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news]
• 31
MAGGIO 2019 Guidi
rescinde con la Federcalcio. Ora è tutto
pronto per Gubbio. C'è pure il video
Ormai
il dado è tratto. Federico Guidi ha risolto
il rapporto consensualmente con la Federcalcio.
Tutto ciò è avvenuto nelle ultime
ore e quindi per la fase finale di Euro 2019 per
la Nazionale Under 19 ci vorrà un sostituto.
Come comunica lo stesso sito della Figc.
Perciò adesso il tecnico toscano (classe
1976) si è svincolato dalla Nazionale ed
è libero per firmare con il Gubbio. Una firma
che arriverà nelle prossime ore e perciò
inizia la nuova avventura con i rossoblù.
Con sè si porterà pure due collaboratori.
In pratica ci saranno due nuove figure. Ovvero il
vice allenatore Andrea Cupi: è stato collaboratore
tecnico dell'Empoli. Inoltre arriverà
il preparatore atletico Domenico Melino: la scorsa
stagione si trovava alla Triestina quando c'era l'allenatore
Giuseppe Sannino. Ha avuto una esperienza anche
con la Salernitana sempre con Sannino allenatore.
Con Federico Guidi invece aveva lavorato ai tempi
della Fiorentina. Mentre
come preparatore dei portieri dovrebbe essere confermato
Giovanni Pascolini. Ecco così che si cambia
pagina. Il Gubbio adesso si affiderà ad un
allenatore emergente che ha avuto esperienze nel
settore giovanile prima con Empoli e Fiorentina,
poi con la Nazionale Under 20 e nell'ultima stagione
con la Nazionale Under 19. Insomma sarà una
stagione tutta da scoprire, a partire dalle scelte
di mercato che si andranno a fare. C'è tanta
curiosità e adesso non ci resta che attendere
la fumata bianca che è imminente. Ormai la
scelta è stata fatta. E così cadono
tutte le altre candidature, a partire da Alvini,
fino ad arrivare a Magi e Marcolini. Intanto Federico
Guidi è già a Gubbio con il suo nuovo
staff come si può
vedere nel servizio girato e pubblicato dall'emittente Tef Channel.
• 30
MAGGIO 2019 Asta
per Mario Rui. Aria di promozione per un eugubino.
Ai playoff, negli ottavi tanti gol
Un
calciatore, un portoghese. É passato per
Gubbio. O per meglio dire, il suo vero esordio in
Italia è avvenuto nella città dei
Ceri quando nell'estate 2011 approdò in rossoblù
quando il Parma lo girò in prestito alla
società eugubina, che lo aveva appena acquistato
dal Benfica. Stiamo parlando di Mario Rui Silva
Duarte, anche se è meglio conosciuto come
il nome abbreviativo Mario Rui. Adesso
il laterale sinistro lusitano si trova al Napoli,
ma potrebbe essere ceduto e su di lui si è
aperta una vera e propria asta. Ne ha parlato infatti
proprio
il suo procuratore, Mario Giuffredi, e su di lui
ci sarebbero già tre pretendenti di serie
A: ovvero c'è interesse da parte di Roma
(sarebbe un ritorno), del Torino e pure del Milan.
Un sondaggio anche da parte del Benfica. Una notizia
che viene riportata ampiamente dal sito Calcionapoli24.it
e così per il calciatore portoghese continua
la sua performance nel calcio che conta. D'altronde
gioca ormai in pianta stabile nella nazionale maggiore
del Portogallo e come compagno di squadra ha niente
di meno che Cristiano Ronaldo. A Gubbio totalizzò
31 presenze e due reti in serie B nella stagione
2011-2012. C'è spazio per una notizia anche
per un ex calciatore eugubino, che adesso ha intrapreso
il ruolo di dirigente, e fino a due stagioni fa
aveva lavorato a Gubbio come collaboratore nell'area
tecnica. Stiamo parlando di Moreno Zebi. C'è
aria di promozione in casa Novara. Era arrivato
in terra piemontese nel ruolo di collaboratore nell'area
tecnica al fianco del Ds Ludi e di conseguenza
del Ds Borghetti.
Zebi è una figura ben vista dal direttore
generale Nespoli e perciò potrebbe essere
promosso come nuovo Direttore Sportivo del Novara.
Riporta la notizia il sito Forzanovara.net, pertanto
per il dirigente eugubino si potrebbero aprire delle
porte importanti con i gaudenziani. Intanto nei
playoff agli ottavi non mancano i gol. Nel
girone si sono affrontate Feralpisalò e Triestina,
la gara è finita in parità: 1-1, con
la rete di Granoche che si dimostra bomber infallibile
e poi il pari dei gardesani è giunto per
mezzo di Maiorino. L'Imolese invece ha perso in
casa per 2-0 con il Piacenza con le reti segnate
da Bertoncini e Ferrari (la scorsa stagione finì
nel mirino del Gubbio). Grandi le emozioni nel derby
siciliano con il doppio vantaggio del Trapani a
Catania con le reti di Tulli e dell'ex rossoblù
Daniele Ferretti, ma gli etnei riescono a rimontare
con una doppietta di Ludi (una rete su rigore),
fissando il risultato sul 2-2. Per ultimo il Pisa
sbanca il campo dell'Arezzo per 3-2 in un derby
toscano infuocato. Le partite di ritorno si giocheranno
domenica 2 giugno e si decreteranno le finaliste
dei playoff.
• 29
MAGGIO 2019 Sirene
di mercato per Lo Porto. Possibili new entry baby.
E l'ex Galderisi torna a parlare
Una
notizia che rimbalza direttamente a livello nazionale.
Riguarda un calciatore in scadenza con il Gubbio.
Stiamo parlando del terzino sinistro Alessio Lo
Porto, che nell'ultima fase di campionato con Galderisi
è stato adattato pure da centrale difensivo
nel 3-5-2, mostrandosi a suo agio, nonostante non
è il suo ruolo predominante. Il calciatore
romano adesso è finito nel mirino di diverse
società, anche di categoria superiore. Si
parla di un sondaggio di Albinoleffe, Carrarese
e Teramo. Ma ci sarebbe anche un interesse dell'Ascoli
che si trova in cadetteria. Notizia che viene scritta
da Tuttomercatoweb.com e secondo alcune indiscrezioni
questa informazione trova riscontro. D'altronde
il calciatore romano non rientra più dalla
prossima stagione nella fascia degli under, essendo
un classe 1996. Tuttavia non sono completamente
chiuse le porte con il Gubbio. Prossimamente ci
dovrebbe essere un incontro tra le parti. Ma è
altrettanto chiaro e possibile, visto le sirene
di mercato, che Lo Porto potrebbe finire in altri
lidi, con un sogno nel cassetto chiamato serie B.
Detto ciò, si capisce che il mercato sta
già entrando nel vivo. E sotto questo aspetto
infatti si attende l'ufficializzazione del nuovo
allenatore da parte del Gubbio. In pole (sembra
cosa fatta) c'è Federico Guidi (classe 1976)
che allena la Nazionale Under 19 azzurra. In caso
di fumata bianca, prima, il tecnico toscano, dovrà
rescindere il suo contratto con la Federcalcio italiana.
Da quel momento in poi si capirà come potrebbe
delinearsi la nuova rosa rossoblù per la
prossima stagione. Non è escluso che avvenga
una autentica rivoluzione. Si parla già di
possibili nomi papabili giovani che ruotano proprio
nell'ambito del calcio azzurro giovanile. Infatti
sotto la lente di ingrandimento ci sarebbero due
portieri. In primis Marco Carnesecchi, classe 2000,
che sta giocando con l'Atalanta. Diciamo anche che
l'estremo difensore dei bergamaschi (è nativo
di Rimini) ha mercato e quindi ci potrebbe essere
una serrata concorrenza. Occhi puntati pure su Alessandro
Russo, classe 2001, in forza al Genoa: è
originario di Reggio Calabria. Intanto torna a parlare
l'ex tecnico dei rossoblù Nanu Galderisi
e lo fa tramite Sportchannel214 (come riporta il
portale Sportavellino.it). Ecco cosa dice riguardo
al Gubbio: "Ho finito la stagione a Gubbio, è stata una buona stagione, siamo
arrivati ad un punto dai playoff, poi però abbiamo deciso di prendere
strade diverse. Io non ho voluto intralciare i piani della società e
programmare subito il futuro. Io mi guarderò intorno visto che ci
saranno molti movimenti questa estate".
Inoltre avverte chi giocherà in serie C:
"Per la Lega Pro, che sarà una sorta di B2, serve
organizzazione e
progettualità per programmare bene la stagione, conoscendo il valore
delle avversarie. Servirà avere una squadra molto attrezzata per ben
figurare. Per fare un campionato da Avellino e cioè di vertice. Già
l’anno scorso c’erano gironi di fuoco, la prossima stagione con la
risalita di Avellino, Bari, Cesena, Como. Probabilmente Mantova e
Modena, la discesa probabile del Palermo, una tra Salernitana e Foggia,
sarà davvero qualcosa di bello ma di complicato".
• 28
MAGGIO 2019 Espeche:
"Mi sono guadagnato un ruolo importante
nello spogliatoio. Puntare sui giovani..."
Ci
sono diversi calciatori in scadenza. Uno dei quali
è Marcos Espeche. Appunto, ora con il difensore
centrale argentino, facciamo il punto della situazione.
A partire dal fatto che Galderisi è andato
via da Gubbio. Sorpreso o era nell'aria? "Penso
che se Galderisi ha deciso di andarsene è
senz'altro per il fatto che magari non ha potuto
portare avanti il suo progetto. O qualcosa del genere.
Dico questo perchè penso che a Gubbio si
sia trovato bene, ben voluto dall'ambiente, ha lavorato
bene e infine ha raggiunto l'obiettivo senza grandi
problemi. Chiaro che bisognerebbe chiederlo direttamente
al tecnico come mai ha fatto questa scelta. Tuttavia
continuo a pensare che evidentemente Galderisi non
ha visto qua un futuro attraverso la sua modalità
di lavoro". Può essere che ci sono
anche delle società ambiziose che si sono
fatte sotto? "Chiaro che Galderisi è
un ambizioso. Un sanguigno, che vuole vincere, che
vuole provare a vincere sempre e comunque. Penso
che se esiste una squadra che vuole vincere il campionato,
credo che sia giusto che lui valuti queste situazioni.
