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►• 29
MAGGIO
2024
Arcipreti: "Torneo positivo. Mi é piaciuto Udoh. Adesso non si può sbagliare ds e tecnico"
Intervista
con l'ex direttore sportivo di Gubbio, Perugia, Ancona e
Sambenedettese. Ha seguito dagli spalti ai playoff le partite di Gubbio
(in compagnia di Walter Novellino) e Perugia. Stiamo parlando di Alvaro
Arcipreti. Prima domanda. Il Gubbio visto con il Rimini ai playoff, un
giudizio? "Onestamente un grande
rammarico per il Gubbio. Mi é dispiaciuto e spiego il
perché: nel primo tempo meglio il Gubbio che ha avuto le sue
occasioni ma non è riuscito a sfruttarle; nella ripresa invece
c'è stato il braccino corto così hanno preso il
sopravvento i riminesi. Il Gubbio obiettivamente poteva passare il
turno. Ai punti poteva essere un pareggio, dispiace perchè era
un turno alla portata. Credo che ci sia stata una delusione generale
soprattutto dopo il campionato che aveva disputato il Gubbio". Appunto, un suo giudizio sul quinto posto? "Positivo.
Quando ho avuto modo di vederlo il Gubbio mi ha fatto sempre una bella
impressione. Braglia ha fatto un buon lavoro. Però, sai, il
fatto di essere uscito al primo turno offusca leggermente quanto fatto
in precedenza. Detto ciò un bel voto per il campionato, nei
playoff purtroppo con le partite secche può succedere di tutto". Ma c'è un calciatore in particolare da citare? "Sì,
King Udoh: per gli attaccanti contano i gol e quindi per me ha fatto un
buon campionato. Eppure in tribuna ho sentito dei commenti non proprio
positivi su di lui". Cosa pensa invece delle dimissioni di Braglia e della rescissione di Mignemi? "Sinceramente,
un po' me l'aspettavo. La mia sensazione é quella che, dopo una
uscita così amara, entrambi hanno considerato che forse era
finito un ciclo. Per me, tutti e due, hanno fatto bene a Gubbio.
Braglia é un allenatore che stimo molto, ma finito un ciclo ha
pensato di crearsi nuovi stimoli. Mi dicono che é vicino al
Campobasso e che gli hanno proposto un contratto annuale,
all'inizio invece pensavo che andasse ad Arezzo. Comunque sia
Campobasso é una piazza non facile ma c'è tanto
entusiasmo: potrebbe essere un posto buono sia per lui sia per la
squadra molisana. Mignemi é un giovane emergente, ma per il suo
addio penso che sia stato condizionato dal fatto anche che se ne era
andato Braglia: questo é un mio parere". Adesso il Gubbio é ad un bivio, dovrà ripartire da zero, quindi? "Ho
fiducia nel presidente: generalmente Notari non ha fatto errori in
queste annate tutto sommato, ormai ha un certa esperienza,
magari consigliato dei dirigenti che ha intorno. Credo che uno dei
due (allenatore o diesse ndr) sarà molto probabilmente giovane.
Ovviamente va cercata un'accoppiata giusta: la scelta non é
facile e non si può sbagliare, soprattutto l'affiatamento tra le
due figure". Parliamo adesso del Perugia, un giudizio? "Campionato
deludente. Le aspettative erano diverse. Diciamo che ha dominato il
Cesena, poi é venuta fuori la Torres, però il Perugia
poteva avere i numeri tecnici per arrivare almeno secondo o terzo in
classifica. Alla fine c'è stata una delusione totale
perché é uscito ai playoff in maniera veramente pessima
(con la Carrarese ndr). Avevo visto anche la partita contro il Rimini
ed è stata molto stentata: a confronto il Gubbio aveva fatto
molto meglio del Perugia con i romagnoli. Poi per una piazza di
Perugia, capite bene (...). Inoltre il cambio dell'allenatore (da
Baldini a Formisano ndr) non ha migliorato la situazione: anzi, anzi".
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►• 28
MAGGIO
2024
Sliding doors. Dopo Braglia, ai saluti anche il diesse Mignemi. Ora si ripartirà da zero
Sliding
doors. Porte girevoli in casa Gubbio. Dopo Braglia, ai saluti pure il
diesse Mignemi. Tra l'altro lo avevamo scritto lo scorso 9 maggio
(basta leggere gli articoli nel nostro archivio news), con una
previsione: «C'è aria di rivoluzione». Lo scorso 14
maggio avevamo scritto: «Braglia ha capito che é finito un
ciclo, nei prossimi giorni si capirà se anche per Mignemi
é finito un ciclo». Così é avvenuto. Adesso
si ricomincia da zero. Dopo tre stagioni lascia il direttore sportivo
Davide Mignemi che ha rescisso consensualmente il contratto in vigore
fino al 30 giugno 2025 con il sodalizio rossoblù. La stessa cosa
sta avvenendo con l'allenatore Piero Braglia (anch'egli rinunciando al
contratto che era in scadenza nel 2025) dopo le sue dimissioni che sono
arrivate all'indomani del match dei playoff tra Gubbio e Rimini. Adesso
cambia totalmente lo scenario in casa Gubbio. Da stabilire innanzitutto
quali obiettivi si pone la società per la prossima stagione. Se
restano le ambizioni di migliorare il quinto posto oppure darsi una
ridimensionata. Da stabilire quale sarà il nuovo direttore
sportivo che a sua dovrà scegliere il nuovo allenatore, a meno
che la società eugubina decida di prendere un nuovo tecnico
prima dell'avvento di un nuovo operatore di mercato. Tanti punti
interrogativi, un fiume di quesiti che al momento non trovano risposta.
Lasciamo allora spazio alle dichiarazioni. Cosa dice il direttore
sportivo Davide Mignemi al termine del suo mandato in rossoblù: "Quando sono arrivato al Gubbio ho trovato una realtà che mi ha accolto con calore e mi sono sentito come a casa.
Il mio impegno in questi tre anni é stato volto a contribuire alla
crescita della Società del Gubbio e di tutto il movimento, sperando un giorno di
poter lasciare il club a un livello superiore. Ringrazio di vero cuore il presidente Notari, il direttore generale, il
responsabile del Settore Giovanile, la segreteria, i magazzinieri, i
fisioterapisti, il dottore, il team manager ma soprattutto gli
allenatori ed i calciatori che in questo triennio hanno dato l’anima per
questa maglia. Infine, un ringraziamento particolare alla Città di
Gubbio ed alla sua tifoseria: abbiamo vissuto insieme grandi emozioni e
porterò sempre nel cuore i colori rossoblù". Le parole del presidente Sauro Notari: "Con il ds Mignemi abbiamo subito instaurato un rapporto positivo, abbiamo trascorso tre anni
intensi e pieni di soddisfazioni. Oggi si conclude un ciclo che ci ha
permesso di raggiungere traguardi importanti, rilanciando le ambizioni
del Gubbio a livello nazionale. Voglio esprimere a Mignemi la mia più
sincera gratitudine per l'impegno, la passione e la professionalità
dimostrati nel suo lavoro, e per aver raggiunto tutti gli obiettivi
sportivi prefissati nei tre anni di collaborazione".
