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• 30 APRILE
2021
Torrente, il sergente di ferro chiama tutti sull'attenti. Parla il tecnico ad ampio raggio
Ultima
partita di campionato. Ultima prova per poter dimenticare un fine
campionato un po' avaro di risultati. Non è stata la solita
settimana di lavoro tranquilla per il gruppo di Torrente, il quale ha
voluto chiamare tutti sull'attenti. Le parole di Vincenzo Torrente ne
sono la riprova. Eccole: "Il Fano
vuole fare risultato e sta bene, ma noi dobbiamo chiudere con una
vittoria. Abbiamo un solo risultato. Voglio che si chiuda bene, anche
se abbiamo assenze per via delle squalifiche. Ma io pretendo una
partita di orgoglio. La flessione? Difficile dare una spiegazione.
Purtroppo succede ed è successo: diciamo un po' di cose messe
insieme, un calo fisico e mentale, di sicuro ci ha condizionato. Un
peccato perchè questa squadra se l'è giocata sempre con
tutti alla pari, anche con le prime della classe, con un calcio
propositivo. Però non mi è piaciuto il fatto che non
siamo riusciti a trovare un equilibrio in fase difensiva, spesso abbiamo
subito gol e in attacco potevamo essere più concreti in certe
precise circostanze. Possibili assenti? Oltre a Signorini e
Uggè c'è da valutare Formiconi che non sta molto bene.
Quella parola dignità? Una parola che deve essere da stimolo,
pertanto voglio che i ragazzi adesso possano regalare una vittoria alla
società e ai tifosi. Calciatori fuori forma, se è
prevista qualche bocciatura? Nessuna bocciatura per nessuno. Valutiamo
e facciamo delle scelte in base a chi sta meglio sia fisicamente che
mentalmente. Tutte le altre valutazioni poi... si faranno in
seguito".
• 29 APRILE
2021
Verso l'epilogo da dentro o fuori. Le ipotesi sul piatto di Torrente. Il Fano di Tacchinardi
Verso
l'epilogo di un campionato da dentro o fuori per quanto riguarda i
playoff. Adesso il Gubbio si prepara per questo incontro senza la
presenza del duo centrale Uggè e Signorini, bloccati
perchè devono scontare la squalifica. Adesso il trainer Torrente
dovrà mettere mano al pacchetto centrale difensivo. Probabile la
coppia inedita formata da Cinaglia e Ferrini, anche perchè non
ci sono altre alternative, a meno che Torrente decida di schierare
centrale il terzino Formiconi. Pertanto scontata è la presenza
del portiere Zamarion. La linea difensiva a quattro potrebbe essere
formata da Munoz (o Formiconi), Cinaglia, Ferrini e Ingrosso. A
centrocampo possibile l'utilizzo del trio Hamlili, Megelaitis e
Malaccari. Dalla cintola in sù non sono escluse sorprese. Tra le
linee infatti ci potrebbe essere l'eventualità che da fantasista
può giostrare il rientrante Sainz Maza da titolare e a
questo punto entra addirittura in ballottaggio con Pasquato. In attacco
non dovrebbe cambiare nulla con il duo formato da Gomez e Pellegrini.
Ovviamente sono solo ipotesi, da valutare nelle prossime ore. Come non
è esclusa del tutto la possibilità di utilizzare un
tridente invece di un centrocampo a rombo, ma questa soluzione non
portò fortuna nella sfida interna contro il Carpi dove il Gubbio
dovette subire un secco 4-0 casalingo. In casa Fano invece il trainer
dei granata Tacchinardi dovrà fare a meno del difensore Brero,
assente per squalifica, e pure del centrocampista Paolini, per la
rottura del tendine d'Achille destro. L'ex calciatore juventino, ora
alla guida del Fano, dovrebbe optare per il 3-5-2. Possibile Viscovo in
porta. Difesa a tre con Cason, Cargnelutti e Bruno. A centrocampo il
quintetto Gentile, Carpani, Amadio, Urso e Valeau. Di punta Ferrara e
Barbuti. Con il neo allenatore Tacchinardi, la formazione granata ha
conquistato in cinque partite una vittoria (fuori casa a Salò
con la Feralpi), tre pareggi ed una sconfitta interna di misura con il
Modena. In piena zona playout, la squadra adriatica cerca punti a
Gubbio per migliorare la sua posizione di classifica in vista degli
spareggi per evitare la retrocessione.
• 28 APRILE
2021
Out Signorini e Uggè. Formiconi: "Siamo professionisti ma punti sperperati". Samb va a -4
Tegola
sul Gubbio per domenica. Sarà assente la coppia centrale
difensiva. Andrea Signorini è stato espulso durante la gara di
Imola ed è stato fermato per una giornata «per aver
commesso fallo su un avversario lanciato a rete senza ostacolo».
Out però per un turno pure Maximiliano Achille Uggè per
recidività in ammonizione dopo la quinta infrazione. Così
il trainer Torrente sarà costretto a cambiare la parte
nevralgica del reparto arretrato contro il Fano. Anche il vice
allenatore Rodrigue Boisfer è stato squalificato, ma per due
giornate, motivato in questa maniera: «per comportamento
offensivo verso il IV ufficiale». Intanto, però, ha
parlato il terzino destro Giovanni Formiconi: "Come
al solito è una partita complicata perchè il Fano ha una salvezza
in ballo: è una squadra abituata a lottare negli ultimi anni per non
retrocedere, perciò è addestrata a queste partite da
dentro o fuori, oltre ad essere senz'altro una avversaria caratteriale e
organizzata. Pertanto servirà una prova di
carattere. Ci mancano molto i tre punti, ci mancano da un po' di tempo e quindi
vogliamo ottenerli almeno nell'ultima partita della stagione. Ci crediamo
fino all'ultimo anche per il lumicino dei playoff. La parola crederci
deve essere ben chiara in mente e contraddistinta, poi
bisognerà vedere cosa può succedere. A Imola? Nel primo
tempo eravamo bloccati, però poi nella ripresa abbiamo creato
tante palle gol ed è stato un peccato. Il mister ha parlato di
dignità? Ci ha ripetuto questa parola più volte, in
effetti ultimamente non sono arrivati i risultati e questo ci ha dato
molto fastidio. Sperperato un tesoretto di punti? Ci mangiamo le mani,
abbiamo perso tanti punti e non si può negare un fatto
così evidente, non ci resta che giocare e chiudere possibilmente
bene. Questa involuzione? Non c'è una spiegazione, ogni partita ha
una storia a sè. Se la salvezza acquisita ha comportato in noi meno
stimoli? No, non è il caso nostro. Siamo dei professionisti e abbiamo una vena agonistica fin da piccoli. Bisogna
fare una premessa: nessuno di noi pensava solo alla salvezza ad inizio
anno, pensavamo già ad un qualcosa in più. Pertanto ci abbiamo
provato sempre a giocare al massimo delle nostre possibilità,
anche a salvezza raggiunta". Intanto la classifica del girone
cambia. Il Tribunale Federale Nazionale ha deciso di sanzionare la
Sambenedettese con una penalizzazione di 4 punti: scala da 54
a 50 punti nella graduatoria. Questa decisione è arrivata in seguito ai
deferimenti del Procuratore Federale del 30 marzo e del 13 aprile per i
mancati pagamenti degli stipendi dei calciatori. Prevista anche
un'ammenda pari a 3000 euro.
• 27 APRILE
2021
Attualità. Scatta il toto direttore sportivo. Giammarioli verso l'addio. E la "grana" scadenze
Chi
sarà il nuovo direttore sportivo dell' A.S. Gubbio 1910? Bella
domanda, la cui risposta dovrebbe prendere forma a campionato concluso.
Ormai è chiaro che le strade tra Stefano Giammarioli e il Gubbio
si divideranno: tra l'altro il diesse eugubino non parla (tenuto in
silenzio stampa) ormai dal 4 febbraio, precisamente da due mesi e 23
giorni, in pratica da 82 giorni esatti. Pertanto diventa davvero
interessante chi potrebbe essere un degno sostituto. Se cerchi in rete
ti puoi sfantazzare. Se uno guarda il muro di Gubbiofans.it qualcuno si
sta divertendo ipotizzando alcuni nomi. Viene fuori ad esempio Giuseppe
Di Bari, che nell'agosto scorso aveva firmato un contratto annuale con
l'Arezzo ma la sua avventura aretina ha avuto vita breve, terminata il
9 ottobre 2020, nel momento in cui è stato esonerato il tecnico
Potenza. Il dirigente pugliese, 51enne, è stato direttore
sportivo del Foggia per quattro stagioni centrando la conquista della
serie B nel 2017. Viene fuori anche il nome di Pietro Fusco, anch'egli
un direttore sportivo di categoria, ma lo scosro 21 gennaio è
stato sollevato dal suo incarico con la Sambenedettese (con la
società rivierasca aveva un contratto fino a giugno 2022). Che
dire, sono tutti nomi liberi attualmente, come lo è Roberto
Goretti, che noi scherzosamente nel giorno del 1 aprile lo avevamo
dipinto come nuovo direttore sportivo del Gubbio (era un pesce
d'aprile) perchè era stato visto a Cesena contro il Gubbio sugli
spalti al fianco dell'attuale Ds Giammarioli. Diciamo che Goretti
sarebbe un lusso per la categoria, infatti secondo alcuni rumours
potrebbe finire addirittura in serie A con la Fiorentina. Ovviamente
stiamo giocando sul nome del successore per questo ruolo molto
importante a livello tecnico-dirigenziale che può restare
vacante a breve termine. Insomma, quasi certamente Giammarioli se ne
andrà: nelle ultime ore si parla di un suo possibile approdo
alla Pistoiese, ma prima di tutto la squadra toscana si deve salvare.
Detto ciò diventa un rebus: chi sarà il nuovo direttore
sportivo? A meno che si faccia tutto in casa e allora qui si aprirebbe
un altro discorso, ovvero un altro scenario (Torrente alla Ferguson?),
ma ora non stiamo a perdere tempo o dilungarci in disquisizioni
inutili. Un rebus pure la squadra con tanti calciatori in balìa
degli eventi. Diciamo questo perchè vanno in scadenza ben 15
calciatori: Gomez, Pellegrini, Megelaitis, Pasquato, Ferrini, Munoz,
Malaccari, De Silvestro, Uggè, Hamlili, Ingrosso, Serena,
Sdaigui, Cinaglia e Savelloni. Mentre sotto contratto ci sono
Cucchietti, Zamarion, Formiconi, Migliorelli, Signorini, Oukhadda,
Sainz Maza e Fedato. Ci sarà un grande lavoro da fare, inoltre
servirà una programmazione seria e duratura. Un insegnamento
arriva da Carlo Regalia, ex direttore sportivo del Bari, che nella data
odierna sulle colonne de 'La Gazzetta dello Sport' ha specificato: "L'essenza per
costruire un impianto tecnico e organizzativo: non si può avere
una squadra, se alle spalle non c'è una adeguata organizzazione
societaria. I calciatori devono avere un punto di riferimento, al di
là dell'allenatore, altrimenti fanno in fretta a trovare alibi".
• 26 APRILE
2021
Focus. Rebus, quel letargo e il risveglio. Gubbio double-face. Con le nuvole all'orizzonte
Una
partita strana. Una strana partita. Primo tempo in letargo. Nel secondo
tempo si cerca l'affondo. O se si preferisce, quarantacinque minuti nel
sonno e poi il risveglio. Il Gubbio, come detto, nella prima frazione
è assente, completamente. Confusionario nel palleggio, distratto
in difesa. Addirittura è pure capitata un'azione dove due
calciatori della stessa casacca si sono scontrati tra di loro, oppure
è anche capitato che arrivavano le palle per nessuno. Come fosse
la partitella del giovedì. Provenzano trova il gol su punizione.
Ma la reazione non c'è, è nulla. Anzi, Uggè deve
metterci una pezza per evitare la seconda segnatuta dell'Imolese con la
porta ormai sguarnita. Chissà la squadra dove aveva la testa.
Stranamente nella ripresa si vede un altro Gubbio. Pressing, si creano
azioni, si prova a fare la gara, si cerca la via della rete e non
c'è nemmeno fortuna nella traversa colpita da Pellegrini. Due
squadre completamente diverse. Quella grigia e quasi totalmente
indecifrabile in avvio di gara. Quella convinta e motivata ma solo nei
secondi quarantacinque minuti. Si può definire l'enigma Gubbio.
Una squadra che ha perso il suo smalto da cinque turni a questa parte.
Parlano i numeri: quattro sconfitte ed un solo pareggio. Un digiuno di
reti da 374 minuti. Adesso si rischia di gettare alle ortiche tutto
quello che era stato fatto di buono nella seconda parte di stagione.
