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• 30
GIUGNO 2019 Nomi
nuovi in lizza: Ravaglia, Filippini, Hadziosmanovic
e la sorpresa Munoz dalla Spagna
Ci
si affaccia al mese di luglio. Mercato in evoluzione.
Cambiano i nomi, logica conseguenza di tante trattative
in atto che possono cambiare faccia da un momento
all'altro. Partiamo dalla porta. Dopo che è
saltato il passaggio di Mazzini dall'Atalanta (ha
preferito sposare il progetto del Pontedera), visto
che si complica l'arrivo di Confente dal Chievo
Verona (ci sono diverse pretendenti per accaparrarselo),
ora il nome nuovo è un portiere sempre giovane. Si tratta di Federico
Ravaglia, classe 1999, di proprietà del
Bologna: la scorsa stagione si trovava al Sudtirol
in prestito. Per la difesa
invece spunta Lorenzo Filippini, classe 1995, di
proprietà della Lazio. Può fungere
da terzino sinistro di ruolo, adattabile pure come
difensore
centrale: la scorsa stagione giocava alla Cavese
da gennaio dove si trovava in prestito. Precedentemente
il calciatore nativo di Roma ha giocato con il Pisa
(in serie C1), con Virtus Entella, Cesena, Pro Vercelli
e Bari in serie B. Però la sorpresa proviene
dal settore di difesa centrale. Si tratta di un
calciatore spagnolo, Rafa Munoz (nome completo Rafael
Munoz Benavides), classe '94, adesso in
forza al Marbella (squadra che milita nella seconda
divisione iberica). Un difensore centrale che può
fungere anche da laterale destro: nativo di Malaga,
è stato calciatore dell'Atletico Madrid a
partire dalle giovanili. Piace al Gubbio: in tal
caso sarebbe veramente
una new entry
nel calcio italiano. In difesa sono in dirittura
d'arrivo due operazioni che ormai vengono date per fatte.
Cioè l'arrivo del terzino Enrico Zanoni ('99)
dall'Atalanta: arriverà in prestito dalla
società orobica, dopo l'esperienza a Modena.
E come centrale difensivo si poi è virato in definitiva
su Dramane Konatè ('94), calciatore ivoriano,
la scorsa stagione tra le fila del Fano (24 presenze e due
gol): in passato ha giocato in serie B con la Pro
Vercelli, mentre in serie C ha indossato le casacche
di Ancona e Tuttocuoio. É invece tramontata
la pista che porta al possente centrale difensivo
Edoardo Blondett ('92) della Casertana: però
è
un calciatore
appetito da tante società e probabilmente
fuori budget. E come terzino destro si pensa a Cristian
Hadziosmanovic ('98) della Sampdoria: è nativo
di Lecce, ma di origine montenegrino, un autentico
jolly che può svariare in più ruoli:
l'anno scorso si trovava alla Vis Pesaro (ex Reggina
e Livorno). Mentre Tuttoc.com scrive che il Gubbio
(insieme al Rimini) sarebbe interessato al terzino
Maxime Francoise Giron del Potenza: il calciatore
francese, classe '94, è un terzino sinistro
che nell'ultima parte della stagione ha giocato
nel Bisceglie: in precedenza il calciatore transalpino
ha giocato con Juve Stabia, Reggiana ed Avellino.
Mentre in attacco resta sempre calda la pista che
porta a Manuel Sarao ('89) della Virtus Francavilla,
anche se la società pugliese non vuole privarsi
del centravanti (la trattativa potrebbe rivelarsi
più lunga e tortuosa del solito). Mentre
è dato per fatto l'arrivo della mezzala Alessandro
Sbaffo ('90) dall'Albinoleffe. Una novità:
è nato il
gruppo di lavoro denominato "Insieme per il
Gubbio".
• 27
GIUGNO 2019 Come
sarà il Gubbio di Guidi: idea di gioco, cambiamenti,
curiosità, il grafico con campetto
Ecco
come potrebbe essere il Gubbio edizione 2019-2020.
Dopo le prime ufficializzazioni, con tutte le trattative
che proseguono. Passa tutto da Federico Guidi, il
destino della prossima stagione rossoblù,
come deciso dal diesse Pannacci in coabitazione
con il presidente Notari. Un destino che si spera
sia diverso, sicuramente migliore rispetto alle
ultime due stagioni. Diciamo che il prossimo allenatore
del Gubbio ha già un piano per la squadra
eugubina, si partirà dal sistema di gioco
che predilige: Federico Guidi infatti ama il 4-3-3,
anche se a suo dire è utilizzato di base
e sarà un modulo dinamico. Adesso, analizzando
questo modulo, abbiamo messo in campo quello che
potrebbe essere il nuovo Gubbio di Guidi. Con ogni
probabilità si partirà con un giovane
in porta: in pole ci sarebbe Confente ('98) del
Chievo Verona, anche se sul calciatore ci sarebbe
l'interesse di Piacenza, Robur Siena e Alessandria.
Salta invece il portiere Mazzini dell'Atalanta:
in pratica verrà girato in prestito al Pontedera.
Come vice portiere si pensa all'estremo difensore
Zanellati ('99) del Torino. Tutto da capire il destino
invece del portiere Marchegiani ('96) che è
ancora sotto contratto, ma il Gubbio potrebbe cederlo
per fare spazio tra i pali alla linea giovane. In
difesa, it's revolution: sarà proprio così. Per
adesso sulla fascia destra risulta Tofanari,
ancora sotto contratto, ma non è escluso
che si pensi a cederlo. Sulla corsia sinistra si
pensa ad ottenere il terzino Zanoni ('99) dall'Atalanta.
Al centro della difesa un duo tutto nuovo. Già
acquistato Bacchetti ('93) dal Monopoli (come da
noi già intervistato) e potrebbe fare coppia
con un calciatore ivoriano: Dramane Konate ('94),
la scorsa stagione al Fano. Il primo della lista
è sempre Edoardo Blondett ('92): il Gubbio
ha cercato l'aggancio per giorni, ma il discorso
sembra avere avuto una frenata (se ne riparlerà)
e allora nelle ultime ore si è virato sul
centrale difensivo Konatè, anche se c'è
da battere la concorrenza della Cavese che lo sta
cercando. Oltretutto, come riporta Tuttoc.com,
ci sarebbe un interessamento verso il difensore
Gianni Manfrin ('93) della Virtus Verona:
ma su di lui ci sarebbe da battere la concorrenza
della Giana Erminio. É un calciatore duttile che può
giocare da centrale difensivo ma anche sulla corsia
mancina. Da verificare le posizioni di Schiaroli
e Maini che, seppur sotto contratto, potrebbero
finire sul mercato. A centrocampo un possibile trio.
A partire dal riconfermato Malaccari, il jolly di
centrocampo, che in questo caso si potrebbe posizionare
nel ruolo di mezzala destra. Come playmaker al momento
c'è il giovane Ricci ('99), ancora sotto
contratto, però nell'ultima stagione ha trovato
poco spazio. E sotto contratto c'è pure il
più esperto Benedetti che potrebbe giocare
come play. Ma il Gubbio cerca un altro elemento:
primi contatti con Cenciarelli della Viterbese,
ma l'obiettivo potrebbe essere un altro. Da capire
anche il futuro di Conti, sotto contratto, ma la
posizione è ancora tutta da definire. Mentre come
mezzala sinistra è praticamente imminente
l'accordo con Alessandro Sbaffo ('90) dell'Albinoleffe.
In attacco nel tridente a destra c'è il riconfermato
De Silvestro, come punta si pensa a Sarao del Monopoli
e sulla mancina il neo acquisto Cesaretti dalla
Paganese. Ma ecco il possibile campetto con un ipotetico
4-3-3 disegnato da Guidi.
• 26
GIUGNO 2019 Bacchetti:
"La società mi ha mostrato da subito
interesse. Sono un difensore di vecchio stile"
Ecco
il secondo acquisto ufficiale del Gubbio. É
un difensore centrale, classe '93, era di proprietà
del Monopoli. Si tratta di Loris Bacchetti, un colosso
alto 1 metro e 94 centimetri. Il calciatore ha firmato
un biennale con il sodalizio rossoblù. Appunto,
come è nata questa scelta? Ecco cosa ci risponde:
"Diciamo che alla fine del campionato mi
ha chiamato sia il direttore sportivo (Pannacci
ndr) e poi pure l'allenatore (Guidi ndr). Ho visto
subito interesse da parte della società.
Dopo un periodo di trattative per liberarmi dal
Monopoli perchè avevo ancora un anno di contratto,
si è arrivati a questa soluzione".
Le caratteristiche di Bacchetti, quali sono? "Sono
un difensore di centro-sinistra, un mancino, forte
fisicamente. Sono più marcatore che uno che
imposta, diciamo. Più difensore vecchio stile,
dai". Una statistica ci dice che nell'ultima
stagione tra Monopoli e Cavese ci sono state non
molte presenze. Ma c'è un motivo? "Purtroppo
ho avuto degli infortuni. Da una cosa di poco conto
a qualcosa che poi si è rivelato più
grave. Perciò non mi hanno permesso di dare
una certa continuità. Forse è stato
questo il mio limite". Con Guidi ci ha
parlato, giusto? "Sì, ci ho parlato
poco ma spesso. Me ne hanno parlato bene. Non lo
conosco personalmente, ma mi dicono che è
molto preparato. Ma soprattutto voglioso di mettersi
anche lui alla prova con tanta voglia di fare".
Con la società, il primo impatto? "Bene.
Società seria, organizzata, ho visto lo stadio
e il campo di allenamento. Sono contento perchè
girando per la serie C non ho trovato tante società
con un centro sportivo così. In pratica c'è
tutto". Si parla di un duo centrale formato
da Bacchetti e Blondett, ma nelle ultime ore si
dice di un possibile duo Bacchetti e Konate (ex
Fano). Che ne pensa? "Conosco entrambi i
calciatori. Konate l'ho conosciuto quando ero alla
Pro Vercelli. Blondett invece lo conosco ai tempi
del settore giovanile e ci ho giocato in Nazionale.