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►• 26
MAGGIO
2024
Gubbio, é tempo delle riflessioni. Braglia nel mirino del Campobasso. Zebi alla Reggiana
Sta
iniziando una nuova settimana dove si sta cercando di capire come si
sta delineando il futuro della Gubbio calcistica. Intanto arrivano le
prime voci di interesse per Piero Braglia dopo che nelle scorse
settimane si era parlato di un sondaggio da parte di Livorno, Pianese e
Triestina. Adesso si fa largo un'altra ipotesi. Braglia é in
lizza per la panchina del Campobasso appena promosso in serie C. La
società del capoluogo molisano guidata dall'imprenditore
statunitense Matt Rizzetta, che da Brooklyn di New York si é
legato al Campobasso, sugli scia di altri imprenditori americani
approdati nel calcio italiano, pensa in grande con determinazione.
Adesso il tema più caldo per la piazza campobassana é la
scelta dell'allenatore. Il primo tecnico cercato da Rizzetta é
quello di Delio Rossi, con un passato illustre nel quale ha guidato
squadre di serie A (vedasi Lecce, Lazio, Atalanta, Bologna, Fiorentina
e Sampdoria). Che si faccia o no l'affare con un allenatore da un
curriculum invidiale, si capiscono già le intenzioni della
proprietà americana che vuole essere protagonista anche in Lega
Pro. Ma da quanto trapela dagli organi di informazione on line di
origine molisana, é viva la pista che porta al tecnico del
Gubbio (ormai ex), Piero Braglia, in quanto viene considerato un altro
nome di assoluto livello. Per la cronaca ne danno notizia sia
ilgiornaledelmolise.it che quotidianomolise.com (quest'ultimo parla
anche di un sondaggio verso Troise che ha appena lasciato il Rimini).
Sul fronte diesse per adesso nessuna novità di rilievo. L'unica
notizia riguarda un eugubino: l'ex direttore sportivo del Cesena e del
Novara, Moreno Zebi, andrà a lavorare con la Reggiana in serie B
per affiancare Marcello Pizzimenti che a sua volta é diventato
il nuovo responsabile dell'area tecnica della formazione emiliana,
visto che questa carica era rimasta vacante dopo l'addio di Roberto
Goretti che andrà alla Fiorentina. Un'altra notizia che riguarda
un ex rossoblù: in arrivo a Rimini come responsabile delle
giovanili Enea Corsi, finora aveva ricoperto lo stesso ruolo alla Vis
Pesaro. Corsi é stato a Gubbio lavorando con Alessandro
Sandreani quando é stato allenatore sia delle giovanili che
della prima squadra rossoblù (in quella precisa occasione
é stato collaboratore tecnico proprio di Sandreani).
Chissà, il primo nome dei nuovi tecnici del nuovo corso del
Rimini potrebbe essere proprio lui: Alessandro Sandreani (con il vice
Marco Briganti). In casa Gubbio invece il nome dell'allenatore é
per ora top secret. Secondo alcuni rumours si fa strada anche la pista
che porta ad un allenatore giovane e, stando alle ultime indiscrezioni
in nostro possesso, si pensa pure ad un eugubino. Per qualcuno potrebbe
essere la figura giusta per riportare un po' di eugubinità nella
struttura e per ricreare un certo feeling con la piazza. Stiamo
parlando di Leonardo Argentina che nell'ultima stagione ha lavorato in
Svizzera nella massima serie con la squadra dell'Yverdon Sport che ha
raggiunto una miracolosa salvezza raggiungendo il decimo posto: infatti
Yverdon les Bains conta appena 29.990 abitanti (più o meno come il comune
di Gubbio). Il campionato elvetico é stato vinto dallo Young
Boys davanti al Lugano e al Servette mentre l'Yverdon Sports si
é piazzato a pari punti con Losanna e Basilea. Leonardo
Argentina, 41enne, possiede il patentino come allenatore Master Lega Uefa Pro,
e nella Premier League elvetica all'Yverdon ha ricoperto il
ruolo di analista tattico prima con il trainer Schallibaum (di seguito
passato alla squadra zurighese del Grasshoppers) e poi con il tecnico Mangiarratti.
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►• 22
MAGGIO
2024
Giammarioli: "Gubbio, bel lavoro. Braglia, figura di maggior peso. Ora un tecnico giovane..."
Quattro
chiacchiere sincere con domande secche con l'ex direttore sportivo di
Gubbio e Cremonese, eugubino doc, stiamo parlando di Stefano Giammarioli.
Primo commento, un giudizio sulla stagione del Gubbio? "Direi
molto positiva. Il presidente Notari, Braglia e Mignemi in due anni
hanno fatto un ottimo lavoro ben organizzato con il raggiungimento di
due quinti posti. Perciò da tifoso posso solo fare i complimenti a tutta la
struttura. Dispiace per i playoff perché onestamente il Gubbio
aveva delle qualità per andare molto più avanti,
però le partite secche sono maledette e perdere così
negli ultimi minuti con il Rimini é stato un dispiacere enorme.
Ma non si può dimenticare la buonissima annata in campionato". Un quinto posto equivale al reale potenziale di questo Gubbio? "Credo
che Braglia sia uno dei migliori allenatori che esistano nella
categoria. Ognuno ovviamente ha la sua personalità, é un
allenatore che può sembrare così duro caratterialmente,
ma senza dubbio gli lascerei le mie chiavi di casa. Preferisco questo
tipo di persone anziché quegli allenatori che assomigliano ai
pretini e poi non si dimostrano degli uomini veri. Secondo me
Braglia
é una persona schietta, determinata, per cui il suo lavoro si
é notato all'interno della struttura, e credo che ha valorizzato
anche il
lavoro del direttore Mignemi che tra l'altro ha lavorato molto bene a
Gubbio. Credo che Braglia é stata la figura di maggior peso
in
queste ultime due stagioni". Invece cosa ne pensa delle sue dimissioni? "Mi
hanno deluso. Spiego il perché: per la caratura dell'allenatore
come detto prima, non ho condiviso il fatto che un tecnico che viene
da fuori Gubbio ha tirato fuori degli argomenti non prettamente tecnici. Credo che non sia stato giusto. Gubbio ha una storia
di 115 anni, a volte nemmeno tanti presidenti che hanno fatto la storia
della Gubbio calcistica avevano tirato fuori certe questioni. Per me
in questo c'è stata una caduta di stile. Purtroppo ha affrontato argomenti che
a mio avviso vanno ben oltre il campo di orientamento di un allenatore. Tutto ciò non toglie
che é un bravissimo allenatore". Mignemi e il suo futuro, é un rebus, lei che pensa? "É
un direttore sportivo giovane e ha avuto adesso la sua prima esperienza
fuori dalla sua regione. É stato molto intelligente a stare
vicino a Braglia perché credo che gli abbia insegnato tante
cose. L'unico consiglio che posso dargli é di non avere fretta,
al di là delle richieste che sicuramente avrà avuto. Da
tifoso spero che continui con il Gubbio". Al patron Notari e al suo entourage, quale figura di allenatore consiglierebbe? "Con
il presidente ho un buon rapporto, nel passato c'é stato qualche
malinteso, ma ci siamo subito chiariti e adesso c'é grande
rispetto tra le parti. Posso solo consigliare di prendere un allenatore
giovane, con entusiasmo e con idee di calcio nuove. Forse é
l'occasione giusta. Notari ormai ha raggiunto una maturità da
presidente importante. Penso che seguirà questa linea". Mentre lei, Giammarioli, cosa fa? "Finora
ho seguito dei progetti all'estero che riguardano i giovani e ho avuto
modo di conoscere dei talenti importanti. Non nascondo che in questo
periodo ho avuto dei colloqui con alcuni presidenti e sto pensando
seriamente di tornare in pista come direttore sportivo".
