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• 30
GIUGNO 2021
Come punta... spunta Saraniti. Su Sainz Maza ci pensa il Taranto. Pasquato, asta su di lui
Ci
potrebbe essere una svolta a sorpresa. D'altronde di nomi ne stanno
girando proprio tanti che poi vengono accostati al Gubbio e adesso dal
1 luglio è giunto il momento che qualcuno potrebbe essere
ufficializzato. In pratica nel mirino c'è l'attaccante Andrea
Saraniti, classe 1988, la scorsa stagione al Palermo (26 presenze e 4
gol). In serie C ha giocato inoltre con Vicenza, Viterbese, Lecce,
Virtus Francavilla e Vibonese. Il calciatore palermitano è un
attaccante centrale che può fungere anche da seconda punta.
L'interesse del Gubbio lo rivela Iamcalcio.it. La notizia è
stata ripresa anche dal sito Tifopalermo.it. Ma si parla anche dei
partenti. Il fantasista Cristian Pasquato non rientra più nei
piani societari e secondo alcune notizie delle ultime ore il calciatore
piace al Grosseto (anche se la società maremmana smentisce), ma
ci sarebbe anche il Rimini che vorrebbe accaparrarselo. Un'altra
notizia invece riguarda Miguel Sainz Maza: la mezzala spagnola piace al sud,
dopo un approccio del Foggia ora si parla di un sondaggio del Taranto,
neopromosso in serie C. Ma il calciatore iberico, sappiamo, che
risulta un elemento incedibile per il tecnico Torrente, anche
perchè è legato con un contratto fino a giugno
2022 con il sodalizio eugubino. Intanto a Grosseto continua a parlare
il neo direttore sportivo dei grossetani, l'eugubino Stefano
Giammarioli, in un'ampia intervista telefonica pubblicata al portale web
Grossetosport.com, in cui specifica che si trova in piena sintonia con
la proprietà guidata da Mario e Simone Ceri.
Mentre a Gubbio c'è forte attesa per la prima presentazione
ufficiale del nuovo diesse Davide Mignemi, finora tenuto in silenzio e
adesso parlerà in conferenza stampa. C'è molta
attesa per quello che dirà di fronte ai taccuini dei giornalisti
eugubini. Tante cose sono in sospeso. A partite dal mercato: da sapere
chi potrebbe arrivare a rimpolpare la rosa che secondo le prerogrative
della proprietà dovrà essere capace di scalare diverse
posizioni in classifica rispetto alla passata stagione perchè si
pensa in
grande con un progetto ambizioso, come ormai è stato ampiamente
dichiarato, salvo ripensamenti oppure dichiarazioni nette per ritrattare le
ambizioni proclamate dalla società (si è parlato anche
di serie B) alle tv umbre. Poi bisognerà capire se il nuovo
diesse
sarà disponibile con gli organi di informazione per ricostruire
una sinergia (che si è sfilacciata nel tempo), come dovrebbe avvenire di regola
in qualsiasi società professionistica nel mondo del calcio.
• 29
GIUGNO 2021
Una squadra che riconcili città col calcio. La serietà nei fatti. Mercato: si pensa a Ventola
Leggendo,
informandoci, studiando quotidianamente, non si finisce mai di
imparare, come dovrebbe succedere nella vita ma anche (e soprattutto)
nel calcio. Oltretutto capiamo che ogni parola detta deve essere
pesata. Perchè quando si parla e si scrive ci si rivolge ad un
pubblico ampio. Quando si fanno delle promesse si devono mantenere.
Quando si parla soprattutto di calcio c'è da confrontarsi con
una città, con i tifosi e con la stampa in maniera ampia,
sincera (senza cadere nel tranello delle ripicche) e cristallina.
Pertanto, al di là delle interpretazioni che ognuno gli vuole
dare, qua ci sono stati già dei proclami con ambizioni
importanti. Ambizioni che però devono andare di pari passo con la
realtà. Ci è sembrato molto saggio leggere l'intervista
del Ds Alessandro Battisti del Mantova, su La Gazzetta di Mantova, alla
presentazione del nuovo allenatore esordiente in serie C, Maurizio
Lauro. In pratica nel suo intervento, il diesse dei virgiliani, ha
specificato in maniera netta queste testuali parole: "Mi
auguro di riuscire a costruire una squadra che sappia riconciliare la
città col calcio. Questa città se lo merita". Sono
parole che ci hanno notevolmente colpito. Parole che ci piacerebbe
sentire anche dalle nostre parti. Parole distensive ma soprattutto
concilianti verso una città, verso la totalità della tifoseria, cioè il
cuore pulsante che ruota intorno ad una società e ad una squadra
di calcio. Negli ultimi anni abbiamo notato solo silenzi e tanta
presunzione in crescita da chi ricopre dei ruoli chiave. Neanche se
fossimo al Milan, Inter e alla Juventus. Anzi, vi garantiamo anche che
abbiamo avuto la fortuna di conoscere gente che lavora all'interno
del Milan (in una nostra recente trasferta allo stadio San Siro prima
della pandemia durante un match di serie A con in campo Milan e
Sampdoria, con visita anche negli spogliatoi, area stampa e accesso
Vip), che hanno mostrato da subito grande disponibilità e
umiltà, segno di una grande professionalità e di una
grande apertura mentale. Visto dall'interno questo ci ha fatto
capire che non si vince mai per caso e si capisce perchè il
Milan ha vinto tanti trofei a livello internazionale. Perchè i
successi non arrivano nè dai proclami e tanto meno dalla
spavalderia. L'arroganza non porta da nessuna parte.
L'indisponenza non è mai piaciuta alla gente di Gubbio. C'è
da ricostruire la genuinità perduta con la testa sulle spalle e
con i piedi per terra. Mercato: nel mirino l'attaccante Danilo Giacinto
Ventola, classe 2000, la scorsa stagione alla Turris in prestito
dall'Ascoli.
• 28
GIUGNO 2021
Pista giovane: da Ngom e Chiderah. Farneti alla Fiorentina. Si pensa al portiere Satalino
Linea
verde. In primis il Gubbio segue un calciatore che si trova nei
dilettanti: si tratta di Mamadou Bara Ngom, classe 2000, ala destra in
forza alla Folgore Caratese (10 reti e 33 presenze). Il ragazzo scuola
Milan, come scrive Iamcalcio.it, è pronto per volare in Umbria.
Un altro è un giovanissimo: si tratta di Ndulue Daniel Chiderah,
esordiente classe 2007, nato ad Assisi e tesserato con l'Acd Bastia
1924 (la squadra di Bastia Umbra). É finito sotto osservazione
di diversi clubs professionistici ed è monitorato da Empoli,
Parma e Perugia, ma si parla anche del Gubbio (così viene
scritto sul sito Assisisport.it). Mentre a quanto pare ha portato i
suoi frutti l'operato della passata stagione in casa Gubbio a livello
di valorizzare di giovani: il centrocampista Giovanni Farneti, classe
2004, era stato ceduto a settembre 2020 in prestito alla Fiorentina e
ha saputo distinguersi con l'Under 17 viola di Donadel. Adesso la
società gigliata si è mossa subito riscattando la
talentuosa mezzala eugubina che si era distinta precedentemente
nell'Under 17 del Gubbio allenata da Leonardo Argentina. Farneti
è cresciuto con la scuola calcio Don Bosco per poi passare
all'Atletico Gubbio. Ora per le casse del Gubbio ha portato 30mila
euro. Tutto questo sta a significare che probabilmente si cerca di
cambiare passo
negli ultimi tempi: l'operato gestionale in fase di consuiltazioni
della passata stagione ha creato una base
e questo sta a significare che valorizzare i giovani comporta anche dei
ritorni economici, dopo anni di sperperi inutili e con scarsi risultati
(in prima squadra). Con il nuovo corso si
spera che si prosegua sulla stessa falsa riga. Per la porta invece gira
un altro nome: si tratta di Giacomo Satalino, classe 1999, l'anno
scorso in prestito al Cesena e poi al Monopoli dal Sassuolo. Ora il
Gubbio ha chiesto
alla società neroverde il giovane estremo difensore, però
si sta
cercando di portare in rossoblù pure il terzino Matteo
Saccani (classe 2001), anche se piace al Perugia. Bolle tanta carne in
pentola, ma vedremo che piatto sarà servito. Intanto l'A.S.
Gubbio 1910 comunica che «nella giornata odierna è stata
depositata presso gli Uffici della Lega Pro tutta la documentazione
necessaria per l'iscrizione al campionato adempiendo in questo modo a
tutte le nromative vigenti previste».
• 27
GIUGNO 2021
Settimana decisiva. Giallo: Rossi della Reggina rifiuta il Gubbio? Si parla pure di Mastour
Si
apre la settimana decisiva. A metà settimana finalmente
arriverà la presentazione ufficiale di Davide Mignemi, neo
direttore sportivo. Tutto il popolo eugubino si augura che arrivino
pure i primi nomi dei calciatori che andranno a rinforzare una rosa
spolpata rispetto alla passata stagione perchè in tanti sono in
partenza e altri non hanno rinnovato il contratto. Le uniche notizie
arrivate finora sono state il rinnovo di Malaccari (fino a giugno 2022)
e la partenza di Uggè, finito al Levadia Tallin, con la relativa
intervista che ci è stata concessa al nostro portale
giornalistico on-line che potete trovare nell'articolo precedente. Per
il resto si procede con il non parlare con nessuno. Qua tutto viaggia
sottotraccia, tutti "Zitti e Buoni", come titola il grande successo dei
Maneskin che ha spopolato all'Eurovision 2021. Se abbiamo notizie
talvolta è perchè ci provengono da altre testate (di
stampa e on-line) oppure dalle numerose conoscenze che abbiamo attivato
da tempo sparse sul territorio nazionale, frutto di passate
collaborazioni o addetti ai lavori. Qui deve subentrare anche l'astuzia
e la bravura di chi riesce a poter mantenere una informazione viva e
continuativa, altrimenti saremmo costretti a scrivere per giornate
intere pagine vuote (o nere, come è lo sfondo del nostro sito).