Spesso si è percorsa la teoria di aggrapparsi sugli
episodi. Ma la realtà ci dice che il Gubbio dopo il derby vinto
contro il Perugia si è come sgonfiato, a parte il tris contro il
Matelica. Tuttavia fanno molto pensare le parole dette dal trainer
Vincenzo Torrente dopo la sconfitta di Imola: ha parlato più
volte di
"dignità" e ha usato questo termine a ripetizione. Un messaggio
criptico. Si è espresso con allusioni e sottintesi destinati
probabilmente in
diverse direzioni. Si intravedono, sullo sfondo, delle nuvole che
prendono tante sembianze. Di
certo nel calcio servono maggior dignità ed umiltà da
parte dei suoi protagonisti. Per vincere ci vuole testa, cuore e gambe.
Per vincere ci vuole anche organizzazione, programmazione e
trasparenza. Pertanto le parole di Torrente sono tutte da interpretare.
Ma è chiaro che ci si gioca molto anche in prospettiva futura.
La stagione sta giungendo al termine. A novanta minuti dalla fine il
Gubbio si gioca l'ultima speranza per i playoff, ma non è
più l'unico artefice del proprio destino:
devono concatenarsi dei risultati favorevoli in chiave
rossoblù su altri campi (a Trieste c'è il Mantova e a
Verona la Virtus ospita il Modena) per poter accedere almeno
all'undicesimo posto. Una stagione particolare dove la squadra è
partita in sordina,
poi però è cresciuta in maniera esponenziale e proprio
per questo motivo nessuno si sarebbe mai aspettato un calo così
vistoso in questo finale di campionato. Però ancora si deve
pensare a giocare e basta. Novanta minuti di fuoco. La resa dei conti
solo quando le bocce sono ormai ferme.
• 25 APRILE
2021
Torrente: "Serve dignità, almeno". Spagnoli: "Nulla si inventa". Le foto di Imolese-Gubbio
Gubbio
double-face. Primo tempo senza nerbo, neanche un tiro in porta. Nella
ripresa con grinta ma è troppo tardi. Provenzano la sblocca con
una punizione che toglie le ragnatele dal sette. Pellegrini nel finale
coglie la traversa, ma il Gubbio rimane anche in dieci per l'espulsione
di Signorini. Nelle ultime cinque partite un solo punto racimolato:
numeri che purtroppo parlano da soli. L'amarezza del tecnico Vincenzo
Torrente: "Sì, un brutto
primo tempo. Abbiamo subito gol su una punizione (di Provenzano ndr),
ma lì abbiamo sbagliato noi dopo una uscita perdendo la palla.
Poi abbiamo rischiato anche il raddoppio dei locali. Nella prima
frazione abbiamo creato veramente poco. Nella ripresa stranamente
abbiamo giocato meglio in dieci uomini, abbiamo creato tante occasioni
e siamo andati vicino al gol diverse volte. Potevamo pareggiarla, ma
non ci siamo riusciti. Perdere così non ci voleva, aggiungo che
finire in questo modo mi dispiace. Nell'ultima partita in casa dobbiamo
finire con dignità. Perchè non si segna più?
Evidentemente va così, ci puniscono sempre al primo errore,
anche su calcio da fermo. Le occasioni di conseguenza non le
sfruttiamo. Playoff ancora possibili? No no, in questo momento serve
dignità. Ribadisco, mi dispiace finirla in questo modo: non lo
meritano nè la società nè i tifosi. Con il Fano
spero di vedere una prova con dignità. Dico, stiamo concludendo
male questo campionato. Mi auguro di vincere almeno questa ultima
partita contro il Fano".
Parole che non hanno bisogno di ulteriori commenti. Soprattutto sono
parole che fanno molto riflettere. Le frasi del patron imolese Lorenzo
Spagnoli: "Il calcio è
semplice, non si inventa nulla. Un bravo a tutti i ragazzi
perchè i protagonisti sono i calciatori. Una punizione
bellissima di Provenzano. Abbiamo trovato gusto a non prendere gol
nonostante le difficoltà. Grande spirito di sacrificio. Eppure
potevamo chiuderla prima la partita con meno patemi d'animo". Ecco le foto (20 immagini) di Imola. Fotoservizio di Simone Grilli.
• 25 APRILE
2021
Gubbio, altro ko a Imola (1-0). Provenzano sblocca, Signorini espulso, traversa di Pellegrini
Penultimo
turno in notturna. Il trainer Torrente ripropone il 4-3-1-2 ma dal
primo minuto torna sulla linea di centrocampo Oukhadda preferito ad
Hamlili che si siede in panchina. All' 8' progressione di Tommasini
sulla sinistra che rimette in area per Polidori, provvidenziale
intervento di Uggè in angolo. Dal corner calciato in area da
Bentivegna, sponda di Carini, poi Lombardi da pochi passi dalla porta
manca il tap in vincente di testa. Al 16' pericolo: Provenzano da
destra pennella un cross in area, dove Angeli di testa anticipa
Zamarion in uscita e la palla si perde di poco a lato. Al 22' Tommasini
si costruisce una punizione dal limite che diventa influente. Infatti
sul calcio piazzato Provenzano fa partire un tiro di sinistro a girare
con una traiettoria che sorprende Zamarion e la palla si insacca sotto
all'incrocio. La prima vera conclusione del Gubbio arriva dal 33'
quando Pasquato calcia direttamente in porta una punizione da posizione
defilata: la palla sorvola sopra la traversa. Al 48' il Gubbio rischia
di capitolare di nuovo quando Bentivegna lancia sul filo del fuorigioco
Tommasini che supera Zamarion in uscita avventata e calcia di sinistro
a porta sguarnita, ma Uggè in scivolata salva tutto respingendo
la sfera proprio sulla linea di porta. La ripresa. Al 1' subito
veemente è Gomez che prova il sinistro radente dal limite
angolato, Siano in tuffo ci deve mettere i guantoni per salvarsi in due
tempi. Al 5' altra progressione veloce ma stavolta è Pellegrini
che entra in area da sinistra saltando due avversari e prova il tiro a
girare di destro, ma una deviazione di Angeli di testa in copertura
è influente perchè la palla viene deviata quel tanto che
basta che passa sopra la traversa. Al 13' pericolo: da sinistra
è Provenzano che mette in area un pallone dove Tommasini serve
Lombardi che prova la mezza girata volante di destro: palla che sfiora
la traversa. Un minuto dopo è Gomez che cerca la porta di testa
in sospensione: sfera che lambisce il montante. Al 16' il Gubbio va in
rete ma è fuorigioco: Pellegrini infila la palla sotto la
traversa su spizzata di Gomez, ma il guardalinee segnala l'offside.
Subito dopo, ecco che Provenzano trova un corridoio per Tommasini che
si lancia verso la porta e viene toccato da Signorini: per l'arbitro
non ci sono dubbi, cartellino rosso diretto per il difensore
rossoblù. Al 24' è Fedato che cerca la porta dal limite,
Siano c'è e respinge da terra. Al 34' ci prova Oukhadda con un
tiro di sinistro dai venti metri che costringe Siano in tuffo a
salvarsi in angolo. Al 40' su spiovente di Fedato in area, Pellegrini
prova il colpo di testa ma Siano in volo plastico devia con la punta
delle dita la palla sopra la traversa. Al 44' però Pellegrini
è anche sfortunato perchè colpisce di testa la traversa dopo un corner.
Tabellino: Imolese - Gubbio (1-0):
Imolese (4-3-1-2):
Siano; Boccardi, Angeli, Carini, Aurelio; Alboni (37' st D'Alena), Provenzano, Lombardi (37' st Pilati); Bentivegna (23' st Morachioli); Tommasini, Polidori (43' pt Masala). A disp.: Rossi, Nannetti, Rondanini, Rinaldi, Della Giovanna, Cerretti, Laghi, Onisa. All.: Mezzetti.
Gubbio (4-3-1-2):
Zamarion; Formiconi (8' st Fedato), Uggè, Signorini, Ferrini; Oukhadda (40' st Munoz),
Megelaitis, Malaccari (8' st Hamlili); Pasquato (23' st De Silvestro); Gomez, Pellegrini. A disp.: Savelloni,
Elisei, Cinaglia, Ingrosso, Serena, Sdaigui. All.: Torrente.
Arbitro: Garofalo di Torre del Greco (Tinello di Rovigo e Donato di Milano); quarto uomo: Fiero di Pistoia.
Rete: 22' pt Provenzano (I).
Espulso: 16' st Signorini (G) per fallo per chiara occasione da gol. Ammoniti: Uggè (G), Signorini (G), Angeli (I), Megelaitis (G), Masala (I), Fedato (G). Angoli: 3-9. Recupero: 3' pt; 5' st. Note: gara a porte chiuse.
Risultati: Trentasettesima Giornata - Serie C - Girone B:
Arezzo - Ravenna 1-1
20' Martignago (R), 29' Di Paolantonio (A)
Carpi - Padova 0-1
62' Nicastro (P)
Fano - Triestina 1-1
7' Barbuti (F), 87' Calvano (F)
Fermana - Virtus Verona 0-1
92' De Marchi (V)
Imolese - Gubbio 1-0
22' Provenzano (I)
Mantova - Vis Pesaro 0-1
8' Cannavò (V)
Modena - Legnago Salus 3-0
69' Luppi (M), 73' Pierini (M), 75' Castiglia (M)
Perugia - Matelica 2-0
27' Minesso (P), 49' Minesso (P) rig.
Sambenedettese - Feralpisalò 0-0
Sudtirol - Cesena 1-1
35' Casiraghi (S) rig., 41' Bortolussi (C) rig.
• 24 APRILE
2021
Out Sainz Maza. Gli ultimi 180 minuti per il futuro. Torrente avverte: "Solo gente caratteriale"
Come
previsto, out Sainz Maza per squalifica, oltre Migliorelli per
infortunio (contrattura muscolare), per il resto sono tutti abili e
arruolabili per la trasferta di Imola. Pertanto il difensore Signorini
si è pienamente ristabilito. Parla così il trainer
Vincenzo Torrente alla vigilia del match in notturna: "Occhio
all'Imolese perchè proviene da un grande risultato a Cesena.
Per questo ci aspetta una avversaria motivata e viva. Tuttavia noi
vogliamo vincere, vogliamo l'obiettivo dei playoff: ne siamo convinti
tutti, dalla società, allo staff, ma soprattutto i ragazzi
stessi. Dobbiamo vincere entrambe le partite che ci rimangono. La
squadra si è rivelata molto motivata negli allenamenti, ho rivisto in
questa settimana una squadra concentrata. Un leggero calo nelle ultime
partite? Frutto probabilmente della stanchezza, ma abbiamo subito tanto a
livello psicologico con partite tutte ravvicinate e quindi ci
può stare. In attacco ci serve maggiore concretezza e bisogna
sfruttare le nostre occasioni: è vero che creiamo di meno ma le
avversarie ora si chiudono meglio. Adesso voglio una squadra che ha
fame, pretendo il 100% dai miei ragazzi e pretendo più coraggio.
Bisogna fare un ulteriore
sforzo fisico e mentale. E per il futuro? C'è una base, ma sono
discorsi che dovremo fare in seguito a bocce ferme, tuttavia la rosa
del futuro sarà scelta anche in base all'aspetto caratteriale di
ogni singolo calciatore".
Detto questo quindi sarà confermato con ogni probabilità
il 4-3-1-2. Sugli interpreti è da vedere. Ma azzardiamo. In
porta Zamarion. Difesa con Formiconi, Uggè, Signorini e Ingrosso
(oppure Ferrini). A centrocampo Malaccari, Megelaitis e Hamlili.
Davanti Pasquato tra le linee a supporto di Gomez e Pellegrini. In
ventuno sono i convocati: Zamarion, Elisei, Savelloni, Cinaglia,
Ferrini, Formiconi, Ingrosso, Munoz, Signorini, Uggè, Hamlili,
Malaccari, Megelaitis, Oukhadda, Serena, Sdaigui, Pasquato, De
Silvestro, Fedato, Gomez e Pellegrini. In casa Imolese diverse
defezioni: out Torrasi, Rondanini, Piovanello, Sall e all'ultimo
momento pure Sabattini. Ma rientra Bentivegna in attacco dopo aver
scontato il turno di squalifica.
• 22 APRILE
2021
Lo scherzo del destino, torna in auge il 25 aprile. Playoff: quel ricordo con la Giacomense
Basta
riavvolgere il nastro tornando indietro di undici anni. Il Gubbio deve
fare i conti con gli squalificati Boisfer, Marotta, Marconi, oltre agli
infortunati Farina e Allegrini. Basta scrutare il nostro archivio news
come un libro da sfogliare: una enciclopedia calcistica per chi segue
il Gubbio dove si possono trovare notizie e interviste di lunga
data. Era il 21 aprile 2010 quando Torrente disse: "Non centrare i playoff sarebbe proprio un delitto". Si decise di andare in ritiro nel forlivese e lo stesso tecnico rossoblù spiegava i motivi: "L'idea del ritiro è nata dal sottoscritto in comune accordo con il Dt Simoni e il presidente Fioriti".
