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• 30
MAGGIO 2015 La
disfatta. Bonura: "Fa male retrocedere così".
Notari: "Anche colpe non mie, la squadra..."
Ormai
è dura realtà. Gubbio che non vince
con il Savona e retrocede nei dilettanti. Apre Carta
che gela subito il Barbetti, poi pareggia Rosato
ma il gol è solo illusorio. La squadra reagisce
bene ma poi non riesce più a pungere. Savona
festeggia, il Gubbio finisce nel baratro. Avremo
tempo e modo per dire e raccontare come è
avvenuta questa retrocessione (annunciata), visto
l'andazzo di quasi tutto il girone di ritorno (tre
sole vittorie in 19 partite). Il clima alla fine
del match non è dei migliori. Non manca la
contestazione dei tifosi che hanno avuto un faccia
a faccia molto crudo con i calciatori all'interno
della cancellata davanti alla palazzina degli spogliatoi.
Non mancano nemmeno gli insulti: ce n'è per
tutti, società e squadra. La parola ai protagonisti.
Marco Bonura, tecnico del Gubbio: "Peccato,
perchè in questa partita almeno la prestazione
c'è stata. Tanti cross buttati in mezzo,
ma ci è mancato il guizzo del centravanti.
Purtroppo la squadra è questa. Il modulo
nuovo che ho usato mi è piaciuto (4-2-3-1),
se avessi avuto più tempo per lavorare sono
convinto che potevamo fare meglio. La retrocessione?
Fa molto male! Soprattutto perchè da febbraio
in poi la squadra non ha reso più come avrebbe
dovuto. E credo che nessuno a gennaio avrebbe giocato
nemmeno 1 euro per poter dire che il Gubbio sarebbe
retrocesso. Da quando sono stato chiamato in causa
per allenare? Ho trovato una squadra a terra, a
livello psicologico. Abbiamo dovuto ricreare l'autostima.
Che cosa ci siamo detti dopo il match? Che è
assurdo retrocedere così". Mentre
il presidente Sauro Notari è più ficcante
e non le manda certo a dire a nessuno: "Sono
molto dispiaciuto, ma non mi prendo le colpe degli
altri. Questa squadra di certo non l'ho costruita
io. A gennaio volevo prendere un difensore centrale
(ho contattato anche Borghese) e un attaccante,
ma mi è stato detto che andava bene così.
Perciò non ho colpe. L'unico mio errore è
che mi sono fidato delle opinioni degli altri per
quanto riguarda l'allenatore: dovevo sbattere i
pugni sul tavolo e dovevo mandare via molto prima
l'allenatore (Acori ndr). A fine partita ho ricevuto
delle offese, anche pesanti, ma io vado avanti:
faccio subito la domanda di ripescaggio e in caso
di non riuscita, sono pronto ad allestire una squadra
per una pronta risalita". L'umore del Savona
è di tutt'altro tenore. Parla il tecnico
Giancarlo Riolfo: "Risultato giusto nell'arco
dei 180 minuti. Abbiamo trovato un Gubbio aggressivo
come eravamo stati noi all'andata. Nella ripresa
però il Gubbio si è spento e noi siamo
passati al 4-4-1-1 diventando più equilibrati.
Credo che il Gubbio ha chiuso il campionato con
fatica e questa fatica se l'è portata dietro
nei playout. Un consiglio da dare? Ma quando c'è
una retrocessione bisogna fare un'esame di coscienza
tutti quanti: gli errori sono da parte di tutti".
Intanto ecco le foto del match tra Gubbio e Savona
(18 immagini) nei link appositi del sito. Foto di
Simone Grilli.
• 30
MAGGIO 2015 Gubbio:
solo 1-1 con il Savona nel ritorno playout. Non
basta: è retrocessione nei dilettanti
La
partita chiave. Ritorno di playout tra Gubbio e
Savona. Si gioca di sabato, alle ore 17. Il tecnico
schiera l'inconsueto 4-2-3-1 con Casiraghi rifinitore
a supporto di Cais. L'allenatore dei biancoblù
Riolfo opta per il 4-3-1-2. Parte subito il Gubbio
al 2': Casiraghi lavora un bel pallone sulla destra
e crossa in area, poi Loviso serve al limite Guerri
che calcia di destro al volo: palla che sibila vicino
al palo. Al 3' però c'è subito la
doccia gelata: Scappini prova il tiro in area che
viene respinto da Manganelli, la palla però
arriva sui piedi di Carta al limite che fa partire
un fendente di sinistro al volo radente che sorprende
Iannarilli in tuffo e la sfera si insacca a fil
di palo. Al 15' Mancosu crossa di sinistra in area
un pallone per Cais davanti alla porta, ma Marconi
salva in extremis. Al 21' prova un cross da sinistra
Caldore, Rosato dal limite dal limite ci prova di
destro, palla che fa la braba al palo. Al 25' però
il Gubbio trova il pareggio: angolo di Loviso, Luciani
crossa in area dove Rosato in mischia calcia di
destro a rete e insacca la sfera a fil di palo.
Al 35' corner insidioso di Demartis in area, a tu
per tu con il portiere calcia a rete Sanna, Iannarilli
compie il miracolo perchè la palla rimane
tra le gambe di Iannarilli. Al 39' Loviso lancia
in area Caldore, tiro di sinistro teso e Rossini
si salva in volo in tuffo respingendo la sfera.
Al 45' D'Anna cerca l'angolino con un diagonale
insidioso di destro, la palla fa la barba al palo.
Ripresa. Al 61' Casiraghi lancia verso la porta
Regolanti, salva in uscita Rossini. Al 76' il Gubbio
si mangia un gol che è fatto: cross da sinistra
in area di D'Anna, Lasicki si trova tutto solo davanti
al portiere ma il suo tiro va alto: incredibile.
Il Gubbio non va oltre il pareggio: retrocessione
in serie D. Che smacco! Tabellino
ritorno playout: Gubbio - Savona (1-1): Gubbio
(4-2-3-1): Iannarilli; Luciani, Manganelli, Rosato,
Caldore (72' Lasicki); Guerri, Loviso; D'Anna, Casiraghi, Mancosu
(63' Marchionni);
Cais (57' Regolanti). (A disp.: Citti, Esposito, Domini,
Vettraino). All. Bonura. Savona
(4-3-1-2): Rossini; Antonelli, Galimberti, Marconi,
Eguelfi; Taddei, Giorgione, Carta; Demartis (77'
Cabeccia); Scappini (88' Frugoli),
Sanna (65' Marchetti). (A disp.: Addario, Morosini, Tonon, Giovinco). All. Riolfo. Reti:
3' Carta (S), 25' Rosato (G). Arbitro:
Serra di Torino (Bresmes di Bergamo e Ceravolo di
Busto Arsizio). Ammoniti: Caldore e Rosato
(G); Sanna, Scappini, Demartis e Cabeccia (S). Spettatori:
1347 (56 di Savona nel settore ospiti).
• 29
MAGGIO 2015 La
resa dei conti. Contro il Savona ci si gioca una
stagione: ecco la prova della verità!
Venti
convocati e una mano sul cuore. Adesso ci si gioca
la partita della vita alle ore 17 di sabato 30 maggio
contro il Savona al Pietro Barbetti. Con una vittoria
c'è la salvezza; con un pareggio o se esce
addirittura di nuovo una sconfitta sarà retrocessione
nei dilettanti. In questo ritorno dei playout non
è escluso il cambio di modulo del tecnico
Bonura. Probabile un 4-2-3-1 con questi interpreti.
Iannarilli in porta. Quartetto difensivo con Luciani,
Manganelli, Rosato e Caldore. Duo in mediana basato
su Guerri e Loviso. Trio di trequartisti sull'asse
D'Anna, Casiraghi e Mancosu. Come centravanti invece
Cais, in vantaggio su Regolanti. Il tecnico Marco
Bonura spiega con una frase sibillina: "Bisogna
scendere in campo con il coltello tra i denti. Non
si deve ripetere la prestazione di Savona. Serve
rispetto verso i tifosi e verso la società".
Per questa gara sono stati convocati: Bentoglio,
Cais, Caldore, Casiraghi, Castelletto, Citti, D'Anna,
Domini, Esposito, Guerri, Iannarilli, Lasicki, Loviso, Luciani,
Mancosu, Manganelli, Marchionni, Regolanti, Rosato
e Vettraino. Out Tutino e Galuppo
(squalificato).
• 29
MAGGIO 2015 Castori:
"A Gubbio? Sarei potuto venire due volte.
La favola Carpi in A? Un capolavoro..."
Era
presente a "Il Pallone d'Oro" del calcio
umbro, indetto dal Giornale dell'Umbria con l'ausilio
di Infopress, all'Hotel QuattroTorri di Perugia,
Fabrizio Castori, allenatore del Carpi neopromosso
in serie A. Abbiamo rivolto alcune domande al tecnico
di San Severino Marche. Castori ha incontrato il
Gubbio in serie B nella stagione 2011-2012 quando
allenava l'Ascoli e la formazione bianconera si
impose per 3-2 in terra umbra davanti a 3800 persone.
Cosa ricorda di quella serata? "Di Gubbio
ho tanti ricordi, che non sono legati solo a quella
partita. Sono venuto a Gubbio anche quando allenavo
il Lanciano. Perciò ho la convinzione che
la piazza eugubina è molto calda, calorosa,
dove esiste una tifoseria che segue con passione
la propria squadra. Lo ritengo un campo veramente
difficile dove giocare. Credo inoltre che sia una
bella realtà del calcio umbro. Questa è
la mia considerazione". Si è parlato
nel recente passato che Castori poteva finire al
Gubbio, cosa c'è di vero? "No, no,
è tutto vero. La prima volta mi è
capitato quando c'era il presidente Guerriero Tasso,
ma io decisi di restare a Lanciano. Poi è
successo tre anni fa (estate 2012 ndr), prima di
andare a Varese. Poi non si è fatto più
nulla. La mia considerazione resta la stessa per
il sottoscritto: c'è gratificazione perchè
sono stato veramente ad un passo di venire a Gubbio".
Adesso il Gubbio purtroppo non sta attraversando
un bel periodo, dopo un campionato deludente sta
affrontando i playout nella sfida di sabato che
sarà decisiva per la salvezza. Nel giro di
tre anni si è passati dalla serie B al rischio
di finire in maniera seria nei dilettanti. Dal lato
della sua esperienza, come si può spiegare
questo declino? "Non mi permetto di fare
considerazioni perchè non conosco il contesto
attuale del Gubbio. Perciò faccio fatica
a fare delle considerazioni. Posso solo augurare
al Gubbio di salvarsi". Ultima domanda
riguardante la grande impresa del Carpi che ha stravinto
il campionato di serie B portando una città
di 70000 abitanti nella massima serie. Si tratta
di un miracolo? "Per me non si tratta di
un miracolo, ma di un capolavoro perchè il
campionato è stato vinto nettamente e nessuno
ci considerava. Anzi, quando leggevano il nome Lasagna
tutti si mettevano a ridere ma poi strada facendo
non rideva più nessuno. Il segreto è
stato di poter lavorare con un gruppo giovane, ragazzi
validi, che il direttore sportivo Cristiano Giuntoli
ha saputo scegliere bene, tra cui molti provenienti
dalla Lega Pro e dai dilettanti. Tutta la squadra
è cresciuta con il duro lavoro, ma più
che altro la squadra è esplosa. Campionato
straordinario. Siamo contenti perchè la politica
dei giovani ancora paga, anche se si dice che in
Italia non ci sono giovani bravi. Penso che bisogna
crederci sui giovani perchè alla fine ti
ripagano. A noi ci hanno ripagato proprio con grandi
soddisfazioni e vogliamo continuare così
anche in serie A. Quando il materiale è fresco,
giovane e si ha fame si può raggiungere qualsiasi
risultato. Per questo motivo non abbiamo paura neanche
in serie A". Presenti alla serata per il
Gubbio il tecnico Marco Bonura e il team manager
Luciano Ramacci.
• 28
MAGGIO 2015 Nuova
idea: Casiraghi rifinitore in un possibile 4-2-3-1.
Bonura studia alternative di modulo
Giorni
frenetici. La sfida decisiva si avvicina. Ulteriore
allenamento del tecnico Bonura a cercare pure nuove
soluzioni per cercare di scalfire la difesa del
Savona. Infatti mercoledì pomeriggio l'allenatore
dei rossoblù ha provato un nuovo assetto
tattico, lasciando da parte il consueto 4-1-4-1.
Prove di 4-2-3-1 con Casiraghi trequartista dietro
la punta. Sperimentato questo modulo con i seguenti
interpreti. In porta Iannarilli. Quartetto
difensivo con Luciani a destra e Caldore a sinistra, al centro
il duo Manganelli e Rosato. Davanti alla difesa
sulla mediana Loviso e Guerri. Sulla trequarti
D'Anna a destra mentre Mancosu si è posizionato
sulla sinistra, al centro per l'appunto Casiraghi
che quindi potrebbe fungere da rifinitore. Di punta
Regolanti. Casiraghi effettivamente in questo momento
è l'unico calciatore che può fare
la differenza tra le linee perchè ha piedi
buoni e la facilità di andare al tiro (vedi
gol di Savona improvviso e micidiale). Ha lavorato
a parte l'attaccante Cais, ma dovrebbe recuperare.