Non riusciamo a capire se dipende da una mentalità probabilmente
più aperta che si trova da altre parti, e forse non si riesce a
capire che una società di calcio si deve confrontare sempre con
l'intera collettività. Ma noi abbiamo preso a cuore da
sempre un impegno: noi non ci stancheremo mai di informare il popolo
eugubino (e non solo, compresi chi ci segue in tanti anche da
fuori Gubbio e fuori Italia). Non ci importa di essere belli, bravi o
primeggiare, ci interessa solo di informare in maniera trasparente. Lo
facciamo ormai da oltre vent'anni dal nostro portale. Lo dobbiamo alla
città, al popolo eugubino, nei confronti di chi ci legge.
Pertanto
ribadiamo un concetto, che sia chiaro una volta per tutte: non siamo
condizionabili, ma soprattutto non ammetteremo più che ci
vengano raccontate balle. Altrimenti restiamo seduti sul divano oppure
chiudiamo baracca e burattini. É in gioco la credibilità
di tutto l'ambiente. Su questo aspetto non saremo più
diplomatici. Saremo
ferrei, lapidari e severi. Abbiamo il diritto di informare come sancito
dalla Costituzione, oltretutto il nostro portale è stato aperto
sempre a tutti: chiunque può scrivere (e può replicare)
alla nostra casella postale elettronica o a "La Voce dei
Tifosi". Detto questo. Ecco una notizia che proviene da Reggio
Calabria. Si parla di un interessamento del Gubbio verso Marco Rossi,
difensore centrale, classe 1987, in forza alla Reggina. Un calciatore
di esperienza che ha giocato con Siena, Perugia, Bari, Modena,
Sampdoria e Parma. Secondo quanto riporta il portale web Citynow.it, il
calciatore nativo di Parma ha rifiutato un biennale proposto
dal Gubbio e viene definita una "strana scelta". Curiosa anche la
notizia del 'Corriere dello Sport' che parla di un altro rifiuto, da
parte del trequartista Hachim Mastour, sempre in uscita dalla Reggina,
ex talento del Milan.
• 25
GIUGNO 2021
Uggè: "Mi parlarono di un rinnovo, poi più nulla. Così vado in Estonia. Il ricordo del derby..."
Prima
uscita ufficiale. Primo difensore che va all'estero. Si tratta in
verità di un ritorno in Estonia. La firma con il Levadia Tallin,
squadra di grido nella massima serie del campionato estone. Il
direttore sportivo dell' Fci Levadia, Pareiko, lo accoglie con grande
gioia: «Lo seguivamo da tempo, è un buon calciatore
esperto per la Premium League e ci può aiutare per gli obiettivi
prefissati». Proprio così viene presentato Maximiliano
Achille Uggè, fu il primo acquisto della passata stagione del
Gubbio del duo Giammarioli e Torrente. Allora vogliamo capire a fondo
dal diretto interessato come è andata la vicenda. Allora
Maximiliano, questo ritorno in Estonia?
"Avevo già giocato in questo campionato e avevo lasciato un bel
ricordo. Il mio procuratore è stato contattato direttamente dal
Tallin, sapevano che ero in scadenza. Mi hanno fatto la loro offerta,
per quello che mi hanno offerto non potevo certo rifiutare". Quindi con il Gubbio come è andata, non rientrava più nei piani tecnici futuri?
"Una bella domanda. Sono sincero, avevo ricevuto una chiamata
direttamente dal direttore sportivo due mesi e mezzo fa, dopo il derby
con il Perugia. Anche il mister mi aveva contattato personalmente, mi
ha domandato se io sarei stato disponibile per rimanere anche il
prossimo anno. Però poi non ho avuto più notizie su
niente. Avendo pure una famiglia non volevo aspettare troppo
perchè il rischio di non fare nulla era nell'aria. Sinceramente
non so cosa possa essere successo: mi chiamarono per un rinnovo
però poi non si sono fatti più sentire. Dopo due mesi e
mezzo mi sarei aspettato un altro passo. Poi per l'amor del cielo,
ognuna ragiona con la sua testa e posso capire che è arrivato
pure un nuovo direttore". Appunto, secondo lei con il cambio del direttore sportivo sono cambiati pure i piani nel Gubbio nei suoi confronti?
"Probabilmente ha contribuito. Però posso dire che il mio
procuratore nel calciomercato incontrava il direttore, ma hanno
continuato a prendere tempo. Ed io non ho più vent'anni, conosco
ormai il mercato, se mi volevano davvero non mi facevano aspettare
tutto questo tempo. Pertanto ho fatto questa mia scelta". E la passata stagione con il Gubbio, un suo ricordo? "Sicuramente
il momento più bello la vittoria nel derby con il Perugia:
abbiamo saputo ritagliarci una piccola bella storia. Il momento
più brutto sicuramente l'inizio della stagione: sia a livello
personale che a livello di collettivo potevamo fare molto di
più. Chiaro che c'è anche un grande rammarico per come
poi è finita la stagione perchè per un punto abbiamo
perso i playoff. Chissà, se li avessimo centrati poteva
diventare più facile un mio rinnovo. Perciò ribadisco:
l'inizio di stagione brutto non ci ha aiutato. Quei punti persi nella
fase iniziale di campionato purtroppo ci hanno pure condizionato la
fase finale".
• 24 GIUGNO 2021
Antonazzo: "Mignemi-Torrente buon mix. Mi piace Megelaitis. Vazquez, Curiale, Marano..."
Un
ex terzino del Gubbio dove si vedeva subito che aveva la stoffa. Non
è un caso che poi ha giocato in B con Bologna, Modena, Chievo,
Empoli e Frosinone. Adesso ricopre il ruolo di Direttore Generale in
serie C con la Virtus Francavilla. Lui è di Taranto, stiamo
parlando di Angelo Antonazzo, oggi 39enne. Chiediamo subito, come si trova
in questa nuova veste? "Da
calciatore pensi solo al campo e non pensi a tutto ciò che
esiste dietro. Un calciatore adesso si trova al mare, invece un
dirigente proprio in questo momento lavora e prepara la stagione sia a
livello amministrativo che a livello tecnico per la costruzione di una
squadra. Diciamo è tutto un altro mondo". Secondo lei risulta al vero il credo che il girone B è più difficile del girone C? "Sicuramente
ci sono delle differenze. Il girone C con gli stadi aperti è
molto duro: basta vedere che ci sono piazze come Bari, Foggia, Palermo,
Messina, Taranto o Juve Stabia per citarne alcune. Perciò
servono calciatori caratteriali. Il girone A e quello di B sono
tecnicamente superiori perchè la base dei giovani è
più forte e in zona ci sono più squadre di serie A:
questo agevola il passaggio da Inter, Milan e Juve ad una squadra
più vicina a livello geografico. Ecco spiegata perchè la
qualità è superiore". Il Gubbio da quest'anno ha
un nuovo direttore sportivo, Davide Mignemi, che ha lavorato proprio
nel girone C. Cosa ci può dire a riguardo? "Lui
ha fatto molto bene alla Sicula Leonzio e ha fatto la sua gavetta. Chi
fa gavetta e viene dal sud posso assicurare che è un
ragazzo che sa il fatto suo. C'è un bel contesto con un allenatore
esperto come Torrente, che senz'altro darà le sue indicazioni,
in una società del Gubbio ormai strutturata e ogni anno ormai
sta cercando di fare il grande salto. Credo che sia stato formato un
giusto mix". La società in effetti vuole la serie B, ci pare di capire che questo è un binomio giusto? "Direi
di sì, è un mix interessante. Lui (Mignemi ndr) è
un conoscitore di calciatori, è molto bravo. Torrente è
molto esperto ed è capace di fare crescere il materiale umano
che viene messo a disposizione. Gubbio la conosco bene, ci sono tutte
le condizioni per fare bene sia a livello ambientale che strutturale.
Se si faranno le cose per bene, il Gubbio può dire la sua". Ma risulta al vero che il Gubbio vi ha chiesto Vazquez? "É
attaccante forte, è ricercato da tante squadre. In diverse lo
hanno contattato. Ma noi non vogliamo privarcene, a meno
che arrivi una offerta irripetibile. Se il Gubbio lo ha cercato?
Sì, un sondaggio c'è stato tramite un procuratore". Anni fa il Gubbio voleva pure Sarao, vero anche questo? "Sì,
fu cercato dal Gubbio. Ma tramite il suo procuratore il ragazzo ha poi
scelto di andare al Cesena. Tuttavia aggiungo...". Prego, dica? "Il
Gubbio mi risulta molto attivo in questo mercato. Vedo il nome di
Curiale (giocò insieme a me a Grosseto) e di Marano (anch'egli
mio ex compagno di squadra): sono calciatori molto validi. Curiale ormai
è un attaccante navigato. Marano è un calciatore di
carattere, di grande spirito e di valore umano: veramente forte.