Un po' come è avvenuto la scorsa settimana alla vigilia del
match contro il Mantova che il Gubbio è stato in ritiro sabato
sera al Park Hotel dei Cappuccini per trovare la giusta quadra. Il
momento è delicato adesso come allora. Curiosamente ci si stava
preparando ad una partita chiave contro la Giacomense. Come oggi che
bisognerà trasferirsi a Imola, a circa 68 chilometri più
a sud di Masi San Giacomo nel ferrarese. Curiosamente la domenica si
giocò il 25 aprile 2010, come oggi... perchè domenica la
truppa di Torrente affronterà l'Imolese il 25 aprile 2021.
Quella volta il Gubbio era costretto a vincere per centrare i playoff,
oggi la situazione è più o meno simile, perchè
è sempre aperto un discorso playoff. Morale della favola. Una
partita che sembrava segnata, indirizzata verso lo 0-0, ma a diciannove
minuti dal termine c'è il guizzo vincente: scorre il 71esimo
minuto, l'eugubino Casoli si prodiga sulla sinistra in velocità,
alza la testa e rimette in mezzo, Gomez raccoglie l'invito, calcia al
volo di destro e piazza la palla proprio nell'angolino. É la
svolta della partita. É pure la svolta di una stagione
perchè poi tutti sanno come è andata a finire. Si
è arrivati fino al 13 giugno 2010 a San Marino con la carica dei
2.624 tifosi eugubini che spingono la squadra verso la promozione in
Prima Divisione nella finale playoff. Date, numeri, con concomitanza e
sincronismo negli eventi che si ripetono a distanza di un decennio.
All'andata il Gubbio si era imposto per 2-0 sulla Giacomense con le
reti di Farina e Marotta. Adesso spetta ancora al campo dimostrare
quanto il Gubbio vale. Tra l'altro Gomez sarà di nuovo in campo. Non
sarà presente Sainz Maza, stoppato per un turno di squalifica.
Pertanto dovrebbe cambiare poco rispetto alla formazione di domenica,
anche perchè il difensore Signorini dopo l'infortunio di
domenica sembra ristabilito. In casa Imolese sulla panchina c'è
un nuovo allenatore, Lorenzo Mezzetti: è il terzo stagionale,
succeduto al tecnico Catalano che era subentrato al posto di Cevoli.
Proprio Mezzetti ha esordito domenica sulla panchina dei santernini
ottenendo una insperata vittoria al Manuzzi di Cesena per 2-0
con doppietta di Polidori (un gol su rigore, il secondo con una
mezza rovesciata volante di sinistro). Possibile il modulo
4-3-1-2. Siano in porta. Difesa con Boccardi, Angeli, Carini e
Aurelio. Centrocampo con Torrasi, Masala e Provenzano. Lombardi
trequartista a supporto di Bentivegna (o Morachioli) e Polidori.
• 21 APRILE
2021
Per l'attacco fari puntati su Leonetti. Il parere di Pellegrini: "Fatto un buon campionato"
Un
occhio ai playoff e un occhio già al mercato. Sotto la lente
di ingrandimento un attaccante, cioè quel reparto che al
momento sta soffrendo di più. Con alcuni calciatori in scadenza,
tra cui il bomber argentino Gomez, che potrebbe finire la sua avventura
eugubina a fine stagione, come del resto l'ala De Silvestro, e con la
probabile partenza di Pellegrini destinato a tornare a giugno alla sua
società di appartenenza, il Gubbio evidentemente sta tastando il
terreno per guardarsi già altrove. Visto che a tutti gli effetti
l'unico sotto contratto anche per la prossima stagione è il solo
Fedato, acquistato a gennaio dalla Casertana, ma fino a questo
momento non ha reso al massimo delle sue potenzialità. Il
calciatore in questione è Vito Leonetti, classe 1994, in forza
all'emergente Matelica. Un calciatore che si adatta molto bene nel
4-3-3, modulo che piace molto al trainer Torrente in prospettiva
futura, visto che proprio con il Matelica si posiziona nel tridente
come esterno d'attacco sinistro. Il calciatore barese finora ha
realizzato 12 reti in campionato e può vantare un curriculum di
tutto rispetto nelle ultime quattro stagioni perchè è
andato sempre in doppia cifra: la scorsa stagione con la maglia del
Matelica nei dilettanti infatti aveva segnato 15 reti, nelle due annate
precedenti con la Vastese aveva realizzato rispettivamente 18 gol e 19
reti. Insomma, il calciatore pugliese vede la porta. La notizia
è uscita su Iamcalcio.it dove si scrive in maniera esplicita che
Leonetti è in scadenza di contratto a giugno e quindi sulle sue
tracce ci sarebbero già tre pretendenti: Gubbio, Potenza e
Francavilla. Vedi articolo completo (» leggi).
Diciamo che ad oggi è prematuro dire cosa succederà nel
mercato estivo. Però non si escludono che si potrebbero
verificare diverse sorprese, ma non solo a livello di gestione tecnica
(con il diesse Giammarioli ancora tenuto fermo in stand by, possibile
partente, pertanto con ogni probabilità dovrà essere
trovato un degno sostituto), ma anche a livello di organico
perchè con tanti calciatori in scadenza la rosa potrebbe essere
anche stravolta. Intanto parla l'attaccante Jacopo Pellegrini.
É di poche parole il calciatore di proprietà del
Sassuolo, frasi secche e un tono di parlare molto timido: "Dobbiamo
avere la convinzione di andare ai playoff. Sappiamo che dobbiamo adesso
affrontare due squadre come Imolese e Fano che possiamo battere. Finora
abbiamo fatto un buon campionato, ma va chiuso in bellezza. Devo
ritrovare la via del gol: voglio aiutare la squadra per tornare a
fare punti".
• 20 APRILE
2021
Regni: "Un calcio sostenibile per la nostra realtà. Un consiglio: tornare a seguire talenti in D"
Per
la prima volta un eugubino come ispettore Co.Vi.So.C., parliamo con il
Dott. Renzo Amanzio Regni, dottore commercialista e revisore contabile.
Ci dice: "Una soddisfazione ricoprire questo ruolo. Posso abbinare la mia passione professionale alla passione calcistica".
Il nocciolo: in questo preciso periodo si parla di
sostenibilità per la serie C, ci può fare un quadro
della situazione? "In quasi tutte le
società, quello chiamato costo del lavoro, rappresenta la voce
più importante (calciatori, staff tecnico e allenatori),
perchè è quella componente che produce lo spettacolo. In
questo periodo i proventi sono ridotti. Non tanto sulla voce incassi o
abbonamenti che sui bilanci rappresenta una parte residuale, ma stiamo
parlando di proventi da pubblicità, sponsor, valorizzazioni e
contributi della Lega. Talvolta è un gatto che si morde la coda.
Per avere un seguito devi produrre spettacolo, ma per produrlo devi
avere una squadra competitiva rispetto ad una squadra di giovani.
Incide anche il tessuto economico sociale: nel nord est ed in Emilia
Romagna le aziende sono radicate nonostante la difficoltà del
momento, perciò possono garantire ancora sostegno ai sodalizi
sportivi. Se scendiamo verso il sud, compresa la nostra zona, come nel
territorio eugubino, ci sono maggiori difficoltà: è
già un grande traguardo poter sopravvivere. Inoltre si evidenzia
un lato negativo: con la mancanza di una cordata di imprenditori, ci
sono società (come quella del Gubbio e non è la
sola) dove il 100% del capitale è in mano ad un solo personaggio
o ad una famiglia con al massimo tre persone. Se questi si stufano?
Finisce tutto. Invece con un capitale più spezzettato potrebbe
essere garantita la continuità". Ma per lei c'è una soluzione? "Credo
che sia stato dato troppo spazio ai procuratori. Le società si
indebitano fino al collo. Il business è questo, non è un
caso che in questi giorni si parla di Super Lega. Più si
vince in campo, più si perde economicamente
perchè bisogna essere costretti a fare ulteriori investimenti
con top player di calciatori. L'azienda calcio è legata a delle
variabili non controllabili, un palo e un rigore può incidere
sui risultati. Spesso e volentieri vince solo uno o in pochi, mentre le
altre no. I costi sono lievitati con i compensi di mediazione. In
questi casi: o si aumenta il fatturato o diminuisci i costi, è
una somma algebrica semplice. In serie C la situazione si complica
perchè c'è meno visibilità e quindi hai meno
proventi pubblicitari. In serie C ci sono contratti da 90 o 100 mila
euro netti (160 mila lordi). Per trovare un equilibrio ci vogliono
delle entrate, altrimenti si perde dal punto di vista del bilancio". E nel nostro girone? "Ci
sono società che si possono definire ricche: ad esempio la
Feralpi e il Sudtirol hanno ottimi sponsor, perciò sono forti
economicamente. Dal centro al sud ci sono maggiori difficoltà:
vedi la Samb attuale, però anche Fano e pure Pesaro non vivono
nell'oro. Come il Gubbio stesso, anche se negli ultimi anni la
situazione è migliorata perchè qualcuno ci ha dovuto
mettere i soldi. Sono tutte strutture che non possono camminare con le
proprie gambe, occorre il capitale di terzi". Tutto
interessante. Come è interessante quando lei dice: senza Notari
a Gubbio si può creare un problema, con la mancanza di altri
imprenditori disposti a spendere? "Si
può dire che rispetto ad altre realtà, la società
del Gubbio sta bene perchè qualcuno ha fatto delle iniezioni di
liquidità non di poco conto. Gli sponsor non offrono più
come una volta. Una ventina di imprenditori nel tessuto eugubino non ne
vedo disposti a spendere almeno 20 mila euro a testa. Avrei un
consiglio da dare...". Prego, dica? "Il
Gubbio potrebbe sostenere meglio la categoria se ci fosse un occhio di
riguardo alla serie D: bisogna andare a scrutare dei giovani
interessanti. Scoprire talenti per poi rivenderli e fare cassa.
Un modo per risolvere tutti i problemi. Ma basta ricordare Alessandro Marotta,
il Gubbio lo acquistò dall'Arrone". Ma Regni ci spiega i vantaggi a livello numerico: "Prendere
quattro osservatori e si mandano in Toscana, in alto Lazio, in Marche e
in Eccellenza Umbra. Con i rimborsi si può spendere circa 16 mila euro
a stagione. Di fronte ad un bilancio di un milione e mezzo di euro sono
cifre irrisorie. Scoprire talenti può fare lievitare il
capitale, con una produzione interna che così viene valorizzata".
• 19 APRILE
2021
Focus. Digiuno di reti da 284 minuti. Il pallone storico del derby col Perugia
Lo
scrivevamo una settimana fa e purtroppo si è verificato quanto
dicevamo. Scrivevamo infatti che un qualcosa si era inceppato nel
Gubbio dopo il derby contro il Perugia e la vittoria roboante contro il
Matelica. Adesso arriva una nuova conferma dal campo: nelle ultime sei
partite in quattro occasioni l'attacco è rimasto all'asciutto:
è avvenuto nelle sconfitte con la Feralpisalò, Carpi
e Padova, e per ultimo (appunto) contro il Mantova. Soffrono, le punte
designate, che non vanno a bersaglio da un po' di tempo. Non si va in
rete da 284 minuti. Per l'esattezza: 284 minuti di digiuno per Gomez,
che è andato a bersaglio nel recupero di Cesena, addirittura 408
per Pellegrini (l'ultima rete con doppietta con il Matelica), che sta
trovando un periodo di appannamento dopo l'esplosione nel girone di
ritorno. All'appello mancano anche le reti di Fedato, che
ancora non si è calato nell'ambiente con la massima
concentrazione e inevitabilmente risulta poco lucido davanti al
portiere. Equilibri da recuperare, con soluzioni offensive da trovare
in fretta. Se da una parte in queste ultime partite c'è un
Gubbio che ha ritrovato una maggiore solidità difensiva (nelle
ultime due partite solo un gol subito), ora il problema dei
rossoblù è davanti. Già, perchè il lenzuolo
che ha coperto la testa adesso ha scoperto i piedi, e infatti lì
davanti si evidenzia un problema non da poco conto. Niente è
perduto perchè nonostante tutto il Gubbio è ancora in
corsa per i playoff e ad oggi si ritroverebbe già dentro.
Tuttavia è il momento di cambiare marcia: senza un attacco
prolifico con la giusta cattiveria la situazione potrebbe diventare
maggiormente complicata. Quando arrivano delle vittorie e anche delle
sconfitte, occorre fare sempre una analisi minuziosa. Nel calcio (come
nella vita) quando esistono dei problemi non bisogna mai fermarsi
all'apparenza. Bisogna guardare sempre oltre ciò che si vede. Occorre provare a guardare oltre i confini dell'orizzonte. C'è
un proverbio che dice: non cercare le colpe, cerca una soluzione.
