SERIE C - GIRONE B
VENTESIMA GIORNATA
SAB. 21 DICEMBRE 2024
STADIO GIUSEPPE SIVORI
ORE 17:30

SESTRI LEVANTE

2

GUBBIO

1

VENTUNESIMA GIORNATA
SAB. 4 GENNAIO 2025
STADIO PIETRO BARBETTI
ORE 15

GUBBIO-LUCCHESE

> Calendario completo: (vedi)

Clicca le immagini rossoblu!

CLASSIFICA
GIRONE B SERIE C
2024-2025

Pescara
Ternana (-2)
Entella
Vis Pesaro
Torres
Arezzo
Rimini
Campobasso
Pineto
Ascoli
Pianese
Carpi
Perugia
Gubbio
Pontedera
Spal (-3)
Lucchese
Milan Futuro
Sestri Levante
Legnago

40
40
38
35
33
32
28
25

25

25
24
24
22
22
20

19
19
16
16

13

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Risultati Calcio...

VENTESIMA GIORNATA
DOM. 22 DICEMBRE 2025

Ascoli
Spal

1
1

Campobasso
Arezzo domenica

-
-

Lucchese
Pineto

3
3

Milan Futuro
Entella 
domenica

-
-

Perugia
Pianese 
domenica

-
-

Pescara
Ternana
domenica

-
-

Pontedera
Legnago

0
0

Rimini
Carpi
domenica

-
-

Vis Pesaro
Torres 
domenica

-
-

Marcatori 2024-2025
Serie C - Girone B

Cicerelli Ternana
Corazza Ascoli
Bruzzaniti Pineto
Cianci Ternana

12
11
11
9

Vedi lo stadio Barbetti!

Marcatori Gubbio
2024-2025

Tommasini
D'Ursi
Rosaia
Corsinelli
Fossati
Rocchi
Rovaglia
Tozzuolo

3
2
2
2
2
2
1
1

Scopri la nostra citta!

VENTUNESIMA GIORNATA
SAB. 4 GENNAIO 2025

Gubbio-Lucchese

Arezzo-Vis Pesaro

Carpi-Milan Futuro

Legnago-Campobasso

Pianese-Ascoli

Pineto-Sestri Levante

Spal-Perugia

Ternana-Pontedera

Torres-Pescara

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30 APRILE 2015
Pinna: "Salvarsi, altrimenti sarà un male per la città. Non fare calcoli, pensare a noi stessi..."

Ha seguito il Gubbio pure in quasi tutte le trasferte, l'anno scorso è andato pure a Catanzaro, è sardo di Sassari, è un grande amico dell'ex centrocampista del Gubbio Giovanni Battista Luiu con cui ci ha giocato insieme nelle giovanili ai tempi della Fulgor Sassari, inoltre è stato calciatore e dirigente del Calangianus Calcio. É direttore alberghiero a Gubbio, ed molto molto vicino alla società della Gubbio Calcio. Stiamo parlando di Franco Pinna. Un primo commento riguarda la stagione attuale. Ecco il suo pensiero: "All'inizio sono cambiati 20 calciatori in rosa e c'è stato un problema di amalgama. Ma poi successivamente c'è stato quell'exploit con quattro vittorie di seguito. Dopo il girone di andata tutti pensavano che questa squadra poteva togliersi delle soddisfazioni. Poi c'è stato questo calo. Dico che l'infortunio di Marchionni ha inciso tanto: insieme al mio conterraneo Mancosu, è l'unico che sa saltare l'uomo. Diciamo inoltre che in partite importanti come quella di San Marino ci è mancato il più forte calciatore che a mio avviso ha il Gubbio: mi riferisco a Casiraghi che è l'unico che riesce a dettare l'ultimo passaggio per gli attaccanti che ahimè negli ultimi tempi stanno attraversando un periodo di vero appannamento. Ad esempio Regolanti aveva segnato 8 gol e poi non ha più visto la porta: non è più lo stesso, questo è chiaro". Per sabato cosa prevede? "Spero innanzitutto che ci sia l'apporto di tutti: dalla società che ha già fatto uno sforzo perchè i tifosi possono entrare gratis, ma soprattutto mi auguro che i tifosi siano con la squadra. La maggior parte delle volte non lo è: bastano due passaggi sbagliati di seguito e subito si mugugna, ma soprattutto succede in tribuna". E Pinna mette nel mirino quell'obiettivo prioritario che è la salvezza perchè una retrocessione potrebbe danneggiare un'intera città: "Per salvarsi non bisogna fare i conteggi o pensare alla cabala. Per salvarsi bisogna pensare solo a noi stessi e sulle nostre forze. Altrimenti non si viene fuori da questa situazione. Dobbiamo pensare che la partita contro la Pro Piacenza equivale per valore come alla semifinale di Champions League per la Juventus contro il Real Madrid. Questa gara va giocata alla morte. Retrocedere in serie D potrebbe creare un danno irreparabile alla città: in primo luogo per il turismo perchè si gioca in città importanti e pure i tifosi di queste squadre vengono da noi. E il tutto si riflette su Gubbio perchè in particolar modo questa città è anche bella. In fin dei conti parliamoci chiaro: a Gubbio dopo le due cementerie (Barbetti e Colacem ndr), c'è solo il turismo. Poi non esiste benessere o posti di lavoro. Gubbio adesso è messo così". Perciò Pinna invita tutti a stare vicino alla squadra: "Al sud, come succede a Sassari, c'è sempre il dodicesimo in campo e cioè è il pubblico. A Gubbio, al di là del tifo organizzato che dà il suo pieno sostegno sempre, il pubblico ha sempre da ridire su tante cose. Ma molti non sanno le problematiche che ci possono essere all'interno di una società. La società della Gubbio Calcio per fare un campionato di Lega Pro fa i salti mortali, perciò dobbiamo solo applaudirli per quello che fanno". Notiziario. Per Gubbio-Pro Piacenza (sabato ore 15) l'ingresso in tutti i settori è gratuito, ma è necessario munirsi di biglietto nei punti di prevendita o ai botteghini dello stadio.

30 APRILE 2015
Vige il silenzio stampa (totale), allora parlano i tifosi. Cosa dicono esponenti della curva...

Vige il silenzio stampa globale. Tramite un comunicato della società di lunedì scorso è stato indetto il silenzio stampa per tutti i tesserati (allenatore, calciatori, staff tecnico), compresi i dirigenti. E allora parliamo con i tifosi, in particolar modo con quelli della curva che spesso e volentieri si fanno diversi chilometri per seguire in trasferta la squadra. Un confronto aperto e diretto con Giorgio Rogari, da anni noto esponente del tifo organizzato eugubino. Che idea si è fatto di questa annata? "Per un periodo ero speranzoso visti i risultati fino a questo inverno. Poi veramente male, nel girone di ritorno. Non capisco cosa può essere successo a questa squadra: siamo passati da delle prestazioni dove tutto sommato abbiamo giocato a calcio e poi c'è stata un'involuzione incredibile. Questo calo non so da cosa sia dipeso. Parlando con i calciatori ti dicono che con l'allenatore non c'è nessun problema. Tra di loro non c'è nessun problema. Dicono che i soldi li prendono. Quindi sono cotti fisicamente, o c'è dell'altro sotto che a noi sfugge. Inspiegabile un cambiamento totale così: da un girone di andata direi discreto siamo passati ad un girone di ritorno indecoroso". Da vero tifoso, per sabato, cosa vuole dire? "Bisogna cancellare tutto, come ripartire da zero e remare tutti per la stessa direzione. Questa è la partita della vita. Il pubblico soprattutto almeno per i novanta minuti deve sostenere la squadra. Non ci possiamo permettere di perdere perchè se ci invischiamo nei playout la vedo molto ma molto brutta. La squadra non riesce più a segnare. Perciò adesso bisogna restare concentrati e vincere questa gara assolutamente". Anche perchè sarebbe un delitto perdere il professionismo proprio adesso, giusto? "Mamma mia, sarebbe una disfatta grandissima. Anche perchè risalire poi dalla serie D non è così facile. Fondamentale sarà mantenere la categoria". La tifoseria è afflitta, lo palpiamo con mano: "É vero. La tifoseria non è afflitta, ma di più. Il sostegno non è mai mancato. Poi è chiaro che dopo certe prestazioni ci stanno anche le contestazioni. Voglio dire, abbiamo fatto un giorne di ritorno davvero allucinante. Credo che ci sia stata anche troppa pazienza dei tifosi. Anni addietro, non lo so come sarebbe andata a finire. Ma ora bisogna sostenere la squadra. Per i processi ci sarà tempo". Voi tifosi avete in mente qualche iniziativa per sabato? "C'è qualcosa che potrebbe andare in programma: forse uno striscione di incitamento. Poi basta". Il presidente Notari ha aperto lo stadio in maniera gratuita alla città, che ne pensa? "Credo che avrà avuto i suoi motivi per farlo, per portare più gente allo stadio. Non so se questa iniziativa darà i suoi frutti e non so se ci sarà tanto afflusso. Però prima c'è stata la Giornata Rossoblù (con l'Ancona ndr) e ora si apre lo stadio a tutti: questa cosa non mi trova molto d'accordo se guardo il punto di vista di un abbonato. Ma è chiaro che ora ci vuole l'unità di tutti perchè sabato si deve solo vincere". Sulla stessa lunghezza d'onda un altro esponente della curva, Giorgio Paciotti, che afferma in maniera sintetica: "Fare il tifo e basta. Sostenere la squadra per l'ennesima volta per il bene della città. E alla squadra dico solo questo: grinta!". Mentre via email ci ha scritto una lettera firmata Stefano Allegrucci (da pubblicare, con il suo consenso) e commenta così: "Sono un tifoso eugubino, abito a Rimini ma nativo di Gubbio. Per mia sfortuna sono anche tifoso milanista. Ad inizio stagione espressi la mia rabbia per gli allenatori presi dalle mie squadre del cuore... i fatti mi hanno dato ragione. Cosa peggiore è che in entrambi i casi sembra che la società ci prenda gusto a vedere la propria squadra sprofondare nel baratro. Saluti da Stefano Allegrucci".

29 APRILE 2015
Focus. Tanti anni di Pro sudati (che non vanno buttati) e la tifoseria è afflitta: il resoconto...

Era il 22 marzo 1998. Il Gubbio gioca in serie D (girone E) e affronta la Colligiana davanti a 2000 tifosi sugli spalti del Barbetti (allora ancora si chiamava stadio San Biagio). Doppietta di Lorenzo (ex Samp) e i rossoblù conquistano la matematica certezza della promozione in serie C2. Pensare che proprio in panchina c'era Leonardo Acori, che guidò anche nell'anno seguente il Gubbio in C2 (arrivò settimo in classifica). In pratica da quel momento il Gubbio è rimasto sempre tra i professionisti da 17 stagioni di seguito. Perderla sarebbe un dramma. Ma soprattutto fa riflettere una frase espressa dal decano del giornalismo eugubino Giampiero Bedini durante la trasmissione «Fuorigioco» in onda lunedì su Trg Network: "Acori nel 1998 ci aveva riportato tra i professionisti. Sarebbe paradossale che proprio con lo stesso Acori si tornerebbe nei dilettanti. Non ci voglio nemmeno pensare. Ora serve la vittoria e l'unità di tutti". Infatti proprio Acori guidò il Gubbio verso il ritorno nei professionisti nel 1998 e nel 2014 è ritornato a Gubbio per guidare una squadra giovane, rivoluzionata in estate (22 elementi su 24). Si è trattata di una vera scommessa. Dopo un inizio travagliato (normale scotto che si verifica quando una squadta tutta nuova deve amalgamarsi), il Gubbio trova i giusti equilibri e si porta ad un solo punto dai playoff il 7 dicembre 2014 dopo la vittoria di Santarcangelo per 2-0. Tant'è che il Gubbio in quella stessa data possiede il miglior attacco del girone: 26 reti segnate in 16 partite disputate (una media di 1,56 gol a partita). Senza considerare che erano stati fatti 25 punti in 16 gare di campionato. Una vera sorpresa e il tutto faceva ben sperare, ma quantomeno si potevano fare sonni tranquilli. Poi un inspiegabile ma graduale declino che ci porta ai giorni nostri. Cioè appena 15 punti racimolati nelle ultime 20 partite di campionato: appena 17 reti segnate nelle medesime gare (una media di 0,85 gol a partita). Il dito è stato puntanto su diverse direzioni: sotto accusa sono finiti i calciatori che secondo l'opinione pubblica (e pure da addetti ai lavori) si sono cullati troppo sugli allori, c'è chi ha pensato che la squadra non è all'altezza della categoria, c'è chi ha detto che Acori non sa più gestire il gruppo e c'è chi pensa che a gennaio la squadra non è stata rinforzata a dovere ed ora si stanno pagando in modo plateale le conseguenze. Ovviamente per dare le sentenze ci sarà tempo. Non è questo il momento di fare dei processi. Adesso ci deve essere la consapevolezza che bisogna salvare la stagione limitando i danni il meno possibile. Ora ci vuole unità di intenti per fare un ultimo sforzo (anche sul filo di lana) per salvaguardare questo patrimonio (il centenario A.S. Gubbio 1910) tra i professionisti. Tanti anni di Pro (17 stagioni ininterrotte) che sono stati sudati, che hanno saputo regalare anche grandi emozioni (vedi il culmine con la promozione in B) e anche qualche dolore. Ma in fin dei conti il professionismo è stato sempre mantenuto con il sudore della maglia. La tifoseria è afflitta, si palpa con mano ogni giorno: la paura di perdere questa categoria è grande, come non è successo mai. Per questo ci vuole lo sforzo di tutti. In primis dei calciatori perchè se il Gubbio retrocede, pure la loro carriera può essere messa in discussione. Ma soprattutto verrebbero ricordati come quelli che hanno fatto sprofondare una società centenaria. Ma il discorso vale anche per gli altri, per lo staff tecnico e non solo. É chiaro che l'ultima parte la deve fare il pubblico, ora più che mai. Ma lasciamo perdere i discorsi buffoneschi sui "Gufi". Mica i "Gufi" scendono in campo. Mica viviamo ancora nel Medioevo. Serietà, per favore.

