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►• 29 APRILE
2024
Regular season, tutte le curiosità e i numeri. I playoff slittano. Le foto di Gubbio-Rimini
Il
Gubbio finisce la regular season. É tempo di statistiche. La
squadra di Piero Braglia chiude il torneo al quinto posto, come nella
passata stagione, ma con due punti in meno in classifica rispetto ad un
anno fa. Infatti i rossoblù chiudono il campionato a quota 59
punti mentre nella passata stagione gli uomini di Braglia avevano
toccato il livello dei 61 punti. Rispetto alla stagione precedente
c'è stata una vittoria in meno (16 rispetto a 17) e un pareggio
in più (11 contro 10) mentre si equivalgono le sconfitte (10).
Altra curiosità: 50 gol fatti in questa stagione, idem la scorsa
annata. Mentre per quanto riguarda il reparto arretrato é
stato più ermetico nella passata stagione: 34 reti subite un
anno fa contro i 38 gol incassati nella stagione corrente. L'anno
scorso si era toccato il record di media punti nella terza serie in un
campionato a 38 squadre: 1,61 punti di media contro i 1,55 punti di
media in questa annata. Al terzo posto il Gubbio di Giuseppe Magi nella
stagione 2016-2017 con 1,53 punti di media. In quarta posizione il
Gubbio di Vincenzo Torrente nella stagione 2021-2022 con 1,30 punti di
media. In terza serie in generale rimane inalterato il record compiuto
nella stagione 2010-2011 con Vincenzo Torrente in panchina con 1,94
punti di media a partita: fu l'annata trionfale verso la vittoria del
campionato che condusse gli eugubini in serie B da capolista davanti
al Sorrento. Quella squadra ottenne 66 punti (per via di una
penalità in realtà erano 67) in 34 partite
(anzichè 38 della serie C odierna). Tutti questi numeri con
tutte le cifre complete e dettagliate si possono vedere nella nostra
accurata tabella grafica nel link.
Intanto slittano i playoff. Il caso Taranto fa posticipare gli spareggi
promozione. All'inizio si doveva giocare sabato 4 maggio. Invece il
primo turno della fase playoff del girone si giocherà
martedì 7 maggio dove il Gubbio incontrerà il Rimini, con
i romagnoli che saranno costretti a vincere per andare avanti. I
rossoblù possono contare su due risultati su tre. Sono queste le date successive: secondo turno sabato 11 maggio, poi la fase
nazionale con primo turno il 14 e il 18 maggio, secondo turno il 21 e il
25 maggio. Infine la Final four: semifinale il 28 maggio e il 2 giugno,
finale promozione il 5 e il 9 giugno. Giovanili.
L'Under 17 di Federico Tafani vince in trasferta per 5-2 con il
Monterosi: in rete Gnazale, Mancini, Di Luca, Tergbaru e Giarrizzo.
L'Under 15 di Cristiano Della Vedova invece viene sconfitta per 4-0 in
trasferta sempre con il Monterosi. Intanto ecco le immagini della
partita tra Gubbio e Rimini. Fotoservizio di Gianfranco Gavirati.
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►• 28 APRILE
2024
Mignemi: "Straordinari, due stagioni da favola, ma il pubblico...". Galeandro: "Ora ci sono"
Il Gubbio cala il poker contro il Rimini e blinda il quinto posto. Le parole del direttore sportivo Davide Mignemi: "Una
gara giocata molto bene, volevamo fortemente il quinto posto e direi
che lo abbiamo dimostrato in maniera forte. Il risultato é la
dimostrazione di quanto si é visto sul campo. Noi ci nutriamo
ogni giorno della cultura del lavoro, con determinazione, voglia e
ambizione. Si chiude a 59 punti e credo che é un qualcosa di
altamente straordinario. Sommati ai 61 punti dello scorso anno
diventano 120 punti in due stagioni. Credo che é avvenuto un
evento incredibile per una piazza come quella di Gubbio. É
incredibile quello che é successo in una città di 30mila
abitanti. Questa é una piccola favola. Per l'ennesima volta ha fatto un qualcosa di straordinario il nostro mister Braglia. La
società ha fatto un buon lavoro, un merito innanzitutto del
presidente Notari. Si é fatta un'impresa contro avversarie
blasonate e con altre società che dispongono di altri budget.
Però questi ragazzi e questa squadra adesso meritano una cornice
di pubblico degna di tale nome, quindi mi piacerebbe di vedere una
affluenza importante. Finisce qui la regular season, adesso comincia un
altro campionato con l'arrivo ai playoff. Se si può sognare? Non
si può illudere la gente. Tuttavia ho la percezione che questi
ragazzi sono straordinari, si applicano con grande abnegazione nel
lavoro. Abbiamo delle grandi qualità e le nostre carte ce le
giocheremo anche noi ai playoff". Le parole di Alessandro Galeandro: "Ho
passato dei mesi difficili. Mi sono concentrato giorno per giorno.
Tornare e segnare subito é stata un'emozione grandissima. Il
gruppo e la squadra mi hanno aiutato molto. Ringrazio Udoh e Desogus
perché mi hanno permesso di calciare il rigore. Ai playoff? Sono
una lotteria. Siamo una grande squadra. Sappiamo delle nostre
potenzialità. Credo che possiamo andare lontano. Ci può
cambiare la carriera, perciò ce la metteremo tutta. L'importante
é giocare come sappiamo e non avere paura di nessuno".
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►• 28 APRILE
2024
Gubbio-Rimini, 4-0. I rossoblù chiudono il torneo con un poker e quinto posto blindato
Gubbio
contro Rimini. La cronaca. All' 11' cerca l'imbucata Di Massimo dalla
trequarti verso Udoh che in area prova il tiro al volo di destro in
diagonale, salva tutto in scivolata Gorelli che riesce a deviare la
palla in calcio d'angolo. Al 18' il Gubbio passa in vantaggio: da un
calcio piazzato decentrato sulla destra Di Massimo pennella un cross in
area che attraversa tutto lo specchio, a rimorchio però arriva
Chierico che si coordina e di prima intenzione fa partire un tiro di
destro preciso con la palla che si insacca nell'angolo alto della
porta. Al 29' duettano in velocità Bernardotto e Di Massimo al
limite, con quest'ultimo che prova il tiro al volo di destro rasoterra
che sfiora il palo. Al 40' va via sulla sinistra Ubaldi che si fa
praticamente tutto il campo, entra in area e fornisce un assist in
mezzo per Cernigoi che cade a terra dopo un presunto contatto con
Mercadante: proteste dei romagnoli, l'arbitro indica che si può
proseguire. Al 42' su corner pennellato in area da Megelaitis, colpo di
testa ravvicinato di Ubaldi con la palla che si infrange sull'esterno
della rete. La ripresa. Al 6' il Gubbio trova il gol del raddoppio: a
centrocampo Di Massimo recupera palla dopo un contrasto con un
avversario, lancia lungo in verticale dove scatta Udoh che corre verso
l'area e di destro fa partire un diagonale di destro radente che si
insacca a fil di palo. Al 18' arriva anche il tris quando Di Massimo fa
partire una saetta terra-aria dai venti con il destro e palla che si
insacca di potenza sotto la traversa. Al 31' chance per la quaterna
quando Udoh crossa da desra, Bumbu assist in mezzo con Galeandro che
prova il tap in solo davanti alla porta, ma Colombi in tuffo respinge
in maniera incredibile. Al 32' saetta di Cernigoi da fuori area, palla
che sfiora l'incrocio. Al 40' calcio di rigore dopo un contatto in area
tra Megelaitis e Desogus. Si porta sul dischetto Galeandro che di
destro insacca la palla nell'angolino basso.
Tabellino: Gubbio - Rimini (4-0):
Gubbio (4-3-1-2):
Greco; Corsinelli (29' st Morelli), Tozzuolo, Signorini, Mercadante;
Mercati (35' st Casolari), Rosaia,
Chierico (29' st Galeandro); Di Massimo (23' st Desogus); Udoh,
Bernardotto (29' st Bumbu). A disp.:
Vettorel, Calabrese, Brambilla, Dimarco,
Spina, Pirrello. All.: Braglia.
Rimini (4-3-3):
Colombi; Tofanari (26' st Malagrida), Gorelli (14' st Sala), Gigli, Quacquarelli; Delcarro (26' st Marchesi),
Megelaitis, Garetto
(35' st Leoncini); Cernigoi, Ubaldi, Capanni (14' st Oddi). A disp.:
Colombo, De Lucci, Brisku, Torino,
Semeraro, Cherubini, Satalino. All.: Troise.
Reti: 18' pt Chierico (G), 6' st Udoh (G), 18' st Di Massimo (G), 40' st Galeandro (G) rigore.
Arbitro: Totaro di Lecce (Di Meo di Nichelino e Rizzello di Casarano); quarto uomo: Eremitaggio di Ancona.
Ammoniti: Quacquarelli (R), Sala (R), Di Massimo (G), Greco (G). Angoli: 2-2. Recupero: 2' pt; 4' st. Spettatori: 1177 (621 abbonati); di cui 179 provenienti da Rimini.
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►• 27 APRILE
2024
Braglia: "Il treno dei playoff per la B passa poche volte... contano le ambizioni nella vita"
Ultima
gara della regular season. Siamo alle ultime dichiarazioni del trainer
Piero Braglia prima dei playoff ed in vista del match dell'ultima
giornata contro il Rimini: "Ci siamo
accontentati troppo presto, ci siamo rilassati troppo una volta
arrivati al quinto posto, perciò bisogna essere bravi a riattaccare la
spina. Dopo una fase importante ci siamo come sentiti soddisfatti.
