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news]
• 29
aprile 2011
Due splendide
e-mail. Scrive Marco Taccucci di Umbria Tv e un
fan rossonero della Nocerina
Riceviamo
e pubblichiamo (con il consenso degli interessati
ovviamente) due splendide e-mail che ci sono giunte
alla nostra casella postale. Marco Taccucci, giornalista
di Umbria Tv presente alla partita di sabato scorso
contro il Lumezzane, ha scritto delle belle parole
nel nostro guestbook. Contattato per ringraziarlo
a nome di tutti gli eugubini, ci ha scritto una e-mail
molto significativa, e del nostro sito, Gubbiofans.it,
ha detto: "Vorrei farvi i complimenti per
il sito che visito spessissimo anche per lavoro
e che trovo molto equilibrato e molto aggiornato".
Ma prima mettiamo on-line un'email che ci giunge
da un tifoso della Nocerina. Stefano scrive così:
"Ci siamo sentiti lo scorso anno (eravamo nello stesso girone) quando vi scrissi
per farvi i complimenti per il sito, sempre aggiornato e ricco di news. Ora
ci
risentiamo a distanza di 1 anno per darvi un in bocca al lupo per la quasi
matematica certezza della B (ed il vostro mister è un grande ex giocatore della
Nocerina; in più Torrente è di Cetara, un magnifico paesino
della costiera amalfitana, venitelo a vedere). Ah, dimenticavo di
presentarmi: sono un tifoso della Nocerina che ha appena finito di
festeggiare, finalmente, la grande promozione, dopo 33 anni! É stata una grande festa
allo stadio dove sono arrivati i calciatori dopo la vincente
trasferta di Foggia. Vi aspettiamo in B".
Ecco di seguito invece le bellissime parole trascritte
dal giornalista Marco Taccucci: "Cacciatori, Ragnacci, Baldinelli, Luiu, Giovannico, Sbrega,
Ciucarelli,
Magrini, Zoppis, Di Felice e Morbiducci... è una delle formazioni del Gubbio
che ricordo di più, quando quel Gubbio, guidato da mister Landi, si faceva
apprezzare in tutta l'Umbria e faceva sognare un'intera città . Ero
bambino e quella squadra, insieme al Perugia, riempiva di passioni i miei
quaderni di bambino, un bambino che non aveva capito cosa avrebbe fatto da grande.
Da allora
sono passati tanti anni e sabato ho avuto la fortuna di assistere ad una
nuova splendida emozione, una giornata che potrebbe essere ricordata a lungo.
Perchè i ragazzi di mister Torrente stanno facendo rivivere
un altro grande sogno, ancor più grande, chiamato serie B. Arrivo al Barbetti e mi dispiaccio un pò per qualche coro
antiperugino (una
mia collega mi riferirà del perchè) e penso che aldilà di qualcuno, gli
sportivi perugini stiano guardando con grande simpatia e ammirazione a
questa cavalcata. Ve lo posso assicurare. Non è certo un coro che
appartiene a cose passate a mutare in
qualche maniera tutta l'ammirazione per quello che questa magnifica città sta
vivendo sul piano calcistico. Lo stadio è gremito, l'amico Ubaldo Coldagelli legge le
formazioni e le
squadre entrano in campo. Che dire, ho respirato una grande euforia
nell'aria, tanto che a tratti mi sono dimenticato del lavoro che stavo
facendo per agitarmi ad ogni occasione perduta... poi ecco il gol ed
il boato dello stadio, che mi è rimasto davvero impresso tanto da provare a far
rivivere la sensazione anche nello speciale che ho realizzato per la mia
tv. E' stata una gran bella giornata, una di quelle giornate,
come mi dirà
capitan Sandreani in sala stampa, in cui assapori cosa significa il calcio
vero, specie in una piazza come Gubbio che lo vive con grande spontaneità,
come accadeva una volta, con quel Gubbio di mister Landi. I ragazzi poi
sono stati magnifici e se devo fare qualche nome, beh voto Lamanna, Briganti,
Sandreani e Gomez, che non avevo mai visto e che in campo sembra Milito, il Milito del
Gubbio. E poi
Rodrigue Boisfer, che avevo ammirato qualche anno prima a Perugia e che del
vostro centrocampo è un pilastro vero. Senza dimenticare Farina, il
Balzaretti di Gubbio. E Daud, che arriva a gennaio e fà la differenza. Ma la vera forza del Gubbio l'ho capita al momento del gol e
alla fine del
match, quando ho visto i giocatori abbracciarsi, e quando ho visto Nazzani
lanciare la maglia verso il pubblico. Sì, proprio Nazzani, uno che scalda
la panchina spesso, era tra i più felici. Il gruppo è l'arma in più di
questo miracolo sportivo. E una società solida e unita, che ha in
Stefano Giammarioli e Gigi Simoni due elementi chiave tra massimi dirigenti e staff
tecnico e squadra. Se il calcio sa dare ancora delle ragioni per essere
seguito è grazie anche a queste storie. Un saluto a tutti e in bocca al
Lupo!!! Marco Taccucci di Umbria Tv".
Un commento approfondito e pure toccante...!
• 28
aprile 2011
Giammarioli: "Orgogliosi
di disputare questa sfida tra due piccole ma grandi
realtà del girone"
Il
big match di domenica tra Sorrento e Gubbio si avvicina.
É una partita clou tra le squadre più forti del girone:
almeno così parla la classifica alla mano. Il Ds Stefano Giammarioli
presenta la sfida e fa chiarezza su alcune inutili
polemiche che hanno trovato spazio sul web in questi
giorni: "Stiamo preparando questa partita
fondamentale come al solito, con la massima tranquillità
come ormai succede da due anni a questa parte. Sempre
massimo rispetto per l'avversario. Il Sorrento è
una squadra molto forte. Del resto è una squadra
che ci assomiglia perchè è una piccola città come
la nostra che si sta facendo largo in questo difficile
campionato ed è balzata agli onori della cronaca
nazionale insieme al Gubbio. Infatti da parte nostra
siamo orgogliosi di disputare questa sfida tra due
piccole che a tutti gli effetti sono diventate delle
grandi realtà del girone. C'è stima perchè ci sono
due società molto serie, due squadre molto corrette
e pure le tifoserie sono un esempio: ancora mi ricordo
che all'andata alcuni tifosi del Sorrento passeggiavano
con i tifosi del Gubbio. Perciò ripeto che siamo
onorati di affrontare questo big match in una bella
città come Sorrento". In effetti due piccole
città hanno fatto vedere di che pasta sono fatte
contro città più grandi e con società che hanno
calcato la serie A... "Tutto vero. Credo
che domenica si potrà vivere una bella giornata
di sport perchè le due cittadine vivono di sana
cordialità". Sul capitolo Sandreani invece,
visto che tutti i calciatori sono in silenzio stampa
fino alla prossima domenica, il diesse ci tiene
a precisare: "Il nostro capitano non ha
assolutamente usato il termine «guerra». Ha usato
solo il termine di «battaglia sportiva». Ne ho parlato
proprio con Sandreani. Dispiace perchè è stato travisato
e non ha nominato una frase del genere. E conoscendo
il calciatore sappiamo tutti che è di un'umiltà
e di una correttezza unica. Oltretutto Sandreani
si è sempre voluto contraddistinguere perchè ha
sempre grande rispetto per gli avversari in campo
e in particolar modo ha grande rispetto del Sorrento".
Nostra considerazione. Questa partita merita di
essere vista e gustata (dal vivo) perchè ci saranno
di fronte le due squadre che in campionato hanno
dimostrato di giocare un bel calcio giocato, spesso
e volentieri hanno dato spettacolo (sia in casa
che fuori), e si trovano con merito al vertice della
classifica. Quindi è meglio evitare polemiche assurde
e dannose, oltre che del tutto insensate! Notiziario.
É in allestimento un pullman al Bar Santa Lucia.
Info: tel. 075-7816289.
• 27
aprile 2011
Torrente: "Ce
la giocheremo come sempre. Quindi niente calcoli.
Con l'incognita del sintetico"
Nella
conferenza stampa del martedì è inevitabile che
il trainer Vincenzo Torrente parli del big match di
domenica contro il Sorrento: "Diciamo che
forse è più giusto così. Ci giochiamo la serie B sul
campo della nostra più assidua rivale. E vincere
in Campania sarebbe ancora più bello perchè è la
mia terra e perchè ci troveremo a Sorrento, un posto
ospitale e con una tifoseria corretta. Di sicuro
la squadra di mister Simonelli vorrà fare bella
figura e poi vorrà dimostrare sul campo che è più forte
di noi. Per questo motivo credo che sarà una partita
bella, dura e avvincente. Oltretutto affrontiamo una compagine
molto forte, che è stata costruita per vincere checchè se ne
dica. Basta citare alcuni nomi come Carlini, Erpen,
Togni,
Rossi e Paulinho che non ha niente a che vedere
con questa categoria ed è un centravanti da serie
A. E colgo appunto l'occasione per fare i migliori auguri
al calciatore brasiliano per una pronta guarigione
dopo il brutto infortunio avvenuto a Bolzano".
Infatti l'attaccante Paulo Sergio Betanin, più conosciuto
con il nome di Paulinho, è stato operato all'avambraccio
per la ricomposizione della frattura all'omero.
Poi il trainer dei rossoblù riprende a parlare del match
clou e dice: "Non sono abituato mai a fare
calcoli. Perciò parto sempre per vincere anche se
domenica ci può bastare pure un pari. Questa è la
nostra mentalità e non verrà stravolta nemmeno ora.
Ce la giocheremo come sempre anche se poi sarà il campo
a sancire il definitivo responso. L'unica incognita
riguarda il campo sintetico: è un calcio diverso
e
ho avuto modo di testarlo per 7 anni con le giovanili;
cambiamo molte cose, dai rimbalzi alla velocità
della palla, e il campo è più stretto del nostro.
Sono sincero: preferisco l'erba naturale".
E fa quasi un appello ai tifosi: "Capisco che
ci sia la discesa dei Ceri proprio in quel giorno
e mi dispiace. Capisco che i Ceri sono i Ceri. Ma
mi auguro che la gente ci segua perchè questi ragazzi
hanno tanto bisogno del calore dei tifosi eugubini e tutta
Gubbio calcistica si gioca un pezzo di storia".
E Torrente come sta preparando la sfida come allenatore?
"Come sempre. Con la massima serenità. Il
tecnico è la prima persona che deve trasmettere
la giusta tranquillità alla squadra. Ora la posta
in palio è alta. Ogni partita è tirata e lottata.
La gara con il Lumezzane insegna. Se siamo primi
in classifica è dovuto dal fatto che abbiamo espresso
in maniera continua un bel gioco. Nelle ultime gare
si è pensato più al concreto: d'altronde lo spettacolo
lo abbiamo già fatto in passato. E la vittoria sul
Lumezzane è stata basilare. L'abbiamo cercata e
voluta dopo quattro pareggi di fila. Abbiamo creato
occasioni e Daud è stato lesto a mettere la palla
in rete e grazie pure ad un super Lamanna abbiamo
portato a casa tutto il bottino". Notiziario:
il Sorrento, oltre a Paulinho, dovrà fare a meno
del difensore Lo Monaco perchè squalificato per
una giornata. Intanto la società del Sorrento Calcio
ha indetto la "Giornata Rossonera" per
domenica 1 maggio. Prevendita a Gubbio per gli ospiti
alla Tabaccheria 2000 (Bar della Stazione).
• 26
aprile 2011
L'editoriale.
Come in un film. Si decide sulla costiera. Numeri
da big e un po' di retroscena...
L'avevo
predetto. E lo avevo detto in diretta anche durante
la trasmissione televisiva di "Fuorigioco"
su Trg il giorno dopo della trasferta di Pavia.