Sono tutti e due bravi come calciatori. Perciò
sarei molto contento di giocare con loro".
Per finire, un messaggio ai tifosi eugubini? "Domanda
difficile questa, perchè aperta. Posso solo
dire ora che sono contento di essere venuto a Gubbio.
Spero di fare la mia migliore stagione. Voglio portarmi
dietro delle soddisfazioni personali. Ma mi piacerebbe
dare delle soddisfazioni ai tifosi. Ecco tutto".
• 25
GIUGNO 2019 Si
cerca il colpo in difesa: piace il colosso Blondett.
Per l'attacco spuntano Sarao e Sbaffo
Ecco
spiegato perchè c'è tanto silenzio
per quanto riguarda la difesa. Ecco spiegato perchè
ancora non si è ben capito chi potrebbe giocare
come centrale difensivo, in quanto alcuni calciatori
in questo ruolo sono in scadenza. In particolare
parliamo di Piccinni (sul quale è stato dichiarato
che non rientra nei piani tecnici futuri) e soprattutto
dell'argentino Espeche (tutt'ora tenuto in
stand by). In pratica il Gubbio sta cercando di
mettere a disposizione del trainer Guidi due centrali
dal fisico possente. Un nome era già uscito
nei scorsi giorni. Si tratta di Loris Bacchetti, un
classe '93 (è alto 1 metro e 94 centimetri),
di proprietà della Cavese. Ha avuto esperienze
al sud con Monopoli, Catania, Catanzaro, in B con
Pescara e Virtus Lanciano. Ma dietro le quinte c'è
un nome altisonante, in quanto è una pedina
importante per la categoria. Si tratta di Edoardo
Blondett, classe 1992, nativo di Genova, la scorsa
stagione tra le fila della Casertana (alto 1 metro
e 85 centimetri, tutto muscoli), con 28 presenze
(ed un gol) con la squadra campana. Può fungere
sia da centrale difensivo, ma è arruolabile
anche sulle fasce laterali. Ha vestito le casacche
pure di Catania e Cosenza, e Gubbio potrebbe essere
una scelta per riavvicinarsi a casa. É il
primo della lista come scelta sul taccuino dei rossoblù.
E il Gubbio cerca di fare il colpaccio. Almeno ci
sta provando. Per poter comporre un duo centrale
difensivo formato da due colossi di quasi due metri
ciascuno. Mentre per quanto riguarda le fasce laterali,
il Gubbio per ora è orientato a seguire una
pista basandosi sulla linea verde. Infatti è
sempre calda la pista che porta al terzino sinistro
Enrico Zanoni (classe '99) dell'Atalanta, la scorsa
stagione in prestito nel Modena. E nelle ultime
ore il portale Tuttoc.com parla di un interessamento
verso il terzino Vincenzo Silvestro (classe '98)
del Bologna (la scorsa stagione si trovava nel Mantova):
un calciatore duttile che potrebbe fungere anche
da esterno di centrocampo, ma ci sarebbe anche il
Monopoli sulle sue tracce, che ha appena ufficializzato
in queste ultime ore come allenatore Giorgio Roselli
(ex Gubbio e Samb). Per l'attacco invece si pensa
a Manuel Sarao, classe '89, del Virtus Francavilla:
è una punta centrale, nei professionisti
ha giocato pure con Monopoli, Catanzaro, Lumezzane,
Giana Erminio e Savona. Ma nelle ultime ore c'è
anche l'idea di portare a Gubbio il calciatore offensivo
Alessandro Sbaffo (classe '90) dell'Albinoleffe:
è nativo di Loreto, calciatore duttile (può
fungere sia da trequartista ma pure da seconda punta), con
trascorsi in serie B con Ascoli, Avellino, Como
e Reggina.
• 24
GIUGNO 2019 Rinnovi:
De Silvestro blindato; Malaccari firma. Nuovi nomi
in porta: Confente e Cerofolini
Adesso
diventano ufficiali due rinnovi. Partiamo dall'ala
d'attacco Elio De Silvestro che era in scadenza
di contratto: con il calciatore di Formia è
arrivato l'accordo economico, con tanto di firma
sul contratto che prevede un legame biennale (fino
a giugno 2021). Pertanto la società eugubina
blinda un elemento che proviene da una stagione
in escalation, prima che finisse in bocca ad altre
pretendenti. Un altro nome in scadenza era quello
di Nicola Malaccari: il jolly di centrocampo di
Jesi ha trovato l'accordo per un legame annuale
e negli ultimi giorni è arrivato il nero
su bianco. Pertanto sul fronte avanzato sta incominciando
a riempirsi il puzzle. Dopo l'arrivo dell'esterno
d'attacco Cesaretti dalla Paganese, c'è il
rinnovo di De Silvestro. Mentre da Bergamo viene
confermato l'interessamento del Gubbio nei confronti
della punta ivoriana Emmanuel Latte Lath (è
un '99): il calciatore è di proprietà
dell'Atalanta, nell'ultima stagione si è
diviso tra Pistoiese e Carrarese (nel girone A di
serie C), e secondo quanto riporta il portale web
Calcioatalanta.it, è vicino alla firma con
il Gubbio e quindi potrebbe arrivare l'acquisizione
in prestito dalla società orobica. Tuttavia,
nelle ultime ore, una notizia clamorosa proviene
da Padova: il centravanti Matteo Chinellato è
ritornato alla base dopo il prestito di Gubbio da
gennaio 2019 (dove ha realizzato 5 reti). Secondo
quanto riporta Padovagoal.it, il puntero di proprietà
della società patavina praticamente ha già
la valigia pronta: su di lui ci sarebbe l'interesse
del Cesena, ma si è rifatto sotto pure il
Gubbio che sarebbe disposto ad acquistarlo a titolo
definitivo dalla società biancoscudata. A
centrocampo invece si è parlato di un interessamento
verso Diego Cenciarelli, classe '92, in forza alla
Viterbese (è umbro, nativo di Umbertide):
c'è stato già un approccio con la
società eugubina, ma per ora nulla di più;
non è al momento la priorità, crediamo
infatti che non sia l'obiettivo principale per la
mediana. Ma come si può notare il mercato
evolve e anche per quanto riguarda i portieri si
cambia strategia. L'obiettivo principale è
sempre il giovane Marco Carnesecchi (un classe 2000)
dell'Atalanta, ma ci sono diversi pretendenti. Sembra
invece più percorribile la pista che porta
al portiere Alessandro Zanellati ('99) del Torino.
Sondaggio invece su altri due nomi. In primis l'estremo
difensore Alessandro Confente (classe 1998) del
Chievo Verona (possente fisicamente, è alto
1 metro e 94 centimetri): la scorsa stagione si
trovava in prestito alla Reggina dove ha collezionato
30 presenze. Ma esce fuori pure il nome di Michele
Cerofolini (classe 1999) della Fiorentina: l'anno
scorso si è diviso in prestito prima a Cosenza
in serie B e poi a Bisceglie in serie C. Nomi papabili,
presenti sul taccuino.
• 23
GIUGNO 2019 La
longevità di Pascolini: "Ma è
difficile essere profeta in patria. E sui portieri
vorrei dire..."
Rientra
nel primato tra i più fedeli. Come è
avvenuto nella categoria degli allenatori più
longevi: il primo posto in Europa da intoccabile
tocca ad Arsene Wenger (superando Alex Ferguson
con il Manchester United), per 22 stagioni è
stato allenatore dell'Arsenal. A Gubbio, un record
piuttosto simile, se lo sta aggiudicando il preparatore
dei portieri, Giovanni Pascolini, tra l'altro eugubino
doc. Si appresta infatti a cominciare la ventesima
stagione in rossoblù. Ecco i dati statistici
alla mano: 19 stagioni in carriera passate con il
Gubbio, totalizzando 630 partite complessive (comprensive
di sei playoff), ottenendo cinque promozioni, con
una parentesi di 42 presenze con il Gubbio in serie
B. Senza considerare le sue presenze in rossoblù
da calciatore quando difendeva la porta dei rossoblù.
Lontano da Gubbio esperienze con la Vis Pesaro
(in C1), con il Bari (in serie B) e con la Cremonese
(in C1). Insomma, per un totale di 628 presenze
in partite a livello professionistico. Una carriera
di tutto rispetto. Ma ecco il commento del diretto
interessato. Ecco cosa ci dice: "Che dire.
Tutto è partito dal campionato di Eccellenza
con Flavoni portiere. Beh, una lunga esperienza,
anche se poi è difficile essere profeta in
patria. Per fare delle cose importanti d'altronde
le nostre figure vanno dietro agli allenatori. Se
trovi un allenatore vincente, agevola pure il tuo
lavoro. Diciamo che la figura del preparatore è
di corredo. Sono stato sempre un tipo che mi è
piaciuto sperimentare, guardare avanti, con l'esperienze
che ho avuto in carriera, pure nella Nazionale.
Ad esempio si è sviluppato il discorso della
figura del match analyst. E ultimamente abbiamo
utilizzato un drone insieme con il preparatore atletico
Luca Palazzari. Dispongo di attrezzature molto costose
per sviluppare al meglio il nostro lavoro. L'evoluzione
del nostro ruolo è cambiato nel corso degli
anni. Adesso si vanno a trattare dei portieri ultra-giovani,
con una legge che con tutta sincerità a me
non piace. Se si pensa che un classe 1996 non rientra
più nella fascia dei contributi e quindi
diventa una carne da macello praticamente. Pertanto
in serie C adesso troveremo un portiere più
anziano che viene preso per vincere il campionato
oppure un portiere giovanissimo che porta i contributi.
