[vai alle news] [vai all'archivio
news]
• 30
marzo 2014 Roselli:
"Risultato giusto. Playoff? Lotteremo fino
alla fine". Brevi: "Ci siamo innervositi..."
Un
Gubbio che coglie un ottimo pareggio a Catanzaro
con un eurogol su punizione di Radi (ma alla fine
viene espulso). Risultato importante ma non è
di aiuto in classifica perchè le vittorie
esterne sia del Benevento che del Pontedera, oltre
al pareggio esterno della Salernitana, allungano
la distanza che divide il Gubbio dai playoff: ora
siamo a sei lunghezze a quattro giornate dalla fine.
Ma il tecnico dei rossoblù Giorgio Roselli
non si perde d'animo. L'allenatore umbro ha parlato in conferenza stampa a Catanzaro, sia
in conferenza live sul portale Catanzaroinforma.it,
sia come ci riporta il giornalista Francesco Panza
di Uscatanzaro.net; in pratica Roselli ha detto:
"Credo che il risultato finale sia giusto.
Abbiamo trovato un Catanzaro tosto e tignoso. D'altronde
la formazione giallorossa è una squadra ben
organizzata e la classifica rispecchia i valori
reali di questa squadra. Da parte nostra siamo partiti
un po' in sordina, un po' soffrendo all'inizio.
Ma siamo rimasti compatti e abbiamo fatto tutto
quello che potevamo giocando a tratti a viso aperto.
Non bisogna dimenticarci che avevamo ben quattro
assenti. Ho poco da chiedere ai miei: impegno e
applicazione non sono mancate perciò è
un pareggio che mi rende soddisfatto. Playoff lontani?
La matematica non ci condanna, finchè possiamo
lotteremo fino alla fine: poi vedremo quel che sarà".
L'allenatore dei giallorossi Oscar Brevi invece
ha detto: "Abbiamo cercato di vincere ma
non ci siamo riusciti. Le partite si complicano
se poi non si sbloccano subito. Ci siamo innervositi,
ma forse meritavamo qualcosa in più. Accettiamo
il risultato del campo anche se il Gubbio non ha
rubato nulla. Inutile fare calcoli ora e non ho
rimpianti: ricordo sempre da dove siamo partiti
e nessuno ci regala i punti". L'autore
del momentaneo vantaggio dei catanzaresi, Domenico
Germinale, ha affermato: "Abbiamo fatto
un'ottima prestazione, perciò un po' di rammarico
c'è: non esiste nè un problema in
attacco, nè nei singoli. Siamo questi. Tuttavia
la nostra forza è la compattezza".
Intanto abbiamo inserito le foto della partita tra
Catanzaro e Gubbio (18 immagini) che si trovano
nella nostra "fotogallery" e nel link
sotto la foto in homepage. Le foto sono di proprietà
di Lorenzo Costa di Uscatanzaro.net grazie alla
collaborazione di Ivan Pugliese e poi di proprietà
di Salvatore Monteverde (U.S. Catanzaro 1929) con
la collaborazione di Roberto Settonce.
• 30
marzo 2014 Botta
e risposta a Catanzaro (1-1): Radi risponde al gol
di Germinale, ma viene espulso...
Catanzaro
contro Gubbio. Il tecnico Roselli schiera il modulo
4-3-3 con il tridente Schetter, Falconieri e Falzerano;
in difesa Ferrari gioca terzino mentre a centrocampo
Baccolo fa il playmaker. L'allenatore dei calabresi
Brevi opta per il 3-4-1-2, con Russotto più
avanzato del solito. Al 3' parte in velocità
Falzerano che dalla sinistra si fa pericoloso con
un cross in area giallorossa, Ferraro di testa salva
in angolo. Al 5' Morosini lancia in profondità
Russotto, ma Pisseri è reattivo e chiude
bene in uscita. Al 7' un gran bel lavoro di Russotto
che serve al limite Germinale: tiro al volo, ma
la palla termina alta. Un minuto dopo (8') ci prova
Schetter con un tiro che viene intercettato da Bindi.
Al 9' Russotto lancia in area Madonia, salva in
angolo in extremis Tartaglia. Sugli sviluppi del
corner ci prova Russotto da fuori area con una conclusione
che sorvola sopra la traversa. Al 21' il Catanzaro
è pericoloso con Madonia che serve in area
Sabatino che spara direttamente in porta davanti
al portiere Pisseri: il suo diagonale però
sfiora il montante. Al 29' tenta una conclusione
a rete Falconieri dal limite, però salva
in corner Ferraro. Poco prima, sempre su conclusione
a rete di Falconieri su punizione, il Gubbio ha
protestato per un presunto mani in area catanzarese,
ma è un nulla di fatto. Al 34' il Gubbio
rischia di capitolare quando Germinale calcia a
botta a sicura a rete dopo uno svarione difensivo
e Pisseri fuori causa: sulla linea di porta salva
alla disperata Addae. Al 38' tiro al volo dal limite
di Russotto che costringe Pisseri a volare sulla
destra e respingere la sfera. Su capovolgimento
di fronte Falconieri impegna a terra Bindi e poi
sulla respinta sbroglia la matassa Ferraro. Al 44'
altra occasione per il Catanzaro: Madonia, da posizione
decentrata sulla sinistra in area, cerca la porta
con un tiro a girare ma non trova il bersaglio.
Al 47' del primo tempo si fa pericoloso sempre lo
sgusciante Russotto, ma il suo tiro viene murato
da Bartolucci e si passa alla ripresa. Entra Fioretti
al posto di Morosini, ovvero una punta al posto
di un centrocampista. Al 49' ci prova Falconieri
con un tiro pericoloso dal limite, Bindi si salva
a mani aperte. Al 54' il Catanzaro passa in vantaggio:
su angolo di Russotto calciato a girare in area,
Germinale è il più lesto di tutti
e sotto misura di testa insacca la sfera in rete.
Al 57' tenta la risposta il Gubbio con un tiro di
Radi dal limite, Bindi si salva in tuffo. Al 62'
il Gubbio trova il pareggio: staffilata su punizione
di Radi dal limite che sorprende Bindi e la palla
si insacca sotto la traversa. Al 70' Russotto lancia
in profondità Madonia che a tu per tu con
il portiere calcia alto. All' 81' Russotto serve
Madonia in una posizione favorevole ma la sua conclusione
non è precisa: la palla va alta. All' 83'
Fioretti con una mezza rovesciata all'altezza del
dischetto cerca la porta, palla che sfiora l'incrocio;
all' 84' Di Chiara ci prova con un tiro dal limite
ma la sfera si perde sul fondo. Al minuto 93 viene
espulso Radi per un gesto a braccio alzato nei confronti
di Germinale: cartellino rosso diretto. Finisce
1-1 a Catanzaro. Tabellino:
Catanzaro - Gubbio (1-1): Catanzaro
(3-4-1-2): Bindi; Rigione, Vitiello, Ferraro;
Marchi, Morosini (46' Fioretti), Benedetti, Sabatino
(73' Di Chiara); Russotto;
Madonia (82' Martignago), Germinale. (A disp.: Scuffia, Bacchetti,
Catacchini,
Casini).
All. Brevi. Gubbio (4-3-3): Pisseri; Bartolucci,
Tartaglia, Radi, Ferrari; Sarr (82'
Giuliacci), Baccolo, Addae;
Schetter (73' Caccavallo), Falconieri, Falzerano
(64' Belfasti). (A disp.: Gozzi,
Laezza, Molinelli, Luparini). All. Roselli. Reti:
54' Germinale (C), 62' Radi (G). Arbitro: Baroni
di Firenze (Benedettino di Bologna e Greco di Taranto). Espulso:
93' Radi (G).
Ammoniti: Benedetti e Madonia (C); Sarr (G).
Spettatori: 3307. Risultati:
Trentesima Giornata - Prima Divisione - Girone B
- Lega Pro: Ascoli
- Perugia 0-1 95'
Sprocati (P) Barletta
- Benevento 1-6 5'
Mancosu (B), 31' Mancosu (B), 57' Ilari (B), 68'
Evacuo (B), 72' Negro (B), 88' Di Deo (B), 91' Evacuo
(B) Catanzaro
- Gubbio 1-1 54'
Germinale (C), 62' Radi (G) Frosinone
- Salernitana 2-2 19'
Volpe (S), 73' Ciofani (F), 91' Gustavo (S), 93'
Viola (F) L'Aquila
- Pontedera 0-2 69'
Caponi (P), 82' Regoli (P) Lecce
- Nocerina n.d.
(3-0 a tavolino per il Lecce) Paganese
- Grosseto 0-2 57'
Pagano (G), 69' Marotta (G) Pisa
- Prato 5-0 16'
Arma (Pi) rig., 29' Rozzio (Pi), 52' Giovinco (Pi), 57'
Arma (Pi) rig., 68' Giovinco (Pi) Riposa:
Viareggio
• 28
marzo 2014 Giallombardo
out a Catanzaro. La squadra giallorossa non prende
gol da ben 650 minuti
Il
tecnico Roselli ha scelto i calciatori che sono
già partiti nel primo pomeriggio di venerdì
a Catanzaro. Assente il terzino sinistro Giallombardo
che non ha assorbito il problema alla caviglia e
non si è per niente trasferito in terra calabrese.
Insieme al lui non ci sono Malaccari (infortunato)
e gli squalificati Boisfer e Moroni. Per il resto
sono tutti abili e arruolati, nonostante alcuni
calciatori non sono al meglio della condizione.
L'allenatore Roselli pensa di confermare come modulo
il 4-3-3. Quindi in Pisseri in porta. Quartetto difensivo
basato su Bartolucci, Tartaglia, Ferrari e Radi
(nell'inedito ruolo di laterale sinistro, anche
se in passato ha ricoperto già questo ruolo).
Mentre sulla mediana il trio Sarr, Addae e Baccolo.
In avanti il tridente Schetter (in vantaggio su
Caccavallo), Falconieri e Falzerano. Questa la lista
dei convocati: Pisseri, Gozzi, Bartolucci, Belfasti,
Ferrari, Laezza, Nuti, Radi, Tartaglia, Addae, Baccolo,
Giuliacci, Molinelli, Sarr, Caccavallo, Falconieri,
Falzerano, Luparini e Schetter. E figura tra i convocati
il giovane Giovanni Nuti, difensore classe 1998,
che milita negli Allievi allenati da Marco Bonura.
In casa Catanzaro invece c'è un record invidiale:
la retroguardia giallorossa capitanata dal portiere
Giacomo Bindi (ex Latina) non prende gol da 650
minuti. Il Catanzaro di mister Oscar Brevi potrebbe
optare per il consueto 3-4-1-2. Bindi in porta.
Difesa a tre con Rigione, Vitiello e Ferraro. A
centrocampo Marchi, Morosini, Benedetti e Sabatino.
In avanti Russotto fungerà da fantasista
dietro a Madonia (in vantaggio su Fioretti) e Germinale.
Arbitra l'incontro il signor Niccolò Baroni
di Firenze: sarà coadiuvato dai guardalinee
Matteo Benedettino di Bologna e Christian Greco
di Taranto. E si cambia orario dell'inizio delle
partite in Lega Pro: si gioca alle ore 15, anzichè
alle ore 14:30.
• 27
marzo 2014 Contro
il bunker Catanzaro: ha incassato solo 16 reti.
Test amichevole: un 9-0 a Umbertide
Domenica
il Gubbio gioca con il Catanzaro. La squadra giallorossa
ha la difesa più ermetica di tutto il torneo:
16 gol subiti 27 partite (una media di 0,59 a partita).
Come attacco invece latita, addirittura è
sotto il Gubbio come gol fatti: calabresi con 27
gol segnati, umbri invece sono a quota 31. Detto
ciò il Catanzaro è un vero rullo compressore
tra le mura amiche: al "Nicola Ceravolo"
sono arrivate infatti 6 vittorie, 7 pareggi ed una
sola sconfitta (gol segnati 13, reti subite solo
7). Il Catanzaro si trova quarto in classifica,
in coabitazione con L'Aquila (prossimo avversario
del Gubbio al "Barbetti" il prossimo 6
aprile). La squadra allenata da Oscar Brevi proviene
da sette risultati utili consecutivi, senza citare
la partita vinta a tavolino contro la Nocerina e
il turno di riposo: in queste giornate ha battuto
il Perugia e il Grosseto in casa, e si registra
un pareggio interno con il Lecce, mentre ha pareggiato
a Salerno, Pisa, Pontedera e ha conquistato i tre
punti ad Ascoli Piceno. L'ultima sconfitta risale
al 19 gennaio scorso quando il Catanzaro subì
un secco 3-0
dal Frosinone. L'anno scorso il Gubbio allenato da
Andrea Sottil giocò a Catanzaro prima delle
vacanze di Natale. La partita si concluse 5-2 in
favore dei calabresi: per il Gubbio andò
a segno Guerri e Galabinov; per i giallorossi segnarono
Fioretti, Russotto (doppietta), Fiore e D'Alessandro.
Fu espulso in quel match Rodrigue Boisfer dopo appena
26 minuti: per curiosità il centrocampista
francese domenica non ci sarà per squalifica
(è stato stoppato per due giornate). Intanto
il Gubbio ha effettuato una gara amichevole a Umbertide
contro una Rappresentativa Juniores. La formazione
rossoblù si è imposta per 9-0 con
le reti di Falconieri, Caccavallo (doppietta), Falzerano
(tripletta), Sarr, Spagnolo e Luparini. Il tecnico
ha riproposto il modulo 4-3-3 con la novità
Molinelli come playmaker di centrocampo al fianco
di Addae e Sarr. In attacco il tridente Caccavallo,
Luparini e il baby Spagnolo. In difesa un quartetto
difensivo formato da Bartolucci, Tartaglia, Ferrari
e Radi. Non hanno preso parte all'amichevole Giallombardo,
Baccolo, Schetter, Boisfer e Malaccari. Il tabellino:
Rappresentativa
Juniores (4-2-3-1): Brunacci (Grifo Cannara) (1'st Proietti); Canestri (Villabiagio), Petacchiola (Campitello) (1'st Rosati, Nuova Fulginium), Milletti (San Marco Juventina), Basili (Todi); Sisti (Vis Torgiano), Bagnoli (San Sisto) (1'st Brunetti, Cannara); Berradi (Pierantonio), Iacomelli (Group Castello), Bugiantella (Assisium); Alunni (Castel del Piano) (1'st Spanò, Todi). All.: Paffarini. Gubbio primo tempo (4-3-3): Pisseri; Bartolucci, Tartaglia, Ferrari, Radi; Addae, Molinelli, Sarr; Caccavallo, Falconieri, Falzerano. Secondo tempo (4-3-3): Gozzi; Laezza, Nuti, Gelli, Labate; Giuliacci, Moroni, Belfasti; Caccavallo (16'st
Quintavalle), Luparini, Spagnolo. All.: Roselli. Arbitro: Giacometti di Gubbio. Marcatori: 8'pt Falconieri, 16'
e 46'pt Caccavallo, 21', 24' e 35'pt Falzerano, 39' pt Sarr, 4'st Spagnolo, 45'st Luparini.
