
una partita che ha fatto divertire il pubblico sugli
spalti. Unico neo della giornata: l'arbitro. Il
signor Mirko Mangialardi di Pistoia ha scontentato
tutti. Prima la Salernitana che aveva reclamato
un rigore per fallo di mani di Bartolucci in area
locale, ma poi ha ricompensato i campani concedendo
il rigore per il fallo di mani di Briganti. Poi
ha scontentato pure il Gubbio non decretando un
rigore macroscopico ai danni di Di Francesco che
una volta entrato in area è stato falciato
letteralmente dal portiere granata Iannarilli in
uscita: per regolamento è rigore e pure espulsione
per l'estremo difensore. Sarebbe cambiata la partita.
Però l'arbitro non ha voluto sentire ragioni:
fa pensare il fatto che Di Francesco non è
stato ammonito per simulazione. Ma non è
tutto: ha invertito falli di gioco evidenti. Sicuramente
il direttore di gara toscano non era in giornata.
Forse una settimana al mare non guasterebbe: un
po' di giorni di ferie per riordinare le idee. Sbagliare
è umano, si intende. Ma quando si sbaglia
quasi tutto, qualcosa non va! (Editoriale Direttore
Gubbiofans.it)
• 15
settembre
2013 Bucchi:
"Questo Gubbio dimostra carattere".
Briganti: "Abbiamo avuto una buona reazione"
Gubbio e
Salernitana pareggiano per 1-1. Il commento dei
protagonisti. Parla per primo l'allenatore Cristian
Bucchi:
"Risultato giusto, anche se noi abbiamo
creato di più. Tra l'altro c'era un rigore
netto su Di Francesco che solo l'arbitro non ha
visto. Tuttavia questa squadra ha dimostrato grande
carattere. Non abbiamo avuto mai paura dopo lo svantaggio
e abbiamo avuto coraggio. La Salernitana si è
dimostrata un'ottima squadra e a mio avviso è
più esperta del Perugia, ma noi siamo riusciti
a limitarne le potenzialità. Bene Moroni
e Malaccari. Falconieri si è sacrificato
molto. Mentre Longobardi deve lavorare molto. Ma
ci sono tutti i presupposti per fare bene".
Si presenta poi il tecnico granata Stefano Sanderra:
"Risultato direi giusto. Anche se noi abbiamo
avuto le maggiori occasioni, soprattutto con Gustavo
e Foggia. Abbiamo trovato un Gubbio brillante e
così abbiamo sofferto. Abbiamo sviluppato
un bel gioco ma talvolta siamo stati poco aggressivi
e abbiamo preso un gol evitabile. Ma questo di Gubbio
è un campo difficile pertanto mi sento soddisfatto".
Parla poi il centrocampista Alessandro Volpe della Salernitana: "Abbiamo avuto delle
palle da gol nitide. Però il Gubbio non ha demeritato.
Complimenti all'avversaria che ha giocato con grande
intensità". Si chiude il cerchio
con il difensore centrale rossoblù Marco
Briganti:
"Risultato giusto. Abbiamo giocato bene
e abbiamo avuto una buona reazione. Il fallo da
rigore segnato da Ginestra per la Salernitana?
Sinceramente la palla l'ho toccata con la mano,
ma non era volontario". Intanto abbiamo
inserito le foto del match tra Gubbio e Salernitana
(18 immagini) che trovate nella nostra "fotogallery"
e nel link sotto la foto in homepage. Foto di proprietà
di Gianfranco e Matteo Gavirati e di Roberto Settonce.
• 15
settembre
2013 Gubbio-Salernitana
fanno 1-1. Moroni risponde a Ginestra. Ma che direttore
di gara pessimo!
Gubbio
contro Salernitana. Pronti e via. Proteste della
Salernitana al 3': su cross di Piva in area, i campani
protestano per un presunto fallo di mani di Bartolucci:
l'arbitro fa proseguire. Al 10' calcio di rigore
per la Salernitana: su tiro cross in area di Ginestra,
Briganti colpisce la palla con la mano. Dal dischetto
Ginestra non sbaglia: palla da un lato, Pisseri
sull'altro lato. Si attende la risposta dei rossoblù,
ma la Salernitana è in palla. Al 27' assist
di Ginestra al limite per Foggia che spara a rete
di destro: palla di poco alta. Al 30' cross da destra
di Malaccari in area dove svetta Caccavallo e gira
in porta di testa: la palla fa la barba al palo.
Al 32' arriva il pareggio del Gubbio: Malaccari
sulla destra serve Bartolucci che pennella in area,
Moroni colpisce di testa ad incrociare: la palla
si insacca a fil di palo. Al 35' clamoroso rigore
in favore del Gubbio non concesso dall'arbitro:
Di Francesco entra in area in velocità e
viene falciato letteralmente dal portiere Innarilli
in uscita. Per regola è rigore e espulsione
del portiere, ma l'arbitro fa proseguire (incredibile).
L'arbitro va in bambola: ammonito Di Francesco per
simulazione mentre invece c'era un fallo nei suoi confronti
(incredibile). Al 40' colpo di testa di Ginestra,
Pisseri si salva in tuffo. Ripresa. Al 56' Caccavallo
prova la conclusione a palombella direttamente su
punizione di destro dal limite: la palla sfiora
il palo. Al 68' pericolo: Siniscalchi lancia davanti
alla porta Foggia che si ritrova solo davanti al
portiere: tocco sotto dell'ex sampdoriano ma Pisseri
in uscita salva il risultato. Al 90' Caccavallo
impegna severamente Iannarilli con un diagonale
di sinistro in area ospite. Resoconto finale: partita
combattuta, giusto il risultato, l'arbitro va mandato
in ferie... assolutamente! Una direzione di gara
sconcertante. Tabellino:
Gubbio - Salernitana (1-1): Gubbio
(4-3-3): Pisseri; Bartolucci, Briganti, Ferrari,
Giallombardo; Malaccari, Baccolo (84' Radi), Moroni
(76' Giuliacci); Caccavallo, Falconieri (68' Longobardi),
Di Francesco. (A disp.: Cacchioli, Tartaglia, Sandomenico,
Russo). All. Bucchi. Salernitana
(4-3-3): Iannarilli; Luciani, Molinari, Siniscalchi,
Piva; Montervino, Esposito, Volpe; Foggia (69' Topouzis),
Ginestra (78' Guazzo), Gustavo. (A disp.: Berardi,
Tuia, Sbraga, Capua, Perpetuini). All. Sanderra. Reti:
10' Ginestra (S) rigore, 32' Moroni (G). Arbitro:
Mangialardi di Pistoia (Cecconi di Empoli e Gori
di Arezzo). Ammoniti: Briganti,
Baccolo, Di Francesco, Giuliacci e Pisseri (G);
Gustavo, Foggia e Montervino (S).
Spettatori: 2728 (di cui 1093 abbonati;
947 provenienti da Salerno nel settore ospiti);
incasso 23976 euro. Risultati:
Quarta Giornata - Lega Pro - Prima Divisione Girone
B: Barletta
- Prato 0-2 38'
Tiboni (P), 44' Corvesi (P) Benevento
- Lecce 4-1 32'
Mancosu (B), 45' Evacuo (B), 69' Mengoni (B), 72'
Miccoli (L), 77' Evacuo (B) rig. Catanzaro
- Frosinone 1-0 32'
Martignago (C) L'Aquila
- Pisa 0-1 12'
Arma (P) Gubbio
- Salernitana 1-1 10'
Ginestra (S) rig., 32' Moroni (G) Nocerina
- Grosseto 1-1 5'
Asante (G), 62' Lepore (N) Paganese
- Ascoli 0-1 13'
Tripoli (A) Pontedera
- Viareggio 2-2 6'
Vannucchi (V), 45' De Vena (V), 49' Pastore
(P), 92' D'Agostino (P)
• 14
settembre
2013 Longobardi:
"A Gubbio con entusiasmo. Da anni che mi
cercavano. Si venderà cara la pelle"
L'attaccante
Cristian Longobardi si presenta in sala stampa e
dice: "Ho ricevuto un'accoglienza ottima.
