SERIE C - GIRONE B
VENTESIMA GIORNATA
SAB. 21 DICEMBRE 2024
STADIO GIUSEPPE SIVORI
ORE 17:30

SESTRI LEVANTE

2

GUBBIO

1

VENTUNESIMA GIORNATA
SAB. 4 GENNAIO 2025
STADIO PIETRO BARBETTI
ORE 15

GUBBIO-LUCCHESE

> Calendario completo: (vedi)

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CLASSIFICA
GIRONE B SERIE C
2024-2025

Pescara
Ternana (-2)
Entella
Vis Pesaro
Torres
Arezzo
Rimini
Campobasso
Pineto
Ascoli
Pianese
Carpi
Perugia
Gubbio
Pontedera
Spal (-3)
Lucchese
Milan Futuro
Sestri Levante
Legnago

40
40
38
35
33
32
28
25

25

25
24
24
22
22
20

19
19
16
16

13

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Risultati Calcio...

VENTESIMA GIORNATA
DOM. 22 DICEMBRE 2025

Ascoli
Spal

1
1

Campobasso
Arezzo domenica

-
-

Lucchese
Pineto

3
3

Milan Futuro
Entella 
domenica

-
-

Perugia
Pianese 
domenica

-
-

Pescara
Ternana
domenica

-
-

Pontedera
Legnago

0
0

Rimini
Carpi
domenica

-
-

Vis Pesaro
Torres 
domenica

-
-

Marcatori 2024-2025
Serie C - Girone B

Cicerelli Ternana
Corazza Ascoli
Bruzzaniti Pineto
Cianci Ternana

12
11
11
9

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Marcatori Gubbio
2024-2025

Tommasini
D'Ursi
Rosaia
Corsinelli
Fossati
Rocchi
Rovaglia
Tozzuolo

3
2
2
2
2
2
1
1

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VENTUNESIMA GIORNATA
SAB. 4 GENNAIO 2025

Gubbio-Lucchese

Arezzo-Vis Pesaro

Carpi-Milan Futuro

Legnago-Campobasso

Pianese-Ascoli

Pineto-Sestri Levante

Spal-Perugia

Ternana-Pontedera

Torres-Pescara

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• 30 GIUGNO 2021
Come punta... spunta Saraniti. Su Sainz Maza ci pensa il Taranto. Pasquato, asta su di lui

Ci potrebbe essere una svolta a sorpresa. D'altronde di nomi ne stanno girando proprio tanti che poi vengono accostati al Gubbio e adesso dal 1 luglio è giunto il momento che qualcuno potrebbe essere ufficializzato. In pratica nel mirino c'è l'attaccante Andrea Saraniti, classe 1988, la scorsa stagione al Palermo (26 presenze e 4 gol). In serie C ha giocato inoltre con Vicenza, Viterbese, Lecce, Virtus Francavilla e Vibonese. Il calciatore palermitano è un attaccante centrale che può fungere anche da seconda punta. L'interesse del Gubbio lo rivela Iamcalcio.it. La notizia è stata ripresa anche dal sito Tifopalermo.it. Ma si parla anche dei partenti. Il fantasista Cristian Pasquato non rientra più nei piani societari e secondo alcune notizie delle ultime ore il calciatore piace al Grosseto (anche se la società maremmana smentisce), ma ci sarebbe anche il Rimini che vorrebbe accaparrarselo. Un'altra notizia invece riguarda Miguel Sainz Maza: la mezzala spagnola piace al sud, dopo un approccio del Foggia ora si parla di un sondaggio del Taranto, neopromosso in serie C. Ma il calciatore iberico, sappiamo, che risulta un elemento incedibile per il tecnico Torrente, anche perchè è legato con un contratto fino a giugno 2022 con il sodalizio eugubino. Intanto a Grosseto continua a parlare il neo direttore sportivo dei grossetani, l'eugubino Stefano Giammarioli, in un'ampia intervista telefonica pubblicata al portale web Grossetosport.com, in cui specifica che si trova in piena sintonia con la proprietà guidata da Mario e Simone Ceri. Mentre a Gubbio c'è forte attesa per la prima presentazione ufficiale del nuovo diesse Davide Mignemi, finora tenuto in silenzio e adesso parlerà in conferenza stampa. C'è molta attesa per quello che dirà di fronte ai taccuini dei giornalisti eugubini. Tante cose sono in sospeso. A partite dal mercato: da sapere chi potrebbe arrivare a rimpolpare la rosa che secondo le prerogrative della proprietà dovrà essere capace di scalare diverse posizioni in classifica rispetto alla passata stagione perchè si pensa in grande con un progetto ambizioso, come ormai è stato ampiamente dichiarato, salvo ripensamenti oppure dichiarazioni nette per ritrattare le ambizioni proclamate dalla società (si è parlato anche di serie B) alle tv umbre. Poi bisognerà capire se il nuovo diesse sarà disponibile con gli organi di informazione per ricostruire una sinergia (che si è sfilacciata nel tempo), come dovrebbe avvenire di regola in qualsiasi società professionistica nel mondo del calcio.    

• 29 GIUGNO 2021
Una squadra che riconcili città col calcio. La serietà nei fatti. Mercato: si pensa a Ventola

Leggendo, informandoci, studiando quotidianamente, non si finisce mai di imparare, come dovrebbe succedere nella vita ma anche (e soprattutto) nel calcio. Oltretutto capiamo che ogni parola detta deve essere pesata. Perchè quando si parla e si scrive ci si rivolge ad un pubblico ampio. Quando si fanno delle promesse si devono mantenere. Quando si parla soprattutto di calcio c'è da confrontarsi con una città, con i tifosi e con la stampa in maniera ampia, sincera (senza cadere nel tranello delle ripicche) e cristallina. Pertanto, al di là delle interpretazioni che ognuno gli vuole dare, qua ci sono stati già dei proclami con ambizioni importanti. Ambizioni che però devono andare di pari passo con la realtà. Ci è sembrato molto saggio leggere l'intervista del Ds Alessandro Battisti del Mantova, su La Gazzetta di Mantova, alla presentazione del nuovo allenatore esordiente in serie C, Maurizio Lauro. In pratica nel suo intervento, il diesse dei virgiliani, ha specificato in maniera netta queste testuali parole: "Mi auguro di riuscire a costruire una squadra che sappia riconciliare la città col calcio. Questa città se lo merita". Sono parole che ci hanno notevolmente colpito. Parole che ci piacerebbe sentire anche dalle nostre parti. Parole distensive ma soprattutto concilianti verso una città, verso la totalità della tifoseria, cioè il cuore pulsante che ruota intorno ad una società e ad una squadra di calcio. Negli ultimi anni abbiamo notato solo silenzi e tanta presunzione in crescita da chi ricopre dei ruoli chiave. Neanche se fossimo al Milan, Inter e alla Juventus. Anzi, vi garantiamo anche che abbiamo avuto la fortuna di conoscere gente che lavora all'interno del Milan (in una nostra recente trasferta allo stadio San Siro prima della pandemia durante un match di serie A con in campo Milan e Sampdoria, con visita anche negli spogliatoi, area stampa e accesso Vip), che hanno mostrato da subito grande disponibilità e umiltà, segno di una grande professionalità e di una grande apertura mentale. Visto dall'interno questo ci ha fatto capire che non si vince mai per caso e si capisce perchè il Milan ha vinto tanti trofei a livello internazionale. Perchè i successi non arrivano nè dai proclami e tanto meno dalla spavalderia. L'arroganza non porta da nessuna parte. L'indisponenza non è mai piaciuta alla gente di Gubbio. C'è da ricostruire la genuinità perduta con la testa sulle spalle e con i piedi per terra. Mercato: nel mirino l'attaccante Danilo Giacinto Ventola, classe 2000, la scorsa stagione alla Turris in prestito dall'Ascoli.

• 28 GIUGNO 2021
Pista giovane: da Ngom e Chiderah. Farneti alla Fiorentina. Si pensa al portiere Satalino

Linea verde. In primis il Gubbio segue un calciatore che si trova nei dilettanti: si tratta di Mamadou Bara Ngom, classe 2000, ala destra in forza alla Folgore Caratese (10 reti e 33 presenze). Il ragazzo scuola Milan, come scrive Iamcalcio.it, è pronto per volare in Umbria. Un altro è un giovanissimo: si tratta di Ndulue Daniel Chiderah, esordiente classe 2007, nato ad Assisi e tesserato con l'Acd Bastia 1924 (la squadra di Bastia Umbra). É finito sotto osservazione di diversi clubs professionistici ed è monitorato da Empoli, Parma e Perugia, ma si parla anche del Gubbio (così viene scritto sul sito Assisisport.it). Mentre a quanto pare ha portato i suoi frutti l'operato della passata stagione in casa Gubbio a livello di valorizzare di giovani: il centrocampista Giovanni Farneti, classe 2004, era stato ceduto a settembre 2020 in prestito alla Fiorentina e ha saputo distinguersi con l'Under 17 viola di Donadel. Adesso la società gigliata si è mossa subito riscattando la talentuosa mezzala eugubina che si era distinta precedentemente nell'Under 17 del Gubbio allenata da Leonardo Argentina. Farneti è cresciuto con la scuola calcio Don Bosco per poi passare all'Atletico Gubbio. Ora per le casse del Gubbio ha portato 30mila euro. Tutto questo sta a significare che probabilmente si cerca di cambiare passo negli ultimi tempi: l'operato gestionale in fase di consuiltazioni della passata stagione ha creato una base e questo sta a significare che valorizzare i giovani comporta anche dei ritorni economici, dopo anni di sperperi inutili e con scarsi risultati (in prima squadra). Con il nuovo corso si spera che si prosegua sulla stessa falsa riga. Per la porta invece gira un altro nome: si tratta di Giacomo Satalino, classe 1999, l'anno scorso in prestito al Cesena e poi al Monopoli dal Sassuolo. Ora il Gubbio ha chiesto alla società neroverde il giovane estremo difensore, però si sta cercando di portare in rossoblù pure il terzino Matteo Saccani (classe 2001), anche se piace al Perugia. Bolle tanta carne in pentola, ma vedremo che piatto sarà servito. Intanto l'A.S. Gubbio 1910 comunica che «nella giornata odierna è stata depositata presso gli Uffici della Lega Pro tutta la documentazione necessaria per l'iscrizione al campionato adempiendo in questo modo a tutte le nromative vigenti previste».             

