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news]
• 31
maggio
2013 Accordo
con il Parma: verso la fumata bianca. E nella città
emiliana parla l'Ad Leonardi...
Accordo
con il Parma, è questione di giorni. Secondo
alcune indiscrezioni, la trattativa è in
dirittura di arrivo. Tutta la documentazione è
pronta, manca solo la fumata bianca, ovvero il nero
su bianco. Ma prima di dare l'ufficialità
c'è ancora da aspettare. Con ogni probabilità
verrà indetta una conferenza stampa per delineare
con precisione, e quindi nei dettagli, in che cosa
consiste questa collaborazione tra la società
ducale e il Gubbio. A grandi linee tuttavia dovrebbe
rimarcare quanto abbiamo scritto in un precedente
articolo nel nostro portale del 29 maggio. Arriveranno
con la formula del prestito e le relative valorizzazioni
circa 10 o 12 calciatori di proprietà del
Parma. Pertanto il Gubbio diventerà una piattaforma
privilegiata sulla quale il Parma dirotterà
quei calciatori che non sono pronti o non sono adatti
per la prima squadra, soprattutto tanti giovani,
per valorizzarli e quindi farli giocare. Per il
resto si porteranno in prima squadra quattro calciatori
della Primavera (si parla di Martini, Procacci,
Khribech e Labate). E il diesse Stefano Giammarioli,
che resta alla corte del Gubbio, sta valutando di
confermare alcune pedine della passata stagione.
Si sta cercando di trattenere due calciatori di
esperienza e in scadenza di contratto: sono con
esattezza il mediano francese Rodrigue Boisfer e
il difensore centrale Marco Briganti (infondata
la notizia che aveva già un accordo con il
Castel Rigone del patron Cucinelli appena promosso
in Seconda Divisione). Naturalmente è solo
un "pour parler" e dal dire al fare c'è
di mezzo il mare. Per il resto cadono le quotazioni
di una riconferma di Bartolucci, Radi e Guerri.
Per il semplice motivo che dalla prossima stagione
in Lega Pro, i contributi federali saranno erogati
soltanto a quelle squadre che disputeranno tutte
le gare con una formazione dall'età media
di 24 anni. Vincolo non di poco conto che costringerà
la società eugubina a puntare decisamente
sulla linea verde. Ma prima di qualsiasi altro discorso,
c'è da sciogliere il nodo dell'allenatore.
Bisognerà aspettare ancora una decina di
giorni per la decisione definitiva: scendono le
quotazioni per una riconferma di Sottil e prende
sempre più piede l'ipotesi di un allenatore proveniente dall'entourage
del Parma. A conferma di questa tesi un'intervista
rilasciata in conferenza stampa, a Parma, il 28
maggio, dall'amministratore
delegato Pietro Leonardi (fonte Stadiotardini.it).
Ha detto: "Abbiamo fatto uno studio tecnico.
Ci siamo accorti che abbiamo tanti calciatori da
gestire. Piuttosto che spedirli in posti diversi,
dove abbiamo riscontrato che non ci sono risultati
immediati, preferiamo gestirli con il nostro metodo
allenante. Quindi abbiamo deciso di fare delle collaborazioni
per gestire le destinazioni di tutti i nostri calciatori.
Vogliamo gestirli in modo totalitario. Gubbio è
un qualcosa di vicino, Nova Gorica è un qualcosa
di stimolante. Ovviamente questo è il nostro
pensiero. Poi è da vedere se formalizziamo
il tutto".
Tra l'altro, lo scorso 15 maggio, nel telegiornale
di "Tele Ducato" di Parma erano usciti
i possibili nomi del nuovo allenatore e del nuovo
direttore sportivo dei rossoblù. I nomi sono
quelli che avevamo già citato: come tecnico
in lizza Fausto Pizzi, Cristiano Lucarelli, ma anche
quello di Luciano Foschi, assistente di Di Carlo
negli anni del Chievo Verona, ma con profonda esperienza
in Lega Pro. Per la carica di direttore sportivo
si era fatto il nome di Pasquale Lanzillo, ex Fondi.
Ma adesso, con la permanenza del diesse Stefano
Giammarioli, questo ruolo rimarrà inalterato.
A Cremona invece ha parlato in conferenza stampa
il direttore tecnico Gigi Simoni, dopo l'intervista
rilasciata al nostro portale lunedì scorso.
In sintesi ha specificato: "Cambieremo allenatore.
Mentre il diesse Zocchi resta con noi perchè
lo voglio io: è una persona che lavora con
passione e ci mette la faccia. Sarà riconfermato
anche Davide Baiocco". Una intervista riportata
da due portali di Cremona (Cremonaoggi.it e Sanguegrigiorosso.blogspot.it).
• 30
maggio
2013 Tasso:
"Anno da incorniciare. Alcuni elementi già
pronti per la prima squadra. E il futuro..."
Parentesi
doverosa per la Berretti rossoblù. La squadra
allenata da Renzo Tasso ha vinto il torneo Berretti
del girone C con 58 punti conseguiti, davanti al
Prato arrivato secondo. Nella poule scudetto agli
ottavi di finale nei playoff il Gubbio si era imposto
contro l'Alessandria sia nella gara di andata (0-3)
che in quella di ritorno (2-1). Ai quarti invece
ha avuto la meglio la Virtus Entella che ha pareggiato
a Gubbio (3-3) e poi si è imposta mercoledì
29 maggio per 2-0 sui rossoblù. Tuttavia
è una stagione da incorniciare. Ne parliamo
proprio con il tecnico Renzo Tasso che dice: "Il
bilancio è sicuramente molto positivo. Ma
non faccio solo un resoconto puramente calcistico.
Si è vista la crescita di tanti ragazzi a
livello di personalità, caratteriale e di
atteggiamento. Un gruppo che mi ha dato tante soddisfazioni.
Un gruppo che ha rappresentato al meglio i colori
del Gubbio, sia dentro che fuori dal campo, esprimendo
una buona qualità calcistica. Sono orgoglioso
di essere stato l'allenatore di questi ragazzi.
D'altronde abbiamo condiviso tante emozioni belle
e importanti. Credo che abbiamo provato delle sensazioni
che resteranno per sempre dentro di noi".
C'è qualche calciatore già pronto
per la prima squadra? "Non mi piace fare
nomi perchè è giusto gratificare tutto
il gruppo e il grande lavoro di squadra, ma qualche
elemento di spessore c'è sicuramente".
Va bene. Allora facciamo noi alcuni nomi: Martini,
Procacci, Khribech e Labate? "Credo che
questi nomi che avete elencato siano veramente dei
calciatori validi". Ed ora, il futuro di
Tasso. Già si parla di un interessamento
della Primavera del Bologna e degli Allievi della
Fiorentina. Cosa c'è di vero? "Diciamo
prima di tutto che per prima cosa io devo parlare
con il Gubbio. Sono riconoscente a questa società
che mi ha permesso di esprimermi come allenatore
e ho ricevuto tante soddisfazioni. Innanzitutto
parlerò con il Gubbio e poi valuterò
tutto ciò che ci sarà da valutare".
Per un periodo si è parlato di una possibile
promozione di Tasso in prima squadra. Ma cosa dice
il diretto interessato? "Diciamo che sono solo
delle supposizioni di qualcuno, ma in concreto
non ho mai saputo nulla a riguardo. D'altronde ero
talmente preso per l'avventura in Berretti e non
ho mai pensato ad altre cose. Perciò non
ho mai valutato questa eventualità. Adesso
quello che sarà, non lo so". Di
questa possibile sinergia tra Gubbio e Parma, che
ne pensa Tasso? "Se la società ha
pensato di prendere una certa decisione, credo che
lo stia facendo per il futuro del Gubbio. Noi che
non siamo nella stanza dei bottoni, non possiamo
sapere con estrema chiarezza di che cosa si tratta
e di che cosa ha bisogno il Gubbio. Prima di giudicare,
bisognerà vedere se ci saranno le condizioni
per fare bene. Ma bisogna rispettare le scelte della
società: in un periodo con tante problematiche,
potersi appoggiare ad una realtà come il
Parma può essere una cosa senz'altro positiva.
Anche perchè alla fine, a tutti noi, ci interessa
la sorte del Gubbio". Notiziario. É
stato stabilito che il prossimo torneo di Lega Pro
partirà il prossimo 1 settembre. Si parla
che si dovrebbe iniziare con partite in notturna.
Così ha deciso il consiglio direttivo di
Lega Pro che si è riunito il 27 maggio a
Firenze. Il termine del torneo è fissato
per il 4 maggio 2014. La Coppa Italia di Lega Pro
inizierà il prossimo 18 agosto.
• 29
maggio
2013 Tutto
ruota "intorno" al Parma. Ma quanti dilemmi.
E il progetto "all inclusive" va altrove?
Tutto
ruota intorno al Parma. O quantomeno, tutto ruota
intorno alla sinergia con il Parma. Ma ancora molti
punti oscuri restano da chiarire. Perchè
l'operazione che si farà con la società
ducale è meno chiara di quanto sembra. L'unica
cosa certa è che si farà con certezza.
Ma come? E con quali risvolti? E qui le opinioni
contrastanti abbondano. E il nostro lavoro diventa
più difficile, soprattutto quando non c'è
una piena franchezza nel dire le cose come stanno
veramente. E allora, oltre a sentire come è
giusto che sia i pareri dei diretti interessati,
occorre indagare e capire come si stanno sviluppando
le cose per non incorrere in tesi fuorvianti e fantasiose.
La situazione è la seguente (al momento).
Un accordo con il Parma è in dirittura di
arrivo ma ancora non esiste il nero su bianco perchè
ci sono da sciogliere diversi nodi. Uno di questi
riguarda con che formula arriveranno i calciatori
del Parma in maglia rossoblù. A quanto pare
non cambia nulla: si utilizzeranno sempre le formule
dei prestiti e delle valorizzazioni. Quindi è
tutto a carico del Parma. L'unica variante il numero
dei calciatori: infatti rispetto al passato approderanno
più calciatori dalla società ducale.
In pratica nelle stagioni precedenti sono arrivati
una media di 6 o 7 calciatori. Da quest'anno raggiungeranno
Gubbio almeno 10 o 12 calciatori, tutti di proprietà
del Parma, e quindi saranno tutti a carico del Parma.
Di sicuro la società eugubina ne trarrà
giovamento perchè risparmierà diversi
soldi con l'aumento di calciatori parmensi che faranno
parte della rosa del Gubbio 2013-2014. Ma c'è
un altro nodo da sciogliere che non è di
poco conto: è l'allenatore. Il Parma vorrebbe
portare in rossoblù un tecnico di fiducia
che ruota intorno all'entourage del team emiliano.
Si fanno i nomi di Fausto Pizzi e Cristiano Lucarelli,
che fanno parte del settore giovanile del Parma,
ma anche quello di Stefano Vecchi (ora al Sud Tirol)
e quello di Luciano Foschi (ex Savona, che ha lavorato
con il Chievo Verona). Ma questo discorso si è
come arenato e il motivo è molto semplice.
La palla adesso passa decisamente in mano del Gubbio:
deve trovare una soluzione interna per risolvere la
questione Sottil (e staff)
che è sotto contratto pure per la prossima
stagione. La società eugubina potrebbe chiedere
la rescissione consensuale, ma la situazione appare
alquanto ingarbugliata. E chissà, potrebbe
pure restare. Questione direttore sportivo: il Parma
aveva pensato di portare una figura di fiducia e
ha un nome e cognome: si tratta di Pietro Tomei.
Ma Giammarioli resta al suo posto (si è chiusa
la possibilità che vada a Cremona per ora,
come ha fatto capire Gigi Simoni in un'intervista
al nostro portale) e quindi in questo senso non
cambierà nulla. Sarà quindi Giammarioli
il maggiore referente per stare in contatto con
la società ducale. Pertanto l'accordo con
il Parma è una "via di mezzo",
ovvero è una collaborazione "ibrida",
ancora tutta da definire nei dettagli. É
chiaro che il Parma aveva in mente un altro tipo
di progetto. Voleva persone di fiducia sia a livello
di staff tecnico (e non è escluso che alla
fine avvenga tutto ciò) e sia a livello di
direzione tecnica. Perchè a quel punto si
poteva instaurare un rapporto più stretto
e il Parma avrebbe avuto un occhio di riguardo in
più del tipo: entrava in gioco pure lo staff
medico parmense (mentre a Gubbio la competenza sarà
a carico dello stesso Gubbio), e sarebbero arrivati
calciatori di primo livello come se fosse una società
satellite. É chiaro che questo discorso più
amplificato, il Parma lo porterà avanti con
altre società. Si è già aperto
il discorso con il Portogruaro che, in caso di permanenza
in Prima Divisione (dopo i playout), andrà
in porto il progetto "all inclusive".
Ma alla società ducale hanno bussato alla
porta altre società di Lega Pro, tra cui
ultimamente il Vigor Lamezia. Con il Gubbio, invece,
il discorso è diverso: ovvero è tutta
da definire nei dettagli. Come è ancora tutto
da definire l'assetto societario. Perchè
se da un lato ci sarà un risparmio con l'operazione
Parma, dall'altro lato la società eugubina
rischia di perdere i pezzi: sono certe le cariche
di Marco Fioriti come presidente e di Rodolfo Mencarelli
come vice-presidente. Ma poi Giancarlo Brugnoni
si è già dimesso, Sauro Notari ha
chiesto una pausa di riflessione e si parla di altri
componenti in società che potrebbero passare
la mano. Insomma, il futuro è da mettere
in chiaro!
• 28
maggio
2013 Magnanelli:
"Iniziai da Gubbio, ora in serie A. Ricordo
Alessandrini e quell'assist nel derby..."
Serata
di gala dove è stato stato assegnato il "Pallone
d'Oro Umbro 2013", vinto da Adnane Essousi
del Sansepolcro, indetto ad Assisi da "il Giornale
dell'Umbria". Una serata con ospiti eccellenti
come Eusebio Di Francesco (tecnico del Sassuolo),
Luigi di Biagio (Ct della nazionale under 20), Davide
Baiocco (centrocampista alla Cremonese), Walter
Novellino (tecnico del Modena), Serse Cosmi, e poi
Ernesto Bronzetti
(procuratore) e Stefano Antonelli (direttore sportivo
del Siena). Insieme a loro pure il centrocampista
Francesco Magnanelli (capitano del Sassuolo) che
ha ricevuto il premio "Falzetti". Un premio
anche ad Alessandro Sandreani del Gubbio
per la carriera: ha ricevuto il premio "Tealdi".
