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►• 29 GIUGNO
2023
Idea concreta per la difesa, piace Illanes. Corso per steward. Comunicato della società
Manca
davvero poco allo start del calciomercato estivo e cominciano adesso a
venire fuori dei nomi a livello fattivo che possono diventare dei
rinforzi nello scacchiere di Braglia. Un nome su tutti è una
pista concreta. É un difensore centrale,
nativo di Cordoba, argentino, classe 1997, buona stazza fisica, l'anno
scorso si trovava ad Avellino e poi è stato girato in prestito
al Novara. É un calciatore di spessore, è passato nelle
giovanili della Fiorentina, con breve parentesi nell'Argentinos Jrs. e
con il Chievo Verona. Una pedina che Braglia già ha avuto ai
tempi dell'Avellino. Stiamo parlando di Julian Illanes Minucci. Secondo
quanto riportano i media irpini il calciatore è corteggiato con
insistenza dal Gubbio ma ci sarebbe da battere anche la concorrenza
dell'Ancona (così scrive Avellino.ysport.eu). Il ragazzo
è in uscita da Avellino. La notizia trova
conferma, c'è davvero un interesse dei rossoblù. Il
Gubbio ha cominciato una reale trattativa perchè Illanes
può fare coppia come difensore centrale con il capitano
Andrea Signorini. Chiaro che per
arrivare al calciatore sudamericano con ogni probabilità
servirà un esborso adeguato alla categoria, ma è
altrettanto chiaro
che nelle prossime ore si aspetta che venga sbloccata una volta per
tutte la situazione di Alessandro Arena che può consentire di
fare entrare nelle casse della società eugubina linfa
importante per operare più velocemente nel
mercato. Nel frattempo l'A.S. Gubbio Calcio comunica
che si terrà un corso di formazione steward allo stadio di
Gubbio e sarà completamente gratuito. La società informa
che chiunque è interessato può scrivere a questo
indirizzo e-mail: checkformazione@gmail.com. Mentre per chi è
già steward può inviare il suo cv a questo indirizzo
e-mail: checkservicesteward@gmail.com. La società inoltre ha
reso noto un comunicato criptico che riguarda stavolta il Comune
di Gubbio. Eccolo in maniera integrale: «L'A.S. Gubbio nel veder
perdurare la situazione di necessità di vari interventi presso
lo stadio, prende atto con preoccupazione che il Comune di Gubbio ad
oggi non ha ancora dato nessuna risposta per la risoluzione delle varie
problematiche emerse in questo ultimo periodo. Pertanto, a poche
settimane dall'inizio della nuova stagione agonistica, confida in una
risposta di collaborazione fattiva quanto più celere possibile
per evitare di trovarsi di dover fronteggiare gravi problemi senza
più tempo per poter intervenire adeguatamente».
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►• 28 GIUGNO
2023
Arena, opzione Eredivisie con l'Heracles Almelo. Dirigenza, clamoroso ritorno di Ramacci
Il
mercato a partire dal primo luglio entra nel vivo ufficialmente. Una
voce nelle ultime ore si fa molto insistente e riguarda Alessandro
Arena, gioiellino del Gubbio, che in questa fase di trattative
verrà ceduto perchè non possono essere frenate le
ambizioni di un calciatore che può confrontarsi in categorie
superiori come è giusto che sia. Diverse società di serie
B stanno monitorando da tempo l'estroso attaccante siciliano, si
è parlato di Cittadella e Palermo, pure il Sudtirol per un
periodo ha preso informazioni sul calciatore, ma la società che
ha mostrato maggiore interesse è il Venezia che già lo
voleva a gennaio (richiesta respinta), però adesso sta tentando
di tornare alla carica come del resto scrivono da giorni le testate
lagunari perchè il giocatore piace al Venezia e in particolare
al diesse Filippo Antonelli. Ma dicevamo, nelle ultime ore, secondo
alcune indiscrezioni, si parla di una avance di una società
estera. Per la precisione stiamo parlando dell'Heracles Almelo, una
società calcistica olandese con sede nella città di
Almelo, che ha vinto il campionato di seconda divisione ed è
approdata nella massima serie olandese, denominata per la precisione
Eredivisie. Nella squadra bianconera tra l'altro nell'ultima stagione
ha giocato un attaccante italiano, Antonio Satriano, che è stato
acquistato dalla Roma alla cifra di 400mila euro, che ruota nella
nazionale under 21 azzurra, mentre in precedenza aveva militato sempre
con il sodalizio nederlandese il difensore Giacomo Quagliata che lo ha
valorizzato per poi rivenderlo alla Cremonese per il valore di due
milioni di euro. Insomma, i prossimi giorni ci potrebbero essere
sviluppi importanti e concreti su Alessandro Arena. Un'altra notizia
ribalza ormai da alcune ore e dalle indiscrezioni che trapelano ha del
clamoroso. Si profila un ritorno inopinato di Luciano Ramacci nello
staff dirigenziale rossoblù, dopo che nella passata stagione
aveva ricoperto il ruolo di team manager con il Branca in Eccellenza
Regionale. Luciano Ramacci aveva ricoperto il ruolo di team manager
nella Gubbio Calcio dal 2009 fino ai primi di agosto del 2021, poi fu
sostituito da Massimiliano Lazzoni (tuttora in carica), e adesso
potrebbero lavorare addirittura a braccetto.
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►• 27 GIUGNO
2023
Toscano: "Alcune scelte mi hanno limitato. Per vincere i playoff? Niente magia, solo lavoro"
Sicuramente
è stato tra quei calciatori più esperti nello scacchiere
di Braglia nella stagione appena passata avendo giocato in passato
sempre in piazze importanti come Siracusa, Trapani (dove ha vinto un
playoff), in B con l'Entella e prima di approdare a Gubbio era alla
Virtus Francavilla. Parla con noi il centrocampista Marco Toscano.
Partiamo da un bilancio della prima annata a Gubbio: "Sia
a livello personale che di squadra è più che positivo. In
ogni finale di stagione rimane spesso qualche rammarico, spesso si
dice... si poteva, si poteva. Ma nel calcio con i 'sè' e con i
'ma' non si fa mai niente. Oltretutto per il Gubbio è stato
raggiunto un traguardo record in terza serie, a parte l'annata della
promozione diretta in serie B. A livello personale ho fatto 32 partite,
3 gol, 3 assist, quindi sono contento anche se rispetto agli altri anni
in questa stagione ho giocato un po' meno in quanto molte volte sono
partito dalla panchina". Dalle sue parole ci vuole fare capire che forse si sarebbe aspettato di essere impiegato di più? "Sicuramente,
perchè è la prima volta che mi è capitato
così... tante panchine di seguito, però fa parte dello
sport. Tuttavia penso di essermi fatto trovare sempre pronto anche
quando sono stato impiegato da subentrato". Diciamo anche che a centrocampo c'era una bella concorrenza, è così? "Vabbè,
ma ho giocato in tante squadre e in piazze molto importanti, e in
questi casi mi sono sempre ritagliato il mio spazio alla grande. Magari
nell'ultima stagione per via delle mie caratteristiche non ero adatto a
certe dinamiche dell'allenatore, questo non saprei dirlo".