Nomi che avete scritto e pure io ho saputo che girano questi nomi.
Eppure a me piace molto Megelaitis". Ma è in scadenza e lascia Gubbio: "Un
vero peccato, per me il lituano è molto forte. Un Gubbio che vuole
andare in B non dovrebbe privarsi di un calciatore del genere,
probabilmente ambisce alla B". Sì, è così. Ricordi di Gubbio? "Se
penso a Gubbio, penso a Sant'Ubaldo. Sono molto legato e sono andato
sù (in Basilica ndr) quando sono passato a Gubbio. Tutte le
persone mi hanno
trattato bene. Ho un ricordo pazzesco, fu la prima volta che andai via
dalla mia Puglia. Gubbio è stato il mio trampolino di
lancio. Poi andai in serie B e ho avuto la fortuna nella mia carriera
di giocare con calciatori come Pagliuca e Marazzina a Bologna con
Ulivieri allenatore".
• 23
GIUGNO 2021
Un vecchio pallino, Curiale. Under, occhi su Ghisleni. Diversi i nomi accostati al Gubbio
Grandi
manovre in casa Gubbio. Nelle ultime ore abbiamo avuto conferma di un
forte interesse verso Francesco Marano (classe '90), come abbiamo
anticipato nel precedente articolo. Un centrocampista esperto che
adesso si trova tra le fila del Renate, con un curriculum lodevole in
serie C e quindi per accaparrarselo si pensa ad un accordo biennale. Ma
il tentativo di rinforzare la squadra è ad ampio raggio e si
pensa ad una punta. Torna in ballo un vecchio pallino: Davis Curiale,
classe '87, reduce dall'esperienza di Catanzaro (con 34 presenze e 5
reti). L'attaccante italo-tedesco, nato in Germania a Colonia, ha
giocato pure in serie B con Trapani, Grosseto, Frosinone, Vicenza,
Cittadella e Crotone, mentre in C ha vestito le casacche di Lecce,
Triestina, Ravenna e Samb. Diciamo che Curiale è in uscita da
Catanzaro e il Gubbio ha fatto un sondaggio per capire se esiste la sua
disponibilità per giungere nella città dei Ceri.
D'altronde il Gubbio quest'anno punta in alto, non viaggia a fari
spenti, pertanto ci vorrà un mercato all'altezza della
situazione e per fare questo serrvono calciatori di grande
qualità. Ma siccome non viene abbandonata la pista degli under,
si sta cercando di prendere anche dei giovani di un certo rilievo:
piace Niccolò Ghisleni, classe 2001, che è di
proprietà dell'Atalanta e viene considerato un esterno
brillante. Alcuni siti nazionali accostano al Gubbio altri due nomi. Il
primo è l'attaccante Tiziano Tulissi reduce dall'esperienza di
Modena. Il secondo invece è il difensore centrale Luca Milesi,
di proprietà del Modena, ma si trovava alla Carrarese in
prestito. Tuttavia bisogna vedere se queste operazioni sono fattibili.
Ora è tutto un pour parler. Ma dopo i proclami, la piazza si
attende colpi da novanta che garantiscano risultati dopo la
dichiarazione solenne della proprietà.
• 22
GIUGNO 2021
Come faro si punta sull'esperto Marano. Per la porta idea Campani, under del Sassuolo
Notizia
degli ultimi istanti. Mercato che entra nel vivo. Il Gubbio va cercando
assolutamente un degno sostituto del centrocampista Linas Megelaitis,
in scadenza di contratto e per il lituano si parla di un possibile
approdo in serie B (in pole il Cittadella). Il nome esperto e di valore
che si vuole con forte insistenza è Francesco Marano: è
un centrocampista centrale, classe 1990, nella passata stagione 34 presenze (ed un gol) tra le fila del Renate.
Lo hanno già avuto sia Torrente che il nuovo direttore sportivo
Mignemi ai tempi della Sicula Leonzio. La categoria la conosce bene,
basta vedere tutto il suo curriculum. Marano ha giocato in serie C
con le casacche di Como, Melfi, Viterbese, Casertana, Benevento e Juve
Stabia. Il calciatore nativo di Castellammare di Stabia è un
calciatore duttile: può giocare anche come mezzala, mentre a
Renate si è prodigato pure come esterno di centrocampo nel
3-5-2 disegnato da Diana. Con Torrente invece ai tempi della Sicula
Leonzio aveva giocato sia come centrale di centrocampo nel 3-5-2 ma
pure come mezzala (al fianco di Megelaitis nel ruolo di play) in un
centrocampo a tre. Il suo profilo piace parecchio. Infatti, secondo
alcune indiscrezioni, a Marano è stato offerto un contratto
biennale per poterlo convincere a venire a Gubbio perchè viene
ritenuto un acquisto basilare per un Gubbio ambizioso che punta al
vertice della classifica, come ormai è stato ampiamente
dichiarato pubblicamente tramite mezzo stampa e tv regionali dalla
massima carica dirigenziale. Intanto si guarda anche agli under. Sembra
che ci sia un canale davvero privilegiato con il Sassuolo. Si pensa al
portiere Matteo Campani, classe 2000, ma la scorsa stagione era in
prestito alla Paganese. Inoltre si stanno chiedendo alcuni nomi di
prima scelta all'Atalanta, da vedere però se le operazioni
saranno fattibili.
• 21
GIUGNO 2021
Boisfer: "Stimolante con Torrente. Piano piano, no proclami. Il pubblico, il dodicesimo..."
Al
fianco di Torrente è stato confermato il collaboratore
più stretto, il vice allenatore Rodrigue Boisfer, così
ripartirà con questa avventura in rossoblù in un nuovo
ruolo da quando ha appeso le scarpette al chiodo. Allora Rodrigue, cosa
ci può dire innanzitutto? "Questo
rinnovo mi ha fatto gioire, vuol dire che il mio lavoro è
piaciuto a Vincenzo (Torrente ndr). Si è costruito un grande
staff. Tutto ciò mi permette di continuare nella mia crescita
nel mondo del calcio in questa nuova veste. C'è
possibilità di maturare con uno degli allenatori più
bravi della categoria". Lo ha conosciuto quando era ancora in campo, ma ora in un ruolo diverso ha trovato lo stesso Torrente?
"Ho ritrovato la stessa persona. Chiaro, però, ricoprendo un
ruolo diverso è normale che i rapporti cambiano. Conosci
l'aspetto Torrente sotto altri punti di vista, ma è servito
anche a lui conoscere meglio Boisfer. Però per come lavora è
rimasto sempre lo stesso: mi trovai bene da calciatore e mi sono
trovato bene da collaboratore". Lo staff tecnico è rimasto in
toto. L'unico cambio, se ne è andato Stefano Giammarioli ed
è arrivato come direttore sportivo Davide Mignemi. Un suo
commento? "A dir la verità
ancora non ci ho parlato con il neo direttore sportivo Mignemi,
perciò in particolare non vi so dire nulla. C'è stato
questo passaggio. Di Stefano (Giammarioli ndr) dico che sono contento per lui
perchè è riuscito a trovare da subito dove poter lavorare
e questo credo sia fondamentale per il suo ruolo. Gli auguro il meglio
e un in bocca al lupo per la sua nuova avventura a Grosseto".
Nell'ultima stagione avete sfiorato i playoff dopo anni di vacche
magre. Ma da quest'anno si alza l'asticella, con la presidenza che ha
dichiarato che vuole fare un campionato di vertice, lei cosa ne pensa? "Sicuramente
è stimolante solo la conferma del mister e dello staff tecnico.
Questo significa che il lavoro è stato fatto bene ed ora si
cerca di dare proprio una continuità a questo lavoro. Chiaro
allora che si attende un qualcosa in più. Però dobbiamo
partire senza farci troppe illusioni. Il campionato è difficile,
ci sono ottime avversarie e tutto dipende da tanti fattori: da come si
parte, quale rosa verrà costruita, quali giovani bravi avrai in
squadra. Di certo ci possono aiutare i tifosi, questo è il lato
positivo. Durante la stagione dovremo evitare troppi alti e bassi per
poter raggiungere un obiettivo che vorremmo tutti. Ma piano piano.
Nulla è scontato, parla solo il campo e la voglia di raggiungere
l'obiettivo". In pratica sembra che si è messo d'accordo
con il trainer Torrente in una recente intervista al nostro sito quando
ha detto: «Ambizioni sì, ma dipende da tanti fattori e non
illudo nessuno». Che dice?
"Sì, la penso come lui. Ma in questo periodo leggo poco, se ne
sentono tante: andiamo, facciamo. Sì, tutti vogliamo fare il
massimo. Però a volte non ci si riesce per tanti motivi. Con
l'esperienza vissuta da calciatore quando ci sono stati dei
proclami, poi se non si centra
l'obiettivo sono arrivate grosse delusioni, ci sono grossi casini. Preferisco io sempre partire in
sordina". Ma il presidente ha già parlato di serie B (obiettivo primi sei posti), quindi? "Ci sta, lui come presidente vuole invogliare tutto l'ambiente per
coinvolgere un po' tutti. Come i tifosi che ci sono mancati ed io so
cosa vuol dire: l'ho vissuti sulla mia pelle, sanno essere davvero il
dodicesimo uomo in campo. Le ambizioni possono dare una spinta
importante ai ragazzi e staff. Ma attenzione al rovescio della
medaglia".
