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• 31 maggio 2012
La
cronistoria di questi ultimi anni a suon di immagini.
Playoff: il primo round, tutti i risultati
Se soli
due anni fa, di questi tempi, quando si giocava
Gubbio-Fano dei playoff in serie C2,
qualcuno avesse predetto che nel' arco di due anni
la compagine umbra fosse finita addirittura in serie
B, di certo nessuno ci avrebbe creduto. In effetti
c'è stato un balzo notevole. Dalla fatidica
finale dei playoff in C2 datata 13 giugno 2010 a
San Marino,
dove ci fu la promozione in C1, dopo una sola stagione
è arrivata un'altra data predestinata: era
l'8 maggio 2011 quando davanti a 5000 persone si
festeggiò la storica promozione in serie
B con la vittoria sulla Paganese.
In serie B la stagione è stata da un lato
affascinante, ma dall'altro lato è stata
drammatica: si
è perpetrata una immediata retrocessione
che si è compiuta sempre nel mese di maggio,
precisamente il 12 maggio 2012 con la sconfitta di Padova.
Tuttavia l'annata, nonostante tanti insuccessi,
ha regalato pure un bel risultato storico con il
Torino.
E per la tifoseria, nonostante la pesante sconfitta
(di 6-0),
si ricorderà l'esodo di quasi 1000 spettatori
al seguito del Gubbio allo stadio "Luigi Ferraris"
contro la Sampdoria.
Sono storie che si racchiudono negli ultimi 730
giorni. Eventi storici di certo impensati prima,
cioè quando il Gubbio giocava in C2 ormai
dal 1998. E in questi ultimi due anni sono passati
personaggi che da ora in avanti faranno parte della storia
di questi successi: prima l'allenatore Vincenzo
Torrente, poi il Dt Gigi Simoni, perchè ormai
fanno parte del passato, come alcuni calciatori
come Gomez Taleb, Lamanna, eccetera (perchè
non vogliamo scordarci nessuno). Ma nell'attualità
ci sono ancora la società in toto (con il
patron Marco Fioriti), il Ds Stefano Giammarioli
e diversi calciatori che erano presenti nella finale
di San Marino nel 2010: ci riferiamo a Boisfer,
Briganti, Farina e capitan Sandreani. Ora è
il momento più delicato. C'è il bisogno
di ripartire prendendo spunto in primis da quei
successi e dagli errori commessi nella cadetteria.
E per il futuro c'è subito bisogno di riempire
il puzzle che ha perso qualche pezzo: proprio per
questo motivo la società sta cercando di
chiudere a breve con Rosario Zoppis come pedina
nello staff dirigenziale e tecnico, e poi si dovrà
trovare un allenatore. Un allenatore che ha stimoli
e che ha voglia di far riemergere questa squadra
con il sudore, con voglia e abnegazione di tutto
il gruppo. Quel gruppo che fece forte quel Gubbio
dei recenti successi degli anni 2010 e 2011. E non
deve essere quel gruppo "mai esistito"
quest'anno con uno spogliatoio che era già
incrinato ad inizio stagione. Coesione e umiltà:
questa deve essere la ricetta per rinascere. Intanto
si sono giocate in serie B le partite di andata
di semifinale dei playoff. La Sampdoria batte il
Sassuolo in rimonta per 2-1. In rete prima gli ospiti
per mezzo di un'autogol di Pozzi su colpo testa
di Missiroli al 35'. Poco prima Sansone aveva fallito
un rigore facendosi ipnotizzare dal portiere Da
Costa. Al 45' è arrivato il pareggio di Eder
e poi al 55' ha raddoppiato Pozzi per la formazione
doriana. Il Varese invece sconfigge per 2-0 il Verona.
In rete prima Kurtic al 3' e raddoppio di Terlizzi
al 79'. Le partite di ritorno si disputeranno sabato
2 giugno. Le due finali si giocheranno mercoledì
6 giugno e sabato 9 giugno. I playout cominciano
domenica 3 giugno (si gioca Vicenza-Empoli) e il
ritorno ci sarà venerdì 8 giugno.
• 30 maggio 2012
Giammarioli:
"Prima i programmi e poi l'allenatore. Ma
fare presto, non come l'anno scorso..."
Finito
il campionato, si comincia a parlare dell'immediato
futuro. Per questo motivo abbiamo intervistato il
diesse rossoblù Stefano Giammarioli. La prima
citazione doverosa riguarda Gigi Simoni. A riguardo
dice: "Per me è una padre sportivo
e alla persona sono molto legato. L'avevo portato
a Gubbio perchè credevo che era una persona
fondamentale, soprattutto per l'equilibrio in un
ambiente che negli anni precedenti aveva avuto sempre
instabilità. Ha aiutato molto la mia crescita
e quella di Vincenzo Torrente, e non solo perchè
ha dato consigli ai calciatori". Ora il
futuro. Cosa ci aspetta a breve termine? "Credo
che prima di tutto la società deve dettare
i programmi e gli obiettivi. Poi ci sarà
da scegliere una figura che deve sostituire Simoni.
Dico questo perchè il sottoscritto vuole
fare solo il Direttore Sportivo e non può
attappare i buchi in continuazione alla struttura.
D'altronde credo che la figura di Rosario Zoppis
sia importante perchè penso che è
uno dei pochi che può sostituire veramente
Simoni". Ma in quale ruolo allora? Da Direttore
Tecnico o da Direttore Generale come si va dicendo?
"Non mi interessa qual è il ruolo.
Credo che sia una persona talmente attenta, seria
e schietta che può essere solo un valore
aggiunto per questa società". Per
l'allenatore quando si deciderà? "Una
volta sistemata la struttura è la prima operazione
da fare. Quest'anno non si può aspettare
o tentennare come l'anno scorso. Per questo l'allenatore
va fatto immediatamente per costruire la squadra
con più calma. Nell'anno passato con il budget
più risicato della serie B abbiamo dovuto
costruire la squadra in dieci giorni. Ma in così
poco tempo è stato difficile costruirla".
Allora adesso ci sarà un colloquio con Apolloni?
"Con lui c'è una parola d'onore che
gli ha dato il presidente, perciò è
la prima persona da ascoltare. Per adesso infatti
non abbiamo parlato con nessun altro allenatore
per rispetto di Apolloni anche se lui ha delle esigenze.
Se queste esigenze collimano con i progetti, non
vedo il motivo perchè non possa restare.
Se le parti sono distanti, allora mi pare giusto
che bisogna guardarsi intorno". Castori
e Nicola sono alcuni nomi che circolano. Sono nomi
che corrispondono alla verità? "Di
allenatori ce ne sono tanti e in diversi sono disposti
a venire a Gubbio. Per questo motivo adesso è
importante che si definisca al più presto
l'aspetto societario e organizzativo. Solo così
si può fare tutto il resto". Per
quanto riguarda la squadra? "Per una squadra
che disputerà la C1 ho già in mente
alcune idee che però dovranno essere confrontate
con l'allenatore. Poi nel giro di poco tempo, più
precisamente nel giro di una settimana, deve essere
pronto l'80% dell'organico. Gli ultimi ritocchi
si faranno poco prima della preparazione".
Ci sarà una vera epurazione oppure no? "Spero
e credo che sei o sette calciatori possono fare
al caso del Gubbio". Ovvero la vecchia
guardia e poi? "Spero in Graffiedi perchè
credo molto nelle sue qualità. L'anno scorso
non aveva fatto la preparazione ma averlo dall'inizio
può essere diverso. Poi la vecchia guardia
e Farabbi. Di conseguenza c'è da valutare
il riscatto di qualche giovane". Visto
che abbiamo parlato di mercato, alcune notizie.
Il Perugia, appena neopromosso in prima Divisione,
ha messo gli occhi su quattro calciatori rossoblù:
sono Ciofani, Farina, Lofquist e Lunardini. In casa
Gubbio per ora l'unica cosa certa è la cessione
del giovane attaccante Simone Smacchia (classe '94)
al Parma. Ci sarebbe un interesse della società
eugubina verso la punta Ciro Iazzetta ('85) del
Teramo, anche se per ora c'è una secca smentita. Ma potrebbe finire nel mirino l'attaccante
Giulio Grifoni (classe '93) di proprietà
della Fiorentina, in forza quest'anno nel Fooball
Club Unione Venezia, che si è ben distinto
nella finale Poule Scudetto di serie D a Gubbio. Da
sciogliere anche un nodo: il mediano Alberto Gerbo (classe
'89) è
in comproprietà tra Inter e Gubbio (resterà
o no?). Mentre il difensore Simone Benedetti ('92)
è finito nel mirino dello Spezia. Intanto parte la fase finale
del Campionato Primavera Tim dal 2 al 9 giugno che
si terrà a Gubbio e Foligno. Tutto il programma
nel sito web www.beataprimavera.com.
• 29 maggio 2012
L'editoriale.
Dalle ceneri della cadetteria, la forza di cambiare
pagina! E l'esempio di Farina!
L'esperienza
della serie B è stata lunga, estenuante
e raccapriciante per via del risultato finale, però
al di là di quanto è stato conseguito
sul campo questa avventura in serie B è stata
pure accattivante, coinvolgente e per il sottoscritto
gratificante sotto il profilo strettamente professionale.
Tutto quello che ruota intorno al calcio in questa
categoria è superlativo, niente a che vedere
con i campionati minori. E pure in campo si vedono
delle differenze abissali, sia a livello di qualità
di gioco, sia a livello di qualità di singoli.
Per questo motivo questa retrocessione è
traumatica. Ormai ci avevamo "fatto la bocca"
ma forse come si dice "s'è fatto i conti
senza l'oste". Un anno storico per la Gubbio
Calcio come questo di sicuro doveva essere programmato
in maniera diversa. Visto e considerato che la serie
B era arrivata in maniera inaspettata grazie ad
un miracolo compiuto da un gruppo di calciatori
ben amalgamati e volenterosi, ben guidati da un
allenatore pignolo e con una mentalità vincente,
e il tutto era coadiuvato da uno staff tecnico e
societario che lavorava bene e in silenzio. Insomma
era un giocattolo perfetto, che difficilmente si
trova in qualsiasi altra squadra di calcio pure
nella massima serie. Bisognava fare di tutto per
mantenere questo giocattolo e invece piano piano
si sono persi i pezzi per strada. Avevamo fatto
l'esempio del Novara e il Varese lo scorso giugno
quando da autentiche matricole raggiunsero addirittura
i playoff nella cadetteria perchè avevano
mantenuto lo stesso staff tecnico. Chi invece aveva
fatto altre scelte poi è ritornato in Lega
Pro: vedi Portogruaro. La riprova purtroppo c'è stata
pure in questa stagione. Hellas Verona e Juve Stabia
hanno confermato la stessa intelaiatura pure in
serie B: guarda caso la squadra veneta si trova
ai playoff, mentre la formazione campana (senza
la penalizzazione) sarebbe settima in questo campionato.
Questi sono dati tangibili, come sono quelli riguardanti
la quota salvezza. Infatti all'inizio del girone
di ritorno (in base ad una statistica ben specifica)
avevamo scritto che per la salvezza diretta servivano
almeno 50 punti, con un ago della bilancia che oscillava
di due punti (in più oppure in meno). Bene:
in molti ci hanno tacciato di essere pessimisti
perchè quest'anno la quota salvezza era più
bassa e si diceva che bastavano anche 42 o 43 punti.
Ma non ci eravamo assolutamente sbagliati: per salvarsi
direttamente ci sono voluti 48 punti (vedi Cittadella
e Livorno), mentre l'Empoli è costretta a
giocarsi i playout a quota 47 punti. Non solo. Se
il Gubbio fosse riuscito a vincere pure tutte le
ultime quattro partite di campionato non si era
salvato ugualmente perchè avrebbe chiuso
a 43 punti, mentre l'ultimo posto dei playout si
trova a 44 punti (occupato dal Vicenza). E visto
che ci piacciono tanto i numeri sveliamo un altro dato
curioso: il Gubbio fece in un'altra stagione la
serie B (nel 1947-1948) e in quella circostanza
avvenirono dei casi analoghi. La formazione rossoblù
ha incassato gli stessi gol di 64 anni fa (69 reti).
Nei gol fatti fece un po' meglio il Gubbio del dopoguerra:
38 gol realizzati all'epoca contro i 37 gol di oggi.
Però c'erano meno gare da giocare: 34 anzichè
42. A livello di classifica la compagine eugubina
giunse al penultimo posto pure all'epoca. Insomma
la storia si è come ripetuta. Ora occorre
ricomporre i cocci, con la giusta umiltà
e serenità. Ora la società deve avere
la forza di voltare pagina. La stessa società
e lo staff tecnico devono costruire una squadra degna
di tale nome con un allenatore degno di tale nome.
Ci vuole una seria programmazione e non bisogna
mai sottovalutare la situazione. Con questo vogliamo
dire che non deve essere usato lo stesso "pressapochismo"
utilizzato in questa stagione, fin dall'inizio.
Chiudiamo con una nota lieta e doverosa. Un omaggio
va fatto a Simone Farina che proprio in questi giorni
è stato invitato nel ritiro di Coverciano
del Ct Prandelli, come "simbolo" di lealtà
e di onestà in questo mondo del calcio. Se
è partita una inchiesta sul calcioscommesse,
se ora si comincia a far luce su tante partite truccate,
se il calcio diventerà (forse) più
pulito, lo dobbiamo a lui e visto che appartiene
alla Gubbio Calcio dobbiamo essere orgogliosi di
lui. Un vero uomo si è distinto in un mondo
pieno di sciacalli. Grazie davvero... Simone Farina.
(L'editoriale Direttore Gubbiofans.it)
• 28 maggio 2012
Simoni:
"Ringrazio i tifosi per l'eternità". Torrente: "Simoni
via? Grande perdita. E il Gubbio..."
Tutto ruota intorno a Bari. Per una serie di motivi. Quando
si trovava allo stadio "San Nicola", ecco
un comunicato stampa che fa sapere: Gigi Simoni
lascia Gubbio. Proprio a Bari dove si trova Torrente
che nella passate due stagioni aveva fatto felice
tutta Gubbio. É stato il segno del destino. Un
ciclo che finisce in un'intersezione di strade che
convergono in uno stesso punto. Per questo motivo
sentiamo il parere di entrambi a campionato ormai
concluso. Ovviamente si parte dal Dt Gigi Simoni
che va via da Gubbio dopo più di tre anni.
E a tal proposito lui dice: "I motivi di questo addio? Li
spiegherò con comodo. Sono dispiaciuto perchè
non si è raggiunto un obiettivo al quale
ci si teneva tanto e poi perchè sono pure
legato a tante persone. Ma fa parte della vita.
Abbiamo vinto due campionati, però quest'anno
è andata male e nel calcio non si può
vincere sempre. Altrimenti saresti campione del
mondo". Ai tifosi invece cosa manda a dire?
