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• 30
aprile
2013 Galabinov:
"Nonostante l'infortunio, un'annata positiva".
Sinergia Parma-Gubbio: si può fare!
Un
brutto infortunio. La frattura del perone destro.
E si è rivisto di primo pomeriggio del martedì
allo stadio con un vistoso gesso alla gamba destra.
Stagione finita. Andrey Galabinov però resta
calmo, non si scompone e ci racconta l'infortunio:
"Portavo palla sulla linea laterale, ho
saltato il primo uomo (Burrai ndr) ma mentre stavo scartando
il secondo (Cottafava ndr) ho saltato sulla sua
scivolata e ho messo male il piede d'appoggio. Ci sono caduto sopra da dietro".
Quindi l'infortunio non è da attribuire al
fallo commesso ai tuoi danni ma è stato fortuito,
giusto? "Assolutamente sì. Il ragazzo
(Cottafava ndr) non c'entra nulla: ho fatto in pratica
da solo. Sono stato solo sfortunato nell'occasione".
Dispiace per via del fatto che Galabinov stava passando
un grande periodo di forma avendo realizzato 12
reti in questo campionato. C'è rammarico?
"C'è rammarico sì. Volevo
non fermarmi e segnare ancora. Però purtroppo
ormai è capitato. Adesso spero solo che vada
tutto bene per il Gubbio e tutta la squadra raggiunga
il traguardo il prima possibile". Stavamo
dicendo di frattura al perone. Tempi di recupero?
"Fra una settimana devo togliere il gesso
e fare un'altra lastra. Da quel momento in poi bisognerà
valutare la situazione giorno per giorno".
Ma a livello personale, nonostante ciò, è
stata una stagione positiva per il bulgaro che è
arrivato in doppia cifra in fase realizzativa e
non era mai successo prima. "Tutto vero,
- spiega Galabinov - anche se speravo di
fare anche qualcosa in più. Comunque sia
resta il fatto che è stata una stagione molto
positiva per me. Pertanto mi porterò dietro
un bel ricordo di Gubbio". Ad inizio stagione
speravate in un altro obiettivo oltre la salvezza?
"Il primo nostro obiettivo è stato
la salvezza. Però personalmente non vedo
tutta questa differenza a livello di organico tra
la nostra squadra e tra il Perugia, la Nocerina, il
Latina, eccetera. Secondo me, se le cose andavano
come dovevano andare, sicuramente potevamo centrare
i playoff". Galabinov ha altri due anni
di contratto con il Livorno: in futuro? "Sono
del Livorno. Perciò torno a Livorno e poi
si vedrà". Ultima domanda: un messaggio
ai tifosi del Gubbio? "Voglio ringraziarli
per tutto quello che ci hanno dato nella stagione.
Sono stati il nostro dodicesimo uomo in campo in
tutte le partite, veramente". Notiziario.
Gubbio: ma all'orizzonte c'è il Parma? Già
lo scorso settembre scrivemmo che una società
di serie A poteva dare un aiuto concreto per il
sodalizio rossoblù. Una voce che tra l'altro
era rimasta tale. Però adesso si è vicini ad
una svolta. Per la prossima stagione si potrebbe
creare una sinergia tra il Parma e il Gubbio che
consiste nel portare in rossoblù calciatori
che sono di proprietà dei ducali. Una collaborazione
già era esistente in questi anni, ma nell'attualità
il Gubbio potrebbe diventare la corsia preferenziale
per far transitare i calciatori gialloblù
che non rientrano nei piani della prima squadra
parmense. Un affare che sulla carta può essere
vantaggioso per entrambe. Da una parte il Parma
sa dove piazzare i suoi calciatori per farli valorizzare
e quindi giocare. Dall'altra parte il Gubbio può
avere dei calciatori a costo zero (rimangono cioè
sulle spalle del Parma), in un periodo dove esiste
una reale crisi finanziaria nel mondo. Risparmiare
soldi e garantirsi un futuro. Questo è il
progetto sul piatto della bilancia. Ma ora serve
la cosiddetta fumata bianca prima di fare ulteriori
commenti. Ancora è tutto un pour-parler.
I prossimi giorni saranno cruciali in tal senso.
• 30
aprile
2013 L'editoriale.
Missione (quasi) compiuta. Però quanti rebus!
Dai programmi agli interpreti...
Dopo
la partita dell'andata avevamo definito la sconfitta
di Latina con il termine "la lezione pontina",
nel nostro editoriale. Questa volta è successo
l'opposto. Questa volta a dare la lezione ai pontini
è stato il Gubbio. Dopo un primo tempo piuttosto
flemmatico, con ritmi bassi e poco gioco da entrambe
le parti, il Latina si è trovato in maniera
inaspettata in vantaggio con un errore macroscopico
della retroguardia rossoblù (portiere compreso).
Colpo di testa fulmineo dell'ex rossoblù
Alberto Gerbo che ha trovato la porta eugubina completamente
sguarnita. Come nei videogiochi quando si sbaglia
pulsante e ti trovi il portiere che va a farfalle
e tutta la retroguardia rimane ferma e impassibile,
come pietrificata. Ma nella ripresa la partita ha
cambiato volto. Ovvero si è visto un Gubbio
diverso, aggressivo e volenteroso di recuperare
la situazione e di fare sua la partita. Quella grinta
e determinazione che in questa stagione ha viaggiato
ad intermittenza. Quando c'è stato vigore
agonistico e concentrazione, questa squadra non
ha avuto problemi con nessuno. Quando invece questo
Gubbio ha giocato con troppa sufficienza, questa
squadra ha avuto problemi con tutti. Non a caso
sono arrivate sconfitte casalinghe evitabili con
Sorrento e Carrarese, ed è arrivato un solo
punto in casa con Barletta e Andria Bat. Questo
viaggiare a fasi alterne è stata la vera
spada di Damocle di questo Gubbio. Perchè
oltre a ricordare quelle sconfitte inspiegabili
con le formazioni impelagate nei bassifondi della
classifica, ci sono da ricordare anche le belle
vittorie in casa su Nocerina, Pisa, Benevento, Frosinone
e per ultima quella con il Latina. Motivo per il
quale crescono i rimpianti. E non sono pochi i rimpianti.
Perchè questa stagione (come forse non mai)
è stata caratterizzata da tante contraddizioni
che si sono accavallate l'una dietro l'altra. A
partire dalle grandi ambizioni di inizio stagione
quando si tentava subito di tornare in B (e se ne
parlava ad inizio giugno). Poi a luglio l'obiettivo
è stato dirottato sui playoff. Da settembre
in poi si è parlato invece solo di salvezza.
Chissà come mai. Forse perchè nel
mercato estivo dovevano arrivare dei calciatori
e invece ne sono arrivati altri? O per meglio dire:
il trainer Sottil si aspettava un certo tipo di
calciatori (di esperienza) e invece sono arrivati
tanti giovani come non era stato programmato all'inizio?
Oppure c'è dell'altro? Dicevamo una stagione
piena di contraddizioni perchè, oltre alle
prove ad intermittenza, si è potuto notare
un cambiamento repentino di moduli ed interpreti.
Sta di fatto che, a due giornate dal termine, non
si capisce ancora qual è la reale fisionomia
di questa squadra. A parte il modulo in sè
per sè (dal 4-3-1-2 al 5-3-2 per arrivare
al 4-3-3), alcuni calciatori hanno cambiato ruolo
in continuazione. Un esempio? Nicola Malaccari,
classe '92, senza dubbio la vera rivelazione di
questo girone di ritorno. Il centrocampista jesino
è stato provato come sostituto naturale di
Sandreani come interno destro di centrocampo. Per
una fase della stagione è stato messo da
parte. Ultimamente è stato impiegato come
esterno destro in fase difensiva, mentre nell'ultima
gara contro il Latina è stato schierato come
attaccante aggiunto come esterno sinistro. Un altro
esempio? Simone Palermo, classe '88, un uomo mercato
per il Gubbio nella prossima estate. Il centrocampista
romano è stato impiegato come interno sinistro,
ma strada facendo ha giocato pure da interno destro
o da playmaker. A Latina all'andata fu impiegato
pure da trequartista puro. Insomma, è un
Gubbio alla ricerca di un'identità continua.
Tutto ciò ha influito sul rendimento e sui
risultati, senza dubbio. Tutto ciò va messo
sullo stesso piano dei vari infortuni e squalifiche.
Altrimenti sarebbe riduttivo e fuorviante parlare
solo di infortuni, squalifiche e arbitraggi sfavorevoli.
Per fortuna adesso la salvezza è dietro l'angolo.
La missione è (quasi) compiuta. Ancora un
ultimo sforzo e poi la salvezza sarà raggiunta.
Poi in estate se ne vedranno delle belle. Non è
escluso che ci sia un'autentica rivoluzione. Staremo
a vedere! (Editoriale Direttore Gubbiofans.it)
• 28
aprile
2013 Caccavallo:
"Il mio gol? Una sensazione davvero bellissima".
Galabinov: frattura del perone
Gubbio
che supera di slancio il Latina. Un Gubbio che però
perde il suo centravanti. Dopo un contrasto di gioco
nel primo tempo con l'ex Cottafava, Galabinov è
dovuto uscire dal rettangolo di gioco. Alla fine
del match il responso: per l'attaccante bulgaro
si tratta della frattura del perone alla gamba destra:
è una brutta tegola per il team eugubino.
Il primo a presentarsi in sala stampa è il
tecnico dei laziali, Stefano Sanderra,
che dice: "Ci è mancata la cattiveria
e la lucidità davanti alla porta. Ci sono
molti rimpianti perchè come minimo meritavamo
il pareggio. Questo è un risultato beffa.
Tuttavia il Gubbio ha fatto la sua parte mentre
noi non siamo stati bravi a chiudere la partita
e abbiamo fatto errori difensivi. Molti calciatori
al momento non sono al top. Ma nei playoff venderemo
cara la pelle perchè credo che questo Latina
può giocarsela con chiunque". Sull'altra
sponda è felice l'attaccante Giuseppe Caccavallo che dice: "Al momento del gol vittoria ho
provato una sensazione bellissima. Ho visto quel
cross di Malaccari e ho fatto il possibile per buttare
dentro la palla. Qualche critica di troppo in passato?
Ma a Gubbio sto bene, mi sento a casa. Non nego
che mi piacerebbe restare ancora in rossoblù".
Il difensore Marco Briganti autore del momentaneo pareggio dice: "Ho
segnato di ginocchio ma non me ne vergogno. Quello
che conta è che la palla è finita
in gol e questo è il mio primo gol in campionato.
Una vittoria raggiunta con cuore e orgoglio. Anche
se nel primo tempo abbiamo commesso il solito errore
che ci ha complicato la vita". Chiude la
rassegna il diesse Stefano Giammarioli che dice: "Esordisco nel dire che il tecnico
Sottil mancherà quattro giorni perchè
farà uno stage in Svizzera. Sono molto contento
della vittoria perchè abbiamo dominato. Questa
è una vittoria che vale doppia. Caccavallo
è stata una scommessa vinta: spesso è
criticato ingiustamente ma quando manca si vede.
Ma un elogio va anche a Boisfer che ha giocato nonostante
in settimana non si era mai allenato. L'unico mio
cruccio è Di Piazza: è un calciatore
di valore, talentuoso, ma ancora con noi non è
riuscito a far vedere il suo potenziale. Un peccato.
E Venturi? Critiche esagerate, la gente non lo sta
aiutando". Intanto abbiamo inserito le
foto della gara tra Gubbio e Latina (21 immagini)
che trovate nella sezione "fotogallery"
e nel link sotto la foto in homepage. Il fotoracconto
della partita con la sequenza dell'infortunio di
Galabinov, del gol di Briganti e del gol vittoria
di Caccavallo. Foto di Gianfranco Gavirati
e Simone Grilli.
• 28
aprile
2013 Gubbio
di slancio sul Latina (2-1). Apre Gerbo, pari di
Briganti e gol sorpasso di Caccavallo
Gubbio
contro Latina. Rossoblù schierati con il
4-3-3 e a sorpresa in campo c'è Boisfer,
dato in forte dubbio. Malaccari gioca come esterno
d'attacco. Il trainer Sanderra dei laziali schiera
il 4-3-3 e l'ex Gerbo fa da spola sulla fascia sinistra
da esterno d'attacco aggiunto. Pronti e via. Partita
tattica. Non si vede un tiro in porta fino al 10'
quando Schetter cerca la conclusione a rete in diagonale,
ma la palla va fuori. All' 11' su punizione di Radi
calciata in area, Briganti schiaccia di testa a
rete, Bindi si salva in corner. Sull'angolo calciato
da Caccavallo, Bartolucci incorna in porta ma la
palla va sopra la traversa. Altro momento di flemma.
Poi c'è un tiro in porta al 32' quando Palermo calcia
alto. Al 33', su cross da sinistra di Bartolucci
in area, Bindi esce a vuoto e Guerri in tuffo di
testa cerca l'angolino: palla che si infrange sull'esterno
della rete. Al 35' esce per infortunio Galabinov:
subentra Di Piazza. Al 38' il Latina passa in vantaggio:
punizione lunga di Schetter in area, Venturi esce
a vuoto con un'amnesia di tutta la difesa; ne approfitta
Gerbo che insacca di testa la sfera in rete a porta
sguarnita. L'ex Gerbo dopo il gol non esulta. Al
42', su assist di Caccavallo, Guerri cerca la porta
di testa ma la palla va a lato. Si passa alla ripresa.
Al 48' Di Piazza si libera al limite, entra in area
e calcia di sinistro con la palla che si stampa
sul palo; poi la palla va in corner. Sull'angolo
di Radi, la palla va in area dove carambola su Bindi;
ne approfitta Briganti che da pochi passi insacca
la sfera in rete di ginocchio destro. Al 49' così
Briganti pareggia. La partita adesso si infiamma.
Al 51' Schetter si porta in area e di destro impegna
severamente Venturi. Al 52' ci prova Jefferson,
ma Venturi è in agguato e para. Al 55' azione
personale di Caccavallo che si porta al limite e
carica un sinistro radente che costringe Bindi a
salvarsi in tuffo. Al 59' Schetter all'altezza dell'area
di rigore calcia alto. Al 69' brivido in area rossoblù:
Ricciardi serve in area Danilevicius pronto a scoccare
il tiro a rete, salva in extremis Briganti in scivolata.