Ma nonostante tutto Torrente & company sono aggrappati ancora
lì: il sogno playoff non è una chimera come nelle
stagioni passate. Nonostante un periodo di annebbiamento della squadra.
Nonostante i franchi tiratori che talvolta possono fare da contorno che
fanno il bello e il cattivo tempo. D'altronde il mondo è pieno
di persone che vogliono raccogliere i frutti di alberi che non hanno
mai piantato. Chi non vede la sostanza si merita l'apparenza. Chi non
riesce a vedere la sostanza non può percepire l'essenza. Quella
realtà propria e immutabile delle cose che prende forma quando
si vede un pallone. Un pallone che a grande sorpresa si è
materializzato entrando in un supermercato. Alla Coop al centro
commerciale Le Mura di Gubbio. In una teca si può visionare il
pallone della storica vittoria del Gubbio sul Perugia per 3-2. Un
toccasana per i tifosi, in questa sequenza di immagini.
• 18 APRILE
2021
Uggè: "Si può fare meglio". Torrente: "Ora su un filo sottile". Le foto di Gubbio-Mantova
Match
clou. Partita senza reti. Poche emozioni e qualche sbadiglio. Il Gubbio
recrimina per un rigore per un intervento in ritardo di Saveljevs su
Ferrini in corsa appena dentro l'area: ci poteva stare. Nella ripresa
la squadra è spenta e non sfonda. Il trainer Vincenzo Torrente
tuttavia è arrabbiato: "Rigore
netto, non ho bisogno delle immagini televisive. Episodi decisivi che
ci penalizzano. Ormai le partite si decidono su un filo sottile. Credo
che il blasone fa la differenza, la sudditanza in questo girone esiste.
Al di là di ciò, non siamo partiti bene, meglio il
Mantova. Poi siamo venuti fuori noi. Un primo tempo equilibrato. Nella
ripresa tutte e due le squadre in verità non hanno fatto molto.
Pareggio giusto ma quell'episodio è stato decisivo. Se mi
aspettavo di più dall'attacco? Non è stato facile. Il
Mantova si è chiuso molto bene, non abbiamo trovato spazi. Se ci
crede la squadra? Ci crede sì. Giova per il loro futuro e serve
a me per vedere chi può giocare con noi in futuro. Ma ricordo a
tutti che la società mi aveva chiesto la salvezza. Adesso serve
la mentalità giusta per ottenere il massimo e sarebbe
straordinario". Le parole del difensore Maximiliano Achille Uggè: "Potevamo
fare meglio. Non è stata la migliore prestazione nostra. Ma il
Mantova è stato lesto ad addormentare la partita. Il rigore
sì... ma tutto l'anno si parla di questi episodi. La spiegazione
dell'arbitro è stata che la palla era andata fuori e quindi non
poteva dare rigore. Però non dobbiamo cercare alibi. Abbiamo
perso troppi punti per la strada in maniera ingenua. Ma ci
proveremo fino alla fine, sia noi, sia la società". Il commento del tecnico biancorosso Emanuele Troise: "Risultato
giusto. Gubbio di qualità dalla cintola in sù, ma noi
siamo stati bravi a contenerlo. Abbiamo avuto le nostre chance, abbiamo
saputo arginare in maniera efficace gli avversari. Con molte assenze ho
visto un grande spirito di squadra". Poi il difensore Erik Panizzi: "Gubbio
con qualità individuali ma lo abbiamo tenuto a distanza. Gara
maschia ma abbiamo risposto presente. Il rigore recriminato per loro?
Ero lontano, non saprei dire. Ma se andiamo a vedere tutto c'è
da riguardare anche quell'intervento su Moreo nel finale". La parola a Davide Di Molfetta: "Una
partita dove abbiamo dimostrato orgoglio. Con la giusta cattiveria
abbiamo concesso poco ad una squadra forte a livello individuale. Il
rigore? Un contrasto veloce, ci poteva stare e anche no, ma fa parte
del gioco". Ma ecco le foto (20 immagini) di Gubbio e Mantova. Fotoservizio di Simone Grilli.
• 18 APRILE
2021
Gubbio bloccato sullo 0-0 dal Mantova. Ferrini recrimina per un rigore, ma è gara scialba
Gubbio
contro Mantova. Il trainer Torrente conferma il 4-3-1-2 con Sainz Maza
mezzala e Pasquato che rientra al suo posto da trequartista. Un avvio
di gara al piccolo trotto, senza emozioni degne di nota fino al 25'
quando Gomez sulla trequarti serve sulla destra Malaccari che prova la
fiondata con il piede destro dal limite, la palla esce un metro a lato.
Al 29' su un'azione di contropiede è Pellegrini in area che
carica il destro da posizione defilata, ma il suo tiro diventa facile
preda di Tosi che para a terra. Al 30' ci prova Cheddira con un destro
a girare dal limite che sorvola di poco sopra la traversa. Al 37'
proteste del Gubbio per un intervento in ritardo di Saveljevs su
Ferrini
appena entrato in area dal lato sinistro, ma l'arbitro fa
proseguire tra le proteste dei
rossoblù. Nella ripresa al 4' tenta la bordata di destro
dai venti metri Di Molfetta con Zamarion che fa buona guardia e para a
terra. Ancora un tiro da fuori area al 7' da posizione decentrata da
parte di Sainz Maza che carica il sinistro ma la sua conclusione si
perde a lato. Al 32' sulla fascia Di Molfetta lancia in area Guccione
che prova il tiro di prima di piatto sinistro, para a terra Zamarion.
Al 39' prova il tiro di sinistro da fuori area Ganz con la palla che
termina a lato di poco radente. Niente di più. Uno 0-0 scialbo.
Tabellino: Gubbio - Mantova (0-0):
Gubbio (4-3-1-2):
Zamarion; Formiconi, Uggè, Signorini (29' st Ingrosso), Ferrini; Malaccari (29' st Hamlili),
Megelaitis, Sainz Maza (43' st De Silvestro); Pasquato; Gomez, Pellegrini (29' st Fedato). A disp.:
Savelloni, Elisei, Cinaglia, Migliorelli, Munoz, Oukhadda, Serena, Sdaigui. All.: Torrente.
Mantova (4-4-2): Tosi; Bianchi, Checchi, Panizzi, Zanandrea; Di Molfetta (43' st Silvestro), Zibert, Saveljevs (12' st Pinton), Mazza; Cheddira (31' st Ganz), Guccione (43' st Moreo). A disp.: Tozzo, Bertolotti, Milillo, Palmiero, Esposito, Sane. All.: Troise.
Arbitro: Di Cairano di Ariano Irpino (Dentico di Bari e Cleopazzo di Lecce); quarto uomo: Cevenini di Siena.
Ammoniti: Bianchi (M), Torrente all. (G), Sainz Maza (G), Tosi (M), Silvestro (M). Angoli: 4-4. Recupero: 0' pt; 3' st. Note: gara a porte chiuse.
Risultati: Trentaseiesima Giornata - Serie C - Girone B:
Cesena - Imolese 0-2
65' Polidori (I) rig., 89' Polidori (I)
Feralpisalò - Carpi 6-1
2' Ceccarelli (F), 25' Guerra (F), 33' D'Orazio (F), 37' Giani (F), 65' Tulli (F), 72' De Sena (C), 92' Tulli (F)
Gubbio - Mantova 0-0
Legnago Salus - Arezzo 1-1
27' Bulevardi (L), 95' Di Grazia (A)
Matelica - Fano 0-0
Modena - Padova 3-0
25' Luppi (M), 53' Pierini (M) rig., 65' Muroni (M)
Ravenna - Perugia 0-3
54' Rosi (P), 74' Bianchimano (P), 89' Burrai (P)
Triestina - Sudtirol 3-2
16' Litteri (T), 57' Sarno (T), 61' Lepore (T), 62' Fischnaller (S), 75' Voltan (S)
Virtus Verona - Sambenedettese 0-1
52' Lescano (S)
Vis Pesaro - Fermana 1-1
75' Marchi (V), 87' Urbinati (F)
• 17 APRILE
2021
Torna il turno di Pasquato. L'ex Iannucci con il Cluj in Romania vince la Supercoppa
Sembra
pressochè scontato il rientro di Pasquato dal primo minuto,
nelle ultime settimane out per infortunio. Con Torrente che adesso
potrebbe schierare di nuovo il 4-3-1-2. Ma non è escluso che ci
potrebbe essere anche l'opzione Albero di Natale (4-3-2-1), cioè
con l'idea di due trequartisti schierati come Sainz Maza e Pasquato a
supporto di un'unica punta (Gomez o Pellegrini). Ma non è del
tutto esclusa l'ipotesi di vedere Sainz Maza mezzala al posto di
Malaccari o Hamlili che potrebbero finire in panchina. Parla così il trainer Torrente: "Partita
difficile, contro una squadra di valore soprattutto in attacco. Bisogna
dare il massimo per batterli. Settimana non serena nei primi giorni
perchè eravamo abbattuti pensando agli episodi penalizzanti
dell'arbitro a Padova. Ma noi abbiamo le nostre carte in regola ora e
rientra pure Pasquato. Vincendola porterebbe maggiore autostima.
Obiettivo playoff alla portata". In ventitre convocati:
Zamarion, Elisei, Savelloni, Cinaglia, Ferrini, Formiconi, Ingrosso,
Migliorelli, Munoz, Signorini, Uggè, Hamlili, Malaccari,
Megelaitis, Oukhadda, Sdaigui, Serena, Pasquato, Sainz Maza, De
Silvestro, Fedato, Gomez e Pellegrini. Vigilia con il
fiato sospeso invece per il Mantova che deve rinunciare al
centrocampista Lucas per una distorsione alla caviglia (al suo
posto potrebbe giocare titolare Zibert), out per infortunio pure Zigoni. Ma tiene banco la vicenda
tamponi con i test che vengono ripetuti a ripetizione dopo la
positività del portiere Vencato (come scrive la Gazzetta di
Mantova). Intanto un ex rossoblù, Michele Iannucci,
ventisettenne di Petrignano di Assisi, laureato in scienze motorie, la
passata stagione nel Gubbio, ora ha raggiunto un importante traguardo.
É stato vice allenatore con Torrente nella passata stagione.
Adesso si trova in Romania come collaboratore tecnico e match analyst
del tecnico Edward Iordanescu nella formazione del Cluj. Giovedì
scorso proprio il Cluj ha conquistato la Supercoppa di Romania
battendo in finale la Steaua Bucarest ai rigori per 4-1 dopo che i
tempi regolamentari si erano conclusi per 0-0. In campionato
proprio il Cluj è arrivato secondo in classifica distaccato per
un punto dietro alla Steaua Bucarest vincitrice del titolo.
• 15 APRILE
2021
Col Mantova, tra cabala e match spareggio. Nel Gubbio si pensa al rientro di Pasquato
Un
match spareggio? Forse sì, forse no, ma sicuramente una partita
fondamentale per centrare i playoff. Il Mantova non passa un buon
periodo di forma. Nelle ultime tre partite ha racimolato solo un
punto. Un pareggio per 0-0 a Cesena. Mentre l'ultima vittoria risale al
31 marzo quando i virgiliani hanno vinto per 2-0 a Ravenna. Chiaro
però che i lombardi possono contare su un attacco prolifico (46
reti segnate finora). Un tridente di tutto rilievo che finora ha messo
a segno 33 reti in tre: Guccione a quota 14 gol, il figlio d'arte Ganz
con 11 gol e Cheddira con 8 gol. L'allenatore è Emanuele Troise
che predilige il 3-4-3 che però talvolta diventa un 4-4-2. La
formazione possibile. Tosi in porta. Difesa con Milillo, Checchi e Panizzi.
Centrocampo con Pinton, Di Molfetta, Lucas e Zanandrea. Davanti invece
il tridente Guccione, Ganz e Cheddira. Squalificato Gerbaudo. Nelle ultime ore però nei
virgiliani è stato riscontrato un positivo al Covid-19: si
tratta del secondo portiere Enrico Vencato. Per questo motivo sono
scattate tutte le misure precauzionali di verifica sul resto del
gruppo. Come spiega la 'Gazzetta di Mantova' on-line, il resto dei
componenti della rosa al momento sono risultati negativi ai tamponi, ma
a stretto giro nei prossimi giorni tutto l'organico sarà
monitorato con ulteriori test sierologici. In casa Gubbio invece sono
pronti a rientrare nei ranghi il fantasista Pasquato e il terzino
Migliorelli. Il trainer Torrente, dopo gli ultimi tre incontri conditi
solamente da passi falsi, cercherà in particolar modo di
recuperare il funambolo patavino per riportare una certa brillantezza
ad una squadra che nelle ultime uscite ha mostrato carenze soprattutto
in fase di finalizzazione. Probabile la conferma del 4-3-1-2. Zamarion in
porta. Una difesa con Formiconi, Uggè, Signorini e Ferrini.
