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• 27
FEBBRAIO 2020 Giammarioli:
"Ora un'identità con scelte drastiche.
Non sono solo un signorsì. E il mercato..."
In
questo momento di pausa, da tempo si era chiuso
in silenzio, dopo alcune esternazioni ufficiali.
Ora è giunto il momento di fare un'intervista
esclusiva al direttore sportivo Stefano Giammarioli.
Si fa una analisi ad ampio raggio, dopo il suo ritorno
a Gubbio. Appunto parliamo di questo exploit nel
girone di ritorno con un cambio di passo in classifica.
Era necessario ma non era così scontato,
non crede? "Prima di tutto c'è da
ringraziare il presidente Notari che ha avuto il
coraggio di chiamare il sottoscritto e Vincenzo
(Torrente ndr). Tornare a lavorare dove si è
fatto un pezzo di storia è stata una emozione
forte. Di questo exploit ci credevamo. Dopo alcuni
mesi di valutazione tra me e Torrente, ci siamo
accorti che la medicina si poteva trovare. Abbiamo
creato dei presupposti per fare una rimonta che
per ora è ancora parziale. Merito soprattutto
a Torrente perchè ha dato una identità
alla squadra. Un merito a questi calciatori che
stanno lavorando con serietà. Ma ringrazio
anche la società che mi ha permesso di intervenire
sul mercato in maniera tecnica ma anche sotto l'aspetto
gestionale. Alcuni aspetti all'interno andavano
modificati e abbiamo avuto il coraggio di prendere
decisioni dolorose. Lo abbiamo fatto per migliorare
la situazione, nonostante ci siano state critiche
ingiuste che avevano solo l'intento di creare dei
disturbi. É stato fatto un discorso improntato
sull'ordine, regole e disciplina". Vero
le critiche e scelte drastiche, ma a vedere la tifoseria
si è schierata dalla vostra parte: "Faccio
una premessa. Dico che il lavoro che era stato fatto
inizialmente non era da scartare del tutto. C'erano
alcuni aspetti positivi che io e Torrente abbiamo
recuperato con umiltà. Questo vuol dire che
il lavoro di Giusepe (Pannacci ndr) e del presidente
(Notari ndr) per alcuni versi è stato pure
positivo. Da parte nostra c'è stata la maturità
per fare delle modifiche abbastanza drastiche. Ad
oggi ci stanno dando ragione". Ma che dire
di quelle insinuazioni che davano Gomez e Coda come
calciatori superati al loro arrivo, ed ora? "Allora:
abbiamo preso tre ragazzi come Megelaitis, Dubickas
e Bove per avere tre giovani del 1998 per ringiovanire
la rosa e Torrente sa lavorarci sopra. Quando si
parla di Juanito e Coda mi viene da ridere: li ringrazio
pure adesso per i rapporti personali, per l'amore
che hanno per la città e per il rispetto
verso la società. Sono stati chiamati in
questa situazione così difficile quando erano
poco allenati e non si sono mai tirati indietro.
Professionisti esemplari, ora insieme a Malaccari
sono il punto di riferimento dello spogliatoio".
Mercato di gennaio con Torrente che si è lamentato
di una coperta corta, ma si poteva fare di più?
"In uscita è stato un lavoro massacrante.
Un mercato fatto in una settimana perchè
le strategie cambiavano continuamente. Credo che
avere fatto sette partenze sia stata un'impresa
notevole e abbiamo avuto apprezzamenti nel nostro
mondo per questo. Notari si voleva liberare di diversi
biennali. In entrata abbiamo preso dei calciatori
(con contratti di sei mesi) senza che nessun procuratore
si fosse presentato in sede perchè si sono
fidati del mio lavoro. Ma se vogliamo trovare un
pelo nell'uovo...". Prego, dica? "Ci
manca un attaccante". Già, era praticamente
fatta per Mokulu e poi? "Non faccio dei
nomi. Tuttavia avevamo diversi profili. Erano di
prima fascia. Ma visto che non rientravano nei nostri
parametri economici non sono arrivati. Ma c'è
un problema di fondo. Ovvero la spina dorsale e
soprattutto il centravanti si devono comprare a
maggio. Ribadisco, vanno bloccati a maggio. Il mercato
di gennaio purtroppo concede poco spazio a operazioni
utili". Ma parlando di futuro, a giugno
che farà Giammarioli? "Sul rapporto
tra me e il presidente Notari si sono dette tante
bugie. Sa bene che ho rispetto per lui e sa bene
che non sono come quelle persone che gli sono state
vicino fino adesso: lui è consapevole che
- se io vedo una cosa che non va bene - sono una
persona schietta e ne parla. Non starò mai
zitto dicendo sempre signorsì, non lo farò
mai. Non è mai successo nè con Simoni,
nè con Castellani, nè con il cavaliere
Arvedi, persone che sono stati i miei maestri di
vita. Dire sempre signorsì farei solo del
male al presidente. A volte posso sembrare scorbutico,
ma sono stato sempre un decisionista. Questa è
una delle condizioni fondamentali per proseguire
a lavorare al fianco di Sauro (Notari ndr)".
E il futuro di Torrente? "É un allenatore
stimato in tutta Italia. Tra me e Vincenzo c'è
stima da anni. E con Notari? C'è una stretta
di mano".
• 26
FEBBRAIO 2020 Dubickas:
"Subito integrato, qui per giocare. A Torrente
piace la palla a terra. Numero 9 ma..."
Parla
per la prima volta da quando è arrivato a
Gubbio l'attaccante Edgaras Dubickas, di proprietà
del Lecce, lituano, con il trainer Vincenzo Torrente aveva
già lavorato con la Sicula Leonzio dove aveva
come compagni
di squadra Gomez e Megelaitis. Ecco
cosa dice Dubickas: "Già conoscevo Juanito
e Megelaitis, mi hanno subito dato una mano, a Gubbio
mi sono trovato da subito benissimo. Una città
tranquilla con gente tranquilla. Provengo da Lecce nella prima parte di campionato dove ho
giocato poco ma è sempre serie A, perciò
mi è servita. Sono venuto qua per poter giocare
con più continuità e ritagliarmi il
mio spazio. Torrente? Ho ritrovato lo stesso allenatore
con il quale ho lavorato alla Sicula Leonzio: lo
considero un mister bravo, un tecnico a cui piace
giocare molto con la palla e si aspetta tanto dai
calciatori che allena. Il mio ruolo? Mi piace essere
il numero nove, però posso giocare anche
come esterno di attacco o dietro la punta. Differenze
tra i gironi? Non vedo così tanta differenza
in serie C, la serie C è questa. Ci sono
campi difficili, talvolta anche brutti e quindi
in certe circostanze sei costretto ad usare la palla
alta invece di giocare con la palla a terra. Purtroppo
non è la serie A, c'è da lottare dovunque.
Il modulo 3-5-2? Mi trovo bene, d'altronde pure
a Lecce si giocava con due punte in avanti. Un idolo?
Uno in particolare no, mi ispiro a diversi calciatori
e cerco da loro di prendere gli spunti migliori.
Al di là di ciò, mi piace molto come
gioca Neymar. Dalla Lituania all'Italia? Una scelta
che ho fatto e la ritengo che sia stata giusta:
mi piace molto giocare nel vostro paese".
Come previsto, Juanito Gomez viene squalificato
per un turno dopo l'ammonizione rimediata domenica
contro la Reggiana. Doveva scontare il turno di
stop contro il Carpi nella partita odierna (mercoledì)
che poi è stata rinviata. Pertanto il calciatore
argentino sconterà il turno di squalifica
nella gara di domenica 8 marzo in trasferta contro
l'Imolese. Ora è ufficiale. In serie C a
partire dai playoff sarà introdotto il quarto
uomo. L'esperienza di Virtus Verona e Gubbio con
l'infortunio all'arbitro (poi partita sospesa) ha
fatto scuola. A partire dalla prossima stagione
il quarto uomo sarà introdotto in maniera
definitiva per il campionato di serie C. Una svolta
epocale ma necessaria, con i tempi che corrono.
• 25
FEBBRAIO 2020 Tebi:
"Gubbio caparbio, non si è visto
il gap di classifica. In B era squadra forte ma
inesperta"
É
stato vice allenatore del Gubbio quando c'era Gigi
Simoni come tecnico in serie B. Adesso ricopre il
ruolo di vice allenatore dell'Arezzo guidato da
Di Donato. Era presente sugli spalti di Gubbio per
vedere la partita contro la Reggiana. Stiamo parlando
di Carlo Tebi, che commenta per noi la sfida: "Sono
stato felice di tornare a Gubbio perchè quell'esperienza
la ricordo con piacere. Diciamo che ero curioso
di vedere il Gubbio perchè conosco diverse
persone dello staff (Giammarioli, Pascolini e Mengoni)
ma anche per dare un'occhiata alla Reggiana. Si
va in giro appunto per notare altri metodi di gioco.
Sono rimasto favorevolmente colpito dal Gubbio:
una squadra molto giovane, mi è piaciutà
la caparbietà e il sacrificio contro una
avversaria più forte. E devo dire che la
prima vera occasione l'ha avuta il Gubbio con Munoz.
Un grande elogio alla squadra e un bravo all'allenatore
Torrente perchè si vede la sua mano: è
un gruppo che sa cosa fare, una squadra che crea,
ma ha saputo soffrire nel momento del palleggio
della corazzata Reggiana. Ho visto una squadra omogenea,
compatta, con tutti i reparti belli corti e vicini.
In campo non si è visto il gap di classifica
tra emiliani ed eugubini, perciò complimenti".
Qualche elemento da citare? "Ho notato dei
giovani validi, tra cui la punta Tavernelli: si è mosso bene e ne ho sentito parlare bene.
Ho rivisto con piacere Megelaitis che avevo già
avuto ai tempi del Latina: è molto bravo,
già quella volta si vedeva che era bravo
e sono dell'avviso che farà una bella carriera.
Gomez mi ha fatto piacere vederlo, lo conoscono
tutti per le sue qualità e ho notato che
è ancora in palla. In difesa ho visto un
Coda autoritario che ha diretto tutto. Con diversi
calciatori giovani servono un paio di anziani positivi:
Coda e Gomez lo sono". Differenze con il
girone A dove è l'Arezzo? "Nel nostro
girone c'è una corazzata come il Monza e
noi sabato abbiamo fatto un ottimo risultato fermandoli
sull'1-1. Potevamo anche vincere, ma il Monza ha
avuto un buon possesso palla. Da noi adesso si gioca
per il secondo posto e il campionato è equilibrato.
Nel girone B invece c'è più battaglia
per il primato con Vicenza, anche Reggiana e Carpi in
corsa". Nell'Arezzo c'è Gabriele
Gori, la scorsa estate lo voleva il Gubbio, un suo
giudizio? "Attaccante che farà una
carriera importante. Un giovane che ha voglia di
emergere: micidiale uomo d'area di rigore, ci abbiamo
lavorato e adesso ha imparato a giocare anche fuori
dall'area. Come sta facendo adesso Higuain alla
Juventus rispetto alla esperienza di Napoli".
Un ricordo della sua esperienza a Gubbio in serie
B? "Tutto bello, ma con un grande rammarico".
Prego, dica? "Avevamo una squadra a mio
parere molto forte. Ma basta guardare alcuni nomi:
Donnarumma ora è nel Milan, Mario Rui al
Napoli, per citarne altri Ciofani, Buchel oppure
Benedetti. Ma a quei tempi era una squadra troppo
giovane per la B, in un campionato difficilissimo.
Forse ci sarebbe servito qualche calciatore in più
di categoria. Avevamo anche calciatori esperti come
Sandreani, Briganti, Farina, eccetera, ma lo erano
stati in serie C". Perciò a suo
avviso i vari Graffiedi e Guzman o Cottafava sono
arrivati troppo tardi in rosa? "Assolutamente
sì. Dovevano arrivare già in estate
dal ritiro. Sono stati cambiati tanti allenatori,
ma il problema non era quello. C'era un organico
forte da un lato per talento, ma carente dall'altro
lato a livello di esperienza". Lei ha avuto
la fortuna di lavorare come vice ai tempi dell'Arezzo
con Antonio Conte e Maurizio Sarri. Siamo curiosi,
ci dica? "Sono stato il primo vice allenatore
di Conte quando iniziò ad allenare: gli ho
sempre riconosciuto che ha una grande caparbietà,
che grinta e voglia, mi sorprendeva già ai quei
tempi. A suo tempo tuttavia era inesperto: fece
delle leggerezze che oggi raggiunta la sua maturità
non fa più, perciò sono contento per
iI suo percorso". Mentre Sarri? "Bravo,
ma all'inizio fu sfortunato. Fu spesso esonerato
perchè è un integralista, pure scaramantico
su certi aspetti. Vi faccio un esempio. Voleva tutti
i calciatori con le scarpette pitturate di nero.
Ai tempi dell'Arezzo in Coppa contro il Milan agli
ottavi, il calciatore Mirko Conte fu costretto a
pitturarsi le scarpette con il pennarello nero.
Ovviamente con Ronaldo e Dybala non puoi farlo adesso.
Ma gli riconosco che è un grande conoscitore
dei calciatori, è maniacale per come prepara
le partite: ha sempre creduto in quello che fa,
perciò sono contento per lui".