Da anni il Gubbio mi cercava e adesso è arrivato
il momento buono per vestire questa maglia. Arrivo
con entusiasmo: sono un tipo che non molla mai,
perciò venderemo cara la pelle. Cerco di
portare un po' di esperienza in una squadra giovane
come quella del Gubbio. Questo campionato direi
che è molto stimolante perchè ci sono
autentici squadroni: Benevento, Catanzaro, Perugia,
Salernitana, e via dicendo. Ma come dicevo, questa
squadra non dovrà mollare mai".
Entusiasta il presidente Marco Fioriti del suo arrivo:
"Con l'arrivo di Longobardi siamo pronti
a puntare ai playoff". Ha parlato anche
il trainer Cristian Bucchi: "Sono contento
dell'arrivo di Longobardi perchè ha entusiasmo,
esperienza e qualità. Adesso però
dovremo affrontare la Salernitana che a mio avviso
non ha punti deboli: è molto forte e lo ha
dimostrato contro il Lecce. Però il Gubbio
ha valori tecnici: ce la giocheremo come a Perugia
dove ci è mancato solo il gol, mentre a livello
di gioco abbiamo creato davvero tanto ma ci è
andata male".
• 13
settembre
2013 Ecco
l'attaccante: spunta l'idea Cristian Longobardi.
L'ex Bassano, giocherà nel Gubbio
Ecco
la punta desiderata? In sede al "Pietro Barbetti"
si è visto aggirare la tanto agognata punta
che si è cercata per tutta l'estate. Si tratta
di Cristian Longobardi, classe '82, di Pomigliano
d'Arco. Nella passata stagione l'attaccante campano
ha vestito la casacca del Bassano Virtus in Seconda
Divisione con 28 presenze e 8 reti. Nelle ultime
tre stagioni ha giocato sempre a Bassano. In precedenza
ha indossato le casacche di Esperia Viareggio e
Rimini in C1, e di San Marino e Boca San Lazzaro
in C2. É stato in passato un vecchio pallino
dei rossoblù. Se non ci sono intoppi, sarà
del Gubbio. Il calciatore è stato
a colloquio già con il diesse Giammarioli.
• 13
settembre
2013 Gubbio
contro Salernitana rievoca belli ricordi. Adesso un
big match contro una corazzata
Gubbio
contro Salernitana rievoca la splendida annata in
cui il Gubbio andò in serie B: era infatti
l'anno 2010-2011. In quella stagione il Gubbio si
impose all'andata per 3-1: era il 12 dicembre 2010.
A segno Briganti con una doppietta e Gomez Taleb;
per i granata segnò Fava. Adesso le cose sono
cambiate. Ecco una Salernitana neopromossa (come
quel Gubbio), ma costruita per vincere il campionato. Una
rosa di rilievo con Montervino, Esposito, Ginestra,
l'ex sampdoriano Foggia e l'ex rossoblù Mendicino.
Alla prima giornata, la formazione di Sanderra ha
battuto il Lecce per 2-1. Dopo il turno di riposo
di domenica scorsa verrà a Gubbio domenica. Si attendono oltre mille tifosi provenienti
da Salerno. Gubbiofans.it da record: 14153 pagine
viste in cinque giorni, con il picco lunedì
di 4813 pagine viste.
• 12
settembre
2013 Giammarioli:
"Una punta manca per caratteristica. A Perugia
non meritivamo di perdere..."
Intervista
con il direttore sportivo rossoblù Stefano
Giammarioli. Prima domanda. Come ha visto il derby
a Perugia? "La partita è stata molto
bella. Noi abbiamo subito il fatto che avevamo giocato
poco. Il Perugia è una buona squadra. Ma
se il Perugia deve vincere il campionato credo che
il Gubbio può fare un buon campionato. In
questa partita meritavamo tutto, meno che di perdere.
Occasioni da ambo le parti e mi è piaciuto
il clima incredibile con i tifosi eugubini che facevano
tifo continuamente. Penso che questa sia stata la
cosa più bella. Diciamo che alcuni problemi
ce li abbiamo, ma ci vuole anche tempo per l'amalgama.
Ma credo che anche il Perugia ne abbia di problemi".
Visto che si è parlato di problemi. Forse
il limite maggiore in questa squadra si evidenzia
in attacco. Manca questo stoccatore in avanti e
se arriverà a breve? "Credo che una
punta manca per caratteristica. Abbiamo tante seconde
punte, abbiamo Falconieri che è una via di
mezzo tra una punta e una seconda punta. Vogliamo
ancora prenderla ma le punte costano. Perciò
bisogna tenere conto dell'aspetto finanziario".
Perciò arriverà solo se c'è
un'occasione? "Stiamo valutando dei calciatori
da tempo. Ma più che altro stiamo provando
ad incastrare l'aspetto amministrativo che è
più difficoltoso in questo momento. Una punta
con costi elevati non arriverà mai. Se c'è
una punta d'esperienza con costi giusti, credo che
possa arrivare. Nei prossimi giorni daremo una risposta
alla gente. Dopo gli abbonamenti e la grande affluenza
di tifosi a Perugia, credo che bisogna intervenire
con un'ultima chicca". Domanda un po' provocatoria.
Se ci fosse stato Marotta, a Perugia come sarebbe
andata a finire? "Come Marotta, tanti altri.
Ma sulla vicenda Marotta vorrei sottolineare che
non mi sarei aspettato tante reazioni esagerate
ma ne prendo atto perchè fa parte del gioco.
Tengo a dire che sono tornato domenica sera da Milano
e il nostro mercato era chiuso. Il lunedì
invece abbiamo fatto un tentativo con Alex Sandreani,
su una telefonata che ci ha fatto il procuratore
di Marotta a due ore e mezza alla fine del mercato.
Fino a quel momento Marotta non aveva preso in considerazione
l'ipotesi Gubbio. Noi abbiamo fatto il possibile
e ci eravamo riusciti perchè a 25 minuti
dalla fine del mercato era stato fatto quello che
si doveva fare. Si poteva inviare il tutto via e-mail.
Mi dicono se ero a Milano o no? Non sarebbe cambiato
niente, perchè si trattava solo di far partire
l'email che aveva il Bari ma aveva altri sei accordi
da stampare. E dispiace perchè l'operazione
è mancata per pochi minuti". Secondo
una statistica, pochi eugubini trovano spazio in
prima squadra da anni. Cosa ne pensa Giammarioli?
"Ho fatto per cinque anni il responsabile
del settore giovanile. Ci sono stati risultati unici:
abbiamo valorizzato diversi calciatori con squadre
di A e B. Questo vuole dire che l'attenzione c'è. Nell'anno
di Torrente avevamo sei calciatori in rosa, da Emanuele
Gaggiotti eugubino purosangue a Alessandro Gaggiotti,
figlio d'arte. Poi c'era Marinelli in panchina,
Bertinelli con 18 presenze, Antonini 20 presenze
e poi c'erano anche Manzo e Casoli. Questo è
successo tre anni fa. Poi è aumentato il
valore dei campionati e ci sono state delle esperienze
fuori. In questa fase un unico rammarico: nell'anno
della serie B dovevamo potenziare di più
il settore giovanile, con quelle entrate importanti.