• 27 GIUGNO 2021
Settimana decisiva. Giallo: Rossi della Reggina rifiuta il Gubbio? Si parla pure di Mastour

Si apre la settimana decisiva. A metà settimana finalmente arriverà la presentazione ufficiale di Davide Mignemi, neo direttore sportivo. Tutto il popolo eugubino si augura che arrivino pure i primi nomi dei calciatori che andranno a rinforzare una rosa spolpata rispetto alla passata stagione perchè in tanti sono in partenza e altri non hanno rinnovato il contratto. Le uniche notizie arrivate finora sono state il rinnovo di Malaccari (fino a giugno 2022) e la partenza di Uggè, finito al Levadia Tallin, con la relativa intervista che ci è stata concessa al nostro portale giornalistico on-line che potete trovare nell'articolo precedente. Per il resto si procede con il non parlare con nessuno. Qua tutto viaggia sottotraccia, tutti "Zitti e Buoni", come titola il grande successo dei Maneskin che ha spopolato all'Eurovision 2021. Se abbiamo notizie talvolta è perchè ci provengono da altre testate (di stampa e on-line) oppure dalle numerose conoscenze che abbiamo attivato da tempo sparse sul territorio nazionale, frutto di passate collaborazioni o addetti ai lavori. Qui deve subentrare anche l'astuzia e la bravura di chi riesce a poter mantenere una informazione viva e continuativa, altrimenti saremmo costretti a scrivere per giornate intere pagine vuote (o nere, come è lo sfondo del nostro sito). Non riusciamo a capire se dipende da una mentalità probabilmente più aperta che si trova da altre parti, e forse non si riesce a capire che una società di calcio si deve confrontare sempre con l'intera collettività. Ma noi abbiamo preso a cuore da sempre un impegno: noi non ci stancheremo mai di informare il popolo eugubino (e non solo, compresi chi ci segue in tanti anche da fuori Gubbio e fuori Italia). Non ci importa di essere belli, bravi o primeggiare, ci interessa solo di informare in maniera trasparente. Lo facciamo ormai da oltre vent'anni dal nostro portale. Lo dobbiamo alla città, al popolo eugubino, nei confronti di chi ci legge. Pertanto ribadiamo un concetto, che sia chiaro una volta per tutte: non siamo condizionabili, ma soprattutto non ammetteremo più che ci vengano raccontate balle. Altrimenti restiamo seduti sul divano oppure chiudiamo baracca e burattini. É in gioco la credibilità di tutto l'ambiente. Su questo aspetto non saremo più diplomatici. Saremo ferrei, lapidari e severi. Abbiamo il diritto di informare come sancito dalla Costituzione, oltretutto il nostro portale è stato aperto sempre a tutti: chiunque può scrivere (e può replicare) alla nostra casella postale elettronica o a "La Voce dei Tifosi". Detto questo. Ecco una notizia che proviene da Reggio Calabria. Si parla di un interessamento del Gubbio verso Marco Rossi, difensore centrale, classe 1987, in forza alla Reggina. Un calciatore di esperienza che ha giocato con Siena, Perugia, Bari, Modena, Sampdoria e Parma. Secondo quanto riporta il portale web Citynow.it, il calciatore nativo di Parma ha rifiutato un biennale proposto dal Gubbio e viene definita una "strana scelta". Curiosa anche la notizia del 'Corriere dello Sport' che parla di un altro rifiuto, da parte del trequartista Hachim Mastour, sempre in uscita dalla Reggina, ex talento del Milan.                   

• 25 GIUGNO 2021
Uggè: "Mi parlarono di un rinnovo, poi più nulla. Così vado in Estonia. Il ricordo del derby..."

Prima uscita ufficiale. Primo difensore che va all'estero. Si tratta in verità di un ritorno in Estonia. La firma con il Levadia Tallin, squadra di grido nella massima serie del campionato estone. Il direttore sportivo dell' Fci Levadia, Pareiko, lo accoglie con grande gioia: «Lo seguivamo da tempo, è un buon calciatore esperto per la Premium League e ci può aiutare per gli obiettivi prefissati». Proprio così viene presentato Maximiliano Achille Uggè, fu il primo acquisto della passata stagione del Gubbio del duo Giammarioli e Torrente. Allora vogliamo capire a fondo dal diretto interessato come è andata la vicenda. Allora Maximiliano, questo ritorno in Estonia? "Avevo già giocato in questo campionato e avevo lasciato un bel ricordo. Il mio procuratore è stato contattato direttamente dal Tallin, sapevano che ero in scadenza. Mi hanno fatto la loro offerta, per quello che mi hanno offerto non potevo certo rifiutare". Quindi con il Gubbio come è andata, non rientrava più nei piani tecnici futuri? "Una bella domanda. Sono sincero, avevo ricevuto una chiamata direttamente dal direttore sportivo due mesi e mezzo fa, dopo il derby con il Perugia. Anche il mister mi aveva contattato personalmente, mi ha domandato se io sarei stato disponibile per rimanere anche il prossimo anno. Però poi non ho avuto più notizie su niente. Avendo pure una famiglia non volevo aspettare troppo perchè il rischio di non fare nulla era nell'aria. Sinceramente non so cosa possa essere successo: mi chiamarono per un rinnovo però poi non si sono fatti più sentire. Dopo due mesi e mezzo mi sarei aspettato un altro passo. Poi per l'amor del cielo, ognuna ragiona con la sua testa e posso capire che è arrivato pure un nuovo direttore". Appunto, secondo lei con il cambio del direttore sportivo sono cambiati pure i piani nel Gubbio nei suoi confronti? "Probabilmente ha contribuito. Però posso dire che il mio procuratore nel calciomercato incontrava il direttore, ma hanno continuato a prendere tempo. Ed io non ho più vent'anni, conosco ormai il mercato, se mi volevano davvero non mi facevano aspettare tutto questo tempo. Pertanto ho fatto questa mia scelta". E la passata stagione con il Gubbio, un suo ricordo? "Sicuramente il momento più bello la vittoria nel derby con il Perugia: abbiamo saputo ritagliarci una piccola bella storia. Il momento più brutto sicuramente l'inizio della stagione: sia a livello personale che a livello di collettivo potevamo fare molto di più. Chiaro che c'è anche un grande rammarico per come poi è finita la stagione perchè per un punto abbiamo perso i playoff. Chissà, se li avessimo centrati poteva diventare più facile un mio rinnovo. Perciò ribadisco: l'inizio di stagione brutto non ci ha aiutato. Quei punti persi nella fase iniziale di campionato purtroppo ci hanno pure condizionato la fase finale"

• 24 GIUGNO 2021
Antonazzo: "Mignemi-Torrente buon mix. Mi piace Megelaitis. Vazquez, Curiale, Marano..."