• 27
marzo 2014 Gubbio,
le espulsioni salgono a 16: Moroni è da record.
E il post Frosinone prosegue...
Ci
pare difficile tornare a parlare di calcio giocato
dopo quanto è successo domenica scorsa contro
il Frosinone. Verrebbe voglia di parlare di qualcos'altro
e lasciare da parte questo sport (il calcio) che
ormai è diventato un gioco per "pochi"
fortunati, uno sport (il calcio) che sta diventando
sempre "meno" limpido e di conseguenza
molti appassionati (i tifosi) si stanno allontanando
dagli stadi. Purtroppo è una logica conseguenza:
il calcio è malato, è palese. Ma gli
errori arbitrali e le scelte (discutibili) del Frosinone
di non restituire la palla, non possono far passare
in secondo piano quella che purtroppo è una
statistica impietosa, che d'altronde ormai da tempo
condiziona il cammino dei rossoblù. Infatti
con le espulsioni di domenica scorsa rimediate da
Boisfer e Moroni, i cartellini rossi stagionali
hanno già toccato quota 16 in 26 partite
giocate effettivamente dai rossoblù (senza
contare i due turni di riposo e la partita non disputata
con la Nocerina), per una media di quasi un cartellino
rosso ogni due partite. Il record spetta a Michele
Moroni che ha già collezionato 3 cartellini
rossi durante la stagione. Questo è un problema
che attanaglierà il Gubbio anche nelle prossime
partite. Boisfer salterà sia la trasferta
di Catanzaro che la gara interna contro L'Aquila
perchè è stato squalificato per due
giornate. Non ci sarà domenica neanche Moroni:
stop per un turno. Oltre a loro non ci sarà
di sicuro Nicola Malaccari: il centrocampista rossoblù
dovrà stare fermo per diverso tempo per un
problema al flessore destro e deve attendere ancora
l'esito della risonanza magnetica per sapere la
reale entità dell'infortunio. Si sta piano
piano riprendendo Luparini (per un problema alla
caviglia). Da verificare invece le condizioni di
Baccolo, che per ora ha svolto solo lavoro differenziato.
Ma come dicevamo prima, gli strascichi post Frosinone,
proseguono: l'A.S. Gubbio 1910 sta vagliando un
dossier per una "ricostruzione accurata"
per quanto è successo domenica scorsa al
Pietro Barbetti. Il dossier si avvarrà di
documenti filmati, oltre che della relazione effettuata
dagli agenti di sicurezza e a "testimonianze"
raccolte sul campo. Ma la partita tra Gubbio e Frosinone
ha fatto parlare anche a Perugia. Il direttore sportivo
del Perugia, Roberto Goretti, domenica era presente
sugli spalti di Gubbio per vedere la partita contro
il Frosinone. Il diesse dei grifoni non ha usato
mezzi termini e ha specificato in breve: «A
Gubbio ho capito che il Frosinone gioca in 14: per
capire quanto l'arbitro era agitato dopo il 2-2
bisognava essere lì: a cinque minuti dal
termine contrasto in area, carambola, quasi cross
del Gubbio e l'arbitro sospende il gioco. Ecco,
lì mi sono detto: il Frosinone vince il campionato;
Lecce e Perugia lasciate stare...». E sulla
palla che non è stata restituita, lo stesso
diesse Goretti ha affermato: «Sul 2-1 il Frosinone aveva buttato fuori palla per permettere i soccorsi e il Gubbio l'ha restituita due volte. In quel caso non c'era da scegliere, si doveva ridare palla al Gubbio. Con il tecnico ciociaro Stellone siamo amici, abbiamo giocato insieme. Ho avuto già modo di dirgli via sms cosa penso. A volte il fine giustifica i mezzi. Più che sbagliare in quel momento, ha sbagliato in conferenza, dove doveva dire la verità. Il campo gli ha dato ragione, purtroppo contano i tre punti. Anche se chi c'era può dire di aver visto una vera schifezza».
• 26
marzo 2014 La
stangata: 8mila euro di multa; il presidente Fioriti
è inibito; Boisfer stop per due turni
Quando
tuona da qualche parte piove. Non si sa come mai,
ma qualcuno aveva previsto la stangata che puntualmente
è arrivata. Sono arrivate le sentenze del
Giudice Sportivo e sono pesanti come un macigno.
Soprattutto per le motivazioni. Innanzitutto è
arrivata una multa di 8mila euro per la seguente
motivazione: «perchè al termine
della gara persone non identificate, ma riconducibili
alla società, avvicinavano minacciosamente
la terna arbitrale che rientrava negli spogliatoi
rivolgendogli reiterate frasi offensive e spintonavano
un assistente arbitrale; gli stessi ancora indebitamente
presenti negli spogliatoi indirizzavano sputi in
direzione dei calciatori del Frosinone che rientravano
negli spogliatoi». Inoltre il presidente del
Gubbio, Marco Fioriti, è stato inibito a
svolgere ogni attività in seno alla Figc
a ricoprire cariche federali ed a rappresentare
la società nell'ambito federale a tutto il
31 maggio 2014 con questa motivazione: «perchè
al termine della gara si introduceva indebitamente
negli spogliatoi e avvicinava la terna arbitrale
indirizzandogli reiterate frasi minacciose ed offensive».
Di riflesso è stato squalificato per due
giornate il centrocampista Rodrigue Boisfer, «per
atto di violenza verso un avversario a gioco fermo».
Stoppato per una giornata il centrocampista Michele
Moroni, «per atto di violenza verso un avversario
in azione di gioco». Multata anche la società
del Frosinone di 2500 euro. Il motivo: «perchè
alcuni propri sostenitori in campo avverso dopo
aver divelto la rete di recinzione, al termine della
gara, entravano sul terreno di gioco prontamente
fermati dalle forze dell'ordine; perchè propri
tesserati danneggiavano alcune strutture nel proprio
spogliatoio (obbligo risarcimento danni, se richiesti)».
Sempre in casa Frosinone è stato squalificato
per due giornate il portiere Massimo Zappino con
questa motivazione: «perchè al termine
della gara ostacolava le operazioni di identificazione
da parte della polizia di alcuni sostenitori della
propria squadra, indebitamente entrati sul terreno
di gioco; in tale circostanza spintonava il dirigente
del servizio di ordine pubblico». Ma la partita
incandescente contro il Frosinone ha lasciato altri
strascichi. L'A.S. Gubbio 1910 nella giornata di
martedì ha reso noti due comunicati stampa.
Il primo riporta quanto segue: «Si comunica
che da oggi (martedì, ndr) e fino a nuova
comunicazione tutti i tesserati, giocatori e dirigenti
osserveranno il silenzio stampa». E inoltre
è arrivato un altro comunicato in risposta
alle parole del presidente frusinate Stirpe contro
il Gubbio,
affermando quanto segue: «C'è stata
un'aggressione premeditata, iniziata già
prima della gara. E al termine del match quel clima,
già pesantissimo, è diventato aggressione
fisica vera e propria. Quanto accaduto non fa onore
alla città di Gubbio e ai suoi abitanti.
I dirigenti rossoblù poi sono stati inesistenti».
La società del Gubbio ha subito ribadito:
«Non risponde assolutamente al vero quanto
evidenziato dal massimo dirigente frusinate. Questo
sfogo non fa onore al presidente Stirpe. C'è
qualcosa di distorto in questo sistema, soprattutto
dal momento in cui in questa isola felice dove il
calcio è passione, genuinità e tradizione
ha reso infelice un mondo che sembrava perfetto,
ma pieno di inganni per i tanti appassionati che
ancora sperano nella purezza di questo sport: domeniche
fatte regolarmente da torti arbitrali e prepotenze
gerarchiche». Nel frattempo Gubbiofans.it vola: in 24 ore (domenica
e lunedì) sono state visitate 5425 pagine
(una media di 226 pagine all'ora e di 3,76 pagine
al minuto). Nell'ultimo mese sono stati acquisiti
9952 nuovi visitatori su un totale di 38735 utenti
(+25,6%). Ma più che altro il sito è
visitato da molte parti d'Italia e pure dall'estero.
Un esempio? Roma (8,6% del totale), Firenze (3,6%),
Milano (2,4%), Bologna (2%), Napoli (1,5%). Dall'estero
da 17 nazionalità in due giorni: Budapest,
Desks e Kerepes (Ungheria), Weimar e Braunfels (Germania),
Orebro (Svezia), Bergem, Frisange, Mondercange e
Lorentzweiler (Olanda), Reykjavik (Islanda), Parigi
(Francia), San Jose, Houston, Redmon e Mountain
View (Usa), Barcellona e Madrid (Spagna), Londra
e Birmingham (Inghilterra), Laval (Canada), Pisco
(Austria), Gislinge (Norvegia), Belo Horizonte e
Londrina (Brasile), Sydney (Australia), Luxembourg
(Lussemburgo), Zurigo (Svizzera) e Bajos de Haina
(Rep. Dominicana).
• 25
marzo 2014 L'editoriale.
La poca tutela: la gestione arbitrale. E il finto
"fair play": in Italia non esiste...
Riprendiamo
una frase che disse l'allenatore Fabio Capello ai
tempi della Juventus. L'attuale C.T. della nazionale
russa, il 5 dicembre 2004, pronunciò questa
frase: «Da oggi la Juve non butterà
più la palla fuori quando un avversario è
a terra». E lo stesso Capello disse: «Si sta esagerando:
si è passati dal fallo tattico al fallo di
svenimento. Ci fermeremo solo se qualcuno si farà
male alla testa». Quelle parole fecero storia.
Crediamo che queste sono parole sacrosante. D'ora
in poi il Gubbio deve prendere lo stesso esempio.
Si avverte la squadra avversaria prima di ogni partita
e si dice chiaramente: «il Gubbio non butterà
la palla fuori e si continuerà a giocare
finchè (è ovvio) l'arbitro non fischierà».
Ovviamente è un nostro consiglio. Ormai il
fair play è finto. A tutti gli effetti questo
fair play è finto. Quel fattaccio successo
contro il Frosinone, per il Gubbio servirà
da lezione. Adesso lo hanno capito tutti: quando
si vuole vincere a tutti i costi, si usano tutti
i mezzi, pure metodi scorretti, o quantomeno discutibili.
Questo è il calcio italiano. Quindi bisogna
finirla di fare i moralisti. E il Gubbio dovrà
trarne le conseguenze. Nel calcio bisogna essere
furbi, scaltri, altrimenti chiunque ti calpesta
i piedi. Basta guardare il Frosinone: squadra attenta,
esperta, astuta e scaltra, e al momento opportuno
ti punisce. Ma il Frosinone è sagace e sfacciato
pure nell'atteggiamento: guarda caso sono proprio
queste squadre che poi vincono i campionati. Perciò
il Gubbio deve ragionare di conseguenza: i piagnistei,
le debolezze e le recriminazioni non portano a niente
e alle fine non portano proprio a nulla. Ma è
chiaro che anche la poca tutela incide. Ci riferiamo
alla terna arbitrale di turno quando trova un Gubbio
piccolo piccolo. Piccolo piccolo, a scanso di equivoci,
intendiamo che il Gubbio non conta proprio niente. Appena era uscito il nome dell'arbitro in settimana, è venuta subito
in mente la partita di Avellino dell'anno scorso.
Lo stesso arbitro aveva diretto la gara tra Avellino
e Gubbio il 18 novembre 2012: la partita finì
2-0 per gli irpini con un rigore molto discutibile
nei minuti finali con conseguente espulsione del
portiere Venturi. Prima dell'intervallo era stato
allontanato dal rettangolo di gioco il tecnico di
allora che era Andrea Sottil. Mentre davanti agli
occhi del guardalinee si era sorvolato su una gomitata
rifilata in faccia a Bazzoffia. Mentre con il Frosinone
non si concede
un rigore sacrosanto a Schetter; Boisfer
viene espulso per una presunta gomitata, quando
nessuno si è accorto di nulla (e non si vede
nulla neanche dalle immagini televisive). Guarda caso dopo un po'
il Frosinone trova il gol della vittoria. Non mettiamo
in dubbio la forza del Frosinone che ha una squadra
di tutto rispetto, bensì le gestioni
arbitrali. Ma sono da evitare anche certi isterismi
che si sono poi verificati in sala stampa.
Neanche questo è giustificabile. Come quando
si attacca i giornalisti (e non) in maniera gratuita
da gente che neanche è autorizzata a sostare
in sala stampa. Non è professionismo,
tutt'altro. Nella vita e nello sport ci vuole equilibrio,
rispetto e saggezza. E riceviamo e pubblichiamo
una email firmata da Gianni Bicchielli: «Mi sono presentato al botteghino per fare il biglietto per l'ingresso in curva
per mia figlia minorenne (14 anni compiuti): premetto
che era già nell'anagrafica in quanto è venuta tante volte allo stadio con me;
mi sono sentito dire che non mi avrebbero fatto entrare in quanto avevo
specificato che non avevo il suo documento al momento. Ho insistito
educatamente un paio di volte, ho spiegato che ero il padre con tanto di
abbonamento da anni (e tessere del tifoso),
ma all'ennesima risposta negativa nella richiesta, ho salutato e me ne sono
andato: ho riportato mia figlia a casa (abito a Branca) e poi sono tornato allo
stadio a tifare il Gubbio. Poi vedendo cosa è successo è sorta una domanda: a noi non viene
permesso di entrare un figlio; alle altre società
è permesso di tutto e sono padroni di tutto?
É meglio allora abbandonare lo stadio».
(Editoriale Direttore
Gubbiofans.it)
• 23
marzo 2014 Bartolucci:
"Il Frosinone ha vinto, ma ha perso la dignità".
Schetter: "Gesto antisportivo..."