In mezzo troviamo un dislivello, che è un
abisso. Perciò troveremo dei portieri che
troveranno fatica a trovare una nuova squadra".
Ma in tutti questi anni, qual è il tecnico
con cui ha legato di più? "Con tanti
è rimasto un rapporto pure di amicizia. Ad
esempio con Paolo Dal Fiume c'è un rapporto
che va oltre al rapporto professionale: tutt'ora
ci vediamo e ci frequentiamo ogni tanto in zona
neutra. Così con altri. Tuttavia è
logico, con Vincenzo Torrente c'è stato veramente
un grande rapporto professionale (pure a Bari e
alla Cremonese ndr), ma c'è un grande rapporto
di amicizia: ci sentiamo, ci vediamo tutt'ora e
alcune settimane fa si trovava a Gubbio. Chiaro
che ho trovato tanti allenatori: alcuni bravi, altri
meno". E il portiere allenato che si può
citare particolarmente? "Diciamo che Eugenio
Lamanna è stato il top: l'avevo conosciuto
in Nazionale, poi è venuto a Gubbio in serie
C2 dove si è vinto un campionato e poi si
è vinto successivamente il campionato di
serie C1. Poi l'ho pure ritrovato a Bari in serie
B: non è un caso che è finito in serie
A con il Genoa e all'esordio che fece a Marassi
ero lì presente fisicamente. Lui è
quello che è arrivato più in alto.
Ma ci sono pure tanti altri che potevano avere più
fortuna: non ultimo il buon Giacomo Volpe che personalmente
mi ha dato belle soddisfazioni. E per ultimo Gabriele
Marchegiani che ha fatto un torneo in crescendo".
Adesso nuova esperienza con Guidi: "Ma sì,
non lo conoscevo. Però già l'ho incontrato
più volte. Un allenatore che ha entusiasmo
e grande professionalità. É all'esordio.
Ma spero che vada tutto per il meglio".
• 22
GIUGNO 2019 Notizia
flash: Gigi Simoni ricoverato in terapia intensiva.
Un grande uomo che ha fatto storia
Notizia
improvvisa. Che sconvolge tutto il popolo rossoblù.
Gigi Simoni è ricoverato in terapia intensiva
presso l'Ospedale Cisanello di Pisa. Un malore improvviso
nella sua abitazione di San Piero a Grado, frazione
nel pisano. Subito la situazione è apparsa
critica da parte dei sanitari e tutti i familiari
si sono stretti a monitorare le condizioni che al
momento vengono definite complicate. Come del resto
scrive il portale web nazionale della Gazzetta dello
Sport.
Commosso e incredulo pure l'ex diesse del Gubbio,
l'eugubino Stefano Giammarioli, che è stato
stretto collaboratore di Simoni nella sua esperienza
in rossoblù, che si sta stringendo vicino
alla famiglia. Stiamo parlando di una persona che
oltre ad aver allenato ad alti livelli, compresa
l'Inter di Ronaldo, ha portato grandi successi anche
a Gubbio. Un Gubbio che conquista la serie C1 dopo
aver vinto il campionato di serie C2 nel 2010 nella
finale di San Marino: Simoni allora era direttore
tecnico, Giammarioli direttore sportivo e Torrente
era l'allenatore. Un trio che conquistò pure
la serie B nell'anno successivo dopo una magica
cavalcata nel campionato di Prima Divisione (quella
volta si chiamava così). Fu un successo storico,
inaspettato, contro tante blasonate del calcio (Hellas
Verona, Cremonese, Spezia, Como, Alessandria, Salernitana
e un fortissimo Sorrento). Forse un successo irripetibile
e che resta vivo nei cuori di tutti coloro che amano
i colori rossoblù. Come tutti ricordano la
sua saggezza, la semplicità, la sagacia,
la serietà, tant'è che lo definiscono in
molti
un "tecnico gentiluomo". Gubbiofans.it
si stringe alla famiglia Simoni.
• 20
GIUGNO 2019 Gubbio:
nuova insegna sulla palazzina, l'ipotesi girone,
il ritiro e Marco Giampaolo al Milan
Nuovo
look, pure per la palazzina del Pietro Barbetti.
Il quartier generale della Gubbio Calcio. Che è
adiacente proprio il rettangolo di gioco. Struttura
che adesso per chi arriva si presenta con una nuova
insegna che si illumina di notte. Un grande logo
della Gubbio Calcio. Seguito da una scritta che
dice chiaramente A.S. Gubbio 1910. Come si può
vedere in questa immagine.
Cambiamo capitolo, parliamo del ritiro eugubino.
Tutto inizierà il 15 luglio in sede, dopo
una settimana dove si terranno le visite mediche,
test atletici e allenamenti. La truppa di Guidi
alloggerà al Park Hotel Ai Cappuccini. Dal
22 luglio inizierà il ritiro vero e proprio.
Mentre per quanto riguarda gli sponsor, proprio
il patron Notari ha annunciato che è stato
rinnovato l'accordo con gli sponsor principali,
ovvero stiamo parlando delle Cementerie Barbetti
e Colacem. Ampliamo il raggio e parliamo di girone.
Perchè proprio in questi giorni, il quotidiano
"Il Resto del Carlino" edizione Pesaro
(dove si parla tra l'altro del rinnovo della partnership
da parte dei vissini con la Sampdoria), ha pubblicato
un articolo interessante dove si parla del possibile
girone B con questo titolo: «Tante big all'orizzonte».
Tutte le squadre suddivise in tre fasce. In primis
le sette favorite per vincere il titolo: Triestina,
Venezia, Padova, Vicenza, Monza, Cesena e Ternana.
In seconda fascia vengono segnalate le squadre che
si sono messe in evidenza nella passata stagione:
Imolese, Feralpisalò, Sudtirol e Sambenedettese.
In terza fascia vengono evidenziate il resto del
gruppo: Arzignano Valchiampo, Carpi, Ravenna, Rimini,
Gubbio, Fermana, Albinoleffe, Giana Erminio e Renate. Numero perfetto: sarebbero 20 squadre per il girone
B. Nello stesso articolo si precisa inoltre che
il Teramo con ogni probabilità finirà
nel girone C dove ci sarebbero pure Catania, Bari,
Foggia, Avellino, Reggina, Casertana e Catanzaro,
oltre ad Arzachena, Cavese, Monopoli, Potenza, Rende,
Rieti, Sicula Leonzio, Siracusa, Vibonese, Virtus
Francavilla, Teramo, Picerno e Viterbese (sarebbero
quindi 20 squadre precise pure per il girone C).
Ultima curiosità. Un po' di Gubbio nel Milan:
è proprio così. Infatti nelle ultime
ore la società rossonera ha ufficializzato
che il nuovo allenatore sarà Marco Giampaolo,
51enne, dove ha firmato un contratto biennale. Ma
prima di allenare è stato un centrocampista
e ha giocato con la maglia del Gubbio dal 1990 al
1992: fu allenato da Giorgini (di Giulianova, come
lo stesso Giampaolo) e quando giocava titolare indossava
la maglia numero 8. Eccolo qui in una figurina di
repertorio con la maglia del Gubbio.
• 19
GIUGNO 2019 Ferretti:
"Per vincere, unico segreto: il bel gioco.
Così a Trapani. E come avvenne a Gubbio..."
Il
grande balzo verso la serie B. Dopo la lunga trafila
dei playoff. Un Trapani che ha sorpreso perchè
era fuori dai pronostici. Prima un campionato sopra
le righe fornendo un bel calcio. Ma nella finale
di ritorno contro il Piacenza è stato perfetto,
con una prova maiuscola contro il Piacenza. In campo
un ex rossoblù, Daniele Ferretti, fino a
due stagioni fa a Gubbio. Un biennio in rossoblù
con Magi passando dalla D fino ad un sesto posto
in Lega Pro. Adesso il coronamento di un sogno con
la squadra sicula targata Italiano, con l'approdo
nella cadetteria. Ne parliamo con il diretto interessato.
Allora Ferretti, cosa sta provando adesso? "Al
triplice fischio ho provato una emozione indescrivibile.
Nessuno si sarebbe mai aspettato questa vittoria
nella stagione che abbiamo vissuto, con mille incognite
e mille difficoltà. É stato il premio
più bello approdare in serie B".
Pensare che avete battuto squadre forti, che avevamo
speso molti soldi (vedi Catania), in pochi ci
credevano, eppure? "Merito del lavoro
di tutto l'anno. Si è costruito un grande
gruppo. Non abbiamo avuto troppe pressioni, forse
tutto questo ci ha permesso di lavorare con serenità.
Siamo arrivati alla fine dove abbiamo sfiorato la
perfezione e in campo ci siamo divertiti. Giocare
queste partite divertendoci è il massimo,
ecco". Merito anche di un allenatore che
si è rivelato molto preparato, giusto? "Assolutamente
sì, merito di Italiano. Ma io cito pure Rubino (il diesse poi esonerato ndr) che
ci ha
messo del suo. Siamo stati un tutt'uno: squadra,
Rubino e Italiano. Gli artefici di questo capolavoro".
Adesso Ferretti si giocherà questa carta
serie B? "Mi piacerebbe giocare questa carta
perchè la cadetteria l'ho conquistata sul
campo. Tra l'altro ho un altro anno di contratto
con il Trapani. Vediamo adesso l'evolversi della
situazione, poi vedremo". Si può
veramente dire. Daniele Ferretti è stato
protagonista nel Gubbio in quel biennio con Magi
con una promozione dai dilettanti e poi una serie
C ad alti livelli. Una escalation notevole e lei
è stato ancora determinante. Un commento?