Marchionni è stato schierato con le riserve
perchè ancora evidentemente non è
al top. Come del resto pure Tutino si è allenato
con lo schieramento dei sostituti. Sicuro assente
invece sarà Galuppo perchè squalificato.
É innegabile che mister Bonura sta cercando
soluzioni nuove per poter mettere in campo una squadra
con i calciatori più in forma e che possano
dare più garanzie in una partita cruciale
come quella di sabato. Perciò non si può
lasciare nulla al caso. Continua il silenzio stampa
come del resto continua il silenzio stampa a Savona.
Insomma, questa partita è molto sentita da
entrambi le parti: la salvezza è un toccasana,
una retrocessione invece potrebbe diventare deleteria
per ambedue. Fino a solo tre anni fa il Gubbio si
trovava in serie B (stagione 2011-2012) mentre il
Savona nella passata stagione (ovvero 2013-2014)
ha giocato i playoff per accedere alla serie B (era
arrivata sesta nel girone A), poi persi in semifinale
con la Pro Vercelli: mentre adesso l'una e l'altra
squadra si giocano uno spareggio fratricida per
salvare un campionato davvero deludente. Intanto
ecco una lettera arrivata alla nostra casella di
posta elettronica da Marcello Minossi, tifoso che
segue sempre il nostro sito e le sorti del Gubbio:
«Carissimo Direttore, leggo sempre i tuoi
scritti. Premesso che qualche mese fa scrissi che
il gioco del Gubbio era diventato noioso e prevedibile,
senza addentrarmi in valutazioni tecniche, dopo
aver visto l'ultima gara, penso di poter spiegare
cosa è successo da dicembre ad oggi. Mi spiego
meglio: il 4-1-4-1, che tante soddisfazioni ci aveva
dato, una volta assimilato dai tecnici avversari
che bloccavano gli 1 e 1 (nel 4-1-4-1 ndr), potevano
fare il bello e il cattivo tempo con la squadra
che si scioglieva nel nulla in attesa del miracolo
delle punizioni o dei guizzi del bomber. Mai che
il nostro tecnico abbia voluto adottare soluzione
alternative! Purtroppo la riprova, in peggio se
era ancora possibile, è stata data con il
Savona nel primo tempo. A questo punto, scuserete
l'assurdo, bisogna ringraziare l'arbitro che lasciandoci
in dieci ha permesso all'allenatore (forse per caso)
di sostituire gli 1 e 1 (nel 4-1-4-1 ndr) ed è
stato costretto ad impostare la squadra con il 4-4-2
(ma monco per l'inferiorità numerica). Ma
nei minuti finali ha sviluppato una migliore distribuzione
di gioco e due conclusioni a rete, tra cui quella
della speranza. La conduzione tecnica deve trovare
soluzioni tattiche alternative. L'organico del Gubbio
non è certo inferiore a quello di altre squadre:
questo è il rammarico maggiore. Ti saluto,
Marcello».
• 27
MAGGIO 2015 Countdown
return match dei playout: «win or go home».
E l'intervista shock di Semeraro
The
countdown of the return match. Inizia il conto alla
rovescia del match di ritorno di playout. Clima
febbrile e teso. Il Gubbio si gioca un'intera stagione.
Ma non solo. Pure tanti anni vissuti nel calcio
del professionismo a partire dal 1998. Ironia della
sorte a quell'epoca fu proprio il trainer Leonardo
Acori a riportare i rossoblù tra i professionisti
dopo aver vinto il campionato di serie D (girone
E) nella stagione 1997-1998: Gubbio che si piazzò
al primo posto a quota 71 punti davanti alla Rondinella
Firenze (62 punti). É chiaro che nessuno
si augura che nella stagione in cui è ritornato
proprio Acori (2014-2015), il Gubbio possa ritornare
nei dilettanti dopo 17 anni di professionismo. Sarebbe
a tutti gli effetti un brutto scherzo del destino.
Adesso tuttavia sulla panchina rossoblù c'è
Marco Bonura che ha sostituito Leo Acori alla penultima
giornata di campionato. Dopo la bella vittoria di
Grosseto alla chiusura del torneo, la formazione
rossoblù è tornata ad essere quella
squadra pigra e svogliata che si è notata
nel girone di ritorno, ragion per cui a Savona nel
primo round dei playout il Gubbio ha ricevuto una
severa lezione con un risultato che a dir la verità
poteva essere ben più ampio e di un'altra
caratura. Ma quel gol finale (al 94') di Casiraghi
ha regalato un lumicino di speranza per la salvezza.
Ebbene. Ora il Gubbio deve ripartire da lì.
Adesso è una partita da dentro o fuori. Come
si usa in gergo nell'Nba americana: «Win or
go home». Vincere o andare a casa. Bisogna
vedere adesso se il tecnico Marco Bonura utilizzerà
il consueto 4-1-4-1 (con il rientro di Tutino tra
i ranghi), oppure potrebbe optare per un nuovo modulo.
C'è chi pensa al 4-2-3-1 con Casiraghi rifinitore
oppure al 4-4-2, ovvero in attacco potrebbe essere
proposto Cais al fianco di Regolanti. C'è
anche l'alternativa più suggestiva di vedere
in campo come prima punta Cais (al posto di Regolanti)
e ai lati come ali l'impiego di Mancosu e Marchionni
che sembra che ormai si sia ristabilito in maniera
completa dall'infortunio. Intanto sono stati resi
noti i prezzi dei biglietti per la partita di sabato
contro il Savona (inizio ore 17): tribuna Vip 25
euro, tribuna laterale 18 euro (14 euro ridotto),
gradinata 16 euro (12 euro ridotto) e poi la curva
10 euro. Si considerano ridotti gli over 65 e i
ragazzi da 8 ai 14 anni (ingresso gratuito fino
a 8 anni). Non sono validi gli abbonamenti per i
playout. Biglietti in vendita presso la Tabaccheria
2000. Una notizia shock. La sconvolgente intervista
dell'ex calciatore dei rossoblù Umberto Semeraro
sul Corriere di Romagna che riguarda proprio quando
si trovava a vestire la maglia del Gubbio (2013-2014).
Ecco una sintesi delle sue dichiarazioni: "Uno
slavo mi offrì centomila euro per truccare
due partite del Gubbio, contro Ascoli e poi contro
il Perugia. Tutto è nato da un messaggio
ricevuto su facebook e costui poi cominciò
a tartassarmi. A quel punto ho denunciato tutto.
Ma dopo la denuncia mi sono ritrovato lo slavo pure
sotto casa mia a Gubbio e anche Ferrari lo aveva
visto in un bar di Gubbio in precedenza. Ho avuto
paura e così ho rescisso subito il contratto.
Il rimpianto maggiore? Avere aperto un profilo facebook.
Se non mi fossi iscritto, ancora oggi sarei un calciatore
di Lega Pro". Parole agghiaccianti.
• 25
MAGGIO 2015 Torrente:
"Gubbio, male a Savona. Serve determinazione".
Notari inibito fino al 31 ottobre
Era
presente a Savona per vedere da vicino il Gubbio
dagli spalti. Stiamo parlando dell'ex allenatore
dei rossoblù, Vincenzo Torrente. Prima domanda.
Che idea si è fatto di questo primo round
dei playout? "A dir la verità ho
visto solo il primo tempo e di sicuro il tempo più
brutto che possa avere fatto questa squadra quest'anno.
Ho visto una squadra in difficoltà, ho visto
un Gubbio che ha subito l'iniziativa del Savona
che a sua volta ha creato tante palle gol nel primo
tempo e la prima frazione di gioco poteva finire
con un risultato più ampio del 2-0. Poi ho
preferito andare via perchè personalmente
mi è proprio dispiaciuto vedere una squadra
così in affanno, ecco". Dal lato
della sua esperienza da allenatore: si è
visto un Savona aggressivo mentre il Gubbio invece
è stato abulico, spento, senza idee, soprattutto
poco caricato da quei calciatori di esperienza che
dovrebbero spronare la squadra. Come si spiega in
una partita così importante? "Purtroppo,
a volte, può capitare. Dico purtroppo perchè
credo che in una finale così importante il
Gubbio abbia giocato la partita prima di scendere
in campo. Mi spiego meglio: a mio avviso è stata
accumulata troppa tensione che ha scaturito
una non reazione della squadra. E per fortuna nel
finale ha trovato questo gol che fa ben sperare.
D'altronde il Gubbio peggio di così non può
fare, quindi se si riesce a scrollare di dosso questa
ansia penso che ci siano le possibilità per
farcela. Però deve mettere la stessa attenzione
e determinazione che ci ha messo il Savona. Credo
che con l'aiuto dei tifosi rossoblù in casa
ci sia un buon appoggio". A livello tattico
stiamo notando che il Gubbio ultimamente offre un
gioco prevedibile e Regolanti ci sembra troppo solo
in avanti (oltre che innocuo). Forse è il
caso di cambiare atteggiamento tattico? "Su
questo non posso esprimermi: c'è un allenatore
come Bonura e quindi saprà fare le sue valutazioni.
Poi in questo momento non serve tanto il discorso
tecnico-tattico. La priorità sono le motivazioni,
la determinazione. Adesso si deve solo vincere,
ma non usare la fretta in questa partita. Perciò
la squadra dovrà essere brava a leggere la
partita come penso che sarà brava la tifoseria
per sostenere la squadra soprattutto nei momenti
difficili. Io tiferò senz'altro il Gubbio".
Ma è chiaro che ci vorrà un altro
Gubbio rispetto a Savona, è giusto? "Assolutamente,
si. Ora c'è la possibilità di rimediare.
Gioca in casa e deve sfruttare il fattore campo".
Ultimamente Vincenzo Torrente è stato intervistato
da Tuttomercatoweb.com ricordando il trionfo di
Gubbio in serie B. Questo significa che fu veramente
un'impresa? "Certo. Passano gli anni e si
conferma che fu una grande impresa. C'è stata
una programmazione, soprattutto del sottoscritto,
nel senso che ho sempre cercato di fare un calcio
propositivo con una squadra che piaceva alla gente.
Da quell'obbiettivo si è arrivati a quel
grande risultato. Mi fa ridere qualcuno che dice
che noi avevamo Lamanna, Gomez Taleb o Galano. Questo
è vero, però Lamanna veniva dalla
Primavera del Genoa, Gomez non giocava nemmeno a
Bellaria e Galano era al primo anno nei professionisti,
o Borghese che proveniva dall'Alghero retrocesso
e pure fallito. Per questo dico che fu fatto un
grande lavoro. Ma ora a Gubbio si deve pensare ad
altro: la città e la tifoseria meritano di
mantenere questa categoria. Altrimenti sarebbe davvero
un
peccato per non dire una tragedia retrocedere".
Giudice Sportivo. Mano pesante sul presidente del
Gubbio: Sauro Notari è stato inibito fino
al 31 ottobre (e multa alla società di 3000
euro): «perchè al termine della gara
entrava indebitamente sul terreno di gioco e avvicinatosi
all'arbitro gli rivolgeva una espressione gravemente
offensiva; analogamente rivolgeva agli addetti federali
reiterate frasi offensive con l'invito a segnalare
il suo comportamento per essere puniti con una multa».
Mentre sabato notte, dopo la sfida di Savona, alcuni
tifosi hanno atteso e bloccato il pullman della
squadra davanti allo stadio e hanno invitato i calciatori
ad un chiarimento: clima teso e diversi battibecchi
accesi. Insomma, il clima non è dei migliori.
Tira un'aria molto pesante nell'ambiente.
• 23
MAGGIO 2015 Notari:
"Arrabbiato, ma il gol di Casiraghi ci dà
respiro". Riolfo: "Salvezza, possibilità
al 51%"
Gubbio
inesistente per 94 minuti di gioco, poi l'ultima
fiammata di Casiraghi su assist pregevole di Cais
con la palla che si è insaccata sotto la
traversa, regala ancora un lumicino di speranza
per la salvezza. Ma se il Gubbio che vuole salvarsi
è questo, allora i tifosi si mettano l'anima
in pace: la retocessione è proprio dietro
l'angolo. Gubbio impalpabile che subisce nove occasioni
contro zero nel primo tempo dove Iannarilli compie
almeno cinque miracoli, ma poi deve cadere sui gol
di Demartis e Sanna, con una difesa ferma ed errori
marchiani che non si vedono neanche nei dilettanti.