É arrivata la partita con il Perugia che ci poteva dare un buon
impulso e invece poi non abbiamo saputo più combinare una mazza.
La squadra c'è, si é visto a Cesena: si poteva vincere o
perdere, gli episodi sono stati influenti. Certo, sono un'incognita i
playoff perchè nel calcio non si sa mai come si va a finire. Ma
sono dell'idea che quando passa l'occasione di giocarti i playoff
é giusto dire che si tratta di un'occasione per salirci. Il
treno nella vita di un calciatore passa poche volte. Adesso dipende
tutto dai ragazzi. Quando ho vinto i playoff ai miei tempi non avevo le
squadre più forti, perché contano solo sulla carta e non
in campo. Contano le ambizioni e la voglia, dipende quindi cosa
vogliamo fare. Quante volte realmente ogni calciatore ha
l'opportunità di giocarsi la B? Poche volte. Sia quando si parla
dei giovani sia quando parlo dei più anziani come ad esempio il
nostro capitano Signorini. Pertanto nei playoff contano due fattori
essenziali: come stai fisicamente e il calciatore deve dimostrare cosa
vuole fare nella sua vita. Ribadisco, il treno passa poche volte e poi
non passa più. Ad una certa età o sei ambizioso oppure si
smette: si va a lavorare ancora nel calcio oppure si va a lavorare in
ufficio o in fabbrica perché in serie C nessuno si arricchisce.
Tanti ragazzi e i calciatori devono capire bene questi aspetti. In
serie B cambiano gli stipendi e i soldi raddoppiano per un calciatore,
però questo non lo riferite a Notari (il presidente ndr)
perché sennò é un casino (si scherza, é).
Tornando all'attualità dico che difficilmente rischierò i diffidati in vista playoff e non
penso di cambiare modulo con il Rimini. Per quanto riguarda gli
infortunati, Galeandro adesso sta bene. L'unico forse indisponibile
é Calabrese, ma è convocato". La probabile
formazione. Possibile modulo 4-3-2-1. Ipotesi undici iniziale. In porta
Greco. Una difesa a quattro con Corsinelli, Tozzuolo, Signorini e
Mercadante. Un centrocampo con Mercati, Casolari e Chierico. Sul fronte
avanzato Desogus e Di Massimo a supporto di Udoh. Intanto si terrà
lunedì 29 aprile un importante appuntamento (alle ore 18:30) allo stadio “Pietro Barbetti” (in caso
di maltempo al Park Hotel “Ai Cappuccini”) con l’intitolazione con la posa
di quattro targhe ricordo di altrettanti settori dell’impianto comunale.
Un comitato cittadino coordinato da Stefano Giammarioli, al quale ha
dato il proprio sostegno l’A.S. Gubbio 1910, ha consegnato
all’Amministrazione Comunale di Gubbio una richiesta unita da firme di
cittadini e tifosi per rendere omaggio alla memoria di Giancarlo
Brugnoni, Giovanni Colaiacovo, Luigi Simoni e Giuseppe Vispi, ai quali
verranno dedicati rispettivamente la palazzina dei servizi e spogliatoi,
la tribuna, la gradinata e la curva. Con loro verranno ricordati gli
eugubini che hanno legato il proprio nome, in ruoli dirigenziali e
tecnici, ai colori rossoblù mostrando negli anni il proprio attaccamento
e impegno.
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►• 25 APRILE
2024
Minutaggio giovani, Gubbio quattordicesimo nel girone. Le cifre dettagliate (» la tabella)
Minutaggio,
se ne parla tanto, spesso a sproposito, senza sapere numeri e cifre.
Per questo motivo é arrivato il momento di fare chiarezza con
estrema comprensibilità. Ci abbiamo perso un po' di tempo per
fare una
indagine, approfondita, per mettere nero su bianco tutto ciò che
c'è da sapere. Con tutte le conoscenze che abbiamo maturato in
questi anni, ci siamo avvalsi della collaborazione del collega
giornalista Giacomo Lupi (da LoSpallino.com) che alcuni giorni fa aveva
pubblicato questo interessante articolo.
Grazie al suo importante contributo, ci ha recapitato tutti i dati che
ci servivano, così abbiamo in mano tutte le cifre dettagliate
di riferimento
dell'intero girone B. Il minutaggio in C per ogni
squadra riservato ai giovani diventa importante a livello economico. Cosa
viene fuori allora nel nostro raggruppamento. Il Gubbio si é
posizionato al quattordicesimo posto (su 19 società) concedendo ai propri under
un totale di 12.084 minuti complessivi e incassando 159.768 euro. Nel
girone in testa troviamo come minutaggio giovani il Cesena concedendo
agli
under 35.153 minuti per un incasso che é arrivato a quota
464.746 euro.
In pratica la società romagnola ha guadagnato quasi 305.000 euro
in più (+ 304.978 euro con esattezza) rispetto agli eugubini,
tre volte tanto
per intenderci. Al secondo posto si colloca il Sestri Levante (381.646
euro), al
terzo posto il Pontedera (con 350.998 euro), quarto in graduatoria
é il
Pescara (301.720 euro), quinto della serie il Pineto (281.294 euro),
la Fermana é sesta (277.797 euro), settima la Virtus Entella
(267.525 euro), ottava posizione per Olbia
(con 262.417 euro), nono
posto per la Spal (con 259.322 euro), decimo posto per la Vis Pesaro
(con 215.771 euro),
troviamo la società di Arezzo (205.509 euro) all'undicesimo
posto, la Recanatese (con 198.108 euro)
é dodicesima, a seguire la Lucchese (186.292 euro) che si trova
al tredicesimo posto. Così si arriva al Gubbio che, come
già detto, si piazza, per i contributi federali ottenuti per i
giovani durante la
stagione attuale, al quattordicesimo posto nel girone. Le ultime cinque
squadre in base al minutaggio su scala decrescente sono: Rimini
(150.824 euro), Perugia (134.275 euro), Ancona (91.150 euro), Torres
(8.585 euro) e Carrarese (zero euro per zero minutaggi). I risultati
della Juventus Next Gen non sono stati contabilizzati nel grafico, come
del resto non vengono pubblicati quelli dell'Atalanta in C, in quanto
risultano 'seconde squadre'. La
tabella completa nello specifico con cifre in euro e minutaggi nel link
a seguire (»
vedi tutto).
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►• 23 APRILE
2024
Gubbio, due punte in doppia cifra. Chi ci era riuscito. Gomez detiene il primato con 18 reti
Con
la doppietta segnata domenica contro la Recanatese (un gol su rigore ed
uno in diagonale), la punta Alessio Di Massimo ha raggiunto quota 11
gol stagionali. In pratica ha sorpassato l'attaccante King Udoh che
staziona a 10 gol stagionali. Un esterno che si è rivelato nel
Gubbio in questa annata con il fiuto di un gol di un centravanti. Ma
andiamo a vedere chi ci è riuscito negli ultimi anni. Per
ritrovare un giocatore del Gubbio che abbia realizzato almeno 10 gol,
basta tornare alla stagione precedente (2022-2023), sempre con Braglia
in panchina, quando un altro esterno di attacco ha realizzato
10 gol durante la regular season: si tratta di Alessandro Arena,
attualmente al Pisa in serie B. Nella stagione antecedente
(2021-2022), con Torrente in panchina, ha toccato quota 10 gol in
campionato il centravanti Samuele Spalluto. Mentre nella stagione
anteriore (2020-2021), sempre con Torrente in panchina, ha toccato
quota 11 gol il puntero di movimento Juanito Gomez. A Gubbio é
stato un vero idolo perché nel biennio magico dal 2009 al 2011
ha vissutto due promozioni di fila con i rossoblù e nell'anno
della promozione in serie B riuscì a realizzare 18 reti, prima
di salpare verso l'Hellas Verona dove ha potuto toccare con mano i
palcoscenici della massima serie. Per ritrovare nel recente passato
un attaccante che ha superato la doppia cifra bisogna arrivare
all'annata 2017-2018: il centravanti eugubino Ettore Marchi è
stato capace di segnare 13 reti in campionato, con una squadra che si
era salvata al fotofinish: all'epoca in panchina c'era Alessandro
Sandreani che fu chiamato in seguito per sostituire Dino Pagliari
(esonerato) che a sua volta era subentrato a Giovanni Cornacchini
(anch'egli esonerato). L'anno precedente (2016-2017), con Magi in
panchina, varcò la soglia della doppia cifra Daniele Ferretti
con 12 reti realizzate. Ancora prima si ricordano altri nomi che sono
andati in doppia cifra: Massimo Loviso (12 reti) nella stagione
2014-2015 (l'anno purtroppo della retrocessione in serie D) e Andrej
Galabinov (12 reti) nel 2012-2013 con Sottil in panchina. Qui, quando
si parla della terza serie. Un autentico record in serie C rimane
quello di Alessandro Marotta durante la stagione 2009-2010:
l'attaccante napoletano riuscì a segnare 20 reti nella regular
season (playoff esclusi) all'epoca nella serie denominata Seconda
Divisione di Lega Pro. In serie C2 invece l'attaccante pugliese
Alessandro Corallo riuscì ad andare in doppia cifra in due
stagioni: 14 reti nel 2007-2008 e 10 gol nel 2008-2009. Nel 2004-2005
invece si ricorda Gianluca De Angelis, 10 reti segnate (in 20 gare) dall'attaccante
di Gragnano da gennaio 2005 perché arrivò in prestito a
gennaio 2005 dall'Hellas Verona. L'anno precedente si ricorda un altro
calciatore di spicco napoletano che non dimenticano di certo a Gubbio: Giovanni
Cipolla, annata 2003-2004, con 11 reti in campionato. Che dire inoltre
della stagione 2001-2002: 14 gol per Claudio Clementi. Per chiudere la
nostra ricerca dobbiamo parlare anche della stagione 2015-2016 quando
in serie D, dove si vinse il campionato con Magi, toccò ad un
attaccante biturgense toccare quota 16 reti durante il torneo:
stiamo parlando di Daniele Ferri Marini.