Adesso in rosa abbiamo più di 28 calciatori
perchè diverse operazioni solo legate alle
valorizzazioni. Questo voglio specificarlo a tutti,
altrimenti vengono fuori dei discorsi futili che
non hanno nessun fondamento".
• 11
settembre
2013 Focus.
La vita difficile di un eugubino... a Gubbio! Gli
ultimi cinque giovani solo nel 2010
Indagine
sul settore giovanile e di quanti giovani eugubini
riescono poi a sfondare a Gubbio. Purtroppo la statistica
parla chiaro. Furono lanciati più giocatori
dal settore giovanile nell'anno 2009-2010 quando
in panchina c'era Vincenzo Torrente. In quella stagione
nella rosa della prima squadra hanno preso parte
il portiere Marinelli, il difensore Antonini, i
centrocampisti Gaggiotti e Manzo e in attacco c'era
Bertinelli: cinque elementi in una rosa totale di
22 calciatori. Senza dimenticare che in quella stagione
giocava l'attaccante Casoli, che proveniva in prestito
dalla Fiorentina, ma anch'egli è cresciuto
nel settore giovanile eugubino. Nella stagione seguente
c'era il solo Gaggiotti, poi fino ad oggi il nulla.
Un dato che fa riflettere. Un tema che aveva affrontato
pure l'ex attaccante rossoblù Rosario Zoppis,
in una intervista datata 8 febbraio 2013 (basta
notare il nostro archivio news) quando diceva: "Più
eugubini in squadra...". E proprio Zoppis
aveva aggiunto: "Si è lavorato troppo poco con gli eugubini nel settore giovanile dove quei due o tre elementi all'anno venivano fuori. Una bandiera deve essere di Gubbio, un eugubino vero. E in questi anni lo Zoppis, il Ragnacci o il Pugnitopo della situazione non c'è stato".
Un messaggio chiaro, preciso, proprio da un ex attaccante
eugubino. Ogni società dovrebbe essere in
grado di coltivare sul proprio terreno del foraggio
che permetta di far crescere i propri giovani per
poi regalarli alla prima squadra. Far crescere un
settore giovanile fa poi risparmiare soldi e permette
di avere un patrimonio tutto suo. Basti considerare
un fatto: nella passata stagione l'Albinoleffe ha
portato in prima squadra 15 calciatori provenienti
dal proprio settore giovanile. Un patrimonio per
il futuro. A Gubbio invece diventa difficoltoso
per un eugubino (o per qualche elemento del settore
giovanile) trovare terreno fertile in prima squadra.
Quest'anno è stato inserito il solo difensore
Procacci, che non è di Gubbio ma è
marchigiano, che ha disputato nella stagione scorsa
il campionato Berretti. Mentre l'unico attaccante
eugubino Martini è stato ceduto al Matelica:
giocava sempre nella Berretti del Gubbio. Proprio
quella Berretti di Renzo Tasso che l'anno scorso
aveva vinto il suo campionato (non era mai successo
prima) ed è arrivata tra le prime otto squadre
in Italia. Una situazione che fa molto riflettere
perchè ne vale il futuro del Gubbio. Adesso
la società rossoblù può fare
conto sull'appoggio del Parma che ha girato ben
20 calciatori in rosa. Ma se un giorno la società
ducale si stufa oppure viene a meno degli impegni
conseguiti, che ne sarà in futuro della
Gubbio Calcio? Una domanda che pone tanti punti
interrogativi. Nota della redazione. Martedì
pomeriggio era prevista la conferenza stampa di
Cristian Bucchi, ma noi abbiamo preferito non presentarci. Per chiarire: nessun astio verso Bucchi
o con i calciatori (che fanno il proprio lavoro),
ci mancherebbe. Ma noi siamo un organo di informazione
che cerca sempre di dare il massimo di notizie in
modo chiaro e imparziale. Possiamo dire la nostra,
qualcuno potrebbe non essere d'accordo, ma fa parte
del gioco. Fa parte del nostro mestiere. Noi manteniamo
sempre le regole perchè se ci sono... vanno
rispettate. Però poi ci sono quei furbetti
che fanno sempre il loro comodo e nessuno lo fa
notare, anzi. A noi è stata insegnata la
buona educazione e la mettiamo in campo. Ma talvolta
siamo stati ripresi pure per le baggianate. Oppure
siamo stati oggetto pure di espressioni poco gradevoli.
Sia chiaro. Questi episodi a noi non ci fanno nè
caldo, nè freddo. Altrimenti uno deve stare
a casa, sul divano, così nessuno gli dice
niente. Ripetiamo: fa parte del nostro mestiere.
Intanto i furbetti continuano a scorazzare e nessuno
alza un dito. É giunta l'ora che la società
ne prenda atto. Tante, troppe parole sono finite
nel vuoto (...)
• 10
settembre
2013 L'editoriale.
L'ennesimo derby perso. A Perugia il campo è
stregato. E altre foto del derby
L'ennesimo
derby perso. L'ennesima sconfitta subita con il
Perugia. Ormai è diventato consuetudine quell'amaro
in bocca che si registra al "Curi" di
Perugia. Ultimi derby giocati a Perugia in campionato,
1988, 2012 e 2013. Stessa sorte con questi risultati:
2-1, 2-0 e 2-1. Evidentemente il Gubbio è
proprio condizionato da questo campo e lo si è
visto in alcuni frangenti quando alcuni calciatori
rossoblù (e non si sa il motivo) rispondevano
alle provocazioni dei tifosi della curva nord: un
vero professionista non si deve far mai condizionare,
non deve farsi mai prendere dal panico e deve rimanere
impassibile. Lo stesso discorso dicasi per il patron
biancorosso che si è lasciato andare a gesti
inammissibili verso la tifoseria del Gubbio: fortuna
che non era un derby! Al di
là di ciò, c'è
una nota positiva. La squadra ha sempre cercato
di fare la partita, giocando sempre con palla a
terra e le ghiotte occasioni non sono mancate. Ma da
qui nasce la nota dolente. Questo Gubbio è
proprio spuntato. Nel primo tempo sono state fallite
due occasioni ghiotte con Russo che è sembrato
evanescente e poi con Falconieri che è sembrato
lento e spaesato in tutto l'arco della partita.
Con un Malaccari super che macinava chilometri sulla
fascia destra e ha creato sempre scompiglio alla
retroguardia perugina con folate ficcanti dentro
l'area, non c'è stato nessuno che ha saputo
raccogliere i suoi assist invitanti. A parte sul
gol del pari di Caccavallo che è stato lesto a infilare
Koprivec, da pochi passi, di destro. Dopo quel momento
in poi il Perugia era in bambola, ma il Gubbio non
ne ha saputo approfittare. Per il resto la differenza
l'hanno fatta alcuni elementi del Perugia. Pregevole
l'azione del primo gol: Moscati ha innescato la
miccia, velo di Fabinho e rasoiata di Eusepi. Devastante
Fabinho sul secondo gol che sulla fascia destra
ha fatto quello che voleva (su Giallombardo) innescando
l'azione del gol di Sprocati. Diciamo le cose come
stanno. Questa squadra ha dimostrato tutti i suoi
limiti. Bel gioco... sì! Voglia di imporsi...
sì! Provare a giocarsi la partita a viso
aperrto a differenza dell'anno scorso... sì!
Però ci sono dei limiti che vanno evidenziati.
Come dicevamo, in attacco manca un puntero vero.