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►• 21
MAGGIO
2024
Diesse, rebus sul futuro. Casting allenatore in alto mare. Durano i boatos da fuori regione
Il
futuro della carica del direttore sportivo Davide Mignemi sta
diventando un vero e proprio rebus. Se da una parte la società
é disposta a trattenerlo, dall'altra parte giungono voci
continue di un possibile addio. Ovviamente sono notizie che non
filtrano da Gubbio. Nelle ultime ore c'è di nuovo una voce che
proviene da Ancona. Si sbilanciano scrivendo che per scegliere il
direttore sportivo c'è un filo diretto con il presidente Tiong e
ribadiscono che Mignemi é in pole. Lo scrive
Ilrestodelcarlino.it che aggiunge che il diesse del Gubbio resta il nome che potrebbe fare
il caso della società dorica. Infatti ad Ancona si sta cercando
il professionista giusto che raccolga il testimone lasciato pro tempore
all'amministratore delegato Nocelli dopo le dimissioni di Micciola. Allo
stesso tempo dalla Sicilia insistono che Mignemi potrebbe trasferirsi a
Siracusa. L'ambiziosa proprietà del presidente Ricci, si legge
nel sito Seried24.com, ha deciso di affidare la panchina a Turati,
attuale collaboratore tecnico della Fiorentina, e il compito di
costruire la rosa per il prossimo campionato spetterà invece a
Davide Mignemi.
Si era parlato anche di un approccio del Catania, ma in base a quanto
scritto giorni fa da Tuttomercatoweb.com e nelle ultime ore da
Tuttocalciocatania.com, avanza la candidatura di Francesco Palmieri che
é pronto a lasciare il Sassuolo dove dal 2015 é
responsabile del settore giovanile. Si parla inoltre che ad inizio
settimana c'é stato un incontro tra il patron Notari e il
direttore sportivo Mignemi, ma per adesso nessuna notizia trapela a
riguardo. Restano molti punti interrogativi. Per il resto non ci sono
novità rilevanti. Gubbio in alto mare per il nuovo allenatore.
Nomi papabili al momento non ce ne sono, dipenderà molto dalla
scelta di chi sarà il direttore sportivo, con i risvolti che si
fanno sempre più complicati. Le dimissioni di Braglia hanno
creato un vuoto con una casella da colmare, la caccia é
ufficialmente aperta. Alcuni nomi plausibili erano usciti fuori la
scorsa settimana ma le piste da percorrere non sono così
semplici. Si era parlato di Enrico Barilari che é stato definito
l'allenatore dei miracoli perché ha raggiunto una clamorosa
salvezza con il Sestri Levante giocando praticamente sempre fuori casa,
ma secondo i rumours di mercato il giovane tecnico ha attirato le
attenzioni di diversi clubs tra i quali Rimini, Pontedera ed Arezzo,
oltretutto si é sparsa la voce di un interessamento della
Juventus Next Gen che, in caso di addio con Brambilla, potrebbe essere
il profilo giusto per i bianconeri. Si era parlato anche di Max Canzi
dopo l'esperienza con il Pontedera, ma é destinato ad allenare
la Juventus Women (la squadra femminile della Juventus). Il
calciomercato é un contesto dagli equilibri labili e scenari
mutevoli. Evoluzione frenetica di fatti e accadimenti. Time will tell (il tempo lo dirà).
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►• 20
MAGGIO
2024
Da playoff a playoff. I numeri degli spettatori degli ultimi anni e del 2010. Calo del 63,5%
Da
playoff a playoff. Tutti i numeri. Esposizione particolareggiata
compiuta seguendo esclusivamente l'ordine cronologico dei fatti.
Partiamo dai giorni nostri. Nei playoff in serie C attuali quanti
spettatori hanno seguito le partite sugli spalti. Il record a Catania
(contro l'Atalanta Under 23) con 19739 tifosi sugli spalti. A Vicenza
contro il Taranto 10830 spettatori, con oltre 1200 tifosi tarantini che
si sono sobbarcati 890 chilometri di sola andata. A Benevento contro la
Triestina 6014 spettatori. A Carrara in Carrarese contro il Perugia
c'erano 3029 spettatori. Numeri importanti per la terza serie. Ma
adesso entriamo nello specifico e parliamo del Gubbio. Come si é
comportato il pubblico eugubino durante i playoff. Nell'unico incontro
disputato in questa stagione, ovvero Gubbio-Rimini, erano presenti 1442
spettatori, dei quali 362 provenienti da Rimini. L'anno scorso (2023) i
rossoblù, sempre con Braglia in panchina, avevano disputato tre
incontri in casa arrivando fino alla fase nazionale. Nel primo turno,
ovvero in Gubbio-Recanatese (finita 1-1) erano presenti 1014 spettatori
(di cui 68 di Recanati). Nel turno successivo (nella seconda fase)
in Gubbio-Pontedera (conclusasi sempre per 1-1) erano presenti 1126
spettatori (di cui 81 provenienti da Pontedera). Nella fase nazionale
nella gara di andata in Gubbio-Entella (finita 2-0) erano presenti 1036
spettatori. Poi al ritorno si é giocato a Chiavari con il
passaggio del turno dei biancocelesti liguri. L'anno prima (2022) ecco
quali sono stati i numeri delle presenze ai playoff: nel primo turno in
Gubbio-Lucchese con Torrente in panchina (finita 1-0) erano presenti
1767 spettatori (dei quali 610 provenienti da Lucca). Poi nel turno
successivo si é giocato a Pescara con il passaggio del turno dei
biancazzurri. Nel 2017, con Giuseppe Magi in panchina, nel primo turno
a Gubbio tra i rossoblù eugubini e la Sambenedettese erano
presenti 2190 spettatori (dei quali 802 provenienti da San Benedetto
del Tronto). Numeri alla mano. Cosa successe invece nel 2010 ai playoff
di Seconda Divisione. Nella partita di semifinale in casa contro il
Fano erano presenti 2500 spettatori (dei quali 265 di Fano). Ecco le
immagini fotografiche. Nella partita in casa nella
finale di andata contro il San Marino erano presenti 3000 spettatori
(di cui 46 sammarinesi). Anche in questo caso vi mostriamo le immagini. Nel ritorno sappiamo tutti che 2624 eugubini si
trasferirono sul Titano come si può vedere da queste immagini. I dati dimostrano che la carica degli
spettatori é andata scemando, nel giro di un decennio si
é perso il 63,5% di presenze sugli spalti ai playoff. Forse
erano altri tempi, forse i playoff erano più diretti e
alletanti, ma il dato statistico è significativo.