L'ex capitano rossoblù era accompagnato dal
diesse Stefano Giammarioli e dal team manager Luciano
Ramacci. Una intervista per Francesco Magnanelli,
che accarezza per davvero la serie A ma la
sua carriera calcistica è nata a Gubbio.
Cosa ci può dire? "Ho ricordi bellissimi.
Praticamente a Gubbio ho rotto il ghiaccio nel calcio
a livello professionistico. É da lì
che è iniziato tutto: ho avuto la mia prima
chance, ero diventato la mascotte perchè
avevo solo 16 anni e avevo avuto il mio spazio.
Ero stato considerato un calciatore a tutti gli
effetti. Il rapporto con la città è
stato sempre ottimo. Ho iniziato nelle giovanili,
ho conosciuto tanti ragazzi e tante famiglie. E
ogni volta che sono tornato a Gubbio c'è
stato un abbraccio reciproco". Ma a distanza
di tempo chi vorresti ringraziare? "Mi ricorderò
sempre Marco Alessandrini che era l'allenatore di
quella stagione (2001-2002). Le prime cose che mi
disse erano le seguenti: tu vieni in prima squadra
perchè è un premio per il bel campionato
disputato con gli Allievi. Da quel momento in poi
mi ha dato una grande fiducia. In tutte le partite
facevo parte dei 18 convocati. Per un calciatore
della mia età ho vissuto un qualcosa di bello
e particolare". E a Gubbio non scordano
quell'assist decisivo a Clementi nel gol del 2-1
a Gualdo Tadino che sancì la vittoria nel
derby il 9 settembre 2001: "Fu la mia seconda
presenza. Tutti ricordano quel fatto. Alessandrini
mi diede fiducia e mi fece entrare in un derby a
16 anni. Mi fa piacere che quell'assist lo ricordano
ancora. Quel gol ci diede la vittoria e fu molto
bello". E si passa all'attualità.
Una grande cavalcata del Sassuolo con Magnanelli
capitano e nell'ultima sfida mozzafiato contro il
Livorno riesce a vincere il campionato di serie
B. Che sensazioni ha provato? "É
stata una galoppata bellissima, incredibile, forse
inaspettata, ma allo stesso tempo voluta a tutti
i costi. Si proveniva da una cocente sconfitta dello
scorso anno. Era finita anche un po' male anche
per i rapporti conclusi con l'ex tecnico (Pea ndr).
Siamo ripartiti con grande entusiasmo. Mister Di
Francesco è stato l'emblema di questo successo.
In pratica ha stravolto tutto: ha cambiato la mentalità,
tipologia, atteggiamento. E per noi è stato
una guida fin dall'inizio. Noi l'abbiamo seguito
e lui ci ha indicato la strada. A livello personale
ho semplicemente fatto quello sentivo nel cuore
e nell'anima. Sono fatto così: non mi risparmio
mai e sono arrivato ai traguardi sempre sulle mie
gambe. Vincere un torneo di serie B, è la
soddisfazione più grande che può avere
un calciatore. Non nego che ne vado veramente fiero
e orgoglioso. Se l'età me lo permette cercherò
di darci dentro fino all'ultima goccia di sudore".
Ci hanno detto che il Sassuolo ha vinto perchè
era come una famiglia. Vero? "Fondamentalmente
sì. Ciò ha caratterizzato tutto quanto.
Noi siamo una grande famiglia e questa è
la nostra forza, in tutto: nella gestione e nel
vivere la città. A Sassuolo si è fatta
una scelta ben precisa: oltre dei calciatori di
livello sono arrivate persone di livello".
Giocare in serie A, il sogno di una vita? "Decisamente.
Ho fatto un passo alla volta. Ho conquistato la
serie A sul campo e credo che me la sono meritata.
Adesso arriva il bello e il difficile allo stesso
tempo. Però non lascerò niente al
caso perchè per me si tratta di un coronamento
di un sogno". Diciamo che un pezzo di Gubbio
è in serie A, giusto? "Credo che
per i miei trascorsi a Gubbio, la città e
soprattutto la gente eugubina sarà sicuramente
felice di questo".
• 26
maggio
2013 Simoni:
"Gubbio, ti porto nel mio cuore. Giammarioli?
Si era iniziato un discorso, ma poi..."
Breve
intervista con l'attuale direttore tecnico della
Cremonese, Gigi Simoni, ex direttore tecnico dei
rossoblù. Si è rimesso in gioco per
portare in alto la compagine grigiorossa. Allora,
state pensando in grande per il futuro? "No,
assolutamente. Si cerca di fare il possibile. Vogliamo
programmare
bene in futuro, poi gli altri discorsi lasciano
il tempo che trovano. Speriamo solo di migliorare
il settimo posto ottenuto nella scorsa stagione. Pertanto
puntiamo di certo
ad un campionato più ambizioso, verso i playoff.
Stiamo valutando anche quali calciatori resteranno
ancora a Cremona o meno. Dei calciatori resteranno
sicuramente. Vediamo". Perciò
ancora non si sa chi sarà il nuovo allenatore
o il direttore sportivo. Si parla anche che potrebbero
rimanere sia Scienza che il Ds Zocchi: è
vero tutto ciò? "Su questa domanda
preferisco non rispondere. Ora stiamo valutando il tutto
molto attentamente e al
momento opportuno saremo più chiari a riguardo".
Ma una domanda viene spontanea. Giammarioli va a
Cremona o resta a Gubbio? "Con Stefano (Giammarioli
ndr) esiste un'amicizia e un rapporto che va oltre
il lato professionale. C'è una stima reciproca,
fondamentale. Diciamo che con Stefano si voleva
fare un qualcosa a livello collaborativo insieme e
si stava portando avanti un certo tipo di discorso.
Ma questo tipo di discorso poi non è andato
a buon fine e mi dispiace. D'altronde mi sento spesso
con lui, credo che ci incontreremo in settimana. Però
Stefano in giro ha i suoi estimatori e questo progetto
con il Parma lo considero sicuramente allettante
per il Gubbio.
Poter lavorare con l'appoggio di una società
di serie A e con una persona come Leonardi,
lo considero un fattore molto positivo. Quando eravamo
a Gubbio già c'era una stretta
collaborazione con il Parma: sono arrivati diversi
calciatori che
sono serviti al caso nostro. E quando il sottoscritto
era insieme a Giammarioli, avevamo cercato di portare
avanti un certo tipo di discorso con l'Inter. Ovvero
quello che si vuole portare a termine adesso tra Gubbio e Parma".
Lei dice che un certo tipo di discorso non
è andato in porto. Perciò Giammarioli
resterà a Gubbio? "Dico solo che
con Stefano ci ho lavorato insieme e mi piacerebbe
continuare a lavorare ancora assieme. Il nostro
rapporto è inossidabile, checchè se
ne dica".
Vuol dire che se non sarà per questa stagione,
sarà per il prossimo futuro? "Certamente.
Nel prossimo avvenire non si sa mai, chissà.
Lavorare con Giammarioli è un piacere: l'esempio
c'è stato a Gubbio". E Simoni
chiude l'intervista così: "Speriamo
di rincontrarci nel prossimo anno: mi auguro che
Gubbio e Cremonese finiscano nello stesso
girone. D'altronde a Gubbio sono stato molto bene
e rimane una delle squadre che porterò
sempre nel mio cuore. Questo è scontato.
Non dimenticherò mai la piazza di Gubbio".
Morale della favola: a quanto pare Giammarioli non
si muove più da Gubbio, salvo ulteriori colpi
di scena. Si sono giocate le semifinali di andata
dei playoff. Il Pisa ha battuto per 2-1 il Perugia.
In vantaggio i locali pisani con Gatto (doppietta):
girata volante al 9' ed eurogol da fuori area al
47esimo minuto del primo tempo; accorcia le distanze
nella ripresa Moscati (50') per gli umbri con un
tiro da fuori area; espulso Massoni dei grifoni
al 52'. La Nocerina ha sconfitto per 1-0 il Latina:
risolve per i padroni di casa Baldan, da distanza
ravvicinata, al 67'. Le gare di ritorno che decideranno
tutto per giungere alla finale playoff si giocano
domenica 2 giugno. Nei playout Sorrento e Prato
pareggiano 1-1: vantaggio locale di Corsetti su
rigore (32') e pari dei toscani di Corvesi (64').
Il Barletta batte in casa l'Andria per 2-0: reti
decisive nei minuti finali di Allegretti (87') e
La Mantia (90'), ma al 51' era stato espulso La
Rosa dell'Andria. Il verdetto finale per la salvezza
domenica 2 giugno. Finisce 3-3 la partita di andata dei quarti di finale
della poule scudetto Berretti tra Gubbio e Virtus
Entella. Gubbio che va in vantaggio con Martini (5') e
pareggio di Moussavi (18'). Rossoblù di nuovo
in vantaggio con Baldinelli (27') ma c'è
l'immediato pareggio dei liguri (29') con Rubino. Ma
nella ripresa
ospiti che si portano in vantaggio con Protti (77')
ma poi Khribech (82') fissa il risultato sul 3-3. La
gara di ritorno si gioca il 29 maggio.
• 24
maggio
2013 Giammarioli:
"L'accordo con il Parma sarà vitale...
è un'esigenza basilare per il nostro futuro"
Intervista
esclusiva con il direttore sportivo Stefano Giammarioli. Rompe
il silenzio dopo diversi
giorni e fornisce le prime dichiarazioni
al nostro portale Gubbiofans.it dopo l'incontro di Parma, con
la presenza di Pietro Leonardi. Sono giorni caldi dove si rincorrono tante voci
che possono condizionare il futuro del Gubbio. Pertanto
porgiamo alcune domande al diretto interessato che
riguardano il Parma ma anche il suo futuro. Allora,
prima domanda. L'accordo per una sinergia con il
Parma a che punto è? "Dopo l'incontro
di mercoledì scorso ci sono da definire alcuni
dettagli. Nella prossima settimana sarà comunicato
in maniera chiara il tutto". Quanto inciderà
il peso del Parma nella scelta dell'allenatore o
di altre cariche tecniche? "Ma prima di
rispondere a questa domanda, vorrei fare una premessa".
Prego, dica? "A tutti i tifosi e a tutte
quelle persone scettiche, dico: questo accordo nasce
non per interessi strani o via dicendo. Questo accordo
viene sviluppato perchè ci sono esigenze
prioritarie in un periodo dove esiste una crisi
molto marcata. Siamo d'accordo pure con gli sponsor
(Barbetti e Colacem ndr). Questa società,
come il resto delle società nel mondo, si
trovano in un momento di difficoltà. Volevamo
fare già un progetto quattro anni fa con
il Genoa. Lo volevamo fare nell'anno della C1 (2010)
con l'Inter quando ci siamo recati insieme a Gigi
Simoni ad Appiano Gentile. In questo momento abbiamo
trovato il Parma che crede nel nostro lavoro, e
quindi ribadisco che i tifosi devono capire che
è stata un'esigenza del momento. Dico questo
per essere chiari e perchè penso sia la cosa
più importante. Serve una serenità
economica e sportiva alla nostra città".
Si, ma le decisioni chi le prenderà? "L'accordo
ha dei parametri dove l'eugubinità e il trend
di gestione che c'è stato finora, rimangono
gli stessi. Ci sarà solo un rapporto direi
più intenso tra il direttore sportivo del
Gubbio che sarà nominato dal Gubbio. Se resto
io sarò io, altrimenti ci sarà qualcun'altro
a prendere il mio posto. Questo personaggio però
dovrà stare sempre collegato con la struttura
tecnica del Parma. Cosa cambia: negli anni passati
sono venuti cinque o sei calciatori dal Parma, mentre
da adesso ne verranno due o tre elementi in più.
Perciò cambia poco o nulla. La gente si deve
ricordare che in questi quattro anni di gestione,
della mia gestione, sono cominciate le formule dei
minutaggi e delle valorizzazioni. Se questo percorso
era stato intrapreso pure nelle annate prima, adesso
non ci saremmo mai trovati in questa situazione
economica. In questi anni abbiamo avuto calciatori
da quattro società diverse di serie A, mentre
adesso ci concentriamo solo su una società.
Tutto qui". Gli stipendi saranno a carico
del Parma? "Si prevede che tutti i tesserati
del Gubbio, mi riferisco sia ai riconfermati, sia
a quelli della Berretti rossoblù e ai nuovi
arrivati, saranno tutti a carico del Parma".
Quindi Sottil resta o ci sarà un nuovo allenatore?
"L'allenatore del Gubbio arriverà
tra circa dieci giorni. Ma in questo momento questo
fattore è marginale. Pure in serie A e in
B diverse società al momento non sanno quale sarà
il nuovo allenatore della prossima stagione. perciò
la
priorità adesso va data alla conclusione
definitiva dell'accordo e a questioni direi molto
più serie a livello sia economico che gestionale.
Solo dopo si potrà parlare dell'allenatore.
Questo accordo è una valvola di sfogo ed
è un vero sbocco per il nostro settore giovanile".
Veniamo però al dunque: il futuro di Giammarioli.
Va a Cremona o resta in rossoblù in caso
di accordo con il Parma? "Ho un ottimo rapporto
con Simoni e lo sapete tutti: ci sentiamo cinque
volte al giorno. Ma nel calcio non conta solo l'amicizia
perchè ci sono altre priorità e le
esigenze societarie. Con Simoni è in programma
un colloquio molto sereno. Tuttavia la situazione
nuova con il Parma ha creato nei miei confronti
un interesse diverso rispetto ad un mese fa. D'altronde
ho un ottimo rapporto con Leonardi, un maestro anche
lui nel mio settore. Però ancora devo parlare
con Simoni". Questo significa che la Cremonese
non ha ancora chiarito la sua posizione? "Da
parte mia devo parlare solo con Simoni".
Dopo di che, si saprà qualcosa in più,
giusto? "Credo che alla gente di Gubbio
interessi poco quale sarà il futuro di Giammarioli.
Adesso penso che ci siano cose più importanti
da affrontare e risolvere...". Intervista
chiusa. Stiamo alla finestra e vediamo.