Finale
rovente, pure in sala stampa. Il Frosinone vince
con un gol al 97' di Blanchard, ma prima c'erano
state due espulsioni di Moroni e Boisfer, e il Gubbio
attacca i frusinati per antisportività, complice
un arbitraggio (ahinoi) davvero allucinante. Il
nodo della questione nasce da un pallone non "ridato"
dal Frosinone sul punteggio di 2-2 e da lì
è nato il gol del 3-2 definitivo, con Stellone
che indicava proprio dalla panchina di proseguire
l'azione e non procedere nel fairplay adottato poco
prima dai calciatori del Gubbio. Nasce un parapiglia
dopo il novantesimo, complici dei tifosi frusinati
che entrano in maniera inspiegabile sul terreno
di gioco dopo il fischio finale. Una brutta pagina
del calcio, se è questo lo vogliamo definire
calcio. Ma anche in sala stampa c'è chi perde
le staffe, pure da parte eugubina, e così
Stellone se ne va anzitempo (parla solo con una
televisione, la Rai). Anche se riusciamo a carpire
cosa dice in breve alla televisione. Il tecnico
Roberto Stellone si giustifica dicendo in breve:
"Noi abbiamo provato fino all'ultimo di
vincere: ci abbiamo provato e gli episodi ci hanno
dato ragione. Non abbiamo fatto il fairplay? Non
so se abbiamo commesso una scorrettezza, però
anche prima dopo un fallo su Russo rimasto a terra
nessuno degli uomini del Gubbio ha messo la palla
fuori. Perciò capita: questo è il
calcio. D'altronde volevamo vincere la partita e
stavamo pareggiando, quindi". Ma il Gubbio
non ci sta. Tante affermazioni al veleno da parte
rossoblù, anche contro un arbitraggio considerato
a senso unico. L'attaccante Antonio Schetter d'altronde
non usa mezzi termini: "Nel finale è
successa una cosa molto brutta: un gesto di antisportività
eloquente. Sul punteggio di 2-1 per loro, Caccavallo
aveva messo la palla fuori e invece il Frosinone
poi si è comportato diversamente. Un vero
peccato perchè avevamo giocato alla pari
contro un forte Frosinone e avevamo raggiunto il
punteggio di 2-2 in maniera giusta. L'espulsione
di Boisfer? Il guardalinee ha visto una gomitata
del francese, ma io non ho visto cadere nessuno...
e poi su di me c'era un rigore solare. Un arbitro
che ha usato due pesi e due misure". Pure
l'esperto difensore Giovanni Bartolucci perde la
calma e si vede che è visibilmente furioso
(dopo il novantesimo ha cercato di farsi giustizia
da solo andando a parlare con i calciatori frusinati
e con l'arbitro Illuzzi di Molfetta): "Mi
scuso con tutti, ho perso la cognizione e pensare
che io sono sempre calmo: noi abbiamo reso la palla,
però loro non hanno utilizzato lo stesso
fairplay. Il Frosinone vincerà il campionato,
ma la dignità l'hanno già persa per
strada. Preferisco aver perso questa partita ma
essere onesto nella vita. Playoff? Finchè
la matematica non ci condanna, noi lotteremo".
L'allenatore rossoblù Giorgio Roselli rincara
la dose: "Sono dell'idea che nel calcio
si può vincere con la furbizia e non con
le scorrettezze. Quello che è successo non
ha niente a che vedere con il calcio. Ora cosa dico
ai miei calciatori martedì al primo allenamento
settimanale? Ma questo è calcio? Non meritavamo
di perdere. Playoff lontani? Noi ce la giochiamo
ancora e sarà determinante la partita interna
con L'Aquila". Intanto abbiamo inserito
le foto di Gubbio e Frosinone (18 immagini) che
si trovano nella sezione "fotogallery"
e nel link in homepage. Le foto sono di Simone Grilli
per lo studio fotografico Gavirati e sono di Andrea
Pomponi con la collaborazione di Roberto Settonce.
• 23
marzo 2014 Il
Frosinone passa a Gubbio (2-3) tra le polemiche.
Finale thrilling e laziali vittoriosi al 97'!
Gubbio
contro la capolista Frosinone. Il trainer rossoblù
Roselli schiera il 4-3-3. Il tecnico degli ospiti
Stellone opta invece per il consueto 4-4-2. Sugli
spalti un folto pubblico da Frosinone. Pronti e
via. Al 1' sugli sviluppi di una punizione di Falconieri,
la palla arriva al limite sui piedi di Schetter
che calcia direttamente in porta: la sfera sfila
di poco a lato. Al 5' il Frosinone passa in vantaggio:
Frara pennella in area una palla in profondità
dove Tartaglia non ci arriva, ne approfitta Ciofani
che da pochi passi insacca la sfera in rete di ginocchio.
Al 10' il Gubbio però pareggia: Baccolo lancia
in profondità Schetter che si aggiusta la
sfera sul piede sinistro e appena entrato in area
fa partire un diagonale che fredda Zappino: palla
che si infila nell'angolino, rasoterra. Al 29' ci
prova Carlini dal limite con un tiro di sinistro
che impegna a terra Pisseri. Al 39' Altobelli serve
in area Ciofani che si gira e di destro calcia a
rete: para in due tempi Pisseri. Al 40' cross pericoloso
in area di Frara, sia Carlini che Ciofani non trovano
il tap in vincente: palla che finisce di poco a
lato. Ecco la ripresa. Al 59' il Frosinone torna
in vantaggio: bel lavoro di Curiale che serve in
area Paganini che anticipa un avversario e serve
Ciofani: l'ex attaccante rossoblù si gira
e di sinistro insacca la sfera in rete con un tiro
rasoterra che penetra nell'angolino. Al 75' azione
personale di Falconieri che entra in area e calcia
di sinistro a rete: la palla sorvola di poco sopra
la traversa. Al minuto 85 proteste del Gubbio per
un presunto fallo in area di Blanchard su Schetter,
ma l'arbitro fa proseguire. Proteste vane. All'
89' Caccavallo serve una palla d'oro in area verso
Falconieri che calcia a rete a tu per tu con il
portiere, ma Zappino in uscita salva il risultato
respingendo la sfera deviandola in angolo. Al 92'
il Gubbio pareggia: Moroni da sinistra serve al
centro Falconieri che fa partire un gran sinistro
con la palla che si insacca a fil di palo. Al 94'
due espulsioni per il Gubbio: prima Moroni per un
fallo su un avversario e poi Boisfer per un presunto
fallo di reazione. Ma al 97' il Frosinone
trova l'incredibile tris: Gucher crossa in area
e Blanchard insacca di testa, in rete. Finisce 2-3.
Ma dopo il novantesimo succede il finimondo
e il Gubbio contesta e non poco il Frosinone
per un comportamento antisportivo (questione di fairplay)
per una palla non ridata. Un clima incandescente
che poi si è protatto pure nel dopo gara,
durante la conferenza stampa. Tabellino:
Gubbio - Frosinone (2-3): Gubbio
(4-3-3): Pisseri; Bartolucci (85' Laezza), Tartaglia, Ferrari,
Giallombardo; Sarr, Boisfer, Baccolo (60' Caccavallo); Schetter,
Falconieri, Falzerano (60' Moroni). (A disp.: Gozzi, Radi, Belfasti, Giuliacci). All. Roselli. Frosinone
(4-4-2): Zappino; M. Ciofani, Russo, Blanchard,
Crivello; Frara, Altobelli (46' Paganini), Gucher, Carlini
(64' Carrus); Curiale (90' Bertoncini),
D. Ciofani. (A disp.: Mangiapelo, Frabotta,
Gori, Viola): All. Stellone. Reti:
5' Ciofani D. (F), 10' Schetter (G), 59' Ciofani
D. (F), 92' Falconieri (G), 97' Blanchard (F). Arbitro:
llluzzi di Molfetta (Di Salvo di Barletta e Prenna
di Molfetta): Espulsi: 94' Moroni (G); 94'
Bosfer (G). Ammoniti: Tartaglia e Bartolucci
(G); Curiale, Altobelli, Frara, Gucher e Zappino
(F). Spettatori: 1988 (1104 abbonati; di
cui 492 di Frosinone nel settore ospiti); incasso
di 15550 euro. Risultati:
Ventinovesima Giornata - Prima Divisione - Girone
B - Lega Pro: Benevento
- L'Aquila 0-1 93'
De Sousa (A) Grosseto
- Pisa 3-1 4'
Burzigotti (G), 34' Ferretti (G), 71' Marotta (G)
rig., 92' Cia (P) Gubbio - Frosinone 2-3 5'
Ciofani D. (F), 10' Schetter (G), 59' Ciofani D.
(F), 92' Falconieri (G), 97' Blanchard (F) Perugia
- Paganese 2-1 16'
Palma (Pa), 27' Mazzeo (Pe), 45' Mazzeo (Pe) Prato
- Lecce 1-3 32'
Barraco (L), 63' Barraco (L), 65' Pisanu (P), 69'
Barraco (L) Pontedera
- Ascoli 5-0 22'
Pera (P), 24' Pastore (P), 45' Arrighini (P), 49'
Grassi (P) rig., 69' Pera (P) Salernitana
- Catanzaro 0-0 Viareggio
- Barletta 2-1 29'
La Mantia (B), 39' Rosafio (V), 61' Matteini (V) Riposa:
Nocerina
• 22
marzo 2014 Luparini,
Malaccari e Addae out: 19 i convocati contro la
capolista Frosinone di Stellone
Confermato
il 4-3-3 per il tecnico Giorgio Roselli. Out per
infortunio Malaccari e Luparini, oltre Addae che
è squalificato. Quindi Pisseri in porta.
Quartetto di difesa con Tartaglia e Ferrari al centro,
mentre ai lati giostrano Bartolucci e Giallombardo.
A centrocampo il trio basato su Sarr, Boisfer e
Baccolo. In attacco il tridente Schetter (o Caccavallo),
Falconieri e Falzerano. Il tecnico Giorgio Roselli
durante la conferenza stampa del sabato ha detto:
"Sappiamo che dobbiamo fare la partita della
vita. Sappiamo che il Frosinone è molto forte
e non è una squadra standard perchè
ha tante opzioni da mettere in mostra con un allenatore
come Stellone che è emergente ma lavora come
un allenatore esperto. Ci vorrà un Gubbio
super, per tutti i novanta minuti, se si vuole fare
risultato". Sono stati convocati 19 calciatori:
Pisseri, Gozzi, Bartolucci, Belfasti, Giallombardo,
Ferrari, Laezza, Tartaglia, Procacci, Baccolo, Giuliacci,
Boisfer, Moroni, Sarr, Caccavallo, Radi, Falconieri,
Falzerano e Schetter.
• 21
marzo 2014 Malaccari
out: accertamenti rinviati per un ematoma. Roselli
sta pensando al modulo 4-3-3
Contro
il Frosinone il trainer Giorgio Roselli sta pensando
di adottare il modulo 4-3-3. Quindi Pisseri in porta.
Quartetto di difesa basato su Bartolucci, Tartaglia,
Ferrari e Giallombardo (lo stesso di Barletta).
A centrocampo il trio Sarr (in ballottaggio con
Giuliacci), Boisfer e Baccolo. In attacco è
previsto il tridente Caccavallo, Falconieri e Schetter
(o Falzerano). Per l'appunto Falzerano è
in forte dubbio per la partita di domenica per un
problema alla caviglia. Si deciderà solo
all'ultimo se schierarlo o meno. Mentre non ce la
farà di sicuro Malaccari per un problema
al flessore destro dove è presente un vasto
ematoma, e quindi al momento è pure impossibile
fare degli accertamenti che a questo punto sono
previsti non prima della prossima settimana. Sono
rientrati in gruppo invece Moroni, Falconieri, Radi
e Luparini. Assente Addae perchè è
squalificato. In casa Frosinone l'allenatore dei
gialloblù Roberto Stellone sta pensando di
varare il 4-3-1-2. In porta Zappino. Quartetto difensivo
con Matteo Ciofani, Bertoncini (o Blanchard), Russo
e Crivello. A centrocampo il trio Gucher, Altobelli
(o Carrus) e Frara. In attacco il fantasista Soddimo
sarà invece a supporto dei due bomber Daniel
Ciofani e Curiale. Assente Biasi perchè squalificato.
Arbitra il signor Lorenzo Illuzzi di Molfetta: sarà
coadiuvato dagli assistenti Francesco Di Salvo di
Barletta e Emanuele Prenna di Molfetta. Si gioca
alle ore 14:30.
• 21
marzo 2014 Due
fratelli a Gubbio (Matteo e Daniel Ciofani), prove
di 4-3-3 e Malaccari si è infortunato
Due
fratelli in campo domenica prossima al "Pietro
Barbetti" tra le fila del Frosinone capolista:
sono Matteo e Daniel Ciofani, quest'ultimo ex Gubbio
e Perugia. Due fratelli che quest'anno giocano con
la stessa maglia. Anche se i due Ciofani portano
in mente gli scontri in serie B. In particolar modo
una foto (di Marco Signoretti) ci porta indietro
nel tempo: prima della partita in notturna tra Gubbio
e Ascoli (poi vinta dai marchigiani per 3-2) Matteo
e Daniel si fanno fotografare insieme, siamo al
30 agosto 2011.
E sono stati definiti in maniera chiara i fratelli
d'oro del Frosinone.
Daniel Ciofani ha già realizzato 13 reti
in questo campionato: è il capocanniere del
girone insieme a Miccoli, Eusepi e Arma. Mentre
la squadra guidata da Stellone viaggia a 55 punti
in classifica (+5 dal Perugia). Possiede il miglior
attacco del girone con 45 reti segnate e la seconda
difesa del torneo con 19 gol subiti: il Catanzaro
ha fatto meglio con sole 16 reti incassate. I numeri
parlano di 12 vittorie, 2 pareggi e nessuna sconfitta
tra le mura amiche. Mentre in trasferta i laziali
hanno trovato maggiori difficoltà: 4 vittorie,
5 pareggi e 4 sconfitte. Intanto il Gubbio di Giorgio
Roselli ha giocato un'amichevole contro la selezione
di giovani (formata da ragazzi della Berretti, Allievi,
calciatori in prestito e in prova). La prima squadra
si è imposta per 4-2 con le reti di
Falconieri (doppietta), Ferrari e Caccavallo. Per la rappresentativa
giovanile a segno Martini e Pucci. Il tecnico rossoblù
Giorgio Roselli ha schierato il modulo 4-3-3. In
porta Pisseri. Difesa a quattro con Bartolucci,
Tartaglia, Ferrari e Giallombardo. A centrocampo
il trio Malaccari, Sarr e Baccolo. In attacco il
tridente Caccavallo, Falconieri e Falzerano. Ma
a pochi minuti dal termine si è seriamente
infortunato il centrocampista Nicola Malaccari:
si parla di uno stiramento e appare assai improbabile
che sia presente domenica contro il Frosinone. Al
suo posto, in caso di forfait, sono pronti Giuliacci
oppure Molinelli, anche se si tenta di recuperare
Moroni. Se invece sarà disponibile Boisfer
(non ha partecipato alla partitella per alcuni problemi
fisici) il trio di centrocampo potrebbe essere formato
da Sarr, Boisfer e Baccolo. Qualche problema c'è
anche per Falzerano per un dolore alla caviglia.