• 24
FEBBRAIO 2020 Gubbio,
cammino di ritorno da playoff (media 1,63 punti).
Rinviate gare con Carpi e Sudtirol
Il
calcio si ferma con lo spettro del Coronavirus.
L'emergenza sanitaria legata al calendario di calcio.
Tuttavia il comunicato della Lega Pro parla chiaro.
«Preso atto delle comunicazioni delle autorità
competenti», - si legge nella nota - «per
garantire la regolarità della competizione,
si dispone il rinvio delle gare della nona e della
decima giornata». In pratica il Gubbio salterà
la partita di mercoledì a Carpi, ma anche
quella casalinga contro il Sudtirol che era prevista
per domenica 1 marzo. In pratica le suddette partite
saranno recuperate rispettivamente mercoledì
18 marzo e martedì 14 aprile. Detto ciò,
il Gubbio tornerà a giocare domenica 8 marzo
quando è prevista la trasferta di Imola.
Ecco cosa dice il comunicato in toto.
Con questo stop forzato, allora diamo un occhio
alle statistiche. Una statistica che tra l'altro
risulta molto interessante. Guardando il cammino
effettuato nel girone di ritorno, il Gubbio ha conquistato
13 punti in otto partite (per una media di 1,63
punti a partita). Siamo ad un passo (a -2) dai punti
racimolati in toto in tutto il girone di andata:
appena 15 punti in 19 partite (per una media di
0,79 a partita). Dopo il giro di boa c'è
stata una crescita esponenziale pari a 0,84 punti
in più a partita (+ del 50% in pratica).
Una crescita esponenziale anche con il lavoro di
Torrente passando da uno score di media di 0,90
punti a partita (9 punti in dieci gare) ad una media
di 1,63 punti a partita (come già elencato
prima). Mentre nella prima parte di campionato con
il trainer Guidi in panchina si è viaggiato
con una media di 0,67 punti a partita (6 punti in
nove partite). Ma il dato più importante
proviene da una ipotetica classifica a partire dopo il giro di boa. Il Gubbio, se il
campionato fosse iniziato nel girone di ritorno, si ritroverebbe
al sesto posto in classifica con 13 punti: perciò
si collocherebbe in coabitazione con il Sudtirol
(13), dietro solamente alle corazzate del girone
come Triestina (14), Feralpisalò (14), Vicenza
(16) e Reggiana (17). Infatti la formazione allenata
dal tecnico Max Alvini guida la classifica del girone
di ritorno per punti conquistati. Mentre alla fine
del girone di andata il Gubbio ha chiuso in 17esima
posizione, davanti solamente a Imolese, Fano e Rimini.
Per capire meglio, ecco la grafica completa.
Un incremento notevole guardando la prima parte
di campionato. Ma come si evince dalla classifica
attuale il Gubbio è fuori dai playout, ma
la situazione è ancora non tranquilla e la strada
in salita è ardua da percorrere. Sorge
spontanea una riflessione, realistica. Per fortuna
che il Gubbio è riuscito a cambiare passo
e raddrizzare la schiena. Se ciò non fosse
avvenuto, ci saremmo trovati a fronteggiare una
classifica preoccupante e sarebbero stati dolori.
Grande merito quindi a chi è riuscito a fare
questa impresa. Ma il cammino è ancora lungo.
•
23
FEBBRAIO 2020 Torrente:
"Tonici". Alvini: "Idee,
ma...". Ravaglia: "Una famiglia".
Le foto di Gubbio-Reggiana
Un
Gubbio che ferma la corsa della Reggiana che era
andata sempre a segno nelle precedenti dodici partite.
Un Gubbio che mantiene la porta inviolata contro
il miglior attacco del girone. In avvio c'è
pure l'opportunità ghiotta per Munoz che
spreca tutto. Poi una difesa arcigna con un Coda
che guida la retroguardia in maniera magistrale
chiude tutti i varchi. Si tratta del settimo risultato
utile consecutivo. Non è cosa da poco visto
cosa passava il convento nel girone di andata. La
soddisfazione del trainer Vincenzo Torrente: "Prova
di sacrificio. Merito di una squadra che ora è
veramente squadra. Alla fine eravamo un po' stanchi,
d'altronde abbiamo poche alternative. Almeno adesso
danno tutto in campo. In avvio Munoz con più
rabbia poteva buttarla dentro. Forse ci è
mancato l'ultimo passaggio. Ma è anche vero
che abbiamo trovato una Reggiana di qualità,
tuttavia siamo stati bravi a non concedere praticamente
nulla alla blasonata avversaria che possiede un
buon palleggio e fisicità". Parla
poi il portiere Federico Ravaglia: "Buona
striscia positiva. Contento anche della mia performance
personale. Tuttavia devo aggiungere che adesso nello
spogliatoio c'è una vera famiglia. Adesso
per davvero ci si aiuta tutti, uno per tutti e tutti
per uno. Tutti ora si sacrificano per la squadra.
Coda? Ci sta aiutando molto in difesa, con me dialoga
parecchio, ci trasmette tanto in serenità
ed esperienza. Il preparatore Pascolini? Mi sento
molto migliorato anche grazie al suo lavoro, ma
pure lui adesso con questo nuovo staff è
un tuttofare". Sull'altra sponda il parere
del tecnico Max Alvini: "Noi abbiamo offerto
un buon calcio, idee e organizzazione, ci è
mancato solo il gol. Ma enormi meriti ad un Gubbio
che ha saputo leggere alla perfezione la nostra
tattica. Adesso continuamo a giocarcela fino in
fondo per inseguire il Vicenza, tra noi e il Carpi".
Il parere dell'ex Marcos Espeche: "Abbiamo
trovato un Gubbio agguerrito che ci ha chiuso tutti
gli spazi. Noi ci abbiamo provato con il nostro
bel calcio ben definito, tuttavia eravamo consapevoli
che ci trovavamo di fronte delle difficoltà
per giocarsela con questo Gubbio". Ed infine
è telegrafico l'attaccante granata Stefano
Scappini: "Abbiamo fatto la nostra partita.
Ma è stata davvero una gara combattuta".
Intanto ecco le foto (20 immagini) del match tra
Gubbio e Reggiana. Fotoservizio di Simone Grilli.
Nel link a seguire in carrellata.
• 23
FEBBRAIO 2020 Gubbio-Reggiana,
regna l'equilibrio (0-0). Munoz spreca in avvio,
Kargbo coglie il legno
Gubbio
contro Reggiana. Il trainer Torrente opta per il
3-5-2. Ravaglia in porta. Konate, Coda e Bacchetti
in difesa. Munoz, Lakti, Megelaitis, Benedetti ge
Filippini sulla mediana. Gomez e Tavernelli in attacco.
La cronaca. Al 4' è il Gubbio che costruisce
subito un'azione gol: tutto in velocità con
Gomez che serve in profondità Munoz solo
davanti al portiere, ma lo spagnolo tentenna troppo
perchè prova a saltare in dribbling il portiere
in uscita e calcia decentrandosi sulla destra, salva
tutto in uscita Espeche che in tackle ci mette una
pezza salvandosi in calcio d'angolo. Due proteste,
una per parte, per presunti falli in area su Tavernelli
e Kargbo, ma in entrambe le occasioni l'arbitro
fa proseguire l'azione. Al 34' un tiro-cross da
lontano di Kirwan a palombella diventa molto pericoloso
perchè è Ravaglia che lo intercetta
come può in due tempi con smanacciata aerea
e poi presa a terra. Al 35' azione volante di Gomez
sulla sinistra che rimette in mezzo una palla filtrante
per Tavernelli che cerca il tiro al volo in scivolata,
ma viene murato in tackle da Costa a pochi passi
dalla porta. Al 46' è brivido con un tiro
improvviso da posizione decentrata di Kargbo che
si stampa sulla traversa a portiere ormai battuto.
La ripresa. Al 13' bel gesto di Spanò: l'arbitro
concede un calcio d'angolo per la Reggiana, ma il
capitano granata riferisce al direttore di gara
che l'ultimo tocco era degli emiliani, cambiando
così la sua decisione. Al 29' pericolo in
area eugubina quando è Kargbo che si fa insidioso
con Bacchetti che lo frma come può, sul contro
cross di Scappini salva tutto Coda a pochi passi
dalla porta con una provvidenziale sforbiciata a
sbrogliare la matassa. Al 34' spiovente insidioso
da sinistra di Favalli con Zanini che prova il tiro
al volo di destro dal limite, ma Ravaglia con la
punta delle dita devia quel tanto che basta la palla
in corner da sotto alla traversa. Finisce così,
0-0. Tabellino:
Gubbio - Reggiana (0-0): Gubbio
(3-5-2): Ravaglia; Konate, Coda, Bacchetti; Munoz
(6' st Bove),
Lakti, Megelaitis, Benedetti (35' st Ricci), Filippini; Gomez
(44' st Meli),
Tavernelli (35' st Dubickas). A disp.: Zanellati, Montanari, Sorbelli,
Zanoni, Bangu, Battellini. All.: Torrente. Reggiana
(3-4-1-2): Venturi; Spanò, Espeche, Costa
(45' st Brodic); Kirwan (13' st Zanini), Varone, Radrezza, Lunetta
(32' st Favalli); Serrotti (32' st Marchi); Kargbo,
Zamparo (13' st Scappini). A disp.: Voltolini, Martinelli,
Rozzio, Libutti, Staiti, Pellizzari,
Valencia. All.: Alvini. Arbitro: Carella
di Bari (Di Monte di Chieti e Ciancaglini di Vasto). Ammoniti:
Kirwan (R), Benedetti (G), Zanini (R), Scappini
(R), Gomez (G).
Angoli: 3-7. Recupero: 1' pt; 5' st.
Spettatori: 1045 (di cui 498 abbonati); 207
di Reggio Emilia nel settore ospiti. Risultati:
Ventisettesima Giornata - Serie C - Girone B: Arzignano
Valchiampo - Padova rinviata Cesena
- Vicenza 1-3 39'
Guerra (V), 65' Saraniti (V), 71' Cinelli (V), 77'
Butic (C) Fano - Imolese 2-0 55'
Parlati (F); 79' Barbuti (F) Feralpisalò
- Carpi rinviata Fermana
- Vis Pesaro 1-1 34'
Neglia (F) rig., 93' Marcheggiani (V) Gubbio
- Reggiana 0-0 Modena
- Sudtirol 1-0 26'
Spagnoli (M) Piacenza - Sambenedettese rinviata Ravenna
- Triestina 0-1 72'
Gomez (T) Virtus Verona - Rimini 0-0
• 21
FEBBRAIO 2020 Torrente,
squalifica ridotta: torna con la Reggiana. Cinaglia:
un intervento maxillo-facciale
Avevano
fatto ricorso sia Torrente che Pascolini dopo le
squalifiche pervenute nel post-match contro il Rimini.
La Corte Sportiva d'Appello nazionale presieduta
dal presidente Stefano Palazzi ha esaminato tutti
i ricorsi e ha rideterminato le sanzioni. Per Vincenzo
Torrente è stata ridotta una giornata di
stop (era stato sanzionato con due turni di squalifica)
ma in aggiunta c'è un'ammenda di 1.500 euro.
Ridotta una giornata di squalifica anche al preparatore
dei portieri Giovani Pascolini: era stato sanzionato
per uno stop di quattro giornate, ora diventano
tre (da consumarsi ancora con Reggiana e mercoledì
contro il Carpi): mentre viene cancellata l'ammenda
di 500 euro. Pertanto il trainer Torrente potrà
sedersi domenica in panchina nel match clou contro
la Reggiana. Potrà tornare a guidare i suoi
calciatori da vicino di fronte ad un trittico di
partite importanti nel giro di sette giorni con
le squadre di vertice che portano il nome di Reggiana,
Carpi e Sudtirol. Intanto il difensore Davide Cinaglia
è stato operato dall'equipe diretta dal professore
Tullio presso il reparto maxillo-facciale dell'ospedale
di Perugia a seguito della frattura del pavimento
orbitario destro. Previsto un mese di stop circa
come è la prognosi ordinaria, ma si potrebbero
accorciare i tempi recupero: il tutto si potrà
verificare in seguito. Il Gubbio così al
momento ha 17 calciatori a disposizione per domenica,
con l'aggiunta di nuovo probabilmente dei due giovani,
il difensore Sorbelli e l'attaccante Battellini.
Rientra dalla squalifica Filippini. Out per infortunio
Cinaglia, Maini, Meli e De Silvestro, oltre allo
squalificato Malaccari.
• 20
FEBBRAIO 2020 Gubbio,
per il momento tocca fare di necessità virtù.
Assente pure Malaccari per squalifica
Gubbio
in continua emergenza. La conseguenza di una serie
di infortuni con la complicità di certo di
un mercato di gennaio risicato. Probabilmente è
stata una scelta dettata dal fatto che si è
cercato di risparmiare per allievare le scelte sbagliate
compiute la scorsa estate nel mercato estivo. Ecco,
allora, che poi si pagano le conseguenze e il tutto
rischia di farsi davvero complicato. Nel calcio
del resto non si inventa nulla. Tutto, alla fine,
torna. Adesso tra l'altro avversario di turno è
piuttosto agguerrito perchè la capolista
Vicenza è in leggera frenata dopo tre pareggi
consecutivi. Il Gubbio domenica affronterà
una Reggiana lanciata al secondo posto e il mercoledì
successivo il Carpi posizionato al terzo posto.