D'altronde alla fine si parla di ambizioni personali
condivisibili. Ciò non toglie il fatto che
mi dispiace perchè se anche io avrò
la possibilità di restare a Gubbio, mi sarebbe
piaciuto continuare con Galderisi". Ecco,
appunto, si pone adesso una questione. La non presenza
di Galderisi, può cambiare anche il futuro
di Espeche? "Credo più che altro
che questa domanda bisognerebbe farla al nuovo allenatore.
Con un nuovo allenatore che deve essere ancora ufficializzato,
la cosa certa è che qualcuno nuovo arriverà.
Bisognerà inoltre vedere se io sono di gradimento
al nuovo allenatore". Sì, ma con
la società come siete rimasti? "Ci
siamo sentiti, ma è successo prima che se
ne andasse Galderisi. Perciò dobbiamo risentirci
e fare il punto della situazione". Si parla
(ormai sembra fatta al 90%) che arriverà
il tecnico Guidi che finora ha allenato nelle giovanili.
Ma che ne pensa? "Non lo conosco sinceramente.
Tuttavia so che ha lavorato tanto a livello di settore
giovanile. Credo che sia una bella scommessa. Sicuramente
ha i suoi «pro» e i suoi «contro».
É un allenatore alla prima esperienza in
prima squadra. Ma in ogni modo credo che arriverà
con delle motivazioni e con tanta voglia di fare
bene". La stagione appena conclusa. Un
parere a bocce ferme? "L'obiettivo è
stato raggiunto. Quello principale era la salvezza.
Per poco non siamo rientrati nei playoff. Si poteva
fare anche qualcosa in più. Purtroppo abbiamo
lasciato tanti punti per strada. Per errori nostri
e sicuramente per mancanza di un qualcosa per giungere
ad un traguardo più importante. A livello
personale la stagione è stata senz'altro
positiva. Mi sento di avere dato tutto il mio contributo
alla squadra, in campo e fuori. Mi sono guadagnato
un ruolo importante all'interno dello spogliatoio".
Chi confermeresti come calciatore nel prossimo anno
nel Gubbio? "Casiraghi". Purtroppo
non è possibile perchè ha lasciato
il Gubbio. Quindi? "Penso che sia importante
puntare sui giovani di proprietà. Ci sono
alla base ragazzi per bene che hanno voglia di fare,
di lavorare, che devono anche crescere, ma c'è
del potenziale. In qualche modo bisognerebbe permettere
a questi ragazzi (senza esagerare) di mettersi in
luce. Dico questo perchè a Gubbio si lavora
bene in tranquillità".
• 27
MAGGIO 2019 Marchegiani:
"Aspetto lumi dalla società. Una
stagione formativa". Si è spento
Marcheggiani
Gubbio,
ora è il momento delle decisioni. Parliamo
con il portiere Gabriele Marchegiani che è
legato con il Gubbio fino a giugno 2020. Partiamo
subito dicendo, ci sono novità sul suo conto?
"Sì, sono sotto contratto e aspetto
quello che succederà con il nuovo allenatore.
E aspetto anche da parte della società quali
sono i suoi piani. Nessuno mi ha detto che si ripartirà
da me. Eravamo rimasti in un certo modo, però
ancora devo parlare con la società e anche
con l'allenatore che verrà. Varie situazioni
ci sarebbero in ballo, però al momento niente
di concreto. In ogni caso la mia priorità
è parlare con la società. Riconosco
che il Gubbio mi ha dato una possibilità
non indifferente. Perciò in caso di offerte
alletanti, la società ha il pieno dovere
e la facoltà di decidere". Infatti
ci risulta che è stato seguito da altri clubs
in questa stagione, anche di categoria superiore,
vero? "Diciamo di sì, ma è
prematuro dirlo e per ora nulla di concreto".
Tutto infatti è ancora da capire perchè
se dovesse arrivare Guidi come allenatore si punterà
sugli under. Sotto questo aspetto Marchegiani non
rientrerà più in questa fascia. Giusto?
"Con il mio procuratore c'era già
un piano per parlare con il direttore sportivo per
fare il punto della situazione. Al momento però
non si è sentito nessuno. Ma io sono un tipo
che mi piace sapere le cose come stanno. Vivo tutte
le situazioni sempre al 100%. Perciò mi piace
mettere subito le cose in chiaro". Un bilancio
sulla stagione appena conclusa? "Appena
sono arrivato già sapevo che poteva essere
una stagione di sofferenze. Poi c'è stato
un momento che ho creduto che potessimo fare qualcosa
di più. Il nostro errore forse è stato
quello che ci credevamo di essere migliori di quello
che in realtà eravamo. É stato un
campionato strano, equilibrato. Il rammarico c'è
perchè bastava gestire un po' meglio un momento
delicato e potevamo alla fine raggiungere i playoff.
Ma in fin dei conti è tutto relativo perchè
ci vanno dieci squadre e sarebbe stato difficile
andare avanti. Perciò saremmo andati in vacanza
una settimana dopo: è brutto da dire, ma
si riduce a tutto questo perchè i playoff
sono belli se poi si riesce ad arrivare fino in
fondo, ma da decimi sarebbe stata molto dura. Il
problema nostro si è caratterizzato nei due
mesi finali in cui abbiamo perso un po' di solidità
e abbiamo preso troppi gol. Così siamo calati
tutti dietro, il sottoscritto per primo e ha influito
sui risultati. É stata una stagione stressante
dal punto di vista mentale perchè la salvezza
è arrivata all'ultima giornata. Sicuramente
è stato per me un campionato formativo. Ed
è stato un campionato in fin dei conti giusto
per il Gubbio per come era stato attrezzato".
Lei chi considera un calciatore incedibile nel Gubbio?
"Io". E ride (...). Allora, chi confermerebbe a tutti i costi
al di là del portiere?
"Sono rimasto molto legato ai difensori
centrali: Espeche, Piccinni, pure quando ha giocato
Maini, sono stati bravissimi. E forse lo dico per
amore: mi hanno saputo dare sicurezza in campo nei
momenti delicati in determinate partite".
Lutto in casa rossoblù. Ci saluta Mario Marcheggiani,
un collaboratore generoso del calcio eugubino, sempre
presente in segreteria, perfino negli ultimi tempi e
da sempre tifoso rossoblù. Il cordoglio di
tutti.
• 26
MAGGIO 2019 Nuovo
bivio. Ora il Gubbio cerca colui che lo... Guidi.
Il tecnico fiorentino è la prima scelta
Gubbio,
è nuovo bivio. Nuova stagione all'insegna
del rinnovamento. Un taglio con il passato, un nuovo
progetto che deve iniziare da zero. Dopo la cessazione
del rapporto con Giuseppe Galderisi (in pratica
a fine giugno era previsto un rinnovo che poi non
è mai arrivato), adesso il Gubbio cerca una
nuova guida. Ormai pare che la scelta sia stata
fatta. Si profila una figura giovane: Federico Guidi,
classe 1976, che ha lavorato sempre nel campo delle
giovanili. Il quarantaduenne tecnico fiorentino,
salvo imprevisti, adesso dovrà rescindere
il contratto con la Federcalcio (scade il prossimo
31 luglio), e così rinuncerà alla
Nazionale Under 19 che disputerà il prossimo
campionato Europeo che si disputerà in questa
estate. Pure il sito di Alfredo Pedullà (Alfredopedulla.com)
si è sbilanciato scrivendo che è imminente
la firma con l'allenatore toscano. Con l'arrivo
di Guidi ci potrebbero essere anche delle novità
nello staff tecnico. Secondo gli ultimi rumours
manca solo l'ufficialità. Perciò in
questo preciso momento, le altre candidature (Alvini
era il più gettonato circa una settimana
fa, un po' più indietro Magi e Marcolini)
non sono praticabili, salvo clamorosi colpi di scena
improvvisi. Ovviamente cambia il progetto. Prioritario
l'utilizzo dei giovani da pescare da club di serie
A, con l'ausilio della nuova figura tecnica che
ha esperienza già nel campo delle giovanili
nazionali. Con calciatori nati dal 1998 in poi per
accedere ai contributi federali. Quel progetto che
l'anno scorso è andato avanti solo in parte,
per poi cambiare strada in corso. Da rivedere moltre
strategie anche a livello di mercato. In bilico
pure delle situazioni in essere. Entrambi i portieri
potrebbero cambiare casacca perchè non rientrano
più nei parametri degli under: Battaiola
tuttavia rientra alla base perchè era in
prestito dalla Cremonese, caso diverso per Marchegiani
che è sotto contratto fino a giugno 2020
ma potrebbe cambiare aria. Sotto la lente di ingrandimento
anche gli altri reparti dove dovrà essere
ricostruito piano piano il puzzle. Con diversi calciatori
in scadenza come Espeche, Ferretti, Lo Porto, Paolelli,
Pedrelli, Piccinni, Davi, De Silvestro, Malaccari
e Casiraghi (quest'ultimo però ha già
annunciato che non rinnoverà). In scadenza
per fine prestito (oltre a Battaiola) ci sono Nuti,
Chinellato, Cattaneo, Campagnacci e Plescia. Sotto
contratto (oltre a Marchegiani) figurano Maini,
Tofanari, Schiaroli, Benedetti, Conti, Ricci, Battista
e Tavernelli. Per quanto riguarda invece il futuro
di Galderisi ancora non si sa nulla: sull'ormai
ex tecnico dei rossoblù ci sarebbe stato
un sondaggio di Feralpisalò, Vis Pesaro e
si parla anche del Piacenza, mentre sono in calo
le quotazioni per un approdo verso Monza (in questi
ultimi giorni l'amministratore delegato dei brianzoli
Galliani ha dichiarato che si proseguirà
con Brocchi in panchina). Intanto nel girone (nei
playout) il Rimini ribalta il risultato dell'andata
(era stato sconfitto per 1-0) e in casa batte per
2-0 la Virtus Verona con le reti di Buonaventura
e Alimi. Così la formazione guidata da Petrone
si salva, mentre la squadra del trainer veronese
Fresco retrocede nei dilettanti (come il Fano).
