SERIE C - GIRONE B
VENTESIMA GIORNATA
SAB. 21 DICEMBRE 2024
STADIO GIUSEPPE SIVORI
ORE 17:30

SESTRI LEVANTE

2

GUBBIO

1

VENTUNESIMA GIORNATA
SAB. 4 GENNAIO 2025
STADIO PIETRO BARBETTI
ORE 15

GUBBIO-LUCCHESE

> Calendario completo: (vedi)

Clicca le immagini rossoblu!

CLASSIFICA
GIRONE B SERIE C
2024-2025

Pescara
Ternana (-2)
Entella
Vis Pesaro
Torres
Arezzo
Rimini
Campobasso
Pineto
Ascoli
Pianese
Carpi
Perugia
Gubbio
Pontedera
Spal (-3)
Lucchese
Milan Futuro
Sestri Levante
Legnago

40
40
38
35
33
32
28
25

25

25
24
24
22
22
20

19
19
16
16

13

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Risultati Calcio...

VENTESIMA GIORNATA
DOM. 22 DICEMBRE 2025

Ascoli
Spal

1
1

Campobasso
Arezzo domenica

-
-

Lucchese
Pineto

3
3

Milan Futuro
Entella 
domenica

-
-

Perugia
Pianese 
domenica

-
-

Pescara
Ternana
domenica

-
-

Pontedera
Legnago

0
0

Rimini
Carpi
domenica

-
-

Vis Pesaro
Torres 
domenica

-
-

Marcatori 2024-2025
Serie C - Girone B

Cicerelli Ternana
Corazza Ascoli
Bruzzaniti Pineto
Cianci Ternana

12
11
11
9

Vedi lo stadio Barbetti!

Marcatori Gubbio
2024-2025

Tommasini
D'Ursi
Rosaia
Corsinelli
Fossati
Rocchi
Rovaglia
Tozzuolo

3
2
2
2
2
2
1
1

Scopri la nostra citta!

VENTUNESIMA GIORNATA
SAB. 4 GENNAIO 2025

Gubbio-Lucchese

Arezzo-Vis Pesaro

Carpi-Milan Futuro

Legnago-Campobasso

Pianese-Ascoli

Pineto-Sestri Levante

Spal-Perugia

Ternana-Pontedera

Torres-Pescara

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29 aprile 2011
Due splendide e-mail. Scrive Marco Taccucci di Umbria Tv e un fan rossonero della Nocerina

Riceviamo e pubblichiamo (con il consenso degli interessati ovviamente) due splendide e-mail che ci sono giunte alla nostra casella postale. Marco Taccucci, giornalista di Umbria Tv presente alla partita di sabato scorso contro il Lumezzane, ha scritto delle belle parole nel nostro guestbook. Contattato per ringraziarlo a nome di tutti gli eugubini, ci ha scritto una e-mail molto significativa, e del nostro sito, Gubbiofans.it, ha detto: "Vorrei farvi i complimenti per il sito che visito spessissimo anche per lavoro e che trovo molto equilibrato e molto aggiornato". Ma prima mettiamo on-line un'email che ci giunge da un tifoso della Nocerina. Stefano scrive così: "
Ci siamo sentiti lo scorso anno (eravamo nello stesso girone) quando vi scrissi per farvi i complimenti per il sito, sempre aggiornato e ricco di news. Ora ci risentiamo a distanza di 1 anno per darvi un in bocca al lupo per la quasi matematica certezza della B (ed il vostro mister è un grande ex giocatore della Nocerina; in più Torrente è di Cetara, un magnifico paesino della costiera amalfitana, venitelo a vedere). Ah, dimenticavo di presentarmi: sono un tifoso della Nocerina che ha appena finito di festeggiare, finalmente, la grande promozione, dopo 33 anni! É stata una grande festa allo stadio dove sono arrivati i calciatori dopo la vincente trasferta di Foggia. Vi aspettiamo in B". Ecco di seguito invece le bellissime parole trascritte dal giornalista Marco Taccucci: "Cacciatori, Ragnacci, Baldinelli, Luiu, Giovannico, Sbrega, Ciucarelli, Magrini, Zoppis, Di Felice e Morbiducci... è una delle formazioni del Gubbio che ricordo di più, quando quel Gubbio, guidato da mister Landi, si faceva apprezzare in tutta l'Umbria e faceva sognare un'intera città . Ero bambino e quella squadra, insieme al Perugia, riempiva di passioni i miei quaderni di bambino, un bambino che non aveva capito cosa avrebbe fatto da grande. Da allora sono passati tanti anni e sabato ho avuto la fortuna di assistere ad una nuova splendida emozione, una giornata che potrebbe essere ricordata a lungo. Perchè i ragazzi di mister Torrente stanno facendo rivivere un altro grande sogno, ancor più grande, chiamato serie B. Arrivo al Barbetti e mi dispiaccio un pò per qualche coro antiperugino (una mia collega mi riferirà del perchè) e penso che aldilà di qualcuno, gli sportivi perugini stiano guardando con grande simpatia e ammirazione a questa cavalcata. Ve lo posso assicurare. Non è certo un coro che appartiene a cose passate a mutare in qualche maniera tutta l'ammirazione per quello che questa magnifica città sta vivendo sul piano calcistico. Lo stadio è gremito, l'amico Ubaldo Coldagelli legge le formazioni e le squadre entrano in campo. Che dire, ho respirato una grande euforia nell'aria, tanto che a tratti mi sono dimenticato del lavoro che stavo facendo per agitarmi ad ogni occasione perduta... poi ecco il gol ed il boato dello stadio, che mi è rimasto davvero impresso tanto da provare a far rivivere la sensazione anche nello speciale che ho realizzato per la mia tv. E' stata una gran bella giornata, una di quelle giornate, come mi dirà capitan Sandreani in sala stampa, in cui assapori cosa significa il calcio vero, specie in una piazza come Gubbio che lo vive con grande spontaneità, come accadeva una volta, con quel Gubbio di mister Landi. I ragazzi poi sono stati magnifici e se devo fare qualche nome, beh voto Lamanna, Briganti, Sandreani e Gomez, che non avevo mai visto e che in campo sembra Milito, il Milito del Gubbio. E poi Rodrigue Boisfer, che avevo ammirato qualche anno prima a Perugia e che del vostro centrocampo è un pilastro vero. Senza dimenticare Farina, il Balzaretti di Gubbio. E Daud, che arriva a gennaio e fà la differenza. Ma la vera forza del Gubbio l'ho capita al momento del gol e alla fine del match, quando ho visto i giocatori abbracciarsi, e quando ho visto Nazzani lanciare la maglia verso il pubblico. Sì, proprio Nazzani, uno che scalda la panchina spesso, era tra i più felici. Il gruppo è l'arma in più di questo miracolo sportivo. E una società solida e unita, che ha in Stefano Giammarioli e Gigi Simoni due elementi chiave tra massimi dirigenti e staff tecnico e squadra. Se il calcio sa dare ancora delle ragioni per essere seguito è grazie anche a queste storie. Un saluto a tutti e in bocca al Lupo!!! Marco Taccucci di Umbria Tv". Un commento approfondito e pure toccante...!

28 aprile 2011
Giammarioli: "Orgogliosi di disputare questa sfida tra due piccole ma grandi realtà del girone"

Il big match di domenica tra Sorrento e Gubbio si avvicina. É una partita clou tra le squadre più forti del girone: almeno così parla la classifica alla mano. Il Ds Stefano Giammarioli presenta la sfida e fa chiarezza su alcune inutili polemiche che hanno trovato spazio sul web in questi giorni: "Stiamo preparando questa partita fondamentale come al solito, con la massima tranquillità come ormai succede da due anni a questa parte. Sempre massimo rispetto per l'avversario. Il Sorrento è una squadra molto forte. Del resto è una squadra che ci assomiglia perchè è una piccola città come la nostra che si sta facendo largo in questo difficile campionato ed è balzata agli onori della cronaca nazionale insieme al Gubbio. Infatti da parte nostra siamo orgogliosi di disputare questa sfida tra due piccole che a tutti gli effetti sono diventate delle grandi realtà del girone. C'è stima perchè ci sono due società molto serie, due squadre molto corrette e pure le tifoserie sono un esempio: ancora mi ricordo che all'andata alcuni tifosi del Sorrento passeggiavano con i tifosi del Gubbio. Perciò ripeto che siamo onorati di affrontare questo big match in una bella città come Sorrento". In effetti due piccole città hanno fatto vedere di che pasta sono fatte contro città più grandi e con società che hanno calcato la serie A... "Tutto vero. Credo che domenica si potrà vivere una bella giornata di sport perchè le due cittadine vivono di sana cordialità". Sul capitolo Sandreani invece, visto che tutti i calciatori sono in silenzio stampa fino alla prossima domenica, il diesse ci tiene a precisare: "Il nostro capitano non ha assolutamente usato il termine «guerra». Ha usato solo il termine di «battaglia sportiva». Ne ho parlato proprio con Sandreani. Dispiace perchè è stato travisato e non ha nominato una frase del genere. E conoscendo il calciatore sappiamo tutti che è di un'umiltà e di una correttezza unica. Oltretutto Sandreani si è sempre voluto contraddistinguere perchè ha sempre grande rispetto per gli avversari in campo e in particolar modo ha grande rispetto del Sorrento". Nostra considerazione. Questa partita merita di essere vista e gustata (dal vivo) perchè ci saranno di fronte le due squadre che in campionato hanno dimostrato di giocare un bel calcio giocato, spesso e volentieri hanno dato spettacolo (sia in casa che fuori), e si trovano con merito al vertice della classifica. Quindi è meglio evitare polemiche assurde e dannose, oltre che del tutto insensate! Notiziario. É in allestimento un pullman al Bar Santa Lucia. Info: tel. 075-7816289.

27 aprile 2011
Torrente: "Ce la giocheremo come sempre. Quindi niente calcoli. Con l'incognita del sintetico"

Nella conferenza stampa del martedì è inevitabile che il trainer Vincenzo Torrente parli del big match di domenica contro il Sorrento: "Diciamo che forse è più giusto così. Ci giochiamo la serie B sul campo della nostra più assidua rivale. E vincere in Campania sarebbe ancora più bello perchè è la mia terra e perchè ci troveremo a Sorrento, un posto ospitale e con una tifoseria corretta. Di sicuro la squadra di mister Simonelli vorrà fare bella figura e poi vorrà dimostrare sul campo che è più forte di noi. Per questo motivo credo che sarà una partita bella, dura e avvincente. Oltretutto affrontiamo una compagine molto forte, che è stata costruita per vincere checchè se ne dica. Basta citare alcuni nomi come Carlini, Erpen, Togni, Rossi e Paulinho che non ha niente a che vedere con questa categoria ed è un centravanti da serie A. E colgo appunto l'occasione per fare i migliori auguri al calciatore brasiliano per una pronta guarigione dopo il brutto infortunio avvenuto a Bolzano". Infatti l'attaccante Paulo Sergio Betanin, più conosciuto con il nome di Paulinho, è stato operato all'avambraccio per la ricomposizione della frattura all'omero. Poi il trainer dei rossoblù riprende a parlare del match clou e dice: "Non sono abituato mai a fare calcoli. Perciò parto sempre per vincere anche se domenica ci può bastare pure un pari. Questa è la nostra mentalità e non verrà stravolta nemmeno ora. Ce la giocheremo come sempre anche se poi sarà il campo a sancire il definitivo responso. L'unica incognita riguarda il campo sintetico: è un calcio diverso e ho avuto modo di testarlo per 7 anni con le giovanili; cambiamo molte cose, dai rimbalzi alla velocità della palla, e il campo è più stretto del nostro. Sono sincero: preferisco l'erba naturale". E fa quasi un appello ai tifosi: "Capisco che ci sia la discesa dei Ceri proprio in quel giorno e mi dispiace. Capisco che i Ceri sono i Ceri. Ma mi auguro che la gente ci segua perchè questi ragazzi hanno tanto bisogno del calore dei tifosi eugubini e tutta Gubbio calcistica si gioca un pezzo di storia". E Torrente come sta preparando la sfida come allenatore? "Come sempre. Con la massima serenità. Il tecnico è la prima persona che deve trasmettere la giusta tranquillità alla squadra. Ora la posta in palio è alta. Ogni partita è tirata e lottata. La gara con il Lumezzane insegna. Se siamo primi in classifica è dovuto dal fatto che abbiamo espresso in maniera continua un bel gioco. Nelle ultime gare si è pensato più al concreto: d'altronde lo spettacolo lo abbiamo già fatto in passato. E la vittoria sul Lumezzane è stata basilare. L'abbiamo cercata e voluta dopo quattro pareggi di fila. Abbiamo creato occasioni e Daud è stato lesto a mettere la palla in rete e grazie pure ad un super Lamanna abbiamo portato a casa tutto il bottino". Notiziario: il Sorrento, oltre a Paulinho, dovrà fare a meno del difensore Lo Monaco perchè squalificato per una giornata. Intanto la società del Sorrento Calcio ha indetto la "Giornata Rossonera" per domenica 1 maggio. Prevendita a Gubbio per gli ospiti alla Tabaccheria 2000 (Bar della Stazione).