"Li ringrazio per l'eternità perchè
mi hanno fatto passare degli anni stupendi. Forse
quest'anno abbiamo tentato un'avventura più
grande di noi in un anno dove si sono sommate diverse
difficoltà tra episodi sfortunati e infortuni
nei ruoli determinanti. Abbiamo dovuto incontrare
un gigante da scalare, ma era più grande di noi e delle nostre possibilità". La palla passa così
a
Vincenzo Torrente che, alla notizia dell'addio di
Simoni, risponde così: "Mi dispiace
perchè era una figura importante per il Gubbio,
per quello che ha fatto e per l'immagine positiva
che ha tratto questa società da un uomo di
esperienza come Simoni. Per il Gubbio è una
grande perdita". Della partita di sabato
che cosa ci può dire? "Che noi eravamo
più determinati a fare risultato. E a tratti
abbiamo giocato proprio bene, allo stesso modo del
Gubbio dell'anno scorso. Però sono molto
dispiaciuto della retrocessione per la piazza di
Gubbio e sono dispiaciuto per quei ragazzi che avevano
fatto un percorso con me con un progetto di gioco.
Mi dispiace pure per Simoni che mi aveva dato la
possibilità di portarmi nei professionisti.
Purtroppo dove aver conquistato un qualcosa di storico,
adesso è svanito questo sogno. A parere mio
credo che c'era un organico valido in squadra
per salvarsi". E ci svela una chicca: "Quando
sono approdato a Gubbio vedevo un Sandreani triste
perchè erano anni che non arrivavano i risultati.
Poi si è galvanizzato e ha fatto due stagioni
straordinarie con il Gubbio, soprattutto l'anno
scorso. Sabato sera a fine gara a Bari ho rivisto
in Sandreani quella tristezza e mi è dispiaciuto".
E manda un pensiero verso i tifosi eugubini: "Devono
continuare a tifare la propria squadra. Spero e
mi auguro che possa ritornare in B perchè
di sicuro la tifoseria ha fatto un grande campionato".
Sì, ma mettiamo il caso che Torrente fosse rimasto,
cosa sarebbe successo? "Ad oggi, che è
finito il campionato e ho potuto visionare questa
serie B, affermo che potevamo essere la rivelazione
del campionato. E dico questo per il lavoro che
eravamo riusciti a svolgere in due anni e per le
idee che avevo in mente". Questo discorso
implica il fatto che allora Torrente non aveva già
le
valigie pronte? "Certo.
Vorrei chiarire una volta per tutte. C'è
stata una trattativa con un'offerta e una domanda,
però è finito tutto lì. Credo che non
ci sia stata la volontà di trattenermi
a tutti i costi dopo che un allenatore aveva vinto
due campionati: questa è stata la prima sensazione
che ho provato dopo quel colloquio con la società.
Così ci siamo divisi. E poi dico che non
ho mai litigato con Simoni e non ho mai fatto a
sediate con Giammarioli". La sua esperienza
a Bari? "Avevamo altri obiettivi ad inizio
stagione ma abbiamo avuto non poche difficoltà
tra cui la pesante penalizzazione che ha inciso
e problemi societari. Nonostante tutto avevamo conquistato
il decimo posto senza le penalizzazioni con una squadra molto
giovane. Bari è una grande piazza, mi ha
dato visibilità e mi ha messo alla prova".
Ed il suo futuro? "In settimana mi devo
incontrare con la società del Bari. Cesena e Livorno? Personalmente non so
nulla. L'unica cosa certa per adesso è solo
il Bari".
• 26 maggio 2012
Post
Bari. Ora è ufficiale: Simoni lascia Gubbio
dopo tre anni e mezzo. E i verdetti della B...
Ora è ufficiale perchè la comunicazione arriva
proprio dall'ufficio stampa della società:
"In un clima di assoluta e reciproca cordialità
è giunto a termine il rapporto professionale
con il Direttore Tecnico Gigi Simoni". La sconfitta
di Bari si porta con sè nell'immediatezza
l'addio di Gigi Simoni. L'ex allenatore dell'Inter
di Ronaldo lascia Gubbio dopo un'esperienza durata
più di tre anni (a partire da marzo 2009)
condita da importanti successi nel ruolo di Direttore
Tecnico con due promozioni di fila tra il 2010 (in
Prima Divisione) e il 2011 (storica promozione in
B per il sodalizio rossoblù). Nella cadetteria,
dopo una stagione passata prima come capo del settore
tecnico e poi come allenatore fino alla sconfitta di
Nocera Inferiore dove fu esonerato il suo vice Tebi
e gli fu affiancato Alessandrini. A quel punto,
dopo la partita interna con il Crotone, Gigi Simoni
aveva deciso di ritornare a fare il Direttore Tecnico.
Una decisione che forse ha spalancato le porte verso
un destino ormai segnato. Intanto nell'ultima giornata
di campionato, la serie B ha dato i suoi definitivi
verdetti. Il Pescara (in virtù della miglior
differenza reti) vince il campionato anche se è
a pari merito con il Torino: entrambe sono promosse
in serie A. Invece Sassuolo, Verona, Varese e Sampdoria
giocheranno i playoff. Poi Empoli e Vicenza si giocheranno
la salvezza tramite i playout. Retrocedono invece
in Lega Pro Nocerina, Gubbio e Albinoleffe. Intanto
nel
nostro portale web abbiamo inserito le foto di Bari-Gubbio
nella sezione "immagini" e pure in alto proprio
in
homepage.
• 26 maggio 2012
Gubbio non pervenuto a Bari (3-0). L'epilogo è di quelli più nefasti:
è l'addio alla cadetteria!
Gubbio,
un ko pure a Bari, senza un briciolo di mordente.
Si chiude così il sipario su una stagione disgraziata. Nel Gubbio
mancano Bazzoffia, Boisfer, Donnarumma, Farina, Mario Rui,
Mastronunzio e Nwankwo. Nel Bari non ci sono Borghese e Kutuzov. Mister
Apolloni opta per il consueto 4-3-1-2. Il trainer dei pugliesi Torrente
schiera il 4-3-3. Al 7' Forestieri va via sulla destra e crossa in area
dove Caputo carica il sinistro: la palla sfiora la traversa. Risponde
Guzman (su assist di Gerbo) due minuti più tardi, ma il suo tiro di
sinistro termina alto. Al 10' ci prova Garofalo con un diagonale dal
limite che termina di poco a lato. Al 20' Stoian fa partire un bolide
di destro dai venticinque metri che costringe Farabbi a salvarsi in
tuffo. Al 22' punizione insidiosa di Polenta dal limite: la palla
sfiora l'incrocio dei pali. Al 26' il Bari passa in vantaggio: corner
di Bogliacino calciato in area dove Dos Santos salta quasi indisturbato
e insacca. Al 28' gran tiro di controbalzo di sinistro di Scavone da
oltre trenta metri con Farabbi che compie il miracolo deviando la sfera
in angolo. Al 33' Scavone ci prova di nuovo con un tiro dal limite: la
palla lambisce il palo. Al 39' Garofalo mette in area un cross
millimetrico per la testa di Stoian che schiacca a rete, ma è
miracoloso l'intervento di ginocchio di Farabbi sulla linea di porta che respinge.
Sul susseguente corner, Stoian si ritrova la palla sul destro ma calcia
alto. Al 43' calcio di rigore per il Bari quando Bartolucci arpiona per la maglia
Scavone: dal dischetto calcia De Falco però Farabbi è prodigioso e
respinge; ma sulla ribattuta il più lesto di tutti è Caputo che di
sinistro ribadisce la sfera in rete. La ripresa si apre con un assist
in area di Stoian per Caputo, ma è provvidenziale Sandreani in scivolata a
salvare in angolo. Il primo vero tiro in porta dei rossoblù si vede al
60' quando Lunardini ci prova dalla distanza, ma Lamanna para senza
problemi. Al 64' De Falco cerca il gol al volo di destro, la palla
sibila sopra il montante. Al 67' tiro a girare dal limite di Forestieri
con la palla che fa la barba al palo. Ma il Bari dilaga (80'):
Caputo in area di destro calcia a rete, la palla prima colpisce il palo
interno e poi si insacca. Finisce così una gara senza storia, e il
Gubbio dimostra di essere proprio alla frutta. Tabellino:
Bari - Gubbio 3-0: Bari:
Lamanna; Ceppitelli, Polenta, Dos Santos, Garofalo;
De Falco, Bogliacino, Scavone; Forestieri (85' Galano), Caputo (84' Castillo),
Stoian (81' Bellomo). All. Torrente. Gubbio: Farabbi; Bartolucci, Cottafava, Benedetti, Montefusco; Sandreani (54' Raggio Garibaldi),
Lunardini, Gerbo; Guzman (61' Ragatzu); Ciofani (72' Lofquist), Graffiedi. All. Apolloni. Reti: 26' Dos Santos (B), 43' Caputo (B), 80' Caputo (B). Arbitro: Merchiori
di Ferrara
(Bolano di Livorno e Santuari di Trento). Ammoniti: Polenta (B); Sandreani, Benedetti e Lunardini (G). Spettatori:
4687 (una decina da Gubbio). Risultati:
Quarantaduesima Giornata - Serie Bwin - Stagione
2011/2012: Albinoleffe
- Torino
0-0 Bari
- Gubbio 3-0 26' Dos Santos (B), 43' Caputo (B), 80' Caputo (B) Crotone
- Brescia 4-1 57'
De Giorgio (C), 59' De Giorgio (C), 62' Pettinari
(C), 69' Ciano (C), 84' Zambelli (B) Empoli
- Cittadella 3-2 9'
Di Roberto (C), 14' Tavano (E), 58' Pierobon (C)
aut., 67' Lazzari (E), 88' Di Carmine (C) Juve
Stabia - Sassuolo 1-3 63'
Troianello (S), 79' Missiroli (S), 82' Boakye (S),
89' Tarantino (J) Livorno
- Grosseto 2-0 24'
Belingheri (L), 45' Bernacci (L) Modena
- Verona 1-1 12'
Bjelanovic (V), 92' Gilioli (M) Padova
- Ascoli 0-2 32'
Pasqualini (A), 41' Soncin (A) Pescara
- Nocerina 1-0 92'
Maniero (P) Reggina
- Vicenza 0-3 4'
Paolucci (V), 43' Paolucci (V), 57' Maiorino (V) Varese
- Sampdoria 3-1 18'
Martinetti (V) rig., 21' Soriano (S), 25' Terlizzi
(V) rig., 91' Momentè (V)
• 25 maggio 2012
Apolloni: "La
società farà quello che ritiene più
giusto. Tra noi c'era un accordo. Ora vediamo"
Il Gubbio dovrà fare a meno nell'ultima giornata di campionato
di sette elementi: non ci sono infatti Bazzoffia, Boisfer,
Donnarumma, Farina, Mario Rui, Mastronunzio e Nwankwo.
Nel Bari mancherà solamente Kutuzov oltre
all'ex rossoblù Borghese. Mentre sono stati
regolarmente convocati altri ex rossoblù
nel Bari: sono Lamanna, Galano e Rivaldo oltre al
tecnico biancorosso Torrente. Intanto però
tiene banco sempre il futuro. Luigi Apolloni, nella
conferenza del pre-partita, a riguardo ha detto:
"Il mio futuro? La società farà
quello che ritiene più giusto".
Risponde così il tecnico rossoblù
riguardo alcune voci che dicono che il Gubbio potrebbe
puntare su un altro allenatore il prossimo anno.
Apolloni ha proseguito dicendo: "Tempo fa
c'era stato un accordo verbale tra di noi con la
promessa che alla fine del torneo ci sarebbe stata
la firma. Infatti la prossima settimana avremo un
incontro e parleremo di tutto ciò che concerne
il mio futuro. É chiaro che come già
avevo detto a suo tempo cercherò di portare
qualche uomo di fiducia con me. Serve un progetto
concreto: io mi prenderò le mie responsabilità
come spero che la società si prenderà
le sue. Se certe voci di nomi di altri allenatori
mi hanno dato fastidio? Da parte mia porto avanti
il mio lavoro da professionista. Mi porto dietro
solamente un unico rammarico: non sono riuscito
a portare a termine la salvezza e questo mi è
dispiaciuto proprio davvero tanto. Poi il resto non conta".
• 25 maggio 2012
Il
patron Fioriti: "La retrocessione... brucia!
Gli errori? Sono stati tanti, ma il Gubbio va avanti"
Intervista ad ampio raggio parlando anche del futuro con il presidente Marco Fioriti. Dopo due anni di
successi (forse inaspettati) è arrivata una
retrocessione tribolata. Però in realtà quanto
brucia una retrocessione di questo genere? Il patron
Fioriti risponde così: "Brucia, brucia,
brucia! Devo dire che brucia tantissimo. Del resto
c'è
rammarico e ci sono tanti rimpianti. Purtroppo tra
noi c'è
la consapevolezza che abbiamo
fatto troppi errori. Penso inoltre che poteva essere un
campionato alla nostra portata. Paghiamo tutto ciò
con una retrocessione che sicuramente è molto
dolorosa per tutta la piazza ma anche per la società,
soprattutto". Presidente,
una cosa che non rifarebbe? "Purtroppo indietro non si
può tornare. É chiaro che con un po'
più di esperienza le cose potevano essere
gestite in un modo diverso. Gli errori partono da
giugno scorso. Gli errori di gennaio li reputo minori
perchè si è cercato di mettere solo
una pezza
su qualcosa che già non stava funzionando
e purtroppo le pezze non hanno chiuso tutti i buchi.
La retrocessione è solo una conseguenza.
Probabilmente ad inizio stagione in noi è
prevalsa un po' di presunzione visto che provenivano
da due campionati di successi, senza renderci conto
che la serie B non è nè la Prima nè
la Seconda Divisione". Per il prossimo
futuro l'assetto della società sarà
sempre lo stesso oppure no? "Non ci saranno
cambiamenti particolari e l'assetto sarà
sempre lo stesso. Al di là di quello che
è stato il risultato finale, cioè
la delusione per la retrocessione, in tutti noi
c'è la forte convinzione di voler ripartire con
il giusto entusiasmo perchè andiamo ad affrontare
lo stesso un campionato importante e difficile come
quello della Prima Divisione. Speriamo di ricreare
un trend di risultati positivi perchè non
dobbiamo dimenticare quello che si è fatto.
La società è sana e ha le idee chiare:
vuole ripartire rimboccandosi le maniche con la
giusta umiltà perchè vogliamo toglierci
altre soddisfazioni". Si parla di Rosario
Zoppis come futuro Direttore Generale. Ma cosa c'è
di vero? "Zoppis è una persona che
è stata sempre molto vicina a questa società.
Da sempre con lui ho un rapporto particolare. Personalmente
chiederò a lui se ha voglia di entrare nel
nostro organico e se ha voglia di dare un contributo
perchè è una persona molto meticolosa
e competente. Può essere solo un valore aggiunto
per questa società. Quindi magari desse la
disponibilità per entrare con noi. Tra l'altro
nei prossimi giorni ci saranno dei confronti e speriamo
che si arrivi ad un accordo. Ma per ora è
solo un pour parler, non c'è niente di concreto".
Si dice pure che il Dt Gigi Simoni è in
partenza: "Credo che sia presto per dirlo.
Diciamo una cosa soltanto. Sabato finisce il campionato
del Gubbio. Da lunedi inizieremo a confrontarci
con Simoni e con il mister Apolloni. Elencheremo
i programmi della società e sentiremo quale
sarà la loro volontà. Poi si valuterà
il da farsi e quale sarà il futuro di entrambi.