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►• 22 APRILE
2024
Focus. Braglia é... da Sanremo. Si può dare di più? Cosa dicono i numeri dell'ultima fase
La
frase principale del tecnico Piero Braglia dopo il match di Recanati
é significativa perché da questa squadra si aspetta uno
step superiore. Emblematico il concetto: "Si può dare di più".
Quando si sente un allenatore dire: tutti dobbiamo dare di più,
oppure si può dare di più, viene in mente la vecchia ma
bellissima canzone di Umberto Tozzi, Gianni Morandi ed Enrico Ruggeri:
"Si può dare di più". Ebbene
la strofa principale di questa canzone é la seguente: «Si
può dare di più, perché é dentro di noi, si
può dare di più senza essere eroi, come fare non so, non
lo sai neanche tu. Ma di certo si può dare di più».
Esattamente questo sembra il messaggio lanciato da Piero Braglia.
Qualche calciatore é stato sottotono, - come ampiamente
rivelato durante la conferenza post partita dal tecnico toscano - con
ogni probabilità alcuni calciatori sono svuotati mentalmente,
cioè mancano di concentrazione e vanno in campo pensando di risolvere
la partita da soli, oppure qualcuno pensa già ai playoff senza pensare al presente. Tutto
ciò lo dimostrano i risultati. Nelle prime sei giornate del
girone di ritorno il Gubbio aveva conquistato 16 punti grazie a cinque
vittorie ed un pareggio (12 gol fatti e solo 3 gol subiti). A partire
dal successo esterno di Pineto fino ad arrivare alla roboante vittoria
casalinga contro il Pescara con un rotondo 4-0, per intenderci.
Nelle ultime sei giornate invece il Gubbio ha raccattato solo 5 punti
per via di una sola vittoria (con la Torres), due pareggi (quelli
consecutivi con Pontedera e Recanatese) e tre sconfitte con Perugia,
Sestri Levante e Spal (4 gol fatti e 9 reti subite). Un vero cruccio per
Piero Braglia perché così non ha potuto eguagliare il
campionato dell'anno scorso dove aveva conquistato 61 punti, una cifra
che non é possibile raggiungere con i 56 punti attuali ad una
giornata dal termine. Ma in particolar modo Braglia si aspetta un altro
Gubbio se vuole centrare un qualcosa di più ambizioso. Anche Di
Massimo nel post partita di Recanati é stato deciso: "Certi errori non sono ammissibili ai playoff".
In verità un campanello d'allarme era già suonato nella
partita di Ferrara con la Spal quando la squadra rossoblù ha
perso il bandolo della matassa strada facendo. Mentre il Gubbio non si
può accontentare del punto fatto con la Recanatese e deve
migliorare. I
miglioramenti devono arrivare un po' in tutti i reparti dall'attacco
dove vanno recuperati certi giocatori (vedi Galeandro), al centrocampo
dove i vari Mercati, Chierico o Bumbu devono ritrovare lo smalto perduto,
così come la difesa che con la squadra di Sbaffo &
company ha commesso degli errori che generalmente non si concedono.
La squadra deve essere più convinta perché soprattutto
nel primo tempo di Recanati é apparsa troppo timida.
Perciò le basi si
mettono già adesso perché il rischio di pescare una
squadra top ai playoff é alto. Si può dare di più,
ad aprile si può dirlo, a maggio sarà troppo tardi. Poi
é inutile piangere sul latte versato. Giovanili. L'Under 17 di
Federico Tafani nel weekend ha battuto per 3-1 il Benevento: in rete
Gnazale, Becciolotti e Marcucci. L'Under 15 di Cristiano Della Vedova
pareggia per 1-1 sempre con il Benevento: in gol Farache.
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►• 21 APRILE
2024
Di Massimo: "Errori non da fare ai playoff". Braglia: "Si può dare di più, alcuni sottotono"
Il
Gubbio pareggia a Recanati dopo una partita rocambolesca.
Rossoblù che vanno in vantaggio su rigore di Di Massimo, ma
arriva il pari di Sbaffo su un tiro-cross che sorprende Greco. Nella
ripresa sembra fatta quando in contropiede Di Massimo timbra il
cartellino per la seconda volta con un preciso diagonale, ma in un
finale concitato arriva anche un rigore per i giallorossi dove Sbaffo
dagli undici metri non sbaglia. Le parole del trainer Piero Braglia: "La
prestazione in generale? Si può dare di più. Quando ci
sono tre elementi che giocano sottotono facciamo tanta fatica. Abbiamo
concesso tante occasioni alla Recanatese su evidenti errori nostri.
Ogni tanto ci succede di essere troppo buoni. Voglio dire davanti la
Recanatese possiede pedine come Sbaffo oppure Melchiorri che ci sanno
fare, mettono il fisico e ci hanno creato problemi. Eppure
eravamo partiti bene, poi abbiamo preso il primo gol veramente stupido,
siamo andati in difficoltà perché da quel momento in poi
abbiamo rischiato di prendere altri gol. Da questi ragazzi pretendo di
più perché sanno fare di meglio, inoltre qualcuno ha
rischiato pure l'espulsione come Chierico e infatti sono stato
costretto a toglierlo dal campo. La verità é che abbiamo
fatto tanta fatica e di conseguenza la squadra ha sofferto. Nel
primo tempo forse non erano stati chiari certi concetti, nella ripresa
ho cercato di sistemare alcune cose. Onestamente pure l'arbitro in
alcune situazioni ha invertito dei falli. Però devo aggiungere
che se questa squadra gioca come sa non mi preoccuperei, se invece i
calciatori giocano preoccupati allora si fa fatica. Certi errori
arrivano dalla tensione e dalla paura di fare. Domenica contro il
Rimini vediamo di che pasta siamo fatti". Le parole dell'autore dei gol rossoblù, Alessio Di Massimo: "É
stata una partita difficile. Pensare che l'avevamo preparata in un modo
però dopo il vantaggio abbiamo notato che in noi qualcosa non
andava. Nella ripresa in effetti ci siamo messi in un'altra maniera in
campo, nel senso che a livello difensivo siamo andati meglio e abbiamo
saputo sfruttare qualche ripartenza in contropiede dove è nato
pure il gol del 2 a 1. Proprio lì ho sfruttato la ripartenza, ho
provato a calciare ed é venuto fuori un bel gol. Peccato
per l'episodio del rigore del 2 a 2, dico questo perché non sono ammissibili certi errori se vogliamo
andare lontano nei playoff. Abbiamo incontrato una Recanatese che
é scesa in campo con tanta cattiveria, perciò vanno
riconosciuti anche i meriti degli avversari".
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►• 21 APRILE
2024
Recanatese-Gubbio, 2-2. Doppiette di Di Massimo e Sbaffo, con un gol su rigore per parte
Recanatese
contro Gubbio. La cronaca. Al 10' squillo dei giallorossi quando
Longobardi va via sulla sinistra e la palla arriva in mezzo all'area:
prima ci prova Carpani di destro con un rigore in movimento ma Greco
compie il miracolo respingendo la sfera in tuffo; in secondo luogo ci
prova Sbaffo di destro da distanza ravvicinata ma Greco c'è
ancora respingendo in tuffo con reattività; di conseguenza
é Pirrello che sbroglia il pericolo. Capovolgimento di fronte in
ripartenza e il Gubbio trova un calcio di rigore che si procura Spina
dopo una spallata con Longobardi tra le proteste vibranti dei padroni
di casa. Sul dischetto (13') si porta Di Massimo che calcia di destro
rasoterra angolato, portiere da una parte, pallone dall'altra. Al 20'
altra occasione per i giallorossi a tu per tu con il portiere, quando
da sinistra entra in area Longobardi e calcia da distanza ravvicinata,
ancora una volta Greco é reattivo e con una manata devia la
sfera in calcio d'angolo. Al 30' il pareggio giallorosso: fa tutto
Sbaffo che entra in area, si decentra a destra ed effettua in
tiro-cross a palombella che sorprende Greco perché non trattiene
la palla e la riprende solo quando ormai aveva varcato la linea di
porta. Al 40' un'altra occasione per i locali quando da destra Carpani
serve in mezzo Sbaffo che di destro calcia un rigore in movimento ma
Greco respinge con i piedi. Al 41' va via in contropiede Melchiorri che
salta la linea difensiva dei rossoblù e si porta in area
provando il diagonale che si perde di poco a lato. Al 43' invece
é Carpani che prova la voleé in area, Greco c'è e
stavolta si salva in corner. Ripresa. Al 4' assolo di Udoh che entra in
area da sinistra, si porta la palla sul destro e tenta il tiro in
porta, ma respinge Mascolo come può, poi sbroglia la matassa
Ferrante. Al 18' due occasioni simultanee per i padroni di casa: prima
Carpani cerca il tiro in porta in area ma vola Greco salvandosi in
angolo, di conseguenza é Melchiorri che a tu per tu con il
portiere cerca il colpo di testa vincente ma ancora una volta Greco si salva
in due tempi in corner. Occasione Gubbio al 30' quando Di Massimo
calcia al volo in area di destro ma Mascolo respinge in tuffo; ci prova
Rosaia di testa ma respinge Veltri. Il gol é rimandato di cinque
minuti (35') quando in contropiede va via Di Massimo sulla trequarti,
si porta al limite e fa partire un rasoterra chirurgico di destro con
la palla che si insacca nell'angolino basso. Ma al 38' arriva un calcio
di rigore per i giallorossi dopo un contatto in area di Signorini su
Sbaffo. Dal dischetto é lo stesso Sbaffo che calcia forte di
destro e insacca la sfera sotto la traversa.
