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30
maggio 2010
Il
Gubbio vince anche al ritorno: 2-1 sul Fano. Ora la
finale contro il San Marino
Il
Gubbio si aggiudica anche l'incontro del ritorno. Battuto
il Fano per 2-1. Mister Torrente: "Sono felice.
Abbiamo raggiunto la finale con intelligenza tattica.
Un grazie al pubblico che è stato straordinario". Capitan
Sandreani: "Il pubblico è stato di categoria
superiore". Breve frase di Casoli: "Pubblico
da brividi". La cronaca. Il Gubbio deve fare a meno di Allegrini, Farina, Perez oltre a
Corallo. Nel Fano invece sono assenti Bruno e Cacioli. Mister Torrente schiera
il consueto 4-3-3. Il trainer granata Cornacchini opta per il 4-4-2. La
gradinata stracolma di tifosi eugubini prima dell'inizio sfoggia lo
striscione:"Lasciate ogni speranza o voi ch'entrate" con una coreografia che
ricopre tutto il settore con cartoncini colorati rosso e blù e viene messo in
mostra il simbolo di Gubbio de "i cinque colli". I fanesi nel settore ospiti
sfoggiano le bandiere granata. Pronti e via. La partita è tesa. Al 6' Marotta
serve al centro Gomez Taleb che spara un gran tiro di sinistro dal limite, si
salva con i pugni Lombardi. Al 18' ci prova Rivaldo con un tiro di destro al
volo dal limite, Lombardi è attento e abbranca la sfera. L'arbitro sorvola su un
fallo plateale da ammonizione di Ionni ai danni di Rivaldo al 24'. Al 27' cambia
il risultato: sulla trequarti scambio di Marotta per Casoli che con grande
velocità salta due avversari, entra in area e con un destro rasoterra e fredda
Lombardi. Al 34' il Gubbio raddoppia: Gomez Taleb recupera palla sulla destra e
fa partire un gran destro dal limite che supera Lombardi e la palla si insacca
sotto la traversa. Al 65' Trudo calcia dal limite, la palla passa di poco sopra
la traversa. Al 77' Marotta si libera di due avversari in area e spara di
sinistro a rete, la palla sfiora l'incrocio. Al 79' Rivaldo con una punizione a
girare dal vertice sinistro poco fuori dall'area costringe Lombardi a respingere
in tuffo. Nel finale espulsi Baratteri per fallo di reazione su Bertinelli e
Trudo per fallo da dietro su Sandreani. Finisce la partita e il Gubbio è in
finale contro il San Marino. Si comincia domenica subito a Gubbio. Tabellino
dei playoff: Gubbio - Fano 2-1 Gubbio: Lamanna, Anania, Bruscagin, Boisfer,
Briganti, Marconi, Casoli (75' Taddei), Sandreani, Marotta, Rivaldo (87'
Bertinelli), Gomez Taleb (65' Gaggiotti). All. Torrente. Fano: Lombardi,
Savini, Amaranti (70' Baldazzi), Marinucci Palermo, Terrenzio, Fenucci,
Ambrosini, Ionni (54' Trudo), Invernizzi (46' Bartolini), Baratteri, Pazzi. All.
Cornacchini. Reti: 27' Casoli (G); 34' Gomez Taleb (G), 55' Fenucci
(F). Arbitro: Del Giovane di Albano Laziale (Mascherano di Latina e Belmonte
di Frosinone). Espulso: 89' Baratteri (F); 90' Trudo (F). Ammoniti: Rivaldo (G);
Pazzi, Terrenzio e Fenucci (F). Spettatori: 2287 presenti (2005 paganti di cui
265 di Fano; incasso di 28630 euro). Risultati
ritorno semifinale playoff di andata: Gubbio -
Fano 2-1 27' Casoli (G); 34' Gomez Taleb (G), 55' Fenucci (F) San Marino -
Sangiovannese 3-1 8' Aquino (Sm), 38' Cesca (Sm), 60' Cesca
(Sm), 63' Raimondi (Sg) Risultati ritorno playout: Giacomense -
Colligiana 1-1 11' Giorgi (G), 81' D'Amico (C) Poggibonsi -
Bellaria 0-0
•
29
maggio 2010
Si
prevede un bel pubblico al "Barbetti" e da Fano ne
giungono 265. La gradinata è esaurita!
Venduti a Gubbio fino
alle 20 di sabato 1625 biglietti
e la gradinata destinata al tifo organizzato è andata
definitivamente completata. Sono rimasti disponibili
i biglietti solo per la curva, tribuna laterale e tribuna
centrale. I biglietti in vendita solo ed esclusivamente
presso la Tabaccheria 2000 (vicino Bar della Stazione)
che rimarrà aperta tutta la domenica
fino alle ore 13. I botteghini dello stadio sono chiusi. A Fano invece
sono stati venduti in
totale
265 biglietti.
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28
maggio 2010
Amaduzzi:
"Episodi determinanti nei playoff. Gubbio
più tecnico. Fano costretto a cambiare"
In attesa del return match tra Gubbio e Fano scambiamo
un aperto colloquio con il collega giornalista fanese
Andrea Amaduzzi. Sentiamo il parere del corrispondente
de "Il Messaggero" e commentatore di "Radio
Fano". Prima domanda. Il match dell'andata
come lo ha visto? "Sul piano del gioco e
sulla espressione tecnica il Gubbio ha legittimato
nel secondo tempo il risultato finale. Però è stato
la conseguenza del primo tempo dove invece sono
stati determinanti gli episodi anche se il Gubbio
ha avuto più iniziativa, aiutato dalla qualità del
gioco. Nella prima frazione gli episodi hanno
contato come l'episodio dell'autogol di Cacioli
che è stato clamoroso". E trova un difetto
ai rossoblù: "In base alla qualità individuale
dei centrocampisti e degli attaccanti il Gubbio
mi sembra che conclude un po' poco, tanto è vero
che nel primo tempo ha tirato solo da fuori area.
Contrariamente il Fano gioca meno ma talvolta ha
delle fiammate in cui riesce ad essere pericoloso.
La traversa di Pazzi lo dimostra. Tuttavia il Fano
si è presentato in questa sfida con tanta fatica fatta
dopo una lunga stagione
e all'alba dell'estate. Dopo
il gol incassato si è un po' disunito e il Gubbio
ne ha approfittato esercitando una superiorità nel
possesso palla e avrebbe potuto chiudere i conti.
Però nel finale i granata hanno tirato fuori una
certa tenacia e determinazione per sfiorare addirittura
il 2-2. Questo induce il Fano a sperare ancora anche
se dovrà vincere in un campo dove non ha mai vinto
e dovrà condurre una partita che non è nelle sue
caratteristiche cercando subito il gol".
Che match prevede al ritorno? "Tatticamente
il Gubbio si trova meglio per gestire questa partita.
A meno che il Gubbio si senta già qualificato. Gli
episodi hanno sempre una grande incidenza nei playoff.
Anche se fisicamente, in base a quanto ho potuto
vedere a Fano, i rossoblù mi sembrano più freschi".
Un accenno doveroso sulle due tifoserie. Domenica scorsa la curva
fanese ha dato una grande mano incitando la squadra granata.
E qui a Gubbio domenica si prevede il pubblico delle
grandi occasioni. Il settore del tifo organizzato
rossoblù è pressochè colmo. Ecco il parere a riguardo
di Amaduzzi: "I numeri hanno una loro eloquenza
nel senso che la partecipazione numerica a Fano
e a Gubbio
è tra le più significative per quanto riguarda la C2 complessivamente. Ho girato tutti i campi
e ho visto dei panorami desolanti, niente a che
vedere con le nostre piazze. Queste due città hanno
avuto sempre a cuore la propria squadra. Anche se
devo fare un appunto". Ovvero? "La
modalità per acquistare i biglietti per i playoff
mi ha lasciato perplesso perchè invece di incoraggiare
e favorire l'afflusso negli stadi fino all'ultimo
momento, alla gente gli si complica la vita e alla domenica è impossibile acquistare i
biglietti
allo stadio". Stasera su Trg va in onda
"Anteprima Lega Pro" dove sarà trasmessa
la sintesi di Fano-Gubbio e un servizio sull'altra
semifinale playoff Sangiovannese-San Marino. Domenica
la gara sarà trasmessa su Rgm hit radio.
•
27
maggio 2010
Camborata:
"Società e tifosi meritano il grande salto".
Gubbiofans, nona candelina da record
É stato calciatore del Fano (dal 1972 al 1974) e
calciatore del Gubbio (dal 1984 al 1987). E con
i rossoblù ha ricoperto anche il ruolo di Team Manager
dal 2001 al 2004, anni in cui si conquistarono i
playoff per due anni di seguito, prima con mister
Marco Alessandrini (2003) e di seguito con Giuseppe Galderisi
(2004). Attualmente, da circa un anno, è osservatore
della Juventus per quanto riguarda il settore giovanile
anche a livello internazionale. Stiamo parlando
di Roberto Camborata (in rossoblù aveva segnato
43 reti in tre stagioni). Domenica scorsa era presente
a Fano a vedere la partita di semifinale playoff.
Che idea si è fatto? "Ho visto a Fano lo
stesso Gubbio che avevo notato in campionato. Cioè
una squadra solida, non solo come gruppo ma anche
come singoli. Oltretutto ho osservato una compagine
tonica e reattiva che sta a significare che c'è
una buona forma fisica e atletica. Con quel caldo
mi ha sorpreso. Domenica il Gubbio ha meritato di
vincere anche se ha rischiato un paio di volte.
Ho rilevato qualche disattenzione sul centro sinistra
in difesa, ma per il resto sia a centrocampo che
in attacco ho potuto scorgere una squadra di qualità.
Questo Gubbio mi è piaciuto per come ha lottato
e perchè si vede che gioca con entusiasmo".
E domenica nella gara di ritorno che partita prevede?
"Il Fano è una squadra molto sorniona. Quando
meno te l'aspetti può creare una giocata improvvisa
come hanno fatto Pazzi nel primo tempo e nel finale
Marinucci Palermo. Però se il Gubbio si esprimerà
allo stesso livello di Fano ha buone chances per
superare il turno". Nel ruolo di Team Manager
in rossoblù Bobo Camborata ha già vissuto i playoff.
Che sensazioni si possono provare? "Beh,
direi che è una grande soddisfazione. In quegli
anni incontrammo squadroni come Fiorentina e Rimini
e l'anno dopo una forte Sangiovannese, ma solo gli
episodi ci condannarono. Perciò credo che sia giunta
l'ora che il Gubbio faccia la C1. Ovviamente toccando
ferro. Ci sono tutte le carte in regola per fare
il salto di categoria. C'è entusiasmo, i tifosi
eugubini meritano veramente altri palcoscenici.