Mentre con Giammarioli c'è già un
accordo visto che è già sotto contratto
e proseguirà con noi". Cosa manda
a dire ai tifosi? "Sono il più amareggiato
di tutti (della retrocessione ndr), probabilmente
anche più di loro. Non posso però
pensare che il Gubbio si fermi o perda quell'entusiasmo
(che quest'anno è stato fantastico) per un
campionato perso per degli errori fatti: il Gubbio
deve andare avanti; d'altronde la nostra società
ha i numeri in regola per dare continuità
e di questi tempi non è poco. La società
del resto va apprezzata per quello che ha fatto,
però va pure bacchettata come è successo quest'anno.
Accettiamo le contestazioni, l'importante che siano
costruttive. A luglio si riparte e dobbiamo essere
tutti pronti. Probabilmente ci sarà da
affrontare anche un derby con il Perugia che può
dare stimoli nuovi". E dal calcioscommesse cosa
si aspetta? "Finchè non
ci saranno dei verdetti, non mi esprimo. Non vogliamo
illuderci e neanche dare illusioni a nessuno. Ci
auguriamo di rivedere il Gubbio in serie B: sarebbe
una soddisfazione straordinaria. Ma il
campo per ora ha detto che il Gubbio è retrocesso".
• 24 maggio 2012
Ecco
i migliori della Serie Bwin Awards. Gubbio: aria
di cambiamento; idea Rosario Zoppis?
Arrivano i risultati definitivi della "Serie Bwin Awards
2011-2012" con la consegna di 15 premi. Come
allenatore è stato eletto Zdenek Zeman del
Pescara. Miglior portiere Mattia Perin del Padova.
Miglior difensore Angelo Ogbonna del Torino. Miglior
centrocampista invece Gianluca Sansone del Sassuolo. Miglior
attaccante Lorenzo Insigne del Pescara. Il miglior
gol quello di Marco Sau della Juve Stabia contro
la Sampdoria a "Marassi". Premio "fair
play" al tecnico Fulvio Pea del Sassuolo. Ma
ci sono anche altri premi come spiega il comunicato
della Lega.
Intanto in casa Gubbio la squadra continua ad allenarsi
per l'ultima partita di campionato al "San
Nicola" di Bari di sabato dove tra l'altro
si giocherà in notturna. Nel Gubbio mancheranno
Nwankwo e Mario Rui (quest'ultimo squalificato).
Allenamenti che si protraggono con tutta serenità,
anche se con un'aria dimessa. Non è presente
per i noti problemi alla schiena il portiere Donnarumma,
oltre ai lungodegenti Bazzoffia e Mastronunzio.
Mentre si è rivisto con il gruppo il difensore
Almici che si è allenato regolarmente insieme
ai compagni di squadra. Nel frattempo a Gubbio cominciano
a diventare fitte alcune voci che riguardano il
futuro della struttura della Gubbio Calcio. In società
si va verso la riconferma del presidente Marco Fioriti
e di tutto l'apparato che ruota attorno al patron
rossoblù, che è in cattedra dal 2007.
Però non si esclude poi che ci possano essere
delle novità all'interno dell'assetto societario.
Infatti è venuto fuori un nome nuovo, tanto
caro al popolo eugubino perchè è stato
un bomber molto apprezzato alla fine degli anni
'80 (tutti ricordano il suo gol risolutore nello
spareggio di Perugia contro il Poggibonsi davanti
a quindicimila tifosi rossoblù al seguito).
Stiamo parlando di Rosario Zoppis che potrebbe prendere
il ruolo di Direttore Generale. Nel ruolo di Direttore
Sportivo sembra assodato che rimanga Stefano Giammarioli,
in carica da dicembre 2008. Mentre è sulla
via di partenza il Direttore Tecnico, cioè
Gigi Simoni, figura importante in questi anni nella
Gubbio Calcio, che si trova a Gubbio da marzo 2009.
Da verificare però a conti fatti se poi ci
sarà veramente un addio. Altro dilemma è
l'allenatore: fino a poco tempo fa sembrava scontata
una riconferma di Luigi Apolloni, ma in questo momento
sembrano calare le quotazioni dell'ex difensore
parmense. E già cominciano a circolare alcuni
nomi a riguardo: su tutti quelli di Castori (ex
Ascoli) e Nicola (del Lumezzane). Per quanto riguarda
invece i calciatori, si potrebbe verificare una
vera "piazza pulita" rispetto alla stagione
che va concludendosi. Potrebbero rimanere solamente
il portiere Farabbi, Bartolucci, Briganti e il capitano
Sandreani. Mettiamo il condizionale perchè
per adesso ci sono molti nodi da sciogliere e probabilmente
non si saprà nulla finchè il campionato
si conclude definitivamente.
• 23 maggio 2012
Zebi:
"Ho visto tanta fatica psicologica. Ma un
allenatore che fa da collante era imprescindibile"
É cresciuto e ha giocato nel Gubbio. Poi ha vestito le
casacche di Foligno, Cesena e Monza. Mentre nell'ultima
stagione ha giocato in Seconda Divisione nel Fano. Stiamo parlando del
centrocampista Moreno Zebi, eugubino doc, che era
presente domenica scorsa a vedere la partita tra
Gubbio e Albinoleffe. Allora, che idea si è
fatto di questa gara? "Mi è capitato
pure a me di affrontare questo tipo di partite e
devo dire che non è facile trovare le motivazioni
giuste. Mi è sembrato di vedere nel Gubbio
una certa fatica psicologica. Tuttavia in campo
nessuna delle due squadre ha fatto vedere un granchè.
Però queste gare non sono lo specchio della
stagione". Invece del Gubbio di quest'anno che
idea si è fatto? "L'ho seguito poche
volte dal vivo e diverse volte in tv. A mio avviso
non ha una rosa da penultimo posto con 32 punti
e non ha un organico inferiore al Vicenza, Nocerina
o Juve Stabia. Anche se gli aggiustamenti di gennaio
si sono rivelati inefficaci. Credo che esista un
grande rimpianto: questo Gubbio non si è
giocato la stagione al meglio delle proprie possibilità.
É venuto a mancare un allenatore che nelle
stagioni precedenti era diventato un collante importante.
E il punto di forza delle stagioni passate è
stato anche il collettivo. Forse si è scherzato
con il fuoco perchè purtroppo il risultato
è sotto l'occhio di tutti". Per
l'appunto, un tecnico quanto conta? "Dal lato
della mia esperienza l'allenatore è determinante.
Credetemi: nel momento in cui si va in campo e ti
mancano le idee, l'organizzazione, la convinzione
collettiva e il remare tutti dalla stessa parte,
si fa fatica anche se possiedi una grande esperienza
in campionati che contano. Tutte queste prerogative
le trasmette un bravo allenatore con la mentalità
giusta: è imprescindibile. In carriera ho
avuto la fortuna di avere allenatori importanti
e un allenatore fa la differenza". E Zebi
pone degli esempi: "Facciamo un nome che
la gente di Gubbio conosce. Torrente è stato
bravo perchè in due stagioni ha creato dei
risultati straordinari e pure a Bari quest'anno
non ha fatto per niente male con tutti quei problemi
che ha avuto. Però ci sono tanti altri casi:
il Pescara non aveva sicuramente vinto il campionato
con quella squadra se non aveva Zeman in panchina".
Tanto volte si è detto che perdere al novantesimo
è sfortuna. É così? "Può
capitare un episodio e una giornata sfortunata,
ma diventano casi isolati se ci sono quei presupposti
che abbiamo citato prima, cioè se la squadra
ha carattere, carisma ed entusiasmo. La fortuna
tendenzialmente aiuta chi la vuole cercarla veramente.
Vincere o perdere al novantesimo non è questione
di fortuna o sfortuna. Basta guardare il Gubbio
dell'anno scorso: ha vinto sei o sette gare negli
ultimi minuti perchè sputava il sangue fino
all'ultimo secondo. La fortuna aiuta i vincenti".
Per chiudere, l'ultima annata di Zebi a Fano? "La
giudico positiva. Siamo partiti in ritardo, abbiamo
avuto delle difficoltà, poi è arrivato
Zeman junior come allenatore e con qualche aggiustamento
abbiamo fatto un buon campionato". Nel
prossimo futuro? "Vediamo, ora non so".
Chissà se esiste una finestra aperta per
ritornare a Gubbio. Visto che si parla di rivoluzioni...
• 22 maggio 2012
L'editoriale.
Si compie lo scempio. Si è persa pure la
faccia. Ora ricostruire di sana pianta...
Si compie lo scempio. Perchè si è trattato di
uno scempio senza tanti giri di parole. Perdere
pure la partita con l'ultima della classe senza
mostrare un minimo di carattere, di determinazione,
di voglia di vincere, di orgoglio, ma soprattutto
senza dimostrare neanche un briciolo di attaccamento
alla maglia, fa molto male... a tutti coloro (quei
pochi intimi, come il sottoscritto) presenti al
"Barbetti" nell'ultima partita di campionato
casalinga. Tutte le belle parole dette dal trainer
Luigi Apolloni alla vigilia della partita ("voglio
una squadra che ha voglia di vincere", "voglio
l'orgoglio", "voglio una squadra unita"),
sono andate letteralmente a farsi benedire. La squadra
ha mandato un segnale forte in una partita che sulla
carta non valeva nulla ai fini del risultato. Perdere
contro l'ultima della classe ha un significato molto
importante. Quale sarebbe? La squadra ha dimostrato o ha
voluto dimostrare (con l'Albinoleffe più
che mai) che probabilmente non è assolutamente adatta per
la categoria. E senza mezzi termini si è
perpetrato un "disonore" a livello nazionale
perchè la squadra ha voluto far capire che
questo campionato non se l'è mai giocato
(solo in qualche partita che contava a livello di
immagine). Un "imbarazzo" che era ben
visibile anche tra quei tifosi (pochi intimi) e
tra quei giornalisti (pochi intimi anche loro) che
erano presenti allo stadio. Ma dove è andata
a finire quella squadra che lottava e correva per
90 minuti come avveniva solo un anno fa? Ma dove
sono finiti quei calciatori che uscivano dal campo
esausti dopo il novantesimo come avveniva solo un
anno fa? Ma dove è finito quel tanto sbandierato
orgoglio di ogni calciatore che dava tutto per la
maglia? Qualcuno (forse) ce lo spiegherà
un giorno! Che la serie B sarebbe stata dura era
preventivabile. Che in serie B il Gubbio ci sarebbe
stato solo di passaggio era prevedibile. Ma certe
figure erano inimmaginabili. In una sola annata
si è distrutto tutto quello che era stato
fatto di buono nelle ultime due stagioni precedenti.
C'era programmazione, c'era voglia di intenti, c'era
voglia di lottare in ogni partita anche quando i
risultati non erano positivi, ma soprattutto c'era
voglia di vincere e tanta voglia di mostrare tutto
quel carattere che ogni singolo calciatore, ogni
allenatore e tutte le componenti che le ruotavano
attorno, avevano nel loro Dna. In questa stagione
sembra proprio che si è cercato di "tirare
a campare" senza una meta ben precisa. Come
un attore che non ha mai studiato il copione e al
momento della recitazione viaggia sempre sul filo
dell'improvvisazione. E stiamo parlando di serie
B. Un torneo molto più difficile e tortuoso
della Lega Pro. E poi, purtroppo, i numeri parlano
chiaro. Infatti il Gubbio possiede il peggior attacco
del campionato: solo 37 gol fatti in 41 partite
(media di 0,90 gol a partita). Pensare che il Pescara
ne ha segnati più del doppio: 87 (per una
media di 2,12 gol a partita). Senza dimenticare
che sono arrivate ben 23 sconfitte in 41 partite
(pari al 56%). É vero che il Gubbio quest'anno
ha giocato in stadi prestigiosi come "Marassi"
di Genova e allo stadio "Olimpico" di
Torino con squadre blasonate come Sampdoria e Torino.
Però è anche vero che sui libri della
storia calcistica italiana saranno ricordati due
risultati tennistici (per 6 a 0) incassati dalla
compagine eugubina. Ed ora, che fare? In molti se
lo chiedono. Non sarà facile ricostruire
qualcosa di buono quando una squadra fa acqua da
tutte le parti. Ci sono rimaste solo le macerie.
Adesso c'è l'assoluta necessità di
ricostruire tutto, come iniziare una casa di sana
pianta. Ci vorrà sicuramente un buon geometra,
o forse è meglio un buon ingegnere o un buon
architetto perchè bisognerà cominciare
direttamente dalle fondamenta. C'è bisogno
di un progetto redatto in maniera congruente e serio!
Unica nota positiva? Il pubblico. Se si guarda il
numero delle presenze allo stadio rispetto alle
altre squadre della serie B, il Gubbio sarebbe salvo
(è al quindicesimo posto). Almeno la faccia
in parte è salvata. (Editoriale Direttore
Gubbiofans.it)
• 21 maggio 2012
Farina
invitato a Budapest da Joseph Blatter. Bari-Gubbio
si giocherà sabato alle ore 20,45
La Lega di Serie B ha comunicato quali
sono gli orari delle partite dell'ultima
giornata di campionato. Sabato 26 maggio quasi tutte
le gare inizieranno alle ore 20,45 (compresa Bari-Gubbio),
tranne a Crotone (inizio ore 15), Castellammare
di Stabia, Modena e Varese (ore 18). La penultima
giornata ha dato i primi verdetti nel vertice della
classifica. Torino e Pescara salgono matematicamente
in serie A. Mentre Sassuolo, Hellas Verona, Varese e Sampdoria
disputeranno i playoff per accedere alla massima
serie. Nel frattempo il calciatore rossoblù
Simone Farina è stato invitato dal presidente
della Fifa Joseph Blatter a partecipare ad un Congresso
Mondiale organizzato nella città di Budapest (in
Ungheria)
a partire da giovedì 24 maggio. Insieme a
lui sarà presente l'Agente Fifa, Enrico Mischianti,
senonchè tifoso dei rossoblù. Un altro
importante riconoscimento per il difensore dei rossoblù
Farina.
• 20 maggio 2012
Post
Albinoleffe. Che brutto tonfo! Apolloni: "Ci
siamo squagliati come un gelato sotto il sole"
Gubbio, è record di regali. L'Albinoleffe non vinceva
una partita da sei mesi. Una disfatta inaspettata
e inaccettabile. La più brutta sconfitta
della stagione. Una partita che fa riflettere perchè
fa pensare che sia necessaria una rivoluzione
in "toto" per la prossima stagione. La
fotografia della giornata è rappresentata
dal Ds Stefano Giammarioli e dal Dt Gigi Simoni
che hanno guardato tutta la partita insieme, accanto l'uno
all'altro, dal settore ospiti. Poi, dopo la fine delle
ostilità, entrambi sono rimasti seduti come
impietriti per circa una ventina di minuti e hanno
cominciato a parlare fitto fitto, visibilmente amareggiati.
