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news]
• 30
settembre 2010
De Petrillo: "Gubbio
merita questa platea, sarà un piacere tornare. Sconcertato
per Lamanna..."
Domenica
il Gubbio affronta l'A.C. Monza Brianza 1912, società
lombarda che vanta 43 partecipazioni nel campionato
di serie B e l'ultima risale al 2000-2001. Adriano
Galliani, prima di approdare al Milan, è stato anche
un
dirigente biancorosso. Hanno vestito questa casacca
prestigiosa calciatori del calibro di Daniele Massaro,
Pierluigi Casiraghi, Billy Costacurta oltre all'attuale
portiere del Milan, Christian Abbiati, come il difensore
Patrice Evra, ora in forza al Manchester United.
É stato allenatore dei brianzoli pure Niels Liedholm
tra il 1968 e il 1969. Attualmente in società figura
un dirigente d'eccezione, Clarence Seedorf. L'attuale
allenatore invece è una vecchia conoscenza del Gubbio.
Stiamo parlando di Alessio De Petrillo che ha guidato
i rossoblù nella stagione 2006-2007 per 18 giornate
(subentrò a Cuttone). Allora mister, cosa
prova a ritornare a Gubbio da avversario? "La
vivrò con entusiamo perchè sono contento di ritornare
a Gubbio e calpestare di nuovo l'erba del Barbetti.
Sono molto felice anche perchè alleno una squadra
di una città molto importante. E poi tornare a Gubbio...
in C1 è un bel risultato, sia per me, sia per i
rossoblù. La piazza di Gubbio era già matura per
meritare una platea del genere. Una piazza a me
cara e importante per il calcio". Che cosa
ci dice di Seedorf in veste di dirigente? "É
una persona di grande fascino. Sa aprirti degli
scenari e delle vedute del calcio ad alto livello.
Abbiamo avuto il privilegio di frequentare Milanello
e Milan Lab. Sotto questo profilo siamo dei privilegiati".
Che gara sarà Gubbio-Monza? "Sarà una partita
aperta e divertente. Entrambe le squadre sono vivaci
e brillanti, con diversi giovani che hanno voglia
di mettersi in luce". Il vostro obiettivo?
"La valorizzazione dei tanti giovani con
un mix di qualche anziano con un passato importante".
Cosa deve temere il Gubbio e chi toglierebbe dal
campo ai rossoblù? "Solo felice di rivedere
Sandreani, l'unico superstite della mia gestione,
ma il Gubbio in genere possiede un buon collettivo.
Vive come noi un po' sull'entusiasmo. Sono due gruppi
che vivono sulla freschezza della gioventù".
Le favorite? "Noi abbiamo affrontato già
delle squadre di blasone. La Spal è sicuramente molto
quadrata anche se mi sembra poco spettacolare. Chi
arriverà sicuramente in fondo è il Sorrento e ne
sentiremo parlare: è forte con calciatori di grande
qualità e bravissimi nell'uno contro uno".
Anche se vissuta dal di fuori... che giudizio si è
fatto sulla vicenda Lamanna? "Abbiamo toccato
il fondo. C'è sconforto. Ne abbiamo parlato con
i miei calciatori nel Monza anche nello spogliatoio.
Un giovane calciatore torna a casa tranquillamente
con la sua famiglia, con la sua squadra che tra
l'altro ha perso, e si ritrova con il volto tumefatto.
Sono vicino al ragazzo e alla sua famiglia, e questo
sentimento è sentito da tutta la mia squadra. Si
fanno leggi e tessere ma non miglioriamo mai. Il
diritto fa sempre meno paura. La pena è sempre lieve".
Proprio su questa vicenda di Lamanna è uscita
la versione ufficiale della Questura di Alessandria
come è scritto dal sito Radiogold.it.
Infine ringraziamo Magda Migliarini
per i complimenti riservati al nostro editoriale pubblicato
martedì.
• 29
settembre 2010
Conferenza stampa. Parlano
Lamanna, il padre e mister Torrente: "Un
fatto inqualificabile..."
É
stata una conferenza stampa del martedì molto affollata
come non mai. Non solo i giornalisti, ma anche
tanti tifosi sono venuti a sentire da vicino le
parole dello sfortunato portiere Eugenio Lamanna
che è stato aggredito fuori
lo stadio di Alessandria. Era affiancato in sala
stampa dal tecnico
dei rossoblù Vincenzo Torrente e dal padre di Eugenio,
Cosma Lamanna, vittima anche lui insieme alla moglie
Laureana Maria.
Comincia a parlare proprio Eugenio Lamanna con un volto
che già "parla" da solo con fratture al
setto nasale e alla parte inferiore dell'orbita
oculare dell'occhio destro. Afferma: "Sono
stato attaccato da gente inqualificabile e non potevo
nemmeno difendermi perchè stavo trasportando due
borsoni". Risponde
seccato l'estremo difensore ad alcune ricostruzioni
assai diverse e discordanti dell'accaduto che sembrano
siano giunte dal Piemonte. Il padre del calciatore,
Cosma Lamanna, è concreto e non usa mezzi termini:
"Mio figlio è stato colpito da una persona
sui 28 o 30 anni. Ma più che altro mi è parso strano che
in quella zona non era presente nessuno che ci ha
soccorso.
Infatti siamo stati noi a cercare qualcuno per
cercare di chiedere
aiuto". Il più arrabbiato di tutti è invece
mister
Vincenzo Torrente: "Un fatto del tutto inqualificabile.
Quanto è successo ad Eugenio ha colpito tutta la
squadra. Poteva finire peggio. Questi sono dei veri
e propri delinquenti, e per questo motivo dovranno essere trattati
come si deve. Mi auguro
che la giustizia adesso faccia il suo corso". Di
sicuro Eugenio Lamanna dovrà saltare la partita di domenica (e
pare non sarà l'unica). La notizia
ha fatto il giro del mondo. Gaetano da Babylon di
New York (Stati Uniti d'America) ci ha scritto quanto
segue via e-mail: "Sconcertato per l'accaduto. Auguro
al signor Lamanna una pronta guarigione. Purtroppo
la delinquenza non ha confini". Giudice
Sportivo: nessuna ammenda alle società nel girone.
Squalificati i calciatori Maggiolini del Ravenna
per tre giornate; per un turno fermati Porchia (Bassano)
e Fonjock (Ravenna). Per la conferenza stampa del
martedì nella sala stampa della Gubbio Calcio si ringrazia la collaborazione di Roberto
Barbacci
e Massimo Boccucci (Infopress) e Giampiero Bedini (La Nazione).
• 28
settembre 2010
L'editoriale. Si perde
in campo a testa alta, ma non conta! Domenica ha
perso tutto il calcio!
Da
quando esiste questa rubrica del martedì, questo
è il giorno più nero. É difficile trovare le parole
e tanto meno scrivere. É stato sempre nostro costume
parlare pacatamente, non abbiamo mai voluto dare risalto
a polemiche inutili e dannose, e tanto meno a campanilismi
o chiacchiere da bar. Però quanto successo domenica
merita una grande riflessione da parte di tutti
e per questo motivo cerchiamo di affrontare l'argomento
prima di parlare del calcio giocato che cureremo
solo successivamente. Alla base di tutto ci sono
le dichiarazioni del vice presidente rossoblù Giancarlo Brugnoni
rilasciate in studio durante la trasmissione televisiva
"Fuorigioco" del lunedì su Trg (tv locale)
condotta da Roberto Minelli, luogo in cui anche il
sottoscritto era ospite. Brugnoni ha detto: "Dopo
l'aggressione Eugenio Lamanna ha riportato una frattura
al setto nasale, alcune escoriazioni al viso ed
un occhio tumefatto. Il calciatore verrà controllato
domani (oggi ndr) da un'oculista a Como. La famiglia
ha deciso di procedere per vie legali con un proprio
avvocato. Da parte della società Gubbio non ci resta
che tutelare il ragazzo. Per il resto il Gubbio
dopo questa vicenda non otterrà nulla, nè partita
vinta e quant'altro. Semmai se ci rimetterà qualcosa
sarà l'Alessandria ma sarà la Giustizia Sportiva
ad affrontare l'argomento e sono venuto a sapere
che è in corso un'inchiesta federale".
A riguardo ha posto un quesito il direttore di Trg
Giacomo Marinelli Andreoli affermando quanto segue:
"Se il portiere Lamanna non potrà giocare
le prossime partite, il Gubbio come società ha subito
un danno e di conseguenza questa vicenda ha un costo.
Qualcuno deve pur pagare". Di seguito riportiamo
con un link l'intervista integrale del portiere
Lamanna e di suo padre ai microfoni di Sky Sport
News 24 che si può vedere sul sito in questione.
Proprio nella giornata di ieri il nostro sito web
è stato contattato da una giornalista di Sky.tv
per fare maggiore chiarezza sulla vicenda. Ma non
eravamo presenti sul luogo del misfatto (anche se
eravamo presenti ad Alessandria), perciò non abbiamo
potuto raccontare nulla e hanno preferito (come crediamo
è giusto che sia) rivolgersi ai diretti interessati.
Nessuno, meglio di loro, può raccontare quanto è
accaduto. Solo un'unica constatazione: l'intervista ci ha
colpito proprio molto; non esiste sul vocabolario
nemmeno una parola
per giustificare quanto è successo. Ogni altro commento
ci sembra superfluo. Ora è tutto nelle mani degli
investigatori e spetterà alla giustizia fare il
suo corso. Cambiamo capitolo, e parliamo della prova
di Alessandria. Il Gubbio ha perso sul campo, ma
a testa alta. Se una squadra doveva vincere era
proprio il Gubbio per la mole di gioco espressa
e per le occasioni create. Se ne contano quattro
nitide palle gol nel primo tempo e altrettante nella
ripresa, con un super Servili che ha parato l'impossibile,
anche se in avvio (al 5') la palla sembra aver varcato
già la linea di porta. Però il guardalinee ha preferito
far proseguire, osservato da terra dall'estremo
difensore dei grigi. Si è visto un Gubbio diverso
rispetto alle trasferte di Cremona e La Spezia:
padrone del campo per oltre un'ora e un bel gioco
fatto di fraseggi con palla a terra; è mancata solo
la cattiveria, la freddezza e la lucidità sotto
porta. E quando meno te l'aspetti... è salita in
cattedra l'esperienza di Martini (ex Perugia) che
si è fatto trovare pronto proprio al momento opportuno:
con grande prepotenza ha schiacciato in rete di
testa la palla dell'1-0. Il rigore segnato dall'Alessandria
al 90' non fa nemmeno storia, con l'umbro Scappini
che si diverte a piazzare la palla sotto la traversa.
Niente da dire. Vince chi segna e chi vince sul
campo ha sempre ragione. Però l'amarezza regna e non
potrebbe essere altrimenti. Dopo il novantesimo
mi è bastato vedere il capitano Sandreani allargare
le braccia e poi un gesto di stizza che esprime
tutto lo sconforto e la delusione. Ma i complimenti
arrivano anche dagli avversari, dal mister Maurizio
Sarri che elogia il Gubbio in sala stampa con un
viso quasi rattristato (sembrava quasi che la sua
squadra aveva perso) e dall'ex Ds rossoblù Nario
Cardini che stringe di persona la mano al Ds Stefano
Giammarioli. Siamo dell'idea che alla lunga il bel
gioco paga sempre. Come è avvenuto l'anno scorso,
per forza di cose può avvenire anche quest'anno,
ma gli obiettivi sono diversi. Bisognava accedere
ai playoff e poi vincerli (così è stato). Quest'anno
invece il Gubbio deve salvarsi in serie C1. (Editoriale Direttore
Gubbiofans.it)
• 27
settembre 2010
Il sito Tuttolegapro.com
pubblica un comunicato stampa dell'U.S. Alessandria
Calcio 1912 Srl
Riportiamo
in maniera integrale di seguito una notizia apparsa
sul sito web Tuttolegapro.com in data odierna. Ecco
l'articolo.
«Questo è il testo del comunicato stampa diffuso
in data odierna dall'Alessandria a proposito dei
fatti accaduti ieri dopo l'incontro contro il Gubbio:
"La società U.S. Alessandria calcio, in conseguenza dei gravi fatti
accaduti davanti ad un locale pubblico, nei pressi dello stadio Moccagatta,
circa un’ora dopo la fine della partita col Gubbio, precisa quanto
segue: che si considera totalmente estranea ai fatti stessi; che è rimasta sconcertata dagli avvenimenti occorsi, visto anche il
clima amichevole in cui si è svolta la gara, con i tifosi eugubini posizionati
nello stesso settore di quelli alessandrini; che resta in attesa che gli organi preposti facciano chiarezza sullo
svolgimento dei fatti predetti e che individuino le eventuali rispettive
responsabilità dei partecipanti; che si riserva di tutelare la propria immagine nelle competenti sedi e
di chiedere il risarcimento dei danni tutti patiti a seguito della vicenda
summenzionata. U.S. Alessandria Calcio 1912»".
