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• 31 MAGGIO 2022
Deadline: il nodo allenatore tiene banco. Spalluto: sirene da Pescara tramite la Fiorentina
Siamo
alle porte di giugno. Tiene sempre banco la questione allenatore. Tra
Torrente e la dirigenza nessun riavvicinamento: il tecnico di Cetara ha
posto come essenziale la sostituzione di alcune figure chiave nella
struttura tecnico-dirigenziale, tra cui quella del diesse Mignemi,
posizione che però non è condivisa dal presidente. Tra
l'altro nella data odierna anche il quotidiano 'La Nazione' ha fatto
capire che ormai è divorzio con Torrente dove vengono riportate
anche qua le parole del patron Sauro Notari: "Una soluzione
inaspettata. A malincuore non resta che la soluzione che non mi sarei
mai aspettato. La società ha avviato dei sondaggi per cercare un
sostituto tra tecnici qualificati della C. Così, fermo restando
la conferma del diesse Mignemi, nei prossimi giorni si conoscerà
il nuovo staff tecnico". Il candidato numero uno, come già
scritto ieri, è Guido Pagliuca, attuale allenatore della
Lucchese, per il quale la società eugubina si è
già mossa: un approccio già c'è stato, con il
tecnico di Cecina che dovrebbe portare con sè i suoi
collaboratori Fracassi (il vice) e Guidi (il preparatore atletico).
Notizia che ha colto di sorpresa a Lucca. Infatti i colleghi di
Gazzettalucchese.it hanno intervistato proprio il presidente dei
rossoneri Alessandro Vichi che ha specificato a riguardo: "Sono cascato
dalle nuove quando ho letto questa cosa. Il lavoro del nostro
allenatore non è passato inosservato. Ma per come lavora
Pagliuca ogni giorno per la Lucchese lo vedo integrato nel nostro
progetto. Poi ha ancora due anni di contratto con noi, nessun timore
che cambi qualcosa". Ecco l'articolo integrale.
Sulla vicenda si saprà di più nei prossimi giorni: se il
nome sarà Pagliuca, oppure uscirà dal cilindro un nome
nuovo a sorpresa. Inaccessibili per motivi di ingaggio, come già
iscritto precedentemente, gli allenatori Diana e Braglia. Altrove si
parla ancora di Samuele Spalluto che ha ben figurato in questo
campionato con la maglia del Gubbio. Una nuova pista lo porta a
Pescara. Notizia che è stata scritta dal quotidiano abruzzese
'Il Centro' dove viene dichiarato esplicitamente che il giovane
attaccante di proprietà della Fiorentina è un profilo che
viene tenuto in forte considerazione perchè il Pescara punta sulla
linea verde.
• 30 MAGGIO 2022
Si pensa già al dopo Torrente: occhi su Pagliuca. Contattato pure Braglia ma ingaggio alto
Il
Gubbio pensa già oltre Torrente. La sua uscita di scena sembra
inevitabile. Ormai anche i quotidiani locali sono più o meno
concordi nel dire che l'avventura del tecnico di Cetara è al
capolinea, dove tra l'altro vengono anche riportate le parole del
presidente Sauro Notari. "Nei prossimi giorni daremo delle
comunicazioni ufficiali per cui è verosimile che, oltre al nome
del nuovo allenatore, potrebbe essere ufficializzata la conferma del
direttore sportivo Mignemi", riporta virgolettato il "Corriere
dell'Umbria'. Pure il quotidiano 'Il Messagero' riporta le parole del
patron Notari che hanno lo stesso tenore: "Si
va verso all'85-90 per cento al cambio di panchina. Mignemi è
intoccabile, di altro possiamo parlare ma il direttore sportivo non si
tocca". Due nomi in queste ultimissime ore girano con più
insistenza: Piero Braglia e a sorpresa quello di Guido Pagliuca, il
più indiziato. La dirigenza rossoblù ha incontrato
già entrambi gli allenatori per un colloquio interlocutorio.
Come dicevamo, l'ipotesi più credibile è quella che porta
a Guido Pagliuca, attuale allenatore della Lucchese, che ha portato
sorprendentemente la squadra rossonera ai playoff conquistando l'ottavo
posto con un budget di stipendi per il pacchetto dei calciatori pari a
864.637 euro, come si evince dalla tabella che avevamo pubblicato
giorni fa che riguardava i salari dei calciatori nel
girone (come descritto ampiamente a scorrere nelle nostre news in un
precedente articolo). Pagliuca aveva impressionato favorevolmente la
società eugubina nelle tre partite contro il Gubbio (playoff
compreso). Secondo alcune indiscrezioni, ci sarebbe già un
accordo di massima anche con due suoi collaboratori che sono a Lucca:
trattasi del vice allenatore Stefano Fracassi e del preparatore
atletico Riccardo Guidi. Però c'è da fare una premessa:
il tecnico originario di Cecina aveva prolungato il contratto con i
rossoneri lo scorso aprile, pertanto è legato con un contratto
fino a giugno 2024 con i lucensi. Adesso però si parla che
potrebbe esserci un cambio di proprietà a Lucca e quindi la
posizione del tecnico è tutta da valutare. Inoltre Pagliuca
è sul punto di non farsi sfuggire un'occasione del genere
perchè, oltre ad aver allenato la Lucchese, è stato alla
guida della panchina della Pianese, Ghivizzano, Borgo a Buggiano, Real
Forte Querceta, Imolese e Gavorrano (breve parentesi in C). Moduli prediletti: il 4-3-3 e il 4-3-1-2. Guido
Pagliuca viene descritto dai colleghi del sito web Gazzettalucchese.it
così: «Pregi tanti: ama un calcio offensivo, sa costruire
un rapporto splendido con i calciatori e sa salvaguardarli da pressioni
esterne. Durante gli allenamenti è un martello e nelle partite
le sue squadre giocano a memoria. I difetti: carattere focoso,
sanguigno, fumantino, spesso se la prende con gli arbitri, e a volte
anche con i dirigenti della società per cui lavora, per questo
che la sua carriera non ha avuto un'impennata». Parlavamo anche
di Piero Braglia: la dirigenza ha contattato pure questo profilo molto
esperto, ma la società si è trovata di fronte ad un
ingaggio alto per uno dei migliori allenatori in circolazione in serie
C (basta vedere il curriculum). La trattativa si è bloccata.
Pertanto, se Torrente manterrà ferma la posizione di non voler
collaborare con alcuni componenti dell'organigramma deciso da Notari,
che intende confermare in blocco tutti i suoi collaboratori, prende
quota la candidatura di Guido Pagliuca, 46 anni, reduce dall'importante
torneo a Lucca.
• 29 MAGGIO 2022
Malaccari in scadenza: impasse rinnovo. Con l'allenatore al bivio davanti a un... aut aut
Il
capitano è in scadenza. Il jolly di centrocampo (impiegato anche
come terzino in stagione) Nicola Malaccari è al termine del
contratto e il rinnovo è in stallo. Nessuna novità al
momento a riguardo, con il calciatore che attende lumi dalla
società. In pratica il momento è particolare
perchè non si sblocca la situazione Torrente. Il tanto atteso
incontro chiarificatore (dopo il primo round avvenuto undici giorni fa
che è rimasto in uno stadio interlocutorio) tra l'allenatore e
la dirigenza non è stato calendarizzato e così anche la
programmazione della nuova stagione stenta a prendere forma. Il
presidente Notari con i suoi più stretti collaboratori è
impegnato a fare tornare la quadra e ci troviamo nella fase delle
riflessioni per risolvere quelle problematiche emerse nei colloqui
proprio con il tecnico Vincenzo Torrente. L'allenatore di Cetara,
legato da un altro anno di contratto, ha esternato alcune
perplessità per continuare a lavorare con la giusta
serenità: sotto la lente di ingrandimento ci sarebbe la
necessità di rivedere alcuni ruoli chiave dell'assetto
tecnico-organizzativo, diesse compreso. Una situazione complessa
perchè la gestione richiede collaborazioni che sappiano
coniugare competenza e fiducia, dove dovrà essere garantita in
maniera assoluta la giusta serenità e il rispetto dei ruoli. In
questo momento, insomma, il nodo da sciogliere, è quello di fare
una scelta drastica: se si va avanti o no con Torrente, con tutto
quello che potrebbe comportare in termini di ricadute proprio
sull'assetto organizzativo. D'altro canto girano pure alcuni nomi di
probabili sostituti. Una settimana fa avevamo scritto che un nome
indiziato era quello di Aimo Diana che
dovrebbe lasciare la Reggiana, anche se c'è molta
concorrenza. Il motivo era molto semplice: il diesse Mignemi lo aveva
avuto già ai tempi della Sicula Leonzio e proprio una decina di
giorni fa i due si erano parlati, grazie ai buoni rapporti intercorsi
nel recente passato. Chiaro che il nome di Diana è un nome
importante: in questa fase di mercato è stato inseguito
dall'Avellino, mentre negli ultimi giorni è stato accostato a
due squadre di serie B come il Benevento e l'Ascoli. Curiosamente una
pista porta proprio verso il club bianconero piceno perchè
l'allenatore della prima squadra, Andrea Sottil (ex rossoblù),
è balzato in cima alle preferenze per la guida tecnica
dell'Udinese. Per il Gubbio torna in auge un nome che è venuto
fuori quasi due anni fa: si tratta di Rosario Pergolizzi, palermitano,
attualmente alla guida della formazione Primavera dell'Ascoli.