26 aprile 2011
L'editoriale. Come in un film. Si decide sulla costiera. Numeri da big e un po' di retroscena...

L'avevo predetto. E lo avevo detto in diretta anche durante la trasmissione televisiva di "Fuorigioco" su Trg il giorno dopo della trasferta di Pavia. Avevo affermato: "Non sarà la partita contro il Lumezzane a sancire le sorti di questo campionato anche in caso di vittoria. Un viatico per il rush finale sarà senza dubbio il match clou di Sorrento". E così è stato. E perchè è giusto così. Il Gubbio ha conquistato la vetta l'8 dicembre 2010 superando per 1 a 0 proprio il Sorrento dopo una partita avvincente e piuttosto tirata e proprio in quell'occasione ci fu il sorpasso in classifica dopo una rincorsa iniziata il 7 novembre 2010 con la vittoria di Bassano. Ricordiamoci bene: i rossoblù si trovavano a -4 dal Sorrento e nel giro di un mese sono passati a +1 in classifica. Da quel momento in poi gli eugubini hanno mantenuto una continuità di risultati stupefacente arrivando ai giorni nostri con un +7 in classifica, tenendo a debita distanza la forte compagine costiera. Da 4 mesi e mezzo il Gubbio è primo in classifica e in sei mesi la formazione di Torrente ha distanziato di 11 lunghezze in classifica la diretta concorrente per il titolo. E pensare che... gli umbri erano partiti per salvarsi mentre i campani erano partiti per contendersi il primato fin dall'inizio con altre società blasonate come Cremonese, Verona, Spezia, e via discorrendo. Ed ora nella costiera sorrentina c'è una ghiotta opportunità per Sandreani & company: si giocheranno una bella fetta di una intera stagione in maniera calzante e ragionevole con l'unica rivale che fino alla fine sta cercando di tenergli testa, cioè il Sorrento. Una sfida nella sfida nel bellissimo luogo campano (chi può deve godersi un intero weekend) tra l'attacco più prolifico e la difesa più ermetica del torneo: 56 sono le reti realizzate dal Sorrento (una media di 1,8 gol a partita), di cui 33 realizzate tra le mura amiche (una media di 2,2 gol a partita); dall'altra parte sono solo 26 le reti incassate dal Gubbio (solo l'Alessandria ha fatto altrettanto nel girone). Inoltre c'è da constatare che gli eugubini, con la vittoria sul Lumezzane, hanno conquistato l'undicesimo risultato utile consecutivo e da 20 giornate di fila vanno sempre a segno. Sull'altra sponda i rossoneri possono vantarsi di aver ottenuto 12 vittorie casalinghe su 15 partite disputate (pari all'80%), probabilmente agevolati dal campo sintetico dello stadio "Italia" che a sua volta tende a disorientare quelle squadre avversarie che non sono abituate a giocare su questi terreni di gioco. Un commento: «Il fondo sintetico è più duro rispetto a quello in erba naturale, i rimbalzi del pallone sono più veloci e il ritmo delle giocate è più elevato, senza trascurare la reazione psicologica e le sensazioni legate alle novità; fondamentale è l'approccio alla partita, cioè il momento in cui bisogna adattarsi a controllare il pallone in una situazione diversa da quella in cui una squadra è abituata a muoversi sull'erba naturale»: queste considerazioni piuttosto specifiche non sono frutto del nostro sacco, ma sono le parole rilasciate da Gianni Simonelli (tecnico del Sorrento) nel portale web Napolisport.net il 24 agosto 2010. Questo fattore - sia ben inteso - nulla toglie alla forza, alla qualità e la bravura di questo Sorrento. E domenica 1 maggio ci sono tutte le credenziali per poter assistere ad un bel match. A tal proposito, capitan Sandreani, ha chiamato a raccolta la tifoseria: "Chi può venga a Sorrento". Ogni riferimento non è puramente casuale. Lo sanno tutti che domenica 1 maggio a Gubbio scendono in città i Tre Ceri in vista della Festa dei Ceri del 15 maggio. Senza dubbio se quella famosa proposta del giornalista Gianluca Sannipoli di spostare la discesa dei Ceri a domenica 8 maggio non fosse rimasta inascoltata, ora non ci sarebbe stato nessun problema. Invece molti tifosi stanno vivendo un momento di turbamento: c'è chi partirà sicuramente e chi invece resterà in città; a questo punto è una scelta di cuore, ma di certo chi mancherà l'appuntamento dal vivo si perderà inevitabilmente un pezzo essenziale della storia di questa annata straordinaria della Gubbio calcio. Cambiamo capitolo e guardiamo all'indietro perchè inevitabilmente dobbiamo menzionare la vittoria sul Lumezzane di sabato di Pasqua. Una vittoria che ritorna dopo un mese (e mezzo) e dopo quattro pareggi consecutivi. Tre punti d'oro che portano a 19 il numero nella casella delle vittorie (pari al 61%). Solo la Nocerina ha fatto meglio con 20 vittorie: ma si trova nel girone B e a Foggia ha avuto la matematica certezza di salire in B. Alcuni retroscena. Innanzitutto è stato fondamentale l'apporto dei custodi Angelo Casagrande (detto Bettega) e Enzo Pierotti che con il lavoro certosino (a poche ore prima del match) hanno tagliato l'erba del "Barbetti" molto bassa e uniforme: un manto erboso liscio e tirato come un biliardo. Abbiamo visto il "Barbetti" riempirsi piano piano con tanta gente calorosa che ha assiepato tutti gli spazi disponibili e possibili. Un tifo passionale e coinvolgente dei 4000 tifosi eugubini che ha portato pure mister Torrente a dichiarare: "Questo è un pubblico da serie B". Abbiamo visto sventolare pure una sciarpa rossoblù con scritto sopra: «A.C. Osasuna» (squadra di Pamplona); forse qualcuno si è scomodato pure dalla Spagna? E c'è chi è rimasto emozionato dal calore del pubblico. Ecco una reale testimonianza. Un nostro conoscente, soprannominato dagli amici "Francois" (padre italiano e madre spagnola che ha vissuto per diversi anni a Parigi), si è trovato in maniera casuale a giocare nei campi da tennis vicino allo stadio. Ha detto: "Che gran tifo! Ho sentito cantare già un'ora prima della partita. Tutto lo stadio cantava. E al momento del gol (di Daud ndr) si è sentito un boato impressionante. Sembrava uno stadio da serie A. Mi venivano i brividi...". Se lo confessa una persona che nel suo passato seguiva direttamente dalla curva il Paris Saint Germain al "Parco dei Principi" dobbiamo sicuramente credergli. Ma ora ecco il big match: Sorrento-Gubbio. Ci sarà da divertirsi... (Editoriale Direttore Gubbiofans.it)

23 aprile 2011
Gubbio, 1 a 0 al Lumezzane. Daud fa esplodere i 4000 del Barbetti. Sandreani: "Mai domi..."

Pubblico delle grandi occasioni. Tribune e gradinata gremite in ogni ordine di posti. Addirittura, alcuni tifosi rossoblù, prendono posto sul settore ospiti. E il Gubbio regala una magnifica vittoria al proprio pubblico. Torrente: "Una vittoria sofferta contro un bel Lumezzane. Siamo stati concreti a portare a casa il bottino. Ma ancora non è stato fatto nulla. Ce la giocheremo a Sorrento". L'appello di Sandreani: "Chi può, vista la concomitante discesa dei Ceri, deve venire ad incitarci a Sorrento. La nostra tifoseria è basilare: oggi mi sono emozionato con tutta quella gente sugli spalti. Questo Gubbio non molla mai: come potete notare... mai domi". Il trainer ospite Nicola ha detto: "Il Gubbio merita il primato. Ma noi abbiamo raccolto meno di quanto seminato". Nel Gubbio sono assenti Caracciolo e Donnarumma. Il Lumezzane invece deve fare a meno di Calliari e Lauria. Mister Torrente opta per il consueto 4-3-3. Il trainer dei lombardi Nicola usa il 4-4-2. Pronti e via. Al 3' corner insidioso di Daud con Boisfer che sbuca da dietro in area, salva in extremis Dadson in scivolata. Al 9' c'è Gomez Taleb che cade in area, forse toccato da Bencivenga, ma l'arbitro fa proseguire l'azione. Al 10' Emerson calcia una punizione direttamente in porta di sinistro dal limite: Lamanna respinge con i pugni la fiondata del calciatore brasiliano. Al 20' però Gomez Taleb viene vistosamente trattenuto per la maglia da Pisacane in area ospite, ma come succede spesso certi falli da rigore non vengono mai concessi al Gubbio (chissà perchè...). Al 22' Boisfer serve sul filo del fuorigioco Daud al limite che non ci pensa due volte e spara un gran tiro in porta di destro: Trini compie il miracolo e respinge la sfera con la punta del piede destro. Al 28', su corner di Emerson, Pini di testa incorna a rete: Lamanna in tuffo respinge come può la sfera. Al 32' punizione velenosa di Emerson dove Inglese calcia in porta di sinistro: palla di poco alta. Sul finale di tempo Briganti esce dal campo per un colpo in faccia (rientrerà con un vistoso cerotto al viso), ma ancora una volta la terna arbitrale non vede nulla. Ad inizio ripresa è grande brivido: punizione calciata magistralmente dal limite da Emerson (52') di sinistro che aggira la barriera con la palla si stampa sulla traversa. Al 55' Bazzoffia entra in area e con l'esterno destro fornisce un assist in mezzo dove però non c'è nessuno: palla che attraversa tutto lo specchio della porta. Cresce la formazione di Torrente ed è un "quasi" assedio. Al 70' Raggio Garibaldi vede Trini fuori dai pali e tenta la conclusione a rete dalla lunga distanza: la palla va fuori di poco. Al 73' occasione ghiotta per il Gubbio: triangolo volante Borghese, Bazzoffia, Gomez Taleb, con quest'ultimo che calcia a botta sicura a rete da pochi passi: Trini è stratosferico in tuffo e respinge la sfera. Capovolgimento di fronte (76'): Bradaschia si fa largo sulla sinistra e mette in mezzo una palla per Volpato che calcia deciso a rete: ma Lamanna fa l'impossibile e para. Al 79' la svolta con un'azione tutta di prima con palla a terra: Bazzoffia per Gomez Taleb che serve in area Daud che carica il destro e al volo fa partire un tiro chirurgico con la palla che gonfia la rete. Esplode letteralmente il "Pietro Barbetti" gremito all'inverosimile. All'87' altro vero miracolo di Lamanna che salva con una mano sulla linea di porta un tiro ravvicinato di Volpato su assist del nuovo entrato Bradaschia. Al 92' Gomez Taleb fa partire un destro a girare dal limite: la palla colpisce in pieno il palo. Alla fine esplode la gioia dei tifosi rossoblù per il ritorno alla vittoria, prima di Sorrento.
Tabellino: Gubbio - Lumezzane 1-0
Gubbio: Lamanna, Bartolucci, Farina (46' Alcibiade), Boisfer, Borghese, Briganti, Galano (38' Bazzoffia), Sandreani, Gomez Taleb, Raggio Garibaldi, Daud (82' Montefusco). All. Torrente.
Lumezzane: Trini, Pisacane, Pini, Dadson, Checcucci, Emerson, Lo Iacono (72' Bradaschia), Finazzi, Volpato, Inglese (78' Ferrari), Bencivenga (84' Sevieri). All. Nicola.
Rete: 79' Daud (G).
Arbitro: Di Paolo di Avezzano (Paiuscio di Vicenza e Gava di Conegliano). Ammoniti: Sandreani (G); Dadson, Pini, Checcucci, Loiacono e Pisacane (L). Spettatori: 3542 (di cui 752 abbonati); incasso di 28693 euro.
Risultati: Trentunesima Giornata - Lega Pro - Prima Divisione Girone A - Stagione 2010/2011:
Alessandria - Pavia
2-0
63' Bondi (A), 70' Scappini (A)
Como - Paganese
0-0
Cremonese - Monza
2-1
67' Coda (C), 70' Coda (C), 86' Chemali (M)
Gubbio - Lumezzane
1-0
79' Daud (G)
Ravenna - Salernitana
1-1
62' Peccarisi (S), 79' Lapadula (R)
Reggiana - Pergocrema
1-0
11' Saverino (R) rig.
Spezia - Bassano
1-0
14' Cesarini (S)
Sud Tirol - Sorrento
0-2
13' Erpen (So), 72' Erpen (So)
Verona - Spal
3-1
14' Volpe (S), 39' Berrettoni (V), 54' Russo (V), 77' Bortel (S) aut.