Avevo affermato: "Non sarà la partita contro
il Lumezzane a sancire le sorti di questo campionato
anche in caso di vittoria. Un viatico per il rush
finale sarà senza dubbio il match clou di Sorrento".
E così è stato. E perchè è giusto così. Il Gubbio
ha conquistato la vetta l'8 dicembre 2010 superando
per 1 a 0 proprio il Sorrento dopo una partita avvincente
e piuttosto tirata e proprio in quell'occasione
ci fu il sorpasso in classifica dopo una rincorsa
iniziata il 7 novembre 2010 con la vittoria di Bassano.
Ricordiamoci bene: i rossoblù si trovavano a -4
dal Sorrento e nel giro di un mese sono passati
a +1 in classifica. Da quel momento in poi gli eugubini
hanno mantenuto una continuità di risultati stupefacente
arrivando ai giorni nostri con un +7 in classifica,
tenendo a debita distanza la forte compagine costiera.
Da 4 mesi e mezzo il Gubbio è primo in classifica
e in sei mesi la formazione di Torrente ha distanziato
di 11 lunghezze in classifica la diretta concorrente
per il titolo. E pensare che... gli umbri erano
partiti per salvarsi mentre i campani erano partiti
per contendersi il primato fin dall'inizio con altre
società blasonate come Cremonese, Verona, Spezia,
e via discorrendo. Ed ora nella costiera sorrentina
c'è una ghiotta opportunità per Sandreani &
company: si giocheranno una bella fetta di una intera
stagione in maniera calzante e ragionevole con l'unica
rivale che fino alla fine sta cercando di tenergli
testa, cioè il Sorrento. Una sfida nella sfida nel
bellissimo luogo campano (chi può deve godersi un
intero weekend) tra l'attacco più prolifico e la
difesa più ermetica del torneo: 56 sono le reti
realizzate dal Sorrento (una media di 1,8 gol a
partita), di cui 33 realizzate tra le mura amiche
(una media di 2,2 gol a partita); dall'altra parte
sono solo 26 le reti incassate dal Gubbio (solo
l'Alessandria ha fatto altrettanto nel girone).
Inoltre c'è da constatare che gli eugubini, con
la vittoria sul Lumezzane, hanno conquistato l'undicesimo
risultato utile consecutivo e da 20 giornate di
fila vanno sempre a segno. Sull'altra sponda i rossoneri
possono vantarsi di aver ottenuto 12 vittorie casalinghe
su 15 partite disputate (pari all'80%), probabilmente
agevolati dal campo sintetico dello stadio "Italia"
che a sua volta tende a disorientare quelle squadre
avversarie che non sono abituate a giocare su questi
terreni di gioco. Un commento: «Il fondo sintetico
è più duro rispetto a quello in erba naturale, i
rimbalzi del pallone sono più veloci e il ritmo
delle giocate è più elevato, senza trascurare la
reazione psicologica e le sensazioni legate alle
novità; fondamentale è l'approccio alla partita,
cioè il momento in cui bisogna adattarsi a controllare
il pallone in una situazione diversa da quella in
cui una squadra è abituata a muoversi sull'erba
naturale»: queste considerazioni piuttosto specifiche
non sono frutto del nostro sacco, ma sono le parole
rilasciate da Gianni Simonelli (tecnico del Sorrento)
nel portale web Napolisport.net il 24 agosto 2010.
Questo fattore - sia ben inteso - nulla toglie alla
forza, alla qualità e la bravura di questo Sorrento.
E domenica 1 maggio ci sono tutte le credenziali
per poter assistere ad un bel match. A tal proposito,
capitan Sandreani, ha chiamato a raccolta la tifoseria:
"Chi può venga a Sorrento". Ogni
riferimento non è puramente casuale. Lo sanno tutti
che domenica 1 maggio a Gubbio scendono in città
i Tre Ceri in vista della Festa dei Ceri del 15
maggio. Senza dubbio se quella famosa proposta del
giornalista Gianluca Sannipoli di spostare la discesa
dei Ceri a domenica 8 maggio non fosse rimasta inascoltata,
ora non ci sarebbe stato nessun problema. Invece
molti tifosi stanno vivendo un momento di turbamento:
c'è chi partirà sicuramente e chi invece resterà
in città; a questo punto è una scelta di cuore,
ma di certo chi mancherà l'appuntamento dal vivo
si perderà inevitabilmente un pezzo essenziale della
storia di questa annata straordinaria della Gubbio
calcio. Cambiamo capitolo e guardiamo all'indietro
perchè inevitabilmente dobbiamo menzionare la vittoria
sul Lumezzane di sabato di Pasqua. Una vittoria
che ritorna dopo un mese (e mezzo) e dopo quattro
pareggi consecutivi. Tre punti d'oro che portano
a 19 il numero nella casella delle vittorie (pari
al 61%). Solo la Nocerina ha fatto meglio con 20
vittorie: ma si trova nel girone B e a Foggia ha
avuto la matematica certezza di salire in B. Alcuni
retroscena. Innanzitutto è stato fondamentale l'apporto
dei custodi Angelo Casagrande (detto Bettega) e
Enzo Pierotti che con il lavoro certosino (a poche
ore prima del match) hanno tagliato l'erba del "Barbetti"
molto bassa e uniforme: un manto erboso liscio e
tirato come un biliardo. Abbiamo visto il "Barbetti"
riempirsi piano piano con tanta gente calorosa che
ha assiepato tutti gli spazi disponibili e possibili.
Un tifo passionale e coinvolgente dei 4000 tifosi
eugubini che ha portato pure mister Torrente a dichiarare:
"Questo è un pubblico da serie B".
Abbiamo visto sventolare pure una sciarpa rossoblù
con scritto sopra: «A.C. Osasuna» (squadra di Pamplona);
forse qualcuno si è scomodato pure dalla Spagna?
E c'è chi è rimasto emozionato dal calore del pubblico.
Ecco una reale testimonianza. Un nostro conoscente,
soprannominato dagli amici "Francois"
(padre italiano e madre spagnola che ha vissuto
per diversi anni a Parigi), si è trovato in maniera
casuale a giocare nei campi da tennis vicino allo
stadio. Ha detto: "Che gran tifo! Ho sentito
cantare già un'ora prima della partita. Tutto lo
stadio cantava. E al momento del gol (di Daud ndr)
si è sentito un boato impressionante. Sembrava uno
stadio da serie A. Mi venivano i brividi...".
Se lo confessa una persona che nel suo passato seguiva
direttamente dalla curva il Paris Saint Germain
al "Parco dei Principi" dobbiamo sicuramente
credergli. Ma ora ecco il big match: Sorrento-Gubbio.
Ci sarà da divertirsi... (Editoriale Direttore
Gubbiofans.it)
• 23
aprile 2011
Gubbio, 1 a 0 al
Lumezzane. Daud fa esplodere i 4000 del Barbetti.
Sandreani: "Mai domi..."
Pubblico
delle grandi occasioni. Tribune e gradinata gremite in ogni ordine di
posti. Addirittura, alcuni tifosi rossoblù, prendono posto sul settore
ospiti. E il Gubbio regala una magnifica vittoria al proprio pubblico. Torrente:
"Una vittoria sofferta contro un bel Lumezzane.
Siamo stati concreti a portare a casa il bottino.
Ma ancora non è stato fatto nulla. Ce la giocheremo
a Sorrento". L'appello di Sandreani: "Chi
può, vista la concomitante discesa dei Ceri, deve
venire ad incitarci a Sorrento. La nostra tifoseria
è basilare: oggi mi sono emozionato con tutta quella
gente sugli spalti. Questo Gubbio non molla mai:
come potete notare... mai domi". Il trainer
ospite Nicola ha detto: "Il Gubbio merita
il primato. Ma noi abbiamo raccolto meno di quanto
seminato". Nel Gubbio sono assenti Caracciolo e Donnarumma. Il
Lumezzane invece deve fare a meno di Calliari e Lauria. Mister Torrente
opta per il consueto 4-3-3. Il trainer dei lombardi Nicola usa il
4-4-2. Pronti e via. Al 3' corner insidioso di Daud con Boisfer che
sbuca da dietro in area, salva in extremis Dadson in scivolata. Al 9'
c'è Gomez Taleb che cade in area, forse toccato da Bencivenga, ma
l'arbitro fa proseguire l'azione. Al 10' Emerson calcia una punizione
direttamente in porta di sinistro dal limite: Lamanna respinge con i
pugni la fiondata del calciatore brasiliano. Al 20' però Gomez Taleb
viene vistosamente trattenuto per la maglia da Pisacane in area ospite,
ma come succede spesso certi falli da rigore non vengono mai concessi al
Gubbio (chissà perchè...). Al 22' Boisfer serve sul filo del fuorigioco
Daud al limite che non ci pensa due volte e spara un gran tiro in porta
di destro: Trini compie il miracolo e respinge la sfera con la punta
del piede destro. Al 28', su corner di Emerson, Pini di testa incorna a
rete: Lamanna in tuffo respinge come può la sfera. Al 32' punizione
velenosa di Emerson dove Inglese calcia in porta di sinistro: palla di
poco alta. Sul finale di tempo Briganti esce dal campo per un
colpo in faccia (rientrerà con un vistoso cerotto al viso), ma ancora
una volta la terna arbitrale non vede nulla. Ad inizio ripresa è grande
brivido: punizione calciata magistralmente dal limite da Emerson (52')
di sinistro che aggira la barriera con la palla si stampa sulla
traversa. Al 55' Bazzoffia entra in area e con l'esterno destro
fornisce un assist in mezzo dove però non c'è nessuno: palla che
attraversa tutto lo specchio della porta. Cresce la formazione di
Torrente ed è un "quasi" assedio. Al 70' Raggio Garibaldi vede Trini
fuori dai pali e tenta la conclusione a rete dalla lunga distanza: la
palla va fuori di poco. Al 73' occasione ghiotta per il Gubbio:
triangolo volante Borghese, Bazzoffia, Gomez Taleb, con quest'ultimo
che calcia a botta sicura a rete da pochi passi: Trini è stratosferico
in tuffo e respinge la sfera. Capovolgimento di fronte (76'):
Bradaschia si fa largo sulla sinistra e mette in mezzo una palla per
Volpato che calcia deciso a rete: ma Lamanna fa l'impossibile e para.
Al 79' la svolta con un'azione tutta di prima con palla a terra:
Bazzoffia per Gomez Taleb che serve in area Daud che carica il destro e
al volo fa partire un tiro chirurgico con la palla che gonfia la rete.
Esplode letteralmente il "Pietro Barbetti" gremito all'inverosimile. All'87'
altro vero miracolo di Lamanna che salva con una mano sulla linea di
porta un tiro ravvicinato di Volpato su assist del nuovo entrato
Bradaschia. Al 92' Gomez Taleb fa partire un destro a girare dal
limite: la palla colpisce in pieno il palo. Alla fine esplode la gioia
dei tifosi rossoblù per il ritorno alla vittoria, prima di Sorrento. Tabellino:
Gubbio - Lumezzane 1-0 Gubbio:
Lamanna, Bartolucci, Farina (46' Alcibiade), Boisfer, Borghese, Briganti, Galano (38'
Bazzoffia), Sandreani, Gomez Taleb, Raggio Garibaldi, Daud (82' Montefusco). All.
Torrente. Lumezzane:
Trini, Pisacane, Pini, Dadson, Checcucci, Emerson, Lo Iacono (72'
Bradaschia), Finazzi, Volpato, Inglese (78' Ferrari), Bencivenga (84'
Sevieri). All. Nicola. Rete: 79' Daud (G). Arbitro:
Di Paolo di Avezzano (Paiuscio di Vicenza e Gava
di Conegliano). Ammoniti: Sandreani (G); Dadson, Pini, Checcucci, Loiacono e Pisacane (L).