28 APRILE 2015
L'editoriale. Gubbio, se ci sei... batti un colpo! Ora la squadra giochi con orgoglio eugubino!

C'è una regola fondamentale nel gioco del calcio, ovvero quella di non prenderle. La seconda invece per necessità e virtù rimane quella di segnare sempre una rete in più degli avversari. Il Gubbio da un po' di tempo a questa parte ha scelto la prima regola, ma i risultati non gli hanno dato ragione. Negli ultimi venti incontri sono arrivati appena 15 punti. Nessuno ha fatto peggio del Gubbio. In pratica pure la Pistoiese (con la vittoria di domenica) ha superato i rossoblù in questa poco invidiabile classifica (17 punti in 20 partite). La Pistoiese tra l'altro ha scelto la seconda regola del calcio (prima citata) per potersi aggiudicare il match delicato di domenica: realizzare un gol più del Gubbio. Non a caso nella ripresa è entrato in campo l'attaccante Anastasi che guarda un po' è stato il risolutore del match. Ma pure nel primo tempo il trainer degli arancioni Sottili ha cercato di mettere in campo una formazione a trazione anteriore: due punteri centrali come Coulibaly e Romeo, e due ali offensive come Piscitella e Falzerano. Ma il motivo è molto semplice: adesso bisogna assolutamente vincere per evitare i playout. La Pistoiese lo ha capito, il Gubbio no. Appunto, il Gubbio. Come si è potuto ben notare la manovra dei rossoblù è ormai troppo prevedibile e lenta. Ci si basa sui lanci e sui fraseggi che partono dai piedi buoni di Loviso. Guarda caso la prima rete (di Guerri) è nata da un cross vellutato di Loviso in area. Oppure ci si basa sulle giocate dei singoli. E guarda caso la seconda rete è nata da un'invenzione di Casiraghi che ha lanciato a rete D'Anna e davanti alla porta non poteva fare altro di scaraventare la sfera in rete. Poi nient'altro. Ma ci lascia abbastanza basiti il fatto che il Gubbio si trovava in vantaggio a fine primo tempo. Quindi? Non si spiega come mai ad inizio ripresa la squadra è scesa in campo così molle da subire subito il gol del secondo pareggio di Mungo con una difesa immobile e poi si è lasciato solo un mastino di un metro e novanta in area come Anastasi per colpire indisturbato a rete e regalare l'intera posta in palio alla Pistoiese. Ma la squadra perchè non mette più grinta, carattere e ardore agonistico? Dove è finito quello spirito di gruppo e quell'attaccamento alla maglia che veniva manifestato a cavallo tra novembre e dicembre? Che la squadra abbia dei limiti è fuor di dubbio, ma tutto ciò prima veniva sopperito dalla voglia di lottare su ogni pallone. É lampante che se il Gubbio è ridotto così, c'è molto da preoccuparsi. E non stanno nè in cielo nè in terra le scusanti o gli alibi degli infortuni o quant'altro. Anche la Pistoiese aveva gli uomini contati: mancavano i due perni di difesa (Falasco e Di Bari) con un reparto arretrato che è stato completamente inventato ed inoltre pure a centrocampo c'erano diverse defezioni (Pacciardi, Ricci e Calvano che si trovava in panchina). In poche parole: la Pistoiese ha avuto fame (di risultato), il Gubbio no. Ultimo appello: il patron Notari tramite un comunicato stampa della società fa sapere che sabato contro il Pro Piacenza l'ingresso è gratuito (in tutti i settori dello stadio): tuttavia è necessario ritirare il biglietto nei punti vendita o presso la sede in segreteria o il giorno della partita al botteghino. Lo stesso presidente Notari dopo il match ha parlato in maniera esplicita: "Ora serve una svolta, si deve vincere". Sì, ma in primo luogo lo deve capire l'intera squadra. Ci deve essere l'orgoglio, il vero orgoglio eugubino e quella voglia di vestire questa maglia con il sudore e con il coraggio. Altrimenti, la fine è segnata. (Editoriale Direttore Gubbiofans.it)

26 APRILE 2015
Bocche cucite, parla solo il patron Notari: "Ora serve una svolta". Sottili: "Noi, nervi saldi"

Gubbio, che tonfo. Difficile descrivere questa ennesima battuta d'arresto. Soprattutto dopo una gara che ha visto la squadra eugubina andare in vantaggio per due volte con Guerri e D'Anna. Mungo la riacciuffa due volte e Anastasi segna il gol della definitiva disfatta. Un Gubbio indecifrabile che a tratti sembra avere il risultato in pugno. Poi cade negli errori di sempre con la difesa completamente ferma. Per non parlare di una manovra lenta, prevedibile e di un gioco poco ficcante in attacco (Cais e poi Bentoglio non hanno avuto mai una palla giocabile lì davanti). Strano ma vero. Nessuno viene a parlare di fronte i taccuini dei giornalisti a Pistoia: nessun calciatore e neanche l'allenatore dei rossoblù Acori. Bocche cucite: non si è capito se si è trattato di un silenzio stampa (improvvisato), oppure nessuno degli interpreti se l'è sentita di presentarsi per fare qualche commento alla partita. Sta di fatto che il clima è molto teso. Parla solamente il presidente Sauro Notari che tramite Trg Network dice con un tono abbastanza provato: "Una sconfitta frutto di episodi. Prima i gol di Guerri e D'Anna, e devo dire che fino al 2-1 in favore nostro almeno abbiamo giocato. Poi i soliti errori di sempre. Ci sta andando tutto storto. Tuttavia siamo ancora in corsa per la salvezza, ma mi sembra chiaro che sabato contro il Pro Piacenza dobbiamo solo vincere. Ribadisco, solo vincere. Ora serve una svolta da subito. Cosa intendo dire? Intendo tante cose". Tuttavia la panchina di Acori non è a rischio, salvo sorprese. In casa degli arancioni l'umore è di un altro tenore. Il tecnico Stefano Sottili afferma su Pistoiasport.com: "É la vittoria del gruppo che ha saputo mantenere i nervi saldi dopo lo svantaggio per 2-1. Pareggiare subito facendo il 2-2 ad inizio ripresa ci ha favorito e finalmente le palle inattive ci sono state favorevoli per portare a casa i tre punti. É stata una settimana complicata soprattutto a livello psicologico: se non si vinceva probabilmente si andava ai playout". Intanto abbiamo inserito le foto di Pistoiese e Gubbio (9 foto) che si trovano nel link sotto la foto in homepage e nella sezione "fotogallery". Foto di Stefano Berti grazie a Alessandro Benigni e Saverio Melegari (Pistoiasport.com).

26 APRILE 2015
Pistoiese-Gubbio, 3-2. Guerri e D'Anna illudono, Mungo (doppietta) e Anastasi lo stendono

Pistoiese contro Gubbio, si gioca di domenica alle ore 15. Il trainer Acori schiera il consueto 4-1-4-1 con la sorpresa Vettraino che gioca dal primo minuto al posto di Tutino come laterale sinistro. Mentre il tecnico dei toscani opta per il 4-4-2. Prima azione degna di nota al 2': ci prova Loviso con un tiro al volo di destro dal limite, la palla va alta. Al 7' risponde Mungo dal limite: tiro di destro potente che però sibila ad un metro fuori dal palo alla sinistra del portiere. Al 12' pericolo in area umbra: Mungo calcia direttamente in porta una punizione da posizione decentrata, Guerri di testa spizza la palla verso la propria porta: sfera che va in angolo sopra la traversa. Al 14' il Gubbio va in vantaggio: Loviso dal fondo sulla destra pennella in area con un tocco vellutato di destro la palla in area, Lasicki gira di testa a rete ma respinge il portiere Ricci; sulla ribattuta il più lesto di tutti è Guerri che da pochi passi di piatto destro insacca la sfera in rete. Al 15' risponde Coulibaly con un tiro dal limite, ma Iannarilli c'è e para a terra. Al 17' esce per infortunio Mancosu, subentra Esposito. Al 18' cross insidioso in area da sinistra di Frascatore, si forma una mischia dove prima Coulibaly e poi Romeo cercano la conclusione a rete, ma sbroglia il pericolo Lasicki. Al 25' pareggio dei locali: Mungo si inventa un eurogol con un fendente di destro dal limite, la palla scheggia la parte bassa della traversa e si insacca in rete. Al 27' su cross di Piscitella in area, si fa pericoloso Romeo che da posizione favorevole calcia in porta di destro, ma Iannarilli è prodigioso e in volo respinge la sfera; sulla ribattuta Falzerano spreca tutto con la sua conclusione che va alta. Al 40' Falzerano lancia in porta Coulibaly che si porta a tu per tu con il portiere, Iannarilli in uscita salva e abbranca la sfera. Sul capovolgimento di fronte il Gubbio torna in vantaggio (41'): palla filtrante di Casiraghi in area per D'Anna che elude il fuorigioco, si porta la sfera sul destro e la calcia di prepotenza da pochi passi sotto la traversa. E il primo tempo si chiude con una ghiotta occasione sprecata da Coulibaly di testa a pochi passi dalla porta. Ripresa. Subito un cambio per la Pistoiese: Coulibaly esce, entra Anastasi. Al 47' arriva di nuovo il pareggio della Pistoiese: c'è Vassallo che calcia in porta da fuori area, respinge D'Anna, Piscitella calcia un tiro di destro che colpisce la traversa; non è finita perchè in agguato c'è Mungo che di testa insacca la sfera in rete. Al 53' un tiro di Falzerano mette i brividi: conclusione di sinistro radente dal limite che fa la barba al palo. Al 75' la doccia gelata: corner di Martignago pennellato in area, svetta sopra tutti Anastasi che di testa schiaccia la palla a rete, Iannarilli ci prova in tuffo ma la sfera si insacca a fil di palo. Poi all' 80' cross di D'Anna in area per il colpo di testa di Esposito che però va a lato. All' 85' Casiraghi ci prova con un tiro a girare dal limite, palla che sfila a lato. Finisce qui. Gubbio, sconfitta scottante.
Tabellino: Pistoiese - Gubbio (3-2):
Pistoiese (4-4-2): M. Ricci; Golubovic, Piana, L. Ricci, Frascatore; Falzerano (70' Martignago), Mungo, Vassallo, Piscitella; Coulibaly (46' Anastasi), Romeo (70' Calvano). (A disp.: Olczak, Celiento, Narciso, Provenzano). All. Sottili.
Gubbio (4-1-4-1): Iannarilli; Luciani, Manganelli, Lasicki, D'Anna; Loviso; Mancosu (17' Esposito), Guerri (49' Tutino), Casiraghi, Vettraino; Cais (60' Bentoglio). (A disp.: Citti, Rosato, Caldore, Castelletto). All. Acori.
Reti: 14' Guerri (G), 25' Mungo (P), 41' D'Anna (G), 47' Mungo (P), 74' Anastasi (P).
Arbitro: Formato di Benevento (Muto di Torre Annunziata e Abruzzese di Foggia). Ammoniti: Mungo, M. Ricci, Anastasi e Martignago (P); Bentoglio (G). Spettatori: 1485 (di cui una decina da Gubbio).
Risultati: Trentaseiesima Giornata - Girone B - Lega Pro:
Ancona - Pisa
1-1
72' Iori (P), 79' Tavares (A)
Carrarese - Spal
1-2
25' Cellini (C), 90' Finotto (S), 92' Giani (S)
Forli - Savona
1-1
16' Cappellini (F), 57' Scappini (S)
Grosseto - Prato
1-0
67' Torromino (G) rig.
Pistoiese - Gubbio
3-2
14' Guerri (G), 25' Mungo (P), 41' D'Anna (G), 47' Mungo (P), 74' Anastasi (P)
Pro Piacenza - L'Aquila
1-0
73' Matteassi (P)
Reggiana - San Marino
3-2
28' Musetti (S), 67' Cruz (S), 85' Ricci (R), 91' Angiulli (R), 95' Petkovic (R) rig.
Santarcangelo - Ascoli
1-2
21' Altinier (A), 34' Altinier (A) rig., 82' Guidone (S)
Teramo - Pontedera
2-0
39' Lapadula (T), 75' Lapadula (T)
Tuttocuoio - Lucchese
2-1
37' Espeche (L), 67' Cherillo (T), 78' Deiola (T)

25 APRILE 2015
Pistoiese-Gubbio, la sfida ad alta tensione: ci si gioca una fetta di salvezza. Le ultime news

Partita elettrizzante, delicata, per entrambe le squadre. Pistoiese-Gubbio a tre giornate dalla fine è una sfida che potrebbe condizionare la zona salvezza in questo rush finale. Dal canto suo il Gubbio si è preparato lontano da occhi indiscreti nel ritiro di Roccaporena (nei pressi di Cascia) già da giovedì. Un ritiro che in passato ha portato dei benefici perchè fu scelto anche da Torrente nella magica cavalcata verso la serie B. Un Gubbio che ha due risultati su tre (visto che la Pistoiese si trova un punto sotto in classifica) ma è chiaro che è vietato assolutamente perdere perchè la situazione potrebbe diventare molto pericolosa. Rossoblù senza l'infortunato Domini e senza lo squalificato Regolanti. Non sono al meglio delle condizioni Loviso, Manganelli, Galuppo e Tutino, ma saranno regolarmente della partita. Il trainer rossoblù Acori adotterà il consueto assetto (4-1-4-1), salvo sorprese o degli stravolgimenti. Quindi Iannarilli va in porta. Quartetto difensivo basato sul terzino destro Luciani, i due centrali Manganelli (o Lasicki) e Galuppo, e dal terzino sinistro D'Anna. Loviso davanti alla difesa come playmaker. Quartetto di centrocampisti con Mancosu che fungerà da ala destra, il duo di mediani centrali Guerri e Casiraghi, e Tutino (o Vettraino) come ala sinistra. Come centravanti andrà Cais. Arbitra l'incontro il signor Paolo Formato di Benevento: sarà coadiuvato dagli assistenti di linea Oreste Muto di Torre Annunziata e Lucia Abruzzese di Foggia. I precedenti tra le due squadre parlano che non c'è stata mai una vittoria del Gubbio a Pistoia: sono venuti fuori due pari e due sconfitte. In casa Pistoiese la partita è fondamentale per il proseguo: infatti la società arancione ha abbassato i biglietti della curva a 5 euro per portare più gente possibile allo stadio. Inoltre il tecnico Stefano Sottili dovrà fare a meno degli squalificati Di Bari e Falasco. Questo il probabile undici titolare con il modulo 4-3-3. Matteo Ricci in porta. Quartetto difensivo formato sull'asse Golubovic, Piana, Luca Ricci e Frascatore. Trio di centrocampo con Calvano, Mungo e Vassallo. Tridente d'attacco formato da Falzerano, Romeo e Piscitella.