Visto, appunto, che Toscano ha avuto esperienze importanti nella
categoria e ha ottenuto con il Trapani una promozione in B tramite i
playoff, ma quale può essere un segreto per vincerli? "Credo
che dipende da tanti fattori che talvolta non dipendono nè dai
singoli calciatori nè da una squadra. Ci sono tanti intrecci che
devono poi assimilarsi insieme. Ma credo che innanzitutto conta il
lavoro. Quando si lavora bene e c'è un gruppo forte si
può ottenere qualsiasi risultato che si vuole. Quindi nessuna
magia, c'è solo il lavoro". Abbiamo visto che quando
scendeva in campo ha mostrato sempre la sua grinta e un carattere
abbastanza vivace, e il mediano dei rossoblù ci risponde
così: "Anzi, a Gubbio sono
stato un po' chiuso perchè di solito riesco ad esprimermi
meglio. Ma non per la piazza, ci mancherebbe, anzi mi sono trovato
molto bene in tutto. Magari alcune scelte mi hanno limitato, secondo me". Marco Toscano ha un altro anno di contratto con il Gubbio, si va verso il rinnovo di Mignemi e Braglia, quindi adesso? "Sì,
sicuramente partirò in ritiro. Mi sono trovato bene, ma ora
dipende anche dalla società. Cioè non dipende solo da me,
ecco. Dovranno decidere loro in società insieme all'allenatore.
Da parte mia mi sono trovato alla grande a Gubbio, se dipendesse da me
rimarrei volentieri".
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►• 25 GIUGNO
2023
Nicolao: "Giusto che rinnovano Braglia e Mignemi. Foggia meritava la B, ti fanno sentire..."
C'è
un terzino che si è fatto valere nel Gubbio da quando da gennaio
si è trasferito in rossoblu dal Foggia. Stiamo parlando del
laterale sinistro Giuseppe Nicolao che ci concede questa intervista.
Come approccio ci racconta come è andata questa avventura in
maglia rossoblu: "Per me credo che
sia stata una stagione positiva perchè sono venuto a Gubbio alla
ricerca della continuità, penso che ci sia riuscito grazie alla
squadra che mi ha permesso di esprimermi al meglio. C'è stato un
periodo iniziale di ambientamento a gennaio, serve tempo per conoscersi
e assimilare le idee del mister, però poi mi sono trovato in
simbiosi con le caratteristiche dei miei nuovi compagni. Invece per
quanto riguarda la squadra credo che sia stata fatta un'annata
importante perchè siamo usciti dai playoff contro una corazzata
come l'Entella. Un peccato perchè potevamo anche passare il
turno, però ribadisco che sia stata lo stesso una grande annata". Nicolao è legato per un altro anno con il Gubbio, contento di poter proseguire? "Assolutamente
sì, sono arrivato a gennaio e mi sono trovato bene sia con la
squadra sia con la società, e poi non mi è mai mancato nulla. Chiaro però che il
mercato negli ultimi anni mi ha riservato sempre delle sorprese, a
volte possono succedere cose inaspettate, però sono ben contento
di essere qua". La società tra l'altro ha intenzione di
rinnovare il contratto (manca solo l'ufficialità) sia a Mignemi
sia a Braglia fino a giugno 2025. Lei che ne pensa? "Penso
che sia una cosa positiva perchè si vuole cercare di dare
continuità a quanto di buono si è fatto finora. Sono
arrivato a gennaio proprio perchè mi hanno chiamato il
direttore (Mignemi ndr) e il mister (Braglia ndr), pertanto fa piacere.
Penso che sia anche normale perchè hanno fatto bene e quindi mi
sembra giusto perchè così si cercherà di
migliorare ancora". Del Gubbio in squadra, quale calciatore non metterebbe mai sul mercato in caso di cessione? "Ma
se io facessi dei nomi, forse offenderei qualche mio compagno,
però posso aggiungere che tutti quanti hanno avuto un ruolo
fondamentale e tutti (anche chi ha giocato di meno) sono stati la
nostra forza. L'arma vera è stata il gruppo e posso dirlo con
tranquillità. Mi sono sentito parte integrante di un gruppo
straordinario. Ho trovato grandi uomini, altrimenti non saremmo
mai arrivati dove siamo arrivati, l'importanza è stata la nostra
unione e il sacrificio di tutti. Grazie anche al gruppo sono uscite
delle individualità importanti". Ma parliamo della sua ex squadra, un giudizio sul Foggia che ha sfiorato per un soffio la B? "Non
sono sorpreso di quello che hanno fatto i miei ex compagni, sono dei
grandi calciatori, li conosco e credo che hanno fatto un grande
playoff. Meritavano senz'altro la serie B, mi sento anche adesso con
alcuni di loro, un peccato solamente perchè non hanno potuto
coronare un sogno. É mancata la ciliegina sulla torta. Ma posso
dire che hanno fatto vivere un sogno ad una città come Foggia
che merita di sicuro altri palcoscenici, pure la serie B gli sta
stretta. Una città che porterò sempre nel mio cuore
perchè so cosa significa vestire la maglia del Foggia: le emozioni non si vivono solo la domenica oppure quando si
gioca, ma ti senti calciatore vero tutti i giorni, pure durante la settimana:
tutti ti riconoscono, ti fanno sentire veramente importante e ti fanno sentire sempre una parte integrante di loro".
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►• 22 GIUGNO
2023
La svolta: Giovanni Pascolini lascia il Gubbio per motivi personali. Idea Tosti o Pagotto
Ci
sarà una novità nello staff tecnico di Piero Braglia.
Colpo di scena per quanto riguarda il ruolo di preparatore dei
portieri. Giovanni Pascolini non proseguirà il lavoro con il
team eugubino e da quanto emerge la decisione dell'ex portiere dei
rossoblù è legata a motivi personali. A sorpresa, quando
si è in una fase cruciale per programmare la stagione futura, Pascolini
dice addio alla squadra e lascia il suo incarico. Da una vita in maglia
rossoblù, prima come estremo difensore (ai tempi anche di
Landi), poi nel ruolo di preparatore dei portieri, Giovanni Pascolini
in pratica ormai fa parte della storia del calcio eugubino. Cinque
campionati vinti quando è stato preparatore dei portieri: prima
nel campionato di Eccellenza nel 1997 con Vivani, poi in D con Acori
nel 1998, nel bienno magico con Torrente in panchina dove ci sono state
due promozioni di fila dalla serie C2 alla B a cavallo tra il 2010 e il
2011, ed infine con Magi in panchina quando il Gubbio ha vinto il
campionato di serie D nel 2016. Guardando i dati numerici stiamo
parlando di 97 presenze con Vincenzo Torrente in panchina, 78 partite
con Giuseppe Magi, 45 gettoni con Piero Braglia in questo ultimo
decennio. Pascolini ha avuto esperienze importanti pure fuori Gubbio:
con la Vis Pesaro quando esisteva ancora la 'rinomata' serie C1, un
parentesi di rilievo con il Bari in serie B sempre con Torrente in
panchina e c'è stata pure un'avventura alla Cremonese. Una
carriera di rilievo per quanto riguarda Giovanni Pascolini, eugubino
doc, classe '60, senza poi dimenticare che ha fatto parte anche dello
staff tecnico della Nazionale Under 20 dei dilettanti. Al suo posto,
all'interno di una squadra che ha saputo lavorare sempre benissimo con
tutti gli estremi difensori che sono passati sotto la sua attenzione,
si candidano due nomi. Si parla con insistenza di Cristian Tosti,
classe '74, con un passato di preparatore dei portieri di Fano, Robur
Siena e in queste ultime stagioni ha ricoperto lo stesso ruolo con la
Pistoiese. Il secondo nome che viene alla ribalta invece è un
stato uno stretto collaboratore di Braglia: stiamo parlando di Angelo Pagotto, classe
'73, ex portiere di Milan e Sampdoria, recentemente è stato
preparatore dei portieri della Lucchese e poi dell'Avellino proprio con
Braglia. Intanto nei giorni scorsi l'A.S. Gubbio 1910 ha depositato
presso la sede della Lega Pro tutta la documentazione per l'iscrizione
al prossimo campionato. L'ottavo anno di seguito tra i professionisti. Il
presidente Sauro Notari a riguardo si è così espresso: "Ora
tutta l'attenzione è quella di allestire una buona squadra che
sia in grado di affrontare nel migliore dei modi la prossima difficile
stagione".