Spettatori: 3542 (di cui 752
abbonati); incasso di 28693 euro. Risultati:
Trentunesima Giornata - Lega Pro - Prima Divisione
Girone A - Stagione 2010/2011: Alessandria
- Pavia 2-0 63' Bondi (A), 70' Scappini (A) Como
- Paganese 0-0 Cremonese
- Monza 2-1 67' Coda (C), 70' Coda (C), 86' Chemali (M) Gubbio
- Lumezzane 1-0 79' Daud (G) Ravenna
- Salernitana 1-1 62' Peccarisi (S), 79' Lapadula (R) Reggiana
- Pergocrema 1-0 11' Saverino (R) rig. Spezia
- Bassano 1-0 14' Cesarini (S) Sud
Tirol - Sorrento 0-2 13' Erpen (So),
72' Erpen (So) Verona
- Spal 3-1 14' Volpe (S), 39' Berrettoni (V), 54' Russo (V), 77' Bortel (S)
aut.
• 22
aprile 2011
L'inchiesta. Tam
tam stadio. Impianto di proprietà: una soluzione?
Il parere di Fabio Mosca
Dopo
il tam tam di questi giorni sulla vicenda stadio
torna di attualità la questione. Prendiamo spunto proprio
da un articolo firmato da Alessio Frassetto di Calciomercatodabar.wordpress.com
con il titolo: "Stadi di proprietà, la svolta
giusta per l'Italia del pallone". In sintesi
il giornalista scrive che: "In Inghilterra
e in Spagna le società possiedono gli stadi. Con
tutti i vantaggi che ciò può comportare. Dati statistici
indicano che l'Old Trafford (di Manchester) frutta
ai Red Devils una cifra intorno ai 138 milioni di
euro. La società può permettersi di impostare un'economia
di marketing molto forte. E intorno all'arena di
gioco si possono costruire negozi, centri sportivi
e centri commerciali che fruttano molto e cosa più
importante si evitano costi della struttura da dare
al comune". Ma nell'articolo si dice anche
che: "Altri presidenti stanno combattendo
con i comuni e cercano di convincere degli azionisti
per portare avanti dei progetti simili, però non
è facile farsi lasciare permessi dalle giunte che
così vedrebbero mancare incassi annuali".
Quali sono i vantaggi? Innanzitutto che gli impianti
di proprietà non sono indirizzati solo al calcio
ma pensati come complessi multifunzionali con uffici
e negozi, fruibili 7 giorni su 7. Gli stadi di proprietà
permettono di fare programmi e di calcolare i profitti
di lungo periodo. Così i ricavi di una società non
correlano con la categoria o con la posizione in
classifica. In pratica - nel suo piccolo - segue
le orme di quel famoso progetto che era stato presentato
a dicembre 2010 a Gubbio con un impianto da 10000
posti tutto coperto.
Poi questo avveniristico progetto è stato in maniera
improvvisa accantonato per un motivo ben preciso:
per non fare giocare il Gubbio nemmeno una gara
fuori casa nel campionato a venire. Giustificazione
plausibile... fin quando siamo arrivati a questi
ultimi giorni travagliati dove è venuto fuori un
caos incredibile per dover ampliare l'attuale impianto
"Barbetti" in caso di serie B. Si sono
accavallati problemi su problemi, cavilli su cavilli,
e intoppi su intoppi. Un ambaradan infinito, un
guazzabuglio interminabile (per usare altri temini),
che hanno portato solamente grande incertezza con
ingerenze politiche ancora indecifrabili o per meglio
dire poco chiare. Ma allora sorge spontanea una
domanda. Ma forse non era meglio cavalcare fino
in fondo un progetto di uno stadio così bello ma
anche moderno e funzionale che sarebbe stato utile
per tutta la cittadinanza, non solo per il calcio
ma anche per fare concerti e quant'altro? Invece
in brevissimo tempo è stato scartato a priori. Ne
è valsa davvero la pena? Pensiamo assolutamente
di no. L'iniziativa andava cavalcata fino in fondo
perchè sarebbe stata un vanto per la città, per
i cittadini e per chi la governa. E non è tutto.
Ci sarebbe stato davvero un grande ritorno economico.
Per capirne di più abbiamo carpito un commento di
Fabio Mosca, ideatore insieme all'architetto Davide
Coccia di quel progetto (poi scartato) del nuovo
stadio stile inglese. Ha detto: "Solamente
con il tetto sarebbero entrati proprio nelle casse
societarie ben sette milioni di euro. Come? Con
i pannelli fotovoltaici inseriti sopra la copertura.
Si parla tanto di energia pulita e poi non si riesce
a metterla in atto". Per non parlare di
tutti quei vantaggi già riportati in precedenza.
Ma dobbiamo accontentarci. Questo passa il convento.
Gubbio (forse) non crescerà mai.
• 21
aprile 2011
Pubblico da serie
B, lo scrive Calciopress.net; Sorrento-Gubbio, nessuna
limitazione ai tifosi
"Gubbio,
tifosi da serie B". Così titola un articolo
pubblicato mercoledì dalla testata giornalistica
sul web Calciopress.net. In sintesi, all'interno
dell'articolo viene riportato quanto segue: "La
partita è finita sulle cronache nazionali solo per
dare notizia di uno sciame di api che ha invaso il
terreno dello stadio Fortunati. In realtà lo spettacolo di
questa gara sono stati non le api, ma i tifosi del
Gubbio. Hanno riempito la curva sud riservata agli
ospiti come non si vedeva da tempo a Pavia. Hanno
sostenuto la squadra dal principio alla fine, con
un tifo meritevole di ogni elogio. Uno spettacolo
nello spettacolo per una squadra che ha rappresentato
la (bella) sorpresa del torneo". E l'articolo
si è poi concluso così: "Se la squadra ancora
non ha ufficializzato l'esito del campionato i suoi
tifosi hanno dimostrato con una prestazione sugli
spalti tutta da incorniciare, che la cadetteria
se la stanno meritando tutta sul campo in virtù
del loro incredibile sostegno". I tifosi
rossoblù chiamano a raccolta tutta la tifoseria
per l'ultimo allenamento mattutino di venerdì 22
aprile: appuntamento (per tutti) alle ore 10 presso
lo stadio "Pietro Barbetti" per stare
vicino alla squadra. Intanto
il Cams (cioè il Comitato di Analisi della Manifestazioni
Sportive) ha reso noto le misure restrittive per
gli incontri del 1 maggio 2011. Esenti coloro che
hanno la tessera del tifoso: non potranno andare
in trasferta i tifosi del Como a Salerno, quelli
del Ravenna a Ferrara contro la Spal e i tifosi
veronesi a Pavia. Nessuna restrizione invece è prevista
per il match clou Sorrento-Gubbio: quindi pure coloro
che non hanno la tessera del tifoso possono così
accedere
alla trasferta campana. Niente Giornata Rossoblù:
per domenica prossima sono così validi gli abbonamenti
come le restanti partite precedenti. É girata infatti
la
voce di una possibile Giornata Rossoblù in questi
giorni che ha allarmato qualche tifoso: in realtà
non se ne farà nulla, almeno per la partita contro il
Lumezzane di sabato.
• 20
aprile 2011
Torrente: "Concentrati
sul campo. Ma il Gubbio giochi a Gubbio".
Stadio: c'è una scappatoia?
Per
giocare a Gubbio si sta tentando l'impossibile.
Ed allora arriva il "colpo di coda" messo
sul piatto dell'amministrazione per superare l'ostacolo
della delibera numero 67 inerente per l'adeguamento
dello stadio in caso di serie B che però di fatto
poneva a tutti effetti l'esclusione di poter giocare
nella città dei Ceri perchè all'ultimo momento nella
stessa delibera è stato messo un cavillo (chiamamolo
così): la costrizione di costruire a spese della
società una pista di atletica in caso di salvezza
in serie B. Un cavillo che ha fatto letteralmente
infuriare la società eugubina condito con un duro
comunicato stampa del presidente Marco Fioriti.
E proprio ieri (martedì) in tutta la città non si
è parlato d'altro con tante persone tra i tifosi
(molte delle quali le abbiamo viste molto adirate)
che hanno usato commenti molto sarcastici verso
il Comune, reo di costringere la propria squadra
a giocare altrove in caso di un salto nella cadetteria.
A tutti gli effetti c'è stata una sollevazione popolare
e c'è chi ha già preventivato una massiccia protesta
da parte di tutti i tifosi. E così proprio martedì,
a causa anche di un evidente malumore generalizzato, c'è
stata una riunione tra alcuni esponenti dell'amministrazione
comunale e alcuni degli elementi della dirigenza
dell'A.S. Gubbio 1910: quest'ultimi in fretta furia
hanno fornito una variante sul progetto in extremis
per scongiurare un trasloco inconcepibile. Trattasi
in poche parole di un compromesso perchè una delibera non può essere
mutabile. Anche se a tutti gli effetti si può definire
un ripiego (altrimenti non ci sono alternative).
Ecco i punti delle variazioni: per fare in modo
che la pista resti al suo posto, la curva ospite
in tubi innocenti si tenterà di costruirla tra la
porta e la pista di atletica con una recinzione
che però dovrà essere mobile (montata e smontata
ogni volta); la curva sarà ridotta ad una capienza
di soli 1188 posti; la palazzina adibita agli spogliatoi
e area hospitaly dovrà subire una variante in modo
tale a non voler ostacolare la percorrenza di una
pista che in realtà è solo fatiscente e usata da
pochi intimi. In pratica si sta facendo di tutto
per giocare al "Barbetti" ma non è detta
l'ultima parola. Martedi se ne saprà di più. Il
tempo stringe e tutte queste vicissitudini di sicuro
non aiutano la sveltezza necessaria dei lavori (di
sicuro ad agosto non si farà in tempo). Ed ora passiamo
all'intervista realizzata con mister Vincenzo Torrente
e abbiamo affrontato per forza di cose l'inevitabile questione stadio.
Alla domanda, che idea si è fatto? Il trainer rossoblù
ha risposto così: "Mi auguro che le due
parti trovino un accordo. É giusto che il Gubbio
giochi a Gubbio. E questo lo sa anche il Comune.
E poi ci saranno le elezioni... ci dovranno pensare
molto bene"; (adesso capiamo perchè da un
po' di tempo qualche tifoso grida questa frase:
"Torrente sindaco"). Un'altra domanda: questa
vicenda inciderà sulla squadra? "Assolutamente
no. Noi pensiamo solo al campo. Il resto non ci
deve interessare". Tornando al calcio giocato.
Ecco il punto di Torrente: "Lo stato d'animo
generale è buono. A Pavia abbiamo ottenuto un pareggio
direi importante contro una squadra in salute. In
10 contro 11 c'è stata una grande reazione di carattere:
è un Gubbio che non molla mai. Adesso dovremo
affrontare il Lumezzane e cercheremo di fare nostra
questa partita, anche se sappiamo che sarà un'avversaria
difficile perchè ha delle ambizioni per i playoff
e gioca pure bene. E poi vediamo cosa farà il Sorrento.
Altrimenti andremo a giocarcela a viso aperto sette
giorni dopo in Campania". E il Sorrento
intanto ha vinto con il Verona con doppietta di
Paulinho (ed un gol da cineteca): "Ma Paulinho
non c'entra nulla con questa categoria: è un calciatore
da serie A". Intanto però è stato squalificato
il difensore rossoblù Antonio Caracciolo: salterà così
la gara interna contro il Lumezzane domenica.
• 19
aprile 2011
L'editoriale.
Chiusa la sestina lombarda. La
Certosa, lo sciame di api... e un po' di humour!