24 APRILE 2015
Roselli: "La Coppa? Molto bello! E a Gubbio? Dico...". Gubbio a Roccaporena senza Domini

Una vittoria storica per il Cosenza che si aggiudica la Coppa Italia di Lega Pro. Per la prima volta una squadra calabrese ci riesce e lo fa davanti ad oltre ottomila spettatori battendo per 1-0 il Como nella gara di ritorno. L'allenatore è Giorgio Roselli, tecnico del Gubbio da gennaio a giugno 2014. E noi gli chiediamo subito: che sensazione ha provato? "É stata una cosa molto bella. A fine ottobre ho fatto questa scelta: c'era una situazione veramente drammatica a Cosenza, ma questa voglia di poter fare qualcosa di buono e questo entusiasmo di piazza come pubblico, mi ha dato lo slancio per provare questa ennesima scommessa difficile. Ma è anche vero che nel nostro lavoro i traguardi si possono raggiungere anche rischiando qualcosa. Ero in contatto con alcune squadre buone del nord, ma era una sfida questa che non avevo mai fatto (non avevo mai allenato al sud) e appena mi è capitata ho preso al volo l'occasione: ne sono molto contento". Il Ds del Cosenza, Mauro Meluso, ha elogiato molto il lavoro di Roselli. Lusingato? "Non è stato facile. Ho preso una squadra in crisi da una decina di partite, più che altro in crisi di identità e di punti, che si trovava al penultimo posto in classifica in una piazza come Cosenza. Al sud è così: da calciatore sono stato tra Bari e Taranto, quindi sono consapevole cosa significa: quando le cose non vanno bene si rischia seriamente che le cose poi vanno peggio. Mentre quando le cose vanno bene possono andare sempre meglio perchè si vive in ambienti dove c'è questo modo di tifare particolare anche durante la settimana negli allenamenti. Ma sono stato fortunato: mi è stata data subito una fiducia preventiva che mi ha dato un grande coraggio. Negli ultimi tre mesi dopo il mercato invernale si è formato un gruppo granitico, fantastico e la squadra va in campo con una forza mentale che può giocarsela con chiunque. Non a caso abbiamo scalato molte posizioni in classifica (ora al nono posto ndr) e non si perde da dieci gare". Nel Cosenza gioca Gianluca De Angelis, ex Gubbio. Un giudizio? "É un ragazzo fantastico. Quando sono arrivato era reduce dal terzo crociato. Siamo riusciti a portare De Angelis e Cesca in buone condizioni, e da tre mesi a questa parte (un po' dovuto per la squalifica di sei giornate di Cori e Calderini doveva andare via) loro due hanno preso il pallino e non lo hanno più lasciato". Differenze tra il girone C rispetto agli altri? "Sento parlare di differenze, ma il calcio è sempre uguale. Più che altro ci sono delle peculiarità: nel girone B giocano tanti giovani, nel girone A abbastanza mentre nel girone C non ci sono giovani. Pertanto non è un discorso di qualità ma di ambienti: nel girone C c'è più esperienza e personalità. Solo il Melfi utilizza la formula dei minutaggi giovani, le altre 19 non la usano". Un'ultima domanda, forse provocatoria: a Gubbio il trainer Roselli è stato scaricato troppo presto? "Non penso. In primo luogo stava cambiando la società. Ho avuto un ottimo rapporto con il presidente Fioriti e con il diesse Giammarioli, mentre l'attuale presidente Notari non l'ho nemmeno conosciuto. Ovviamente Notari avrà fatto le sue scelte. Ho pregi e difetti, ma sono schietto e dico: sicuramente non sarei rimasto. Cioè? Io sono di casa a Gubbio, i miei nonni sono di Gubbio e di Mocaiana, perciò mi piaceva l'ambiente di Gubbio. Ma sono consapevole che non si può lavorare in una situazione che non conosci. Con tutta onestà non sarei rimasto per un motivo: perchè non conoscevo le basi sulle quali ripartire". Il Gubbio è partito giovedì sera per il ritiro di Roccaporena (Cascia): assente solo Domini per infortunio. Domenica non c'è nemmeno Regolanti, squalificato. Acciacchi per Manganelli e Loviso, ma sono nel gruppo.

23 APRILE 2015
Falzerano: "Chi avrà più fame, la spunterà: Gubbio dinamico, ma noi vogliamo vincere..."

É l'ex di turno e domenica la partita è cruciale per la salvezza. Sentiamo allora il parere di Marcello Falzerano, attaccante della Pistoiese, tra l'altro ex rossoblù: ha vestito la maglia del Gubbio nella passata stagione da gennaio a giugno 2014. Partiamo proprio dal match di domenica. Che gara sarà? "Lottiamo tutte e due per lo stesso obiettivo, c'è un solo punto di differenza tra di noi. Credo che verrà fuori una partita bella da vedere. Però è chiaro che noi vogliamo vincere". Rispetto all'andata è una partita totalmente diversa. Gubbio e Pistoiese si trovavano quasi a ridosso dei playoff e invece oggi si trovano in lotta per la salvezza. Conosciamo i problemi del Gubbio, mentre quelli della Pistoiese? "A dir la verità non riusciamo a spiegarcelo tutto questo calo. Nel calcio capitano le annate con degli alti e bassi, anche se spesso non sono così drastici. Che dire: speriamo di avere ancora del tempo per recuperare". Alla Pistoiese mancherano due calciatori importanti per squalifica, Di Bari e Falasco al centro della difesa. Questa cosa vi sta preoccupando? "Sicuramente sono delle assenze importanti. Ma ogni domenica in qualche reparto c'è sempre qualcuno che sta poco bene, oppure è diffidato o squalificato, e quindi ci siamo abituati. Ma faremo di tutto per fare bene". Del Gubbio invece cosa teme? "Trovo che sia una squadra dinamica, come noi più o meno. Secondo me sarà una gara con ritmi molto alti, anche se questo aspetto un po' mi preoccupa perchè farà caldo. Ma chi avrà più fame in campo alla fine la spunterà". La Pistoiese non ha alternative, vuole solo vincere: giusto? "Esatto. Poi andiamo a Ferrara, non si sa come ne usciremo e di seguito in casa con il Savona. Beh, noi dobbiamo vincere tutte e due le partite in casa con Gubbio e Savona. Inoltre dobbiamo sperare anche negli altri risultati che ci siano favorevoli". Abbiamo letto le dichiarazioni sia del presidente Ferrari, sia del diesse Ricci (da Pistoiasport.com): la partita di domenica è decisiva e si vuole battere il Gubbio. Inoltre la società ha deciso di abbassare il costo dei biglietti della curva nord a 5 euro. Per voi è la gara della vita? "Spero proprio che ci sia tanto pubblico dalla nostra parte perchè proprio ultimamente è venuto a mancare. Per noi è molto importante questa gara ma credo anche per il Gubbio. Più che di una partita della vita, la definirei una finale e da questo momento in poi ci giochiamo tre finali". Ma ricordiamo che Falzerano ha giocato a Gubbio: "É stata un'esperienza molto positiva. Sono arrivato con alcune difficoltà perchè provenivo da un fallimento (quello dell'Ascoli). Diciamo che sono riuscito subito a mettermi in mostra e pure a livello realizzativo ho fatto dei gol importanti. Anche a livello di prestazioni ho fatto bene". Ora a Pistoia come si trova? "Molto bene. Sto bene e infatti spero che ci salviamo perchè l'anno prossimo vorrei rigiocarmela qui anche perchè ho un altro anno di contratto". Ha avuto due allenatori in questa stagione, prima Lucarelli e poi adesso con Sottili: un suo giudizio? "Mi trovavo bene sia prima che adesso. Giocavo sia con Lucarelli ed ora con Sottili. Sono contento e posso solo dire che mi trovo bene". Ma un pronostico non ce lo fa? "Come no! Metto 1 in schedina". Notiziario. Il Gubbio da giovedì sera parte per il ritiro di Roccaporena (nei pressi di Cascia).

22 APRILE 2015
Bisoli: "Già si diceva: ormai siamo salvi. Ma il calcio è questo, mai rilassarsi. Pregi e difetti..."

Presente al "Barbetti" per vedere Gubbio contro Santarcangelo. D'altronde ci sono due suoi figli che giocano proprio nel girone del Gubbio: sono i centrocampisti Dimitri (gioca con il Santarcangelo) e Davide (che milita tra le fila del Forlì). Stiamo parlando dell'allenatore Pierpaolo Bisoli, ex tecnico di Cagliari, Cesena e Bologna. Prima domanda: che partita ha visto domenica scorsa? "É stata una gara delicata per entrambe perchè si giocavano una fetta della salvezza. Chi vinceva poteva essere quasi al sicuro. C'è stata tanta tensione in campo. La partita è stata vissuta su dei grandi episodi. Il primo episodio è stato a favore del Gubbio (tiro di Casiraghi ndr) dove Nardi ha fatto una grande parata. Il secondo episodio stava facendo svoltare la partita in favore del Santarcangelo: il rigore di Guidone. Credo che poi i romagnoli non hanno avuto la forza di raddoppiare dove hanno costruito due occasioni importanti. Così il Gubbio ci ha creduto nel pareggio e credo che alla fine il risultato è giusto. É stata una partita molto difficile per entrambe nell'interpretarla perchè sapevano che la posta in palio era molto alta". Ha visto altre partite del Gubbio, che idea si è fatto? "Diciamo che c'è stato un momento dove si trovava al riparo da certe situazioni. Infatti dopo la partita vinta contro il Forlì tutti dicevano: ormai siamo salvi, sentivo lì. Invece il calcio è questo: non ti puoi rilassare un momento perchè poi si torna nella bagarre. Nelle ultime partite il Gubbio ha avuto un po' di problemi: possiede dei calciatori esperti con alcuni giovani che devono capire che la Lega Pro è diversa dalla Primavera. Inoltre per concludere dico che il Gubbio sta facendo un campionato in cui pensava di salvarsi prima e invece adesso si trova invischiato nella zona retrocessione in pieno". Nello specifico: un pregio e un difetto di questo Gubbio? "Ma da fuori è sempre difficile giudicare. Nonostante ciò, sono convinto che questa squadra gioca sempre con la consapevolezza che possiede un calciatore come Loviso che per la categoria è molto importante: cerca sempre di giocare questa palla a terra, alla lunga tutto ciò può essere un pregio ma anche un difetto in questa categoria. Mentre il difetto più grande mi sembra che la squadra sia poco fisica e vedo anche poca cattiveria". Ha due figli che giocano in Lega Pro, un suo giudizio? "Provengono da due campionati differenti. Il Forlì era partito con altri presupposti ma con il cambio di allenatore è cambiato il passo: mister Firicano ha fatto un buon lavoro e ha racimolato molti punti ultimamente. Mentre il Santarcangelo con l'arrivo di Cuttone si è rimesso in carreggiata: è difficile giocare contro di loro perchè sono ben organizzati. Spero che si salvino tutte e due: conosco i due allenatori oltre che ci giocano i miei figli. Dimitri da tre anni gioca in questa categoria, ormai è pronto per andare a provare con una squadra di serie C importante o addirittura in serie B. Parlo da allenatore e non da genitore. Davide invece era partito con la Berretti e adesso è stato bravo a conquistarsi la fiducia del suo nuovo allenatore: ha esordito lì a Gubbio e secondo me ha fatto anche una buona partita, a mio avviso ha ampi margini di miglioramento e l'ideale è restare lì a Forlì". Parliamo adesso proprio di Pierpaolo Bisoli con esperienze su panchine importanti: il momento più bello e più brutto da tecnico? "Il più bello quando vinci dei campionati o prendi una squadra ultima che poi passa ai playoff (Cesena ndr). Ricordo tutte le mie avventure con entusiasmo, compresa quella di Foligno. Per quanto riguarda il rammarico più grande è che non mi hanno dato il tempo necessario a Bologna e a Cagliari: sono dell'idea che si poteva fare qualcosa di importante". Ora, cosa attende dalla finestra? "Aspetto, pronto per ripartire con una società che ha voglia di progettare qualcosa. Negli ultimi cinque anni ho vinto due campionati di B e mi sono salvato. Il campo ha parlato ed io sono pronto".