Pure la società mi è piaciuta quest'anno: si è puntato
sulla qualità dei giovani con gente che ha voglia,
senza dimenticare che ci sono stati due grandi infortuni
come quello di Corallo e di Farina". Toccando
il tasto dei tifosi diciamo che fino a mercoledì
sera a Gubbio hanno già venduto oltre 1100 biglietti,
di cui 950 di sola gradinata dove è destinato il
tifo organizzato ed è quasi tutta completata...
"É solo la conferma di quanto detto. La
passionalità degli eugubini è incredibile e lo dimostrano
sempre con i fatti. La passione c'è e ce n'è tanta.
Meritano ben altro". Lunedì 24 maggio 2010
il sito web Gubbiofans.it ha compiuto il suo nono
compleanno e proprio in quel giorno ha registrato
il nuovo record: 1045 utenti diversi hanno visionato
il nostro portale per un totale di 4445 pagine viste
in sole 24 ore. Intanto nel blog del direttore di
Trg Marinelli Andreoli (giacomo-marinelli.blogspot.com)
tutti i tifosi possono commentare il dopo Fano.
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26
maggio 2010
Torrente:
"Ancora non è stato fatto nulla".
Multa di 7000 euro. Il tifo organizzato in gradinata
Breve
ma significativa la conferenza stampa di mister
Vincenzo Torrente: "Ancora non è stato fatto
nulla. Bisogna mantenere la massima concentrazione
e umiltà. Come lo ripetevo prima, lo ripeto ora:
solo dopo i 180 minuti di gioco si deciderà il tutto.
Quindi guai rilassarsi, non è una partita scontata.
Siamo consapevoli quanto è esperto, rognoso e tosto
il Fano. Nonostante ciò domenica scorsa la squadra
mi è piaciuta per come è stata preparata la gara
e per come è scesa in campo. Direi che siamo partiti
bene e abbiamo rischiato solo sulla traversa e su
alcune palle inattive. Unico neo il gol subito,
ma prima del match ci avrei messo la firma per il
risultato di 2-1 conseguito in un campo imbattuto
come quello di Fano. Il rigore che è stato fallito
da Marotta? É stato bravo il portiere Lombardi a
intercettarlo. Se adesso cambio rigorista? Assolutamente
no: era e rimane Marotta. Ringrazio la gente di
Gubbio che domenica scorsa nonostante la Festa dei
Ceri mezzani era presente a Fano. E domenica prossima
mi piacerebbe vedere il pienone allo stadio perchè
mi è stato raccontato che la gente di Gubbio proprio
nelle occasioni importanti è capace di tutto".
Intanto la tifoseria eugubina si sta muovendo in
massa nella prevendita. Venduti fino a martedì sera
alle ore 19 già 750 biglietti, gran parte dei quali
acquistati per la gradinata dove domenica si recherà
il tifo organizzato rossoblù. A tal proposito il
gruppo "Gubbio Supporters" ha diramato
un comunicato che riportiamo di seguito: "Si
invitano tutti i tifosi rossoblù di acquistare il
biglietto in gradinata il prima possibile onde evitare
di rimanere senza e portare tutti una bandiera rossoblù.
Per l'occasione verrà effettuata una coreografia
in cui si augura che tutti quanti si impegnano nella
buona riuscita. Chi vuole dare un contributo può
farlo presso la Tabaccheria 2000 (vicino Bar della
Stazione) dove sono in vendita i biglietti".
Come riporta Lega-pro.com, arriva una pesante multa
pari a 7000 euro per l'A.S. Gubbio 1910: "Propri
sostenitori in campo avverso durante il secondo
tempo di gara indirizzavano verso un assistente
arbitrale numerosi sputi che lo raggiungevano alla
schiena; un sostenitore salito sulla rete di recinzione,
tentava di colpire un assistente arbitrale con un'asta
della bandiera, ma non riuscendovi la lanciava in
direzione dello stesso senza però colpire".
•
25
maggio 2010
Una
giornata condita da ansie e sussulti, con una finestra
sui Ceri. Playoff, che bello viverli!
Per raccontare la giornata del 23 maggio è doveroso
cominciare dall'inizio. La mattina a Gubbio era in corso in
città la Festa dei Ceri mezzani
che - bisogna rimarcarlo a chiari lettere - coinvolge
la popolazione eugubina allo stesso livello della
vera Festa dei Ceri che però è in programma ogni
15 maggio di ogni anno. Questa premessa ci è sembrata
opportuna non per la gente di Gubbio, ma per coloro
che non sono di Gubbio e non sono a conoscenza (o forse
fanno finta di non capire) le tradizioni antiche
che coinvolge un intero popolo di questa città. Questa
non è una considerazione polemica ma una constatazione
legittima e necessaria. Infatti alla mattina quando
ci siamo recati a vedere l'Alzata dei Ceri mezzani
abbiamo avuto modo di incontrare e colloquiare con
diversi tifosi. Molti di loro erano combattuti ma
impossibilitati a seguire la propria squadra del
cuore. E un tifoso delle case popolari ha confidato:
"Siamo una cinquantina dello zoccolo duro
che non possiamo venire a Fano. E lo sapete quanti
si ritrovano nella stessa condizione? Ma al ritorno
ci saremo e in tanti". Perchè raccontiamo
tutto questo? Per rendere l'idea di quanta gente
ha dovuto rinunciare a seguire i propri beniamini
in terra adriatica. Proprio per questo motivo la società
rossoblù aveva chiesto l'anticipo al sabato. Andiamo
oltre. Passiamo alla partita. Siamo partiti da Gubbio
alle ore 13,30 nel momento in cui ci siamo
visti passare davanti il cero di Sant'Ubaldo con
tanti giovani ceraioli che portavano a spalla il
cero verso il covo santubaldaro delle case popolari.
Ci è venuto subito in mente che tutti questi ragazzi
potevano essere presenti a Fano e potevano gustarsi
questa partita. Purtroppo non è stato così: "il
Cero è... il Cero", sappiamo a fondo cosa
significa questa frase per un eugubino. Ci siamo
presentati allo stadio di Fano alle ore 14,30 ma
i cancelli sono stati aperti solo alle 15. Giornata
calda e appena entrati gli spalti erano vuoti. Piano
piano però sono andati ad infoltirsi. La nota lieta
arriva dal settore ospiti con i tifosi che nonostante tutto ha
colorato nel limite del possibile la zona di rossoblù.
Prima del fischio d'inizio la curva locale ha colorato
il proprio settore con una coreografia granata e
bianca formata da cartoncini, simile alla scenografia
messa in mostra dai tifosi eugubini nel precedente
incontro in campionato di marzo a Fano, ovviamente
con colori diversi, il rosso e il blù. All'entrata
in campo la tensione si taglia con il coltello.
Pure negli spalti, anche tra i giornalisti di ambo
le parti la tensione si taglia a fette. Il motivo
è chiaro. Le gare dei playoff sono belle da gustarsi
e da vivere in prima persona, ma scaturisce anche
apprensione che tuttavia rappresenta l'altra faccia della
medaglia. La partita non delude le attese: è bella
e tirata con diversi capovolgimenti di fronte. Il
Fano crea due occasioni che forse meritavano più
fortuna (ma altre volte la dea bendata in questa
stagione aveva voltato le spalle ai rossoblù). Ma
è il Gubbio a menare le danze. L'autogol di Cacioli
spiana la strada al Gubbio ma va dato atto che l'azione
che ha scaturito la rete è stata da applausi, innescata
da Gomez Taleb e proseguita da un Anania dirompente.
Nella ripresa il Gubbio sale di tono e trova un
rigore netto con il solito Gomez Taleb che crea
scompiglio e viene messo giù da Amaranti. Però dal
dischetto Marotta si fa ipnotizzare da Lombardi
che con un colpo di reni riesce a compiere il miracolo.
Ma il Gubbio c'è, si fa pericoloso ogni qualvolta
che supera la metà campo avversaria e trova il gol
del raddoppio con Marotta che serve in profondità
Casoli che di precisione di destro infila la palla
tra le gambe di Lombardi. Unico neo il gol incassato
subito dopo dove la squadra è sembrata rilassarsi.
L'ultimo sussulto il colpo di testa di Marinucci
Palermo che viene deviato da un attento Lamanna. Il Gubbio visto al "Mancini"
ha convinto e a tratti ha offerto un ottimo calcio.
Anche se bisogna annotare che il Fano ci è sembrato
troppo nervoso. Ma c'è ancora la gara di ritorno.
Nei playoff niente è scontato. Le partite vanno
giocate fino all'ultimo secondo. Per l'occasione
il tifo organizzato si sposterà in gradinata dove
sarà effettuata una coreografia degna per l'evento.
La prevendita alla Tabaccheria 2000 (vicino Bar
della Stazione) è già cominciata e va a gonfie vele.
Si ricorda che domenica allo stadio i botteghini
sono chiusi, pertanto invitiamo la gente a munirsi
del biglietto anticipatamente. Ecco questa ulteriore sfida di fuoco. Va
vista dal
vivo senza esitazioni... (Editoriale Direttore
Gubbiofans.it)
•
23
maggio 2010
Il Gubbio vince il primo round playoff
a Fano (1-2). Torrente: "Bene così, ma ci
sarà da lottare"
Primo round avvincente nella semifinale di andata
playoff. Il Gubbio a tratti però è sembrato più
tonico e incisivo rispetto ad un Fano che tuttavia
non ha mollato mai. I commenti. L'allenatore Torrente
resta cauto: "Sono contento della prestazione
anche se potevamo segnare di più ed evitare il gol
subito. Ma non è finita. Ci sarà da soffrire contro
questo Fano tosto". Il Dt Gigi Simoni:
"Volevamo fare la partita e ci siamo riusciti.
Ma il Fano è più esperto di noi perciò nel ritorno
non bisogna concedere nulla". Tocca al
capitano Alex Sandreani che dice: "Prestazione
gagliarda ma ci aspetta un'altra battaglia. Un grazie
ai tifosi che nonostante la Festa dei Ceri mezzani
sono venuti ad incitarci e si sono fatti sentire".