22 aprile 2011
L'inchiesta. Tam tam stadio. Impianto di proprietà: una soluzione? Il parere di Fabio Mosca

Dopo il tam tam di questi giorni sulla vicenda stadio torna di attualità la questione. Prendiamo spunto proprio da un articolo firmato da Alessio Frassetto di Calciomercatodabar.wordpress.com con il titolo: "Stadi di proprietà, la svolta giusta per l'Italia del pallone". In sintesi il giornalista scrive che: "In Inghilterra e in Spagna le società possiedono gli stadi. Con tutti i vantaggi che ciò può comportare. Dati statistici indicano che l'Old Trafford (di Manchester) frutta ai Red Devils una cifra intorno ai 138 milioni di euro. La società può permettersi di impostare un'economia di marketing molto forte. E intorno all'arena di gioco si possono costruire negozi, centri sportivi e centri commerciali che fruttano molto e cosa più importante si evitano costi della struttura da dare al comune". Ma nell'articolo si dice anche che: "Altri presidenti stanno combattendo con i comuni e cercano di convincere degli azionisti per portare avanti dei progetti simili, però non è facile farsi lasciare permessi dalle giunte che così vedrebbero mancare incassi annuali". Quali sono i vantaggi? Innanzitutto che gli impianti di proprietà non sono indirizzati solo al calcio ma pensati come complessi multifunzionali con uffici e negozi, fruibili 7 giorni su 7. Gli stadi di proprietà permettono di fare programmi e di calcolare i profitti di lungo periodo. Così i ricavi di una società non correlano con la categoria o con la posizione in classifica. In pratica - nel suo piccolo - segue le orme di quel famoso progetto che era stato presentato a dicembre 2010 a Gubbio con un impianto da 10000 posti tutto coperto. Poi questo avveniristico progetto è stato in maniera improvvisa accantonato per un motivo ben preciso: per non fare giocare il Gubbio nemmeno una gara fuori casa nel campionato a venire. Giustificazione plausibile... fin quando siamo arrivati a questi ultimi giorni travagliati dove è venuto fuori un caos incredibile per dover ampliare l'attuale impianto "Barbetti" in caso di serie B. Si sono accavallati problemi su problemi, cavilli su cavilli, e intoppi su intoppi. Un ambaradan infinito, un guazzabuglio interminabile (per usare altri temini), che hanno portato solamente grande incertezza con ingerenze politiche ancora indecifrabili o per meglio dire poco chiare. Ma allora sorge spontanea una domanda. Ma forse non era meglio cavalcare fino in fondo un progetto di uno stadio così bello ma anche moderno e funzionale che sarebbe stato utile per tutta la cittadinanza, non solo per il calcio ma anche per fare concerti e quant'altro? Invece in brevissimo tempo è stato scartato a priori. Ne è valsa davvero la pena? Pensiamo assolutamente di no. L'iniziativa andava cavalcata fino in fondo perchè sarebbe stata un vanto per la città, per i cittadini e per chi la governa. E non è tutto. Ci sarebbe stato davvero un grande ritorno economico. Per capirne di più abbiamo carpito un commento di Fabio Mosca, ideatore insieme all'architetto Davide Coccia di quel progetto (poi scartato) del nuovo stadio stile inglese. Ha detto: "Solamente con il tetto sarebbero entrati proprio nelle casse societarie ben sette milioni di euro. Come? Con i pannelli fotovoltaici inseriti sopra la copertura. Si parla tanto di energia pulita e poi non si riesce a metterla in atto". Per non parlare di tutti quei vantaggi già riportati in precedenza. Ma dobbiamo accontentarci. Questo passa il convento. Gubbio (forse) non crescerà mai.

21 aprile 2011
Pubblico da serie B, lo scrive Calciopress.net; Sorrento-Gubbio, nessuna limitazione ai tifosi

"Gubbio, tifosi da serie B". Così titola un articolo pubblicato mercoledì dalla testata giornalistica sul web Calciopress.net. In sintesi, all'interno dell'articolo viene riportato quanto segue: "La partita è finita sulle cronache nazionali solo per dare notizia di uno sciame di api che ha invaso il terreno dello stadio Fortunati. In realtà lo spettacolo di questa gara sono stati non le api, ma i tifosi del Gubbio. Hanno riempito la curva sud riservata agli ospiti come non si vedeva da tempo a Pavia. Hanno sostenuto la squadra dal principio alla fine, con un tifo meritevole di ogni elogio. Uno spettacolo nello spettacolo per una squadra che ha rappresentato la (bella) sorpresa del torneo". E l'articolo si è poi concluso così: "Se la squadra ancora non ha ufficializzato l'esito del campionato i suoi tifosi hanno dimostrato con una prestazione sugli spalti tutta da incorniciare, che la cadetteria se la stanno meritando tutta sul campo in virtù del loro incredibile sostegno". I tifosi rossoblù chiamano a raccolta tutta la tifoseria per l'ultimo allenamento mattutino di venerdì 22 aprile: appuntamento (per tutti) alle ore 10 presso lo stadio "Pietro Barbetti" per stare vicino alla squadra. Intanto il Cams (cioè il Comitato di Analisi della Manifestazioni Sportive) ha reso noto le misure restrittive per gli incontri del 1 maggio 2011. Esenti coloro che hanno la tessera del tifoso: non potranno andare in trasferta i tifosi del Como a Salerno, quelli del Ravenna a Ferrara contro la Spal e i tifosi veronesi a Pavia. Nessuna restrizione invece è prevista per il match clou Sorrento-Gubbio: quindi pure coloro che non hanno la tessera del tifoso possono così accedere alla trasferta campana. Niente Giornata Rossoblù: per domenica prossima sono così validi gli abbonamenti come le restanti partite precedenti. É girata infatti la voce di una possibile Giornata Rossoblù in questi giorni che ha allarmato qualche tifoso: in realtà non se ne farà nulla, almeno per la partita contro il Lumezzane di sabato.

20 aprile 2011
Torrente: "Concentrati sul campo. Ma il Gubbio giochi a Gubbio". Stadio: c'è una scappatoia?

Per giocare a Gubbio si sta tentando l'impossibile. Ed allora arriva il "colpo di coda" messo sul piatto dell'amministrazione per superare l'ostacolo della delibera numero 67 inerente per l'adeguamento dello stadio in caso di serie B che però di fatto poneva a tutti effetti l'esclusione di poter giocare nella città dei Ceri perchè all'ultimo momento nella stessa delibera è stato messo un cavillo (chiamamolo così): la costrizione di costruire a spese della società una pista di atletica in caso di salvezza in serie B. Un cavillo che ha fatto letteralmente infuriare la società eugubina condito con un duro comunicato stampa del presidente Marco Fioriti. E proprio ieri (martedì) in tutta la città non si è parlato d'altro con tante persone tra i tifosi (molte delle quali le abbiamo viste molto adirate) che hanno usato commenti molto sarcastici verso il Comune, reo di costringere la propria squadra a giocare altrove in caso di un salto nella cadetteria. A tutti gli effetti c'è stata una sollevazione popolare e c'è chi ha già preventivato una massiccia protesta da parte di tutti i tifosi. E così proprio martedì, a causa anche di un evidente malumore generalizzato, c'è stata una riunione tra alcuni esponenti dell'amministrazione comunale e alcuni degli elementi della dirigenza dell'A.S. Gubbio 1910: quest'ultimi in fretta furia hanno fornito una variante sul progetto in extremis per scongiurare un trasloco inconcepibile. Trattasi in poche parole di un compromesso perchè una delibera non può essere mutabile. Anche se a tutti gli effetti si può definire un ripiego (altrimenti non ci sono alternative). Ecco i punti delle variazioni: per fare in modo che la pista resti al suo posto, la curva ospite in tubi innocenti si tenterà di costruirla tra la porta e la pista di atletica con una recinzione che però dovrà essere mobile (montata e smontata ogni volta); la curva sarà ridotta ad una capienza di soli 1188 posti; la palazzina adibita agli spogliatoi e area hospitaly dovrà subire una variante in modo tale a non voler ostacolare la percorrenza di una pista che in realtà è solo fatiscente e usata da pochi intimi. In pratica si sta facendo di tutto per giocare al "Barbetti" ma non è detta l'ultima parola. Martedi se ne saprà di più. Il tempo stringe e tutte queste vicissitudini di sicuro non aiutano la sveltezza necessaria dei lavori (di sicuro ad agosto non si farà in tempo). Ed ora passiamo all'intervista realizzata con mister Vincenzo Torrente e abbiamo affrontato per forza di cose l'inevitabile questione stadio. Alla domanda, che idea si è fatto? Il trainer rossoblù ha risposto così: "Mi auguro che le due parti trovino un accordo. É giusto che il Gubbio giochi a Gubbio. E questo lo sa anche il Comune. E poi ci saranno le elezioni... ci dovranno pensare molto bene"; (adesso capiamo perchè da un po' di tempo qualche tifoso grida questa frase: "Torrente sindaco"). Un'altra domanda: questa vicenda inciderà sulla squadra? "Assolutamente no. Noi pensiamo solo al campo. Il resto non ci deve interessare". Tornando al calcio giocato. Ecco il punto di Torrente: "Lo stato d'animo generale è buono. A Pavia abbiamo ottenuto un pareggio direi importante contro una squadra in salute. In 10 contro 11 c'è stata una grande reazione di carattere: è un Gubbio che non molla mai. Adesso dovremo affrontare il Lumezzane e cercheremo di fare nostra questa partita, anche se sappiamo che sarà un'avversaria difficile perchè ha delle ambizioni per i playoff e gioca pure bene. E poi vediamo cosa farà il Sorrento. Altrimenti andremo a giocarcela a viso aperto sette giorni dopo in Campania". E il Sorrento intanto ha vinto con il Verona con doppietta di Paulinho (ed un gol da cineteca): "Ma Paulinho non c'entra nulla con questa categoria: è un calciatore da serie A". Intanto però è stato squalificato il difensore rossoblù Antonio Caracciolo: salterà così la gara interna contro il Lumezzane domenica.