Si
è chiusa così la sestina lombarda. Cremona, Como,
Lumezzane, Monza, Crema e per ultimo Pavia. Sono
la bellezza di 11 punti conquistati dalla truppa
di Torrente in sei trasferte nella regione che nella
toponomastica è luogo dei Longobardi. Appunto i
Longobardi, quella popolazione di origine germanica
che nel 568 invase l'Italia e fece di Pavia la capitale
del suo Regno. E proprio a Pavia si scorge il fiume
Ticino e lì vicino si può visitare una struttura
architettonica straordinaria, ovvero la Certosa
di Pavia, un magnifico assieme di edifici e giardini,
comprendente il monastero e diversi chiostri incastonati
in un incantevole complesso costruito nel 1396.
E visto che ci addentriamo nell'età medioevale ci
sembra davvero stupefacente che ai quei tempi si
riuscivano a costruire certe bellezze architettoniche
mentre nel momento attuale si fanno tante storie
(e si creano intoppi ingiustificati) per ampliare
a "norma di legge" una struttura ben più
semplice e più sbrigativa da fare. Stiamo parlando
dello stadio comunale dove gioca il Gubbio calcio
(il cosiddetto Polisportivo San Biagio che negli
ultimi anni ha preso il nome di "Pietro Barbetti")
che può servire (come il pane) per la serie B e
invece si fa di tutto (e ancora di più) per "costringere"
la gente di Gubbio di vedere la propria squadra
del cuore altrove (Ancona o Arezzo) in caso eventuale
di una storica promozione nella cadetteria. Ma ormai
non c'è bisogno nemmeno più di scomodare la Storia
per capire che questa magnifica città (Gubbio) deve
il suo successo e deve il suo splendore artistico
e architettonico ai suoi antenati che hanno costruito
un gioiello davvero unico, cioè è una città medioevale
ancora intatta in tutte le sue parti a distanza
di secoli. Però - purtroppo - c'è da rimarcare che
pure la mentalità è rimasta al Medioevo, e - purtroppo
- non si riesce proprio a cogliere al volo quelle
opportunità e quelle occasioni uniche che il destino
all'improvviso ha voluto omaggiare una città ridente
che è appassionata anche di una sfera di cuoio che
rotola sul prato ed inoltre prova una emozione incredibile
quando quella palla entra in rete. Ormai ci sembra
del tutto superfluo e per di più tempo sprecato
perdersi in certi discorsi. É come sbattere contro
un muro o parlare con i muri. É un modo per adirarsi
inutilmente o rovinarsi il fegato. Per questo motivo
cambiamo subito discorso e parliamo di calcio giocato.
Entrando nell'argomento strettamente numerico, il
Gubbio, con il pareggio di Pavia, ha conquistato
il decimo risultato utile consecutivo. Ma c'è da
rimarcare il quarto pareggio consecutivo (tra l'altro
è giunto il quarto 1-1 di seguito) quando in precedenza
era uscito il segno "x" solo in due circostanze
in 26 partite giocate. É anche vero che la formazione
rossoblù va sempre a segno: succede da 19 partite
continuate. Ma la difesa eugubina prende gol anche
da quattro partite di seguito. Gli stessi gol li
aveva incassati in dieci partite a cavallo tra fine
ottobre 2010 e metà gennaio 2011, cioè tra la penultima
(Pergocrema) e ultima (Ravenna) sconfitta. Il Pavia
si è dimostrato davvero un avversario ostico e battagliero,
con uomini di qualità soprattutto nella fase offensiva.
Il Gubbio dal canto suo forse sta pagando il grande
sforzo fisico e mentale profuso durante la stagione
che lo ha visto primeggiare da dicembre fino adesso
e del resto ultimamente ha dovuto fare i conti con delle contendenti
che mettono in campo ardore agonistico. La
formazione di Torrente però, nonostante dimostri
meno brillantezza rispetto ai ritmi forsennati di
un mese fa, possiede un'arma fondamentale oltre
che essenziale: il carattere. Nonostante l'inferiorità
numerica e nonostante la rete incassata quando
era proprio in 10 contro 11, il Gubbio ha tirato
fuori subito la determinazione per recuperare il
risultato e il gol di Daud (un missile che ha piegato
le mani a Redaelli) è stato l'emblema della rabbia
in corpo che incarna questo gruppo. Siparietto:
nessuno però si sarebbe potuto mai aspettare che
all'improvviso a sospendere la gara (per alcuni
minuti) ci pensasse una sciame di api di ragguardevoli
dimensioni che ha costretto tutti gli addetti presenti
sul rettangolo di gioco a correre repentinamente
per evitare l'imminente ma soprattutto inconsueto
pericolo. Qualcuno evidentemente ha pensato subito
alle api assassine protagoniste nel film "Swarm"
del 1978 diretto dal regista Irwin Allen. Però c'è
chi è andato oltre: in tribuna c'è chi ha ipotizzato
che sia stato un fatto premonitore della fine del
mondo che sul calendario Maya è prevista per il
2012. Nella Domenica delle Palme ci mancavano le
Api per scatenare un po' di humour. E in questo
editoriale non è sicuramente mancato. Ed ora c'è
l'appuntamento cruciale alla viglia di Pasqua. (Editoriale
Direttore Gubbiofans.it)
• 18
aprile 2011
Stadio. Comunicato
dell'A.S. Gubbio 1910. Il patron Fioriti: "Costretti
ad andare fuori Gubbio"
Una
notizia che risulta angosciante per tutta la
tifoseria. Ecco quindi il comunicato stampa
dell'A.S. Gubbio 1910 a firma del presidente Marco
Fioriti che non ha davvero peli sulla lingua: "Il Gubbio sta lottando per tagliare un
traguardo storico: la conquista della serie B. Un risultato
eccezionale, da far venire i brividi di gioia a tutta la città.
Eppure il consiglio comunale ha approvato un emendamento che potrebbe
costringere la squadra a giocare, il prossimo anno, lontano dallo
stadio “Pietro Barbetti”. É
soprattutto una mancanza di rispetto, per il presidente
della società Marco Fioriti, e per la società stessa, l'A.S.
Gubbio 1910 che proprio quest’anno compie cento anni. É una mancanza di
rispetto totale nei confronti di tutta la città sportiva. La società rossoblù e il Comune si
sono incontrati più volte e in tre mesi erano arrivati all’accordo
di effettuare insieme i lavori di adeguamento dello stadio per un
importo di 900 mila euro da dividere a metà. Tutto sembrava
procedere per il meglio con il via dei
lavori che ci sarebbe stato l’11 maggio, in tempo utile per consentire
alla squadra di giocare al Pietro Barbetti sia la Coppa Italia, che scatta
il 14 agosto, che il campionato. Nel corso dell’ultimo consiglio
comunale il Comune ha cambiato le carte in tavola.
Primo: i soldi che mette a disposizione
non sono più 450mila euro, ma soltanto 300mila; secondo: la società, nel caso dovesse
restare più di anno in serie B dovrà sborsare circa altri 700mila
euro per costruire una pista di atletica su un sito pubblico
individuato dal Comune. Il tutto è stato deciso nell’ultimo
consiglio comunale prima delle elezioni amministrative di maggio. La decisione di appioppare sulle spalle
della società la costruzione di una pista è stata presa in maniera
unilaterale e soprattutto non lascia spazio a una possibile
trattativa visto che non ci saranno più altri consigli comunali fino
a dopo le elezioni. A quel punto i tempi tecnici per i lavori allo
stadio non consentirebbero più di assicurare al Gubbio di giocare
sul proprio campo. «In parole povere - ha spiegato il presidente Marco Fioriti - saremo costretti a
giocare lontano da Gubbio. Non ci sono alternative. Perché
tirare fuori 450-500mila euro per i lavori allo stadio è già un
peso, pensare di tirarne fuori altri 700mila per la pista è fuori da
ogni ragione»".
Fine del comunicato.
• 17
aprile 2011
Pavia e Gubbio, un pari in inferiorità numerica (1-1).
Torrente: "Gara equilibrata; pari giusto"
Pavia e Gubbio finisce 1 a 1. Mister Torrente commenta così: "Un
punto giusto dopo una gara che è stata equilibrata. Peccato
quell'espulsione e il susseguente gol del Pavia che potevano costarci
cari. Ma la squadra ha saputo reagire subito e Daud ha trovato un gran
bel gol. E io lo dico da sempre: ci sarà da sudare fino alla fine". Sull'altra sponda il tecnico degli
azzurri Carbone dice: "Un
punto importante contro la prima in classifica ma i ragazzi in campo
hanno saputo tenere testa al Gubbio e meritavano una vittoria". L'entrata
in campo delle squadre è salutata dai 400 tifosi eugubini presenti in
curva ospite coperta che sventolano le bandierine rosso e blù. Il Gubbio deve fare a meno di Bartolucci e Farina mentre
capitan Sandreani si siede in panchina. Il Pavia non può schierare
Caidi, Preite e Veronese. Mister Torrente opta per il consueto 4-3-3.
Il trainer dei lombardi Carbone gioca con il 4-4-2. Pronti e via.
Inizio subito vibrante. Al 2' assist di Bazzoffia per Suciu che carica
il destro dal limite: la palla va di poco alta sopra la trasferta. Al
4' Meza Colli serve in profondità Eusepi che calcia di prima intenzione
di sinistro e Lamanna compie il miracolo: in tuffo devia la sfera in
angolo. Fase di stanca fino al 23' quando Carotti serve in profondità
Ferretti sul filo del fuorigioco: tiro di sinistro da posizione
defilata e la palla si infrange sull'esterno della rete. Al 31' Gomez
Taleb si beve due avversari sulla trequarti e serve in area Galano che
aggiusta la palla sul destro e la calcia radente in porta, Facchin in
uscita riesce a salvare con le punta delle dita in corner. Al 41'
Briganti salva in extremis in angolo anticipando Eusepi pronto al colpo
vincente davanti a Lamanna. Sul corner seguente, ci prova Puccio dal
limite con un destro insidioso che sfiora il palo. Al 45' Suciu
conquista palla sulla trequarti, si porta al limite e calcia in porta
di sinistro: la palla si perde di poco sopra il montante. Ripresa. Al
49' su corner di Galano, c'è Borghese che viene messo giù da Blanchard,
ma l'arbitro fa proseguire. Al 62' ci prova Galano con un tiro dal
limite, la palla sfila a lato di poco. Lo stesso Galano cerca
l'angolino da fuori area al 65' ma c'è Facchin che riesce a bloccare la
palla a terra. Al 66' il Gubbio rimane in dieci perchè Caracciolo viene
ammonito per la seconda volta per un fallo su Ferretti. Ne approfitta
subito il Pavia che confeziona il gol del vantaggio al 70': lancio
lungo in area di Eusepi dove Ferretti rimette in mezzo una palla d'oro
per il nuovo entrato D'Errico che da pochi passi insacca di destro. Ma
il Gubbio non è mai domo. Al 72' Bazzoffia manca il tap in vincente su
assist di Sandreani. Al 75' Daud, entrato da appena 60 secondi, fa
partire un gran sinistro su punizione dal limite che piega le mani a
Redaelli e la palla si insacca nel sette. La partita viene
improvvisamente sospesa al minuto 85 per tre minuti per un fatto
insolito: infatti uno sciame di api di grandi dimensioni invade
pericolosamente il campo. Finisce così al 97': è 1 a 1, un pareggio equo. Tabellino:
Pavia - Gubbio 1-1 Pavia:
Facchin (68' Redaelli), Daffara, Visconti, Meza Colli, Meregalli, Blanchard, Puccio (84' Tarantino),
Carotti, Eusepi, Ferretti, Guadalupi (65' D'Errico). All. Carbone. Gubbio:
Lamanna, Caracciolo, Alcibiade, Boisfer, Borghese, Briganti, Galano (68' Montefusco),
Suciu (55' Sandreani), Bazzoffia, Raggio Garibaldi (74' Daud), Gomez Taleb. All. Torrente. Reti: 70' D'Errico (P), 75' Daud (G). Arbitro:
Pairetto di Nichelino (Eminente di Legnago e Spiandore
di Vicenza). Espulso: 66' Caracciolo (G). Ammoniti: Daffara e Meregalli (P); Caracciolo (G).
