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• 29
APRILE 2019 Focus.
Stesso refrain, brividi fino all'ultimo. Ormai da
due anni è routine. E quei gol subiti...
Stesso
refrain, brividi fino all'ultima giornata. É
successo la scorsa stagione. Succede anche in questo
anno. Un film già visto. Il Gubbio si gioca
così la salvezza matematica al fotofinish.
D'altronde la truppa di Galderisi non vince una
partita dal 31 marzo scorso a Monza. Poi in quattro
partite tre pareggi ed una sconfitta con nove gol
subiti (la media di 2,25 gol a partita) e sette
realizzati. Nelle ultime quindici giornate sono
arrivate solo due vittorie (ovvero pari al 13%),
peraltro ottenute entrambe fuori casa: il 12 febbraio
a Fermo contro la Fermana e il 31 marzo a Monza
(entrambe per 1-0). Il Gubbio non vince una partita
in casa dalla seconda giornata del girone di ritorno:
il 19 gennaio contro la Vis Pesaro per 1-0. Numeri
che la dicono lunga sulla situazione che si è
creata in classifica. Per fortuna che arrivarono
tre vittorie consecutive all'inizio del girone di
ritorno (a Ravenna, con la Vis Pesaro e Albinoleffe),
altrimenti oggi parleremmo di una situazione certamente
drammatica. Esiste un'altra similitudine rispetto
alla scorsa stagione: proviene da quella vittoria
inaspettata a Monza con un gol nel finale di Casiraghi.
Quei tre punti che nel computo finale potrebbero
significare salvezza, come è avvenuto lo
scorso anno a tre giornate dalla fine quando il
Gubbio di Sandreani espugnò a sorpresa il
campo del Bassano del Grappa (contro il Bassano)
grazie ad una magistrale punizione di Bergamini
ad una manciata di secondi dalla fine. Questi sono
numeri veri. Il Gubbio adesso
si trova a 41 punti e ancora non può festeggiare
perchè la zona playout è distante
solo tre lunghezze in quanto Renate, Rimini
e Virtus Verona si trovano a 38 punti (quest'ultima
tra l'altro sarà ospite al Barbetti domenica).
Per fortuna poi che quest'anno nel girone si giocherà
un solo playout, altrimenti (alle stesse condizioni
della passata stagione) il Gubbio adesso si ritroverebbe
con tutti e due i piedi nella zona rossa della classifica
a soli novanta minuti dal termine. Oltretutto c'è
da fare un'altra annotazione. Nell'anno 2015, a
maggio, la squadra rossoblù chiuse il campionato
a quota 43 punti e non bastarono per evitare i playout
(che tra l'altro furono fatali verso la retrocessione).
Perciò antenne alzate e non lasciare nulla
al caso. C'è poco da scherzare. Negli ultimi
novanta minuti si deve giocare con il sangue agli
occhi. Flash. Lutto in casa rossoblù. Se
ne è andato Federico Berettini, soprannominato
"Ringottina", celebre calciatore (ruolo
mezzala) del Gubbio di fine anni '60. Cresciuto
nel centro sportivo parrocchiale di San Domenico,
ha fatto tutta la trafila delle giovanili per arrivare
in prima squadra. Un calcio che oggi non c'è
più.
• 28
APRILE 2019 Galderisi:
"Questo non è calcio". Magi:
"Ma è meritata". Le foto di Sambenedettese-Gubbio
La
dura legge dell'ex. Il Gubbio soccombe contro la
Samb allenata da Magi che conquista in maniera matematica
i playoff. Mentre i rossoblù di Galderisi
fanno svanire una occasione ghiotta e tornano a
guardarsi indietro in classifica. Di Massimo apre
su rigore, Ilari raddoppia, De Silvestro accorcia,
ma Stanco la chiude definitivamente. In casa Gubbio
espulso prima Benedetti e viene allontanato pure
il tecnico Giuseppe Galderisi che poi in conferenza
stampa è un fiume in piena: "Non
capisco questa farsa. Se si fa male un guardalinee
entra un magazziniere o l'altro che fa il preparatore
atletico? Ma stiamo scherzando? Sono un professionista.
Ci giochiamo l'anima e la vita. Se questa è
una partita corretta bisogna rivedere le regole.
Sono nel calcio da quaranta anni e una cosa così
non l'ho mai vista. Cosa si doveva fare? Bisognava
fermare la partita. Non è corretto, non è
giusto. Se ha influito sul risultato? Ha creato
confusione e basta. Favorisce chi è in vantaggio.
Senza parlare del rigore che non era rigore al 100%
su Di Massimo. La prima ammonizione su Benedetti
è stata sbagliata, perchè il fallo
lo ha fatto Lo Porto e quindi poi non c'era l'espulsione".
Il tecnico Giuseppe Magi invece sorride: "I
ragazzi hanno fatto un qualcosa di straordinario
contro un Gubbio che proveniva da un periodo di
forma. Credo quindi che i calciatori sono stati
protagonisti di una grande impresa e prestazione
tramite il lavoro. Di Massimo bene, ma mi ha dimostrato
in settimana che si meritasse il posto da titolare
perchè io guardo sempre gli allenamenti.
Idem per Signori che prima non giocava. Se io sono
ora più determinato? Sono piuttosto arrabbiato
perchè stare a casa alcuni mesi non mi è
piaciuto. La squadra ha giocato con la rabbia, la
determinazione ed è andata oltre i limiti.
Galderisi arrabbiato con l'arbitro? Credo che la
Samb abbia meritato la vittoria durante tutto l'arco
della gara". Mentre subito l'attaccante
Alessio Di Massimo della Samb rimanda al mittente
le accuse: "Il rigore c'era eccome: sono
stato toccato, solo dopo sono scivolato. Ho sfruttato
la mia chance e abbiamo avuto un buon approccio".
Tocca così al fantasista dei rossoblù
Daniele Casiraghi: "Partita condizionata
dagli episodi. Si sono infortunati due guardalinee,
sembra una barzelletta. É vero che il regolamento
dice questo, che i due andavano sostituiti, però
(...). Ora dobbiamo pensare alla prossima partita,
forse è meglio. Peccato perchè dopo
l'espulsione abbiamo reagito e volevamo il pareggio".
Intanto ecco le immagini (20 foto) di Samb e Gubbio.
Fotoservizio di Giuseppe Troiani.
• 28
APRILE 2019 Samb,
un tris al Gubbio (3-1). Di Massimo, Ilari e Stanco
rendono vano il gol di De Silvestro
Gubbio
a San Benedetto del Tronto contro la Sambenedettese.
Il trainer Galderisi schiera il 3-5-2. Con Marchegiani
in porta. Difesa a tre con Espeche, Maini e Lo Porto.
Un quintetto di centrocampo con Ferretti, Davì,
Benedetti, Casiraghi e Pedrelli. Duo di attacco
con Chinellato e De Silvestro. La cronaca. Al 2'
subito pericolosa la Samb: tutto è avviato
al limite quando Gelonese tenta un pallonetto con
il piede destro e sorprende totalmente Marchegiani,
la palla colpisce clamorosamente la traversa; sulla
ribattuta D'Ignazio si trova da posizione favorevole
ma spreca tutto perchè tira in porta in maniera
imprecisa e di seguito Stanco non riesce in scivolata
a deviare la traiettoria in rete. Al 16' un cross
da destra insidioso di Rapisarda in area, spizza
di testa Lo Porto, Signori si ritrova la palla da
posizione favorevole ma il suo tiro di destro termina
alto. Al 22' c'è Gelonese che lancia in profondità
Di Massimo che scatta sul filo del fuorigioco, ma
Marchegiani in uscita sventa il pericolo. Al 24'
invece è Stanco che prova il destro liftato
dal limite, ma lo stesso Marchegiani è reattivo
e intercetta la sfera in presa plastica alta. Al
28' il primo pericolo eugubino con una punizione
conquistata al limite da Casiraghi: da calcio piazzato
calcia Pedrelli di sinistro che aggira la barriera
e la palla lambisce il palo alla destra del portiere.
Al 35' la partita si sblocca quando un contatto
di Benedetti con Di Massimo viene punito con il
calcio di rigore: dal dischetto lo stesso Di Massimo
è freddo e insacca la sfera a fil di palo
alla destra del portiere. Al 40' il Gubbio resta
in dieci perchè Benedetti viene beccato per
un fallo a centrocampo su Rapisarda e viene espulso
per doppia ammonizione. Al 45' ci prova Casiraghi
con un destro dal limite: la palla rimbalza a terra
diretta verso l'angolino ma Sala non si fa sorprendere
e in tuffo riesce a respingere. Ripresa. Al 7' arriva
il raddoppio della Samb: cross pennellato da destra
da Rapisarda in area, con Ilari che svetta di testa
anticipando due avversari e incorna schiacciando
a rete sul primo palo: la palla si insacca nell'angolino
basso. Al 12' però Chinellato va via sulla
destra e crossa in area dove De Silvestro di testa
sotto porta insacca la palla in rete. Al 20' ci
prova Casiraghi di destro con un tiro fulmineo dai
trenta metri che finisce a lato di un metro. Al
23' in area si libera Di Massimo che poi serve un
pallone d'oro verso Stanco che spreca tutto da posizione
favorevole: tiro di destro che finisce alto. Al
27' altro gol mangiato da Stanco che si ritrova
a tu per tu con il portiere, però calcia
in bocca proprio a Marchegiani che si salva così
in uscita. Al 34' si infortuna il guardalinee Lenza
(problema al polpaccio) e deve lasciare il campo.
Così deve uscire anche l'altro guardalinee
Santi per regolamento. Nell'occasione viene espulso
Galderisi per proteste. Vanno in campo come segnalinee
due dirigenti di parte (per il Gubbio c'è
Palazzari). Al 39' però arriva il tris: ennesimo
cross di Rapisarda in area con Stanco che stavolta
anticipa tutti di testa e incorna a rete sul primo
palo. Finisce 3-1 dopo undici minuti di recupero. Tabellino:
Sambenedettese - Gubbio (3-1): Sambenedettese
(3-4-1-2): Sala; Celiak, Biondi, Fissore; Rapisarda,
Gelonese (1' st Bove), Signori, D'Ignazio (24'
st Panaioli); Ilari; Di Massimo (24' st Russotto), Stanco. A
disp.: Pegorin, Rinaldi, Calderini, Rocchi, De Paoli,
Caccetta.
All.: Magi. Gubbio (3-5-2): Marchegiani;
Espeche, Maini, Lo Porto; Ferretti (45' st Battista), Davì
(45' st Ricci),
Benedetti, Casiraghi, Pedrelli (15' st Conti); Chinellato,
De Silvestro (25' st Campagnacci).
A disp.: Battaiola, Schiaroli, Tofanari, Cattaneo,
Plescia.
All.: Galderisi. Arbitro: Colombo di Como
(Santi di Prato e Lenza di Firenze). Reti:
35' pt Di Massimo (S) rigore, 7' st Ilari (S), 12'
st De Silvestro (G), 39' st Stanco (S). Espulso: 40' pt Benedetti
(G) per doppia ammonizione; 34' st mister Galderisi
(G) per proteste. Ammoniti: Biondi (S), Rapisarda
(S), Espeche (G), D'Ignazio (S), Panaioli (S).