19 aprile 2011
L'editoriale. Chiusa la sestina lombarda. La Certosa, lo sciame di api... e un po' di humour!

Si è chiusa così la sestina lombarda. Cremona, Como, Lumezzane, Monza, Crema e per ultimo Pavia. Sono la bellezza di 11 punti conquistati dalla truppa di Torrente in sei trasferte nella regione che nella toponomastica è luogo dei Longobardi. Appunto i Longobardi, quella popolazione di origine germanica che nel 568 invase l'Italia e fece di Pavia la capitale del suo Regno. E proprio a Pavia si scorge il fiume Ticino e lì vicino si può visitare una struttura architettonica straordinaria, ovvero la Certosa di Pavia, un magnifico assieme di edifici e giardini, comprendente il monastero e diversi chiostri incastonati in un incantevole complesso costruito nel 1396. E visto che ci addentriamo nell'età medioevale ci sembra davvero stupefacente che ai quei tempi si riuscivano a costruire certe bellezze architettoniche mentre nel momento attuale si fanno tante storie (e si creano intoppi ingiustificati) per ampliare a "norma di legge" una struttura ben più semplice e più sbrigativa da fare. Stiamo parlando dello stadio comunale dove gioca il Gubbio calcio (il cosiddetto Polisportivo San Biagio che negli ultimi anni ha preso il nome di "Pietro Barbetti") che può servire (come il pane) per la serie B e invece si fa di tutto (e ancora di più) per "costringere" la gente di Gubbio di vedere la propria squadra del cuore altrove (Ancona o Arezzo) in caso eventuale di una storica promozione nella cadetteria. Ma ormai non c'è bisogno nemmeno più di scomodare la Storia per capire che questa magnifica città (Gubbio) deve il suo successo e deve il suo splendore artistico e architettonico ai suoi antenati che hanno costruito un gioiello davvero unico, cioè è una città medioevale ancora intatta in tutte le sue parti a distanza di secoli. Però - purtroppo - c'è da rimarcare che pure la mentalità è rimasta al Medioevo, e - purtroppo - non si riesce proprio a cogliere al volo quelle opportunità e quelle occasioni uniche che il destino all'improvviso ha voluto omaggiare una città ridente che è appassionata anche di una sfera di cuoio che rotola sul prato ed inoltre prova una emozione incredibile quando quella palla entra in rete. Ormai ci sembra del tutto superfluo e per di più tempo sprecato perdersi in certi discorsi. É come sbattere contro un muro o parlare con i muri. É un modo per adirarsi inutilmente o rovinarsi il fegato. Per questo motivo cambiamo subito discorso e parliamo di calcio giocato. Entrando nell'argomento strettamente numerico, il Gubbio, con il pareggio di Pavia, ha conquistato il decimo risultato utile consecutivo. Ma c'è da rimarcare il quarto pareggio consecutivo (tra l'altro è giunto il quarto 1-1 di seguito) quando in precedenza era uscito il segno "x" solo in due circostanze in 26 partite giocate. É anche vero che la formazione rossoblù va sempre a segno: succede da 19 partite continuate. Ma la difesa eugubina prende gol anche da quattro partite di seguito. Gli stessi gol li aveva incassati in dieci partite a cavallo tra fine ottobre 2010 e metà gennaio 2011, cioè tra la penultima (Pergocrema) e ultima (Ravenna) sconfitta. Il Pavia si è dimostrato davvero un avversario ostico e battagliero, con uomini di qualità soprattutto nella fase offensiva. Il Gubbio dal canto suo forse sta pagando il grande sforzo fisico e mentale profuso durante la stagione che lo ha visto primeggiare da dicembre fino adesso e del resto ultimamente ha dovuto fare i conti con delle contendenti che mettono in campo ardore agonistico. La formazione di Torrente però, nonostante dimostri meno brillantezza rispetto ai ritmi forsennati di un mese fa, possiede un'arma fondamentale oltre che essenziale: il carattere. Nonostante l'inferiorità numerica e nonostante la rete incassata quando era proprio in 10 contro 11, il Gubbio ha tirato fuori subito la determinazione per recuperare il risultato e il gol di Daud (un missile che ha piegato le mani a Redaelli) è stato l'emblema della rabbia in corpo che incarna questo gruppo. Siparietto: nessuno però si sarebbe potuto mai aspettare che all'improvviso a sospendere la gara (per alcuni minuti) ci pensasse una sciame di api di ragguardevoli dimensioni che ha costretto tutti gli addetti presenti sul rettangolo di gioco a correre repentinamente per evitare l'imminente ma soprattutto inconsueto pericolo. Qualcuno evidentemente ha pensato subito alle api assassine protagoniste nel film "Swarm" del 1978 diretto dal regista Irwin Allen. Però c'è chi è andato oltre: in tribuna c'è chi ha ipotizzato che sia stato un fatto premonitore della fine del mondo che sul calendario Maya è prevista per il 2012. Nella Domenica delle Palme ci mancavano le Api per scatenare un po' di humour. E in questo editoriale non è sicuramente mancato. Ed ora c'è l'appuntamento cruciale alla viglia di Pasqua. (Editoriale Direttore Gubbiofans.it)

18 aprile 2011
Stadio. Comunicato dell'A.S. Gubbio 1910. Il patron Fioriti: "Costretti ad andare fuori Gubbio"

Una notizia che risulta angosciante per tutta la tifoseria. Ecco quindi il comunicato stampa dell'A.S. Gubbio 1910 a firma del presidente Marco Fioriti che non ha davvero peli sulla lingua: "
Il Gubbio sta lottando per tagliare un traguardo storico: la conquista della serie B. Un risultato eccezionale, da far venire i brividi di gioia a tutta la città. Eppure il consiglio comunale ha approvato un emendamento che potrebbe costringere la squadra a giocare, il prossimo anno, lontano dallo stadio “Pietro Barbetti”. É soprattutto una mancanza di rispetto, per il presidente della società Marco Fioriti, e per la società stessa, l'A.S. Gubbio 1910 che proprio quest’anno compie cento anni. É una mancanza di rispetto totale nei confronti di tutta la città sportiva. La società rossoblù e il Comune si sono incontrati più volte e in tre mesi erano arrivati all’accordo di effettuare insieme i lavori di adeguamento dello stadio per un importo di 900 mila euro da dividere a metà. Tutto sembrava procedere per il meglio con il via dei lavori che ci sarebbe stato l’11 maggio, in tempo utile per consentire alla squadra di giocare al Pietro Barbetti sia la Coppa Italia, che scatta il 14 agosto, che il campionato. Nel corso dell’ultimo consiglio comunale il Comune ha cambiato le carte in tavola. Primo: i soldi che mette a disposizione non sono più 450mila euro, ma soltanto 300mila; secondo: la società, nel caso dovesse restare più di anno in serie B dovrà sborsare circa altri 700mila euro per costruire una pista di atletica su un sito pubblico individuato dal Comune. Il tutto è stato deciso nell’ultimo consiglio comunale prima delle elezioni amministrative di maggio. La decisione di appioppare sulle spalle della società la costruzione di una pista è stata presa in maniera unilaterale e soprattutto non lascia spazio a una possibile trattativa visto che non ci saranno più altri consigli comunali fino a dopo le elezioni. A quel punto i tempi tecnici per i lavori allo stadio non consentirebbero più di assicurare al Gubbio di giocare sul proprio campo. «In parole povere - ha spiegato il presidente Marco Fioriti - saremo costretti a giocare lontano da Gubbio. Non ci sono alternative. Perché tirare fuori 450-500mila euro per i lavori allo stadio è già un peso, pensare di tirarne fuori altri 700mila per la pista è fuori da ogni ragione»". Fine del comunicato.

17 aprile 2011
Pavia e Gubbio, un pari in inferiorità numerica (1-1). Torrente: "Gara equilibrata; pari giusto"

Pavia e Gubbio finisce 1 a 1. Mister Torrente commenta così: "Un punto giusto dopo una gara che è stata equilibrata. Peccato quell'espulsione e il susseguente gol del Pavia che potevano costarci cari. Ma la squadra ha saputo reagire subito e Daud ha trovato un gran bel gol. E io lo dico da sempre: ci sarà da sudare fino alla fine". Sull'altra sponda il tecnico degli azzurri Carbone dice: "Un punto importante contro la prima in classifica ma i ragazzi in campo hanno saputo tenere testa al Gubbio e meritavano una vittoria". L'entrata in campo delle squadre è salutata dai 400 tifosi eugubini presenti in curva ospite coperta che sventolano le bandierine rosso e blù. Il Gubbio deve fare a meno di Bartolucci e Farina mentre capitan Sandreani si siede in panchina. Il Pavia non può schierare Caidi, Preite e Veronese. Mister Torrente opta per il consueto 4-3-3. Il trainer dei lombardi Carbone gioca con il 4-4-2. Pronti e via. Inizio subito vibrante. Al 2' assist di Bazzoffia per Suciu che carica il destro dal limite: la palla va di poco alta sopra la trasferta. Al 4' Meza Colli serve in profondità Eusepi che calcia di prima intenzione di sinistro e Lamanna compie il miracolo: in tuffo devia la sfera in angolo. Fase di stanca fino al 23' quando Carotti serve in profondità Ferretti sul filo del fuorigioco: tiro di sinistro da posizione defilata e la palla si infrange sull'esterno della rete. Al 31' Gomez Taleb si beve due avversari sulla trequarti e serve in area Galano che aggiusta la palla sul destro e la calcia radente in porta, Facchin in uscita riesce a salvare con le punta delle dita in corner. Al 41' Briganti salva in extremis in angolo anticipando Eusepi pronto al colpo vincente davanti a Lamanna. Sul corner seguente, ci prova Puccio dal limite con un destro insidioso che sfiora il palo. Al 45' Suciu conquista palla sulla trequarti, si porta al limite e calcia in porta di sinistro: la palla si perde di poco sopra il montante. Ripresa. Al 49' su corner di Galano, c'è Borghese che viene messo giù da Blanchard, ma l'arbitro fa proseguire. Al 62' ci prova Galano con un tiro dal limite, la palla sfila a lato di poco. Lo stesso Galano cerca l'angolino da fuori area al 65' ma c'è Facchin che riesce a bloccare la palla a terra. Al 66' il Gubbio rimane in dieci perchè Caracciolo viene ammonito per la seconda volta per un fallo su Ferretti. Ne approfitta subito il Pavia che confeziona il gol del vantaggio al 70': lancio lungo in area di Eusepi dove Ferretti rimette in mezzo una palla d'oro per il nuovo entrato D'Errico che da pochi passi insacca di destro. Ma il Gubbio non è mai domo. Al 72' Bazzoffia manca il tap in vincente su assist di Sandreani. Al 75' Daud, entrato da appena 60 secondi, fa partire un gran sinistro su punizione dal limite che piega le mani a Redaelli e la palla si insacca nel sette. La partita viene improvvisamente sospesa al minuto 85 per tre minuti per un fatto insolito: infatti uno sciame di api di grandi dimensioni invade pericolosamente il campo. Finisce così al 97': è 1 a 1, un pareggio equo.
Tabellino: Pavia - Gubbio 1-1
Pavia: Facchin (68' Redaelli), Daffara, Visconti, Meza Colli, Meregalli, Blanchard, Puccio (84' Tarantino), Carotti, Eusepi, Ferretti, Guadalupi (65' D'Errico). All. Carbone.
Gubbio: Lamanna, Caracciolo, Alcibiade, Boisfer, Borghese, Briganti, Galano (68' Montefusco), Suciu (55' Sandreani), Bazzoffia, Raggio Garibaldi (74' Daud), Gomez Taleb. All. Torrente.
Reti: 70' D'Errico (P), 75' Daud (G).
Arbitro: Pairetto di Nichelino (Eminente di Legnago e Spiandore di Vicenza). Espulso: 66' Caracciolo (G). Ammoniti: Daffara e Meregalli (P); Caracciolo (G). Spettatori: 1330 (di cui 370 da Gubbio nel settore ospiti).
Risultati: Trentesima Giornata - Lega Pro - Prima Divisione Girone A - Stagione 2010/2011:
Bassano - Como
2-2
12' Germinale (C), 24' Maah (C), 82' Longobardi (B), 90' Venitucci (B) rig.
Lumezzane - Ravenna
0-0
Monza - Spezia
0-0
Paganese - Cremonese
1-0
23' Vicedomini (P) rig.
Pavia - Gubbio
1-1
70' D'Errico (P), 75' Daud (G)
Pergocrema - Sud Tirol
3-0
25' Galli (P), 38' Marconi (P), 84' Galli (P)
Salernitana - Alessandria
1-1
5' Fabinho (S), 16' Scappini (A)
Sorrento - Verona
2-0
57' Paulinho (S), 95' Paulinho (S)
Spal - Reggiana
2-1
34' Smit (S), 43' Ghetti (S), 78' Maritato (R)