Spettatori: 1330 (di cui 370
da Gubbio nel settore ospiti). Risultati:
Trentesima Giornata - Lega Pro - Prima Divisione
Girone A - Stagione 2010/2011: Bassano
- Como 2-2 12' Germinale (C), 24' Maah (C), 82' Longobardi (B), 90' Venitucci (B) rig. Lumezzane
- Ravenna 0-0 Monza
- Spezia 0-0 Paganese
- Cremonese 1-0 23' Vicedomini (P) rig. Pavia
- Gubbio 1-1 70' D'Errico (P), 75' Daud (G) Pergocrema
- Sud Tirol 3-0 25' Galli (P), 38' Marconi (P), 84' Galli (P) Salernitana
- Alessandria 1-1 5' Fabinho (S), 16' Scappini (A) Sorrento
- Verona 2-0 57' Paulinho (S), 95' Paulinho (S) Spal
- Reggiana 2-1 34' Smit (S), 43' Ghetti (S), 78' Maritato (R)
• 16
aprile 2011
Per Pavia presi 370 biglietti
da parte della tifoseria eugubina. Assente Bartolucci
(...e dubbi)
La
prevendita dei biglietti (alla chiusura delle ore 19 del sabato)
a Gubbio riporta 370 biglietti comprati dai tifosi eugubini
diretti a Pavia. I tifosi si sposteranno
con tre pullman già allestiti, diversi pullmini
e tanto auto. Notiziario. Il Gubbio
dal canto suo dovrà fare a meno di Bartolucci (squalificato) mentre
Farina e Sandreani non sono al meglio delle condizioni:
da verificare se potranno essere utilizzati o meno
da mister Vincenzo Torrente. In casa Pavia invece
non ci saranno a disposizione per mister Benny Carbone
degli squalificati come Caidi, Preite e Veronese.
• 15
aprile 2011
Comunicato della
società: Giammarioli rinnova fino al 2013. Manca
ancora il nero su bianco
Ecco
il comunicato ufficiale della società: "L'A.S.
Gubbio 1910 nella persona del suo presidente Marco
Fioriti comunica che in data odierna è stato raggiunto
l'accordo con il direttore sportivo Stefano Giammarioli
che così ha legato il suo rapporto professionale
al club rossoblù per le stagioni calcistische 2011/12
e 2012/13". A tutti gli effetti l'accordo
è in dirittura d'arrivo ma mancano i dettagli che
comportano il nero su bianco (cioè la firma ufficiale).
Intanto in prevendita sono stati venduti 300 biglietti
fino a venerdì sera a Gubbio dai tifosi eugubini.
C'è rimasto il sabato (fino alle ore 19) per procurarsi
il biglietto in prevendita per la trasferta di Pavia.
Nel blog del direttore di Trg Giacomo Marinelli
Andreoli (Giacomo-marinelli.blogspot.com) viene
ricordato Giuseppe Cerri ("Peppe il Capelaro),
indimenticato tifoso rossoblù, di cui era intitolato
il club dei tifosi di corso Garibaldi (se ne è andato
stanotte, alla vigilia del ritorno in serie B, lui
che la B l'aveva vista e vissuta nel 1947). I tifosi
più giovani dovranno ricordarlo per la passione
e pure per la signorilità con cui ha sempre vissuto
la propria fede rossoblù.
• 15
aprile 2011
Torrente al Palermo?
La notizia sui media nazionali. Sorrento-Gubbio:
1 maggio in diretta?
É
una notizia che potrebbe far sobbalzare chiunque
sulla poltrona di casa. Apri la tv il giovedì ad
ora di pranzo, guardi la pagina 208 del Televideo
di Mediaset e scorrendo si scorge questo titoto:
"Il Palermo ricomincia da Torrente".
All'interno della notizia c'è scritto quanto segue:
"Nella testa di Zamparini, il dopo Delio
Rossi è già scritto. Si tratta solo di metterlo
in pratica. L'idea, come ripete in questi giorni
agli amici, è di affidare il nuovo Palermo (2011/12)
a Vincenzo Torrente, ex difensore e bandiera del
Genoa negli anni '80 e '90, da un paio di stagioni
allenatore rampante del Gubbio, in Lega Pro. Con
Torrente in panchina - pochi soldi e mollti giovani
-, gli umbri stanno per vincere il secondo campionato
di fila". Una notizia che da un lato fa
piacere perchè fa balzare alle cronache nazionali
una compagine come il Gubbio e si tratta a tutti
gli effetti un motivo di orgoglio per tutta la città.
Dall'altro lato crea un po' di scompiglio perchè
nella fase clou di questo arduo campionato "certe
notizie" possono in qualche modo scuotere un
ambiente con una squadra che ancora è in corsa per
raggiungere
il proprio obiettivo. E così l'A.S. Gubbio 1910
tramite un comunicato stampa comunica che qualsiasi
tesserato non può rilasciare delle dichiarazioni
fino a contrordine. Intanto per il match clou previsto
per il 1 maggio tra Sorrento e Gubbio si potrebbe
profilare una diretta televisiva su Rai Sport la
stessa domenica (ore 15). La trasferta con ogni
probabilità sarà consentita solo al tifoso che ha
ordinato (o è in possesso) della tessera del tifoso.
Intanto la prevendita per Pavia procede spedita.
Già venduti a giovedì sera oltre 200 biglietti a
Gubbio. Prevendita che prosegue fino a sabato (ore
19).
• 14
aprile 2011
Ci scrivono: "Il
vostro spirito contagi il mondo del calcio".
É iniziata la prevendita per Pavia
Riceviamo
e pubblichiamo una splendida e-mail che ci è giunta
alla nostra casella postale elettronica. Con il
consenso del mittente (Alessandro) per la pubblicazione nella
news, ecco cosa scrive: "Vorrei
iniziare dicendo che non sono di Gubbio. A Gubbio
ci sono stato per la prima volta quest'anno a trovare
un caro amico che gioca nella vostra squadra del
cuore. Dico che ho trovato una cittadina stupenda, ricca
di tradizioni e poi è estremamente tranquilla. Inizialmente
quando mi è stata raccontata la vostra storia, con
la promozione dell'anno scorso, ho subito pensato ad una
squadra che si sarebbe arenata nell'attuale categoria facendo un campionato
senza infamia senza gloria. Invece stà venendo fuori un campionato al vertice
ricco di emozioni! Anche se, come ho già detto, il calcio non mi piace affatto,
ma mi sono
appassionato alla vostra squadra come mai mi era successo: un po' perchè ci
gioca un mio amico, un po' perchè ogni fine settimana che ritornava a casa lo
sentivo entusiasta dell'ambiente, delle persone e dell'affetto del pubblico, e un
po' anche grazie al vostro sito sempre aggiornato e mai «sbruffone». Vi ho voluto
scrivere questa mail per farvi i complimenti per tutto ciò che avete
fatto in questo anno di campionato: siete il cuore di ogni squadra e
dispiace che tifoserie come la vostra siano molto molto rare! Complimenti per
il terzo tempo! Spero di riuscire a venire a vedere una partita prima della fine del
campionato e magari anche la Festa dei Ceri il 15 Maggio! Spero che il vostro spirito contagi il più possibile il mondo del
calcio. Spero che facciate un altro salto in avanti. Continuate così".
Intanto il pubblico eugubino si sta preparando per
la trasferta di Pavia con pullman, pullmini e auto
al seguito. La prevendita è presso la Tabaccheria
2000 (vicono Bar della Stazione) e presso il Bar
di Santa Lucia.
• 13
aprile 2011
Torrente: "Il
nostro campionato passa per Pavia. É una tappa importante.
Pure per la tifoseria"
Quattrocentocinquanta
minuti da giocare. Mister Vincenzo Torrente avverte
che la gara di Pavia può essere cruciale per l'immediato
futuro: "Il nostro campionato passa per
Pavia. É una tappa importante. Sappiamo di affrontare
un Pavia che può contare su due calciatori fondamentali
come Eusepi e con Ferretti che è un uomo determinante
in attacco. All'andata vennero a Gubbio difendendosi
bene. Ora viaggiano sulle ali dell'entusiasmo per
aver battuto la seconda della classe (Sorrento ndr).
Pertanto ora vorranno ripetersi contro la capolista
(Gubbio ndr). Perciò faranno di tutto per vincere.
Però noi non facciamo dei calcoli: ovunque andiamo
a giocare cerchiamo di portare a casa l'intera posta
in palio. Questa è la nostra mentalità".
E si attende un consistente contributo dei tifosi:
"Devo dire prima di tutto che domenica con
il Bassano la coreografia è stata molto bella. Il
calore della gente è stato fondamentale e trascinante.
Però come sapete io non mi accontento mai. Forse
sono stato abituato bene in certe piazze (Genoa
ndr). Voglio che si migliori sempre come chiedo
spesso alla squadra. E a Pavia credo che sarà molto
importante la presenza dei nostri tifosi".
Ma Torrente non riesce a togliere un cruccio dalla
testa: "Abbiamo gestito male il gol di vantaggio.
Ci sono stati troppi festeggiamenti dopo la rete
e abbiamo permesso all'avversaria di cogliere subito
il pareggio. A livello matematico ci sarebbe stata
quasi la certezza di chiudere i conti. Tuttavia
avrei firmato prima della gara di trovarmi a +9
in classifica con una partita in meno da giocare.
Abbiamo incontrato un Bassano che si è difeso bene
e stavano tutti quanti dietro la linea della palla.
Ma da parte nostra ci è mancato l'ultimo passaggio,
qualche tiro da fuori area e non abbiamo sfruttato
a dovere le palle inattive. Adesso non è facile
perchè ogni squadra vuole ottenere il massimo. Nessuno
ti concede niente". E sui singoli dice:
"Bazzoffia sentiva troppa pressione e non
era tranquillo. Per questo motivo all'inizio ha
giocato Daud perchè in settimana lo avevo visto
in forma. Ma Bazzoffia quando è entrato in campo
ha giocato con determinazione e velocità, e finalmente
si è sbloccato. Il centrocampo ha offerto una prova
direi sufficiente anche se Sandreani non è al meglio
delle condizioni ed ora dovremo valutare il suo
stato fisico, idem per Farina. Il gol preso da Lamanna?
Diciamo che in questo gol la colpa è stata di tutti:
dovevamo rimanere concentrati". Intanto
la truppa rossoblù partirà in anticipo per la trasferta
lombarda. Trasloco previsto per venerdì mattina
quando il Gubbio si recherà a Salsomaggiore Terme.
E sabato pomeriggio, dopo la rifinitura, è prevista
la partenza per Pavia. Nel girone la Cremonese ha
esonerato il tecnico Leonardo Acori. Al suo posto
è stato promosso allenatore Mario Montorfano (era
nel settore giovanile). Giudice Sportivo. Due giornate
di squalifica a Conti del Como. Per un turno appiedati
Urbano (Paganese), Caidi e Preite (Pavia), Fonjock
(Ravenna), Guidetti (Reggiana), Padoin (Spezia)
e Martin (Sud Tirol). Infine multe alle società
di Verona (4000 euro), Alessandria (1000 euro),
Como (750 euro).
• 12
aprile 2011
L'editoriale.
Nel segno dei numeri: del tre, del nove e del diciassette
(questa volta fortunato)
A
quanto pare è diventata tutta una questione di numeri.
Questa volta sulla ruota del Gubbio vengono estratti
tre numeri: 3, 9 e 17. Una terna che fotografa la
situazione attuale della formazione di mister Torrente.