Angoli: 4-2 per il Gubbio. Recupero:
2' pt; 11' st. Spettatori: 2199 (di cui 37
di Gubbio nel settore ospiti). Risultati:
Trentasettesima Giornata - Serie C - Girone B: Imolese
- Sudtirol 2-0 35'
Lanini (I), 48' Mosti (I) Monza - Fermana
3-0 44'
Armellino (M), 78' Tentardini (M), 88' Chiricò
(M) Pordenone - Giana Erminio 3-1 12'
Candellone (P), 32' Ciurria (P), 34' Perna (G),
39' Barison (P) Renate - Feralpisalò
2-3 2'
Piscopo (R), 18' Maiorino (F), 20' Maiorino (F),
48' Guglielmotti (R), 77' Maiorino (F) Sambenedettese
- Gubbio 3-1 35' Di Massimo (S) rig., 52' Ilari (S), 57'
De Silvestro (G), 84' Stanco (S) Ternana -
Ravenna 1-0 3'
Marilungo (T) Triestina - Teramo 3-2 15'
Granoche (Tri) rig., 28' Fiordaliso (Ter), 37' Costantino
(Tri), 45' Petrella (Tri), 92' Proietti (Ter) Vicenza
- Fano 2-0 34'
Giacomelli (V) rig, 49' Guerra (V) Virtus
Verona - Albinoleffe 1-2 3'
Sibilli (A), 59' Sbaffo (A) rig., 73' Danti (V) Vis
Pesaro - Rimini 0-0
• 27
APRILE 2019 Venti
convocati per il Riviera delle Palme. Out Piccinni
e Malaccari. E le parole di Galderisi
Post
rifinitura. Tutto pronto per la sfida di San Benedetto
del Tronto. Parla così Nanu Galderisi: "Con
orecchie bene alte e con molta attenzione andremo
a giocare su un campo molto difficile. La Samb proviene
da una sconfitta e proviene da un momento dove deve
assolutamente reagire. Ci troveremo di fronte delle
avversità che dovremo saper gestire. Ma come
sempre avremo rispetto dell'avversaria e allo stesso
tempo conosciamo le nostre capacità per poterci
imporre. É cresciuta la convinzione nelle
nostre qualità soprattutto nelle ultime partite
che abbiamo incontrato avversarie di un certo valore.
Ora però ogni partita ha la sua storia e
può cambiare da un singolo episodio. Le assenze?
Saluto Paolelli che ormai ci manca da tempo. Per
Malaccari troveremo il modo di farlo recuperare
piano mettendogli le scarpette. Purtroppo Piccinni
è ancora fermo e cercheremo di recuperarlo
prossimamente. Mentre Lo Porto e Chinellato abbiamo
dovuto gestirli in settimana. Se si andrà
avanti sempre con il 3-5-2? Ma certo. D'altronde
pure loro giocano con un 3-5-2 o con un 3-4-1-2,
perciò è perfetto per noi. Anche se
la Samb potrebbe giocare anche con il 4-3-1-2, visto
che dovranno fare pur qualcosa per cambiare l'inerzia
della sconfitta di sabato scorso. Ai ragazzi li
ho già avvertiti, bisogna prepararsi a qualsiasi
ipotesi. Una sfida tra doppi ex in panchina? Devo
dire che a San Benedetto ho passato dei mesi assai
difficili, purtroppo la situazione societaria all'epoca
era ingarbugliata, però in casa le vincemmo
tutte. Conosco perfettamente l'ambiente, la tifoseria,
tutto ciò ci deve fare alzare le antenne.
Però anche loro devono stare attenti a noi.
Questo è un momento delicato per tutti. Ma
da dopo il pareggio con il Renate noi andiamo dicendo
che vogliamo fare qualcosa di più importante
(playoff ndr), ma bisogna guadagnarcelo sul campo.
Questa partita sarà molto complicata".
Pertanto non sono stati convocati Malaccari e Piccinni
(dopo la partita con il Renate ha avuto una ricaduta
al polpaccio con stiramento e il suo rientro ancora
è un mistero). Verso il
3-5-2. Marchegiani in porta. Difesa a tre con Espeche,
Maini e Tofanari. Quintetto di centrocampo con Ferretti,
Davì, Benedetti, Casiraghi e Pedrelli. Di
punta il duo De Silvestro e Plescia. La lista
dei venti convocati: Battaiola, Battista, Benedetti,
Campagnacci, Casiraghi, Cattaneo, Chinellato, Conti,
Davì, De Silvestro, Espeche, Ferretti, Lo
Porto, Maini, Marchegiani, Pedrelli, Plescia, Ricci,
Schiaroli e Tofanari.
• 25
APRILE 2019 Contro
la Samb tra intrecci, apertura di nuovi scenari
e quei precedenti (con... un eurogol)
Un
doppio destino che spesso si accomuna. Un Gubbio
che adesso si ritrova a giocarsi una partita fondamentale
contro la Sambenedettese. Sembra quasi una partita
da dentro o fuori. Se davvero c'è la possibilità
di alzare l'asticella oppure ci si deve accontentare
di un campionato anonimo. Ci si gioca tanto domenica
al Riviera della Palme. Il Gubbio dovrebbe ripresentarsi
con lo stesso modulo che è stato usato ormai
da Monza in poi. Ovvero una difesa a tre con l'assetto
3-5-2. Probabile undici quindi con Marchegiani in
porta. Difesa a tre con Espeche, Maini e il rientrante
Lo Porto, che ha scontato un turno di squalifica.
Centrocampo a cinque sull'asse Ferretti, Davì,
Benedetti, Casiraghi e Pedrelli. Di punta il duo
De Silvestro e Plescia. Da verificare le condizioni
ancora di Piccinni (se tornerà in squadra
per essere a disposizione oppure no per un problema
al polpaccio) e di Chinellato, che viene utilizzato
a piccole dosi (per un problema alla schiena). In
casa Samb invece il trainer Magi dovrebbe adottare
il 3-4-1-2 che in fase di non possesso diventa un
3-5-2 (un gioco simile a quello di Galderisi). Quindi
la probabile formazione potrebbe essere con Sala
in porta. Trio di difesa con Celiak, Biondi e Fissore.
Un centrocampo con Rapisarda, Signori, Rocchi e
D'Ignazio. Sulla trequarti agisce Ilari a supporto
del duo di attacco Stanco e Russotto (anche se si
sta portando dietro un problema al tallone). La
partita tra l'altro comprende altri risvolti. Entrambi
gli allenatori infatti sono ex di turno. Giuseppe
Magi ha vissuto due anni importanti a Gubbio conquistando
la promozione in serie C nel 2015 e centrando i
playoff (al sesto posto) nell'anno successivo
(2016) in Lega Pro. Mentre Galderisi è stato
allenatore della Samb in un periodo non felice:
è restato sulla panchina degli adriatici
per poche settimane nella stagione 2005-2006 (esonerato
dopo appena otto gare). L'anno scorso il Gubbio
pareggiò 1-1 contro la Samb a San Benedetto
del Tronto (alla guida dei rossoblù c'era
Dino Pagliari): ad inizio ripresa si ricorda quel
gol magico di Ettore Marchi con un pallonetto da
quaranta metri e il pari locale fu siglato da Rapisarda.
All'andata invece uscì fuori uno 0-0 al Barbetti
tra Gubbio e Samb. Ora questo nuovo incrocio.
• 23
APRILE 2019 Roselli:
"Un girone livellato, tutto ciò è
pazzesco. Samb-Gubbio una gara tutta da interpretare"
Un
doppio ex di turno. É stato allenatore del
Gubbio. Mentre in questa stagione ha guidato invece
la Sambenedettese. Stiamo parlando di Giorgio Roselli.
Ma che partita prevede? "Difficile da interpretare.
Il Gubbio per parecchio tempo è rimasto invischiato
in una zona pericolosa, mentre la Samb c'è
stata nelle prime dieci partite dove è stata
anche ultima. Diciamo però che gli adriatici
hanno fatto poi un bel filotto di risultati ottenendo
il decimo posto e lo stanno tenendo fino ad oggi.
Gli umbri hanno alternato pure delle prestazioni
migliori secondo il mio punto di vista, avendo fatto
tre vittorie consecutive nel girone di ritorno,
ma poi hanno avuto qualche intoppo in più.
Alla fine non c'è una grande distanza di
punti tra le due squadre. Significa che tutte e
due le squadre hanno un buon valore. Difficilmente
mi è capitato di vedere un campionato così
livellato, ma verso l'alto. Un girone dove non ci
sono state delle penalizzazioni e quindi economicamente
sta meglio. Si può vincere o perdere con
chiunque". Il Gubbio potrebbe temere l'ambiente
Riviera delle Palme? "Diciamo che questo
stadio con i suoi tifosi spesso è stato decisivo.
Soprattuto quest'anno quando si è riusciti
a tirarsi fuori da una situazione complicata è
dire poco. In casa la Samb ha costruito i playoff
ed ora è praticamente impossibile uscire.
Tenendo conto che in questo girone può finire
ai playoff pure l'undicesima classificata se poi
il Monza riuscirà a vincere la Coppa Italia.
Adesso pure chi lottava finora per i playout può
ritrovarsi a giocarsi i playoff". Chi potrebbe
essere un match winner? "Non parlo mai dei
singoli. Anche perchè potete citarli voi.
Di sicuro posso dire che il Gubbio troverà
un'avversaria ben arrabbiata dopo la sconfitta di
Rimini, con la possibilità inoltre di poter
raggiungere ancora l'ottavo posto. Dico questo perchè
poi alla fine ci sarà pure lo scontro diretto
contro la Fermana. Perciò la Samb avrà
molto da chiedere da questa partita. E pure il Gubbio
però non può perdere punti perchè
ancora non è certo della salvezza (playout
a soli tre punti ndr), ma possiede anche le stesse
credenziali di agganciare i playoff. Sinceramente,
tutto ciò è pazzesco". Viene
fuori un fatto curioso a livello tattico. Probabilmente
domenica vedremo due squadre che sono schierate
a specchio, entrambe stanno utilizzando il 3-5-2.
Potrebbe influire? "Penso di no. Sono sempre
stato dell'idea che ogni tipo di gioco detiene delle
parti positive e delle parti negative. É
una questione di crearsi degli spazi e saper coprire
gli spazi agli altri, con i tempi giusti di gioco.
Così mi hanno insegnato nel calcio. E ci
sarebbero da fare delle distinzioni". Prego,
dica? "Adesso si usa spesso il centrocampo
a rombo (con il 4-3-1-2) che lascia gli spazi esterni
orientato verso un gioco più accentrato.
Mentre il 3-5-2 è un tipo di gioco più
largo (più votato all'ampiezza ndr). Dipende
tutto dalla bravura degli allenatori per trovare
la dimensione giusta". E l'esperienza a San
Benedetto del Tronto? "Una bella esperienza,
uno dei periodi migliori della mia carriera. Sono
stato benissimo, trattato pure benissimo. Non è
assolutamente difficile allenare a San Benedetto
perchè la tifoseria tifa sempre e di continuo
per la squadra fino al 95esimo. Non ho trovato tifosi
con la puzza sotto il naso. É stato un piacere
allenare lì. L'unico neo: deve scattare di
più l'alchimia e la complicità tra
società e tifosi. E il patron Fedeli? Con
lui non ho avuto mai nessun tipo di problema, tranne
il finale della mia esperienza. Mi venivano chieste
delle cose che per me non erano possibili: c'è
stato quasi un auto-esonero. Ho detto al presidente
che più di questo non potevo fare. Cioè
fare guadagnare ai ragazzi nove posizioni in più
in classifica in poco più di un girone. Gli
ho detto solo: non sono capace di fare di più".
• 22
APRILE 2019 Focus.
Casiraghi al top e comincia la corte. E che classifica
bizzarra a 180 minuti dalla fine
Che
è un momento magico per Daniele Casiraghi
ormai lo sanno pure i muri. E forse si potrebbe
pure togliere qualche sassolino dalle scarpe. Invece
mantiene il profilo basso. Nessuna polemica, nessun
accenno a quando veniva criticato. D'altronde chi
conosce il calcio lo sa: basta un attimo per essere
messo dietro il banco degli imputati, basta un attimo
per essere osannato. Ma la sua performance di sabato
non è passata inosservata. Il portale web
Tuttoc.com gli dedica un articolo inserendolo come
il Top Player del girone B. Scrivono: «A volte
ti domandi cosa ci faccia in serie C. E ti domandi,
sempre con una certa cadenza, cosa si faccia in
una squadra che lotta per la salvezza». Infatti
non è un caso che cominciamo ad arrivare
dei rumours sul quale Casiraghi è finito
nel mirino di altri clubs. In serie C ci sono diverse
società che lo seguono. Si parla del Sudtirol
e non solo. In passato pure il Pordenone ci aveva
fatto un pensierino ma poi non si fece nulla perchè
il calciatore alla fine accettò le lusinghe
del Gubbio e restò a Gubbio: tutto ciò
capitò nell'estate 2017 quando sulla panchina
rossoblù era arrivato il trainer Cornacchini
(ora alla guida del Bari, vincitore del campionato
in serie D) e lo trattenne: inoltre gli fu rinnovato
il contratto con un biennale, in scadenza proprio
a giugno. Chissà se adesso gli stessi ramarri,
dopo la prova superba proprio contro la formazione
di Tesser, torneranno all'attacco. E poi ci sono
altre voci che provengono da Perugia dove si parla
di un interessamento dei grifoni che si trovano
in serie B. Ovviamente, al momento, sono solo voci
di corridoio e dovranno trovare conferma in seguito
nel mercato estivo. Intanto, nel concreto, a soli
180 minuti dalla fine del campionato, la classifica
si fa sempre più interessante e bizzarra.