• 23
MAGGIO 2019 Addio
a Galderisi. Adesso è notizia ufficiale.
Ora è lotta a due: Guidi e Alvini in pole
position
Quella
sensazione era fondata. Ora è ufficiale.
Le strade tra il Gubbio e Galderisi si separano.
Come avvenne nel 2004. Arrivò a campionato
in corso, ma a fine stagione non fu confermato:
al suo posto nella stagione successiva fu scelto
Ezio Castellucci. Nell'ultima stagione è
arrivato a campionato in corso (dopo l'esonero di
Sandreani dopo la sconfitta con il Renate del 25
novembre 2018), ma a giugno 2019 non rinnova. Perciò
è addio, sancito dopo l'incontro che c'è
stato tra le parti giovedì mattina (23 maggio).
Adesso si deve iniziare di nuovo tutto daccapo.
Nelle ultime due stagioni sono cambiati ben cinque
allenatori. E adesso si aspetta il sesto. Bisognerà
vedere chi sarà il prescelto. Diciamo che
in questo preciso momento salgono le quotazioni
di Federico Guidi, classe 1976, che finora ha avuto
esperienze nel campo delle formazioni giovanili.
A partire da Empoli, Fiorentina, mentre nelle ultime
due annate ha guidato prima la Nazionale Under 20
e poi ultimamente gli Azzurri Under 19. Guidi è
toscano è il suo modulo prediletto è
il 4-3-3. Subito dietro in pole c'è Massimiliano
Alvini, classe 1970, reduce tra i prof dalle esperienze
di Albinoleffe, Pistoiese e Tuttocuio. Pure Alvini
è toscano e il suo modulo prediletto invece
è il 3-5-2. Secondo gli ultimi rumours ormai
è una lotta tra questi due nomi. D'altronde
il patron Notari sta cercando un tecnico giovane
che faccia giocare anche dei giovani: ecco spiegato
perchè è stato individuato Guidi come
figura cardine per portare avanti questo progetto,
in quanto è abituato a lavorare con i giovani.
Tuttavia anche Alvini ha buone credenziali sotto
questo aspetto. Attualmente è questo un borsino
ragionato sulla chance dei candidati come allenatore.
Perciò sono in ribasso sia le quotazioni
per un ritorno di Magi e sia verso l'interessamento
al trainer Marcolini che piace a molte pretendenti,
tra le quali Vicenza, Siena e pure il Sudtirol (se
Zanetti dovesse andare via da Bolzano). Chiaro che
con un nuovo allenatore possono essere messi in
discussione alcuni rinnovi con calciatori in scadenza.
Stesso discorso vale per coloro che sono tornati
in prestito alle squadre di appartenenza. Adesso,
senza Galderisi, tutto può cambiare. Intanto
lo stesso Giuseppe Galderisi lascia Gubbio con queste
parole (con un comunicato stampa): "Al termine di una annata positiva in termini di risultati per la società
e di un mio rilancio personale, abbiamo deciso comunque di salutarci,
nel rispetto di una società che da subito deve programmare il futuro e
delle mie ambizioni personali, che mi portano ad avere tempi più lunghi
per attendere l'evoluzione di altre situazioni. L'abbraccio con il
presidente Notari è stato il gesto che più racchiude il rapporto nato in
questi mesi. Il mio abbraccio si estende a tutta la città e vorrei
rassicurare gli eugubini sostenendo con convinzione che finché Notari
sarà il presidente del Gubbio, ci sarà sempre il calcio ad alti livelli".
• 22
MAGGIO 2019 Playoff
con brivido. Avanti Feralpisalò e Imolese.
E adesso entra in gioco pure la Triestina
Primo
turno playoff nazionali da brivido. Tuttavia due
squadre del girone passano alla fase successiva.
La Feralpisalò pareggia 2-2 a Catanzaro e
passa il turno perchè all'andata si era imposta
sui calabresi per 1-0. Vantaggio dei gardesani con
Pesce, però poi è rimonta dei giallorossi
prima con De Risio e poi raddoppio di Fischnaller.
A ristabilire la parità ci pensa Legati ad
un minuto dal termine. Assente l'ex eugubino Casoli
nella formazione di Auteri che così viene
eliminata. Altro incontro tirato in quel di Imola
dove l'Imolese perde in casa per 3-1 con il Monza,
ma passa il turno in virtù della vittoria
per 3-1 al Brianteo di domenica scorsa. Risultato
di parità, ma conta il miglior piazzamento
in classifica della stessa Imolese perchè
era testa di serie. Prima doppio vantaggio dei biancorossi
nel primo tempo con le reti di D'Errico su rigore
e Lepore, ma De Marchi a venti minuti dal termine
fa tirare un sospiro di sollievo alla formazione
guidata da Dionisi, e nel finale D'Errico segna
il terzo gol ma non basta. Così il Monza
esce dai playoff: l'ex Marchi si trovava in panchina
in questo match ed è subentrato solamente
nell'ultimo quarto d'ora di gioco. Pure nelle altre
partite non si è scherzato. Il Catania dell'ex
allenatore Sottil (e in campo gli ex Pisseri, Di
Piazza e Marotta) ha raggiunto la qualificazione
a nove minuti dal termine quando proprio Di Piazza
pareggia e rende vano il gol che aveva segnato Lescano
nel primo tempo per gli ospiti. All'andata era finita
1-1, con lo stesso risultato, perciò passano
i siciliani per il miglior piazzamento (idem come
l'Imolese). Passano il turno altre due toscane.
Il Pisa batte per 2-1 la Carrarese, mentre l'Arezzo
(in campo l'ex rossoblù Luciani) vince pure
a Viterbo contro la Viterbese per 2-0. Così
agli ottavi di finale ci saranno Imolese, Feralpisalò,
Catania, Arezzo e Pisa, da adesso entreranno in
gioco pure le seconde classificate di ogni girone:
ovvero Piacenza, Triestina e Trapani. Totoallenatori.
In partenza dal Sudtirol ci sarebbe il tecnico Zanetti
che è finito nel mirino del Vicenza ma piace
pure al Siena, così gli altoatesini stanno
pensando a prendere l'allenatore Marcolini (ora
è all'Albinoleffe) che piace anche al Gubbio.
Così scrive Trivenetogoal.it e poi pure Tuttoc.com.
• 21
MAGGIO 2019 Tanta
carne al fuoco. Rebus mercato allenatori. Sirene
per Galderisi. Il Gubbio cerca altrove
Tanta
carne al fuoco. E non si escludono colpi di scena.
In attesa dell'incontro in settimana previsto tra
l'allenatore Galderisi e il presidente Notari. Tanta
carne al fuoco perchè arrivano notizie nuove,
ovvio non da Gubbio (dove il silenzio ormai è
predominante), ma da altrove. La notizia principale
è che il trainer Giuseppe Galderisi, che
sembrava finire al Padova, in realtà è
appetito da altre realtà ed ora potrebbe
vagliare diverse ipotesi. Infatti il tecnico salernitano
è finito nel mirino adesso di due squadre
lombarde: si parla di Feralpisalò e Monza.
In verità è risaputo che Galderisi
conosce bene il presidente Silvio Berlusconi ma
anche Adriano Galliani dai tempi del Milan. Come
dimostra anche quel cordiale saluto e abbraccio
tra l'attuale amministratore delegato dei brianzoli
Galliani e il tecnico rossoblù prima del
match di campionato proprio a Monza. E curiosamente,
proprio a Monza, Galderisi potrebbe così
ritrovare l'attaccante Ettore Marchi, sul quale
ha sempre espresso frasi con grandi elogi e stima.
Ma c'è un'altra soluzione all'orizzonte.
Ovvero ci sarebbe anche l'interessamento della Vis
Pesaro (che coordina il mercato con la collaborazione
con la Sampdoria): tra i vissini esiste la figura
del diesse Claudio Crespini che conosce molto bene
Giuseppe Galderisi perchè entrambi erano
in rossoblù, cioè nell'esperienza
eugubina datata 2004 (che fu condita con l'approdo
ai playoff, poi persi in semifinale contro la Sangiovannese
guidata allora da Maurizio Sarri). Ma c'è
un'altra indicazione e riguarda pure il Gubbio. Infatti,
a quanto pare, ora la società rossoblù
si è già mossa per contattare una
girandola di nomi di allenatori. Tra questi c'è
stato pure Giuseppe Magi, che potrebbe concludere
la sua esperienza alla Sambenedettese. Viene riportato
in questo articolo dall'emittente Rtv San Marino.
Non è una novità che in casa Gubbio
è stato già contattato Massimiliano
Alvini (ex Albinoleffe) e piace il giovane Federico
Guidi, attuale allenatore della Nazionale Under
19. Sul taccuino figura anche il tecnico Michele
Marcolini (ora è sulla panchina dell'Albinoleffe),
ma difficilmente lascerà la società
seriana. Durante la trasmissione «C Piace»
condotta da Lorenzo Giardi su Rtv San Marino, era
ospite lo stesso Giuseppe Magi che ha confessato:
"Ma sì, ho sentito la dirigenza del
Gubbio. Poco prima dei Ceri. Il Gubbio ha un discorso
aperto con Galderisi, un allenatore che ha fatto
molto bene, perchè subentrare in una squadra
in difficoltà per portarla alla salvezza
è sempre un risultato importante. Ma loro
si stanno guardando già intorno, se non ci
dovrebbero essere i presupposti per proseguire con
Galderisi. Perciò hanno il piacere di fare
pure una chiacchierata con me e dal sottoscritto
ho dato la mia disponibilità. Fermo restando
che fino a fine giugno sono un tesserato della Samb,
perciò insieme con il diesse Fusco siamo
in attesa pure degli sviluppi societari. Sto vagliando
diverse possibilità dove poter lavorare,
ma per Gubbio provo tanto affetto ed è una
cosa non da poco conto".
• 20
MAGGIO 2019 L'editoriale.
Dal "morso del lupo" e ripristinare l'effetto
simpatia. Con cognizione di causa...