21 APRILE 2015
L'editoriale. É bagarre salvezza con 7 squadre in 2 punti. E il Gubbio, quanti punti mangiati!

Se vogliamo vedere il bicchiere mezzo pieno? Un pareggio che evita la quarta sconfitta consecutiva. La squadra contro il Santarcangelo ha reagito, rispetto alle tre precedenti prestazioni indecorose. In fin dei conti la squadra ha creato gioco e occasioni, rispetto alle precedenti partite dove non si tirava quasi mai in porta. La squadra adesso ha capito che non si può cullare sugli allori e quindi per raggiungere la salvezza ci vuole ardore agonistico, grinta e cattiveria, credenziali che finalmente si sono riviste nella partita di domenica. E il solito portiere Iannarilli in tre circostanze ha salvato praticamente il risultato. Se invece vogliamo vedere il bicchiere mezzo vuoto? Con un pareggio la classifica si è mossa ma la distanza dalla zona playout si è assottigliata ulteriormente: a 270 minuti dalla fine la zona calda della classifica si trova ad un solo punto di lunghezza e nel giro di due punti ci sono ben sette squadre in lotta per evitare i playout. Per la precisione ci si trovano Carrarese (a 41 punti), Grosseto, Gubbio, Santarcangelo, Prato (40 punti), Forlì e Pistoiese (39 punti). La squadra non riesce a finalizzare le occasioni create: in successione Regolanti, Casiraghi e Tutino si sono mangiati dei gol praticamente fatti. Soprattutto il centravanti Regolanti non segna dal 25 gennaio (1-1 contro il Pisa), cioè in pratica da 1192 minuti. E pure l'ala sinistra Tutino non sembra nè a suo agio nè nella giusta condizione: un pesce fuor d'acqua pure contro il Santarcangelo: l'unica partita dove ha fatto la differenza è stata quella in casa contro l'Ascoli dove ha realizzato l'unico gol stagionale in maglia rossoblù. Per non parlare poi che l'attacco eugubino non segna da 373 minuti. Inoltre una considerazione che avevamo scritto in un editoriale datato il 6 aprile (basta scrutare l'archivio news). Dicevamo: "Quei cross lanciati nel deserto". Forse avevamo ragione perchè il centrocampista Simone Guerri dopo la partita contro il Santarcangelo ha specificato a chiare lettere: "Non capisco veramente cosa succede: Luciani spesso effettua dei cross in area invitanti, però nessuno raccoglie il suo invito andando sul primo palo e nemmeno sul secondo palo. Questa cosa mi fa molto arrabbiare". Mentre nelle altre squadre notiamo che i cross sulle fasce difficilmente vanno nel vuoto: c'è sempre qualcuno, o un uomo d'area di rigore, che si fa trovare pronto per il tap in vincente. Ma per concludere fa scalpore quanti punti si è mangiato il Gubbio dalla partita di andata proprio contro il Santarcangelo. Come si può ben notare nelle ultime 19 gare il Gubbio è passato da un solo punto di distanza dai playoff (il 7 dicembre 2014) ad un solo punto di distanza dai playout: una discesa di sette posizioni. Mentre in questo lasso di tempo il Gubbio è stato scavalcato da ben cinque avversarie (Ancona, Tuttocuoio, Spal, Carrarese e Lucchese) edè stato raggiunto da tre squadre (Grosseto, Prato e Santarcangelo). Grande exploit della Lucchese (di Galderisi) che si trovava in piena zona playout, invece ora è distante di 8 punti dalla zona calda della classifica. Un grande balzo in avanti anche della Spal che si trovava nei bassifondi della classifica mentre ora ha raggiunto il quarto posto al fianco del Pisa. In 19 giornate la formazione di Acori si è fatta mangiare ben 13 punti dal Santarcangelo, 9 punti dal Prato, 7 punti dalla Carrarese, 5 punti dal Forlì e un punto dal Grosseto. Ci riferiamo alle squadre che sono ancora in lotta per l'obiettivo della salvezza. Ha fatto peggio solo la Pistoiese, sulla quale i rossoblù hanno guadagnato un punto. Ma domenica c'è lo scontro diretto a Pistoia. Da non fallire. (Editoriale Direttore Gubbiofans.it)

19 APRILE 2015
Galuppo: "Siamo vivi". Guerri: "Eravamo presuntuosi". Acori: "C'è da soffrire, siamo pronti"

Un pareggio che sa di brodino. Si cercava la vittoria ma è ancora rimandata. E alla fine ci si può pure acconterare di un pareggio visto come si era messa la partita. Adesso è bagarre per la salvezza e la zona playout ora è distante solo un punto. Tuttavia il tecnico Leonardo Acori ostenta fiducia: "Bella reazione. Abbiamo trovato un Santarcangelo messo bene in campo. Ma noi abbiamo creato delle occasioni con Regolanti, Casiraghi e Tutino ma in queste circostanze ci è mancata la furbizia. C'è da soffrire ma siamo pronti a soffrire. Loviso mi ha salvato la panchina? Credo che ha salvato il Gubbio. La squadra ha dimostrato attaccamento ai colori sociali. Forse all'inizio c'è stata troppa tensione, ma finalmente ho rivisto il Gubbio che conoscevo e che ultimamente si era smarrito. Abbiamo ritrovato la giusta condizione fisica e psicologica". Il presidente Sauto Notari è sintetico: "Per fortuna ho visto una squadra che ha reagito. Sono fiducioso. Mi aspetto che il pubblico ci stia vicino pure a Pistoia. Però vorrei rivedere subito in campo Marchionni: è un calciatore troppo importante e deve giocare pure con una gamba sola". Tocca al difensore Alberto Galuppo: "Abbiamo dimostrato assolutamente che non siamo morti. Siamo andati sotto, ma poi ci abbiamo messo il cuore. Non abbiamo fatto un bel gioco però abbiamo aggredito. Peccato che in attacco dobbiamo essere più incisivi". La palla passa poi al centrocampista Simone Guerri: "Dovevamo vincere, ma il Gubbio ha dimostrato che è vivo. Anche se non capisco perchè nella fase di gioco quei tanti cross calciati in area da Luciani non vengono raccolti da nessuno nè sul primo nè sul secondo palo. Tuttavia adesso c'è quella convizione che ci mancava prima. Cosa intendo dire? Prima eravamo presuntuosi a livello di inconscio. Ci abbiamo sbattuto la testa e abbiamo capito. Diciamo che per un periodo si era staccata la spina. Ora è stata riattaccata". Si conclude con il tecnico del Santarcangelo, Agatino Cuttone, che dice: "Risultato giusto, anche se sono state decisive alcune parate di Iannarilli su Berardino, Guidone e Obeng. Siamo partiti bene nella fluidità della manovra ma poi siamo calati perchè abbiamo subito la stanchezza del turno giocato di mercoledì a Pistoia. Il Gubbio l'ho visto bene nell'atteggiamento, anche se ha commesso tanti errori nel palleggio. Tuttavia mi auguro che raggiungano la salvezza entrambe le squadre, sia il Gubbio che il Santarcangelo". Intanto abbiamo inserito le foto di Gubbio e Santarcangelo (18 immagini), presenti sia in homepage che nella nostra fotogallery. Le foto sono di Simone Grilli per studio Gavirati.

19 APRILE 2015
Gubbio che riacciuffa il Santarcangelo (1-1). Tutto su rigore: apre Guidone, chiude Loviso

Gubbio contro il Santarcangelo, di domenica, fischio d'inizio alle ore 14:30. La curva rossoblù per protesta espone gli striscioni alla rovescia. L'allenatore Acori opta per il consueto 4-1-4-1. Il tecnico ospite Cuttone invece schiera il 4-3-1-2. Al 2' Loviso pennella una punizione in area, tiro volante di Mancosu di destro, palla che si infrange sull'esterno della rete. Al 5' Luciani per Mancosu a destra che crossa in area radente, Regolanti ci prova di destro ma manca il bersaglio: palla che si perde sul fondo. Al 13' cross pericoloso da destra di Luciani in area, Regolanti manca la conclusione, ma c'è Casiraghi che calcia di destro però tira centrale da pochi passi, così Nardi si salva in tuffo in uscita. Al 14' punizione al limite calciata con il piede sinistro da Falconieri: palla a girare che supera la barriera e lambisce il palo. Al 38' tiro fulmineo di Berardino dal limite di sinistro: palombella insidiosa con la palla a scendere che costringe Iannarilli a volare e togliere le ragnatele dal sette. Al 42' colpo di scena, con il calcio di rigore per gli ospiti per un presunto fallo di D'Anna che sembra appoggiarsi su Guidone: lo stesso Guidone dal dischetto non sbaglia e insacca la palla in rete. Si va alla ripresa. E il Gubbio ci prova subito. Al 46' Loviso pennella in area una punizione, Tutino davanti alla porta ha l'occasione ghiotta sul destro ma calcia alto. Subito dopo, al 47', Guerri serve in area Casiraghi che calcia con prontezza di sinistro da posizione defilata: Nardi vola e si salva in tuffo. Al 60' cross insidioso da sinistra di Rossi in area, Guidone calcia a botta sicura di destro a pochi passi dalla porta, Iannarilli è super e si salva con i piedi in calcio d'angolo. Al 64' Obeng si gira bene in area, Iannarilli in tuffo salva in corner. Al 73' ci prova Luciani dal limite, ma il tiro è telefonato: para Nardi. Al 74' rigore per il Gubbio per fallo in area di Capitanio su Cais. Finisce in parità. Ma la vittoria è ancora rimandata.
Tabellino: Gubbio - Santarcangelo (1-1):
Gubbio (4-1-4-1): Iannarilli; Luciani, Manganelli, Lasicki, D'Anna; Loviso; Mancosu (65' Cais), Guerri, Casiraghi, Tutino (83' Vettraino); Regolanti. (A disp.: Citti, Rosato, Lasicki, Esposito, Castelletto). All. Acori.
Santarcangelo (4-3-1-2): Nardi; Traore, Olivi, Capitanio, Rossi; Obeng, Taugourdeau (88' Possenti), Bisoli; Berardino (65' Graziani); Falconieri (79' Radoi), Guidone. (A disp.: Lombardi, Cola, Ballardini, De Respinis). All. Cuttone.
Reti: 42' Guidone (S) rigore, 75' Loviso (G) rigore.
Arbitro: Lanza di Nichelino (Pagnotta di Nocera Inferiore e Sechi di Sassari). Ammoniti: Galuppo, Tutino e Regolanti (G); Traore e Taugourdeau (S). Spettatori: 1100 circa (721 abbonati); di cui una trentina di Santarcangelo.
Risultati: Trentacinquesima Giornata - Girone B - Lega Pro:
Ascoli - Carrarese
3-2
7' Gherardi (C), 27' Belcastro (C), 39' Addae (A), 83' Perez (A), 93' Altinier (A)
Gubbio - Santarcangelo
1-1
42' Guidone (S) rig., 75' Loviso (G) rig.
L'Aquila - Forli
0-2
18' Docente (F), 74' Melandri (F)
Lucchese - Ancona
0-2
38' Cognigni (A), 56' Bacchetti (A)
Pisa - Pistoiese
4-2
21' Mungo (Pt), 34' Mandorlini (Pi), 61' Floriano (Pi), 80' Arrighini (Pi), 84' Coulibaly (Pt), 92' Ricciardi (Pi)
Pontedera - Pro Piacenza
2-1
17' Luperini (Po), 29' Matteassi (Pr), 43' De Cenco (Po)
Prato - Teramo
1-0
38' Urso (P)
San Marino - Grosseto
1-1
52' Bationo (S), 77' Torromino (G) rig.
Savona - Reggiana
1-0
55' Marconi (S)
Spal - Tuttocuoio
3-1
22' Togni (S), 53' Finotto (S), 60' Gasparetto (S), 78' Colombo (T) rig.

18 APRILE 2015
Gubbio, la partita più importante della stagione. Con il Santarcangelo è vietato sbagliare...

Gubbio, ecco la partita più importante della stagione. Senza sè e senza ma. Rossoblù che domenica 19 aprile affrontano nello scontro diretto il Santarcangelo che si trova a pari punti proprio con il team eugubino. Una partita delicatissima e importantissima. Lo sa bene pure il trainer dei rossoblù Leonardo Acori che non fa giri di parole: "Faremo di tutto per vincere. Partita importante che ci deve permettere di toglierci da una situazione difficile. Questa partita può determinare una svolta cruciale. Ed ora non possiamo permetterci di rovinare tutto con le nostre mani. Siamo consapevoli che il Santarcangelo vuole vincere, ma pure noi. Qualche dubbio di formazione? Nessun ballotaggio, ho già in mente chi scenderà in campo. A parte Domini che non è stato convocato perchè ha un problema di pubalgia e Marchionni che ormai è fuori da tempo ma potrebbe rientrare dalla prossima settimana, per il resto stanno tutti bene e sono vogliosi di fare un match all'insegna dell'aggressività". Insomma, gli undici iniziali sono pressochè fatti. Modulo 4-1-4-1. Iannarilli in porta. Quartetto difensivo basato su Luciani, Manganelli, il rientrante Galuppo e D'Anna. Loviso playmaker. Quartetto di centrocampisti con Guerri e il rientrante Casiraghi al centro, Mancosu come ala destra e Tutino come ala sinistra. Di punta invece è stato confermato Regolanti. Il tecnico Leonardo Acori ha convocato venti calciatori: Bentoglio, Cais, Caldore, Casiraghi, Castelletto, Citti, D'Anna, Esposito, Galuppo, Guerri, Iannarilli, Lasicki, Loviso, Luciani, Mancosu, Manganelli, Regolanti, Rosato, Tutino e Vettraino. Si gioca alle ore 14:30.