La cronaca. Assenti Allegrini, Farina, Perez e Taddei
nel Gubbio. Nel Fano mancano Bruno e Misin. Mister
Torrente schiera il consueto 4-3-3. Il trainer granata Cornacchini opta
per il 4-3-1-2. Coreografia con cartoncini granata e bianchi nel
settore della curva fanese. Nel settore ospiti insieme ai rossoblù
presente anche uno striscione dei tifosi di Forlì. Pronti e via. Al 7'
Gomez Taleb si porta sulla trequarti e cerca la porta di destro: la
palla termina di poco a lato. All' 8' Ionni serve in area Pazzi che si
gira bene e di destro calcia un diagonale radente: la palla fa la barba
al palo. Al 12' Anania da destra a sinistra serve un pallone per
Casoli: bomba dal limite di destro, la palla sfiora il montante. Al 15'
spiovente da destra pericoloso in area di Marchetti, la palla raggiunge
Pazzi che si esibisce in una splendida rovesciata e colpisce in
pieno la traversa. Al 18' risponde Rivaldo su punizione dal limite:
tiro forte e radente, dopo un batti e ribatti respinge come può la
retroguardia locale. Al 25' però cambia il risultato: Gomez Taleb serve
sulla destra Anania che mette in mezzo una palla pericolosa in area:
Cacioli per anticipare Marotta svirgola il pallone e infila la palla
nella sua porta. Trattasi di autogol. Al 31' Gomez Taleb ci prova con
un tiro radente di sinistro dal limite, ma para a terra Lombardi. Al
37' Ionni serve davanti alla porta Marchetti che calcia a rete, ma
salva con i piedi Lamanna. Ripresa. Al 52' Gomez Taleb entra in area e
viene messo giù da Amaranti: è calcio di rigore. Marotta calcia
angolato ma si fa parare il tiro grazie ad un prodigioso tuffo di
Lombardi che con la mano destra devia in angolo. Al 62' Marotta si
lancia verso l'area granata ma invece di servire il meglio posizionato
Gomez Taleb calcia in porta: la palla si perde a lato. Al 69' punizione
a girare di sinistro di Rivaldo, la palla sfiora il montante. Al 76' il
Gubbio raddoppia: Marotta serve in profondità Casoli che entra in area
e si porta la palla sul destro e con un rasoterra preciso fredda
Lombardi. Ma subito dopo arriva il gol del Fano (78') con Trudo che
crossa dalla sinistra per Ambrosini che di destro insacca rasoterra la
sfera in rete. E all' 88' pericolo in area umbra: cross di Ionni,
Marinucci Palermo incorna a rete, prodigioso intervento di Lamanna che
devia in angolo. Il Gubbio vince ma c'è il
return match domenica prossima 30 maggio. Tabellino
dei playoff: Fano - Gubbio 1-2 Fano:
Lombardi, Savini (64' Omiccioli), Amaranti, Marinucci Palermo, Cacioli,
Terrenzio (74' Ambrosini), Marchetti (54' Trudo), Ionni, Bartolini,
Baratteri, Pazzi. All. Cornacchini. Gubbio:
Lamanna, Anania, Bruscagin, Boisfer, Briganti, Marconi, Casoli (94'
Bertinelli), Sandreani, Marotta (82' Gaggiotti), Rivaldo, Gomez Taleb
(84' Antonini). All. Torrente. Reti: 25' Cacioli (F) autogol, 76' Casoli (G), 78' Ambrosini (F). Arbitro:
Di Paolo di Avezzano (Pedrini di Prato e Romei di
Firenze). Ammoniti: Terrenzio, Amaranti, Baratteri e Omiccioli (F);
Bruscagin (G).
Spettatori: 2000 circa (305 da Gubbio nel settore ospiti). Risultati
andata semifinale playoff di andata: Fano
- Gubbio 1-2 25' Cacioli (F) aut., 76' Casoli (G), 78' Ambrosini (F) Sangiovannese
- San Marino 1-0 54'
Dianda (Sg) Risultati
andata playout: Colligiana
- Giacomense 1-1 50'
Espinal (G), 58' Ferracuti (C) Bellaria -
Poggibonsi 0-1 85'
Prevete (P)
•
22
maggio 2010
Trasferta
di Fano: venduti 305 biglietti in prevendita. Domenica
botteghino aperto a Fano
Parentesi
tifosi. Sono stati venduti in prevendita presso
la Tabaccheria 2000 in Gubbio 305 biglietti. Non sarà possibile raggiungere la cifra
dei 525 biglietti comprati dai tifosi eugubini nell'incontro
di marzo a Fano per via della concomitante Festa
dei Ceri Mezzani. Nella città adriatica invece sono
stati acquistati in prevendita 1400 biglietti circa.
Pertanto all'ultimo momento la Lega Pro ha dato
il via libera per l'apertura di un botteghino allo
stadio la domenica (dalle 11 alle ore 15) per favorire
i tifosi ritardatari delle due città.
•
21
maggio 2010
Ci
siamo, partono i playoff. Fano contro Gubbio: la
sfida nella sfida tra due città così vicine...
Mancano solo due giorni per l'inizio della prima
gara dei playoff e comincia a crescere l'attesa.
Fano e Gubbio viene considerato quasi un "derby"
visto che le due città solo distanti tra di loro
77 chilometri. Tra l'altro le due città hanno forti
legami
commerciali. I rossoblù non partecipavano ai playoff
per salire in C1 dal 2004 quando la compagine di
Giuseppe Galderisi conquistò gli spareggi promozione
dopo un incredibile exploit finale: in semifinale
il Gubbio vinse all'andata per 2-1 con la Sangiovannese
di Ciccio Baiano ma al ritorno i toscani ribaltarono
il risultato (1-0) e si aggiudicarono pure la finale
contro il Gualdo. I granata invece non vivono l'emozione
dei playoff per salire in C1 da 15 anni: era il
1995, il Fano allenato allora da Ettore Donati (tra
l'altro ex tecnico del Gubbio) approdò in finale
ma venne sconfitto nello spareggio giocato ad Ascoli contro il
Castel di Sangro di Iaconi dopo i calci di rigore.
Da entrambe le parti insomma c'è voglia di ben figurare
e non lasceranno nulla di intentato. Da una parte
c'è un Gubbio ben costruito in estate con diversi
giovani emergenti grazie all'operato del Ds Stefano
Giammarioli (46 anni, eugubino doc) e del Dt Gigi Simoni,
che ha messo al servizio dei rossoblù tutta la sua
esperienza. Il resto lo ha fatto mister
Vincenzo Torrente plasmando un organico voglioso
e reattivo. Dall'altra c'è un Fano "rivelazione"
che ha ben figurato in questo campionato. Si è vista
la mano di mister Giovanni Cornacchini che ha fatto
rendere al massimo un organico che per gran parte
dei suoi elementi non aveva mai partecipato ad un
torneo duro come quello professionistico. Un merito
va anche al giovane emergente Dg Giuseppe Pompilio
(di 32 anni, avvocato di Urbino ma di origine calabrese)
che ha piazzato diversi colpi in questi anni e non
a caso sono arrivati i risultati. Le due piazze
del resto sono calde e appassionate. E allora immergiamoci
in questi playoff
da gustare fino in fondo. Ci si gioca un'intera
stagione. Comunque vada, qualunque sia
il risultato finale, sono sempre incontri belli
da vedere... per chi ama a fondo il calcio!
•
20
maggio 2010
Farabini:
"Sfida strategica e tattica, ma nei playoff
i risultati sono pazzi. E si cercherà la novità"
Si parla della partita molto attesa di domenica
e lo facciamo con un collega giornalista di Fano.
Eccovi servita allora una chiacchierata libera con Roberto Farabini corrispondente
de "Il Resto del Carlino". Allora come
ci si prepara in terra marchigiana? "Cresce
l'attesa, in giro non si fa altro che parlare della
partita. Esiste però la difficoltà dell'acquisto
dei biglietti che crea disagio. Mi riferisco al
fatto che in ogni campo dove si giocano i playoff
ci sono diversi paletti: il giorno della partita
sono chiusi tutti i botteghini e la prevendita dei biglietti
è racchiusa in pochi punti vendita. Questo del resto
disturba
non poco l'afflusso normale della tifoseria. Quindi non aspettiamoci
4000 persone ma probabilmente ci saranno circa 2500
spettatori compresi quelli di Gubbio. Tuttavia cresce
la febbre. E lo zoccolo duro fanese è in fibrillazione.
Si cercherà di sfruttare al meglio il fattore campo".
E la squadra? "C'è fiducia perchè il Fano
quando c'è da buttare il cuore oltre l'ostacolo
lo ha sempre fatto. Anche se nelle ultime partite
di campionato c'è stata una fase di assestamento
con squalifiche e infortuni. Non si è voluto rischiare
nulla e si è cercato di puntare dritti all'obiettivo.
Quindi si potrà rivedere nei playoff il bel Fano
di questo campionato. Un elogio va fatto sicuramente
al Dg Giuseppe Pompilio che seppur giovane (ha appena
32 anni) è riuscito a costruire in questi ultimi
anni una squadra con scelte molto oculate".
Che partita verrà fuori? "Il Fano non disputa
i playoff per andare in C1 da 15 anni mentre il
Gubbio da 6 anni. C'è voglia e le due piazze hanno
un buon blasone. La posta in palio è talmente alta
pertanto prevedo una partita strategica e molto tattica.
Le due squadre ormai si conoscono troppo bene. Credo
che si cercherà di trovare qualche invenzione e
di tirar fuori il coniglio dal cilindro. In pratica
sul campo si cercherà la novità: me lo sento, lo annuso".
Ma chi potrebbe diventare un calciatore chiave?
"Del Gubbio parlano i numeri: metà dei gol
li ha fatti Marotta. Ma là intorno ci sono due ali
e un trio di centrocampo che formano un cerchio
di cinque uomini forti: qui a Fano in campionato
siamo rimasti ammirati. Viene molto considerato
questo Gubbio: c'è rispetto e stima per la forza,
la personalità e la qualità dimostrata. Dei granata
invece parlerei più del collettivo: c'è spirito
di sacrificio e positivà che pagano sempre nel calcio
e l'Inter insegna. Torrente ha ragione quando dice
che il Fano è affamato. Tuttavia c'è l'ex rossoblù
Bartolini che nella partita di campionato di ritorno
a Fano non ha giocato per squalifica e quindi potrebbe
essere la carta in più di Cornacchini. Poi si scontrano
la prima difesa del campionato contro la seconda.
Perciò si prevedono 180 minuti dove può succedere
di tutto. Il risultato dell'andata può essere ribaltato
o viceversa. Si sa, nei playoff spesso i risultati
sono davvero pazzi". Statistiche. Il Fano non ha
mai perso in casa in campionato mentre il Gubbio
non prende un gol da oltre cinque partite. Però
Farabini tira fuori dal cassetto un altro dato numerico
che elenchiamo... "In circa trenta incontri
tra andata e ritorno il Fano non è mai riuscito
a vincere in terra umbra a Gubbio mentre i rossoblù hanno vinto
almeno un paio di volte a Fano nella riviera adriatica. É proprio un tabù"
•
19
maggio 2010
La
voce ai tecnici. Cornacchini: "Playoff motivanti".
Torrente: "Ai playoff, avanti con umiltà"
La parola passa ai tecnici della sfida dei
playoff.