Un Gubbio che si trova a quota 41 punti e si trova
nella "terra di mezzo". Sembra un gioco
di parole, ma non è così. Basta guardare
nel dettaglio la classifica. Gubbio che si ritrova
a tre lunghezze dai playoff dove al decimo posto
si colloca la Sambenedettese (che ora staziona a
44 punti, dopo la sconfitta di Rimini). Curiosamente
domenica la squadra rossoblù affronta proprio
la squadra adriatica al Riviera delle Palme in una
partita che già si presenta molto accattivante.
Allo stesso tempo il Gubbio è distante di
sole tre lunghezze anche dai playout, dove si trova
la Virtus Verona che si trova a 38 punti. Nel giro
di appena sei punti si trovano nove squadre, dove
adesso si giocheranno il tutto per tutto. Tutto
è enigmatico. Tutto promette un rush finale
incandescente.
• 20
APRILE 2019 Casiraghi:
"É merito di squadra". Galderisi:
"Onore al calcio". Le foto di Gubbio-Pordenone
Gubbio
e Pordenone fanno 2-2. Rimandata la festa dei neroverdi.
Barison illude di testa gli ospiti, poi Casiraghi
pareggia su un rigore contestato, ancora Casiraghi
trova una punizione magistrale e Barison non ci
sta trovando il varco per il pareggio definitivo.
A fine partita salgono le polemiche da parte del
Pordenone ad opera del presidente Mauro Lovisa che
tuona: "Sono amareggiato per un rigore che
è stato assegnato fuori luogo: Burrai ha
toccato la palla con il braccio fuori area di 50
centimetri e pure l'arbitro poi ha ammesso l'errore.
Ennesimo episodio dubbio a nostro sfavore. Con
un guardalinee molto lontano dall'azione. Sono stanco
di queste cose. Servirebbe sempre la Var pure in
serie C". Il tecnico dei neroverdi Attilio
Tesser dice: "Partita non eccelsa a livello
tecnico, ma è stata vibrante. Nel primo tempo
abbiamo fatto la partita con diverse occasioni,
poi è arrivato un rigore veramente con un
fallo fuori dall'area di un metro. Ma tanto noi
ormai ci siamo abituati. Per fortuna che poi siamo
riusciti a pareggiare la partita, contro un Gubbio
in salute direi. Questo gruppo merita di andare
in serie B per la continuità che ha avuto
in tutto il campionato". Parla anche il
tecnico rossoblù Giuseppe Galderisi: "Partita
che fa onore al calcio, entrambe hanno voluto vincere.
Gara di spessore contro un Pordenone che ha fatto
vedere il suo valore. Ringrazio questi ragazzi perchè
ci hanno messo l'anima per regalare soddisfazioni
ai tifosi e al presidente. La squadra ha fatto il
possibile per essere protagonista. Super Casiraghi?
Può giocare ovunque, pure davanti alla difesa,
basta dargli i tempi giusti di gioco. Il futuro?
Con questo presidente (Notari ndr) non ci sono problemi,
ci siederemo insieme con piacere e così si
parlerà del nuovo progetto". Tocca
allora al mattatore Daniele Casiraghi: "Contro
un Pordenone più che organizzato abbiamo
dato il meglio. Siamo rimasti concentrati. Io in
grande spolvero? Merito di tutta la squadra che
è cresciuta e del lavoro che si fa durante
la settimana. Adesso i risultati si vedono".
Così parla Guido Davì: "Ora
siamo in salute e abbiamo trovato la quadratura.
Con il cambio di modulo ora siamo più solidi
e riusciamo a coprire meglio gli spazi".
Si conclude con Alessio Benedetti: "C'è
stato un periodo che avevamo perso l'equilibrio.
Forse adesso siamo anche più coperti dietro.
Si è visto un bel Gubbio con qualità
nei singoli". Ecco le foto (20 immagini)
del match tra Gubbio e Pordenone. Il fotoservizio
di Simone Grilli.
• 20
APRILE 2019 Gubbio
e Pordenone a suon di gol (2-2). La giornata delle
doppiette di Barison e Casiraghi
Gubbio
contro il Pordenone. Il trainer Galderisi schiera
il 3-5-2. Marchegiani in porta. Una difesa a tre
con Espeche, Maini e Tofanari. Quintetto di centrocampo
con Ferretti, Davì, Benedetti, Casiraghi
e Pedrelli. Duo di attacco formato da De Silvestro
e Plescia. La cronaca. Fase di studio fino al 25'
in cui il Pordenone passa in vantaggio: fa tutto
Burrai che pennella una punizione in area con il contagiri
da destra, Barison svetta sopra tutti e di testa
schiaccia a rete: palla che si insacca nell'angolino
basso con il portiere impietrito. Al 28' prima reazione
eugubina con De Silvestro che da destra entra in
area in serpentina, tiro di sinistro che però
si infrange sull'esterno della rete. Al 37' una
occasione ospite con Semenzato che crossa in area
da destra, per un soffio manca il tap in vincente
Gavazzi da posizione molto favorevole. Al 42' ci
prova Gavazzi con una sventola da fuori, Marchegiani
vola sotto la traversa e riesce a smanacciare in
angolo. Al 45' arriva un calcio di rigore per il
Gubbio quando su un cross di Pedrelli da sinistra,
Burrai viene pizzicato con un braccio alzato sulla
linea dell'area (proteste dei neroverdi perchè
considerano il tocco fuori dall'area): dal dischetto Casiraghi è
freddo e insacca
di destro rasoterra la palla in rete. Ripresa. Al
4' arriva il sorpasso quando il solito Casiraghi
conquista una punizione dal limite e la tira in
maniera egregia con un destro liftato preciso che
aggira la barriera: palla che si insacca a fil di
palo, alla sinistra del portiere. Al 10' però
arriva il pareggio ospite: tutto nasce da una punizione
pennellata in area da Burrai, si crea un mischione,
Barison carica il destro e insacca la sfera di potenza
sotto la traversa. Al 33' su cross da sinistra di
Pedrelli, De Silvestro trova il varco giusto e calcia
di destro radente, ma Bindi para a terra. Alla fine
è 2-2. Tabellino:
Gubbio - Pordenone (2-2): Gubbio
(3-5-2): Marchegiani; Espeche, Maini, Tofanari;
Ferretti, Davì, Benedetti (17' st Conti M.), Casiraghi, Pedrelli;
Plescia (1' st Chinellato), De Silvestro (36' st
Campagnacci). A disp.: Battaiola, Nuti,
Schiaroli, Conti A., Ricci, Battista, Cattaneo,
Tavernelli. All.: Galderisi. Pordenone
(4-3-1-2): Bindi; Semenzato, Barison (43' st Stefani), Bassoli, De
Agostini; Misuraca (8' st Germinale), Burrai, Zammarini; Gavazzi
(35' st Bombagi);
Ciurria, Candellone. A disp.: Meneghetti,
Florio, Frabotta, Nardini, Vogliacco, Cotali, Damian, Magnaghi, Rover. All.:
Tesser. Arbitro: Nicoletti di Catanzaro
(Massara di Reggio Calabria e Cantafio di Lamezia
Terme). Reti: 25' pt Barison (P), 45'
pt Casiraghi (G) rigore, 4' st Casiraghi (G), 10'
st Barison (P). Ammoniti: Misuraca
(P), Conti M. (G), Maini (G), Ferretti (G), Benedetti
(G). Angoli: 6-1 per il Pordenone. Recupero: 2' pt; 5' st.
Spettatori: 1180 (di cui 282 del Pordenone
nel settore ospiti). Risultati:
Trentaseiesima Giornata - Serie C - Girone B: Albinoleffe
- Monza 3-0 6'
Sibilli (A), 19' Giorgione (A), 30' Cori (A) Fano
- Virtus Verona 1-1 30'
acquadro (F), 38' Ferrara (V) Feralpisalò
- Triestina 0-2 37'
Coletti (T), 44' Mensah (T) Fermana - Imolese
1-1 41'
Misin (F), 64' Gargiulo (I) Giana Erminio
- Ternana 0-0 Gubbio
- Triestina 2-2 25' Barison (P), 45'
Casiraghi (G) rig., 49' Casiraghi (G), 55'
Barison (P) Ravenna - Vicenza 0-0 Rimini
- Sambenedettese 1-1 7'
Ferrani (R), 33' Ilari (S), 71' Volpe (R), 81' Candido
(R) rig. Sudtirol
- Renate 0-1 19'
Guglielmotti (R) Teramo - Vis Pesaro 2-1 54'
Petrucci (V) rig., 56' Infantino (T), 71' Ventola (T)
• 19
APRILE 2019 Parole
post rifinitura. Lista dei convocati. E la partita
contro la capolista si gioca di sabato
Parole
e musica del trainer Nanu Galderisi dopo la rifinitura:
"Veniamo al top della stagione e in questo
momento vogliamo regalare delle soddisfazioni ai
tifosi dopo i sacrifici che si fanno. A tre giornate
dalla fine è tutto confusionario, tante squadre
in ballo e perciò si deve stare attenti a
tutti i particolari. Sappiamo che arriva la capolista
che ha dettato legge dall'inizio alla fine. Con
un allenatore Tesser che è strepitoso in
fatto di concretezza e bravi come lui ce ne sono
pochi. Ma noi dobbiamo portare avanti il nostro
obiettivo. Tanti assenti, pure Chinellato si porta
dietro questo problema perchè sente dolore
(alla schiena ndr) e quindi ho dovuto gestirlo.
Forse è il momento di tirare fuori anche
Cattaneo perchè ha dei colpi. Di fronte avremo
un Pordenone solido e quindi dovremo sfruttare ogni
particolare, sia sul piano del gioco che sul piano
degli episodi. Se ora guardo ai playoff? Dipende
uno dove guarda, questo gruppo guarda sempre avanti.
Ma per prima cosa dobbiamo toglierci ogni dubbio
e pensare prima di tutto alla salvezza".
Detto ciò, si va verso la conferma del 3-5-2.
Marchegiani in porta. Una difesa a tre con Espeche,
Maini e Schiaroli (in ballottaggio con Tofanari).
Centrocampo a cinque con Ferretti, Davì,
Benedetti, Casiraghi e Pedrelli. Di punta il duo
De Silvestro e Plescia. Convocati in 22 per il match:
Battaiola, Battista, Benedetti, Campagnacci, Casiraghi,
Cattaneo, Chinellato, Conti Andrea, Conti Massimo,
Davì, De Silvestro, Espeche, Ferretti, Maini,
Marchegiani, Nuti, Pedrelli, Plescia, Ricci, Schiaroli,
Tavernelli e Tofanari. Fischio d'inizio alle ore
14:30 di sabato.
• 18
APRILE 2019 Contro
la capolista: out Piccinni, Malaccari e Lo Porto.
L'ex Cornacchini porta il Bari in C
Verso
la sfida contro la capolista. Si gioca di sabato.
Il Gubbio si sta preparando senza le assenze di
Malaccari (operato per ridurre la frattura orbito
zigomatica) e Piccinni (con un problema al polpaccio
che si è prolungato dopo una ricaduta, ma
potrebbe tornare sul finire di aprile). Out pure
il difensore Lo Porto stoppato per squalifica: il
terzino sinistro romano ultimamente si è
ritagliato il posto da titolare nel ruolo di centrale
difensivo in una difesa a tre. Perciò adesso
Galderisi deve trovare il suo sostituto perchè
a grandi linee dovrebbe essere confermato il 3-5-2.