Lo
scrivevamo esattamente un anno fa. Cioè:
"Dal morso
del lupo" e "Ripristinare l'effetto simpatia".
Frase che resta sempre attualissima. Nulla è
cambiato rispetto ad un anno fa. Una salvezza raggiunta
al fotofinish come l'anno scorso. Due allenatori
cambiati in questa stagione per arrivare all'obiettivo,
l'anno scorso addirittura tre in corsa. Cinque allenatori
in due stagioni. Scrivevamo anche un commento che
tutt'oggi resta sibillino. Eccolo di seguito. Quando "si sente il
morso del lupo" si deve fare attenzione: per
la prossima stagione vanno evitati certi errori.
Si parte da un presupposto. Essere umili nel lavoro,
non pretendere di sapere tutto ed essere presuntuosi.
Ognuno si prenda le proprie responsabilità.
Ognuno svolga il suo ruolo senza prevaricare l'altro
in maniera più aperta e trasparente possibile.
Non creare false illusioni o inopportune aspettative.
Comunicazione cristallina, limpida e comprensibile
verso tutti (stampa, tifosi e non). Va tanto di
moda il vocabolo "vogliamo il bene del Gubbio"
o "il Gubbio è della città".
Ma non deve restare sulla carta, deve portare i
fatti. Cioè deve tornare l'effetto simpatia in una piazza
che ha avuto un calo vertiginoso di spettatori in
una stagione. Curiosamente, anche questo commento,
torna di attualità. É bastato riavvolgere
il nastro. Per rivedere e rispolverare certi concetti.
Per questo motivo adesso è necessario programmare
con le dovute accortezze. Per lavorare, per costruire, per progettare,
servono prima di tutto delle basi e pure delle garanzie. Non si deve mai perdere la cognizione
della realtà. Occorre
volare basso. Occorre stare sempre con i piedi ben
saldi per terra. Nel proporre dettagli
costruttivi, noi veniamo tacciati talvolta di essere esagerati,
dei pessimisti (o dei gufi), da costoro (per fortuna
si contano sulla punta delle dita) che pensano solo
al proprio orticino, ai propri interessi personali,
sanno solo usare slealtà e invenzioni (deliberate)
senza cognizione di causa. Verità nascoste
che poi vengono sempre alla luce del sole. Però
i veri conoscitori di calcio (che almeno si reputano
tali), devono comprendere che solo
attraverso la conoscenza di tutti i dettagli (comprese
le critiche costruttive, che vanno analizzate profondamente
e
non insabbiate) riescono a realizzare un lavoro qualitativo,
duraturo e perfettamente funzionale. Per questo motivo ribadiamo la necessità
e la consapevolezza che al più presto
venga pure ripristinata una comunicazione chiara
e diretta verso la città, perchè poi
si creano ambiguità e malintesi. In aggiunta,
però, c'è da fare un'altra analisi
concreta. Aver mantenuto la serie C, in un periodo
di magra per tante società blasonate, è
un fattore importante. Perciò va riconosciuto
che il presidente Sauro Notari ci butta (per la
Gubbio Calcio) tempo e denaro. Ci sono scadenze, degli
impegni economici, si deve mantenere un budget per
non sforare e quindi si cerca sempre di fare il
passo non più lungo della gamba. E al momento
attuale solamente Notari può portare avanti il
progetto Gubbio Calcio. Altri imprenditori, al momento
attuale, pronti a foraggiare il Gubbio non se ne
vedono. Nemmeno con il binocolo. Questa è
la realtà
dei fatti. Questo va detto e precisato.
• 19
MAGGIO 2019 Scocca
il momento della verità. Si decide ora il
futuro. Si aspetta l'incontro con Galderisi
Questione
allenatore. In primis c'è da sciogliere questo
nodo. Che risulta basilare per programmare la futura
stagione. Ancora tutto top secret. Ma adesso inizia
la settimana dove ci sarà il momento della
verità. Infatti è previsto nelle prossime
ore un incontro risolutore tra le parti, ovvero
tra il trainer Galderisi e la società eugubina
capitanata dal patron Notari. Un incontro in cui
si verificherà se ci saranno le condizioni
per un possibile rinnovo con il tecnico salernitano,
oppure le strade si separeranno. A meno che ci sia
un nuovo rinvio, nelle prossime ore si farà
luce sul nome dell'allenatore, dove ruota tutto
il resto: campagna acquisti, cessioni ed eventuali
rinnovi, che ora sono tutti in alto mare. Intanto
si diceva che Galderisi potrebbe essere un nome
appetibile per il Padova che una volta retrocesso
dalla serie B vorrebbe cambiare guida tecnica. Infatti
non è un mistero che Galderisi abbia voglia
di allenare a Padova, una città che ama e
in cui ci vive. Il problema che a Padova per ora
la situazione è in alto mare anche a livello
societario. Perciò ci sono tanti rumours.
Tutto ruota infatti alla possibile conferma (oppure
no) del direttore generale e responsabile dell'area
tecnica Zamuner. Se dovesse restare, è possibile
che lo stesso Zamuner voglia portare in biancoscudato
come allenatore Bruno Tedino. E si è pensato
come nuovo diesse ad alcuni nomi come Bravo (Sudtirol)
e Seeber, che ha appena chiuso il rapporto con il
Vicenza (così scrive Padovagoal.it). D'altronde
si sta pensando ad un passaggio di mano societario
dove proprio il presidente Roberto Bonetto ha specificato
che il nuovo proprietario di maggioranza sarà
l'imprenditore Joseph Oughourlian (come specifica
Padovacalcio.it). Tuttavia appare sicuro che Bisoli
non sarà confermato nella città patavina
e si parla che è finito nel mirino del Cesena,
appena neopromosso in serie C (così riporta
Trivenetogoal.it). Insomma, la situazione è
ingarbugliata a Padova. Come del resto sembra ingarbugliata
la situazione a Gubbio se Galderisi non scioglierà
le riserve. In caso di fumata nera con il tecnico
rossoblù, il più gettonato ad essere
il nuovo allenatore del Gubbio è Massimiliano
Alvini (già contattato), reduce dall'esperienza
all'Albinoleffe. Dal mercato intanto trapela il
primo nome per un possibile acquisto. Si tratta
del centrocampista Romeo Bertani, classe '99, reduce
dall'esperienza in serie D con il Mezzolara: su
di lui ci sarebbe l'interesse di Fermana, Imolese,
Vis Pesaro e appunto il Gubbio (così riporta
Tuttoc.com). Ma prima... l'allenatore. Playoff.
Clamorosa vittoria in trasferta dell'Imolese per
3-1 nella
partita di andata a Monza: in rete Lanini e doppietta
di Cappelluzzo; gol brianzolo di D'Errico. Primo
match in favore della Feralpisalò che supera
per 1-0 il Catanzaro con rete di Maiorino. Nei playout
primo round alla Virtus Verona che batte il Rimini
per 1-0 con rete di Sirignano. Curiosità:
Arezzo travolgente per 3-0 sulla Viterbese con doppietta
di Brunori Sandri (era finito nel mirino del Gubbio
la scorsa estate).
• 16
MAGGIO 2019 Playoff,
la situazione. La storia di alcuni ex rossoblù.
Mentre a Gubbio ancora c'è l'attesa
Una
serie C che continua a giocarsi i playoff, e proprio
mentre a Gubbio avveniva la corsa dei Ceri, ci sono
state altre due partite nel girone. Due pareggi
che hanno agevolato le squadre casalinghe. Cioè
la Feralpisalò ha pareggiato in casa (per
0-0) contro il Ravenna e ha passato il turno: perciò
i romagnoli vengono eliminati. Altro pareggio, ma
partita vibrante tra Monza e Sudtirol che finisce
3-3: in vantaggio di due reti i brianzoli con D'Errico
e l'ex rossoblù Marconi, poi clamorosa rimonta
degli altoatesini con Morosini, Vinetot e Turchetta;
ad un minuto dal termine trova iI varco giusto Armellino
di testa e regala il passaggio del turno ai lombardi.
Perciò Sudtirol eliminato. Adesso inizia
il primo turno nazionale dei playoff, dove subentrano
anche le squadre meglio classificate nei gironi
e dopo il sorteggio ecco gli accoppiamenti. Con
partite che stavolta si giocano con andata e ritorno
(domenica 19 maggio e poi mercoledì 22 maggio).
La Feralpisalò ospiterà domenica il
Catanzaro (dove c'è l'ex Casoli), mentre
il Monza giocherà al Brianteo contro l'Imolese.
Gli altri accoppiamenti nel tabellone vedono le
gare tra Potenza-Catania, Arezzo-Viterbese e Carrarese-Pisa.
In caso di parità di punteggio tra andata
e ritorno passerà il turno chi avrà
conseguito la migliore differenza reti. Di conseguenza
passerà il turno la testa di serie. Intanto
altre società si stanno già muovendo
sul mercato. Il neopromosso Como (probabile inserimento
nel girone del Gubbio) vuole ripartire con tanti
punti fermi ed è vicino alla conferma del
centrocampista Raggio Garibaldi (ex rossoblù),
protagonista con 21 presenze e due reti realizzate
(da novembre 2018).
Mentre il Vicenza del presidente Rosso ha deciso
di interrompere il rapporto con il direttore sportivo
Seeber, dopo una collaborazione pluriennale con
il proprietario della Diesel Jeans. E il neopromosso
Bari, dopo aver annunciato la conferma dell'allenatore
Cornacchini (ex rossoblù), ora arrivano le parole
di elogio del patron dei biancorossi Luigi De Laurentiis
che spiega così il rinnovo: «Cornacchini
ci ha convinto come uomo». Si può
leggere in questo articolo su Tuttoc.com.
Ed ora si attende a Gubbio cosa succederà,
a partire da chi potrebbe essere l'allenatore.
• 14
MAGGIO 2019 Spettatori,
che declino: in due anni -35% di abbonati; pubblico
in calata del 55% in sei anni
Fine
della stagione. Ora un'altra statistica, dopo quella
riguardante la squadra. Parliamo di tifosi. In questa
annata la media spettatori al Pietro Barbetti è
stata per una media di 880 presenze a partita. Non
ottimale l'affluenza. Il picco maggiore
nel derby contro il Fano (1242 spettatori) mentre
la punta minore si è registrata con la Virtus
Verona (682 spettatori con appena 240 paganti).