16 aprile 2011
Per Pavia presi 370 biglietti da parte della tifoseria eugubina. Assente Bartolucci (...e dubbi)

La prevendita dei biglietti (alla chiusura delle ore 19 del sabato) a Gubbio riporta 370 biglietti comprati dai tifosi eugubini diretti a Pavia. I tifosi si sposteranno con tre pullman già allestiti, diversi pullmini e tanto auto. Notiziario. Il Gubbio dal canto suo dovrà fare a meno di Bartolucci (squalificato) mentre Farina e Sandreani non sono al meglio delle condizioni: da verificare se potranno essere utilizzati o meno da mister Vincenzo Torrente. In casa Pavia invece non ci saranno a disposizione per mister Benny Carbone degli squalificati come Caidi, Preite e Veronese.

15 aprile 2011
Comunicato della società: Giammarioli rinnova fino al 2013. Manca ancora il nero su bianco

Ecco il comunicato ufficiale della società: "L'A.S. Gubbio 1910 nella persona del suo presidente Marco Fioriti comunica che in data odierna è stato raggiunto l'accordo con il direttore sportivo Stefano Giammarioli che così ha legato il suo rapporto professionale al club rossoblù per le stagioni calcistische 2011/12 e 2012/13". A tutti gli effetti l'accordo è in dirittura d'arrivo ma mancano i dettagli che comportano il nero su bianco (cioè la firma ufficiale). Intanto in prevendita sono stati venduti 300 biglietti fino a venerdì sera a Gubbio dai tifosi eugubini. C'è rimasto il sabato (fino alle ore 19) per procurarsi il biglietto in prevendita per la trasferta di Pavia. Nel blog del direttore di Trg Giacomo Marinelli Andreoli (Giacomo-marinelli.blogspot.com) viene ricordato Giuseppe Cerri ("Peppe il Capelaro), indimenticato tifoso rossoblù, di cui era intitolato il club dei tifosi di corso Garibaldi (se ne è andato stanotte, alla vigilia del ritorno in serie B, lui che la B l'aveva vista e vissuta nel 1947). I tifosi più giovani dovranno ricordarlo per la passione e pure per la signorilità con cui ha sempre vissuto la propria fede rossoblù.

15 aprile 2011
Torrente al Palermo? La notizia sui media nazionali. Sorrento-Gubbio: 1 maggio in diretta?

É una notizia che potrebbe far sobbalzare chiunque sulla poltrona di casa. Apri la tv il giovedì ad ora di pranzo, guardi la pagina 208 del Televideo di Mediaset e scorrendo si scorge questo titoto: "Il Palermo ricomincia da Torrente". All'interno della notizia c'è scritto quanto segue: "Nella testa di Zamparini, il dopo Delio Rossi è già scritto. Si tratta solo di metterlo in pratica. L'idea, come ripete in questi giorni agli amici, è di affidare il nuovo Palermo (2011/12) a Vincenzo Torrente, ex difensore e bandiera del Genoa negli anni '80 e '90, da un paio di stagioni allenatore rampante del Gubbio, in Lega Pro. Con Torrente in panchina - pochi soldi e mollti giovani -, gli umbri stanno per vincere il secondo campionato di fila". Una notizia che da un lato fa piacere perchè fa balzare alle cronache nazionali una compagine come il Gubbio e si tratta a tutti gli effetti un motivo di orgoglio per tutta la città. Dall'altro lato crea un po' di scompiglio perchè nella fase clou di questo arduo campionato "certe notizie" possono in qualche modo scuotere un ambiente con una squadra che ancora è in corsa per raggiungere il proprio obiettivo. E così l'A.S. Gubbio 1910 tramite un comunicato stampa comunica che qualsiasi tesserato non può rilasciare delle dichiarazioni fino a contrordine. Intanto per il match clou previsto per il 1 maggio tra Sorrento e Gubbio si potrebbe profilare una diretta televisiva su Rai Sport la stessa domenica (ore 15). La trasferta con ogni probabilità sarà consentita solo al tifoso che ha ordinato (o è in possesso) della tessera del tifoso. Intanto la prevendita per Pavia procede spedita. Già venduti a giovedì sera oltre 200 biglietti a Gubbio. Prevendita che prosegue fino a sabato (ore 19).

14 aprile 2011
Ci scrivono: "Il vostro spirito contagi il mondo del calcio". É iniziata la prevendita per Pavia

Riceviamo e pubblichiamo una splendida e-mail che ci è giunta alla nostra casella postale elettronica. Con il consenso del mittente (Alessandro) per la pubblicazione nella news, ecco cosa scrive: "Vorrei iniziare dicendo che non sono di Gubbio. A Gubbio ci sono stato per la prima volta quest'anno a trovare un caro amico che gioca nella vostra squadra del cuore. Dico che ho trovato una cittadina stupenda, ricca di tradizioni e poi è estremamente tranquilla. Inizialmente quando mi è stata raccontata
la vostra storia, con la promozione dell'anno scorso, ho subito pensato ad una squadra che si sarebbe arenata nell'attuale categoria facendo un campionato senza infamia senza gloria. Invece stà venendo fuori un campionato al vertice ricco di emozioni! Anche se, come ho già detto, il calcio non mi piace affatto, ma mi sono appassionato alla vostra squadra come mai mi era successo: un po' perchè ci gioca un mio amico, un po' perchè ogni fine settimana che ritornava a casa lo sentivo entusiasta dell'ambiente, delle persone e dell'affetto del pubblico, e un po' anche grazie al vostro sito sempre aggiornato e mai «sbruffone». Vi ho voluto scrivere questa mail per farvi i complimenti per tutto ciò che avete fatto in questo anno di campionato: siete il cuore di ogni squadra e dispiace che tifoserie come la vostra siano molto molto rare! Complimenti per il terzo tempo! Spero di riuscire a venire a vedere una partita prima della fine del campionato e magari anche la Festa dei Ceri il 15 Maggio! Spero che il vostro spirito contagi il più possibile il mondo del calcio. Spero che facciate un altro salto in avanti. Continuate così". Intanto il pubblico eugubino si sta preparando per la trasferta di Pavia con pullman, pullmini e auto al seguito. La prevendita è presso la Tabaccheria 2000 (vicono Bar della Stazione) e presso il Bar di Santa Lucia.

13 aprile 2011
Torrente: "Il nostro campionato passa per Pavia. É una tappa importante. Pure per la tifoseria"

Quattrocentocinquanta minuti da giocare. Mister Vincenzo Torrente avverte che la gara di Pavia può essere cruciale per l'immediato futuro: "Il nostro campionato passa per Pavia. É una tappa importante. Sappiamo di affrontare un Pavia che può contare su due calciatori fondamentali come Eusepi e con Ferretti che è un uomo determinante in attacco. All'andata vennero a Gubbio difendendosi bene. Ora viaggiano sulle ali dell'entusiasmo per aver battuto la seconda della classe (Sorrento ndr). Pertanto ora vorranno ripetersi contro la capolista (Gubbio ndr). Perciò faranno di tutto per vincere. Però noi non facciamo dei calcoli: ovunque andiamo a giocare cerchiamo di portare a casa l'intera posta in palio. Questa è la nostra mentalità". E si attende un consistente contributo dei tifosi: "Devo dire prima di tutto che domenica con il Bassano la coreografia è stata molto bella. Il calore della gente è stato fondamentale e trascinante. Però come sapete io non mi accontento mai. Forse sono stato abituato bene in certe piazze (Genoa ndr). Voglio che si migliori sempre come chiedo spesso alla squadra. E a Pavia credo che sarà molto importante la presenza dei nostri tifosi". Ma Torrente non riesce a togliere un cruccio dalla testa: "Abbiamo gestito male il gol di vantaggio. Ci sono stati troppi festeggiamenti dopo la rete e abbiamo permesso all'avversaria di cogliere subito il pareggio. A livello matematico ci sarebbe stata quasi la certezza di chiudere i conti. Tuttavia avrei firmato prima della gara di trovarmi a +9 in classifica con una partita in meno da giocare. Abbiamo incontrato un Bassano che si è difeso bene e stavano tutti quanti dietro la linea della palla. Ma da parte nostra ci è mancato l'ultimo passaggio, qualche tiro da fuori area e non abbiamo sfruttato a dovere le palle inattive. Adesso non è facile perchè ogni squadra vuole ottenere il massimo. Nessuno ti concede niente". E sui singoli dice: "Bazzoffia sentiva troppa pressione e non era tranquillo. Per questo motivo all'inizio ha giocato Daud perchè in settimana lo avevo visto in forma. Ma Bazzoffia quando è entrato in campo ha giocato con determinazione e velocità, e finalmente si è sbloccato. Il centrocampo ha offerto una prova direi sufficiente anche se Sandreani non è al meglio delle condizioni ed ora dovremo valutare il suo stato fisico, idem per Farina. Il gol preso da Lamanna? Diciamo che in questo gol la colpa è stata di tutti: dovevamo rimanere concentrati". Intanto la truppa rossoblù partirà in anticipo per la trasferta lombarda. Trasloco previsto per venerdì mattina quando il Gubbio si recherà a Salsomaggiore Terme. E sabato pomeriggio, dopo la rifinitura, è prevista la partenza per Pavia. Nel girone la Cremonese ha esonerato il tecnico Leonardo Acori. Al suo posto è stato promosso allenatore Mario Montorfano (era nel settore giovanile). Giudice Sportivo. Due giornate di squalifica a Conti del Como. Per un turno appiedati Urbano (Paganese), Caidi e Preite (Pavia), Fonjock (Ravenna), Guidetti (Reggiana), Padoin (Spezia) e Martin (Sud Tirol). Infine multe alle società di Verona (4000 euro), Alessandria (1000 euro), Como (750 euro).

