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• 31
MARZO 2019 Notari:
"Aria pura, ora parlo io...". Galderisi:
"Una risposta a tutti". Le foto
di Monza-Gubbio
Quel
colpaccio che non ti aspetti. Aspetti il colpo
del Monza che nel primo tempo ci prova in realtà
a più riprese. Cambia tutto nella ripresa,
espulso Scaglia. La squadra così prende coraggio
e ci pensa Casiraghi a trovare un gol da cineteca.
Un tiro liftato di destro che si insacca a fil di
palo. Una vittoria che mancava dal 12 febbraio scorso
(in trasferta con la Fermana per 1-0). Questa volta
l'allenatore Giuseppe Galderisi gongola: "Ci
mancava la vittoria. Avevamo buttato via tante partite:
qualche volta siamo stati leggeri e così
abbiamo preso delle palate. Merito di tutti. Ma
io ho sempre creduto nella squadra che a mio avviso
è di qualità. Abbiamo dato una vera
risposta a tutti. Ai tifosi che domenica scorsa
erano arrabbiati, ma soprattutto al presidente che
in questa fase stava soffrendo troppo per il nostro
andamento. Perciò gli dedico la vittoria.
Ne sono orgoglioso. E dire che per questa partita
ho dovuto cambiare assetto tattico per via di alcune
defezioni. Nel primo tempo non abbiamo fatto quello
che volevamo. Mentre nella ripresa siamo stati compatti,
ripartendo bene negli spazi e poi è arrivata
la stoccata del nostro calciatore di qualità
(Casiraghi ndr)". Prende la parola anche
il presidente Sauro Notari e non ha peli sulla lingua.
É un fiume in piena. Ecco le sue parole:
"Una grande partita. É una boccata
d'ossigeno, ma più che altro questi tre punti
ci fanno respirare un'aria fresca quella pura di
montagna. Perchè nessuno preventivava che
a Monza arrivassero i tre punti per noi".
E poi arriva la stoccata inaspettata perchè
il patron aggiunge: "Una vittoria che la
dedico a... Ettore Marchi. Troppe cose devianti
ho sentito dire su questa faccenda. Sono rammaricato
di quello che si va dicendo. Il calciatore è
voluto andare via, nessuno lo ha costretto ad andare
via. Io sono Sauro Notari e voglio bene al Gubbio:
faccio tutto per il bene della squadra, tengo solamente
agli interessi del Gubbio e non tengo agli interessi
personali. Sia chiaro. Chi vuole bene al Gubbio
mi segue. Chi ancora non lo avesse capito è
giunto il momento di farlo capire. Voglio portare
questo Gubbio nel limbo che più gli compete.
Adesso? Ci aspettano cinque finali. E il futuro
di Galderisi? Per ora ci siamo parlati e sono contento
che mi ha dedicato la vittoria. Aggiungo che per
scaramanzia non mi trovavo in panchina a Monza (come
a Rimini e Gorgonzola ndr), sono rimasto a casa
e vedo che ha funzionato. Vorrà dire che
non andrò mai più in panchina, al
massimo in tribuna". Il trainer dei locali
Christian Brocchi ha tagliato corto e si è
lasciato andare con una laconica frase: "Eravamo
troppo scarichi dopo un tour de force e l'abbiamo
pagata". Intanto ecco le foto (20 immagini)
di Monza e Gubbio. Il fotoservizio di «In&Out
Photoagency» di Antonio Mastrangelo.
• 31
MARZO 2019 Il
colpaccio del Gubbio a Monza (0-1). Espulso Scaglia
e nel finale Casiraghi trova il jolly
Monza
contro Gubbio. Il trainer Galderisi schiera per
la prima volta il 3-4-2-1.
Marchegiani in porta. Difesa a tre con
Espeche, Maini e Lo Porto. Centrocampo a quattro
con Ferretti, Davì, Benedetti e Pedrelli. Trequartisti con
Cattaneo e Casiraghi. Di punta il centravanti
Chinellato. La cronaca. Al 10' va via sulla sinistra
Chiricò che pennella in area un cross preciso,
colpo di testa di Ceccarelli, palla che sorvola
di poco sopra la traversa. Al 20' ancora Ceccarelli
dalla destra crossa in area, colpo di testa di Marchi,
la palla termina fuori di un metro a lato. Al 24'
va in gol Marchi di piatto dopo un assist di Ceccarelli
da destra, ma l'arbitro ferma tutto per fuorigioco
(rete annullata). Al 28' proteste locali per un
presunto contatto tra Benedetti e Chiricò
in area eugubina. Niente di fatto, ma l'azione prosegue
con cross pericoloso in area di Di Paola, Marchegiani
in uscita sventa il pericolo in tuffo anticipando
Chiricò che era in agguato. Al 34' prova
direttamente Ceccarelli una conclusione a livello
personale dal limite: tiro di sinistro che sfiora
il montante. Al 37' pericolo quando Chiricò
sguscia via sulla sinistra ad Espeche, entra in
area e in dribbling cerca di superare Maini che
tempestivamente in tackle in extremis sbroglia la
matassa. Al 43' è Anastasio che dal fondo,
da sinistra, scodella una palla in area, colpo di
testa in tuffo di Marchi con la palla che sibila
pericolosamente sopra la traversa. Ripresa. Al 1'
si fa vedere subito il neoentrato Battista che con
una volèe di sinistro dal limite cerca la
porta, palla che lambisce il palo, radente. All
8' chance eugubina con Casiraghi che in area rimette
in mezzo un pallone importante, ma Chinellato prima,
e Davì poi, non riescono a sfruttare l'assist
filtrante del fantasista rossoblù. Al 12'
ci prova Anastasio con un tiro di sinistro dal limite,
tuttavia para a terra Marchegiani. Al 28' c'è
Palazzi che scodella una palla in area, tap in di
D'Errico di destro, Marchegiani si trova sulla traiettoria
giusta e sulla riga di porta abbranca la sfera a
terra. Capovolgimento di fronte con Casiraghi che
cerca il tiro di destro dal limite, palla che sfiora
il montante. Al 33' invece Plescia prende per la
maglia Scaglia che reagisce con una gomitata e viene
espulso (cartellino rosso diretto). Il Gubbio ne
approfitta e al 37' passa in vantaggio: Malaccari
da sinistra serve Casiraghi che
entra in serpentina in area e fa partire un destro
liftato con la palla che si insacca
a fil di palo. Il Gubbio trova il colpaccio a Monza.
Tre punti d'oro. Tabellino:
Monza - Gubbio (0-1): Monza
(4-3-3): Guarna; Bearzotti (39' st Marconi), Negro, Scaglia, Anastasio;
Armellino, Di Paola (14' st Brighenti), Palazzi; Ceccarelli
(27' st D'Errico), Marchi, Chiricò (39' st
Lepore).
A disp.: Sommariva, Fossati, De Santis,
Lora, Tomaselli, Tentardini, Galli, Reginaldo. All.: Brocchi. Gubbio
(3-4-2-1): Marchegiani; Espeche, Maini,
Lo Porto; Ferretti (42' st Conti), Davì, Benedetti, Pedrelli (15'
st Malaccari); Cattaneo (1' st Battista), Casiraghi
(48' st Campagnacci); Chinellato (15' st Plescia). A disp.: Battaiola, Schiaroli, Tofanari, Ricci. All.: Galderisi. Arbitro:
Meraviglia di Pistoia (Dicosta di Novara e Trasciatti
di Foligno). Rete: 37' st Casiraghi (G). Espulso:
33' st Scaglia (M) per fallo di reazione. Ammoniti:
Battista (G), Palazzi (M), Davì (G), Armellino
(M), Lo Porto (G), Plescia (G). Angoli: 7-0
per il Monza.
Recupero: 0' pt; 5' st. Spettatori:
2283. Risultati:
Trentatreesima Giornata - Serie C - Girone B: Albinoleffe
- Fermana 1-1 48'
Urbinati (F), 60' Cori (A) rig. Feralpisalò
- Giana Erminio 1-1 64'
Vita (F), 80' Perna (G) Imolese
- Triestina 2-1 18'
Granoche (T), 24' Hraiech (I), 92' Mosti (I) Monza
- Gubbio 0-1 82'
Casiraghi (G) Pordenone - Sudtirol 0-0 Renate
- Teramo 0-0 Rimini
- Fano 0-0 Sambenedettese
- Virtus Verona 1-1 21'
Ilari (S), 57' Danti (V) Vicenza - Ternana
1-1 37'
Giacomelli (V) rig., 60' Palumbo (T) Vis Pesaro
- Ravenna 0-0
• 30
MARZO 2019 Verso
Monza out Piccinni e De Silvestro. Galderisi vuole
battaglia con l'ex capitano Marchi
Verso
Monza, sfida difficile, con tante defezioni. Non
convocati Piccinni, De Silvestro, Nuti e Tavernelli.
Altri calciatori non sono in perfette condizioni
(la lista è lunga). Perciò l'allenatore
Giuseppe Galderisi fa di necessità virtù
e dice: "Conoscendo il presidente Berlusconi
e il dottor Galliani che sono entrati nel Monza,
conosco molto bene quale può essere la loro
filosofia. Hanno cambiato, praticamente è
come se avessero in rosa due squadre fortissime,
d'altronde sanno gestire molto bene un organico di qualità
pazzesco. Tutto ciò per noi deve essere un
motivo di stimolo perchè andiamo a giocare
su un campo di tutto rispetto. Diciamo che il Monza
è destinato a scalare la vetta, però
non solo in questo preciso campionato ma anche nel
calcio italiano. Perciò è
una partita meravigliosa da giocare contro un'avversaria
più forte di noi. Avremo di fronte
una persona che tutti noi vogliamo un bene dell'anima
come Ettore Marchi e per noi sarà un onore
sfidarlo. Pertanto dalla mia squadra mi aspetto
che ci sia la determinazione giusta, essere ordinati
in campo, ma in particolare modo chiedo solidità
e una certa aggressività. E voglio vedere
davvero tanta voglia di andare a fare gol. Se crediamo
di invertire la tendenza? Dobbiamo crederci e ci
crediamo. Sappiamo che è un momento delicato
e non dobbiamo sbagliare nulla. Possibile variabili
tattiche? Ne abbiamo fatte di cose, ma credo che
in questo preciso momento non ci serve confusione.
Adesso ci servono solo certezze. E quindi? Siamo
pronti per la battaglia". Perciò
potrebbe essere confermato il 4-2-3-1. Probabile
undici. Marchegiani in porta. Un quartetto di difesa
con Ferretti, Espeche, Maini e Lo Porto. A centrocampo
il duo Davì e Conti (che è in vantaggio
su Benedetti). Sulla linea di trequarti l'asse basato
su Cattaneo, Casiraghi e Malaccari. Di punta come
vero centravanti stavolta è ballottaggio
tra Plescia o Chinellato. Queste sono le avvisaglie.
Poi è chiaro che all'ultimo momento il tecnico
rossoblù ci potrebbe stupire e potrebbe cambiare
pure modulo infoltendo la mediana, cioè un 4-3-2-1
con Casiraghi e Cattaneo trequartisti, a centrocampo
il trio Davì, Benedetti e Conti. Intanto ecco
la lista dei venti convocati: Battaiola,
Battista, Benedetti, Campagnacci, Casiraghi, Cattaneo,
Chinellato, Conti, Davi, Espeche, Ferretti, Lo Porto,
Maini, Malaccari, Marchegiani, Pedrelli, Plescia,
Ricci, Schiaroli e Tofanari. In casa Monza, parla
il tecnico Christian Brocchi (da
Monza-news.it): "Temo questo incontro perchè
giocheremo contro una squadra che si deve salvare.
Bisogna essere pronti a livello fisico e mentale.
Sicuramente ci saranno 4-5 cambi in formazione.
Ora mentalizzare una città verso
obiettivi importanti. Creare lo spirito di appartenenza
è bello ed importante".
• 27
MARZO 2019 Borghese:
"Quella squadra di Torrente credeva nell'impossibile.
E vi racconto un aneddoto..."
Domenica
c'è il Gubbio a Monza. L'ultima volta al
Brianteo venne fuori una roboante rimonta per 3-2
nell'anno della cavalcata verso la serie B con le
reti di Galano e doppietta di Borghese. Provare
con
il foto revival.
Un difensore
che non ha perso il vizio del gol, visto che quest'anno
a Como ha già segnato 7 reti.
Ne parliamo con il diretto interessato, Martino
Borghese, che ci dice: "Sì, è
vero. Il mio ultimo record personale era stato con
il Gubbio con sei gol. Impossibile perdere il vizio
del gol quando uno ce l'ha proprio dentro. Mi piace
difendere, ma quando le cose si mettono un po'
male non disdegno di andare a prendermi un gol".
Un altro ex rossoblù di quella galoppata
verso la serie B, ora è tuo compagno di squadra
con il Como, stiamo parlando di Silvano Raggio Garibaldi:
"É sempre lui, anzi. Ancora meglio.
Appena il direttore Corda mi ha chiesto se c'era
un centrocampista che poteva fare al caso nostro,
ho fatto subito il nome di Silvano: per me è
il centrocampista davanti alla difesa tra i più
forti d'Italia. L'ho chiamato subito e gli ho detto:
vieni con noi, proviamo a vincere insieme di nuovo.