"Vincere qualsiasi campionato è sempre
difficile. Ma è bellissimo. Nei due campionati
a Gubbio è stato fantastico. Bisogna ricordarsi
che vincere non è stato assolutamente facile,
come invece qualcuno può pensare. Ho riprovato
le stesse emozioni vincere a Trapani. Vedere la
gente per la città così felice è
un motivo di soddisfazione per ogni calciatore che
gioca a pallone. La soddisfazione più grande
è quando vedi tanta gente che ti ringrazia
per strada. Questo è successo a Gubbio. Questo
è successo a Trapani. Questa è la
cosa più bella: hai dato il massimo per la
maglia e la gente ti sorride. Un traguardo come
un sogno". Affrontiamo un altro punto importante.
Non è così un caso che prima a Gubbio
con Magi ed ora a Trapani con Italiano i risultati
sono arrivati con il bel gioco. Lei cosa ne pensa?
"Sicuramente. Anzi, vorrei aggiungere dell'altro".
Prego, dica? "Ritengo che sia proprio questo
il segreto per vincere. Non esistono altre medicine
per vincere un campionato. Trovo impensabile che
non avendo una organizzazione di gioco importante
si possa arrivare fino in fondo, in qualsiasi categoria.
A Gubbio, con Magi avevamo fatto un ottimo gioco.
Quest'anno con Italiano si è ripetuta la
stessa cosa: abbiamo vinto giocando bene, le altre
che sulla carta erano più forti di noi con
dei nomi molto più altisonanti hanno fatto
fatica e contro di noi ci hanno lasciato le penne".
• 18
GIUGNO 2019 Mercato.
Sono quattro i nomi in lizza per l'attacco dopo
Cesaretti. Difesa, it's revolution
Il
primo acquisto è arrivato. É un attaccante,
Cristian Cesaretti, proveniente dalla Paganese,
come da noi intervistato nel precedente articolo.
Ma sul fronte avanzato si sta lavorando alacremente
per poter costruire un tridente, possibilmente di
spessore. Un lavoro che sta proseguendo con trattative
fitte da parte del direttore sportivo Giuseppe Pannacci,
in sintonia e su input del presidente Sauro Notari.
In pratica c'è un interesse verso altre quattro
pedine. E il primo nome è quello di Andrea
Bianchimano, classe '96, di proprietà del
Perugia: la scorsa stagione è stato in prestito
al Catanzaro da gennaio, in precedenza ha vestito
le casacche di Reggina e giovanili del Milan (si
tratta di una punta centrale). In secondo luogo
esce il nome di Emmanuel Latte Lath, classe '99,
di proprietà dell'Atalanta: la scorsa stagione
si trovava in prestito alla Carrarese, in passato
ha vestito anche le casacche di Pistoiese e Pescara
(si tratta di un esterno destro d'attacco ma può
fungere anche da punta centrale ed esterno sinistro).
Pertanto il calciatore ivoriano è una pedina
duttile. Altro nome quello di Domenico Danti, è
un classe '89, in forza alla Virtus Verona: in passato
ha vestito le casacche di Vicenza, Ternana, Siena,
Reggina e Cosenza (si tratta di una punta centrale
che può fungere anche da esterno di attacco).
Ma c'è pure un quarto nome su cui si sta
lavorando: Alessandro Tascini, classe '92, nativo
di Todi e nella passata stagione si è messo
in mostra nel Bastia Umbra in serie D con 17 reti
nei dilettanti (si tratta di una punta centrale,
che può svariare). Sono tutti nomi sui quali
il Gubbio ha mostrato interesse, ma il mercato estivo
è vario, può cambiare dal giorno all'altro
e quindi gli obiettivi possono cambiare. Per la
difesa invece sembra una pista molto calda l'arrivo
di un terzino dell'Atalanta: Enrico Zanoni, classe
'99, di Treviglio, laterale sinistro, di proprietà
della società orobica. Mentre il sito Tuttoc.com
scrive che il Gubbio è vicino a Loris Bacchetti,
classe '93, difensore centrale, era alla Cavese.
Si lavora
su più fronti. Secondo alcune
indiscrezioni, il trainer Federico Guidi sembra
che abbia presentato una lista di ottanta nomi su
cui lavorarci sopra e infatti ha detto: "In
questi anni ho visto tante partite, ho visto tanti
calciatori, ho fatto tanta conoscenza".
Per quanto riguarda il reparto centrale di difesa
sulla lista ci sarebbero quattro o cinque nomi con
precise caratteristiche. Ma sul mercato ecco le
parole del diesse Pannacci (a margine della presentazione
di Guidi): "C'è ancora considerazione
per rinnovare con Espeche, anche se ci servono quattro
profili ben precisi. Una situazione diversa per
Piccinni che non rientra nei programmi futuri. Valutazioni
fatte con l'ausilio del mister. Malaccari si è
già incontrato con noi, ci incontreremo di
nuovo e rientra nei nostri programmi. Per Davì
c'è considerazione, tuttavia in questo ruolo
abbiamo in mente altri profili e le priorità
sono altre. Per De Silvestro, idem situazione di
Malaccari. Battista è di nostra proprietà,
piace al mister, perciò credo che resti a
Gubbio".
• 17
GIUGNO 2019 Cesaretti,
prime parole in rossoblù: "Il Gubbio
mi ha dato fiducia; Guidi persona eccezionale"
Primo
acquisto della nuova stagione. Si tratta di un attaccante.
Stiamo parlando di Cristian Cesaretti che ha firmato
fino a giugno 2020 con i rossoblù. Proviene
dalla Paganese, classe 1987, sul fronte avanzato
può svariare in diversi ruoli. In anteprima
parla con noi e si presenta così al popolo
rossoblù. Ecco cosa ci dice: "Sì,
ho firmato in sede alle ore 10:30 di lunedì.
La scelta come è nata? Ma è da un
po' di anni che il Gubbio aveva interesse su di
me con il diesse Pannacci. Mi hanno dimostrato un
forte interesse, di volermi, di credere in me. Ma
una grossa parte della scelta è arrivata
per il fatto che c'è mister Guidi. Lo conosco
da molti anni, quando era nel settore giovanile
dell'Empoli. Conosco pure il suo staff, tra cui
c'è Andrea Cupi e tra l'altro ho giocato
insieme a lui. Pertanto dico subito che questa nuova
esperienza mi responsabilizza molto. La società
si è dimostrata seria: ho notato delle persone
serie, per bene, e credo che ci faranno lavorare
bene sicuramente". Ah proposito di Guidi,
ma visto che lo conosce meglio di noi, può
presentarcelo? "Ma dico subito che non lo
conosco come allenatore. Ma lo conosco come persona
perchè si trovava ad Empoli ed è una
persona eccezionale. Perciò ho tanta voglia
di lavorare con lui". Diciamo subito che
Cesaretti può giocare come esterno di attacco,
seconda punta e sulla trequarti. Nell'ultima stagione
a Pagani ha giocato quasi sempre come seconda punta
nel 3-5-2. Può aggiungere altro? "Sì,
esatto. Sono un calciatore che ama l'uno contro
uno. Un calciatore che può fungere da terzo
di attacco. Ma anche il trequartista o la seconda
punta, cioè in base alle esigenze che avrà
l'allenatore. Sono un calciatore tecnico che negli
ultimi anni ha dimostrato di avere più confidenza
con il gol. Vivo anche per il gol, ovvio. Non disdegno
di giocare tra le linee, soprattutto".
Diciamo che il trainer Guidi usa spesso un modulo
4-3-3 dinamico. Pertanto lei dove si posizionerebbe
in tal senso? "In tal senso come esterno
sinistro di attacco". Ma risulta al vero
che pure la Cavese era sulle sue tracce, ma in definitiva
lei poi ha scelto Gubbio? "Certo, vero.
Ma devo dire che altre squadre mi hanno cercato.
Comunque sia ho scelto Gubbio. Diciamo perchè
al primo impatto è la società che
mi ha dato fiducia. Poi vedendoli nella giornata
odierna per come mi hanno accolto e tutto, mi hanno
dimostrato di essere una società seria e
organizzata. Pertanto credo che si può lavorare
bene". Ultima domanda, un messaggio ai
tifosi eugubini? "Difficilmente mando dei
messaggi. Posso solo dire che bisogna dare il massimo
per la maglia. Sono un tipo che non
è abituato a fare promesse".
• 15
GIUGNO 2019 Guidi:
"Ormai avevo scelto... volevo mettermi in
gioco". E il reportage della presentazione
Prima
presentazione ufficiale per il nuovo tecnico Federico
Guidi, come si può vedere nel link a seguire
nel fotoservizio di Simone Grilli.
Queste sono le sue prime parole da rossoblù:
"Per me è un piacere essere qui.
Vorrei in primis ringraziare il presidente Notari
e il direttore Pannacci che mi hanno voluto, contattato
e l'attrazione verso il Gubbio non è nata
oggi. Ma è nata un paio di anni fa dove ci
siamo conosciuti per la prima volta. Abbiamo avuto
un confronto durato un'oretta. E lì è
nata subito in quella occasione una certa empatia
tra me e il direttore. Una volta conosciuto il presidente,
dopo il primo colloquio, io personalmente avevo
già scelto. Anche se in realtà avevo
avuto altri colloqui e altre chiamate. Ma non ho
avuto la minima esitazione a scegliere la Gubbio
Calcio perchè ho trovato tutto quello che
cercavo. Una società che ha fame, che ha
voglia di emergere, che ha voglia di calcio e soprattutto
c'è voglia di riportare quell'entusiasmo
in una città che negli ultimi anni è
venuto a meno. Perciò ho trovato tutte le
condizioni per scegliere Gubbio in maniera immediata.
Appena uscito dalla sede ho guardato il direttore
e per me era già fatto tutto. Quindi stavo
aspettando solamente il cenno del presidente. Sta
nascendo una sinergia eccezionale e mi ritengo fortunato.