• 26
settembre 2010
Lamanna aggredito fuori lo stadio di Alessandria
dopo la partita. Calciatore sottoposto a Tac
Siamo
appena tornati da Alessandria dopo aver percorso
quasi 1000 chilometri e siamo qui a riportare
una notizia che è riportata
in tutta Italia da tutti gli organi di informazione
e che ha rattristato una giornata
di calcio, se si può più chiamarla tale. Il portiere
Eugenio Lamanna (classe '89, di proprietà del Genoa) è
stato aggredito insieme a sua madre
e suo padre da alcuni tifosi poco fuori
lo stadio subito dopo la partita. Il calciatore rossoblù
è stato trasportato subito
al pronto soccorso di Alessandria per lesioni
al volto. Si parla di setto nasale, occhio e mandibola. In
serata lo stesso calciatore è stato sottoposto a
Tac ma non si conoscono ancora gli esiti degli esami.
Un fatto deprecabile, inspiegabile, che ha coinvolto
tra l'altro un calciatore buono d'animo e timidissimo.
Ora ci aspettiamo il pugno duro contro questi episodi
di violenza che non hanno nulla a che vedere con
il calcio, in attesa che si chiarisca in maniera
definitiva cosa è accaduto. Una
considerazione dopo questa vicenda squallida però
è dovuta: a Gubbio, in due partite su tre in
casa, è stato permesso di entrare allo stadio solo
a coloro che avevano la tessera del tifoso penalizzando
i civili tifosi eugubini. Domanda. Lo stesso metro
di misura va utilizzato ovunque?
• 26
settembre 2010
Il Gubbio cade ad Alessandria in maniera immeritata: ma nel calcio vince chi segna... (2-0)
Alessandria
batte Gubbio per 2 a 0, ma il risultato non rispecchia quanto si è
potuto vedere in campo. Nel Gubbio sono assenti Bazzoffia e Borghese.
Nell'Alessandria manca il bomber Artico. Mister Torrente (in tribuna
perchè squalificato) opta per il consueto 4-3-3. Il trainer locale
Sarri utilizza il modulo 4-2-3-1. Pronti e via. Gli eugubini partono
bene. Al 5' si recrimina un "mezzo" gol: Farina lancia in profondità
Donnarumma che calcia al volo di sinistro verso la porta dal limite ed esce fuori un tiro a parabola che costringe il portiere locale Servili
a salvarsi in due tempi abbraccando la sfera sulla linea di porta. La
palla però aveva varcato la linea? Non si sa, solo la moviola potrà
chiarire questo episodio. Al 10' Raggio Garibaldi lancia in area
Donnarumma che calcia di destro a rete, però Servili in uscita salva in
corner. Un minuto più tardi Galano va via sulla trequarti e spara di
destro un tiro radente insidioso dal limite: la palla fa la barba al
palo. Al 25' un tiro cross da destra di Negrini diventa un tiro in
porta che costringe Lamanna a salvare in angolo in volo. Un minuto più
tardi Scappini cerca il gol in sforbiciata, ma la palla va a lato. Al
28' Donnarumma lanciato a rete da Raggio Garibaldi viene fermato per un
fuorigioco molto dubbio. Al 35' punizione da fuori area a girare di
Sandreani, con la palla che esce di poco a lato. Al 42' Camillucci
lancia in area Martini che si coordina e calcia teso di sinistro al volo:
provvidenziale è Caracciolo con un intervento miracoloso in scivolata
che devia la sfera in angolo. Si va alla ripresa. Al 57' Galano disegna un assist
al bacio per Gomez Taleb in area che incorna però troppo debole verso
Servili. Al 61' Martini di testa costringe Lamanna a salvarsi in tuffo
in angolo. Al 62' il nuovo entrato Croce calcia alla perfezione il
corner: palla tagliata dove irrompe l'ex grifone Martini che di testa
insacca di prepotenza a fil di palo. Una doccia gelata immeritata per
il Gubbio che reagisce al 64': Farina serve in area Donnarumma che
calcia teso di sinistro, Servili compie il miracolo in tuffo e devia in
angolo. Al 69' corner di Gomez Taleb, Briganti schiaccia di testa a
rete, ma Servili compie di nuovo il miracolo deviando in corner. Al 78'
Raggio Garibaldi (assist di Gomez Taleb) si gira bene in area ma non
trova la porta: palla a lato. All' 88' Martini si ritrova davanti a
Lamanna che salva in uscita. Ma un minuto più tardi arriva il rigore
per i locali per fallo di Caracciolo su Croce: dal dischetto Scappini
non fallisce infilando la sfera sotto la traversa. La partita si chiude
praticamente qui... mestamente! Tabellino:
Alessandria - Gubbio 2-0 Alessandria:
Servili, Ciancio, Romeo, Cammaroto, Segarelli (56' Damonte), Bonomi, Negrini (58' Croce),
Camillucci, Scappini, Martini, Marchesetti (69' Machado). All. Sarri. Gubbio:
Lamanna, Bartolucci, Farina, Boisfer, Caracciolo, Briganti, Galano,
Sandreani, Donnarumma (69' Testardi), Raggio Garibaldi (86' Nazzani),
Gomez Taleb. All. Torrente. Reti: 62' Martini (A), 89' Scappini (A) rigore. Arbitro:
Benassi di Bologna (Ricci di Reggio Emilia e Bagnari
di Ravenna). Ammoniti: Marchesetti, Romeo e Cammaroto (A), Farina, Nazzani e Caracciolo (G).
Spettatori: 1218 (802 paganti; 416 abbonati;
una ventina di
Gubbio presenti in gradinata). Risultati:
Sesta Giornata - Lega Pro - Prima Divisione Girone
A - Stagione 2010-2011: Alessandria
- Gubbio 2-0 62' Martini (A), 89' Scappini (A) rig. Bassano
- Pergocrema 1-0 73' Crocetti (B) Cremonese
- Lumezzane 1-0 90' Bianchi (C) Monza
- Sorrento 1-1 27' Fiuzzi (M), 65' Paulinho (S)
rig. Ravenna
- Sud Tirol 0-1 9' Romano (S)
rig. Reggiana
- Verona 0-0 Salernitana
- Pavia 3-1 32' Fava (S), 40' Carcuro (S), 59' Caidi (P), 67' Fava (S) Spal
- Paganese 3-1 3' Cipriani (S), 32' Casisa (P), 77' Battaglia (S),
89' Migliorini (S) Spezia
- Como 1-1 70' Maah (C), 74' Cesarini (S)
• 25
settembre 2010
Gubbio ad Alessandria
senza Bazzoffia e Borghese. Nei grigi assente il bomber Fabio
Artico
Per
la trasferta piemontese di Alessandria il Gubbio
dovrà fare a meno di due pedine, dell'infortunato
Bazzoffia oltre a Borghese che è squalificato. Non
sarà in campo nemmeno mister Torrente che deve scontare
un altro turno di squalifica. In panchina guiderà
i rossoblù Romano Mengoni, secondo allenatore e
preparatore atletico. Nell'Alessandria di mister
Sarri invece è assente bomber Artico, cioè il capitano
ed esperto attaccante dei grigi piemontesi. Il Dt
Gigi Simoni nella conferenza del sabato ha detto
in sintesi: "Ce la giocheremo anche se sarà
dura contro una squadra ben costruita da uomini
esperti. Da parte nostra dovremo crescere perchè
soprattutto fuori casa non si è vista quella personalità
che ci ha contraddistinto finora in casa. Tuttavia
Torrente sta facendo un ottimo lavoro. Tra me, il
tecnico e tutto lo staff c'è affiatamento. Direi
è un bel segno".
• 24
settembre 2010
A Gubbio raggiunta quota
1800 tessere del tifoso e 720 abbonati. E nel girone
succede che...
Il
dato di ieri - tramite un comunicato stampa della
società - riporta che a Gubbio sono state ordinate
finora 1800 tessere del tifoso (dato provvisorio).
Per quanto riguarda gli abbonamenti invece si registra
la sottoscrizione di 720 tessere. La campagna abbonamenti
rimarrà aperta fino alla partita casalinga contro
il Monza. Nel girone succede questo. Guida la classifica
degli abbonati il blasonato Verona che proprio in
questa settimana ha raggiunto quota 7780, mentre
sono state ordinate oltre 10000 tessere del tifoso.
Di seguito troviamo Spezia (1328 abbonamenti), Spal
(1241), Cremonese (1200), Reggiana (1094), Ravenna
(563), Como (426), Sud Tirol (420), Alessandria
(411), Pavia (370), Sorrento (275) e Pergocrema
(205). Non sono stati comunicati in maniera ufficiale
ancora di preciso gli abbonamenti rilasciati per
il Bassano, Lumezzane, Monza e Paganese. Mentre
pare che nella Salernitana non ci sono abbonati,
anche se esiste un gran bel flusso di pubblico.
In base a questi numeri, il Gubbio si ritroverebbe
sesto in classifica per quanto riguarda la quota
abbonamenti, dietro solamente alle nobili Verona,
Spezia, Spal, Cremonese e Reggiana. Notiziario dal
girone. L'attaccante Emanuele Berrettoni dell'Hellas
Verona sarà operato oggi: si è infortunato domenica
scorsa a Gubbio riportando una lesione del legamento
crociato anteriore (fonte Hellasverona.it). A Pergocrema
c'è la risoluzione consensuale del contratto tra la società
del patron Manolo Bucci e il Dg Giorgio Bresciani.
• 23
settembre 2010
Galano: "Non
sono... Messi". ll Gubbio "Re"
dell'Umbria e il risultato con il Verona è storico...
Gubbio
sul trono del'Umbria. Non sembra vero, ma è proprio
così. Gubbio è la città più piccola della nostra
regione che disputa la Prima Divisione (la vecchia
C1 per intenderci). Con il suo comune di 32985 abitanti
possiede sicuramente un bacino di utenza inferiore
rispetto a Foligno (57758 abitanti) e Ternana (112735
abitanti). Senza dimenticare che esistono altre
due società umbre come Perugia (166667 abitanti)
e Group Castello (40455 abitanti) più grandi di
Gubbio che disputano i dilettanti. Detto ciò va
detto anche che il Gubbio si sta comportando bene
come matricola anche a livello di risultati con
i suoi 7 punti totalizzati finora in cinque incontri,
anche se il Foligno nel girone B ha fatto leggermente
meglio (8 punti in classifica) mentre la Ternana
è stabile a quota 5 punti (un punto a partita).
E va detto che la formazione di Torrente quest'anno
è già passata alla storia avendo battuto (pochi
giorni fa) una squadra che ha avuto lo scudetto
sul petto e come bacino d'utenza si trova al dodicesimo
posto in tutta Italia. A livello di pubblico Gubbio
staziona su una media di 1223 spettatori (massimo
ottenuto con il Verona con 1447 presenze) contro
le 1750 di media della Ternana (massimo 2000 spettatori
contro il Pisa) e i 1173 spettatori di media del
Foligno (max. 1291 presenze contro il Lanciano).
Dati che si possono consultare nel sito Stadiapostcards.com.
Da tenere in considerazione però un fatto non di
poco conto: in due occasioni su tre il Gubbio tra
le mura amiche ha dovuto subire la "restrizione"
di entrata solo per i possessori della tessera del
tifoso. Va detto che per questo inizio stagione
ci si aspettava più pubblico al "Barbetti"
anche se i nuovi regolamenti non hanno aiutato per
nulla un maggiore afflusso. Va anche detto però
che ancora è presto per fare giudizi o dare sentenze.
Il campionato è ancora lungo. Di certo non ci si
può aspettare il pubblico di San Marino (2624 titosi
eugubini paganti per una trasferta che per la categoria
è praticamente un esodo), ma si può di certo pretendere
un maggiore afflusso. Staremo a vedere. Intanto
parla Cristian Galano, classe '91, che è di proprietà
del Bari, autore della splendida giocata alla "Messi"
contro il Verona nella rete decisiva di Sandreani.