• 24
maggio
2013 Una
telenovela senza fine. É in gioco il futuro
del Gubbio. In vista nuovi colpi di scena?
Non
siamo nè a "Beautiful" o a "Cento
Vetrine" in onda su Canale 5, nè a "Tempesta
d'Amore" in onda su Rete 4. Ma quello che sta
succedendo in questi giorni tra il rincorrersi di
indicrezioni, di incontri, di accordi, ha creato
un certo scompiglio che tradotto in parole povere
non ha riscontri nel concreto (per ora) e il futuro
potrebbe riservare tanti colpi di scena. Come una
"soap opera" che non ha mai una fine.
Sinceramente questo rincorrersi di voci preoccupa
perchè crea una certa incertezza e suspence.
Ci è rimasta impressa una frase di un tifoso
in questi giorni: "Vedo tante nubi all'orizzonte".
In effetti finchè non c'è certezza,
è difficile al momento capire quale sarà
il futuro del Gubbio. L'unica cosa certa è
che una delegazione della società eugubina
si è presentata mercoledì a Parma
per discutere la possibilità di una sinergia
con la società ducale. Ma adesso la situazione
sembra essere entrata in una fase di stallo. Il
motivo è molto semplice. Non è escluso
che ci potrebbe essere un colpo di scena che ha
del clamoroso: il direttore sportivo Stefano Giammarioli
potrebbe restare a Gubbio. Un dietrofront repentino
che potrebbe cambiare tutti i piani delineati finora.
Infatti, secondo i "rumours" delle ultime
ore, il Ds Giammarioli potrebbe continuare l'avventura
in rossoblù sposando in prima persona il
progetto Parma che ha voluto personalmente e ci
ha lavorato per diversi mesi. Questa eventualità
è suffragata dal fatto che, secondo alcune
indiscrezioni, la Cremonese stia pensando di riconfermare
il tecnico Scienza (era dato per partente verso
la Pro Vercelli). E poi potrebbe ritornare sui suoi
passi nel senso che potrebbe trattenere pure il
diesse Zocchi, dato anche lui tra i partenti (c'è
stato un interesse del Vicenza). In caso di una
permanenza di Giammarioli cambiano gli scenari.
Infatti il Parma potrebbe prendersela comoda e fornire
intanto il pacchetto "all inclusive" ad
un'altra società per la Lega Pro: in lizza
ci sarebbe pure il Portogruaro. Con il Gubbio, se
il referente principale resta Giammarioli, poco
cambia rispetto a prima. Ossia, la società
ducale già nelle passate stagioni ha rifornito
la compagine eugubina con un cospicuo numero di
calciatori con la formula del prestito e delle valorizzazioni.
Nella passata stagione sono stati parcheggiati a
Gubbio ben sei calciatori: Galimberti, Baccolo,
Manzoni, Bazzoffia, Cocuzza e Pambianchi. L'anno
precedente idem in serie B: Mario Rui, Nwankwo,
Ciofani, Lunardini, Lofquist e Paonessa. Cosa cambia
quindi? Cambia che invece di sei o sette calciatori
a stagione, ne arriveranno come minimo una decina
e poco più. In prima squadra verrebbero arruolati
quattro calciatori della Berretti: si parla di Khribech,
Martini, Procacci e Brunelli. E in più verrebbero
confermati alcuni elementi della "vecchia guardia":
i più gettonati Bartolucci e Radi, anche
se su quest'ultimo c'è un interesse del Savona.
Solo che in questo caso potrebbero essere messi
sotto contratto
dal Parma. E l'allenatore? É un altro dilemma.
Se passa il piano "B" con il Parma invece
del piano "all inclusive" prestabilito,
la palla per la decisione del tecnico passa al Gubbio
stesso. In stand by la posizione di Sottil che tuttavia
potrebbe lasciare Gubbio lo stesso (anche se non
deciderà il Parma). E potrebbe tornare in
auge la candidatura di Renzo Tasso che però
piace alla Primavera del Bologna ma a quanto pare
c'è anche un interessamento della Fiorentina:
il portale web Violanews.com parla di un possibile
"accordo per allenare gli Allievi del club
gigliato". Insomma ci sono da risolvere diversi
nodi. Qui c'è in gioco il futuro del Gubbio.
Tutta la tifoseria è in trepidazione. Ma
intanto la telenovela, continua...
• 23
maggio
2013 Gubbio
e Parma verso un'intesa: una delegazione societaria
in Emilia, ma manca la firma
Grandi
passi avanti per un'intesa con la società
del Parma. Adesso il quadro è più
chiaro e si attende solo il nero su bianco di un
accordo che non ha precedenti nel calcio eugubino.
Il presidente Fioriti, il Ds Giammarioli, insieme
al vice-presidente Mencarelli e al Dg Pannacci,
nel pomeriggio di mercoledì sono saliti a
Parma per incontrare personalmente in Emilia l'amministratore
delegato della società ducale, Pietro Leonardi.
Il piano che è stato presentato è
pressochè identico a quello che abbiamo scritto
anticipatamente nella news del 22 maggio. L'accordo
tra le parti infatti prevede l'arrivo di un cospicuo
numero di calciatori di proprietà del Parma,
arriverà un allenatore (e si parla di un
intero staff tecnico) dell'entourage del Parma e
l'arrivo di un uomo di fiducia che dovrebbe fare
il direttore sportivo o di direttore tecnico. Naturalmente
sarà tutto a spese della società emiliana.
Per il Gubbio ci saranno solo le spese della gestione
dei calciatori, dei ritiri, delle trasferte e dell'impianto
dello stadio. Una svolta epocale perchè così
facendo il Gubbio diventa una "città
satellite" del Parma che a sua volta potrà
valorizzare e impiegare sul campo tutto quel pacchetto
di calciatori che non rientrano nei piani della
prima squadra e delle giovanili gialloblù.
Un nutrito gruppo di calciatori parmensi che formeranno
un intero organico del Gubbio edizione 2013-2014,
con l'innesto di alcune pedine che hanno maturato
esperienza nella Berretti del Gubbio allenata da
Renzo Tasso. Adesso manca solo la fumata bianca
per definire tutti i dettagli: ci vorrà almeno
una settimana, ma l'accordo sembra ormai raggiunto.
Se le cose stanno così, sembra segnato il
destino di Sottil: l'allenatore di Venaria Reale,
insieme al suo vice Coppola e al preparatore atletico
Busolin non dovrebbero fare più parte del
Gubbio a partire da giugno 2013. Ma ci sarà
da sciogliere il nodo del biennale sottoscritto
con Sottil: si pensa ad una rescissione consensuale.
E adesso scatta il toto allenatore. Potrebbe essere
Fausto Pizzi (attuale tecnico della Primavera del
Parma), o Cristiano Lucarelli (allenatore degli
Allievi A e B), o Maurizio Neri (allenatore degli
Allievi di Prima e Seconda divisione). Oppure potrebbe
essere pescato pure altrove e si parla di Stefano
Vecchi, attuale allenatore del Sud Tirol: un tecnico
emergente che ha portato la squadra di Bolzano ai
playoff in Prima Divisione nel girone A e in passato
ha vinto due campionati di seguito con la Tritium,
portandola dalla serie D alla Prima Divisione. E
si dovrà pensare chi sarà il nuovo
diesse. Infatti Stefano Giammarioli, dopo l'incontro
a Parma, è volato verso la Lombardia dove
era previsto un incontro con l'attuale direttore
tecnico della Cremonese, Gigi Simoni. Sono alte
le possibilità che i due possono "ritrovarsi"
alla corte del patron Arvedi che punta a riportare
la Cremonese nel calcio che conta. Infatti la Cremonese
ha già salutato Moreno Zocchi che ricopriva
il ruolo di direttore sportivo dei grigiorossi.
Un'avventura allettante per Giammarioli che così
potrà confrontarsi fuori dalle mura amiche.
Nel frattempo devono essere sciolti alcuni nodi
nella società eugubina. Come già detto,
il presidente Fioriti è stato confermato
e continuerà nel suo incarico. Il vice-presidente
Brugnoni invece si è dimesso ufficialmente.
In stand by la situazione di un altro vice-presidente,
Notari, che si è preso un periodo di riflessione
e deciderà il da farsi nei prossimi giorni.
Nessun problema con Mencarelli che rimane nel ruolo
di vice-presidente. E ci saranno da definire altri
ruoli. Alessandro Sandreani, che ha appena appeso
le scarpette al chiodo, aspetta lumi per un ruolo
tecnico o dirigenziale. E lo stesso discorso vale
per Renzo Tasso che era stato accreditato per essere
promosso in prima squadra dalla Berretti, ma con
un accordo in prossimità di chiusura con
il Parma questa eventualità è stata
messa già in discussione. Però Tasso
ha diversi estimatori dopo l'ottimo campionato disputato
alla guida della Berretti del Gubbio: si parla infatti
di un interessamento della Primavera del Bologna,
e non solo.
• 22
maggio
2013 Fioriti
"rieletto" presidente per l'ottava stagione.
Da verificare alcune cariche in società
Non
siamo a "Mistero", il programma televisivo
di Italia Uno che affronta eventi all'apparenza
piuttosto inspiegabili. Ma il "Mistero"
risiede a Gubbio con un tracciato che porta a Parma
fino ad arrivare poi a Cremona. Nell'ultimo CdA
dell'A.S. Gubbio 1910 che si è svolto il
giorno dopo dei Ceri Mezzani è stato "rieletto"
per l'ottava stagione consecutiva Marco Fioriti
nel ruolo di presidente. Pertanto la figura del
patron rimane in maniera inossidabile al suo posto.
Ma per il resto, il futuro è tutto un rebus.
In primis perchè alcune figure in società
potrebbero dileguarsi. Ad inizio stagione Giancarlo
Brugnoni si era dimesso dal ruolo di vicepresidente
e adesso è orientato a lasciare pure la carica
di consigliere. Pure un'altra figura portante della
società dovrebbe lasciare l'incarico di vicepresidente:
stiamo parlando di Sauro Notari che tuttavia dovrebbe
restare in sella come consigliere. Come vicepresidente
resterebbe solo Rodolfo Mencarelli.
Al momento attuale la situazione appare complicata.
Si prevedono tante nubi all'orizzonte. Perciò
in società servono forze fresche. Così
la società stessa sta correndo ai ripari.
Il "salvagente" porta il nome di una società
di calcio in serie A: stiamo parlando del Parma.
In pratica si cerca di stringere con la società
ducale, allo scopo di creare una sinergia denominata
"affiliazione tecnica" che in definitiva
consiste in questo: il Gubbio potrà contare
su un pacchetto non quantificato di calciatori di
proprietà del Parma (appunto) che giungeranno
nella città dei Ceri a costo zero: ci sarà
solo la spesa di gestione o dei ritiri.
In tal caso ci sarà un abbattimento di costi
notevole per la Gubbio Calcio. Allo stesso tempo
però il Parma chiede delle garanzie: arrivano
diversi calciatori di proprietà e dovranno
essere impiegati per essere valorizzati nel Gubbio
come fosse una società satellite. Per fare
questo, innanzitutto, servirà un uomo di
fiducia della società ducale: detto ciò,
potrebbe arrivare in rossoblù una specie
di direttore tecnico o anche un allenatore che ruotano
nell'entourage del Parma. E qui nascono i tanti
"misteri" che ruotano intorno a questa
operazione. Se arriva un allenatore del Parma, la
sorte di Sottil sembra segnata. Ma in tal caso c'è
un altro nodo da sciogliere: Sottil è sotto
contratto fino al 2014. Ci sarà la rescissione?
Oppure il tecnico di Venaria Reale resterà
in panchina ma verrà stipendiato dal Parma?
Un altro nodo da sciogliere: chi sarà il nuovo
direttore sportivo del Gubbio? Alcuni "rumours"
dicono infatti che Stefano Giammarioli potrebbe
chiudere la sua parentesi a Gubbio per finire alla
Cremonese dove c'è Simoni. Questa notizia
già l'avevamo scritta a gennaio, ed ora pure
alcuni portali di informazione via web di Cremona
danno per imminente l'arrivo in grigiorosso di Giammarioli.
Secondo alcune indiscrezioni l'accordo è
già stato trovato: manca solo il nero su
bianco. Ma anche in questo caso la vicenda si tinge
di giallo: c'è chi pensa che se andrà
in porto l'accordo con il Parma, Giammarioli potrebbe
restare. Staremo a vedere. Anche se la vicenda Parma
fa già discutere in città. C'è
chi vede di buon occhio l'affare con la società
ducale perchè garantisce un futuro alla Gubbio calcistica.
C'è chi invece storce la bocca perchè
con l'avvento del Parma a Gubbio si potrebbe perdere
quell'identità eugubina che regge dal 1910.
E quando si parla di identità a Gubbio, si
tocca un tasto delicato: è come "modificare"
la Festa dei Ceri. Intanto la Berretti di Renzo
Tasso sabato 25 maggio giocherà allo stadio
"Barbetti" la partita di andata dei quarti
di finale dei playoff scudetto contro la Virtus
Entella (fischio d'inizio alle ore 16). La squadra
di Chiavari è stata campione d'Italia della
Berretti della Lega Pro nella stagione 2010-2011
mentre l'anno precedente era stata campione d'Italia
juniores 2009-2010 (la prima squadra si trovava
in serie D). Per questa occasione è importante
la presenza dei tifosi per incitare i ragazzi di
mister Renzo Tasso. La gara di ritorno è
prevista per il prossimo 29 maggio. •••••• • 21
maggio
2013 Torrente:
"Sono sempre grato alla gente di Gubbio.
E quest'anno la squadra era da playoff..."
Intervista
ad ampio raggio con l'ex tecnico dei rossoblù
Vincenzo Torrente. Parliamo del suo Bari, della
serie B, del suo futuro e immancabilmente anche
del Gubbio. Prima domanda. Il Bari pure quest'anno
ha compiuto un'impresa perchè è riuscito
a salvarsi lanciando pure tanti giovani (su tutti
Bellomo e Fedato). Che cosa ne pensa il diretto
interessato? "Sì, è stata
una grande soddisfazione. Abbiamo raggiunto il nostro
obiettivo valorizzando dei giovani ma soprattutto
offrendo un calcio propositivo che è piaciuto
un po' a tutti. Sul campo d'altronde abbiamo conseguito
60 punti e senza quella pesante penalizzazione (-7)
ci potevamo piazzare a soli due punti dai playoff.