Da una parte c'è Giovanni Cornacchini, trainer del Fano,
alla guida di una compagine che è divenuta un'autentica
sorpresa. Dall'altra troviamo Vincenzo Torrente, allenatore
del Gubbio, che al primo anno tra i prof come allenatore
ha arpionato l'obiettivo dei playoff. Si parte da
colui che ha già compiuto la sua impresa perchè
ha portato una squadra pescata dalla serie D ai
playoff di Seconda Divisione con un organico che per quattordici diciottesimi
non aveva mai calcato i campi di Lega Pro. Incalza così mister Giovanni Cornacchini: "Il
merito è dei ragazzi che hanno fatto un qualcosa
di importantissimo. Tanti calciatori non avevano
mai giocato in questa categoria. A dire il vero
la partenza era
stata molto brutta ma la squadra si è dimostrata
tosta e difficile da affrontare. Le motivazioni
non ci sono mai mancate. Ecco spiegato il succo
di questo risultato". Ad un certo punto
il Fano si è trovato pure secondo in classifica,
poi c'è stato un calo. Forse perchè la squadra ha
tirato la carretta tutto l'anno? "Probabilmente
si. Un po' di calo forse c'è stato. Però l'obiettivo principale
della salvezza è stato raggiunto e addirittura sono
giunti i playoff. Non importa se siamo quarti, l'importante
è esserci entrati. E adesso siamo pronti per affrontare
questo spareggio difficilissimo". Alcuni
colleghi marchigiani ci hanno detto che lei è riservato
e parla poco. Preferisce far parlare il campo, giusto?
"Ma non è proprio vero. - dice sorridendo
- Parlo il giusto. E dico che sono contento dei
risultati. Speriamo adesso di proseguire".
Fano-Gubbio, come la mettiamo? "Gara molto
difficile. Insieme a Lucchese, San Marino,
Bassano e Nocerina... il Gubbio è una delle squadre
più forti. In attacco possiede bravi
calciatori e in più c'è il capocannoniere della
C2. Siamo consapevoli delle difficoltà, ma affronteremo
questo impegno con il massimo delle nostre forze
e con serenità. I playoff sono divertenti e motivanti".
Il Gubbio aveva chiesto di giocare il primo incontro
di sabato e c'era anche il benestare della società
granata, mentre poi si è deciso di giocare di domenica.
Come ha vissuto tutta questa vicenda? "A
me personalmente non mi ha toccato più di tanto.
A me giocare di sabato oppure di domenica non creava
nessun tipo di problema. Ma rispetto la decisione
della società. Quindi va bene così". Dalla
pacatezza di Cornacchini ci dirigiamo verso l'umore
di mister Vincenzo Torrente che ci appare carico al
punto giusto. Lo si vede quando chiama a raccolta
la stampa dopo gli allenamenti. Si mette seduto
in sala stampa e chiede subito: "Domande?
Oppure parlo io?". "No, no":
rispondiamo! Prima domanda. Lei è entrato nell'olimpo
degli allenatori che sono riusciti a centrare i
playoff. Che ne pensa? "Ne sono felice.
É stato un anno davvero importante e la mia promessa
all'inizio della stagione è stata mantenuta. Mi
fa piacere essere accostato a Giuseppe Galderisi
e Marco Alessandrini. Ma ora non mi accontento.
Sono ambizioso e voglio vincere". Il Fano?
"Beh, è una squadra affamata, concreta e
motivata. La difesa è molto organizzata e in attacco
è efficace nelle ripartenze. Non è semplice da affrontare".
Il Fano cambierà atteggiamento per i playoff? "Credo
di no. La loro forza è giocare in questa maniera.
Più che altro spetta a noi non cadere nella trappola
del nervosismo come è avvenuto in campionato a Fano".
Il Gubbio farà calcoli visto che bastano due risultati
su tre? "Assolutamente no. Non è il nostro
modo di essere. Puntiamo a vincere. Ma sappiamo
che in queste partite c'è grande equilibrio. Basta
un particolare o una giocata per risolvere il match".
Il Gubbio è pronto? "Certo che si. Dopo
diversi sacrifici affronteremo i playoff con umiltà".
Ultima considerazione. A Fano con ogni probabilità
ci sarà uno stadio quasi tutto a sfavore a livello
di tifo visto che a Gubbio ci sarà la Festa dei
Ceri mezzani. La preoccupa? "Il pubblico
mi pare che non gioca, giusto? Dipende solo da noi e
i nostri calciatori devono essere pronti. Al ritorno la nostra tifoseria saprà darci la giusta
spinta
perchè mi pare più passionale. E per la prima volta
ho assistito alla Festa dei Ceri: ora capisco tutto...
è coinvolgente e trascinante".
•
18
maggio 2010
Biglietti
solo in prevendita alla Tabaccheria 2000. Ed ecco
un video di Rivaldo da playoff...
Per la trasferta di Fano sono già disponibili i
biglietti in prevendita. L'unico punto vendita
si trova presso la Tabaccheria 2000 (di fianco il
Bar della Stazione). Il costo del biglietto è di
12 euro. La prevendita si concluderà alle ore 19
di sabato 22 maggio e non sarà possibile
acquistare tagliandi per il settore ospiti nel giorno
della partita. Non è possibile acquistarlo nemmeno
per gli altri settori visto che la vendita è riservata
per i soli residenti di Pesaro-Urbino provincia.
Pertanto chi è interessato a seguire il Gubbio a
Fano, nonostante è in programma la Festa dei Ceri
mezzani domenica, è obbligato ad acquistare il biglietto
solo in prevendita. Intanto i "Gubbio Supporters"
organizzano un pullman per Fano: le informazioni
e le iscrizioni si effettuano presso il Bar Santa
Lucia. Nel frattempo registriamo un exploit del
sito Gubbiofans.it. Lo scorso lunedì 10 maggio è
stato frantumato il record giornaliero di accessi:
registrati 967 accessi di utenti e il 12 maggio
si è toccata quota 865; il precedente record era
di 825 utenti unici giornalieri. Resta intatto invece
il record delle pagine viste dello scorso 29 marzo
(4583). E visto che si parla di playoff, si scopre che c'è un video (su Youtube.it) che ritrae
un calciatore che segna un eurogol allo scadere
della partita Avellino-Foggia nei playoff nel 2007
e regala la serie B alla formazione campana. É Gonzales
Kiese Rivaldo, ora gioca nel Gubbio.
•
17
maggio 2010
Vispi:
"Gubbio, città anomala e passionale! É questione
di tradizioni, difficile capirci da fuori..."
Se parli del Gubbio e parli di Roberto Vispi tutti
lo conoscono. Dapprima ne è stato tifoso, addirittura
a fine '80 è stato capo ultrà, con suo padre Giuseppe
che aveva il ruolo di presidente. Ora la passione
si è spostata in società diventandone dirigente.
Ma non è riuscito a togliersi di dosso del tutto
i panni del tifoso ed ora si gusta questo traguardo,
i playoff: "É stata un'emozione grande.
Già è cominciato tutto con la partita in casa contro
il Prato. É stato un crescendo di emozioni, la città
che ha rivissuto gli antichi entusiasmi e la banda
musicale ha allietato tutti. Da parte mia ho cercato
di sfruttare il vostro sito (Gubbiofans.it) e ringrazio
il lavoro che fate. Questo sito è diventato veramente
un riferimento per tutti i tifosi del Gubbio di
tutte le età. É un riferimento costante e per questo
motivo tramite voi ho lanciato degli accorati appelli,
compreso quello della banda musicale che ci porta
bene. Ci è stato promesso che potrebbero venire
pure con il Fano. L'emozione finale poi è avvenuta
a Poggibonsi. Gli ultimi dieci minuti vivo male
la partite: mi nascondo, mi tappo le orecchie e
gli occhi. Ho contagiato pure il presidente Fioriti
che sta diventando peggio di me. Nel momento del
secondo gol di Casoli mi sono abbracciato con tutti.
Dentro gli spogliatoi è stata grande festa che è
durata anche in serata grazie anche al clima ceraiolo".
Parlando del 17 maggio è normale che torna in mente
lo spareggio del "Curi" davanti a ventimila
persone. Vispi era uno degli organizzatori del tifo.
Cosa ricordi e cosa si può dire ai giovani d'oggi?
"Quella giornata rimarrà unica e irripetibile.
Non solo per il gran tifo da categorie superiori
che c'era sugli spalti. Ma perchè ci trovavamo in
Umbria, in C2 tra l'altro c'erano solo Perugia e
Ternana. Il Gubbio in quel momento rappresentava
non solo gli eugubini ma tutta l'Umbria era con
noi, a parte i folignati che ce li abbiamo avuti
sempre contro. Conobbi anche alcuni tifosi del Perugia.
E poi consentitemelo. Quando ricapita che una città
intera come Gubbio porta più di diecimila tifosi
eugubini allo stadio? Eravamo veramente tanti. Ma
ora mi auguro per i più giovani di vivere delle
grandi emozioni. Ai playoff ci sono quattro squadre
che partono alla pari perchè sono tutte allo stesso
livello. Ma noi abbiamo la consapevolezza, sia in
società, e sono convinto anche i calciatori, che
abbiamo un'occasione da non perdere. Gli spareggi
in passato l'abbiamo già fatti perciò ora vanno
vinti. Solo se saliremo in Prima Divisione passeremo
di nuovo alla storia". Si gioca di domenica
a Fano, ma voi come società avevate chiesto di anticiparla
al sabato. Ci spiega meglio la vicenda? "I
Ceri sono i Ceri per tutti gli eugubini. É una passione
che prende 32000 abitanti su 32000. Nessuno potrà
capire mai cosa significano per noi i Ceri. Ad esempio
io sono nato il giorno dei Ceri, mio figlio si chiama
Ubaldo e il Cero l'ho portato in lungo e in largo.
Poi per il calcio c'è grande passione. Per gli abitanti
che ha, Gubbio è una città anomala: quando andiamo
in giro ce lo dicono in tanti. Cioè dicono che Gubbio
è una piazza calorosa e molto legata alle tradizioni.
Ed io sarò a Fano, caschi il mondo! Ma capisco chi
rimane a Gubbio perchè è un grande sacrificio".
E aggiunge con il cuore in gola: "C'è tanto
rispetto tra le due società. Capisco che a ruoli
invertiti probabilmente anche noi rimanevamo dell'idea
di giocare la domenica. Però è chiaro che abbiamo
tanta rabbia in corpo. Sono convinto che la nostra
squadra che definirei «i lupi inferociti» lotteranno
per la nostra causa, sia all'andata, sia al ritorno.
E nella gara di ritorno a Gubbio sono convinto che
non lasceremo neanche uno spazio vuoto degli spalti
dello stadio".
•
14
maggio 2010
Comunicato
stampa ufficiale Alma Juventus Fano 1906. La Festa
dei Ceri in diretta on line
Anche quest'anno la Festa dei Ceri sarà trasmessa
in diretta on line il 15 maggio. Potrà essere vista
in streaming sul portale web Trgmedia.it in collaborazione
con i siti web Eugubinidelmondo.it e Ceri.it per
la visione. La società dell'Alma Juventus Fano 1906
intanto dirama un comunicato ufficiale che ci è
pervenuto via-email da Carlo Briganti, responsabile
marketing e comunicazione della società granata,
che salutiamo e ringraziamo.