E curiosamente la domenica successiva il Sudtirol
che è quarto classificato. Si tratta di un
autentico tour de force che gli uomini di Torrente
dovranno affrontare. Una Reggiana (tra l'altro ripescata),
che è ben allenata dal tecnico Max Alvini
(era stato cercato anche dal Gubbio la scorsa estate,
fresco di rinnovo di contratto con la Regia fino
a giugno 2021) e che ha subito solo una sconfitta
nel girone di ritorno. Addirittura solo due sconfitte
in campionato, come la capolista Vicenza. Granata
tra l'altro che possiedono il migliore attacco del
girone con 45 gol segnati. Mentre il Gubbio possiede
il record di pareggi (12). Come dicevamo, gli emiliani
provengono dalla vittoria netta sull'Arzignano Valchiampo
per 3-1, e il trainer Alvini dovrebbe confermare
il 3-4-1-2. Ovvero Venturi in porta. Difesa a tre
con Spanò, Rozzio e Martinelli. Un centrocampo
a quattro con Libutti, Varone, Radrezza e Favalli.
Infine Serrotti a fungere da trequartista a supporto
del duo di attacco Zamparo e Kargbo. In casa Gubbio,
come già riportato, si deve fare il conteggio
dei disponibili. Out per infortunio ormai da tempo
l'attaccante De Silvestro e il jolly offensivo Meli.
Fermo ormai ai box da due settimane il difensore
Maini e adesso pure l'altro difensore Cinaglia ne
avrà per almeno un mese (per la frattura
del pavimento orbitario). Si sta cercando di recuperare
il laterale spagnolo Munoz e nei giorni scorsi anche
il difensore Konate aveva preso una botta in allenamento.
Insomma, sembra una vera odissea. Senza dimenticare
che domenica sarà assente il capitano Malaccari,
appiedato per un turno per via della squalifica.
Pertanto è possibile che il tecnico Torrente
opti per il consueto 3-5-2. Con un probabile undici
che dovrà essere verificato poi nelle ultime
ore. Ravaglia in porta. Una difesa a tre con Konate,
Coda e Bacchetti. A centrocampo un quintetto formato
da Munoz, Benedetti, Megelaitis, Lakti e Filippini.
Davanti invece il duo di attacco Gomez e Tavernelli.
Partita anticipata come orario alle ore 15 di domenica.
• 19
FEBBRAIO 2020 Bove:
"Ci serve più malizia".
Cinaglia, un mese di stop per frattura del pavimento
orbitario
É
stato in pratica l'ultimo acquisto di gennaio. Nell'ultimo
giorno, nelle ultime ore, in quelle stesse ore che
furono ceduti al fotofinish Battista, Cenciarelli e Sbaffo.
Stiamo parlando di Gabriele Bove, classe 1998, centrocampista. Per la
prima volta da quando è arrivato a Gubbio,
è di fronte ai taccuini dei giornalisti.
Inevitabile una domanda sulla ultima partita burrascosa
di Salò. Un giudizio? "La considero
una gara positiva. L'atteggiamento è stato
giusto sotto l'aspetto del gioco e dell'impostazione.
Chiaro che c'è amaro in bocca per la perdita
di due punti che potevano essere fondamentali
per la classifica. Forse è il caso
di non pensarci più perchè bisogna
guardare avanti. Credo che bisogna continuare con
questa mentalità". Però,
dal campo, che sensazione avete percepito per un
recupero immotivato e cospicuo? "Diciamo
che quando siamo in campo più che altro noi
pensiamo a giocare. Ci sembrava in effetti un po'
lungo, però non ci siamo resi conto che
la partita fosse già finita a livello di
cronometro. Diciamo più che altro che ci
è mancata un po' di malizia. Probabilmente
ci voleva da parte nostra più furbizia per
ottenere il risultato". Diciamo anche che
è mancata anche un po' di fortuna: allo scadere,
proprio su una punizione calciata in porta da Bove
la palla si è stampata sulla traversa. Si
andava sul 4-2 e invece oggi siamo qui a commentare
un 3-3 che brucia parecchio, è d'accordo?
"In effetti avevo calciato bene verso la
porta, ma il portiere De Lucia ha risposto altrettanto
bene. Infatti è stato lui, il portiere, a smanacciare la palla sulla parte bassa della traversa.
Un vero peccato, veramente". La sua scelta
di venire a Gubbio? "Una scelta che è
maturata in extremis nel mercato, ma sono contento
e mi trovo molto bene. Devo dire che è stato
più semplice del previsto inserirmi con i
nuovi compagni e con il mister Torrente. Sinceramente
non mi sarei mai aspettato di trovare questa semplicità.
Ho trovato un gruppo unito". Invece cosa
non ha funzionato con la Sambenedettese, visto che
Bove fino a pochi anni fa veniva considerato
un vero talento nascente scuola Juventus. Cosa ci
può dire? "Diciamo che ho fatto molto
bene nel primo anno alla Samb. Purtroppo strada
facendo sono andato in calando. Ora mi sono trovato
in scadenza di contratto, perciò ho pensato
che non aveva più senso restare lì.
D'altronde ultimamente non ero più preso
tanto in considerazione. Quindi ho voluto
approfittare di questa nuova opportunità: la società
del Gubbio, mister Torrente, tutti, credono in me".
Ruolo preferito: un regista davanti alla difesa oppure
mezzala? "Il periodo nel quale mi sono espresso
meglio è stato quando ho giocato da mezzala
con un misto da trequartista. Dico questo perchè
riesco a trovare più spazi nelle imbucate
e posso provare più spesso il tiro. Tuttavia
nel primo anno a San Benedetto del Tronto sono stato
impiegato davanti alla difesa e mi sono trovato
a mio agio". Un Gubbio cresciuto
molto, una squadra di sostanza, ora offre
un gioco più omogeneo e armonico. A suo avviso?
"Sì, siamo di sicuro più compatti.
Tutti ci abbassiamo alla stessa maniera, tutti i
reparti si aiutano a vicenda, senz'altro c'è
una maggiore attenzione sui dettagli. Si curano
i dettagli. Chiaro però che non va abbassata
mai la guardia". Altra tegola in casa Gubbio.
In pratica il difensore Davide Cinaglia, infortunatosi
durante la gara di Salò, ha riportato la
frattura del pavimento orbitario dell'occhio destro.
Il calciatore dovrà essere sottoposto ad
intervento di chirurgia maxillo-facciale. Si prevede
un mese di stop.
• 18
FEBBRAIO 2020 Gomez:
"Mi mancava lo spogliatoio, vivo di emozioni".
L'ex: Galderisi firma alla Vis Pesaro
Ribalta
a livello nazionale per Juanito Gomez che torna
a fare parlare di sè dopo l'ottima esperienza
in serie A con l'Hellas Verona. Una sua breve intervista
è finita su Sky Sport nella trasmissione
«Area C» con l'attaccante argentino che
dice in sintesi: "Ho ancora tanta voglia
di giocare, questo sport per me è uno dei
più belli al mondo. Finchè posso voglio
giocare, mi mancava lo spogliatoio essendo stato
qualche mese fuori. Sono cresciuto per questo: per
vivere lo spogliatoio, vivere la gara e le relative
emozioni che ti sanno creare. Essere stanchi e prendere
pure le botte. Tutto fa parte del gioco, tutto è
troppo bello e per questo motivo vorrei giocare
per qualche anno. Ora con il Gubbio? Nel
girone di ritorno abbiamo iniziato bene, perciò
siamo contenti di quello che stiamo facendo. Pertanto
speriamo di proseguire su questa strada".
Si può vedere il video integrale di Gomez
sul sito
web Sport.sky.it nella sezione «video in evidenza».
Tornato a novembre, ci ha messo
un po' di tempo per adattarsi ma nel girone di ritorno
ha trovato la sua forma: d'altronde parlano da soli
i numeri in fase realizzativa: cinque reti segnate
in sette partite per una media di un gol ogni 126
minuti. Un calciatore che soprattutto domenica scorsa
contro la Feralpisalò ha fornito una prova
super. Prima procurandosi un rigore da lui stesso
realizzato, poi segnando un gol alla Del Piero con
un destro liftato da fuori area. E il Gubbio si
gode un calciatore ritrovato, che qualche conformista,
forse troppo frettolosamente, lo aveva etichettato
un calciatore scaduto. Ma alla fine conta solamente
il campo, l'unico vero giudizio proviene dal rettangolo
di gioco e dai risultati. Mentre continua a fare
molto discutere in terra eugubina la conduzione
arbitrale del direttore di gara di domenica a Salò,
in verità c'è chi lo incorona e ha
una visione diversa del suo operato in terra lombarda.
Il portale web Tuttoc.com nella rubrica settimanale
che fornisce un giudizio delle giacchette nere promuove
a pieno titolo come migliore arbitro del girone
B proprio il signor Frascaro di Firenze per la conduzione
della partita tra Feralpisalò e Gubbio con
questa motivazione: «Prestazione di gara pregevole
perchè negli episodi decisivi interviene
nel modo giusto. Bravo a concedere il rigore al
Gubbio e attento nel convalidare il gol del pareggio
di Caracciolo. Voto 7». Come si può
leggere in questo link.
Ex rossoblù: Nanu Galderisi torna in panchina
e lo fa nella vicina Pesaro. Infatti il direttore
generale Borozan e il diesse Crespini, dopo l'esonero
di Pavan, hanno deciso di ingaggiare l'ex allenatore
del Gubbio a guidare la formazione vissina (contratto
fino a giugno 2021). Con il Ds Claudio Crespini
il neo tecnico biancorosso Galderisi aveva lavorato
nel Gubbio nella stagione 2003-2004. Inoltre Giuseppe
Galderisi si porta dietro tutto lo staff al completo
che aveva avuto nella scorsa stagione in terra eugubina:
al suo fianco sono al lavoro il vice
allenatore Daniele Cavalletto e il preparatore atletico
Luca Palazzari.
• 17
FEBBRAIO 2020 Il
recupero extralarge e le polemiche. Cosa dice il
regolamento. La società: "Intollerabile"
Le
polemiche si sprecano all'indomani del match. Il
Gubbio protesta perchè il recupero assegnato
dal signor Frascaro di Firenze è stato eccessivo.
Un gol del pareggio della Feralpisalò che
è avvenuto nei minuti di recupero. C'è
un extratime che è stato assegnato di quattro
minuti. Però poi la gara prosegue fino al
97esimo minuto e proprio in questo ultimo istante
è arrivato il gol del 3-3 di Miracoli che
ha spento ogni sogno di gloria di un Gubbio pronto
a festeggiare una vittoria (peraltro meritata) sul
campo di Salò. In pratica è il recupero
extralarge il nocciolo della questione della protesta
eugubina. Pertanto adesso ricostruiamo il tutto.
Facciamo un po' di chiarezza col supporto del regolamento,
delle linee guida e su quanto è accaduto.
La partita si è conclusa esattamente al minuto
97 e 12 secondi. Il gol di Miracoli con staffilata
di sinistro da fuori area è pervenuto al
minuto 96 e 21 secondi. Prima il gioco è
stato fermato al minuto 94 e 20 secondi con Ravaglia
che cade a terra, così che viene soccorso
dai sanitari. Il gioco è ripartito al minuto
95 e 12 secondi, dopo appena 50 secondi in stand
by. Pertanto il gioco, dopo l'interruzione, è
proseguito per altri due minuti senza sosta. In definitiva
dopo il recupero che era stato assegnato (di quattro
minuti), si è giocato in extratime in maniera
effettiva per altri due minuti e 10 secondi. Può
essere giustificabile tutto questo ulteriore recupero?
Vediamo cosa dice alla lettera il regolamento. Si
considerano trenta secondi di recupero per ogni
cambio. Durante la gara ne sono state fatte otto di
sostituzioni, perciò sono giustificati quei
quattro minuti di recupero. La regola dice pure
che quando c'è un intervento dei sanitari
per soccorrere un calciatore è previsto un
minuto di recupero. Come si è detto prima,
invece si è andati oltre per quasi tre minuti
di gioco (142 secondi di gioco). In pratica sono
stati concessi 82 secondi più del dovuto
(ovvero un recupero extralarge di un minuto e 22
secondi). C'è da precisare però che
il regolamento spiega che ogni decisione per la
durata del tempo da recuperare è a discrezione
dell'arbitro. Tuttavia un extratime prolungato va
comunicato ai capitani delle squadre o alle panchine.
Cosa è successo nella circostanza: in effetti l'arbitro Frascaro ha avvertito il capitano
rossoblù e quello verdeazzurro dicendo che
provvedeva a recuperare il tempo perduto finchè
il portiere Ravaglia non si fosse alzato. La cosa
piuttosto strana è che l'arbitro fiorentino
ha fermato il cronometro del suo orologio. Ma questo
succede nel calcetto. Questo episodio può
avere tratto inganno lo stesso arbitro, ecco spiegato
un errato
conteggio del recupero: un supplettivo minuto di recupero previsto, ma
si
è andati abbondantemente oltre. Detto ciò,
però il Gubbio contesta il fatto che
pochi secondi prima nel quale Ravaglia è
caduto a terra, c'è stata una punizione assegnata ai rossoblù ai danni
di Bacchetti al minuto 94 e 9 secondi.