Partiamo dal numero tre: con il pareggio casalingo
contro il Bassano è venuto alla ribalta il terzo pari consecutivo
(ed è il quinto stagionale); è uscito fuori tra l'altro
il terzo 1 a 1 consecutivo (il quarto stagionale;
prima c'era stato solo uno 0 a 0). Si arriva al
numero nove: nonostante questa piccola frenata di
punti rispetto a quelle otto vittorie consecutive
rimediate a cavallo tra novembre 2010 e gennaio
2011, ora con questo pareggio il Gubbio paradossalmente
conquista la migliore striscia positiva stagionale
di risultati utili di seguito: dopo la sconfitta
di Ravenna infatti i rossoblù hanno raggiunto il
nono risultato utile consecutivo (cinque vittorie
e quattro pareggi negli ultimi nove turni; 19 punti
accumulati in nove partite). E non passa inosservato
il fatto che il numero nove diventa essenziale anche
in classifica. A cinque giornate dalla fine il Gubbio
infatti allunga di un punto di lunghezza la distanza
dalla diretta inseguitrice, visto che il Sorrento
è uscito sconfitto da Pavia dopo un pirotecnico
5 a 4: da +8 i punti di distanza diventano +9 a
450 minuti dal termine. Ma più che altro salta all'occhio
un numero che di solito viene evitato perchè fin
dall'antichità è stato fortemente legato alla sfortuna:
stiamo parlando del diciassette. É un numero che
spesso si evita: dal posto di teatro alla camera
d'albergo. Però nella numerologia il diciassette
viene considerato il numero della speranza, della
grazia, dell'armonia, e poi rappresenta la sensibilità.
Indovinate un po' che numero di maglia aveva domenica
contro il Bassano il nuovo entrato, Daniele Bazzoffia,
che ha segnato il gol del vantaggio dopo appena
180 secondi della sua discesa in campo? Maglia numero
diciassette! L'attaccante assisano non segnava dalla
prima giornata di campionato, nella sciagurata sconfitta
dell'esordio a Cremona per 5 a 1. Verosimilmente
balza alle cronache il numero cinque che in maniera
irrazionale e sconvolgente a quanto pare piace tanto
alle lombarde: la Cremonese rifilò cinque gol al
Gubbio il 22 agosto 2010 ed il Pavia ha fatto lo
stesso il 10 aprile scorso contro il Sorrento. Un
numero di gol che nel girone è riuscito a farli
in una partita unica solamente il Verona il 5 settembre
2010 a Monza (finì 1 a 5). E il Pavia sarà il prossimo
avversario del Gubbio e pertanto deve essere preso
con le molle. Tornando al presente... alcune nostre
considerazioni. La partita contro il Bassano ha
dimostrato - se non si era ancora capito - che ogni
match negli incontri conclusivi diventa delicato
perchè racchiude tanti fattori: ognuno vuole centrare
il proprio obiettivo, ognuno mette in campo il 100%
dell'astuzia e dell'agonismo, e per ultimo (ma ancora
più importante) entra in gioco soprattutto il fattore
psicologico. Checchè se ne dica... la palla comincia
a pesare come una pietra e la palla scotta. Il Gubbio
è partito bene con il Bassano prendendo subito il
pallino del gioco, costruendo belle azioni condite
da fraseggi pregevoli in velocità, ma se vogliamo
dirla tutta è mancato l'ultimo passaggio (calcisticamente
parlando). E quando il Gubbio è riuscito a portarsi
in vantaggio non ha avuto l'accortezza di evitare
il gol del pareggio. Frutto anche dell'inesperienza
di una squadra giovane che tuttavia in tutta questa
stagione si è dimostrata matura e meritevole del
primo posto. E quindi ci può stare che ci siano
dei momenti di "leggera" flessione dopo
un'annata dove il Gubbio è andato a mille all'ora.
E gli elogi a fine partita da parte degli avversari
valgono più di ogni altro commento. Un tecnico navigato
come Osvaldo Jaconi ha rimarcato: "Questo
Gubbio merita davvero i complimenti. Squadra viva
che merita senz'altro il salto di categoria. Non
sono frasi di circostanza ma è la pura realtà".
L'addetto stampa del Bassano, Alessandro Basso,
ha affermato: "Questo Gubbio fa davvero
impressione. Giostra bene la palla con scambi in
velocità. E Galano, il numero 7, è davvero bravo".
Concludiamo con una citazione doverosa sul pubblico.
Domenica con il Bassano spettacolare è stato il
colpo del "Pietro Barbetti" colorato tutto
di rossoblù grazie ad una coreografia che si possono
notare solo in una categoria superiore. E domenica
prossima c'è un altro appuntamento fondamentale
a Pavia. E il pubblico, come titolava lo striscione
attaccato in gradinata "Uniti Vinceremo",
farà la sua parte: perchè solo con un'unità di intenti
si può davvero sognare... (Editoriale Direttore Gubbiofans.it)
• 10
aprile 2011
Tutto nella ripresa:
Gubbio chiama e Bassano risponde (1-1). Torrente:
"Bene il punto, ma..."
Gubbio
e Bassano pareggiano: un botta e risposta nella
ripresa davanti ad un pubblico da categoria superiore.
Mister Torrente: "Soddisfatto
della prestazione. Peccato solo per quel gol preso.
Dovevamo stare più attenti e festeggiare di meno
dopo il gol del vantaggio. E un grazie va al pubblico
numeroso che ci ha sempre sostenuto". Il
trainer giallorosso Jaconi dice: "Complimenti
sinceri al Gubbio. Una squadra che merita senza
ombra di dubbio il primato. Dico bravo al mio Bassano
che è riuscito a tenere testa ad un Gubbio davvero
forte". Spettacolo
visivo sugli spalti. Innumerevoli bandierine rosso e blù sono sventolate dai
tremila tifosi eugubini hanno accompagnato l'entrata dei calciatori
in campo. Il Gubbio deve fare a meno di Bartolucci,
Donnarumma e Perelli. Il Bassano non può schierare Baido, Iocolano e
Rodriguez. Mister Torrente opta per il consueto 4-3-3. Il trainer
giallorosso Jaconi utilizza anch'egli il modulo 4-3-3. Pronti e via. Al 7'
ci prova Daud direttamente su punizione: la palla sfila di poco a lato
radente. Al 15' splendido duetto in velocità al limite tra Daud e
Galano, che prova il tiro ma non ha fortuna. Al 16' Sandreani lancia in
area Gomez Taleb che viene messo giù da Basso, ma per l'arbitro non è
rigore e ammonisce così la punta argentina. Il Gubbio preme
sull'acceleratore con buoni fraseggi a centrocampo, ma davanti trova
una ferrea retroguardia giallorossa. Al 23' infatti ci prova Galano da
fuori area, ma il suo tiro è sbilenco e termina a lato. Al 32' tiro
potente di destro dal limite di Beccia con la palla che non va tanto
lontano
dall'incrocio. Al 35' proteste veementi del pubblico verso la terna
arbitrale per un intervento fuori area con le mani di Grillo per
poter anticipare Gomez Taleb; però le recriminazioni vanno oltre perchè sullo
slancio il portiere giallorosso travolge l'attaccante rossoblù. Sul
finale di tempo la gara si fa anche nervosa e piuttosto tirata.
Ripresa. Al 50' punizione da posizione decentrata di Porchia con la
palla che passa davanti lo specchio della porta e termina di poco a
lato. Al 62' cross di Farina in area da sinistra dove si
trova Galano che aggancia bene la sfera ma il tiro è debole: para
Grillo. Al 65' il portiere Grillo per anticipare Borghese finisce fuori
dai pali: Farina allora ci prova dalla lunga distanza con un pallonetto
ma la palla va sopra la traversa. Al 71' però il Gubbio confeziona il gol
del vantaggio: Galano lancia in area Gomez Taleb che si libera di un
avversario e calcia a rete; però la palla viene deviata e in corsa ci
si fiondano Grillo e Bazzoffia con quest'ultimo che è il più lesto e
deposita la sfera in rete in scivolata. Ma passano appena due minuti e
il Bassano trova il pareggio (73'): Mateos fa partire un destro potente dal
limite che sorprende Lamanna con la palla che si insacca sotto la
traversa. All' 84' si gira La Grotteria in area e calcia di sinistro a
rete ma blocca a terra Lamanna. All'86' Suciu tenta la bordata da fuori
area di destro: Grillo si trova sulla direzione del tiro e abbranca la
sfera. Al 90' ci prova Bazzoffia di destro in area ma la conclusione
termina di poco alta. Finisce così una partita giocata tra le migliori retroguardie
del girone: 1 a 1 è il risultato finale. Tabellino:
Gubbio - Bassano 1-1 Gubbio:
Lamanna, Caracciolo, Farina, Boisfer, Borghese, Briganti, Galano (87' Gaggiotti),
Sandreani (75' Suciu), Gomez Taleb, Raggio Garibaldi, Daud (68' Bazzoffia). All. Torrente. Bassano:
Grillo, Basso, Ghosheh, Caciagli, Pellizzer, Porchia, Mateos,
Lorenzini, Guariniello (67' La Grotteria), Longobardi, Beccia (56'
Niada). All. Jaconi. Reti: 71' Bazzoffia (G), 73' Mateos (B). Arbitro:
Gavillucci di Latina (Di Vuolo di Castellammare
di Stabia e Pegorin di Latina). Ammoniti: Gomez Taleb e Borghese (G); Pellizzer e Mateos (B). Spettatori:
2712 (di cui 752 abbonati). Risultati:
Ventinovesima Giornata - Lega Pro - Prima Divisione
Girone A - Stagione 2010-2011: Alessandria
- Pergocrema 2-1 12' Marconi (P), 69' Scappini (A), 72' Marchesetti (A) Cremonese
- Como 2-2 2' Nizzetto (Cr), 58' Joelson (Cr), 65' Franco (Co) rig., 77' Zullo (Co) Gubbio
- Bassano 1-1 71' Bazzoffia (G), 73' Mateos (B) Paganese
- Lumezzane 1-0 85' Tortori (P) Pavia
- Sorrento 5-4 16'
Paulinho (P), 23' Eusepi (S), 40' Ferretti (P), 45' Ferretti (P), 54'
Ferretti (P), 74' Paulinho (S), 77' Eusepi (P), 90' Paulinho (S), 94'
De Giosa (S) Reggiana
- Ravenna 3-0 20' Viapiana (Re), 50' Alessi (Re), 73' Lanna (Re) Spezia
- Spal 0-0 Sud
Tirol - Monza 0-1 78' Ricci (M) Verona
- Salernitana 2-1 9' Peccarisi (S)
aut., 31' Carrus (S), 86' Ferrari (V) rig.
• 09
aprile 2011
Reportage dal
ritiro: Roccaporena e il Gubbio. Donnarumma operato
con tecnica innovativa
Un
pomeriggio passato nel ritiro del Gubbio. Reportage
e foto da Roccaporena che dista 130 chilometri da
Gubbio, un posto incastonato tra le montagne a pochi
chilometri da Cascia e tra la quiete totale si scorge
uno scoglio roccioso denominato "Scoglio di
Santa Rita" che sovrasta il paese e in cima
è inglobata una cappella dedicata proprio a Santa
Rita (15 minuti a piedi e in salita ma che vale
la pena di visitare). Questo scoglio sovrasta proprio
il campo di gioco dove si allenano in questi giorni
i ragazzi di mister Torrente sotto gli occhi vigili
del Dt Gigi Simoni e del Ds Stefano Giammarioli,
oltre ai dottori Corbucci e Ceccarelli e al sempre
presente team manager Luciano Ramacci. Una struttura
dove ci si può allenare in tutta serenità e si sente
solo la brezza del vento leggero in una giornata
di sole con un caldo da fuori stagione. E si mangia
divinamente: affettati misti e formaggi del posto,
e delle tagliatelle ai funghi porcini con un velo
di tartufo: tutto cibo prelibato per il nostro palato!