Centrocampo con Malaccari, Megelaitis e Hamlili. Infine davanti
Pasquato (o Sainz Maza) tra le linee a supporto del duo di attacco
Gomez e Pellegrini. La cabala è in favore del Gubbio.
All'andata i rossoblù si imposero al Martelli per 2-1 con una
doppietta di Gomez. Nel 2016-2017 il Gubbio allora allenato da Magi
ottenne sei punti con i virgiliani: 3-0 in trasferta con le reti di
Candellone, Valagussa e Ferretti; nel ritorno 3-2 in casa con le reti
di Ferri Marini, Valagussa e Zanchi. Per ritrovare una sconfitta
bisogna risalire al 10 marzo 2003: in serie C2, il Gubbio (allenato da
Alessandrini) aveva subito un ko interno per 2-0 con le reti di
Graziani e Volpe.
• 14 APRILE
2021
Direttore sportivo, un futuro tutto da scrivere. Parla Signorini: "Pronti a tutto per i playoff"
La
notizia del giorno. Lo rende pubblico il portale web nazionale
Tuttoc.com e riguarda il direttore sportivo. Sulle tracce di Stefano
Giammarioli ci sarebbe il Cosenza attualmente in serie B. Si parla che
il diesse eugubino è un profilo valutato dal club calabrese in
caso di addio del ds attuale Stefano Trinchera corteggiato dalla
Cremonese. Una notizia che è rimbalzata subito a Cosenza dove
viene scritta con ampio risalto (» leggi)
e Giammarioli viene definito come dirigente esperto. D'altronde a
Gubbio ormai da mesi la figura del diesse è ormai in disparte.
Sulla carta ancora in sella, ma a tutti gli effetti è come un
"discriminato" in casa, visto che è stato oltretutto messo in
silenzio
stampa a tempo indeterminato. Cocci rotti che non si riescono a
ricomporsi. Le strade pertanto potrebbero dividersi e la situazione
sembra ad oggi non ricucibile. D'altronde Giammarioli da dirigente
eugubino è stato prima responsabile delle giovanili e poi
direttore sportivo (con al fianco il compianto grande professionista
Gigi Simoni) protagonista di due promozioni, dalla serie C2 alla serie
B. Fuori Gubbio ha vinto un campionato di serie C con la Cremonese
riportandola nella cadetteria. Ma nel 2019 fu richiamato a Gubbio per
prendere in mano una situazione allo sbando con i rossoblù
diretti verso il baratro e invece insieme a Torrente ha compiuto un
altro miracolo portando la squadra eugubina alla salvezza che non era
scontata assolutamente. Quest'anno, dopo anni di stenti, il Gubbio si
ritrova ora a ridosso dei playoff, una squadra che è tornata a
fare sorridere i tifosi eugubini esausti da stagioni tutt'altro che
felici, con la soddisfazione di aver centrato anche una storica
vittoria
nel derby con il Perugia. Tutte situazioni che probabilmente hanno
portato alla ribalta l'interesse di altri sodalizi verso il Gubbio e
verso Giammarioli per il lavoro svolto fin qui in rossoblù.
Perciò potrebbe verificarsi che si potrebbe lasciare con Gubbio
nel migliore dei modi perchè l'obiettivo è
stato ampiamente centrato. Intanto ha parlato il difensore Andrea
Signorini. Avverte: "Contro il Mantova ci
giochiamo tanto perchè è una gara importante e dobbiamo
invertire il trend negativo nelle ultime partite. Adesso il nuovo
obiettivo sono i playoff. Lo vogliamo fare per noi stessi
perchè è un bel biglietto da visita. Li vogliamo per la
società e per i tifosi. Sappiamo le qualità del Mantova,
ma noi dobbiamo lavorare su noi stessi. Ma soprattutto bisogna tornare
a giocare. Ovvero dobbiamo tornare a giocare con la grinta. Ma c'è
tanta voglia di rivalsa".
• 13 APRILE
2021
Ferri Marini: "Anteprima dei playoff Gubbio e Mantova. Ci fu alchimia, poi si gettò tutto..."
L'ultima
volta contro il Mantova: il 9 aprile 2017. E fu vittoria per 3-2: a
segno Valagussa, Ferri Marini e Zanchi. Quel Gubbio targato Magi poi
finì al sesto posto ai playoff. Ne parliamo oggi con Daniele
Ferri Marini, attualmente primo in classifica in serie D con la maglia
del Trento. Cosa ricorda? "Fu quella
una vittoria basilare per portarci definitivamente ai playoff. Dopo
appena due minuti ci segnò Vinetot. Ma noi con la dovuta calma
abbiamo segnato tre gol nella ripresa. Partita finita lì". Da quell'annata in poi il Gubbio non è più riuscito a centrare i playoff. Ma c'è un motivo secondo lei? "In
quella stagione eravamo un gruppo solido. Ci conoscevamo dall'anno
prima. Alcuni calciatori si trovavano con Magi anche due anni prima a
Macerata. Ci fu qualche innesto importante di categoria che fece solo
bene. Facemmo un grande campionato nonostante si puntava alla salvezza.
Ma noi eravamo consapevoli che eravamo una bella squadra. Non è
un caso che facemmo i playoff in un torneo molto difficile con Parma,
Venezia e Padova. Diciamo che Magi ha avuto grandi meriti come l'hanno
avuta i calciatori: sono dell'idea che un bravo allenatore
è difficile che riesca a fare punti senza dei bravi calciatori.
Col mister si era creata una bella alchimia. L'anno prima tra l'altro
ci prendemmo la grande soddisfazione di battere il Parma per 2-1
con una mia rete nella poule scudetto nella gara a porte chiuse
a casa mia a Sansepolcro. Ora ne approfitto per salutare i tifosi
del Gubbio
perchè in due anni sono stato molto bene e ancora oggi li porto
nel cuore". Eppure da giugno 2017 ci fu una rivoluzione in rosa, oltre al cambio dell'allenatore. Che ne pensa? "Sì, ma si è visto". Cioè?
"Il tempo parla. Non sono arrivati più i risultati. Con l'arrivo
di Cornacchini decisero di fare una rivoluzione, ma ancora oggi vi dico
che non capisco il perchè. Dopo un'annata dove facemmo molto
bene non vedo per quali motivi ci sia stato tutto questo cambiamento.
Anche se la società decise di dividersi con il tecnico Magi,
quei calciatori erano della società. Ma ripeto: poi il tempo ci
ha dato ragione. Il Gubbio negli ultimi anni ha sempre sofferto in
campionato". Ma Ferri Marini è anche un ex Mantova, ci dica? "Tanti
belli ricordi con un campionato stratosferico con 83 punti conquistati,
però fummo preceduti dal Como. Era una bella squadra, non
è un caso che ancora oggi sono presenti alcuni calciatori
che erano miei compagni". E domenica che partita si aspetta? "É
un'anteprima dei playoff. Il Gubbio se riuscirà a vincere
potrà scavalcare il Mantova. I rossoblù se vogliono
centrare i playoff devono assolutamente portare a casa la vittoria". Ferri Marini è un ex Perugia, un giudizio sui biancorossi? "Ho
visto proprio la partita tra Gubbio e Perugia. Devo dire che il Gubbio
mi ha fatto una buona impressione: squadra solida, che sa giocare a
calcio ed è ripartita molto bene facendo male ai grifoni. Invece
per quanto riguarda il Perugia credo che si deciderà tutto
all'ultima giornata per il primo posto. Nonostante la retrocessione
dell'anno scorso, sono stati bravi a ricompattare tutto l'ambiente e
ripartire: la scoppola di finire in serie C è stata pesante". Adesso Ferrini Marini non si ferma, continua a segnare ed essere in vetta alla classifica: "Sì.
Dopo la positiva esperienza di Potenza dell'anno scorso dove arrivammo
quarti in serie C, ho voluto provare una ulteriore esperienza. A Trento
ho trovato una società molto solida e un grande progetto".
• 12 APRILE
2021
Focus. Calma e gesso, ma qualcosa si è inceppato. Questione arbitrali e giudizi equilibrati
Resiste
il fortino del Padova in casa. Non prende gol da sette partite
consecutive: 675 minuti con la porta inviolata allo stadio Euganeo.
L'ultima rete subita risale al 31 gennaio scorso quando il Fano impose
il pareggio (1-1) ai biancoscudati con la rete di Barbuti a fine primo
tempo. Per questo motivo la sconfitta in terra veneta va digerita con
la dovuta calma perchè in fin dei conti il tasso tecnico dei
patavini si è mostrato notevole. Non si è mai primi per
caso. Alcuni elementi di spicco hanno fatto la differenza: su tutti
Firenze (che calciatore!) onnipresente e scaltro, quindi Chiricò
sempre sgusciante e imprevedibile nelle sue giocate. L'ago della
bilancia si è spostato in favore del Padova per via delle
giocate di alcune individualità che hanno cambiato l'inerzia di
una partita fino a quel preciso momento equilibrata. Chiaro che ci sono
state delle proteste da parte eugubina per alcune decisioni arbitrali.
Ma se andiamo a stringere più che altro c'è da
recriminare per un mancato doppio giallo su Saber per via di un fallo
scomposto a fine primo tempo. Per il resto... è il calcio: la
scaltrezza nel battere in velocità un fallo laterale, la
prestanza fisica di Firenze che ha saputo poi pennellare un cross in
area con il contagiri e la caparbietà di Chiricò di
procurarsi un rigore hanno rotto le uova nel paniere della truppa di
Torrente. Quella caparbietà che spesso ci ha abituato Gomez
quando ad esempio aveva saputo conquistare un calcio di rigore a
Salò a pochi minuti dal termine, poi fallito dal dischetto dallo
stesso puntero sudamericano. Talvolta l'astuzia e l'ostinazione sono
determinanti nel calcio di oggi per portare il risultato a tuo favore.
Tuttavia c'è da sottolineare un dato numerico. In casa Gubbio,
dopo il derby vinto con carattere e grinta, qualcosa si è
inceppato. Tolta la vittoria contro il Matelica (con guizzi importanti
di Pellegrini con doppietta e Gomez), in attacco si fa fatica a trovare
la via della rete. Partiamo dalla statistica. Infatti nelle ultime
cinque partite in tre occasioni l'attacco è rimasto
all'asciutto: 1-0 in trasferta con la Feralpi, 4-0 in casa contro il
Carpi e per ultimo l'1-0 con il Padova. Nel mezzo anche la sconfitta di
Cesena dove solo nel finale Gomez è riuscito a segnare, ma
quando ormai il risultato era stato messo in cassaforte per i
bianconeri romagnoli. Pertanto, proprio adesso, in primo luogo, il
Gubbio deve ritrovare lo smalto perduto soprattutto sul fronte
avanzato. Occorre cattiveria, concretezza e lucidità. In tre
partite ci si gioca tutto. Ma come dicevamo prima, calma e gesso,
senza fare giudizi frettolosi. La classifica è mutevole. Previsti
diversi scontri diretti. A stretto giro di posta deve arrivare la
sentenza per la Samb che potrebbe essere penalizzata dai 2 ai 5 punti
in classifica. Inoltre con la migliore quarta, c'è un'altra
chance. Il regolamento dei playoff quest'anno è cambiato e la
migliore quarta classificata dei gironi può saltare alcuni turni
playoff: in questo momento è in vantaggio il Modena (63 punti),
davanti a Renate (58) e Catanzaro (58). Pertanto, ad oggi, nel girone B
si sbloccherebbe un altro posto valido per i playoff fino
all'undicesima classificata. Il Gubbio è lì. Allora,
equilibrio e calma. L'unico responso spetta al campo. Tutto il
resto non porta a nulla, è solo fumo negli occhi.
• 11 APRILE
2021
Megelaitis: "Ingenui". Torrente: "Immeritato ko, e l'arbitro...". Le foto di Padova-Gubbio
Gubbio,
arriva la terza sconfitta consecutiva. Prova dignitosa della truppa
rossoblu contro la quotata primatista che riesce a sbloccare il
risultato su rigore segnato e procurato da Chiricò dopo un fallo
ingenuo in area di Ferrini, dopo una prepotente azione di Firenze sulla
sinistra. Tutta l'amarezza nelle parole del trainer Vincenzo Torrente: "Sconfitta
immeritata. Soprattutto nel primo tempo abbiamo avuto alcune occasioni
e abbiamo fatto una buona gara: Hamlili e Sainz Maza hanno avuto buone
opportunità. L'arbitro doveva espellere un calciatore patavino
(Saber ndr) per doppia ammonizione. Nel nostro migliore momento nel
secondo tempo (con l'occasione pure di Gomez), il Padova ha trovato il
rigore su una ingenuità nostra: impreparati su una rimessa
laterale veloce. Il Gubbio ha giocato alla pari con la capolista.