Nella partita di ritorno dei playout ci vuole un
Gubbio totalmente diverso (a Savona non è
pervenuto). Tuttavia il patron Sauro Notari cerca
di restare tranquillo e dice dopo il match: "Alla
fine ho tirato un sospiro di sollievo. Quel gol
di Casiraghi ci ha ridato un po' di respiro. Non
nego che mi sono arrabbiato tanto e ho recriminato
su tutto, compreso con l'arbitro: è stato
più forte di me. Non è stata una delle
migliori prestazioni del Gubbio. Dovevamo mangiare
l'erba, invece chi ha mangiato l'erba è stato
il Savona che ha lottato su ogni pallone. Ecco,
ora nella partita di ritorno dobbiamo fare come
loro. Sabato ce la metteremo tutta. Speriamo di
trovare la meritata salvezza". Parla solo
il presidente perchè il Gubbio rimane in
silenzio stampa. Silenzio stampa anche per il Savona,
parla solo il tecnico Giancarlo Riolfo: "Avevamo
la partita in pugno, perciò c'è tanta
amarezza per questo gol finale subito. Abbiamo avuto
sempre un'alta concentrazione, sono contento per
la mentalità e per l'aggressività
espressa in campo, avevamo fatto tutto bene, però
forse abbiamo speso tanto nel primo tempo e probabilmente
a livello mentale strada facendo siamo calati. Diciamo
che sul gol incassato la difesa poteva fare meglio.
La salvezza adesso con quale percentuale di possibilità?
Se prima era favorito il Gubbio per il 51% ora lo
siamo noi: adesso possiamo usufruire di due risultati
utili su tre". Intanto abbiamo inserito
le foto di Savona e Gubbio (13 immagini) che si
trovano nel link sotto la foto in homepage e nella
nostra sezione "fotogallery". Foto di
Enrico Testa de "La Stampa". Si ringrazia
Giovanni Ciolina de "Il Secolo XIX".
• 23
MAGGIO 2015 Playout,
primo round al Savona (2-1). Gubbio pigro. In rete
Demartis, Sanna e Casiraghi
Andata
dei playout, si gioca alle ore 15 di sabato a Savona.
Il Gubbio viene schierato dall'allenatore Bonura
con il modulo 4-1-4-1: D'Anna e Vettraino come ali
a supporto di Regolanti centravanti. Mentre il tecnico
Riolfo dei liguri opta per il 4-3-1-2: Demartis
trequartista è a supporto di Sanna e Scappini.
Gubbio in maglia rossoblù, Savona in maglia
gialla a strisce biancoblù. Pronti e via.
A 9' pericolo in area eugubina: corner di Demartis,
dal limite calcia forte e teso di destro Cabeccia,
Iannarilli vola e da sotto la traversa devia la
sfera in angolo. All' 11' altro pericolo savonese:
punizione dal limite calciata di destro da Demartis,
tiro radente che filtra tra la barriera e costringe
Iannarilli a salvarsi in tuffo; sulla respinta Cabeccia
manca il bersaglio. Al 16' ancora locali in evidenza:
cross da sinistra di Demartis in area, Scappini
sguscia via a Galuppo e calcia al volo in porta
di destro, ma Iannarilli compie il miracolo in volo
plastico. Al 20' è insidioso un cross basso
calciato in area da Demartis, ma c'è l'onnipresente
Iannarilli a sventare il pericolo in uscita con
i pugni. Al 22' difesa rossoblù addormentata:
Sanna libera il tiro di destro in area tra Rosato
e Galuppo, palla che sfiora la traversa. Al 29'
Scappini, in area, cerca la spettacolarità
di esecuzione con una rovesciata, ma la palla va
a lato. Gubbio in grande difficoltà e al
30' rischia ancora grosso: Demartis ci prova con
un tiro rasoterra di destro, para con i piedi Iannarilli,
sulla ribattuta conclusione a due passi dalla porta
di Cabeccia sempre di destro, ma Iannarilli compie
ancora il miracolo respingendo la sfera di nuovo
con i piedi. Ma poi avviene il patatrac nel giro
di due minuti. Al 35' Savona in vantaggio: cross
da destra di Cabeccia, Demartis scatta sul filo
del fuorigioco, si aggiusta la palla sul destro
e calcia rasoterra a rete; stavolta Iannarilli non
è impeccabile, la palla passa sotto il suo
corpo e si infila in rete. Al 37' subito il raddoppio
ligure: Cabeccia lancia in profondità Sanna
che entra in area fulminando in velocità
Galuppo e di sinistro fredda Iannarilli in uscita,
con la palla che si insacca a fil di palo. Gubbio
sotto shock: una squadra completamente inesistente
nella prima frazione di gioco, nemmeno un tiro in
porta. Ripresa: entra Mancosu al posto di Vettraino.
Al 52' Demartis libera in area Scappini che tira
in porta, salva in extremis in angolo Rosato. Al
60' Iannarilli deve ricorrere ai ripari fuori dall'area
con Scappini lanciato a rete. Al 61' Gubbio che
resta pure in dieci uomini: fallo deciso di Galuppo
su Sanna, secondo cartellino giallo per il difensore
rossoblù e seguente espulsione. Al 72' missile
di destro di Carta dal limite, palla che finisce
di poco a lato. Al 75' bolide di Taddei dal limite
dritto in porta, questa volta è Mancosu di
testa a salvare in extremis. Il primo tiro in porta
del Gubbio si verifica al 77' con Mancosu, ma la
conclusione è debole e Rossini para. Al 94'
il Gubbio finalmente si sveglia: lancio lungo di
D'Anna, Cais serve un pallone d'oro per Casiraghi,
che di destro, in area, insacca la sfera sotto la
traversa. Prova indecorosa del Gubbio che si sveglia
troppo tardi e Savona che vince con merito. Nel ritorno dei
playout serve un altro Gubbio... a Gubbio. Tabellino
(andata playout): Savona - Gubbio (2-1): Savona
(4-3-1-2): Rossini; Antonelli, Ficagna (80' Tonon), Marconi,
Eguelfi; Taddei, Cabeccia, Carta;
Demartis (68' Giorgione); Sanna (88' Giovinco),
Scappini. (A disp.: Addario, Galimberti, Russo,
Frugoli). All. Riolfo. Gubbio
(4-1-4-1): Iannarilli; Rosato, Lasicki, Galuppo,
Luciani; Loviso (63' Manganelli); D'Anna, Guerri, Casiraghi, Vettraino
(46' Mancosu);
Regolanti (71' Cais). (A disp.: Citti, Castelletto,
Esposito, Marchionni). All. Bonura. Reti:
35' Demartis (S), 37' Sanna (S), 94' Casiraghi (G). Arbitro:
Tardino di Milano (Benedettino di Bologna e Stazi
di di Ciampino). Espulso: 61' Galuppo (G).
Ammoniti: Eguelfi, Marconi e Sanna (S); Lasicki,
Guerri e Iannarilli (G). Spettatori: 813
(di cui 34 da Gubbio).
• 22
MAGGIO 2015 Tutino
e Domini out a Savona per l'andata dei playout.
Venti convocati dal tecnico Bonura
La
lista dei convocati è stata diramata. Sono
in venti i calciatori che sono stati convocati per
la gara di andata di playout a Savona. Restano a
casa l'esterno d'attacco Tutino e il centrocampista
Domini. Ma ecco la lista: Bentoglio, Cais, Caldore,
Casiraghi, Castelletto, Citti, D'Anna, Esposito,
Galuppo, Guerri, Iannarilli, Lasicki, Loviso, Luciani,
Mancosu, Manganelli, Marchionni, Regolanti, Rosato
e Vettraino. In pratica Luciani sembra recuperato
e quindi partirà dal primo minuto come terzino
sinistro. Perciò sarà schierato il
solito 4-1-4-1, salvo imprevisti o cambiamenti di
programma all'ultimo minuto da parte del tecnico
Marco Bonura. Perciò Iannarilli va in porta.
Un quartetto difensivo basato sull'asse Rosato,
Lasicki, Galuppo e Luciani. Loviso playmaker. Quartetto
di centrocampisti con le ali D'Anna a destra e Vettraino
a sinistra, al centro il duo Guerri e Casiraghi.
Come centravanti invece va Regolanti. Tuttavia Mancosu
scalpita dalla panchina mentre Marchionni è
stato convocato ma partirà dalle riserve.
In casa Savona assenti gli infortunati Gemignani
e Marchetti. Probabile che il tecnico Giancarlo
Riolfo opti per un 4-4-2 che in realtà diventa
un 4-1-3-2 con Taddei (ex rossoblù) schierato
davanti alla difesa. In avanti sembra scontata la
coppia Scappini e Giovinco. In difesa ci sarà
un altro ex rossoblù, Marconi.
• 22
MAGGIO 2015 Niente
rinvio: si gioca sabato, a Savona (ore 15). Non
è stata accolta la richiesta del Gubbio
Niente
rinvio, niente slittamenti. Infatti non è
stata accolta la richiesta del Gubbio di rinviare
per una settimana gli spareggi playout, che era
stata proposta dal presidente dei rossoblù
Sauro Notari come aveva specificato direttamente
dalle nostre colonne del portale web. Quindi prende
il via la trasferta più insidiosa della stagione.
Una trasferta molto lunga perchè per arrivare
a Savona c'è una distanza di 440 chilometri.
Per questo motivo il Gubbio farà tappa prima
in Toscana (a Carrara) per la rifinitura proprio
del venerdì e poi si va in direzione Liguria.
La curiosità. Gubbio e Savona si accomunano
perchè tutte e due le società hanno
esonerato gli allenatori strada facendo e si sono
affidati ad una soluzione interna. I rossoblù:
penultima giornata di campionato (dopo la sconfitta
interna con il Pro Piacenza), è stato esonerato
il tecnico Leonardo Acori e la squadra è
stata affidata al suo vice, Marco Bonura. In casa
biancoblù esonerati due allenatori, prima
Arturo Di Napoli e poi l'ex rossoblù Antonio
Aloisi (dopo la sconfitta con il Pontedera): dal
quel momento in poi sulla panchina dei liguri è
arrivato Giancarlo Riolfo, che stava ricoprendo
il ruolo di responsabile tecnico del settore giovanile
proprio del Savona. Tuttavia Riolfo era stato già
allenatore del Savona in precedenza: nel campionato
di serie D (2006-2007), dove aveva conquistato un
secondo posto in classifica e il raggiungimento
dei playoff. Con la gestione di Giancarlo Riolfo,
il Savona ha ottenuto 13 punti in undici partite
(tre vittorie, quattro pareggi e quattro sconfitte).
Durante il campionato il Gubbio ha vinto all'andata
per 3-2 in rimonta in casa: Regolanti ha aperto
le marcature, De Martis ha realizzato una doppietta,
poi in gol Lasicki e Cais. Al ritorno invece è
finita 1-1 con le reti di Mancosu e pareggio al
fotofinish dell'ex rossoblù Marconi, allo
stadio "Valerio Bacigalupo". Passiamo
al notiziario. Il Gubbio dovrebbe giocare con il
solito 4-1-4-1, ma è in dubbio Luciani. Se
ce la dovesse fare potrebbe partire da terzino sinistro,
Manganelli (o Lasicki) e Galuppo centrali, e Rosato
dirottato a destra in difesa. Loviso playmaker.
Quartetto di centrocampo con le ali D'Anna a destra
e Vettraino a sinistra, al centro il duo Guerri
e Casiraghi. Come centravanti conferma per Regolanti.
In porta naturalmente Iannarilli. Se Luciani non
ce la dovesse fare, D'Anna ritornerebbe terzino
sinistro e come ala destra Mancosu. Tutino difficilmente
è recuperabile mentre a quanto pare Marchionni
non è ancora pronto per affrontare una partita
dal primo minuto. Arbitra l'incontro il signor Andrea
Tardino di Milano che sarà coadiuvato dagli
assistenti di linea Benedettino di Bologna e Stazi
di Ciampino. Si gioca sabato 23 maggio, alle ore
15. Ritorno, sabato 30 maggio, ore 17.
• 20
MAGGIO 2015 Gubbio,
playout si cambia: si gioca a Savona. Notari: "Ma
non è calcio: è tutto una farsa..."
Clamoroso.
Ridotta la penalizzazione al Pro Piacenza di tre
punti. Penalizzazione per i rossoneri che scende da -8 a -5. Cambia
la classifica. Gubbio e Forlì a 43 punti,
Pro Piacenza che sale a 40 punti e Savona che scende
al penultimo posto a 38 punti. Così cambia
la griglia playout. Il Gubbio giocherà sabato
in trasferta a Savona, mentre il Pro Piacenza giocherà
in casa con il Forlì. Una situazione che
ha dell'incredibile perchè questa decisione
è stata rinviata in tutta la stagione e la
sentenza è giunta solo a tre giorni di distanza
dall'inizio dei playout che cominceranno sabato
23 maggio. Il patron dei rossoblù Sauro Notari
allarga le braccia e ci confessa: "Ho parlato
con Marco Bonura (l'allenatore ndr) e aveva preparato
a puntino la partita contro il Pro Piacenza con
l'ausilio delle immagini nei dischetti. Adesso invece
a soli tre giorni dall'inizio dei playout ci ritroviamo
a preparare un'altra partita perchè il nostro
avversario è il Savona. Non va bene così.