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►• 19
MAGGIO
2024
Passo cruciale: un tecnico in linea con la 'forma mentis' della società per alzare l'asticella
Tutto
nella vita nasce per poi raggiungere una conclusione. Nel mondo del
calcio, tale affermazione prende quota in pochi attimi. Gli allenatori
passano, i calciatori passano, una continua rotazione che si é
vissuta continuamente negli ultimi anni a Gubbio. D'altronde nelle
ultime dieci stagioni si sono succeduti undici allenatori nel team
eugubino. Niente di nuovo quindi. Tuttavia in via Parruccini tira aria
di rivoluzione. C'é aria di riflessioni e ragionamenti in casa
rossoblù, soprattutto ora per quanto riguarda il futuro. Oltre
alla panchina, con Braglia che si é dimesso dal suo incarico,
non ci sono ancora certezze sul ruolo del direttore sportivo (resta
Mignemi o se ne va?), pertanto di fronte a queste figure ruota tutto il
resto. L'unica certezza é la società che per il decimo
anno consecutivo é guidata dal patron Sauro Notari (imprenditore
delle acque minerali) che é pronto a ripartire garantendo di
giocare una nuova stagione in terza serie. Ancora una volta, di questo
va dato atto. Questo non é poco per una realtà come
Gubbio nell'attualità. Che poi si potrebbe fare molto meglio sia
a livello organizzativo e sia a livello comunicativo per avere
più attrattiva, questo é un altro tipo di discorso, e qui
ci sarebbe da aprire un capitolo a parte. Adesso il nocciolo della
questione é capire da quale staff tecnico ripartirà il
Gubbio. Dovrà essere trovato un allenatore che sia capace di
integrarsi nella realtà di Gubbio. Non sarà facile per la
società trovare un sostituto che possa garantire di migliorare
un quinto posto, nonostante la grande amarezza dell'uscita repentina ai
playoff. Non sarà probabilmente facile nemmeno per Braglia
migliorare l'ultima performance in un'altra piazza. Ma il mondo si
evolve alla velocità della luce. Stargli dietro comincia ad
essere molto difficile. La società adesso dovrà trovare
la figura giusta per guidare la panchina rossoblù, quindi
servirà dell'altro per alzare l'asticella della
competitivà e consolidarsi ad un certo livello. Braglia ha fatto
capire che più di così non si può dare, dopo le
ultime esternazioni a livello prettamente logistico, espressioni che
non sono state digerite dal presidente Notari (come detto pubblicamente
in tv su Trg Network lunedì scorso), e quindi sono
inconciliabili con la visione imprenditoriale della proprietà.
Ecco perché, a cominciare anzitutto che sia congeniale alla sua
'forma mentis' (modo di pensare) del club, serviranno interpreti che
siano sulla stessa lunghezza d'onda della società per il modo di
intendere e considerare la realtà. In questo solco, ci sono
altri profili da individuare. La posizione del tecnico quindi é
solo un tassello, poi c'é la composizione della rosa che pure
costituisce una voce importante per la programmazione futura.
Servirà un profilo coerente rispetto al progetto tecnico che
sembra voler seguire la società di Sauro Notari, prima di
valutare i possibili nomi. La dirigenza eugubina, adesso più che mai, si trova di fronte ad un passo cruciale.
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►• 16
MAGGIO
2024
Post Braglia, cosa ne sarà dell'attuale organico. Nove elementi sotto contratto, dodici out
Dopo
il saluto da parte di Braglia, da quale base partirà il
Gubbio
nella prossima stagione? Di certo sono ancora sotto contratto con i
rossoblù fino al 2025 il portiere Vettorel, i difensori
Signorini, Pirrello (fino al 2026), Tozzuolo, Mercadante, Morelli, i
centrocampisti Rosaia e Bumbu, infine l'attaccante Di Massimo. Vanno in
scadenza tutti gli altri: ovvero il portiere Greco, poi Dimarco,
Calabrese, Mercati, Casolari, Chierico, Brambilla, Spina, Galeandro e
Desogus. Sulla stessa lunghezza d'onda anche l'attaccante Udoh, il cui
cartellino è detenuto dal Cesena ma c'é una
clausola di
riscatro in favore del Gubbio. Lo stesso dicorso vale per l'attaccante
Bernardotto che era in prestito dal Giugliano sul quale si sta
valutando di trattenerlo anche per la prossima stagione. Chiaro,
però, che su di loro la società, insieme al
futuro mister
che per adesso è 'mister x', effettuerà le
proprie
valutazioni. Intanto riceviamo e pubblichiamo (con il consenso del
diretto interessato) una lettera arrivata alla nostra redazione. Scrive
Matteo Fedini, di Sesto Fiorentino, che dal 1997 si é
appassionato del Gubbio dopo averlo visto giocare contro la Sestese.
Personalmente lo abbiamo incontrato sugli spalti del Barbetti nel derby
giocato contro il Perugia il 17 marzo scorso insieme alla sua famiglia.
Di seguito ecco le sue parole che ha postato tramite e-mail alla
casella postale elettronica del sito, Matteo Fedini scrive quanto
segue: «Salve
Direttore, abbiamo già finito i play-off, non pensavo per
come era stato fatto nel primo tempo dalla squadra, nella ripresa
invece siamo stati arrendevoli e troppo nella nostra metà
campo. Mi é dispiaciuto
molto perché anche se difficilmente li avremmo vinti,
speravo che si potesse andare più avanti almeno fino alle
fasi nazionali. Ora bisogna ripartire secondo me da un rapporto
migliore tra la società e la tifoseria perché ne
beneficerebbe tutto l'ambiente rossoblu e la squadra puntando ad un
ritorno in Serie B. Complimenti per come gestisce il sito "Gubbiofans",
buona continuazione».
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►• 14
MAGGIO
2024
Notari:
"Deluso, ma
ripartiremo". Braglia: "Dimissioni irrevocabili".
Mignemi: "Riflessione"
Continua
il momento di incertezza dopo le dimissioni del mister di cinque giorni
fa. Della vicenda e del prossimo futuro hanno parlato tutti i
protagonisti, in primis il patron Notari, il tecnico Braglia e
il diesse Mignemi. Tutti e tre sono stati contattati
telefonicamente durante la trasmissione «Fuorigioco»
in
diretta televisiva condotta da Giacomo Branco su Trg Media Network,
dove erano presenti anche alcuni giornalisti (tra i quali anche il
direttore di Gubbiofans.it) che hanno posto delle domande ai diretti
interessati per capire meglio la situazione che si é venuta
a
creare. Cosa ha detto innanzitutto il presidente Sauro Notari in
sintesi: "Mi sono
incontrato la
scorsa settimana con Braglia e mi ha espresso la volontà di
rassegnare le dimissioni. Sono rimasto un po' sorpreso, ma in
particolar modo mi hanno sorpreso le dichiarazioni fatte dal tecnico in
conferenza stampa. Non me lo sarei aspettato. Sono rimasto un po', un
po', un po', un po'... (deluso ndr). Voglio dire il tecnico
già
sapeva dall'inizio il discorso dei campi di allenamento e di come erano
le strutture a Gubbio. Se stiamo cercando un nuovo allenatore? No,
perché finchè non ci saranno le dimissioni
ufficiali per
me Braglia resta un allenatore del Gubbio. In ogni caso, con il
sottoscritto, abbiamo passato anche dei momenti più brutti a
livello di risultati e ci siamo sempre rimboccati le maniche, pertanto
in caso di necessità lo faremo anche adesso. Quale
sarà
il futuro di Mignemi? Per me é sempre il nostro direttore
sportivo, perciò ci vedremo a breve per pianificare il
futuro.