Pertanto Marchegiani in porta. Possibile trio di
difesa composto da Espeche, Maini e Schiaroli (o
Tofanari). A centrocampo sugli esterni Ferretti
e Pedrelli, in mezzo la linea con Davì, Benedetti
e Casiraghi. Davanti potrebbe essere confermata
la coppia De Silvestro e Plescia. Infatti Chinellato
non è al meglio delle condizioni, per questo
motivo è entrato a partita in corso domenica
a Vicenza e quindi potrebbe partire di nuovo dalla
panchina. In casa Pordenone invece c'è grande
fermento e la squadra parte in anticipo per la terra
umbra, tant'è che è stata emanata
la lista dei convocati: neroverdi al gran completo
con venticinque convocati (anche se Berrettoni è
out per squalifica ma seguirà lo stesso i
compagni a Gubbio). Il trainer Tesser potrebbe confermare
il 4-3-1-2. Questo il probabile undici. Ovvero Bindi
in porta. Un quartetto difensivo formato da Semenzato,
Barison, Stefani e De Agostini. Centrocampo a tre
con Misuraca, Burrai e Zammarini. Ci dovrebbe essere
Ciurria a giostrare tra le linee a supporto del
duo di attacco basato su Candellone e Magnaghi.
Una preparazione della partita in grande stile perchè
in caso di una vittoria a Gubbio, per il Pordenone
può arrivare la matematica certezza di salire
in cadetteria. Pure la tifoseria dei ramarri si
sta preparando per seguire numerosa i propri beniamini.
Breve news. Il Bari torna tra i professionisti battendo
per 1-0 il Troina, nel campionato di serie D (girone
I): i galletti guidano la classifica con 75 punti
e in virtù della concomitante sconfitta della
Turris, si sono aggiudicati la promozione. Così
l'ex tecnico dei rossoblù Giovanni Cornacchini
centra l'obiettivo prefissato: il Bari è
in serie C.
• 17
APRILE 2019 La
lezione dell'Ajax e come cambierà la serie
C con i giovani tesserati: Gubbio prendi nota!
La
lezione dell'Ajax che sforna calciatori e giovani
talenti, e non ha paura di schierarli in campo pure
in giovane età. Dalle parti di Amsterdam
non si è pensato mai di cambiare metodo di
lavoro. Una filosofia di calcio che va sempre nella
stessa direzione e non ha cambiato rotta nemmeno
quando i risultati non arrivavano. Ma in Italia
sembra sempre tutto più difficile. Non si
può pensare ad una programmazione lunga.
Si chiede sempre e solo il risultato. Non si pensa
ad una strategia per il futuro. Quando vedi Matthijs
De Ligt, un giovane classe 1999, che indossa la
fascia di capitano dell'Ajax, e va a segnare addirittura
il gol vittoria sul campo della Juventus con un
colpo di testa perentorio e con una personalità
da fare invidia a qualsiasi veterano. E subito il
pensiero è andato a Paolo Maldini, che venne
buttato nella mischia il 25 gennaio 1985 in serie
A con il Milan all'età di appena di 17 anni
e non uscì più, schierato sempre titolare
da terzino sinistro e poi sappiamo tutti come è
andata: nel suo score cinque Coppe Campioni vinte
con i rossoneri e sette scudetti. Sembra un calcio
lontano anni luce. Anche lui proveniva dal settore
giovanile del Milan che sfornava talenti come oggi
li sta sfornando l'Ajax per poi valorizzarsi. Sui
giovani bisogna crederci. Bisogna lavorarci sopra,
coltivarli e dargli fiducia. Sono tutte credenziali
che sembrano pura utopia nel calcio nostrano. Pure
nel nostro piccolo. Calciatori che si cerca di farli
sbocciare, ma poi vengono subito frenati. Vedi il
caso di Luca Ricci, classe 1999 (la stessa età
di De Ligt dell'Ajax), che sbocciò come un
fiore l'anno scorso mettendosi in luce e invece
in questa stagione è finito nel dimenticatoio.
Dare continuità e coraggio ad un giovane
in ogni squadra è praticamente impraticabile.
Oltretutto si parla spesso di progetto sui giovani
e quant'altro. Ma non scherziamo. Diciamoci la verità
per come è. Un settore giovanile va protetto
e coltivato, si deve creare un guscio che protegga
la crescita. Un settore giovanile deve essere una
risorsa, non visto come un costo. Bisogna guardare
al domani, se si vuole stare più tranquilli.
Tutto questo discorso vale per tutte quelle società
che non si possono permettere di spendere cifre
astronomiche. D'altronde in serie C il prossimo
anno potrebbe cambiare tutto. Modificato il regolamento
dell'impiego della lista dei calciatori temporanei.
Ogni squadra infatti potrà contare solo su
sei calciatori il cui tesseramento sia a titolo
di cessione o trasferimento temporaneo da società
di serie A e B. In pratica viene rivisitata la modalità
dei prestiti in modo più selettivo e restrittivo.
Quindi ci sarà un limite ai prestiti da società
di categoria superiore, allo stesso tempo invece
ci saranno premi per chi valorizza il settore giovanile.
Il Gubbio non stia a guardare e prenda nota.
• 16
APRILE 2019 Galderisi:
"La società mi aiuta in tutto e per
tutto. Se resto? Ma Notari è da quattro anni
che..."
É
un Giuseppe Galderisi sciolto e in vena di parlare
in libertà.
L'allenatore del Gubbio era ospite alla
trasmissione «C Piace» diretta da Lorenzo
Giardi su Rtv San Marino. Dice in primis: "Ancora
manca qualcosina per la salvezza. Ma questi 40 punti
sono importanti in virtù del fatto delle
tante squadre di spessore che ci sono. Perciò
guardo indietro la classifica ma anche avanti perchè
fa parte del mio modo di essere". Il Monza
vi ha sottratto Marchi, uno dei calciatori più
importanti del Gubbio: "No, no. É
uno dei calciatori più importanti della Lega
Pro, ma anche di serie B". A Gubbio come
si trova? "Sono arrivato per fare un certo
tipo di cose. Direi che ho trovato una società
che in tutto e per tutto mi ha messo a disposizione
il possibile. Nel costruire la squadra si è
pensato ad aggiungere qualche buon elemento a gennaio,
in una squadra che aveva già dei buoni calciatori.
Diciamo che noi abbiamo perso due calciatori di
un certo spessore, Marchi e Casoli. Ma in cambio
abbiamo preso dei calciatori sui quali io avevo
già certezze. Forse a Chinellato manca qualche
gol. Ma sono stati efficaci anche Maini e Davì.
Diciamo che mi hanno dato buone risposte. Ma credo
che con questo presidente (Notari ndr) si poteva
fare qualcosa in più con quei calciatori
che sono andati via". Ma due calciatori
si stanno mettendo in luce, Marchegiani e Casiraghi.
Sono già pronti per cambiare categoria? "Assolutamente
sì. Ma ci aggiungerei anche qualche nome
in squadra perchè possiedo un buon gruppo.
Casiraghi è un calciatore incredibilmente
bravo: non solo a livello tecnico, ma anche come
forza fisica e generosità. Marchegiani ha
fatto qualche errore ma allo stesso tempo ha fatto
anche tante cose buone, spesso e volentieri ci ha
fatto delle parate importantissime". E
domenica contro il Pordenone: "Conosco quella
bella persona e quel professionista da tempo, cioè
da quando ci picchiavamo in campo: mi riferisco
all'allenatore Attilio Tesser. Una persona che ti
sa dire un qualcosa nel modo giusto. Loro verranno
a Gubbio per festeggiare e perciò per noi
sarà molto dura. Però noi siamo ambiziosi
e cercheremo di mettere il bastone tra le ruote.
Anche se la differenza di valori tra le squadre
è abissale". Ma Galderisi svela
anche come era il calcio una volta: "C'era
più rispetto, era un calcio più umano.
Oggi non c'è più. Ma si vede anche
dal comportamento degli arbitri: ti parlavano da
uomo in campo, consigliandoti pure, mentre ora invece
ti si avvicinano con un senso di superiorità
e autorità. Lo stesso discorso vale per i
calciatori: il rispetto non si guadagna essendo
titolare o andare in tribuna, ma si guadagna tutti
i giorni quando ci si guarda negli occhi essendo
corretto e giusto". Ma Galderisi sarà
l'allenatore del prossimo anno? "Diciamo
che il presidente Notari è da quattro anni
che insisteva a chiamarmi. Significa molto. Mi ha
dimostrato che mi stima". In pratica, si
è capito. Galderisi sarà ancora in
rossoblù.
• 15
APRILE 2019 Focus.
Media di 1,18 punti a partita. Leggero miglioramento
rispetto all'anno prima, però...
Può
sembrare un lavoro schematico e ripetitivo. Ma i
numeri ci piacciono perchè esprimono la reale
dimensione della concretezza e della certezza, fotografano
la situazione e non si prestano tra l'altro ad interpretazioni.
Questo Gubbio ha raggiunto quota 40 punti in campionato
dopo 34 partite disputate: una media di 1,18 punti
a partita. Ma non si discosta molto in verità
dal percorso fatto nella passata annata quando il
Gubbio ha chiuso il campionato a quota 36 punti
in 34 partite, per una media di 1,06 punti raccolti
a partita. Perciò quest'anno c'è stato
un avanzamento di appena 0,12 punti di media (solo
quattro punti in più rispetto alle medesime
partite giocate). Un
piccolo progresso ci sarà pure stato, ma ad oggi
tuttavia resta modesto. Verrebbe da dire, fortuna
che sono arrivati questi ultimi cinque punti in
tre gare, altrimenti sarebbero stati dolori. Mentre
è di un altro livello l'andamento in campionato
di due stagioni fa quando il Gubbio chiuse le ostilità
a quota 58 punti in 38 partite con Magi in panchina:
una media di 1,53 punti conquistati a partita. Per
farla più breve: era un +0,35 di media punti
rispetto ad oggi e addirittura un +0,47 di media
punti rispetto ad anno scorso. Tuttavia la curiosità
emerge anche per quanto riguarda l'andamento di
quest'anno. Con Sandreani in panchina sono arrivati
12 punti in 13 partite (una media di 0,92 punti
a partita) grazie a 2 vittorie, 6 pareggi e 5 sconfitte.
Con l'avvento di Galderisi in panchina sono stati
raccolti 28 punti in 22 partite (una media di 1,27
punti a partita) per mezzo di 6 vittorie, 10 pareggi
e 6 sconfitte. L'andamento in classifica diciamo
che ha avuto un miglioramento calcolato con un +0,35
punti di media a partita. Non è cambiato
nulla invece per quanto riguarda la difesa: 12 reti
subite in 13 partite prima, 28 reti incassate con
Galderisi in 28 partite (perciò si è
sempre viaggiato ad un gol subito a partita di media).
Curiosamente in attacco invece c'è stato
un miglioramento: con Sandreani 10 reti in 12 partite,
con Galderisi 21 reti in 22 gare. Una media di 0,77
gol a partita con Sandreani, invece con l'attuale
tecnico esiste una media di 0,95 gol a partita segnati.
Questo è quello che dicono i numeri. Ma i
numeri alla fine contano anche quando si parla di
schieramenti tattici. Da quando cioè Galderisi
ha cambiato modulo passando da una difesa a quattro
a tre (o a cinque in fase di ripiegamento), il Gubbio
non ha più perso. Almeno per quanto si
è visto nelle ultime tre partite dove si
è passati al 3-4-2-1 di Monza, al 3-5-1-1
contro la Triestina e per ultimo al 3-5-2 di Vicenza. Tutto
ruota al filo conduttore Casiraghi
che in un primo momento era stato schierato come
trequartista al fianco di Cattaneo (a Monza), poi
trequartista solitario dietro ad un'unica punta Chinellato
(con la Triestina) e per ultimo a Vicenza ha interpretato
il ruolo di autentica mezzala. Un Casiraghi che
tra l'altro attraversa un periodo ottimale: gol
di pregevole fattura a Vicenza, ma pure diverse
giocate degne di tal nome e talvolta ha predicato
troppo nel deserto. Un tributo tuttavia se lo merita
De Silvestro: ha già raggiunto 7 reti in
campionato, mai aveva realizzato così tanti
gol nella sua carriera tra i professionisti in una
stagione. Perciò, niente da dire, tanto di
cappello.
• 14
APRILE 2019 Notari:
"Mi diverto; no un padre-padrone".
Galderisi: "Ci credo". Le foto
di Vicenza-Gubbio
Vicenza
e Gubbio danno vita ad una partita piacevole. De
Silvestro rompe il ghiaccio, Cinelli spara un missile
dalla distanza, gli risponde Casiraghi con una punizione
magistrale, però Guerra sotto porta fa 2-2.
La salvezza si avvicina ulteriormente. Il presidente
Sauro Notari è soddisfatto: "Punto
importante, che fa classifica. Giochiamo bene, questo
è un Gubbio che mi diverte. Peccato solo
che prendiamo sempre gol su certi episodi da evitare.