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►• 20 GIUGNO
2023
Lakti: "Con il Lecco un mix di emozioni. A Foggia una atmosfera devastante. E a Gubbio..."
Un
ex rossoblù in serie B con il Lecco. La favola della squadra
lariana che vince i playoff e il gol del sorpasso nell'ultimo atto al
Foggia è stato realizzato da Erald Lakti. Il centrocampista
albanese ci concede in esclusiva questa intervista. Ecco cosa ha
provato: "Sembravano inarrivabili
questi playoff per arrivare fino al 18 giugno, nessuno se lo sarebbe
aspettato sinceramente, ma dopo la partita di Pordenone dove dovevamo
vincere con due gol di scarto e infatti abbiamo vinto per 3 a 1, in noi
c'è stata una marcia in più. Da quel momento in poi
è scattato nella nostra testa un qualcosa che ci ha fatto
credere che potevamo farcela sul serio". Al momento del gol
nella finale di ritorno, tra l'altro dopo un'azione di un altro ex
rossoblù come Doudou Mangni, cosa ha provato? "Non
so che dirvi, c'è stato un mix di emozioni: non sapevo se
piangere, se ridere, se gioire, c'è stato un po' di tutto.
É stata una grande soddisfazione. Per quanto riguarda Doudou
posso dire che è un calciatore davvero forte, si vede che ha
tanta personalità e molta esperienza, devo dire che in questa
stagione ci ha dato una grande mano come tutto il resto del gruppo". Grande prova di personalità di questo Lecco che ha saputo ribaltare il risultato pure in un campo molto caldo come Foggia nella finale di andata, non crede? "Quasi
tutte le nostre avversarie ci hanno, come dire... sottovalutato:
qualcuno diceva che ci eravamo arrivati per caso. Invece non eravamo
scarsi, anzi. Abbiamo avuto un qualcosa in più degli altri, per
questo abbiamo vinto. A Foggia, che dire, l'atmosfera è stata
devastante: lo stadio Zaccheria era pieno e pure a Lecco c'erano tanti
tifosi foggiani. Una piazza come Foggia merita (come noi) la serie B". Ma qual è il segreto per vincere un campionato? "Bisogna essere una famiglia. Bisogna esserlo sia fuori che dentro in campo. Ognuno deve giocare l'uno per l'altro".
Il cammino di Lakti nei professionisti è iniziato a Gubbio dopo
l'avventura in Primavera nella Fiorentina, qualche ricordo? "Ma
sì, sono stato bene in tutto: in città, con i tifosi,
l'ambiente stesso. Sia mister Guidi nella fase iniziale,
sia mister Torrente successivamente, mi hanno aiutato molto e sono
riuscito a fare le mie prestazioni. Oltretutto ci siamo salvati poco
prima del Covid quando in avvio eravamo partiti male. Senz'altro Gubbio mi ha aiutato molto nella mia crescita e nella mia carriera". Ora è arrivata la consacrazione, perciò adesso proseguirà il cammino in B con il Lecco? "Sono
in scadenza di contratto proprio con il Lecco. Perciò, non lo
so. Quindi sarà tutto da vedere. Mi piacerebbe restare: vorrei
confrontarmi anche in serie B, vorrei giocare le mie carte e provare
un'altra categoria. Ho tanta voglia di alzare l'asticella".
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►• 19 GIUGNO
2023
Rosaia: "Vogliamo essere protagonisti. Alzare il livello per obiettivi importanti. Partire forte"
É
stato un perno del centrocampo del trainer Braglia nella passata
stagione. Parla con noi Giacomo Rosaia. Come premessa ecco quale
è il suo bilancio dell'annata appena trascorsa in
rossoblù: "Ma penso che sia
stata una stagione positiva perchè abbiamo fatto un ottimo
cammino, nonostante un periodo di black out, ma siamo stati capaci di
riprenderci e di ricreare entusiasmo per acciuffare i playoff. Dispiace
per come ne siamo usciti, questo non lo posso negare perchè
l'amarezza è tanta. Credo che potevamo fare qualcosa di
più sicuramente, potevamo lottare per i playoff per la serie B
fino alla fine. Siamo stati puniti con l'Entella, ma credo
immeritatamente". Da Catania gira voce di un forte
interessamento verso Rosaia, pure sui social network i tifosi etnei chiedono
a gran voce un suo ritorno. Ma il diretto interessato che dice? "Ho
avuto un legame forte con il Catania dove ero capitano. I tifosi anche
a distanza mi mandano il loro affetto. Mi fa molto piacere, ho lasciato
bei ricordi a Catania. Ma adesso sono sotto contratto con il Gubbio e
quindi sono concentrato per quello che dovrò fare con il Gubbio". Perciò Rosaia resta a Gubbio? "Sì
sì, sono contento di essere a Gubbio. Sono contento del percorso
che è stato fatto. Ho sempre l'amaro in bocca per come è
finita la stagione e vi dico che sono già proiettato per la
prossima stagione perchè c'è da fare qualcosa di
importante e di sicuro bisognerà alzare il livello per
raggiungere obiettivi importanti". Appunto, alzare il livello.
La società è in procinto di prolungare il contratto al
diesse MIgnemi e al tecnico Braglia, che ne pensa? "Credo
che sia un segnale forte da parte della società e del presidente
per confermare entrambi. Ci sono delle basi per fare crescere
questo progetto credendo fortemente di poterlo migliorare. Dico questo
perchè mister Braglia è un vincente e riuscendo a tenerlo
a Gubbio significa che le ambizioni del presidente (Notari ndr) sono
importanti. Con il mister e il direttore ci sarà unità di
intenti per fare crescere questo progetto e credo che ripartire con gli
stessi interpreti vuol dire tanto: nel calcio la programmazione
è tutto". La vincente ai playoff, il Lecco, un suo giudizio? "Sicuramente
è stata una sorpresa. Ho uno dei migliori amici a Lecco
ed è Matteo Battistini. Sono partiti con un obiettivo
diverso per la
promozione in serie B, ma il calcio è fatto anche di
motivazioni, di cuore, di un gruppo coeso che ci deve credere sempre
con
determinazione, non è solo fatto di soldi e infatti sono state
tagliate fuori tante big. Ho sempre creduto che se una squadra ci crede
può raggiungere un obiettivo al di là delle avversarie
che si hanno di fronte". Si prevede un girone B ancora più agguerrito, probabile l'inserimento di Spal e del Perugia. Quindi? "Sarà
un'emozione incredibile, è previsto pure un derby, come dicevo
mi sto già preparando per la prossima stagione. Il Gubbio
dovrà essere motivato e dobbiamo partire subito forte perchè mi
aspetto un campionato avvincente e noi vogliamo essere protagonisti".