Risultato che non rispecchia la partita. Ma sono contento perchè
ho ritrovato il mio Gubbio. Ora ci giochiamo tutto in queste ultime tre
partite come finali". Il parere del mediano Linas Megelaitis: "Rammarico
perchè non meritavamo di perdere. Ma siamo stati ingenui su un
episodio in contropiede che ci è costato caro. Ma dobbiamo
scendere in campo con questa voglia e determinazione sempre. Qualche
dubbio su qualche decisione arbitrale". Succinto è il tecnico dei patavini, Andrea Mandorlini: "Contava
solo vincere. Abbiamo fatto la partita come avevo detto di fare. Su un
campo del genere non è stato per niente facile giocare, ma
abbiamo saputo soffrire stringendo i denti. Siamo stati equilibrati,
abbiamo spinto quando il campo ce lo ha concesso. Prestazione di
carattere". Cosa dice invece il match winner, Cosimo Chiricò: "Una
battaglia, lo sapevamo, ma noi siamo li pronti a fare battaglia. Sul
rigore non ero molto sereno, ma l'importante è aver segnato e
aver vinto. Una partita molto dura. Nel primo tempo contratti, poi
nella ripresa ci siamo come sciolti: tutte le nostre qualità si
sono viste". Ecco intanto le foto (15 immagini) di Padova e
Gubbio. Fotoservizio di Martina Cutrona. Grazie alla collaborazione del
collega giornalista Dimitri Canello. Il reportage nel link.
• 11 APRILE
2021
Padova di rigore, Gubbio piegato (1-0). Chiricò decide dal dischetto, Firenze una spina
Padova
contro Gubbio. Il trainer Torrente ritorna al 4-3-1-2 come previsto,
con Sainz Maza tra le linee a supporto del duo di attacco. Campo molto
pesante. Una protesta (4') per un rigore di Chiricò dopo un
presunto
contatto in area con Ferrini, ma l'arbitro fa proseguire. All' 11'
invece Sainz Maza prova il tiro di sinistro dai trenta metri, ma la
palla sorvola sopra la traversa. Al 17' in area Curcio sbaglia un
disimpegno,
ne approfitta Sainz Maza che tenta il tiro di sinistro dal limite,
deviazione provvidenziale con il corpo di Firenze e la palla sfiora
il palo finendo in calcio d'angolo. Al 20' assolo di Chiricò che
va via sulla destra, si porta al centro e scarica il sinistro dal
limite, provvidenziale tocco in copertura di Hamlili con la palla
che si impenna e sfiora di un niente la traversa. Al 23' sulla
trequarti Sainz Maza, porge un assist per Hamlili che alza la palla con
il sinistro e poi con il
destro fa partire un tiro a palombella che costringe Dini a volare
sotto la traversa, e con la punta delle dita riesce a deviare la sfera
in angolo. Al 42' è Hamlili che duetta veloce sulla trequarti
con
Gomez, la mezzala fa partire un piattone destro angolato che
costringe Dini in volo plastico a respingere; c'è Malaccari in
agguato che riprova un tiro ma Rossettini smorza tutto e si salva in
angolo. Ripresa. Al 5' è Sainz Maza che prova il tiro dal limite
deviato da Rossettini, la palla si impenna ma diventa preda di Gomez
che schiaccia in porta di testa: Dini in tuffo salva respingendo
sul secondo palo. L'azione prosegue e lo stesso Gomez prova il tiro di
sinistro radente dal limite, la palla sfila di poco a lato. Al 7'
pericolo: batti e ribatti al limite dove Saber di testa scavalca la
linea difensiva e Rossettini si ritrova tutto solo con la palla sul
destro, ma spara incredibilmente alto a pochi metri dal portiere. Al
10' altro pericolo: da sinistra è il solito Chiricò che
penetra in area e crossa in mezzo dove Firenze schiaccia di testa sotto
porta ma la deviazione finisce incredibilmente fuori a fil di palo. Gli
stessi confezionano poi il penalty. Al 16' va via sulla sinistra
Firenze con prepotenza e crossa in area dove Chiricò viene
affossato da Ferrini, l'arbitro stavolta concede il rigore. Dal
dischetto lo stesso Chiricò rimane freddo e con il sinistro
piazza la palla radente nell'angolino. Al 31' occasione ghiotta
costruita da Firenze che serve solo davanti alla porta Nicastro ma
manca l'aggancio vincente.
Tabellino: Padova - Gubbio (1-0):
Padova (4-3-3):
Dini; Germano, Pelagatti, Rossettini, Curcio;
Saber, Mandorlini M.,
Firenze (37' st Vasic); Chiricò (37' st Santini), Biasci (25' st
Kresic), Bifulco (22' st Nicastro). A disp.: Vannucchi,
Gasbarro, Andelkovic, Biancon, Jelenic, Ronaldo, Paponi,
Cissè. All.: Mandorlini A.
Gubbio (4-3-1-2):
Zamarion; Formiconi (43' st Munoz), Uggè, Signorini, Ferrini; Malaccari (35' st De Silvestro),
Megelaitis, Hamlili (21' st Oukhadda); Sainz Maza (35' st Fedato); Gomez, Pellegrini. A disp.: Elisei,
Cinaglia, Ingrosso, Sorbelli, Serena. All.: Torrente.
Arbitro: Carella di Bari (Dicosta di Novara e D'Elia di Ozieri); quarto uomo: Delrio di Reggio Emilia.
Rete: 16' st Chiricò (P) rigore.
Ammoniti: Mandorlini M. (P), Saber (P), Ferrini (G), Vasic (P), Rossettini (P). Angoli: 5-3. Recupero: 0' pt; 4' st. Note: gara a porte chiuse.
Risultati: Trentacinquesima Giornata - Serie C - Girone B:
Arezzo - Vis Pesaro 4-2
9' Cutolo (A) rig., 29' Carletti (A), 39' Di Paola (V) rig., 41' Benucci (A), 55' Carletti (A), 90' Pannitteri (V)
Carpi - Matelica 4-1
12' Ferretti (C), 21' Ferretti (C), 45' Volpicelli (M), 61' Ghion (C) rig., 67' Sabotic (C)
Fano - Modena 0-1
26' Ingegneri (M)
Fermana - Feralpisalo 1-4
17' Boateng (Fm), 33' Guerra (Fp), 45' Guidetti (Fp), 54' Scarsella (Fp), 64' Guerra (Fp)
Imolese - Ravenna 0-2
35' Papa (R), 62' Papa (R)
Mantova - Legnago Salus 0-2
9' Ricciardi (L), 59' Grandolfo (L)
Padova - Gubbio 1-0
61' Chiricò (P) rig.
Perugia - Triestina 2-1
55' Litteri (T), 86' Murano (P), 89' Minesso (P)
Sambenedettese - Cesena 0-2
30' Collocolo (C), 34' Capellini (C)
Sudtirol - Virtus Verona 2-0
24' Rover (S), 77' Fischnaller (S)
• 10 APRILE
2021
Out Pasquato. Cucchietti si cura fuori sede. In extremis assente Sdaigui. Vigilia di Torrente
Out
ancora il fantasista Pasquato che si è curato fuori sede, idem
il terzino Migliorelli e Cucchietti, assente Savelloni per squalifica e
all'ultimo momento non è stato convocato Sdaigui per via di una
contusione al ginocchio in allenamento durante la rifinitura. Il
trainer Vincenzo Torrente si prepara così alla vigilia per la
sfida contro la capolista Padova: "Giochiamo
contro una squadra forte, del Padova basta guardare i numeri. Grande
qualità, per questo motivo abbiamo grandi stimoli. Abbiamo
diversi assenti. Pasquato ha ripreso ieri, ma non vogliamo rischiarlo.
Tre sconfitte nelle ultime quattro gare? Ma noi ce la giochiamo sempre
con chiunque. Dobbiamo fare questo se vogliamo andare ai playoff. Non
dimenticandoci che all'inizio il nostro obiettivo era la salvezza. Sul
piano del gioco abbiamo ormai una certa identità a livello
tattico. Mi aspetto la massima determinazione, dovremo fare una
pressione ultraoffensiva e serve concretezza. A Padova si lamentano
degli arbitri nel post Trieste? Diciamo che un po' sono preoccupato per
le lamentele, ma confido in un arbitro esperto". Pertanto
potrebbe essere schierato il modulo 4-3-1-2. Probabile undici. Zamarion
in porta. Una difesa con Formiconi, Uggè, Signorini e Ferrini.
Un centrocampo con Malaccari, Megelaitis e Hamlili. Davanti Sainz Maza
tra le linee a supporto di Gomez e Pellegrini. Convocati in venti:
Zamarion, Elisei, Cinaglia, Ferrini, Formiconi, Ingrosso, Munoz,
Signorini, Sorbelli, Uggè, Hamlili, Malaccari, Megelaitis,
Oukhadda, Serena, Sainz Maza, De Silvestro, Fedato, Gomez e Pellegrini.
Sull'altra sponda parla Andrea Mandorlini come spiega Padovagoal.it: "L'episodio
di Trieste è stato plateale e da tempo non vedevo una cosa del
genere. Ad inizio anno avremmo fatto una firma ad essere in questa
posizione. Tante assenze, potrei spostare qualche pedina di ruolo, ma
abbiamo la giusta carica".
• 08 APRILE
2021
Sainz Maza: "Succede una partita storta". Cucchietti si cura fuori sede. Pasquato ancora out
Lo spagnolo Miguel Sainz Maza non ha digerito il poker contro il Carpi e avverte il Padova capolista: "Partita
particolare dove è successo di tutto. Una partita storta contro
il Carpi. Anche il Padova tempo fa aveva subito una batosta a Matelica.
Perciò ce la giocheremo per centrare i tre punti. La squadra in
questi giorni si è ricompattata dopo questa pesante sconfitta e
quindi sono fiducioso. Penso che dipenda solo ed esclusivamente da noi.
Adesso io penso solo di aiutare la squadra per fare più punti
possibili per centrare i playoff". Infatti nelle ultime partite
il calciatore iberico sta giocando titolare, in quanto sta sostituendo
il fantasista Pasquato che si trova al momento out: il trequartista
patavino non si è ancora allenato e si parla che si sta curando
fuori sede. Lo stesso discorso vale per il portiere Cucchietti che dopo
la ricaduta si sta curando fuori regione: l'estremo difensore scuola
Torino è out e per i tempi di recupero si parla di un periodo
lungo. Pertanto spazio al portiere Zamarion domenica con il Padova
visto che anche Savelloni è assente per squalifica. Il trainer
Torrente potrebbe tornare al consueto 4-3-1-2 usato finora, anche se
con il Carpi aveva tentato di giocare con il tridente d'attacco.
Probabile quindi Zamarion in porta. Difesa con Formiconi, Uggè,
Signorini e Ferrini. A centrocampo Malaccari, Megelaitis e Hamlili.
Davanti Sainz Maza tra le linee a supporto del duo di attacco Gomez e
Pellegrini. In casa Padova si cerca di mantenere il primato: 70 punti
finora raccolti, 21 partite vinte, sette pareggiate e sei sconfitte (65
gol fatti e 23 subiti). Il trainer Mandorlini dovrebbe schierare di
nuovo il 4-3-3. Dovrebbe essere ancora
out per infortunio il funambolo Ronaldo che si sta curando fuori Padova.
Assenze pesanti a centrocampo con Hallfredsson e Della Latta fuori per
squalifica. Perciò biancoscudati in emergenza. Possibile
quindi Dini in porta. Difesa con Germano, Rossettini, Kresic e Curcio.
A
centrocampo Saber, Mandorlini (o Vasic) e Firenze. Davanti il tridente
con Chiricò, Paponi e Bifulco. All'andata il Gubbio venne
sconfitto in casa per 3-0 con le reti di Ronaldo (su rigore) e Santini
che realizzò una doppietta (un gol su rigore). Intanto
c'è già chi festeggia nella serie C. La Ternana, reduce anche dal
7-2 rifilato alla Cavese, può pensare già alla serie B.
La premiazione dal sito della Lega.
• 07 APRILE
2021
Burzigotti: "Quel gol al Padova. Gubbio, c'è gente di calcio. All'epoca una gestione sbagliata"
L'ultima
vittoria contro il Padova, il 16 dicembre 2017, con gol decisivo al
quarto minuto di recupero. Ne parliamo proprio con l'autore di quel
gol, Lorenzo Burzigotti, attuale calciatore del Sansepolcro. Sta
studiando per prendere il patentino da allenatore e insieme a Daniele
Pedrelli (anch'egli un ex Gubbio) è il responsabile di una
scuola calcio di Sansepolcro. Ecco cosa ci dice il difensore: "Oggi
come allora il Padova era primo. L'allenatore nostro Pagliari lavorava
molto sulla parte difensiva, fu una partita molto combattuta e in
questa ultima palla c'era una punizione di Bergamini. Parlottai con
Piccinni e mi disse: vai che lo fai. Questa palla a spiovere, l'ho
appena toccata con il piede e
nel rimbalzo sorprese il portiere Bindi". Mentre l'ultima volta
che il Gubbio è uscito indenne a Padova avvenne il 12 febbraio
2017: 1-1, rete di Romano. Si ricorda? "Certamente.