Lasciare la Nazionale? Ma l'idea c'era già
da tempo. Stavano venendo a meno delle motivazioni.
Mi cominciava a mancare la quotidianità del
lavoro. Fare calcio con gli adulti era forte in
me. La chiamata del Gubbio per me è stata
motivante. Questa è denominata la città
dei matti. Perciò già mi merito quella
patente dei matti perchè lasciare la nazionale
Under 19 prima di un Europeo non è da tutti.
Voglio provare a mettermi in discussione. Quale
modulo? La staticità dei moduli è
passata, si va verso un calcio più dinamico.
Sul foglio la possiamo disegnare con il 4-3-3. Ma
in maniera dinamica difenderemo e poi attaccheremo
in modo diverso. Voglio un calcio moderno, propositivo,
dove ogni calciatore deve essere protagonista e
ha voglia di divertirsi. Solo facendo divertire
si crea entusiasmo". Dice la sua il patron
Sauro Notari: "Mister giovane, che arriva
con lo spirito giusto. Mi sono appassionato di Guidi
in prima battuta perchè ha voglia di arrivare.
Ho un progetto in mente che verrà realizzato.
Ma non ho la bacchetta magica. Voglio altresì
riportare gente allo stadio perchè ultimamente
è venuta a mancare". Il trainer
Guidi si è intrattenuto subito con alcuni
tifosi per fare un selfie. Vedi nel link.
E si può vedere tutto il servizio video girato da Nicola
Agostini per Tef Channel nel momento in cui viene
presentato il nuovo allenatore fiorentino Guidi
avvenuto in sede. A seguire si può vedere
nel link.
• 14
GIUGNO 2019 Il
patron Notari incontra i tifosi e afferma: "Pronto
per un 50% di sconto negli abbonamenti"
lncontro
tra il patron Notari e una delegazione di tifosi
(una cinquantina) nella sala stampa del Pietro Barbetti.
Ha preso per primo la parola il presidente dicendo
che: "Sono qui proprio perchè voglio
così dimostrare con mano che le porte sono
aperte a tutti. Anzi, questa sera le abbiamo aperte
tutte della palazzina. Sono qui perchè voglio
unione per il campionato, la gente ci deve seguire,
insomma tutti noi dobbiamo viaggiare verso una strada
comune. Dico anche che viviamo in un periodo in
cui bisogna fare quadrare i conti. I calciatori
chiedono, talvolta giocano al rialzo, ma io sono
uno che guarda avanti perchè ragiono come
quando lavoro in azienda: tutti i conti devono quadrare.
Perchè poi si finisce con l'indebitarsi.
E i debiti li conosco perchè ne ho trovati
parecchi. Ne sto pagando le conseguenze. Mi hanno
apostofrato che sono un padre-padrone o un incompetente,
ma l'incompetente non ha fatto i debiti. Sono di
Gubbio, porto avanti questa società
con sacrificio e ne vado fiero. Ora sono qui che
aspetto proposte e idee". Una prima domanda
viene rivolta dalla platea: ha parlato di nuove
figure, ma quando entrano? "Vero, volevo
dare incarichi importanti a delle persone ma tutti
hanno fatto un passo indietro. Di nuovi imprenditori,
sinceramente, ne ho visti zero. Proprio zero. E
allora io vado avanti con le persone fidate. Perchè
in giro di malfidati ce ne sono tanti". Un'altra
domanda: ma presidente, per questo calo
di tifosi, si è fatto un'idea o si vuole
fare qualcosa? Sauro Notari ha risposto in maniera telegrafica:
"Sono qui per questo. Ditemi delle proposte
che io poi valuterò". Un consiglio
più che esplicito arriva ed è il seguente:
«Qui c'è una mancanza di comunicazione.
Serve una figura che lavori per riavvicinare la
gente allo stadio. Serve un qualcuno che coinvolga
la gente e che crea empatia con la città».
Il patron rossoblù annuisce e risponde: "Direi
che è una proposta che si può valutare.
E se serve si può fare un'altra cosa. Si
possono fare degli sconti del 50% per gli abbonamenti
per poter incentivare la gente a venire allo stadio.
Qui lo dico: se voi lo volete, io cercherò
di farlo".
• 13
GIUGNO 2019 Marchegiani:
"Sono sotto contratto, adesso parlerò
con la società". Zebi, neo Ds del
Novara
Al
Gran Galà del Calcio Umbro, che si è
tenuto mercoledì sera all'Hotel Posta dei
Donini di Perugia, era presente Gabriele Marchegiani
che è stato premiato per il Gubbio con il
premio «Umbria e Gubbio nel Cuore»,
ed era accompagnato dal padre Luca Marchegiani.
Poche le parole ma significative ha espresso il
portiere dei rossoblù, figlio d'arte. In
pratica è sotto contratto ancora con il Gubbio
fino a giugno 2020. Ecco cosa ha detto: "Sono
un calciatore del Gubbio, sono sotto contratto.
Adesso devo parlare con la società. La stagione
è stata positiva e vorrei elogiare il lavoro
che ha fatto il preparatore dei portieri Giovanni
Pascolini. Perciò sono contento e soddisfatto
della mia stagione che è appena conclusa".
Pertanto l'estremo difensore dei rossoblù
ha ribadito che è sotto contratto e vuole
rispettare il legame in attesa che si incontri con
la società. Anche se la società stessa
sembra altresì orientata a prendere due portieri
under per la prossima stagione. Perciò staremo
a vedere come andrà a finire la vicenda.
Anche perchè il primo della lista come nome
appetibile che è finito sulla lista del Gubbio,
cioè Marco Carnesecchi, classe 2000, nativo
di Rimini, di proprietà dell'Atalanta, è
già finito nel mirino di altre contendenti.
Infatti (secondo quanto scrive Gianlucadimarzio.com),
il Cesena si è fatto sotto per trattare il
prestito del portiere atalantino, calciatore che
finora ha disputato il Mondiale Under 20 in Polonia
e potrebbe essere un nuovo rinforzo per il neo trainer
bianconero Francesco Modesto. Mentre Tuttoc.com
scrive che al Gubbio piace il terzino Raffaele Santagata
(classe 2001) della Sangiustese. Breve news. Importante
riconoscimento per un eugubino: Moreno Zebi, 39enne,
ha sottoscritto un contratto biennale con il Novara
nel ruolo di direttore sportivo. Lo ha annunciato
la stessa società azzurra che ha sollevato
dall'incarico Mauro Borghetti, subentrato nella
stagione scorsa in corsa al posto di Carlalberto
Ludi. Zebi ha giocato nella sua carriera
con il Gubbio e per due stagioni è stato
collaboratore dell'area tecnica (nell'era di Giuseppe
Magi allenatore), poi le porte si sono chiuse e
ha preso altre strade. Due anni fa l'esperienza
come team manager a Perugia, l'anno scorso a Novara
invece fungeva da collaboratore del Ds Ludi e poi
del Ds Borghetti. Ora la consacrazione.
• 12
GIUGNO 2019 De
Silvestro: "Gubbio mi vuole, ma per ora
siamo lontani. Per l'annata servono pedine giuste"
Viene
considerato tra quei pochi che verranno confermati
per la stagione. Intendiamo per quelli che sono
in scadenza di contratto. Un calciatore che si è
messo in luce quest'anno avendo realizzato il record
personale di gol (8 reti in rossoblù in stagione).
Stiamo parlando dell'esterno d'attacco Elio De Silvestro.
Appunto, come è la situazione con il Gubbio?
Il calciatore ci risponde così: "In
effetti sono in scadenza a fine giugno. Loro (il
Gubbio ndr) sinceramente hanno aspettato un po'
per
farmi sapere un qualcosa. Diciamo che mi hanno chiesto
di rinnovare ed ora vediamo un po'. Stiamo trattando
a livello economico, ma non so se si raggiungerà
un accordo. Tuttavia ho sentito il mister (Guidi
ndr) e direi che mi ha fatto una buona impressione.
É un giovane, con poca esperienza, però
credo che sia un allenatore valido. Ma adesso bisogna raggiungere un equilibrio economico
e poi valuteremo.
Poi per il resto a Gubbio sto bene. Il mister mi
sembra una persona giusta e affidabile".
Ci risultava infatti che De Silvestro è nella
lista dei possibili rinnovi. Perciò adesso
cosa serve per dare una accelerata finale? "Sì,
ribadisco che c'è stata una proposta. Ma
recente. Una cosa di pochi giorni fa. Vediamo, anche
se con tutta sincerità siamo lontani al momento
per un accordo economico". Al di là
di ciò, ci sono altre proposte altrove? "Sì,
c'è dell'altro. Ci sono state altre proposte.
Ma finchè non c'è nulla di concreto
è giusto non parlare di nulla. Posso solo
aggiungere che sono tre o quattro squadre
di serie C che hanno mostrato interesse". A Gubbio si parla di autentica
rivoluzione, come la giudica? "Dico che
la Lega Pro si sta rivelando una categoria fuori
dalle righe ultimamente. Vedi Imolese ripescata
e poi ha fatto un grande torneo. Pure il Gubbio
era una squadra forte sulla carta e poi non si è
dimostrata tale. Pertanto credo che servono i calciatori
giusti, con motivazioni e voglia di emergere. Questa
è a mio avviso la chiave per poter fare bene".
E Guidi giocherebbe con il modulo 4-3-3: "Sì,
per me sarebbe buono. Ma poi io so adattarmi. Nelle
ultime partite di campionato ho giocato pure nel
3-5-2". Ma De Silvestro alla fine vuole
fare una dedica. Eccola: "Quest'anno ho
fatto la mia migliore stagione a livello di gol.
