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►• 30
MARZO
2023
Vissini
a Gubbio senza l'allenatore e il vice, c'è Franzese. Gubbio,
ritorna Redolfi in difesa
Il
Gubbio contro la Vis Pesaro che si trova in brutte acque (in piena zona
playout), ma soprattutto nelle ultime nove partite ha ottenuto solo una
vittoria, ben cinque sconfitte e tre pareggi, per un totale di appena
sei punti raccattati. I rossoblù invece hanno cambiato
marcia
proprio nelle ultime quattro partite con dieci punti conquistati. Il
tecnico Oscar Brevi potrebbe optare per il 3-5-2. Probabile undici.
Campani in porta. Trio di difesa con Gavazzi, Tonucci e Bakayoko. Un
centrocampo a cinque basato sull'asse St. Clair, Valdifiori, Coppola,
Di Paola e Zoia. Di punta il duo Gerardi e Fedato. Tuttavia gli
interpreti possono variare perchè scalpitano Ghazoini e Gega
in
difesa, Aucelli, Ngom e Pucciarelli a centrocampo. Vis Pesaro
tra
l'altro che sarà priva in panchina dell'allenatore Oscar
Brevi e
del vice Francesco Renzoni, entrambi allontanati dal rettangolo di
gioco contro l'Entella, perciò sono stati stoppati con una
gara
di
squalifica, pertanto guiderà la squadra vissina dalla
panchina
il preparatore dei portieri Francesco Franzese. In casa Gubbio invece
rientra dalla squalifica il difensore Redolfi e per il tecnico
Piero Braglia ci sarà l'imbarazzo della scelta. Probabile la
conferma del modulo 3-4-2-1 con Arena e Di Stefano a supporto di
Vazquez su fronte avanzato. A centrocampo possibile l'impiego del
quartetto Morelli, Rosaia, Bulevardi e Nicolao. In difesa un trio
formato da Portanova, Redolfi (oppure Signorini) e Bonini. In porta
confermatissimo Di Gennaro. L'anno scorso in casa, con il trainer
Torrente in panchina, il Gubbio si impose per 3-0 con le reti di
Bulevardi, Bonini e Spalluto. Nella partita di andata i
rossoblù
di Braglia si imposero a Pesaro per 4-0 con le reti realizzate da
Morelli, Vazquez, Mbakogu e Spina in un turno infrasettimanale. Lutto
per il calcio eugubino. Se n'è andato all'improvviso
mercoledì sera Massimo 'Bobo' Gori, centravanti del Gubbio
nella
stagione 1989-1990 in serie C2 con Francesco Giorgini in panchina. Si
ricorda un suo gol nel 1990 contro il Brasile di Lazaroni durante
un'amichevole che si giocò allora al Polisportivo San Biagio
di
Gubbio e la partita terminò 14-1 per i verdeoro dove
figuravano
calciatori del calibro di Careca, Muller, Branco, Alemao, Romario e
Bebeto. Gori aveva 61 anni e allenava il Pennarossa nel campionato di
San Marino, inoltre collaborava con una scuola calcio a Rivazzurra di
Rimini.
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►• 29
MARZO
2023
Mignemi:
"Lieto del
percorso. Se ci eravamo illusi? Serve equilibrio. Su Arena
c'è fermento"
Il
Gubbio ha raggiunto l'obiettivo di disputare i playoff. Adesso si gioca
il tutto per tutto in questa fase finale di campionato. La nostra
intervista di oggi riguarda il direttore sportivo Davide Mignemi, da
due stagioni a Gubbio, dopo esperienze vissute in Sicilia nel suo paese
natio. Ecco cosa ci dice: "Siamo
contenti per quello che abbiamo fatto perchè questa squadra
arriva per la prima volta con quattro giornate di anticipo ai playoff,
per il secondo anno consecutivo partecipa appunto ai playoff e prima
non era mai successo consecutivamente in Lega Pro nella storia di
questa società. Detto questo, tutto ciò ci deve
dare
più grinta in questo finale di campionato per trarre il
massimo
e fare più punti possibili. Pur sapendo che affronteremo
avversarie che ci potranno mettere in difficoltà".
Il traguardo è senz'altro importante,
però dopo un
girone di andata di prim'ordine qualcuno si era già illuso
di
poter pensare a qualcosa di diverso oggi. Un giudizio a
riguardo? "Diciamo
che quel percorso aveva dato un po' di illusione a tutti. Ma
la
realtà è un'altra. Inoltre la realtà
ci dice che
come avviene per tutte le cose serve sempre il massimo equilibrio,
sapevamo benissimo che non potevamo continuare per tutto il campionato
con quel ruolino di marcia forsennato perchè eravamo a
conoscenza che nel girone di ritorno avremmo avuto delle
difficoltà in quanto dopo il giro di boa diventa un
campionato
totalmente diverso. Quel ruolino di marcia tuttavia rimane e
sicuramente è stato merito di questi ragazzi che hanno
fornito
prestazioni con un gioco importante per questa categoria. Il merito va
ai calciatori, al mister (Braglia ndr) e al suo staff che lavorano ogni
giorno per trarre il massimo da questa squadra". Si
può
annotare anche che finalmente l'attacco si è sbloccato con i
gol
di Vazquez e di Di Stefano che sembravano entrati in un vicolo cieco,
soprattutto dopo le critiche e le polemiche che sono venute a galla
dopo le cessioni nel mercato di gennaio di Mbakogu e di Artistico. Lei
cosa ci può rispondere? "Sì,
siamo contenti. Dico questo perchè sapevamo del valore di
Vazquez e che sarebbe venuto fuori alla fine. Ma siamo felici anche per
Di Stefano perchè era normale che doveva affrontare un
percorso
iniziale di rodaggio e di crescita, perciò non ci sorprende
questo sprint in campionato e auguro a lui (e soprattutto per il
Gubbio) che il suo rendimento sia ancora più congruo".
Mercoledì scorso è stato presente all'evento del
venticinquesimo anniversario della promozione in serie C, che idea si
è fatto? "Sono
stato davvero
onorato di partecipare, ho potuto vedere delle immagini stupende dove
si vedeva un pubblico veramente attaccato alla squadra con un senso di
appartenenza non indifferente e mi piacerebbe vedere lo stesso
entusiasmo pure adesso in questo finale di campionato". A
quell'evento abbiamo visto che stava parlando con l'ex diesse Stefano
Giammarioli, ma cosa vi siete detti? "Ma noi ci conosciamo, con
Stefano esiste un buon rapporto e quando ci vediamo è sempre
un piacere stare insieme".
Prima stava parlando di senso di appartenenza, oggi poca
gente allo stadio, forse andrebbe coinvolta con più
desiderio e bramosia la città? "Questo
è sicuro. Dobbiamo fare in modo che ci sia d'ora in avanti
una
cornice di pubblico che possa spingere questa squadra a poter fare
qualcosa di importante. Noi e la squadra ne saremmo felicissimi.
Cercheremo di dare le maggiori soddisfazioni che merita a questo
pubblico, ma soprattutto che merita il presidente Notari".
Alessandro Arena, un oggetto del desiderio di mercato per tanti. Ma
è vero che lo cerca anche il Catania? "Aggiungerei
che lo cercano diverse società. C'è fermento
intorno a
lui. Ma ora deve pensare solo al Gubbio, pertanto deve stare
concentrato sul pezzo. Poi per quel che sarà il futuro lo
decideremo in seguito visto che ha un altro anno di contratto con noi".
Mignemi va in scadenza di contratto, quale sarà il suo
futuro? "Ma
credo che non è la cosa più importante adesso.
Concentriamoci sul Gubbio e basta. Del resto se ne parlerà a
tempo debito".
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►• 28
MARZO
2023
Marini:
"Gubbio, ai
playoff puoi divertire, squadra valida. Nel 2017 facemmo un capolavoro"
Compie
40 anni adesso il 29 marzo, ma ancora è in pista e gioca
con la Vigor Senigallia in serie D, seconda in classifica nel girone F
dietro al Pineto. Stiamo parlando di Alex Marini, ex difensore del
Gubbio dal 2015 al 2017 con un campionato vinto di serie D e un sesto
posto conquistato ai playoff in C con Magi in panchina. Allora, che ci
dice? "Mi diverto
ancora, mi tengo in forma, nonostante la mia tenera età".
Risata (ndr). Marini prosegue dicendo: "Bisogna
stare sempre sul pezzo, allenarsi sempre con impegno e abnegazione, mi
sento di continuare a giocare ancora. Proveniamo da un campionato vinto
a
Senigallia, adesso stiamo facendo un torneo importante con
entusiasmo". Ma in serie D ci può consigliare
qualche calciatore in bella mostra? "Nel
girone ho visto calciatori validi, soprattutto per quanto riguarda gli
attaccanti: mi piacciono molto Maio del Pineto e Di Nardo della
Vastese. Ma ci sono anche alcuni ragazzi della Vigor Senigallia che
possono crescere in serie C e maturare, però preferisco non
fare
nomi". La scorsa settimana avete affrontato proprio il
Gubbio in amichevole, un giudizio? "Mi
ha impressionato Spina, un attaccante che mi è piaciuto
molto
per gli spunti, per le qualità di saltare l'uomo, sa giocare
in
velocità, è davvero un bel giocatore. Inoltre ho
visto un Gubbio
propositivo, con giocate calibrate e un ottimo livello tecnico sia
individuale che di squadra". Infatti il Gubbio ora si
trova quinto in classifica, ai playoff secondo lei come si
può comportare? "Ha
tutto il tempo per divertirsi chiudendo il torneo nel migliore dei modi
e fare bene nei playoff, sicuramente. Ci sono buoni elementi, non li
conoscevo prima (perchè giocando ndr) però come
ho detto
già prima in campo mi sono piaciuti in
amichevole. Da ex Gubbio mi
auguro il meglio. Ho lasciato tanti bei ricordi: mi ha fatto molto
piacere salutare le persone che conosco, purtroppo a livello tecnico
sono rimasti in pochi del gruppo che conoscevo, cioè solo il
preparatore
Pascolini e il direttore Pannacci. Ribadisco, il Gubbio può
fare
bene nei playoff". Pensare che nell'era Notari alla
presidenza
solo Braglia, Torrente l'anno scorso e quella volta Magi (nel 2017)
sono riusciti a centrare gli spareggi promozione. Un suo giudizio? "Ma
noi ottenemmo
veramente un ottimo traguardo. Ricordo a tutti che noi subentrammo in
un periodo di depressione per il Gubbio perchè proveniva da
una
retrocessione. Ripartire dalla serie D e vincerla subito capita davvero
a pochissimi. Già quello fu un risultato molto importante.
Poi
con lo stesso gruppo ci siamo riproposti in serie C con l'inserimento
di qualche calciatore di valore dalle squadre satelliti. Abbiamo
disputato un campionato di prim'ordine tra le primissime della classe.
Cioè, voglio dire avevamo davanti Parma, Venezia, Pordenone,
Reggiana, Padova
e abbiamo lasciato sotto squadre di caratura come il Modena. Visto il
livello della serie C di allora per noi da matricola fu fatto un lavoro
straordinario, fu un capolavoro. Ci siamo divertiti, giocavamo a
calcio, avevamo
mantenuto un gruppo coeso, con una ossatura importante e fu proprio
questo
il nostro segreto, al di là dei valori tecnici. Dispiace
vedere
oggi un allenatore come Magi fermo, ma il calcio è veramente
strano. Mi rammarica perchè Magi ha dei grandi valori come
allenatore, con noi era un bel martello in campo. Poi
nel corso della sua
carriera non è stato
nemmeno fortunato nelle piazze di Bassano e San Benedetto del Tronto
o Ravenna perchè in queste squadre ci sono molte pressioni e
tante
pretese, cioè non
è come Gubbio. Purtroppo è
così: tanti
allenatori più bravi li vediamo fermi, ma la ruota gira e
per
Magi mi auguro il meglio".
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►• 27 MARZO
2023
Arena, da pedina della svolta alle sirene di mercato. Ci pensano a Catania. E non solo...