Sia il gol di Romano, ma anche una grande cavalcata di Casiraghi che
colpì la parte bassa della traversa. Ma credo che in quell'annata
c'era un gruppo molto importante. Si era creato un grande legame nello
spogliatoio. Ma lì fu molto bravo l'allenatore Magi:
riuscì a creare un ottimo gruppo, non
è un caso che andammo ai playoff. Un'annata eccezionale contro
squadre come Venezia e Parma. Giocavamo contro tutti a viso aperto.
Grande impronta di Magi, veramente forte. Soprattutto a livello
gestionale perchè si occupava anche di extracalcio e fu
fondamentale". Adesso sta cercando di farlo anche Torrente... "Sì,
ma oggi ci sono uomini di calcio, come Giammarioli oltre che Torrente.
Magi fece quel grande lavoro proprio perchè era lui che teneva
le redini e teneva a bada tutto quello che c'era fuori. Ha saputo
gestire le cose". Questo significa che lavorare in quell'ambiente non era facile? "Certo,
gli anni dopo non sono arrivati i risultati. Il motivo
è semplice. Fuori dal campo e dallo spogliatoio esisteva
una
gestione sbagliata". Davvero? "Assolutamente". Cioè? "La
correttezza, il dire le cose in faccia, il dire le cose come stanno ai
calciatori sarebbe stato ultile. Invece ho subito delle situazioni non piacevoli: troppo bello farsi belli davanti e poi
ci raccontano bugie fuori. Puntualizzo: non mi riferisco al presidente Notari. E aggiungo...". Ma prego, dica? "Ci
sono rimasto molto male. Fui chiamato da Ettore (Marchi ndr) e
Sandreani. In società qualcuno mi aveva promesso di rimanere, mi nasceva un figlio e mi dovevo organizzare.
Arrivai con il mio procuratore per firmare, era tutto a posto, invece
da lì non ho saputo più nulla. Qualcuno si è
nascosto dietro al
telefono, spariti. Sbalorditivo. Ma ho saputo che certe situazioni sono
capitate anche ad altri calciatori come me. Questo per me è il
problema del Gubbio. Con una società così forte e con un
presidente come Notari, dispiace che avvengono certe cose. A Gubbio
c'è un ambiente positivo, pure con i tifosi, però una
gestione con poca chiarezza non giova. Ecco perchè ho detto
che Magi fece un capolavoro all'epoca". E il Gubbio di adesso? "Si
vede che c'è gente di calcio che ha costruito questa squadra.
Giammarioli e Torrente hanno fatto le cose per bene, si nota. Sono
arrivati giocatori forti come Pasquato e Signorini, per non parlare di
Gomez. Conosco Formiconi, è un amico: quando lo chiamò
Giammarioli e lo chiamarono per firmare era a casa mia, per lui la
carriera parla da sola e possiede valori umani eccezionali. Non è un
caso che il Gubbio quest'anno non si deve salvare nel mischione come
è avvenuto nei recenti anni passati". Ma domenica che partita sarà? "Il Padova è uno squadrone. Ma il Gubbio se la può giocare. Però
per il vertice vedo bene il Sudtirol e Casiraghi sta
facendo molto bene, se lo merita e sono contento per lui". Ultima curiosità. Abbiamo letto una intervista di Francesco Acerbi e cita proprio pure lei... "Siamo
stati compagni di casa alla Reggina. É un ragazzo eccezionale.
Imparò a cucinare con me. Perciò non mi sorprende la
carriera che ha fatto: di qualità sul campo e genuino fuori, con
dei valori umani importanti e sempre umile. Gli stessi valori che io e
Pedrelli cerchiamo di trasmettere per l'immagine del Sansepolcro".
• 06 APRILE
2021
Questione portieri: ricaduta per Cucchietti. Savelloni stop. L'ex Ravaglia contro l'Inter
Adesso
si apre una questione portieri. Stoppato per un turno Savelloni dopo il
cartellino rosso che è stato rimediato all'esordio in
rossoblù sabato scorso contro il Carpi. Si pensava ad un rientro
in tempi brevi di Cucchietti, partito titolare giocando le prime
tredici giornate ma poi vittima di un infortunio in allenamento:
frattura della branca montante destra e sinistra della mandibola,
conseguente intervento maxillo-facciale. Era rientrato il 16 gennaio
nella partita di Fano, per tenere il posto per cinque turni, ma nella
gara interna contro il Sudtirol del 7 febbraio scorso un nuovo
infortunio: lesione muscolare nella gamba destra. Gradualmente si
è ristabilizzato, tant'è che era stato convocato nella
trasferta di Cesena nel recupero infrasettimanale. Preservato sabato
scorso contro il Carpi, ci si aspettava un nuovo ritorno domenica a
Padova. Niente di tutto ciò. Il portiere scuola Torino a quanto
pare ha avuto una nuova ricaduta: si parla di un riacutizzarsi
dell'infortunio alla coscia destra. Pertanto a Padova ci sarà di
nuovo Zamarion a fare il naturale sostituto di Cucchietti. Il portiere
scuola Roma si riprende il posto da titolare, dopo che il trainer
Torrente lo aveva tenuto in panchina sabato scorso con il Carpi
preferendogli Savelloni tra i pali, ma l'espulsione improvvisa ha
cambiato le carte in tavola e Zamarion è subentrato a
fine primo tempo. In terra veneta pertanto sono disponibili
Zamarion, come vice ci sarà il baby Elisei. Tiene banco
pure
l'infortunio di Pasquato che è rimasto out nelle ultime tre gare
giocate con Matelica, Cesena e Carpi: il fantasista veneto
aveva avuto un problema muscolare, e si cerca di recuperarlo in
maniera graduale già per la trasferta di Padova. La sua presenza
è fondamentale in squadra, lo dimostrano i numeri: senza di lui
nelle ultime tre partite il Gubbio ha raccolto tre punti in tre partite
(la media di un punto a partita) con una vittoria e due sconfitte. Il
trainer Torrente si era adeguato a sostituirlo inserendo lo spagnolo
Sainz Maza trequartista, mentre nella ultima uscita ha cambiato
assetto schierando un tridente d'attacco. Adesso bisogna
vedere che soluzione sarà adottata a Padova. A tal proposito
salta il lunch match. L'orario del fischio di inizio era stato fissato
per le ore 12:30, ma è stato posticipato alle ore 15. La
curiosità. Sempre un portiere. Nella partita in serie A giocata
sabato scorso al Dall'Ara di Bologna tra la squadra felsinea e l'Inter
capolista di Conte, ha giocato in porta titolare con la casacca
bolognese un ex rossoblù: si tratta di Federico Ravaglia,
l'anno scorso titolare del Gubbio prima con Guidi (successivamente
esonerato) e poi con Torrente.
• 05 APRILE
2021
Focus. Iannarilli vola con la Ternana in B. Il Perugia spera nel Gubbio. La chiave di Vindas
Parlando
di aneddoti. Ma ve lo ricordate cosa successe martedì 6 gennaio
2015? Il Gubbio giocava l'incontro contro il Grosseto in serie C.
Partita che si stava incanalando sullo zero a zero. Ma a due minuti dal
termine i maremmani passano in vantaggio in contropiede con Verna. Ma
ricordate chi c'era in porta? Lo raccontiamo subito. Al secondo minuto
di recupero della partita è Loviso che si appresta a tirare un
calcio d'angolo, lo pennella in area dove sbuca Iannarilli che di testa
insacca la palla a fil di palo. Avete capito bene. Era stato il
portiere a pareggiare per il Gubbio. Una notizia che finì alla
ribalta a livello nazionale. Tant'è che il giorno dopo ci
contattò la redazione de "La Gazzetta dello Sport" alla
casella postale elettronica del nostro sito: volevano immortalare quel
momento. Così Gubbiofans.it e il bravo fotografo Simone Grilli
finirono sul quotidiano in rosa.
Ebbene, oggi, Anthony Iannarilli si è preso una bella
soddisfazione. Difendendo la porta della Ternana ha ottenuto una
promozione in serie B che sa di miracoloso nel girone C di serie C: 81
punti fatti in 32 partite (+8 in media inglese), 80 gol fatti e solo 24
gol subiti. Poi 25 vittorie, 6 pareggi ed una sola sconfitta. Una umbra
va in serie B, sponda Terni, quindi. Mentre a Perugia ci pensano dopo la debacle esterna del Padova a Trieste. Adesso
la classifica al vertice, a differenza del girone C, non è
scontata ed è tuttora aperta a qualsiasi risultato: Padova 70
punti, Sudtirol 68 e Perugia 67. Nel capoluogo umbro sperano che il
Gubbio ci metta lo zampino. Infatti la formazione di Torrente domenica
si presenterà allo stadio Euganeo. Da Perugia sperano che il
Gubbio ripeta l'mpresa fatta contro i grifoni. Lo scrivono a chiare
lettere il portale web dei biancorossi Calciogrifo.it.
Da Perugia al Gubbio. A quattro giornate dalla fine la squadra
rossoblù si gioca una fetta importante per accedere ai playoff.
Sono tutte partite cruciali. Per aspirare a questo traguardo serve
l'unità di tutti. Soprattutto nell'ambiente. Un clima che
può destabilizzare può essere solo controproducente.
Certe questioni interne vanno risolte e tutte le ambizioni personali
vanno messe da parte. Se si tiene veramente a questi colori serve
saggezza, lungimiranza e trasparenza verso tutti i tifosi. Il
Gubbio è un patrimonio della collettività, va
preservato e condiviso con l'intera città. Uno
spunto e la chiave per arrivare al successo (come nel calcio e come nella vita) lo spiega un esperto. Le parole della famosa psicologa Valeria Vindas: "La natura
è molto saggia. Cosa succede quando sei accanto alla persona
sbagliata? Cominci a decomporti, come un frutto, cambi fisicamente e
mentalmente, danneggi tutto il tuo futuro e resti bloccato nel passato,
e alla fine ti porta solo al nulla. Cerca di circondarti di persone che ti portino a tirare fuori la versione migliore di te".
• 03 APRILE
2021
Torrente: "Gara da dimenticare". Hamlili: "Ma noi ci crediamo". Le foto di Gubbio-Carpi
Gubbio,
che brutto stop casalingo. Il Carpi cala il poker (4-0). Per rivedere
una sconfitta casalinga con quattro gol di scarto bisogna risalire al
29 ottobre 2016: i rossoblù di Magi vennero sconfitti dal
Teramo per 5-1. Paradossalmente in quella stagione si raggiunsero i
playoff. Potrebbe diventare un precedente beneaugurante. Intanto
però si mastica amaro perchè durante la partita Gomez ha
fallito un rigore e Savelloni ha avuto un esordio da dimenticare.
Ferretti reale mattatore con doppietta, poi De Cenco e Ghion hanno
dilagato. Tutta l'amarezza nelle parole del tecnico Vincenzo Torrente: "Gli
episodi determinanti. Nel primo tempo un errore nostro e bravi loro in
un blocco. Poi rigore sbagliato di Gomez ed espulsione di Savelloni ci
hanno condizionato. Altri due gol incassati e non c'è stata
più partita. Le novità in campo? Volevo fare la partita e
sono state dettate dalle condizioni fisiche dei calciatori. Abbiamo
perso Megelaitis per una contrattura. Volevo provare il tridente. Ci
dispiace per i tifosi. Partita da dimenticare. Siamo crollati
fisicamente e mentalmente dopo una rimonta incredibile. Ma non
molliamo, il traguardo dei playoff è importante. Perchè
Savelloni dall'inizio? Ho dato un turno di riposo a Zamarion, nessuna
bocciatura ma lo vedevo poco sereno e così ho dato una
possibilità a Savelloni perchè si è allenato
sempre al meglio: purtroppo è andata male". Tocca a Zaccaria Hamlili: "Gli
episodi a nostro sfavore hanno condizionato in maniera pesante la
partita. Poi sbilanciandoci abbiamo preso una quaterna. Non c'è
altro da dire. Ma noi abbiamo il dovere di crederci fino in fondo ai
playoff". Parla il trainer biancorosso Sandro Pochesci: "Vinto
su un campo difficile, qua il Perugia ci aveva preso tre gol. Mi
è piaciuto lo spirito di squadra. Squadra che si era smarrita.