Perciò al momento altre situazioni non sono state prese in
considerazione". Cosa invece ha affermato il tecnico Piero
Braglia in breve: "No
no, quando dico una cosa é quella. Voglio dire, io ho una
sola
faccia. La mia decisione di rassegnare le dimissioni rimane tale e
tornerò a Gubbio solo per mettere tutto nero su bianco. E
ribadisco il concetto che non ci sono strutture a livello logistico per
allenarsi al 100%. L'anno scorso si era aperto uno spiraglio per poter
andare a Scheggia, poi strada facendo la situazione é
rimasta
sempre la stessa e allora ho capito che più di questo non si
può dare. Non ho nessuna squadra, checchè se ne
dica. Che
mi porto dietro di Gubbio? Di aver conosciuto veramente delle persone
per bene, a partire dai magazzinieri: c'è gente
lì dentro
che non appare ma sono veramente un valore aggiunto per questa
società, lo dico con tutta franchezza".
Aggiungiamo noi:
forse Braglia ha capito che si é chiuso un ciclo. Cosa ha
detto
infine il direttore sportivo Davide Mignemi: "Sul
mio futuro posso dire solo un concetto: mi sono preso un periodo di
riflessione. Ora devo riflettere. Mi dovrò incontrare con il
presidente Notari e solo dopo si avranno certezze".
In altre parole. Nelle prossime settimane si capirà
realmente se
anche per il Ds Mignemi può essere finito un ciclo.
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►• 12
MAGGIO
2024
Gubbio,
continue 'voci' in un tourbillon di allenatori. Canzi alla Juve Women.
Asta Barilari
Gubbio,
tourbillon panchina. Sfuma Max Canzi che ha appena lasciato a sorpresa
il Pontedera: in pratica l'allenatore nativo di Milano si é
accordato con la Juventus Women (la squadra femminile della Juventus):
in passato é stato collaboratore tecnico con Beretta al
Lecce,
Torino, Paok Salonicco, Brescia e Cesena, ha guidato la Primavera del
Cagliari, poi é stato anche vice allenatore della prima
squadra
cagliaritana con Zenga allenatore, di seguito le esperienze di Olbia e
l'ultima a Pontedera, culminata con la risoluzione consensuale. Manca
solo l'ufficialità, ma Max Canzi si è accordato
con un
contratto fino al 2026 con i bianconeri. Non sarà facile
nemmeno
ad arrivare ad Enrico Barilari che ha appena lasciato il Sestri Levante
dopo aver centrato una storica salvezza. Come scrivevamo nei scorsi
giorni ad Arezzo ha lasciato il ruolo di direttore tecnico Giovannini e
potrebbe partire anche il tecnico Indiani (prossima destinazione
possibile é Livorno). Pertanto é toto allenatore
pure ad
Arezzo. La cosa curiosa é che girano due nomi nelle ultime
ore
per la panchina amaranto. Secondo alcune indiscrezioni che provengono
dalla città aretina sarà ballottaggio tra
Barilari e
Braglia. Non solo. Il tecnico toscano che si é dimesso
alcuni
giorni fa a Gubbio, ha parlato anche in terra toscana e ha rilasciato
queste affermazioni: «Arezzo é una piazza che mi
intriga,
un club che mi stimolerebbe in maniera professionale».
Così si legge su 'La Nazione' on line di Arezzo, oltretutto
Braglia ribadisce i concetti espressi alcuni giorni fa in terra
eugubina: «Ho scelto di andare via per una scelta personale
perché ho ritenuto che non ci fossero le condizioni
logistiche
per fare calcio in maniera adeguata». Come si può
vedere
nell'articolo completo nel link.
Tuttavia un altro nome é in ballo, secondo alcuni rumours,
ad Arezzo: si tratta di Alessandro Dal Canto, esonerato durante la
stagione con la Carrarese (al suo posto é arrivato Calabro
che ha
trovato l'accordo con gli apuani per un rinnovo), che piace sia agli
aretini ma anche
al Pontedera che adesso sta cercando un nuovo allenatore dopo l'addio
di
Canzi. Si amplificano anche le voci su Davide Mignemi sul quale, pare,
si é aperto un interesse di alcuni clubs. L'attuale
direttore
sportivo dei rossoblù nei giorni scorsi é stato
accostato
all'Ancona e al Catania. In queste ultime ore si parla di un
interessamento anche del Siracusa. Il club aretuseo, come scrive
Sporticity.it, sta pensando al Ds Mignemi (e all'allenatore Turati
della Fiorentina) in caso di serie C (perché si pensa al
ripescaggio). Insomma: Braglia se n'é andato, per Mignemi
ancora
il futuro é tutto da decifrare. Per il Gubbio si prospetta
un
periodo bollente, e non solo perché siamo nel clima caldo
della
Festa dei Ceri.
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►• 09
MAGGIO
2024
Braglia
si dimette: "Non
esistono strutture per lavorare al 100%". C'è
aria di rivoluzione
Come
avevamo ampiamente anticipato (basta scorrere le news e leggere
articolo del 1 maggio), c'è un interesse sia verso il
tecnico
Braglia e verso il diesse Mignemi. Scrivevamo di un sondaggio del
Livorno verso l'allenatore e dell'Ancona verso il direttore sportivo.
In queste ultime ore é successo un po' di tutto dopo l'amara
sconfitta ai playoff con il Rimini. In primo luogo cominciano a farsi
ancora più insistenti le notizie di mercato che riguardano i
due
interessati sopra citati. Ribadito un forte interesse del Livorno che,
secondo alcune indiscrezioni, é pronto ad accogliere come
nuovo
direttore sportivo Giovannini che ha appena rescisso il contratto con
l'Arezzo. Lo stesso Giovannini ha pensato proprio a Braglia, ma il
tecnico toscano non é intenzionato a scendere di categoria,
pertanto adesso sta cercando di portare con sè Indiani.
Ma Braglia é finito nel mirino anche della Pianese
(che
é una neopromossa) e della Triestina, anche se il tecnico
toscano al momento nega le voci che circolano. Per quanto riguarda
invece il diesse Mignemi si era già parlato di un approccio
dell'Ancona, eppure nelle ultime ore si parla anche di una pista che lo
conduce a Catania, tra l'altro il suo paese natìo. E il
Gubbio
cosa fa? Si pensa ad una autentica rivoluzione. Per quanto riguarda il
successore di Braglia circolano tre nomi. In primo luogo c'è
quello di Enrico Barilari, che ha appena finito l'avventura al Sestri
Levante, ma c'è anche l'Arezzo che gli sta facendo la corte.
Il
secondo nome é quello di Emiliano Bigica, allenatore della
Primavera del Sassuolo, con esperienze alle giovanili di Fiorentina ed
Empoli. Il terzo nome è quello di Max Canzi che ha condotto
ai
playoff per il secondo anno consecutivo il Pontedera. Per coprire
invece la casella del direttore sportivo, gira voce di un papabile
candidato: Andrea Grammatica, ex ds di Reggiana e Siena, attualmente in
carica al Ravenna in D. Che ci sarà un cambio di rotta
é
sicuro perché proprio il tecnico Piero Braglia ha rassegnato
le
dimissioni. Ecco quale é il suo pensiero: "Ho
incontrato il presidente Notari comunicandogli che onestamente non mi
piace lavorare così. Non abbiamo attrezzature idonee per gli
allenamenti, perciò gli ho comunicato le mie dimissioni.