Dice: "Il calcio è il mio mestiere e voglio
arrivare in alto. A Gubbio sto bene: società seria,
il mister è forte e i compagni sono eccezionali.
Domenica ho fatto una giocata alla Messi? Andiamoci
piano, io sono solo un ragazzo e mi chiamo Galano.
Come è nato allora il mio assist vincente? Ho saltato la difesa e poi non potendo più andare al tiro, mi sono
stoppato e
ho visto Alessandro, ovvero il nostro capitano. Così mi è venuto normale dargli quel
pallone. Domenica ad Alessandria? Dovremo soffrire ma siamo concentrati e determinati".
I biglietti per il settore ospiti si possono acquistare
presso la Tabaccheria 2000. Domenica in via eccezionale
la trasmissione "Diretta Sport" andrà
in onda solo su Rgm Radio che trasmette la partita
Alessandria-Gubbio, e sul blog Giacomo-marinelli.blogspot.com
si può leggere e commentare invece l'editoriale
del direttore di Trg.
• 22
settembre 2010
Caracciolo: "Vittoria
importante". E ci scrivono da Salerno. Spezia:
via D'Adderio, ecco Pane
Nella
conferenza stampa del martedì parla il difensore
Antonio Caracciolo, classe '90, di proprietà a metà
tra Bari e Genoa, tra i più attivi con l'Hellas
Verona.
"É stata una vittoria molto importante per
noi. Nei primi dieci minuti abbiamo sofferto molto contro
una grande squadra come il Verona. Ma poi abbiamo
saputo reagire alla grande, non ci siamo demoralizzati
e disuniti, e ci siamo comportati proprio da vera
squadra. Ho giocato centrale? Questo è il mio ruolo.
Domenica ad Alessandria? Ecco, credo che dovremo
confermarci anche fuori casa. Dovremo avere la stessa
aggressività e determinazione. Ad esempio a La Spezia
eravamo troppo lunghi tra i reparti, ma anche l'inferiorità
numerica condizionò molto l'ultima trasferta".
Intanto riceviamo e pubblichiamo una bella e-mail
da un tifoso di Salerno, ma prima di ciò c'è
un saluto che viene da Gaetano da New York che
ci scrive: "Sarà
pure un campionato più difficile, ma vedo che se il buon giorno
comincia dal mattino, bisogna ammettere che tutta la squadra del Gubbio
sta iniziando in maniera pimpante. Proseguite senza distrazione. Saluti
a tutti i membri del gruppo, in special modo ai signori Simoni e
Torrente, le anime di questa squadra. Sinceri auguri".
Invece come dicevamo, Vincenzo Serio da Salerno
ci scrive quanto segue: "Salve
a tutta la vostra redazione e al vostro ottimo sito da me scoperto...
casualmente l'anno scorso, devo dire molto ben fatto e aggiornato
davvero come si deve e come pochi veramente ne ho visti. Diciamo
allora che
Salernitana e Verona come
tifo, seguito, storia, forza tecnica e ambizioni fanno
campionato a parte, però tutto
può risultare sul campo in negativo. Poi ci sono altri club e piazze anche per il loro passato
di tutto rispetto, sia bene chiaro, tipo la Cremonese che per me risulta
la terza incomoda sempre sulla carta... poi la Reggiana, il
Ravenna, la Spal e lo Spezia, che diranno la loro per la B,
fermo restando le sorprese negative e positive solite che ci sono.
Riconoscimento per il loro blasone passato
anche a Como e
Monza. Da rispettare anche Alessandria e Pavia che sono squadre capoluoghi di provincia (e non è poco)
e di una certa tradizione
in serie C. Infine (ma con il massimo rispetto dovuto) ci
sono le cosiddette piccole realtà demografiche come ad esempio Sorrento, Paganese, Lumezzane, Bassano, Pergocrema,
Sud Tirol e infine (ma non per ultimo) il vostro magico e a me
simpatico Gubbio che quasi per la prima volta si affaccia in C1
quest'anno e sta giocando con dignità contro queste più grandi e
nobili piazze. Io ho avuto modo di assistere l'anno scorso e non
solo anche a 3 o 4 partite in casa e una fuori per il campionato che
poi avete vinto con merito ai playoff tra cui la gara in casa
con il San Marino dove fu una gran bella giornata di sport e festa. Ho conosciuto pure degli
ospitali ragazzi del posto oltre che la
vostra bellissima e graziosa cittadina (davvero complimenti per questo).
L'unica cosa che non mi è piaciuta... è il piazzale davanti allo stadio
polveroso e stranamente non asfaltato. Concludo dicendo che vi ringrazio per
il servizio che date, i miei più cordiali saluti
a tutti voi. Viva il Gubbio e il suo Lupo... orgoglio
dell'Umbria".
Notiziario dal girone. Lo Spezia ha cambiato allenatore.
Esonerato Fulvio D'Adderio. Al suo posto è arrivato
Alessandro Pane, ex mister di Ascoli e Reggiana.
• 21
settembre 2010
L'editoriale. Con gli
scaligeri, un match sublime! Ma il pubblico e la
tessera, quante divisioni!
Appuntamento
di nuovo con il nostro eeditoriale del martedì. Questa volta
affrontiamo due argomenti. In primis, come ovvio
che sia, parliamo del match brillante e pregevolissimo
contro il "grande" Hellas Verona. Ma in secondo
luogo bisogna toccare l'argomento del pubblico che
in questa stagione sembra molto diviso su scelte
e modi di organizzarsi. Senza dimenticare quanto
è successo sabato con l'improvviso ordine di entrare
allo stadio solo con la tessera del tifoso. Partiamo
dal calcio giocato. Già vedere il Verona a Gubbio
fa notizia. Affrontare una squadra scudettata e
che ha navigato per diversi anni nel calcio che
conta, confrontarsi con una società che spende soldi
(e non chiacchiere) per ritornare nelle categorie
che più le competono, è un motivo di orgoglio e
grande soddisfazione... per una società decisamente molto
più piccola anche se centenaria come è l'A.S. Gubbio
1910. La partita non ha tradito le attese: è stata
letteralmente sublime! Il Verona è partito subito
forte mostrando tutta la sua forza contando su tanti
elementi di grande caratura e una volta passato
in vantaggio c'è stata la sensazione che i giochi
si sarebbero chiusi subito. A quel punto mi è uscita
un'esclamazione quasi naturale: "Non c'è
partita"! Per un quarto d'ora infatti il
Gubbio non ha mai visto palla, ma da lì... a breve lo stesso
Gubbio ci ha messo gli attributi e ha sciorinato
di sicuro la migliore prestazione della stagione.
Cioè ha tirato fuori il coraggio e la forza, ha giocato con grinta e determinazione,
e con ripartenze ficcanti e veloci ha sorpreso un
incredulo Verona. Il calcio fa brutti scherzi e
proprio l'ex di turno, Juan Inacio Gomez Taleb (il
migliore della giornata insieme a Galano e Sandreani),
insacca il gol del pari con un tocco di testa beffardo.
E proprio in chiusura di primo tempo viene fuori
Galano che fa una giocata alla Lionel Messi (campione
argentino del Barcellona): in velocità parte dalla
trequarti con la palla attaccata al piede, si porta
a spasso alcuni avversari sulla sinistra, poi si
ferma, alza la testa e appoggia di sinistro con
un tocco morbido la sfera indirizzata nel mezzo;
sopraggiunge capitan Sandreani che non ci pensa
su due volte, si coordina alla perfezione e fa partire
un tiro di destro al volo con la palla che si insacca
nell'angolo chirurgicamente. Fantastico! Nella ripresa
si è rivisto il Verona, però il Gubbio ha saputo
rintuzzare colpo su colpo, e alla fine ha vinto
dopo una prestazione a livello tattico perfetta.
Questi ragazzi del Gubbio (una media di 23 anni
gli undici scesi in campo contro gli scaligeri)
hanno dimostrato che se ci mettono carattere, fermezza
e mordente possono giocarsela con chiunque e possono
regalare davvero delle belle soddisfazioni a tutto
il popolo eugubino. Occorrerebbe che gli stessi
ragazzi dimostrassero di usare anche fuori dalle
mura amiche la stessa aggressività, energia e vigore.
L'occasione giusta si presenta già domenica quando
i rossoblù affrontano un'altra favorita per il titolo,
l'Alessandria, nella tana del "Moccagatta",
guidata da un tecnico navigato come Maurizio Sarri.
Cambiamo capitolo. In questo campionato di Prima
Divisione si nota una stranezza tutta eugubina.
Qualcuno si rifà alla frase fatta: "Dai
tremila tifosi eugubini presenti pochi mesi fa in
trasferta a San Marino... ad un migliaio e poco
più di tifosi presenti oggi". Ma quello
che più fa clamore è il fatto che si sono formati
dei vari gruppi: chi è contro la tessera del tifoso
da una parte e chi l'ha sottoscritta dall'altra;
chi vuole cantare e sta in piedi, e chi vuole stare
seduto e guardare la partita; ma c'è anche chi non
viene più allo stadio perchè deve mostrare il documento
o perchè non vuole essere perquisito come se fosse
un delinquente. In Prima Divisione una città piccola
come Gubbio, contro dei "mostri sacri"
del calcio che conta, non può permettersi il lusso
di creare questi attriti e divisioni: c'è il bisogno
di fare gruppo. Il dirigente-tifoso Roberto Vispi
è stato esplicito a riguardo: "Dispiace
vedere queste divisioni visto che facciamo un campionato
bello e tutto nuovo. Domenica è stata la gradinata
il vero cuore pulsante rossoblù. E che spettacolo
sentire i cori dei veronesi". É vero, la
tifoseria veneta, nonostante i nuovi regolamenti,
ha dimostrato di mantenere le sue tradizioni e non
si è disunita. É pur vero però che domenica nel
girone A di Prima Divisione a Gubbio si è registrato
il maggior numero di spettatori nonostante la restrizione
di entrare allo stadio solo con la tessera del tifoso.
A proposito di questa limitazione... in città ha
fatto scalpore questa decisione drastica presa solo
all'ultimo momento. E domenica abbiamo notato molti
tifosi eugubini oltremodo irritati per questo provvedimento
che è giunto solo a 24 ore prima del match. A riguardo
ha cercato di fare un po' di chiarezza il vice-presidente
Giancarlo Brugnoni che lunedì sera, alla trasmissione
"Fuorigioco" su Trg condotta da Roberto
Minelli, è intervenuto telefonicamente e ha detto:
"Alle ore 12,50 di sabato sono stato avvertito
da una pattuglia dei Carabinieri che era stato messo
in atto un provvedimento urgente da parte della
Prefettura di Perugia di limitare la partita tra
Gubbio e Verona ai solo possessori della tessera
del tifoso. La motivazione qual è stata? I tifosi
del Verona avevano avuto dei problemi nella trasferta
precedente a Monza. Il Cams (Comitato per
la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive) a metà
settimana non aveva messo la partita a rischio.
Noi come società non c'entriamo nulla. Dipendiamo
dall'alto e non è escluso che avvenga di nuovo".
Se questa tesi risulta al vero sorgono spontanee
alcune domande. Se esisteva questo problema perchè
la limitazione è stata globale? Forse non era meglio
effettuare la vendita dei biglietti solo con la
tessera del tifoso unicamente alla tifoseria veronese
in tutti i settori dello stadio per non penalizzare come
è successo i tifosi eugubini?
Come mai questa decisione è stata presa solo all'ultimo
istante e non già il mercoledì?
Poi molta gente ci ha fatto una domanda che noi giriamo
alle sedi competenti: queste cose succedono solo
a Gubbio o pure altrove? Ci si
vede, alla prossima. (Editoriale Direttore
Gubbiofans.it)
• 19
settembre 2010
Il Gubbio sorprende il blasonato Verona: 2 a 1 con sorpasso.
Sandreani: "Gioia direi unica..."
Il
Gubbio vince contro il blasonato Verona.
Il Dt Gigi Simoni dice: "Il Verona ha dimostrato tutto il suo valore.
Per questo motivo ringrazio questi ragazzi molto
giovani che hanno battuto una squadra così blasonata.
É un motivo di grande orgoglio".