Un ex terzino del Gubbio dove si vedeva subito che aveva la stoffa. Non è un caso che poi ha giocato in B con Bologna, Modena, Chievo, Empoli e Frosinone. Adesso ricopre il ruolo di Direttore Generale in serie C con la Virtus Francavilla. Lui è di Taranto, stiamo parlando di Angelo Antonazzo, oggi 39enne. Chiediamo subito, come si trova in questa nuova veste? "Da calciatore pensi solo al campo e non pensi a tutto ciò che esiste dietro. Un calciatore adesso si trova al mare, invece un dirigente proprio in questo momento lavora e prepara la stagione sia a livello amministrativo che a livello tecnico per la costruzione di una squadra. Diciamo è tutto un altro mondo". Secondo lei risulta al vero il credo che il girone B è più difficile del girone C? "Sicuramente ci sono delle differenze. Il girone C con gli stadi aperti è molto duro: basta vedere che ci sono piazze come Bari, Foggia, Palermo, Messina, Taranto o Juve Stabia per citarne alcune. Perciò servono calciatori caratteriali. Il girone A e quello di B sono tecnicamente superiori perchè la base dei giovani è più forte e in zona ci sono più squadre di serie A: questo agevola il passaggio da Inter, Milan e Juve ad una squadra più vicina a livello geografico. Ecco spiegata perchè la qualità è superiore". Il Gubbio da quest'anno ha un nuovo direttore sportivo, Davide Mignemi, che ha lavorato proprio nel girone C. Cosa ci può dire a riguardo? "Lui ha fatto molto bene alla Sicula Leonzio e ha fatto la sua gavetta. Chi fa gavetta e viene dal sud posso assicurare che è un ragazzo che sa il fatto suo. C'è un bel contesto con un allenatore esperto come Torrente, che senz'altro darà le sue indicazioni, in una società del Gubbio ormai strutturata e ogni anno ormai sta cercando di fare il grande salto. Credo che sia stato formato un giusto mix". La società in effetti vuole la serie B, ci pare di capire che questo è un binomio giusto? "Direi di sì, è un mix interessante. Lui (Mignemi ndr) è un conoscitore di calciatori, è molto bravo. Torrente è molto esperto ed è capace di fare crescere il materiale umano che viene messo a disposizione. Gubbio la conosco bene, ci sono tutte le condizioni per fare bene sia a livello ambientale che strutturale. Se si faranno le cose per bene, il Gubbio può dire la sua". Ma risulta al vero che il Gubbio vi ha chiesto Vazquez? "É attaccante forte, è ricercato da tante squadre. In diverse lo hanno contattato. Ma noi non vogliamo privarcene, a meno che arrivi una offerta irripetibile. Se il Gubbio lo ha cercato? Sì, un sondaggio c'è stato tramite un procuratore". Anni fa il Gubbio voleva pure Sarao, vero anche questo? "Sì, fu cercato dal Gubbio. Ma tramite il suo procuratore il ragazzo ha poi scelto di andare al Cesena. Tuttavia aggiungo...". Prego, dica? "Il Gubbio mi risulta molto attivo in questo mercato. Vedo il nome di Curiale (giocò insieme a me a Grosseto) e di Marano (anch'egli mio ex compagno di squadra): sono calciatori molto validi. Curiale ormai è un attaccante navigato. Marano è un calciatore di carattere, di grande spirito e di valore umano: veramente forte. Nomi che avete scritto e pure io ho saputo che girano questi nomi. Eppure a me piace molto Megelaitis". Ma è in scadenza e lascia Gubbio: "Un vero peccato, per me il lituano è molto forte. Un Gubbio che vuole andare in B non dovrebbe privarsi di un calciatore del genere, probabilmente ambisce alla B". Sì, è così. Ricordi di Gubbio? "Se penso a Gubbio, penso a Sant'Ubaldo. Sono molto legato e sono andato sù (in Basilica ndr) quando sono passato a Gubbio. Tutte le persone mi hanno trattato bene. Ho un ricordo pazzesco, fu la prima volta che andai via dalla mia Puglia. Gubbio è stato il mio trampolino di lancio. Poi andai in serie B e ho avuto la fortuna nella mia carriera di giocare con calciatori come Pagliuca e Marazzina a Bologna con Ulivieri allenatore"

• 23 GIUGNO 2021
Un vecchio pallino, Curiale. Under, occhi su Ghisleni. Diversi i nomi accostati al Gubbio

Grandi manovre in casa Gubbio. Nelle ultime ore abbiamo avuto conferma di un forte interesse verso Francesco Marano (classe '90), come abbiamo anticipato nel precedente articolo. Un centrocampista esperto che adesso si trova tra le fila del Renate, con un curriculum lodevole in serie C e quindi per accaparrarselo si pensa ad un accordo biennale. Ma il tentativo di rinforzare la squadra è ad ampio raggio e si pensa ad una punta. Torna in ballo un vecchio pallino: Davis Curiale, classe '87, reduce dall'esperienza di Catanzaro (con 34 presenze e 5 reti). L'attaccante italo-tedesco, nato in Germania a Colonia, ha giocato pure in serie B con Trapani, Grosseto, Frosinone, Vicenza, Cittadella e Crotone, mentre in C ha vestito le casacche di Lecce, Triestina, Ravenna e Samb. Diciamo che Curiale è in uscita da Catanzaro e il Gubbio ha fatto un sondaggio per capire se esiste la sua disponibilità per giungere nella città dei Ceri. D'altronde il Gubbio quest'anno punta in alto, non viaggia a fari spenti, pertanto ci vorrà un mercato all'altezza della situazione e per fare questo serrvono calciatori di grande qualità. Ma siccome non viene abbandonata la pista degli under, si sta cercando di prendere anche dei giovani di un certo rilievo: piace Niccolò Ghisleni, classe 2001, che è di proprietà dell'Atalanta e viene considerato un esterno brillante. Alcuni siti nazionali accostano al Gubbio altri due nomi. Il primo è l'attaccante Tiziano Tulissi reduce dall'esperienza di Modena. Il secondo invece è il difensore centrale Luca Milesi, di proprietà del Modena, ma si trovava alla Carrarese in prestito. Tuttavia bisogna vedere se queste operazioni sono fattibili. Ora è tutto un pour parler. Ma dopo i proclami, la piazza si attende colpi da novanta che garantiscano risultati dopo la dichiarazione solenne della proprietà.          

• 22 GIUGNO 2021
Come faro si punta sull'esperto Marano. Per la porta idea Campani, under del Sassuolo

Notizia degli ultimi istanti. Mercato che entra nel vivo. Il Gubbio va cercando assolutamente un degno sostituto del centrocampista Linas Megelaitis, in scadenza di contratto e per il lituano si parla di un possibile approdo in serie B (in pole il Cittadella). Il nome esperto e di valore che si vuole con forte insistenza è Francesco Marano: è un centrocampista centrale, classe 1990, nella passata stagione 34 presenze (ed un gol) tra le fila del Renate. Lo hanno già avuto sia Torrente che il nuovo direttore sportivo Mignemi ai tempi della Sicula Leonzio. La categoria la conosce bene, basta vedere tutto il suo curriculum. Marano ha giocato in serie C con le casacche di Como, Melfi, Viterbese, Casertana, Benevento e Juve Stabia. Il calciatore nativo di Castellammare di Stabia è un calciatore duttile: può giocare anche come mezzala, mentre a Renate si è prodigato pure come esterno di centrocampo nel 3-5-2 disegnato da Diana. Con Torrente invece ai tempi della Sicula Leonzio aveva giocato sia come centrale di centrocampo nel 3-5-2 ma pure come mezzala (al fianco di Megelaitis nel ruolo di play) in un centrocampo a tre. Il suo profilo piace parecchio. Infatti, secondo alcune indiscrezioni, a Marano è stato offerto un contratto biennale per poterlo convincere a venire a Gubbio perchè viene ritenuto un acquisto basilare per un Gubbio ambizioso che punta al vertice della classifica, come ormai è stato ampiamente dichiarato pubblicamente tramite mezzo stampa e tv regionali dalla massima carica dirigenziale. Intanto si guarda anche agli under. Sembra che ci sia un canale davvero privilegiato con il Sassuolo. Si pensa al portiere Matteo Campani, classe 2000, ma la scorsa stagione era in prestito alla Paganese. Inoltre si stanno chiedendo alcuni nomi di prima scelta all'Atalanta, da vedere però se le operazioni saranno fattibili.      

• 21 GIUGNO 2021
Boisfer: "Stimolante con Torrente. Piano piano, no proclami. Il pubblico, il dodicesimo..."

Al fianco di Torrente è stato confermato il collaboratore più stretto, il vice allenatore Rodrigue Boisfer, così ripartirà con questa avventura in rossoblù in un nuovo ruolo da quando ha appeso le scarpette al chiodo. Allora Rodrigue, cosa ci può dire innanzitutto? "Questo rinnovo mi ha fatto gioire, vuol dire che il mio lavoro è piaciuto a Vincenzo (Torrente ndr). Si è costruito un grande staff. Tutto ciò mi permette di continuare nella mia crescita nel mondo del calcio in questa nuova veste. C'è possibilità di maturare con uno degli allenatori più bravi della categoria". Lo ha conosciuto quando era ancora in campo, ma ora in un ruolo diverso ha trovato lo stesso Torrente? "Ho ritrovato la stessa persona. Chiaro, però, ricoprendo un ruolo diverso è normale che i rapporti cambiano. Conosci l'aspetto Torrente sotto altri punti di vista, ma è servito anche a lui conoscere meglio Boisfer. Però per come lavora è rimasto sempre lo stesso: mi trovai bene da calciatore e mi sono trovato bene da collaboratore". Lo staff tecnico è rimasto in toto. L'unico cambio, se ne è andato Stefano Giammarioli ed è arrivato come direttore sportivo Davide Mignemi. Un suo commento? "A dir la verità ancora non ci ho parlato con il neo direttore sportivo Mignemi, perciò in particolare non vi so dire nulla. C'è stato questo passaggio. Di Stefano (Giammarioli ndr) dico che sono contento per lui perchè è riuscito a trovare da subito dove poter lavorare e questo credo sia fondamentale per il suo ruolo. Gli auguro il meglio e un in bocca al lupo per la sua nuova avventura a Grosseto". Nell'ultima stagione avete sfiorato i playoff dopo anni di vacche magre. Ma da quest'anno si alza l'asticella, con la presidenza che ha dichiarato che vuole fare un campionato di vertice, lei cosa ne pensa? "Sicuramente è stimolante solo la conferma del mister e dello staff tecnico. Questo significa che il lavoro è stato fatto bene ed ora si cerca di dare proprio una continuità a questo lavoro. Chiaro allora che si attende un qualcosa in più. Però dobbiamo partire senza farci troppe illusioni. Il campionato è difficile, ci sono ottime avversarie e tutto dipende da tanti fattori: da come si parte, quale rosa verrà costruita, quali giovani bravi avrai in squadra. Di certo ci possono aiutare i tifosi, questo è il lato positivo. Durante la stagione dovremo evitare troppi alti e bassi per poter raggiungere un obiettivo che vorremmo tutti. Ma piano piano. Nulla è scontato, parla solo il campo e la voglia di raggiungere l'obiettivo". In pratica sembra che si è messo d'accordo con il trainer Torrente in una recente intervista al nostro sito quando ha detto: «Ambizioni sì, ma dipende da tanti fattori e non illudo nessuno». Che dice? "Sì, la penso come lui. Ma in questo periodo leggo poco, se ne sentono tante: andiamo, facciamo. Sì, tutti vogliamo fare il massimo. Però a volte non ci si riesce per tanti motivi. Con l'esperienza vissuta da calciatore quando ci sono stati dei proclami, poi se non si centra l'obiettivo sono arrivate grosse delusioni, ci sono grossi casini. Preferisco io sempre partire in sordina". Ma il presidente ha già parlato di serie B (obiettivo primi sei posti), quindi? "Ci sta, lui come presidente vuole invogliare tutto l'ambiente per coinvolgere un po' tutti. Come i tifosi che ci sono mancati ed io so cosa vuol dire: l'ho vissuti sulla mia pelle, sanno essere davvero il dodicesimo uomo in campo. Le ambizioni possono dare una spinta importante ai ragazzi e staff. Ma attenzione al rovescio della medaglia"