Di che cosa avranno parlato? Intanto in sala stampa
per primo si è presentato il tecnico dei
lombardi Alessio Pala che ha detto: "Risultato
non giusto. Anche se devo dire che è una
vittoria che ci mancava da troppo tempo e potevamo
vincere pure con Empoli e Reggina. Abbiamo giocato
male la prima mezz'ora dove il Gubbio poteva chiudere
la partita con la traversa colpita da Guzman. Però
poi siamo venuti fuori e con la buona volontà
abbiamo raggiunto questa vittoria. Questi giovani
ragazzi hanno dimostrato sempre una grande professionalità
nonostante le numerose difficoltà che abbiamo
incontrato". Scuro in volto il trainer
rossoblù Luigi Apolloni: "La squadra
non mi è dispiaciuta anche se abbiamo sprecato
troppo. Sicuramente ci è mancata quella cattiveria per
andare a rete. Frutto anche di quei limiti che ci
portiamo dietro altrimenti il Gubbio non sarebbe
retrocesso. Tuttavia mi fa arrabbiare un episodio:
dopo il secondo gol ospite, noi ci siamo squagliati come
un gelato sotto il sole". Un'ultima frase
che si commenta da sola. Gubbio al tappeto.
• 20 maggio 2012
Il Gubbio cade in casa pure con il fanalino Albinoleffe (1-2). Una resa senza più
attenuanti...!
L'Albinoleffe
non vinceva dal 26 novembre 2011 (vittoria a Brescia per 3-1). Ma il
Gubbio di quest'anno ci ha abituato a tutto, pure a queste sconfitte
indecorose. Nel Gubbio sono assenti Bazzoffia, Boisfer, Nwankwo e
Mastronunzio oltre ad Almici. Nell'Albinoleffe mancano Daffara,
Previtali, Regonesi e Salvi. Il trainer Apolloni opta per il consueto
4-3-1-2. L'allenatore dei lombardi Pala schiera anch'egli un 4-3-1-2. Al
2' il Gubbio costruisce la prima azione e va subito in gol: Caracciolo
va via sulla destra e crossa in area: all'altezza del dischetto
Guzman carica il sinistro e insacca la sfera a fil di palo. Al 6' gli
ospiti sfiorano il pareggio quando Girasole si trova in area e cerca il
gol di destro, ma Farabbi in uscita si distende in tuffo e salva in
angolo. Al 12' carica il sinistro Guzman dal limite: la palla si stampa
sulla traversa. Al 16' Cristiano cerca di sorprendere su punizione
Farabbi che però è reattivo e para a terra. Al 27' pareggio degli
ospiti con un tiro al volo di Girasole dal limite con la palla che
toglie le ragnatele dal sette. Al 30' Cristiano cerca la via della rete
con un colpo di tacco, ma Farabbi c'è e para. Ripresa. Al 55' Guzman
apre in area verso Ciofani che solo davanti alla porta di destro calcia addosso
al portiere Tomasig in uscita. Al 60' il Gubbio protesta invano per un rigore
per un presunto fallo di mani in area di Hetemaj su cross di Guzman, ma
l'arbitro non vede nulla. Al 62' gran tiro dal limite di Lunardini, la
palla sfiora il montante. Al 65' Tomasig si salva due volte su tiri di
Ragatzu prima e Ciofani poi. Ma al 65' l'Albinoleffe va in vantaggio:
Cocco lavora un bel pallone sulla destra e crossa in area: Torri si
coordina e con un sinistro preciso insacca la sfera in rete dopo che la
stessa scheggia la parte bassa della traversa. Peggio di
così non poteva finire. Inevitabile la delusione finale del pubblico. Tabellino:
Gubbio - Albinoleffe 1-2: Gubbio
(4-3-1-2): Farabbi; Caracciolo (60' Bartolucci), Briganti, Benedetti,
Mario Rui; Sandreani, Lunardini, Raggio Garibaldi (77' Buchel);
Guzman (70' Graffiedi); Ciofani, Ragatzu. All. Apolloni. Albinoleffe
(4-3-1-2): Tomasig; Ondei, Malomo, Maino (46' D'Aiello), Carminati (60' Torri);
Girasole, Di Cesare, Piccinni; Laner;
Cocco, Cristiano (52' Hetemaj). All. Pala. Reti: 2' Guzman (G), 27' Girasole (A), 70' Torri (A). Arbitro:
Mariani di Aprilia (Del Giovane di Albano Laziale
e Pegorin di Latina). Ammoniti: Mario Rui (G); Piccinni, Cocco, Tomasig e Hetemaj (A).
Spettatori: 2685 (di cui 2475 abbonati). Risultati:
Quarantunesima Giornata - Serie Bwin - Stagione
2011/2012: Ascoli
- Crotone 3-2 15' Essabr (C), 32' Papa Waigo (A), 45' Soncin (A), 52' Pettinari (C), 83' Papa Waigo (A) Brescia
- Livorno 1-3 5' Belingheri (L), 37' Piovaccari (B), 72' Paulinho (L), 79' Bigazzi (L) Cittadella
- Juve Stabia 0-1 61' Falcinelli (J) Grosseto
- Empoli 1-1 11' Antei (G), 18' Tavano (E) Gubbio
- Albinoleffe 1-2 2' Guzman (G), 27' Girasole (A), 70' Torri (A) Nocerina
- Padova 3-0 10' Catania (N), 24' Merino (N), 45' Merino (N) Sampdoria
- Pescara 1-3 18'
Caprari (P), 30' Immobile (P), 62' Caprari (P),
84' Juan Antonio (S) Sassuolo
- Reggina 4-1 39' Bruno (S), 41' Viola (R), 47'
Boakye (S), 51' Cofie (S), 82' Sansone (S) Torino
- Modena 2-0 24' Oduamadi (T), 83' De Feudis (T) Verona
- Varese 3-0 43' Maietta (V), 79' Ferrari (V), 89' Gomez (V) rig. Vicenza
- Bari 3-1 15' De Falco (B), 25' Giani (V), 42' Paolucci (V), 57' Gavazzi (V)
• 19 maggio 2012
Apolloni:
"Voglio restare, ma due punti fermi dovranno
essere Simoni e Giammarioli. E poi..."
Con l'Albinoleffe mancano Almici, Bazzoffia, Boisfer,
Mastronunzio e Nwankwo. Parla il trainer Luigi Apolloni.
Inevitabile la domanda sul suo futuro e lui risponde: "Da parte mia vorrei restare.
Nonostante il dispiacere per una
retrocessione, per me questa di Gubbio è
stata un'esperienza importante. Vorrei cominciare
a vincere con questa città e a prescindere
a me piace sempre vincere. E poi sono rimasto affascinato
dalla Festa dei Ceri che mi ha emozionato. Il pubblico
eugubino ci è stato sempre vicino e ci ha
incoraggiato, a parte qualcuno fuori dal coro che
ha inveito verso qualche calciatore. Ma il mio futuro
dipende anche da due fattori: due punti fermi devono
essere il Ds Stefano Giammarioli e il Dt Gigi Simoni,
che negli anni passati hanno formato un tandem perfetto,
e guardando da fuori hanno portato una bella immagine
al di fuori di Gubbio. A mio avviso loro due sono
due punti fermi e farò di tutto perchè
restino a Gubbio. Ovviamente dovrò parlare
con la società e capire bene quali sono le
intenzioni della dirigenza. Dovremo parlare su tutto,
dei programmi che hanno in mente e della struttura
che si dovrà creare. Per vincere occorrono
innanzitutto delle basi solide. Basta guardare cosa
succede in serie A. Tutti all'inizio voglio vincere,
ma poi alla fine riesce a vincere solamente chi
in realtà ha programmato bene per vincere.
Per raggiungere i risultati bisogna crederci fino
in fondo e crescere negli errori. Così ho
fatto io in carriera. Da calciatore volevo la Nazionale
e mi riguardavo le videocassette di quando giocavo
con Pistoiese, Reggiana e Parma per limare gli errori
fatti. Mi sono migliorato e ho creduto sempre in
quello che facevo: solo così sono riuscito
a giocare in Nazionale".
• 19 maggio 2012
Al
"Pietro Barbetti" per salvare almeno la
faccia. Cottafava: "Voglio restare per una
rivincita"
Sarà una partita diversa dal solito quella contro l'Albinoleffe
per una serie di motivi. Si gioca tra due squadre
retrocesse che adesso non hanno più nulla
da dire al proprio campionato. Si gioca in un giorno
festivo, di domenica, nel giorno in cui in città
ci sarà la Corsa dei Ceri Mezzani. Per questo
motivo ci si aspetta poca affluenza sugli spalti
e la società rossoblù ha disposto
che i botteghini dello stadio saranno aperti dalle
ore 13 (anzichè dalle ore 10). Si gioca inoltre
una partita dove il Gubbio cercherà almeno
di mantenere il penultimo posto: sarà importante
chiudere il campionato tra le mura amiche in maniera
dignitosa perchè la squadra rossoblù
vorrà salvare almeno la faccia davanti ai
suoi tifosi che per tutta la stagione (nonostante
tutto) non hanno fatto mai mancare il loro sostegno.
Una partita tra l'altro interessante perchè
servirà per constatare con mano come reagirà
la tifoseria con una retrocessione ormai conclamata.
E purtroppo per il Gubbio, la storia si ripete a
distanza di 64 anni: la squadra rossoblù
disputò un campionato di serie B anche nel
1947-1948 ma terminò la sua avventura in
cadetteria dopo solo una stagione. E in quella occasione
il Gubbio terminò il campionato proprio al
penultimo posto, davanti al Brindisi. Intanto il
difensore centrale Marcello Cottafava, su Trg Network,
durante la trasmissione «il rosso è
il blù» in sintesi ha detto: "Sono
stati commessi degli errori che ci sono costati
cari. Dispiace per la retrocessione anche se teniamo
aperta una finestra perchè vogliamo aspettare
gli sviluppi del calcioscommesse. Da parte mia vorrei
restare anche se scendo in Lega Pro. A Gubbio mi
trovo bene e cerco una rivincita". Presente
pure il Ds Stefano Giammarioli che ha fatto sapere:
"Quello che farò in futuro lo comunicherò
direttamente al presidente tra lunedì e martedì".
Ai microfoni poi ha aggiunto: "Ma una cosa
la dico: Bazzoffia andrà a finire in serie
A". Notiziario. Nel Gubbio non si è
allenato Boisfer per un problema alla schiena; out
pure i convalescenti Bazzoffia e Mastronunzio. Gli
ultimi nodi tuttavia si scioglieranno dopo la rifinitura
del sabato mattina al "Barbetti".
• 18 maggio 2012
Clima
"surreale" dopo la retrocessione. L'umore
dei tifosi. E i network: "La favola è
finita..."
Si sta vivendo una situazione strana in casa Gubbio:
la parola "retrocessione" mancava ormai
da tanto tempo. Era infatti il 1996 quando i rossoblù
dovettero ripartire dall'Eccellenza regionale e
alla presidenza subentrò Guerriero Tasso:
da quel momento in poi ci furono due promozioni
di fila con la promozione in C2 nel 1998. Ne sono
passati di presidenti: Lupini, Urbani, Bedini e
per ultimo Fioriti dal 2007. Il resto è storia
dei giorni nostri con la storica promozione in serie
B con un balzo doppio nel giro di due sole stagioni
(dalla Seconda Divisione del 2009 alla cadetteria
nel 2011). Però questa annata è passata
troppo veloce e (forse) in molti non hanno capito
che grande occasione... è sfuggita di mano!
Emblematici alcuni titoli ad effetto di alcuni portali
web nazionali. Ad esempio Yahoosport ha titolato:
"Arrivederci Gubbio, la favola è finita".
E poi ha aggiunto: "La favola umbra è
finita, con quel Gubbio che era tornato in serie
B dopo 63 anni". Mentre Sportcafe24.com
ha scritto: "Un anno da Cenerentola e il
brusco risveglio". Che poi ha aggiunto:
"E’
stata una squadra che ha suscitato la simpatia di tanti tifosi, una
compagine che si è affacciata alla Serie B dopo un’eterna vita fra C1,
C2 e dilettanti, una società che, dopo un campionato mai
particolarmente esaltante, si risveglia dal dolce sogno durato dodici
mesi e ripiomba in Lega Pro: stiamo parlando del Gubbio, cenerentola
della Serie B, la cui favola è finita troppo presto".
E questa brusca "retrocessione" è
palpabile con mano pure in città, dove in
tanti (tifosi) provano tanta amarezza perchè
il campionato poteva prendere senz'altro un'altra
piega. Eloquente in particolar modo un commento
di un tifoso di lunga data: "Il Gubbio nostro
è retrocesso". Una frase che vale
più di ogni ulteriore commento. Pure negli
allenamenti si respira un'aria diversa che oseremmo
dire surreale: nessuno ha voglia di parlare. Un
clima silenzioso, o quantomeno sommesso. Ed ora
è arrivato il momento delle scelte e molti
sono ad un bivio. I primi nodi da sciogliere provengono
dall'alto: da definire cosa faranno il Direttore
Tecnico (Simoni), il Direttore Sportivo (Giammarioli)
e pure l'allenatore (Apolloni). Queste settimane
saranno cruciali in tal senso. Notiziario. Test
amichevole con gli Allievi dove il trainer Apolloni
ha riproposto il 4-3-1-2: in porta Marinelli; in
difesa il quartetto formato da Caracciolo, Briganti,
Benedetti e Mario Rui; un centrocampo con il trio
Gerbo, Lunardini e Raggio Garibaldi; Guzman trequartista
a supporto delle punte Ciofani e Ragatzu. L'estremo
difensore Farabbi non ha partecipato alla partitella
pomeridiana al "Beniamino Ubaldi" ma domenica
prossima contro l'Albinoleffe dovrebbe giocare lo
stesso con una mascherina al volto dopo l'infortunio
al setto nasale.
• 17 maggio 2012
La
media punti "fallimentare" degli allenatori
(la scheda). Farabbi in forse. Nwankwo in Perù
Il cammino del Gubbio vissuto in 40 giornate, finchè
non è arrivata la matematica retrocessione.
Una statistica che riguarda tutti quanti gli allenatori
che si sono avvicendati in questa stagione nella
cadetteria. Con mister Pecchia, il Gubbio in dieci giornate ha conquistato 7 punti (una
media di 0,70 punti a gara). Con l'arrivo di Simoni sono arrivati 20 punti in 21
partite (una media di 0,95 punti a partita): una media leggermente migliore
(+0,25) rispetto al predecessore. Alessandrini in due gare ha fatto zero punti. E
per ultimo Apolloni che ha fatto 5 punti in 7 partite
(per una media di 0,71 punti a partita): leggermente
meglio di Pecchia (+0,01) ma peggiore di Simoni
(-0,24). A livello di gol (fatti e subiti), ecco
come è la situazione. Con Pecchia la
squadra ha realizzato 10 reti (in dieci partite) per una media di un gol a
partita. Con Simoni invece la squadra ha segnato solo 20 reti in 21 partite per
una media di 0,95 gol a partita. Con l'avvento di Apolloni la squadra ha segnato
5 reti in sette partite (una media di 0,71 reti
a partita). Curiosamente la media di gol fatti con
Apolloni è inferiore sia a quella di Pecchia
(-0,29) che a quella di Simoni (-0,24). Capitolo gol subiti: con
Pecchia incassati 21 (media di 2,10 a partita) contro i 25 gol di Simoni (media
di 1,19 a partita). Alessandrini ne ha subiti otto contro un gol solo fatto.
Con Apolloni 10 reti incassate in sette partite (media 1,43 gol a partita):
difesa meno perforata rispetto a quella di Pecchia
(-0,91 gol subiti) ma con Simoni è andata
meglio (+0,24 reti incassate). Ma alla fine dei
conti, la statistica parla chiaro: tutti gli allenatori
hanno una media inferiore di un punto a partita
e così si spiega la retrocessione immediata,
senza nemmeno l'ausilio dei playout. La tabella
completa di seguito.