Euforia sfrenata del capitano Alex Sandreani autore del gol vittoria: "É
una delle gioie più belle nella mia carriera. Una
sensazione unica". L'ex gialloblù Juan
Inacio Gomez Taleb ha detto: "Non ho esultato
per il rispetto che porto verso il Verona e i suoi
tifosi. Tuttavia è stato gratificante: abbiamo fatto
la nostra partita e abbiamo vinto". Nel Gubbio mancavano Bazzoffia (infortunato) e Borghese
(squalificato). L'allenatore rossoblù Torrente opta per il consueto
4-3-3, anche se va in tribuna perchè squalificato. Capogrosso e
Testardi vengono dirottati in panchina: spazio a Caracciolo e
Donnarumma dal primo minuto. Il trainer gialloblù Giannini risponde
allo stesso modo: modulo 4-3-3. Pronti e via. Prima azione degna di
nota all' 8' quando Hallfredsson tenta da fuori una conclusione a rete,
Lamanna in tuffo riesce a deviare in angolo. Al 9' il Verona però trova
il varco giusto: Cangi da destra serve al limite Esposito che spara al
volo in porta un destro radente che viene intercettato con una mano da
Lamanna, ma la palla rotola lo stesso nell'angolino. Il Gubbio reagisce
subito e al 15' raggiunge il pari: Bartolucci entra in area da destra e
crossa una palla tesa in mezzo che trova pronto Gomez Taleb che
schiaccia di testa nell'angolino. Però l'attaccante argentino non esulta per
rispetto verso quella società di cui è proprietaria del cartellino. Al
25' bomba dai venti metri su punizione di Le Noci, la palla sorvola di
poco sopra il montante. Al 39' quindi ci prova Gomez Taleb da fuori con un
tiro rasoterra che fa la barba al palo; risponde subito dopo dall'altra
parte Pichlmann che si gira bene in area ma trova davanti un super Lamanna che
devia in angolo. Al 46' gran gol del Gubbio: Galano sulla sinistra si
porta dietro alcuni avversari in dribbling, alza la testa e serve una
palla in mezzo al limite per l'accorrente Sandreani che si coordina e
calcia al volo di destro: la sfera si insacca a fil di palo. Ripresa.
Al 50' azione personale di Gomez Taleb che penetra a grande velocità in
area, ma prima del tiro decisivo viene contrastato in extremis da
Maietta. Al 58' una bella conclusione dalla lunga distanza di Mancini mette
alla prova Lamanna che si salva. Al 69' è brivido quando Hallfredsson calcia forte e
teso dal limite, palla che sibila vicino al palo. Al 73' Galano crossa
in area e Gomez Taleb viene chiuso in sandwich tra due avversari ma...
l'arbitro fa proseguire. Al 79' azione insistita del Verona in
area rossoblù: prima Le Noci calcia da distanza ravvicinata con Lamanna
che salva con i piedi, poi ci prova Pichlmann in sforbiciata con palla
che sfiora la traversa. All' 87' svista della terna arbitrale che
non punisce a dovere un brutto fallo di Martina Rini a centrocampo su
Sandreani che scatena una rissa tra i calciatori poi subito sedata:
il calciatore gialloblù non viene nemmeno ammonito. All'89' Martina Rini cerca la porta
in rovesciata su assist di Selva, ma non la trova. Il Gubbio coglie l'impresa e arriva la vittoria.
Un 2 a 1 con sorpasso contro una grande del calcio. Tabellino:
Gubbio - Verona 2-1 Gubbio:
Lamanna, Bartolucci, Farina, Boisfer, Caracciolo, Briganti, Galano,
Sandreani, Donnarumma (67' Capogrosso), Raggio Garibaldi (60' Gaggiotti), Gomez Taleb (83' Testardi). All. Torrente (in
panchina Mengoni perchè squalificato). Verona:
Rafael, Maietta, Ceccarelli, Hallfredsson (78' Scaglia), Esposito,
Anderson, Cangi (73' Selva), Mancini, Le Noci, Berrettoni (46' Martina
Rini), Pichlmann. All. Giannini. Reti: 9' Esposito (V), 15' Gomez Taleb (G), 46'pt Sandreani (G). Arbitro:
Aureliano di Bologna (Sirchia di Genova e Marengo
di Mortara). Ammoniti: Raggio Garibaldi, Bartolucci e Briganti (G); Anderson, Hallfredsson e Pichlmann (V).
Spettatori: 1447 (618 abbonati, 828
paganti di cui 250 da Verona presenti nel settore ospiti); incasso
13577 euro. Allo stadio è entrato solo chi è
in possesso della Tessera del Tifoso oppure chi
ha già ordinato la Tessera del Tifoso. Risultati:
Quinta Giornata - Lega Pro - Prima Divisione girone
A - Stagione 2010-2011: Como
- Reggiana 0-2
(lunedì
ore 20,45) 24'
Guidetti (R), 82' Maritato (R) Gubbio
- Verona 2-1 9' Esposito (V), 15' Gomez Taleb (G), 46'pt Sandreani (G) Lumezzane
- Spal 1-0 75' Lauria (L) Monza
- Bassano 2-0 50' Samb (M); 64' Ferrario (M) Paganese
- Alessandria 1-0 29' Vicedomini (P) Pavia
- Cremonese 0-1 26' Pradolin (C) Pergocrema
- Salernitana 2-0 52' Simeoni (P), 71' Rodriguez (P) Sorrento
- Ravenna 3-2 4' Caturano (R), 21' Paulinho (S), 25' Tagliani (R), 54' Paulinho (S), 56' Pignalosa (S) Sud
Tirol - Spezia 2-0 54' Fischnaller (St), 62' Martin (St)
• 18
settembre 2010
Clamoroso: a 24 ore
dal match cambio di programma, si entra solo con
la tessera del tifoso
Notizia
che arriva come un fulmine a ciel sereno all'ora
di pranzo e poi viene ufficializzata anche sul sito
ufficiale del Verona. "Il Prefetto della
Provincia di Perugia - riporta il sito web Hellasverona.it
alle ore 13,21 - ha comunicato pochi minuti fa
che in occasione dell'incontro Gubbio-Hellas Verona,
in programma domenica 19 settembre 2010, sarà adottata
la seguente prescrizione: vendita dei biglietti ai soli possessori della tessera del tifoso e a coloro che
ne abbiano fatto richiesta, per entrambe le tifoserie". É strano che
la disposizione è stata comunicata solo il sabato
e non nei giorni precedenti come spesso avviene
in queste circostanze.
• 17
settembre 2010
Giannini: "La
nostra mentalità ci dice di giocarcela sempre. Ma
attenzione: Gubbio aggressivo"
Intervista
a ruota libera con Giuseppe Giannini, trainer del
Verona, bandiera ed ex capitano della Roma. Si ringrazia
Simone Puliafito, addetto stampa dell'Hellas Verona
(fotoexpress Francesco Grigolini). Che partita si
aspetta alla luce del pareggio del Verona con il
Sud Tirol e la sconfitta del Gubbio con lo Spezia?
"É una partita difficile. Il Gubbio ci creerà
pochi spazi. Dobbiamo stare attenti a non sbilanciarci
troppo. Però dobbiamo fare anche la nostra partita
perchè la nostra mentalità ci dice di giocarcela
sempre". Dove vuole arrivare il Verona
e dove vuole arrivare Giannini? "Il mio
obiettivo è quello di poter allenare ad altissimi
livelli. E credo che le stesse motivazioni sono
presenti anche nella mia squadra. É vero, non siamo
partiti benissimo però ci sono tutti i presupposti
per migliorare e poter fare un buonissimo campionato".
Quanto contano i pronostici in una categoria come
la Lega Pro? "Contano solo i valori che
si esprimono sul terreno di gioco. Noi tra i favoriti?
Non ci regala nulla, anzi, ci crea solo preoccupazioni
o tensioni. Ma noi ne siamo consapevoli: siamo freddi,
lucidi e possiamo crescere ancora molto".
A parte Simoni e Torrente cosa conosce del Gubbio?
"Conosco la squadra bene anche se non benissimo.
Ho visto alcune immagini. Ci sono giocatori che
sono importanti come Galano, Gomez Taleb, Sandreani,
Capogrosso e Lamanna. Oltretutto si può intravedere
l'efficacia e l'organizzazione del lavoro di Torrente
che ha saputo inculcare alla squadra: aggressività,
pressing, sa giocare sul corto e perciò si rende
pericolosa nelle ripartenze". Da neo promossa
dove può arrivare il Gubbio? "Ancora è presto
per dirlo. Però ho notato in queste prime quattro
domeniche che ha una sua identità perciò ci sono
tutte le credenziali per comportarsi bene".
Il Gubbio si è tanto lamentato a La Spezia per alcune
decisioni arbitrali dubbie. Lei che conosce la categoria
può esserci davvero della sudditanza psicologica
verso le grandi? "Nei nostri confronti no!
Anzi, diversi episodi fino adesso ci hanno penalizzato.
Questo non deve diventare un alibi per noi. Conta solo
quello che si fa in campo".
• 17
settembre 2010
Galderisi: "Sarà
una bella gara tra due squadre a cui sono legato".
Biglietti: senza la tessera
Di
sicuro è la formazione di maggior prestigio che
affronterà il Gubbio in questa stagione. Si chiama
Hellas Verona 1903: si vanta per aver partecipato
per 35 stagioni nel campionato di serie A (l'ultima
nel 2001-2002) e 50 annate in serie B. La stagione
di maggior successo è datata 1984-1985 quando
i gialloblù alla guida di Osvaldo Bagnoli vinsero lo
scudetto davanti alla Juventus e tra le sue fila
militavano gente come Preben Larsen Elkjaer, Hans
Peter Briegel, oltre a Pietro Fanna, Antonio Di
Gennaro, Claudio Garella, Roberto Tricella, Domenico
Volpati, Silvano Fontolan e Giuseppe Galderisi.
Proprio quest'ultimo è un ex rossoblù e ci fornisce
una bella chiaccherata per Gubbiofans.it; sempre
cordiale e disponibile ci risponde così: "Ehi,
come va da voi a Gubbio? Ho passato davvero degli
anni indimenticabili e me li porto sempre dentro.
Saluto tutti con affetto, città, società e tifosi".
Parliamo del presente e dice: "Per il momento
ho avuto dei contatti ma aspetto la squadra giusta
per allenare. Preferisco continuare per adesso il
ruolo di opinionista con Mediaset Premium".
Ma domenica arriva a Gubbio il Verona e a Galderisi
gli brillano subito gli occhi: "Il legame
che c'è con Verona, non solo mio ma per tutti coloro
che hanno vissuto quei momenti magici, è straordinario.
Quest'anno abbiamo festeggiato il 25esimo anniversario
dello scudetto. Quel gruppo era una vera famiglia
incorporata in una città con una tifoseria unica".
Immaginiamo che la tifoseria le vuole molto bene...
"Non solo a me, ma a tutti i componenti
di quel grande gruppo, dai massaggiatori ai magazzinieri.
Stavamo da Dio tutti insieme: abbiamo fatto un miracolo
e ne siamo tutti orgogliosi". E c'erano
fior di giocatori, basta citare due nomi, Briegel
ed Elkjaer: "Questi erano calciatori affermati
già con le nazionali di Danimarca e Germania. Io
ero giovane e mi dovevo creare il mio spazio. Siamo
diventati poi devastanti perchè facevamo spogliatoio
ed eravamo un'ottima squadra". E con Elkjaer
si ritrovava ad occhi chiusi, vero? "Verissimo.
Sono stato il compagno che mi sono integrato meglio
con lui per le mie caratteristiche. Eravamo uomini
di grande movimento: Elkjaer era forte fisicamente
e infatti lo chiamavano il bisonte, mentre io ero
rapido e rompiscatole. Ma non dimentico Fanna, come
vorrei citare i vari Tricella, Volpati o Di Gennaro".
Ed ora che Verona vede? "Non è partito bene,
ma il Verona è sempre il Verona. Una piazza importante
con una società che fa sempre grandi investimenti
perciò c'è attesa per ritornare tra le grandi".
Il trainer è Giuseppe Giannini, un giudizio? "É
un allenatore che ha vinto un campionato a Gallipoli.
É valido e può fare bene. L'importante è che non
subentri la paura e si perda entusiasmo".
E del Gubbio di cui Galderisi è stato allenatore
nel 2004 cosa ci dice? "Sono estremamente
felice di questo salto di categoria. Quei mesi che
sono stato a Gubbio sono stati fantastici. Sono
felice per la società, per i tifosi e per Sandreani
che è l'unico giocatore rimasto di quel grande gruppo.
Ma è arrivato anche un attaccante che io ho già
avuto e l'ho fatto esordire in serie C. Mi riferisco
a Testardi, è un grande acquisto perchè ha prospettive
e può diventare un giocatore importante nel panorama
italiano. Sono convinto che il Gubbio farà un bel
campionato. E domenica verrà fuori una bella partita
tra due squadre ai cui sono molto legato".