Adesso capiamo perchè il Chelsea quando era allenato
da Claudio Ranieri spesso veniva in ritiro in questo
posto delizioso. Ed ora ecco a voi il reportage
con le foto.
Notiziario. L'attaccante Alfredo Donnarumma, che
aveva riportato uno strappo al flessore nella rifinitura
prima della partita interna con la Spal, è stato
operato a Lucca dal professor Enrico Castellacci
(medico rinomato della Nazionale Azzurra di calcio)
che così facendo permette di ricostruire lo strappo
con una tecnica tutta innovativa presente da pochissimo
con l'innesto di cellule staminali. Stagione praticamente
finita per il calciatore, ma con questo metodo non
tradizionale potrà tornare a giocare come prima.
Intanto la Commissione Disciplinare Nazionale usa
ancora la mannaia: penalizzate altre 13 società
di Lega Pro tra cui due formazioni presenti nel
girone del Gubbio: Salernitana (due punti) e Alessandria
(un punto). Pertanto cambia di nuovo la classifica.
• 08
aprile 2011
Inchiesta. Quanto
è cambiato il calcio negli anni. Eppure a Gubbio
resta quel "sapore puro"
Prendiamo
spunto da un accurato e bellissimo articolo apparso sul sito
web Occhiaperti.net che è stato trascritto da Alessandro
Orlandin con il titolo: "Quando il calcio
ci piaceva più delle ragazze". Un accenno:
viene raccontato che in un'intervista del 1973 Pier
Paolo Pasolini disse a Enzo Biagi: "Senza
cinema, senza scrivere, cosa mi sarebbe piaciuto
diventare? Un bravo calciatore. Dopo la letteratura
e l'eros, per me il football è uno dei grandi piaceri".
Il calcio è sempre stato e lo è ancora uno degli
argomenti preferiti del popolo italiano. Se ne parla
ovunque, nei bar, in ufficio, in fabbrica, se ne
discute a colazione, a pranzo e anche a cena. E
chi di noi si ferma per un attimo in un bar a sfogliare
un quotidiano al volo e passare subito alla pagina
dello sport, o per meglio dire del calcio? Praticamente
tutti (o quasi). Ma il calcio ovviamente nei decenni
è cambiato. Non solo per la metodologia di gioco,
dagli schemi tattici, dalle scarpette, dal terreno
di gioco, dai palloni, dalla preparazione atletica,
e via discorrendo. Per fare un esempio una volta
si andava solo allo stadio per vedere una partita,
mentre adesso lo si vede più spesso tramite le pay-tv.
Ma nonostante tutto ciò il calcio resta e rimarrà
sempre lo sport più bello del mondo, un gioco che
appassiona un milione di persone, che lo si pratica
anche a livello amatoriale, e che fa sempre divertire,
in ogni momento. Nel nostro piccolo, nella "sfera"
prettamente di Gubbio, il calcio è cambiato a distanza
di decenni come è avvenuto da tutte le parti. Mio
padre, quando il Gubbio si trovava in serie B (1947-1948),
e aveva appena 13 anni, mi raccontava che per vedere
una partita di calcio si apprestava a portare le
scarpette ad un calciatore: così facendo poteva
entrare gratis al "San Benedetto" (denominato
la "Fossa dei Leoni") perchè non c'erano
i soldi per comprare un biglietto. Ma si nota che
certe passioni non si perdono. Con mio padre ho
incominciato a seguire il calcio fin da piccolino
con amore e ardore, con esaltazione ed entusiamo.
Ed io sto facendo lo stesso: spesso mi porto dietro
la mia bambina di tre anni e quattro mesi agli allenamenti
e ogni volta che passo con l'auto nei pressi dei
cancelli dello stadio "Barbetti" mi chiede:
"Babbo, mi porti a vedere il Gubbio?".
E sa dire a memoria le strofe dell'inno della canzone
della Gubbio calcio. Nessuno ci crede, vero? Eppure
è così! É proprio un qualcosa che si tramanda, e
non lo si fa apposta. In passato ho vissuto i mitici
anni '80 quando una piccola città come Gubbio riuscì
a portare 15000 spettatori al "Curi" di
Perugia per uno spareggio di serie D (contro il
Poggibonsi). Mi ricordo che la città era svuotata.
Non c'era più nessuno. Intere famiglie al seguito.
Si parlava del Gubbio sette giorni su sette. A distanza
di anni si è scemato questo entusiasmo, come è avvenuto
in tutte le parti d'Italia. All'epoca non c'era altro
e non c'erano altri svaghi. Ho sempre pensato che
quel "sapore puro" del calcio in questa
città tramontasse incastonato ad un muro che ormai
fa parte del passato. Invece in questo anno e mezzo
mi sono dovuto ricredere. Si è vista riafforare
una passione autentica e verace. La gente è tornata
ad innamorarsi dei colori: il rosso e il blù. In
tutti i bar si parla solo ed esclusivamente del
Gubbio (come avveniva una volta). Si rivedono intere
famiglie che tornano allo stadio (altrove non si
nota questo fatto). Si vedono ragazzini con la maglia
rossoblù indosso anche nei giorni feriali, si vedono
auto con il cruscotto coperto da una sciarpa rossoblù
e si vedono bandiere rossoblù che sventolano dai
balconi delle case. Come dire: il calcio è un motivo
di orgoglio per la città. Una città che ora non
è conosciuta solo per le sue bellezze medioevali,
per la Festa dei Ceri, per la serie televisiva "Don
Matteo" con il famoso attore Terence Hill.
É una città che ora si fa conoscere per le sue imprese
calcistiche. (Editoriale Direttore Gubbiofans.it)
• 07
aprile 2011
Come cambiano
le vicissitudini da un anno all'altro! Dal 2010
al 2011 un exploit inverosimile!
Il
tecnico Vincenzo Torrente va dicendo spesso: "Non
dimentichiamoci mai da dove siamo venuti. Ma soprattutto
non dimentichiamoci mai l'obiettivo che era stato
prefissato ad inizio stagione: salvarsi! Ed ora
essere primi in classifica in Prima Divisione può
considerarsi un qualcosa di straordinario. E un
grande merito va ai ragazzi, all'ambiente e al pubblico.
Ed ora per cavalcare un sogno e portarlo alla meta
serve lo sforzo di tutti: duro lavoro, umiltà e unità
di intenti come è avvenuto finora". Un
pensiero che non fa una piega. E lo dicono proprio
i numeri.
Di questi tempi, l'anno scorso, precisamente il
7 aprile 2010, si attendeva la trasferta di Celano
per riagganciare i playoff. Il Gubbio aveva in classifica
44 punti rispetto ai 57 attuali (+13 nel 2011) a
cinque giornate dal termine. Da quel momento in
poi i rossoblù fecero un rush finale strepitoso:
accumularono ben 11 punti con due pareggi e tre
vittorie consecutive e così si riuscì nell'impresa
di agganciare il treno playoff a 55 punti (-2 degli
attuali), poi vinti nell'indimenticabile giornata
del 13 giugno 2010 quando tremila tifosi rossoblù
(con l'esattezza 2624 tifosi da Gubbio nella Tribuna
Lato Mare per i più pignoli) si gustarono in quel
di San Marino la salita in Prima Divisione. Ed ora,
a distanza di 365 giorni, ne mancano sei di giornate
e il Gubbio si trova primo in classifica con 57
punti (e senza quell'ingiusta penalizzazione dovevano
essere 58) andando contro ogni pronostico della
vigilia. Infatti quello che ha fatto il Gubbio finora
è qualcosa di strabiliante! Alcuni dati inequivocabili:
si è speso pochissimo (un budget davvero risicato)
rispetto a tante società che hanno speso milioni
di euro e che puntavano dritte al salto di categoria
diretto come Cremonese, Salernitana, Sorrento, Spal, Spezia
e Verona; la compagine eugubina è terza nel girone
come media età più bassa (davanti ci sono solo Lumezzane
e Pergocrema) con il compito (riuscito) di valorizzare al 100%
i giovani; la formazione rossoblù ha ottenuto 18
vittorie di cui 8 fuori dalle mura amiche (la Nocerina
ha fatto altrettanto, ma nel girone B) offrendo
spesso e volentieri un calcio assai piacevole e corretto,
tant'è vero che ovunque è andata ha ricevuto gli
elogi e i complimenti da parte degli avversari.
E adesso il Gubbio si prepara al rush conclusivo
e in maniera (quasi) inevitabile sale l'adrenalina. Cresce
per i calciatori e per tutto lo staff, e lievita
pure tra i tifosi che domenica prossima si attendono in massa
al "Pietro Barbetti" contro il Bassano,
altra rivelazione del torneo (ripescata la scorsa
estate in Prima Divisione). Un pubblico che è stato
chiamato a raccolta, ed è un pubblico che prende
gli elogi di mister Torrente quando dice: "Ho
vissuto il calcio in piazze importanti. Con la maglia
del Genoa ho scoperto che il tifoso genoano ha un'amore
viscerale per la squadra, è un qualcosa che si tramanda
da un padre al figlio quando è già piccolino. Con
le dovute proporzioni, ovvio, la piazza di Gubbio mi ha
subito colpito perchè si può fare calcio: c'è serenità
per lavorare ma esiste pure un pubblico passionale
e genuino. É una dimensione da esportare altrove
nel calcio". Parole incisive che valgono
più di ogni altro commento. Intanto il nostro sito
pubblica l'e-mail giunta alla nostra casella postale
elettronica di Luis Perri dall'Argentina che ci
ringrazia per la pubblicazione della foto dell'Extra
Brut di Buenos Aires (squadra argentina) che indossa
la maglia del Gubbio. Ci scrive così: "Muchas gracias por la publicacion. En nombre del equipo Extra Brut te
agradezco por todos. Un abrazo fuerte a Juanito. Luis".
Mercato: il Lumezzane ingaggia un terzino sinistro,
Aliberto Cota ('88), ex Gallipoli.
• 06
aprile 2011
Torrente: "Non
lasciamo nulla al caso. Conta il lavoro".
Tessere del tifoso e il codice fiscale...
Conferenza
stampa del martedì per mister Vincenzo Torrente.
Prima del match di domenica contro il Bassano si
fa il punto della situazione degli infortunati.
Spiega: "Sandreani si è allenato a parte
ma per precauzione. Lo stesso discorso vale per
Borghese che tuttavia è in condizione per scendere
in campo domenica. Farina è stato colpito dall'influenza
ma ce la farà. L'unico che deve stare fuori un bel
pezzo è Donnarumma (strappo al quadricipite destro;
circa un mese di stop ndr)". Chiusa così
la parentesi infortuni si affronta subito l'argomento
campionato: "La sosta per noi è arrivata
al momento giusto. É stata salutare sia per recuperare
le condizioni fisiche che psicologiche. Non lasciamo
niente al caso e proprio per questo motivo andremo
in ritiro da giovedì (a Roccaporena di Cascia ndr).
Vogliamo curare tutti i minimi dettagli. Conta il
duro lavoro e la serietà". E sul Bassano
dice espressamente: "Si sta rivelando un'autentica
rivelazione. É squadra forte fisicamente, esperta
e con individualità importanti guidate tra l'altro
da un allenatore di categoria e di spessore".
A proposito di mister Osvaldo Jaconi: il tecnico
dei veneti ha fatto i complimenti al Gubbio per
il campionato che sta facendo ma ha detto che il
torneo è ancora aperto anche per il Gubbio. Che
ne pensa? "Che mister Jaconi ha ragione.