É rimasto identico a Gubbio, mette sempre
l'anima in campo". Nel vostro girone B
(di serie D) è lotta a due fino alla fine,
con dei numeri impressionanti (ben 69 punti del Mantova
contro i 68 punti del Como). Incredibile, no? "A
livello di numeri è pazzesco. Se tutte e
due le squadre si trovassero ora negli altri gironi,
ci saremmo ritrovati tutti con almeno 10 punti di distanza
dalla seconda (vedi il Lecco). E al momento siamo
tra le migliori difese d'Italia con 16 gol subiti
(solo la Juve Stabia nei Pro ha fatto meglio con
13 gol subiti ndr) e abbiamo il miglior attacco del
girone (56 reti)". E nel Mantova primo
in classifica c'è un altro ex rossoblù,
Daniele Ferri Marini: "Sì, è
un calciatore forte, fa la differenza e me lo ricordo
cosa ha fatto a Gubbio. Ma il Mantova è stato
costruito per vincere, spendendo cinque volte più
di noi. La nostra sfortuna è averlo
incontrato nel nostro stesso girone. Però
fino alla
fine ce la lotteremo, ogni partita per noi è
come una finale di Champions". Continuiamo
a parlare di Lombardia, perchè il Gubbio
domenica fa visita al Monza e nel 20 febbraio 2011
ci fu quella vittoria in extremis con doppietta
di Borghese: "Un ricordo pazzesco, è
da brividi.
Quando ho dei momenti tristi o mi voglio caricare,
mi rivedo sempre il dvd di quei gol. Proprio quel
giorno ottenemmo 10 punti di vantaggio
dal Sorrento. Furono tre punti fondamentali
in rimonta. Ed ora seguo ancora il Monza perchè
in squadra c'è Ettore Marchi: mi piace seguire
lui e ogni tanto ripenso a quel fatidico match.
Credo che domenica anche per Marchi sarà una partita
importante a livello emozionale". Ma quella doppietta con Torrente che ti tramutò
centravanti nella ripresa, curioso no? "Ma
era una tattica usata da Torrente. Quando le partite
non si sbloccavano mi mandava a fare l'attaccante
e fui fortunato".
Una stagione trionfante, ma c'è stato un
segreto? "Guardate, ne ho girati di spogliatoi
e persone. Il vero segreto è che in quella
rosa c'erano 30 calciatori, tutti quanti credevano
che l'impossibile si poteva avverare. Avevamo in
corpo tutti
la mentalizzazione giusta anche grazie a mister Torrente che
diventava il nostro 31esimo personaggio in campo. E poi
vorrei
raccontare un aneddoto". Ma prego, dica?
"Io, Lamanna e Raggio Garibaldi avevamo
lo stesso manager, e pure Torrente. Quando
venimmo a Gubbio per firmare, a noi quattro, ci risero in faccia
Simoni e Giammarioli perchè avevamo messo
il premio per la promozione in B. Ci dissero: «ci
piace il vostro pensiero, ma dobbiamo salvarci».
Ma avevamo un grande spogliatoio: Sandreani, Briganti,
Boisfer, Farina, Gomez, tutta gente uguale, cioè
con la mentalizzazione portata
a vincere". Ma il Gubbio oggi non sta andando
benissimo: "Lo seguo e mi dispiace. Gubbio
è nel mio destino: un eugubino è stato
mio testimone di nozze. Credo
e spero che riuscirà a salvarsi".
• 26
MARZO 2019 Gubbio,
piove sul bagnato. Piccinni e De Silvestro in forse.
E quella girandola di allenatori
Non
è un buon periodo per il Gubbio a livello
di risultati. Dove sta raccogliendo i cocci nel
vero senso della parola. Perchè adesso deve
fare i conti con alcune defezioni e perciò
Galderisi è costretto ad iniziare questo
tour de force con le big in totale emergenza. Il
difensore Matteo Piccinni è ormai fuori causa
dal 16 febbraio scorso: l'ultima partita è
stata giocata contro il Sudtirol, poi cinque giornate
di assenza. Si protrae il problema al polpaccio
e difficilmente sarà recuperabile nella partita
di domenica di Monza. Pure per l'esterno d'attacco
Elio De Silvestro non ci sono buone notizie: uscito
anzitempo domenica scorsa contro il Renate per infortunio,
con ogni probabilità dovrà restare
a riposo perchè si parla addirittura di stiramento
(da valutare ovviamente con più precisione).
Ma non è tutto. Anche il jolly di centrocampo
Nicola Malaccari non sta benissimo, uscito prima
del tempo domenica non per scelta tecnica ma per
un problema fisico. Dovrà essere sottoposto
ad accertamenti, tuttavia si cercherà di
fare il possibile per recuperarlo in fretta. Per
non parlare del fantasista Daniele Casiraghi che
si sta portando dietro un fastidio al ginocchio.
Insomma, piove sul bagnato. Pertanto anche questa
settimana il tecnico Giuseppe Galderisi dovrà
fare di necessità virtù. Occorre ora
serrare le fila e fare quadrato in previsione di
un quintetto di gare proibitivo: dopo la trasferta
di Monza infatti, impegno casalingo con la Triestina,
di conseguenza impegno esterno con il Vicenza e
ritorno in casa contro l'attuale capolista Pordenone.
Nella penultima giornata ci sarà un'altra trasferta
insidiosa contro la Samb, per chiudere le ostilità
a maggio in casa contro la Virtus Verona. Nel frattempo
nel girone sta succedendo di tutto a sei giornate
dalla fine. La sconfitta pesante di Trieste (per
4-0 con la Triestina), costa cara al tecnico (un
ex Gubbio) Giorgio Roselli che è stato sollevato
dall'incarico: al suo posto è stato richiamato
dal presidente Fedeli l'allenatore Giuseppe Magi
(altro ex Gubbio) che aveva iniziato la stagione
proprio con il sodalizio marchigiano e il patron
degli adriatici gli ha già chiesto di salvare
il salvabile. Altra sconfitta del Rimini (per 3-0
con la Virtus Verona) e viene esonerato il tecnico
Marco Martini. Si tratta del terzo esonero stagionale
perchè la stagione era stata iniziata da
Gianluca Righetti, poi era stato chiamato Leonardo
Acori, entrambi esautorati strada facendo dall'incarico.
Ora è stato chiamato l'allenatore Mario
Petrone per risollevare le sorti dei biancorossi
dalle sabbie mobili.
• 25
MARZO 2019 Focus.
Gubbio che fa acqua da tutte le parti. Stesso refrain
da due anni con prove opache
Ma
come è messo questo Gubbio? A vedere la situazione
attuale il problema del Gubbio non lo risolve nemmeno
il Mago Merlino. Emblematica la fragilità
della situazione e la complessità per ritrovare
un percorso di stabilizzazione. Non bisogna seminare
illusioni. La strada è impervia e arrischiata,
ma non si può cancellare. Perciò va
percorsa e capire dove sta il problema. Gli errori
e la lentezza di manovra di una intera squadra fanno male a
qualsiasi osservatore attento. Figuriamoci alla
piazza, dopo una settimana di ritiro risultato inefficace,
con una squadra priva di fiato e di determinazione.
Passaggi sbagliati e una lentezza esasperante lasciano
veramente senza parole. D'altronde sorge un quesito.
Da due stagioni a questa parte sono cambiati due
allenatori a stagione di media. A questo punto verrebbe
da dire: «Caro Presidente, se vuoi vedere
giocare bene a calcio non devi cambiare allenatore,
ma devi portare dei calciatori veri!». E verrebbe
da aggiungere: «Ci sarebbe da ridiscutere
tutta la questione a 360 gradi». Sia chiaro,
diciamo questo con tutta serenità e con la
massima sincerità. Perchè capiamo
gli sforzi di chi ci mette i soldi ed elogiamo la
passione quotidiana di chi si prende la bega di
portare avanti tutta questa baracca. Ma è
altrettanto vero che bisogna raccontare la realtà
dei fatti. Altrimenti, è come prenderci in
giro tutti quanti. Altrimenti ce ne stiamo sul divano
e non scriviamo più (per la gioia di qualcuno). D'altronde se non è servito neanche
un ritiro a Cascia, a questo punto stiamo pensando
che qua non si sa che pesci pigliare. Perchè
certi spettacoli non fanno bene al calcio. Non è
questo il modo di avvicinare la gente allo stadio.
Su due piedi verrebbe da dire che questa è
una squadra da rifondare alla quale mancano almeno
quattro o cinque calciatori di livello e di personalità.
La musica ormai è sempre la stessa da due
stagioni a questa parte. Si inizia zoppicando, poi
si cammina, in fase graduale si comincia a correre
(e tutti si illudono) e poi all'improvviso si torna
indietro, come fanno i gamberi. Ovviamente è
un modo di dire. Sanno tutti che in realtà
i gamberi non camminano all'indietro, ma in avanti.
Usano le appendici addominali sotto il torace. Ma
di fronte ad un pericolo fanno un balzo all'indietro.
Scampato il pericolo tornano a camminare normalmente.
Quindi, verrebbe da dire: che il Gubbio torni (come
minimo) a camminare normalmente. Ora è fermo,
statico. Chiaro che ci piacerebbe essere smentiti
da subito, a partire da domenica prossima. Ne saremmo
lieti e fieri. Purtroppo, però, la realtà
attuale è un'altra. Anche domenica, dopo
il match, c'è stato un altro spettacolo raccapricciante.
Calciatori che si recano verso la curva e vengono
allontanati. Uno spettacolino che ormai fa venire
il latte alle ginocchia. Come quello spettacolino dopo la partita con
i calciatori che si fermano a parlare
con i tifosi e l'allenatore di turno si mette a
dare spiegazioni. Le spiegazioni si danno in campo.
Perchè chi indossa questa maglia deve sudarla
sul rettangolo di gioco. Perchè chi allena
questa squadra deve mettere anima e corpo. Perchè
chi fa parte di questa squadra e di questa società
deve farlo con umiltà e abnegazione. Serve
una comunicazione chiara. Talvolta
è scarna, talvolta è assente.
• 24
MARZO 2019 Galderisi:
"Gestire meglio la palla". Diana:
"Un calcio propositivo". Le foto
di Gubbio-Renate
Ormai
è crisi, conclamata. Non è bastato il ritiro
di Cascia. Il Gubbio non sa più
vincere (l'ultima vittoria sette partite fa con
la Fermana il 12 febbraio scorso). Un Gubbio languido
contro un Renate incerottato (mancavano sette titolari)
che si fa pericoloso solo nel finale con una mezza
rovesciata volante di Plescia respinta con caparbietà
in volo plastico da Cincilla. Alla fine del match
tra l'altro sale la contestazione con la bordata
dei fischi del pubblico del Barbetti e dalla curva
partono dei cori pure umilianti («fate ridere»
e «andate a lavorare»), tant'è
che i calciatori vengono allontanati quando erano
in procinto a dirigersi verso il settore del tifo
organizzato. Pure in sala stampa non si presenta
nessun calciatore. Ormai routine. Scoramento accompagnato
da un fuggi fuggi generale. Parla solo il tecnico
Giuseppe Galderisi che cerca di fare il para-fulmine,
rispondendo alle domande incalzanti: "Questo
ritiro non è servito? Dico questo. Tutti
vogliono fare i tre punti. Tutte le squadre hanno
difficoltà. Lo schiaffo con la Giana ci ha
fatto soffrire. Abbiamo passato una settimana piena
di rabbia ma anche di intensità. Un peccato
perchè poi in campo non viene tramutata questa
voglia di fare. Troppi errori nel palleggio, non
abbiamo saputo gestire la palla e così un
Renate rognoso ha preso il sopravvento. Solo due
palle sporche abbiamo avuto, che andavano sfruttate
per i tre punti. Tuttavia dico che il ritiro è
servito. Ci è servito per compattarci, ma
in campo dobbiamo mettere più cattiveria".
Ma il tecnico fa capire che cambierà qualcosa
d'ora in avanti: "Serve adesso gente con
più benzina. Chinellato sta facendo fatica,
Casiraghi aveva un problema al ginocchio e non è
al 100%, mentre De Silvestro ho rischiato pure di
perderlo davvero per un problema alla coscia. Mentre
in partita oggi ho visto molto bene sia Plescia
che Conti". Una domanda merita risposte.
Galderisi una settimana fa ha dichiarato che
ha firmato con il Gubbio pure per il prossimo
anno. Cosa può aggiungere? "Dico
solamente che con la società c'è un rapporto
molto forte. Vedo piena fiducia da parte del presidente,
del direttore sportivo e del team manager verso
me. Perciò non ho bisogno di mettere firme,
l'ho capito dallo sguardo di tutti loro che c'è
piena sintonia. Ma ora sta a me conquistare la fiducia". Sull'altra sponda invece parla
il tecnico Aimo Diana: "Abbiamo proposto
del calcio propositivo. Abbiamo dei calciatori tecnici,
ma piccoli. E nonostante le tante defezioni ci siamo
riusciti perchè regalare gente come Gomez,
Pavan, Piscopo, Guglielmotti (eccetera) all'avversaria
non è una cosa di poco conto. Ci mancano
i tre punti, ma sono contento della prova.
Dovevamo però sfruttare meglio il momento in cui il Gubbio
era in difficoltà ed era contratto: potevamo
vincerla, con più cattiveria".
Ecco le immagini (20 foto) di Gubbio e Renate.
Fotoservizio di Simone Grilli.
• 24
MARZO 2019 Gubbio-Renate,
languido 0-0. Rossoblù inceppati e senza
verve con i nerazzurri incerottati
Gubbio
contro Renate. Il trainer Galderisi schiera il 4-2-3-1.