Proveremo a rinviare gli incontri dei playout, ovvero
giocare l'andata il 30 maggio e il ritorno il 6
giugno". Ma cosa ne pensa presidente di
queste sentenze giunte a campionato finito compreso
il boom fulmineo dello scandalo del calcio scommesse?
"Per me è tutto una vergogna. Non
mi ci ritrovo in questo calcio, per dire tutta la
verità. Poi ho letto anche di alcune intercettazioni
in cui si parla del Gubbio. Doveva venire fuori
un X (pareggio ndr) in trasferta con la Tuttocuoio.
Ironicamente con una battuta dico magari fosse stato
X, visto che quella partita l'abbiamo persa ed ora
saremmo salvi. Tutto ciò mi sembra una cosa
irreale. Non esiste. Mi dispiace che ancora nel
calcio c'è questo male perchè io lo
definisco proprio un male nel mondo del calcio.
Ed io ad oggi posso pensare che è tutto una
farsa. Noi ci sentiamo penalizzati e ci consideriamo
a tutti gli effetti parte lesa". Ultima
domanda. Il Gubbio si sta preparando per i playout:
dai suoi occhi come vede la squadra? "Qualche
volta vengo a fare visita anche ai ragazzi pure
durante gli allenamenti. Li vedo veramente bene,
piuttosto carichi. Anche se dopo il responso definitivo
lo darà solo il campo. Tuttavia vedo una
squadra che ha uno spirito giusto. Poi vedremo quello
che sarà...". Adesso bisogna vedere
se veramente sarà possibile cambiare il calendario
dei playout. Il patron del Pro Piacenza, Domenico
Scorsetti (che è stato intervistato invece
da Tuttolegapro.com) ha precisato: "Una
sentenza tardiva e inaspettata, ma siamo contenti:
non meritavamo una punizione così pesante
di 8 punti di penalizzazione. Pensiamo solo al Forlì
e non più al Gubbio. Non dovrebbero esserci
slittamenti".
• 20
MAGGIO 2015 La
rivincita di Ciofani: adesso è in serie A.
Lega Pro: scoppia il caso del calcio scommesse
Che
autentica rivincita! Daniel Ciofani, ex attaccante
del Gubbio, approda in serie A. Con il Frosinone
in serie B ha segnato 12 reti in questo campionato
finora ed è andato a segno nella partita
decisiva per la promozione nella massima serie contro
il Crotone (3-1). Ha aperto le marcature proprio
il centravanti abruzzese con un tiro al volo che
ha freddato il portiere Stojanovic. Poi ci ha pensato
Dionisi con una pregevole doppietta a chiudere i
conti (autore in campionato di 14 reti). Gol della
bandiera di Gigli per i calabresi. Daniel Ciofani
ha giocato con il Gubbio nella stagione 2011-2012
in serie B realizzando 8 reti in rossoblù.
Alcuni lo etichettarono come un calciatore non idoneo
per la serie B, ma solo per la Lega Pro. Ma in realtà
lui ha risposto sul campo sempre a suon di gol.
In C1 nel 2012-2013 con la maglia del Perugia ha
segnato 12 reti. Con il Frosinone nella passata
stagione sempre in C1 è stato autore di 16
reti. Ed ora il sogno serie A che si avvera. L'attaccante
di Avezzano si è confessato al giornale «Il
Tempo» dicendo così: "Io non mi
muovo, sogno di segnare a San Siro. La prima volta
in quello stadio ci sono stato per un concerto di
Ligabue, invece ora sarò insieme a mio fratello
Matteo in campo. Il futuro? L'intenzione della società
è confermare il gruppo che ha conquistato
la serie A". Così un altro ex rossoblù,
come hanno già fatto Gomez Taleb (Hellas
Verona), Lamanna (Genoa) e Mario Rui (Empoli), raggiunge quel
sogno chiamato serie A. La promozione del Frosinone
è il simbolo di una seria, lucida, umile
e ponderata programmazione che può portare
lontano anche quelle società che sulla carta
sembrano inferiori. Vedasi anche l'impresa del Carpi,
anch'egli approdato in serie A. Però torniamo
a parlare di Lega Pro e torna a scoppiare di nuovo
come un fulmine a ciel sereno il «calcio scommesse».
Una piaga che ancora non si è estinta, anzi
sembra aver creato radici che sembrano proprio difficili
da estirpare. Truccati 50 incontri tra Lega Pro
e Dilettanti: 50 arresti e le squadre che sono state
coinvolte sono circa una trentina. Un blitz che
è scattato nella mattinata di martedì
19 maggio. Una vasta operazione della Polizia di
Stato per eseguire gli ordini emessi dai magistrati
della Dda (Direzione distrettuale antimafia). L'accusa
per tutti è di associazione per delinquere
finalizzata alla frode sportiva. Nel girone B di
Lega Pro, le squadre finite nel mirino dei magistrati
sono L'Aquila e il Santarcangelo. Tra i calciatori
fermati ce ne sono quattro del Santarcangelo,
più il magazziniere della società
romagnola, mentre con L'Aquila è stato fermato
il direttore sportivo. Le partite finite sotto osservazione
nel mirino degli inquirenti nel girone B sono: Santarcangelo-L'Aquila
(andata e ritorno), Grosseto-Santarcangelo, L'Aquila-Savona,
Prato-Santarcangelo e L'Aquila-Tuttocuoio.
Tecnicamente le squadre coinvolte potrebbero andare
incontro a sanzioni, ma è presto per dire
se verrà riscontrata una responsabilità
oggettiva o diretta dei club. Anche perchè
i clubs coinvolti si sono dichiarati estranei alla
vicenda e sono pronti a costituirsi come parte civile.
• 19
MAGGIO 2015 Verso
i playout: il lavoro nel silenzio; si rivede Marchionni.
Gli Allievi di Bove agli ottavi...
Gubbio,
verso i playout. Si lavora infatti nel più
totale silenzio. Ancora bocche cucite, nessuno parla.
Si spera che il clima ceraiolo di questi giorni,
complice una corsa perfetta di tutti e tre i Ceri
(edizione tra l'altro che passerà alla storia
con i tre Santi che hanno concluso la corsa insieme
nel chiostro di Sant'Ubaldo), abbia influito in
maniera favorevole nell'umore dei calciatori. Quella
grinta, quell'orgoglio, quella voglia di appartenenza
che rappresenta ogni eugubino che porta in spalla
il Cero ogni 15 maggio di ogni anno, ci auguriamo
che siano state trasmesse a quei calciatori che sabato
23 maggio dovranno scendere in campo al "Garilli"
contro il Pro Piacenza. Il Gubbio infatti dovrà
tirare fuori il meglio di sè stesso se vuole
superare l'ostacolo perchè adesso non si
scherza più: è in gioco la salvezza
tra i professionisti. La squadra si sta preparando
al meglio sotto l'occhio vigile di Marco Bonura
che ha preso le redini dei rossoblù dopo
l'esonero di Leonardo Acori lo scorso 2 maggio,
avvenuto proprio dopo la sconfitta interna con il
Pro Piacenza ad una giornata dalla fine. Allenamenti
basati tra l'altro alla ricerca della velocità
di gioco e alla padronanza nel palleggio. Ma l'assetto
non dovrebbe cambiare, anzi quasi sicuramente sarà
sempre lo stesso (modulo 4-1-4-1). D'altronde a
fine stagione non è poi così facile
stravolgere un lavoro di un anno intero e quindi
ci si basa sulle certezze. Anche se capitan D'Anna
potrebbe essere avanzato come esterno destro di
centrocampo, come è avvenuto a Grosseto nell'ultima
gara di campionato. E le buone notizie arrivano
dall'infermeria: tornano a disposizione sia Marchionni
che Tutino. Per la trasferta di Piacenza biglietti
in vendita alla Tabaccheria 2000 fino alle ore 19
di venerdì 22 maggio. Le giovanili. Gli Allievi
Nazionali del Gubbio allenati da Lucio Bove si sono
classificati al quinto posto con 45 punti (miglior
piazzamento e record di punti da quando le squadre
allievi partecipano ai campionati professionistici).
É approdata ai sedicesimi di finale perchè
arrivata terza delle squadre partecipanti al campionato
di Lega Pro. Il Gubbio si è qualificato poi
agli ottavi battendo il Feralpi Salò: all'andata
2-0 per i rossoblù con le reti di Bucci e
Piergentili; nel ritorno il match è finito
0-0. Ora agli ottavi l'avversario di turno sarà
il Novara. Note liete: Massimo Conti è stato
convocato con la nazionale Under 16 di Lega Pro;
Giovanni Cordella ha segnato in campionato 13 reti
(capocannoniere) e il vice è Marco Bucci
con 10 reti; in luce si è messo anche il
giovanissimo Kristian Koci (classe 2000). Nelle
ultime tre stagioni il Gubbio è riuscito
a portare alle finali playoff tre squadre: nel 2013
la Berretti guidata da Renzo Tasso è arrivata
agli ottavi (sconfitti dall'Entella), nel 2014 gli
Allievi ai sedicesimi (sconfitti dal Catanzaro)
e nel 2015 (Gubbio Allievi).
• 18
MAGGIO 2015 Focus.
Come pubblico... il Gubbio sarebbe già salvo.
Ascoli out ai playoff: Reggiana avanti
Se
contassero le presenze allo stadio! Purtroppo non
è così. Nonostante l'orario (e date)
spezzatino di questo campionato di Lega Pro appena
concluso, il Gubbio ha mantenuto una media spettatori
tutto sommato soddisfacente. Per la precisione una
media di 1150 spettatori a partita al "Barbetti"
per un totale stagionale di 21900 presenze. Il picco
più alto si è registrato nella partita
interna contro il Pro Piacenza (1610 spettatori
sugli spalti). In base alla graduatoria del girone,
la tifoseria eugubina si è piazzata al decimo
posto. In prima posizione il Pisa con 5240 spettatori
di media a partita all'Arena Garibaldi. Segue l'Ascoli
(media di 5170 presenze). Di seguito Spal (3420),
Reggiana (3290), Teramo (2880), Ancona (1810), L'Aquila
(1640), Lucchese (1620), Pistoiese (1410) e quindi
il Gubbio. Fanalino di coda il San Marino con una
media di 310 spettatori a partita. Il picco stagionale
nel girone invece si è registrato nella partita
dell'ultima giornata a Teramo tra i padroni di casa
(vincitori del campionato) e l'Ascoli: 8360 spettatori
sugli spalti per la festa promozione per la serie
B. Notiziario. Playoff, subito una vittima illustre.
Nei quarti di finale l'Ascoli ha perso in casa contro
la Reggiana e quindi i granata vanno in semifinale.
Reggiana che vince per 4-2 al "Del Duca"
dopo i tempi supplementari: ha aperto le marcature
Bruccini (9') su rigore dove viene espulso Avogadri,
però Pelagatti (15') e Mustacchio (82') riescono
a ribaltare il risultato; ma non è finita
perchè gli emiliani al fotofinish dei tempi
regolamentari riescono a fare il 2-2 con Spanò
(92') e si portano sul 4-2 nell'extra time con le
reti di Ruopolo (104') e Giannone (110'). Ma non
sono mancate le polemiche in casa Ascoli contro
l'arbitraggio di Morreale di Roma perchè
nei supplementari ha sventolato il cartellino rosso
pure nei confronti di Perez e Altobelli. D'altronde
i quarti dei playoff hanno lasciato per strada altre
vittime illustri in una partita secca. Infatti nell'ordine
sono cadute il Benevento (sconfitto in casa dal
Como per 2-1) per lungo tempo in testa nel girone
C, il Pavia (2-1 per il Matera d.t.s.) che aveva
ricoperto il primato per alcuni tratti di stagione
nel girone A. Mentre il Bassano Virtus ha battuto
dopo i calci di rigore per 6-5 la Juve Stabia. Domenica
24 maggio si giocherà la semifinale di andata
dei playoff: Como contro Matera e Bassano Virtus
contro Reggiana. I playout invece si giocherano
sabato 23 maggio (il Gubbio a Piacenza, ore 15).
• 16
MAGGIO 2015 Pro
Piacenza, il verdetto è fissato per il 20
maggio: ancora suspence per la penalizzazione
La
telenovela Pro Piacenza potrebbe essere arrivata
all'epilogo. Infatti la società piacentina
conoscerà il verdetto del Collegio di Garanzia
il prossimo 20 maggio a partire dalle ore 14. Mercoledì
scorso la Seconda Sezione dello stesso collegio
aveva deciso di rinviare la decisione alle Sezioni
Unite. Quindi a soli tre giorni dalla partita di
andata dei playout tra Pro Piacenza e Gubbio, la
società emiliana verrà a sapere se
il ricorso presentato per togliere quella pesante
penalizzazione in classifica (-8) avrà buon
fine oppure no. In caso di ricorso negato, non cambia
nulla nella griglia dei playout, cioè Pro
Piacenza contro Gubbio, oltre Savona contro Forlì.