Tabellino: Recanatese - Gubbio (2-2):
Recanatese(3-4-2-1):
Mascolo; Shiba, Ferrante, Veltri; Raimo, Morrone, Fiorini (30' st
Ferretti), Longobardi (23' st Pelamatti); Sbaffo, Carpani; Melchiorri.
A disp.: Meli, Verdini, Allievi, Prisco, Gomez, Lipari, Egharevba,
Guidobaldi, Raparo, Mazia, Rizzo, Ahmetaj. All.: Filippi.
Gubbio
(4-3-2-1):
Greco; Corsinelli, Pirrello, Signorini, Mercadante (1' st Dimarco);
Chierico (1' st Bumbu), Casolari (26' st Brambilla),
Mercati (1' st Rosaia); Spina, Di Massimo; Udoh (18' st
Bernardotto). A disp.: Vettorel, Tozzuolo, Desogus,
Morelli, Galeandro. All.: Braglia.
Reti: 13' pt Di Massimo (G) rigore, 30' pt Sbaffo (R), 35' st Di Massimo (G), 38' st Sbaffo (R) rigore.
Arbitro: Djurdjevic di Trieste (Zezza di Ostia Lido e Marchese di Pavia); quarto uomo: Palma di Napoli.
Ammoniti: Chierico (G), Carpani (R), Bumbu (G), Signorini (G), Braglia (G). Angoli: 12-4. Recupero: 2' pt; 5' st.
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►• 17 APRILE
2024
Dossier. Tifosi, stiamo perdendo i giovani. Quei riti di passaggio di generazioni e l'empatia
Niente
da fare. Dopo il picco nel derby contro il Perugia lo scorso 17 marzo
quando sugli spalti di Gubbio erano presenti 4.027 spettatori (dei
quali 612 abbonati; 1.175 da Perugia), forse in tanti si erano
illusi di vedere almeno più gente sugli spalti del Barbetti
nelle partite seguenti. Invece non va come sperato. La media delle
presenze dell'impianto di Gubbio si sta rivelando bassa: domenica
contro il Pontedera, per una partita clou per i playoff, presenti 996
spettatori totali con appena 375 paganti (dei quali 16 tifosi toscani).
Nel girone il Gubbio é al tredicesimo posto come afflusso allo stadio
con una media di 1.361 spettatori a partita, che va detto che si
é alzata ulteriormente in virtù del derby contro il
Perugia, altrimenti si viaggiava a numeri realmente più bassi.
Davanti al Gubbio troviamo Cesena (con 9.972 tifosi di media all'Orogel
Stadium), Spal (6.348), Pescara (4.234), Ancona (4.086), Torres
(3.702), Perugia (3.588), Arezzo (3.421), Rimini (3.330), Lucchese
(2.375), Carrarese (1.518), Vis Pesaro (1.514) ed Entella (1.414).
Tallona il Gubbio la Fermana (con 1.280 spettatori di media) che si
trova al penultimo posto in classifica. Numeri da valutare
perché allo stadio a Gubbio si stanno
perdendo i giovani, a parte quel gruppo di ragazzi della curva che
é sempre presente e va sempre elogiato (per attaccamento e per
passione). Venti anni fa si pensava al Gubbio sette giorni su sette: ne
sappiamo qualcosa perché frequentavamo anche noi la curva con
assiduità e ci ricordiamo tanti giovani appassionati. Adesso
purtroppo esiste un altro fenomeno: c'è chi dice testualmente
che «non c'è più interesse per il calcio a
Gubbio» oppure c'è chi dice «perché ho di
meglio da fare». Sicuramente si é fatto un passo indietro
in questi anni. Non ci sono più i tifosi in senso classico, sono
interessati ai grandi match (quelli combattuti o di grido, vedi partita
col Perugia) e vogliono informarsi con contenuti veloci. Seguire lo
sport sta diventando sempre di più un'esperienza social, che
avviene con un secondo schermo (quasi principalmente con il
telefonino). I riti di molte generazioni erano legati al giorno in cui
tuo padre ti portava alla partita ('si va al campo' si diceva a Gubbio) e ti
faceva conoscere la squadra. Non succede più. Ora fanno altre
cose nella vita, ovvero possono navigare ed interagire sui social e il
giovane moderno vive automizzato. Però i numeri ci dicono che da
altre parti il pubblico c'è negli stadi. Proprio un tifoso
stamane ci ha fatto notare che in serie D per la partita al Riviera
della Palme tra Sambenedettese contro Campobasso erano presenti 8.228
spettatori in uno stadio ribollente.
A questo punto nascono le riflessioni. Le strade sono solo due.
Disinteressarsi del fenomeno in modo superficiale oppure cambiare il
modo di proporti. Se serve una ricetta per creare coinvolgimento
é gradito, sia da parte degli addetti ai lavori e/o sia da parte
della società. Se invece si continua a pensarla in modo
distaccato con qualunquismo si rischia di perdere un patrimonio
importante, il pubblico eugubino, che in passato ha saputo regalare
emozioni anche forti. Breve news. Si
è spento Mario Vivani all'età di 75 anni, ex allenatore del Gubbio che
vinse il campionato di Eccellenza (annata 1996-1997) nell'anno della
rinascita del calcio eugubino con Guerriero Tasso presidente.
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►• 15 APRILE
2024
Focus. Non si segna più di 'testa' con tendenza solo al 6,81%. Le foto di Gubbio-Pontedera
Gubbio
nel post Pontedera. La partita é finita a reti bianche. Da 209
minuti la squadra rossoblù non trova la via della rete. Ma un
altro dato statistico ci dice che dei 44 gol segnati finora dal Gubbio,
solo in tre occasioni sono derivati dai colpi di testa. Per la cronaca
il primo a segnare di testa é stato Galeandro ad inizio
campionato ad Ancona, il 9 settembre 2023, che regalò la
vittoria contro i dorici, ma poi é rimasto per lungo tempo fuori
causa per un infortunio. Il secondo gol di testa é arrivato in
occasione della partita di Pesaro dello scorso 2 febbraio ad opera di
Di Massimo con la complicità del portiere Neri che fece uno
svarione non trattenendo la palla che poi é rotolata in rete.
Per ultimo, il terzo della serie stagionale, é stato realizzato
da Tozzuolo nella quaterna del 9 febbraio rifilata al Pescara. Pertanto
c'è da registrare una tendenza significativa, quella relativa ai
gol realizzati di testa: sono solo il 6,81% di quelli messi a segno
finora dagli uomini di Braglia durante questa stagione. Ci possono
essere alcune spiegazioni tattiche. Questo calo infatti può
essere dovuto a un cambio di paradigma, al fatto che oggi le squadre
attaccano in maniera diversa. Adesso il possesso palla é la
strategia più usata di frequente, le azioni sono più
elaborate e meno dirette, si gioca meno sulle fasce alla ricerca del
cross e si pensa maggiormente alle giocate veloci in verticale.
Ciò che appare subito evidente é come il Gubbio si basa
in effetti su queste prerogative fondamentali. Anche la figura del
centravanti é cambiata, predominano le punte che sanno muoversi
negli spazi intermedi. Tuttavia ci può essere anche un'altra
spiegazione. Ovvero che il Gubbio fa veramente fatica a capitalizzare
con efficacia i calci piazzati e lo dimostra il fatto che su dodici
calci d'angolo (a zero) contro il Pontedera appare veramente inusuale
che nessuno di testa sia riuscito a centrare la porta. Tutto
ciò ci porta ad un altro dato statistico che testimonia la
difficoltà del Gubbio negli ultimi trenta metri. Ovvero che la
squadra finora ha effettuato 381 tiri durante l'arco della stagione ma
non c'è precisione: infatti solo il 35% delle conclusioni
indirizzate in porta hanno concluso la loro corsa nello specchio. In
altre parole per una media di 9 o 10 tiri a partita, solo tre sono
finiti nello specchio (di media). La
precisione di un tiro può influenzare in modo significativo
l'esito di un incontro. Intanto ecco le immagini di Gubbio e Pontedera.
Fotoservizio di Gianfranco Gavirati.
Giovanili. Nel weekend entrambi vittoriose le squadre under
rossoblù. L'Under 17 di Federico Tafani vince contro la
Recanatese in trasferta per 4-2 con le reti di Tegbaru (doppietta),
Duro e Panichella. Vittoria sempre a Recanati anche per l'Under 15 di
Cristiano Della Vedova per 2-1 con le reti realizzate da Moroni e
Piomboni.
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►• 14 APRILE
2024
Chierico: "C'é consapevolezza". Braglia: "Siamo contenti, se invece si vuole competere..."