Abbiamo avuto una flessione quando c'erano delle
notizie di mercato che hanno influito sul rendimento
di tanti giovani: un peccato perchè adesso
si poteva parlare di un altro obiettivo. Comunque
sia è stata un'annata straordinaria: eravamo
la squadra più giovane del campionato; adesso
il Bari ha un tesoretto importante". Parlando
della serie B in generale: Sassuolo e Verona in
A e Livorno ai playoff, che ne pensa? "Diciamo
che tutte e tre le squadre meritavano direttamente
di salire in serie A. Il Sassuolo è la squadra
che si è espressa meglio sul piano del gioco,
il Verona ha messo in campo tanta qualità
di squadra e pure il Livorno si è fatto valere.
E adesso i toscani si giocheranno i playoff e lì
sarà tutto da verificare". Intanto
un ex rossoblù, che ha allenato pure Torrente,
è salito in serie A. Stiamo parlando di Gomez
Taleb: "Che dire, sono molto contento per
Juanito perchè se lo merita: ha fatto tanti
sacrifici e tanta gavetta, ma penso che abbia le
qualità per fare la sua bella figura pure
nel grande calcio". Forse è arrivato
pure il turno di Torrente per finire in serie A?
"Penso di no. Ho fatto un percorso importante.
Ho iniziato a Gubbio dove ho vinto due campionati
e poi sono arrivato in una piazza importante come
Bari ma sono capitato in un momento difficile della
storia del calcio barese, tra penalizzazioni e calcio
scommesse. Sono in scadenza e vediamo quale sarà
il mio futuro. Spero di trovare una programmazione
per poter fare bene. Se non sarà Bari, mi
piacerebbe alzare l'asticella". Si parla
di un interessamento di Siena e Pescara. Cosa c'è
di vero? "Mi risulta quello che leggo dai
giornali. Perciò per ora non c'è
niente di concreto nè con Siena e Pescara,
nè con il Genoa. Mi riferisco al Genoa perchè
si cerca di accostare il mio nome a questa squadra
per il mio passato". Parliamo ovviamente
del Gubbio. É stata raggiunta la salvezza:
è il campionato che si sarebbe aspettato?
"Sono contento del Gubbio salvo. Però
credo che il Gubbio era partito con altri propositi:
di arrivare ai playoff o addirittura lottare per
la promozione diretta, mentre alla fine ha dovuto lottare
per un altro obiettivo. Tuttavia può ripartire
da un campionato importante come quello
della Lega Pro". Quindi si aspettava un
Gubbio ai playoff? "Guardando i nomi della
rosa, uno per uno, è una squadra esperta.
É un organico di categoria e di qualità".
Ora una domanda provocatoria. In serie B con Torrente,
il Gubbio si sarebbe salvato? "Non voglio
più tornare su questo discorso. Le cose le
sapete come sono andate. Non si era trovato un accordo.
Non ci fu neanche una vera trattativa.
Mi è dispiaciuto soltanto che sono state
dette
falsità sul mio conto. Poi c'è
stata la scelta di Bari e non la rinnego: ne sono
contento". Adesso si parla che Giammarioli
potrebbe finire alla Cremonese per ricongiungersi
con Simoni. Torrente che dice? "Sono due
persone che stimo, che apprezzo e sono stato bene
insieme a loro. Credo che possono fare bene assieme
anche fuori da Gubbio, soprattutto se vanno in un piazza
importante come quella di Cremona. Ora bisogna
vedere cosa farà Stefano, se migliorarsi
o restare nella città che lui ama. Anche
in passato aveva avuto altre opportunità".
Si parla a Gubbio di una possibile sinergia con
il Parma. Lei che ne pensa? "Non voglio
entrare in merito a questa vicenda. Sono cose che
vanno decise dalla società e dalla piazza.
Perciò preferisco non parlare: potrei essere
frainteso". E Torrente chiude con un messaggio
per i tifosi: "Ho passato due anni eccezionali,
storici, con due vittorie e quindi sarò sempre
riconoscente a Gubbio e all'affetto della gente.
La passione genuina dei tifosi del Gubbio in quegli
anni è stata fantastica".
• 20
maggio
2013 Un
"pezzo" di Gubbio va in serie A: Magnanelli
e Gomez Taleb. E quella t-shirt di Juanito
Il
sogno di una vita. Il sogno di giocare in serie
A. É la storia di due ex rossoblù
che ce l'hanno fatta, ma per davvero. In primis
stiamo parlando di Juan Inacio Gomez Taleb: l'Hellas
Verona ha pareggiato in casa contro l'Empoli (0-0)
e raggiunge la matematica certezza di approdare
in serie A, seconda in classifica a quota 82 punti,
dietro al Sassuolo primatista a quota 85 punti.
E l'attaccamento verso i colori rossoblù,
ma soprattutto verso il Santo Patrono di Gubbio,
è indissolubile. Infatti Gomez e la sua famiglia,
il padre Norberto Gomez e la madre Graciela Taleb,
quando possono fanno visita a Gubbio e diventa una
tappa obbligatoria visitare la Basilica di Sant'Ubaldo
sulla cima del monte Ingino. Nella partita cruciale
per la promozione, Enrico Mischianti, Agente Fifa,
senonchè grande amico di Gomez, ha pensato
di regalare una t-shirt all'argentino che raffigura
un'immagine di Sant'Ubaldo. Gomez Taleb non ci ha
pensato un attimo e l'ha indossata sotto la maglia
ufficiale durante la partita. Poi, quando è
ritornato negli spogliatoi per festeggiare con i
compagni, questa t-shirt è uscita allo scoperto
indosso a Gomez.
Non è mancata l'emozione di Enrico Mischianti
che era presente al Bentegodi e ha detto: "Quando
ho visto quella maglia mi sono emozionato. Glie
l'avevo regalata e poi gli ho detto: vedi tu cosa
farci. É un motivo di orgoglio e soddisfazione
per tutti noi eugubini, per tutti i ceraioli e per
l'A.S. Gubbio 1910". Infatti Gomez aveva
ritrovato la sua dimensione quando ha vinto due
campionati proprio a Gubbio, passando dalla C2 alla
serie B (con Torrente in panchina) nel giro soli
di due anni (dal 2010 al 2011) prima di tornare
all'Hellas Verona. Ma c'è un altro ex rossoblù
che si ritrova in serie A. Si chiama Francesco Magnanelli,
capitano del Sassuolo, cresciuto nelle giovanili
del Gubbio per poi esordire a soli 16 anni in prima
squadra con Alessandrini nel 2001 in C2. Ne è
passata di acqua sotto i ponti. E il Sassuolo ha
raggiunto la promozione diretta grazie ad una partita
contro il Livorno piena di tensioni, di grandi emozioni,
di suspence, con un contorno di pubblico davvero
coinvolgente: al Braglia presenti 15000 persone
e lo raccontiamo con 10 immagini.
Una partita che avvicina al calcio, culminata dalla
gran rete di Missiroli al minuto 96. E qui vogliamo
soffermarci per fare una doverosa considerazione.
Sassuolo è una città di 40000 abitanti
che ha saputo cogliere questo traguardo in maniera
inaspettata. Nonostante ciò, abbiamo visto
un'organizzazione sotto tutti i punti di vista
che definiamo eccellente: dall'area ristorazione,
alla stampa e tutto ciò che sta intorno.
Questo significa che anche una piccola realtà,
con gli uomini giusti al posto giusto, con professionisti
seri che fanno il proprio lavoro senza essere presuntuosi
e senza prevaricare nessuno, può fare grandi
cose. E ci ha colpito una frase di un giornalista
locale: "Il Sassuolo ha vinto perchè
questa squadra è una famiglia".
Queste parole le avevamo sentite quando il Gubbio
riuscì nell'impresa di salire in serie B
dopo quel campionato strepitoso di Prima Divisione
del 2010-2011. Quel "bel giocattolo" che
poi (e non si sa per quale motivo) si è voluto
disgregare. Un "bel giocattolo" si coccola
come fa un bambino e non si butta nel cestino come
niente fosse. Ormai è acqua passata e parliamo
del presente. Si parla tanto di un Gubbio alla "parmigiana"
ma questa sinergia con il Parma è diventata
un rebus. Se ne parla tanto ma ancora di concreto
non c'è nulla. La società Ducale è
intenzionata ad intraprendere una collaborazione
stretta con il Gubbio, ma ci sono altre contendenti
alla finestra. Ci sono da definire tanti e forse
troppi cavilli: la scelta del tecnico (e a quanto
pare il Parma vuole voce in capitolo), i giocatori
che dovranno arrivare dal Parma (e a quanto pare
dovranno essere impiegati senza restrizioni) e la
possibile uscita di tre vice-presidenti dal CdA
dell'A.S. Gubbio 1910 quando si va ad un impegno
imminente, cioè alla firma sulle fidejussioni
richieste per l'iscrizione al prossimo campionato.
Ma intanto godiamoci la bella favola della Berretti
rossoblù allenata da Renzo Tasso che, dopo aver vinto il suo campionato, è
approdata ai quarti di finale dei playoff scudetto
battendo l'Alessandria anche nella partita di ritorno
a Gubbio per 2-1 (all'andata finì 3-0 per
gli eugubini). Il prossimo avversario si chiama
Virtus Entella.
• 17
maggio
2013 Sottil:
"Bilancio è ok, ma posso dare di
più. Se non rientrassi nei piani? Mi dispiacerebbe..."
Intervista
fiume con l'allenatore Andrea Sottil a campionato
concluso. Tanti gli argomenti toccati. Ed ecco l'intervista
nello specifico. Mister, un bilancio? "É
più che positivo. Quando sono arrivato c'era
una situazione difficile e c'era da digerire una
retrocessione dalla B. C'era da ricostruire una
squadra e riportare entusiasmo. Non è stato
semplice. Dall'estate scorsa fino alla prima parte
del campionato non ho potuto lavorare con la squadra
definitiva e poi ci vuole tempo per conoscere i
calciatori e pure le loro caratteristiche, sia a livello
psicologico sia livello tecnico-tattico. Tuttavia
nel nostro percorso abbiamo rispettato tutti i programmi
prefissati: valorizzazione dei giovani, minutaggi
e input della società. Vorrei ricordare che
abbiamo fatto un ottimo girone di andata, tranne
quella partita direi un po' particolare di Catanzaro.
Poi abbiamo avuto due mesi di difficoltà:
ribadisco, non cerco alibi, ma in quel periodo ci
sono mancati diversi calciatori tra infortuni e
squalifiche. Questo è un dato di fatto e
ci ha portato tutte quelle sconfitte che ci hanno
macchiato quanto di buono avevamo fatto prima. Ma
in quel periodo ho avuto una grande risposta della
gente: quel consenso dei tifosi è stato importante,
come quello dei calciatori che hanno dimostrato
sempre di seguirmi anche nei momenti difficili con
massima serietà e professionalità.
Ringrazio il diesse Giammarioli perchè ha
saputo da vero professionista mantenere compatto
tutto l'ambiente. Quando poi siamo usciti dalla
crisi e abbiamo recuperato certi elementi cardine
abbiamo cominciato a marciare e abbiamo conquistato
una salvezza meritata. E poi spendo due parole per
lo staff: Flavoni, Busolin, Coppola e Barilari hanno
lavorato bene e sono stati dei veri compagni di
viaggio. Siamo stati sempre uniti e abbiamo creduto
sempre in quello che facevamo. Abbiamo valorizzato
dei calciatori importanti come Palermo: acquistato
da zero, sarà una fonte di guadagno. Ma soprattutto
abbiamo permesso al Gubbio di partecipare per altri
due anni nella Lega Pro. Se si poteva fare qualcosa
in più? Ci sono anche gli avversari e non
è sempre scontato vincere, soprattutto con
le più piccole". Una
curiosità nostra che tramutiamo in una domanda:
appena ha messo piede a Gubbio, a Sottil erano state
fatte altre promesse? Ci spieghiamo meglio: lei
pensava che si puntava ai playoff e che sarebbero
arrivati ben altri calciatori rispetto a quelli
che poi in realtà sono giunti in rossoblù?
"Diciamo che nei primi incontri avevo fatto
delle mie proposte a livello di nomi. É chiaro
che poi, ascoltando bene il progetto della società,
mi sono reso conto che c'erano dei vincoli di acquisto
e certi calciatori che avevo chiesto non si potevano
prendere. Purtroppo il nostro budget non è
come quello del Perugia, Frosinone o Nocerina. Nonostante
ciò avevo fatto i nomi di Galabinov e Radi:
sono stati presi. Gli obiettivi sono stati sempre
gli stessi. Però non nego che nella mia testa
avevo un'idea ben precisa della squadra che volevo
fare. Poi è chiaro che, quando vai ad allenare
dei calciatori che non conosci al 100% oppure che
non sono il tuo ideale per identità di ruolo,
è un po' diverso e ti devi adattare. Se abbiamo
cambiato dei moduli di gioco è motivato da
questo: ho solo cercato di mettere i calciatori
nelle migliori condizioni per esprimersi".
C'è stato un momento, dove ha rischiato pure
l'esonero, di sentirsi solo? "Sì.
Ho avvertito che alcuni dirigenti non avevano fiducia
in me. O per meglio dire, non c'era un certo appoggio.
Lo dico perchè non c'è niente da nascondere
e perchè lo sa pure il presidente Fioriti
con cui ho avuto sempre un rapporto di trasparenza.
Ma in quel periodo là ho ricevuto il sostegno
dal pubblico. Pure i giornalisti che, al di là
delle opinioni personali e di qualche critica, sono
stati corretti e professionali. Mentre in società
c'era un po' di negatività e dico con sincerità
che mi è dispiaciuto. In certi frangenti,
pure i calciatori, hanno bisogno di una pacca sulle
spalle. E ribadisco: si è fatto un grande
lavoro quest'anno per gestire tutta la situazione
perchè non era facile". Lei ha un
biennale: ora aspetta lumi dalla società?
"Quando ho firmato due anni di contratto
l'ho fatto perchè credevo in questo progetto.
Mi è piaciuta l'azienda, il posto e le idee.
Dico anche che è stato un anno stressante
e molto lungo. Ma mi è servito anche come
crescita personale. Aspetto le vicissitudini del
Parma e aspetto un colloquio con il presidente Fioriti.