Alessandro
Arena. Reduce dal gol a foglia morta indirizzato verso il sette a
Montevarchi. In questo campionato 2849 minuti giocati. Finora 9 reti
segnate e otto assist. Passaggi 1150 dei quali con precisione pari al
73%. Duelli vinti pari al 38%, sui tiri in porta potrebbe migliorare
perchè inquadra lo specchio il 37% delle volte mentre primeggia
nei dribbling in quanto ne ha vinti il 58% delle volte. Che dire,
è un calciatore imprescindibile che sa cambiare l'inerzia della
partita e non è un caso che il gol del pareggio contro il San
Donato Tavarnelle tramite un calcio da fermo calciato perfettamente,
alla fine della contesa è stato determinante perchè ha
dato il via libera alla rimonta in terra valdarnese (come detto si
giocava al Brilli Peri) contro la squadra chiantigiana. Il dato
positivo proviene anche dal fronte avanzato perchè in queste
ultime quattro partite (che hanno portato dieci punti) hanno timbrato
il cartellino proprio gli attaccanti: tre gol Di Stefano, due gol
ciascuno Arena e Vazquez. É un dato di rilevante importanza
perchè significa che soprattutto questo reparto si è
svegliato da un periodo di letargo che sembrava infinito. Ma è
chiaro che quando è tornato in forma Arena, tutto è
arrivato di conseguenza perchè tutto ruota intorno al talento
sicano. Ma è altrettanto chiaro che su Arena ci sono tante attenzioni anche
dal mondo esterno ormai da tempo. In questi anni si è
rivelato l'uomo della svolta rossoblù diventando pedina di
mercato. Fino ad oggi per la società è stato considerato
un calciatore incedibile. Ma adesso la situazione potrebbe cambiare,
soprattutto a fine stagione. La società infatti potrebbe
utilizzare la prossima sessione di mercato (quella estiva, per
intenderci) come una finestra possibile e basilare per monetizzare
cifre importanti per un calciatore che giustamente merita di giocarsi
tutte le sue carte in palcoscenici importanti. Rimbalzano diverse voci
sul suo futuro. Tuttavia il suo nome sta uscendo da almeno un mese in
terra etnea. C'è chi si è sbilanciato a riguardo. Massimo
Varini, il responsabile dell'area scouting del Catania,
ha espresso queste parole: "Alessandro Arena potrebbe essere un calciatore importante per la prossima stagione per la serie C".
Parole rilasciate a 'Il Resto del Carlino' e poi rilanciate da due
portali informativi siciliani, ovvero da Goalsicilia.it e da
Tuttocalciocatania.com, aggiungendo che esiste un'apertura per un avvio
di una trattativa. D'altronde a Catania non si nascondono perchè
dopo il ritorno in serie C si tenta di fare il doppio salto e le
risorse non mancano con il presidente Rosario 'Ross' Pelligra, un
imprenditore australiano ma con origini italiane, presidente del gruppo
Pelligra Group Pty Ltd, un colosso australiano leader mondiale nel
settore dell'edilizia e dell'urbanistica. Insomma, parliamoci chiaro,
Arena è un calciatore che intende confrontarsi facendo il salto
di categoria, ma è siciliano, in questo caso tornerebbe nella
sua terra e potrebbe giocare in una squadra con una società
nuova che non ha nascosto tutte le sue ambizioni per ritornare a
calcare i campi della serie A, con una tifoseria calda e passionale
come quella etnea. Basta leggere le sue parole su
Itasportpress.it.
Intanto le voci rimbalzano, poi chissà, a giugno si
conoscerà la verità. Come si capirà quale
sarà il futuro del diesse Davide Mignemi che va in scadenza di
contratto: secondo alcune indiscrezioni, in pratica lo stesso Catania ci sta
facendo un pensierino e per il direttore sportivo catanese sarebbe davvero un
ritorno letteralmente a casa.
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►• 26 MARZO
2023
Vazquez: "Non mi pongo limiti, ritrovata la quadra". Braglia: "Grande cuore, è il torneo..."
Primo
obiettivo. Centrati i playoff matematicamente. Secondo obiettivo
possibile. Scalare posizioni in queste ultime quattro partite di
campionato. Con la vittoria in trasferta contro il San Donato
Tavarnelle infatti il Gubbio conquista uno scalino superiore in
classifica raggiungendo il quinto posto. Dopo un avvio in salita con la
rete di Ubaldi, la squadra di Braglia si sveglia dal torpore iniziale
con le reti di Arena (una perla su punizione) e di Vazquez (con una
rasoiata da fuori area). Ma partiamo dalle parole dell'attaccante
argentino Federico Vazquez: "Un gol
importante, per una vittoria importante. Sono contento perchè
era fondamentale vincere in questa fase del campionato. Credo che piano
piano stiamo ritrovando lo smalto giusto, soprattutto sul fronte
avanzato con Arena, Di Stefano e lo stesso Spina. Sono in un momento di
crescita e possono trovare la quadra giusta in questo finale di torneo.
Siamo riusciti a ribaltare il risultato su un campo non facile e siamo
stati bravi a riprenderla, questo è un bel segnale per il
Gubbio. Noi dovevamo mandare dei segnali a noi stessi, ora però
dobbiamo continuare su questa strada a livello di prestazioni. Il gol?
Ho stoppato la palla, ho fatto la finta per trovare il giusto
spazio e quindi ho pensato a calciare tirando forte. Non mi pongo
mai dei limiti, ora quindi chissà, tutto può succedere
perchè si può migliorare sempre dando tutto noi stessi". Le frasi del trainer Piero Braglia: "Il
Gubbio ha fatto il campionato che doveva fare perchè, parliamoci
chiaro, a gennaio non è che nel mercato sono arrivati
dei calciatori (...), questo va detto. Tuttavia non mi va di
fare polemica, ci mancherebbe. Per quanto riguarda la partita un
peccato solamente quel gol preso inizialmente da stupidi perchè
poi abbiamo fatto una buona partita. Abbiamo preso una rete quando ci
siamo aperti, un po' per bravura dei nostri avversari ma c'è
stata una bischerata nostra. Però abbiamo saputo recuperare
all'errore commesso e questo vuol dire che stiamo guarendo. La
squadra ha fatto bene, solo negli ultimi venti minuti abbiamo faticato
ma perchè non riuscivamo più a gestire la palla:
nonostante giocassimo con tre centrocampisti eravamo perennemente
in affanno e perciò non avevamo sbocchi. Tuttavia questa
squadra ha dimostrato che nelle difficoltà ha un grande cuore.
Arena? Dico è che strano che gioca ancora in questa categoria,
corre e abbina giocate di grande qualità. Ma vorrei fare dei
complimenti al direttore sportivo Mignemi: bisogna riconoscere che ha
allestito una buona squadra. La società ci sta sempre vicino e
vorrei citare Pannacci. Un merito va anche a tutti loro, ecco".
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►• 26 MARZO
2023
Il Gubbio vince in trasferta con il San Donato Tavarnelle (0-2). In gol Arena e Vazquez
Gubbio
in trasferta con il San Donato Tavarnelle. La cronaca. Inizio subito in
salita per i rossoblù (al 4') quando Di Gennaro ci deve mettere
una pezza su tiro ravvicinato di Marzierli. Al 9' i locali passano
addirittura in vantaggio: disattenzione di Semeraro che perde palla su
Ubaldi che apre sulla destra per Marzierli che rimette in area verso lo
stesso Ubaldi che arpiona la palla di destro, la alza in aria e sempre di
destro con una sforbiciata volante insacca la sfera in rete con la
afera che passa sotto il corpo di Di Gennaro in tuffo. Dopo un avvio
titubante i rossoblù si risvegliano dal torpore iniziale. Al 23'
Arena lavora un bel pallone sulla destra e con un tocco di esterno
sinistro serve al limite Di Stefano che prova il tiro al volo radente
di destro con la palla che sfila sul fondo a mezzo metro dal palo. Al
25' un pericolo quando Di Gennaro esce dai pali per anticipare
Marzierli ma perde la palla, così Russo prova il gol della
domenica dalla lunga distanza con un pallonetto di destro che per
fortuna del Gubbio sorvola sopra la traversa con la porta
completamente sguarnita. Al 28' però il Gubbio trova il pareggio
su una punizione procurata al limite da Di Stefano: sul calcio da fermo
si porta Arena che disegna con il sinistro una traiettoria perfetta con
la palla che toglie le ragnatele dal sette. Alla mezz'ora un'occasione
per parte. Prima Vitale dal limite calcia di destro una rasoiata
di poco a lato. Subito dopo Russo va via sulla trequarti e prova il
tiro di destro rasoterra che lambisce il palo alla destra del portiere.
La prima frazione di gioco si chiude con un tiro cross di Bianchi in
area che sventa Di Gennaro respingendo la sfera in tuffo. La ripresa.
Al 14' il Gubbio trova il gol del sorpasso: sulla mediana Rosaia serve
in profondità Vazquez che dai venti metri carica il destro e la
palla si insacca rasoterra in rete sotto le braccia di Cardelli
prodigato in tuffo. Al 22' un assolo di Arena che porta a spasso mezza
difesa dalla trequarti, entra in area ma poi viene chiuso da Cardelli
in uscita. Al 23' su cross da sinistra di Rossi in area, Marzierli di
testa indirizza la sfera in porta ma Di Gennaro è attento e
para. Al 39' una sberla di destro dai trenta metri di Russo fa venire i
brividi perchè Di Gennaro con la punta delle dita riesce a
deviare la sfera in calcio d'angolo. Nel finale forcing dei toscani con
Rossi che sfiora la segnatura al fotofinish ma a due passi dalla porta
manca il bersaglio spedendo di testa la sfera sopra la traversa.
Tabellino: San Donato Tavarnelle - Gubbio (1-2):
San Donato Tavarnelle
(4-3-1-2): Cardelli; Siniega, Gorelli, Brenna, Rossi E.; Borghi (21' st Gerardini), Calamai (29' st Sepe),
Bianchi; Russo (45' st Galligani); Ubaldi, Marzierli (29' st Noccioli). A disp.: Biagini, Campinotti, Viviani, Carcani, Regoli, Montini, Contipelli, Rossi A., Pezzola, Gjana. All.: Buzzegoli-Ghizzani.
Gubbio
(3-4-2-1):
Di Gennaro; Portanova, Signorini (29' st Nicolao), Bonini; Morelli,
Vitale, Rosaia, Semeraro (28' st Dutu); Arena (25' st Bulevardi), Di
Stefano (19' st Spina); Vazquez (25' st Arras). A disp.:
Greco, Tazzer, Corsinelli, Bontà. All.:
Braglia.
Arbitro: Renzi di Pesaro (Cadirola di Milano e Di Meo di Nichelino); Quarto uomo: Morello di Tivoli.
Reti: 9' pt Ubaldi (S), 28' pt Arena (G), 14' st Vazquez (G).
Ammoniti: Gorelli (S), Di Stefano (G), Signorini (G), Di Gennaro (G). Angoli: 5-5. Recupero: 2' pt; 6' st.
Risultati: Trentaquattresima Giornata - Serie C - Girone B:
Alessandria - Fiorenzuola 1-1
9' Lamesta (A), 23' Bontempi (F)
Carrarese - Siena 3-0
10' Capello (C), 69' Capello (C), 78' Bozhanaj (C)
Cesena - Olbia 1-0
74' Chiarello (C)
Lucchese - Fermana 1-1
55' Panico (L), 84' Spedalieri (F)
Pontedera - Imolese 2-0
41' Cioffi (P), 80' Catanese (P)
Recanatese - Montevarchi 3-1
48' Kernezo (M), 54' Guadagni (R), 78' Carpani (R), 87' Sbaffo (R)
Rimini - Reggiana 2-2
47' Santini (Rm), 77' Delcarro (Rm), 84' Varela (Re), 92' Guglielmotti (Re)
San Donato Tavarnelle - Gubbio 1-2
9' Ubaldi (S), 28' Arena (G), 59' Vazquez (G)
Torres - Ancona 1-1
13' Di Massimo (A), 59' Saporiti (T)
Vis Pesaro - Virtus Entella 0-2
4' Corbari (E), 77' Tascone (E)
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►• 25
MARZO
2023
La storia del Gubbio, una nuova documentazione svela che tutto è nato nel 1913. Le foto
La
storia della Gubbio Calcio va riscritta? Tutti sanno che il romanzo
rossoblù inizia nel 1910 quando un sacerdote eugubino
chiamato Don Bosone Rossi porta il primo pallone di cuoio in una Gubbio
che era distante anni luce dall'industrializzazione del Nord Italia. Ma
oggi nuovi documenti svelano altro. In realtà la società
fu istituita nel 1913 come
testimonia una prova inedita.