Gubbio,
con il Pontedera ci prova ma non sfonda. Attacco che non va in rete da
209 minuti. Ci prova Casolari che coglie il palo alto. Altre occasioni,
tra le quali alcune clamorose mancate sottoporta, é la
fotografia di una partita dove non si registrano reti. Le parole del
trainer Piero Braglia a fine match: "Sì,
abbiamo fatto una bella gara ma le partite girano sugli episodi. Ci
vuole anche fortuna per vincere una partita o un campionato. Abbiamo
fatto un'ottima partita, stiamo bene fisicamente, bisogna prendere atto
che in questo momento non ci gira molto bene. Sottoporta, però,
serve più voglia. Un peccato perché abbiamo creato tanto,
pensare che con una mezza occasione il Pontedera per poco ci faceva una
pera. Ai ragazzi non dico nulla perché si sono impegnati. Per
questo motivo dobbiamo rimanere soddisfatti del nostro campionato,
abbiamo giocato con cinque giovani come il Pontedera, e questo non va
dimenticato. Voglio dire, se invece vogliamo competere con altre
realtà bisogna pensare ad altro... ad altre cose. Scusatemi, ma
é la verità". La parola a Luca Chierico: "Credo
che nonostante la sconfitta, a Ferrara contro la Spal avevamo offerto
una prestazione da grande squadra nei primi venti minuti, purtroppo gli
episodi hanno dato un altro esito e nel calcio sono decisivi. Contro il
Pontedera invece siamo scesi in campo più solidi in difesa,
abbiamo creato tanto e siamo stati bravi a non prendere gol. Secondo me
abbiamo fatto una grande prova e da una grande prestazione credo che
arriveranno i risultati. Spero solo che prendiamo più
consapevolezza perché sappiamo di essere una grande squadra. Mio
padre Odoacre? Mi parla poco di calcio e mi dice soltanto: «non
uscire, stai a casa e pensa giocare». Il mio ruolo predefinito? A
centrocampo i calciatori moderni devono essere capaci di giocare in
più ruoli, io faccio ciò che mi chiede il mister, da
mediano a mezzala oppure da trequartista, cerco di dare sempre il
meglio. Sono cresciuto come centrocampista centrale, poi con i grandi
ho fatto la mezzala. Ma quello che conta alla fine é giocare il
più possibile e quindi vorrei stare sempre nel rettangolo verde".
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►• 14 APRILE
2024
Gubbio che ci prova ma non sfonda (é 0-0), il Pontedera esce indenne dalla Città dei Ceri
Gubbio
contro Pontedera. La cronaca. Fase di stanca fino al 20' quando Angori
da sinistra avanza verso il centro e prova il tiro di sinistro dal
limite, la palla sfila di poco a lato. Al 30' contropiede rapido dei
rossoblù con Chierico che lancia in profondità Spina che
si catapulta da destra in area a grande velocità, assist al
centro per Udoh che in scivolata con il piede destro devia la palla in
porta, tuttavia Vivoli si salva con i piedi e devia la palla in angolo.
Subito dopo prova il tiro della domenica Casolari con un destro potente
dal limite, ma la palla colpisce in pieno il palo alto con il portiere
ormai fuori causa: questa volta é sfortunato il playmaker dei
rossoblù. Al 40' azione volante dove Udoh lancia in
profondità Di Massimo che cerca il tiro di sinistro rasoterra,
ma stavolta Vivoli é reattivo in uscita perché riesce a
chiudere lo specchio deviando con i guantoni in tuffo la palla in
angolo. Sul finale di tempo ci prova ancora Di Massimo con un tiro in
porta che viene deviato provvidenzialmente in calcio d'angolo da
Espeche di testa. La ripresa. Al 20' corre Spina sulla trequarti che si
porta al tiro dal limite con il sinistro che viene intercettato da
Guidi e con una carambola la palla finisce in angolo. Al 26' su
punizione calciata in area da Spina, batti e ribatti, palla sui piedi
di Tozzuolo che ad un metro dalla porta calcia incredibilmente alto.
Capovolgimento di fronte al 27' quando Perretta in area serve in mezzo
un assist per Lombardi che calcia in porta di destro, Greco é
reattivo e con la mano aperta respinge la sfera con reattività.
Al 43' occasione anche per Bernardotto che entra in area, ma Vivoli in
uscita lo anticipa.
Tabellino: Gubbio - Pontedera (0-0):
Gubbio
(4-3-2-1):
Greco; Corsinelli, Tozzuolo, Signorini (33' st Pirrello), Calabrese
(17' st Mercadante); Chierico, Casolari (33' st Rosaia), Mercati; Spina
(28' st Desogus), Di Massimo; Udoh (28' st Bernardotto). A disp.:
Vettorel, Morelli, Brambilla, Dimarco, Galeandro, Bumbu.
All.: Braglia.
Pontedera
(3-4-2-1): Vivoli; Espeche, Guidi (34' st Pretato), Martinelli (19' st Calvani); Perretta, Benedetti (10' st Lombardi), Ignacchiti,
Angori;
Delpupo (19' st Cerretti), Ianesi; Ganz (19' st Peli). A disp.: Busi,
Lewis, Gagliardi, Ambrosini, Provenzano, Salvadori.
All.: Canzi.
Arbitro: Marotta di Sapri (Taverna di Bergamo e Pistarelli di Fermo); quarto uomo: Gagliardi di San Benedetto del Tronto.
Ammoniti: Casolari (G), Martinelli (P), Benedetti (P), Lombardi (P). Angoli: 12-0. Recupero: 3' pt; 3' st. Spettatori: 996 (621 abbonati); 16 di Pontedera nel settore ospiti.
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►• 13 APRILE
2024
Primavera 3. Baiocco: "Materiale su cui lavorare con più risorse". Sandreani: "Uno di voi"
Termina
il campionato delle giovanili della Primavera 3 dove é andato in
atto l'ultimo turno che si è giocato nell'impianto di Padule. Il
Gubbio ha pareggiato per 1-1 con la Vis Pesaro con le reti prima dei
biancorossi di Badji e poi pareggio di Balini. Gubbio che termina
all'ottavo posto nel girone, vissini che invece conquistano il quarto
posto e accedono ai playoff. Abbiamo seguito la partita e abbiamo
sentito il parere dei protagonisti. Un bilancio con l'allenatore dei
rossoblù Davide Baiocco: "Una
partita dove noi abbiamo provato a giocare a calcio contro un'altra
squadra che ha pensato più a badare al risultato per vincere.
Abbiamo dominato nel primo tempo, meno nella ripresa, ma quando ti
prendi dei rischi nella costruzione del gioco alla lunga può
diventare dispendioso a livello psicofisico. Tuttavia sono contento
perché hanno acquisito la predisposizione giusta, cioè
é quella di prendersi delle responsabilità, nella vita
serve coraggio e osare. Preferisco questa mentalità che
aspettare l'errore di ogni avversario, ma non solo a livello calcistico
ma anche a livello umano. Un bilancio? Ma io sono contento
perchè ho dedicato il mio tempo all'insegnamento a livello
tecnico e a livello di rapporti personali, la squadra mi ha seguito
perché hanno capito gli input di calcio e di vita, adesso spero
che in loro venga fuori quella fiammella per raggiungere maggiore
consapevolezza calcistica. Senz'altro per il lavoro fatto avremmo
meritato di più in classifica, ma siamo allo stesso modo
soddisfatti. Un giovane da citare? Già alcuni ragazzi vanno in
prima squadra. Braglia quando dice che quando i ragazzi vanno in prima
squadra non si abbassa il livello per intensità e per
qualità, significa che ci possono stare al di là
dell'esperienza ancora non maturata. Alcuni nomi: da Bita a Bianchi,
Cuccarini o Arpaia, Marinelli o Brunella. In tanti hanno orbitato
nell'ottica prima squadra, questo é quello che ci interessa,
formando dei ragazzi per renderli uomini migliori e per rendere
realizzabile il sogno di diventare dei veri professionisti. Credo che
il Gubbio possiede del materiale sul quale lavorare, se si impegnano
più tempo e più risorse per avere un qualcosa per il
futuro per la prima squadra. Dico questo perché questo
può diventare un valore economico per la società stessa". Cosa dice invece Alessandro Sandreni, tecnico della Vis Pesaro, ex bandiera del Gubbio: "Partita
combattuta e piacevole, il Gubbio é allenato bene e gioca a
calcio. Noi abbiamo ottimizzato la nostra posizione ai playoff, questo
per me vale tanto perché ha un valore storico: per la seconda
volta faremo i playoff. Con i ragazzi adesso proveremo a fare
l'impresa. Un bilancio? Ma io dedico sempre passione e tanta voglia
per fare crescere questi giovani, dico anche che la società in
questo ci aiuta tanto, ovviamente i risultati danno più luce al
lavoro svolto. Un giovane da citare? Parlerei più di un buon
gruppo, sono diventati maturi e lo hanno dimostrato dopo un campionato
incredibile dove nessuno ci dava un soldo di stima. Un messaggio ai
tifosi eugubini? Che dire, sono e sarò sempre uno di loro. La
passione per Gubbio e gli eugubini rimane sempre, niente
e nessuno scalfirà il vissuto e quello che abbiamo scritto. Un'amicizia
che esiste tutt'oggi, il post alluvione a Cantiano con l'apporto
degli amici di Gubbio é stata forte e indelebile, ed io sono spesso a
Gubbio. C'é rispetto e amicizia, nel calcio é la cosa
più bella, tutti noi penso ne andiamo orgogliosi". Altri ex rossoblù presenti: Marco Briganti, attuale vice allenatore di
Sandreani alla Vis Pesaro. In tribuna a Padule ha partecipato l'ex bomber rossoblù
'Bobo' Roberto Camborata.