Al 76' Gubbio in vantaggio: cross da destra in area
di Malaccari, Caccavallo di testa schiaccia la palla
a rete e si insacca in porta. All' 86' Caccavallo
lancia in profondità Di Piazza che tenta
una conclusione con un pallonetto, ma la palla va
alta: occasione mancata. All' 87' sberla di Gerbo
da fuori area, Venturi vola e si salva in angolo.
All' 89' brivido: pallonetto di testa di Pagliaroli
che supera Venturi ma per fortuna dei rossoblù
la palla si stampa sulla traversa. Finisce così:
il Gubbio vince per 2-1 sul Latina. Ma dopo il novantesimo
si viene a sapere che il bulgaro Galabinov ha riportato
la frattura del perone destro. Una brutta tegola
per il team rossoblù a 180 minuti dal termine. Tabellino:
Gubbio - Latina 2-1: Gubbio:
Venturi, Cancelotti (85' Galimberti), Bartolucci
(46' Semeraro), Boisfer, Briganti,
Radi, Palermo, Guerri, Galabinov (35' Di Piazza),
Caccavallo, Malaccari.
(A disp.: Farabbi, Regno, Baccolo, Bazzoffia). All. Sottil (squalificato, in panchina
Coppola). Latina: Bindi, Milani (46' Giallombardo), Agius,
Cejas, Cottafava, De Giosa, Ricciardi, Burrai, Jefferson
(68' Danilevicius),
Gerbo, Schetter (81' Pagliaroli). (A disp.: Ioime, Giacomini, Celli, Angelilli). All. Sanderra. Reti:
38' Gerbo (L), 49' Briganti (G), 76' Caccavallo
(G). Arbitro:
Pezzutto di Lecce (Bellagamba e Camillucci di Macerata).
Ammoniti: Bartolucci, Palermo, Caccavallo,
Di Piazza e Semeraro (G); Agius, Gerbo e Cejas (L). Spettatori: 1947 (di cui 1245
abbonati; 92 di Latina nel settore ospiti). Risultati:
Ventottesima Giornata - Lega Pro - Prima Divisione
- Girone B: Avellino
- Andria Bat 4-0 57'
Castaldo (Av) rig., 75' De Angelis (Av), 78' Zigoni
(Av), 92' Zappacosta (Av) Benevento
- Nocerina 1-2 20'
Montiel (B), 29' Russo (N), 82' Evacuo (N) Carrarese
- Barletta 1-2 35'
Anzalone (C), 53' Cicerelli (B), 71' Molina (B) Gubbio
- Latina
2-1 38'
Gerbo (L), 49' Briganti (G), 76' Caccavallo (G) Paganese
- Frosinone 1-1 84'
Ganci (F), 91' Fava (P) Prato
- Pisa 1-3 32'
Suagher (Pi), 50' Napoli (Pr) rig., 71' Perez (Pi),
84' Rizzo (Pi) Sorrento
- Catanzaro 0-1 93'
Fioretti (C) Viareggio
- Perugia 1-0 69'
Benedetti (V)
• 27
aprile
2013 Andria
Bat: deferito alla commissione disciplinare. Gubbio
contro Latina: la prova verità
Il
procuratore Federale, su segnalazione della Covisoc,
ha deferito alla Commissione Disciplinare il legale
rappresentante protempore dell'Andria Bat, Maurantonio
Di Toma. La motivazione: "per non aver documentato
agli organi federali competenti l'avvenuto pagamento
delle ritenute Irpef e dei contributi Inps relativi
agli emolumenti dovuti ai propri tesserati per la
mensilità di settembre, novembre e pure di
dicembre 2012". Deferito anche il sindaco unico
della società Francesco Pierangeli. La motivazione:
"per aver prodotto alla Covisoc dichiarazioni
attestanti circostanze e dati contabili non veridici".
La società è stata deferita a titolo
di responsabilità diretta ed oggettiva. Non
è escluso che potrebbero arrivare dei punti
di penalizzazione o una pesante sanzione. Si aspettano
sviluppi. Intanto domenica c'è la sfida tra
Gubbio e Latina. Nei rossoblù sono assenti
per squalifica Belfasti e Sandreani, oltre al tecnico
Sottil (sostituito in panchina dal vice Coppola).
Boisfer risulta tra i convocati ma al massimo andrà
in panchina per un ematoma alla coscia (in settimana
si sospettava uno stiramento). Problemi alla schiena
per Bartolucci ma ci sarà. In casa Latina
non ci sono gli squalificati Barraco, Agodirin e
Bruscagin, oltre agli infortunati Sacilotto, Tulli
e Cafiero.
• 26
aprile
2013 Focus:
annate recenti, tanti calciatori stanno giocando
in serie B (e non solo). Ecco il grafico
Non
si può dire di certo che il Gubbio non può
competere con le squadre di serie B. Lo diciamo
perchè mettiamo sul piatto degli elementi
oggettivi. Se si va a fondo in un'analisi ben specifica,
si scopre che nelle annate recenti sono "passati"
in maglia rossoblù dei calciatori che attualmente
giocano proprio in pianta stabile in serie B. E non solo.
Per dare frutto al senso delle nostre parole mettiamo
in campo un ipotetico modulo (3-5-2) con i suoi
interpreti. Ecco il risultato. In porta Eugenio
Lamanna, ora in forza al Bari. Trio di difensori:
Alberto Almici (ora alla Virtus Lanciano), Martino
Borghese (che è alla Pro Vercelli) e Antonio
Caracciolo (è tra le fila del Brescia). A centrocampo
un quintetto con un mix di quantità e qualità:
sulla mediana Obiorah Nwankwo (dopo la sua esperienza
al Padova ora gioca nella serie A rumena con il
Cluj) e Sergiu Suciu (sta giocando con la Juve Stabia);
come ala destra votata all'attacco Cristian Galano
(è al Bari), esterno sinistro Mario Rui Silva
Duarte (è allo Spezia), mentre come fantasista
Tomas Andres Guzman. Il calciatore paraguayano gioca
nel campionato di serie A del Paraguay con la maglia
del Club Olimpia di Asuncion. Ha debuttato in Coppa
Libertadores contro il Defensor Sporting. Lo scorso
7 aprile è andato pure a segno in campionato
nella vittoria per 2-0 contro il Cerro Porteno.
In attacco il duo Juan Inacio Gomez Taleb (che si
trova all'Hellas Verona) e David Lofquist, che gioca
nel campionato di serie A danese con la maglia dell'Odense.
Insomma, senz'altro è una compagine di tutto
rispetto.
Senza poi considerare che giocano in serie B altre
pedine e con la
squadra appena stilata potrebbero essere dei buoni
rincalzi. Vedi il difensore Simone Benedetti (è
allo Spezia), gli attaccanti Mattia Graffiedi (è
a Cesena), Giacomo Casoli (è all'Empoli) e Daniele Ragatzu (è alla Pro Vercelli).
Ma non solo. Possiamo aggiungere in panchina altri
elementi che stanno facendo molto bene pure in Prima
Divisione. Su tutti Alfredo Donnarumma che con la
maglia del Como è capocannoniere del girone
A di Prima Divisione con 13 reti realizzate. Come
allenatore? Naturale la risposta: Vincenzo Torrente
che, dopo i due campionati vinti a Gubbio, sta vivendo
la sua seconda esperienza personale in B alla guida del Bari. Senza dimenticare che nel Bari
attuale ci sono altri due rossoblù, ovvero
il preparatore atletico Romano Mengoni e il preparatore
dei portieri Giovanni Pascolini. Senza dubbio questo
team non sfigurerebbe nel campionato attuale
della cadetteria. Se l'anno scorso ci fosse stata una
programmazione più seria e meno "garibaldina",
la serie B poteva essere mantenuta. Ma ormai è
acqua passata. Dai rimpianti passiamo all'attualità.
Continua il ritiro a Castelraimondo (nei pressi
di Macerata). Rodrigue Boisfer a rischio forfait
per una lesione muscolare alla coscia destra. Da verificare le condizioni
del transalpino. In caso di assenza del francese, Sottil sta studiando i rimedi. Possibile
l'impiego a centrocampo di Malaccari a destra, con
Guerri centrale e Palermo a sinistra in un ipotetico
4-3-3. Perciò in difesa andrà il quartetto
Cancellotti, Briganti, Radi e Bartolucci. In attacco
il tridente Caccavallo, Galabinov e Di Piazza (o
Bazzoffia). Ma
non è escluso che il tecnico di Venaria Reale
possa optare per un 4-3-1-2: Caccavallo
può fungere come trequartista e di punta
Galabinov e Di Piazza. Oppure potrebbe uscire dal
cilindro l'albero di Natale (4-3-2-1):
Galabinov, unica punta.
• 25
aprile
2013 Contro
il Latina la sfida degli ex. Ma non c'è Pecchia.
E sulla terna arbitrale, dati curiosi...
Gubbio
contro Latina è la sfida degli ex. Nella
formazione laziale infatti giocano tre ex rossoblù,
cioè il centrocampista Alberto Gerbo, i difensori
Marcello Cottafava e Matteo Bruscagin (quest'ultimo
però domenica è assente per squalifica).
La compagine nerazzurra si trova terza in classifica,
a 49 punti (+16 punti dal Gubbio). Gol fatti: 35.
Gol subiti: 25. Fuori casa il Latina ha conquistato
5 vittorie e 3 pareggi; allo stesso tempo ha incassato
5 sconfitte. Dopo un ottimo girone di andata dove
il Latina era in testa alla classifica, nel girone
di ritorno c'è stato un evidente calo. Due
soli punti nell'arco di cinque gare (dalla settima
all'undicesima giornata di ritorno) e così
la società pontina ha deciso di esonerare
il tecnico Fabio Pecchia, ex Gubbio, e al suo posto
è arrivato Stefano Sanderra. Tuttavia, nell'ultimo
incontro di campionato, il Latina è tornato
alla vittoria sconfiggendo tra le mura amiche la
capolista Avellino (2-1) con una doppietta del brasiliano
Jeffersson. L'allenatore Sanderra non ha cambiato
il modulo rispetto a Pecchia e ha rispolverato contro
gli irpini il 4-3-3: in attacco il trio Barraco,
per l'appunto Jeffersson e Agodirin. Centrocampo
formato da Cejas, Burrai e Sacilotto, con l'ex Gerbo
che è partito dalla panchina. In difesa il
quartetto Milani, Cottafava, De Giosa e Bruscagin.
In porta il solito Bindi. Ma domenica contro il
Gubbio mancheranno gli squalificati Barraco e Agodirin,
oltre al già citato Bruscagin. Arbiterà
l'incontro il signor Ivano Pezzuto di Lecce, assoluto
protagonista in negativo nella sfida di Pisa contro
il Gubbio dello scorso 3 febbraio, dove venne espulso
dopo neanche un minuto di gioco il difensore Briganti.
Decisione affrettata e ci fu pure uno scambio di
persona: l'autore del fallo non era Briganti ma
Bartolucci. Il Gubbio venne sconfitto per 1-0 con
rete di Barberis. Sarà coadiuvato dagli assistenti
di linea Emanuele Bellagamba e Leonardo Camillucci
di Macerata. Curioso ma vero. Sono gli stessi assistenti
di linea di Benevento-Gubbio, terminata 2-1 per
i campani, con doppietta di Marchi; per i rossoblù
in rete Di Piazza. Nella compagine eugubina invece
domenica sarà assente il difensore Belfasti
per squalifica. Rientrano Radi e a pieno regime
Caccavallo. Oltre a Di Piazza che ha scontato la
seconda giornata di squalifica a Nocera Inferiore.
Il Gubbio nel frattempo prosegue il ritiro a Castelraimondo
fino a sabato, alla vigilia del match contro il
Latina di domenica prossima.
• 24
aprile
2013 Gaggiotti:
"Gubbio organizzato, ma pare strana la
classifica. Pensavo arrivasse ai playoff..."
Un
record di gol che parla lingua argentina. Un nome:
Antonio Valentin Angelillo. Seguito dal record:
33 reti realizzate su 33 presenze in un solo campionato
quando vestiva la maglia dell'Inter durante la stagione
1958/1959. Un record che rimane tutt'ora nei campionati
a 18 squadre. Ma in casa nostra, un eugubino, nei
dilettanti si è superato e ha raggiunto quota
34 reti in sole 29 partite (media di 1,18 gol a
partita). Un record senza precedenti. Gioca nel
Valfabbrica in Promozione regionale. Un calciatore
che tra l'altro ha vestito la maglia rossoblù
ed è cresciuto proprio nelle giovanili del
Gubbio dove in Berretti aveva Gianni Francioni,
ora allenatore del Casacastalda. Stiamo parlando
di Marco Gaggiotti, classe '86, ruolo: jolly del
reparto avanzato. Allora Gaggiotti. Prima domanda.
Vabbè che siamo nei dilettanti, ma 34 gol
sono veramente tanti o no? "Tanti sono tanti.
Ne ho fatti 5 su rigore, 8 su punizione e per il
resto su azione. Tuttavia dall'anno scorso ho cambiato
la mia posizione in campo, cioè gioco più
a ridosso della porta. Già l'anno scorso
avevo chiuso a 16 gol personali. Quest'anno mi aspettavo
di fare bene ma ovviamente 34 reti è una
cifra piuttosto alta in 29 partite. Un'ottima media
direi". Ha parlato di un ruolo più
avanzato. Significa che da trequartista (o da giocatore
tra le linee) viene impiegato più da attaccante?
"Gioco al fianco dell'altro attaccante svariando
su tutto il fronte di attacco". Ma parlando
del ruolo. Gaggiotti a Gubbio giocava in ruolo diverso:
"In effetti mi facevano giocare come esterno.
Ma credo che sia normale. A 18 anni prima di diventare
attaccante devi dimostrare sul campo di saperci
fare e bisogna sapersi adattare alle esigenze del
momento". Forse in quel periodo il suo
ruolo ideale era giocare come fantasista puro? "Si.
Diciamo che a quell'età quello era il ruolo
che mi sentivo mio". Forse Gaggiotti si
aspettava di avere più spazio in quel periodo
oppure si aspettava che la società avesse
più pazienza nei suoi confronti per una graduale
maturazione? "Credo che in quegli anni ho
avuto le mie occasioni. Forse non sono stato bravo
a sfruttarle. Se tornassi indietro cercherei di
sfruttare al meglio le opportunità avute.