Infatti
durante la serata dedicata al venticinquesimo anniversario del campionato
vinto nel 1998, presso il Centro Santo Spirito di Gubbio, Gianluca
Sannipoli (giornalista professionista, attuale addetto stampa del
Gubbio) ha svelato questa importante documentazione che testimonia che
il Gubbio è nato come società (denominata Spes)
proprio nel 1913. Una prova interessante che porta alla luce
una documentazione singolare e porta alle origini della nascita del
calcio a Gubbio. In pratica era il 25 marzo 1913 quando venne
fondata la sezione football della Spes Gubbio. Nel settembre 1910 il
sacerdote Don Bosone Rossi, anima della Spes, aveva riportato ai suoi
ragazzi da Roma un pallone da calcio. Nei sentimenti degli sportivi
eugubini il 1910 è stato sempre visto come
l’origine della grande passione per la squadra di calcio
rossoblù, ma il compleanno ufficiale ha una data precisa e
questa è il 25 marzo 1913. Ce lo racconta un breve trafiletto
del
periodico locale “L’Ingino” nel numero
uscito il 6 aprile 1913: «I giovani della Società
Sportiva Spes si sono riuniti il giorno 25 marzo e hanno deliberato di
istituire, oltre le sezioni ginnastica e podistica, una ciclistica,
alpinistica e di foot-ball. A presidente venne eletto lo studente Igino
Turchetti e a delegati delle cinque sezioni i soci: Meletti Alfredo per
la podistica, Rossi Dante per la ginnastica, Donati Lodovico per
l’alpinistica, Ciammarughi Alfredo per la ciclistica e Nicchi
Domenico per quella del foot-ball». Il presidente della Spes,
Igino Turchetti, morì nel 1918 a 22 anni durante il conflitto
mondiale.
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►• 23
MARZO
2023
Gubbio, all'insegna del senso di appartenenza (» foto). Parisi: "Gubbio, sensazioni uniche"
Una
manifestazione all'insegna del senso di appartenenza di una maglia
storica. É stato questo il succo di un
appuntamento (mercoledì ndr) che ha avuto
risvolti emozionali notevoli, in un periodo dove oggi il calcio non
è più come una volta, genuino, vicino alla gente,
vicino
ai tifosi, e pure la stampa lavorava senza filtri che oggi talvolta
sono insormontabili, come del resto alcuni colleghi giornalisti lo
hanno detto espressamente e pubblicamente durante la serata. La
Gubbio del pallone è tornata indietro di 25 anni e lo ha
fatto in una serata che ha celebrato una delle più grandi
imprese calcistiche della storia ultra centenaria della
società eugubina: la vittoria del Campionato Nazionale
Dilettanti 1997-1998. La squadra si è ritrovata in un clima
di festa, fu una vittoria indimenticabile. "Eravamo un gruppo
straordinario fatto di uomini prima ancora che
calciatori, allenare i ragazzi fu un piacere indescrivibile",
ha ricordato Leo Acori, il tecnico di quel gruppo. "Noi giocavamo un
calcio bellissimo, moderno e offensivo. Eravamo consci della nostra
forza, ma sapevamo di avere davanti un osso durissimo come la Narnese,
che pure siamo riusciti a superare mettendogli una pressione addosso
enorme. Quando ripenso a quell’annata ho ancora i
brividi, per l’affetto che la città
riversò nei nostri confronti. Fu un capolavoro che ebbe
tanti padri: la famiglia Tasso, con Guerriero che seppe veramente
prenderci tutti per mano, mostrandosi un secondo padre. E poi le
componenti dirigenziali e imprenditoriali, che non fecero mancare
nulla. Si respirava una grande unione d’intenti, e i
risultati ne furono la conseguenza. Un grande merito va dato ai
giocatori, che disponevano di una qualità e di uno spirito
di sacrificio che oggi io fatico a ritrovare nel calcio attuale". La
festa organizzata dalla famiglia Tasso e alla quale hanno contribuito
le due cementerie Barbetti e Colacem, fin da allora sponsor del Gubbio,
è stata l’occasione per rimettere assieme
più di un pezzo di storia del calcio eugubino, con
l'incontro caloroso tra i protagonisti e l'allora tecnico della
Nazionale Dilettanti, Paolo Berrettini. Dal capitano Alessandro
Giacometti, il leader simbolico di quel gruppo, passando per Giovanni
Vecchini, Leonardo Tempesta, Fausto Mattioli, Fabrizio Caracciolo
(arrivato da Lecce), Marco Bignone, Daniele Proietti, Simone
Martinetti, Matteo Galassi, Felice Parisi, Pino Lorenzo, Paolo
Bartoccioni, Italo Franceschini, Gabriele Genghini, Roberto Pierini,
Daniele Peronelli, Christian Finauro, Marco Passeri e Moreno Zebi
(assenti per motivi personali Cristiano Cau, Tommaso Maurizi e Andrea
Lisarelli). E con loro c’erano anche Gianni Francioni (vice
di Acori e preparatore atletico) e pure Giovanni Pascolini (preparatore
dei portieri). Guerriero Tasso ha detto: "I favolosi protagonisti di
quella stagione che noi abbiamo voluto riportare a Gubbio in occasione
dell’anniversario della vittoria. È bello vedere
come a distanza di anni l’unione e lo spirito di squadra
siano ancora forti. Un pensiero lo rivolgo alle tante persone che non
ci sono più e che seguirono da vicino le sorti di quella
società che riprendemmo letteralmente dal fallimento,
riportandola dove più meritava". Mentre Domenico
Sfrappa ha ricordato i momenti salienti della sua esperienza
eugubina. "Un legame fortissimo - ha detto Sfrappa - mi lega ancora
oggi con il presidente Tasso, con tutti i ragazzi e il mister. Da
perugino posso dire di essere stato accolto a Gubbio come un figlio,
cosa che non è mai scontata. Quella squadra poi aveva un
concentrato di talento impressionante ed era un piacere vederla
giocare. La scelta di prendere Leo fu illuminante, perché
era il tipo di allenatore che meglio di altri avrebbe potuto farla
funzionare. Essere qui a 25 anni di distanza e ricordare
quell’impresa è bellissimo e oltremodo emozionante". Le
parole pronunciate da Felice Parisi in chiusura di serata:
“Ho
avuto la fortuna di giocare in tante piazze importanti, però
nessuno mi è rimasta nel cuore come è capitato
con
Gubbio. Indossare quella maglia provocava sensazioni uniche, sentivi
che era qualcosa di differente da tutte le altre. Ci sono squadre nelle
quali nel corso della mia carriera ho segnato più gol di
quanti
ne feci a Gubbio, ma non era la stessa cosa. Quelli che ho fatto con i
colori rossoblù avevano, hanno e avranno sempre un valore
speciale. Ho giocato con il Torino, ho giocato con il Nola, ma Gubbio
è stato speciale. Quando morirò sulla mia tomba
vorrò due maglie soltanto: quella del Napoli, la squadra di
cui
sono tifoso da sempre, e quella del Gubbio".
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►• 21
MARZO
2023
Gubbio, playoff
vicini. Magi e Torrente ci riuscirono. Problema pubblico: esigui i
paganti
A
450 minuti dal termine della stagione, il Gubbio è riuscito
a
mantenere intatto il sesto posto, si è avvicinato in maniera
considerevole al quinto posto (a meno uno di lunghezza) e al quarto
posto (a -2), ma soprattutto è stato lesto a scacciare via i
cattivi pensieri. C'è stata una fase di transizione in cui
si
temeva di aver perso gli stimoli: quell'avvio di girone di ritorno
deludente, il netto distacco dai primi posti, i rumors che
preannunciavano problemi incombenti nello spogliatoio e di squadra, un
mercato invernale al di sotto delle aspettative, potevano essere tutti
temi per staccare la spina anzitempo. E invece la squadra di Braglia
è stata lesta a rialzarsi rimettendosi in carreggiata con
gli
ultimi risultati positivi (sette punti nelle ultime tre partite).
Risultato: alla squadra manca solo più la matematica per
centrare il traguardo dei playoff. Se il Gubbio dovesse vincere nella
prossima partita contro il San Donato Tavarnelle raggiungerebbe
l'obiettivo con cinque giornate di anticipo visto il distacco che
c'è con Fermana e Recanatese (entrambi undicesime in
classifica)
che sono distanziate di 13 punti. Nei periodi precedenti in terza serie
la matematica certezza avvenne sempre in anticipo rispetto ai titoli di
coda. Partendo dal 2017 in quell'occasione il Gubbio allenato allora da
Giuseppe Magi raggiunse la matematica certezza dei playoff a quattro
giornate dal termine (alla sedicesima di ritorno) con il pareggio
esterno contro la Reggiana (1-1) il 17 aprile 2017 con il vantaggio
realizzato da Rinaldi e pareggio granata di Rozzio: in quella stagione
i rossoblù si piazzarono al sesto al termine della regular
season. L'anno scorso, ovvero nel 2022, il Gubbio allenato da Vincenzo
Torrente ha ottenuto la matematica certezza dei playoff a tre giornate
dal termine (alla diciassettesima di ritorno) con il pareggio interno
contro la Pistoiese (2-2) il 9 aprile 2022 con le reti in rimonta di
Signorini e Redolfi dopo i gol realizzati dagli orange toscani con Vano
e Suciu: al termine della regular season si è piazzato al
settimo posto. Tuttavia si registra un problema pubblico. L'affluenza
allo stadio risulta in costante decadimento. Appena 313 paganti (di
tifosi eugubini) per la partita tra Gubbio e Lucchese che rappresentava
uno scontro importante tra due compagini che si trovano in piena zona
playoff. Tutte cifre minime se si considerano gli impegni casalinghi
contro l'Olbia (con appena 294 paganti di tifosi eugubini), contro il
Fiorenzuola (306 paganti), anche se il minimo storico stagionale
riguarda la partita interna contro la Carrarese (con la pochezza di 238
biglietti acquistati dai tifosi eugubini) in questo scorcio dell'anno
del 2023. La piazza di Gubbio è capace di ben altro e il
tema
pone tante riflessioni. L'appuntamento. Mercoledì sera (22
marzo) ore 21 presso il Centro Servizi 'Santo Spirito' di Gubbio si
ricorda il 25° anniversario della promozione in serie C nel
1998
che segnò la rinascita definitiva del calcio a Gubbio dopo
anni
molto difficili. L'ingresso è libero a tutti.
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►• 19
MARZO
2023
Di Stefano, la
strada per sorreggere la svolta. Quelle similitudini con Spalluto e
number 11
Un
cognome importante che nel calcio ha fatto la storia. Stiamo parlando
di Alfredo Di Stefano che è stato unanimemente ritenuto tra
i
più grandi calciatori di tutti i tempi. Senza scomodare l'ex
talento del Real Madrid che riuscì a vincere cinque Coppe
Campioni di seguito con i blancos madrileni. Nel suo piccolo nel Gubbio
sta sbocciando un altro Di Stefano, si chiama Lorenzo, catanese, classe
2002, di proprietà della Sampdoria attualmente in prestito
in
rossoblù. Ci è voluto del tempo per mettersi in
mostra,
ma paradossalmente sta ricalcando le performance di Samuele
Spalluto che nella passata stagione riuscì a sbloccarsi a
campionato in corso realizzando 10 reti in maglia rossoblù,
più uno nei playoff a Pescara. Curiosamente Di Stefano
indossa
la stessa maglia numero "11" come avvenne nella passata edizione per
Spalluto, e curiosamente avevano la stessa età in maglia
eugubina (infatti il calciatore attualmente al Novara è del
2001). La loro storia in pratica scorre più o meno sugli
stessi
binari perchè Spalluto aveva preso il posto da titolare di
Sarao
che non stava rendendo come avrebbe dovuto, mentre per Di Stefano
quest'anno è arrivato il suo momento dopo le partenze a
gennaio
di Mbakogu e di Artistico. Oltretutto pare che si trova a meraviglia
con Arena come avvenne anche per Spalluto nell'annata precedente. Ma
Lorenzo Di Stefano viene considerato un ragazzo talentuoso soprattutto
quando ha vestito la casacca della Sampdoria nelle giovanili, ma
è
cresciuto nelle giovanili del Catania dove l'allora tecnico Giuseppe
Mascara ebbe l'intuizione di trasformarlo da mezzala a centravanti. Di
conseguenza in blucerchiato si è messo in mostra a suon di
gol
abbinando
fisicità e rapidità. Queste le sue parole che
rimangono
impresse: "Il calcio
per me ormai è vita". Come si può
vedere in questo video che è stato registrato con la maglia
della Sampdoria.