• 20
GIUGNO 2021
Ferrini verso il rinnovo. Invece Bruschi finisce nel mirino del Cittadella. Asta per Pasquato
Forse
siamo stati dei buoni profeti. D'altronde ci pareva un caso che nessuno
non se ne fosse accorto di un certo exploit del genere. Nicolò
Bruschi con i suoi 30 gol si è fatto notare, eccome, anche per
le le sue doti perchè ha segnato tante reti in tutti i modi: di
piede, di testa, su punizione e su rigore. Un attaccante completo.
Così bravo da trascinare il Fiorenzuola in serie C. Così
diversi clubs ci hanno messo gli occhi. C'è stato pure un
sondaggio del Gubbio. Ma adesso si parla addirittura di un doppio salto
di categoria. Giunge voce infatti che ci sarebbe un forte interesse del
Cittadella, società che di solito ha l'occhio lungo per scoprire
talenti nelle categorie inferiori: se questa indiscrezione avrà
un epilogo concreto, allora (come scrivevamo) il rischio di farselo
sfuggire di mano è molto alto. In certe situazioni ci vuole
prontezza nel decidersi. Anche perchè se dopo entrano in gioco
clubs di categoria superiore (e pure blasonate) non c'è partita.
L'opportunità tra l'altro era ghiotta perchè l'attaccante
di Parma è a fine contratto e può essere acquistato a
parametro zero. D'altronde questo mercato per ora è tutto in
stand by. Ne leggiamo molti di nomi accostati al Gubbio, poi
bisognerà vedere realmente in maniera concreta quanti ne
arriveranno. Oltretutto bisognerà vedere se questi nomi sono
pronti per la causa Gubbio che vuole fare un campionato ai vertici,
come ampiamente dichiarato già ormai da oltre un mese dalla
dirigenza. Intanto è stato visto in città il difensore
Manuel Ferrini. Da giorni ormai si parla di un punto fermo, pronto al
rinnovo: dopo un tira e molla, evidentemente siamo ai dettagli finali.
La sua presenza nella città dei Ceri fa ben sperare per un suo
possibile rinnovo. Mentre in uscita c'è Cristian Pasquato: il
fantasista patavino è in scadenza di contratto e non rientra
più nei piani futuri. In queste ultime ore si è parlato
di un interessamento del neopromosso Trento, ma il portale informativo
web Trivenetogoal.it rilancia che c'è stato un sondaggio
concreto del Sudtirol (già lo voleva lo scorso gennaio) e della
Feralpisalò. Ma secondo alcune indiscrezioni ci sarebbe
anche un altro club di serie C fortemente interessato a Pasquato che
per ora resta top secret. La sua performance a Gubbio si è fatta
notare.
• 19 GIUGNO 2021
Bruschi si prende la C. Lavori di manutenzione allo stadio Barbetti per il manto erboso
Alla
fine se la prende sul campo. Con un'autentica impresa. Ad una giornata
dalla fine il ribaltamento del pronostico con il sorpasso del
Fiorenzuola sull'Aglianese (degli ex Coda e Bangu), e nell'utltima
giornata (giocata sabato 19 giugno), la squadra emiliana espugna il
campo di Sasso Marconi per 2-0 e vola in serie C. Neanche a parlarne:
il vero mattatore del match è quel tanto decantato Nicolò
Bruschi, che noi ne parliamo ormai da settimane, che con la sua
doppietta odierna sale addirittura a quota 30 reti personali. Prima
segna di testa e poi si procura un rigore da lui stesso realizzato. Un
bottino che parla da solo. Autentico trascinatore del Fiorenzuola che
torna in serie C dopo vent'anni. Un talento puro. Il tecnico Luca
Tabbiani (ai microfoni di Tuttoc.com) ha detto su Bruschi: "Spero di vederlo su Dazn, ha tirato fuori delle qualità incredibili e merita categorie superiori".
Del resto come scrivevamo alcuni giorni fa, c'è stato anche un
sondaggio del Gubbio nei confronti della punta nativa di Parma. Adesso
bisognerà vedere se sarà eseguito da parte della
dirigenza eugubina l'affondo finale, oppure il calciatore visto il suo
score stagionale può finire nelle grinfie di clubs assolutamente
più prestigiosi. In questi casi non è il momento di
dormire, basta un attimo per farselo sfuggire. Dal mercato al campo.
Sono iniziati i lavori per il rifacimento del manto erboso dello stadio
Barbetti. Lo comunica la stessa società eugubina sui propri
canali ufficiali social con lo slogan: 'iniziato il restyling dei manti
erbosi dello stadio e dell'antistadio, primi trattamenti partiti nel
pomeriggio di venerdì'. Nella stagione infatti si era
evidenziato un degradamento del terreno di gioco che negli anni passati
veniva decantato per la sua perfezione, come si giocasse su un tappeto
di biliardo. Con il tempo inevitabile è l'usura. Pertanto
è un trattamento necessario per mantenere intatto un manto
erboso che stava perdendo il suo vecchio e autentico splendore. Altre
news. Si avvia la fusione tra Matelica e Ancona. La nuova squadra
è stata già presentata rispettivamente dai presidenti
Canil e Marconi. Sarà riconfermato tutto lo staff tecnico e
dirigenziale presente a Matelica, compreso il tecnico Colavitto.
Decisione presa perchè il presidente Canil aveva bisogno di uno
stadio all'altezza della categoria: saltato il progetto con Macerata
(giocava infatti all'Helvia Recina, il Matelica), ora le partite
interne saranno giocate al Del Conero di Ancona. Non sono mancate
tuttavia sui social delle polemiche da parte dei tifosi del Matelica
(città di appena 9800 abitanti).
• 17
GIUGNO 2021
Ora si parte davvero. Servono però almeno 15 acquisti. Una credibilità che va ricostruita
A
parole il progetto è stato già delineato. Prima le parole
del presidente Notari alle emittenti tv umbre di proprietà dello
sponsor principale Colacem, dove è stata dichiarata fermamente
la volontà di ambire alla serie B. Basta guardare l'estratto
delle sue affermazioni su Umbria Tv.
Poi le parole del neo direttore sportivo Davide Mignemi che appena
è stato presentato in maniera ufficiale, in un videomessaggio
è stato già esplicito: "Sposo questo progetto perchè sono molto ambizioso come lo è il presidente".
Ormai nessuno si sta nascondendo dietro ad un dito. Il percorso
è
stato delineato e la piazza si aspetta un mercato all'altezza della
situazione perchè per sognare bisogna programmare un organico
valido a livello tecnico e per farlo bisognerà buttarci anche
risorse economiche di certo non indifferenti. Pertanto adesso tutte le
componenti, a partire dal massimo dirigente, fino ai suoi stretti
collaboratori, dovranno fare di tutto per riportare in alto questo
Gubbio: le promesse devono essere mantenute fino in fondo. Ma
c'è una grana. Qua servono diversi acquisti. Ad oggi solo nove
calciatori sono sotto contratto: i portieri Cucchietti e Zamarion, i
difensori Formiconi, Migliorelli e Signorini, i centrocampisti
Malaccari, Oukhadda e Sainz Maza, l'attaccante Fedato. Pertanto adesso
occorrono almeno dai 12 ai 15 calciatori come minimo per completare
l'organico. Ma soprattutto ci sarà da rimpiazzare gente di
valore come Megelaitis, Pasquato, Gomez o Pellegrini. Ora
bisognerà
trovare gente di esperienza che garantisca realmente quel salto di
qualità e gente giovane altamente motivata. Si dovrà
sbagliare il meno possibile. Si tratta di un'autentica sfida. Una
scommessa. Dopo gli ultimi episodi che dimostrano che c'è una
piazza insofferente (non sono passati inosservati gli striscioni
apparsi allo stadio mercoledì), un popolo che ancora sta
cercando
spiegazioni per quanto è avvenuto da metà febbraio in poi
(che nessuno ha saputo chiarire in maniera plausibile e trasparente)
con
frizioni interne che non sono piaciute a nessuno in città. Una
situazione gestita molto male. Ma adesso esiste una grande
opportunità. Dimostrare con i fatti (e con i risultati) che il
recente passato venga dimenticato in fretta. Una certa
credibilità va riconquistata. In particolar modo verso il popolo
eugubino. Che non ha bisogno nè di sotterfugi nè di
ambizioni personali. Il Gubbio è un patrimonio della
collettività e della città: va preservato. Se per
qualcuno parlare poco significa serietà, lo dirà solo il
campo. Contano solo i fatti e i risultati. La gente di Gubbio cerca
genuinità e coinvolgimento, non il silenzio.
• 16
GIUGNO 2021
Mignemi: "Sono molto ambizioso. Parlo poco e lavoro h24". Intanto due striscioni di critica
Prime
parole. Poche parole. In un video pubblicato dalla società del
Gubbio si presenta così il neo direttore sportivo Davide
Mignemi: "Breve messaggio al popolo
rossoblù prima di conoscerci meglio. Sono orgoglioso, onorato,
felice e motivato per iniziare questa nuova avventura. Gloriosi colori e
una piazza importante. Devo ringraziare il presidente Sauro Notari che
con la sua carica e passione mi ha letteralmente travolto. Sposo questo
progetto: sono molto ambizioso come lo è il presidente.
Perciò ringrazio la società e il mister con il quale ho
avuto modo già di lavorare. Mi piace parlare poco e mi piace
lavorare intensamente «h24». Mi prendo sempre le mie
responsabilità. Si può fare bene per portare in alto i
colori del Gubbio. Vi aspetto al Barbetti per poter gioire. Forza
Gubbio". Intanto, nei pressi dello stadio, appaiono due
striscioni di contestazione proprio nella giornata odierna. Ecco cosa
recitano. Il primo: «Giamma figlio di Gubbio, il rispetto e l'amore che questa società non potrà mai avere».