Ma se il ricorso verrà accolto, la classifica
potrebbe essere per la verità stravolta:
il Pro Piacenza salirebbe a quota 45 punti e quindi
sarebbe salvo; in tal caso la Pistoiese (44 punti)
finirebbe dritta ai playout perchè possiede
una peggiore differenza reti rispetto a Carrarese,
Santarcangelo e Prato appaiate sempre a 44 punti.
In tal caso perciò gli scontri diretti diventerebbero
Forlì contro Gubbio e Savona contro Pistoiese.
Ma anche questo non è detto perchè
si parla pure che sarebbe troppo tardi per riaprire
la questione e quindi la classifica resterebbe immutata.
Insomma, c'è grande confusione in merito.
Notiziario dal girone. Il bomber Raffaele Rubino
lascia il calcio giocato: dopo 500 partite da professionista
(142 in gol in carriera) e dopo il gol salvezza
segnato in trasferta contro la Carrarese con la
maglia del Prato, ha deciso di appendere le scarpette
al chiodo; con il Novara era riuscito nell'impresa
di giocare in serie A dopo una cavalcata partendo
dalla C1.
• 13
MAGGIO 2015 Donnarumma:
"Teramo, abbiamo vinto con passione e cuore.
Similitudini come a Gubbio..."
Teramo,
la sorpresa del campionato: un torneo vinto
con merito e per la prima volta vola in serie B.
Il capocannoniere del girone è Alfredo Donnarumma
(23 reti), ex Gubbio. Chiediamo prima le sue prime
sensazioni per questo storico traguardo. Donnarumma
ci confessa: "Un'annata importante: 23 gol
segnati e vincere il campionato, una emozione immensa. Sono delle soddisfazioni che ripagano quei sacrifici
che uno fa". Quando vi siete accorti che
potevate vincere il campionato? "Quando
abbiamo cominciato a fare una serie di vittorie
e dei pareggi importanti, abbiamo capito che la
squadra stava maturando e poteva avere una continuità
di risultati. Solo così si possono fare grandi
campionati. A me è successo pure a Gubbio:
quando si vedeva che una partita non si poteva vincere
noi non la perdevamo e cresce la maturità".
Ha parlato di Gubbio: trova delle similitudini con
questo successo con il Teramo? "Sì,
non nascondo che sembra la stessa situazione. All'inizio
ci davano per spacciati, soprattutto dopo le prime
partite dove perdemmo per 5-0 a Grosseto in Coppa
e poi per 5-1 a Cremona in campionato. Ci davano
per retrocessi. Pure a Teramo è successo
uguale: nelle prime due partite (con Pisa e Grosseto
ndr) abbiamo preso sei gol perdendo entrambe. Ma
la squadra si è compattata, ha lavorato sempre
sodo e alla fine il lavoro ha dato i suoi frutti".
Ma qual è il segreto per centrare certi traguardi? "Sia a Teramo
che a Gubbio, il segreto è il grande lavoro,
un grande gruppo di ragazzi che si sono aiutati
l'uno con l'altro e abbiamo sempre dato il massimo".
Con il Gubbio aveva al fianco Gomez Taleb (18 reti),
invece quest'anno Lapadula (21 gol). Insomma, due
buoni partner: "Sì, infatti per essere
competitivo devi pure avere dei calciatori importanti.
A Gubbio ho avuto Gomez Taleb e alla fine è
arrivato in serie A. Ora ho avuto Gianluca, un calciatore
forte, con caratteristiche diverse dalle mie".
Tre campionati vinti di C1 con le maglie di Gubbio,
Virtus Lanciano e Teramo. Ora, cosa si aspetta?
"Vorrei fare la differenza pure in serie
B. Credo che ci sia la possibilità per fare
vedere a tante persone che la serie B la posso fare
tranquillamente". Ultima domanda, Gubbio
ai playout. Un giudizio? "Sinceramente non
mi sarei mai aspettato che finisse ai playout. Tuttavia
ho visto che è una squadra che aveva delle
lacune, ma in particolar modo perchè era
giovane. Nonostante ciò la squadra mi è
piaciuta perchè giocavano bene e ci stavano
pure dei calciatori bravi, però con i giovani
è così purtroppo. Quando si entra
in un tunnel poi non è facile uscire e ti
porta a ritrovarti in questa situazione qua. Spero
e mi auguro che il Gubbio ci riesca a superare i
playout perchè la categoria se la merita
e non sarebbe giusto se la perdesse". Notiziario.
Ricorso Pro Piacenza, ricorso rinviato alle Sezioni
Unite: «La Seconda Sezione del Collegio di
Garanzia, in merito alla controversia A.S. Pro Piacenza
contro Figc e Coni avverso decisione Tnas con motivazioni
mai notificate, ritenuto che la controversia in
oggetto presenti profili di rilevanza e di principio
che riguardano altre controversie di competenza
di altre Sezioni, propone ai sensi dell'art. 56,
comma 5, del Codice della Giustizia Sportiva, al
presidente del Collegio di Garanzia di disporre
che il ricorso medesimo venga deciso dalle Sezioni
Unite».
• 12
MAGGIO 2015 Acori:
"Un peccato, per un solo punto ai playout.
Ai calciatori ho sempre parlato in faccia..."
A
distanza di più di una settimana, cioè
dalla sconfitta interna con il Pro Piacenza, parliamo
con il tecnico Leonardo Acori che è stato
esonerato proprio in quel 2 maggio. Prima domanda:
il Gubbio ora si ritrova ai playout anche se sabato
ha vinto con il Grosseto. Un suo giudizio? "É
un peccato che per un punto la squadra sia finita
ai playout. Meritavamo di salvarci subito. Purtroppo
quando certe cose vanno storte, i campionati si
complicano. Nessuno avrebbe mai pensato che proprio
dopo i 27 punti dell'andata, potessimo trovarci
in questa situazione. Adesso però la realtà
è questa, ma credo che lo staff saprà
preparare i ragazzi nel migliore dei modi".
Appunto, un girone di ritorno con soli 16 punti
racimolati: adesso a mente fredda, lei può
darci una spiegazione? "Se avrei saputo
precisamente cosa non andava, sarei intervenuto
subito. All'inizio siamo ripartiti in modo eccellente,
giocando bene con squadre come L'Aquila, Pisa e
Ascoli, e pure nel primo tempo di Ferrara facemmo
molto bene. Una volta che si sono allontanati i
playoff, pensavamo erroneamente e inconsciamente
di salvarci con il minimo sforzo: invece le cose
si sono complicate. Ci sono stati anche degli infortuni
importanti come quello di Marchionni e Galuppo.
Inoltre abbiamo subito dei rigori che non stavano
nè in cielo nè in terra: un rigore
come quello di Lucca non mi era mai capitato in
40 anni di carriera. E determinante quello scontro
diretto con la Carrarese dove fino al 90' eravamo
in vantaggio: poi ci siamo difesi per dieci minuti
e quindi non c'è stato nulla di scandaloso,
purtroppo alla fine non abbiamo portato a casa nemmeno
un pareggio subendo un gol sull'ennesimo corner.
E da quel momento purtroppo è venuto fuori
un altro campionato". Tuttavia dopo la
partita di Ferrara del 1 febbraio (1-0 per la Spal),
ci rimase impressa una frase di Loviso dopo il match
che si lamentò nel dire che la squadra doveva
tirare fuori gli attributi: forse quello è
stato un campanello d'allarme? "Effettivamente
in quella partita eravamo stati superiori, invece
abbiamo perso una partita per una ingenuità.
Perciò è vero che bisognava tirare
fuori più carattere. Però vorrei fare
una considerazione: nel girone di andata eravamo
tutti fenomeni, perciò non credo che in due
mesi ci siamo rincoioniti e l'allenatore era sempre
quello". C'è chi insinua che la
squadra non la seguiva più, ma è così?
"Ma queste sono solo voci da bar che io
non voglio nemmeno commentare. Ho allenato dei calciatori
in carriera che veramente erano dei paraventi, quindi
secondo voi potevo avere problemi con il gruppo
che c'era a Gubbio? Ho sempre parlato in faccia
ai calciatori e nessuno mai mi ha imposto dei calciatori.
Si chiacchiera troppo dentro i bar e credo che ci
sono troppi disfattisti a Gubbio". Adesso
c'è Bonura che guida la squadra, un commento?
"A mio avviso è stata una scelta
azzeccata: Marco insieme a Vecchini e Scaia conoscono
il lavoro che è stato svolto, ma è
chiaro che prima veniva attaccato solo il sottoscritto
come allenatore mentre ora i calciatori sono di
certo più responsabilizzati, devono metterci
più attenzione e orgoglio, e può diventare
una cosa pure positiva. Ma ribadisco, il gruppo
mi ha sempre seguito". Sì, però
c'è un calciatore che lo ha deluso? "No,
anche se tutti potevamo fare qualcosa in più.
La colpa va ripartita su tutti noi". Il
mercato? "C'era la volontà di rinforzarci
in accordo con la società, ma non è
stato possibile per tante cose. Mentre altre squadre
obiettivamente a gennaio sono uscite stravolte in
positivo". Un errore che non rifarebbe
oggi? "Sicuramente ho fatto degli errori.
Cerco di sbagliare poco, ma ne ho fatti. Ma posso
camminare a testa alta perchè il mio impegno
è stato totale. Oltretutto mi auguro che
il Gubbio si salvi, ci tengo, come ci fosse ancora
il sottoscritto in panchina. Ci tengo tanto al Gubbio
e a questa città".
• 11
MAGGIO 2015 L'editoriale.
I playout (evitabili) e i calcoli (sballati). Da
27 punti dell'andata ai 16 del ritorno
Alla
fine, purtroppo, ci abbiamo azzeccato. Subito dopo
la partita persa in casa contro il Pro Piacenza
(0-1, il 2 maggio scorso), nella palazzina dove
c'è la sala stampa, in attesa di aspettare
i protagonisti per intervistarli, abbiamo fatto
subito due conti e una riflessione: notavamo che
ad una sola giornata dalla fine il Prato e il Santarcangelo
(che si trovavano un punto sopra il Gubbio) dovevamo
scontrarsi contro Carrarese e Pontedera (squadre
già salve), e quindi già avevamo capito
che i playout sarebbero diventati cosa certa. Purtroppo
non ci siamo sbagliati. Sapevamo che anche una vittoria
a Grosseto non sarebbe servita a nulla. Così
è stato. Il motivo è molto semplice.
Il calcio ormai lo conosciamo, abbiamo capito che
nelle ultime giornate di campionato nessuna squadra
già salva si mette a mettere i bastoni tra
le ruote alle avversarie: anche perchè poi
è una ruota che gira. Il calcio italiano
è questo e non ci si può fare nulla.
Il Gubbio doveva fare punti prima e non basarsi
sui calcoli (infruttuosi). E tutto sommato (per
fare un'analisi schietta, realistica e non di parte),
i playout sono pure meritati visto come sono andate
le cose. Tra l'altro due mesi fa (insieme a Giacomo
Branco di Trg Network) abbiamo
fatto subito una riflessione: se il Gubbio dovesse
uscire sconfitto dalle sfide chiave per la salvezza
come quelle con la Tuttocuoio, San Marino, Pistoiese
e Pro Piacenza, vuol dire che la squadra non merita
sul campo la salvezza diretta. Ed è questo
il punto: non si spiega come mai un Gubbio ammirato
fino a prima di Natale (ad un solo punto dai playoff),
da una bella cicogna si è trasformato in
un brutto anatroccolo. Nel
girone di ritorno sono stati racimolati appena 16
punti in 19 gare disputate, contro i 27 punti del
girone di andata (-11 punti nelle medesime partite). Si è buttato al vento
tutto quello che di buono era stato fatto nel girone
di andata. Pertanto i playout sono meritati e lo
diciamo a malincuore. E adesso appunto ci sono gli
spareggi promozione. C'è da dire che il Gubbio
non ha mai disputato i playout nella sua storia,
da quando vengono chiamati così. Tuttavia
c'è un unico precedente nei suoi 105 anni
di storia dove il Gubbio affrontò uno spareggio
salvezza. Campionato di serie D 1960-1961. Spareggio
salvezza datato 11 giugno 1961 giocato allo stadio
"Dorico" di Ancona tra Città di
Castello e Gubbio: i tifernati si imposero per 2-1
con le reti segnate da Cassio (12'), da Checchi
(13') e poi gol della bandiera dei rossoblù
di Bianchet (56'). Un precedente sfavorevole che
decretò la retrocessione del Gubbio nel campionato
di Promozione regionale. Dato che abbiamo tratto
dal libro "Rossoblù" curato da
Gianluca Sannipoli. Un episodio che risale a 54
anni fa. Tuttavia nei professionisti non è
mai successo e quindi si tratta della prima volta.