•
14
maggio 2010
Il
caso Fano-Gubbio finisce su una testata nazionale.
Arriva l'ufficialità: si gioca domenica 23
Partiamo da un e-mail che ci è pervenuta dalla Francia
e pubblichiamo con piacere: "Ciao a tutti.
Sono un povero italiano perso in Francia. I miei
genitori sono di Gubbio e sono arrivati domenica
scorsa a Gubbio per qualche mese. Io non vengo a
Gubbio da tre anni ma mi manca tanto questa città.
Seguo questa squadra da tanti anni guardando il
sito web Gubbiofans.it, e adesso che affronta il
Fano per i playoff spero e auguro una vittoria.
Questa città merita una grande squadra. Con mister
Torrente e Gigi Simoni non si può avere meglio.
Gubbio calcio, non fateci solo sognare! Forza Gubbio.
Fabrizio Vagnarelli". Insomma pure dall'estero
si tifa con passione i colori rossoblù. Cambiamo
adesso capitolo. Dalla Lega Pro è giunta l'ufficialità.
La partita di andata di semifinale playoff tra Fano
e Gubbio si giocherà domenica 23 maggio. Pure nelle
giornate tra mercoledì e giovedì si è cercato di
mediare e trovare un compromesso. Da Fano era giunta
pure una controproposta, cioè di giocare la gara d'andata
il sabato ma a Gubbio e il ritorno a Fano. La società
eugubina ha risposto no! I tifosi eugubini oltretutto
saranno costretti a comprare solo i biglietti del
settore ospiti in prevendita. A Fano la vendita
degli altri settori sarà riservata solo a coloro
che saranno residenti nella provincia di Pesaro-Urbino.
Intanto la vicenda è balzata nella cronaca nazionale.
Il quotidiano on line di Repubblica (www.repubblica.it)
parla del caso e tira in ballo la
fiction di "Don Matteo", personaggio intepretato da
Terence Hill.
•
13
maggio 2010
Conosciamo
a fondo l'avversaria dei playoff... l'Alma Juventus
Fano. Gli umori e il resoconto
(Servizio
integrale di Sandro Candelora) -
A conclusione
della splendida stagione regolare dell'Alma Juventus
Fano, in attesa dell'eccitante appendice dei playoff
promozione, l'animo è pervaso da sensazioni contrastanti.
Vi alberga in primo luogo l'intensa soddisfazione
per un campionato vissuto da autentici protagonisti,
che dopo lo scotto iniziale pagato al noviziato
ha visto i granata scalare la classifica ed installarsi in pianta stabile fra le
grandi del torneo. Un piazzamento tanto gratificante come il quarto
posto rimanda con la memoria all’esaltante corsa di tre lustri
addietro (allorquando, con Donati in panca, si finì quinti), ahimé
terminata nella cocente delusione della fatal giornata di Ascoli. I
meriti di una simile conquista vanno equamente ripartiti fra una
dirigenza lungimirante nelle scelte, un tecnico capace quanto modesto
come Giovanni Cornacchini, che è riuscito ad esaltare al massimo il profitto
del materiale messogli a disposizione, ed un gruppo di giocatori che
ha saputo mettere sul campo dedizione alla causa e spirito di
sacrificio, facendosi apprezzare per le doti caratteriali prima
ancora che per il talento calcistico. La legittima gioia è peraltro annacquata dal
giustificato rammarico di non aver conseguito la seconda piazza, con
tutti i tangibili vantaggi che una tale griglia avrebbe implicato nel
supplemento finale, anche e soprattutto in considerazione delle
caratteristiche tecnico-tattiche di Amaranti e compagni. E dire che
ad un certo punto (senza andare troppo indietro nel tempo, diciamo ad
un paio di gare dalla fine) sembrava più facile arrivare
a ridosso della lepre Lucchese che non più attardati:
visti i tentennamenti del malconcio San Marino, sarebbe bastato
portare a casa il successo da Gradisca d’Isonzo (impresa non
titanica dal momento che si è andati in vantaggio due volte) e
giungere al match di commiato contro la Nocerina praticamente in una
botte di ferro. Ma tant’è, in virtù di un maligno contrappasso,
chi si è messo a fare i conti da ragioniere è rimasto poi punito
dagli stessi numeri, che ad un certo punto non sono tornati più. La
piccola macchia finale, dovuta forse all’inesperienza nel gestire
situazioni del genere, non deve però far dimenticare quanto di ottimo si è
prodotto sin qui. L’aver gettato maldestramente al vento la piazza
d’onore deve viceversa fungere da pungolo interiore ed aumentare
gli stimoli in vista degli spareggi. Ma di fronte ad un traguardo tanto prestigioso,
che potrebbe riscrivere la storia granata prossima ventura (così
come la sconfitta patita contro il Castel di Sangro, a suo modo,
dette l’imprimatur a tutti i guai che sarebbero accaduti di lì a
breve), chiedere il massimo è sacrosanto. Darlo in campo e sugli
spalti è obbligatorio. Dopo si potrà anche perdere. Però non prima
di aver esaltato l’anima. Lo esige un momento che potrebbe fare
epoca. Diventando epica. (Articolo inviatoci tramite email dal giornalista free lance che ringraziamo).
•
12
maggio 2010
Stocchi
portafortuna: "Squadra senza mercenari".
A Fano si gioca di domenica: ma è giallo...
Cronistoria
di una giornata infuocata. All'indomani dell'approdo
ai playoff e l'abbinamento della partita di andata
di semifinale dei playoff a Fano che cade di domenica
23 maggio (giorno dei Ceri mezzani), la società
si è attivata per fare anticipare l'incontro al
sabato. Martedì mattina è giunta la notizia che
la società marchigiana aveva accettato il cambio
di data. La Lega Pro pure era d'accordo. I proventi
dell'incasso vengono divisi in maniera equa in tre
parti, tra le società partecipanti e la Lega stessa.
Insomma sembrava una soluzione che in definitiva
avesse accontentato tutti. Si attendeva nel primo
pomeriggio il via libera con il fax della Lega Pro
che in realtà è tardato ad arrivare. La spiegazione?
All'improvviso c'è stato l'alt della società del
Fano. Il motivo? Dalle Marche ci hanno fatto sapere
che alcuni tifosi granata hanno protestato per l'eventuale
spostamento. Hanno giustificato la dura contestazione
dicendo che giocando la partita in un giorno feriale
avrebbe penalizzato la tifoseria locale. A questo
punto la società fanese ha preferito assecondare
i propri sostenitori. Secondo alcune voci di corridoio
però a Gubbio sembra che non l'abbiano presa bene.
Tutto sembrava fatto e poi? É quello che si stanno
chiedendo. In pratica da oggi ne sapremo (forse)
di più per come è andata tutta la vicenda. Non è escluso infatti che da entrambe
le società interessate arriveranno dei comunicati
stampa di spiegazioni e ognuno dirà la sua. Staremo a vedere. Di
certo però che tutta la questione è stata gestita male. Poteva
essere gestita meglio e senza questo clamore mediatico,
con voci e smentite che si sono rincorse per tutto
il giorno. Chiudiamo questa pagina triste e ritroviamo
un po' di sorriso. In questi giorni abbiamo scoperto
che c'è un tifoso d'eccezione. É Stefano Stocchi
(nella foto piccola in alto nell'articolo) che ha
vissuto a Milano fino al 2003 per poi trasferirsi
a Gubbio. Solo da quest'anno segue i colori rossoblù
ma come fosse un veterano, ci dicono chi lo conosce
a fondo. Si è trovato coinvolto dalla passione eugubina
mentre prima era abituato a bazzicare gli spalti
dello stadio "San Siro" a Milano. Mentre
beviamo un drink in un tavolino al Bar della Stazione
ci spiega tutto: "La squadra gioca bene
e ho visto un grande attaccamento quest'anno dei
calciatori verso questa maglia. Senza ombra di dubbio
si impegnano alla morte. Non ho visto i soliti mercenari.
Queste cose i tifosi le capiscono. Non a caso sono
arrivati i risultati. E vedere un Ds come Stefano
Giammarioli emozionato quando guarda il Gubbio significa
che ci tiene. Fa il suo lavoro con passione e non
si comporta come i suoi predecessori".
Contro il Prato ti abbiamo visto concentrato, preso e nervoso,
come mai? "Innanzitutto ero emozionato perchè
ho voluto portare mio padre che non vedeva il Gubbio
da 50 anni. Non sapeva neanche che lo stadio adesso si chiama
«Barbetti» e neppure che era coperto. L'atmosfera
è stata molto coinvolgente e inaspettata. Bella
squadra e un grande pubblico. La banda musicale
poi ha deliziato la giornata sugli spalti. Un bene
quando la gente si sente parte in causa".
Non ci hai pensato su e sei partito pure per Poggibonsi
in pullman, giusto? "Sono rimasto coinvolto
in questa storia, c'è entusiasmo e ho voluto provare.
É stata una partita più sofferta del solito a Poggibonsi,
ma alla fine abbiamo portato in porto i tre punti
e i playoff". E adesso non mancherai ai
playoff... "Statene certi. Ormai sono un
vero tifoso rossoblù". Visto che con lui
presente sugli spalti il Gubbio ha sempre vinto,
ben venga il nuovo tifoso rossoblù.
•
11
maggio 2010
Caspita!
Dopo sei anni, riecco i playoff. Traguardo centrato
tra analisi, dettagli e pronostici...
Prima
una pemessa. Trascriviamo il commento di Paolo Bartalini,
collega giornalista di Poggibonsi, che ci ha inviato via
e-mail: "Un Gubbio abile a incanalare la partita
nella giusta direzione. In sfide del genere, chi
segna per primo vince. Così ha saputo fare la squadra
di Torrente, dopo aver corso in apertura il primo
autentico pericolo sventato da Lamanna che poi è
stato protagonista di un altro paio di interventi
decisivi sul parziale di 0-1. Gubbio inappuntabile
in retroguardia, padrone della mediana (grazie ad
un Boisfer onnipresente) e capace ad affidarsi alla
qualità del tridente in attacco. Anche se i gol
sono maturati con disattenzioni evidenti della retroguardia
locale. Pure l'opportunismo, del resto, è un ingrediente
importante per certi traguardi". Ma Bartalini
va oltre e fa un pronostico pure per i playoff... "Prevedo
un Gubbio capace di sbarazzarsi del Fano. Gli adriatici
hanno già vinto il loro campionato e alla fine prevarrà
la fame del Gubbio. Sull'altro versante fiducia
alla Sangiovannese che sull'onda dell'entusiasmo
(forse contro ogni pronostico, ma non per questo
immeritata) ha conseguito la
quinta piazza. É vero
che il San Marino può affidarsi a un
giocatore come Cesca, in grado di vincere da solo le partite. Però
nell'arco della stagione i Titani hanno tenuto un rendimento da
eterni incompiuti".
In pratica prevede una finale playoff tra Gubbio
e Sangiovannese. Ovviamente, da parte nostra, incrociamo le dita.