Perciò di tutto ciò voglio ringraziare
la mia famiglia e la mia ragazza Gaia. Un grazie
per mister Galderisi e al suo vice Cavalletto
perchè il loro arrivo a Gubbio è stato
fondamentale sia per la mia stagione sia per il
Gubbio". Finalmente finisce la telenovela
Federico Guidi. Adesso è stato ufficializzato
dalla società con un comunicato delle ore
12:44 di mercoledì 12 giugno, insieme al
suo staff composto dal vice Andrea Cupi e dal preparatore
atletico Domenico Melino. Sarà presentato
alla stampa. Anche se in verità una mini-presentazione (solo
per una mini-cerchia) era già avvenuta
due settimane fa.
• 11
GIUGNO 2019 Pannacci:
"Guidi, scelta ponderata. Ne sono contento.
In direzione per costruire un buon mix"
Alla
trasmissione "C Piace" condotta da Lorenzo
Giardi su Rtv San Marino, lunedì 10 giugno
sera, è stato ospite il direttore sportivo
del Gubbio, Giuseppe Pannacci. Questa è una
fase importante per il Gubbio. Si sta costruendo
la squadra. Ci sono diversi dubbi e si pensa a fare
una autentica rivoluzione. Ancora non si è
sciolto nessun nodo, nemmeno il nome dell'allenatore
a livello ufficiale. Anche se in verità è
appurato che sarà Federico Guidi il tecnico
rossoblù. Domanda di Giardi, come si fa il
mercato a ridosso del 2020? "Il mercato
si fa in base alle strategie e all'input della società.
I concetti sono di costruire una squadra giovane,
ma con un mix di calciatori esperti". E
nello specifico del Gubbio cosa ci può dire?
"Noi abbiamo scelto Federico Guidi. Una
scelta ponderata, poi fortemente voluta dal presidente
Sauro Notari. Ma di questo ne sono molto contento.
É vero che si tratta di un allenatore giovane,
è vero che si tratta di un allenatore che
non ha mai avuto esperienze in campionati importanti
grandi (così definiti). Però è
un allenatore che nel suo percorso formativo ha
avuto delle esperienze importanti, culminato da
esperienze da selezionatore delle nazionali giovanili.
D'altronde lui già sapeva che un giorno avrebbe
iniziato ad allenare una prima squadra. Questo percorso
gli è servito per approcciarsi con il calcio
che conta: ha seguito la serie C e la B. Quindi
ha saputo conoscere dei calciatori non solo giovani,
ma anche dei calciatori importanti". Viene
sciolto quindi definitivamente il nodo dell'allenatore.
Ora si aspetta la squadra che verrà. Tuttavia
nasce un'altra domanda: perchè il Gubbio
altalena allenatori consacrati con allenatori alle
prime armi? "Negli ultimi quattro anni, gli
unici allenatori giovani sono stati Sandreani e
Guidi. Alessandro Sandreani fu scelto perchè
gli abbiamo riconosciuto ad un ex calciatore del
Gubbio, ad una persona importante per Gubbio, quello
che poteva essere stata la sua disponibilità
di poter prendere la squadra a quattro giornate
dalla fine (dopo Dino Pagliari ndr). Il presidente
Notari tiene conto di queste situazioni a livello
umano, con dei principi che sono importanti. Pertanto
abbiamo sposato questa situazione. In questo contesto
purtroppo poi la sua esperienza non è andata
bene, anche se ci sono stati altri rovesci della
medaglia in maniera negativa. Purtroppo si fanno
delle scelte, anche quando si interrompono dei rapporti,
ma questo lo si fa sempre per salvaguardare l'interesse
della società". Quanto deve intervenire
il Gubbio per non soffrire come gli anni passati?
"Questo è il nostro intento. Quello
che vuole il patron Notari. Ma dovremo
lavorare sodo. Abbiamo diverse situazioni in ballo.
Stiamo lavorando su un mix di giovani e meno
giovani. Vogliamo dare al mister una ossatura di
squadra importante. Su un girone che sarà molto
difficile".
• 10
GIUGNO 2019 Dopo
gli ultimi verdetti, una serie C più competitiva
e girone ferreo. Alla base, scelte giuste
Finisce
la serie B. Una edizione grottesca che ha visto
retrocedere domenica sera il Venezia di Serse Cosmi,
sconfitto ai calci di rigore dalla Salernitana.
Perciò dalla B retrocedono i lagunari oltre
a Carpi, Padova e Foggia. Un altro verdetto arriva
dalla serie C con il Pisa che si aggiudica la finale
di ritorno dei playoff per 3-1 dopo i tempi supplementari e
sale in serie B, ai danni di una Triestina che si
è vista sfuggire all'ultimo momento il sogno
cadetteria in uno stadio Nereo Rocco molto gremito (ventimila
spettatori), dopo il risultato favorevole dell'andata
per 2-2. Dalla serie D invece sono salite in C squadre
importanti come Bari, Cesena e Como, tra le quali
qualcuna potrebbe ritrovarsi avversaria del Gubbio.
Insomma, se pure in questa stagione, si useranno
gli stessi parametri delle scorsa annata per formare
i gironi, il Gubbio avrà a che fare con un
torneo sicuramente più tortuoso. Basta adesso
snocciolare una ipotesi che si potrebbe formare
nel raggruppamento centrale. Eccolo: Carpi, Triestina,
Feralpisalò, Sudtirol, Como,
Vicenza, Albinoleffe, Cesena,
Ravenna, Imolese, Padova, Samb, Fermana, Rimini, Venezia,
Ternana, Vis Pesaro, Arzignano Valchiampo, Teramo
e appunto Gubbio. Abbiamo
escluso alcune lombarde perchè sono presenti
in un numero eccessivo e potrebbero essere spostate
in effetti nel girone settentrionale. Infatti non è
esclusa questa ipotesi, a meno che Ternana, Samb
e Teramo finiscano nel girone C, però in questo caso
il rischio potrebbe investire anche il Gubbio. Tuttavia
che dire,
che girone! Con squadre appena retrocesse con blasone
che vorranno il riscatto. Con squadre che invece
riproveranno fino alla fine per risalire la categoria.
In primis proprio la Triestina che ha subito riconfermato
l'allenatore Pavanel. Poi ci sono due società
nello stesso girone che hanno ingaggiato due allenatori
che hanno un importante passato: Mimmo Di Carlo
allenerà il Vicenza (il patron Rosso ha dichiarato
già che vuole fare le cose in grande) mentre
Paolo Montero siederà sulla panchina della
Sambenedettese (ha allenato in serie A argentina
le squadre del Colon e Rosario; una breve parentesi
anche nel Penarol in Uruguay). La Samb stessa che
d'altronde ha pure annunciato il nuovo diggì
e si tratta dell'ex arbitro internazionale Walter
Cinciripini. Pertanto il Gubbio dovrà tenere
le antenne alzate. In particolar modo dopo gli
ultimi due campionati dove la salvezza è
giunta realmente al fotofinish dopo una stagione tribolata.
Le scelte azzeccate si fanno in estate. La squadra
va costruita con raziocinio dall'inizio. Poi strada
in corso è sempre alquanto difficile poter
recuperare o migliorarsi. Breve news. Gran Galà
del Calcio Umbro mercoledì 12 giugno (alle
ore 21) presso l'Hotel "Alla Posta dei Donini"
in località San Martino in Campo di Perugia.
Ospiti d'eccezione Balzaretti, Corini, Perinetti,
Minotti, pure Marchegiani senior che accompegnerà
suo figlio Gabriele (che sarà premiato per
il Gubbio).
• 09
GIUGNO 2019 Gubbio,
aria di cambiamenti drastici. Calciatori della Primavera
nel mirino: il sogno Millico
Gubbio,
aria di rivoluzione. Tutto quello che è passato
resta al passato. Ora si pensa veramente a dei cambiamenti
drastici. Sotto diversi punti di vista. Per quanto
riguarda la costruzione della squadra, si intende.
Con l'arrivo di Federico Guidi come allenatore che
è già operativo per il Gubbio. Infatti
proprio in questi giorni sta seguendo in prima persona
le finali Primavera per individuare alcuni nomi
che del resto possono sposare la causa rossoblù.
Diverse pedine di fascia giovane sono nella lista
che a questo punto la società eugubina sta valutando.
Alcuni sono appetibili, altri dei sogni nel cassetto
perchè c'è parecchia concorrenza.
Tra i quali il gioiello del Torino, Vincenzo Millico,
attaccante, classe 2000, che si sta rivelando una
vera promessa. Un calciatore che gioca nella Primavera
del Torino allenata da Federico Coppitelli e gioca
da esterno sinistro di attacco nel modulo 4-3-3.
Cioè quel modulo tanto caro al neo tecnico
dei rossoblù. La punta granata si è
messo in luce proprio nella Poule Scudetto della
Primavera segnando una doppietta alla Fiorentina.
Gol a raffica nella Primavera, condito da un esordio
in serie A con la prima squadra allenata da Mazzarri
lo scorso febbraio contro l'Atalanta. É chiaro
che per il momento è solo un sogno nel cassetto.
Ma visto che il Gubbio aveva ottenuto tre stagioni
fa Leonardo Candellone in prestito dal Torino (ora
approdato in serie B dopo aver vinto proprio il
torneo del girone B di serie C con il Pordenone),
un pensierino ci va e talvolta sperare non nuoce.
Ma è chiaro che in questo momento il Gubbio
è un cantiere aperto. Un altro nome invece
esce da un sito web nazionale (Tuttoc.com), news
che è stata trattata in primis dal portale
Viaemilianews.com: si tratta di un over e nel mirino
ci sarebbe Danilo Alessandro, attaccante, classe
'88, in forza al Cesena. Per la precisione è
un esterno di attacco, con una lunga esperienza
in serie C con Virtus Francavilla, Pro Piacenza,
Casertana e Benevento. In questa stagione ha realizzato
18 reti (in 34 presenze) con la maglia del Cesena.