Però è stata una prova super. Cinque
punti importanti con Monza, Triestina e Vicenza.
Peccato perchè paradossalmente soffriamo
con le piccole. Se penso ai playoff? No, penso alla
salvezza. Se poi arriverà qualcosa di meglio,
tutti mi conoscono: sono un tipo che vuole vincere
sempre". Così ha dichiarato a Rgm
Hit Radio alle domande di Giacomo Branco. Tuttavia
il patron rossoblù ha offerto un discorso
più articolato poi su Tef Channel nella trasmissione
condotta da Sergio Fabiani, dove Notari ha parlato
pure del futuro: "Credo che a salvezza ormai
quasi raggiunta dobbiamo essere tutti più
sereni. Galderisi ha la nostra piena fiducia, lo
volevo da due anni e quindi non ci dovrebbero essere
problemi. Se avrà carta bianca? C'è
piena sintonia, e mi piace perchè fa giocare
le squadre e perchè sa entrare bene nel gruppo".
Inoltre si è soffermato anche sulle voci
di corridoio (e su alcune dichiarazioni rilasciate)
che dicono che nel Gubbio ci saranno novità
sia a livello dirigenziale e qualche cambiamento.
A precisa domanda, Notari però risponde:
"Ancora è tutto presto per parlare
del futuro. Mi etichettano che sono un padre padrone.
Molti parlano senza sapere cosa dicono. Le porte
del Gubbio sono aperte. Ma chi entra deve capire
che deve essere attivo e deve partecipare attivamente
in società. Se entrerà anche un direttore
generale? Molto presto per dirlo. C'è piena
fiducia e amicizia nei miei collaboratori che ormai
sono con me da anni. Una gestione di cinque anni
che, al di là di una retrocessione, ha portato
risultati e visto quello che si vede in giro con
tante società che sono in difficoltà,
dobbiamo esserne contenti. Pertanto andiamo avanti
e solo alla fine dell'anno tireremo le somme".
Mentre da Biancorossi.net ecco le parole di Giuseppe
Galderisi: "Un pareggio giusto. Dobbiamo
imparare a vincere perchè è stata
la nona volta che ci riprendono. Playoff? Ci credo,
eccome. Andiamo a giocarsela contro la Samb perchè
abbiamo le qualità per arrivare al post season".
Ma intanto ecco le foto (20 immagini) di Vicenza
e Gubbio. Fotoservizio di Marcello Casarotti. Con
l'ausilio pure delle foto di Vito Genna. Eccole
in sequenza.
• 14
APRILE 2019 Vicenza-Gubbio,
è 2-2. Tanti gol, due perle di Casiraghi
e di Cinelli (che si becca il "rosso")
Vicenza contro il
Gubbio. Il trainer Galderisi schiera il 3-5-2. Marchegiani
in porta. Difesa a tre con Espeche, Maini e Lo Porto.
Centrocampo a cinque con Ferretti, Davì,
Benedetti, Casiraghi e Pedrelli. Inedite due punte
con De Silvestro e Plescia. La cronaca. Al 7' innesca
tutto Giacomelli sulla trequarti che serve Curcio
che di prima intenzione lancia in porta Guerra:
l'attaccante biancorosso carica il sinistro dal
limite, tiro radente pericoloso che sfila di poco
a lato. Al 13' il Gubbio passa in vantaggio: Casiraghi
pennella in area una punizione, sponda di Davì,
con De Silvestro che si smarca, si ritrova a tu
per tu con il portiere e di destro insacca la palla
in rete (che passa tra le gambe proprio di Grandi).
Al 18' c'è l'occasione per Bianchi e trova
il corridoio giusto, ma il suo tiro di destro dal
limite è sbilenco e termina a lato. Al 25'
però arriva il pareggio: il tutto nasce da
Giacomelli che serve sulla trequarti Cinelli che
fa partire dai venticinque metri un fendente di
destro al volo, con la palla che parte come un missile
e si insacca a fil di palo a mezz'altezza, alla
sinistra di un esterrefatto Marchegiani. Al 28'
c'è subito un altro colpo di scena perchè
Casiraghi dal limite calcia in maniera magistrale
una punizione: un tiro di destro che aggira la barriera
e toglie le ragnatele dal sette, con il portiere
Grandi che resta letteralmente impietrito. Autentica
prodezza. Ma è un vantaggio che dura poco
perchè il Gubbio si fa riprendere di nuovo,
stavolta nel giro di appena due minuti: al 30' infatti
Giacomelli entra in slalom in area lasciando la
difesa eugubina bloccata come birilli e poi fornisce
un assist al bacio in mezzo, con l'accorrente Guerra
che non si fa pregare, anticipa Lo Porto da dietro
e poi di sinistro con un tocco morbido insacca la
palla a fil di palo radente. Al 42' tuttavia è
ancora Cinelli che cerca il gol con un tiro fulmineo
indirizzato sotto il sette, ma questa volta Marchegiani
vola e riesce a compiere un autentico miracolo deviando
la sfera in corner. Ripresa. Al 13' è brivido:
Stevanin pennella un cross da sinistra in area dove
Curcio prova l'immediata incornata in porta, Marchegiani
compie un intervento in tuffo prodigioso e
salva tutto. Al 15' espulso per somma di ammonizioni
Cinelli per un fallo scomposto su De Silvestro.
Al 18' c'è Casiraghi che ruba palla a Salviato
sulla sinistra, entra in area e serve una palla
importante per Plescia che però spreca tutto
calciando fuori misura di sinistro. Al 45' un fallo
laterale lungo di Salviato in area, sponda di testa
di Arma in mezzo per Giacomelli: mezza rovesciata
al volo velenosa di destro, palla che sfiora di poco il palo. Tabellino:
Vicenza - Gubbio (2-2): Vicenza
(4-3-1-2): Grandi; Salviato, Pasini, Bizzotto, Stevanin;
Zonta (32' st Pontisso), Cinelli, N. Bianchi (25'
st Bovo); Curcio (25' Arma); Guerra (19' st Laurenti),
Giacomelli. A disp.: Albertazzi, Segantini, Bonetto,
D. Bianchi, Tronco, Gashi, Zarpellon, Maistrello.
All.: Colella. Gubbio (3-5-2): Marchegiani;
Espeche, Maini, Lo Porto; Ferretti (23' st Tofanari),
Davì, Benedetti, Casiraghi, Pedrelli (39'
st Cattaneo); De Silvestro (30' st Campagnacci),
Plescia (23' st Chinellato). A disp.: Battaiola,
Schiaroli, Conti, Ricci, Battista. All.: Galderisi. Arbitro:
Carrione di Castellammare di Stabia (Di Giacinto
di Teramo e Micaroni di Chieti). Reti:
13' pt De Silvestro (G), 25' pt Cinelli (V), 28'
pt Casiraghi (G), 30' pt Guerra (V). Espulso:
15' st Cinelli (V) per somma di ammonizioni. Ammoniti:
Ferretti (G), Pedrelli (G), Lo Porto (G), Bovo (V).
Angoli: 4-2 per il Vicenza. Recupero:
0' pt; 3' st. Spettatori: 9143. Risultati:
Trentacinquesima Giornata - Serie C - Girone B: Imolese
- Feralpisalò 3-1 15'
Lanini (I), 43' Mosti (I), 54' Pesce (F), 89' Carraro
(I) Monza
- Rimini 3-0 8'
Marconi (M), 33' Ceccarelli (M), 62' Brighenti (M) Pordenone
- Teramo 4-0 6'
Zammarini (P), 11' Magnaghi (P), 29' Burrai (P),
37' Candellone (P) Renate - Giana Erminio
0-2 23'
Rocco (G), 84' Capano (G) Sambenedettese
- Albinoleffe 3-0 39'
Stanco (S), 54' Russotto (S) rig., 59' Stanco (S) Ternana
- Sudtirol 1-1 52'
Lunetta (S), 65' Nicastro (T) Triestina -
Fermana 3-0 24'
Steffè (T), 32' Procaccio (T), 50' Petrella
(T) Vicenza - Gubbio 2-2 13' De Silvestro (G), 25' Cinelli (V), 28'
Casiraghi (G), 30' Guerra (V) Virtus Verona
- Ravenna 1-2 39'
Nocciolini (R), 54' Onescu (V), 84' Raffini (R) Vis
Pesaro - Fano 1-0 64'
Gennari (V)
• 12
APRILE 2019 Gubbio,
tra certezze e incognite. Vicenza, gara spartiacque.
Dilemma modulo e interpreti
Verso
Vicenza e Gubbio con alcune certezze e con altre
incognite. Ovvero le certezze che saranno assenti
il difensore Piccinni per il problema al polpaccio
(si parla addirittura che ne avrà fino a
maggio inoltrato) e il jolly Malaccari (operato lunedì
per ridurre la frattura orbito zigomatica). Assente
invece per squalifica il vice allenatore Cavalletto
per "frase blasfema" (come riporta il
Giudice Sportivo). Mentre le incognite riguardano
la probabile formazione e la classifica. Partendo
dal primo discorso, tuttavia è possibile
che venga confermato il modulo 3-5-1-1 di domenica
scorsa. Ovvero Marchegiani in porta. Difesa a tre
con Espeche, Maini e Lo Porto. Un quintetto di centrocampo
basato sull'asse Ferretti, Conti, Benedetti, Davì
e Pedrelli. Sul fronte avanzato Casiraghi che agisce
tra linee a supporto della prima punta che è
di nuovo Chinellato. Questo è lo schieramento
più plausibile. Ma non è poi così
detto che poi venga schierato il 3-4-2-1. Ovvero
un inserimento di due trequartisti, Cattaneo al
fianco di Casiraghi, che così vanno a supporto
dello stesso Chinellato che resta il finalizzatore.
In tal caso il sacrificato di turno però
sarebbe Conti. Ipotesi più remota il ritorno
al 4-2-3-1, schieramento ormai abbandonato da due
partite a questa parte. É pure vero che l'esterno
d'attacco De Silvestro è tornato a pieno
regime e potrebbe rappresentare una carta in più
per il trainer Galderisi. Insomma, è tutto
da valutare. Come è da tenere sott'occhio
la classifica. Una classifica molto corta. Due punti
di distanza dai playoff, ma anche solo quattro punti
di distanza dai playout. Pensare che se il campionato
si fosse svolto regolarmente (cioè con l'utilizzo
di due spareggi salvezza, invece di uno), in questo
momento la distanza dei playout sarebbe diventata
di sole due lunghezze risicate. Persiste un gruppo di
dieci squadre racchiuse da appena cinque punti di
distanza. A solo quattro giornate dalla fine perciò
può succedere di tutto. Intanto,
mentre a Gubbio i calciatori non hanno parlato in
questa settimana (solito punto interrogativo), a Vicenza ha espresso il suo commento
il difensore Nicola Bizzotto (come riporta Biancorossi.net):
"Dobbiamo tornare a vincere in casa, è fondamentale. Bisogna
concludere questo campionato
in maniera importante perchè lo merita la
società, la tifoseria e lo meritiamo noi.
Ci aveva messo in difficoltà
il Gubbio all'andata, ma provenivamo
da un periodo delicato. Ora il fattore campo, con
questo pubblico, deve essere quella spinta in più
per tutti noi". In casa Vicenza il tecnico
Colella dovrebbe optare per il 4-3-1-2. Ovvero Grandi
in porta. Difesa a quattro con Salviato, Pasini,
Bizzotto e Stevanin. Probabile a centrocampo il
trio Zonta, Cinelli e Bianchi. Sulla trequarti Curcio che
dovrebbe agire
a supporto di Arma e Giacomelli (oppure Guerra, arrivato
a gennaio dalla Feralpi).
• 10
APRILE 2019 Graffiedi:
"Una annata sfortunata in serie B e la piazza
meritava la categoria. E quest'anno..."
Domenica
il Gubbio gioca in trasferta a Vicenza. L'anno scorso
venne fuori un sonoro 3-0. Mentre in serie B la
squadra rossoblù venne sconfitta per 3-1
con tripletta di Abbruscato (ma due gol su rigore)
e il gol del momentaneo pareggio fu realizzato da
Graffiedi (rete di pregevole fattura). Parliamo
proprio con Mattia Graffiedi (ex Milan) che attualmente
è allenatore della Juniores del Forlì.