Dicevamo, un nome non nuovo perchè nel novembre 2020 (quando
Torrente fu messo in discussione) era stata valutata la figura di
Pergolizzi come candidato alla sostituzione, come era stato riportato
da alcune testate nazionali. Notizia che poi fu smentita dal club rossoblù. Pergolizzi,
siciliano, ha allenato in precedenza il Palermo, Ascoli, Pavia, Olbia e
all'Empoli nelle giovanili. Siamo ancora nel campo delle ipotesi.
Ipotesi e tanti interrogativi in questa prima fase di identificazione
delle variabili. Così continuano le riflessioni in casa Gubbio
riguardo la scelta di un nuovo allenatore, se sarà addio con
Torrente.
• 26 MAGGIO 2022
Stipendi nel girone: Gubbio dodicesimo (con 1.145.084 euro). Chi vince spende sei milioni
Documento
importante pubblicato. Secondo una grafica diffusa dalla Viterbese, il
Gubbio si trova in dodicesima posizione nel girone a livello di
stipendi dei calciatori. Il club laziale infatti ha tirato fuori una
classifica relativa agli stipendi dei giocatori del campionato appena
concluso. Come si può vedere in questo grafico. Da questa slide si è scoperto che il Gubbio ha
investito un milione e 145 mila euro in stipendi (precisamente
1.145.084 euro). Pertanto nel differenziale tra la classifica
"economica" e quella reale, il Gubbio ha guadagnato cinque posizioni:
dato che dimostra che alla conclusione delle ostilità il
risultato finale sul terreno di gioco è stato più che
soddisfacente. Dando uno sguardo agli altri team, le delusioni maggiori
sono la Viterbese (1.999.432 euro di budget speso per fare i playout),
ma anche il Teramo (settimo nel girone con 1.886.300 euro di spesa, ma
con un risultato che non rispecchia l'investimento economico). Per non
parlare di alcune big: il Siena (al quarto posto di spesa con 3.492.238
euro) nemmeno ha disputato i playoff, mentre la Virtus Entella (al
primo posto per soldi spesi pari a 6.286.478 euro) non è stata
mai competitiva per i primi posti (uscita ai playoff contro il
Palermo), per non dire del Pescara (terzo come spesa pari a
4.421.262 euro). Una stagione non proprio al risparmio nemmeno per la
Vis Pesaro (out all'ultimo dai playoff) con 1.243.546 euro. Si scopre
che la società più virtuosa è incredibilmente
l'Ancona Matelica con appena 439.697 euro di spesa in stipendi
perchè ha guadagnato ben 14 posizioni dalla classifica economica
a quella reale. Una spesa quasi di tre volte inferiore a quella del
Gubbio
(705.387 euro in meno spesi in stipendi rispetto ai rossoblù).
Tra le
più virtuose le società di Montevarchi (445.883
euro), Pontedera (632.419 euro) e Grosseto (668.431 euro). Il
Modena ha vinto il campionato con una spesa di 6.030.648 euro di
stipendi. Questo significa che per vincere il campionato bisogna
spendere tanto (a meno che succeda un miracolo sportivo): quando si
parla di "serie B" o di "vincere i playoff" bisogna farlo con
cognizione di causa. Queste cifre sono state svelate da Marco
Arturo Romano, il presidente della Viterbese, in una conferenza
stampa dove ha annunciato il suo probabile disimpegno. La tabella in
questione in una slide a partire dal minuto
quattro su Youtube. Tutti dati che
poi saranno valutati nella Gubbio Calcio alla chiusura dei
bilanci: l'anno
scorso, in data 30 giugno 2021, alla voce 'costi per il personale su
salari e stipendi' la cifra è stata di 1.304.293 euro. Ma
questa cifra riguardava in toto anche lo staff tecnico e
dirigenziale, e tutto quel personale di supporto (e dipendenti) che
ruota intorno alla Gubbio
Calcio. La cifra di 1.145.084 euro di oggi riguarda solo i salari dei
calciatori. É facilmente immaginabile che in toto
questa cifra lieviterà (e non di poco) rispetto alla passata
annata, viste le spese congrue sostenute. Ma guardando le cifre che
girano in serie C, il Gubbio, se vuole migliorare il settimo posto
(come è stato enunciato già) dovrà investire
spendendo dei soldi se si vuole rispondere alla domanda sulle ambizioni
del club. Inoltre dovrà sbagliare il meno possibile gli acquisti
più dispendiosi.
• 24 MAGGIO 2022
Gomez: "Gubbio, ottimo torneo. Bravo Arena. Torrente? Pure con me riconoscenza... zero"
É
stato un pezzo di storia importante per la Gubbio Calcio e in carriera
ha giocato pure in serie A con la maglia dell'Hellas Verona. Parla con
noi Juanito Gomez. A 37 anni, vuole continuare a giocare fino a 40 anni
come Ibrahimovic? "Sicuramente ho
ancora tanta voglia di continuare a giocare. Vorrei chiudere meglio la
carriera perchè questa stagione (con il Legnago ndr) non
è andata molto bene. Sento che posso ancora dare parecchio. A
Gubbio ero riuscito ad arrivare in doppia cifra un anno fa. Quest'anno
invece ho avuto qualche inconveniente. Ho incontrato difficoltà:
non ho avuto tanta fiducia dagli allenatori, anche forse per colpa mia.
Ho fatto fatica, dai". Differenze dal girone A al girone B? "In
realtà ho fatto tutti e tre i gironi. Posso dire che non ho
trovato tutte queste differenze. Ho trovato molte squadre giovani in
quanto si va alla ricerca dei contributi. Chi riesce a beccare il
giovane bravo è avvantaggiato. Poi ci sono quelle squadre di
blasone che si trovano in tutti i gironi". Un nome? "La
Feralpisalò mi ha impressionato in campionato perchè
gioca molto bene. Di nomi di calciatori, non mi sento di dirli". Parliamo del Gubbio, come giudica il suo campionato? "Un
settimo posto, molto bene. Gubbio lo segue sempre perchè ho
tanti amici. Un pezzo del mio cuore è rimasto sempre a Gubbio,
al di là che nell'ultima stagione sono dovuto andare via
soprattutto per motivi familiari. C'è il mister, lo staff, dai,
sono contento. Arrivare così ai playoff con tutte quelle squadre
importanti che c'erano, un peccato solo che non è arrivata la
qualificazione contro il Pescara. Ma ho seguito il Gubbio molto volentieri". Un calciatore si può nominare? "Sì, dico che mi è piaciuto tanto l'esterno Arena: mi ha fatto una bellissima impressione". Invece dell'allenatore Torrente cosa pensa? "Il
mister ha fatto la storia a Gubbio, ha vinto tanto, inoltre è
arrivato due anni fa in un momento di difficoltà e anche in
quell'occasione ha fatto bene. Per me conta molto parlare di lui: mi ha
permesso di rilanciarmi e mi ha lanciato poi nel calcio che conta".
Adesso però sono sorti dei problemi. Torrente ha posto dei
paletti, ci sono alcune frizioni, ma la società sembra orientata
a sacrificare proprio l'allenatore. Un suo parere? "Se
fosse così, non mi stupisce la società. Infatti pure
quando sono andato via l'anno scorso a fine stagione sono rimasto molto
deluso: l'ultimo giorno quando mi sono visto con il presidente mi disse
che ero costato troppo. Boh! Direi che non ho avuto la giusta
gratitudine. Dopo 11 gol segnati, riconoscenza zero. Quindi non mi
stupirei neanche di tutto quello che sta succedendo. Spero che non vada
via il mister, per il bene del Gubbio e di tutti. Di solito non mi
piace di parlare di queste cose. Siccome non sono stato trattato
benissimo, non mi stupisco affatto". Perciò secondo lei il Gubbio non si deve privare assolutamente di Torrente? "Beh, ci
penserei due volte prima di mandare via un allenatore che ha fatto
così bene. Per carità gli allenatori o i calciatori
passano, però non farei questa scelta insensata e mi
dispiacerebbe per la città". In serie A, segnare due gol a Buffon contro la Juventus scudettata, che emozione si prova? "Bello!
Quando da bambino sogni di fare il calciatore e arrivi lì...
è una bella sensazione. Pensi ai sacrifici che hai fatto e alla
famiglia. Ma ricordo tutti i gol che ho segnato perchè si gioca
in stadi importanti pieni di gente. Tutto ciò non toglie quello
che ho vissuto a Gubbio: da qui è iniziato il calcio vero per
me, dalla C2 al campionato vinto a maggio del 2011 verso la serie B.
Una gioia immensa perchè in quel momento ho pensato che quello
era un grande gruppo di calciatori: dico, c'erano avversarie blasonate
come lo Spezia, Cremonese, Hellas Verona, Salernitana, Como, Reggiana,
Monza o Alessandria. Ed io lì ho capito che potevo finire nel
calcio che conta". Un giudizio attuale sull'Hellas Verona? "Sono
soddisfatto perchè diverte, ora con Tudor e prima con Juric.