L'unico che si è salvato è Caccavallo,
ma talvolta tiene troppo la palla. Sa abbinare belle
giocate penetranti, ma talvolta si perde nelle giocate
più semplici. A centrocampo molti calciatori
sono sembrati indietro anche di condizione: Baccolo
non pervenuto, Boisfer non al top (e lunedì
si è scoperto che ha riportato la frattura
dell'avampiede destro dopo degli esami radiografici;
ne avrà per alemo 20 giorni). Ottimo il solo
Malaccari che ha offerto una prestazione eccezionale.
La difesa è stata impeccabile fino al gol
di Eusepi, poi nel secondo tempo Giallombardo ha
sofferto troppo le folate offensive di Fabinho.
Si può sintetizzare così la partita
tra Perugia e Gubbio. Una partita combattuta vissuta
anche con sani sfottò sugli spalti. Da ricordare
che in curva sud erano presenti otto steward provenienti
da Gubbio capitanati dal responsabile, l'ing. Luca
Tasso. Abbiamo inserito altre foto di
Roberto Settonce e aggiunto altre foto di Gianfranco
e Matteo Gavirati del derby che si trovano nella "fotogallery". (Editoriale Direttore Gubbiofans.it)
• 08
settembre
2013 Post
Perugia. Bucchi: "Penalizzati dal risultato".
Camplone: "Un Perugia bello, ma a tratti"
Un
derby finito male per il Gubbio. Nuova sconfitta
al "Curi" di Perugia. É successo
la scorsa stagione per 2-0. É successo in
questo anno (2-1), con lo stesso risultato avvenuto
nel lontano 1988. Il trainer Cristian Bucchi tuttavia si ritiene soddisfatto della prestazione
dei suoi: "La squadra ha giocato con rabbia,
ha giocato offrendo un bel calcio e abbiamo avuto
le nostre occasioni. Soprattutto nel primo tempo
abbiamo avuto l'opportunità di passare in
vantaggio ma non ci siamo riusciti. Nei due gol
subiti ci sono state alcune disattenzioni, questo
è chiaro. Però i due gol sono viziati da due
decisioni arbitrali discutibili. Dopo il gol del
vantaggio iniziale del Perugia siamo riusciti a
pareggiare subito dimostrando una grande forza di
reazione. E fino alla fine siamo stati in partita,
ma il risultato ci penalizza. Ma sono contento della
prova di questo Gubbio perchè se gioca così
può dire la sua in questo campionato".
In sala stampa si è presentato anche il tecnico
dei grifoni Andrea Camplone che ha detto:
"A tratti la squadra si è espressa
bene. Ma talvolta abbiamo subito le ripartenze del
Gubbio che ci hanno messo in difficoltà.
In certi casi ci vuole più attenzione e concentrazione.
Un derby è sempre un derby e va giocato con
la tensione alta. Tuttavia nella ripresa potevamo
andare anche sul 3-1 ma non ci siamo riusciti. La
partita è stata bella: merito anche del Gubbio
che l'ha giocata a viso aperto". Sciolto
il nodo del "giallo" della possibile doppia
ammonizione di Eusepi. Sul gol del Perugia del primo
vantaggio, Eusepi si è tolto la maglietta
ma non è stato ammonito lui, bensì
Briganti per proteste. Nella ripresa Eusepi è
stato ammonito e si è pensato che andava
espulso, ma non è così. Pertanto nessun
errore tecnico dell'arbitro. Semmai l'errore c'è
stato quando Eusepi si è tolto la maglietta
e andava ammonito, ma l'arbitro Illuzzi ha deciso
di non sanzionare l'attaccante biancorosso. Intanto
abbiamo inserito le foto di Perugia e Gubbio (12 foto)
che potete trovare nella nostra "fotogallery"
o nel link sotto la foto in homepage. Le foto sono
di proprietà di Roberto Settonce.
• 08
settembre
2013 Perugia
batte Gubbio per 2-1. Apre Eusepi, pari di Caccavallo
e Sprocati fa il bis dei grifoni
Il
derby umbro. Presenti sugli spalti diecimila persone,
di cui 1165 eugubini nel settore ospiti. Il primo
vero tiro in porta si registra al 2' con Moscati
che calcia di destro dal limite: la palla va a lato.
Al 6' triangolazione Russo e Caccavallo, con quest'ultimo
che fa partire un tiro di sinistro insidioso dal
limite che sorvola di poco sopra la traversa con
il portiere ormai battuto. Al 13' una bella azione
volante del Gubbio con Caccavallo che serve di tacco
sulla destra Malaccari che entra in area ma viene
chiuso in extremis in angolo da Scognamiglio. Al
16' Nicco ci prova con un destro dal limite: il
portiere Pisseri para a terra. Capovolgimento di
fronte: Caccavallo entra in area locale in velocità,
tiro di destro, però Scognamiglio salva ancora
respingendo con la coscia. Al 20' Eusepi va in porta
e segna, ma non si accorge che l'assistente di linea
ha segnalato il fuorigioco su lancio di Filipe.
Al 22' Malaccari è ancora pericoloso con
un cross tagliente a due passi dalla porta, ma stavolta
salva Sini in area. Al 24' ci sono proteste del
Perugia su cross in area di Moscati che finisce
addosso a Giallombardo: i grifoni alzano il braccio
per un presunto mani. Palla buona per Eusepi al
29' che carica il destro in area, ma stoppa in scivolata
Briganti che ammorizza il tiro e para Pisseri. Al
31' occasione grossa per il Gubbio perchè
Malaccari ruba palla a centrocampo, si invola verso
il limite e offre una palla d'oro in area a Russo:
l'attaccante tarantino stoppa male la palla e non
trova la conclusione solo davanti al portiere. Al
42' tiro bomba di Filipe, para con i pugni Pisseri.
Ma al 44' il Perugia passa in vantaggio: Moscati
mette in area un cross rasoterra, velo di Fabinho,
Eusepi si gira bene e di destro indirizza la sfera
proprio dritta nell'angolino. Una doccia gelata
e appunto si va sotto la doccia. Ripresa e il Gubbio
pareggia subito, è il 47': Malaccari va via
sulla destra, entra in area e serve al centro per
Caccavallo che di destro insacca in rete. Al 49'
colpo di testa di Sprocati che impegna Pisseri.
Un minuto più tardi è Nicco che ci
prova da fuori area di destro, ma Pisseri para a
terra. Ma il Perugia torna in vantaggio al 62':
Fabinho va via sulla destra, tiro rimpallato di
Eusepi da Briganti, la palla giunge a pochi passi
dalla porta e Sprocati di piatto mette in rete.
Al 64' è Malaccari show che entra di nuovo
in area da destra e impegna Koprivec. Al 71' da
destra ci prova Caccavallo, palla che finisce sull'esterno
della rete. Al minuto 87 dal limite Vitofrancesco
colpisce il palo; risponde Sandomenico con un tiro
che va di poco a lato. Finisce 2-1 il derby tra
Perugia e Gubbio. Tabellino:
Perugia - Gubbio (2-1): Perugia
(4-3-3): Koprivec; Daffara, Massoni, Scognamiglio,
Sini (64' Vitofrancesco); Moscati, Filipe, Nicco; Sprocati
(66' Mazzeo), Eusepi,
Fabinho.