Ma un dato di fatto va valutato nell'analisi dettagliata
di Paolo Bartalini. Il Gubbio ha ritrovato la quadratura
del cerchio in queste ultime partite. Innanzitutto
non ha preso gol nelle ultime cinque gare, precisamente
da 529 minuti. Il centrocampo quando gira costante
e preciso come un metronomo è tra i più forti del
girone. L'attacco pare che abbia trovato quel cinismo
che è mancato in diverse partite. Perciò diciamolo
chiaro e tondo. Il Gubbio ha saputo tirar fuori
il meglio di sè nel momento più importante della
stagione: con audacia, fermezza e volontà sono giunte
tre vittorie negli ultimi tre incontri. E tutte
queste credenziali fanno sperare per i playoff.
Appunto... i playoff! Dopo sei lunghissimi anni
il Gubbio ritrova gli spareggi promozione. Mister
Vincenzo Torrente entra nell'olimpo degli allenatori
che sono riusciti a centrare questo prestigioso
traguardo: prima ci erano riusciti solamente Marco
Alessandrini (2003) e Giuseppe Galderisi (2004).
Il tecnico rossoblù è stato il primo a crederci
fino in fondo. Infatti non si è per niente esaltato
quando il Gubbio si trovava a +8 (punti di vantaggio)
dalla sesta classificata. E non si è per niente
demoralizzato quando i rossoblù hanno avuto un periodo
di difficoltà raccogliendo la miseria di nove punti
in nove partite. Ricordiamo bene nella mente le
parole pronunciate durante la presentazione l'estate
scorsa. Torrente e il Dt Gigi Simoni si erano subito
sbilanciati: "Vogliamo i playoff".
La società andava cauta e a tal proposito quest'anno
non si è pronunciata mai. Sono servite da lezione
le ultime stagioni molto amare. Ma soprattutto sembrava
un'impresa raggiungere questo prestigioso traguardo
con un budget dimezzato e con l'innesto di tanti
giovani. Ma con la sagacia del Dt Simoni insieme
alla caparbietà del Ds Stefano Giammarioli si è
costruita una squadra intraprendente coadiuvata
da tanti ragazzi vogliosi di emergere. Il resto
lo ha fatto il trainer Torrente che ha saputo assemblare
un vero gruppo e ha saputo dare un gioco alla squadra,
arioso e bello a vedersi. Ma già dal primo giorno
che è atterrato a Gubbio ha avuto subito le idee
chiare. Ci aveva confidato: "Punto sul 4-3-3:
un modulo che mi piace". E così è stato.
Ha continuato nella sua strada nel bene e nel male.
É andato avanti anche contro chi si ostinava a dire
che il tecnico doveva cambiare modulo. La festa
a sorpresa di domenica sera nel covo dei tifosi
a Santa Lucia che hanno aspettato in gran
numero l'arrivo dei calciatori è stato il culmine
di una stagione che possiamo definirla emozionante
e tirata, a volte sofferta, ma gratificante.
Ed ora? Sotto con il Fano. E allora sveliamo un
retroscena. Prima del fischio d'inizio di Gubbio-Prato
di due domeniche fa, incontriamo fuori dalla tribuna
stampa Maurizio Paruccini, Dg del Fano, che dopo
una sana chiacchierata di calcio, ci confida: "Sarebbe
bello vedere Fano e Gubbio ai playoff di fronte
l'una contro l'altra. É il mio augurio. Sia a livello
di sport e sia a livello di incassi per le due società".
Ebbene, la profezia del Dg granata si è poi avverata.
Concludiamo con i saluti che ci arrivano da Lucca
e da Nocera Inferiore. Tramite e-mail, Fabrizio Vincenti
di Gazzettalucchese.it e Andrea D'Amico di Forzanocerina.it,
ci mandano un eloquente "in bocca al lupo"
per i playoff. Lucchese e Nocerina hanno raggiunto
i loro obiettivi, i primi con la promozione diretta,
e i secondi con la salvezza raggiunta proprio a
Fano all'ultimo tuffo. Che siano di buon auspicio per il Gubbio...
(Editoriale Direttore Gubbiofans.it)
•
09
maggio 2010
Gubbio: vittoria a Poggibonsi
(0-2), è terzo. Playoff
ok! Torrente: "Orgoglioso della squadra..."
Il Gubbio sconfigge per 2-0 il Poggibonsi e vola così
ai playoff. Finisce addirittura terzo in virtù della
migliore differenza reti con il Fano, che sarà l'avversario
nel primo round degli spareggi. I commenti. Sintetico
il parere del vice presidente Giancarlo Brugnoni:
"Gubbio determinato. Mi fa ben sperare per
i playoff". Felice pure capitan Sandreani:
"É un giorno da ricordare. Abbiamo fatto
una bella cosa. Ora vogliamo la rivincita con il
Fano". Mister Torrente è raggiante: "Obiettivo
centrato! Abbiamo interpretato bene la partita e
abbiamo sfruttato le occasioni create. Sono orgoglioso
di questa squadra. Complimenti a tutto lo staff.
Ora ci prepariamo per disputare al meglio i playoff".
La cronaca. Il Gubbio è senza gli assenti Allegrini
e Farina, oltre a Corallo. Il Poggibonsi deve fare
a meno di Francini e Turetta. Mister Torrente opta
per il consueto 4-3-3. Il trainer giallorosso Firicano
risponde con il 4-4-2. Pronti e via. Il primo tempo
non delude le attese. Le due squadre si affrontano
a viso aperto. Al 2' Rivaldo ci prova subito su
punizione dal limite, Bini c'è e para. Al 3' Dall'Ara
serve da calcio piazzato un pallone in area per Machetti che incorna
di testa a rete, provvidenziale un intervento di
Lamanna che respinge in volo. Al 35' un tiro di
Prevete di destro termina di poco a lato. Al 37' cambia il risultato. Marotta conquista caparbiamente
una punizione sulla sinistra. Il calcio piazzato
(che si può definire come un corner corto) viene
spedito in area da Rivaldo, ma respinge come può
la barriera giallorossa fuori dall'area; tenta allora
un tiro dal limite Sandreani e dopo un batti e ribatti
la palla arriva sui piedi di Boisfer che da pochi
passi la scarica di destro di potenza a mezz'altezza
in rete. Arriva la risposta del Poggibonsi. Al 43'
Alteri si coordina bene da posizione molto favorevole
e scaraventa un tiro radente
pericoloso in porta, prodigioso è Lamanna che si
distende in tuffo e para. Ripresa. Al 65' il nuovo
entrato Guaita si rende insidioso con un'azione
in velocità, ma Lamanna è concentrato e non si fa
sorprendere. All' 82 ci prova l'altro nuovo entrato
Hemmy con un tiro velenoso
dal limite, si salva Lamanna in tuffo. Quasi allo
scadere
ci prova il neo entrato Perez con un tiro che termina
sul fondo. Ma al 90' il Gubbio trova pure il raddoppio:
Casoli approfitta di una incertezza di Dierna, una
volta trovatosi al limite fa partire un tiro beffardo
che supera il portiere Bini e la sfera si insacca in rete. C'è
un ultimo sussulto di Guaita. Ma si festeggia
al triplice fischio tra gli eugubini: vengono raggiunti
i playoff con grande merito dopo sei anni! Tabellino:
Poggibonsi - Gubbio 0-2 Poggibonsi: Bini,
Narducci (74' Mattiuzzo), Forino, Dall'Ara (52' Guaita), Dierna, Machetti, Rovrena,
Nolè (78' Hemmy), Alteri, Prevete, Staffolani.
All. Firicano. Gubbio: Lamanna,
Anania, Bruscagin, Boisfer, Briganti, Marconi, Casoli,
Sandreani, Marotta (80' Perez), Rivaldo (77' Gaggiotti), Gomez Taleb
(57' Antonini). All. Torrente. Reti:
37' Boisfer (G), 90' Casoli (G). Arbitro:
Ostinelli di Como (Piovera di Seregno e Marchesi
di Lodi). Ammoniti: Dierna e Rovrena
(P); Anania e Marconi (G). Spettatori: 1000 circa (di cui 177 da Gubbio presenti nel settore ospiti). Risultati:
Trentaquattresima Giornata - Lega Pro - Seconda
Divisione - Stagione 2009-2010: Carrarese
- Bassano 2-1 5'
Crocetti (B), 37' Vannini (C), 49' Guidone (C) Celano
- Sacilese 0-1 3'
Kabine (S) Fano
- Nocerina 0-0 Giacomense
- Bellaria 1-2 74'
Uccello (B), 86' Madiotto (G), 91' Elia (B) Poggibonsi
- Gubbio 0-2 37'
Boisfer (G), 90' Casoli (G) Prato
- Itala San Marco 3-0 30'
Vieri (P), 45' Basilico (P), 71' Basilico (P) Pro
Vasto - Colligiana 2-3 25'
Iannelli (C), 45' Suriano (P) rig., 64' Tortolano
(C), 69' Iannelli (C), 70' Soria (P) San
Marino - Sangiovannese 2-3 20'
Grassi (Sm), 53' Pippi (Sg) rig., 64' Gasparello
(Sm), 71' Cori (Sg), 75' Raimondi (Sg) Sangiustese
- Lucchese 1-1 42'
Taddeucci (L), 55' Ventura (S)
•
08
maggio 2010
Trasferta
di Poggibonsi: venduti 177 biglietti in prevendita.
Quasi duecento tifosi al seguito
Tifosi
in trasferta a Poggibonsi verso l'ultima partita di
campionato. Sono stati
venduti in prevendita
presso la Tabaccheria 2000 in Gubbio 177 biglietti. Perciò
saranno quasi duecento i tifosi rossoblù al seguito.
Il Gubbio giocherà
al completo, anche se dovrà fare i conti con i noti
infortuni di Farina e Allegrini, oltre al convalescente
Corallo. Invece il Poggibonsi dovrà fare a meno
dello squalificato Francini e dell'infortunato Turetta.
Si prevede un match ad alta tensione.
•
07
maggio 2010
Bartalini
e la sua storia:
"Da Poggibonsi a Gubbio. Vi racconto la
rivalità negli anni '87 e '88..."
Se parli di Gubbio e Poggibonsi saltano fuori tanti
ricordi e tanti aneddoti. Però chi meglio di tutti
può raccontare o far capire cosa significa e cosa
è stata una partita del genere? Chi l'ha vissuta in
prima persona su entrambe le sponde! Stiamo parlando
di Paolo Bartalini, un collega giornalista di Poggibonsi
che scrive per "La Nazione" le sorti della
squadra giallorossa. Qualcuno si chiederà, perchè
mai? Ecco spiegato il motivo. La storia di Paolo
ha dell'incredibile, sembra un gioco strano del
destino. Proprio da raccontare. Anni 1987 e 1988:
Bartalini fu chiamato ad adempiere il servizio civile
di 20 mesi (neanche a farlo apposta) nella città
di Gubbio, vivendo quella rivalità in una città
"nemica" dove invece trovò tanti amici.