E un secondo: «Grazie Giamma, questa società ingrata ti ha
cacciato! Dalla tua gente mai sarai dimenticato!». Entrambi
portano la firma de "La Gubbio Ultras" come si può vedere in
questa instantanea nel link. Striscioni che hanno fatto
seguito alla dura lettera divulgata dall'ex diesse Giammarioli (che si può trovare nel
precedente articolo) e che si può leggere integralmente in questo link.
Mentre a Grosseto si può vedere la conferenza stampa integrale
della presentazione dell'ormai ex Giammarioli per capire cosa è
stato detto in toto.
• 16
GIUGNO 2021
Dura lettera di Giammarioli: "Ho sofferto, qualcuno pensa solo ai propri interessi personali"
All'indomani
dell'addio di Stefano Giammarioli, la società del Gubbio
ufficializza il nuovo direttore sportivo Davide Mignemi (nato a Catania
il 16 luglio 1980) e in pratica si comunica che dalla data odierna
entra a far parte integrante dell'A.S. Gubbio 1910. Nel frattempo
però arriva una lettera di Stefano Giammarioli, trasferitosi al
Grosseto e la pubblichiamo in maniera integrale: "Si
è conclusa la mia avventura a Gubbio dove sono tornato a
metà ottobre 2019 per dare una mano, chiamato dal presidente
Sauro Notari in una situazione particolarmente difficile e delicata. Da
quel momento c'è stato ogni sforzo nell'interesse della
società e con l'evidente volontà di assicurare
professionalità e impegno per la città e per la tifoseria
che ho sempre sentito al mio fianco e vicina ai colori rossoblù.
I tanti attestati di stima e d'affetto che sto ricevendo in queste ore,
nel chiudere un capitolo professionale per aprirne un altro, mi
ripagano ampiamente del lavoro svolto e del legame che ho sempre avuto
con questa maglia e l'ambiente, mitigando l'amarezza degli ultimi mesi
che, mio malgrado, mi hanno costretto a dover stare in disparte. Ho
taciuto e sofferto in silenzio per proteggere la squadra da ogni
polemica e da qualche cattiveria che mi ha ferito e che ho sopportato
per il bene di tutti sentendo la solidarietà di tanti, a
cominciare dai tifosi. Alla fine le due missioni sono state compiute:
la salvezza l'anno scorso, dopo aver trovato una situazione veramente
pesante non soltanto di classifica, e il campionato appena trascorso,
sicuramente positivo considerate le difficoltà iniziali. Ho
sempre seguito le linee guida della società, restando ampiamente
nei parametri economici previsti da Sauro Notari, al quale vanno
riconosciuti gli sforzi per dare continuità al Gubbio nella
categoria professionistica. Considero il presidente un passionale, che
garantisce risorse importanti, sebbene frenato da certe situazioni per
chi si preoccupa soprattutto di ritagliarsi un ruolo personale
più che di portare risultati concreti. Lascio un patrimonio
tecnico condiviso che, dopo stagioni durissime, ha restituito la
speranza di poter competere ai migliori livelli. Mi fa piacere che il
presidente ha promesso la serie B, per rinverdire i fasti vissuti 10
anni fa. Sicuramente Sauro Notari saprà circondarsi di
professionisti e collaboratori di qualità in grado di
trasformare in realtà questa aspettativa, augurando le migliori
fortune ai colori rossoblù che sono una parte di me".
L'ex diesse non ha peli sulla lingua. Ora il cerino passa alla
dirigenza e al nuovo corso: portare quella serie B promessa al popolo
eugubino.
• 15
GIUGNO 2021
Giammarioli rescinde con il Gubbio e firma con il Grosseto: presentato in pompa magna
Siamo
al 15 giugno. Arriva la risoluzione consensuale con il Gubbio. Adesso
il diesse eugubino si è accordato con il Grosseto con un
contratto annuale, con opzione di rinnovo. In terra maremmana è
stato presentato in pompa magna. Basta scrutare il loro sito ufficiale
(Usgrosseto1912.com). Strano ma vero, nessuno è profeta in
patria. Soprattutto dopo le vicissitudini degli ultimi mesi dove a
Gubbio ha vissuto praticamente da separato in casa. A Grosseto lo
presentano così: 'autore della doppia promozione con il Gubbio,
in Lega Pro Uno e addirittura in B, e la storica promozione del 2017
con la Cremonese. Nelle precedenti esperienze ha valorizzato diversi
calciatori, da Ferrari a Mario Rui, da Scamacca a Castrovilli'.
D'altronde lavorerà al fianco di un altro ex Gubbio, Lamberto
Magrini, l'ex mediano dei rossoblù che vinse il campionato con
Landi nel 1987, e poi giocò in serie C2 nelle sfide mitiche nel
derby con il Perugia di Ravanelli e Di Livio, e con la Ternana di
D'Amico. Magrini infatti è il tecnico della squadra maremmana.
Il neo diesse dei biancorossi Stefano Giammarioli si è
presentato così ai taccuini dei giornalisti di Grosseto: "Abbiamo
trovato subito l'intesa. Punteremo in principal modo sulla
valorizzazione dei giovani. Mi piace lavorare sul campo e portare
risultati. Grosseto è una piazza importante dove si fa calcio
con entusiasmo, ma con i piedi per terra". D'altronde proprio in
questi periodi Giammarioli aveva avuto dei contatti con Cosenza, Siena,
e si è parlato anche di Teramo e Novara. Alla fine ha scelto
Grosseto, una piazza che vuole rilanciarsi, con un passato fiorente in
serie B. Accolto con grande entusiasmo dalla proprietà
grossetana, da Simone e Mario Ceri:
"Molto contenti della scelta. Pienamente convinti che ci darà
una grande mano per il percorso iniziato per creare una squadra
composta principalmente da giovani motivati. L'ottimo rapporto con
Magrini ha incentivato questa scelta e speriamo si dimostri vincente".
Perciò si chiude il sipario con l'era Stefano Giammarioli.
Adesso si apre il sipario per presentare finalmente il nuovo direttore
sportivo che ormai è già al lavoro da tempo, Davide
Mignemi. Si apre un nuovo capitolo con il non facile compito di poter
migliorare la passata stagione perchè i programmi sono cambiati
rispetto all'anno passato. Non più una semplice salvezza come
base, non si viaggia più a fari spenti. Quest'anno l'obiettivo
ben preciso e prefissato è stato già dichiarato
(pubblicamente e ampiamente) a più riprese dalla dirigenza:
è il salto di categoria.
• 14
GIUGNO 2021
Ex Gubbio tornano in C. Negro a Campobasso: "Vinto con linearità". Jallow a Montevarchi
Un
salentino che vince. Il Campobasso torna nei professionisti dopo 8 anni
avendo battuto nell'ultimo turno fuori casa il Rieti. Ma in
realtà la squadra molisana non giocava in terza serie da 32
anni, infatti l'ultima apparizione risale al 1989. Con i lupi molisani troviamo un ex conoscenza del Gubbio. Si tratta di
Francesco Negro che dopo le esperienze in C con Novara, Fermana e
Gubbio, nella scorsa estate ha scelto di ripartire da Campobasso
(nonostante le lusinghe della Virtus Verona) e il risultato gli ha dato
ragione. Ecco cosa ci racconta Negro, preparatore atletico, nativo di
Sannicola in provincia di Lecce: "Provo
una sensazione bellissima perchè è sempre emozionante
vincere un campionato in un girone difficile e competitivo. Si è
giocato in campi ostici con una situazione che tutti conosciamo in
piena pandemia. Una grande soddisfazione perchè il Campobasso
durante il campionato ha avuto un comportamento lineare dall'inizio
alla fine, pienamente costanti nel rendimento. Credo che abbiamo
ottenuto il giusto premio". Un autentico trascinatore Vittorio Esposito, eterno talento, ora maturo, che fu seguito in passato anche dal Gubbio, giusto? "Vittorio non ha bisogno di presentazioni, calciatore con qualità tecniche indiscusse". Per Francesco Negro invece cosa rappresenta questo successo? "Mi
sono ripreso la serie C sul campo, una bella gioia. A parte una piccola
parentesi di Taranto, ero stato sempre in serie C negli ultimi sette
anni partendo da Lecce. L'estate scorsa ho fatto un passo indietro, ma ora ne ho fatti due in avanti". Una curiosità dice che
Negro è stato in Umbria in una sola stagione ma faceva parte dello
staff tecnico del Gubbio quando per l'ultima volta ha raggiunto i
playoff nel 2017: ad oggi rappresenta il massimo traguardo finora raggiunto nell'era Notari. Che ci può dire? "In
quella annata la nostra forza è stato il gruppo che aveva appena
vinto la serie D, questo è stato uno dei nostri segreti di quel
successo. Il Gubbio di Magi vinse quel campionato di D che non è mai
facile e quello per noi fu un punto di partenza importante. Secondo me
inoltre abbiamo fatto bene sul campo perchè c'è stato un
grande lavoro e c'è stata una grande umiltà. Non è
un caso che fummo una bella rivelazione. Si tratta del miglior
piazzamento del Gubbio ottenuto in questi ultimi anni dove del resto
incontrammo avversarie forti come Venezia o Parma. Un anno che ricordo
volentieri. Spero che il Gubbio faccia bene perchè lo seguo
sempre, sono legato all'ambiente dove sono stato bene. Vi seguo con
simpatia. Si può fare bene perchè il presidente Sauro Notari
è veramente eccezionale e possiede tutte le carte in regola per
fare grande questo Gubbio".