I biglietti per la partita Gubbio-Verona sono già
in prevendita presso la Tabaccheria 2000 e Bar Barrito.
Si consiglia di munirsi di biglietto anticipatamente
per evitare file ai botteghini che apriranno domenica
alle ore 13,30. Non è previsto l'obbligo della Tessera
del Tifoso per entrare allo stadio (salvo contrordine
dell'ultimo momento) perchè la telecamere di videosorveglianza
sono entrate già in funzione. Domenica ci sarà la
consueta "Diretta Sport" su Rgm e Trg.
E si può commentare inoltre sul blog del direttore
Giacomo Marinelli Andreoli: giacomo-marinelli.blogspot.com.
• 16
settembre 2010
Gubbio, fare "quadrato"
dopo La Spezia. Gomez Taleb: "Con il Verona
l'aiuto del pubblico..."
Settimana
tribolata che ha relegato il Gubbio pure neIle pagine
giornalistiche nazionali in maniera del tutto distorta
e irrispettosa. Una immagine che si vuole "macchiare"
senza un preciso motivo. Gubbio è una città piccola
ma è stata sempre sportiva e leale con tutti, ed
ovviamente non si fa prendere per il naso e non
accetta processi. Borghese è stato espulso? Bene!
Il gioco del calcio è anche questo ma non si deve
andare oltre, c'è di mezzo il rispetto e la dignità,
non solo di una persona ma di una intera città.
Vedere scritto in un giornale nazionale che un giocatore
effettua un colpo di "kung-fu" non solo
è pura fantascienza, ma è anche irrispettoso verso
il lavoro di un allenatore come Vincenzo Torrente
che in questi due anni a Gubbio ha dimostrato fino
a d ora sempre
lealtà, correttezza e professionalità sportiva.
E in particolar modo le sue squadre hanno espresso
sempre un ottimo calcio (riconosciuto spesso dagli
avversari) e non di certo insegna delle "arti
marziali". In più a Gubbio c'è come Dt un certo
Gigi Simoni che è conosciuto in tutta Italia per
la sua signorilità. Tutto questo sta a significare che non
ci mettiamo a difendere assolutamente Borghese perchè
- riteniamo noi - se ha sbagliato è giusto che paghi.
Però è altrettanto vero che va condannato alla stessa
maniera chi effettua in campo provocazioni gratuite
(vedi applausi sotto il volto di un calciatore appena
espulso o proteste continue verso un assistente
di linea) senza che nessuno interviene oppure sta
a guardare in maniera impassibile. Quindi riteniamo
giusto e doveroso rimarcare che ognuno deve fare bene
il suo lavoro (a partire dal giornalista, fino ad
arrivare ai calciatori stessi ed alla terna arbitrale)
perchè di questo passo il calcio va... a rotoli!
Si parla tanto di combattere la violenza negli stadi.
Però il buon esempio deve iniziare prima da chi il
calcio lo pratica in maniera attiva. É solamente una
questione di intelligenza e di cultura sportiva.
Intanto Juan Inacio Gomez Taleb, di proprietà proprio
del Verona, carica l'ambiente: "Il Verona
è squadra fortissima e vorrà vincere a Gubbio. Ma
anche noi faremo di tutto e di più per centrare
la vittoria. Il Verona può contare su una tifoseria molto calda e numerosa,
ma noi
giochiamo in casa e faremo di tutto per farci rispettare. I nostri tifosi
hanno dimostrato con i fatti di essere davvero eccezionali e di saperci dare la
carica giusta soprattutto nei momenti di difficoltà. Ecco, avremo davvero bisogno del loro aiuto e sono
sicuro che non ce lo
faranno mancare".
Cambiamo capitolo: ieri pomeriggio allo stadio "Pietro
Barbetti" di Gubbio la nazionale maggiore femminile
di Ghedin è stata sconfitta nei playoff di ritorno
per 3-2 dalla Francia che accede al Mondiale di
Germania 2011: l'Italia dovrà affrontare un nuovo
girone eliminatorio per poter accedere ai mondiali.
Presenti il presidente della Figc, Abete, e il presidente
del Coni, Petrucci. Sport locale: Basket Gubbio,
è l'ora grande della svolta. Le due società storiche eugubine danno il via ad un’importante collaborazione
per poter potenziare la realtà della pallacanestro che vede impegnati gli Under 19 del Basket Gubbio nella rosa della Virtus.
La nuova collaborazione fornisce nuova linfa alla Virtus, e
dall'altro, per i giovani del Basket Gubbio
è invece un'occasione per maturare nuove esperienze.
• 15
settembre 2010
Torrente: "Spero
non ci sia sudditanza con le grandi". Borghese:
"Gubbio non merita questo"
Una
conferenza stampa del martedì come non mai. La tensione
si taglia a fette. Il tutto nasce quando si leggono
le motivazioni delle squalifiche di due giornate
comminate al tecnico dei rossoblù Vincenzo Torrente ("per
comportamento irriguardoso verso l'arbitro")
e pure al difensore Martino Borghese ("per avere
colpito un avversario con una manata al volto con
palla lontana"). L'allenatore rossoblù
si fa stampare su un foglio A4 le motivazioni della
sentenza e reagisce: "Non ci sto".
Si ferma un attimo e prosegue: "Sono state
scritte delle falsità su me. É un'ingiustizia. Faremo
ricorso". Alza le spalle e si sofferma
proprio sull'episodio incriminato: "Non
mi era mai capitato in carriera. Ho una certa educazione
come mi ha insegnato la mia famiglia. Ho chiesto
all'arbitro garbatamente perchè non è stato dato
un rigore a Gomez Taleb: ho solo fatto una normale
domanda
e mi sono ritrovato immediatamente in tribuna senza una
spiegazione plausibile. Nessuna altra frase ho pronunciato.
Mi meraviglia il fatto che il procuratore federale
era presente e ha sentito tutto". Strana
situazione che fa venire dei sospetti a mister Vincenzo
Torrente: "Spero solo che non ci sia una
vera e propria sudditanza psicologica verso le grandi.
Noi siamo il Gubbio e non vogliamo essere la vittima
sacrificale. Già a Cremona si sono viste cose strane.
Perciò pretendo domenica contro il Verona una terna
arbitrale all'altezza della situazione".
Tocca a Martino Borghese, il difensore è un fiume
in piena: "Adesso posso parlare... perchè
la motivazione della mia squalifica è assurda. Non
ho fatto praticamente nulla. Girandomi ho solo calpestato
il piede del mio avversario e lo stesso Colombo
ha confermato al nostro diesse che c'è stata una
leggera trattenuta. Colombo stesso può testimoniare.
Non è giusto. Non lo è per il Gubbio perchè è una
città che non merita tutto ciò e merita rispetto.
Non lo è per me stesso perchè sono stato vittima
di cattiverie da parte della carta stampata pure
nazionale senza un preciso motivo. In undici contro
undici sono sicuro che avremmo vinto".
Ma a La Spezia... Borghese già sapeva che avrebbe
trovato un ambiente ostile: "Tutto è nato
l'anno scorso quando giocavo con l'Alghero. Faccio
notare che in entrambi gli incontri non ero stato
nemmeno ammonito e invece sono stato dipinto per
quello che non sono. É vero, mi contraddistinguo
per il gioco fisico ma non sono un violento. Credo
che sia stato tutto premeditato". E ne
spiega i retroscena: "I giornali spezzini
per tutta la settimana hanno fatto il mio nome scaldando
la piazza. Ho pagato in campo quello che era successo
l'anno scorso: me lo hanno spiegato alcuni ultrà
dello Spezia dopo la gara. Il pubblico mi ha beccato
per diversi minuti con ululati e cori di certo poco
ortodossi. Ho ricevuto delle provocazioni con battute
sarcastiche prima della gara e ho ricevuto colpi
proibiti durante la partita da parte di alcuni calciatori
spezzini ma nessuno di loro è stato espulso".
E conclude dicendo: "Sto bene a Gubbio e
darò l'anima. Non sono il giocatore che vogliono
far credere. Sono un professionista e onesto. E
per questo torto ci ha rimesso tutta la squadra.
É inaccettabile". Tutto come previsto:
l'Alessandria vince a tavolino (0-3) la gara persa
di Lumezzane perchè la squadra lombarda aveva schierato
Ferrari (ex Gubbio, autore del gol vittoria) che
doveva scontare una squalifica.
• 14
settembre 2010
L'editoriale: seconda
uscita esterna a mani vuote; determinanti gli episodi
di calcio (...e non)
Che
non sarebbe stata una scampagnata si sapeva già
fin da subito, anche perchè quando ci si trova a
percorrere in un giorno 680 chilometri non è cosa
da poco. Che non sarebbe stata una passeggiata si
sapeva già fin da subito perchè di fronte c'era
un avversario di prim'ordine che, nonostante risulta
tra le neopromosse, figura tra le società che ha
speso di più (insieme a Cremonese e Verona). Per
capire meglio basti pensare che tutto il Gubbio
è costato quanto costano due soli calciatori dello
Spezia; in organico figurano diversi elementi che
hanno calcato campi importanti e di prestigio.
Che non sarebbe stata vita facile si sapeva già
fin da subito perchè lo Spezia proveniva da una
settimana "calda" dove erano piovute critiche
da destra e a manca, e l'unico risultato possibile
era vincere e basta. Il campo fino al 26', cioè
fino al momento dell'espulsione di Borghese, aveva
regalato poco o nulla: Gubbio non ficcante (come
è solito fare in casa) ma nonostante tutto stava
tenendo il campo e non aveva corso dei grossi pericoli.
I padroni di casa erano timorosi, sentivano la pressione,
ma nel momento di maggiore difficoltà hanno giocato
sfruttando l'esperienza. Tre episodi su tutti. Marchini
(ex Livorno), il migliore dei suoi, ogni volta che
subiva un intervento martellava il guardalinee; Colombo
si è spesso scontrato con Borghese (reciproche scorrettezze
al limite del regolamento), anche se poi è uscita
fuori anche una velata mezza gomitata dell'attaccante
dei bianchi (ammonito, ma da regolamento era "rosso");
dietro gli esperti difensori Comazzi e Fissore,
insieme ai laterali Padoin e Pedrelli, fanno sentire
il fiato sul collo sul tridente d'attacco ospite
che non riesce a tirare fuori minimamente gli artigli.
E poco prima del "fattaccio" ha fatto
la sua parte il pubblico (dalle tribune e dalla
curva molto attaccate al campo) che ha cominciato
ad inveire in maniera vivace contro Borghese per
almeno dieci lunghi minuti. Episodio che ha influito
su una terna arbitrale che nella circostanza si
è fatta trovare impreparata, cioè si è mostrata
inesperta e si è fatta condizionare. L'episodio
cruciale del 26' la dice lunga. L'arbitro non ha
visto nulla e ha fatto proseguire l'azione per 47
secondi quando poi viene richiamato (tardivamente)
dall'assistente (su pressione di un calciatore locale) per segnalargli
un "fatto" che a tutti è sfuggito. All'improvviso
è arrivato il cartellino rosso sventolato sotto
la faccia di Borghese con Cesarini che applaude
(vecchie ruggini) e l'arbitro decreta
il rigore che l'esperto Marchini non può sbagliare,
anche se Lamanna riesce ad intuire la traiettoria.
Non si sa cosa sia successo tra Borghese e Colombo
che poi stramazza al suolo: c'è chi parla "di
spinta", chi di "manata", chi di
"calcio nella caviglia" (vedi Gazzetta
dello Sport), ma c'è chi si spinge oltre e parla
addirittura di "colpo di kung-fu" (vedi
Corriere dello Sport). Non stiamo raccontando una
barzelletta ma è pura realtà! In verità nessuno
ha visto nulla e nemmeno le immagini chiariscono
l'episodio: c'è solo da attendere il referto arbitrale
per capire cosa potrà avere mai visto il guardalinee
(ammesso che abbia visto qualcosa perchè probabilmente
- come evidenziano le immagini televisive - sembra
richiamare l'arbitro su richiesta altrui). Capitolo
Borghese: se è dimostrabile che ha combinato qualcosa
è giusto che paghi con una sanzione esemplare: ma
ci vuole chiarezza. Da quel momento in poi la gara
è praticamente finita. La malizia dei liguri ha
preso il sopravvento e nulla ha più potuto un Gubbio
"giovane" e decimato. Pure mister Torrente
viene allontanato dal rettangolo di gioco per proteste
"garbate" - come ha raccontato negli spogliatoi
- ma ormai deve restare acqua passata e bisogna
guardare avanti. La Prima Divisione è anche questa
e su certi campi bisogna tirare fuori gli artigli,
la grinta, il carattere, la personalità e la fame
di vincere, ma soprattutto per uscire indenni da certi stadi caldi
e rinomati non bisogna cadere in
tentazione e nelle trappole! Allo Spezia... porgiamo tanti auguri: ha potenzialità, l'astuzia
e la cattiveria per ritornare nella categoria che
più le compete. Il Gubbio invece deve pensare a
giocarsela con tutti con più scioltezza e furbizia.