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►• 18 GIUGNO
2023
Avanti insieme: verso la conferma dell'intero staff tecnico dopo quelle di Braglia e Mignemi
Con
la volontà della proprietà di proseguire con il diesse
Mignemi e l'allenatore Braglia, a cascata pure lo staff tecnico ottiene
la conferma. Sul tavolo infatti sono pronti i contratti per il
direttore sportivo Davide Mignemi che sarà confermato per un
legame biennale. Oltre al rinnovo con il diesse verrà
consolidata la posizione del trainer Braglia perchè è
pronto un adeguamento al contratto che andrà in scadenza nel
2024, ma c'è la volontà di prolungare il legame fino a
giugno 2025. Nel segno quindi della programmazione e della
continuità, dopo Mignemi e Braglia, resteranno in
rossoblù anche il preparatore atletico Vito Barberio e il vice
allenatore Domenico De Simone. Con loro c'è appunto
l'orientamento di confermare Luca Palazzari come collaboratore per la
preparazione atletica. Anche il preparatore dei portieri, Giovanni
Pascolini, ormai da decenni nello staff eugubino, farà parte
ancora come collaboratore cardine per mister Braglia. Pertanto si va
verso la conferma in blocco dello staff tecnico per la stagione
2023/2024. La società è intenzionata a proseguire il
cammino già intrapreso nella passata stagione con un'operazione
che vede cementare alcune posizioni nei ruoli cardine come quello del
diesse e dell'allenatore, allo stesso tempo si cerca la certezza della
permanenza di tutti i collaboratori di Braglia. Questo è stato
l'input del patron Sauro Notari che con fermezza ha voluto non cambiare
di nuovo un assetto che ha ben funzionato nella scorsa annata. Una
decisione importante, per qualcuno considerata coraggiosa, ma allo
stesso tempo significa che il progetto va avanti e si parte da una base
già collaudata. Avanti insieme quindi, con l'intero staff. Solo
di conseguenza si penserà alla costruzione della squadra in un
campionato che ai nastri di partenza si presenterà con ogni
probabilità più difficile dell'anno scorso, quindi
occorreranno professionalità e competenze ben definite per poter essere
competitivi per disputare un torneo all'avanguardia dove si prevede tanta concorrenza.
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►• 16 GIUGNO
2023
Non solo Mignemi, pure per Braglia è pronto un rinnovo. Un binomio fino a giugno 2025
Trapelano
altre indiscrezioni sull'incontro che è avvenuto giovedì
tra il presidente Sauro Notari, il suo entourage, il tecnico Piero
Braglia e il direttore sportivo Davide Mignemi. Per il diesse
siciliano, come già scritto nel precedente articolo, c'è
un accordo di massima con la proprietà per una conferma dopo la
scadenza di contratto che è prevista a fine giugno. Per Mignemi
infatti è messo in conto un accordo che preannuncia un legame
biennale, ovvero un contratto con scadenza a fine giugno 2025, solo che
per ora resta una proposta concreta che tuttavia dovrà essere
approvata nero su bianco nella prossima settimana. Per quanto
riguarda il trainer Piero Braglia ci sono ulteriori importanti
novità: il tecnico toscano, lo ricordiamo ancora per chi non lo
sapesse, la scorsa stagione aveva firmato un contratto biennale con il
Gubbio con scadenza a giugno 2024. Non sono mancati i momenti di
consultazioni per arrivare alla quadratura del cerchio perchè la
programmazione è cosa seria. In queste ultime ore si parla di
una proposta di rinnovo anche per l'allenatore maremmano. Cosa vuol
dire in maniera precisa. In altre parole sul tavolo c'è un
accordo di massima con la società per un prolungamento del
contratto per Piero Braglia per un altro anno, ovvero fino a giugno
2025. Perciò si prospetta di nuovo un binomio Braglia e Mignemi
per altre due stagioni, fino al 2025. Contrariamente a quanto si
prospettava a fine stagione, con voci incontrollate che davano sia il
tecnico toscano (per distanza di vedute con la stessa proprietà)
sia il diesse siciliano lontano da Gubbio. Ora pare che si è
rinsaldata la faccenda. Si va verso la riconferma del direttore
sportivo Mignemi e si sta delineando un prolungamento per il tecnico
Braglia per un progetto pluriennale fino al 2025. Nel segno della
continuità e verso nuove sfide, con questi presupposti, pertanto
l'A.S. Gubbio 1910 ha trovato un accordo per il proseguimento della
collaborazione per altri due anni. Quindi pare che ci sono le basi per
un viaggio condiviso, con la chiara opportunità di crescere
ulteriormente, proporzionalmente al mercato nel quale si andrà
ad operare prossimamente.
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►• 15 GIUGNO
2023
L'entourage di Notari incassa una prima intesa: per Mignemi previsto un rinnovo biennale
Forse
ci siamo. Mettiamo sempre il condizionale perchè è
d'obbligo. Dopo la missione preparatoria di lunedì scorso, le
parti si sono riviste nella giornata di giovedì. Sul tavolo del
presidente Notari c'è un pacchetto di proposte per sostenere la
continuità con il duo Mignemi e Braglia, si cerca di ripartire
con una programmazione lineare, per evitare quelle incomprensioni con
tutte le conseguenze che ne deriverebbero. La società fa sapere
tramite un comunicato stampa che "il presidente Sauro Notari ha
incontrato l'allenatore rossoblù Piero Braglia e il diesse
Davide Mignemi per iniziare a programmare il prossimo campionato". Si
legge nella nota che "questo incontro è stato molto proficuo e
il Gubbio affronterà anche la prossima impegnativa stagione con
lo stesso staff tecnico, per proseguire sulla stessa linea dell'ultimo
positivo campionato". Non si aggiunge altro. In pratica l'entourage del
patron Notari incassa una prima intesa, ma ancora non c'è la
firma sul contratto per il diesse Mignemi. In ogni caso la
società dopo questo summit torna con un primo risultato che
però dovrà essere messo nero su bianco. Sempre da fonti
ufficiali viene data notizia che il ritiro presumibilmente
inizierà il 18 luglio e si terrà in sede. Per la seconda
parte della preparazione estiva si sta valutando l'ipotesi di essere
effettuata in uno dei territori limitrofi, ovvero Scheggia, Fossato o
Pietralunga. Riepilogando. Per quanto riguarda il tecnico Piero Braglia
c'erano da smussare alcuni angoli e da chiarire alcune questioni,
in ogni modo il trainer toscano è già legato al Gubbio
fino a giugno 2024 (la scorsa estate aveva firmato un biennale con i
rossoblù insieme al suo staff, il vice De Simone e il
preparatore atletico Barberio). Discorso diverso per il direttore
sportivo Davide Mignemi che invece va in scadenza a fine giugno dopo
due stagioni passate in rossoblù. Per proseguire il
rapporto è stato trovato un accordo di massima per un
rinnovo su una base biennale. Negli anni passati il diesse Mignemi
aveva firmato un sempre un contratto annuale. Pertanto nella prossima
settimana potrebbe arrivare una dichiarazione congiunta che dovrebbe
essere trasformata in un vero e proprio memorandum d'intesa per
ratificare il contratto tra le parti. La prossima settimana, snodo
cruciale per il Gubbio. Solo da quel momento si potrà
parlare di futuro.