Quando vedo la gente di Verona contenta, è bello e mi fa molto
piacere". Sì, ma Gomez ha giocato insieme con Jorginho: "Sì,
infatti mi impressionava già all'epoca. Come in serie A mi
avevano stupito Tevez alla Juve, Menez al Milan, Mertens al Napoli, per
non parlare di Higuain e Toni che erano devastanti. Attualmente cito
Scamacca: lo incontrai e allora si vedeva già che aveva dei
colpi".
• 23 MAGGIO 2022
Da Sarao ad Arena, quale futuro per i calciatori del Gubbio? Impasse con il caso Torrente
Dopo
l'unico incontro tra le parti, ovvero tra il presidente Notari e
l'allenatore Torrente, che è avvenuto mercoledì scorso,
non ci sono segnali di novità all'orizzonte. Siamo in una fase
di stallo. La strada tuttavia sembra delineata: le richieste del
tecnico non verranno accolte, mentre si va verso il rinnovo del diesse
Mignemi. Salvo clamorosi colpi di scena Torrente lascerà Gubbio:
esonero o rescissione consensuale, a meno che nel ritiro estivo si
decida di proseguire con il tecnico di Cetara (perchè legato
ancora con un contratto per un anno), ma di conseguenza può
nascere l'imbarazzo nel gestire i rapporti interni ormai logori. Non
è un momento facile per la Gubbio Calcio, nonostante un torneo
che tutto sommato è stato più che positivo. Se Torrente
è sulla graticola, il rapporto ormai è logoro nella sua
totalità, dalla società alla tifoseria, in vista
soprattutto di una decisione imprevedibile (fino a pochi mesi fa)
perchè potrebbe portare presto ad una clamorosa separazione con
l'allenatore. E allora ci si interroga su quale possa essere il futuro
perchè, senza un allenatore molto stimato e preparato come
Torrente, servirà una figura importante: essere il volto, il
simbolo della eugubinità che spesso espone a pressioni che un
nuovo tecnico potrebbe faticare a gestire, sfociando in episodi di
insofferenza. Ma dalla scelta dell'allenatore si passa successivamente
alla scelta dei calciatori. Bisogna capire, per molti, che destino ci
sarà: a partite dall'attaccante Fedato (che tornerà alla
base, finora in prestito alla Lucchese), ma soprattutto ci sarà
da capire che futuro avrà il centravanti Sarao che in questa
stagione ha avuto grosse difficoltà per integrarsi nel gioco,
negli schemi e nello scacchiere di Torrente. Le normali logiche di
mercato vogliono che il centravanti lombardo è un pezzo pregiato
nella categoria, ma probabilmente di complessa collocazione. Se il
presidente Notari valuterà la possibilità di privarsi del
proprio centravanti al termine di questa stagione (con un contratto in
scadenza nel giugno 2023), lo potrebbe fare solo a condizioni
favorevoli. Tuttavia non è da escludere che, con un nuovo
allenatore, Sarao potrebbe restare: così la dirigenza potrebbe
indirizzare i suoi sforzi economici altrove. In tal caso
spetterà al calciatore risollevarsi e mettere a tacere ogni tipo
di critica, dimostrando però stavolta in maglia rossoblù
di avere carattere e personalità. Pertanto ci sono tanti nodi da
sciogliere e ci sarà molto lavoro da fare da parte del diesse
Mignemi (in attesa di rinnovo) perchè, oltre a scegliere
un allenatore all'altezza, dovrà risolvere altre situazioni
spinose con alcuni calciatori legati ancora con un contratto (vedasi
Migliorini). Senza dimenticare della punta Arena, enfant prodige della
stagione, che sarà di sicuro uomo mercato: il calciatore
siciliano è blindato fino a giugno 2024, per Alessandro e il
Gubbio significa essere di fronte al bivio. La società
probabilmente rischierà di trovarsi costretta ad accettare una
delle numerose offerte che potrebbe permettere di finanziare il
mercato. Sarà un'estate particolare.
• 22 MAGGIO 2022
Ora tutto si complica: Torrente alla porta. La coesistenza difficile con alcuni collaboratori
Incredibile
quanto successo. Ma da queste parti ormai non si scandalizza più
nessuno. Venivamo da frasi rassicuranti. Basta leggere alcuni
quotidiani regionali. Quando alcuni giorni fa il presidente Sauro
Notari diceva: "Ho parlato con il mister, l'ho trovato in grande forma, un Torrente deciso, propositivo, come piace a me".
Così riportava giorni fa il 'Corriere dell'Umbria'. Lo
stesso scriveva il quotidiano 'La Nazione' con queste parole
pronunciate dallo stesso patron rossoblù Notari: "É
stato un incontro decisamente positivo, con accordo sostanziale su
tutti i fronti. Abbiamo parlato a lungo, esaminato le varie situazioni.
Non avevo dubbi, devo essere sincero, data pure la stima profonda,
ripagata, con l'allenatore". Quando uno legge queste
parole capisce che c'è un solo volere: ovvero l'allenatore
non è in discussione, anzi c'è piena fiducia nel
proseguire con un tecnico che ha fatto la storia del Gubbio a livello
di risultati. Peraltro parole virgolettate, stampate, su carta. Ma le parole non rispecchiano i fatti. Nessun
incontro positivo. C'è stato solo un incontro che è
rimasto in uno stadio interlocutorio (come avevamo ampiamente scritto
in un precedente articolo, un po' fuori dal coro), oltretutto non ha
avuto un seguito, come invece 'qualcuno' voleva fare intendere,
deviando probabilmente l'attenzione sul succo della questione. La
vicenda è molto semplice. Si vuole fare passare il messaggio che
tutto funziona alla perfezione, che all'interno della ambiente si
respira un'aria pura, schietta, come quando si sta in famiglia. In
realtà ci sono dei dissapori irreparabili che ormai covavano da
molto tempo. Si tratta di una situazione sfuggita di mano e a quanto
pare non esistono margini di riparazione. La faccenda è ben
delinetata. L'allenatore Torrente ha dichiarato apertamente al
presidente Notari che per andare avanti con il progetto serve coesione,
unità di intenti e programmazione, però per farlo esiste
un problema di coesistenza: il tecnico ha manifestato senza indugi che
non c'è più fiducia verso alcuni collaboratori che a suo
dire non hanno remato dalla stessa parte nel momento delle
difficoltà. Se tra persone non c'è più fiducia,
inutile continuare, la stima deve essere reciproca, altrimenti
arrivederci e grazie. Il patron rossoblù ha ascoltato tutti e
alla fine sembra avere preso la decisione definitiva. Ovvero dare
seguito con l'operato con il diesse Davide Mignemi, quindi si
procederà con un rinnovo del contratto (annuale o biennale, non
si sanno ancora ad oggi le modalità). Inoltre si
proseguirà con i collaboratori del presidente che non sono
mai stati in discussione. Mentre il sacrificato di turno sarà il
tecnico Torrente che così, nonostante un legame di contratto
fino al giugno 2023, dovrà salutare tutti, lasciare un progetto
già iniziato e proseguito con successo: ci sono due strade, o
sarà esonerato o si arriverà ad una rescissione
consensuale con relativa buonuscita. Non è un film, ma la pura
realtà. Un film già visto, tra l'altro. Tutto questo era
già successo con l'allenatore Magi (con delle modalità e
situazioni differenti), pure con il tecnico Galderisi che aveva posto
all'epoca delle condizioni ben precise per proseguire il progetto
(anche in quel caso, la politica è stata sempre la medesima).
Chiaro che adesso la dirigenza si sta prendendo una grande
responsabilità. Con l'addio di un tecnico vincente come
Torrente, sul quale la piazza nutre una stima innata, si apre tutto un
nuovo scenario. Adesso il diesse Mignemi dovrà prendere un
allenatore di assoluto valore: va migliorato il settimo posto e si
punta ora al salto di categoria. Un indiziato già c'è: il
diesse Mignemi, ai tempi della Sicula Leonzio, ha avuto come allenatore
Aimo Diana che dovrebbe lasciare la Reggiana, anche se c'è molta
concorrenza. É chiaro che ci vuole un nome di spessore per
sostituire un nome vincente come Torrente: uno alla Zeman per
intenderci.
• 19 MAGGIO 2022
Che big team: prima a Gubbio e poi il grande salto. Quanti calciatori in categorie superiori
Non
tutti diventano subito delle stelle, ma il calcio insegna che non
è mai troppo tardi. Gubbio con tanti big. Quanti calciatori sono
passati dalle nostre parti e che sono riusciti in carriera a togliersi
delle soddisfazioni in serie B e pure nella massima serie. Ci sono
diversi calciatori in attività che ancora calcano i campi delle
categorie superiori. Stiliamo proprio i nomi sulla base di un ipotetico
4-3-3 che piace molto dalle nostre parti. Partiamo dal guardiano della
porta. Eugenio Lamanna difende attualmente la porta del Monza in serie
B, che si sta giocando la promozione ai playoff. L'estremo difensore
comasco ha giocato pure in serie A per quattro stagioni con il Genoa.