Prima di capire meglio la nuova categoria ci vuole
tempo. E occorre l'arguzia e la sagacia! (Editoriale
Direttore Gubbiofans.it)
• 12
settembre 2010
Gubbio: in dieci per 65 minuti di gara
va ko a La Spezia (2-0). Torrente: "Espulsione
decisiva"
Una
sconfitta a La Spezia che ci può stare contro una pretendente al
titolo finale, ma sono numerosi gli episodi da "rivedere" che creano non poche
polemiche in casa rossoblù. Torrente non le manda proprio a dire all'arbitro:
"Perchè sono stato espulso? Perchè ho spiegato
all'arbitro in maniera gentile che c'era un evidente
rigore per noi su Gomez Taleb e ho chiesto come
mai prima ha dato il vantaggio e poi ha concesso
una punizione precedente su Galano. Sull'espulsione
di Borghese che ha scaturito il rigore cosa posso
dire? Verificheremo se il giocatore ha sbagliato
e poi verrà multato. L'episodio ha condizionato
tutta la partita". Il tecnico locale D'Adderio
invece si toglie qualche sassolino dalla propria
scarpa e dice: "Certe critiche ci fanno
male, fanno male più dei sassi e ne abbiamo risentito.
Questa vittoria è stata molto importante per noi".
Nel Gubbio è assente Bazzoffia e all'ultimo
momento si è
aggiunto Bartolucci. Ritorna in campo dal primo minuto Farina.
Gioca da punta centrale Donnarumma, Testardi va in panchina. Nello
Spezia invece sono tutti disponibili: rientrano pure Grieco, Chianese e
Scantamburlo. Mister Torrente opta per il consueto 4-3-3. Il trainer
dei liguri D'Adderio schiera il 4-4-2. Pronti e via. Lo
Spezia è subito molto aggressivo, ma il Gubbio sa rispondere. Al
3' Raggio Garibaldi tenta la conclusione da fuori: la palla va di poco
a lato. Al 5' dal limite con un tiro teso risponde Musto (servito da
Casoli) con la palla che sibila vicino al palo. Al 19' un cross
radente di Marchini mette in difficoltà i rossoblù, con Lamanna che si
salva come può in angolo. Al 26' preciso fendente dal limite di Herzan, Lamanna
è costretto a salvarsi respingendo in tuffo con i pugni. Al 26' il
colpo di scena che condiziona la gara: Colombo cade a terra, pare dopo un contatto con
Borghese; dopo un minuto esatto l'arbitro viene richiamato dal guardalinee ed espelle il
difensore rossoblù oltre che concedere il calcio di rigore ai locali.
Dopo due minuti, al 28', dal dischetto Marchini non sbaglia e trafigge
Lamanna con un tiro angolato. Cosa è avvenuto? Sembra che una spinta ci
sia stata in area, ma il cartellino rosso è sembrato eccessivo. Al 33'
il Gubbio protesta per un calcio
di rigore per fallo in area su Gomez Taleb, ma l'arbitro segnala un
fallo di punizione precedente avvenuto su Galano.
Un'altra decisione arbitrale che crea non poche proteste tra i
rossoblù. Con un uomo in meno il Gubbio è ovvio che soffre.
Lo Spezia cerca subito di approfittarne, ma non trova di nuovo il
varco
giusto. Durante l'intervallo viene allontanato dal rettangolo di gioco
anche mister Torrente per proteste. Ripresa. Al 53' Marchini cerca
l'angolino, ma Lamanna c'è e para. Al 56', su cross di Capogrosso,
Farina calcia a rete ma salva in angolo Fissore. Al 68' l'ex rossoblù
Casoli colpisce il palo con un tiro radente in area su assist di
Pedrelli. Al 74' è Capuano che cerca la porta da fuori, para Lamanna.
Al minuto 83' Casoli calibra un corner millimetrico per la testa di
Lazzaro che incorna a rete schiacciando la palla che si insacca a fil di palo. Questa rete in
pratica chiude i conti. Lo Spezia torna a sorridere. Il
Gubbio torna a mani vuote! Tabellino:
Spezia - Gubbio 2-0 Spezia:
Aprea, Comazzi, Fissore, Padoin, Musto, Pedrelli, Marchini (55'
Capuano), Herzan (70' Enow), Cesarini, Colombo (65' Lazzaro), Casoli.
All. D'Adderio. Gubbio:
Lamanna, Capogrosso, Farina (70' Montefusco), Boisfer, Borghese, Briganti, Galano (70' Testardi),
Sandreani, Donnarumma (29' Caracciolo), Raggio Garibaldi, Gomez Taleb. All. Torrente. Reti: 28' Marchini (S) rigore, 83' Lazzaro (S). Arbitro:
Vallesi di Ascoli Piceno (Lotierzo di Napoli e Gaspari
di Ancona). Espulsi: 26' Borghese (G); 45' mister Torrente (G). Ammoniti: Colombo, Fissore e Capuano (S); Sandreani e Testardi (G).
Spettatori: 3000 circa (1328 abbonati; di cui 35 da Gubbio nel settore
ospiti; incasso 24899 euro). Risultati:
Quarta Giornata - Lega Pro - Prima Divisione - Girone
A - Stagione 2010-2011: Alessandria
- Como 0-0 Bassano
- Sorrento 2-1 40' Paulinho (S), 68' Baido (B),
88' Baido (B) Pergocrema
- Lumezzane 0-0 Ravenna
- Cremonese 0-0 Reggiana
- Monza 3-2 20' Ferrario (M), 21' Maritato (R), 27' Maschio (R), 28' Seedorf S. (M), 75' Temelin (R) Salernitana
- Paganese 2-0
(lunedi ore 20,45) 61'
Murolo (S), 80' Falzerano (S) Spal
- Pavia 1-0 12' Fofana (S) Spezia
- Gubbio 2-0 28' Marchini (S) rig., 83' Lazzaro (S) Verona
- Sud Tirol 1-1 24' Marchi (S), 33' Hallfredsson (V)
• 11
settembre 2010
Ecco i voti di Tuttomercatoweb.com:
Gubbio prende 6,5. Gubbiofans.it presente a La Spezia
Il
sito web Tuttomercatoweb.com esprime dei giudizi
a cura di Stefano Sica sul calcio mercato del girone A
di Prima Divisione. Guidano la classifica il Verona
e il Sorrento: hanno preso 7,5. Seguono Alessandria,
Cremonese, Pavia, Salernitana e Spezia (voto 7).
Il Gubbio si trova in coabitazione con Paganese
e Spal (voto 6,5). Unica "bocciata" il
Monza: voto 5,5. La tabella completa.
Gubbiofans.it: come già è avvenuto a Cremona all'esordio
in Prima Divisione, saremo presenti in prima persona
anche nel secondo impegno esterno stagionale in
Liguria a La
Spezia allo stadio "Alberto Picco". Domenica
12 settembre la trasmissione sportiva di Trg (Diretta
Sport, ore 15) andrà in onda eccezionalmente solo
via radio. La trasmissione che sarà condotta da Giacomo Branco
si collegherà in maniera prevalente con La Spezia per la
radiocronaca del Gubbio di mister Torrente. Notiziario: il centrocampista
Matteo Manzo ('89) è tornato ad allenarsi con
il Gubbio.
• 10
settembre 2010
L'inchiesta:
curva nuova, a quando? L'esempio di San Benedetto.
E a S.Marino "vive" la C1
In
questi anni si è molto parlato dell'esistenza di
un progetto di ristrutturare lo stadio che consiste
di rifare una curva nuova tutta coperta dietro la
porta (stile stadio Marassi) e di conseguenza comporta
anche l'asfaltura del parcheggio proprio fuori dallo
stadio. Un progetto che doveva essere già in via
di esecuzione, per non dire che doveva essere già
finito, almeno per il 2010. A riguardo abbiamo avuto
tante segnalazioni di tifosi che ci hanno chiesto
il punto della situazione. Anzi, diremo di più.
Alcuni hanno chiesto che questo progetto vada in
porto il prima possibile e i ragazzi della curva
("sia i più giovani che i più vecchi"
ci dicono) la vogliono a gran voce. Anche perchè
- ci sembra doveroso dirlo - ogni promessa è debito.
Questa iniziativa in realtà ha preso corpo più di
quattro anni fa, precisamente il 6 maggio 2006,
quando ci fu la cerimonia per intitolare il Polisportivo
San Biagio all'indimenticato imprenditore "Pietro
Barbetti": infatti proprio in quell'occasione
la massima carica istituzionale cittadina annunciò
alla platea che in poco tempo si sarebbe ristrutturato lo stadio
e prevedeva innanzitutto l'asfaltatura del parcheggio.
Ma non si fece più nulla. L'iniziativa, ben più
ampliata, ha ripreso corpo più di due anni fa quando
alcuni dirigenti della società hanno avuto in mente
la pianificazione di costruire una curva tutta nuova
e coperta subito dietro la porta, e comportava anche
l'asfaltura del parcheggio dello stadio e la costruzione
di nuovi negozi. Tutto quanto doveva essere pronto
per l'anno del centenario, ovvero per il 2010. Siamo
a settembre e ancora non abbiamo la minima idea
che fine abbia fatto questo progetto e più che altro
ci viene da chiedere se sarà mai possibile la sua
effettuazione. Aspettando delucidazioni e risposte
più concrete in merito... prendiamo esempio da San Benedetto
del Tronto. Nella città adriatica diciamo che già esiste un
impianto bello e accogliente, il "Riviera delle
Palme", tutto tondo e formato da due anelli.
La curva nord si sta rifacendo il look con il montaggio
dei sostegni della copertura e si lavora a grande
ritmo a tal punto che si lavorerà per coprire a
breve anche gli altri settori. Lo scrive proprio
il sito web Sambenedettesecalcio.it nell'archivio
news. E la nuova copertura dovrà sostenere un gran
numero di pannelli fotovoltaici: a riguardo si è
interessato Rivieraoggi.it.
Curiosità in tema: lo stadio "Bentegodi"
di Verona (dove sarà ospite il Gubbio il prossimo
6 febbraio) ha il più grande impianto in Italia
di produzione di energia da fonte fotovoltaica su
struttura sportiva, presente sulla copertura dello
stadio (13328 pannelli fotovoltaici installati per
una potenza di 1 mw) e ultimata nel dicembre 2009.
Cambiamo capitolo. La promozione in Prima Divisione
è stato un evento storico, ma a San Marino il ricordo
è ancora impresso sull'asfalto. Non è un scherzo.
La segnalazione è arrivata alla nostra casella postale
da un simpatizzante dei colori rossoblù (ha visto
il Gubbio nei playoff). Andrea Bocchini di Senigallia
ci ha scritto: "Recandomi lo scorso 3 settembre
a vedere San Marino-Olanda (0-5) mi sono imbattuto
in una strada antistante allo stadio in una scritta
che riporta: «Gubbio C1». La promozione è ancora
fresca". Provare per credere.
• 09
settembre 2010
D'Adderio: "Con
la giusta umiltà possiamo giocarcela con tutti.
Gubbio? Squadra organizzata"
Domenica
il Gubbio farà visita ad un'altra squadra blasonata
del calcio. Dopo la trasferta di Cremona arriva
il secondo impegno stagionale esterno in quel di
La Spezia. Lo Spezia Calcio 1906 si vanta di aver
partecipato a quattro campionati di serie A (tra il
1912 e il 1925). In serie B ha militato per ben
24 annate e l'ultima risale al 2007-2008. Il trainer
è Salvo Fulvio D'Adderio (nella foto dal sito web
Acspezia.com grazie a Leonar Pinto), originario del Molise,
in passato calciatore di Ancona e Reggiana, e prima
di approdare a La Spezia (dove l'anno scorso ha
vinto i playoff) è stato l'allenatore di Sambenedettese,
Foggia, Torres Sassari, Giulianova e Lodigiani Roma.