Ci dice: "É tutto un altro mondo
fare l'allenatore e lo faccio ormai da quattro anni.
Si vedono molte più cose di quando sei sul
campo che giochi. Dico subito, molto più
complicato fare l'allenatore che il calciatore.
Infatti per il calciatore ci sono due ore di allenamento,
poi finisce lì. Per un allenatore invece
c'è il prima, il durante e il dopo allenamento
perchè deve valutare e avere rapporti con
i ragazzi. Più complicato. Ma è molto
bello perchè mi sto divertendo".
Domenica il Gubbio a Vicenza, in serie B proprio
lei realizzò un gol al Menti, no? "Fu
il mio primo gol in maglia rossoblù. Mi
ricordo che c'era Gigi Simoni in panchina. Ma fu
una partita un po' sfortunata con una espulsione
(di Cottafava ndr). Però credo che sia stata
proprio un'annata sfortunata. Nel senso che sono
convinto che potevamo salvarci. Con un pizzico di
fortuna in più e con qualche cambiamento
in panchina in meno, potevamo salvarci. Un peccato
perchè c'era un bell'entusiasmo nel gruppo
e nell'ambiente al primo anno in serie B. Si meritava
un finale diverso". Ma tutto ciò
sta a significare che la piazza meritasse ben altro
esito? "Assolutamente sì. É
vero che lo stadio non è grandissimo, ma
era sempre pieno e pure in trasferta c'è
stato sempre un buon seguito. Sì, la piazza
meritava la serie B. Eravamo un gruppo un po' inesperto
ma con buone qualità. Secondo me si poteva
fare di più". Ha parlato di troppi
cambi di allenatore, forse è stato questo
il problema vero di quell'annata? "Voglio
dire, ne sono arrivati quattro diversi in una sola
stagione. Diciamo che un po' di confusione c'è
stata. Quando succede tutto questo vuol dire che tante cose non sono andate per il verso giusto.
Pertanto è stato difficile".
Eppure guardando bene quella squadra, diversi calciatori
oggi si ritrovano in serie B o addirittura in serie
A, giusto? "Vero, tanti. Da Ciofani a Mario
Rui, per fare un esempio. Forse erano dei ragazzi
alle prime armi, giovani. Poi c'è stato anche
Bazzoffia che a mio avviso non ha avuto una grande
carriera successivamente. Mastronunzio era stato
il colpo di mercato di gennaio che purtroppo si
è fattto male e non ha poi reso come tutti
ci aspettavamo. C'era Cottafava che era di grande
esperienza. La squadra c'era. Per questo dico che
ce la potevamo fare, se ci faceva un lavoro un po'
diverso". Curioso anche il fatto che compagini
c'erano in quella serie B: Sampdoria, Torino, Sassuolo
e pure l'Empoli che si salvò ai playout ai
danni del Vicenza. Che ne dice? "Diciamo
che era una B ad un livello sicuramente più
alto di oggi, ma già si stava abbassando
rispetto agli anni precedenti. Tutto il livello
del calcio italiano negli ultimi anni si è
abbassato. Dalla B, alla C, fino alla serie D. Chiaro
che in quel campionato Torino e Sampdoria erano
molto forti, tuttavia da parte nostra abbiamo buttato
via tante possibilità: mi ricordo in particolare
due pareggi in casa con Vicenza e Juve Stabia che
non sfruttammo a dovere. Abbiamo fallito le partite
importanti ed è stato un vero peccato".
Perciò il calcio ha avuto un declino a livello
tecnico, secondo lei? "Sì, in ogni
categoria, ed è avvenuto in maniera notevole.
Speriamo almeno che adesso con la Nazionale di Roberto
Mancini si possano rivalutare quei tanti giovani
italiani perchè ce ne sono bravi. Questo
deve diventare uno spunto per tutte le società
di calcio". Adesso il Gubbio, lo segue?
"In generale seguo un po' tutto. Sul Gubbio
dico che mi sarei aspettato un campionato diverso.
Cioè un campionato di vertice. O quantomeno
i playoff per tentare la scalata. Ma ho visto che
ha avuto troppe difficoltà. Perciò
la vedo dura".
• 09
APRILE 2019 Primo
gol su «Striscia». Malaccari operato
a Perugia. Piccinni, un recupero che si allunga
Curioso,
ma vero. Pure la gara Gubbio-Triestina è
finita nel servizio «Striscia Lo Striscione»,
andato in onda lunedì sera su Canale 5 durante
il programma «Striscia La Notizia».
Infatti nella classifica che porta il nome «Premio
Frittata», riservato agli interventi più
bizzarri in un campo di gioco, ci è finito
pure il gol del vantaggio del Gubbio realizzato
da Maini a porta sguarnita. Citazione per il portiere
degli alabardati Pierpaolo Boccanera che è
uscito a vuoto in occasione proprio del vantaggio
rossoblù. Il servizio a cura di Cristiano
Militello ha evidenziato il momento, condito da
una musica in sottofondo della colonna sonora del
film "Rocky" con Sylvester Stallone: precisamente è
stata scelta la canzone di Bill Conti intitolata
"Gonna Fly Now", per evidenziare il liscio
del portiere della Triestina. Come si
può evincere da questa notizia che proviene
dalla terra giuliana.
Intanto giungono delle notizie ufficiali sull'infortunio
del centrocampista Nicola Malaccari, che dopo uno
scontro di gioco con l'avversario Petrella, è
dovuto uscire anzitempo dal terreno di gioco e ha
riportato la frattura dello zigomo destro. Il calciatore
rossoblù è stato sottoposto lunedì
sera ad intervento chirurgico per la riduzione della
frattura orbito zigomatica destra dagli specialisti
dell'Unità Operativa della Chirurgia maxillo-facciale
di Perugia diretta dal professor Antonio Tullio. L'intervento
è stato eseguito in regime d'urgenza dai
chirurghi Valeria Mitro e Massimiliano Gilli: è consistito nell'applicazione
di quattro placche in titanio, con accessi estetici
mini invasivi, necessarie per stabilizzare la frattura
scomposta. L'intervento è perfettamente riuscito
e i sanitari hanno assicurato che il calciatore
potrà riprendere l'attività sportiva
tra circa un mese, ma con una mascherina di protezione.
Notizia data direttamente dall'Ospedale di
Perugia come si può leggere in questo link.
Pertanto campionato finito per il calciatore (eccetto
la conquista dei playoff). Mentre sembra
allungarsi il recupero del difensore Matteo Piccinni,
out ormai da sette partite di campionato: l'ultima
apparizione in campo il 16 febbraio scorso a Bolzano
contro il Sudtirol. Un problema
al polpaccio che costringe il capitano dei rossoblù
a restare ancora fermo ai box.
• 08
APRILE 2019 Focus.
Tifosi, dove siete? Un calo del 25% in soli due
anni. Mentre dal 2013 riduzione del 55%
Sinceramente
volevamo parlare in toto di un Gubbio che finalmente
(per almeno un'ora) ha fatto vedere di essere compatto
e voglioso di fare risultato contro una avversaria
di rilievo. Peccato il solito blackout che accompagna
questa squadra dall'inizio della stagione, che tuttavia
sta a significare che questa compagine ha dei limiti.
Ma domenica soprattutto è saltato all'occhio
(a tanti, agli addetti ai lavori e non) che l'affluenza
allo stadio è modesta. Era domenica, inizio
di primo pomeriggio, partita clou, con un Gubbio
che proveniva dalla vittoria di Monza, con un team
che tra l'altro adesso potrebbe girare lo sguardo
altrove in classifica. Nulla cambia. La piazza non
risponde. C'è indifferenza. Purtroppo ormai
è un dato di fatto. Conclamato. Diciamo purtroppo
perchè lo testimoniano i numeri. Quei dati
che non ammettono repliche e sono inquietanti. In
questa stagione l'affluenza al Pietro Barbetti viaggia
ad una media di 870 presenze allo stadio (la somma
tra i paganti e gli abbonati). Il picco maggiore
nel derby contro il Fano (1242 spettatori) mentre
la punta minore si è registrata con la Feralpisalò
(685 spettatori con appena 243 paganti). Sconcertante
inoltre il fatto che in ben otto occasioni in stagione
non si è raggiunta la quota di 800 spettatori.
Mai successo nelle stagioni passate. Ad esempio,
per la partita di domenica contro la Triestina,
si sono registrati 785 spettatori, con appena 343
paganti. Se poi si considera che nel computo numerico
vengono considerati pure i tifosi giuliani (45 nel
settore ospiti), allora la quota dei paganti eugubini
scende a 298. Deprimente. Ma la statistica, quando
comincia a farsi più ampia, diventa terribilmente
avvilente. In una sola stagione (rispetto all'anno
scorso) si sono persi una media di 90 spettatori
a partita. Si è passati da una media di 960
spettatori a partita ad una media di 870 unità
(un calo del 10%). Ma il calo notevole si denota
se si va indietro di due stagioni soltanto (2016-2017):
nell'annata in cui era in sella Giuseppe Magi c'era
stata una media di 1170 presenze a partita (rispetto
agli 870 di oggi): in pratica in solo due anni si
sono persi la bellezza di 300 spettatori di media
a partita, per un calo effettivo del 25% di presenze
allo stadio. Demoralizzante. E non ci può
essere la scusante che adesso c'è il calcio
spezzatino, che ci sono le dirette tv su internet,
e via dicendo, perchè due anni fa (in questo
senso) c'era la stessa e identica situazione di
adesso. Ma non è finita. La media spettatori
di quest'anno è tale e uguale alla stagione
in cui il Gubbio si trovava in serie D (2015-2016):
870 di media spettatori, ma con l'attenuante che
il Gubbio per due partite dovette giocare a porte
chiuse (con il Ponsacco e con il Viareggio). Quindi
peggio ancora. Inoltre non è mai successo
nei professionisti nell'ultimo ventennio che il
Gubbio abbia toccato una estremità così bassa:
anzi, per dirla tutta solo nelle ultime due stagioni
si è andati al di sotto delle mille unità
di media. Nel 2014-2015 (nell'anno della retrocessione)
c'era una media di 1150 spettatori. Addirittura
nel 2013-2014 c'è stata una media di 1840
spettatori. Nel 2012-2013 oltretutto c'è
stata una media di 1950 presenze al Barbetti. In
pratica in soli sei anni c'è stato un calo
di più di un migliaio di presenze (pari cioè
a 1080 spettatori a partita), quantificabile ad
una diminuzione del 55%. Si è persa oltre
la metà di persone. Triste, davvero triste.
Crediamo che sia giunto il momento che qualcuno
si faccia un reale esame di coscienza. Non ci si
chiuda nel solito qualunquismo. Altrimenti, ecco
quali sono i risultati.
• 07
APRILE 2019 Chinellato:
"Un vero peccato". Granoche: "Potevamo
ribaltarla". Le foto di Gubbio-Triestina
Gubbio
che si illude con un doppio vantaggio con Maini
e Chinellato, con una prova egregia per un'ora,
poi Granoche recupera tutto con una doppietta e
nel finale si tribola pure. Una partita strana,
come era successo all'andata: dal 2-0 al 2-2. Incredibile.
Prima delle parole, una notizia dall'infermeria.
Nicola Malaccari, uscito anzitempo dopo un scontro
di gioco con Petrella, ha riportato la frattura
dello zigomo destro. Sarà trasferito presso
il reparto maximo-facciale del nosocomio di Terni
per ulteriori valutazioni. Ora la voce ai protagonisti.
Parla il vice allenatore Daniele Cavalletto (Galderisi
non si presenta): "Una prova di maturità.
Ottimo Gubbio perchè umile, battagliero,
abbiamo concesso praticamente nulla fino al 74esimo
minuto e abbiamo creato occasioni. Amaro in bocca
per una vittoria sfuggita, ma si vede una grande
crescita della squadra. Galderisi dà spazio
a tutti e lo dimostra il fatto che Max Conti ha
fatto una grande partita (e fino adesso aveva trovato
poco spazio). Questi sono ragazzi con dei veri principi.
Se con il 3-5-1-1 la squadra è più
compatta? Diciamo che sfruttiamo meglio la densità.
Ma credo che anche con il 4-2-3-1 si erano viste
buone cose per la densità e l'intensità.
Diciamo però che con questo nuovo modulo
abbiamo trovato più sicurezza".