Il tempo era già scaduto. Il triplice fischio quindi
doveva essere decretato. Purtroppo, però, ribadiamo
il fatto che qualsiasi decisione è sempre
a discrezione dell'arbitro. Ogni reclamo
va a finire nel cassetto. Ma la Gubbio Calcio
con un comunicato stampa va giù dura sulla
direzione arbitrale. Pubblichiamo in toto di seguito.
• 16
FEBBRAIO 2020 Notari:
"É uno scippo". Sottili: "Noi
brutti, Gubbio in forma". Le foto di Feralpisalò-Gubbio
Una
beffa nella beffa. Gubbio in vantaggio per tre volte
con un diagonale di Malaccari e con Gomez in formato
super: prima su rigore e poi con una perla alla
Del Piero. I gardesani rimontano sempre, prima con
Scarsella e Caracciolo (gol contestato perchè
in off-side), ma la coda della gara finisce al veleno
perchè Miracoli segna il 3-3 al settimo minuto
di recupero quando il direttore di gara in verità
aveva decretato quattro minuti di extra-time. Situazione
che ha mandato su tutte le furie il presidente Sauro
Notari che ha detto: "Abbiamo subito un
grande furto". Il patron sgancia il fendente
contro una terna arbitrale considerata scadente,
infatti poi aggiunge: "Vengo dagli spogliatoi
della direzione di gara. Ne ho dette di tutti i
colori. Gli ho detto che devono smettere. In questo
modo stanno uccidendo il calcio. Un secondo gol
in fuorigioco segnalato dal guardalinee e l'arbitro
non fa nulla. Il terzo gol al settimo minuto di
recupero prolungando la partita in maniera ingiustificata
di tre minuti. Poco da dire, siamo cornuti e bastonati.
Sono molto incavolato, incavolato nero".
Tuttavia Notari elogia la squadra per il gioco espresso:
"Mi sono divertito perchè il Gubbio
è cresciuto, questa squadra adesso offre
un bel gioco, ed è per questo motivo che
sono ulteriormente incavolato perchè a noi
servono i punti e ce li meritavamo". Al
posto di Torrente (che è squalificato), ha
parlato Romano Mengoni: "Finalmente si vede
che c'è una squadra vera. Adesso c'è
un bel gruppo. Ma mister Torrente aveva preparato
bene questa partita e adesso si può dire
che la squadra ha delle qualità per giocarsela
con tutte. Peccato solo per degli episodi sfavorevoli.
Gomez? É di un'altra categoria. Il terzo
gol è un'opera d'arte, con un disegno che
è partito dalla sua scarpetta rossa".
Sull'altra sponda è telegrafico il tecnico
dei gardesani Stefano Sottili: "La squadra
ha qualità per fare delle prestazioni migliori.
Questa volta abbiamo fatto una partita brutta. Abbiamo
trovato un Gubbio in forma. Il nostro pregio è
stato quello di non aver mai mollato".
Intanto ecco le foto (20 immagini) della gara tra
Feralpisalò e Gubbio. Fotoservizio di Fotolive
di Filippo Venezia. Tutte le fasi salienti con gol
in sequenza nel link.
• 16
FEBBRAIO 2020 Gubbio
beffato al 97esimo dalla Feralpisalò (3-3).
Lampo di Malaccari e un doppio Gomez
Gubbio
contro la Feralpisalò in trasferta. Il trainer
Torrente conferma il 3-5-2. Ravaglia in porta. Cinaglia,
Coda e Bacchetti in difesa. Malaccari, Lakti, Megelaitis,
Benedetti e Zanoni a centrocampo. In attacco il
duo Gomez e Tavernelli. La cronaca. Fase iniziale
con Tirelli che prova di testa di centrare la porta
ma para Ravaglia in avvio. Al 7' però il
Gubbio passa in vantaggio dopo una bella azione
corale: tutto nasce da una punizione sulla trequarti
di Megelaitis, scambio volante tra Benedetti e Zanoni
con quest'ultimo che crossa in area da sinistra,
sponda di Lakti, poi velo di Gomez verso l'accorrente
Malaccari che si incunea in area da destra e fa
partire un diagonale di destro preciso con la palla
che si insacca a fil di palo radente. Capovolgimento
di fronte e pareggio locale (10'): tutto nasce da
una punizione pennellata in area da Pesce, Legati
stoppa e fornisce un assist per la testa di Scarsella
che da pochi passi non sbaglia e così insacca la sfera
in rete. Nell'occasione si infortuna Cinaglia che
protesta per una spinta del proprio avversario,
ma l'arbitro assegna lo stesso il gol. Lo stesso
difensore non ce la fa per un colpo alla testa,
deve uscire al 15' e subentra Konate. Al 18' altro
colpo di scena perchè Gomez viene messo giù
platealmente in area sul piede di appoggio da Legati
e l'arbitro decreta il calcio di rigore: dal dischetto
lo stesso Gomez è freddo e di piatto destro
insacca la sfera a fil di palo radente. Al 20' è
Malaccari che lancia sulla destra Lakti che si decentra
e prova il tiro di destro, De Lucia in tuffo è
costretto a smanacciare. Al 28' però il Gubbio
è sfortunato quando Gomez parte in serpentina
sulla trequarti, entra in area e smarca sulla sinistra
Zanoni che calcia al volo di sinistro: la palla
si stampa sulla parte alta della traversa con il
portiere ormai battuto. Al 39' stavolta è
la Feralpi che coglie un legno: cross in area di
Caracciolo, con Tirelli che cerca il pallonetto
liftato di destro con la palla che scheggia la traversa
con il portiere ormai superato. Il tempo si chiude
con un tiro di Konate dal limite che sfiora la traversa.
La ripresa. Al 10' corre in fretta Lakti a centrocampo,
poi assist verso Malaccari che serve in area Gomez
che fa partire un tiro a girare di sinistro ma De
Lucia si salva in volo plastico. Al 17' pareggia
la Feralpi con forti dubbi per un presunto fuorigioco:
tutto nasce sulla sinistra quando Eguelfi appoggia
verso il centro dove Tirelli lancia in un corridoio
centrale Caracciolo (ma è in sospetta posizione
di off-side) che si gira e con il piattone destro
insacca la sfera a fil di palo. Al 22' il Gubbio
si riporta in vantaggio con un eurogol: tutto nasce
da un disimpegno errato di Magnino, così
Gomez parte da centrocampo in velocità fino
al limie e fa partire un tiro di destro a girare
che si insacca sotto il sette. Fenomenale. Al 39'
un tiro strozzato di Scarsella finisce di poco a
lato. Al 44' è invece il Gubbio che sfiora
il poker: punizione magistrale di Bove di destro
con la palla che si stampa sulla traversa con la
deviazione influente con la punta delle dita di
De Lucia in volo plastico. Al 52' (al settimo minuti
di recupero) è Caracciolo che serve Miracoli
che fa partire una sberla di sinistro con la palla
che si insacca sotto all'incrocio. Ma è inspiegabile
un recupero così corposo. Tabellino:
Feralpisalò - Gubbio (3-3): Feralpisalò
(4-3-2-1): De Lucia; Zambelli (19 'st Mordini), Magnino
(39' st Hergheligiu), Legati,
Eguelfi; Altobelli, Pesce (39' st Baldassin), Scarsella; Tirelli
(19' st Miracoli),
Maiorino; Caracciolo. A disp.: Liverani, Spezia,
Bertoli. All.: Sottili. Gubbio (3-5-2): Ravaglia;
Cinaglia (15' pt Konate), Coda, Bacchetti; Malaccari,
Lakti (27' st Ricci), Megelaitis,
Benedetti (41' st Bove), Zanoni; Gomez, Tavernelli
(27' st Dubickas). A disp.: Zanellati,
Sorbelli, Bangu, Battellini. All.: Torrente (squalificato,
in panchina Iannucci). Arbitro: Frascaro
di Firenze (Collu di Oristano e Piazzini di Prato). Reti:
7' pt Malaccari (G), 10' pt Scarsella (F), 18' pt
Gomez (G) rigore, 17' st Caracciolo (F), 22' st
Gomez (G), 52' st Miracoli (F). Ammoniti:
Pesce (F), Malaccari (G), Konate (G), Tavernelli
(G), Baldassin (F).
Ammoniti: 4-2. Recupero: 4' pt; 7
'st. Spettatori: 878. Risultati:
Ventiseiesima Giornata - Serie C - Girone B: Carpi
- Piacenza 3-0 16'
Saric (C), 29' Biasci (C), 55' Saric (C) Feralpisalò
- Gubbio 3-3 7' Malaccari (G), 10' Scarsella (F), 18' Gomez (G) rig., 62' Caracciolo (F), 67'
Gomez (G), 97' Miracoli (F) Imolese - Cesena
1-4 37'
Zerbin (C), 41' Caturano (C) rig., 49' Zerbin (C),
59' Caturano (C), 78' Valeau (I) Padova -
Fermana 0-1 55'
Manetta (F) Reggiana - Arzignano Valchiampo
3-1 44'
Zamparo (R), 57' Balestrero (A), 59' Zamparo (R)
rig., 82' Kargbo (R) Rimini
- Modena 2-0 41'
Arlotti (R), 67' Ventola (R) Sambenedettese
- Ravenna 1-2 3'
Miceli (S), 40' Nocciolini (R), 74' Mokulu (R) Sudtirol
- Fano 2-0 25'
Rover (S), 54' Rover (S) Triestina - Vis Pesaro
4-0 4'
Tartaglia (T), 7' Sarno (T), 87' Granoche (T) rig.,
92' Lodi (T) rig. Vicenza - Virtus Verona
0-0
• 15
FEBBRAIO 2020 Tante
defezioni, convocati i baby Battellini e Sorbelli:
coperta corta e l'allenatore in tribuna
Gubbio
con la coperta corta. Squalificato Filippini, out
per infortunio De Silvestro, Maini, Meli e alla
fine si aggiunge pure lo spagnolo Munoz. Il trainer
Torrente è costretto a convocare alcuni baby
calciatori: oltre all'attaccante Battellini (classe
2001) che ha esordito domenica scorsa contro il
Rimini, ci sarà il giovane difensore Sorbelli
(classe 2002) tra i convocati di Salò. Pertanto
ancora una volta l'allenatore Torrente dovrà
fare di necessità virtù in vista della
gara difficile contro la Feralpi. Dopo la rifinitura
infatti il tecnico rossoblù dice: "Chiaro
che cerco di fare il possibile con quello che ho
a disposizione. Tante le defezioni, anche se Munoz
viene tenuto fermo per via precauzionale visto quanto
è successo con l'infortunio di Maini. Per
questo motivo abbiamo convocato anche due giovani
ragazzi. Ma questa non è una squadra costruita
da me e nemmeno è stata migliorata dal sottoscritto:
io ho preso soltanto due calciatori (Megelaitis
e Dubickas ndr). Perciò non è una
squadra di mia creatura". Poi aggiunge:
"La Feralpisalò era stata costruita
per vincere il campionato, grande qualità,
con delle ottime individualità, perciò
non servono cali di tensione. Basta citare che davanti
hanno gente come Caracciolo e Miracoli, quest'ultimo
lo volevo qui perchè lo stimo ma non c'è
stata la possibilità. Pertanto voglio aggressività
e ritmo per contrastare il loro palleggio di qualità.
Dobbiamo giocarcela e dare il massimo con chiunque
visto che in quindici giorni abbiamo un poker di
partite difficili". Possibile quindi la
conferma del 3-5-2. Il tecnico Torrente (squalificato)
sarà in tribuna e in panchina come allenatore
ci sarà il giovane Michele Iannucci. Ravaglia in porta. Difesa
a tre con Konate, Coda e Bacchetti. Quintetto
di centrocampo con Cinaglia, Lakti, Megelaitis,
Malaccari e Zanoni. Davanti il duo Gomez e Tavernelli.
Sono convocati in diciannove: Bacchetti, Bangu, Battellini,
Benedetti, Bove, Cinaglia, Coda, Dubickas, Gomez,
Konate, Lakti, Malaccari, Megelaitis, Ravaglia,
Ricci, Sorbelli, Tavernelli, Zanellati e Zanoni.