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►• 14 GIUGNO
2023
Ci sarà un attacco da inventare: Spina e Di Stefano molto richiesti; Arena verso la serie B
In
attesa da definire la posizione del diesse MIgnemi che va in scadenza
di contratto a giugno, dopo che il primo incontro che si è
tenuto lunedì scorso con la proprietà non è andato
a buon fine perchè vanno revisionate alcune questioni per
cominciare una nuova stagione nel clima migliore possibile, e quindi
solo di conseguenza si può parlare di futuro dopo un nuovo
incontro che si terrà anche con il trainer Braglia per mettere a
punto alcune situazioni in sospeso dopo il primo faccia a faccia,
alcuni calciatori che si trovavano in rossoblù in questa annata
cominciano ad avere mercato. In primo luogo si parla di un forte
interessamento verso l'attaccante Marco Spina che è di
proprietà del Crotone: da Avellino giunge voce che sulle tracce
del calciatore c'è proprio la società irpina e sul
taccuino del neo direttore sportivo Giorgio Perinetti c'è
appunto il giovane giocatore che si è messo in luce alla corte
di Braglia. Ne parla proprio 'Il Mattino' e nel quotidiano si scrive
esplicitamente che il casting è aperto per prendere Spina dal
Crotone, scoperto da Luigi Condò alla Vibonese (ora
collaborerà con l'Avellino), perchè viene considerata una
pedina versatile e con buoni numeri. Spifferi di mercato anche per un
altro attaccante, Lorenzo Di Stefano, che è ritornato alla
Sampdoria. Ha fatto già un sondaggio il Catania che è
fortemente interessato al calciatore blucerchiato. Ne danno notizia
proprio a Genova dal portale web Sampdorianews.com. Tuttavia in casa
doriana si sta valutando anche la possibilità di trattenere
l'attaccante che ha ben figurato a Gubbio anche in serie B, per questo
motivo la società etnea sta valutando pure altri profili, come
ha scritto Sampnews24.com, pertanto nulla è deciso ma quello che
pare sicuro è che non lo rivedremo più a Gubbio,
nonostante la volontà del club eugubino di volerlo trattenere
ancora in rossoblù. Mentre per quanto riguarda Alessandro Arena
ormai è maturo per salpare verso la serie B: ora il Gubbio
è pronto a lasciarlo partire a fronte di un'offerta che soddisfi
le richieste della società, ma è altrettanto chiaro che
il gioiellino siciliano merita una svolta alla propria carriera.
Pertanto, per il prossimo anno, ci sarà un fronte avanzato quasi
completamete da costruire visto che sotto contratto rimarrebbe solo
l'attaccante argentino Federico Vazquez. Tuttavia, per quanto riguarda
Mignemi e Braglia, si parla che ci saranno degli incontri importanti
nelle prossime ore. Dopo annunci andati a vuoto, dopo alcuni incontri
interlocutori che sono serviti soprattutto nell'intento per smussare
gli angoli e gli spigoli, sarà importante capire se si è
raggiunta finalmente una quadra a livello ufficiale.
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►• 13 GIUGNO
2023
Malaccari: "Brindisi, emozioni forti. Ho sofferto la scorsa estate, neanche un riconoscimento"
Dopo
tanti anni in maglia rossoblù si è rimesso in gioco in
serie D finendo in Puglia giocando con il Brindisi e proprio sul finire
di stagione ha ottenuto una brillante promozione vincendo lo spareggio
contro la Cavese. Stiamo parlando di Nicola Malaccari, ex capitano dei
rossoblù, che ci dice quanto segue: "Se
guardiamo sul finire ho vissuto delle emozioni che mai avevo provato
prima in carriera. Dico questo perchè è stato un anno
difficile, ci siamo ritrovati addirittura a -6 dalla vetta, anche se la
speranza non ci è mai mancata. Abbiamo tirato fuori quel
qualcosa in più da quando abbiamo fatto tornare in
panchina mister Danucci, ci siamo presi una grande
responsabilità facendo in modo di richiamarlo dopo che era stato
esonerato e dal quel momento in poi abbiamo ottenuto 12 vittorie
(compreso lo spareggio) e solo due pareggi. Ci è scattato
qualcosa in testa e una volta che abbiamo vinto lo scontro diretto alla
fine del torneo eravamo consapevoli che potevamo veramente vincere il
campionato e ci siamo riusciti. Siamo felici di aver riportato il
Brindisi dove merita perchè è una piazza con tanta voglia
di calcio, basta guardare i numeri degli spettatori. Dopo 33 anni
riportare il Brindisi nei pro è stata una emozione
indescrivibile. Per non parlare della grande festa in città. Che
dire, emozioni forti". Nel Brindisi qualche calciatore da citare che potrebbe fare bene anche in serie C? "Gli
over in verità avevano tutti come me un passato in serie C: mi
riferisco ai vari Sirri, Baldan, D'Anna, Triarico o Maltese. Ma
sicuramente ci sono degli under importanti come Valenti, Opoola e il
portiere Vismara, tutti giovani che sono sicuro possono fare benissimo
anche in una categoria superiore. Anzi, vorrei aggiungere che in serie
D il girone H è veramente molto difficile: diversi clubs hanno
speso soldi in un campionato molto competitivo, sembrava che giocassimo
delle partite di serie C per il livello che si vedeva in campo". E adesso il Brindisi si confronterà in un agguerrito girone C di serie C, una bella sfida non crede? "Pescara, Benevento o Crotone, è proprio una serie C molto bella. Sicuramente è un piacere giocarci".
Diciamo che Malaccari si è preso anche la sua piccola rivincita
dopo il rapporto che si è concluso bruscamente nella passata
stagione con il Gubbio, non è così? "La
scorsa estate ho fatto una scelta molto coraggiosa: in molti erano
scettici, non erano felici che mi buttassi in questa avventura tutta
nuova per me. Ho cercato di scommettere su me stesso facendo un passo
indietro, ho scommesso sul progetto Brindisi e sinceramente ho fatto
due passi in avanti perchè Brindisi è una società
ambiziosa e solida. Sono contento perchè tutti sanno a Gubbio
quanto ho sofferto l'anno scorso in estate. Dopo tanti anni andare via
da una piazza come Gubbio che per me rappresenta casa mia, mi ha fatto
veramente tanto male. Soprattutto per come sono andato via: senza
sentire nessuno, senza vedere nessuno... capisco che si fanno delle
scelte ma avrei voluto avere almeno un semplice saluto o un piccolo
riconoscimento. Ma alla fine è andata bene così e guardo
il futuro". E il futuro parlerà ancora Brindisi? "Credo che la volontà da entrambi le parti c'è. Ma dobbiamo ancora parlare ed incontrarci". Allora Nicola, in bocca al lupo. E Malaccari: "Crepi, e grazie a voi".
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►• 11 GIUGNO
2023
Gubbio momento chiave. Braglia, incontro interlocutorio. Mignemi, ancora niente di nuovo
In
casa Gubbio ancora niente è definito al di là delle frasi
di facciata e di rito. Le situazioni sulle quali ci sarà da
lavorare sono molteplici e solo di conseguenza si potrà parlare
di programmazione per la prossima stagione. Innanzitutto la
società ha già avuto la scorsa settimana un incontro con
il tecnico Piero Braglia dove si è iniziato un discorso per
capire quale siano le reali intenzioni per la prossima stagione.