12 aprile 2011
L'editoriale. Nel segno dei numeri: del tre, del nove e del diciassette (questa volta fortunato)

A quanto pare è diventata tutta una questione di numeri. Questa volta sulla ruota del Gubbio vengono estratti tre numeri: 3, 9 e 17. Una terna che fotografa la situazione attuale della formazione di mister Torrente. Partiamo dal numero tre: con il pareggio casalingo contro il Bassano è venuto alla ribalta il terzo pari consecutivo (ed è il quinto stagionale); è uscito fuori tra l'altro il terzo 1 a 1 consecutivo (il quarto stagionale; prima c'era stato solo uno 0 a 0). Si arriva al numero nove: nonostante questa piccola frenata di punti rispetto a quelle otto vittorie consecutive rimediate a cavallo tra novembre 2010 e gennaio 2011, ora con questo pareggio il Gubbio paradossalmente conquista la migliore striscia positiva stagionale di risultati utili di seguito: dopo la sconfitta di Ravenna infatti i rossoblù hanno raggiunto il nono risultato utile consecutivo (cinque vittorie e quattro pareggi negli ultimi nove turni; 19 punti accumulati in nove partite). E non passa inosservato il fatto che il numero nove diventa essenziale anche in classifica. A cinque giornate dalla fine il Gubbio infatti allunga di un punto di lunghezza la distanza dalla diretta inseguitrice, visto che il Sorrento è uscito sconfitto da Pavia dopo un pirotecnico 5 a 4: da +8 i punti di distanza diventano +9 a 450 minuti dal termine. Ma più che altro salta all'occhio un numero che di solito viene evitato perchè fin dall'antichità è stato fortemente legato alla sfortuna: stiamo parlando del diciassette. É un numero che spesso si evita: dal posto di teatro alla camera d'albergo. Però nella numerologia il diciassette viene considerato il numero della speranza, della grazia, dell'armonia, e poi rappresenta la sensibilità. Indovinate un po' che numero di maglia aveva domenica contro il Bassano il nuovo entrato, Daniele Bazzoffia, che ha segnato il gol del vantaggio dopo appena 180 secondi della sua discesa in campo? Maglia numero diciassette! L'attaccante assisano non segnava dalla prima giornata di campionato, nella sciagurata sconfitta dell'esordio a Cremona per 5 a 1. Verosimilmente balza alle cronache il numero cinque che in maniera irrazionale e sconvolgente a quanto pare piace tanto alle lombarde: la Cremonese rifilò cinque gol al Gubbio il 22 agosto 2010 ed il Pavia ha fatto lo stesso il 10 aprile scorso contro il Sorrento. Un numero di gol che nel girone è riuscito a farli in una partita unica solamente il Verona il 5 settembre 2010 a Monza (finì 1 a 5). E il Pavia sarà il prossimo avversario del Gubbio e pertanto deve essere preso con le molle. Tornando al presente... alcune nostre considerazioni. La partita contro il Bassano ha dimostrato - se non si era ancora capito - che ogni match negli incontri conclusivi diventa delicato perchè racchiude tanti fattori: ognuno vuole centrare il proprio obiettivo, ognuno mette in campo il 100% dell'astuzia e dell'agonismo, e per ultimo (ma ancora più importante) entra in gioco soprattutto il fattore psicologico. Checchè se ne dica... la palla comincia a pesare come una pietra e la palla scotta. Il Gubbio è partito bene con il Bassano prendendo subito il pallino del gioco, costruendo belle azioni condite da fraseggi pregevoli in velocità, ma se vogliamo dirla tutta è mancato l'ultimo passaggio (calcisticamente parlando). E quando il Gubbio è riuscito a portarsi in vantaggio non ha avuto l'accortezza di evitare il gol del pareggio. Frutto anche dell'inesperienza di una squadra giovane che tuttavia in tutta questa stagione si è dimostrata matura e meritevole del primo posto. E quindi ci può stare che ci siano dei momenti di "leggera" flessione dopo un'annata dove il Gubbio è andato a mille all'ora. E gli elogi a fine partita da parte degli avversari valgono più di ogni altro commento. Un tecnico navigato come Osvaldo Jaconi ha rimarcato: "Questo Gubbio merita davvero i complimenti. Squadra viva che merita senz'altro il salto di categoria. Non sono frasi di circostanza ma è la pura realtà". L'addetto stampa del Bassano, Alessandro Basso, ha affermato: "Questo Gubbio fa davvero impressione. Giostra bene la palla con scambi in velocità. E Galano, il numero 7, è davvero bravo". Concludiamo con una citazione doverosa sul pubblico. Domenica con il Bassano spettacolare è stato il colpo del "Pietro Barbetti" colorato tutto di rossoblù grazie ad una coreografia che si possono notare solo in una categoria superiore. E domenica prossima c'è un altro appuntamento fondamentale a Pavia. E il pubblico, come titolava lo striscione attaccato in gradinata "Uniti Vinceremo", farà la sua parte: perchè solo con un'unità di intenti si può davvero sognare... (Editoriale Direttore Gubbiofans.it)

10 aprile 2011
Tutto nella ripresa: Gubbio chiama e Bassano risponde (1-1). Torrente: "Bene il punto, ma..."

Gubbio e Bassano pareggiano: un botta e risposta nella ripresa davanti ad un pubblico da categoria superiore. Mister Torrente: "Soddisfatto della prestazione. Peccato solo per quel gol preso. Dovevamo stare più attenti e festeggiare di meno dopo il gol del vantaggio. E un grazie va al pubblico numeroso che ci ha sempre sostenuto". Il trainer giallorosso Jaconi dice: "Complimenti sinceri al Gubbio. Una squadra che merita senza ombra di dubbio il primato. Dico bravo al mio Bassano che è riuscito a tenere testa ad un Gubbio davvero forte". Spettacolo visivo sugli spalti. Innumerevoli bandierine rosso e blù sono sventolate dai tremila tifosi eugubini hanno accompagnato l'entrata dei calciatori in campo. Il Gubbio deve fare a meno di Bartolucci, Donnarumma e Perelli. Il Bassano non può schierare Baido, Iocolano e Rodriguez. Mister Torrente opta per il consueto 4-3-3. Il trainer giallorosso Jaconi utilizza anch'egli il modulo 4-3-3. Pronti e via. Al 7' ci prova Daud direttamente su punizione: la palla sfila di poco a lato radente. Al 15' splendido duetto in velocità al limite tra Daud e Galano, che prova il tiro ma non ha fortuna. Al 16' Sandreani lancia in area Gomez Taleb che viene messo giù da Basso, ma per l'arbitro non è rigore e ammonisce così la punta argentina. Il Gubbio preme sull'acceleratore con buoni fraseggi a centrocampo, ma davanti trova una ferrea retroguardia giallorossa. Al 23' infatti ci prova Galano da fuori area, ma il suo tiro è sbilenco e termina a lato. Al 32' tiro potente di destro dal limite di Beccia con la palla che non va tanto lontano dall'incrocio. Al 35' proteste veementi del pubblico verso la terna arbitrale per un intervento fuori area con le mani di Grillo per poter anticipare Gomez Taleb; però le recriminazioni vanno oltre perchè sullo slancio il portiere giallorosso travolge l'attaccante rossoblù. Sul finale di tempo la gara si fa anche nervosa e piuttosto tirata. Ripresa. Al 50' punizione da posizione decentrata di Porchia con la palla che passa davanti lo specchio della porta e termina di poco a lato. Al 62' cross di Farina in area da sinistra dove si trova Galano che aggancia bene la sfera ma il tiro è debole: para Grillo. Al 65' il portiere Grillo per anticipare Borghese finisce fuori dai pali: Farina allora ci prova dalla lunga distanza con un pallonetto ma la palla va sopra la traversa. Al 71' però il Gubbio confeziona il gol del vantaggio: Galano lancia in area Gomez Taleb che si libera di un avversario e calcia a rete; però la palla viene deviata e in corsa ci si fiondano Grillo e Bazzoffia con quest'ultimo che è il più lesto e deposita la sfera in rete in scivolata. Ma passano appena due minuti e il Bassano trova il pareggio (73'): Mateos fa partire un destro potente dal limite che sorprende Lamanna con la palla che si insacca sotto la traversa. All' 84' si gira La Grotteria in area e calcia di sinistro a rete ma blocca a terra Lamanna. All'86' Suciu tenta la bordata da fuori area di destro: Grillo si trova sulla direzione del tiro e abbranca la sfera. Al 90' ci prova Bazzoffia di destro in area ma la conclusione termina di poco alta. Finisce così una partita giocata tra le migliori retroguardie del girone: 1 a 1 è il risultato finale.
Tabellino: Gubbio - Bassano 1-1
Gubbio: Lamanna, Caracciolo, Farina, Boisfer, Borghese, Briganti, Galano (87' Gaggiotti), Sandreani (75' Suciu), Gomez Taleb, Raggio Garibaldi, Daud (68' Bazzoffia). All. Torrente.
Bassano: Grillo, Basso, Ghosheh, Caciagli, Pellizzer, Porchia, Mateos, Lorenzini, Guariniello (67' La Grotteria), Longobardi, Beccia (56' Niada). All. Jaconi.
Reti: 71' Bazzoffia (G), 73' Mateos (B).
Arbitro: Gavillucci di Latina (Di Vuolo di Castellammare di Stabia e Pegorin di Latina). Ammoniti: Gomez Taleb e Borghese (G); Pellizzer e Mateos (B). Spettatori: 2712 (di cui 752 abbonati).
Risultati: Ventinovesima Giornata - Lega Pro - Prima Divisione Girone A - Stagione 2010-2011:
Alessandria - Pergocrema
2-1
12' Marconi (P), 69' Scappini (A), 72' Marchesetti (A)
Cremonese - Como
2-2
2' Nizzetto (Cr), 58' Joelson (Cr), 65' Franco (Co) rig., 77' Zullo (Co)
Gubbio - Bassano
1-1
71' Bazzoffia (G), 73' Mateos (B)
Paganese - Lumezzane
1-0
85' Tortori (P)
Pavia - Sorrento
5-4
16' Paulinho (P), 23' Eusepi (S), 40' Ferretti (P), 45' Ferretti (P), 54' Ferretti (P), 74' Paulinho (S), 77' Eusepi (P), 90' Paulinho (S), 94' De Giosa (S)
Reggiana - Ravenna
3-0
20' Viapiana (Re), 50' Alessi (Re), 73' Lanna (Re)
Spezia - Spal
0-0
Sud Tirol - Monza
0-1
78' Ricci (M)
Verona - Salernitana
2-1
9' Peccarisi (S) aut., 31' Carrus (S), 86' Ferrari (V) rig.

09 aprile 2011
Reportage dal ritiro: Roccaporena e il Gubbio. Donnarumma operato con tecnica innovativa

Un pomeriggio passato nel ritiro del Gubbio. Reportage e foto da Roccaporena che dista 130 chilometri da Gubbio, un posto incastonato tra le montagne a pochi chilometri da Cascia e tra la quiete totale si scorge uno scoglio roccioso denominato "Scoglio di Santa Rita" che sovrasta il paese e in cima è inglobata una cappella dedicata proprio a Santa Rita (15 minuti a piedi e in salita ma che vale la pena di visitare). Questo scoglio sovrasta proprio il campo di gioco dove si allenano in questi giorni i ragazzi di mister Torrente sotto gli occhi vigili del Dt Gigi Simoni e del Ds Stefano Giammarioli, oltre ai dottori Corbucci e Ceccarelli e al sempre presente team manager Luciano Ramacci. Una struttura dove ci si può allenare in tutta serenità e si sente solo la brezza del vento leggero in una giornata di sole con un caldo da fuori stagione. E si mangia divinamente: affettati misti e formaggi del posto, e delle tagliatelle ai funghi porcini con un velo di tartufo: tutto cibo prelibato per il nostro palato! Adesso capiamo perchè il Chelsea quando era allenato da Claudio Ranieri spesso veniva in ritiro in questo posto delizioso. Ed ora ecco a voi il reportage con le foto. Notiziario. L'attaccante Alfredo Donnarumma, che aveva riportato uno strappo al flessore nella rifinitura prima della partita interna con la Spal, è stato operato a Lucca dal professor Enrico Castellacci (medico rinomato della Nazionale Azzurra di calcio) che così facendo permette di ricostruire lo strappo con una tecnica tutta innovativa presente da pochissimo con l'innesto di cellule staminali. Stagione praticamente finita per il calciatore, ma con questo metodo non tradizionale potrà tornare a giocare come prima. Intanto la Commissione Disciplinare Nazionale usa ancora la mannaia: penalizzate altre 13 società di Lega Pro tra cui due formazioni presenti nel girone del Gubbio: Salernitana (due punti) e Alessandria (un punto). Pertanto cambia di nuovo la classifica.