Un altro protagonista è Sulayman Jallow che con la maglia del
Montevarchi (il suo score è di 19 reti) conquista la serie
C battendo nel derby la Sangiovannese per 2-0: reti di Frugoli, il raddoppio ad opera proprio dell'attaccante gambiano.
• 13
GIUGNO 2021
Undici anni esatti, quel ricordo indelebile frutto di una combinazione realmente vincente
É
stato un giorno speciale. E lo è tuttora. Sono passati
undici
anni ma quello rimane ancora oggi un giorno epocale dove il tifo
eugubino era riuscito a portare 2.624 spettatori in trasferta (sui
3.026 dei paganti totali). Il giorno del ritorno della finale playoff
nel quale il Gubbio sconfisse per 2-0 il San Marino e
conquistò
la Prima Divisione (vecchia C1). É stato il giorno del
cucchiaio di Alessandro Marotta su rigore.
É stato il giorno del gol del raddoppio con tiro
millimetrico di
Giacomo Casoli.
Un giorno che ha
portato al coronamento
di un gioco di squadra, di un'alchimia, di un gruppo, dove tutte le
componenti parlavano lo stesso linguaggio. La gioia irrefrenabile, una
città che con entusiasmo che accompagna la
squadra.
Da quel momento c'è stato il trampolino di lancio verso la
serie
B. Quel Gubbio allenato da Vincenzo Torrente: il faro di quella
squadra circondato da componenti importanti, ognuno in un ruolo
prestabilito, ognuno che ha fatto il suo compito, ognuno che ha fatto
squadra. Si ricorda l'indimenticato Gigi Simoni, che fu un legante di
professionalità superiore. Quella figura che oggi
probabilmente
manca. Quella figura che ha saputo dare alta professionalità
in
un ambiente che aveva bisogno di crescere, e fu capace di formare una
triade importante con Giammarioli diesse e Torrente allenatore.
All'epoca venne definita la triade delle meraviglie. Adesso visto che
si torna a parlare di serie B si deve prendere esempio. Allora
(infatti) tutto nacque senza proclami, a fari spenti, poche illusioni e
figure professionali che hanno saputo dare una
impronta tangibile
al conseguimento di quei risultati. Risultati che però non
vengono mai a
caso. Adesso perciò se vi vuole la serie B si deve procedere
di
conseguenza. Torrente, nell'intervista al nostro sito web, è
stato esplicito: "Io
non voglio
illudere nessuno. L'unico giudice sarà: gli acquisti che riusciremo a fare e
il campo come risponderà. Preferisco più i fatti
che alle
parole". Appunto, dalle parole adesso contano i fatti.
Quei
fatti che devono comportare un cambio vero di passo. Che la nuova
figura che porta il nome di Davide Mignemi abbia la
possibilità
di lavorare come direttore sportivo nei suoi pieni poteri e non deve
essere frenato da interferenze o situazioni poco professionali. E che
la
squadra sia costruita con una identità e con lo spirito di
appartenenza. Quei fatti hanno un solo nome: portare risultati e avere competenze
giuste.
• 10
GIUGNO 2021
Torrente: "L'unico giudice
sarà: gli acquisti che faremo e il campo. Non mi piace
illudere..."
Il
tecnico Vincenzo Torrente è stato premiato al Gran
Galà
del Calcio Umbro. Partiamo da questo, a riguardo cosa ci può
dire? "Mi
ha fatto piacere.
D'altronde avevo fatto già una promessa due anni fa
alla famiglia Brugnoni, quando tornai a Gubbio, che sarei
andato a
questo evento.
Sono grato che il premio mi è stato consegnato
dalla
figlia e dalla famiglia. Con Giancarlo Brugnoni abbiamo vinto due
campionati insieme, dalla C2 alla serie B, essendo stato una persona
speciale e un ottimo dirigente". C'è stata
l'occasione per incontrare il campione del mondo, Franco Causio,
giusto? "Vero,
ho avuto l'occasione di incontrate tanti personaggi straordinari.
Soprattutto rivedere Franco con il quale ho fatto il corso insieme,
inoltre ho avuto l'onore di giocare con la Nazionale Azzurra
vincente del 1982 in un evento in Germania quando fui invitato da
Fulvio Collovati. Per me fu un evento notevole poter giocare con certi
campioni. Con Causio tanti aneddoti durante la serata insieme a cena,
un grande campione. Ribadisco è stata una bella serata
piacevole". Torniamo a noi. Ci eravamo sentiti circa
quindici giorni fa sulle nostre colonne. Ad oggi, il mercato, come si
evolve? "Per
adesso sono pochi i movimenti ma tante le trattative. Stiamo cercando
calciatori funzionali. In particolare io ho chiesto dei calciatori
soprattutto motivati, con tanta fame e con tanta voglia di
riscatto. Non mi interessa tanto il nome". Ma state
già individuando questo benedetto centravanti che il Gubbio
ormai cerca da anni? "É
un mercato difficile. Certi centravanti vogliono andare con squadre
importanti. Ma noi stiamo cercando gente che vuole rilanciarsi".
Tanti nomi già stanno girando, quindi? "Ma
sì, capisco adesso che pure i giornali abbiano la
necessità di parlare di mercato. L'attesa è
spasmodica.
Però noi non dobbiamo farci condizionare. Una
società
forte è quella che non si fa condizionare tanto
dall'ambiente e
dalle chiacchiere. Silenzio e lavoro. Preferisco più i fatti
che
le parole. Bisogna avere pazienza e trovare l'occasione giusta per i
nostri parametri. Non escludo che il nostro direttore sportivo sta
guardando anche in serie D. É normale che noi non possiamo
competere come società come Bari, Padova o Alessandria.
Abbiamo
un nostro budget, non possiamo spendere cinque milioni di euro. Inoltre
c'è una scelta societaria di puntare anche sui giovani.
Anche
qua le prime scelte non sono semplici da prendere. Dobbiamo essere
efficaci a trovare calciatori bravi come successe in passato e come
è successo in questa ultima stagione con qualche elemento
giovane e non. A me non piace illudere nessuno. Siamo tutti motivati:
il sottoscritto, la società, il nuovo direttore sportivo
(Mignemi ndr). Poi però dipenderà tutto dal
mercato e spetterà
anche dalle motivazioni del presidente per capire quale sarà
il
nostro obiettivo. Per crescere bisogna dare una linea. Il giudice
sarà: gli acquisti che faremo e il campo che
parlerà.
Ma intravedo che le mie richieste cominciano a concretizzarsi. Mi
fa piacere che il presidente Notari piano piano inizia a migliorare le
cose sia nella struttura dei campi durante l'allenamento, sia nel
mettere figure professionali come l'addetto agli arbitri (Massimiliano
Grilli ndr). Che questa
crescita sia accompagnata anche a livello tecnico, mi auguro".
Come Daniele Casiraghi che sulle nostre colonne ci ha detto
che per ambire serve organizzazione, professionalità e
persone
giuste. Pertanto concorda? "Infatti
vedo il lato positivo. La società a piccoli passi sta
cercando di migliorare tutta la struttura".
• 09
GIUGNO 2021
Avance su
Bruschi. Sondaggio e conferma di contatti. Con Sassuolo si pensa a
Saccani
Ne
abbiamo dato ampio risalto nei giorni scorsi. D'altronde un calciatore
che segna tanto, anche se gioca nelle serie inferiori, può
essere sicuramente un calciatore che può fare la differenza
pure
in categorie superiori. La storia ci insegna che è successo
spesso. Dicevamo, che parlavamo di Nicolò Bruschi, classe
1998,
che si sta mettendo in luce a suon di gol nonostante la sua giovane
età. É un autentico cecchino. Nell'ultimo
incontro
disputato contro il Ghivizzano, a decidere è il solito
bomber
Bruschi che ha capitalizzato in rete una magistrale punizione a foglia
morta a fil di palo: sale così a quota 27 reti
personali, che bottino! Provare per credere per vedere bene il gol
realizzato dal bomber parmense in queste immagini.
Ecco l'avance. C'è stato infatti un sondaggio del Gubbio
negli
ultimi giorni. Contatti ci sono stati per sondare il terreno se
è possibile una operazione con il talentuoso attaccante del
Fiorenzuola che va in scadenza di contratto. Se ci saranno adesso degli
sviluppi è difficile saperlo, ma è chiaro che il
Gubbio
sta tentando in tutti i modi per poter sostituire in maniera degna
Juanito Gomez. Serve un calciatore che sappia dare garanzie a livello
qualitativo e a livello realizzativo, indipendentemente dalla categoria
che provenga. Pescare talenti può diventare
più
redditizio che affidarsi a calciatori già affermati. Altre
notizie flash di mercato. Si è aperto un canale con il
Sassuolo
per ottenere il centrocampista rumeno Iulius
Andrei Marginean, classe 2001, autore di 23 presenze e 7 reti nella
Primavera neroverde, un profilo che interessa, ma si è
inserito
adesso pure il Monopoli nelle trattative. Ma è uscito un
nuovo
nome del Sassuolo: si tratta di Matteo Saccani, classe 2001, un terzino
destro duttile che può giocare pure sulla fascia sinistra.