Allora mister, domenica si affrontano due squadre
che si assomigliano un po', cioè nel senso che entrambe
hanno colto la promozione in Prima Divisione tramite
i playoff. Che match prevede? "Dire che
gara sarà è difficile dirlo ora. Di certo noi non abbiamo
fatto un buon avvio, soprattutto domenica scorsa
(sconfitta a Pavia ndr). Perciò da parte nostra c'è tanta
voglia di fare bene". Cosa teme del Gubbio
e il Gubbio invece cosa deve temere dello Spezia? "Lo
Spezia se mantiene la giusta umiltà può giocarsela
con tutte... sia se l'avversaria porta il nome Verona, oppure
Cremonese, o si chiama Gubbio. Quello che abbiamo
fatto lo scorso anno è qualcosa di importante. Pure
il Gubbio ha fatto bene e la sua organizzazione
la dice lunga sul valore di questa squadra: del
resto ci sono calciatori importanti come possono
essere Sandreani, Gomez Taleb e lo stesso Raggio
Garibaldi". Mister Torrente considera lo
Spezia tra le favorite insieme a Cremonese e Verona.
Lei cosa risponde? "Le favorite? Questi
discorsi lasciano il tempo che trovano. Penso che
alla base di tutto ci sia il lavoro: se si riesce
a farlo bene si possono fare
le cose per bene. Sulla carta il nome e il blasone
non contano nulla. Altrimenti squadre come ad esempio
il Gubbio si ritroverebbero
ancora in categorie inferiori. Mentre in realtà
a Gubbio c'è dietro organizzazione e una storia
calcistica che io conosco molto bene, e questa squadra
può dire
la sua anche in questo campionato". L'obiettivo
che vi siete prefissati? "É successo
che talvolta si punta in alto per poi retrocedere
o viceversa. Basta guardare cosa ha combinato il
Portogruaro la scorsa stagione che è salito in serie
B. Gli obiettivi ci vogliono ma vanno cambiati in
base anche alle circostanze. Abbiamo un'ottima società
e degli ottimi tifosi. Adesso tocca a noi dimostrare
se siamo una buona squadra. Sulla carta pare che
ci siamo,
ma conteranno solo i fatti". Ultima domanda.
L'ex di turno è Giacomo Casoli. Allora, come sta
andando?
"É un ragazzo straordinario sotto tutti
i punti di vista. La sua umiltà è unica, ha spirito
di sacrificio e il suo sorriso ci fa pensare che
è una persona molto semplice". Con il Gubbio
Casoli veniva schierato come esterno d'attacco nel 4-3-3 mentre
con lei gioca come esterno di centrocampo nel 4-4-2.
Un giudizio? "É un calciatore molto duttile
che può adattarsi a giocare in diversi ruoli. Ha
diverse qualità: la corsa, la velocità e il tiro.
Ha fatto molto bene a Gubbio, ma pure allo Spezia
si sta
integrando".
• 08
settembre 2010
Torrente: "Giocare
senza mai aver paura". La Spezia: vendita
biglietti alla Tabaccheria 2000
In
conferenza stampa del martedì mister Vincenzo Torrente
appare abbastanza tranquillo, anche se ci tiene
a puntualizzare subito sul mercato: "Non
nego che una punta più esperta ci avrebbe garantito
una maggiore tranquillità. La società ha fatto diversi
sforzi e mi aspettavo che ne avrebbe fatto uno ulteriore.
Ma d'altronde capisco le esigenze economiche. Vado
avanti così e non ci ritorniamo più sopra".
Si ritorna a parlare di calcio giocato: "Ci
sono diversi aspetti positivi. A livello di gioco,
di personalità e di intelligenza tattica. Stiamo
migliorando anche in fase di non possesso. C'è stata
amarezza perchè meritavamo di vincere con il Ravenna.
Abbiamo avuto almeno cinque palle gol. In attacco
però ci è mancata la giusta cattiveria e la malizia".
Dei singoli dice: "Bene a centrocampo con
Boisfer e il capitano Sandreani. Raggio Garibaldi
invece deve crescere, ma lo conosco, saprà farsi
valere. In fase offensiva siamo stati efficaci nei
movimenti ma ci è mancato il gol. Aspetto il rientro
di Galano e di Bazzoffia anche se per quest'ultimo
si prevedono tempi lunghi. Testardi sta crescendo:
si è fatto trovare pronto nel fraseggiare e in area
quando c'era da concludere, ma voglio che migliori
nel gioco in profondità e scenda in campo con più
rabbia in corpo. La difesa è andata ok. Siamo migliorati,
sia al centro che sugli esterni. Dobbiamo giocare
sempre in maniera intensa, propositiva e senza mai
aver paura. Lo dico sempre ai ragazzi".
Ovvio che si fa accenno sul prossimo avversario...
"Lo Spezia si presenta da solo. Lo vedo
a pari merito insieme a Cremonese e Verona tra le
favorite. Mi basta fare alcuni nomi: Colombo, Ferrarese,
Grieco e Casoli". Per l'appunto ci sarà
l'ex Casoli, anche se con D'Adderio gioca come esterno
di centrocampo invece di terza punta come a Gubbio...
"É vero. I liguri giocano con il 4-4-2 mentre
noi facciamo il 4-3-3 con Casoli che aveva segnato
11 gol. Lo vedo meglio come esterno di attacco però
Giacomo ha delle grandi qualità: è molto veloce
e ha carattere. L'anno scorso ci ha fatto divertire.
Saprà farsi valere anche a La Spezia".
Intanto la società informa che da giovedì sono disponibili
i biglietti per la trasferta di La Spezia presso
la Tabaccheria 2000 (vicino Bar della Stazione):
presenza garantita solo per chi possiede la Tessera
del Tifoso. L'allenatore Palumbo della Paganese
è stato squalificato per quattro giornate. Stop
per un turno: Fiuzzi (Monza), Cremonesi (Cremonese)
e Pestrin (Salernitana). Multe: 5000 euro a Verona
e Paganese; 1500 euro al Monza.
• 07
settembre 2010
L'editoriale: moderati
segnali positivi che vanno oltre il pari, ma per
ora... il
pubblico latita!
Nel
calcio bisogna parlare di quello che succede in
campo, però è nostro costume affrontare anche altri
argomenti che non possono passare in secondo piano.
Lo abbiamo fatto sia nell'editoriale di appena una settimana
fa, e lo facciamo anche questa volta. Parliamo prima
della prova con il Ravenna, ma poi è nostro dovere
esaminare anche la questione del pubblico carente. Allora
partiamo. Il Gubbio, pur rimaneggiato, cioè in attacco
mancavano due pedine importanti come Bazzoffia e
Galano, ha saputo lo stesso combattere il più titolato Ravenna
di mister Esposito che tra l'altro ha potuto schierare
tutti gli ultimi acquisti, ovvero Maggiolini, Cazzola
e pure Rosso entrato nella ripresa. É stato di sicuro
un primo tempo di chiara "marca rossoblù"
e solo il gol è mancato. Nella ripresa c'è stato
un calo ma può essere normale in questa fase della
stagione, soprattutto quando ti trovi di fronte
avversarie davvero organizzate. Questo Gubbio piace per
personalità e voglia di imporsi. Ma se qualcuno
non lo ha ancora notato, rispetto alla passata stagione,
questo Gubbio sembra essersi fatto più furbo: è
meno spregiudicato, talvolta aspetta le folate offensive
avversarie per poi colpire con veloci ripartenze.
Il campionato di Prima Divisione è pieno di insidie,
perciò serve maggiore attenzione e accortezza. La
formazione di Torrente tuttavia dimostra di essere
pronta per affrontare con dignità e umiltà questo
prestigioso torneo, anche se ci vorranno test più
probanti per verificare le reali potenzialità di
questa squadra. E soprattutto occorre anche sapere
quanto tempo ci vorrà per rivedere in campo Bazzoffia
che ha riportato una lesione miotendinea del bicipide
femorale destro: potrebbe non bastare un mese e
mezzo di stop. Unica nota stonata della giornata:
la direzione arbitrale ha lasciato un po' perplessi
in tanti per alcune decisioni, ma in particolar
modo ha frastornato tutti la mancata espulsione
di un difensore in casacca bianca che ha tentato
di farsi giustizia in campo prodigando però un altro
sport... mettendo al tappeto Gomez Taleb senza guantoni.
Il Ds Stefano Giammarioli a riguardo è stato molto
esplicito: "L'espulsione c'era tutta. Però
quello che mi meraviglia di più è che Gomez Taleb
è stato ripetutamente oggetto di colpi proibiti
a gioco fermo e la terna arbitrale non è mai intervenuta:
certi giocatori vanno tutelati". Ma a Gubbio
la gente non ha dimenticato che lo stesso e medesimo
arbitro nella passata stagione (partita in casa
contro il San Marino) annullò un gol ai rossoblù
con la complicità del guardalinee per fuorigioco...
quando invece si trattava di un autogol (Bergamini
insaccò la sfera nella propria porta). Cambiamo
capitolo. In queste prime partite casalinghe ci
si aspettava una maggiore affluenza di pubblico
a Gubbio. Il dirigente-tifoso Roberto Vispi a riguardo
esterna tutto il disappunto: "Ci aspettavamo più
pubblico. E poi ci aspettavamo più calore ed entusiasmo
da parte della gente. Domenica sera ci sentivamo
amareggiati perchè facciamo per la prima volta la
Prima Divisione e la società fa tanti sacrifici.
Non dimentichiamoci che questo è un campionato duro,
è quasi una serie B. L'amore per il Gubbio deve
essere incondizionato". E poi esclama:
"Ma il pubblico di Gubbio è fatto così. É unico
anche negli eccessi. Può pure garantire 3000 sostenitori
in trasferta come a San Marino e poi... succede anche
questo". Di sicuro le nuove leggi non aiutano
per niente l'afflusso negli stadi. La tessera del
tifoso divide le tifoserie ed intere curve. Ad esempio
il gruppo del tifo "Gubbio Supporters"
fa sapere che nessun componente ha sottoscritto
la tessera del tifoso e poi promettono che non la
faranno mai. Mentre altri tifosi di curva e tifosi
normali si sono prodigati a farla. Questo problema
ha coinvolto anche gente più anziana che si è spazientita
e non se la sente proprio di andare allo stadio
portandosi dietro un'infinità di documenti per poi
essere
perquisiti da capo a piedi. Ma questo non è solo
un problema eugubino, ma generalizzato. É bastato
notare il settore ospite vuoto del "Pietro
Barbetti",
cioè nessun ravennate si è presentato. L'afflusso
di pubblico è poi calato ovunque, fatta eccezione di
Pisa, Taranto, Lucchese e Verona, piazze dove c'è
tanta fame di calcio e mantengono cifre alte di
spettatori. Non a caso a Verona vanno controcorrente
e tutta la curva ha sottoscritto la tessera del
tifoso. Detto ciò, va precisato che è presto per
dare sentenze. Molte tessere del tifoso non sono
giunte a destinazione in grande parte d'Italia,
non solo a Gubbio. A quel punto vediamo se il tutto
sarà snellito come si va dicendo. E per concludere, prendiamo spunto da un messaggio scritto da un tifoso sul
nostro guestbook: "Cerchiamo di tenerci
stretti questa categoria, che è uno spettacolo".
La C1 non è certo la C2. É proprio un altro calcio. Ed è
un piacere viverlo in prima persona. E adesso ognuno
è libero di fare la propria scelta... (Editoriale
Direttore Gubbiofans.it)
• 05
settembre 2010
Gubbio e Ravenna si dividono la posta in palio: finisce 0 a 0.
Torrente: "Bene nel gioco ma..."
Finisce
0 a 0 la partita tra Gubbio e Ravenna. Commenti.
Mister Torrente dice: "Forse ai punti meritavamo
qualcosa in più però la squadra mi è piaciuta lo stesso
per gioco e personalità, e non dimentichiamoci che
avevamo assenze importanti". L'attaccante
Donnarumma è deciso e dice: "Il difensore
ospite (Ciuffetelli ndr) ha colpito nettamente con
la mano la palla sul mio tiro. Era in area? Quindi
era rigore netto". Il trainer ospite Esposito
ha detto: "Risultato equo. Meglio il Gubbio
nel primo tempo, meglio noi del Ravenna nella ripresa".