In ben nove partite (sulle 19 totali giocate in
casa) non si è raggiunta la quota di 800
spettatori. In una sola stagione si sono persi una media di 80 spettatori
a partita. Si è passati da una media di 960
spettatori a partita ad una media di 880 unità
(un calo del 10%). Ma il calo notevole si denota
se si va indietro di due stagioni soltanto (2016-2017):
nell'annata in cui alla guida c'era Magi c'è
stata una media di 1170 presenze a partita (rispetto
agli 880 di oggi): in pratica in solo due anni si
sono persi la bellezza di 290 spettatori di media
a partita, per un calo effettivo del 25% di presenze
allo stadio. La media di quest'anno non si discosta
tanto dalla stagione
in cui il Gubbio si trovava in serie D (2015-2016):
870 di media spettatori, ma con l'attenuante che
il Gubbio per due partite dovette giocare a porte
chiuse (con il Ponsacco e con il Viareggio). Pensare
che il Gubbio, nella sua storia, tra i professionisti,
ha sempre sforato le mille presenze di media. Nel 2014-2015 (nell'anno della retrocessione)
c'era una media di 1150 spettatori. E addirittura
nel 2013-2014 c'è stata una media di 1840
spettatori. Nel 2012-2013 oltretutto c'è
stata una media di 1950 presenze al Barbetti. In
pratica in soli sei anni c'è stato un calo
di più di un migliaio di presenze (pari cioè
a 1080 spettatori a partita), quantificabile ad
una diminuzione del 55%. Pure nel numero di abbonati
c'è stato un netto calo: la stagione corrente
si è chiusa con 440 abbonamenti. La scorsa
stagione aveva toccato 535 abbonati. Due stagioni
fa invece erano state fatte 675 tessere di abbonamento:
+235 abbonati rispetto ad oggi, con un calo in soli
due anni del 35%. Se poi guardiamo la stagione 2012-2013
dove si è toccato 1245 abbonati, c'è
stato un calo di 805 abbonamenti (cioè un
declino pari al 65%). Pensare che in serie B la
tifoseria eugubina aveva toccato 2475 abbonamenti,
per una media di spettatori a partita pari a 3540
persone. Nel girone, per numero di spettatori, il
Gubbio si piazza al quindicesimo posto. Al primo
posto il Vicenza con una media di 8070 spettatori
a partita. A seguire Triestina (4420 di media),
Ternana (2550), Samb (2470), Rimini (2120) e Monza
(2120).
• 13
MAGGIO 2019 Situazione
calciatori: chi è sotto contratto e chi no.
Dalla serie D: ecco chi è salito in serie
C
Per
pianificare il futuro, oltre al nome dell'allenatore,
ci sarà da capire con quale pacchetto di
calciatori si vorrà proseguire. Su questo
c'è da fare un rendiconto. Sono ancora legati
al Gubbio anche per la prossima stagione il portiere
Marchegiani, i difensori Tofanari e Schiaroli, i
centrocampisti Benedetti, Conti e Ricci, infine
gli attaccanti Battista e Tavernelli. Con il difensore
Maini invece c'è un discorso a parte: è
in scadenza, ma con un opzione di rinnovo per il
secondo anno. Mentre da giugno sono liberi (salvo
rinnovo) da ogni vincolo i difensori Espeche, Ferretti,
Lo Porto, Paolelli, Pedrelli e Piccinni, i centrocampisti
Davì e Malaccari, e gli attaccanti De Silvestro
e Casiraghi. Per fine prestito
tornano alla base il portiere Battaiola (Cremonese),
il fantasista Cattaneo (Novara), l'attaccante Chinellato
(Padova), il difensore Nuti (Chievo Verona), la
punta Campagnacci (Siena) e il
centravanti Plescia (Empoli). Tutto questo è
il quadro complessivo al momento attuale. Tra questi
Casiraghi ha già annunciato l'addio e in
pole sul calciatore lombardo ci sarebbero due squadre
di serie B: infatti, dopo il Pordenone, esiste un interessamento della Juve Stabia (appena
promossa in cadetteria). Sull'attaccante De Silvestro
invece ci sono alcuni clubs che lo hanno visionato
e lo stanno monitorando, tra cui il Siena. Un calciatore
che ha mercato è anche il portiere Marchegiani,
ma qui il discorso è diverso perchè
l'estremo difensore è ancora legato al Gubbio
fino a giugno 2020. Ma il portiere non può
più considerarsi fuoriquota per via dell'età
(è un classe '96). Pertanto, tutto è
possibile. D'altronde il Gubbio vuole proseguire
il progetto che si basa sull'impiego dei giovani
per avere i contributi federali per la prossima
annata. Anche se in tal senso, durante la stagione,
soprattutto nella fase di ritorno, l'impiego dei
giovani è stato piuttosto frammentario. Ovviamente
c'è da dare i conti anche con il cambio del
regolamento per accedere ai gettoni sui giovani:
dal prossimo anno bisognerà avere in campo
gli under per almeno 270 minuti, che in parole povere
significa che devono giocarne titolari almeno tre. Cambiamo capitolo. Sono ufficiali le nove
squadre che dalla serie D disputeranno il prossimo
anno la serie C. Sono in pratica il Lecco, Como, Arzignano
Valchiampo, Pergolettese, Pianese, Cesena, Avellino,
Picerno e Bari. Torna in C il Como dove in squadra
ci sono due ex rossoblù: il difensore Martino
Borghese e pure il centrocampista Silvano Raggio
Garibaldi. Stesso discorso vale per il Bari dove
c'è l'ex tecnico dei rossoblù Giovanni
Cornacchini (confermato per la prossima stagione).
Non ce l'ha fatta invece a risalire tra
i professionisti il Modena (tra le sue fila ci sono
gli ex rossoblù Massimo Loviso ed Emilio
Dierna) perdendo per 2-1 lo spareggio con la Pergolettese sul neutro di Novara. Doveva
essere il campionato di Modena
(allenato da Alberto Bollini) e Reggiana (ora denominata
Reggio Audace, guidata da Mauro Antonioli), invece
a godere è il terzo incomodo. Che dire: vincere una serie D non è così
facile, per nessuno.
• 12
MAGGIO 2019 Ora
tutto ruota intorno all'allenatore. Se Nanu Galderisi
andrà via, spunta l'idea Max Alvini
Si
potrebbe verificare un colpo di scena. Mettiamo
il condizionale perchè è d'obbligo.
Le parti si sono prese del tempo. Un decina di giorni.
Ci sarà un incontro tra il presidente Notari
e l'allenatore Galderisi. Si parla del prossimo
20 maggio. L'ultima data possibile. Da quel momento
in poi si saprà se ci sarà un rinnovo
oppure no. Un rinnovo che a tutt'oggi sembra tutt'altro
che scontato. Infatti, a quanto pare, Galderisi
ha richieste. Si parla infatti di una trattativa
con il Padova, che è appena retrocesso dalla
serie B. La società biancoscudata vorrebbe
ripartire con un'altra figura in panchina dopo una
stagione travagliata dove si sono succeduti tre
allenatori: ovvero Bisoli (esonerato, poi richiamato,
e poi ancora di nuovo allontanato), Foscarini (esonerato)
e per ultimo Centurioni. Galderisi sarebbe la figura
giusta per il rilancio dei patavini perchè
ha già indossato la casacca degli euganei
per sette stagioni dove ha segnato 50 reti in biancorosso,
condita dalla promozione in serie A nel 1994 dopo
aver vinto allora lo spareggio contro il Cesena.
Si era parlato di un sondaggio anche del Sudtirol,
ma la pista che porta a Padova sembra la più
concreta: infatti Galderisi è nativo di Salerno,
ma è molto legato alla città veneta
perchè ci vive. Detto ciò, il Gubbio
sembra che si sia già mosso per individuare
un eventuale sostituto. In primis la figura ricade
su Massimiliano Alvini, classe 1970, nativo di Fucecchio:
nei professionisti è stato allenatore di
Tuttocuoio, Pistoiese e nelle ultime tre stagioni si
trovava
all'Albinoleffe (anche se in questa ultima stagione è
stato esonerato dai seriani e al suo posto è
arrivato Marcolini sulla panchina della squadra
bergamasca). Il tecnico toscano in queste ultime
stagioni ha usato il modulo 3-4-2-1 o il 3-5-2, cioè
lo stesso utilizzato da Galderisi nell'ultima parte
di campionato. Ai tempi della Tuttocuoio a tratti
aveva adoperato anche il 4-3-1-2 per poi chiudere
sempre con il 3-5-2. La scelta sarebbe ricaduta
su Alvini perchè pure in passato ha lavorato
con i giovani e il Gubbio non vuole sottovalutare
questo aspetto. Ovvio, che, al momento viaggiamo
nel mondo delle ipotesi. Tuttavia la società
eugubina si è già data da fare per
non restare scoperta in caso di addio definitivo
con Galderisi e ha cominciato a fare dei sondaggi.
Lutto: sono deceduti due ex dirigenti e da sempre
tifosi rossoblù. Il cordoglio per la scomparsa
di Luigi Marinetti (imprenditore nel settore del
commercio dei
motoveicoli), da quasi 40 anni dirigente del
Gubbio, è stato addetto agli arbitri, ha
seguito assiduamente la squadra fino agli ultimi
giorni della sua vita. Il cordoglio anche per la
scomparsa di Mauro Minelli (imprenditore nel settore
del commercio delle biciclette e del carburante
a Padule; ex ciclista a cavallo degli anni '50 e
gli anni '60), è stato dirigente
del Gubbio negli anni 2000. Intanto si è
giocata la prima fase dei playoff: passano il turno
il Sudtirol (1-0 ai danni della Samb),
il Ravenna (pari interno per 1-1 con il Vicenza)
e il Monza (2-0 sulla Fermana; in rete pure l'ex rossoblù
Ettore Marchi). Influente il fattore campo.
• 09
MAGGIO 2019 Notari:
"Essere contenti della C. Gubbio è
mia passione, respinte altre proposte. E ora fare..."