• 20 GIUGNO 2021
Ferrini verso il rinnovo. Invece Bruschi finisce nel mirino del Cittadella. Asta per Pasquato

Forse siamo stati dei buoni profeti. D'altronde ci pareva un caso che nessuno non se ne fosse accorto di un certo exploit del genere. Nicolò Bruschi con i suoi 30 gol si è fatto notare, eccome, anche per le le sue doti perchè ha segnato tante reti in tutti i modi: di piede, di testa, su punizione e su rigore. Un attaccante completo. Così bravo da trascinare il Fiorenzuola in serie C. Così diversi clubs ci hanno messo gli occhi. C'è stato pure un sondaggio del Gubbio. Ma adesso si parla addirittura di un doppio salto di categoria. Giunge voce infatti che ci sarebbe un forte interesse del Cittadella, società che di solito ha l'occhio lungo per scoprire talenti nelle categorie inferiori: se questa indiscrezione avrà un epilogo concreto, allora (come scrivevamo) il rischio di farselo sfuggire di mano è molto alto. In certe situazioni ci vuole prontezza nel decidersi. Anche perchè se dopo entrano in gioco clubs di categoria superiore (e pure blasonate) non c'è partita. L'opportunità tra l'altro era ghiotta perchè l'attaccante di Parma è a fine contratto e può essere acquistato a parametro zero. D'altronde questo mercato per ora è tutto in stand by. Ne leggiamo molti di nomi accostati al Gubbio, poi bisognerà vedere realmente in maniera concreta quanti ne arriveranno. Oltretutto bisognerà vedere se questi nomi sono pronti per la causa Gubbio che vuole fare un campionato ai vertici, come ampiamente dichiarato già ormai da oltre un mese dalla dirigenza. Intanto è stato visto in città il difensore Manuel Ferrini. Da giorni ormai si parla di un punto fermo, pronto al rinnovo: dopo un tira e molla, evidentemente siamo ai dettagli finali. La sua presenza nella città dei Ceri fa ben sperare per un suo possibile rinnovo. Mentre in uscita c'è Cristian Pasquato: il fantasista patavino è in scadenza di contratto e non rientra più nei piani futuri. In queste ultime ore si è parlato di un interessamento del neopromosso Trento, ma il portale informativo web Trivenetogoal.it rilancia che c'è stato un sondaggio concreto del Sudtirol (già lo voleva lo scorso gennaio) e della Feralpisalò. Ma secondo alcune indiscrezioni ci sarebbe anche un altro club di serie C fortemente interessato a Pasquato che per ora resta top secret. La sua performance a Gubbio si è fatta notare.      

• 19 GIUGNO 2021
Bruschi si prende la C. Lavori di manutenzione allo stadio Barbetti per il manto erboso

Alla fine se la prende sul campo. Con un'autentica impresa. Ad una giornata dalla fine il ribaltamento del pronostico con il sorpasso del Fiorenzuola sull'Aglianese (degli ex Coda e Bangu), e nell'utltima giornata (giocata sabato 19 giugno), la squadra emiliana espugna il campo di Sasso Marconi per 2-0 e vola in serie C. Neanche a parlarne: il vero mattatore del match è quel tanto decantato Nicolò Bruschi, che noi ne parliamo ormai da settimane, che con la sua doppietta odierna sale addirittura a quota 30 reti personali. Prima segna di testa e poi si procura un rigore da lui stesso realizzato. Un bottino che parla da solo. Autentico trascinatore del Fiorenzuola che torna in serie C dopo vent'anni. Un talento puro. Il tecnico Luca Tabbiani (ai microfoni di Tuttoc.com) ha detto su Bruschi: "Spero di vederlo su Dazn, ha tirato fuori delle qualità incredibili e merita categorie superiori". Del resto come scrivevamo alcuni giorni fa, c'è stato anche un sondaggio del Gubbio nei confronti della punta nativa di Parma. Adesso bisognerà vedere se sarà eseguito da parte della dirigenza eugubina l'affondo finale, oppure il calciatore visto il suo score stagionale può finire nelle grinfie di clubs assolutamente più prestigiosi. In questi casi non è il momento di dormire, basta un attimo per farselo sfuggire. Dal mercato al campo. Sono iniziati i lavori per il rifacimento del manto erboso dello stadio Barbetti. Lo comunica la stessa società eugubina sui propri canali ufficiali social con lo slogan: 'iniziato il restyling dei manti erbosi dello stadio e dell'antistadio, primi trattamenti partiti nel pomeriggio di venerdì'. Nella stagione infatti si era evidenziato un degradamento del terreno di gioco che negli anni passati veniva decantato per la sua perfezione, come si giocasse su un tappeto di biliardo. Con il tempo inevitabile è l'usura. Pertanto è un trattamento necessario per mantenere intatto un manto erboso che stava perdendo il suo vecchio e autentico splendore. Altre news. Si avvia la fusione tra Matelica e Ancona. La nuova squadra è stata già presentata rispettivamente dai presidenti Canil e Marconi. Sarà riconfermato tutto lo staff tecnico e dirigenziale presente a Matelica, compreso il tecnico Colavitto. Decisione presa perchè il presidente Canil aveva bisogno di uno stadio all'altezza della categoria: saltato il progetto con Macerata (giocava infatti all'Helvia Recina, il Matelica), ora le partite interne saranno giocate al Del Conero di Ancona. Non sono mancate tuttavia sui social delle polemiche da parte dei tifosi del Matelica (città di appena 9800 abitanti).

• 17 GIUGNO 2021
Ora si parte davvero. Servono però almeno 15 acquisti. Una credibilità che va ricostruita

A parole il progetto è stato già delineato. Prima le parole del presidente Notari alle emittenti tv umbre di proprietà dello sponsor principale Colacem, dove è stata dichiarata fermamente la volontà di ambire alla serie B. Basta guardare l'estratto delle sue affermazioni su Umbria Tv. Poi le parole del neo direttore sportivo Davide Mignemi che appena è stato presentato in maniera ufficiale, in un videomessaggio è stato già esplicito: "Sposo questo progetto perchè sono molto ambizioso come lo è il presidente". Ormai nessuno si sta nascondendo dietro ad un dito. Il percorso è stato delineato e la piazza si aspetta un mercato all'altezza della situazione perchè per sognare bisogna programmare un organico valido a livello tecnico e per farlo bisognerà buttarci anche risorse economiche di certo non indifferenti. Pertanto adesso tutte le componenti, a partire dal massimo dirigente, fino ai suoi stretti collaboratori, dovranno fare di tutto per riportare in alto questo Gubbio: le promesse devono essere mantenute fino in fondo. Ma c'è una grana. Qua servono diversi acquisti. Ad oggi solo nove calciatori sono sotto contratto: i portieri Cucchietti e Zamarion, i difensori Formiconi, Migliorelli e Signorini, i centrocampisti Malaccari, Oukhadda e Sainz Maza, l'attaccante Fedato. Pertanto adesso occorrono almeno dai 12 ai 15 calciatori come minimo per completare l'organico. Ma soprattutto ci sarà da rimpiazzare gente di valore come Megelaitis, Pasquato, Gomez o Pellegrini. Ora bisognerà trovare gente di esperienza che garantisca realmente quel salto di qualità e gente giovane altamente motivata. Si dovrà sbagliare il meno possibile. Si tratta di un'autentica sfida. Una scommessa. Dopo gli ultimi episodi che dimostrano che c'è una piazza insofferente (non sono passati inosservati gli striscioni apparsi allo stadio mercoledì), un popolo che ancora sta cercando spiegazioni per quanto è avvenuto da metà febbraio in poi (che nessuno ha saputo chiarire in maniera plausibile e trasparente) con frizioni interne che non sono piaciute a nessuno in città. Una situazione gestita molto male. Ma adesso esiste una grande opportunità. Dimostrare con i fatti (e con i risultati) che il recente passato venga dimenticato in fretta. Una certa credibilità va riconquistata. In particolar modo verso il popolo eugubino. Che non ha bisogno nè di sotterfugi nè di ambizioni personali. Il Gubbio è un patrimonio della collettività e della città: va preservato. Se per qualcuno parlare poco significa serietà, lo dirà solo il campo. Contano solo i fatti e i risultati. La gente di Gubbio cerca genuinità e coinvolgimento, non il silenzio.              
• 16 GIUGNO 2021
Mignemi: "Sono molto ambizioso. Parlo poco e lavoro h24". Intanto due striscioni di critica