L'allenatore toscano, come aveva già ribadito nelle ultime
interviste di fine stagione, ha voluto mettere al centro
dell'attenzione tutte le problematiche che ci sono state durante la
stagione appena passata, a partire dal punto di vista a livello
prettamente logistico (la squadra per gran parte della stagione si
è dovuta allenare ad Umbertide per la mancanza di campi
di gioco adeguati in zona) e poi in particolar modo si è
affrontato il discorso che riguarda la costruzione della squadra che
deve combaciare con le idee programmatiche che sono state delineate
dalla società. Ovvero: se si vuole alzare l'asticella come ha
espresso pubblicamente il patron Notari come evidenziato da un quotidiano regionale (al
Corriere dell'Umbria) nei giorni scorsi, dove a precisa domanda sull
quinto posto ottenuto ha motivato un forte desiderio con queste precise parole: "Vogliamo migliorarci ancora",
si deve mettere in pratica un programma per allestire un organico che
possa competere con le avversarie più blasonate del girone.
Tutto ciò significa sposare sempre la linea di puntare sui
giovani ma per essere competitivi occorrono anche degli investimenti
che possono essere adeguati e in linea per certi propositi ambiziosi. Proprio per
questo motivo l'incontro tra Braglia e la stessa proprietà
è stato più che altro un 'faccia a faccia' interlocutorio
dove il trainer toscano ha cercato di ottenere garanzie per programmare
la prossima stagione con maggiore tranquillità e possibilmente senza cadere in quegli intoppi che
sono capitati in precedenza (vedasi frizioni ed incomprensioni nel mercato di
gennaio). Pertanto è stato più che altro un 'pour parler'
perchè ancora deve essere sciolto il nodo del direttore sportivo Davide
Mignemi. Un incontro tra le parti ancora non c'è stato
nonostante l'annuncio che il tutto si sarebbe risolto nei giorni
scorsi. Infatti il summit con il diesse siciliano è previsto per
l'inizio della settimana entrante (si parla di lunedì 12
giugno), con la proprietà che tuttavia si ritiene fiduciosa di
poter prolungare il contratto con Mignemi che va in scadenza dopo due stagioni redditizie con il club
rossoblù. Perciò quando si sarà risolta anche questa non meno
importante situazione si potrà cominciare sul serio a
programmare la stagione che verrà. La base apparentemente
dell'organico è solida: tredici calciatori sotto contratto, ma
già si sa che qualche giocatore potrebbe non rientrare nei
programmi e quindi il mercato potrebbe cambiare le carte in tavola, sia
in entrata che in uscita. Se c'è la voglia e la volontà
di continuare a migliorarsi bisognerà fare i conti anche
delle avversarie che si andranno ad incontrare. Sulla carta sono tante
le big che potrebbero ritrovarsi nel girone B: ci sono le retrocesse
Perugia e Spal, ma si dovrà fare di nuovo i conti con Cesena ed
Entella estromesse dai playoff, senza poi dimenticare tutte quelle
compagini che potrebbero rivelarsi le sorprese del torneo come ad
esempio l'Arezzo, oppure ci saranno avversarie con tanta voglia di rivalsa
come ad esempio l'Ancona.
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►• 08 GIUGNO
2023
Gomez: "Bello essere nei libri di storia. Gubbio mi ha lanciato verso la serie A. A 38 anni..."
Al
Gran Galà del Calcio Umbro era presente una vecchia conoscenza
della Gubbio Calcio premiato con il premio "Giancarlo Brugnoni",
storico dirigente dei rossoblù scomparso. Stiamo parlando di
Juanito Gomez che ci ha concesso questa intervista: "Mi
ha fatto molto piacere ricevere questo premio perchè Giancarlo
era presente a Gubbio in quegli anni dove avevamo vinto tutto: era una
persona sempre positiva, sempre presente, ci aiutava anche nei momenti
di difficoltà, perciò essere qua ad Assisi per onorare la
sua memoria è un motivo di orgoglio". A Gubbio tutti si
ricordano Gomez per le due promozioni di fila ma anche per quella
salvezza che non era scontata alcuni anni fa: "Tanti
bei ricordi, torno volentieri in Umbria, e a Gubbio ho tanti amici.
Quel percorso in rossoblù è stato molto importante per la
mia carriera perchè mi hanno permesso di arrivare in serie B e
dopo in serie A con la maglia dell'Hellas Verona. Poi alcuni anni fa ho
avuto qualche problema fisico e il Gubbio mi ha permesso di tornare in
doppia cifra quando ci siamo salvati nel 2021, questa volta sempre con
Torrente in panchina come ai tempi delle promozioni in C1 e in B.
Infatti ringrazio Giammarioli e Torrente perchè mi hanno dato
questa possibilità di tornare in pista e segnare. Credo che
quella salvezza è stata molto importante, pertanto ricordo
volentieri anche questa situazione. Dopo di chè ho voluto
avvicinarmi a casa nei pressi di Verona. Ora continuo a giocare e
continuo a divertirmi, però Gubbio per me è stato
fondamentale sia per lanciarmi sia per rilanciarmi quando non
trovavo più qualche squadra". A Gubbio il nome di Juanito
Gomez rimarrà sempre nei libri di storia per quella magica
cavalcata verso la Serie B, che effetto fa? "É
un motivo di grande orgoglio. É toccato a me essere il
cannoniere della squadra, l'anno prima ci era riuscito Marotta. Ho
avuto la fortuna di trovare un gruppo dove tutti hanno fatto benissimo.
Ricordo tutti volentieri e fecero molto bene: il capitano
Sandreani, Boisfer, poi quando arrivò anche Galano. Un po' tutti
dai, fare dei nomi mi sembra brutto perchè non vorrei
dimenticare nessuno. Si era creato un qualcosa di bellissimo. Poi la
serie B fu conquistata con un'annata straordinaria dove io
rappresentavo colui che la buttava dentro. Merito anche di Torrente,
Giammarioli e Simoni che avevano fatto una squadra stupenda. Con tutta
sincerità mi riempe di orgoglio essere nei libri di storia di
questa società perchè riuscimmo a tornare in serie B dopo
oltre 60 anni. Ma credo che c'è stato il giusto riconoscimento
dai giornalisti, dagli amici, dalla gente di Gubbio che mi ferma per
strada: lo dico con naturalezza, è una cosa molto bella e
auguro a qualsiasi calciatore di viverla". Eppure anche in
questa stagione Gomez è andato in doppia cifra con una
sorprendente Virtus Verona che ha conquistato i playoff nel girone A di
serie C: a 38 anni suonati, tanta roba...: "Ma
sì, è stato molto bello. Da novembre in poi ho cominciato
a carburare e segnare, è stata una annata molto positiva e si
è conclusa con un traguardo mai raggiunto dalla Virtus Verona.
Fare storia anche con questa squadra mi fa molto piacere".
Ma adesso cosa farà Juanito, continuerà a giocare? "Sì,
ho voglia di proseguire, giocare, segnare. Vediamo se la società
mi vorrà ancora. La voglia ancora c'è: adesso mi godo la
famiglia, mi alleno il più possibile e vedremo nel futuro
prossimo cosa può accadere".