Faremo il punto della situazione e bisognerà
capire un po' di cose. Credo che ho fatto bene perchè
ho raggiunto gli obiettivi e intendo restare. A
meno che la società non intende confermarmi".
Appunto: nel caso in cui Sottil non rientrerebbe
nei piani futuri, come la prenderebbe? "Non
bene, sicuramente. Per quello che ho dato. Non ho
potuto allenare come so allenare dal primo giorno:
sono sincero e lo dico. Per i motivi che dicevo
prima: giocatori che non si conoscono e giocatori
che sono arrivati tardi come ad esempio Caccavallo
che ha firmato il 31 agosto 2012. C'erano giovani
alle prime esperienze come Galimberti, Regno o Semeraro.
Mi piacerebbe ripartire con il sostegno del Parma
con la possibilità di scegliere calciatori
di qualità. A livello personale credo che
posso dare molto, ma molto di più. Perciò
ci rimarrei male se dovessi andare via, ma poi vorrei
capire anche il perchè...". Una
domanda extra-calcistica. Ha vissuto per la prima
volta la Festa dei Ceri. Che ne pensa? "Mi
è piaciuta tanto e mi sono emozionato molto:
ho vissuto tutta la festa fino a sera, con gli amici,
con la famiglia di Flavoni. Dicevo proprio a Fulvio:
ho visto una grande aggregazione del popolo; quella
compattezza che dovrebbe sempre avere una squadra
di calcio, sia nei cambi, quello di non cadere,
di tenersi l'uno con l'altro. Quella grande passione
e quel sacrificio che ci mette l'eugubino. Ho portato
per venti metri un Cero e ho sentito sulle mie spalle
quanto è faticoso. Una devozione straordinaria.
Sono rimasto veramente colpito".
• 15
maggio
2013 Briganti:
"É stato un mix di emozioni e amarezza.
Emozionante il calore della gente per Ale"
É
proprio la fine di un ciclo? Ne parliamo con il
difensore centrale Marco Briganti, dal 2008 in maglia
rossoblù. É in scadenza di contratto
come lo sono i vari Boisfer e Bartolucci, mentre
il capitano ha lasciato il calcio giocato. E Briganti
vuole ritornare proprio sulla partita con il Catanzaro
che ha sancito la fine della carriera da calciatore
di Sandreani: "É stato veramente
emozionante vedere il calore della gente che è
stato manifestato nei confronti di Alessandro. Quel
calore di una città che si è meritato
tutto, per il suo attaccamento e per i suoi valori:
ha sempre giocato prima con il cuore e poi con la
testa per i colori rossoblù. Lo stesso calore
è ricambiato da Alessandro perchè
ormai ha un legame con questa città indelebile.
Per quanto mi riguarda i pensieri sono stati molti".
Cioè? "Ci si augura che non sia l'ultima
partita, però la logica dice che potrebbe
essere stata l'ultima gara in rossoblù. Infatti
domenica scorsa ho vissuto un mix di emozioni, amarezza
e dispiacere. Il motivo è molto semplice.
Si va a disgregare un gruppo che in questi anni
ha vissuto grandi emozioni, ed è stato presente
sia nei momenti belli sia nei momenti brutti. Ci
sono state persone con cui abbiamo condiviso proprio
tutto, comprese delle sensazioni bellissime. E con
questa città ho vissuto emozioni incredibili
che di sicuro resteranno indelebili". Voci
di mercato dicono che Briganti potrebbe finire alla
Cremonese oppure al Castelrigone del patron Cucinelli,
appena promosso in C2. Cosa c'è di vero?
"Non so nulla. Tuttavia il direttore (Giammarioli
ndr) sta trattando con la Cremonese e quindi, probabilmente,
è venuta fuori questa ipotesi che mi riguarda.
Ma prima di parlare di noi calciatori, bisogna sapere
che intenzione ha la società. Parlo personalmente:
non ho saputo niente. Probabilmente la società
deve risolvere prima un nodo: quale sarà
il suo futuro. E solo dopo penserà di costruire
e capire quali saranno i calciatori che possono
servire per la prossima stagione. Ripeto: adesso
sono un calciatore che rimane a piedi".
Perciò Giammarioli va via? "So che
ha delle possibilità altrove. So anche che deve
avere dei colloqui con la Cremonese per chiarire
certi punti. Però non me la sento di sbilanciarmi
nel dire se andrà via o no". E la
possibilità che il Gubbio possa collaborare
in maniera stretta con il Parma, che ne pensa Briganti?
"Di preciso non so quanto sarà presente
il Parma a Gubbio e non conosco i dettagli. Tuttavia,
avere un aiuto da una società di serie A
come il Parma può essere fondamentale. Purchè
in questo accordo si mantenga l'identità
che appartiene innanzitutto alla città e
ai suoi tifosi. Prima di tutto, credo che sia giusto
mettere i puntini su «i» prorprio su
questo". Notiziario. Il Giudice Sportivo
ha squalificato per una giornata il difensore Umberto
Semeraro. Notiziario extra-calcistico. Speciale
Festa dei Ceri a Gubbio. La "Festa dei Ceri" sarà
proposta nell'intera giornata del 15 maggio in diretta
sul portale Trgmedia.it: 35 postazioni di ripresa,
20 operatori impegnati, 8 regie mobili e uno staff
di quattro giornalisti.
• 14
maggio
2013 L'editoriale.
Le lacrime del capitano e gli uomini veri. E poi
l'avvenire... pieno di incognite
Minuto
23 del secondo tempo di Gubbio-Catanzaro. Alessandro
Sandreani saluta la maglia rossoblù dopo
11 anni esatti. Non la vedrà più,
o per meglio dire, non la indosserà più
in mezzo al campo. E l'applauso che gli dedica il
pubblico del "Barbetti" è da brividi,
come la lunga carriera del capitano di Cantiano
(ormai eugubino doc d'adozione) in maglia rossoblù.
E le tante emozioni che ha regalato al calcio eugubino.
Una giornata strappalacrime. Una giornata che ha
suscitato forte commozione. Quel lungo e infinito
applauso dei tifosi verso un ragazzo che ha dimostrato
con i fatti cosa vuole dire quella famosa frase
"attaccamento alla maglia" e non ha fatto
mai parlare di sè in senso negativo in undici anni
di carriera. Silenzioso, riservato, mai una parola
fuori posto, umile e sincero. Persone vere, difficili
da trovare nel mondo del calcio. In questo mondo
del calcio. E Sandreani era molto emozionato, molto
emozionato, e qualche lacrima è scesa, davanti
all'ultimo saluto dei suoi tifosi. Altro aspetto
che vuol dimostrare quanto è stato grande
il suo amore verso questi colori e quanto è
stato grande l'amore della gente che gli ha voluto
sempre bene, soprattutto nei momenti bui della C2
quando il Gubbio riusciva a salvarsi a poche giornate
dal termine. Le lacrime del capitano giungono durante
l'epilogo di un'annata di alti e bassi, in una stagione
dove tuttavia il Gubbio ha raggiunto un obiettivo
importante, cioè quello della salvezza. Ma
la partita con il Catanzaro ha riservato altre emozioni.
Con ogni probabilità diventerà l'ultima
gara in rossoblù pure per altre pedine che
sono state delle pietre miliari del Gubbio di questi
ultimi anni. Calciatori, ma anche veri uomini, che
lasceranno di sicuro un vuoto tra il popolo rossoblù.
Stiamo parlando di Rodrigue Boisfer, a Gubbio dal
2009: in scadenza il suo contratto, per il mediano
transalpino ci sarebbe un interesse di Cremonese,
Savona e Salernitana. E forse sarà l'ultima
gara di Marco Briganti, a Gubbio dal 2008: in scadenza
di contratto anche lui, si parla di un possibile
futuro alla Cremonese. E per dirla proprio tutta
pure Giovanni Bartolucci è in scadenza di
contratto. Appunto, parlavamo della Cremonese dove c'è già Gigi Simoni,
nella veste di direttore tecnico, lo stesso ruolo
ricoperto quando si trovava a Gubbio. Perchè
dal presente c'è di mezzo il futuro. E Cremona
potrebbe diventare la nuova casa di Stefano Giammarioli,
nel ruolo di diesse. E si potrebbe formare un asse
tra Cremona, Parma e Gubbio. Avete capito bene.
Se Giammarioli dovesse andare via, per cercare fortuna
in una piazza ambiziosa come quella del patron Arvedi,
è molto probabile che l'attuale diesse
rossoblù continuerà a collaborare
pure da lontano con il Gubbio. Per un semplice motivo.
É stato Giammarioli il promotore principale
di questo accordo con il Parma e conosce in maniera
stretta Pietro Leonardi, amministratore delegato
dei ducali. Perciò, nel caso di un addio,
Giammarioli vuole lasciare un regalo alla società
eugubina, in primis per il presidente Marco Fioriti:
tra di loro esiste un legame forte ormai consolidato
da anni. Però qui siamo di fronte ad un altro aspetto
che non ha precedenti nel calcio eugubino. Gubbio,
nella sua storia centeneria nel mondo del calcio,
ha sempre posato sulle proprie basi, senza l'aiuto
di nessuno. Ma ora ci potrebbe essere la svolta. Un accordo
con il Parma (se ci sarà l'ufficialità),
anche se si tratta di un'affiliazione tecnica e
non societaria, rappresenta una svolta epocale nel
calcio locale. Un accordo che non ha precedenti.
A dire il vero, non tutti sono d'accordo di questo
possibile cambiamento. Viviamo la città:
ne abbiamo sentiti diversi di commenti, tra i tifosi,
pure nel nostro guestbook. Non sono pochi quei tifosi
che vedono con scetticismo questa sinergia con il
Parma. Le frasi più frequenti che abbiamo
sentito con le nostre orecchie sono state queste:
"Gubbio è il Gubbio: così ci
saranno interferenze"; "il Gubbio sarà
snaturato"; "saremo costretti a far giocare
i giocatori del Parma e il nostro vivaio sarà
messo di nuovo in secondo piano". Ma ci sono
anche tifosi che vedono di buon occhio questa ipotesi:
"Se il Parma ci garantisce un futuro, ben venga".
Insomma, la città sa dividersi anche in questo.
Ma il calcio sta cambiando. É un mondo che
cambia, talvolta senza logica. É un calcio
che sta cambiando pelle. Sono sempre più
frequenti le fusioni tra società perchè
esiste una reale crisi economica. Infatti in Umbria
è prevista a breve una inglobazione tra il
Gualdo e il Casacastalda: ripartiranno dalla serie
D. Quella serie D dove da domenica scorsa ci si
ritrovano due eterne rivali del comprensorio: Foligno e Fano sono retrocesse
in maniera diretta dalla serie C2 in serie D e forse
saranno rivali proprio del
Gualdo-Casacastalda il prossimo anno. L'avvenire?
Sembra sia pieno di incognite. In attesa di quello
che verrà... (Editoriale
Direttore Gubbiofans.it)
• 12
maggio
2013 Sandreani:
"Un onore questi 11 anni. Ora, uno di voi".
E il ds Giammarioli: "Festa dovuta"
Si
chiude il sipario. Il Gubbio chiude il campionato
con un pareggio contro il Catanzaro. Ma è
stata la giornata di Sandreani, con un mix di commozione
e lacrime. I tifosi omaggiano il capitano con una
coreografia degna dell'evento e Alessandro Sandreani
li ringrazia così: "Sono orgoglioso
per avervi rappresentato per questi 11 anni. Ora
sono uno di voi". Non mancano le forti
emozioni come del resto si possono notare nella
sezione "fotogallery" e nel link sopra
la foto in homepage con il racconto della giornata
con tante foto (ben 21). Il diesse Stefano Giammarioli
taglia corto e dice: "Adesso cerchiamo di
goderci questa salvezza. Del futuro ne parleremo.
E godiamoci ora questa festa che era dovuta a Sandreani".
L'allenatore Andrea Sottil in sala stampa invece
parla così: "Sono contento dell'obiettivo
e della classifica raggiunta. Anche se questa gara
si poteva vincere. Bello vedere tanta gente salutare
Sandreani in questa maniera: è un esempio
e la società deve tenerselo molto stretto.
Per quanto mi riguarda, dopo una retrocessione balorda
dalla serie B, ho trovato un ragazzo disponibile
insieme ai vari Boisfer, Briganti e Bartolucci per
poter ripartire subito. Sandreani ha avuto un apporto
importante e silenzioso nei momenti difficili. Rimpianti?
L'obiettivo prefissato è stato raggiunto.
Poi è ovvio che ad un certo punto all'andata
credevamo di poter raggiungere qualcosa di più.
Di conseguenza è giunto un periodo di difficoltà.
Abbiamo lavorato in condizioni difficili ma siamo
rimasti compatti e questo brutto periodo è
stato superato. Il futuro? Ancora ho un altro anno
di contratto e intendo rispettarlo. Quando sposo
un progetto, lo porto a termine. É chiaro
che ancora devo parlare con il presidente Fioriti
e si vedrà il da farsi. É chiaro che
per la prossima stagione si deve fare un programma
per disputare una ottima stagione. Ben venga il
progetto con il Parma: è un'occasione da
non farsi scappare". Chiude la rassegna
delle interviste il tecnico dei giallorossi Fulvio
D'Adderio: "Buona gara. Ma si poteva anche
vincere: abbiamo avuto le nostre palle gol e ci
poteva stare anche un rigore per noi. Tuttavia siamo
contenti dell'obiettivo raggiunto. Sono dell'idea
che nel calcio si ottiene sempre quello che si merita,
senza se e senza ma. Questo discorso vale per tutti:
vale per il Catanzaro ma pure per il Gubbio".
• 12
maggio
2013 Si
chiude con un pari: Gubbio-Catanzaro, è 1-1.
Standing ovation per l'addio di Sandreani
É
il giorno dell'addio di Sandreani. La curva dei
tifosi lo omaggia
con una gigantografia che lo ritrae e con un striscione con scritto:
"Grazie". Alex Sandreani prima della
gara prende il microfono e dice: "Sono orgoglioso
per avervi rappresentato per 11 anni. Ora sono uno
di voi". Gubbio che si schiera con il 4-3-3.