(A disp.: Stillo, Conti, Bijmine, Mungo, Pagni). All. Camplone. Gubbio (4-3-3):
Pisseri; Bartolucci, Briganti, Ferrari, Giallombardo;
Malaccari, Boisfer (77' Radi), Baccolo (55' Moroni); Caccavallo, Falconieri,
Russo (66' Sandomenico). (A
disp: Cacchioli, Tartaglia, Radi, Cocuzza, Giuliacci). All. Bucchi. Reti:
44' Eusepi (P), 47' Caccavallo (G), 62' Sprocati
(P). Arbitro: Illuzzi
di Molfetta (Atta Alla Mostafa di Roma 1 e Muto
di Torre Annunziata). Ammoniti: Nicco, Eusepi,
Filipe, Sini e Fabinho (P);
Ferrari, Briganti e Giallombardo (G). Spettatori: 9796 (abbonati
3735; 1165 di Gubbio nel settore ospiti); incasso
71630 euro. Risultati:
Seconda Giornata - Prima Divisione Girone B - Lega
Pro: Ascoli
- Barletta 0-0 Grosseto
- Benevento 1-1 43'
Giovio (G), 80' Di Deo (B) Lecce
- L'Aquila 1-2 38'
De Sousa (A), 85' Infantino (A) rig., 90' Miccoli
(L) Paganese
- Pontedera 1-2 9'
Meola (Pa) aut., 75' De Sena (Pa), 92' Grassi (Po)
rig. Perugia
- Gubbio 2-1 44'
Eusepi (P), 47' Caccavallo (G), 62' Sprocati (P) Pisa
- Frosinone 1-1 16'
Arma (P), 27' D. Ciofani (F) Prato - Catanzaro
0-0 Viareggio
- Nocerina 1-1 31'
Pizza (V), 49' Malcore (N) Riposa:
Salernitana
• 07
settembre
2013 Presenti
1165 eugubini a Perugia. Bucchi prova 4-3-3. Giammarioli
confermato fino al 2016
La
prevendita si è conclusa alle ore 19 a Gubbio.
Questo il dato preciso della vendita dei biglietti
nei punti vendita: Tabaccheria Sebastiani (612),
Tabaccheria Mancini (390) e Tabaccheria Donati (163).
Per un totale di 1165 tifosi presenti nel settore
ospiti (tolti gli accreditati). Quasi 1200 tifosi
rossoblù così seguiranno la sfida
al "Curi" di Perugia con inizio alle ore
20:30. Nella scorsa stagione, nel derby a Perugia
giocato il 16 settembre 2012, furono 1274 i biglietti
staccati per il settore ospiti per un totale di
10036 spettatori (partita vinta dal Perugia per
2-0 con reti di Di Tacchio e Tozzi Borsoi). Il tecnico
conferma che giocherà con il 4-3-3 e con
la formazione che è stata schierata in notturna
allo stadio "Barbetti" durante l'allenamento
di giovedì scorso. Pisseri in porta. Quartetto
difensivo con Bartolucci, Briganti, Ferrari e Giallombardo.
A centrocampo Malaccari, Boisfer e Baccolo. In attacco
Caccavallo, Falconieri e Russo. Il trainer Bucchi
ha detto: "Il Perugia è forte ma
anche noi. Perciò nessuna paura. La tifoseria
ha risposto alla grande con una bella presenza.
Questa squadra è del popolo. Esiste un legame
molto forte tra tifosi, città e squadra.
Di certo, questo dato non può che farmi piacere".
L'A.S. Gubbio 1910 comunica che è stato
prolungato per altri due anni il contratto al direttore
sportivo Stefano Giammarioli. Era entrato in carica
dal dicembre 2008, quando il diesse Marco Bignone si trasferì
a Perugia.
• 06
settembre
2013 Primo
test probante per il Gubbio a Perugia nel derby.
Si va verso delle sclusioni eccellenti
Si
avvicina la partita di domenica sera dove il Gubbio
esordirà in campionato proprio in un derby
a Perugia (inizio ore 20:30). Subito un test significativo
per vedere quanto può valere questo Gubbio
contro una pretendente per vincere il campionato.
Infatti la squadra di Camplone non si nasconde dietro
un dito e il patron Santopadre ha allestito una
formazione che punta a salire di categoria in maniera
diretta. La squadra eugubina, dal canto suo, non
ha ambizioni di primato, però vuole ben figurare
in questo campionato dopo l'accordo stipulato in
estate con il Parma, società da cui sono
sopraggiunti ben 20 calciatori (contrattualizzati con
i ducali) dei 28 elementi della rosa totale (pari
al 71%). Il Perugia può contare su tutta
la rosa a disposizione e il trainer Camplone sta
pensando di schierare un tridente d'attacco esplosivo,
con Mazzeo (forse preferito a Sprocati), Eusepi
e Fabinho. Invece a centrocampo si va verso la conferma
di Nicco, Filipe e Moscati. In difesa ci potrebbe
essere l'esordio dell'ultimo arrivo Daffara e con
ogni probabilità sarà in compagnia
di Scognamiglio, Massoni e Vitofrancesco. In porta
Koprivec. In casa Gubbio mancano l'attaccante Luparini
(distorsione di una caviglia) e l'esterno sinistro
Di Francesco, per squalifica. Ci potrebbe essere
l'esclusione di Radi e Sandomenico. Quindi Pisseri
in porta. In difesa Bartolucci, Briganti, Ferrari
e Giallombardo. A centrocampo il trio Malaccari,
Boisfer e Baccolo, In attacco possibile il tridente
Caccavallo, Falconieri e Russo. É chiaro
che i nodi l'allenatore Bucchi li scioglierà
all'ultimo istante. L'arbitro sarà Lorenzo
Illuzzi di Molfetta (lo stesso arbitro di Avellino
e Gubbio della passata stagione che fece molto discutere).
Sarà coadiuvato dagli assistenti di linea
Mohamed
Mahmoud Atta Alla Mostafa di Roma 1 e Oreste Muto
di Torre Annunziata. Intanto la tifoseria eugubina
si sta preparando per la trasferta di Perugia. Finora
sono stati venduti 850 biglietti in prevendita (fino
alle 19 di venerdì sera). La prevendita chiuderà
sabato 7 settembre alle ore 19. Si prevedono circa
un migliaio di tifosi rossoblù al seguito
della squadra del Gubbio a Perugia.
• 06
settembre
2013 Cipolla:
"A Perugia con la Pistoiese feci veramente
lo show! Per batterlo? Dare il massimo..."
C'è
un ex rossoblù che fu il giustiziere del
Perugia in casa dei grifoni. Si chiama Giovanni
Cipolla, classe '74, che ha indossato la maglia
del Gubbio dal 2001 al 2004. L'attaccante napoletano
viene ricordato come tra i più forti calciatori
che hanno indossato la maglia rossoblù nell'ultimo
decennio. Il Gubbio non ha mai vinto a Perugia.
Mentre Cipolla nel febbraio 2008 con la sua Pistoiese
riuscì a battere il Perugia di Matrecano
(vittoria esterna per 2-0), con rete appunto di
Cipolla (si era procurato due rigori, nel primo
fece centro, nel secondo Puggioni netraulizzò
il tiro) e poi andò in rete pure l'ex rossoblù
Guerri; in quella squadra c'era anche Briganti,
ora in rossoblù. Allora Cipolla, come si
batte il Perugia? "Sinceramente non saprei.
Credo che adesso ci penserà mister Bucchi.
É chiaro che tiferò il Gubbio. Posso
solo dire che il Gubbio deve dare sempre il massimo.