In B ha difeso i pali di Bari e Siena. Dopo Gubbio una bella carriera,
come per altri. Arriviamo quindi alla difesa con un quartetto di
prim'ordine. Terzino destro: Alberto Almici gioca in serie B con la
Spal. Pure il difensore bergamasco ha avuto una esperienza in serie A
con la maglia dell'Hellas Verona, e dopo Gubbio ha calcato i campi
della cadetteria con le casacche di Cremonese, Ascoli, Avellino, Padova
e Cesena. Il terzino sinistro non ha bisogno di presentazioni: Mario
Rui Silva Duarte che gioca con il Napoli di Spalletti. Il difensore
portoghese è da sei stagioni in serie A, nella massima serie,
oltre che con i partenopei, ha militato con la Roma e l'Empoli ai
tempi di Sarri. Passiamo ai difensori centrali. Un altro
calciatore che gioca in serie A: Gianmarco Ferrari indossa la maglia
del Sassuolo. Il difensore nativo di Parma ha giocato nella massima
serie indossando le casacche di Sampdoria e Crotone. Insieme a lui un
altro difensore centrale: Antonio Caracciolo che gioca in serie B con
il Pisa. Ma con esperienze nella cadetteria anche con le casacche di
Cremonese, Hellas Verona e Brescia. Arriviamo al centrocampo.
Presentiamo un trio. Partiamo da Marcel Buchel che gioca con
l'Ascoli in serie B. Il centrocampista del Liechtenstein ha giocato
anche in serie A con Empoli ed Hellas Verona, mentre nella cadetteria
ha
giocato pure a Bologna. Arriviamo al fulcro centrale: Alberto
Gerbo che gioca con il Cosenza in serie B. Ma in cadetteria ha
indossato
anche le casacche di Ascoli, Crotone, Foggia e Latina. Concludiamo
questo reparto con un esterno offensivo tutto pepe: Federico Di
Francesco che gioca in serie A con l'Empoli. Il figlio d'arte (suo
padre è Eusebio Di Francesco) ha giocato nella massima serie
pure con Spal, Sassuolo e Bologna. Eccoci al tridente d'attacco.
Alfredo
Donnarumma che ha giocato con la Ternana in serie B. Il calciatore
campano ha militato anche in serie A con il Brescia, mentre in B ha
giocato con Empoli e Salernitana. Punta centrale: Daniel
Ciofani
che ha giocato con la Cremonese in B, fresca di promozione. Ma il
centravanti abruzzese ha già giocato in serie A con la casacca
del Frosinone. Concludiamo con la punta di appoggio e di peso: Andrej
Galabinov che è in serie B con la Reggina. La punta bulgara ha
giocato
in carriera pure in serie A con Genoa e Spezia. Che squadra!
Una citazione doverosa anche per un allenatore: Fabio Pecchia, sulla
panchina della Cremonese ha vinto il
campionato e adesso è in serie A (dove aveva già allenato
l'Hellas Verona).
• 18 MAGGIO 2022
Primo round. Faccia a faccia: Notari e Torrente. Incontro rimasto allo stadio interlocutorio
Primo
round. Prima consultazione tra l'allenatore Vincenzo Torrente e il
presidente Sauro Notari nel tardo pomeriggio di mercoledì. Si
tratta del primo incontro faccia a faccia tra le parti dopo il match di
playoff a Pescara. Sono state affrontate tutte le problematiche che si
sono verificate principalmente negli ultimi periodi, soprattutto dopo
le 'dichiarazioni di insofferenza' espresse pubblicamente dal tecnico
di Cetara agli organi di informazione (nella tv locale e in conferenza
stampa nel post partita di Pescara). Sotto certi aspetti è stato
un colloquio positivo. Una conversazione dove il presidente ha cercato
di capire il parere dell'allenatore per poter proseguire assieme un
percorso formativo in un ambiente dove deve regnare una sana
coesistenza e un'unità di intenti. Non si è parlato di
futuro, di progetti a livello tecnico, di acquisti prossimi, oppure
della costruzione della nuova squadra. Si è trattato
particolarmente di un incontro dove sono stati affrontati tutti quegli
aspetti che non vanno perchè principalmente, al momento, occorre
ricreare quell'armonia che ad oggi non esiste. Proprio qui è il
nodo della questione. Siamo nel momento di una controversia dove la
trattativa potrebbe essere lunga e difficile. L'incontro è
rimasto allo stadio interlocutorio. Adesso toccherà al
presidente Notari prendersi carico della questione, dovrà
sentire tutte le campane, ora avrà bisogno di sentire cosa ne
pensano le altre persone interessate a partire dallo staff tecnico fino
allo staff dirigenziale, ciascuna delle quali avrà l'occasione
di rivendicare la propria posizione. Sentire una sola campana, magari
quella che suona più forte, è sempre considerato un
errore. Questa è una fase molto delicata per il prossimo futuro
della Gubbio Calcio perchè si tratta di uno snodo cruciale per
porre delle basi per la prossima stagione. Per proseguire un cammino
che sia costruttivo, se si vuole migliorare i risultati sportivi
conseguiti quest'anno, ogni dettaglio non può essere lasciato al
caso. Sono importanti i rapporti interpersonali, definire le competenze
di tutte le componenti, la voce degli uni non deve mai superare quella
degli altri. Siamo solo al primo round. L'incontro con tutte le forze
proseguirà nei prossimi giorni.
• 17 MAGGIO 2022
Spalluto, richieste dalla B: ne parlano a Firenze. Uomini mercato Cittadino e Bulevardi
Non
era difficile immaginarlo. Diventa un uomo mercato. Con i suoi 11 gol
in 2009 minuti giocati (nei playoff compresi) si è messo in
luce. I numeri in suo favore parlano chiaro: 345 passaggi riusciti (per
il 78,5% di precisione), 24 dribbling vinti (pari al 50%), ma
soprattutto 369 duelli vinti (dei quali 205 nei duelli aerei), con
un'ottima facoltà di arrivare al tiro (con 44 conclusioni in
porta e con una precisione pari al 52,5%). Si è mostrato un vero
goleador perchè in 11 gol segnati (dei quali 4 di testa), sono
avvenuti tutti quanti dentro l'area di rigore. Adesso gli occhi puntati
su di lui da parte di società di categoria superiore. Ne stanno
già parlando. Viene definito uno dei migliori giocatori viola in
prestito fuori da Firenze, tant'è che la Fiorentina avrebbe
già deciso (viste le ottime prestazioni del calciatore) di
portarlo in ritiro a Moena con la prima squadra allenata da Italiano.
Si aggiunge, però, viste le tante richieste, che Spalluto
potrebbe fare un'ulteriore stagione di gavetta ma questa volta in serie
B, prima di fare il grande salto in maglia viola. Così scrivono
esplicitamente da Firenze come riporta il portale web Firenzeviola.it,
una notizia battuta due volte dallo stesso sito informativo fiorentino.
Insomma, il Gubbio dovrà prendere in considerazione altre strade
per sostituirlo adeguatamente. Come di sicuro sarà oggetto di
mercato Alessandro Arena che ha ben figurato in questa annata, anche se
è blindato con un contratto fino a giugno 2024. Ma nel mirino ci
sono anche due centrocampisti. É risaputo che il playmaker
Andrea Cittadino piace al Catanzaro, lo volevano a tutti i costi a
gennaio (ma la richiesta non fu accolta con la promessa che se ne
sarebbe riparlato a giugno). L'estate è alle porte e si parla
già che la società calabrese potrebbe tornare alla
carica, in attesa della fine dei playoff. D'altronde il calciatore
romano ha creato tanti estimatori. Per ultimo basta guardare le
dichiarazioni di Paolo Giovannini, diesse uscente dal Pontedera, che
andrà ad Arezzo, ha parlato così durante una
intervista rilasciata a Gazzettalucchese.it (poi riportata da
Tuttoc.com): "Ci sono due calciatori che mi hanno impressionato nel girone: sono Cittadino del Gubbio e Pompetti del Pescara".
Possibili sirene anche per Danilo Bulevardi. Sul calciatore siciliano
c'era già stato un forte interesse nell'estate scorsa da parte
del Cittadella (in B) e della Reggiana, come hanno riportato alcuni
portali informativi come 'L'Arena' di Verona e Trivenetogoal.it,
perciò visto il campionato positivo disputato può tornare
nel mirino dei veneti.
• 16 MAGGIO 2022
Calma piatta. Silenzio è d'oro ma non in questo caso. Ci si siede e ci si spiega nei clubs
É
difficile scrivere di calcio di questi tempi quando si parla di Gubbio.
Calma piatta su tutti i fronti. A meno di non prendere per buone tante
dicerie o le notizie false che lasciano sempre il tempo che trovano. A
maggio si farà poco, pochissimo. Onde evitare voli pindarici.