Mentre Schetter è stato tenuto precauzionalmente
a riposo. Lo stesso discorso dicasi di Luparini
(problema alla caviglia) e Radi (problema al ginocchio)
che hanno eseguito un lavoro differenziato. Il ghanese
Addae invece è squalificato: rientra con
il Catanzaro.
• 20
marzo 2014 Roselli:
"Conta l'atteggiamento giusto. Le parole
del ds? So che devo ottenere il massimo..."
Intervista
con l'allenatore Giorgio Roselli dopo la partita
vinta a Barletta e in vista della big match con
la capolista Frosinone. E gli abbiamo chiesto una
domanda anche sulle parole espresse dal diesse dei
rossoblù martedì in conferenza stampa.
Ma andiamo per ordine: mister cosa ci può
dire della prova di Barletta? "La partita
mi è piaciuta. Dovevamo vincere a tutti i
costi e la squadra già dall'inizio ha creato
le sue occasioni. In questa gara sinceramente eravamo
più forti del Barletta, anche se spesso non
vincono i più forti. Diciamo che la partita
si è messa come volevamo noi, anche se negli
ultimi venti minuti abbiamo sofferto. Non aver chiuso
la partita anzitempo sul 3-0 si poteva rischiare
il 2-1 alla fine e ci poteva complicare la situazione.
Ma tutto sommato sono più che soddisfatto".
Domenica c'è il Frosinone: a Barletta ha
usato un modulo che è stato diverso rispetto
al passato; sarà riproposto pure domenica
oppure no? "Il modulo non conta più
di tanto. É chiaro che il modulo cambia talvolta
in base alla disponibilità dei nostri calciatori.
Quello che conta è non mettere fuori ruolo
dei calciatori, o farlo il meno possibile, altrimenti
si va in difficoltà. Conta l'atteggiamento,
conta quando siamo in possesso di palla di sbagliare
il meno possibile perchè il Frosinone non
ci permetterà di commettere degli errori
come è successo a Barletta. In questa settimana
cercheremo di migliorare quelle cose che non sono
andate bene, altrimenti si rischia davvero tanto
con il Frosinone". Ultima domanda: martedì
ha parlato il direttore sportivo Stefano Giammarioli
e in maniera esplicita ha voluto rimarcare il fatto
che adesso c'è bisogno di dedicare più
tempo alla tranquillità dei calciatori in
squadra e pensare meno alla tattica, se si vuole
raggiungere i playoff. Che cosa ne pensa mister
Roselli? "Ci mancherebbe altro che mi metto
a commentare certe dichiarazioni. Da parte mia,
rispondo solo alle domande che si fanno al sottoscritto.
Credo che il mio compito è quello di pensare
a tutto. Ci mancherebbe che io penso solo ad un
pezzo e un ad altro pezzo no. Questo è il
mio lavoro. Ma è normale che qualche volta
si può fare meglio una cosa piuttosto che
un'altra. Noi siamo degli esseri umani che magari
non possono vedere alcune cose. Credo però
che sia importante alla fine dare sempre tutto,
come dico spesso ai ragazzi. Devo pensare solo di
ottenere il meglio da questo collettivo. Poi il
resto non dipende più da noi, nel senso che
ci sono delle situazioni (un episodio o altre cose)
che possono fare cambiare il pensiero di tante persone.
Noi non possiamo andare dietro a questo, ma dobbiamo
essere convinti di quello che facciamo e bisogna
convincere la squadra a fare il meglio possibile.
Per quanto riguarda il resto, con tutta sincerità,
non è mio il compito". Notiziario.
Giovedì si svolge una partita amichevole
al "Barbetti" tra il Gubbio di Roselli
e una selezione di giovani. La lista di questo team
che affronterà la prima squadra. Della squadra
Berretti convocati Pandolfi, Tomarelli, Benedetti,
Brunelli, Cacciamani, Bortolussi, Barbacci e Conti.
Degli Allievi: Bellucci, Palazzo, Parasecoli, Schiaroli,
Badiali, Carnevali, Pucci e Nuti. In prestito del
Gubbio: Corazzi e Martini (Matelica), Khribech (Deruta),
Lupi (Gualdo), Baldinelli e Mancioli (Bastia). In
prova Bucci e Balladorian (Cagliese), Ruci (Berretti
Perugia).
• 19
marzo 2014 Giammarioli:
"La massima protezione ai calciatori: maggiore
tranquillità e meno tatticismo..."
Parla
il direttore sportivo Stefano Giammarioli e lo fa
in maniera decisa. Tocca diversi punti con un obiettivo
ben preciso: fare quadrato e guai chi tocca i calciatori.
Il diesse dei rossoblù senza tanti giri di
parole esce fuori con una frase ad effetto: "Ora,
la massima protezione dei nostri calciatori".
Prende un attimo di fiato e prosegue dicendo: "La
squadra ha dimostrato a Barletta che se è
allenata bene e si trova al completo, se la può
giocare con chiunque. Non dico alla pari, ma può
giocarsela. Però in particolar modo si è
visto che tutto quanto passa attraverso i calciatori
che si trovano in campo. Non contano i moduli o
i tatticismi. Conta principalmente la tranquillità
dei ragazzi". Ma perchè non c'è
tranquillità? "Alcuni calciatori
purtroppo non sono sereni e per questo motivo abbiamo
cominciato dei colloqui con ognuno di loro per capire
dove sono i problemi. Per questo motivo ho chiesto
a tutti di dedicare più tempo alla tranquillità
dei calciatori e guardare meno alla tattica. Dobbiamo
fare un lavoro psicologico perchè il fulcro
di tutto sono proprio i calciatori e vanno gestiti
al meglio. Perciò è stato importante
vincere a Barletta perchè abbiamo dato un
segnale prima di tre partite di fuoco. Ci serve
una carica esplosiva ma credo che questa squadra
ha tutte le carte in regola per poter centrare i
playoff: abbiamo dei buoni contropiedisti e degli
elementi rapidi che con i campi più asciutti
possono fare davvero la differenza". Perciò
che Gubbio ci aspetta con il Frosinone? "Se
ci sarà umiltà e se la squadra saprà
giocare come deve senza subire le ripartenze degli
avversari come a Barletta, si può fare anche
risultato. Bisogna vincere per dare una scossa alla
nostra stagione. Noi conosciamo il Frosinone che
è forte, ma fuori casa è meno brillante
di quando gioca in casa". E toglie subito
ogni dubbio a chi dice che vincendo con il Frosinone
si può fare un favore ai cugini del Perugia:
"Ma noi pensiamo solo a noi stessi. Ci serve
vincere, punto e basta. D'altronde il Perugia lo
vince lo stesso il campionato. Anzi, dico: il Perugia
ha il 60% di possibilità di vincerlo, il
Frosinone il 40%". E il Gubbio di andare
ai playoff quante probabilità ha? "Credo
il 25%, al pari di Prato, Pontedera e Grosseto.
Ma ad una condizione". Prego, dica? "Ribadisco
che conta la tranqullità dei calciatori che
vanno gestiti come dei protagonisti e non vanno
messi sotto esame. Bisogna dare fiducia alla squadra.
Non servono certe pressioni dallo staff tecnico
o dalla società. Dobbiamo stare molto attenti
al nostro pacchetto dei calciatori perchè
ognuno ha la sua moralità e le sue caratteristiche:
ognuno di loro va salvaguardato per non dire coccolato.
Voglio vedere dei calciatori gioiosi: questo è
stato il nostro punto di forza degli anni passati.
Chiedo questo perchè adesso siamo indietro
in classifica e d'ora in avanti non possiamo sbagliare
più nulla: quando si rincorre bisogna essere
perfetti". E ribadisce che certi calciatori
vanno assolutamente recuperati: "Addae,
Boisfer e Baccolo hanno giocato per la prima volta
tutti insieme e hanno dato una grande prova di forza
a centrocampo. Sono calciatori che vanno elogiati
se si vuole andare lontano. E in particolar modo
va recuperato Caccavallo". Ma un neo a
Barletta c'è stato, cioè l'ennesima
espulsione (quella di Addae): si tratta del quattordicesimo
cartellino rosso in questo torneo e non è
poco, giusto? "Giusto sì, questo
è un problema che esiste. C'è un certo
nervosismo che va gestito e mi riconduce al discorso
già fatto prima. Ma domenica ero in panchina
a Barletta e ho notato delle cose incoraggianti:
tutti i calciatori si sono comportati da veri professionisti
e con un'unità di intenti si può fare
bene". Notiziario. Giovedì pomeriggio
la formazione allenata da Giorgio Roselli farà
un test in famiglia contro una squadra composta
da una selezione della formazione Berretti e Allievi,
integrata da alcuni calciatori del Gubbio in prestito
a società umbre e marchigiane in serie D
(come Khribech, Baldinelli, Corazzi e Martini) e
da altri ragazzi in prova da altre società.
L'amichevole si svolgerà con tre tempi da
30 minuti ciascuno e si disputerà sul terreno
del "Pietro Barbetti" con inizio alle
ore 14:45. Intanto si è fermato l'attaccante
Luparini per un problema alla caviglia. Giudice
Sportivo: il centrocampista Addae è stato
squalificato per un turno, perciò salta la
sfida contro il Frosinone.
• 18
marzo 2014 L'editoriale.
La disfida di Barletta e undici cavalieri. Però
adesso che trittico di partite...
La
disfida di Barletta fu uno scontro cavalleresco
tenutosi il 13 febbraio 1503 nella piana tra Andria
e Corato (all'epoca dei fatti sotto giurisdizione
veneziana), fra tredici cavalieri italiani e altrettanti
cavalieri francesi. Il confronto finì con
la vittoria degli italiani. Questa volta la disfida
di Barletta ha portato la vittoria di undici cavalieri
eugubini. Undici calciatori che hanno lottato come
dei cavalieri perchè il duello doveva essere
assolutamente vinto. Diciamolo chiaramente: la sfida
di Barletta era una gara da "dentro o fuori"
e su questo non ci sono dubbi. Una tappa fondamentale
dove si dovevano verificare diversi aspetti: prima
di tutto se il Gubbio era in grado di reagire alle
ultime sconfitte dove si è vista una squadra
talvolta molle o succube dei quotati avversari (dicasi
di Benevento, Lecce e Pisa); secondo punto, la squadra
doveva dimostrare carattere dopo
prestazioni piuttosto altalenanti; ultimo punto, la squadra
doveva dimostrare sul campo se era in grado di meritarsi
di agganciare i playoff. Tre quesiti racchiusi in
una sola gara che avevano l'unico scopo di dare
delle risposte tangibili. E il Gubbio delle risposte
le ha date (forse perchè pressato di fare
risultato a tutti i costi): il match veniva considerato
come
un'ultima spiaggia per agganciare i playoff. Una
prima risposta chiara c'è stata:
un Gubbio al completo può dire la sua in
questo campionato se c'è la voglia, la concretezza
e un'unità di intenti da parte di tutte le
componenti. E conta sopra ogni cosa il giusto atteggiamento.
Il nuovo schieramento adottato dal tecnico Giorgio
Roselli (il 4-2-3-1 che in fase di possesso è
diventato un 4-3-3) ha dato i suoi frutti. Falzerano
e Schetter sulle ali sono state due vere spine per
gli avversari. Proprio Falzerano si è fatto trovare pronto
su una pennellata precisa di Addae in area barlettana:
lo scugnizzo campano ha trovato la coordinazione
e il tempismo giusto per freddare al volo con un
destro chirurgico il portiere biancorosso Liverani.
E lo stesso Addae più tardi ha chiuso praticamente
i conti con un tiro di sinistro da fuori area rasoterra
che ha trafitto Liverani, anche se nell'occasione
il portiere dei pugliesi non è proprio esente
da colpe. Pure Luparini di punta è stato
mobile e ficcante, ben smarcato a turno dai vari
Boisfer e Addae, ma l'ex attaccante spoletino non
era in giornata di grazia sotto porta: clamorosa in
particolar modo l'occasione che è capitata
sui suoi piedi nella ripresa quando si è
trovato tutto solo davanti al portiere (si è
mangiato un gol praticamente fatto). Ci poteva stare
il tris e fine dei giochi. Ma questo Gubbio ormai
ci ha abituato a farci soffrire anche quando le
partite potrebbero essere chiuse molto anticipatamente.
Unico neo l'ennesima espulsione, la quattordicesima
in questa stagione: il centrocampista ghanese Addae,
tra i migliori a Barletta, ha rimediato la seconda
ammonizione ad una manciata di minuti dal termine.
Un'altra ingenuità, che si aggiungono ad
altre ingenuità, che devono essere assolutamente
cancellate da qui alla fine del campionato se si
vuole sognare qualcosa di ambizioso. E adesso il
calendario prevede un trittico di partite davvero
proibitive: domenica arriva al "Barbetti"
la capolista Frosinone, poi trasferta a Catanzaro
e di seguito di nuovo in casa con L'Aquila che domenica
ha sfiorato il colpaccio contro il Perugia (ha fallito
un rigore con Pià). Ora c'è la prova
del nove. E il Gubbio saprà dimostrare di
che pasta è fatto? (Editoriale Direttore
Gubbiofans.it)
• 16
marzo 2014 Boisfer:
"Tappa cruciale a Barletta: crediamo nei
playoff". Giammarioli: "Bella vittoria,
ma..."