Tuttavia Ezio Castellucci come allenatore mi ha
fatto giocare spesso titolare e rispetto agli altri
è stato il tecnico che mi ha dato più
fiducia. Dopo di lui Agatino Cuttone che mi ha dato
spazio. Poi con il cambio in corsa con De Petrillo
la musica cambiò". Del Gubbio attuale
invece cosa ci può dire? "Non lo
vedo tantissimo visto che gioco allo stesso orario.
Nonostante ciò lo seguo e ho visto la partita
serale contro l'Avellino. In quella partita però
ho visto un Gubbio organizzato e grintoso. Infatti
mi pare strano che si trova in questa posizione
di classifica. Non nego che mi aspettavo una classifica
diversa, che lottasse almeno per i playoff".
Questo significa che il Gubbio sta facendo un torneo
deludente? "Assolutamente no. Non voglio
dire questo. D'altronde non sono la persona giusta
che è in grado di giudicare. Ma sono di Gubbio
e da eugubino spero che il Gubbio faccia sempre
il meglio". Notiziario. Ora il Gubbio è
tornato ad allenarsi di martedì pomeriggio.
Piccolo problema per Boisfer per una botta ricevuta
ma partirà lo stesso per il ritiro di Castelraimondo
(Macerata). L'allenatore Sottil potrebbe riproporre
il 4-3-3 utilizzato a Nocera Inferiore con Malaccari
alto a supporto di Galabinov e Di Piazza (o Caccavallo).
Ma non è escluso che il tecnico di Venaria
Reale cambi ancora modulo (4-3-1-2), con Caccavallo
dietro le due punte Galabinov e Di Piazza.
• 22
aprile
2013 Gubbio,
in ritiro da mercoledì a Castelraimondo.
E biglietti già in vendita contro il Latina
La
squadra di Andrea Sottil, in vista della partita con il
Latina, andrà in ritiro a Castelraimondo
(nei pressi di Macerata) a partire da mercoledì
pomeriggio. Si ricorda che sono già a disposizione
i biglietti per la gara di domenica a prezzi agevolati:
5 euro tutti i settori, tranne la tribuna Vip che costerà
10 euro; i ragazzi fino ai 14 anni entrano gratis.
Gli abbonamenti sono validi, pertanto per tutti
coloro che possiedono la tessera di abbonamento
non cambia nulla. Per questa occasione il notiziario qui
riportato va in forma ridotta perchè in casa
Gubbiofans.it è arrivato un lieto evento.
Nella nostra famiglia è nata infatti la secondogenita
Anita alle ore 15:50 di lunedì 22 aprile
con la felicità della sorella Angelica (che
ha quasi sei anni; li compie a dicembre), e per la felicità del
Direttore e dell'Editore di Gubbiofans.it, rispettivamente babbo e mamma di Anita e Angelica.
Distinti saluti a tutti i nostri affezionati e numerosi
lettori.
Il Direttore.
• 21
aprile
2013 Giammarioli:
"Calma, ancora tre gare molto difficili.
Ma nel periodo disgraziato, si poteva..."
Una
intervista ad ampio raggio con il Direttore Sportivo
dei rossoblù a tre giornate dal termine dalla
fine del campionato. Prima domanda a Stefano Giammarioli.
La salvezza ora è così dietro l'angolo?
"Beh, il punto ottenuto a Nocera Inferiore
e i risultati delle contendenti, ci hanno aiutato
perchè ci hanno fatto recuperare del terreno
che avevamo perso dopo la sconfitta con la Carrarese.
Tuttavia l'obiettivo non
è ancora raggiunto. Abbiamo tre partite molto
difficili. Ma mi rincuora
quel recupero con la Nocerina e il recupero
di tutti gli infortunati. Tutto ciò permette
al mister di lavorare con più serenità".
In un'intervista al nostro portale, il difensore
Marco Briganti ha spiegato che il più grande
difetto di questo Gubbio è stata l'incostanza,
ovvero le prestazioni sono state intermittenti.
Che ne pensa il diesse Giammarioli? "Certamente,
ci è mancata la costanza. Le grandi squadre
sono quelle che sanno anche pareggiare nei momenti
difficili. Tutto ciò è avvenuto in
un periodo disgraziato,
dove però abbiamo gestito male
gli infortunati e gli squalificati.
Gestire male significa che siamo stati troppo frettolosi.
Però vorrei ringraziare con l'occasione lo staff medico
perchè in quel periodo aveva fatto un lavoro
straordinario". A questo punto dell'anno,
c'è qualche rammarico? Ci spieghiamo meglio:
si poteva sperare anche nei playoff? "Sono
in contatto con altri presidenti e direttori sportivi.
Tutti hanno un rammarico perchè si vuole
sempre di più. Per il Gubbio c'è il rammarico di
quei tanti punti persi in
casa, da dicembre in poi". Ovvero? "Quei
punti persi con Andria, Sorrento e Carrarese. E
non
dico che si potevano vincere tutte queste partite,
però si potevano gestire le cose in un altro
modo. Nonostante ciò,
il Gubbio sta facendo il suo campionato. Oltretutto
voglio ringraziare il grande lavoro di Sottil che
talvolta ha dovuto lavorare pure in condizioni difficil". Dal presente al futuro:
allora, Giammarioli ci lascia a fine stagione?
"Diciamo che io sono un tipo un po' strano".
Cioè? "Voglio dire
che ho imparato il mio lavoro seguendo dei valori che mi sono stati
insegnati da gente che fa calcio da 40 anni. Parlo
di Italo Castellani e di Gigi
Simoni. Altri maestri sono i vari Corvino, Braida
e Marotta. Mi hanno insegnato che nelle scelte si devono guardare tante cose. Alla
mia scelta aggiungerò i valori umani. E
poi vorrei ribadire un fatto". Dica? "Quando
sono stato chiamato a Gubbio mi è stato chiesto
di risanare e non di vincere. Una gestione amministrativa
incredibile è stata fatta nel mio settore. Credo che a Gubbio
in tanti anni di professionismo non c'è stata
mai una gestione economica di questo genere sotto
il profilo tecnico. Sono arrivate due grandi vittorie
culminata dalla promozione in B. Un peccato
solo la retrocessione dalla cadetteria".
Ha nominato Gigi Simoni. Forse al Gubbio in questa stagione
è mancata proprio una figura così
importante per dare un certo equilibrio? "Simoni ha fatto così bene alla
Gubbio calcistica e ha fatto crescere il sottoscritto.
Ma soprattutto ha fatto molto bene a quelle persone
che hanno avuto l'umiltà di ascoltarlo. Purtroppo,
però, ho visto delle persone che il calcio
ne hanno fatto ben poco e non hanno avuto l'accortezza
di fare mai una domanda o avere un consiglio da
Gigi Simoni. Questa cosa mi ha fatto capire che
il calcio a Gubbio in società non è
per tutti. Simoni fa sempre comodo in qualsiasi struttura di
calcio. Era una figura importante anche per me perchè
fare il mio lavoro a Gubbio è massacrante.
Non si può fare solo il direttore sportivo.
Al patron Marco Fioriti lo avevo detto
ad inizio stagione: io voglio fare il direttore
sportivo e invece ho dovuto occuparmi anche di altro... ma
così si sprecano tante energie".
Ma Giammarioli va oltre e dice:
"Alex Sandreani può essere il dopo
Simoni, nella veste di direttore tecnico. Credo che sia un ruolo
adatto: è una persona fantastica. Non è
ancora pronto invece di fare il direttore sportivo
perchè in questo ruolo bisogna entrare in
certi meccanismi: ci vuole un lavoro che va fatto
nel tempo". Proprio alcuni giorni fa nel
nostro portale avevamo scritto che i risultati non
vengono mai a caso. Ognuno deve stare nel posto
giusto, nel modo giusto, come quando c'era la triade
nelle due promozioni di fila. Che ne pensa Giammarioli?
"Mi trovate d'accordo. Ho girato molto nel calcio
italiano. Non si vince solo con il 4-3-3 o con il
4-4-2, oppure con i calciatori forti. Al 60% si
vincono i campionati con l'organizzazione, con lo
stile e la mentalità giusta. Noi abbiamo vinto perchè c'era un metodo
di lavoro ben delineato e preciso. La società
aveva tre riferimenti, ognuno per un suo settore.
Ognuno faceva il suo lavoro, e molte castagne dal
fuoco mi venivano tolte sia da Gigi Simoni sia
da Vincenzo Torrente. Con organizzazione
è agevolato il lavoro di tutti. Questo è stato
il segreto dei nostri successi. Credo quindi che
avete ragione:
ognuno deve stare al posto giusto...".
• 19
aprile
2013 Simone
Farina: una storia da non dimenticare; un'immagine
del calcio... volata all'estero!
Una
data: 18 aprile 2013. Un'altra data: 18 aprile 1982.
Una data di nascita di un noto calciatore che proprio
in questi giorni ha compiuto 31 anni. Un calciatore
che, dopo l'esperienza in Italia, attualmente si
trova all'estero, precisamente nel Regno Unito.
Parliamo di Simone Farina e in concomitanza con
il suo compleanno vogliamo raccontare la sua storia,
o per meglio dire... vogliamo ricordare la sua storia,
visto che nel nostro paese "qualcuno"
se ne è dimenticato. Perchè al momento
del "bisogno" andava protetto, di sicuro.
E di sicuro poteva diventare un'icona, o per meglio
dire un "uomo immagine" per il calcio
italiano. Quel calcio sano, vero, pulito. Non osiamo
dire che sarebbe potuto diventare un uomo immagine
della Gubbio calcistica in un ruolo di prestigio,
anche se poteva essere una buona idea (o quantomeno
qualcuno ci doveva pensare). Tuttavia sarebbe potuto
diventare un "uomo immagine" in un club
di serie A oppure addirittura in Figc. Ma non è
successo nulla di tutto questo. Al di là
dei vari inviti e delle varie cerimonie di facciata,
non è arrivata mai (o non ne siamo a conoscenza)
a Simone Farina una proposta concreta dal calcio
italiano. Quantomeno qualcuno ci doveva pensare.
Un'operazione che poteva dare un messaggio chiaro:
un calcio sano, vero, pulito. Niente di tutto questo.
E allora Simone Farina ha accettato lo scorso anno
di trasferirsi in Inghilterra (con tutta la famiglia),
precisamente a Birmingham, dove tutt'ora sta lavorando
con il club prestigioso dell'Aston Villa. Lavora
con i ragazzi, con giovani calciatori, e sta imparando
molto in fretta la lingua inglese per diventare
un vero "coach". Una veste per noi sconosciuta.
Noi lo conoscevamo come calciatore. Lo conosciamo
perchè è stato pure uno degli artefici
di due magiche promozioni, quella in C1 nel 2010
e quella in serie B nel 2011. Non dimentichiamoci
che in maglia rossoblù ha totalizzato 98
presenze dal 2007 al 2012. É passato da stagioni
meno esaltanti (compresi gli infortuni) alle più
gioiose. É arrivato con l'era Marino, per
poi passare con Alessandrini, Beoni, l'era fantastica
di Torrente fino a toccare la serie B con mano.
Una serie B che ha regalato gioie e pure dei dolori,
complice una traumatica retrocessione. Ma il dolore
più grande, forse, è arrivato dal
calcioscommesse. Farina denunciò un tentativo
di combine. Lo fece con la sua faccia pulita: perchè
è logico e giusto. Anzi, una cosa del genere
ci sembra normale. Ma forse non è normale
per tutti. Si parla di calcioscommesse ormai da
decenni. Spesso rimane latente ma poi all'improvviso
torna sempre alla ribalta, minando lo sport più
bello del mondo, il calcio. In pratica il calcioscommesse è come una vipera che resta nascosta
tra i cespugli e all'improvviso sputa tutto il suo
veleno. Si fanno processi, si parla di tolleranza
zero verso il calcio corrotto, si parla di fare
piazza pulita, ma poi nel concreto non succede nulla.
O meglio, non ci sono punizioni esemplari. Non ci
resta che ricordare (nel nostro piccolo) l'uomo
Farina. Quel Simone Farina che ha avuto momenti
di grande felicità con la maglia rossoblù.
Momenti indimenticabili per il calcio eugubino.
E il suo gesto non deve essere dimenticato. Anzi,
non deve essere "mai" dimenticato. Per
un calcio sano, vero e pulito, come piace a tutti
noi.
• 18
aprile
2013 Briganti:
"Prove intermittenti? É stato
il nostro fardello. Un nostro difetto, essere incostanti"
Quota
127 presenze in maglia rossoblù. In questa
stagione può raggiungere quota 130 presenze
se giocherà queste ultime tre partite di
campionato. Stiamo parlando di Marco Briganti, difensore
di Città di Castello, dal 2007 a Gubbio.
Ma Briganti resterà ancora a Gubbio pure
per la prossima stagione? "Non lo so davvero.
Ancora è presto rispondere. Dovremo parlare,
vedere un po' di cose e vediamo". Ma torniamo
alla partita di domenica scorsa contro la Nocerina.
Una prova di orgoglio per la squadra che è
riuscita a portare a casa un punto importante. Briganti
a riguardo dice: "Sicuramente l'orgoglio
è stato fondamentale. Provenivamo da un periodo
di difficoltà, volevamo toglierci da questa
situazione e ancora adesso ci troviamo a galleggiare
poco sopra la zona playout. Perciò abbiamo
tutta l'intenzione di metterci il prima possibile
in una situazione più tranquilla. Sapevamo
di una partita molto difficile contro la Nocerina,
ma abbiamo dato il massimo e così abbiamo
raccolto un punto direi essenziale". Tuttavia
fanno pensare queste prestazioni oscillanti: Gubbio
male con la Carrarese o con le "piccole"
in genere, mentre con le più "grandi"
(vedi gara con la Nocerina) il Gubbio ha fornito
prove sicuramente positive. Come si spiega? "Questo
è stato il nostro difetto più grande.