Non sono previsti infatti incontri tra le parti nell'immediato. Non ci
sono ancora le idee chiare per il prossimo futuro. Al di là dei
contratti in essere. C'è un allenatore che spesso ha avuto la
funzione del "parafulmine" che faccia da schermo protettivo. Adesso
Torrente si trova in una situazione dove non sa ancora quale programma
è previsto per il futuro. Non si sa ancora con quali uomini
dovrà lavorare attorno. Infatti in scadenza a giugno va il
diesse Mignemi che da più parti lo danno come confermato (lo
sapremo da qui a breve), ma c'è da capire se la coesistenza
avrà un seguito anche per la prossima stagione. Continua anche il silenzio dalla dirigenza. Dopo il match
pareggiato ai playoff a Pescara è calato il silenzio anche tra
le parti. Recita un proverbio che il silenzio sia d'oro. Anche se per
alcuni in città viene definito il silenzio che sa molto di
"fuga". Tutto ciò è un percorso che al momento sembra non
avere un senso. Nelle grandi aziende (e il Gubbio lo è) ci si
siede e ci si spiega. Ci si guarda in faccia, ci si guarda dritti
negli occhi, e poi si guarda cosa è stato sbagliato. C'è
una motivazione. Negli ultimi periodi nelle esternazioni di Torrente si
è notata una certa insofferenza, che è avvenuta
pubblicamente, sia davanti alle telecamere ospite nella tv locale (nello studio di Trg
Network), sia a Pescara dopo il match in conferenza stampa
davanti ai cronisti abruzzesi. Parole che risuonavano in momenti meno
sereni. Però dopo una stagione del genere il tutto faceva
presagire che all'interno dell'ambiente del sodalizio rossoblù
ci sarebbe stata armonia. Niente di più sbagliato,
evidentemente. Ci atteniamo ai fatti. Il presidente Notari, una settimana fa, in diretta
tv, è intervenuto telefonicamente parlando durante la trasmissione
'Fuorigioco' condotta da Giacomo Branco: "Le
esternazioni di Torrente a Pescara cosa vogliono dire? Devo parlare con
due persone. Sono come una mamma che deve mettere d'accordo i suoi
figli. Spero che le cose tornino sui binari giusti. Altrimenti
cercheremo di prendere la decisione meno indolore possibile".
Frasi che creano sufficiente suspense. Un normale tifoso userebbe uno
slogan: "Passano gli allenatori, i giocatori, i dirigenti: l'unica
cosa che da cento anni resta (e resterà) è la
società. É il Gubbio". Sì, ma proprio per questo
motivo se si vuole ripartire per fare un campionato ambizioso serve
coesione, schiettezza e un ambiente costruttivo per proseguire il
cammino e alzare l'asticella.
• 11 MAGGIO 2022
Focus. La difesa è il miglior attacco. Quest'anno un gol in meno subito rispetto al 2021
Spesso
si dice che la miglior difesa è l'attacco. In realtà nel
calcio spesso chi vince i campionati usa un'altra affermazione: la
difesa è il miglior attacco. Almeno in serie C. Lo ha dimostrato
il Sudtirol che ha subito appena 9 reti in campionato (e ha vinto!).
La difesa è importante quanto l'attacco, se non di più.
Lo dimostrano in numeri, anche in casa Gubbio. Quest'anno la
retroguardia eugubina ha subito 44 reti in 38 partite (per una media di
1,16 gol a partita incassati). Diciamo senz'altro che è stato di
certo il tallone di Achille di questo Gubbio che spesso e volentieri
è caduto in alcuni black out che hanno compromesso diverse
gare: non per ultimo il calo di tensione nei playoff contro il Pescara
dove si è fatto riprendere nonostante il doppio vantaggio.
Rispetto alla passata stagione praticamente non è cambiato nulla
(o quasi): 45 gol subiti (+1 rispetto ad oggi) per una media di 1,18 gol
a partita. Sono cambiati alcuni interpreti (l'arrivo di Redolfi con
l'uscita di Uggè, poi l'arrivo di Migliorini con l'uscita di
Ferrini), ma la musica non è cambiata. Curiosamente, nella
stagione della pandemia (2019-2020), in media i gol presi addirittura
sono meno: 31 gol in 27 partite (media di 1,15 gol a partita). Inoltre
nella stagione 2018-2019, dove si sono succeduti come allenatori
Sandreani e Galderisi, la difesa rossoblù aveva subito appena un
gol in più di oggi (45) e alla pari della passata stagione
(media di 1,18 gol a partita). Basta guardare il nostro grafico
completo e molto dettagliato.
Guarda caso quando si è vinto la retroguardia era granitica. Con
Torrente in panchina, nella cavalcata verso la serie B nella stagione
2010-2011, il Gubbio aveva subito appena 31 gol in 34 partite (media di
0,91 gol a partita). Andando più a fondo, nei dettagli, nella
stagione precedente, in Seconda Divisione, quando i rossoblù
vinsero il campionato tramite i playoff a San Marino, si fece ancora
meglio: appena 27 gol subiti in 34 gare, per una media invidiabile di
0,79
gol a partita. Perciò, per la 'costruzione' della squadra del
prossimo anno, se si vuole fare davvero meglio (come si è
espresso il presidente Notari tramite i canali ufficiali), gli addetti
ai lavori devono tenere conto di certi dati essenziali e fondamentali. Ieri parlavamo dell'attacco
(perchè serve
un centravanti di proprietà che garantisca la doppia cifra), ma
bisogna guardare anche in difesa: occorrono elementi funzionali per un
progetto che sia ambizioso e duraturo.
• 10 MAGGIO 2022
Gubbio: lo stakanovista è Ghidotti. Dilemma: cercasi centravanti in doppia cifra di proprietà
Lo
stakanovista. Il portiere Simone Ghidotti è stato il più
presente con i rossoblù per minuti giocati: 3420 minuti a
difendere la porta dei rossoblù. A seguire il difensore Alex
Redolfi: 3374 minuti giocati durante la stagione. Al terzo posto la
rivelazione: Alessandro Arena con 2886 minuti giocati. Al quarto posto
il difensore Andrea Signorini con 2623 minuti. Al quinto posto il
playmaker Andrea Cittadino con 2612 minuti. A livello di presenze al
primo posto troviamo a pari merito Redolfi e Arena (39), seguiti da
Ghidotti (38), a scendere Bulevardi, Sarao e Sainz Maza a pari merito
(35). I migliori marcatori: sul trono Spalluto con 11 reti, a seguire
Cittadino (6). Lo stesso Cittadino è il principale protagonista
come assist-man (10), segue Arena (8). Da queste statistiche si
arriva ad una considerazione che dovrà fare molto riflettere la
dirigenza rossoblu in vista della 'costruzione' per il prossimo
campionato. Da anni ormai manca un centravanti che può spostare
gli equilibri di un torneo. Quest'anno si era puntato molto sull'arrivo
di Manuel Sarao ma il calciatore lombardo ha deluso le attese
(probabilmente non per colpa sua perchè forse poco funzionale al
gioco di Torrente): a segno solamente in quattro circostanze e
praticamente nel girone di ritorno ha giocato solo sette partite da
titolare (Fermana, Entella, Grosseto, Olbia, Carrarese, Siena e
Montevarchi). Il suo posto è stato preso da Samuele Spalluto,
che è esploso, segnando 11 reti in stagione: però a
giugno è destinato alla case madre, la Fiorentina, proprietaria
del cartellino, che con tutta probabilità lo girerà
altrove. In pratica sulla carta sembrava un investimento redditizio
quello di Sarao, ma sul campo non ha rispecchiato le previsioni, come
è avvenuto con un altro investimento importante, ci riferiamo al
difensore Marco Migliorini. In pratica questa mancanza è stata
attutita dalla performance di alcuni giovani (vedi Arena o Spalluto)
che hanno reso oltre le prospettive. Le ciambelle talvolta non vengono
con il buco, nel calcio può accadere. Ma nel recente passato
non è andata proprio meglio. Nella passata stagione ci aveva
pensato Juanito Gomez a segnare 11 reti. Per rivedere un calciatore in
doppia cifra poi bisogna tornare alla stagione 2017-2018 con Ettore
Marchi che aveva segnato 13 reti in campionato. L'anno prima il
cannoniere è stato Daniele Ferretti con 12 reti realizzate.
Stiamo parlando di calciatori di proprietà, per intenderci. Un
attaccante in doppia cifra ci era arrivato anche Andrej Galabinov (12 gol) nel
2012-2013, ma era di proprietà del Livorno. Un centravanti che
segna può fare la differenza: basta ricordare le 18 reti
realizzate nel 2010-2011 da Juanito Gomez nell'annata della magica
cavalcata verso la serie B. L'anno prima, la stagione in cui il Gubbio
vinse i playoff nel 2010 a San Marino, in squadra c'era Alessandro Marotta che segnò a ripetizione in campionato:
20 reti nella regular season, resta un record.
• 09 MAGGIO 2022
Notari: "Il prossimo anno... per fare ancora meglio. Orgoglioso del risultato, un bravo a tutti"
Campionato finito, playoff archiviati. Parla il patron dei rossoblù Sauro Notari: "Siamo
orgogliosi dei risultati sportivi ottenuti in questa stagione: abbiamo
centrato gli obiettivi che ci eravamo prefissati, i playoff,
ottenuti in anticipo rispetto alla fine del campionato. Abbiamo vinto
il primo turno e abbiamo sfiorato la qualificazione alla fase nazionale
pareggiando sul campo di Pescara. Il merito di questi risultati
è della squadra, del mister, del direttore sportivo, di tutta la
dirigenza e dello staff. Per noi questo rappresenta un punto di
partenza,
non certo un punto di arrivo. Ora ci metteremo subito al lavoro per
programmare la prossima stagione e definire tutti gli aspetti necessari
per provare a fare ancora meglio il prossimo anno. Non sarà
sicuramente facile ma faremo di tutto per regalare altre soddisfazioni
ai nostri tifosi e alla città". Questo è quanto
dichiara il presidente dell'A.S. Gubbio 1910 tramite gli organi
ufficiali dell'ufficio stampa della società. Pertanto si
attendono quali potranno essere le mosse del prossimo futuro: esistono
tanti nodi da sciogliere, come abbiamo scritto nei precedenti articoli.