Dopo un periodo che ha giocato con il contagocce è arrivato
il
suo momento. Si arriva alla storia degli ultimi giorni. Il calcio
insegna che gli equilibri cambiano in fretta, anche per i
cosidetti giovani. L'escalation nelle ultime tre partite. Il
gol
di testa di rapina al sesto minuto di recupero contro il Cesena. Poi il
gol lampo dopo appena 17 secondi in trasferta con la Recanatese.
L'eurogol con una saetta dalla distanza con la palla che ha fatto
tremare la parte bassa della traversa prima di insaccarsi in rete
contro la Lucchese.
Tutti gol importanti perchè hanno prodotto 7 punti
nelle ultime tre partite,
insieme ai gol di Vazquez a Recanati e di Arena su rigore con la
Lucchese.
Pensare che nelle restanti undici giornate di ritorno erano
stati racimolati solamente cinque punti. Non si tratta di freddi numeri
e per
un
motivo molto semplice: in ambito calcistico i numeri hanno da sempre un
peso specifico importante e questo soprattutto quando si parla di
attaccanti. Questa può essere la strada per sorreggere la
svolta
dopo un periodo di vacche magre a livello di gol e di successi. Se lo
augurano Braglia & company. Con la speranza che non si tratta
più di un giovane di provincia che è andato a
farsi le
ossa in un club di terza serie ma come il predestinato.
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►• 18 MARZO
2023
Di Stefano: "Se gioco ho più fiducia". Arena: "Ora sto meglio". Le foto di Gubbio-Lucchese
Gubbio,
una vittoria che mancava in casa dal 17 dicembre contro il Pontedera.
La squadra di Braglia raggiunge 52 punti (la quota toccata a fine
stagione l'anno scorso) e vince grazie ad un rigore che è stato
procurato (e segnato) da Arena dopo un erroraccio di Cucchietti, poi ci
pensa Di Stefano con un fendente da fuori area ad indirizzare la palla
con potenza a scheggiare la parte bassa della traversa prima di
insaccarsi in rete. Le parole del trainer Piero Braglia: "Nel
primo tempo abbiamo sofferto, non eravamo brillanti, però faccio
i complimenti ai ragazzi perchè alla fine ce la siamo meritata.
Pure con alcuni cambi abbiamo trovato più equilibrio. Poi
abbiamo questo ragazzino come Di Stefano che si sta svegliando, da un
anno che lo aspettiamo e in questa partita ha fatto un gol da
calciatore vero, e non si fanno questi gol per caso: oltretutto
è un generoso, sa pure difendere con grande spirito di
sacrificio, sa giocare a calcio e possiede un gran tiro come ha
dimostrato in questa gara. Diversi giovani stanno crescendo, basta
vedere negli allenamenti cosa sanno fare Arena, Spina o Vitale che
sicuramente avrà più spazio perchè non si lamenta
mai ed è giusto che faccia una partita già dal primo
minuto. Questi ragazzi stanno ritornando come erano prima, restano
attaccati al risultato, stanno lottando e quindi bisogna essere
contenti. Abbiamo 52 punti e ancora cinque giornate da giocare per
provare a migliorare la nostra posizione". La parola a Lorenzo Di Stefano: "Giocare
novanta minuti e segnare dei gol mi permette di avere più
fiducia in me stesso. Questo gol molto bello? Sì, però mi
auguro che il gol più bello sia il prossimo". Le frasi di Alessandro Arena: "Ero
fuori dal campo, ho visto il portiere che ha messo la palla a terra,
appena ho notato questo episodio mi sono buttato sul pallone e
Cucchietti si è buttato su di me. Bene così, giustamente
è arrivato il rigore che ho pure segnato. Adesso sto meglio,
forse avevo avuto un calo fisico, bisogna pensare solo alla
continuità adesso e crederci in queste ultime cinque partite". Amareggiato il tecnico dei rossoneri Ivan Maraia: "Partita
che è stata vissuta sugli episodi. Mi dispiace per Cucchietti,
in altre circostanze ci aveva salvato, lui è rimasto molto
amareggiato ma succede e il calcio è anche questo. Un peccato
perchè soprattutto già dall'approccio avevamo giocato
alla pari contro il Gubbio e avevamo rischiato molto poco fino
all'episodio del rigore. Ha pesato l'occasione mancata di Romero ma
pure l'infortunio di Bruzzaniti. Ma come dicevo quell'episodio del
rigore a fine primo tempo ha galvanizzato il Gubbio che ha giocato
meglio di noi nella ripresa e poi ha creato più occasioni. Alla
fine pure Bianchimano ha avuto la sua chance, peccato". Ma ecco le immagini tra Gubbio e Lucchese. Fotoservizio di Gianfranco Gavirati.
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►• 18 MARZO
2023
Gubbio, piegata la Lucchese per 2-0. Rigore di Arena e missile terra-aria di Di Stefano
Gubbio
contro Lucchese. La cronaca. Al 14' ci prova Quirini che giunge al
limite e prova il tiro di destro che viene smorzato e così il
pallone diventa facile preda di Di Gennaro che la blocca. Al 13'
pericolo: va via sulla destra Bruzzaniti che pennella un cross in mezzo
all'area per la testa di Romero che incorna in porta centralmente, Di
Gennaro riesce a respingere con i pugni alti, sulla respinta ci prova
Fabbrini di sinistro al volo ma la palla sorvola sopra la traversa. Al
21' su un calcio piazzato da sinistra calciato in area da Arena, arriva
un colpo di testa deciso a due passi dalla porta di Redolfi che
schiaccia a rete, ma Cucchietti in tuffo sulla riga di porta riesce a
respingere la sfera. Al 47' il colpo di scena che sblocca il risultato
con un erroraccio di Cucchietti consegna la
palla ad Arena che si mette dietro al portiere in agguato, gli ruba il
tempo e viene messo giù, l'arbitro decreta così il calcio
di rigore.
Dal dischetto Arena calcia angolato e porta in vantaggio i
rossoblù. La ripresa. Al 3' ci prova Bulevardi con un tiro
potente di destro dal limite con la palla che sibila sopra il
montante. Al 30' va via sulla destra Corsinelli che serve in mezzo per
Arras che cerca il tiro di destro volante, però Cucchietti in
tuffo riesce a deviare la sfera in angolo. Al 36' sale sugli scudi Di
Stefano che fa partire un missile terra-aria con la palla che sbatte
sotto la traversa prima di insaccarsi in rete. Nel finale Bianchimano
sfiora il gol con la palla che fa la barba al palo alla sinistra del
portiere.
Tabellino: Gubbio - Lucchese (2-0):
Gubbio (3-4-2-1):
Di Gennaro; Portanova (1' st Dutu), Redolfi, Bonini; Morelli (25' st
Corsinelli), Bontà (1' st Bulevardi), Rosaia,
Nicolao; Arena (19' st Toscano), Di Stefano; Vazquez (19' st Arras). A
disp.: Greco, Semeraro, Signorini,
Tazzer, Buzzi, Vitale. All.: Braglia.
Lucchese
(4-3-3):
Cucchietti; Quirini, Tiritiello, Benassai, Alagna; Mastalli (14' st
Visconti), Franco,
Tumbarello (28' st Di Quinzio); Bruzzaniti (19' pt Rizzo Pinna), Romero
(14' st Bianchimano), Fabbrini (28' st Ferro). A disp.: Coletta,
Galletti, Bachini, Merletti, De Maria, D'Ancona,
Pirola, D'Alena, Ravasio. All.: Maraia.
Reti: 48' pt Arena (G) rigore, 36' st Di Stefano (G).
Arbitro: Ramondino di Palermo (Morea di Molfetta e Fedele di Lecce); Quarto uomo: Bonci di Pesaro.
Ammoniti: Tiritiello (L), Portanova (G), Vazquez (G), Redolfi (G), Cucchietti (L), Romero (L), Quirini (L). Angoli: 8-0. Recupero: 3' pt; 4' st. Spettatori: 814 (439 abbonati); di cui 62 da Lucca.
Risultati: Trentatreesima Giornata - Serie C - Girone B:
Ancona - Cesena 0-1
78' Corazza (C)
Fermana - Vis Pesaro 0-1
9' Fedato (V)
Fiorenzuola - Pontedera 0-4
13' Nicastro (P), 68' Cioffi (P) rig., 80' Nicastro (P), 85' Nicastro (P) rig.
Gubbio - Lucchese 2-0
48' Arena (G) rig., 81' Di Stefano (G)
Montevarchi - Imolese 1-2
11' Simeri (I), 45' Italen (M), 87' Bensaja (I)
Olbia - Carrarese 1-1
19 Nanni (O), 59' Bernardotto (C)
Reggiana - Torres 1-0
64' Kabashi (R)
Rimini - Recanatese 1-2
57' Carpani (Re), 89' Carpani (Re), 92' Tonelli (Ri)
Siena - Alessandria 0-0
Virtus Entella - San Donato Tavarnelle 4-1
18' Faggioli (E), 30' Merkaj (E), 72' Russo (S) rig., 88' Zamparo (E), 91' Favale (E)
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►• 17 MARZO
2023
Braglia: "Si insinua che porto tutti via ad Umbertide, ma noi andiamo con le nostre auto..."
Il
Gubbio affronta adesso la Lucchese per ritrovare linfa vitale pure tra
le mura amiche. Il trainer Piero Braglia parla così alla
vigilia: "Sono
soddisfatto
perchè ho rivisto i ragazzi sorridere dopo la partita contro la
Recanatese. Questo fatto mi fa piacere perchè non eravamo
più abituati a vincere, negli ultimi periodi non ci è
riuscito molto spesso vincere. Adesso mi auguro che ci siano conferme
con la Lucchese che tuttavia dispone dei buoni calciatori e per noi si
tratta di un nuovo banco di prova. Non escludo che ci possa essere il
cambio di qualche interprete. Ma confido in questi ragazzi. Abbiamo dei
giovani di qualità come Arena e Di Stefano, oltretutto anche
Bulevardi con quel tocco di esterno destro che ha mandato in porta Di
Stefano ha fatto vedere che ci sa fare con i piedi, e a dir la
verità anche Vazquez mi è piaciuto nelle ultime due
uscite e questo sta a significare che si sta ritrovando. Diciamo che
era tutto una questione di testa, a livello mentale, perchè a
volte abbiamo perso pur non demeritando. Andiamo avanti, guardiamo
partita dopo partita, ora qualche ragazzo sta crescendo e confido anche
sul lavoro dei miei preparatori, Barbiero e Palazzari, collaboratori in
gamba che vanno anche pure d'accordo insieme, lavorano, si confrontano,
analizziamo tanti dati e prepariamo le partite con
puntigliosità. Qualcuno insinuava che la squadra non correva, ma
non era questo il problema. Qualcuno ha insinuato che porto i ragazzi
ad allenarsi ad Umbertide, ma ci andiamo con le nostre auto e non con
il pullman, e se lo faccio è per fare allenare meglio la
squadra. Se a Recanati ho visto la squadra che si
ammirava nel girone di andata? Direi di sì, abbiamo creato e
abbiamo avuto diverse occasioni". Rientra dalla squalifica
Bontà, ma per azzardare una formazione è sempre un rebus
con Braglia. Tuttavia azzardiamo. Probabile la conferma del 3-4-2-1.
Possibile undici iniziale. Di Gennaro in porta. Difesa a tre con
Portanova, Redolfi e Bonini. Centrocampo a quattro con Morelli,
Toscano, Bulevardi e Nicolao (o Semeraro). Sul fronte avanzato Arena e
Di Stefano a giostrare sulla trequarti a supporto del puntero che
potrebbe essere Vazquez che si gioca il posto da titolare con Arras.