Gubbio
che torna alla vittoria dopo oltre un mese e si
avvicina ai playoff: ora sono a due lunghezze di
distanza. Un risultato importante in vista del match
interno con la capolista Frosinone. Ma il direttore
sportivo Stefano Giammarioli frena gli entusiasmi:
"Abbiamo fatto il nostro dovere, anzi. Il
Gubbio ha una squadra superiore al Barletta e si
poteva anche fare di più. Si doveva vincere
con più serenità e invece si sono
rivisti alcuni problemi di troppo che purtroppo
ci assillano. Credo che solo il Gubbio si poteva
incartare da solo e quindi era basilare vincere.
Dobbiamo ancora crescere e questo è fuor
di dubbio". Ma poi il diesse rossoblù
rassicura sulle condizioni di Falzerano uscito anzitempo
dal campo dopo uno scontro con Ganz: "Falzerano
è stato in ospedale per ulteriori accertamenti:
non ha nessun problema alla testa, forse sarà
stato uno sbalzo di pressione". Il capitano
Rodrigue Boisfer elogia la prova della squadra:
"C'è stata una grande prestazione.
Siamo entrati in campo concentrati con la nostra
intenzione di portare a casa i tre punti. Crediamo
nei playoff e la tappa di Barletta per noi era fondamentale.
Si poteva vincere con un risultato più ampio,
abbiamo fallito diverse occasioni da gol. Adesso
il Frosinone? Beh, ce la giocheremo alla pari e
credo che verrà fuori una grande bella partita".
Sintetico il commento del difensore Angelo Tartaglia:
"Una grande vittoria perchè ci avvicina
ai playoff. Pensare che si poteva dilagare con ben
cinque occasioni da gol. Mentre negli ultimi quindici
minuti abbiamo sofferto: importante è stato
non subire gol. Ora dobbiamo guardare avanti perchè
le partite saranno tutte decisive, non solo quella
di domenica contro il Frosinone". L'ex
di turno, l'attaccante Antonio Schetter ha precisato:
"Dovevamo vincere e così è
avvenuto. Abbiamo raggiunto il doppio vantaggio
in maniera meritata e poi abbiamo saputo gestire
bene la partita. Importante successo perchè
ci permette di mantenerci in corsa per i playoff". Sull'altra sponda l'allenatore biancorosso Nevio Orlandi è
piuttosto contrariato: "La qualità
degli avversari ha fatto la differenza. C'era un
rigore netto su Ganz e si poteva riaprire la partita.
Al di là di ciò abbiamo offerto una
prestazione sottotono. Un primo tempo non bello
e la ripresa è stata ancora più brutta.
La squadra eugubina era più esperta e si
trovava in buona condizione. Alla mia squadra salvo
solo la reazione intravista nella ripresa".
E intanto abbiamo inserito le foto di Barletta e
Gubbio (14 immagini) che si possono trovare nella
sezione "fotogallery". Le foto sono di
Luigi Dicorato grazie a Luigi Putignano di Barlettacalcio.it
e dell'ufficio stampa del Barletta Calcio grazie
a Marco Dambra. Tutto ciò con la collaborazione
di Settonce.
• 16
marzo 2014 Gubbio
vincente a Barletta (0-2). Decidono Falzerano e
Addae, che poi alla fine è espulso
Barletta
contro Gubbio. Mister Roselli schiera il previsto
4-2-3-1. Il tecnico dei biancorossi Orlandi invece
opta per il 3-5-2 e manda in tribuna Camilleri.
Prima azione degna di nota al 3': cross da destra
di Cane con La Mantia che cerca la porta, ma manca
di poco il bersaglio. Al 7' rossoblù in avanti
con Boisfer che lancia in profondità sul
filo del fuorigioco Luparini che crossa in mezzo
da destra, ma Di Bella salva in extremis sull'accorrente
Falzerano. Al 16' occasione ghiotta per il Gubbio:
Boisfer serve in area Falzerano che si ritrova a
tu per tu con il portiere e cerca di superarlo con
un colpo di testa, ma Liverani è provvidenziale
perchè riesce ad intercettare la sfera con
grande tempismo. Al 21' Innocenti va via sulla destra
e serve Cane che crossa al centro: La Mantia cerca
la girata vincente ma salva in extremis Tartaglia.
Al 23' il Gubbio passa in vantaggio: cross dalla
destra di Addae in area con il piede mancino, dove
sopraggiunge Falzerano che in scivolata di destro
anticipa Guglielmi e insacca la sfera alle spalle
di Liverani. Al 30' ci prova ancora Falzerano dal
limite, ma il suo tiro termina di poco a lato. Al
32' invece si registra una girata volante di Ganz:
palla che va sopra la traversa. Al 37' il Gubbio
trova il raddoppio: Addae ci prova dal limite con
un tiro rasoterra che sorprende il portiere Liverani
e la palla si insacca in rete. Ripresa. Esce Maccarone
e subenta Ilari: così il Barletta passa al
4-3-1-2. Al 48' i padroni di casa reclamano un rigore,
ma l'arbitro fa proseguire l'azione. Al 53' su cross
di Falzerano in area, Addae cerca la porta di testa
ma Liverani è provvidenziale e respinge la
sfera. Con l'entrata di Cicerelli al posto di Branzani,
il Barletta passa al 4-2-4. Al 60' Falzerano cade
male sul terreno dopo uno scontro di gioco con Ganz
e deve uscire anzitempo dal campo: al suo posto
subentra Caccavallo. Al 67' occasione ghiotta per
Luparini che cerca la deviazione vincente in area,
ma in recupero salva in extremis Guglielmi. Subito
dopo ci prova dalla distanza Innocenti, Pisseri
non si fa sorprendere e abbranca la sfera in due
tempi. Botta e risposta nel giro di due minuti:
al 70' ci prova Addae ma la sua conclusione finisce
a lato, poco dopo al 71' Ilari spreca un'occasione
importante in area calciando a lato da una posizione
favorevole. Al 75' il neo entrato Caccavallo serve
in profondità Luparini che si fa anticipare
in uscita da Liverani, sparando addosso al portiere.
Al 77' Ganz cerca il colpo ad effetto con un colpo
di tacco, ma a pochi passi dalla porta sbroglia
la matassa Tartaglia. All' 85' Pisseri salva con
uno strepitoso intervento su tiro ravvicinato di
Campagna. E all' 87' viene espulso Addae per somma
di ammonizioni dopo un fallo su Pippa. All' 89'
Boisfer sfiora addirittura il tris, ma Liverani
salva. Tabellino:
Barletta - Gubbio (0-2): Barletta
(3-5-2): Liverani; Guglielmi, Di Bella,
Maccarone (46' Ilari); Cane, Innocenti (78' Campagna), Mantovani,
Branzani (59' Cicerelli), Pippa; La Mantia, Ganz. (A disp.:
Vaccarecci, Cascione, Ferreira, Zigon). All. Orlandi. Gubbio
(4-2-3-1): Pisseri; Bartolucci, Tartaglia, Ferrari,
Giallombardo; Addae, Boisfer; Schetter (77' Laezza), Baccolo,
Falzerano (60' Caccavallo); Luparini (90' Damiano). (A disp.:
Gozzi, Moroni, Sarr, Falconieri). All. Roselli. Reti:
23' Falzerano (G), 37' Addae (G). Arbitro:
Mainardi di Bergamo (Grieco di Macerata e De Meo
di Formia). Espulso: 87' Addae (G).
Ammoniti: Innocenti, Pippa e Ganz (B); Addae
(G). Spettatori: 1300 circa. Risultati:
Ventottesima Giornata - Prima Divisione - Girone
B - Lega Pro: Ascoli
- Viareggio 2-0 10'
Carpani (A), 28' Tripoli (A) Barletta
- Gubbio 0-2 23'
Falzerano (G), 37' Addae (G) Catanzaro
- Grosseto 1-0 89'
Sabatino (C) Frosinone
- Prato 2-0 45'
Biasi (F), 52' Curiale (F) L'Aquila
- Perugia 0-0 Lecce
- Pontedera 3-0 44'
Miccoli (L), 79' Miccoli (L), 82' Miccoli (L) rig. Nocerina
- Salernitana n.d.
(3-0
a tavolino per la Salernitana) Pisa
- Benevento 2-2 15'
Napoli (P) rig., 37' Forte (P), 61' Guerra (B),
95' Melara (B) Riposa:
Paganese
• 15
marzo 2014 Radi
non ce la fa: non parte per Barletta. Si rivedono
Falconieri e Moroni. Verso il 4-2-3-1
Alla
fine Roselli sceglierà il 4-2-3-1. Quindi
Pisseri in porta. Quartetto difensivo che è
basato sull'asse Bartolucci, Tartaglia, Ferrari
e Giallombardo. A centrocampo il duo Addae e Boisfer
che però non è in perfette condizioni
(se non ce la fa è pronto Sarr). Sulla trequarti
il trio Schetter, Baccolo e Falzerano. Di punta
Luparini. Alessandro Radi invece non è pronto
e non si è trasferito a Barletta: aveva riportato
uno stiramento dopo la sfida di Pisa. Mentre sono
abili e arruolati Moroni e Falconieri che se tutto
va bene andranno in panchina. In casa Barletta mancano
Romeo, Bijimine e D'Errico infortunati, oltre allo
squalificato Legras. L'allenatore dei biancorossi
Nevio Orlandi potrebbe optare per il 4-3-2-1 (oppure
il 4-3-3). In porta Liverani. In difesa il quartetto
Cane, Camilleri, Di Bella e Pippa. A centrocampo
il trio Innocenti, Ferreira e Mantovani. In attacco
il duo Ilari e Ganz a supporto di La Mantia. Arbitra
l'incontro il signor Marco Mainardi di Bergamo che
sarà coadiuvato dagli assistenti Nello Grieco
di Macerata e Roberta De Meo di Formia. Questi sono
i convocati per Barletta: Pisseri, Gozzi, Bartolucci,
Belfasti, Ferrari, Giallombardo, Laezza, Procacci,
Damiano, Tartaglia, Addae, Baccolo, Boisfer, Moroni,
Sarr, Caccavallo, Falzerano, Luparini, Schetter
e Falconieri. Non è partito solo il difensore
Radi.
• 14
marzo 2014 Ridotta
la squalifica a Malaccari: salta la gara di Barletta,
ma ci sarà contro il Frosinone
Una
buona notizia arriva dal Giudice Sportivo. É
stato parzialmente accolto il ricorso presentato
nei giorni scorsi dall' A.S. Gubbio 1910 per la
squalifica di tre giornate rimediate da Nicola Malaccari
dopo la sfida di Pisa. Sconterà solo due
giornate. Pertanto il centrocampista rossoblù
salterà solo la sfida di Barletta per poi
rientrare nella successiva gara casalinga contro
il Frosinone. Intanto il Gubbio, nel pomeriggio
di giovedì, ha effettuato una partita amichevole
al "Bernicchi" di Città di Castello.
Il Gubbio si è imposto per 8-3 contro il
Group Castello, formazione che milita in Eccellenza
regionale. Assenti per infortunio Ferrari, Boisfer,
Pisseri e Radi: i primi due sono stati fermi per
via precauzionale, mentre per il portiere Pisseri
e per il difensore Radi bisognerà verificare
meglio le loro condizioni nei prossimi giorni. In
campo si sono rivisti Falconieri e Moroni, entrati
nella ripresa. Il tecnico Giorgio Roselli ha schierato
come modulo il 4-2-3-1. Pertanto in porta ha giocato
Gozzi. Linea difensiva a quattro con Bartolucci,
Tartaglia, Procacci e Giallombardo. Sulla mediana
il duo Addae e Sarr. Sulla trequarti da destra a
sinistra Schetter, Baccolo e Falzerano. Di punta
Luparini. Solamente nella ripresa è entrato
Caccavallo. In rete per il Gubbio nel primo tempo
Baccolo, Falzerano, Luparini e Addae (entrambi su
rigore). Nella ripresa sono andati a segno il giovane
Labate, Malaccari, Falconieri e Caccavallo. Dato
curioso: nel secondo tempo il Group Castello ha
segnato tre reti, una con Bartolucci (omonimo del
calciatore del Gubbio) e due su rigore realizzati
da La Rosa e Valori. In pratica il Gubbio è
riuscito a subire due rigori pure in amichevole:
con gli arbitri non c'è proprio un buon feeling.
A tratti la partita è stata accesa, con Falzerano
che è stato particolarmente tartassato. Il
tabellino della gara: Group
Castello primo tempo (4-4-2): Lancini; Panfili, Boinega, Allegria, Giustini; La Rosa, Iacomelli, Fornetti, Pagliardini; Missaglia, Orta. Secondo tempo (4-4-2): Fontanelli; Puccetti, Boinega (32’ Polverini), Giustini (28’ Carini), Zangarelli; Hoxha, Santinelli, Valori, La Rosa (16’ Tadi); Bartolucci, Fofana. All.: Favilla.
Gubbio primo tempo (4-2-3-1): Gozzi; Bartolucci, Tartaglia, Procacci, Giallombardo; Addae, Sarr; Schetter, Baccolo, Falzerano; Luparini. Secondo tempo (4-2-3-1): Gozzi (31’ Bellucci); Labate, Laezza, Gelli, Belfasti; Giuliacci, Moroni; Caccavallo, Quintavalle (16’ Damiano, 31’ Quintavalle), Malaccari; Falconieri. All.: Roselli.
Arbitro: Ricci di Pesaro. Reti: 12’ Baccolo (Gu), 18’ Falzerano (Gu), 26’ Luparini rig. (Gu), 36’ Addae rig. (Gu), 47'
Labate (Gu), 55' La Rosa rig. (Gc), 60' Malaccari (Gu), 64'
Falconieri (Gu), 67' Valori rig. (Gc), 72' Bartolucci (Gc), 75'
Caccavallo (Gu).
• 13
marzo 2014 Focus:
il precedente, gli esoneri (tanti) e l'allenamento
in piazza. Barletta, sfida cruciale
Partita
di Barletta, partita cruciale. E c'è il precedente.
Basta tornare alla passata stagione. Era il 3 marzo
2013. Si gioca a Barletta e l'allenatore Andrea
Sottil si gioca la panchina in caso di sconfitta.