Marchegiani in porta. Difesa a quattro con Ferretti,
Maini, Schiaroli e Lo Porto. Centrocampo a due con
Davì e Benedetti. Linea di trequarti con
De Silvestro, Casiraghi e Malaccari. Di punta il
centravanti Chinellato. La cronaca. Al 3' da corner
di Venitucci in area, di testa Vannucci anticipa
tutti e schiaccia a rete: palla che sfiora il palo
alla destra del portiere. Al 12' invece penetra
in area da destra Ferretti che fornisce un assist
radente pericoloso, respinge corto il portiere Cincilla,
ma Chinellato in agguato non riesce a sfruttare
un tap in vincente importante, così la difesa
lombarda sbroglia la matassa. Al 16' pericolo in
area umbra: Anghileri crossa in area da destra,
Spagnoli si gira e calcia radente di destro in porta,
salvataggio di Maini a terra in spaccata sulla linea
di porta e devia la sfera in corner. Al 19' va via
sulla destra Anghileri che prova il tiro di destro
dal limite, palla che sorvola di poco sopra la traversa.
Al 32' ancora Vannucci sulla corsia di sinistra
che crossa in area, cerca il tiro di destro Spagnoli,
ma stavolta è Lo Porto che fa muro e salva
tutto in calcio d'angolo. Al 35' il neo entrato
Cattaneo serve Ferretti sulla destra che crossa
poi subito in area, colpo di testa di Chinellato
da posizione favorevole ma la mira è imprecisa
e la palla si perde sul fondo. Al 46' si fa tutto
il campo Quaini, parte da centrocampo, si porta
sulla trequarti e va in area in dribbling: tiro
teso di destro in diagonale, palla che sfiora il
palo, radente. La ripresa. La prima vera
occasione al 25' quando Cattaneo serve Campagnacci
che cerca il tiro volante dai venti metri con un
destro potente che termina di poco a lato, radente.
Al 45' su cross di Ferretti in area, mezza rovesciata
volante di destro di Plescia con la palla indirizzata
nell'angolino, Cincilla vola in tuffo e salva tutto
con reattività e salva in angolo. L'unica
chance pericolosa degli eugubini. Finisce tra i
fischi del pubblico. Calcialori allontanati mentre
si dirigevano verso la curva che rivolge cori come
"fate ridere" e "andate a lavorare".
Clima cupo. Un Gubbio inceppato. Che non sa più
vincere. Tabellino:
Gubbio - Renate (0-0): Gubbio
(4-2-3-1): Marchegiani; Ferretti, Maini, Schiaroli,
Lo Porto; Davì (19' st Conti), Benedetti; De Silvestro (27'
pt Cattaneo),
Casiraghi (19' st Campagnacci), Malaccari (1' st
Battista); Chinellato (29' st Plescia). A disp.: Battaiola,
Nuti, Tavernelli, Ricci, Tofanari, Piccinni, Pedrelli. All.: Galderisi. Renate
(4-3-1-2): Cincilla; Anghileri, Teso, Priola, Vannucci; Simonetti,
Quaini, Rossetti (25' st Rada);
Venitucci (29' st Vassallo); Spagnoli, Pattarello
(37' st Finocchio). A disp.: Colnago, Caverzasi,
Pavan, Saporetti, Li Gotti, Guglielmotti,
Castria.
All.: Diana. Arbitro: Kumara di Verona
(Grasso di Acireale e Bortolomucci di Ciampino). Ammoniti:
Benedetti (G).
Angoli: 8-4 per il Renate. Recupero: 1' pt; 4' st.
Spettatori: 748 (di cui 442 abbonati). Risultati:
Trentaduesima Giornata - Serie C - Girone B: Fano
- Feralpisalò 0-1 44'
Caracciolo (Fe) Fermana - Vis Pesaro 0-0 Giana
Erminio - Teramo 1-2 7'
Solerio (G), 42' Celli (T), 54' Sparacello (T) Gubbio
- Renate 0-0 Imolese
- Monza 1-3 5'
De Marchi (I), 25' Palazzi (M), 79' Marchi (M),
92' Chiricò (M) Ravenna - Albinoleffe
0-1 64'
Cori (A) rig. Sudtirol - Vicenza 2-2 9'
Mantovani (V), 59' Guerra (V), 61' Romero (S), 64'
Lunetta (S) Ternana - Pordenone 1-1 45'
Bombagi (P), 69' Vantaggiato (T) Triestina
- Sambenedettese 4-0 57'
Granoche (T), 64' Costantino (S), 69' Petrella (T),
75' Granoche (T) Virtus Verona - Rimini 3-0 5'
Danti (V), 18' Manfrin (V), 35' Ferrara (V)
• 22
MARZO 2019 Dal
ritiro al fazzoletto, verso quel crocevia chiamato
Renate. Un tabù da sfatare (e non solo)
Partita
contro il Renate. Tutti toccano ferro. Nelle ultime
due stagioni non si è mai vinto con la squadra
lombarda. Il 5 novembre 2017 avvenne una sconfitta
proprio in casa loro: 2-1 con reti di Simonetti
(11'), Gomez (22') e accorcia Ciccone (67').
Nel ritorno il 21 marzo 2018 non si andò
oltre il 2-2: aveva aperto le segnature una doppietta
di Casiraghi (7' e 17'), poi la rimonta ospite con
Lunetta (44') e Di Gennaro (85'). Quel pareggio
costò la panchina a Dino Pagliari che fu
esonerato, al suo posto arrivò Alessandro
Sandreani. Quest'anno stessa musica. All'andata
a Meda ecco di nuovo una sconfitta: il 25 novembre
2018 i nerazzurri si sono imposti per 1-0 con rete
decisiva di Piscopo (al 42'). Un ko che curiosamente
ha costato la panchina ad Alessandro Sandreani (esonerato),
e al suo posto è arrivato l'attuale Nanu Galderisi.
Ed ora di nuovo quello spauracchio chiamato Renate:
c'è da sfatare un tabù sia a livello di
risultati, ma anche di esoneri. Tuttavia il trainer
Galderisi non sembra essere in discussione, per via delle sue dichiarazioni che ha annunciato di avere firmato già per il prossimo
anno con il sodalizio rossoblù. Un Gubbio
che comunque sia dovrà fare i conti con le defezioni
di due perni di difesa: Marco Espeche è stato
squalificato per un turno, mentre Matteo Piccinni
è in forte dubbio (per il problema al polpaccio
che ormai si porta dietro da alcune settimane).
Perciò l'allenatore opterà per il
consueto 4-2-3-1. Probabile undici iniziale. Marchegiani
in porta. Difesa a quattro con Tofanari (in ballottaggio
con Ferretti), Maini, Schiaroli e Pedrelli. A centrocampo
il duo Malaccari e Davì. Linea di trequartisti
con De Silvestro, Casiraghi e Cattaneo. Di punta
il centravanti Chinellato. Squadra ancora in ritiro
a Cascia fino a sabato, dove tutto è top
secret. Ritiro costruttivo o punitivo? Tutto
è ancora da decifrare. Un ritiro che in altri
tempi è stato un momento di gioia, lavoro
ed aggregazione. Parliamo di aprile 2011, quando
quel Gubbio di Torrente preparò la cavalcata
verso la serie B nel ritiro nei pressi di Roccaporena
di Cascia dove fummo accolti a braccia aperte quando
facemmo questo reportage di immagini.
Sembrano altri tempi. Ma un'altra curiosità proviene da Gorgonzola. La scorsa settimana
ci ha scritto un tifoso di Gubbio che vive da 50
anni in terra lombarda e ha voluto dirci: «Oh
cocchi, dovemo vince, sennò famo i conti
a Gubbio 'l giorno dei Ceri». Purtroppo
è finita nel peggiore modo possibile: un
poker
della Giana (4-0). Tuttavia il nostro caro Giuseppe
Panfili era presente in curva con tanto di fazzoletto
al collo scattata dal tifoso Daniele Poggi.
• 20
MARZO 2019 Boisfer:
"A Gubbio vissuta una favola. Ora il livello
si è abbassato. E i tifosi vanno coinvolti..."
Un pilastro di quel Gubbio che andò
dalla serie C2 in B. Addirittura
un giornalista di Fano, alcune settimane fa, ci
ha confidato: «Ancora mi ricordo che giocatore
era quel numero 4 che non gli toglievi un pallone
neanche per sogno». Stiamo parlando di Rodrigue
Boisfer, playmaker francese, attualmente allenatore
dell'Under 15 nell'Academy della Virtus Entella.
Che ci può dire, ora, il caro Rodrigue?
"Sì, adesso alleno perchè
ho appeso le scarpette al chiodo. Ero arrivato al
punto che il campo mi pesava. Però guardando
il calcio di oggi mi pento un po'. Dico questo perchè
sono convinto che ancora potrei giocare visto il
livello che si è abbassato in maniera davvero
incredibile". Ma Boisfer che esperienza
si porta dietro di Gubbio? "Tantissimi ricordi,
alcuni negativi, ma tanti positivi. La gente,
la squadra, il gruppo e la società
(anche se ci sono state alcune difficoltà).
Quattro anni veramente intensi. É stata una
favola per tutti. Per noi calciatori, per quello
che è stato fatto in campo e per il sostegno
da parte della città. Quei grandi tifosi
che davvero non scorderò mai. Tutti quanti.
Ma in particolare tutti quelli che ci
hanno seguito dalla C2 alla serie B. In C2 erano
in pochi a girare con noi e seguirci dappertutto.
Ci hanno seguito sempre e per loro va un pensiero
speciale. Sono stati importantissimi per la squadra,
il vero cuore di Gubbio". Alcuni flash
importanti di quegli anni. La trasferta di San Marino
il 13 giugno 2010 con 2.624 tifosi eugubini al
seguito (approdo in C1), la vittoria sulla
Paganese il 15 maggio 2011 davanti ai 4.200 spettatori
paganti del Barbetti (apoteosi per la salita in
serie B), la vittoria in notturna contro il Torino
in serie B il 24 ottobre 2011 davanti a 4.173 spettatori
a Gubbio. Boisfer risponde così: "Sinceramente
ancora mi ricordo il gol del vantaggio che segnai
alla Paganese il giorno dell'approdo in serie B.
Ma lì facemmo un'azione da manuale, partendo
da dietro, con assist di Gomez. Adesso certe azioni
non si vedono più e le squadre che giocano a
calcio in ogni categoria ce ne sono pochissime.
Si pensa solo all'aspetto fisico, si butta il pallone
in avanti e poi quello che succede succede. Ora
io faccio l'allenatore: bisogna fare cose belle da
vedere anche rischiando di fare brutte figure, perciò
non ci deve essere la paura di sbagliare".
Tutto vero, altri ricordi? "La serata dove
abbiamo vinto 1-0 con il Torino. Bellissima. Diciamo che le
due vittorie di campionato sono forse più
importanti. Quel viaggio di ritorno da San Marino,
con tutti i tifosi dentro l'Autogrill e pure in mezzo
all'Autostrada a cantare: cose incredibili. Quella
festa con la Paganese poi continuata in Piazza 40
Martiri con il pullman e per farci scendere ci hanno
portato tutti in braccio. Ancora mi sento con i
miei ex compagni: il ricordo è sempre fresco.
Ripensandoci, vorresti tornare indietro. Gubbio
mi manca e mi è rimasto nel cuore".
Diciamo che in quel periodo ci sono stati allenatori
importanti o no? "Faccio i nomi di Vincenzo
Torrente e Gigi Simoni. Loro mi hanno convinto a
venire a Gubbio (insieme al diesse Stefano Giammarioli)
perchè ero titubante. Mi sono
ritrovato tra persone speciali, in campo e fuori.
Diciamo che Torrente ha dato il via a tutto. Quella
simbiosi che si era creata con i tifosi fu grazie
a loro: ci dicevano «ragazzi, state anche con i
tifosi. Parlate e non scappate dopo l'allenamento».
Un confronto e una chiacchierata con i tifosi è
sempre cosa bella e positiva, fa crescere pure i
giovani. Facevamo anche delle cene insieme. Tutto
ciò fu apprezzato dai tifosi e questo legame
fu fatto bene sia da Giammarioli, ma anche soprattutto
da Torrente e Simoni". Questo modo di fare
genuino in verità oggi si è perso a Gubbio. Non c'è
più un confronto tra calciatori e tifosi,
anzi parlano anche pochissimo con la stampa locale. Boisfer
afferma:
"Ah, sì? Secondo me è un errore.
Chiaro che ci deve essere un limite tra calciatore
e tifoso, non deve essere invasivo. Ma se si vuole quell'aiuto in più
durante la settimana e durante la partita, si deve
stare vicino ai tifosi. Parlo per la squadra e il
gruppo. Poi è inutile invocare l'aiuto del
tifoso se non viene coinvolto. Nei momenti di difficoltà la
gente ci aiutava. Quello fece la differenza e riuscimmo
a vincere con squadre anche più forti di
noi: i tifosi ci
incitavano già al riscaldamento e il primo
posto ottenuto a dicembre 2010 non l'abbiamo più
lasciato. Ci dava tanta carica e non vedevamo l'ora
di scendere in campo. Parlo così perchè
l'ho vissuto. Tutto ciò è fondamentale per la società
e la squadra".
• 19
MARZO 2019 Scoop.