Anche
in questo caso la concorrenza non manca: oltre al
Gubbio ci
sarebbe l'interesse del Monopoli e nelle ultime ore si è
inserita la Vis Pesaro. In pratica è un mercato che
sta
entrando nel vivo, le trattative non mancano, ma occorre pazientare.
• 08
GIUGNO 2021
Casiraghi: "Organizzazione,
professionalità e persone al posto giusto. A Gubbio un
errore..."
Un
campionato di vertice. Organizzazione e ambizioni in una
società
modello. Ecco come arrivano poi i risultati. Parla con noi il
fantasista Daniele Casiraghi, vero protagonista nell'annata
straordinaria del Sudtirol. Un peccato solo che è sfuggita
per
un soffio la Final Four dei playoff. E Casiraghi ci spiega come per
poco è arrivata l'eliminazione con l'Avellino di Braglia: "Purtroppo
abbiamo fatto degli errori, sicuramente si poteva evitare il secondo
gol di Avellino. Ci è andata male, quest'anno ci pensavamo,
però ci riproveremo subito dal prossimo anno".
Crede adesso che ci siano le più forti a contendersi la B? "Il
Padova lo conosciamo e in campionato si è dimostrato molto
forte, ha speso parecchio con dei calciatori di spessore. Devo dire
tuttavia che l'Avellino si è dimostrato tosto, ben allenato
da
Braglia con un tecnico di grande esperienza. Diciamo che sono tutte
squadre che possono fare il colpaccio". Eppure pure il
Sudtirol
ha sfiorato la serie B con un primato perso quasi al fotofinish dopo la
sconfitta di Trieste, non è così? "Un vero peccato, in quella
partita è andato tutto storto e la Triestina invece ha fatto
la partita della vita".
Nonostante ciò il Sudtirol viene considerata una
società
all'avanguardia per la categoria, perciò a Gubbio vogliono
sapere: ma qual è il segreto per centrare almeno i playoff? "Io
col Sudtirol ci rimarrei a vita. Organizzazione al massimo. Un centro
sportivo bellissimo. Ci alleniamo e abbiamo pure lo chef che ci cucina,
pranziamo tutti insieme. Tutte le terapie si fanno lì:
sauna, la
vasca fredda e adesso addirittura stanno rifacendo lo stadio nuovo. A
livello di società non gli si può proprio dire
niente.
Ora ci manca solo quel salto di qualità per salire di
categoria". Quindi un consiglio che darebbe al Gubbio per
alzare l'asticella? "Prima
di tutto serve organizzazione. É necessaria tanta
professionalità. Bisogna investire nelle persone giuste, nei
calciatori giusti, per saper comporre poi un gruppo giusto. Tutto deve
combaciare alla perfezione per andare in serie B. A noi evidentemente
è mancato un qualcosina, ma cercheremo di sistemare tutto il
prossimo anno". Da ricordare tuttavia che Casiraghi
conquistò a Gubbio i playoff nell'era di Magi, da squadra
sorpresa, giusto? "Semplice.
Sono dell'idea che avevamo una grande squadra. Con un allenatore (Magi
ndr) con il quale io mi sono trovato molto bene perchè aveva
delle belle idee di calcio. Infatti facemmo bene. Purtroppo l'anno dopo
fu smantellato un gruppo che secondo me andava confermato quasi in
toto, compreso l'allenatore". Quest'anno la
consacrazione di Casiraghi, diciamo il vero? "Sì,
ma già da Gubbio mi ero imposto di migliorare. Sono
cresciuto
sottoporta e in fase di realizzazione. Quest'anno grazie anche alla
squadra che reputo una squadra forte sono riuscito a fare tanti gol e
sono molto contento". Dal mercato sirene dalla B da
Cremonese e Frosinone, cosa c'è di vero? "Sono
le prime leggende che escono. Le solite notizie che vengono fuori in
questa fase di mercato. Adesso voglio sentire prima il Sudtirol, poi
con calma decideremo. Ora vado in vacanza". Un calciatore
del
girone da citare: che gli è piaciuto, che lo ha sorpreso e
lo
consiglierebbe ad una società di terza serie? "Di
calciatori forti nel girone ne ho visti tanti. Però vorrei
citare il
cannoniere Mattia Bortolussi (del Cesena). Pensare che l'aveva in casa
il Gubbio, io lo trovai al mio primo anno con Acori: era un ragazzino,
ora capocannoniere". Ci vuole fare capire che
bisogna credere di più su certi giovani? "Assolutamente
sì. Bisogna sapere distinguere e quindi avere occhio quando
un
ragazzo può arrivare o quando non può arrivare.
Bisogna
sapergli dare fiducia e tempo".
• 07
GIUGNO 2021
Volpicelli
addio. Contatti con Lescano. Spunta idea Neglia. Torrente, premio al
Gran Galà
Mercato.
Quante situazioni sottotraccia. Quante operazioni diventano
ingarbugliate. Intanto una prima scelta ha preso già
un'altra
strada. Si tratta di Emilio Volpicelli, reduce da un ottimo campionato
con il Matelica dove ha realizzato 14 reti. L'attaccante tuttofare
napoletano infatti ha firmato un triennale con la Viterbese. Autentico
colpo messo a segno dai laziali in quanto il calciatore partenopeo
veniva seguito anche dal Cittadella, ma alla fine ha optato per un
legame sostanzioso e di lunga durata con la Viterbese che ha in
cantiere un progetto molto ambizioso. Nelle ultime ore si è
parlato di un forte interessamento verso Facundo Lescano, classe 1996,
attaccante argentino che ha ben figurato nel campionato scorso con la
Sambenedettese dove ha realizzato 12 reti: con gli adriatici aveva
firmato un contratto triennale la scorsa estate, ma la
società
marchigiana poi ha avuto dei seri problemi e quindi adesso si
può considerare 'libero'. Una pedina di valore come punta
centrale, ben conosciuto dal nuovo direttore sportivo Davide Mignemi
perchè lo ha avuto già con la Sicula Leonzio in
ben due
circostanze, ma in Sicilia è esploso nella stagione
2019-2020
quando aveva siglato 10 reti in 28 presenze. Diciamo che un primo
approccio già c'è stato con Lescano
perchè
è un calciatore gradito per il nuovo progetto targato
Gubbio, ma
il calciatore sudamericano ha mercato: ci sarebbe infatti un interesse
della Virtus Entella appena retrocessa in serie C. Pertanto un altro
profilo interessante che esce fuori è quello di Samuele
Neglia,
classe 1991, nell'ultima stagione alla Fermana dove ha segnato 10 reti
in 34 partite. Una curiosità: nella scorsa stagione proprio
Neglia aveva realizzato la doppietta che ha consentito alla Fermana di
rimontare il Gubbio per 2-1 dopo la rete iniziale di Sainz Maza su
rigore. Insomma, si cerca un
centravanti degno per fare un salto di qualità, in
particolar modo si
cerca di trovare una pedina degna a sostituire il partente Juanito
Gomez. Il
calciatore torinese era in prestito dal Bari ma andrà in
scadenza di contratto. Da Bari inoltre danno per possibile una
permanenza in biancorosso del centrocampista Zakaria Hamlili, reduce
dal prestito di Gubbio. In porta piace molto il portiere Semuel
Pizzignacco del Vicenza, ma la società berica potrebbe
valorizzare il ragazzo in serie B (gli potrebbe fare da chioccia il
più esperto Grandi) dopo l'ottimo campionato disputato tra
le
fila del Legnago Salus. Breve news. Al Gran Galà del Calcio
Umbro, martedì 8 giugno, in programma all'hotel Cenacolo
Assisi
a Santa Maria degli Angeli, sarà presente Vincenzo Torrente:
il
tecnico dei rossoblù riceverà il premio
"Giancarlo
Brugnoni". Tanti nomi illustri presenti tra i quali il guardalinee
internazionale eugubino Matteo Passeri. Saranno premiati anche
Cristiano Lucarelli della Ternana, il diesse Marco Giannitti per il
Perugia. Tutto il programma completo nel comunicato stampa, nel link a
seguire.
• 05
GIUGNO 2021
L'editoriale.
Il momento della verità. Rosa all'altezza per il salto. Dai
proclami... ai fatti
Il
calcio come un'azienda. Sotto taluni aspetti. Ma in altri aspetti non
è un'azienda. Al presidente di qualunque impresa si inputano
le
colpe dell'azienda che presiede. É sempre stato
così. Per
questo motivo talvolta diventa normale che un presidente di calcio sia
sotto osservazione nei giudizi. Da più parti si dice che un
presidente deve essere competente di calcio per fare calcio. In
realtà non è così. Uno
perchè non
c'è un metro di misura per stabilire se uno è
competente
o meno. Inoltre per essere presidente, non occorre essere
necessariamente competenti in ambito calcistico, purchè si
abbia
la forza di delegare a persone davvero competenti (e utili alla causa)
ruoli basilari nello staff a livello dirigenziale e a livello
tecnico. Questo è alla base di tutto. Questo è
alla base
dei risultati, ma pure nelle relazioni con la città, con la
stampa e con
il tifoso. Comunicazione ampia, trasparente, sincera,
aperta, essenziale. Se invece si decide di accentrare tutte le
decisioni
può diventare pericoloso e il disastro è la
più
logica conseguenza. Dopo l'escalation dal ritorno in serie C nel 2016
(che faceva ben sperare) c'è stato un lento ma inesorabile
declino negli anni, dove in
talune circostanze addirittura c'è stato un rischio concreto
di
retrocessione in alcune stagioni, con alcune annate a dir poco
umilianti dove la
salvezza è arrivata proprio al fotofinish. Solo nell'ultima
stagione si
è tornati un po' a respirare raggiungendo una salvezza in
largo
anticipo e si sono sfiorati addirittura i playoff. Eppure si
è
voluto lo stesso cambiare pagina. Scelta giusta oppure sbagliata non lo
può stabilire nessuno. Lo stabilirà solo il
campo. Se i
risultati arriveranno... tanto di cappello e tutti saranno contenti. Ma
se i risultati non arriveranno come auspicato, se non si
riuscirà a migliorare la classifica di quest'anno, ma
soprattutto se non si raggiungerà almeno il sesto posto (il
limite minimo pubblicamente dichiarato dal presidente Notari prima a
Umbria Tv e alla tv locale Trg Network), allora la prossima stagione
potrebbe
rivelarsi del tutto insoddisfacente. D'altronde
quando ci sono dei proclami devono essere presi alla lettera. Dal
dire e parlare, bisogna passare al fare. Dalle promesse si deve passare
ai fatti.