Visto che si parla di futuro, c'è una prima volta. Due club
promossi in serie C che potrebbero giocare nel girone del Gubbio. Il
San Donato Tavarnelle (società nata nel 2006 dalla unione di due
società nel comune di Tavarnelle, Ac San Donato e Ac Libertas
Tavarnelle), dopo un duello con il Poggibonsi (avversaria storica del
Gubbio), vincendo a Civita Castellana per 1-0 ha staccato il pass per
il
professionismo. La squadra toscana è allenata da Paolo Indiani,
ex tecnico di Pistoiese, Pontedera, Lucchese, Pisa, Foligno,
Sangiovannese, Grosseto, Crotone e Massese. Tavarnelle Val di Pesa
è un comune che conta poco più di 7mila abitanti nella
provincia di Firenze. Storico è stato pure il traguardo della
Recanatese, vincitrice del girone F di serie D davanti al Trastevere e
Tolentino. É stata decisiva la vittoria per 3-0 in casa della
Matese, dove è andato a segno Alessandro Sbaffo. E proprio l'ex
fantasista dei rossoblù, vero trascinatore dei leopardiani, ha
segnato 22 reti in campionato ed è il capocannoniere del girone.
Nella formazione giallorossa giocano tra l'altro altri due calciatori
ex rossoblù: Daniele Ferretti e Matteo Minnozzi. Anche qui un
allenatore navigato per la promozione: il trainer è Giovanni
Pagliari, ex tecnico di Ancona, L'Aquila, Perugia, Monza, Foligno,
Carrarese, Vis Pesaro, Frosinone e Maceratese; una parentesi da vice
allenatore in serie A con l'Udinese guidata da Luigi De Canio.
Recanati, città di poco più di 21mila abitanti, celebra
un traguardo che mancava dal 1947-1948.
• 07 MAGGIO 2022
É caccia ai pezzi pregiati. Sirene dalla B per Arena. Dilemma futuro di Spalluto e Cittadino
É
caccia ai pezzi pregiati. Sirene dalla B per Alessandro Arena. É
notizia infatti di queste ultime ore che sul giovane attaccante
siciliano arrivato in estate dal Messina senza particolari squilli di
tromba, si è concentrato il Vicenza che ha provato a sondare il
calciatore già da tempo. Sulle tribune dello stadio Adriatico di
Pescara, durante il match playoff dei delfini contro il Gubbio, era
presente il diesse dei biancorossi, Federico Balzaretti, tra l'altro ex
difensore di Palermo, Fiorentina, Juventus e Torino, e nella Roma
è stato sia calciatore che dirigente. La sua presenza non
è di certo passata inosservata e il calciatore sotto osservazione era
appunto Arena che tra l'altro è stato protagonista sul secondo
gol di Spalluto con quella splendida azione in ripartenza sulla fascia
(e poi assist al bacio per il centravanti pugliese). Chiaro che, prima di
fare ulteriori discorsi, il Vicenza adesso si deve salvare
perchè dovrà disputare i playout con il Cosenza. Ma
l'interesse è concreto e quindi non sarà facile
trattenerlo in maglia rossoblù, nonostante un contratto che lo
blinda fino a giugno 2024. Anche
perchè da questa cessione sono soldi che il patron Notari
è certo di poter incassare, ma non alle cifre esorbitanti che
qualcuno vuole fare credere. D'altronde il Gubbio rischia di perdere il
prossimo giugno anche l'altra rivelazione del torneo: l'attaccante
Samuele Spalluto che ha realizzato 11 reti (tra campionato e i playoff)
divenendo il cannoniere dei rossoblù stagionale, a pari merito
di Juanito Gomez nella passata stagione (anch'egli in gol per 11
volte):
il calciatore è di proprietà della Fiorentina,
tornerà in
prestito ai viola e molto probabilmente lo girerà in
cadetteria. Si dovrà valutare la posizione del playmaker Andrea
Cittadino perchè non bisogna dimenticarselo che nel mercato
invernale il Catanzaro si era fatto sotto per volerlo a tutti i costi,
ma in quell'occasione il patron Notari non ha voluto privarsi di un
calciatore che
è stato fondamentale per la conquista dei playoff, visto che
proprio in quella sessione di mercato il Gubbio ha dovuto privarsi del
laterale Shady Oukhadda che venne ceduto al Modena.
Però adesso il campionato è finito e quindi il Catanzaro
potrebbe tornare alla carica, anche se il mediano romano è sotto
contratto con i rossoblù fino a giugno 2023. Girano anche delle
voci di un possibile interesse del Pescara verso il tecnico
Vincenzo Torrente, anche se dal capoluogo abruzzese ci fanno sapere che
il
presidente Sebastiani vuole confermare Zauri, inoltre c'è una
trattativa per cedere la società, perciò le carte in
tavola sono mutevoli. C'è chi parla anche di un possibile
approdo di
Torrente nel Genoa se dovesse retrocedere in B: per il tecnico di
Cetara (ma ormai ligure di adozione oltre che una grande bandiera
genoana)
sarebbe il coronamento di un sogno, tuttavia per ora stiamo
parlando di una ipotesi remota, affascinante ma sembra meno
percorribile. Per
il momento Torrente è legato con il Gubbio per un
altro anno di contratto (fino a giugno 2023), inoltre a breve si
dovrà
incontrare con il presidente per programmare seriamente il futuro. In
scadenza di
contratto invece andrà a giugno il diesse Davide Carmelo
Mignemi: la proprietà rossoblù dovrà
sciogliere a breve anche questo nodo perchè si parla di un ruolo
molto delicato.
• 05 MAGGIO 2022
Focus. In ogni modo... annata rilevante. Il futuro è adesso. Situazione contratti: il resoconto
É
finita. La stagione va in archivio dopo il pareggio di Pescara dopo che
il Gubbio esce dai playoff da imbattuta. É finita dove è
cominciata, ovvero con quella sensazione che il Gubbio sia in grado
anche di divertire, di praticare un bel gioco, e che magari difetti
nella fase difensiva dove i gol spesso si sono presi per cali di
tensione e a conti fatti hanno finito per decidere l'eliminazione dei
rossoblù, oltre alla qualità espressa dai singoli
calciatori del Pescara nella ripresa. Dopo anni di frustazioni, di
illusioni, in questo campionato i rossoblù hanno mostrato di
potersela giocare con tutti. Ma è altrettanto chiaro,
però, che a partire da adesso va alzata l'asticella.
Perchè bisogna dire le cose fino in fondo: qualcuno già
si era illuso in città (e qualcuno anche a livello dirigenziale) che
il Gubbio poteva arrivare fino alla finale nei playoff e porterli
vincere. Qualcuno forse non si rende conto di cosa stiamo parlando:
altre otto partite da giocare da qui alla fine nei playoff dove le
variabili incontrollate sono consistenti. 'La presunzione può
gonfiare un uomo, ma non lo farà mai volare': calza proprio a
pennello questo aforismo citato dallo scrittore londinese John Ruskin.
Quindi va rimarcato che è stata una stagione molto positiva, ma
guai fare dei voli pindarici. Pertanto adesso è il
momento di costruire e capire che va fatto un
salto di qualità se si vuole ambire veramente al salto di
categoria nella prossima stagione: perchè è di questo che
qualcuno parla, ma non contano le chiacchiere (ce ne sono state anche
troppe), ma conta una ponderata e seria programmazione. Il futuro è adesso.
Vediamo perciò la situazione contrattuale. Sotto contratto per
un altro anno ci sono i difensori Lamanna, Migliorini, Tazzer,
Signorini e Redolfi, i centrocampisti Cittadino, Bulevardi e Sainz
Maza, in più gli attaccanti Arena (contratto fino a giugno
2024), Sarao e Mangni. In prestito, quindi sulla carta sono sulla via
di partenza, ci sono il portiere Ghidotti (Fiorentina) e Meneghetti
(Spal), i difensori Aurelio (Sassuolo), Righetti (Perugia) e Bonini
(Entella), il centrocampista Di Noia (Perugia), gli
attaccanti Fantacci (Empoli), Spalluto (Fiorentina) e D'Amico
(Sampdoria). In scadenza di contratto invece vanno sia il terzino
Formiconi sia il capitano Malaccari. Situazione diversa per il
centrocampista Francofonte: era in prestito dalla Sampdoria, ma con
una clausola sul contratto con l'obbligo di riscatto per il Gubbio
a fine stagione. Infine torna alla base l'attaccante Fedato che si
trovava in questa stagione in prestito alla Lucchese. Insomma da questo
momento in avanti si capirà meglio quali saranno gli obbiettivi
per il futuro, mettendo però a tacere alcune ruggini interne. Gli addetti ai lavori avranno tutto il tempo di osservare
e trarre le doverose considerazioni. Se ci sono le possibilità che il Gubbio possa
fare una squadra ancora più competitiva di quest'anno, ma sotto
questo punto di vista dipenderà molto anche da eventuali nuove
risorse economiche.