Tocca allora al mediano Massimiliano Conti che dice:
"Mi alleno sempre al 100%. Il mister mi
ha dato fiducia. Ma in campo ho messo tutta quella
rabbia e quella voglia di essere di aiuto a questa
squadra perchè finora avevo giocato troppo
poco". Il fantasista Daniele Casiraghi:
"Arrabbiati perchè si poteva vincere.
Ma abbiamo trovato una ottima Triestina. Siamo entrati
in campo con la giusta cattiveria, poi però
abbiamo accusato la stanchezza. Dovevamo gestirla
meglio sul 2-0 e forse siamo stati poco concentrati".
Mentre Matteo Chinellato è tornato al gol
dopo quasi due mesi: "Mi mancava il gol.
Prima non segnavo perchè pure la squadra
non era brillante e ha avuto un periodo difficile.
É stata una prestazione buona. Arrabbiati
per la vittoria sfuggita, ma abbiamo pagato caro
certi errori". Sull'altra sponda tocca
al tecnico Massimo Pavanel: "Per 60 minuti
non abbiamo giocato. Abbiamo trovato un Gubbio ordinato,
arrivava prima sulla palla di noi e abbiamo concesso
due regali. Nel'ultimo quarto d'ora siamo venuti
fuori alla grande e con più cattiveria si
poteva pure vincere. Del Gubbio? Mi piace Casiraghi
tra le linee. Come giovani invece sono interessanti
Battista e Plescia". Il bomber Pablo Granoche
sale a 16 reti in campionato: "Sul primo
gol ho visto che il portiere è andato a vuoto
uscendo lungo, perciò ho solo appoggiato
di testa una palla lemme lemme. Poi il pareggio
su rigore. C'è rammarico perchè nel
primo tempo non ci siamo espressi come volevamo
e perchè il Gubbio era chiuso. Ma non abbiamo
mollato e abbiamo provato pure a ribaltarla, non
ci siamo riusciti per poco". Gli fa eco
la punta Davis Mensah: "Se la partita fosse
durata altri cinque minuti, di sicuro la vincevamo.
Avevamo visto un Gubbio in calo, peccato perchè
potevamo rimontarla". Ecco le foto (20
immagini) del match. Fotoservizio di Andrea Pomponi
(con la collaborazione di Roberto Settonce).
• 07
APRILE 2019 Gubbio
si illude, la Triestina lo riacciuffa (2-2). Maini
e Chinellato, poi è doppio Granoche
Gubbio
contro Triestina. Il trainer Galderisi opta per
il 3-5-1-1. Marchegiani in porta. Difesa a tre con
Espeche, Maini e Lo Porto. Centrocampo a cinque
con Ferretti, Malaccari, Benedetti, Davì e Pedrelli.
Sulla trequarti Casiraghi a supporto
della punta Chinellato. La cronaca. Pronti e via.
Al 5' uno scontro di gioco tra Petrella e Malaccari
(grossa capocciata per andare su una palla aerea):
ne fa le spese il jolly rossoblù che esce
in barella e viene sostituito da Conti in campo
dopo quattro minuti (al 9'). Poco più tardi
(12') pure Petrella non ce la fa e viene sostituito
da Procaccio. Prima azione degna di nota al 14':
punizione al limite di Benedetti, tiro radente,
che sfila di poco a lato. Al 26' da sinistra un
tiro cross pericoloso di Procaccio con la palla che si alza
e sorprende Marchegiani: la sfera infatti si stampa in maniera
clamorosa sulla traversa. Al 38' il Gubbio sblocca
il risultato: tutto nasce da una punizione di Casiraghi
calciata in area, la difesa alabardata si fa trovare
disattenta con Libutti che tenta il rinvio ma è
sbilenco,
di seguito il portiere Boccanera esce a vuoto: Maini
è in agguato e di destro deposita la palla
in rete con la porta sguarnita. Ripresa. Il Gubbio viaggia, la Triestina annaspa. Così
al 16' arriva ii raddoppio dei rossoblù:
disimpegno sbagliato di Bariti, ne approfitta Casiraghi
che lancia una palla filtrante per Chinellato sul
filo del fuorigioco, tocco di destro vellutato che
fredda Boccanera e palla in fondo al sacco, radente.
Tuttavia succede l'incredibile nel giro di tre minuti.
Al 31' accorcia la Triestina: su corner di Coletti
pennellato in area, Granoche è il più
lesto di tutti e di testa schiaccia a rete: palla
che tocca a terra e si insacca sotto all'incrocio.
Al 34' è calcio di rigore per gli alabardati
per un presunto fallo di mani di Espeche su cross
di Hidalgo: dal dischetto Granoche è
freddo con un tiro di destro che scheggia la parte
bassa della traversa e la palla poi si insacca in
rete. Alla fine finisce in sofferenza (46')
quando Mensah serve in area Procaccio che manca
il tap in vincente. Tabellino:
Gubbio - Triestina (2-2): Gubbio
(3-5-1-1): Marchegiani; Espeche, Maini, Lo Porto;
Ferretti (38' st Tofanari), Malaccari (9' pt Conti), Benedetti, Davì,
Pedrelli; Casiraghi (38' st Battista); Chinellato
(23' st Plescia). A disp.: Battaiola, Nuti,
Schiaroli, Ricci, Cattaneo, Campagnacci, De Silvestro, Tavernelli.
All.: Galderisi. Triestina (4-4-2): Boccanera;
Libutti (1' st Formiconi), Malomo, Lambrughi, Frascatore
(27' st Hidalgo); Bariti,
Maracchi (1' st Steffè), Coletti, Petrella (12' pt Procaccio); Costantino
(22' st Mensah), Granoche.
A disp.: Matosevic, Pizzul, Codromaz, Beccaro, Pedrazzini,
Messina. All.: Pavanel. Arbitro: De Angeli
di Abbiategrasso (Catamo di Saronno e Avalos di
Legnano). Reti: 38' pt Maini (G), 16'
st Chinellato (G), 31' st Granoche (T), 34' st Granoche
(T) rigore. Ammoniti:
Frascatore (T), Procaccio (T), Chinellato (G), Ferretti
(G), Malomo (T). Angoli: 6-5 per il Gubbio. Recupero:
4' pt; 4' st. Spettatori: 785 (di cui 442
abbonati); 45 di Trieste nel settore ospiti. Risultati:
Trentaquattresima Giornata - Serie C - Girone B: Albinoleffe
- Rimini 1-1 39'
Piccioni (R), 79' Kouko (A) Fano - Renate
0-0 Feralpisalò
- Vis Pesaro 1-0 65'
Ferretti (F) Fermana - Ternana 0-0 Giana
Erminio - Monza 3-2 9'
Brighenti (M), 29' Rocco (G), 59' Rocco (G), 61'
Perna (G) rig., 72' Ceccarelli (M) Gubbio
- Triestina 2-2 38' Maini (G), 61'
Chinellato (G), 76' Granoche (T), 79' Granoche
(T) rig. Ravenna - Pordenone 0-0 Sudtirol
- Sambenedettese 2-1 42'
Morosini (St), 44' Stanco (Sb), 87' Turchetta (St) Teramo
- Vicenza 1-1 9'
Curcio (V), 31' Celli (T) Virtus Verona -
Imolese 0-0
• 06
APRILE 2019 La
prima volta di Cavalletto davanti ai taccuini. Marchegiani
senior: "Contento di Gubbio..."
La
prima volta di Cavalletto. Parla per la prima volta
di fronte alla stampa eugubina, dopo la rifinitura,
al posto di Galderisi. D'altronde il vice allenatore
Daniele Cavalletto è un ex Triestina e dice
in sintesi: "Questo gruppo di ragazzi lavora
sempre bene. Portiamo in squadra nei convocati coloro
che sono al meglio. Vincere a Monza ci ha dato una
spinta in più dimostrando che la squadra
sa reagire. Noi ci auguriamo di arrivare il prima
possibile all'obiettivo che si chiama salvezza.
Troveremo di fronte una Triestina che come organico
è più forte di noi, di qualità
e con individualità importanti. D'altronde
c'è un allenatore come Pavanel che conosco
molto bene, un vero professionista. Perciò
da parte nostra ci servirà cattiveria e umiltà
per portare a casa il risultato". Come
previsto è assente il difensore Piccinni,
mentre l'esterno d'attacco De Silvestro risulta
tra i convocati, però con ogni probabilità
partirà dalla panchina. Pertanto si va verso
la conferma probabile del 3-4-2-1. Possibile undici
iniziale. Marchegiani in porta. Trio di difesa con
Espeche, Maini e Lo Porto. A centrocampo il quartetto
basato sull'asse Ferretti, Davì, Benedetti
e Pedrelli. Sulle trequarti a giostrare il duo Cattaneo
e Casiraghi a supporto dell'unica punta Chinellato.
Per il resto stavolta c'è un gruppo rilevante
di convocati (ben 23). Ecco di seguito la lista:
Battaiola, Battista, Benedetti, Campagnacci, Casiraghi,
Cattaneo, Chinellato, Conti, Davì, De Silvestro,
Espeche, Ferretti, Lo Porto, Maini, Malaccari, Marchegiani,
Nuti, Pedrelli, Plescia, Ricci, Schiaroli, Tavernelli
e Tofanari. Intanto ha parlato Luca Marchegiani
(l'ex portiere di Lazio e Torino) che è intervenuto
a Radio Onda Libera nella rubrica «Pezzi da
Novanta» e ha detto così del figlio
Gabriele (classe 1996), che sta difendendo la porta
del Gubbio: "Sono molto contento di questa
sua esperienza a Gubbio. E lo dico dall'inizio della
stagione. Gubbio è stata una buona scelta,
in un ambiente sano. Vedremo ciò che succede
in futuro". In casa Triestina verso la conferma del 4-4-2. Manca
il portiere titolare Offredi squalificato: c'è
Boccanera. Difesa a quattro con
Libutti, Malomo, Lambrughi e Frascatore. A centrocampo
l'asse con Bariti, Maracchi,
Coletti e Procaccio (o Petrella). Di punta il duo
Granoche e Costantino.
• 04
APRILE 2019 Galderisi:
"Ora punti per ipotecare la salvezza. Torneo
difficile, che rincorsa, e a gennaio..."
Partita
delicata contro la Triestina domenica che proviene
da una sconfitta bruciante a Imola. Ne parla il
tecnico Giuseppe Galderisi, che tra l'altro è
un ex tecnico alabardato. Anche se con i giuliani
ebbe una esperienza non felice perchè subentrò
in ottobre 2011 (sostituendo Discepoli in panchina)
ma alla fine della stagione la Triestina retrocedette
arrivando terz'ultima in classifica e perdendo i
playout. Ora, il tecnico dei rossoblù, si
è confessato al giornale triestino «Il
Piccolo» (come riporta del resto il sito web
Tuttoc.com). Ma ecco cosa dice Nanu Galderisi: "Abbiamo
fatto una rincorsa incredibile, un buon percorso
togliendoci tante soddisfazioni. Siamo cresciuti,
anche se abbiamo avuto un periodo difficile. A gennaio
sono andati via Marchi e Casoli, tra i migliori
della categoria. Ma non si guarda indietro. Chi
è arrivato sta facendo discretamente bene
e i punti sono arrivati. Abbiamo buttato via delle
partite, ma fa parte del percorso di un campionato
difficile ed equilibrato come il girone B. E la
Triestina? Ma è cresciuta tanto, grazie ai
rinforzi e alla maturità. É cresciuta
in personalità e convinzione. La sconfitta
di Imola non fa testo. Ha due forti attaccanti davanti
(Costantino e Granoche ndr) che stanno andando benissimo.
A centrocampo c'è Coletti che conosco bene.
D'altronde conosco l'allenatore Pavanel. La squadra
ha tutto quello che serve per stare ancora dietro
ad un eventuale errore del Pordenone. Dico questo
perchè mi aspetto una Triestina arrabbiata
per la sconfitta di Imola e allora verrà
sicuramente per vincere. Mentre noi abbiamo l'occasione
per ipotecare la salvezza con una vittoria. Prevedo
una partita bella e aperta". Dalle parole
di Galderisi al notiziaro. Probabile che il tecnico
confermi lo stesso assetto di domenica scorsa a
Monza. In considerazione anche del fatto che sia
il difensore Piccinni sia l'esterno offensivo De
Silvestro dovrebbero restare ancora fermi ai box:
problemi al polpaccio per il primo, stiramento per
il secondo. Perciò possibile il 3-4-2-1.