Per
domenica contro l'Albinoleffe si aggiunge un'altra
tegola, tanto per cambiare, visto che è stata
una stagione dove ci sono stati diversi infortuni.
L'estremo difensore Marco Farabbi si è infortunato
al setto nasale: è a forte rischio e vista
l'indisponibilità di Donnarumma, potrebbe
toccare al giovane William Marinelli. Per domenica
non ci sarà il nigeriano Emeka Obiora Nwankwo
impegnato con la nazionale del suo paese in Perù.
Per il resto sono tutti a disposizione di mister
Luigi Apolloni.
• 16 maggio 2012
Recuperi:
goleada del Torino; Livorno vincente a Pescara.
Gubbio: cosa potrebbe cambiare?
Adesso il calendario di serie B è completo e si può
delineare meglio la classifica. Infatti si sono
giocati gli ultimi recuperi mancanti di martedì.
La formazione del Torino torna in vetta alla classifica
perchè nel match contro il Sassuolo va a
segno per tre volte (3-0): in rete D'Ambrosio (30'),
Basha (52') e chiude i conti Meggiorini (82'). Nell'altro
incontro giocato a Pescara, la compagine abruzzese
non ce la fa a ribaltare nel giro di un'ora il risultato
di 2-0 in favore dei labronici fino al 31' (partita
che poi fu sospesa per la tragica morte di Morosini):
così facendo il Livorno mantiene una vittoria
molto salutare per la classifica. Infatti la formazione
toscana sale a 42 punti in classifica distaccando
il Vicenza di quattro punti (che è quart'ultimo) e la Nocerina
di cinque punti (terz'ultima) a soli 180 minuti dal termine.
Invece Gubbio e Albinoleffe sono già retrocesse
in Lega Pro. In casa Gubbio la squadra è
tornata ad allenarsi nel giorno della Festa dei
Ceri (nel primo pomeriggio) e poi diversi calciatori
hanno assistito di persona alla festa che si tiene
ogni 15 maggio di ogni anno in onore del patrono
Sant'Ubaldo. Però è ovvio che dopo
la retrocessione matematica (salvo stravolgimenti
del calcioscommesse), in molti si chiedono come
si potrebbe evolversi la situazione. La società
che decisioni prenderà? Ci sarà davvero
una vera e propria rivoluzione come qualcuno sta
paventando oppure no? Il nocciolo principale sicuramente
riguarderà l'allenatore. Luigi Apolloni potrebbe
restare anche in Lega Pro ma dalle sue ultime dichiarazioni
del dopo gara contro il Padova ha mandato un messaggio
chiaro alla dirigenza dicendo che vuole delle garanzie.
Bisogna ribadire infatti che un accordo di massima
c'è tra le parti, ma la firma manca, segno
inequivocabile che ci sono dei dettagli o questioni
da limare. Questione staff tecnico. Sul piatto della
bilancia in maniera inevitabile finisce il Dt Gigi
Simoni che dopo l'ultima esperienza anche da trainer
dei rossoblù durante questa stagione, potrebbe
decidere anche di smettere o cambiare aria. Ma la
sua figura è legata da un filo conduttore:
il Ds Stefano Giammarioli, che ha collaborato sempre
in sintonia con Simoni da quando è a Gubbio,
ha un contratto firmato con il sodalizio rossoblù,
però nessuno esclude che potrebbe lasciare
la piazza eugubina dopo una stagione travagliata.
Insomma, siamo di fronte a diversi dilemmi. Questione
calciatori. Tutti quei giocatori che sono arrivati
quest'anno a Gubbio in prestito da società
di rango di serie A (vedi Donnarumma, Mario Rui,
Benedetti, Nwankwo, Ciofani, Almici, Buchel, Lunardini,
Gerbo, Ragatzu, Lofquist e Raggio Garibaldi) dovrebbero
tornare alle società di appartanenza. Altri
calciatori sono sotto contratto come Bazzoffia che
potrebbe finire sul mercato. Da definire anche le
situazioni di Farabbi e Caracciolo. In maniera pratica
sono legati al Gubbio pure Bartolucci, Boisfer,
Sandreani, Briganti e Farina: in teoria dovrebbero
rimanere, ma visti i "malumori" che si
sono manifestati ultimamente potrebbero cambiare
aria. Ora ce n'è tanta di... carne al
fuoco!
• 15 maggio 2012
Posticipo:
il Verona impatta con l'Albinoleffe. Grosseto: via
Ugolotti. E la lettera da New York
Nel posticipo, il Verona pareggia a Bergamo contro l'Albinoleffe.
In vantaggio i lombardi con Girasole al 21', pareggio
di Gomez Taleb al 43'. La squadra veneta è
terza a 74 punti; la formazione bergamasca che verrà
a Gubbio domenica prossima (è già
retrocessa come i rossoblù) si porta a quota
26 punti. Intanto in casa Grosseto non c'è
pace e si cambia di nuovo allenatore: esonerato
per la seconda volta durante la stagione Guido Ugolotti
(sono passati pure Giuseppe Giannini e poi Fabio
Viviani). Adesso arriva in biancorosso Francesco
Statuto, ex centrocampista di Roma, Torino e Udinese.
Intanto ci ha scritto dopo diverso tempo Gaetano
da West Babylon di New York che ci segue ormai da
diversi anni. In sintesi, tramite la nostra casella
postale elettronica, ci ha scritto: "Per
la prima volta torno a scrivere da quando il Gubbio
è in serie B. Per problemi fisici non ho
potuto starvi sempre vicino, ma in quelle poche
occasioni in cui ho visto il Gubbio in tv nella
Rai International, mi è sembrato di vedere
delle veline più attente a scombinarsi i
capelli che correre dietro quel pallone che dona
loro il profumo tutto europeo". Lo stesso
Gaetano ha poi chiuso la lettera via mail in modo
assai ironico ma significativo: "Fateli
allenare nelle cave di pietra così la mascolinità
potrà uscire da quei corpi da velina. Un
saluto carissimo a voi e sempre forza Gubbio. Gaetano".
Un saluto doveroso a chi ci segue da oltreoceano
• 14 maggio 2012
L'editoriale.
Una retrocessione pressochè annunciata! Una
stagione in cui è successo di tutto!
Cronaca di una retrocessione. Emblematica la copertina del
quotidiano «La Gazzetta
dello Sport» domenica mattina al Gubbio che
torna in Lega Pro dopo appena un anno di esperienza
in B: "Il Gubbio è retrocesso.
La simpatica matricola umbra non ce l'ha fatta:
era difficile, ma anche il club ha sbagliato. Prima
un tecnico al debutto come Pecchia, poi Alessandrini,
Simoni, e troppo tardi Apolloni. Che ingenuità".
Il Gubbio in effetti ha attraversato dei momenti
di coma profondo, a causa in particolar modo di una gestione
caotica: troppa superficialità e una certa
improvvisazione nell'amministrazione
del club rossoblù, frutto senz'altro di una
certa inesperienza.
Basta infatti ricapitolare il susseguirsi degli
eventi e delle scelte di questa travagliata stagione
per comprendere meglio tutte le ragioni di questa
disfatta. Difficoltosa campagna acquisti dove sono
arrivati troppi giovani inesperti e forse poco adatti
per la serie B. Campagna acquisti che si è
rivelata non adeguata pure a gennaio con l'arrivo
di quattro calciatori che a conti fatti sul campo
non sono riusciti a dare quella agognata svolta
reale e decisiva. Pure il resto dei calciatori hanno
incontrato difficoltà enormi, forse perchè
non abituati alla cadetteria e al ritmo di gioco
frenetico che si è potuto notare nel campionato
di serie B. Poi sono cambiati tanti allenatori (compresi
tanti vice) che hanno creato solo confusione in
una squadra che già era abbacchiata e depressa
per i continui risultati negativi contro avversarie
che poi sul campo si sono dimostrate più forti,
efficienti,
e grintose, e per un gioco che mostrava lacune evidenti
soprattutto in fase di finalizzazione. Tutto questo
ha portato ad una logica conseguenza: uno scoramento
interno, o forse è meglio dire uno sconforto interiore,
con uno sfilacciamento graduale del gruppo. Quando
si è cercato di recuperare l'irreparabile
con l'avvento di un allenatore che aveva le idee
ben chiare (come era avvenuto già nelle due stagioni
precedenti caratterizzate esclusivamente da successi),
ormai i giochi erano fatti! Così, in sostanza è
successo di tutto, con l'inevitabile conseguenza
di destabilizzare l'ambiente, demotivare la squadra
e poi scatenare un certo malumore sfociato in contestazione
di una tifoseria che senza alcun dubbio rappresenta
l'unica nota positiva di tutto questo contesto:
forte attaccamento ai colori per una costante presenza
e instancabile incitamento, pure nei molteplici
risultati negativi di questa stagione tribolata. Adesso cova dentro di noi un grande dispiacere! Un'amarezza
logorante che a caldo fa molto male! E il motivo
è molto semplice: le avvisaglie che le cose
non stavano andando bene si erano viste già
dopo le prime due giornate di campionato (sconfitte
a Grosseto e in casa con l'Ascoli). Si è
aspettato troppo tempo per prendere dei provvedimenti
seri. E quando si è deciso di dare una sterzata
al campionato, si sono succeduti altri errori,
pensando sempre che il campionato del Gubbio cominciasse
il sabato dopo. In realtà il campionato
del Gubbio non è mai cominciato: è
una retrocessione annunciata. Che serva da lezione,
per tutti. Che serva da insegnamento, per tutti.
Ora c'è il bisogno concreto di ritrovare
quell'umiltà che sembra essere stata messa (inspiegabilmente)
nel dimenticatoio quest'anno in B. Ora c'è
il bisogno di ripartire al più presto con
solide basi e un programma serio, preciso e costruttivo.
Solo così si possono ricomporre i cocci dopo
una brusca retrocessione! (Editoriale Direttore
Gubbiofans.it)
• 12 maggio 2012
Post
Padova. Apolloni: "É mancato il gol.
La retrocessione? Viene da lontano e i calciatori..."
La sconfitta è come uno schiaffo a bruciapelo in pieno
viso. Una sconfitta che sancisce
in maniera definitiva la retrocessione del Gubbio
in Lega Pro. Le parole alla fine delle ostilità
del trainer rossoblù, Luigi Apolloni, valgono
più di ogni ulteriore commento: "Ci
abbiamo provato ed in alcuni frangenti siamo stati
padroni del campo. Abbiamo creato qualche
apprensione al Padova ma non siamo riusciti a segnare.
Se resterò a Gubbio anche il prossimo anno?
Prima devo parlare con il presidente (Fioriti ndr)
perchè prima bisogna guardare bene i dettagli.
La retrocessione? É frutto di tante difficoltà
che si sono manifestate subito ad inizio stagione.
La squadra inoltre si è ritrovata spesso
demoralizzata
e confusa. Sono state pagate tante situazioni, ma...
la colpa è anche dei calciatori. E alla fine
è stato un dispiacere vedere i ragazzi uscire
dal campo con la testa bassa e le lacrime agli occhi.
Perchè sono venuto a Gubbio? Sapevo che sarebbe
stata un'impresa ma io amo le sfide. Però
credo nelle imprese e si può ripartire subito
dal prossimo anno. Ma dipende tutto dal presidente
e dalla società...". Un messaggio
eloquente che l'allenatore dei rossoblù manda
direttamente ai vertici della società. Sull'altra
sponda a parlare è il tecnico Alessandro
Dal Canto: "Abbiamo superato i punti della
passata stagione ma quest'anno la quota per raggiungere
i playoff è impressionante. Dispiace perchè
ho lavorato seriamente, ma non è ancora finita.
Finchè c'è speranza ci crediamo e
poi alla fine tiriamo le somme". Il centrale
difensivo patavino Raffaele Schiavi, autore del
gol del vantaggio dei veneti, dice: "Abbiamo
dimostrato che abbiamo carattere. Sono contento
per il gol perchè era uno schema provato
in allenamento". Per le interviste si ringrazia
la collaborazione del collega Dante Piotto del portale
web Calciopadova1910.com; nel nostro sito web sono
state inserite 10 foto della gara tra Padova e Gubbio
che sono di proprietà del fotografo Nicola
Piran, grazie alla cooperazione di Settonce Photo
Agency.
• 12 maggio 2012
Gubbio sconfitto a Padova (3-0): reti di Schiavi, Cacia e Cutolo. Ora la Lega Pro è una realtà!
Gubbio
retrocesso con due giornate di anticipo della fine del campionato.
Questa volta è la matematica che condanna i rossoblù. La sconfitta di
Padova non è che l'epilogo di una stagione travagliata. Nel Gubbio sono
assenti Bazzoffia, Boisfer, Donnarumma, Mastronunzio e
Almici. Nel Padova mancano Cuffa, Italiano, Milanetto e Ruopolo. Mister
Apolloni opta per il modulo 4-3-1-2. Il trainer dei veneti Dal Canto
schiera il 4-3-3. Al 3' Ciofani mette in area una palla filtrante dove
c'è Lunardini che calcia a rete dall'altezza del dischetto: la palla
però va
alta. All' 8' Ciofani ruba palla sulla sinistra e serve in area Guzman
che calcia a botta sicura a rete: palla che sbatte addosso a Trevisan.
Al 10', su corner di Guzman in area, Ciofani schiaccia di testa in
porta: para a terra Perin. Un minuto più tardi risponde Cacia con un
tiro dal limite: Farabbi si salva in due tempi. Al 16' il Padova passa
in vantaggio: dagli sviluppi di una punizione di Marcolini in area,
Schiavi si coordina e al volo calcia di destro la palla sotto il sette
con il portiere impietrito. Pregevole esecuzione. Al 20' Mario Rui va
via sulla sinistra e porge una palla d'oro in area per Sandreani che
però colpisce debolmente di piatto e manca il bersaglio. Al 25' Guzman
lancia in porta Ciofani che però non aggancia la sfera e l'azione non
si concretizza. Al 31' Cutolo calcia forte di sinistro in area, salva
in extremis in scivolata Caracciolo. Sul susseguente corner di
Marcolini, Cacia di testa colpisce la parte alta della traversa. Al 38'
altro legno colpito dal Padova con Cacia che calcia di sinistro in area
da posizione decentrata e centra la base del palo. Ripresa. Al 55'
Cacia ruba palla a Cottafava e dal limite fa partire un pallonetto di
destro: la palla sorvola di poco sopra la traversa. Al 59' Sandreani
cerca la porta da fuori area: Perin in tuffo respinge come può la
sfera. Al 61' Bentivoglio scalda le mani a Farabbi con un tiro da fuori
area. Al 65' arriva il raddoppio per il Padova: lancio lungo di
Bentivoglio con Farabbi che esce per sventare il pericolo, ma sulla
trequarti Cacia arpiona la sfera e con un pallonetto millimetrico
insacca la sfera sotto la traversa. Al 73' Ragatzu serve in area
Graffiedi che manca di destro la conclusione a rete. L'epilogo della
partita al minuto 89 quando Cutolo entra in area, scarta praticamente
tutti e di piatto sinistro deposita la palla in rete: 3-0. É la fine
dei giochi...! Tabellino:
Padova - Gubbio 3-0: Padova
(4-3-3): Perin; Legati, Schiavi, Trevisan, Renzetti;
Bovo (90' Osuji), Marcolini, Bentivoglio; Cutolo, Cacia (82' Succi), Drame (45' Lazarevic).