Una prima volta che crea un po' di timore, come
è logico che sia. Gli spareggi salvezza sono
un terno al lotto: vince sempre chi sta meglio fisicamente
ma soprattutto mentalmente. In prima persona ne
sa qualcosa il Gubbio. Basta far tornare alla mente
gli spareggi promozione di C2 nella stagione 2009-2010
nell'era Torrente. Il Gubbio vinse i playoff contro
tutti i pronostici. I rossoblù raggiunsero
il Fano in classifica all'ultima giornata (al terzo
posto) e i granata erano riusciti proprio nel torneo
a battere il Gubbio in terra adriatica per 1-0 (rete
di Invernizzi). Ma la squadra marchigiana concluse
il campionato in calando e subì quel colpo
psicologico. Morale della favola: negli spareggi
promozione il Gubbio si impose sia all'andata che
al ritorno per 2-1 (una doppietta di Casoli, gol
di Gomez Taleb e un autogol di Cacioli). Stesso
discorso dicasi per la finale: il San Marino aveva
tutti i favori del pronostico, ma quel Gubbio arrivò
ai playoff in perfetta forma e vinse entrambe le
gare (2-0 in casa con reti di Rivaldo e Gomez Taleb,
e 2-0 in trasferta con le reti di Marotta e Casoli).
Così conquistò la tanto agognata serie
C1. (Editoriale Direttore Gubbiofans.it)
• 09
MAGGIO 2015 Gubbio
ancora in silenzio stampa. Parla solo il patron
Notari: "Ora serve l'unità di tutti..."
Adesso
(purtroppo) sono una dura realtà i playout.
É ufficiale la griglia degli spareggi salvezza:
Pro Piacenza contro Gubbio, Savona contro Forlì,
partita di andata sabato 23 maggio, partita di ritorno
sabato 30 maggio. Anche se c'è il ricorso
della Pro Piacenza per gli otto punti di penalizzazione
(il 13 maggio si discuterà il ricorso della
società biancorossa). Nell'ultima giornata
di campionato il Gubbio vince a Grosseto per 3-2,
il neo allenatore Bonura bagna il suo esordio con
una vittoria, ma non basta. Lo spettro dei playout
diventa concretezza. In casa Gubbio non parla
ancora nessuno. Tutti in silenzio stampa, compreso
il tecnico Bonura. L'unico che rilascia delle dichiarazioni
è il patron dei rossoblù Sauro Notari: "Purtroppo questa vittoria non
è servita a nulla". Lo dice con
un filo di rammarico. Ma il presidente aggiunge:
"Però adesso possiamo affrontare
i playout con uno spirito diverso. La squadra ha
mandato un segnale positivo, ora mi sembra che ci
siamo. D'altronde è stata una partita maschia,
il Grosseto non ci ha regalato nulla e non a caso
proprio allo scadere ci sono stati pure dei tafferugli.
E poi con questo caldo la squadra ha avuto una buona
reazione. Se il cambio di allenatore è servito?
Senz'altro la scossa c'è stata, i ragazzi
in campo li ho visti determinati, anche se incassiamo
i soliti gol. Perchè la scelta di Bonura
in panchina? Perchè con degli nuovi allenatori
non c'era il tempo per fare amalgamare la squadra
mentre Bonura conosce bene la squadra perchè
c'è da inizio stagione". E Notari
fa un ultimo appello: "Ora bisogna stare
uniti tutti: società, squadra e tifosi. Affrontare i playout con la testa giusta".
Sull'altro fronte parla il tecnico Massimo Silva
a Grossetosport.com:
"L'obiettivo era la salvezza e l'abbiamo
raggiunta in anticipo. É vero che abbiamo
chiuso male il torneo per questo risultato, però ci
abbiamo messo impegno. Ma abbiamo
sbagliato diverse occasioni". Intanto abbiamo
inserito le foto di Grosseto e Gubbio (15 immagini).
Foto di Ilario Uvelli di Grossetosport.com.
• 09
MAGGIO 2015 Gubbio
vincente a Grosseto (2-3), però non basta:
adesso i playout sono una dura realtà
Ultima
giornata di campionato: si gioca Grosseto e Gubbio,
di sabato con inizio alle ore 14:30. Il neo allenatore
Bonura schiera il 4-1-4-1 rispolverando Caldore
come terzino sinistro e D'Anna come esterno destro
di centrocampo, mentre Mancosu va in panchina. Il
tecnico dei biancorossi invece opta per il 3-5-2.
Pronti e via. Al 2' Torromino va via sulla sinistra
e crossa in area, colpo di testa di Pichlmann, palla
che sorvola sopra la traversa. Al 13' pericolo:
Loviso perde palla sulla trequarti dove Pichlmann
lancia in porta Torromino a tu per tu con il portiere,
Iannarilli in uscita in tuffo stoppa la palla e
poi di seguito lo stesso Loviso sbroglia la matassa.
Dal pericolo scampato, giunge il gol del vantaggio
del Gubbio al 15': corner di Loviso pennellato in
area, spizza di testa Regolanti, a due passi dalla
porta si avventa D'Anna che in scivolata di destro
insacca la sfera sotto la traversa. Al 25' Della
Latta lancia in porta Pichlmann che per fortuna
del Gubbio non riesce ad agganciare la sfera con
il piede destro nel momento in cui si trova solo
davanti al portiere. Al 30' punizione da posizione
favorevole per Loviso: tiro di destro potente, ma
la mira è sbagliata, palla che va abbondantemente
alta. Al 35' ripartenza dei rossoblù con
Vettraino che serve in area Regolanti: tiro debole
di destro, para a terra Baiocco. Al 38' bolide fulmineo
dai venticinque metri di destro di Torromino, la
palla sibila vicino al palo alla sinistra del portiere.
Al 44' Albertini cade in area dopo un contatto con
Caldore, è calcio di rigore. Dal dischetto
calcia Torromino, si tuffa Iannarilli e con la punta
delle dita riesce a deviare la sfera sul palo; poi
sulla ribattuta Torromino non sbaglia e di piatto
destro insacca la palla in rete rasoterra. Una doccia
gelata. Si va alla ripresa. Al 50' Casiraghi serve
un bel pallone al limite verso Loviso, ma la sua
mira è ancora imprecisa e il tiro termina
a lato di due metri. Al 54' corner di Loviso pennellato
in area, Lasicki sbuca in area e incorna bene verso
la porta: palla che fa la barba al palo. Subito
dopo (56') il Gubbio torna però in vantaggio:
Luciani da destra serve al limite Guerri che calcia
di prima intenzione di sinistro a rete, la palla
viene deviata leggermente da Biraschi e si insacca
a fil di palo, radente. Al 66' si fa pericoloso
Onescu, tiro dal limite che termina di poco a lato.
Al 69' Esposito impegna il portiere di casa Baiocco
con un tiro da fuori area. Al 76' pericolo: Torromino
da pochi passi calcia a rete, ma Iannarilli in tuffo
riesce a salvare il risultato. Al 78' Gubbio che
fa il tris: D'Anna lancia in profondità Regolanti
che serve una palla per Vettraino, tiro di destro
volante che si insacca sotto all'incrocio. Però
all' 89' calcio di rigore per un contatto tra Guerri
e De Feo: dal dischetto lo stesso De Feo insacca
la sfera a fil di palo. Al 93' Iannarilli salva
il risultato in due occasioni su tiri ravvicinati
di Torromino e poi di Gambino (palla che schegia
anche la traversa). Dopo il novantesimo
viene espulso Torromino: scoppia una
rissa in mezzo al campo. La vittoria non serve: la zona playout purtroppo diventa dura realtà. Tabellino:
Grosseto - Gubbio (2-3): Grosseto
(3-5-2): Baiocco; Monaco, Biraschi, Legittimo (61'
De Feo); Albertini,
Onescu, Della Latta, Lugo (78' Gambino), Paparusso; Pichlmann,
Torromino. (A disp.: Mangiapelo, Burzigotti, Boron,
Okosun, Fofana). All. Silva. Gubbio
(4-1-4-1): Iannarilli; Luciani, Rosato, Lasicki,
Caldore (79' Mancosu); Loviso; D'Anna (84' Manganelli), Guerri, Casiraghi
(67' Esposito), Vettraino;
Regolanti. (A disp.: Citti, Domini, Bentoglio, Cais). All. Bonura. Reti:
15' D'Anna (Gu), 44' Torromino (Gr), 56' Guerri
(Gu), 78' Vettraino (Gu), 89' De Feo (Gr) rigore. Arbitro:
Fiore di Barletta (Monetta di Salerno e Annunziata
di Torre Annunziata). Espulsi: 94' Torromino
(Gr), vice allenatore Vecchini (Gu). Ammoniti: Rosato (Gu). Spettatori:
642 (di cui una ventina da Gubbio). Risultati:
Ultima Giornata - Girone B - Lega Pro: Ancona
- L'Aquila 2-0 4'
D'Orazio (A), 9' Bacchetti (A) Carrarese - Prato 0-1 47'
Rubino (P) Forli
- Pisa 5-1 15'
Melandri (F), 18' Morga (F) rig., 23' Caponi (P),
33' Arrigoni (F), 52' Melandri (F), 55' Melandri
(F) Grosseto - Gubbio 2-3 15' D'Anna (Gu), 44' Torromino (Gr), 56' Guerri
(Gu), 78' Vettraino (Gu), 89' De Feo (Gr) rig. Pistoiese
- Savona 2-2 23'
Sanna (S), 25' Eguelfi (S), 32' Piscitella (P) rig.,
49' Di Bari (P) rig. Pro Piacenza - Lucchese 1-1 48'
Speziale (P), 85' Benedetti (L) Reggiana
- Spal 0-2 11'
Gentile (S), 72' Zigoni (S) Santarcangelo - Pontedera 2-1 36'
Guidone (S), 54' Obeng (S), 65' De Cenco (P) Teramo
- Ascoli 2-2 5'
Berrettoni (A), 31' Tripoli (A), 38' Donnarumma
(T), 58' Donnarumma (T) Tuttocuoio - San Marino 1-2 40'
Sensi (S), 53' Soligo (S), 94' Colombo (T)
• 08
MAGGIO 2015 All'andata,
Iannarilli in gol di testa. Ora è tutta un'altra
musica: silenzio stampa e convocati
In
molti se lo sono dimenticato, visto l'andamento
sconvolgene e deprimente del cammino nel girone
di ritorno del Gubbio. Ma all'andata contro il Grosseto in
casa il gol del pareggio fu realizzato
di testa. Nulla di eclatante direbbero in molti,
ma stiamo parlando di Antony Iannarilli che però
di mestiere fa il portiere. L'estremo difensore
laziale sicuramente è stato un autentico
protagonista in positivo di questa stagione eugubina
perchè si è contraddistinto in diverse
parate "salva-risultato". Ma in quella
precisa occasione, ovvero martedì 6 gennaio,
il Gubbio si trovava sotto di un gol per la rete
segnata da Verna (sabato sarà assente per
squalifica) al minuto 88 in contropiede. Ma al minuto
92 ecco la sorpresa: corner di Loviso in area dove
svetta proprio Iannarilli, palla che si insacca
a fil di palo. Intanto è stata diramata la lista dei convocati.
Il tecnico Marco Bonura deve fare a meno di Galuppo
(squalificato), ma non sono stati convocati nemmeno
Tutino e Marchionni. Si va verso la conferma del
4-1-4-1 ma con alcuni ballottaggi. Iannarilli in
porta. Quartetto difensivo con Luciani, Rosato,
Lasicki e Caldore (o D'Anna). Loviso playmaker.
Un quartetto di centrocampo con D'Anna (o Mancosu)
ala destra, Vettraino ala sinistra, e il duo di
mediani Guerri e Casiraghi. Di punta il centravanti
Regolanti. Sono stati convocati venti calciatori:
Badiali, Bentoglio, Cais, Caldore, Casiraghi, Castelletto,
Citti, D'Anna, Domini, Esposito, Guerri, Iannarilli,
Lasicki, Loviso, Luciani, Mancosu, Manganelli, Regolanti,
Rosato e Vettraino. Intanto continua il silenzio
stampa: bocche cucite anche dopo la rifininura e
quindi nessuna conferenza stampa dell'allenatore.
Strano ma vero: Bonura è il nuovo allenatore
da lunedì, ma ancora non è stato
presentato ufficialmente in conferenza stampa.
• 07
MAGGIO 2015 Si
rivede Marchionni dopo due mesi. Ma il neo tecnico
Bonura rispolvera sempre il 4-1-4-1
Toh,
chi si rivede! L'ala sinistra Lorenzo Marchionni
è tornato ad allenarsi con il gruppo nel
pomeriggio di giovedì. Questa è già
una notizia. Infatti il centrocampista scuola Chievo
Verona era assente per la precisione dalla partita
di Pontedera dell'8 marzo scorso dove realizzò
il gol vittoria, ma proprio in quel match si infortunò
per un problema all'inguine della coscia sinistra.