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►• 11 APRILE
2024
Il momento di svoltare, si rivede Spina nel gruppo. Rientrano anche Mercati e Casolari
Cominciano
ad arrivare buone notizie per quanto riguarda gli assenti. L'attaccante
Marco Spina ha ripreso ad allenarsi dopo un infortunio che lo ha tenuto
lontanto dai campi di gioco per un mese. Il calciatore di
proprietà del Crotone torna a disposizione del tecnico Piero
Braglia in vista della partita di domenica contro il Pontedera. Una
partita importante perché proprio all'andata i rossobù
subirono una brutta sconfitta (per 2-1; doppietta di Benedetti; rete
eugubina di Udoh) e la situazione diventò delicata mettendo in
apprensione l'ambiente societario. Per fortuna, poi, la squadra
cominciò a macinare punti partendo dalla vittoria di Rimini e
quindi fece un filotto di risultati positivi che furono un vero
toccasana per calmare un contesto ambientale in subbuglio. Ora il
Gubbio invece proviene da quattro sconfitte nelle ultime cinque
partite, anche se ormai i playoff sono praticamente blindati.
Perciò il Gubbio deve svoltare per assicurarsi matematicamente
il quinto posto, in caso di vittoria contro la formazione di mister
Canzi. Il Pontedera si trova al sesto posto, tallona il Gubbio a
quattro punti di lunghezza, con un miglior attacco dei rossoblù
(50 reti contro le 44 degli eugubini) ma con una difesa ballerina (50
gol subiti contro i 36 incassati dal Gubbio). I toscani provengono
dalla vittoria interna con l'Ancona (per 2-0) e il trainer Max Canzi
potrebbe schierare il modulo 3-4-2-1. Probabile undici. Vivoli in
porta. Difesa a tre con Calvani, Martinelli ed Espeche. Centrocampo
basato su Perretta, Ignacchiti, Benedetti e Angori. Sul fronte avanzato
Ianesi e Peli a supporto del puntero Ganz. In casa Gubbio come dicevamo
Braglia può contare sul rientro di alcuni elementi: oltre a
Spina, tornano in assetto Mercati (reduce dalla squalifica) e Casolari
(derivante da un problema alla caviglia). Stanno proseguendo invece la
via di recupero Calabrese e Galeandro: per il primo ancora problemi
alla spalla; per il secondo si pensa al reintegro graduale dopo la
rottura del legamento crociato ad ottobre. Rebus sul modulo anche se
é plausibile che il tecnico toscano potrebbe tornare al 4-3-2-1.
Braglia è sempre molto riservato sulla formazione. Ipotesi
scacchiere. Vettorel in porta. Difesa a quattro con Corsinelli,
Tozzuolo, Signorini e Mercadante. Centrocampo con Mercati, Casolari e
Bumbu. Sul fronte avanzato invece Chierico e Di Massimo a supporto di
Udoh. Le giovanili. Nel weekend sabato la Primavera 3 di Davide Baiocco
gioca in casa nell'impianto di Padule contro la Vis Pesaro allenata
dall'ex bandiera dei rossoblù, Alex Sandreani (ore 15). Domenica
invece impegno in trasferta per l'Under 17 di Federico Tafani contro la
Recanatese. Idem l'Under 15 di Cristiano Della Vedova, sempre
domenica impegnata nella città leopardiana.
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►• 09 APRILE
2024
Gubbio,
sì... é un'isola felice per fare calcio. Si vive in
totale serenità, altrove non é così
La
notizia che gira da quasi 24 ore, con già svariati commenti
anche su 'La Voce dei Tifosi' nel forum dedicato, é quella che
riguarda l'ex tecnico rossoblù Vincenzo Torrente, ovvero colui
che ha vissuto in rossoblù delle stagioni importanti a Gubbio
perché in un biennio ha vinto due campionati di seguito e ha
condotto la Città dei Ceri in serie B (a cavallo tra il 2009 al
2011). Al suo ritorno in panchina a Gubbio nel 2020 ha condotto alla
salvezza una squadra che all'andata sembrava spacciata e due anni dopo
ha portato (nel 2022) il Gubbio ai playoff dopo cinque anni di digiuno
(prima c'era riuscito solo Magi nel 2017). Tutto ciò avvenne
prima che iniziasse l'era Braglia per intenderci, cha a sua volta
é riuscito a centrare i playoff per due stagioni di seguito
(compresa la stagione corrente). La notizia é quella che il
tecnico Vincenzo Torrente é stato esonerato dal Padova (é
tornato Francesco Oddo) con la squadra patavina che si trova al secondo
posto in classifica (in C nel girone A) ed é arrivata fino in
fondo nella Coppa Italia perdendo la finale nel doppio confronto con il
Catania. Notizia che é diventata virale perché a Padova i
giornalisti hanno considerato la notizia 'clamorosa' come del resto
scrive Padovasport.tv e il collega Dimitri Canello, che conosciamo bene come giornalista
esperto e molto professionale, non si é fatto problemi a
scrivere nel suo editoriale nel sito Padovagoal.it un titolo aperto e
immediato, molto esplicativo, che recita: «Ti esonero per salvare
me stesso». Basta del resto leggere l'articolo.
Senza peli sulla lingua racconta quanto é accaduto. Cosa
significa questo. Significa tanto. Vero che stiamo parlando di una
piazza con blasone, una piazza dove ci sono ambizioni alte,
naturalmente ci sono altre pressioni sia da parte della società
che dai tifosi. Succede così da diverse parti. Per questo motivo
c'è da sottolineare che a Gubbio esiste una isola felice. In
certe piazze per un allenatore o per una società di calcio
occuparsi della squadra diventa in effetti un problema secondario: per
prima cosa bisogna allenare la piazza e i tifosi, poi la stampa, quindi
il direttore sportivo, e per ultimi i calciatori di una rosa.
Così funziona altrove, di esempi ne possiamo fare a bizzeffe. A
Gubbio non è così. A Gubbio qualsiasi componente vive
bene in un clima e in un ambiente di totale tranquillità. Se si
incontra qualsiasi calciatore in giro o al supermercato (oppure come ci
è capitato per testimonianza diretta in centro città),
può girovagare con tutta serenità senza che nessuno
(quasi) li riconosca. Da altre parti non è possibile:
soprattutto quando si perde una gara. Gubbio è un'isola felice.
In altre parole si può fare calcio senza eccessive critiche o
pressioni. Si può fare calcio senza assilli.
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►• 08 APRILE
2024
Focus. Gubbio, da difesa bunker a groviera. Nelle ultime cinque partite solo una vittoria
C'è
poco da fare, i numeri fotografano sempre uno scenario realistico.
Basta scrutare con attenzione lo stato di forma del girone nelle ultime
cinque partite. Ebbene, il Gubbio si trova al terzultimo posto (con
appena 3
punti conquistati) in coabitazione con il fanalino di coda Olbia.
Peggio dei rossoblù, negli ultimi 450 minuti del campionato,
hanno fatto Ancona (2
punti) e Vis Pesaro (cinque partite con cinque sconfitte e zero punti).
Al primo posto il Cesena ha fatto l'en plein: cinque vittorie su cinque
e bottino pieno con 15 punti conquistati. Al secondo posto nel girone
come stato di forma c'è l'Arezzo di Indiani, il
Perugia di Formisano con 10 punti, in coabitazione con il Sestri
Levante di Barilari. Salta all'occhio subito un altro dato: il Gubbio é
stato sconfitto per dieci volte su 16 incontri disputati (a pari merito
di Ancona
e Fermana); peggio hanno fatto solo Recanatese (11) e l'ultima
classificata Olbia (14). Un altro dato ci dice inoltre che nelle ultime
quattro partite giocate in trasferta i rossoblù hanno incassato
ben dieci reti: due ad Alessandria contro la Juventus Nex Gen, sempre
due a Cesena, tre a Vercelli contro il Sestri Levante e ancora tre reti
a Ferrara contro la Spal. Il reparto difensivo che garantiva
saldezza e stabilità nella formazione di Braglia è
diventato una
groviera. Vuol dire che qualcosa a livello difensivo in questo momento
non sta funzionando e non è solo una questione di
errori individuali. Contro la Spal pure il tridente d'attacco non
ha funzionato con Di Massimo schierato tra le linee a supporto delle
due punte di ruolo Udoh e Bernardotto che, più che i singoli,
è stata l'esecuzione corale a steccare. Non si è ripetuta
la buona prova dei 'tre' davanti nel 4-3-1-2 che si era notata contro
la Torres. Un altro
dato dice che il Gubbio ha subito quattro sconfitte negli ultimi cinque
incontri. Sintomo evidente di una flessione. La squadra stessa, a parte
un volentoroso possesso palla che
si é rivelato sterile a Ferrara, sembra involuta rispetto a
qualche mese fa. Bisogna capire cosa é successo alla tigre che
ruggiva in faccia a qualunque avversario e perchè adesso si
é
trasformata improvvisamente in un micetto. Altro dato curioso va
rivelato però. Se guardiamo la distinta della partita, ad un
certo punto sono rimasti in panchina solamente i due portieri di
riserva, ovvero Stefano Greco e il giovane Niccolò Stacchiotti
(classe 2006), dopo le varie sostituzioni effettuate da Piero Braglia.