17 APRILE 2015
Rientra Galuppo e Marchionni out. E lo stato di forma delle pretendenti alla salvezza...

Domenica si gioca una partita importantissima per il Gubbio. Scontro diretto contro il Santarcangelo che potrebbe decidere le sorti di questo campionato. Una vittoria potrebbe portare lo slancio verso la salvezza, una sconfitta potrebbe rivelarsi pericolosa verso il baratro. All'andata a Santarcangelo (il 7 dicembre) fu raggiunto il picco stagionale con la vittoria esterna sui romagnoli per 2-0 (reti di Casiraghi e Domini). Infatti la formazione di Acori si trovava a quota 25 punti (dopo 16 giornate), ad un solo punto di distanza dai playoff e il Teramo aveva appena un punto in più del Gubbio (con 26 punti); adesso gli abruzzesi sono in testa alla classifica con 68 punti (+29 del Gubbio). Ma ora la musica è totalmente cambiata. Rossoblù a sole due lunghezze dai playout. E se non ci fossero state le penalizzazioni in questo torneo, a questo punto il Gubbio si ritroverebbe ad un solo punto di distanza dai playout: vedi Pro Piacenza (con un -8 in classifica) che si ritroverebbe a quota 38 punti, anzichè 30. La notizia lieta proviene dagli infortunati: il difensore Galuppo è tornato nel gruppo e potrebbe partire subito titolare. In effetti il tecnico Acori negli allenamenti ha provato il consueto 4-1-4-1 con questo quartetto difensivo: Rosato, Lasicki, Galuppo e D'Anna. I sacrificati di turno potrebbero essere Luciani e Manganelli. Come playmaker davanti alla difesa è stato provato il solito Loviso. Quartetto di centrocampo con Guerri e il rientrante Casiraghi al centro, ai lati l'ala destra Mancosu e a sinistra Tutino. Di punta si è optato per Cais. Opzione non da escludere, ma così facendo potrebbe finire in panchina Regolanti. Ancora out il solito Marchionni, esterno sinistro, che ha subito uno strappo e difficilmente potrà recuperare per la fine del campionato. In casa Santarcangelo, il tecnico Cuttone potrebbe riproporre invece il consueto 4-3-1-2 ma è probabile che venga effettuato un turn over, come del resto ha evidenziato nell'intervista al nostro portale di ieri dallo stesso allenatore dei romagnoli. In porta va Nardi. Quartetto difensivo basato su Traorè (o Adorni), Olivi, Capitanio e Rossi. Trio di centrocampo con Bisoli, Obeng e Garufi. Graziani farà il trequartista a supporto del duo d'attacco Falconieri e De Respinis (o Guidone). E da quando il tecnico Agatino Cuttone è alla guida del Santarcangelo (dal 17 dicembre), i romagnoli hanno ottenuto 27 punti in 17 partite. Ma per la corsa alla salvezza c'è un InfoGrafica che ci è stata inviata dal collega Alessandro Benigni di Pistoiasport.com. E il trend delle ultime dieci giornate delineano lo stato di forma delle ultime classificate. Le squadre più proficue sono Santarcangelo e il San Marino che hanno ottenuto 13 punti in dieci gare. Seguono la Pistoiese e il Prato con 12 punti. Uno scalino più sotto il Pro Piacenza con 11 punti. Mentre Gubbio, Forlì e Savona invece si trovano in coabitazione al penultimo con appena 9 punti racimolati nelle ultime dieci partite. Chiude la classifica il Grosseto con 8 punti. Per vedere l'intera rubrica curata da Alessandro Benigni. Brevi notizie. Gennaro Tutino (classe '96) è stato convocato dal Ct Pane per uno stage nazionale dal 19 al 22 aprile con la Nazionale Under 19. Provino con la Roma per il giovane portiere Michele Monti ('99).

16 APRILE 2015
Cuttone: "Sarà una gara all'insegna della preoccupazione. A Gubbio vogliamo fare risultato"

Si è giocato l'ultimo recupero (mercoledì): la gara Pistoiese-Santarcangelo si è conclusa sullo 0-0. Con questo risultato entrambe le squadre raggiungono il Gubbio in classifica (a quota 39 punti), pure al fianco del Grosseto. E domenica c'è Gubbio-Santarcangelo. Ne parliamo direttamente con il tecnico del Santarcangelo, Agatino Cuttone (ex rossoblù), reduce proprio da questo pareggio di Pistoia. Dice: "Sono soddisfatto del risultato, un po' meno per quello che abbiamo fatto nel primo tempo perchè a mio avviso abbiamo subito troppo sugli esterni, l'uno contro uno sia con Falzerano che con Piscitella. Solo i primi dieci minuti bene, poi ci siamo troppo allungati e abbiamo rischiato di subire gol. Invece nel secondo tempo la squadra ha giocato come avviene spesso con personalità nel palleggio e forse meritavamo anche qualcosa in più. Negli ultimi dieci minuti le squadre erano molto stanche, complice un grande caldo. Giusto alla fine lo 0-0". Da quando Cuttone è alla guida dei romagnoli c'è stato un grande balzo in avanti (sono usciti dai playout) ed ora ci sono ben quattro squadre appaiate con il Gubbio. Perciò domenica che match può venire fuori? "Secondo me potrebbe venire fuori una partita all'insegna della preoccupazione. Bisogna guardare anche i risultati delle altre squadre in classifica. La mia squadra cercherà sicuramente di portare a casa un risultato positivo da Gubbio perchè è vitale per noi e lo stesso discorso vale per il Gubbio. Ci sono tanti scontri diretti per cui tutto diventa difficile". Fare risultato significa che il Santarcengelo vuole vincere? "Ma noi cercheremo di fare la nostra partita come abbiamo sempre fatto sia in casa che fuori. Adesso la squadra ha una fisionomia, un'identità precisa e c'è una serenità di gruppo molto importante. Soprattutto c'è convinzione e un impianto di gruppo molto forte. Abbiamo fatto un girone di ritorno di rincorsa e pertanto non dovremo perdere le nostre caratteristiche". Con lei ci sono due ex rossoblù, Traorè e Falconieri, un giudizio? "Oggi (con la Pistoiese ndr) hanno giocato ma può essere che domenica li faccio riposare. Ho calciatori straordinari perchè proprio in questa partita ho cambiato cinque calciatori rispetto la partita di Piacenza ma siamo stati all'altezza sotto l'aspetto fisico, tecnico e tattico. Falconieri e Traorè stanno facendo bene, ma non solo loro due: ribadisco, questo è un gruppo solido, compatto e tutti si aiutano". Ora Cuttone sta usando il 4-3-1-2. Pure contro il Gubbio userà lo stesso modulo? "É un 4-3-1-2 che si trasforma anche in un 4-3-3. Dipende come vogliamo giocare in funzione della squadra avversaria. Probabile che per domenica faremo un turn over e giocheremo anche in funzione dell'assetto tattico del Gubbio". Ultima domanda: Cuttone era a vedere il Gubbio a San Marino, un giudizio? "Ma è stata una partita di fine campionato dove c'èra molta preoccupazione da parte delle squadre. Alla fine è andata meglio al San Marino con quella palla buttata in avanti con il gol di Musetti. La partita fino a quel momento era in pieno equilibrio. Ho visto un buon San Marino sotto l'aspetto dell'organizzazione, per quanto riguarda il Gubbio l'ho visto poco incisivo in fase offensiva. Ma noi conosciamo il valore di Regolanti, di Tutino, di Mancosu e di Loviso: sono calciatori per la categoria importanti e temibili". La gara di domenica può essere decisiva per la salvezza? "Può diventarlo per chi non farà risultato, cioè possono nascere delle problematiche. Anche se questo rush finale va giocato in fondo". E di Gubbio che dice da ex tecnico? "Porto il massimo rispetto di tutti, di chi c'era prima, di chi c'è ora e di chi ci sarà... ma mi ricordo solo di Cardini (...)". Intanto il Savona è stato penalizzato di due punti in classifica: scende a quota 33.

15 APRILE 2015
La crisi di risultati, il cambio di modulo e la panchina bollente. L'analisi e la tabella grafica

Adesso si può dire chiaramente. Il Gubbio è in crisi. Una crisi che del resto è tangibile come abbiamo evidenziato nell'ultimo editoriale snocciolando alcuni numeri: 283 minuti senza gol, 12 punti appena raccolti in 15 partite (nel girone di ritorno). Una crisi che diventa più marcata se si evidenziano tutte le problematiche più nel profondo. Ma preoccupano anche alcune esternazioni degli addetti ai lavori. Ad esempio sia Marcello Mancosu che Pietro Manganelli (ala destra e difensore dei rossoblù) in tv nella trasmissione «Fuorigioco» di Trg Network lunedì hanno specificato all'unisono: "Non è un problema nè di impegno profuso, nè fisico, nè di spogliatoio. Più che altro è un problema mentale". Parole che al primo impatto potrebbero essere innocue mentre in verità sono molto pericolose. Semplice è il motivo. Se il problema è psicologico vuole dire che il Gubbio scende in campo con la paura e se si gioca con la paura non si va da nessuna parte. Poi nessuno si può meravigliare se si fanno certe pessime figure pure contro l'ultima in classifica. Vuol dire che adesso serve una vera scossa. La reale scossa deve essere data in primis dall'allenatore (Acori) perchè è lui il condottiero della nave e deve saper spronare la squadra: come in una azienda è basilare la figura del caporeparto perchè deve organizzare e deve essere capace di gestire al meglio i suoi operai per rendere fluido ed efficiente il lavoro. In secondo luogo la scossa deve venire dai calciatori, in primis dai senatori che ultimamente stanno attraversando un periodo di grande appannamento: in poche parole i calciatori più esperti devono saper prendere in mano la squadra e devono spronare i più giovani che in questo momento si trovano spaesati e in balìa degli eventi. Adesso c'è in gioco la salvezza: ogni alibi o scusanti non hanno giustificazioni. Si cambia capitolo: parliamo di tattica. Davvero in pochi si sono accorti che proprio domenica a San Marino, il tecnico Acori ha effettuato un cambiamento tattico già nel primo tempo. All'inizio l'allenatore rossoblù è partito con il solito 4-1-4-1, ovvero Loviso a giostrare davanti alla difesa, i soliti due mediani Guerri e Domini (che sostituiva Casiraghi) con ai lati Mancosu e Tutino a supporto dell'unico centravanti che era Regolanti. Precisamente al 25' del primo tempo si è passati al 4-3-1-2, modulo che è stato adoperato anche per tutto il secondo tempo: ovvero Domini è stato avanzato sulla trequarti come fantasista, a supporto di Tutino a destra e Regolanti che si è allargato a sinistra; mentre Mancosu è indietreggiato a fare la mezzala destra al fianco del playmaker Loviso che si è portato due metri più avanti e di Guerri che è stato dirottato a sinistra. Un modulo che Acori non aveva mai utilizzato in campionato. Chissà che lo stesso Acori stia studiando una variante nell'assetto in queste ultime quattro gare di campionato. Dulcis in fundo, la questione allenatore. Quella di Acori è diventata una panchina bollente. Non succede da oggi, ma succede dallo scorso 28 febbraio 2015 (dopo la sconfitta interna con la Carrarese per 2-1). Dopo quella gara il tecnico di Bastia Umbra aveva rischiato l'esonero e in verità è stato messo in discussione in diverse circostanze da quel momento in poi. Una piccola riflessione: un cambio tecnico ora può giovare o servire a qualcosa? Diciamo la verità: non ci crediamo. Anzi crediamo che la nave deve essere condotta dal suo condottiero che d'altronde ha permesso di costruire questa squadra: la salvezza è ancora alla portata e pensiamo che il Gubbio può salvarsi. Ma è chiaro che se la nave alla fine affonderà, ognuno poi si dovrà prendere le proprie responsabilità.