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►• 15 MARZO
2023
Dutu: "Dopo Cesena respiriamo un'altra aria. Ci siamo preparati bene per poter vincere"
Come
il Gubbio contro il Cesena, così come il Gubbio di ieri contro
la Recanatese, così come ogni persona, che ci pensano e la
capiscono quell'attimino tardi. Nel calcio talvolta quanto sono
importanti i minuti di recupero per fare svoltare un calciatore e una
sequenza di partite. Mai come questa volta l'espulsione di Bontà
(per altro tra i migliori fino a quel momento) paradossalmente si
è rivelata molto importante nella partita precedente contro il
Cesena perchè l'arbitro ha decretato un altro minuto di
recupero che ha permesso ai rossoblù di pareggiare in
extremis. Una
partita tirata che ha risollevato il Gubbio con un finale thrilling:
gol di testa di Di Stefano al 96', un colpo che potrebbe dare
la svolta alla stagione dei rossoblù. Senza quel gol
nell'extra-time infatti il Gubbio poteva rimanere con un paio di mosche
in mano e con ogni probabilità Di Stefano non sarebbe partito
titolare a Recanati. Invece proprio contro i leopardiani il giovane
attaccante di scuola doriana ha segnato un gol lampo dopo appena 17
secondi e praticamente ha spianato la strada ad una squadra che sembra
avere ritrovato se stessa. Il Gubbio di Braglia infatti ha giocato
bene, pericoloso nelle azioni di rimessa giocate con precisione, e
aveva sfiorato sia con Arras che con Spina il raddoppio. Nella ripresa
è arrivato pure il sigillo di Vazquez che non segnava dal 3
dicembre scorso contro il Siena, cioè con esattezza da 15 partite (per
precisione da 1.389 minuti). Ecco, appunto, viene da pensare che se non
ci fosse stato quell'epilogo adrenalinico contro il Cesena, oggi
avremmo parlato di altro. Avremmo parlato di un'altra partita con un
po' di imprecisione sotto porta. Ma quel finale contro il Cesena ha
cambiato qualcosa nella testa dei calciatori. Lo ha spiegato lo stesso
Eduard Dutu, difensore dei rossoblù, che subito dopo il match
vinto contro la Recanatese ha detto: "Si
è respirata subito un'aria diversa dopo la partita con il Cesena
avendo fatto risultato negli ultimi secondi. Ci siamo allenati con
un'aria differente. Così abbiamo giocato per vincere con la
Recanatese. Abbiamo giocato come ci eravamo preparati con il mister e
lo abbiamo dimostrato sul campo". Dopo una vittoria del genere si
tira un sospiro di sollievo ma è altrettanto vero che crescono
i rimpianti. Soprattutto per quanto si era visto prima della pausa
natalizia con i rossoblù che si sono ritirati dalla corsa al
vertice con colpevole anticipo, perchè non si possono perdere
sette partite nel girone di ritorno (cinque delle quali nelle prime sei
giornate). Complice anche un mercato di gennaio che ha lasciato un po'
a desiderare con tutta sincerità. Pertanto oggi i rimpianti
superano le gioie. Ma adesso il Gubbio deve ritrovare anche quella
vittoria in casa che manca ormai da troppo tempo: nelle ultime sei
partite tra le mura amiche la squadra di Braglia ha totalizzato appena
due punti e l'ultima gioia risale al 17 dicembre scorso con la vittoria
sul Pontedera. Con i 'se' e con i 'ma' la storia non si fa. Non si
può cambiare il corso degli eventi solamente facendo ipotesi.
Non è utile rimuginare su delle scelte fatte. Quello che conta
è solo ciò che è realmente avvenuto. I bilanci si
fanno alla fine e per adesso sarebbe già importante arrivare ai
playoff collocandosi nella migliore posizione possibile.
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►• 14 MARZO
2023
Il Gubbio vince a Recanati: gol lampo di Di Stefano, bis di Vazquez. Braglia: "Soddisfatto"
Il
Gubbio ritrova la vittoria dopo quattro partite e finalmente vanno in
gol due attaccanti, Di Stefano e Vazquez. Le parole del trainer Piero
Braglia: "Felice per i gol degli
attaccanti. Di Stefano ha fatto una grande partita, oltre al gol ha
fornito una prova di sacrificio. Ma sono soddisfatto sia di Arras e poi
pure di Vazquez. Felice per i ragazzi perchè hanno fatto una
prestazione bella, ci siamo comportati da squadra e da gruppo. Ci sono
dei ragazzi che stanno crescendo e mi auguro che si continui
così. Ed ora è giusto pensare partita per partita
perchè quando dovevamo pensare al campionato non l'abbiamo
fatto. Le chiacchiere stanno a zero". La cronaca. Pronti e via, dopo appena 17 secondi i
rossoblù vanno subito in vantaggio: nasce tutto da un lancio
lungo di Redolfi dalla difesa eugubina, poi è Toscano che serve
per vie orizzontali Bulevardi che a sua volta dalla trequarti con un
tocco di esterno destro lancia in profondità in area Di Stefano
che scatta sul filo del fuorigioco e cerca la prima conclusione di
destro che viene stoppata, ma la sfera rimane in agguato, così
Di Stefano è il più lesto di tutti e di sinistro
dall'altezza del dischetto trova il corridoio giusto con la palla che
si insacca radente nell'angolino. Al 12' nella classica azione in
contropiede Spina serve sulla destra Arras che converge in area e prova
un tiro teso di destro verso il primo palo, Fallani in tuffo riesce a
deviare la palla in calcio d'angolo. Al 19' è ancora Toscano che
dal limite serve in area in diagonale Spina che a tu per tu con il
portiere Fallani non riesce a trovare la conclusione vincente, la palla
si impenna e alla fine sbroglia la matassa in calcio d'angolo Ferrante.
Al 29' assolo di Di Stefano che parte dalla trequarti e prova il tiro
fulmineo di destro radente dal limite, ma la conclusione è
centrale e para a terra Fallani. La ripresa. Al 5' ci prova con un
assolo Spina dal limite con un tiro di sinistro che diventa però
facile preda di Fallani in presa alta. Al 10' va via sulla destra
Senigagliesi che pennella un cross in area pericoloso dove sbuca dalle
retrovie Ferretti che tenta il tiro al volo di destro ma la palla
termina sul fondo. Al 16' va via sulla sinistra Di Stefano che porge
una palla al bacio per Vazquez che calcia un rigore in movimento di
sinistro, ma il suo tiro radente è centrale e viene respinto da
Fallani in tuffo. Al 20' assist di Sbaffo che lancia in porta per vie
centrali Carpani ma davanti alla porta non riesce ad agganciare una
palla molto invitante a pochi passi da Di Gennaro. Al 21' è
Arena show quando parte sulla destra, scavalca alcuni avversari in
dribbling e una volta entrato in area prova il tiro di sinistro ma
è troppo debole, così diventa facile preda di Fallani in
tuffo: strepitosa l'azione personale, meno la conclusione. Al 39'
però il Gubbio raddoppia quando dalla sinistra Vitale pennella
un cross in area dove Vazquez stavolta non sbaglia e di testa insacca
la sfera in rete. Al 41' un colpo di testa di Marilungo sibila vicino
al palo alla sinistra del portiere. In conclusione un tiro dal limite
di Vazquez diventa preda in tuffo per Fallani.
Tabellino: Recanatese - Gubbio (0-2):
Recanatese
(4-4-2):
Fallani; Somma, Ferrante, Vona (1' st Peretti), Longobardi (1' st Ferretti); Senigagliesi, Morrone (34' st Marilungo),
Foresta (16' st Raparo),
Carpani; Guadagni (16' st Stampete), Sbaffo. A disp.: Meli, Amadio, Quacquarelli,
Marafini, Pacciardi, Guidobaldi. All.: Pagliari.
Gubbio (3-4-2-1):
Di Gennaro; Dutu, Redolfi, Bonini; Morelli (28' st Tazzer), Toscano (30' st Vitale), Bulevardi (10' st Rosaia),
Semeraro; Spina (10' st Vazquez), Di Stefano; Arras (10' st Arena). A disp.: Greco, Signorini,
Portanova, Corsinelli, Nicolao, Buzzi. All.: Braglia.
Arbitro: Cerbasi di Arezzo (De Vito di Napoli e Chillemi di Barcellona Pozzo di Gotto); Quarto uomo: Ferrara di Roma 2.
Reti: 1' pt Di Stefano (G), 39' st Vazquez (G).
Ammoniti: Redolfi (G), mister Braglia (G), Spina (G), Guadagni (R), Bulevardi (G), Di Gennaro (G), Raparo (R), Stampete (R). Angoli: 4-5. Recupero: 1' pt; 6' st.
Risultati: Trentaduesima Giornata - Serie C - Girone B:
Alessandria - Fermana 1-1
20' Martignago (A), 64' Busatto (F)
Carrarese - Fiorenzuola 2-0
12' Energe (C), 95' Bernardotto (C)
Cesena - Virtus Entella 4-0
16' Shpendi (C), 32' Silvestri (C), 50' Brambilla (C), 89' Shpendi (C)
Imolese - Ancona 2-1
13' Spagnoli (A), 24' Simeri (I), 95' Tulli (I)
Lucchese - Siena 1-1
47' Paloschi (S), 92' Tiritiello (L)
Pontedera - Reggiana 0-0
Recanatese - Gubbio 0-2
1' Di Stefano (G), 84' Vazquez (G)
San Donato Tavarnelle - Olbia 0-2
20' La Rosa (O), 31' Dessena (O)
Torres - Rimini 0-0
Vis Pesaro - Montevarchi 0-1
25' Perez (M)
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►• 13 MARZO
2023
A Recanati senza Bontà. Inibizione e multa per il diesse Mignemi. Ora il dilemma modulo
Verso
il match infrasettimanale in notturna a Recanati. Il tecnico Braglia
dovrà fare a meno di Bontà, squalificato, dopo essere
stato espulso sabato scorso contro il Cesena. Inibizione a svolgere
ogni attività e rappresentare la società fino al 23 marzo
(più ammenda di 500 euro) per il diesse Mignemi, anch'egli
allontanato dal rettangolo di gioco durante la gara contro il Cesena.
In casa Recanatese invece mancherà il centrocampista Alfieri,
sempre per squalifica. La formazione leopardiana viaggia al tredicesimo
posto in classifica, 36 punti raccolti, dei quali 20 punti conquistati
dopo il giro di boa in 12 partite per via di 5 vittorie, 4 pareggi e
due sconfitte. In pratica la neopromossa squadra marchigiana ha trovato
l'assetto giusto in terza serie dopo un periodo di adattamento. I
giallorossi sono allenati dall'esperto Giovanni Pagliari e potrebbe
confermare il 4-4-2. Questo il possibile undici. Fallani in porta.
Difesa a quattro con Somma, Ferrante, Vona e Yabre. A centrocampo il
quartetto basato sull'asse Guadagni, Morrone, Raparo e Carpani. Di
punta il duo Marilungo e Sbaffo. Talvolta Pagliari ha modificato il suo
assetto con il 4-2-3-1 o addirittura con il 4-3-3 come avvenne
all'andata quando proprio i giallorossi si imposero per 3-1 a Gubbio
con le reti di Sbaffo, Alfieri e Carpani (per i rossoblù
andò a segno Bulevardi). In casa eugubina il trainer Braglia
potrebbe confermare il 3-5-1-1 ma non è poi escluso che potrebbe
schierarsi a specchio ritornando ad una difesa a quattro con il
4-3-1-2. Il probabile undici. Di Gennaro in porta. Difesa a tre con
Portanova, Redolfi e Bonini. A centrocampo il quintetto Spina, Rosaia,
Toscano, Bulevardi e Nicolao. Davanti Arena a supporto di Vazquez. Ma
se dovesse cambiare modulo ci potrebbe essere la chance in attacco per
Di Stefano che si è sbloccato proprio contro il Cesena e
potrebbe essere supportato da Vazquez sul fronte avanzato con Arena a
giostrare tra le linee in un ipotetico 4-3-1-2. Ma come al solito
Braglia scioglierà i nodi solamente all'ultimo istante.