Galderisi rivela il suo futuro: "Ho già
firmato...". E la squadra va in ritiro
a Cascia
Galderisi,
super scoop. Ha parlato del suo futuro a sorpresa
lasciando tutti a bocca aperta. Più che altro
ha spiazzato tutti. Durante la conferenza stampa
a Gorgonzola dopo il match contro la Giana Erminio
parla della partita, della pesante sconfitta rimediata,
ma ad un certo punto c'è un giornalista lombardo
che gli porge una domanda dicendogli se si sente
in discussione. L'allenatore Giuseppe Galderisi
a questo punto perde la pazienza. Prima risponde
in maniera sarcastica: "Tutto il mondo è
paese. Io guardo dall'alto al basso e dico solo
una cosa. La vita dell'allenatore non è facile.
Spalletti ha perso una partita in casa (con l'Eintracht
Francoforte ndr) e tutti vogliono cambiare Spalletti".
Poi però il trainer rossoblù si inalbera
e risponde seccato: "Fate domande senza
sapere quello che dite. Perchè io ho già
firmato per il prossimo anno!". Tutto ciò
si può vedere in questo video a partire dal
terzo minuto circa.
Apriti cielo. É un grande scoop. Questa è
una notizia. Vera e propria. Nessuno a Gubbio sapeva
di questo rinnovo, nessuno ne è venuto a
conoscenza, figuriamoci se un giornalista nel milanese
poteva sapere questa clamorosa novità. Perchè
è clamorosa. É vero che a Gubbio per
avere una notizia o una informazione ben precisa
e delineata talvolta bisognerebbe ingaggiare un
detective privato. Ma è altrettanto vero
che Galderisi ha fornito già una indicazione
ben precisa per il futuro. La frase fa un certo
effetto, come fa effetto un certo eccessivo nervosimo.
Anche se si potrebbe capire: l'aria è cupa
visto l'andamento negativo di una squadra che non
riesce a reagire in un momento delicato della stagione.
Tuttavia le parole di Galderisi hanno un senso perchè
adesso sono decifrabili le parole pronunciate dal
presidente Sauro Notari subito dopo il match di
domenica: "Il tecnico è in discussione?
Assolutamente no. Finirà la stagione con
noi nel bene o nel male". Alla luce della
rivelazione di Galderisi, la conferma nelle parole
di Notari: sembra dare forza al connubio per la
prossima stagione. Chiaro però che la situazione
è piuttosto complessa perchè il Gubbio
adesso deve ritrovare i risultati e perchè
la classifica è diventata pericolosa. E infatti
la società ha previsto un ritiro che è
già iniziato nella giornata di martedì.
Trasferimento a Cascia dove si sta allenando tutta
la truppa rossoblù fino a sabato prossimo
e il team eugubino alloggerà al Grand Hotel
Elite. Un ritiro deciso per ritrovare la giusta
concentrazione ed energie in vista dello scontro
diretto determinante di domenica contro il Renate.
Anche se a tutti effetti sembra più che altro
un ritiro punitivo vista la pesante debacle e la
sconcertante prestazione con la Giana Erminio. Tra
l'altro la partita di domenica contro il Renate
è stata anticipata come orario: fischio d'inizio
alle ore 14:30 (anzichè alle ore 16:30).
• 18
MARZO 2019 Focus.
L'involuzione e... i dati preoccupanti. Media gol
di 2,29 subiti nelle ultime sette gare
Il
Gubbio evidentemente ci ha preso gusto nel 2019.
Un poker solo un mese fa a Bolzano: 4-0 secco del
Sudtirol. Un poker domenica scorsa a Gorgonzola:
4-0 secco con la Giana Erminio. Ma qua non si sta
giocando a carte, purtroppo. Non è un caso
che il Gubbio detiene la peggiore difesa del girone
in trasferta: 27 reti subite in 16 partite (la media
di 1,69 gol a partita incassato). Nelle ultime sette
partite incamerate la bellezza di 16 reti (per una
media di 2,29 gol a partita). Per i gol incassati
si è raggiunto già lo score di tutto
il girone di andata: 18 reti subite dopo 19 gare
disputate (al giro di boa) e adesso altrettante
18 reti subite nel girone di ritorno (ma in solo
12 partite disputate). Da una media di 0,94 gol
a partita che si è aggravata ad una media
di 1,50 gol a partita (di gol subiti). D'altronde
c'è un altro dato numerico: come differenza
reti il Gubbio è quart'ultimo (-10), davanti
solamente a Rimini (-12), poi Fano (-13) e Virtus
Verona (-14). Pure in attacco non va meglio: appena
2 reti segnate nelle ultime cinque partite (media
di 0,40 gol a partita). Mentre in dodici partite
del girone di ritorno sono state realizzate 11 reti
(una media di 0,92 gol a partita).
All'andata invece sono state segnate 15 reti in
19 partite (per una media di 0,79 gol a partita).
Una media un po' migliorata rispetto al giro di
boa, ma non così tanto, in considerazione
soprattutto dello score delle ultime cinque gare
che registra un reale peggioramento: -0,29 di media
gol a partita rispetto al girone di andata. Insomma,
l'analisi statistica e numerica è piuttosto
preoccupante. Come è preoccupante la prestazione
di Gorgonzola. Uno scontro diretto di valevole importanza
si è rivelato un vero dramma. Calcisticamente
parlando, si intende. Una squadra molle, passiva,
senza idee,
senza mordente, sempre seconda sulla palla, senza
carattere, senza una personalità. Contro
una avversaria invece, la Giana Erminio, che si
è rivelata da subito aggressiva in campo,
con un gioco lineare e palla a terra, sempre alla
ricerca del tiro o del gol. Contro un Gubbio che
è stato preso letteralmente a pallonate.
A parte due contropiedi sporadici con giocate individuali
di Cattaneo e Casiraghi. Gubbio incapace pure di
fare pressing. Ci sono delle regole nel calcio dalle
quali non si può prescindere, il gioco si
fa a centrocampo. Il Gubbio (visto da fuori) ha
questo difetto, è in inferiorità numerica
nel mezzo. Se poi attorno ci sono solamente calciatori in
campo che al momento non
rendono come dovrebbero, allora sei fregato. Non
si sa veramente cosa sta succedendo a questa squadra. Qualcosa
si è inceppato. Per uscire da questo momento
negativo, probabilmente, questo Gubbio avrebbe bisogno
di un trascinatore vero che al momento non c'è.
Un vero leader in squadra. Probabilmente in squadra
non c'è un gruppo coeso che sappia affrontare
le difficoltà. C'è chi parla che è
un problema di testa oppure di un problema fisico.
Tanti quesiti emergono e meritano risposte. Con
un dato certo. Domenica si è toccato il fondo.
Ora tutti devono farsi un esame di coscienza.
• 17
MARZO 2019 Notari:
"Mai scesi in campo". Galderisi:
"Abbiamo sbagliato tutto". Le foto
di Giana-Gubbio
Gubbio digerisce
male il Gorgonzola. Il poker è servito. E
il pranzo è servito. Perna mattatore apre
le danze di testa, Pinto segna il raddoppio con
la deviazione di Tofanari influente, lo stesso Pinto
poi toglie la ragnatele dal sette e a due minuti
dal termine Dalla Bona lo imita su calcio piazzato.
Mentre il Gubbio è impalpabile in campo contro la
Giana Erminio che ha dominato in lungo e in largo
nel primo tempo con aggressività e incisività.
Rossoblù pericolosi solo in contropiede con
Cattaneo (una traversa colpita) e Casiraghi. Poi
il buio completo: squadra inerme e senza energie.
Preoccupante. La disanima del trainer Giuseppe Galderisi
che è piuttosto telegrafico: "Abbiamo
sbagliato tutto in ogni fase di gioco. Inutile che
ci giriamo intorno. Pure le occasioni che creiamo
poi falliamo. C'è poco da dire, non c'è da salvare
qua nulla". Gli fa eco il presidente Sauro
Notari che tuttavia fa scudo sul tecnico: "Non
siamo mai scesi in campo. Già dai primi minuti.
Sono molto amareggiato. Ma devo dire che pure le
assenze hanno avuto un certo rilievo. Gente come
Piccinni oppure come De Silvestro che è rimasto
in panchina sono dei titolari di valore e non c'erano.
Perciò certe assenze hanno influito e ci
hanno pure penalizzato. Tuttavia devo dire che la
Giana è stata aggressiva e noi no. Adesso
bisogna riprenderci subito in casa contro il Renate:
urge fare dei punti. Se il tecnico è in discussione?
Assolutamente no. Come si fa a dire questo. Voglio
dire, lui allena chi in fin dei conti si ritrova
a disposizione. E aggiungo subito una cosa: Galderisi
sarà l'allenatore che condurrà questa
squadra fino a fine stagione nel bene o nel male".
Perciò il patron rossoblù blinda l'allenatore
e lo allontana da qualsiasi responsabilità.
Cioè fa capire che le responsabilità
vanno cercate altrove, evidentemente. Chiaro però
che il patron vuole fare quadrato in un momento
molto delicato e la partita contro il Renate diventerà
di vitale importanza per il futuro. Ma intanto ecco
le foto (8 immagini) di Giana Ermino e Gubbio. Con
la collaborazione di Federica Sala dell'ufficio
stampa dell'A.S. Giana.
• 17
MARZO 2019 Poker
Giana, Gubbio travolto (4-0). Perna, doppio Pinto
e Dalla Bona. Rossoblù in apnea
Gubbio a
Gorgonzola contro la Giana Erminio. Il trainer Galderisi
opta per il 4-2-3-1. Marchegiani in porta. Difesa
a quattro con Tofanari, Espeche, Schiaroli e Pedrelli.
Centrocampo a due con Malaccari e Davì. Asse
di trequartisti con Cattaneo, Casiraghi e Battista.
Di punta il centravanti Chinellato. La cronaca.
Avvio veemente dei padroni di casa. Al 2' su corner
di Solerio, colpo di testa in area di Perna, palla
che va di poco a lato. Al 4' grande pericolo: va
via sulla sinistra Solerio che crossa in area, la
palla attraversa il campo per vie orizzontali, sopraggiunge
Iovine da destra che carica il sinistro dal limite:
tiro teso con la palla che si stampa sul palo (a
mezz'altezza) alla sinistra del portiere che era
ormai battuto. Al 6' la Giana coglie i frutti e
passa in vantaggio: Iovine pennella in area una
punizione dove Perna anticipa di testa Espeche e
sotto porta incorna in rete: palla che si insacca
sotto il sette. Gubbio in bambola perchè
all' 8' rischia il tracollo: Malaccari non controlla
un retropassaggio effettuato da Casiraghi, ne approfitta
Mutton che si invola solo verso la porta e calcia
rasoterra, ma Marchegiani in tuffo si salva con
le ginocchia in uscita alla disperata. Al 16' altra
azione in velocità dei locali: Mutton verso
Solerio che crossa in area, torsione di testa di
Perna, palla che si impenna e Marchegiani è
costretto ad allungare le braccia sotto la traversa
per salvarsi. Al 18' invece è Pinto che cerca
la porta con un tiro dal limite che costringe Marchegiani
a salvarsi in tuffo. Al 24' inoltre si accende un
acceso battibecco tra le due panchine, protagonista
Cavalletto (il vice di Galderisi) che si becca a
più riprese con un addetto dei lombardi.
L'arbitro cerca di riportare la calma. Al 26' arriva
addirittura il raddoppio per la Giana: tutto nasce
da un'azione insistita con Solerio che impegna di
testa a terra Marchegiani che respinge, ma Perna
rimette in mezzo e calcia Pinto con la palla che
si insacca alle spalle di Marchegiani dopo una deviazione
influente (e fortuita) di Tofanari. Al 28' ecco
la prima vera sortita del Gubbio in avanti: Malaccari
dalla destra fornisce un assist in area dove giunge
Cattaneo che a pochi passi dalla porta cerca il
tiro di sinistro ma alza troppo la traiettoria e
la palla si stampa sulla traversa. Al 42' addirittura
Perna si mette a fare il giocoliere con un sombrero
a Malaccari e un colpo di tacco smarcante verso
Pinto, con il Gubbio che sta letteralmente a guardare.
Gli animi si riscaldano perchè il Gubbio
reclama un rigore e Chinellato viene beccato dal
pubblico. Al 47' però il Gubbio manca una
occasione ghiotta quando in contropiede Cattaneo
lancia in porta Casiraghi che cerca il gol con un
esterno destro impreciso che scavalca il portiere
in uscita ma la palla termina fuori di un metro.
La ripresa. Al 3' arriva il tris della Giana: Pinto
si porta la palla sul destro dai venti metri e fa
partire una saetta che sorprende Marchegiani: la
sfera si insacca a palombella sotto il sette. Al
18' ci prova con un tiro su punizione Casiraghi,
ma Leoni in tuffo sventa tutto. Al 43' arriva il
poker: Dalla Bona su calcio piazzato fa partire
un destro che aggira la barriera e toglie le ragnatele
dal sette. Tabellino:
Giana Erminio - Gubbio (4-0): Giana
Erminio (3-4-1-2): Leoni; Bonalumi (30' st Gianola), Montesano,
Perico; Iovine, Piccoli (21' st Dalla Bona), Pinto, Solerio
(30' st Origlio); Perna;
Rocco (16' st Barba), Mutton (21' st Jefferson). A disp.: Taliento, Lanini,
Pirola, Seck, Capano, Mandelli, Palesi. All.: Maspero. Gubbio
(4-2-3-1): Marchegiani; Tofanari (14' st Ferretti), Espeche, Schiaroli,
Pedrelli; Malaccari (14' st Benedetti), Davì
(34' st Ricci); Cattaneo (24' st Plescia),
Casiraghi, Battista (14' st Tavernelli); Chinellato. A disp.: Battaiola,
Lo Porto, Maini, Conti, Campagnacci, De Silvestro. All.:
Galderisi. Arbitro: Fontani di Siena (Rondino
di Piacenza e Ruggieri di Pescara). Reti:
6' pt Perna (Gi), 26' pt Pinto (Gi), 3' st Pinto
(Gi), 43' st Dalla Bona (Gi). Ammoniti:
Pinto (Gi), Piccoli (Gi), Bonalumi (Gi), Espeche
(Gu).