14 APRILE 2015
L'editoriale. Sul Titano... quel destino strano. Da 283 minuti senza gol, 12 punti nel ritorno

Gioie e dolori. Quando c'è stato di fronte il San Marino spesso sono arrivate delle gioie, per ultima (scusate il lapsus, per penultima) quella famosa vittoria nella finale playoff datata 13 giugno 2010 con 2624 tifosi eugubini al seguito che decretò la promozione in serie C1. Ma in passato ci sono stati pure dei dolori. Una data su tutte: 20 novembre 1988. Il Gubbio allora allenato da Giampaolo Landi venne sconfitto proprio a San Marino (per 1-0) con rete decisiva di Rossi su rigore al 63'. Quel risultato si rivelò così incredibile che fruttò ben 4 miliardi 361 milioni e 200 mila lire nella schedina del Totocalcio: infatti quella gara era inserita nella schedina e insieme ad altre grosse sorprese (Milan-Atalanta 1-2; Juventus-Napoli 3-5) contribuirono a quella vincita record. Morale della favola: prima di quella partita il San Marino occupava l'ultimo posto in classifica, mentre il Gubbio era lanciato nelle prime posizioni in classifica. Lo strano gioco del destino. Oggi in pratica è avvenuta la stessa cosa, il fanalino di coda San Marino sorprende il Gubbio con un secco e meritato 2-0, e mette nei guai il Gubbio che ora si trova con l'acqua alla gola: la distanza dei playout si è assottigliata a sole due lunghezze. Una prova così deludente che ha spiazzato chiunque. Una partita di una noia mortale. Una partita che offende proprio il gioco del calcio. E alla fine ci mancava pure il patatrac. Prima Musetti è riuscito a deviare di testa in rete (solo e soletto) un assist di Sensi in area dalla lunga distanza che poteva sembrare di primo acchito, innocuo. Invece la difesa eugubina si è fatta trovare completamente ferma: giocatori immobili come birilli. Poi Sensi ha indovinato il sette con un tiro chirurgico di destro vellutato che ha fatto calare definitivamente il sipario. Due gol che sono arrivati nel giro di 270 secondi. Inconcepibile. Come è inconcepibile una prova del genere. Manovra macchinosa, un gioco senza idee, neanche un minimo di ardore agonistico e quello che preoccupa più di tutto, neanche un tiro nello specchio della porta nel giro di 90 minuti (più recupero). Si tratta della terza sconfitta consecutiva dove l'attacco non ha segnato nemmeno un gol. Infatti il Gubbio non segna con esattezza da ben 283 minuti. Senza poi dimenticare che nel girone di ritorno la squadra rossoblù ha racimolato solo 12 punti in 15 partite che sono frutto di due vittorie, sei pareggi e sette sconfitte. In questo lasso di tempo sono state realizzate appena 12 reti in 15 partite mentre sono stati subiti 22 gol. Numeri che piuttosto parlano chiaro e che delineano una situazione davvero preoccupante. Oltretutto preoccupa il fatto che la squadra è spenta, senza mordente, senza grinta, senza quella fame che invece è basilare quando si lotta per un obiettivo così importante e delicato. Pure in città la delusione è palpabile. Una delusione che sfocia su alcuni punti di riflessione: la gente si chiede perchè la squadra è così remissiva nel momento in cui la lotta si fa agguerrita e soprattutto chiede a gran voce che la maglia (centenaria) del Gubbio venga onorata fino allo spasimo. Perchè adesso non ci sono più vie d'uscita. Se il Gubbio ripete queste prestazioni, il Santarcangelo domenica se lo mangia in un sol boccone... (Editoriale Direttore Gubbiofans.it)

12 APRILE 2015
Notari: "Gubbio a terra e senza gioco: non capisco!". Acori: "Neanche tre passaggi di fila..."

Gubbio, che brutto tonfo contro il fanalino di coda San Marino. Una prova inconsistente, senza mai centrare lo specchio della porta avversaria. Una prestazione che provoca la contestazione dei tifosi eugubini giunti fino a San Marino che aspettano la squadra all'uscita dei cancelli. Si sono fatti avanti D'Anna, Iannarilli, Guerri e Loviso davanti ad una cinquantina di tifosi arrabbiati. Anche il presidente Notari si è avvicinato per parlare direttamente con i tifosi. E le sue parole sono taglienti come non mai. Dopo il match riesce a stento a mantenere la calma dopo una prestazione che definiamo inqualificabile. Ai microfoni di Trg Network, il patron Sauro Notari ha usato queste testuali parole: "Non riesco proprio a concepire cosa è successo. Ho visto un Gubbio a terra. I tifosi stanno contestando e hanno tutte le ragioni. Dobbiamo cercare la soluzione migliore adesso. Ho parlato alla squadra dopo il match e qui ci vuole uno scossone importante. Credo che siamo usciti fuori dal seminato: punto il dito non solo sui calciatori, ma anche sul mister, e su tutti. Sono preoccupato perchè ho visto una squadra senza il gioco, senza nulla. Nemmeno ai tempi del Semonte mi era capitata una situazione del genere: la squadra ha sbagliato i passaggi più elementari, non riesco a capire, ma la squadra è proprio spenta". Alla domanda incalzante se adesso la guida tecnica (Acori) è in discussione, Notari risponde subito con questa frase: "Non nego che durante la partita nella mia testa sono passate tante cose in mente. A caldo si fanno tante riflessioni ma bisogna pensarci bene. A freddo si può decidere meglio". In sala stampa si presenta il trainer rossoblù Leonardo Acori e allarga le braccia: "Non siamo riusciti a fare tre passaggi di fila. Durante la settimana la squadra si allena bene e poi la domenica non riusciamo ad esprimere il nostro potenziale. Adesso non ci troviamo nelle migliori condizioni a livello psicologico". É soddisfatto l'allenatore del San Marino, Fulvio D'Adderio, per la ritrovata vittoria e afferma in maniera laconica: "Ma il Gubbio non ci ha mai impensierito. Ci siamo presi una bella soddisfazione". Intanto abbiamo inserito le foto di San Marino e Gubbio (12 immagini) che si trovano nel link sotto la foto in homepage e nella sezione "fotogallery". Le foto sono di proprietà di Diego Gasperoni.

12 APRILE 2015
Un San Marino vincente (2-0) contro un Gubbio inconsistente. Decidono Musetti e Sensi

Gubbio contro il San Marino di domenica (si gioca alle ore 18). Il tecnico Acori schiera il 4-1-4-1 con Tutino e Mancosu sugli esterni. Il tenico sammarinese D'Adderio invece opta per il 4-3-2-1. La prima azione degna di nota al 10': cross da destra di Bationo in area, Musetti devia di testa a rete, la palla sfila di poco a lato. Parte meglio il San Marino. Al 15' altro pericolo in area ospite: punizione vicino alla bandierina del corner di Sensi da sinistra che pennella in mezzo un pallone invitante dove giunge Cuffa che di testa in tuffo cerca la porta: palla che sorvola di poco sopra la traversa. Al 24' ci prova Bationo dal limite, ma il suo sinistro radente termina a lato di un metro. A questo punto il tecnico Acori cambia modulo adottando il 4-3-1-2: Domini viene dirottato a fare il trequartista dietro alle due punte Tutino e Regolanti, mentre Mancosu viene impiegato a destra a centrocampo al fianco di Loviso perno centrale e Guerri a sinistra. Ma torniamo alla cronaca. Al 35' ci prova direttamente dai trenta metri su calcio di punizione Cammaroto ma il suo destro potente finisce a lato deviato dalla barriera ospite; sugli sviluppi del seguente corner Bregliano cerca di testa il bersaglio ma la palla va alta. Al 45' arriva il primo tiro pericoloso in area locale: Loviso pennella un cross da destra, Lasicki calcia al volo di piatto destro con la palla che sorvola di poco sopra la traversa. Ripresa. Il tecnico Acori riparte con il 4-3-1-2. Al 51' c'è Loviso che perde palla al limite, così Cuffa si porta al tiro di destro ma Iannarilli non si fa sorprendere e para a terra. Al 62' spiovente invitante da sinistra di D'Anna in area, ma Mancosu di testa manca il tap vincente: la palla sfila sul fondo. Al 65' cross da destra di Bregliano, La Mantia gira di testa e la palla sfiora il montante. Al 73' la doccia gelata: Sensi alza la testa e dalla trequarti effettua un lancio lungo in area dove Musetti ruba il tempo alla difesa eugubina e di testa schiaccia a rete: la palla si insacca a fil di palo alla sinistra del portiere. Ma il San Marino trova il raddoppio dopo appena tre minuti (76'): c'è lo zampino ancora di Sensi che calcia direttamente in porta una punizione dai venti metri, con un tiro di destro a girare con la palla che toglie le ragnatele dal sette. Finisce qui: Gubbio inconsistente.
Tabellino: San Marino - Gubbio (2-0):
San Marino (4-3-2-1): Caio Secco; Bregliano, Fogacci, Cammaroto, Paolini; Soligo, Cuffa, Bationo (89' Magnanelli); Baldazzi (56' La Mantia), Sensi; Musetti (81' Bangoura). (A disp.: Vivan, Palazzi, Ferrero, Bangal). All. D'Adderio.
Gubbio (4-1-4-1): Iannarilli; Luciani, Manganeli, Lasicki, D'Anna; Loviso; Mancosu (71' Castelletto), Guerri (77' Vettraino), Domini, Tutino; Regolanti (74' Cais). (A disp.: Citti, Rosato, Caldore, Esposito). All. Acori.
Reti: 73' Musetti (S), 76' Sensi (S).
Arbitro: Capone di Palermo (Badoer e Tribelli di Castelfranco Veneto). Ammoniti: Baldazzi, Soligo e Magnanelli (S). Spettatori: 300 circa (di cui 64 di Gubbio nel settore ospiti).
Risultati: Trentaquattresima Giornata - Girone B - Lega Pro:
Ancona - Prato
1-1
80' Morbidelli (A), 87' Rubino (P) rig.
Forlì - Pontedera
2-1
27' Melandri (F), 50' Cappellini (F), 94' Libertazzi (P)
Grosseto - Ascoli
1-1
76' Torromino (G) rig., 91' Altinier (A)
Pisa - Spal
0-1
35' Zigoni (S)
Pistoiese - L'Aquila
3-1
9' Piscitella (P), 33' Pacilli (A), 75' Falzerano (P), 92' Falzerano (P)
Pro Piacenza - Santarcangelo
1-1
39' Speziale (P), 87' Guidone (S)
Reggiana - Carrarese
3-0
57' Petkovic (R), 86' Ruopolo (R), 90' Giannone (R)
San Marino - Gubbio
2-0
73' Musetti (S), 76' Sensi (S)
Teramo - Lucchese
4-3
6' Lapadula (T), 17' Donnarumma (T), 18' Ferretti (L), 24' Lapadula (T), 45' Donnarumma (T) rig., 53' Ferretti (L), 88' Nolè (L)
Tuttocuoio - Savona
3-0
2' Zanchi (T), 24' Tempesti (T), 79' Cherillo (T)

11 APRILE 2015
Out Marchionni e Casiraghi, e dubbio come esterno sinistro contro il fanalino San Marino

Gubbio a San Marino senza Marchionni (infortunato) e Casiraghi (squalificato). Galuppo è stato invece convocato, ma torna disponibile in concreto a partire dalla settimana prossima. Rossoblù che giocano una partita molto insidiosa. Lo sa bene il trainer rossoblù Leonardo Acori che specifica nel pre-gara di sabato: "Partita che vale tantissimo. Strada facendo ci siamo mangiati dei punti, perciò è giunto il momento di fare punti e andiamo a giocarci questa partita a San Marino per vincere. Un San Marino che è molto insidioso perchè ha raccolto tra le mura amiche 22 punti su 26 totali. Ma la squadra sta bene, per noi è una partita molto importante e quindi mi aspetto che i ragazzi in campo diano tutto, con intensità e grande generosità. Questo finale di campionato è diventato agguerrito: nessuno molla, inoltre a mio avviso la quota playout si è alzata rispetto gli altri gironi. Perciò bisogna stare attenti e fare punti. Incontro il San Marino da ex? Feci un grande campionato perchè arrivai a ottobre (2012) e portai la squadra al decimo posto. In settimana ho provato anche il 4-3-1-2 con Domini dietro alle due punte, ma alla fine credo che opterò per il solito modulo. Tutino oppure Vettraino? Mah, giocherà uno dei due come esterno sinistro". Detto ciò, la formazione titolare è pressochè fatta con il consueto 4-1-4-1 come modulo. Iannarilli in porta. Quartetto difensivo basato su Luciani, Manganelli, Lasicki e D'Anna. Loviso farà il playmaker davanti alla difesa. Quartetto di centrocampisti con Guerri e Domini al centro, ai lati Mancosu (risolto il problema alla schiena) fungerà da ala destra mentre sulla corsia di sinistra sono in ballottaggio Tutino e Vettraino (in vantaggio il primo per partire dal primo minuto). E come centravanti si va verso la conferma di Regolanti. Sono stati convocati venti calciatori dal tecnico Acori: Bentoglio, Cais, Caldore, Castelletto, Citti, D'Anna, Domini, Esposito, Galuppo, Guerri, Iannarilli, Lasicki, Loviso, Luciani, Mancosu, Manganelli, Regolanti, Rosato, Tutino e Vettraino. Arbitra l'incontro il signor Andrea Capone di Palermo che sarà coadiuvato dai guardalinee Nicola Badoer e Fabio Tribelli di Castelfranco Veneto.