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►• 11 MARZO
2023
Di Stefano: "Gol pesante". Vazquez: "La società ha fatto scelte...". Le foto di Gubbio-Cesena
Un
gol al sesto minuto di recupero tiene a galla un Gubbio che riesce a
mantenere la sesta posizione appaiato con Siena e Pontedera,
perchè in caso di sconfitta la formazione di Braglia poteva
scivolare addirittura in ottava posizione. Per questo motivo il gol di
Di Stefano al fotofinish è essenziale perchè dimostra ancora una volta
che in questo campionato bisogna avere le antenne dritte e fare
meno errori. Un gol di Bumbu nel primo tempo aveva spianato la strada
ai cesenati, però come dice un proverbio... tutto è bene quel che
finisce bene: ci ha pensato Di Stefano al fotofinish a
togliere le castagne dal fuoco segnando dopo 2528 minuti di digiuno.
Appunto, ecco cosa dice l'autore del pareggio, Lorenzo Di Stefano: "Un
gol pesante perchè segnato negli ultimi secondi. Un punto che fa
morale perchè noi volevamo dimostrare che non eravamo quelli
visti nelle ultime undici partite. Abbiamo davvero dato tutto sul campo". Il commento di Federico Vazquez: "Non
sono andato ancora in gol, ma ci sono andato vicino, però la
cosa più importante è avere fatto risultato con il
Cesena. É importante per il gruppo dopo un periodo brutto.
Abbiamo tenuto bene il campo, con questa voglia e con questa fame
possiamo fare punti, ma non dobbiamo smettere di crederci. La realtà è che abbiamo fatto fatica e ci stiamo ritrovando, ogni
partita diventa fondamentale per noi. Tra di noi nel gruppo ci vogliamo
bene. Mi manca il gol? Vi posso rispondere in cento maniere, ma per me
conta solo la squadra. Sono abituato a fare le mie analisi personali.
Capisco le aspettative su di me, però a volte credo che bisogna
pure adattarsi a tutto. La società ha fatto le sue scelte, su
questo argomento però non ci voglio neanche entrare. Così
devo giocare punta centrale ed io lo faccio, ma non nego che faccio
più fatica quando sono troppo solo come punta centrale". Le parole del trainer Piero Braglia: "Non
avremmo meritato di perdere. Abbiamo concesso solo un'occasione al
Cesena per segnarci ma ogni errore lo paghiamo a caro prezzo. I ragazzi
ci hanno creduto fino alla fine e siamo stati bravi, perciò sono
contento per la prestazione. La squadra sotto certi aspetti non ha mai
deluso, ma abbiamo dei problemi e quindi non siamo guariti ora. Chi
è subentrato si è calato con orgoglio e cattiveria nei
meccanismi della partita. Se la squadra è sempre stata in pugno?
Ma se qualcuno può pensare che io avevo perso il polso della
squadra si sbaglia di grosso, anzi significa che non capisce proprio
niente di calcio. La difesa a tre? Avevo visto la partita dell'andata
dove il Cesena ci aveva massacrato, così ho cercato di giocarci
a specchio. Sono contento che si è sbloccato Di Stefano e
speriamo che comincia a crederci di più su se stesso. Se il
ritiro di Cascia è servito? Sì, per il fatto di essere
stati tutti insieme con tranquillità lavorando tanto su un campo
in erba con delle dimensioni normali. Sì, è servito tanto". Il rammarico del tecnico dei bianconeri Domenico Toscano: "La
partita era in totale controllo e non avevamo subito nessun pericolo,
la partita era finita, l'arbitro aveva decretato cinque minuti di
recupero mentre invece ha concesso altro tempo senza essere segnalato e in
quel frangente abbiamo subito il pareggio. Dispiace perchè
abbiamo fallito la chance del 2-0 con Mercadante e il Gubbio non era
mai stato insidioso". Intanto ecco le immagini di Gubbio contro Cesena. Fotoservizio di Gianfranco Gavirati.
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►• 11 MARZO
2023
Gubbio e Cesena, è 1-1. Al gol di Bumbu risponde Di Stefano al sesto minuto di recupero
Gubbio
contro Cesena. La cronaca. Al 14' su calcio da fermo decentrato sulla
destra Arena pennella un pallone in area dove viene appena sfiorato da
Portanova di testa con la palla che viene abbrancata in tuffo da Tozzo
in area. Al primo vero affondo però il Cesena passa in
vantaggio: al 30' va via sulla destra Adamo che crossa un pallone in
area preciso, sul filo del fuorigioco scatta Bumbu che stoppa di petto
il pallone all'altezza del dischetto e di di destro al volo piazza la
sfera nell'angolino basso alla sinistra del portiere. Al 32' lancio
lungo di Bontà per Spina che prova il tiro in porta, ma para
senza problemi Tozzo. Al 35' su corner in area pennellato da Arena
svetta di testa Vazquez che anticipa tutti ma la palla scheggia la
parte alta della traversa. La ripresa. Al 14' è pericolo quando Redolfi
si fa superare da Ferrante che si lancia verso la porta ma il difensore
bergamasco riesce a recuperare in extremis in tackle con l'attaccante
bianconero lanciato a rete. Al 22' ci prova Adamo che entra in area dal
vertice destro e con un tiro di sinistro cerca il sette, ma Di Gennaro
in volo plastico abbranca la sfera. Al 38' progressione di Brambilla
che si porta verso l'area e prova il tiro di destro in diagonale, ma
è rilevante la deviazione di Redolfi in calcio d'angolo con il
portiere già in tuffo. Sul seguente corner calciato in area
dallo stesso Brambilla, a due passi dalla porta schiaccia a terra di
testa Mercadante con la palla che sorvola di poco sopra la traversa. Al
43' viene espulso Ferrante per un calcio da dietro su Portanova a palla lontana.
Al 47' viene espulso Bontà per somma di ammonizioni dopo un tocco
di mano in area ospite. All'ultimo tuffo il Gubbio tuttavia trova il pareggio:
su un corner in area calciato da Toscano sbuca Di Stefano che di testa
trova l'angolino giusto con una spizzata volante e insacca la sfera in rete.
Tabellino: Gubbio - Cesena (1-1):
Gubbio
(3-5-1-1):
Di Gennaro; Portanova, Redolfi, Bonini; Spina (29' st Di Stefano), Rosaia (14' st Vitale),
Bontà,
Bulevardi (14' st M. Toscano),
Nicolao (33' st Semeraro); Arena; Vazquez (33' st Arras). A disp.:
Greco, Dutu, Signorini, Morelli, Tazzer, Buzzi. Braglia.
Cesena
(3-4-1-2): Tozzo; Silvestri, Prestia, Mercadante; Adamo (39' st Albertini), Brambilla, De
Rose (26' st Francesconi), Calderoni (1' st Celiento); Bumbu (11' st Saber);
Ferrante,
Corazza (26' st S. Shpendi). A disp.: Lewis, Ciofi, Bianchi, Pollini, Chiarello, C. Shpendi, Udoh.
All.: D. Toscano.
Arbitro: Arena di Torre del Greco (Licari di Marsala e Trischitta di Messina); Quarto uomo: Andreano di Prato.
Reti: 30' pt Bumbu (C), 51' st Di Stefano (G).
Espulsi: 8'
st il diesse Mignemi (G) per proteste; 43' st Ferrante (C) per fallo di
reazione; 48' st Bontà (G) per somma di ammonizioni; 51' st mister D. Toscano (C) per proteste. Ammoniti: De Rose (C), Calderoni (C), Bumbu (C), Redolfi (G), Di Stefano (G). Angoli: 3-4. Recupero: 0' pt; 6' st. Spettatori: 1224 (439 abbonati); di cui 432 da Cesena.
Risultati: Trentunesima Giornata - Serie C - Girone B:
Alessandria - Lucchese 0-1
39' Rizzo Pinna (L)
Ancona - San Donato Tavarnelle 3-0
5' Di Massimo (A), 19' Petrella (A), 46' Melchiorri (A)
Fermana - Carrarese 0-0
Fiorenzuola - Recanatese 0-1
14' Ferrante (R)
Gubbio - Cesena 1-1
30' Bumbu (C), 96' Di Stefano (G)
Montevarchi - Torres 1-0
34' Italen (M)
Olbia - Imolese 1-2
11' Dessena (O), 52' Faggi (I), 60' D'Auria (I)
Reggiana - Virtus Entella 0-1
67' Favale (E)
Rimini - Pontedera 1-1
14' Nicastro (P), 74' Vano (R)
Siena - Vis Pesaro 4-0
14' Di Santo (S), 37' Paloschi (S), 50' Collodel (S), 89' Raimo (S)
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►• 09 MARZO
2023
Verso la sfida contro il Cesena. Bianconeri idea turnover. Gubbio, Corsinelli verso il forfait
Si
va verso il secondo impegno interno consecutivo, l'avversario di turno
sarà il Cesena. La squadra bianconera si trova al terzo posto in
classifica ed è una formazione formato trasferta in quanto
finora ha ottenuto 9 vittorie sulle 17 totali, oltretutto fuori dalle
mura amiche ha incassato solo 7 reti. Inoltre il Cesena ha subito solo
una sconfitta nel girone di ritorno, nel big match serale perso in casa
contro la capolista Reggiana. Per il resto per i bianconeri sono
arrivate dopo il giro di boa 6 vittorie e 4 pari, tra cui l'ultimo
interno contro il Montevarchi. Tuttavia il tecnico Domenico
Toscano sta valutando se effettuare un po' di turnover visto che dopo
la gara di Gubbio ci sarà subito il big match interno contro
l'Entella il prossimo martedì. Il modulo prediletto è il
3-4-1-2. In porta è ballottaggio tra Lewis e Tozzo. In difesa
possibile il trio basato su Ciofi, Prestia e Mercadante. A centrocampo
probabile il quartetto Adamo, De Rose, Bumbu e Mustacchio. Sul fronte
avanzato invece il trainer dei romagnoli sta considerando anche la
possibililtà di dare spazio a Stiven Shpendi come trequartista a
supporto del duo di attacco Cristian Shpendi e Corazza. In casa Gubbio
invece questa settimana si è svolta in ritiro a Cascia che
terminerà solo alla vigilia della partita. Out per un problema
al costato il difensore laterale Corsinelli. Da valutare le condizioni
di Morelli che in ogni caso potrebbe partire dalla panchina, mentre per
Redolfi si valuterà fino all'ultimo momento. Non è chiaro
come potrebbe giocare la formazione di Braglia. Se verrà
confermato lo stesso assetto che è stato adoperato contro
l'Olbia si procederà con il 4-3-1-2. Probabile undici. Di
Gennaro in porta. Una difesa a quattro con Tazzer, Portanova, Redolfi e
Bonini. Centrocampo a tre con Rosaia, Toscano e Bulevardi. Davanti
Arena a svariare sulla trequarti a supporto di Di Stefano e Vazquez. Ma
non è escluso che ci siano sorprese come spesso accade con Piero
Braglia, non solo a livello di interpreti ma anche a livello
tattico con l'alternativa di schierare una difesa a tre. All'andata i
rossoblù vennero sconfitti dai cesenati per 3-0 con le
reti segnate da Corazza, Saber e Ferrante all'Orogel Stadium. Intanto a Gubbio è
pronta una iniziativa per ricordare il 25° anniversario della
promozione in serie C2 presso il Centro Servizi di Santo Spirito (ore
21, ingresso libero) mercoledì 22 marzo. A seguire nel link la
locandina di questa iniziativa.
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►• 07 MARZO
2023
Magrini: "Gubbio buona squadra, ma è giù a livello mentale. In attacco manca un qualcosa"
Ex
mediano del Gubbio. Ex allenatore di Grosseto e Fano. Presente alla
partita contro l'Obia sugli spalti del Barbetti. Stiamo parlando di
Lamberto Magrini che commenta così il match visto: "Era
più giusto un pareggio. L'Olbia ha creato poco per non dire
nulla, ha solo aspettato il Gubbio per poi ripartire, tranne l'episodio
del rigore ovviamente. Anche il Gubbio non è stato pericoloso
creando davvero poco in realtà". Vedendo il Gubbio dopo il girone di andata che idea si è fatto? "A
mio avviso sta accusando qualcosa sotto l'aspetto mentale, succede
questo quando per un periodo i risultati non arrivano. Si vede una
squadra che gioca con delle pressioni addosso, però il
Gubbio è sempre una buona squadra, parliamoci chiaro. Adesso
è in grande difficoltà e riesce a concretizzare poco.