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►• 07 GIUGNO
2023
Esclusivo. Schillaci: "Non ci sono più i calciatori di una volta. In Nazionale devi dimostrare"
Al
Gran Galà Umbro che si è tenuto ad Assisi era presente
Salvatore Schillaci, per tutti Totò che con le sue reti ci
regalò Notti Magiche sotto un cielo all'italiana al Mondiale di
Italia '90. Noi lo abbiamo avvicinato, disponibile e pure
simpatico, ci ha concesso questa esclusiva intervista. Partiamo
proprio da quel
momento magico dei Mondiali e Schillaci ci risponde così: "Quei
ricordi sono sempre nella mia mente perchè intanto
è stato un Mondiale giocato in Italia. A mio avviso avevamo una
squadra molto forte. Peccato non aver vinto la Coppa perchè
avevamo tutte le caratteristiche per vincere. Dico che purtroppo
abbiamo perso per un episodio, però è impossibile
dimenticarsi, aggiungo che a distanza di trenta anni la gente mi
ferma e si ricorda di Italia '90. Vedo l'affetto della gente e questo
per me è molto importante". Il compagno di Nazionale che ricorda con più piacere? "Direi
tutti, dico questo perchè c'era un bellissimo gruppo, nessuno
tra noi ha avuto mai uno screzio, eravamo sempre rispettosi delle
regole del mister
(il Ct Vicini ndr). Ma in particolare avevo legato con Stefano Tacconi,
soprattutto poi quando sono stato alla Juventus". Avere di fronte in campo campioni del calibro di Maradona ai quei tempi, che effetto fa? "Diciamo
che nei primi anni '90, quando iniziai proprio dalla Juventus, il calcio
in Italia contava molto: c'erano calciatori straordinari, da Maradona
a Van Basten, Gullit, eccetera. Da parte mia ho avuto la fortuna di
giocarci contro, una bella sensazione perchè ho imparato sempre
delle cose nuove avendo davanti questi grandi campioni. Lo scopo di
noi attaccanti era quello di rubare con gli occhi i movimenti e i
dribbling da certi calciatori, questo era basilare e fondamentale". Mentre il calcio di oggi come lo giudica? "É
un calcio ormai molto veloce, non ci sono più i ruoli
così ben definiti, anche gli attaccanti si prodigano a fare una
fase di non possesso, forse è più spettacolare. Però devo
aggiungere che i calciatori di una volta non esistono più.
Nonostante ciò è un calcio che appassiona sempre e speriamo che in
Italia vengano fuori ancora tanti talenti in modo tale che la Nazionale
Azzurra possa essere competitiva". Ad oggi esiste un Totò Schillaci similare? "Non
lo so, spero che venga fuori, lo dico da ex attaccante. Tuttavia ce ne
sono tanti validi: potrei citare Raspadori oppure Immobile,
solo che devono dimostrarlo pure in Nazionale". Qual è secondo lei oggi il centravanti più forte al mondo? "Si
parla molto di Haaland del Manchester City. É molto bravo, ma ce ne
sono altrettanti bravi. Potrei citare Lautaro Martinez dell'Inter
perchè credo che sta facendo molto bene. Penso che sul fronte avanzato
vengono fuori sempre delle sorprese importanti". Il calcio oggi per Schillaci che cosa è? "Ho
un centro sportivo a Palermo, lo sto gestendo da diversi anni. Fare un
dirigente o avere un ruolo in qualche società, non me la sento.
Preferisco vivere e girare il mondo, cioè provare altre emozioni,
quelle emozioni che il calcio mi ha dato già prima. Grazie al
calcio riesco a girare il mondo. Il calcio mi ha dato tanto, ma io ho
dato nel calcio proprio negli anni più importanti della mia vita". Un grazie a Totò che ci ha rilasciato questa bella intervista. E Schillaci: "Grazie a voi, è un piacere mio".
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►• 05 GIUGNO
2023
Signorini: "Per alzare l'asticella occorrono degli investimenti ma la base per costruire già c'è"
É
il capitano del Gubbio, è sotto contratto con i rossoblù
anche per la prossima stagione. Parla con noi il difensore centrale
Andrea Signorini. Prima di tutto chiediamo un parere sull'annata che si
è appena conclusa: "Non
nego
che c'è rammarico. Innanzitutto mi riferisco a quel periodo di
gennaio perchè eravamo secondi in classifica e abbiamo avuto una
fase negativa. Si poteva fare di più, ecco. Poi siamo stati
bravi a superare questa breve crisi e raggiungere il quinto posto. In
secondo luogo c'è rammarico anche nei playoff perchè
quando abbiamo vinto in casa per 2-0 contro l'Entella, poi a Chiavari
ci è andata male, ed è un peccato perchè avevamo
un buon
vantaggio. Tutto sommato però la stagione è stata
positiva perchè l'obiettivo raggiunto è stato importante,
ci siamo migliorati rispetto alla stagione precedente, perciò
tutto bene. Tuttavia ribadisco che c'è rammarico da parte mia.
Dico questo perchè questa squadra aveva le potenzialità
per fare molto di più". Ha parlato di quella fase critica a gennaio, a mente fredda cosa può dirci a riguardo? "La
squadra ha perso fiducia quando alcuni risultati non ci davano ragione.
Quando finisci in un calderone poi non è facile tirarsi fuori.
Fortunamente siamo stati bravi a riprenderci perchè non era
così scontato e perchè la squadra era abbastanza giovane. Abbiamo
rischiato di buttare tutto in vacca, ma da questo punto di vista siamo
stati bravi a rimetterci in carreggiata". Ai playoff forse l'assenza di Signorini al ritorno a Chiavari ha pesato? "Purtroppo
con i se e con i ma la storia non si fa. Dico inoltre che sarebbe stata anche la quarta
partita da parte mia e non è detto che avrei giocato sempre ad
alti livelli con certe partite ravvicinate, talvolta occorre anche
rifiatare. Ovviamente c'è dispiacere perchè questa
partita avrei voluto giocarla". Ma questa formula playoff molto allargata le piace? "Io
sarò di vecchio stampo, ma preferivo i playoff che si giocavano
dalla seconda alla quinta posizione. Così diventa troppo lunga e
dopo un po' le partite cominciano ad essere tante. E come si è
potuto notare pure alcune seconde classificate sono state
eliminate". Si parla che potrebbe essere alzata l'asticella per
la prossima stagione, dal canto della sua esperienza cosa occorre per
fare un ulteriore salto di qualità? "Quando
si arriva ad un certo punto è normale che ti vuoi migliorare
perchè sennò che si fa, si torna indietro? Chiaro
però che sono necessari degli investimenti, è un dato di fatto
perchè chi vuole arrivare è normale che deve anche
investire. Ma soprattutto in questo Gubbio, che l'ho vissuto in questi
anni, si deve credere in un progetto. Ripartire cioè da una base che già c'è e su di essa
va migliorata la squadra. Con tredici calciatori sotto contratto si
può fare. Ripartire da questo sarebbe ottimo per provare a
disputare un torneo più importante". Tra i 'tredici' figura Arena che però verrà ceduto, quindi? "Arena
è un calciatore forte, lo ha dimostrato, si merita la serie B ma
poi se la deve giocare. Dall'altro
lato capisco anche il presidente perchè ha un valore in mano e
quindi per cederlo vorrà la giusta ricompensa, quindi ci sta". Signorini ancora a Gubbio, l'obiettivo prossimo? "Bisogna sempre porsi degli obiettivi. Cercherò di migliorarmi. Spero che anche la squadra riesca a migliorare i risultati passati".