Invece dal 1990 poi intraprese la strada di giornalista
che tuttora percorre. Allora... puoi raccontare
a tutti noi questa storia abbastanza curiosa? "Ma
quante
coincidenze mi sono capitate assieme. Iniziò tutto quanto
dall'arrivo della cartolina azzurra che avevano
anche gli obiettori di coscienza. Mi giunse a casa
all'anti vigilia di Poggibonsi-Gubbio (1-0 ndr)
del 7 dicembre 1986 e partì per Gubbio il 7 gennaio
1987. Fu un intreccio di esistenza e di pallone.
Considerate che all'epoca ero un autentico tifoso
giallorosso e ho trascorso 20 mesi nella città rivale.
Ma in verità questa rivalità non l'ho vissuta mai.
Si creò un legame splendido con Gubbio e con
le persone fin dall'inizio. Mi facevano anche qualche
battutaccia. Mi dicevano: sei di Poggibonsi? Ma
senti te! Però tutto rimaneva nei discorsi di sfottò
amichevoli che si facevano in Piazza Oderisi o su
Corso Garibaldi. Abitavo in via Gioia numero 6,
era il nostro ritrovo". In quegli anni
ci fu quel famoso spareggio al "Curi"
di Perugia tra Gubbio e Poggibonsi che si disputò
davanti oltre 20000 spettatori... "L'ho vissuto
da poggibonsese in terra eugubina: che storia! In
pratica riuscì
a vedere il Poggibonsi in casa poche volte all'epoca.
Mentre a Gubbio ho toccato proprio con mano tutto
l'entusiasmo e il trasporto rossoblù. Tenevo molto
ai colori giallorossi ma c'era in qualche maniera
un certo contagio. Ci fu quel testa a testa fino
all'ultima giornata. Poi a maggio c'era l'atmosfera
dei Ceri che vidi per la prima volta: non nego che
l'ho vissuta praticamente in trance perchè già pensavo
quello che sarebbe stato due giorni dopo (il 17
maggio 1987 a Perugia ndr)". Una piccola
premessa: in quello spareggio il sottoscritto all'epoca
si trovava in curva nord con i tifosi rossoblù mentre
Paolo ha assistito al match in curva sud tra i sostenitori
giallorossi. Ebbene, che ricordi ti porti dietro?
"Partì alle ore 8 di mattina da Gubbio con la
mia Panda per andare a fare il tifo per il Poggibonsi
con la sciarpa al collo. Fu una situazione surreale
e pure in curva nessuno ci credeva. L'atmosfera
allo stadio era incredibile. C'era tanto entusiasmo,
di sicuro sono momenti irripetibili. Di fronte vedevo
in curva nord
un oceano rossoblù che ricopriva per intero
il settore invaso dai tifosi eugubini. Mi legò ad
un immagine che avevo degli anni '70 del Perugia
vincente". Al gol risolutivo di Zoppis?
"Ci fu un grande boato. Però mi sembrò a scoppio
ritardato. É come se l'avessi prefigurato prima.
Che strano. In quella partita poteva vincere chiunque.
Ad un certo punto sembrava che prendesse il sopravvento
il Poggibonsi con il match ball di Pistella ma poi
segnò ai tempi supplementari il Gubbio con il gol
di Zoppis. Non aspettai la fine. Anzi, dopo l'espulsione
di Mattolini decisi di lasciare lo stadio. Ma uscendo
dal Curi sbagliai strada dirigendomi verso Poggibonsi
e nel momento in cui ho ripreso la strada per Gubbio
mi sono ritrovato nel bel mezzo dei festeggiamenti
rossoblù con la mia auto targata Siena".
E svela un'altra curiosità: "Nella partita
di ritorno del 29 marzo 1987 (Gubbio-Poggibonsi
0-2 ndr), venne fuori una situazione insolita. Andai
nel settore ospiti. Nel momento in cui era finita
la partita e ci dovevamo allontanare dallo stadio,
io fui costretto a staccarmi dal gruppo dei tifosi
giallorossi perchè pernottavo a Gubbio. Non fui
capito dalle forze dell'ordine e mi inseguirono. Però tutte queste situazioni
mi hanno fatto vivere quei momenti in maniera
più intensa. Ed ancora oggi a Poggibonsi è nitido
il ricordo di quelle fatidiche sfide".
Veniamo al presente. Che aria tira a Poggibonsi
per domenica? "A Pasqua il Poggibonsi era
ultimo dopo la mazzata del derby perso con la Colligiana.
Poi la squadra di Firicano ha avuto un risveglio
e il pareggio all'ultimo minuto con la Sangiovannese
ha dato la scossa giusta. Sono giunte pure tre vittorie
di fila che non si sa da quanto tempo non le otteneva.
Ma ora deve fare i conti con la forza del Gubbio".
Che sfida sarà? "Credo che sarà una partita
a scacchi. Chi avrà l'abilità, il coraggio e la
fortuna per indirizzarla meglio... vincerà la partita
e quindi coglierà l'obiettivo prefissato".
•
06
maggio 2010
Biglietti
solo in prevendita presso la Tabaccheria 2000. Ed ecco
un video con il tifo in curva...
Per la trasferta di Poggibonsi sono già disponibili
i biglietti in prevendita. L'unico punto vendita
si trova presso la Tabaccheria 2000 (di fianco il
Bar della Stazione). Il costo del biglietto è di
10 euro più 1,50 euro di diritto di prevendita.
La prevendita si concluderà alle ore 19,00 di sabato 8 maggio
e non sarà
possibile acquistare tagliandi per il settore ospiti per il giorno della
partita. Intanto sul blog di
Giacomo Marinelli Andreoli (Direttore di Trg), ossia
http://giacomo-marinelli.blogspot.com/,
è inserito il pezzo di copertina di "Fuorigioco"
che può essere commentato dai tifosi. Per concludere
mettiamo in visione di tutti i nostri utenti un
video postato da un tifoso eugubino su Youtube.it
che ritrae la curva rossoblù che viene accompagnata
dalle note della banda musicale con un tifo stile argentino.
Provare per credere (vedi)...
•
05
maggio 2010
Torrente:
"Ci si gioca un'intera stagione".
Ritiro a Chianciano Terme. Pullman per Poggibonsi
Tutto
in novanta minuti. Anzi, in novantacinque minuti,
come rimarca l'allenatore Vincenzo Torrente, che
già conta i minuti di recupero. Evidentemente la
tensione è già alta per una partita cruciale che
vale un intero campionato. Infatti in conferenza
stampa mister Torrente dice: "Mancano 95
minuti... di autentica battaglia". Fa
un sospiro e prosegue con il suo discorso: "É
una partita difficile con il Poggibonsi. Affronteremo
una squadra in grande salute e in aggiunta è una
storica rivale. Per questo motivo chiedo un ultimo
sforzo. Non sono ammessi calcoli. L'ho ribadito
ai ragazzi, perciò voglio la massima concentrazione.
Ci si gioca una intera stagione. Sarebbe un peccato
fermarci proprio adesso". E pensa a mandare
un messaggio piuttosto chiaro ai tifosi: "Domenica
sono stati trascinanti ma nel vero senso del termine.
C'è stato un tifo passionale che tanto piace a me.
Inoltre le note della banda musicale ci hanno caricato
in maniera incredibile. É stato tutto molto bello e coinvolgente. I ragazzi
in campo ne sono rimasti coinvolti. Pertanto spero
che domenica siano in tanti. La squadra ha bisogno
del loro sostegno e ci tiene". Un breve
giudizio sulla prova di domenica scorsa contro il
Prato: "Prova positiva di tutto il collettivo,
a parte qualche piccola sbavatura. Il migliore?
Di sicuro Boisfer. Il turno di riposo gli ha fatto
bene. Rivaldo? É un giocatore importante per noi
ma non è mica Maradona e quindi non aspettatevi ciò
che è impossibile. É chiaro però che da lui ci si
aspetta sempre qualcosa in più ". Il Gubbio
non subisce gol da 439 minuti. La difesa si è assestata?
"Scusatemi tanto, ma io mi tocco...! A parte
gli scongiuri, credo che la squadra ora giochi con
più attenzione e partecipazione. Però è anche vero che
spesso in passato siamo stati puniti al primo errore".
Qualche timore per questo rush finale? "Per
forza. Per questo motivo dobbiamo presentarci belli
carichi e dobbiamo fare una partita perfetta a Poggibonsi.
Altrimenti sono guai. Mentalmente dobbiamo esseri
pronti. Mangiarsi i gomiti dopo... non servirà a
nulla". Più chiaro di così. Intanto è stato
ufficializzato dall'A.S. Gubbio 1910 un nuovo ritiro
che inizierà giovedì mattina con trasferimento a
Chianciano Terme fino a sabato. Poi tutto lo staff
si dirigerà e pernotterà nelle vicinanze di Poggibonsi.
Intanto i "Gubbio Supporters" comunicano
che si sta organizzando un pullman per la trasferta
di Poggibonsi. Le iscrizioni si effettuano presso
il Bar Santa Lucia. Provvedimenti disciplinari.
La società della Gubbio calcio è stata multata di
500 euro perchè "propri sostenitori nel secondo
tempo di gara lanciavano nel recinto di gioco numerosi
oggetti in plastica". Fermati per un turno
Doga, Trabace e Vaira (Carrarese), Da Silva Felipe
(Colligiana), Caidi e Giorgi (Giacomense), Bova
e Carloto (Lucchese), Francini (Poggibonsi), oltre
a Favero della Sacilese.
•
04
maggio 2010
Mamma
mia, che finale! Però contro il Prato che bella atmosfera!
Con tanto... di retroscena!
Una
premessa. Sveliamo innanzitutto un retroscena. Martedì scorso dopo la consueta conferenza
stampa con mister Torrente il collega Roberto Barbacci
fa notare al tecnico un fatto curioso. Il Gubbio
in casa quando ha indossato la casacca bianca ha
sempre vinto. É avvenuto contro il Celano (3-0) e contro
la Sacilese (4-1). Non c'è due senza tre e allora...
perchè non riprovarci? Il tutto avviene alla presenza
del sottoscritto, di un altro collega (Lorenzo Billi)
e del Ds Stefano Giammarioli. Allora mister Torrente
ci pensa un attimo e sbotta rivolto al direttore
sportivo: "Domenica non transigo. Si gioca
con la maglia bianca. A questo punto dobbiamo provarle
tutte per vincere". Il tutto avviene alla
presenza del magazziniere Massimo Pozzolini che
si morde le labbra e storce la bocca: "A
me mi sta bene. Ma se dopo vinciamo e poi i calciatori
lanciano le maglie ai tifosi non ne abbiamo più.