• 14
FEBBRAIO 2020 Feralpi
reduce da un poker di vittorie, il Gubbio invece
deve fare i conti con le squalifiche
Contro
la Feralpisalò inizia un poker di partite
proibitivo per il Gubbio in quindici giorni. Domenica
in effetti c'è la trasferta di Salò,
poi impegno interno con la Reggiana, quindi match
infrasettimanale fuori casa a Carpi e di nuovo in
casa infine con il Sudtirol. Un Gubbio che tra l'altro
si presenta domenica con l'assenza del terzino sinistro
Filippini, appiedato dal Giudice Sportivo per una
giornata, che tra l'altro ha calcato la mano sugli
eugubini con le squalifiche anche del trainer Torrente
(per due turni), del preparatore dei portieri Pascolini
per quattro giornate (si parla che ci sia stato
uno scambio di persona) e del medico Corbucci (anch'egli
stoppato per quattro turni). Dicevamo, domenica
nella tana di una Feralpisalò che in settimana
ha recuperato il bomber Caracciolo dopo un periodo
di convalescenza per un problema alla schiena: è
rientrato nei ranghi mercoledì scorso nella
gara in semifinale di Coppa con la Juventus Under
23 subentrando nella ripresa al posto del centravanti
Miracoli, sfida nella quale la formazione gardesana
ha subito la clamorosa rimonta dei bianconeri per
2-0 (in rete l'ex rossoblù Marchi e Zanimacchia)
e nei tempi supplementari è venuto fuori
un 4-0 secco (in gol poi lo stesso Zanimacchia e
Rafia). Perciò è la Juventus che va
in finale, con i benacensi schierati con il 4-3-2-1
dal tecnico Sottili. Con Liverani in porta. Un quartetto
di difesa composto da Mordini, Rinaldi, Legati e
Zambelli. Un trio di centrocampo con Baldassin,
Pesce e Altobelli. Poi duo di trequartisti basato
su Scarsella e Maiorino a supporto di Miracoli.
Domenica, però, non ci sarà il difensore
Rinaldi (l'ex di turno) perchè squalificato:
al suo posto probabilmente giocherà Magnino.
In porta dovrebbe giocare De Lucia, come terzino
sinistro potrebbe rientrare Eguelfi e in panchina
scalpita Ceccarelli per giocarsi un posto da titolare,
lo stesso dicasi per il rientrante Andrea Caracciolo,
soprannominato «Airone». D'altronde
i verdazzurri provengono da un poker di vittorie
consecutive con Fano, Modena, Virtus Verona e Fermana.
L'ultima sconfitta risale a Rimini (per 2-1) lo
scorso 12 gennaio. L'ultima sconfitta interna invece risale
addirittura al 25 settembre 2019 (con il Fano per 3-1), una imbattibilità dello
stadio "Lino Turina" che dura ormai da
quasi cinque mesi. All'andata la partita finì
0-0 e il portiere Ravaglia netraulizzò un
calcio di rigore di Caracciolo. I precedenti dicono
che il Gubbio ha vinto una sola volta a Salò:
avvenne il 17 settembre 2016, con rete decisiva di Valagussa
e sulla panchina rossoblù c'era Giuseppe
Magi. Poi due sconfitte consecutive: il 22 ottobre
2017 per 2-1 con Pagliari in panchina e l'anno scorso
sempre per 2-1 il 28 ottobre 2018 con Sandreani
in panchina. In casa Gubbio si dovrebbe
proseguire con il trainer Torrente (sostituito in panchina dal giovane Iannucci) con
il 3-5-2. Ravaglia in porta. Probabile trio
di difesa con Konate, Coda e Bacchetti. A centrocampo
un quintetto con Cinaglia (in ballottaggio con Munoz),
Bove (o Lakti), Megelaitis, Malaccari e Zanoni.
Davanti il duo Gomez e Dublickas (in vantaggio
su Tavernelli).
• 12
FEBBRAIO 2020 Gomez:
"Mi chiamò pure Sandreani, ma la
dirigenza disse no...". L'enfant prodige
Iannucci
Per
la prima volta da quando è tornato a Gubbio
parla Juanito Gomez. L'argentino che ormai fa parte
della storia del calcio eugubino perchè fu
uno degli artefici di quella magica cavalcata verso
la serie B nel 2011. Ora di nuovo a Gubbio, ma ci
spiega come mai? "Mi ha fatto molto piacere
essere tornato, sono molto contento. In verità
già l'anno scorso c'era stata la possibilità
di tornare. Mi aveva chiamato Alessandro Sandreani.
Non so cosa sia successo, penso che la dirigenza
ha deciso di prendere altre strade e ha fatto altre
scelte. Perciò, poi, andai alla Sicula Leonzio.
In questa stagione invece ero sul punto di firmare
con il Rimini. In quel giorno che stavo firmando
con i romagnoli, qua a Gubbio sono rientrati il
direttore Giammarioli e mister Torrente. Quando
mi hanno chiamato non ho esitato e non ho firmato
a Rimini. Pertanto la scelta è stata
molto semplice, volevo solo tornare". A
livello di squadra cosa è cambiato da gennaio
in poi? "Qualcosa è cambiato. Sicuramente
prima stavamo attraversando un momento difficile.
Di certo abbiamo tirato fuori la testa e non vogliamo
più fermarci. Ora vogliamo continuare su
questa strada perchè abbiamo trovato la nostra
dimensione, abbiamo trovato il gruppo, adesso è
un bell'ambiente". Una crescita graduale
per tutta la squadra ma anche per Juanito Gomez,
giusto? "Sicuramente sto molto meglio fisicamente
da quando sono arrivato. Non mi sono mai fermato
e mi sono sempre allenato. Perciò ringrazio
il direttore Giammarioli, la società, e il
mister Torrente in particolare modo perchè
mi hanno dato la possibilità di farmi vedere
e per fare capire che ci sono ancora".
Prendendo spunto da queste parole, non sono mancate
delle insinuazioni: qualcuno metteva in dubbio Gomez
considerandolo un calciatore finito. Cosa risponde?
"Sai già tutto questo, fa parte del
calcio. C'è chi critica, si vive di queste
cose e bisogna accettarlo. D'altronde bisogna vedere
anche da chi vengono queste illazioni. Un calciatore
si deve concentrare sul campo e su quello che ci
dice il mister. Tutto serve per migliorarsi e per
sapere rispondere sul campo". Quel pareggio
interno contro il Rimini come lo definisce? "É
un
campionato parecchio livellato. Questa è
la serie C. In serie A c'è una differenza
abissale tre le prime e le ultime squadre. In questa
categoria non c'è molta differenza,
pure quando si gioca con le ultime in classifica
bisogna lottare. Quel gol iniziale di Gerardi ci
ha tagliato un po' le gambe, ma siamo riusciti a
reagire creando del gioco e delle occasioni da gol.
Diciamo che, un mese fa, non ci riusciva a recuperare
una partita del genere. Pertanto vedo questo punto
come una cosa positiva. Chiaro che volevamo vincere,
ma d'altronde abbiamo ottenuto una bella striscia
positiva (11 punti in cinque gare ndr)".
Ora a Salò: "Gara difficile, contro
una squadra che è stata costruita per l'alta
classifica con calciatori di categoria superiore.
Perciò le motivazioni di certo non mancheranno
per noi". Juanito Gomez ha segnato in tutte
le categorie, pure in gol contro Buffon della Juventus
ai tempi dell'Hellas Verona. Ma cosa si prova? "Quando
fai gol si provano emozioni bellissime. Giocare in stadi
importanti. Tante emozioni, come quando vincemmo a Gubbio
il campionato. Come quando ho segnato davanti alla
mia famiglia. Emozioni indescrivibili".
Flash news. Con Torrente e Pascolini che sono squalificati,
chi andrà in panchina domenica? Probabimente
sarà il turno del vice Michele Iannucci, laureato in scienze motorie, maturando esperienze
con Barcellona e Udinese. Un articolo per il 25enne
"enfant prodige" di Petrignano di Assisi
viene dedicato da Perugiatoday.it.
• 11
FEBBRAIO 2020 Torrente:
"Gubbio, una chiamata irrinunciabile".
Notari: "Con Torrente rapporto speciale,
e..."
Mano
pesante del Giudice Sportivo. Il trainer Vincenzo
Torrente viene squalificato per due giornate. Il
preparatore dei portieri Giovanni Pascolini si è
preso quattro giornate di squalifica, più
una ammenda di 500 euro. Quattro giornate di stop
anche per il medico Giangiacomo Corbucci. Una vera
mazzata il post Rimini. Intanto
nella tv di Stato nella Repubblica di San Marino,
negli studi televisivi di Rtv San Marino, nella
trasmissione «C Piace», in onda ogni
lunedì sera, era ospite Vincenzo Torrente. Alla
domanda precisa, perchè è tornato a Gubbio? Ha risposto
così: "Una
chiamata irrinunciabile per l'affetto che provo
per la città e per il popolo eugubino. Avevo
tanta voglia di rientrare, in una piazza dove tra
l'altro avevo fatto bene. Volevo rilanciarmi e mi
piacerebbe riscrivere di nuovo la storia. Ho lasciato
il Gubbio in serie B. Il mio sogno è quello
di riscrivere la storia. Tutto ciò, ovviamente,
si può fare naturalmente con una programmazione.
Allora ci fu una programmazione, si era costruita
una idea di gioco propositiva e si era formata una
squadra con una certa base. In quegli anni abbiamo
saputo valorizzare tanti calciatori, tipo Caracciolo,
Gomez, Lamanna, Donnarumma, Galano oppure Borghese. Con
un budget notevolmente inferiore alle altre pretendenti.
Chiaro però che non si può costruire tutto subito e in
fretta". Sul campionato dice: "La
squadra da battere è il Vicenza in alta classifica.
Per la salvezza invece il discorso è
ancora lungo. Pertanto anche per il Gubbio ci sarà
molto da lottare". La trasmissione si può vedere in
questo link.
Ampio spazio invece per il Gubbio con due pagine dedicate
sul quotidiano sportivo «Tutto Sport»,
a ruota libera parla il presidente Sauro Notari.
Fanno capolino dei titoli in cui il patron dice: "Ottimi
rapporti con tutti, ma con Torrente rapporto speciale".
E aggiunge: "Il tifo è passionale
e sanguigno come me; adesso coltivo il sogno di
realizzare un centro sportivo con le giovanili".
Nell'ampio articolo il patron eugubino si esprime
così in sintesi: "Un onore, ma anche
un onere non da poco conto rilevare la società
nell'ottobre 2014, considerando le difficoltà
che stava attraversando: ha fatto la differenza
la mia passione, ma lo rifarei di nuovo. Con gli allenatori
sono un presidente che non interferisce nelle scelte
tecniche e non chiedo mai la formazione in anticipo.
Sono contento di aver riportato a Gubbio un tecnico
come Torrente, autore di un autentico miracolo sportivo
in questa città alcuni anni fa. Ad inizio
stagione abbiamo rinnovato l'organico quasi completamente
e questo col senno di poi può essere stato
il vero problema. I risultati tardavano e un dirigente
è costretto a prendere decisioni drastiche.
Tuttavia conservo grande stima a livello umano e professionale
di mister Guidi e del direttore Pannacci, ma in
quel momento ho pensato che per il bene della squadra
la cosa migliore da fare fosse affidarsi a mister
Torrente ed al direttore Giammarioli. Con la mia presidenza quali
le migliori soddisfazioni?
Quando nel 2016-2017 siamo arrivati al sesto posto
disputando un grande campionato, offrendo un calcio offensivo e anche
propositivo come piace a
me (con mister Magi ndr). Una bella gioia battere
il Monza di Berlusconi e Galliani l'anno scorso
al Brianteo (con mister Galderisi ndr). Ad oggi
una bella soddisfazione essere usciti imbattuti
dallo stadio Menti di Vicenza. I nostri tifosi sono passionali,
sanguigni, molto legati alla squadra, come il sottoscritto".
• 10
FEBBRAIO 2020 Acori:
"Un tempo per uno, ma si vede la mano di
Torrente". L'articolo sul Corriere dello
Sport
Presente
sugli spalti del Barbetti come ex di entrambe le squadre.
Infatti ha allenato sia il Gubbio che il Rimini
in più occasioni. Stiamo parlando del tecnico
Leonardo Acori. Ai nostri microfoni, ci parla così: "Il pareggio alla fine
è giusto. Dico questo perchè le squadre
hanno giocato bene un tempo per uno. Primo tempo
meglio il Rimini, nella ripresa meglio il Gubbio
che ha meritato di segnare il gol del pareggio".
É stata la partita che si aspettava? "Sì,
era importante per entrambe. Ma era
quasi
fondamentale soprattutto per il Rimini".
E forse è stata questa la molla nel vedere
un Rimini che è partito forte nell'approccio
alla gara? "Senz'altro il Rimini ha avuto
un approccio migliore, però c'è un
Gubbio che proviene da un periodo buono. Parlano
i numeri: undici punti in cinque partite. Perciò
ho visto un Gubbio carico e motivato. Pertanto credo
che è stato bravo il Rimini a non fare prendere
l'iniziativa agli eugubini all'inizio. Devo dire
che la formazione di Colella si è dimostrata
organizzata: Cigliano e Letizia, i due trequartisti dietro la
punta Gerardi, hanno messo
in difficoltà il Gubbio". Ma è
vero che questo era un Rimini diverso dopo il
mercato di gennaio, è così? "Assolutamente
sì, in pratica è una squadra che è
stata stravolta con
un via vai di calciatori. Organico cambiato
quasi in toto. Pertanto mi aspettavo anche un calo
fisiologico nella ripresa e così è
stato. Ma c'è da dire che il merito è
stato pure del Gubbio che è cresciuto in
campo. Vorrei aggiungere che era ben messo in campo
e molto motivato da un allenatore esperto come Torrente".
Appunto, sta parlando di Torrente, perciò
lei pensa che si vede la sua mano in questa squadra?