Erano appena diciotto i calciatori convocati: il giorno prima nessuno
della stampa ne era a conoscenza perché per l'A.S. Gubbio 1910
ormai é diventata abitudine, consuetudine e usanza non
comunicare (mai) la lista dei convocati nel pre-gara agli organi di
informazione. Diverse defezioni, insomma, come non era mai accaduto
prima. In pratica erano assenti Mercati, Spina, Calabrese, Casolari,
oltre al lungodegente Galeandro. Notizie dalle giovanili. La Primavera
3 di Davide Baiocco ha perso per 6-2 ad Avellino: reti rossoblù
di Bianchi e Mancini. L'Under 17 di Federico Tafani ha vinto per 3-1
contro l'Arezzo con una tripletta di Gnazale. L'Under 15 di Cristiano
Della Vedova invece é stata sconfitta in casa dall'Arezzo per
6-1: rete eugubina di Farache.
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►• 07 APRILE
2024
Braglia: "Qualche calciatore fa fatica a capire dove ci troviamo...". Le foto di Spal-Gubbio
Gubbio,
brutta battuta di arresto a Ferrara per 3 a 0. Davanti ad oltre
settemila spettatori i rossoblù partono con il piede giusto,
colpiscono un palo con Di Massimo, poi però cadono sotto i colpi
di una Spal più vogliosa e cinica. Zilli realizza una doppietta
nel primo tempo, prima in diagonale di sinistro e poi depositando in
rete un cioccolatino. Nella ripresa arriva il tris di Ghiringhelli
sottomisura. Le frasi di Piero Braglia a fine partita: "Abbiamo
avuto un atteggiamento superficiale. Bene solo i primi dieci o quindici
minuti. Abbiamo preso dei gol nel primo tempo in modo inammissibile
perché sono arrivati con troppa facilità. Troppo facile
per la Spal, troppo arrendevoli noi. Abbiamo perso una partita dove non
abbiamo giocato ai nostri livelli. Se avessimo giocato a determinati
livelli non saremmo in questa situazione di sicuro. Invece abbiamo preso tre gol. Adesso
bisogna stare zitti e pedalare. Vero, buon possesso di palla, ma
poi cosa si é visto? Occasioni zero. Siamo stati piatti, ci siamo mossi poco, abbiamo
sbagliato diversi duelli, perciò siamo stati tanto superficiali
e ho visto poca cattiveria. Peccato, nel calcio serve anche la
determinazione. Forse si dà per scontato che facciamo i playoff,
ma così non va. Se ho provato a cambiare la partita con i cambi?
Guardate, ad un certo punto volevo cambiare il mondo, pure io. Non si
può, abbiamo preso il terzo gol all'ultimo secondo. Onestamente
non siamo una squadra che possiamo fare a meno di correre e di lottare.
Non si possono fare i tunnel sul 2 a 0 per loro, a me fanno molto
arrabbiare queste cose. Dovrò parlare con qualche calciatore,
credo che sia giunto il momento perché qualcuno fa fatica a
capire in quale categoria ci troviamo e fa fatica a capire che se
vogliamo avere delle ambizioni dobbiamo essere totalmente diversi.
Così facendo molto lontano non ci andiamo. Ora dobbiamo essere
all'altezza, da domenica serve tutta un'altra musica e la pagnotta
é da conquistare sempre sul campo". Ma intanto ecco le
immagini di Spal e Gubbio. Grazie alla collaborazione di Alessandro
Orlandin (LoSpallino.com). Fotoservizio di Roberto Manderioli. A
seguire in carrellata nel link (» vedi foto).
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►• 07 APRILE
2024
Debacle a Ferrara contro la Spal (3-0). Doppietta di Zilli e Ghiringelli calano il tris spallino
Spal
contro Gubbio. La cronaca. Al 6' una punizione calciata da posizione
decentrata in area da Rosaia diventa insidiosa perché la palla
dopo aver
balzato a terra si impenna passando tra un groviglio di gambe e
costringe Galeotti a volare sotto la traversa per deviare la sfera in
corner. Al minuto 8 l'azione dei rossoblù é ancora
più pericolosa perché sul fronte avanzato duettano Udoh e
Chierico, quest'ultimo lancia Di Massimo in area che con l'interno del
piede destro cerca l'angolino lontano, ma la palla scheggia il palo e
si spegne sul fondo. Al 27' passano in vantaggio i ferraresi: tutto
nasce da una palla filtrante di Dalmonte che serve Zilli che effettua
un controllo in corsa, punta la porta e in diagonale di sinistro
indovina l'angolino basso: palla in rete. Al 32' ci prova Antenucci con
una sventola dal limite che costringe Vettorel in tuffo con
i guantoni a salvarsi in corner. Al 46' il raddoppio degli estensi con
una azione tutta in velocità: colpo di tacco di Buchel verso Rao
che lancia di prima Dalmonte che entra in area da sinistra e poi mette
in mezzo una palla dove Zilli, solo davanti alla porta, con il piatto
destro é lesto nel depositare in fondo al sacco un cioccolatino.
La ripresa. Prima azione degna di nota al 20' quando Rosaia carica il
sinistro dal limite che costringe Galeotti a volare sotto all'incrocio
per deviare la sfera in corner. Al 25' dalla trequarti Chierico serve
Desogus che si porta la palla sul destro al limite e calcia in porta,
para a terra Galeotti. Al terzo minuto di recupero arriva il tris
spallino: da sinistra crossa in area Edera dove giunge Ghiringhelli che
lasciato in maniera incomprensibile indisturbato, anticipa Vettorel e
di sinistro mette la palla in rete a porta sguarnita.
Tabellino: Spal - Gubbio (3-0):
Spal (4-4-2): Galeotti; Ghiringhelli, Fiordaliso, Valentini, Tripaldelli; Rao (1' st Edera), Nador, Buchel (31' st Collodel), Dalmonte (28' st Breit); Zilli (20' st Petrovic), Antenucci (31' st Rabbi).
A disp.: Meneghetti, Del Favero, Contiliano, Bertini, Orfei, Bassoli, Iglio, Siligardi, Peda. All.:
Di Carlo.
Gubbio (4-3-1-2): Vettorel; Morelli (13' st Corsinelli), Pirrello (13' st Tozzuolo), Signorini, Mercadante (27' st Dimarco); Bumbu (14' st Desogus), Rosaia, Chierico; Di Massimo (27' st Brambilla); Udoh, Bernardotto. A disp.: Greco, Stacchiotti. All.: Braglia.
Reti: 27' pt Zilli (S), 46' pt Zilli (S), 48' st Ghiringhelli (S).
Arbitro: Galipò di Firenze (Cerilli di Latina e Zanellati di Seregno); quarto uomo: Falleni di Livorno.
Ammoniti: Nador (S), Signorini (G), Udoh (G). Angoli: 3-4. Recupero: 3' pt; 5' st. Spettatori: 7052 (4567 abbonati); di cui 43 provenienti da Gubbio.
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►• 05 APRILE
2024
Al Barbetti 'targhe' in ricordo di figure di spicco: Simoni, Colaiacovo, Vispi e Brugnoni
Per
lo stadio Pietro Barbetti una importante iniziativa ha preso il via.
Quattro targhe in ricordo dei protagonisti della storia rossoblu. Si
tratta di Gigi Simoni, Giovanni Colaiacovo, Giuseppe Vispi e Giancarlo
Brugnoni. La Giunta ha accolto l'istanza dell'As Gubbio 1910 di
dedicare quattro targhe ad «indimenticabili interpreti del
passato e dello spirito della squadra». Così viene
presentata la notizia. Come
dicevamo, nello specifico quattro targhe, dedicate ciascuna a un
personaggio che con grande passione ed entusiasmo ha sostenuto in
diversi modi e tempi l’attività della Gubbio Calcio: ad
ospitarle sarà lo stadio Pietro Barbetti. La giunta comunale ha
infatti dato parere positivo all’istanza presentata dalla
società calcistica eugubina e da un comitato cittadino che
è presieduto da Stefano Giammarioli, accompagnata da una
raccolta di firme, che chiedeva la possibilità di apporre al
Barbetti quattro targhe a ricordo di altrettanti indimenticati
protagonisti della storia rossoblu. Le quattro insegne verranno affisse
a ricordo di Giovanni Colaiacovo, imprenditore, sponsor dell’As
Gubbio 1910 in più periodi fin dagli anni ’80, sempre in
tribuna a seguire con passione la squadra e sostenitore delle
iniziative della società. Luigi Simoni, giocatore e allenatore
con una carriera straordinaria e uno stile inconfondibile, signore del
calcio stimato da tutti. Approdato in rossoblu a febbraio 2009 come
allenatore in Lega Pro Seconda divisione (formando il duo in panchina
con Tumiatti), Simoni é stato
protagonista nella doppia promozione fino alla serie B nel ruolo di
direttore tecnico (con Vincenzo Torrente in panchina) e lo ha
visto anche sulla panchina della squadra proprio in cadetteria. La
terza targa ricorderà Giuseppe Vispi, professore e imprenditore,
presidente e copresidente rossoblu in periodi diversi dal 1970 al 1991
quando si é ritirato, continuando però a seguire la
squadra, sempre presente allo stadio Barbetti. L’ultima insegna
sarà dedicata a Giancarlo Brugnoni, imprenditore e
amministratore del club rossoblu fin dalla metà degli anni
’80, ha coordinato il progetto e i lavori di adeguamento dello
stadio per l’ottenimento dell’idoneità
nell’estate 2011 dopo la promozione in serie B. Le quattro targhe
saranno affisse al Barbetti entro il mese di aprile. Giovanili. Nel
weekend la Primavera 3 di Davide Baiocco gioca sabato in trasferta ad
Avellino. L'Under 17 di Federico Tafani gioca in casa domenica contro
l'Arezzo alle ore 15 al Beniamino Ubaldi. Stesso discorso per l'Under
15 di Cristiano Della Vedova che affronta in casa sempre la formazione
aretina di pari età (alle ore 13 al Beniamino Ubaldi).