Lo dico da mesi. In fin dei conti valgono i numeri
e la concretezza. Mancano ancora sei partite e dovremo
affrontare tutte squadre difficili. In giro ho notato
che c'è troppa ansia. Questo succede perchè siamo
in una piazza che non si è abituati a vincere. Per
questo motivo il ritiro serve per dare tranquillità
ai ragazzi. Dalla mia squadra pretendo che giochi
come sa fare, cioè deve giocare a calcio senza assilli
e con la giusta spensieratezza". Su Tuttolegapro.com
si è parlato di un possibile approdo di Simoni a
Cremona per il prossimo anno e che Torrente potrebbe
seguirlo in grigiorosso. A riguardo cosa può dire?
"A livello personale smentisco categoricamente
che ci sia stato un contatto tra me e la Cremonese.
Fino ad ora non ho saputo nulla e ribadisco che
non so niente. Anzi, ci tengo a precisare che tutte
queste voci di mercato che escono non vorrei nemmeno
commentarle. Prima di tutto perchè ho rispetto dei
tifosi e di questa piazza. E poi perchè sono concentrato
con tutte le mie energie per l'obiettivo finale".
In casa Gubbio le tessere del tifoso hanno superato
quota 2450. Ma in base a nuove disposizioni in materia di privacy, la società che produce le
tessere del tifoso ha richiesto una nuova documentazione a tutti coloro che
hanno fatto richiesta della tessera. In sostanza tutti quanti stanno attendendo la
tessera (qualcuno anche da mesi) devono portare alla sede
dell'A.S. Gubbio 1910 la fotocopia della tessera sanitaria oppure del codice
fiscale (parte fronte e retro). L'obbligo vige anche per tutti coloro che sono già in
possesso della tessera poichè la stessa, in mancanza della succitata fotocopia,
potrebbe anche essere bloccata e quindi invalidata, compresi gli abbonamenti
che decadono e così si paga il biglietto.
• 05
aprile 2011
In Argentina esiste
una squadra con la maglia del Gubbio. E da giovedì
ritiro a Roccaporena
Continente:
Sud America. Nazione: Argentina. Città: Buenos Aires.
Maglia: rossoblù e con il simbolo dello scudetto
dell'A.S. Gubbio 1910. Direte voi: ma state scherzando?
No, assolutamente no. Nella capitale argentina ogni
anno si organizzano dei tornei di calcio e tra queste
esiste una squadra che si chiama Extra Brut. Una
compagine che per diversi anni è stata primatista:
nel 2005 è stata campione della "Copa de Alto", nel 2006 campione della "Copa
Copa Nono", nel 2008 è ancora stata vincitrice della "Copa de Alto" ma nel
livello più alto (denominato serie A) e poi nel 2010 è stata campione del torneo
chiamato "Mundial Altonono". Adesso la squadra Extra Brut sta partecipando al campionato
chiamato "Altonono di serie B" e gioca con una maglia particolare.
Sono vestiti tutti con la maglia del Gubbio (quella originale). La foto è stata inviata a
Gubbiofans.it da Luis Perri (giocatore nella foto in basso a sinistra) che è un
grande amico di Juan Inacio Gomez Taleb. In poche parole pure l'Argentina, in
particolare Buenos Aires, città dove è esploso il talento più forte al mondo
(dicasi di Diego Armando Maradona nel Boca Juniors)
e dove c'è il magnifico stadio denominato "Bombonera", si tinge
con dei colori speciali, il rosso e il blù, quelli del Gubbio. Di seguito riportiamo
la foto dell'intera squadra e così citiamo per nome
e cognome tutta la squadra per rendergli omaggio.
In piedi: Mariano Santamarina, Ignacio Fernandez Casares, Marcelo Sires, Miguel Solanet,
Juan Ramilo, Alfredo Fagalde, Ignacio Laphitzondo.
Accosciati: Luis Perri, Marcos Videla, Facundo Marquez, Santiago Iribarne e Jeronimo
Freixas.
Intanto in casa Gubbio si pensa al ritiro. Fino
a mercoledì allenamenti consueti presso il "Barbetti"
di Gubbio. Da giovedì invece trasferimento a Roccaporena
nei pressi di Cascia dove si recherà tutto lo staff
tecnico e calciatori compresi. Ritorno in città
solo in tarda serata di sabato quando la formazione
eugubina alloggerà presso l'hotel Montegranelli
fino a domenica 10.
• 04
aprile 2011
Vispi: "La
nostra politica sta diventando un esempio in Italia.
Si vive di passione e genuinità..."
Siamo
al rush finale. Sono finite le soste a partire da
domenica prossima. Si giocherà pure il sabato di
Pasqua. E il calendario è tutt'altro che semplice.
Per incominciare l'ostico avversario chiamato
Bassano. Il dirigente-tifoso Roberto Vispi non ha
peli sulla lingua e dice: "Voglio che il
Gubbio vinca il campionato". Una frase
secca accompagnata da altri concetti:
"Otto punti di vantaggio (dal Sorrento ndr)
non sono pochi a sei giornate dalla fine. Però sono
dell'idea che il Gubbio deve fare dei punti per
mantenere il distacco invariato prima del match
clou del 1 maggio. Se riuscissimo a fare tutto ciò vorrebbe
dire veramente che l'obiettivo è raggiunto. La scorsa
settimana è stata vissuta con un'aria un po' festosa,
con gli incontri e serate con la tifoseria.
Ma ora in questa settimana ci vuole una massima concentrazione.
Non è che ogni impegno deve essere preso come la
partita della vita. Però si deve fare in tutti i
modi che i ragazzi si concentrino per il campo".
Tuttavia il Gubbio un suo torneo lo ha già vinto:
è una compagine costata pochissimo e sono stati
valorizzati tanti giovani: "Tutto vero.
Il Gubbio è un modello da esportare nel panorama
del calcio italiano. Una società standard va avanti
finchè una dirigenza mette i soldi; però poi quando una
società comincia a possedere meno quattrini ha una
vita breve. Il nostro modello è anomalo: c'è eugubinità.
La struttura è quasi per intero eugubina. La società
è composta da eugubini. Non solo: il direttore sportivo,
il direttore generale, il medico, il team manager
e il preparatore dei portieri sono tutti eugubini.
Il resto che è arrivato è entrato in certi ingranaggi
ed è consapevole che c'è una base. E quando c'è un
sapore genuino si dà sempre quel qualcosa in più.
E l'euro in più non si guarda perchè non si lavora
come un mercante. Si vive e si va avanti anche con
i sentimenti. Ma noi abbiamo nascosto nel cassetto
un fiore all'occhiello che piace tanto anche al
nostro presidente Marco Fioriti". Ovvero?
"La nostra città è anomala che vive di passioni
come ad esempio la Festa dei Ceri. Anche il calcio
fa parte delle nostre storiche tradizioni. Perciò se dovesse
succedere quello che speriamo tutti succederà (serie
B ndr) abbiamo in mente diversi obiettivi. Fare
tanti abbonamenti in modo che ogni domenica sia
una festa. Indipendentemente dal risultato... è
già una festa essere in una categoria importante.
Ci siamo mai chiesti perchè nel campionato inglese
ci sono squadre ultime in classifica con gli stadi
pieni? In Italia non succede. E noi dobbiamo essere
in questo panorama una novità in Italia. Il nostro
stadio all'interno deve avere un settore riservato
alle famiglie. Noi dobbiamo avere l'onore di aver
vissuto un qualcosa di straordinario. Non si vive
di calcio ma aiuta molto". E proprio mentre
esprime queste frasi Roberto Vispi si emoziona,
come del resto si commuoveva suo padre, Giuseppe
Vispi, un grande presidente del Gubbio che ancora
oggi segue con passione il suo amato Gubbio. Cambiamo
capitolo. Ultima domanda. E il trio delle meraviglie
(Simoni, Giammarioli e Torrente) rimarrà? "La
società farà di tutto per tenere tutto quello che
serve. La società però deve tenere conto che il
segreto di questi successi è stato mantenere il
budget seguendolo in maniera viscerale fino in fondo.
Scelte giuste e oculate, e la nostra
politica sta diventando un esempio in Italia.
Questa è stata la nostra strada, che è stata difficile,
ma anche vincente, e la proseguiremo".
• 02
aprile 2011
Giammarioli: "Il
Barbetti deve essere una bolgia". Torrente:
"Ora un incitamento incessante"
Riunione
allo stadio tra la tifoseria eugubina con la presenza
di Giammarioli e di Torrente. Il Ds Stefano Giammarioli
ha preso per primo la parola: "Ora ci sono
sei partite cruciali. Pertanto ci vorrà un grande
pubblico. Il Pietro Barbetti deve essere un'autentica
bolgia. Non si è vista mai una squadra così attaccata
al pubblico. Ogni volta che andiamo in trasferta
i ragazzi spesso mi chiedono: quanti tifosi verranno
questa volta a incitarci? C'è un feeling straordinario
tra squadra e città. Adesso che siamo al rush finale
facciamo di tutto che il pubblico sia ancora più
trascinante". Mister Vincenzo Torrente
ripercorre il medesimo concetto: "Questo
pubblico è determinante per questa squadra. I ragazzi
lo sentono, lo percepiscono e si caricano. Per questo
motivo vorrei ringraziare tutta la gente che fino
a questo momento ci è stata vicino. Ma adesso ci
vuole un tifo continuo e incessante. Se arriva un
gol degli avversari la gente ci deve incitare di
più, senza fermarsi mai. Bisogna fare un ultimo
sforzo per poter realizzare un sogno".
• 01
aprile 2011
Gubbio: a segno
da 6 mesi. Como: +11 rispetto all'andata. Salernitana:
un punto in più, ma...
Gubbio, va
sempre a segno. Dal 7 novembre 2010, ovvero da 17
giornate consecutive, i rossoblù sono riusciti a
segnare almeno una rete in ogni incontro di gioco.
Precisamente sono state segnate 26 reti (per una
media di 1,5 gol a partita). In pratica l'ultima
volta che è rimasto veramente a secco è capitato
il 31 ottobre 2010 (nella undicesima giornata di
andata) quando i rossoblù vennero sconfitti in casa
dal Pergocrema per 0-2. Nel girone di ritorno, su
undici partite disputate, sono state 16 le reti
realizzate. Seguono il Gubbio in fase finalizzativa
Como e Salernitana che sono andate sempre a bersaglio
negli ultimi sette incontri di fila in campionato.
Questa invece è la classifica nel girone di ritorno
(dopo 11 partite disputate): Gubbio 24, Salernitana 23,
Verona 21, Como 20, Bassano e Sorrento 18, Alessandria
e Lumezzane 16, Ravenna e Spezia 14, Cremonese 13,
Pavia e Reggiana 12. Chiudono: Paganese 11, Pergocrema
8, Monza e Spal 7, Sud Tirol 6. In riferimento al
girone di andata il Gubbio si trova a +8 a pari
merito del Verona. Ma il vero leader è il Como che
rispetto all'andata viaggia addirittura a +11. A
seguire Bassano e Ravenna (+6), Salernitana, Paganese
e Pavia (+1). Un segno meno per Cremonese (-1),
Alessandria (-2), Sorrento (-4), Monza (-5), Pergocrema,
Reggiana e Sud Tirol (-7). Chiude la Spal (-13).
Invece Lumezzane e Spezia hanno lo stesso cammino
dell'andata dopo la 11esima giornata. La Corte di
Giustizia Federale intanto ha riconsegnato un punto
alla Salernitana: così passa da 44 punti (a -4 di
penalizzazione) a 45 punti (-3) in classifica. Nel
frattempo vengono deferite 14 società di Lega Pro
su segnalazione della Covisoc dalla Commissione
Disciplinare: tra queste figurano Alessandria e
Salernitana (inserite nel girone del Gubbio) oltre
ad altre 12 società che sono Cosenza, Foligno, Sangiovannese,
Brindisi, Vibonese, Giulianova, Pro Patria, Pomezia,
Melfi, Matera, Carpi e Catanzaro.
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