Purtroppo ci ha caratterizzato per quasi tutta la
stagione. Abbiamo fornito ottime prestazioni alternate
da prove di sicuro meno belle. A mio avviso è
il fardello che ci ha condotto in questa situazione
di classifica. Credo che se fossimo stati più costanti,
sicuramente la nostra situazione in classifica poteva
essere diversa. C'è rammarico perchè
non siamo riusciti ad essere sempre gli stessi e
non abbiamo fornito spesso prestazioni come quelle
di Nocera Inferiore". Probabilmente certe
situazioni andavano gestite meglio? "Durante
l'arco della stagione dei sbagli si fanno. Arrivati
a questo punto, si capisce che certe situazioni
forse andavano gestite meglio. Parlare con il senno
di poi si cerca sempre di fare il massimo. Poi,
quando passa il tempo, a mente fredda si comincia
a capire cosa andava fatto e cosa no".
A Nocera Inferiore, dopo la partita, c'è
un fermo immagine dove Briganti e Boisfer discutono
con Scardina. Ma cosa è successo? "In
pratica quando Palermo è rimasto a terra,
abbiamo gettato la palla fuori e non c'è
stata restituita. Loro erano convinti che era giusto
non ridarci la palla mentre noi eravamo convinti
del contrario. C'è stato un piccolo battibecco,
ma poi è finito tutto lì".
Adesso rimangono solo tre partite. Nonostante la
salvezza sia dietro l'angolo, guai mollare la presa,
giusto? "Assolutamente si. Bisogna rimanere
con i piedi per terra. Per toglierci da questa situazione,
bisogna farlo solo con prestazioni importanti. Ci
aspettano tre partite difficili perchè tutte
le squadre che affronteremo (Latina, Andria e Catanzaro
ndr) sono in lotta ancora per un traguardo. Ci aspettano
partite combattute dove dovremo dare il massimo".
Notiziario. Dopo due giorni di sosta, la squadra
è tornata a lavorare di mercoledì.
Nel frattempo è tornato a disposizione Radi che sarà
disponibile per la partita del 28 aprile contro
il Latina. La punta Caccavallo si è allenata
in maniera regolare. Mentre Galimberti, dopo la
trasferta di Nocera Inferiore, ha riportato un problema
muscolare. Sicuro assente Belfasti, squalificato
per un turno dal Giudice Sportivo.
• 17
aprile
2013 La
cabala, l'equilibrio e la salvezza... dietro l'angolo.
E contro il Latina, a prezzi stracciati!
Quando
la cabala influisce, eccome. Avevamo parlato che
il vice di Andrea Sottil, Teodoro Coppola, è
il "talismano" dei rossoblù con
una sola sconfitta nel groppone, cioè quando
ha guidato la panchina in prima persona. E infatti
a Nocera Inferiore domenica scorsa è stato
conquistato il primo punto nella storia del calcio
eugubino contro la Nocerina sul difficile terreno
campano. Ma ci sono stati altri due "episodi"
che hanno portato fortuna al Gubbio. In tribuna
era presente l'ex tecnico dei rossoblù, ovvero
Vincenzo Torrente, alla guida del Gubbio nelle due
annate fantastiche con due promozioni di fila. E
chissà: la sua presenza sicuramente avrà
portato una sorte propizia. Ma c'è stato
un concatenarsi di situazioni che ha portato una
buona stella. Un altro evento casuale che ci era
stato predetto. Andando ad Avellino (nella partita
di andata) abbiamo conosciuto un giornalista irpino,
Salvatore Marzullo, che è tornato a Gubbio
nella partita di ritorno. Lo stesso giornalista
spesso va a vedere la Nocerina quando gioca in casa.
Ci aveva confidato: "Ogni volta che vado
a vedere la Nocerina, vince sempre sul proprio campo.
Figuratevi, mi hanno invitato pure nei playoff!".
Ma ha aggiunto: "Tranquilli, a Nocera Inferiore
il Gubbio non perderà. Non sarò presente
perchè vado a vedere il mio Avellino a Latina".
Detto e fatto: il Gubbio ottiene un pareggio insperato
sul campo infuocato della Nocerina. Ma dalla cabala
(che non guasta mai), passiamo alla riflessione.
Parliamo di un personaggio. Di Luigi Agnolin, ex
arbitro a livello mondiale ed ora direttore generale
del Perugia. Hanno fatto un certo effetto le frasi
dette da Agnolin durante la trasmissione "Fuorigioco"
in onda su Trg Network. Ha detto: "Ho notato
lucidità e tanto equilibrio del Gubbio a
Nocera Inferiore dopo essere rimasto in inferiorità
numerica quando già era sotto di un gol.
Ha mantenuto la calma giusta e al momento opportuno
ha saputo riprendere la gara in pugno portando a
casa un importante punto. Nel calcio bisogna avere
sempre tanto equilibrio. Bisogna mettersi nei panni
del calciatore ma anche dell'arbitro che in una
gara qualunque rimane solo contro tanti. Bisogna
permettergli di restare lucido e non innervosirlo".
Gli ha fatto eco il diesse dei rossoblù Stefano
Giammarioli che ha detto: "Per un periodo,
quando non arrivavano i risultati, abbiamo parlato
solo degli arbitraggi che ci hanno fatto perdere
il filo della ragione, mentre invece dovevamo essere
più cauti e dovevamo affrontare i nostri
reali problemi al nocciolo della questione. Talvolta
si parla tanto di moduli e di giocatori da mettere
in campo. Però per vincere ci vogliono persone
che hanno un certo spessore a livello calcistico,
che infondono tranquillità e ponderazione".
In effetti nel Gubbio attuale manca una figura di
questo spessore. Un personaggio rispettabile che
a sua volta viene rispettato. Un personaggio come
Gigi Simoni che sapeva incutere saggezza ed equilibrio.
Non a caso arrivarono quei magici traguardi per
la Gubbio calcistica nel 2010 e nel 2011. Un meccanismo
perfetto formato da una triade ben collaudata: Giammarioli,
Simoni e Torrente. Ogni tassello era al posto giusto.
E non era mai mancata l'umiltà: in assenza
di essa non si raggiungono mai i risultati. Quell'umiltà
che deve diventare pane quotidiano per il Gubbio
attuale. La salvezza è dietro l'angolo, ma
occorre restare con i piedi per terra e con la testa
bella alta. Guai mollare la presa come spesso è
capitato in questa stagione. Ora il traguardo è
vicino. E in occasione della partita del 28 aprile
contro il Latina, la società del Gubbio farà
entrare la gente allo stadio con prezzi stracciati:
gradinata, curva e tribuna laterale al prezzo unico
di 5 euro e ingresso gratuito per i ragazzi fino
a 14 anni. Gli abbonamenti invece saranno sempre
validi.
• 16
aprile
2013 L'editoriale.
Un Gubbio stagionale davvero lunatico! A volte tenace,
a volte impalpabile...
Prendiamo
spunto da una frase detta dal calciatore Pablo Daniel
Osvaldo, attaccante della Roma, che affermava lo
scorso dicembre su "La Repubblica" quanto
segue: "Sono lunatico: un giorno mi sento
forte, un altro scarso. Lotto, segno, reagisco.
Tutto all'eccesso". Frasi che possono immedesimarsi
con la situazione stagionale di questo Gubbio. Un
Gubbio che si può definire a tutti gli effetti
lunatico! Per non dire, enigmatico o misterioso.
Una squadra che va sotto di una rete e rimane addirittura
in inferiorità numerica su un campo infuocato
come quello della Nocerina. Ma non demorde, tira
fuori il carattere e gli artigli, e alla fine riesce
a portare a casa un pareggio quando ormai la partita
sembrava ormai compromessa. Una squadra che con
le "grandi" del campionato tira fuori
le giuste motivazioni e non sfigura mai, a parte
la prestazione di Latina dello scorso 9 dicembre
(sconfitta di 2-0). Una chiara riflessione? Con
le prime cinque della classe, la formazione rossoblù
ha conquistato quattro punti su sei disponibili
contro la Nocerina e tre punti con il Pisa, che
attualmente ha conquistato il quinto posto che vale
i playoff. Con Avellino e Perugia sono arrivati
zero punti, ma la squadra eugubina non aveva demeritato,
mostrando vigore agonistico, carattere e soprattutto
voglia di fare bene. Non si può dire la stessa
cosa con le cosiddette "piccole" del girone.
Con le ultime cinque classificate, la compagine
di Sottil ha racimolato solo 11 punti dei 27 punti
disponibili (pari al 40%): 4 punti con il Viareggio
su sei disponibili; un punto con l'Andria Bat su
tre; un punto con la Carrarese su sei; 4 punti con il Barletta su sei; dulcis in fundo un punto
con il fanalino di coda Sorrento su sei punti disponibili.
Una situazione indecifrabile! Una situazione che
mostra tutti i limiti e la fragilità caratteriale
di una squadra che sa farsi rispettare solo quando
le partite hanno un certo fascino, ma quando deve "subentrare"
quel salto di qualità si scioglie
come neve al sole. Un po' come dice Osvaldo nell'intervista
già citata: "Un giorno mi sento forte,
un altro scarso". Un Gubbio criptico e
complicato. Un Gubbio che a tre giornate dalla fine
deve mostrare ancora la sua reale identità.
Non solo a livello di risultati. Perchè le
situazioni ambigue ce ne sono a bizzeffe. Cambiamenti
di modulo in stagione in continuazione. Si è
partiti dal 4-3-1-2, per poi utilizzare il 4-3-3.
Ultimanente sembrava il 5-3-2 (o 3-5-2) lo schieramento
più accreditato perchè il più
utilizzato. Ma a Nocera Inferiore si è ritornati
al 4-3-3. Cambiamenti di calciatori in successione.
Alcuni esempi? Prima il capitano Sandreani era un
punto fermo, mentre nelle ultime partite (a parte
domenica che era squalificato) non riesce a giocare
nemmeno uno scampolo di partita. La situazione inversa
è capitata al bulgaro Galabinov: ad inizio
stagione spesso e volentieri finiva in panchina
(vedi con il Frosinone, a Perugia, oppure con il
Viareggio), mentre adesso è diventato un
calciatore davvero insostituibile (a segno sempre
nelle ultime cinque gare quando è stato disponibile).
Per non parlare delle prestazioni: si è passati
a zero tiri in porta e una prestazione indecente
contro la Carrarese, alla prova di brillantezza
con l'Avellino (nonostante la sconfitta) e alla
perfomance di orgoglio sul terreno molto difficile
di Nocera Inferiore. Ed ora la sosta prima di un
trittico di partite con Latina (in casa), ad Andria
e per finire tra le mura amiche con il Catanzaro.
Un trittico di partite fondamentali per chiudere
la pratica della salvezza. Difficile fare previsioni
perchè questo Gubbio è veramente lunatico.
Questo Gubbio è veramente capace di tutto.
Pertanto bisogna mantenere sempre i piedi per terra,
la giusta calma e concentrazione. E solo alla fine
tireremo le somme... (Editoriale Direttore Gubbiofans.it)
• 14
aprile
2013 Galabinov:
"Un gol che vale come una vittoria".
Giammarioli: "Punto in un ambiente ostile..."
Gubbio,
un punto che vale oro sul campo di Nocera
Inferiore. Un campo dove il Gubbio subiva solo sconfitte
e adesso è arrivato il primo punto della
storia su questo campo avverso. E il "talismano"
ha funzionato: il vice allenatore Coppola (in panchina
al posto di Sottil, in tribuna squalificato) ottiene
il sesto risultato utile su sette partite in questo
campionato, cioè quando si è ritrovato
a dirigere il team eugubino al posto del suo "capo"
allenatore. Ma la gara ha lasciato anche dei strascichi
polemici. In effetti il tecnico rossonero Gaetano
Auteri, allontanato dal rettangolo di gioco alla
mezzora del primo tempo, non le manda certo a dire:
"Calcio di rigore scandaloso, atteggiamento
arbitrale inaccettabile". L'allenatore
dei molossi prosegue dicendo: "Così
in pratica
il Gubbio ha centrato un terno al lotto con un unico
episodio favorevole. La Nocerina ha dominato la
partita contro tutto e tutti, cioè anche
contro l'arbitro e contro gli assistenti di linea.
E il Gubbio ha fatto solo un tiro in porta subendo
per tutta la partita. E ribadisco ancora: quel rigore non
concesso nei minuti finali su Mazzeo è un
qualcosa di veramente scandaloso, impossibile non
vederlo". Gli fa eco il difensore rossonero
Francesco Scardina: "Abbiamo creato tanto,
anzi tantissimo. Ma non siamo riusciti a concretizzare
la grande mole di gioco. Invece il Gubbio nell'unico
tiro in porta è riuscito a pareggiare".
Sulla sponda rossoblù parla il diesse Stefano
Giammarioli. Dice: "Punto strameritato".
Prende un attimo di fiato e poi prosegue dicendo:
"Questa era una situazione ambientale non
facile. Giocare nel campo della Nocerina non è
uno scherzo. Ma la squadra ha avuto il piglio giusto
e ha saputo reagire molto bene al gol di svantaggio. Un
pareggio che vale quanto una vittoria. Un punto
straordinario ottenuto con il lavoro, l'umiltà
e il silenzio... quello che spesso non c'è
a Gubbio". Però il più felice
è il centravanti bulgaro Andrey Galabinov
che sale a quota 12 gol nella classifica cannonieri:
"Un gol che vale un importante pareggio.
Un pareggio che vale come una vittoria. Non era
facile e invece in inferiorità numerica siamo
riusciti a riprendere una gara ormai compromessa:
è stata una prova di maturità. Il
mio futuro? Ancora è presto per parlarne".
Intanto nella sezione "fotogallery" e
nel link sotto la foto in homepage abbiamo inserito
le foto (21 immagini) della partita tra Nocerina
e Gubbio. La cronistoria della partita con i gol
e le fasi salienti del match. Foto di GiusFa Villani
con la collaborazione di Andrea D'Amico di Forzanocerina.it
e le altre foto sono di Silvio Cuofano, fotografo
ufficiale dell'Asg Nocerina, con la collaborazione
di Roberto Settonce.
• 14
aprile
2013 Gubbio:
strappato un punto sul campo della Nocerina (1-1).
Galabinov risponde a Mazzeo
Gubbio
a Nocera Inferiore. L'allenatore Sottil (squalificato,
in panchina c'è il vice Coppola) schiera
un 4-3-3 ibrido con Malaccari schierato in attacco.
Giocano dal primo minuto Guerri
e Bazzoffia, mentre a sorpresa Caccavallo va in panchina
(risultava tra gli indisponibili).