Nella settimana precedente (dopo la sconfitta di
Benevento) il tecnico di Venaria Reale era stato
sul punto di essere esonerato e al suo posto doveva
arrivare Renzo Tasso (tecnico della Berretti). L'ultima
spiaggia era quindi Barletta. In quella partita
il Gubbio si impose per 2-1 con le reti di Belfasti
e del bulgaro Galabinov (ora all'Avellino in serie
B). Così Sottil salvò la sua panchina
e concluse la stagione, portando la squadra all'ottavo
posto alla conclusione del torneo. Pure questa volta
la partita è molto importante per il futuro
del Gubbio. La squadra rossoblù deve fare
assolutamente punti a Barletta, se vuole sperare
ancora nei playoff e se vuole riscattare le tre
sconfitte consecutive con Pisa, Lecce e Benevento.
Pure il tecnico Giorgio Roselli ha fatto capire
che la partita è assai importante: "Questa sfida ci può far capire se
possiamo lottare fino alla fine per i playoff".
Più chiaro di così. Ma intanto è
tempo di esoneri. Ormai è diventata una prassi.
Come qualcosa va storto, il primo a finire nel tritacarne
è l'allenatore. É successo molte volte
pure a Gubbio. Basta guardare gli ultimi anni. In
successione sono stati esautorati dal loro incarico
Pecchia, Simoni, Alessandrini, Apolloni (non è
stato confermato per l'anno successivo), Sottil
(esonerato a fine campionato) e per ultimo Bucchi
(dopo la sconfitta di 5 a 0 con il Perugia). Sei
allenatori si sono susseguiti in due stagioni e
mezzo, di certo una bella media (non certo positiva).
Ma evidentemente va di moda l'esonero. É
successo ad Andrea Sottil (insieme a Flavio Flavoni,
ex preparatore dei portieri dei rossoblù)
lo scorso gennaio a Cuneo. É avvenuto pure
per Vincenzo Torrente martedì 11 marzo che
è stato allontanato dalla Cremonese e insieme
a lui sono stati sollevati dall'incarico il preparatore
atletico Romano Mengoni e il preparatore dei portieri
Giovanni Pascolini, anche loro ex Gubbio. Nel calcio
si vuole vincere e subito, non ci sono scorciatoie.
Se pure un allenatore come Torrente viene esonerato,
dopo due stagioni favolose a Gubbio (dal 2009 al
2011) con due promozioni di fila e dopo due annate
miracolose a Bari (dal 2011 al 2013) con delle salvezze
ottenute in serie B con una società con problemi
societari, sta a significare che qualsiasi allenatore
può essere messo alla gogna al primo intoppo.
Però, intanto giunge una notizia curiosa
proprio da Barletta. Per protesta, la squadra biancorossa
(prossima avversaria del Gubbio) si è allenata
martedì 11 marzo in piazza Aldo Moro, davanti
agli occhi increduli di tifosi e passanti. Così
riporta il portale web di Barletta (Barlettasport.it).
In pratica è entrata nel mirino «l'amministrazione
comunale, rea di non aver risposto per tempo alle
scadenze burocratiche imposte alla questione Puttilli»,
in riferimento all'impianto dove il Barletta gioca
le partite in casa. Ma a quanto pare la situazione
si è sbloccata ed è stata «stilala
la convenzione che permette l'autogestione dello
stadio da parte della S.S. Barletta Calcio».
L'intero articolo sulla vicenda si può trovare
al sito web Barlettasport.it.
• 12
marzo 2014 Roselli:
"Ci vuole un'impresa... bisogna dare il
110%". Torrente esonerato dalla Cremonese
Parla
il tecnico Giorgio Roselli in vista della partita
di domenica contro il Barletta, però si affrontano
diversi punti. Ma per prima cosa l'allenatore rossoblù
ha parlato della sfida del Barletta con il Perugia
che ha visto personalmente: "Nel primo tempo
è andato meglio il Barletta, poi è
rimasto in dieci e la partita è cambiata.
Tuttavia il Barletta ha usato un modulo inedito
come il 4-4-2 mentre di consueto adoperano il 4-3-3,
inoltre mancavano dei calciatori importanti come
Ganz e D'Errico. D'altronde ci aspetta una battaglia
domenica: è una partita trabocchetto per
noi perchè il Barletta in casa si fa valere:
ha perso contro il Lecce ma non meritava di perdere
e ha battuto il Frosinone, quindi. E sulla carta
per la prima volta siamo favoriti: per questo motivo
dico che è una partita importante sotto tanti
punti di vista perchè non siamo mai partiti
con il favore del pronostico e questa è un'occasione
per dimostrare di che pasta è fatto questo
Gubbio. Questa sfida ci può far capire se
possiamo lottare fino alla fine per i playoff".
Appunto, i playoff, sono ancora alla portata? "Certo
che è possibile, ma ad una condizione: questa
squadra deve dare di più, ovvero il 110%
se vuole raggiungere questo traguardo. Non nascondo
che ci vuole un'impresa. Da quando ci sono io alla
guida di questo Gubbio abbiamo racimolato 12 punti
in otto partite, contro la Nocerina compresa anche
se non abbiamo giocato. Però questa squadra
ha dimostrato che, tolto il secondo tempo con il
Lecce e la gara contro il Benevento, ha giocato
sempre alla pari con le avversarie. Queste partite
ci hanno dimostrato che possiamo fare punti con
tutti, ma di facile non c'è nulla. Basta
vedere quali sorprese il campionato ci riserva:
il Viareggio dopo quattro sconfitte consecutive
ha battuto addirittura il Lecce, è il calcio".
Mentre i risultati di domenica scorsa come li giudica?
"Grande vittoria del Grosseto sulla Salernitana
e questo non è stato un risultato favorevole
per noi. Il Pontedera ha pareggiato con il Catanzaro,
ma meritava di vincere. Diciamo che tutto è
molto difficile, ma lo era anche prima per noi.
Sappiamo che ci aspetta un sprint finale dove dobbiamo
raccogliere il massimo possibile, questo è
inevitabile". Abbiamo visto che ha sperimentato
il modulo 4-2-3-1? "Diciamo che è
più di un'idea. Prima mettevamo in campo
un atteggiamento per rinconquistare la palla. Adesso
dobbiamo passare alla fase due: giocheremo di più
in fase offensiva per sfruttare le caratteristiche
di certi calciatori in attacco. Ma non escludo che
ci saranno delle difficoltà. Il 4-2-3-1 mi
permette di sfruttare certe potenzialità,
ma probabilmente ci saranno degli accorgimenti.
Baccolo dietro la punta? Può essere un'idea:
è una mezza punta e in quel ruolo si può
permettere anche qualche pausa. Come centravanti?
In quel ruolo vedo bene Luparini o Schetter, di
seguito Falconieri quando tornerà a disposizione.
Gli altri (Caccavallo e Falzerano ndr) non possono
ricoprire questo ruolo, ma possono stare più
indietro sulla trequarti". Per concludere
il tecnico Roselli fa il punto sugli infortunati:
"Finalmente c'è una rosa al completo.
Falconieri e Moroni sono nel gruppo ma difficilmente
saranno disponibili per Barletta. Da vedere Radi
se ce la farà. Idem Ferrari, che è
da valutare giorno per giorno ma può essere
dei nostri. Invece sia Giallombardo che Bartolucci
hanno recuperato. Pisseri? Il portiere ha riportato
una elongazione (muscolare ndr), ma credo che da
venerdì tornerà disponibile".
Notiziario. Giovedì pomeriggio il Gubbio
sostiene una partita amichevole a Città di
Castello contro la formazione locale del Group Castello
(inizio ore 14:45). Nel girone A della Prima Divisione,
la Cremonese ha esonerato Vincenzo Torrente, tecnico
dei miracoli a Gubbio nelle stagioni 2009-2010 e
2010-2011 (con due promozioni di fila dalla C2 alla
serie B). Dopo l'esperienza biennale a Bari in cadetteria,
in questa stagione l'ex allenatore rossoblù
aveva scelto di accettare la proposta del presidente
Arvedi alla Cremonese dove era approdato come Dt
Gigi Simoni, anche egli ex Gubbio. Fatale la sconfitta
di Vercelli su autogol di Caracciolo (ex rossoblù).
Insieme a Torrente, sono stati allontanati i preparatori
Romano Mengoni e Giovanni Pascolini (ex rossoblù).
E come nuovo allenatore grigiorosso è arrivato
Davide Dionigi, ex allenatore della Reggina.
• 11
marzo 2014 Focus.
Caccavallo, il Perugia, e il bomber di peso. Ma
un ariete come Galabinov o Gomez?
Nell'editoriale
di una settimana fa avevamo scritto che il Gubbio
trovava difficoltà ad andare in gol. Lo dicono
i numeri: 14 gol segnati dai suoi attaccanti dei
24 totali. E un attaccante rossoblù non va
in rete da 335 minuti. L'ultima rete è stata
segnata da Giuseppe Caccavallo contro il Viareggio
e tra l'altro il calciatore napoletano è
per ora il cannoniere della squadra con quattro
reti realizzate, seppur è stato impiegato
con il contagocce. Proprio Caccavallo ha specificato
a riguardo: "Sono contento che sono il cannoniere
della squadra e pensare che senza gli infortuni
avrei potuto fare meglio. E noi attaccanti finalizziamo
poco? Sicuramente è colpa nostra, dobbiamo
essere più cinici, ma è anche vero
che d'ora in avanti bisognerebbe giocare più
in fase offensiva perchè in questa maniera
abbiamo delle possibilità in più per
trovare la via della rete. Nelle ultime partite,
a mio avviso, abbiamo abbassato troppo il baricentro,
ma è anche vero che abbiamo incontrato delle
avversarie molto forti (Benevento, Lecce e Pisa
ndr) e forse non ci hanno permesso di esprimerci
come vogliamo". Ma da adesso in poi non
contano più le chiacchiere, ma i fatti: il
Gubbio deve tornare a vincere dopo tre sconfitte
di seguito, altrimenti addio playoff. Giusto? "Certo
che è giusto. Dobbiamo portare a casa i tre
punti, non ci sono alternative. Anche se a Barletta
non sarà così facile: ci aspetta una
partita molto difficile, pertanto dovremo farci
trovare pronti". Ma è arrivata un'indiscrezione.
Caccavallo, ad una precisa domanda, ci ha confermato
che non era solo una diceria, ma c'è stato
qualcosa di più. La domanda è stata
la seguente: è vero che nel mercato di gennaio
c'è stato un interesse del Perugia? "Certo
che sì, e c'è stato più di
un approccio. C'è stata pure una chiacchierata
con i biancorossi, ma poi tutto quanto si è
stoppato: si è deciso di restare a Gubbio
nonostante la grande volontà dei grifoni
di portarmi proprio al Perugia. Perciò adesso
penso solo ai playoff, perchè io ci credo,
e perchè il diesse Giammarioli ha insistito
tanto perchè rimanessi in rossoblù".
Intanto Roselli ha fatto
capire che Caccavallo potrebbe essere un valore aggiunto
in questo rush finale di campionato. Nell'ultima
conferenza stampa infatti ha precisato: "É
un calciatore di qualità che se è
al 100% può essere molto utile: ora dipende
solo da lui e se è in perfette condizioni".
E a riguado Caccavallo, nella nostra intervista,
ha risposto così: "Se il mister ha
detto queste cose vuol dire che ci crede veramente.
Ma adesso io sto bene sia fisicamente ma anche psicologicamente.
Quindi sono pronto". Ma visto che si parla
di gol e di attaccanti, e visto che il Gubbio sembra
avere le polveri bagnate in fase offensiva, viene
spontanea una riflessione. Forse a questa squadra
manca un calciatore di potenza come centravanti?
A riguardo ci sembrano molto interessanti le parole
del tecnico Flavio Destro dell'Ascoli che su «La
Gazzetta dello Sport» ha detto dopo la vittoria
dei bianconeri sul Pisa: "Con l'arrivo di
Cipriani siamo cresciuti a livello di qualità
e di potenza in attacco". L'anno scorso a
Gubbio c'era un calciatore che aveva proprio
certe caratteristiche: stiamo parlando di Andrey
Galabinov, attaccante bulgaro, che quest'anno sta
facendo molto bene in serie B con la maglia dell'Avellino.
Forse tra tanti calciatori rapidi, estrosi o fantasiosi,
manca un vero ariete d'area di rigore che sia potente
ma allo stesso tempo incisivo. E forse a Gubbio
ci eravamo abituati troppo bene con Juan Inacio
Gomez Taleb: l'attaccante argentino sapeva fare
tutto, cioè era bravo nel dribbling, di testa,
con tutti e due i piedi, ma soprattutto era sempre
imprevedibile nel senso che sapeva abbinare la qualità
alla quantità di gioco. Non a caso la punta
sudamericana sta facendo bene pure in serie A con
l'Hellas Verona. Chissà, se
si rivedrà a Gubbio... un calciatore così!
• 09
marzo 2014 Per
i rossoblù tre punti senza fatica. E ora
c'è il Barletta. Ma si è giocata la
ventisettesima
Una
domenica di "ferie pagate" per il Gubbio.
La truppa di Giorgio Roselli infatti è potuta
stare seduta tranquillamente sulla poltrona con
i tre punti già in tasca. La partita infatti
non si è giocata a causa proprio dell'esclusione
della Nocerina dal campionato di Lega Pro decisa
dalla Corte Federale dopo gli episodi del derby
campano con la Salernitana del 10 novembre 2013.
Per i rossoblù, quindi, il turno forzato
di riposo si traduce con i tre punti ottenuti a
tavolino. Ma domenica ci sarà subito una
sfida delicata a Barletta dove il Gubbio deve riscattare
le tre sconfitte di seguito incassate con Benevento,
Lecce e Pisa. Nel
giorno in cui il Gubbio non ha giocato contro la
Nocerina, si è invece disputata la ventisettesima
giornata. Il Frosinone pareggia per 1-1 a Benevento:
in vantaggio gli ospiti con Curiale, nella ripresa
raggiunge il pari Padella. Il Perugia vince per
3-0 sul Barletta e si avvicina a tre lunghezze dai
laziali. L'Ascoli sconfigge il Pisa mentre L'Aquila
espugna il campo di Pagani e raggiunge lo stesso
Pisa in classifica. Il Grosseto batte la Salernitana
(e non è un risultato positivo per il Gubbio),
mentre tra Pontedera e Catanzaro finisce 0-0 (con
i toscani che rientrano nei playoff). Nell'anticipo
si era giocato Viareggio e Lecce: vittoria
a sorpresa dei versiliesi per 2-0 con doppietta di
Vannucchi. Risultati:
Ventisettesima Giornata - Prima Divisione - Girone
B - Lega Pro: Ascoli
- Pisa 2-1 35'
Tripoli (A), 30' Arma (P), 57' Tripoli (A) rig. Benevento
- Frosinone 1-1 45'
Curiale (F), 76' Padella (B) Grosseto
- Salernitana 2-1 9'
Ferretti (G), 55' Giovio (G), 80' Volpe (S) Gubbio
- Nocerina n.d.