"Sicuramente sì. Tuttavia ho visto
anche dei giovani interessanti in squadra. Munoz
mi ha impressionato perchè ha dato la svolta
alla partita, sulla fascia destra ha fatto delle
cose eccellenti". Oltre allo spagnolo Munoz,
altri nomi da fare? "Mi è piaciuto l'attaccante
Tavernelli. Sottolineo anche la prova di Megelaitis
in mezzo al campo: ha fatto veramente un'ottima
partita". In casa Gubbio si parla tanto
che manca un centravanti, che doveva arrivare nel
mercato di gennaio, poi non si è
fatto più nulla. Un pensiero a riguardo? "Probabilmente
sì. Tuttavia vorrei fare una considerazione.
Per me Gomez e Tavernelli sono due ottimi attaccanti.
Perciò possono andare bene per un Gubbio
che deve fare un campionato per raggiungere la salvezza,
ma anche un per un torneo tranquillo di metà
classifica. La squadra perciò può
restare anche così. C'è un motivo...".
Prego, dica? "Perchè come dicevo
prima c'è un allenatore esperto, d'altronde
sa ottenere il massimo dalla squadra. Posso dichiarare
apertamente che Torrente lo stimo molto. Ma lo stimo
dai tempi che è riuscito a vincere due campionati
importanti a Gubbio portandolo anche in serie B.
Posso aggiungere che ci ho giocato anche contro e
le sue squadre riescono a dare il 110% in campo.
Non si arrendono mai. In serie C tutto ciò
è molto importante". Da allenatore
navigato quale è, secondo lei come è
cambiato il calcio in terza serie da un decennio
a questa parte? "Credo che sia mutata la
velocità del gioco. Di conseguenza è
cambiata la preparazione atletica. Ora è
più difficile per quei calciatori
più bravi a livello tecnico trovarsi a loro agio. Si gioca sempre
più in spazi ristretti e a ritmi sempre di
più vertiginosi". Notizia flash.
Il portale Gubbiofans.it, con la firma del nostro
direttore e il servizio sul quotidiano "Corriere
dello Sport". • • 09
FEBBRAIO 2020 Torrente:
"Ai punti meritavamo". Malaccari:
"Si respira aria nuova". Le foto
di Gubbio-Rimini
Occasione
mancata. Il Gubbio non va oltre il pareggio contro
il Rimini. Un gol che gela tutti quello di Gerardi
che trova il bersaglio con un tiro fulmineo di sinistro
angolato. Di positivo la reazione. Ripresa a ritmi
alti, un legno di testa colpito da Munoz e pareggio
di Malaccari dopo un'azione da manuale. Il parere
del tecnico Vicenzo Torrente: "Ai punti
meritavamo noi". Attacca subito, poi aggiunge:
"Ma ci abbiamo provato a vincere. La squadra
mi è piaciuta a livello di gioco: trame interessanti
in ampiezza, in verticale ho visto il calcio che
piace a me con pochi tocchi. Peccato per l'approccio
durante il quale eravamo troppo contratti e sul
gol del Rimini si sono mossi male tutti. Ma merito
al Rimini che si è dimostrato di valore.
Nella ripresa siamo andati meglio con Bove che ha
qualità e con Munoz che ha creato tanta spinta".
Sulla sua espulsione il tecnico di Cetara la butta
sull'ironico: "Ma va? Ma di cosa stiamo
parlando, il guardalinee che ha richiamato l'arbitro
per farmi buttare fuori era un doriano...".
Il riferimento non è puramente casuale. Torrente
è stato una colonna del grande Genoa di Bagnoli.
Poi parla il capitano Nicola Malaccari: "Il
mio gol, una liberazione. Un gol con uno schema
provato a più riprese in allenamento con
gli inserimenti dei quinti. Un peccato perchè
meritavamo di più di un pari, ma l'atteggiamento
visto è quello giusto. Ora nello spogliatoio
si respira qualcosa di nuovo. Se non avessimo avuto
un gruppo così adesso, questa partita non
riuscivamo a pareggiarla. Ma Torrente ci martella
continuamente. Megelaitis? Ci ha dato sostanza e
spessore a centrocampo, è umile, adesso capisco
perchè lo volevano a Gubbio". Tocca
al trainer biancorosso Giovanni Colella: "Bene
per la prima mezzora, poi siamo calati. C'è
poco da dire. Siamo cambiati parecchio, siamo una
squadra nuova e pertanto dobbiamo ancora crescere
molto". Parla l'autore del gol, Federico
Gerardi: "Merito di Montanari che mi ha
servito sul gol, ed io ho stoppato e tirato. Poi
però è subentrata la paura e ci siamo
abbassati troppo. Persi troppo palloni inutili dopo
una partita maschia". Cosa dice invece
il centrocampista dei romagnoli Lorenzo Remedi:
"Un punto guadagnato sul Fano. Prima fase
belli corti e con intensità, ma il Gubbio
si è dimostrato davvero un buon avversario".
Ecco le foto (20 immagini) tra Gubbio e Rimini.
Fotoservizio di Simone Grilli. •••••• • 09
FEBBRAIO 2020 Gubbio
e Rimini impattano (1-1). Sblocca Gerardi, traversa
di Munoz e Malaccari pareggia
Gubbio
contro il Rimini. Il trainer Torrente conferma il
3-5-2. Konate, Coda e Bacchetti in difesa. Cinaglia,
Lakti, Megelaitis, Malaccari e Filippini a centrocampo.
Gomez e Tavernelli in attacco. La cronaca. Pronti
e via. Dopo una fase di studio, arriva fulmineo
il gol degli ospiti al 12': nasce tutto da un lancio
nel corridoio di Montanari che serve al limite Gerardi
che stoppa la palla di destro, si gira, calcia forte
e preciso con un tiro di sinistro che si insacca
a fil di palo alla destra del portiere. Al 16' prova
il tiro potente dai venti metri Remedi con la palla
che sibila di poco alta sopra la traversa. Al 23'
però va via sulla sinistra Filippini che
pennella un bel cross in area, a rimorchio cerca
il tiro al volo di destro Lakti ma arriva scoordinato
alla conclusione e la palla va fuori da posizione
favorevole. Al 32' tutto nasce sulla destra quando
Cinaglia serve Lakti che rimette dal fondo in area,
Gomez viene messo giù platealmente da Codromaz,
la palla sfila verso Malaccari che cerca la conclusione
di destro al volo, para a terra Meli. Ripresa. Al
8' è pericoloso ancora Letizia quando sulla
trequarti innesca Montanari che prova la botta da
fuori area, ma Munoz devia la palla quel tanto che
basta che finisce in angolo. Al 14' un'azione insistita
che parte da uno spiovente di Filippini dove rimette
in mezzo Munoz dalla parte opposta in area, Tavernelli
può calciare da posizione favorevole ma cicca
il pallone mancando un rigore in movimento. Al 20'
uno spiovente efficace da destra di Munoz in area
dove Coda stacca di testa e cerca l'angolino, Melli
in tuffo para at terra. Al 23' è pure sfortunato
il Gubbio quando Filippini mette una palla al bacio
da sinistra in area e Munoz colpisce di testa deciso,
ma stavolta la palla si stampa sulla traversa. Al
27' arriva il meritato pareggio: scambio in velocità
tra Megelaitis che serve sulla destra Munoz che
rimette una palla in mezzo con il contagiri, Malaccari
è in agguato e di piatto destro insacca la
sfera in rete. Al 33' vengono espulsi Finizio e
Filippini per reciproche scorrettezze. Nel finale
allontanato dal rettangolo di gioco il tecnico Torrente
per proteste. Si chiude il sipario. Tabellino:
Gubbio - Rimini (1-1): Gubbio
(3-5-2): Ravaglia; Konate (1' st Munoz), Coda, Bacchetti; Cinaglia,
Lakti (1' st Bove), Megelaitis, Malaccari (40' st
Dubickas), Filippini; Gomez (46' st Battellini),
Tavernelli (40' st Zanoni). A disp.: Zanellati, Bangu,
Benedetti, Ricci. All.:
Torrente. Rimini (4-3-2-1): Meli; Finizio,
Ambrosini, Codromaz, Silvestro; Calamai (27' st
De Vito), Remedi,
Montanari; Cigliano (17' st Arlotti), Letizia (34'
st Picascia); Gerardi (27' st Ventola). A disp.:
Barone, Sala, Santovito, Cavallari, Pari,
Paramatti, Mendicino, Ortolini. All.:
Colella. Arbitro: Costanza di Agrigento
(Donato di Milano e Tinello di Rovigo). Reti:
12' pt Gerardi (R), 27' st Malaccari (G). Espulsi:
33' st Finizio (R) e Filippini (G) per reciproche
scorrettezze;
49' st mister Torrente (G) allontanato per proteste.
Ammoniti: Finizio
(R), Filippini (G), Cinaglia (G), Lakti (G), Silvestro
(R).
Angoli: 3-2. Recupero: 2' pt; 6' st.
Spettatori: 927 (di cui 498 abbonati); 51
di Rimini. Risultati:
Venticinquesima Giornata - Serie C - Girone B: Arzignano
Valchiampo - Triestina 2-2 22'
Kouko (A) rig., 52' Sarno (T), 60' Piccioni (A),
74' Gomez (T) Carpi - Reggiana 5-1 22'
Zamparo (R) rig., 32' Cianci (C), 50' Biasci (C),
54' Cianci (C), 67' Cianci (C), 81' Biasci (C) rig. Cesena
- Padova 1-1 79'
Buglio (P), 88' Borello (C) Fano - Feralpisalò
1-2 41'
Altobelli (Fe), 46' Barbuti (Fa), 91' Altobelli
(Fe) Fermana - Sudtirol 2-1 11'
Berardocco (S) rig., 27' Neglia (F), 89' Scrosta
(F) Gubbio - Rimini 1-1 12'
Finizio (R), 72' Malaccari (G) Modena - Sambenedettese
1-0 87'
Spaviero (M) Ravenna - Piacenza 0-1 47'
Della Latta (P) Virtus Verona - Imolese 0-0 Vis
Pesaro - Vicenza 1-1 15'
Arma (Vc), 30' Lelj (Vp)
• 08
FEBBRAIO 2020 Convocati
in venti per il Rimini: la sorpresa Battellini.
Torrente parla di dettagli sul gruppo
Verso
Gubbio
contro il Rimini. Dopo la rifinitura pomeridiana
convocati venti calciatori. Con la sorpresa di vedere
chiamato per la prima volta l'attaccante Tommaso
Battellini, classe 2001, proveniente dalla formazione
Berretti dei rossoblù. Non convocato il difensore
Maini (dovrà stare fermo come minimo un mese
per la lesione inguinale), oltre all'attaccante
De Silvestro (ormai fuori da tempo, ma sulla via
di recupero) e pure l'esterno offensivo Meli (pubalgia).
Il trainer Torrente predica calma e sangue freddo:
"Questa è la partita più difficile.
Serve attenzione, fame, determinazione e massima
concentrazione. Serve la mentalità giusta.
Solo così si può raggiungere un equilibrio
per ottenere una continuità dei risultati.
Bisogna lottare in tutti i campi, in ogni partita,
non lasciare nulla al caso. Non sottovalutare pertanto
un Rimini che ha fatto bene domenica contro il Carpi,
una squadra di categoria e quindi va presa con le
molle. Le avversarie nel mercato di gennaio si sono
rafforzate. Adesso ci sono in palio dei punti pesanti.
L'infortunio di Maini? Mi dispiace per Marco perchè
stava facendo bene. Mi auguro che i sostituti facciano
bene. Tuttavia sia Konate che Bacchetti, da quando
è tornato titolare, hanno risposto bene in
campo. Adesso c'è il maggior senso del collettivo?
Ma ci è voluto del tempo, ci ho dovuto lavorarci
ma sapete che io voglio lo spirito di squadra. Ma
c'è uno spirito diverso in squadra adesso,
ma è stato costruito piano piano".
Ma il trainer rossoblù è ficcante,
fornisce alcuni dettagli nel cambiamento di musica.
Ecco uno scorcio di quanto ha detto: "Quando
si fa gol e si abbracciano tutti, questo per me
è un dettaglio fondamentale. In passato ho
visto che si faceva gol, ma non si esultava tutti
insieme. Altri dettagli li ho notati negli allenamenti.
Lo spirito è veramente cambiato, questo è
sicuro". Il tecnico
Vincenzo Torrente dovrebbe confermare il 3-5-2. Ravaglia
in porta. Difesa probabile a tre con Konate, Coda e Bacchetti.
Centrocampo a cinque con Cinaglia, Lakti, Megelaitis,
Malaccari e Filippini. Di punta il duo Gomez e Tavernelli.
Ecco la lista dei venti convocati: Bacchetti, Bangu,
Battellini, Benedetti, Bove, Cinaglia, Coda, Dubickas,
Filippini, Gomez, Konate, Lakti, Malaccari, Megelaitis,
Munoz, Ravaglia, Ricci, Tavernelli, Zanellati e
Zanoni.
• 07
FEBBRAIO 2020 Gubbio
con il Rimini in uno scontro salvezza con la tegola
Maini: out per lesione muscolare
C'è una tegola:
si è infortunato il difensore Maini e si
tratta di un problema muscolare serio. Gli esami
strumentali hanno evidenziato una lesione a livello
inguinale a carico della gamba sinistra. Domenica
il Gubbio contro il Rimini. Non è una partita
come le altre. Tante sfide hanno accompagnato queste
due formazioni. Si ricorda sopra ogni cosa una finale
playoff con andata e ritorno nel 2003 per accedere
in serie C1. In un campionato che fu vinto dalla
Fiorentina. Doppio match che si aggiudicò
la formazione romagnola. Fu decisiva all'andata
una rete di Bordacconi su rigore procurato da Ricchiuti
il 25 maggio 2003 a Gubbio di fronte a 2.500 spettatori.