Mentre il Catanzaro opta per il 3-5-2. Iniziano
le ostilità. Al 3' ci prova proprio il capitano
Sandreani dal limite: la palla termina di poco a
lato. Al 14' pericolo: Quadri lancia in porta Carboni
che si libera di Briganti e Radi, ma una volta entrato
in area viene anticipato da Venturi in uscita. Timida
protesta del Catanzaro: chiedevano il rigore. Per
rivedere un tiro in porta bisogna aspettare il 23':
tiro da fuori area di Russotto ma la palla termina
alta. Al 25' Radi calcia una punizione direttamente
in porta, incertezza del portiere Pisseri che respinge
goffamente la sfera: palla in corner. Al 36' ci
prova Malaccari, di sinistro, appena dentro l'area,
con un tiro che però si perde sul fondo:
palla a lato. Al 43' Quadri lavora un bel pallone
al limite e con un pallonetto di destro cerca di
sorprendere Venturi che compie il miracolo perchè
in volo devia la palla in corner. Ma al 44' il Catanzaro
passa in vantaggio: Quadri calcia in area, respinge
però troppo corto Radi; riprende palla Carboni che
di destro deposita la sfera in rete a mezz'altezza.
E si va alla ripresa. Il Gubbio pareggia al 51':
Caccavallo da destra pennella in area un cross dove
Palermo svetta sopra tutti e di testa insacca la
sfera a fil di palo. Al 64' punizione dal limite
di Sandreani: la palla va sopra la traversa. Al
69' esce dal campo Sandreani che bacia il terreno
di gioco prima di uscire: per lui una "standing
ovation" da parte del pubblico. Al 73' D'Agostino
cerca la porta dal limite, para Venturi. Al 75'
il Gubbio manca clamorosamente il raddoppio: Caccavallo
lancia in profondità, solo davanti alla porta,
il neo entrato Bazzoffia che si trova davanti al
portiere Pisseri, ma in maniera incredibile si fa
poi recuperare dall'accorrente Narducci. Poi all' 80'
Bazzoffia cade a terra in area ospite dopo un contatto
con Sirignano: ci sono proteste, ma l'arbitro fa proseguire.
Finisce così. Gubbio e Catanzaro, è
1-1. E alla fine tutti i tifosi salutano il loro
capitano. Tabellino:
Gubbio - Catanzaro 1-1: Gubbio:
Venturi, Bartolucci, Semeraro, Boisfer, Briganti,
Radi (85' Pambianchi), Palermo, Sandreani (69' Bazzoffia), Di Piazza, Caccavallo,
Malaccari (82' Bortolussi).
(A disp.: Farabbi, Regno, Guerri, Baccolo). All. Sottil. Catanzaro:
Pisseri, Narducci, Sirignano, Catacchini, Ronaldo
(59' Fiore),
Bacchetti, Russotto (65' D'Agostino), Benedetti, Carboni, Quadri,
Sabatino. (A
disp.: Faraon, Papasidero, Orchi, Fregola, Squillace). All. D'Adderio. Reti:
44' Carboni (C), 51' Palermo (G). Arbitro: Albertini
di Ascoli Piceno (Berti di Prato e Giacomozzi di
Fermo). Ammoniti: Semeraro e Radi (G); Sirignano
(C). Spettatori: 1964 (di
cui 1245 abbonati; di cui 48 di Catanzaro nel settore
ospiti); incasso 10767 euro. Risultati:
Trentesima Giornata - Lega Pro - Prima Divisione
- Girone B: Avellino
- Pisa 2-3 42'
Tulli (P), 59' Zigoni (A), 67' Perez (P), 78' Favasuli
(P) rig., 85' Castaldo (A) Benevento
- Barletta 0-0 Carrarese
- Latina 1-1 32'
Corrent (C) rig., 73' Danilevicius (L) Gubbio
- Catanzaro 1-1 44'
Carboni (C), 51' Palermo (G) Paganese
- Perugia 0-2 22'
Lebran (Pe), 75' Dettori (Pe) Prato
- Andria Bat 1-2 23'
Giorgino (A), 87' Sy (A), 89' Cesarini (P) Sorrento
- Nocerina 3-0 29'
Corsetti (S), 45' Bernardo (S), 78' Bernardo (S) Viareggio
- Frosinone 2-0 11'
Gemignani (V), 49' Giovinco (V)
• 11
maggio
2013 Andria
Bat: otto punti di penalità dal 2013-2014.
E Sottil saluta così il capitano Sandreani...
Siamo
all'epilogo del campionato. Una partita contro il
Catanzaro che non è uguale alle altre. Si
va verso la fine di un ciclo. Infatti lascia il calcio giocato
Sandreani. Altri sono in partenza: Boisfer e pare
pure Briganti. Il tecnico Andrea Sottil dice: "Siamo
tranquilli per il nostro obiettivo già raggiunto.
Ma tutto sommato vogliamo chiudere la stagione nel
migliore dei modi. La squadra ha ritrovato piglio
e infatti proviene da un periodo buono. Contro il
Catanzaro vogliamo fare bottino pieno: all'andata
facevano gli spiritosi con quel 5-2 che avevamo
incassato. Perciò vogliamo il riscatto".
E poi il tecnico di Venaria Reale manda un messaggio
a Sandreani: "Si chiude la carriera di un
calciatore che entra a far parte della storia del
Gubbio. Una grande carriera costellata da pagine
storiche e attaccamento ai colori. Nutro rispetto
e tanta considerazione verso Sandreani, al di là
delle mie scelte puramente tecniche adoperate. Speriamo
che sia una giornata di festa". Alla fine
della partita, il capitano Alex Sandreani saluterà
tutti con il microfono dal terreno di gioco. E poi
ci sarà il "Terzo Tempo" offerto
dai tifosi della curva e dalla società. Nel
Gubbio mancano Cancellotti (squalificato), Galabinov
(infortunato) e Belfasti è a rischio forfait.
In casa Catanzaro non è stato convocato Fioretti.
Dal girone: otto punti di penalizzazione per l'Andria
Bat da scontarsi nella prossima stagione (2013-2014)
e 40000 euro di multa per inadepienze con la Covisoc.
Ma la società del Sorrento non ci sta: tramite
un comunicato stampa fa sapere che "esiste
un contrasto con tutte le precedenti sentenze, perchè
le penalizzazioni sono state scontate nel corrente
campionato: otto punti afflittivi in questo campionato
avrebbero portato l'Andria Bat all'ultimo posto
in classifica". Questa è la protesta
del Sorrento.
• 10
maggio
2013 Focus.
Sandreani "tribute" e la fine di un ciclo...
un pezzo di storia del Gubbio che se ne va!
Era
giugno 2002. Sono passati con esattezza quasi 11
anni. Ma adesso Alessandro Sandreani ha deciso di appendere
le scarpette al chiodo. Nel 2002 fu prelevato dai dilettanti, giocava nella Cagliese, quando ai quei tempi c'era il direttore sportivo Crespini e il mister di allora Alessandrini lo buttò subito nella mischia: giocò 31 partite e in quell'anno si conquistarono i playoff, poi persi in finale con il Rimini (ma
vinse il campionato la Fiorentina). L'anno dopo il Gubbio riuscì a conquistare di nuovo i playoff ma fu sconfitto dalla Sangiovannese di Ciccio Baiano in semifinale e in panchina c'era Nanu Galderisi. Poi ci sono state tante annate tribolate, anche
delle salvezze strappate all'ultima giornata in serie C2, ma Alessandro Sandreani ha sempre cercato di dare il suo contributo, dando sempre tutto se stesso. Ma
ormai lo conosciamo da tanti anni e le parole sono sempre quelle. Quando ci parli o lo intervisti le frasi frequenti sono
state: "attaccamento alla maglia", "fatica", "lavoro" e "sudore". E in quegli anni si ricordano pure gli interessamenti di Rimini e Reggina, ma lui, niente a parlarne! Lui
è restato a Gubbio e ci è restato con un sogno nel cassetto: portare il Gubbio in C1. Ne sono passati di anni ma il sogno si avvera con i playoff vinti a San Marino nel 2010. Arriva questa "benedetta" C1 e quella stagione si ricorderà per lunghi anni perchè il Gubbio conquista la serie B sorprendendo tutti: prima supera il Sorrento in classifica e mantiene il primato fino alla fine. Quella stagione trionfale è ricordata anche da Alessandro Sandreani perchè è anche l'anno della sua consacrazione: due gol al Verona (andata e ritorno) e la gioia finale della serie B. In cadetteria però la stagione comincia subito male, i risultati non arrivano, tanti cambi di allenatori e ne subiscono le conseguenze pure tutti i ragazzi della "vecchia guardia", compreso il capitano che lo vediamo più rattristato e più chiuso in se stesso. Celebre fu una sua frase che ci ricorderemo per un pezzo: "Avrei voluto vivere la serie B in un'altra maniera: pensavo di godermela e invece è stata una sofferenza". Ma Alex Sandreani ha vissuto questa amara situazione (forse la più amara da quando è a Gubbio) sempre in silenzio, senza battere ciglio, mostrando sempre una grande professionalità. Quest'anno è ripartito in Prima Divisione con Sottil
per poi chiudere così in maniera definitiva
la sua carriera da calciatore in maglia rossoblù. E nella nostra gallery "Sandreani Tribute" che
dedichiamo proprio a Sandreani, ci sono dieci foto caratteristiche
che ripercorrono la sua storia a Gubbio: dall'approdo in rossoblù, alla partita di Firenze, con le gioie dei playoff, con alcuni suoi gol (al Verona) fino all'ultimo con il Pisa.
Ma la partita con il Catanzaro di domenica, con
ogni probabilità, sarà l'ultima partita
in maglia rossoblù per altri calciatori che
hanno fatto la "storia" della Gubbio calcio
di questi ultimi anni. Stiamo parlando di Rodrigue
Boisfer (intervistato proprio ieri dal nostro portale)
e di Marco Briganti. Anche loro hanno vinto tanto
a Gubbio: due promozioni di fila, dalla C2 alla
serie B, hanno vissuto come Sandreani l'avventura
in cadetteria e quest'anno si sono ritrovati tutti
con Sottil. Ma adesso (forse) è giunto il
momento che le strade si separano. Sia Boisfer che
Briganti potrebbero finire a Cremona dove c'è
già l'ex Dt rossoblù Gigi Simoni.
Luogo dove ci sarà (salvo sorprese) il Direttore
sportivo Stefano Giammarioli che tornerà
in compagnia di Gigi Simoni per cercare di portare
di nuovo in alto il nome della Cremonese. É
la fine di un ciclo. Si arriva all'epilogo di tanti
ricordi, di tante emozioni e di un "pezzo"
di Gubbio che se ne va. La partita con il Catanzaro
avrà un sapore speciale, diverso, imprevedibile.
Prepariamoci: sarà una giornata davvero toccante...
• 08
maggio
2013 Boisfer:
"Quell'8 maggio? Rimarrà sempre nel
mio cuore. La mia avventura è al capolinea..."
É
una data scolpita nella mente di tutti gli eugubini.
É una data scolpita nella storia: 8 maggio
2011, il Gubbio vince per 3-1 con la Paganese e
raggiunge matematicamente la serie B davanti a 5000
tifosi festanti per un traguardo storico.
Sono passati esattamente due anni. E ricordiamo
quel giorno proprio con colui che segnò il
gol del vantaggio. Parliamo di Rodrigue Boisfer
che ricorda così quel momento: "C'è
poco da dire: è stata una giornata bellissima,
speciale, per me ma soprattutto per Gubbio. Per
tutti i tifosi e per tutta la città. L'8
maggio 2011 mi rimarrà sempre nel cuore:
è stato uno dei giorni più belli della
mia vita nel mondo del calcio". Poi è
arrivata la serie B con un campionato travagliato
e poi, per ultimo questa salvezza in Prima Divisione.
Un bilancio? "Sono molto contento della salvezza.
L'obiettivo è stato raggiunto. C'è
anche un po' di rammarico perchè forse si
poteva fare di più. La squadra c'era, come
c'era pure il gruppo. Secondo me si poteva fare
qualcosa di importante anche quest'anno. Purtroppo
abbiamo passato quei due mesi e mezzo dove abbiamo
steccato quasi tutte le gare che ci hanno pregiudicato
il nostro cammino. Con una squadra del genere, diciamo
che come minimo i playoff si potevano fare. Un peccato,
però alla fine va bene lo stesso".
E ne spiega i motivi: "Il Gubbio rimane
in C1 e ci rimarrà di sicuro per due anni.
Questa è la più grande gratificazione
che potessi avere. Il mio pensiero più grande
era questo: lasciare il Gubbio in C1. Sono contento
per la società. Sono contento per i tifosi
che se lo sono sempre meritato. Domenica, dopo la
vittoria di Andria, ho avuto un'emozione forte.
Ho capito che, se vado via o no, ho raggiunto il
mio obiettivo". Ovvero? "Sono arrivato
a Gubbio quattro anni fa e avevo promesso di portare
il Gubbio in C1. In verità siamo andati anche
oltre, siamo andati in serie B ed è un peccato
perchè sono convinto che ci potevamo pure
rimanere. Ma lasciare il Gubbio in C1 è allo
stesso modo una grande soddisfazione a livello personale".
Visto che siamo in tema, a salvezza raggiunta parliamo
del futuro. Risulta al vero che c'è un interesse
della Cremonese verso Boisfer? "Al di là
di Cremona ci sono voci di altre società.
Però, prima di tutto, c'è da fare
un discorso: il mio contratto sta giungendo al termine
con la Gubbio calcio. Sono felice per quello che
è successo in questi anni. Ho ricevuto tante
gioie dalla gente di Gubbio. Per me e per la mia
famiglia sono momenti questi che non dimenticherò
mai. Cremona? Beh, il direttore sportivo (Giammarioli
ndr) va via e probabilmente mi ha messo nel suo
progetto. E in tal caso valuterò cosa fare".
Intanto sul muro (La Voce dei Tifosi) di Gubbiofans.it
arrivano degli attestati di stima verso Boisfer
e qualcuno lo vorrebbe capitano per la prossima
stagione visto che Sandreani lascerà il calcio
giocato. Ma che cosa ne pensa il diretto interessato?
"Dico la verità. Questa cosa mi fa
emozionare. Posso aggiungere che c'è stato
sempre il massimo impegno da parte mia in campo
e ho cercato sempre di onorare la maglia rossoblù
in ogni domenica. Ho avuto un rapporto molto bello
con la città e andare via mi dispiace tanto.