A
tutto campo con il patron Sauro Notari. A bocce
ferme il presidente esprime tutto il suo pensiero.
E si parte da un bilancio stagionale. Cosa ci può
dire? "Tanti alti e bassi, tuttavia abbiamo
raggiunto il primo nostro obiettivo della salvezza.
Adesso si potrebbero trarre tante conclusioni, per
dire che forse si sarebbe potuto raggiungere un
obiettivo più prestigioso. Ma nel calcio
con i «sè» e con i «mà»
non si va da nessuna parte. Perciò va bene
così. L'importante adesso è programmare
subito per l'annata prossima: dovremo pianificare
tante cose sull'assetto societario, su tutto quello
che sarà l'impronta del settore giovanile,
con volti o figure nuove, che siano importanti per
fare un salto di qualità. Le nostre scelte
talvolta sono fatte bene e altre volte no. Ma non
dimentichiamoci che stiamo disputando una categoria
importante e già dal prossimo anno ci saranno
avversarie nuove importanti (vedi Padova o Cesena).
La città dovrebbe essere contenta di aver
mantenuto la categoria. Poi, è ovvio, sappiamo
che nel calcio la critica si trova sempre dietro
la porta. La contestazione sta dietro l'angolo.
Perciò noi cercheremo di poter fare il meglio
per il Gubbio. E vi dico una cosa". Prego,
dica? "Se avessi voluto, il sottoscritto
poteva entrare in altre società blasonate:
ho avuto delle proposte. Però io ho messo
il Gubbio sopra tutto: una città che amo,
con valori importanti. Per me il calcio è
una passione, ma io voglio legarla alla nostra meravigliosa
città". Ha detto che ci saranno
novità, si spieghi meglio? "Sì,
certo. Prima di tutto vorrei fare una riunione popolare.
Rivolta e aperta a tutti in sede. Parleremo del
futuro ma parleremo anche con quelle persone che
vorrebbero aiutarci, starci vicino, ma non solo
sotto l'aspetto prettamente economico. Servono consigli,
sono abituato ad ascoltare. Il Gubbio Calcio è
aperto a tutti. Ma nel rispetto delle regole. Abbiamo
bisogno di gente con la voglia di costruire e non
di sfasciare tutto". Un dato dolente stagionale,
il calo repentino del numero di tifosi allo stadio.
Lei si è dato una spiegazione? "Purtroppo
ho notato che anche in altre realtà calcistiche
c'è stata una reale flessione. Però
è anche vero che talvolta si sono dette cose
non vere. Ovvero: che il presidente si è
estraniato, si è chiuso a riccio oppure
è un padre-padrone. Diciamo che il presidente
ha i suoi difetti. Ma io sono il primo tifoso del
Gubbio. Cerco di fare le cose sempre per migliorarsi,
poi faccio anche degli sbagli. Ma credo che una
serie C sia importante per Gubbio. Il tifoso deve
capire che sono di Gubbio e tutto questo lo faccio
per il glorioso Gubbio". Diciamo allora
che forse è mancata una comunicazione chiara,
diretta, spigliata e trasparente verso l'esterno?
"Benissimo, questo è un argomento
che mi sta a cuore. Chi vuole aiutarmi, lo deve
fare anche in questo. Ci serve qualcuno che ci faccia
allargare gli orizzonti e la nostra visione. Di
certo questo aspetto rientrerà nelle cose
che si parleranno in questa riunione. Mi sono accorto
da solo che la comunicazione è stata latente.
Serve un miglioramento, assolutamente. É
importante comunicare alla città".
Ultima cosa, Galderisi resta o no a Gubbio? "Con
il tecnico ho avuto un grande rapporto. Già
ci ho parlato e ci siamo presi una decina di giorni
di tempo. Subito dopo ci incontriamo e si capirà
se sarà fumata bianca o nera. Ho capito che
nel calcio le cose non sono mai certe. Se ne dicono
tante. In quel momento, saprete".
• 08
MAGGIO 2019 Classifica
immutata nel girone. Monza ko in finale in Coppa.
Niente playoff per la Ternana
Quando
le illusioni restano illusioni. Tanti decantavano
il fatto che per poco il Gubbio poteva finire ai
playoff. Così non sarebbe stato anche in
caso di un raggiungimento di un undicesimo posto.
Infatti l'epilogo della Coppa Italia di serie C
è stato tutt'altro che scontato. Il Monza
aveva vinto la partita di andata per 2-1, era in
vantaggio a Viterbo per la gara di ritorno. Ma nel
calcio le partite si giocano fino all'ultimo. Tant'è
che la Viterbese ci ha creduto fino all'ultimo secondo,
anzi, fino ai minuti di recupero. In pratica il
gol vittoria dei laziali è arrivato al 92'
con la rete decisiva di Atanasov. La squadra allenata
da Rigoli si è aggiudicata il trofeo nella
finale di ritorno sconfiggendo la formazione guidata
da Brocchi, dopo una partita tirata e senza esclusioni
di colpi. Tra l'altro c'erano diversi ex rossoblù
in campo come ad esempio il difensore Marconi e
l'attaccante Marchi nel Monza, mentre sull'altra
sponda giocava il difensore Rinaldi e il centrocampista
Palermo. Lo stesso Marchi aveva impegnato dalla
distanza il portiere locale Valentini nel primo
tempo e nella ripresa aveva sfiorato il gol quando
per un soffio è stato anticipato sulla linea
di porta grazie ad un provvidenziale colpo di testa
di salvataggio di Damiani. Perciò la Coppa
va alla squadra gialloblù, mentre i brianzoli
dovranno giocare subito il turno di playoff domenica dove
in casa affronteranno la Fermana. Non si libera,
come si supponeva, un posto playoff per il girone
e la griglia rimane intatta come è avvenuto
alla fine del campionato. Ne fa le spese in particolar
modo la Ternana che in questi giorni si stava allenando
in attesa del verdetto finale di Coppa, perchè
in caso di vittoria del Monza erano proprio i rossoverdi
i predestinati a giocarsi i playoff dalla prima
fase. Così non è stato, pure la
Ternana resta al palo, nonostante l'undicesimo posto
assicurato. Anche per il Gubbio, quindi, niente
illusioni. Niente playoff. Meglio accontentarsi
della salvezza.
• 07
MAGGIO 2019 Focus.
Bilancio annuale con tanti punti interrogativi.
Alti e bassi, comunicazione scarsa, e...
Analisi
di una stagione con tanti punti interrogativi. Si
chiude un campionato tra luci e ombre. Per dirla
tutta è stato un anno con forti contraddizioni.
Alcune polemiche, condite con alcuni striscioni
dei tifosi verso alcuni elementi della dirigenza. Ma c'è
di mezzo anche una salvezza raggiunta,
seppur ottenuta al fotofinish. Questo è sembrato a
tutti i tifosi rossoblù un anno di transizione.
Complicato sotto diversi punti di vista. Si è
ricominciata la stagione con Alessandro Sandreani,
che aveva portato alla salvezza il Gubbio nell'annata
precedente (seppur con il brivido finale). Ma l'obiettivo
era stato raggiunto, questo è quello che
conta sulla carta. Un allenatore giovane, che è
andato avanti per la sua strada, con i suoi difetti
e gli errori della prima esperienza tra i professionisti.
Ma questo bisognava metterlo in conto e la società
in questi casi (se ci crede veramente), un allenatore
lo difende in tutto e lo blinda (pure davanti alle
critiche). D'altronde gli era stato chiesto di portare
alla salvezza la squadra, utilizzando pure dei giovani.
Su questa linea il tecnico cantianese non ha battuto
ciglio: sono scesi in campo quattro under (in una
circostanza pure cinque, a Imola). Tuttavia i risultati
sono stati un pò altalenanti, e la sconfitta
di Renate è stata fatale per il suo esonero.
E in quella circostanza il Gubbio si trovava in
sedicesima posizione, un punto sopra ai playout.
Diciamo che Alex Sandreani ha faticato a trovare
la quadratura del cerchio, ma in certi casi ci vuole
pure pazienza se si crede con fermezza su un progetto
e se si punta veramente su un allenatore alle prime
armi. Un progetto che tra l'altro era basato sull'innesto
dei giovani. Curiosamente la sua posizione è
stata sempre in discussione, al di là delle
frasi di rito. Così c'è stato l'avvento
di Nanu Galderisi. Cambia il progetto in corsa.
Cambia anche il modo di impiegare i calciatori.
Non c'è più affidamento sugli under,
spazio ai calciatori più esperti. Non si
capisce se l'input della società è
cambiato strada facendo, oppure l'allenatore ha
fatto di testa sua, facendo giocare la squadra senza
osservare la carta d'identità. C'è
stato un miglioramento all'impatto, però
poi, la squadra ha sofferto ancora di scivoloni
importanti. Basti pensare alle batoste subite col
Sudtirol e con la Giana Erminio fuori casa (per
4-0) e in casa contro la Feralpisalò (3-0)
nel giro di sei partite dove sono stati racimolati
solo tre punti. Tant'è che il Gubbio si è
ritrovato in maniera vertiginosa di nuovo a ridosso
dei playout. Si è visto un Gubbio arrancare
in parte, di nuovo. Diciamo inoltre che la squadra
rossoblù ha dovuto fare i conti con una serie
infinita di infortuni (vedi soprattutto Piccinni
che è stato fuori diversi mesi ultimamente)
e soprattutto ha buttato al vento troppi punti per
strada, specie con le piccole. Un progetto che in
due stagioni è andato a farsi benedire con
ben quattro cambi in panchina (Cornacchini, Pagliari,
Sandreani e Galderisi). Un Gubbio che in tutta la
stagione è apparso indecifrabile, con poca
continuità e prove altalenanti. Diverse pedine
restano un oggetto misterioso: in primis Campagnacci,
poi Cattaneo (poco impiegato). Da qui bisogna sapere
ripartire. Ricostruire un progetto, ma serio. Che
sia trasparente e non mutevole (come in questa stagione).
Che ci sia un cambio nella comunicazione (piuttosto
deficitaria in tutta l'annata). Riportare l'entusiasmo tra i tifosi, scemato in maniera
dirompente in questa stagione (solo 682 presenze
domenica allo stadio). Ora serve autocritica.