In questi ultimi tempi si era allenato a parte dopo
un periodo di riabilitazione, ed ora (anche se al
piccolo trotto) è stato impiegato dal neo
allenatore Bonura come rifinitore nello schieramento
delle riserve. Infatti Bonura ha di nuovo provato
il 4-1-4-1. Iannarilli in porta. Quartetto difensivo
con Luciani, Rosato, Lasicki e Caldore. Loviso davanti
alla difesa come playmaker. Quartetto di centrocampisti
con D'Anna schierato come ala destra, sulla mancina
Vettraino, mentre al centro il duo Guerri e Casiraghi.
Di punta il centravanti Regolanti. Perciò
a questo punto, salvo sorprese, sarà questo
lo schieramento tattico schierato in quel di Grosseto
nella gara di fine campionato di sabato. L'ala sinistra
Tutino è ancora out per un problema al polpaccio.
Out pure Galuppo che deve scontare un turno di squalifica.
Mentre Marchionni non sarà ancora della partita
(per ovvi motivi), tuttavia potrebbe essere convocato.
In casa Grosseto invece mancheranno ben tre squalificati:
Volpe, Formiconi e Verna. Il tecnico biancorosso
Massimo Silva (intervistato alcuni giorni fa sulle
nostre colonne) dovrebbe schierare il modulo 3-5-2
(o 3-4-1-2). In porta ballottaggio tra Baiocco e
Mangiapelo. Difesa a tre con Monaco, Biraschi e
Legittimo. A centrocampo il quintetto Albertini,
Onescu, Della Latta, Okosun e Lugo. Ma non è
escluso che Lugo possa essere schierato nel ruolo
di trequartista. Di punta il
duo De Feo e Torromino (o Pichlmann). Ma è
probabile che potrebbero giocare altri elementi come
Boron o Gambino. Arbitra questo incontro il signor
Francesco Fiore di Barletta: sarà coadiuvato
dagli assistenti di linea Giuseppe Monetta di Salerno
e Alfonso Annunziata di Torre Annunziata. Notizie
flash. Improvviso
lutto per l'allenatore Leonardo Acori per la scomparsa
del padre: le sentite condoglianze dalla nostra redazione.
Indagine di Repubblica.it che delinea la crisi che
attanaglia la Lega Pro. Dall'anno 2000 ad oggi sono
sparite più di 100 squadre. Sono ben 49 i
punti di penalizzazione tolti al momento, sono 16
i clubs che hanno ricevuto sanzioni solo quest'anno.
Lo stipendio medio è di 25000 euro, lo stipendio
di oltre 200 calciatori supera i 60000 euro; 4,2
milioni di euro la spesa media stagionale di un
club mentre è di 3,1 milioni di euro il valore
medio per produrre un club. E la ricetta Sud Tirol:
la società di Bolzano è virtuosa con
una struttura societaria che ricorda quella del
Barcellona: una proprietà diffusa, non un
proprietario ma 30 soci che si dividono il 90% delle
quote societarie, il 10% è in mano di un
azionariato popolare (500 bolzanini che pagano 50
euro l'anno) e quindi anche loro sono proprieteri
di un club
• 06
MAGGIO 2015 Focus.
Quei gol subiti da fermo e cilecca in attacco. Il
corner è il tallone di Achille: grafico
Gubbio,
abbiamo un problema. Quanti gol subiti da calcio
da fermo, corner o di testa. La rete di Bini di
sabato scorso è l'ultima di una serie di
reti prese dai rossoblù su punizioni ma soprattutto
sui calci d'angolo. A questo punto è un problema
di marcature (o schemi). Come evidenzia lo stesso
gol di Bini, che di per sè è una perla,
ma il giocatore del Pro Piacenza è stato
lasciato solo, libero di colpire, in area. E non
è la prima volta che succede, anzi. Risolvere
questa lacuna tattica ora è un grattacapo
che riguarda il nuovo allenatore Marco Bonura. Anche
perchè la statistica parla piuttosto chiaro.
In questa stagione il Gubbio ha incassato 8 reti
sugli sviluppi di un calcio d'angolo, di cui 7 di
testa. Ma in area eugubina è capitato che
sono arrivate altre 5 segnature di testa degli avversari
direttamente da cross dal fondo. In pratica il Gubbio
ha incassato ben 12 gol di testa sui 49 totali (pari
al 24%). E sui calci piazzati (tolti i calci di
rigore) sono arrivati 13 gol subiti sui 49 totali
(pari al 27%). Ma anche l'attacco non se la sta passando meglio,
anzi. L'ultimo gol di un attaccante è stato
realizzato contro l'Ascoli (2-2): l'unica rete segnata
da Tutino in questo torneo, ovvero da 738 minuti.
Mentre il vero centravanti di questa squadra, ovvero
Regolanti, non va a segno da ben 1372 minuti (1-1
contro il Pisa). Insomma, le problematiche non sono
poche che vanno risolte in fretta perchè
il campionato è pressochè finito,
con lo spauracchio playout che a questo punto della
stagione diventa concretezza. Adesso non ci sono
alternative. Il Gubbio infatti è costretto
a vincere a Grosseto per evitare i playout e allo
stesso tempo deve sperare che il Prato (impegnato
in trasferta con la Carrarese) o il Santarcangelo
(scontro in casa contro il Pontedera) non ottengano
una vittoria. Mentre in caso di una vittoria del
Forlì non ci sono problemi perchè
i rossoblù sono in vantaggio nella classifica
avulsa per quanto riguarda la differenza reti (43
gol fatti e 49 subiti per il Gubbio contro i 36
gol fatti e 54 subiti dai romagnoli). Quindi si
dovrebbero incastrare diversi risultati favorevoli,
ma non è cosa per niente facile anche perchè
il Gubbio non vince una partita dal 22 marzo scorso
(proprio con il Forlì per 2-1): da quel momento
in poi infatti sono arrivate cinque sconfitte ed
un solo pareggio. Prove per Grosseto. Il neo allenatore
Bonura sembra intenzionato a non cambiare assetto.
Provato ancora il consueto 4-1-4-1. In porta Iannarilli.
Difesa a quattro con Luciani, Lasicki, Rosato e
Caldore. Loviso playmaker. Quartetto di centrocampo
con la conferma come ala destra di D'Anna mentre
a sinistra Vettraino, con il duo centrale Guerri
e Casiraghi. Di punta Regolanti. Poi nell'allenamento
del mercoledì è stato provato Manganelli
al posto di Lasicki e Cais al posto di Regolanti.
Out Tutino per un ematoma al polpaccio. Si sono
allenati a parte Galuppo e Marchionni. Riceviamo
e pubblichiamo una lettera firmata (che ci è
pervenuta alla nostra posta elettronica). Ci scrive
Marcello Minossi: "Caro Direttore, come
avrai notato ultimamente mi sono chiuso in un esterrefatto
silenzio, nell'illusione (ma non quella che esternai
a suo tempo per il raggiungimento di traguardi ambiziosi)
che qualche cosa cambiasse, e che qualche cosa potesse
riportarci su una strada anonima sì, ma almeno
dignitosa. Il motivo di questo mio risveglio epistolare
è stato stimolato dal tuo editoriale del
4 maggio. Mi riferisco alla frase in cui si parla
di calciatori ovattati. Rispondo. A) - La loro solitudine,
la lontananza da casa è forse paragonabile
a quegli esseri umani che attraversano il Mediterraneo
e quanti ragazzi come loro ci sono tra questi disperati
pronti a dare un calcio al pallone e poi offrire
uno spettacolo più degno di quanto ultimamente
visto?. B) - I nostri eroi sono stati ovattati,
ma chi lo ha fatto si è dimenticato di togliere
il bozzolo di cotone prima di entrare in campo.
Ti saluto. Firmato: Marcello Minossi".
• 05
MAGGIO 2015 Silva:
"Gubbio, non mi sarei mai aspettato un calo
così. Ora serve testa". Pullman
a Grosseto
Sabato
il Gubbio gioca a Grosseto nell'ultima giornata
di campionato. L'allenatore è Massimo Silva
che noi abbiamo intervistato. I biancorossi sono
già salvi ma cercano di centrare il nono
posto per poter accedere alla Tim Cup. Ci sembra
chiaro che il Grosseto non regalerà nulla
ai rossoblù. Silva risponde così:
"Certamente. Noi vogliamo cercare di centrare
questo traguardo impensabile e quindi ci si prova.
Poi è logico che in campo saranno determinanti
le motivazioni, non solo per il Gubbio, ma anche
per noi. Nel calcio non si regala mai niente".
Il Grosseto come dicevamo ha ottenuto questa salvezza
in anticipo. Che soddisfazione prova il suo tecnico?
"Per me è stata doppia perchè
durante la stagione ero stato esonerato. Poi sono
stato richiamato dopo che erano passati altri due
allenatori. Ho trovato una situazione un po' complicata,
non solo tecnica, ma anche sotto altri aspetti.
Perciò uscire così bene anche con
buone prestazioni, per me è stato un motivo
di grande soddisfazione". Invece lei si
sarebbe mai aspettato un Gubbio ad un punto dai
playoff prima di Natale, ed ora ritrovarsi in piena
zona playout? "Assolutamente no. Non me
lo sarei aspettato. Devo dire che in senso positivo
per un certo periodo del campionato mi aveva meravigliato:
sia l'allenatore (Acori ndr) sia Loviso che ho avuto
come mio calciatore, stavano facendo grandi cose.
Quindi con tutta sincerità dico che non mi
sarei mai aspettato un calo così".
Dal lato della sua esperienza, nella situazione
attuale del Gubbio, serve più il bastone
o la carota? "Non si può mai dire
perchè è difficile giudicare dal di
fuori. Ad esempio anche io quando sono tornato a
Grosseto ho trovato dei problemi: tante volte bisogna
lavorare sulla testa dei calciatori e sul loro stato
d'animo, a prescindere dalla situazione tecnico-tattica.
Di solito è quasi sempre così".
Silva è stata una vecchia conoscenza del
Gubbio: fu avversario in serie B alla guida dell'Ascoli
in quel fatidico incontro al Del Duca dove i rossoblù
guidati da Simoni vennero sconfitti per 2-1. Cosa
ricorda? "Sicuramente bei tempi. Fu una
gara difficile. Il Gubbio in quel periodo andava
bene, era spumeggiante. Ma noi vincemmo una partita
determinante. D'altronde facemmo una grande risalita
e ci salvammo". Mentre iniziò da
quella partita il declino del Gubbio: "Sì,
è vero. Diciamo che a livello psicologico
buttò giù un po' la squadra. Ricordo
questo del Gubbio". Ultima domanda: il
Teramo ha vinto il campionato, per lei è
una sorpresa? "Non tanto. Durante il campionato
ha sempre fatto buoni cose e un buon calcio. Società
organizzata e allenatore (Vivarini ndr) bravo. Magari
arrivare in prima posizione in questa maniera, si
poteva anche non pensare. Pensavo piuttosto che
avrebbe potuto lottare soprattutto con l'Ascoli.
Oltretutto pensavo che sarebbe rientrato anche il
Pisa e invece non ce l'ha fatta. Quindi è
una sorpresa,
ma poi non troppo perchè ha fatto sempre un buon
calcio". News. Il gruppo del tifo organizzato
"Gubbio Supporters" organizzano un pullman
(gratis) per Grosseto: le iscrizioni presso il bar
nei pressi del botteghino dello stadio, vicino la
scuola Sperimentale.
• 04
MAGGIO 2015 Promosso
Marco Bonura: ora è il nuovo allenatore.
Alla fine pensata una soluzione interna
Alla
fine è arrivata la decisione definitiva.
A due giorni dall'esonero del tecnico Leonardo Acori,
che è avvenuto subito dopo la sfida contro
il Pro Piacenza, si è deciso di intraprendere
una soluzione interna. Infatti è stato promosso
Marco Bonura come nuovo allenatore del Gubbio fino
a fine stagione: finora era stato il vice allenatore
dei rossoblù al fianco proprio di Acori.