Alla base di tutto ci deve essere onestà
intellettuale.
Alla base di tutto ogni messaggio alla città va calibrato e
misurato perchè un tifoso legge, ascolta e si informa. Di
conseguenza ogni addetto ai lavori (in qualsiasi ruolo che ricopre)
ascolta, si adegua
e si impegna a raggiungere il massimo dei risultati seguendo i dettami
e
gli orientamenti proclamati dalla massima carica dirigenziale. Le
ambizioni sono fondamentali perchè portano entusiasmo, ma
creano
anche
aspettative. Quelle aspettative che poi però devono essere
rispettate. Altrimenti anche i seguaci più tenaci potrebbero
dire che ci sono delle lacune a livello di programmazione dirigenziale.
Dal di fuori qualcuno potrebbe pensare che si continua ad
andare a
tentoni. I tifosi del Gubbio sognano utopicamente di rivedere
il Gubbio in quella categoria che tutti sognano: la cadetteria. Come
del resto è stata pubblicamente nominata dal massimo
esponente
dirigenziale. Ma i tifosi del Gubbio sono soprattutto stanchi
perchè tante bugie e falsità escono fuori
giornalmente,
sicuramente non imputabili al massimo dirigente che potrebbe essere
pure all'oscuro di tutto. Sarebbe utile mettere nero su bianco tutte le
assurdità che si riescono a partorire. Tuttavia adesso
c'è l'occasione giusta per mettere a tacere anche i
più
critici e i più scettici. Ci si aspetta una rosa ampia e
all'altezza, e non
svuotata come quella che si era presentata al raduno di Roccaporena
nella scorsa
stagione. Anche se Torrente è capace pure a cavare sangue
dalla
rape.
Ci auguriamo che la mossa di scegliere Davide Mignemi come direttore
sportivo sia assolutamente azzeccata, ma gli deve essere garantito che
possa lavorare anche sulle prime scelte. Se nessuno vuole essere tirato
per la
giacchetta, questo è il momento della sacrosanta
verità. Dimostrare
adesso che il tutto non è fatto a caso!
• 03 GIUGNO
2021
Bruschi fa il poker: questa è la gente da pescare in D. Gubbio, multa per 'inosservanza'
Quando
la serie D sa regalare dei veri talenti. Giorni fa avevamo fatto il
nome sulle nostre colonne dell'attaccante Nicolò Bruschi, classe
1998, in forza al Fiorenzuola, cannoniere del girone D di serie D.
Scrivevamo che è un calciatore
eclettico che può giostrare su tutto il fronte
avanzato, infatti ha giocato non solo nel tridente d'attacco ma anche
come trequartista, oltretutto adesso è in scadenza di contratto.
Nell'ultima giornata si è reso protagonista di un poker. Bruschi
infatti è stato capace di segnare ben quattro reti in una sola
partita contro la Correggese, match terminato con un pirotecnico
risultato sul 4-4. Prima ad infilare la palla sul palo lontano, poi in velocità in contropiede, la
terza rete con un tiro a scavalcare a palombella e il poker addirittura
di testa.
Così Bruschi ha tirato fuori tutto il repertorio e
tutte sue potenzialità salendo a quota 26 reti nella classifica
dei cannonieri. Si è preso il lusso di esultare con il gesto
alla Cristiano Ronaldo. Scoprire certi calciatori nelle serie inferiori
diventano
la fortuna delle società professionistiche. Invece di spendere
100mila euro per un attaccante già affermato, bisogna saper
trovare dei calciatori per poi saperli valorizzare. Ma basta ricordarsi
in casa nostra un certo Alessandro Marotta che fu prelevato dall'Arrone
in serie D e mister Torrente ne sa qualcosa. Oppure, più
recentemente, basta guardare l'exploit di Raphael Odogwu, che si era
messo in luce in serie D con l'Arzignano Valchiampo, fu acquistato
dalla Virtus Verona che ha saputo valorizzarlo per poi rivenderlo al
Sudtirol ed ora ha un valore di mercato pari a 175mila euro. E Gubbio,
una società che vuole sopravvivere, deve saper cogliere
queste ghiotte occasioni, invece di spendere talvolta dei soldi a
vanvera. Ma intanto una vera tegola cade improvvisamente sulla
società eugubina. La motivazione riguarda una inosservanza
dell'applicazione delle procedure anti Covid-19. La Procura Federale ha
deciso di multare il presidente Sauro Notari per 1.445 euro, il Dott.
Giangiacomo Corbucci per 1.445 euro e l'A.S. Gubbio 1910 per 1.925
euro (per un totale di 4.815 euro di multa). In pratica c'è
stato il mancato rispetto delle indicazioni per la ripresa degli
allenamenti e la mancata osservanza dei protocolli sanitari. Nello
specifico la Procura Federale ha contestato il fatto che in sette
occasioni, a partire dall' 8 settembre 2020 fino al 19 gennaio 2021, il
gruppo squadra non è stato sottoposto al test sierologico alla
scadenza dei 14 giorni previsto dal regolamento. Inoltre contesta il
fatto che il gruppo squadra non è stato sottoposto ai test
sierologici dopo che era stata riscontrata la positività al
Covid dei tesserati, ovvero Juanito Gomez e altre tre persone facenti
parte dello staff dopo il tampone eseguito nel giorno 6 ottobre 2020.
Ma ecco di seguito la sanzione completa pubblicata dalla Figc.
La società del Gubbio in serata risponde, si giustifica, parla
di 'buonafede' e scrive che ha preferito non attenersi alle
prescrizioni del Cts con un comunicato stampa che trovate di seguito.
• 01 GIUGNO
2021
Nuovo pressing su Pellegrini. Idea Mattioli. In porta c'è Pizzignacco. Cucchietti verso l'addio
Si
parla di un Davide Mignemi molto attivo, il consulente di mercato
(direttore sportivo in pectore) del Gubbio. Si parla di giovani e il
Sassuolo è un buon bacino di talenti che sforna ogni anno. Il
primo obiettivo resta sempre quello di trattenere Jacopo Pellegrini che
è esploso proprio a Gubbio nella seconda parte del campionato.
Il calciatore neroverde era in prestito e si cerca di rinnovare questo
legame ma la società emiliana è intenzionata fortemente a
fargli fare le
ossa in serie B, altrimenti nel caso peggiore si vuole scegliere una
piazza di serie C di
prima fascia. Il Gubbio cerca di spuntarla ma non è per niente
facile in questo momento. Allora sempre dal Sassuolo si sta cercando di
capire se sarà possibile prendere l'attaccante Andrea
Mattioli,
classe 2001, che gioca in forza alla Primavera dove ha ben figurato,
oltretutto ha avuto esperienze già con la Nazionale Azzurra
Under 17 e Under 18. Con il Sassuolo è sempre aperto tra l'altro
l'interesse
verso il centrocampista rumeno Iulius Andrei Marginean, che è un
classe 2001. Ma non è tutto. Si cerca un nuovo portiere e torna
in auge un nome già uscito un mese fa. Si tratta di Semuel
Pizzignacco, è un classe 2001, che si reso protagonista con il
Legnago Salus da titolare
dove ha raggiunto la salvezza ai playout contro il
Ravenna: l'estremo
difensore di Monfalcone tuttavia è di proprietà del
Vicenza e quella
biancorossa è la società con la quale si dovrà
trattare. Per
questo motivo finisce adesso sul mercato il portiere Tommaso
Cucchietti,
nonostante è ancora sotto contratto con il Gubbio fino a giugno
2022: ora il compito spetta al neo diesse Mignemi trovare la
soluzione
migliore per l'ex portiere del Torino, altrimenti bisognerà
fare altre scelte su come comporre gli under. D'altronde proprio
Cucchietti, classe 1998, non rientra più nei parametri per il
minutaggio giovani che è stato reso ufficialmente da poche ore
dalla
Lega Pro per la stagione 2020-2021. In pratica si deve superare la
soglia minima di 270 minuti giocati a partita con calciatori nati dal
1999 (solo due calciatori), e poi a scendere di età fino al 2002
e seguenti. Intanto nelle ultime ore si era parlato di un
interesse del Gubbio per l'attaccante argentino Federico Vazquez che
si trova alla Virtus Francavilla, ma adesso secondo radiomercato ci
sarebbe anche il sondaggio della Casertana. Mentre secondo Tuttoc.com
ci sono delle sirene per Francesco Fedato del Gubbio da parte di Pro
Vercelli e Lecco: l'attaccante però è sotto contratto con
i rossoblù fino al prossimo giugno 2022.
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