Il trainer dei rossoneri Auteri schiera il consueto
4-3-3. Pronti e via. Parte in pressing la formazione
di casa con la conquista di due calci d'angolo nel
giro di pochi minuti. Al 18' cross insidioso in
area di Bruno dove Briganti in extremis va in anticipo
su Evacuo. Al 21' punizione di Galabinov dal limite
calciata direttamente in porta: la palla si perde
tra le braccia di De Lucia. Al 22' occasione ghiotta
per la Nocerina: Evacuo calcia a botta sicura a
rete con la palla che supera Venturi, ma sulla linea
di porta interviene Galimberti che riesce così
a salvare il risultato. Partita che viaggia a ritmi
elevati. Al 29' Mazzeo lancia in profondità
Russo ma il portiere Venturi si salva in uscita.
Al 30' l'arbitro allontana dalla panchina rossonera
il tecnico Auteri per proteste, su segnalazione
dell'assistente di linea. Un minuto dopo Guerri
cerca una conclusione a rete di testa, la palla
sorvola di poco sopra la traversa. Al 34' ci prova
con un tiro da fuori Palermo (su assist di Malaccari),
ma la conclusione è centrale: para De Lucia.
Al 42' Bazzoffia entra in area ma viene anticipato
in extremis da Baldan. Capovolgimento di fronte.
Al 43' calcio di rigore per la Nocerina per un fallo
di mani in area di Galimberti dopo una giocata di tacco
di Mazzeo. E lo stesso Mazzeo calcia dagli undici metri
calciando angolato, spiazzando Venturi. Risponde però
il Gubbio al 45' su conclusione volante di Galabinov
dal limite, De Lucia si supera e in volo si salva
in angolo. Dal corner di Belfasti, Malaccari prova
un tiro in porta, ma De Lucia è reattivo
e respinge di nuovo la sfera. Fine primo tempo infuocato
con Galabinov che salva su conclusione a rete di
Evacuo, con Venturi ormai messo fuori causa. Ad
inizio ripresa entra Cancellotti al posto di Galimberti.
Al 49' Bazzoffia si fa pericoloso con un tiro di
destro, ma De Lucia è reattivo e para. Al
53' la Nocerina protesta per un presunto fallo di
mani in area di Palermo. Al 57' protesta
il Gubbio perchè viene espulso Belfasti per un
fallo da tergo su Scardina. Con un uomo in meno
la squadra eugubina trova maggiori difficoltà
e ci provano i campani. E al 74' Russo serve in area
Evacuo che però scivola al momento del tiro
e manca la conclusione vincente. Subentra Caccavallo
al posto di Bazzoffia. Al minuto 80 ecco il pareggio
del Gubbio: corner di Palermo pennellato in area
dove Galabinov anticipa tutti di testa e insacca:
la sfera tocca la traversa prima di entrare in rete. Un angolo che però viene
contestato dai padroni di casa. All' 82' occasione
per Garufo che di poco manca la segnatura. A pochi
minuti dal termine è ancora attivo Garufo
che impegna severamente Venturi. Al secondo minuto
di recupero proteste della Nocerina per una trattenuta
in area di Bartolucci nei confronti di Mazzeo pronto
al tiro. Triplice
fischio, clima teso con battibecchi accesi in campo
e proteste veementi del pubblico locale verso la terna arbitrale. Tabellino:
Nocerina - Gubbio 1-1: Nocerina:
De Lucia, Baldan, Chiosa (76' Pepe), Corapi, Scardina, De Liguori,
Garufo, Bruno, Evacuo, Russo (63' Daffara), Mazzeo.
(A disp.: Ragni, Lettieri, Gavilan, Gorobsov, Andelkovic, Pepe). All. Auteri. Gubbio:
Venturi, Bartolucci, Belfasti, Boisfer, Briganti,
Galimberti (46' Cancellotti), Palermo, Guerri, Galabinov, Malaccari
(86' Regno),
Bazzoffia (74' Caccavallo). (A disp.: Farabbi, Semeraro, Baccolo, Cocuzza).
All. Sottil (squalificato, in panchina Coppola). Reti:
43' Mazzeo (N) rigore, 80' Galabinov (G). Arbitro:
Pelegatti di Arezzo (Caliari di Legnago e Rizzato
di Rovigo). Espulsi: 30' mister Auteri (N);
57' Belfasti (G). Ammoniti: Baldan (N); Guerri,
Galimberti, Cancellotti e Galabinov (G). Spettatori: 4000 circa
(di cui 9 di Gubbio nel settore ospiti). Risultati:
Ventisettesima Giornata - Lega Pro - Prima Divisione
- Girone B: Andria
Bat - Paganese 0-1 22'
Caturano (P) Barletta - Prato 3-0 37'
La Mantia (B), 55' Allegretti (B), 67' Dezi (B) Catanzaro
- Carrarese 2-3 16'
Bregliano (Cr), 25' Orlandi (Cr), 72' Masini (Ct),
77' Masini (Ct), 88' Orlandi (Cr) Frosinone - Benevento
0-0 Latina -
Avellino 2-1 45'
Jeffersson (L), 53' Jeffersson (L), 90' Zigoni (A) Nocerina - Gubbio
1-1 43'
Mazzeo (N) rig., 80' Galabinov (G) Perugia - Sorrento
2-1 32'
Dettori (P), 77' Salvi (S), 86' Fabinho (P) Pisa
- Viareggio 1-0 59'
Gatto (P)
• 13
aprile
2013 Gubbio
senza Radi, Di Piazza e Sandreani. Senza Sottil
ma con il "talismano" Coppola
Gubbio
senza Radi, Di Piazza e Sandreani a Nocera Inferiore.
Rossoblù che saranno senza il trainer Sottil
e quindi in panchina ci sarà il vice Coppola.
Tra l'altro Coppola in questa stagione ha guidato
il Gubbio già in sei circostanze (quando
Sottil per l'appunto era squalificato) con i rossoblù
che hanno ottenuto tre vittorie (di cui quella contro
la Nocerina all'andata), due pareggi ed una sola
sconfitta (a Perugia). L'allenatore Sottil sta pensando
di adottare il 4-3-3. Il trainer dei rossoneri Gaetano
Auteri conferma il 4-3-3 e sono assenti Negro, Rizza
e Giuliatto.
• 12
aprile
2013 Caso
Lamanna: sanzione per il Gubbio di 10000 euro e
il patron Fioriti inibito per un mese
Dopo
il deferimento ecco la sanzione: un'ammenda di diecimila
euro. Come potete ricordare, lo scorso 12 marzo,
il Procuratore Federale aveva deferito davanti alla
Commissione Disciplinare Nazionale il presidente
Marco Fioriti e l'A.S. Gubbio 1910 per le seguenti
motivazioni: "Per non aver adempiuto all'obbligo
che prevedeva la stipula di una polizza presso primaria
Compagnia assicurativa per gli infortuni nei riguardi
dell'ex portiere Eugenio Lamanna, tesserato per
la stagione 2010-2011 con la società del
Gubbio". In pratica in quella stagione Lamanna
(ora al Bari) fu aggredito ad Alessandria fuori
dallo stadio il 26 settembre 2010 e fu costretto
a restare fuori dal campo per cinque partite di
seguito per i danni fisici subiti. Tornò
a difendere la porta eugubina nella partita esterna
vittoriosa di Bassano del Grappa il 7 novembre 2010.
Adesso la Commissione Disciplinare ha decretato
le sanzioni all'A.S. Gubbio 1910: inibizione per
un mese al presidente Marco Fioriti e un'ammenda
di 10000 euro per la società eugubina. Notiziario.
Sottil ha provato a Roccaporena una variante del
5-3-2. Schierato il 4-3-3 con Malaccari dirottato
verso l'attacco al fianco di Bazzoffia e Galabinov,
e con Bartolucci che in tal caso verrebbe utilizzato
sulla corsia di destra. Si parla anche di una possibile
conferma del 5-3-1-1 con Baccolo trequartista e
Galabinov centravanti. Ma il più accreditato
resta tuttavia il 5-3-2 con il duo d'attacco Bazzoffia
e Galabinov. A centrocampo il trio Guerri, Boisfer
e Palermo. Invece, in difesa, i laterali Malaccari
e Belfasti coadiuvati dal trio centrale basato su
Briganti, Galimberti e Bartolucci.
• 12
aprile
2013 Bartolucci:
"Ora la posta è alta, ci giochiamo
tanto!". Di Piazza e Caccavallo out a Nocera
Contro
la Nocerina taglierà il traguardo della 70esima
presenza in maglia rossoblù. É arrivato
a Gubbio nel 2010 e fu uno dei grandi protagonisti
della grande cavalcata che portò la formazione
eugubina in serie B. Stiamo parlando del difensore
Giovanni Bartolucci, classe '84. Se lo aspettava
di raggiungere questo traguardo? "Non mi
sarei aspettato all'inizio di arrivare a questa
quota perchè venivo in prestito per un anno.
Poi andò talmente bene in quella stagione
trionfale e quindi eccomi qua. Ora spero di raggiungere
almeno quota 100 presenze con questa maglia".
Giustamente ha parlato del primo anno che condusse
il Gubbio in serie B. Quella stagione è rimasta
nella storia del Gubbio. Lo stesso si può
dire per Bartolucci? "Ero così contento
quando siamo riusciti a conquistare la serie B che
ho subito pensato: una cosa del genere non mi ricapiterà
più. Voglio dire che già sapevo che
non sarebbe più capitato: fu una stagione
straordinaria, una stagione troppo bella. Mi sono
reso conto di essere stato fortunato per aver vissuto
delle emozioni del genere perchè tanti calciatori
in carriera non riescono a vivere certe situazioni.
Fu proprio una stagione perfetta". A distanza
di due anni, ci può dire qual è stato
il segreto di quel successo? "Quell'anno
tutti i tasselli andarono nel posto giusto. Alcuni
esempi? Lamanna che riuscì a tornare a giocare
dopo quel fattaccio ad Alessandria e riuscì
a neutralizzare il rigore proprio contro l'Alessandria
al ritorno. Dentro il campionato c'erano delle piccole
rivincite, pure personali. Poi è chiaro che
c'era un grande gruppo, un grande allenatore e tutto
quello che ci ruotava attorno si incastrava in maniera
perfetta. Diciamo pure che la fortuna non ci aveva
mai abbandonato. Ovvio che era merito nostro. Tutto
quanto riusciva a funzionare a meraviglia".
Tra l'altro l'unico gol realizzato in rossoblù
da Bartolucci avvenne il 24 febbraio 2011 quando
il Gubbio riuscì a pareggiare a pochi minuti
dal termine contro il Como (1-1) con una rete in
semi-rovesciata.
Giusto? "Pensate un po'. Proprio quel giorno
era il mio compleanno e allo stesso tempo di mio
padre. Un altro evento che fa capire che quella
stagione era speciale". Questa stagione
sembra piuttosto diversa. Di sicuro la stagione
è iniziata dopo lo smacco della retrocessione
dalla B. Però, a questo punto del campionato,
lei si sarebbe mai aspettato che il Gubbio si trovasse
in una situazione così difficile a solo due
punti dai playout? "Sicuramente no. Soprattutto
per come si era messo inizialmente il nostro campionato.
Non avrei creduto che ci saremmo trovati in questa
situazione difficile e delicata. Però abbiamo
avuto una flessione bella grande con sette partite
che sono andate male e di sicuro hanno condizionato
in maniera inevitabile il nostro campionato".
Perciò adesso cosa serve? "Ci aspettano
quattro finali. La posta ora è ancora più
alta. Se va tutto male c'è il rischio di
ritrovarsi nei playout e si può anche retrocedere.
É chiaro che adesso ci giochiamo davvero
tanto. Perciò queste quattro partite vanno
giocate alla morte". E della Nocerina cosa
ci può dire? "É una grande
squadra con un organico molto forte. C'è
poco da dire. Ognuno di noi in squadra dovrà
dare il massimo". Notiziario. Di Piazza,
ricorso respinto dalla Disciplinare. Perciò
l'attaccante siciliano non sarà disponibile
per la trasferta di Nocera Inferiore perchè
dovrà scontare la seconda giornata di squalifica.
Non sarà convocato neanche Caccavallo che
si trova in ritiro a Roccaporena, ma ha lavorato
a parte e il problema muscolare non è risolto.
L'attaccante napoletano aveva subito uno stiramento
in allenamento il 13 marzo scorso.
• 11
aprile
2013 Tutti
in ritiro a Roccaporena come sette giorni prima.
Ma Radi non parte con tutto il gruppo
Tutti
in ritiro a Roccaporena nei pressi di Cascia. La
truppa rossoblù è partita nel primo
pomeriggio di mercoledì. In pratica la formazione
eugubina si è recata nello stesso posto dove
era stata in mini-ritiro prima della partita interna
contro l'Avellino. Poi ci sarà il trasferimento
in terra campana dove il team si Sottil dovrà
affrontare la Nocerina. Prima della partenza per
il ritiro, la squadra aveva effettuato già
un allenamento mattutino al "Barbetti".
Out solo il difensore Radi per il problema alle
costole che lo terrà fermo ancora per un
po' di tempo e infatti non è partito con
il resto del gruppo per il ritiro. Caccavallo è
rientrato alla base dopo il problema muscolare che
lo aveva afflitto le scorse due settimane, però
si è allenato a parte: l'attaccante napoletano
tuttavia è partito per il ritiro e si valuteranno
nei giorni a venire se sarà in grado di essere
disponibile per la trasferta di domenica prossima.
Il tecnico Andrea Sottil (che domenica dovrà
seguire la partita dalla tribuna, perchè
squalificato) ha provato come modulo il 5-3-2
con la linea difensiva formata dagli stessi uomini
utilizzati contro l'Avellino: Malaccari e Belfasti
ai lati (poi sostituito da Cancellotti per un lieve
acciacco); trio centrale basato su Briganti, Galimberti
e Bartolucci. Trio di centrocampo con Guerri, Boisfer
e Palermo. In attacco si è rivisto Bazzoffia
(che rientra dalla squalifica) al fianco di Galabinov.
Mentre si attende il responso del ricorso per Di
Piazza che deve scontare la seconda giornata di
squalifica contro la Nocerina: in caso venga accolto
potrebbe tornare disponibile da subito. Intanto
è stata designata la terna arbitrale: dirigerà
l'incontro il signor Savero Pelagatti di Arezzo.