All. Dal Canto. Gubbio (4-3-1-2): Farabbi;
Bartolucci, Cottafava, Caracciolo, Mario Rui; Sandreani,
Nwankwo, Lunardini (59' Gerbo); Guzman (51' Ragatzu); Ciofani (69' Lofquist), Graffiedi.
All. Apolloni. Reti: 16' Schiavi (P), 65' Cacia (P), 89' Cutolo (P). Arbitro:
Irrati di Pistoia (Vivenzi di Brescia e Avellano
di Busto Arsizio). Ammoniti: Bovo (P); Mario Rui e Nwankwo (G).
Spettatori: 7237 (di cui una decina
del Gubbio nel settore ospiti). Risultati:
Quarantesima Giornata - Serie Bwin - Stagione 2011/2012: Albinoleffe
- Verona
lunedì ore 20:45 Bari
- Brescia 2-2 11'
Piovaccari (Br), 33' Garofalo (Ba), 37' De Maio (Br),
51' Dos Santos (Ba) Crotone - Nocerina 3-1 75' Caetano (C), 83' Ciano (C), 90' Di Maio (N), 93' Gabionetta (C) Empoli
- Vicenza 1-1 40' Paolucci (V), 65' Buscè (E) Juve
Stabia - Sampdoria 1-2 1' Zito (J), 52' Munari (S), 84' Icardi Manuel (S) Livorno
- Sassuolo 0-0 Modena
- Grosseto 2-1 1' Sforzini (G), 79' Cellini (M), 90' Di Gennaro (M) Padova
- Gubbio 3-0 16' Schiavi (P), 65' Cacia (P), 89' Cutolo (P) Pescara
- Torino 2-0 11'
Insigne (P), 45' Immobile (P) Reggina
- Cittadella 3-3 34' Armellino (R), 37' Ciancio (C), 52' Di Carmine (C), 65' Viola (R), 77' Di Carmine (C), 79' Viola (R) Varese
- Ascoli 4-0 35' Cacciatore (V), 44' Neto Pereira (V), 51' Neto Pereira (V), 87' Granoche (V) rig.
• 11 maggio 2012
Le
frasi dei tecnici. Apolloni: "Spero che
facciano pulizia...". Simoni: "La
colpa è pure mia..."
Per Padova non ci saranno gli infortunati Bazzoffia, Donnarumma,
Mastronunzio e all'ultimo momento si è aggiunto
pure Boisfer per un problema fisico. É assente Almici
per motivi disciplinari e quindi non convocato per
Padova. Nella formazione patavina di mister Dal
Canto invece non sono convocati Cuffa, Italiano
(squalificati), Milanetto e Ruopolo (infortunati).
Intanto durante la conferenza stampa il trainer
rossoblù Luigi Apolloni parla del calcioscommesse:
"Intanto ho detto di giocarci ogni partita
per fare punti, compreso a Padova, perchè
non mi aspetto dei regali altrove: parlo del calcioscommesse.
Ma cosa penso delle scommesse? Spero che facciano
veramente pulizia! Chi ama veramente il calcio deve
dare una sterzata forte e precisa. Ci vuole un segnale
forte dai poteri forti. Il calcio sano è
quello che ha fatto vedere la Juve Stabia contro
di noi: ha giocato la sua gara nonostante non ha
più obiettivi da raggiungere in campionato.
Così deve essere il calcio". Nal
frattempo su Tuttomercatoweb.com sono riportate
le parole del direttore tecnico rossoblù
Gigi Simoni. In sintesi ha affermato: "É
stato un anno maledetto: tante cose sono andate
storte. Imprevisti, diversi infortuni e diverse
partite perse nei minuti di recupero. Abbiamo cambiato
quattro allenatori, troppi a mio avviso. E la colpa,
ovviamente, è anche del sottoscritto. Quando
un club non ha storia alle spalle, sono cose che
possono capitare".
• 11 maggio 2012
Si
torna a parlare di calcio giocato. L'imminente impegno
contro il Padova. Ma la gioventù...
Finalmente si torna a parlare di calcio giocato. C'è
l'imminente impegno contro il Padova. Per il Padova si tratta quasi di un'ultima
spiaggia per riacciuffare la zona playoff considerato che negli
ultimi tempi la formazione patavina ha racimolato
solo un punto nelle ultime cinque gare. L'ultima
vittoria dei veneti risale al 6 aprile 2012 (2-1
a Livorno). Un Padova che non vince in casa dal
3 marzo 2012, cioè nel derby in casa contro
il Cittadella vinto per 3-2. Curioso ma vero: il
Padova ha segnato 53 reti incassandone altrettante
(53). In classifica invece hanno totalizzato 60
punti contro i 32 del Gubbio. All'andata il Gubbio
si impose per 1-0 (è una delle sette vittorie stagionali
dei rossoblù) con una rete decisiva di Graffiedi.
L'ultima sfida tra le due squadre in campionato
all'Euganeo risale alla stagione 1999-2000 in serie
C2: la partita finì 0-0 e in panchina c'era
mister Ettore Donati. Notiziario in casa Gubbio
prima di Padova.
Nell'ultimo allenamento pomeridiano del giovedì non hanno preso
parte Bazzoffia, Mastronunzio, Donnarumma (infortunati)
e Almici (sospeso e quindi al momento fuori rosa).
Proprio Almici al momento non si allena con il
resto dei compagni, addirittura si parla che è
fuori città
e non è ben decifrabile quanto potrà
durare la sua sospensione. Una vicenda che sa di
"giallo" perchè, ribadiamo, a riguardo non è giunta nessuna comunicazione
a livello ufficiale. Il calciatore bergamasco ultimamente,
con l'avvento di mister Apolloni, ha giocato sempre
titolare. Adesso il tecnico potrebbe far giocare
al suo posto sulla fascia destra Caracciolo o Bartolucci,
con il reintegro di Briganti come centrale difensivo
visto che contro il Padova non ci sarà nemmeno Benedetti, che
è squalificato.
In casa Padova non ci sarà Cuffa (squalificato)
mentre torna disponibile Cacia che aveva subito
un trauma alla caviglia durante la partita di Torino.
Non ci sarà invece Ruopolo per infortunio,
tra l'altro presente sulla lista dei deferiti per
il calcioscommesse. La partita di Padova sarà diretta dal signor
Massimiliano Irrati di Pistoia, arbitro che sarà
coadiuvato dagli assistenti di linea Mauro Vivenzi di
Brescia e Marco Avellano di Busto Arsizio. Concludiamo
con una riflessione sui giovani. Visto e considerato
che ormai il campionato è giunto al termine
e la serie B è senz'altro una importante
vetrina,
viene spontanea una domanda: perchè non dare
spazio (almeno nelle convocazioni) a qualche ragazzo
del settore giovanile che giocano in pianta stabile
nella Primavera? Il calcio del futuro parla giovane.
Valorizzare i giovani del vivaio potrebbe diventare
un bel patrimonio. L'esempio portato avanti dal
Barcellona nel mondo insegna.
• 10 maggio 2012
Scommesse:
i nomi delle società deferite. Almici sospeso.
Ed ora cosa cova sotto la cenere?
Arriva la prima tranche di deferimenti per il calcioscommesse.
Sono interessate 22 società: in B sono
coinvolte Albinoleffe, Ascoli, Grosseto, Livorno,
Modena, Padova, Pescara, Reggina e Sampdoria. Deferimenti
che arrivano per mezzo dell'inchiesta della Procura di
Cremona. Ma si attendono gli esiti dell'inchiesta
che viene portata avanti dalla Procura di Bari.
Hanno ricevuto dei deferimenti pure 61 tesserati
tra cui 52 calciatori. Tra questi figura anche il
calciatore rossoblù Salvatore Mastronunzio,
giunto a gennaio dallo Spezia, per fatti che riguarderebbero
quando giocava con l'Ancona, secondo l'inchiesta
della Procura di Cremona.
Ora cosa potrà succedere realmente? Quali
provvedimenti ci possiamo aspettare? Bisognerà
vedere che criteri verranno utilizzati e quando
ci saranno le sanzioni vere e proprie. Criteri,
tra l'altro, che non sono chiari in questo momento.
Si parla che verranno tolti dei punti alle società
interessate già da subito, cioè in
questo campionato, cosa che potrebbe interessare
da vicino il Gubbio. Ma sono penalizzazioni che
possono variare dai 4 punti ai 9 punti per squadra.
Ma si parla anche che queste sanzioni potrebbero
scattare in maniera tangibile solo a partire dai
campionati del prossimo anno, come del resto è
avvenuto in questa stagione alla squadra dell'Atalanta
che si è vista penalizzata di 6 punti nel
campionato di serie A nella stagione 2011-2012.
Insomma, la situazione è poco chiara e il
Gubbio potrebbe essere anche beffato (in questo
senso). Ma al di là del calcioscommesse,
ora in casa rossoblù si parla poco di calcio
giocato per altri casi che sono "esplosi" in questi
ultimi giorni. La vicenda Almici (scoppiata nella
partita contro la Juve Stabia) ha avuto delle conseguenze:
il giovane calciatore bergamasco è stato
sospeso dalla società eugubina perchè
per due giorni consecutivi (martedì e mercoledì)
non era presente agli allenamenti insieme al resto
del gruppo. Sulla vicenda non è arrivata
nessuna nota ufficiale da parte della società,
ma appare evidente che è stato messo in atto
un provvedimento a livello disciplinare verso il
difensore rossoblù: una sospensione a tempo,
però non si sa nulla sulla durata. Altra
vicenda scottante: le dichiarazioni di Sandreani,
che sarebbe orientato a lasciare Gubbio a fine stagione,
hanno avuto un'enorme cassa di risonanza. Sia sul
nostro portale web (ne "La voce dei tifosi")
che in città, nelle ultime ore non si è
parlato d'altro. Parole che il capitano non aveva
mai detto o pronunciato nemmeno negli anni bui della
serie C2 e sinceramente hanno fatto un certo effetto.
Tra l'altro, secondo alcune indiscrezioni, questo
discorso non riguarda solo Sandreani. Altri calciatori
stanno attraversando un momento di "ansia"
e stanno meditando in maniera realistica di lasciare
la casacca rossoblù. Quale fuoco sta covando
sotto la cenere? Ma da dove nascono tutti questi
malumori? Paradossalmente tutta questa storia potrebbe
avere dei risvolti clamorosi anche in fase di mercato
estivo. Un esempio? Il Perugia è tornato
in Prima Divisione e in un ruolo dirigenziale cardine
figura un nome, Alvaro Arcipreti, direttore dell'area
tecnica dei biancorossi, che è stato per
un breve periodo direttore sportivo dei rossoblù.
Non è affatto escluso che proprio qualche
calciatore in casa eugubina potrebbe fare gola al
sodalizio biancorosso. Nel calcio di oggi può
succedere di tutto. Chi vive di calcio lo sa. Non
è un bel clima in vista della gara di Padova!
• 09 maggio 2012
L'editoriale.
Verso l'epilogo finale con la suspense delle scommesse.
Ma quell'inquietudine...
La partita pareggiata con la Juve Stabia manda un segnale molto
forte al Gubbio: ora con un piede e mezzo si trova
in Lega Pro. A 270 minuti dal termine la sorte degli
eugubini sembra segnata con una retrocessione che
a questo punto sembra quasi inevitabile. Conquistare
9 punti nelle restanti partite (cioè tre
vittorie) sembra realisticamente un miraggio considerato
che in tutto l'arco del campionato sono state centrate
solamente 7 vittorie. E pure gli altri risultati
non aiutano visto che nel recupero l'Empoli vince a Bergamo contro l'Albinoleffe
per 2-0 con le reti di Tavano (20', su rigore) e
Maccarone (70'). La strada sembra piuttosto tortuosa
e la partita contro la Juve Stabia è stata
l'emblema di una stagione. Una continua rincorsa
per centrare il risultato, una continua voglia di
segnare e vincere, ma poi a conti fatti la formazione
rossoblù si deve accontentare di un punticino
(in questa circostanza) oppure è dovuta restare
con un pugno di mosche in mano. Una squadra troppo
fragile, una compagine poco cattiva (calcisticamente
parlando), e talvolta poco fortunata (vedi il palo
di Graffiedi e le strepitose parate di Colombi).
Ma dati alla mano, il Gubbio è stato sempre
nei bassifondi della classifica e un motivo ci deve
pur essere, nonostante nelle ultime partite si sono
visti dei progressi notevoli rispetto al passato.
Ma evidentemente non basta. Forse il cambio tecnico
è arrivato troppo tardi. Ma questa ormai
è aria fritta, sono cose dette e ridette,
che nell'attualità non portano a nulla. Ma
quello che più fa sensazione è il
nervosismo che serpeggia intorno alla squadra. Quel
nervosismo che forse traspare in un momento in cui
ci si rende conto che la retrocessione è
proprio dietro l'angolo. L'episodio di Almici può
essere considerato a tutti gli effetti il culmine
di una stagione nata male e che sta finendo nel
peggiore dei modi. Tensioni che si accumulano tra
i calciatori che già in precedenza avevano
mostrato una certa inquietudine, pure negli allenamenti,
segno inequivocabile di uno sfilacciamento e di
un logorio che si respira nello spogliatoio ormai
da tempo. E sicuramente i risultati non aiutano.
Quando le cose vanno male tutti i nodi vengono al
pettine. Quando le cose vanno bene, si perdona tutto:
anche le magagne vengono nascoste meglio e talvolta
possono passare inosservate. Questo è il
calcio. Adesso non ci resta che vedere cosa succederà
nella partita di Padova dove i biancoscudati si
giocano il tutto per tutto per riagganciare i playoff.
E bisogna vedere come andrà a finire con
il calcio scommesse visto che sono state deferite
22 società e 52 calciatori, e a breve si
saprà quali saranno le squadre che si ritroveranno
dentro questo vortice insano del calcio italiano.
Mentre come un fulmine a ciel sereno, ecco le parole
dette
dal capitano Alex Sandreani nella trasmissione
"Fuorigioco" del martedì sera su
Trg Network: "Per il futuro? Non so cosa
farò. Sono rimasto tutti questi anni a Gubbio
perchè amo questa gente, pur rimettendoci
di tasca mia, visto che ho rinunciato ad altre offerte
in passato. Però ora sto meditando veramente
di poter andare via alla fine della stagione".
Sono parole forti, segno che forse un ciclo si è
concluso, segno che qualcosa cova sotto la cenere
e probabilmente c'è dell'altro che al momento
(sinceramente) non riusciamo proprio a capire...
(Editoriale Direttore Gubbiofans.it)
• 07 maggio 2012
Post
Juve Stabia. Apolloni: "Peccato, ottima
gara". Sandreani: "La fotografia
di una stagione"
Post gara che ancora una volta è pieno di amarezza in
casa rossoblù. In casa della Juve Stabia
invece si sorride. Il tecnico Piero Braglia dice:
"Ho schierato otto calciatori che prima
non avevano giocato insieme: sono contento perchè
hanno avuto voglia di fare e hanno lottato. Abbiamo
fatto la nostra partita perchè il calcio
deve essere questo. Il Gubbio? Si è dimostrata
una squadra buona, con delle qualità, però
noi abbiamo capito meglio come era la categoria
rispetto ad altre squadre. Alla fine il risultato
è giusto perchè ci sono state occasioni
da ambo le parti". Tocca all'attaccante
stabiese Jerry Uche Mbakogu: "Quel rigore
nei miei confronti era netto. La trattenuta c'è
stata e non capisco perchè sia stato ammonito.