• 04 MAGGIO 2022
Torrente: "Amarezza, ma loro che qualità". Zauri: "Mai mollato". Le foto di Pescara-Gubbio
Gubbio,
amaro in bocca. Soprattutto perchè si è trovato in
vantaggio per 2-0 con le reti di Formiconi e Spalluto. Pompetti
segnando ha rimesso in discussione tutto. Poi nella ripresa è
uscita fuori tutta la qualità del Pescara che ha trovato il
pareggio con Pontisso e conquista la qualificazione nonostante
l'espulsione di D'Ursi. Le parole del trainer Vincenzo Torrente: "Forse
l'epilogo è giusto, anche se con più di attenzione
dovevamo gestire meglio il doppio vantaggio. La svolta, il gol di
Pompetti. Purtroppo questo è stato il nostro problema di tutta
la stagione. Questi cali di tensione, immediati. Ma proprio lì
è cambiato tutto perchè di conseguenza è venuta
fuori la qualità del Pescara. Il gol del raddoppio di Pontisso
è stato davvero un bellissimo gol. Grande qualità dalla
cintola in sù dei biancazzurri e la qualità dei singoli
ha fatto la differenza. Noi ce la siamo giocata fino alla fine, ma
ripeto c'è rammarico per la gestione". Un giornalista di
Pescara rimarca in conferenza che a Gubbio succedono delle cose
particolari fuori dal campo e che l'allenatore adesso vuole cercare la
quadra. Torrente risponde così: "Sì,
sono successe delle cose... chiarirò con il presidente. Niente
di grave, però è chiaro che sono cose che non mi sono
piaciute. Quando ci sarà l'occasione ne parleremo sicuramente e
dovrà essere chiarita questa situazione. Se sono accostato in
futuro al Pescara? Ma che dire, mi fa piacere. Già tempo fa
avevo avuto un incontro con Repetto, trovammo l'accordo, ma poi non si
fece nulla alcuni anni fa". Il gol qualificazione segnato è di Simone Pontisso che dice: "Un passaggio del turno che ci meritiamo. Contento per il gol, un grazie al grande assist di D'Ursi". L'allenatore dei biancazzurri Luciano Zauri: "Squadra
con qualità tecniche importanti e stavolta si è vista la
nostra compattezza. In avvio ci è mancata attenzione ma abbiamo
lottato e non abbiamo mai mollato quando ci trovavamo sotto, abbiamo
saputo soffrire anche in dieci uomini. Siamo una squadra forte, ma
facciamo troppi errori e si è visto nel primo tempo. L'impiego
nella ripresa di Ferrari? É subentrato e avete visto che grande
partita ha fatto". Le immagini di Pescara e Gubbio. Fotoservizio di Massimo Mucciante.
• 04 MAGGIO 2022
A Pescara da 0-2 a 2-2. Formiconi e Spalluto illudono, poi esce tutta la qualità dei delfini
Pescara
contro Gubbio. Il trainer Torrente opta per il 4-3-3: si rivede
Malaccari mezzala, torna come terzino Bonini, Bulevardi va in panchina.
La cronaca. Al 7' entra in area pericolosamente Cernigoi e prova il
tiro di destro, ma viene murato Redolfi che devia la sfera sul fondo.
All 11' ci prova Arena con un sinistro radente dai venti metri,
Sorrentino si distende in tuffo e si salva in angolo. Proprio dal
corner il Gubbio passa in vantaggio (12'): Cittadino pennella in area
la sfera con Formiconi che viene lasciato solo e di destro insacca la
sfera a fil di palo lasciando Sorrentino impietrito. Al 14' arriva la
risposta di Pontisso che prova il tiro di sinistro dal limite angolato,
ma Ghidotti è reattivo e in tuffo si salva in angolo. Al 18'
Clemenza scambia in area con Pontisso, con quest'ultimo che prova il
tiro di sinistro ma la palla sorvola di poco sopra la traversa. Al 25'
occasione ghiotta locale: Pompetti crossa in area dove Cernigoi prova
il tiro deviato da Di Noia, in agguato c'è Clemenza che manca un
rigore in movimento ciccando il pallone che si perde sul fondo. Al 28'
va via in contropiede Mangni che si porta al limite e prova il tiro di
sinistro radente, ma Sorrentino riesce a respingere in tuffo la sfera.
Al 31' un tiro di sinistro fulmineo di De Risio dal limite sfiora di
poco la traversa. Al 37' corner pennellato in area da De Risio dove
svetta di testa Veroli: la palla lambisce il palo alla sinistra del
portiere. Ma al 42' il Gubbio raddoppia: va via sulla sinistra Arena
che salta Drudi a centrocampo, corre sulla fascia, poi alza la testa e
serve in mezzo per l'accorrente Spalluto che elude la sorveglianza di
Veroli e di piatto destro insacca la sfera a fil di palo. Ma due minuti
più tardi segna il Pescara (42'): uno scambio in velocità
tra Clemenza e Cernigoi che serve al limite Pompetti che fa partire un
sinistro radente al volo che sorprende Ghidotti e la palla si insacca
in rete. Ancora Pescara (al 45') quando Clemenza carica il sinistro dal
limite che costringe Ghidotti a salvarsi a mano aperta in volo
plastico. La ripresa. Al 3' il neo entrato Nzita da sinistra serve in
mezzo Pontisso che calcia dal limite, Ghidotti è attento e para
a terra. Al 5' scambio in velocità tra Pontisso, Cernigoi e
Clemenza, con quest'ultimo che calcia al volo di destro e mette i
brividi perchè la palla si infrange sull'esterno della rete. Al
10' cross da destra di Formiconi in area dove Mangni prova la girata
volante di sinistro, ma schiaccia troppo la palla che sbatte per terra
e si alza sopra la traversa. Al 20' recriminazioni dei locali per un gol
annullato a Memushaj ma l'arbitro fischia un fallo di braccio di
Clemenza, tra le proteste dei biancazzurri. Al 22' lo
stesso Memushaj calcia direttamente in porta una punizione dai venti
metri, con un destro che sfiora il palo. Così si arriva al 24' e
il Pescara pareggia: Pontisso, dal limite, fa partire un destro preciso
radente che si insacca a giro nell'angolino basso. Al 27' però
il Pescara rimane in dieci perchè D'Ursi calcia lontano il
pallone per proteste e riceve il secondo cartellino giallo (e seguente
cartellino rosso). Al 33' ci prova Clemenza con un tiro a girare che
sfiora il palo. Al 38' un pregevole colpo di tacco di Ferrari libera al
limite Memushaj che prova il tiro di destro al volo, ma Ghidotti in
tuffo si salva in angolo.
Tabellino: Pescara - Gubbio (2-2):
Pescara
(4-3-2-1):
Sorrentino; Zappella, Drudi (43' pt Illanes), Ingrosso, Veroli
(1' st Nzita); Pompetti, De Risio (18' st Memushaj),
Pontisso (32' st Cancellotti); Clemenza, D'Ursi; Cernigoi (18' st
Ferrari). A disp.: Iacobucci, Di
Gennaro, Ierardi, Diambo, Chiarella, Delle Monache,
Rauti. All.: Zauri.
Gubbio (4-3-3):
Ghidotti; Formiconi, Signorini, Redolfi, Bonini (32' st Righetti); Malaccari (32' st Sarao), Cittadino (13' st Bulevardi),
Di Noia; Arena, Spalluto, Mangni (23' st D'Amico). A disp.: Meneghetti, Sergiacomi,
Migliorini, Tazzer, Lamanna, Francofonte, Sainz Maza, Fantacci. All.: Torrente.
Arbitro: Cascone di Nocera Inferiore (Galimberti e Conti di Seregno); quarto uomo: Petrella di Viterbo.
Reti: 12' pt Formiconi (G), 42' pt Spalluto (G), 44' pt Pompetti (P), 24' st Pontisso (P).
Espulso: 27' st D'Ursi (P) per doppia ammonizione per proteste. Ammoniti: Veroli (P), Pontisso (P), Bulevardi (G), Memushaj (P), Signorini (G), Zappella (P). Angoli: 5-1. Recupero: 3' pt; 6' st. Spettatori: 2564 (di cui 51 da Gubbio).