Rinuncio al mio ingaggio dal prossimo 1 luglio. É una scelta
mia
perché mi piace lavorare come si deve e non mi piace rubare
soldi a Notari. Ovviamente per i campi non é solo colpa sua,
ma
qui a Gubbio la situazione é grave: così non
possiamo
lavorare al 100%. Invece io ho voglia di lavorare al 100% e ancora mi
voglio prendere delle beghe. In queste condizioni non ce la faccio
più. Con delle strutture idonee credo che potevamo fare
anche di
più. Perciò ho chiesto la presidente di accettare
le mie
dimissioni. Prima di tutto ringrazio la società
perché mi
ha portato a Gubbio, mi é stata accanto, come lo staff
dirigenziale e tecnico, come il direttore sportivo. Ringrazio la stampa
perché
i giornalisti non mi hanno mai creato un problema. Mi dispiace
veramente. Però non mi piace
più lavorare così, non si può lavorare
solo al 50% delle possibilità. Ma che
dire poi della curva? Va spostata! Voglio dire, 350 tifosi ospiti ti
fanno giocare fuori casa. Tante piccole cose che devono essere
migliorate. Ma perché Gubbio si deve accontentare?
Quì, o si
avanti o si rischia di tornare indietro".
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►• 08
MAGGIO
2024
Focus:
Gubbio, l'illusione e la grande beffa. Con l'equivoco tattico. Le foto
di Gubbio-Rimini
L'illusione
e la grande beffa. All'istante al primo turno. Gubbio e Rimini si
guardano
allo specchio fino al minuto 85, poi un guizzo di Cernigoi (subentrato
due minuti prima) fa quello che Braglia e i tifosi non avrebbero mai
voluto vedere: il gol qualificazione per i romagnoli che lascia il
Gubbio a quota zero (di gol) ed eliminazione diretta. Una partita
vibrante nel primo tempo dove i rossoblù hanno sfiorato a
più riprese la segnatura, ma quando non arriva il gol
é
poi difficile dormire sonni tranquilli. Nella ripresa in effetti la
squadra
eugubina ha abbassato troppo il baricentro dando vigore così
al
Rimini che minuto dopo minuto ha trovato la forza di ripartire e
rendersi pericoloso.
Ad un certo punto il tecnico Troise ha rivoluzionato l'assetto passando
prima a quattro punte (con un 4-2-4 a trazione anteriore) e nel finale
ha buttato nella mischia pure la quinta punta che ha dato i suoi
frutti. Un comportamento coraggioso
con
Cernigoi che lo ha ripagato sul campo. É la
crudeltà
dei playoff, un cui basta una giocata di un attaccante a fare la
differenza. La difesa é stata distratta, le
ingenuità non
sono ammesse, con la speranza che i rossoblù impareranno la
lezione. Sicuramente é stata una partita a scacchi e
stavolta
é andata bene a Troise che ha indovinato tutti i cambi. Il
Gubbio forse si é cullato troppo della gara vinta in
campionato
contro i riminesi per 4-0 che ha creato tante illusioni e la
presunzione alla lunga é fatale. Altra circostanza
sfavorevole: Braglia ad un certo punto ha deciso di cambiare assetto
tattico passando dal 4-3-1-2 al 5-3-2 (o 3-5-2 in fase di possesso) al
33esimo minuto della ripresa e dopo appena sette minuti é
arrivato il gol letale dei romagnoli. Una scelta che di certo non ha
giovato, una scelta che é stata pagata a caro prezzo. Al
Gubbio
é mancato il guizzo, inoltre é mancata anche
l'esperienza
necessaria in questa competizione dei playoff. Playoff amari, anzi
amarissimi. A livello statistico é la seconda volta che il
Gubbio esce dai playoff in terza serie direttamente al primo turno. Era
successo infatti nel 2017 con Giuseppe Magi in panchina quando il
Gubbio all'epoca arrivò da neopromosso al sesto posto in
classifica e fu sconfitto in casa dalla Sambenedettese (che
arrivò settima) per 3-2. Stesso epilogo quest'anno con il
Rimini
che era costretto a vincere per passare il turno: missione compiuta,
espugnato il Barbetti. Un campo, tra l'altro, che in campionato ha
visto solo una sconfitta per i rossoblù di Braglia: quella
del
17 marzo scorso contro il Perugia con il medesimo risultato (0-1). Da
notare, sempre una squadra biancorossa: scherzi del destino. E
che
dire del Rimini che così é diventata la squadra
'bestia
nera' nei playoff come avvenne nel 2003 che vinse al Barbetti per 1-0.
Anche in questa stagione, lo stesso Rimini aveva estromesso i
rossoblù dalla Coppa con una rete al fotofinish (al 91') di
Morra al Romeo Neri. Intanto ecco le immagini di Gubbio e Rimini nei
playoff. Il fotoservizio ad opera di Gianfranco Gavirati. Le immagini
in carrellata a seguire nel link che trovate di seguito.
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►• 07 MAGGIO
2024
Playoff, il Rimini passa a Gubbio a cinque minuti dal termine con Cernigoi. Che amarezza
Playoff,
start and go. La cronaca. Al 4' tutto nasce da una ripartenza dove Di
Massimo lancia in profondità Udoh che si fa chiudere da Gorelli
in angolo. Al 12' azione in velocità di Lamesta che salta un
avversario, poi si decentra e piazza un assist al limite per Sala che
prova il tiro di destro radente, palla che sibila vicino al palo. Al
14' prova la botta di destro Mercati con la palla che scheggia la
traversa dopo un intervento in volo plastico di Colombi. Al 33' grande
occasione per i rossoblù quando Rosaia pennella in area un
cross dove Udoh colpisce di testa angolato, ma Colombi vola sulla linea
di porta e salva d'istinto respingendo incredibilmente la sfera. La
ripresa. Al 12' ci prova direttamente su punizione Lamesta con un tiro
a pallonetto che sfiora l'incrocio. Al 24' ci prova Corsinelli in corsa
con un destro in porta dal limite con la palla che sorvola la traversa.
Al 38' una azione in ripartenza con Mercati che serve in area Desogus
che calcia defilato di destro, palla che si infrange sull'esterno della
rete. Al 40' arriva il gol del Rimini: corre sulla destra Langella che
trova il corridoio giusto in area per Cernigoi che si gira e di destro
calcia rasoterra con la palla che passa tra le gambe di Greco e si
infila in rete. Una doccia fredda clamorosa che estromette il Gubbio
dai playoff purtroppo già al primo turno.
Tabellino: Gubbio - Rimini (0-1):
Gubbio
(4-3-1-2):
Greco; Corsinelli (42' st Spina), Tozzuolo, Signorini, Mercadante;
Mercati, Rosaia,
Chierico (33' st Bumbu); Di Massimo (35' st Desogus); Bernardotto, Udoh
(33' st Pirrello). A disp.: Vettorel, Casolari, Calabrese,
Morelli, Dimarco, Guerrini, Galeandro. All.: Braglia.
Rimini
(4-2-3-1):
Colombi; Megelaitis, Gorelli, Lepri (38' st Cernigoi), Semeraro; Sala
(31' st Marchesi), Langella;
Malagrida (31' st Capanni), Lamesta, Garetto (31' st Ubaldi); Morra
(42' st Tofanari). A disp.: Colombo, De
Lucci, Delcarro, Gigli, Oddi, Leoncini. All.: Troise.
Arbitro: Mucera di Palermo (Romano di Isernia e Colaianni di Bari); quarto uomo: Bozzetto di Bergamo.