10 APRILE 2015
Casoli: "Quel gol a San Marino, bello ed emozionante: tanta gente, qualcosa di incredibile"

L'ultima volta a San Marino. Era il 13 giugno 2010 e il Gubbio fu seguito da 2624 tifosi eugubini. Era la finale di ritorno dei playoff. E quella squadra del trainer Torrente si impose per 2-0 con le reti di Marotta su rigore procurato da Casoli e gol del raddoppio dello stesso Casoli, e così arrivò la conquista della C1. Ricordiamo tutto con un diretto protagonista, cioè con Giacomo Casoli, eugubino, che ora si trova al Como (girone A, Lega Pro). Quali ricordi di quel fatidico match? "Una giornata direi indimenticabile per tutti gli eugubini che erano là presenti. Rimarrà sempre un ricordo speciale. Pure io nella scorsa stagione sono tornato a San Marino con la maglia della Cremonese e c'era anche mister Torrente, poi Pascolini e Mengoni: per noi resta uno stadio diverso dagli altri perchè era una partita che non si dimenticherà mai e per me che sono eugubino è stato il massimo". Degli episodi chiave cosa ricorda? "Mi ricordo il gol (del 2-0) perchè ho ancora in mente un flash: appena ho segnato sono andato ad esultare davanti alla curva ed era qualcosa di incredibile perchè di Gubbio c'era tantissima gente. Penso che Gubbio non abbia mai portato tutta quella gente in trasferta". Ha citato il gol che fu realizzato in contropiede su assist di Marotta: ad un certo punto sembrava che calciasse di destro e invece Casoli ha spiazzato tutti infilando la palla in rete di sinistro. In pratica cosa è successo? "Sì, è vero: in pratica ho notato con la coda dell'occhio che stava arrivando il difensore (Tafani ndr) e mi sono messo davanti, così mi è rimasto il sinistro per calciare e venne fuori una traiettoria molto precisa". Ad oggi molti dicono che quel tridente d'attacco, ovvero Casoli, Marotti e Gomez Taleb, poteva fare bene pure in serie B con il Gubbio. Si trova d'accordo? "Parlano i numeri: eravamo una squadra forte. Poi è vero che davanti nel tridente giocavamo a memoria. Ma senz'altro fu merito del mister (Torrente ndr) che ci dettava i movimenti: di sicuro quel tridente nei playoff fece la differenza. Guarda caso Gomez è in serie A, Marotta ha fatto gol in giro da qualsiasi parte". Parlava del tecnico Torrente, perciò quale era il segreto di quei successi? "Diciamo che noi eravamo un grande gruppo di bravi ragazzi. Davamo tutto per il mister, per la gente. Torrente è un grande allenatore e lo dimostrano i numeri, a parte la parentesi sfortunata di Cremona ma bisogna ricordarsi che quando fu esonerato la Cremonese era già dentro ai playoff. Le motivazioni talvolta venivano anche da sè perchè vedevi tutta quella gente che ti seguiva. D'altronde facevamo un ottimo calcio, giocavamo benissimo e credo che quel campionato potevamo perderlo solo noi". Il gol più bello con il Gubbio? "Ricordo volentieri il gol alla Nocerina (2-0 ndr), però credo che il gol più bello ed emozionante è quello segnato per appunto a San Marino ai playoff. É stato anche il mio ultimo gol in rossoblù e quindi c'è stata un'emozione particolare. Ma non dimentico nemmeno il gol al Fano ai playoff perchè quello si poteva considerare come un derby". Poi Casoli ha avuto esperienze sia in serie C1 che in serie B: un piccolo accenno? "Esperienze direi positive: a La Spezia ho vinto un campionato, la Coppa Italia e la Supercoppa; ad Empoli ho avuto la fortuna di giocare con calciatori importanti e infatti ora sono in serie A. A Cremona sono andato per mister Torrente: squadra forte, ma non è andata benissimo". Ed ora a Como? "Mi trovo bene, società seria, siamo un'ottima squadra, però purtroppo nelle ultime partite c'è stato un po' di appannamento. Finchè c'è la matematica cerchiamo di centrare i playoff, ma è dura". E il Gubbio attuale? "Lo seguo spesso. Conosco Loviso con cui ho giocato assieme a Cremona. Ho visto che c'è stato un cambio societario e si stanno facendo le cose sul serio. La salvezza è alla portata e pensare Gubbio senza un campionato professionistico mi sembra irrealistico: voglio il bene del Gubbio perciò lo spero".

09 APRILE 2015
Gubbio, le ultime cinque tappe da thrilling: il resoconto. E i risultati dei recuperi del girone

Si sono giocati due recuperi del campionato di Lega Pro del girone B. Partiamo prima dalla partita che interessa di più al Gubbio. La Pistoiese non va oltre il pareggio contro l'Ancona. In vantaggio al 25' gli arancioni con un rigore trasformato da Di Bari. Al 32' i locali sfiorano il raddoppio con la traversa che viene colpita da Romeo. Ma nella ripresa arriva il pari marchigiano al 63' con Lisai di testa, che sfrutta a dovere un assist di Bondi. Ancora rimandata la vittoria perchè la Pistoiese non vince dal 22 febbraio scorso (2-1 al Forlì): così la squadra del tecnico Sottili fa solo un piccolo passo in avanti perchè resta sempre nei playout raggiungendo il quint'ultimo posto (a 35 punti) in compagnia del Savona, anche se i toscani in verità devono recuperare ancora una partita in casa contro il Santarcangelo che si giocherà mercoledì 15 aprile. L'altro recupero infrasettimanale di alta classifica invece ha visto pareggiare la Reggiana contro il Pisa per 1-1: apre Misuraca al 72', risponde Petkovic all' 82'. Tornando al Gubbio si evidenzia che le ultime cinque giornate che interessano la formazione di Acori sono da thrilling. Si parte domenica prossima contro il San Marino (che è ultimo in classifica), ma la partita come è facile immaginare nasconde molte (troppe) insidie per un semplice motivo: sulla carta se arrivano i tre punti possono sembrare una cosa scontata, mentre in caso di sconfitta (facendo i dovuti scongiuri) la situazione si potrebbe deteriorare a livello psicologico. Pertanto è categorico fare risultato in terra sammarinese perchè al di là della classifica, il Gubbio deve fare dimenticare in fretta ai suoi tifosi la brutta figura rimediata contro l'Ancona. Fare risultato risulta basilare anche in virtù del fatto che poi ci sono due scontri diretti per la salvezza. Domenica 19 aprile infatti sarà ospite in terra umbra in primo luogo il Santarcangelo che non è più quello dell'andata (dove il Gubbio si impose per 2-0), ha scalato posizioni (adesso è fuori di due punti dai playout) e tra l'altro è allenata dall'ex tecnico dei rossoblù Agatino Cuttone. Subito dopo il Gubbio farà visita alla Pistoiese che è in piena lotta per la salvezza, come già citato. Poi le ultime due giornate invece prevedono il match in casa contro la Pro Piacenza che è impelagata nei playout e poi si chiude a maggio in trasferta contro il Grosseto, che in classifica si trova attualmente un punto sotto al Gubbio (a quota 38 punti). Insomma, la formazione di Acori da questo momento alla fine del campionato dovrà affrontare tutte avversarie che sono in lotta per la salvezza. E da questo momento in avanti questa squadra ha un'oppotunità molto ghiotta: dimostrare di sapersi meritare sul campo la salvezza perchè ormai gli alibi (o le scuse di rito che ne conseguono) non avranno più giustificazioni, assolutamente. Notiziario. Il difensore Galuppo è tornato ad allenarsi con il gruppo (anche se sta facendo lavoro differenziato), ma non ce la farà per San Marino: perciò il suo rientro è previsto per la partita interna contro il Santarcangelo, salvo colpi di scena. Ancora out invece l'esterno sinistro Marchionni, per infortunio. Il centrocampista Casiraghi è squalificato.

08 APRILE 2015
Pascolini: "Ho visto un Gubbio poco reattivo, ma la salvezza è alla portata. Ma Domini?..."

Ha visto in prima persona il Gubbio contro l'Ancona presente sulle tribune del "Barbetti". Ci riferiamo a Giovanni Pascolini, ex preparatore dei portieri del Gubbio, poi è stato a Bari e come ultima squadra alla Cremonese sempre al seguito di Torrente. Per prima cosa chiediamo a Pascolini un giudizio di come ha visto il Gubbio nella partita del Giovedì Santo? "Penso che non sia stata una delle migliori partite per il Gubbio. É mancato a mio avviso in quasi tutti i reparti: d'altronde ha incassato due reti e non ha segnato nemmeno un gol. Con tutta sincerità ho visto un Gubbio in difficoltà in questa partita. Mentre in altre gare ho visto un Gubbio diverso, ovvero più pronto e più reattivo. Mi è sembrata quella classica gara che sarebbe potuta finire 0 a 0, anche se poi ha vinto l'Ancona per 2 a 0". Abbiamo visto un Gubbio che è calato alla distanza: secondo lei può essere un problema fisico o psicologico? "Non saprei. Tuttavia so che il Gubbio predilige il dinamismo, ma contro l'Ancona non si è visto. Forse è incappato in una giornata poco lucida, ma è anche vero che proviene da un trend non molto positivo. É una squadra giovane che nel momento delle difficoltà, poi difficilmente riesce a venirne fuori. Questa partita mi ha dato questa idea. Cioè un Gubbio che come prende il primo schiaffo difficilmente riesce a ribaltare la situazione. Mentre in altre gare era successo". C'è da preoccuparsi o la salvezza è alla portata di mano? "Beh, sarebbe stato meglio che la sconfitta non fosse arrivata. Quando non c'è la matematica certezza (della salvezza ndr) c'è sempre da preoccuparsi. Poi il calcio va giocato. Al di là di ciò ci sono tutte le carte in regola per raggiungere la salvezza. Per non centrare questo obiettivo deve succedere un qualcosa di straordinario". Pascolini ha visto il Gubbio in altre occasioni: qual è il calciatore che lo ha colpito favorevolmente? "Un calciatore che ritenevo importante dopo le prestazioni di inizio campionato era Domini: un elemento che correva in largo e in lungo, recuperava palla e aveva molto dinamismo. Adesso non è più considerato. Sinceramente non riesco a capire perchè non ha trovato più spazio. Probabilmente ha qualche lacuna caratteriale? Mi sto ponendo davvero questo punto interrogativo. Domini mi avevo dato un'ottima impressione: parlando anche con degli addetti ai lavori, me ne hanno parlato bene di questo ragazzo. Poi cito il portiere Iannarilli che sta facendo bene. Poi ci sono tanti giovani interessanti che però devono trovare la giusta continuità". L'ultima squadra di Pascolini è stata la Cremonese: i grigiorossi (dove ci sono tanti ex Gubbio) hanno avuto delle grandi difficoltà impreviste in questo campionato, ma ora si stanno riprendendo in un ambiente particolare. Un giudizio? "L'ambiente di Cremona è molto esigente: ha vissuto un passato in platee importanti. Infatti i calciatori sono sotto pressione, il primo passaggio sbagliato determina il primo mugugno. La squadra è giovane, ha fatto fatica ma sta recuperando. Ma ci sono calciatori importanti come Briganti che noi conosciamo a Gubbio, oppure come Palermo, e da parte mia conosco bene i portieri. Come organico è discreto. Questo sicuramente è stato un anno di transizione dove si valuterà chi può restare o no in questo contesto". Pascolini ha vissuto le stagioni vincenti con Torrente. Perciò conosce Gomez Taleb: l'argentino ha passato la Pasqua a Gubbio e incontrandolo ha mantenuto la stessa umiltà, nonostante giochi in serie A. Ma in quel Gubbio vincente oltre ai bravi calciatori c'erano dei grandi uomini? "Certo, è così. Vi svelo un retroscena. Sabato scorso sono andato a vedere Genoa-Udinese per l'esordio in casa di Lamanna: sono partito alla mattina alle ore 8 e sono tornato la sera stessa a mezzanotte. Per far capire che legame ancora c'è con certi calciatori. In quegli anni c'era un valore aggiunto, il fattore umano". E Pascolini adesso cosa farà? "Ho sempre seguito Torrente. A dicembre si poteva finire al Livorno, poi è saltato tutto. Poi Torrente ha avuto altre proposte (in Lega Pro), delle quali una non si è concretizzata e l'altra è stata rifiutata. Perciò è in attesa, come del resto sono in attesa io...".

07 APRILE 2015
Gomez, Pasqua a Gubbio con visita alla Basilica di Sant'Ubaldo: ogni promessa è debito...

Ogni promessa è debito. Lo avevamo scritto lo scorso 4 marzo proprio in questo spazio (infatti basta consultare l'archivio news). Avevamo scritto testualmente: «Prima o poi vuole tornare a fare visita alla Città dei Ceri. Senza dimenticare di fare visita alla Basilica di Sant'Ubaldo. Una speciale devozione verso il Patrono di Gubbio che ha coinvolto la sua famiglia». Ci riferiamo a Juan Inacio Gomez Taleb, conosciuto adesso in serie A come Juanito Gomez con la maglia dell'Hellas Verona. L'attaccante argentino è rimasto molto legato al Gubbio con cui ha giocato da gennaio 2010 a giugno 2011 (23 gol in maglia rossoblù). Sabato scorso, dopo la partita Hellas Verona-Cesena (conclusa per 3-3, con una rete segnata da Gomez), il calciatore sudamericano è partito subito per Gubbio in compagnia della fidanzata Claudia. Ha alloggiato a Gubbio e nel giorno di Pasqua ha partecipato alla Messa sul monte Ingino nella Basilica di Sant'Ubaldo. Fuori la Chiesa è stato avvicinato da alcuni tifosi che lo hanno subito riconosciuto, come può testimoniare questa foto di Riccardo Petrini che ha fatto un "selfie" con il calciatore argentino). Tra l'altro Gomez Taleb è stato protagonista sabato di un gol molto bello contro il Cesena, con un tiro a girare alla Del Piero. Con questa rete ha già segnato 35 gol in maglia gialloblù e il giornale veronese «L'Arena» lo esalta con il titolo: «Spettacolo Gomez. Juanito da record». Notiziario. Il Gubbio con il San Marino domenica dovrà fare a meno del centrocampista Casiraghi: è stato squalificato per un turno. La Lega Pro ha reso noto una nuova data del calendario: domenica 19 aprile il Gubbio ospiterà il Santarcangelo e si gioca alle ore 14:30. Domenica 12 aprile invece è prevista la trasferta di San Marino (ore 18).