• 03 MAGGIO 2022
Gubbio a Pescara. Torrente chiede personalità. E quel precedente con la squadra monstre
Gubbio nella tana del Pescara. Il tecnico Vincenzo Torrente parla così prima della partenza in terra adriatica: "Abbiamo
solo un risultato. Il Pescara era favorito tra altre cinque avversarie
in campionato, secondo me è a pari livello come valori di Modena
e Reggiana. Partita stimolante, che si gioca in uno stadio bello,
però noi proviamo a batterli. Tutti a disposizione, questo per
noi è importante. Adesso sarà fondamentale giocare con
personalità in uno stadio del genere e per battere il Pescara
ora ci vuole coraggio. Con la Lucchese abbiamo meritato il passaggio
del turno, niente altro da dire. Cosa temo soprattutto del Pescara? La
qualità nei singoli e l'esperienza, tuttavia è anche una
squadra che dietro subisce tanto, perciò dovremo sfruttare gli
spazi che ci saranno concessi. In questa partita saranno importanti i
dettagli oltre che le giocate del singolo. Già abbiamo raggiunto
un traguardo storico, ed ora ce la metteremo tutta per arrivare ai
playoff nazionali di serie C". Molto probabile la conferma del
4-3-3. Possibile undici. Ghidotti in porta. Difesa con Formiconi,
Signorini, Redolfi e Bonini. Centrocampo con Malaccari (o Bulevardi),
Cittadino e Di Noia. Di punta il tridente Arena, Spalluto e D'Amico
(sarà ballottaggio con Mangni). Convocati in ventitrè:
Ghidotti, Sergiacomi, Meneghetti, Formiconi, Bonini, Redolfi,
Migliorini, Signorini, Tazzer, Lamanna, Righetti, Cittadino,
Francofonte, Malaccari, Sainz Maza, Bulevardi, Di Noia, Fantacci,
Sarao, Spalluto, D'Amico, Arena e Mangni. In casa Pescara c'è un
po' di dissapore. Il presidente biancazzurro Daniele Sebastiani
è stato molto diretto contro la sua squadra dalle colonne del
'Corriere dello Sport' di oggi: "Pescara svegliati. Contro il Gubbio voglio vedere di più, corriamo poco e male".
Insomma il clima non è per niente sereno. In campionato a
Pescara la partita finì 3-1 in favore dei locali con le reti di
Ierardi, Clemenza e Ferrari per i delfini, per i rossoblù a
segno Spalluto di testa.
Mentre si ricorda un precedente in serie B nella stagione 2011-2012, la
squadra monstre guidata da Zeman dove tra i biancazzurri giocavano
calciatori del calibro di Immobile (fece un eurogol), Insigne e
Verratti. Proprio a Pescara gli adriatici si imposero per 2-1 con la
rete iniziale di Balzano e poi seguente pareggio di Graffredi su rigore
(nell'occasione venne espulso anche Capuano). Venne fuori un Pescara
dirompente in dieci uomini che riuscì a vincere il match grazie
alle sfuriate in attacco di un Insigne inarrestabile e Immobile
indovinò l'angolino lontano da posizione impossibile.
• 01 MAGGIO 2022
Arena: "Io...". Torrente: "Saputo gestire". Pagliuca: "Ingiusto". Le foto di Gubbio-Lucchese
Gubbio
batte Lucchese al fotofinish con la rete di Arena. Passaggio del primo
turno dei playoff. Ora mercoledì si giocherà a Pescara.
Torrente raggiunge un record nell'era Notari presidente con questa
qualificazione al secondo round dei playoff (Magi nel 2017 venne
sconfitto al primo turno dalla Samb in casa per 3-2). Il tecnico di
Cetara così stabilisce un nuovo primato come quelli ottenuti
nell'era Fioriti con due campionati vinti, uno ai playoff (nel 2010) ed
uno con la conquista della serie B (2011). Le parole del tecnico
Vincenzo Torrente dopo questa vittoria: "Mi
fa molto piacere avere battuto un altro record. É stata una
partita difficile. Abbiamo trovato una Lucchese aggressiva, noi un
passo indietro a livello di gioco ma abbiamo saputo soffrire. É
la prima volta che siamo stati bravi a gestire la gara. Ci serviva
più personalità e più ruotazione della palla nel
primo tempo, nella ripresa siamo andati un po' meglio. La
spensieratezza dei giovani bravi ci hanno permesso di saltare questo
ostacolo: bene quando è entrato D'Amico, pure nel gol che poi ha
segnato Arena. La certezza di passare il turno c'è stata proprio
durante questo gol: è stata una partita che poteva essere
compromessa. Quello che contava era il risultato, c'era infatti un po' di ansia
perchè avevamo a disposizione due risultati su tre. Adesso
invece dobbiamo solo vincere a Pescara, perciò dovremo giocare
con intelligenza e osare senz'altro di più. Di solito con le
squadre di questo spessore ci siamo comportati bene durante il
campionato. Infine un grazie davvero grande ai tifosi per l'omaggio: mi
è stato regalato un quadro di Sant'Ubaldo, ed io sono molto
devoto". Le frasi di Alessandro Arena: "Felice
per la vittoria. Cerco di fare il mio, il mister mi chiede di buttarla
dentro più spesso. Nel gol ho visto che il portiere si era
buttato, perciò ho cercato di sorprenderlo facendo passare la
palla tra la mano e la gamba. Il primo tempo abbiamo sofferto tanto,
poi ci siamo sistemati e abbiamo giocato meglio, ma la Lucchese ci
aveva messo in difficoltà. A Pescara? Sarà una bella
partita, ottima squadra, ma noi in campionato li abbiamo messi in
difficoltà e sappiamo i nostri valori". Mastica amaro il tecnico rossonero Guido Pagliuca: "In
campo una sola squadra, un risultato che ci penalizza molto. Abbiamo
giocato bene, creato tanto ma concretizzato poco. Il Gubbio ha giocato
in contropiede, a dir la verità non mi sarei aspettato un Gubbio
così attendista. I nostri tifosi sono stati splendidi e in
questa partita lo hanno visto tutti. Dispiace soprattutto per loro non
avergli regalato questa soddisfazione". Ecco le immagini di Gubbio e Lucchese. Fotoservizio a cura di Simone Grilli.
• 01 MAGGIO 2022
Gubbio, 1-0 alla Lucchese al fotofinish. Arena segna al 92' e si va avanti ai playoff
Gubbio
contro Lucchese. Il tecnico Torrente schiera il 4-3-3 con la sorpresa
Malaccari schierato come terzino sinistro. La cronaca. Al 2' va via
sulla destra Formiconi e crossa in area, si avventa Arena che ci prova
con una mezza sforbiciata ma cicca il pallone da posizione favorevole. Al
13' c'è un corner pennellato in area da Ruggiero, colpo di testa di Minala che
schiaccia in porta ma la palla termina sul fondo. Al 21' lancio in
profondità pdi Ruggiero per Belloni che prova il tiro di destro,
palla che termina a lato. Al 23' ci prova Collodel con una rasoiata dai
venti metri con la palla che sfiora la traversa. Al 28' pericolo: una
azione insistita con Ruggiero che serve sulla sinistra in area
Tumbarello che calcia di sinistro, para da terra Ghidotti, sulla
respinta ci riprova di destro lo stesso Tumbarello, ma Ghidotti si
ripete in tuffo salvandosi in angolo. Al 44' affondo sulla destra di
Arena che crossa in area dove sbuca sul filo del fuorigioco Redolfi che
calcia al volo di destro con la palla che scheggia la parte alta della
traversa. La ripresa. Al 20' grande pericolo quando Collodel lancia in
area Corsinelli che salta Redolfi con un pallonetto e prova il tiro di
sinistro, Ghidotti è prodigioso e salva tutto in volo plastico
con la mano aperta. Al 30' occasione rossoblù quando Arena serve
davanti alla porta Spalluto che prova il tocco sotto, ma Coletta in
uscita compie il miracolo respingendo la sfera. Al 39' pericolo: cross
da destra del solito Corsinelli, Nanni si gira in area e sfiora il
palo. Al 44' è lesto Arena in area, tiro di destro, para a
terra Coletta. Al 47' in contropiede va via D'Amico e serve al limite
Arena che con un tocco di sinistro dal limite stavolta fredda Coletta in uscita.
Così il Gubbio vince e passa il turno.
Tabellino: Gubbio - Lucchese (1-0):
Gubbio (4-3-3):
Ghidotti; Formiconi, Signorini, Redolfi, Malaccari (35' st Bonini); Bulevardi (35' st Sarao),
Cittadino (43' st Sainz Maza), Di Noia; Mangni (13' st D'Amico), Spalluto (35' st Francofonte), Arena. A disp.: Meneghetti,
Sergiacomi, Tazzer, Lamanna, Righetti, Fantacci. All.: Torrente.
Lucchese (4-3-1-2):
Coletta; Corsinelli, Bachini, Bellich, Nannini;
Collodel, Minala (31' st Gibilterra), Tumbarello (22' st Visconti);
Ruggiero (31' st Ubaldi); Semprini (13' st Nanni), Belloni. A
disp.: Cucchietti, Papini, Picchi, Rodriguez,
Quirini, Frigerio, Brandi, Baldan. All.: Pagliuca.
Arbitro: Collu di Cagliari (Porcheddu di Oristano e Tempestilli di Roma 2); quarto uomo: Giaccaglia di Jesi.
Rete: 47' st Arena (G).
Ammoniti: allenatore Pagliuca (L), Collodel (L), Signorini (G), Malaccari (G), Gibilterra (L), allenatore Torrente (G). Angoli: 1-2. Recupero: 1' pt; 5' st. Spettatori: 1767 (di cui 610 da Lucca).
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