Sarà coadiuvato dagli assistenti di linea
Enrico Caliari di Legnago e Ilie Rizzato di Rovigo. Frattanto
con i colleghi di Forzanocerina.it ha parlato il
direttore generale rossoblù Giuseppe Pannacci
che dice: "Ce la giocheremo fino alla fine".
E aggiunge: "Affronteremo la Nocerina a
viso aperto. Sarà importante lottare con
le unghia e con i denti, senza mollare un centimetro
su ogni pallone. Solo così possiamo sperare
di ottenere un risultato positivo contro una formazione
esperta e temibile in tutti i reparti".
Lo stesso Dg Pannacci al portale Forzanocerina.it
svela una confessione: "Eravamo partiti
con tutt'altre aspettative. L'obiettivo era quello
di cercare di dimenticare la particolare annata
della B e durante il girone di andata le cose sembravano
andare per il verso giusto. Poi, alla distanza siamo
calati a causa di una serie di vicissitudini e situazioni
non gestite al meglio". Ma il Dg Pannacci
fa capire che ora bisogna guardare la realtà
dei fatti quando dice: "Ora, a quattro giornate
dal termine, la nostra priorità è
tirare fuori il meglio per evitare una seconda retrocessione
che sarebbe una punizione troppo severa per questo
Gubbio". In casa Nocerina non hanno preso parte alla partitella
del mercoledì Corapi e Rizza. Mentre Mazzeo,
Negro e Daffara sono stati in palestra. Notiziario
dal girone: in casa Latina ha effettuato i primi
allenamenti il neo allenatore Stefano Sanderra che
ha sostituito in panchina Fabio Pecchia (ex Gubbio),
esonerato dopo la sfida di Benevento. Cambiato tutto
lo staff tecnico. É arrivato come vice allenatore
il fratello di Stefano Sanderra, ovvero Luca Sanderra.
Il neo preparatore atletico è Maurizio Miele
mentre il preparatore dei portieri è Enrico
Picca. Un'autentica rivoluzione.
• 10
aprile
2013 Sandreani
e la stangata: "Ho agito da tifoso...".
Sottil, stop di due turni. Multa di 5000 euro
Una
vera e propria stangata. Mano pesante del Giudice
Sportivo dopo la partita contro l'Avellino. Tanto
per cominciare una multa di 5000 euro alla società
del Gubbio con questa motivazione: "Per indebita
presenza negli spogliatoi al termine della gara
di persone non identificate ma riconducibili alla
società che rivolgevano alla terna arbitrale
reiterate frasi offensive e minacciose; gli stessi
al termine della gara lanciavano in direzione dell'arbitro
numerosi schizzi d'acqua che lo raggiungevano in
più parti del corpo e lanciavano in direzione
dello stesso una bottiglia d'acqua semi-piena che
gli sfiorava la testa". Ma a farne le spese
è anche il tecnico Andrea Sottil che viene
squalificato per questo preciso motivo: "Per
comportamento offensivo verso l'arbitro ed un suo
assistente al termine della gara". Ma non è
tutto. Tre giornate di stop pure per il centrocampista
Alessandro Sandreani: "Per comportamento offensivo
e minaccioso verso un assistente arbitrale; espulso,
alla notifica del provvedimento rivolgeva all'arbitro
reiterate frasi offensive rifiutandosi di togliersi
la pettorina per il riconoscimento".
L'allenatore Andrea Sottil così sale a otto
giornate di squalifica durante la stagione corrente.
Non era presente le prime quattro giornate di campionato
perchè doveva scontare una squalifica rimediata
nella stagione precedente quando era sulla panchina
del Siracusa. Poi fu allontanato nella partita di
andata ad Avellino e fu squalificato per due giornate.
Adesso questo nuovo stop di due turni e curiosamente
avviene ancora dopo una partita contro l'Avellino.
Alex Sandreani, il capitano rossoblù che
ultimamente spesso è in panchina, e contro
gli irpini è stato espulso proprio tra le
riserve, allarga le braccia e dice: "Non
ne vado fiero per questa squalifica. Mi
prendo tutte le mie responsabilità come del
resto faccio sempre. Ma in quel momento dalla panchina
ho avuto
una reazione che definirei spontanea. Ho agito come
un tifoso... perchè tutti quanti stavamo
notando che la terna ci stava penalizzando".
Ma Sandreani rassicura: "Farò sempre
il mio lavoro anche fuori dal campo. Con silenzio
e dedizione". Una tegola perchè
al capitano rossoblù (se vengono confermate
le tre giornate di squalifica anche dopo il ricorso)
resterà la possibilità di giocare
solo una gara in questo campionato, ovvero la sfida
interna del 12 maggio contro il Catanzaro. Ma in
città il "pensiero" tra i tifosi
è pressochè condivisibile. Sicuramente
il Gubbio ci ha messo del suo per ritrovarsi in
questa posizione di classifica, ma anche le conduzioni
arbitrali scadenti molto spesso hanno condizionato
le partite del Gubbio in questo campionato. Un Sandreani
così inferocito, al momento dell'espulsione,
non ci era mai capitato di vederlo in 12 anni di
carriera in maglia rossoblù. In effetti fanno
"pensare" alcuni episodi capitati proprio
in questo campionato. Rigori assegnati ed espulsioni
decretate a sfavore dopo una manciata di minuti
di gioco. Poi quando Baccolo cade a terra dopo appena
35 secondi di gioco in area avellinese, con il centrocampista
D'Angelo che lo aggancia da tergo, l'arbitro (il
signor Bruno di Torino) non assegna un sacrosanto
rigore e ammonisce addirittura il centrocampista
rossoblù per simulazione. E il presidente
Marco Fioriti rincara la dose. Durante la trasmissione
"Fuorigioco", di lunedì sera su
Trg Network diretta da Giacomo Branco, il patron
rossoblù ha affermato: "Non siamo
in cerca di alibi, però quello che ci sta
succedendo ormai è sotto l'occhio di tutti.
Abbiamo avuto delle conduzioni arbitrali che hanno
influito sul risultato. Ma non in una sola partita.
Ci mancano almeno sei o sette punti per colpa delle
terne arbitrali. Con questi punti potevamo essere
in un'altra posizione in classifica. Atteggiamenti
così provocatori delle terne non sono più
accettabili. É arrivato il momento di lamentarsi.
É giusto protestare nelle sedi opportune.
E non possiamo essere la vittima sacrificale...".
Dichiarazioni che fanno seguito allo sfogo di venerdì
sera.
• 09
aprile
2013 L'editoriale.
Quella "mutazione" così troppo
veloce. Quella differenza tra grandi e piccole...
Metamorfosi,
mutamento, trasformazione, cambiamento. Si possono
usare un'infinità di sinonimi ma il concetto
è sempre quello. Negli ultimi due incontri
tra le mura amiche si è potuto notare un
Gubbio completamente diverso da una partita all'altra,
al di là del risultato finale che è
stato sempre lo stesso perchè sono sopraggiunte
due sconfitte. Una squadra abulica, manovra poco
fluida, nemmeno un tiro in porta e neanche tre passaggi
di fila contro il fanalino di coda: la Carrarese
infatti aveva espugnato il "Barbetti"
senza grossi affanni. Una squadra viva, intraprendente,
manovra fluida e giocate di prima contro la capolista:
l'Avellino di Rastelli, sicuramente più esperto
e forte fisicamente, ha vinto a Gubbio ma ha dovuto
penare le classiche sette camicie per conquistare
il punteggio pieno. Ci risulta a tutti gli effetti
incomprensibile che una squadra cambia pelle "più
veloce della luce" nel giro di appena tredici
giorni. Lo abbiamo chiesto anche al trainer Andrea
Sottil in conferenza stampa dopo il match contro
l'Avellino, ma nemmeno l'allenatore rossoblù
ci ha saputo dare una spiegazione plausibile. Di
certo è un mistero. Non sappiamo se è
tutto merito del ritiro o del silenzio stampa. Non
crediamo. Perchè se una squadra gioca in
una certa maniera, deve essere una costante. Non
è possibile che una squadra non fa nemmeno
un tiro in porta contro l'ultima classe e poi si
scatena contro la prima della classe fornendo una
prestazione impeccabile e ineccepibile per almeno
un'ora di gara. Infatti il Gubbio con le "grandi"
della classifica spesso si è prodigato con
prove che sono state all'altezza della situazione.
Alcuni esempi? Con Benevento (vittoria per 1-0),
Nocerina (partita vinta in rimonta per 2-1) e appunto
contro l'Avellino, anche se è sopraggiunta
una sconfitta (2-3). Mentre con le "piccole"
il Gubbio ha sempre sofferto. Alcuni esempi? Sconfitte
interne contro Sorrento e Carrarese, pareggi interni
con Andria Bat e Barletta. Contro la Paganese è
arrivata una vittoria, ma la prestazione non era
stata così eccelsa. Anzi, la squadra aveva
lasciato molto a desiderare. Sicuramente questo
è un limite. Come se la squadra si trovasse
di fronte ad una barriera, insormontabile. Le cause
possono essere molteplici. Punto numero uno: il
tutto potrebbe nascere come si preparano le partite.
Evidentemente il gruppo ha bisogno di essere stimolato.
Contro le squadre blasonate, le motivazioni vengono
da sole. Contro le squadre più abbordabili
serve quella "scossa" necessaria che innegabilmente
manca. Questo confine deve essere per forza di cose
superato. Probabilmente manca la mentalità
giusta. Quella mentalità che ad esempio ha
dimostrato l'Avellino. La squadra irpina non si
è mai arresa, anzi. Nella ripresa, non solo
ha cercato di pareggiare, ma ha provato anche a
vincere la partita fino all'ultimo: i campani hanno
tirato fuori gli artigli mettendo sotto un Gubbio
che fino a quel momento aveva fatto la sua buona
gara. L'Avellino ha dato la dimostrazione di essere
una "grande" squadra soprattutto in questo.
E quindi si arriva al punto due: nel calcio l'atleta
ha un giuoco di gambe (e di piedi), ma il calcio
è anche un gioco di testa. Il Gubbio sembra
diventare flebile alla prima vera difficoltà.
Probabilmente ci sono elementi "poco"
maturi o "troppo" acerbi. Probabilmente
è un problema psicologico. Ma anche in questo
caso il problema deve essere superato e non aggirato.
E si arriva al punto numero tre: la difficoltà
di manovra. Quando il Gubbio gioca con le squadre
che giocano a viso aperto riesce ad esprimersi al
meglio e riesce a mettere in campo le sue potenzialità.
Quando invece il Gubbio gioca contro avversarie
che si chiudono a riccio, la manovra si inceppa
e in attacco non si trovano varchi. Probabilmente
il nocciolo della questione è tutto qui.
Questa squadra è abituata a sfruttare le
ripartenze e sfruttare le proprie capacità
difensive (quando i meccanismi funzionano a dovere,
ovviamente). Quando è costretta ad impostare
il gioco e quando deve scardinare le difese avversarie
con imprevedibilità va in difficoltà.
Un altro limite che (purtroppo) contraddistingue
la formazione rossoblù dall'inizio della
stagione. Quando i conti non tornano c'è
sempre un perchè. Altrimenti il Gubbio si
sarebbe trovato in un'altra posizione di classifica
e non a due punti dai playout a quattro turni dalla
fine. (Editoriale Direttore Gubbiofans.it)
• 08
aprile
2013 La
classifica non aiuta. Calendario tosto. Momento
molto critico. E il "cannoniere" Guerri...
La
classifica non aiuta. Gli ultimi due ko casalinghi
consecutivi non aiutano. E il calendario non aiuta.
Tre problematiche che complicano la strada del Gubbio
in questo campionato a soli 360 minuti dalla fine
delle ostilità. La classifica non aiuta:
la Paganese ottiene la seconda vittoria nelle ultime
tre gare
e allontana la formazione eugubina di tre lunghezze.
Prato e Catanzaro si annullano a vicenda e fanno
proprio un dispetto ai rossoblù perchè
si allontanano di una lunghezza quando le partite
cominciano a contare e cominciano ad assottigliarsi.
L'unico dato "positivo" della giornata
riguarda la sconfitta tra le mura amiche del Viareggio
che resta al quint'ultimo posto (in zona playout)
dopo la roboante sconfitta contro la Nocerina. Ma
la stessa Nocerina dovrà affrontare proprio
il Gubbio davanti al pubblico amico del "San
Francesco" (e sarà una bolgia). E chi
comincia a far "paura" è l'Andria
Bat che, passo dopo passo, sta recuperando terreno
e si è avvicinato al Gubbio a solo tre lunghezze
di distanza: infatti nelle ultime tre partite ha
conquistato cinque punti e proviene da sette risultati
utili consecutivi (non perde dal 3 febbraio, sconfitta
a Perugia per 2-0). L'Andria Bat alla penultima
giornata affronterà tra le mura amiche (allo
stadio "Degli Ulivi") proprio il Gubbio
per giocarsi il tutto per tutto per provare a togliersi
dai playout (e anche in terra pugliese sarà
una bolgia). Domenica l'Andria Bat avrà uno
scontro diretto in casa con la Paganese prima di
andare ad Avellino, per poi chiudere il campionato
a Prato (dopo la gara del 5 maggio contro il Gubbio).
Mentre il Catanzaro, altra diretta concorrente,
adesso affronta la Carrarese in casa, poi trasferta
a Sorrento, di nuovo in casa con l'Avellino e poi
chiusura a Gubbio. Il Prato invece andrà
a Barletta per poi affrontare in casa il Pisa; di
seguito trasferta a Perugia prima dello scontro
diretto con l'Andria. Chi sembra messo più
male a livello di calendario è il Viareggio:
domenica va a Pisa per poi giocare in casa con il
Perugia; le due ultime due gare sono più
"facili" (ma solo sulla carta) con Barletta
e Frosinone. Ma senza dubbio il calendario del Gubbio
appare assai difficoltoso: affrontare la
Nocerina sul proprio campo è pressochè
proibitivo (9 vittorie, 2 pareggi e solo 2 sconfitte).
Ma c'è un altro dato che procura "panico":
la Nocerina ha realizzato in tutto finora 42 reti,
di cui 27 in casa mentre il Gubbio in "tutto"
ha realizzato solo 26 reti, di cui 10 fuori casa.