Solo così si può fermare un Perugia
che reputo molto forte: una squadra che può
ambire al salto di categoria tranquillamente. Ma
il Gubbio non è da meno. Quindi può
venire fuori una bella partita". Invece
che ricordo ha Cipolla di quella partita contro
il Perugia con la maglia della Pistoiese? "Diciamo
che giocammo alla grande un po' tutti. Io in particolare
riuscì a fare lo show: in quella giornata
ero in grande vena mentre il Perugia giocò
sottotono. Non nego che ho fatto la differenza in
quella partita. Abbiamo vinto per 2-0 con grande
merito. In quella stagione avevamo una squadra molto
forte anche se la Pistoiese in quell'anno poi disputò
i playout in C1: ci furono diverse vicissitudini
e cambiarono parecchi allenatori". In quella
squadra c'era Marco Briganti, ora al Gubbio: cosa
ci può dire di lui? "Con tutta sincerità
lo pregai di non andare via da Pistoia. Secondo
me è uno dei difensori più forti con
cui ho giocato insieme e per me ha fatto anche poco
in carriera. É vero che poi è arrivato
pure in serie B, ma a mio avviso poteva ambire a
qualcosa in più perchè sia come calciatore
che come ragazzo è veramente in gamba".
In quella partita andò in rete pure Simone
Guerri (la scorsa stagione con la maglia del Gubbio).
E di lui cosa ci può dire Cipolla? "Pure
lui è un buon calciatore. É un centrocampista
diciamo un po' di rottura ma riusciva a fare sempre
quei suoi 5 o 6 gol. Glielo dicevo sempre: hai i
piedi quadrati... eppure fai gol". In questo
mercato estivo il Gubbio ha cercato una punta fino
all'ultimo minuto (e oltre...). Visto e considerato
che Cipolla è attualmente libero, non potrebbe
sposare questa causa? "Ho 39 anni e sarei
un ipocrita se dico di sì. Tuttavia ho fatto
il corso a Coverciano e abbiamo fatto diverse amichevoli
con squadre di C1: alla mia età ancora ho
fatto la mia differenza! Infatti in tanti mi dicono:
perchè smetti? Adesso purtroppo in certe
categorie devono giocare solo i giovani. Quindi
ormai sono anziano ed è giusto giocare in
categorie inferiori". Qual è il
più grande rammarico di Cipolla: di non essere
finito mai in B o addirittura in A per le sue doti
tecniche? "Qualcuno mi dice che avrei potuto
giocare dieci anni in serie A. Però io dico
sempre che uno riesce a fare quello che si merita
in carriera. Ed io al massimo sono arrivato in C1
e in questa categoria ho vinto pure un campionato
con il Grosseto (nel 2007) da cannoniere. Ero riuscito
a salire in B eppure non sono stato confermato.
Questo vuol dire che qualche problema ce l'avevo".
A Perugia segnò anche Simone Guerri: il centrocampista
ora alla Torres Sassari spiega: "Mi ricordo
che mi chiamarono i giornali di Arezzo che mi intervistarono
perchè la Pistoiese aveva battuto la rivale
Perugia. Titolarono i giornali così: «un
aretino fa dimettere il presidente del Perugia».
Da aretino fu una bella gioia segnare il gol del
raddoppio. Cipolla in quella partita fu davvero
grande: giocò praticamente da solo... che
giocatore!". Notiziario. Prevendita biglietti
che procede più speditamente: venduti 660
biglietti per il settore ospiti alle ore 19 di giovedì
sera. In un solo giorno comprati 290 biglietti.
La prevendita per il settore ospiti per Perugia
termina sabato alle ore 19.
• 05
settembre
2013 Fioriti:
"Perugia, venderemo cara la pelle. L'organico
va bene così. Unico neo: la rosa ampia"
Intervista
al presidente Marco Fioriti prima del derby imminente
con il Perugia, ma si parlerà anche di mercato,
dopo la vicenda Marotta che è sfumato all'ultimo
istante. La prima domanda però è ovvia.
Che derby si aspetta? "Mi auguro innanzitutto
che il Gubbio venderà cara la pelle".
Parole eloquenti del patron rossoblù che
aggiunge: "Per noi si tratta di una partita
molto importante perchè c'è l'esordio
stagionale in campionato e perchè c'è
una sfida delicata come il derby. Si tratta di un
inizio piuttosto particolare. Però siamo
convinti di essere pronti per iniziare questa nuova
avventura perchè credo che abbiamo una squadra
competitiva che può darci qualche bella soddisfazione.
Quindi spero proprio che andremo ad affrontare il
Perugia con il piglio giusto e con la voglia di
giocarcela. Non saremo di sicuro la vittima sacrificale".
Praticamente sposa le parole dette in conferenza
stampa martedì dal diesse Giammarioli e dal
tecnico Bucchi. Rispetto del Perugia, ma nessun
timore: "Sono convinto che alla fine verrà
fuori un bel derby come lo sono stati quelli dell'anno
passato. Sarà una partita difficile per noi:
il Perugia si manifesta in maniera chiara come pretendente
per vincere il campionato, composto da elementi di
qualità e quantità. Però ribadisco
che andremo a giocarci la nostra partita perchè
sono convinto che abbiamo un gruppo di ragazzi di
valore. Mi auguro che sia una bella giornata di
sport come deve essere un derby e avrà un
fascino particolare perchè sarà giocato
in notturna". Adesso però parliamo
di mercato. Sulla vicenda di Marotta cosa ci può
dire? "Credo che ci sia poco da dire. Avevo
detto nelle settimane precedenti che il Gubbio era
già completo così, senza la necessità
di fare ulteriori operazioni. L'operazione Marotta
è stata un'opportunità che è
capitata all'ultimo momento. Da parte nostra come
società c'è stata la disponibilità
di chiudere l'operazione. Purtroppo sono mancati
i tempi tecnici al fotofinish: si parla che l'operazione
sia fallita per qualche minuto. Sicuramente qualche
rammarico c'è. Ma la cosa non mi preoccupa
più di tanto perchè ripeto: sono convinto
che il gruppo è all'altezza ed è competitivo".
Tutto ciò significa che non ci saranno nuovi
innesti fino a gennaio oppure arriverà un
calciatore tra gli svincolati in attacco? "Quello
che succederà non lo può sapere nessuno.
Dipenderà molto da quello che succederà
da qui a gennaio. Noi abbiamo una rosa importante.
Si è fatto un mercato importante e di questo
bisogna ringraziare il Parma che ci ha supportato
in quelle che sono state le nostre strategie e le
nostre scelte. Ma nel mercato c'è stato un
unico neo". Quale sarebbe? "É
quello di avere una rosa troppo ampia. Magari ci
sono due o tre calciatori di troppo. Però
abbiamo uno staff importante, composto da
professionisti e quindi riusciranno sicuramente
a lavorare al meglio pure in queste condizioni".
Intanto procede la prevendita presso la Tabaccheria
Sebastiani (via della Rimembranza), la Tabaccheria
Mancini (via della Repubblica) e Tabaccheria Donati
(via Leonardo Da Vinci). Al momento sono stati venduti
370 biglietti. La prevendita termina sabato 7 settembre
alle ore 19. Nota del portale web Gubbiofans.it:
Gubbiofans è il sito dei tifosi rossoblù
che possono esprimersi liberamente attraverso il
"muro dei tifosi" dove riportare opinioni
e osservazioni di qualunque genere purchè
con un linguaggio corretto, non offensivo nè
lesivo dell'onorabilità delle persone. Il
sito assicura il totale rispetto della privacy di
ciascun lettore e di quanti si esprimono, senza
alcuna possibilità di inserimento o interferenza
dall'esterno. Per le normative vigenti soltanto
la Polizia Postale è preposta e può
tecnicamente risalire agli indirizzi Ip identificativi:
avviene solo nel caso in cui avvengono episodi gravi
o nel caso di denunce inoltrate alla Polizia Postale.