Rete: 40' st Cernigoi (R).
Espulso: 42' st Braglia (G) per proteste. Ammoniti: Chierico (G), Sala (R), Marchesi (R). Angoli: 5-1. Recupero: 1' pt; 5' st. Spettatori: 1400 circa (di cui 362 da Rimini).
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►• 06 MAGGIO
2024
Countdown playoff, i precedenti. Il rapporto dell'ultimo biennio e il trascorso col Rimini
Inizia
il countdown per i playoff. Ma andiamo a ritroso e vediamo come si
é comportato il Gubbio nelle passate edizioni. L'anno scorso,
sempre con Braglia in panchina, i rossoblù sono arrivati fino ai
playoff nazionali. Nel primo turno il Gubbio aveva pareggiato con la
Recanatese per 1-1 (reti di Di Stefano e Giampaolo), ma in virtù
del miglior piazzamento in classifica ha passato il turno. Al
secondo turno é uscito un nuovo pareggio con il medesimo
risultato con il Pontedera (1-1) con le reti di Nicastro (su rigore) e
pareggio degli eugubini con Semeraro: anche in questa circostanza il
pass verso i playoff nazionali é arrivato per il miglior posto
ottenuto in classifica rispetto ai toscani nella regular season. Ai
playoff nazionali il Gubbio si impose per 2-0 in casa contro l'Entella
(in gol prima Bulevardi e poi Di Stefano). Nel ritorno il ribaltone dei
liguri che si imposero per 3-1 con le reti di Merkaj (doppietta) e
Ramirez, infine gol della bandiera di Vazquez nel finale su rigore.
Rossoblù out per via del miglior piazzamento della formazione di
Chiavari.
L'anno precedente, nel 2022, con Torrente in panchina, il Gubbio
passò il primo turno battendo per 1-0 la Lucchese con rete
decisiva di Arena. Al secondo turno i rossoblù pareggiarono una
gara rocambolesca a Pescara perché gli eugubini erano
addirittura in vantaggio per 2-0 all'Adriatico con le reti di Formiconi
e Spalluto, poi la 'remuntada' di Pompetti e Pontisso: biancazzurri
avanti per la migliore classifica. Quel Gubbio uscì dai playoff
senza subire una sconfitta e più tardi Torrente venne esonerato:
la società fece una scelta drastica con un taglio netto come
avvenne l'anno prima con il diesse Giammarioli. Per vedere
l'altro precedente bisogna risalire al 2017 con Magi in panchina: al
primo turno la Sambenedettese si impose a Gubbio per 3-2 con le reti di
Agodirin e una doppietta di Mancuso (un gol su rigore), per i
rossoblù a segno Casiraghi e Rinaldi. A fine stagione le strade
tra Magi e la società eugubina si divisero per diversità
di intenti e per via di alcune visioni contrarie in società.
L'altro precedente in serie C (quella volta era la Seconda Divisione,
ex C2) risale addirittura alla stagione 2009-2010 quando,
con Torrente in panchina, i playoff il Gubbio li vinse battendo in
finale (nel doppio turno) il San Marino con il popolo rossoblù
che riempì lo stadio dei titani con 2624 eugubini al seguito
assiepando la Tribuna Lato Mare. C'è un precedente anche con il
Rimini. Risale al lontano 2003 in serie C2: si imposero in finale
i romagnoli nel doppio turno vincendo a Gubbio per 1-0 con gol di
Bordacconi su rigore davanti a 4500 spettatori, al ritorno finì
0-0 dopo i tempi supplementari con mille tifosi eugubini al seguito in
terra adriatica.
Altri numeri, altre storie. Un girone tra l'altro dove era presente la
Fiorentina (allora denominata Florentia Viola) che vinse il campionato.
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►• 05 MAGGIO
2024
Riflettori puntati sul Barbetti: si parte subito con i playoff. La novità dell'utilizzo del Var
Inizia
la settimana dei playoff con la novità del Var che entra in
scena in serie C. É un Gubbio sulle ali dell'entusiasmo quello
che arriva ai playoff. I rossoblù, dopo un girone di andata non
proprio roseo, hanno cominciato a cambiare marcia nella prima parte del
ritorno, tutto é iniziato però nell'ultima gara prima del giro di
boa con la vittoria di Rimini. Poi è passato un periodo non
propriamente positivo anche a causa di una serie di assenze e infortuni
che hanno influito sulla squadra di Braglia, ma nel finale di stagione
hanno ritrovato risultati e autostima, soprattutto dopo la bella
vittoria (l'ultima) e guarda caso c'é di mezzo ancora il Rimini.
Una avversaria che in questo campionato ha portato fortuna al Gubbio
perché i rossoblù hanno ottenuto sei punti su sei contro i romagnoli. Vero che
le fortune realizzative dipendono da Udoh e Di Massimo, ma l'aver
ritrovato una certa abbondanza fanno sì che nessuno può
dormire sonni tranquilli con questo Gubbio che ha potenzialità
per arrivare a giocarsela con tutte. E, perché no, regalare quel
sogno proibito che tutti i tifosi rossoblù hanno in fondo al
cuore. Ci sarà un Gubbio che, come dicevamo, potrà
contare su tutti gli effettivi, ma ormai
é consuetudine che non esiste un resoconto dettagliato perché non vengono mai comunicati (a livello ufficiale) nè la lista dei
convocati nè la lista degli infortunati, pertanto ogni sorpresa a riguardo
della formazione (o dei calciatori disponibili) si viene a conoscenza solo nel
momento in cui vengono consegnate le distinte di gara. Rossoblù quindi con
Braglia che dovrebbe confermare il modulo prediletto, il 4-3-2-1, ma
c'è l'opzione dello schieramento di una soluzione tattica con
due punte, ovvero il 4-3-1-2, adoperato tra l'altro nell'ultimo match
della regular season con Bernardotto e Udoh utilizzati come
finalizzatori in attacco, con Di Massimo schierato tra le linee. Tuttavia
potrebbe essere questo l'undici iniziale. Greco in porta. Difesa con
Corsinelli, Tozzuolo, Signorini e Mercadante. Centrocampo con Mercati,
Casolari e Chierico. Sul fronte avanzato Spina e Di Massimo a supporto
dell'unica punta Udoh. In casa Rimini invece si deve fare i conti con
l'assenza del difensore Gigli che si era infortunato proprio a Gubbio
alla caviglia. Il tecnico Troise potrebbe riproporre il 4-3-3.
Possibile undici iniziale. In porta Colombi. Una difesa con Tofanari,
Pietrangeli, Gorelli e Semeraro. Centrocampo con Langella, Megelaitis e
Garetto. Di punta il tridente Lamesta, Morra e Capanni. Riflettori
puntati quindi sul Pietro Barbetti martedì sera e, per presentare
questa partita, il nostro portale pubblica una bella foto suggestiva
scattata dalla curva proprio prima di Gubbio-Rimini di fine campionato
al momento del tramonto con i riflettori che si stanno accendendo. Le giovanili. Ultima di campionato. L'Under 17 di
Federico Tafani pareggia in casa per 0-0 contro la Vis Pesaro. L'Under
15 di Cristiano Della Vedova perde con la Vis Pesaro per 4-2 (doppietta rossoblù di Farache).