08 aprile 2011
Inchiesta. Quanto è cambiato il calcio negli anni. Eppure a Gubbio resta quel "sapore puro"

Prendiamo spunto da un accurato e bellissimo articolo apparso sul sito web Occhiaperti.net che è stato trascritto da Alessandro Orlandin con il titolo: "Quando il calcio ci piaceva più delle ragazze". Un accenno: viene raccontato che in un'intervista del 1973 Pier Paolo Pasolini disse a Enzo Biagi: "Senza cinema, senza scrivere, cosa mi sarebbe piaciuto diventare? Un bravo calciatore. Dopo la letteratura e l'eros, per me il football è uno dei grandi piaceri". Il calcio è sempre stato e lo è ancora uno degli argomenti preferiti del popolo italiano. Se ne parla ovunque, nei bar, in ufficio, in fabbrica, se ne discute a colazione, a pranzo e anche a cena. E chi di noi si ferma per un attimo in un bar a sfogliare un quotidiano al volo e passare subito alla pagina dello sport, o per meglio dire del calcio? Praticamente tutti (o quasi). Ma il calcio ovviamente nei decenni è cambiato. Non solo per la metodologia di gioco, dagli schemi tattici, dalle scarpette, dal terreno di gioco, dai palloni, dalla preparazione atletica, e via discorrendo. Per fare un esempio una volta si andava solo allo stadio per vedere una partita, mentre adesso lo si vede più spesso tramite le pay-tv. Ma nonostante tutto ciò il calcio resta e rimarrà sempre lo sport più bello del mondo, un gioco che appassiona un milione di persone, che lo si pratica anche a livello amatoriale, e che fa sempre divertire, in ogni momento. Nel nostro piccolo, nella "sfera" prettamente di Gubbio, il calcio è cambiato a distanza di decenni come è avvenuto da tutte le parti. Mio padre, quando il Gubbio si trovava in serie B (1947-1948), e aveva appena 13 anni, mi raccontava che per vedere una partita di calcio si apprestava a portare le scarpette ad un calciatore: così facendo poteva entrare gratis al "San Benedetto" (denominato la "Fossa dei Leoni") perchè non c'erano i soldi per comprare un biglietto. Ma si nota che certe passioni non si perdono. Con mio padre ho incominciato a seguire il calcio fin da piccolino con amore e ardore, con esaltazione ed entusiamo. Ed io sto facendo lo stesso: spesso mi porto dietro la mia bambina di tre anni e quattro mesi agli allenamenti e ogni volta che passo con l'auto nei pressi dei cancelli dello stadio "Barbetti" mi chiede: "Babbo, mi porti a vedere il Gubbio?". E sa dire a memoria le strofe dell'inno della canzone della Gubbio calcio. Nessuno ci crede, vero? Eppure è così! É proprio un qualcosa che si tramanda, e non lo si fa apposta. In passato ho vissuto i mitici anni '80 quando una piccola città come Gubbio riuscì a portare 15000 spettatori al "Curi" di Perugia per uno spareggio di serie D (contro il Poggibonsi). Mi ricordo che la città era svuotata. Non c'era più nessuno. Intere famiglie al seguito. Si parlava del Gubbio sette giorni su sette. A distanza di anni si è scemato questo entusiasmo, come è avvenuto in tutte le parti d'Italia. All'epoca non c'era altro e non c'erano altri svaghi. Ho sempre pensato che quel "sapore puro" del calcio in questa città tramontasse incastonato ad un muro che ormai fa parte del passato. Invece in questo anno e mezzo mi sono dovuto ricredere. Si è vista riafforare una passione autentica e verace. La gente è tornata ad innamorarsi dei colori: il rosso e il blù. In tutti i bar si parla solo ed esclusivamente del Gubbio (come avveniva una volta). Si rivedono intere famiglie che tornano allo stadio (altrove non si nota questo fatto). Si vedono ragazzini con la maglia rossoblù indosso anche nei giorni feriali, si vedono auto con il cruscotto coperto da una sciarpa rossoblù e si vedono bandiere rossoblù che sventolano dai balconi delle case. Come dire: il calcio è un motivo di orgoglio per la città. Una città che ora non è conosciuta solo per le sue bellezze medioevali, per la Festa dei Ceri, per la serie televisiva "Don Matteo" con il famoso attore Terence Hill. É una città che ora si fa conoscere per le sue imprese calcistiche. (Editoriale Direttore Gubbiofans.it)

07 aprile 2011
Come cambiano le vicissitudini da un anno all'altro! Dal 2010 al 2011 un exploit inverosimile!

Il tecnico Vincenzo Torrente va dicendo spesso: "Non dimentichiamoci mai da dove siamo venuti. Ma soprattutto non dimentichiamoci mai l'obiettivo che era stato prefissato ad inizio stagione: salvarsi! Ed ora essere primi in classifica in Prima Divisione può considerarsi un qualcosa di straordinario. E un grande merito va ai ragazzi, all'ambiente e al pubblico. Ed ora per cavalcare un sogno e portarlo alla meta serve lo sforzo di tutti: duro lavoro, umiltà e unità di intenti come è avvenuto finora". Un pensiero che non fa una piega. E lo dicono proprio i numeri. Di questi tempi, l'anno scorso, precisamente il 7 aprile 2010, si attendeva la trasferta di Celano per riagganciare i playoff. Il Gubbio aveva in classifica 44 punti rispetto ai 57 attuali (+13 nel 2011) a cinque giornate dal termine. Da quel momento in poi i rossoblù fecero un rush finale strepitoso: accumularono ben 11 punti con due pareggi e tre vittorie consecutive e così si riuscì nell'impresa di agganciare il treno playoff a 55 punti (-2 degli attuali), poi vinti nell'indimenticabile giornata del 13 giugno 2010 quando tremila tifosi rossoblù (con l'esattezza 2624 tifosi da Gubbio nella Tribuna Lato Mare per i più pignoli) si gustarono in quel di San Marino la salita in Prima Divisione. Ed ora, a distanza di 365 giorni, ne mancano sei di giornate e il Gubbio si trova primo in classifica con 57 punti (e senza quell'ingiusta penalizzazione dovevano essere 58) andando contro ogni pronostico della vigilia. Infatti quello che ha fatto il Gubbio finora è qualcosa di strabiliante! Alcuni dati inequivocabili: si è speso pochissimo (un budget davvero risicato) rispetto a tante società che hanno speso milioni di euro e che puntavano dritte al salto di categoria diretto come Cremonese, Salernitana, Sorrento, Spal, Spezia e Verona; la compagine eugubina è terza nel girone come media età più bassa (davanti ci sono solo Lumezzane e Pergocrema) con il compito (riuscito) di valorizzare al 100% i giovani; la formazione rossoblù ha ottenuto 18 vittorie di cui 8 fuori dalle mura amiche (la Nocerina ha fatto altrettanto, ma nel girone B) offrendo spesso e volentieri un calcio assai piacevole e corretto, tant'è vero che ovunque è andata ha ricevuto gli elogi e i complimenti da parte degli avversari. E adesso il Gubbio si prepara al rush conclusivo e in maniera (quasi) inevitabile sale l'adrenalina. Cresce per i calciatori e per tutto lo staff, e lievita pure tra i tifosi che domenica prossima si attendono in massa al "Pietro Barbetti" contro il Bassano, altra rivelazione del torneo (ripescata la scorsa estate in Prima Divisione). Un pubblico che è stato chiamato a raccolta, ed è un pubblico che prende gli elogi di mister Torrente quando dice: "Ho vissuto il calcio in piazze importanti. Con la maglia del Genoa ho scoperto che il tifoso genoano ha un'amore viscerale per la squadra, è un qualcosa che si tramanda da un padre al figlio quando è già piccolino. Con le dovute proporzioni, ovvio, la piazza di Gubbio mi ha subito colpito perchè si può fare calcio: c'è serenità per lavorare ma esiste pure un pubblico passionale e genuino. É una dimensione da esportare altrove nel calcio". Parole incisive che valgono più di ogni altro commento. Intanto il nostro sito pubblica l'e-mail giunta alla nostra casella postale elettronica di Luis Perri dall'Argentina che ci ringrazia per la pubblicazione della foto dell'Extra Brut di Buenos Aires (squadra argentina) che indossa la maglia del Gubbio. Ci scrive così: "
Muchas gracias por la publicacion. En nombre del equipo Extra Brut te agradezco por todos. Un abrazo fuerte a Juanito. Luis". Mercato: il Lumezzane ingaggia un terzino sinistro, Aliberto Cota ('88), ex Gallipoli.

06 aprile 2011
Torrente: "Non lasciamo nulla al caso. Conta il lavoro". Tessere del tifoso e il codice fiscale...

Conferenza stampa del martedì per mister Vincenzo Torrente. Prima del match di domenica contro il Bassano si fa il punto della situazione degli infortunati. Spiega: "Sandreani si è allenato a parte ma per precauzione. Lo stesso discorso vale per Borghese che tuttavia è in condizione per scendere in campo domenica. Farina è stato colpito dall'influenza ma ce la farà. L'unico che deve stare fuori un bel pezzo è Donnarumma (strappo al quadricipite destro; circa un mese di stop ndr)". Chiusa così la parentesi infortuni si affronta subito l'argomento campionato: "La sosta per noi è arrivata al momento giusto. É stata salutare sia per recuperare le condizioni fisiche che psicologiche. Non lasciamo niente al caso e proprio per questo motivo andremo in ritiro da giovedì (a Roccaporena di Cascia ndr). Vogliamo curare tutti i minimi dettagli. Conta il duro lavoro e la serietà". E sul Bassano dice espressamente: "Si sta rivelando un'autentica rivelazione. É squadra forte fisicamente, esperta e con individualità importanti guidate tra l'altro da un allenatore di categoria e di spessore". A proposito di mister Osvaldo Jaconi: il tecnico dei veneti ha fatto i complimenti al Gubbio per il campionato che sta facendo ma ha detto che il torneo è ancora aperto anche per il Gubbio. Che ne pensa? "Che mister Jaconi ha ragione. Lo dico da mesi. In fin dei conti valgono i numeri e la concretezza. Mancano ancora sei partite e dovremo affrontare tutte squadre difficili. In giro ho notato che c'è troppa ansia. Questo succede perchè siamo in una piazza che non si è abituati a vincere. Per questo motivo il ritiro serve per dare tranquillità ai ragazzi. Dalla mia squadra pretendo che giochi come sa fare, cioè deve giocare a calcio senza assilli e con la giusta spensieratezza". Su Tuttolegapro.com si è parlato di un possibile approdo di Simoni a Cremona per il prossimo anno e che Torrente potrebbe seguirlo in grigiorosso. A riguardo cosa può dire? "A livello personale smentisco categoricamente che ci sia stato un contatto tra me e la Cremonese. Fino ad ora non ho saputo nulla e ribadisco che non so niente. Anzi, ci tengo a precisare che tutte queste voci di mercato che escono non vorrei nemmeno commentarle. Prima di tutto perchè ho rispetto dei tifosi e di questa piazza. E poi perchè sono concentrato con tutte le mie energie per l'obiettivo finale". In casa Gubbio le tessere del tifoso hanno superato quota 2450. Ma i
n base a nuove disposizioni in materia di privacy, la società che produce le tessere del tifoso ha richiesto una nuova documentazione a tutti coloro che hanno fatto richiesta della tessera. In sostanza tutti quanti stanno attendendo la tessera (qualcuno anche da mesi) devono portare alla sede dell'A.S. Gubbio 1910 la fotocopia della tessera sanitaria oppure del codice fiscale (parte fronte e retro). L'obbligo vige anche per tutti coloro che sono già in possesso della tessera poichè la stessa, in mancanza della succitata fotocopia, potrebbe anche essere bloccata e quindi invalidata, compresi gli abbonamenti che decadono e così si paga il biglietto.