• 06
MAGGIO 2019 L'editoriale.
La stagione in numeri. Media di 1,16 punti. Deficit
di vittorie: pari solo al 24%
Gubbio,
è tempo di numeri. Alla conclusione del campionato
ecco la statistica che ci fa capire a fondo l'andamento
dello stesso campionato. Rossoblù con la
salvezza matematica all'ultima giornata, però
con alcune differenze. Eccole nello specifico. Quest'anno
si è raggiunta quota 44 punti, l'anno scorso
invece si è toccata quota 36 punti. Si è
registrato un +8 (punti) rispetto alla scorsa annata
dove però erano state giocate meno partite
sul campo (34, anzichè 38 gare). Tuttavia
la media punti è comunque leggermente migliorata
perchè si attesta ad una media di 1,16 punti
a partita. La scorsa estate si è bloccata
ad una media di 1,06 punti a partita. Dove si è
migliorato? Non certo sul numero di vittorie perchè
in entrambe le stagioni ne sono arrivate ben poche
(appena 9). Per capire meglio: l'anno della retrocessione
(2015-2016) furono raggiunte 10 vittorie in 38 partite.
In percentuale nel numero di vittorie poi la situazione
è peggiorata dall'anno scorso: solo il 24%
di partite vinte in questa ultima stagione contro
il 26% della passata stagione (perciò è
un -2 in percentuale). Invece c'è stato un
miglioramento sul numero di partite pareggiate (17
contro le 9 della passata stagione) e di conseguenza
ci sono state meno sconfitte stagionali: 12 quest'anno
(pari al 32%) contro i 16 ko dell'anno scorso (pari
al 47%). E con curiosità si scopre che i
pareggi ottenuti quest'anno (17) combaciano con
il numero di vittorie che sono state ottenute con
il tecnico Magi due stagioni fa: 17 partite vinte
che in percentuale equivalgono pari al 45% del totale
di partite. Ma d'altronde quella squadra aveva chiuso
il campionato a quota 58 punti in classifica, cioè
a +14 di punti rispetto ad oggi (nelle medesime
partite giocate). Con una media precisa di 1,53
punti ottenuti a partita. Infatti non è un
caso che quella compagine conquistò i playoff
posizionandosi al sesto posto. Curiosamente lo stesso
Magi, oggi, è alla guida della Sambenedettese
e ha riconquistato i playoff, riscattando l'annata
non felice passata quando fu esonerato nel Bassano
Virtus. Nonostante ciò, la media punti migliore
resta quella ottenuta da Torrente nella magnifica
annata del 2010-2011, nella cavalcata verso la serie
B. In quella circostanza furono ottenuti 66 punti
(anche se ci fu la penalizzazione di un punto e
si arrivò a 65 punti) in 34 gare: una media
di 1,94 punti a partita. Quel Gubbio da record aveva
ottenuto 20 vittorie in campionato (pari al 59%),
con una difesa di ferro (solo 31 reti subite). Un
Gubbio granitico. Ma ecco la tabella grafica completa.
Proprio Vincenzo Torrente, nelle ultime ore, ha
annunciato l'addio dalla panchina della Sicula Leonzio.
• 05
MAGGIO 2019 Casiraghi
dice addio: "Grazie Gubbio, ma torneo stressante".
Le foto di Gubbio-Virtus Verona
Gubbio
che batte la Virtus Verona e si salva. Decide tutto
un rigore segnato da Casiraghi, a cui viene data
una maglia per le 145 presenze in rossoblu, in quanto
poi ha annunciato l'addio: "Ringrazio la
società per questi anni vissuti a Gubbio.
Ringrazio la città. Questo è stato
un campionato difficile, stressante, è stata
tosta. Ma sono contento di me e della squadra che
mi ha aiutato in tutto. E poi dico che ringrazio
Galderisi perchè lui mi ha fatto ritrovare
la fiducia in me stesso". Il diesse Pannacci
saluta Casiraghi e aggiunge: "Un giorno
bello, una salvezza che era l'obiettivo prefissato
in un girone difficile. Ma siamo stanchi perchè
si è dovuto aspettare fino all'ultimo. Se
Galderisi resta? Ma penso proprio di sì".
Tocca al difensore argentino Espeche: "Una
buona stagione, poi una fase con un calo generale.
Rammaricati perchè si poteva fare di più.
Adesso fare autocritica per poter ripartire meglio
la prossima stagione. Galderisi ad un certo punto
è stato bravo quando ha capito che era necessario
di cambiare modulo (dal 4-2-3-1 al 3-5-2 ndr) e
noi abbiamo saputo aiutarlo in questo".
La parola poi al centrocampista Davì: "Si
poteva fare di più. Ma evidentemente ce lo
meritiamo perchè abbiamo avuto troppe disattenzioni
durante la stagione. Tuttavia girone duro. Alla
fine siamo felici così". Lapidario
è il vice allenatore Cavalletto (Galderisi,
squalificato, non ha parlato): "Missione
compiuta: 44 punti in un girone difficile. Merito
di un gruppo che ha dato tanto e ingiustamente è
stato criticato. Solo chi vive il campo sa cosa
significa". Sull'altra sponda, il tecnico
dei veronesi Luigi Fresco, sbotta contro l'arbitro,
ma non solo. Ce n'è per tutti: "Siamo
stati sempre i primi a fare fair-play. Mai lamentati.
Ora però non posso farlo. Gli episodi decisivi
sono stati penalizzanti. Non dico che l'arbitro
era in malafede, ma sono stati errori pesanti. C'era
un rigore nostro quando Maini si è tuffato
toccando con il braccio in area e chissà
l'arbitro forse lo ha scambiato per il portiere.
Ma come si fa a non vedere questa cosa. Poi ecco
un rigore contro inesistente. Per non parlare del
gol annullato a Manarin nel finale che è
un tutto dire. E aggiungo che in campo ci nascondevano
i palloni i raccattapalle: avevo una certa idea
di questa società (il Gubbio ndr), evidentemente
mi ero sbagliato (...)". Intanto ecco le
foto di Gubbio e Virtus Verona. Fotoservizio di
Simone Grilli.
• 05
MAGGIO 2019 Gubbio
batte la Virtus Verona e si salva (1-0). Casiraghi
segna su rigore e poi dice addio
Gubbio
contro la Virtus Verona. Il trainer Galderisi opta
per il 3-5-2. Marchegiani in porta. Trio di difesa
con Espeche, Maini e Tofanari. Un quintetto di centrocampo
con Ferretti, Conti Massimo, Davì, Casiraghi e Pedrelli.
In attacco il duo De Silvestro e Chinellato. La
cronaca. Partita che trova la prima vera chance
al 14' con cross da destra di Ferretti in area,
colpo di testa di Chinellato che però finisce
alto. Al 18' invece è Rubbo che calcia forte
di destro dal limite, la palla sorvola di sopra
la traversa. Al 21' va via sulla sinistra Pedrelli
che crossa in area, De Silvestro arpiona la sfera,
elude la sorveglianza di N'zè e in giravolta
calcia di sinistro radente, Chironi si salva in
extremis con i piedi. Al 24' proteste veronesi per
un presunto tuffo in area di Maini con tocco di
braccio su tiro di Ferrara, ma l'arbitro fa proseguire
tra le proteste vibranti degli ospiti. Al 45' episodio
sul lato opposto quando su cross in area di Conti
sembra toccare con un braccio il difensore Manfrin.
Per l'arbitro è rigore e dal dischetto Casiraghi
resta freddo: palla che si insacca a fil di palo,
a mezz'altezza, alla sinistra del portiere. La ripresa.
Al 14' su cross di Rubbo in area si crea una mischia
furibonda, in conclusione arriva Grandolfo che cerca
la rovesciata volante ma Marchegiani è in
agguato e para. Al 34' un tiro di destro
Casiraghi dal limite, ma viene smorzato
e Chironi para a terra. Al 39' un passaggio filtrante
di Davì per Plescia che tira prontamente
in porta di destro, ma Chironi salva in tuffo respingendo
con i piedi. Finale con thrilling perchè
Goh impegna Marchegiani e l'arbitro annulla un gol
a Manarin tra le proteste. A fine gara consegnata
la maglia a Daniele Casiraghi per le 145 presenze
e dice addio al Gubbio. Tabellino:
Gubbio - Virtus Verona (1-0): Gubbio
(3-5-2): Marchegiani; Espeche, Maini, Tofanari;
Ferretti, Conti M. (20' st Ricci), Davì, Casiraghi, Pedrelli
(32' st Lo Porto);
De Silvestro, Chinellato (20' st Plescia). A disp.: Battaiola, Nuti,
Piccinni, Schiaroli, Conti A., Cattaneo,
Battista, Campagnacci, Tavernelli. All. Galderisi (squalificato,
in panchina Cavalletto). Virtus Verona
(4-3-1-2): Chironi; Lavagnoli (22' st Pinton), N'zè
(46' st Goh), Sirignano,
Manfrin (22' st Lancini); Rubbo (16' st Manarin), Giorico, Casarotto; Grbac
(1' st Grandolfo); Nolè,
Ferrara. A disp.: Sibi, Rossi, Trainotti,
Frinzi, Merci, Fasolo, Danieli. All.: Fresco. Rete: 45'
pt Casiraghi (G) rigore. Arbitro:
Carella di Bari (Berti di Prato e Mariottini di
Arezzo). Ammoniti: Espeche (G), Conti
(G), Nolè (V), De Silvestro (G), N'zè
(V). Angoli:
6-1 per il Virtus Verona.