Tuttavia il pareggio è giusto. Entrambe le
squadre hanno dato tutto in campo e hanno giocato
bene". Tocca al capitano rossoblù
Alessandro Sandreani, subentrato a partita in corso:
"La gente alla fine ci ha applaudito. É
stata la cosa più bella della serata e li
ringrazio. É uscito fuori un risultato bugiardo.
Fino alla fine ci abbiamo provato per vincere, ma
questa è la fotografia di una stagione intera.
Probabilmente il posto che occupiamo in classifica
è meritato... e ci può servire da
lezione sia in campo che fuori". Ma la
serata è stata caratterizzata da un episodio
dove sono stati protagonisti Almici e il pubblico:
il calciatore ha risposto col dito indice davanti
al naso dopo un invito di rialzarsi quando era a
terra e da quel momento in poi sono piovuti i fischi
dagli spalti. Poco dopo è stato sostituito
da mister Apolloni ma il calciatore, in segno di
stizza, ha gettato a terra la maglia che aveva indosso
prima di entrare nel tunnel degli spogliatoi. Sull'episodio
Sandreani commenta: "Almici? Da capitano
chiedo scusa: il ragazzo è giovane ma ha
sbagliato. Però un fatto del genere non deve
succedere mai più". Ogni riferimento
non è casuale visto che durante la stagione
era capitato anche ad un altro calciatore, al portiere
Donnarumma, di rispondere al pubblico eugubino con
un gesto di stizza. Tocca infine al tecnico Luigi
Apolloni: "Ottima gara, peccato. Dispiace
che non è arrivato il gol. La squadra ha
messo il cuore in campo però deve essere
più cattiva e in certi frangenti dovevamo
essere più veloci. Se qualcuno molla adesso?
Nessun problema, si mette fuori squadra da solo.
Ho già parlato ai ragazzi perchè voglio
vincere a Padova. Questa squadra ha ritrovato dignità
e orgoglio".
• 07 maggio 2012
Il Gubbio non va oltre il pareggio con la Juve Stabia (0-0) nel posticipo serale: è notte fonda!
Posticipo
serale allo stadio "Pietro Barbetti". Nel Gubbio sono assenti
Bazzoffia, Boisfer, Farina e Mastronunzio. Nella Juve Stabia mancano
Baldanzeddu, Biraghi, Danilevicius, Raimondi e Sau. Mister Apolloni
schiera il
consueto 3-4-1-2. Il trainer dei campani Braglia opta per il 4-4-2. Al
3' Guzman mette in area una palla filtrante dove giunge Almici che tira
in porta: para senza grandi problemi Colombi. Al 6' brivido in area
rossoblù: Zito mette una palla in area da sinistra, poi Mbakogu serve
al
centro dove Falcinelli spara a rete a botta sicura: Farabbi si salva in
tuffo in angolo con i piedi. Al 13' tiro cross dalla lunga distanza di
Mario Rui, Colombi è costretto a respingere la sfera con i pugni. Al
20' su cross di Zito in area, salva in extremis Mario Rui su Mbakogu
che era pronto a scoccare il tiro a rete. Al 23' punizione insidiosa
dal limite
di Guzman che buca la barriera con un fendente rasoterra, Colombi in
tuffo respinge la sfera. Al 25' ci prova Di Tacchio dalla distanza:
Farabbi abbranca la palla in due tempi. Al 27' Mbakogu pennella
in area una
palla per la testa di Erpen che in tuffo incorna a rete: la sfera fa la
barba al palo. Al 33' tiro dal limite di Ciofani: para a terra Colombi.
Al 37' Di Tacchio cerca l'incrocio con un tiro a palombella dai trenta
metri: la palla sfiora il montante. Al 38' Mbakogu cade a terra in area
dopo un presunto contatto con Benedetti, però l'attaccante nigeriano
viene ammonito per una simulazione. Al 41' sventola di destro di
Lunardini
da fuori area: Colombi vola e si salva in angolo. Al 44' su cross di
Almici, Nwankwo schiaccia di testa a rete: miracolo di Colombi che
devia la sfera. La ripresa. Al 50' Mario Rui penetra in area da
sinistra e calcia a rete: Colombi c'è e para. Al 55' Mbakogu lavora un
bel pallone sulla destra e rimette in mezzo dove giunge Erpen: tiro teso
dell'argentino con la palla che sfiora il palo. Al 60' tiro dalla lunga
distanza di Lunardini che finisce tra le braccia di Colombi. Al 69'
rasoiata dal limite di Ragatzu, la palla fa la barba al palo. Al 70' su
cross di Mario Rui, Ciofani schiaccia a rete di testa: Colombi para a
terra sulla linea di porta e si salva, mentre i calciatori del Gubbio
gridano al gol. Al 78' su corner di Zito, Maury colpisce di testa in
porta: la palla esce di poco a lato. All' 83' Buchel serve in area
Graffiedi che tira a rete: Colombi si salva con la complicità del palo.
Un minuto più tardi sventola dai trenta metri di Ragatzu, ma Colombi è
ancora reattivo e così si salva in angolo. All' 88' Caserta cerca il
gol dalla distanza dopo un'uscita di Farabbi su Beretta: la palla va
oltre la traversa. Al 93' Di Tacchio calcia una punizione in porta con
la palla che scheggia la traversa dopo il provvidenziale intervento di Farabbi.
É l'epilogo di uno 0 a 0 che non serve! Tabellino:
Gubbio - Juve Stabia 0-0: Gubbio
(3-4-1-2): Farabbi; Bartolucci, Cottafava, Benedetti;
Almici (71' Sandreani), Lunardini (79' Buchel), Nwankwo, Mario Rui; Guzman (61' Ragatzu); Ciofani,
Graffiedi. All. Apolloni. Juve Stabia
(4-4-2): Colombi; Maury, Molinari, Scognamiglio,
Dicuonzo; Erpen (71' Ceccarelli), Danucci, Di Tacchio, Zito; Falcinelli (63' Caserta),
Mbakogu (87' Beretta). All. Braglia. Arbitro:
Cervellera di Taranto (Bernardoni di Modena e Paiusco
di Vicenza). Espulso: 88' Ramacci, team manager (G). Ammoniti: Benedetti (G); Mbakogu, Ceccarelli e Zito (J).
Spettatori: 3232 (di cui 2475 abbonati; 108 provenienti da Castellammare di Stabia
nel settore ospiti).
• 07 maggio 2012
In
attesa del posticipo, la situazione si complica!
Livorno: esonerato Madonna, ecco Perotti
La prima sentenza della B è arrivata.
L'Albinoleffe, dopo nove stagioni, retrocede in
Lega Pro. Anche se ci sono ancora quattro partite
da giocare (i bergamaschi infatti devono recuperare
il match contro l'Empoli in questa settimana),
la classifica avulsa condanna già la formazione
lombarda: è in svantaggio sia su Vicenza che Nocerina,
distanti ben 12 punti proprio dall'Albinoleffe,
fanalino di coda. Una classifica che tra l'altro
si fa più preoccupante anche per il Gubbio
visto che la maggior parte delle antagoniste hanno
vinto (vedi Nocerina e Vicenza) mentre l'Empoli
conquista un punto d'oro in quel di Ascoli Piceno
in vista proprio del recupero della partita tra Albinoleffe-Empoli
che si giocherà martedì sera in terra
toscana. La giornata ha regalato solo la sconfitta
del Livorno che tuttavia deve concludere la partita
di Pescara da recuperare (2-0 il risultato parziale
in favore dei toscani). Proprio la società
toscana ha esonerato il tecnico Armando Madonna
e al suo posto è arrivato Attilio Perotti,
già direttore dell'area tecnica amaranto
(ex allenatore di Genoa, Verona e Bari). Insomma
per il Gubbio l'attuale situazione è ancora
più ingarbugliata perchè Vicenza e
Nocerina sono distanti 6 punti, il Livorno 7 punti
e l'Empoli balza a +8. Senza considerare che in
caso di classifica avulsa, la squadra rossoblù
sarebbe lo stesso tagliata fuori perchè si
trova in svantaggio con tutte le compagini che lottano
per la salvezza, ovvero con Empoli (due sconfitte),
Livorno (un pareggio e una sconfitta), Nocerina (una vittoria
per 2-1 e una sconfitta per 2-1, con i campani in
vantaggio nella differenza reti in campionato) e il
Vicenza
(una sconfitta e un pareggio). Gubbio quindi costretto
a vincere a tutti i costi con la Juve Stabia,
altrimenti si potrebbe chiudere il sipario già
in anticipo. Rossoblù che per il match di
lunedì sera (ore 19) dovranno fare a meno
degli infortunati Bazzoffia, Boisfer, Farina e Mastronunzio
(non convocati). Con mister Luigi Apolloni che sembra
orientato a riconfermare la formazione di Empoli (3-4-1-2)
con alcuni dubbi in alcuni ruoli: in porta c'è
un ballottaggio
tra Farabbi e Donnarumma; a centrocampo un posto
per due tra Lunardini e Sandreani; sulla fascia
piccolo problema fisico per Almici che dovrebbe
giocare dal primo minuto ma se non dovesse giocare
è pronto Bartolucci. In casa Juve Stabia
invece sono fuori per infortunio due attaccanti,
Danilevicius e Raimondi, oltre al
bomber dei campani Sau (squalificato). Intanto si registra una
nuova promozione in serie B. Dopo il ritorno nella
cadetteria della Ternana di mister Toscano, nella
giornata di domenica 6 maggio, lo Spezia di mister
Serena e degli ex
rossoblù Casoli e Marotta batte per 3-0 il
Latina: vince così il campionato di Lega Pro del girone
B. Andranno ai playoff invece Trapani, Siracusa,
Lanciano e Cremonese. Nel girone A andranno
ai playoff Taranto, Carpi, Sorrento e Pro Vercelli.
Una curiosità: Triestina e Piacenza, retrocesse
la passata stagione dalla B, saranno costrette
a giocarsi la salvezza nel girone B di Prima Divisione
attraverso i playout.
• 05 maggio 2012
Risultati
della 39esima giornata: vincono Nocerina e Vicenza. Gubbio, il
posticipo di lunedì
In attesa che il Gubbio gioca lunedì sera (posticipo
alle ore 19), si sono giocate otto partite di serie
B. Nella zona salvezza vincono la Nocerina (1-0
con l'Albinoleffe) e il Vicenza (2-1 con il Modena)
mentre Ascoli e Empoli pareggiano (1-1). Cade invece
il Livorno a Verona (1-0). Per il resto continua
la marcia a suon di gol del Pescara (2-4 a Grosseto).
Importante vittoria esterna per il Varese nel big
match a Brescia (1-2). Infine il Sassuolo batte
il Crotone (2-0) mentre il Cittadella sconfigge
il Bari (1-0). Risultati:
Trentanovesima Giornata - Serie Bwin - Stagione
2011/2012: Ascoli
- Empoli 1-1 15'
Tavano (E), 45' Sbaffo (A) Brescia
- Varese 1-2 12'
El Kaddouri (B), 43' Zecchin (V), 77' Terlizzi (V)
rig. Cittadella
- Bari 1-0 29'
Di Roberto (C) rig. Grosseto
- Pescara 2-4 34'
Alfageme (G) aut., 43' Insigne (P), 54' Nielsen
(P), 67' Sansovini (P), 75' Sforzini (G), 92' Sforzini
(G) Gubbio
- Juve Stabia lunedì
ore 19 Nocerina
- Albinoleffe 1-0 5'
Merino (N) Sampdoria
- Reggina 3-1 14'
Angella (R) aut., 37' Pozzi (S), 61' Pozzi (S),
73' Melara (R) Sassuolo
- Crotone 2-0 65'
Boakye (S), 80' Missiroli (S) Torino
- Padova 3-1 13'
Meggiorini (T), 54' Di Cesare (T), 59' Cacia (P),
87' Antenucci (T) Vicenza
- Modena 2-1 45'
Paolucci (V), 57' Cellini (M), 95' Maiorino (V) Verona
- Livorno 1-0 81'
Lepiller (V)
• 05 maggio 2012
Prove
generali per il posticipo di lunedì. "Serie
Bwin Awards": nessun nome rossoblù,
ma...
Prove per l'imminente incontro di lunedì sera contro
la Juve Stabia. L'allenatore rossoblù Apolloni
venerdì pomeriggio nella partitella contro
una formazione mista tra Allievi e Primavera del
Gubbio, ha provato lo stesso undici iniziale adoperato
nella trasferta di Empoli: perciò si va verso
lo stesso modulo (3-4-1-2) e gli stessi interpreti.
Per la cronaca il test in famiglia è finito
6-1 in favore del Gubbio: a segno Ciofani che ha
messo a segno una tripletta personale; nella ripresa
in gol Lofquist (doppietta) e Ragatzu. Per i giovani
è andato a rete Ceccarelli. Non hanno invece
partecipato
al test Farina (fasciatura alla caviglia) oltre
agli infortunati Mastronunzio e Bazzoffia. E proprio
su quest'ultimo (voci di mercato lo danno nel mirino
di una società inglese: la squadra si chiama
Reading ed è neopromossa in Premier League),
arrivano voci non confortanti sul suo recupero dall'infortunio:
si parlava infatti che Bazzoffia potesse rientrare
per la partita contro la Juve Stabia o al massimo
nella trasferta di Padova, invece appare più
probabile che il suo recupero si allungherà
per altre settimane, ma ormai il campionato è
praticamente agli sgoccioli. La partita con la Juve
Stabia è di vitale importanza e il clima
di tensione è palpabile osservando i volti
dei calciatori rossoblù e nel vedere che
aria tira nell'ambiente. La partita del posticipo
serale tra Gubbio e Juve Stabia sarà diretta
dal signor Angelo Cervellera di Taranto. L'arbitro
in questione sarà coadiuvato dagli assistenti
di linea Mauro Bernardoni di Modena e Valentino
Paiusco di Vicenza. Intanto la Lega di serie B insieme
al title sponsor Bwin, propone per l'edizione 2011-2012
la "Serie B Awards", ovvero verranno premiati
tramite votazioni da parte dei giornalisti il miglior
portiere (compaiono 15 nomi), il miglior difensore
(ci sono 20 nomi), il miglior centrocampista (presenti
20 nomi) e il miglior attaccante (20 nomi) di tutta
la Serie Bwin. Curioso ma vero: tra 75 nominativi
non figura nemmeno un elemento del Gubbio. Nella
lista però figurano due ex calciatori rossoblù:
sono l'attaccante argentino Juan Inacio Gomez Taleb
(in forza al Verona) e il portiere Eugenio Lamanna
(attuale estremo difensore del Bari).
• 04 maggio 2012
Ragatzu: "Sapevo
che la B era tosta. Ma forse meritavo più
spazio". Apolloni:
"Comando io..."