Lo stesso Bonura sarà coadiuvato dai preparatori
Giovanni Vecchini e Alessandro Scaia. Marco Bonura
(classe '79) è stato anche calciatore del
Gubbio nella stagione 1998-1999 e ironia della sorte
quella squadra in quella annata era allenata proprio
da Acori. Nella sua carriera come centrocampista
ha giocato in società importanti come per
esempio Cesena, Catania e Livorno, ed è cresciuto
nelle giovanili del Milan. Così la società
eugubina ha deciso per una soluzione interna (come
dicevano), molto probabilmente per responsabilizzare
di più i calciatori che adesso non hanno
proprio più alibi. D'altronde Bonura li
conosce bene fin dall'inizio del campionato mentre
un nuovo allenatore (ad una giornata dalla fine)
avrebbe dovuto cominciare da zero per inquadrare
la rosa a disposizione, mentre adesso
non c'è più davvero tempo da perdere. O si
salva la baracca, oppure dietro l'angolo c'è
solo il baratro. In questi giorni (per sostituire
Acori) in verità sono circolati molti nomi
(diversi di fantasia), ma è sembrato subito
chiaro che trovare un allenatore che sia disposto
ad accettare di prendere una squadra in evidente
difficoltà ad una sola giornata dal termine
era pressochè impossibile. D'altronde un
qualsiasi allenatore prima di accettare avrebbe
chiesto subito delle garanzie per il futuro (di
sicuro un'opzione di rinnovo direttamente per la
prossima stagione). Ma al momento non ci sono le
condizioni per fare un certo tipo di discorso. Infatti
il Gubbio prima di tutto deve salvarsi e solo dopo
si possono fare un certo tipo di ragionamenti. Ad
onor del vero, noi abbiamo capito subito che ci
sarebbe stata una soluzione interna. Infatti non
abbiamo messo nessun nome di allenatori papabili
in questi giorni perchè molto probabilmente
sarebbero serviti solo a mandare tanto fumo negli
occhi ai tifosi. E in questo momento non è
assolutamente il caso perchè il tifoso già
soffre per questa situazione incredibile che si
è creata. Una situazione inverosimile che
al momento appare senza via d'uscita. Ma adesso
ci deve essere la forza di raccogliere i cocci e
ripartire. Adesso ci deve essere la voglia veramente
di salvarsi. E il dito lo puntiamo in primis sui
calciatori perchè sono loro che in fin dei
conti scendono in campo: fanno un lavoro che tutti
(e diciamo tutti) lo vorrebbero fare, giocano a
calcio, lo sport più piacevole del mondo
e vengono anche pagati per dare un calcio al pallone.
E non si venga a raccontare la favoletta che sono
lontani dalle famiglie, soffrono la solitudine o
altro. Allora cosa dovrebbero dire quelli della
mia generazione che hanno fatto il militare (obbligatorio),
lontano tanti chilometri da casa per un anno intero,
come ad esempio il sottoscritto che si faceva 13
ore (di treno di sola andata) per arrivare ai confini
con l'Austria per fare il fuciliere assaltatore
con il Corpo degli Alpini (insieme ai Marines
Americani), e si operava al gelo sia di giorno che di notte?
Non scherziamo, su! E invece (in questi ultimi anni)
questi calciatori sono stati "ovattati",
tutti a tenerli sul piedistallo, niente interviste
(telefoniche) alla stampa. Ha giovato? Ha portato
risultati? Assolutamente no.
• 02
MAGGIO 2015 Esonerato
Acori. Bocche cucite, ed è contestazione.
Gubbio che sprofonda così nei playout
Peggio
di così non poteva finire. Gubbio che piomba
in piena zona playout. Arriva la quinta sconfitta
negli ultimi sei incontri dove è stato raccolto
un solo punto. Pure il Pro Piacenza passa a Gubbio
con un gol di Bini (in avvio di testa) con la difesa
di nuovo inerme. Il pubblico sugli spalti ha risposto,
ma la squadra no: ennesima figuraccia. All'uscita
dello stadio inizia la contestazione dei tifosi
che hanno aspettato i calciatori all'uscita dietro
la recinzione: non sono mancati dei battibecchi
accesi e qualche calciatore non ha saputo trattenere
le lacrime. E non è mancato anche il disappunto
di qualche tifoso che ha rivolto questa frase: "Via
tutti! Gli unici a rimetterci sono quelli che fanno
l'abbonamento come noi che teniamo veramente al
Gubbio". Insomma, la tensione si taglia con
il coltello. Una tensione che non è mancata
neanche ai bordi del campo. Un summit societario
improvvisato a bordo campo dopo il novantesimo,
in prima fila il patron Notari, ha portato alla
decisione di esonerare in maniera ufficiale il tecnico
Acori (un messaggio stringato che ci è stato
fornito dall'ufficio stampa), ma poi nessuno si
è presentato davanti ai taccuini dei giornalisti.
Continua il silenzio stampa, in un clima che ora
diventa surreale. Si presentano solo quelli del
Pro Piacenza che ovviamente gongolano per la vittoria.
Ecco le parole del tecnico dei piacentini Arnaldo
Franzini: "Risultato giusto. Bene subito
l'approccio. Abbiamo fornito un buon calcio con
buone ripartenze e abbiamo creato tanto. Senza un
super Iannarilli, si poteva soffrire di meno. Il
Gubbio? Ho trovato una squadra impaurita: l'ho vista
parecchio in difficoltà soprattutto nel reparto
arretrato, ma anche negli altri reparti fanno fatica.
Forse non pensavano di finire nei playout e pensare
che all'andata erano ad un punto dai playoff".
Mentre se ne sta andando, lo stesso Franzini confessa:
"Il gol di Bini? Gli ho detto vai avanti
che possiamo segnare. Avevo visto il gol che aveva
preso il Gubbio a Pistoia sugli sviluppi di un corner
(di Anastasi del 3-2 ndr): è stato commesso
lo stesso errore". Tocca poi al difensore
Francesco Bini autore del gol vittoria: "Risultato
giusto. Di rimessa abbiamo creato molte palle nitide
da gol. Con più lucidità e freddezza
potevamo chiuderla prima. Nel secondo tempo c'è
stata sì la reazione del Gubbio, ma hanno
avuto solo una occasione. Ci siamo chiusi bene togliendo
qualsiasi spazio all'avversaria". Intanto
abbiamo inserito le foto di Gubbio e Pro Piacenza
(18 immagini). Le foto sono di Simone Grilli per
studio Gavirati.
• 02
MAGGIO 2015 Gubbio,
sconfitta anche con il Pro Piacenza (0-1). Bini
segna di testa e Acori è esonerato
Gubbio
contro il Pro Piacenza, si gioca di sabato alle
ore 15. Il tecnico Acori schiera il consueto 4-1-4-1
con la sorpresa D'Anna esterno destro di centrocampo
e Caldore terzino sinistro. L'allenatore degli ospiti
Franzini opta per il 4-4-1-1. Dalla curva uno striscione
eloquente: "Scuse finite, vincere". Partono subito bene
i biancorossi. Al 4' Matteassi lavora un bel pallone
sulla destra e serve in mezzo Bacher che calcia
in porta, salva in angolo Lasicki. Dal corner (5')
arriva subito il gol ospite: Schiavini pennella
in area una palla dove Bini svetta indisturbato
e con la massima freddezza schiaccia a rete: palla
che si infila nell'angolino nonostante l'estremo
tentativo di Iannarilli. Primo vero affondo del
Gubbio al 17': cross da destra di Loviso, Lasicki
gira di testa e la palla sibila vicino al palo alla
sinistra del portiere. Al 18' occasione per il Gubbio:
Loviso dal limite calcia una punizione direttamente
in porta, vola Alfonso che riesce a deviare con
la punta delle dita sulla traversa. Al 20' Alessandro
lancia per vie centrali solo davanti alla porta
Speziale che cerca di eludere il portiere in uscita,
ma Iannarilli da terra riesce ad arpionare la sfera.
Al 43' Alessandro penetra in velocità in
area e calcia potente di sinistro, Iannarilli vola
e in tuffo respinge la sfera. Ripresa. Subentra
Mancosu al posto di Caldore. Subito in avvio lo
stesso Mancosu prova il tiro al volo di destro dal
limite, Alfonso in tuffo si salva in due tempi.
Al 53' Regolanti cade a terra in area dopo un contatto
con Bacher, ma l'arbitro fa proseguire. Al 57' segna
Regolanti di testa, ma l'arbitro ferma tutto per
fuorigioco. Al 61' Loviso lancia in porta Guerri
che solo davanti alla porta calcia, ma il suo tiro
viene deviato a fil di palo da Sane in extremis.
Al 66' un tiro cross velenoso di Luciani da destra
diventa un pericoloso: Alfonso con la punta delle
dita devia la sfera sulla parte alta della traversa.
Al 69' esce Tutino (subentra Vettraino) ma il calciatore
napoletano non gradisce (diverbio all'uscita con
il tecnico Acori). All' 81' Barba calcia a lato
dal limite. All' 84' Vettraino per Regolanti in
area che calcia in bocca ad Alfonso in uscita, sulla
ribattuta Lasicki calcia alto. All' 87' Iannarilli
(ancora) salva in uscita su Alessandro. Ennesima
sconfitta. Gubbio indecifrabile. Dopo il match arriva
un messaggio stringato da parte dell'ufficio stampa
in conferenza stampa che dice: "Acori è
stato esonerato ufficialmente dalla Gubbio Calcio".
Decisione presa dopo un breve summit. Tabellino:
Gubbio - Pro Piacenza (0-1): Gubbio
(4-1-4-1): Iannarilli; Luciani, Manganelli,
Galuppo, Caldore (46' Mancosu); Loviso; D'Anna, Guerri
(81' Domini), Casiraghi,
Tutino (69' Vettraino); Regolanti. (A disp.: Citti, Rosato, Manganelli,
Esposito). All. Acori. Pro
Piacenza (4-4-1-1): Alfonso; Castellana, Silva,
Bini, Sane; Matteassi (90' Marmiroli), Schiavini, Bacher, Barba;
Alessandro; Speziale. (A disp.: Iali, Ignico, Petrini,
Mascolo, Mella, Giovio). All. Franzini. Rete:
5' Bini (P). Arbitro:
Melidoni di Frattamaggiore (Scatragli di Arezzo
e Lipizer di Udine). Ammoniti: Casiraghi,
Galuppo e Luciani (G); Silva, Castellana e Bacher
(P). Spettatori:
1609 (di cui 721 abbonati). Risultati:
Trentasettesima Giornata - Girone B - Lega Pro: Ascoli
- Ancona 2-1 23'
Grassi (As), 56' Cognigni (An), 86' Perez (As) rig. Gubbio - Pro Piacenza 0-1 5'
Bini (P) L'Aquila
- Grosseto 0-1 59'
Pichlmann (G) rig. Lucchese - Reggiana 0-3 8'
Bruccini (R) rig., 76' De Giosa (R), 84' Petkovic
(R) Pisa
- Tuttocuoio 2-1 18'
Arma (P), 24' Colombo (T), 63' Finocchio (P) Pontedera - Carrarese 0-2 10'
Belcastro (C), 45' Disabato (C) Prato
- Santarcangelo 1-1 31'
Bocalon (P), 67' De Respinis (S) San Marino - Forlì
3-1 22'
Musetti (S), 38' Sensi (S) rig., 59' Morga (F) rig.,
89' Varone (S) Savona - Teramo 0-2 6'
Di Paolantonio (T), 65' Lapadula (T) Spal - Pistoiese 1-1 22'
Zigoni (S), 69' Romeo (P)
• 01
MAGGIO 2015 La
prova della verità. Con il Pro Piacenza match
clou salvezza. Ingresso gratuito allo stadio
É
arrivato il giorno della verità. Si gioca
di sabato (2 maggio, ore 15), la società
a nome del presidente Sauro Notari ha fornito l'ingresso
dello stadio gratuito, anche se ognuno si dovrà
munire di biglietto da ritirare nei punti di prevendita
o al botteghino il giorno della partita. Ad eccezione
degli abbonati che entreranno allo stadio con il
consueto abbonamento. Questo è un match clou
perchè il Gubbio adesso (come non mai) deve
dimostrare che con il sudore della maglia vuole
salvare questa stagione cercando di evitare i playout.
Categorico è vincere, senza calcoli di sorta.
Il pubblico eugubino dal canto suo in questo match
clou ha promesso sostegno e incitamento, ma è
chiaro che non saranno più ammessi alibi
o scuse. É stata una settimana tesa, con
un silenzio stampa (globale), d'altronde pure dopo la rifinitura Acori non si
è tenuta neanche
la consueta conferenza stampa del prepartita. Così
passiamo al notiziario quello spicciolo. Nel Gubbio
è assente per infortunio Marchionni. Poi
ci sono altri calciatori non al meglio della condizione
(vedi Galuppo, Guerri, Mancosu e Cais), ma saranno
della partita. Quindi il possibile assetto sarà
quello con il consueto modulo che dovrebbe essere
il 4-1-4-1, salvo sorprese. Iannarilli in porta.
Quartetto difensivo formato da Luciani, Manganelli,
Galuppo (o Lasicki) e D'Anna. Loviso come playmaker.
Quartetto di centrocampisti con ai lati Mancosu
a destra e Tutino (o Vettraino) a sinistra, al centro in
mediana
il duo Guerri e Casiraghi. Come centravanti previsto il rientro di Regolanti che ha scontato
un turno di squalifica. In verità il trainer
Acori questa settimana ha provato altre soluzioni,
se non ce la dovesse fare Mancosu. Cioè ha
dirottato D'Anna come ala destra. Così facendo
il suo posto di terzino sinistro potrebbe essere preso da
Caldore. Ma in tal caso non è poi nemmeno
escluso il dirottamento di Luciani sulla corsia
di sinistra e il ruolo di terzino destro verrebbe
ricoperto da Rosato. Ma è chiaro che tutti
i nodi saranno sciolti solo all'ultimo momento.
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