Non so adesso come andrà a finire la storia,
però il mio ringraziamento a tutta questa
gente di Gubbio è dovuto. Per tutti questi
bellissimi anni passati insieme. Ribadisco, la vittoria
di Andria per me a livello emotivo è stata
uguale alle vittorie in campionato degli anni passati.
Ma ho capito che era una delle ultime mie partite
con la maglia del Gubbio. Pertanto l'emozione
è stata molto forte...".
• 08
maggio
2013 Fioriti:
"Con il Parma? Stiamo trattando. Ma in società
non cambierà nulla. E poi il vivaio..."
Adesso
la salvezza è matematica. Ed è tempo
di fare un bilancio e di fare il punto della situazione.
E lo sguardo va anche al futuro. Lo facciamo con
il presidente Marco Fioriti con un'intervista che
tocca diversi punti. Prima domanda. Un bilancio
di questa stagione? "Sicuramente il bilancio
è positivo in un periodo particolarmente
difficile. Alla fine siamo riusciti a raggiungere
un traguardo importante. Se si incastrano certe
situazioni possiamo raggiungere il settimo posto
con la possibilità di giocare pure la Tim
Cup di Coppa Italia. Un traguardo raggiunto con
una struttura basata su regole, con dei bilanci
contenuti, valorizzazioni dei giovani, sempre nel
pieno rispetto dei piani della società".
In una recente intervista al nostro portale però
disse che era rammaricato perchè si poteva
sperare anche nei playoff. Adesso è sempre
dello stesso avviso? "Se vogliamo fare l'analisi
cruda della stagione, devo dire che abbiamo perso
punti quando non si dovevano perdere con avversarie
più deboli e che avevano dei valori tecnici
inferiori al Gubbio. Faccio riferimento ai punti
persi in casa con le ultime in classifica: Carrarese,
Sorrento, Andria e Barletta. Diciamo anche che il
traguardo dei playoff poteva diventare molto importante
per noi, soprattutto dopo una retrocessione dalla
serie B. Ma, nonostante ciò, siamo lo stesso
soddisfatti a fine stagione". In questi
giorni si parla tanto di un possibile accordo con
una società di serie A come il Parma. Andrà
in porto? "Ancora stiamo trattanto, quindi
bisogna mantenere i piedi per terra. Stiamo portando
avanti un discorso che se andrà in porto
sarà molto importante per il nostro futuro.
Ma al di là di quello che può essere
l'accordo con il Parma, bisogna guardare avanti
e bisogna programmare il campionato che verrà
come del resto abbiamo fatto sempre nelle passate
stagioni. Se poi ci sarà questa sinergia
con il Parma di sicuro sarà un qualcosa in
più: è come una ciliegina sulla
torta". Perciò questo accordo con
il Parma non prevede un'affiliazione a livello societario
ma solo a livello tecnico, giusto? "Assolutamente
sì. La società, cioè la proprietà
di questa società, rimane sempre la stessa.
Non cambia nulla. L'accordo prevede che il Parma
ci concederà dei calciatori di sua proprietà.
Oltretutto stiamo ottenendo degli ottimi risultati
a livello del settore delle giovanili, pertanto
vogliamo integrare in prima squadra
anche alcuni elementi della nostra Berretti. Abbiamo investito
molto nel nostro settore giovanile e ora stiamo
raccogliendo i frutti. Perciò certi investimenti
non possono essere lasciati nel dimenticatoio".
Questione staff tecnico. Per la prossima stagione
cambierà qualcosa? Ci spieghiamo meglio:
deciderete insieme al Parma quale sarà o
meno l'allenatore del Gubbio nel prossimo anno?
"É una cosa che valuteremo sicuramente.
Ora abbiamo sotto contratto Sottil fino alla prossima
stagione. Poi nei prossimi giorni, se riusciamo
a fare questo accordo con il Parma, si valuterà
insieme la situazione e se i programmi sono condivisi.
Di tutto ciò ne parleremo pure con Sottil
e perciò si deciderà anche il suo
futuro". Sul nostro portale, ormai da alcuni
mesi, scriviamo che l'avventura di Stefano Giammarioli
a Gubbio è oramai agli sgoccioli perchè
per il diesse rossoblù si stanno aprendo
le porte della Cremonese. Presidente, ma lei cosa
ci può dire a riguardo? "Non seguo
le vicende personali di Giammarioli. Tuttavia so
che sta trattando insieme a Simoni con la Cremonese.
Se lui dovesse decidere di andare a Cremona, non
sarò certo io che gli impedirò di
farlo. Cremona è una piazza ambiziosa che
ha fatto tanti anni di serie A. Potrebbe essere
un'occasione importante per Giammarioli per entrare
nel calcio che conta". Trovano così
conferma le nostre anticipazioni. Intanto Sandreani
appende le scarpette al chiodo dopo 12 anni in rossoblù:
ma resta a Gubbio in un ruolo tecnico? "Sandreani
ha preso questa decisione, per una sua volontà.
Nei prossimi giorni valuteremo la sua posizione.
Non nego che può rientrare nei nostri piani
dirigenziali o tecnici". Domenica prossima
contro il Catanzaro, prezzi popolari: indetta l'iniziativa
"Porta un Amico" con i seguenti prezzi:
curva 2 euro, gradinata e tribuna laterale 5 euro;
ragazzi fino a 14 anni, gratis.
• 07
maggio
2013 L'editoriale.
La quiete dopo la tempesta. E quell'ancora di salvezza.
E un occhio al Parma...
Ma
come tutti i mari in tempesta, anche tra mille pensieri,
c'è un punto di riferimento, per meglio dire
c'è un'àncora di salvezza. Un'unica, un'immensa
luce, fuori dagli abissi dell'oceano. In una stagione
di alti e bassi, in una stagione dove è successo
di tutto e l'incontrario di tutto, in una stagione
dove ad un certo punto si sperava nei playoff e
poi all'improvviso si è rischiato seriamente
di essere risucchiati nei playout, in una stagione
dove la squadra ha viaggiato a tratti ad una velocità
di crociera ma a tratti si è persa pure in
un mare in tempesta (per l'appunto), questa salvezza
ha un valore importantissimo. E la vittoria di Andria
vale moltissimo. Una vittoria che vale oro. Oro
colato. Perchè il Gubbio è riuscito
a trovare un salvagente nell'oceano. Questa squadra
è riuscita a indossare quel salvagente che
gli ha permesso di non naufragare a mare aperto.
Questa squadra ha trovato quell'àncora di salvezza
che gli permette di avere speranza per il futuro.
Quell'àncora di salvezza che è stata gettata
in mare proprio in un momento di estrema necessità.
Una salvezza sudata, che va analizzata sotto tanti
aspetti. Perchè il rischio di sprofondare
c'è stato, eccome. Perchè il rischio
di perdere di mano la situazione c'è stato,
eccome. Nella pagella finale questo Gubbio raggiunge
la sufficienza: un 6 pieno, ma non di più.
Per un semplice motivo. Perchè si poteva
fare anche di più. Lo dimostrano gli ultimi
risultati: 7 punti nelle ultime tre partite in campi
difficili come Nocerina e Andria, per non parlare
della vittoria in casa contro il Latina. Lo dimostra
il collettivo: c'erano infatti gli uomini di esperienza
e di affidamento che potevano consentire di raggiungere
l'obiettivo dei playoff (vedi i vari Radi, Palermo,
Galabinov, Guerri, Caccavallo, o Di Piazza che è
arrivato a gennaio, oltre alla vecchia guardia).
Lo dimostra la forza del girone: non crediamo che
la squadra del Gubbio sia così tanto inferiore
alle prime della classe del campionato. Lo ha dimostrato
pure il pubblico eugubino che dopo una retrocessione,
che è sempre traumatica anche se proveniente
dalla serie B, ha saputo stare vicino alla squadra
in ogni istante, pure nei momenti più difficili.
Ma qualcuno, giustamente, ci potrebbe chiedere questa
domanda: "Ma allora dove stanno i demeriti?".
La nostra opinione personale è la seguente.
Alcuni calciatori, alla fine dei conti, non hanno
reso come dovevano. Alcuni dei giovani prelevati
la scorsa estate, quest'anno non hanno reso come
avrebbero dovuto. Questo è un dato di fatto.
Purtroppo le ciambelle non vengono tutte con il
buco. Come è un dato di fatto che a gennaio
sono arrivati dei calciatori che dovevano diventare
un valore aggiunto, cioè dovevano far fare
un grande salto di qualità a questa squadra
(soprattutto in attacco), e invece non è
stato così. Tutto ciò ha comportato
un campionato anonimo, oltre al fatto che la squadra
ha avuto una certa difficoltà a trovare una
identità precisa e ben definita durante l'arco
della stagione. Tuttavia non è assolutamente
una stagione da buttare, anzi. Si è raggiunto
un importante traguardo, quello della salvezza,
che può essere di buon auspicio in prospettiva.
Come dicevamo prima, quel... salvagente in mezzo
al mare rappresenta una manna dal cielo. Un'autentica
àncora della salvezza. Per diversi motivi.
Perchè per due stagioni di seguito il Gubbio
è sicuro di restare in serie C. Infatti nella
prossima stagione è prevista la riforma dei
campionati: non ci saranno retrocessioni ed è
prevista una C unica, non più Prima e Seconda
Divisione (cioè la vecchia serie C1 e C2). Perchè
la società del Gubbio ha raggiunto l'obiettivo
salvaguardando i costi di gestione in un periodo
di crisi economica generale. Perchè in previsione
potrebbe essere un "salvagente" l'accordo
con il Parma che consentirà al Gubbio di
avere dei calciatori di proprietà della società
ducale con costi ridotti avvalendosi dei prestiti
e/o delle valorizzazioni. In questo modo si cerca
di garantire un futuro più tranquillo. Ed
ora godiamoci senza pensieri l'ultima gara di
campionato con il Catanzaro. Con la giusta acclamazione
che dovrà essere riservata ad Alex Sandreani
che appende le scarpette al chiodo. (Editoriale
Direttore Gubbiofans.it)
• 05
maggio
2013 Malaccari:
"Bel match, raggiunto l'obiettivo".
E Venturi: "Abbiamo giocato con tanta grinta"
In
terra pugliese il Gubbio vince e raggiunge la matematica
certezza della salvezza. Un traguardo che diventa
importante pure in prospettiva per i prossimi campionati
dove è prevista una C unica. Ottenuti tre
punti basilari in un campo difficile. Il centrocampista
Nicola Malaccari, che quest'anno a Gubbio ha ricoperto
diversi ruoli, autore del gol del vantaggio rossoblù,
dice: "Sì, sono contento per il mio
gol: in pratica sono partito in contropiede, ad
un certo punto mi sono portato la palla dal piede
destro sul sinistro e ho calciato forte in porta:
è andata bene, la sfera è andata sotto
all'incrocio. Ma più che altro sono felice
perchè abbiamo raggiunto la salvezza. Abbiamo
fatto una bella partita, consapevoli di fare risultato
e così abbiamo raggiunto questo obiettivo
tanto agognato. Il mio futuro? Vediamo. Dipende
sia dall'Atalanta che dal Gubbio. Ma non nego che
mi piacerebbe restare ancora". Protagonista
in positivo del match il portiere Giacomo Venturi
che ha salvato il risultato in diverse circostanze:
"Ma in particolar modo sono contento del
risultato finale e della salvezza raggiunta".
Incalza così l'estremo difensore dei rossoblù
che prosegue dicendo: "L'Andria voleva assolutamente
vincere, ma noi avevamo ancora più voglia
di vincere. Abbiamo sofferto ma abbiamo lottato
con il coltello tra i denti e abbiamo giocato con
tanta grinta. Perciò siamo felici per l'obiettivo
raggiunto. La mia prestazione? Diciamo che ci voleva
proprio. Stavo attraversando un periodo dove sono
stato sotto pressione. Ho fatto pure degli errori
ma è normale routine per un portiere nel
mondo del calcio. Posso solo aggiungere che ho dato
sempre il massimo". Telegrafico il trainer
Andrea Sottil in sala stampa che ha affermato: "Abbiamo
raggiunto l'obiettivo programmato. Siamo contenti.
Abbiamo vinto contro una squadra di tutto rispetto
come l'Andria. Abbiamo fatto una bella prestazione.
Bene così. Abbiamo chiuso i giochi".
Invece in casa Andria si mastica amaro. Il tecnico
Vincenzo Cosco ha detto: "Il pubblico ci
ha sempre aiutato e li ringrazio. C'è rammarico
perchè abbiamo offerto una buona prestazione
e abbiamo creato anche tante occasioni. Purtroppo
abbiamo subito prima un eurogol di Malaccari e poi
il gol del 2-1 su una azione di contropiede. Dispiace
anche perchè credo che l'espulsione di Zaffagnini
sia stata troppo frettolosa". Intanto abbiamo
inserito le foto di Andria e Gubbio (12 immagini)
del sito nella sezione "fotogallery" e
nel link sotto la foto in homepage. Le foto sono
di Vincenzo Fasanella del portale web Madeinandria.it.
Domenica si chiude il campionato. Il Gubbio ospita
al "Barbetti" il Catanzaro.
• 05
maggio
2013 Gubbio
vincente in trasferta ad Andria (1-2). Ecco la salvezza
con una giornata di anticipo
Gubbio
contro Andria Bat. L'allenatore Sottil che rientra
dalla squalifica schiera il 4-3-3 con Cancellotti
in difesa e Malaccari come esterno di attacco. Il
trainer dei pugliesi Cosco schiera il 4-4-2. Pronti
e via. Subito in avvio (2') si fa pericoloso l'Andria
Bat. Infatti D'Errico entra in area e si trova a
tu per tu con il portiere Venturi: tiro potente
ma impreciso con la palla che termina a lato. Risponde
il Gubbio (11') con una punizione di Di Piazza dal
limite: la palla termina di poco a lato. Al 14'
Migliaccio in area anticipa tutti di testa e incorna
verso la porta: la sfera sorvola sopra la traversa.