06 APRILE 2015
L'editoriale. L'attacco fa cilecca e quei cross lanciati nel deserto. C'è da cambiare passo...

A pochi giorni di distanza dalla sconfitta contro l'Ancona abbiamo incontrato diversi tifosi che ci hanno sussurrato questa frase: "Sugli spalti ad un certo punto ci siamo messi seduti perchè la partita era troppo insignificante". Una frase detta in verità da quei pochi intimi che erano presenti nel giorno del Giovedì Santo al "Barbetti": solo 732 paganti, di cui 22 di Ancona (non erano validi gli abbonamenti). Colpa sicuramente di un calcio spezzatino che ha allontanato la gente dagli stadi. Ma è chiaro che anche certe performance non aiutano di sicuro la gente a seguire la squadra allo stadio. Facendo però un'analisi approfondita del match vengono fuori alcuni punti interrogativi. In primis si evidenzia proprio una evidente difficoltà nella zona gol. L'ultimo gol di un calciatore offensivo in squadra infatti risale al 14 marzo, nella partita pareggiata con l'Ascoli per 2-2 dove andò in rete Tutino di testa al 72': in pratica sul fronte avanzato non si va a segno da 378 minuti. E il bomber Regolanti? Non sta attraversando per niente un periodo di grazia: infatti non va a segno da ben 1012 minuti, cioè dalla gara giocata contro il Pisa il 25 gennaio pareggiata per 1-1 (sono passate ben 12 gare di campionato). E pensare che nel periodo tra novembre e dicembre l'attacco dei rossoblù era il più prolifico del girone mentre attualmente si trova al quinto posto (40 gol), dietro a Carrarese (42), Reggiana (43), Ascoli (51) e Teramo (52). Un altro dato che fa riflettere è che ad un certo punto del match il Gubbio ha tirato i remi in barca a tal punto che dalle fasce, all'occorrenza D'Anna da sinistra e Luciani o Mancosu da destra, effettuavano dei cross in area nel vuoto. Troppe volte si è notato un Regolanti indietreggiare per arrivare fino alla trequarti perchè non arrivavano palloni giocabili e poi nel momento delle ripartenze non faceva in tempo ad arrivare lucido e presente in area di rigore ospite. Tanti palloni che venivano fiondati in area nella terra di nessuno: una brutta sensazione. Infatti gli unici reali pericoli per la difesa avversaria sono capitati in due occasioni: nel primo tempo sulla testa di Regolanti (salvataggio sulla linea di porta di Paoli) e nella ripresa sulla testa di Vettraino (incornata debole finita tra le braccia di Lori), poi il nulla. In pratica si è visto un Gubbio che ha faticato e tanto, soprattutto in fase di possesso palla: privo di idee, prevedibile e inspiegabilmente lento nella manovra. Ora non serve altro che fare un esame di coscienza profondo. Occorre fare un'analisi approfondita della situazione. Sia chiaro: non è ancora compromessa la stagione perchè la classifica ancora sorride al Gubbio. Però serve fin da subito un cambio di passo a livello di grinta, di volontà, di sacrificio di tutti e di grande determinazione. Altrimenti la situazione può diventare molto pericolosa, veramente. Finire ora risucchiati nelle sabbie mobili dei playout sarebbe deleterio. Perciò è meglio prevenire... che curare. (Editoriale Direttore Gubbiofans.it)

02 APRILE 2015
Acori: "Troppo lenti e prevedibili". D'Anna: "Andamento no". Marcaccio: "La temperatura..."

Un Gubbio che esce tra i fischi del pubblico del "Barbetti" è l'emblema di una prestazione incolore. Si tratta della seconda sconfitta consecutiva. Succede tutto nell'ultimo quarto d'ora: Bondi risolve una punizione dal limite e Paponi chiude i giochi di testa. L'umore non è dei migliori nello stanzone dei rossoblù. L'allenatore Leonardo Acori è visibilmente scuro in volto: "Abbiamo giocato sottotono: ritmi blandi, siamo stati lenti e prevedibili. Ho visto una squadra compassata, non abbiamo giocato con il ritmo che spesso siamo abituati a fare. Pensare che ad inizio secondo tempo abbiamo sbagliato un gol facile con Vettraino: purtroppo lui sente troppo la partita. Poi ci siamo complicati le cose: abbiamo creato quella punizione dal limite dove si sono viste le qualità di Bondi sulle palle inattive. Ma adesso non bisogna perdere il lume della ragione. Perchè Tutino in panchina? Aveva giocato 5 partite in 20 giorni, era un po' stanco. La contestazione dei tifosi? Purtroppo hanno ragione perchè non abbiamo saputo giocare come sappiamo". Sulla stessa lunghezza d'onda il difensore e capitano Emanuele D'Anna: "Purtroppo l'andamento non è dei migliori. Ci siamo complicati la vita da soli. Colpa nostra ma anche della sfortuna. Bondi ha saputo sfruttare l'occasione mentre noi le abbiamo sprecate. Abbiamo giocato con il freno tirato? Boh, può essere, ma dal campo non si nota e forse dalle tribune si può notare meglio. Di sicuro abbiamo trovato davanti un Ancona molto ordinato che non ci ha concesso spazi. La contestazione? La capisco, i tifosi sono abituati a vedere un altro Gubbio. Ora bisogna pensare a parlare poco e pedalare". Sull'altra sponda parla il direttore sportivo Sandro Marcaccio: "La vittoria è meritata. Provenivamo da un periodo complicato. Eravamo un po' cotti, ma la temperatura serale ci ha agevolato. Non sto scherzando, la temperatura ha inciso. Avevamo preparato bene questa gara a livello tattico e il risultato ci ha dato ragione. Se abbiamo mai pensato ai playoff? Conosciamo i nostri limiti, perciò la salvezza per noi è un ottimo traguardo". Tocca ad un altro biancorosso, ovvero a Giancarlo Lisai, esterno dell'Ancona: "Sull'assist per il gol di Paponi ho sfruttato una bella ripartenza. Nella ripresa abbiamo sfruttato il fatto che il Gubbio è calato e noi abbiamo preso coraggio: in quel momento abbiamo capito che potevamo fare di più. Siamo partiti contratti, poi ci siamo sciolti strada facendo". Intanto abbiamo inserito le foto di Gubbio e Ancona (18 immagini) che si trovano nel link sotto la foto in homepage e nella sezione "fotogallery". Foto di Simone Grilli per studio Gavirati.

02 APRILE 2015
Ancona che passa a Gubbio per 2-0. Decidono Bondi e Paponi. Una prestazione incolore

Gubbio contro l'Ancona, di giovedi con fischio d'inizio alle ore 19:30. Il tecnico Acori torna al modulo 4-1-4-1 con alcune sorprese: Rosato centrale difensivo al fianco di Manganelli (Lasicki in panchina); Vettraino come esterno sinistro (Tutino in panchina). L'allenatore dei biancorossi Cornacchini invece opta per il 4-2-3-1. Dopo una fase di studio il primo tiro in porta si registra al 15': sventola di destro di Camillucci dal limite, Iannarilli vola sotto la traversa e devia la sfera in angolo. Al 26' Bondi lancia in porta per vie centrali Paponi che entra in area e calcia in porta di destro, salva alla disperata il portiere Iannarilli in uscita. Al 29' Loviso lancia Regolanti che si porta al limite e calcia di sinistro in diagonale: Lori si salva a terra in due tempi. Al 45' cross di Loviso in area, colpo di testa di Regolanti con la palla che sfugge al portiere Lori, sulla linea di porta sbroglia il pericolo Paoli in anticipo su Mancosu pronto a scoccare il tiro vinecnte. Ripresa. Al 48' cross da destra in area di Mancosu, Vettraino manca la girata vincente da posizione favorevole, para a terra Lori. Al 57' un tiro volante di Cangi dal limite, palla che sorvola di poco sopra la traversa. Al 59' Parodi lancia in profondità Paponi che entra in area e calcia di destro a rete in diagonale, para a terra Iannarilli. Al 77' l'Ancona va in vantaggio su punizione: Bondi calcia dal limite, fa partire un tiro di sinistro a girare che supera la barriera e la palla si insacca sotto il sette, con l'estremo tentativo di Iannarilli che resta vano. All' 84' raddoppio ospite: Lisai pennella in area un cross, Paponi raccoglie l'invito e in tuffo incorna la sfera insaccandola nell'angolino. The end. Alla fine la contestazione.
Tabellino: Gubbio - Ancona (0-2):
Gubbio (4-1-4-1): Iannarilli; Luciani, Manganelli (84' Cais), Rosato, D'Anna; Loviso; Mancosu, Guerri (71' Domini), Casiraghi, Vettraino (57' Tutino); Regolanti. (A disp.: Citti, Lasicki, Caldore, Castelletto). All. Acori.
Ancona (4-2-3-1): Lori; Parodi, Paoli, D'Orazio, Cangi; Camillucci, Di Ceglie; Lisai, Bondi (88' Bambozzi), Tulli (93' Cognigni); Paponi. (A disp.: Aprea, Barilaro, Sampietro, Morbidelli, Tavares). All. Cornacchini.
Reti: 77' Bondi (A), 84' Paponi (A).
Arbitro: Boggi di Salerno (Monetta di Salerno e Abagnara di Nocera Inferiore). Ammoniti: Manganelli, Casiraghi e Rosato (G); Bondi e Tulli (A). Spettatori: 732 (Giornata Rossoblu, abbonamenti non validi), di cui 22 di Ancona nel settore ospiti.
Risultati: Trentatreesima Giornata - Girone B - Lega Pro:
Ascoli - Pro Piacenza
1-1
12' Matteassi (P), 46' Berrettoni (A)
Carrarese - Pisa
1-2
4' Lisuzzo (P), 46' Floriano (A), 62' Cellini (C) rig.
Gubbio - Ancona
0-2
77' Bondi (A), 84' Paponi (A)
Lucchese - San Marino
3-0
42' Forte (L) rig., 64' Raicevic (L), 75' Forte (L)
Pontedera - Pistoiese
1-1
10' De Cenco (Po), 31' Ricci (Pi)
Prato - Reggiana
1-1
71' Spanò (R), 74' Bocalon (P)
Santarcangelo - Grosseto
2-1
27' De Respinis (S), 61' Pichlmann (G), 71' Falconieri (S)
Savona - L'Aquila
0-3
15' Virdis (A), 59' Perna (A), 92' Pozzebon (A)
Spal - Forli
3-0
4' Finotto (S), 45' Cottafava (S), 85' Togni (S)
Teramo -Tuttocuoio
3-0
40' Donnarumma (Te), 68' Perrotta (Te), 79' Lapadula (Te) rig.

01 APRILE 2015
Gubbio contro l'Ancona: Giornata Rossoblù, ma prezzi ribassati. Ecco la lista dei convocati

Gubbio contro l'Ancona in campionato in una data insolita (il Giovedì Santo) e in un orario proibitivo (ore 19:30). Ma questo ormai è il calcio spezzatino. Il Gubbio deve fare ancora a meno degli infortunati Marchionni e Galuppo, ma rientra Mancosu. Il tecnico Leonardo Acori vuole riscattare subito il brutto ko in trasferta con la Tuttocuoio: "Dobbiamo reagire dopo una sconfitta assurda. Per fortuna si gioca subito. Cercheremo di conquistare i punti che ci mancano per la salvezza in casa. Grande rispetto dell'Ancona dove ci sono Cornacchini e Tasso, due persone che stimo perchè li ho avuti come miei calciatori. Ma noi dobbiamo fare punti con l'aiuto del nostro pubblico". Con il rientro di Mancosu si torna all'antico: si rivedrà il 4-1-4-1 e viene messo da parte il 5-3-2 utilizzato domenica scorsa. Quindi Iannarilli in porta. Difesa a quattro con Luciani, Manganelli, Lasicki e D'Anna. Loviso playmaker davanti alla difesa. Poi un quartetto di centrocampisti con le ali Mancosu e Tutino, in mezzo il duo Guerri e Casiraghi. Come centravanti Regolanti è in ballottaggio con Cais. Il tecnico Acori ha convocato venti calciatori: Bentoglio, Cais, Caldore, Casiraghi, Castelletto, Citti, D'Anna, Domini, Esposito, Guerri, Iannarilli, Lasicki, Loviso, Luciani, Mancosu, Manganelli, Regolanti, Rosato, Tutino e Vettraino. Per l'occasione è stata indetta la "Giornata Rossoblù" pertanto anche gli abbonati si dovranno munire del biglietto, ma i prezzi sono stati ribassati di 5 euro rispetto alle altre occasioni. Ecco i prezzi: tribuna vip 20 euro, tribuna laterale 15 euro, gradinata 10 euro, curva 5 euro e le donne pagheranno in tutti i settori 5 euro (tranne tribuna vip). In casa Ancona sono out Mallus e Dierna per squalifica. L'allenatore Cornacchini potrebbe rispolverare il 4-2-3-1 usato all'andata, tralasciando il 3-4-3 e non è escluso un turn over. In porta va Lori. Quartetto difensivo con Cangi, Paoli, D'Orazio e Parodi. Un duo di mediani formato da Camillucci e Di Ceglie. Trequartisti con il trio Lisai, Bondi e Tulli. Di punta Paponi che però è in ballottaggio con Tavares. Arbitra l'incontro il signor Pasquale Boggi di Salerno, coadiuvato dagli assistenti di linea Giuseppe Monetta di Salerno e Lorenzo Abagnara di Nocera Inferiore.

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Anno 2011-2012 Serie B:

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1 ottobre 2011:

Gubbio-Verona 1-1
Spettatori: 3911

24 ottobre 2011:
Gubbio-Torino 1-0
Spettatori: 4173

6 gennaio 2012:
Gubbio-Bari 2-2
Spettatori: 3821

28 gennaio 2012:
Gubbio-Sampdoria 0-0
Spettatori: 3977

28 aprile 2012:
Gubbio-Pescara 0-2
Spettatori: 4434

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