Un calciatore che tuttavia è finito sotto
osservazione pure di Recanatese, Grosseto e Pergolettese.
Si parla di over perchè il Gubbio sembra
orientato a cambiare molto anche in questo ambito.
Sussistono diversi dubbi sui calciatori in scadenza
di contratto. Verso la conferma infatti ci sarebbero
solo due pedine: ovvero l'esterno di attacco De
Silvestro (che è esploso segnando 8 reti
durante la scorsa stagione) e il fantasista Cattaneo
(nonostante le poche presenze, si tenta di avere
un rinnovo di un prestito con il Novara). Con la
partenza di Casiraghi infatti, mancherebbe un elemento
di ruolo come trequartista. In bilico e quindi possibili
partenti ci sarebbero il difensore Piccinni, il
jolly di centrocampo Malaccari (se non si trova
un accordo con il Gubbio che al momento è
in stand-by) e il mediano Davì. Un punto
interrogativo riguarda anche la conferma dell'argentino
Espeche: per il centrale difensivo sudamericano,
con la partenza di Galderisi, non è più
scontato il rinnovo e non è escluso che il
nuovo allenatore possa decidere di virare su altre
pedine nello stesso ruolo. Ma non è tutto.
Tutte da definire pure le situazioni di Marchegiani,
Battista e Tofanari (seppur sotto contratto).
• 08
GIUGNO 2019 Il
presidente Notari incontra la città venerdì
prossimo. Segnale di apertura. Sia costruttivo...
Lo
aveva detto in una intervista al nostro portale
appena finito il campionato. Ed ora è passato
alle vie di fatto. Il presidente rossoblù
aveva enunciato che ci sarebbe stato un incontro
tra società e la città in data da
definire. Il patron Sauro Notari è stato
di parola e ha convocato una riunione per la prossima
settimana che si terrà in sede. Si dice in
maniera ufficiale con un comunicato stampa della
società che è giunto alle ore 14:32
di sabato a tutte le redazioni. In pratica viene
scritto che presso la sala stampa del Pietro Barbetti
il presidente Sauro Notari incontrerà tutti
i cittadini e si sottolinea (nello stesso comunicato)
per tutti coloro che "amano i colori rossoblù,
per uno scambio di opinioni, idee e proposte".
Questo appuntamemnto è previsto per venerdì
prossimo 14 giugno a partire dalle ore 20:30 presso
la palazzina dello stadio Barbetti di Gubbio. Una
nuova stagione sta iniziando. C'è da riportare
un po' di entusiasmo in città. Una città
che negli ultimi anni sembra si sia disamorata dei
propri colori, soprattutto si è notato un
calo evidente di presenze nell'ultima stagione.
Perciò è un primo passo per poter
ricompattare l'ambiente eugubino che spesso e volentieri
è stato determinante nella storia del calcio
eugubino, soprattutto nei momenti più delicati.
Potrebbe essere un primo passo per riportare una
certa comunicazione più diretta verso la
città, verso i tifosi e necessariamente verso
la stampa, che proprio nell'ultima stagione ha lasciato
molto a desiderare. Ecco, può essere anche
l'occasione per aprire un nuovo capitolo di apertura.
Serve qualcosa di costruttivo. Adesso o mai più.
• 06
GIUGNO 2019 Malaccari:
"Priorità il Gubbio, ma ho richieste.
La ricetta? Coinvolgere più squadra con tifosi"
Ci
sono alcuni calciatori in scadenza di contratto.
Tra questi figura anche il jolly di centrocampo
Nicola Malaccari che ancora deve conoscere il suo
futuro. Perciò chiediamo subito. Come è
la situazione? "Alcuni giorni fa ho parlato
con la società. Ho fatto la mia proposta
e adesso sto aspettando la loro risposta. Al momento
non ho saputo più nulla". Diciamo
pure che si sta aspettando il nuovo allenatore che
sarà Guidi. Questa scelta, che ne pensa?
"Direi che è una ottima scelta. Tra
l'altro è un allenatore che si occupa bene
dei giovani. Il Gubbio a quanto pare vuole costruire
una squadra giovane e perciò questa mi pare
l'idea giusta". Ma se lo sarebbe mai aspettato
che Galderisi non sarebbe rimasto? "A dire
la verità... no! Non so cosa può essere
successo quando si sono parlati con la società.
Pensavo che rimanesse. Ma non conosco i motivi del
suo addio e non voglio entrare in merito".
Aggiungiamo un fatto, concreto. Nanu Galderisi ha
sempre parlato bene di Malaccari definendolo come
caratteristiche un Tardelli di vecchio stampo. Potrebbe
portarla con lui con una nuova squadra? "Sì,
con il mister mi sono trovato a mio agio e tra l'altro
ho giocato in ruolo diverso rispetto a quello usuale
in carriera. Mi sono trovato molto bene. Oltretutto
esiste un rapporto umano vero con Galderisi. Mi
è stato vicino pure dopo l'infortunio. E
con lui ho fatto buone prestazioni in campo".
Quindi? "Diciamo che lui ancora non ha una
squadra. Ma siamo in contatto. Un allenatore così
esperto che vuole che io lo segua, è un gran
motivo di soddisfazione per me. Ha stima nei miei
confronti e guardiamo ora come si evolveranno gli
eventi. D'altronde l'ho ribadito: la mia priorità
è quella di restare al Gubbio. Ormai mi sento
parte di questa città. Chiaro però
che se non mi faranno sapere niente, valuterò
altre strade da percorrere". E il campionato
del prossimo anno sarà più difficile
del precedente? "Con la caduta del tetto
di schierare gli over, ci sarà un mercato
libero e le squadre si potranno rafforzare maggiormente.
Tra l'altro sono state promosse squadre importanti
dalla serie D e sono retrocesse squadre di blasone
dalla B, perciò si alzerà di sicuro
il livello". L'ultima stagione, qualche
rammarico? "Diciamo che siamo arrivati ad
un passo dal decimo posto che valevano i playoff.
Bastava non perdere punti importanti per strada.
Per fortuna l'obiettivo della salvezza è
stato raggiunto, anche se ottenuto all'ultima giornata".
Questo calo di tifosi, la sua ricetta quale può
essere? "Secondo me serve un'ottima organizzazione.
Organizzare bene la stagione. Pure i risultati aiutano
al ritorno del pubblico. Ma in particolar modo credo
che sia molto importante far partecipare più
la squadra con i tifosi. Credo che i calciatori
devono stare insieme e devono vivere di più
fuori dal campo con i tifosi. Questo potrebbe aiutare
e molto". Ultime parole che dicono tutto.
Da tempo che lo diciamo. Squadra coinvolta con la
città, no a silenzi e chiusure.
• 05
GIUGNO 2019 La
lezione con il Subbuteo. Con un maestro che sa insegnare.
Nel calcio tanti improvvisati
Quando
la lezione arriva dal Subbuteo. Altro che computer,
tablet o smartphone. Altro che la figura del match
analyst o del mental coach. Altro che guardare i
calciatori sul computer seduti sulla poltrona per capire
pregi e difetti, invece di andarli a vedere di persona
per giudicare la loro bravura o le loro reali capacità.
Una lezione che viene da lontano. Perchè
il calcio si deve conoscere a fondo e non ci si
può per niente improvvisare per fare calcio.
Bisogna avere conoscenza e competenza. Stare sempre
sul pezzo e non lasciare nulla al caso. Insomma,
per certi versi si deve anche studiare. Come si
fa a scuola. Perchè poi le figure barbine
vengono a galla, a testimonianza i risultati. E
la lezione di calcio proviene da un personaggio
che in carriera ha vinto tanto e con un video ha
dato lezione a tutti. Stiamo parlando di Arrigo
Sacchi. Che ha spiegato il suo calcio senza filtri,
mostrando la sua tattica usando gli omini del Subbuteo.
Dove spiega chiaramente alcuni concetti basilari
nel calcio: "I sincronismi sono importanti.
Le posizioni non erano mai fisse. Chiedevo sempre
di formare dei triangoli. Questo creava dei problemi
alla squadra avversaria. Importanti in questo contesto
i tempi di gioco e le distanze". E va nel
dettaglio: "Un passaggio di dieci metri
sono tutti in grado di farlo. Perchè è
preciso e veloce. Ma perchè è rasoterra.
Invece un passaggio di quaranta metri è poco
preciso e non è rasoterra. Arriva un passaggio
alto e colui che lo riceverà non otterrà
collaborazione perchè rimarrà isolato.
L'importante è muoversi come un organetto.
Tutti i calciatori erano sincronizzati. Con movimenti
differenti per mettere in confusione gli avversari.
Credevo molto nella velocità. Facevamo degli
allenamenti anche senza la palla". Ecco
il video completo (girato alcuni giorni fa) tutto da guardare per chi ama
la tattica e per chi ama una lezione
di calcio.
Nozioni che a distanza di venti anni sono
attuali: guarda caso tornano alla ribalta
dopo le performance delle squadre
italiane in campo europeo negli ultimi anni.
Ma quella squadra regalava il bel gioco dal quale arrivavano
risultati importanti. Come del resto (nel nostro
piccolo) era avvenuto
con il ciclo vincente di Vincenzo Torrente. Condito
tra l'altro da uno staff efficiente che sapeva gestire al meglio
un giocattolo che risultava vincente. In fin dei
conti la gente vuole che la squadra gioca bene, regala
emozioni, fornisce un calcio esaltante, questo
al di là del risultato finale. Nel calcio
non si improvvisa. I risultati arrivano e sono arrivati
sempre per meriti sul campo. D'altronde parliamo
di professionismo. Il professionismo va operato
a 360 gradi, pure in serie C. Flash news. Uno scoppiettante 2-2
nella finale di andata dei playoff tra Pisa e Triestina:
in vantaggio per due volte gli alabardati con Costantino
e Formiconi; doppia rimonta nerazzurra
con Moscardelli e Marconi.