Quel Gubbio allenato da Alessandrini nella gara
di ritorno provò a scardinare la difesa dei
biancorossi allenati allora da Acori, ma la partita
terminò 0-0 il 15 giugno 2003, davanti a
5.432 spettatori in terra romagnola (con mille tifosi
eugubini al seguito) e un incasso da record pari
a 77.890 euro. In una gara dove Clementi e Cipolla
sfiorarono la segnatura in due circostanze. Altri
tempi, un altro calcio. Squadre che poi si ritrovano
di fronte dopo 15 anni in un campionato: nella scorsa
stagione, precisamente il 4 novembre 2019, il Gubbio
si impose per 3-0 con le reti di Plescia, Marchi
su rigore e De Silvestro (in panchina Alessandro
Sandreani, poi esonerato dopo la tredicesima giornata,
sostituito da Nanu Galderisi). In questa stagione,
nel match di andata, il 25 settembre 2019, è
venuto fuori un pareggio (1-1): in vantaggio i romagnoli
con un gol di Zamparo (ora alla Reggiana) e pareggio
di Cesaretti (ora alla Cavese), e in panchina Federico
Guidi. Adesso nuovo ritornello, ma di nuovo è
cambiato lo scenario. C'è un nuovo allenatore,
il trainer Vincenzo Torrente, anche alla guida dei
romagnoli non c'è più Renato Cioffi
ma Giovanni Colella. Un Rimini che tra l'altro proviene
dal pareggio interno contro il Carpi, un 2-2 che
brucia perchè le carpine biancorosse hanno
raggiunto il pari con una doppietta di Biasci con
un rigore realizzato al fotofish: i padroni di casa
aveva ottenuto il doppio vantaggio ad opera del
neo acquisto Codromaz e poi in rete anche Letizia
su rigore. Domenica saranno assenti per il Rimini
il centrocampista Palma perchè squalificato,
inoltre l'attaccante Mendicino per una lesione muscolare
di primo grado al bicipite femorale destro. Ancora
out il centrocampista Agnello (acquistato a gennaio)
perchè una settimana fa è stato sottoposto
ad un intervento chirurgico per la ricostruzione
del legamento crociato anteriore del ginocchio destro.
Il trainer Colella pertanto dovrebbe confermare
il modulo 4-3-1-2. Con un probabile undici. Meli
in porta. Difesa a quattro con Finizio, Ambrosini,
Codromaz e Silvestro. A centrocampo Montanari, Cigliano
e Calamai. Sulla trequarti Letizia a supporto del
duo di attacco Ortolini e Gerardi. Ma non è
escluso che possano giocare anche due trequartisti
(una sorta di 4-3-2-1 che talvolta si trasforma
in un 3-4-2-1) con Cigliano e Letizia a supporto
dell'unico centravanti Gerardi. In casa Gubbio invece
rientra dalla squalifica Lakti che dovrebbe riprendersi
il posto da titolare. Il tecnico
Torrente dovrebbe confermare il 3-5-2. Con Ravaglia
in porta. Difesa probabile a tre con Konate, Coda e Bacchetti.
Un centrocampo a cinque con Cinaglia, Lakti, Megelaitis,
Malaccari e Filippini. Di punta il duo Gomez e Tavernelli.
• 05
FEBBRAIO 2020 Ricci:
"Ora c'è squadra, alcuni addii hanno
consolidato il gruppo. Voglia di riemergere in me"
Parla
il centrocampista Luca Ricci, tornato titolare nella
partita di Vicenza dopo un lungo periodo che veniva
lasciato in panchina. Complice anche l'assenza del
centrocampista albanese Lakti. Tuttavia il calciatore
umbro è carico e dice la sua dopo l'ottimo
punto conquistato sul campo della capolista Vicenza:
"Diciamo che a partite dal 2020 si è
compattato lo spogliatoio. Forse qualche addio ci
ha permesso di consolidare di più il gruppo.
Magari prima ci affidavamo di più sulla giocata
del singolo. In questo momento invece siamo più
squadra, una vera squadra, ma si nota bene anche
in campo. D'altronde lo dicono anche il direttore
sportivo (Giammarioli ndr) e il mister (Torrente
ndr), ora il «noi» deve essere messo
prima di tutto e prima dell'«io». Penso
che sia questa la filosofia che ora ci ha permesso
di tiraci fuori dalle sabbie mobili. Adesso questa
nuova filosofia ci deve accompagnare per tutto il
resto del campionato. Abbiamo ottenuto dieci punti
in quattro partite, questo è vero. Però
ancora non abbiamo fatto niente. D'altronde basta
vedere anche gli altri risultati, con la Fermana
che è andata ad espugnare il campo della
Sambenedettese. Serve quindi innanzitutto una continuità
nei risultati. Ma solo con questa nuova mentalità
possiamo toglierci delle soddisfazioni".
Diciamo che, la squadra adesso ha cominciato a subire
pure pochi gol (da 404 minuti Ravaglia è
inviolato), vero? "In effetti è così.
Mi ricollego a quello che dicevo prima. Ora c'è
più compattezza. Sappiamo che abbiamo dei
limiti. Ma c'è consapevolezza adesso dove
dobbiamo migliorare. In questo campionato difficile
è vietato concedere qualcosa. Pertanto bisogna
dare sempre tutto in campo". Da giovane
rampante fino ad un paio di anni fa, poi c'è
stato un periodo di appannamento e si è visto
di meno in campo: ma c'è un perchè?
"Spero che il mister abbia visto in me tanta
voglia. Ho tanta voglia di riemergere. Non nego
che ho attraversato un anno e mezzo abbastanza complicato.
Ma tutto mi è servito. Ho continuato ad allenarmi
con costanza, ottimismo e fiducia. Ho subito sfruttato
prima la chance di Verona e anche l'ultima chance
di Vicenza. Guardo avanti. In passato mi ero posto
dei sogni più grandi, ora sono più
razionale ma non li cancello". Adesso il
Rimini, una gara che va presa con le molle, non
va lasciato nulla al caso, è d'accordo? "Questa
è una partita che vale più di tre
punti. Ancora la zona playout è troppo vicina
e poco distante. Una vittoria diventerebbe essenziale
perchè ci permetterebbe di dare una bella spallata
ad una di tante avversarie per la salvezza. Parla il campionato. Ogni partita, in ogni domenica,
va giocata e lottata". Nel mercato di gennaio
c'è stato mai un pensiero di fare una nuova
esperienza altrove? "Dico subito che sia
il direttore sportivo (Giammarioli ndr) e sia il
mister (Torrente ndr), mi hanno dato sempre fiducia.
Ho capito che c'è la possibilità comunque
sia di ritagliarmi il mio spazio. Qualche opportunità
c'è stata, ma alla fine ho deciso di restare
con questa maglia".
• 04
FEBBRAIO 2020 Paramatti:
"Domenica sarà una partita fisica.
Rimini schiuma rabbia. Gubbio con Torrente..."
Domenica
contro il Rimini. La squadra romagnola proviene
dal pareggio interno in rimonta contro il Carpi,
da un 2-0 ad un 2-2 a tempo scaduto. Dove è
andato a segno pure il nuovo arrivato difensore
Codromaz dalla Triestina. Parliamo con l'ex di turno,
il difensore Lorenzo Paramatti, figlio d'arte, che
ci prepara a questa partita così: "Intanto
sono molto felice di essere tornato a giocare in
Italia dopo la parentesi nel campionato in Romania
(con il Poli Timisoara ndr). Mi rimetto in gioco
qua in questo campionato dopo una esperienza all'estero
che la reputo una avventura molto bella.
D'altronde là il calcio è vissuto
in modo diverso: c'è la partita, si gioca
e stop, invece in Italia ci sono più pressioni
e si vive la partita per tutta la settimana. Il
Rimini adesso si trova in fondo alla classifica,
pertanto la situazione non è idilliaca, però
credo che ci siano tutti i presupposti per poter
centrare l'obiettivo della salvezza. Noi ragioniamo
domenica dopo domenica. Perciò adesso pensiamo
al Gubbio". A dire tutta la verità
domenica scorsa la squadra non è stata neanche
fortunata, con il pari del Carpi raggiunto al fotofinish,
giusto? "Siamo stati molto vicini a portare
a casa i tre punti. Tra l'altro contro un'avversaria
ben attrezzata come il Carpi. Purtroppo per una
questione di alcuni episodi sfavorevoli, alla fine
non siamo riusciti a centrare l'intera posta in palio.
Solo un punto abbiamo racimolato che ci ha creato tanta
rabbia, ma siamo consapevoli che questa rabbia
può essere trasformata in qualcosa di positivo.
Lo guardiamo come un bicchiere mezzo
pieno". C'è un altro ex rossoblù
tra i romagnoli, l'ex punta Ettore Mendicino: "Un
calciatore che conosco molto bene perchè
ci ho giocato insieme pure a Siena. Un bravo ragazzo
e chissà, potrebbe fare il gol dell'ex e
darci quei punti salvezza". Mentre del
Gubbio, cosa ci può dire? "Ho visto
che c'è stato un cambio di marcia con il
cambio dell'allenatore, Torrente è molto
amato dalla piazza. Perciò credo che per
entrambe le squadre domenica sarà senz'altro
una gara fondamentale, soprattutto sotto l'aspetto
mentale. Penso che verrà fuori una partita
combattuta, anche molto fisica, per raggiungere
una vittoria". La sua esperienza a Gubbio
non è stata fortunata. Un suo commento a
riguardo? "La mia esperienza a Gubbio è
cambiata di tenore subito dopo l'esonero di Cornacchini.
Sono venuto a Gubbio proprio per volontà
del mister. Purtroppo dopo poche partite è
stato allontanato. Da lì è nato un
periodo non felice. L'anno scorso poi il nostro
rapporto si è interrotto per una serie di
motivi. Ognuno ha preso la sua strada. Preferisco
non aggiungere altro sulla vicenda". Questione
mercato degli svincolati. Esce il nome di Andrea
Vassallo, attaccante che può ricoprire più
ruoli sul fronte avanzato. Riporta la notizia il
portale web Tuttoc.com, anche se il calciatore milanese
adesso si sta allenando con la Robur Siena. L'attaccante
lombardo l'anno scorso ha avuto una breve parentesi
prima a Catania e poi con il Renate; in passato
ha indossato le casacche di Carrarese e Brescia,
ed è cresciuto nelle giovanili del Milan.
Si parlava di un interessamento del Gubbio pure
nella passata stagione verso Vassallo, a gennaio
2019, quando Casoli si trasferì a Catanzaro.
• 03
FEBBRAIO 2020 Occhio
agli svincolati per una punta. La suggestione Cacia.
Ma prima di tutto c'è il budget
Strano
ma vero. A Gubbio si parla ancora di mercato. D'altronde
è risaputo che si cercava una punta a gennaio,
ma non è arrivata. Almeno, non è arrivata
quella sperata. Chiaro che un attaccante è
arrivato e porta il nome di Dubickas dal Lecce,
ma evidentemente la coperta è corta e le
caratteristiche di un vero centravanti boa mancano
in questa squadra. Curiosamente si è notato
anche a Vicenza quando è mancata la stoccata
dell'ultimo passaggio, nonostante l'ottima performance
della squadra rossoblù. In particolare nelle
ultime ore di mercato si era puntato su Ortolini
e Pozzebon, ma hanno preso altre strade che portano
al Rimini (la prossima avversaria) e Avellino. D'altronde
proprio l'allenatore Torrente aveva esternato alla
vigilia del match di Vicenza tutta la sua preoccupazione
per un mercato - che a suo dire - è risultato
insoddisfacente. E dopo il match del Menti ha ribadito
che se si dovesse avere davvero un attaccante tra
gli svincolati deve essere funzionale al progetto,
altrimenti non serve a nulla prendere qualcuno tanto
per prenderlo. Ci spieghiamo meglio. A gennaio era
stato indentificato un centravanti boa: portava
il nome di Benjamin Mokulu, un mastino d'area, che
poteva fare al caso del Gubbio. Ma l'operazione
non è andata in porto perchè la trattativa
è stata considerata troppo esosa: si parla
di una cifra richiesta che si aggira intorno ai
65 mila euro fino a fine stagione, più una
opzione per il secondo anno per avere il calciatore
belga. La società ci ha pensato su, poi ha
preferito lasciare perdere, perciò Mokulu
è approdato al Ravenna e curiosamente subito
in gol con la nuova casacca giallorossa nella gara
contro l'Imolese. D'altronde è risaputo:
per ottenere una punta di valore in serie C costa
e servono i "dindini". Tuttavia c'è
stata una idea attraente: avere l'attaccante Daniele
Cacia, che si è svincolato lo scorso dicembre
dal Piacenza. In questo mercato di gennaio si era
parlato di un interessamento verso il calciatore
catanzarese da parte di società di serie
B come Livorno e Trapani. Ad un certo punto si era
aperta una finestra per andare a Palermo, ma la
soluzione di finire in serie D è stata esclusa.