(3-0
a tavolino per il Gubbio) Paganese
- L'Aquila 0-1 12'
Frediani (A) Perugia
- Barletta 3-0 14'
Camilleri (B) aut., 45' Eusepi (P), 75' Eusepi (P) Pontedera
- Catanzaro 0-0 Viareggio
- Lecce 2-0 27'
Vannucchi (V), 76' Vannucchi (V) Riposa: Prato
• 07
marzo 2014 Il
tecnico Roselli cambia assetto? Prove di 4-2-3-1
con Baccolo fantasista dietro Luparini
Il
tecnico Giorgio Roselli cambierà assetto
a partire dalla trasferta di Barletta? Questo non
possiamo saperlo, ma alcune prove sono state effettuate
dall'allenatore umbro sul sintetico dell'impianto
"Luciano Cambiotti" di Zappacenere. Si
è provato uno schieramento inedito, ovvero
il 4-2-3-1. In pratica Luparini unica punta centrale
supportato sulla trequarti ai lati da Caccavallo
e Falzerano, mentre al centro ha giostrato Baccolo
come fantasista. A centrocampo sulla mediana il
duo Addae e Boisfer. In difesa il quartetto Bartolucci,
Tartaglia, Schetter e Belfasti. Schetter e Belfasti
hanno giocato in questi ruoli perchè il centrale
difensivo Ferrari e il terzino sinistro Giallombardo
si sono allenati a parte (problemi al ginocchio
per entrambi, ma saranno a disposizione per Barletta).
Poi lo stesso Roselli ha cambiato interpreti ma
non il modulo, confermando il 4-2-3-1. In pratica
Luparini ha fatto sempre la prima punta, ma questa
volta è stato supportato sulla trequarti
al centro da Schetter e a sinistra da Belfasti,
mentre sulla destra è rimasto Caccavallo.
A centrocampo sulla mediana il duo Addae e Giuliacci.
Insomma, una nuova idea già c'è in
testa del tecnico Roselli e a dir la verità
in settimana (durante la conferenza stampa) aveva
anticipato quanto segue: "Credo che ora
è giunto il momento di mettere in evidenza
le nostre qualità dopo un periodo di assestamento.
Baccolo non lo vorrei più utilizzare sulla
mediana ma in ruolo più avanzato perchè
vorrei sfruttare al meglio proprio le sue caratteristiche.
Adesso ci serve di recuperare al 100% i calciatori
più radipi della squadra e mi riferisco in
primis a Falzerano, ma soprattutto a Caccavallo
perchè lo definisco un calciatore molto importante
per noi. Lui lo sa e perciò deve dare il
massimo: so anche che non posso pretendere la luna
da lui, ma ha grandi qualità e deve saperle
sfruttare in toto. Perciò sto pensando di
cambiare pure il nostro atteggiamento d'ora in avanti.
Credo che si può osare di più con
una squadra più propositiva, per sfruttare
al meglio le carattetistiche di certi calciatori
che fino ad ora non erano al meglio delle condizioni".
Detto e fatto. Ecco spiegato questo possibile assetto
futuro, il 4-2-3-1, che sicuramente è più
offensivo di un 5-3-2, di un 5-4-1 oppure di un
4-4-2, finora adottati dal tecnico Roselli nel campionato
in corso. D'altronde il tecnico rossoblù
è consapevole che adesso il Gubbio deve giocarsi
tutte le proprie cartucce per poter sperare ancora
nei playoff. Mancano sette partite di fuoco, prima
con la trasferta del 16 marzo contro il Barletta,
poi in casa con il Frosinone e poi trasferta insidiosa
con il Catanzaro. Di seguito L'Aquila sarà
ospite al "Pietro Barbetti", poi trasferta
a Pagani (con la Paganese), penultima di campionato
in casa contro l'Ascoli e la chiusura è prevista
a Pontedera il prossimo 4 maggio. Diciamolo chiaramente,
è un bel tour de force. Intanto dall'infermeria,
tramite un comunicato stampa dell'A.S. Gubbio, si
viene a sapere che il difensore Alessandro Radi
(infortunatosi a Pisa, oltre che espulso), dopo
una risonanza magnetica, ha riportato
uno stiramento collaterale di primo grado al ginocchio; il calciatore
deve stare a riposo alcuni giorni e poi tornerà
nel gruppo da martedì prossimo. Probabilmente
potrà essere a disposizione dalla trasferta
di Barletta. Stesso auspicio per Falconieri e Moroni,
fuori da tempo. • 06
marzo 2014 Focus.
Nocerina out dal torneo. Il punto di vista di Andrea
D'Amico di Forzanocerina.it
Il
Gubbio domenica non gioca e ottiene la partita vinta
a tavolino perchè la Nocerina in pratica
è stata estromessa dal campionato. Ma per
approfondire la questione, sentiamo il punto di
vista del collega Andrea D'Amico, direttore del
portale web Forzanocerina.it e la prima domanda
è: come si sta senza calcio? "É
dura. Prima di tutto perchè il nostro portale
è un sito fatto da tifosi e da giornalisti.
Quindi si sta male prima di tutto come tifosi perchè
nessuno si aspettava una cosa del genere . Poi dal
punto di vista giornalistico una cosa è seguire
la Lega Pro, un'altra cosa è seguire dalla
prossima stagione le categorie dilettantistiche.
Diciamo che in passato ci è già capitato,
abbiamo raccontato anno per anno la risalita della
Nocerina dai dilettanti fino alla serie B. É
chiaro che non c'è quell'attenzione come
nei campionati maggiori". Che idea vi siete
fatti di questa sentenza? "La ritengo esagerata.
Quello che è successo con il calcioscommesse
è sotto l'occhio di tutti, ha coinvolto anche
squadre di serie A dove c'è un grande ritorno
economico pubblicitario televisivo e si è
chiuso tutto con una bolla di sapone. Con la Nocerina
è stato trovato il caprio espiatorio e faccio
un esempio: l'allenatore Fontana che non era in
panchina è stato squalificato per tre anni,
in pratica la sua carriera è stroncata. Pure
ai calciatori squalificati è stata segata
la carriera. Perciò non è facile capire
questa sentenza. Ma se guardiamo anche l'altro lato
c'è da dire che è stata fatta grossa:
la pagliacciata messa in campo a Salerno è
sotto l'occhio di tutti. Quindi a voglia a dire
che non è stata organizzata e devo dire che
è stato molto difficile credere pure per
noi quello che stavamo vedendo. Si è trattato
di uno pseudo calcio e a mio avviso la colpa è
stata di tutti: delle istituzioni, di chi gestisce
il calcio e di chi si è inventato questo
campionato assurdo senza retrocessioni perchè
probabilmente se quella partita contava per punti
veri per la retrocessione, forse si sarebbe giocata
regolarmente. Questo è un campionato anomalo.
Poi bisogna capire perchè c'erano problemi
di ordine pubblico: si è giocato nello stesso
stadio il derby con il Napoli e i playoff contro
il Verona con i tifosi ospiti al seguito, e perchè
a quelli di Nocera non è stato permesso?
Lo stadio Arechi ha fatto la serie A e ha ospitato
la Nazionale di calcio, e a Nocera ci sono 5000
tessere del tifoso. Ma è chiaro che anche
i tifosi hanno le loro colpe: in quel giorno prima
della partita si sono recati all'hotel dei calciatori
per ribadirgli che dovevano fare un'azione eclatante.
E pure la società perchè la cosa andava
gestita diversamente. Era meglio non giocarla la
partita: perdevi la gara a tavolino, punto e basta.
Invece così la Nocerina è stata letteralmente
radiata, anche se nella sentenza non si dice".
Considera che il torneo sia falsato con l'estromissione
della Nocerina? "Credo proprio di sì.
Le squadre che hanno giocato contro la Nocerina,
i punti non li recuperano più. E poi la Nocerina
stava cominciando a carburare in quel momento, cominciava
a giocare ed era più propositiva prima della
squalifica, e se la stava giocando con tutti. Il
campionato è falsato". Ultima domanda:
nel Gubbio gioca Antonio Schetter, ex calciatore
della Nocerina. Cosa può dirci di lui? "Grande
calciatore che ha voglia di giocare. Ai tempi della
Cavese faceva tutto lui: la Cavese era Schetter.
Invece con la Nocerina ha avuto qualche problema
e forse Auteri voleva farlo giocare in un ruolo
diverso dal suo. Ma per la categoria è un
bel calciatore, garantito". Intanto il
portale web Tuttolegapro.com nella rubrica «Dietro
la Lavagna» menziona il Gubbio e in particolar
modo Nicola Malaccari con il titotlo: "il dubbio
del Gubbio, l'Apollo 13 di Vercelli e il kiwi di
Viareggio". Sul Gubbio scrive in sintesi così:
«Dobbiamo annotare una sciocchezza compiuta domenica allo stadio
Arena Garibaldi di Pisa. Sugli sviluppi di un fallo
laterale Malaccari tocca la sfera di testa, si prodiga
in un duello inutile e grottesco con Cia del Pisa,
il quale spalle alla porta non si sa quale pericolo
avrebbe potuto provocare. Tale foga, che va sempre
a braccetto con la precipitazione e l'ansia, porta
Malaccari a commettere un fallo sul biondo nerazzurro.
Gianni Brera, storico giornalista, aveva bollato
come sciagurato negli anni '70 l'attaccante Egidio
Calloni, noto per le sue tante reti sbagliate. Chissà
perchè ma quando abbiamo visto il fallo di
Malaccari il pensiero è andato a Calloni».
• 05
marzo 2014 Maccarrone:
"Quell'esperienza in serie B, un vero peccato...".
Malaccari, stop di tre turni
Vi
ricordate Giordano Maccarrone? Fu una meteora a Gubbio
perchè arrivò in serie B a fine mercato
estivo, giocò solo una partita contro la
Sampdoria e poi fu ceduto nel mercato di gennaio.
Ma adesso Maccarrone si è ripreso la sua
rivincita giocando in pianta stabile con il Savona
in Prima Divisione (è in zona playoff) e
lunedì sera ha segnato addirittura il gol
vittoria a Reggio Emilia contro la Reggiana. E allora
Maccarrone, ci parli del suo presente? "A
Savona mi trovo molto bene perchè si può
fare calcio in maniera tranquilla. L'anno scorso
ha vinto il campionato di C2, quest'anno è
la prima volta che sta facendo la C1 ma devo dire
che stiamo andando abbastanza bene. A Reggio Emilia
abbiamo dato una sterzata al campionato dopo un
breve periodo avaro di risultati e sono contento
per la rete della vittoria: su assist di Virdis,
ho trovato la deviazione vincente in scivolata di
sinistro". A Savona è la rivincita
di Maccarrone? "Gubbio è stato l'anno
più brutto che ho avuto in carriera perchè
non mi è stata data la possibilità
di dimostrare il mio valore. Solo con la Sampdoria
ho giocato ma ci fu una disfatta totale: ero arrivato
da poche settimane e non stavo proprio bene. Però,
dopo Gubbio, sono tornato ai miei standard partendo
da Bellaria e proprio con il Bellaria segnai al
Savona. Mi notarono e così adesso sono a
Savona. Spero di continuare a crescere".
Ha parlato della partita di Genova contro la Sampdoria:
in quella disfatta ci fu pure un arbitro (Calvarese)
che ne combinò di tutti i colori, giusto?
"E come no! Non avevo visto mai un arbitraggio
così scandaloso. La Sampdoria non aveva nessun
bisogno di aiuti: dopo un quarto d'ora era stato
espulso Farina, ci diedero due rigori contro e poi
fui espulso pure io per doppia ammonizione nel primo
tempo. Niente da dire: l'arbitro ha voluto fare
il fenomeno in quella partita. Normale poi che la
Samp ha dilagato". Nonostante ciò,
al Marassi ci fu un grande seguito di tifosi eugubini
(circa un migliaio): "Quella è stata
l'unica cosa lieta della giornata con quei tifosi
che ci hanno incitato dall'inizio alla fine. Per
il resto è un giorno da dimenticare".
Ma cosa non funzionò a livello personale
in quell'anno a Gubbio? "Sono arrivato all'ultimo
giorno di mercato: ho un fisico da granatiere e
mi ci vuole tempo per andare in forma. Poi fra scelte
tecniche e alcuni vari problemi tra cui quello alla
schiena, sono stato fermo per un lungo periodo.
Quando stavo meglio, poi a gennaio sono stato ceduto
perchè c'erano stati altri acquisti. Ero
molto giovane, avevo solo 21 anni (classe '90 ndr),
e al posto mio ha giocato gente con più esperienza
come Cottafava (adesso al Latina ndr). Ma è
chiaro che mi aspettavo più considerazione
nel senso che mi aspettavo qualche possibilità
in più per giocare. Mi dispiace perchè
avrei voluto dare anche il mio contributo alla causa.
Purtroppo per varie scelte, senza fare nomi, non
mi è stata data questa chance".
Notiziario. Malaccari è stato squalificato
per tre giornate perchè «al termine
della gara ha avvicinato l'arbitro con fare minaccioso,
avvicinando il proprio viso a quello dell'arbitro
e rivolgeva espressione gravemente ingiuriosa».
Per un turno invece sono stati fermati Radi, Giallombardo
e Addae: sanzione che sarà scontata nella
gara contro la Nocerina che non verrà disputata
domenica. Intanto ha parlato in conferenza stampa
anche il tecnico Giorgio Roselli. In breve ha detto:
"La partita di Pisa ha dimostrato che possiamo
fare punti con tutti, Frosinone compreso. Solo che
a volte ci è mancato il coraggio, non abbiamo
letto bene la partita in certe situazioni e talvolta
bisogna essere meno ingenui. Adesso abbiamo il compito
ben preciso di recuperare in avanti quei calciatori
rapidi e di qualità come Falzerano e Caccavallo.
La tappa di Barletta è importantissima, ma
non è decisiva. Il campionato è strano
e la strada è lunga".
• 04
marzo 2014 L'editoriale.
Troppe espulsioni: a quota 13. E un attacco spuntato:
senza gol da 335 minuti
Partiamo
dalle dichiarazioni del dopo partita contro il Pisa.