• 04
GIUGNO 2019 Sandreani
verso l'Angelana. Nel girone: Vicenza con Di Carlo
e a Terni boom di abbonati
Alcuni
flash. Siamo nel vivo del mercato. Innanzitutto
parliamo di un ex allenatore. Nello specifico si
parla di Alessandro Sandreani, che dopo tanti anni,
si appresta a fare una nuova esperienza fuori i
colori rossoblù. Anche se per un breve periodo
aveva lavorato alla Cremonese con il diesse eugubino
Stefano Giammarioli come collaboratore nell'area
tecnica. Adesso l'allenatore cantianese allenerà
in Eccellenza Umbra guidando la formazione dell'Angelana.
C'è l'accordo su tutto. Firmerà i
primi di luglio. In casa Sambenedettese sembrano
dividersi le strade tra Giuseppe Magi e la proprietà,
che ora sta cercando una nuova figura: si punta
su Michele Mignani (nell'ultimo bienno alla Robur
Siena) e si candida pure l'ex Ottavio Palladini.
Mentre in casa Vicenza si pensa in grande: è
stato ingaggiato il tecnico Domenico Di Carlo (la
scorsa stagione sulla panchina del Chievo Verona
in serie A), e viene presentato allo stadio Menti
davanti al proprietario del club biancorosso Renzo
Rosso e l'ambasciatore Paolo Rossi. Verso l'addio
da Bolzano per il tecnico Paolo Zanetti che potrebbe
accasarsi in serie B con l'Ascoli: il Sudtirol quindi
adesso punterebbe tutto su Marcolini (ora all'Albinoleffe),
ma c'è anche la carta Galderisi che ha appena
lasciato il Gubbio. In casa Ternana invece sorprende
l'attaccamento dei tifosi: in pochi giorni la campagna
degli abbonamenti va a gonfie vele con 7688 tessere
già vendute. Lo comunica il portale web Calciofere.it.
e quindi funziona la nuova iniziativa della società
delle fere con prezzi popolari (cioè 5 euro
la curva e 8 euro le tribune). Il tecnico dell'Imolese
Alessio Dionisi è stato blindato fino al
2022, ma è finito nel mirino di due squadre
di serie B come Chievo Verona e Perugia (anche se
la compagine umbra potrebbe virare su Fabio Grosso),
ma piace anche alla Robur Siena. Ultimo capitolo,
i playoff. Ne resta solo una nel girone: la Triestina.
La squadra alabardata affronta mercoledì
in trasferta il Pisa per poi disputare la partita
di ritorno domenica 9 giugno per giocarsi un posto
verso la serie B. L'altra finale invece si disputerà
sabato 8 giugno a Piacenza dove sarà ospite
il Trapani e la gara di ritorno in terra sicula
si terrà sabato 15 giugno. Chi vince andrà
in cadetteria.
• 03
GIUGNO 2019 Il
nuovo tecnico Guidi è già operativo.
Si punta su Mazzini e Zanellati, il sogno Carnesecchi
Al
via il nuovo corso. Infatti Federico Guidi ha raggiunto
il legame con il Gubbio, perciò è
già operativo. Secondo alcune indiscrezioni
si parla di un contratto annuale. Con un opzione
di rinnovo per il secondo anno, in caso di raggiungimento
dell'obiettivo prefissato (possibile pure i playoff).
Insieme a lui arriva un nuovo staff tecnico. Ovvero
il vice allenatore Andrea Cupi e il preparatore
atletico Domenico Melino. Mentre come preparatore
dei portieri viene confermato Giovanni Pascolini.
Notizia ufficiosa, ma non ancora ufficiale. Adesso
il trainer Guidi ha già fornito una lista
di nomi da sondare sul mercato. Una lista di pedine
giovani che possono sposare la causa del Gubbio.
Adesso però bisognerà vedere se il
Gubbio riuscirà nell'intento a soddisfare
le sue esigenze. Tuttavia il sogno nel cassetto
è il portiere Marco Carnesecchi (classe 2000)
dell'Atalanta, che proprio il neo allenatore rossoblù
lo ha avuto con l'Under 19 azzurra. Il calciatore
però è richiesto, quindi la strada
per ottenerlo potrebbe diventare assai tortuosa.
Perciò si stanno battendo altri sentieri.
Esce il nome di Stefano Mazzini, classe 1998, che
è di proprietà dell'Atalanta: l'estremo
difensore nativo di Crema nell'ultima stagione si
trovava in prestito alla Carrarese in serie C (con
sei presenze). Due anni fa prima è stato
a Gavorrano e poi a gennaio 2018 si era trasferito
al Pordenone. Cresciuto nella Primavera atalantina
con 23 presenze. Ma c'è pure un altro portiere
nel mirino, cioè Alessandro Zanellati, classe
1999, di proprietà del Torino: l'estremo
difensore nativo di Moncalieri si trovava in prestito
al Rezzato (serie D), nello stesso girone dove ha
vinto il campionato il Como degli ex rossoblù
Borghese e Raggio Garibaldi. Se il Gubbio cerca
dei portieri, è chiaro che potrebbe essere
arrivata al capolinea la permanenza di Gabriele
Marchegiani: il figlio d'arte è sotto contratto
ma ha mercato e oltretutto non figura più
nella linea giovani che si vuole adottare dalla
prossima stagione (infatti è un classe '96
e non rientra più nei parametri per ottenere
i contributi federali). Ovviamente Guidi ha avuto
esperienza nel settore giovanile anche di Empoli
e della Fiorentina, perciò si potrebbe pescare
anche qualche giovane da queste due società
toscane. Così si volta pagina con il Gubbio
che è orientato sulla linea verde. E intanto
giunge notizia che l'ex allenatore dei rossoblù
Alessandro Sandreani, esonerato nell'ultima stagione
(poi fu sostituito da Galderisi), si potrebbe accasare
in Umbria: si parla che potrebbe ripartire dall'Eccellenza
guidando l'Angelana che adesso punta in alto con
l'arrivo del nuovo diesse Loris Gervasi (ex Perugia)
mentre l'eugubino Giorgio Buttò potrebbe
diventare il nuovo responsabile dell'area tecnica
della squadra assisana. Lo scrive tra l'altro il
portale Notiziariocalcio.com che si occupa appunto
dei campionati di calcio dilettanti.
• 02
GIUGNO 2019 Quel
18° compleanno e quel calcio che non c'è
più. Tante parole vuote e zero appartenenza
Nei
giorni scorsi il sito Gubbiofans.it è riuscito
nel traguardo di spegnere la diciottesima candelina.
Un impegno, inimmaginabile tanti anni fa. Quando
nel lontano 2001 era nato per gioco per poi diventare
una testata giornalistica on-line a tutti gli effetti
a partire dal 2005. Un sito ormai storico che è
diventato il punto di riferimento principale per
i tifosi rossoblù. Ma non solo. Perchè
l'informazione arriva diretta in tutta Italia, ma
anche in Europa ed oltreoceano. Lo dimostrano in
maniera esponenziale i numerosi contatti che abbiamo
avuto negli anni, tant'è (secondo una ricerca
approfondita effettuata) che il sito Gubbiofans.it
è il portale informativo internet tra i più seguiti.
Pensare che si parla solamente di calcio. Ma informare non è semplice. Per ottenere
certi numeri significa che chi lavora sodo alla
fine ottiene i risultati. Contano i numeri, contano
gli interlocutori, conta chi ti segue e conta aprire
gli orizzonti. Sempre. Con umiltà, sagacia
e senza lasciare nulla al caso. Diciamo che non
è stato facile. Perchè informare non
è più cosa semplice. Non nascondiamo
alcuni retroscena. Ovvero il fatto che talvolta
ci hanno messo i bastoni tra le ruote. In altre
parole hanno cercato di rovinare o intralciare il
nostro lavoro. Addirittura nascondere le notizie
per favorire non si sa quale partito o quale parte.
Di tutto di più. Come è capitato proprio
negli ultimi giorni: una cosa del genere non era
mai successa, da quasi un ventennio che scriviamo.
Ma noi non ci casciamo. Non cadiamo nel tranello
di cadere in queste furbizie e mezzucci da bar da
quattro soldi. D'altronde un problema esiste. Esiste
eccome. Volevamo soprassedere, far finta di nulla.
Ma non è stato possibile. Infatti abbiamo
scritto prendendo spunto proprio da un nostro collega
giornalista di una tv locale: durante la rassegna
stampa di sabato scorso si è lamentato e
ha raccontanto pubblicamente di un qualcosa di anomalo
e insensato di quanto è avvenuto venerdì
scorso che ha danneggiato sia il lavoro del giornalista
che la stessa emittente. Non entriamo nel merito, annoieremmo
i nostri interlocutori. Ma se
è arrivata una presa di posizione, così
diretta, vuol
dire che qualcosa va rivisto. Altrimenti si crea
un
vespaio, con malintesi e ripicche, che poi creano solo
malumori e ruggini che non servono a nessuno. Tanto
meno al Gubbio. Questo lo si dice per il bene del
Gubbio. Un input che dovrebbe necessariamente partire
proprio da chi parla di "bene del Gubbio".
D'altronde non si respira più il calcio di
una volta. Il calcio è cambiato. É
totalmente un'altra cosa. Tanti giri di parole,
troppe parole per non dire nulla. Una volta l'appartanenza
o l'attaccamento alla maglia, non erano parole vuote.
In campo e pure fuori. Un discorso che riguardava
pure i giornalisti, oppure i telecronisti (ai tempi
di Novantesimo Minuto), erano legati ad una maglia
e ad una città. Quel calcio non c'è
più. Come non c'è più quella
società. A malincuore, tocca farsene una
ragione.
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