Secondo alcune indiscrezioni, si è pensato
da parte del Gubbio di contattare una punta di un
certo valore. La carriera di Cacia parla da sola:
è il secondo miglior marcatore della storia
della serie B con 134 reti realizzate (davanti c'è
solo Stefan Schwoch con 135 reti). Un curriculum
con delle squadre che portano il nome di Cesena,
Ascoli, Bologna, Hellas Verona, Padova, Piacenza,
Reggina e Ternana nella cadetteria. Ma con apparizioni
anche in serie A con Hellas Verona, Lecce e Fiorentina.
Con una curiosità: proprio Daniele Cacia
ha giocato in coppia con Juanito Gomez ai tempi
di Verona con la promozione in serie A nel 2013
quando insieme segnarono ben 34 reti (24 gol il
calabrese, 10 gol l'argentino) e nella stagione
seguente nella massima serie italiana furono ancora
compagni. Una suggestione, un sogno, chiamatela
come vi pare. Questa operazione porta dei costi,
elevati, perciò questa ipotesi potrebbe restare
chiusa nel cassetto. Cosa accadrà, non si
può sapere.
• 02
FEBBRAIO 2020 Torrente:
"Tenuto testa alla capolista".
Di Carlo: "Noi poco cinici". Le
foto
di Vicenza-Gubbio
Gubbio,
alza il muro e il Vicenza non passa. Da 404 minuti
la squadra rossoblù non prende gol. La squadra
di Torrente raccoglie dieci punti nelle ultime quattro
partite. Un buon bottino. L'allenatore Vincenzo
Torrente è soddisfatto: "Abbiamo
tenuto testa alla capolista giocando alla pari.
A livello tattico siamo stati intelligenti. Potevamo
passare in vantaggio pure con Tavernelli. Nel finale
loro ci hanno pressato ma abbiamo contenuto bene.
Tanti calciatori sono cresciuti: Coda, Gomez, ma
anche chi giocava meno e si è fatto trovare
pronto. Ora siamo una squadra, è qui che
sta la differenza. Con la giusta mentalità
e organizzazione. Ma bisogna restare umili perchè
ci sarà molto da lottare. Se mi aspetto ancora
qualcosa dal mercato degli svincolati? Ribadisco,
parlatene con il presidente o con il direttore sportivo.
Credo che serve un calciatore funzionale alla squadra,
altrimenti è inutile prendere qualcuno tanto
per prendere". Sulla sponda vicentina ha
parlato l'allenatore Mimmo Di Carlo: "Quello
che mi aspettavo: un Gubbio che ha giocato basso
con ripartenze pericolose. Dovevamo sbloccarla con
una palla inattiva ma non ci siamo riusciti. Primo
tempo troppo bassi con i nostri centrocampisti,
nella ripresa meglio ma ci è mancata la concretezza.
Complimenti al Gubbio, molto aggressivo, se lasci
degli spazi Gomez e Tavernelli sono ottimi per la
categoria". Nella trasmissione di Tef Channel,
domenica sera, è intervenuto l'ex direttore
sportivo Giuseppe Pannacci che ha detto in sintesi:
"Dico che un presidente come Notari è
un imprenditore che va sostenuto e qualche volta
sono uscite delle esternazioni gratuite sul suo
conto. Con Notari è rimasto un grande rapporto,
di amicizia, e perchè in questi anni abbiamo
condiviso tante scelte. Pure la scorsa estate c'è
stata piena condivisione con il presidente e l'allenatore
Guidi nelle scelte nella programmazione. Cercando
di trovare dei calciatori funzionali per l'allenatore.
Poi possono essere stati fatti degli errori e questo
non si nega. Abbiamo speso di più
rispetto agli altri anni, ma non così tanto
come qualcuno vuole fare credere: stime che poi
viaggiano con il passo di un girone di livello.
Cosa non rifarei? Non avrei ceduto nè Espeche
nè Davì, ma soprattutto non avrei
aspettato l'ultimo giorno di mercato per prendere
un centravanti. Le mie dimissioni? É stata
una mia scelta che va al di là della mia
amicizia che mi lega al presidente: mi sono messo
da parte perchè ho visto che si stavano facendo altre scelte
e quindi non c'era più
fiducia. Pure
con Stefano (Giammarioli ndr) c'è amicizia,
però ho scelto di restare fuori perchè
preferisco fare così. Le polemiche di questi
ultimi mesi? Per me sono solo strumentalizzazioni
costruite ad hoc, ma io vado e andrò allo stadio sempre
a testa
alta". Ma intanto ecco le foto (16 immagini)
del match di Vicenza e Gubbio. Fotoservizio di Marcello
Casarotti.
• 02
FEBBRAIO 2020 ll
Gubbio alza iI muro e il Vicenza non passa (0-0).
Con Tavernelli che colpisce pure il palo
Gubbio
contro la capolista Vicenza. Il trainer Torrente
opta per il 3-5-2. Ravaglia in porta. Maini, Coda
e Bacchetti in difesa. Cinaglia, Malaccari, Megelaitis,
Ricci e Filippini a centrocampo. Infine il duo di
attacco Gomez e Tavernelli. La cronaca. Fase di
studio fino al 13' quando Maini fallisce un tentativo
di disimpegno, ne approfitta subito Vandeputte che
lancia in un corridoio Marotta che calcia al volo
di destro dal limite e la palla sfila di poco a
lato. Al 25' prova un cross da sinistra Barlocco
in area, tiro di Marotta smorzato con Ravaglia che
abbranca la palla in tuffo. Al 34' un cross insidioso
in area dalla sinistra di Vandeputte dove cerca
di approfittarne Marotta in velocità, ma
Ravaglia è reattivo in uscita e in due tempi
abbranca la sfera a terra. Al 44' ancora un cross
da sinistra di Barlocco in area dove il solito Marotta
cerca la porta di testa, Ravaglia c'è e para
a terra. Prima frazione di gioco senza veri sussulti.
Una gara spezzettata e anche nervosa. La ripresa.
Al 2' c'è una bella occasione per il Gubbio
quando Filippini sulla sinistra ruba palla a Vandeputte
e serve in profondità Tavernelli che corre
verso la porta e prova il tiro di destro dal limite:
la palla parte forte pure radente e si stampa sul
palo basso alla sinistra del portiere. Al 9' ci
prova il belga Vandeputte con una conclusione dal
limite che costringe Ravaglia a salvarsi in tutto.
Al 13' uno spiovente di Barlocco in area è
insidioso perchè diventa a tutti gli effetti
un rigore in movimento per Guerra che calcia prontamente
a rete, ma Ravaglia è molto reattivo e in
tuffo respinge con la punta delle dita. Al 20' ci
prova direttamente su punizione Vandeputte con un
tiro a girare di destro che viene indirizzato nell'angolino,
ma Ravaglia in tuffo devia in angolo. Al 22' c'è
un'azione in contropiede con Gomez che lancia Tavernelli
che si invola verso la porta e da posizione decentrata
cerca il tiro rasoterra, Grandi in tuffo salva tutto.
Al 26' è Barlocco che serve in area Arma
che calcia al volo di destro angolato, ancora Ravaglia
con la punta delle dita salva in angolo. Al 38'
diventa pericoloso un tiro-cross di Nalini da sinistra
che passa alto e poi scheggia la parte alta della
traversa. Un punto che vale oro sul campo della
capolista Vicenza. Tabellino:
Vicenza - Gubbio (0-0): Vicenza
(4-4-2): Grandi; Bruscagin, Padella, Cappelletti,
Barlocco; Vandeputte (28' st Zarpellon), Rigoni
(14' st Zonta), Cinelli, Tronco (1' st Nalini);
Guerra (14' st Arma), Marotta (36' st Saraniti). A disp.: Albertazzi, Bianchi,
Scoppa, Bizzotto, Liviero, Pasini, Pontisso. All.: Di
Carlo. Gubbio (3-5-2): Ravaglia; Maini,
Coda, Bacchetti; Cinaglia, Malaccari, Megelaitis,
Ricci (24' st Bove), Filippini (41' st Konate); Gomez, Tavernelli. A disp.: Zanellati,
Munoz, Zanoni, Bangu, Benedetti, Dubickas.
All.: Torrente. Arbitro: Fontani di Siena
(Cataldo di Bergamo e Ceccon di Lovere). Ammoniti:
Malaccari (G), Cinelli (V), Marotta (V), Barlocco
(V), Tavernelli (G), Cappelletti (V), Maini (G),
Coda (G), Padella (V).
Angoli: 6-1. Recupero: 4' pt; 4' st.
Spettatori: 8618. Risultati:
Ventiquattresima Giornata - Serie C - Girone B: Feralpisalo
- Modena 2-1 4'
Miracoli (F), 19' Ferrario (M), 35' Scarsella (F) Imolese
- Ravenna 1-1 22'
Mokulu (R), 94' Chinellato (I) Padova - Vis
Pesaro 4-0 9'
Nicastro (P), 49' Buglio (P), 70' Ronaldo (P) rig., 81'
Santini (P) rig. Piacenza - Cesena 1-1 30'
Polidori (P) rig., 47' Ardizzone (C) Reggiana -
Fano 2-1 24'
Zamparo (R), 48' Zamparo (R) rig., 89' Carpani (F) Rimini
- Carpi 2-2 45'
Codromaz (R), 50' Letizia (R) rig., 72' Biasci (C),
94' Biasci (C) Sambenedettese - Fermana 0-1 88'
Neglia (F) Sudtirol
- Arzignano Valchiampo 5-0 26'
Rover (S), 37' Beccaro (S), 49' Gigli (S), 57' Tait
(S), 74' Petrella (S) Triestina - Virtus Verona
0-0 Vicenza
- Gubbio 0-0
• 01
FEBBRAIO 2020 ll
Gubbio verso Vicenza senza Lakti ma con Bove. Con
Torrente amareggiato per il mercato
In
vista della partita contro il Vicenza il clima ancora
non si è normalizzato. Indice puntato stavolta
sul mercato. Un mercato che viene ritenuto insoddisfacente
e di conseguenza crea tensione. Un piccolo siparietto
che la dice lunga dopo la rifinitura in conferenza
stampa, quando alla precisa domanda sulle operazioni
di gennaio, il trainer Vincenzo Torrente risponde
seccato: "Chiaro che non sono contento,
chiedetelo agli interessati. Faccio il possibile
con i calciatori che ho a disposizione e con quello
che ho cerco di adattarmi. Non era questo il mio
obiettivo, ma prendo atto di quello che è
successo e cerco di fare il meglio possibile. Perciò
vi prego fatemi un'altra domanda, grazie".
Una scontettezza dichiarata. D'altronde proprio
nella giornata di venerdì sono saltate due
opzioni che portavano a due attaccanti. In primis
Demiro Pozzebon, la trattativa è andata avanti
per tutta la giornata ma il calciatore romano ha
tracheggiato e alla fine ha scelto la soluzione
Avellino. Per quanto riguarda invece Raffaele Ortolini,
fino ad un'ora fa dalla chiusura del mercato, sembrava
pronto a vestire la maglia rossoblù, poi
il colpo di scena con la Robur Siena che lo ha girato
in prestito al Rimini. Così il Gubbio rimane
con un pugno di mosche in mano. Una rosa con 22 calciatori
come si voleva, ma manca un centravanti vero ed
ora c'è da fare i conti anche con una serie
di interrogativi. Il centrocampista offensivo Meli dovrà
stare fermo perchè è vittima di una
pubalgia. Altri calciatori che erano in uscita sono
rimasti (vedi Bangu e negli ultimi giorni si era
aggiunto Benedetti). Si solleva un problema
under, dove non ci sono cambi utili e poche soluzioni a riguardo.
Pertanto Torrente dovrà fare di necessità
virtù. Sulla partita di Vicenza afferma:
"Giochiamo con la più forte: una
squadra
di qualità e una società forte con struttura
importante. Un diesse Magalini e un allenatore Di
Carlo entrambi bravi. Con una tifoseria da serie
A. Ora servirà spensieratezza, dopo aver
ottenuto questi ultimi 9 nove punti in tre partite:
ne approfitto per fare i complimenti ai ragazzi
e al mio staff. In mentalità e atteggiamento
stiamo crescendo. Prima questa era una squadra che pensava
all'«io» mentre adesso pensa al «noi»:
devo dirlo, ma purtroppo era così. Il nuovo arrivo Bove?
Un calciatore tecnico, può esserci utile in diversi ruoli a centrocampo,
ma ora ha bisogno
di inserirsi". Assente Lakti, oltre De
Silvestro e Meli. Probabile la conferma del 3-5-2.
Con Ravaglia in porta. Difesa a tre con Maini, Coda
e Bacchetti. Un centrocampo a cinque con Cinaglia,
Malaccari, Megelaitis, Ricci e Filippini. In attacco
il duo Gomez e Tavernelli. Convocati in diciannove:
Bacchetti, Bangu, Benedetti, Bove, Cinaglia, Coda,
Dubickas, Filippini, Gomez, Konate, Maini, Malaccari,
Megelaitis, Munoz, Ravaglia, Ricci, Tavernelli,
Zanellati e Zanoni.
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