All'unanimità il Gubbio si lamenta della
terna arbitrale. A partire dal direttore tecnico,
al direttore sportivo (da come abbiamo letto da
alcuni giornali regionali), all'allenatore fino
ad arrivare agli stessi calciatori (vedi frasi di
Bartolucci che si trovano nel nostro portale). In
effetti, nel dubbio, a rimetterci è sempre
il Gubbio: capitava quando i rossoblù si
trovavano primi in classifica nel 2011 con Torrente,
figuriamoci adesso che la squadra si trova più
in basso in classifica. D'altronde noi abbiamo sempre
pensato (e lo scriviamo ormai da molto tempo) che
gli arbitri utilizzano sempre due pesi e due misure:
dipende chi hanno di fronte. E basta ricordare le
performance incredibili di Calvarese fino ad arrivare
a Lacagnina di quest'anno. Tuttavia queste dichiarazioni
poi cozzano e fortemente con alcune affermazioni
che sono state pronunciate altrove. Ad esempio "La
Gazzetta dello Sport" titola sul pezzo dedicato
a Pisa-Gubbio: «il Gubbio non tira mai».
Inteso, che il Gubbio non ha mai impensierito il
portiere avversario. Una radio pisana invece, che
trasmetteva la partita di Pisa-Gubbio (pure in streaming),
precisamente Punto Radio Fm (ovvero www.puntoradio.fm
su internet), ha avuto dei commenti piuttosto spietati
durante la radiocronaca del tipo: «Gubbio,
squadra molto modesta». Questo è successo
durante il primo tempo e nella ripresa il commento
è stato questo: «Gubbio, squadra fallosa».
Che dire, probabilmente la verità sta nel
mezzo. Se da una parte il Gubbio si lamenta degli
arbitraggi (ma ormai è diventata una consuetudine),
bisogna guardare anche l'altro lato della medaglia.
Il Gubbio ha dei limiti e si vedono: purtroppo lo
dicono i numeri. Basta fare un approfondimento e
fare un'analisi obiettiva per capire che certi problemi
ci sono, eccome. Per questo motivo vanno risolti
e in fretta. Partiamo dalle espulsioni. La squadra
rossoblù ha incassato 13 cartellini rossi
nel giro di 17 partite disputate: in successione
sono stati espulsi Baccolo, Malaccari e Moroni (per
due volte),
Falconieri, Longobardi, Laezza, Tartaglia, Briganti, Boisfer
e per ultimo Radi. Cartellini rossi che
hanno interessato ben 10 calciatori diversi. Al di
là degli episodi che possono scaturire da
decisioni arbitrali alquanto dubbie, un certo nervosismo
non si spiega. Un altro dato dolente è la
difficoltà eccessiva di andare a segno con
gli attaccanti. Il cannoniere del Gubbio è
Caccavallo (ultimamente gioca con il contagocce),
ma ha realizzato solo 4 reti. A seguire Falconieri
e Luparini a quota 3 gol ciascuno; poi Falzerano
e Longobardi (ora al Porto Tolle) con 2 gol. In
pratica gli attaccanti eugubini hanno messo a segno
14 gol in tutto, sulle 24 reti totali. In definitiva
il Gubbio non va segno con un suo attaccante da
335 minuti: l'ultimo gol è stato segnato
con il Viareggio (gara finita 2-0) da Caccavallo.
Le altre contendenti viaggiano ad alti ritmi. Il
Frosinone con il duo Ciofani e Curiale ha già
segnato 21 reti. Il Perugia con il duo Eusepi e
Mazzeo è a quota 19 reti (senza considerare
Fabinho che ne ha realizzati 5 di gol). Il Lecce
con il duo Miccoli e Zigoni è a quota 17 reti
(senza poi considerare che Bogliacino ha segnato
5 reti e Beretta 4 gol). E arriviamo allo stesso
Pisa che ha in Arma il suo finalizzatore più
prolifico: 12 reti segnate dall'attaccante marocchino.
Purtroppo anche questa smodata difficoltà
di andare a rete comporta delle conseguenze negative.
Purtroppo questi numeri mettono in grande evidenza
dei problemi eloquenti in fase offensiva per il
Gubbio. Qualcuno si domanderà: quindi? Quindi
per raggiungere i playoff si deve cambiare marcia
in tutti e due i sensi: meno nervosimo (e più
autocontrollo) e maggiore cinismo (degli attaccanti).
Anche perchè dopo la partita vinta a tavolino
con la Nocerina (il 9 marzo si riposa), poi il Gubbio
deve affrontare il Barletta, il Frosinone e poi
il Catanzaro. O si cambia o addio playoff! (Editoriale
Direttore Gubbiofans.it)
• 02
marzo 2014 Roselli:
"Episodi decisivi dubbi da moviola".
Bartolucci: "Arbitri? Noi paghiamo sempre..."
Terza
sconfitta consecutiva per il Gubbio e la zona playoff
si allontana. Il tecnico Giorgio Roselli però
avverte subito: "Il nostro campionato adesso
riparte contro il Barletta". L'allenatore
umbro prosegue nel dire: "Diciamo che in
questa partita gli episodi ci hanno condizionato.
E in dieci contro undici nella ripresa potevamo
ottenere senz'altro di più. L'arbitro? Diciamo
che certi episodi sono stati decisivi. Sia il rigore
concesso al Pisa, sia le espulsioni mi lasciano
molti dubbi. Tuttavia sono fiducioso perchè
a livello fisico stiamo crescendo e lo abbiamo dimostrato
anche a Pisa, inoltre adesso affronteremo delle
squadre più abbordabili. In queste due settimane
dovremo lavorare molto duro perchè abbiamo
bisogno di ricaricare le pile: dobbiamo farci trovare
pronti per questo rush finale". Il difensore
Giovanni Bartolucci invece dice: "Con tutta
sincerità a Pisa ci aspettavamo di fare risultato.
Purtroppo non è andata così e i playoff
si sono allontanati. Ma dobbiamo rimetterci subito
in carreggiata perchè noi ci crediamo fino
in fondo di raggiungere il nostro obiettivo. L'arbitro?
Mi pare che il Gubbio paga sempre, è predestinato.
Abbiamo subito un rigore assurdo e nonostante tutto
in dieci contro undici abbiamo creato due occasioni
nitide per pareggiare: il pari sarebbe stato più
giusto. Adesso non abbiamo altre alternative: ci
tocca solo vincere". Mentre il direttore
tecnico dei rossoblù Alessandro Sandreani
si ritiene fiducioso e attacca l'arbitro: "Playoff
più lontani, ma noi non molliamo di certo.
Abbiamo offerto una buona prestazione e abbiamo
messo sotto il Pisa con un uomo in meno. Del resto
poi abbiamo subito una grande ingiustizia: mi riferisco
a quel rigore concesso al Pisa. C'è stato
un contatto spalla a spalla tra due calciatori,
capita miliardi di volte durante la fase di gioco
di una partita. Ne prendiamo atto, ma noi reagiremo
lo stesso nonostante certi eventi negativi".
Intanto abbiamo inserito le foto di Pisa e Gubbio
(18 immagini) che trovate nella sezione "fotogallery"
e nel link in homepage. Foto di proprietà
di Fabio Fagiolini di Pisa con la collaborazione
del fotoreporter Roberto Settonce.
• 02
marzo 2014 Gubbio
cede al Pisa con Arma di rigore (1-0). Espulsi Radi
e dopo il match pure Malaccari
Pisa
contro Gubbio. Il tecnico Roselli schiera il modulo
4-4-1-1 ma a sorpresa va di nuovo in panchina Caccavallo:
gioca Belfasti sulla sinistra a centrocampo, in
attacco Schetter è a supporto di Luparini.
Mentre l'allenatore dei nerazzurri Cozza opta per
il consueto schieramento 4-3-3. Pronti e via. Si
inizia con una percussione centrale di Schetter
al 4' che supera Rozzio e Goldaniga in velocità:
la sua conclusione a rete termina di poco a lato.
Più tardi colpo di testa insidioso di Napoli
che spedisce la sfera di poco a lato, sugli sviluppi
di una punizione di Cia. Al 21' ancora Pisa in avanti
con Parfait che pennella una palla in area, ma Radi
è lesto e reattivo ad anticipare Arma che
era pronto a scoccare il tiro vincente. Al 25' ci
prova Radi direttamente su punizione, ma la palla
non centra lo specchio della porta. Al 28' ecco
il rigore per il Pisa per un corpo a corpo in area
ospite tra Malaccari e Cia: proteste veementi degli
eugubini per la decisione arbitrale; Arma è
freddo dal dischetto, la palla va da una parte e
portiere dall'altra. La decisione del rigore concesso
ai pisani scatena delle proteste dei rossoblù
anche dopo la realizzazione del penalty. E al 35'
ci prova invece Radi con un cross tagliato in area
locale, Provedel riesce in extremis ad anticipare
Luparini che si trovava in agguato. Al 43' Sabato
serve in area Cia che spara di sinistro a rete un
tiro molto insidioso, miracolo di Pisseri che in
volo riesce a salvarsi in angolo. Si va alla ripresa.
Esce Belfasti, subentra Falzerano. Al 50' Schetter
serve in area Luparini che si gira e calcia prontamente
a rete, ma il suo tiro viene rimpallato dalla difesa
nerazzurra. Al 65' Cia serve in profondità
Mannini che si porta fino in area ospite ma non
trova il bersaglio: palla che va a lato. Al 66'
viene espulso Radi per un intervento scorretto a
mano alzata nei confronti di Mannini che è
lanciato a rete (fallo da ultimo uomo). Al 72' Parfait
serve in area Napoli che calcia in porta sul primo
palo, Pisseri in tuffo si salva in angolo. Al 74'
ci prova Cia dal limite con un tiro che termina
di poco a lato. Al 79' ancora Cia pericoloso da
fuori area, questa volta Pisseri c'è e para
a terra. All' 81' occasione per il Gubbio con Falzerano
che pennella in area una palla che sorprende la
difesa pisana, ma Schetter per un soffio manca il
tap in vincente. Risponde all' 83' Napoli con un
tiro dal limite con la palla che sorvola di poco
sopra la traversa. All' 85' percussione di Giallombardo
che crossa in area, Malaccari incorna a rete, palla
a lato. Viene espulso anche il tecnico dei pisani
Cozza all' 89'. Dopo il fischio finale i calciatori
del Gubbio accerchiano l'arbitro con veementi proteste
e viene espulso Malaccari. Il Pisa batte il Gubbio per 1-0. Tabellino:
Pisa - Gubbio (1-0): Pisa
(4-3-3): Provedel; Pellegrini, Rozzio, Goldaniga, Sabato
(77' Kosnic); Parfait, Mingazzini (30' Sampietro), Cia; Mannini, Arma,
Napoli (84' Forte). (A disp.: Pugliesi, Caputo, Bollino, Giovinco). All. Cozza. Gubbio
(4-4-1-1): Pisseri; Bartolucci, Ferrari, Radi,
Giallombardo; Malaccari, Addae, Boisfer (71' Giuliacci), Belfasti
(46' Falzerano);
Schetter; Luparini (67' Tartaglia). (A disp.: Gozzi, Sarr, Baccolo, Caccavallo). All. Roselli. Rete:
28' Arma (P) rigore. Arbitro:
Formato di Benevento (Pagnotta di Nocera Inferiore
e Della Vecchia di Avellino). Espulsi: 66'
Radi (G); 89' allenatore Cozza (P); 93' Malaccari
(G). Ammoniti: Rozzio, Pellegrini e Mannini
(P); Giallombardo, Addae e Ferrari
(G). Spettatori: 3900 circa (di cui una quindicina
di Gubbio). Risultati:
Ventiseiesima Giornata - Prima Divisione - Girone
B - Lega Pro: Barletta
- Paganese 3-2 21'
Mantovani (B) rig., 27' Innocenti (B), 55' William (P),
62' William (P) rig., 92' La Mantia (B) Catanzaro
- Perugia 1-0 16'
Marchi (C) Frosinone
- Grosseto 3-0 5'
Ciofani (F), 75' Gucher (F), 92' Curiale (F) Lecce
- Ascoli 2-1 5'
Miccoli (L), 45' Miccoli (L), 57' Capece (A) Nocerina
- Pontedera
n.d. (3-0
a tavolino per il Pontedera) Pisa
- Gubbio 1-0 28'
Arma (P) rig. Prato
- Viareggio 1-0 35'
Lamma (P) Salernitana
- Benevento
2-1 19'
Negro (B), 91' Mendicino (S) rig., 92' Gustavo (S) Riposa:
L'Aquila
• 01
marzo 2014 Out
Falconieri e Moroni. La lista dei convocati per
Pisa. Roselli: "Pisa forte come il Lecce..."
Per
Pisa come previsto si torna a una difesa a quattro.
Quindi Pisseri in porta. Difesa con i laterali Bartolucci
e Giallombardo, centrali Ferrari e Radi. A centrocampo
in mediana il duo Addae e Boisfer, ai lati Caccavallo
e Malaccari. In attacco il duo Schetter e Luparini
(in ballottaggio con Falzerano). Il tecnico dei
rossoblù Giorgio Roselli dice alla vigilia
del match: "Dobbiamo ripartire dal secondo
tempo di Lecce perchè il Pisa è forte
come il Lecce. Troveremo di fronte un Pisa spensierato
che possiede degli interpreti forti per la categoria.
Perciò voglio un Gubbio compatto che deve
concedere poco alla avversaria. Ma sono fiducioso
perchè i ragazzi, oltre all'impegno, in campo
cominciano a metterci anche la testa. É chiaro
però che ci vorrà la massima attenzione e determinazione".
In pratica sono out per infortunio Moroni e Falconieri,
per il resto sono tutti abili e arruolati per la
gara di Pisa di domenica. Questa la lista dei convocati:
Pisseri, Gozzi, Bartolucci, Belfasti, Ferrari, Giallombardo,
Laezza, Radi, Tartaglia, Addae, Baccolo, Boisfer,
Giuliacci, Malaccari, Sarr, Caccavallo, Falzerano,
Luparini e Schetter. Nell'anticipo del venerdì
il Lecce ha battuto per 2-1 l'Ascoli: prima la doppietta
di Miccoli nel primo tempo (9' e 45') e nella ripresa
ha accorciato le distanze Capece (57').
[vai a inizio pagina] [vai
alle news] [vai all'archivio
news]
|