Recupero: 1' pt; 5' st. Spettatori:
682 (di cui 442 abbonati). Risultati:
Ultima Giornata - Serie C - Girone B: Albinoleffe
- Vicenza 0-1 92'
Bizzotto (V) Fano - Triestina 1-0 69'
Morselli (F) Fermana - Sambenedettese 1-3 27'
Stanco (S), 81' Caccetta (S), 90' Malcore (F), 94'
Cecchini (S) Feralpisalò - Pordenone
2-2 15'
Scarsella (F), 46' Scarsella (F), 54' Bombagi (P)
rig.,
67' Candellone (P) Giana Erminio - Vis Pesaro
3-3 7'
Perna (G), 22' Rocco (G), 49' Guidone (V), 52' Mutton
(G), 72' Guidone (V), 80' Gennari (V) Gubbio
- Virtus Verona 1-0 45'
Casiraghi (G) rig. Ravenna - Imolese 3-3 2'
Lelj (R), 37' Maleh (R), 40' Maleh (R), 45' Gargiulo
(I), 59' Lanini (I), 80' De Marchi (I) Rimini
- Renate 0-0 Teramo
- Ternana 0-0 Sudtirol
- Monza 0-3 28'
Palazzi (M), 34' D'Errico (M), 79' Fossati (M)
• 04
MAGGIO 2019 Ultimo
atto. Galderisi squalificato. Parla Cavalletto.
Out Malaccari, Benedetti e Piccinni
Il
trainer Galderisi è squalificato. Nel pre-partita
dopo la rifinitura parla allora il vice allenatore
Daniele Cavalletto: "Questo girone si è
dimostrato tra i più complicati delle ultime
stagioni. Ci ritroviamo in modo strano a giocarci
l'ultima partita per la salvezza diretta. Però
era l'obiettivo che la società si era prefissato.
La partita è importante, lo sappiamo, è
tutto nelle nostre mani. Il nostro destino dipende
solo da noi adesso. All'andata sbagliammo i primi
23 minuti: per essere più offensivi nello
sviluppo, ci parammo sulla parte destra, ma il loro
sviluppo avvenne a sinistra e noi andammo in difficoltà.
E noi mettemmo due calciatori con caratteristiche
opposte (Campagnacci e Maini) a fare lavori diversi.
Poi cambiammo assetto. L'abbiamo persa noi, le chiacchere
stanno a zero. Ma noi ora siamo cresciuti rispetto
a quella squadra. Spesso non siamo stati capaci
di gestire le partite? La nostra mentalità
è sempre stata quella di ottenere il massimo.
Non siamo degli sprovveduti o forse è meglio
dire dei finti improvvisati. Sappiamo che serve
almeno un punto per essere salvi. Piccinni torna
nel gruppo? É più un volere di rimanere
vicino alla squadra in questo momento delicato.
Il futuro? Dobbiamo pensare al presente che ora
si chiama Virtus Verona. Poi a mente fredda e con
la pancia piena si può ragionare meglio".
Così Piccinni è in lista, ma per fare
gruppo (e non perchè sarà disponibile).
Out pure Paolelli, Malaccari e Benedetti (squalificato).
Si va verso la conferma del 3-5-2. Marchegiani in
porta. Trio di difesa con Espeche, Maini e Lo Porto.
Un centrocampo a cinque con Ferretti, Conti (in
ballottaggio con Ricci), Davì, Casiraghi
e Pedrelli. Di punta il duo De Silvestro e Chinellato.
Ma non è poi esclusa una remota possibilità
di vedere il 3-4-2-1, ovvero Cattaneo al fianco
di Casiraghi sulla trequarti che andrebbero a supporto
di Chinellato. In pratica sono stati convocati 21
calciatori: Battaiola, Battista, Campagnacci, Casiraghi,
Cattaneo, Chinellato, Conti, Davì, De Silvestro,
Espeche, Ferretti, Lo Porto, Maini, Marchegiani,
Nuti, Pedrelli, Piccinni, Plescia, Ricci, Schiaroli
e Tofanari.
• 02
MAGGIO 2019 Arriva
il 5 maggio, i precedenti. Gara da dentro o fuori.
E il silenzio (anti-costituzionale...)
Domenica
5 maggio arriva l'epilogo del campionato. Una data,
tanti precedenti. L'ultimo risale al torneo 2012-2013
quando sulla panchina rossoblù si trovava
Andrea Sottil. Precisamente il 5 maggio 2013 il
Gubbio si impose in trasferta per 2-1 in terra pugliese
contro l'Andria Bat. Una partita che fu quasi uno
scontro diretto per la salvezza a due giornate dal
termine. I rossoblù si imposero per 2-1 con
le reti di Malaccari (al 16') e il gol risolutore
di Bazzoffia (82') che riportò gli eugubini
in vantaggio dopo il pari siglato da D'Errico (al
45'). Quel Gubbio alla fine del campionato si salvò
toccando quota 40 punti, e l'Andria (chiudendo a
32 punti) fu costretta a giocarsi i playout (e poi
retrocedette perdendo gli spareggi salvezza con
il Barletta). Tornando a ritroso si ricorda il 5
maggio 2012 quando il Gubbio si trova in serie B:
i rossoblù affrontarono in casa la Juve Stabia
per un match salvezza, ma gli eugubini allenati
allora da Apolloni non andarono oltre lo 0-0 contro
le vespe campane. Un match-point fallito verso una
salvezza che poi svanisce dopo una settimana con la sconfitta
di Padova (per 3-0) del 12 maggio 2012. Ma tornando
ancora indietro nel tempo, si ricorda
un 5 maggio 2002 quando il Gubbio (allora allenato
da Alessandrini) si impose per 2-1 in casa contro
il Thiene: in gol Lazzoni, pareggio di Caruso ed
un autogol di Pagani a chiudere le ostilità.
Insomma, alcuni precedenti positivi, un altro negativo.
Il Gubbio deve fare tesoro di questa data perchè
ne vale le sorti di un campionato. D'altronde proprio
a maggio quel Gubbio del 2004 targato Galderisi
(ai tempi di Cipolla & C. per intenderci), precisamente
il 2 maggio 2004, si impose per 3-2 in casa contro
l'Imolese con le reti De Pascale, Turchetta e Maisto:
in quella data si conquistarono in maniera matematica
i playoff. Adesso esiste un altro traguardo, non
di poco conto: la salvezza, che va ottenuta con
i denti, senza alibi e attenuanti di sorta. Ma nel
calcio di oggi esiste un altro problema. Che noi
ci prendiamo a cuore. Quel modo di fare quei silenzi
stampa che non hanno una logica. Quel fatto di chiudersi
nel silenzio, durante la settimana, si parla con
il contagocce e con il telecomando. Soprattutto
in una città piccola dove invece l'informazione
dovrebbe essere gestita con maggiore coinvolgimento
e trasparenza. Forse perchè ormai è
diventato tutto un mondo virtuale. Non ci sono più
i rapporti umani. E nemmeno ce n'è più
bisogno. Però poi è meglio evitare
quegli slogan che dicono: «Bisogna stare tutti
uniti». L'unità si crea e non si sviluppa
con le bocche cucite, il bavaglio o l'informazione
che latita. Una lezione ci arriva (in tempi non
lontani) da un giornalista navigato come Marco Liguori
che fece un articolo in tale senso, interpellando
un avvocato, il quale diceva: «Il silenzio
stampa imposto è anti-costituzionale. Il
divieto di rilasciare dichiarazioni è in
contrasto con le norme inderogabili di legge, oltre
che non rientrano tra le istruzioni tecniche e per
gli scopi agonistici. Va in contrasto pure con gli
interessi della società: lede l'immagine
e il suo prestigio, presupponendo disfunzioni organizzate
e gestionali».
• 01
MAGGIO 2019 Con
i veronesi da dentro o fuori. Tutto in 90 minuri.
La società ora chiama a raccolta i tifosi
Si
arriva all'epilogo del campionato. Con un Gubbio
che resta ancora sulle spine fino a novanta minuti
dal termine. Un Gubbio che dovrà fare a meno
del centrocampista Benedetti, appiedato per un turno,
perchè espulso per somma di ammonizioni (entrambe
per proteste). Quindi decade da subito l'ipotesi
di un possibile scambio di persona (come qualcuno andava
dicendo).
Il presunto fallo da rigore infatti è stato commesso
da Lo Porto su Di Massimo, ma non era stato sanzionato.
Si va verso la conferma del
3-5-2. Ovvero Marchegiani in porta. Una difesa a
tre con Espeche, Maini e Lo Porto. Un quintetto
di centrocampo basato su Ferretti, Conti, Davì,
Casiraghi e Pedrelli. Di punta invece il duo De
Silvestro e Chinellato. Questo potrebbe essere il
probabile undici, in attesa di sorprese. In casa
Virtus Verona ci sono due assenti per squalifica:
sono il centrocampista Onescu e pure l'attaccante Danti.
Pertanto il tecnico Fresco dovrebbe schierare il
4-3-1-2. Ovvero Giacomel in porta. Un quartetto
di difesa con Lavagnoli, Rossi, Sirignano e Manfrin.
A centrocampo il trio Danieli, Giorico e Casarotto.
Poi Grbac trequartista a supporto di Grandolfo e
Ferrara. Una partita importante per i veronesi
perchè dovranno vincere per forza per evitare
i playout. All'andata si imposero proprio i veneti
sul Gubbio con un sonoro 3-1. Avvio bruciante della
matricola allenata da Fresco con le reti di Danti
(3'), Danieli (22') e poi ancora Danti (al 43').
Per fortuna che lo stesso Danti sarà assente
domenica al Barbetti. Nella ripresa trovò
il gol della bandiera Casiraghi, ma non servì
a nulla. Perciò la partita si presenta molto
insidiosa. É da dentro o fuori per i rossoblù
veronesi. Ma conta molto anche per i rossoblù
eugubini che del resto non si possono permettere
di lasciare punti per strada, per evitare un risucchiamento
verso la zona calda della classifica. Anche perchè
(per dovere di cronaca) proprio dopo la partita di
andata persa contro la Virtus Verona, il Gubbio,
in quel 26 dicembre, scivolò al penultimo
posto in classifica in piena zona playout. Pertanto
è una partita che va presa con le molle e
con la massima concentrazione. E la società
sta pensando di chiamare a raccolta il pubblico.
L'A.S.
Gubbio 1910 infatti comunica che in occasione della gara di domenica 5
maggio (alle ore 15) tra Gubbio e Virtus Verona, l'ingresso sarà gratuito
per tutti i ragazzi fino a 18 anni (nati nel 2001). É comunque
necessario munirsi del tagliando al botteghino. Lo stesso botteghino aprirà alle
ore 12,30 allo stadio Barbetti.
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