Angoli: 5-5. Recupero: 3' pt; 4' st.
Spettatori: 720. Risultati:
Trentunesima Giornata - Serie C - Girone B: Fano
- Fermana rinviata Feralpisalò
- Sambenedettese 1-1 27'
Scarsella (F), 92' Fissore (S) Giana Erminio
- Gubbio 4-0 6'
Perna (Gi), 26' Pinto (Gi), 48' Pinto (Gi), 88'
Dalla Bona (Gi) Pordenone - Monza 1-1 11'
Candellone (P), 34' D'Errico (M) Renate
- Albinoleffe 0-1 45'
Cori (A) rig. Rimini - Ravenna 0-1 25'
Esposito (Ra) Teramo - Virtus Verona 1-2 13'
Casarotto (V), 20' Manfrin (V), 89' Infantino (T)
rig. Ternana - Imolese 0-3 9'
Gargiulo (I), 20' Rossetti (I), 46' Rossetti (I) Vicenza
- Triestina 0-2 37'
Costantino (V), 40' Procaccio (V) Vis Pesaro
- Sudtirol 0-1 32'
Turchetta (S)
• 16
MARZO 2019 Verso
Gorgonzola senza Piccinni. Galderisi è categorico.
La curiosità su Perna della Giana
Gubbio
verso Gorgonzola con ventidue convocati dopo la
rifinitura. Assente ancora Piccinni per un problema
al polpaccio. Non convocato neanche Nuti per scelta
tecnica. Il trainer Giuseppe Galderisi dice: "Adesso
ci aspettano due partite fondamentali per il nostro
futuro (Giana e Renate ndr), in noi c'è tanta
rabbia e determinazione per migliorare quegli errori
che purtroppo stiamo commettendo. Proprio per evitare
certe carenze ci ho lavorato molto in settimana
facendolo capire ai miei ragazzi fino allo sfinimento.
Perciò abbiamo lavorato con cura e attenzione.
Dico questo perchè giochiamo contro una Giana
Erminio che sta attraversando un buon periodo: sta
bene mentalmente, meglio di noi, proviene tra l'altro
da una bella vittoria (con il Sudtirol ndr). Pertanto
troveremo un ambiente che ci complicherà
la vita. Servirà molta attenzione da parte
nostra per fare le cose. Nella sofferenza bisogna
tirare fuori proprio le nostre qualità. Adesso
sono tutte partite delicate. Chi ha paura adesso
rischia di ritrovarsi dietro. Serve coraggio e cattiveria,
oltre alla freschezza e alla brillantezza. Adesso
i punti pesano". Pertanto si va verso il
4-2-3-1. Questo è il probabile undici. Marchegiani
in porta. Quartetto in difesa con Tofanari, Espeche,
Schiaroli e Pedrelli. Quindi centrocampo a due con
Malaccari e Davì. L'asse di trequartisti
con De Silvestro, Casiraghi e Cattaneo. Di punta
il centravanti Chinellato. Questa la lista dei convocati:
Battaiola, Marchegiani, Espeche, Ferretti, Lo Porto,
Maini, Pedrelli, Schiaroli, Tofanari, Benedetti,
Conti, Davi, Malaccari, Ricci, Casiraghi, Cattaneo,
Battista, Campagnacci, Chinellato, De Silvestro,
Plescia e Tavernelli. Mentre la Giana Erminio dovrebbe
giocare con il modulo 3-4-1-2 del neo mister Riccardo
Maspero (è subentrato a Cesare Albè
e prima ancora c'era Raul Bertarelli in stagione).
Probabile undici. Leoni in porta. Trio di difesa
con Bonalumi, Montesano e Perico. A centrocampo
il quartetto sull'asse Iovine, Piccoli, Pinto e
Solerio. A fungere da trequartista Perna a supporto
del duo di attacco Rocco e Mutton. La curiosità
riguarda proprio l'attaccante Fabio Perna, autore
finora di 10 reti in campionato. Lavora come grafico
nel settimanale cattolico «Famiglia Cristiana»
e il giornale nazionale sportivo in rosa de «La
Gazzetta dello Sport» gli dedica un articolo.
• 14
MARZO 2019 Guerri:
"Derby, pari giusto con calciatori interessanti.
Gubbio, avvio sprint ma serve coraggio"
É
stato in passato un centrocampista del Gubbio. Adesso
ricopre una nuova veste: è collaboratore
nell'area tecnica del Siena Calcio. Lunedì
sera era presente a Gubbio nella partita contro
la Ternana. Stiamo parlando di Simone Guerri. Allora,
partiamo da un giudizio proprio del derby? "Ma
il Gubbio l'avevo visto già altre volte,
sia con Sandreani che con Galderisi, perciò
vorrei fare una premessa". Prego, dica?
"Innanzitutto ci tenevo a dire che mi dispiace
molto per Alessandro Sandreani. Ho avuto un ottimo
rapporto con lui e mi faceva piacere che facesse
bene. Ma non voglio entrare in merito alle scelte
societarie. Mi è dispiaciuto che è
stato esonerato perchè ha dei valori umani
importanti. Pure lui ha cominciato un nuovo percorso
come me, perciò probabilmente serve un po'
di pazienza e quindi dobbiamo aspettarci qualche
piccolo errore. Adesso tuttavia c'è Giuseppe
Galderisi che a me piace molto come allenatore e
so che si fa volere bene dalle squadre che allena".
Sì, ma perchè a Gubbio lunedì?
"Ero curioso di vedere come era questo derby.
Al Gubbio sono legato: da calciatore perciò
lo sentivo come un derby come quello contro il Perugia.
Sinceramente sono venuto a vedere anche la Ternana
perchè è una di quelle squadre che
lottavano con noi (Siena ndr) per essere ripescate
in serie B". Perfetto, perciò che
partita ha visto? "É partito molto
bene il Gubbio. Ma nel momento che doveva chiudere
la partita ha fatto un passo indietro. Forse è
mancato il coraggio. Era partito a ritmi molto alti
ma di fronte ha trovato una Ternana con giocatori
che viaggiano con budget importanti, al di là
della classifica che dice un'altra cosa. Tuttavia
il Gubbio se l'è giocata alla pari e il risultato
è giusto. Poi in verità il secondo
tempo è stato privo di emozioni".
Qualche singolo? "Ho visto bene Casiraghi,
che dimostra in tutte le partite di essere un calciatore
importante. Ma il Gubbio ha calciatori interessanti".
Si può fare qualche nome? "Mi è
piaciuto De Silvestro: possiede dei guizzi e degli
spunti importanti. Credo che sia un calciatore che
ti può spaccare la partita". Della
Ternana invece? "Se devo fare un nome dico
Pobega: in serie C un centrocampista con queste
caratteristiche non si vede in giro ed è
molto giovane (un '99). C'è un altro giovane
di prospettiva come Rivas secondo me, ma con il
Gubbio ha fatto molta fatica". Fa effetto
che la Ternana fa fatica in questo girone, ma pure
il Siena ha dovuto passare una scorsa estate tumultuosa,
perchè tutti si aspettavano un ripescaggio
in B. Può avere tutto ciò influito
a livello psicologico sul rendimento dei rossoverdi?
"Assolutamente sì. La Ternana ha
una rosa che avrebbe fatto meglio in serie B con
questa squadra. Ritrovarsi in serie C è una
categoria diversa e ha le sue difficoltà.
A livello di organizzazione poi ci sono state tante
partite ravvicinate, è difficile trovare
la giusta dimensione con tanti recuperi da giocare.
Solo poche squadre sono riuscite ad uscirne fuori,
vedi Entella". Parlando del Gubbio, la
classifica rispecchia il reale valore? "L'obiettivo
è una salvezza tranquilla e valorizzare
dei giovani. Probabilmente ci si aspetta un po'
di più dalla squadra con qualche arrabbiatura
dei tifosi. Ma bisogna rimanere con i piedi per
terra. Le difficoltà di società varie
sono sotto l'occhio di tutti a livello economico.
Però la situazione del Gubbio non è
di certo preoccupante: questa squadra ha degli spunti
che può giocarsela con tutti e la salvezza
è alla portata". Differenze del
girone A del Siena e del girone B del Gubbio? "Nel
girone A a livello tecnico si vedono partite più
belle e si vede giocare a calcio con più
idee. Vedi un altro tipo di calcio. Basta dire che
tre retrocesse dalla B sono proprio nel girone A:
Novara, Entella e Pro Vercelli. Mentre nel girone
B vedo un campionato più livellato e se uno
lavora bene può ottenere dei risultati importanti.
Vedi il caso dell'Imolese: ha lavorato bene, un
allenatore con idee buone e la classifica lo dice".
• 13
MARZO 2019 Espeche:
"Mio gol dedicato a Emiliano Sala".
Malaccari: "Serve qualità nell'ultimo
passaggio"
Parlano
in due, Espeche e Malaccari. Si parte dal calciatore
argentino, Marcos Espeche, facendo un riferimento
sul primo gol segnato in rossoblù, culminato
con una esultanza particolare. Il difensore sudamericano
spiega il gesto: "Cercavo il gol da tempo
perchè ci tenevo a dedicare il gol ad Emiliano
Sala. L'esultanza perciò era dedicata ad
un caro amico. Di gol ne stava facendo tanti e quando
andava in rete faceva proprio quel gesto che ho
fatto io dopo la rete segnata alla Ternana. Siamo
cresciuti insieme nella scuola calcio in Argentina,
abbiamo fatto insieme pure qualche viaggio in Spagna
e condividevamo un gruppo di whatsapp".
Dedica quindi a Emiliano Sala, l'attaccante argentino
che giocava con il Nantes e fu ceduto a gennaio
al Cardiff City, ma è deceduto all'età
di soli 29 anni nel Canale della Manica dopo un
incidente aereo. Ma poi Espeche parla del gol: "Da
molto che non mi capitava. Un movimento che provavo
da tempo e ho cercato di testa di dare velocità
alla palla su un campo bagnato". Questo
Gubbio nel derby è partito bene, ha segnato,
poi si è come spento ed è stato raggiunto
dal pareggio ternano. Un motivo? "Incosciamente
abbassiamo troppo il baricentro e così lasciamo
troppo il pallino del gioco agli avversari. Purtroppo
è successo più volte, e con il pallino
del gioco dato ad una squadra di grande valore come
la Ternana è naturale che poi si va in difficoltà.
Credo quindi che sia un fattore inconscio".
Ultimamente si prendono più gol del solito
in casa, cosa succede? "Non credo che sia
una mancanza di concentrazione. La tanta generosità
che abbiamo in squadra talvolta ci porta magari
a commettere degli errori. Basta guardare il gol
di Bifulco: eravamo in sette a difendere nell'area,
però nessuno era sull'uomo in marcatura e
loro erano addirittura in tre pronti al tiro. Perciò
vedo tanta generosità, ma poca attenzione
negli appoggi. Pertanto bisogna migliorare assolutamente".
E adesso? "Bisogna restare con i piedi per
terra. Ora dobbiamo mettere al sicuro la salvezza
nelle prossime gare con Giana Erminio e Renate,
prima di affrontare le big. Se riusciamo a fare
dei risultati importanti possiamo affrontare l'ultima
parte di campionato con una certa serenità".
Tocca al jolly di centrocampo Nicola Malaccari:
"Spesso andiamo in vantaggio e altrettanto
spesso veniamo poi raggiunti. Ormai è un
qualcosa che ci portiamo dentro da tempo, già
a partire da Trieste (da 0-2 a 2-2 ndr). Con la
Ternana siamo andati in difficoltà sulle
fasce quando il trainer Gallo ha poi cambiato modulo
mettendosi sul 4-3-3. Sicuramente dobbiamo lavorarci
sopra tutti insieme con il mister. In vantaggio
ci andiamo, la partita la facciamo, poi però
non centriamo l'obiettivo". A livello tattico,
in due a centrocampo, si corre tanto? "Ma
dipende dalla bravura degli avversari. Non dipende
tanto a livello numerico. A centrocampo Defendi,
Paghera e Pobega sono ottimi calciatori, in più
poi è entrato un altro elemento di valore
come Castiglia. Vorrei aggiungere però che i nostri esterni
ci danno una mano e stanno stretti. A dire la verità
correvo di più quando giocavamo con il 4-3-1-2
schierato da Sandreani. Perchè da mezzala
dovevo ogni volta prendere la palla e uscire sul
terzino. La palla andava di lato e dovevi stare
stretto. Adesso sto correndo di meno nella fase
di non possesso palla rispetto a prima. Si dice
che a centrocampo siamo in due ma non è così:
Casiraghi indietreggia e ci aiuta, pure gli esterni
(De Silvestro e Cattaneo ndr) ci danno un mano.
Alcune volte facciamo fatica sulle seconde palle,
ma in fase di possesso palla con questo modulo mettiamo
in difficoltà chiunque. Ultimamente però
segniamo
poco, questo è vero: ci manca in effetti
la qualità nell'ultimo passaggio".