Prime parole. Poche parole. In un video pubblicato dalla società del Gubbio si presenta così il neo direttore sportivo Davide Mignemi: "Breve messaggio al popolo rossoblù prima di conoscerci meglio. Sono orgoglioso, onorato, felice e motivato per iniziare questa nuova avventura. Gloriosi colori e una piazza importante. Devo ringraziare il presidente Sauro Notari che con la sua carica e passione mi ha letteralmente travolto. Sposo questo progetto: sono molto ambizioso come lo è il presidente. Perciò ringrazio la società e il mister con il quale ho avuto modo già di lavorare. Mi piace parlare poco e mi piace lavorare intensamente «h24». Mi prendo sempre le mie responsabilità. Si può fare bene per portare in alto i colori del Gubbio. Vi aspetto al Barbetti per poter gioire. Forza Gubbio". Intanto, nei pressi dello stadio, appaiono due striscioni di contestazione proprio nella giornata odierna. Ecco cosa recitano. Il primo: «Giamma figlio di Gubbio, il rispetto e l'amore che questa società non potrà mai avere». E un secondo: «Grazie Giamma, questa società ingrata ti ha cacciato! Dalla tua gente mai sarai dimenticato!». Entrambi portano la firma de "La Gubbio Ultras" come si può vedere in questa instantanea nel link. Striscioni che hanno fatto seguito alla dura lettera divulgata dall'ex diesse Giammarioli (che si può trovare nel precedente articolo) e che si può leggere integralmente in questo link. Mentre a Grosseto si può vedere la conferenza stampa integrale della presentazione dell'ormai ex Giammarioli per capire cosa è stato detto in toto.

• 16 GIUGNO 2021
Dura lettera di Giammarioli: "Ho sofferto, qualcuno pensa solo ai propri interessi personali"

All'indomani dell'addio di Stefano Giammarioli, la società del Gubbio ufficializza il nuovo direttore sportivo Davide Mignemi (nato a Catania il 16 luglio 1980) e in pratica si comunica che dalla data odierna entra a far parte integrante dell'A.S. Gubbio 1910. Nel frattempo però arriva una lettera di Stefano Giammarioli, trasferitosi al Grosseto e la pubblichiamo in maniera integrale: "Si è conclusa la mia avventura a Gubbio dove sono tornato a metà ottobre 2019 per dare una mano, chiamato dal presidente Sauro Notari in una situazione particolarmente difficile e delicata. Da quel momento c'è stato ogni sforzo nell'interesse della società e con l'evidente volontà di assicurare professionalità e impegno per la città e per la tifoseria che ho sempre sentito al mio fianco e vicina ai colori rossoblù. I tanti attestati di stima e d'affetto che sto ricevendo in queste ore, nel chiudere un capitolo professionale per aprirne un altro, mi ripagano ampiamente del lavoro svolto e del legame che ho sempre avuto con questa maglia e l'ambiente, mitigando l'amarezza degli ultimi mesi che, mio malgrado, mi hanno costretto a dover stare in disparte. Ho taciuto e sofferto in silenzio per proteggere la squadra da ogni polemica e da qualche cattiveria che mi ha ferito e che ho sopportato per il bene di tutti sentendo la solidarietà di tanti, a cominciare dai tifosi. Alla fine le due missioni sono state compiute: la salvezza l'anno scorso, dopo aver trovato una situazione veramente pesante non soltanto di classifica, e il campionato appena trascorso, sicuramente positivo considerate le difficoltà iniziali. Ho sempre seguito le linee guida della società, restando ampiamente nei parametri economici previsti da Sauro Notari, al quale vanno riconosciuti gli sforzi per dare continuità al Gubbio nella categoria professionistica. Considero il presidente un passionale, che garantisce risorse importanti, sebbene frenato da certe situazioni per chi si preoccupa soprattutto di ritagliarsi un ruolo personale più che di portare risultati concreti. Lascio un patrimonio tecnico condiviso che, dopo stagioni durissime, ha restituito la speranza di poter competere ai migliori livelli. Mi fa piacere che il presidente ha promesso la serie B, per rinverdire i fasti vissuti 10 anni fa. Sicuramente Sauro Notari saprà circondarsi di professionisti e collaboratori di qualità in grado di trasformare in realtà questa aspettativa, augurando le migliori fortune ai colori rossoblù che sono una parte di me". L'ex diesse non ha peli sulla lingua. Ora il cerino passa alla dirigenza e al nuovo corso: portare quella serie B promessa al popolo eugubino.

• 15 GIUGNO 2021
Giammarioli rescinde con il Gubbio e firma con il Grosseto: presentato in pompa magna

Siamo al 15 giugno. Arriva la risoluzione consensuale con il Gubbio. Adesso il diesse eugubino si è accordato con il Grosseto con un contratto annuale, con opzione di rinnovo. In terra maremmana è stato presentato in pompa magna. Basta scrutare il loro sito ufficiale (Usgrosseto1912.com). Strano ma vero, nessuno è profeta in patria. Soprattutto dopo le vicissitudini degli ultimi mesi dove a Gubbio ha vissuto praticamente da separato in casa. A Grosseto lo presentano così: 'autore della doppia promozione con il Gubbio, in Lega Pro Uno e addirittura in B, e la storica promozione del 2017 con la Cremonese. Nelle precedenti esperienze ha valorizzato diversi calciatori, da Ferrari a Mario Rui, da Scamacca a Castrovilli'. D'altronde lavorerà al fianco di un altro ex Gubbio, Lamberto Magrini, l'ex mediano dei rossoblù che vinse il campionato con Landi nel 1987, e poi giocò in serie C2 nelle sfide mitiche nel derby con il Perugia di Ravanelli e Di Livio, e con la Ternana di D'Amico. Magrini infatti è il tecnico della squadra maremmana. Il neo diesse dei biancorossi Stefano Giammarioli si è presentato così ai taccuini dei giornalisti di Grosseto: "Abbiamo trovato subito l'intesa. Punteremo in principal modo sulla valorizzazione dei giovani. Mi piace lavorare sul campo e portare risultati. Grosseto è una piazza importante dove si fa calcio con entusiasmo, ma con i piedi per terra". D'altronde proprio in questi periodi Giammarioli aveva avuto dei contatti con Cosenza, Siena, e si è parlato anche di Teramo e Novara. Alla fine ha scelto Grosseto, una piazza che vuole rilanciarsi, con un passato fiorente in serie B. Accolto con grande entusiasmo dalla proprietà grossetana, da Simone e Mario Ceri: "Molto contenti della scelta. Pienamente convinti che ci darà una grande mano per il percorso iniziato per creare una squadra composta principalmente da giovani motivati. L'ottimo rapporto con Magrini ha incentivato questa scelta e speriamo si dimostri vincente". Perciò si chiude il sipario con l'era Stefano Giammarioli. Adesso si apre il sipario per presentare finalmente il nuovo direttore sportivo che ormai è già al lavoro da tempo, Davide Mignemi. Si apre un nuovo capitolo con il non facile compito di poter migliorare la passata stagione perchè i programmi sono cambiati rispetto all'anno passato. Non più una semplice salvezza come base, non si viaggia più a fari spenti. Quest'anno l'obiettivo ben preciso e prefissato è stato già dichiarato (pubblicamente e ampiamente) a più riprese dalla dirigenza: è il salto di categoria.

• 14 GIUGNO 2021
Ex Gubbio tornano in C. Negro a Campobasso: "Vinto con linearità". Jallow a Montevarchi

Un salentino che vince. Il Campobasso torna nei professionisti dopo 8 anni avendo battuto nell'ultimo turno fuori casa il Rieti. Ma in realtà la squadra molisana non giocava in terza serie da 32 anni, infatti l'ultima apparizione risale al 1989. Con i lupi molisani troviamo un ex conoscenza del Gubbio. Si tratta di Francesco Negro che dopo le esperienze in C con Novara, Fermana e Gubbio, nella scorsa estate ha scelto di ripartire da Campobasso (nonostante le lusinghe della Virtus Verona) e il risultato gli ha dato ragione. Ecco cosa ci racconta Negro, preparatore atletico, nativo di Sannicola in provincia di Lecce: "Provo una sensazione bellissima perchè è sempre emozionante vincere un campionato in un girone difficile e competitivo. Si è giocato in campi ostici con una situazione che tutti conosciamo in piena pandemia. Una grande soddisfazione perchè il Campobasso durante il campionato ha avuto un comportamento lineare dall'inizio alla fine, pienamente costanti nel rendimento. Credo che abbiamo ottenuto il giusto premio". Un autentico trascinatore Vittorio Esposito, eterno talento, ora maturo, che fu seguito in passato anche dal Gubbio, giusto? "Vittorio non ha bisogno di presentazioni, calciatore con qualità tecniche indiscusse". Per Francesco Negro invece cosa rappresenta questo successo? "Mi sono ripreso la serie C sul campo, una bella gioia. A parte una piccola parentesi di Taranto, ero stato sempre in serie C negli ultimi sette anni partendo da Lecce. L'estate scorsa ho fatto un passo indietro, ma ora ne ho fatti due in avanti". Una curiosità dice che Negro è stato in Umbria in una sola stagione ma faceva parte dello staff tecnico del Gubbio quando per l'ultima volta ha raggiunto i playoff nel 2017: ad oggi rappresenta il massimo traguardo finora raggiunto nell'era Notari. Che ci può dire? "In quella annata la nostra forza è stato il gruppo che aveva appena vinto la serie D, questo è stato uno dei nostri segreti di quel successo. Il Gubbio di Magi vinse quel campionato di D che non è mai facile e quello per noi fu un punto di partenza importante. Secondo me inoltre abbiamo fatto bene sul campo perchè c'è stato un grande lavoro e c'è stata una grande umiltà. Non è un caso che fummo una bella rivelazione. Si tratta del miglior piazzamento del Gubbio ottenuto in questi ultimi anni dove del resto incontrammo avversarie forti come Venezia o Parma. Un anno che ricordo volentieri. Spero che il Gubbio faccia bene perchè lo seguo sempre, sono legato all'ambiente dove sono stato bene. Vi seguo con simpatia. Si può fare bene perchè il presidente Sauro Notari è veramente eccezionale e possiede tutte le carte in regola per fare grande questo Gubbio". Un altro protagonista è Sulayman Jallow che con la maglia del Montevarchi (il suo score è di 19 reti) conquista la serie C battendo nel derby la Sangiovannese per 2-0: reti di Frugoli, il raddoppio ad opera proprio dell'attaccante gambiano.