Abbiamo comandato la partita con gli attributi e con sei under. Questo
è il mio calcio, il dominio. Voglio fare i complimenti alla
Ternana che è tornata in serie B: è una famiglia". L'autore della doppietta Andrea Ferretti: "Felice per la vittoria, un'emozione incredibile segnare perchè era da tempo che non giocavo e ho fatto bei gol". Il portiere Matteo Rossi: "Che
emozione parare il rigore ad un grande calciatore come Gomez. Ma con il
preparatore avevamo studiato gli attaccanti del Gubbio. Vittoria
pesante". Infine l'attaccante Caio De Cenco: "Soddisfazione personale e di gruppo. Grande concentrazione e gioco di squadra". Intanto le foto (20 immagini) di Gubbio-Carpi. Fotoservizio di Simone Grilli.
• 03 APRILE
2021
Gubbio, che tonfo in casa col Carpi (0-4). Ferretti castigatore, dilagano De Cenco e Ghion
Il
Gubbio contro il Carpi. Giornata mondiale dedicata alla consapevolezza
dell'autismo per questa partita promossa dalla Cooperativa Sociale
Asad, come ci è stato spiegato in questo comunicato che abbiamo
ricevuto alla nostra casella postale elettronica della redazione.
Il trainer Torrente sorprende tutti e sconvolge la formazione. Cambia
il modulo: si passa al 4-3-3. Esordio in porta per Savelloni, Sainz
Maza dirottato a mezzala, tridente formato da Gomez, Pellegrini e
Fedato. Mentre Megelaitis non è nemmeno in panchina. La cronaca.
Al 3' va via sulla trequarti Sainz Maza e prova il tiro a sorpresa di
sinistro dal limite rasoterra, Rossi in tuffo si salva con i pugni sul
primo palo. Al 15' il Carpi passa in vantaggio: dalla trequarti Ghion
pennella in area una punizione dove sbuca da sinistra Ferretti che
disorienta la difesa eugubina e con un tocco morbido di sinistro calcia
sul primo palo, ma Savelloni è incerto e riesce solo a toccare
la palla che si insacca in rete. Al 20' rigore per il Gubbio: cade a
terra Malaccari dopo un contatto con Venturi. Dal dischetto calcia
Gomez ma Rossi intuisce e respinge in tuffo deviando la palla che
colpisce il palo, sulla respinta ci prova ancora l'argentino ma il
portiere emiliano si salva di nuovo sul primo palo e si salva in angolo
con i piedi stavolta. Al 27' è Ferretti che cerca la staffilata
direttamente su punizione dai trenta metri, questa volta Savelloni si
fa trovare pronto e in tuffo riesce a respingere. Al 33' assist di
Fofana per Ferretti che cerca con il destro un tiro al volo dai trenta
metri, palla che sfila di poco a lato. Al 35' cerca di rispondere Sainz
Maza con un tiro dai quaranta metri, ma Rossi si distende in tuffo e
para. Al 38' si rischia grosso quando Ferretti lancia in area De Cenco
che porge un assist per Eleuteri che calcia a botta sicura, ma salva
con il corpo Ingrosso in calcio d'angolo. Al 44' dalla trequarti Ghion
lancia in porta per vie centrali De Cenco ma Savelloni in uscita
commette fallo fuori area in scivolata: un cartellino rosso diretto per
il portiere all'esordio. La punizione è fatale (45')
perchè Ferretti ha il piedino caldo: su calcio piazzato infatti
fa partire un tiro di sinistro radente che buca la barriera e insacca
la sfera a fil di palo freddando così Zamarion. Ripresa. Al 7'
una galoppata di Oukhadda che lancia in area Pellegrini: tiro di destro
radente che costringe Rossi a salvarsi in tuffo. Al 13' un'accelerata
sulla sinistra di Giovannini che rimette al centro per De Cenco che da
pochi passi spara alto. Al 18' ecco il tris: da sinistra Ferretti
pennella un cross in area dove De Cenco di testa schiaccia a rete e
insacca a fil di palo. Al 20' c'è pure il poker quando Eleuteri
da destra crossa in area, sponda di Lomolino verso il centro dove Ghion
con un tocco morbido di destro fredda Zamarion.
Tabellino: Gubbio - Carpi (0-4):
Gubbio (4-3-3):
Savelloni; Oukhadda (25' st Formiconi), Uggè (1' st Ferrini),
Signorini, Ingrosso (29' st Cinaglia); Malaccari, Hamlili, Sainz Maza
(25' st Serena); Gomez, Pellegrini, Fedato (43' pt Zamarion). A
disp.: Sorbelli, Sdaigui, De Silvestro. All.: Torrente.
Carpi (3-4-1-2):
Rossi; Gozzi, Venturi, Sabotic; Eleuteri, Fofana, Ghion (32' st Ceijas), Lomolino (21' st Varoli); Ferretti (21' st Bellini);
Giovannini (32' st Ridzal), De Cenco (34' st De Sena). A disp.: Ricci,
Ercolani, Llamas, Offidani, Martorelli, Motoc, Ferrieri.
All.: Pochesci.
Arbitro: Moriconi di Roma (Rinaldi e Barone di Roma); quarto uomo: Rutella di Enna.
Reti: 14' pt Ferretti (C), 45' pt Ferretti (C), 18' st De Cenco (C), 20' st Ghion (C).
Espulso: 43' pt Savelloni (G) per fallo su avversario lanciato a rete. Ammoniti: Oukhadda (G), Uggè (G), Sabotic (C), Hamlili (G), Gozzi (C). Angoli: 4-4. Recupero: 0' pt; 3' st. Note: gara a porte chiuse.
Risultati: Trentaquattresima Giornata - Serie C - Girone B:
Cesena - Mantova 0-0
Feralpisalò - Fano 1-2
50' Valeau (Fa), 69' Ceccarelli (Fe) rig., 85' Ferrara (Fa)
Gubbio - Carpi 0-4
14' Ferretti (C), 45' Ferretti (C), 63' De Cenco (C), 65' Ghion (C)
Legnago Salus - Sudtirol 2-3
22' Malomo (S), 41' Antonelli (L), 55' Buric (L), 64' Casiraghi (S) rig., 74' Vinetot (S)
Matelica - Sambenedettese 1-0
64' De Santis (M) rig.
Modena - Arezzo 3-1
20' Perez (A), 27' Zaro (M), 79' Gerli (M), 92' Sodinha (M)
Ravenna - Fermana 0-0
Triestina - Padova 1-0
65' Gomez (T)
Virtus Verona - Perugia 0-3
7' Rosi (P), 32' Melchiorri (P), 84' Murano (P)
Vis Pesaro - Imolese 2-1
21' Gucci (V), 62' Gucci (V), 74' Aurelio (I)
• 02 APRILE
2021
Out ancora Pasquato, idem Munoz. Cucchietti problema all'inguine, salta il suo ritorno
Il
Gubbio contro il Carpi deve fare ancora a meno di Pasquato (rischia di
saltare anche la partita di Padova) per un problema muscolare, idem
Migliorelli (si sta curando per un infortunio) e pure Munoz (problema
ad una costola). Un po' a sorpresa è di nuovo assente il
portiere Cucchietti (era stato convocato a Cesena), ma per un problema
inguinale. Le parole del trainer Vincenzo Torrente dopo la
rifinitura: "Occhio al Carpi che
esprime un calcio propositivo. Pertanto pretendo una grande prestazione
da parte nostra. Voglio vedere la voglia di riscatto da parte dei miei.
C'è fame e voglia per raggiungere un obiettivo straordinario dei
playoff. Però non voglio più vedere quel palleggio lento
che si è intravisto a Cesena". Perciò sembra
scontato il 4-3-1-2. Zamarion in porta. Difesa con Formiconi,
Uggè, Signorini e Ferrini. Centrocampo con Malaccari (o
Oukhadda), Megelaitis e Hamlili. Davanti Sainz Maza tra le linee a
supporto del duo di attacco Gomez e Pellegrini. Sono in venti i
convocati: Zamarion, Savelloni, Cinaglia, Ferrini, Formiconi, Ingrosso,
Signorini, Sorbelli, Uggè, Hamlili, Serena, Malaccari, Megelaitis, Oukhadda, Sdaigui, Sainz Maza, De Silvestro, Fedato, Gomez e Pellegrini.
• 02 APRILE
2021
Gli elogi di Pochesci al Gubbio: "Squadra forte, ai playoff mina vagante. Gomez: in area..."
Il
tecnico del Carpi riempe di elogi il Gubbio durante la conferenza
stampa di rifinitura in vista della gara di sabato. Ecco cosa dice
Sandro Pochesci: "Il Gubbio lo
conosco bene: Gomez e Signorini li ho pure allenati. Per me Gomez
è l'attaccante più forte che c'è in area. Questa
è una squadra forte. Compreso questo ragazzino Pellegrini che
promette bene. Gubbio pericoloso in casa, non è un caso che
hanno vinto il derby col Perugia e hanno rifilato tre gol al Matelica.
Questo Gubbio farà i playoff e dovranno stare attenti tutti
perchè il Gubbio sarà una mina vagante, come può
esserlo il Cesena e lo stesso Modena con rose importanti. Da parte
nostra invece rivedo una spirito ritrovato. Da settimane lavoriamo
sodo, squadra arrabbiata e motivata, andremo a Gubbio a fare la partita
per vincere perchè i tre punti ci servono come il pane".
Quando arrivano degli elogi pure dagli addetti ai lavori dall'esterno
per come si è lavorato in questa stagione, elogi che non si
vedevano ormai da tempo, per come è stata costruita la squadra e
per come è stata gestita sul campo, è un motivo
senz'altro di orgoglio e soddisfazione per la truppa rossoblù.
Ma soprattutto è un monito come dire: guai toccare qualcosa che
possa scalfire l'equilibrio. La storia ci insegna a Gubbio. Quando
infatti si è provato a togliere una pedina dallo scacchiere, il
castello si è sgretolato. La serie B ci ha insegnato. Pure
l'anno in cui si è tornati in serie C dopo un anno di
tribolazione nei dilettanti alcuni anni fa. Ogni gesto insano comporta
insuccessi inevitabili.
• 01 APRILE
2021
Cambia il calendario. Gomez in doppia cifra. Il pesce d'Aprile: sana ironia e mente in salute
In
serie C cambia il calendario. Rimane invariato il prossimo turno dove
il Gubbio gioca in casa sabato contro il Carpi. Pure il turno
successivo resta il medesimo con la trasferta di Padova in programma
domenica 18 aprile. Cambiamo invece le date delle ultime tre giornate.
Salta il turno infrasettimanale del 14 aprile e quindi la partita tra
Gubbio e Mantova si giocherà domenica 18 aprile. Di conseguenza
la partita in trasferta con l'Imolese viene spostata a domenica 25
aprile. Posticipata l'ultima giornata di campionato a domenica 2
maggio quando il Gubbio ospiterà in casa il Fano. Gomez in
doppia cifra: fa notizia pure sul portale web Tuttoc.com che parla del
trascinatore e l'esperienza di cui si affida il Gubbio di Vincenzo
Torrente in un nuovo binomio vincente nonostante la sconfitta di
Cesena. Tuttavia l'argentino è stato più forte
dell'età e del Covid-19. Viene svelato un precedente: il
sudamericano aveva raggiunto per l'ultima volta la doppia cifra otto
anni fa con la maglia dell'Hellas Verona di Mandorlini e in quella
stagione gli scaligeri salirono in serie A. Il pesce d'Aprile. Abbiamo
scritto sul nostro portale web che non è passata inosservata la
presenza sugli
spalti del Manuzzi di Cesena del diesse Stefano Giammarioli
insieme al direttore sportivo bianconero eugubino Moreno Zebi. In loro
compagnia c'era anche Roberto Goretti,
ex diesse del Perugia, oltre all'allenatore Cristian
Bucchi, nelle ultime stagioni è
stato il tecnico di Empoli, Benevento (in B) e Sassuolo (in A). Fin
qui, in realtà, la notizia era tutta vera. Il diesse
rossoblù ha visto la partita insieme a loro. Solo che noi
abbiamo aggiunto che Goretti e Bucchi sarebbero diventati a giugno
rispettivamente il nuovo diesse e il nuovo allenatore del Gubbio. A sua
volta Giammarioli e Torrente lasciavano Gubbio per tornare insieme in
serie B. Ecco l'articolo come era stato pubblicato.
Non neghiamo che ci sono arrivate telefonate e siamo stati pure
raggiunti da messaggi per verificare se era tutto vero. Ma era il 1
aprile. Ridersi addosso serve a sdrammatizzare e fa bene. Basta vedere
che in giornata la società del Renate Calcio ha comunicato
l'ingaggio dell'attaccante spagnolo Diego Costa. Un sorriso non guasta
mai. Mantiene la mente in salute. Chi non capisce il senso
dell'umorismo vive uno stato d'animo negativo, soffocante, e non
avrà mai successo nella vita.
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