• 13
MARZO 2019 After
day: Gubbio e Ternana... e quel niente di nuovo!
Prova imperfetta, eterna incompiuta
Si
archivia un derby che purtroppo si è rivelato
al di sotto delle aspettative. Da una parte una
Ternana che ha dimostrato in campo tutte le difficoltà
del momento. Una squadra che sembrava spaesata,
in apnea soprattutto nella prima mezzora di gara
dove si è notata una chiara difficoltà
di stare in equilibrio in campo senza un filo logico.
Un organico di quel calibro (come quello rossoverde)
può essere in grado di mostrare ben altro alla
platea. Ma se da dodici partite non arriva una
vittoria, un motivo ci deve pur essere. E dall'altra
parte non c'è da sorridere più di
tanto. Un Gubbio che ha mostrato ancora una volta
una certa discontinuità. Dopo un avvio promettente,
che sinceramente faceva sperare ben altro, dove
Casiraghi ha colpito una traversa clamorosa con
un gesto tecnico importante (mezza rovesciata volante
in area) e poi Espeche è riuscito a perforare
l'ex Iannarilli con un colpo di testa su assist
dello stesso Casiraghi. Dopo circa un quarto d'ora
di sprint e aggressività, il Gubbio infatti
si è come spento sotto le luci del Barbetti.
La Ternana ha preso coraggio, nonostante le problematiche
evidenti, con dei cross infiniti dalle fasce che
hanno messo in apprensione un Gubbio che ha cominciato
a vacillare. Il gol era nell'area e così
è stato: primo un palo clamoroso colpito
da Frediani di testa, poi il gol che vale il pareggio
di Bifulco. Con una difesa ancora inforcata dopo
una progressione laterale dei ternani. Una lacuna
evidente infatti si evidenzia sulle fasce. In continuo
disagio sul gioco in ampiezza quando gli avversari
sono in possesso palla e poi quando si abbassa
troppo il baricentro sono dolori. Un derby che poi
nella ripresa ha regalato solo sbadigli. D'altronde
la posta in palio in campo era alta. Ma è
un pareggio che non accontenta nessuno. Se entrambe
le squadre volevano avere delle risposte positive,
diciamo subito che non ci sono state. Un risultato
incompleto condita da una prestazione imperfetta.
D'altronde il Gubbio ultimamente sta sgretolando
pure quel fortino che sembrava insormontabile. Cioè
il fattore campo. Appena due punti conquistati nelle
ultime quattro partite casalinghe con otto gol subiti
(la media di due gol a partita) e tre gol fatti.
Non vince una partita in casa da quasi due mesi:
era il 19 gennaio con l'1-0 sulla Vis Pesaro, gol
realizzato da Chinellato. Non vince una partita
effettiva da un mese: era il 12 febbraio, 1-0 in
trasferta con la Fermana con rete decisiva dello
stesso Chinellato. Quel Chinellato che in verità
poi si è completamente inceppato e non segna
da 401 minuti con pochi palloni giocabili. Sul fronte
avanzato il Gubbio potrebbe fare molto di più.
Ma al di là della verve di De Silvestro e
l'estro di Casiraghi, per adesso il neo acquisto
di gennaio Cattaneo deve trovare ancora la sua giusta
dimensione (c'è chi pensa addirittura che
è schierato fuori ruolo). Al di là
dei discorsi di rito, adesso il campionato diventa
cruciale. Non c'è stata la svolta contro
la Ternana. Non si è approfittato delle gravi
difficoltà della Ternana attuali evidenziate
al Barbetti. Ora due match con squadre assetate
di punti come Giana Erminio e Renate. Gare da non
fallire.
• 11
MARZO 2019 Galderisi:
"Dare di più e troppi errori".
Gallo: "Meritavamo di più".
Le foto di Gubbio-Ternana
Il
Gubbio manca il sorpasso in classifica nel derby
contro la Ternana. Finisce in parità con
le reti di Espeche che apre e pronta risposta di
Bifulco, e con i legni colpiti
da Casiraghi prima e Marilungo poi. Un pareggio che
muove la classifica ma che non accontenta
proprio nessuno. Infatti così parla il trainer rossoblù
Giuseppe Galderisi: "Nessuno è contento.
Assolutamente no. Nel primo tempo avevo visto ottime
cose però non abbiamo saputo gestire il vantaggio
e ho notato pure troppi errori nei passaggi in uscita.
Nella ripresa ci abbiamo anche provato, ma abbiamo commesso
troppi errori di scelta nelle ripartenze. Sugli
esterni dobbiamo essere più incisivi, soprattutto
dalla cintola in sù dove si deve e si può
fare meglio. Siamo una squdra offensiva ma serve
anche equilibrio. Serve più cattiveria e
bisogna avere una maggiore consapevolezza nei nostri
mezzi. Ma non
dimentichiamoci che davanti avevamo una Ternana
esperta e si è dimostrata pure efficace nel palleggio.
Ma è chiaro che da parte nostra bisogna dare
e fare qualcosa in più per tornare a vincere". Inoltre
Galderisi rivela che il difensore Maini non è sceso in
campo dal primo minuto perchè infortunato
per un problema tendineo. Tocca così al
difensore Lorenzo Schiaroli che è telegrafico:
"Una partita equilibrata. Eravamo partiti pure
bene, però come è iniziata dovevamo anche mantenerla.
Eravamo aggressivi e invece poi è arrivato
un calo di concentrazione vistoso. Giocare dal primo minuto?
Certo, sono felice, giocare fa piacere, quando non
si gioca invece uno non è soddisfatto".
Parla il mediano Guido Davì: "É
stata una battaglia. Eravamo partiti bene però
poi abbiamo concesso troppi cross all'avversaria.
A centrocampo abbiamo dovuto correre abbastanza
per ricoprire tutte le linee di passaggio perchè
abbiamo gli esterni larghi. In certe circostanze
penso che dovevamo sfruttare meglio le ripartenze".
Si chiude con il tecnico rossoverde, Fabio Gallo:
"Buon ritmo, nel primo tempo abbiamo avuto
diverse occasioni per fare gol. Nella ripresa un
predominio con palla a terra ma non abbiamo concretizzato.
É stata una partita combattuta, con agonismo
e qualità. Il Gubbio si è mostrato
molto pericoloso con quei quattro davanti. Ma credo che ai punti a livello
di occasioni avremmo meritato più noi".
Intanto ecco le foto (20 immagini) del derby Gubbio
e Ternana. Fotoservizio di Simone Grilli.
• 11
MARZO 2019 Gubbio-Ternana,
derby in parità (1-1). Apre Espeche, risponde
Bifulco. Poi due legni colpiti
Derby
serale di lunedì tra Gubbio e Ternana. Il
trainer Galderisi conferma il 4-2-3-1. Con Marchegiani
in porta. Difesa a quattro con Tofanari, Espeche,
Schiaroli e Lo Porto. Centrocampo a due con Malaccari
e Davì. Linea di trequartisti con De Silvestro,
Casiraghi e Cattaneo. Di punta il centravanti Chinellato.
La cronaca. Al 3', al primo affondo, subito Gubbio
pericoloso: De Silvestro va via sulla destra e crossa
in area dove Casiraghi compie un gesto tecnico importante
e in rovesciata al volo di destro calcia in porta
con la palla che si stampa clamorosamente sulla
traversa. Al 4' invece è Frediani che via
sulla sinistra e crossa in area, da destra sopraggiunge
a rimorchio Defendi che calcia in diagonale di destro,
con Marchegiani che salva in due tempi in tuffo.
Al 14' il Gubbio va in vantaggio: Casiraghi pennella
una punizione in area con Espeche che anticipa tutta
la difesa neroverde e di testa schiaccia a rete
con la palla che infila Iannarilli in tuffo. Al
22' traversone di Defendi in area da destra, Pobega
incorna di testa ma Marchegiani sventa tuffo abbrancando
la sfera sulla linea di porta. Al 29' pericolo in
area rossoblù: cross da destra di Defendi,
colpo di testa di Marilungo che colpisce la base
del palo; sulla respinta c'è un tiro fulmineo
di Pobega ma in extremis Espeche salva tutto tuffandosi
con il corpo sulla linea di porta e respinge. Al
43' arriva il pareggio dei ternani: corre sulla
sinistra Frediani che rimette in area, dove giunge
il neoentrato Bifulco che calcia di destro in porta,
la palla si insacca a fil di palo, complice una
leggera deviazione di Cattaneo. La ripresa. Si arriva
al 24' per vedere un tiro nello specchio quando
Pobega cerca la conclusione di destro dal limite,
ma para a terra Marchegiani. Non succede proprio
nulla. Derby in parità. Che non accontenta
nessuno. Tabellino:
Gubbio - Ternana (1-1): Gubbio
(4-2-3-1): Marchegiani; Tofanari, Espeche, Schiaroli,
Lo Porto; Malaccari, Davì; De Silvestro,
Casiraghi (38' st Plescia), Cattaneo (16' st Battista); Chinellato. A disp.: Battaiola,
Ferretti, Nuti, Pedrelli, Maini, Benedetti,
Conti A., Conti M., Ricci, Tavernelli.
All.: Galderisi. Ternana (4-3-2-1): Iannarilli;
Fazio (39' pt Castiglia), Russo, Diakitè, Bergamelli
(12' st Giraudo); Defendi,
Paghera (33' st Callegari), Pobega; Rivas (39' pt Bifulco), Frediani;
Marilungo. A disp.:
Gagno, Vitali, Hristov, Mazzarani, Vantaggiato, Boateng. All.:
Gallo. Arbitro: Maranesi di Ciampino (Fontemurato
di Roma 2 e Salama di Ostia Lido). Reti:
14' pt Espeche (G), 43' pt Bifulco (T). Ammoniti:
Pobega (T), Battista (G).
Angoli: 3-3. Recupero: 1' pt; 3' st.
Spettatori: 1212 (di cui 442 abbonati); 250
provenienti da Terni nel settore ospiti.
• 10
MARZO 2019 Derby:
out Piccinni e Campagnacci. Parla Galderisi. I risultati
della trentesima giornata
Per
il derby con la Ternana. Assenti il difensore centrale
Piccinni e l'attaccante Campagnacci per un problema
al polpaccio. Rientra il centrocampista Massimo
Conti. Queste le disposizioni del tecnico Giuseppe
Galderisi che parla proprio del derby ai margini
della rifinitura: "Senz'altro è una
partita molto difficile. D'altronde le qualità
della Ternana si conoscono, soprattutto in attacco,
per questo motivo servirà una prestazione
capace di limitare l'avversaria. Perciò chiedo
attenzione a livello tattico. Per cui non sono ammessi
cali di concentrazione o distrazioni. Di fronte
abbiamo una squadra che può punirti in ogni
momento, nonostante i rossoverdi si trovano ora
in un momento no. Non bisogna fare prendere troppa
confidenza ad un Ternana che tecnicamente è
ben attrezzata, cioè è una compagine
capace di segnare gol a tutti se si trova nella
situazione ideale di ragionare in campo con tranquillità.
Altresì devo dire che ho visto la mia squadra
lavorare molto in settimana, ho fatto inoltre capire
ai miei ragazzi che se credono nelle proprie qualità
possono dire la loro e dare soddisfazioni. Soprattutto
se saremo capaci di tirare fuori tutta quella rabbia
che abbiamo in corpo per la vittoria sfumata a Rimini.
Pertanto pretendo la massima attenzione in particolar
modo nei dettagli. Quei dettagli che fanno la differenza.
Per quanto riguarda gli schemi ormai noi abbiamo
una identità ben precisa. Servirà
quindi la giusta cattiveria, palleggiare e gestire
la partita. Una gara che sarà spettacolare
e tesa". Perciò
si va verso la conferma del 4-2-3-1. Probabile gli
stessi undici schierati a Rimini. Cioè Marchegiani
in porta. Difesa a quattro con Tofanari, Espeche,
Maini e Lo Porto. Centrocampo a due con Malaccari
e Davì. L'asse di trequartisti basato su
De Silvestro, Casiraghi e Cattaneo. Di punta il
centravanti Chinellato. Convocati 23 calciatori
per la sfida di lunedì sera: Battaiola, Battista,
Benedetti, Casiraghi, Cattaneo, Chinellato, Andrea
Conti, Massimo Conti, Davì, De Silvestro,
Espeche, Ferretti, Lo Porto, Maini, Malaccari, Marchegiani,
Nuti, Pedrelli, Plescia, Ricci, Schiaroli, Tavernelli
e Tofanari. Risultati:
Trentesima Giornata - Girone B - Serie C: Albinoleffe
- Teramo 1-2 40'
Gelli (A), 45' Infantino (T), 87' Infantino (T)
rig. Fermana - Rimini 1-0 52'
Lupoli (F) Gubbio - Ternana lunedi Imolese
- Renate 1-1 1'
Anghileri (R), 39' Checchi (I) Monza - Vis
Pesaro 1-1 21'
D'Errico (M), 65' Voltan (V) Ravenna - Fano
3-0 24'
Nocciolini (R) rig., 59' Raffini (R), 89' Gudjohnsen
(R) Sambenedettese - Vicenza 1-4 32'
Giacomelli (V) rig., 39' Ilari (S), 54' Bianchi
(V), 67' Bianchi (V), 82' Bovo (V) Sudtirol
- Giana Erminio 1-2 39'
Rocco (G), 57' Tait (S), 65' Perna (G) Triestina
- Pordenone 1-2 3'
Candellone (P), 44' Burrai (P) rig., 75' Costantino
(T) Virtus
Verona - Feralpisalò 2-1 2'
Manfrin (V), 11' Danti (V), 37' Scarsella (V)
• 08
MARZO 2019 Verso
il derby: tattica e le ultime. Sono state ufficializzate
le date e orari di fine campionato
Countdown
verso il derby che si gioca lunedì sera in
notturna al Pietro Barbetti. In casa Gubbio si va
verso la conferma del 4-2-3-1. L'inossidabile Marchegiani
confermato in porta. Una difesa a quattro con Tofanari
(in ballottaggio con Ferretti), Espeche, Maini e
Lo Porto. Centrocampo a due con Malaccari e Davì.