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►• 03 MAGGIO
2024
Pecchia, da Gubbio... poi tre promozioni verso la serie A. L'inizio e poi tutta l'escalation
Dopo
Gubbio ne ha fatta di strada. Fabio Pecchia, da allenatore, laureato in
giurisprudenza, adesso ha conquistato la sua terza promozione con la
terza squadra diversa: prima Hellas Verona e dopo con la Cremonese, ha
vinto il campionato anche a Parma. Ha brindato mercoledì sera
con il pareggio di Bari. Aveva sfiorato già il colpo nella
passata stagione con i ducali, ma quest'anno i crociati sono corsi con
le inseguitrici che hanno potuto solo fiutare le tracce. Il Parma torna
così nel più grande palcoscenico italiano, un club che
vanta alcuni trofei anche in campo europeo (due Coppa Uefa, una
Coppa delle Coppe e una Supercoppa Uefa), adesso di proprietà
dell'imprenditore americano Kyle Krause. Prima di queste tre promozioni
aveva vissuto una esperienza importante con il Newcastle, il Real
Madrid e il Napoli nel ruolo di vice allenatore al fianco del trainer
Rafael Benitez. Ma la prima esperienza da allenatore tra i
professionisti avvenne proprio a Gubbio nel 2011, quando fu chiamato
dal club rossoblù in estate per sostituire Vincenzo Torrente
(poi finito al Bari) per guidare il sodalizio eugubino nella
cadetteria. Non fu una esperienza fortunata perché la sua
avventura in rossoblù durò appena dieci giornate quando
venne esonerato dopo la sconfitta di Crotone. Un'annata non felice per
i colori rossoblù perché vennero cambiati quattro
allenatori: dopo di lui hanno fatto seguito Simoni che formava il duo
con
Tebi, poi Alessandrini ed infine Apolloni, eppure nessuno riuscì
ad evitare il ritorno in serie C. Nella breve permanenza eugubina con
Pecchia c'era come vice allenatore Antonio Porta, anche oggi é
al suo fianco a Parma. Quella volta Pecchia
forse era ancora acerbo, può essere che non era ancora pronto e
probabilmente ha pagato anche per colpe non sue, ma poi con il
passare degli anni ha dimostrato tutte le sue capacità. Fu
un'intuizione
di Gigi Simoni che lo scelse insieme al diesse Stefano Giammarioli. Tra
l'altro Simoni scelse pure Vincenzo Torrente che arrivò a Gubbio
quando ancora allenava le giovanili del Genoa e poi sappiamo tutti come
é andata a finire: due promozioni di fila fino a raggiungere il
traguardo della serie B. Evidentemente Gigi Simoni ci aveva visto
giusto pure su Pecchia. Quello che é avvenuto strada facendo ne
é la prova.
Forse a Gubbio qualcuno ancora non si sta rendendo conto che fortuna
abbiamo
avuto: conoscere di persona Gigi Simoni che aveva allenato campioni del
calibro di Baggio e Ronaldo (quello brasiliano), conoscere un uomo
sempre affabile e disponibile (oggi qualità pressochè sconosciute)
che
faceva sentire importanti anche noi
giornalisti nel nostro piccolo perché ci rendeva partecipi,
sempre
cordiale e gentile con i tifosi. Al di là delle sue grandi
competenze calcistiche e i risultati che si sono ottenuti in quegli
anni nella città dei Ceri, esistevano dei valori umani e uno
stile che sono ormai finiti nel dimenticatoio nell'attualità. Ma
per ricordare l'esperienza di Pecchia a
Gubbio, ecco alcune immagini estrapolate dal nostro archivio
fotografico. Durante
la preparazione estiva al Beniamino Ubaldi. Durante la presentazione ai
tifosi allo stadio.
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►• 01 MAGGIO
2024
Prime indiscrezioni, voci su ds e allenatore. Si passa dalla costa adriatica a quella tirrenica
Devono
ancora iniziare i playoff, l'autentico mercato estivo deve ancora
iniziare, perciò ogni eventuale scelta tecnica é
rimandata per il futuro. La stagione non é ancora finita e la
matematica certezza del quinto posto é arrivata nell'ultima
giornata, ma possiamo comunque dire che maggio é già il
mese della verità per il Gubbio. Molte volte diventa importante
operare precedentemente verso la futura concorrenza e quindi molte
società si muovono in largo anticipo. Dagli ambienti di mercato
e da alcuni quotidiani marchigiani continua a rimbalzare l'ipotesi di
un interesse concreto verso il direttore sportivo Davide Mignemi. A
conferma di quanto detto c'è un articolo del 'Corriere
Adriatico' di una settimana fa che riporta quanto segue. Altre voci invece riguardano il tecnico Piero Braglia e
in questo caso si parla di una blasonata società toscana.
Tornando a ritroso, parliamo del direttore sportivo. Come scrive il
quotidiano marchigiano, un succinto: «Ancona come nuovo diesse
Mignemi é in pole: il direttore sportivo del Gubbio é un
profilo idoneo per sostituire Micciola». L'interessato, che da
tre anni é responsabile del mercato del sodalizio
rossoblù, non commenta e ha preferito declinare la domanda nel
post partita contro il Rimini. Un'operazione di questo genere
presupporrebbe però la rinuncia al diesse Mignemi, che nelle
ultime tre stagioni ha centrato il traguardo dei playoff prima con
Torrente e poi nel biennio con Braglia. E l'allenatore? L'attuale guida
tecnica gode della stima del club, pertanto Braglia é stato
sempre un uomo di fiducia con pieni poteri a 360 gradi. Oltretutto
l'allenatore toscano é legato al Gubbio per un'altra stagione a
livello contrattuale. Tuttavia la prospettiva di cui si parla
potrebbe diventare alletante. Secondo alcune indiscrezioni infatti si
parla di un interesse del Livorno. Stiamo parlando di una
società blasonata che ha calcato i campi di serie A (per 18
stagioni), vanta una partecipazione europea in Coppa Uefa e quindi
vuole uscire dal purgatorio della serie D quanto prima possibile.
Secondo alcuni rumors, la società labronica sta cercando un
nuovo tecnico e tra i nomi papabili c'è Braglia come figura
giusta per risalire la china. Una eventualità non da scartare
perché proprio Braglia vive in Toscana e questa sarebbe una
soluzione ideale per poter avvicinarsi a casa. Oltretutto c'è da
fare una premessa. Il presidente degli amaranto é Joel Esciua, un finanziere brasiliano che ha promesso la serie B in cinque anni. Nel
penultimo turno casalingo contro la Sangiovannese, la società
è stata contestata dai tifosi della curva labronica con tanto di
striscione polemico. Lo stesso proprietario del club, Joel Esciua, ha
fatto il mea culpa dichiarando: "Ho speso molto male, ho sbagliato le
scelte, del direttore sportivo, dell'allenatore...". Come si legge in
questa news.
Ecco, é prevista una autentica rivoluzione. Si parla che se
dovesse arrivare un nuovo direttore sportivo, sul quale c'è il
massimo riserbo, la scelta ricadrebbe su Piero Braglia. Riepilogando.
Adesso bisogna vedere se quella di Mignemi a Ancona é un'ipotesi
meramente giornalistica. Adesso bisogna vedere se quella di Braglia a
Livorno é un'ipotesi che sarà realmente percorribile. Ma
prima di tutto bisognerà vedere come si comporterà il
Gubbio ai playoff. A quel punto ci saranno le
valutazioni definitive.
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