Nel Gubbio assenti Bazzoffia e Galano. Nel Ravenna invece
mancavano
l'ultimo arrivato Rossi ma erano a disposizione gli altri ultimi
acquisti Cazzola,
Maggiolini e Rosso. Mister Torrente ha optato per il consueto 4-3-3. Il
trainer ospite Esposito ha schierato il modulo 3-5-2. Il Gubbio parte subito
bene. Al 10' è Capogrosso sulla destra che lancia in profondità
Testardi: tiro teso dal limite ma la palla si infrange sull'esterno
della rete. Al 16' c'è una protesta vivace del Gubbio su tiro in
porta dal limite di Donnarumma respinto presumibilmente con un braccio
da Ciuffetelli in area. Al 18' spiovente velenoso da sinistra di
Bartolucci, Testardi di testa schiaccia a rete, la palla fa la barba al
palo. Al 19' c'è la risposta degli ospiti ma Cazzola spara alto dal
limite. Al 30' è Sandreani che cerca l'incrocio su calcio piazzato dal
limite, ma Rossi è attento e para in volo. Al 40' bomba su punizione di Fasano,
la palla sibila vicino al palo. Al 44' Donnarumma mette in area da
destra un palla vacante dove Testardi vola di testa e gira sul secondo
palo: la sfera esce a lato di pochissimo. Ripresa. In avvio palla buona
per Gomez Taleb che da posizione favorevole cicca la palla
calciando a lato. Al 56' Guitto cerca di sorprendere Lamanna con un
tiro da fuori indirizzato nel sette, ma il portiere rossoblù c'è e
para. Al 58' Bartolucci mette in mezzo da sinistra, Testardi in tuffo
devia la sfera in porta di testa, però Rossi è bravo a terra e abbranca in due
tempi. Viene poi fuori il Ravenna. Al 65' Cazzola con un tiro radente
dal limite scalda le mani a Lamanna. Al 79' missile su punizione di
Gerbino Polo, Lamanna vola e salva. All' 89' c'è un
episodio "grave" quando Fasano prende a pugni un avversario (Gomez
Taleb), ma l'arbitro (non si sa il preciso motivo) l'ammonisce e non estrae
il rosso.
Dopo il triplice fischio finale si è accesa una scaramuccia tra i
calciatori, subito sedata. Domenica il Gubbio di Torrente sarà in Liguria: farà
visita allo Spezia che ha perso a Pavia. Tabellino:
Gubbio - Ravenna 0-0 Gubbio:
Lamanna, Capogrosso, Bartolucci, Boisfer, Borghese, Briganti,
Donnarumma (73' Farina), Sandreani, Testardi, Raggio Garibaldi (76' Nazzani), Gomez Taleb. All.
Torrente. Ravenna:
Rossi, Tagliani, Maggiolini, Fonjock, Ciuffetelli, Fasano, Cazzola,
Rossetti (89' Sciaccaluga), Gerbino Polo, Guitto ('89 Fabbri), Caturano
(59' Rosso). All. Esposito. Arbitro:
Aloisi di Avezzano (Occhinegro di Roma 2 e Grispigni
di Roma 1). Ammoniti: Nazzani e Gomez Taleb (G); Guitto, Tagliani, Ciuffetelli, Fasano e Fonjock (R).
Spettatori: 1095 (di cui 654 abbonati;
paganti 392; presenti solo chi ha ordinato o è in possesso della Tessera del Tifoso). Risultati:
Terza Giornata - Lega Pro - Prima Divisione Girone
A - Stagione 2010-2011: Como
- Pergocrema 1-1 6' Licata (C), 68' Ricci (P) Cremonese
- Spal 1-4
(lunedì
ore 20,45) 1'
Rossi (S), 53' Nizzetto (C), 57' Cipriani (S), 86'
Cipriani (S), 90' Cipriani (S) Gubbio - Ravenna 0-0 Lumezzane
- Alessandria 1-0 27' Ferrari (L) rig. Monza
- Verona 1-5 2' Le Noci (V), 18' Le Noci (V), 23' Pichlmann (V), 61' Mancini (V), 66' Iacopino (M),
93' Le Noci (V) Paganese
- Bassano 2-1 4' Tedesco (P), 14' Crocetti (B), 90' Tortori (P) Pavia
- Spezia 2-1 19' Ferretti (P), 52' Del Sante (P), 89' Daffara (P) aut. Sorrento
- Reggiana 4-3 5' Togni (S), 20' Erpen (S), 24' Guidetti (R), 32' Temelin (R), 42' Guidetti (R), 71' De Giosa (S), 73' Paulinho (S) Sud
Tirol - Salernitana 0-1 43' Carcuro (Sa)
• 04
settembre 2010
Bazzoffia si ferma:
brutta tegola. Abbonamenti: quota 653. Con il Ravenna
solo con la tessera
L'attaccante
Daniele Bazzoffia ('88) si è fermato durante l'allenamento
di giovedì scorso per un dolore alla coscia. Il
calciatore di Assisi ha effettuato alcuni accertamenti
e si aspetta l'esito finale, ma già si presume un
lungo periodo di stop: minimo un mese ma forse anche
due mesi. Si torna sul mercato? Staremo a vedere.
Intanto però solo saliti in maniera vorticosa il numero
degli abbonati. L'A.S. Gubbio 1910 ha comunicato
infatti che sono state fatte con esattezza 653 tessere di
abbonamento e la campagna abbonamenti che non è
ancora chiusa. Per la partita Gubbio-Ravenna c'è
l'obbligo della tessera del tifoso. Non saranno
ammessi tutti coloro che non hanno sottoscritto
e ordinato la tessera. Lo stadio deve essere messo
ancora a norma con le famose telecamere di videosorveglianza
che da quest'anno, soprattutto in Prima Divisione,
sono obbligatorie.
• 02
settembre 2010
Esposito: "Sarà
una gara aperta". Bacino d'utenza: il Gubbio
con 12 capoluoghi di provincia...
Domenica
è ospite del Gubbio il... Ravenna. Una piazza importante
che tra l'altro ha disputato per sette stagioni la serie B (l'ultima
risale al 2007-2008). Inoltre la formazione giallorossa
punta ad un campionato di alta classifica anche se si è
partiti con il profilo basso. L'allenatore è Vincenzo
Esposito (nella foto dal sito web Ravennacalcio.com
grazie a Enrico Marinò), ex centrocampista di Lazio, Torino, Atalanta
e Cesena. Da allenatore ha avuto esperienze sulle
panchine di Prato, Grosseto, Albinoleffe e nelle
giovanili dell'Inter prima di approdare poi nel 2009
a Ravenna. L'anno scorso i romagnoli sono giunti
tredicesimi in classifica nella Prima Divisione
girone B. Quest'anno l'avventura nel girone A. Mister
Esposito, ora che obiettivo vi siete prefissati? "É
tutto legato all'estate che abbiamo trascorso. C'è
stato un ridimensionamento, abbiamo dovuto abbassare
i costi della rosa. Per cui questo tipo di politica
comporta un obiettivo unico inizialmente, cioè la
salvezza". Che partita sarà tra Gubbio
e Ravenna? "Siamo ancora alla terza di campionato.
Siamo ancora all'inizio di un percorso. Perciò è presto per dire che campionato sarà
per entrambe. Tuttavia
il Gubbio può farsi valere perchè ha mantenuto una
buona intelaiatura e soprattutto proviene da un
campionato vinto con merito che ne consegue l'entusiasmo.
Pertanto prevedo che verrà fuori una
partita tra due squadre che sono convinto se la giocheranno e
cercheranno di superarsi fino all'ultimo secondo".
Il Ravenna nell'ultimo giorno di calcio mercato
ha effettuato quattro acquisti (Cazzola, Maggiolini,
Rossi e Rosso) e poi tre cessioni (Piovaccari, Calzi
e Scappini). Un suo giudizio su queste operazioni? "Sicuramente
abbiamo perso delle certezze come Piovaccari. Ma
come dicevo prima, certi giocatori, come del resto
Toledo (finito alla Triestina ndr), avevano un costo
importante perchè erano di spessore per la categoria.
Ma noi ripartiamo da altri calciatori da integrare
ma validi". Le favorite del campionato
secondo Esposito? "Ci sono squadre che hanno
speso in assoluto più soldi. Ovvero Verona, Cremonese,
oltre a Salernitana e Spezia, e a seguire Reggiana
e Spal. Come al solito sarà un campionato duro,
difficile e competitivo". Non ha citato
il Ravenna... "Mi pare che già ho detto
tutto in precedenza. Nel ridimensionare bisogna
avere buon senso e puntiamo alla salvezza perchè
vincere diventa più difficile". Cambiamo
capitolo. Statistiche del bacino d'utenza del girone
A di Prima Divisione.
Il Gubbio è terz'ultimo come numero di abitanti (32500).
É seguito solo da Lumezzane (23900) e Sorrento (16600).
Sono infatti presenti tanti capoluoghi di
provincia (se ne contano 12 su 18). Guida la classifica il Verona
(264000 abitanti). A seguire Reggiana (168000),
Ravenna (157400), Salernitana (139800), Spal (134000),
Monza (121500), Sud Tirol (103500), Spezia (95600),
Alessandria (94200), Como (84500), Cremonese (72400),
Pavia (71200), Bassano (42900), Paganese (35900)
e Pergocrema (33900) che precede proprio il Gubbio.
• 01
settembre 2010
Torrente: "Un
campionato di qualità". Abbonamenti, quota
540. Mercato: il Ravenna è attivo
In
conferenza stampa mister Vincenzo Torrente ha fatto l'analisi
del momento: "Il risultato con il Sud Tirol
ci conforta ma non dobbiamo esaltarci. Questo è un
campionato difficile e di grande qualità. Domenica
c'è un Ravenna molto difficile da affrontare
guidato da un ottimo allenatore come Esposito. Tuttavia
ho visto una squadra in crescita, che ha saputo
riscattarsi subito e può solo migliorare. Mi è piaciuto
soprattutto il fatto che la squadra è ritornata
a giocare a calcio come piace a me, cioè in maniera
propositiva e dinamica. Qualche difficoltà in difesa?
É normale. É un fatto psicologico. In precedenza
avevamo subito troppi gol, perciò qualche ingenuità
e paura vengono fuori di conseguenza. Bene invece
i tre attaccanti che si sono mossi con grande spirito
di sacrificio. Il mercato? Beh, ci serviva una punta
di esperienza ma per un discorso economico non è arrivata.
Mi dispiace perchè con un calciatore con certe caratteristiche
e certi numeri potevamo essere più competitivi".
Intanto la Gubbio Calcio ci fa sapere che sono stati
sottoscritti fino a questo momento 540 abbonamenti.
Nella giornate di venerdì (dalle ore 16 alle 19)
e sabato (dalle ore 9 alle 13) la segreteria dell'A.S.
Gubbio 1910 rimarrà aperta proprio per consegnare gli abbonamenti
già sottoscritti o il documento provvisorio sostitutivo.
Mercato: il Ravenna è molto attivo. L'attaccante Daniele
Rosso ('86) vestirà il giallorosso proveniente dalla
Pro Patria. Inoltre arrivano l'attaccante Paolo
Rossi ('82) dalla Reggiana (ex Gualdo) e il centrocampista Umberto
Cazzola ('82) dal Varese (ex Perugia). Il Ravenna poi cede l'attaccante
Stefano
Scappini ('88; ex Ternana) all'Alessandria mentre l'altra
punta Federico Piovaccari
('84) va all'Albinoleffe. Tris di colpi per il Verona:
presi il centrocampista islandese Emil Hallfredsson
('84) dal Barnsley (Inghilterra) ma è un ex Reggina, il difensore argentino Santiano Vergini
('88) dall'Olimpia Asuncion del Paraguay e il forte
attaccante
austriaco Thomas Pichlmann ('81) dal Grosseto. Lo stesso
Verona cede al Monza il centrocampista Luisito Campisi
('87). Il Sud Tirol
prende dalla Sampdoria la punta Francesco Virdis
('85; era a Foligno) oltre al fantasista belga Omar
El Kaddouri ('90) dal Brescia. Il Lumezzane preleva
dal Chievo Verona il difensore Fabio Pisacane ('86)
e l'attaccante Roberto Inglese ('91). La Spal si
aggiudica il centrocampista Fabrizio Melara ('86)
dalla Pro Patria. Il difensore Sandro Porchia
('77) dal Cosenza passa al Bassano. Il centrocampista offensivo
francese Willy Aubameyang ('87) va al Monza (ex
Milan). Il Pavia chiude con l'Atalanta per avere
l'attaccante Michele Marconi ('89).
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