05 aprile 2011
In Argentina esiste una squadra con la maglia del Gubbio. E da giovedì ritiro a Roccaporena

Continente: Sud America. Nazione: Argentina. Città: Buenos Aires. Maglia: rossoblù e con il simbolo dello scudetto dell'A.S. Gubbio 1910. Direte voi: ma state scherzando? No, assolutamente no. Nella capitale argentina ogni anno si organizzano dei tornei di calcio e tra queste esiste una squadra che si chiama Extra Brut. Una compagine che per diversi anni è stata primatista: n
el 2005 è stata campione della "Copa de Alto", nel 2006 campione della "Copa Copa Nono", nel 2008 è ancora stata vincitrice della "Copa de Alto" ma nel livello più alto (denominato serie A) e poi nel 2010 è stata campione del torneo chiamato "Mundial Altonono". Adesso la squadra Extra Brut sta partecipando al campionato chiamato "Altonono di serie B" e gioca con una maglia particolare. Sono vestiti tutti con la maglia del Gubbio (quella originale). La foto è stata inviata a Gubbiofans.it da Luis Perri (giocatore nella foto in basso a sinistra) che è un grande amico di Juan Inacio Gomez Taleb. In poche parole pure l'Argentina, in particolare Buenos Aires, città dove è esploso il talento più forte al mondo (dicasi di Diego Armando Maradona nel Boca Juniors) e dove c'è il magnifico stadio denominato "Bombonera", si tinge con dei colori speciali, il rosso e il blù, quelli del Gubbio. Di seguito riportiamo la foto dell'intera squadra e così citiamo per nome e cognome tutta la squadra per rendergli omaggio. In piedi: Mariano Santamarina, Ignacio Fernandez Casares, Marcelo Sires, Miguel Solanet, Juan Ramilo, Alfredo Fagalde, Ignacio Laphitzondo. Accosciati: Luis Perri, Marcos Videla, Facundo Marquez, Santiago Iribarne e Jeronimo Freixas. Intanto in casa Gubbio si pensa al ritiro. Fino a mercoledì allenamenti consueti presso il "Barbetti" di Gubbio. Da giovedì invece trasferimento a Roccaporena nei pressi di Cascia dove si recherà tutto lo staff tecnico e calciatori compresi. Ritorno in città solo in tarda serata di sabato quando la formazione eugubina alloggerà presso l'hotel Montegranelli fino a domenica 10.

04 aprile 2011
Vispi: "La nostra politica sta diventando un esempio in Italia. Si vive di passione e genuinità..."

Siamo al rush finale. Sono finite le soste a partire da domenica prossima. Si giocherà pure il sabato di Pasqua. E il calendario è tutt'altro che semplice. Per incominciare l'ostico avversario chiamato Bassano. Il dirigente-tifoso Roberto Vispi non ha peli sulla lingua e dice: "Voglio che il Gubbio vinca il campionato". Una frase secca accompagnata da altri concetti: "Otto punti di vantaggio (dal Sorrento ndr) non sono pochi a sei giornate dalla fine. Però sono dell'idea che il Gubbio deve fare dei punti per mantenere il distacco invariato prima del match clou del 1 maggio. Se riuscissimo a fare tutto ciò vorrebbe dire veramente che l'obiettivo è raggiunto. La scorsa settimana è stata vissuta con un'aria un po' festosa, con gli incontri e serate con la tifoseria. Ma ora in questa settimana ci vuole una massima concentrazione. Non è che ogni impegno deve essere preso come la partita della vita. Però si deve fare in tutti i modi che i ragazzi si concentrino per il campo". Tuttavia il Gubbio un suo torneo lo ha già vinto: è una compagine costata pochissimo e sono stati valorizzati tanti giovani: "Tutto vero. Il Gubbio è un modello da esportare nel panorama del calcio italiano. Una società standard va avanti finchè una dirigenza mette i soldi; però poi quando una società comincia a possedere meno quattrini ha una vita breve. Il nostro modello è anomalo: c'è eugubinità. La struttura è quasi per intero eugubina. La società è composta da eugubini. Non solo: il direttore sportivo, il direttore generale, il medico, il team manager e il preparatore dei portieri sono tutti eugubini. Il resto che è arrivato è entrato in certi ingranaggi ed è consapevole che c'è una base. E quando c'è un sapore genuino si dà sempre quel qualcosa in più. E l'euro in più non si guarda perchè non si lavora come un mercante. Si vive e si va avanti anche con i sentimenti. Ma noi abbiamo nascosto nel cassetto un fiore all'occhiello che piace tanto anche al nostro presidente Marco Fioriti". Ovvero? "La nostra città è anomala che vive di passioni come ad esempio la Festa dei Ceri. Anche il calcio fa parte delle nostre storiche tradizioni. Perciò se dovesse succedere quello che speriamo tutti succederà (serie B ndr) abbiamo in mente diversi obiettivi. Fare tanti abbonamenti in modo che ogni domenica sia una festa. Indipendentemente dal risultato... è già una festa essere in una categoria importante. Ci siamo mai chiesti perchè nel campionato inglese ci sono squadre ultime in classifica con gli stadi pieni? In Italia non succede. E noi dobbiamo essere in questo panorama una novità in Italia. Il nostro stadio all'interno deve avere un settore riservato alle famiglie. Noi dobbiamo avere l'onore di aver vissuto un qualcosa di straordinario. Non si vive di calcio ma aiuta molto". E proprio mentre esprime queste frasi Roberto Vispi si emoziona, come del resto si commuoveva suo padre, Giuseppe Vispi, un grande presidente del Gubbio che ancora oggi segue con passione il suo amato Gubbio. Cambiamo capitolo. Ultima domanda. E il trio delle meraviglie (Simoni, Giammarioli e Torrente) rimarrà? "La società farà di tutto per tenere tutto quello che serve. La società però deve tenere conto che il segreto di questi successi è stato mantenere il budget seguendolo in maniera viscerale fino in fondo. Scelte giuste e oculate, e la nostra politica sta diventando un esempio in Italia. Questa è stata la nostra strada, che è stata difficile, ma anche vincente, e la proseguiremo".

02 aprile 2011
Giammarioli: "Il Barbetti deve essere una bolgia". Torrente: "Ora un incitamento incessante"

Riunione allo stadio tra la tifoseria eugubina con la presenza di Giammarioli e di Torrente. Il Ds Stefano Giammarioli ha preso per primo la parola: "Ora ci sono sei partite cruciali. Pertanto ci vorrà un grande pubblico. Il Pietro Barbetti deve essere un'autentica bolgia. Non si è vista mai una squadra così attaccata al pubblico. Ogni volta che andiamo in trasferta i ragazzi spesso mi chiedono: quanti tifosi verranno questa volta a incitarci? C'è un feeling straordinario tra squadra e città. Adesso che siamo al rush finale facciamo di tutto che il pubblico sia ancora più trascinante". Mister Vincenzo Torrente ripercorre il medesimo concetto: "Questo pubblico è determinante per questa squadra. I ragazzi lo sentono, lo percepiscono e si caricano. Per questo motivo vorrei ringraziare tutta la gente che fino a questo momento ci è stata vicino. Ma adesso ci vuole un tifo continuo e incessante. Se arriva un gol degli avversari la gente ci deve incitare di più, senza fermarsi mai. Bisogna fare un ultimo sforzo per poter realizzare un sogno".

01 aprile 2011
Gubbio: a segno da 6 mesi. Como: +11 rispetto all'andata. Salernitana: un punto in più, ma...

Gubbio, va sempre a segno. Dal 7 novembre 2010, ovvero da 17 giornate consecutive, i rossoblù sono riusciti a segnare almeno una rete in ogni incontro di gioco. Precisamente sono state segnate 26 reti (per una media di 1,5 gol a partita). In pratica l'ultima volta che è rimasto veramente a secco è capitato il 31 ottobre 2010 (nella undicesima giornata di andata) quando i rossoblù vennero sconfitti in casa dal Pergocrema per 0-2. Nel girone di ritorno, su undici partite disputate, sono state 16 le reti realizzate. Seguono il Gubbio in fase finalizzativa Como e Salernitana che sono andate sempre a bersaglio negli ultimi sette incontri di fila in campionato. Questa invece è la classifica nel girone di ritorno (dopo 11 partite disputate): Gubbio 24, Salernitana 23, Verona 21, Como 20, Bassano e Sorrento 18, Alessandria e Lumezzane 16, Ravenna e Spezia 14, Cremonese 13, Pavia e Reggiana 12. Chiudono: Paganese 11, Pergocrema 8, Monza e Spal 7, Sud Tirol 6. In riferimento al girone di andata il Gubbio si trova a +8 a pari merito del Verona. Ma il vero leader è il Como che rispetto all'andata viaggia addirittura a +11. A seguire Bassano e Ravenna (+6), Salernitana, Paganese e Pavia (+1). Un segno meno per Cremonese (-1), Alessandria (-2), Sorrento (-4), Monza (-5), Pergocrema, Reggiana e Sud Tirol (-7). Chiude la Spal (-13). Invece Lumezzane e Spezia hanno lo stesso cammino dell'andata dopo la 11esima giornata. La Corte di Giustizia Federale intanto ha riconsegnato un punto alla Salernitana: così passa da 44 punti (a -4 di penalizzazione) a 45 punti (-3) in classifica. Nel frattempo vengono deferite 14 società di Lega Pro su segnalazione della Covisoc dalla Commissione Disciplinare: tra queste figurano Alessandria e Salernitana (inserite nel girone del Gubbio) oltre ad altre 12 società che sono Cosenza, Foligno, Sangiovannese, Brindisi, Vibonese, Giulianova, Pro Patria, Pomezia, Melfi, Matera, Carpi e Catanzaro.


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Stagione 2023/2024
Dopo 38 giornate:

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Vis Pesaro
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Gubbio
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2380
1570
1500
1430
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970
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610
580
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Pescara, Pineto
Emilia-Romagna (3)
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Marche (2)
Ascoli, Vis Pesaro
Molise (1)
Campobasso
Lombardia (1)
Milan Futuro
Toscana (4)
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Umbria (3)
Gubbio, Perugia, Ternana
Sardegna (1)
Torres
Veneto (1)
Legnago Salus

Amarcord rossoblu


Anno 2011-2012 Serie B:

MATCH CLOU:

1 ottobre 2011:

Gubbio-Verona 1-1
Spettatori: 3911

24 ottobre 2011:
Gubbio-Torino 1-0
Spettatori: 4173

6 gennaio 2012:
Gubbio-Bari 2-2
Spettatori: 3821

28 gennaio 2012:
Gubbio-Sampdoria 0-0
Spettatori: 3977

28 aprile 2012:
Gubbio-Pescara 0-2
Spettatori: 4434

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