Con Marchegiani in porta. Trio di difensori con
Espeche, Maini e Lo Porto. Centrocampo a quattro
con ai lati Ferretti e Pedrelli, al centro il duo
Davì e Benedetti. Sulla trequarti il duo
Cattaneo e Casiraghi a supporto dell'unica punta
Chinellato. Ma non è escluso che si torni
al 4-2-3-1. Si vedrà. Intanto la classifica
si è accorciata di nuovo. La vittoria del
Fano nel recupero di mercoledì sulla Fermana
per 2-0 (reti di Dramane e Ferrante su rigore) ha
messo nei guai il Rimini che scivola all'ultimo
posto (per la classifica avulsa). Pertanto per il
Gubbio l'ultimo posto adesso è distante solamente
5 punti, mentre la zona playout è distante
appena 4 punti. Ci sono dieci squadre nel giro di
cinque punti. É pur vero che i playoff sono
distanti tre punti. D'altronde con i playoff allargati,
possono rientrarci le squadre di metà classifica.
Se ciò avvenisse, semmai, più che
una conquista, sarebbe la normalità. Infatti
il Gubbio sta viaggiando al di sotto delle aspettative
se si considera che solo due stagioni fa, la squadra, era
al sesto posto (da neopromossa e con una
rosa che costava di sicuro meno di oggi).
O era un miracolo allora, oppure oggi i conti non
tornano.
• 03
APRILE 2019 Parole
in pillole. Le frasi su Casiraghi e Marchi. E l'operazione
che ancora oggi fa notizia
Parole
in pillole. Frasi in libertà. Perchè
alla fine sono quelle che valgono di più
e sono vere, reali. Il calciatore Daniele Casiraghi
ha cominciato a farsi valere ed è finito
sotto l'occhio degli addetti ai lavori. L'ex tecnico
di Pistoiese, Tuttocuoio e Albinoleffe, ovvero Massimiliano
Alvini, ha elogiato proprio il fantasista dei rossoblù.
Era presente nella trasmissione «C Piace»
in onda su Rtv San Marino. In diretta è arrivato
un sms in trasmissione in cui si diceva che il calciatore
è troppo sottovalutato e il trainer Alvini
ha parlato di Casiraghi dicendo così: "Non
l'ho mai allenato, ci ho giocato sempre contro,
ma ho una grandissima stima. Vedo in lui delle qualità
importanti. Sono dell'avviso che queste qualità
possono essere sfruttate pure in categoria superiore.
Vedo nel ragazzo un qualcosa di importante. Un merito
al Gubbio che ce l'ha dentro. Ma il ragazzo per
me è veramente forte. Questo è il
mio parere da allenatore. Se dovessi oggi fare scouting
mentre osservo dei calciatori, ribadisco che Casiraghi
è un calciatore forte". Chapeau.
Chissà, adesso a Gubbio si drizzano le antenne.
Il trequartista lombardo è infatti in scadenza
di contratto, perciò occhi aperti. Ci sono
diversi occhi puntati su Casiraghi. Adesso andiamo
oltre. Altre parole estrapolate. Il tecnico Giuseppe
Galderisi mentre commentava la vittoria di Monza
nel dopo partita nella sala stampa del Brianteo,
ha parlato del suo ex capitano. Come riporta il
portale web Monza-news.it, l'allenatore dei rossoblù
ha espresso queste frasi su Ettore Marchi: "É
un ragazzo meraviglioso, fantastico e con qualità
incredibili. Per me è uno dei più
forti in Lega Pro e forse anche in serie B può
fare la differenza alla grande. Perciò ci
è andata bene oggi (domenica ndr) a noi.
Che dite, me lo prestate per un po'? (...)".
Chapeau. Tuttavia non è una novità.
Galderisi pure a Gubbio elogiava sempre Marchi.
Ma in questo contesto, a Monza, ora che è
un calciatore avversario, fanno un altro effetto
certe frasi. D'altronde a gennaio pure l'operazione
Marchi ha fatto un certo effetto. Trattativa difficilmente
ripetibile in serie C. Sull'affare alla fine ci
hanno guadagnato in due. Senz'altro il calciatore
che è finito in una società dove gravitano
esponenti (da Berlusconi a Galliani) che hanno vinto
molto nel calcio italiano (e mondiale) ed è
stato blindato con un contratto importante. Ma ci
ha guadagnato anche la società che ha ricevuto
un buon gruzzoletto salutare per le casse eugubine
(circa 300mila euro). Cifre irripetibili per la
categoria. Operazione che ancora oggi fa notizia.
Chapeau.
• 02
APRILE 2019 Casiraghi:
"Nessun sassolino, le critiche vanno accettate:
dò tutto". Maini: "La vittoria
di tutti"
Parliamo
con due calciatori, Casiraghi e Maini. Partiamo
dall'autore del gol vittoria, Daniele Casiraghi,
che in pratica ha regalato la vittoria al Gubbio
in quel di Monza. Ma può raccontarci il gol?
"Sull'esterno c'è stato Malaccari
su cui sono andati a chiuderlo in due, ha lasciato
libero lo spazio e mi ha messo una bella palla filtrante.
Da parte mia mi sono accentrato, ho puntato l'uomo
e poi sono riuscito a calciare sul secondo palo.
C'è stata tuttavia una leggera deviazione
di un difensore monzese che ha messo fuori gioco
il loro portiere". Un calciatore che ha
fatto la differenza Casiraghi con colpi di genio
che a volte riescono e altre volte no. Spesso, tuttavia,
è criticato. Qualche sassolino dalla scarpa
da togliere? "Ma, no. Nel calcio le critiche
esistono e si accettano. Ma quando uno sa che lavora
bene durante la settimana e poi la domenica dà
tutto in campo, ognuno è a posto con la coscienza.
Quando le cose non vanno bene in tutte le piazze
i tifosi contestano". In molti pensano
che lei ha dei colpi per giocare in categoria superiore,
ma è proprio così? "Sinceramente
lo sento dire da tanto tempo. Ma se sono ancora
in serie C significa che qualche difetto ce l'ho
e quindi devo migliorare". Tenere la fascia
di capitano, la responsabilizza? "Direi
che comunque è una grande responsabilità.
Sono contento che il mister ha deciso di farmela
indossare con l'assenza di Piccinni". E
domenica avete incrociato l'ex capitano Marchi,
cosa vi siete detti? "Sì, con Ettore
ho un buonissimo rapporto. A Gubbio tra l'altro
eravamo pure compagni di stanza nei ritiri. Ci siamo
parlati prima della partita. Alla fine eravamo in
piena euforia da parte nostra e non c'è stato
modo". Questo cambiamento tattico inaspettato,
da un 4-2-3-1 al 3-4-2-1? "Dopo la partita
con il Renate il mister ci ha parlato e ci ha proposto
questa nuova soluzione che poi abbiamo provato bene
in settimana. Dovevamo ritrovare compattezza. Ne
siamo contenti ed è arrivato il risultato".
Adesso una classifica migliore, un giudizio? "Volete
dire quasi salvi? Direi ancora di no. Nelle ultime
cinque partite bisogna fare più punti possibili.
Se pensiamo ai playoff? Assolutamente no. Questo
è un campionato livellato. Questo vuol dire
che se non vinci con il Renate non sei scarso, ma
nemmeno se vinci con il Monza non sei un fenomeno. Ogni
gara ha la sua storia: spesso è decisa
dagli episodi o da chi sta meglio fisicamente".
Parliamo di futuro. Casiraghi a giugno è
in scadenza di contratto, a riguardo novità?
"Ma prima di tutto pensiamo a salvarci.
Semmai poi la società mi dirà qualcosa
e valuteremo. A Gubbio ci sto bene, poi ci sono
pure ritornato e ho anche rifiutato altre proposte
in passato. E se arriveranno altre offerte oggi?
Valuteremo tutto, ma certo". E domenica
la Triestina: "Squadra organizzata per vincere
il campionato e infatti è seconda. Nessuna
distrazione perchè la Triestina ti punisce,
l'andata insegna". Tocca al difensore Marco
Maini: "Credo che la vittoria di Monza sia
frutto di una grandissima partita da parte di tutti.
Questa è la vittoria di tutti. In altre partite
abbiamo trovato più difficoltà. Sapevamo
che si proveniva da una situazione un po' difficile.
Pertanto dovevamo compattarci e logica conseguenza
dovevamo vernirne fuori in ogni modo. A Monza per
tutti sembrava una partita impossibile e invece
siamo riusciti a portarla a casa".
• 01
APRILE 2019 Focus.
Ma è un pesce d'aprile? Stavolta no. Piccole
rivincite. E il modulo mutato e mutevole
Una
notizia folle, per molti al limite del credibile.
E se fosse accaduto il primo aprile statene certi
che in parecchi avrebbero dubitato fortemente. Sarebbe
divenuta una notizia dal mondo del pallone che desterebbe
più di un sospetto. Per fortuna che la gara
contro il Monza è stata giocata un giorno
prima, il 31 marzo, altrimenti in molti avrebbero
insinuato il dubbio. Nessuno avrebbe mai immaginato
che domenica sarebbe finita così. D'altronde,
il tifoso di Gubbio, in questo ultimo periodo, è
nella maggior parte dei casi un disfattista. Visti
gli ultimi risultati, tante scoppole sonore, goleade
infinite, pure con le squadre pericolanti, non ci
sentiamo davvero di biasimarlo. Sembrava a tutti
gli effetti una squadra in caduta libera. Infatti
già si diceva: «si va a Monza a prenderle»
o «firmerei per un pareggio». Erano
questi gli umori "social" (e non solo)
nel prepartita. D'altronde contro il Renate si era
toccato il fondo. Ci facemmo pure un editoriale.
Chissà, forse è servito per smuovere
un po' le coscienze di qualche calciatore che forse
si trovava già in vacanza. Oppure qualcuno
si è svegliato e finalmente ha espresso quella
rabbia in corpo anche in campo. E infatti scrivemmo:
«ci auguriamo di essere smentiti già
da domenica prossima». Probabilmente è
servita anche la contestazione dei tifosi dopo la
gara altamente deludente con il Renate. Di certo
è successo quel che è successo. Colui
che non ti aspetti: Galderisi ha sempre insistito
con lo stesso modulo fino ad oggi (4-2-3-1), mentre
a Monza ha cambiato con un 3-4-2-1 dinamico: cioè
una difesa a tre che in fase di non possesso talvolta
si è trasformata a cinque (un 5-4-1); in
alcuni casi invece un terzino scalava mentre dalla
parte opposta l'altro terzino offendeva (una specie
di 4-3-2-1 mascherato). Insomma, stavolta l'allenatore
ha stupito tutti. Sembrava destinato a giocare sempre
con il suo modulo prediletto. Ma c'è stato
anche il tempo delle rivincite. Uno su tutti: Daniele
Casiraghi. Spesso criticato, talvolta pure rinnegato,
si è preso una piccola rivincita. Finalmente
nel momento clou ha tirato fuori dal cilindro uno
dei suoi colpi migliori: palla al piede in serpentina
e destro tracciante che ha gonfiato la rete. Tutto
alla perfezione. Come alla playstation. Probabilmente
anche la fascia di capitano lo ha responsabilizzato
vista l'assenza di Piccinni. Un altro rinnegato
è lui: Vincenzo Plescia. L'attaccante notoriamente
parte dalla panchina, anche quando meriterebbe maggiori
chance di giocarsela. Domenica scorsa aveva sfiorato
la segnatura contro il Renate con una mezza rovesciata
che meritava altri esiti (Cincilla fece un miracolo
per deviarla in corner): fu l'unico tiro del Gubbio
in tutta la partita contro i nerazzurri. Stavolta,
sempre da subentrato, è stato l'artefice
della svolta della gara: su di lui è piombata
la gomitata di Scaglia mentre lo stava tampinando
ripetutamente e di conseguenza è arrivato
il cartellino rosso diretto per l'esperto difensore
monzese. Che dire. Intanto il Gubbio si gode questa
vittoria che ormai mancava da quasi due mesi. Un
Gubbio che finora è stato un po' Dottor Jekyll
e un po' mister Hyde. Il bilancio vero, totale,
si potrà fare soltanto più in là.
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