Poi come la mettiamo?". Ebbene. Domenica
appena abbiamo notato il Gubbio scendere in campo
con la maglia bianca, noi in tribuna stampa ci siamo
subito guardati in faccia e ci siamo domandati:
stai a vedere che...? Sarà stato uno scherzo del
destino o pura scaramanzia, ma il presentimento
si è poi avverato. Il vento della fortuna ha cominciato
così a prendere una direzione diversa e favorevole, cioè
una sorte bendisposta verso gli uomini di Torrente. La prima avvisaglia
quando il Prato ha colpito due traverse nel giro
di una manciata di secondi prima con Ferrario e sulla respinta
da Ouchene. Altro segnale propizio. Anania entra
in area di corsa e viene messo giù da Zagaglioni.
L'arbitro Baratta di Salerno non ha esitazioni e
indica il dischetto. Non ci pare proprio vero. Finalmente
giunge... un rigore netto decretato al Gubbio! Terza
ed ultima indicazione positiva. Marotta calcia dagli
undici metri non molto bene, il portiere Pazzagli
intuisce dove è stata indirizzata la sfera ma non
riesce a fermarla del tutto e la stessa rotola in
rete. E arriva così il gol vittoria che riapre la
strada verso i playoff e non solo! Infatti il Gubbio
balza all'improvviso al quarto posto ad una sola
giornata dal termine! Ma la maglia bianca, per chi
è bene attento, portò bene anche nel 1987, nel famoso
spareggio del "Curi" di Perugia vinto
contro il Poggibonsi: i rossoblù di mister Gianpaolo
Landi indossavano la "tenuta" bianca mentre i poggibonsesi
quella dei colori sociali, cioè giallorossa. Altra
evocazione doverosa. L'anno
prima (1986), negli spareggi
di Senigallia, il Gubbio di Massimo Roscini perse
l'incontro con la Vis Pesaro con la maglia rossoblù
mentre riuscì a vincere il secondo incontro contro
il Riccione (allenato da Zaccheroni) con la casacca
bianca, anche se poi furono i pesaresi a salire
di categoria (in serie C2) per mezzo della vittoria nell'ultimo
match contro la compagine riccionese. E allora
forse è il caso, se non una necessità, di fare riordinare
a breve queste "benedette" maglie bianche visto che come aveva
predetto Massimo Pozzolini sono andate quasi esaurite. Come previsto
infatti i tifosi eugubini dopo la pacifica invasione di campo
hanno fatto razzia di calzoncini, maglie
(e... non solo) concesse volontariamente dai calciatori
stessi. Adesso, dopo la premessa passiamo oltre. Il Gubbio
domenica ha vinto con merito per una serie di motivi.
Prendiamo spunto da una frase scritta dal sito web
ufficiale del Prato (Acprato.com): "Padroni
di casa più in palla rispetto ai lanieri dal punto
di vista mentale ed atletico". Tutto vero.
Il Gubbio ha messo in campo cuore, carattere e fame.
Il resto lo ha fatto il pubblico. La banda musicale
ha surriscaldato tutto lo stadio. Si è vissuto un
clima ceraiolo prima, durante e dopo la gara. Davvero
una
bella atmosfera, diremmo meglio "un clima d'altri
tempi" come ha specificato il Ds Giammarioli
dopo il novantesimo. Pure mister Vincenzo Torrente
si è sbottonato: "Il pubblico ci ha portato
alla vittoria. É stato davvero trascinante. Una passione
che sinceramente non conoscevo prima".
Ma l'opera non è assolutamente
conclusa. Occorre l'ultimo essenziale sforzo. Lo
sa bene la squadra, lo sa molto bene il capitano Alessandro
Sandreani
che dopo il novantesimo si è presentato spontaneamente
in sala stampa stremato ma voglioso di esprimere
tutta la sua soddisfazione: "Una giornata
che ricorderemo. Tutto molto bello, dalla nostra
perfomance fino al pubblico. E ricordatevi... sono rimasto
a Gubbio tutti questi anni perchè voglio togliermi
una bella soddisfazione". Poi mentre si defila
mi abbraccia forte. Un abbraccio che credo valga più...
di qualsiasi parola da parte del capitano! Adesso
però viene spontanea un'esclamazione:
"Mamma mia"! Riprendendo il titolo della
canzone più famosa degli Abba. Una esclamazione che nasconde meraviglia, sorpresa ma
anche dei timori
per un finale thrilling che si può trasformare anche
in gioia. A Poggibonsi non mancano le insidie. Infatti
il Gubbio
dovrà affrontare una rivale storica e la squadra più in forma del momento:
10 punti conquistati nelle ultime quattro gare per
i giallorossi che provengono da
tre vittorie consecutive (e 9 reti segnate).
E le dirette inseguitrici (distanziate di un solo
punto, cioè a -1 dai rossoblù) Bassano e Sangiovannese
si recheranno rispettivamente a Carrara ed a San
Marino, la prima fanalino di coda mentre la seconda deve
difendere a denti stretti il secondo posto. Sarà una giornata infuocata, piena di tensione...
perchè dopo il novantesimo ci sarà l'epilogo finale, senza appello
stavolta! (Editoriale Direttore Gubbiofans.it)
•
02
maggio 2010
Il Gubbio vince il big match contro il forte
Prato (1-0). Torrente:
"Il pubblico ci ha trascinato..."
Il Gubbio non tradisce le attese e supera il Prato dopo una partita
assai
vibrante. Commenti. Mister Torrente: "É la vittoria del cuore in una
partita sofferta. Un grazie ai tifosi che sono stati
trascinanti e passionali e ci hanno spinto verso
la vittoria". Il Dt Gigi Simoni: "Partita
eccellente. E il pubblico ci ha dato una grande
mano. Ma ora c'è un altro ostacolo duro da superare".
Chiude capitan Sandreani: "Una giornata
che ci ricorderemo. Partita bella, intensa e un
bel pubblico". La cronaca. Nel Gubbio mancano gli infortunati Farina e
Allegrini,
oltre a Corallo. Il Prato gioca al completo. Mister Torrente
opta per il consueto modulo 4-3-3. Il trainer dei lanieri risponde con
lo schieramento 4-1-3-2. Gubbio in tenuta bianca, Prato con la casacca
azzurra. Gran bel pubblico sugli spalti galvanizzato dalle note della
banda musicale. Si inizia. Pronti e via. All' 11' ci prova da fuori
area Ouchere con un tiro di destro che però termina di poco a lato. Al 15'
proteste in area ospite per un presunto fallo di mani di Lamma,
l'arbitro fa proseguire. Al 18' Casoli si libera sulla destra con una
finta di De Agostini e calcia prontamente di sinistro, la palla a
girare fa la barba al palo. Al 23' il Gubbio si mangia un gol: Casoli
lavora un bel pallone sulla destra e la mette in area, Gomez Taleb
serve Marotta che calcia a rete ma è prodigiosa la parata in uscita di
Pazzagli; sulla respinta Gomez Taleb calcia prontamente di destro
ma la palla sorvola il montante. Al 25' ci prova Boisfer dalla
distanza, la palla però termina alta. Al 26' pericolo in area eugubina:
Zagaglioni serve in area un pallone per Ferrario che calcia bene ma
centra la traversa, sulla respinta però ci prova in tuffo di testa Ouchene:
la palla viene deviata con le punta delle dita da
Lamanna ed è di nuovo traversa! Il Gubbio in questo frangente si salva. Al 33' Casoli di testa
spedisce di poco fuori su invito da calcio d'angolo di Rivaldo. Al 36'
Briganti serve Marconi in area che tira di sinistro, Pazzagli c'è e
para a terra. Al 42' punizione di Rivaldo, palla che finisce a lato. Ripresa. Al
48' percussione in avanti di Boisfer che serve in profondità
Marotta che elude in area la sorveglianza di Lamanna e calcia di destro
a rete: Pazzagli in tuffo è costretto a salvarsi in angolo. Al 66' la
svolta: Anania viene messo giù in area da Zagaglioni, l'arbitro non può
far altro che concedere il rigore. Dal dischetto calcia Marotta di
destro, Pazzagli intuisce il tiro ma non riesce ad arpionare la sfera
che rotola in rete. Al 76' azione invitante per il Gubbio che
costruisce un'azione in contropiede (tre contro due): Casoli sulla via
centrale una volta trovatosi al limite calcia a rete, Pazzagli vola in
tuffo e salva in corner. All' 85' Marotta serve in area Casoli che
calcia a rete: Pazzagli si fa trovare pronto e para. La partita si
chiude con la palla che finisce alta su tiro di Basilico servito al
limite dell'area da Silva Reis. Tabellino:
Gubbio - Prato 1-0 Gubbio:
Lamanna, Anania, Bruscagin, Boisfer, Briganti, Marconi, Casoli,
Sandreani (83' Taddei), Marotta, Rivaldo (77' Gaggiotti), Gomez Taleb (68' Antonini). All. Torrente. Prato:
Pazzagli, Salvi, De Agostini, Acciai (68' Silva Reis), Lamma,
Panizzolo, Zagaglioni (68' Vieri), Fogaroli, Ferrario, Ouchene (86'
Pagliuca), Basilico. All. Bellini. Rete: 66' Marotta (G) rigore. Arbitro:
Baratta di Salerno (Di Lascio di Salerno e Vuolo
di Nocera Inferiore). Ammoniti: Marotta,
Antonini e Taddei (G); Ouchene, Lamma, Zagaglioni e Silva Reis (P).
Spettatori: 1849 (di cui 692 abbonati;
20 da Prato presenti nel settore ospiti). Risultati:
Trentatreesima Giornata - Lega Pro - Seconda Divisione
- Stagione 2009-2010: Bassano
- Pro Vasto 1-1 41' Guariniello (B), 49' Suriano (P) Bellaria
- Celano 2-3 6' Villa (C), 9' Trotta (B), 22' Uccello (B), 37' Marasco (C), 74' Marasco (C) Colligiana
- Giacomense 1-1 53' Pellegrini (C), 88' Perelli (G) Gubbio
- Prato 1-0 66' Marotta (G) rig. Itala
San Marco - Fano 2-2 21' Pazzi (F), 62' Adani (I), 65' Bartolini (F), 67' Roveretto (I) Lucchese
- San Marino 3-3 31' Belluomini (L), 39' Tafani (S), 50' Grassi (S), 57' Grassi (S), 64' Pera (L), 95' Belluomini (L) Nocerina
- Poggibonsi 1-3 44' Staffolani (P) rig., 53' Staffolani (P), 59' Palumbo (N), 77' Alteri (P) Sacilese
- Carrarese 4-4 10' Camilli (C), 14' Favero (S), 16' Da Ros (S), 39' Kabine (S), 51' Guidone (C) rig., 76' Corbanese (S), 84' Granito (C),
89' Guidone (C) rig. Sangiovannese
- Sangiustese 3-1 33' Pippi (Sv), 37' Di
Emma (Su), 73' Romanelli (Sv), 80' Pippi (Sv)
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