Poi ci sarà l'impegno casalingo contro il
Latina che sembra in caduta libera (solo due punti
ottenuti nelle ultime cinque partite). Ma la formazione
di Pecchia ha ottenuto cinque vittorie fuori casa
su undici incontri disputati e si trova terza in
classifica: perciò è una partita da
prendere con le molle. Poi ci sarà (come
già detto) l'insidiosa trasferta ad Andria
e poi l'impegno interno con il Catanzaro del 12
maggio che chiuderà definitivamente il sipario.
D'altronde il Gubbio risulta di possedere l'attacco
più debole rispetto alle dirette concorrenti:
Catanzaro 33 reti segnate, Prato 28, Paganese 27
e addirittura il Viareggio (33) che si trova nei
playout; Gubbio fermo a quota 26 gol realizzati.
Non è un caso che nel Gubbio si salva il
"solo" Andrey Galabinov che ancora una
volta ha fatto la differenza segnando un gol di
precisione dalla distanza pure contro la capolista
Avellino: l'attaccante bulgaro sale a quota 11 sigilli
personali, distante solo tre lunghezze dal primo
della classe Evacuo (Nocerina) autore di 14 reti,
e ad una sola lunghezza da Castaldo (Avellino) e
da Ciofani (Perugia) autori di 12 reti. E fa notizia
il centrocampista Simone Guerri che è il
secondo "cannoniere" del Gubbio con 4 reti segnate.
E pensare che non giocava dalla partita del 3 febbraio
scorso (precisamente da otto giornate): in questo
campionato ha giocato veramente con il contagocce,
per scelta tecnica (ed era stato il primo acquisto
stagionale).
• 07
aprile
2013 Risultati
dopo l'anticipo: il Perugia domina a Frosinone;
Nocerina travolgente a Viareggio
Si
è giocata la ventiseiesima giornata di campionato
dopo l'anticipo di Gubbio e Avellino finito per
3-2 per gli irpini. Domina il Perugia con almeno
una decina di palle gol e mille tifosi al seguito
a Frosinone: decide in avvio una rete di Nicco. Nocerina (prossima
avversaria del Gubbio) devastante in trasferta:
3-0 in quel di Viareggio. Il Benevento batte per
1-0 il Latina di Pecchia con rete decisiva dell'ex
rossoblù Marotta, su assist di Marchi (attaccante
eugubino). Mentre il Pisa espugna il campo
di Sorrento con un rigore nei minuti finali. Un
epilogo senza reti Prato-Catanzaro e pure Carrarese-Andria. La Paganese si impone per
1-0 contro il Barletta. Adesso il Gubbio resta distante
solo due lunghezze dalla zona playout e mancano
solo quattro turni dalla fine del campionato. Un
finale mozzafiato:
i rossoblù "costretti" a fare dei punti
vitali. Avversarie: Nocerina in trasferta, Latina
in casa, Andria Bat fuori casa e Catanzaro al "Barbetti". Risultati:
Ventiseiesima Giornata - Lega Pro - Prima Divisione
- Girone B: Benevento
- Latina 1-0 51'
Marotta (B) Carrarese
- Andria Bat 0-0 Frosinone
- Perugia 0-1 7'
Nicco (P) Gubbio
- Avellino 2-3
(giocata venerdì) 19' Angiulli (A),
29' Guerri (G), 40' Galabinov (G), 68' Zullo (A),
83' Castaldo (A) Paganese - Barletta 1-0 9'
Caturano (P) Prato
- Catanzaro 0-0 Sorrento
- Pisa 1-2 4'
Gatto (P), 55' Musetti (S) rig., 87' Favasuli (P)
rig. Viareggio
- Nocerina 0-3 41'
Mazzeo (N) rig., 50' Russo (N), Garufo (N)
• 05
aprile
2013 Il
patron Fioriti: "Stiamo pagando la nostra
onestà". Sottil: "Digerire
la sconfitta... è difficile"
Clima
assai surriscaldato a fine partita. Il presidente
del Gubbio, Marco Fioriti, va su tutte le furie.
E intorno alla metà del primo tempo viene
allontanato dal direttore di gara dal recinto dell'impianto
di gioco. Dopo il novantesimo si scaglia in campo
contro la terna arbitrale con veemenza. Dagli spalti
comincia a piovere qualche oggetto in direzione
della terna arbitrale: una bottiglia di plastica
passa tra l'arbitro e il presidente infuriato.
Nella palazzina dove è presente la stampa,
lo stesso Fioriti sbotta: "É una
vergogna. Almeno ci concedessero quello che ci spetta".
Poi si presenta davanti ai giornalisti e il patron
Marco Fioriti dice: "Mi dispiace solo per il risultato.
Abbiamo visto un bel Gubbio, il migliore della stagione,
che ha saputo tenere testa ad un Avellino formato
da grandi campioni. Però l'atteggiamento
della terna arbitrale è stato provocatorio
e irriguardoso. Episodi devastanti dal primo minuto
con quel rigore non concesso su Baccolo e il gol
del 3-2 dell'Avellino è viziato da un fallo su Galabinov.
Stiamo pagando la nostra onestà. Da quando
l'anno scorso un uomo pulito come Simone Farina
ha denunciato un tentativo di combine, ne sono successe
parecchie di cose. Un sistema che ci sta punendo
e ci fa pagare dazio". Ma a fine partita
era furioso? "Certo. All'arbitro ho finito
di dire quello che pensavo. Ho voluto finire quel
discorso che avevo iniziato prima di essere cacciato
a metà primo tempo". Amareggiato
il tecnico Andrea Sottil che dice: "Ho visto un Gubbio che mi è
piaciuto molto, che ha giocato bene con palla a
terra. Molto bene il primo tempo, meno bene nella
ripresa ma il merito va ad un grande Avellino. Conduzione
arbitrale inquietante. Negli episodi chiave l'arbitro
è stato determinante. Non è facile
digerire una sconfitta così. Ogni volta ne
manca un pezzo". Telegrafico il centrocampista
Simone Guerri:
"Contento per il mio quarto gol con questa
maglia. Preferivo non segnare ma vincere. Nella
ripresa ci siamo abbassati troppo complice anche
qualche decisione arbitrale". Euforico
è Dario Rossi,
vice allenatore dell'Avellino, che dice: "Abbiamo
sofferto l'aggressività del Gubbio che ci
ha messo in difficoltà. Ma a fine primo tempo
ci siamo guardati negli occhi consapevoli di poter
ribaltare il risultato con sostanza ed equilibrio.
Cambi azzeccati nella ripresa con Biancolino e De
Angelis poco lucidi? Diciamo che chi è subentrato,
come Catania e Zigoni, si sono fatti trovare pronti.
Questa squadra ha dimostrato di meritare il primo
posto". Intanto abbiamo inserito le foto
di Gubbio-Avellino (21 immagini) che trovate nella nostra
sezione "fotogallery" e nel link sotto
la foto in homepage con tutta la cronistoria della
partita del match in notturna. Foto di Gianfranco Gavirati con l'ausilio
di Simone Grilli. Le altre foto sono di Roberto Settonce
con l'ausilio di Paolo Panfili.
• 05
aprile
2013 L'Avellino
passa a Gubbio (2-3). Gara pirotecnica: decide Castaldo
con un eurogol nel finale
Gubbio
contro la capolista Avellino. Il trainer Sottil
rispolvera Guerri dal primo minuto e gioca con il
5-3-1-1. Mentre il tecnico Rastelli (in tribuna
per squalifica) gioca con il consueto 4-3-1-2. Pronti
e via. C'è subito un episodio che fa sussultare
il Barbetti: passano appena 35 secondi quando Malaccari
va via sulla destra, crossa in area una palla radente;
raccoglie la sfera Baccolo all'altezza del dischetto,
ma al momento del tiro viene strattonato da tergo
da Zullo. Calcio di rigore? Macchè! L'arbitro
estrae il cartellino giallo e ammonisce Baccolo
per simulazione. Non mancano le proteste veementi
del Gubbio: un episodio dove il rigore poteva esserci.
Al 10' Castaldo carica il destro, ma Venturi è
pronto e devia la sfera in corner sopra la traversa.
Al 19' Avellino in vantaggio: Angiulli si inserisce
nella via centrale e fa partire un esterno sinistro
dai venti metri che sorprende Venturi: la palla
si insacca a mezz'altezza con il portiere che però
è sembrato incerto. Al 28' Castaldo si gira
in area e di sinistro calcia verso l'angolino: questa
volta Venturi è pronto e in tuffo si salva
in corner. Al 29' il Gubbio pareggia: perfetta percussione
sulla destra di Malaccari che rimette in area una
palla radente; sopraggiunge Guerri che calcia in
porta, respinge Di Masi, ma lo stesso Guerri in
scivolata di destro deposita la palla in fondo al
sacco. Al 31' viene allontanato per proteste dal recinto
di gioco il presidente Fioriti del Gubbio. Al 34' triangolazione volante Baccolo, Galabinov,
Palermo e quest'ultimo calcia di destro a rete:
ma Di Masi si salva in tuffo con i pugni in angolo.
Al 40' Gubbio in vantaggio: Boisfer serve al limite
Galabinov che carica un destro radente calibrato
e potente che si insacca a pelo d'erba a fil di
palo. Si va
alla ripresa. Al 48' il neo entrato Catania serve
in area Castaldo, ma Venturi salva in uscita. Al
55' Malaccari calcia forte di destro dal limite:
la palla va alta di poco sopra la traversa. Al 63'
brivido per il Gubbio: botta da fuori di Arini a
palombella che costringe Venturi a togliere la sfera
da sotto la traversa; sulla ribattuta arriva sulla
palla come un fulmine Zigoni che calcia a botta
sicura sotto porta, ma Venturi si supera e in tuffo
si salva con i piedi. Al 68' pareggio dell'Avellino:
punizione radente dal limite calciata da Zullo che
si infila in mezzo alla barriera e si insacca a
fil di palo con un tentativo estremo che però
rimane vano per Venturi. Al 73' Galabinov penetra
in area da destra e calcia in diagonale di destro:
la palla sfiora il palo a portiere ormai battuto.
Al 77' Zigoni si trova in area e calcia a rete,
salva in extremis Guerri in angolo. Subito dopo
Angiulli calcia solo davanti alla porta, palla alta.
All' 83' giunge il tris dell'Avellino: su assist
di Zappacosta, Castaldo inventa un gol calciando
di destro al volo in area con la palla che si insacca
nel sette. Subito dopo viene espulso Sandreani direttamente
dalla panchina per proteste. Un ultimo tentativo
con il solito Malaccari da fuori area, ma para Di
Masi. Cala il sipario. L'Avellino vince per 3-2
a Gubbio. Tabellino:
Gubbio - Avellino 2-3: Gubbio:
Venturi, Bartolucci, Belfasti (90' Cancellotti), Boisfer
(85' Manzoni), Briganti,
Galimberti, Palermo, Guerri, Galabinov, Baccolo
(74' Cocuzza),
Malaccari.
(A disp.: Farabbi, Semeraro, Sandreani,
Grea). All. Sottil. Avellino:
Di Masi, Zappacosta, Pezzella, Arini, Zullo (74'
Bittante), Fabbro,
De Angelis (46' Catania), D'Angelo, Biancolino (58'
Zigoni), Castaldo, Angiulli. (A
disp.: Orlandi, Massimo, Bianco, Bariti). All. Rastelli (squalificato, in panchina
il vice Rossi). Reti: 19' Angiulli (A),
29' Guerri (G), 40' Galabinov (G), 68' Zullo (A),
83' Castaldo (A). Arbitro: Bruno di Torino
(Ficarra e Saia di Palermo). Espulsi: 31'
Fioriti, presidente Gubbio (G); 84' Sandreani (G).
Ammoniti: Baccolo, Guerri e Bartolucci (G); Zappacosta e
D'Angelo (A). Spettatori:
2036 (1245 abbonati; di cui 499 di Avellino
nel settore ospiti); incasso di 19454 euro.
• 05
aprile
2013 La
differenza è in attacco: +15 gol fatti e
le due bocche di fuoco. E la difesa è granitica...
Assenti
Caccavallo, Radi, Regno e Carroccio per infortunio,
Di Piazza e Bazzoffia per squalifica. Ma a sorpresa
è stato convocato Manzoni, che da gennaio
era finito tra gli "esodati" insieme a
Nappello e Pambianchi. Fa notizia questa convocazione
perchè con ogni probabilità Manzoni
finirà in panchina. Mister Sottil è
orientato per adottare il 5-3-1-1. In casa Avellino
sono assenti i difensori Izzo e Giosa per squalifica;
per scelta tecnica sono out Fumagalli, Panatti e
Herrera, autore del primo gol nella gara di andata
contro il Gubbio. Mister Rastelli (in panchina sarà
sostituito dal secondo Rossi) è tentato a
confermare il modulo 4-3-1-2. Tra Gubbio e Avellino in classifica ci sono 19 punti
di differenza. La compagine campana viaggia a 39
gol fatti (media di 1,54 gol a partita) contro i
24 (media di 0,96 gol a partita) realizzati dalla
formazione eugubina. Gli irpini possiedono la migliore
difesa del torneo con 20 reti subite (media di 0,8
gol a partita) contro le 32 reti incassate dai rossoblù
(media di 1,28 gol a partita). L'Avellino in trasferta
ha ottenuto 7 vittorie, 2 pareggi e ha subito 3
sconfitte. Un altro dato piuttosto curioso: finora
i biancoverdi hanno ottenuto 14 rigori in campionato
(ne sono stati falliti due); nessun rigore decretato
contro. Tuttavia la differenza più marcata
tra le due squadre, al di là dei dati numerici
in classifica, si nota tra i reparti. Le due bocche
di fuoco dell'attacco biancoverde viaggiano spedite:
11 gol segnati da Castaldo, 10 reti siglate da Biancolino
(un duo che ha già fruttato 21
gol). Senza dimenticare poi che il "trequartista"
De Angelis (ma quando era a Gubbio giocava più
avanzato) ha messo a segno 6 reti. La musica è
piuttosto diversa in casa rossoblù: solo
Galabinov può reggere l'urto con le sue 10
reti segnate; come capocannonieri seguono a pari
merito un centrocampista (Guerri) e un difensore
(Radi) a quota 3 gol ciascuno. D'altronde gli irpini
provengono da un trend molto positivo: tre vittorie
consecutive negli ultimi tre incontri; quattro vittorie
conquistate negli ultimi cinque incontri (e un pari
a Perugia); 11 reti realizzate negli ultimi sei
incontri (una media di 1,83 gol a partita). L'Avellino
inoltre sarà seguito da un nutrito numero
di tifosi: si prevedono oltre 500 unità al
seguito in terra umbra per la sfida serale prevista
al "Pietro Barbetti" (in diretta tv Sportitalia).