Certamente è un giocatore di cui si sentiva parlare molto
bene quando arrivò a Gubbio in estate 2011,
ma poi in campionato è stato utilizzato veramente
con il contagocce. Stiamo parlando del cagliaritano
Daniele Ragatzu che ci racconta la sconfitta di
Empoli che ha (quasi) affossato ogni
speranza di salvezza. Ma Ragatzu dice: "A mio avviso abbiamo
disputato un bel primo tempo. Nella ripresa invece
siamo calati. Però la vivacità della
squadra e l'impegno ci sono stati sempre. E noi
non ci
arrenderemo, fino alla fine. Crediamo
ancora nella salvezza e ce la meritiamo, a prescindere.
Noi il massimo lo daremo sempre, finchè la
matematica non ci condanna". A livello
personale sicuramente Ragatzu si aspettava un campionato
diverso, giusto? "Ma sapevo che la serie B
era tosta. Ad inizio campionato qualche errore l'ho
fatto a livello di disciplina. Però, da gennaio
in poi, avrei voluto che ci fosse più spazio
per me. Credo che mi sono impegnato a dovere per
giocare. Serviva soprattutto per darmi più
fiducia e tirarmi su moralmente. Ma non parlo solo
per me. Parlo anche per Buchel e Gerbo: queste sono
persone che a pallone ci sanno fare, in serie B
possono fare la differenza. Alberto Gerbo soprattutto è
un calciatore completo. Ma adesso pensiamo solo
di raggiungere la salvezza. Tutta la squadra è
pronta a dare il massimo. Semmai di questi discorsi
se ne può parlare più avanti". Infine
Ragatzu ci tiene a menzionare i tifosi: "Vorrei
ringraziarli perchè, al di là del
calcio giocato, mi sono stati sempre vicino e hanno
cercato sempre di tirarmi su di morale. Grazie,
davvero". Nel frattempo in conferenza stampa del giovedì, Luigi Apolloni,
è un fiume in piena. L'allenatore rossoblù
va giù deciso: "Se non mi conoscete
voglio precisare subito una cosa: io non mi faccio
condizionare da nessuno! Le scelte le faccio io!
Se qualcuno mi impone di fare giocare un calciatore,
consegno il fischietto e il mio orologio da polso,
e me ne vado! Questo è poco ma sicuro! La
scelta di Donnarumma è stata presa perchè
l'avevo visto bene agli allenamenti: è una
valutazione mia. La sua prova? Credo che gli errori
ci sono stati a monte perchè nessuno ha rimediato
agli errori degli altri... perciò massima
fiducia sia su Donnarumma che su Farabbi. Adesso
bisogna solo vincere. Nel calcio, come nella vita,
le cose si ottengono solo se ci si crede fermamente.
Sono arrivato a giocare in Nazionale perchè
ci ho sempre creduto e l'ho voluto: in carriera
non mi ha mai regalato niente nessuno. La squadra
ora ha una certa identità, ma la ripresa
di Empoli non mi è piaciuta perchè
sembravamo un pugile che attendeva da un momento
all'altro un pugno: questo non lo sopporto! Problema
fisico? Direi che c'è stato un problema psicologico
e in campo eravamo slegati. Ma questi schiaffi fanno
bene per crescere. E se c'è anche un solo
filo di speranza io mi ci attacco, io lotto, sempre!
Sandreani in tribuna? Aveva un problema all'adduttore.
Se il calcio scommesse ci può aiutare? Non
spero assolutamente negli altri. Dobbiamo pensare
esclusivamente a noi stessi". Da questa
estate ripartiranno i campi estivi del Milan Camp.
Dopo il successo delle edizioni precedenti, si svolge
di nuovo a Gubbio.
• 03 maggio 2012
Giammarioli: "Sconfitta
pesante ma confidiamo nel calendario". E
quell'insegna premonitoria!
La
situazione è davvero delicata. La partita
di Empoli era da "dentro o fuori" e il
Gubbio è ritornato con un paio di mosche
in mano. La salvezza adesso sembra proprio un miraggio.
A riguardo, con un filo di voce, il direttore sportivo
Stefano Giammarioli dice: "Con l'Empoli
era uno spareggio e a lunghi tratti la partita è
stata dominata. Poi abbiamo colpito pure tre pali.
Certamente c'è stato anche qualche errore
e così gli empolesi ne hanno approfittato.
Una vittoria esterna come quella con il Sassuolo
ci avrebbe lanciato verso obiettivi ben diversi.
La sconfitta è pesante e non ci resta che
sperare almeno nei playout". Sì,
ma con tutta sincerità serve proprio un miracolo...
"Ma negli spogliatoi siamo stati chiari.
Adesso è importante sfruttare il calendario
perchè, tranne il Padova, incontreremo diverse
squadre che non lottano più per obiettivi
importanti. Sulla carta da parte nostra c'è
maggiore volontà di fare risultato pieno".
Però tornando alla partita di Empoli si è
visto in effetti un bel Gubbio fino al 25esimo minuto
del primo tempo, però poi è calato
vistosamente. Si è sentita la fatica della
partita ravvicinata di sabato scorso oppure c'è
dell'altro? "Il problema di un calo fisico
e mentale, cioè con degli alti e bassi, ce
lo stiamo portando dietro da diverso tempo. In queste
partite invece ci si deve arrivare freschi a livello
psico-fisico. Se stai bene fisicamente aiuta anche
la mente. Negli ultimi venti minuti abbiamo di certo
risentito della stanchezza". Però
sono stati incassati due gol evitabili: si sono
notate delle leggerezze sia della difesa ma anche
del portiere... "Su questo argomento voglio
sottolineare che tutti quei portieri giovani hanno
degli alti e bassi, enormi. Sulla partita di Empoli
non mi esprimo sul primo gol mentre sulla seconda
rete la palla forse poteva essere respinta in un'altra
maniera. Però non mettiamoci a colpevolizzare
nessuno". Una domanda pepata, però,
siamo costretti a farla al diesse Giammarioli: tante
voci suppongono che Donnarumma deve giocare perchè
si tratta di quei casi dove le società di
appartenenza spingono per fare giocare i propri
giovani; cosa ci dice a riguardo? "Non è
assolutamente vero. Noi da tre anni a questa parte
abbiamo instaurato dei rapporti con alcune società
di serie A che credono in maniera particolare sulla
valorizzazione dei giovani. Ma non esistono nè
vincoli nè obblighi che ci costringono a
farli giocare per forza. Lo testimonia il fatto
che tutti gli allenatori che sono stati qua, a partire
da Torrente, Pecchia, Simoni, Alessandrini ed Apolloni
non sono stati mai obbligati dalla società
di fare giocare dei calciatori specifici per la
valorizzazione. Finchè ci sarò io,
spetta solamente all'allenatore decidere chi gioca".
Intanto segnaliamo una curiosità di certo
nefasta. Martedì, mentre ci trovavamo nel
centro di Empoli prima di pranzo, ci siamo ritrovati
davanti ad un bar e all'entrata c'era un cartello
con scritto: «C.risiamo Cafè».
Una "scritta" che si è rivelata
fatale poi durante la partita perchè il Gubbio
ha perso per 2-1 e si sta riavvicinando alla Lega
Pro (serie C). A tutti gli effetti questa sconfitta
sciagurata appare come un colpo di grazia. L'anno
scorso a Sorrento proprio il 1 maggio ci fu una
sconfitta per 2-1 (guarda caso) e poi la domenica
dopo si festeggiò la serie B. Ora la ruota
gira sulla stessa strada, ma sta andando in senso
contrario. A meno che succeda il miracolo!
• 01 maggio 2012
Post
Empoli. Apolloni: "Sono molto arrabbiato,
troppe ingenuità". Situazione compromessa...
Gubbio
con un piede nella fossa e con l'altro su una buccia di banana. Adesso i rossoblù
rischiano in maniera seria di retrocedere visto
che la distanza dalla quint'ultima classificata
si allunga di ben sette punti e ci può essere
l'eventualità che non si giocano i playout
se pure Vicenza e Nocerina non faranno punti nelle
prossime partite. Il discorso è semplice:
se tra la quint'ultima e la quart'ultima la distanza
è pari a cinque punti, la quart'ultima retrocede
direttamente insieme alle ultime tre classificate
e la quint'ultima si può salvare direttamente
(così parla il regolamento). Se l'Empoli
e pure il Livorno vincono i rispettivi recuperi
da giocare, per le altre si fa dura e per il Gubbio
la situazione diventerebbe assolutamente irrecuperabile
anche in caso di vittorie nelle prossime partite.
La situazione è piuttosto drammatica. Il
tecnico dei rossoblù Luigi Apolloni esterna
tutta la sua rabbia: "Sono molto arrabbiato,
per non dire altro. La squadra era partita bene
ma abbiamo pagato per delle ingenuità.
Ci sono dei ragazzi che ancora non si fanno capire
bene in campo. D'ora in poi giocherà chi
ci crede ancora". Molto soddisfatto invece
l'allenatore degli empolesi Alfredo Aglietti: "Siamo
stati bravi perchè dopo il gol preso in avvio
non ci siamo disuniti. Nella ripresa ho effettuato
dei cambi mettendo più qualità in
campo e sono stato ripagato. Sono contento per Tavano
perchè si è dimostrato un grande bomber:
aveva fallito un gol facile ma poi si è rifatto
con il gol decisivo. Tuttavia faccio i complimenti
al Gubbio perchè mi aspettavo una squadra
più remissiva mentre invece si è giocato
la partita. Ma la nostra vittoria è meritata".
Sintetico il commento di Daniel Ciofani: "Dopo
il gol del pareggio abbiamo subito un contraccolpo
psicologico. Abbiamo provato a reagire ma non c'eravamo
più". Sono state inserite 18 foto
della partita tra Empoli-Gubbio nella sezione "immagini"
e in homepage. Le foto sono di proprietà
di Massimiliano Ciabattini. Si ringrazia la collaborazione
del collega Alessio Cocchi del sito web Pianetaempoli.it;
si ringrazia per le interviste Alessio Cocchi e
Simone Zaccagni di Trg Network.
• 01 maggio 2012
Gubbio: si fa male da solo!
Va in vantaggio e nella ripresa subisce l'uno-due dell'Empoli
(2-1)
Gubbio
sconfitto in rimonta nel match salvezza contro l'Empoli.
Nel Gubbio mancano Bazzoffia, Briganti, Boisfer, Farina e Mastronunzio.
Mister Apolloni opta per il consueto 3-4-1-2. Il trainer dei toscani
Aglietti schiera il 4-3-1-2. Pronti e via. E dopo appena un minuto e 49
secondi il Gubbio passa subito in vantaggio: Mario Rui va via sulla sinistra e
crossa in area, Moro respinge la sfera, però dal limite Guzman fa
partire un sinistro radente al volo con la palla che si insacca a fil
di palo. Al 17' gli ospiti sfiorano il raddoppio: Almici va via sulla
destra e poi spedisce in area una palla radente dove Guzman fa sponda
verso Graffiedi che tira prontamente in porta di sinistro: il portiere
Dossena si salva con i piedi tuffandosi a terra. Al 25' il Gubbio è
sfortunato: Guzman serve sulla corsia di sinistra Mario Rui che
scodella un palla in area: Graffiedi fa pressing su Dossena che devia
la palla sul palo. Un minuto più tardi (26') arriva un altro legno:
tiro dai venti metri di Guzman che sorprende il portiere Dossena con la
palla che gli sfugge di mano e colpisce in pieno il palo. Al 29' da
fuori area Lazzari calcia forte in porta, respinge Donnarumma in tuffo,
ma
riprende la palla Maccarone che salta il portiere e rimette in mezzo,
salva in extremis Nwankwo che sbroglia la matassa. Ancora Empoli al 32'
quando Moro fa partire un gran destro dal limite, la palla colpisce la
parte bassa della traversa e poi rimbalza sulla riga di porta. Al 40'
Lazzari lancia in porta sul filo del fuorigioco Tavano ma tentenna
troppo davanti al portiere e Caracciolo a tutta velocità salva in
angolo. Al 47' del primo tempo un tiro su punizione di Maccarone in
porta impegna a terra Donnarumma che non trattiene, giunge Tavano ma
sotto porta spara alto. Ripresa. Al 53' gran tiro di Moro dalla
distanza, Donnarumma vola sotto la traversa e salva in angolo. Al 54'
risponde Ciofani con un tiro radente dal limite che
costringe Dossena a salvarsi in angolo. Sul susseguente corner c'è Graffiedi che
si gira bene e di destro cerca l'angolino alto con un tiro a
palombella: Dossena si ripete e con un colpo di reni salva di nuovo in
angolo. Al 61' però l'Empoli pareggia: cross di Moro dalla destra in
area dove svetta Maccarone che schiaccia in porta di testa: una
conclusione che trafigge Donnarumma. Prendono coraggio gli empolesi che
un minuto più tardi cercano il bis con Lazzari che fa partire una
rasoiata che colpisce il palo esterno. Al 71' però la squadra locale
raddoppia: tiro centrale da fuori area di Buscè in porta che non
trattiene Donnarumma; Tavano è in agguato e da pochi passi insacca di
destro in rete. All' 84' gran tiro su punizione di Tavano con la palla
che sfiora la traversa. Un minuto più tardi ci prova Maccarone:
palla che sibila vicino al palo. Al minuto 92 Lofquist calcia di destro dal limite: la palla scheggia la traversa. Tabellino:
Empoli - Gubbio 2-1: Empoli
(4-3-1-2): Dossena; Buscè, Ficagna, Stovini, Gorzegno; Ze Eduardo (60'
Saponara), Moro, Coppola (52' Valdifiori); Lazzari; Maccarone (85'
Mchedlidze), Tavano. All. Aglietti. Gubbio (3-4-1-2): Donnarumma; Caracciolo, Cottafava, Bartolucci; Almici (72' Ragatzu),
Lunardini, Nwankwo, Mario Rui; Guzman (80' Lofquist); Ciofani,
Graffiedi. All. Apolloni. Reti: 1' Guzman (G), 62' Maccarone (E), 71' Tavano (E). Arbitro:
Velotto di Grosseto (Stallone di Foggia e Schenone
di Genova). Ammoniti: Valdifiori (E); Cottafava e Lunardini (G).
Spettatori: 2612 (di cui 165 di Gubbio
nel settore ospiti). Risultati:
Trentottesima Giornata - Serie Bwin - Stagione
2011/2012: Albinoleffe
- Brescia 0-2 38' Jonathas (B), 80' Rossi (B) Bari
- Ascoli 0-0 Crotone
- Cittadella 3-1 21' Di Nardo (Ci), 57' Caetano (Cr), 68' Ciano (Cr), 71' Caetano (Cr) Empoli
- Gubbio 2-1 1' Guzman (G), 67' Maccarone (E), 71' Tavano (E) Livorno
- Torino 0-1 38'
Meggiorini (T) Juve
Stabia - Grosseto 0-0 Modena
- Sampdoria 0-2 75' Eder (S), 84' Pozzi (S) Padova
- Sassuolo 0-2 64' Valeri (S), 93' Troianello (S) Pescara
- Vicenza 6-0 15' Insigne (P), 35' Insigne (P), 61' Pisano (V) aut., 64' Sansovini (P), 69' Immobile (P), 82' Nielsen (P) Reggina
- Verona 0-1 83'
Berrettoni (V) Varese
- Nocerina 2-1 44' De Luca (V), 67' De Luca (V), 87' Barusso (N)
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