Non è il caso del nostro muro perchè
esiste un prefiltraggio e viene pubblicato tutto
ciò che è permesso dalla legge (come
scritto nel regolamento), per evitare (appunto)
spiacevoli sorprese ai nostri lettori. Pertanto ogni accesso
o interferenza sui dati sensibili da parte di esterni
che non siano i soggetti preposti è vietata
dalla legge e punibile in sede penale e civile.
• 04
settembre
2013 Giammarioli:
"Vi racconto come è andata con Marotta".
Bucchi: "Nel derby, niente paura..."
Una
conferenza stampa all'indomani della chiusura del
mercato. Parlano insieme l'allenatore Bucchi e il
diesse Giammarioli. L'allenatore Cristian Bucchi
parla del derby di domenica a Perugia
e dice: "Giocheremo a viso aperto. Mi piace
giocare sempre per vincere. Perciò scenderemo
in campo con lo spirito giusto. Sappiamo che incontreremo
un Perugia con una rosa importante, ma noi non dobbiamo
sentirci inferiori perchè credo che anche
il Perugia deve temere noi. Se il Perugia giocherà
in modo perfetto e sarà più fortunato
di noi, allora vincerà: altrimenti sarà
molto dura per loro contro un Gubbio che reputo
abbia un organico di valore. Sono dell'idea che
abbiamo un buon mix di calciatori esperti e giovani.
Nessuno è riserva di nessuno. Credo che un
calciatore non fa grande una squadra, ma è
la squadra che fa grande un calciatore. A Perugia
da ex? Di certo ho tanti bei ricordi, tra cui quel
gol in serie A dopo tre minuti contro la Lazio.
Ma adesso sono a Gubbio, sono il primo tifoso di
questa squadra e perciò darò tutto
me stesso con questa maglia". Sul mancato
arrivo di Marotta, Bucchi la prende con filosofia:
"Appena ho saputo che poteva arrivare Marotta
ero assai entusiasta perchè a me piacciono
quei calciatori che hanno fame e voglia di dimostrare.
Ma quando ho saputo che la trattativa era sfumata,
ho dormito sonni tranquilli lo stesso. Ho fiducia
in questa squadra. Ho fiducia in questo gruppo.
Anche se ribadisco che numericamente e qualitativamente
ci manca un attaccante". Tocca a parlare
al diesse Stefano Giammarioli. Inevitabile la domanda
su come è andata la vicenda del non arrivo
di Marotta al fotofinish. Giammarioli cerca di spiegare
passo per passo cosa è successo: "Fino
alla scorsa settimana pensavamo che il nostro mercato
era chiuso. Tutti gli attaccanti che avevamo contattato
costavano troppo. Per questo motivo l'ultimo giorno
di mercato non sono salito a Milano. Ma lunedì,
intorno alle ore 18, c'è stata la possibilità
di prendere Litteri dalla Ternana. Però il
calciatore pretendeva un contratto triennale e pure
al Parma l'operazione sembrava troppo onerosa. Verso
le ore 21:15 è venuta una bella idea ad Alessandro
Sandreani di contattare Marotta. Abbiamo cercato
così un tentativo disperato per prenderlo.
Alle ore 21:50 veniamo a sapere che sia il Bari,
sia lo stesso Parma, ci sarebbero venuti incontro
per portare a Gubbio il calciatore napoletano. Alle
ore 22:37 tutti i documenti sono stati trasferiti
al Bari. Alle 22:50 veniamo informati che molte
trattative erano in atto di ultimazione e alcune
erano bloccate. Abbiamo chiesto aiuto alla Juventus
e abbiamo utilizzato la loro via telematica. Però
non abbiamo fatto in tempo per soli due minuti.
Pure altre società di serie A sono rimaste
fregate. La documentazione non è arrivata.
Purtroppo è questo che conta". Un
accenno sul derby contro il Perugia. Giammarioli
a riguardo dice: "Il Perugia possiede una
rosa importante. Ma se noi guardiamo il curriculum
della nostra rosa, ce la giochiamo alla pari. Pertanto
andremo a giocarci questa partita. Tanta ammirazione
per il Perugia e per il suo stadio, però
noi come città di Gubbio abbiamo la nostra
storia e la nostra dignità". Ma
si torna a parlare di mercato. Giammarioli parla
della rosa ampia: "Adesso abbiamo 28 calciatori
in rosa. Facciamo questo per una questione finanziaria
e di valorizzazioni. Giuliacci e Semeraro hanno
chiesto di restare. Martini è andato al Matelica
e Stirati è stato preso dal Parma. Khribech
per adesso rimane con noi dopo aver rifiutato Chieti
e L'Aquila". E proprio per quanto riguarda
Khribech, Enrico Mischianti, agente Fifa vicino
al calciatore, precisa: "La società
del Gubbio Calcio e il procuratore del calciatore
avevano raggiunto un accordo per la cessione di
Khribech al Parma. La trattativa è poi saltata
per l'intrusione di un altro agente non autorizzato
che ha fatto saltare l'accordo". Si parla
di un possibile approdo di Khribech al Grasshopers
in Svizzera. E con il mercato abbiamo chiuso.
• 03
settembre
2013 Marotta:
"Se il Gubbio ci avesse pensato prima: i
tempi erano troppo ristretti. Un peccato"
Un
film pieno di suspence non andato a buon fine. É
la storia della mancata operazione di un ritorno
clamoroso di Alessandro Marotta, nell'ultimo giorno
di mercato estivo, che si è tramutata in
fumata nera. Una trattativa maturata intorno alle ore
21 di sera, sembrava fatta intorno alle ore 22:30
e invece dopo le 23 è arrivata una autentica
doccia
gelata. La documentazione necessaria per trasferire
Marotta in prestito dal Bari a Gubbio non è
arrivata in tempo a destinazione. Non è
stata presentata manualmente e quindi non valida. Alessandro Marotta è il
più rammaricato di tutti e ci racconta: "Da
almeno tre giorni il Bari mi aveva messo sul
mercato. Poi è arrivata in extremis questa
possibilità di venire a Gubbio ed io ho risposto
di sì. A Gubbio ho passato una stagione stupenda
e con tutta sincerità avevo voglia di riabbracciare tutti.
Mi sarebbe piaciuto tornare a vestire la maglia
rossoblù in una città dove la gente
mi conosce. E già mi galvanizzava l'idea
di poter giocare il derby con il Perugia: avevo
già segnato ai grifoni in Coppa Italia (nel
2009 ndr). É proprio un vero peccato".
Ma l'attaccante napoletano aggiunge: "La
trattativa è decollata dopo le ore 22, intorno
alle ore 22:10. Purtroppo i tempi erano ristretti.
Dopo un tourbillon di fax e telefonate in pochi
minuti ho temuto che non si facesse in tempo. Purtroppo
è stato così. Se il Gubbio ci avesse
pensato prima, chissà... adesso potevo vestire
la maglia rossoblù. Ripeto, un vero peccato".
Così Marotta resterà a Bari: è
legato alla società pugliese da un contratto biennale. Impossibile l'ipotesi
di una rescissione che qualcuno ha paventato. Così
questo
lunedì, il 2 settembre 2013, sarà ricordato per il clamoroso
mancato ritorno di Alessandro Marotta al Gubbio.
Un epilogo strano e imprevedibile.
• 03
settembre
2013 Salta
l'operazione Marotta al fotofinish. Prima il possibile
annuncio, poi l'inesorabile beffa!