• 13 GIUGNO 2021
Undici anni esatti, quel ricordo indelebile frutto di una combinazione realmente vincente

É stato un giorno speciale. E lo è tuttora. Sono passati undici anni ma quello rimane ancora oggi un giorno epocale dove il tifo eugubino era riuscito a portare 2.624 spettatori in trasferta (sui 3.026 dei paganti totali). Il giorno del ritorno della finale playoff nel quale il Gubbio sconfisse per 2-0 il San Marino e conquistò la Prima Divisione (vecchia C1). É stato il giorno del cucchiaio di Alessandro Marotta su rigore. É stato il giorno del gol del raddoppio con tiro millimetrico di Giacomo Casoli. Un giorno che ha portato al coronamento di un gioco di squadra, di un'alchimia, di un gruppo, dove tutte le componenti parlavano lo stesso linguaggio. La gioia irrefrenabile, una città che con entusiasmo che accompagna la squadra. Da quel momento c'è stato il trampolino di lancio verso la serie B. Quel Gubbio allenato da Vincenzo Torrente: il faro di quella squadra circondato da componenti importanti, ognuno in un ruolo prestabilito, ognuno che ha fatto il suo compito, ognuno che ha fatto squadra. Si ricorda l'indimenticato Gigi Simoni, che fu un legante di professionalità superiore. Quella figura che oggi probabilmente manca. Quella figura che ha saputo dare alta professionalità in un ambiente che aveva bisogno di crescere, e fu capace di formare una triade importante con Giammarioli diesse e Torrente allenatore. All'epoca venne definita la triade delle meraviglie. Adesso visto che si torna a parlare di serie B si deve prendere esempio. Allora (infatti) tutto nacque senza proclami, a fari spenti, poche illusioni e figure professionali che hanno saputo dare una impronta tangibile al conseguimento di quei risultati. Risultati che però non vengono mai a caso. Adesso perciò se vi vuole la serie B si deve procedere di conseguenza. Torrente, nell'intervista al nostro sito web, è stato esplicito: "Io non voglio illudere nessuno. L'unico giudice sarà: gli acquisti che riusciremo a fare e il campo come risponderà. Preferisco più i fatti che alle parole". Appunto, dalle parole adesso contano i fatti. Quei fatti che devono comportare un cambio vero di passo. Che la nuova figura che porta il nome di Davide Mignemi abbia la possibilità di lavorare come direttore sportivo nei suoi pieni poteri e non deve essere frenato da interferenze o situazioni poco professionali. E che la squadra sia costruita con una identità e con lo spirito di appartenenza. Quei fatti hanno un solo nome: portare risultati e avere competenze giuste.   

• 10 GIUGNO 2021
Torrente: "L'unico giudice sarà: gli acquisti che faremo e il campo. Non mi piace illudere..."

Il tecnico Vincenzo Torrente è stato premiato al Gran Galà del Calcio Umbro. Partiamo da questo, a riguardo cosa ci può dire? "Mi ha fatto piacere. D'altronde avevo fatto già una promessa due anni fa alla famiglia Brugnoni, quando tornai a Gubbio, che sarei andato a questo evento. Sono grato che il premio mi è stato consegnato dalla figlia e dalla famiglia. Con Giancarlo Brugnoni abbiamo vinto due campionati insieme, dalla C2 alla serie B, essendo stato una persona speciale e un ottimo dirigente". C'è stata l'occasione per incontrare il campione del mondo, Franco Causio, giusto? "Vero, ho avuto l'occasione di incontrate tanti personaggi straordinari. Soprattutto rivedere Franco con il quale ho fatto il corso insieme, inoltre ho avuto l'onore di giocare con la Nazionale Azzurra vincente del 1982 in un evento in Germania quando fui invitato da Fulvio Collovati. Per me fu un evento notevole poter giocare con certi campioni. Con Causio tanti aneddoti durante la serata insieme a cena, un grande campione. Ribadisco è stata una bella serata piacevole". Torniamo a noi. Ci eravamo sentiti circa quindici giorni fa sulle nostre colonne. Ad oggi, il mercato, come si evolve? "Per adesso sono pochi i movimenti ma tante le trattative. Stiamo cercando calciatori funzionali. In particolare io ho chiesto dei calciatori soprattutto motivati, con tanta fame e con tanta voglia di riscatto. Non mi interessa tanto il nome". Ma state già individuando questo benedetto centravanti che il Gubbio ormai cerca da anni? "É un mercato difficile. Certi centravanti vogliono andare con squadre importanti. Ma noi stiamo cercando gente che vuole rilanciarsi". Tanti nomi già stanno girando, quindi? "Ma sì, capisco adesso che pure i giornali abbiano la necessità di parlare di mercato. L'attesa è spasmodica. Però noi non dobbiamo farci condizionare. Una società forte è quella che non si fa condizionare tanto dall'ambiente e dalle chiacchiere. Silenzio e lavoro. Preferisco più i fatti che le parole. Bisogna avere pazienza e trovare l'occasione giusta per i nostri parametri. Non escludo che il nostro direttore sportivo sta guardando anche in serie D. É normale che noi non possiamo competere come società come Bari, Padova o Alessandria. Abbiamo un nostro budget, non possiamo spendere cinque milioni di euro. Inoltre c'è una scelta societaria di puntare anche sui giovani. Anche qua le prime scelte non sono semplici da prendere. Dobbiamo essere efficaci a trovare calciatori bravi come successe in passato e come è successo in questa ultima stagione con qualche elemento giovane e non. A me non piace illudere nessuno. Siamo tutti motivati: il sottoscritto, la società, il nuovo direttore sportivo (Mignemi ndr). Poi però dipenderà tutto dal mercato e spetterà anche dalle motivazioni del presidente per capire quale sarà il nostro obiettivo. Per crescere bisogna dare una linea. Il giudice sarà: gli acquisti che faremo e il campo che parlerà. Ma intravedo che le mie richieste cominciano a concretizzarsi. Mi fa piacere che il presidente Notari piano piano inizia a migliorare le cose sia nella struttura dei campi durante l'allenamento, sia nel mettere figure professionali come l'addetto agli arbitri (Massimiliano Grilli ndr). Che questa crescita sia accompagnata anche a livello tecnico, mi auguro". Come Daniele Casiraghi che sulle nostre colonne ci ha detto che per ambire serve organizzazione, professionalità e persone giuste. Pertanto concorda? "Infatti vedo il lato positivo. La società a piccoli passi sta cercando di migliorare tutta la struttura".

• 09 GIUGNO 2021
Avance su Bruschi. Sondaggio e conferma di contatti. Con Sassuolo si pensa a Saccani

Ne abbiamo dato ampio risalto nei giorni scorsi. D'altronde un calciatore che segna tanto, anche se gioca nelle serie inferiori, può essere sicuramente un calciatore che può fare la differenza pure in categorie superiori. La storia ci insegna che è successo spesso. Dicevamo, che parlavamo di Nicolò Bruschi, classe 1998, che si sta mettendo in luce a suon di gol nonostante la sua giovane età. É un autentico cecchino. Nell'ultimo incontro disputato contro il Ghivizzano, a decidere è il solito bomber Bruschi che ha capitalizzato in rete una magistrale punizione a foglia morta a fil di palo: sale così a quota 27 reti personali, che bottino! Provare per credere per vedere bene il gol realizzato dal bomber parmense in queste immagini. Ecco l'avance. C'è stato infatti un sondaggio del Gubbio negli ultimi giorni. Contatti ci sono stati per sondare il terreno se è possibile una operazione con il talentuoso attaccante del Fiorenzuola che va in scadenza di contratto. Se ci saranno adesso degli sviluppi è difficile saperlo, ma è chiaro che il Gubbio sta tentando in tutti i modi per poter sostituire in maniera degna Juanito Gomez. Serve un calciatore che sappia dare garanzie a livello qualitativo e a livello realizzativo, indipendentemente dalla categoria che provenga. Pescare talenti può diventare più redditizio che affidarsi a calciatori già affermati. Altre notizie flash di mercato. Si è aperto un canale con il Sassuolo per ottenere il centrocampista rumeno Iulius Andrei Marginean, classe 2001, autore di 23 presenze e 7 reti nella Primavera neroverde, un profilo che interessa, ma si è inserito adesso pure il Monopoli nelle trattative. Ma è uscito un nuovo nome del Sassuolo: si tratta di Matteo Saccani, classe 2001, un terzino destro duttile che può giocare pure sulla fascia sinistra. Anche in questo caso la concorrenza non manca: oltre al Gubbio ci sarebbe l'interesse del Monopoli e nelle ultime ore si è inserita la Vis Pesaro. In pratica è un mercato che sta entrando nel vivo, le trattative non mancano, ma occorre pazientare.  