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►• 04 APRILE
2024
Contro la Spal assetata di punti in uno stadio gioiello. Out Mercati. É rebus sul modulo
Contro
la Spal domenica nello stadio Paolo Mazza, un impianto che é un
gioiellino, con 16134 posti a sedere, tutto coperto, con le tribune
attaccate al campo in english style, tutto ciò contribuisce ad
una ottima visuale. Nonostante una posizione di classifica deficitaria,
il pubblico ferrarese é presente con una media di 6300
spettatori circa allo stadio. La formazione estense si trova al
quindicesimo posto, due punti sopra i playout, per questo motivo per i
biancazzurri è di vitale importanza fare punti. La Spal ha vinto
appena otto incontri durante il campionato, l'ultima in casa contro il
Rimini lo scorso marzo, e proviene da due pareggi di seguito con
Carrarese e Ancona, entrambe le gare terminate sullo zero a zero. Sono
indisponibili Bruscagin e Arena per infortunio, oltre a Maistro per
squalifica. Da valutare anche le condizioni di altri calciatori come
Siligardi, Peda, Sits, Carraro e Bassoli per alcuni acciacchi fisici.
Tuttavia il tecnico Domenico Di Carlo potrebbe schierare il modulo
4-4-2 con questa probabile formazione. Galeotti in porta. Difesa a
quattro con Ghiringelli, Valentini, Fiordaliso e Tripaldelli.
Centrocampo con l'asse Rao, Buchel, Nardor e Dalmonte. Duo di attacco
formato da Antenucci e Petrovic. In casa Gubbio invece é assente
lo squalificato Mercati. Out per infortunio Spina. Da valutare le
condizioni di Casolari visto che é stato fuori contro la Torres
per un problema alla caviglia. Da valutare inoltre per il trainer
Piero Braglia se confermare il modulo 4-3-1-2 che é stato
adoperato proprio nell'ultimo incontro contro i sardi di Greco oppure
tornare allo schema tattico basato sul 4-3-2-1. In tal caso quale
potrebbe essere l'undici iniziale. Vettorel in porta. Una difesa a
quattro con Corsinelli, Pirrello, Signorini e Mercadante. Centrocampo a
tre con Chierico, Rosaia e Bumbu. Sul fronte avanzato Di Massimo e
Desogus ad agire sulla trequarti a supporto del puntero Udoh (in
ballottaggio con Bernardotto). Se invece Braglia decidesse di giocare
con due punte fisse, in questo caso con Udoh e Bernardotto in attacco
fianco a fianco, il trequartista sarebbe Di Massimo.
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►• 02 APRILE
2024
Le differenze un anno dopo: i numeri di Braglia. Confronti con chi è arrivato nei playoff
Cosa
ci dicono i numeri a quattro giornate dalla fine. Rispetto ad un anno
fa, un punto in meno, ma il piazzamento in classifica é il
medesimo. Dopo trentaquattro giornate nel 2023 era infatti in testa
alla classifica la Reggiana con 73 punti, seguita dalla Virtus Entella
(71), Cesena (69), Carrarese (57), al quinto posto si piazzava il
Gubbio con 55 punti. Quest'anno Cesena dominatore con 86 punti
(già matematicamente in serie B), a seguire Torres (72),
Carrarese (64), Perugia (59) e Gubbio a quota 54 (-1 rispetto al 2023).
Quinto posto anno scorso, quinto posto quest'anno. Nel dettaglio la
squadra di Braglia l'anno scorso aveva ottenuto una vittoria in
più (16 contro 15 di oggi), per quanto riguarda i pareggi 9
nell'attualità contro 7 di un anno fa, infine le sconfitte
registrate erano 11 contro i ko odierni che sono 10. Per quanto
riguarda i gol viene fuori un altro dato curioso: 44 reti segnate
quest'anno contro le 42 di anno scorso, mentre una stagione fa la
difesa si era mostrata più ferrea rispetto al presente (33 gol
subiti nel momento corrente contro i 29 incassati nell'annata
precedente). Se si guarda il girone sorprende l'exploit della Torres:
+37 punti rispetto al 2022-2023 dopo 34 turni (é salita dal
quindicesimo al secondo posto). Il flop riguarda invece la Virtus
Entella: -30 punti rispetto al 2022-2023 (era seconda, ora undicesima).
Altre curiosità: Pontedera al settimo posto come un anno fa,
l'altra squadra deludente é l'Ancona che si ritrova con 19 punti
in meno (era sesto, oggi invece é sedicesimo). Per fare una
statistica più ampia guardiamo cosa é avvenuto nelle
altre due occasioni che il Gubbio si é ritrovato nei playoff
nell'era Notari. Due stagioni fa (ovvero annata 2021-2022), con
Vincenzo Torrente in panchina, dopo 34 giornate, il Gubbio si trovava a
47 punti, in settima posizione, dietro alla capolista Modena (dopo
vincitrice), Reggiana, Virtus Entella, Pescara ed Ancona. Nella
stagione 2016-2017 invece, con Giuseppe Magi in panchina, il Gubbio si
trovava al sesto posto con 53 punti (ovvero un punto in meno rispetto al Gubbio
attuale di Braglia), dietro a Venezia, Parma, Pordenone, Padova e
Reggiana. Giovanili: una bella soddisfazione per Matteo Barizza,
difensore centrale classe 2007, giocatore del Gubbio. Convocato con la
Rappresentativa di Lega Pro Under 17, ha giocato da titolare nella
finale del terzo o quarto posto contro il Genoa poi vinta per 2-0 nel
Torneo Nazionale "Maggioni-Righi".
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►• 01 APRILE
2024
Focus. Gubbio, la svolta tattica con il 4-3-1-2 e il nuovo tandem inedito Udoh-Bernardotto
L'attenzione
del tecnico é stata incentrata sui dettagli dopo le tre
sconfitte consecutive rimediate con Cesena, Perugia e Sestri Levante.
Qualcosa andava cambiato per ritrovare lo smalto e gli stimoli che
sembravano perduti. Il Gubbio chirurgico e spietato contro la
Torres, battendo con il minimo scarto i sardi ben messi in campo,
combattivi ma troppo poco incisivi davanti, si può spiegare con
una lettura prettamente tattica. Una nuova soluzione studiata per
garantire maggiore gioco ai suoi e cercare di impostare una manovra che
possa portare a più verticalizzazioni e una maggiore
velocità nel fraseggio con il pallone. Ma soprattutto a dare
più sostanza e incisività ai movimenti offensivi che
nelle ultime tre partite avevano manifestato delle lacune. Il Gubbio
è riuscito a superare le linee di pressione con il pallone tra i
piedi, variando le verticalizzazioni tra interne ed esterne, sfruttando
anche l'ampiezza dei laterali difensivi e le incursioni dei
centrocampisti. Proprio in questo 4-3-1-2 sembra racchiudersi la chiave
della partita. Ne esce un Gubbio che soffre molto meno le repentine
ripartenze avversarie e chiude meglio gli spazi nella parte nevralgica
del campo quando le avversarie effettuano un gioco manovrato. Squadra
più corta tra i reparti, riaggressione immediata, linea
difensiva più compatta, mezzali propositive e aggressive, punte
più altruiste e protagoniste. La squadra sembra riuscire a
giocare e a muoversi con più scioltezza e leggerezza. Scrivevamo
infatti nei precedenti editoriali (spalleggiati dai numeri) che un
Gubbio schierato con una difesa a quattro ha portato molti più
punti rispetto ad una difesa a tre. Nessuno mette sotto accusa il
modulo, il 3-5-2 oppure il 3-4-1-2, ma evidentemente questo Gubbio é stato costruito con elementi che possiedono delle
caratteristiche che si trovano a proprio agio con una linea
difensiva schierata a quattro. Finora Braglia aveva messo in campo
nello specifico il 4-2-3-1 (con Lucchese, con Carrarese e Sestri
Levante all'andata), il 4-4-2 (con la Vis Pesaro), poi ha varato un 4-3-2-1 prioritario fino ai giorni nostri. Questa
volta il tecnico toscano invece ha sperimentato il modulo 4-3-1-2.
C'è stata la prima volta di vedere in tandem due attaccanti.
Braglia ha aperto concretamente al passaggio all'attacco a due punte
con Udoh al fianco di Bernardotto. Prima non era mai avvenuto. L'uno
sostituiva l'altro nei precedenti incontri. Solo in due circostanze i
diretti interessati hanno giocato in coppia ma a partita inoltrata,
durante la ripresa con il Cesena e il Perugia, ma non aveva portato i
frutti sperati. Nell'insieme con Di Massimo schierato tra le linee con
licenza di attaccare lo spazio, i rossoblù sono diventati
più imprevedibili. La velocità di trasmissione avviene
tramite i giocatori più tecnici, quelli che con la loro
qualità possono spezzare le linee avversarie e trovare quelle
giocate repentine che possono portare alla superiorità
numerica o a una situazione di vantaggio negli utimi trenta-quaranta
metri. Questo modulo tuttavia comporta un compito dispendioso di
energie se non portato avanti da tutti e dieci i giocatori di
movimento, prima di tutto per gli attaccanti, che si dovranno
sacrificare. Ma il segnale dato da Braglia ai suoi dopo la partita
contro la Torres é di incoraggiamento. Vedremo se il lavoro gestito con il 4-3-1-2 sarà proposto di nuovo.
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