Linea di trequarti basata sull'asse De Silvestro,
Casiraghi e Cattaneo. E di punta il centravanti
Chinellato. Questo potrebbe l'undici iniziale schierato
dal trainer Galderisi. Infatti il difensore centrale
Piccinni sta lavorando a parte per il problema al
polpaccio: è sulla via di recupero, ma bene
che vada potrebbe rientrare a pieno regime la prossima
settimana, ovvero prima della trasferta contro la
Giana Erminio. Qualche problemino al polpaccio pure
per Campagnacci, ma dovrebbe essere convocato per
il derby di lunedì sera. In casa Ternana
invece ci si lecca le ferite. La squadra rossoverde
non vince dal 27 dicembre 2018 quando vinse per
2-1 sul Teramo. Nel girone di ritorno ha ottenuto
tre pareggi e ben sette sconfitte in dieci partite.
Il quarto pareggio invece è arrivato mercoledì
sera nel recupero in casa contro la Sambenedettese.
Subito nel post partita c'è stato un confronto
tra il patron delle fere Stefano Bandecchi e la
squadra rossoverde, dove hanno preso parte il Ds
Luca Leone (finito ultimamente nel mirino delle
critiche) e il vicepresidente Paolo Tagliavento.
Inoltre si vede fare i conti anche con alcuni infortuni:
infatti sono out Altobelli, Palumbo, Nicastro e
Furlan. In dubbio pure l'attaccante Marilungo. Il
tecnico Fabio Gallo potrebbe così schierare
il 4-3-3. Con questo probabile undici iniziale.
Iannarilli in porta. Un quartetto di difesa con
Fazio, Russo, Diakitè e Bergamelli. Centrocampo
a tre con Defendi, Paghera e Pobega. In avanti Bifulco,
Marilungo e Rivas (o Frediani). Tre gli ex rossoverdi
nel Gubbio: Battista, Lo Porto e l'ultimo arrivato
Ferretti. Un ex rossoblù nella Ternana: il
portiere Iannarilli. Intanto sono stati resi noti
gli orari delle ultime cinque giornate di campionato
che completano così tutto il calendario.
Gubbio-Triestina si gioca domenica 7 aprile alle
ore 14:30. Trasferta a Vicenza domenica 14 aprile
alle ore 16:30. Poi si gioca alla vigilia di Pasqua,
ovvero sabato 20 aprile, in casa contro il Pordenone
alle ore 14:30. Penultima giornata domenica 28 aprile
contro la Samb in trasferta alle ore 18:30. Si chiude
con Gubbio contro Virtus Verona domenica 5 maggio
alle ore 15.
• 07
MARZO 2019 Statistiche
e curiosità: peggior difesa in trasferta;
ottimo fair play; Marchegiani inossidabile
Curiosità
e dati statistici. Lente di ingrandimento su questo
Gubbio. La formazione rossoblù fino ad ora
ha schierato 25 calciatori. Solo Pordenone e Ravenna
ne hanno schierati uno in meno (24). Invece tutte
le altre contendenti hanno adoperato come numero
più calciatori finora nell'arco del campionato.
A livello di fair play il Gubbio si mostra piuttosto
corretto. Solo una espulsione in campo in 29 giornate:
un solo cartellino rosso a pari merito con Giana
Erminio, Imolese e Rimini. L'espulsione in questione
ha riguardato il difensore Lorenzo Schiaroli che
ha ricevuto il cartellino rosso a Salò contro
la Feralpi all'andata per somma di ammonizioni al
novantesimo. In pratica la squadra eugubina è
quella che ha ricevuto meno giornate di squalifica
(appena quattro) in coabitazione con Imolese e Renate.
Per quanto riguarda gli allenatori invece non si
può dire la stessa cosa: infatti il trainer
Giuseppe Galderisi è stato allontanato in
due occasioni dal rettangolo di gioco (sempre per
proteste). Una prima volta è avvenuto a Pordenone
al 29' della ripresa, mentre una seconda volta è
successo in casa contro la Vis Pesaro al 43' della
ripresa. Adesso un dato positivo. Il portiere Gabriele
Marchegiani è l'unico calciatore di tutto
il girone B (insieme a due altri portieri) ad essere
sempre stato schierato durante le 29 giornate fin
qui disputate: nemmeno una assenza come gli estremi
difensori Giacomo Bindi del Pordenone e Matteo Cincilla
del Renate. Adesso un dato assai negativo. Il Gubbio
detiene il primato (non esemplare) della peggiore difesa del girone
in trasferta: eugubini che hanno incassato 23
reti fuori dalle mura amiche (in 15 gare disputate) per una media di 1,53 gol incassati
a partita. Al penultimo posto si trovano invece
in coabitazione Giana Erminio e Rimini (22 reti
subite). Paradossalmente, in casa, il Gubbio vanta
la seconda migliore difesa del torneo: appena 8
reti subite (in 14 partite) per una media di 0,57
gol subiti a partita. In pratica i rossoblù
si trovano a pari merito con la Triestina (con 8
reti subite). Meglio in casa hanno fatto solamente
Fermana e Imolese: entrambe hanno incassato solo
7 reti in casa propria. Per dare un dato più
completo: l'Imolese è l'unica squadra nel
girone che ancora è rimasta imbattuta tra
le mura amiche (7 vittorie e 7 pareggi), mentre
la capolista Pordenone è l'unica compagine
che non ha mai perso fuori casa (con 7 vittorie
e 7 pareggi). Tornando al Gubbio: questa ambiguità
di numeri tra cammino casalingo e in trasferta,
in pratica fotografano la situazione di una squadra
che si trova nel limbo dell'irresolutezza. Perciò,
per via della sua doppiezza, si trova in una condizione
implicante la possibilità di una duplice
interpretazione. In maniera più diretta si
può dire che è una squadra ancora
indecifrabile. La dimensione del Gubbio a tutti
effetti è ancora illeggibile. D'altronde
la squadra finora ha alternato prestazioni soddisfacenti
a gare più anonime. Non ha continuità
e deve trovare ancora una sua giusta collocazione.
Adesso il derby con la Ternana.
• 06
MARZO 2019 Verso
Gubbio-Ternana con quelle aspettative diverse e
cambiate. E gli ultimi precedenti
Gubbio
e Ternana. Le aspettative del precampionato. Ben
diverse sinceramente dall'attualità. Infatti
la maggior parte degli addetti ai lavori dicevano
che la Ternana poteva mangiarsi in un sol boccone
le avversarie con un organico di prim'ordine per
la categoria. Invece non sono mancati dei problemi,
che si sono ripetuti strada facendo e sono cambiati
addirittura tre allenatori: Luigi De Canio, Alessandro
Calori ed ora c'è Fabio Gallo. A tutti gli
effetti pure la classifica piange perchè
i rossoverdi si trovano al dodicesimo posto, addirittura
fuori dai playoff. In casa Gubbio invece si cerca
di uscire da un periodo avaro di risultati con una
vittoria che manca dallo scorso 12 febbraio a Fermo.
Anche se in maniera meno accentuata, le previsioni
iniziali pure in casa Gubbio non sono state rispettate.
Lo dimostra il fatto che il progetto che si era avviato
con Alessandro Sandreani si è interrotto
anzitempo, decretato in pratica dopo l'esonero avvenuto
dopo la sconfitta di Renate. In estate infatti si
parlava di un progetto a lungo termine con il tecnico
cantianese per la valorizzazione dei giovani e c'era
la voglia di fare un campionato tranquillo. Così
non è stato. Sono saltati i piani. Di nuovo
un cambio in corsa e un progetto ricominciato daccapo
con il neo allenatore Giuseppe Galderisi che cerca
di portare in porto un torneo al massimo delle possibilità.
Ma al momento, la squadra, ancora viaggia troppo
a fasi alternate e in questo campionato ancora deve
trovare la giusta identità. Oltretutto ancora
non si è capito dove può arrivare
veramente. Complici risultati a singhiozzo e prestazioni
a sprazzi. Un po' di amarcord. L'ultimo precedente
a Gubbio nel derby umbro risale a sabato 11 marzo
1995. Stiamo parlando del campionato di serie D
girone E. Quella partita si concluse 0-0. L'ultimo
precedente tra i professionisti invece risale a
domenica 27 novembre 1988. Si trattava del campionato
di serie C2 girone C. Curiosamente anche in quella
occasione venne fuori un derby senza reti (0-0).
Spettatori presenti sugli spalti: 4.588, con un
incasso di 69 milioni e 500 mila delle vecchie lire
(pari a 36.120 euro di oggi). Nel campionato prima
invece arrivò una vittoria dei rossoblù,
quella volta erano allenati da Giampaolo Landi:
era domenica 29 novembre 1987, il Gubbio si impose con
un rigore calciato da Cocciari a cinque minuti dal
termine, che fu decretato per fallo in area ospite
su Zoppis. Sugli spalti 4.630 spettatori per un
incasso di 23.290 euro (di oggi). Intanto nel recupero
di mercoledì la Ternana non va oltre lo 0-0
contro la Samb
e si porta a 34 punti in classifica. Altra partita
toppata e la crisi continua. E lunedì ci sarà il derby.
• 05
MARZO 2019 Focus.
Gubbio, alla ricerca della maturità. Per
ora dimostra un atteggiamento solo a metà
Gubbio.
Cosa va. E cosa non va. Il Gubbio ha fatto registrare
un pareggio a Rimini dopo due sconfitte consecutive.
Una fase di difficoltà che ci può
stare in un campionato ma va guardata con la dovuta
attenzione. Partendo dal presupposto che una vittoria
era in pugno. Con quel gol di Malaccari a sette
minuti dal termine che sembrava avere chiuso i giochi.
Ecco qui che la batosta arriva puntuale: palla immediatamente
messa a centrocampo, azione dopo un batti e ribatti,
con Buonaventura che buca la porta eugubina dopo
che la difesa rossoblù si fa infilare come
un coltello che entra adagio nel burro. Insomma,
come già detto più volte, il Gubbio
dimostra più volte un atteggiamento a metà.
Da un lato la buona volontà di volere fornire
sprazzi di bel gioco e ottima intesa tra i calciatori:
basta vedere l'azione del gol scaturita sulla destra
da De Silvestro che taglia verso il mezzo con un
assist filtrante, Casiraghi compie una volèe
di tacco e Malaccari dal centro a rimorchio trova il diagonale
al volo di destro che fulmina il portiere riminese
Nava. Azione perfetta. Ma il problema è che
finisce tutto qui. Infatti dall'altro lato esiste
una non trascurabile imprecisione sotto porta, che
mette i rossoblù nella condizione di non
chiudere anticipatamente le partite. A questo punto
si aggiungono incomprensibili black-out che poi
portano a continue amnesie difensive. Era successo
nelle ultime due partite partite precedenti dove
il Gubbio aveva incassato una caterva di gol. Purtroppo
è avvenuto pure a Rimini nel momento cruciale
di una partita importante che andava chiusa definitivamente.
Sintomo di una sicurezza nei propri mezzi non ancora
raggiunta. D'altronde basta fare un riepilogo delle
azioni salienti della partita di domenica. Nel primo
tempo la squadra locale ha calciato praticamente
solo una volta in porta, però Palma ha costretto
Marchegiani a volare sotto la traversa per evitare
il gol. Invece il Gubbio ha tirato due volte, con
De Silvestro che ha calciato fuori un assist al
bacio di Casiraghi e con Maini che ha calciato alto.
Due soli tiri, peraltro fuori dallo specchio della
porta con il portiere Nava praticamente inoperoso.
Nella ripresa tre conclusioni a rete dei riminesi
dove è stato protagonista sempre Buonaventura:
un primo tiro nello specchio murato in extremis
da Tofanari, un colpo di testa che ha centrato il
palo e il gol del pari con un tracciante di destro.
Gubbio, con due tiri in porta: prima Casiraghi che
cerca un destro radente abbrancato a terra da Nava
(unica parata che si ricorda del portiere biancorosso)
e poi il gol già citato di Malaccari. Certo:
quattro occasioni per parte degne di nota denotano
che è stata una gara davvero priva di emozioni
(e qui bisognerebbe fare un discorso a parte). Insomma,
il Gubbio di Galderisi per ora non ha trovato incisività
e pericolosità in attacco (nonostante il
potenziale che sembra esserci sulla carta) e continua
a peccare di discontinuità. Viceversa. Il
fantasista Casiraghi comincia a giocare con continuità
e ha cominciato a dare un certo equilibrio alle
sue prestazioni: è sempre nel vivo del gioco
(vedi anche azione da gol con un gesto da categoria
superiore), ha dato profondità e ultimamente
non sbaglia un pallone. Finalmente comincia a fare
la differenza e sta dimostrando le sue qualità.
Forse Casiraghi ha raggiunto la giusta maturità.
Quella maturità che però ancora manca
alla squadra.