• 08 GIUGNO 2021
Casiraghi: "Organizzazione, professionalità e persone al posto giusto. A Gubbio un errore..."

Un campionato di vertice. Organizzazione e ambizioni in una società modello. Ecco come arrivano poi i risultati. Parla con noi il fantasista Daniele Casiraghi, vero protagonista nell'annata straordinaria del Sudtirol. Un peccato solo che è sfuggita per un soffio la Final Four dei playoff. E Casiraghi ci spiega come per poco è arrivata l'eliminazione con l'Avellino di Braglia: "Purtroppo abbiamo fatto degli errori, sicuramente si poteva evitare il secondo gol di Avellino. Ci è andata male, quest'anno ci pensavamo, però ci riproveremo subito dal prossimo anno". Crede adesso che ci siano le più forti a contendersi la B? "Il Padova lo conosciamo e in campionato si è dimostrato molto forte, ha speso parecchio con dei calciatori di spessore. Devo dire tuttavia che l'Avellino si è dimostrato tosto, ben allenato da Braglia con un tecnico di grande esperienza. Diciamo che sono tutte squadre che possono fare il colpaccio". Eppure pure il Sudtirol ha sfiorato la serie B con un primato perso quasi al fotofinish dopo la sconfitta di Trieste, non è così? "Un vero peccato, in quella partita è andato tutto storto e la Triestina invece ha fatto la partita della vita". Nonostante ciò il Sudtirol viene considerata una società all'avanguardia per la categoria, perciò a Gubbio vogliono sapere: ma qual è il segreto per centrare almeno i playoff? "Io col Sudtirol ci rimarrei a vita. Organizzazione al massimo. Un centro sportivo bellissimo. Ci alleniamo e abbiamo pure lo chef che ci cucina, pranziamo tutti insieme. Tutte le terapie si fanno lì: sauna, la vasca fredda e adesso addirittura stanno rifacendo lo stadio nuovo. A livello di società non gli si può proprio dire niente. Ora ci manca solo quel salto di qualità per salire di categoria". Quindi un consiglio che darebbe al Gubbio per alzare l'asticella? "Prima di tutto serve organizzazione. É necessaria tanta professionalità. Bisogna investire nelle persone giuste, nei calciatori giusti, per saper comporre poi un gruppo giusto. Tutto deve combaciare alla perfezione per andare in serie B. A noi evidentemente è mancato un qualcosina, ma cercheremo di sistemare tutto il prossimo anno". Da ricordare tuttavia che Casiraghi conquistò a Gubbio i playoff nell'era di Magi, da squadra sorpresa, giusto? "Semplice. Sono dell'idea che avevamo una grande squadra. Con un allenatore (Magi ndr) con il quale io mi sono trovato molto bene perchè aveva delle belle idee di calcio. Infatti facemmo bene. Purtroppo l'anno dopo fu smantellato un gruppo che secondo me andava confermato quasi in toto, compreso l'allenatore". Quest'anno la consacrazione di Casiraghi, diciamo il vero? "Sì, ma già da Gubbio mi ero imposto di migliorare. Sono cresciuto sottoporta e in fase di realizzazione. Quest'anno grazie anche alla squadra che reputo una squadra forte sono riuscito a fare tanti gol e sono molto contento". Dal mercato sirene dalla B da Cremonese e Frosinone, cosa c'è di vero? "Sono le prime leggende che escono. Le solite notizie che vengono fuori in questa fase di mercato. Adesso voglio sentire prima il Sudtirol, poi con calma decideremo. Ora vado in vacanza". Un calciatore del girone da citare: che gli è piaciuto, che lo ha sorpreso e lo consiglierebbe ad una società di terza serie? "Di calciatori forti nel girone ne ho visti tanti. Però vorrei citare il cannoniere Mattia Bortolussi (del Cesena). Pensare che l'aveva in casa il Gubbio, io lo trovai al mio primo anno con Acori: era un ragazzino, ora capocannoniere". Ci vuole fare capire che bisogna credere di più su certi giovani? "Assolutamente sì. Bisogna sapere distinguere e quindi avere occhio quando un ragazzo può arrivare o quando non può arrivare. Bisogna sapergli dare fiducia e tempo"

• 07 GIUGNO 2021
Volpicelli addio. Contatti con Lescano. Spunta idea Neglia. Torrente, premio al Gran Galà

Mercato. Quante situazioni sottotraccia. Quante operazioni diventano ingarbugliate. Intanto una prima scelta ha preso già un'altra strada. Si tratta di Emilio Volpicelli, reduce da un ottimo campionato con il Matelica dove ha realizzato 14 reti. L'attaccante tuttofare napoletano infatti ha firmato un triennale con la Viterbese. Autentico colpo messo a segno dai laziali in quanto il calciatore partenopeo veniva seguito anche dal Cittadella, ma alla fine ha optato per un legame sostanzioso e di lunga durata con la Viterbese che ha in cantiere un progetto molto ambizioso. Nelle ultime ore si è parlato di un forte interessamento verso Facundo Lescano, classe 1996, attaccante argentino che ha ben figurato nel campionato scorso con la Sambenedettese dove ha realizzato 12 reti: con gli adriatici aveva firmato un contratto triennale la scorsa estate, ma la società marchigiana poi ha avuto dei seri problemi e quindi adesso si può considerare 'libero'. Una pedina di valore come punta centrale, ben conosciuto dal nuovo direttore sportivo Davide Mignemi perchè lo ha avuto già con la Sicula Leonzio in ben due circostanze, ma in Sicilia è esploso nella stagione 2019-2020 quando aveva siglato 10 reti in 28 presenze. Diciamo che un primo approccio già c'è stato con Lescano perchè è un calciatore gradito per il nuovo progetto targato Gubbio, ma il calciatore sudamericano ha mercato: ci sarebbe infatti un interesse della Virtus Entella appena retrocessa in serie C. Pertanto un altro profilo interessante che esce fuori è quello di Samuele Neglia, classe 1991, nell'ultima stagione alla Fermana dove ha segnato 10 reti in 34 partite. Una curiosità: nella scorsa stagione proprio Neglia aveva realizzato la doppietta che ha consentito alla Fermana di rimontare il Gubbio per 2-1 dopo la rete iniziale di Sainz Maza su rigore. Insomma, si cerca un centravanti degno per fare un salto di qualità, in particolar modo si cerca di trovare una pedina degna a sostituire il partente Juanito Gomez. Il calciatore torinese era in prestito dal Bari ma andrà in scadenza di contratto. Da Bari inoltre danno per possibile una permanenza in biancorosso del centrocampista Zakaria Hamlili, reduce dal prestito di Gubbio. In porta piace molto il portiere Semuel Pizzignacco del Vicenza, ma la società berica potrebbe valorizzare il ragazzo in serie B (gli potrebbe fare da chioccia il più esperto Grandi) dopo l'ottimo campionato disputato tra le fila del Legnago Salus. Breve news. Al Gran Galà del Calcio Umbro, martedì 8 giugno, in programma all'hotel Cenacolo Assisi a Santa Maria degli Angeli, sarà presente Vincenzo Torrente: il tecnico dei rossoblù riceverà il premio "Giancarlo Brugnoni". Tanti nomi illustri presenti tra i quali il guardalinee internazionale eugubino Matteo Passeri. Saranno premiati anche Cristiano Lucarelli della Ternana, il diesse Marco Giannitti per il Perugia. Tutto il programma completo nel comunicato stampa, nel link a seguire.     