Al 15' pericolo in area rossoblù: c'è
Innocenti che impegna severamente Venturi; sulla
respinta calcia in porta pure Larosa ma Venturi
è reattivo e riesce a salvarsi per la seconda
volta. Capovolgimento di fronte. Subito dopo (16')
il Gubbio passa in vantaggio: una gran bella conclusione di
sinistro
da fuori area di Malaccari con la palla che sorprende
Rossi e si insacca sotto il sette alla destra del
portiere: la palla tocca la parte bassa della traversa
prima di insaccarsi in rete. Al 23' reazione dei
locali con Giorgino che cerca la porta con un tiro
rasoterra, ma Venturi intercetta la sfera. Al 29'
altro pericolo in area ospite: Larosa colpisce di
testa a botta sicura a rete, ma Venturi si supera
e si salva in tuffo. Al 39' Guerri cerca la porta
dal limite, ma la palla va a lato. Al 45' arriva
il pareggio dell'Andria che nasce da un'azione personale
di D'Errico che indovina un preciso diagonale che
si insacca in rete: palla che prima tocca il palo
per poi infilarsi in porta. Ripresa. Al 52' Guariniello
si gira bene in area e calcia in porta: un tiro
che impegna in due tempi Venturi. Al 57' Andria Bat
in dieci: viene espulso Zaffagnini per doppia ammonizione.
Al 62' D'Errico si fa di nuovo pericoloso in area
con un tiro che viene deviato ancora da Venturi.
Poi al 65' Palermo penetra in area in maniera insidiosa
e poi calcia in porta, Rossi si supera e si salva
in corner. Al 71' ci prova Caccavallo con una conclusione
a rete che termina di poco a lato. Al 75' è
ancora pericoloso Larosa con un colpo di testa perentorio:
la palla lambisce il palo. Ma all'82' il Gubbio
torna in vantaggio: Bazzoffia si ritrova davanti
alla porta tutto solo e in diagonale di sinistro
insacca la sfera in rete.
Prima del triplice fischio finale si segnala un
altro miracolo di Venturi (85') sull'ennesimo colpo
di testa di Larosa. Finisce così l'incontro: 1-2 per
il Gubbio. E il Gubbio si salva matematicamente
a novanta minuti dal termine. Tabellino:
Andria Bat - Gubbio 1-2: Andria
Bat: Rossi, De Giorgi (58' Contessa), Lorenzini, Larosa, Migliaccio,
Zaffagnini, D'Errico (65' Liccardo), Giorgino, Guariniello, Innocenti,
Bottiglieri (58' Taormina). (A disp.: Sansonna, Scrugli, Branzani, Loiodice). All. Cosco. Gubbio:
Venturi, Cancellotti, Belfasti, Boisfer (83' Baccolo), Briganti,
Radi, Palermo, Guerri, Di Piazza, Caccavallo (74'
Bazzoffia), Malaccari (86' Regno).
(A disp.: Farabbi, Galimberti, Pambianchi, Semeraro). All. Sottil. Reti:
16' Malaccari (G), 45' D'Errico (A), 82' Bazzoffia
(G). Arbitro: Baroni
di Firenze (Amato di Castellammare di Stabia e Annunziata
di Torre Annunziata). Espulso: 57' Zaffagnini
(A). Ammoniti: Zaffagnini, Bottiglieri (A);
Cancellotti (G). Spettatori: 1535. Risultati:
Ventinovesima Giornata - Lega Pro - Prima Divisione
- Girone B: Andria
Bat - Gubbio 1-2 16'
Malaccari (G), 45' D'Errico (A), 82' Bazzoffia (G) Barletta
- Viareggio 4-0 15'
Dall'Oglio (B), 40' Dezi (B), 85' La Mantia (B),
90' Carretta (B) Catanzaro
- Avellino 0-1 75'
Zigoni (A) Frosinone
- Sorrento 2-4 39'
Tortolano (S), 55' Curiale (F), 65' Tortolano (S),
76' Curiale (F), 89' Ciampi (S), 92' Bernardo (S) Latina
- Paganese 4-0 41'
Cejas (L), 49' Barraco (L), 62' Giacomini (L), 92'
Giacomini (L) Nocerina
- Carrarese 3-0 20'
Andjelkovic (N), 78' Mazzeo (N), 90' Evacuo (N) Perugia
- Prato 3-0 32'
Tozzi Borsoi (Pe), 49' Tozzi Borsoi (Pe) rig., 78'
Nicco (Pe) Pisa
- Benevento 2-0 23'
Sabato (P), 45' Scappini (P)
• 04
maggio
2013 Gubbio
senza Bartolucci, Galabinov e Sandreani ad Andria.
Nel gruppo pure i vari esodati
Gubbio
contro l'Andria nella penultima di campionato. Un
Gubbio che si gioca la quasi matematica salvezza
sul campo caldo di Andria. Assenti Bartolucci e
Sandreani (squalificati) oltre all'infortunato Galabinov.
In dubbio Cancellotti. Da vedere se Boisfer
sarà in grado di partire tra i titolari. Con
il gruppo ci sono anche i famosi "esodati"
Pambianchi e Manzoni che potrebbero finire in panchina.
In casa Andria Bat non ci sono gli squalificati
Maccan e Tartaglia. Ma si tenta di recuperare Taormina.
Si rivedono Migliaccio e Innocenti. Questa è
l'ultima trasferta stagionale per la truppa di Sottil.
Poi il 12 maggio è in programma l'ultima
giornata in casa con il Catanzaro.
• 03
maggio
2013 Giammarioli:
"Il mio futuro? Non ci dormo la notte.
Ma forse è il momento per andare via..."
L'intervista
fiume con il diesse Stefano Giammarioli sul
possibile accordo con il Parma, ma pure del suo
futuro. Tante domande con tante risposte per mettere
in chiaro tante faccende che possono caratterizzare
il futuro della Gubbio calcistica. Prima domanda,
ovvia. Allora. Questa sinergia con il Parma: cosa
c'è di vero e in cosa consiste? "Si
stanno facendo delle chiacchierate per vedere se
si può instaurare un rapporto. Ci sono varie
idee. Credo che, in un momento di una crisi finanziaria
così grande dove esiste anche in città
più grandi di Gubbio, avere la possibilità
di collaborare con società di serie A di
alto livello potrebbe essere un affare importante.
Spero vivamente che in poco tempo si possa concretizzare
il tutto. Quindi ci sarà un'attenzione particolare
del Parma, ma con un'autonomia del Gubbio che
rimane sempre uguale. Bisogna ricordare tuttavia che in questi
quattro anni il Parma è
stata una delle società di serie A che ha
collaborato di più con noi e ha creduto sempre
nei nostri progetti. Stiamo lavorando a questa soluzione
insieme al presidente Fioriti da tempo e con Pietro Leonardi del
Parma esiste un ottimo rapporto. Credo
che nei prossimi giorni ne saprete di più".
Ci sembra di capire che si conferma il fatto che
il Parma non acquisterà quote societarie,
ma aiuterà il Gubbio in maniera pratica fornendo
calciatori di proprietà dei ducali, giusto?
"Certamente. Pure negli anni passati ci
ha dato dei calciatori, ma in questo caso questa
fase sarà più dettagliata, precisa
e coordinata. Il Parma si è convinto della
serietà della nostra società e di
una struttura che è capace di valorizzare
i giovani. Con questa operazione si può lavorare
con tranquillità in un periodo di crisi".
Vi risulta che il Parma sta cercando delle squadre
con cui collaborare a fondo in Lega Pro? "Credo
che il Parma abbia sette richieste da parte di società
della Lega Pro. Se questa operazione andrà
in porto, credo che si possa costruire un progetto
molto importante e questo è un vanto per
la nostra società perchè abbiamo credibilità
nel calcio italiano". Intanto Sandreani
ha comunicato che appenderà le scarpette
al chiodo a fine stagione. Quindi si profila un
ruolo tecnico per l'oramai ex capitano? "Alex
Sandreani, dopo il presidente Marco Fioriti e Gigi
Simoni, è stata la persona che mi è
stata più vicino in questi anni. É
stato un amico fedele, un professionista eccezionale
e da eugubino dico che ama il Gubbio come noi eugubini
veri. Da alcuni mesi stiamo collaborando e vediamo
le partite insieme. Per cui credo che abbia il dna,
l'educazione e lo stile per restare ancora in questo
mondo in un preciso ruolo". Quale? "Quello
di Direttore Tecnico". Ma andiamo sul personale.
Il campionato è agli sgoccioli. Del futuro
di Giammarioli ne vogliamo parlare? "Per
il Gubbio ho rinunciato a tanto. Ho sacrificato
la mia famiglia. Ho avuto sempre amore per questi
colori e per questa città. Questo nuovo progetto
che partirà a Gubbio in sintonia con il Parma
mi tranquillizza e mi lascia più sereno nel
caso io vada via. Così posso lasciare il
Gubbio in buone mani. Ho chiesto già al presidente
di lasciare nell'organico un piccolo consigliere.
Non ci dormo la notte, scelta non semplice, ma
per il rispetto della mia famiglia penso che andrò
a guadagnare qualcosa in più fuori da Gubbio.
Forse questo è il momento giusto, a livello
professionale. Mi allettano le proposte che mi sono
arrivate, tra cui quella della famiglia Arvedi della
Cremonese dove c'è il mio amico fedele Simoni.
Ma in maniera indiretta sarò sempre coinvolto
con il Gubbio perchè è la città
che amo e perchè ho dato la parola a Leonardi
del Parma". Notiziario. Il Gubbio è
partito in anticipo (di giovedì pomeriggio)
per la trasferta di Andria. Alloggerà a Corato.
Non sono partiti Bartolucci (squalificato) e Galabinov
(infortunato).
Il caso Lamanna: la Corte di Giustizia Federale
ha accolto il ricorso dell'A.S. Gubbio 1910. Sospesa quindi
l'inibizione
del patron Fioriti per un mese e la multa di 10000
euro.
• 02
maggio
2013 Sandreani:
"Con il Catanzaro, la mia ultima partita".
Parma-Gubbio: sul piatto ecco l'accordo
Ormai
ha deciso. A fine stagione appenderà le scarpette
al chiodo. Dopo 11 anni di permanenza in maglia
rossoblù termina la carriera da calciatore
del figlio d'arte Alessandro Sandreani. Prelevato
nel 2002 dai dilettanti della Cagliese all'età
di 23 anni diventò subito titolare con il
trainer Alessandrini. E adesso, all'età di
34 anni da compiere il prossimo 20 ottobre, il capitano
ha deciso di prendere altre strade. Lo stesso Alessandro
Sandreani, durante la trasmissione "Fuorigioco"
di questa settimana su Trg Network, ha confessato:
"Contro il Catanzaro sarà la mia
ultima partita da calciatore. Ma prima pensiamo
alla partita di Andria". La decisione è
ormai presa? "Sì, se prendo una decisione
non torno indietro. Ho sempre pensato che dovevo
continuare a giocare finchè potevo dare il
110%. Ma quando vedo che posso dare il 99% preferisco
chiudere la mia carriera da calciatore e fare qualcos'altro".
Ma undici anni a Gubbio sono tanti. Cosa può
aver spinto un calciatore a rimanere così
tanto in maglia rossoblù? Sandreani ha risposto
così: "L'amore della gente. L'attaccamento
dei tifosi. Tutto ciò mi ha permesso di continuare
ad indossare questa maglia con orgoglio e soddisfazione".
E non manca di ricordare i momenti più belli
della sua carriera: "Arrivare in serie B
è stato un sogno. Giocare in certi stadi
e segnare quel gol su punizione al Bentegodi sono
momenti indimenticabili. Non è un caso che
mi sono espresso al massimo da calciatore quando
c'era Vincenzo Torrente, un allenatore che mi ha
dato tanto. Ma non dimentico Alessandrini che mi
fece giocare sempre nella prima annata in rossoblù
e pure adesso con Sottil ho un ottimo rapporto".
E sul futuro cosa può dire? "Vediamo.
Devo parlare ancora con il presidente".
Risposta scontata. Finchè non finisce la
stagione non trapela nulla. Anche se Alex Sandreani
resterà ancora in rossoblù, ma in
un'altra veste. Si potrebbero aprire le porte di
un ruolo come Direttore Tecnico. In un ruolo però
che serva da legante tra società, staff e
calciatori. Una figura che faccia da tramite e da
dialogo tra tutte le componenti. Un po' come avviene
alla Juventus con il lavoro che sta facendo Fabio
Paratici dietro le quinte come coordinatore dell'area
tecnica. Questo è il ruolo che potrebbe ricoprire
Sandreani, salvo cambiamenti di programma. Tuttavia
in questi giorni tiene banco il possibile accordo
che potrebbe concretizzarsi tra Parma e Gubbio.
Non parliamo dell'entrata in società o di
acquisizione di quote da parte della società
parmense. Si parla di altro. Ovvero, si può
concretizzare una certa "affiliazione tecnica"
che consiste nel posteggiare a Gubbio diversi calciatori
del Parma. Un rapporto che definiamo privilegiato
che consentirebbe alla società eugubina di
avere in possesso delle pedine di proprietà
del Parma con le diverse formule dei prestiti e
delle valorizzazioni. E viceversa il Gubbio cederà
dei giovani e alcune pedine di rilievo (vedi Simone
Palermo) alla società ducale. Un accordo
che se andrà in porto consentirebbe all'A.S.
Gubbio 1910 di risparmiare soldi per garantirsi
un futuro più sereno. E lo staff tecnico?
É tutto ancora da decidere. Ma appare scontato
che ci saranno degli stravolgimenti anche in tal
senso. Il diesse Stefano Giammarioli è destinato
a lasciare Gubbio dopo quattro anni e mezzo. Destinazione
Cremonese dove è approdato l'ex Dt rossoblù
Gigi Simoni: il diesse eugubino in effetti è
allettato dall'offerta della famiglia Arvedi, per
provare una nuova esperienza fuori dalla sua città.
Perciò, salvo ripensamenti, Giammarioli terminerà
il suo rapporto con il Gubbio. Andrea Sottil è
legato al Gubbio con un contratto biennale ma, secondo
alcune indiscrezioni, pure il tecnico di Venaria
Reale dovrebbe cambiare aria a fine stagione. A
meno che, anche in questo caso, ci saranno stravolgimenti
di programma. E allora chi arriverà? É
un rebus. Ma si sta pensando anche a soluzioni interne,
prelevando un tecnico dal settore giovanile. Però,
in tal senso, bisognerà vedere se servirà
il placet del Parma oppure spetterà all'attuale
società del Gubbio di decidere in piena autonomia
il suo staff tecnico per la stagione 2013-2014.
Staremo a vedere come andrà a finire.
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