Credo che questo aspetto lo condiziona e sotto porta penso che manca
qualcosa, ecco". Si continua infatti a parlare molto di un
mercato di gennaio avaro di rinforzi soprattutto in attacco. Ma lei
conosce Arras che lo ha allenato a Grosseto, ma che attaccante
è? "É un buon
attaccante. Quest'anno ha giocato poco a Siena perchè ha avuto
un infortunio al ginocchio ma se è condizione è un
calciatore che sa attaccare la profondità, non è un
goleador da venti gol però dà fastidio alle squadre
avversarie. In questo momento dipende molto dalla condizione
psico-fisica e credo che Arras al momento sia ancora un po' indietro
sotto questo aspetto". Il calciatore che più le piace? "Naturalmente
Arena, un ragazzo interessante che ha grande qualità però
anche lui in questo periodo manca in brillantezza. Questo brio lo
faceva contraddistinguere nella prima parte di campionato e pure nella
passta annata, invece adesso non attraversa uno dei suoi periodi
migliori. Sicuramente è l'elemento che può alzare il
livello tecnico delle giocate, soprattutto nella transizione della
palla nell'ultimo passaggio lo ritengo un calciatore fondamentale". Ormai la classifica si è delineata, rispecchia i reali valori delle contendenti? "La
Reggiana aveva perso il campionato con una corazzata come il Modena,
perciò è ripartita con delle certezze e quindi credo che
sia
avanti a tutte. L'Entella ha una rosa di prima qualità, il
Cesena altrettanto. Poi a seguire vedo un Gubbio o un Siena che si
possono giocare i playoff nei primi posti. Onestamente il Gubbio se
vuole vincere il campionato ha bisogno di una rosa più corposa,
sia a livello numerico che a livello qualitativo in tutti i reparti.
Soprattutto manca qualcosa lì davanti sul fronte avanzato per
vincere. Questo è il mio parere, poi ognuno vede il calcio a
modo suo". Il Gubbio ora è in ritiro a Cascia, un parere? "Per
mia esperienza personale a volte fanno bene, altre volte no. Dipende da
come la prende il gruppo e lo staff tecnico. Se si affrontano le
difficoltà del momento tutti insieme sicuramente può
aiutare, se invece i giocatori non l'hanno accettato di buon grado
diventa più dannoso che altro perchè può essere
considerato come un ritiro punitivo. Ne ho fatti anche io: alle volte
ho trovato dei benefici, altre volte assolutamente no". Lei ha
vestito la maglia del Gubbio in periodi dove i tifosi lo seguivano in
massa, vedere oggi uno stadio così desolato che effetto le fa? "Sì,
vedere così poca gente a Gubbio non fa piacere. Mi ricordo negli
anni '80 si partiva dai 1500 o 2000 ai 3000 spettatori nelle partite
più importanti. Per non parlare degli 8000 spettatori nel derby
contro il Perugia. Era un pubblico appassionato. Onestamente oggi non
ho visto quell'attaccamento alla squadra che c'era negli anni passati e
questo mi dispiace. I veri tifosi aiutano la squadra in questi momenti". Avendo vissuto sulle panchine di Grosseto e San Donato
Tavarnelle, questo girone rispetto all'anno scorso è uguale o
trova differenze? "L'anno scorso era
un po' più duro il campionato, credo che era di livello
leggermente superiore. Però è sempre un girone importante". E la sua ex squadra, il San Donato Tavarnelle, si salverà? "Può
giocarsi le sue possibilità. Negli undici titolari è una
buona squadra. Se però mancano i vari Galligani, Russo,
Bovolon o Gorelli faceva fatica. Mi è dispiaciuto che
quando recuperammo proprio questi calciatori hanno deciso di
cambiare. Mi ha dato fastidio perchè il presidente mi aveva
fatto i complimenti e la mattina dopo mi ha esonerato. Ma questo
è il calcio".
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►• 06 MARZO
2023
Tresoldi: "Il materiale è buono ma non ottimo. Vazquez è isolato. E la B fu un caso estremo"
Vive
in Germania, anche se per tanti anni ha vissuto a Gubbio. É un
ex difensore laterale di Atalanta, Cesena e Gubbio. Stiamo parlando di
Emanuele Tresoldi che sabato scorso era presente sugli spalti a vedere
la squadra di Braglia contro l'Olbia. Ecco cosa ci dice: "Sono
dell'avviso che per la piazza di Gubbio un sesto posto in classifica
è sempre una grande cosa. Chiaro che dopo un girone di andata
strepitoso qualcuno poteva pensare chissà che cosa, però
sono dell'idea che bisogna essere sempre contenti che il Gubbio
mantenga questi livelli di campionato". Con questo ci vuole dire
che la gente di Gubbio non deve essere scontenta per questo andamento
perchè questa è la dimensione di questa piazza? "Assolutamente
sì. Dodici anni fa il Gubbio salì in serie B ma è
stato un caso estremo. Non bisogna farsi condizionare troppo da quel
successo verso la B perchè per tornarci servono tutta una serie
di meccanismi che non sono facili da ritrovare. Ovviamente è
comprensibile un certo rammarico per quello che si era visto nel girone
di andata perchè il cammino è stato strepitoso. Ho
seguito le parole del mister, penso che abbia ragione perchè non
doveva finire così con un trend negativo". Il girone di andata forse aveva illuso qualcuno secondo lei? "Penso
che sia stato normale pensare ad un exploit, non sono al corrente di
quale siano realmente le ambizioni della società o se vogliono
fare la serie B, perciò da esterno posso solo dire che Gubbio in
questa categoria è una bella realtà e hanno preso
allenatori di spessore, pertanto non credo che bisogna rimproverare
più di tanto (alla società ndr)". Ma nello specifico che partita ha visto sabato? "Dico
che la partita è stata bruttina in generale, i due portieri non
hanno avuto rischi, era una partita da zero a zero. Il Gubbio ha
provato a fare la partita, l'Olbia giocava di rimessa, però i
rossoblù arrivavano fino alla trequarti e poi si è notata
una mancanza. Vedo che viene buttata la croce addosso su Vazquez, ma io
l'ho visto un po' troppo solo lì davanti con gli esterni che
girano, è stato costretto sempre a giocare due contro uno in
area perciò non è nemmeno aiutato". Ora il presidente Notari ha mandato tutti in ritiro a Cascia, un suo giudizio? "Ci
può stare. Nella concezione nordica dove abito adesso io, un
ritiro è inammissibile, ma questa è l'Italia e si sa che
quando non arrivano i risultati può accadere una cosa del
genere. Sono dell'idea che il mister (Braglia ndr) non abbia grandi
colpe: il materiale è buono ma non ottimo. I calciatori fanno la
loro parte perchè non puoi competere a livello di spesa con
Reggiana o Cesena. Probabilmente vorranno cercare di ritrovare la
quadratura nell'ambiente". Si parlava di paesi nordici e di
attaccanti, ci può dire come vive la situazione con suo figlio
Nicolò Tresoldi che con ottimi risultati sta giocando in
Germania come attaccante ad Hannover? "Una
bella esperienza, viviamo il momento con serenità e non facciamo
programmi. Mi impressionano la cornice e le strutture, e vedo che anche
Nicolò si sta divertendo". Da ex difensore in serie A con
l'Atalanta, ma quale è stato il calciatore in realtà
più forte incontrato? "Roberto
Mancini, mi aveva impressionato per la sua classe stratosferica: non
è un caso che è stato un leader alla Sampdoria e pure nella Lazio". E il compagno di squadra? "Ai
tempi dell'Atalanta i vari Inzaghi e Vieri non erano ancora esplosi,
poi sono maturati in altri lidi. In quella squadra mi impressionava
Paolo Montero: era già maturo ed era proprio forte". Un calciatore simile al suo credo calcistico può essere oggi Theo Hernandez del Milan? "Eh,
sì, è tanto forte. Credo che il francese insieme ad
Alphonso Davies del Bayern Monaco siano calciatori che fanno la
differenza nel panorama mondiale".
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►• 04 MARZO
2023
Notari ordina: 'In ritiro a Cascia'. Braglia: "Perdere così è avvilente". Le foto di Gubbio-Olbia
Adesso
c'è un provvedimento: infatti la società comunica che
«il presidente Sauro Notari, deluso e amareggiato della gara
contro l'Olbia, e in generale per l'ennesima prestazione negativa degli
ultimi due mesi ha deciso che da lunedì mattina fino a
venerdì la squadra sarà in ritiro a Cascia all'Hotel
Elite e si allenerà nel vicino centro sportivo». Gubbio,
stop casalingo inaspettato. L'Olbia passa con il minimo sforzo.
Decisivo un calcio di rigore realizzato nella ripresa da Ragatzu, anche
se l'episodio lascia molte perplessità. Come lascia molte
perplessità la prestazione della squadra che anche in questa
circostanza dimostra tutte le sue carenze sul fronte avanzato,
oltretutto squadra senza brio e senza la giusta cattiveria agonistica.
La squadra sembra come abbattuta. Le parole del trainer Piero Braglia
dopo il match tra l'ironico e il sarcastico: "Se siamo riusciti a perdere una partita senza subire un tiro in porta, credo che sia tanta roba". Il tecnico prosegue dicendo:
"Purtroppo la realtà è questa. Qui non è
più un problema di moduli o di altro, probabilmente abbiamo dei
problemi. C'è poco da girarci intorno. Se per 80 minuti riesci a
tenere palla ma non abbiamo creato l'inverosimile, significa che
abbiamo dei problemi e dobbiamo prenderne atto. Ognuno si deve prendere
le proprie colpe. L'allenatore sono io, perciò sono io che sono
deputato a risolvere questa situazione, fino a prova contraria. Mi
lascia soprattutto perplesso il fatto che non siamo incisivi e basta un
niente che gli avversari ci fanno subito male. Se ho parlato con i
calciatori? Per qualcuno può essere clamorosa questa situazione,
ma se uno analizza la situazione fino in fondo non lo è di certo: in attacco abbiamo
un certo tipo di calciatori, prima invece avevamo Mbakogu e Artistico
che non facevano chissà che cosa però c'erano un insieme
di componenti anche fisiche che forse si abbinavano meglio.
Fisicamente adesso lì davanti lasciamo più a desiderare e
con una difesa dell'Olbia schierata con tre armadi a muro non è
stato per niente semplice. Purtroppo stanno venendo fuori tutti i nostri limiti.
Ho parlato con i ragazzi e gli ho detto che è brutto finire un
campionato in una certa maniera come stiamo facendo noi. Vorrei vedere
gente sputare sangue in campo, così è deprimente. Se
manca un leader? Spero che rientri il prima possibile Signorini
perchè sa rapportarsi con i ragazzi, lui è un vero leader, ma dobbiamo
trovare qualcun'altro perchè quando usciamo dal campo non vogliamo che
nessuno ci rimproveri qualcosa. Voglio dire, così non va proprio bene.
Sul rigore? Non ho visto bene, non ho visto da quella distanza,
evidentemente il loro calciatore (Brignani ndr) è stato furbo
cadendo bene, di certo siamo noi che non siamo neanche furbi perchè
basta vedere che partita siamo andati a perdere". Per i sardi parla il terzino Nicolò Sperotto: "Questa
vittoria è stata vitale per noi. Abbiamo fatto la nostra partita
contro una squadra forte e tosta. Stiamo facendo un bel lavoro tra noi
calciatori e lo staff. Non è stata una bella partita, direi
meglio che è stata una partita piuttosto maschia". Le immagini del match tra Gubbio e Olbia. Fotoservizio di Gianfranco Gavirati.