• 05 GIUGNO 2021
L'editoriale. Il momento della verità. Rosa all'altezza per il salto. Dai proclami... ai fatti

Il calcio come un'azienda. Sotto taluni aspetti. Ma in altri aspetti non è un'azienda. Al presidente di qualunque impresa si inputano le colpe dell'azienda che presiede. É sempre stato così. Per questo motivo talvolta diventa normale che un presidente di calcio sia sotto osservazione nei giudizi. Da più parti si dice che un presidente deve essere competente di calcio per fare calcio. In realtà non è così. Uno perchè non c'è un metro di misura per stabilire se uno è competente o meno. Inoltre per essere presidente, non occorre essere necessariamente competenti in ambito calcistico, purchè si abbia la forza di delegare a persone davvero competenti (e utili alla causa) ruoli basilari nello staff a livello dirigenziale e a livello tecnico. Questo è alla base di tutto. Questo è alla base dei risultati, ma pure nelle relazioni con la città, con la stampa e con il tifoso. Comunicazione ampia, trasparente, sincera, aperta, essenziale. Se invece si decide di accentrare tutte le decisioni può diventare pericoloso e il disastro è la più logica conseguenza. Dopo l'escalation dal ritorno in serie C nel 2016 (che faceva ben sperare) c'è stato un lento ma inesorabile declino negli anni, dove in talune circostanze addirittura c'è stato un rischio concreto di retrocessione in alcune stagioni, con alcune annate a dir poco umilianti dove la salvezza è arrivata proprio al fotofinish. Solo nell'ultima stagione si è tornati un po' a respirare raggiungendo una salvezza in largo anticipo e si sono sfiorati addirittura i playoff. Eppure si è voluto lo stesso cambiare pagina. Scelta giusta oppure sbagliata non lo può stabilire nessuno. Lo stabilirà solo il campo. Se i risultati arriveranno... tanto di cappello e tutti saranno contenti. Ma se i risultati non arriveranno come auspicato, se non si riuscirà a migliorare la classifica di quest'anno, ma soprattutto se non si raggiungerà almeno il sesto posto (il limite minimo pubblicamente dichiarato dal presidente Notari prima a Umbria Tv e alla tv locale Trg Network), allora la prossima stagione potrebbe rivelarsi del tutto insoddisfacente. D'altronde quando ci sono dei proclami devono essere presi alla lettera. Dal dire e parlare, bisogna passare al fare. Dalle promesse si deve passare ai fatti. Alla base di tutto ci deve essere onestà intellettuale. Alla base di tutto ogni messaggio alla città va calibrato e misurato perchè un tifoso legge, ascolta e si informa. Di conseguenza ogni addetto ai lavori (in qualsiasi ruolo che ricopre) ascolta, si adegua e si impegna a raggiungere il massimo dei risultati seguendo i dettami e gli orientamenti proclamati dalla massima carica dirigenziale. Le ambizioni sono fondamentali perchè portano entusiasmo, ma creano anche aspettative. Quelle aspettative che poi però devono essere rispettate. Altrimenti anche i seguaci più tenaci potrebbero dire che ci sono delle lacune a livello di programmazione dirigenziale. Dal di fuori qualcuno potrebbe pensare che si continua ad andare a tentoni. I tifosi del Gubbio sognano utopicamente di rivedere il Gubbio in quella categoria che tutti sognano: la cadetteria. Come del resto è stata pubblicamente nominata dal massimo esponente dirigenziale. Ma i tifosi del Gubbio sono soprattutto stanchi perchè tante bugie e falsità escono fuori giornalmente, sicuramente non imputabili al massimo dirigente che potrebbe essere pure all'oscuro di tutto. Sarebbe utile mettere nero su bianco tutte le assurdità che si riescono a partorire. Tuttavia adesso c'è l'occasione giusta per mettere a tacere anche i più critici e i più scettici. Ci si aspetta una rosa ampia e all'altezza, e non svuotata come quella che si era presentata al raduno di Roccaporena nella scorsa stagione. Anche se Torrente è capace pure a cavare sangue dalla rape. Ci auguriamo che la mossa di scegliere Davide Mignemi come direttore sportivo sia assolutamente azzeccata, ma gli deve essere garantito che possa lavorare anche sulle prime scelte. Se nessuno vuole essere tirato per la giacchetta, questo è il momento della sacrosanta verità. Dimostrare adesso che il tutto non è fatto a caso!

• 03 GIUGNO 2021
Bruschi fa il poker: questa è la gente da pescare in D. Gubbio, multa per 'inosservanza'

Quando la serie D sa regalare dei veri talenti. Giorni fa avevamo fatto il nome sulle nostre colonne dell'attaccante Nicolò Bruschi, classe 1998, in forza al Fiorenzuola, cannoniere del girone D di serie D. Scrivevamo che è un calciatore eclettico che può giostrare su tutto il fronte avanzato, infatti ha giocato non solo nel tridente d'attacco ma anche come trequartista, oltretutto adesso è in scadenza di contratto. Nell'ultima giornata si è reso protagonista di un poker. Bruschi infatti è stato capace di segnare ben quattro reti in una sola partita contro la Correggese, match terminato con un pirotecnico risultato sul 4-4. Prima ad infilare la palla sul palo lontano, poi in velocità in contropiede, la terza rete con un tiro a scavalcare a palombella e il poker addirittura di testa. Così Bruschi ha tirato fuori tutto il repertorio e tutte sue potenzialità salendo a quota 26 reti nella classifica dei cannonieri. Si è preso il lusso di esultare con il gesto alla Cristiano Ronaldo. Scoprire certi calciatori nelle serie inferiori diventano la fortuna delle società professionistiche. Invece di spendere 100mila euro per un attaccante già affermato, bisogna saper trovare dei calciatori per poi saperli valorizzare. Ma basta ricordarsi in casa nostra un certo Alessandro Marotta che fu prelevato dall'Arrone in serie D e mister Torrente ne sa qualcosa. Oppure, più recentemente, basta guardare l'exploit di Raphael Odogwu, che si era messo in luce in serie D con l'Arzignano Valchiampo, fu acquistato dalla Virtus Verona che ha saputo valorizzarlo per poi rivenderlo al Sudtirol ed ora ha un valore di mercato pari a 175mila euro. E Gubbio, una società che vuole sopravvivere, deve saper cogliere queste ghiotte occasioni, invece di spendere talvolta dei soldi a vanvera. Ma intanto una vera tegola cade improvvisamente sulla società eugubina. La motivazione riguarda una inosservanza dell'applicazione delle procedure anti Covid-19. La Procura Federale ha deciso di multare il presidente Sauro Notari per 1.445 euro, il Dott. Giangiacomo Corbucci per 1.445 euro e l'A.S. Gubbio 1910 per 1.925 euro (per un totale di 4.815 euro di multa). In pratica c'è stato il mancato rispetto delle indicazioni per la ripresa degli allenamenti e la mancata osservanza dei protocolli sanitari. Nello specifico la Procura Federale ha contestato il fatto che in sette occasioni, a partire dall' 8 settembre 2020 fino al 19 gennaio 2021, il gruppo squadra non è stato sottoposto al test sierologico alla scadenza dei 14 giorni previsto dal regolamento. Inoltre contesta il fatto che il gruppo squadra non è stato sottoposto ai test sierologici dopo che era stata riscontrata la positività al Covid dei tesserati, ovvero Juanito Gomez e altre tre persone facenti parte dello staff dopo il tampone eseguito nel giorno 6 ottobre 2020. Ma ecco di seguito la sanzione completa pubblicata dalla Figc. La società del Gubbio in serata risponde, si giustifica, parla di 'buonafede' e scrive che ha preferito non attenersi alle prescrizioni del Cts con un comunicato stampa che trovate di seguito.           

• 01 GIUGNO 2021
Nuovo pressing su Pellegrini. Idea Mattioli. In porta c'è Pizzignacco. Cucchietti verso l'addio

Si parla di un Davide Mignemi molto attivo, il consulente di mercato (direttore sportivo in pectore) del Gubbio. Si parla di giovani e il Sassuolo è un buon bacino di talenti che sforna ogni anno. Il primo obiettivo resta sempre quello di trattenere Jacopo Pellegrini che è esploso proprio a Gubbio nella seconda parte del campionato. Il calciatore neroverde era in prestito e si cerca di rinnovare questo legame ma la società emiliana è intenzionata fortemente a fargli fare le ossa in serie B, altrimenti nel caso peggiore si vuole scegliere una piazza di serie C di prima fascia. Il Gubbio cerca di spuntarla ma non è per niente facile in questo momento. Allora sempre dal Sassuolo si sta cercando di capire se sarà possibile prendere l'attaccante Andrea Mattioli, classe 2001, che gioca in forza alla Primavera dove ha ben figurato, oltretutto ha avuto esperienze già con la Nazionale Azzurra Under 17 e Under 18. Con il Sassuolo è sempre aperto tra l'altro l'interesse verso il centrocampista rumeno Iulius Andrei Marginean, che è un classe 2001. Ma non è tutto. Si cerca un nuovo portiere e torna in auge un nome già uscito un mese fa. Si tratta di Semuel Pizzignacco, è un classe 2001, che si reso protagonista con il Legnago Salus da titolare dove ha raggiunto la salvezza ai playout contro il Ravenna: l'estremo difensore di Monfalcone tuttavia è di proprietà del Vicenza e quella biancorossa è la società con la quale si dovrà trattare. Per questo motivo finisce adesso sul mercato il portiere Tommaso Cucchietti, nonostante è ancora sotto contratto con il Gubbio fino a giugno 2022: ora il compito spetta al neo diesse Mignemi trovare la soluzione migliore per l'ex portiere del Torino, altrimenti bisognerà fare altre scelte su come comporre gli under. D'altronde proprio Cucchietti, classe 1998, non rientra più nei parametri per il minutaggio giovani che è stato reso ufficialmente da poche ore dalla Lega Pro per la stagione 2020-2021. In pratica si deve superare la soglia minima di 270 minuti giocati a partita con calciatori nati dal 1999 (solo due calciatori), e poi a scendere di età fino al 2002 e seguenti. Intanto nelle ultime ore si era parlato di un interesse del Gubbio per l'attaccante argentino Federico Vazquez che si trova alla Virtus Francavilla, ma adesso secondo radiomercato ci sarebbe anche il sondaggio della Casertana. Mentre secondo Tuttoc.com ci sono delle sirene per Francesco Fedato del Gubbio da parte di Pro Vercelli e Lecco: l'attaccante però è sotto contratto con i rossoblù fino al prossimo giugno 2022.
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