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►• 04 GIUGNO
2023
La società ha deciso. La finalità di alzare l'asticella. Notari: "Vogliamo fare ancora meglio"
Il
primo nodo sembra sciolto. Innanzitutto bisognava sapere quale sarebbe
stato il programma per la prossima stagione, se rinnovare l'ambizione
per un campionato di vertice nel segno della continuità, oppure
virare su una strada diversa che in altre parole significava
ridimensionamento. Domanda posta sul precedente nostro editoriale. La
società ha scelto di ripercorrere la prima strada. Il
presidente Sauro Notari e i suoi collaboratori hanno intenzione di
allestire un roster di alta qualità nel segno di un programma
ambizioso sempre più marcato. Il patron rossoblù ne ha
parlato in
maniera diretta alla trasmissione 'Umbria Sport' di Trg condotta da Silvano Baccarelli, come
riporta il quotidiano umbro 'Corriere dell'Umbria' nella giornata di
domenica 4 giugno. Le parole testuali riportate dal giornale del presidente Sauro Notari: "La stagione
si è conclusa con il quinto posto? Cercheremo, d'accordo con il mister
e il diesse, di allestire una rosa all'altezza, con l'obiettivo di
cercare di fare ancora meglio".
In altre parole nel mirino ci
sono le primissime posizioni di classifica e quindi, dopo una fase di
silenzio, è stata resa pubblica dalla proprietà la
volontà di alzare l'asticella. Pertanto altre parole sono
superflue e non c'è bisogno di interpretazioni. Per quanto
riguarda
la rosa Sauro Notari ha poi specificato: "Abbiamo
sotto contratto 13 calciatori, molti baby gioielli se ne andranno
perciò ora sarà compito del direttore scovarne altri".
Cioè, in sostanza sono in partenza Arena (sarà ceduto con ogni probabilità in serie B da dove sono giunte
diverse richieste concrete), Spina, Di Stefano e
Bonini che ritornano alle società di appartenenza che sono
rispettivamente Crotone, Sampdoria e Virtus Entella, ma si
punterà su altri giovani. In definitiva vengono
rinnovati tutti i buoni propositi per disputare un campionato da
protagonisti in C e
il presidente non si è nascosto dietro ad un dito. Ecco di
seguito l'articolo integrale.
Quindi la strada è già
tracciata. Adesso bisognerà vedere come andranno a finire gli
incontri previsti per metà settimana con l'allenatore Braglia e
con il diesse Mignemi in scadenza di contratto: con il primo
bisognerà vedere se ci saranno ancora tutte le condizioni per
seguitare insieme il cammino; con il secondo bisogna vedere se ci
sarà unità di intenti per continuare un certo tipo
di discorso. Chiaro però che per puntare ad un campionato ai
vertici della classifica comporta anche un sostanzioso e più
cospicuo intervento a livello di investimenti. Basta leggere, sempre
sul quotidiano umbro sopra citato, nella data di domenica, cosa viene
scritto a riguardo del Perugia che è appena retrocesso in C:
«Quart'ultimo come monte ingaggi in serie B con 6,5 milioni di
euro ma stavolta il miracolo non è riuscito». Per ambire
al salto di qualità servono programmazione ma anche risorse
con un budget per sposare un progetto ambizioso per competere con le
squadre più blasonate in terza serie. Breve news. Il 'Gran
Galà Umbro' è previsto per martedì 6 giugno al
ristorante 'La Locanda del Cardinale' ad Assisi. Verranno premiati i
migliori calciatori delle squadre umbre di serie D, Eccellenza e
Promozione Umbra. Con presenze di eccezione come Totò Schillaci,
Andrea Stramaccioni, Sergio Floccari, Juanito Gomez e la popolare
giornalista di Mediaset, Monica Vanali.
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►• 01 GIUGNO
2023
Ad un bivio: ambizione o ridimensionamento? É un dilemma. Su Arena sirene del Palermo
Il
Gubbio abbassa l'asticella? Non è escluso, potrebbe essere, se
l'obiettivo nelle scorse stagioni era quello di poter migliorarsi di
anno in anno, nel prossimo futuro l'asticella potrebbe abbassarsi, il
che vorrebbe dire che è previsto un ridimensionamento. Le parole
di Piero Braglia sono state abbastanza indicative negli ultimi periodi:
"Sono sotto contratto, ma devo parlare con il presidente perchè bisogna chiarire diverse cose".
Parole che sono state ripetute anche dopo la sconfitta nei playoff a
Chiavari contro l'Entella e da quel giorno è calato il
più totale silenzio. L'anno scorso era stato ingaggiato proprio
Braglia per migliorarsi, altrimenti non sarebbe mai venuto a Gubbio. Se
si vuole tenere Braglia è chiaro che l'asticella si deve alzare
ulteriormente: è un allenatore che ha il suo pedigree, è
un allenatore che ha vinto, per questo motivo nel prossimo campionato
vorrà competere con le più grandi e di conseguenza
dovrà essere allestita una squadra all'altezza della situazione.
Per cimentarsi e ripetersi per centrare le prime cinque posizioni non
sarà nel proseguo nè semplice nè scontato, per
questa precisa ragione il tecnico toscano vuole certezze e garanzie.
Serve chiarezza e fermezza in questo. Come nella vita vale per il
calcio, il calcio ti dà (come il bel risultato ottenuto in
stagione con un quinto posto onorevole), ma il calcio toglie anche.
Pertanto serviranno una squadra e un ambiente ambizioso per fare in modo
che Braglia possa lavorare con tutta tranquillità, senza quei
mugugni che sono cominciati dal mercato di gennaio in poi. Il Gubbio ha
fatto un ciclo importante, proviene da due stagioni in crescendo, con
questo impulso servirà l'ambizione. Non confondiamo l'ambizione
con il fatto di essere pronti a vincere, ma è altrettanto vero
che occorrono tutte le credenziali per competere e provarci. Pertanto
spetta allora alla società farsi una domanda: Braglia è
ancora l'allenatore giusto o vorrà puntare ad un profilo
diverso? La società deve valutare e chiedersi: economicamente il
budget sarà aumentato, sarà mantenuto oppure sarà
ridotto? Ruota tutto qui il nocciolo della questione. Se veramente un
campionato può costare (al lordo di tutte le totali spese)
intorno ai quattro milioni di euro (solo l'organico in squadra costa
più della metà), la società ora è tenuta a
stabilire se vorrà proseguire un certo tipo di discorso, solo di
conseguenza potrà scegliere con chi proseguire e con chi no. Da
tutto questo sermone dipende il futuro di Braglia ma anche del
direttore sportivo Mignemi: entrambi sono correlati, se c'è
ambizione possono proseguire ambedue, altrimenti potrebbero salutare
tutti e due, e non è detto che vadano a lavorare altrove
(addirittura insieme). Le domande a cui rispondere sono queste: il
nuovo progetto deve essere di crescita dei giovani, di valorizzazione e
miglioramento. Ma la società potrebbe percorrere anche la strada
di ridurre il monte ingaggi: non è escluso, anzi questa ultima
ipotesi non è così per niente da scartare. Pertanto
è
fondamentale il prossimo incontro tra Braglia e la proprietà:
se sarà basato nel segno della continuità oppure
servirà solo per stringersi la
mano e salutarsi. La risposta ad oggi non è semplice.
Perciò la domanda è lecita su Braglia. Intanto sul fronte
mercato è sempre forte
l'interesse da parte di società di serie B per Alessandro Arena:
dopo il
Venezia (lo aveva cercato pure a gennaio), Cittadella e Sudtirol
ci sarebbe una concreta attenzione del Palermo.
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