• 04
aprile
2013 Momento
molto delicato. Alla "ricerca" della verità.
Ora serietà, altro che il pesce d'aprile!
Tra
il "silenzio stampa" e il "ritiro",
metodi diventati così famosi con il calcio
moderno, insieme a quegli allenamenti a "porte
chiuse", utilizzati (oggi) ormai in maniera
sistematica da diversi allenatori, si va verso la
sfida tra Gubbio e Avellino, che sarà importante
per entrambe le squadre. Importante sarà
per l'Avellino perchè deve mantenere i cinque
punti di lunghezza da Perugia e Latina perchè
poi dovrà fare visita proprio ai nerazzurri,
allenati dal trainer Pecchia, ex Gubbio. Molto importante
sarà per il Gubbio perchè non può
fallire di nuovo davanti al proprio pubblico, dopo
la "scellerata" prova casalinga contro
il fanalino di coda Carrarese. Occorre fare risultato
a tutti i costi perchè altrimenti la "situazione"
per i rossoblù si potrebbe fare molto dura,
complice un calendario non semplice: dopo ci sarà
la trasferta a Nocera Inferiore e poi impegno in
casa con il Latina. Intanto tutta la truppa rossoblù
prosegue il ritiro a Roccaporena nei pressi di Cascia
e torna alla base giovedì sera, alla vigilia
di questo match contro la capolista. Si va verso
un preciso schieramento, il 5-3-1-1. Probabile il
reintegro sulla fascia destra di Cancellotti con
il dirottamento di Malaccari a centrocampo. Baccolo
e Guerri si giocano un posto, dietro l'unica punta
che sarà Galabinov. Assenti Caccavallo, Di
Piazza, Bazzoffia e Radi. Problemi con l'influenza
per Bartolucci, ma sarà regolarmente in partita.
In casa Avellino si va verso la conferma del 4-3-1-2
con De Angelis a supporto delle bocche di fuoco,
Biancolino e Castaldo. In difesa Zullo è
il più accreditato a sostituire Izzo (squalificato)
al centro della difesa e sarà in coppia con
Fabbro. La partita (in onda su Sportitalia venerdì
sera) sarà diretta dal signor Diego Bruno
di Torino, lo stesso arbitro che aveva diretto la
sfida serale tra Gubbio e Benevento: rossoblù
vincenti per 1-0 con la rete decisiva di Galabinov.
Sarà coadiuvato dagli assistenti Edoardo
Ficarra e Vittorio Emanuele Saia di Palermo. E nella
partita di andata si impose l'Avellino per 2-0 sul
Gubbio.
Una partita dove il Gubbio disputò
un grande primo tempo ma fu sfortunato nell'occasione
della traversa colpita con un tiro da fuori area
dal capitano Sandreani, sul punteggio ancora fermo
sullo 0-0. Una sfida che del resto fu caratterizzata
dall'allontanamento dalla panchina del tecnico Andrea
Sottil (e poi fu squalificato per due giornate)
e dall'espulsione nei minuti finali del portiere
Venturi. In questa partita invece mancherà
sulla panchina biancoverde il trainer Massimo Rastelli,
squalificato per due turni dopo il derby interno
con la Nocerina. Focus: il "pesce d'aprile"
e ora il momento della serietà. Gubbiofans.it
in passato è stato complice spesso di notizie
"burle" nel giorno del 1 aprile. Il più
famoso risale al 1 aprile 2010 quando su due portali
contemporaneamente (Gualdocalcio.com e Gubbiofans.it)
fu pubblicata questa notizia clamorosa: "Fusione
tra l'A.S. Gubbio 1910 e l'A.S. Gualdo Calcio. Ci
sarà solo una squadra con il nome Team Alto
Chiascio". La notizia bufala era stata costruita
proprio nei minimi particolari e creò scompiglio
perchè in molti ci credettero. Vedi il quotidiano
il "Resto del Carlino" e il sito nazionale
di Tuttolegapro.com.
E il giorno dopo lo scherzo (ben riuscito) fu riportato
sui maggiori quotidiani regionali come "La
Nazione", "il Messaggero" e "il
Giornale dell'Umbria".
Insomma, siamo in vena di scherzi. Perchè
bisogna essere capaci di ironizzare: il calcio viene
preso spesso troppo sul serio. Quest'anno avevamo
in serbo un altro scherzo. Abbiamo soprasseduto.
Il momento è delicato, troppo delicato per
gli scherzi. Occorre che il Gubbio torni a vincere.
Altro che il "pesce d'Aprile" (...)
• 03
aprile
2013 Crespini:
"Gubbio, il punto debole è a centrocampo.
Fioriti pensava ai playoff? Ha ragione..."
Continua
il silenzio stampa (ormai prolungato). E noi intervistiamo
l'ex direttore sportivo di Avellino e Gubbio. Stiamo
parlando di Claudio Crespini, visionatore di calciatori
dell'est che poi vengono segnalati a squadre di
serie A come Bologna, Chievo Verona, Genoa e Sassuolo.
E poi a Novi Grad (Croazia) è stata istituita
una specie di Coverciano italiana dove Claudio Crespini
ci si trova pressochè in pianta stabile.
Allora. Prima domanda. Venerdì c'è
Gubbio-Avellino. Come la vede da ex? "Spero
che finisca in un pareggio. Un pareggio può
andare bene al Gubbio, di cui sono rimasto tifoso.
Ma può andare bene anche all'Avellino: proprio
in questi giorni mi sono sentito con il diesse De
Vito, con il segretario Aloisi e con alcuni dirigenti.
Auguro all'Avellino di tornare in serie B".
Nello specifico della partita cosa ci può
dire? "Diciamo che il Gubbio deve stare
molto attento perchè l'Avellino possiede
una squadra sorniona: se viene fuori una partita
alla pari, poi la vince. In attacco c'è tanta
qualità con De Angelis, Biancolino e Castaldo.
Mentre il Gubbio a mio avviso ha avuto qualche problema".
Quale? "Davanti ha buoni calciatori anche
se in questa partita non potrà schierare
nè Di Piazza, nè Caccavallo e ci sarà
solo Galabinov. Ma a centrocampo sono venuti fuori
dei problemi: non c'è grande qualità
e i migliori sono i soliti, ovvero Boisfer e Sandreani.
É una squadra che non ha espresso proprio
un grande gioco. Quando vuole fare risultato, tira
fuori la grinta e alla fine riesce anche ad ottenerlo.
Invece quando non deve perdere, va in difficoltà
e perde punti importanti perchè fa fatica a
fare la partita con squadre più deboli".
Il patron Fioriti, in una recente intervista al
nostro portale, ha dichiarato che questa squadra
poteva ambire anche ai playoff ma l'atteggiamento è
troppo rinunciatario. Cosa ne pensa Crespini? "Dico
solo questo: di sicuro questa squadra non ha assolutamente
lo spirito che aveva con Torrente. Quella era una
squadra garibaldina che interpretava al massimo
il raggiungimento dei tre punti. Nel calcio di oggi
accontentarsi e giocare per il punto non è
redditizio: fare tre pareggi di fila è come
perdere due partite e vincerne solo una. Perciò
credo che il presidente Fioriti qualche ragione
ce l'ha: di sicuro la squadra non è si espressa
bene per il suo potenziale". Pertanto anche
per lei questa squadra poteva fare di più
in questo campionato, giusto? "Sicuramente.
Soprattutto non doveva trovarsi a cinque turni dalla
fine con dei timori. Tutte le squadre che si trovano
a 32 punti hanno qualche timore". Lei parlava
di Boisfer e Sandreani. Ma Sandreani in queste ultime
partite è stato messo in disparte in panchina:
"Da fuori è sempre difficile dare
una valutazione. Però, francamente, per quello
che ho visto, non noto così tanta gente superiore
a Sandreani nel Gubbio attuale". Dell'esperienza
a Gubbio cosa si porta dietro? "Ho tanti
amici che rimangono negli anni. In Umbria sono stato
sempre bene. Mi è dispiaciuto solo per la
retrocessione dell'anno scorso, secondo me figlia
per non aver confermato Torrente. Con Torrente il
Gubbio non sarebbe mai retrocesso: è un valore
aggiunto perchè è un ottimo allenatore
e a Bari sta facendo un campionato strepitoso con
una squadra dove non c'è una lira, cioè
un soldo, e con una penalizzazione pesante. Inoltre
Torrente era un buon veicolo per portare buoni calciatori
perchè ha buone conoscenze. Se il Gubbio
riusciva a salvarsi l'anno scorso, quest'anno poteva
dire la sua". Ma Crespini è stato
pure diesse del Gualdo e adesso si sta parlando
di una possibile fusione tra il Gualdo e il Casacastalda.
Crespini cosa dice? "Sono stato insieme
in viaggio in Croazia con Barberini del Gualdo e
Minelli che è il presidente del Casacastalda,
recentemente. Gli ho fatto visitare la Coverciano
di Croazia che abbiamo creato a Novi Grad. Non mi
hanno ventilato una prospettiva di questo genere.
Però non mi meraviglierei se il Casacastalda
riuscisse a salire in C. E in tal caso non escludo
proprio che questa eventualità potrebbe anche
scattare". Intanto ad Avellino parla il
difensore Walter Zullo, candidato a sostituire il
difensore Izzo (squalificato). Dice: "Sarà
una partita difficile perciò dovremo fare
una partita perfetta".
E intanto da Avellino si attendono un migliaio di
tifosi irpini pronti a salpare per Gubbio venerdì
sera.
• 02
aprile
2013 Tegola
Radi: frattura della cartilagine intercostale. Però
contro le campane, in notturna...
Giornata
di Pasquetta (detto anche il lunedì di Pasqua)
un po' insolita con il Gubbio che è tornato
ad allenarsi di pomeriggio dopo due giorni di stop
davanti a pochi intimi. Assenti gli acciaccati Carroccio
e Regno. Assente pure l'attaccante Caccavallo che
dopo le terapie svolte a Napoli è atteso
in sede in questi giorni per valutare se c'è
stato un miglioramento per il suo infortunio: si
era procurato in effetti uno stiramento di due centimetri
dopo la sfida di Viareggio. La presenza del napoletano
nella gara di venerdì in notturna contro
l'Avellino è praticamente nulla. Se ne riparlerà
dalla prossima settimana. Ma l'infermeria si infoltisce
con l'infortunio al difensore centrale Radi. Il
calciatore era uscito ad inizio gara contro la Carrarese
per un dolore al petto, dopo una botta ricevuta
nel gol vittoria dei toscani ad opera di Orlandi.
Il difensore marchigiano ha accusato dei dolori
anche nei giorni seguenti. Poi il referto della
risonanza magnetica: frattura della cartilagine
intercostale. Da scordarsi quindi il suo impiego
contro la capolista: si prevede uno stop di due
o tre settimane. Intanto il trainer rossoblù
Sottil ha sperimentato il 5-3-1-1 che è stato
utilizzato a Viareggio. Venturi in porta. Quintetto
difensivo formato dai laterali Cancellotti e Belfasti
pronti a spingere; al centro il trio formato da
Briganti, Galimberti e Bartolucci. A centrocampo
il fulcro è Boisfer coadiuvato da
Malaccari a destra e Palermo a sinistra. Mentre
dietro
il centravanti Galabinov (insolitamente rasato a
zero) ha giostrato Baccolo. Tutto il resto della
truppa (compreso il capitano Sandreani) è
stata impiegata tra le riserve. Ma da mercoledì
(da oggi) tutto lo staff andrà in ritiro
per alcuni giorni a Roccaporena nei pressi di Cascia.
Un luogo "portafortuna", pure con il trainer
Torrente quando vinse il campionato di C1 per approdare
in serie B.
Un luogo dove si sono allenate squadre del calibro
del Chelsea. Il Gubbio, dal canto suo, in notturna
in questa stagione ha sempre vinto. É successo
per due volte in casa contro il Benevento (1-0)
e poi contro la Nocerina (2-1). Ed ora di nuovo
una formazione campana sulla strada del Gubbio in
prima serata e in diretta tv allo stadio "Pietro
Barbetti". C'è chi già dice:
"non c'è due senza tre", con i
dovuti scongiuri ovviamente. Ma c'è chi ricorda
che in notturna ci fu un altro glorioso risultato.
Avvenne nella scorsa stagione in serie B: era il
24 ottobre 2011 e il Gubbio allenato da Gigi Simoni
sconfisse per 1-0 al "Barbetti" la capolista
Torino allenata da Ventura (ora in serie A) davanti
a 4173 spettatori, un incasso di 54810 euro.
Intanto in casa Avellino l'umore è ben diverso.
La squadra biancoverde viaggia spedita al primo
posto (+5 dalle seconde classificate, Perugia e
Latina). La formazione irpina possiede la migliore
difesa del torneo (20 gol subiti) e il secondo miglior
attacco (39 reti come la Nocerina). Il primato
dei gol realizzati appartiene al Perugia: 40 reti.
Contro il Gubbio, i campani dovranno fare a meno
degli squalificati Izzo e Giosa. Ma sembra praticamente
certa anche la mancanza del capitano Millesi per
una elongazione alla coscia sinistra. Non ci sarà
nemmeno l'allenatore Massimo Rastelli, stoppato
per due turni dal Giudice Sportivo. Tuttavia l'Avellino
è galvanizzato dall'ultimo risultato (1-0)
ottenuto nel derby con la Nocerina davanti ad ottomila
persone. Per curiosare ecco alcune foto del sito
partner Avellinofans.it del collega Salvatore Marzullo.
Dall'Umbria: a 29 chilometri da Gubbio si sta pensando
di fare una clamorosa fusione. La società
del Casacastalda (seconda in serie D) e il Gualdo
Calcio (a metà classifica in Eccellenza)
stanno portando avanti dei colloqui per riuscire
ad allestire un'unica squadra.
Nome: top secret. Ma secondo alcune indiscrezioni
i presidenti sono Fabrizio Scatena
e Giampiero Minelli. Main sponsor "Ecosuntek"
di Matteo Minelli.
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