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►• 04 MARZO
2023
Gubbio, brutto ko in casa con l'Olbia (0-1). Ragatzu decide su rigore apparso molto dubbio
Gubbio
contro Olbia. La cronaca. Al 4' ci prova con un guizzo Arena dal limite
con un tiro di sinistro radente che viene abbrancato a terra da
Sposito. Al 21' spiovente da destra di Corsinelli in area dove
Bulevardi ci prova in tuffo di testa con la palla che sorvola di poco
sopra la traversa. Poco e altro di più si vede nel primo tempo
con due squadre che non riescono ad impensierire entrambi i portieri.
La ripresa. Al 14' il colpo di scena quando Emerson calcia un corner in
area dove Di Gennaro respinge con i pugni corto, si contendono un
pallone Arena con gamba alzata e Brignani con quest'ultimo che cade a
terra, così l'arbitro concede un calcio tra le proteste degli
eugubini. Episodio che lascia qualche perplessità. Dal dischetto
Ragatzu resta freddo e dagli undici metri di piatto destro insacca la
palla in rete angolata. Al 37' su spiovente da destra di Tazzer in area
sul secondo palo ci prova in tuffo di testa Nicolao ma la palla si alza
poco sopra la traversa. Al 47' invece su cross in area da sinistra di
Arboleda
ci prova al volo Ragatzu con un tiro di destro volante con la palla che
sorvola di un metro sopra il montante. Finisce qui una partita
scialba. Nella squadra continuano le amnesie in avanti con Vazquez
e Spina prima, con Arras e Di Sfetano poi, tutti elementi che non
riescono a trovare una conclusione degna di nota verso il portiere
Sposito. Le uniche incursioni infatti sono state di Bulevardi e
Nicolao, ma non hanno trovato lo specchio della porta, emblema di una
carenza a livello realizzativo e di freddezza davanti alla porta.
Così i galluresi ringraziano perchè con il minimo sforzo
ottengono l'intera posta in palio. Senza dimenticare che durante la
partita si sono infortunati Corsinelli (per una botta alle costole in via di accertamenti) e
Redolfi (problema ad un ginocchio).
Tabellino: Gubbio - Olbia (0-1):
Gubbio (4-3-1-2):
Di Gennaro; Corsinelli (46' pt Tazzer), Portanova, Redolfi (1' st Dutu), Nicolao;
Rosaia, Bontà (21' st Toscano), Bulevardi; Arena; Spina (24' st Arras), Vazquez (24' st Di Stefano). A disp.:
Meneghetti, Greco, Semeraro, Vitale. All.: Braglia.
Olbia (3-4-3): Sposito; Brignani, Bellodi, Emerson; Arboleda, Zanchetta (22' st La Rosa), Dessena (33' st Incerti),
Travaglini (25' pt Sperotto); Contini (33' st Babbi), Nanni (22' st Corti), Ragatzu. A disp.: Van Der
Want, Fabbri, Secci, Occhioni, Boganini, Sueva.
All.: Occhiuzzi.
Arbitro: Maccarini di Arezzo (Masciale di Molfetta e Schirinzi di Casarano); Quarto uomo: Catanzaro di Catanzaro.
Rete: 14' st Ragatzu (O) rigore.
Ammoniti: Emerson (O), Dessena (O), mister Occhiuzzi (O), Vazquez (G), Corti (O). Angoli: 3-4. Recupero: 4' pt; 5' st. Spettatori: 751 (439 abbonati); di cui 18 da Olbia.
Risulati: Trentesima Giornata - Serie C - Girone B:
Carrarese - Rimini 3-1
9' Imperiale (C), 21' Mencagli (R), 24' Capello (C), 77' Energe (C)
Cesena - Montevarchi 2-2
23' Ciofi (C), 41' Gennari (M), 62' Italen (M), 87' Corazza (C) rig.
Gubbio - Olbia 0-1
59' Ragatzu (O) rig.
Imolese - Fermana 0-0
Lucchese - Ancona 1-1
52' Panico (L), 88' Simonetti (A)
Recanatese - Alessandria 1-2
80' Cori (A), 85' Sbaffo (R), 92' Renault (A)
San Donato Tavarnelle - Siena 1-1
9' Gorelli (Sd), 60' Di Santo (Si)
Torres - Pontedera 0-1
30' Catanese (P)
Virtus Entella - Fiorenzuola 3-1
3' Zamparo (E), 24' Zamparo (E), 65' Corbari (E), 87' Piccinini (F)
Vis Pesaro - Reggiana 0-3
27' Cauz (R), 79' Rozzio (R), 84' Varela (R)
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►• 03 MARZO
2023
Braglia: "Ora tutti si giocano la credibilità. Forse ci eravamo abituati troppo bene prima..."
Alla vigilia del match contro l'OIbia, ecco le parole del trainer Piero Braglia: "Qualche
segnale positivo comincia ad esserci perchè nelle ultime quattro
partite abbiamo ottenuto una vittoria e due pareggi. Adesso in campo ci
comportiamo meglio anche se facciamo fatica a fare gol e facciamo
fatica ad indirizzare le partite. Bisogna tenere duro fino alla fine
perchè questi ragazzi si giocano la credibilità che
avevano acquisito nel girone di andata. Dobbiamo cercare di fare i
playoff cercando di centrare la migliore posizione possibile. A mio
avviso non c'è stato mai un problema fisico, c'è stata
una serie di cose che ci hanno portato qualche guaio ma adesso dobbiamo
essere bravi ad uscirne. Dobbiamo dare un qualcosa in più tutti
per tirarci fuori da questa situazione. L'Olbia ha Ragatzu che per
questa categoria è un lusso avendo fatto 13 gol, ma l'Olbia non
è solo Ragatzu, bensì è una squadra ben diversa da
quella che abbiamo affrontato all'andata, è migliorata e ha
trovato degli equilibri che la rendono tosta. Non ci sono più le
avversarie del girone di andata che anche se giocavi con una certa
superficialità riuscivi a fare risultato, adesso le squadre si
sono quasi tutte sistemate e rinforzate. Adesso si vede tutto brutto,
lo capisco, perchè avevamo iniziato molto bene e tutti ci
avevamo fatto la bocca. Ma non funziona così nel calcio, bisogna
essere realisti e guardare in faccia la realtà del momento. Se
ci sarà la conferma del centrocampo a tre? Ho avuto buoni
riscontri, anche se si può fare meglio. Bisogna creare di
più ed essere più sbarazzini. La qualità del gioco
passa dai piedi di Bulevardi o di Arena, se accendono la lampadina e
tornano a fare quello che sanno fare. Lo stesso discorso posso dirlo di
Toscano o Bontà, due calciatori efficaci ma con caratteristiche
differenti. Anche il giovane Vitale ha una buona corsa ma a volte si
perde nelle bischerate. E Di Stefano? Deve crescere, sembra che la
palla gli brucia, bisogna avere meno paura, ma per i giovani
serve tempo. In serie C c'è più contatto fisico e
cattiveria, in questa categoria bisogna avere le giuste motivazioni.
Motivazioni che avevamo all'andata, poi ci siamo come sgonfiati e sono
venuti fuori tutti i nostri limiti. Sicuramente ci eravamo abituati
tutti troppo bene prima. Poi sugli arbitri ho letto di Mourinho e
lo capisco perfettamente: anche io mi sono preso due giornate di
squalifica solo per avere detto che su Arena non era mai fallo, poi sul
referto mi hanno scritto che avevo enunciato una frase irriguardosa, ma
quando mai? Per giustificarsi per mandarti fuori si inventano
le cose e queste situazioni mi fanno incacchiare perchè poi non
c'è neanche un confronto con loro. Ora non ti puoi nemmeno muovere in
panchina, ma mica siamo in prigione". Sono assenti Morelli e Signorini (infortunati) e Bonini (che è squalificato).
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►• 01 MARZO
2023
Lazzoni: "Una flessione? Fa parte del gioco. L'esigenza dei campi? Ci siamo adoperati..."
É
originario di Sarzana ma vive a Gubbio. É stato per tanti anni
un centrocampista del Gubbio ed ora da quasi due anni ricopre il ruolo
di team manager nel team rossoblù. Parliamo con Massimiliano
Lazzoni. Allora, come si trova in questa nuova veste? "Come
tutte le cose nuove c'è solamente da imparare. Ogni giorno
c'è qualcosa di nuovo. Avendo vissuto questo mondo da
calciatore conosco le esigenze degli addetti ai lavori.
Un'esperienza
bella perchè in pratica sei sempre in contatto con la squadra e
con lo staff tecnico, la mia figura essenzialmente per poter assolvere
le esigenze di tutti. Essendo un componente della società il mio
compito è questo perchè cerco di essere da tramite tra
proprietà e squadra, si cerca di fare tutto il possibile".
Quest'anno forse il lavoro a livello logistico è aumentato
perchè c'è un problema con i campi di allenamento e
spesso la squadra si allena a Umbertide, è così? "Il
problema con i campi in questi anni c'è stato. Poi c'è
stata una esigenza particolare di trovare un campo sintetico. Avendo
avuto un'esperienza nel settore delle giovanili è venuta fuori ad
un certo punto la soluzione di Umbertide. Fino a quando il tempo era
buono con il terreno in erba, poi da gennaio parliamo di sintetico.
Ovvio che avere un campo di allenamento nelle vicinanze sarebbe stato
l'ideale, la situazione era meno gravosa. Cioè poter avere un
campo di proprietà certamente comporterebbe un problema in meno
sia a livello logistico sia per i calciatori stessi perchè hanno
le loro esigenze. Spostarsi è differente rispetto ad
avere tutto ciò a disposizione qua a Gubbio". Nella
carriera da calciatore ha avuto diversi allenatori, adesso in questo
nuovo ruolo si è dovuto confrontare con Torrente prima e Braglia
ora, un suo commento? "Mi sono
prefissato di rimanere sempre me stesso anche in questo nuovo ruolo.
Educazione e rispetto ho sempre avuto sia con Torrente che con mister
Braglia. Logico che stiamo parlando di due allenatori esigenti, nel
senso che hanno sempre cercato di poter rendere al meglio tutte le cose, in
un maniera l'uno ed in un'altra maniera l'altro. Sono due
professionisti che si sono dimostrati professionali e non è un
caso che hanno calcato da calciatori delle categorie importanti in
realtà importanti. Oltretutto parla pure il loro curriculum da
allenatori. Anche da loro ho avuto dei consigli e posso aggiungere che ci siamo sempre
confrontati per risolvere le situazioni. Il dialogo penso sia alla base
di tutto". Vissuto dalla panchina, dal lato della sua esperienza, cosa pensa di questa involuzione del Gubbio? "Succede
nel calcio, basta guardare l'Inter in serie A. Situazioni altalenanti
fanno parte del gioco, pure nel nostro piccolo. Il gruppo di ragazzi
è molto unito, ogni partita danno il massimo, perciò
bisogna stare tranquilli. Ora è basilare stare tutti uniti.
Chiaramente l'andata è sempre diversa dal ritorno in ogni torneo
perchè si delineano le posizioni in classifica. Si è
parlato di vincere il campionato, ma non voglio dire che non bisognava
crederci, però bisogna capire che ci sono contendenti come
Cesena che hanno quasi ventimila spettatori, oppure Reggiana ed
Entella, compreso l'Ancona stesso che possiedono bacini d'utenza e disponibilità importanti. Perciò credo che a
livello fisiologico sia una cosa pure naturale dopo un girone di andata
fatto benissimo. Non dico che c'è stato un rilassamento, direi
meglio una flessione. Bisogna essere bravi a ripartire". Il calciatore più forte del Gubbio? "No no, non posso dirlo... mi capirete". Allora, il calciatore più forte del girone? "Francesco
De Rose del Cesena mi ha impressionato: come caratteristiche mi
assomigliava, calciatore a tutto campo, grande personalità,
efficace in interdizione, un trascinatore perchè sposta gli equilibri di
una squadra". Il compagno più forte con il quale ha giocato? "Sicuramente
Giovanni Cipolla, aveva un qualcosa in più rispetto a tutti: di
una qualità superiore e con più fortuna poteva
giocare in grandi palcoscenici". Il compagno di reparto invece? "Certamente
Alessandro Sandeani, per la sua semplicità e per la sua
umiltà, è stato molto semplice giocare con lui. Sempre a
disposizione della squadra e aveva caratteristiche simili alle mie:
corsa, interdizione, entrambi eravamo efficaci a fare ripartire
l'azione, in pratica giocavamo in simbiosi".
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