Alla
fine l'operazione Marotta salta. Questione di tempi...
fuori tempo massimo! É come un pugno allo
stomaco per la tifoseria che già sognava
il ritorno del bomber napoletano, autore di 20 reti
in C2 nel campionato trionfale nella stagione 2009-2010,
cioè l'anno della promozione in C1, dopo
la finale di San Marino davanti a 2624 tifosi eugubini
al seguito con rete appunto di Marotta su rigore
e raddoppio di Casoli. Lo stesso Marotta aveva segnato
al Perugia in Coppa Italia nel 2009, su rigore,
dopo il vantaggio di Martini (ora al Cuneo di Sottil).
Erano state ore
frenetiche lunedì sera in chiusura di mercato. Tutta
la cronistoria.
Il diesse rossoblù
Stefano Giammarioli interviene alla trasmissione
"Fuorigioco" su Trg Network di lunedì
sera e dice (intorno alle ore 22): "Abbiamo preso Marotta.
Abbiamo fatto tutto nell'ultima fase di mercato.
Ma si spera che la documentazione arrivi in tempo".
L'operazione è stata conclusa in pratica
alle ore 22:35,
come poi spiegherà in un secondo momento
lo stesso diesse rossoblù. Un tira e molla
durato alcune ore, ma poi si era raggiunto l'accordo
per un prestito secco (dal Bari). Alle ore 23 però
si sparge la
voce che la documentazione necessaria per portare
il calciatore in rossoblù potrebbe non essere arrivata in tempo per
via telematica per un problema di intasamento della rete
via email. In extremis si è tentato di portare
la documentazione
necessaria di persona, ma si è arrivati fuori
tempo per una manciata di minuti. Infatti, dopo
le ore
23 di lunedì, da Bari, il portale web Tuttobari.com scrive: "Marotta
resta al Bari nonostante il pressing del Gubbio".
Pure il sito web Solobari.it ha scritto: "Nulla
da fare per Marotta: la cessione al Gubbio non è
stata perfezionata". Adesso bisogna vedere se il Gubbio cercherà
uno svincolato in attacco, oppure la rosa resterà
così fino a gennaio. Sul fronte cessioni
nessuna operazione. Restano a Gubbio sia Semeraro,
sia Giuliacci e Luparini. Altre di mercato.
Due arrivi per il Perugia: preso il terzino Daffara
('89) dalla Nocerina oltre al difensore Barison
('94) dal Padova. Tre rinforzi per il Lecce: ecco
il centrocampista camerunense Parfait ('90) dal
Cesena (ex Ascoli), il difensore Sales ('88) dalla
Cremonese e il centrocampista Ferreira Pinto ('79)
dal Varese (ex Atalanta). Il Frosinone ingaggia
il centrocampista Gessa ('80) dal Cesena (ex Pescara).
Il Catanzaro mette le mani sul centrocampista Vitiello
('85; ex Ascoli) e l'attaccante Tortolano ('90)
dal Latina. Poi l'Ascoli ottiene dal Parma il portiere
Russo ('89). Il Benevento prende dalla Fiorentina
il centrocampista ghanese Kofi Agyei ('92). Il Barletta
preleva il centrocampista francese Guillame ('90)
dal Montpellier. La Paganese ottiene dal Napoli
l'attaccante ungherese Novotny ('94), che era seguito dal
Gubbio. Ex rossoblù: l'attaccante Alfredo
Donnarumma
('90) viene girato in prestito dal Catania al Cittadella
(in serie B), mentre il centrocampista austriaco Marcel
Buchel ('91) passa dalla Cremonese alla Virtus Lanciano
(sempre in serie B).
• 01
settembre
2013 Prima
giornata di campionato: vincono subito Salernitana,
Benevento, Pisa e Frosinone
Inizia
la settimana cruciale per avvicinarsi alla partita
di domenica prossima (inizio ore 20:30) per il derby
di Perugia. La squadra perugina ha il dente avvelenato
dopo il pari di Nocera Inferiore e vuole rifarsi
proprio contro il Gubbio che invece esordirà
direttamente nella seconda giornata perchè
nel primo turno ha subito riposato. Curioso ma vero.
Pure nella scorsa stagione si disputò il
derby a Perugia subito a settembre: era la terza
giornata (il 16 settembre 2012) e il Gubbio venne
sconfitto per 2-0 con una rete per tempo: a segno
Di Tacchio (44') e Tozzi Borsoi (85') davanti a
10036 spettatori, di cui 1274 di Gubbio nel settore
ospiti. Questa volta si giocherà in notturna
(come detto) e la prevendita dei biglietti è
già iniziata: tagliandi che si possono trovare
presso la Tabaccheria Sebastiani in via Della Rimembranza
e presso la Tabaccheria Mancini in via Della Repubblica
a Gubbio. Mercato: si chiude lunedì 2 settembre
2013. In attacco spunta un altro nome: Giuseppe
Greco, classe '83, in forza alla Pro Vercelli. Se
ci mette lo zampino il Parma pure in questa operazione,
l'attaccante potrebbe vestire davvero la maglia
rossoblù. Non ci resta (quindi) che aspettare
alcune ore. Greco ha giocato la scorsa stagione
prima a Modena e poi alla Pro Vercelli in serie
B. In passato esperienze in B con Grosseto, Cesena
e Genoa, mentre in serie A ha vestito le casacche
di Bari e Como. Altre di mercato. Colpo de L'Aquila:
preso il forte difensore Simone Dallamano ('83)
dal Brescia. Il Barletta ottiene dalla Juventus
il centrocampista Carlo Ilari ('91), ex Feralpi
Salò e Ascoli. Intanto, però, si è
giocata la prima giornata di campionato di Lega
Pro. Dopo l'anticipo serale tra Nocerina-Perugia
(2-2), si sono giocate in notturna di domenica le
altre partite. Parte forte la Salernitana che supera
il Lecce (2-1) nonostante il vantaggio di Miccoli.
Vincono in casa pure Benevento e Frosinone.
Roboante vittoria del Pontedera (5-2). Vittoria
esterna del Pisa a Barletta. Pareggi tra
L'Aquila-Prato (0-0) e Catanzaro-Viareggio (1-1). Altre
di Lega Pro. Nel girone A di Prima Divisione, la
Cremonese degli ex rossoblù Vincenzo Torrente
e Gigi Simoni, vince in rimonta all'esordio in campionato
fuori casa (contro la Pro Patria) per 2-1 con le
reti di Abbruscato (72') e Brighenti (75'). L'ex
rossoblù Marchi, eugubino doc, bagna il suo
esordio con una doppietta (40' su rigore e 67') e vittoria
importante esterna:
infatti la Pro Vercelli vince per 2-1 sul campo
del Lumezzane. In campo dal primo minuto Cancellotti. Risultati:
Prima Giornata - Prima Divisione Girone B - Lega
Pro: Barletta
- Pisa 0-1 52'
Martella (P) Benevento
- Paganese 2-1 20'
Mengoni (B), 54' Bonaiuto (B), 64' Nascimento (P) Catanzaro - Viareggio 1-1 14'
Martignago (C), 88' Benedetti (V) rig. Frosinone - Ascoli 2-1 29'
Tripoli (A), 35' Bertoncini (F), 57' Curiale (F) L'Aquila -
Prato 0-0 Nocerina
- Perugia 2-2
(giocata venerdì) 12'
Eusepi (P), 16' Evacuo D. (N), 43' Fabinho (P),
80' Lepore (N) rig. Pontedera - Grosseto 5-2 5'
Arrighini (P), 9' Bartolomei (P), 27' Giovio (G),
30' Arrighini (P), 35' Obodo (G), 49' Arrighini
(P), 71' Grassi (P) Salernitana - Lecce
2-1 27'
Miccoli (L), 42' Ginestra (S), 64' Siniscalchi (S) Riposa: Gubbio
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