• 04
MARZO 2019 La
leggenda del bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto.
Perciò spazio ai numeri e la realtà
Tutti
conosciamo l'immagine del bicchiere mezzo pieno
o mezzo vuoto. C'è chi lo vede in un modo
e chi lo vede nell'altro modo. Questione di vedute.
Chi sceglie la prima versione è un ottimista.
Mentre chi sceglie la seconda versione viene subito
etichettato come disfattista o ancora peggio un
contro rematore. Ormai è diventata una moda.
Chiunque la pensa diversamente diventa subito oggetto
di critiche e viene additato come un creatore della
zizzania. Viviamo in una dittatura mascherata. É
un attimo arrivare all'ipocrisia, alla strumentalizzazione,
alla mistificazione e alla volontà di oppressione,
soppressione e repressione. Chi la pensa diversamente
viene attaccato e additato come un retrogrado. Sempre
la solita solfa. Viviamo in una schizofrenia galoppante.
Di sciacalli e iene è pieno il mondo. Si
potrebbe poi aprire un capitolo sulla cosiddetta
apertura mentale delle persone. Che non consiste
in altro che in quella luce che si accende quando
qualcuno intende altro da te. La libertà
purtroppo non fa parte del dna di alcuni di coloro
che si sciacquano costantemente la bocca con questa
parola a cui si aggiunge quella di democrazia. Però
tranquillizziamo i nostri lettori. Preferiamo morire
in piedi piuttosto che prostituirci. Perciò
non vediamo nè il bicchiere mezzo pieno nè
mezzo vuoto. Perchè il problema non è
se il bicchiere sia pieno o vuoto. Perchè
è solo una interpretazione psicologica del
bicchiere. E dopo questa prefazione, passiamo ai
fatti concreti. Ai numeri statistici che non mentono.
Alcuni dati che fotografano il cammino del Gubbio
nelle ultime tre stagioni. Dopo 19 giornate, a sole
nove turni dal temine. In questa stagione finora
sono stati accumulati 33 punti in 19 giornate (la
media di 1,14 punti a partita). Nel girone di ritorno
la media è di 1,50 punti a partita con 15
punti raccolti in dieci partite che si sono giocate
(4 vittorie, 3 pareggi e 3 sconfitte). L'anno scorso
(prima con Dino Pagliari in panchina e poi con Alessandro
Sandreani), dopo 29 partite giocate, i punti che
erano stati accumulati erano 31 (per una media di
1,07 punti a partita). In pratica il divario è
piuttosto limitato: quest'anno infatti si sono raccolti
nelle medesime giornate appena due punti in più
(+2). Invece se si guarda la stagione di due anni
fa (con Giuseppe Magi in panchina), nel primo anno
di Lega Pro dopo il ritorno tra i professionisti,
il divario è assai netto: conquistati 47
punti in 29 partite (una media di 1,62 punti a partita).
In poche parole si registra un +14 punti rispetto
ad oggi e un +16 punti rispetto ad un anno fa. In
altre parole quel Gubbio si ritroverebbe oggi al
quarto posto solitario in classifica, dietro solamente
al Pordenone, Triestina e Feralpisalò. Quindi,
oggi, il bicchiere è mezzo pieno o mezzo
vuoto? Questione di punti di vista. Ci si focalizza
su quello che non c'è. Invece bisogna considerare
quello che si ha e che si può migliorare.
Semplicemente bisogna guardare oltre quello che
si ha davanti (il... bicchiere).
• 03
MARZO 2019 Malaccari:
"Fa male così". Galderisi:
"Stato d'animo non piacevole".
Le foto di Rimini-Gubbio
Succede
tutto in un minuto. Malaccari illude tutti con un
diagonale di destro a sette minuti dalla fine, Buonaventura
risponde con un tiro al volo sotto il sette. Vittoria
sfuggita di mano in maniera incredibile. Non basta
la presenza in maniera eccezionale del patron Sauro
Notari (per spronare la squadra) sulla panchina
rossoblù in quel di Rimini. L'amarezza si
rispecchia tutto nelle parole di Giuseppe Galderisi
che si mostra furioso: "Sono amareggiato,
arrabbiato e deluso. Meritavamo di più e
lo stato d'animo non è dei migliori. Abbiamo
subito un gol dopo un rimpallo, un pareggio che
non digerisco. Non sono contento perchè avevamo
fatto gol a pochi minuti dalla fine e dovevamo vincere.
Volevo fare subito due cambi per fare entrare gente
fresca, ma non ne ho avuto il tempo. Avevamo lavorato
sulla testa e sui particolari. Abbiamo offerto un
calcio propositivo. Ma bisogna riflettere perchè
siamo andati in vantaggio al 38' della ripresa e
quindi se non abbiamo portato a casa i tre punti
vuol dire che adesso per vincere serve un qualcosa
di più da parte di tutti". Ma Galderisi
è una furia anche contro l'arbitro e non
ha peli sulla lingua in tal senso: "Non
vorrei parlare dell'arbitro. Ma l'episodio su Malaccari
poteva cambiare le sorti della partita. O è
matto il calciatore che mi ha detto che era rigore
netto o qualcosa non va. Ma certe cose le vedo,
non sono un rimbambito (...)". Insomma,
è arrabbiato. Prende così la parola
Nicola Malaccari, l'autore del gol, ma è
anche protagonista dell'episodio finito sotto la
lente di ingrandimento: "Fa molto male pareggiare
così. Avevamo avuto occasioni da ambo le
parti. Adesso però dobbiamo limare i nostri
errori, rialzarsi subito e pensare al derby. L'episodio
del rigore? Ma era netto, sono stato scalciato sul
piede e sono finito a terra". Sull'altra
sponda la telegrafica opinione del tecnico dei biancorossi
Marco Martini: "Questa è la prestazione
che volevamo. In una partita dove i punti pesano.
Ma abbiamo saputo ribattere sempre colpo su colpo.
Soprattutto abbiamo avuto una immediata reazione
dopo il gol subito. Contro un Gubbio forte vorrei
precisare. Ma questo è un torneo molto equilibrato
e ci sarà da lottare fino alla fine".
Intanto ecco le immagini (20 foto) della gara tra
Rimini e Gubbio. Fotoservizio di Simone Grilli.
• 03
MARZO 2019 Rimini
e Gubbio finisce 1-1. Succede tutto in un minuto:
Buonaventura risponde a Malaccari
Gubbio
a Rimini. Il trainer Galderisi opta per il 4-2-3-1.
In porta Marchegiani. Difesa a quattro con Tofanari,
Espeche, Maini e Lo Porto. A centrocampo il duo
Davì e Malaccari. Sulla trequarti l'asse
De Silvestro, Casiraghi e Cattaneo. Di punta il
centravanti Chinellato. La cronaca. Al 2' subito
pericoloso il Rimini con un tiro di destro al volo
di Palma, vola Marchegiani sotto la traversa e con
la punta delle dita devia la sfera in angolo. Al
10' ancora locali in avanti con Palma che serve
in area Piccioni che calcia in porta ma fa muro
Espeche; l'azione prosegue con Guiebre che serve
Arlotti che calcia a rete ma stavolta è Marchegiani
che abbranca la sfera in presa alta. Al 16', nella
classica azione in contropiede, c'è Casiraghi
che va via sulla destra e rimette in mezzo una palla
d'oro per De Silvestro che cerca di piatto di sinistro
la porta da posizione favorevole, la palla sibila
vicino al palo alla destra del portiere. Al 18'
invece è Maini che carica il destro dai trenta
metri, la palla sorvola di poco sopra la traversa.
Poi una fase di stanca di una partita che sembra
non decollare. Salvo arrivare al 43' quando Malaccari
(servito da Chinellato) cade a terra in area dopo
una presunta spinta con il braccio da parte di Guiebre:
il jolly di centrocampo protesta, ma l'arbitro non
ha esitazione e si becca il cartellino giallo. Ripresa.
Al 12' pericolo quando Buonaventura salta Espeche
sulla sinistra, entra in area e calcia forte di
destro, si salva con la schiena Tofanari che devia
la sfera in corner quel tanto che basta per non
finire in porta. Al 18' altro brivido energico:
dalla destra Alimi pennella un cross in area, Buonaventura è il più lesto di tutti
e incorna in porta, la palla si stampa sul palo
a mezz'altezza con il portiere ormai battuto. Al
34' è lesto Tavernelli dalla sinistra a servire
verso il centro per Casiraghi che calcia di destro
radente dal limite: un diagonale insidioso ma Nava
si salva e sventa tutto in tuffo. Al 38' il Gubbio
passa: sulla trequarti Casiraghi serve al centro
Malaccari che trova il varco giusto e di destro
trova l'angolino con un fendente rasoterra di destro.
Ma succede l'incredibile, neanche
un giro di lancette, arriva subito il pareggio riminese
(39'): sulla trequarti Cicarevic serve in area Buonaventura
che brucia tutti e con un destro tracciante insacca
la sfera sotto all'incrocio alla sinistra del portiere. Tabellino:
Rimini - Gubbio (1-1): Rimini
(3-5-2): Nava G.; Venturini, Ferrani, Petti
(27' st Bandini);
Nava V., Alimi, Palma (7' st Candido), Montanari
(27' st Variola), Guiebre; Piccioni (7' st Buonaventura),
Arlotti (35' st Cicarevic). A disp.: Scotti, Brighi, Viti, Marchetti, Pierfederici.
All.: Martini. Gubbio (4-2-3-1): Marchegiani;
Tofanari, Espeche, Maini, Lo Porto; Malaccari, Davì; De Silvestro, Casiraghi, Cattaneo
(27' st Tavernelli); Chinellato.
A disp.: Battaiola, Ferretti, Schiaroli, Benedetti,
Ricci, Battista, Campagnacci, Plescia.
All.: Galderisi. Arbitro: Marotta di
Sapri (Ceolin di Treviso e Piedipalumbo di Torre
Annunziata). Reti: 38' st Malaccari (G),
39' st Buonaventura (R). Ammoniti: Malaccari
(G), Davì (G), Arlotti (R), Buonaventura
(R), Ferrani (R). Angoli: 5-4 per il Gubbio.
Recupero: 2' pt; 3' st. Spettatori:
2106 (di cui 53 di Gubbio nel settore ospiti). Risultati:
Ventinovesima Giornata - Serie C - Girone B: Fano
- Albinoleffe 0-0 Feralpisalò
- Sudtirol 1-1 27'
Romero (S), 29' Caracciolo (F) Giana Erminio
- Triestina 1-1 71'
Maracchi (T), 81' Perna (G) Pordenone - Sambenedettese
1-1 11'
Gavazzi (P), 25' Fissore (S) Renate - Ravenna
0-1 37'
Selleri (Ra) Rimini - Gubbio 1-1 83'
Malaccari (G), 84' Buonaventura (R) Teramo
- Fermana 0-1 16'
Malcore (F) Ternana - Monza 0-1 55'
Negro (M) Vicenza - Imolese 0-0 Vis
Pesaro - Virtus Verona 0-0
• 01
MARZO 2019 Le
ultime di Rimini e Gubbio: c'è di mezzo...
Marotta. E ritorno con due allenatori differenti
La
prima di domenica. La partita con il Rimini. La
formazione biancorossa di Marco Martini deve fare
i conti con una certa emergenza in infermeria. Tuttavia
sono sulla via del recupero il difensore Petti e
il centrocampista Guiebre. Mentre sono ancora da
valutare le condizioni del terzino Kalombo che ha
subito un problema muscolare e quindi è in
forte dubbio. Pertanto il tecnico dei romagnoli
potrebbe optare per il consueto 3-5-2. Ovvero in
porta Giacomo Nava. In difesa il trio Venturini,
Ferrani e Petti. Mentre a centrocampo il quintetto
con Valerio Nava, Simoncelli, Palma, Montanari e
Guiebre. In attacco il duo Arlotti e Volpe. Questo
potrebbe essere il probabile undici titolare. Una
squadra, quella riminese, che proprio in casa ha
ottenuto i maggiori risultati e punti: 25 sul totale
di 31 punti grazie a 6 vittorie, 7 pareggi ed una
sola sconfitta, che si è verificata lo scorso
13 febbraio contro la Feralpisalò per 3-1.
Ma per la sfida del Romeo Neri è previsto
un fischietto internazionale del calcio femminile.
Una partita affidata a Maria Marotta, di Sapri.
L'arbitro donna del Cilento ha già arbitrato
il Gubbio nella partita vinta in terra romagnola
contro il Ravenna il 29 dicembre 2018 con le reti
realizzate nella ripresa da Casoli e Battista. Perciò
il Gubbio cercherà di sfruttare al meglio
questo precedente favorevole (a livello di cabala,
per intenderci) sempre in terra di Romagna. Mentre
all'andata il Gubbio (allora allenato da Alex Sandreani)
si impose per 3-0 sui biancorossi (allenati allora
da Leonardo Acori) con le reti di Plescia nel primo
tempo, poi il raddoppio di Marchi (ora al Monza)
su rigore nella ripresa e definitivo tris ad opera
di De Silvestro. In casa Gubbio invece si va verso
il 4-2-3-1 con Marchegiani in porta. Una difesa
a quattro probabile con Tofanari, Espeche, Maini
e Lo Porto. Possibile quindi lo spostamento di Malaccari
al fianco di Davì a centrocampo. Linea di
trequartisti con De Silvestro, Casiraghi e Cattaneo.
Di punta il centravanti Chinellato. Mentre il neo
arrivato Ferretti dovrebbe partire dalla panchina.
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